In collaborazione con
Associazione Insieme per Rivalta
L'orto di Carlotta
Un giardino di delizie
dove germogliano le idee
20 settembre 2015
PRESENTAZIONE
di Anna Cozzini,
Politiche per il Protagonismo responsabile
e la città intelligente
Il territorio all’interno del quale la frazione di Rivalta appartiene si caratterizza per una forte valenza storico - paesaggistica.
Questa peculiarità è stata valorizzata in questi anni da parte dell’amministrazione, attraverso interventi di valorizzazione del sistema di fruizione
del paesaggio come risorsa ambientale con la nascita del sistema della
Cintura Verde e la valorizzazione delle emergenze storico architettoniche
e ricreative.
L’esperienza che negli ultimi anni l’Amministrazione Comunale di Reggio , sotto l'alto magistero della Soprintendenza ai beni architettonici e
paesaggistici dell’Emilia Romagna, ha fatto, sul territorio di Rivalta, mettendo in campo risorse dirette e programmando un piano articolato di
azioni volte alla riconquista dei luoghi identitari, ha prodotto un forte
senso di partecipazione attiva dei cittadini, fino a far diventare questa
esperienza di protagonismo attivo tra le più rilevanti del territorio comunale, oltre che di sussidiarietà orizzontale.
L’Associazione Insieme per Rivalta in linea con quanto espresso dal proprio statuto è costantemente impegnata in: promozione e sviluppo di attività sportive dilettantistiche; organizzazione di manifestazioni culturali,
sportive, ricreative ed enogastronomiche; promozione di attività didattiche
per il perfezionamento delle attività culturali e sportive; organizzazione di
attività ricreative e culturali a favore dei cittadini; promozione e diffusione
della conoscenza dei beni culturali del territorio; stakeholders, cittadini volontari e commercianti si sono messi in campo con risorse proprie attraverso il finanziamento delle attività, la gestione degli spazi,la manutenzione
e le innumerevoli iniziative.
Il sodalizio dell’Amministrazione Comunale con il territorio di Rivalta
ogni anno si arricchisce di nuove proposte originali e di qualità, incrementando le relazioni sociali e rafforzando un’identità comunitaria a favore di
un benessere collettivo e condiviso;
La volontà e gli obbiettivi dell’amministrazione per gli anni futuri su
questo territorio sono quelli di continuare a incentivare e supportare forme di collaborazione e di partenariato pubblico-privato, oltre che coinvolgere le persone , la cui volonta' associativa sia espressione primaria e concreta , nella gestione attiva e nelle scelte presenti e future che hanno come
oggetto il territorio, l'ambiente, il paesaggio e lo sport; rendere partecipi
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i cittadini delle azioni di valorizzazione e gestione dei luoghi della cultura,
tangibile espressione dell'identita' del luogo; incentivare la relazione e
collaborazione tra frazioni ( luoghi ) e quindi tra le persone (associazionicentri sociali) per aumentare la sinergia, con il risultato di un aumento
delle potenzialità e opportunità del capitale sociale e urbano.
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INTRODUZIONE
di Romana Saccheggiani,
Vice Presidente - Associazione Insieme per Rivalta
Questo quaderno di viaggio vuol essere un resoconto dei progetti realizzati negli ultimi due anni dall’Associazione Insieme per Rivalta nell’ottica
della conoscenza, valorizzazione e recupero di ciò che resta del palazzo
ducale di Rivalta e dei suoi giardini.
Un resoconto di quanto avvenuto, delle numerose attività già avviate e
dei nuovi progetti messi in campo con lo spirito di una sempre maggiore
collaborazione con enti, istituzioni, aziende ed anche singoli cittadini che
hanno arricchito ulteriormente le proposte e gli eventi organizzati e realizzati dall’Associazione.
Si è attuato parte del recupero dell’orto frutteto: nella magnifica vasca
centrale finalmente zampilla l’acqua, uno dei nove riquadri del disegno
settecentesco dell’orto frutteto, con interno l’Orto di Carlotta, è stato realizzato nel 2014, ulteriori impianti di frutti antichi nella primavera 2015
hanno dato corpo ai vialetti interni al giardino. Il vigneto ottocentesco
continua a dare ottimi frutti che vengono trasformati in sempre più pregiato lambrusco.
Sono proseguiti i progetti didattici con le novità dell’orto, le mostre e le
letture in biblioteca oltre ai già collaudati percorsi delle acque, anch’essi
arricchiti con le narrazioni e le visite a villa d’Este.
Grande soddisfazione si è avuta per la partecipazione al salone del gusto
di Slow-food, svoltosi a Torino nell’autunno 2014 e l’iscrizione del “Lambrusco della Duchessa” all’Arca del gusto; il riconoscimento dell’Orto da
Re attribuitoci da Campagna Amica, coronato poi con l’invito da parte di
quest’associazione all’Expo Milano 2015.
La collaborazione con l’Istituto di Istruzione Superiore “A. Zanelli” ha
portato alla realizzazione di una prima stesura del “Progetto di riqualificazione del viale centrale che conduce al belvedere del Parco Ducale di
Rivalta”.
L’amministrazione Comunale con la realizzazione del nuovo parcheggio
e dell’ingresso al Parco Ducale via dei Combattenti, inaugurato nella primavera 2014 , ha riqualificato e valorizzato l’area antistante la Reggia,
rimarcando il disegno storico dell’esedra tramite la collocazione a semicerchio delle alberature oltre che reso più funzionale l'accesso e la fruizione
del parco estense.
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Con queste opere sono stati inoltre messi a disposizione nuovi parcheggi necessari all'avvio dei lavori di riqualificazione della parte privata della
Reggia e di supporto alle funzioni pubbliche e private che gravitano nella
zona.
Di tutto ciò, e molto altro, si vuole dar conto in questo nuovo quaderno
per documentare, seppur in forma molto sintetica, il lavoro svolto dall’Associazione Insieme per Rivalta con la passione e l’impegno che da sempre
la caratterizzano.
Il potager del Palazzo ducale di Rivalta nel 700’ – Estratto da Archivio di Stato di Reggio
Emilia, Carte private diverse, n. 35 Mappe, piante, tipi, carte geografiche. secc. XV-XIX; n.
54/1: Pianta de’ ducali giardini e palazzo da Sua Altezza Serenissima fatto edificare in Rivalta,
di Alfonso Tacoli. 26 giu. 1751; disegno a matita e inchiostro colorato applicato su tela; cm.
162x288.
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IL SEGRETO DELL’ORTO
DELLA “REGGIA” DI RIVALTA.
di Lauro Gaddi e Massimiliano Magini
Fare un orto oggi è conveniente: permette di mangiare sano, consente
di fare attività fisica, di stare all’aria aperta, facilita le relazioni, alimenta
le conoscenze e procura soddisfazione. Tuttavia fare un orto alla “Reggia”
di Rivalta, o meglio riprogettare una parte dell’antico “giardino segreto”jardin potager del Palazzo ducale è qualcosa di più. Significa riallacciare
un legame con il territorio, con la terra e le persone, condividere e crescere un progetto fra professionisti, amici e generazioni diverse, reinterpretare, pensare e creare un luogo con tenacia e consapevolezza. Vuol
dire accettare di entrare a far parte dell’eterno ciclo delle stagioni: imparando dalle piante, che sopportano pazientemente il freddo, la grandine, le piogge abbondanti, consapevoli che prima o poi arriverà anche
il sole. Il grande lavoro svolto dai volontari dell’Associazione “Insieme
per Rivalta” ha dato vita ad un progetto sperimentale di notevole valore sociale capace di coinvolgere grandi e piccini durante tutte le fasi di
realizzazione. Fondando le proprie basi sulla raccolta e lo studio di documenti e testi storici è stato possibile sviluppare un’interpretazione attendibile dello stato del giardino barocco11. Partendo da un estratto del
disegno del conte Alfonso Tacoli, che nel 1751 ha rappresentato le delizie ducali di Rivalta e i suoi giardini, è nata l’idea di rievocarne l’atmosfera “ricostruendo” una porzione dell’antico orto frutteto. (Immagine a lato).
Spazio recinto di forma rettangolare, era nato allo scopo di praticare la
coltivazione intensiva di piante da frutto, legumi, bulbose e ortaggi per
deliziare la corte, nel più totale segreto e al riparo da occhi indiscreti. E’
stato sapientemente ubicato a ridosso dell’ala meridionale del Palazzo ducale ed è ancora visibile gran parte del perimetro murario che lo cingeva.
Lo spazio era suddiviso in nove porzioni regolari, ciascuna circondata da un
filare di piante da frutto lungo il perimetro e coltivata con specie orticole
all’interno. Una grande vasca quadrilobata tuttora esistente, collocata al
centro del giardino, dominava la composizione con i sui zampilli. Cogliere
gli aspetti formali che governavano l’insieme è stato il primo e fondamentale passo del puntiglioso lavoro di recupero. All’apparenza semplice per la
1 Vedi: AA.VV., Antica Vigna Estense, Rivalta, volume edito a cura di: Associazione “Insieme
per Rivalta”, 2013.
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sua originaria vocazione produttiva, questo luogo mostra le tracce di una
specifica opera di progettazione che mirava ad esaltare prospettive e punti
di vista. Emerge uno stretto rapporto tra l’impianto geometrico del fronte
del Palazzo e la partizione del giardino, proiezione dell’edificio. Due ampi
portali mistilinei22 collocati lungo il prospetto Nord del Palazzo ducale,
rivolti verso il cortile d’onore, scandiscono l’ordine formale della facciata
principale (1 e 2 in figura).
Il fronte del Palazzo verso il cortile d’onore - Foto di Giuliano Costi
Proiettati a loro volta sul prospetto interno all’orto generano due allineamenti longitudinali di cui due piccole fontane, ancora visibili lungo
il muro di cinta collocato sul fondale del “giardino segreto”, fungono da
termine visivo. Questi assi si incontravano con due viali ortogonali di cui è
stato possibile definire la posizione partendo dalla localizzazione dell’antico accesso di servizio all’orto, collocato lungo il muro Ovest e ancora apprezzabile grazie alla presenza dei due pilastri ricoperti di edera e alla particolare lavorazione dei basamenti riferibili al periodo barocco.
2 Il primo inquadra la porta di accesso al potager (1 nell’immagine), mentre il secondo,
situato più ad Est è in rilievo sulla facciata (n° 2).
