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gennaio 2015
Mensile di cultura e informazione sportiva
Bocce, torna in pista l’Asd Enrico Millo per conquistare la serie B
Patron Montuori:«I nostri tifosi meritano grandi soddisfazioni» pag .3
SlanciodaCampione
Anno nuovo,
e impegno
fiducia,
/redazioneatleta
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re
edazion
neatleta
Obiettivo promozione
Anno VII numero 1
Per arrivare al top ci vogliono costanza, sacrifici e duro allenamento:
Pietro Menna ce l’ha fatta conquistando il titolo italiano di pesistica
• FABIO SETTA
Anno nuovo, vita nuova ma
vecchie certezze. Quelle dell'inesauribile passione che giorno dopo giorno spinge i nostri
campioni a continuare ad
allenarsi e a vincere. Quelle
delle problematiche degli
impianti, con il progetto di
restyling dello stadio Vestuti
di Salerno che non convince
appieno. Ma soprattutto le
certezze che arrivano dal
grande serbatoio di giovani
che la nostra provincia e la
nostra regione possiedono.
Dalla scherma alle arti marziali, dalla kick boxing agli
scacchi, questo numero di
gennaio è dedicato soprattutto ai giovani talenti. Quelli
che in futuro faranno parlare.
Noi de l'Atleta ne preferiamo
parlare sin da ora, scommettendo su di loro e sulle loro
capacità. Anche per dare un'iniezione di fiducia e infondere
ulteriori motivazioni. Le stesse che in questo ultimo periodo ci stanno regalando i
nostri aficionados e i nostri
attenti lettori che non possiamo che ringraziare. Il successo de l'Atleta in Festa a
dicembre è stato per tutta la
redazione un momento di
orgoglio e di grande emozione. Per questo promettiamo il
massimo impegno anche per il
2015, contribuiamo a far crescere gli sport che noi amiamo
definire migliori. Inoltre, in tal
senso, sono allo studio nuove
iniziative che a breve andranno ad aggiungersi, al blog,
all'app e alla web-tv. Un impegno multimediale, h24, perché
l'Atleta si possa confermare
ancora una volta di più la casa
degli sport migliori.
Si dice che il nuovo anno spazzi via
quello vecchio, ma fortunatamente le
imprese rimangono. Come
quella di Pietro Menna, laureatosi Campione Italiano,
nella categoria fino a 77kg,
agli Assoluti di Pesistica
nello scorso dicembre.
Con 285kg di
totale, l’atleta
della Cassandra
Show Dance di
San Giorgio del Sannio, in provincia di Benevento si guadagna un
posto negli annali della pesistica italiana. Uno sport duro, di fatica. Una di
quelle discipline in cui è la passione a
fare la differenza.
Quella passione che ti accompagna
allenamento dopo allenamento,
fino al successo. E nel caso di
Menna è un successo storico, considerando che l'atleta sannita è
riuscito a riportare in Campania il
titolo nazionale più importante:
“Per me è un grande onore. Sono
contento di aver conseguito questo
obiettivo, frutto di grandissimi
sacrifici”. Un successo che corona
un periodo di grande lavoro, un
successo con una dedica speciale:
“Sicuramente al mio allenatore,
Fabrizio Tomaciello, che non ha
mai smesso di credere in me. E
poi a mia moglie e ai miei figli, a
cui la pesistica ruba davvero tanto
tempo”. Un amore per questa
disciplina nato quando Pietro
“Magno” era poco più di un
all’interno
•Karate
4
“Il nostro obiettivo è aiutare bambini e i
ragazzi a coronare il proprio sogno sportivo in questo settore che richiede enormi
sacrifici, ma regala grandi soddisfazioni”.
Questo il pensiero di Antonio Bracciante
tecnico regionale e direttore tecnico del
Gsk Ciro Bracciante
•Ciclismo
6
Il ciclismo è sport di sacrificio e sudore.
E rincorrere un sogno è quello che spinge i giovani Progetto Ciclismo Sorrentino ad andare oltre e continuare a lavorare con passione e sacrificio. Un lavoro quotidiano, una lunga corsa a tappe
alla ricerca della volata vincente
adolescente: “Ho iniziato a 14 anni.
Ricordo ancora con grande emozione la
mia prima gara.
Era il 1998 e presi parte ad
un trofeo nella città di
Napoli. Chiusi la prestazione con 45kg di strappo e
75kg di
slancio.
Ricordo con sorriso
che sfiorai anche un
fuori gara”.
E da quella prima
gara la lunga rincorsa, la lunga
scalata iniziata
con il primo titolo: “Proprio in
quell'anno, alla
fine del 1998,
vinsi il mio
primo titolo italiano, ai
Campionati
Esordienti”. Una
lunga carriera
con tante soddisfazioni e con
tanti momenti
che il campione sannita
porta nel
cuore come
fondamentali per la
sua
vita agonistica: “Sicuramente l’intero
2002 lo ricordo come un anno particolarmente importante. Fui convocato in
nazionale per i
Campionati
Europei e presi
parte
all’European
Promotion Cup.
Era un momento
in cui i titoli italiani
non faticavano ad
arrivare, per cui quegli eventi internazionali erano una novità e furono davvero
emozionanti”. Ma in uno sport così duro
e in tanti anni di carriera non sono certo
mancati dei momenti più duri: “Il quadriennio 2004-2008 è stato difficilissimo.
Mi ero trasferito a Roma per lavoro e
non riuscivo a trovare un posto dove
poter fare la pesistica. Nei weekend rientravo a casa per potermi allenare, ma non
era sufficiente. Ero a pezzi moralmente ed
avevo quasi mollato”. Poi un giorno ecco
la svolta, la scintilla che fa riscoppiare la
passione per la pesistica: “Sì un giorno,
entrando nella mia palestra di San
Giorgio del Sannio, vidi dei ragazzi che si
stavano preparando ad una gara. Mi convinsero ad impugnare il bilanciere e sollevai 105kg nello strappo e 135kg nello
slancio. Rimasi piacevolmente stupito.
Scattò immediatamente in me la voglia e
la passione di sempre. Avevo ritrovato la
fiducia nei miei mezzi. Da lì riuscii anche
a scovare una palestra a Roma dove
appoggiarmi durante la settimana lavorativa. Ed ora eccomi qua”. In cima, campione d'Italia.
Felice Caccese
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Atleta
Vittoria...Chiara Talento e grinta
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numero
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«Le donne hanno una marcia in più»
14 anni e tante medaglie vinte:
D’Arco promessa del taekwondo
Il taekwondo è uno sport da combattimento a contatto pieno nato fra gli
anni '50 e '60. Questa disciplina, in
generale, enfatizza l'uso di calci tirati
da una posizione mobile, impiegando
la maggiore potenza e raggio d'azione
della gamba (rispetto al braccio).
L'allenamento del taekwondo tradizionale generalmente include un sistema di blocchi, calci, pugni e colpi a
mani aperta; può includere anche
alcune forme di proiezione, spazzata
e leva. Nella nostra provincia la A.s.d.
Bentis, con sede in M.S. Severino, è
una fucina di campioni grazie alla
bravura del direttore tecnico, Michele
Senatore, che nel 2003, ottenuto il
brevetto tecnico, ha formato tanti
validi atleti tra cui il diciottenne
Roberto Botta, vincitore di due titoli
europei, oggi permanentemente in
ritiro a Roma, presso il centro di preparazione olimpico, per la qualificazione alle Olimpiadi del Brasile 2016.
