REGIONE AUTONOMA
FRIULI VENEZIA GIULIA
&216,*/,25(*,21$/(
$77,&216,/,$5,
'(//¶$66(0%/($
,;/(*,6/$785$
6HGXWDQGHOJLXJQRDQWLPHULGLDQD
$WWLFRQVLOLDUL
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
- (62) 3 IXEGISLATURA –
– SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
SEDUTA DI MARTEDÌ 29 GIUGNO 2004
ANTIMERIDIANA
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE TESINI
,1',&(
PAG.
PAG.
6XOSURFHVVRYHUEDOH ......................................... 5-41
RITOSSA ......................................................... 19
GALASSO .................................................. 21-22
TRAVANUT............................................... 23-25
MARTINI......................................................... 25
BLASONI ........................................................ 27
MONAI ............................................................ 29
CAMBER......................................................... 31
CIANI.......................................................... 32-34
FRANZIL......................................................... 34
VENIER-ROMANO ................................... 36-38
BASSA POROPAT.......................................... 39
LUPIERI .......................................................... 40
&RQJHGL ................................................................... 5
3URJHWWLGLOHJJH$QQXQ]LRHGDVVHJQD]LRQHDOOH
FRPSHWHQWL&RPPLVVLRQH .................................. 5
,QWHUURJD]LRQL$QQXQ]LRGLULVSRVWHVFULWWH ......... 5
,QWHUURJD]LRQL LQWHUSHOODQ]H H PR]LRQL
$QQXQ]LR.......................................................... 6
6XLODYRULGHO&RQVLJOLR.......................................... 8
PRESIDENTE.................................................... 8
&RPPHPRUD]LRQH GHJOL H[ &RQVLJOLHUL )DELR
0DXURH9DOHQWLQR9LWDOH ................................ 8
PRESIDENTE.................................................... 8
'LVHJQR GL OHJJH ³$VVHVWDPHQWR GHO ELODQFLR
HGHOELODQFLRSOXULHQQDOHSHUJOLDQQL
DL VHQVL GHOO¶DUWLFROR GHOOD
OHJJH UHJLRQDOH DSULOH Q ´ 'LVFXVVLRQH...................................................... 9
PRESIDENTE.......... 9-12-15-17-22-25-34-36-38
PETRIS, 5HODWRUHGLPDJJLRUDQ]D .................... 9
ASQUINI, 5HODWRUHGLPLQRUDQ]D ................... 12
BLAZINA ........................................................ 15
VALENTI ........................................................ 16
FORTUNA DROSSI........................................ 17
DE ANGELIS .................................................. 18
2UGLQHGHOJLRUQRGHOODSURVVLPDVHGXWD ........... 41
$//(*$72
5HOD]LRQLVFULWWHDGLVHJQRGLOHJJH
Relazione del Relatore di maggioranza Petris
sul disegno di legge n. 79 ................................. 43
Relazione del Relatore di minoranza Asquini
sul disegno di legge n. 79 ................................. 45
5LVSRVWHVFULWWHDGLQWHUURJD]LRQL
Risposta dell’assessore alla sanità ed alla
protezione
civile,
Pecol
Cominotto,
all’interrogazione n. 74 del consigliere
Ritossa .............................................................. 46
$WWLFRQVLOLDUL
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
- (62) 4 IXEGISLATURA –
– SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
PAG.
PAG.
Risposta dell’ assessore alla sanità ed alla
protezione
civile,
Pecol
Cominotto,
all’ interrogazione n. 83 del consigliere
Molinaro........................................................... 48
personale e ai sistemi informativi, Iacop,
all’ interrogazione n. 92 del consigliere
Camber ............................................................. 49
Risposta dell’ assessore all’ organizzazione, al
,QWHUURJD]LRQL
LQWHUSHOODQ]H
H
PR]LRQL
DQQXQ]LDWH....................................................... 50
$WWLFRQVLOLDUL
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
- (62) 5 IX LEGISLATURA –
35(6,'(1=$'(/35(6,'(17(7(6,1,
/DVHGXWDLQL]LDDOOHRUH
PRESIDENTE.
Dichiaro
aperta
la
sessantaduesima
seduta
del
Consiglio
regionale.
6XOSURFHVVRYHUEDOH
PRESIDENTE. Informo che sono a
disposizione dei Consiglieri alcune copie del
processo verbale della seduta n. 60 e che, se
non saranno state sollevate eccezioni nel corso
della seduta odierna, il verbale stesso sarà
considerato approvato.
&RQJHGL
PRESIDENTE. Comunico che hanno
chiesto congedo, per la seduta antimeridiana, i
consiglieri Bolzan, Brussa, Guerra, Malattia e
Zorzini.
,FRQJHGLVRQRFRQFHVVL
– SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
aggregazione giovanile e di riconoscimento
della funzione sociale ed educativa svolta dagli
oratori” (77), d’ iniziativa dei consiglieri
Camber, Gottardo, Valenti, Galasso, Asquini,
Blasoni, Marini, Pedicini, Venier-Romano.
“Dall’ amianto in edilizia all’ edilizia
sostenibile” (78), d’ iniziativa dei consiglieri
Gherghetta, Fortuna Drossi, Battellino, Disetti,
Franzil, Metz, Zorzini)
“Interventi per la genitorialità: PROGETTO
0-3” (80), d’ iniziativa dei consiglieri Panontin,
Follegot, Franz, Guerra, Violino.
“Indennità regionale di anticipazione dei
trattamenti economici in favore degli invalidi
civili” (81), d’ iniziativa del consigliere
Blasoni.
“Interventi regionali per il riconoscimento
del profilo professionale di educatore
familiare: progetto tate” (82), d’ iniziativa dei
consiglieri Panontin, Guerra, Follegot, Franz,
Violino.
“Sistema Educativo Integrato dei servizi alla
prima infanzia” (83), d’ iniziativa dei
consiglieri Bassa Poropat, Zorzini, Blazina,
Metz, Menosso, Lupieri, che sono state
assegnate alle competenti Commissioni.
$QQXQ]LRGLSURJHWWLGLOHJJHHG
DVVHJQD]LRQHDOOHFRPSHWHQWL&RPPLVVLRQL
$QQXQ]LRGLULVSRVWHVFULWWHDG
LQWHUURJD]LRQL
PRESIDENTE. Comunico, inoltre, ai sensi
dell’ articolo 46 del Regolamento, che sono
pervenuti alla Presidenza il seguente disegno di
legge:
PRESIDENTE. Comunico che l’ assessore
alla salute e alla protezione sociale, Pecol
Cominotto, ha fornito risposta scritta alle
seguenti interrogazioni:
“Assestamento del bilancio 2004 e del
bilancio pluriennale per gli anni 2004-2006 ai
sensi dell’ articolo 18 della legge regionale 16
aprile 1999, n. 7” (79), che è stato assegnato
alla competente Commissione;
(I.S. n. 74: Ritossa)
“Scelta assistenza pediatrica in provincia di
Gorizia”
nonché le seguenti proposte di legge:
“Norme in materia di azioni di sostegno e
valorizzazione dei ricreatori, dei centri di
(I.S. n. 83: Molinaro)
“Orario di apertura del pronto soccorso a
Lignano Sabbiadoro”;
che l’ assessore all’ organizzazione, al
personale e ai sistemi informativi, Iacop, ha
$WWLFRQVLOLDUL
- (62) 6 IX LEGISLATURA –
fornito risposta
interrogazione:
scritta
alla
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
– SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
seguente
Follegot ed altri: “ Giusta ripartizione delle
quote per gli immigrati che lavorano” (348)
(I.S. n. 92: Camber)
“ Utilizzo degli strumenti di servizio per
propaganda politica” .
Menis: “ Quale futuro per i professori
dell’ Orchestra Sinfonica del Friuli Venezia
Giulia?” (349)
I testi delle risposte saranno riportati in
allegato al presente resoconto.
Zorzini: “ Note storiche distribuite agli
studenti triestini dal cosiddetto “ Comitato
tricolore Trieste”
tramite le strutture
scolastiche” (350)
$QQXQ]LRGLLQWHUURJD]LRQLGLLQWHUSHOODQ]H
HGLPR]LRQL
PRESIDENTE. Comunico che sono
pervenute alla Presidenza le seguenti
interrogazioni a riposta scritta:
Blasoni: “ Quale futuro per l’ Ospedale di
Cividale del Friuli?” (351)
Ciriani: “ In merito all’ organizzazione di un
Convegno di Intesa Democratica” (352)
Ciani: “ Quanti incarichi al Prof. Del
Campo?” (98)
Spazzapan: “ Distribuzione di un volantino
firmato da un sedicente “ Comitato tricolore” ”
(353)
Spazzapan: “ Organizzazione dell’ Unità
Operativa Complessa Laboratorio di analisi”
(99)
Franz ed altri: “ Quale futuro e quali
iniziative per gli autotrasportatori del Friuli
Venezia Giulia?” (354)
Lupieri: “ Il disavanzo di bilancio
dell’ Azienda Ospedaliera “ Santa Maria della
Misericordia” di Udine” (100)
Blasoni: “ Quale futuro per l’ Orchestra
Sinfonica del Friuli Venezia Giulia? Innanzi
tutto azzeriamo il vertice!!!!” (355)
Molinaro: “ Propaganda
campagna elettorale” (101)
in
Martini: “ Settimana nera per la Carnia”
(356)
Ciani: “ Disapprovazione della linea
editoriale del giornale “ Il Friuli” da parte del
Presidente della Regione FVG, Riccardo Illy”
(102)
Asquini ed altri: “ Assegnazione incarichi
inerenti l’ attività dell’ Azienda Speciale Villa
Manin” (357)
istituzionale
Ciani, Di Natale: “ Situazione di Minerva
Airlines” (103)
Molinaro, Fasan: “ Comodato gratuito dei
libri di testo e librai operanti nel territorio
regionale” (104);
le seguenti interrogazioni a risposta orale:
Violino: “ Tutela delle lingue minoritarie”
(346)
Follegot ed altri: “ Inaccettabili le condizioni
del trasporto ferroviario regionale” (347)
Violino: “ L’ Assessore al personale non
serve più?” (358)
Blasoni: “ Indennità degli amministratori
locali dei Comuni del FVG a seguito del
censimento popolazione 2001” (359)
Gottardo ed altri: “ Lettera dell’ assessore
regionale all’ istruzione e cultura Roberto
Antonaz ai dirigenti scolastici relativa
all’ attuazione della riforma della scuola” (360)
Camber ed altri: “ Contenuti dello spettacolo
“ Every Body” tenutosi a Villa Manin,
nell’ ambito del “ Rinascimento culturale della
$WWLFRQVLOLDUL
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
- (62) 7 IX LEGISLATURA –
– SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
Regione” ” (361)
(375)
Valenti: “ Verità sul mandato conferito al
nuovo Direttore Generale dell’ ASS n. 2
“ Isontina” ” (362)
De Angelis: “ Grave situazione economica
della comunità “ L’ isola che non c’ è” ” (376)
Violino: “ A rischio l’ integrità ambientale
del Monte Mia?” (363)
Camber: “ Quattro poliziotti ed un
carabiniere picchiati dagli amici di Illy” (364)
Martini: “ Situazione De
contribuzioni pregresse” (365)
Longhi
e
Martini: “ Beni immobili da trasferirsi al
sistema delle Autonomie” (366)
Ferone: “ Crisi industriale e cassa
integrazione speciale per i lavoratori della De
Longhi” (367)
Ferone:
“ Richiesta
intervento
per
scongiurare la chiusura della “ Demont” di
Trieste” (368)
Blasoni: “ Tempi di erogazione
trattamenti economici di invalidità” (369)
dei
Asquini: “ In materia di allagamento della
sede regionale di Udine - servizio della
montagna - sito in via E. di Colloredo - La
Regione fa acqua” (370)
Violino: “ Fognatura e depurazione:
attuazione dell’ Accordo di programma quadro
Stato - Regione ed utilizzo delle risorse
disponibili” (371)
Tonutti: “ Padri, padrini e padroni della
candidatura di Trieste all’ EXPO 2008: chi ci
guadagna?” (372)
Asquini: “ In materia di sostegno agli sport
motoristici e avvio dei programmi di sicurezza
stradale” (373)
Camber: “ Riconoscimento di comune
colpito da evento calamitoso al Comune di
Duino-Aurisina (L.R. 64/86)” (374)
De Gioia: “ Situazione di Minerva Airlines”
Ferone: “ Richiesta intervento per garantire
la sicurezza della statale 42 in Val di Resia
(Udine)” (377);
le seguenti interpellanze:
Brussa: “ Perché non rimuovere l’ aereo
danneggiato dalla pista di Ronchi dei
Legionari?” (181)
Brussa: “ L’ aeroporto dei Ronchi dei
Legionari perde la sua vetrina agro-alimentare”
(182)
Asquini, Ciani: “ Corsi di perfezionamento
in dirigenza nell’ Ente locale - COPEFEL”
Legittimità dell’ iniziativa” (183)
Valenti: “ Come intende la Giunta regionale
salvaguardare la peculiarità linguistica del
resiano?” (184)
Guerra ed altri: “ In crisi l’ economia della
montagna” (185)
Guerra ed altri: “ Recupero contributi
assegnati ad aziende che decidono di
delocalizzare” (186)
Spazzapan: “ Legittime preoccupazioni per
l’ ampliamento dell’ area di ricerca in località
Basovizza – Bazovica” (187)
Asquini: “ In materia di strategia e
tempistica dei riparti relativi alle assegnazioni
ai comuni e ai finanziamenti per lo sport” (188)
Brussa: “ Gorizia e l’ Isontino dimenticati
dalla Rai regionale” (189)
Valenti: “ La Regione di fatto favorisce
l’ occupazione abusiva di pubblici edifici, con
conseguenti gravi responsabilità” (190)
Gerolin: “ Riduzione del personale interinale
delle Poste Italiane spa, Provincia di
Pordenone” (191)
$WWLFRQVLOLDUL
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
- (62) 8 IX LEGISLATURA –
Battellino: “ Gestione delle opere pubbliche
della Regione e degli Enti locali in regime di
Sistema Qualità” (192)
Ritossa ed altri: “ Movia e Simcic, vini
friulani?” (193)
Ritossa, Violino: “ Agra Promo F.V.G. Srl”
(194);
nonché le seguenti mozioni:
Camber: “ Introduzione nel nuovo Statuto
regionale di apposite norme atte a favorire pari
opportunità per la rappresentanza femminile
nell’ ambito degli organi istituzionali” (43)
Ciriani ed altri: “ Sulla partecipazione del
consigliere regionale di maggioranza Metz agli
episodi violenti di danneggiamento della
pubblica proprietà avvenuti a Gradisca
d’ Isonzo, venerdì 18 giugno 2004” (44)
Gottardo ed altri: “ Mozione di sfiducia
politica nei confronti dell’ Assessore regionale
all’ istruzione e conseguenti azioni della
Regione per favorire la piena attuazione della
riforma della scuola e il regolare inizio delle
attività scolastiche per l’ anno 2004-2005” (45).
– SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
&RPPHPRUD]LRQHGHJOLH[FRQVLJOLHUL
)DELR0DXURH9DOHQWLQR9LWDOH
PRESIDENTE.
Signori
Consiglieri,
ricordiamo qui, oggi, due Consiglieri regionali,
due nostri ex colleghi, venuti a mancare nelle
scorse settimane.
Il 14 maggio è deceduto a Trieste il
consigliere Fabio Mauro. Era nato a Muggia
nell’ ottobre del 1928. Sin da giovanissimo
aveva aderito al movimento antifascista,
repubblicano e democratico di Giustizia e
libertà,
iscrivendosi,
poi,
al
partito
repubblicano d’ azione e, dopo la scissione di
quest’ ultimo, aderì in maniera convinta al
partito Repubblicano italiano, del quale è stato
segretario regionale per oltre dieci anni e
segretario provinciale di Trieste.
Eletto Consigliere regionale del partito
Repubblicano nella terza legislatura, dal 1973
al 1978, venne nominato Assessore
all’ artigianato, alla cooperazione, vigilanza
sulle attività cooperative e, successivamente,
Assessore alla pianificazione e al bilancio.
6XLODYRULGHO&RQVLJOLR
Questi ultimi incarichi lo videro impegnato
instancabilmente con competenza e passione
per affrontare l’ emergenza del post terremoto
del 1976 e la successiva fase della prima
ricostruzione, per la quale ottenne una
specifica delega dall’ allora Presidente Antonio
Comelli.
PRESIDENTE.
Vista
l’ assenza
del
consigliere Asquini, Relatore di minoranza del
disegno di legge n. 79, iscritto come unico
punto all’ ordine del giorno, sospendo
brevemente la seduta.
A ragione possiamo oggi affermare che
Fabio Mauro, da primo Assessore regionale
alla ricostruzione, fu uno degli artefici di una
fase politica amministrativa della nostra
Regione che rimarrà una delle pietre miliari
nella nostra storia.
I relativi testi saranno riportati in allegato al
presente resoconto.
/DVHGXWDqVRVSHVDDOOHRUH
/DVHGXWDULSUHQGHDOOHRUH
PRESIDENTE. Dichiaro riaperta la seduta.
La competenza, l’ impegno e l’ esperienza
maturata da Fabio Mauro trovarono un
ulteriore
riconoscimento
anche
dopo
l’ esaurimento del suo mandato elettivo.
Sempre il Presidente Comelli ne richiese,
infatti, il comando presso l’ Amministrazione
regionale dell’ istituto autonomo case popolari
di Trieste, suo ufficio di lavoro, per inviarlo
nella Regione Basilicata, colpita anch’ essa dal
$WWLFRQVLOLDUL
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
- (62) 9 IX LEGISLATURA –
terremoto, dove fu utile consigliere per
affrontare sia la fase dell’ emergenza che quella
della ricostruzione.
L’ impegno pubblico di Fabio Mauro si
concluse con la Presidenza della Friulia Lis e
anche in questa veste si distinse per capacità,
impegno ed alta moralità. Uomo schivo e
riservato,
rispettoso
delle
istituzioni
democratiche, fervente repubblicano, per il
quale, innanzitutto, c’ erano i principi della
giustizia e della libertà.
È con queste parole che vogliamo oggi
ricordarlo in quest’ Aula, che lo vide attento
protagonista della storia del Friuli Venezia
Giulia.
A sua moglie ed alla sua famiglia, che sono
qui presenti e che salutiamo con grande affetto,
le più sentite condoglianze di tutti noi.
Il 3 giugno, invece, è mancato a Udine il
dott. Valentino Vitale. Era nato a Gradiscutta
di Varmo nel giugno del 1922, laureatosi
giovanissimo, vinse un concorso pubblico e
divenne direttore didattico. Lavoro che svolse
per molti anni in diversi circoli della Provincia
di Udine.
Parallelamente, iniziò la sua carriera politica
nelle file del partito Socialista democratico
italiano, fino a diventarne uno dei maggiori
dirigenti regionali. Esponente di spicco della
resistenza friulana nella Brigata Osoppo, nel
1948 divenne, per la prima volta, Sindaco del
Comune di Varmo, carica che ricoprì anche nel
periodo ‘75 – ‘80.
Consigliere regionale della terza legislatura,
Presidente della III Commissione permanente,
di lui si ricordano la competenza con cui
affrontava
i
dibattiti
sui
problemi
dell’ istruzione, della cultura, dell’ emigrazione,
dell’ assistenza e della sanità.
Nel 1978, quale delegato regionale,
partecipò all’ elezione del Presidente della
Repubblica, Alessandro Pertini.
Nel 1980 viene eletto Consigliere comunale
a Udine e, sempre al termine degli anni ‘80,
– SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
diviene amministratore dell’ azienda sanitaria n.
4 udinese.
Negli anni ricopre, poi, la carica di
segretario dell’ associazione dei Consiglieri
regionali e di Vicepresidente dell’ Ente Friuli
nel mondo e, da ultimo, quella di Revisore dei
Conti sempre dello stesso Ente.
Da alcuni anni ritiratosi a vita privata,
partecipa attivamente a diversi incontri
pubblici, in particolare quelli di carattere
culturale, che venivano organizzati in ambito
locale e regionale. Anche il dottor Vitale era
uomo estremamente riservato e gentile. Ne
sono la conferma le sue ultime volontà, che
hanno visto svolgersi le esequie in forma
strettamente privata e la notizia della
scomparsa data solo dopo che queste erano
avvenute.
Alla vedova, sig.ra Forgiarini, al figlio ed
alla famiglia, la testimonianza delle più sentite
condoglianze dell’ intero Consiglio del Friuli
Venezia Giulia.
/¶$XODLQSLHGLDVFROWDHVLUDFFRJOLHSHU
DOFXQLLVWDQWL
'LVFXVVLRQHVXOGLVHJQRGLOHJJH
³$VVHVWDPHQWRGHOELODQFLRHGHO
ELODQFLRSOXULHQQDOHSHUJOLDQQL
DLVHQVLGHOO¶DUWLFRORGHOODOHJJH
UHJLRQDOHDSULOHQ´
PRESIDENTE. Passiamo, quindi, al punto
n. 1 dell’ ordine del giorno, che prevede la
discussione
sul
disegno
di
legge:
“ Assestamento del bilancio 2004 e del bilancio
pluriennale per gli anni 2004-2006 ai sensi
dell’ articolo 18 della legge regionale 16 aprile
1999, n. 7” (79).
La parola al Relatore di maggioranza.
PETRIS, 5HODWRUH GL PDJJLRUDQ]D Signor
Presidente, colleghi Consiglieri, ritengo che
l’ assestamento al bilancio dell’ esercizio 2004 e
pluriennale 2004-2006, costituisca una
manovra correttiva con una sua precisa logica,
$WWLFRQVLOLDUL
- (62) 10 IX LEGISLATURA –
molto politica, ed anche di sostanza.
Rientra a pieno titolo nella filosofia
dell’ ultima legge finanziaria, con la quale
venne lanciata una sfida che, all’ epoca,
traducemmo, e oggi lo sottolineiamo ancora
per la sua attualità: “ sviluppo economico nella
coesione sociale” e che, seppure in presenza di
risorse scarse rispetto ad una rigidità del
bilancio, che è cosa sedimentata, andava e va
oltre le attese. E, quindi, presenta risultati di
assoluto rilievo.
Vi sono due atti di valenza politica e, ripeto,
sostanziale, che vanno sottolineati e che da soli
evidenziano che i numeri che, di per sé, sono
naturalmente aridi, sono cifre, costituiscono,
invece, un segnale di vitalità della coalizione di
governo e di chiarezza nel perseguimento degli
obiettivi programmatici.
In altre parole, non si naviga certamente a
vista, come qualcuno va dicendo, ma la
razionalità è efficace e si stanno costruendo
concretamente
i
scenari
che
Intesa
Democratica aveva prospettato nella campagna
elettorale delle regionali.
Arriviamo al punto primo, che è stato poco
sottolineato: 67,5 milioni di euro, collega
Asquini, sono stati destinati a coprire una quota
della spesa regionale in conto capitale,
finanziamenti alle imprese ed al settore
produttivo, a tutto quel mondo economico
regionale che, altrimenti, a causa della legge
finanziaria dello Stato, non si sarebbero potuti
attuare, perché una norma non prevede la
possibilità di fare investimenti se sono
finanziati con il ricorso al credito per il settore
privato.
La grande capacità di questa manovra, che
va sottolineata, è quella di essere riusciti a
reperire 67,5 milioni di euro per mantenere
inalterato l’ intervento nel settore privato.
Intendo in quello dell’ economia. E ci sarà
un’ ulteriore manovra per implementare questo
sforzo. E non sono cose da poco.
Questo si riesce a fare perché fa il paio con
questo ragionamento un’ altra operazione che,
secondo me, non solo è assolutamente
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
– SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
condivisibile, ma è anche di peso e di notevole
spessore.
Un’ inversione
drastica
del
trend
dell’ indebitamento, dove il rating, cioè
l’ affidabilità del sistema economico Regione,
viene sicuramente mantenuta. Se ci possono
essere difficoltà, queste non sono certamente
ascrivibili alla gestione economica di questa
Regione bensì alle scelte, alle decisioni, alle
titubanze che il governo nazionale ha rispetto
alla politica economica. Credo che sia cosa di
questi giorni. Si dice una cosa, si sparla di
un’ altra e non si opera per nulla. Questo è il
dato.
Invece, in questa Regione, le cose si dicono,
si programmano e si fanno. Questo è un dato
politico fondamentale.
Voglio fare un breve elenco degli interventi
a sostegno dell’ economia, perché quando si
parla di economia, si omette di dire che questi
interventi andranno a strutture, ad infrastrutture
nelle zone montane, alle imprese commerciali
nei territori montani, all’ agriturismo, allo
sviluppo della pesca, agli interventi nelle zone
svantaggiate che non sono solo montagna, alla
promozione
industriale,
all’ innovazione
tecnologica gestionale per le piccole e medie
imprese, ai vari Congafi, Industria, Artigianato,
Commercio, alla ricerca applicata, contributi in
conto interessi a favore delle imprese artigiane
di questa Regione, ai centri di assistenza
tecnica, alle imprese commerciali, ad
investimenti nel settore del turismo, a
finanziamenti agevolati nel commercio, nel
turismo e nei servizi, a programmi e progetti
comunitari, quelli che rientrano nel piano di
sviluppo rurale 2000-2006.
Altro, quindi, collega Asquini, che
manovrina senza strategie, come è stato
dichiarato in Commissione e sui media
dall’ opposizione!
Il sistema delle Autonomie locali riceve
un’ ulteriore gratificazione da questa manovra.
Specialmente quei Comuni della cosiddetta
fascia C della zona montana. Questo intervento
suppletivo a favore del sistema delle
Autonomie locali nella nostra Regione diventa
$WWLFRQVLOLDUL
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
- (62) 11 IX LEGISLATURA –
ancora più apprezzabile se confrontiamo come
la Regione Friuli Venezia Giulia finanzia il
proprio sistema delle Autonomie, rispetto ai
Comuni che sono direttamente finanziati dal
Ministero dell’ Interno.
Deve essere chiaro, e lo avevamo già
sottolineato con l’ ultima finanziaria, che
mentre nel resto dell’ Italia i trasferimenti alle
Autonomie locali subivano una drastica
riduzione… Faccio l’ elenco della spesa: 151
milioni di euro per le risorse correnti, 300
milioni di euro che, nel 2003, questi Comuni
avevano ulteriormente, il fondo ordinario
nazionale degli investimenti, il contributo alle
unioni dei Comuni: queste cifre che sembrano
buttate lì, danno questi risultati.
Come esempio cito un Comune che tutti
conosciamo, che si trova nella Regione Veneto.
Gaiarine, ad esempio. Qualcuno lo conosce
bene. Ha avuto risorse dallo Stato nel 2004 per
meno del 17%; Vittorio Veneto, meno 12%; un
Comune montano, a caso, Sappada, meno 20%.
Questo per dire che lo sforzo che fa questa
Regione nel settore delle Autonomie locali,
non per premiare i Sindaci, ma perché i
Comuni sono la cinghia di trasmissione delle
risposte alle esigenze dei cittadini, deve essere
sostenuto. Ed è un’ altra precisa scelta di
politica economica di questa Regione.
Quindi, se non vogliamo essere polemici,
ma per dire qualcosa che deve essere
dichiarato, credo che il sistema delle
Autonomie locali in questa Regione non possa
lamentarsi della particolare attenzione che
Intesa Democratica, che il governo regionale,
che il Consiglio regionale, da parte della
maggioranza, riesce ad imprimere.
Nella Sanità viene fatto un ulteriore sforzo.
30 milioni e mezzo di euro che si
accompagnano
al
processo
di
razionalizzazione; due milioni e mezzo di euro
per ciò che attiene ai servizi socio-assistenziali
dei Comuni; 800.000 euro per gli asili nido.
Questo è un segno tangibile dell’ attenzione
verso il sociale, che si coniuga con la spinta
economica per sostenere la fase congiunturale,
che è quella che è: non la scopriamo
– SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
certamente noi!
Un’ iniezione di sostegno alle imprese che
deve anticipare la ripresa che, comunque, ci
sarà, perché in base alle leggi economiche non
si avrà certamente una discesa continua come
qualcuno pensa.
Inoltre vorrei aggiungere la politica della
casa: sono 42,8 milioni di euro che sono
destinati allo scorrimento delle graduatorie del
bando per l’ anno 2002, tramite il Medio
Credito. Altri 18,2 milioni per la riallocazione
di risorse per l’ edilizia agevolata.
E, poi, l’ operazione banale per l’ acquisto
del materiale rotabile: 15 milioni di euro,
ancorché nel bilancio pluriennale, per ovvi
motivi. È un’ operazione di tutto rispetto,
perché chiedete ai pendolari, agli studenti, lo
stato pietoso del sistema ferroviario nei servizi
di breve raggio nella nostra Regione.
Credo che l’ operazione del governo
regionale rispetto a questo tema dei trasporti di
persone nel breve raggio e, quindi, pendolari,
sia assolutamente ineludibile. Si inizierà così
una nuova politica, che andrà a dare più
servizi, in un ragionamento che non dico sia
sostitutivo di quello che dovrebbe fare lo Stato,
ma certamente si possa prendere carico dei
problemi veri e reali di questa Regione anche
nella questione del trasporto ferroviario.
