Pontificia Universitas Antonianum
Facultas Scientiarum Biblicarum et Archaeologiae
Studium Biblicum Franciscanum
Jerusalem
Ordo
Anni Academici
2010-2011
2
Indirizzo: Telefono: Fax: Web:
Segreteria: Studium Biblicum Franciscanum
Via Dolorosa – P.O.B. 19424
91193 Jerusalem (Israel)
02-6270444 (convento)
02-6270485 (sede accademica)
02-6264519
http://www.sbf.custodia.org
[email protected]
3
Studium biblicum franciscanum
jerusalem
4
5
Autorità accademiche 2010-2011
Gran Cancelliere: Rev.mo P. José Rodríguez Carballo
Rettore Magnifico: P. Johannes Baptist Freyer
Decano: P. Giovanni Claudio Bottini
Moderatore STJ: P. Najib Ibrahim
Segretario SBF: Fr. Rosario Pierri
Segretario STJ: P. Giovanni Loche
Bibliotecario: P. Giovanni Loche
Economo: P. Giovanni Bissoli
Senato
Bottini Giovanni Claudio, Decano
Pazzini Massimo, Vice-Decano
Kaswalder Pietro, membro eletto dal CSBF
Consiglio di Facoltà o Consiglio dello Sbf (CSBF)
Alliata Eugenio, prof. straordinario
Bermejo Cabrera Enrique, prof. straordinario
Bissoli Giovanni, prof. straordinario
Bottini Giovanni Claudio, prof. ordinario, Decano SBF
Buscemi Alfio Marcello, prof. ordinario
Chrupcała Daniel, prof. ordinario
Ibrahim Najib, prof. aggiunto, Moderatore STJ
Kaswalder Pietro, prof. straordinario
Loche Giovanni, prof. aggiunto, rappresentante dei professori aggiunti
Manns Frédéric, prof. ordinario
Muscat Noel, prof. invitato, rappresentante dei profes­sori
invitati, incaricati, assistenti
Niccacci Alviero, prof. ordinario
Pazzini Massimo, prof. ordinario, rappresentante dei professori stabili al Senato accademico della PUA
Petti Raffaele, rapp. degli studenti
Pierri Rosario, prof. aggiunto, rappresentante dei professori aggiunti
Vuk Tomislav, prof. straordinario
Consiglio del Decano
G.C. Bottini – M. Pazzini – R. Pierri
6
CoLLEGio dei docenti
I ciclo
Alliata Eugenio, prof. straordinario
Badalamenti Marcello, prof. incaricato
Bermejo Cabrera Enrique, prof. straordinario
Chrupcała Daniel, prof. ordinario
Dinamarca Donoso Raúl, prof. assistente
Garofalo Angelo, prof. invitato
Ibrahim Najib, prof. aggiunto
Jasztal Dobromir, prof. aggiunto
Klimas Narcyz, prof. aggiunto
Kraj Jerzy, prof. incaricato
Loche Giovanni, prof. aggiunto
Lubecki Seweryn, prof. aggiunto
Luca Massimo, prof. assistente
Maina Claudio, prof. invitato
Manns Frédéric, prof. ordinario
Márquez Nicolás, prof. incaricato
Mello Alberto, prof. invitato
Merlini Silvio, prof. invitato
Milovitch Stéphane, prof. assistente
Muscat Noel, prof. invitato
Pavlou Telesfora, prof. invitato
Romanelli Gabriel, prof. invitato
Sidawi Ramsi, prof. assistente
Vítores González Artemio, prof. aggiunto
Vosgeritchian Haig, prof. invitato
II-III ciclo
Alliata Eugenio, prof. straordinario
Avila Mark Anthony, prof. invitato
Bissoli Giovanni, prof. straordinario
Bottini Giovanni Claudio, prof. ordinario
7
Buscemi Alfio Marcello, prof. ordinario
Chialà Sabino, prof. invitato
Geiger Gregor, prof. aggiunto
Giurisato Giorgio, prof. invitato
Guijarro Santiago, prof. invitato
Kaswalder Pietro, prof. straordinario
Loche Giovanni, prof. aggiunto
Lopasso Vincenzo, prof. invitato
Luca Massimo, prof. assistente
Manns Frédéric, prof. ordinario
Mazzeo Michele, prof. invitato
Niccacci Alviero, prof. ordinario
Pappalardo Carmelo, prof. assistente
Pazzini Massimo, prof. ordinario
Pierri Rosario, prof. aggiunto
Priotto Michelangelo, prof. invitato
Volgger David,prof. invitato
Vuk Tomislav, prof. straordinario
professori emeriti
Brlek Metodio
Cignelli Lino
Loffreda Stanislao
Ravanelli Virginio
Talatinian Basilio
Testa Emanuele
rappresentanti degli Studenti
Zimmer Vagner
rappresentante degli studenti del I ciclo
Demirci Yunus
rappresentante degli studenti del II-III ciclo
Petti Raffaele
rappresentante degli studenti al CSBF
8
ORARIO DEGLI UFFICI
SEGRETERIA: aperta al pubblico
8.00 - 10.00
Lunedì
Mercoledì
10.00 - 12.00
Venerdì
8.00 - 10.00
E-mail: [email protected]
N.B. L’ufficio della Segreteria rimane chiuso dal 1 luglio al 20
settembre.
BIBLIOTECA: aperta al pubblico
Giorni feriali
8.00 - 17.00
Sabato
8.00 - 12.00
N.B. La biblioteca chiude per tutto il mese di agosto. La frequenza della biblioteca, la consultazione dei libri e altre modalità sono stabilite da un regolamento proprio.
INDIRIZZO DELLA
PONTIFICIA UNIVERSITÀ ANTONIANUM
via Merulana, 124 - 00185 Roma
Telefono: +39.0670373501 - Fax: 0670373604
Web: http://www.antonianum.eu
E-mail: [email protected]
9
STUDIUM BIBLICUM FRANCISCANUM
Nota storica
Lo Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme
(SBF) fu ideato nel 1901 dalla Custodia Francescana di
Terra Santa (CTS) come centro didattico e di ricerche.
L’insegnamento presso il convento della Flagellazione
iniziò nell’anno accademico 1923-24. Riconosciuto nel
1927 come parte integrante del Collegio di S. Antonio in
Roma, e nel 1933 come parte complementare dell’Ateneo
Antonianum, fu promosso nel 1960 a sezione biblica della Facoltà di Teologia del Pontificio Ateneo Antonianum,
(Pontificia Università Antonianum – PUA dal 2005), con
potere di conferire il titolo accademico di Dottorato.
Nel 1972 fu istituito il corso per la Licenza in
Teologia con specializzazione biblica e iniziò il conferimento del titolo corrispondente.
Nel 1982 lo SBF fu riconosciuto come ramo parallelo della Facoltà di Teologia dell’Antonianum, assumendo come Primo ciclo lo Studium Theologicum
Jerosolymitanum di Gerusalemme (STJ).
Con decreto della Congregazione per l’Educazione
Cattolica (dei Seminari e degli Istituti di Studi) è stato
eretto in Facoltà di Scienze Bibliche e Archeologia nel
2001.
Come centro di ricerche lo SBF si dedica allo studio dell’archeologia biblica, in particolare alla riscoperta
dei Luoghi Santi del Nuovo Testamento e della Chiesa
primitiva in Terra Santa e nel Medio Oriente, allo studio
delle fonti letterarie, alla illustrazione della storia dei
santuari della Redenzione. Conduce ricerche bibliche
sotto l’aspetto storico, esegetico, teologico, linguistico e
ambientale. Cura varie pubblicazioni scientifiche (Liber
Annuus, Collectio Maior, Collectio Minor, Analecta,
Museum).
10
Come centro didattico lo SBF rilascia i gradi accademici pontifici di Baccalaureato in Teologia tramite lo STJ, e di Licenza (S.S.L.) e Dottorato in Scienze
Bibliche e Archeologia (S.S.D.). Conferisce inoltre
un Diploma Superiore di Scienze Biblico-Orientali e
Archeologia e un Diploma di Formazione Biblica. A
partire dal 1991 conferisce un Diploma di studi biblici tramite il Catholic Biblical Institute di Hong Kong.
Organizza settimane di aggiornamento biblico, convegni e corsi di formazione per gli animatori di pellegrinaggio in Terra Santa.
L’attuale sede accademica dello SBF, presso il
convento della Flagellazione, è stata inaugurata il 17 novembre 1991. Lo SBF è sostenuto economicamente dalla
CTS.
Ordinamento degli studi
Norme generali
1. Nell’attività didattica lo SBF dà particolare importanza alle lingue bibliche e al contatto personale e prolungato con il mondo biblico-orientale.
2. L’anno accademico si apre nella prima settimana di
ottobre e si chiude nella seconda metà di giugno.
3. Le lezioni sono tenute abitualmente in lingua italiana. Per gli esami e per i compiti scritti si possono usare
altre lingue, d’accordo con i professori interessati. Gli
studenti dovranno quindi avere una sufficiente conoscenza dell’italiano sin dal momento dell’iscrizione, comprovata da apposito attestato o da colloquio.
4. Le lingue richieste per il conseguimento del
Dottorato in Scienze Bibliche e Archeologia sono il
francese, l’inglese e il tedesco. La loro conoscenza,
attestata mediante esame o documento rilasciato da un
ente accreditato, è così regolata: a) una di queste lingue
è richiesta entro la fine dell’anno propedeutico, oppure entro il primo semestre del ciclo di Licenza; b) una
11
seconda lingua è richiesta alla fine del primo anno di
Licenza; c) la terza lingua è richiesta entro il primo anno
di Dottorato.
5. È richiesta una sufficiente conoscenza della lingua
latina che permetta di consultare con frutto gli strumenti
di lavoro. Lo studente deve presentare un attestato dal
quale risulti che ha frequentato un corso della durata di
almeno due semestri per due ore settimanali.
6. Allo SBF possono iscriversi tutti coloro che, sia
ecclesiastici sia laici, sono in possesso di un regolare attestato e delle qualità richieste dal diritto comune
per poter compiere gli studi superiori in una Università
Ecclesiastica. Gli studenti sono: ordinari, coloro che
aspirano ai gradi accademici (Baccalaureato, Licenza,
Dottorato) o ai Diplomi; straordinari, coloro che seguono qualche corso, con diritto di sostenere gli esami, ma
che non aspirano ai gradi accademici; uditori, coloro
che seguono qualche corso, ma senza diritto di sostenere
esami. Sono studenti fuori corso coloro che, avendo frequentato tutti i corsi previsti, devono sostenere esami o
elaborare la tesi.
7. Vengono ammessi al Secondo ciclo gli studenti che
hanno completato il programma del Primo ciclo a norma degli Statuti dello SBF. Gli studenti che non hanno
un’adeguata conoscenza del greco e dell’ebraico elementare, sono tenuti a frequentare corsi propedeutici. Vengono
ammessi al Terzo ciclo gli studenti che hanno conseguito
la Licenza in Scienze Bibliche e Archeologia, oppure la
Licenza in Scienze Bibliche. Spetta al Consiglio dello
SBF determinare eventuali corsi integrativi per l’ammissione al Terzo ciclo, tenuto conto delle indicazioni del
Consiglio dei Docenti.
8. L’iscrizione all’anno accademico avviene mediante
un modulo fornito dalla Segreteria, debitamente compilato in ogni parte. Per la prima iscrizione si richiede: (a)
documento di identità (fotocopia e originale); (b) certificazione autenticata degli studi svolti, da cui risulti: titolo
conseguito, numero di anni frequentati, materie svolte,
12
crediti e voti (questo non è richiesto per gli uditori); (c)
cinque fotografie formato tessera; (d) una lettera di presentazione del proprio Ordinario, se sacerdote o religioso,
o dell’autorità ecclesiastica se laico. Il pagamento delle
tasse accademiche viene effettuato al momento dell’iscrizione. Le tasse pagate danno diritto all’iscrizione e alla
frequenza delle lezioni, a sostenere gli esami, alla tessera
di studente e all’uso della biblioteca. Le scadenze per la
consegna dei documenti sono: fine ottobre per il primo
semestre e fine febbraio per il secondo. Agli studenti che
si iscrivono dopo le scadenze stabilite è richiesto il permesso del Decano.
9. Nel tempo fissato dall’Ordo anni academici, lo
studente presenterà alla Segreteria il proprio piano di
studio, che sarà rivisto dal Segretario e approvato dal
Decano dello SBF. Il piano di studio comprende le discipline, i seminari, previsti dal ciclo di studi, e le lingue moderne. L’unità di base per il computo dei corsi e dei seminari è il “credito”, che equivale a un’ora
settimanale di insegnamento per un semestre. Una volta
approvato, il piano di studio può essere riformato solo
con il consenso del Decano, normalmente entro il primo
mese dall’inizio dell’anno accademico. La Segreteria
tiene conto di eventuali dispense da corsi già frequentati
quando la richiesta, firmata dal Decano, viene presentata per iscritto entro il primo mese dall’inizio dell’anno
accademico.
Per l’European Credit Transfer System vedi n. 24.
10. Gli studenti iscritti allo SBF possono frequentare
alcuni corsi presso l’École Biblique et Archéologique
Française, secondo il piano di studio approvato.
11. Gli studenti sono tenuti alla frequenza delle lezioni, dei seminari e delle escursioni. Un’assenza che superi la terza parte rende invalido il corso, a meno che il
Consiglio dello SBF, per causa grave, non decida diversamente.
12. Le equivalenze dei corsi vengono indicate con
le seguenti sigle: A = archeologia biblica; E = esegesi;
13
T = teologia biblica; I = introduzioni. Se per esempio il
titolo di un corso è seguito dalla sigla (E=T), ciò significa
che quel corso può essere computato o come credito per
l’esegesi oppure, a scelta dello studente, come credito per
la teologia biblica.
13. I seminari sono ricerche condotte e discusse in comune da studenti e professori. Le esercitazioni sono ricerche condotte da singoli studenti sotto la guida di un
professore. Sono richiesti due seminari o esercitazioni a
scelta dello studente. Un seminario sarà concluso con un
elaborato scritto dello studente, mentre l’altro potrà essere solo orale. Il docente indicherà sul Verbale d’esame:
Seminario orale oppure Seminario scritto. Le esercitazioni sono scritte.
14. Ai corsi di esegesi di AT e di NT sono ammessi gli
studenti che hanno già frequentato rispettivamente un semestre di sintassi ebraica e un semestre di greco biblico,
anche se di queste lingue non è stato ancora sostenuto
l’esame. Normalmente gli esami di queste lingue devono
precedere quelli di esegesi. In casi particolari il Decano,
sentito il Consiglio de Docenti, potrà autorizzare a sostenere uno o al massimo due esami di esegesi prima di
quelli di lingue.
15. Terminato il corso, lo studente può sostenere il
rispettivo esame nelle quattro sessioni successive, eccetto quelli dei corsi propedeutici di lingua greca e
ebraica, che devono essere sostenuti entro la sessione
estiva dell’anno accademico. In caso di esito negativo,
i rispettivi esami dei corsi propedeutici possono essere
sostenuti nella successiva sessione autunnale o in quella invernale. Gli esami possono essere orali o scritti
a giudizio del docente. Gli esami orali sono sempre
pubblici. Lo studente sarà ammesso agli esami delle
singole discipline solo se queste risultano nel piano
di studio e il suo nome figura nella lista di prenotazione. Lo studente è libero di ritirarsi durante l’esame
di propria iniziativa o su invito degli esaminatori. In
questo caso sul verbale della Segreteria si segnerà la
14
sigla R (= ritirato) e l’esame viene rinviato ad altra
sessione. Lo studente è libero di rifiutare il voto degli
esaminatori e ripresentarsi in altra sessione secondo la
modalità appena descritta. La stessa prassi verrà seguita per chi, d’accordo col docente, presenta un elaborato scritto come esame. L’esame viene accreditato per
la sessione nella quale viene consegnato l’elaborato
scritto.
16. Per calcolare la media dei voti si segue il seguente principio: i voti dei corsi di esegesi e teologia biblica, delle lingue bibliche (ebraico, aramaico e greco) e
degli elaborati scritti valgono tre punti; i voti di altre
lingue antiche, due punti; i voti dei restanti corsi, un
punto.
17. I voti sono espressi in decimi. Il voto minimo di
sufficienza è 6/10. I voti e le qualifiche usati comunemente sono:
6/10 = probatus
7/10 = bene probatus
8/10 = cum laude probatus
9/10 = magna cum laude probatus
9,6/10 = summa cum laude probatus.
18. I diplomi conferiti dallo SBF vanno richiesti e
pagati dallo studente direttamente alla Segreteria della
PUA.
Ciclo di Licenza
19. Agli studenti che hanno completato il Primo ciclo,
ma sono sprovvisti del grado accademico di Baccalaureato
si richiede, entro il primo semestre dell’anno propedeutico, un elaborato scritto di circa 50 pagine, condotto sotto
la guida di un docente e da lui approvato.
20. Il Secondo ciclo di specializzazione in Scienze
Bibliche e Archeologia si svolge normalmente in cinque
15
semestri, ammesso che all’inizio del curricolo lo studente
abbia superato gli esami di qualificazione di greco e di
ebraico.
Corsi propedeutici
21. Per le materie dei corsi propedeutici vedi sotto ai
nn. 22 e 23. Sono esentati dal frequentare il Corso propedeutico, in tutto o in parte, gli studenti che, attraverso
un esame di qualificazione, dimostrano di possedere la
preparazione linguistica richiesta. L’esame, sia di ebraico che di greco, consiste nell’analisi di forme grammaticali fuori contesto e nella lettura, traduzione e analisi
grammaticale di 15 capitoli presi rispettivamente da un
libro narrativo dell’AT e da un Vangelo o dalle Lettere di
S. Paolo. La scelta dei capitoli viene fatta dal candidato
stesso, il quale ne darà comunicazione alla Segreteria una
settimana prima dell’esame, che si terrà all’inizio di ogni
semestre. Lo studente che non supera la prova è obbligato a seguire l’intero corso o una sua parte (un semestre) e
a sostenere l’esame. In caso di esito negativo, vale quanto detto al n. 15.
22. Le discipline dell’anno propedeutico sono:
Morfologia ebraica
Morfologia greca
Prima lingua moderna
4 ore settimanali nel I semestre
4 ore settimanali nel II semestre
5 ore settimanali nel I semestre
5 ore settimanali nel II semestre
23. I corsi di morfologia ebraica e greca vengono trascritti nella scheda dello studente, ma i voti non
sono computati nella media globale del curricolo per la
Licenza. Nell’anno propedeutico possono essere anticipati, secondo le indicazioni della Segreteria, alcuni dei
seguenti corsi del ciclo di Licenza: Escursioni archeologiche, Storia biblica, Geografia biblica.
16
Curricolo per la Licenza
24. Il 15 settembre 2003 la Santa Sede ha aderito al
Processo di Bologna, scegliendo di prendere parte a un
percorso che condurrà, entro il 2010, alla creazione del
sistema europeo dell’istruzione superiore. A tale scopo la Congregazione per l’Educazione Cattolica ha reso
obbligatoria l’adozione dello European Credits Transfer
System (ECTS).
1 credito ECTS equivale a 25 ore di lavoro dello studente, di cui:
— 7,5 ore dedicate alla frequenza delle lezioni
— 15 ore dedicate allo studio
— 2,5 ore dedicate alla preparazione e al sostenimento
dell’esame.
Il curricolo di studi per la Licenza in Scienze Bibliche e
Archeologia – approvato dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica (2001) – è inquadrato nel secondo ciclo
degli studi teologici secondo la Sapientia christiana (art.
72 b), ma il percorso formativo è più lungo di quello previsto normalmente per altre specializzazioni nel II ciclo
(“un biennio o quattro semestri” per Sapientia christiana;
120 European Credits Transfer System). Questo dato va
tenuto presente, anche se nell’applicazione del sistema
dei crediti ECTS, entrato in vigore dal 2005-2006 in vista dell’adeguamento al “Processo di Bologna”, il numero degli ECTS per la Licenza nella FSBA risulta uguale a
quello della Licenza nelle altre Facoltà.
Il programma del ciclo di Licenza comporta 120 ECTS.
La distribuzione delle materie è la seguente:
ECTS
corsi 87
2 seminari
3
tesi di Licenza ed esame finale 30
totale 120
17
a. Sezione filologica:
Corsi Propeduetici
Morfologia ebraica (2 semestri)
Morfologia greca (2 semestri)
Corsi Superiori
Sintassi ebraica elementare (3 semestri)
Sintassi greca (2 semestri)
Aramaico biblico (1 semestre)
Lingua orientale (2 semestri)
ECTS
12
16
9
9
3
6
b. Sezione introduttiva e Ambiente biblico:
ECTS
Critica textus e metodologia eseg. AT (1 corso)
3
Critica textus e metodologia eseg. NT (1 corso)
3
Ermeneutica e storia dell’esegesi cristiana
e giudaica (1 corso)
3
Storia biblica (1 corso)
3
Geografia biblica (1 corso)
3
Archeologia biblica (1 corso)
3
Escursioni archeologiche
3
Escursioni archeologiche (Gerusalemme)
3
Escursioni archeologiche (Egitto, Turchia, Grecia)
c. Sezione esegetico-teologica:
Introduzione all’AT (1 corso)
Teologia biblica AT (1 corso)
Esegesi AT (4 corsi)
Teologia biblica NT (1 corso)
Introduzione al NT (1 corso)
Esegesi NT (4 corsi)
d. Seminari o esercitazioni:
Seminario con elaborato scritto Seminario senza elaborato scritto
ECTS
3
3
12
3
3
12
ECTS
2
1
18
25. Nel tempo stabilito dall’Ordo anni academici, il
candidato presenterà il titolo della tesi, controfirmato dal
patrono e dal Decano dello SBF, secondo il modulo fornito dalla Segreteria.
26. Per il conseguimento del grado accademico di
Licenza in Scienze Bibliche e Archeologia, oltre al­
l’esple­tamento positivo di tutti gli esami richiesti e dei
seminari o esercitazioni, si richiede un lavoro scritto notevole di circa 80 pagine. Il lavoro, redatto in triplice copia secondo le indicazioni della Segreteria, è presentato
e discusso pubblicamente. La discussione, della durata
di circa un’ora, si svolge in questo modo: nei primi venti minuti il candidato presenta il suo elaborato; nel tempo rimanente è interrogato sul tema dell’elaborato dalla
commissione composta dal Moderatore e da un Secondo
Lettore. L’elaborato sostituisce un esame di esegesi o di
teologia biblica tenuto da un docente che in genere è il
Moderatore della tesi.
27. La media dell’esame di Licenza risulta dalla media
globale delle discipline del Secondo ciclo e dal voto della
presentazione e discussione finale dell’elaborato.
Ciclo di DOTTORATO
28. Al Terzo ciclo sono ammessi gli studenti in possesso della Licenza in Scienze Bibliche e Archeologia (SBF)
oppure della Licenza in Sacra Scrittura (PIB, PCB).
29. Per l’ammissione degli studenti provenienti dallo
SBF si richiede la media generale di 9/10 e di 9/10 nel
lavoro scritto e nelle lingue bibliche (greco e ebraico).
Lo stesso si richiede agli studenti che abbiano conseguito
la Licenza in Scienze Bibliche altrove. Costoro devono
superare un esame di qualificazione di lingua ebraica e
greca. L’esame consiste nella lettura, traduzione e analisi sintattica di 24 capitoli di: (a) ebraico (AT: 8 scelti
19
dalla Torah, 8 dai Nevi’im, 8 dai Ktuvim; di questi capitoli 8 devono essere testi poetici); (b) greco (NT - Lxx: 6
scelti dai Vangeli, 6 dalle lettere di Paolo, 4 dalle lettere
cattoliche, 2 dall’Apocalisse; 6 dai Lxx). La scelta dei
capitoli viene effettuata dal candidato stesso, il quale ne
darà comunicazione alla Segreteria una settimana prima
dell’esame, che si terrà all’inizio di ogni semestre. I candidati, inoltre, al più tardi al momento dell’iscrizione,
consegneranno in Segreteria il loro curricolo completo
di Licenza, insieme a una copia della tesi di Licenza. Il
Segretario presenterà la documentazione al Consiglio dei
Docenti.
30. Il Terzo ciclo comprende un anno (biennio per i
candidati che hanno conseguito la Licenza in Scienze
Bibliche altrove) di preparazione e l’elaborazione della
tesi. Durante i semestri accademici dell’anno (o del biennio) di preparazione al Dottorato è obbligatoria la residenza a Gerusalemme.
31. Lo studente in possesso della Licenza conseguita allo SBF può iniziare subito l’anno di preparazione
al Dottorato. Lo studente in possesso della Licenza in
Scienze Bibliche conseguita altrove è tenuto ad integrare
il suo curricolo di studi con alcune discipline caratteristiche della Facoltà di Scienze Bibliche e Archeologia: un
corso semestrale di Archeologia biblica e un corso annuale di Escursioni bibliche.
32. Entro la fine del primo semestre dell’anno di preparazione (del secondo semestre per chi fa un biennio)
lo studente è tenuto a precisare il campo di studio con il
Moderatore da lui scelto, acquisire un approfondimento
linguistico concordato con il Moderatore tenendo conto del campo di studio e presentare un “lavoro scritto di
qualificazione”. L’approfondimento linguistico prevede
normalmente la frequenza di un corso di una lingua antica con esito positivo.
33. Lo studente deve elaborare il “lavoro scritto di qualificazione” su un tema concordato con il Moderatore
nell’ambito del campo di studio prescelto. Scopo del
20
lavoro scritto è comprovare le capacità del candidato di
stendere un testo scientifico su un argomento preciso e
verificare se il tema proposto è congruo a una dissertazione
di Dottorato in Scienze Bibliche e Archeologia.
34. Dopo che il candidato avrà consegnato il suo lavoro,
in due copie, in Segreteria, il Decano provvederà alla nomina di un secondo professore, possibilmente esterno allo
SBF e specialista nel campo. Il Moderatore e il docente
designato leggeranno il lavoro e esprimeranno un giudizio
scritto sulle capacità dello studente e sulla validità della
proposta di ricerca di Dottorato entro due mesi.
35. Superato positivamente questo adempimento, lo
studente presenta il tema della tesi su modulo fornito dalla Segreteria, controfirmato dal Moderatore e dal
Decano, da sottoporre alla valutazione del Consiglio dei
docenti e all’approvazione del Consiglio dello SBF, il
quale provvederà a confermare il Moderatore e ad assegnare un Correlatore che potrà essere il docente che ha
approvato il lavoro di qualificazione. Con questo adempimento lo studente diventa Candidatus ad Doctoratum.
Il tema resta riservato allo studente per cinque anni. Per
un’estensione della prenotazione si richiede l’approvazione del Consiglio dello SBF.
36. La stesura della tesi di Dottorato viene fatta sotto
la guida del Moderatore e del Correlatore. Il candidato è
tenuto a presentare periodicamente il risultato delle proprie ricerche in un seminario a cui partecipano docenti e
studenti.
37. Per il conseguimento del Dottorato, oltre all’espletamento di tutti i requisiti, si richiede: (a) una tesi di circa
250-300 pagine di 2.000 battute, redatta secondo le indicazioni della Segreteria; (b) la discussione della tesi.
38. La tesi dottorale deve essere presentata almeno 2
mesi prima della discussione, escludendo il periodo estivo. Il Decano, udito il Consiglio dello SBF, nominerà due
Censori. Il Moderatore, il Correlatore e i Censori consegneranno per iscritto in Segreteria il loro giudizio con il
voto una settimana prima della discussione. Tale giudizio
21
scritto conterrà anche le condizioni per la pubblicazione,
dove saranno specificate le osservazioni che lo studente
deve seguire come conditio sine qua non per la pubblicazione e le altre osservazioni ad libitum.
39. La discussione della tesi dottorale si svolge sotto la
presidenza del Decano o di un suo delegato. Nella prima
mezz’ora il candidato presenta il suo lavoro; successivamente intervengono il Moderatore, il Correlatore e i Censori.
40. Il voto di Dottorato risulta dalla media dei voti assegnati rispettivamente alla tesi e alla sua presentazione e
discussione da parte dello studente.
41. Per conseguire il Dottorato in Scienze Bibliche e
Archeologia si richiede la pubblicazione dell’intera tesi
o di un estratto della stessa di almeno 50 pagine, inclusa
la bibliografia e l’indice generale. Della tesi stampata, 50
copie sono destinate alla Segreteria dello SBF e 10 alla
Segreteria della PUA.
