Data e Ora: 17/11/09
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20 valcamonica
Capo di Ponte Prenotazioni
per «incontrare» Galileo
CAPO DI PONTE Occorre prenotare
per partecipare all’incontro di approfondimento su «Storie. Da Galileo al
Big bang».
Ci sarà il pienone il 26 novembre all’auditorio Santa Dorotea di Cemmo,
per l’approfondimento dedicato agli
studenti delle scuole superiori, in cui
Yves Gaspar, professore all’Università
di Cambridge e alla Cattolica di Brescia, affronterà il tema. Si parlerà delle
scoperte dello scienziato sui concetti di
massa, la relazione con la fisica newtoniana, i legami con le teorie quantistiche di Einstein fino alle rivelazioni della
fisica moderna. Tutto questo in poche
ore di convegno, a 400 anni dalle prime
osservazioni di Galileo alla volta celeste
e nell’anno internazionale dell’astronomia. La partecipazione è gratuita ma,
come dicevamo, occorre riservare il posto una quindicina di giorni prima: telefonando allo 0364-331284 o scrivendo a
[email protected].
Il convegno si svolge in collaborazione col Centro di coordinamento dei servizi scolastici di Vallecamonica e col coordinamento del sindaco di Cerveno
Giancarlo Maculotti, già dirigente scolastico.
Giornale di Brescia
Mercoledì 18 Novembre 2009
«Sapori di Vallecamonica», marchio per le mele
Una decina di aziende hanno deciso di fare fronte comune per la commercializzazione del prodotto
VALCAMONICA Dopo i piccoli frutti, le mele. Il paniere di «Sapori di Vallecamonica» si accresce e contemporaneamente diventa grande il progetto della
Comunità montana per la commercializzazione comune dei frutti camuni. In via sperimentale, le prime mele marchiate «Sapori di Vallecamonica» sono già state
consegnate e commercializzate in maniera unitaria: si
tratta delle prima fase di un piano più ampio, al quale
partecipa l’Apav (Associazione produttori agricoli di
Valcamonica) e l’ortofrutticola Baccanelli di Esine.
Sono circa una decine le aziende che hanno deciso
di far fronte comune, ottenendo il vantaggio di non
dover più commercializzare in proprio le produzioni,
ma di affidarsi a un esperto; altrettante stanno aspettando che i loro impianti diventino produttivi. La Co-
munità montana, negli anni scorsi, ha finanziato venti
nuovi impianti di almeno cento piante, sparsi in tutta
la Valle.
Lo sforzo degli attori del progetto è costituire, a partire dall’anno prossimo, una cooperativa agricola, in
grado di occuparsi della gestione commerciale dei prodotti frutticoli, a cominciare quindi dalle mele e dai
piccoli frutti. Questi ultimi sono già stati venduti unitariamente al mercato ortofrutticolo la scorsa estate,
con buoni risultati. «L’iniziativa - sottolinea Dino Mascherpa, assessore all’Agricoltura in Comunità - è parte integrante di un percorso iniziato alcuni anni fa,
che prevede anche un l’assistenza tecnica per i produttori di mele. Sono stati organizzati corsi di approfondimento della coltivazione e anche un piano di ac-
compagnamento alla commercializzazione delle produzioni».
«La rinascita di un’agricoltura di qualità in Valcamonica» è lo scopo di Apav, che quest’anno ha radunato una quindicina di soci (in tutto sono 360) sotto il
nome di «gruppo melo», gli stessi che dal 2010 potrebbero dar vita alla cooperativa. Nonostante le grandinate d’inizio estate, l’associazione non si è rassegnata
e, per il prossimo anno, ha programmato la messa a
dimora di 3.500 nuove piante. Sommandole alle esistenti, si stima la produzione di quasi 500 quintali di
mele tra due anni. «È un nuovo modo di fare agricoltura - dice il presidente Apav Carlo Leandri - sperando
che altri si aggreghino, per raggiungere un’attività
agricola di rilievo, che generi anche reddito». g.moss.