Ma anche altri giovani atleti hanno
sono saliti sul podio. Lo scorso anno,
il ventunenne atleta, Elia De Chiara,
ha vinto il titolo di campione italiano.
Anche il più giovane atleta, Gabriele
Sollai, di solo 18 anni, nel 2013 ha
vinto il campionato italiano Junior, 2
gare negli Europei e gli “Open” con
la Nazionale. Sono contento, ha
affermato Michele Senatore, dei
ragazzi che con le loro prestazioni
hanno raggiunto una qualità tecnica
di alto livello, portando la Bentis tra
le prime scuole d'Italia. A fine anno
scorso, in Toscana, si è disputato il
campionato interregionale di taekwondo che ha visto la partecipazione
di più cento società e gli atleti della
Bentis hanno conquistato quattro
medaglie d'oro ed altrettante di bronzo. Quest'anno, al Memorial “Mario
De Simone”, a vincere la medaglia
d'oro contro sette avversarie provenienti da tutta Italia, la quattordicenne Chiara D'Arco (cat. - 49 Kg), già
vincitrice nel 2014 della Coppa Italia
Taekwondo. Sono solo 2 anni e
mezzo che il Maestro Senatore allena
questa giovane atleta che, ha suo dire,
ha un livello agonistico molto alto
perché le donne hanno “una marcia
in più” in questo sport da combattimento, pur essendo ancora in minoranza, ovvero solo in una percentuale
del 20%. Il motto, quindi, di Michele
Senatore è ottenere “sempre il massimo”, così i ragazzi, sia che vincano o
che perdano, sapranno di avere dato
il meglio di se.
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• TITTI GIORDANO
«Mi sono appassionata vedendo Montano in tv»
La sciabolatrice Rosaria Borza si racconta:
«La mia ricetta? Sacrificio e allenamento»
Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre
che ti vengono a cercare, proprio come ha
fatto la scherma con Rosaria Borza, giovanissima atleta (classe '97) del team "Atleta
È chiaro che la giovane salernitana ama
questo sport e vorrebbe far comprendere a
tutti le emozioni e le sensazioni che quest'ultimo sa trasmettere, difatti invita,
attraverso queste parole, i suoi coetanei a
praticarlo e a mettersi in gioco: "Invito tutti
club scherma Fisciano", che nonostante la
sua tenera età pratica questo sport ormai
da undici anni.
"La scherma è una passione cominciata per
caso, nel 2004, quando Aldo Montano
vinse la medaglia d'oro alle olimpiadi. così la giovane campionessa salernitana
spiega il suo approccio alla disciplina - Ero
proprio in vacanza ad Atene e vedendo
quella scena, una volta tornata in Italia,
volli iniziare questa disciplina".
"Una partecipazione alla coppa del mondo
tenutasi ad Udine, secondo posto alla gara
di qualificazione zona Sud, secondo posto
di squadra ai campionati italiani conquistando la serie B1". Questi sono i risultati
registrati solo nell'ultimo anno di attività,
che vanno ad arricchire e rendere chiaro
quanto vasto e prestigioso sia la bacheca
dei trofei di Rosaria, che ha individuato
"nei sacrifici e in un duro e costante allenamento" la famosa ricetta del campionessa.
i ragazzi a iniziare questo bellissimo sport
che regala tante soddisfazioni ed è una vera
e propria disciplina."
Rosaria non nasconde il suo sogno che è
quello di far parte del gruppo sportivo delle
forze dell'ordine e vincere una medaglia
d'oro ai mondiali, entrando così nella storia della scherma italiana. Il talento e la
determinazione sicuro non mancano, ma la
strada è ancora lunga e la diciottenne
appartenente al club di fisciano, dovrà
darsi da fare, come ha fatto fino ad ora, per
conquistarsi una "leadership" nel panorama nazionale. Ad Ariano Irpino, infatti,
nella recente prova di qualificazione Open
Zona Sud, ha staccato il pass (nona nella
gara femminile) per la competizione nazionale in programma a Pesaro.
Ora, la sua sciabola, cullando il sogno di
una medaglia, sarà messa a dura prova
nella competizione tricolore.
Forza Rosaria!
• ANTONIO SICA
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Bocce, l’Enrico Millo
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3
Sono sempre di più gli appassionati che affollano il bocciodromo di Aiello per sostenere il club
tornainpistaperlaserieB
La società bocciofila di Baronissi dopo aver solo sfiorato il salto di categoria
nella scorsa stagione è ripartita quest’anno con l’obiettivo di conquistare
la promozione: il primo passo per realizzare il sogno verso la massima serie
•ANGELO DE NICOLA
Su una pista di
appassionanti
sfide rotola la
sfera di speranza lanciata da
un gruppo di
giovani di talento e veterani esperti
che rendono onore a
Baronissi
nei bocciodromi
di tutta
Italia.
U n a
realtà
che si
fonda
nella
voglia di diffondere un settore sportivo la cui storia e tradizione affonda le
proprie radici in tempi remoti quando
la ludica attività non era ancora nota
con il nome di gioco delle bocce.
Dopo aver sfiorato l’impresa della
serie B è giunto il tempo di tornare a
lanciare per la società sportiva Enrico Millo con Francesco Santoriello capitano del gruppo formato da
Francesco Contaldo, Giuseppe Califano, Mario Scoletta, Raffaele Ferrara, Lucio Messaggio, Carmine
Concilio, Mariano D’Amore, Nicola
Vignante, Michele Cappuccio, Francesco Frascogna, Francesco Contaldo
guidati dal vice presidente Gaetano
De Simone e dal presidente Franco
Motuori.
Una squadra che fa volare la fantasia
di quanti gremiscono il bocciodromo
di Aiello di Baronissi. “Dopo aver
vinto nel 2014 il nostro girone abbiamo dovuto spareggiare con Puglia e
Calabria. Giocammo una prima partita in casa da dimenticare perdendo
6 a 2 e ribaltammo poi il risultato
nella gara di ritorno con i tiri a pallino - dice Franco Montuori, presidente e tecnico della società Bocciofila
Enrico Millo - successivamente abbiamo affrontato Rende, giocandoci la
serie B, con la sconfitta in finale. La
seconda possibilità ci è capitata quando abbiamo affrontato il mini girone
degli spareggi con Cagliari, Perugia e
Verona che non ha poi partecipato.
Le gare si sono svolte al Centro
Federazione Italiana Bocce a Roma.
Anche in questa seconda occasione,
purtroppo, la fortuna non ci ha sorriso e dopo i tiri a pallino che hanno
deciso il mini torneo siamo arrivati
secondi dopo Perugia con 6 punti,
l’Enrico Millo con 5 e il Cagliari con
2. E’ stata una serie B sfumata per due
volte di seguito e quest’anno vogliamo riprendere il percorso che abbiamo interrotto al termine della scorsa
stagione. Nel 2015 abbiamo cominciato il nuovo campionato di serie C
con
un
girone
formato
da
Sant’Antonio Abate, Bellizzi e
Battipaglia.
