Arrupe.
Informazioni
Il ritmo delle giornate sarà scandito in tre
momenti principali. I partecipanti verranno
innanzi tutto introdotti ai vari “stili espressivi” da
adoperare in fase di mediazione, primo fra tutti
quello
del
“sentire”.
procederemo
alla
In
secondo
sperimentazione
luogo,
di
una
mediazione, presentando un conflitto proposto
Orari: 09.00—17.00 circa
Il pranzo è al sacco.
Al termine di ogni stage verrà rilasciato un attestato di
partecipazione.
Costi stage:
•
un giorno € 30
•
due giorni € 50
•
5 stage € 200.
Gli stage avranno luogo presso l’Istituto Arrupe.
Centro Diaconale
“La Noce”
Istituto Valdese
da uno dei partecipanti. Il terzo momento
riguarda la concettualizzazione dell’esperienza
vissuta. Per i laboratori di due giorni, è prevista
anche una quarta fase di studio, in modalità
seminariale: verranno proposti dei testi (articoli o
capitoli
di
libri)
che
saranno
oggetto
di
Contatti
discussione e dibattito tra i partecipanti.
Dott.ssa Pietra Buccellato
Centro Diaconale “La Noce”
Via Giovanni Evangelista Di Blasi, 12
90135 - Palermo
[email protected]
Tel. 091.6817941
www.lanoce.org
Date per l’anno 2013
11 - 12 ottobre
26 ottobre
15 - 16 novembre
30 novembre
13 - 14 dicembre (verifica e rilettura
dell'esperienza)
P. Emanuele Iula SJ
Istituto Arrupe
Via Franz Lehar, 6
90145 - Palermo
[email protected]
Tel. 091.6269744
www.istitutoarrupe.it
Sentire l’altro come se stessi
Laboratorio di mediazione dei conflitti
Scenario
Finalità
Target
Tutti gli ambiti della nostra esistenza quotidiana,
Il laboratorio si propone due obiettivi principali.
Il laboratorio di mediazione è pensato per piccoli
famiglia,
sono
Innanzi tutto quello formativo, da non intendersi
gruppi di persone (da 10 a 15) che vogliono
potenzialmente attraversati da conflitti, frutto di
come mero apprendimento di contenuti esterni,
sperimentare un diverso modo di pensare,
relazioni difficoltose, instabili o profondamente
ma come un modo di attingere sapere dalla
comportarsi, relazionarsi. La partecipazione a un
in crisi che hanno l’effetto di separarci e di
propria esperienza. Il laboratorio è dunque un
numero consistente di laboratori consente di
mettere una barriera tra noi e gli altri. Un
lavoro su di sé, un’occasione per ricomporre il fil
acquisire le competenze del mediatore che
conflitto non si manifesta sempre in maniera
rouge unificatore della propria esistenza.
possono poi essere sollecitate non solo in ambiti
violenta.
la
La seconda finalità è di tipo culturale. Per
informali ma anche professionali. Per questa
superficialità o la formalità nelle relazioni
restituire la riconciliazione al novero dei desideri
ragione, il laboratorio si rivolge a professionisti di
possono essere segno di un conflitto latente.
e delle aspirazioni di un popolo, è necessaria non
diversi settori che desiderano essere arricchiti da
Con quest’iniziativa si vuole offrire la possibilità
solo la disseminazione di una pratica, ma anche
competenze più ampie.
di entrare in un rapporto costruttivo con la
la promozione di una cultura, che sappia leggere
sofferenza,
nei propri conflitti una potenziale fecondità.
lavoro,
A
volte
scuola,
anche
propria e
amicizie,
l’indifferenza,
degli altri, mettendo
Metodologia
che la
La fonte principale del nostro modo di procedere
generano, al fine di ri-conoscerli, esprimerli e
è la formazione offerta dal Centro di Mediazione e
viverli meglio.
di Formazione alla Mediazione (CMFM) di Parigi. La
In una mediazione, la parola è il mediatore
condizione su cui si fonda la nostra proposta
principale. Di fronte a relazioni che diventano
formativa è quella dell’esperienza personale:
sempre più silenziate dai propri conflitti, latenti o
siamo in grado di incontrare la sofferenza degli
espliciti, la mediazione propone uno spazio
altri solo nella misura in cui abbiamo incontrato
protetto teso a ristabilire il dialogo e a cercare
la nostra. I fatti vengono trasfigurati, oltrepassati,
percorsi alternativi di riconciliazione.
per fare spazio ai vissuti, alle emozioni e a quanto
letteralmente
“in scena”
i conflitti
di più profondo si è provato.
L’esperienza verrà accompagnata da P. Emanuele
© Matt Kenyon 2013
Iula SJ, mediatore e formatore dell’Istituto
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Opuscolo di laboratorio di mediazione definitivo