Non vedo, poi, collega Asquini, poste
particolarmente puntuali. Sono delle poste che
si possono intravedere assolutamente marginali
e, comunque, necessarie per dare delle risposte
ad esigenze vere, aggiustamenti veri. È chiaro,
poi, che l’ implementazione dei vari capitoli è
un fatto puramente logico, perché se pensiamo
che le varie domande, le istanze contributive ed
altro di questa fattispecie vengono presentate
nel primo semestre dell’ anno, è ovvio che la
risposta dell’ Amministrazione regionale per
soddisfare queste domande che si configurano
nello sviluppo della politica economica sociale,
culturale ed altro, di questa Regione è evidente
che si fa con la manovra di aggiustamento di
metà anno.
È del tutto evidente e, quindi, non è una
$WWLFRQVLOLDUL
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
- (62) 12 IX LEGISLATURA –
questione di dare 50.000 euro in più; cosa si fa
con questa somma, oppure con 20.000 euro? È
semplicemente il ritocco delle poste contabili
per dare soddisfazione alle istanze che sono
pervenute dal mondo regionale.
Abbiamo letto, collega Asquini, della
polemica pretestuosa rispetto alle spese di
rappresentanza del direttore generale, Viero.
Nulla di più sbagliato. C’ è stata una
riorganizzazione della macchina burocratica
della Regione.
È stato istituito un nuovo servizio. La
direzione generale, appunto. Appare del tutto
logico dotarla di una posta di bilancio per
sopperire alle evidenti esigenze di primo
impianto e di funzionamento. Non credo che
quattro matite, cinque penne biro e due
computer possano configurarsi nelle spese di
rappresentanza.
È la logica della burocrazia che deve essere
funzionante: accanto agli uomini ci vogliono
anche i mezzi. Le spese di rappresentanza
proprio non c’ entrano.
Credo che ci saranno altri emendamenti. È
naturale, ne avevo già preannunciato uno.
Peraltro, questo è stato dichiarato proprio ieri,
dal Presidente Illy, un altro elemento di questa
manovra. È del tutto evidente che gli
emendamenti dovranno essere indirizzati
secondo la logica di questo assestamento di
bilancio. Non certo per assecondare logiche
che con la filosofia politica e strategica di
questa manovra non hanno nulla a che fare.
/D UHOD]LRQH q ULSRUWDWD LQ DOOHJDWR DO
SUHVHQWHUHVRFRQWR
PRESIDENTE. A parziale modifica di
quanto già annunciato, comunico che il
consigliere Bolzan non ha chiesto congedo per
la seduta antimeridiana e che, pertanto, lo
stesso è presente stamane nella seduta odierna.
Prima di dare la parola al Relatore di
minoranza Asquini annuncio i primi interventi
nella discussione generale, in modo che i diretti
interessati ne tengano conto: Blazina, Valenti,
Fortuna Drossi, De Angelis, Ritossa, Venier-
– SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
Romano, Travanut.
La parola al Relatore di minoranza.
ASQUINI, 5HODWRUHGLPLQRUDQ]D Colleghi,
siamo entrati in questa manovretta d’ estate che
non resterà negli annali, se non per le
numerose “ marchette” che sono contenute in
questo testo di legge.
In Commissione c’ è stata una discussione
abbastanza intensa, anche se non lunghissima.
D’ altra parte, non c’ era un testo ampio su cui
discutere: ripeto, era una manovra che penso
non sbagliamo a definire manovrina,
manovretta.
Non c’ è stata una partecipazione di massa ai
lavori in Commissione. Non c’ è stata una
disponibilità ad accogliere discussioni se non
nei termini estremamente limitati che poi
affronteremo. Non è stata una manovra di
posizioni strategiche, se non nell’ ambito di
quello che riteniamo essere stato un correttivo
nel settore dell’ indebitamento, perché persino
la Giunta si è resa conto di essere andata oltre.
Un correttivo, però, immediatamente
controcorretto per continuare ad andare avanti
piuttosto male, introducendo un indebitamento
a metà dell’ anno. Una cosa forse ai limiti della
legge; forse rientra nelle possibilità di questa
Giunta e sottolineo il forse, ma, certamente,
una cosa assolutamente vergognosa dal punto
di vista finanziario.
L’ indebitamento è una manovra strategica;
un indebitamento di metà anno può essere
giustificato solo di fronte ad un’ emergenza. E,
certamente, il maxi regalo a Trenitalia non può
essere considerato un’ emergenza se non, forse,
per chi deve prendere questi soldi.
Ci troviamo di fronte ad una manovra di
basso livello, in cui un altro degli elementi
chiave, secondo il Relatore, è aver scoperto che
la sanità non quadra, con la differenza che oggi
la sanità viene malgovernata o poco governata
dalla sinistra, da un Assessore che, talvolta,
appare veramente olografico, più che presente,
è un dato tecnico.
$WWLFRQVLOLDUL
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
- (62) 13 IX LEGISLATURA –
Nella scorsa legislatura, si evidenziavano
elementi della sanità che oggettivamente
avevano scoperture strutturali, ed era un dato
politico. Quindi, dopo un anno di gestione,
questa maggioranza ha capito che il quadro
sanitario va riformato. Mi auguro in maniera
seria, pensando all’ ottimo lavoro che viene
svolto dai privati e non pensando ad
appesantire carrozzoni e, magari, solo su
Trieste.
L’ unico elemento positivo di tutta questa
manovra è un dato di 7 milioni di euro. Ho
compreso, dopo la spiegazione dell’ Assessore
in Commissione, che questi soldi sono la
plusvalenza delle cartolarizzazioni fatte dal
centro-destra e la sinistra, ma non la sinistra,
un’ entità astratta, la sinistra ergo il sig. Renzo
Petris, ergo il sig. Bruno Zvech, ergo tutti i loro
compagnucci, quelli che erano presenti nella
scorsa legislatura, diceva essere una manovra
finta, che non stava in piedi.
Quella manovra finta ha dato una
plusvalenza circa del 10-15% dell’ intera entità
della manovra stessa.
Allora, signori miei, il dato vero è, ancora
una volta, che viene dimostrata l’ inaffidabilità
della sinistra, soprattutto nei temi economici.
Inaffidabilità strutturale: è gente che parla,
straparla, dice prima una cosa e, poi, l’ esatto
contrario.
– SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
sconto IRAP per le zone svantaggiate. Era
scritto l’ altro giorno sul giornale. Non so.
Forse sarà stata la stampa a sbagliare o, forse,
non eri tu quel Renzo Petris, ma era un altro
Petris!
Allora, capendo che la sinistra è un po’
confusa in queste cose, abbiamo pensato,
ovviamente, di proporre lo sconto IRAP. E,
quindi, più avanti ci sarà un emendamento che
ripropone lo sconto IRAP. Non l’ avremmo
riproposto, considerando che era già stato
bocciato esattamente sei mesi e cinque giorni
fa. Quindi, a termini di Regolamento, ci
stiamo.
Non l’ avremmo riproposto, però, visto che
la sinistra ha dichiarato sui giornali che è così
ansiosa di riproporre lo sconto IRAP, lo
facciamo noi e vediamo se quello che ha detto
Petris sui giornali era vero, oppure era la solita
fregnaccia detta da questa maggioranza.
Così, una volta di più dimostreremo chi dice
e fa le cose e chi, invece, dice una cosa e, poi,
fa l’ esatto contrario. E, quindi, è totalmente
poco credibile. Comunque, dopo ci sarà
l’ emendamento; sull’ emendamento IRAP ci
saranno i voti con l’ appello nominale. Per cui
vedremo come andranno le cose.
Se viene ridotta, complimenti: avete capito,
con sei mesi di ritardo, che l’ IRAP va ridotta;
se non viene ridotta, la cosa è grave.
Prima dice che le cose non stanno in piedi e,
poi, invece, scopre esserci una plusvalenza che
l’ Assessore, anche ingenuamente, ha dichiarato
come un ottimo risultato della nostra gestione,
dimenticandosi che proprio la sua maggioranza
aveva sparato contro questa operazione.
Possiamo andare avanti, perché, al di là di
questi aspetti, che, evidentemente, la sinistra
definisce strategici, abbiamo il succo vero di
questa finanziaria: l’ infinità delle perline e dei
gentili e graziosi omaggi, contribuzioni.
Possiamo andare oltre, di smentite in
smentite. Il collega Petris, non cinque anni fa,
nella scorsa legislatura, bensì cinque mesi fa,
aveva respinto, come Relatore di maggioranza,
lo sconto IRAP, proponendo l’ aumento di
questa tassa ad inizio legislatura. Infatti, lo
sapete che, oggi, le imprese pagano più IRAP
rispetto all’ anno scorso, grazie alla grande
manovra strategica della sinistra?
La cosa più carina è stata quella sui vini
bianchi: siccome vi vergognavate del
contributo di 20.000 euro per lo studio degli
effetti benefici dei vini bianchi sulla salute
umana, cosa avete fatto? Non avete soppresso
il contributo di 20.000 euro, che potevate
farglielo dare a Bertossi, con una
commissionata, se proprio volevate buttare via
questi soldi.
Bene. Con noncuranza, Petris lancia lo
Bensì, con appello nominale e senza
$WWLFRQVLOLDUL
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
- (62) 14 IX LEGISLATURA –
neppure il numero legale, in Commissione
avete corretto la dicitura. Non è più per lo
studio degli effetti benefici sulla salute umana,
ma è semplicemente per le caratteristiche dei
vini bianchi: sono sempre gli stessi 20.000
euro.
Vergognatevi! perché questo è il vostro
modo di operare. Ma non sono i 20.000 euro:
sono i 100.000 euro per il riciclaggio degli
abiti usati; i 50.000 euro per un progetto di
interculturalità all’ Università di Trieste che,
forse, addirittura, è un corso sospeso; i 50.000
euro ad un’ associazione di medici; 31.000 euro
all’ ufficio di coordinamento dell’ EURES-TEURALP che nessuno sa cosa sia, ma,
sicuramente, lo saprà l’ Assessore, visto che a
qualcuno deve dare questi soldi; i 630.000 euro
alle imprese dei servizi marittimi; i 150.000
euro in due diverse poste per documentari
cinematografici di varia natura; i 50.000 euro
per un progetto di promozione integrata, dopo
aver dato 10 o 20 milioni di euro; i 100.000
euro per la certificazione della qualità per i
professionisti. Meglio sarebbe “ per il
professionista” , visto che con 100.000 euro non
credo che favoriremo i professionisti di tutto il
Friuli.
Oppure i piccoli spiccioli, 20, 15.000 euro
aggiunti nei riparti per le società sportive;
100.000 euro per il patrimonio forestale... e via
di questo passo. Questa è la vostra manovra: un
ammasso di regalie e contributini nominali.
In tutto questo c’ è la perla che ho lasciato
per ultima. E non sono i 500.000 euro per la
politica per gli immigrati, perché, capite, sono
spesi male, però l’ assessore Antonaz, in questi
ultimi tempi, ha fatto perle maggiori. Per
esempio ha detto che è comprensibile che un
gruppo di facinorosi vada a spaccare mezza
Gradisca d’ Isonzo, perché, capite, erano un po’
incazzati e, quindi, dovevano spaccare tutto.
Cosa che, evidentemente, è da prendere in
considerazione come una cosa civile.
Al di là di questo, la cosa più carina sono le
spese per la dirigenza. Vi dico due poste: è
stata fatta una posta di 250.000 euro per dare la
buonuscita per uno scioglimento di un rapporto
consensuale di lavoro. Allora ho chiesto: ma
– SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
chi è che deve avere questi soldi? Chi è che
dovete pagare perché si dimetta dalla Regione?
Qual è il direttore?
Mi è stato detto che non si sa ancora: sono
messi lì. No, signori miei, non si mette una
posta in variazione, se non si sa ancora. O
questi 250.000 euro sono pronti per un
direttore con cui state trattando affinché se ne
vada a pagamento, uno o due direttori, e sapete
chi sono, e ci dite i nomi oppure non ha senso
metterli in variazione, perché in variazione
allochi le poste urgenti e non vai certo a
mettere un qualcosa che non sai se servirà.
La seconda posta è la perla dell’ anno: le
spese di rappresentanza. Siete così vergognosi
che non avete nemmeno il coraggio di dire che
avete messo le spese di rappresentanza, che
non ci sono mai state per gli Assessorati! E
tanto meno per il direttore generale: non ci
sono mai state, Assessore! Perché è il comma
17 dell’ articolo 7 che le introduce, su una serie
di Assessorati, con una differenza: sulla gran
parte degli Assessorati a zero o a pochissimo,
ci sono anche 5.000 euro in più per le spese di
rappresentanza della Presidenza della Giunta
regionale.
Però qui non andiamo a contestare quelle
che sono spese di rappresentanza che ci sono
sempre state e non possiamo dire, perché
saremmo sciocchi, che il Presidente di una
Giunta regionale non può avere delle spese di
rappresentanza. O il Presidente del Consiglio.
Non stiamo discutendo questo.
Stiamo discutendo che non si possono
prevedere le spese di rappresentanza per tutti i
funzionari di questa Regione! E non si possono
mettere 50.000 euro di spese di rappresentanza
per la direzione del dottor Viero! E non fate gli
ingenui, perché il problema non è la posta sulle
spese degli aggiornamenti professionali, non è
la posta sui corsi, non è la posta sulle matite, le
penne o la cancelleria: è la posta spese di
rappresentanza che avete introdotto voi in
questa finanziaria, al comma 17, senza soldi
per la gran parte degli Assessorati e con 50.000
euro per il direttore Viero!
E questa è una vergogna! E non potete dire
$WWLFRQVLOLDUL
- (62) 15 IX LEGISLATURA –
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
– SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
che non le avete introdotte, perché qui c’ è
scritto in legge! Toglietele: noi abbiamo
proposto di toglierle. Togliete le spese di
rappresentanza, toglietele come è sempre stato
in questa Regione.
sono le contrazioni della spesa dei trasferimenti
dello Stato in alcuni settori salienti di questa
Regione. In particolare, mi riferisco agli Enti
locali ed ai settori specifici, come, per esempio,
l’ Università, l’ istruzione, la ricerca.
E non dite che non avete fatto queste
operazioni, perché, se continuate a dire una
cosa del genere, o siete bugiardi, o non vi siete
nemmeno letti quello che avete votato. Non
saprei: scegliete voi qual è il male minore, ma,
comunque, sempre di male si tratta ed è un
male esemplificativo di una manovra senza né
capo, né coda, con la sola eccezione delle
regalie a destra e a manca.
Penso che, se da una parte è giusto che la
Regione non può e non deve sostituirsi allo
Stato, d’ altra parte la Regione stessa deve,
almeno in parte, sostenere quei settori, che
sono strategici per lo sviluppo della Regione.
/D UHOD]LRQH q ULSRUWDWD LQ DOOHJDWR DO
SUHVHQWHUHVRFRQWR
PRESIDENTE.
Dichiaro
discussione generale.
aperta
la
Ha chiesto di parlare la consigliera %ODåLQD
Ne ha facoltà.
%/$ä,1$ 6LJQRU 3UHVLGHQWH JHQWLOL
colleghe e colleghi, penso che il collega Petris
abbia spiegato in modo approfondito qual è
l’ intendimento di questo assestamento di
bilancio ed abbia toccato i punti salienti di
questa manovra finanziaria.
È stato ribadito che è una manovra
finanziaria che, viste le poche disponibilità che
metteva in campo, dà il segnale di ciò che è il
programma di Intesa Democratica in questa
legislatura.
Mi soffermerei su alcuni punti, anche se
devo dire che la manovra va trattata, analizzata
e valutata nel suo insieme. Finora ho letto le
critiche dell’ opposizione, che vanno a toccare i
singoli punti, i singoli capitoli, le singole voci,
però non c’ è una valutazione complessiva che,
invece, a mio modo di vedere, va fatta.
Inoltre vorrei ribadire che, come già con la
finanziaria, ancor più con questo assestamento
al bilancio non sono privilegiati i piccoli
orticelli, bensì si dà una visione globale alle
cose.
Vorrei ricordare che, così come è stato con
la finanziaria, anche in questa occasione non
abbiamo, fuori dalla porta, singoli personaggi
che ci tirano la giacchetta, ma, anche in questa
occasione, abbiamo dimostrato di avere una
visione della Regione nella sua complessità, sia
territoriale, sia di contenuti.
Per quanto riguarda i singoli settori, vorrei
soffermarmi sui capitoli riguardanti la sanità e
le politiche sociali. Vorrei ricordare, a questo
proposito, i trasferimenti che vanno agli Enti
locali per i servizi socio-assistenziali.
Vorrei ribadire l’ alto profilo di questa
manovra, che va nell’ attuazione del
programma di Intesa Democratica. Per cui, da
una parte, come abbiamo già ribadito in
occasione della finanziaria, sviluppo, e,
dall’ altra parte, coesione sociale. Penso che le
poste messe in gioco in questo assestamento
vadano in questo senso.
Sappiamo che i Comuni sono gli Enti più
vicini alla popolazione; sono gli Enti che
danno risposte concrete ai cittadini. Perciò
questo trasferimento agli Enti locali per poter
dare risposte concrete ai cittadini è molto
saliente ed importante.
Mi pare molto importante ribadire che si
cerca di attuare questi punti programmatici con
enfasi e, nello stesso tempo, si va ad aiutare i
settori che vengono penalizzati dalle politiche
statali. Stiamo verificando ogni giorno quali
Si va a finanziare ulteriormente gli asili
nido; viene rimpinguato il capitolo che
riguarda la politica sanitaria. Sono tutte voci
che vanno nella direzione che abbiamo detto
della coesione sociale, della risposta concreta
$WWLFRQVLOLDUL
- (62) 16 IX LEGISLATURA –
alle domande dei cittadini.
L’ altro settore che viene preso in
considerazione e sul quale vorrei soffermarmi,
è tutto il capitolo che riguarda l’ istruzione,
l’ Università, la ricerca e l’ innovazione. Vorrei
ricordare che, oltre all’ assestamento al
bilancio, ci sono singole delibere della Giunta
regionale che vanno in questa direzione.
Vorrei ricordare la recente delibera della
Giunta, che va a trasferire, agli istituti
scolastici dei diversi livelli, ingenti quantità di
somme contro la dispersione scolastica per il
tempo pieno, per progetti speciali nel settore
delle lingue minoritarie e in quello
dell’ interculturalità, eccetera.
Sono finanziamenti che vanno a tutte le
scuole: statali e paritarie. Per cui anche la
polemica di questi giorni sulle scuole paritarie
mi pare pretestuosa. Quei 2 milioni di euro che
sono stati indirizzati alle scuole riguardano
tutte le scuole di questa Regione. Cioè le
scuole che, in base ai bandi previsti, faranno le
richieste, con la presentazione dei progetti.
L’ altra parte importante, a mio modo di
vedere, sono i contributi alle Università.
Sappiamo in quali condizioni, in questo
momento, versano tutte le Università italiane.
C’ è il problema del personale, c’ è quello della
ricerca. Con questa finanziaria, anche se non
così come avrebbero bisogno le nostre
Università, facciamo la nostra piccola parte
affinché almeno alcuni progetti possano
continuare. Ovviamente, su questo versante,
dovremmo fare di più con le prossime
finanziarie.
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
– SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
regionale. Ho menzionato solamente alcuni.
Vorrei ricordare, ad esempio, il mondo dello
sport, dove sono state fatte alcune correzioni
rispetto alla finanziaria; ed ancora tutto il
settore della viabilità, dei Comuni, che si
trovano in condizioni disagiate, nonché i
diversi interventi nel settore dell’ agricoltura.
Per concludere, mi piace ribadire che si
tratta di un assestamento di bilancio che va
nell’ indirizzo dell’ attuazione del programma di
Intesa Democratica, che, nonostante le critiche
dell’ opposizione, ancora ieri pomeriggio ha
dimostrato di essere una maggioranza
compatta, che continua con l’ attuazione del
programma con cui abbiamo vinto le elezioni
dell’ anno scorso. Inoltre, anche con le
prossime finanziarie, certamente riuscirà ad
attuare quelle linee programmatiche.
In questo senso, forse, sarebbe opportuno,
soprattutto da parte dell’ opposizione, ripensare
un po’ a quali erano le finanziarie precedenti,
quali erano gli assestamenti al bilancio delle
Giunte precedenti. Penso che quest’ anno
abbiamo fatto un salto di qualità. Certamente
cercheremo di andare avanti su questa strada.
Grazie.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il
consigliere Valenti. Ne ha facoltà.
VALENTI. Grazie, Presidente. Oggi si sta
discutendo dell’ assestamento del bilancio
2004. Se, tecnicamente, non possiamo
affermare che questa manovra è scorretta, non
possiamo non evidenziare e sottolineare come,
sia nel merito che nel metodo, questa manovra
appare più una variazione strategica. Quindi,
più un’ ulteriore finanziaria che un normale
assestamento di bilancio.
Trasferimenti agli Enti locali: di questo ha
parlato a lungo il collega Petris. Sappiamo
quale sia oggi la situazione degli Enti locali,
quali siano stati i trasferimenti dello Stato. Noi,
con questa finanziaria, cerchiamo di mantenere
il livello dei trasferimenti ai Comuni allo stesso
livello dell’ altr’ anno. Quei Comuni che sono
stati penalizzati in precedenza vengono
recuperati.
Tutto ciò non può far altro che denotare o
degli errori di programmazione precedenti,
oppure un percorso di politica economicofinanziaria assolutamente senza una visione
completa dei problemi. Quindi passibile di
modificazioni secondo le contingenze e le
richieste esterne.
Per cui si tratta di interventi che vanno ad
aiutare tutta la realtà, tutta la comunità
Questo appare chiaro dall’ inserimento,
anche se tecnicamente corretto, di nuovi
$WWLFRQVLOLDUL
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
- (62) 17 IX LEGISLATURA –
impegni pluriennali, raramente visti in questa
Regione, e dal fatto che, invece di assestare le
decisioni prese in finanziaria, questa viene
modificata da questi interventi in maniera
strutturale.
Non parliamo, poi, dei molteplici interventi
“ a pioggia” e confezionati ad hoc. Divertente,
si fa per dire, come diceva prima Asquini,
quello sui vini bianchi. C’ è quello sulla
raccolta degli abiti usati, già sapendo che fine
fanno a fine raccolta. Quello relativo a regalie
ad un singolo Comune. E così via.
Sebbene il Relatore di maggioranza affermi
che questo assestamento è un’ azione di politica
economica seria, che opera scelte che vanno a
sostegno dell’ intera economia regionale, e che,
quindi,
presuppone
chiaramente
una
concertazione politica, un grande lavoro di
squadra, noi, che abbiamo seguito e partecipato
alle discussioni in prima Commissione,
discussioni limitate, con pochi interventi,
possiamo confermare la fortissima sensazione
che la maggioranza non conoscesse la manovra
stessa.
L’ intervento sul materiale rotabile è
importante per l’ accessibilità e la vivibilità del
trasporto ferroviario regionale, in quanto anche
noi, caro Petris, conosciamo in maniera
indiretta, ma anche diretta, i disservizi
ferroviari, e non solo quelli relativi ai
passeggeri; altrettanto gravi quelli relativi alle
merci...
Questo intervento, secondo noi, è stato
impostato in maniera errata. Infatti non si può
affermare, come è stato fatto in Commissione,
che si interviene con un investimento in
compartecipazione con Trenitalia, coprendo il
30% dello stesso, e, nello stesso tempo, indire
una gara europea per l’ assegnazione della
gestione del servizio, a cui, assolutamente,
parteciperà Trenitalia.
Questo significa sicuramente che non sarà
una compartecipazione, bensì un sostanzioso
contributo, che è cosa ben diversa dal
compartecipare ad un investimento ferroviario.
Allora, mi chiedo in maniera forte e chiedo
– SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
a questa assemblea, perché non usare la società
regionale ferroviaria Udine–Cividale, in modo
che, alla fine, quel 30% di investimento possa
essere una ricchezza regionale con cui, poi, si
possa effettivamente intervenire nella gestione
del trasporto su questo territorio?
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il
consigliere Fortuna Drossi. Ne ha facoltà.
FORTUNA DROSSI. Grazie, Presidente.
Sento
da
parte
dell’ opposizione
un
atteggiamento di critica notevole, non tanto su
alcuni punti relativi alla variazione, quanto
proprio sulla variazione stessa.
Devo fare una considerazione. L’ economia,
oggi, si muove ad una velocità incredibile; i
cambiamenti sono quasi quotidiani nel mercato
finanziario. Però, pure in quello non
finanziario, i cambiamenti sono improvvisi, per
cui arriviamo a dei fabbisogni non preventivati
all’ inizio di una finanziaria o di un’ azione
normativa.
Comunque, l’ assestamento è un momento
importante
di
adeguamento
e
di
perfezionamento del sistema normativo ed
economico dell’ attività della nostra Regione.
Per cui non vedo alcuno scandalo. Anzi, forse
nel futuro sono convinto che gli assestamenti
saranno molto più cospicui e molto più
rilevanti di quello attuale.
Invece voglio sottolineare alcuni punti
piuttosto criticati. Quello relativo al
finanziamento di 15 milioni di euro non con
compartecipazione, perché non è il termine
esatto, bensì per aumentare...
,QWHUUX]LRQH
PRESIDENTE. Consiglieri, dobbiamo
consentire che si svolga la discussione generale
in condizioni da discussione generale! Prego.
FORTUNA DROSSI. In realtà, la ricchezza
regionale consiste nel fornire migliori servizi al
cittadino. Per cui l’ investimento, in questo
caso, è propriamente indirizzato nei confronti
del servizio che deve essere dato.
$WWLFRQVLOLDUL
- (62) 18 IX LEGISLATURA –
Certo, l’ azienda che gestisce attualmente il
sistema ferroviario potrebbe, in modo
apparente, essere avvantaggiata in seguito alla
gara d’ appalto che verrà indetta dalla Regione,
però dipenderà da un insieme di fattori inseriti
all’ interno dello stesso bando e da quelli
relativi, in particolar modo, agli standard
qualitativi.
Rimane, comunque, che qualora l’ azienda
non vincesse la gara d’ appalto, la parte non
ammortizzata verrebbe restituita alla Regione.
Per cui saluto con estrema soddisfazione
l’ inserimento di questa posta di bilancio,
proprio per migliorare il servizio stesso.
Ultimo punto, perché non farei altro che
ripetere cose già dette da chi mi ha preceduto, è
quello relativo all’ innovazione. Ritengo che la
maggiore richiesta di contributi relativi
all’ innovazione industriale sia un segnale
estremamente positivo, dovuto dalla vivacità
del nostro sistema industriale. Questo è un
sinonimo che, ripeto, è estremamente positivo,
che non darà subito i suoi frutti.
Infatti, ovviamente, l’ innovazione ha un
periodo di gestazione lento. Però, nel momento
in cui si è avviato quel comprensorio di
indotto, a questo punto, avviene una reazione a
catena e, pertanto, un’ accelerazione in termini
iperbolici.
Ringrazio gli Assessori per il lavoro svolto.
Sottolineo, come ultimo punto, quello relativo
a poter soddisfare le richieste fatte da vari
potenziali acquirenti relativi alla prima casa. In
questo modo andremo a soddisfare appieno le
richieste. Questo è un segnale positivo, perché
la proprietà della casa è un diritto di tutti i
cittadini. Grazie, Presidente.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il
consigliere De Angelis. Ne ha facoltà.
DE ANGELIS. Grazie, Presidente. Credo
che in ogni manovra finanziaria, volendo
leggere nelle pieghe, si può trovare sempre
qualcosa da ridire. Mi sembra, poi, che i punti
sui quali l’ opposizione si appiglia non siano
tanti. Uno di questi è quello dei 20.000 euro
per la ricerca sui vini bianchi.
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
– SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
È chiaro che tutto può essere utilizzato,
anche qualcosa di questo tipo, su cui, forse, si
poteva riflettere. Però credo che, dal momento
che l’ Università di Trieste sta conducendo
degli studi su questo argomento, dobbiamo
riconoscere un minimo di dignità scientifica a
questi studi.
Credo pure che nel momento in cui dovesse
emergere qualcosa di positivo circa il
consumo,
ovviamente,
sottolineo,
in
quantitativi modici, di vino bianco, questo
potrebbe essere utile alle esportazioni di questo
prodotto, che sono una fonte importante per la
nostra agricoltura.
Quindi è chiaro che ci si può appigliare a
tutto. Credo che sia importante ricordare che
con questa manovra aumentiamo – mentre la
finanziaria nazionale li riduce – i finanziamenti
alle Amministrazioni comunali. Questo si
traduce in servizi per i nostri concittadini e
corregionali.
Voglio ricordare che riusciamo a mantenere
i 67 milioni e mezzo di euro per il comparto
produttivo nonostante la finanziaria di
Berlusconi avesse bloccato il ricorso al
mercato finanziario.
Infine voglio ricordare che questo inverno
l’ opposizione urlava al fatto che i 30 milioni di
euro che avrebbero dovuto essere stanziati per
la sanità sarebbero saltati perché, nella
precedente finanziaria, erano stati accantonati.
Oggi li ritroviamo sotto forma di 30 milioni e
500.000 euro per mantenere una spesa corrente
che, certamente, nell’ ambito della sanità, tende
ad aumentare, una spesa che non può non
continuare ad aumentare.
Asquini, prima, diceva che questa
Amministrazione deve mettere mano alla
sanità. Sono sicuro che nelle prossime
settimane ci saranno già i primi importanti
segnali di come questa Amministrazione vuole
sistemare il discorso sanità.
