Tu hai dimenticato?
Il 23 Marzo del 2016 é una data importante. Quel giorno ricorre la morte di Gesù
di Nazareth, considerato da milioni di persone il Messia che doveva venire nel
mondo.
Quella sera, dopo aver celebrato la Pasqua ebraica, Gesù stabilì una nuova
celebrazione. Prese del pane e del vino e li offrì ai suoi discepoli. Disse che quel
pane e quel vino rappresentavano se stesso, che entro poche ore sarebbe morto
per loro. (Leggi Luca 22;18,19)
Come puoi accettare il sacrificio di Gesù nella tua vita? Egli stesso indicò il
modo. Egli disse: “Continuate a fare questo in ricordo di me”. Fare cosa?
Mangiare del pane e bere del vino offerti da lui. Devi farlo la sera
corrispondente al 14 Nisan, che nel 2016 cade il 23 Marzo.
Probabilmente nella tua mente sorgono alcune domande. Perché dovrei mangiare
del pane e bere del vino per ricordare la morte di Gesù. Con chi mi dovrei
radunare? Ci sono altre cose che devo sapere?
Per rispondere a queste e altre domande che naturalmente affiorano nella tua
mente, abbiamo preparato questo breve opuscolo.
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Indice
Introduzione: Perché celebrare un Patto?
1 - Chi é Dio?
2 - Chi é Gesù?
3 - Cosa sono il Nuovo Patto e il Patto per un Regno?
4 - Chi sono i 144000 cantori?
5 - Chi sono i 24 anziani?
6 – Cosa é l´ Israele di Dio?
7 – Cosa é la Grande folla?
Conclusione: Cosa vi attende nel prossimo futuro
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Introduzione: Perché celebrare un Patto?
La sera del 14 Nisan (il mese ebraico di inizio primavera) del 33 E.V. perché
Cristo era radunato insieme ai suoi apostoli? Dobbiamo fare un passo indietro nel
tempo.
Chi era Abraamo?
Abramo era un uomo giusto. Yahweh Dio scelse di stringere una amicizia
speciale con lui. I discendenti di Abraamo sarebbero stati protetti e benedetti da
Yahweh Genesi 11:31; 12:1-3; 13:14-17; 15:18; 17:2-8, 19; 22:15-18; Atti 7:2, 3
Perché nacque la Nazione di Israele?
I discendenti di Abraamo, col tempo, divennero schiavi in Egitto. Dopo un certo
periodo di tempo, Yahweh Dio li liberò e fece dei discendenti di Abraamo una
nazione, la Nazione di Israele. (Eso 4:22, 23; 6:2-7)
Quale obbligo avevano tutti gli Israeliti?
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Tutti gli israeliti, uomini e donne, giovani e ragazzi, dovevano celebrare la
Pasqua ebraica. La sera del 14 Nisan dovevano mangiare un agnello sacrificale.
(Eso 12:17-20, 24-27) Questa semplice celebrazione ricordava a tutti gli Israeliti
che erano stati liberati da Yahweh, e che quindi sottostavano alle Sue leggi.
Questo accordo tra Yahweh e gli Israeliti era chiamato Patto della Legge.
Perché Gesù e i suoi discepoli erano radunati la sera del 14 Nisan?
Gesù era ebreo, e anche i suoi primi discepoli erano ebrei. Gesù con i suoi amici
si era radunato per celebrare, come ogni anno, la Pasqua ebraica. Ricordavano
anche che erano sotto il Patto della Legge, lo speciale accordo tra gli israeliti e
Dio. Mangiarono agnello arrosto, erbe amare e usarono dei calici di vino. (Mt
26:17-19)
Cosa accadde di speciale quella sera?
Gesù sapeva che entro 24 ore egli sarebbe stato tradito, arrestato e ucciso dagli
stessi Israeliti. In questo modo, come nazione, gli Israeliti rifiutavano Gesù come
Messia. (Mt 26:21). Uccidendo il Messia, Israele rompeva per sempre il Patto
della Legge con Yahweh. Gli israeliti non erano più sotto la protezione di Dio.
Quella stessa sera, Yahweh inzió a scegliersi un nuovo popolo da proteggere.