Un buon pareggio, con il forte
Sant’Antonio, è stata la nostra gara
d’esordio con il risultato di 4-4. Nel
seconto match è arrivata la prima vittoria con Bellizzi, 7-1, e siamo riusciti a ripeterci anche con Battipaglia
vincendo 6-2. Quest’anno abbiamo
tutte le carte in regola per poter accedere direttamente alla categoria superiore e l’obiettivo è non ripetere gli
errori commessi in passato. Al
momento determinante ci è mancata
la freddezza e la concentrazione che
unite alle tecnica di gioco fanno la
differenza in tutti i settori sportivi nei
quali si decida di competere”. Non
resta che colpire la sfera con maggior
freddezza poiché la struttura per giocare la serie B è già disponibile.
“Al bocciodromo di Aiello di
Baronissi possiamo già giocare l’eventuale serie B che speriamo di conquistarci in gara. Il sogno nel cassetto è
la massima categoria, ma come in
tanti altri settori bisogna crescere gradualmente e migliorarsi sempre di più
prima di poter competere per grandi
traguardi. Abbiamo grandi potenzialità e dobbiamo trovare la continuità
di risultato per migliorare e regalare
alla città di Baronissi un sogno. Sono
tantissimi gli appassionati che ad
ogni gara riempiono il bocciodromo
sostenendoci con grande trasporto e
partecipazione. Questo testimonia
quanto questo settore sportivo sia in
crescita costituendo un volano per il
nostro territorio. Ai nostri tifosi conclude Montuori - prometto il massimo impegno per conquistare questo
sogno a lungo cullato”.
Si torna in pista con la maglia
dell’Enrico Millo per giocarsi una
sfida che vale un sogno onorando una
tradizione centenaria.
«Forgiamoicampionidelfuturo»
«Citengodavvero
aringraziare
LucaGaldi.
Il patron Montuori: «Abbiamo le carte in regola per arrivare in alto»
Èanchegrazie
bocciofila Enrico Millo, fucina di
il nostro capitano Francesco Sanforgiatura per campioni nel gioco
toriello, un faro guida per tanti
alcontributo
delle bocce, che onorando la cenragazzi, Mario Scoletta già tessetenaria tradizione della compagirato A1 senza dimenticare Giueaiconsigli
ne di Baronissi continua nella sua
seppe Califano considerato tra i
opera di diffusione dell’attività
migliori giocatori del settore. Al
deigiocatori
loro fianco stanno crescendo inteformando nuovi talenti. “Da parressanti leve, in primis Ferrara,
te nostra è un dovere formare i
piùesperti
entrato nella classifica Federagiovani talenti di questo sport e
zione Italiana Bocce, e Carmine
grazie all’aiuto dei nostri giocatochestanno
Concilio che è stato convocato in
ri esperti offriamo loro un gruppo
occasione della sfida con Bellizzi.
che ha in sé il giusto mix d’especrescendotanti
Mi attendo grandi cose anche da
rienza e talento - commenta il
Nicola Vignante, Michele Cappresidente Montuori - il mio rinragazzivalidi
puccio, Francesco Frascogna e
graziamento va a Luca Galdi per
Francesco Contaldo”. Una fucina
lungo tempo giocatore e chioccia
cheinfuturo
certo che riusciremo nel nostro
ranno nel settore, parallelamente,
di forgiatura per giocatori di serie
per i ragazzi appassionati di queintento. Il bocciodromo di Aiello
al miglioramento della squadra
A aspettando di raggiungere la
settore. Per anni ci ha supporpotrannoregalarci sto
può diventare, anche di più, un
che punta al salto di categoria
categoria con la squadra. “In
tato in pista e fuori con perforpunto di riferimento per questa
allora saremo riusciti a centrare il
serie C abbiamo la possibilità di
di alto livello e saggi conbellesoddisfazioni» mance
disciplina che può anche assumenostro obiettivo sportivo e sociaschierare un solo giocatore di
sigli per il giovane che vuole
Ci sono giocatori che con il loro
operato in campo sono in grado
di scrivere la storia di una società sportiva con passione e forza
di volontà. È il caso della società
l
Atleta
migliorare. Oggi possiamo vantare di aver formato talenti del calibro di Raffaele Ferrara, promessa
nel gioco delle bocce. Possiamo
vantare giocatori di serie A come
Mensile di cultura e informazione sportiva
e-mail [email protected]
Gianpiero Scafuri
Fabio Setta
Angelo De Nicola
Direttore editoriale
Direttore responsabile
Caporedattore
Progetto grafico red.atl.
l
’Atleta infoline | 3 3 8
9229842 |
Autorizzazione del tribunale di Salerno n. 20/2009 del 29-04-2009
Stampa Arti Grafiche Capozzoli via Irno, snc loc. Sardone
84098 Pontecagnano Faiano Salerno
serie A per gara, ma con il passaggio nella categorie superiore
potremmo utilizzarne due e nella
massima categoria tre. Quindi
non dobbiamo far altro che forgiare i nostri giocatori di serie A
mentre scaliamo le categorie con
la squadra che mi auguro di un
giorno entri a far parte delle
migliori compagini italiane. Abbiamo grandi ambizioni e sono
certo che continueremo a far bene
in questo settore dalla centenaria
trazione che continua ad affascinare grandi e piccoli. Vogliamo
diffondere questo sport sul nostro
territorio e con l’entusiasmo degli
appassionati di Baronissi sono
re il valore di volano per il comune e per la nostra provincia.
Siamo convinti e rinnoviamo
l’impegno nel settore puntando
soprattutto sui giovani. Siamo
riusciti a fare grandi passi in
avanti nel corso della nostra
gestione della centenaria società
Enrico Millo. Sono onorato di
aver raccolto il testimone lasciato
dai miei illustri predecessori e ho
presto questo impegno come un
onore e un onere da portare avanti giorno dopo giorno, partita
dopo partita. Se i giovani cresce-
le. Vogliamo aiutare Baronissi
facendola diventare un’icona a
livello nazionale e punto di riferimento in questo settore. Questo è
l’impegno che mi assumo e voglio
portare avanti ad ogni nuova stagione agonistica. I nostri tifosi
meritano grandi soddisfazioni –
conclude Montuori - e ci impegneremo per realizzare questo
sogno per la società bocciofila
Enrico Millo, i nostri giocatori, i
nostri tifosi e tutti quelli che
amano lo sport e Baronissi”.
(adn)
servizio video sul canale webtv
www.Youtube.com/redazioneatleta
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«Karate,palestradivita» «Crederci,sempre»
1 gennaio 2015
«Questa disciplina richiede un impegno costante nel miglioramento» «È l’unico vero segreto per vincere»
numero
Il Maestro Bracciante: «Vogliamo aiutare i bambini a crescere
e a realizzare il proprio sogno in questo settore sportivo»
Rino Esposito rappresenterà l’Italia
ai prossimi mondiali di Kick boxing
Gli antichi guerrieri confidavano
nell’arte della “mano vuota” per
difendersi senza utilizzare armi
seguendo la via del “Do”, il percorso del perfezionamento. Nell’antica
arte marziale nata a Okinawa la vittoria non si ottiene con il conseguimento della cintura o vincendo un
incontro, ma migliorando se stessi.
