MERCATO E ISTITUZIONI
4 CFU A.A. 2008-09
Prof.ssa Chiara Oldani
[email protected]
Sezione1
Mercati finanziari internazionali
Mercati finanziari internazionali
 Giocatori
 Produtti
 Struttura
PLAYERS IN INTERNATIONAL FINANCIAL MARKETS (IFM)
COMPANIES
MULTINATIONAL
FOREIGN
EXCHANGE
EXPOSURE
INSTITUTIONAL
INVESTORS
GLOBAL
FINANCING
PRIVATE
INVESTORS
GLOBAL
INVESTMENTS
FINANCIAL INTERMEDIATION
INTERNATIONAL FINANCIAL MARKETS
Governement, Central Banks
International Institutions
Giocatori: Multinazionali
 Le multinazionali sono un prodotto della
globalizzazione dei commerci e della produzione;
rappresentano gran parte dei consumi mondiali. Sono
state molto criticate negli ultimi 20 anni.
 Le multinazionali hanno cambiato i loro standard di
produzione in seguito alla consapevolezza dei
consumatori dei paesi industrializzati(es. lavoro
minorile e inquinamento).
 Le multinazionali hanno struttura multi prodotto (e.g.
Sony, P&G, Unilever).
Giocatori: Investitori
Istituzionali
 Es. fondi pensione, fondi sovrani.
 Raccolgono risparmio globale e lo investono nel paese
o all’estero (i.e. influenzano allocazione della
ricchezza).
 Sono pochi in italia, ma all’estero sono rilevanti
(USA,UK) soprattutto nel processo di miglioramento
delle regole e dei controlli.
 Di recente ne sono emersi di nuovi: fondi sovrani, che
investono le riserve di valuta estera.
Giocatori: Investitori Privati
 Es. fondi hedge, fondi monetari e finanziari.
 La loro presenza è favorita dalle unioni economiche e
monetaria (e.g. EMU, USA, Asian Union, African
Union).
 Hedge funds e altri fondi deregolamentati attraggono
grande quantità di ricchezza grazie alla loro libertà.
(e.g. Berkshire Hathaway, Clessidra, LTCM, No Small
Dreams, Black Hole).
 I fondi monetari e finanziari che raccolgono il
risparmio delle famiglie sono fortemente
regolamentati e meno rischiosi.
Giocatori: Governi
 Emettono debito e devono accettare regole del mercato
finanziario, ma hanno una posizione speciale, poiché
contribuiscono a determinare le regole del mercato
finanziario.
 Quanto rischio sui mercati può correre uno stato?
 E’ lecito utilizzare l’innovazione finanziaria per gestire
il debito pubblico?
INTERNATIONAL
FINANCIAL
MARKETS
FOREX MARKET
EUROCURRENCY MARKET
DERIVATIVE
PRODUCTS
Options, Futures
Forward Contracts
Options, Futures
FRAs
EUROCURRENCY DEPOSITS
EUROCREDITS
EURONOTES
Eurocommercial paper
RUFs, NIFs
BOND MARKET
Options, Futures,
Swaps, Caps,
Floors, Swaptions
DOMESTIC
FOREIGN
Yankees, Samurais, Bulldogs,
Rembrandts, Matadors,…
EUROBOND
Straight, Dual currency,
Convertibles, Floating rates
EQUITY MARKETS
Euroequity, ADR’s, Mutual
Funds, …
Options, Futures
Structure of Foreign Exchange Markets
Customer buys $
with euro
Foreign
Exchange
Broker
Local bank
Stockbroker
Major banks
Interbank
market
IMM
LIFFE
PSE
Local bank
Stockbroker
Customer buys
euro with $
Mercato dei cambi
 Transazioni a pronti e a termine
 Molti operatori (domanda e offerta) nessun operatore
dominante
 Transazioni veloci, bassi costi di transazione per 24 ore
al giorno.
Mercato dei cambi
 Utilizzato per le transazioni commerciali (IMP & EXP).
 Utilizzato per definire il prezzo delle valute.
 Utilizzato per la copertura dei rischi di cambio.
 Utilizzato per la speculazione sui cambi o l’arbitraggio
sui differenziali di rendimento.
 Usato per gli attacchi speculativi.
Tasso di cambio
I tassi di cambio
Il commercio estero coinvolge la conversione tra
valute
Il tasso di cambio è il prezzo di una valuta nei termini
di un’altra.