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L’orto frutteto oggi, con evidenziati gli assi fondamentali e l’ubicazione dei manufatti – bozzetto a cura di Massimiliano Magini
Specchiando quest’ultima linea rispetto al baricentro della vasca è stato
di conseguenza definito l’ultimo asse. Questi quattro allineamenti costituiscono il reticolato fondamentale in funzione del quale sono stati dimensionati i viali e fissata la posizione delle piante da frutto. Adottando
la misura del braccio reggiano in uso nel Settecento e forti di studi sulle antiche specie orto frutticole ha preso il via l’opera di tracciamento di
uno dei nove riquadri del giardino storico. Con l’uso di semplici strumenti
tecnici, corda, paletti e tanta buona volontà i volontari si sono adoperati
per definire con cura la posizione di ogni pianta da frutto, degli ortaggi e
i corretti allineamenti oggi nuovamente apprezzabili. L’opera di messa a
dimora dei frutti antichi è stata un momento celebrativo che ha riempito
di gioia e soddisfazione tutti coloro che con passione si sono battuti per
recuperare questo luogo e portarlo all’attenzione della cittadinanza per la
sua particolare unicità. Ammirare la crescita rigogliosa delle specie orticole,
dal seme alla piantina fino alla raccolta, ha consentito di sviluppare progetti didattici con bambini di tutte le età attraverso visite guidate e attività
pratiche sotto la supervisione di maestre e volontari. Il fine è quello di
stimolare la riscoperta dei valori del patrimonio paesaggistico e culturale
del nostro territorio anche attraverso un contatto diretto con la natura e i
sui processi evolutivi.
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La vasca quadrilobata e il riquadro storico rievocato con frutti e ortaggi antichi,
bozzetto a cura di Massimiliano Magini
1) 2)
1-2) La zappatura primaverile e alcune fasi preparatorie in vista del posizionamento
di frutti e ortaggi.
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Tutto ciò è stato possibile grazie al sostegno dell’Amministrazione Comunale e all’interessamento determinante di enti pubblici e privati.
Va un grande ringraziamento alla Provincia per aver contribuito nell’ambito del progetto Arca Regia con la fornitura di numerose piante da frutto,
a Maioli Piante per aver donato ulteriori specie di frutti antichi e consigli
utili e al Consorzio di Bonifica che ha sostenuto economicamente il recupero della vasca quadrilobata.
3) 4)
3-4) Il tracciamento e la messa a dimora delle piantine da frutto.
Wendell Berry poeta e letterato americano, anni fa ebbe a dire in generale alle associazioni di volontariato: “ mentre reclamate, sognate, o desiderate …raccogliete per terra le cartacce, e ripulite i luoghi…la gente
capirà che fate sul serio!". Ebbene, i volontari della Reggia di Rivalta non
solo hanno ripulito in questi anni, la parte a loro agibile, ma hanno salvato
vigne, manufatti storici, frutti, piantato alberi, potato, seminato, innaffiato, raccolto, tracciato progetti e incontrato professionisti perché di molto
è cresciuta nella loro gioiosa esuberanza la consapevolezza del luogo che
abitano, contagiando gli oltre 30.000 visitatori che ogni anno diventano
essi stessi graditi protagonisti dello stesso luogo.
Se anche tu vuoi essere parte attiva di questo percorso, visita il sito internet www.insiemeperrivalta.it ed entra a far parte del grande cuore del
volontariato della “Reggia” di Rivalta. A volte è sufficiente partire da un
orto!
I volontari del giardino segreto della “Reggia” di Rivalta
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1730 UN POTAGER PER UNA REGGIA – 2015 UNA
REGGIA PER L’EXPO - A tavola con gli Estensi, la
Reggia di Rivalta riscopre i prodotti della sua terra
tra cultura e tradizione - Associazione Insieme per Rivalta
Il grande complesso monumentale della Reggia di Rivalta è situato a pochi passi dalla città di Reggio Emilia, in una porzione di territorio lievemente collinare compreso tra il Torrente Crostolo e la storica strada statale
del Passo del Cerreto. La Reggia fu edificata dal 1724 per volere di Francesco III d’Este e Carlotta Aglae d’Orléans e costituì per decenni un polo di
notevole valore culturale, architettonico e artistico: una piccola Versailles,
espressione dello stile barocco impreziosita da magnifici giardini alla francese. I moti rivoluzionari di fine Settecento, uniti agli stravolgimenti geopolitici provocati dall’arrivo di Napoleone Bonaparte, decretarono la fine
della vita cortigiana del nobile complesso, prima saccheggiato, poi in parte
abbattuto e infine trasformato in tenuta agricola dalla famiglia Corbelli,
fino ad arrivare ai giorni nostri con l’acquisizione del bene da parte della
municipalità di Reggio Emilia. Oggi la consapevolezza sempre più diffusa
dell’importanza di valorizzare e riscoprire il comune patrimonio artistico,
storico e culturale, ha riacceso l’interesse per questo luogo che rappresenta
un forte elemento identitario per tutta la comunità di Reggio Emilia nonché una risorsa a livello Nazionale.
Questo spazio proprio per la sua vocazione agricola e contadina è sopravvissuto ai tumulti rivoluzionari ed agli abbattimenti dei primi anni
dell’ottocento ed ha continuato a prosperare nei secoli successivi seguendo
le abili regole del fare contadino. Un particolare tipo di vite da Lambrusco
di recente ritrovato e selezionato, noto con il nome di “Lambrusco Corbelli”, ricopriva durante tutto l’Ottocento e gran parte del Novecento l’intera
frazione di Rivalta ed in particolare l’area della Reggia, disegnando una
maglia fitti filari maritati all’olmo.
La riscoperta di figure dell’immaginario locale come “Sandroun Zigolla
da Ruvelta” legate alla conservazione del dialetto locale, appunto il dialetto Reggiano, segue di pari passo tutto il percorso di riqualificazione non
solo materiale ma anche culturale del luogo stesso.
Occasione imperdibile per EXPO 2015.
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Proposte di progetto
La riproposizione del percorso delle acque
in chiave geostorica
La base conoscitiva di questa proposta è costituita da una ricerca, svolta
nel 2012, relativa alla storia idraulica del parco Ducale di Rivalta, con lo
scopo di documentare, attraverso una mostra, una piccola pubblicazione
ed un'esplorazione geostorica, il percorso che, nel settecento, le acque facevano per giungere alla Reggia di Rivalta. L'acqua rappresentava infatti
un elemento essenziale per sostenere e alimentare tutto il magnifico complesso monumentale ed i suoi giardini. Il percorso di queste acque, che
arrivavano dal torrente Crostolo fino al Parco Ducale consentendo la stessa
vita del parco, non soltanto il rigoglio delle piante, ma anche la presenza in
esso di fontane, vasche e giochi d’acqua, costituiscono la base della ricerca
svolta. Lo sviluppo lineare del percorso è di circa cinque chilometri, esso si
snoda a partire dal torrente Crostolo attraverso il Canale di Albinea, il Condotto della Vasca, la Gran Vasca, serbatoio e cuore del sistema idraulico di
alimentazione del parco (attuale vasca Corbelli) fino a giungere alla Reggia
di Rivalta.
Lungo questo cammino è possibile ritrovare manufatti settecenteschi:
chiaviche, scaricatori idraulici, gallerie sotterranee, la stessa vasca Corbelli,
pilastrini di sfiato e, giunti all’interno della Reggia di Rivalta ed al suo magnifico giardino segreto, vasche e fontane.
Insieme di progetti e realizzazioni all’interno
del giardino segreto ”Potager du roi”
• Il Lambrusco di Corbelli di Firenze o di Rivalta, un vitigno ritrovato
Nel corso della riqualificazione della Reggia, che ogni anno richiama più
di 15.000 visitatori, si è deciso di riportare alla luce il “giardino segreto”.
Durante l’opera di pulizia e sistemazione di tale area sono stati ritrovati
due antichi filari di vite, maritati a tutori vivi e pali di legno, già ben visibili
anche su foto aeree risalenti al 1944 (vedi pag. 7 “Antica vigna Estense”).
In questa zona, il Lambrusco di Corbelli è stato spesso ritrovato coltivato insieme a un altro vitigno autoctono denominato Lambrusco Barghi o Bardi.
È quindi molto probabile che il vitigno ritrovato nel podere diGaddi Luciano sia il vero “Lambrusco di Rivalta”.
•
Il Lambrusco della Duchessa
Il vitigno autoctono Lambrusco di Corbelli, recuperato ed ora coltivato
nel Giardino Segreto della Reggia di Rivalta, ha conquistato una nicchia
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prestigiosa nella riserva dei prodotti tipici locali salvati dall'estinzione. Il
Salone del Gusto di Torino, tenutosi nel novembre 2014, ha conferito il diploma di Terra Madre, la rete delle comunità del cibo creata da Slow Food,
al Lambrusco della Duchessa, vinificato con le uve prodotte dalle piante
centenarie della Reggia e dalle barbatelle innestate dell'antico vitigno.
Il riconoscimento è stato consegnato, nel salone dedicato all’Arca del gusto di Terra Madre all'Associazione Insieme per Rivalta, i cinquecentomila
visitatori della manifestazione torinese hanno così potuto scoprire questa
rarità enologica reggiana, apprezzata anche per il valore del complesso
architettonico che le ha ridato vita. Il Lambrusco della Duchessa è un vino
rosso chiaro e secco miscelato con altre varietà di lambrusco.
Accreditamento del Lambrusco
della Duchessa presso l'Arca del
Gusto di Terra Madre, Torino
23.10.2014
Il Diploma conferito all'Associazione Insieme per Rivalta
L'esposizione della bottiglia
Ciro Anfuso e Simonetta Notari, set fotografico Oliver Migliore
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•
Ricreare il “potager du roi” attraverso un progetto didattico di coltivazione dell’orto: “L’orto di Carlotta”
Fare un orto oggi è conveniente: permette di mangiare sano, consente di
fare attività fisica, di stare all’aria aperta, facilita le relazioni, alimenta le
conoscenze e procura soddisfazione. Tuttavia fare un orto alla “Reggia”
di Rivalta, o meglio riprogettare una parte dell’antico “giardino segreto”jardin potager del Palazzo ducale è qualcosa di più. Vuol dire accettare di
entrare a far parte dell’eterno ciclo delle stagioni: imparando dalle piante,
che sopportano pazientemente il freddo, la grandine, le piogge abbondanti, consapevoli che prima o poi arriverà anche il sole.
Il grande lavoro svolto dai volontari dell’Associazione “Insieme per Rivalta” ha dato vita ad un progetto sperimentale di notevole valore sociale
capace di coinvolgere grandi e piccini durante tutte le fasi di realizzazione.