Certo non con i tagli che le precedenti
Amministrazioni regionali, invece, avevano
fatto. Certo non con lo smantellamento, lento
ma inesorabile, che la legge regionale 13 del
$WWLFRQVLOLDUL
- (62) 19 IX LEGISLATURA –
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
– SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
‘95 aveva iniziato a carico del servizio
sanitario nazionale.
il trasferimento alla Regione avviene in decimi
di quello che è prodotto sul territorio.
Vorrei ricordare come, con questa manovra,
ancora una volta, si assista ad un interesse nei
confronti della montagna. E cito solamente
500.000 euro per la viabilità delle Valli del
Natisone.
Quindi capite benissimo che i trasferimenti
dello Stato sono limitati, perché l’ economia è
quella che è e, di conseguenza, abbiamo una
forma di riduzione di trasferimenti.
Concludo ricordando come, nonostante i
tagli che il governo nazionale sta facendo alla
scuola, questa Regione, invece, cerca di
tamponare il continuo smantellamento della
scuola pubblica che la Moratti sta facendo,
finanziando con 300.000 euro i corsi di
alfabetizzazione informatica che Berlusconi
considera tanto importanti e che, invece, poi, il
suo Ministro vanifica nel momento in cui
riduce personale, ore di apprendimento e fondi
per le scuole.
Concludo ricordando altri 200.000 euro
all’ Università per gli studi e la ricerca, a fronte
dei quali neppure l’ opposizione, alla quale
voglio sperare di poter riconoscere un minimo
di onestà intellettuale, può opporsi.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il
consigliere Ritossa. Ne ha facoltà.
RITOSSA. Cercherò di essere telegrafico,
perché vorremmo utilizzare il tempo a
disposizione nell’ articolato. Mi soffermo
solamente su alcuni aspetti della relazione di
maggioranza del collega Petris, laddove parla
di sviluppo economico e di coesione sociale.
Allora, diciamo subito che ciò è impossibile
nel momento in cui si guardano questi dati,
intesi come variazioni di bilancio, perché,
intanto, sviluppo economico non c’ è. Petris,
che è della montagna, dovrebbe prenderne atto.
Siamo in una situazione di carattere
internazionale il cui avvio è esclusivamente di
sfuggita, di riverbero sul vecchio continente.
Di conseguenza stiamo pagando una
situazione di recessione internazionale. Non
troviamo un determinato sviluppo. Sappiamo
benissimo, e questo ve lo dovete mettere in
testa e cercare di capire, non vorrei vedere dei
grandi sordi, come esistono in quest’ Aula, che
Lasciatemi dire: coesione sociale. Forse,
cari compagni, state dimenticando, e lo fa in
modo magistrale, ad esempio, chi mi ha
preceduto, De Angelis, il quale, prima di essere
Consigliere regionale, veniva in audizione, si
dava da fare, sbraitava per quelle che dovevano
essere le necessità, le risposte che bisognava
dare ad una determinata montagna. O, per lo
meno, a quella visione della montagna.
Ebbene, non vediamo queste tipologie di
risposte da parte di chi si ritrova a far parte
integrante della maggioranza.
Quando parlo di riferimento alla coesione
sociale, basterebbe fare dei riferimenti. L’ altra
settimana siamo stati in Irlanda, ad un
convegno di carattere internazionale relativo
alla questione socio-sanitaria ed abbiamo
appreso determinate situazioni che si stanno
verificando nel resto del continente.
Abbiamo visto quali sono le tipologie di
risposte, i tentativi di risposte che cerca di dare
il vecchio continente a determinate visioni di
invecchiamento della popolazione e di servizi
alle persone e quant’ altro.
Nel momento in cui parlate di coesione
sociale, ma pensate a cosa sta avvenendo in
montagna, alle chiusure delle aziende, a quali
alternative si stanno producendo, e non mi
soffermo esclusivamente sulle problematiche
della montagna... So benissimo quale sarà la
realtà della Provincia di Gorizia e che, entro il
31 dicembre del 2004, avremo 2.500
disoccupati in più. Questo perché abbiamo una
determinata situazione che questa finanziaria
regionale non risolve.
Allora, sulle tipologie vere e proprie, però,
mi viene da chiedere: ma siete stati Sindaci?
Siete stati amministratori di Enti locali? Ma
state verificando, oggi, cosa sta avvenendo, ad
$WWLFRQVLOLDUL
- (62) 20 IX LEGISLATURA –
esempio, a quanto ammonta la contribuzione a
vantaggio di coloro che tengono gli anziani in
casa?
E, allora, mi mettete “ quattro euro” che non
sono, certamente, la risposta. Con quel “ can
can” di grandi indicazioni relative agli asili
nido e con i relativi finanziamenti reali vi
pongo una domanda: con 800.000 euro cosa si
realizza materialmente? Quanti asili si
realizzano? La domanda è semplice. A voi la
risposta.
Andiamo a vedere le perle. Soldi agli Enti
locali: va bene. Non basta fare i trasferimenti.
Qualcuno si è gloriato degli interventi, dicendo
che lo Stato non dà più niente. Ma, signori
miei, la convenzione che abbiamo con lo Stato
è che, oramai, lo Stato dà i soldi alla Regione,
ed è la Regione che deve dare, poi, agli Enti
locali. E, di conseguenza, spetta alla Regione
dare le contribuzioni.
Forse sono le modifiche dei criteri con cui
distribuite che non ci piacciono o che
dovrebbero essere corrette.
E, poi, una volta che questi Enti locali
hanno una disponibilità finanziaria o qualche
soldo in più, scusatemi, come li spendono?
Con quali criteri? Quando non esiste più una
possibilità sostanziale di controllo degli Enti
locali, perché sapete benissimo che chi vuole
fare opposizione all’ interno degli Enti locali ha
un solo mezzo: denuncia alla Procura della
Corte dei Conti, alla Procura della Repubblica
ed un tentativo di azione attraverso il Tribunale
amministrativo regionale. E di situazioni
ingovernabili ne abbiamo a bizzeffe.
Pertanto, non basta dare: bisogna verificare
e, per lo meno, un controllo regionale ci
dovrebbe essere, quanto meno nell’ ambito
della pianificazione generale.
Mi piace fare un paragone. Ad esempio,
laddove il collega Petris diceva del contributo
per le spese di rappresentanza. Caro Petris, le
ricordo qual è stata la polemica di un qualcuno,
e dico cognome e nome: prof. Cecchini, già
Presidente dell’ Ente di diritto allo studio
universitario di Trieste, laddove gli si fece, per
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
– SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
un convegno, la punta alle matite, alla spesa
delle matite.
Facendo questo raffronto con la Procura
della Repubblica, tanto per rimanere in tema, e
alla condanna successiva da parte della Corte
dei Conti, possiamo dire che, probabilmente,
avremo un Viero da portare in Tribunale, in
prospettiva.
Polemica sui vini bianchi: sono contento
che è stata corretta, in parte, la dizione, perché
lo studio sui vini bianchi darà certamente un
aiuto al collega Paselli. Lo studio sui benefici
dei vini bianchi già esiste ed è stato fatto a
livello universitario dal Consorzio della
Cantina Produttori di Cormons. Quindi, ciò
significa che andrò dal direttore Soini e gli
porterò lo studio, perché lì, per contraddizione,
i vini neri erano risultati buoni, ma dovevamo
avere anche noi una caratterizzazione... questo
studio ha un’ età di due anni e credo che in due
anni, pur con tutta la viticoltura autoctona,
penso che le caratterizzazioni sussistano e
quant’ altro...
Sulla questione Trenitalia abbiamo un altro
errore commesso dal collega Relatore di
maggioranza. Non si tratta, come si dice, di
materiale: infatti, dalle audizioni, dagli incontri
che abbiamo avuto con i pendolari, ossia con
chi utilizza il treno, è evidente che gran parte di
noi Consiglieri non lo utilizza, se prende queste
topiche, si è compreso che la reale
preoccupazione è il mancato rispetto degli orari
e la soppressione dei treni.
Questi sono i dati oggettivi. Agli utenti non
interessa viaggiare in vagoni con aria
condizionata; chiedono soprattutto di avere la
garanzia degli orari.
Capite che ciò che necessita è un salto di
qualità. Non sto a dilungarmi, perché
sull’ articolato avremo tutte le possibilità di
esplicitare e di porre in risalto determinate
situazioni.
Vorrei solamente ricordare ad un collega
Presidente della IV Commissione che,
evidentemente, ha delle carenze di carattere
tecnico, perché è bene ricordare, e questo
$WWLFRQVLOLDUL
- (62) 21 IX LEGISLATURA –
spiega perché c’ è una veemenza da parte delle
minoranze, il secondo principio della dinamica.
Cercate di tenerlo presente: ad ogni azione
corrisponde una reazione uguale e contraria.
Allora, senza dover fare delle lezioni di
meccanica all’ interno di questo Consiglio,
voglio ricordare e spararla a mo’ di metafora.
Avete cercato di ingigantire. Di questa
variazione di bilancio avete fatto un grande
pallone. Ebbene, chi è attento sente un rumore:
“ psssttt” ! È un pallone che si sta sgonfiando e
che entra nella realtà dei fatti, quella
drammatica con cui la gente vive giornalmente
e non certo fatta di immagini e di azioni
fasulle.
Mi è piaciuto leggere su un quotidiano di
carattere nazionale una considerazione base: è
terminato, signori, il periodo degli addetti
stampa; è terminato il periodo delle immagini
virtuali: oggi la gente guarda alla sostanza,
vuole vedere fatti e, così come avete potuto
verificare anche voi della maggioranza, il
progetto di Alleanza Democratica è un bel
progetto virtuale, ma, nella sostanza, è ben
lontano dal divenire realtà.
Questa è l’ azione concreta e, quindi, sono
felice che si realizzi la metafora del pallone che
si sta sgonfiando, e avverto con certezza
matematica che, fra un anno, se durerete
ancora un anno, l’ opinione pubblica vi si
rivolterà contro, perché a fronte di quella che
era la vostra immagine virtuale, vedrà la realtà
dei fatti.
La realtà dei fatti, caro Relatore di
maggioranza, viene misurata con la
disponibilità, la realizzazione concreta di leggi
che creano attività economica, perché sono
pienamente convinto, e lo ribadisco in tutte le
salse, che solamente creando attività
economica su questo territorio, potremo avere
quelle risorse da poter dare alla sanità ed
all’ assistenza.
Perché oggi il vostro vero tallone d’ Achille
è proprio il settore della sanità, laddove avete
un Assessore virtuale, che sa, certamente,
chiacchierare, ma che non sa operare con atti
concreti.
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
– SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il
consigliere Galasso. Ne ha facoltà.
GALASSO. Presidente e colleghi, la
relazione all’ assestamento di bilancio 2004 del
collega Petris cerca di trascinarci in una specie
di brindisi inebriante, di successi, realizzazioni,
coesione sociale. Pare di essere finiti a
Camelot, la città ideale, fantastica.
Torniamo con i piedi per terra: ma quale
sviluppo nella coesione sociale, collega Petris?
Nell’ assestamento di bilancio presentato si
possono trovare tre cerotti per far fronte ai
gravi problemi della montagna, l’ acquisto di
qualche carrozza ferroviaria per Trenitalia, un
decantato maggior trasferimento ai Comuni,
peraltro legato al gettito erariale, che vale, in
pratica, tanto quanto il costo di una lettera
raccomandata per cittadino. Non vale di più.
Inoltre ci sarebbe da dire che i trasferimenti
alle Autonomie locali, nel complesso, valgono
nel 2004 il 9,4%, mentre, nel 2003,
ammontavano all’ 11%.
Ci sono un po’ di interventi a favore
dell’ economia ed un soddisfacente impegno
per l’ edilizia residenziale. Per il resto, questa
manovra sembra più, per l’ entità delle cifre,
una corazzata che manovra in una laguna dai
bassi fondali. E più spara cannonate a salve e
più s’ impantana, senza avanzare minimamente
sulla rotta di quanto promesso ai cittadini.
Una prova eloquente di quanto asserito la si
trova guardando come è stato affrontato il tema
della programmazione sociale e della
protezione sociale. Qui, in sede di bilancio
2004 e delle successive esageratamente
rassicuranti dichiarazioni dell’ Assessore alla
salute, mi ero permesso di evidenziare la
criticità delle proposte e l’ insufficienza delle
risorse allocate.
Però a mezzo stampa mi è stato risposto che
mi
sbagliavo.
Allora,
esemplificando,
segnalavo che per l’ ordinaria gestione del
servizio sanitario regionale, senza le
innovazioni promesse, servivano almeno altri
50 milioni di euro.
$WWLFRQVLOLDUL
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
- (62) 22 IX LEGISLATURA – – SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
Ossia, dicevo allora: allocate risorse per
1.730 milioni di euro, fabbisogno stimato
1.750, fabbisogno reale 1.780. Non se ne fece
nulla. Vediamo ora cosa ci propone la Giunta
regionale con l’ odierna variazione di
assestamento e, soprattutto, cosa non ci dice.
Consentitemi, però, prima, una specie di
bilancio sociale sulle promesse fatte per il
settore. Veniva promesso un nuovo servizio
intermedio tra ospedale e territorio, quale
l’ ospedale di comunità. Nulla è stato fatto.
Veniva promesso l’ aumento dei posti letto
delle residenze assistenziali. Nulla è stato fatto.
Veniva
promesso
il
potenziamento
dell’ hospice, le cure palliative. Nulla è stato
fatto. Veniva promesso il nuovo piano per
l’ emergenza, il nuovo piano per la tutela
materno-infantile, il nuovo piano per la
riabilitazione, la revisione dei livelli essenziali
di assistenza, il potenziamento dei servizi per
la prevenzione. Nulla è stato fatto.
Veniva promessa l’ integrazione ospedale –
Università di Udine. Sì. Si sono integrati
dipartimenti di urologia e di oncologia e si è
avviato lo studio di fattibilità per l’ azienda
unica.
Veniva
promesso
l’ intervento
per
l’ abbattimento delle liste e dei tempi di attesa:
per gli utenti non è cambiato ancora nulla.
Veniva promessa la riorganizzazione
dell’ assistenza ospedaliera, la revisione della
rete ospedaliera, il rafforzamento dei servizi
territoriali. Praticamente è tutto fermo.
L’ ospedale di Cividale, ad esempio, è lì a
bagnomaria; il resto è nel limbo.
regionale. In questo modo, diventa 1.760,5…
PRESIDENTE. Consiglieri!
GALASSO. ...10 milioni e mezzo in più
rispetto al fabbisogno stimato.
Quindi, per mantenere l’ esistente, si
riconosce che servono altri 30 milioni e mezzo.
Però non bastano ancora per pareggiare,
perché, nel frattempo, com’ era prevedibile, i
costi di ASL e ospedali stanno splafonando per
almeno 21 milioni di euro di competenza 2004.
Perciò, ad essere ottimisti, per pareggiare,
mancano ancora altri 10 milioni e mezzo per
ripianare il buco di 10 milioni di euro del 2003,
che, sommato ai disavanzi pregressi, arriva ad
un buco di 50 milioni che, prima o poi,
bisognerà ripianare e che sta là, nei bilanci
delle aziende sanitarie e degli ospedali.
Ciò significa che l’ Assessore alle finanze
dovrà applicarsi molto intensamente per
trovare, quest’ anno, almeno altri 10 milioni e
mezzo di euro, oltre a questa manovra. E tutto
ciò solo per mantenere la gestione corrente
della sanità regionale. Non per fare tutte le
altre cose.
Oppure, e qui siamo alla finanza creativa,
agli escamotages, bisognerà rinviare al 2005 il
pagamento degli oneri del contratto della
dirigenza e sperare che l’ accordo con
Farmindustria del Ministro Sirchia, circa lo
splafonamento della farmaceutica, vada in
porto e Farmindustria rimborsi le quote di
competenza del Friuli Venezia Giulia.
Così stanno le cose. Altro che promesse
pindariche e reddito di cittadinanza per tutti!
Non si vuole attuare la legge 13 del ‘95 che
è stata citata anche qui, oggi? E, allora, la si
cambi. Ma non si può lasciare il tutto senza
governo, nell’ indeterminatezza più assoluta. In
questo quadro, comunque, mentre c’ era questa
inazione, i costi hanno fatto progressi notevoli.
È l’ unico dato certo.
Diverse sarebbero le cose da segnalare sul
versante della protezione sociale. Ad esempio,
il recepimento della 328 del 2000, dove pare
che ci si stia limitando ad una proposta
taglia/incolla delle leggi delle Regioni Emilia e
Campania.
Infatti la variazione di assestamento ne tiene
parzialmente conto ed alloca 30 milioni e
mezzo per rimpinguare il servizio sanitario
Per attinenza all’ assestamento, mi limito
solo a segnalare la netta insufficienza del
finanziamento per 2 milioni e mezzo, peraltro
$WWLFRQVLOLDUL
- (62) 23 -
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
IX LEGISLATURA – – SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
reperiti in Commissione, della legge 10 del
‘98, soprattutto per quanto concerne le
legittime aspettative dei cittadini, dall’ articolo
32, che prevede un assegno di cura e assistenza
per il mantenimento presso il nucleo familiare
di anziani non autosufficienti a rischio di
istituzionalizzazione.
Ora, per mancanza di risorse, si lasciano
queste famiglie con un fardello di
inadempimenti
burocratici
felicemente
espletato, ma senza il sostegno economico
promesso, ingenerando, così, malcontento e
sfiducia verso le istituzioni.
Poi, solo per memoria, ricordo che giace
dormiente il problema degli investimenti per la
sistemazione dell’ edilizia impiantistica degli
ospedali. Tra questi ricordo l’ esigenza di
definire da subito il futuro terzo lotto
dell’ ospedale di Udine, che abbisogna di circa
40 milioni. Inoltre, tutto il resto, che, in
Regione, ammonta a circa altri 200 milioni.
Alla luce di un tanto, credo che gli
entusiasmi non siano molto giustificati. Credo
che non si possa continuare a rincorrere tutto.
Stiamo disperdendo le preziose risorse di
questa Regione in troppi rivoli, troppe leggi,
senz’ altro giuste e senz’ altro moderne, ma che
oggi non ci possiamo permettere, pena la
penalizzazione settori vitali per la civiltà e la
cittadinanza di questa Regione.
Serve un patto tra tutti, senza confusione di
ruoli, per una gerarchia delle priorità. Un
primo passo potrebbe essere quello di
impegnare le risorse di bilancio del secondo
semestre ancora libere su due soli temi: di
politica per lo sviluppo economico e per la
tutela della salute e protezione sociale, dando
priorità ai bisogni e non ai desideri. Grazie.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il
consigliere Travanut. Ne ha facoltà.
TRAVANUT.
Grazie,
Presidente.
Sicuramente il desiderio di stare sempre nella
propria parte non riesce mai a soddisfare
l’ intelligenza politica. L’ opposizione sta
all’ interno di un canovaccio classico. Anche la
maggioranza e la relazione del Relatore stanno
all’ interno di questo orizzonte di pensiero. Il
tentativo che ci pare essere il più interessante,
sarebbe quello di trascendere l’ uno e l’ altro.
Ossia di trovarci in un luogo in cui ci sia
una sorta di verità, non semplicemente di un
confronto dialettico in cui le due parti stanno
semplicemente ancorate nella visione classica.
Il tentativo politico sarebbe, di tanto in
tanto, di togliersi quella veste e di arrivare, se
fosse possibile, vedo che, per adesso, tutto
questo stratagemma non porta mai a
conclusioni onorevoli, a starsene in un luogo
leggermente più alto. Si dice il luogo del
teorico. Colui il quale vede le cose, pur non
essendo nella mischia delle vicende. Purtroppo,
non si riesce a trovare questa collocazione e si
rimane ancorati al luogo di appartenenza.
Ovviamente sarebbe uno sforzo ingente,
quello di riuscire a cogliere una cifra politica
che andasse bene per ciascuna parte. Però
cerchiamo di fare questo. Per lo meno,
l’ interesse intellettuale del politico dovrebbe
volgere ad un luogo leggermente più ampio del
solito.
Per esempio, cosa ha fatto la relazione di
Asquini? Lui è riuscito, abilmente, perché non
c’ è alcun dubbio che, sotto questa veste, sia
molto abile, a starsene nei ritagli della logica
della cosa. Cioè, la cosa non è stata vista nella
sua completezza, non è stata trattata nel luogo
più profondo della sostanza ed è rimasta,
appunto, nelle parti più estranee alla sostanza
stessa.
Su questo, giostrando magistralmente e
mettendo in evidenza alcuni aspetti, però
dimenticandosi qual è il punto nodale della
vicenda della manovra.
Il programma di Intesa Democratica volge a
tenere strettamente coniugati questi due aspetti
che, alle volte, sembrano distanti tra di loro.
Però il nostro sforzo politico, e credo che
siamo stati premiati a suo tempo in ragione di
ciò, e oggi manteniamo, sostanzialmente, la
barra in quella direzione, è, da una lato, di
riuscire ad essere abili nell’ ambito dello
sviluppo dell’ economia e, dall’ altro, sapere che
$WWLFRQVLOLDUL
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
- (62) 24 IX LEGISLATURA – – SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
la dimensione sociale, la dimensione delle
realtà di relazione tra i soggetti che sono
presenti in questa Regione, sia piuttosto
attenta. In cui, appunto, la spesa su quel
versante non venga meno.
Questo è, sostanzialmente, il luogo per
eccellenza del pensiero di Intesa Democratica,
che è stato sicuramente definito nella
finanziaria del 2004 e che oggi, in questa
manovra finanziaria, ci sta dentro in modo
preciso.
Ora, alla destra, che, alle volte, si dimentica
di essere collocata in una condizione
economica più vasta, vale la pena di ricordare
un dato saliente di economia nazionale che ci
vede strettamente interessati.
Pensate solo a questo dato fondamentale:
nel 2002 le entrate IVA, in questa Regione,
ammontavano, all’ incirca, togliendo i fronzoli,
ma prendendo in esame il tronco della vicenda,
a circa 400 milioni di euro.
Nel 2004 – badate, siamo a distanza di due
anni, non di dieci –, le entrate IVA
corrispondono esattamente al doppio. Siamo su
800 milioni di euro di entrata. Ora, uno si
mette a ragionare per cercare di capire che cosa
mai sia successo in questa nostra Regione o, se
vogliamo, a livello nazionale.
Innanzitutto, ci chiediamo: se aumenta il
gettito dell’ IVA, Galasso, mi insegnerai,
sicuramente, che la prima cosa che emerge
nella mente di ciascuno di noi è che,
sicuramente, ci sono stati più consumi. Non c’ è
alcun dubbio.
Cosa dire, altrimenti, se non che, in effetti,
l’ aumento
dell’ IVA
corrisponde
necessariamente ad un aumento dei consumi.
Ma può alzarsi qualcuno e sostenere la tesi che
sia così? Può, oggi, nel corso di questi ultimi
due anni, pensare che le famiglie in questa
Regione hanno consumato il doppio rispetto a
quello che consumavano nel 2002?
Credo che nessuno... I decimi, certo, i
decimi sono sempre gli stessi, non è che sia
cambiato.
,QWHUUX]LRQH
Arriviamo a ragionare su questo. Il successo
della Casa delle Libertà è ascrivibile a questo
marchingegno politico. È ben vero che ha
sostenuto fin dall’ inizio una diminuzione delle
tasse e dei contributi sotto questo profilo. Ossia
ha cercato di lavorare su questo versante.
Però, di fatto, ha aumentato in modo
spropositato il gettito IVA. Il che significa che
tutti quanti noi, in questa Regione, quando
abbiamo consumato, abbiamo speso molto di
più perché, qui, il PIL non è aumentato al
punto tale da giustificare quella cifra.
E, quindi, conseguentemente, il complesso
economico nazionale in cui noi ci siamo
sicuramente incuneati, in cui siamo presenti, fa
capire che questa nostra Regione, qualsiasi
spesa fatta dal cittadino di questa Regione, è
stata sicuramente colpita per il fatto che
l’ aumento dei costi è stato piuttosto
esorbitante.
Allora, dentro questa cornice, le critiche
mosse da Ritossa e, principalmente, da
Asquini, non mi trovano consenziente.
In effetti, la manovra economica che il
centro-sinistra propone in quest’ Aula, oggi, è
di tutto rispetto. Non esce dal quadro di
riferimento della finanziaria. Non ci sono passi
nuovi che scartano la visione precedente.
Siamo dentro il solco di quella visione. Inoltre,
è meglio dirlo in modo chiaro, anche perché gli
interventi del centro-destra sembrano quasi
tutti volti a dimenticarsi che questa è una
manovra che si fa sempre, che non è pensabile
che nel corso di sei mesi non si possa rimettere
in sesto il marchingegno complessivo.
Infatti, giustamente, la realtà non se ne sta
ferma nell’ intelletto di chi programma le cose,
perché la realtà si muove, comunque, in ogni
caso. È giusto ed è previsto necessariamente
che la legge rimetta in sesto, calibri secondo le
movenze della realtà, che, nel tempo, è venuta
trasformandosi.
Sostanzialmente, non credo che la nostra
manovra, se non per prendere qualche piccolo
$WWLFRQVLOLDUL
- (62) 25 -
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
IX LEGISLATURA – – SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
dettaglio del particolarismo espresso dalla
relazione di opposizione, possa inficiare il
senso profondo di quello che abbiamo fatto.
Mettiamoci d’ accordo sulle cifre. La
presenza in denaro che mettiamo sotto il
profilo degli interventi nel settore economico è
importantissimo. Ma, Ritossa, non puoi fare
un’ operazione intellettuale scorretta del tipo:
“ se c’ è un’ economia in crisi, le manovre che
facciamo non esistono” .
È evidente che la crisi è presente, è palese.
Ciò non toglie che se quello è un dato di fatto,
l’ operazione che, invece, proponiamo è reale e
concreta. E cerca, in qualche modo, di
tamponare una situazione...
So e capisco che le vicende internazionali
hanno influito e influiscono e via di seguito.
Però ci sono anche delle responsabilità
nazionali, che hanno avuto una loro pregnanza
in questa definizione di crisi.
Riteniamo fondamentali le politiche di
intervento nel campo dell’ economia, al punto
tale che la quantità in denaro che mettiamo in
questa nostra manovra economica è piuttosto
consistente. Ammonta a 67,5 milioni di euro,
che non è cosa di poco conto.
Se pensate che, accanto a questo, facciamo
delle manovre che sono di potenziamento nei
riguardi degli Enti locali e, giustamente, il
Relatore Petris ha precisato che, a differenza di
alcuni Comuni che non sono in Sicilia e non
sono sicuramente in Emilia Romagna, ma che
sono nella nostra Regione vicina, ossia nel
Veneto, le differenze sono cospicue e reali.
Per
questo,
sempre
facendo
un
ragionamento di mutuo confronto tra le due
realtà, riteniamo che la nostra manovra di
trasferimento
agli
Enti
locali
sia
importantissima. E, quindi, salvaguardi le reali
capacità economiche affidate ai Sindaci.
PRESIDENTE. Tempo, Consigliere.
TRAVANUT. Ho finito. Come ben
sappiamo, sono quelli che più sopportano le
esigenze reali dei cittadini.
Accanto a questo, visto che il tempo manca,
rammento che il lavoro relativo agli interventi
sulla sanità e sull’ assistenza, sono sicuramente
di messa in salvaguardia di alcuni servizi per
noi fondamentali. Quindi, questo fa il paio con
l’ intervento di carattere economico che dà il
segno preciso di una manovra economica di
Intesa Democratica che sta all’ interno di un
orizzonte concepito in anticipo, mantenuto
quest’ oggi. Pertanto, riteniamo che questa
manovra sia sicuramente molto positiva.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il
consigliere Martini. Ne ha facoltà.
MARTINI. Signor Presidente, signori
Assessori, egregi colleghi, il collega Travanut
ha alleggerito il mio brevissimo intervento,
dato che potrei dire che non si può andare a
raccattare qualche frasetta per partecipare quasi
a una fiera dell’ ovvio, come diceva il collega.
Collega Asquini, c’ è un dato che può
preoccupare, non per ora, bensì per il futuro. I
trenini di Sonego sono vedere di prendere tre
soldi subito, perché sul 2006 non so che
bilancio faremo e sul 2004 lo abbiamo fatto
allungando i mutui e sul 2005 lo faremo perché
l’ ultima Giunta non ha speso, c’ erano le
elezioni. Poi, non so.
E, quindi, capiamo. Dico questo perché
credo che tutto quanto vada incentrato sul
rapporto tra noi e il Parlamento nazionale. Noi,
in questa intemperie, il governo nazionale, gli
sforzi che fa Tesini sono emblematici per
salvare o reinventare lo spazio di specialità.
Quindi, come fa il Presidente Illy, che tira le
fila con la sua Giunta e dice che serve un patto
tra imprenditori e sindacati, dovremmo farlo
anche noi, colleghi del Consiglio, l’ esame del
primo anno.
Credo che, in effetti, nel complesso, si
debba tornare alla politica, perché si può
vincere con gli uomini forti. Ha vinto anche
Soru, in Sardegna, ma ha vinto perché Pili era
l’ uomo che andava a copiare i programmi di
Formigoni senza nemmeno cambiare due
righe; la maggioranza che ha dovuto inventare
l’ ultimo anno un Presidentino ex missino, una
$WWLFRQVLOLDUL
- (62) 26 -
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
IX LEGISLATURA – – SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
cara persona,
funzionava.
però
si
capiva
che
non
Credo che, nel Paese, amici, si debba
ritornare alla politica. Allora, non mi attardo
sulle nomine, l’ amichetta di, il parente di, i
ritardi, le polemiche di questi mesi, tante ne
abbiamo viste. De minimis, potremmo dire.