Il cambio lo determina il mercato.
Aumento del costo di una valuta: apprezzamento.
Fattori che influenzano il cambio
Domanda e offerta di valuta dipende dalla dom. e
off. di beni e servizi tra paesi, causati da:
 costi relativi di produzione nei paesi;
 offerta di fattori di produzione nei paesi;
 gusti dei consumatori;
 abilità di sostituzione delle importazioni con la
produzione domestica;
 barriere e dazi al commercio.
Fattori che influenzano il cambio
 Offerta e domanda di valuta dipende dalla
domanda sottostante di beni e servizi tra paesi,
influenzata da:
 Tasso di crescita delle economie (PIL).
 Commercio tra paesi e costo relativo dei beni nei due
paesi.
La bilancia dei pagamenti
BOP
BOP
 Compilata dal IMF per il mondo.
 Ha 3 sezioni: conto corrente, conto capitale, conto finanziario.
 Conto corrente: import & export di beni, servizi e redditi (dei
migranti).
 Conto capitale: acquisto e vendita di imprese e beni capitali.
 Conto finanziario: flussi finanziari tra paesi (bond.obbligazioni,
equity-azioni, derivati, valuta).
 Errori e omissioni: voce per chiudere la BOP a zero (errori di
contabilizzazione, omissioni dovute ai traffici illeciti).
BOP: Terminologia
 Contabilità a partita doppia: debiti uguale crediti.
 Surplus/deficit si riferiscono alle sezioni della BOP.
 Exp di beni e servizi maggiori di IMP danno luogo al
surplus commerciale e fanno apprezzare il cambio.
 IMP di beni e servizi maggiori di EXP danno luogo al
deficit, che fa deprezzare il cambio.
The Flow of Currencies:
Whisky sold to Italian hotel
Export earnings for UK
(Credit on Balance
of Payments)
€ changed to £
Map courtesy of http://www.theodora.com
The Flow of Currencies:
Oil from Russia
Oil
£ changed into Roubles
Import expenditure for the UK
(Debit on balance of payments)
Map courtesy of http://www.theodora.com
Export earnings for Russia
Il Conto Corrente
 Il CC registra i commerci di un paese.
 Comprende il flusso di IMP e EXP nel periodo.
 Le transazioni sono definitive.
 Il flusso di commerci non dà luogo a aspettative di
futuri flussi commerciali.
Il conto finanziario
 Il CF registra i movimenti finanziari da e per un paese.
 Surplus (deficit) nel conto finanziario si somma al
deficit (surplus) del conto corrente e lo può azzerare.
 Le pressioni sui cambi dal conto corrente possono
essere ribaltate dal afflusso di capitali finanziari.
Apprezzamento del cambio avverrà quando:
 I beni di un paese sono più convenienti di quelli dell’altro,
in base alla parità poteri d’acquisto (PPA).
 Il paese ha un grande surplus di CC.
 Il paese ha alti tassi d’interesse, attrae investimenti e
capitali.
 Il governo del paese riduce l’offerta di moneta, alza i tassi
d’interesse e incoraggia la domanda della propria valuta.
Fe
b
A -99
ug
Fe -99
b
A -00
ug
Fe -00
bA 01
ug
Fe -01
bA 02
ug
Fe -02
bA 03
ug
Fe -03
bA 04
ug
Fe -04
b
A -05
ug
Fe -05
bA 06
ug
Fe -06
b
A -07
ug
-0
7
Tasso di cambio Euro-Dollaro
€-$
1.4
1.2
1
0.8
0.6
Bond market
 Bond can be issued by private corporations (e.g.
General Motors) or by sovereign states (Italy sell 30%
of its debt outstanding to foreign investors).
 There can be problems related to the lack of an
international bankruptcy law-authority (BIS).
 The credit rating system allows for international
transferability of debt, by giving a standardized rating
to the issuer. There are conflicts of interest arising
between customers and agencies.
 Because of small returns observed over the last 5 years,
this market is far less prosperous than others.
Equity market
 Equity: stake of a corporation. Its property is a right
whose exercise suffers of asymmetric information.
 To decrease the asymmetry and safeguard
stakeholders, corporate governance rules are
introduced.
 Minority against majority shareholders: transparency
and best business practice.
