“Tuo padre ed io ti cercavamo” (Lc 2, 48).
Dalla famiglia di Nazaret
alle nostre famiglie.
dal Programma Pastorale Diocesano
Parrocchia S. Francesco d’Assisi dei Frati Minori Cappuccini
via S. Francesco, 7 - 43036 FIDENZA 0524-52.20.35 / 83.175 / 340. 0773607
fax. 0524-83.175
www.sanfrancescofidenza.it - email: [email protected]
2
Carissimi parrocchiani,
il piccolo opuscolo che vi trovate tra le mani è il calendario
pastorale 2011-2012 della nostra comunità parrocchiale, che ha il
semplice scopo di ricordare a tutti, gli appuntamenti di preghiera,
formazione, incontro, scambio e di svago che vengono offerti ad
ognuno di voi per crescere personalmente nella fede e per vivere
sempre di più la comunità come “ fraternità ” .
Vogliamo
collocare
maggiormente
il
nostro
“ camminare
INSIEME ” nella Chiesa locale in cui viviamo: la Chiesa di Fidenza.
Per questo il tema dell'anno pastorale parrocchiale è lo stesso della
nostra diocesi.
A tale scopo l'opuscolo si apre con la relazione tenuta dal nostro
Vescovo al Convegno diocesano 2011, che ci introduce al tema della
“ f amiglia ” , tema che Mons. Carlo Mazza verrà ad illustrarci il 26
ottobre pv.
Nell'opuscolo poi trovate:
a.
Il
calendario-promemoria
giornaliero/mensile
dei
vari
appuntamenti
b. I singoli appuntamenti raggruppati per tipologie / categorie /
tematiche......
Che il Signore benedica voi e le vostre famiglie, e come diceva San
Francesco “ faccia risplendere il suo volto su di voi e vi doni la sua
pace, rivolga il suo sguardo verso di voi e vi doni e la sua
misericordia ” .
Buon anno pastorale
34 ottobre 2011,
Festa di S. Francesco d ’ Assisi
fr. Alfredo
parroco
3
ORARIO INVERNALE
(da metà settembre a metà giugno):
feriale: 7:00 – 18:00
festivo: 8:00 – 10:00 – 11:15 – 18:00
ORARIO ESTIVO
(da metà giugno a metà settembre)
feriale: 7:00 – 18:00
festivo: 8:00 – 10:30 – 18:00
ORARIO LODI E VESPRI
feriale: 7:30 Lodi - 19:00 Vespri (nel coro dei frati)
sabato e domenica: 18:45 Vespri (in chiesa)
4
Relazione di Mons. Carlo Mazza, nostro Vescovo
al Convegno diocesano del 18 giugno 2011
“Tuo padre ed io ti cercavamo” (Lc 2, 48)
Dalla famiglia di Nazaret alle nostre famiglie
Un fraterno benvenuto a tutti voi qui convenuti e alle vostre Comunità di
appartenenza in questo atteso evento ecclesiale, segno di unità e di comunione,
promessa di vangelo vissuto e da vivere nella serenità e nella pace. Vi sono grato
della vostra partecipazione, del vostro convenire gioioso e responsabile, della
vostra convinta intenzione di edificare con il Vescovo, i Sacerdoti, i Diaconi, i
Religiosi e le Religiose, la nostra bella Chiesa di Fidenza.
Il “senso” del nostro convenire
Mi piace richiamare il senso del nostro Convegno che testimonia una verità
assoluta e mai da dimenticare, e cioè che la nostra Chiesa si raduna nell’unità del
Padre, del Figlio e dello Spirito Santo e si fa presenza viva nella storia mediante
il dono del vangelo, dei sacramenti della fede, della testimonianza della carità.
In tale prospettiva, è chiaro che la Chiesa di Fidenza ha ricevuto dal Signore
il compito di “credere al Vangelo” e di “annunciarlo” a tutti con intrepido
coraggio ben sapendo che fede e annuncio vanno di pari passo e attuano il
mandato missionario affidato alla Chiesa e a ciascuno di noi. Nessuno si
sottragga a questo comando del Signore e nessuno si senta escluso dalla potenza
dell’invio che è grazia del Risorto.
Dunque siamo una Chiesa con una precisa vocazione, quella di essere
immagine viva e attraente del Signore, quella che genera da sé l’urgenza della
missione, senza della quale viene meno la fedeltà al vangelo di Dio. Chi accoglie
la parola del Signore e cerca di metterla in pratica non può non avvertire la voce
interiore, dove risuona lo Spirito, che lo sospinge a rendere partecipi altri del
dono della salvezza.
“E’ il Signore!”
La nostra Chiesa viene da un anno pastorale in cui è
risuonata la Parola confessante e programmatica della nostra
vita di fede: “E’ il Signore! Riconoscere e testimoniare Gesù
Cristo”. Questa è stata una parola d’ordine che ha
accompagnato i nostri passi nell’anno di grazia 2010-2011 sulle
vie ardue ma appassionanti percorse dai discepoli, testimoni
credibili del Signore.
5
Così abbiamo “reimparato” Gesù, in un desiderio di conoscerlo, di amarlo, di
pregarlo, di sentirlo vicino alle nostre vicende personali, familiari, comunitarie,
come colui che è il Signore Risorto, il Vivente, il vincitore del male e della
morte; colui che ha dato la vita perché noi l’avessimo in abbondanza.