Vorrei fare soltanto una considerazione sul
rapporto tra l’ esecutivo e il Consiglio. Ha
avuto delle cadute di tono altissime, colleghi.
In questo ha ragione il prof. Bin.
Non ho partecipato a due votazioni, anche
perché non sono uno che deve ricandidarsi.
Credo che i colleghi abbiano capito il perché.
Non si può andare in Commissione e votare
tutti un provvedimento, la Commissione è lo
strumento del Consiglio, in presenza
dell’ Assessore e, poi, venire in Aula e
stravolgere il tutto. Come ci si sente
Consiglieri regionali?
Oppure non si può, potrebbe essere quasi un
abuso di posizione dominante, potremmo dire,
e questo non giova in un rapporto tra
Presidente e Consiglio. Oppure non si può, su
un problema vero, grave e importante come il
porto, fare le furbate. Non dire prima quel che
si fa. Si possono trovare tutti i metodi per fare
qualunque cosa. Nelle “ Collegate” , noi, vecchi,
siamo abituati ai vagoncini. Però è giusto che
manteniamo tutti un rapporto corretto tra di
noi.
Infatti, il principio di leale collaborazione
che sempre rivendichiamo con Roma, deve
esserci anche tra noi. Così come il principio di
buona fede che, prima di essere un principio
giuridico, è un fatto morale.
Amici, la paura è che questa Regione si
incrisalidi, si isoli ancora di più. Credo che il
male più grande sia proprio questo. Non voglio
dare colpe a nessuno. Però, se pensiamo che da
dieci anni si parlava nei patti nuovi e
quant’ altro, di trovare, di reinventare uno
spazio per il cuscinetto delle zone di confine,
non si è fatto nient’ altro.
E siamo quasi una Regione nuda. Ecco
perché il mio accenno ai trenini del collega
Sonego, che lui dovrebbe capire, perché ha
fatto il Consigliere regionale. C’ è un certo
disagio perché, per il resto, sui numeri, hai
ragione, Travanut: sono quelli che sono e non
andremo a baruffare per un bicchiere di vino
bianco o quant’ altro.
Mi spiace che manchi l’ Assessore. Al di là
di cambiare gli Assessori, cosa ridicola. Anzi,
ringrazio per ciò che hanno fatto; ringrazio
Cosolini per le cose che sta facendo in
montagna, per cui non serve la task-force.
Faccia ognuno il proprio dovere. Faccia bene le
cose l’ Assessore all’ industria. Rimedi alcune
“ menate” fatte qualche anno fa, perché
vorremmo capire chi mandò e perché la De
Longhi lassù, caro Moretton, e non solo quella.
Vorremmo che si rispondesse anche a queste
interrogazioni.
Ha fatto bene le cose. La Friulia ha i danari.
Abbia due indirizzi e si metta a tampone dove
vanno messi, subito.
Dicevo che c’ è un problema Friuli che non
si risolve cambiando un Assessore. Caro
collega Sonego, si risolve facendo in modo che
quella sensazione strana che c’ è in giro, che la
Regione finisca solo nell’ accordo tra
imprenditori e sindacati, tra un patto di
viabilità, tra Trieste e Pordenone e quant’ altro,
sia smentita.
L’ assessore Sonego non può dirmi che per
fare la terza corsia da Palmanova a Udine non
ci sono soldi perché saltano i 2.000 miliardi del
patto generale. Non si può andare a dire ai
sindacati, agli imprenditori, ai Sindaci di
montagna che devono partecipare qualche lira
anche loro nei progetti di viabilità per avere un
tanto.
Ci vorrà un quadro generale, ripeto un
vecchio concetto, che faccia capire che non si
tende ad isolare il Friuli. Credo che questo
vada fatto. Ormai il primo anno è quello che è,
è quello del rodaggio. Gliene auguro nove, a
Illy e alla sua Giunta, perché quattro non gli
basteranno per risolvere tutto. Quindi, nel
complesso, ci si rimetta in moto a governare
questa Regione, e non soltanto con le
$WWLFRQVLOLDUL
- (62) 27 -
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
IX LEGISLATURA – – SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
immagini.
passabili ai Comuni, nessuno faccia niente…
Certo, c’ è un qualcosa di grave nelle nostre
zone. Non mi dilungo perché, altrimenti,
sembrerebbe un qualcosa così, per le mie zone.
Però c’ è un complesso di cose che vanno fatte
nei tempi veloci e medi.
Questa è una cosa da fare subito,
immediatamente, con dignità, perché a Roma
non si devono domandare le cose impossibili,
ma quelli che sono i suoi compiti in
applicazione a leggi nazionali, e chiudo, siano
fatti.
Nessuno ha accennato ai 200 miliardi che ci
costa il comparto unico. Faremo una cosa seria
con gli Enti locali? O c’ è il gioco delle parti?
Diamo tre soldi al personale, pagando debiti
fatti da altri e non c’ è un concerto vero, per
sapere chi e che cosa fa e come fa?
Metteremo mano alla Galli in maniera
seria? Al di là del fatto che ci sia una Provincia
bianca o una rossa o quant’ altro. Tenteremo di
trattare il Tagliamento, che è il fiume del
Friuli, in una maniera un po’ diversa,
rispettandolo e non solo col cemento armato e
con le ghiaie? Con una grande legge?
Abbiamo tante piccole cose da fare. Però,
per conto mio, la più importante è uscire
dall’ isolamento, fare in modo che questa
Regione non sia soltanto Illy, come la Regione
della Sardegna non è soltanto Soru. Che ci
siano i Consigli regionali con il loro ruolo.
Chiudo con una cosa, signor Presidente.
Quando ero al suo posto, collega Tesini, su
mandato del Consiglio, avevo dato una mano
alla Giunta, quelli che seguivano, perché
qualcuno faceva finta di seguire. Sul discorso
del passaggio dei beni demaniali, sul decreto
attuativo del 237.
Ecco, vedete, è inammissibile che quella
vertenza non si chiuda. Non so se il Ministro
Tremonti ha sbagliato a cartolarizzare quella
cosa. Sono cose da Corte dei Conti. Però, che
di fronte a una lettera del 9 gennaio del capo
dell’ ufficio dei militari, dipartimento affari
regionali, in cui c’ è tutto un elenco di beni
disponibili, non se ne faccia niente…
Che la paritetica baratti una caserma in più
o una in meno e che sui terreni del
Tagliamento, ma non solo di quello, che ogni
Comune, caro Menis, tu il tuo, Paluzza il suo,
con terreni demaniali a non finire, disponibili e
Quindi, credo di poter confermare, lo farà il
mio Capogruppo, l’ impegno del nostro
raggruppamento della Margherita al sostegno
dell’ esecutivo. Però bisognerà che, assieme, e,
quindi, solo rispettandoci un po’ di più, si
possa rivedere, nel complesso, e rivalorizzare il
ruolo del Consiglio, perché una stagione come
questa è impareggiabile e difficilissima.
Non vorrei che, un domani, caro Tesini, ci
dicessero: è colpa vostra, perché avete fatto la
sceneggiata, perché avete fatto queste liturgie,
queste cose e non avete cavato un ragno dal
buco.
I vecchi ci hanno insegnato a cavare tanti
ragni da tanti piccoli buchi. Speriamo di
riuscire a farlo anche noi, senza perdere
nemmeno un secondo. Non do voti. Mi
dispiace che il collega Cecotti abbia dato
qualche voto in meno alla Giunta. Speriamo
che con gli esami di riparazione anche questo
governo torni a prendersi l’ otto e mezzo, visto
che è un bel numero.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il
consigliere Blasoni. Ne ha facoltà.
BLASONI. Prima ascoltavo Travanut, che
ha criticato il mio collega Asquini dicendo che,
tutto sommato, la sua relazione sfuggiva ad una
logica generale; non comprendeva la categoria
informatrice della manovra di assestamento di
bilancio per andare a toccare soltanto alcune
poste puntuali.
Se ho ben capito, Travanut diceva: “ ma, in
fin dei conti, in questo ci sta un dato
demagogico, anche abile per certi versi, ma,
per altri, così poco pregnanti, si vanno ad
indicare le consulenze, si trovano le piccole
poste puntuali, ma ci lascia sfuggire la ratio più
alta della manovra.”
$WWLFRQVLOLDUL
- (62) 28 -
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
IX LEGISLATURA – – SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
Beh, è proprio di questa che vorrei parlare,
dicendo che, tutto sommato, i limiti di questa
manovra di assestamento stanno proprio nel
profilo. Non sono tanto rilevabili in ordine a
piccole poste puntuali. Il problema non è
quello delle consulenze. Il problema è che
questo assestamento di bilancio, come, prima,
la finanziaria, non riescono a tradurre, al di là
delle formule, un tentativo politico concreto di
dare una risposta che sia veramente strutturale.
C’ è un bell’ enunciato che cogliamo nelle
prime righe della relazione del consigliere
Petris: sviluppo economico nella coesione
sociale. È un enunciato sicuramente
affascinante che spinge ad immaginare che sia
possibile una sorta di Giano bifronte, che, da
un lato, dà sviluppo economico e, quindi,
immagina manovre strutturali per l’ economia,
ma, dall’ altro, risponde ad un’ esigenza alta, se
vogliamo, per alcuni di sinistra, che è la
coesione sociale.
Però, al di là dell’ enunciato, temo che,
purtroppo, nel tentativo di traduzione pratica di
un’ affermazione, troviamo poco. Diciamo due
cose in termini concreti. Per la coesione
sociale, cioè per le politiche di Welfare, non si
fa nulla.
Alla fin fine, gli unici due stanziamenti
sono: 2 milioni e mezzo di euro gabellati ai
sindacati dei pensionati per l’ assegno di cura;
e, poi, spiegherò il perché; e 800.000 euro per
gli asili nido.
La coesione sociale come si persegue? Non
penserà mica, la maggioranza, di perseguire la
coesione sociale ed una politica di sostegno del
Welfare, puramente riempiendosi i polmoni di
affermazioni? Temo che, alla gente, gli
enunciati non bastino più. Ha votato Illy
convinta che quella che oggi è maggioranza,
esprimesse un contenuto effettivo di novità.
Però, oggi, di quel contenuto effettivo di novità
non ci sono che gli enunciati. Ma quello che
sottende non è la concretezza, ma il nulla.
Allora, per le politiche sociali, 2 milioni e
mezzo che si è detto ai sindacati, dovrebbero
finire all’ assegno di cura. Ma non è così,
perché, in realtà, verranno gestiti dai Comuni
in una condizione che, spieghiamolo, pone in
una situazione di disparità assoluta i cittadini,
anche passando da un Comune a quello
limitrofo.
Oggi ci sono cittadini che, avendo diritto,
eticamente diritto, innanzitutto, ma anche
legalmente diritto all’ assegno di cura, non
sanno assolutamente se potranno beneficiare di
questi importi, perché le scelte sono comunali
e, di Comune in Comune, quando si travalica
l’ ambito, le scelte sono diverse.
Allora, cos’ altro si è fatto per il sociale o
per le politiche di Welfare? Non penso certo
che si voglia inserire surrettiziamente la
maggior spesa per la sanità. Il collega e amico
Galasso diceva bene che questi 30 milioni e
500.000, in realtà – ce l’ ha chiarito Lupieri in
Commissione – vanno per 20 milioni ad
integrare la maggior spesa rispetto allo stimato
della sanità, per 7 milioni a coprire i buchi
dell’ ospedale di Udine e per 5 milioni a dare
risposta alla maggior spesa farmaceutica.
Vorrei trovare, nelle pieghe del bilancio,
quali sono gli strumenti, visto che non sono
certo quelli di una sanità che costa sempre di
più e che l’ assessore Pecol Cominotto – certo
impresa improba, questa –, non riesce a
razionalizzare. I 2 milioni e mezzo di euro per
il fondo sociale non sono certo una risposta
adeguata e sufficiente.
Allora, dico, vorrei trovare quali sono gli
strumenti di coesione sociale. Vi siete riempiti
la bocca dell’ assegno di cittadinanza. Vorrei
sapere se anche questa è una di quelle
promesse elettorali che si fanno, magari per
essere rispolverate all’ ultimo anno, perché non
vi è traccia alcuna nemmeno del tentativo di
porre in essere quegli strumenti di sostegno dei
più deboli che, forse, questi si aspetterebbero e
che con grande vivacità oratoria avete più volte
sbandierato.
Mancano, poi, strumenti strutturali. Infatti,
il dato che va denunciato è proprio l’ assenza di
un tentativo di approccio che sia strutturale, sia
per quello che afferisce all’ economia, sia per le
politiche sociali.
$WWLFRQVLOLDUL
- (62) 29 -
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
IX LEGISLATURA – – SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
Dico solo ancora una cosa sulle politiche
sociali e, poi, brevemente, sull’ economia,
perché, altrimenti, c’ è il rischio che ci
ripetiamo.
Oggi come oggi la spesa sociale va
incrementandosi di anno in anno ed il bilancio
regionale non potrà mai farvi fronte. Infatti, le
aggiunte che si fanno nel bilancio di
assestamento sono sempre inadeguate. Dare
risposte strutturali significa avere la fantasia ed
il coraggio di fare scelte politiche. Significa,
per esempio, in questo contesto, dare vita al
fondo per la non autosufficienza, così
fortemente richiesto, prescindendo dagli
schieramenti e anche dal sindacato.
Significa avere la capacità politica – ed è
questo, Martini, che resterà, te lo dico con
molta modestia – di immaginare risposte che
travalichino dai tentativi ragionieristici di
aggiustare semplicemente un bilancio dove, per
forza, la coperta è troppo corta e non basta mai.
A questa Giunta regionale manca questa
fantasia e le manca lo spessore politico di
immaginare un disegno più vasto, per il Friuli,
per i nostri concittadini. Manca pure in
economia, perché gli interventi, Petris, sono
interventi che riguardano infrastrutture, che
cercano di rincorrere i problemi, ma non hanno
lo spazio, il volo e l’ ampiezza per essere
definiti tentativi strutturali, per segnare, anche
se in minima misura, il rilancio dell’ economia
friulana.
Oggi questi sono problemi che, di norma,
travalicano non solo le Regioni, ma gli Stati,
che
connotano
andamenti
che
sono
sovranazionali. Ma se si poteva fare un minimo
tentativo, beh, aveva bisogno di più coraggio,
di più fantasia. Forse aveva bisogno di più
politica.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il
consigliere Monai. Ne ha facoltà.
MONAI. La ringrazio, Presidente. Mi pare
che molte delle cose sentite in quest’ Aula dai
banchi dell’ opposizione siano assai strumentali
e possano non trovare riscontro nelle linee di
questa manovra di assestamento.
In realtà, oltre a quanto abbiamo già sentito
dai banchi della maggioranza, mi pare che la
coesione sociale e quell’ altra grande linea
guida quale è l’ innovazione e il potenziamento
della ricerca tecnologica con il suo
trasferimento alle attività produttive, si
ritrovino nelle linee di questa manovra ed
abbiano delle poste significative.
Così come è stato ricordato che poste
significative hanno i settori delle Autonomie
locali che, in particolar modo, vengono ad
essere sottolineate nella loro piccola
dimensione, nei Comuni fino a 5.000 abitanti,
o nei Comuni delle fasce montane.
All’ articolo 2 ricordo il fondo di 70.000
euro per i Comuni con popolazione inferiore a
5.000 abitanti. Quell’ altro di ben 687.000 euro
ai Comuni ricompresi nella fascia C del
territorio montano della Regione. Inoltre si
ricorda il finanziamento di 430.000 euro alle
comunità montane per la partecipazione ai
gruppi d’ azione locale.
Troviamo,
ancora,
all’ articolo
4,
un’ attenzione verso la montagna e, quindi,
verso le popolazioni più disagiate, dove si
stanziano 500.000 euro per gli interventi di
viabilità nei Comuni delle Valli del Natisone.
Voglio ricordare come questa manovra sia
sintonica a quell’ ordine del giorno, votato
all’ unanimità da questo Consiglio, il 17
dicembre dell’ anno scorso, a sostegno di
politiche prioritarie verso questa particolare
zona del nostro territorio regionale.
Si salda questa previsione con l’ azione
lungimirante dell’ assessore Moretton, che, con
la Giunta, l’ 11 giugno 2004, ha adottato
interventi significativi proprio in sintonia con
quel progetto strategico di sviluppo delle Valli
del Natisone.
Ancora, troviamo un’ attenzione verso la
montagna all’ articolo 6, dove vi è la previsione
di un milione di euro aggiuntivo sul fondo
regionale per lo sviluppo montano a beneficio
delle comunità montane.
Ebbene, questi sono dati concreti, coerenti e
significativi nell’ ottica di una coesione sociale
$WWLFRQVLOLDUL
- (62) 30 -
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
IX LEGISLATURA – – SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
che deve essere coesione tra territori
svantaggiati rispetto a quelli più ricchi.
Volevo
sottolineare,
inoltre,
come
l’ attenzione verso la salute e la protezione
sociale sia stata significativa, al di là delle
varie polemiche dell’ opposizione. È vero, forse
alcuni passaggi importanti devono ancora
maturare: la riorganizzazione della rete
ospedaliera, la valorizzazione delle sedi
periferiche in un contesto di complementarità,
ma non preoccupatevi, perché l’ azione della
maggioranza è sintonica con la Giunta.
Sappiamo che l’ assessore Pecol Cominotto
sta portando avanti con grande tenacia il suo
lavoro insieme agli uffici. Ovviamente, siamo
tutti ben disposti a verificare sul campo
l’ auspicata e certa riforma.
Vorrei dare una particolare sottolineatura a
quel tema dell’ innovazione ed al sostegno della
ricerca scientifica. Mi fa un po’ sorridere la
polemica virulenta che è stata fatta da più parti,
soprattutto
dall’ opposizione,
su
quel
finanziamento di 20.000 euro teso a dare
continuità ad un progetto di ricerca sull’ effetto
benefico che possono avere i vini bianchi.
Non possiamo dimenticare che su questo
tema, come è stato ricordato dal consigliere
Ritossa, sono già state impiegate delle risorse e
che
queste
necessitano
di
ulteriore
aggiustamento, proprio per esaurire, in termini
positivi, una ricerca che ha assolutamente i
crismi della scientificità e della serietà.
Questa ricerca è affidata all’ Università di
Trieste, la quale collabora con l’ istituto agrario
San Michele dell’ Adige di Trento, con
l’ istituto agrario della Slovenia di Lubiana e
con la facoltà di agraria dell’ Università di
Udine, in particolare con il prof. Angelo
Vianello.
Però questa ricerca ha il supporto e
l’ interesse dell’ ERSA, della Federdoc, di vari
consorzi e produttori di vini, delle aziende
produttrici di vitigni, delle aziende vinicole,
dello Slow Food, del CONI, della Banca di
Cividale e delle Camere di Commercio.
Quindi, sottolineo come questa iniziativa sia
ben lungi dall’ essere, come è stato detto, un
accomodamento per elargire soldi agli amici
degli amici.
Questa è una semplice ricerca sulla valenza
benefica dei vini bianchi, che potrebbe avere,
come risultato, un immediato trasferimento
tecnologico degli effetti della ricerca
tecnologica sulla produzione vinicola, che
sappiamo essere una produzione di punta e di
qualità del nostro comparto produttivo
regionale.
Sarebbe stato facile, cari colleghi,
mascherare, se ce ne fosse stato bisogno,
questa posta di bilancio nell’ articolo 5, comma
quinto, che dà 200.000 euro alle Università
della nostra Regione, per imprecisati sviluppi
della ricerca scientifica. Quella posta avrebbe
potuto essere di 220.000 euro, senza citare
questo specifico canale di ricerca. E nessuno,
probabilmente, avrebbe fatto attenzione a
questa previsione.
La volontà è proprio quella di dire: su questi
temi c’ è una strategia, c’ è una logica e non
abbiamo paura di mettere 20.000 euro su una
posta del genere, quando questa posta può
avere delle ricadute immediate e positive nella
produzione vinicola regionale, che è assai
meritoria, come tutti riconosciamo.
Per cui, al di là delle facili polemiche e al di
là delle strumentali battute, penso che il
disegno dell’ assestamento di bilancio sia
coerente con le dichiarazioni programmatiche
del Presidente Illy e della sua maggioranza. In
questo senso, voglio sottolineare quei 300.000
euro per l’ integrazione dell’ offerta formativa,
destinati all’ alfabetizzazione informatica nella
scuola secondaria di primo grado.
Queste sono scommesse importanti che
valorizzano i nostri giovani, le loro capacità di
apprendimento e di gestione dell’ informatica
per le necessità di una moderna società
regionale. In questo senso va l’ apprezzamento
anche mio personale.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il
consigliere Camber. Ne ha facoltà.
$WWLFRQVLOLDUL
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
- (62) 31 IX LEGISLATURA – – SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
CAMBER. Grazie, Presidente. Vorrei
riprendere un paio di tematiche che non sono
state assolutamente approfondite. Partiamo dai
15 milioni e 500.000 di Trenitalia.
C’ era un progetto, presentato a suo tempo
dall’ assessore Franzutti, che credo andasse su
questa linea. Cioè, lui diceva: facciamo una
linea ferroviaria Trieste – Gorizia – Udine –
Pordenone che, poi, da lì, direttamente, vada su
verso Milano. Si poteva raggiungere Milano in
tre ore e mezzo con questa soluzione.
Finalmente si creava una rete regionale, tutta
nostra, funzionante.
Auspico che questo progetto sia la
motivazione di questo acquisto da 15 milioni e
5. Oppure non ho ancora capito per quale altro
progetto specifico stiamo lavorando. Però non
mi dispiacerebbe che venisse ripreso. Ripeto,
c’ era, ma mancavano i fondi.
Vado su altre due domande. Però mi
piacerebbe sentire risposte specifiche, perché
non sono venute da nessuna parte. Sui 250.000
euro di indennità supplementare connessa alla
risoluzione consensuale di un rapporto di
lavoro di personale regionale dirigenziale,
vorremmo capire se uno o due: i nomi ed i
cognomi. Capire dove ci sono le lacune che
servono a motivare con urgenza, in una
variazione di bilancio, questo mezzo miliardo
di spesa. Che non è poco per dare delle
buonuscite.
Inoltre vorrei ricordare, come spero che il
dottor Viero abbia imparato da una serie di
denunce arrivate a livello comunale, come si
spendono i soldi, i 50.000 euro che gli state
dando. Vorrei ricordare che il dottor Viero si
era distinto in Comune di Trieste nel comprare
nei supermercati yogurt, vari pacchetti di caffè,
comprava varie cose e, dopo, le metteva nelle
spese di rappresentanza.
Portava gli scontrini del supermercato, che,
poi, erano alquanto equivoci perché, dopo,
c’ erano le scatolette per i gatti, ma lui non
chiedeva rimborso per quelle, ma soltanto per
gli yogurt o per i succhi di frutta, come spese
di rappresentanza... Ogni volta che andava nel
bar interno portava lo scontrino, eccetera.
L’ ANCI, interpellata, disse che se ciò è
scritto nel suo contratto, cioè che lo autorizza a
spese di rappresentanza, queste spese sono
lecite e corrette. Però, se nel contratto ciò non
fosse scritto, non ravvede la legittimità, perché
diventa una parte del contratto stesso. È un
benefit che gli diamo.
Cioè, oltre ai 215.000 euro che, grazie al
consigliere Metz, in particolare, quello che dice
che è giusto picchiare i poliziotti ed i
carabinieri in stazione di Trieste, vero, collega
Ferone?, lei era un poliziotto e lei condivide
questa linea, quattro poliziotti e un carabiniere
feriti con la solidarietà di Metz....
Se questi 50.000 sono benefit che gli
riconosciamo, bene, allora, abbiamo il coraggio
di dirlo. Però stiamo attenti che non succeda di
nuovo com’ era successo precedentemente.
Ho piacere, mi dicono che l’ assessore
Moretton dovrebbe aver presentato un
emendamento sui contributi alle scuole private.
Lo conferma e lo ringrazio.
Quindi, l’ allarme che abbiamo lanciato,
riguardo alla legge regionale 14, di una carenza
di fondi, che abbiamo quantificato in circa un
milione di euro; l’ Assessore la quantifica in
500.000 euro. Sarà un’ equa via di mezzo, poi
faremo i necessari assestamenti.
Ringrazio i colleghi della Casa delle Libertà
che hanno lanciato questo allarme, che ha
permesso di sanare una situazione che,
altrimenti, sarebbe diventata sgradevole e di
difficile gestione. Vorrei già ricordare i
problemi che hanno quest’ anno le scuole con i
libri di testo in comodato e come già alcune
scuole si sono rifiutate di applicare questa
norma per carenza di personale e di spazi.
Ossia, alcune scuole dicono che non
prenderanno i libri in comodato, nonostante la
norma regionale, perché non hanno né spazi,
né persone. È facile dare da gestire delle cose,
però se non hai poi gli strumenti per la
gestione, diventa un problema e non un aiuto,
né alle famiglie, né alle scuole. Grazie.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il
$WWLFRQVLOLDUL
- (62) 32 -
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
IX LEGISLATURA – – SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
consigliere Ciani. Ne ha facoltà.
CIANI. Signor Presidente e colleghi, ho
notato, ascoltando i vari interventi dei colleghi,
soprattutto di maggioranza, che c’ è un certo
imbarazzo nel sostenere questa “ Collegata”
alla finanziaria.
Questo perché, di fatto, questo non è
assolutamente un assestamento di bilancio che
dia delle indicazioni sviluppate nel corso degli
ultimi dodici mesi in riferimento a questa
grande evoluzione, a questa trasformazione,
non soltanto dell’ assetto della Regione, ma
pure degli indirizzi e, sicuramente, delle
questioni strategiche che vengono indicate di
volta in volta nelle varie dichiarazioni od
interviste sulla stampa o sulle televisioni del
Presidente della Giunta regionale, Illy, che mi
dispiace non vedere qui. Proprio la mancata
raffigurazione visiva del Governatore della
Regione,
supportato,
comunque,
dal
Vicepresidente e dagli Assessori della Giunta,
è segno evidente del nervosismo palese che
serpeggia in queste settimane. Devo dire che
non troviamo in assoluto delle novità, non
soltanto nel bilancio che è stato approvato
proprio il mese di dicembre, ma nemmeno in
questo assestamento. Anche se le prospettive,
sotto questo profilo, erano evidenti, si erano
palesate, si erano espresse nel corso delle
ultime settimane.
Mi ricordo qualche intervista rilasciata da
qualche
Presidente
di
Commissione,
ovviamente di maggioranza, da qualche
esponente della maggioranza, che parla
espressamente di segnali, di indicazioni e di
indirizzi precisi che sarebbero stati dati anche
con le variazioni di bilancio.
Beh, non notiamo nulla di tutto questo.
Questa è una variazione di bilancio
normalissima.
Addirittura,
leggo
nella
relazione di maggioranza una certa astiosità nei
confronti delle Giunte precedenti.
Mi sono trascritto un passaggio che fa
riferimento all’ indebitamento che la Regione
avrebbe
sviluppato
nel
quinquennio
precedente, ma voglio solo ricordare al
Relatore di maggioranza ed ai colleghi
Consiglieri che anche quest’ anno, in
riferimento soprattutto all’ indirizzo economico
degli ultimi cinque anni, la Regione ha
conseguito il rating della doppia A dallo
Standard & Poor’ s. Cosa certo non di poco
conto, nei confronti dei bilanci degli Enti
locali.
Sono pochi gli Enti locali di questa Nazione
che possono fregiarsi il titolo della doppia A.
Beh, la Regione Friuli Venezia Giulia ce l’ ha
da diversi anni e credo che questo sia un
motivo di enorme soddisfazione, determinato
soprattutto dagli oculati investimenti e
indebitamenti necessari per lo sviluppo di
diverse infrastrutture, che, comunque, ci
garantiscono ancora oggi, secondo il giudizio
di un organismo internazionale come lo
Standard & Poor’ s. Ecco, in classifica
occupiamo un posto indubbiamente molto
importante.
Quindi respingo al mittente quanto
dichiarato e quanto scritto dal Relatore di
maggioranza sull’ indebitamento che abbiamo
fatto.
Ci sono delle cose che vanno indubbiamente
osservate, soprattutto in riferimento agli Enti
locali. Si è parlato molto, non soltanto nei
documenti allegati alla relazione di bilancio,
ma pure sulla stampa e, come risulta dagli
interventi
dei
diversi
Consiglieri
di
maggioranza, sulla tematica degli Enti locali.
Questa è indubbiamente una partita
complessa. Riconosco che ai Comuni di questa
Regione, ma non soltanto dal 2004, anche dal
2003 e 2002, arrivano più fondi rispetto ai
Comuni rispetto ad altre Regioni d’ Italia,
indipendentemente dal fatto che siano di
destra, di centro o di sinistra.
Proprio perché un paio d’ anni fa, quando i
trasferimenti non furono più girati da parte
dello Stato, ma da parte della Regione, i
finanziamenti furono congrui.
Però c’ è un aspetto che il Relatore di
maggioranza ed i colleghi hanno sicuramente
tralasciato. È il riferimento alla contrattazione
sul comparto unico. Questa è stata siglata in
$WWLFRQVLOLDUL
- (62) 33 -
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
IX LEGISLATURA – – SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
queste settimane e sarà una mannaia, dal punto
di vista economico, soprattutto nei confronti
degli Enti locali.