Questo popolo non sarebbe più stato scelto in base alla razza o alla discendenza,
ma in base alla fede. Questo nuovo popolo che godeva della protezione di Dio
viene chiamato Israele di Dio. (Vedi Galati 6:16)
Come vennero scelti e chi furono i primi membri dell' Israele di Dio?
Per far parte della Nazione di Israele, ogni israelita la sera del 14 Nisan doveva
mangiare un agnello arrosto come simbolo del Patto della Legge.
Per far parte del Israele di Dio, i nuovi Israeliti dovevano mangiare
simbolicamente il sacrificio di Cristo. Fanno questo mangiando del pane e del
vino che rappresentano il suo corpo e il suo sangue. (Lu 22:19.20 I primi a fare
questo, e quindi a essere parte del Israele di Dio, furono gli apostoli del Signore.
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Cosa dovremmo fare anche noi?
Tutti i componenti della Nazione di Israele dovevano celebrare la Pasqua per
essere protetti da Yahweh. Facevano questo mangiando l´agnello sacrificale.
Similmente, tutti coloro che vogliono seguire Gesù e fare parte dell´Israele di
Dio, la sera che corrisponde al 14 Nisan devono celebrare il Nuovo Patto
mangiando del pane e del vino. Nel 2016, la sera che corrisponde al 14 Nisan é il
23 Marzo.
Perché dovremmo conoscere altre cose sul Nuovo Patto?
Il Nuovo Patto, come tutti i Patti, ha degli obblighi da rispettare. Per entrare all
´interno del Patto, dobbiamo conoscere qualcosa sui chi lo contrae e quali sono i
termini di questo Patto. Nei capitoli successivi, vedremo gli aspetti fondamentali
da conoscere prima di poter prendere parte al Nuovo Patto.
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Chi é Dio?
Uno dei due contraenti del Nuovo Patto é Dio. Prima di entrare nel Nuovo Patto,
dobbiamo sapere qualcosa su di lui.
Dio ha un nome?
In effetti Dio ha un nome. (Salmo 83:18) Potremmo chiederci: Perché Dio si é
dato un nome? È necessario conoscerlo? Dio é eterno, la sua creazione no.
(Salmo 48:14) Possiamo ragionevolmente credere che, quando Dio era il solo
Essere vivente, non si era dato ancora un nome. Era l´unico Essere esistente, e
non aveva bisogno di identificarsi con se stesso. (Pr 8:22-31)
Perché Dio si é dato un nome?
Innumerevole ere fa, per amore, Dio decise di creare altri esseri viventi. Molto
probabilmente fu a quel punto che Dio si diede un Nome. Perché? Nei popoli
antichi, il nome proprio racchiudeva le caratteristiche peculiari di chi lo portava.
Il nome che Dio scelse di darsi, Yahweh, racchiudeva il senso stesso di quello
che stava facendo. Il nome Yahweh ha un significato paragonabile a “Egli fa
divenire”. Yahweh si presentava di fronte alle creature intelligenti che egli stava
creando come Colui che fa divenire o che crea ciò che non esiste. (Eso 3:15)
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Inoltre, darsi un nome proprio, indicava a tutti gli esseri che egli stava creando
che Egli non era solo una cieca forza impersonale, ma era un Essere vivente,
dotato di sentimenti, una coscienza, e degli obiettivi. Era davvero il Padre di
tutta la creazione.
Quale é il nome di Dio?
Salmo 83:18 dice: “Affinché conoscano che tu, il cui nome è ‫ יהוה‬, tu solo sei
l’Altissimo su tutta la terra”. Come si pronuncia la parola ebraica ‫ יהוה‬che
racchiude il nome di Dio? La prima parte della Sacre Scritture fu scritta
prevalentemente in lingua ebraica, che si legge da destra a sinistra. Le quattro
consonanti che compongono il nome di Dio in ebraico sono ‫יהוה‬. Queste quattro
lettere dell’alfabeto ebraico, traslitterate in lingua italiana in senso inverso, da
sinistra a destra, compongono la parola YHWH e rappresentano il nome di Dio
in ebraico.
Come si pronuncia il nome di Dio?