Fondando le proprie basi sulla raccolta e lo studio di documenti e testi storici è stato possibile sviluppare un’interpretazione attendibile del giardino
barocco. Partendo da un estratto del minuzioso disegno del conte Alfonso
Tacoli, che nel 1751 ha rappresentato le delizie ducali di Rivalta e i suoi
giardini, è nata l’idea di rievocarne l’atmosfera “ricostruendo” una piccola
porzione dell’orto frutteto.
I frutti antichi
Lo studio, che ha portato alla ricostruzione di uno dei nove rettangoli da
cui era composto il giardino segreto, è stato accompagnato da un ‘accurata
scelta delle specie da frutto da introdurre in esso per ricostruirne il disegno.
Il numero delle piante, la loro distribuzione lungo gli allineamenti esatti,
riportati nel disegno del Tacoli, sono stati oggetto di studio dettagliato
per riprodurre l’architettura del giardino, le sue simmetrie ed orientamenti
anche in previsione di future, auspicabili, prosecuzioni del restauro.
Nell’effettuazione della scelta delle specie da introdurre si è proceduto in
accordo, e con il supporto tecnico scientifico, della Provincia di Reggio Emilia,
settore dell’agro bio diversità, e dell’Università degli Studi di Modena e Reggio, Dipartimento di Scienze della Vita. Nelle stagioni primaverili 2014 e 2015
sono state così messe a dimora 53 piante appartenenti a sei diverse specie, per
un totale di 26 varietà rappresentate. Una piccola collezione di frutti antichi
che costituiscono però un primo prezioso nucleo di conservazione e studio.
•
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Il Disegno ritrovato
I giardini ducali di Rivalta, una prospettiva per la città
di Reggio Emilia - Progetto di restauro partecipato di una
porzione di parco ducale di Rivalta: il viale che conduce
al belvedere
Nella primavera del 2014 si è concretizzato il progetto pilota del recupero
di parte dell'antico orto-frutteto Estense della "Reggia" di Rivalta.
Quest’opera è stata un banco di prova importante che ha dimostrato la
reale fattibilità di progetti sociali a basso costo, con una forte impronta didattica, realizzati grazie al supporto diretto dei volontari dell'Associazione
"Insieme per Rivalta" e con il sostegno di realtà pubbliche e soggetti privati interessati a dare il proprio contributo in termini economici o logistici.
L’Istituto d’Istruzione Superiore “A. Zanelli”, per antica vocazione vicino
ad aspetti di botanica e agraria, ha mostrato interesse per il lavoro svolto
partecipando con numerose classi alle visite guidate e proponendosi come
interlocutore diretto per dare avvio ad un percorso didattico di formazione
volto alla progettazione di alcune porzioni dell’antico parco ducale di Rivalta. Si è creata un’occasione irripetibile di cooperazione, che sta avendo
importanti ricadute sotto il profilo culturale e sociale, offrendo agli alunni
la possibilità di entrare in contatto con temi quali la progettazione e il
restauro. Il progetto prevede la ricostruzione di uno degli elementi scenici più significativi del parco barocco, ossia la prospettiva centrale che si
sviluppa lungo l’asse longitudinale per circa 250 mt. Vuole essere il primo
tassello di un mosaico in perenne evoluzione, un atto coraggioso capace
di generare interesse e stimolare la partecipazione diretta di enti pubblici
o privati che possono beneficiare di un significativo ritorno in termini di
immagine.
Il progetto di massima dal titolo “ Restauro partecipato di una porzione del parco ducale di Rivalta, promossa dall’Associazione “Insieme per
Rivalta” con la collaborazione dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Antonio Zanelli” e dell'amministrazione Comunale” , riprende le direttive già
espresse e suo tempo dalla Sovrintendenza per i Beni Culturali con protocollo 9571 del 22 giugno 2011 oggetto “ Opere di Urbanizzazione Variante
autorizzazione dell’art. 21 c.4 del D.lg. 42/2004 e s.m.i;
La fattibilità tecnica, sociale e economica di una ricostruzione, del Giardino della Reggia di Rivalta la cui attuazione valorizzi e sviluppi nel massimo grado vocazioni e risorse già presenti nel territorio,sperimentando
pratiche partecipative e principi di autocostruzione, da compiersi con una
realizzazione in anastilosi, è un processo che si compie attraverso atti progettuali non solo tecnici ma anche associativi, culturali, sociali, economici
e comunicativi e con un circuito conoscitivo e produttivo che valorizzi le
risorse locali esistenti e favorisca le vocazioni latenti.
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L’amministrazione Comunale nel condividere il progetto preliminare intende sostenerlo nel suo percorso di progettazione e attuazione mettendo
in atto risorse per condividerne le linee strategiche la fattibilità il proseguo
dell’iter procedurale che dovrà condurre alla realizzazione di una progettazione esecutiva e realizzazione .
QReggia Code
Nell’anno di Expo 2015 la valorizzazione del Palazzo ducale e giardini di
Rivalta costituisce un’occasione unica per mettere in rete un bene monumentale dal valore unico, una risorsa per l’intera città. Da qui l’idea di proporre un parco telematico - informatico sperimentale provvisto di idonee
postazioni collocate in luoghi significativi, grazie alle quali, sfruttando la
tecnologia QR-code, con l’uso di smartphone o tablet sia possibile vedere,
leggere e capire in modo rapido la storia di questo luogo. Un progetto economicamente sostenibile e rispettoso della storia del luogo, che abbiamo
deciso di chiamare “QReggia Code”, capace di integrarsi con l’evolversi dei
progetti di restauro del parco, offrendo spunti visuali alternativi grazie alle
proiezioni di immagini d’Archivio e disegni di studio che permettono di
apprezzare le antiche prospettive.
Il progetto ideato da Lauro Gaddi, dall’arch. Massimiliano Magini e da
Mirco Pinetti, è stato sponsorizzato da Coop Consumatori Norest di Reggio
Emilia che già in passato aveva partecipato alla realizzazione della cartellonistica presente lungo ciclopedonale del Crostolo ed all’interno dei giardini
della Reggia.
Prototipo QReggia Code
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Presentazione prototipo
Mostre
Predisposizione di mostre relative alla storia del parco Ducale e ai nuovi, numerosi, progetti da allestire sia nelle aree agibili degli interni e dei
giardini del Palazzo Ducale che in altri spazi della città per pubblicizzare e
valorizzare le proposte progettuali e far conoscere alla città, ed ai visitatori
previsti, questa magnifica realtà reggiana.
Visite Guidate
Le visite guidate si sviluppano lungo un percorso che comprende l’ingresso nei seminterrati dell’ala meridionale del palazzo, dove sovente sono allestite mostre tematiche ed è possibile vedere un plastico che rappresenta
l’architettura originaria del Palazzo Ducale, prima della demolizione.
Successivamente si introducono i visitatori nel giardino segreto spiegando il luogo sia in chiave storica sia rispetto ai progetti di riqualificazione
e ricostruzione in corso di attuazione. Le visite sono condotte da diversi
esperti del luogo che arricchiscono, ognuno con il proprio linguaggio e
bagaglio di conoscenze, l’approccio a questo magnifico spazio.
Visite guidate dott.ssa Simonetta Notari
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Visite guidate Lauro Gaddi
LA REGGIA DI RIVALTA
INCONTRA CAMPAGNA AMICA
di Lauro Gaddi
Da una parte l’Associazione Insieme per Rivalta, con il suo progetto di valorizzazione della Reggia di Rivalta e dei suoi giardini, dall’altra la fondazione Campagna Amica con i suoi ideali di difesa e promozione dei territori
agresti era destino, prima o poi, incontrarsi.
A maggio 2014 è iniziata la felice collaborazione negli spazi del Palazzo Ducale estense di Rivalta, apprezzandoci reciprocamente nelle finalità,
concretizzate oltre che in una giornata ricca di iniziative anche nella condivisione del progetto di recupero dell’orto del giardino segreto della Reggia
di Rivalta.
Celebrato e incoronato, quest’ultimo, da Campagna Amica come il
100esimo orto d’Italia custodito e animato dai giardinieri dell’Associazione, abbiamo poi assistito ad un fiorire di idee e di visite capaci di riportare
l’attenzione anche mediatica su questi luoghi incantati. .
Molte le iniziative che hanno fatto seguito a questo primo incontro, tra
cui anche la emozionante partecipazione, con la regia di Coldiretti, a EXPO
Milano 2015.
La piacevolezza del collaborare insieme si evidenzia non solo nel constatare il crescente numero dei visitatori, ma anche in noi organizzatori che
ormai viviamo l’avvicinamento agli eventi, fin dalle riunioni preparatorie,
come occasione di crescita, di incontro e arricchimento vicendevole; grazie
anche alla preparazione, e alla professionalità dello staff di Coldiretti e
Campagna Amica. .
Alla vigilia dell’evento del 20 settembre che si preannuncia ricco e denso
di stimoli, ringraziamo ancora una volta i responsabili della fondazione e
chi ha reso possibile questo connubio, dimostrando che storia, passione,
promozione e valorizzazione sono un bene da “EXPOrtare” con fierezza e
convinzione sempre e ovunque.
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Un orto da RE: abbiamo fatto 100 con un giardino da
perdere il fiato
Articolo di Daniele Taffon Fondazione Campagna Amica
www.capagnamica.it
Campagna Amica raggiunge l’importante traguardo di adesioni con un giardino davvero
“regale” a Reggio Emilia.
Sono tantissime le realtà che in questi anni hanno contattato Campagna Amica per cercare sostegno e indicazioni per fare il proprio orto urbano. Tra i progetti decollati alcuni
sono sicuramente di grande spessore e così siamo arrivati al 100° orto con un’iniziativa
davvero bella e interessante. Ci troviamo nella Reggia di Rivalta a Reggio Emilia storica residenza di Francesco Maria d’Este e della sua sposa francese Carlotta Aglae d'Orléans, costruita tra il 1724 ed il 1727.
Dopo peripezie legate all’occupazione napoleonica e dal successivo degrado avanzante
e dalla distruzione di parti dell’edificio, dal 2005 questo luogo meraviglioso è di proprietà
del Comune di Reggio che ha avviato un percorso di recupero. L’associazione sportiva dilettantistica “Insieme per Rivalta” con l’ausilio di Coldiretti Reggio Emilia e Campagna Amica
hanno iniziato in tal senso i lavori di ripristino del giardino, con l’originale disegno dell’orto.
“Il disegno ritrovato: l’orto di Carlotta” è il nome di questo spazio dove sono state piantate
diverse specie di orticole e alberi da frutta.