Chi conosce un po’ la materia sa benissimo
quanto era stato contrattato a suo tempo sul
comparto unico, quali erano i tempi e le
modalità per quanto concerne l’ applicazione
del comparto stesso, che questo riguardava il
tabellario e, quindi, lo stipendio base dei
dipendenti fra Enti locali e regionali.
Però, soprattutto, si parlava di un
inserimento, nel mondo del lavoro, del
pubblico impiego all’ interno di questa
Regione, che avvenisse su scaglioni
differenziati, partendo dalle categorie 1, delle
varie fasce A, B, C, D a cui sono stati
ricollocati i dipendenti.
Non si è voluto tenere conto di questo.
Questa
sarà
una
manovra
che,
indipendentemente da quello che è inserita
nelle poste di bilancio, sarà pesantissima per
tutti gli Enti locali di questa Regione.
Allora, vogliamo vedere fino in fondo se,
effettivamente, questi stanziamenti in più agli
Enti locali sono stanziamenti effettivi che
vengono dati agli stessi per riuscire a
sviluppare le proprie proposte all’ interno del
territorio di competenza dei Comuni, delle
Province e delle comunità montane? O se,
invece, questi fondi in più non saranno
nemmeno sufficienti a garantire gli aumenti
salariali che sono stati proposti e siglati con
azione sindacale?
Questo è il tema. Infatti, poi, alla fine, cari
colleghi, accadrà che gli Enti locali, in realtà,
avranno meno fondi a disposizione di quanto
avevano nel 2004, nel 2003, nel 2002 e nel
2001. Questa sarà la sostanza e la cosa
sicuramente vera.
Ritengo che questa sia una partita che non
possa essere svincolata da questa, che è una
manovra povera nei contenuti, ma che non va
nemmeno a risolvere i problemi importanti di
questa nostra Amministrazione.
Dicevo prima che, nelle settimane scorse,
c’ è stata una serie di proclami lanciati dai
componenti della maggioranza, dai vari
Presidenti di Commissione. Cito soltanto il
caso del collega consigliere Gherghetta, che, in
una trasmissione, parlando soprattutto di
trasporto di energia, a fianco alla legge
promessa per quanto concerne questo, aveva
promesso già a partire dalle variazioni di
bilancio, dei fondi da mettere a disposizione
per il territorio per interrare le linee elettriche.
Non vediamo nemmeno qualche spicciolo di
centesimo che sia attinente a promesse che
sono state fatte nelle settimane antecedenti.
Qualcuno dirà che, forse, non c’ erano gli
elementi sufficienti dal punto di vista
economico e finanziario, che nelle trattative fra
la Giunta, il Consiglio ed i vari gruppi
all’ interno del Consiglio, era difficile fare una
quadratura del cerchio. Beh, ritengo che,
comunque, siano delle disattenzioni che sono
state date rispetto a quanto è stato dichiarato.
Chiudo con quei famosi 50.000 euro di cui
si è parlato tanto, del super manager di
bocconiana memoria, il dottor Viero, che già
prende uno stipendio indubbiamente molto
lauto, buon per lui!, a cui ci si affianca con
50.000 euro per spese di carattere generale.
Su questa partita qualcuno ha minimizzato
dicendo che, per la struttura retta dal dottor
Viero, vengono, comunque, assegnati dei fondi
che sono per l’ aggiornamento, per raccogliere
dei volumi o quant’ altro; devo dire che 50.000
euro per quella direzione equivalgono a 50.000
euro
della
direzione
centrale
del
Vicepresidente Moretton, che, certo, ha molti
più dipendenti, molte più responsabilità, molte
più normative che deve seguire per quanto
concerne quelle materie.
Cito il Vicepresidente Moretton perché è
qui. Ma certo non per la struttura di Viero, fra
l’ altro, fatta da poche persone, prese per la
maggior parte dall’ esterno, con contratti di
diritto privato, perché questo va detto.
Sto cercando da settimane e da mesi di
capire da quante persone è costituita quella
struttura, da persone esterne, interne o
$WWLFRQVLOLDUL
- (62) 34 -
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
IX LEGISLATURA – – SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
quant’ altro: non lo so ancora. Mi dicono sedici,
diciassette persone. Certo che 50.000 euro per
studi, per approvvigionamento di volumi o
quant’ altro, non vanno certo paragonati ai
50.000 euro della direzione centrale della
viabilità, dei trasporti, dell’ urbanistica o
quant’ altro.
Riteniamo
che
anche
questo
sia
indubbiamente un qualcosa che non vada
incontro alle esigenze di rinnovamento.
Allora andate pure avanti con questa
manovra. Tutti insieme ci accorgeremo, da qui
a qualche mese, forse dopo i rimpasti di cui si
parla, in cui sono già stati indicati i nomi e i
cognomi degli Assessori che dovrebbero
saltare… così ho letto, assessore Antonucci...
PRESIDENTE. Tempo, Consigliere.
CIANI. ...che, forse, tutta questa novità, con
questa nuova maggioranza, non è arrivata.
molto positivo che ci sia un allentamento del
ricorso all’ indebitamento.
Avere conti in buono stato e cercare di
affrontare situazioni difficili come quella della
nostra attuale congiuntura, senza sforare, senza
lasciare andare le casse regionali, è un risultato
di buona Amministrazione, che anche queste
variazioni di bilancio, così come la finanziaria,
portano avanti.
Così come è un dato positivo di trasparenza
il fatto che si limitino al minimo, quasi a nulla,
le norme puntuali. Questa era una di quelle
cose che nelle precedenti legislature avevamo
sempre stigmatizzato perché gli interventi ad
hoc in una sede legislativa ci sembravano da
criticare. Il fatto che li limitiamo, dà il senso di
un cambiamento che, magari, non è eclatante,
però è segno di una maggioranza diversa.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il
consigliere Franzil. Ne ha facoltà.
Di questo assestamento valutiamo molto
positivamente soprattutto alcune cose, che
vanno nel senso di un avvicinamento agli
interessi dei cittadini che credo siano
riconoscibili da chiunque.
FRANZIL. Grazie, Presidente. Non so se
faccio un’ operazione minimalista, richiamando
il fatto che, comunque, ci troviamo di fronte ad
una norma che porta il titolo: “ assestamenti di
bilancio” .
Penso al grande sforzo che è stato fatto sulla
questione dell’ edilizia, nelle sue varie
sfaccettature. Il problema della casa a Trieste,
ma anche a Udine è uno dei problemi più
sentiti dalle persone.
Quindi, non può essere questa la norma in
cui inseriamo chissà quali stravolgimenti del
piano legislativo della vita regionale. È un
assestamento di bilancio importante, ma questo
è il quadro in cui ci troviamo a discutere.
Questo grande investimento, il fatto che
aiuti in maniera importante sia oggi che in
futuro a risolvere questo problema, dà il senso
di questa manovra.
In questo senso, credo che sia utile fare un
passo in avanti rispetto a quanto diceva il
collega Travanut, il cui intervento ho molto
apprezzato, cioè non solo di toglierci
l’ armatura di schieramento per fare una
discussione sui contenuti, ma di tener conto
che non è possibile che su ogni norma, su ogni
singolo articolo che ci troviamo a discutere, si
debba stravolgere il mondo.
In queste variazioni di bilancio penso che ci
siano dei dati positivi che vogliamo
valorizzare. Personalmente, ritengo un fatto
Visto che era stato segnalato, rilevo questo
spostamento di pochi fondi, che è una cosa di
cui non solo non dobbiamo vergognarci, non
solo non è una stramberia, ma dà il senso, oltre
che di capacità amministrativa, anche di
un’ identità di coalizione. In realtà sono
500.000 euro sulle questioni inerenti
all’ immigrazione.
L’ attenzione per le politiche di integrazione
deve essere uno dei dati connaturanti e
fondanti della nostra coalizione. Questo punto
va valorizzato e portato avanti.
$WWLFRQVLOLDUL
- (62) 35 -
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
IX LEGISLATURA – – SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
Credo, però, che si avvicini il momento in
cui non lavoreremo più a bocce ferme, cioè con
le leggi ereditate dal passato. Stante la mole di
lavoro che stiamo mettendo in campo, checché
ne dica l’ opposizione, ci stiamo approssimando
al periodo di grandi riforme della nostra
Regione.
Ed è soprattutto in questo contesto che si
dovrà tener conto che la coesione sociale che,
tante volte, invochiamo, passa dal prestare
attenzione ai bisogni dei cittadini.
Credo che i cittadini, nelle ultime elezioni,
abbiano dato un significativo segnale che
alcune delle priorità che indichiamo dalla parte
sinistra dello schieramento sono state viste con
favore. Non a caso questa è la parte dello
schieramento di centro-sinistra che nelle
elezioni europee si è rafforzata.
Nell’ epoca delle grandi riforme che faremo,
di questo non si può non tener conto. E non
solo perché vogliamo mettere un’ etichetta, più
di sinistra, più di centro, che è abbastanza
irrilevante, ma perché tener conto delle varie
anime della coalizione significa costruire non
solo coesione sociale, ma anche coesione
all’ interno della maggioranza stessa.
La dico così. Per quanto riguarda
l’ economia, anche sulla stampa ho riconosciuto
il buon lavoro fatto da alcuni Assessori rispetto
alle crisi. Non è questo che metto in dubbio.
Concordo con Martini quando dice che, però,
questo non basta.
Penso che per risolvere in parte alcuni dei
problemi che abbiamo nella nostra Regione,
bisogna dire significativamente, in maniera
chiara e anche in sede legislativa, che non è
possibile che si ripeta un caso De Longhi.
Cioè non è possibile che un’ impresa venga
nella nostra Regione, acquisisca una serie di
agevolazioni per rimanere sul nostro territorio
in un’ area difficile come la montagna, e poi
possa pensare di andarsene portando via il
malloppo.
Questo è un caso che non si deve ripetere e
bisogna dirlo chiaramente, anche perché i
prossimi investimenti in campo economico, le
agevolazioni e quant’ altro, devono tenere conto
di una contropartita a livello sociale, altrimenti
hanno un risultato immediato, ma non di lungo
periodo.
Così come parlavamo di legge Galli, penso
che in questo campo bisogna tener conto che
l’ acqua non basta riconoscerla come bene
pubblico. Va riconosciuta la necessità, e nella
nostra Regione questo è possibile, della
gestione pubblica.
Il fatto di essere gli unici a non avere ancora
recepito questa legge ci può far mettere a frutto
le esperienze delle altre Regioni d’ Italia e,
quindi, fare una legge importante, dove la
gestione dell’ acqua sia lasciata al pubblico.
Infatti abbiamo visto che dove il privato si è
inserito in questo campo, ha fatto dei danni
che, per esempio, Regioni come la Toscana
stanno cercando di riparare ritornando indietro.
Metto in evidenza ancora un punto, perché
ho sentito che ci sono possibilità di
emendamenti che non ho ancora visto, ma
faccio una dichiarazione preventiva. Credo che
in questa manovra, così come nella finanziaria,
abbiamo raggiunto tra forze politiche un buon
punto di compromesso, utile ai cittadini nella
ripartizione dei fondi per quanto riguarda le
scuole statali e quelle paritarie non statali nella
nostra Regione.
Credo che non sia il caso di andare a
squilibrare ciò che abbiamo raggiunto con la
mediazione e con la discussione. Pertanto,
credo che non sia opportuno arrivare ad
ulteriori emendamenti che vadano nell’ una o
nell’ altra direzione. Abbiamo trovato un
equilibrio; su questa cosa, noi, come
Rifondazione, ci stiamo. Andare più in là
significa fare una forzatura che per noi è
inaccettabile.
In sostanza, forse c’ è bisogno, nel futuro, e
partendo dai dati positivi che abbiamo messo
sia in finanziaria che in variazioni di bilancio,
di pensare ad uno sviluppo un po’ più a sinistra
di questa coalizione, perché questo,
probabilmente, è anche quello che ci chiedono
i cittadini.
$WWLFRQVLOLDUL
- (62) 36 -
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
IX LEGISLATURA – – SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il
consigliere Venier-Romano. Ne ha facoltà.
VENIER-ROMANO.
Grazie,
signor
Presidente. Stiamo ragionando sul disegno di
legge...
PRESIDENTE. Scusi, Consigliere.
Non capisco perché salta sempre qualcosa.
Sono saltati dall’ elenco i consiglieri Marini,
Metz, Salvador. Venier-Romano, Marini,
Metz, Salvador, Bassa Poropat.
Scusi, sa, consigliere Venier-Romano.
VENIER-ROMANO. Di nulla.
PRESIDENTE. Non giocate con i se; poi, se
qualcuno si vuole ritirare, è un altro paio di
maniche. Allora, ribadisco e, poi, cerchiamo di
stare un po’ fermi: Venier-Romano, Marini,
Metz, Salvador, Bassa Poropat, Franz, Lupieri.
Questo è l’ ordine. Scusi.
VENIER-ROMANO. Di nulla.
Signor Presidente, grazie per avermi dato la
parola. Il tema della giornata è, ovviamente,
quello del disegno di legge sulle variazioni di
bilancio. Inizio con qualche stupore perché ho
sentito una frase che mi sono appuntato, da
parte del collega Travanut, che dice che questa
è una manovra economica di tutto rispetto.
Non me ne voglia, però mi viene il sospetto
che non abbia letto il disegno di legge, se lo
definisce in questo modo.
Francamente, anche quando ho letto la
relazione del Relatore di maggioranza Petris,
mi è venuto lo stesso dubbio, ma non me ne
voglia nemmeno lui, che, ovviamente, fa il suo
mestiere e deve difendere questa manovra.
Secondo me, questa manovra non ha alcuna
strategia, non ha alcun contenuto significativo.
Fra l’ altro, stupisce per un modo di legiferare
che è sempre assai disordinato. Non posso,
anche questa volta, non ricordare le
dichiarazioni
del
Presidente
Illy,
le
dichiarazioni del leader dei Cittadini per il
Presidente, quando, sia in campagna elettorale
che nei primi mesi di questa legislatura,
invocavano un modo di legiferare nuovo,
ordinato, fatto di testi unici, fatto in maniera
molto più ordinata che nel passato.
Sono stato uno dei pochi, in questo
Consiglio, che ha predisposto un testo unico.
Quindi, sentire queste dichiarazioni e leggere,
invece, queste norme, mi lascia veramente
sorpreso e perplesso.
Basta guardare le norme e basta guardare le
tabelle che hanno spostamenti piccoli, ma
tantissimi. Abbiamo fatto il bilancio sei mesi
fa, non è che l’ abbiamo fatto cinque anni fa.
D’ altra parte, credo sia normale che una
maggioranza ed una Giunta così composita, si
debbano trovare in questa situazione di disagio.
E, quindi, per accontentare tutto ed il contrario
di tutto, si fanno queste miscellanee, che
dimostrano che il collante di questa
maggioranza e di questa Giunta non è altro che
la gestione del potere.
Vorrei fare alcuni esempi. In verità, me
n’ ero appuntati molti di più, però il dibattito,
ormai, è avanzato. Tante cose sono state dette
dai miei colleghi. Tante difese, anche un po’
sterili e strumentali, sono state fatte dai
colleghi della maggioranza, però mi piace dire
alcune cose.
Una cosa che mi ha sorpreso e, forse,
divertito, anche se costa pochissimo e forse
non sarebbe nemmeno da variazioni di
bilancio:
si
tratta
della
costituzione
dell’ Osservatorio elettorale. Non capisco bene
a che cosa serva. Mi rendo conto che costerà
molto poco, vedendo il riferimento legislativo
relativo ai gettoni di presenza.
Però è divertente pensare che se è stato
costituito illudendoci che da questo
Osservatorio nasca una proposta per una nuova
legge elettorale, beh, la cosa mi lascia
assolutamente perplesso.
D’ altra parte abbiamo anche una struttura
che si occupa delle Autonomie locali. Non
vedo a che cosa possa servire questo
$WWLFRQVLOLDUL
- (62) 37 -
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
IX LEGISLATURA – – SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
Osservatorio, se non a far perdere molto tempo
ai dirigenti che ne faranno parte.
Mi sorprende ancora di più pensando ai
titoli dei quotidiani locali dei giorni scorsi,
quando si parlava dei costi delle consulenze
che ha supportato questa giunta e questa
maggioranza, e, di fatto, il contribuente del
Friuli Venezia Giulia: consulenti miliardari!
Forse, fra i tanti miliardi di consulenze, si
potrebbe trovare lo spazio per vedere se
qualcuno ha qualche buona idea per
riformulare la legge elettorale che auspico
venga ad essere trattata subito, e non alla fine
della legislatura.
C’ è un tema su cui molti, poi, continuando
con gli esempi, si sono soffermati, ma siccome
sono un appassionato del settore, mi ci vorrei
soffermare anch’ io. Riguarda la ricerca sui vini
bianchi, commissionata all’ Università di
Trieste. Giustamente, il collega Ritossa ha
sottolineato che il testo originale della Giunta,
giunto in Commissione, ha avuto una modifica
al primo comma, dove si dice non
commissione della ricerca, ma prosieguo della
ricerca, perché, effettivamente, era cosa già
nata.
Non credo che con 20.000 euro,
francamente, si possa risolvere il problema del
futuro della viticoltura e dell’ enologia di questa
nostra Regione.
Fra l’ altro, mi sembrerebbe più indicato
affidare questo compito all’ Università degli
studi di Udine, piuttosto che a quella di Trieste,
in quanto ha il centro di Cormons. Credo che
se dobbiamo destinare risorse per dire che il
vino bianco fa bene, dobbiamo soprattutto
destinare risorse per farlo sapere al di fuori dei
confini di questa nostra Regione.
Mi pare che il tema non sia tanto pagare
qualcuno perché dica, come è stato fatto nel
passato per i vini rossi da parte di altre Regioni
italiane, che il vino bianco fa bene. Ci sono gli
appassionati: a qualcuno piace il bianco ed a
qualcuno il rosso. A me piacciono sia questo,
che quello.
Anzi, scherzo sempre perché mi ricordo
quello studioso che diceva che un bicchiere di
vino rosso al giorno fa bene. E io dico che,
siccome sulla salute non bisogna risparmiare,
io me ne bevo una bottiglia e così sono
tranquillo!
Però i vini bianchi hanno un’ importanza,
onestamente, strategica per questa nostra
Regione, perché la moda ci porta verso i vini
rossi, ma sappiamo che una Regione piccola
come il Friuli Venezia Giulia, che partecipa
all’ enologia nazionale per poco più del 2%, se
si mette a competere anche sui vini rossi, dove
i leader sono il Piemonte e la Toscana,
certamente va a cercarsi guai. Mentre questo
nostro Friuli Venezia Giulia è conosciuto per
l’ eccellenza proprio dei vini bianchi.
Però bisogna farlo sapere. Non credo che il
tema sia quello di dire: bevo un bicchiere e
miglioro la salute. Bensì sia quello di dire: il
vino bianco del Friuli Venezia Giulia è il più
buono del mondo. Quindi, il tema della
promozione mi pare molto più rilevante di
quello della ricerca.
Ma sulla promozione mi pare che ci sia
ancora un grandissimo disordine, che sembrava
risolto con quel bando di gara per la
promozione integrata di tutto il made in Friuli,
ma così non è. C’ è il tema di Agro Promo
dove, tra l’ altro, ho visto con un certo scandalo
le indennità di carica che vengono erogate e
che mi sembrano assolutamente eccessive.
Mentre quelle risorse potrebbero essere
utilizzate per fare quello che fa la Francia con
Sopexa. Un Paese grande come la Francia ha
un
solo
Ente
di
promozione
per
l’ agroalimentare.
Noi
continuiamo
a
disperderci in mille rivoli. Spesso affidando la
nostra promozione a persone che non sanno
assolutamente nulla del settore agroalimentare
di questa nostra Regione.
Ancora un paio di esempi, sempre in
negativo, che mi hanno sorpreso. Lo
stanziamento di 420.000 euro per una ricerca
affidata a Informest. È simpatico leggere la
motivazione. Ricordate benissimo che cos’ è
Informest e per che cosa è nata. E si stanziano
$WWLFRQVLOLDUL
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
- (62) 38 IX LEGISLATURA – – SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
420.000 euro a vantaggio di Informest come
contributo straordinario a sostegno dello
svolgimento e della redazione di una ricerca a
carattere di elevato contenuto progettuale,
avente lo scopo di approfondire la
comprensione delle linee guida di competitività
e di innovazione a più alto potenziale per la
Regione. La creazione di una visione
economica condivisa e la formazione di un
conseguente piano di azione.
Beh, a parte la formulazione, che è
cervellotica, ma per che cosa abbiamo creato,
anni fa, Informest… ? Per fare queste cose. E,
allora, perché ci nascondiamo dietro ad un dito
e diciamo che dobbiamo dargli 420.000 euro in
più, che avrebbero potuto essere utilizzati per
emergenze ben diverse, quando, comunque, lo
scopo di Informest è quello, anche se scritto
così male.
Abbiamo avuto tanti guasti, nel passato,
dagli
economisti
di
sinistra.
Penso
all’ invenzione dell’ IRAP da parte del Ministro
Visco. Penso al furto con destrezza del
settembre ‘92 da parte del Ministro Amato.
Penso a delle iniziative su poste che hanno
fatto veramente male al cuore di tutti. Ne
parlavamo prima con il collega, quando si è
gabellato l’ imposta per tariffa, in modo che
sulla tariffa, poi, si applicasse l’ imposta.
Quindi, di fatto, aumentando il prelievo dalle
tasche dei cittadini.
Invece credo che dobbiamo fare di tutto per
lasciare nelle tasche dei cittadini quante più
risorse possibili, perché queste vanno agli
investimenti, vanno allo sviluppo, in un
momento in cui la globalizzazione ci porta ad
una concorrenza terribile.
Un’ altra cosa ancora che è già stata toccata,
ma i 50.000 euro al dottor Viero fanno gridare
veramente vendetta. Perfino i sindacati, che,
con voi, di solito, sono sempre buoni, qualsiasi
cosa facciate, questa volta si sono arrabbiati.
Ci sono tante aziende che stanno chiudendo.
I fatti delle ultime settimane sono noti a tutti.
Ci sono tante aziende che stanno
delocalizzando. Questo sarà un gravissimo
impoverimento per la nostra Regione e per la
sua occupazione.
L’ assessore Antonucci ci dice che non
servono per le spese di rappresentanza, ma se
si va a pagina 112 del tabellare, si può notare
che, invece, alla fine, il titolo del capitolo dice
proprio: “ nonché per minute spese di
rappresentanza” .
Pertanto, credo che dovremmo smettere di
disperdere risorse in cose non utili, ma che
dobbiamo concentrare tutte le risorse
disponibili del bilancio regionale per lo
sviluppo economico, per investire in ricerca, in
servizi, informazione, infrastrutture.
Posto che il dottor Viero fa il sovradirettore
e non il direttore, mi pare intuitivo che questi
denari saranno destinati alla seconda parte del
titolo del capitolo e non a quella prima, come
per le altre strutture regionali. Scommettiamo
che sarà così? Credo di avere ragione.
Poi c’ è ancora un tema. Se vogliamo
snellire l’ apparato di questa Regione, è una
delle tante...
Ciò che, soprattutto, va sottolineato è
l’ emergenza economica che c’ è in questa
Regione. Qualcuno si è soffermato sul sociale,
qualcuno sulla cultura. Vorrei ricordare a tutti
che se non c’ è un’ economia che funziona, non
ci sono denari per nessuno, perché, se non
riusciamo a creare la torta, è evidente che non
riusciamo a dividerla a fette da distribuire nei
vari settori e per coprire le varie esigenze della
nostra comunità regionale.
PRESIDENTE. Tempo, Consigliere.
VENIER-ROMANO. Un secondo e chiudo,
Presidente.
Gli imprenditori, soprattutto, vogliono avere
snellezza, perché in questo momento è
necessaria; dobbiamo praticare la devoluzione.
Sono uno dei pochi, qui dentro, che ha
devoluto competenze alle Amministrazioni
provinciali. Però se non riusciamo a chiudere il
cerchio del comparto unico, è evidente che la
differenza di trattamento economico fra il
personale delle Autonomie locali e quello della
$WWLFRQVLOLDUL
- (62) 39 -
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
IX LEGISLATURA – – SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
Regione ci impedirà di continuare sulla strada
della devoluzione.
Allora, anche per questo, risparmiamo
risorse e cerchiamo di utilizzarle per le cose
utili e necessarie per la nostra Regione.
Chiudo, signor Presidente, ricordando
ancora una cosa. Nello scorso “ Collegato” alla
finanziaria avevo presentato un emendamento,
di concerto con la maggioranza, che stanziava
denari per la certificazione di qualità degli
studi professionali.
Ora annuncio che presenterò questo
emendamento, perché mi è stato detto, dal
Relatore di maggioranza, che c’ è già nel
tabellare. Non è possibile, perché è istituzione
di un nuovo capitolo e, quindi, bisogna
sicuramente fare la norma e inserirla nel
disegno di legge.
Mi riservo, quindi, nel pomeriggio, di
presentare questo emendamento, che va a
concludere il lungo e faticoso iter che ha
portato alla nascita della prima legge di questa
nostra Regione sulle attività professionali.
Grazie.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare la
consigliera Bassa Poropat. Ne ha facoltà.
BASSA POROPAT. Signor Presidente,
signori
Consiglieri,
intervengo
molto
velocemente, nel senso che ritengo che la
premessa politica di questo documento sia stata
correttamente e acutamente interpretata dal
collega Travanut.
sono quelle di quel programma al quale
abbiamo aderito come Cittadini per il
Presidente,
Intesa
Democratica,
siano
assolutamente rispettate.
In particolare quegli interventi ricordati
anche dal consigliere Ritossa a favore degli
asili nido. Vorrei sottolineare che la posta,
apparentemente bassa, lo è se consideriamo,
ovviamente, questa come una posta sufficiente
a rispondere al bisogno di servizi. Sappiamo
bene che così non è.
Però voglio ricordare ai colleghi che quella
posta, invece, va nella direzione della
riqualificazione degli asili nido che sono gestiti
direttamente dai soggetti privati senza fini di
lucro.
Mi soffermo un attimo su questo argomento,
per contrastare ciò che spesso leggiamo sulla
stampa. Credo che anche come soggetti
partecipanti
ad
Intesa
Democratica,
condividiamo l’ opportunità e la necessità, nel
rispetto di un principio di sussidiarietà
orizzontale, che si vadano a finanziare
interventi dei soggetti privati, in particolare
senza fini di lucro, al fine di garantire dei
servizi di qualità ai cittadini.
Quindi, sicuramente sosterremo tutte quelle
poste a bilancio, laddove la messa a
disposizione di un budget per il soggetto
privato senza fini di lucro, vada a riqualificare
l’ offerta formativa dei soggetti stessi. Quindi,
non un finanziamento tout court al privato,
bensì un finanziamento al soggetto privato in
cambio di un miglioramento della qualità del
servizio. Credo che questo sia nello spirito
della sussidiarietà orizzontale.
Volevo sottolineare soltanto due questioni
che mi stanno più a cuore: la coerenza di
questa manovra di bilancio, sia rispetto al
programma, sia alla legge finanziaria.
Condivido
con
i
colleghi
anche
dell’ opposizione il fatto che, ovviamente,
alcune poste sicuramente non siano sufficienti
a rispondere, soprattutto nell’ ambito delle
politiche sociali o socio-assistenziali, ai bisogni
urgenti dei nostri cittadini.
Altrettanto apprezzabili quegli interventi,
certo non particolarmente cospicui, che
l’ assessore Antonaz ha voluto indirizzare nei
confronti della scuola, da un lato, e
dell’ istruzione. Anche qui sappiamo benissimo
quante difficoltà abbia la scuola nel gestire
qualsiasi tipo di progetto – programma, pur
nella cosiddetta e presunta autonomia.
Però mi sembra che l’ avere evidenziato, in
questa manovra di bilancio, le priorità, che
Un’ autonomia senza finanziamento, come
quella che, ahimè, lo Stato continua a proporci,
$WWLFRQVLOLDUL
- (62) 40 -
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
IX LEGISLATURA – – SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
è un’ autonomia sulla carta. Quindi senza
possibilità di alcuna realizzazione pratica ed
operativa.
Quindi, ben venga che la Regione pensi a
una manovra finanziaria di questa portata, a
garantire alle scuole delle condizioni migliori
per poter vivere quotidianamente e fornire un
servizio che sia adeguato.
Non credo che lo stesso potremmo dire per
l’ Università e la ricerca. Però su questo si sono
già soffermati altri colleghi.
Credo che, invece, dovremmo intendere
questa manovra finanziaria quasi come una
prova generale per quello che dovrà essere,
invece, la finanziaria che ci accingeremo a
scrivere per il prossimo anno, ricordando e
ribadendo che le priorità, per quanto riguarda il
programma di Intesa Democratica, e, in
particolare, i Cittadini, sono proprio quelle
legate alle politiche sociali ed alle politiche
dell’ istruzione. Grazie.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il
consigliere Lupieri. Ne ha facoltà.
LUPIERI. Signor Presidente e signori
Consiglieri, il mio è un intervento brevissimo,
anche perché ritengo che sia stato detto molto a
proposito di questa manovra.
Voglio ricordare, comunque, che si tratta di
una manovra di assestamento al bilancio, non
di una manovra finanziaria, per quanto ne
riprenda tutta la filosofia. Voglio ricordare
come si muova nel senso dell’ intervento
pubblico a favore del comparto produttivo,
dell’ inflessione del trend dell’ indebitamento,
della gratificazione del sistema delle
Autonomie locali e della particolare attenzione
ai servizi socio-assistenziali dei Comuni.