42. Perché la tesi possa essere pubblicata, è necessario che il candidato apporti tutte le modifiche richieste
per iscritto dalla commissione esaminatrice. Nella testata
della tesi deve comparire la seguente dicitura:
Pontificia Universitas Antonianum
Facultas Scientiarum Biblicarum et Archaeologiae
Studium Biblicum Franciscanum
Oltre al Vidimus et Approbamus dei Censori, all’Imprimi
potest del Superiore religioso, per i religiosi, e all’Imprimatur dell’Ordinario del luogo di residenza del candidato
o dove si stampa il libro, nella tesi devono essere menzionati anche il Moderatore e il Correlatore della medesima. Passati tre anni dalla discussione della tesi, per la sua
pubblicazione si richiede un aggiornamento sia del testo
che della bibliografia.
22
Diploma Superiore di Scienze Biblico-Orientali
e Archeologia
43. Il corso è destinato agli studenti che hanno già conseguito almeno il Baccalaureato in S. Scrittura oppure la
Licenza in Teologia con specializzazione biblica, o che
hanno una maturità biblica equivalente. Il corso, della
durata di un anno o due semestri, comporta 24 crediti [36
ECTS] di cui 14 [21 ECTS] in discipline obbligatorie e
10 [15 ECTS] in discipline opzionali. Si conclude con
un elaborato scritto di circa 30 pagine o con una “lectio
magistralis” [25 ECTS]. I crediti obbligatori sono:
— 4 [6 ECTS] di lingua biblica a livello superiore, oppure di una lingua orientale
— 2 [3 ECTS] di storia biblica
— 2 [3 ECTS] di geografia biblica
— 4 [6 ECTS] di archeologia biblica o scavi
— 2 [3 ECTS] di epigrafia, numismatica o di fonti
storico-letterarie.
Diploma di Formazione Biblica
44. Il corso è destinato a coloro che hanno una formazione umanistica e teologica sufficiente per frequentare
come studenti ordinari alcuni corsi offerti nel ciclo di
Licenza, scegliendo le discipline che non richiedono una
formazione linguistica. In casi particolari, sono ammessi a frequentare corsi linguistici e esegetici, con relativi
crediti. Gli studenti possono scegliere anche corsi offerti
per il Primo ciclo. Il corso, della durata di un anno o due
semestri, comporta 20 crediti [30 ECTS].
23
24
PROGRAMMA DELL’ANNO ACCADEMICO
2010-2011
I Semestre
Professori ECTS
Morfologia ebraica
Sintassi ebraica elementare (A)
Sintassi ebraica elementare (C)
Sintassi ebraica avanzata
Morfologia greca
Sintassi greca (A)
Ugaritico
Aramaico biblico
M. Pazzini 6
A. Niccacci 3
G. Geiger 3
A. Niccacci 3
R. Pierri 8
R. Pierri 4.5
G. Geiger 3
G. Geiger 3
Esegesi AT = TAT
Esegesi AT Esegesi NT
Esegesi NT
Teologia biblica NT
Introduzione speciale AT
Introduzione speciale AT A. Niccacci
M. Priotto
G. Bissoli
F. Manns
M. Mazzeo
T. Vuk
G. Bissoli
3
3
3
3
3
3
3
Geografia biblica
P. Kaswalder
Storia biblica
E. Alliata
Archeologia biblica
G. Loche
Archeologia biblica
C. Pappalardo
Seminario: Le scienze sociali e l’esegesi S. Guijarro
Seminario: Egitto M. Luca
3
3
3
3
*
*
Escursioni in Gerusalemme e dintorni
E. Alliata C. Pappalardo
Escursioni bibliche quindicinali
P. Kaswalder
Escursione in Galilea e Golan
M. Luca
3
3
–
25
II Semestre
Professori ECTS
Morfologia ebraica
Sintassi ebraica elementare (B)
Sintassi ebraica avanzata
Morfologia greca
Sintassi greca (B)
Ugaritico
M. Pazzini 6
A. Niccacci 3
A. Niccacci 3
R. Pierri 8
R. Pierri 4.5
G. Geiger 3
Esegesi AT
P. Kaswalder
Esegesi AT
V. Lopasso
Esegesi NT G. C. Bottini
Esegesi NT G. Giurisato
Teologia biblica AT D. Volgger
Introduzione speciale AT = EAT
G. Geiger
Introduzione speciale NT A. M. Buscemi
Critica textus e metod. eseg. NT
A. M. Buscemi
Ermeneutica e storia eseg. cristiana
S. Chialà
3
3
3
3
3
3
3
3
3
Archeologia biblica
E. Alliata
Seminario: Grecia
F. Manns
Seminario: Personific. Sapienza (AT) M. A. Avila
3
*
*
Escursioni in Gerusalemme e dintorni E. Alliata
C. Pappalardo
Escursioni bibliche quindicinali
P. Kaswalder
Escursione in Egitto – Sinai
T. Vuk – M. Luca
Escursione in Grecia
F. Manns
3
3
–
–
* Seminario scritto = 2 ECTS; Seminario orale = 1 ECTS
26
Descrizione delle materie
* = I semestre
**= II semestre
LINGUE Bibliche
*/**Morfologia ebraica.
La materia è distribuita in quattro ore settimanali di lezione per la durata dell’intero anno accademico (circa
100 ore effettive).
– Scopo del corso. Presentazione graduale della grammatica dell’ebraico biblico nei suoi principali aspetti
ortografici, fonologici, morfologici e sintattici (solo elementi).
Programma dettagliato (I semestre): A) Fonologia (consonanti, vocali, sillabe, accenti biblici); B) Morfologia
(articolo, preposizioni e particelle, pronomi, sostantivi,
aggettivi, verbo forte [le sette coniugazioni o costruzioni,
tempi e modi, il waw “inversivo”, i suffissi al verbo]. II
semestre: verbo debole [di I alef, I nun, I waw/yod; di
II waw/yod, verbi geminati, di III alef, di III he, forme
apocopate, verbi appartenenti a più classi], numerali); C)
Sintassi (la sequenza narrativa); D) Introduzione pratica alla massorah; E) Lettura dell’apparato critico della
Biblia Hebraica Stuttgartensia (BHS).
Lo studente è tenuto a svolgere gli esercizi contenuti nel
manuale, a tradurre e analizzare brani scelti e i libri di
Rut e Giona per intero.
La preparazione degli studenti verrà saggiata tramite test
settimanali (compresi due test complessivi alla fine dei
rispettivi semestri) che sostituiranno l’esame finale.
Bibl.: Manuale: G. Deiana – A. Spreafico, Guida allo
studio dell’ebraico biblico, Roma 1992 (terza edizione e ristampe successive; con chiave degli esercizi e sussidio audio); A. Niccacci – M. Pazzini, Il Rotolo di Rut – twr  tlgm –
Analisi del testo ebraico, Jerusalem 2001 (analisi morfologica
27
pp. 29-78); A. Niccacci – M. Pazzini – R. Tadiello, Il Libro
di Giona – hnwy rps – Analisi del testo ebraico e del racconto,
Jerusalem 2004 (analisi morfologica pp. 21-51); M. Pazzini,
“La Massorah del libro di Rut”, LA 51 (2001) 31-54; Id., “La
Massorah del libro di Giona”, LA 52 (2002) 103-116 (entrambi disponibili anche in rete); Id., “La Concordanza ebraicoaramaica di Abraham Even Shoshan. Criteri di composizione e
guida pratica all’uso”, Vivarium 13 (2003) 399-413 (disponibile
anche in rete); dispense del docente.
– Per la consultazione: P. Joüon – T. Muraoka, A Grammar of
Biblical Hebrew, Roma 2006 (seconda edizione); F. Brown –
S.R. Driver – C.A. Briggs (BDB), Hebrew and English Lexicon
with an Appendix containing the Biblical Aramaic, Oxford
1907 [l’edizione americana (Peabody 1979) contiene aggiunte e miglioramenti]; A. Even-Shoshan, A New Concordance of
the Bible. Thesaurus of the Bible Hebrew and Aramaic Roots,
Words, Proper Names Phrases and Synonyms, Jerusalem 1981
(III ed. in tre diversi formati). Altra bibliografia (grammatiche,
dizionari e concordanze) sarà fornita all’inizio del corso. Lo
studente è tenuto a procurarsi un’edizione della Biblia Hebraica
Stuttgartensia (quinta edizione, a cura di A. Schenker, 1997).
M. Pazzini
*/**Sintassi ebraica elementare A-B.
Lettura di testi di prosa e di poesia con la guida di una
dispensa del professore (abbreviazione della sua Sintassi
del verbo).
Dopo una breve presentazione della teoria sul sistema
verbale dell’ebraico biblico secondo il modello elaborato
del professore, il corso consiste essenzialmente nella lettura di testi biblici continui, piuttosto che di passi singoli,
sia di prosa che di poesia.
Lo scopo è introdurre gli studenti del corso di Licenza
che hanno una sufficiente conoscenza della morfologia
ebraica all’analisi delle singole proposizioni, della funzione loro propria e in rapporto con le altre nel testo secondo il metodo della linguistica testuale delineato da H.
Weinrich, Tempus. Si intende mostrare che questo tipo di
analisi costituisce la base per una corretta esegesi.
Bibl.: A. Niccacci, Sintassi del verbo ebraico nella prosa biblica classica, Jerusalem 1986 (ed. italiana in rifacimento;
28
ed. inglese aumentata, 1990; ed. spagnola corretta e aggiornata, 2002); Id., Lettura sintattica della prosa ebraico-biblica.
Principi e applicazioni, Jerusalem 1990; Id., “The Biblical
Hebrew Verbal System in Poetry”, in: S.E. Fassberg – A.
Hurvitz (a cura di), Biblical Hebrew in Its Northwest Semitic
Setting. Typological and Historical Perspectives, Jerusalem –
Winona Lake (IN) 2006, 247-268; A. Niccacci – M. Pazzini, Il
Rotolo di Rut – twr  tlgm – Analisi del testo ebraico, Jerusalem
2001; A. Niccacci – M. Pazzini – R. Tadiello, Il Libro di Giona
– hnwy rps – Analisi del testo ebraico e del racconto, Jerusalem
2004; W.G.E. Watson, Classical Hebrew Poetry, Sheffield
1984; Id., Traditional Techniques in Classical Hebrew Verse,
Sheffield 1994; H. Weinrich, Tempus. Le funzioni dei tempi nel
testo, 4 ed., Bologna 1985 (nuova ed. 2004).
A. Niccacci
*Sintassi ebraica elementare C.
– Requisiti. Corso di sintassi ebraica A-B.
– Scopo. Il corso si propone di aiutare gli studenti a familiarizzare con i vari aspetti dell’analisi testuale dell’ebraico biblico, mediante:
1) Continuazione dello studio della grammatica ebraica;
sarà posta enfasi sul lavoro dei masoreti e sul rapporto tra
le varie parti della proposizione, e saranno presentati modelli per l’analisi del sistema verbale alternativi a quello
studiato finora;
2) Allargamento dell’orizzonte andando oltre l’ebraico
biblico della tradizione masoretica leggendo alcuni testi
in altre tradizioni (materiale epigrafico del museo dello
SBF, stela di Mesha);
3) Approfondimento dei vari aspetti grammaticali attraverso la lettura dei seguenti brani: Es 20; Num 23 e 24;
Dt 26; Giud 4 e 5; 2Re 3; Am 5 e 6; Sal 131; Neh 2.
– Tipo di corso. Due lezioni settimanali per un numero
complessivo di circa 26 ore in un semestre.
– Metodologia d’insegnamento. Presentazione delle questioni grammaticali da parte del docente; lettura guidata
di testi ebraici preparati prima dallo studente.
– Valutazione finale. Gli studenti possono scegliere tra
due modalità di esame: a) esame orale (due parti: interro-
29
gazione su un testo scelto dallo studente; interrogazione
su un testo biblico non studiato prima), b) lavoro scritto
(analisi grammaticale di un testo biblico scelto dallo studente).
Bibl.: H. Donner – W. Röllig, Kanaanäische und aramäische Inschriften, Wiesbaden 1964 (Band 1: 52002); J. Dubois
(a cura di) Dizionario linguistico, Bologna 1979 (ristampa:
ibid., 81994); I. Yeivin, Introduction to the Tiberian Masorah
(Masoretic Studies 5) Atlanta 1980; I. Young – R. Rezetko,
Linguistic Dating of Biblical Texts 1, London, Oakville 2008.
Altra bibliografia sarà fornita durante il corso. Dispensa del
docente.
G. Geiger
*/**Sintassi ebraica avanzata.
La prosa biblica. Sintassi del verbo secondo la “linguistica testuale” di H. Weinrich applicata all’ebraico: narrazione e discorso. La proposizione. La narrazione ebraica:
inizio, prosecuzione; catena narrativa e sue interruzioni;
livelli narrativi. – La poesia biblica. Criteri per distinguerla dalla prosa. Principi costitutivi del verso: parallelismo e tecniche compositive. Il valore delle forme verbali. – L’esposizione teorica viene affiancata dalla lettura
di testi di prosa e poesia.
Il corso intende condurre gli studenti del corso di
Dottorato ad approfondire la funzione delle strutture
fondamentali dell’ebraico biblico. Passando da esempi chiari a esempi più complessi e difficili, si cerca di
identificare le funzioni proprie di ogni costrutto verbale e non verbale, utilizzando una metodologia dal basso
verso l’alto, cioè dal livello grammaticale a quello sintattico e infine a quello testuale, e fondando saldamente
l’uno sull’altro in vista di scoprire, per quanto possibile, la coerenza del sistema nei due generi fondamentali della prosa: la narrazione storica e il discorso diretto.
L’introduzione alla poesia intende individuare i fenomeni
tipici di questo genere rispetto alla prosa, in particolare
il modo di procedere per segmenti paralleli piuttosto che
per una sequenza lineare delle informazioni. Si mostrerà
30
che, tenuto conto dei fenomeni propri, la poesia utilizza
il medesimo sistema verbale della prosa, specificamente
del discorso diretto.
Gli studenti sono invitati a un corso tutorio, in cui essi
si impegnano a presentare e discutere temi della sintassi
ebraica sulla base della dispensa del professore in pdf.
Bibl.: A. Niccacci, Sintassi del verbo ebraico nella prosa biblica classica, Jerusalem 1986 (ed. italiana in rifacimento;
ed. inglese aumentata, 1990; ed. spagnola corretta e aggiornata, 2002); Id., Lettura sintattica della prosa ebraico-biblica.
Principi e applicazioni, Jerusalem 1990; Id., “The Biblical
Hebrew Verbal System in Poetry”, in: S.E. Fassberg – A.
Hurvitz (a cura di), Biblical Hebrew in Its Northwest Semitic
Setting. Typological and Historical Perspectives, Jerusalem –
Winona Lake (IN) 2006, 247-268; A. Niccacci – M. Pazzini, Il
Rotolo di Rut – twr  tlgm – Analisi del testo ebraico, Jerusalem
2001; A. Niccacci – M. Pazzini – R. Tadiello, Il Libro di Giona
– hnwy rps – Analisi del testo ebraico e del racconto, Jerusalem
2004; W.G.E. Watson, Classical Hebrew Poetry, Sheffield
1984; Id., Traditional Techniques in Classical Hebrew Verse,
Sheffield 1994; H. Weinrich, Tempus. Le funzioni dei tempi nel
testo, 4 ed., Bologna 1985 (nuova ed. 2004).
A. Niccacci
*/**Morfologia greca.
– Requisiti. Il corso è destinato agli studenti che hanno
seguito almeno un corso annuale di lingua latina (cf.
Norme Generali n. 5) ma nessun corso di lingua greca,
o che non hanno superato il test di morfologia greca (cf.
Norme Generali n. 21). – Scopo. Il corso ha lo scopo di condurre gli studenti
ad una sicura padronanza della morfologia della grecità
biblica e dell’analisi delle varie parti del discorso. È data
particolare importanza all’esercizio della lettura.
– Tipo di corso. Il corso è estensivo: cinque lezioni
settimanali per un numero complessivo di ca. 130 ore in
un anno. – Metodologia d’insegnamento. Durante l’esposizione
della materia è richiesto e consentito agli studenti di
chiedere ulteriori spiegazioni e approfondimenti. Il
31
docente è disponibile a offrire spiegazioni anche fuori
dell’orario delle lezioni. Durante l’anno gli studenti
vengono esaminati sia oralmente, sugli esercizi assegnati
di volta in volta, sia per iscritto mediante test svolti senza
l’ausilio di vocabolario. Ogni test riguarda la materia
trattata in una o due lezioni del manuale adottato. Per
favorire un percorso formativo più personalizzato, la
correzione dei test è individuale. In base al programma,
agli esercizi assegnati vengono aggiunti brani tratti dalle
letture domestiche (Vangeli di Marco e Giovanni), che
vanno lette e studiate per intero.
– Valutazione finale. Per l’esame di profitto (orale) gli
studenti sono interrogati su tutti gli esercizi del manuale adottato svolti durante il corso e su brani scelti delle
letture domestiche (5 capitoli per ognuno dei Vangeli su
indicati). Il voto è stabilito in base al rendimento in aula
(correzione degli esercizi), alla valutazione dei test e alla
prova orale finale.
Bibl.: Edizione critica: Novum Testamentum Graece,
edd. K. et B. Aland et alii, Stuttgart 199327 (è l’ed. citata abitualmente).
– Manuale adottato: B. Corsani e coll., Guida allo studio
del Greco del Nuovo Testamento, Roma 2007 (ed. spagnola,
Madrid 1997).
– Sussidi: J.H. Moulton, A Grammar of New Testament Greek, I:
Prolegomena (opera di approfondimento filologico), Edinburgh
19093 (rist. 1978); J.H. Moulton – W.F. Howard, II: Accidence
and Word-Formation with an Appendix on Semitisms in the
NT, Edinburgh 1928 (rist. 1979); F. Blass – A. Debrunner –
F. Rehkopf, Grammatica del Greco del Nuovo Testamento
(Supplementi al “Grande Lessico del NT”, 3). ed. italiana a
cura di G. Pisi Traduzione di M. Mattioli e G. Pisi, Brescia
1982; E.M. Abel, Grammaire du Grec Biblique, Paris 1927;
A.T. Robertson, A Grammar of the Greek New Testament in
the Light of Historical Research, New York 19193; W. Bauer
– W.F. Arndt – F.W. Gingrich, Greek-English Lexicon of the
New Testament, London 1957; D. Pieraccioni, Morfologia storica della lingua greca, Messina – Firenze 1975 (rist. 2001); L.
Bottin, Etymon. Lessico per radici, Milano 1997.
R. Pierri
32
*/**Sintassi greca (A-B).
Il corso di sintassi si articola in due corsi paralleli: sintassi del caso (un’ora settimanale annuale) e sintassi del
verbo (due ore settimanali annuali).
– Requisiti. Il corso è destinato agli studenti che hanno
superato l’esame di morfologia greca o il relativo test (cf.
Norme Generali n. 21).
– Scopo. Il corso ha lo scopo di condurre gli studenti
ad una sicura padronanza della sintassi della grecità
biblica. La divisione in due corsi distinti intende favorire
l’approfondimento della materia.
– Tipo di corso. Il corso è estensivo: tre lezioni settimanali
per un numero complessivo di ca. 80 ore in un anno.
– Metodologia d’insegnamento. Durante l’esposizione
della materia è richiesto e consentito agli studenti di
chiedere ulteriori spiegazioni e approfondimenti. Il
docente è disponibile a offrire spiegazioni anche fuori
dell’orario delle lezioni.
Gli argomenti del corso sono trattati secondo la dispo­
sizione del manuale adottato. Esso è concepito in modo
da introdurre e guidare gli studenti ai fenomeni più com­
plessi della sintassi greca.
Gli studenti sono introdotti allo studio dell’analisi logica
(caso) e del periodo (verbo) mediante due specimen su
due capitoli del testo del NT preparati appositamente e
distribuiti agli studenti all’inizio del corso. Alla fine dello
svolgimento di ogni singolo argomento, concepito come
modulo didattico, gli studenti sono esaminati mediante
test scritti specifici.
Per favorire un percorso formativo più personalizzato,
la correzione dei test è individuale. Parte delle letture
domestiche sono tradotte e analizzate in classe dagli
studenti sotto la guida del docente.
– Valutazione finale. Per l’esame di profitto (orale) gli
studenti devono dar prova di aver acquisito una sicura
conoscenza della sintassi greca. Il voto è stabilito in base
al rendimento in aula (traduzione e analisi dei testi), alla
valutazione dei test e alla prova orale finale.
33
Bibl.: Edizioni critiche: Novum Testamentum Graece,
edd. B. et K. Aland et alii, Stuttgart 199327; Septuaginta. Editio
altera, edd. A. Rahlfs – R. Hanhart, Stuttgart 2006.
– Manuale adottato: L. Cignelli – R. Pierri, Sintassi di greco
biblico. Quaderno I.A: Le concordanze (SBF Analecta 61),
Gerusalemme 2003; Id., Sintassi di greco biblico. Quaderno
II.A: Le diatesi (SBF Analecta 77), Gerusalemme – Milano
2010; Id., Sintassi di greco biblico (LXX e NT). I casi. Corso
teorico-pratico (Dispensa SBF), Gerusalemme 2006.
– Sussidi: L. Tusa Massaro, Sintassi del greco antico e tra­
dizione grammaticale, Palermo 1993 (rist. 1995); N. Basile,
Sintassi storica del greco antico, Bari 2001; M. Zerwick,
Graecitas biblica, Romae 1966 (oppure ed. inglese a cura
di J. Smith, Rome 1990, oppure traduzione spagnola); J.H.
Moulton – N. Turner, III: Syntax, Edinburgh 1963 (rist. 1976);
F. Blass – A. Debrunner – F. Rehkopf, Grammatica del Greco
del Nuovo Testamento (Supplementi al “Grande Lessico
del NT”, 3), Brescia 1982; F.C. Conybeare – G. Stock, A
Grammar of Septuagint Greek (breve sintesi), Boston 1905
(rist. Zondervan 1981); H.J. Thackeray, A Grammar of the Old
Testament in Greek according to the Septuagint, I: Introduction,
Orthography and Accidence, Cambridge 1909 (rist. Tel-Aviv
1970; Hildesheim 1978); T. Muraoka, A Greek-English Lexicon
of the Septuagint, Leuven 2009; J. Lust – E. Eynikel – K.
Hauspie, A Greek-English Lexicon of the Septuagint, Stuttgart
2003; L. Cignelli, “La grecità biblica”, LA 35 (1985) 203248; S.E. Porter, Idioms of the Greek New Testament (Biblical
Languages: Greek 2), Sheffield 1992; D.B. Wallace, Greek
Grammar beyond the Basics. An Exegetical Syntax of the New
Testament, Grand Rapids 1995.
– Letture domestiche: NT: Mt 13-14; At 17-18; Rm 4-5; 1Cor
10-11; 1Tm 3-4; Col 1-4; Eb 4-6; Ap 3-4. LXX: Es11-12; 1Mac
3-4; Sal 38; Sap 11-12.
R. Pierri
*/**Ugaritico.
– Requisiti. Corso di morfologia ebraica.
– Scopo. Il corso si propone di introdurre gli studenti
alla lingua ed alla letteratura ugaritica. L’ugaritico è una
lingua semitica nord-occidentale, vicina all’ebraico ed
all’aramaico. Essa utilizza caratteri cuneiformi ed è la
prima scrittura alfabetica (consonantica) conosciuta. La
34
lingua la si conosce dagli scavi (negli anni 20 del secolo
scorso) nella città d’Ugarit (oggi Ras ash-Shamra) sulla
costa dell’attuale Siria. I testi risalgono ai secoli 14-12
a.C. L’apprendimento dell’Ugaritico è rilevante per lo
studio dell’Antico Testamento per due motivi: La vicinanza linguistica e stilistica con l’Ebraico, soprattutto
con la poesia biblica, può aiutare a capire meglio i testi
biblici di difficile interpretazione. I testi d’Ugarit sono più
o meno contemporanei con persone ed avvenimenti raccontati in Genesi ed Esodo.
– Tipo di corso. Due lezioni settimanali per un numero
complessivo di circa 50 ore in due semestri.
– Metodologia d’insegnamento. Introduzione alla scrittura (breve); presentazione delle questioni grammaticali da
parte del docente; lettura guidata di testi ugaritici (nella
trascrizione in caratteri latini) preparati prima dallo studente.
– Valutazione finale. Nell’esame finale gli studenti devono mostrare una discreta conoscenza della grammatica,
del lessico e della letteratura ugaritica. L’esame avrà per
argomento l’analisi di due testi: uno studiato in classe e
uno non studiato prima.
Bibl.: Testi: M. Dietrich – O Loretz – J. Sanmartín,
Cuneiform Alphabetic Texts from Ugarit, Ras Ibn Hani and
Other Places (ALASPM 8), Münster 1995.
– Grammatiche: J. Tropper, Ugaritische Grammatik (AOAT
273), Münster 2000; D. Sivan, A Grammar of the Ugaritic
Language (HO 28), Leiden 1997; C.H. Gordon, Ugaritic
Textbook, vol. 1 (AnOr 38), Roma 1965.
– Dizionari: G. del Olmo Lete – J. Sanmartín, Diccionario de la
lengua ugarítica (AOS 7), Sabadell 1996/2000; C.H. Gordon,
Ugaritic Textbook, Vol. 3 (AnOr 38), Roma 1965.
– Manuale: P. Bordreuil – D. Pardee, A Manual of Ugaritic
(Linguistic Studies in Ancient West Semitic 3), Winona Lake
2009.
Altra bibliografia sarà fornita durante il corso.
G. Geiger
*Aramaico biblico.
– Requisiti. Corso di morfologia ebraica.
35
– Scopo. L’aramaico comprende dialetti di varie epoche.
Alcuni testi biblici sono scritti in uno di questi dialetti (Esd 4,8-6,18; 7,12-26, Dn 2,4-7,28, Ger 10,11, Gen
31,47). Il corso proposto è un’introduzione alla grammatica e alla lettura dei testi aramaici dell’AT.
– Siccome la lingua aramaico è una lingua semitica vicina all’ebraico biblico, la sua conoscenza permette anche
un approfondimento della stessa lingua ebraica. Durante
il corso saranno date alcune indicazioni sulle possibilità
(e i limiti) che offre la conoscenza di un’altra lingua semitica per la comprensione della Bibbia ebraica.
– Tipo di corso. Due lezioni settimanali per un numero
complessivo di circa 26 ore in un semestre.
– Metodologia d’insegnamento. Presentazione graduale e comparativa (con l’ebraico) delle questioni grammaticali da parte del docente nei suoi principali aspetti
morfologici e sintattici; lettura guidata dei testi aramaici
preparati prima dallo studente; il corso prevede la lettura,
traduzione e analisi delle porzioni dell’AT in aramaico.
– Valutazione finale. L’esame finale sarà scritto e comprenderà: a) traduzione di un testo aramaico biblico (c.
10 righe), b) domande grammaticali, c) analisi morfologica in contesto, d) analisi morfologica fuori contesto; è
consentito l’uso di un dizionario durante l’esame.
Bibl.: Per la consultazione: H. Bauer – P. Leander,
Grammatik des Biblisch-Aramäischen, Halle 1927 (New York
19813); P. Magnanini – P.P. Nava, Grammatica di aramaico
biblico, Bologna 2005; F. Rosenthal, A Grammar of Biblical
Aramaic, Wiesbaden 1961; A.F. Johns, A Short Grammar of
Biblical Aramaic, Berrien Springs 1982.
– Dizionari: E. Vogt, Lexicon linguae aramaicae Veteris
Testamenti documentis antiquis illustratum (completamento del dizionario di F. Zorell), Roma 1971; L. Koehler – W.
Baumgartner, The Hebrew and Aramaic Lexicon of the Old
Testament. Vol. V: Aramaic, Leiden – Boston – Köln 2000.
Altra bibliografia sarà fornita all’inizio del corso. Dispensa del
docente.
G. Geiger
36
ESEGESI AT
*Il Cantico dei Cantici.
– Testi scelti; piano generale e senso nel quadro della
teologia sapienziale biblica e dei paralleli extra biblici,
in particolare egizi.
Bibl.: E. Bosetti, Cantico dei cantici. «Tu che il mio cuore
ama»: estasi e ricerca, Cinisello Balsamo (Milano) 2001; M.V.
Fox, The Song of Songs and the Ancient Egyptian Love Songs,
London 1985; A. Niccacci, “Cantico dei cantici e canti d’amore
egiziani”, LA 41 (1991) 61-85; Id., La casa della sapienza. Voci
e volti della sapienza biblica, Cinisello Balsamo (Milano) 1994;
dispensa in preparazione. M.H. Pope, Song of Songs. A New
Translation with Introduction and Commentary (The Anchor
Bible 7C), New York 1977. Il commentario di Pope contiene
un’estesa bibliografia che comprende praticamente tutti gli studi
dall’antichità agli anni 70. Aggiornamenti, oltre a quelli disponibili nel catalogo della biblioteca e nei bollettini bibliografici,
saranno dati nella dispensa in preparazione.