L’obiettivo è naturalmente trasformare un luogo storico e abbandonato al degrado in un
luogo di socialità e di bellezza. I novanta partecipanti all’iniziativa agiranno su uno spazio
notevole: più di 2000 mq da curare e gestire. Le specie coltivate sono quelle presenti nel
1700 e i nostri amici hanno recuperato anche dei vitigni autoctoni del Lambrusco Corbelli
o di Rivalta più alcuni frutti dimenticati. La giornata di lavoro ha visto la presenza di molti
volontari tra cui anche gli scout del vicino gruppo.
Ci piace sottolineare che in Italia sono molte le realtà che si prendono cura del proprio
territorio. Campagna Amica le sosterrà sempre anche favorendo la nascita di un orto urbano o di un giardino condiviso.
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Invito evento 17 maggio 2015
EXPO MILANO, 14 GIUGNO 2015
di Massimiliano Magini
Sveglia all’alba, colazione al volo e dritti al punto di ritrovo, pullman
destinazione Expo. Spinti dell’entusiasmo ci siamo messi in viaggio, accompagnati dagli auguri della Gazzetta di Reggio e dai sagaci “sproloqui” di
Sandrone e del nostro Duca, sempre in contatto con la duchessa Carlotta,
salita con alcuni cortigiani sulla carrozza dell’Alta Velocità. Il pensiero è
andato ai tanti momenti vissuti insieme. Sul finire del 2013 siamo partiti
da un’idea, rievocare una porzione dell’antico orto-frutteto del Palazzo
ducale di Rivalta. Quell’idea è diventata una realtà.
I tanti mesi di duro lavoro sono stati ripagati dalla realizzazione di un
“orto da RE”, il 100mo orto d’Italia. Accolti ad EXPO presso il padiglione
di Coldiretti Reggio Emilia e Campagna Amica abbiamo avuto l’occasione
di illustrare ad un pubblico internazionale la nostra esperienza, portando
quei valori di amicizia e coesione che ci contraddistinguono.
Il duca, la splendida duchessa e tutta la corte del Settecento al completo
hanno sfilato in costume lungo il cardo, ammirando l’albero della vita che
si stagliava sullo sfondo. Dopo uno sguardo ai tanti bellissimi padiglioni
c’è stato il tempo per un breve ma intenso scambio di saluti con le autorità
che ci hanno gentilmente ospitato. E’ stata una giornata indimenticabile.
Siamo rientrati a Reggio Emilia esausti ma felici per aver raggiunto uno
splendido obbiettivo, forti della convinzione di poter fare ancora molta
strada insieme.
Invito di Campagna Amica del
14 giugno 2015 Milano Expo
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Carlotta parte con l'alta velocità per Milano
Sadrone a Expo
Corteo lungo il cardo
I Duchi presentano il lambrusco prodotto nella loro vigna
REGGIA DI RIVALTA: L’ATTIVITÀ DEL CONSORZIO
DI BONIFICA DELL’EMILIA CENTRALE
di Aronne Ruffini,
Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale
Rilevante è stata l’attività svolta dal Consorzio di Bonifica dell’Emilia
Centrale, nell’ambito del progetto didattico “Rivalta delle acque”, anche
per gli anni scolastici 2013/14/15, inserita nel più vasto percorso denominato “Acque in Comune” - La Bonifica per la Scuola.
Lungo i percorsi utilizzati per le uscite didattiche, in particolare, sono
stati eseguiti alcuni lavori di manutenzione straordinaria, da parte delle
maestranze del Consorzio di Bonifica, del canale di presa che veicola l’acqua alla Vasca di Corbelli, procedendo all’impermeabilizzazione e al consolidamento di un tratto del canale mediante infissione di pali di castagno
e asportazione di terreno. Per una maggiore sicurezza idraulica è stato
realizzato uno scaricatore che indirizza le acque del canale nel T. Crostolo,
qualora la portata di acqua all’interno del canale stesso raggiunga valori
elevati. Sono stati eseguiti inoltre interventi di messa in sicurezza del percorso sul tracciato del condotto della vasca, mediante sfalcio erba, taglio di
arbusti e sistemazione del piano di calpestio, realizzato per consentire le
uscite in sicurezza dei bambini.
Un nuovo percorso, realizzato è situato lungo il torrente Modolena, sulla sponda sinistra del corso d'acqua in prossimità della scuola primaria di
Montecavolo. Il percorso è stato predisposto e messo in sicurezza e ne hanno usufruito, con le uscite didattiche, effettuate dopo le lezioni in aula, 8
classi per un totale di 157 alunni.
Altre uscite didattiche rivolte alle scuole medie, hanno riguardato alcuni
rii collinari di Quattro Castella e San Polo dove il Consorzio di Bonifica,
con la Regione Emilia Romagna, sta realizzando un progetto Europeo denominato “Life RII”, che prevede interventi finalizzati al miglioramento
ambientale e riduzione del rischio idraulico. Sono state accompagnate alcune classi che hanno esplorato la parte più naturalistica dei rii ed è stato
eseguito lo studio, prima in classe poi sul terreno, delle problematiche riguardanti la criticità idrogeologica della nostra collina. Inoltre sono stati
affrontati temi relativi agli alberi, al loro riconoscimento, all’importanza
che la vegetazione riveste lungo i corsi d’acqua, il tutto con lezioni in aula
e successivi percorsi lungo i rii.
Interessante poi la novità dell’“Orto di Carlotta” all’interno del giardino
segreto del Parco Ducale di Rivalta; il Consorzio si è attivato per la sua realizzazione, in continuità con il progetto già avviato in collaborazione con
Consorzio Fitosanitario Provinciale di Reggio Emilia, dell’orto didattico.
26
In particolare ha contribuito economicamente alla riattivazione del vecchio pozzo. Questa riattivazione ha consentito di irrigare il nuovo orto, coltivato all’interno dei muri perimetrali, e di riempire la bella vasca centrale
del giardino. Il progetto dell’orto didattico si inserisce in un più vasto progetto di riqualificazione e valorizzazione dell’orto frutteto dal Parco Ducale che stanno curando i volontari dell’Associazione Insieme per Rivalta.
Orto di Carlotta
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PROGETTO DIDATTICO “RIVALTA DELLE ACQUE”:
NOVITÀ E PARTECIPAZIONE
di Simonetta Notari, Servizio Tecnico dei Bacini
degli affluenti del Po. Sede di Reggio Emilia
Riprendendo il filo, o meglio il flusso, il progetto didattico ha intrapreso
questo nuovo cammino, alla luce dell’esperienza e dei risultati conseguiti
nell’anno scolastico 2012/2013.
Della base progettuale e didattica si è già detto nella pubblicazione specifica, qui segnaliamo solamente le novità e implementazioni realizzate nel
corso di questi due nuovi anni scolastici.
Nel 2013/2014 si è cercato di “diluire” durante l’intero anno scolastico le
attività: iniziando con l’accoglienza delle classi prime degli istituti superiori
Pascal e Zanelli, in ottobre, e terminando con la festa finale il 5 giugno,
coprendo così l’intero periodo scolastico.
La prima novità, derivante da una richiesta specifica delle scuole elementari di Montecavolo, è stata quella di trasferire il percorso naturalistico
ambientale, proposto sul rio della Vasca, al torrente Modolena. Abbiamo
accolto questa richiesta con piacere, anche perché uno degli obiettivi del
progetto è quello di far conoscere la ricchezza e la bellezza dei luoghi proprio sull’uscio di casa, in questo caso, sull’uscio della scuola. In adiacenza
dell’edificio scolastico, infatti, è stato possibile individuare un bellissimo
percorso all’interno del torrente Modolena. Il tracciato, che si snoda proprio dove il torrente ha formato un piccolo meandro, è stato reso fruibile
e sicuro per i bambini, attraverso interventi puntuali realizzati dagli operai
dei Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centra,e che rappresentano un aiuto
imprescindibile per lo svolgimento stesso delle uscite didattiche. L’esplorazione del percorso è stata preceduta da una lezione in aula sul tema delle
acque, sviluppata su diversi temi: cosa è un corso d’acqua? Cosa possiamo
trovare in un corso d’acqua? Come si differenzia un corso d’acqua naturale
da uno artificiale. Un coso d’acqua è solo acqua? L’orientamento al luogo
ecc.. Nelle uscite poi, iniziate nel mese di novembre e terminate a marzo, si
sono scoperte mille cose inaspettate, frutto anche delle stagioni inusuali in
cui sono state realizzate le esplorazioni, stagioni in cui solitamente non si
frequenta la natura. Riteniamo sia stata un’esperienza molto positiva per i
bambini, entusiasti di uscire e gustarsi le meraviglie che l’ambiente fluviale
offre.
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Elaborato prodotto dalla classe prima della Scuola Primaria di Montecavolo
Esplorazione alla scoperta
del torrente Modolena
La seconda novità che ha caratterizzato l’anno scolastico 2013/2014, proseguita poi nel 2015, stata la realizzazione dell’Orto di Carlotta. Questa
proposta di orto didattico si lega alla storia del luogo ed a un intento progettuale di recupero, del potager del Parco Ducale di Rivalta che sta avvenendo sotto il coordinando l’Associazione Insieme per Rivalta. Quanto
concretizzato con questo bellissima esperienza sarà rendicontato da altri
contributi della presente pubblicazione.
L’anno scolastico 2013/2014 è stato caratterizzato anche da una grandissima partecipazione alle attività svoltesi all’interno della Biblioteca Comunale “M. Gerra”.
Alle narrazioni sul tema delle acque e della storia di Carlotta D’ Orlean,
si sono affiancate le visite guidate agli allestimenti e alla mostra sul sistema
idraulico settecentesco. Le presenze registrate sono veramente notevoli:
ben 52 classi, oltre 1400 bambini, delle scuole elementari e dell’infanzia.
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La partecipazione dell’anno scolastico
2013/2014
Il progetto didattico “Rivalta delle Acque”, in quest’anno scolastico ha
visto la partecipazione anche delle scuole del Comune di Quattro Castella,
spingendosi così al di fuori dei confini comunali di Reggio Emilia. Volutamente infatti la proposta è stata estesa a queste scuole anche perché il
percorso geostrorico, nel suo primo tratto si snoda proprio nel territorio di
questo Comune.
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5 Scuole dell’infanzia:
Parrocchiale Sant’Ambrogio di Rivalta, tutte le sezioni;
Parrocchiale “Don Castagnini” di Montecavolo, tre, quattro anni;
Parrocchiale Roncina 3, 4 e 5 anni;
Comunale Aquilone di Rivalta, sezioni di 3, 4 e 5 anni;
Statale di Montecavolo L’Albero delle farfalle 3, 4 e 5 anni.