Su queste basi si fondano gli insegnamenti del Gsk Team Bracciante
che nella palestra della scuola
Vernieri di Mariconda è impegnato
nel campo sportivo e in quello del
sociale. “Il nostro obiettivo è aiutare i bambini e i ragazzi a coronare il
proprio sogno sportivo in questo
settore che richiede enormi sacrifici,
ma regala grandi soddisfazioni –
dice Antonio Bracciante, direttore
tecnico regionale 6° Dan cintura
nera e direttore tecnico del Gsk Ciro
Bracciante - aiutiamo i bambini fornendo loro tutta l’attrezzatura, dal
kimono fino a una sala attrezzi che
è stata resa efficiente e messa al servizio dei giovani anche grazie al prezioso aiuto di Decathlon. Di recente
il Gsk Team Bracciante ha vinto il
premio “progetto sociale insieme
con Kiai”. Invitiamo tutti i giovani a
praticare questo sport e possono
contattarci al nostri sito web
http://www.teambracciante.it/”. I
piccoli campioni di Mariconda proseguono gli allenamenti sul tappeto
mentre il progetto del Team
Bracciante è in corso. “Sono anni
che siamo impegnati in quest’importante progetto sociale e sportivo
con i bambini che sono entusiasti di
praticare questo sport - commenta
Maria Picariello, presidente del Gsk
Team Bracciante - siamo impegnati
non solo nell’organizzazione del
• BARBARA TROTTA
Memorial Ciro Bracciante, ma
anche nella preparazione per le gare
a livello provinciale, regionale e
nazionale”. Dopo aver stretto la cintura in vita al kimono le giovani
promesse del karate seguono sul
tatami le orme di Ciro. “Per onorare la sua memoria proseguiamo il
nostro lavoro al servizio dei giovani
con rinnovato impegno - commenta
Ciro Bracciante, allenatore del Gsk
Team Bracciante - il karate è un percorso di vita, un impegno quotidiano nel miglioramento“. Non solo
gli uomini seguono quotidianamente le orme di Ciro sulla via del Do.
“Il karate non è affatto uno sport
solo per uomini e posso confermare
che una ragazza può praticarlo
senza dover rinunciare alla sua femminilità - aggiunge Marika Rosciano atleta del Gsk Team Bracciante due anni fa mi sono classificata
prima ai campionati di karate
Filkam e desidero proseguire il mio
percorso agonistico tornando presto sul podio delle importanti competizioni”. Tra un combattimento e
un’esibizione di kata l’esperto di arti
marziali studia anche la filosofia.
“Questo settore non è soltanto
sport, ma una profonda filosofia di
vita che impone disciplina e rispetto
delle regole - commenta Gennaro
Cammarota, atleta del Gsk Team
Bracciante - Desidero migliorare la
mia tecnica e misurarmi con l’avversario mettendo in pratica i principi
fondamentali di questo settore”.
Oggi piccoli allievi con un grande
sogno: diventare i campioni di
domani. “Mi piace il karate perché
sono affascinata dai combattimenti
- aggiunge la piccola Marzia Guareschi, atleta del GSK Team Bracciante - ho fatto tante nuove amicizie e mi piace moltissimo praticare
questo sport. Presto avrà una nuova
cintura stretta in vita al kimono, ma
al momento pensa solo a seguire i
consigli dei maestri. “Il maestro
Antonio ci segue con l’amore di un
padre e lo ringrazio per tutto quello
che fa - commenta Luigi Abate, atleta del GSK Team Bracciante - Consiglio a tutti i ragazzi di praticare
questo sport e si vorranno unirsi a
noi troveranno tanti amici con i
quali condividere questa grande
passione per le arti marziali”. Il sorriso dipinto sul volto quando sale
sul tappeto. “Il karate mi è piaciuto
fin dal primo giorno che ho messo
piede nella palestra del maestro
Antonio e mi appassiona ogni giorno di più - dice Brenda Apicella,
atleta del GSK Team Bracciante - il
nostro allenatore Ciro Bracciante ci
segue passo dopo passo insegnandoci i valori di questo sport e il giusto modo di praticarlo”. (red.atl.)
Sul mare
Rino Esposito, a soli 14 anni,
continua a collezionare vittorie
su vittorie. L’ultima medaglia
d’oro l’ha ottenuta il 18 gennaio
in Olanda in un torneo di rilievo
europeo, l’ “Open Dutch” per il
taekwondo. Il giovanissimo
atleta, però, è anche un campione di kich boxing. Ha già conseguito il titolo regionale e a ottobre ha vinto il trofeo Coni a
carattere nazionale.
«È stato scelto - ha puntualizzato
il suo allenatore, Fabio Aversa
dell’Accademia Art of Fighting di
Battipaglia - per rappresentare
l’Italia ai mondiali di Jesolo a
maggio. Con lui sono stati scelti
altri due bravissimi atleti
Christian Sorgente e Fernando
Lo accompagno in tutte le sue
trasferte». Il segreto per vincere è
uno solo. «Bisogna crederci spiega Aversa - e questo da
entrambe le parti: maestro e allievo. Credo che Rino possa fare
tanto. Ci vuole, poi, - aggiunge
sorridendo - un ottimo maestro».
L’impegno che il giovanissimo
atleta mette nello sport è tanto.
«Si allena tutti i giorni per due
ore. In questi sette anni è stato
sempre costante. Non ha mai saltato un allenamento, se non per
motivi di salute e alla fine i suoi
sacrifici lo hanno ripagato». Una
disciplina che Rino mantiene
anche nell’alimentazione, che
cura pur non seguendo alcuna
dieta particolare, essendo fisicamente già dotato per natura. Il
Cerzosimo». Rino ha cominciato
a praticare arti marziali a sette
anni.« Ha subito fatto notare le
sue capacità - ha continuato il
maestro Aversa - e sono soddisfatto dei risultati che ha ottenuto, ma non mi accontento. È un
atleta ad alto potenziale e a
lungo termine mi aspetto risultati ancora migliori». I suoi successi, intanto, hanno reso orgogliosi i genitori.
«Il ragazzo che va alle superiori si
impegna e riesce bene a conciliare
studio e sport - ha aggiunto ancora Aversa - pur viaggiando molto.
prossimo appuntamento im-portante per Rino sarà il 22 febbraio
a Roma per un torneo internazionale di taekwondo, mentre il 7
marzo gareggerà a Barcellona
sempre in un torneo internazionale taekwondo. Non resta altro
che aspettare, quindi, altri eccellenti risultati e non solo da lui,
ma anche dalla sua scuola.
«L’Accademia Art of Fighting ha ricordato infine Aversa - è nata
nel 2004, ha vinto titoli nazionali
ed internazionali e ha immesso
tre atleti in nazionale. È frequentata principalmente da giovanissimi atleti, ma sono bravi».
a fior di pelle
Manovre spettacolari, virate improvvise, ma anche divertimento e momento di aggregazione:
ha preso il via il XXXIV Campionato invernale di Vela d’Altura nelle acque del golfo di Salerno
• VINCENZO MONETTI
Manovre spettacolari, virate
improvvise e vele spiegate.