A. Niccacci
*Il Mistero della Presenza di Dio nel Santuario del
Deserto (Es 25-27; 32-34).
– Requisiti. Conoscenza dell’ebraico; si richiede inoltre
una conoscenza generale delle problematiche relative al
libro dell’Esodo.
– Scopo generale del corso. Il corso si propone, tramite
una attenta analisi dei capitoli più significativi di Es
25-40, di esplicitare il senso della rilettura sacerdotale
del santuario salomonico. Questa rilettura avviene su
due piani: da un lato la contestualizzazione al Sinai
intende criticare e soprattutto superare l’ambiguità del
santuario regale propria dell’epoca precedente, dall’altro
vuole fondare una teologia della presenza divina tale
da costituire, attraverso e nonostante i condizionamenti
culturali, il segno distintivo del popolo di Dio.
– Metodologia. L’analisi comprende: la critica testuale,
l’analisi delle tradizioni, la struttura letteraria delle unità,
il commento e il messaggio teologico.
– Valutazione finale. L’esame sarà scritto.
37
Bibl.: U. Cassuto, A Commentary on the Book of Exodus
(orig. ebr. 1951), London 1967; B.S. Childs, The Book of
Exodus. A Critical. Theological Commentary, Philadephia
– London 1974; F. Michaeli, Le livre de l’Exode, Neuchâtel
1974; M. Haran, Temples and Temple-Service in Ancient
Israel, Oxford 1978; J.I. Durham, Exodus, Waco 1987; T.E.
Fretheim, Exodus, Louisville 1991; E. Cortese, “The Priestly
Tent (Ex 25-31.35-40). Literary Criticism and the Theology
of P Today”, LA 48 (1998) 9-30; C. Houtman, Exodus I-III,
Kampen – Leuven 1993-2000; C. Dohmen, Exodus 19-40,
Freiburg im B. 2004; G. Paximadi, E io dimorerò in mezzo
a loro. Composizione e interpretazione di Es 25-31, Bologna
2004; W.H.C. Propp, Exodus I.II, New York 1999-2006; C.
Nihan, From Priestly Torah to Pentateuch. A Study in the
Composition of the Book of Leviticus, Tübingen 2007; Id., “Du
premier et du seconde Temple: Rôles et function du sanctuaire
d’Israël selon l’écrit sacerdotal”, in: C. Lichtert – D. Nocquet
(dir.), Le Roi Salomon un héritage en question. Hommage à
Jacques Vermeylen, Bruxelles 2008, 165-203.
M. Priotto
**Redazioni e reazioni nel Libro dei Giudici.
Le introduzioni redazionali (Gdc 1-3,6). I Giudici
Liberatori (Gdc 3,7-11,40). I Giudici Minori (Gdc 10,5;
12,8-15).
Bibl.: Y. Amit, Hidden Polemics in Biblical Narrative,
(BInt 25), Leiden 2000; U. Bechmann, Das Deboralied zwischen
Geschichte und Finktion. Eine exegetische Untersuchung
zu Richter 5, St. Ottilien 1989; U. Becker, Richterzeit und
Königtum. Redaktionsgeschichtliche Studien zum Richterbuch,
(BZAW 192), Berlin – New York 1990; P. Guillaume, Waiting
for Josiah. The Judges, (JSOT Suppl Ser 385), London – New
York 2004; K. Latvus, God, Anger and Ideology. The Anger
of God in Joshua and Judges in Relation to Deuteronomy
and the Priestly Writings, (JSOT Suppl Ser 279), Sheffield
1998; P. Kaswalder, “I Giudici di Israele”, LA 41 (1991) 9-40;
M.A. O’Brien, The Deuteronomistic History Hypothesis. A
Reassessment, (OBO 92), Freiburg – Göttingen 1989; R.M.
Polzin, Moses and the Deuteronomist. A Literary Study of
the Deuteronomic History, Part One: Deuteronomy, Joshua,
Judges, New York 1980; W. Richter, Traditionsgeschichtliche
Untersuchungen zum Richterbuch, (BBB 18), Bonn 1963; W.
38
Richter, Die Bearbeitungen des ‘Retterbuches’ in der deuteronomistichen Epoche, (BBB 21), Bonn 1966; B.G. Webb, The
Book of the Judges. An Integrated Reading, (JSOT Suppl Ser
46), Sheffield 1987. Dispense del docente.
P. Kaswalder
**Geremia 2-10: brani scelti di esegesi.
– Requisiti. Si richiede che lo studente abbia frequentato
il corso di ebraico biblico (livello A) e che conosca le
linee fondamentali della metodologia biblica dell’Antico Testamento. Indispensabile è saper leggere l’apparato
critico della BHS.
– Scopo generale e contenuto. Il corso si propone di
introdurre nello studio del libro di Geremia secondo il
TM dando importanza all’analisi letteraria e filologica
dei testi. I brani di esegesi verranno scelti nella prima
(capp. 2-6) e seconda sezione (capp. 7-10) del libro e
riguarderanno sia la poesia sia la prosa. Allo studente
sarà offerto un quadro introduttivo dei risultati attuali
della ricerca sul libro e in particolare sulla problematica
riguardante la cosiddetta Frühverkündigung (la data della vocazione, il problema dell’Urrolle, il rapporto con la
riforma di Giosia, il nemico del nord, ecc.).
– Tipo di corso, metodologia di insegnamento. Le lezioni presenteranno le unità letterarie seguendo il percorso
classico: critica testuale, unità, struttura, genere letterario, aspetti filologici e lessicali, interpretazione, teologia, ecc. Non si mancherà di contestualizzare le unità
nella sezione cui appartengono e all’interno del libro.
Un interesse particolare sarà dato al loro radicamento
nella tradizione profetica e al messaggio teologico.
– Metodo di valutazione finale. L’esame sarà scritto o
orale, a scelta degli studenti. L’esame scritto comporta una dissertazione di uno o più brevi passi di esegesi
da svolgere nell’arco di tre ore, sulla base della Bibbia
ebraica (e della Lxx) e senza l’ausilio di strumentazione
alcuna.
Bibl.: P.-M. Bogaert (a cura di), Le livre de Jérémie.
Le prophète et son milieu. Les oracles et leur transmis-
39
sion, Leuven 19972; G. Fischer, Jeremia 1-25, Freiburg im
Breisgau 1995; H. Lalleman-de Winkel, Jeremiah in Prophetic
Tradition. An Examination of the Book of Jeremiah in the
Light of Israel’s Prophetic Traditions, Leuven 2000; R. Liwak,
Der Prophet und die Geschichte. Eine literar-historische
Untersuchung zum Jeremiabuch, Stuttgart 1987; V. Lopasso,
“La riforma di Giosia nel Nord”, BeO 41 (1999, 1), 29-39; Id.,
“Ger 3: forma, contenuto e scopo”, BeO 43 (2001, 4), 197213; Id., “La data della vocazione di Geremia”, in V. Lopasso
– S. Parisi (a cura di), Liber Scripturae. Miscellanea in onore
di P. Francesco Tudda ofm, Soneria Mannelli 2002, 37-50; Id.,
“Geremia: il profeta e il libro”, BeO 44 (2002), 161-178; S.
Manfredi, Geremia in dialogo. Nessi con le tradizioni profetiche e originalità in Ger 4,5-6,30, Caltanisetta – Roma 2002.
Dispense del docente.
V. Lopasso
Vedi anche: **La Bibbia a Qumran: G. Geiger (IAT=EAT).
ESEGESI NT
*Gesù Messia nel Vangelo di Matteo.
Il corso si propone come esercizio di esegesi utilizzando
il metodo storico-critico per quanto riguarda l’analisi del
testo studiando alcuni passi più significativi, passando
poi alla critica letteraria (narratività) allo scopo di
interpretare l’intero vangelo di Matteo sulla base del
conflitto fra Gesù e i suoi oppositori.
In particolare si presenta Gesù come Messia-Re pacifico,
che nella dottrina e nella prassi rivela il regno di Dio
che governa mediante la misericordia. Gli oppositori
controbattono la posizione di Gesù sulla base della
legge e dei costumi giudaici, ricorrendo infine alla sua
eliminazione. L’evangelista pone in evidenza l’autorità
del Messia, che porta a compimento la legge e la profezia
antica, richiedendo l’imitazione del comportamento
misericordioso di Dio, inculcando ai discepoli l’amore
dei nemici e la preghiera per i persecutori.
La forte polemica, caratteristica del vangelo di Matteo,
rivela il dramma di una comunità di origine ebraica,
40
toccata dall’incredulità dei correligionari e l’accoglienza
della fede da parte delle popolazioni pagane. La tensione
fra il particolarismo ebraico e l’universalismo cristiano
si risolve alla luce dell’autorità del Risorto, superiore a
quella di Mosè, che affida ai discepoli un mandato valido
sino alla parusia.
Il corso non si limita ad un’esegesi meramente storica del
testo, ma seguendo il metodo narrativo ricava la teologia
dai molteplici aspetti offerti dall’intera opera matteana.
Quindi allo studente si richiede la previa conoscenza della
lingua greca sia una capacità interpretativa supportata
da competenza nel metodo narrativo. La maturità dello
studente viene valutata dalla presentazione di un brano,
studiato nel corso, inquadrato nel messaggio narrativo
dell’intera opera di Matteo.
Bibl.: D.R. Bauer – M.A. Powell (a cura di), Treasures
New and Old. Recent Contributions to Matthean Studies (SBS
Symposium Series, 1), Atlanta 1996; J. Dupont, Le Beatitudini
I-II (La Parola di Dio, 7.14) Milano 1977-1979; D.A. Hagner,
Matthew I-II (Word Biblical Commentary 33 A.B.), Dallas
1993-1995; R.H. Gundry, Matthew. A Commentary on His
Literary and Theological Art, Grand Rapids l994 (ed. 2); J.D.
Kingsbury, Matteo, un racconto (Bibioteca biblica 23), Brescia
1998 (ed. 2); F.J. Matera, “The Plot of Matthew’s Gospel”,
CBQ 49 (1987) 233-253; D. Patte, The Gospel according to
Matthew: A Structural Commentary on Matthew’s Faith,
Philadelphia 1987; M.A. Powell, What Is Narrative Crsticism?
A New Approach to the Bible, London 1993; B. Repschinski,
“Nicht auflösen, sondern zu erfüllen”. Das jüdische Gesetz in
den synoptischen Jesus-erzählungen (FB 120) Würzburg 2009.
G. Bissoli
*Esegesi della prima lettera di Pietro.
– Requisiti. Conoscenza del greco e dell’ebraico, corsi
propedeutici: giudaismo e introduzione ai Targumim.
– Scopo del corso. Iniziare lo studente alla lettura della
Scrittura con il metodo giudaico approvato dalle lettere
della commissione biblica.
– Contenuto generale. Studio di alcune pericope : 1,3-12;
2,1-10; 3,1-7. Lo studente deve essere in grado di inte-
41
grare il metodo storico-critico con il metodo di lettura
giudaica.
– Supporti didattici usati. Oltre che ai consueti strumenti
per l’esegesi del NT, si farà ricorso ai Targumim alla letteratura giudaica antica.
– Valutazione finale. Lavoro scritto.
Bibl.: J. Achtemeier, 1 Peter (Hermeneia), Minneapolis
1996; M. Adinolfi, Il Sacerdozio comune dei fedeli, Roma 1983;
E. Best, “Spiritual Sacrifices: General Priesthood in the New
Testament”, Interpretation 14 (1960) 273-299; W.J. Dalton, “1
Peter”, A New Catholic Commentary on Holy Scripture, in R.C.
Fuller et al. (a cura di), New York 1967; J.E. Elliot, The Elect
and the Holy, Leiden 1966; Id., 1 Peter. A New Translation with
Introduction and Commentary (The Anchor Bible), New York
2000; F. Manns, “La théologie de la nouvelle naissance dans la
première lettre de Pierre”, LA 45 (1995) 107-141; Id., “La maison
où réside l’Esprit. 1 P 2,5 et son arrière-plan juif”, LA 34 (1984)
207-224; B. Reicke, The Epistles of James, Peter and Jude, New
York 1964; E.G. Selwyn, The First Epistle of St Peter, London
1952/3.
F. Manns
**Lettera di Giacomo.
– Descrizione. Il corso è strutturato in due parti, una
sintetica e l’altra analitica. La prima ha carattere
introduttivo e consiste nella presentazione complessiva
della Lettera e delle sue caratteristiche alla luce degli
studi più recenti (consensi e dissensi). La seconda
consiste nell’analisi esegetica di passi scelti della
Lettera. Particolare attenzione si darà ad alcuni brani
dove si ha il fenomeno della intertestualità: citazione del
comandamento dell’amore in Gc 2,8 (Lv 19,18) e di non
commettere adulterio e non uccidere in Gc 2,11 (Es 20,14;
Dt 5,18); “Abramo credette a Dio e gli fu accreditato a
giustizia” in Gc 2,23 (Gn 15,6); “Dio ai superbi resiste,
ma agli umili dà grazia” in Gc 4,6 (Pr 3,34); echi di Is
40,6-7 in Gc 1,10-11 e Is 5,9 in Gc 5,4; ricorso alla figura
di Abramo (Gc 2,21-24), Racab (Gc 2,25), Giobbe (Gc
5,11) e Elia (Gc 5,17-18) come esempi rispettivamente di
giustizia, pazienza e preghiera.
42
– Obiettivi. Il corso si propone un duplice scopo: 1)
introdurre a una buona conoscenza di un singolare scritto
classificato dalla tradizione tra le “lettere apostoliche”;
2) iniziare, mediante esempi concreti, all’esegesi di testi
scelti che implicano esplicitamente il rapporto Antico
Testamento e Nuovo Testamento.
– Modalità. L’insegnamento sarà impartito mediante
lezioni frontali che richiedono da parte dello studente la
lettura previa di contributi specifici che verranno indicati
durante il corso, oltre che di qualche commentario
principale. Si chiede agli studenti anche una sufficiente
familiarità con il testo greco di tutta la Lettera. Per ogni
brano si faranno questi passi metodologici: definizione
delle sequenze discorsive, traduzione ragionata, critica
testuale, osservazioni di critica letteraria, commento.
– Valutazione. L’esame sarà orale per tutti; se qualche
studente preferisce la forma scritta, dovrà accordarsi
personalmente con il docente. Allo scopo il docente metterà a disposizione un sussidio con traduzione e analisi
sintattica. Bibl.: Secondo la propria lingua, ciascun studente è tenuto a scegliere uno o due dei migliori commenti alla Lettera
per la propria lettura personale da accompagnare alla frequenza
del corso. Il docente presenterà all’inizio del corso una lista annotata comprendente i commenti di: Mayor (1910ss.), Ropes
(1916ss.), Dibelius (1921ss.), Mussner (1964ss.); S. Laws
(1980); P. Davids (1982); F. Wouga (1984); F. Schnider (1987);
R.P. Martin (1988); G. Marconi (1990); H. Frankemölle (1994);
L.T. Johnson (1995); R. Hoppe (1999); C. Burchard (2000); P.J.
Hartin (2003); R. Fabris (2004).
Per informarsi sulla problematica attuale si vedano: T.C.
Penner, “The Epistle of James in Current Research”, Currents
in Biblical Research 7 (1999) 257-308; G.C. Bottini, Giacomo
e la sua lettera. Una introduzione, Jerusalem 2000; L.L.
Cheung, The Genre, Composition and Hermeneutics of James
(Paternoster Biblical and Theological Monographs), Carlisle –
Waynesboro 2003; Ph. B. Harner, What Are They Saying About
the Catholic Epistles?, New York – Mahwah 2004, 5-28.
Per un primo approccio al tema dell’intertestualità si vedano:
S. Moyise, “Intertextuality and the Study of the Old Testament
43
in the New Testament”, in Id. (a cura di), The Old Testament
in the New Testament. Essays in Honour of J.L. North (JSNT
SS 189), Sheffield 2000, 14-41 e la letteratura ivi citata. Per lo
studio della problematica nella Lettera di Giacomo partire dal
contributo di W. Popkes, “James and Scripture: An Exercise in
Intertextuality”, New Testament Studies 45 (1999) 213-229.
G. C. Bottini
**I discorsi di Gesù nel vangelo di Giovanni.
– Requisiti. Introduzione generale alle questioni del quarto vangelo. Conoscenza del greco per poter lavorare sul
testo originale.
– Scopo del corso. Approfondimento delle parole di Gesù
nel loro “tessuto” giovanneo: composte in discorsi, collegati ai segni. Contenuto: I discorsi di Gesù nella prima
parte del quarto vangelo e qualche pericope del discorso
di addio. Obiettivo: Affinare la capacità di analizzare i
testi per cercarne la struttura e il messaggio teologico.
– Metodo. Esame del testo sotto l’aspetto sincronico:
analisi sintattica, semantica e retorica, delimitazione e
composizione del testo. Si farà riferimento anche alle divisioni del Codex B.
– Strumenti. Nestle-Aland27, Concordanze, Lessici.
– Valutazione finale dello studente. Esame orale.
Bibl.: Consultare i maggiori commenti del quarto
vangelo. Alcuni studi (altri saranno segnalati durante il corso):
B. Lindars, “Discourse and Tradition: The Use of the Sayings
of Jesus in the Discourses of the Fourth Gospel”, JSNT 13
(1981) 83-101; J. Taylor, “The Johannine Discourses and the
Speech of Jesus: Five Views”, Scripture Bulletin 14 (1984)
33-41; U.C. Von Wahlde, “Literary Structure and Theological
Argument in Three Discourses with the Jews in the Fourth
Gospel [6,31-59; 8,13-59; 10,22-39]”, JBL 103 (1984) 575584; M. Gourgues, “Sur la structure et la christologie de Jean
3”, ScE 46 (1994) 221-227; A. Vanhoye, “La Composition de
Jn 5,19-30”, Melanges Bibliques en hommage au R. P. Beda
Rigaux, Gembloux 1970, 259-274.
G. Giurisato
44
TEOLOGIA BIBLICA
* La teologia dell’Apocalisse di Giovanni.
– Scopo del corso. L’Apocalisse conclude la «sinfonia»
canonica della rivelazione fra AT e NT, tra profezia e storia, fra escatologia e apocalittica, ma «fa vedere» tutta la
rivelazione aprendo la vita presente sul futuro dell’incontro definitivo con Dio. Se lo scopo dell’Apocalisse non
è «informare», ma aiutare a «capire» la storia e agire di
conseguenza, l’obiettivo del corso è leggere, interpretare e
comprendere in profondità l’Apocalisse, un testo da sempre considerato «difficile», misterioso nella chiesa e controverso nella storia dell’esegesi.
– Metodo e itinerario. Prenderemo contatto diretto con il
testo entrando nel mondo narrativo, simbolico e teologico
dell’autore dell’Apocalisse. 1) Ne affronteremo il genere
letterario, la sua originalità all’interno della grande tradizione giudaica degli scritti profetico/apocalittici. 2) Ne
vedremo la struttura letteraria, il linguaggio simbolico, polivalente e affascinante. 3) Ne preciseremo le chiavi ermeneutiche e gli schemi interpretativi indispensabili per un
approccio sistematico al libro, per coglierne il messaggio
che l’autore riesce a mediare attraverso la sua genialità
espressiva. 4) Ne seguiremo la struttura narrativa a svolgimento progressivo, divisa in due parti diseguali: dalla prima parte, il Cristo e le chiese d’Asia (Ap 1-3), alla seconda parte, il piano e l’azione di Dio nella storia (Ap 4-22).
5) Ne esamineremo alcuni testi fondamentali (Ap 1,1-3;
1,9-20; 3,14-22; 4,1-11; 5,1-14; 14,1-5; 20,11-15; 21,1-7;
22,6-21), che consentono di avere le chiavi ermeneutiche
sia del linguaggio proprio, sia della teologia dell’Apocalisse, che è sì una rivelazione di Gesù Cristo (cristologia),
ma anzitutto un libro su Dio (origine della rivelazione), e
anche sulle chiese e sulla storia dell’umanità.
– Valutazione finale dello studente. L’esame sarà orale su
uno dei testi e temi affrontati.
Bibl.: R. Bauckham, La teologia dell’Apocalisse (Letture
Bibliche 12), Brescia 1994; Id., The Climax of prophecy.
Studies on the book of Revelation, Edinburgh 1993; G. Biguzzi,
45
L’Apocalisse e i suoi enigmi, Brescia 2004; J. Comblin, Le
Christ dans l’Apocalypse, Paris 1965; C.J. Hemer, The Letters
to the Seven Churches of Asia in Their Local Setting, Sheffield
1986; T. Holtz, Die Christologie der Apokalypse des Johannes,
Berlin 19712; M. Mazzeo, La sequela di Cristo. Nel libro
dell’Apocalisse, Milano 1997; Id., Il Volto Trinitario di Dio.
Nel libro dell’Apocalisse, Milano 1999; L. Pedroli, Dal fidanzamento alla nuzialità escatologica: la dimensione antropologica del rapporto crescente tra Cristo e la Chiesa nell’Apocalisse, Assisi 2007; P. Prigent, L’Apocalisse di S. Giovanni, Roma
20002; U. Vanni, L’Apocalisse, ermeneutica, esegesi, teologia
(Suppl. RivBib 17), Bologna 20012; Id., Apocalisse, libro della
rivelazione, Bologna 2009.
M. Mazzeo
** La morte nel Pentateuco.
Il corso è destinato a studenti dell'AT che abbiano frequentato i corsi di introduzione generale alla S. Scrittura e
all'ebraico biblico. Le lezioni offrono la possibilità di studiare il tema della morte e della fine di vita nel Pentateuco.
Il corso si propone di imparare a leggere e interpretare dei
brani scelti nel Pentateuco che trattano questo tema.
– Valutazione finale dello studente. Al termine delle lezioni è previsto un esame orale.
Bibl.: L.R. Bailey, Biblical Perspectives on Death,
Philadelphia 1979; R. Martin-Achard, La mort en face selon
la Bible hébraique, Genève 1988; A.F. Segal, Life After Death.
A History of the Afterlife in the Religions of the West, New
York 2004; N.J. Tromp, Primitive Conceptions of Death and
the Nether World in the Old Testament, Rome 1969.
D. Volgger
Vedi anche: *Il Cantico dei Cantici: A. Niccacci (EAT=TAT).
INTRODUZIONE e metodologia
*La civiltà mesopotamica come sfondo storicoculturale della Bibbia.
Il corso è introduttivo, per cui non richiede particolari
requisiti oltre a quelli generali, ma si rivolge in particolar
modo agli studenti di scienze bibliche. Esso si inqua-
46
dra nell’introduzione speciale all’Antico Testamento e
intende offrire uno sfondo storico, di civiltà e culturale,
soprattutto letterario e religioso, per capire (e spiegare)
meglio il fenomeno della Bibbia. Seguendo la traccia
dello sviluppo storico della civiltà umana nel Vicino
Oiente antico dal neolitico in poi, speciale attenzione
sarà rivolta al fenomeno della scrittura e letteratura,
in modo particolare nella Mesopotamia e in Siria, dai
primordi fino all’epoca biblica. Nella seconda parte del
corso saranno esaminati, in maniera monografica, alcuni
casi quando per gli avventi descritti abbiamo la testimonianza incrociata dei testi biblici ed extrabiblici. La
terza parte cercherà di dare, in sintesi, una risposta alla
domanda perché per la scienza biblica sia indispensabile
conoscere la storia, la civiltà e la letteratura del Vicino
Oriente antico.
Il corso si basa essenzialmente sulle lezioni, che
sono integrate dal manuale scritto offerto dal profesore, per cui la partecipazione alle lezioni è richiesta.
L’esame alla fine del corso sarà orale, composto da due
parti: nella prima lo studente dovrà presentare autonomamente uno dei temi o periodi trattati, a sua scelta ma
in coordinamento con il professore. Nella seconda parte
risponderà ad alcune domande del professore per verificare l’assimilazione globale della materia.
Bibl.: a. Introduzione. T. Vuk, Il mondo che vide nascere
la Bibbia. Relazioni del popolo della Bibbia con i popoli circostanti (Pro-manuscripto - SBF), Jerusalem 2009; Id., “Religione,
Nazione e Stato nel Vicino Oriente Antico e nella Bibbia”, LA 40
(1990) 105-158; A. Paul (a cura di), Scritti dell’Antico Oriente
e fonti bibliche, (Piccola Enciclopedia Biblica 2), Roma 1988
[= Écrits de l’Orient ancien et sources bibliques. Par A. Barucq
– A. Caquot – J. M. Durand – A. Lemaire – E. Masson. Index
et tables par J. Auneau, ed. A. Paul (Petite biblithèque des sciences bibliques. Ancien Testament 2), Paris 1986]; K.L. Sparks,
Ancient Texts for the Study of the Hebrew Bible. A Guide to the
Background Literature, 2. printing ed., Massachusetts 2006; W.
von Soden, Einführung in die Altorientalistik (Orientalistische
Einführungen in Gegenstand, Ergeb­nisse und Perspektiven
der Einzelgebiete), Darmstadt 1985, 2. ed. non cambiata 1992
47
[= Introduzione all’orientalistica anti­ca. Ed. ital. a cura di
C. Mora (Studi sul Vicino Orien­te anti­co 1), Brescia 1989;
Introducción al orientalismo antiguo (Colección: Estudios orientales 1), Saba­dell 1987; The Ancient Orient. An Introduction
to the Study of the An­cient Near East, Grand Rapids 1994].
– b. Atlanti. A.F. Rainey – R.S. Notley, The Sacred Bridge.
Carta’s Atlas of the Biblical World. With Contributions by J.
Uzziel, I. Shai, B. Schultz, izd. S. Ahituv, Jerusalem 2006; M.
Roaf, Cultural Atlas of Mesopotamia and the Ancient Near
East, New York 1990.
– c. Storia. M. Liverani, Antico Oriente. Storia, società, economia (Manuali Laterza 17), 2. ed., Roma – Bari 1995.
– d. Testi. L’Antico Testamento e le culture del tempo. Testi scelti.
Presentazione di G. Ravasi (Studi e ricerche bibliche), Roma
1990; J. Briend – M.-J. Seux, Textes du Proche-Orient ancien
et histoire d’Israel (Études annexes de la Bible de Jérusalem),
Paris 1977; W.W. Hallo – K.L. Younger, Jr. (a cura di), The
Context of Scripture. Volume I: Canonical Compositions from
the Biblical World; Volume II: Monu­mental Inscriptions from
the Biblical World, Lei­den ecc. 1997-2000; Id., The Context of
Scripture. Volume II: Monumental Inscriptions from the Biblical
World, Leiden ecc. 2000; Id., The Context of Scripture. Volume
III: Archival Documents from the Biblical World, Leiden ecc.
2002; O. Kaiser ecc. (a cura di), Texte aus der Umwelt des Alten
Testaments, Gütersloh 1982ss. La bibliografia più specifica sarà
indicata secondo le lingue dei partecipanti.
T. Vuk
*Introduzione alla letteratura apocrifa dell’AT.
I testi della letteratura giudaica, scritti dopo l’epoca biblica e posti cronologicamente fra il terzo secolo a.C.
e il secondo secolo d.C., nonostante l’evidente imprecisione della nomenclatura (letteratura giudaica di epoca
ellenistico-romana, letteratura intertestamentaria, libri
pseudepigrafi o canonici) hanno la caratteristica di essere
stati scritti per la maggior parte in lingua semitica e a noi
conservati in traduzioni antiche alcuni composti direttamente in greco, ma sono frutto della cultura biblica alla
cui luce si riflette sui grandi eventi storici quali il dominio da parte di imperi stranieri, la persecuzione religiosa
e la distruzione della città di Gerusalemme e del tempio.
48
Perciò, dopo un richiamo agli avvenimenti che ne provocarono la composizione, presentiamo di tali scritti il
genere letterario, la struttura, il contenuto e il messaggio.
Allo studente è richiesta una conoscenza generale di tutti
gli scritti e in particolare di uno scritto a scelta, studiato
a fondo, usufruendo della bibliografia specializzata.
Bibl.: G. Boccaccini, Il medio giudaismo. Per una storia del pensiero giudaico tra il terzo secolo a.e.v. e il secondo secolo e.v. (Radici, 14) Genova 1993; L. Di Tommaso,
A Bibliography of Pseudepigrapha Research 1850-1999
(JSPsSupS 39) Sheffield 2001; G.W.E. Nickelsburg, Jewish
Literature Between the Bible and the Mishna. A Historical
and Literary Introduction, Philadelphia 1981; P. Sacchi (a cura
di) Apocrifi dell’Antico Testamento, Classici delle Religioni,
Sezione seconda: La Religione Ebraica, I-II, Torino 1981-1989;
Id., Apocrifi dell’Antico Testamento (Biblica, testi e studi 3-4)
Brescia 1999-2000; cf. L. Troiani, “Testamento: Letteratura
giudaica di lingua greca”, in: Apocrifi dell’Antico (Biblica, testi
e studi 5), Brescia 1997.