• 2 Scuole Primarie di primo grado:
• Ghiarda con le classi 1°, 2°, 3 °, 4° e 5 °;
• Montecavolo – quattro classi 1°, due classi 3° e una 4°.
• 1 Scuola Primaria di secondo grado:
• Don Borghi di Rivalta, con 4 classi 2 °.
• Accoglienza classi 1° Pascal e Zanelli 9 classi in totale.
I bambini ed i ragazzi coinvolti sono stati complessivamente 739. A questi vanno aggiunte le numerose classi che hanno partecipato, come detto
in precedenza, alle narrazioni e visite guidate agli allestimenti e mostra
tenutesi alla biblioteca “M. Gerra”, quest’anno più direttamente coinvolta
e coordinata con il progetto.
Si sono tenute dodici lezioni in aula di cartografia storica, e orientamento al luogo, a cura della professoressa Giovanna Iori, propedeutiche alle
uscite ed anche sul tema delle acque, dei corsi d’acqua come ecosistema e
dell’energia.
I percorsi all’aperto, modulati con differenti lunghezze e gradi di difficoltà secondo l’età dei bambini e adeguati alle varie esigenze dell’orario
scolastico, dei mezzi di trasporto ecc., hanno coinvolto venti classi, mentre
le attività alla Reggia (laboratori, narrazioni, orto di Carlotta, giochi con
l’acqua ecc.) hanno coinvolto quattordici classi.
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La partecipazione dell’anno scolastico
2014/2015
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3 Scuole Primarie di primo grado:
Ghiarda - due classi 2° e una 5°;
Montecavolo – tre classi 2°, due classi 3°;
Puianello – due classi 4° e due classi 5°;
Scuola dell’Infanzia Sant’Ambrogio - 4 anni
• Accoglienza classi 1° Zanelli 3 classi in totale.
• Accoglienza scuole medie Bibbiano 160 ragazzi.
I bambini e i ragazzi coinvolti sono stati complessivamente 480.
Questi dati evidenziano come anche in questi anni la proposta didattica
sia stata accolta positivamente dalle scuole del territorio e quanto ampia
sia stata la partecipazione ed anche lo sforzo organizzativo profuso nella
realizzazione di tutto il progetto.
Un ringraziamento veramente di cuore va al signor Marastoni che, con
la semplicità e la cortesia che lo caratterizzano, ha aperto la sua preziosa
dimora a tutte le scolaresche che ne hanno fatto richiesta. E’ stato così
possibile svolgere, in questa magnifico luogo, suggestive narrazioni per i
più piccini, condotte magistralmente da Romana Saccheggiani, e offrire la
possibilità di visitare villa d’Este ed al suo parco, ai ragazzi più grandi, arricchendo così ulteriormente le proposte per questi anni scolastici.
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NON SOLO ACQUE
di Romana Saccheggiani,
Vice Presidente Ass.ne Insieme per Rivalta
Ripensando al progetto didattico “Rivalta delle acque” e alle bellissime
esperienze vissute coi bambini e coi ragazzi, sono convinta che queste abbiano avuto un ruolo importante e lasciato un segno nel loro percorso di
crescita.
Camminare fianco a fianco ad un corso d’acqua che misteriosamente si
addentra nel sottosuolo per giungere, non visto, alla Gran Vasca, ritrovarlo
inaspettatamente saltellante, poco più in là, con una gran voglia di correre per giungere in tutta fretta nel giardino segreto a riempire vasche e
fontane, è davvero cosa straordinaria!
Solo “l’occhio che salta il muro” (*) , sia esso quello dei bambini che
degli adulti, che sa guardare oltre alle apparenze, può cogliere a pieno la
bellezza del nostro paesaggio e la ricchezza in natura, storia e cultura di
cui è pregno. Così è stata l’esperienza della Scuola dell’Infanzia Sant’Ambrogio che ha spaziato in ogni ambito, dalla storia all’architettura, dal costume al territorio, nulla è stato tralasciato con una risultanza di progetto
di grande valenza e interesse.
Non solo le acque del torrente Crostolo sono state oggetto di scoperta,
ma anche quelle del Modolena, che lambiscono il territorio di Montecavolo, dove sono insediate la Scuola Primaria di primo grado di Montecavolo,
quelle dell’Infanzia Albero delle Farfalle e Don Castagnini.
Il Crostolo e il Modolena sono i corsi d’acqua che, insieme a quello del
Rodano, caratterizzano la Cintura Verde della nostra città, dotata di una
fitta rete di piste ciclopedonali che ne permette il completo attraversamento.
Ad ogni torrente è stato attribuito un colore differente, al Rodano il
colore rosso, al Crostolo il blu ed al Modolena il giallo, gli stessi colori sono
stati utilizzati anche per le segnaletiche poste lungo i sentieri, per orientarsi e muoversi liberamente.
Il percorso delle acque si snoda nel parco del Crostolo ed ai ragazzi è stato insegnato l’utilizzo della cartellonistica che abbiamo incontrato lungo
il commino.
La prof.ssa Giovanna Iori, con la professionalità e l’entusiasmo di sempre,
ha curato il progetto interdisciplinare “Reggia di Rivalta: dai Giardini alle
Acque alla Cartografia storica”, propedeutico alle uscite sul territorio e
rivolto agli studenti della Scuola primaria di secondo grado dell’Istituto
Comprensivo Don Borghi.
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Una bella passeggiata lungo il percorso storico del Canale della Vasca,
con sosta alla Vasca di Corbelli, è quanto di meglio si possa fare e grazie
alla disponibilità del proprietario, signor Rino Marastoni, è stato possibile
far visitare Villa Alcina, l’antico fuggi l’ozio di Francesco e Carlotta, per
ammirarne gli affreschi e l’architettura.
L’offerta di progetto si è arricchita dell’orto di Carlotta, sviluppato nel
giardino segreto che, in modo del tutto naturale e sotto la supervisione
dell’arch. Massimiliano Magini, ha dato il via al recupero storico di uno dei
nove rettangoli che componevano il giardino originario, il potager du roi
di cui Carlotta andava tanto fiera e dove amava intrattenersi con amici e
spasimanti.
L’orto frutteto del re doveva soddisfare il fabbisogno delle cucine e, nel
contempo, essere talmente bello da potersi paragonare ad un giardino.
Ciro, Giuseppe, Maurizio e Mauro hanno coltivato un orto magnifico, dai
colori mai visti, una vera delizia da esporre ed esportare, gli stessi si sono
presi cura anche di quello dei bambini della scuola dell’Infanzia Statale
Aquilone, con l’amore di cui solo i nonni sono capaci.
La pratica dell’orto ha coinvolto tutti i bambini della Scuola dell’Infanzia
Aquilone, sia quelli alla prima esperienza, che gli altri abituati ad aiutare
nonni e parenti; zappare, seminare, trapiantare, coltivare e raccogliere è
stato un crescendo di scoperte ed esperienze avvincenti che hanno consolidato stima e autonomia. I prodotti del loro impegno si sono trasformati
in succulenti piatti offerti ai genitori, erbazzoni, couscous e grandi insalate
l’hanno fatta da padroni sulla tavola della scuola.
Anche la vasca quadrilobata ha suscitato interesse nei bambini delle
Scuole dell’infanzia Aquilone e Sant’Ambrogio, tanto che i primi l’hanno
riprodotta con materiali di recupero, i secondi l’hanno addirittura ricostruita nel giardino della scuola.
Gli alunni della Scuola Primaria di primo grado di Ghiarda ci hanno insegnato che l’orto può trovare una collocazione diversa e occupare i vasi e
le fioriere delle nostre abitazioni, riuscendo a conservare intatti profumi,
colori e sapori, talmente a portata di mano, che è sufficiente uscire sul
terrazzino per raccogliere l’insalata. Indispensabile rispettare il ciclo della
stagionalità, come hanno riportato nella ruota delle stagioni, per seminare
gli ortaggi bisogna attendere il momento giusto altrimenti non si otterrà
alcun risultato.
La storia di Carlotta, frivola principessa francese nipote del Re Sole, padrona della Reggia, affascina sempre e Ivana Iotti di narrazioni presso la
Biblioteca San Pellegrino – Marco Gerra ne ha proposte a profusione, tanto
che i locali della Biblioteca sono stati invasi per mesi da centinaia e centinaia di bambini e ragazzini. E’ così piaciuta ai piccoli della scuola dell’infanzia
Ettore Barchi che, della vita di Carlotta, ne hanno fatto un libretto.
Gli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore A. Zanelli, a seguito della
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visita alla Reggia ed ai giardini del parco ducale, si sono dimostrati interessati alla riqualificazione del viale centrale che conduce al belvedere. Dopo
uno studio approfondito, sotto la guida del professor Danilo Medici e con
la consulenza dell’arch. Massimiliano Magini e della dott.ssa Simonetta Notari, hanno dato vita ad progetto molto bello e di tutto riguardo, che verrà
presentato oggi al pubblico con l’esposizione delle tavole esplicative.
Dunque, non solo acque, ma così tante e variegate proposte da lasciare
senza fiato!
* “L’occhio che salta il muro” , mostra dell’esperienza educativa delle Scuole dell’Infanzia
Reggiane, 1980, Comune di Reggio Emilia
Logo del progetto: torrente Crostolo blu, torrente
Modolena giallo, canale della Vasca azzurro
Libro Carlotta Scuola dell'Infanzia
Ettore Barchi
Visita dei bambini
della Scuola dell'Infanzia
L'Aquilone al loro orto
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L’ORTO DI CARLOTTA - RICREARE PARTE DEL
“POTAGER DU ROI” ATTRAVERSO UN PROGETTO
SCOLASTICO DI COLTIVAZIONE DELL’ORTO
di Romana Saccheggiani
“C’era una volta un orto, in una Reggia.
E c’erano i giardinieri che se ne occupavano, dame e cavalieri che si godevano i
suoi frutti e leprotti che ne approfittavano. Poi generali, guerre, cannoni sciuparono, come al solito, tutto. Finché un giorno quell’orto rinasce, tornano i giardinieri
(qualcuno si ripresenta dal passato),e con loro una “Carlotta saputella” e i soliti
leprotti.
Certo è un tripudio, l’orto in una reggia, ma pomodori, prezzemolo, cavoli e cipolle possono crescere anche in un piccolo orto sul balcone grazie a cure adeguate,
consigli giusti per progettare e coltivare e …… una scorta di pazienza.