Gesù il Signore ci è stato compagno di viaggio lungo i giorni e le feste
dell’anno liturgico, nei tempi forti dell’avvento e della quaresima, e nella
semplice quotidianità, quella luminosa e quella grigia, quella ispirata dalla
speranza e quella segnata dalla prova oscura. Abbiamo capito che Gesù ci è
necessario come ragione di vita, come respiro dell’anima, come soddisfazione
del nostro destino. Ci è necessario soprattutto per diventare “santi”!
Di fronte all’obiettivo della “santità” cadono le nostre resistenze maliziose e
le nostre piccole ragioni di rivalsa, di rivendicazione, di risentimento forse anche
legittimo. Così di fronte a Gesù siamo “nudi”, come già dichiarava Giobbe posto
di fronte a Dio. Siamo privi di coperture ideologiche e culturali, sprovvisti di
tutto davanti alla nostra figura esistenziale, di ben poco conto e ben debole
fattura.
A ben vedere, di quello che realmente siamo, ci rimane nulla di cui vantarsi
se non – come dice l’apostolo Paolo – della “croce del Signore nostro Gesù
Cristo”, cioè della grazia salvificante e santificatrice frutto della passione e
morte del Signore, conquistata a caro prezzo e riversata su di noi con assoluta
gratuità.
Una verifica doverosa
Sarebbe davvero interessante a questo punto aprire un momento di ascolto
reciproco teso a verificare serenamente come è stato accolto, sviluppato e
vissuto durante l’anno il Programma Pastorale indicato sotto la parola irradiante
“E’ il Signore!”.
Vedere insieme quale è stato il percorso delle parrocchie: si sono convertite?
Come hanno operato nei diversi ambiti pastorali? Come si sono ricreate
all’annuncio del Risorto? E così di seguito: Come le famiglie, i giovani, i vecchi
hanno ripreso a sperare; come la carità, la giustizia, la riconciliazione si sono
abbracciate sotto la potenza del “Signore”?
Perché un “programma pastorale”: o aiuta a vivere un cammino comune da
cristiani, appartenenti ad una Chiesa diocesana in unità di intenti e in effettiva
comunione di spirito, o diventa un orpello fasullo, un fardello inutile, quasi
un’ipocrisia ecclesiale.
Mi auguro che sia stato letto, studiato, commentato nelle nostre comunità
parrocchiali, nelle nostre aggregazioni ecclesiali: sia stato utilizzato nelle
Catechesi agli adulti e in occasioni di preghiera comunitaria. Diversamente, se
non fosse strumento di comunione, non varrebbe la pena di spendere tanta fatica.
Ancora una volta mi sta a cuore confidarvi che la nostra Chiesa ha bisogno di
6
“muoversi insieme”, di sentire che il passo dell’uno è il passo dell’altro, di
sperimentare dal vivo che il Vescovo guida la sua Chiesa su comuni pascoli
erbosi nell’incontro con il Signore e si riconosce nella sua voce, nella sua parola,
nella sua ansia di comunione e di missione.
Dobbiamo imparare ad esaminare la condizione delle nostre parrocchie, non
per il gusto malsano di giudicare stando fuori, ma per il desiderio di condividere,
di suscitare partecipazione, di immettere aria fresca, di assumere servizi di
responsabilità matura, collaborante, costruttiva, di ampliare il consenso alle
attività proposte.
Di fatto il Programma pastorale non è per nulla come un’omelia lunga del
vescovo, ma la proposta di un itinerario di vita comunitaria, di crescita e di
confronto nella fede nell’unico Signore, in obbedienza umile e motivata alla
voce dello Spirito.
Dalla famiglia di Nazaret alle nostre famiglie
Ora nell’anno pastorale 2011-2012, il nostro cammino di fede, speranza e
carità, continua insieme. Perciò intende procedere sempre nella luce del “E’ il
Signore!” perché il nostro sguardo rimane fisso in Lui. E tuttavia sposteremo la
nostra attenzione cercando di focalizzare e rivisitare la condizione cristiana delle
nostre famiglie alla luce della fede.
Dedicheremo dunque il nostro cammino ecclesiale alla Famiglia, e più
significativamente alle nostre famiglie. Perciò tutti ci sentiremo chiamati in
causa: sia come appartenenti alle nostre famiglie di vita, sia come membri della
“famiglia” della Comunità cristiana, sia come singoli cristiani che cercano Dio e
incontrano la famiglia.
In realtà la Chiesa Cattolica, anche nella sua reale entità particolare e
imprescindibile com’è la Diocesi, si presenta empiricamente come un’assemblea
permanente di famiglie, una comunione di uomini e di donne che, mediante la
potenza d’amore dello Spirito Santo, si manifesta come “famiglia di Dio”, tenda
dell’amore e dell’incontro di Dio con il suo popolo.
Nel fondato e consapevole desiderio di contemplare il disegno di Dio sulla
famiglia, di fronte a noi splenderà l’esemplarità misteriosa ma reale della
famiglia di Nazaret. Essa è la famiglia di Gesù, la famiglia scelta da Dio per
rivelare il suo disegno di salvezza per l’umanità. Lo sguardo sulla famiglia di
Nazaret ci aprirà orizzonti spirituali e morali di grande
effetto e rilevanza.
Saremo dunque sollecitati a seguire le orme della
famiglia di Nazareth, in compagnia di Maria,
Giuseppe e Gesù, a partire dalla considerazione
dell’attuale condizione delle nostre famiglie. Mi pare
saggia la scelta di dedicare un anno pastorale alla
7
famiglia: ci consentirà di “vedere” da vicino e dal di dentro le nostre famiglie
alla luce della famiglia di Nazaret, individuando le meraviglie che Dio opera
nella nostra famiglia e anche le eventuali nostre storpiature e inadempienze da
correggere e da rimediare.