Questo e molto altro è il XXXIV
Campionato Invernale di Vela
d’Altura del Golfo di Salerno. La
manifestazione, organizzata dal
Comitato dei Circoli Velici Salernitani, è più giovane di dieci
edizioni rispetto a quella di
Napoli ma può vantare, ad ogni
modo, una sua storia e tradizione
che nel corso degli anni ha consolidato, grazie ad un’organizzazione che con il passare del tempo ha
voluto allargare i propri confini,
coinvolgendo oltre ai Circoli
Affiliati di Salerno anche la Lega
Navale di Agropoli. Il Comitato
di Zona ha fornito molti spunti
interessanti per rendere ancora
più accattivante l’evento, suggerimenti che sono stati recepiti dal
Comitato Organizzatore costituito dal Circolo Canottieri Irno,
dalla Lega Navale Italiana di
Salerno, dal Club Velico Salernitano, dalla Compagnia della Vela
di Salerno e dalla Lega Navale di
Agropoli. Sono state inserite tante
novità nella formula organizzativa, tra cui anche l’avvio, proprio
con il Campionato Invernale,
della speciale classifica “Barca
dell’Anno 2015”, legata al circuito di vela d’altura comprensivo di
tutti gli eventi della Provincia di
Salerno più rappresentativi della
stagione velica. Nato nel lontano
1975, il Campionato ha saputo
attrarre verso di sé, anno dopo
anno, un numero sempre crescente di appassionati. Le regate
hanno avuto il via lo scorso 7
dicembre e si concluderanno il 29
febbraio per circa tre mesi di
sport e divertimento. Oltre alla
competizione e alla voglia di vincere dei rispettivi concorrenti, il
Campionato è nato soprattutto
come momento di aggregazione e
di divertimento, con l’obiettivo di
condividere la passione per uno
sport: la vela. Tra i tanti trofei in
palio, degni di essere annoverati
sono il “Nino Rainis”, l’ “Andrea
Benatti”, il “Compagnia della
Vela” e la “Coppa Canottieri Irno”. Ad ogni modo, la competizione è entrata nel vivo nel weekend del 10 e dell’11 gennaio,
con i concorrenti impegnati nei
Trofei “Andrea Benatti” ed “Enrico Paglioli”, messi in palio dalla
Lega Navale Italiana di Salerno in
ricordo dei due storici presidenti
che hanno guidato il sodalizio
salernitano negli anni ’80 e ’90. Il
primo giorno di regate è stato
condizionato da un vento troppo
debole per la competizione, così il
Comitato di Regata, nelle persone
di Franco Cefalo, Franz Petito e
David Benbow, hanno annullato
le gare previste. La domenica,
invece, il Libeccio ha soffiato fino
a raggiungere i 14 nodi e così le
imbarcazioni sono scese in acqua
pronte per sfidarsi sul percorso
che andava da Salerno a Conca
dei Marini e ritorno. La lotta per
il primato è stata subito serrata
tra poche barche: già dalla prima
boa di disimpegno, Taz, timonata
da Mauro Grandone, ha battagliato con Kalema Blu, il first
40.7 di Vincenzo Tedesco, e con
X-Tension di Roberto Guerrasio.
Al termine delle 18 miglia del tragitto è stato Taz a tagliare per
primo il traguardo, seguito da
Kalema Blu e X-Tension. Insomma, emozioni uniche e brividi a
fior di pelle che continueranno a
tenere con il fiato sospeso i naviganti fino a febbraio.
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Il grande piccolo genio degli scacchi
numero
1 gennaio 2015
Papà Cosimo: «Il mio sogno è poter costituire una scuola che possa accompagnare i giovani scacchisti»
Giovanni Boccia ha conquistato tante vittorie e ai regionali si è classificato al terzo posto:
un risultato davvero incredibile, considerando un significativo dettaglio: ha solo sette anni!
• ANNACATERINA SCARPETTA
In soli due anni Giovanni Boccia, relativamente alla disciplina degli scacchi, ha
vinto svariati tornei, conquistando, in
tanti altri, ottime posizioni anche contro
giocatori più esperti di lui, si è qualificato per le finali regionali arrivando terzo
ed ora è pronto per le finali nazionali. Il
tutto impreziosito da un dettaglio, seppur
significativo: la sua età.
È bene precisare, infatti, che il campione
di cui stiamo cantando le lodi è anche un
grande amante della matematica, non
rinuncerebbe mai ad una puntata del suo
cartone animato preferito Scooby Doo,
frequenta le scuole elementari e ha solo
sette anni.
Eppure, nonostante ciò, Giovanni incoraggiato dai suoi genitori, Cosimo e
Gerardina, inizia fin dalla tenera età di
quattro anni a giocare a scacchi.
Muove i primi passi a poca distanza da
casa sua presso il circolo “L’Alfiere
Cattivo” per poi trovare nuova dimora a
Napoli dove, presso il Circolo Oplonti di
Torre Annunziata, ha già iniziato a
mostrare le sue grandi capacità.
Nel 2013 esordisce in un torneo under 16
a Montella, in provincia di Salerno, qualificandosi per le finali a Courmayeur, arrivando, inoltre, al Circolo Oplonti secondo
under 10 alle spalle di Claudio Paduano,
vice campione di europa under 8. A giugno
dello stesso anno conquista, al Memorial
Adinolfi, il primo posto u.10 mentre a
luglio al circolo scacchi Giugliano raggiunge il terzo in un u.16.
Concluso con entusiasmo e soddisfazione il
primo anno di esperienza nel mondo degli
scacchi, il piccolo talento di Baronissi è
pronto per affrontare il 2014.
Arriva terzo alle finali regionali u. 8 a
Saviano, a luglio partecipa ad una gara a
squadre u.16 al Circolo Partenope a
Napoli piazzandosi al quarto posto, vince
il torneo sociale u.16 al Circolo Alfiere
Cattivo di Baronissi e primo posto u.8
anche a dicembre durante l’incontro u.16 a
Casoria qualificandosi perle finali a
Montesilvano.
E anche il 2015 sembra essere iniziato con
il piede giusto considerato che proprio
pochi giorni fa il piccolo Giovanni è salito
ancora una volta sul primo gradino del
podio durante il torneo u.16 a Saviano
nella categoria u.10.
Tanti successi ma soprattutto mille obiettivi per la giovanissima promessa di scacchi
salernitana che avrà modo di mettere in
pratica la sua abilità il 14 febbraio a
Saviano dove, ancora una volta, cercherà
di stupire tutti con risultati strabilianti.
Ma dietro un ragazzino così attento e
determinato non possono che esserci dei
genitori altrettanto presenti e appassionati.
“Sto organizzando un circolo dedicato
esclusivamente agli under 16 con un maestro federale - annuncia papà Cosimo affinché i ragazzi possano essere seguiti
tutto l' anno, ovviamente con la supervisione di alcuni adulti. Vogliamo creare una
scuola seria che accompagni i giovani scacchisti costantemente. Per ora si tratta solo
di un progetto e molti aspetti sono ancora
da scegliere e da decidere ma presto questo
club verrà realizzato. Dove? Probabilmente la sede sarà a Mercato San
Severino”.
Null’altro ancora ci è dato da sapere ma
una cosa appare abbastanza chiara: per
Giovanni è solo l’inizio.
Uncolpodipedaleperl’amorediunavita
servizio video sul canale webtv
www.Youtube.com/redazioneatleta
Aldo Scafuri negli anni cinquanta era uno dei talenti più interessanti del ciclismo salernitano:
«Grazie all’aiuto dei miei genitori comprai la prima bicicletta per partecipare alle gare regionali»
Al primo colpo di pedale è nata
la passione, al secondo ha spinto la sua fedele bici sulla strada
dell’agonismo e al terzo ha iniziato a seguire un faro guida:
Fausto Coppi. L’amore per il
ciclismo è una fede incrollabile
e si coltiva nel cuore che batte
sotto una maglia che la fantasia
vuol far cambiare colore, ma
solo la tecnica e la forza di
volontà possono tingere di
rosa. Una storia scritta con una
penna di sacrificio e inchiostro
di determinazione su un foglio
dove immortalare gli oltre settant’anni di Aldo Scafuri spesi
per lo sport che agli inizi del
Novecento era il più seguito
dagli italiani. Nel 1950 era una
promessa del settore, senza mai
smettere d’inseguire i traguardi
che fin da bambino sognava di
tagliare. “Ho imparato ad
amare il ciclismo grazie a mia
madre Regina, che volle darmi
il nome di Aldo in onore di
Ronconi storico ciclista italiano
- dice Aldo Scafuri - . Con l’aiuto dei miei genitori e di amici
comprai la prima bici e la preparai per iscrivermi alle competizioni provinciali e regionali.