 Main equity markets: US: NYSE, NASDAQ. Europe:
LSE (UK+IT+ others); EuroNext (Germany+ France+
others).
Equity market
 Dividends: is the yield on equities; is set by the Board
(influenced by majority of stakeholders).
 Price of equity: influenced by present business cycle,
and by forecasts (earnings forecast).
 Struggle between short term targets (price, yield,
return) and long run targets (corporations growth,
business improvements, R&D).
Derivatives market
 Daily transactions: US$10.3 trillion worldwide; around
a half is OTC (deregulated, opaque, huge dimension,
free rules and settlements).
 Exchange traded derivatives: futures, warrants, options
on equity, interest and exchange rates.
 OTC derivatives: forward, swaps, futures, options on
every “underlying” (e.g. weather in Rome or L.A., the
Big One in California).
Derivatives market
 Derivatives markets are bigger than any other financial
markets; their power is their flexibility.
 OTC derivatives are deregulated, but not riskier than
regulated ones; in fact crashes took place on stock
exchanges (e.g. Enron, Barings Bank).
 OTC derivatives are used by sovereign States to
manage public debt, by banks and funds, by private
investors. Statistics are very poor.
Sezione 2
Istituzioni Finanziarie Internazionali
Istituzioni Domestiche
 Finanziarie: banca centrale, sistema bancario,
operatori finanziari (es. SIM).
 Legali: il Parlamento o Congresso, la “rule of law”.
 Il governo.
 Le famiglie e i piccoli investitori.
Istituzioni Finanzarie Internazionali
 Economiche: WB, EBI, WTO
 Finanziarie: IMF, BIS, IAS,
 Politiche: UN, EU, Nato, G7.
World Bank
 Fondata nel 1944 in base agli accordi di Bretton
Woods, con la missione di aiutare lo sviluppo dei paesi
poveri.
 E’ finanzata dai paesi membri (148) in base alla loro
dimensione relativa (PIL, commercio e riserve); la sua
gestione riflette il potere dei suoi azionisti (USA,
Europa e Giappone).
 La sua complessa struttura burocratica è stata
fortemente criticata per via delle inefficienze.
World Bank
 La WB non deve influenzare la strutura politica dei
paesi che aiuta. Ciò significa che potrebbe finanziarie
le tirannie (come Kenia), ma a causa della forza dei
suoi azionisti (USA) l’Iran non ottiene fondi.
 La WB ha cambiato diverse volte il suo operato negli
ultimi 50 anni, anche seguendo l’evoluzione della
teoria economica.
 Negli anni ‘80 la WB ha supportato le privatizzazioni e
liberalizzazioni, oggi è invece più cauta rispetto alla
stabilità sociale e i diritti della popolazione.
World Bank
 Dopo gli anni ‘90 gioca un ruolo sempre meno
rilevante, grazie agli investimenti diretti esteri e altre
forme di finanziamento delo sviluppo che si
sostituiscono ai fondi della WB (es. Asia).
 Gli ultimi due presidenti della WB sono stati molto
criticati per la loro ignoranza della materia e
incapacità di gestire i problemi della crescita e
sviluppo. Paul Wolfowitz è stato costretto a dimettersi
nel 2007.
 La credibilità della WB è oggi veramente bassa; gli alti
costi della struttura esacerbano i sentimenti negativi
dei paesi che ricevono i fondi.
Il futuro della WB
 Deve essere ristrutturata nella sua missione, oltre che
nella struttura operativa. I fondi privati svolgono un
ruolo centrale nello sviluppo dei paesi, la competizione
non deve essere avvantaggiata.
 Quali sono gli obiettivi di una istituzione
internazionale che si occupa di sviluppo?
 Deve considerare la situazione politica dei paesi che
finanzia? Deve liberarsi dei manager di nomina
politica, ignoranti di problemi dello sviluppo?
World Trade Organization
 Nato dopo il GATT, regola il commercio mondiale e
persegue l’abolizione delle tariffe, quote e degli aiuti
pubblici alle imprese. Ultimo paese ad aderire: Viet
Nam.
 Aderendo al WTO ogni paese deve abolire barriere e
limiti al commercio; è completamente bilaterale, con
alcune eccezioni per i paesi emergenti (Cina) e le
unioni economiche (EU, USA).