Riferendosi all’icona di Nazaret, rappresentata e considerata dalla lectio di
Lc 2, 41-52, contempleremo il mistero della volontà di Dio che si rivela nella
quotidianità di una famiglia un po’ speciale e che tuttavia diventerà modello,
riferimento, fonte di ispirazione e insieme occasione di interrogativi, generatrice
di risposte rispetto alle problematiche che attraversano le nostre famiglie.
Subito mi piace sottolineare un particolare non marginale ed è che dal
vangelo di Luca apprendiamo due localizzazioni importanti, Nazaret e
Gerusalemme. Come è noto per la Sacra Scrittura i contesti geografici non sono
mai casuali. Essi rappresentano luoghi e percorsi storico-spirituali della
rivelazione del mistero nascosto dei secoli, cioè il disegno da parte di Dio di
“ricapitolare in Cristo tutte le cose” (Ef 1, 10).
Di fatto sulle traiettorie distese tra le due Città, come su di un asse valoriale,
si delinea e si svolge l’azione misericordiosa del Padre a
beneficio dell’uomo, servendosi di creature prescelte e per
nulla occasionali. Dio sceglie “a ragion veduta”, secondo un
intendimento di grazia. Al che, si potrebbe dire come è stato
detto, che “Dio ha bisogno degli uomini”, e nel loro
reciproco incontro si attua la stupenda tessitura della
salvezza.
La famiglia di Nazaret, posta nello spazio rivelativo
tra Nazaret e Gerusalemme, assume il ruolo di
“protagonista” nella storia della salvezza. Così Dio ha scelto
la famiglia come “ambiente vitale” adatto a rendere
concreta, visibile, accostabile la salvezza. In tale contesto
l’“esperienza” della famiglia di Nazaret narrata da Luca
assume valore simbolico, svela cioè come Dio si adegua alla fragilità umana,
alla piccolezza delle condizioni e all’impotenza dell’uomo, per manifestare la
sua “gloria” di misericordia e di benevolenza.
Dalla famiglia nasce Gesù, l’unico Salvatore del mondo. Cresce, viene
educato, si rende consapevole, collabora e impara a decidere della sua vita. Poi
dalla famiglia si stacca per “adempiere alle cose del Padre suo”, cioè attua la sua
vocazione e missione. Esce dal nascondimento di Nazaret per annunciare il
regno fino a morire-risorgere nella città santa di Gerusalemme.
In merito al nostro cammino pastorale ci soccorre e ci illumina una parola del
beato Giovanni Paolo II che, nella Lettera alle famiglie di alcuni anni fa, scrive:
“Attraverso la famiglia fluisce la storia dell’uomo, la storia della salvezza
8
dell’umanità. Ho cercato di mostrare in queste pagine come la famiglia si trovi al
centro del grande combattimento tra il bene e il male, tra la vita e la morte, tra
l’amore e quanto all’amore si oppone. Alla famiglia è affidato il compito di
lottare prima di tutto per liberare le forze del bene, la cui fonte si trova in Cristo
redentore dell’uomo. Occorre far sì che tali forze siano fatte proprie da ogni
nucleo familiare, affinché, come è stato detto in occasione del millennio polacco
del cristianesimo, la famiglia sia «forte di Dio»” (1994, n. 23).
I nostri “passi” e i nostri “giorni”
Nella concretezza di un programma pastorale ci muoveremo tenendo conto,
come di uno sfondo, degli Orientamenti pastorali dei Vescovi italiani per il
decennio 2010-2020, dal titolo “Educare alla vita buona del vangelo”, nei
paragrafi riservati alla famiglia (cfr. EVBV nn. 36-38), e all’orizzonte avremo
come riferimento il Convegno Mondiale delle famiglie, che si terrà a Milano nel
giugno 2012.
Per quanto ci riguarda, ci volgeremo alla famiglia implicando la nostra
attenzione, riflessione e azione su cinque ambiti di vita.
1. La tradizione cristiana. Siamo cristiani da sempre. Così la stragrande
maggioranza delle nostre famiglie. Proprio esse intercettano e intrecciano i fili di
una nobile e grande “tradizione” cristiana. Di fatto la famiglia genera la vita e
genera alla vita di fede nel solco di una “tradizione” millenaria, segnata dal
sangue di San Donnino. La “tradizione” dice trasmissione dei valori, degli stili
di vita, della fede.
Questa tradizione è preziosa e insostituibile; costituisce una traccia sicura
della “memoria” cristiana senza della quale saremmo legni secchi o sempreverdi
senza frutti. Abbiamo assoluto bisogno di vivificare la nostra tradizione
cristiana, renderla efficace, potenziarla nel vissuto della fede quotidiana,
difenderla da ogni insidia rovinosa.
2. La festa e il lavoro. La famiglia vive nella storia umana la sua vicenda,
impostata sul tempo della “festa” e sul tempo del “lavoro”. Festa e lavoro
determinano i cardini sicuri di ordine religioso e culturale della vita della
famiglia, di vasta ricaduta nelle coscienze e nella strutturazione dell’identità
personale e familiare e nel vissuto dei valori. C’è la festa settimanale, la
domenica, e ci sono le altre feste. C’è il lavoro e la fatica della dignitosa
sopravvivenza.
La festa ci riconduce allo “shabbat” di Dio alle origini del mondo e così il
“lavoro” ci richiama le opere di Dio della creazione. Valuteremo con particolare
intelligenza della realtà tutte le connessioni “familiari” inerenti alla festa e al
lavoro.