Una volta, poi, raccolti gli ortaggi si potrebbero gustare, anzi degustare, con occhi,
naso, bocca (e pure orecchie, perché una carota che si spezza suona diversamente
da uno zucchino).
In giro si dice che ai bambini le verdure non piacciono, ma forse non è vero …”
L’orto, un giardino da gustare, Emanuela Bussolati, Ed. Slowkids
Il potager du roi, contemplato nel progetto architettonico della Reggia
di Rivalta, era una porzione di giardino circoscritto e racchiuso da mura
avente funzione di orto/giardino che univa utilità ad estetica, riservato e
tranquillo era Il giardino segreto dove Carlotta si raccoglieva in intimità
con pochi fortunati coi quali condividere tanta straordinaria bellezza.
Al tempo la bellezza e l’abbondanza delle frutta e degli ortaggi del potager venivano esibite in magnifici “trionfi” disposti su preziose ceramiche per esaltare la vista e ancora, trasformati in frutta candita e succulenti
pietanze, adornavano le tavole durante le magnifiche feste, tale ostentata
ricchezza era un chiaro segno del potere della famiglia ducale.
Dopo la caduta del dominio estense, il giardino segreto di Carlotta continuò ad espletare parte della sua funzione con l’intensa coltivazione della
vite da parte del Conte Luigi Corbelli, prima e poi con gli ortaggi dalle
famiglie contadine rimaste sino agli ultimi decenni del ‘900.
Negli ultimi due anni il giardino è stato oggetto di assidue cure da parte
dei volontari della Confraternita dei Vignaioli della Reggia, costola dell’Associazione Insieme per Rivalta, grazie alle quali è stato possibile recuperare
due filari dell’antico vitigno del Conte Corbelli.
Il recente studio della Tela del Conte Alfonso Tacoli del 1751 da parte
dell’arch. Massimiliano Magini e quanto riportato dallo storico Gianni Bal35
dini, hanno permesso di conoscere con esattezza la geometria degli spazi,
i materiali utilizzati, la funzione dei manufatti e delle vasche tutt’ora presenti, le specie arboree e le tipologie degli ortaggi coltivati.
La vasca quadrilobata, posta al centro del giardino, che fungeva da raccolta dell’acqua che giungeva dalla Gran Vasca per alimentare le fontane
del parter, veniva utilizzata anche per l’irrigazione del giardino. A primavera è stata rimessa in funzione grazie alla Bonifica dell’Emilia Centrale,
che si è adoperata per il recupero dell’impianto di captazione dell’acqua
da tempo fuori uso.
L’ambizione di recuperare il potager du roi porta ad avvicinare i più piccoli alla conoscenza storica di questo luogo attraverso la pratica della coltivazione dell’orto.
La coltivazione dell’orto è per la maggior parte dei bambini un viaggio
ignoto, la sua scoperta una splendida opportunità per arricchire le proprie conoscenze culturali, storiche, agricole, alimentari e temporali.
La proposta è legata all’osservazione della trasformazioni della natura
e di sé stessi attraverso le proprie percezioni ed emozioni, un’ottima occasione di crescita che va di pari passo con quella degli ortaggi coltivati. Il
contatto diretto con la natura, la manipolazione degli elementi naturali,
aiutano il bambino a sviluppare la manualità, la conoscenza della realtà
concreta e le sue possibili trasformazioni attraverso l' esplorazione sensoriale e il riconoscimento delle differenze percettive fino a consolidare la
relazione tra processi e prodotti.
L’orto è un luogo suggestivo che richiede impegno, rispetto e responsabilità e darà buoni frutti solo se condiviso in armonia coi compagni. Nulla
è lasciato al caso, la cura, il tempo, i ritmi della natura, l’attesa riusciranno
a far sì che il pensiero iniziale, trasformatosi in progetto, prenda corpo e
aiuti i bambini ad acquisire autostima ed autonomia.
Seguendo le ricette del ‘700, o inventandone di nuove, i prodotti coltivati dai bambini possono divenire ottime zuppe, prelibate pietanze da scoprire e confrontare con quelle che ancor oggi compaiono sulla nostra tavola.
Il progetto sarà arricchito da narrazioni e proposte in collaborazione con
la Biblioteca San Pellegrino – Marco Gerra .
Contestualizzazione dell’orto di Carlotta:
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Rispetto della suddivisione geometrica: creazione di una parte delle
nove porzioni rettangolari di suddivisione del giardino
Tipologia dei materiali utilizzati per la separazione delle coltivazioni:
sassi di fiume decorati, intrecci di ramoscelli con nastri colorati , piccole
siepi costituite da potature e disposte ad arte
Intervento in aula di tecnico specializzato della Bonifica Centrale sulla
gestione idrica
Scelta degli ortaggi e/o piante aromatiche: specie coltivate nel ‘700 ri-
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spettando la stagionalità legata al periodo di coltivazione scelto
Semina: la preparazione del terreno, le nozioni sulla creazione dell’orto e i semi saranno forniti da personale specializzato del Consorzio
Fitosanitario
Oggetti decorativi: realizzazione dello spaventapasseri raffigurante il
contadino Sandrone, piccole sagome di personaggi in costume recanti
il nome di quanto seminato, vasi decorati, annaffiatoi personalizzati
dai bambini
Cura: persona designata dall’associazione che si impegni nella gestione
ordinaria dell’orto in assenza dei piccoli
Degustazione dei prodotti: trasformazione dei prodotti coltivati in
piatti da consumare a scuola
Le cucina del ‘700: ricette vecchie e nuove
Valorizzazione dei risultati del progetto: restituzione del progetto durante la mostra di fine del progetto Rivalta delle Acque “gli zampilli
imperfetti” presso la Reggia di Rivalta e altro momento inserito nel
cartellone estivo degli eventi alla Reggia
Bibliografia:
“Invito a Corte. Un anno a Palazzo”, Patrizia Curti e Antonella Battilani, Soprintendenza per
i Beni Artistici e Storici di Modena, 1997
“L’orto, un giardino da gustare”, Emanuela Bussolati, Ed. SlowKids – Slow Food Editore
“Il signor giardiniere”, Frédeic Richaud, Ponte delle Grazie 1999
“Pianta de’ ducali giardini e palazzo da Sua Altezza Serenissima fatto edificare in Rivalta, di
Alfonso Tacoli”, 26 giu. 1751, Archivio di Stato di Reggio Emilia
“Reggio Emilia: Le delizie ducali di Rivalta, un mirabile sogno perduto”, Gianni Badini in Atti
e Memorie, serie XI, N. XXIV, Aedes Muratoriana, 2002
Di Reggio in Reggia “La reggia di Rivalta tra storia e paesaggio”, Comune di Reggio Emilia,
settembre 2011
Di Reggio in Reggia, “La Tela delle Meraviglie” , Comune di Reggio Emilia, aprile 2012
Di Reggio in Reggia “La storia idraulica della Reggia di Rivalta: i canali, le vasche, le gallerie,
le fontane”, Comune di Reggio Emilia, settembre 2012.
“Antica Vigna Estense” Visite guidate, degustazioni e letture presso gli antichi filari di vite
recuperati nel Giardino segreto della Reggia di Rivalta, Associazione Insieme per Rivalta, Reggio Emilia, giugno 2013
Di Reggio in Reggia, “Sandrun Zigolla da Ruvelta”, Comune di Reggio Emilia, giugno 2013
Di Reggio in Reggia, “Acque in Comune – Rivalta delle Acque “gli zampilli imperfetti”, Comune di Reggio Emilia, 5 ottobre 2013
“ARCA REGIA - Piante e animali dell'agrobiodiversità reggiana”, Assessorato Agricoltura della
Provincia di Reggio Emilia, 2012
“Libro di casa di una famiglia reggianda del Settecento”, Giulio Bizzarri e Eleonora Bronzoni,
Il lavoro Editoriale 1986
“Civiltà della tavola a Modena”, Giorgio Maioli, Aniballi Edizioni, Bologna
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Vasca quadrilobata fotografia metà '900
Carlotta inaugura il Giardino Segreto
Rimessa in funzione della vasca
La semina
IL RACCONTO DEL TEMPO CHE FU
di Ivana Iotti,
Biblioteca San Pellegrino Marco Gerra
L’inaugurazione di uno spazio libri tutto dedicato al Palazzo Ducale di
Rivalta, è stata l’occasione dello straordinario incontro tra la Reggia e la
Biblioteca San Pellegrino, una splendida opportunità per tenere alto l’interesse sul Palazzo Ducale durante il periodo invernale e per trasmettere
alle famiglie la curiosità di far visita a questo luogo magico, osservandolo
da vicino, sognando e fantasticando il tempo che fu.
In collaborazione con l’Associazione Insieme per Rivalta abbiamo organizzato momenti di accoglienza per bambini, scolaresche, insegnanti,
genitori e nonni con viste alle mostre, narrazioni e laboratori.
Da novembre a marzo sono state allestite due mostre nei locali della
Biblioteca, una sul Costume del ‘700, trasformatasi poi durante il carnevale in quella di Sandroun Zigolal da Ruvelta e i suoi Lunari e l’altra sulla
Storia idraulica della Reggia di Rivalta, con Simonetta Notari e Romana
Saccheggiani come guide.
Durante le mattinate e i pomeriggi la sala ragazzi si trasformava in un
piccolo teatro ed io, insieme a Ezio con la sua armonica, ho raccontato,
drammatizzato, fantasticato, emozionato 1640 bambini e 220 adulti, portandoli indietro nel tempo quando i palazzi, le feste e le ricchezze dei
grandi nobili la facevano da padroni.
Raccontare la storia non è stato solo utilizzare le parole, ma anche mettere insieme oggetti, musica, gesti, emozioni in una trama da cui è scaturito un tessuto che ha avvolto bambini e adulti, in cui ciascuno ha trovato il
proprio filo di immaginazione.
Ogni volta raccontavo di Francesco e Carlotta era come entrare in un
mondo speciale dove la magia si ripeteva attraverso l’incanto, l’immaginazione e l’ascolto che erano sempre al massimo.
Io credo che raccontare possa contribuire ad educare la mente.
Il racconto è un luogo di tutte le ipotesi, esso ci può dare delle chiavi per
entrare nella realtà per strade nuove, può aiutare il bambino a conoscere
il mondo
Gianni Rodari
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Allestimento locali Biblioteca
Mostra sul costume del '700
Mostra Rivalta delle Acque
Narrazione del Tesoro di Carlotta di Ivana Iotti
NEL GIARDINO SEGRETO, DALLA FONTANA AL
POTAGER DU ROI DI CARLOTTA
Le insegnanti della Scuola statale dell’Infanzia
L'Aquilone, sezione 4 anni
L’ambiente con le sue potenzialità può diventare quotidiana forza animatrice di ricerche, curiosità e apprendimenti nei bambini. Porsi in relazione con la natura, attraverso un ascolto attento, fatto di gesti e di sguardi
favorisce la creazione di contesti di apprendimento che catturano i desideri
di conoscenza dei bambini .