Quali vocali dobbiamo aggiungere per leggere correttamente le quattro
consonanti YHWH? Non lo sa nessuno. Perché? La lingua ebraica, in un primo
tempo, non usava le vocali nella forma scritta, ma solo nella lingua parlata. Non
pronunciare più un termine per un lungo periodo di tempo equivaleva a
dimenticarne la sua pronuncia.
A causa di una superstizione ebraica, per un periodo di tempo agli ebrei
sembrava una cosa irriverente pronunciare il Nome di Dio. Per questo motivo,
nel corso del tempo, nessuno ricordava più esattamente quali vocali andavano
aggiunte alle consonanti YHWH per poterle pronunciare correttamente.
Quale dovrebbe essere la pronuncia del nome di Dio?
In italiano Geova è una forma del nome di Dio usata da molti secoli. In tempi
moderni, alcuni studiosi propongono la forma ebraica “Yahweh” o “Jahvè”. In
altre lingue, la pronuncia del nome di Dio proposta è ancora diversa. Come
dovremmo pronunciare oggi, nel XXI secolo, il nome di Dio?
Dio desidera che il suo nome venga tradotto?
No, Dio non desidera che il suo nome venga tradotto. Gli scrittori del primo
secolo tradussero il nome di Gesù dal ebraico al greco. Comunque, anche se
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scrissero i vangeli e le altre lettere ispirate in greco, non tradussero mai il nome
di Dio YHWH. In greco Perché? Evidentemente Dio non voleva che il suo nome
venisse tradotto.
Al tempo della confusione delle lingue nella torre di Babele, questo nome non
venne alterato. (Ge 9:1-11) Questo nome venne usato ancora da Cristo nel primo
secolo e venne riportato integralmente nelle scritture. (Gv 17:26) . Quindi, non
era desiderio di YHWH che il suo nome, al contrario di tutti gli altri nomi
presenti nelle Scritture, venisse tradotto in ogni lingua nazionale.
Quindi, anche se forme nazionalizzate del nome di YHWH come Geova,
Jehovah e simili sono state utilizzate nel corso dei secoli, é desiderio di Dio che i
suoi adoratori usano la pronuncia ebraica di YHWH, che secondo molti studiosi
si pronuncia Yahweh.
E´ suo desiderio che vi sia una sola pronuncia del Suo Eccelso Nome, in
adempimento della profezia di Zaccaria 14:9 “In quel giorno Yahweh mostrerà
d’essere uno solo, e uno solo il suo nome”.
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Chi é Gesù?
Durante la celebrazione della Pasqua ebraica, gli israeliti mangiavano un agnello
arrosto. Per l´Israele di Dio cosa corrisponde a quel agnello? Cristo Gesù.
Gesù é sempre esistito?
No, Gesù non é sempre esistito. Per un incalcolabile periodo di tempo Yahweh
era l´unico essere vivente esistente. Egli non ha avuto un inizio e non avrà mai
fine. Yahweh é al di fuori del tempo e dello spazio così come noi lo concepiamo.
La mente umana non riesce a pensare a qualcosa che non ha tempo e non ha
spazio, quindi per noi Yahweh é incomprensibile.
Ad un certo punto, Yahweh decise di creare. La sua prima creazione prese il
ruolo come di un Figlio Unigenito, l’unico portato direttamente all’esistenza da
Yahweh. Questo Figlio è il primogenito di tutta la creazione. Per mezzo di lui
furono create tutte le altre cose in cielo e sulla terra. È la seconda persona
dell’universo in ordine di importanza.(Col 1:15)
Che relazione esiste tra Yahweh e Gesù?
Come possiamo immaginarci il Figlio? Immaginate di tracciare un cerchio su di
un foglio. L´interno del cerchio rappresenta lo spazio e il tempo. Dove si
troverebbe Yahweh? Egli si troverebbe fuori del cerchio, fuori dello spazio e del
tempo. Dove si troverebbe il Figlio? Egli si troverebbe all´interno di quel
cerchio. Il Figlio é a tutti gli effetti l´immagine di Yahweh dentro lo spazio e
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dentro il tempo. Il Padre é il Creatore che non ha mai avuto inizio e non avrà mai
fine. Il Figlio é una creatura che ha avuto un inizio.
Che ruolo ha Gesù?