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3. Le fragilità. Sperimentiamo ogni giorno la precarietà della vita personale e
familiare. Le tentazioni, le paure, le angosce, i tradimenti e i fallimenti della
famiglia sono “ferite” che affliggono e tuttavia nel contempo possono diventare
anche “feritoie” di speranza, di fiducia nuova. Fragile è l’uomo e fragile la
famiglia, ma a tutto occorre trovare un rimedio alto e dignitoso.
Oggi più di ieri siamo diventati vulnerabili, assediati come siamo da infinite
seduzioni, suggestioni, invasioni di campo di forze ostili alla famiglia.
Prendiamo atto di quello che siamo, ma senza rassegnarci al male, alle
sofferenze, alle divisioni. La famiglia domanda con urgenza di essere sostenuta,
curata e amata.
4. Le relazioni e la prossimità esigente. La famiglia è per sua natura
“relazione”. Non si vive solo di se stessi. Purtroppo l’esperienza delle solitudini
si fa micidiale e rompe l’equilibrio della mente e del cuore. Per questo la
famiglia vive ed ha bisogno di relazioni significative, sensibili, operose, larghe.
In tale contesto occorre incrementare la “prossimità”, i legami forti, la
vicinanza calda e simpatica, la socialità amica, le buone abitudini di frequentarsi,
l’anelito di “abitarsi” oltre il deserto dei condomini. Relazione e prossimità si
edificano insieme e rafforzano le esperienze di vita familiare.
5. La sapienza e la spiritualità. La famiglia custodisce ed è testimone della
benevolenza sapiente di Dio, anzi è espressione del “genio” creatore di Dio.
Dunque coltiva la sapienza, la ama più di qualsiasi altra ricchezza. In tale
prospettiva la famiglia educa ad una spiritualità costante, avvolgente e mirata al
fine ultimo del riconoscimento di un Dio amore e provvidente.
Oggi è diffusa nelle famiglie la richiesta di pensiero sapiente, cioè di
contenuti veritativi intrisi di autentica sapienza e di consiglio avveduto, entrambi
doni dello Spirito, come di pazienza nelle scelte e di profondo ascolto reciproco.
La famiglia sbrigativa e veloce non serve a nessuno. E’ necessario dunque
ristabilire i tempi della sapienza e dello spirito animati da una solida preghiera,
in un contesto di accoglienza, di affetti e di memorie.
Il mistero della famiglia
Abbiamo tracciato un percorso impegnativo e coinvolgente. La sfida consiste
nel “credere” nella famiglia e nello spendersi per essa senza riserve. Dobbiamo
“salvare” la famiglia dalle derive relativistiche e permissivistiche, salvaguardare
la famiglia dalla tentazione consumistica, ma soprattutto restituire alla famiglia
la sua dimensione di “mistero”, come invenzione originale e rivelata della
volontà di Dio, come spazio di un costante e fiducioso abbandono alla divina
10
Provvidenza.
La famiglia viene da Dio. La sua vera vocazione consiste nel custodire e nel
generare la vita ed è vocazione insopprimibile e specifica della famiglia. La vita
non è un possesso della famiglia, non l’ha in sé, ma le viene dall’Alto.
Dice la Scrittura: “Per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a
sua moglie, e i due saranno un’unica carne” (Gen 2, 24).
Questo “destino” della famiglia, consegnato da Dio, come compito stupendo
e sacro, fin dagli inizi delle umane generazioni, continua a permanere nel segno
della stabilità e della solidità del genere umano, della verità suprema per ogni
uomo e per ogni donna. La famiglia voluta dal disegno misterioso di Dio va oltre
ogni crisi che l’attraversa, ogni difficoltà che in essa manifesta, ogni fallimento
che può intaccarla.
Per tali ragioni, fondate sulla divina rivelazione, la Chiesa si mostra gelosa
della famiglia, ben conoscendo il “mistero” d’amore che essa racchiude e
coltiva, consapevole dei compiti generativi ed educativi che le competono,
convinta della forza di vincere il male con il bene che in essa alligna,
preoccupata del bene della coesione sociale e dell’adempimento della solidarietà
di cui la stessa famiglia è fondamentale protagonista.
Conclusioni
A partire dal modello ispiratore della Famiglia di Nazaret, sostenute dalla sua
santità, le nostre famiglie riapprenderanno l’arte antica e sempre nuova di
corrispondere al disegno provvidenziale di Dio che ha creato la famiglia e ha
voluto nascere e vivere in una famiglia, e nel contempo di vivere il “mistero
grande” di essere immagine viva dell’unione sponsale tra Cristo e la sua Chiesa.
Così il dono della famiglia si esplicita in un compito appassionante e generatore
di responsabilità. Nell’essere dono dell’amore di Dio, compito vocazionale e
impegno di missione, la famiglia esige tutta la nostra attenzione in quanto
essenziale e sicuro centro di vita, crocevia di ogni vicenda umana, cellula vitale
della società.
Il nostro cammino ecclesiale incontrerà la famiglia nella sua concretezza
nelle sue vicissitudini, nelle sue contraddizioni, ma soprattutto nella sua assoluta
provvidenzialità, fonte di gioia, di amore, di sicurezza. Custodire la famiglia,
tutelarla, sostenerla sarà l’impegno di ogni nostra comunità cristiana.
A voi tutti, rappresentanti delle parrocchie e del
associazionistico, è affidato l’incarico di portare il
della famiglia” nella comunità cristiana e nella
temete di essere coraggiosi testimoni del Signore
vive in voi e nel mondo intero. La Vergine Maria, con
Giuseppe, ci accompagni nel nostro pellegrinaggio
11
mondo
“Vangelo
società. Non
Risorto che
San
pastorale e ci
Pellegrinaggio della
Sacra Famiglia
nelle nostre case
“Volete ospitare in casa vostra
per una settimana
una coppia di palestinesi con bambino?”