Gli spazi esterni diventano specchi della complessità della realtà, luoghi
che permettono di accrescere la propria creatività. La frequentazione del
territorio e in modo particolare l’incontro con la fontana del Reggia, luogo
di scambi relazionali, ha dato origine al percorso progettuale, che nel suo
dipanarsi ha permesso ai bambini di incontrare molteplici contesti, che a
loro volta hanno messo in relazione diversi linguaggi espressivi e che hanno “prodotto” diversificate forme di conoscenza.
La genesi di questo nucleo progettuale nasce dal ricordo dell’uscita alla
Reggia di Rivalta dello scorso anno scolastico, di cui i bambini avevano
conservato nei ricordi la grande fontana del giardino segreto dove a suo
tempo avevano lasciato una loro barchetta.
Il progetto sulla fontana si è sviluppato coinvolgendo il contesto del giardino segreto in cui è essa è inserita e dando nuovi spunti di approfondimento. La fontana fungeva da raccolta dell’acqua per l’irrigazione del “potager du roi”, una porzione di giardino con funzione di orto giardino, un
luogo riservato. Dalla progettazione della fontana e dell’acqua della fontana i bambini sono stati coinvolti nella “costruzione” di un nuovo orto.
In breve tempo si è creato un legame molto forte tra il giardino segreto
e i bambini che, attraverso diverse proposte e tecniche, hanno sviluppato la
propria creatività su un tema comune, lavorando singolarmente ma anche
collaborando a progetti condivisi: architetture di fontane, innaffiatoi per
l’orto, spaventapasseri.
Documentarsi, confrontarsi, riflettere, progettare Attraverso l’utilizzo di
strumenti digitali i bambini hanno iniziato a riflettere ed ad approfondire
il tema delle fontane,progettando contesti di ricerca più consapevoli.
Le immagini osservate al computer hanno stimolato i bambini ad interrogarsi sulle diverse tipologie di fontane esistenti, mettendo in luce scelte
personali legate al gusto individuale.
Osservare, documentarsi serve inizialmente per generare pensieri che si
trasformeranno in progetti concreti.
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Le strisce di carta e plastica ondulate delicatamente dalle mani dei bambini ricreano
l’effetto dell’acqua che scende...
Foto di gruppo bimbi Scuola dell’Infanzia L'Aquilone
con Sandrone
IL MONDO IN UN GIARDINO . . .
DALLA REGGIA DI RIVALTA VERSO NUOVI SAPERI
Le insegnanti della Scuola dell’Infanzia
Sant’Ambrogio di Rivalta
Uno dei compiti fondamentali della scuola dell’infanzia è quello di favorire nel bambino la formulazione di categorie interpretative relative alla
sua esperienza, attraverso una graduale ma continua conoscenza della
realtà che lo circonda. Perché ciò avvenga la realtà stessa deve assumere
caratteristiche leggibili, significative e motivanti. Per aprirsi a nuovi apprendimenti il bambino deve poter trovare un’adeguata motivazione nella
valorizzazione dei suoi vissuti: attraverso il confronto tra esperienze deve
poter codificare le conoscenze acquisite, raggiungendo una consapevolezza della realtà sempre più complessa e strutturata.
L’ambiente naturale rappresenta un prezioso contenitore di conoscenze ecologiche, di grammatiche della fantasia, di linguaggi etico - sociali
e offre l’opportunità di attivare esperienze di osservazione, percezione,
esplorazione, scoperta …..
Il progetto “IL MONDO IN UN GIARDINO… DALLA REGGIA DI RIVALTA
VERSO NUOVI SAPERI…” nasce dalla voglia di riscoprire e valorizzare questo monumento della realtà locale. Oggi questo bene sta riacquistando il
suo antico valore e la sua importanza e con i bambini abbiamo cercato di
cogliere la sua grandezza. Le grandi dimensioni ancora esistenti del palazzo e la bellezza naturalistica del luogo in cui è collocato, ci hanno dato la
possibilità di rivivere quell’epoca in molteplici sfaccettature.
Tutto è cominciato con la visita alla Reggia di Rivalta. Da qui è iniziato lo
studio dei due personaggi di corte: Carlotta e Francesco. Attraverso l’ascolto, la costruzione,
l’ immaginazione e attività varie, i bambini hanno conosciuto tante realtà sulla vita di questi due nobili: il loro modo di vivere, di vestirsi, di fare
festa, di giocare.
La visita alla Reggia ha provocato e stimolato la creatività dei bambini
portandoli a realizzare un’installazione che racconta del mondo di Carlotta e Francesco: collane, spille, pizzi, scarpe sono stati realizzati e rivistati dai
bambini secondo la loro fantasia. Il plastico della Reggia ha suscitato nei
bambini curiosità e interesse aiutandoli a cogliere il suo antico splendore.
E’ stato osservato, studiato e riprodotto a scuola.
La seconda visita alla Reggia ha permesso di conoscere quello che era il
Giardino segreto di Carlotta e Francesco. Insieme a Romana Saccheggiani
e alla botanica Dott.ssa Simonetta Notari abbiamo osservato e conosciuto
diversi tipi di fiori ed erbe che si trovano all’interno del giardino ducale e
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visitato l’orto con le sue piantine aromatiche. Al centro di questo splendido
cortile è collocata una grandissima fontana: da qui che è nato il desiderio
di tanti bambini di creare anche a scuola un orto e una fontana, “proprio
come quelli che avevano Carlotta e Francesco nella loro casa”!
Il percorso è culminato con l’uscita didattica guidati dalla Dott.ssa Simonetta Notari e da un esperto della Bonifica dove i bambini hanno seguito
il canale di riempimento della Vasca di Corbelli alimentato dal Crostolo
costruito nel ‘700.
Il progetto ha affascinato e appassionato bambini, insegnanti e genitori arricchendo le conoscenze e l’interesse verso questo monumento del
nostro territorio. Siamo entrati in relazione con il mondo che ci circonda
scoprendo un mondo lontano che ci ha affascinato e ogni bambino ha saputo donare il proprio contributo all’esplorazione e alla ricerca, dando un
significato diverso all’ esperienza.
Plastici Reggia di Rivalta
Il guardaroba di Carlotta
ESCURSIONE ALLA VASCA DI CORBELLI:
SCAMBIO DI PAROLE
Scuola dell’Infanzia Statale L'Albero delle Farfalle
di Montecavolo
Abbiamo camminato a lungo quando andavamo dal pulmino per andare
alla vasca di corbelli abbiamo camminato per molto tempo avevamo gli
stivali se no dopo ci bagnavamo e ci riempivamo di fango siamo andati
con gli stivali la tuta perché ci sporcavamo di fango perché bisognava stare
puliti e comodi avevamo indosso anche le giacche ci siamo messi la giacca
c’erano anche i fiumi quando il pulmino ci ha portati nel lago eravamo
già andati nel pulmino era una giornata di sole abbiamo camminato in
una fattoria ma eravamo nei campi il signore della fattoria ha brontolato
perché pestavamo la sua erba mentre camminavamo eravamo andati nel
campo dove c’era un sentiero quello era il signore che ci faceva camminare
piano perché se andavamo veloci raggiungevamo i piccoli diceva andate
piano dopo quando eravamo nel bosco ci ha presi dalla maglia dal coppino
perché così ci faceva attraversare il ponte e poi dopo c’era un fiume e ci ha
fatto attraversare quel signore lì io e la lucia volevamo raccogliere tutti i
fiori gialli e ci siamo riuscite. Mi è piaciuto quando prendevamo i fiorellini
e mentre camminavamo ci raccontavamo delle storie e delle barzellette
quando noi camminiamo io vedo gli alberi che hanno le foglie verdi e poi
c’hanno i rami marroni e poi ci sono anche i fiori che dopo c’era un tempo
bello erano delle piantine d’uva erano dell’uva doveva ancora nascere a
me m’interessa la gita la voglio anche studiare sono filari d’uva anch’io
c’ho la pianta dell’uva Cammina cammina siamo arrivati dove c’era l’acqua
era un fiume nell’altro fiume c’era una mappa verde era un foglio non ce
l’aveva nessuno era nell’acqua e non riuscivamo a prenderlo c’era la cascata ci sono degli alberi c’era un muro là c’era la cascata e poi c’è anche il
fiume di corbello ci siamo fermati lì e poi siamo andati a fare il pic nic c’era
puzza del maiale la mucca! c’erano le foglie oppure del letame c’erano
dei vasconi pieni di fogna c’era il letame era sporco c’era la fogna e c’era
anche tanta acqua sporca che stavano pulendo camminavamo c’era un albero davanti e noi eravamo andati dall’altra parte dell’albero ci ha aiutato
l’angela perché noi eravamo troppo piccoli e potevamo cadere nel fiume
abbiamo fatte le barchette le abbiamo messe dove ci sono un pochino di
pennarelli e poi le abbiamo portate nella vasca di corbelli buttare la mia
barchetta sul fiume avevo la mia barchetta che aspetto le altre le abbiamo
messe quando un signore ci ha preso le barchette quando erano bagnate
perché andavano dentro al ferro ha galleggiato le barchette stavano galleggiando e andavano e le buttavamo dentro al fiume siamo arrivati fino
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alla zona del pic nic c’era un grande lago con due cigni solo che in questa
foto non si vedono c’era anche il mio nonno che stava pescando con una
canna lunga così abbiamo visto il cigno e abbiamo anche visto le anatre e
poi abbiamo mangiato e abbiamo trovato le barche perché ce le ha date
il nonno di franci c’era il castello di carlotta ci faceva il compleanno Era la
casa delle feste era un signore che ci ha detto di fare silenzio perché dopo
quella signora non veniva quella che aiutava carlotta a vestirsi per andare
al ballo ci sediamo perché così viene giù quella signora e ci racconta la
storia di carlotta c’erano i quadri di gesù c’era un manichino carlotta non
si faceva mai vedere allora c’era il manichino erano le lenzuola del letto
perhè a quei tempi non c’erano le borse dentro c’era tutta la roba la roba
di carlotta lei è bagna romagna (balia Romana) ci ha spiegato di carlotta
quando andava al ballo mi è piaciuto era bello mi sono divertito di più al
pranzo mi sono mangiato tutto gianluca mi ha fatto esplodere tutte le
crostatine mi è piaciuto tutto abbiamo mangiato i panini la cosa che mi è
piaciuta di più è quando avevamo mangiato perché avevo molta fame
Visita alla Villa Corbelli
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CHE BELLA FESTA!
di Simonetta Notari e Romana Saccheggiani
Il 5 giugno, alla Reggia, si è svolta la festa di restituzione del progetto didattico alla presenza di quanti si sono adoperati per la buona riuscita delle
molteplici proposte: Aronne Ruffini , Giuseppe Meglioraldi e Stefano Denti , in rappresentanza de Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale; Simonetta Notari per la Regione Emilia Romagna - Servizio Tecnico di Bacino;
Giovanna Iori di Educa il luogo; Giuliano Mainini e Romana Saccheggiani,
dell’Associazione Insieme per Rivalta; Rino Marastoni proprietario della
Vasca di Corbelli, Edoardo Tartarelli del Circolo della Vasca, Ciro e Mauro
indispensabili ortolani, Giuseppe Baricchi autore del libro “Il lavoro nello
spirito del tempo e dei luoghi” sugli antichi mestieri donato alle scuole,
oltre alle numerosissime insegnanti.
