Bill Joy e Kurzweil
Gennaio 2004
10 settembre 2003
Bill Joy si dimette da Sun Microsystems.
E’ stato:
• cofondatore di Sun;
• il padre del sistema operativo SOLARIS;
• l’ideatore di:
» architettura dei processori SPARC
» linguaggio multipiattaforma JAVA
» tecnologie JINI (pervasing computing).
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Why the future doesn’t need us
Bill Joy (da Wired - 08.04.00)
• Ho preso coscienza dei pericoli che le nuove
tecnologie avrebbero rappresentato nel XXI secolo
durante la “George Gilder’s Telecom conference” nel
1988 quando conobbi Ray Kurzweil;
• In questa occasione egli affermava che, in
conseguenza degli sviluppi della tecnologia, eravamo
sulla strada per diventare robots o compenetrarci con
robots o qualcosa di simile;
• Ray mi diede una bozza del suo libro “The age of
Spiritual machines” in cui si preannunciava una sorta
di immortalità per l’uomo che diventava uno con la
tecnologia della robotica.
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Attenzione !
Non stiamo parlando del soldato “superaccessoriato”
del XXI secolo.
Questo soldato, finite le operazioni belliche, si toglie
“l’armatura” e ritorna – più o meno – come prima.
Ma neppure parliamo di …
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“The new luddite challange”
(Kurzweil)
• Le macchine intelligenti potranno fare molto meglio
tutte le cose che fanno gli uomini. Si tratta di
decidere di lasciare prendere a loro tutte le decisioni,
oppure mantenere il controllo.
• Nel primo caso si arriverebbe a cedere
progressivamente il controllo alle macchine, che
rapidamente si mostrerebbero capaci di risolvere
problemi non più risolvibili dall’uomo. In definitiva
una dipendenza tale che rimuoverla sarebbe un
suicidio.
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“The new luddite challange”
(Kurzweil) - segue
• Nel secondo caso il controllo finirebbe però a un'élite
ristretta che renderebbero inutili le masse.
L’élite potrebbe distruggere le masse, o eliminarle
progressivamente o assumere un atteggiamento
“paternalistico”. In questi casi gli uomini “robotizzati”
potrebbero essere felici, ma non liberi. Sarebbero
ridotti allo stato di animali domestici.
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Why the future doesn’t need us
Bill Joy (da Wired - 08.04.00)
I settori ad alto rischio per l’umanità secondo Bill Joy
sono:
– nanotecnologia;
– robotica;
– biogenetica.
Possono rendere l’uomo una “specie in via di estinzione”.
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La risposta di Kurzweil
• Le tecnologie pericolose sono le stesse che ci offrono
importanti benefici;
• La nanotecnologia e la robotica ci permetteranno
entro 25 anni di inviare dei nanorobots nel flusso
sanguigno attraverso i capillari del cervello.
Comunicheranno fra loro attraverso una rete wireless
locale e anche con i neuroni. Questi nanorobots
potrebbero sostituire i segnali dati dal cervello.
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La risposta di Kurzweil - segue
• La tecnologia è potente, offre più potere all’individuo
ed è intrinsecamente democratica, pur aprendo le
porte a conseguenze potenzialmente distruttive. Ma se
parliamo di questo, allora parliamo della doppia natura
dell’uomo, creativa e distruttiva nello stesso tempo. Di
qui il problema del controllo (l’onestà intellettuale).
• Entro il 2030 avremo macchine dotate di cervelli di
qualità umana e sapremo come funziona l’intelligenza.
La parte difficile non è far capire a una macchina come
giocare a scacchi o guidare un missile nucleare.
Difficile è farle fare quello che fanno i bambini:
riconoscere i genitori, giocare con un cane, ecc.
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Sarà la fine del mondo?
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Che fare?
Innanzitutto non sottovalutare il problema
Guidare le tecnologie verso il bene comune
Far prendere conoscenza della questione
Premere su chi ha responsabilità nello sviluppo della società
Le tecnologie non sono intrinsecamente buone o cattive. Spetta
all’uomo guidarle con saggezza.
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