G. Bissoli
**La Bibbia a Qumran.
– Requisiti. Corso di morfologia ebraica
– Scopo. Il corso 1) espone l’importanza dei manoscritti
di Qumran per l’esegesi in senso moderno, soprattutto
per la critica textus e per la storia del canone; 2) introduce attraverso la lettura di brani scelti tra i testi di Qumran
ai differenti metodi che la comunità di Qumran adoperava per la lettura e la comprensione della Scrittura ed alle
conseguenze teologiche e pratiche alle quali la comunità
giungeva da tale lettura; 3) introduce alle possibilità (ed
i limiti) che la lettura dei testi di Qumran offre per la
comprensione del Nuovo Testamento di cui sono in parte
contemporanei.
– Tipo di corso. Due lezioni settimanali per un numero
complessivo di circa 26 ore in un semestre. Il corso può
essere convalidato come esegesi o come introduzione
speciale all’AT.
– Metodologia d’insegnamento. Introduzione nelle questioni esegetiche e filologiche; lettura guidata di testi
49
scelti preparati prima dallo studente.
– Valutazione finale. L’esame finale (orale) avrà due parti: 1) Presentazione di un tema scelto dallo studente e discussione sull’argomento. 2) Interrogazione su uno dei
testi studiati in classe. Bibl.: D. Barthélemy et al., Discoveries in the Judaean
Desert, Oxford da 1955; F. García Martínez – E.J.C. Tigchelaar
(a cura di), The Dead Sea Scrolls Study Edition, Leiden et al.
1997/1998. Altra bibliografia sarà fornita durante il corso.
Dispensa del docente.
G. Geiger
**S. Paolo: vita, opera e messaggio.
– Requisiti. Come corso introduttivo, non richiede alcun
requisito speciale.
– Scopo generale del corso. Avviamento dello studente alla conoscenza sui problemi riguardanti: a) la
vita di Paolo: le fonti e la loro problematica; da Tarso
a Damasco: la formazione di Paolo e il suo “vivere nel
giudaismo”; l’evento di Damasco; il primo apostolato;
l’ambiente storico e socio-culturale dei “viaggi paolini”;
i tre grandi viaggi missionari; da Cesarea a Roma; b) le
lettere paoline: problemi di autenticità e di cronologia;
struttura delle lettere autentiche; il messaggio di Paolo
nelle singole lettere.
– Tipo di corso, metodologia di insegnamento e supporti
didattici usati. Corso con supporto del libro del professore: S. Paolo: vita, opera e messaggio, Jerusalem 19972,
schemi e proiezioni (se possibile).
– Metodo di valutazione finale dello studente esaminando. Esame orale.
Bibl.: A. Sacchi e collaboratori, Lettere paoline e altre
lettere (Logos 6), Leumann 1996; R. Fabris – G. Barbaglio,
Le lettere di Paolo, Roma 1980; A.M. Buscemi, Paolo. Vita,
opera e messaggio, Jerusalem 2009; Id., Esegesi di brani scelti
(Dispensa accademica), Roma 2003; R. Fabris, Paolo, l’apostolo delle genti, Milano 1997. Altra bibliografia sarà data lungo il corso.
A. M. Buscemi
50
**Introduzione alla critica testuale e metodologia esegetica del NT. Critica testuale, metodo storicocritico, struttura del testo, esercitazione pratica scritta.
Bibl.: H. Zimmermann, Metodologia del Nuovo
Testamento, I, Torino 1971; H. Marshall, New Testament
Interpretation, Exeter 1977; M. Brisebois – P. Guillemette,
Introduction aux méthodes historico-critiques, Montréal 1987;
W. Egger, Metodologia del Nuovo Testamento, Bologna 1989;
A.M. Buscemi, Metodologia del Nuovo Testamento, Jerusalem
2011.
A. M. Buscemi
ermeneutica e STORIA DELL’ESEGESI
**Ermeneutica e storia dell’esegesi cristiana: la
tradizione siriaca.
– Requisiti. È auspicabile una buona conoscenza della
storia della Chiesa dei primi secoli, in particolare delle
controversie trinitarie e cristologiche, e dei primi quattro
concili ecumenici.
– Scopo del corso. Dopo un inquadramento generale della disciplina e dell’ambito teologico-liturgico in cui ci
muoveremo, il corso si concentrerà sui diversi approcci
alla Scrittura testimoniati nelle Chiese di tradizione siriaca: l’esegesi di scuola, l’omiletica e la lettura monastica.
Passando in rassegna i maggiori autori di questa tradizione, si evidenzieranno gli orientamenti esegetici seguiti
all’interno di un ambito cristiano che si rivela cruciale a
motivo della sua collocazione geografica e culturale: di
lingua semitica, particolarmente vicino al mondo ebraico, attratto dalla cultura greca, interprete di quest’ultima
presso gli arabi dei primi secoli dell’egira. Dopo Afraat
ed Efrem, i grandi padri dell’epoca indivisa, si seguiranno gli sviluppi successivi nelle diramazioni siro-orientale
e siro-occidentale.
– Tipo di corso, metodologia di insegnamento. L’in­tro­
duzione storica sarà accompagnata dall’analisi dei testi.
Il corso prevede dunque la lettura e il commento di alcune pagine tra le più rappresentative degli autori presi
51
in considerazione. Per tali approfondimenti, agli studenti
saranno forniti i testi in traduzione e – per coloro che
conoscessero la lingua siriaca – in originale.
– Metodo di valutazione. Un esame orale è previsto nei
giorni immediatamente successivi al termine del corso.
Per chi invece lo desiderasse, sarà possibile consegnare
in seguito un elaborato scritto.
Bibl.: Alcuni strumenti per un’introduzione generale allo
studio dell’ermeneutica cristiana: H. De Lubac, Exégèse médiévale. Les quatre sens de l’Écriture I-IV, Paris 1959-1964 (tr. it.
Esegesi medievale. I quattro sensi della Scrittura I-III, Milano
1979-1996); M. Simonetti, Lettera e/o allegoria. Un contributo alla storia dell’esegesi patristica (Studia Ephemeridis
“Augustinianum” 23), Roma 1985; R. Trevijano Etcheverría,
La Bibbia nel cristianesimo antico. Esegesi prenicena, scritti
gnostici, apocrifi del Nuovo Testamento (Introduzione allo
Studio della Bibbia 10), Brescia 2003; J.-M. Poffet, Les chrétiens et la Bible, Paris 1998 (tr. it. I cristiani e la Bibbia, Milano
2000); I. Gargano, Il sapore dei Padri della chiesa nell’esegesi
biblica. Una introduzione, Cinisello Balsamo 2009.
– Qualche strumento per la conoscenza della storia e della letteratura delle Chiese siriache: R. Murray, Symbols of Church and
Kingdom. A Study in Early Syriac Tradition, Cambridge 1975;
P. Bettiolo, “Letteratura siriaca” in: A. Di Berardino (a cura di),
Patrologia, V. Dal concilio di Calcedonia (451) a Giovanni
Damasceno. I padri orientali, Genova 2000, 413-493; C.
Sélis, Les Syriens orthodoxes et catholique (Fils d’Abraham),
Turnhout 1988; H. Teule, Les Assyro-Chaldéens. Chrétiens
d’Irak, d’Iran et de Turquie (Fils d’Abraham), Turnhout 2008.
– Sull’esegesi siriaca in particolare: L. Van Rompay, “The
Christian Syriac Tradition of Interpretation”, in: M. Saebø
(a cura di), Hebrew Bible / Old Testament. The History of Its
Interpretation I/1, Göttingen 1996, 612-641; Id., “Development
of Biblical Interpretation in the Syrian Churches of the Middle
Ages”, in: M. Saebø (a cura di), Hebrew Bible / Old Testament.
The History of Its Interpretation I/2, Göttingen 2000, 559577; R. Macina, “L’homme à l’école de Dieu. D’Antioche à
Nisibe: Profil herméneutique, théologique et kérigmatique du
mouvement scoliaste nestorien”, in: Proche Orient Chrétien
32 (1982), 86-124; 263-301; Id., 33 (1983), 39-103; B. Chiesa,
Filologia storica della Bibbia ebraica I, Brescia 2000 (Studi
Biblici 125), 109-134; L. Van Rompay, “La littérature exégé-
52
tique syriaque et le rapprochement des traditions syrienne-occidentale et syrienne-orientale”, in: Parole de l’Orient 20 (1995),
221-235 ; S. Brock, “Una fontana inesauribile”, La Bibbia nella
tradizione siriaca, Roma 2008.
S. Chialà
ambiente biblico
*Geografia biblica.
1. Elementi di Geografia fisica: il Medio Oriente antico e la terra di Israele. Le regioni bibliche: Sinai,
Transgiordania, Israele; 2. Elementi di Geografia storica: le fonti egiziane e le fonti mesopotamiche del 2º millennio a.C. Le regioni nel periodo post-esilico: Idumea,
Iturea, Nabatea, Decapoli, Provincia Iudaea, Provincia
Arabia, Provincia Palaestina; 3. I confini del Canaan biblico: formule di estensione e formule di conquista; 4.
Descrizione della terra di Israele secondo Gs 15-19 (territori delle tribù); 2 Sam 24,2-8 (il censimento di Davide);
1 Re 4,7-19 (i distretti salomonici). La terra rimasta secondo Gs 13,1-6; Gdc 1; Gdc 3,4-5; 5. La provincia persiana di Yhd e la ripresa post-esilica fino alla creazione
del regno di Erode il Grande; 6. La ricerca moderna e le
fonti della Geografia Biblica.
Bibl.: Y. Aharoni, The Land of The Bible. A Historical
Geography, Philadelphia 1979; C.E. Carter, The Emergence of
Yehud in the Persian Period. A Social and Demographic Study,
Sheffield 1999; Z. Kallai, Historical Geography of the Bible.
The Tribal Territories of Israel, Jerusalem – Leiden 1986; P.A.
Kaswalder, Onomastica Biblica. Fonti scritte e ricerca archeologica, Jerusalem 2002; Id., La terra della promessa. Elementi
di geografia biblica, Milano – Jerusalem 2010; N. Na’aman,
Borders and Districts in Biblical Historiography. Seven Studies
in Biblical Geographical Lists, Jerusalem 1986; J.B. Pritchard,
Ancient Near East Texts Relating to the Old Testament,
Princeton 1969; A.F. Rainey – R.S. Notley, The Sacred Bridge.
Carta’s Atlas of the Biblical World, Jerusalem 2006; Y. Tsafrir
– L. Di Segni – J. Green, Tabula Imperii Romani. Judaea –
Palaestina. Maps and Gazetteer, Jerusalem 1994. Dispense del
docente.
P. Kaswalder
53
*Storia Biblica: I tempi del Nuovo Testamento.
– Requisiti. Lettura previa di un manuale di storia civile del Vicino Oriente in epoca Ellenistica e Romana per
familiarizzarsi con i luoghi, i fatti, i personaggi e i problemi connessi, e per conoscere la terminologia specifica.
Questo sia fatto possibilmente da ciascuno sulla base di
un testo nella propria lingua nativa.
– Scopo. Analisi di alcuni aspetti concernenti gli ultimi
libri dell’Antico Testamento e quelli del Nuovo (essenzialmente: Libri dei Maccabei, Vangeli, Atti).
– Tipo di corso. Si farà esperienza nell’uso sia delle fonti
storiche che archeologiche in vista di una più profonda
comprensione dell’ambiente locale e umano riflesso nei
libri biblici del Nuovo Testamento.
– Metodologia d’insegnamento. Lettura critica di testi
letterari contemporanei a quelli biblici, con particolare
riguardo all’opera di Giuseppe Flavio.
Presentazione di alcune questioni di carattere archeologico
riguardanti l’ambiente materiale dove si svolgeva la vita
quotidiana o ebbero luogo alcuni dei fatti più rilevanti.
– Valutazione finale. La valutazione sarà fatta sulla base
di una breve presentazione orale in cui lo studente mostrerà il risultato del suo studio personale nell’approfondimento di un argomento particolare.
Bibl.: La bibliografia sarà indicata nel corso delle lezioni.
E. Alliata
*Archeologia biblica: Il “mondo” dell’Egitto.
“In quel giorno Israele sarà il terzo con l’Egitto e l’Assiria, una benedizione in mezzo alla terra. Li benedirà
il Signore degli eserciti: ‘Benedetto sia l’Egiziano mio
popolo, l’Assiro opera delle mie mani e Israele mia eredità’” (Is 19,24-25). Questo passo di Isaia ci introduce
al proprium del nostro corso. Sappiamo infatti quanto
l’essere terra di passaggio tra l’Egitto e la Mesopotamia
abbia influenzato, in tutta la sua esistenza storica, la terra
d’Israele e i suoi abitanti.
– Requisiti. Lettura di un manuale di storia generale
dell’Egitto antico.
54
– Scopo. Il corso si propone di presentare un quadro
generale del mondo egiziano a partire dalla sua storia e
dall’archeologia.
– Tipo di corso. Particolare attenzione sarà posta sulla
cultura materiale e sugli usi e i costumi della civiltà egizia, anche con l’ausilio di fonti letterarie.
– Metodologia d’insegnamento. Esposizione della materia di studio tramite presentazioni di powerpoint.
– Valutazione finale. Elaborato scritto su un tema inerente
il corso.
La frequenza del corso è vivamente raccomandata a quanti intendono partecipare all’escursione prevista all’inizio
del secondo semestre.
Bibl.: A. Gardiner, Egypt of the Pharaohs, London 1972;
Id., La civiltà egizia, Torino 1997; G. Nolli, Civiltà dell’antico
Egitto, Torino 1963; J. Pirenne, Histoire de la civilisation de
l’Égypte ancienne, Paris 1961. Ulteriore bibliografia verrà indicata durante il corso.
G. Loche
*Archeologia biblica: Introduzione ai metodi in
archeologia.
– Scopo. Il corso ha lo scopo di presentare le varie metodologie di scavo archeologico, con particolare riguardo
alle modalità di raccolta, classificazione e analisi dei dati.
Analisi stratigrafica; schedatura; elaborazione informatizzata dei dati; documentazione grafica e fotografica; strumenti e strumentazione elettronica.
– Metodologia d’insegnamento. Dopo alcune lezioni introduttive, gli studenti saranno chiamati ad apprezzare
e valutare l’applicazione dei metodi usati in archeologia in alcune pubblicazioni di scavi della regione siropalestinese. Il corso avrà svolgimento seminariale, per
cui gli studenti, singolarmente o in gruppo, verranno
chiamati ad approfondire un argomento ed esporlo in
pubblico. Il docente, dal canto suo, riserverà una parte
delle ore di lezione all’approfondimento di alcune tematiche specifiche.
– Requisiti. Per i suoi aspetti pratici il corso è rivolto
55
a studenti interessati ad approfondire la conoscenza dei
metodi usati in archeologia.
– Valutazione finale. La valutazione finale verterà su
quanto dallo studente esposto durante il corso, sull’esame
finale ed, eventualmente, su un lavoro scritto.
Bibl.: P. Barcher, Tecniche dello scavo archeologico,
Milano 1981; E.C. Harris, Principi di stratigrafia archeologica, Roma 1983; D. Manacorda, Prima lezione di archeologia,
Bari 2004; A. Guidi, I metodi della ricerca archeologica, Bari
2006; R. Francovich – D. Manacorda (a cura di), Dizionario di
archeologia, Bari 2005. Altra bibliografia verrà fornita durante
il corso.
C. Pappalardo
**Archeologia biblica: Luoghi e memorie delle apparizioni di Gesù risorto.
– Scopo. Studiare questi luoghi del Nuovo Testamento
nella storia contemporanea al racconto biblico, nella tradizione letteraria successiva di genere topografico (itinerari dei pellegrini e altre testimonianze) e nella ricerca
archeologica moderna.
– Metodologia d’insegnamento. Esemplificazione del­l’uso
tanto delle fonti letterarie che archeologiche in relazione
ai luoghi sotto esame.
– Valutazione finale. La valutazione finale sarà fatta sul­la
base di una breve presentazione orale in cui lo studen­
te mostrerà il risultato del suo studio personale nel­l’ap­
profondimento di un argomento particolare.
Bibl.: La bibliografia sarà indicata nel corso delle lezioni.
E. Alliata
SEMINARI
*Il ricorso alle scienze sociali nell’esegesi del NT.
– Scopo generale del corso. Il seminario si propone di
iniziare lo studente all’uso delle scienze sociali nell’esegesi del Nuovo Testamento. Questa iniziazione sarà teorica e pratica.
– Metodologia di insegnamento. Il professore farà una
56
presentazione generale di questo approcio metodologico
con alcuni esempi. Poi gli studenti dovranno fare una presentazione orale che sarà discussa nel seminario. Dopo la
discussione, la presentazione orale sarà transformata in
un lavoro scritto che dovrà tener conto della discussione
svolta nel seminario.
– Requisiti. Conoscenza basilare del Nuovo Testamento,
la sua lingua originale e il suo contesto storico e sociale.
– Valutazione finale. La valutazione finale terrà conto
della partecipazione nella discussione delle presentazioni
orali (30%), della preparazione della presentazione orale
(30%), e del lavoro scritto (40%).
Bibl.: A. Destro – M. Pesce, Antropologia delle origi-
ni cristiane, Roma 1997; J.H. Elliott, What Is Social-Scientific
Criticism?, Minneapolis 1993; S. Guijarro Oporto, Fidelidades
en conflicto. La rupture con la familia por causa del discipulado
y de la misión en la tradición sinóptica, Salamanca 1998 [trad. it.
Roma 2010]; Id., Jesús y sus primeros discípulos, Estella 2007;
B.J. Malina, The New Testament World: Insights from Cultural
Anthropology. 3ª ed., Louisville, 2001; J. Blasi – J. Duhaime
– P.-A Turcotte (a cura di), Handbook of Early Christianity.
Social Science Approaches, Walnut Creek 2002; P.F. Esler (a
cura di), Modelling Early Christianity: Social-Scientific Studies
of the New Testament in its Context, London 1995; J.J. Pilch
(a cura di), Social Scientific Models for Interpreting the Bible;
Essays by the Context Group in Honor of Bruce J. Malina,
Leiden 2001; J.J. Neyrey – E. Stewart (a cura di), The Social
Science World of the New Testament. Insights and Models,
Massachusetts 2008; R.L. Rohrbaugh (a cura di), The Social
Sciences and New Testament Interpretation, Massachusetts
1996; J.H. Neyrey (a cura di), The Social World of Luke-Acts:
Models for Interpretation, Massachusetts 1991; D. Neufeld –
R. DeMaris (a cura di), Understanding the Social World of the
New Testament, London 2009.
S. Giujarro
*Egitto: Il culto dei morti nella civiltà egiziana.
La civiltà egiziana ha riservato grande attenzione al tema
della morte e quindi all’idea dell’oltretomba. Il seminario ha lo scopo di studiarne gli aspetti principali, nel loro
sviluppo storico, cultuale-liturgico e antropologico e di
57
preparare in modo specifico la visita di studio dell’Egitto,
che verrà effettuata tra i due semestri dell’anno accademico. Gli studenti devono presentare, anche in maniera
scritta, una relazione su un tema scelto e condordato con
il professore.
La frequenza del seminario è richiesta a coloro che intendono partecipare all’escursione prevista all’inizio del
secondo semestre.
Bibl.: Una bibliografia aggiornata sarà data alla presentazione del seminario.
M. Luca
**Grecia. Seminario in vista del viaggio di studio in
Grecia: temi di storia, filosofia, religione e mitologia.
Seguire le orme di Paolo – Incontro con la saggezza greca – “Conosci te stesso”. La frequenza del seminario è richiesta a coloro che intendono partecipare all’escursione prevista nel semestre.
F. Manns
**La personificazione della Sapienza nell’Antico
Testamento.
– Requisiti del seminario. Dovendo studiare testi tratti dai
libri protocanonici come anche da quelli deuterocanonici
dell’Antico Testamento, lo studente è tenuto a possedere
una conoscenza adeguata sia dell’Ebraico Biblico che del
Greco koiné tale da consentire una partecipazione attiva
alle lezioni.
– Scopo generale del seminario. Il seminario intende presentare ed esaminare i testi sapienziali veterotestamentari
nei quali emerge la figura della Sapienza personificata, con
un’indagine sulla genesi e lo sviluppo di tale figura. Nella
prima parte del seminario, la tematica sarà introdotta da
un breve esame di antecedenti riscontrabili nelle letterature del Medio Oriente antico, dopo il quale si passerà allo
studio di Proverbi 1,20-33; 8 e 9; Giobbe 28; Siracide 24;
Baruc 3,9–4,4 e Sapienza 7–9, per approdare infine a delle
riflessioni sulle implicazioni teologiche per l’azione di Dio
ad extra, rilevate nelle diverse espressioni esaminate della
58
personificazione della Sapienza. D’intesa con il docente,
i partecipanti sceglieranno un testo o un tema da approfondire mediante una ricerca particolare che sarà redatta e
consegnata al docente e in seguito presentata in aula nella
seconda parte del seminario.
– Metodo di valutazione finale dello studente. L’esposizione
e discussione dei testi biblici in aula presuppongono che i
partecipanti abbiano preparato i medesimi in lingua originale. Ciò permetterà loro di esprimere una partecipazione
attiva alle sedute del seminario e nello stesso tempo fornirà
al docente degli elementi oggettivi di valutazione. Oltreché
sulla partecipazione, la valutazione finale verterà su quanto
elaborato e presentato dallo studente.
Bibl.: Testi. Per il Libro dei Proverbi è consigliata l’edizione preparata da J. de Waard, ylXm Proverbs (Biblia Hebraica
Quinta), Stuttgart 2008.
— Bibliografia basilare. R.E. Murphy, The Tree of Life: An
Exploration of Biblical Wisdom Literature, 3a ed., Grand Rapids
2002; G. von Rad, Weisheit in Israel, Neukirchen-Vluyn 1970
(tradotto in varie lingue).
— Bibliografia orientativa. P.-É. Bonnard, La Sagesse en
personne, annoncée et venue: Jésus Christ (LD 44), Paris
1966; Id., “De la sagesse personnifiée dans l’Ancien Testament
à la Sagesse en personne dans le Nouveau”, in M. Gilbert (a
cura di), La Sagesse de l’Ancien Testament (BETL 51), 2a ed.,
Leuven 1990, 117-149; A. Bonora, “Il binomio sapienza-Torah
nell’ermeneutica e nella genesi dei testi sapienziali (Gb 28;
Pro 8; Sir 1.24; Sap 9)”, Sapienza e Torah, Atti della XXIX
Settimana Biblica (ABI, Roma 1986), Bologna 1987, 31-48;
R. Murphy, “The Personification of Wisdom”, in: J. Day (a
cura di), Wisdom in Ancient Israel: Essays in Honour of J. A.
Emerton, Cambridge 1995, 222-233; A. Niccacci, “Wisdom as
Woman, Wisdom as Man, Wisdom and God”, in: N. CalduchBenages – J. Vermeylen (a cura di), Treasures of Wisdom:
Studies in Ben Sira and the Book of Wisdom. Festschrift M.
Gilbert (BETL 143), Leuven 1999, 369-385; G. Segalla, “Le
figure mediatrici di Israele tra il III e il I sec. a.C.: progettazione
e illustrazione del tema”, Ricerche storico bibliche 1 (1989) 1366; A.M. Sinnott, The Personification of Wisdom (SOTSMS),
Aldershot 2005.
— Sussidi. Per la letteratura del Medio Oriente Antico è
59
particolarmente utile W. Hallo – K.L. Younger, Jr. (a cura di),
The Context of Scripture, Volume 1: Canonical Compositions
from the Biblical World, Leiden 1997.
Nel corso delle lezioni la bibliografia verrà integrata
ed ampliata con l’indicazione sia di commentari relativi ai
signoli libri biblici che di studi particolareggiati su passi e temi
specifici.
M. A. Avila
escursioni
-I*/**Escursioni settimanali in Gerusalemme e dintorni.
Giro panoramico sopra le mura della città vecchia. – La città di Davide. Siloe. Aceldama. – Il monte del tempio. Scavi
a sud dell’Aqsa. – Il quartiere giudaico. Scavi di Avigad.
– L’area della Flagellazione e la fortezza Antonia. – La Via
Crucis e il S. Sepolcro. – S. Anna e la probatica. – Tombe
reali, S. Stefano, Garden Tomb. – Getsemani: Tomba
della Vergine, Grotta e Basilica dell’Agonia. – Dominus
Flevit, Pater, Ascensione. – Betania, Betfage. – Mamilla,
Monastero della S. Croce. – Ain Karem. – Betlemme.
Bibl.: S. Loffreda, Topografia di Gerusalemme (fino al
70 d.C.) dispensa SBF; E. Alliata, Topografia cristiana della
Palestina. I; Gerusalemme e dintorni (Dispensa SBF); Id.,
Gerusalemme. Escursioni in Gerusalemme e dintorni (Dispensa
SBF - trascrizione di M. Crimella); sito web dello SBF.
E. Alliata - C. Pappalardo
- II */**Escursioni bibliche quindicinali.
Giudea, Samaria, Neghev.
Bibl.: Y. Aharoni, The Land of The Bible. A Historical
Geography, Philadelphia 1979; P.A. Kaswalder, Onomastica
Biblica. Fonti scritte e ricerca archeologica, Jerusalem 2002;
A.F. Rainey – R.S. Notley, The Sacred Bridge. Carta’s Atlas of
the Biblical World, Jerusalem 2006. Dispense del Professore.
P. Kaswalder
60
*Escursione in Galilea e Golan. La visita delle località
è qui proposta secondo il criterio geografico: 1. Valle di
Esdrelon: Meghiddo, Bet Alpha, Tel Jizreel e il santuario
di al-Muhraqa sul monte Carmelo; 2. Galilea centrale:
Nazaret, Tabor, Cana di Galilea, Naim e Sepphoris; 3.
Galilea occidentale: Acco; 4. Lago di Galilea: Cafarnao,
et-Tabgha, Tiberiade, Ginnosar, Beatitudini, Korazin; 5.
Golan: Betsaida Julia, Katzrin, monte Hermon, Kursi e
Susita; 6. Galilea settentrionale: Hazor, Tel Dan, Banias.
La visita sarà preparata con alcune lezioni frontali
a carattere di introduzione storica, geografica ed
archeologica.
Bibl.: P. Acquistapace a.c.d., Guida biblica e turistica
della Terra Santa, Milano 1997; Y. Aharoni et al., The Carta
Bible Atlas, Jerusalem 2002; E. Alliata et al., Nazaret, Jerusalem
1995; C. Baratto, Guida di Terra Santa, Gerusalemme – Milano
1999; F. Bourbon – E. Lavagno, The Holy Land. Guide to the
Archaeological Sites of Israel, Sinai and Jordan, Vercelli 2001;
R.A. Horsley, Galilea (Introduzione allo studio della Bibbia.
Supplementi 27) Brescia 2006; P.A. Kaswalder, Onomastica
Biblica (SBF Collectio Minor 40), Jerusalem 2002; N.P.
Lemche, The Canaanites and Their Land (JSOT Supplement
Series 110) Sheffield 1999; A. Mazar, Archaeology of the Land
of the Bible 10.000-586 B.C.E. (The Anchor Bible Reference
Library), New York et al. 1992; J. Murphy-O’Connor, La
Terra Santa. Guida storico-archeologica, Bologna 1996;
M. Piccirillo, Nazareth, Cana, Zipori, Mt. Tabor, Megiddo,
Herzilia, s.d.; A.F. Rainey – R.S. Notley, The Sacred Bridge.
Carta’s Atlas of the Biblical World, Jerusalem 2006.
M. Luca
**Escursione in Egitto-Sinai.
Vedi seminario: Egitto: Il culto dei morti nella civiltà
egiziana.
T. Vuk – M. Luca
**Escursione in Grecia.
Vedi seminario.
F. Manns
61
Le Escursioni Bibliche su indicate (I e II) sono obbligatorie e costituiscono un momento qualificante della
preparazione offerta agli studenti di Scienze Bibliche. Le
visite, distribuite secondo un calendario biennale, hanno lo scopo di far conoscere agli studenti le regioni e i
siti biblici principali. Gran parte delle visite si sofferma
sugli aspetti dell’archeologia biblica: scavi, risultati, discussioni accademiche relative ai ritrovamenti principali.