Non chiedono nè cibo nè soldi,
ma solo ascolto e amore.
Comunque, alla fine... Vi “rifonderanno” le eventuali spese.
Dal giorno della Festa di Maria Immacolata, 8 Dicembre 2011, a quella
del 2012, ogni famiglia (o persona singola) della comunità che lo
desidera, può accogliere una preziosa e benedetta icona della Sacra
Famiglia di Nazaret e tenerla a casa per una settimana, da domenica a
domenica con scambio nella Messa festiva delle 11.15, e ponendola in
un luogo importante e significativo della casa, senza bisogno di fare
grandi cose.
La famiglia “accogliente” si impegna a fare ogni giorno almeno un
momento di preghiera, magari con la presenza di vicini e amici che lo
desiderano; a tale scopo verrà consegnato dalla comunità un libretto
per la preghiera e la meditazione quotidiana.
L’icona poi sarà accompagnata anche da un “diario” su cui le famiglie
ospitanti potranno, se vorranno, scrivere qualche pensiero.
LA PREZIOSA ICONA DEL PELLEGRINAGGIO è stata benedetta in
occasione del Convegno Diocesano delle Famiglie il 25 settembre
2011 dal Vescovo Carlo Mazza.
Per prenotare la settimana nella propria casa rivolgersi
a Marta e Angelo Bernazzoli: tel. 0524 52.20.65
12
13
SETTEMBRE 2011
G
1
V
16
V
2
S
17
S
3
D
18
D
4
Grest
L
19
L
5
Grest
Ma 20
Ma
6
Grest
Me 21
Me
7
Grest
G
22
G
8
Grest
V
23 Festival Francescano
V
9
Grest
S
24 Festival Francescano
S
10
Grest
D
11
L
12
Ma 27
Ma
13
Me 28
Me
14
G
29
G
15
V
30 Spettacolo cresimandi
Festival Francescano
14
D
25
Convegno diocesano
famiglie
L
26
20.45: consiglio pastorale
ore 20.30
OTTOBRE 2011
S
1
15-17: iscrizioni catechismo
ore 20: veglia preghiera
cresima e prove
D
16
L
17
D 2
ore 10.30: Cresima
ore 15.30 Battesimi
Ma
18
L
3
Ore 21: Transito di S.
Francesco
Me
19
Ma 4
Festa di S. Francesco
G
20
Me 5
V
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G 6
S
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V 7
D
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S
L
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Ma
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Me
26
G
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Me 12
V
28
G 13
S
29
V 14
D
30
L
31
8
D 9
L
10
Ma 11
S
S. Donnino ore 10.30:
s. Messa in cattedrale
15
Inizio incontri
Gruppo Anni d’Oro
Inizio catechismo: ore 15.30
s. Messa e poi castagnata
15
Incontro OFS
20.45: Preghiera di Taizé
ore 21 in Cattedrale: Veglia
Missionaria
ore 17: Gruppo Sposi
20.45: Incontro del Vescovo
per tutta la comunità
parrocchiale
Scuola diocesana di
Formazione—20.30 s.
Michele
NOVEMBRE 2011
Ma
1
Tutti i Santi: orario
festivo ss. Messe
Me 16
Me
2
Commem. Dei Defunti
20.45: 5 pani e 2 pesci
G
17
G
3
V
18
V
4
S
19
S
5
D
20
D
6
L
21
L
7
Ma
8
Me 23
Me
9
G
24
G
10
V
25
V
11
S
26
S
12
D
27
D
13
L
28
L
14
Ma
15
Scuola diocesana di
Formazione—20.30 s.
Michele
20.45: 5 pani e 2 pesci
Scuola diocesana di
Formazione—20.30 s.
Michele
Ma 22
ore 18: Festa degli sposi
(anniversari di matrimonio)
11. 15: iscrizione al
catecumenato (5 elem.)
Incontro OFS
Scuola diocesana di
Formazione—20.30 s.
Michele
20.45: Preghiera di Taizé
1ª dom. Avvento
Gruppo Sposi
Ma 29
Me 30
16
20.45: 5 pani e 2 pesci
DICEMBRE 2011
V
16
G
1
S
17
V
2
D
18
S
3
L
19
D
4
Ma 20
L
5
Me 21
Gruppo Sposi
20.45: Preghiera di Taizé
Ma 6
G
22
Me 7
V
23
S
24
Vigilia di Natale
Maria SS. Immacolata
Pranzo degli anziani
G
8
V
9
D
25
S. Natale
S
10
L
26
S. Stefano:
Pom.: TOMBOLA
D
11
L
12
Incontro OFS
Ma 27
Me 28
Ma 13
G
29
Me 14 20.45: 5 pani e 2 pesci
V
30
G
S
31
15
17
GENNAIO 2012
D 1
L
L
16
Ma 17
Ss. Madre di Dio
Me 18
2
Ma 3
G
19
Me 4
V
20
G 5
S
21
D
22
L
23
V
6
S
7
D 8
L
Scuola diocesana di
Formazione—20.30 s.
Michele
Epifania
Battesimo del Signore
11.15: celebrazione battesimi
Consegna del Credo (1ª m.)
Gruppo fidanzati
Incontro OFS
Scuola diocesana di
Formazione—20.30 s.