Nel momento iniziale a tutte le scuole è stato consegnato un attestato
di partecipazione ed un libro, mentre le tre scuole che si sono distinte per
una partecipazione numerosa ed anno consegnato elaborati restituivi più
ricchi e complessi, hanno ricevuto in dono anche una macchina fotografica.
Visite guidate alla mostra degli elaborati nei seminterrati e all’orto realizzato nel giardino segreto, narrazioni, giochi d’acqua, una sana merenda
hanno intrattenuto poi i circa 600 bambini delle scuole che hanno aderito
all’invito: scuole dell’Infanzia S. Ambrogio, Albero delle Farfalle, Aquilone, Don Silvio Castagnini, Ettore Barchi, Scuola primaria di primo grado di
Ghiarda, Scuola Primaria di secondo grado dell’Istituto Comprensivo Don
Borghi.
A ricordo della mattinata, i bambini hanno sperimentato il torchio: era
stata predisposta una cartolina che, opportunamente collocata sotto il
grande torchio, veniva timbrata con un’immagine raffigurante il logo del
progetto. Ogni bambino ha timbrato e ricevuto la sua cartolina ricordo.
Questa attività ha incuriosito e divertito i molto bambini che ne hanno
fatto esperienza.
Finalmente, dopo tanta attesa, creata nel corso dell’anno ove “ogni
qualvolta c’è una festa alla Reggia e si odono risa di bimbi, misteriosamente Carlotta ricompare, attenti dunque …”, ecco Carlotta passeggiare
tranquillamente nel giardino segreto lasciando i bambini letteralmente a
bocca aperta, sbalorditi, nessuno fiatava.
Ma allora era tutto vero, aveva ragione la balia Romana, la Reggia è un
luogo magico e Carlotta c’è davvero!
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Una delle più grandi soddisfazioni è proprio quella di accogliere i bambini, narrare loro le storie legate al Palazzo, alla vita dei duchi, camminare
insieme lungo i percorsi storici, guidarli verso le scoperte, affascinarli con
le ambientazioni. Niente gratifica di più del sorriso di un bambino.
Consegna attestati e riconoscimenti
Cartolina invito della festa
Il torchio per la timbratura delle cartoline
Carlotta passeggia nel giardino segreto
PROGETTI DI RIQUALIFICAZIONE DELLA
“REGGIA” DI RIVALTA di Bianchini Fabio
e Castagnetti Samuele, progettisti Istituto
d'Istruzione Superiore A. Zanelli
Durante l’anno scolastico 2013-2014, noi ragazzi dell’Istituto d’Istruzione
Superiore “A. Zanelli” di Reggio Emilia, in vista dell’esame di Stato, con il
supporto dei volontari dell’Associazione “Insieme per Rivalta”, tra i quali
il dott. Arch. Massimiliano Magini e la dott.ssa Simonetta Notari, oltre al
coordinamento del professor Danilo Medici abbiamo deciso di presentare
un progetto di riqualificazione del parco della “Reggia” di Rivalta.
Lo scopo fondamentale del progetto è quello di riqualificare una zona
di Reggio Emilia che per anni è stata patrimonio cittadino e centro di visite
che, allo stato attuale a causa del degrado e delle precarie condizioni in
cui si trova, non è adeguatamente valorizzato. La Reggia è un simbolo e
strumento concreto per una rigenerazione urbana in cui le persone possano riconoscere e ripercorrere la storia della loro città.
Tramite questo progetto noi ragazzi abbiamo approfondito concetti
storici e culturali di un elemento che è sempre stato fondamentale per la
storia della nostra città. Dopo il 1800 la “Reggia” è diventata un elemento
sempre meno importante, a causa del degrado e dall’abbandono portato prima dall’armata napoleonica, che utilizzava il palazzo per rifugio e
riparo durante la campagna in Italia, e poi dai cittadini di Reggio Emilia.
La ricreazione della seconda metà del viale ha perciò l’obiettivo di attirare
sempre più persone, oltre a finalità future di una riqualificazione totale di
questo elemento storico.
Il progetto essenzialmente consiste nella riqualificazione della seconda
metà del parco Ducale, ricreando alcuni aspetti presenti alla costruzione
nel 1726.
Il viale principale, attualmente costituito da alcuni piante di gelso, verrà
riqualificato attraverso l’eliminazione di soli due esemplari isolati e l’impianto di 6 filari di alberi e arbusti disposti nel seguente metodo:
a) 2 filari laterali costituiti da una siepe bassa di Ligustrum ovalifolium,
restringenti verso il belvedere, allo scopo di evocare il margine delle alte
spalliere verdi del giardino barocco.
b) 2 filari intermedi diretti verso il belvedere costituiti da elementi puntuali di Buxus sempervirens, di diversa altezza, come rimando all’originale
posizione delle statue storiche.
c) 2 filari centrali di Acer campestris che si restringono verso il belvedere
in linea con il disegno della prospettiva centrale settecentesca.
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La riqualificazione del belvedere verrà effettuata attraverso la chiusura
dell’ellisse con esemplari di Acer campestris e Ligustrum ovalifolium, che si
collegheranno direttamente a quelli lungo il viale principale.
Verranno infine espiantate le specie selvatiche in modo da ripulire il
muro di cinta ed impiantati esemplari di Buxus sempervirens per rievocare
l’antico corredo statuario.
La scelta delle piante è in funzione della loro capacità di adattamento
all’ambiente, resistenza a fitopatie e attacchi d’insetti e alla loro presenza
nel progetto settecentesco.
Il progetto è multidisciplinare in quanto per la sua realizzazione sono
state coinvolti diversi docenti all’interno dell’istituto rendendo necessari
diversi sopralluoghi, ma permettendo una preparazione adeguata e completa in sede di esame, si ringraziano per questo le persone e l’associazione
già citate e la preside dell’I.I.S. “A. Zanelli” di Reggio Emilia prof. Rossella
Crisafi.
Tavola di progetto dell'Istituto d'Istruzione A. Zanelli
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Indice
Presentazione................................................................................................. p. 3
Introduzione.................................................................................................. p. 5
Romana Saccheggiani
Il segreto dell’orto della “Reggia”............................................................... p. 7
Massimiliano Magini, Lauro Gaddi
1730 Un Potager per una Reggia – 2015 Una Reggia per l’Expo............ p. 13
Associazione Insieme per Rivalta
La Reggia di Rivalta incontra Campagna Amica....................................... p. 20
Lauro Gaddi
Expo Milano, 14 giugno 2015..................................................................... p. 23
Massimiliano Magini
Reggia di Rivalta:......................................................................................... p. 26
L’attività del consorzio di bonifica dell’Emilia centrale
Aronne Ruffini
Progetto didattico “Rivalta delle Acque”:................................................ p. 28
novità e partecipazione
Simonetta Notari
Non solo acque............................................................................................ p. 32
Romana Saccheggiani
L’orto di Carlotta, ricreare parte del “potager du roi”............................ p. 35
attraverso un progetto scolastico di coltivazione dell’orto
Romana Saccheggiani
Il racconto del tempo che fu....................................................................... p. 40
Biblioteca decentrata San Pellegrino, Marco Gerra
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Nel giardino segreto, dalla fontana...........................................................p. 43
al potager du roi di Carlotta
Scuola dell'Infanzia Statale Aquilone
Il mondo in un giardino… dalla Reggia di Rivalta................................... p. 45
verso nuovi saperi
Scuola dell'Infanzia Sant'Ambrogio
Escursione alla Vasca di Corbelli................................................................ p. 47
Scuola dell'Infanzia Statale Albero delle farfalle
Che bella festa!............................................................................................ p. 49
Simonetta Notari, Romana Saccheggiani
Progetti di riqualificazione della Reggia di Rivalta.................................. p. 52
Fabio Bianchini e Samuele Castagnetti
Elenco pubblicazioni
• Comune di Reggio Emilia, Di Reggio in Reggia - La Reggia di Rivalta tra storia e
paesaggio. Reggio Emilia, settembre 2011
• Comune di Reggio Emilia, Di Reggio in Reggia - La Tela delle Meraviglie. Reggio
Emilia, aprile 2012
• Comune di Reggio Emilia, Di Reggio in Reggia - Musica e cinema sotto le stelle.
Reggio Emilia, luglio/agosto 2012
• Comune di Reggio Emilia, Di Reggio in Reggia - La storia idraulica della Reggia
di Rivalta: i canali, le vasche, le gallerie, le fontane. Reggio Emilia settembre 2012
• Associazione Insieme per Rivalta, Antica Vigna Estense Visite guidate, degustazioni e letture presso gli antichi filari di vite recuperati nel Giardino segreto della
Reggia di Rivalta. Reggio Emilia giugno 2013
• Comune di Reggio Emilia, Di Reggio in Reggia - Sandroun Zigolla da Ruvelta,
Reggio Emilia giugno 2013
• Comune di Reggio Emilia, Di Reggio in Reggia - Acque in Comune - Rivalta delle
Acque: "gli zampilli imperfetti". Reggio Emilia ottobre 2013
• Comune di Reggio Emilia, Di Reggio in Reggia – Le Feste estensi alla Reggia di Rivalta: la grande illuminazione della reggia per la festa del 25 maggio 1754, Reggio
Emilia agosto 2014
Progetto grafico e stampa
a cura del Servizio Comunicazione
del Comune di Reggio Emilia
Ristampa settembre 2015
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