Inoltre, sui contributi per gli asili nido
voglio solo aggiungere che l’ intervento è
chiaramente limitato, in quanto è penalizzato
dal fatto che risente in modo forte della
situazione patrimoniale precedente, che
abbiamo
ereditato
dalla
Giunta
e
dall’ Amministrazione regionale precedente.
Ho sentito degli interventi riguardo al
settore sanità. Voglio solo ricordare che
riguardo a questo vi è una sottostima del fondo
sanitario nazionale che viene quotidianamente
ripetuta in occasione della conferenza Stato –
Regioni con richiesta di un potenziamento dei
fondi.
Voglio ricordare come vi sia stata, a livello
centrale, una riduzione del fondo sociale.
Voglio ricordare come abbiamo avuto un
incremento della spesa farmaceutica che non è
stato un patrimonio unico della nostra Regione,
ma è stato condiviso da tante altre Regioni, a
testimonianza di una situazione che,
evidentemente, non riguardava solo la nostra
realtà.
Voglio ricordare che abbiamo ereditato
dalla
precedente
direzione
generale
dell’ azienda ospedaliera Santa Maria della
Misericordia di Udine, al di là di
un’ indicazione per l’ anno 2003 di un bilancio
in sostanziale quasi pareggio, cioè con un
deficit di 260.000 euro, in realtà, un disavanzo
quantificabile in 5.600.000 euro, che, poi, dopo
la verifica e l’ esame dell’ andamento dei costi
eseguito dall’ agenzia regionale della sanità, è
risultato essere ancora sottostimato ed è stato,
invece, riscontrato essere realmente di
7.740.340 euro.
Quindi, se facciamo la somma tra questo
disavanzo che abbiamo ereditato dalla
precedente gestione e la realtà della spesa
farmaceutica, un disavanzo di 50 milioni di
euro che deriva dalla gestione 1998/2003 a
scopertura per disavanzi vari delle aziende
territoriali ed ospedaliere regionali, diciamo
sicuramente che il governo precedente è
caratterizzato da un sistema di non scelte e da
un sistema di governo di non governare,
sicuramente anche per la presenza di un
Assessore ombra, quindi non demonizzerei
assolutamente le figure degli Assessori, direi
che è fortemente responsabile anche della
limitatezza che si trova a gestire la Giunta
attuale
per
quanto
possa
riguardare
l’ investimento di ulteriori risorse riguardo al
fondo sociale ed alla manovra di assestamento
in generale.
$WWLFRQVLOLDUL
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
- (62) 41 IX LEGISLATURA – – SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
Quindi, auspico la possibilità di confrontarsi
anche nella III Commissione sanità, in quanto
alcuni Consiglieri che non appartengono alla
Commissione sanità hanno svolto interventi in
modo molto compiuto... Sarebbe bene che la
III Commissione si arricchisse di queste
esperienze e di queste competenze.
Ritengo che quella sia la sede migliore dove
esprimersi e dove esporre tutte le proprie
criticità. Grazie.
6XOSURFHVVRYHUEDOH
PRESIDENTE. Poiché non ci sono state
osservazioni sul processo verbale della seduta
n. 60, del 12 maggio 2004, lo stesso si intende
approvato.
2UGLQHGHOJLRUQRGHOODSURVVLPDVHGXWD
PRESIDENTE. Comunico, quindi, che alle
ore 13.20 è convocato l’ Ufficio di Presidenza e
che il Consiglio è convocato in seduta
pomeridiana con il seguente ordine del giorno:
1. Seguito della discussione sul disegno di
legge:
“ Assestamento del bilancio 2004 e del
bilancio pluriennale per gli anni 20042006 ai sensi dell’ articolo 18 della legge
regionale 16 aprile 1999, n. 7” (79)
(Relatore di maggioranza Petris)
(Relatore di minoranza Asquini)
Dichiaro chiusa la seduta.
/DVHGXWDWHUPLQDDOOHRUH
$WWLFRQVLOLDUL
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
- (62) 43 IX LEGISLATURA – ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
5HOD]LRQLVFULWWHDGLVHJQRGLOHJJH
5HOD]LRQHGHO5HODWRUHGLPDJJLRUDQ]D3HWULVVXO
GLVHJQRGLOHJJHQ
“ Signor Presidente, Consiglieri,
l’ assestamento al bilancio dell’ esercizio
2004 e pluriennale 2004-2006, costituisce una
manovra correttiva che ha una precisa logica,
molto politica, decisamente sostanziale.
Rientra a pieno titolo nella filosofia della
legge finanziaria ultima, con la quale venne
lanciata una sfida che ben può tradursi nel
titolo “ sviluppo economico nella coesione
sociale” e che, seppure in presenza di risorse
scarse rispetto ad una rigidità sedimentata,
andava oltre le attese, presentando risultati di
assoluto rilievo. Vi sono due dati di valenza
politica chiara che vanno sottolineati e che da
soli evidenziano come questi aridi numeri
costituiscono un segnale di vitalità della
coalizione di governo e di chiarezza nel
perseguimento degli obiettivi programmatici.
Non si naviga a vista, come dice qualcuno, ma
con una razionalità efficace si stanno
costruendo i concreti scenari dell’ intesa
programmatica.
economica seria, considerata la congiuntura del
momento e la necessità del finanziamento
pubblico per operare scelte che vanno a
sostegno dell’ intera economia regionale. E
infatti si sosterranno gli interventi strutturali,
cioè gli investimenti che attengono, e faccio
l’ elencazione perché è necessario che sia ben
chiara la ratio politica e sostanziale della
manovra, strutture e infrastrutture nelle zone
montane, contributi alle imprese commerciali
nei territori montani, investimenti nel settore
dell’ agriturismo, lo sviluppo della pesca e
dell’ acquacoltura, interventi collettivi nelle
zone montane e svantaggiate, contributi per la
promozione industriale e l’ innovazione
tecnologica gestionale e organizzativa delle
piccole e medie imprese, i Congafi di Industria,
Artigianato, Commercio, interventi per la
ricerca applicata, contributi in conto interessi a
favore delle imprese artigiane, centri di
assistenza tecnica alle imprese commerciali,
contributi per gli investimenti nel settore del
turismo, finanziamenti agevolati alle imprese
commerciali, turistiche e di servizi, programmi
e progetti comunitari, tra cui anche i piani di
sviluppo rurale 2000-2006.
Altro che manovrina senza strategie come è
stato dichiarato in Commissione e sui media
dall’ opposizione regionale!
Punto primo: 67,5 milioni di euro sono
destinati a coprire la quota di spesa regionale
per spese in conto capitale il cui finanziamento
era previsto con ricorso al mercato finanziario;
in seguito alle disposizioni della Legge
finanziaria dello Stato, infatti - che ha ristretto
il concetto di spesa di investimento escludendo
i trasferimenti in conto capitale ai privati e alle
imprese - una quota di avanzo vincolato ha
dovuto essere destinata a coprire con fondi
propri l’ equivalente spesa prevista con
contrazione di prestiti.
Punto secondo: è una diretta conseguenza
del primo; il governo regionale, e quindi la
maggioranza che lo sostiene, ha impresso una
chiara inversione del trend dell’ indebitamento
che nella scorsa legislatura il centro-destra
regionale aveva sistematicamente aumentato dal 1998 al 2002 il centro-destra ha
raddoppiato l’ indebitamento della Regione
senza realizzare alcuna politica di sviluppo.
Ricordiamocelo!
Quindi l’ intensità dell’ intervento pubblico a
favore del comparto produttivo è stata
mantenuta ai livelli previsti nonostante il
blocco del ricorso al debito per finalità che non
fossero d’ investimento pubblico, stabilito con
la Finanziaria nazionale di centro-destra.
Noi non demonizziamo il debito, ci
mancherebbe! La credibilità finanziaria del
sistema regione verrà mantenuta senza per
questo venire meno agli interventi strutturali
(investimenti) a sostegno del comparto
produttivo regionale.
L’ assestamento è un’ azione di politica
Il sistema delle Autonomie locali esce
$WWLFRQVLOLDUL
- (62) 44 -
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
IX LEGISLATURA – ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
particolarmente gratificato dalla manovra, con
assegnazione di risorse aggiuntive, in
particolare per i Comuni della fascia “ C” della
montagna regionale, che diventa decisamente
apprezzabile se mettiamo a confronto il
finanziamento agli Enti locali nel sistema Italia
da parte del Ministero dell’ Interno.
In Friuli Venezia Giulia riusciamo a
incrementare
le
risorse
e
quindi,
indirettamente, a potenziare i servizi a favore
dei cittadini, in altre parti la contrazione dei
finanziamenti mette a repentaglio l’ efficacia
del sistema dei Comuni: infatti il contributo
nazionale ordinario per gli investimenti è
inferiore a quello previsto per lo stesso titolo
nell’ anno 2003.
In particolare, nel 2004 è venuta meno
l’ assegnazione di 151 milioni di euro a titolo di
incremento delle risorse correnti, l’ ulteriore
contributo statale di 300 milioni di euro,
l’ incremento di 60 milioni di euro del fondo
nazionale ordinario investimenti, il contributo
di 112 milioni di euro per i comuni con meno
di 3.000 abitanti, il contributo di 25 milioni di
euro per le unioni dei Comuni e le comunità
montane per l’ esercizio associato di funzioni,
nonché l’ incremento del contributo alle unioni
di Comuni per lo svolgimento dei servizi di
polizia locale, pari a 5 milioni di euro.
Un esempio di tre Comuni a noi vicini ma
compresi nella Regione Veneto: Gaiarine ha
risorse dallo Stato per 860.558,86 QHO aveva 1.040.717,95 QHO PHQR SHU
cento), Vittorio Veneto ha risorse dallo Stato
per 4.618.548,95
QHO DYHYD
5.247.173,66 QHOPHQRSHUFHQWR
Sappada ha risorse dallo Stato per 243.659,69
QHO DYHYD QHO (meno 19 per cento).
Questo per dire cosa? Per affermare senza
tema di smentita che il comparto delle
Autonomie locali della nostra Regione non ha
alcuna ragione di lamentarsi, probabilmente
sarà necessario imprimere una maggiore
interazione a livello di servizi tra zone
omogenee per realizzare economie di scala e
per ottimizzare i servizi. Questo deve valere
per tutti gli EE.LL., Province incluse.
Nella Sanità e nei servizi sociali viene
consolidata la politica della “ particolare
attenzione” , garantendo le risorse adeguate per
uno sviluppo sostenibile avendo chiaro il
concetto del perseguimento della coesione
sociale. Gli ulteriori finanziamenti delle spese
correnti del servizio sanitario regionale
(30.500.000 SHUOHVSHVHFRUUHQWLGHLVHUYL]L
socio assistenziali dei Comuni (2.500.000 HL
contributi per gli asili nido (800.000 confermano con coerenza che sul versante
socio-sanitario l’ attenzione è massima.
Ma accanto ai comparti produttivi, al
sistema delle Autonomie locali, alla sanità ed
ai servizi assistenziali dei Comuni, assume
particolare rilievo la riprogrammazione di
fondi statali e regionali disponibili a bilancio
per il settore dell’ edilizia (42,8 milioni FKH
sono destinati allo scorrimento delle
graduatorie del bando per l’ anno 2002 tramite
Mediocredito; sono altresì riallocate sui fondi
per l’ edilizia agevolata, convenzionata e
sovvenzionata di cui alla nuova legge regionale
sulla casa 6/2003, rendendola operativa, risorse
per ulteriori 18,2 milioni
QRQFKp
sull’ apposito fondo della legge stessa gli 8,7
milioni già stanziati per il sostegno delle
locazioni.
La partita dei 15 milioni per l’ acquisto del
materiale rotabile delle ferrovie regionali
(treni) è un’ operazione saggia da attuare sulla
base di apposito accordo da assumere con
Trenitalia SpA.
L’ operazione garantirà all’ utenza regionale,
fatta di pendolari, una decente sistemazione
nelle carrozze, e contribuirà a superare
l’ involuzione trasportistica di breve raggio in
cui è caduto l’ attuale trasporto ferroviario in
Regione.
Le cosiddette poste cosiddette puntuali sono
assolutamente
marginali
e
comunque
necessarie per dare risposte a esigenze vere.
Gli assestamenti dei capitoli altro non sono che
logiche
conseguenze
degli
interventi
finanziabili come da legge, sulla scorta delle
manifestate esigenze delle molteplici realtà del
mondo regionale.
$WWLFRQVLOLDUL
- (62) 45 -
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
IX LEGISLATURA – ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
Le
cosiddette
“ spese
di
minuta
rappresentanza” sulle quali è stato fatto tanto
inutile demagogico clamore, ed attribuite,
secondo qualcuno, al direttore generale Viero,
altri non sono che la iscrizione di un capitolo di
spesa per l’ acquisto di materiali, di attrezzature
d’ ufficio, di riviste, di pubblicazioni, di
aggiornamenti
professionali
ed
altre
conseguenti e similari resasi necessaria con
l’ avvio della riorganizzazione amministrativa e
l’ istituzione della Direzione generale della
Presidenza della Regione.
Nulla di più e nulla di meno rispetto a
essenziali spese per il normale funzionamento
degli uffici regionali; le spese di
rappresentanza non ci azzeccano affatto.
In Commissione i lavori sono stati fluidi e la
dialettica politica ha prevalso su altre logiche.
Spazi di implementazione della manovra non
sono certamente esclusi ma solo e se,
indirizzati sul principio informatore che ha
prodotto un assestamento di bilancio che
trasuda scelte importanti e coerenza
programmatica.”
5HOD]LRQHGHO5HODWRUHGLPLQRUDQ]D$VTXLQLVXO
GLVHJQRGLOHJJHQ
“ Cari colleghi,
la Commissione Bilancio ha licenziato il
testo dell’ assestamento del bilancio 2004 con il
voto favorevole dei rappresentanti della
maggioranza
consiliare
presenti
in
Commissione al momento del voto e la
contrarietà degli esponenti dell’ opposizione.
Non si è certo trattato di un dibattito che ha
visto una partecipazione di massa ai lavori: si
pensi che in un caso è stato persino votato un
emendamento con appello nominale ma in
assenza del numero legale (che comunque non
è stata eccepita formalmente).
Tale scarso entusiasmo può essere capito
leggendo il testo della manovra: non ricordo di
aver mai letto una variazione di bilancio di così
scarso contenuto, eccezion fatta per
assegnazioni e regalie di ogni entità.
Si tratta, dunque, di una manovra senza
strategia, senza punti qualificanti, e di importo
molte volte superiore alle nuove risorse da
assestare tecnicamente probabilmente solo
perché erano veramente tante le “ richieste e
richiestine” da soddisfare.
È una manovra che potrebbe persino essere
rischiosa, visto il “ delicato” riassetto
finanziario ma anche l’ introduzione di nuovi
impegni pluriennali (altrettanto “ delicati” ) in
sede di assestamento di metà anno. Unico
elemento positivo nel testo presentato dalla
Giunta la plusvalenza di 7 milioni di Euro
proveniente dalla cartolarizzazione.
Questo positivo segnale, peraltro, ribadisce i
rischi di inaffidabilità politica della sinistra
che, all’ epoca dell’ istituzione di questa
operazione finanziaria e per voce di molti dei
Consiglieri oggi ancora presenti in Consiglio,
aveva gridato allo scandalo giudicando
insussistente la posta.
I casi sono due: o sbagliava allora o sbaglia
oggi e, in ogni caso, si dimostra ancora una
volta inattendibile nelle previsioni economicostrategiche. Che affidabilità e credibilità ha una
maggioranza di questo tipo? Chi aveva ragione
allora? E oggi?
Senza entrare in un lungo dettaglio, pare
perfettamente esemplificativa del metodo e
della difendibilità delle numerose contribuzioni
presenti nella manovrina, la vicenda del
"progetto di ricerca sull’ effetto benefico dei
vini bianchi per la salute umana", una posta da
20.000 Euro.
Alle
critiche
dell’ opposizione
che
evidenziava l’ impresentabilità della questione,
è stato risposto correggendo la dicitura (solo
quella, sia ben chiaro) del contributo in
"ricerca sulle caratteristiche dei vini bianchi
regionali". L’ emendamento è stato votato per
appello nominale da Brussa, Petris, Baiutti,
Bolzan, Degano, Menosso e Zvech, che in quel
momento non avevano neppure il numero
legale. Forse gli altri loro colleghi di
maggioranza si vergognavano?
$WWLFRQVLOLDUL
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
- (62) 46 IX LEGISLATURA – ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
Comunque
sarà
importante
vedere
esattamente a chi andrà quel denaro e come
verrà speso in modo analitico, sempre che in
un momento di pentimento, finalmente, i
commi incriminati non siano giustamente
eliminati dalla finanziaria.
Altro elemento fortemente negativo
riguarda l’ introduzione delle "spese di
rappresentanza" per molte direzioni con
particolare riguardo ai nuovi 50.000 Euro per
direzione Viero? Perché sono state introdotte
queste possibilità di spesa sinora (per motivi
abbastanza ovvii) riservate esclusivamente ai
massimi vertici regionali? Per semplificare la
giustificabilità delle uscite degli assessorati? E
soprattutto, c’ era proprio bisogno di altri
50.000 Euro, per rappresentanza e affini, alla
direzione del Dottor Viero?
Significativi sono anche i 250.000 Euro per
la buonuscita straordinaria dei dirigenti. Per chi
sono previsti? Non si dica che "ancora non si
sa … ": se non si sa non serve mettere la posta a
bilancio, se invece si ha un’ idea si faccia la
rosa dei nomi (o del nome) in procinto di
lasciare l’ Amministrazione grazie a una
sostanziosa liquidazione.
Dunque una legge, nel complesso,
strategicamente assolutamente "inutile" (e con
rischi di pesanti negatività) per la collettività
con la sola eccezione dei fortunati beneficiari
dei finanziamenti a pioggia previsti nel testo. È
una legge che abbiamo respinto senza
esitazioni in Commissione e per la quale
proporremo una serie di emendamenti per
renderla accettabile, equilibrata, e propositiva
durante la trattazione in Aula, con la speranza
che l’ atteggiamento della maggioranza muti
radicalmente.”
5LVSRVWHVFULWWHDGLQWHUURJD]LRQL
5LVSRQGHGHOO¶DVVHVVRUHDOODVDQLWjHDOOD
SURWH]LRQHFLYLOH3HFRO&RPLQRWWR
DOO¶LQWHUURJD]LRQHFRQULFKLHVWDGLULVSRVWDVFULWWD
QGHOFRQVLJOLHUH5LWRVVD
La S.V. ha presentato la seguente
interrogazione con richiesta di risposta scritta:
“ Preso atto che dal 2 gennaio 2004 circa
duecento famiglie goriziane si sono viste
cambiare d’ ufficio il proprio pediatra, al quale
erano stati assegnati, a richiesta in alcuni casi
anche da oltre un anno. Questo in virtù del
fatto che nell’ A.S.S. n. 2 Isontina ha preso
servizio, a fronte della cronica mancanza di
medici di base specialisti di pediatria, una
nuova dottoressa.
Rilevato che visto quanto sopra si sono così
disattese le necessità e le esigenze (logistiche e
di opportunità) con cui molte famiglie
goriziane avevano scelto il pediatra a cui fare
assistere il proprio bambino, a fronte anche
della momentanea mancanza di uno studio
ambulatoriale che la nuova dottoressa non
possiede, costringendo quindi chi necessita di
un intervento a rivolgersi comunque alla
struttura dell’ Ospedale civile di Gorizia.
Informato che comunque i bimbi
extracomunitari e i nuovi nati possono
continuare a scegliere comunque fra i cinque
pediatri attualmente in servizio nell’ A.S.S. n. 2
Isontina, e questo comporta sicuramente una
discriminazione, non solo nei confronti dei
cittadini italiani, ma anche di chi in precedenza
ha atteso con pazienza (e disagio, dovendo
comunque rivolgersi al servizio di Pediatria
dell’ ospedale) l’ assegnazione dello specialista
di fiducia.
Il sottoscritto Consigliere regionale
interroga
il Presidente della Regione per sapere:
se i criteri con cui si è operato e si opera
sono condivisibili e se non pensa che ci sia
stata una discriminazione nei confronti dei
cittadini della Regione e della città di Gorizia
in particolare;
$WWLFRQVLOLDUL
- (62) 47 -
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
IX LEGISLATURA – ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
se non ritiene che si possa procedere ad una
più accurata assegnazione del pediatra da parte
dell’ A.S.S. n. 2 Isontina, valutando di fatto
anche quelle che sono le preferenze delle
famiglie e degli stessi bimbi che rappresentano,
senza ombra di dubbio, una fascia debole e di
primaria importanza nel tessuto sociale
regionale;
se non intende operare di prima persona,
visto l’ attenzione che ha dimostrato, visitando
proprio il 2 gennaio 2004 all’ Ospedale Civile
di Gorizia il primo nato del Friuli Venezia
Giulia (Riccardo, forse non a caso) affinché la
situazione sia rivista e sia riassegnato alle
duecento famiglie goriziane il pediatra che
avevano già scelto anche da molto tempo.”
Si risponde:
“ Nel rispondere all’ interrogazione in
oggetto, è necessario premettere che l’ Azienda
per i servizi sanitari n. 2 “ Isontina” ,
nell’ erogare l’ assistenza pediatrica, deve
attenersi, al pari delle altre A.S.S., alla
normativa di cui al D.P.R. 28 luglio 2000, n.
272, che stabilisce sia il numero dei pediatri
iscrivibili in ciascun ambito territoriale, sia il
numero massimo di scelte da loro acquisibili.
In particolare, l’ art. 17, comma 7, primo
periodo, di detto decreto, prevede che, in
ciascun ambito territoriale, sia iscritto un
pediatra ogni 600 residenti o frazione superiore
a 300, di età compresa tra 0 e 6 anni, secondo
la procedura di calcolo prevista nell’ allegato C
al D.P.R. n. 27212000.
Al fine di consentire l’ inserimento graduale
di nuovi pediatri per la piena attuazione del
diritto all’ assistenza pediatrica e la libera scelta
dell’ assistito nell’ elenco dei pediatri, il
secondo periodo, dell’ anzidetto comma 7,
prevede che le Regioni, nell’ ambito degli
accordi regionali, possano definire una
disciplina diversa da quella nazionale.
La Regione F.V.G. e le OO.SS., a tal fine,
hanno sottoscritto, in data 30 aprile 2003, un
accordo che prevede, tra l’ altro, la possibilità
di applicare un criterio di calcolo, diverso da
quello del su citato allegato C, che tiene conto
anche del numero di residenti di età compresa
tra 7 e 14 anni.
Il successivo articolo 23, comma 1, prevede,
infine, che i pediatri possono acquisire un
numero massimo di scelte pari a 800 assistiti.
Tale limite può essere superato in conseguenza
delle deroghe di cui ai successivi commi 7
(scelte riferite a neonati) e 9 (scelte temporanee
relative ad assistiti extracomunitari, che
possono essere riattribuite allo stesso pediatra),
comunque in misura non superiore a 880
assistiti.
Tutto ciò premesso, si fa presente che
l’ Azienda in questione, prima della definizione
dell’ Accordo regionale, ha dovuto fronteggiare
la situazione di disagio dell’ assistenza
pediatrica, nell’ ambito territoriale di Gorizia,
determinata dalla presenza di un numero di
assistiti in età pediatrica superiore al totale
degli assistiti iscrivibili presso i quattro
pediatri,
allora
operanti
a
Gorizia,
autorizzandoli a partire dal marzo 2003, in via
del tutto eccezionale e transitoria e nelle more
dello stipulando Accordo regionale, ad
usufruire di una deroga al massimale, pari al
5%, previsto dall’ art. 23, comma 1, del D.P.R.
n. 272/2000 (800 scelte, elevabile fino a 880).
Un tanto al fine di evitare che le famiglie
fossero costrette a ricorrere ai medici di
medicina generale o al Servizio di Pediatria
dell’ Ospedale. Si precisa, inoltre, che
l’ Azienda ha provveduto ad informare sia i
pediatri che le famiglie del fatto che le
iscrizioni in deroga al massimale erano del
tutto eccezionali e limitate nel tempo.
Pertanto, dall’ 1.1.2004, con l’ inserimento
del quinto pediatria nell’ ambito territoriale di
Gorizia, reso possibile dall’ applicazione
dell’ Accordo regionale, l’ Azienda, venuto
meno il presupposto che sosteneva la deroga al
massimale degli altri pediatri inseriti
nell’ ambito territoriale in questione, ha invitato
le famiglie ad iscrivere i propri figli presso il
nuovo pediatra.
Risulta del tutto evidente come alleggerire i
quattro pediatri del “ lavoro aggiuntivo” sin qui
$WWLFRQVLOLDUL
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
- (62) 48 IX LEGISLATURA – ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
sostenuto, consenta loro di operare meglio e
con più efficacia. La presenza di un quinto
pediatra,
infatti,
aggiunge
un’ ulteriore
professionalità al servizio reso alla popolazione
e garantisce una più ampia possibilità di scelta
alle famiglie, allontanando, una volta per tutte,
i disagi determinati da uno stato di precarietà
che finiva per pesare sia sulle famiglie, sia
sugli stessi pediatri.
Si ritiene opportuno, infine, rilevare che,
grazie all’ Accordo regionale, l’ A.S.S. n. 2
“ Isontina” ha potuto anche istituire due
ulteriori posti a convenzione con medici
pediatri: uno nell’ ambito territoriale di
Gradisca d’ Isonzo, l’ altro in quello di Ronchi
dei Legionari.
Ulteriore prova, questa, della notevole
attenzione prestata, dall’ Azienda in questione,
al problema dell’ assistenza pediatrica nonché
della volontà di sfruttare tutte le possibilità a
sua disposizione per andare incontro alle
esigenze delle famiglie.”
5LVSRVWDGHOO¶DVVHVVRUHDOODVDOXWHHDOOD
SURWH]LRQHVRFLDOH3HFRO&RPLQRWWR
DOO¶LQWHUURJD]LRQHFRQULFKLHVWDGLULVSRVWDVFULWWD
QGHOFRQVLJOLHUH0ROLQDUR
La S.V. ha presentato la seguente
interrogazione con richiesta di risposta scritta:
“ Premesso:
che la città di Lignano Sabbiadoro nei mesi
estivi raggiunge una popolazione turistica che
supera le 200 mila unità;
che la vita di una città di tali dimensioni
presenta quotidianamente situazioni di rischio,
dovute, oltre al normale tasso di emergenze
sanitarie, anche a situazioni legate alla
balneabilità, agli incidenti stradali e
all’ infortunistica in genere;
che
le
esigenze
evidenziate
dall’ Amministrazione comunale, dall’ AIAT e
dagli
operatori
turistici
esigono
il
funzionamento sul posto di un Pronto soccorso
estivo operante 24 ore su 24, per tutto il
periodo decorrente dal 1° giugno al 31 agosto
d’ ogni anno;
che nel corso della passata stagione turistica
la struttura del predetto Pronto Soccorso ha
operato con orario ridotto, senza cioè la
copertura dell’ intera giornata;
che l’ Azienda Sanitaria n. 5 della Bassa
Friulana ha in progetto l’ attivazione in
Lignano, anche per il 2004, di un Pronto
Soccorso stagionale funzionante sempre in
modo parziale;
rilevato:
che la riduzione d’ orario, sia per l’ anno
2003 che per il 2004, stando alle dichiarazioni
del Direttore generale della competente
Azienda Sanitaria, sarebbe dovuta ad una
mancanza di finanziamenti;
che dai dati del Bilancio consuntivo 2003
della medesima Azienda Sanitaria, il costo
sostenuto per il Pronto soccorso stagionale di
Lignano è risultato invece inferiore rispetto al
preventivo di spesa iniziale, con un avanzo di
risorse economiche sufficiente alla copertura
del costo per il pieno funzionamento della
struttura nell’ arco delle 24 ore;
che nel Bilancio 2004 dell’ Azienda sanitaria
in questione è previsto un nuovo stanziamento
di 200 mila euro per il “ Progetto Lignano” ;
considerato:
che per le motivazioni sopra richiamate non
esistono giustificazioni valide per limitare, in
futuro, l’ orario d’ apertura del Pronto Soccorso
di Lignano Sabbiadoro e che la struttura
d’ emergenza sanitaria dovrà quindi funzionare
per l’ intero periodo stagionale, senza alcuna
interruzione oraria;
che il ruolo turistico assegnato anche
recentemente dalla Regione alla Città di
Lignano Sabbiadoro risulterebbe compromesso
da notizie relative a carenze di funzionamento
delle fondamentali strutture d’ emergenza
sanitaria;
$WWLFRQVLOLDUL
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
- (62) 49 IX LEGISLATURA – ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
che eventuali esigenze di finanziamenti per
il Pronto soccorso ospedaliero di Latisana non
possono in alcun caso trovare copertura
mediante una riduzione di quelli invece previsti
per il Progetto per Lignano;
il sottoscritto Consigliere regionale
interroga la Giunta per sapere:
quali indirizzi la Regione intenda rivolgere
all’ Azienda per i Servizi sanitari n. 5 della
Bassa Friulana, in sede di predisposizione del
budget 2004, per corrispondere compiutamente
alle esigenze di funzionamento del Pronto
Soccorso di Lignano Sabbiadoro, con copertura
H 24 e con adeguate risorse umane ed
attrezzature;
con quali modalità tale fondamentale
servizio sarà assicurato, con quante unità di
personale e se vi sarà ricorso a personale
esterno al Servizio Sanitario Nazionale.”