Michele
Ma 24
Me 25
9
20.45: Preghiera di Taizé
20.45: 5 pani e 2 pesci
G
26
V
27
G 12
S
28
Cena tesseramento ANSPI
V 13
D
29
Gruppo Sposi
S
L
30
Ma 10
Me 11
20.45: 5 pani e 2 pesci
14
D 15
Ma 31
Gruppo fidanzati
18
Gruppo fidanzati
FEBBRAIO 2012
Me 1
G
16
G
2
V
17
V
3
S
18
S
4
D
19
D
5
Gruppo fidanzati
L
20
L
6
Scuola diocesana di
Formazione—20.30 s.
Michele
Ma 21
Me 22
Ma 7
Me 8
Festa di CARNEVALE
Gruppo fidanzati
20.45: 5 pani e 2 pesci
G
23
Le Ceneri
G
9
V
24
V
10
S
25
15.30: s. Messa con ceneri per
i ragazzi, catechisti. genitori
S
11
D
26
Gruppo Sposi
D
12
L
27
20.45 Consiglio Pastorale
L
13
Ma 28
Ma 14
Me 29
Me 15
Gruppo fidanzati
Incontro OFS
20.45: Preghiera di Taizé
19
18: stazione quaresimale
20.45: 5 pani e 2 pesci
MARZO 2012
V
16
G 1
S
17
V 2
D
18
S
L
19
3
D 4
L
Ma 20
Giornata missionaria
Me 21
5
18: stazione quaresimale
ore 21 Preghiera di Taizé
Ma 6
G
22
Me 7
18: stazione quaresimale
V
20.45: Riunione per
preparare il Grest
23
G 8
S
24
V 9
D
25
Presentazione cresimandi
Gruppo Sposi
S
L
26
20.45 riunione per
preparare la festa di s. Rita
10
D 11
L
15.30: Prima confessione
Incontro OFS
12
Ma 27
Me 28
Ma 13
G
29
18: stazione quaresimale
Me 14
V
20.45: 5 pani e 2 pesci
30
G 15
31
S
20
18: stazione quaresimale
20.45: 5 pani e 2 pesci
APRILE 2012
Domenica delle Palme:
L
16
D
1
L
2
Ma 17
Ma 3
Me 18
Me 4
G
19
V
20
ore 11 Processione
G
5
9.30: Messa Crismale
18.30 messa in Coena Domini
21: adorazione
V
6
20: Via crucis cittadina
S
21
S
7
21: Veglia pasquale
D
22
D
8
S. Pasqua
L
23
L
9
Orario feriale ss. Messe
ore 21 Preghiera di Taizé
ore 16: Cresima
Ma 24
Ma 10
Me 25
Me 11
G
26
G
12
V
27
V
13
S
28
S
14
D
29
D
15
L
30
Incontro OFS
21
Gruppo Sposi: uscita
Non c’è catechismo
MAGGIO 2012
Me 16
ore 21 Preghiera di Taizé
Ma 1
G
17
Me 2
V
18
G 3
S
19 Festa S. Rita
V 4
D
20 Festa S. Rita
S
L
21
5
D 6
L
16: Prima Comunione
Ma 22
Me 23
7
Ma 8
G
24
Me 9
V
25
G 10
S
26
V 11
D
27
S
L
28
12
D 13
L
14
Festa S. Rita
11.15: consegna del
vangelo (II elem.)
Festa fine catechismo
Incontro OFS
Ma 29
Me 30
G
Ma 15
22
20.45: conclusione mese
31 di maggio
GIUGNO 2012
V
1
S
16
Gruppo Sposi e famiglie
(uscita)
S
2
D
17
Gruppo Sposi e famiglie
Orario estivo ss. Messe:
ore 8-10.30-18
D
3
L
18
L
4
20.45 Consiglio Pastorale
Ma 19
Ma 5
Me 20
Me 6
G
21
V
22
Corpus Domini:
processione cittadina
G
7
V
8
S
23
S
9
D
24
D
10
L
25
L
11
Ma 26
Ma 12
Me 27
S. Antonio: distribuzione
Me 13 pane benedetto
G
28
G
14
Gruppo Sposi e famiglie
(uscita)
V
29
V
15
Gruppo Sposi e famiglie
(uscita)
S
30
23
Orario estivo ss. Messe:
ore 8-10.30-18
LUGLIO 2012
D 1
L
L
Orario estivo ss. Messe:
Ma
ore 8-10.30-18
16
17
Me 18
2
Ma 3
G
19
Me 4
V
20
G 5
S
21
V 6
D
22
S
L
23
7
D 8
L
Orario estivo ss. Messe:
Ma
ore 8-10.30-18
24
Me 25
9
Ma 10
G
26
Me 11
V
27
G 12
S
28
V 13
D
29
S
L
30
14
D 15
Orario estivo ss. Messe:
ore 8-10.30-18
Orario estivo ss. Messe:
Ma
ore 8-10.30-18
24
31
Orario estivo ss. Messe:
ore 8-10.30-18
AGOSTO 2012
G 16
V 17
Me 1
S
Perdono d’Assisi
18
G
2
V
3
D 19
S
4
L
D
5
L
6
Me 22
Ma 7
G 23
Me 8
V 24
G
9
S
V
10
D 26
S
11
L
D
12
L
13
Me 29
Ma 14
G 30
Me 15
Orario estivo ss. Messe:
Ma
ore 8-10.30-18
Orario estivo ss. Messe:
Ma
ore 8-10.30-18
Assunzione di Maria
Orario estivo ss. Messe:
ore 8-10.30-18
20
21
25
27
28
V 31
25
Orario estivo ss. Messe:
ore 8-10.30-18
Orario estivo ss. Messe:
ore 8-10.30-18
SETTEMBRE 2012
S
1
D 2
L
Grest Orario estivo ss.
