PREVENZIONE
UNA DOSE
DI CAFFÈ
TERAPEUTICA
È la sostanza psicoattiva
più diffusa al mondo: agisce
sul cervello accentuando
l'attenzione, dà una sferzata
di energia e svolge varie
altre azioni farmacologiche...
di Piero Bianucci
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el mondo in un anno si bevono 161 mila milioni di litri di
caffè. In questi numeri, il farmacologo vedrà il trionfo di una molecola, la caffeina, un alcaloide composto
da 8 atomi di carbonio, io di idrogeno, 4
di azoto e 2 di ossigeno. Le piante da cui
ha origine - non solo il caffè, anche tè,
cacao, cola, guaranà e mate - la usano
come insetticida naturale: sugli insetti
che lo ingeriscono ha un'azione paralizzante. Come altri alcaloidi (morfina, nicotina), nell'uomo la caffeina ha un effetto psicotropo e può dare dipendenza.
È la sostanza psicoattiva più diffusa al
mondo: agisce sul cervello accentuando
l'attenzione, dà una sferzata di energia
e svolge varie altre azioni farmacologiche. Tuttavia, come ogni altra sostanza,
acqua fresca compresa, anche la caffeina è tossica oltre una certa dose. Si stima che nell'uomo la dose che risulta
mortale in un caso su due sia di 150 milligrammi per kg di peso (in una persona
dì media corporatura equivale a circa
150 tazzine bevute insieme!).
Molti sono gli studi recenti su effetti benefici della caffeina, o meglio
dell'abitudine di bere uno 0 due caffè al
giorno. In occasione di Expo, la European food safethy autorithy (Efsa, Autorità europea per la sicurezza del cibo) ha
pubblicato un documento da cui risulta che 400 milligrammi di caffeina al
giorno (4-5 tazzine di caffè) rientrano
nella dieta equilibrata di una persona
attiva. Molte ricerche vantano gli effetti
terapeutici di questa bevanda.
Nel 2013 l'Istituto di ricerche Farmacologiche "Mario Negri" e il Dipartimento di Scienze cliniche dell'Università di
Milano hanno pubblicato sulla rivista
americana Cìinkaì Gastroenterology and
Epatology un lavoro dal quale risulta che
bere due tazzine al giorno riduce del 40
per cento il rischio di cancro del fegato,
che per diffusione è il sesto tumore al
mondo e la terza causa di morte per cancro. Il beneficio sarebbe conseguenza
di un'altra azione positiva, quella nei
confronti del rischio di diabete di tipo
2: la riduzione dei tumori epatici, secondo gli autori dello studio, «potrebbe dipendere dai provati effetti preventivi del
caffè sul diabete».
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Per approfondimenti
vi invitiamo a leggere BenEssere di settembre
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