Quando inizi a gareggiare non
pensi alla vittoria, ma a quanto
ti sei dovuto sacrificare durante
Il mio idolo è
stato Fausto
Coppi.
Seguendo lui
ho iniziato
a gareggiare
e amare la bici
degli allenamenti per raggiungere quella linea di partenza. Il
ciclista deve essere pronto a
enormi sacrifici senza i quali
non è possibile ottenere risultati. Questo vale per ogni settore
sportivo. Fin da ragazzo avevo
avuto l’esempio di genitori che
hanno sacrificato tutto per crescere bene i figli impegnandosi
nel lavoro. Allo stesso modo mi
dedicavo al ciclismo e parallelamente dovevo lavorare per continuare ad alimentare la mia
grande passione”. Sulla scia di
un atleta simbolo del Giro
d’Italia. “Fausto Coppi è sempre stato il mio mito e punto di
riferimento. Non perdevo occasione per ammirarlo quando
era impegnato nelle tappe del
Giro d’Italia in Campania.
Ricordo ancora l’emozione che
provai quando lo vidi arrivare
senza riuscire a scattargli una
foto, inibito dal fascino di un
uomo che incarnava l’essenza
del vero atleta del ciclismo.
Sulla base del suo esempio iniziai a gareggiare nelle prime
competizioni ad Avellino,
Battipaglia e Pompei e alla
coppa Avagliano organizzata a
Salerno. Mentre gareggiavo
cercavo anche di migliorare la
mia bicicletta e un prezioso
aiuto lo ebbi dai fratelli Landi,
che ho sempre considerato dei
cari amici”.
Quando si ama lo sport la fatica svanisce mentre si cambiano
le gomme consumate della fedele due ruote. “Una competizione in particolare mi provocò
non poche conseguenze fisiche.
- prosegue Aldo - Nella salita
di Chiunzi il mio fisico fu provato parecchio e il giorno
seguente ricordo lo sguardo di
mia madre che mi vide con le
gambe gonfie per sforzo”. In
volata non c’è nemico più grande per un ciclista di una caduta.
Perdere l’equilibrio e finire al
suolo per molti atleti poteva
significare la fine di un sogno.
“Il 24 ottobre, giorno di San
Raffaele, del 1952 è una data
che purtroppo non potrò mai
dimenticare. Il giorno in cui
ebbi un incidente con autocarro
e in conseguenza dello scontro
fui ricoverato d’urgenza all’ospedale. Rimasi venti giorni in
coma e poi anche con un brac-
cio paralizzato. In quegli istanti
drammatici ho cercato di non
arrendermi e grazie all’incrollabile fede in Nostro Signore e
alla mia tempra sono riuscito a
salvarmi. Un’esperienza che mi
ha segnato e fa parte del passato. Oggi sono un nonno orgoglioso della sua nipotina che sta
coltivando anche lei le sue passioni sportive. Potendo tornare
indietro rifarei tutto - conclude
Scafuri - perché l’amore della
mia vita, oltre a mia moglie, era
ed è il ciclismo”. Una storia che
insegna e resta d’esempio per il
ciclista di domani che oggi è
pronto a dare il suo primo
colpo di pedale.
(adn)
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bilanciocondomini.it
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Una corsa a tappe verso il successo
L’Asd Progetto Ciclismo Sorrentino si conferma tra le realtà più interessanti della nostra regione
Dalla categoria Giovanissimi a quella Allievi: un lavoro quotidiano per la crescita delle nuove leve
•JOSÈ ASTARITA
Chilometri su chilometri, lunghe
trasferta, sveglie all’alba, ma
nulla può lenire i tanti sacrifici
come podi, vittorie e premiazioni. Il ciclismo è sport di sacrificio e sudore. In tanti le gesta di
Pantani le hanno solo viste su
“Sfide” o youtube, ma rincorrere il sogno di un Tour de France
come Nibali spinge i giovani
alfieri dell’Asd Progetto Ciclismo sorrentino ad andare oltre.
Sacrifici di tutti che sono stati
premiati lo scorso novembre
nella serata del “37esimo Premio A. Leggiero 9° Memorial
Arcangelo Del Piccolo”.
A Bellona alla presenza di una
ingente folla e del Presidente
Nazionale F.C.I. Renato Di
Rocco, l’Asd Progetto Ciclismo
sorrentino stacca un invidiabile
secondo posto.
Cinque prove in linea su circuiti
stabiliti dalla Federazione hanno
visto i giovani atleti rendere pan
per focaccia ai ciclisti di altre
squadre. Non arrivano a podio,
ma si piazzano nella top ten due
ciclisti della terra delle sirene.
Acampora per somma di piazzamenti termina in quinta piazza,
mentre Palomba lo segue ad una
incollatura. Un sodalizio, quello
costiero, attivo ormai da anni
sul territorio. Non solo attività
giovanile, ma anche scuola di
ciclismo. La società è gestita dal
giovane e rampante presidente
Fabio Galano. Un vulcano di
Passionesui pattini
•STELLA COLUCCI
L’associazione sportiva dilettantistica Go Skate di
Montella è l’unica scuola di pattinaggio artistico della provincia di Avellino. Le attività sono iniziate quattro anni fa
su impulso di Chiara Favale e di Moreno Pizza. La loro è
una storia d’amore nata sui pattini ai tempi dell’associazione di pattinaggio di velocità del paese altirpino.
Dopo un trentennio di nuovo il pattinaggio a Montella?
«La passione non è andata mai via. Vogliamo dare la possibilità che a noi fu impedita per preservare il parquet. Un
tabù tante volte sfatato».
Perché quello artistico?
«Da piccola ho cominciato con il pattinaggio di velocità,
quando d’estate con la famiglia raggiungevamo papà al
nord Italia praticavo anche il pattinaggio artistico, che era
molto diffuso in quelle zone. È una disciplina completa alla
pari del nuoto, si percepisce il corpo in base allo spazio, gli
allenamenti forgiano la determinazione del carattere e le
capacità di concentrazione aumentano».
Quanti allievi frequentano la vostra scuola?
«Cresciamo di anno in anno, contiamo trenta elementi tra
maschi e femmine, l’età media è passata dai dodici dell’anno scorso agli otto attuali».
È uno sport per tutti?
«Con le dovute attenzioni tutti possono praticarlo dai cinque anni in poi. Questo sport migliora l’equilibrio e la
postura delle persone, in squadra abbiamo atleti affetti
dalla sindrome di down che, sotto controllo medico
costante, sono migliorati in seguito alla pratica del pattinaggio artistico».
Come vi allenate?
«Le lezioni si svolgono a Montella e Lioni. Un giorno è
dedicato al pattinaggio e un altro alla danza classica senza
pattini, la commistione di questi due sport migliora la tecnica del pattinatore».