Messe: ore 8-10.30-18
D
16
L
17
3
Grest
Ma 18
Ma 4
Grest
Me 19
Me 5
Grest
G
20
G 6
Grest
V
21
V 7
Grest
S
22
S
Grest
D
23
L
24
8
D 9
L
Orario estivo ss. Messe:
ore 8-10.30-18
10
Ma 25
Ma 11
Me 26
Me 12
G
27
G 13
V
28
V 14
S
29
S
D
30
15
26
Orario estivo ss. Messe:
ore 8-10.30-18
Cresima 1ª media: ore
15.30 in Cattedrale
27
Calendario catechismo 2011-2012
• Iscrizioni: sabato 1 ottobre 2011 (ore 15-17)
• Cresima: domenica 2 ottobre 2011 (ore 10.30)
• Inizio del catechismo: sabato 15 ottobre 2011 ore 15.30: ritrovo dei bambini
e breve incontro con i genitori. Alle ore 16 S. Messa prefestiva di inizio
anno catechistico con tutti i bambini del catechismo, i genitori e i
catechisti – con mandato ai catechisti – a cui segue la castagnata
• Domenica 13 novembre: iscrizione al catecumenato (5a elementare)
• Laboratori: 12 novembre – 17 dicembre
• Sabato 17 dicembre: ultimo giorno di catechismo prima di Natale
• Spettacolo di Natale: sabato 17 oppure domenica 18 dicembre 2011 (da
concordare)
• Ripresa catechismo: sabato 14 gennaio 2012
• Domenica 22 gennaio 2012: consegna del credo (1a media)
• domenica 19 febbraio 2012: Festa di Carnevale
• Mercoledì 22 febbraio 2012: Le ceneri
• Sabato 25 febbraio: S. Messa con “Le ceneri” per i bambini e ragazzi del
catechismo, i catechisti e genitori - ore 15.30
• Prima confessione: domenica 11 marzo 2012 (3a elementare) - ore 15.30
• Domenica 25 marzo: presentazione dei cresimandi (2 a media)
• Ultimo giorno prima di Pasqua: 31 marzo 2012
• Domenica 1 aprile: Le Palme
• Domenica 8 aprile: Pasqua
• Ripresa dopo Pasqua: 14 aprile 2012
• Cresima: 22 aprile 2012 (2a media) - ore 16
• Sabato 28 aprile : non c’è catechismo
• Prima Comunione: 6 maggio 2012 (4a elementare) ore 16
• sabato 12 maggio 2012: ultimo giorno di catechismo
• domenica 13 maggio 2012: s. Messa di conclusione dell’anno catechistico,
consegna del vangelo (2a elementare) e pranzo con le famiglie
• Grest: 2-8 (oppure 9-15) settembre 2012
• Cresima della 1 a media: 30 settembre 2012 - ore 15.30
28
Catechisti:
I elementare: Lucia – ……….
1.
II elementare:
Ernestina – Pier Luigi ….. …………..
2. Benedetta – Melissa – Giulia
Erik – Simone
III elementare: Mila – Linda – Michela
Tommaso C. – Nicole – Laura
IV elementare: Gianna – Antonella R.
Arianna – Micol – Viviana
V elementare:
1. Sandra – Davide – Francesco – Martina – Francesca
2. Lia – Antonella C. – Deborah – Chiara – Tiziana.
I media:
1. Gabriele – Silvia – Arianna
Martino – Daniele – Lorenzo S.
2. Mara – Alba
Noemi – Paola – Lorenzo B.– Pier Paolo
Voglia di Cresima
Nicola – Elisa – Federica – Giulia – Fabio
29
Gruppo Giovani (1994-1990):
incontro il giovedì ore 20.45.
Gruppo Fuoco e Vento (1995-1996):
incontro il lunedì ore 20.30.
Gruppo….. (1997-98):
incontro domenica ore 18
2ªª media (1999):
Gruppo Voglia di Cresima
incontro il mercoledì ore 18.30
6 incontri di preparazione
al matrimonio
Date: 15 - 22 - 29 gennaio 2012
5 - 12 - 19 febbraio 2012
Animatori: Luca e Alessandra Malavolta
Alfredo e Antonella Ceccarelli
30
formazione - condivisione spiritualità
per giovani, catechisti e adulti
Incontri ore 21 il mercoledì sera.
Tematica 2011/12:
“
10 per amore”
Calendario:
2 novembre 2011
16 novembre 2011
30 novembre 2011
14 dicembre 2011
11 gennaio 2012
25 gennaio 2012
8 febbraio 2012
29 febbraio 2012
14 marzo 2012
28 marzo 2012
31
ORE 21.00
CHIESA DI
SAN FRANCESCO
DATE - Mercoledì:
19 Ottobre 2011
23 Novembre 2011
21 Dicembre 2011
La preghiera di Taizé si svolge
un mercoledì al mese
da Ottobre a Maggio
nella chiesa dei
Frati Cappuccini - Fidenza
ore 21.00 prove dei canoni
18 Gennaio 2012
15 Febbraio 2012
21 Marzo 2012
18 Aprile 2012
ore 21.15 inizio
della preghiera
16 Maggio 2012
ore 22.00 fine della preghiera
Chiediamo a tutti di contribuire alla preghiera con il
canto o con strumenti musicali può contattare la
parrocchia di San Francesco d’ Assisi. Tel.
32
Incontro mensile (domenica ore 17) di
riflessione - confronto - condivisione
per coppie di sposi a cui sono invitate
tutte le coppie della parrocchia e NON.