Costanti sono i riferimenti letterari, storici e geografici
che arricchiscono la storia dei singoli siti. Al termine dei
corsi gli studenti dovranno sostenere un esame orale o
scritto.
Le altre escursioni non sono obbligatorie ma sono vivamente raccomandate agli studenti della Facoltà.
62
Tasse accademiche
I. ISCRIZIONI
1 Ciclo di Dottorato
a) Iscrizione semestrale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .  $ 900
b) Consegna della tesi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .  $ 800
c) Discussione della tesi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .  $1000
2 Ciclo di Licenza
a) Iscrizione semestrale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .  $ 900
b) Consegna della tesi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .  $ 300
c) Discussione della tesi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .  $ 400
3 Ciclo di Diploma Superiore SBeA
a) Iscrizione semestrale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .  $ 900
b) Consegna elaborato / lectio magistralis . . . . .  $ 300
4 Ciclo di Diploma FB
a) Iscrizione semestrale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .  $ 750
5 Studenti straordinari
a) Iscrizione semestrale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .  $ 100
b) Corso propedeutico semestrale . . . . . . . . . . . . . . . . .  $ 250
c) Corso semestrale o seminario . . . . . . . . . . . . . . . . . .  $ 180
6 Studenti uditori
a) Iscrizione semestrale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .  $ 100
b) Corso propedeutico semestrale . . . . . . . . . . . . . . . . .  $ 250
c) Corso semestrale o seminario . . . . . . . . . . . . . . . . . . .  $ 150
7 Studenti fuori corso
a) Iscrizione semestrale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .  $ 300
8 Test di lingue . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .  $ 50
II. CERTIFICATI
Residenza, iscrizione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .  $ 5
Semplice . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .  $ 5
Con voti parziali (primi 2 anni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .  $ 7
Con voti parziali (oltre 2 anni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .  $ 10
Con voti di tutto il corso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .  $ 15
Di grado . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .  $ 15
III. Tassa di mora
Ritardo nella consegna di documenti, lavori scritti, iscrizione
ad esami . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .  $ 15
Ritardo nell'iscrizione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .  $ 30
Le tasse danno diritto all’iscrizione e alla frequenza delle lezioni,
a sostenere gli esami, alla tessera di studente e all’uso della biblioteca.
Le quote versate non si restituiscono.
63
scadenze ACCADEMICHE 2010-2011
Iscrizioni all’anno accademico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .  1-19 ottobre
Presentazione del piano di studio (I semestre) . . . .  1-30 ottobre
Consegna della tesi di Licenza (sessione autunnale)
. .  1
ottobre
Apertura dell’anno accademico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .  5 ottobre
Inizio delle lezioni del I semestre . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .  6 ottobre
Esami della sessione autunnale
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .  3
novembre
Termine per la presentazione del titolo della tesi di
Licenza (sessione invernale) . . . . . . . . . . . . . . . .  20 novembre
Consegna della tesi di Licenza
(sessione invernale) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .  7-10 gennaio
Fine delle lezioni del I semestre
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .  22
gennaio
Esami della sessione invernale . . . . . . . . .  24 gennaio - 5 febbraio
Iscrizioni al II semestre
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .  14-28
Presentazione del piano di studio (II semestre)
. .  14-28
febbraio
febbraio
Inizio delle lezioni del II semestre . . . . . . . . . . . . . . . . . . .  23 febbraio
Termine per la presentazione del titolo della tesi di
Licenza (sessione estiva) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .  4 aprile
Consegna della tesi di Licenza (sessione estiva) . .  16-23 maggio
Fine delle lezioni del II semestre
Esami della sessione estiva
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .  4
. . . . . . . . . . . . . . . .  6
giugno
giugno - 25 giugno
Termine per la presentazione del titolo della tesi di
Licenza (sessione autunnale) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .  25 giugno
Calendario Accademico
2010-2011
Ottobre 2010
1 Ve
2 Sa
SBF
Inizio iscrizioni all’anno accademico 2010-11*
3 Do
4 Lu
5 Ma
6 Me
7 Gv
8 Ve
Apertura dell’anno accademico
L - Inizio delle lezioni del I semestre
L
9 Sa
L
11 Lu
L
13 Me
L - Consiglio dei docenti del II-III ciclo
10 Do
12 Ma
14 Gv
15 Ve
L
L
16 Sa
L
18 Lu
L
20 Me
L - Consiglio di Facoltà
17 Do
19 Ma
21 Gv
22 Ve
L - Fine iscrizioni per l’anno accademico 2010-11**
L
23 Sa
L
25 Lu
L
27 Me
L
24 Do
26 Ma
28 Gv
29 Ve
30 Sa
31 Do
L
L
L - Termine presentazione piano di studi (I sem.)
* Consegna tesi di Licenza (sessione autunnale)
** Test di ebraico e di greco
STJ
Inizio iscrizioni all’anno accademico 2010-11
October 2010
1 Fr
2 Sa
3 Su
Apertura dell’anno acc. - Cons. docenti I ciclo
L - Inizio delle lezioni del I semestre
L
L
L
L
L
L
L
L
L - Fine iscrizioni per l’anno accademico 2010-11*
L - Consiglio di Facoltà
L
L
L
L
L
L
L
* Scade il tempo per presentare il piano di studi del
I semestre
4 Mo
5 Tu
6 We
7 Th
8 Fr
9 Sa
10 Su
11 Mo
12 Tu
13 We
14 Th
15 Fr
16 Sa
17 Su
18 Mo
19 Tu
20 We
21 Th
22 Fr
23 Sa
24 Su
25 Mo
26 Tu
27 We
28 Th
29 Fr
30 Sa
31 Su
Novembre 2010
SBF
1 Lu
Tutti i Santi
3 Me
Esami della sessione autunnale
2 Ma
4 Gv
5 Ve
Commemorazione dei defunti
L
6 Sa
L
8 Lu
Prolusione (Memoria del B. G. Duns Scoto)
7 Do
9 Ma
10 Me
11 Gv
12 Ve
L
L
L
13 Sa
L
15 Lu
L
17 Me
L
14 Do
16 Ma
18 Gv
19 Ve
L
L
20 Sa
L*
22 Lu
L
24 Me
L
21 Do
23 Ma
25 Gv
26 Ve
L
L
27 Sa
L
29 Lu
L
28 Do
30 Ma
L
* Termine per la presentazione del titolo della tesi di Licenza
(sessione invernale)
Tutti i Santi
STJ
November 2010
Commemorazione dei defunti
L - Esami della sessione autunnale
L
L - Termine degli esami della sessione autunnale
Prolusione (Memoria del B. G. Duns Scoto)
L
1 Mo
2 Tu
3 We
4 Th
5 Fr
6 Sa
7 Su
8 Mo
9 Tu
L
10 We
L
12 Fr
L
L
L
L
L
L*
L
L
L
L
L
L
L
11 Th
13 Sa
14 Su
15 Mo
16 Tu
17 We
18 Th
19 Fr
20 Sa
21 Su
22 Mo
23 Tu
24 We
25 Th
26 Fr
27 Sa
28 Su
29 Mo
30 Tu
* Scade il tempo utile per la presentazione dell’argomento
della dissertazione e delle tesi di STB
Dicembre 2010
1 Me
L
3 Ve
L
2 Gv
4 Sa
5 Do
L
6 Lu
L
8 Me
Immacolata Concezione
7 Ma
9 Gv
10 Ve
L
L
11 Sa
L
13 Lu
L
15 Me
L
12 Do
14 Ma
16 Gv
17 Ve
L
L
18 Sa
L
20 Lu
L
22 Me
L
19 Do
21 Ma
23 Gv
24 Ve
25 Sa
26 Do
27 Lu
28 Ma
29 Me
30 Gv
31 Ve
SBF
L
Inizio delle vacanze di Natale
Natale di N.S.G.C.
L
STJ
L
L
L
L
Immacolata Concezione
L
L
L
L
L
L
L
L
L
L
Inizio delle vacanze di Natale
Natale di N.S.G.C.
December 2010
1 We
2 Th
3 Fr
4 Sa
5 Su
6 Mo
7 Tu
8 We
9 Th
10 Fr
11 Sa
12 Su
13 Mo
14 Tu
15 We
16 Th
17 Fr
18 Sa
19 Su
20 Mo
21 Tu
22 We
23 Th
24 Fr
25 Sa
26 Su
27 Mo
28 Tu
29 We
30 Th
31 Fr
Gennaio 2011
1 Sa
SBF
2 Do
3 Lu
4 Ma
5 Me
6 Gv
Epifania del Signore - Fine delle vacanze di Natale
8 Sa
L
10 Lu
L
12 Me
L - Consiglio dei docenti del II-III ciclo
7 Ve
9 Do
11 Ma
13 Gv
14 Ve
L*
L
L
15 Sa
L
17 Lu
L
19 Me
L - Consiglio di Facoltà
16 Do
18 Ma
20 Gv
21 Ve
L
L
22 Sa
L - Fine delle lezioni del I semestre
24 Lu
Inizio degli esami della sessione invernale
23 Do
25 Ma
26 Me
27 Gv
28 Ve
29 Sa
30 Do
31 Lu
* 7-10 gennaio: consegna della tesi di Licenza (sessione
invernale)
STJ
January 2011
1 Sa
2 Su
3 Mo
4 Tu
5 We
Epifania del Signore - Fine delle vacanze di Natale
6 Th
L
8 Sa
7 Fr
9 Su
L
10 Mo
L
12 We
L
14 Fr
L - Consiglio dei docenti del I ciclo
L
L
L
L - Consiglio di Facoltà
L
L - Fine delle lezioni del I semestre
Inizio degli esami della sessione invernale
11 Tu
13 Th
15 Sa
16 Su
17 Mo
18 Tu
19 We
20 Th
21 Fr
22 Sa
23 Su
24 Mo
25 Tu
26 We
27 Th
28 Fr
29 Sa
30 Su
31 Mo
Febbraio 2011
1 Ma
SBF
2 Me
3 Gv
4 Ve
5 Sa
6 Do
7 Lu
8 Ma
9 Me
Termine degli esami della sessione invernale
Partenza per l’Escursione in Egitto-Sinai
10 Gv
11 Ve
12 Sa
13 Do
14 Lu
15 Ma
Inizio iscrizioni del II semestre
16 Me
17 Gv
18 Ve
19 Sa
20 Do
21 Lu
Ritorno dall’Escursione in Egitto-Sinai
23 Me
L - Inizio delle lezioni del II semestre
22 Ma
24 Gv
25 Ve
L
26 Sa
L
28 Lu
L - Fine iscrizioni - Test di ebraico e greco*
27 Do
* Termine presentazione piano di studi (II semestre)
STJ
February 2011
1 Tu
2 We
3 Th
Termine degli esami della sessione invernale
Inizio iscrizioni*
4 Fr
5 Sa
6 Su
7 Mo
8 Tu
9 We
10 Th
11 Fr
12 Sa
L - Inizio delle lezioni del II semestre
L
L
L
L
L
L
L
L
L
L
*7-28 febbraio: presentazione del piano di studi del
II semestre
13 Su
14 Mo
15 Tu
16 We
17 Th
18 Fr
19 Sa
20 Su
21 Mo
22 Tu
23 We
24 Th
25 Fr
26 Sa
27 Su
28 Mo
Marzo 2011
1 Ma
2 Me
3 Gv
4 Ve
L
L - Consiglio dei docenti del II-III ciclo
L
5 Sa
L
7 Lu
L
9 Me
L - Consiglio di Facoltà
6 Do
8 Ma
10 Gv
11 Ve
L
L
12 Sa
L
14 Lu
L
16 Me
L
13 Do
15 Ma
17 Gv
18 Ve
L
L
19 Sa
L
21 Lu
L
23 Me
L
20 Do
22 Ma
24 Gv
25 Ve
L
L - Annunciazione del Signore
26 Sa
L
28 Lu
L
30 Me
L
27 Do
29 Ma
31 Gv
SBF
L
L
STJ
L
L
L
L
L
L - Consiglio di Facoltà
L
March 2011
1 Tu
2 We
3 Th
4 Fr
5 Sa
6 Su
7 Mo
8 Tu
9 We
10 Th
11 Fr
L
12 Sa
L
14 Mo
L
L
L
L
L
L
L
Annunciazione del Signore
L
L
L
L
13 Su
15 Tu
16 We
17 Th
18 Fr
19 Sa
20 Su
21 Mo
22 Tu
23 We
24 Th
25 Fr
26 Sa
27 Su
28 Mo
29 Tu
30 We
31 Th
Aprile 2011
1 Ve
2 Sa
3 Do
L
L
4 Lu
L*
6 Me
L
5 Ma
7 Gv
8 Ve
L
L
9 Sa
L
11 Lu
L
13 Me
L
10 Do
12 Ma
14 Gv
15 Ve
L
L
16 Sa
L
18 Lu
Vacanze di Pasqua
17 Do
19 Ma
SBF
Domenica delle Palme
20 Me
21 Gv
22 Ve
23 Sa
24 Do
25 Lu
Domenica di Pasqua
26 Ma
27 Me
28 Gv
29 Ve
30 Sa
Termine delle vacanze di Pasqua
* Termine per la presentazione del titolo della tesi di
Licenza (sessione estiva)
L
STJ
April 2011
L
L - Inizio degli esami della sessione primaverile
L
L -Termine degli esami della sessione primaverile
L
L
L
L
L
Vacanze di Pasqua
Domenica delle Palme
1 Fr
2 Sa
3 Su
4 Mo
5 Tu
6 We
7 Th
8 Fr
9 Sa
10 Su
11 Mo
12 Tu
13 We
14 Th
15 Fr
16 Sa
17 Su
18 Mo
19 Tu
20 We
21 Th
22 Fr
Domenica di Pasqua
23 Sa
24 Su
25 Mo
26 Tu
27 We
28 Th
Termine delle vacanze di Pasqua
29 Fr
30 Sa
Maggio 2011
1 Do
2 Lu
L
4 Me
L
3 Ma
5 Gv
6 Ve
7 Sa
8 Do
L
L
L
9 Lu
L
11 Me
L
10 Ma
12 Gv
13 Ve
14 Sa
15 Do
SBF
L
L
L
16 Lu
L*
18 Me
L - Consiglio dei docenti del II-III ciclo
17 Ma
19 Gv
20 Ve
21 Sa
22 Do
L
L - Consiglio di Facoltà
L
23 Lu
L
25 Me
L
24 Ma
26 Gv
27 Ve
28 Sa
29 Do
30 Lu
31 Ma
L
L
L
L
L
* 16-23 maggio: consegna della tesi di Licenza (sessione
estiva)
STJ
L
L
L
L
Ritrovamento della S. Croce
L
L - Consiglio dei docenti del I ciclo
L
L
L
L
L
L
L
L - Consiglio di Facoltà*
L
L
L
L
L
L - Fine delle lezioni del II semestre
Inizio degli esami della sessione estiva
May 2011
1 Su
2 Mo
3 Tu
4 We
5 Th
6 Fr
7 Sa
8 Su
9 Mo
10 Tu
11 We
12 Th
13 Fr
14 Sa
15 Su
16 Mo
17 Tu
18 We
19 Th
20 Fr
21 Sa
22 Su
23 Mo
24 Tu
25 We
26 Th
27 Fr
28 Sa
29 Su
30 Mo
31 Tu
* Consegna della dissertazione di STB (sessione estiva)
Giugno 2011
1 Me
L
3 Ve
L
2 Gv
4 Sa
5 Do
6 Lu
7 Ma
SBF
Ascensione
L - Fine delle lezioni del II semestre
Inizio degli esami della sessione estiva
8 Me
9 Gv
10 Ve
11 Sa
12 Do
13 Lu
14 Ma
Pentecoste
S. Antonio
15 Me
16 Gv
17 Ve
18 Sa
19 Do
20 Lu
21 Ma
22 Me
23 Gv
Corpus Domini
25 Sa
* Termine esami - Consiglio docenti del II-III ciclo
24 Ve
26 Do
27 Lu
28 Ma
29 Me
30 Gv
* Termine per la presentazione del titolo di tesi di Licenza
(sessione autunnale)
STJ
Ascensione
June 2011
1 We
2 Th
3 Fr
4 Sa
5 Su
6 Mo
7 Tu
8 We
9 Th
10 Fr
Pentecoste
S. Antonio
11 Sa
12 Su
13 Mo
14 Tu
15 We
Termine esami della sessione estiva
Esame di Baccalaureato
16 Th
17 Fr
18 Sa
19 Su
20 Mo
21 Tu
Corpus Domini
22 We
23 Th
24 Fr
25 Sa
26 Su
27 Mo
28 Tu
29 We
30 Th
Luglio 2011
1 Ve
2 Sa
3 Do
4 Lu
5 Ma
6 Me
7 Gv
8 Ve
9 Sa
10 Do
11 Lu
12 Ma
13 Me
14 Gv
15 Ve
16 Sa
17 Do
18 Lu
19 Ma
20 Me
21 Gv
22 Ve
23 Sa
24 Do
25 Lu
26 Ma
27 Me
28 Gv
29 Ve
30 Sa
31 Do
SBF
STJ
July 2011
1 Fr
2 Sa
3 Su
4 Mo
5 Tu
6 We
7 Th
8 Fr
9 Sa
10 Su
11 Mo
12 Tu
13 We
14 Th
15 Fr
16 Sa
17 Su
18 Mo
19 Tu
20 We
21 Th
22 Fr
23 Sa
24 Su
25 Mo
26 Tu
27 We
28 Th
29 Fr
30 Sa
31 Su
Agosto 2011
1 Lu
2 Ma
3 Me
4 Gv
5 Ve
6 Sa
7 Do
8 Lu
9 Ma
10 Me
11 Gv
12 Ve
13 Sa
14 Do
15 Lu
16 Ma
17 Me
18 Gv
19 Ve
20 Sa
21 Do
22 Lu
23 Ma
24 Me
25 Gv
26 Ve
27 Sa
28 Do
29 Lu
30 Ma
31 Me
SBF
STJ
August 2011
1 Mo
2 Tu
3 We
4 Th
5 Fr
6 Sa
7 Su
8 Mo
9 Tu
10 We
11 Th
12 Fr
13 Sa
14 Su
15 Mo
16 Tu
17 We
18 Th
19 Fr
20 Sa
21 Su
22 Mo
23 Tu
24 We
25 Th
26 Fr
27 Sa
28 Su
29 Mo
30 Tu
31 We
Settembre 2011
1 Gv
2 Ve
3 Sa
4 Do
5 Lu
6 Ma
7 Me
8 Gv
9 Ve
10 Sa
11 Do
12 Lu
13 Ma
14 Me
15 Gv
16 Ve
17 Sa
18 Do
19 Lu
20 Ma
21 Me
22 Gv
23 Ve
24 Sa
25 Do
26 Lu
27 Ma
28 Me
29 Gv
30 Ve
SBF
STJ
September 2011
1 Th
2 Fr
3 Sa
4 Su
5 Mo
6 Tu
7 We
8 Th
9 Fr
10 Sa
11 Su
12 Mo
13 Tu
14 We
15 Th
16 Fr
17 Sa
18 Su
19 Mo
20 Tu
21 We
22 Th
23 Fr
24 Sa
25 Su
26 Mo
27 Tu
28 We
29 Th
30 Fr
Ottobre 2011
1 Sa
2 Do
SBF
Inizio iscrizioni all’anno accademico 2011-12*
3 Lu
4 Ma
5 Me
Apertura dell’anno accademico
7 Ve
L - Inizio delle lezioni
6 Gv
8 Sa
9 Do
10 Lu
11 Ma
12 Me
13 Gv
14 Ve
15 Sa
16 Do
17 Lu
18 Ma
19 Me
20 Gv
21 Ve
22 Sa
23 Do
Fine iscrizioni per l’anno accademico 2011-12**
24 Lu
25 Ma
26 Me
27 Gv
28 Ve
29 Sa
30 Do
31 Lu
Termine presentazione piano di studi (I sem.)
* Consegna tesi di Licenza (sessione autunnale)
** Test di ebraico e di greco
STJ
October 2011
Inizio iscrizioni all’anno accademico 2011-12
Apertura dell’anno accademico
L - Inizio delle lezioni
1 Sa
2 Su
3 Mo
4 Tu
5 We
6 Th
7 Fr
8 Sa
9 Su
10 Mo
11 Tu
12 We
13 Th
14 Fr
15 Sa
16 Su
17 Mo
18 Tu
19 We
20 Th
Fine iscrizioni per l’anno accademico 2011-12*
21 Fr
22 Sa
23 Su
24 Mo
25 Tu
26 We
27 Th
28 Fr
29 Sa
30 Su
* Scade il tempo per presentare il piano di studi del
I semestre
31 Mo
Novembre 2011
1 Ma
2 Me
3 Gv
4 Ve
5 Sa
Tutti i Santi
SBF
Commemorazione dei defunti
Esami della sessione autunnale
6 Do
7 Lu
8 Ma
9 Me
10 Gv
11 Ve
12 Sa
13 Do
14 Lu
15 Ma
16 Me
17 Gv
18 Ve
19 Sa
20 Do
21 Lu
22 Ma
23 Me
24 Gv
25 Ve
26 Sa
27 Do
28 Lu
29 Ma
30 Me
Prolusione (Memoria del B. G. Duns Scoto)
Tutti i Santi
STJ
Commemorazione dei defunti
November 2011
1 Tu
2 We
3 Th
4 Fr
5 Sa
6 Su
Prolusione (Memoria del B. G. Duns Scoto)
7 Mo
8 Tu
9 We
10 Th
11 Fr
12 Sa
13 Su
14 Mo
15 Tu
16 We
17 Th
18 Fr
19 Sa
20 Su
21 Mo
22 Tu
23 We
24 Th
25 Fr
26 Sa
27 Su
28 Mo
29 Tu
30 We
Dicembre 2011
1 Gv
SBF
2 Ve
3 Sa
4 Do
5 Lu
6 Ma
7 Me
8 Gv
9 Ve
Immacolata Concezione
10 Sa
11 Do
12 Lu
13 Ma
14 Me
15 Gv
16 Ve
17 Sa
18 Do
19 Lu
20 Ma
21 Me
22 Gv
23 Ve
Inizio delle vacanze di Natale
25 Do
Natale di N.S.G.C.
24 Sa
26 Lu
27 Ma
28 Me
29 Gv
30 Ve
31 Sa
STJ
December 2011
1 Th
2 Fr
3 Sa
4 Su
5 Mo
6 Tu
Immacolata Concezione
7 We
8 Th
9 Fr
10 Sa
11 Su
12 Mo
13 Tu
14 We
15 Th
16 Fr
17 Sa
18 Su
19 Mo
20 Tu
21 We
Inizio delle vacanze di Natale
Natale di N.S.G.C.
22 Th
23 Fr
24 Sa
25 Su
26 Mo
27 Tu
28 We
29 Th
30 Fr
31 Sa
96
Indirizzo: Telefono: Studium Theologicum Jerosolymitanum
St. Saviour’s Monastery (P.O.B. 186)
91001 Jerusalem (Israel)
02-6266787
E-mail:
Skype:
[email protected]
[email protected]
segreteriastj
97
Studium Theologicum
Jerosolymitanum
98
99
Studium Theologicum
Jerosolymitanum
Nota storica
Fondato dalla Custodia di Terra Santa (CTS) nel 1866
presso il Convento di San Salvatore quale Seminario
maggiore per la formazione dei propri candidati al
sacerdozio, lo Studium Theologicum Jerosolymitanum
ha accolto centinaia di studenti provenienti da numerose
nazioni e diversi continenti e ha avuto una continua e
progressiva crescita.
Il 2 marzo 1971 la Sacra Congregazione per
l’Educazione Cattolica concesse all’antico Seminario
l’affiliazione al Ponti­ficio Ateneo Antonianum (Pon­
tificia Università Antonianum – PUA dal 2005) di
Roma con la denominazione di Studium Theologicum
Jerosolymitanum (STJ) e la facoltà di conferire il grado
di Baccalaureato in Sacra Teologia (STB).
Il 15 marzo 1982 la stessa Congregazione costituì lo
STJ parte integrante (I Ciclo) dello Studium Biblicum
Franciscanum (SBF), sezione gerosolimitana della
Facoltà di Teologia della PUA, dandole così una struttura
universitaria. Aggiunto nel 1987 il Biennio Filosofico,
con sede nel Convento di S. Caterina a Betlemme e
dal 2004 trasferito a Gerusalemme, lo STJ comprende
l’intero Ciclo Istituzionale o I Ciclo della Facoltà di
Teologia. Come istituzione universitaria nella Chiesa,
lo STJ acco­glie oltre ai seminaristi francescani, anche
ecclesiastici e laici, donne e uomini muniti dei necessari
requisiti.
100
Ordinamento degli studi
Norme generali
1. Tutto quanto riguarda il curricolo degli studi,
l’ammis­sione e l’iscrizione degli studenti e i requisiti per
il consegui­mento del grado accademico di Baccalaureato
in Sacra Teologia, è retto dagli Statuti e dalle Ordinazioni
sia generali della PUA che peculiari dello SBF, da
un’apposita Convenzione tra la PUA e la CTS e dalle
presenti Norme.
2. La lingua d’insegnamento è l’italiano, ma per gli
esami e per i compiti scritti si possono usare altre lingue,
d’accordo con i professori interessati.
3. La finalità dello STJ è preparare gli studenti al
conse­guimento del grado di “Baccalaureato in Sacra
Teologia” (STB), procurando una formazione solida,
organica e completa nelle discipline teologiche.
4. Gli studi al grado di Baccalaureato hanno la durata
com­plessiva di sei anni: due di Filosofia e quattro di
Teologia. Il piano degli studi comprende le materie
proprie del primo ciclo degli studi teologici nelle
università ecclesiastiche. Comprende inoltre materie
specifiche suggerite dall’ambiente storico-geografico e da
quello ecclesiale, e dà particolare rilievo alla conoscenza
del mondo biblico e della presenza della Chiesa in Terra
Santa. Speciale attenzione viene riservata alla tradizione
francescana e alle Chiese orientali in loco. Oltre alle
lezioni, gli studenti partecipano anche alle escursioni
bibliche dello STJ e sono avviati allo studio delle
lingue bibliche e dei popoli che abitano nella regione.
L’insegnamento delle discipline bibliche è favorito dalla
disponibilità in seno allo SBF di un corpo spe­cializzato
di docenti e ricercatori.
5. In ordine al conseguimento del grado accademico
di STB, gli studenti che hanno adempiuto gli altri
requisiti, quali l’espletamento positivo di tutti gli esami
101
annuali, la frequenza dei seminari prescritti nel biennio
filosofico e nel quadriennio teologico e delle esercitazioni
scritte e la partecipazione alle escursioni, sono tenuti
all’elaborazione di una dissertazione che dia prova di
aver acquisito una completa formazione istitu­zionale
assieme alla conoscenza del metodo scientifico proprio
delle scienze teologiche. In alternativa possono sostenere
un esame orale preparato su un apposito tesario.
6. Lo STJ collabora con il Seminario Maggiore
della CTS nel rispetto delle diverse competenze e della
reciproca auto­nomia.
7. Al Moderatore, oltre a quanto stabilito in SP art. 7 e
OP art. 9, spetta: (a) comunicare all’Economo custodiale
i contri­buti dovuti ai docenti esterni; (b) provvedere alle
spese per materiale scolastico dei docenti OFM al servizio
della CTS; (c) presiedere la riunione degli studenti per
l’elezione dei loro rappresentanti al Consiglio dei docenti.
8. In caso di assenza o impedimento del Moderatore le
man­sioni dello stesso sono svolte dal Segretario dello STJ
il quale, in quanto ne fa le veci, è invitato alle riunioni del
Consiglio di Facoltà e vi partecipa con voce consultiva,
se non ne è già membro.
9. Il Delegato del Moderatore, se non vi partecipa già
di diritto, viene invitato al Consiglio dei docenti con voce
con­sultiva.
10. Sono membri del Consiglio dei docenti tutti i
professori dello SBF che insegnano presso lo STJ
nell’anno accademico in corso, i professori che dirigono
l’elaborazione delle disser­tazioni di Baccalaureato per
l’anno accademico in corso, il Segretario dello STJ e il
rappresentante degli studenti.
11. Il Decano della Facoltà, pur assumendone la
presidenza qualora presente, non rientra nel computo
dei membri del Consiglio dei docenti, salvo l’articolo
precedente.
12. Il Moderatore può invitare alle riunioni, con voce
consultiva, altri professori, qualora ciò risulti opportuno.
13. Oltre a quanto stabilito in OP art. 11,2 il Consiglio
102
dei docenti esprime il proprio parere circa la nomina
dei nuovi professori; elegge il Segretario dello STJ e il
membro eletto del Consiglio del Moderatore (cf. OP art.