Si risponde:
“ Acquisite le informazioni necessarie
dall’ Azienda sanitaria regionale interessata e
dall’ Agenzia regionale della sanità, secondo
rispettiva competenza, si rappresenta quanto
segue.
Si premette che il “ Pronto Soccorso” ,
rectius il “ Punto di Primo Soccorso” di
Lignano Sabbiadoro offre, già dall’ anno 1990,
un servizio articolato sulle 24 ore nei mesi di
Giugno, Luglio e Agosto.
Per l’ anno 2004 il “ planning” di operatività
è programmato, sempre sulle 24 ore, a partire
dal 29 maggio e fino a15 settembre.
Il finanziamento regionale per l’ anno 2004
agli Enti che svolgono le funzioni del Servizio
sanitario regionale corrisponde ai costi
aziendali attesi, costruiti prendendo come
riferimento il dato dell’ anno precedente;
pertanto, il finanziamento del servizio in
argomento, seppur non esplicitato in una
specifica voce, è ricompreso in quello
complessivamente riconosciuto all’ Azienda.
Compete
all’ Azienda,
nella
propria
autonomia gestionale, l’ acquisizione delle
risorse strumentali (personale, attrezzatura,
ecc.) necessarie.
L’ Azienda non ha segnalato
difficoltà nel garantire tale servizio.”
alcuna
5LVSRVWDGHOO¶DVVHVVRUHDOO¶RUJDQL]]D]LRQHDO
SHUVRQDOHHDLVLVWHPLLQIRUPDWLYL,DFRS
DOO¶LQWHUURJD]LRQHFRQULFKLHVWDGLULVSRVWDVFULWWD
QGHOFRQVLJOLHUH&DPEHU
La S.V. ha presentato la seguente
interrogazione con richiesta di risposta scritta:
“ Premesso che, come si può evincere dagli
allegati, da parte di un dipendente regionale presumibilmente in orario di suo servizio, ma
inequivocabilmente mediante l’ utilizzo della
mail regionale - è stato inviato un messaggio di
evidente carattere politico, che nulla ha a che
fare con l’ attività lavorativa.
Un tanto premesso,
Consigliere regionale
il
sottoscritto
interroga
il Presidente della Regione e l’ Assessore
delegato alla materia per sapere
se il personale dipendente sia autorizzato ad
utilizzare gli strumenti di servizio per mera
propaganda politica, ed in caso di inosservanza
in quali sanzioni possa incorrere, anche in
riferimento allo specifico episodio.”
Si risponde:
“ Con riferimento all’ interrogazione a
risposta scritta n. 92, del consigliere dott. Piero
Camber, relativa alla segnalazione di un
improprio utilizzo, da parte di un dipendente
dell’ Amministrazione regionale degli strumenti
di servizio, si rappresenta che il personale non
è legittimato all’ utilizzazione degli strumenti
medesimi per scopi diversi da quelli
istituzionali. Nel caso di specie si è provveduto
$WWLFRQVLOLDUL
- (62) 50 -
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
IX LEGISLATURA – ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
a segnalare il fatto al superiore gerarchico
dell’ interessato
per
le
conseguenti
contestazioni di addebito disciplinare.”
,QWHUURJD]LRQLLQWHUSHOODQ]HHPR]LRQLDQQXQ]LDWH
,QWHUURJD]LRQLDULVSRVWDVFULWWD
“ Premesso che nell’ ambito dell’ attività di
formazione ed aggiornamento professionale del
personale regionale e in attuazione della legge
150/2000,
la
Direzione
centrale
dell’ organizzazione, del personale e dei sistemi
informativi, in collaborazione con la LEADER
di Trieste, ha organizzato un “ Corso di
comunicazione efficace nelle relazioni interne
ed esterne” strutturato su più edizioni e
destinato a dipendenti regionali appartenenti
alle categorie B e C;
considerato che si evince che tra i docenti di
questo corso di “ Comunicazione efficace nelle
relazioni interne ed esterne” per il personale
regionale ci sia il Prof. Franco Del Campo,
attuale Presidente del CORECOM regionale, la
moglie Ariella Del Campo, la figlia Giovanna
Del Campo che funge da Tutor del corso;
atteso che appreso la notizia dalla stampa
che il prof. Franco del Campo come presidente
del CORECOM percepisce un’ indennità
mensile di 3.532 Euro;
considerato altresì che su notizia appresa da
Internet il prof. Del Campo è un docente di
tecniche e forme della comunicazione sportiva
all’ Università di Trieste;
CORECOM;
quale sia il rapporto del prof. Del Campo
con la LEADER di Trieste;
quanto vengano a costare in totale, i corsi di
aggiornamento sulla comunicazione della
LEADER di Trieste;
e se fra tutte queste combinazioni non si
ravvisi un conflitto di interesse.”
(98)
“ Ciani”
“ Premesso che tra gli anni 2001 e 2002
l’ Azienda per i Servizi Sanitari n. 2 Goriziana
ha prima pianificato e poi realizzato un
progetto, elaborato su proposta del direttore
dell’ Unità Operativa Complessa (UOC)
Laboratorio di Analisi, per la concentrazione in
un’ unica sede di questo servizio che all’ epoca
sussisteva sia nel Presidio Ospedaliero (PO) di
Gorizia che in quello di Monfalcone;
dal momento che l’ operazione, approvata
con ordinanza 2002/67/A del 19/02/2002,
prevedeva la collocazione presso il PO di
Monfalcone dell’ UOC di Laboratorio, mentre
al PO di Gorizia veniva lasciato un limitato
servizio per gli esami di urgenza;
quale sia il compenso totale che la famiglia
Del Campo percepisce dalla Regione
Autonoma Friuli Venezia Giulia;
visto che per realizzare l’ accentramento
delle linee analitiche è stata bandita una gara
d’ appalto per la fornitura di servizi che
garantissero un elevato grado di automazione
(cosiddetta robotizzazione) per far fronte
all’ aumentato carico di lavoro, che avrebbe
dovuto convergere su una sola sede e che con
delibera n.26 del 14/01/2002 l’ A552 si è dotata
di un sistema robotizzato per chimica clinica
ed immonumetria;
quale sia il ruolo del prof. Del Campo
nell’ istituzione di questi corsi, ovvero, se sia
stato assunto come consulente esterno vista
l’ attuale carica che riveste come Presidente del
considerato che i vantaggi attesi si
configuravano in un contenimento del
fabbisogno di personale del ruolo tecnico di
laboratorio in 20 unità più il capotecnico,
il sottoscritto Consigliere regionale
interroga il Presidente della Regione per
sapere:
$WWLFRQVLOLDUL
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
- (62) 51 IX LEGISLATURA – ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
proprio grazie all’ automazione spinta acquisita
con la gara d’ appalto per la fornitura e in una
riduzione complessiva dei costi (intesi come
spesa storica delle forniture dei materiali di
consumi, diagnostici e oneri derivanti dai
contratti di service per le diverse linee
diagnostiche);
atteso che nel corso della presentazione alle
OO.SS. del comparto e della dirigenza, la
Direzione Generale Aziendale si impegnò in
una verifica dell’ efficienza e dell’ efficacia
della riorganizzazione;
il sottoscritto Consigliere regionale
interroga il Presidente della Regione e
l’ Assessore competente per sapere:
qual è l’ attuale consistenza di tecnici di
laboratorio assegnati attualmente all’ UOC
Laboratorio di Analisi;
qual era la “ bolletta” per la spesa corrente
per i diagnostici ed oneri correlati, cosi come
sopra esposti, nel 2001 (ultimo anno con la
vecchia organizzazione) e quale quella del
2003 (anno in cui la riorganizzazione è andata
a regime);
se è vero che la potenzialità dell’ area
robotizzata dell’ UOC Laboratorio di Analisi è
rappresentata da 1750 esami/ora, che per 6-8
ore al giorno significano 10.500-14.000
esami/giorno, che per 250 giorni lavorativi
all’ anno si consolidano in 2,6 - 3,5 milioni di
esami/anno;
se è vero che l’ area robotizzata dell’ UOC
Laboratorio processa globalmente, includendo
anche le prestazioni urgenti e quelle richieste
in giorni festivi, meno di 1,5 milioni di
esami/anno;
l’ epoca, la documentazione e le conclusioni
della verifica.”
(99)
“ Spazzapan”
“ Premesso che:
la
precedente
Direzione
Generale
dell’ Azienda Ospedaliera “ Santa Maria della
Misericordia” di Udine aveva indicato per
l’ anno 2003 un bilancio di sostanziale quasi
pareggio, con un deficit di 260mila Euro;
la nuova Direzione Generale dell’ Azienda
stessa ha accertato invece che nel 2003 si fosse
maturato un disavanzo quantificabile in
5.700.000,00 Euro;
constatato che dall’ esame di andamento dei
costi, eseguito dall’ Agenzia regionale della
Sanità risulta che questo disavanzo è sotto
stimato e che dai dati e dai parametri in
possesso risulta essere realmente di
7.740.340,00 Euro;
considerato che l’ Agenzia regionale della
Sanità aveva cominciato ad eseguire i suoi
controlli e rilievi dalla fine dell’ anno 2002, e
che il meccanismo di revisione era terminato a
metà dell’ anno 2003, risulterebbe che nel
periodo corrispondente al giugno 2003, la
Giunta precedente non abbia preso alcuna
decisione in merito mentre la nuova Giunta
insediatasi, una volta accertata la situazione di
disavanzo
economico
finanziario,
ha
provveduto alla sostituzione del Direttore
Generale;
dato che nei mesi successivi sono
cominciati accertamenti contabili da parte della
Corte dei Conti ed indagini da parte della
Procura della Repubblica, per riconoscere
eventuali responsabilità penali, negligenze,
superficialità, incapacità;
visto che dal 2003 l’ Agenzia regionale della
Sanità ha inviato ogni tre mesi alla Giunta
regionale, in carica in quel momento, dati che
indicavano come l’ Azienda Ospedaliera “ Santa
Maria della Misericordia” di Udine non fosse
in grado di perseguire una tenuta economico
finanziaria;
il sottoscritto Consigliere regionale
interroga il Presidente della Regione per sapere
se:
sia a conoscenza di questi fatti e come tali
fatti siano potuti accadere, dal momento che
$WWLFRQVLOLDUL
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
- (62) 52 IX LEGISLATURA – ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
risulta che un tale disavanzo di 7 milioni e
mezzo di Euro circa sia servito solo per la
normale attività e gestione dell’ Azienda
Ospedaliera, oltre ad aprire facili leasing per
nuove sale operatorie, oltre a servire per
numerose nuove assunzioni, oltre a coprire
consulenze tanto numerose quanto costose, per
una gestione andata ben al di là della sua
disponibilità;
siano state attivate tutte quelle misure atte
ad evitare che possano ripetersi tali episodi e
tanti altri accaduti dal 1998 al giugno 2003,
quindi imputabili alla Giunta precedente, che,
sommati, hanno portato ad una scopertura di 50
milioni di Euro per disavanzi vari delle
Aziende Territoriali e Ospedaliere regionali;
infine sia stato attivato un meccanismo
permanente di monitoraggio delle spese e dei
bilanci delle varie Aziende da parte
dell’ Agenzia regionale della Sanità, quanto più
ravvicinati, oculati e precisi possibile, in modo
che una volta segnalate situazioni economiche
di passività si possano prendere quanto prima
le misure e i provvedimenti del caso.”
(100)
“ Lupieri”
“ Premesso che l’ articolo 9 della legge 22
febbraio 2000, n. 28, recita: “ dalla data di
convocazione dei comizi elettorali e fino alla
chiusura delle operazioni di voto è fatto divieto
a tutte le Amministrazioni pubbliche di
svolgere attività di comunicazione ad
eccezione di quelle effettuate in forma
impersonale ed indispensabili per l’ efficace
assolvimento delle proprie funzioni” ;
considerato che, nonostante l’ imminenza
delle consultazioni elettorali del 12 e 13 giugno
p.v., la cui data è nota da diverso tempo, la
Giunta regionale ha organizzato convegni (ad
es. quello sul turismo in data 7 giugno 2004),
inaugurazioni di mostre (29 maggio 2004) e di
sedi di uffici regionali (9 giugno 2004) ed altre
iniziative che non hanno la caratteristica
dell’ impersonalità
e
che
vedono
la
partecipazione, quali invitanti, di componenti
dell’ Esecutivo candidati alle elezioni europee;
considerato
che
in
piena
campagna
elettorale vengono presentati libri (6 giugno
2004), organizzato un work shop sul vino (1
giugno 2004), preannunciato l’ acquisto di
materiale rotabile (29 maggio 2004) e viene
data frequente notizia circa l’ approvazione di
riparti di finanziamenti, con indicato il
nominativo dell’ assessore proponente (1, 3, 4,
5, 7 giugno 2004);
il sottoscritto Consigliere regionale
interroga il Presidente della Regione per
sapere se tali comportamenti siano rispettosi
della normativa vigente in materia di divieto di
propaganda istituzionale, soprattutto quando si
tratta di messaggi differibili in periodi non
interessati alle elezioni e, peggio ancora,
quando il contenuto degli stessi riguarda
direttamente impegnati nella consultazione
elettorale.”
(101)
“ Molinaro”
“ Premesso che l’ epoca in cui viviamo, non a
caso definita “ società dell’ informazione” , è
caratterizzata dalla possibilità, per un gran
numero di professionisti “ giornalisti” , di
diffondere le proprie idee senza confini, senza
pastoie burocratiche, senza intermediazioni,
senza pressioni;
considerato che da un articolo di fondo
apparso su un noto settimanale locale della
provincia di Udine “ Il Friuli” datato 18 giugno
2004, si evince che il Presidente della Regione
Friuli Venezia Giulia, Riccardo Illy, ha
dichiarato a chiare lettere di non gradire la
linea editoriale di questa testata giornalistica,
minacciando o ipotizzando di non rilasciare
alcuna dichiarazione alla testata stessa;
considerato altresì che queste esternazioni
da parte del Presidente della Regione
Autonoma Friuli Venezia Giulia, risultino
estremamente gravi perché di fatto vanno a
ledere la libertà di stampa cosi come
riconosciuta nell’ intero pianeta, eccezion fatta
per i Paesi in cui vige un sistema totalitario;
il sottoscritto Consigliere regionale
interroga il Presidente della Regione per
$WWLFRQVLOLDUL
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
- (62) 53 IX LEGISLATURA – ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
sapere:
se il fatto avvenuto, grave ad avviso dello
scrivente, corrisponda a realtà;
se analoghe pressioni vengano effettuate
con altre testate giornalistiche o TV della
nostra Regione;
se
i
giornalisti
assunti
presso
l’ Amministrazione regionale siano oggetto di
plagio;
se il Sig. De Visintini, noto fotografo,
collaboratore del Presidente Illy, consulente
esterno e responsabile della comunicazione
della
Giunta
regionale
lautamente
ricompensato con uno stipendio di oltre
130.000,00 euro, non sia l’ interprete di una
stampa manipolata ad uso e consumo di un
Presidente della Giunta come Riccardo IIly,
che da quando è stato eletto Presidente di
questa Regione, non accetta di non essere
compiaciuto e di non essere contrariato da
niente e da nessuno.”
(102)
“ Ciani”
“ Premesso che:
dagli organi di stampa si evince che la
Minerva Airlines versi da tempo, in grave crisi
finanziaria tale da essere ricorsa alla procedura
di Amministrazione straordinaria, vedi legge
Prodi - Bis;
i Commissari Straordinari nominati dal
Ministero delle Attività Produttive, nonostante
i continui solleciti dei sindacati, non hanno
ancora provveduto a far ripartire l’ attività così
come previsto dalla legge Prodi e non hanno
neanche provveduto a far partire gli
ammortizzatori sociali a favore delle categorie
che ne potrebbero godere;
del ramo d’ azienda di Minerva Airlines in
modo da consentire ad investitori privati di
sostenere l’ attività tramite investimenti nel
capitale sociale della predetta new company tra
cui la stessa Alitalia;
che nonostante tutte queste lodevoli
iniziative continua a persistere il fermo della
compagnia;
i sottoscritti Consiglieri regionali
interrogano l’ Assessore competente e tutta la
Giunta per sapere:
1. quali strategie stia percorrendo la
Regione per risolvere la questione di Minerva
Airlines;
2. se corrisponda al vero che i Commissari
Straordinari sono intenzionati a costituire una
società nuova al fine di conferire il ramo di
azienda di Minerva a questa nuova società;
3. se corrisponda al vero che la Friulia Spa
sia interessata ad acquisire un terzo della new
company;
4. se corrisponde al vero che tale Marco
Cesa, ex dipendente della Air Dolomiti ed ex
dipendente di Air One ed attuale dipendente di
un Gruppo Bancario controllato dalle
Assicurazioni Generali sia stato indicato dalla
Friulia Spa a rappresentare la Friulia medesima
nei negoziati con Alitalia e a rappresentare
l’ eventuale quota azionaria della Friulia
medesima nella new company;
5. e, se vero, come mai la Friulia abbia
delegato per tale compito un esterno e non un
funzionario interno alla Friulia Spa, vista la
delicatezza dell’ operazione;
Alitalia si è resa disponibile a far ripartire
l’ attività di Minerva Airlines attraverso la
stipula di un contratto di Wet lease da
sottoscrivere con la Minerva stessa;
6. se corrisponde al vero che lo stesso Cesa
si è anche presentato ai Commissari ed alla
Regione come possibile imprenditore e che
intenderebbe investire del denaro nella
eventuale nuova compagnia che si andrebbe a
costituire;
i Commissari Straordinari hanno proposto di
creare una new company cui affidare l’ affitto
7. se corrisponda al vero che lo stesso Cesa
sia responsabile di aver condotto con i
$WWLFRQVLOLDUL
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
- (62) 54 IX LEGISLATURA – ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
Commissari la trattativa con Alitalia e se sì a
quale titolo;
8. se sia a conoscenza del fatto che le
Assicurazioni Generali dimostrino interesse ad
acquisire una partecipazione di questa new
company;
9. se l’ Assessore competente sia a
conoscenza di altri soggetti oltre a Cesa che
sono interessati a partecipare al progetto di
riqualificazione dell’ Azienda Minerva Airlines
e se sì, che iniziative abbia adottato nei
confronti delle parti interessate.”
(103)
“ Ciani-Di Natale”
“ Atteso che con l’ art. 5, comma 1, della
legge regionale 26.01.04 n. 1 è stato disposto
un cospicuo intervento regionale a sostegno del
comodato gratuito dei libri di testo per gli
alunni delle scuole medie inferiori e del primo
anno della scuola secondaria superiore;
considerato
che
per
l’ attuazione
dell’ intervento, sono chiamate ad operare con
le procedure amministrativo-contabili vigenti
le stesse singole scuole del Friuli Venezia
Giulia;
constatato che tali procedure attuate in
forma generalizzata costituiscono la premessa
per una massiccia individuazione di fornitori
extraregionali, a discapito dei librai e delle
aziende commerciali medio-piccole operanti
nel territorio regionale e non in grado, per la
loro dimensione di attuare una serie di sconti
concorrenziali per le forniture medesime, come
evidenziato, da ultimo dalla Confcommercio
del Friuli Venezia Giulia;
atteso
che
tale
situazione
riduce
notevolmente l’ apporto del servizio diretto alle
famiglie da parte degli attuali operatori locali
con probabili disservizi in vista dell’ avvio
dell’ anno scolastico e costituisce altresì una
perdita secca in termini di introiti per l’ erario
regionale,
stante
il
sistema
di
compartecipazione in vigore;
ritenuto che l’ Amministrazione regionale
debba attivarsi per assicurare l’ attuazione
dell’ intervento a sostegno indiretto delle
famiglie, in un contesto di normale operatività
e di salvaguardia delle aziende commerciali
locali;
i sottoscritti Consiglieri regionali
interrogano il Presidente della Regione per
conoscere:
a) se e quali contatti/incontri siano intercorsi
con i rappresentanti dei librai operanti in Friuli
Venezia Giulia e quale sia stato l’ esito degli
stessi;
b) se e quali iniziative intende promuovere
l’ Amministrazione regionale per una reale
salvaguardia dell’ imprenditoria commerciale di
settore in Friuli Venezia Giulia, per il futuro
anno scolastico 2004-2005 e per quelli
successivi.”
(104)
“ Molinaro-Fasan”
,QWHUURJD]LRQLDULVSRVWDRUDOH
“ Premesso che i rappresentanti delle
principali organizzazioni della comunità
slovena regionale, in particolare i Presidenti
della Confederazione Organizzazioni Slovene e
dell’ Unione Culturale Economica Slovena,
hanno denunciato che le trasmissioni in onda
media di radio Trieste A, destinate alla
minoranza slovena, dal 15 maggio 2004
verranno
a
cessare
per
continuare
esclusivamente in modulazione di frequenza
(FM);
osservato che le trasmissioni in FM non
riescono a garantire la copertura dell’ intero
territorio regionale, soprattutto nell’ udinese ed
in altre zone più piccole, come alcuni paesi del
Carso, in cui la popolazione è in maggioranza
slovena;
ritenuto che, se tale situazione dovesse
essere confermata, il servizio pubblico sinora
garantito verrebbe meno e non si rispetterebbe
appieno la tutela delle minoranze linguistiche
prevista dalle normative nazionali e regionali;
$WWLFRQVLOLDUL
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
- (62) 55 IX LEGISLATURA – ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
il sottoscritto Consigliere regionale
interroga il Presidente della Regione per
sapere:
se corrisponda al vero che a partire dal 15
maggio le trasmissioni in onda media di radio
Trieste A cesseranno ed in tal caso se tale
decisione sia stata presa unilateralmente, pur
facendo riferimento a trasmissioni gestite in
regime di convenzione con la Presidenza del
Consiglio dei Ministri;
se non si ritenga opportuno attivarsi per
assicurare la continuazione delle trasmissioni
in onda media per garantire il servizio pubblico
previsto per la comunità slovena, con
particolare riferimento alle zone che non sono
coperte dalla modulazione di frequenza;
se il venir meno delle garanzie di tutela per
la minoranza slovena non prefiguri una più
generale mancanza di cura per la tutela di tutte
le lingue minoritarie del Friuli Venezia Giulia,
in particolare della lingua friulana.”
(346)
“ Violino”
“ Premesso che dallo scorso anno sono stati
rilevati dagli utenti notevoli peggioramenti dei
servizi ferroviari in Friuli Venezia Giulia, in
particolare nelle tratte Udine - Trieste e
Venezia - Trieste;
osservato che sui giornali si leggono con
sconcertante regolarità notizie sulle proteste
dei passeggeri, che numerose sono le raccolte
di firme avviate dai pendolari e che sarebbe già
stato presentato un esposto presso la Procura
della Repubblica di Pordenone per denunciare
la gravità dell’ attuale situazione;
rilevato che secondo notizie della stampa
nelle tratte Udine - Trieste e Venezia - Trieste
si impiegherebbero alcune carrozze obsolete e
fatiscenti
della
linea
campana
“ Circumvesuviana” ;
accertato che la Regione Veneto ha stipulato
con Trenitalia un contratto di servizio che
prevede delle penalità in caso di inadempienze
da parte dell’ Ente erogatore e che la Regione
Lombardia a partire dal 2003 ha stabilito forme
di indennizzo in favore degli abbonati
basandosi su tabelle di puntualità standard;
considerato in particolare che i pendolari
lamentano frequenti ritardi (spesso di
considerevole entità), corse cancellate dalle
tabelle orarie previste, locomotori vetusti con
guasti ricorrenti, carrozze obsolete e
sottodimensionate rispetto all’ utenza, materiali
logori e inutilizzabili, scarsa igiene nei vagoni
e,
soprattutto
nelle
stazioni
minori,
comunicazioni ai viaggiatori poco chiare, se
non contraddittorie o del tutto assenti, da parte
di Trenitalia;
verificato che nel corso dell’ estate verranno
soppressi alcuni treni regionali, obbligando di
fatto numerosi pendolari a servirsi per recarsi
al lavoro degli “ Intercity notte” , più costosi e
con ritardi più frequenti ed elevati;
ritenuto che si debba incentivare lo
spostamento delle persone sui treni, in quanto
mezzo di trasporto sicuro con impatto
ambientale relativamente limitato e che
l’ attuale situazione non faccia nulla per
favorirlo;
rilevato che la dirigenza a capo delle linee
ferroviarie presenti in Regione ha attualmente
sede a Venezia, cosicché non viene garantita
una presenza costante sul territorio di dirigenti
responsabili per il regolare funzionamento e la
qualità del servizio;
i sottoscritti Consiglieri regionali
interrogano il Presidente della Regione e
l’ Assessore competente per sapere:
se corrisponda al vero che parte del
materiale rotabile giudicato inadeguato nella
Regione Campania sia stato assegnato al Friuli
Venezia Giulia;
quali interventi si ritenga opportuno adottare
nei confronti di Trenitalia e RFI - Rete
Ferroviaria Italiana per migliorare la
situazione;
se non ritengano che le situazioni segnalate
$WWLFRQVLOLDUL
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
- (62) 56 IX LEGISLATURA – ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
in premessa siano da imputare anche alla
mancata presenza a tempo pieno di dirigenza
locale sul territorio e quali iniziative intendano
promuovere per attivarsi nei confronti di
Trenitalia e RFI al fine di porre rimedio a tale
problematica;
se la Regione intenda contattare Trenitalia
per stipulare degli accordi al fine di stabilire
delle penalità per le inadempienze commesse,
sul modello di quanto avvenuto per la Regione
Veneto;
se la Regione intenda erogare delle forme di
indennizzo sull’ esempio di quando accade in
Lombardia a favore dei pendolari che
subiscano i danni dovuti a continui ritardi dei
treni circolanti;
se, sul modello della Lombardia, la Regione
non ritenga opportuno approntare con la
collaborazione di Trenitalia una tabella di
standard minimo di puntualità che indichi
l’ affidabilità del servizio erogato.”
(347)
“ Follegot-Violino-Guerra-Franz-Panontin”
“ Visto il Decreto del Direttore del servizio
per il lavoro del 26 febbraio 2004 n. 252
“ Ripartizione di quote di ingresso di lavoratori
stranieri extracomunitari per motivi di lavoro”
con il quale si è provveduto alla ripartizione tra
le Province delle quote d’ ingresso per motivi di
lavoro;
preso atto che quanto alla ripartizione delle
quote d’ ingresso per motivi di lavoro
subordinato stagionale ai sensi dell’ art. 2,
comma 2, del “ Regolamento concernente
criteri per la ripartizione tra le Province delle
quote di ingressi per motivi di lavoro di
lavoratori stranieri extracomunitari” , approvato
con Decreto del Presidente della Regione n. 27
del 2 febbraio 2004, in sede di prima
ripartizione l’ 80% delle quote è assegnato
secondo la percentuale risultante dalla
proporzione tra le autorizzazioni al lavoro
stagionale rilasciate da ciascuna Provincia
nell’ anno precedente e le autorizzazioni
complessivamente
rilasciate
nell’ anno
precedente;
considerato che pare che le autorizzazioni
rilasciate nel 2003 in Provincia di Pordenone
siano state 1038 e non 759 come riportato nel
decreto;
preso atto che, se così fosse, a causa di tale
errore la ripartizione dell’ 80% delle quote 2004
finora assegnate alla nostra Regione per lavoro
stagionale comporterebbe una mancata
attribuzione alla Provincia di Pordenone di
diverse decine di quote, rischiando di mettere
in difficoltà il comparto della produzione di
barbatelle, che in provincia di Pordenone è
particolarmente sviluppato e che interessa in
particolare la zona di Rauscedo che detiene la
leadership mondiale del settore;
tenuto conto che tanti lavoratori provengono
da Paesi extra UE (in particolare Romania) per
cui non possono essere autorizzati ai sensi del
DPCM del 20 aprile 2004 che ha autorizzato
altri 20.000 ingressi, che si tratta di lavoratori
che da diversi anni rinnovano il contratto e
hanno
quindi
acquisito
conoscenze,
professionalità ed affidabilità per cui
rappresentano un patrimonio ed un elemento
indispensabile per l’ efficienza delle imprese;
i sottoscritti Consiglieri regionali
interrogano il Presidente della Regione per
sapere:
se i dati relativi alle autorizzazioni dell’ anno
2003 presi a base per la ripartizione di questo
primo 80% siano effettivamente errati a danno
della Provincia di Pordenone ed in tal caso se
non si ritenga opportuno provvedere
immediatamente al recupero dalle altre
Province delle quote eventualmente non ancora
assegnate ovvero a sanare tale errore nella
ripartizione del rimanente 20%.”
(348)
“ Follegot-Violino-Panontin”
“ L’ Orchestra Sinfonica del Friuli Venezia
Giulia rappresenta una realtà giovane ma molto
qualificata e valida. Luogo e occasione
d’ incontro per giovani professionisti della
nostra Regione, l’ Orchestra ha conseguito
importanti risultati e ha ottenuto diversi
consensi.
$WWLFRQVLOLDUL
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
- (62) 57 IX LEGISLATURA – ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
I meriti vanno attribuiti senz’ altro ai Maestri
e ai professori d’ orchestra. Alcuni di questi
professionisti, di età tra i trenta e i
quarant’ anni, operano nell’ udinese da circa 15
anni con palese e dimostrata serietà.