Darfo Terme, cessione entro l’anno
brevi
OSSIMO Presentazione
editoriale in biblioteca
I vertici del Gruppo Trombini confermano i progressi della trattativa con l’Amministrazione comunale
«La parte principale del parco passerà al Comune: col ricavato si potrebbe ristrutturare il Grand Hotel»
LA SCHEDA
LA RESA DEL 2007
7 ottobre 2007. Il presidente delle Terme di Boario, Costanzo Jannotti Pecci, alla chiusura della stagione termale, alza bandiera bianca annunciando la chiusura definitiva del parco termale. La notizia causa molte preoccupazioni ai politici
e agli albergatori camuni
SPIRAGLI DI RIPRESA
24 novembre 2007. Dopo un mese frenetico, al termine del summit
tra amministratori comunali e Sergio Trombini, si annuncia alla stampa che «le Terme sono salve. Verrà
fatto il possibile per garantire la riapertura regolare del parco termale
nella primavera 2008»
LA NUOVA STAGIONE
1 febbraio 2008. Sergio Trombini è il nuovo proprietario delle Terme di Boario Spa.
Trombini accetta la scommessa e
rileva il pacchetto di maggioranza
delle Terme di Boario, dando il via
all’imponente opera di restauro e
potenziamento del parco
Biblioteca in grande spolvero sabato prossimo a Ossimo Inferiore. Nei
locali di via Dante 25 verrà presentato il libro «Una valle, una fabbrica. Il ricordo del lavoro di due nostre generazioni al cotonificio Olcese». Insieme ai due autori, Tullio
Clementi e Luigi Mastaglia, ci sarà
il presidente della Biblioteca, Salvatore Italia, che introdurrà l’incontro. A seguire rinfresco per tutti.
Appuntamento alle 15.30.
DARFO BOARIO TERME «Giunti a
questo punto della trattativa non ci si
può più tirare indietro. La cessione della proprietà del parco termale al Comune di Darfo è il punto chiave per attuare
il Piano integrato per il rilancio turistico
approvato in Regione Lombardia. A
quando la firma? Salvo clamorosi dietro-front già entro fine anno».
Parola di lady Trombini. La trattativa
che porterà al passaggio di proprietà
del parco delle Terme di Boario dal
Gruppo Trombini al Comune di Darfo
Boario Terme è a un punto di svolta. La
notizia clamorosa riportata sabato scorso dal nostro giornale, ha rotto il comprensibile silenzio costruito attorno all’affaire e ha costretto le parti ad uscire
allo scoperto.
PIANCOGNO Appuntamenti
«Sul filo della memoria»
Secondo appuntamento per il ciclo
«Sul filo della memoria». La Fondazione Cocchetti condurrà questa
volta alla scoperta dell’arte e della
fede nelle chiese dell’Annunciata e
dei Santissimi Cosma e Damiano a
Piancogno. Domenica, con ritrovo
alle 14.30 davanti all’Annunciata, i
partecipanti saranno guidati alla
scoperta delle due chiese da Alessandra Pedersoli e da padre Giuseppe Botticchio, col coordinamento
del giornalista Francesco Gheza.
Partecipazione gratuita, info su
www.fondazionecocchetti.bs.it o
0364-331284.
L’outing delle terme
Dopo le timide ammissioni arrivate
venerdì scorso da parte del sindaco darfense Francesco Abondio, il coming-out
decisivo arriva addirittura da Piazzale
Terme, quartier generale della direzione delle Terme di Boario. E dalla bocca
di Michela Vielmi, moglie di Sergio
Trombini.
«Se le Terme di Boario diventassero
un bene pubblico sarebbe un passo storico per la città e motivo di orgoglio per
tutti i darfensi e i camuni». Sorride e si
lascia andare ad una confessione. «E
noi siamo camuni dalla testa ai piedi».