Nella sua esistenza celeste, questo Figlio aveva l’incarico di Logos o portavoce
ufficiale di Geova. (Gv 1:1) Questo Logos aveva anche un nome distintivo,
Michele che significa “Chi è simile a Dio?” Il nome evidentemente designa
Michele come colui che prende la direttiva nel sostenere la sovranità di Yahweh e
distruggere i nemici di Dio. In 1 Tessalonicesi 4:16, il comando di Gesù Cristo
che dà inizio alla risurrezione è descritto come “voce di arcangelo”, e Giuda 9
dice che l’arcangelo nei cieli è Michele. Comprendiamo quindi che nei cieli
esiste solo un arcangelo, il glorioso Logos chiamato Michele.
Che relazione ha Gesù con il Nuovo Patto?
Il Logos, o Michele, è il Figlio che Yahweh mandò sulla terra perché desse la sua
vita come riscatto per l’umanità, aprendo così la via della vita eterna ai
discendenti di Adamo che avrebbero esercitato fede. Quando nacque come essere
umano, il Logos prese il nome di Gesù. In ebraico il nome che corrisponde a
Gesù significa “Geova è salvezza”; Cristo corrisponde all’ebraico Mashìach
(Messia), che significa “Unto”.
Gesù stesso disse di essere l’unigenito Figlio di Dio (Giov. 10:36; Matt. 16:1517), il Messia predetto (Mar. 14:61, 62), di aver avuto un’esistenza preumana in
cielo (Giov. 6:38; 8:23, 58), che sarebbe stato messo a morte e quindi riportato in
vita il terzo giorno per poi far ritorno nei cieli. (Matt. 16:21; Giov. 14:2, 3)
L´agnello della Pasqua ebraica rappresentava il fatto che qualcuno si sarebbe
dovuto sacrificare per permettere ad altri di fare pace con Dio. Quel agnello
rappresentava Gesù, il sacrificio perfetto. Gesù si fece uccidere senza opporre
resistenza per offrire il suo corpo come un agnello perfetto, per ripagare a Dio i
nostri peccati.
Mangiando del pane e del vino durante la celebrazione del Nuovo Patto, si
dimostra di accettare per se stessi il sacrifico di riscatto di Cristo.
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Il Nuovo Patto e il Patto per un Regno
Come abbiamo detto precedentemente, l’ultima sera trascorsa con i suoi
discepoli, Cristo prende disposizioni affinché la Pasqua ebraica venisse sostituita
da un’altra celebrazione commemorativa: il Nuovo Patto. Luca 22:19,20 dice “E,
preso un pane, rese grazie, lo spezzò, e lo diede loro, dicendo: “Questo significa
il mio corpo che dev’essere dato in vostro favore. Continuate a far questo in
ricordo di me”. E il calice nella stessa maniera, dopo che ebbero preso il pasto
serale, dicendo: “Questo calice significa il nuovo patto in virtù del mio sangue,
che dev’essere versato in vostro favore”.
La celebrazione del Nuovo Patto é per tutti i cristiani?
Si. Sotto ispirazione dall’apostolo Paolo in 1Co 11:23-26 dichiara esplicitamente
che la celebrazione del Nuovo Patto é vincolante per tutti i cristiani. Tutti gli
israeliti carnali partecipavano alla celebrazione della pasqua. Per analogia, tutti i
cristiani devono partecipare alla celebrazione del Pasto serale del Signore. Cristo
mise a disposizione il suo corpo carnale perfetto come sacrificio per i peccati.
Celebrando il Pasto serale del Signore, i membri dell´Israele di Dio accettano
questo sacrificio, e divengono a far parte dell´odierno popolo di Dio.
Cosa é il Patto per un Regno?
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Dopo che venne celebrato il Nuovo Patto, Cristo istituisce un secondo Patto, o
Patto per un Regno. (Lu 22:28-30) In nessun punto delle Scritture viene detto che
questo Patto deve essere ripetuto di anno in anno. Inoltre, le Scritture non dicono
che altri devono prendervi parte. Quindi Cristo non stabilisce questo Patto per un
Regno con tutti, ma solo con alcuni scelti personalmente da lui, ad esempio gli
undici apostoli fedeli
A cosa serve il Patto per un Regno?
Secondo le parole di Cristo, chi viene incluso nel Patto per un Regno sederà nei
cieli su un trono e giudicherà o amministrerà l´Israele di Dio.