Cosa si insegna ai bambini che vogliono imparare questa
disciplina?
«Freniamo l’entusiasmo del principiante, li portiamo per
gradi alla padronanza dei pattini e quando si sentono
sicuri cominciamo l’allenamento vero e proprio.
All’inizio vanno bene anche i pattini in linea poi dopo si
passa ai classici d’artistico con le quattro ruote due
davanti e due dietro».
Qual è il livello attuale della squadra?
«Siamo sulla buona strada. I ragazzi sono in una fase
delicata; dallo sport devono apprendere il senso dello
stare insieme, di combattere per un obiettivo comune,
l’agonismo per il momento deve passare in secondo
piano. Bisogna educare atleti e genitori per diventare
una famiglia sportiva».
iniziative che impugna il volante del pulmino sociale e trasporta tutti i suoi ragazzi ovunque ci
sia una corsa. A far crescere le
nuove leve c’è Giovanni Picardi.
Il vicepresidente vanta un’esperienza trentennale nel mondo
della scuola giovanile del ciclismo che affianca Galano nel far
crescere le nuove leve di campioncini in erba.
Non ci sono solo dei sedicenni
nell’Asd Progetto Ciclismo
Sorrentino, ma anche una fervente scuola giovanile. Tutto il
club si fonda sul lavoro quotidiano che ha fatto crescere anno
dopo anno i classe ’97 che scendono in gara con la casacca
bianco arancio.
Ragazzi che sotto le indicazioni
di Picardi iniziano l’attività alla
imberbe età di sette anni. Come
una lunga corsa a tappe si inizia
dalla categoria Giovanissimi
sino a giungere a quella degli
Allievi. Una nuova volata è lan-
ciata in casa Asd Progetto Ciclismo Sorrentino. Una volta che
ha un disegno chiaro abituare i
giovani alle difficoltà della vita
attraverso uno sport di sacrificio
come il ciclismo.
Iannaccone: «Vogliamo diffondere questa disciplina nelle scuole»
Argento, nella terra del Kung Fu
Andrea Agatiello e Adolfo Pilunni grandi protagonisti
in Cina all’International Hung Kuen Competition 2014
•LOREDANA ZARRELLA
Si sono distinti nella patria del Kung
Fu, tornando a casa con la medaglia
d’argento, vinta nelle rispettive categorie, gli irpini Andrea Agatiello di
20 anni e il 18enne Adolfo Pilunni.
Guidati dal loro Maestro, il Sifu
Massimo Iannaccone, i due atleti di
Avellino hanno partecipato all’International Hung Kuen Competition
2014 che si è svolto lo scorso
Novembre a Foshang, in Cina. E’ il
primo torneo mondiale dello stile
Hung Gar del Kung Fu, organizzato
dal governo cinese in associazione
con la World Hung Kuen Association. Oltre 300 atleti provenienti da
tutto il mondo. Lo scorso 11 gennaio il gruppo di Kung Fu irpino del
Sifu Iannaccone, la Lam Chun Fai
Association, ha celebrato questo
importante risultato al Circolo della
Stampa di Avellino, dove sono stati
presentati alla città anche i prossimi
progetti e mostrate le performance
che hanno portato gli atleti irpini sul
podio, uno spezzone del documentario girato dalla rete nazionale cinese
sulla competizione. Un’occasione
anche per spiegare ad appassionati e
curiosi cosa è la nobile disciplina del
Kung Fu, praticabile a tutte le età e
utilissimo supporto per i giovani in
modo particolare, oggi troppo spesso disorientati. «È per questo motivo - ha sottolineato Massimo Iannaccone - che diffonderemo gratuitamente la cultura del Kung Fu nelle
scuole, a partire dalle Superiori,
dove i ragazzi incontrano i primi
momenti di difficoltà». «Sono soddisfatto per i risultati ottenuti dai
miei ragazzi, i quali hanno lavorato
con costanza e determinazione e
affrontato la competizione con la
giusta concentrazione e spirito,
dimostrando una grande umiltà e
voglia di crescere», ha detto invece
Sifu Iannaccone in merito alla competizione planetaria che ha visto
protagonisti i suoi allievi. «Sono
sicuro che tra due anni alla seconda
edizione del campionato del Mondo
che si terrà ad Hong Kong gli stessi
Andrea ed Adolfo ci daranno ancora
soddisfazioni, e che altri ragazzi
avellinesi potranno confrontarsi ed
ottenere ottimi risultati. La città,
però, deve supportarci. Dimostrare
di aver capito il valore sia di questi
ragazzi, che compiono sacrifici personali e finanziari notevoli per prendere parte a queste competizioni, sia
delle iniziative che vogliamo continuare a realizzare a casa nostra, e
che non hanno altro intento che
divulgare la conoscenza del Kung Fu
facendo prevalere la tradizione al
business».
Judo, appuntamento nazionale
La Planet Fitness dai campionati minori alla sfida tricolore
Un nuovo sport sta interessando i giovani atleti del mandamento Baianese.
Da circa un anno nella palestra Planet
fitness di Emilia Mauro e Tony Vivese,
agli ordini del maestro Paco Castaldi,
si svolgono lezioni di Judo. La fascia
d’età si estende dai quattro ai quarant’anni. Ai prossimi campionati Nazionali di Roma saranno in gara, nelle
categorie esordienti B e cadetti, tre atleti mandamentali. Nel rispetto della tradizione del Judo campano il maestro
Castaldi allena anche giovani atlete:
“Diversamente dalle altre arti marziali
nel judo non esistono colpi, si fa leva
sui punti deboli dell’avversario provocando il giusto squilibrio per farlo
cadere e immobilizzare a terra. Le
nostre atlete sono un punto di forza
insieme con il resto della squadra”. Il
team è affiliato alla Federazione italiana judo lotta karate arti marziali (FIJLKAM) ed è riconosciuto dal Coni
essendo associato all’ente di promozione sportivo Csen.
(red.atl.)
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pagina di informazione a cura del Coni Point di Salerno
Le onorificenze
Scadrà il 28 febbraio il termine per inviare il
curriculum vitae degli atleti e dei tecnici
intenzionati a candidarsi per le onorificenze
del Coni Nazionale, “Stella al merito
Sportivo” e “Palma al merito tecnico”, così
come le segnalazioni per la “Medaglia al
Valore Atletico”. I curriculum devono essere
inviati al Coni Point di Salerno che li inoltrerà
al Comitato Regionale della Campania che
poi li segnalerà alla commissione Benemerenze Sportive 2013 2016 del Coni di Roma
presieduta da Diana Bianchedi.
Per concorrere alla Stella al merito sportivo è
necessario che l’attività dedicata allo sport
sia dai 30 ai 50 anni per quella d’oro, dai 20
ai 30 per quella d’argento e dai 12 ai 20 per
quella di bronzo.
L’onorificenza della Palma al Valore tecnico
ha tre distinti gradi e può essere attribuita ai
tecnici sportivi che si sono distinti per l’ottenimento da parte dei loro atleti o delle loro
squadre di risultati di alto livello internazionale o nazionale.
Per concorrere alla Palma d’oro è necessario
che l’attività svolta dal tecnico sia di almeno
30 anni per quella d’oro, venti per quella d’argento e dodici per quella di bronzo.
La Medaglia al Valore Atletico è attribuita a
coloro i quali abbiano conseguito risultati
agonistici eccezionali in campo mondiale,
abbiano conseguito titoli o record mondiali, si
siano classificati almeno al secondo posto di
una gara delle Olimpiadi o delle Paralimpiadi.