9,4); propone l’acquisto di libri e riviste per la biblioteca
dello STJ.
14. I professori assistenti, invitati e incaricati, sono
nominati con apposito Decreto emanato dal Decano.
Tale Decreto indica la qualifica “Professore dello SBF
presso lo STJ”. I professori incaricati sono nominati dal
Decano “ad tempus indetermi­natum” e “ad nutum” del P.
Custode e del Discretorio della CTS; la loro nomina resta
in vigore fino alla loro cessazione dall’incarico notificata
al Decano e da lui al Moderatore o viceversa (Conv. art.
5).
15. Tutti i professori sono tenuti ad essere disponibili
fino al­l’espletamento degli esami del semestre in corso,
salvo pre­cedenti accordi presi con il Moderatore dello STJ.
16. Allo STJ possono iscriversi coloro che sono in
possesso di un regolare attestato e delle qualità richieste
dal diritto comune per poter compiere gli studi superiori in
una Università Ecclesiastica. Gli studenti sono: ordinari,
straordinari, uditori, e fuori corso a norma degli SP art.
15 §§ 2-3.
17. Spetta al Moderatore, coadiuvato dal Segretario
oppure dal Delegato per la filosofia, verificare la
documentazione e vagliarla prima di presentare la
domanda al Decano cui spetta l’ammissione (cf. OP art.
9,5a).
18. L’iscrizione all’anno accademico avviene mediante
un modulo fornito dalla Segreteria, debitamente
compilato in ogni parte a macchina o a stampatello. Per
la prima iscrizione si richiede: (a) documento di identità
(originale e fotocopia); (b) certificazione autenticata
degli studi svolti, da cui risulti: titolo conseguito, numero
di anni frequentati, materie svolte e voti (questo non è
richiesto per gli uditori); (c) 4 fotografie formato tessera;
(d) una lettera di presentazione del proprio Ordinario, se
ecclesiastico, o dell’autorità ecclesiastica, se laico.
103
19. Il pagamento delle tasse accademiche viene effet­
tuato al momento dell’iscrizione. Le tasse pagate danno
diritto al­l’iscrizione e alla frequenza delle lezioni, a so­
ste­nere gli esami, alla tessera di studente e all’uso della
biblioteca. Le scadenze per la consegna dei documenti
sono: sono indicate nell’Ordo. Per iscriversi dopo le sca­
denze stabilite è richiesto il permesso del Moderatore.
20. Per l’ammissione al primo ciclo vale quanto sta­
bilito dalle OG art. 23,1. Gli studenti che non sono
muniti del titolo di studio richiesto, ma che vengono
giu­dicati idonei, possono essere iscritti tra gli stu­
denti straordinari; essi potranno essere annoverati tra
gli studenti ordinari al termine del primo anno del
quadriennio teologico, qualora i risultati ottenuti nel
frat­tempo lo giustifichino.
21. Un frate ammesso dal Custode di Terra Santa al
proprio Seminario Maggiore, ma non iscritto allo STJ,
viene ammesso alle lezioni e agli esami dello STJ. In
tali casi spetta al Ma­estro di formazione presentare
l’alunno, determinare il suo piano di studio e curare
tutta la documentazione attinente agli studi e agli esami
in collaborazione con il Moderatore. L’alun­no potrà
anche essere successivamente iscritto allo STJ a norma
del precedente paragrafo. Nessuno può essere ammesso
allo STJ senza una sufficiente conoscenza della lingua
italiana. In caso di dubbio, ai candidati si richieda un
esame di verifica.
22. Gli studenti sono tenuti alla frequenza delle lezioni,
dei seminari e delle escursioni. Un’assenza che superi la
terza parte rende invalido il corso, a meno che il Consiglio
di Facoltà, per causa grave, non decida diversamente.
23. Ogni assenza sia autorizzata dal Moderatore, o
dal Se­gretario o dal Delegato del Moderatore. Questi
cureranno di informare i docenti interessati. Il controllo
delle presenze è a carico dei singoli docenti. Eventuali
irregolarità nella frequenza di uno studente siano
comunicate dal Moderatore al rispettivo Maestro di
formazione.
104
24. Con licenza del Moderatore l’Assemblea degli
studenti viene convocata e presieduta dal rappresentante
degli studenti, qualora questi lo ritenga opportuno.
I risultati delle riunioni possono essere notificati dal
rappresentante degli studenti al Moderatore o al Consiglio
dei docenti, secondo i casi. Le riu­nioni si possono
tenere anche durante l’orario accademico, d’intesa col
Moderatore e col docente interessato.
25. Le tasse accademiche rispecchiano sostanzialmente
quelle della sede romana della PUA. Il Moderatore ha la
facoltà di ridurre le tasse accademiche nei singoli casi,
o anche di dispensarne, se ritiene giusto e opportuno
accogliere le richieste presentate per iscritto. Gli studenti
ofm della CTS o alle dipendenze del Maestro di formazione
della medesima sono esenti dalle tasse accademiche.
26. Al Segretario dello STJ, oltre a quanto stabilito
in OP art. 18,4, spetta: (a) inviare alla Segreteria dello
SBF l’elenco annuale degli studenti e dei professori; (b)
collaborare con il Segretario dello SBF nella preparazione
del calendario acca­demico, dell’Ordo anni academici
e del Notiziario dello SBF; (c) registrare nell’apposito
inventario l’avvenuta acquisizione dei libri di testo e di
altri sussidi didattici.
27. Nell’archivio della Segreteria si conservano: le
cartelle personali di docenti e studenti; i verbali delle
riunioni; i verbali degli esami; una copia delle dissertazioni
di Baccalaureato; la cronaca; la corrispondenza; gli
inventari; gli avvisi; gli altri do­cumenti che si devono
conservare.
28. Lo STJ, oltre alla “biblioteca del Seminario”,
usufruisce della biblioteca custodia­le situata nel convento
di S. Salvatore e della biblioteca dello SBF situata nel
convento della Flagellazione. Il Moderatore, avvalendosi
del Consiglio dei docenti e d’intesa con i Maestri di
formazione, si adoperi per il continuo aggiornamento
delle “biblioteche del Seminario”.
29. Lo studente è tenuto a presentare il piano di studio
in Segreteria entro la data stabilita nell’Ordo. Il piano di
105
studio deve riportare i corsi, i seminari e le esercitazioni
scritte del ciclo a cui lo studente è tenuto (I anno filosofico,
II anno filo­sofico, Introduttivo teologico, Ciclico
teologico), salvo i corsi precedentemente convalidati.
30. Nel Biennio filosofico sono richiesti: 1 seminario
meto­dologico (orale o scritto secondo la decisione del
docente) e 1 seminario filosofico (orale o scritto). Nel
corso Introduttivo teologico è richiesto 1 seminario
(orale o scritto) e 1 esercita­zione scritta. Nel corso
ciclico è prescritto per ogni anno, eccetto l’ultimo anno,
1 seminario (orale o scritto) e 1 eserci­tazione scritta. Per
quanto riguarda quest’ultima, alla fine del I semestre lo
studente deve perlomeno indicare al Segretario il nome
del docente scelto e il titolo dell’elaborato.
31. Non si apportino varianti al piano di studio senza
previa autorizzazione del Moderatore. Gli studenti
che desiderano il riconoscimento degli studi compiuti
altrove devono esibire al Moderatore documentazione
particolareggiata degli studi com­piuti e del loro felice
esito. Se l’equipollenza dei corsi non è del tutto chiara, il
Moderatore consulti il docente di ruolo, quindi ricorra al
Decano.
32. Terminato il corso, lo studente può sostenere il
rispet­tivo esame nelle quattro sessioni successive. Gli
studenti si iscrivano di preferenza alla prima sessione
d’esame che segue il termine delle lezioni del rispettivo
corso. Gli esami possono essere orali o scritti. Gli esami
orali sono sempre pubblici e si sostengono davanti a una
commissione designata dal Consiglio di Facoltà.
33. Lo studente sarà ammesso agli esami delle singole
discipline solo se queste risultano nel piano di studio e il
suo nome figura nella lista di prenotazione. Lo studente
è libero di ritirarsi durante l’esame di propria iniziativa
o su invito degli esaminatori. In questo caso sul verbale
della Segreteria si segnerà la sigla R (= ritirato) e l’esame
viene rinviato ad altra sessione. Lo studente è libero di
rifiutare il voto degli esa­minatori e ripresentarsi in altra
sessione secondo la modalità appena descritta.
106
34. I voti sono espressi in decimi. Il voto minimo di
suffi­cienza è 6/10. I voti e le qualifiche usati comunemente
sono: 6/10 = probatus; 7/10 = bene probatus; 8/10 =
cum laude probatus; 9/10 = magna cum laude probatus;
9,6/10 = summa cum laude probatus.
35. In ordine al conseguimento del grado accademico
di Bacca­laureato in Sacra Teologia lo studente potrà
scegliere tra due modalità di esame: (a) la discussione
di un elaborato scritto di circa 50 pagine davanti ad una
commissione esaminatrice. Inoltre sosterrà un esame
orale su 4 tesi scelte dai membri della commissione
esaminatrice. Una domanda sarà desunta da ognuna delle
discipline principali (S. Scrittura, Dogmatica, Morale)
e una dalla materia specifica della dissertazione; (b)
un tesario composto da 15 tesi scelte dal tesario dello
STJ pre­disposto e approvato dal Consiglio di Facoltà.
Delle 15 tesi 7 sono proposte dallo studente (3 per la S.
Scrittura, 3 per la Do­gmatica, 1 per la Morale) e 8 dal
Consiglio del Moderatore (3 per la S. Scrittura, 3 per la
Dogmatica, 2 per la Morale).
36. Agli studenti che sosterranno l’esame di
Baccalaureato sul tesario predisposto dal Consiglio di
Facoltà, il Moderatore co­munichi, con almeno 50 giorni
di anticipo sulla data di esame, le 8 domande scelte dal
Consiglio del Moderatore, su cui i candidati saranno
esaminati. A loro volta gli studenti, fatta la loro scelta,
comunichino per iscritto le domande alla Segreteria dello
STJ un mese prima della data dell’esame.
37. Nella testata della dissertazione deve comparire la
se­guente dicitura:
Pontificia Universitas Antonianum
Facultas Scientiarum Biblicarum et Archaeologiae
Studium Theologicum Jerosolymitanum
Questa dicitura deve essere seguita, nell’ordine,
38.
dal nome dello studente, dal titolo della dissertazione, dalla
qualifica: “Dissertatio ad Baccalaureatum in S. Theologia
107
adsequendum”, dall’indicazione del Moderatore della
dissertazione, dal locativo “Hierosolymis” e dall’anno in
cui viene presentata. Lo studente deve consegnare alla
Segreteria dello STJ cinque esemplari della dissertazione
un mese prima della data della discussione. Una copia di
tale elaborato sarà trasmessa dalla Segreteria a ciascuno
dei membri della commissione esaminatrice con almeno
quin­dici giorni di anticipo sulla data dell’esame.
39.
La media dell’esame di Baccalaureato risulta
dalla media globale delle discipline del Primo ciclo,
dal voto della disser­tazione di Baccalaureato e dal voto
dell’esame finale. Per coloro che scelgono la seconda
modalità, la media dell’esame di Bacca­laureato si ottiene
dalla media globale delle discipline del Primo ciclo e dal
voto dell’esame finale.
40.
Il diploma di Baccalaureato va richiesto e
pagato alla Segreteria della PUA tramite il Moderatore
dello STJ.
108
programma complessivo
Biennio Filosofico
Materia
Crediti ECTS
Introduzione alla filosofia
Storia della filosofia antica
Storia della filosofia medievale
Storia della filosofia moderna
Storia della filosofia contemporanea
Elementi di filosofia francescana I
Elementi di filosofia francescana II
Logica
Filosofia della conoscenza (gnoseologia)
Teologia naturale (teodicea)
Filosofia dell’essere (ontologia)
Filosofia della natura I (cosmologia)
Filosofia della natura II (cosmologia)
Filosofia dell’uomo I (antropologia)
Filosofia dell’uomo II (antropologia)
Filosofia morale (etica)
Filosofia della storia Filosofia della religione Introduzione alla psicologia Introduzione alla sociologia
Introduzione alla pedagogia
Estetica
Storia del francescanesimo (ogni due anni)
Spiritualità francescana (ogni due anni)
Metodologia scientifica
Seminario metodologico
Seminario filosofico
Lingua: latino I
Lingua: latino II
2
4
4
4
4
3
3
2
2
2
3
2
2
2
2
3
2
2
2
2
2
1
2
2
2
1
1
4
4
3
6
6
6
6
5
5
3
3
3
5
3
3
3
3
5
3
3
3
3
3
-3
3
3
--6
6
109
Quadriennio Teologico
Materia
Crediti ECTS
Corso Introduttivo
Scrittura: introduzione
Dogma: teologia fondamentale I
Dogma: teologia fondamentale II
Dogma: sacramenti in genere
Morale: fondamentale I
Morale: fondamentale II
Liturgia: introduzione
Diritto canonico: norme generali
Musica sacra
Metodologia scientifica
Lingua: greco biblico I (ogni due anni)
Lingua: greco biblico II (ogni due anni)
Lingua: ebraico biblico (ogni due anni)
Lingua: latino I (per chi non l’ha fatto)
Lingua: latino II (per chi non l’ha fatto)
Seminario I
Esercitazione scritta I
Escursioni bibliche I-III
I Corso Ciclico
Scrittura: vangeli sinottici I
Scrittura: vangeli sinottici II e atti degli ap.
Scrittura: corpo paolino - introduzione
Scrittura: corpo paolino - esegesi
Dogma: antropologia teologica I
Dogma: antropologia teologica II
Dogma: cristologia I
Dogma: cristologia II
Morale: sociale e politica I
3
3
3
2
2
2
2
1
2
2
2
2
2
4
4
1
--
--
5
5
5
3
3
3
3
2
3
3
3
3
3
6
6
----
2
3
2
2
2
3
3
3
2
3
5
3
3
3
5
5
5
3
110
Morale: sociale e politica II
Liturgia: anno liturgico e liturgia delle ore
Diritto canonico: popolo di Dio
Storia ecclesiastica: periodo antico
Orientalia: diritto orientale
Orientalia: chiese orientali ed ecumenismo
Orientalia: islamismo
Orientalia: archeologia cristiana
Seminario II
Esercitazione scritta II
Escursioni bibliche IV-VI
II Corso Ciclico
Scrittura: pentateuco
Scrittura: libri sapienziali
Scrittura: salmi
Scrittura: lett. apost. (con lett. agli ebrei)
Dogma: Dio uno e trino I
Dogma: Dio uno e trino II
Dogma: battesimo-cresima
Dogma: eucaristia
Morale: religiosa e sacramentale I
Morale: religiosa e sacramentale II
Liturgia: battesimo, cresima, eucaristia
Diritto canonico: penale e processuale
Storia ecclesiastica: periodo medievale
Patrologia I
Patrologia II
Teologia spirituale
Orientalia: giudaismo
Orientalia: custodia di Terra Santa
Seminario III
Esercitazione scritta III
Escursioni bibliche VII-IX
2
2
3
2
1
2
2
2
1
--
--
3
3
5
3
-3
3
3
----
2
2
2
1
2
2
2
2
2
2
2
1
3
2
3
2
2
1
1
--
--
3
3
3
-3
3
3
3
3
3
3
-5
3
5
3
3
-----
111
III Corso Ciclico
Scrittura: libri storici
Scrittura: libri profetici I
Scrittura: libri profetici II
Scrittura: corpo giovanneo I
Scrittura: corpo giovanneo II
Dogma: ecclesiologia I Dogma: ecclesiologia II
Dogma: escatologia
Dogma: mariologia
Dogma: penitenza-unzione
Dogma: ordine-matrimonio
Morale: antropologica e familiare I
Morale: antropologica e familiare II
Liturgia: penitenza, unzione, ordine,
matrimonio Diritto canonico: funzione di santificare
Diritto canonico: magistero e beni
St. eccles.: per. moderno-contemporaneo
Teologia pastorale
Escursioni bibliche X-XII
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
2
3
1
3
2
--
3
5
-5
3
--
112
A) BIENNIO FILOSOFICO
PROGRAMMA DELL’ANNO ACCADEMICO
2010-2011
I corso
I Semestre
Professori Ore
Introduzione alla filosofia
N. Márquez
Storia della filosofia antica
S. Lubecki
N. Márquez
Logica
Filosofia dell’essere (ontologia)
N. Márquez
Filosofia della natura I (cosmologia) G. Romanelli
Filosofia della storia
C. Maina
Metodologia scientifica
S. Lubecki
T. Pavlou
Lingua: greco biblico I*
II Semestre
2
4
2
3
2
2
2
2
Professori Ore
Storia della filosofia medievale
S. Lubecki
Teologia naturale (teodicea)
S. Merlini
Filosofia della natura II (cosmologia)G. Romanelli
Introduzione alla psicologia
S. Merlini
Introduzione alla sociologia S. Merlini
Estetica
N. Márquez
Seminario metodologico
S. Lubecki
Spiritualità francescana
N. Muscat
Lingua: greco biblico II*
T. Pavlou
4
2
2
2
2
2
1
2
2
113
II corso
I Semestre
Professori Ore
Storia della filosofia moderna
S. Lubecki
N. Márquez
Filosofia dell’essere (ontologia)
Filosofia della natura I (cosmologia) G. Romanelli
C. Maina
Filosofia della storia
Lingua: greco biblico I*
T. Pavlou
II Semestre
4
3
2
2
2
Professori Ore
C. Maina
Storia della filosofia contemporanea
Teologia naturale (teodicea)
S. Merlini
Filosofia della natura II (cosmologia)G. Romanelli
Introduzione alla psicologia
S. Merlini
Introduzione alla sociologia S. Merlini
N. Márquez
Estetica
Spiritualità francescana
N. Muscat
Lingua: greco biblico II*
T. Pavlou
4
2
2
2
2
2
2
2
114
descrizione delle materie
Introduzione alla filosofia. Il corso vuole offrire allo
studente delle nozioni generali utili per capire il significato e l’importanza della Filosofia nella vita dell’uomo avvalendosi della lettura di testi, della riflessione,
dell’esposizione e della discussione di alcuni argomenti
che interessano il pensiero filosofico, tali come: la filosofia come sapienza; la filosofia e la vita; la filosofia e il
senso comune; la filosofia come scienza; la filosofia e la
scienza; la filosofia e la fede; la filosofia e il linguaggio.
Al termine del corso è prevista la discussione di un argomento assegnato e un esame orale.
Bibl.: Note del professore; P. Dezza, Filosofia. Sintesi
scolastica, Roma 1988; B. Mondin, Introduzione alla filosofia.
Problemi-Sistemi-Autori-Opere. Con guida alla lettura di alcune opere filosofiche, Milano 1974; A. Rigobello, Perché la
filosofia, Brescia 1997; J.J. Sanguineti, Introduzione alla filosofia, Roma 2002; L. Urbani, Introduzione alla filosofia, Lugano
2005.
N. Márquez
Storia della filosofia antica. Lo scopo principale
di questo corso è di introdurre lo studente nel mondo
del pensiero filosofico del periodo antico greco e latino, dimostrando il suo fondamentale significato per lo
sviluppo della filosofia posteriore. Il corso è di natura
storica, metodo critico e valutativo. Alcune lezioni si
svolgeranno con le proiezioni del testo tramite il proiettore. Questa serie di lezioni aiuta gli studenti a valutare i singoli pensatori e i loro sistemi. Importante anche
l’approccio ai testi: la loro lettura, valutazione e critica.
Il corso è svolto in modo che alla fine di esso gli studenti siano capaci di distinguere le particolarità e peculiarità del periodo studiato. Essi vengono introdotti alla
conoscenza dei maggiori pensatori della filosofia antica
greca e latina e dei loro sistemi. Il corso richiede una
buona conoscenza di cultura e storia antica dell’Europa
115
occidentale soprattutto. Necessaria anche una rudimentale conoscenza di lingue greca e latina. Si prevede solo
esame orale.
Bibl.: Manuali: N. Abbagnano, Storia della filosofia, I,
Torino 1982; G. Reale, Storia della filosofia antica, I-V, Milano
1997; F. Restaino, Storia della filosofia, I-II, Torino 1999; A.
Magris, La filosofia ellenistica. Scuole, dottrine e interazioni
con il mondo giudaico, Brescia 2001; G. Reale, Il pensiero antico, Milano 2001; Pitagora, Le Opere e le Testimonianze, Milano
2001; H. Diels – W. Kranz, Die Fragmente der Vorsokratiker,
I-III, Berlin 1954; Platone, Opere complete (CD-ROM);
Aristotele, Opere, I-IX, La Terza, Bari 1986; Stoici Antichi,
Tutti i frammenti, Milano 1988; Epicuro, Opere, Torino 1993;
Plotino, Enneadi, Milano 1996.
S. Lubecki
Storia della filosofia medievale. Lo scopo del corso è
quello di far conoscere allo studente, nei limiti del possibile, la grandezza e la complessità dell’epoca studiata
nei suoi diversi aspetti. Esso deve aiutare lo studente a
valutare i problemi riguardanti fede e ragione, filosofia
e teologia. Contenuto generale: il pensiero filosofico e
filosofico-teologico della patristica e del medioevo; le
principali correnti del pensiero medievale: cristiani, musulmani, ebrei. Le lezioni offrono la possibilità di conoscere il pensiero medievale nei suoi diversi aspetti:
„filosofici“, teologici, culturali. Il corso è di natura storica, metodo critico e valutativo. Alcune lezioni si svolgeranno con le proiezioni del testo tramite il proiettore.
Alcune lezioni saranno dedicate esclusivamente alla lettura e all’analisi dei testi dei grandi pensatori medievali.
Si prevede solo esame orale.
Bibl.: N. Abbagnano, Storia della filosofia, I, Torino
1982; E. Gilson, La filosofia del Medioevo, Firenze 1983; F.
Restaino, Storia della filosofia, III, Torino 1999; F. Copleston,
A History of Philosophy, III, Westminster 1946. Principali
opere di Agostino, Boezio, Abelardo, Scuola di Chartres,
Scuola di San Vittore, Anselmo di Aosta, Tommaso d’Aquino,
Avicenna, Averroè, Mosè Maimonide.
S. Lubecki
116
Storia della filosofia moderna. Da Cartesio a Kant.
Dopo l’esperimento cartesiano, il razionalismo e l’empirismo si riscontrano nella sintesi kantiana. Soffermandosi
nei filosofi principali di questo periodo il corso mira a
introdurre gli alunni nelle problematiche fondamentali
della filosofia moderna intesa come uno sviluppo del cogito cartesiano.
Bibl.: G. Reale – D. Antiseri, Il pensiero occidentale
dalle origini ad oggi, II, Brescia 1994; F. De Coulanges, La
Ciudad Antigua, Mexico 1986; B. Mondin, Corso di Storia della Filosofia, II, Milano 1992.
S. Lubecki
Storia della filosofia contemporanea. Una presentazione sintetica di alcune delle più importanti correnti
della filosofia dell’Otto e del Novecento, con l’obiettivo di sviluppare negli studenti la capacità di orientarsi
nelle questioni nodali del pensiero contemporaneo e di
porsi con consapevolezza critica di fronte alle risposte
principali. Le lezioni si svolgeranno secondo i seguenti
percorsi tematici: 1) filosofia e scienza: dall’età moderna
all’epistemologia contemporanea; 2) Hegel e l’idealismo
tedesco; 3) dopo Hegel: filosofia e religione, sulla dialettica della storia e il problema del male, il tema della morte di Dio; 4) esistenzialismo ed ermeneutica: da
Kierkegaard all’esistenzialismo del Novecento, Essere e
tempo di Heidegger, l’ermeneutica filosofica. In itinere
saranno proposte letture, brevi esercitazioni e controlli
nella forma di test strutturati. L’esame finale sarà orale.
Bibl.: Si elencano le opere di carattere generale di cui
è richiesta la lettura parziale (secondo le indicazioni del docente): G. Reale – D. Antiseri, Il pensiero occidentale dalle
origini ad oggi, III, 16a ed. ampliata e aggiornata, Brescia
1994; F. Restaino, Storia della filosofia, III/ 2, IV/ 1, IV/ 2,
Torino 1999; F. D’Agostini, Analitici e continentali. Guida
alla filosofia degli ultimi trent’anni, Milano 1997. Ulteriori
informazioni di carattere bibliografico saranno date durante il
corso. Saranno inoltre resi disponibili gli appunti delle lezioni
a cura del docente.
C. Maina
117
Logica. Il corso si propone di familiarizzare lo studente con la logica classica. Fondamentale sarà capire l’atto
della ragione con le tre operazioni dello spirito espresse
attraverso il concetto e il  termine, il giudizio e la proposizione. Particolare interesse al sillogismo, alla dottrina
dell’induzione e all’analogia con un approccio finale alle
logiche non classiche. Al termine delle lezioni è previsto
un esame scritto.
Bibl.: G. Auletta, Introduzione alla logica, Roma 2002;
P. Ciardella, La conoscenza. Breve introduzione alla Logica ed alla
Filosofia della conoscenza, Casale Monferrato 1991; E. Agazzi (a
cura di), Logica matematica e logica filosofica, Brescia 1990.
N. Márquez
Teologia naturale (teodicea). L’obiettivo principale del
corso si può indicare in tre gruppi di questioni: 1) l’esistenza di Dio; 2) la natura di Dio e conoscenza degli attributi di
Dio; 3) la provvidenza o soluzione del problema del male.
Evidentemente si tratta dei problemi solidali l’un l’altro,
così che non è permesso arrestarsi all’uno escludendo o
ignorando l’altro; d’altronde consta che la ragione più
frequente dell’ateismo teoretico e pratico è la difficoltà di
accordare l’esistenza di un Dio personale, e quindi la bontà e provvidenza, con l’esistenza del male fisico e morale.
Come appendice: il problema di Dio oggi. È fondamentale
la conoscenza della storia della filosofia; infatti teologia naturale è la conoscenza che l’uomo può avere dell’esistenza
e della natura di Dio mediante la ragione. Esame orale.
Bibl.: Dispense del docente; C. Cantone, Introduzione al
problema di Dio, Brescia 1973; S. Vanni Rovighi, La filosofia e il
problema di Dio, Milano 1986; Id., Elementi di filosofia, Brescia
1991; G. Morra, La cultura cattolica e il Nichilismo contemporaneo, Milano.
S. Merlini
Filosofia dell’essere (ontologia). Il corso è indirizzato
verso lo studio dell’essere in quanto tale. Dopo le nozioni
generali, il problema metafisico della natura e del contenuto
dell’idea dell’essere sarà l’oggetto principale della riflessione. Essendo la metafisica un itinerario verso l’essere,
118
esso deve occuparsi dell’ente come del suo dato originario.
Il processo di esplicitazione dell’ente ci porta alla riflessione sulla metafisica dei trascendentali, sui principi strutturali
dell’essere; sulla diversità e sul divenire, e per ultimo sul
particolare dualismo metafisico. Le dottrine  dell’analogia
e dell’univocità dell’ente ci aiuteranno a capire meglio il
primato dell’esistente, la persona, e alla fine del nostro percorso: dall’esistente all’Essere. Al termine delle lezioni è
previsto un esame orale.
Bibl.: Note del professore; A. Alessi, Sui sentieri dell’essere.
Introduzione alla Metafisica, Roma 1998; E. Berti, Introduzione
alla Metafisica, Torino 1993; L. Bogliolo, Metafisica e teologia
razionale, Roma 1983; G.C. Corrà (a cura di) Metafisica d’esperienza, Roma 1999; E. Gilson, L’essere e l’essenza, Milano 1988;
P. Giustiniani, Ontologia, Casale Monferrato 1991; T. Melendo,
Metafisica del concreto, Roma 2000; B. Mondin, Ontologia e
Metafisica, Bologna 1999.
N. Márquez
Filosofia della natura I-II (cosmologia). Il corso si
prefigge di far entrare lo studente a contatto con i concetti fondamentali della conoscenza filosofica, una conoscenza nata storicamente dalla contemplazione e dall’indagine sulla Natura. In questo modo lo studente potrà
comprendere e utilizzare questi concetti sia nell’ambito
filosofico che in quello teologico. Nella seconda parte
del corso si studieranno alcune problematiche della cultura filosofica in ordine a rispondere saggiamente e con
fondamenti solidi alle contestazioni dell’epoca moderna
(per es. sulla teoria, mai dimostrata, dell’evoluzione; sul
concetto stesso di natura e naturale, ecc.). Contenuto specifico del corso: Oggetto, natura e metodo della Filosofia
della Natura. Il problema del divenire. La sostanza e gli
accidenti. La composizione ilemorfica. Composti ed elementi. La quantità dimensiva. Il luogo e lo spazio. Le
qualità corporee. Attività e causalità. Il tempo. Creazione,
evoluzione, monogenismo e poligenismo. Costitutivi del
mondo e finalità. Fine o trasformazione. Ambito e limiti,
contenuto e metodo delle scienze. Si avranno due esami
scritti alla fine di ogni rispettivo semestre.