Che differenza c´é tra il Nuovo Patto e il Patto per un Regno?
Il Nuovo Patto descritto in Luca 22:20 si fonda sulla promessa contenuta in
Geremia 31:31-33. E’ un Patto stipulato tra Geova e la congregazione Cristiana,
con Cristo come mediatore. Lo scopo di questo patto è sostituire l’Israele carnale
e creare l’Israele di Dio. (Gal 6:16) ll numero di contraenti di questo patto non è
limitato, ma può estendersi teoricamente all’infinito. Secondo le parole di Cristo
tramite questo patto avviene “il perdono dei peccati”. Questo Patto va ricordato e
rinnovato ogni anno fino all’arrivo del Signore. (1 Co 11:26). Questo Patto viene
ricordato con dei simboli, il pane e il vino. (1 Co 11:23-25). Il Nuovo Patto è
bilaterale. Se il cristiano diventa infedele viene sostituito nel Patto e verrà
distrutto per sempre.
Il Patto per un Regno descritto in Luca 22:28-30 si fonda sul Patto tra Geova e
Cristo descritto in Ezechiele 21:27 e Salmo 110:4. E’ un patto stipulato tra Cristo
e un numero limitato di cristiani. Lo scopo del Patto è produrre un piccolo
gruppo di cristiani, che vengono risuscitati alla vita spirituale e siedono su troni
per giudicare o guidare il resto dell´Israele spirituale. Non esistono mediatori in
questo Patto. Cristo non disse di ricordare o rinnovare questo patto ogni anno.
Cristo non usò dei simboli per convalidare questo Patto. Come il Patto “con Silo”
descritto in Ezechiele 21:27 e Salmo 110:4, il Patto per un Regno è un patto
unilaterale. E’ una solenne promessa fatta a Cristo ad alcuni suoi seguaci unti,
che nulla può infrangere. Quindi coloro che vengono inclusi in questo Patto, lo
sono per sempre. Non vi è possibilità di esserne esclusi.
Quindi tutti gli esseri umani battezzati nel nome del Padre, del Figlio e dello
spirito santo sono invitati, il 14 Nisan di ogni anno, a celebrare il Nuovo Patto
mangiando del pane e del vino che vengono distribuiti.
Successivamente, Cristo può scegliere privatamente alcuni di coloro che
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celebrano il Nuovo Patto e invitarli ad entrare nel Patto per un Regno. Questo
invito corrisponde a risuscitare questi cristiani, una volta morti, nei cieli. Non
esiste nessun segno esteriore per coloro che aderiscono al Patto per un Regno.
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I 144000 cantori
Mentre gli israeliti erano schiavi in Egitto, Yahweh santificò per sé ogni
primogenito di Israele e nello stesso tempo sterminò i primogeniti egiziani con la
decima piaga. (Eso 12:29; Nu 3:13) Quei primogeniti appartenevano dunque a
Yahweh, per essere impiegati esclusivamente nel suo servizio speciale.
Chi erano i leviti
Dio avrebbe potuto costituire tutti quei primogeniti di Israele sacerdoti e custodi
del santuario. Invece Yahweh decise di destinare a questo servizio solo i maschi
della tribù di Levi. Per questa ragione permise che i leviti prendessero il posto
dei primogeniti delle altre dodici tribù.(Nu 1:1; 3:6-10)
In questo senso, la tribù di Levi era una tribù di primogeniti, nel senso che
avevano preso il posto dei primogeniti di Israele per uno scopo speciale. I leviti
si occupavano ti tutto quello che concerneva il Tempio e la sua adorazione.
Questo era il loro compito. Le altre 12 tribù contribuivano economicamente
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affinché i leviti si occupassero solo di questa faccenda della massima
importanza.
Nell Israele di Dio a cosa corrispondono i leviti?
Ebrei 12:23 dice che esiste una “congregazione di primogeniti (simili quindi ai
leviti) che sono stati iscritti nei cieli. Chi sono? Due scritture fanno luce su
questo aspetto: Rivelazione 7:4-8 e Rivelazione 14:1-5. Queste due scritture
mostrano un gruppo di 14400 schiavi di Dio presi dall´Israele di Dio.