Tematica 2011-2012
“la casa delle
otto felicità”
DATE
23 ottobre
27 novembre 2011 — 18 dicembre 2011
29 gennaio 2012 — 28 febbraio 2012
25 marzo 2012
25 aprile 2012 (uscita di un giorno)
3gg insieme: 14-17 giugno
33
per stare in compagnia
tra persone adulte
e anziane
merenda - giochi a carte - tombola
- preghiera - canti
lavoretti... per passare
un pomeriggio insieme
in parrocchia
2 martedì del mese
(1 martedì “si” e 1 martedì “no”)
ore 15. 30 - momento di preghiera
e poi stiamo in compagnia
Animatrici: Anna Ghizzoni - Silvana Fontana - un frate
PS. Se per venire avete bisogno
di un passaggio chiedete al parroco—(0524-52.20.35)
34
Ordine Francescano Secolare
L'Ordine Francescano Secolare è costituito da cristiani che,
per una vocazione specifica, mediante una professione, si
impegnano a vivere il Vangelo alla maniera di S. Francesco,
nel proprio stato secolare, osservando una Regola
specifica approvata dalla Chiesa.
L'Ofs è una delle tre componenti fondamentali della
grande Famiglia Francescana che è costituita dai tre Ordini
costituiti da San Francesco: il Primo Ordine (i frati), il
Secondo Ordine (le religiose contemplative) e il Terzo
ordine (i secolari e numerose forme di religiosi e religiose impegnati in attività
apostoliche).
E' proprio la vocazione quella che distingue, dal punto di vista della motivazione,
l'appartenenza al Ofs rispetto ad altre pie associazioni. I francescani secolari,
emettendo, dopo un periodo di formazione e di approfondimento spirituale e
culturale, una vera e propria " professione", si impegnano a vivere questa vocazione
in ogni situazione in cui si trovano sul piano famigliare e lavorativo.
I fratelli e le sorelle dell'Ordine Francescano Secolare cercano la persona vivente e
operante di Cristo negli altri Fratelli, nella Chiesa, nella Parola di Dio, nella Liturgia.
Annunciano Cristo con la Vita e la Parola; testimoniano nella vita quotidiana i beni
futuri: nell'amore della povertà nell'ubbidienza nella purezza di cuore.
I Francescani Secolari si impegnano a costruire un mondo più giusto, più evangelico
e fraterno accogliendo tutti gli uomini come dono di Dio, lieti di stare alla pari con i
più deboli, promuovendo la giustizia. Vivono lo Spirito di San Francesco nel lavoro e
nella loro famiglia, in un gioioso cammino di maturazione umana e cristiana con i
loro figli. Portatori di pace sono fiduciosi nell'uomo e gli recano il messaggio della
date incontri 2011-2012
16 ottobre, 13 novembre,
11 dicembre 2011,
22 gennaio, 12 febbraio, 11 marzo,
15 aprile, 13 maggio 2012
35
"Amici di Sighet", è un Gruppo di Solidarietà Missionaria, con
lo scopo di aiutare i bambini ed i ragazzi di Sighet, in Romania,
dove opera Padre Filippo Aliani, frate cappuccino della
Provincia di Parma, e nativo della nostra parrocchia di S.
Francesco di Fidenza.
In esso collaborano vari parrocchiani e altri volontari di Fidenza
e del circondario.
Varie sono le iniziative che svolge: mercatini, i panettoni e
pandori di solidarietà per Natale, vendita oggetti religiosi e la
realizzazione di bomboniere.
A tale proposito, Amici di Sighet
crea per battesimi, prime comunioni,
cresime e matrimoni,
sacchettini e bomboniere, di vario
materiale
e di varie tipologie.
Chi volesse ricordare con questo
significato
le tappe importanti della propria vita
o dei propri figli,
36
ORARIO APERTURA
BAR e SALONE
lunedì-venerdì dalle 16 alle 19
Sabato dalle 15 alle 19
Domenica e festivi:
mattino ore 10-11 / 12-13
pomeriggio ore 16-19
37
Ottobre 2011: domeniche 2-16-30
Novembre 2011: domeniche 13-27
Dicembre 2011: domeniche 4-18
Le date 2012 verranno segnalate di volta in volta
su “camminare INSIEME”, fuori dalla parrocchia e
nel Bar del Circolo ANSPI
38
39
Preghiera
per l’Anno Pastorale 20112011-2012
Dio, Creatore e Signore dell’universo,
che nel tuo misterioso disegno di amore
hai posto la famiglia all’origine delle generazioni
e fondamento della società umana,
guarda benigno le nostre famiglie,
prime custodi della vita e dell’amore.
Dio Padre, sorgente di ogni vita,
non permettere che nelle famiglie si inaridisca
la linfa della creazione, la grazia del sacramento,
la salvaguardia della vita dalla nascita alla morte.
Gesù Cristo, Figlio della famiglia di Nazaret
cresciuto in sapienza, età e grazia,
guida i genitori nella fatica educativa dei figli,
sana le ferite e ricomponi conflitti e divisioni.
Spirito Santo, di verità e di mitezza,
dona alla famiglia frutti di santità e di carità,
infondi nei giovani la bellezza dell’amore,
apri il loro cuore al discernimento vocazionale.
Dio Trinità, sommo ed eterno Amore,
modello esemplare delle nostre famiglie,
attirale a te con luce suadente
perché, immerse nella tua tenerezza infinita,
vivano nella serenità e nella pace. Amen!
+ Carlo,
Vescovo
40
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calendario pastorale 2011-2012