119
Bibl.: Note del Docente. Inoltre: F. Selvaggi, Filosofia
del mondo. Cosmologia filosofica, Roma 1993; M. Artigas - J.J.
Sanguineti, Filosofia della natura, Firenze 1992; Id., El origen
del Universo, Buenos Aires 1994; R. Coggi, La filosofia della
natura. Ciò che la scienza non dice, Bologna 1997; L.J. Elders,
La filosofia della natura di S. Tommaso d’Aquino. Filosofia della
natura in genere. Cosmologia. Filosofia della natura organica.
Antropologia filosofica, Città del Vaticano 1996; S. Tommaso
d’Aquino, De principiis naturae; B. van Hagens, Filosofia della
natura, Roma 1983; L. Guenther, Scienza della natura e visione
cristiana del mondo, Milano 1981; A.N. Whitehead, Il concetto
della natura, Torino 1975; S.L. Jaki, Dio e cosmologi, Città del
Vaticano 1991; B. Mondin, Epistemologia, cosmologia, Bologna
1999; R.J. Russel (a cura di), Physics, Philosophy and Theology:
a Common Quest for Understanding, Città del Vaticano 1988;
R. Colombo (a cura di), L’intelligenza dell’universo, Casale
Monferrato 1999; Aristotele, Fisica, Bari; Matteo d’Acquasparta, Il cosmo e la legge, Firenze 1990; E. Agazzi, Filosofia della
natura, Casale Monferrato 1995.
G. Romanelli
Filosofia della storia. Il corso ha carattere introduttivo e propone una riflessione sulla concezione cristiana
della storia sviluppata a confronto soprattutto con le più
significative posizioni del pensiero moderno e contemporaneo. Le lezioni ruoteranno intorno ai seguenti temi
fondamentali: 1) la storia come percorso lineare; 2) la
presenza e l’azione del male; 3) escatologia e idea del
progresso. Sarà privilegiata la lettura e l’analisidi pagine
esemplari dei principali autori. Esame finale orale. Sarà
anche valutata, secondo modalità da concordare all’inizio del corso, la puntualità nello svolgere le letture assegnate e le eventuali esercitazioni, oltre alla partecipazione attiva durante le lezioni.
Bibl.: Note ed antologia di testi a cura del Docente. È
richiesta la lettura del saggio di R. Bodei, “Filosofia della storia”, in P. Rossi (a cura di), La filosofia. I: Le filosofie speciali,
Torino 1995, 461-494; P. Miccoli, La voce di Clio. Lineamenti
di Filosofia della Storia, Roma 2008. Ulteriori indicazioni di
carattere bibliografico saranno date durante le lezioni. Si raccomanda di avere sempre a disposizione un buon manuale scola-
120
stico ed un dizionario filosofico, dove all’occorrenza controllare
ed accertare il significato dei termini incontrati ed i riferimenti a
momenti particolari della storia della filosofia.
C. Maina
Introduzione alla psicologia. La finalità del corso
è: a) di dare uno sguardo panoramico ai temi di cui la
psicologia si interessa; b) di accennare ai rapporti della
psicologia con altre discipline dell’uomo; c) di delineare
lo specifico metodo scientifico usato nella ricerca e nella
pratica psicologica. Il contenuto del corso: psicologia generale, psicologia dello sviluppo, psicologia pedagogica,
psicologia applicata e clinica; ogni sua parte è autonoma
e segue una progressione interna ordinata e regolare, a
partire dai concetti introduttivi fino all’esame delle conoscenze attuali e all’offerta di temi di approfondimento.
Per comprendere meglio la terminologia della materia
è importante la conoscenza della filosofia, delle lingue
classiche (latino e greco) e moderne. Al termine del corso
è previsto un esame orale.
Bibl.: Testo di base: R. Canestrari – A. Godino, Manuale
di Psicologia, Bologna. Altri testi: J.A. Hadfield, Sogni e incubi in psicologia, Firenze; C.S. Hall – L. Gardner, Teorie della personalità, Torino; H.F. Harlow – J.L. Mc Gaugh – R.F.
Thompson, Psicologia come scienza del comportamento,
Milano; A.W. Staats, Il comportamentismo sociale, Firenze;
J.B. Watson, Il comportamentismo, Firenze.
S. Merlini
Introduzione alla sociologia. La finalità del corso è
studiare la nascita del problema sociologico: dal “politico” al “sociale”; una visione storica dalla pre-sociologia
fino alla nascita della sociologia come scienza e relativo
sviluppo. Si analizzeranno i seguenti temi: a) esempio di
un’analisi sociologica; b) la sociologia e le altre scienze;
c) l’importanza della cultura e definizione della medesima nell’ambito delle scienze sociali; d) i processi sociali: competizione, cooperazione ecc.; e) il ruolo delle comunicazioni; f) i gruppi primari e secondari; g) i metodi
della sociologia. È auspicabile la conoscenza delle lingue
121
moderne, specialmente: inglese e francese. Al termine del
corso gli studenti dovranno affrontare un esame orale.
Bibl.: Dispense del docente; A. Colasanto, Sociologia
(Manuali di Base), Casale Monferrato; A. Grumelli,
Introduzione alla sociologia, Chieti; A. Inkeles, Introduzione
alla sociologia, Bologna; F. Ferrarotti, Manuale di sociologia,
Bari 200111.
S. Merlini
Estetica. Il corso intende affrontare il problema
estetico in due parti: storico-teoretica e quella pratica.
Nella prima parte, storico-teoretica: dall’antichità si
passerà alle condizioni del bello secondo s. Agostino e
s. Tommaso, con un particolare riferimento all’estetica
bonaventuriana. In seguito si vedrà la posizione della
filosofia moderna, in modo specifico l’estetica e Kant,
per continuare con la filosofia dell’arte di Hegel e
Nietzsche. Ciò permetterà di capire meglio le definizioni
di Baumgarten e Stefanini. La seconda parte, pratica,
rifletterà sul giudizio estetico e quindi sul problema del
bello e del brutto. Attraverso la scoperta della bellezza
nelle opere d’arte verrà chiesto allo studente di esprimere
un giudizio nell’intreccio che lega arte e moralità; arte e
cultura; la musica; la letteratura; la pittura e l’architettura.
Alla fine del corso ci sarà la discussione su un argomento
assegnato e un esame orale.
Bibl.: Note del professore; AA. VV., «Art, Interpretation
and Reality», in Iyyun. The Jerusalem Philosophical Quarterly
42 (1993); R. Bayer, Historia de la estetica, Mexico 1998; R. di
Castro, Un’estetica implicita. Saggio su Levinas, Milano 2001;
E. Franzini - M. Mazzocut-Mis, Breve storia dell’estetica,
Milano 2003; P. Miccoli, Corso di Estetica, Roma 1995; E.
Pagnoni (a cura di), Idee dell’arte, Firenze 1991.
N. Márquez
Spiritualità francescana. Il corso si propone di presentare un’analisi sistematica delle tematiche principali
della spiritualità della famiglia Francescana. Esso è indirizzato in modo particolare a studenti che hanno già
ricevuto una formazione di base sui contenuti del carisma
122
Francescano (scritti e fonti di S. Francesco, lineamenti
di storia francescana). I contenuti del corso includono
i seguenti temi: la nascita del carisma e la spiritualità
Francescana nell’ambito ecclesiastico del secolo XIII; le
fonti per la spiritualità Francescana: la Scrittura, i Padri, la
liturgia; la proposta cristiana e penitenziale di Francesco
d’Assisi; lettura spirituale degli scritti di Francesco; temi
specifici di spiritualità Francescana: elementi trinitari,
cristologici, ecclesiologici, mariologici, antropologici; la
spiritualità del creato; spiritualità Francescana e mistica;
vocazione Francescana e laicato. Il corso mira a dare le
basi per la lettura di testi spirituali dei teologi, santi e
mistici Francescani. Al termine del corso è previsto un
esame orale.
Bibl.: M. Conti, Temi di vita e di spiritualità del francescanesimo delle origini, Roma 1996; G. Iamarrone, La spiritualità Francescana: anima e contenuti fondamentali. Una proposta cristiana di vita per il presente, Padova 1993; L. Iriarte,
vocazione Francescana, Casale Monferrato 2002; C. Paolazzi,
Lettura degli “Scritti” di Francesco d’Assisi, Milano 1987
(20022).
N. Muscat
Metodologia scientifica. Il corso introduce lo studente
alla conoscenza di diverse metodologie di lavoro, la
loro valutazione e l’uso per i lavori scritti. Contenuto
generale: l’uso del computer e del programma Word;
l’uso dell’internet nella ricerca bibliografica; il lavoro
scientifico nella biblioteca; la composizione del testo,
delle note, della bibliografia. Competenza: acquisire
una sufficiente conoscenza metodologica per scrivere un
testo di natura scientifica. Supporti didattici: tutto il corso
viene condotto con l’aiuto del proiettore; si prevedono
alcune lezioni in biblioteca. Esame finale: orale e scritto
(un elaborato di circa 15 pagine).
Bibl.: M. Chappin, Strumenti di lavoro per la teologia,
Roma 19963; R. Farina, Metodologia. Avviamento alla tecnica
del lavoro scientifico, Roma 19964; P. Henrici, Guida pratica
allo studio con una bibliografia degli strumenti di lavoro per
la filosofia e la teologia, Roma 1992; J. Janssens, Note di
123
metodologia. Elenco bibliografico, nota bibliografica, stesura
del testo, Roma 1996; A. Mercatali, Introduzione al metodo
scientifico, Roma 1991; R. Meynet, Norme tipografiche per
la composizione dei testi con il computer, Roma 20005; J.M.
Prellezo – J.M. Garcia, Invito alla ricerca. Metodologia del
lavoro scientifico; G. Zuanassi, Metodologia bibliografica.
Guida alla ricerca e alla compilazione delle informazioni
bibliografiche, Roma 2001.
S. Lubecki
Lingua: Greco biblico I-II. Elementi fondamentali
della grammatica e della sintassi; elementi di fonologia e
di morfologia. Esercitazioni sui testi biblici.
T. Pavlou
Seminario metodologico: esercitazioni pratiche.
S. Lubecki
125
B) CORSO TEOLOGICO INTRODUTTIVO
PROGRAMMA DELL’ANNO ACCADEMICO
2010-2011
I Semestre
Professori Ore
N. Ibrahim
Scrittura: introduzione
Dogma: teologia fondamentale I
A. Vítores
Dogma: sacramenti in genere
L.D. Chrupcała
Morale: fondamentale I
M. Badalamenti
Liturgia: introduzione
E. Bermejo
Diritto canonico: norme generali
D. Jasztal
Metodologia scientifica
S. Lubecki
Lingua: greco biblico I*
T. Pavlou
Musica sacra
H. Vosgeritchian
Seminario
S. Milovitch (Liturgia)
Escursioni bibliche
E. Alliata
II Semestre
3
3
2
2
2
1
2
2
2
1
-
Professori Ore
A. Vítores
Dogma: teologia fondamentale II
Morale: fondamentale II
M. Badalamenti
Lingua: greco biblico II*
T. Pavlou
Seminario
N. Ibrahim (S. Scrittura)
Esercitazione scritta
Docenti vari
3
2
2
1
-
126
descrizione delle materie
Scrittura: Introduzione. Il corso si propone di iniziare lo studente allo studio della S. Scrittura, avendo
come scopo principale la considerazione della Bibbia
come Parola di Dio che si rivela nella storia della salvezza. La prima parte del corso riguarda il rapporto
tra Bibbia e storia: la storia di Israele e la storia della
Chiesa primitiva. Nella seconda parte si tratterà il tema
della Bibbia come letteratura, esaminando la storia del
testo biblico e presentando la questione della critica testuale. Nella terza parte si affronterà l’argomento teologico, studiando l’ispirazione e la verità della Bibbia;
la Bibbia come norma della fede: il canone. Infine sarà
svolto il tema dell’interpretazione della Bibbia: esegesi ed ermeneutica. Al termine del corso è previsto un
esame orale.
Bibl.: R. Fabris e coll., Introduzione generale alla
Bibbia (Logos. Corso di Studi Biblici 1), Torino 1994; R.E.
Brown – J.A. Fitzmyer – R.E. Murphy (a cura di), Nuovo
grande commentario biblico. Parte I: L’Antico Testamento;
Parte II: Il Nuovo Testamento e articoli tematici, Brescia
1997; C.M. Martini – L. Pacomio (a cura di), I libri di Dio.
Introduzione generale alla Sacra Scrittura, Torino 1975; P.
Bonatti – C.M. Martini, Il messaggio della salvezza. Corso
completo di studi biblici. 1. Introduzione generale, Torino
1961; Enchiridion Biblicum. Documenti della Chiesa sulla
Sacra Scrittura, Bologna 1993.
N. Ibrahim
Dogma: Teologia fondamentale I-II. Il concetto
della Teologia Fondamentale e Apologetica. Parte I: religione e ateismo. La religione: il fenomeno religioso e
la sua interpretazione; visione antropologica e teologica
della religione. L’ateismo: storia e interpretazione alla
luce del Vaticano I e Vaticano II. Parte II: la Rivelazione
e la sua trasmissione. L’uomo e la Rivelazione; la
Rivelazione nella Dei Verbum. Presenza permanente della Rivelazione nella Scrittura e nella Tradizione. Cristo
127
culmine della Rivelazione: il problema di Gesù di Nazaret;
la Rivelazione nella vita e nella predicazione di Gesù;
morte e risurrezione di Cristo, centro della Rivelazione e
della fede. Parte III: la Chiesa. Gesù e la Chiesa; natura
della Chiesa; la Chiesa media e attualizza la Rivelazione.
Parte IV: fede e teologia. La Fede risposta dell’uomo alla
Rivelazione. Visione umana, biblica e teologica della fede.
La Teologia: riflessione scientifica sulla Rivelazione e sulla
fede. Natura, contenuto e metodo della teologia. Le discipline teologiche. La teologia del nostro tempo.
Bibl.: Dispense del docente; G. Cardaropoli, Introduzione
al cristianesimo, Roma 1979; R. Fisichella, La rivelazione:
evento e credibilità, Bologna 1985; R. Fisichella (a cura di),
La teologia fondamentale. Convergenze per il terzo millennio,
Casale Monferrato 1997.
A. Vítores
Dogma: Sacramenti in genere. L’obiettivo del corso
è di fornire un quadro abbastanza completo delle problematiche fondamentali che interessano il fenomeno dei
sacramenti cristiani, in modo da acquisire contenuti e
strumenti di base necessari per un discorso particolare
sui sacramenti. Il corso si articola in tre parti: si inizierà
dallo studio del fondamento antropologico dei sacramenti (l’uomo e la sua rappresentazione simbolica; il “simbolo” nella prospettiva storico-universale) per passare
poi all’evoluzione storica della sacramentaria cristiana
(l’evento Cristo e il mistero sacramentale; il mysterion
neo-testamentario; l’epoca patristica; la scolastica; il periodo della Riforma e il concilio di Trento). In queste due
parti si seguirà il metodo analitico delle fonti. Nella terza
parte invece, in cui verrà offerta una visione sistematica
e si tenterà di ridefinire alla luce dello studio precedente
le questioni classiche della sacramentaria (la nozione di
sacramento; l’origine e gli effetti dei sacramenti; i sacramentali), l’approccio sarà piuttosto di natura sintetica. È
auspicabile un coinvolgimento attivo da parte degli studenti e il ricorso a letture integrative. Al termine delle
lezioni è previsto un esame orale.
128
Bibl.: L.-M. Chauvet, Linguaggio e simbolo. Saggio
sui sacramenti (Liturgia e vita 2), Torino 1988; F.-J. Nocke,
Parola e gesto. Per comprendere i sacramenti (Giornale di
teologia 180), tr. dal ted., Brescia 1988, 7-62; C. Rocchetta,
Sacramentaria fondamentale. Dal “mysterion” al “sacramentum” (Corso di teologia sistematica 8), Bologna 19902; E.
Ruffini, “Sacramentalità ed economia sacramentale negli scritti
dei padri della chiesa”, in E. Ruffini – E. Lodi, “Mysterion”
e “sacramentum”. La sacramentalità negli scritti dei Padri e
nei testi liturgici primitivi (Nuovi saggi teologici 24), Bologna
1987, 57-212; Dispense del docente. Bibliografia specifica verrà indicata durante il corso.
L.D. Chrupcała
Morale: Fondamentale I-II. Il corso di teologia
morale (fondamentale e generale) ha come oggetto
lo studio della teologia morale nel suo concretarsi
epistemologico e teologico; l’approccio alla problematica
morale coinvolge lo studente nella risposta di due
interrogativi decisivi: che cosa è la teologia morale, e che
approccio disciplinare accogliere. Risposte che vengono
accompagnate da un iter storico e metodologico, seppur
orientato alla riflessione specie conciliare, per cogliere
gli strumenti necessari all’argomento in esame.
L’approccio biblico, sia vetero che neotestamentario,
si preoccuperà di accogliere il dato rivelato leggendolo
nella prospettiva del rapporto Dio che si rivela uomo che
accoglie il dono: chiamata e risposta. La chiamata di Dio
annunzia il suo amore per l’uomo, la risposta dell’uomo
specifica la sua libertà. Si maturerà una morale del dono
– alleanza, un’etica della beatitudine – vocazione, che
fonderà l’agire morale dell’uomo che fa l’esperienza
battesimale del Risorto.
La nuova vita in Cristo specifica e chiarisce il senso della
libertà e della responsabilità dell’agire morale dell’uomo
e ne fa cogliere il senso insito e umano: atteggiamenti e
opzioni. Atti umani e atti dell’uomo; fonti della moralità;
il valore degli atti morali; l’opzione fondamentale.
L’esperienza dell’amore di Dio illumina la coscienza
dell’uomo la quale si scopre luogo di risposta che nella
129
situazione e nella legge morale trova i suoi interlocutori.
La legge morale – legge e morale, la legge divina, la
legge umana – e la coscienza morale. Di quest’ultima in
particolare ci si preoccuperà di fondare la giusta risposta
in coscienza che diviene sfida per una formazione
costante di essa: l’attualità, la struttura, le forme e i
principi fondamentale della coscienza. La formazione
della coscienza morale.
Il credente in Cristo da la sua risposta morale
all’amore di Dio rifuggendo dall’esperienza fallimentare
del peccato: mysterium iniquitatis. La conversio espe­rien­
za di Dio ed esperienza dell’uomo. Il ritorno a Dio come
recupero della comunione, lo sviluppo e il progredire in
questo stato: mettere a frutto le virtù cristiane.
Nella consapevolezza che il corso debba poter aprire
lo studente all’ulteriore ricchezza di argomenti che la
morale speciale evidenzia, si coglie come determinante
e vincolante lo scopo che il Vaticano II ha dato allo
studio e al rinnovamento della Teologia morale: “La sua
esposizione scientifica, maggiormente fondata sulla sacra
Scrittura, illumini l’altezza della vocazione dei fedeli in
Cristo e il loro obbligo di portare frutto nella carità per la
vita del mondo” (Optatam totius n. 16).
Gli studenti saranno invitati a sviluppare, nel­
l’ac­­­coglienza del dato proposto, la capacità di veri­fi­
ca del proprio cammino morale, verificandolo ed ap­
profondendolo alla luce del dato rivelato, dell’inse­
gnamento del magistero e dell’esperienza della vita.
La valutazione si propone in due scansioni, per dare
maggiore possibilità di assimilazione e di approfondimento, al termine del primo semestre (morale fondamentale) e al termine del secondo (morale generale), con una
prova orale. Durante il corso ci si riserva di approfondire
uno o più argomenti con elaborati scritti da parte degli
studenti. Questi, a valutazione del docente, potranno anche sostituire una delle due prove orali.
Bibl.: Dispense del docente; G. Gatti, Manuale di
Teologia morale, Torino 2001; K.H. Peschke, Etica cristiana.
I: Fondazione della teologia morale, Roma 1999; A. Günthor,
130
Chiamata e risposta. Uno nuova teologia morale. I: Morale
generale, Cinisello Balsamo 1994; H. Weber, Teologia morale generale. L’appello di Dio, la risposta dell’uomo, Cinisello
Balsamo 1996; L. Melina, Cristo e il dinamismo dell’agire.
Linee di Rinnovamento della Teologia Morale fondamentale,
Roma 2001; V. Gomez Mier, La rifondazione della teologia
morale cattolica, Bologna 1998; G. Colzani, “Cristologia e morale cristiana: una morale filiale”, Rivista di Teologia Morale
(2004) 115-131; M. Cozzoli, Etica teologica della libertà,
Milano 2004.
M. Badalamenti
Liturgia: Introduzione. Il corso intende introdurre gli
studenti alla conoscenza della liturgia cristiana come celebrazione del mistero di Cristo. Il metodo seguito è quello
di una presentazione storica delle forme liturgiche, più
concretamente quelle occidentali e più particolarmente
quella romana. Perciò si avrà come l’inizio del percorso
un’analisi della terminologia liturgica, per passare poi a
studiare la liturgia attraverso le fasi culturali della storia,
in modo da arrivare a comprendere la visione liturgica
del Vaticano II e alla conoscenza dei libri liturgici da esso
promossi e le implicazioni particolari. Alla presenza alle
lezioni e alle dispense del docente deve seguire una lettura
integrativa di altri autori. Alla fine del corso si prevede un
esame orale.
Bibl.: Dispense del docente; Associazione Professori di
Liturgia, Celebrare il Mistero di Cristo. Manuale di Liturgia,
Roma 1993; M. Augé, Liturgia. Storia. Celebrazione. Teologia.
Spiritualità, Cinisello Balsamo 19942; D. Borobio et alii, La
celebración en la Iglesia. I: Liturgia y sacramentología fundamental (Lux mundi 57), Salamanca 1987; A.J. Chupungco et
alii, Scientia liturgica. Manuale di liturgia. I: Introduzione alla
liturgia, Roma 1998; J. López Martín, En el espíritu y la verdad.
II: Introducción antropológica a la Liturgia, Salamanca 1994;
J. López Martín, La liturgia de la Iglesia. Teología, historia,
espiritualidad y pastoral (Sapientia fidei 6), Madrid 1994; S.
Marsili et alii, Anàmnesis. I: La Liturgia, momento nella storia della Salvezza. II: La liturgia, panorama storico generale,
Milano 1974/1978; A.G. Martimort et alii, L’Église en prière.
Introduction à la Liturgie. Édition nouvelle. I: Principes de la
131
liturgie, Paris 1983; S. Rosso, Un popolo di sacerdoti. Saggio di
Liturgia fondamentale, Roma 1999.
E. Bermejo
Diritto canonico: norme generali. Il corso intende
offrire un quadro sintetico delle fonti del diritto ecclesiastico, della sua natura e funzione nella vita e missione
della Chiesa. Dopo una breve introduzione, sulla base della
riflessione teologica sul mistero dell’uomo e della Chiesa,
si passerà a studiare le nozioni del diritto: leggi, consuetudini e decreti generali, atti amministrativi singolari, persone fisiche e giuridiche e loro atti, potestà di governo,
uffici ecclesiastici, presentazione e computo del tempo.
Il metodo seguito sarà quello interdisciplinare (teologia,
diritto), analisi ed applicazione pratica. È richiesta la conoscenza della lingua latina (almeno elementare); lo studio
personale del Codice di Diritto Canonico coadiuvato da un
manuale tra quelli indicati nella bibliografia o altri. Alla
fine del corso lo studente dovrà sostenere l’esame orale.
Bibl.: Codice di diritto canonico (testo ufficiale, versione
italiana); S. Berlingò, Diritto canonico, Torino 1995; E.
Cappellini, La normativa del nuovo Codice, Brescia 1985; C.
Fantappiè, Introduzione storica al diritto canonico, Bologna
1999; G. Feliciani, Le basi del diritto canonico, Bologna 1990;
G. Ghirlanda, Il diritto nella Chiesa. Mistero di comunione,
Roma 1993; J.T. Martín de Agar, A Handbook on Canon Law,
Canada 1999; Id., Elementi di diritto canonico, Roma 1999;
F. Tomassi, Il comandamento dell’amore. Fondamento del
diritto canonico, Roma 1999; J. Vernay, Il diritto nella Chiesa
Cattolica. Iniziazione al diritto canonico, Città del Vaticano
1998.
D. Jasztal
Metodologia scientifica. Il corso introduce lo studente
alla conoscenza di diverse metodologie di lavoro, la loro
valutazione e l’uso per i lavori scritti. Contenuto generale: l’uso del computer e del programma Word; l’uso
dell’internet nella ricerca bibliografica; il lavoro scientifico nella biblioteca; la composizione del testo, delle note,
della bibliografia. Competenza: acquisire una sufficiente
132
conoscenza metodologica per scrivere un testo di natura
scientifica. Supporti didattici: tutto il corso viene condotto
con l’aiuto del proiettore; si prevedono alcune lezioni in
biblioteca. Esame finale: orale e scritto (un elaborato di
circa 15 pagine).
Bibl.: M. Chappin, Strumenti di lavoro per la teologia,
Roma 19963; R. Farina, Metodologia. Avviamento alla tecnica
del lavoro scientifico, Roma 19964; P. Henrici, Guida pratica
allo studio con una bibliografia degli strumenti di lavoro per la
filosofia e la teologia, Roma 1992; J. Janssens, Note di metodologia. Elenco bibliografico, nota bibliografica, stesura del testo,
Roma 1996; A. Mercatali, Introduzione al metodo scientifico,
Roma 1991; R. Meynet, Norme tipografiche per la composizione dei testi con il computer, Roma 20005; J.M. Prellezo – J.M.
Garcia, Invito alla ricerca. Metodologia del lavoro scientifico; G.
Zuanassi, Metodologia bibliografica. Guida alla ricerca e alla
compilazione delle informazioni bibliografiche, Roma 2001.
S. Lubecki
Musica sacra - Propedeutica al Canto Gregoriano.
Il corso si propone di iniziare lo studente all’analisi della
struttura e all’esecuzione pratica del CG. Ciò attraverso:
a) la lettura intonata delle note; b) l’analisi dei raggruppamenti neumatici; c) raffronti con la paleografia gregoriana; d) analisi della struttura ritmica e modale del CG,
comparata con il canto liturgico giudaico e islamico; e)
una panoramica dell’impiego salmodico; f) l’iniziazione
al canto ministeriale solistico. Requisiti: a) conoscenza e
intonazione delle note nell’ambito di un’ottava diatonica;
b) elementi di lingua latina. Il corso è di carattere teoricopratico ed è finalizzato a rendere gli studenti capaci di
gestirsi da soli nella decodificazione delle note scritte e
nel dirigere eventuali gruppi di cantori. Ciò attraverso
l’esecuzione corale e personale, l’ascolto di CD, libri.
Al termine del corso lo studente esaminando dà ragione
di tutti i segni del CG, intona delle melodie di carattere
sillabico e conduce un gruppo di cantori a un’esecuzione
sicura e dignitosa.
Bibl.: E. Cardine, Primo anno di Canto Gregoriano, Roma
1970; Id., Semiologia Gregoriana, Roma 1979; A.Z. Idelshon,
133
Jewish Music. In its Historical Development, New York 1967;
Libri liturgici (Messale, Liber Usualis, Antifonale Monastico,
Cantuale Romano-Seraphicum).
H. Vosgeritchian
Lingua: Greco biblico I-II. Elementi fondamentali
della grammatica e della sintassi; elementi di fonologia e
di morfologia. Esercitazioni sui testi biblici.
T. Pavlou
Seminario. Liturgia.
Seminario. S. Scrittura.
S. Milovitch
N. Ibrahim
Escursioni bibliche (Gerusalemme). Le visite vengono effettuate nel pomeriggio e comprendono i seguenti siti: Ophel, Quartiere giudaico, Sion, S. Sepolcro, Via
Dolorosa e S. Anna, Getsemani, Monte degli Ulivi.
E. Alliata
Escursioni bibliche (fuori Gerusalemme). Le escur­
sioni (da svolgersi nel ciclo di tre anni) comprendono:
I. Giudea (dintorni di Gerusalemme): Betlemme, Ain
Karem; Costa mediterranea (nord): Emmaus, Antipatris,
Cesarea; Valle del Giordano e di Iezrael: Gerico, Bet
Shean, Megiddo; Galilea (3 giorni): Tabor, Nazaret Tiberiade, Tabgha, Cafarnao, Banias - Sefforis, Acri,
Carmelo.