La funzione di questi 144000, come cantori dotati di arpe, richiama direttamente
la funzione dei leviti Israeliti, che erano coloro che si occupavano del canto all
´interno del tempio di Salomone. (1 Cr 9:33) Quindi i leviti di Israele sono
rappresentati in Rivelazione dai 144000 leviti spirituali.
Il numero di 144000 è letterale?
No, il numero dei 144000 non è letterale. Comprendiamo questo confrontando
Rivelazione 14:1-3. In questi versetti, i 144000 vengono affiancati ai 24 anziani e
alle 4 creature viventi. I 24 anziani e le 4 creature viventi sono elementi
simbolici, non letterali. Per proprietà transitiva, anche il numero dei 144000 è
necessariamente simbolico. Non ha senso affiancare cose simboliche a cose
letterali.
Comunque, le Scritture di Rivelazione 7:4 e 7:9 paragonano un numero “finito”
anche se grande, i 144000, con un numero “innumerabile”, come la grande folla.
Questo vuol dire che, anche se simbolico, il numero dei 144000 è un numero
limitato e prestabilito. Viceversa, la grande folla “che nessun uomo poteva
numerare” è un numero sia enorme sia indefinito, non conoscibile in anticipo
I 144000 vengono visti in cielo?
A differenza dei 24 anziani e delle 4 creature viventi, che in Rivelazione capitolo
4 vengono visti chiaramente in cielo, nelle due scritture in cui compaiono i
144000 non viene detto che essi si trovano in cielo.
La prima scrittura, Rivelazione 7:4-8, mostra i 144000 chiaramente sulla terra,
dove ottengono il suggello dalla mano di Cristo, l’angelo con il suggello di Dio.
Rivelazione 14:1-5 mostra invece i 144000 sul monte Sion. Di loro viene detto
che “[i 144000] cantano come un nuovo cantico dinanzi al trono e dinanzi alle
quattro creature viventi e agli anziani” Cosa rappresenta il monte Sion? L’agnello
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rappresenta Cristo. Anche le 4 creature viventi e i 24 anziani rappresentano
creature celesti. Può quindi sembrare che i 144000 si trovano in cielo. Ma,
probabilmente, le cose non stanno così.
Infatti, Rivelazione 7:9 parla di “una grande folla, che nessun uomo poteva
numerare, di ogni nazione e tribù e popolo e lingua, che stavano in piedi dinanzi
al trono [di Geova] e dinanzi all’Agnello, vestiti di lunghe vesti bianche”. Anche
la grande folla, come i 144000, si trovano sia dinanzi all’Agnello sia dinanzi a
Geova.
Evidentemente questo stare dinanzi all’Agnello e dinanzi a Geova, sia per la
grande folla sia per i 144000 è solo un aspetto simbolico. Si trovano davanti
all’Agnello e davanti a Geova in senso di essere approvati sia dall’Agnello che
da Geova.
Che relazione hanno i 144000 con il Patto per un Regno?
I 144000 non hanno nessuna relazione con il Patto per un Regno. Essi non
siedono sui troni. Come tutto l´Israele di Dio, i 144000 partecipano al Nuovo
Patto.
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Chi sono i 24 anziani?
Nella nazione di Israele i sacerdoti rappresentavano Dio presso il popolo che
servivano, istruendolo intorno a Dio e alle sue leggi. Inoltre rappresentavano il
popolo davanti a Dio, offrendo sacrifici, intercedendo e supplicando a favore del
popolo. Ebrei 5:1 spiega: “Ogni sommo sacerdote preso di fra gli uomini è
costituito a favore degli uomini sulle cose relative a Dio, affinché offra doni e
sacrifici per i peccati”.
Che differenza c´era tra i leviti e i sacerdoti?
Yahweh prese al posto dei primogeniti Israeliti la tribù di Levi affinché si
occupasse del tempio. Comunque, nessuno dei leviti poteva entrare dentro l
´edificio del tempio. Questo privilegio era precluso loro. I leviti potevano fare i
loro lavori solo nei cortili del tempio, all´esterno.
Chi si occupava delle cose all´interno del tempio? Yahweh dispose che Aaronne
e la sua famiglia, quindi un numero davvero ristretto di persone, fossero nominati
in perpetuo come sacerdoti della nazione. Di fra tutti i leviti, quindi solo il
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piccolo gruppo familiare di Aaronne poteva entrare dentro il tempio e officiare.