La chiacchierata è breve ma cordiale
e la signora Michela conferma che i buoni rapporti costruiti negli ultimi due anni con l’Amministrazione Abondio hanno facilitato la trattativa che «effettivamente c’è e va avanti ma non è ancora
finita. La partecipazione anche economica da parte della Regione per la realizzazione dei progetti su Boario Terme
passa inevitabilmente dalla cessione al
Comune di Darfo Boario Terme del parco termale», spiega.
Una mossa che potrebbe dare lo
start-up agli altri tre progetti-pilastro dichiarati prioritari anche dal Pirellone: intervento sulla viabilità di Darfo, costruzione della funivia e ristrutturazione del
Grand Hotel Terme. Con l’introito della
vendita del parco il Gruppo Trombini
potrebbe procedere alla ristrutturazione dell’Hotel? «È la prima opera che intendiamo realizzare - ammette Michela
Vielmi -. Sarebbe il primo grande albergo che rinasce a Boario dopo un lungo
periodo di silenzio».
Prematuro e rischioso parlare di cifre:
in questa fase i legali delle parti stanno
completando le perizie giurate che do-
Stando ai vertici del Gruppo Trombini entro il 2009
potrebbe arrivare la cessione del Parco termale
vranno stabilire in maniera dettagliata
cosa verrà venduto al Comune e a che
prezzo. All’Amministrazione di Darfo
potrebbe andare la parte principale del
parco col famoso cupolone, quindi dall’entrata e fino al padiglione Fausta,
comprese le strutture all’interno (Sala
Liberty e ristorante in primis).
Una questione di proprietà
Il Gruppo Trombini manterrebbe invece la proprietà del Parco Alto, del
Grand Hotel, di tutto il centro cure Violati e della vicina spa con centro
wellness&beauty a cinque stelle, oltre
che del centro medico polispecialistico
del dottor Castagna.
La gestione del parco, una volta perfezionato il cambio di proprietà, verrà decisa tramite bando pubblico. È facile immaginare che tra gli interessati a partecipare ci sarà ancora la cordata che fa
capo a Sergio Trombini (che potrebbe
garantire una continuità con l’attuale
gestione) ma non è da escludere che
possano farsi avanti altri imprenditori
camuni di primissimo piano, imprenditori i cui nomi hanno cominciato a circolare con insistenza da sabato scorso.
Il sindaco Francesco Abondio, dal
canto suo, per il momento tace e si barrica dietro un sorriso sornione. Il cammino è ancora lungo, inutile lasciarsi andare a previsioni azzardate.
Sergio Gabossi
Trionfi a raffica per il Vallecamonica Kickboxing
VALCAMONICA Chi ben comincia... riempie la bacheca.
Inizio di stagione trionfale per il Vallecamonica Kickboxing del maestro Lionello Pedersoli che nella settima edizione dell’Italian Open di Bagnatica ha portato a casa 5
ori, tre argenti e otto bronzi e ha visto incoronare la solita
Adriana Tricoci che per il secondo anno consecutivo è stata eletta «miglior atleta della competizione».
In terra bergamasca erano circa 800 gli atleti provenienti da Italia, Austria, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca,
Inghilterra, Grecia, Ungheria, Irlanda, Liechtenstein,
Norvegia, Polonia, Slovenia e Svizzera con i tredici atleti
della scuola di Darfo che hanno fatto incetta di medaglie.
«Stiamo raccogliendo i frutti di un allenamento intenso - ha sottolineato Pedersoli -. Le vittorie fanno bene ma
guai a chi crede di essere arrivato. I traguardi sono tanti e
gli esami non finiscono mai». Eccolo, il medagliere. Sul
gradino più alto del podio è salita Silvia Mensi, juniores
sedicenne, che ha gareggiato nella categoria Senior mettendo gli avversari al tappeto e assicurandosi un oro e un
bronzo di indiscutibile prestigio. Per la categoria giovani,
primo posto anche per Davide Minoia nella categoria
-28kg e terzo classificato nella squadra -32kg. Doppio oro
per la campionessa mondiale Adriana Tricoci e per Mattia Derocchi nella categoria -60 kg. Argento per Yuri Goia
nella categoria - 37 Kg e bronzo nella -32 kg. Simone Baccanelli e Luca Bazzoni portano a casa un bronzo a testa
nella cat. -42kg. Un altro bronzo per Andrea Vangelisti,
nella +47kg e doppio argento per Beatrice Zucchelli cat.