II. Shephela: Beth Semesh, Maresha, Lachish; Costa
mediterranea (sud): Ekron, Ascalon, Giaffa; Negev:
Bersheva, Mamshit, Arad; Sinai (3 giorni): Avdat, Timna
- S. Caterina, M. Sinai - Eilath.
III. Samaria: Shilo, Nablus, Sebastia; Giudea (ovest):
Abu Gosh, Ramla, Lidda, Gezer; Giudea (Deserto di
Giuda): Betania, Qumran, Engeddi, Masada; Giordania
(4 giorni): Madaba, Monte Nebo - Macheronte, Umm erRasas - Petra - Amman, Jerash.
E. Alliata
134
C) II CORSO CICLICO
PROGRAMMA DELL’ANNO ACCADEMICO
2010-2011
I Semestre
Professori Ore
A. Garofalo
Scrittura: libri storici
Scrittura: libri profetici I
A. Mello
Scrittura: corpo giovanneo I
F. Manns
Dogma: ecclesiologia I
T. Pavlou
Dogma: escatologia
A. Vítores
Dogma: penitenza-unzione
L.D. Chrupcała
Morale: antropologica e familiare I
J. Kraj
Diritto can.: magistero e beni
D. Jasztal
T. Pavlou
Lingua: greco biblico I*
Seminario
S. Milovitch (Liturgia)
Escursioni bibliche
E. Alliata
II Semestre
2
2
2
2
2
2
2
1
2
1
-
Professori Ore
Scrittura: libri profetici II
A. Mello
Scrittura: corpo giovanneo II
M. Luca
Dogma: ecclesiologia II
T. Pavlou
Dogma: ordine-matrimonio
L.D. Chrupcała
Dogma: mariologia
R. Sidawi
Morale: antropologica e familiare II
J. Kraj
Diritto can.: funzione di santificare
D. Jasztal
Teologia pastorale
R. Dinamarca
Liturgia: penit.-unzi.-ordine-matrim. E. Bermejo
Lingua: greco biblico II*
T. Pavlou
Seminario
N. Ibrahim (S. Scrittura)
Esercitazione scritta
Docenti vari
2
2
2
2
2
2
3
2
2
2
1
-
135
descrizione delle materie
Scrittura: Introduzione ai libri storici.
– Obiettivo del corso. I libri cosiddetti “storici” descrivono la storia del popolo d’Israele dall’insediamento in
terra di Canaan alla sua riorganizzazione post-esilica.
Ma quantunque chiamati storici, questi libri restano
ben distinti dai manuali di storia prodotti nell’ambito
della storiografia moderna. La descrizione degli eventi,
infatti, è molto più interessata alla riflessione su Dio
e sul suo rapporto con il popolo che agli eventi stessi.
Il corso si propone, pertanto, di introdurre lo studente alle problematiche storico-letterarie inerenti ai libri
storici, curando di far emergere, mediante la lettura di
alcuni testi, le principali tematiche teologiche in essi
contenute.
– Descrizione. Linee interpretative e ipotesi di redazione dell’opera storiografia cosiddetta “deuteronomistica”,
che costituisce la base letteraria e teologica dei principali
libri storici, ovvero quei libri che nella Bibbia Ebraica
vengono definiti “Profeti anteriori” (Giosuè, Giudici, 1-2
Samuele, 1-2 Re). Le diverse teorie sull’insediamento di
Israele nella terra di Canaan. Le ragioni e le modalità del
passaggio dal sistema tribale al sistema monarchico. Il re,
da figura carismatica a figura dinastica. La monarchia e
lo jahvismo, tra decadenza e tentativi di riforma. Caduta
di Samaria e di Gerusalemme. L’esilio. Visione generale
della storia “cronistica” (1 e 2 Cronache, Esdra, Neemia).
La riorganizzazione post-esilica. Lettura ed esegesi di alcuni passi scelti.
– Valutazione finale. Nell’esame finale, che prevede la
forma orale, lo studente dovrà essere in grado di presentare i singoli libri, dimostrando altresì di sapersi muovere agilmente nelle problematiche trattate nel corso e
nell’esegesi dei testi esaminati.
Bibl.: Manuale di base: J.M. Asurmendi (e altri, edd.),
Storia, narrativa, apocalittica (Introduzione allo studio della
136
Bibbia 3/2), Brescia 2003 (titolo originale: Historia, Narrativa,
Apocalíctica, Estella 2000).
– Manuali di consultazione: E. Zenger (a cura di), Introduzione
all’Antico Testamento, Brescia 2005 (soprattutto per la parte
inerente alle varie teorie e agli sviluppi della ricerca sull’opera storica “deuteronomistica”); M. Liverani, Oltre la Bibbia.
Storia antica di Israele, Bari 2006 (o un qualsiasi altro manuale
di storia biblica di recente pubblicazione). Ulteriore e più specifica bibliografia verrà indicata durante il corso.
A. Garofalo
Scrittura: Libri profetici I-II. Il corso si divide in
due parti: in sede introduttiva, si offre una presentazione
dell’esperienza profetica ebraica nella sua specificità storico-religiosa. Ma la parte più consistente è l’iniziazione
alla lettura dei singoli libri profetici in una prospettiva
non strettamente cronologica ma canonica. I tre profeti
maggiori: Isaia (unità del libro), Geremia e Ezechiele (I
semestre). Il libro dei Dodici profeti e il passaggio dalla profezia all’apocalittica (Gioele, Deutero-Zaccaria e
Daniele) (II semestre). Esame orale.
Bibl.: B. Marconcini, Profeti e apocalittici (Logos 3),
Torino 1995; A.J. Heschel, Il messaggio dei profeti, Roma 1982;
L. Alonso Schökel - J.L. Sicre Diaz, I profeti, Roma 1984; G.
von Rad, Teologia dell’Antico Testamento. II: Teologia delle
tradizioni profetiche, Brescia 1974; A. Mello, La passione dei
profeti, Bose 2000.
A. Mello
Scrittura: Corpo giovanneo I. Il Vangelo di Giovanni:
introduzione ed esegesi di brani scelti. Requisiti: conoscenza dei Vangeli sinottici e conoscenza elementare
del greco. Scopo del corso: iniziare lo studente ad una
lettura critica del IV Vangelo. Lettura corsiva di tutto
il Vangelo con attenzione alla preparazione dei simboli
nell’Antico Testamento e al loro sviluppo nella patristica. Metodologia: tutte le tappe del metodo storico-critico
(critica testuale, letteraria, genere letterario, storia della
redazione). Valutazione finale mediante un esame orale.
Bibl.: G. Segalla, Giovanni (Nuovissima edizione della
Bibbia), Roma 1984; R.E. Brown, The Gospel according to
137
John, 2 voll., New York 1966/1970; S.A. Panimolle, Lettura
pastorale del Vangelo di Giovanni, 3 voll., Bologna 1978/1981.
F. Manns
Scrittura: Corpo giovanneo II. Le Lettere di Giovanni
e l’Apocalisse. Il corso intende introdurre gli studenti alla
lettura diretta di testi biblici. Il corso presenta le questioni di introduzione speciale sulle tre lettere giovannee e
sull’Apocalisse. Per le tre lettere: struttura, genere letterario, autenticità, tematiche teologiche. Per l’Apocalisse:
genere letterario, struttura, storia della redazione, autenticità, simbolismo, interpretazione. Brani scelti di esegesi.
Si richiede una conoscenza di base della lingua del NT
per poter affrontare i testi in chiave esegetica. L’esegesi
è finalizzata all’individuazione di alcune linee teologiche
tra le più importanti. La presentazione degli argomenti introduttori è di tipo manualistico. L’esame è orale per tutti.
Bibl.: R.E. Brown, Introduzione al Nuovo Testamento,
Brescia 2001; N. Casalini, Lettere cattoliche. Apocalisse di
Giovanni (SBF Analecta 58), Jerusalem 2002; G. Ghiberti (e
coll.), Opera Giovannea (Logos 7), Torino 2003.
M. Luca
Dogma: Ecclesiologia I-II. L’ecclesiologia del
Concilio Vaticano II. Studio analitico della “Lumen
Gentium”: il mistero della Chiesa; il Popolo di Dio; la
costituzione gerarchica; i fedeli; l’universale vocazione
alla santità; l’indole escatologica. Questioni di ecclesiologia contemporanea, con particolare riferimento ai dialoghi ecumenici.
Bibl.: Dispense del docente; G. Philips, La Chiesa e il
suo mistero, Milano 1986; G. Semeraro, Mistero, comunione e
missione, Bologna 1997.
T. Pavlou
Dogma: Escatologia. Diverse tendenze escatologiche
nella Teologia. L’ evento-Cristo come evento escatologico
per Lui e per noi. La morte, la risurrezione, il giudizio
particolare e universale, l’inferno, il purgatorio, la vita
eterna, cieli nuovi e terra nuova.
A. Vítores
138
Dogma: Penitenza-unzione. L’obiettivo del corso è
quello di introdurre gli studenti nella maggiore comprensione delle problematiche essenziali che riguardano i due
“sacramenti della guarigione”. Il corso è di natura storica, con valutazione critica e aggiornata delle questioni
teologiche classiche riviste alla luce delle sfide attuali.
Ai partecipanti si richiede la previa conoscenza del fenomeno sacramentale in genere e un coinvolgimento attivo
nelle lezioni fatto sulla base di letture ed esperienze personali. Contenuto generale: Sacramento della penitenza.
I. Evoluzione storica: mistero del peccato, fondamenti
biblici e sviluppo storico del sacramento della penitenza. II. Visione sistematica: penitenza come sacramento,
effetti e segno sacramentale della penitenza, indulgenze. Sacramento dell’unzione dei malati: origini bibliche
dell’unzione, l’unzione come sacramento, effetti e segno
sacramentale del sacramento dell’unzione. Si prevede solo
l’esame orale.
Bibl.: J. Auer – J. Ratzinger, I sacramenti della chiesa
(Piccola dogmatica cattolica 7), Assisi 19892, 157-259 [la penitenza], 263-284 [l’unzione]; Catechismo della chiesa cattolica,
Libreria Editrice Vaticana 1992, Parte seconda Sez. seconda
cap. II art. 4 §§ 1422-1489: “Il sacramento della penitenza e
della riconciliazione”; art. 5 §§ 1499-1532: “L’unzione degli
infermi”; C. Collo, Riconciliazione e penitenza. Comprendere,
vivere, celebrare (Universo Teologia 18), Cinisello Balsamo
1993; Dispense del docente. Bibliografia specifica verrà indicata durante il corso.
L.D. Chrupcała
Dogma: Ordine-matrimonio. Il corso si prefigge di
far conoscere agli studenti il significato e l’importanza dei due “sacramenti del servizio della comunione”.
Servendosi del metodo espositivo, si cercherà di illustrare il percorso storico-teologico e di inserire le questioni classiche nell’ambito delle discussioni moderne.
Ai partecipanti si richiede la conoscenza del fenomeno
sacramentale in genere e un coinvolgimento attivo nelle lezioni fatto sulla base di letture ed esperienze per-
139
sonali. Contenuto generale: Sacramento dell’ordine.
I. Evoluzione storica: essenza del sacerdozio cristiano, origini bibliche e sviluppo storico del sacramento
dell’ordine. II. Parte sistematica: ordine come sacramento, sacerdozio comune e sacerdozio ministeriale,
effetti e segno sacramentale dell’ordine. Sacramento del
matrimonio: il matrimonio cristiano nella rivelazione biblica e nella storia, matrimonio come sacramento, effetti
e segno sacramentale del sacramento del matrimonio. Al
termine del corso è previsto un esame orale.
Bibl.: H. Baltenweiler, Il matrimonio nel Nuovo
Testamento. Ricerche esegetiche su matrimonio, celibato e divorzio, Brescia 1981 (or. ted. 1967); Catechismo della chiesa
cattolica, Libreria Editrice Vaticana 1992, Parte seconda Sez.
seconda cap. III art. 6 §§ 1536-1600: “Il sacramento dell’ordine”; art. 7 §§ 1601-1666: “Il sacramento del matrimonio”; W.
Kasper, Teologia del matrimonio cristiano, Brescia 19852; E.
Schillebeeckx, Il matrimonio. Realtà terrena e mistero di salvezza, Cinisello Balsamo 19864; M. Adinolfi, Il sacerdozio comune dei fedeli, Roma 1983; J. Galot, Teologia del sacerdozio,
Firenze 1981; A. Vanhoye, Sacerdoti antichi e nuovo sacerdote secondo il Nuovo Testamento, Torino 1990; Dispense del
docente. Bibliografia specifica verrà indicata durante il corso.
L.D. Chrupcała
Dogma: Mariologia (La Beata Vergine Maria nel
mistero di Cristo e della Chiesa). Scopo. Il corso
intende dare una formazione base sulla figura di Maria
nella vita di Cristo e della Chiesa.
– Descrizione del corso. La vergine Maria è un dato fondamentale del pensare cristiano. Essa è presente nella
vita, nella dottrina e nella cultura cattolica. Perciò lungo
il corso si andrà a: a. Riscoprire la figura di Maria attraverso la Sacra Scrittura; b. Lo sviluppo delle verità di
fede; c. La presenza di Maria nel culto cristiano sin dalle
origini; d. L’attenzione dei Padri apostolici e l’inizio della riflessione teologica su Maria; e. Maria nella dogmatica: relazioni con il mistero trinitario, con la cristologia,
la pneumatologia, Maria madre della Chiesa e sorella nostra; f. La dottrina cattolica sulla mediazione e correden-
140
zione di Maria; g. Spiritualità mariana: “essere mariani
per essere cristiani” (PaoloVI), la consacrazione-affidamento a Maria, il Rosario, l’Angelus e altre forme di devozione; h. La presenza di Maria nella Chiesa ortodossa,
nelle Chiese della Riforma e nell’Islam; i. Significato e
valore delle apparizioni mariane e dei santuari.
– Valutazione finale. L’esame finale si svolgerà con una
prova orale.
Bibl.: A.M. Calero, La Vergine Maria nel Mistero di
Cristo e della chiesa. Saggio di Mariologia, Torino 1995; S. De
Fiores, Maria Madre di Gesù. Sintesi storico salvifica, Bologna
1992; C. Militello, Mariologia, Casale Monferrato 1993;
Pontificia Academia Mariana Internationalis, La Madre del
Signore, Città del Vaticano 2000; Th. Schneider, Nuovo Corso
di Dogmatica, vol. 2, Brescia 1995; B. Sesboüé, La Vergine
Maria, in B. Sesboüé (a cura di), Storia dei Dogmi, vol. III:
I Segni della Salvezza. Sacramenti e Chiesa, Vergine Maria,
Milano 2000, p. 487-537. Dispense del professore.
R. Sidawi
Morale: Antropologica e familiare I-II. “Questione
uomo” nel contesto della società moderna: valorizzazione e manipolazione. Il disegno trinitario dell’antropologia
positiva nell’insegnamento della Chiesa. Il concetto di persona, fondamento della sua dignità. Bioetica: problematica
e valutazione morale della ricerca scientifica. Il valore e
qualità della vita umana che è sacra e inviolabile. “Non uccidere”: dovere della coppia, della società (Stato, Chiesa),
della singola persona di accettare, di custodire, curare la
vita dalla fecondazione alla morte naturale (aborto, eutanasia, trapianti). La vocazione della coppia umana (sacramento) come consacrazione coniugale e familiare (famiglia,
Chiesa domestica) e la vocazione della persona (sequela
Christi) come consacrazione verginale e comunitaria (sacerdozio ministeriale, comunità religiosa) (problematica
e magistero). Natura e significato della sessualità umana.
Principi generali di morale sessuale. Il matrimonio cristiano: fedeltà e indissolubilità. La procreazione responsabile.
Bibl.: Dispense del docente; E. Sgreccia, Manuale di bioetica, Milano 1989; T. Goffi – G. Piana (ed.), Corso di morale. II:
141
Diaconia. Etica della persona, Brescia 19902; Idd. (ed.), Corso
di morale. I: Koinonia. Etica della vita sociale, Brescia 19912.
J. Kraj
Diritto canonico: Magistero e beni. Con il corso,
che comprende lo studio del Libro III e V del Codice
di Diritto Canonico, si intende presentare la potestà del
Magistero e il suo esercizio, la missione evangelizzatrice
della Chiesa e il suo diritto al proprio sistema scolastico
ed universitario, nonché obblighi e diritti dei cattolici nel
campo dell’educazione; sovranità della Chiesa in campo
patrimoniale ed alcuni elementi pratici dello stesso diritto
patrimoniale della Chiesa. Il metodo seguito sarà quello
interdisciplinare (teologia, diritto), analisi ed applicazione pratica. È richiesta la previa frequentazione del corso
Norme generali; lo studio personale del Codice di Diritto
Canonico coadiuvato da un manuale tra quelli indicati
nella bibliografia o altri. Alla fine del corso lo studente
dovrà sostenere l’esame orale.
Bibl.: P. Bux, Il Magistero della Chiesa nel Diritto
Canonico, Roma 2002; Codice di Diritto Canonico. Edizione bilingue commentata, 3 voll., a cura di P. Lombardía e J.I. Arrieta
(Roma 1986); Il diritto nel mistero della Chiesa, II: Il Popolo
di Dio, Stati e funzioni del Popolo di Dio, Chiesa particolare e
universale, La funzione di insegnare, a cura del Gruppo Italiano
Docenti di Diritto Canonico, 2° ed. (Quaderni di «Apolinaris»
9, Roma 1990; M. Morgante, L’amministrazione dei beni temporali della Chiesa. Diritto canonico, Diritto concordatario,
Pastorale, Casale Monferrato 1993; A.G. Urru, La funzione di
insegnare della Chiesa nella legislazione attuale, Roma 2001.
D. Jasztal
Diritto canonico: Funzione di santificare. L’obiet­
tivo del corso è quello di presentare la normativa codiciale della Chiesa riguardante i fondamenti del diritto
liturgico e sacramentale. I sacramenti dell’iniziazione
cristiana: battesimo, cresima, eucaristia, e quelli della penitenza, unzione degli infermi e dell’ordine. Una
parte consistente del corso sarà dedicata allo studio del
sacramento del matrimonio. In particolare, la nozione:
142
patto, sacramento, proprietà; consenso matrimoniale;
cura pastorale e quanto si deve premettere alla celebrazione del matrimonio; impedimenti matrimoniali;
forma della celebrazione; matrimoni misti; matrimonio
segreto; effetti del matrimonio; separazione dei coniugi; convalidazione semplice e sanazione del matrimonio in radice. Nella presentazione saranno affrontati alcuni elementi pratici in prospettiva pastorale alla luce
delle discipline teologiche, tenendo conto della natura
dei sacramenti: gli elementi costitutivi dei sacramenti; il ministro e il soggetto dei sacramenti. Il metodo
dunque dovrà essere quello interdisciplinare (teologia,
diritto), analisi e applicazione pratica. È richiesta la
previa frequentazione del corso Norme generali; lo studio personale del Codice di Diritto Canonico, coadiuvato da un manuale tra quelli indicati nella bibliografia
o altri. Alla fine del corso lo studente dovrà sostenere
l’esame orale.
Bibl.: J.F. Castaño, Il sacramento del matrimonio, Roma
19943; Codice di Diritto Canonico. Edizione bilingue commentata, 3 voll., a cura di P. Lombardía e J.I. Arrieta (Roma 1986);
Commento al Codice di Diritto Canonico, a cura di P.V. Pinto
(Studium Romanae Rotae, Corpus Iuris Canonici 1), Città del
Vaticano 2001; G. Gianesin, Matrimoni misti, Bologna 1991; Il
Codice del Vaticano II: I sacramenti della Chiesa, a cura di V. De
Paolis – G. Feliciani – A. Longhitano ed altri (Bologna 1989); Il
diritto nel mistero della Chiesa, III: La funzione di santificare della
Chiesa, I beni temporali della Chiesa, Le sanzioni nella Chiesa, I
processi – Chiesa e Comunità politica, a cura del Gruppo Italiano
Docenti di Diritto Canonico, 2a ed. (Quaderni di «Apolinaris»
10), Roma 1992; M. Morgante, I Sacramenti nel Codice di Diritto
Canonico, Commento giuridico – pastorale (Roma 1984); D.
Mussone, L’Eucaristia nel Codice di Diritto Canonico, Commento
ai can. 897 – 958 (Monumenta Studia Instrumenta Liturgica, 21),
Città del Vaticano 2002; D. Salachas, L’iniziazione cristiana nei
Codici orientale e latino (Bologna 1991).
D. Jasztal
Teologia pastorale. Dal concetto di pastorale nella
Bibbia a quello di pastorale nei Padri e nei teologi. Gli
imperativi pastorali oggi. Pastorale della parola (evange-
143
lizzazione e catechesi), pastorale sacramentale, pastorale
d’insieme (consigli pastorali) nel mondo contemporaneo.
R. Dinamarca
Liturgia: Penitenza, unzione, ordine, matrimonio.
Dopo un breve percorso storico dei diversi riti attraverso
le fonti liturgiche, ci si soffermerà sull’Ordo attuale di
questi sacramenti. Verrano studiati i praenotanda, i riti
nel suo svolgimento tenendo conto dei diversi significati
teologici, simbolici nonché delle implicazioni pastorali.
Si presuppone la frequentazione dei corsi di introduzione
alla liturgia e ai sacramenti in genere. Alla fine del corso
ci sarà un esame orale.
Bibl.: Penitenza: Rituale Romanum. Ordo paenitentiae,
Ed. typica, Typis Polyglottis Vaticanis (= TPV) 1974 (anche ed.
italiana e spagnola); R. Falsini, La Penitenza. Commento al rito
e schemi di catechesi (Collana Liturgia e Catechesi 4), Milano
1990; H. Karpp, La Penitenza. Fonti sull’origine della penitenza nella Chiesa antica (Traditio Christiana 1), Torino 1975; A.
Nocent, “Il sacramento della penitenza e della riconciliazione”,
in A.J. Chupungco (dir.), Anamnesis. 3/1. I sacramenti, Casale
Monferrato 1986, 133-203; J. Ramos-Regidor, Il sacramento
della penitenza. Riflessione teologico-storico-pastorale alla luce
del Vaticano II, Leumann 19794; Unzione: Rituale Romanum.
Ordo Unctionis infirmorum eorumque pastoralis curae, TPV
1972 (anche ed. italiana e spagnola); D. Borobio, “Unción de
enfermos”, in D. Borobio (dir.), La celebración de la Iglesia.
II: Sacramentos (Lux Mundi 58), Salamanca 1988, 653-743; I.
Scicolone, “Unzione degli infermi”, in A.J. Chupungco (dir.),
Anamnesis. 3/1. La liturgia, i sacramenti, Genova 1986, 205242; Ordine: Pontificale Romanum. De Ordinatione Episcopi,
Presbyterorum et Diaconorum, Ed. typica altera, TPV 1990
(anche ed. italiana e spagnola); A. Santantoni, “Ordini sacri
e ministeri”, in A.J. Chupungco (dir.), Scientia liturgica, IV:
Sacramenti e Sacramentali, Casale Monferrato 1998, 209-218;
230-266; P. Tena, “La prex ordinationis de los presbíteros en
la II edición típica”, Notitiae 26 (1990) 126-133; Matrimonio:
Rituale Romanum. Ordo celebrandi Matrimonium, Ed. typica
altera, TPV 1991 (anche ed. italiana e spagnola); A. Nocent,
“Matrimonio - B. In Roma e nell’Occidente non romano”, in
A.J. Chupungco (dir.), Scienzia liturgica, IV, Casale Monferrato
1998, 286-314; M. Lessi-Ariosto, “Aspetti rituali della celebra-
144
zione del Matrimonio nella ‘editio typica altera’”, Rivista liturgica 79 (1992) 692-698; M. Martínez Peque, Lo Spirito Santo e
il matrimonio nell’insegnamento della Chiesa, Roma 1993.
Dispense del docente. Altra bibliografia verrà indicata durante
il corso.
E. Bermejo
Lingua: Greco biblico I-II. Elementi fondamentali
della grammatica e della sintassi; elementi di fonologia e
di morfologia. Esercitazioni sui testi biblici.
T. Pavlou
Seminario. Liturgia.
Seminario. S. Scrittura.
S. Milovitch
N. Ibrahim
Escursioni bibliche (Gerusalemme). Le visite vengono effettuate nel pomeriggio e comprendono i seguenti siti: Ophel, Quartiere giudaico, Sion, S. Sepolcro, Via
Dolorosa e S. Anna, Getsemani, Monte degli Ulivi.
E. Alliata
Escursioni bibliche (fuori Gerusalemme). Le escur­
sioni (da svolgersi nel ciclo di tre anni) comprendono:
I. Giudea (dintorni di Gerusalemme): Betlemme, Ain
Karem; Costa mediterranea (nord): Emmaus, Antipatris,
Cesarea; Valle del Giordano e di Iezrael: Gerico, Bet Shean,
Megiddo; Galilea (3 giorni): Tabor, Nazaret - Tiberiade,
Tabgha, Cafarnao, Banias - Sefforis, Acri, Carmelo.
II. Shephela: Beth Semesh, Maresha, Lachish; Costa
mediterranea (sud): Ekron, Ascalon, Giaffa; Negev:
Bersheva, Mamshit, Arad; Sinai (3 giorni): Avdat, Timna
- S. Caterina, M. Sinai - Eilath.
III. Samaria: Shilo, Nablus, Sebastia; Giudea (ovest):
Abu Gosh, Ramla, Lidda, Gezer; Giudea (Deserto di
Giuda): Betania, Qumran, Engeddi, Masada; Giordania
(4 giorni): Madaba, Monte Nebo - Macheronte, Umm erRasas - Petra - Amman, Jerash.
E. Alliata
145
tasse ACCADEMICHE
Iscrizione annuale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .  $500
Studenti straordinari e uditori per ogni corso . . . . . . . . . . . . . . . .  $50
Certificati extra . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .  $10
scadenze ACCADEMICHE
Iscrizioni all’anno accademico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .  1-19 ottobre
Presentazione del piano di studio . . . . . . . . . . . . . . . . . . .  1-19 ottobre
Apertura dell’anno accademico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .  5 ottobre
Inizio delle lezioni del I semestre . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .  6 ottobre
Scelta della modalità dell’esame di STB e presentazione
dell’argomento della dissertazione . . . . . . . . .  20 novembre
Fine delle lezioni del I semestre
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .  22
gennaio
Esami della sessione invernale . . . . . . . . .  24 gennaio - 5 febbraio
Inizio delle lezioni del II semestre . . . . . . . . . . . . . . . . . . .  14 febbraio
Presentazione del piano di studio (II sem.) . . . . . . .  7-28 febbraio
Consegna della dissertazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .  20 maggio
Fine delle lezioni del II semestre
Esami della sessione estiva
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .  28
. . . . . . . . . . . . . .  30
maggio
maggio -17 giugno
Chiusura dell’anno accademico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18 giugno
146
annotazioni
147
148
149
Indice
Studium Biblicum Franciscanum
Autorità accademiche  . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Collegio dei docenti  . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . I ciclo  . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . II-III ciclo  . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5
6
6
6
Orario degli uffici  . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8
Nota storica  . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9
Ordinamento degli studi  . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10
Norme generali  . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10
Ciclo di Licenza  . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14
Corsi propedeutici  . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15
Curricolo per la Licenza  . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16
Ciclo di Dottorato  . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Diploma Superiore di Scienze Biblico-Orientali e Archeologia .
Diploma di Formazione Biblica  . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Programma dell’anno accademico   . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Descrizione delle materie   . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Lingue bibliche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Esegesi AT . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Esegesi NT . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Teologia biblica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Introduzione e metodologia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Ermeneutica e Storia dell’esegesi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Ambiente biblico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Seminari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Escursioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18
22
22
24
26
26
36
39
44
45
50
52
55
59
Tasse accademiche  . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 62
Scadenze accademiche  . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 63
Studium Theologicum Jerosolymitanum
Nota storica  . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 99
Ordinamento degli studi  . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 100
Norme generali  . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 100
Programma complessivo del I ciclo  . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 108
Biennio filosofico  . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 108
Quadriennio teologico  . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 109
Biennio filosofico  . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 112
Programma dell’anno accademico  . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 112
Descrizione delle materie  . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 114
Corso teologico introduttivo  . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 125
Programma dell’anno accademico  . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 125
Descrizione delle materie  . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 126
II Corso ciclico  . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 134
Programma dell’anno accademico  . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 134
Descrizione delle materie  . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 135
Tasse accademiche  . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 145
Scadenze accademiche  . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 145
Quest’Ordo ha carattere informativo.
Lo SBF si riserva di introdurre cambiamenti sia accademici
sia amministrativi anche ad anno accademico iniziato.
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Printed in Jerusalem 2010
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