Cosa rappresenta entrare nel tempio?
Secondo il libro di Ebrei, entrare dentro il tempio corrisponde ad entrare nei cieli
(Ebr 9:24) Il fatto che i sacerdoti entravano nel tempio prefigura che un piccolo
gruppo di adoratori di Yahweh, alla loro morte, andrà in cielo. Nel libro di
Rivelazione, questi che vanno in cielo vengono visti come un gruppo di 24
anziani. (Ri 4:4)
Che relazione hanno i 24 anziani con il Patto per un Regno?
Nello stipulare il Patto per un Regno, come leggiamo in Luca 22:38,30 Cristo
promise ai suoi undici apostoli fedeli che avrebbero ricevuto un trono e che
avrebbero governato il resto dell´Israele spirituale.
Cristo fece una analoga promessa in Matteo 19:28. In quella circostanza Cristo
specifica che gli apostoli avrebbero ricevuto i loro troni nella “ricreazione”,
quando il Figlio stesso si sarebbe seduto sul suo trono. Cristo stava quindi
parlando dei nostri giorni.
L´apostolo Giovanni venne portato in visione nei nostri giorni, e vide in cielo 24
anziani seduti su 24 troni. (Ri 4:4) Ovviamente anche questo numero é
simbolico. Quei troni rappresentano il posto di sorveglianza che viene dato a
coloro che, come gli apostoli, vengono invitati a far parte del Patto per un Regno.
Alla loro morte vengono resuscitati come creature celesti e affiancano Cristo nel
governo del Regno di Dio.
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L´Israele di Dio
Sia i 144000 cantori che i 24 anziani vengono scelti dall´Israele di Dio. Cosa
rappresenta l´Israele di Dio?
Cosa rappresenta l’Israele di Dio?
Questa definizione non si riferisce ai discendenti naturali di Giacobbe, il cui
nome fu cambiato in Israele (Ge 32:22-28). La Bibbia parla sia di un “Israele
secondo la carne”, sia di un Israele spirituale i cui componenti non dovevano
necessariamente essere discendenti di Abraamo (1Co 10:18; Mt 3:9). L’apostolo
Paolo, nell’usare l’espressione “Israele di Dio”, spiega che non ha nulla a che
fare con l’essere o il non essere un circonciso discendente di Abraamo (Gal 6:15,
16).
Nell´Israele di Dio ci sono israeliti carnali?
Il profeta Osea aveva predetto che Dio, nel rigettare la nazione dell’Israele
naturale a favore di questa nazione spirituale, che include i gentili, avrebbe detto
“a quelli che non sono mio popolo: ‘Tu sei il mio popolo’” (Os 2:23; Ro 9:2225). A suo tempo il Regno di Dio venne tolto alla nazione degli ebrei naturali e
dato a una nazione spirituale che avrebbe prodotto i frutti del Regno (Mt 21:43).
Nell’Israele spirituale furono senz’altro inclusi degli ebrei naturali. Gli apostoli e
gli altri che ricevettero lo spirito santo alla Pentecoste del 33 E.V. (circa 120),
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quelli che si aggiunsero quel giorno (circa 3.000) e quelli che in seguito
portarono il numero a circa 5.000 erano tutti ebrei e proseliti (At 1:13-15; 2:41;
4:4).
In che senso l´Israele di Dio é una nazione di sacerdoti?
L’apostolo Pietro citò quello che era stato detto all’Israele naturale e lo applicò a
questo spirituale Israele di Dio, spiegando che in realtà esso è “una razza eletta,
un regal sacerdozio, una nazione santa, un popolo di speciale possesso” (Eso
19:5, 6; 1Pt 2:9). Come vanno intese queste parole?
Le dodici tribù menzionate in Rivelazione capitolo 7 si devono riferire a questo
Israele spirituale, per diverse valide ragioni. Questo elenco non corrisponde a
quello dell’Israele naturale che si trova in Numeri capitolo 1. Inoltre il
sacerdozio e il tempio di Gerusalemme con le registrazioni di tutte le tribù
dell’Israele naturale erano andati definitivamente distrutti, persi per sempre,
molto prima che Giovanni ricevesse la visione nel 96 E.V.. Ma cosa ancora più
importante, Giovanni ebbe la visione quando i summenzionati avvenimenti
succedutisi dalla Pentecoste del 33 E.V. in poi avevano già avuto luogo.