-28kg e -32kg. Giulia Baffelli si è classificata terza nelle
categorie -47kg e + 47kg.
s. g.
CETO Arte e Mercatini
nelle tresende
Anticipo di Natale a Ceto. Sabato
28 e domenica 29 novembre Nadro di Ceto ospiterà «Arte e Mercatini nelle tresende», iniziativa patrocinata dal Comune, della Riserva Naturale Incisioni Rupestri di Ceto-Cimbergo-Pasbardo, da Secas e
dal Consorzio della Castagna di Paspardo. Questo il programma delle
due giornate. Sabato i mercatini
apriranno alle 14.30; alle 20.30 esibizione de «I Cugini di Montagna».
Domenica apertura alle 10; alle 14
concerto con le fisarmoniche di
«Federico e Damiano». Alle 15 lancio di palloncini con letterine per
Santa Lucia e alle 18.30 cena con
piatti tipici e specialità. Info: 328/3521373 e 349/1207247.
BERZO INFERIORE L’Auser
parla del Sommo Poeta
La biblioteca civica di Berzo Inferiore, a partire da domani, promuove
«La Divina Commedia - Il Paradiso»
Proposto dall’Auser, il corso, tenuto dal Professor Giangranco Bondioni, durerà 10 lezioni, per un totale di 20 ore. Lezioni si terranno
dalle 21 alle 23, il costo per la partecipazione è di 40 euro a persona: per iscriversi è necessaria la tessera Auser.
Sellero Crepe nei muri:
Ss 42, i lavori guardano oltre Berzo Demo
l’impresa pagherà i danni Positivo sopralluogo dell’assessore provinciale Mauro Parolini sui cantieri della superstrada
VALCAMONICA A metà strada tra i
cantieri che procedono spediti e la voglia di liberarsi dal traffico, «gettandolo» sulla nuova superstrada, ci stanno i
malumori dei selleresi. L’entità del fenomeno è ancora tutta da verificare, tra
crepe sui muri vecchie e nuove, ma alcuni cittadini, nei giorni scorsi, hanno alzato la voce.
Il sindaco ha smorzato i toni, l’impresa aveva già garantito interessamento,
ora è la minoranza a volere chiarimenti.
L’attuale e la futura Statale 42, in media Valle, viaggiano quasi parallele: la
prima attraversa i Comuni di fondovalle, l’altra corre a mezza costa in galleria.
In mezzo c’è l’abitato di Sellero, che
ogni giorno fa i conti con i tonfi delle mine e il martello pneumatico che picchia. Se da una parte si sopporta, perché questi lavori porteranno più tranquillità, dall’altro qualcuno è preoccupato per le fessure su alcune case, che
sono comparse dopo la ripresa dei lavori in galleria. Che le due cose siano legate è ancora tutto da verificare, ma la paura va oltre il semplice sospetto.
L’opposizione ha così presentato
un’interpellanza, in cui chiede informazioni sulla situazione dei lavori e sui di-
sagi lamentati dai cittadini, insistendo
in particolare sulle iniziative per «porre
in essere delle azioni finalizzate a limitare i disagi arrecati agli abitanti e a monitorare la situazione».
La minoranza chiede di «fornire ai cittadini un supporto gratuito, per consentire ai proprietari di stendere una dettagliata relazione, accompagnata da una
perizia tecnica che certifichi che le fessurazioni sono da imputare agli scoppi
e non risalgano invece a tempi antecedenti l’avvio dei cantieri».
Il Comune, però, si è già mosso, sollecitato dai selleresi che da qualche mese
hanno bussato alle porte del municipio.