Al via il corso per istruttori
Il 16 febbraio il primo appuntamento dell’iniziativa rivolta ai docenti
della scuola primaria e a tutti i laureati e laureandi in Scienze Motorie
Prenderà il via il 16 febbraio il Corso di formazione di Istruttore di Base di Primo
Livello. L’iniziativa s’inserisce nel programma stabilito con la Scuola Regionale dello
Sport. Il corso è finalizzato alla formazione
di un istruttore capace di organizzare e pianificare attività motorie ricreative e presportive per bambini dell’età scolare. Il progetto
sportivo scolastico “sport di classe” elaborato dal CONI e dal MIUR, responsabilizza
ulteriormente il compito del docente della
scuola primaria. Infatti, le ore curriculari
d’insegnamento dell’educazione fisica previste dal progetto, sono da lui impartite
direttamente agli allievi previa indicazione
da parte del tutor sportivo scolastico. Il
corso mirerà ad ampliare le sue conoscenze
e le sue competenze in ambito tecnicoscientifico per poter meglio espletare l’insegnamento richiesto. Inoltre la struttura tecnica del corso è indicata per tutti coloro che
vogliono avvicinarsi alla conduzione e alla
preparazione ginnico-sportiva dei bambini.
“I destinatari del progetto” – conferma il
delegato provinciale, Mimma Luca – “sono
i docenti della scuola primaria e dell’infanzia, laureati e laureandi in scienze motorie e
a giovani atleti e tesserati delle FSN, DSA,
EPS che abbiano conseguito un diploma di
Controlli tributari e necessari adempimenti
Il 12 febbraio è in programma il seminario formativo organizzato in collaborazione
con l’Agenzia delle Entrate di Salerno dedicato alle Associazioni sportive del territorio
Si terrà il 12 febbraio presso la sede del Coni
Point di Salerno, in via Raffaele Conforti 17, il
seminario formativo “Associazioni: controlli tributari e necessari adempimenti”. Si tratta della
prima iniziativa prevista dal Coni Point di Salerno
per questo 2015, dedicata alle società sportive e
associazioni dilettantistiche del territorio, allargato inoltre a commercialisti e laureati in
Economia e Commercio. L’evento è organizzato
di concerto con l’Agenzia delle Entrate si svilupperà secondo questa scaletta. Dopo i saluti del
presidente del Coni Campania, il dottor Sibilia,
della professoressa Luca e del professor Chieffo,
direttore della scuola Regionale dello Sport della
Campania, interverranno, con la moderazione del
dottor Enzo Marra Esperto della Scuola
Regionale dello Sport della Campania Pubblicista
Fiscosport, il dottor Angelo Pica, Agenzia delle
Entrate - DR Campania Funzionario Ufficio
Gestione Tributi che terrà una relazione dal titolo
“Regime fiscali degli ENC e delle ASD - criteri
ordinari e speciali per la determinazione del reddito, cenni sull’ISI e sull’attività di vigilanza della
SIAE” e il dottor Francesco Scaffa, Agenzia delle
Entrate - DR Campania Funzionario Ufficio
Gestione Tributi che esporrà una relazione dal
titolo “Regime agevolato L. 398/91 - adempimenti dichiarativi - Sponsorizzazioni e pubblicità tracciabilità delle somme - Compensi erogati alle
ASD”. Le conclusioni, invece, sono affidate al
dottor Salvatore Cortese Agenzia delle Entrate DR Campania Capo Settore Servizi e Consulenza.
Per iscrizioni e informazioni Coni Point Salerno
tel. 089 226650 - e mail [email protected].
C’è l’ok per le iniziative del 2015
Confermato lo svolgimento di Sport e Valori e dell’Educamp
I nostri servizi, le nostre interviste
Il Coni Nazionale ha dato l’ok per lo svolgimento della Giornata Nazionale dello Sport
anche per il 2015. Confermato quindi l’impegno del Coni Point di Salerno per l’organizzazione della manifestazione “Sport e
Valori” appuntamento ormai tradizionale e
sempre più di grande successo, con sempre più atleti e federazioni coinvolte anno
dopo anno. Per la prossima edizione sono
allo studio diverse novità. Nelle prossime
settimane saranno inviate già le prime
comunicazioni alle federazioni che dovranno manifestare l’interesse all’evento.
Parallelamente il Coni Point è al lavoro per
la nuova edizione dell’Educamp. Il progetto
è quello di ampliare l’offerta rivolta ai
ragazzi delle scuole, magari allestendo
anche altri punti in provincia e non solo
nella città di Salerno. In tal senso sono
state avanzate le richieste per organizzare
l’Educamp anche nei comuni di Giffoni
Valle Piana e di Roccadaspide.
scuola media di 2° grado. La novità è che
abbiamo voluto allargare anche ai laureati e
laureandi presso l’Università degli Studi di
Salerno. E tra l’altro è allo studio un protocollo d’intesa con il Cus Salerno per la promozione e la propaganda dello sport tra i
giovani universitari e la preparazione degli
insegnanti”. Il corso avrà inizio il 16 febbraio
e terminerà il 5 marzo 2015. Sarà suddiviso
in sei giornate da 4 ore pomeridiane e sarà
costituito da 24 ore di formazione suddivise
in 20 teoriche e 4 pratiche. Per il conseguimento degli obiettivi formativi e didattici, il
corso prevede i seguenti moduli: Modulo 1
area psico-pedagogica 4 ore; Modulo 2 area
medica 4 ore; Modulo 3 area della disabilità 2 ore; Modulo 4 area tecnica-metodologica in aula 10 ore; Modulo 5 area tecnicametodologica in palestra 4 ore. I docenti
della scuola regionale dello sport adotteranno le seguenti metodologie didattiche: Lezioni frontali in aula con ausilio di sussidi
audiovisivi; - Discussioni in aula; - Lezioni in
palestra. La parte teorica si svolgerà presso la sede del CONI di Salerno via Raffaele
Conforti 17. La parte pratica avrà luogo
presso lo stadio Vestuti Piazza Casalbore a
Salerno. Si partirà quindi il 16 febbraio con
la presentazione del corso alle 15.30 con la
presentazione del corso a cura del Dottor
Cosimo Sibilia Presidente della Scuola
Regionale dello sport della Campania, oltre
che presidente del Coni Campania; del Prof.
Antonino Chieffo Direttore Scientifico della
Scuola Regionale dello sport della
Campania, della Professoressa Domenica
Luca Delegato CONI per la provincia di
Salerno e del professor Pasquale Cuffaro
Coordinatore del corso. Poi i primi due
moduli. Il 18 febbraio il secondo appuntamento, mentre il 24, 26 febbraio e 2 e 5
marzo sono in programma gli altri moduli. Il
numero massimo consentito è di 50 allievi.
Le iscrizioni dovranno pervenire al CONI
Salerno, via e-mail ([email protected]), o via
fax 089241709, o consegnate a mano, in
sede, entro le ore 13,00 di giovedì 12 febbraio 2015. Saranno accettate le prime 50
iscrizioni in ordine cronologico e l’elenco
nominativo degli ammessi al corso sarà
pubblicato sul sito del C.R. CONI Campania
(www.conicampania.it). Al termine del
corso, i partecipanti riceveranno un attestato di 1° livello di istruttore di base.
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