Per questo motivo L’Israele di Dio rappresenta il Nuovo Popolo di Dio che
sostituisce l’Israele carnale. Chiunque prende parte al Nuovo Patto diventa parte
dell´Israele di Dio.
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Cosa é la Grande Folla?
Quando Israele fuggí dall´´ Egitto al tempo d Mosé, un gruppo di forestieri
(stranieri) partirono dall’Egitto insieme alla nazione d’Israele. (Eso 12:37, 38;
12:43-49). Alcuni potevano essere egiziani o altri stranieri che, dopo aver
assistito a diverse piaghe abbattutesi sull’Egitto, avevano deciso di servire Geova
Dio e seguire la nazione d’Israele. Altri di questo gruppo erano probabilmente
egiziani che avevano sposato delle israelite e anche i figli di tali unioni.
L’israelita Selomit, della tribù di Dan, per esempio, aveva sposato un egiziano da
cui aveva avuto almeno un figlio. (Le 24:10, 11).
Che relazione c´e tra la compagnia mista e la Grande Folla?
Il libro di Rivelazione mostra che oltre all´Israele di Dio, ai 144000 e ai 24
anziani, esiste anche un gruppo di persone simile alla compagnia mista che lascia
l´Egitto. In Rivelazione 7:9 questo gruppo viene definito una "Grande Folla" che
viene da ogni nazione, tribú, popolo e lingua. Anche loro vengono salvati dalla
distruzione di questo sistema di cose.
Quando compare questa grande folla?
Rivelazione dice esplicitamente che questa grande folla fa la sua comparsa dalla
"grande tribolazione". La grande tribolazione predetta in Daniele 12:1 é un
prossimo periodo di grande panico e sofferenza per il mondo intero. Durante il
periodo delle 10 piaghe che colpirono l´Egitto, alcuni Egiziani capirono che
seguendo gli Israeliti avrebbero ottenuto la salvezza. Allo stesso modo, durante il
periodo della grande tribolazione, visto in Rivelazione come il versamento di 7
coppe dell´ira di Dio, un gruppo enorme di persone seguitá l´Israele di Dio nella
fuga.
Per far parte di questa grande folla, i fuggitivi dovranno riconoscere che la
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salvezza viene da Yahweh e dal suo Cristo, e dovranno seguire le istruzioni che
verranno date per mettersi in salvo.
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Un evento straordinario ti sta aspettando
Per secoli il significato della celebrazione del Nuovo Patto é stato frainteso o
nascosto. Il prossimo 23 Marzo 2016 uomini e donne battezzati nel nome del
Padre, del Figlio e dello spirito santo, che hanno acquistato conoscenza tramite
questo opuscolo del Nuovo Patto e del Patto per un Regno, celebraranno
nuovamente il Nuovo Patto.
Secondo la profezia di Rivelazione 12:1,2 quello stesso giorno compare un
grande segno. L´Israele di Dio, simile a una donna celeste, fa la sua comparsa.
Tutti coloro che hanno celebrato il Nuovo Patto ne faranno parte.
Successivamente, come con un parto simbolico, verranno generati coloro che
“dovranno pascere le nazioni con una verga di ferro”, coloro che entrano nel
Patto per un Regno e che dai cieli regneranno sulla terra. (Ri 12:5)
Noi vi invitiamo a studiare le Sacre Scritture avvalendovi delle indicazioni di
questo opuscolo per accertarvi se le cose stanno cosí. Dopo esservi accertati, se
la vostra coscienza vi spinge a farlo, il 23 Marzo 2016 vi esortiamo a prendere
con voi i vostri cari e i vostri amici. Preparate del pane non lievitato e del vino.
Seguite il comando del Signore di celebrare il Nuovo Patto ed entrate a far parte
dell´Israele di Dio. Non potete fare scelta migliore.
Dal sito www.geova.org
Tutti i diritti sono riservati
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Opuscolo di invito per la Commemorazione 2016