WTO
 Nel commercio mondiale è davvero difficile assicurare
la bilateralità e che il commercio sia sempre libero.
 E’ stata molto criticata perché è difficile punire i grandi
paesi che violano le regole (es. Cina ha aiutato le
imprese calzaturiere per conquistare mercati europei e
americani).
 Punizione è bilaterale: il paese che viola la concorrenza
non può esportare per un certo numero di mesi, ma
non è impossibile aggirare i blocchi (triangolazione).
Il International Monetary Fund-IMF
 Fondato nel 1944 in base agli accordi di Bretton Woods, con
il compito di garantire la stabilità, sostenere il commercio e
le condizioni ordinate di mercato. Gli stati membri
contribuiscono in base al loro PIL e possono prendere a
prestito in base alla loro quota nel Fondo.
 In caso di crisi, i paesi membri possono prendere a prestito
oltre la loro quota; ciò ha creato azzardo morale (es. crisi
asiatica, Argentina).
 Dopo la fine dei cambi fissi (1970), il IMF diventa
l’istituzione che garantisce la stabilità finanziaria e
valutaria.
Il IMF nel nuovo millennio
 IL IMF tenta di modificare la propria struttura e
organizzazione per gestire al meglio la globalizzazione
finanziaria.
 Le crisi hanno origine più di frequente dal conto
finanziario, ma il IMF guarda ancora agli squilibri del conto
corrente.
 I paesi emergenti hanno bisogno di stabilizzazione
valutaria e commerciale; i paesi sviluppati hanno necessità
molto diverse.
 Inoltre, il IMF non fa nulla per risolvere il più grande
squilibrio commercial del mondo (gli USA hanno oltre 6%
di squilibrio rispetto al PIL).
Bank of International SettlementsBIS
 Sede a Basilea (Svizzera), fondata originariamente per
gestire i pagamento tedeschi delle spese di guerra a UK
e FR (I Guerra Mondiale).
 Dopo gli anni ‘70 ha iniziato ad aiutare le banche nella
regolazione degli standard, per la compensazione e per
i pagamenti internazionali. La BIS coordina
l’emissione internazionale di obbligazioni da parte di
aziende private, paesi emergenti, la fissazione degli
standard e la diffusione dei dati relativi.
Bank of International Settlements
E’ un’organizzazione tecnica apolitica, i membri sono
volontari.
La BIS fornisce un importante set di statistiche su:
 Obbligazioni dei paesi emergenti;
 Scambi di derivati OTC e di altri strumenti innovativi;
 Statistiche per la stabilità bancaria e finanziaria
(Accordi di Basilea II).
Accordo di Basilea II
I crediti sono “pesati” per il rischio che incorporano; con
l’accordo Basilea I il peso era uniforme (4%) ma questo
creava azzardo nei paesi emergenti (Argentina) e le
imprese.
Il sistema di pesi per il rischio di Basilea II è
implementato in base alla distribuzione di probabilità
stimata sui dati storici (es. grandi imprese e Stati) o su
campioni di popolazione simile (es. piccole imprese e
famiglie).
Basilea II: pro e contro
Critiche: è pro-ciclico. Europa ha adottato gli standard di
Basilea II, mentre gli USA no.
JP Morgan utilizza un sistema diverso di pesi
(RiskMetrix), che sembra funzionare meglio di Basilea
II. Materia complessa!
Contro: Basilea II ha finora salvato l’Europa dal virus
subprime. Societé General ha dovuto dichiarare subito
le perdite, chiedendo aumento di capitale, prima di
andare incontro a problemi più seri.
Fonti
 Statistiche: International Monetary Fund (BOP);
Banca Centrale Europea; Banca d’Italia.
 Analisi: OECD, IMF, ISAE, Istat.
 Journal and review; stampa internazionale (The
Economist, Financial Times); italiani (Il Sole 24 Ore).
Libri per approfondire
 A. Magnoli Bocchi, M. Piazza “La Banca Mondiale”, Il
Mulino, 2007.
 E. Mrudula “An introduction to international financial
institutions”, ICFAI University Press, 2006.
 F. Mishkin, S.G. Eakins “Istituzioni e mercati
finanziari”, Pearson Addison Wesly, 2007. In Biblioteca.
 M. Bagella “Il sistema finanziario internazionale”,
Giappichelli, 2007.
Scarica

Mercato e Istituzioni