Un’ordinanza vieta di usare mine e martello di notte e il primo cittadino Giampiero Bressanelli ha chiesto d’impiegare solo micro cariche, meno pesanti. Comune, Anas e impresa sono in contatto
e hanno già effettuato dei sopralluoghi,
installando, ove necessario, degli strumenti di misurazione. Infine, Bressanelli ha raccomandato ai cittadini di monitorare le nuove crepe e segnalare i nuovi cedimenti. L’impresa, dal canto suo,
dopo aver verificato i danni reali, ha già
assicurato che rifonderà i danni.
Se ne riparla, comunque, venerdì sera in Consiglio comunale.
g. moss.
BRENO Stavolta c’è soddisfazione palpabile e si guarda al futuro con una buona dose di ottimismo. Se non
ci saranno altri inciampi, entro la fine del 2012 sarà
possibile percorrere la nuova statale della Valcamonica fino a nord di Berzo Demo, dopo aver evitato l’attraversamento di Capo di Ponte, di Scianica di Sellero, di Cedegolo e di Demo.
Ieri pomeriggio l’assessore provinciale ai Lavori
pubblici Mauro Parolini, accompagnato anche dall’assessore della Comunità montana di Vallecamonica e
sindaco di Capo di Ponte, Francesco Manella, ha effettuato un sopralluogo sui cantieri dei lotti quinto e sesto della Ss 42 ed ha potuto constatare che «tutto procede secondo i temi stabiliti». Fortunatamente, in
questo caso non si stanno accumulando ritardi e basta varcare l’imbocco della galleria a sud di Sellero per
rendersi conto che il cantiere è davvero in attività. Per
quattrocento metri la galleria è già stata completamente rivestita grazie all’impiego di un mastodontico
cassero che «copre» dodici metri lineari ogni ventiquattr’ore. Certo, molto ancora resta da fare se si pensa che la galleria Capo di Ponte-Berzo Demo è lunga
più di cinque chilometri. Va però detto che i quasi duemila metri che portano alla finestra di Sellero sono stati già completamente scavati e che si è già andati oltre. Partendo poi dall’imbocco nord di Berzo Demo si
Il sopralluogo nella galleria in costruzione a sud di Sellero
sta lavorando alacremente per scavare il resto. Se il
lavoro in galleria resta nascosto, quanto si sta facendo
sui viadotti è invece sotto gli occhi di tutti. Tra Capo
di Ponte e Sellero le campate del nuovo tratto sono
state posate e restano solo le opere di completamento. Per l’imbocco nord, in territorio di Berzo Demo, si
sta lavorando alla posa delle travi del viadotto che scavalcherà il fiume Oglio e l’attuale Statale 42.
Nel frattempo ferve il cantiere anche a sud, a Nadro
di Ceto, dove si lavora per l’imbocco della prima galleria del nuovo tratto in costruzione. Come si sa, alcuni
veti della Sovrintendenza ai beni archeologici ha costretto l’Anas a variare il tracciato ricorrendo ad una
galleria che sarà il doppio di quella prevista originariamente. Insomma, secondo il programma concordato
dall’Anas con la ditta appaltatrice, entro fine 2011 il
grosso dei lavori del tratto Nadro-Berzo Demo dovrebbe essere concluso. Non bisogna dimenticare che resta ancora da assegnare l’appalto per le opere tecnologiche e per le rifiniture, senza le quali nessuna strada
può essere effettivamente aperta al traffico. A questo
proposito l’ingegner De Lorenzo, capo del Compartimento Anas di Milano, presente al sopralluogo, ha ribadito che si sta facendo tutto il necessario per appaltare anche quest’ultima parte dei lavori.
Al termine del sopralluogo si è riunito a Breno l’apposito Comitato per la viabilità della Vallecamonica
alla presenza dei presidenti di Comunità montana e
Bim e di numerosi sindaci.
Gian Mario Martinazzoli
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