Nei quattro anni di produzione i rapporti tra
C.d.A. dell’ Orchestra Sinfonica del Friuli
Venezia Giulia e questi professori d’ orchestra
sono stati regolati solamente da contratti
trimestrali: insomma la precarietà come
principio!
Risulta che nei giorni scorsi i professori
d’ orchestra abbiano ricevuto lettere con
contenuti diversi dal Presidente del C.d.A.
Alcuni hanno ricevuto la convocazione ad un
incontro per “ ...anticiparLe gli obiettivi delle
prossime produzioni musicali...” , altri hanno
ricevuto la risoluzione del rapporto di lavoro
“ in considerazione del fatto che, esaurendosi la
produzione musicale, verrà contestualmente
meno ogni possibilità occupazionale...” .
Tutto ciò premesso,
il sottoscritto Consigliere regionale
interroga l’ Assessore regionale competente per
sapere:
se la produzione dell’ Orchestra Sinfonica
del Friuli Venezia Giulia continuerà e con
quali programmi e prospettive;
se non considera le lettere inviate ai
professori dell’ orchestra discriminatorie e
portatrici di un grave atteggiamento
antisindacale.”
(349)
“ Menis”
“ Premesso che è stata redatta e consegnata
nelle scorse settimane a tutte le scuole di
Trieste una certa quantità di materiale
predisposto da una locale associazione
denominata “ Comitato Tricolore Trieste” a fini
evidentemente pedagogici;
che fra tali materiali era presente un foglio
con una cronologia definito “ note storiche a
cura della Lega Nazionale” ;
in tali note storiche si ricordano una serie di
date e di eventi significativi, per gli autori,
attinenti sia alla storia di Trieste che alla storia
d’ Italia; tale cronologia inizia con la nascita del
Regno d’ Italia (febbraio-marzo 1861) e
termina con la formazione dei nuovi Stati di
Slovenia Croazia e Serbia (1991);
appurato che nelle summenzionate note
storiche non c’ è alcun riferimento ad una serie
di episodi ed eventi di grande rilevanza storica
come per esempio: la costituzione del campo di
sterminio della Risiera di San Sabba,
l’ occupazione della Jugoslavia da parte
dell’ Italia fascista nel 1941 e le terrificanti
atrocità dell’ esercito e dei fascisti nei territori
occupati, l’ occupazione dei nazisti di Trieste,
la costituzione del territorio della Venezia
Giulia occupato dai nazisti come Adriatisches
Kunstenland, il ruolo speciale del territorio
della
Adriatisches
Kunstenland
nell’ organizzazione e nell’ invio di convogli
ferroviari verso i campi di sterminio, l’ esodo
degli sloveni e dei croati dalla Venezia Giulia,
la particolare attività antiebraica promossa e
organizzata dai fascisti a Trieste in specie dal
1941 al 1943; la promulgazione delle leggi
razziali da parte del fascismo ed in particolare
il più duro discorso svolto da Mussolini contro
quello da lui definito come “ ebraismo
mondiale” proprio a Trieste il 16 settembre
1938, la Resistenza contro il nazifascismo in
generale e in particolare a Trieste;
la sottoscritta Consigliera regionale
interroga l’ Assessore
per sapere se non ritenga che tali “ note
storiche” , nelle loro omissioni e nella loro
tendenziosità non costituiscano una lettura
parziale e faziosa delle vicende del Paese e
della storia di Trieste, quanto mai tragica, e
perciò bisognosa di una riflessione e di una
informazione ispirata al massimo equilibrio e
al massimo senso di responsabilità; e se non
ritenga altresì doveroso che l’ Amministrazione
regionale del Friuli Venezia Giulia provveda
alla stampa e distribuzione del Resoconto della
Commissione mista storica italo-slovena
riguardante l’ ultimo secolo di storia comune,
provvedendo ad una distribuzione dello stesso
$WWLFRQVLOLDUL
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
- (62) 58 IX LEGISLATURA – !""#$!%& ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
in ogni scuola di ordine e grado della
Regione.”
(350)
“ Zorzini”
“ Premesso che in occasione della riunione
organizzata da Iniziativa Democratica il 2
marzo 2004 al teatro Ristori di Cividale del
Friuli, l’ assessore regionale Pecol Cominotto si
era impegnato in primo luogo a riconsiderare la
situazione del laboratorio dell’ ospedale di
Cividale contestualmente all’ approvazione del
piano sanitario regionale di medio termine ed
in secondo luogo al reperimento di risorse per
la riqualificazione dell’ ospedale di Cividale;
considerato
che,
come
assicurato
dall’ assessore
Cominotto,
in
attesa
dell’ approvazione del piano di cui sopra nulla
avrebbe dovuto essere modificato;
constatato che a partire dal 14 maggio è
stata prevista la sospensione dell’ esecuzione
degli esami di laboratorio presso l’ ospedale di
Cividale con trasferimento all’ ospedale Santa
Maria della Misericordia di Udine del
materiale biologico per l’ esecuzione degli
stessi;
considerato che, la completa dismissione
dell’ operatività dei laboratorio sembrerebbe
dover avvenire entro il 21 maggio 2004 con
conseguente trasferimento all’ ospedale Santa
Maria della Misericordia di Udine di 15
operatori tecnico-amministrativi;
tutto ciò premesso, il sottoscritto consigliere
regionale
interroga il Presidente della Regione e
l’ Assessore competente per conoscere:
se tali informazioni siano veritiere;
se, qualora tali informazioni siano vere,
quali sono le motivazioni che hanno indotto
l’ assessore alla sanità Pecol Cominotto ai
cambiamento della strategia.”
(351)
“ Blasoni”
“ Premesso che in data lunedì 17 Maggio
2004 si è tenuto un Convegno a Sacile
organizzato da Intesa Democratica dal tema
“ Un ospedale con tante prestazioni o una sanità
per tante soluzioni?” alla presenza del
Candidato Sindaco del Centro Sinistra Roberto
Cappuzzo;
preso atto che negli inviti predisposti per
tale convegno comparivano i simboli dei
seguenti partiti: Cittadini per il Presidente,
Margherita, Socialisti Democratici Italiani,
Democratici di Sinistra e Partito Comunista
Rifondazione;
rilevato che nell’ invito era esplicitamente
riportato che la Segreteria Organizzativa
faceva capo al dott. Stefano Baracetti Struttura Ospedaliera Complessa di Medicina Azienda Ospedaliera S. Maria degli Angeli di
Sacile e che venivano indicati i numeri di
telefono, fax e l’ indirizzo E-mail della stessa
struttura (!!) e dai quali recapiti molto
probabilmente erano partiti telefonate, fax e Email per la preparazione del convegno stesso;
tenuto presente che ha partecipato alla
manifestazione anche l’ assessore regionale alla
sanità Pecol Cominotto;
il sottoscritto Consigliere regionale,
interroga la Giunta regionale per sapere:
a) se non ritiene che i partiti politici indicati
nelle premesse abbiano usato mezzi e risorse di
una struttura pubblica e distolto dipendenti
pubblici dal loro lavoro, per una
manifestazione di carattere esclusivamente
politico e di propaganda elettorale;
b) se l’ utilizzo di mezzi e risorse della
Pubblica Amministrazione a fini privati non sia
tanto più grave e ingiustificabile dal momento
che colpisce il delicatissimo e fondamentale
settore dei servizi sanitari;
c) se non si ravvisi infine in tale
comportamento gli estremi di un illecito
penale,
di
conoscerne
le
eventuali
responsabilità e quali provvedimenti intenda
adottare l’ Assessore competente.”
(352)
“ Ciriani”
$WWLFRQVLOLDUL
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
- (62) 59 IX LEGISLATURA – !""#$!%& ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
“ Considerato il fatto che, nella settimana
precedente la sfilata degli alpini a Trieste, un
sedicente “ Comitato tricolore” ha fatto
distribuire a tutte le scuole del capoluogo
regionale un documento in cui vengono
elencate in modo sintetico date e tappe
fondamentali della storia “ italiana” di Trieste;
dal momento che il documento è ricco di
omissioni e inesattezze storiche, ma soprattutto
carente nella menzione delle principali
nefandezze compiute dal nazifascismo nella
città di Trieste e dal regime fascista che ha
voluto annettersi territori e stati vicini;
il sottoscritto Consigliere regionale
interroga il Presidente della Regione e
l’ Assessore competente per sapere:
se è a conoscenza dei fatti sopra esposti;
se non ritenga opportuno elaborare e spedire
alle scuole un documento storicamente più
preciso;
se intenda avviare iniziative volte alla
conservazione della memoria storica locale,
altrimenti facilmente manipolabile da iniziative
come quella sopra citata.”
(353)
“ Spazzapan”
“ Premesso che l’ integrazione europea e
l’ allargamento ad Est apre scenari nuovi,
particolarmente favorevoli per i trasportatori;
ricordato che l’ autotrasporto è comparto
importante dell’ economia nazionale e che in
Friuli Venezia Giulia esistono 2500 imprese di
settore che occupano circa 12 mila addetti;
osservato che stime attendibili valutano in
circa 30 mila gli ingressi di autotrasportatori
sloveni in Italia dal novembre 2003 al marzo
2004;
preso atto che le principali sigle
dell’ autotrasporto italiano (da Confindustria ad
API a FITA/CNA a FAI e Confartigianato)
hanno più volte analizzato i problemi relativi
all’ ingresso dei 10 Paesi nell’ Unione Europea,
ed in particolare la questione della libertà di
cabotaggio, ovvero della possibilità di eseguire
trasporti interni all’ Italia, da una città all’ altra
ed hanno manifestato la preoccupazione che la
concessione
immediata
della
licenza
comunitaria di cabotaggio agli operatori
sloveni senza prevedere una moratoria di
transizione di qualche anno possa creare danno
agli operatori italiani e del Friuli Venezia
Giulia;
evidenziato infatti che il costo del lavoro in
Slovenia è inferiore di circa il 40 per cento
rispetto all’ Italia e che anche i costi di esercizio
sono nettamente inferiori, dati questi, ai quali
si aggiunge una pressione fiscale più bassa;
sottolineato che questo differenziale di costi
è nettamente sfavorevole all’ Italia ma anche a
Francia e Germania e a queste condizioni
oggettive di difficoltà si aggiunge spesso
l’ irregolarità dei documenti di trasporto degli
operatori stranieri,
i sottoscritti Consiglieri regionali
interrogano il Presidente della Regione per
sapere:
se sia a conoscenza di questo problema, che
causa danni seri anche a livello regionale, quali
iniziative concrete intenda adottare per porvi
rimedio, anche sollecitando il governo a
ricorrere alla clausola di salvaguardia prevista
dall’ articolo 7 comma 1 del regolamento CEE
n 3118/1993 che, regolando l’ ammissione di
vettori non residenti ai trasporti nazionali di
merci su strada in uno Stato membro,
stabilisce: “ In caso di grave perturbazione del
mercato dei trasporti nazionali all’ interno di
una determinata zona geografica, dovuta
all’ attività di cabotaggio o aggravata da detta
attività, qualsiasi Stato membro può ricorrere
alla Commissione ai fini dell’ adozione di
misure di salvaguardia comunicandole le
informazioni necessarie e le misure che intende
adottare nei confronti dei vettori residenti” .”
(354)
“ Franz-Violino-Panontin”
“ Premesso che, come appreso da recenti
notizie apparse sulla stampa, vi è l’ intenzione
$WWLFRQVLOLDUL
- (62) 60 -
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
IX LEGISLATURA – !""#$!%& ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
da parte dell’ assessore alla cultura Antonaz di
attuare modifiche allo Statuto dell’ Orchestra
Sinfonica del Friuli Venezia Giulia;
atteso che la scadenza “ naturale” del
Consiglio di Amministrazione dell’ Orchestra
dovrebbe avvenire nel 2006;
preso atto che tali modifiche statutarie
comporteranno l’ azzeramento dell’ attuale
vertice dell’ Orchestra stessa;
rilevato che la Giunta regionale e la
maggioranza consiliare che la sostiene si
interessano precipuamente di provvedimenti
(vedi la proposta di legge di modifica degli
Erdisu, le modifiche statutarie dell’ Orchestra,
ecc.)
finalizzati
sostanzialmente
all’ azzeramento
dei
Consigli
di
Amministrazione prima della loro naturale
scadenza al fine forse di evitare “ difficili o
improbabili contestazioni sul raggiungimento o
meno degli obiettivi ad essi assegnati” ;
considerato che l’ intenzione di attribuire
maggior rilevanza alla Regione rispetto alle
Province e al Comune di Udine determinerebbe
una riduzione del ruolo di queste ultime,
realizzando in tal modo una politica non in
linea con quella ampiamente condivisa di
valorizzazione delle Province e dei Comuni
quali Enti più vicini al cittadino;
rilevato che tale comportamento vedrà gli
Enti locali che partecipano all’ Orchestra
“ diminuiti” nel loro coinvolgimento oltre che
sostanzialmente “ screditati” nella loro passata
azione;
tutto ciò premesso,
il sottoscritto Consigliere regionale
interroga
il Presidente della Regione e l’ Assessore
competente per conoscere:
a) se tali informazioni siano veritiere;
b) se, qualora tali informazioni siano vere,
quali sono le modifiche che l’ assessore
Antonaz intende apportare allo Statuto
dell’ Orchestra ed i motivi, se ne esistono di
altri rispetto a quelli citati in premessa, che
spingano ad attuare una tale scelta.”
(355)
“ Blasoni”
“ La SEIMA Italiana a Tolmezzo - Villa
Santina, del dott. Fulchir e degli amici degli
amici, chiude; la De Longhi ad Ampezzo, del
dott. De Longhi e delle amiche delle amiche, si
trasferisce in Veneto (a proposito è questa la
logica e la solidarietà dell’ Euroregione?);
il Traforo di Monte Croce Carnico, bretella
veloce tra Monaco, l’ Austria, la Carnia e
Trieste, sognata per trent’ anni, definitivamente
tramonta; l’ antica Cartiera di Moggio precipita;
le Carceri di Tolmezzo, costruite a servizio del
sistema giustizia regionale, diventeranno
carceri di massima sicurezza: dovremo per il
nostro futuro affidarci a Pippo Calò? “ No l’ è
un mal ca’ noi seti un ben” .
Tutto ciò premesso, il sottoscritto
Consigliere interroga il sig. Presidente della
Regione per sapere se non ritenga opportuno:
1. verificare seriamente i programmi di
edilizia carceraria regionale ed il loro impiego
per tranquillizzare quelle popolazioni;
2. rispolverare il vecchio progetto della 55
52 bis Tolmezzo-Paluzza-Monte Croce
Carnico (appaltabile già ai tempi del ministro
Prandini) per uno scorrimento veloce verso
l’ Austria e la Germania;
3. impegnare Autovie Venete nella
realizzazione dei primi tratti veloci (tipo
raccordo autostradale da Amaro verso il
Cadore 55 52 e verso l’ Austria SS 52 bis);
4. far rispettare i vecchi patti alla Società
Autostrade con la creazione di un polo turistico
artigianale sulla direttrice autostradale del
Lago di Cavazzo (erano previsti 10 anni fa 60
posti di lavoro nuovi);
5. rivedere l’ accordo di Euroregione con il
Veneto inserendo un impegno di non
belligeranza per non “ rubarci gli imprenditori” ,
$WWLFRQVLOLDUL
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
- (62) 61 IX LEGISLATURA – !""#$!%& ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
specie quelli che
contributi regionali;
hanno
beneficiato
di
6. iniziare una serie di lavori pubblici
stradali minori e di tutela ambientale
socialmente utili che privilegino l’ impegno di
manodopera locale;
7. inserire in variazione di bilancio una
significativa posta (in attesa di legislazione
specifica) che tuteli i piccoli esercizi pubblici
di montagna;
8. far comprendere in ultima analisi che si
ha concretamente a cuore la drammatica crisi
quasi mortale che sta colpendo l’ Alto Friuli.”
(356)
“ Martini”
“ Ricordata la legge regionale n. 32 del
2002, che istituisce l’ Azienda speciale Villa
Manin;
richiamata la normativa nazionale e
regionale in vigore, tra cui la legge regionale n.
7 del 2000 (“ Testo unico delle norme in
materia di procedimento amministrativo e di
diritto di accesso” ), ai sensi della quale “ ogni
Consigliere regionale ha diritto di ottenere
informazioni e dati e di esaminare gli atti e i
documenti
concernenti
l’ attività
dell’ Amministrazione e degli Enti regionali”
(Art. 67, comma 1);
premesso che in data 26 maggio 2004 è
stata presentata una formale richiesta per
ricevere copia di tutte le deliberazioni di
assegnazione di incarichi (completi di nome
della persona incaricata, delle funzioni ad essa
assegnate e della retribuzione prevista)
riguardanti l’ attività dell’ Azienda Speciale
Villa Manin, con particolare riferimento agli
incarichi di direzione artistica e similari;
considerate le notizie che riguardano la
figura ed il compenso del Direttore Artistico
dell’ Azienda speciale Villa Manin, dott.
Francesco Bonami;
rilevato che nella diffusa pubblicità per la
cerimonia di inaugurazione del nuovo Centro
d’ Arte Contemporanea e delle ben quattro
mostre organizzate in contemporanea (Da
Magritte a Cattelan; Sentieri della Giovane
Pittura Italiana; Jeppe Hein - Progetto scultura;
Evey I Body - Evento multimediale)
compaiono accanto al nome di Francesco
Bonami quelli di altre persone che collaborano
all’ organizzazione, quali Sarah Cosulich
Canarutto in qualità di curatrice del Centro e di
Sabrina Zannier;
atteso
che
l’ organizzazione
della
manifestazione e l’ acquisizione delle numerose
opere per le mostre ha sicuramente richiesto un
grosso apporto sia dal punto di vista di forza
lavoro che di risorse economiche;
tutto ciò premesso, i sottoscritti Consiglieri
regionali
interrogano il Presidente della Regione e gli
Assessori competenti per sapere:
1) se siano già informati della richiesta
formale di accesso agli atti presentata e se si
siano già attivati per dare corso alla stessa;
2) se siano a conoscenza di tutti gli incarichi
attribuiti dall’ Azienda speciale Villa Manin e
delle modalità con cui sono stati attribuiti;
3) a quanto ammonti esattamente il
compenso al dott. Bonami, quali siano le
condizioni previste per percepire lo stesso, se
comprenda anche il rimborso spese e come tali
spese
debbano
venire
eventualmente
documentate e se ricomprenda tutte le attività
svolte in qualità di Direttore Artistico e di
curatore delle attività svolte per l’ Azienda
speciale Villa Manin;
4) quali siano esattamente gli incarichi
ricoperti da Sarah Cosulich Canarutto e
Sabrina Zannier, quali siano i rapporti che
legano le suddette persone all’ Azienda speciale
Villa Manin ovvero all’ Amministrazione
regionale, come siano stati conferiti e quali le
eventuali condizioni economiche;
5) quante persone siano state assunte
dall’ Azienda Speciale Villa Manin per
l’ organizzazione
della
cerimonia
di
inaugurazione del Centro e delle prime mostre
$WWLFRQVLOLDUL
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
- (62) 62 IX LEGISLATURA – !""#$!%& ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
correlate, come sia stata effettuata la selezione
del personale, quale tipo di contratto le leghi
all’ Azienda e quale retribuzione sia stata
prevista;
6) se corrisponda al vero che l’ acquisizione
delle opere per le mostre comporti un notevole
esborso di danaro non solo per imballo,
trasporto e custodia, assicurazione delle stesse
ma anche per l’ eventuale “ canone di noleggio”
al museo o collezione privata che le presta;
7) quali siano i soggetti interessati alla
cessione temporanea delle opere d’ arte esposte,
quali i direttori, curatori, amministratori,
coinvolti a vario titolo, se possa sussistere
qualche elemento di cosiddetto “ conflitto di
interessi” tra i soggetti sopra citati e la Regione
o i suoi Enti e se siano stati effettuati tutti i
controlli del caso per verificare la non
sussistenza presente e futura di dette situazioni;
8) quali verifiche e controlli intendano
mettere in atto per tutelare lo spreco di denaro
pubblico in qualsivoglia manifestazione
organizzata.”
(357)
“ Asquini-Guerra-Molinaro-Di Natale”
“ Premesso
che
a
spese
dell’ Amministrazione
regionale
dieci
dipendenti sono stati autorizzati a frequentare
un corso di formazione della Scuola di
direzione aziendale dell’ Università Bocconi di
Milano;
osservato che l’ iniziativa non sarebbe
passata attraverso la Giunta regionale e che
l’ Assessore al personale non sarebbe neppure
stato informato;
ritenuto che rientri tra i compiti
dell’ Assessore al personale l’ individuazione
degli obiettivi formativi dei dipendenti
regionali ed i conseguenti strumenti atti a
colmare le eventuali lacune;
il sottoscritto Consigliere regionale
interroga
il Presidente della Regione e l’ Assessore al
personale per sapere:
1) quali siano e da chi siano state stabilite le
modalità di scelta del corso e dei dipendenti
selezionati per frequentarlo;
2) se corrisponde ai vero che l’ Assessore al
personale non fosse stato informato del corso
di formazione di cui alle premesse ed in tal
caso se non si sia venuti meno ad una
prerogativa dell’ Assessore stesso, rendendogli
impossibile lo svolgimento dei compiti di
garanzia di un’ efficace formazione ed
operatività del personale a cui dovrebbe essere
preposto.”
(358)
“ Violino”
“ Premesso che i risultati ufficiali del
censimento della popolazione italiana del 21
ottobre 2001 hanno ricollocato diversi Comuni
della nostra Regione in una fascia inferiore con
riferimento al numero di abitanti;
considerato che per molti Comuni il
decremento è stato nell’ ordine di poche unità si porta a paradigma il caso del comune di
Varmo che è passato da 3012 abitanti ai 2892
rilevati dal censimento nel corso di pochi mesi;
rilevato che la ricollocazione di detti
Comuni determina una consistente riduzione
dell’ indennità
per
gli
amministratori,
nonostante l’ impegno e la complessità dei
lavori di questi ultimi non sia minimamente
diminuita;
constatato che numerose norme nazionali e
regionali nei settori più diversi, ad esempio in
materia di assunzione di personale e in materia
di appalti per forniture e servizi, considera alla
stessa stregua tutti i Comuni sino a 5000
abitanti;
il sottoscritto Consigliere regionale
interroga
il Presidente della Giunta regionale e
l’ Assessore competente per sapere se si intenda
parificare il trattamento di tutti gli
amministratori in un’ unica fascia per i Comuni
$WWLFRQVLOLDUL
- (62) 63 -
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
IX LEGISLATURA – !""#$!%& ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
sino ai 5000 abitanti o se alternativamente si
intenda introdurre un nuovo parametro al fine
di garantire un’ equa indennità anche ai Sindaci
e amministratori di Comuni minori.”
(359)
“ Blasoni”
“ Rilevato che l’ Assessore regionale
all’ istruzione e cultura, Roberto Antonaz, ha
inviato nei giorni scorsi una comunicazione ai
dirigenti scolastici della Regione, relativa alla
riforma della scuola;
riscontrata la gravità dei contenuti della
citata comunicazione ove si esprimono
affermazioni in apparenza tese ad una
riflessione generale sullo stato della riforma
della scuola, ricordando il ricorso della
Regione di fronte alla Corte costituzionale
contro il decreto attuativo del febbraio 2004,
invitando poi i dirigenti scolastici ad una
“ pausa di riflessione” sull’ attuazione della
riforma, promettendo al tempo stesso
l’ intervento della Regione “ fornendo una serie
di opportunità anche finanziarie” ;
rilevato che le suddette affermazioni sono
state inequivocabilmente colte quale palese
invito al boicottaggio della riforma statale (si
veda il quotidiano di Trieste del 27 maggio u.s.
che ha titolato a tutta pagina “ Antonaz incita i
presidi a resistere” );
rilevata altresì la evidente complessità
procedurale di una riforma della scuola, già
vanamente tentata dai governi di Centro
sinistra negli anni scorsi, riforma che
inevitabilmente deve procedere in accordo ed
in dialogo con le parti interessate (insegnanti,
famiglie, Regioni, Enti locali, etc.),
atteggiamento dimostrato, per esempio, dal
Ministro Moratti in sede di approvazione del
citato decreto legislativo di attuazione del
febbraio 2004, ampiamente modificato tenendo
conto del parere espresso dalla conferenza
delle Regioni nel dicembre 2003;
considerato altresì che atteggiamenti
inequivocabili
quali
quelli
espressi
dall’ assessore Antonaz non possono che
causare ulteriore confusione al mondo della
scuola, caratterizzato da decenni di malessere
(come ha dimostrato da ultimo il fallimento
della riforma tentata dal ministro Berlinguer),
non certo addebitabile al ministro Moratti;
tutto ciò premesso, i sottoscritti Consiglieri
regionali
interrogano il Presidente della Regione al fine
di sapere:
a) se non ravvisa nei contenuti della lettera
dell’ assessore Roberto Antonaz dei palesi
intendimenti di boicottaggio della riforma della
scuola avviata con la legge n. 53/2003 e del
decreto legislativo di attuazione del febbraio
2004; si ricorda infatti che sul ricorso della
Regione contro il suddetto decreto legislativo
la Corte Costituzionale non si è ancora
espressa e che pertanto tale norma è
assolutamente in vigore;
b) se tale atteggiamento non rappresenti una
istigazione alla disobbedienza di leggi ovvero
all’ inosservanza delle stesse;
c) a quali norme regionali in vigore si è
riferito l’ assessore Antonaz nel promettere, in
forma ufficiale verso dirigenti dello Stato,
l’ impegno della Regione “ fornendo una serie di
opportunità anche finanziarie” a supporto dello
sviluppo e del qualificato arricchimento
dell’ offerta formativa, non risultando a
tutt’ oggi stanziamenti finalizzati a tale scopo,
riscontrando
pertanto
nell’ atteggiamento
dell’ Assessore quantomeno un mancato
rispetto delle prerogative del Consiglio
regionale, che fino a prova contraria, dovrebbe
stabilire le norme di legge necessarie ed i
relativi stanziamenti per procedere ad
interventi di tale rilevanza.”
(360)
“ Gottardo-Asquini-Camber-Valenti”
“ Rilevato che lo scorso 29 maggio è stato
inaugurato
il
Nuovo
Centro
d’ Arte
contemporanea di villa Manin, salutato
dall’ assessore regionale all’ istruzione e cultura
Roberto Antonaz, con le testuali parole: “ Con
questo progetto rilanciamo la villa come punto
di riferimento per un rinascimento culturale
della Regione” ;
$WWLFRQVLOLDUL
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
- (62) 64 IX LEGISLATURA – !""#$!%& ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
rilevato altresì che nell’ ambito dell’ attività
del Centro, il successivo giorno 30 maggio è
stato organizzato lo spettacolo “ Every/Body”
evento multimediale a cura di Sabrina Zannier,
spettacolo ad ingresso gratuito, al quale hanno
partecipato alcune centinaia di persone;
considerato che nel corso dello stesso
spettacolo, durante la performance di un’ artista
che interpretava un’ aspirante suicida, sono stati
lanciati inequivocabili messaggi negativi verso
la vita ed i comuni valori condivisi e fondanti
dalla nostra società, o quantomeno ritenuti tali
dalla maggioranza dei cittadini (vaff... la vita,
vaff... l’ amore, concludendo, con un ulteriore
vaff..., blasfemo);
riscontrata la gravità dei contenuti del
suddetto spettacolo, finanziato con fondi
pubblici e certamente rivolti ad un esasperato
atteggiamento negativo nei confronti di valori
fondamentali dell’ esistenza dell’ uomo;
tutto ciò premesso, i sottoscritti Consiglieri
regionali
interrogano il Presidente della Regione al fine
di sapere:
a) se i contenuti dello spettacolo
“ Every/Body” rappresentato a Villa Manin lo
scorso 30 maggio, finanziato con fondi
pubblici, ad ingresso libero e gratuito e quindi
consentito anche a minori, possano essere
considerati validi ai fini educativi, tenuto conto
dei messaggi inequivocabilmente negativi nei
confronti di valori largamente condivisi;
b) se condivide, alla luce di quanto sopra
riportato, quanto affermato dall’ assessore
Roberto Antonaz il quale ha definito l’ attività
del nuovo Centro d’ Arte Contemporanea (e
quindi anche il suddetto spettacolo) quale
“ Punto di riferimento per un nuovo
rinascimento culturale” ;
c) se alla luce di quanto sopra non sia il caso
di procedere ad una riflessione approfondita
della politica culturale messa in atto
dall’ assessore Antonaz.”
(361)
“ Camber-Asquini-Valenti”
“ Rilevato che secondo quanto riportato
dagli organi di stampa, nella deliberazione
della Giunta regionale con la quale si è
provveduto a nominare la dott.ssa Baccarin
quale Direttore Generale dell’ ASS n. 2
“ Isontina” , si afferma che il nuovo Direttore
Generale dovrà “ Orientare l’ offerta ospedaliera
in un quadro di risorse in diminuzione” ;
rilevato che a tale affermazione giuntale
sono seguite prese di posizione contraddittorie
da parte dell’ assessore competente Pecol
Cominotto e da parte del consigliere di
maggioranza
Brussa
i
quali
hanno
rispettivamente dichiarato il primo che il
mandato del direttore generale dovrà ancora
essere definito, mentre il secondo ha rilevato
che la diminuzione delle risorse è segnalata
solo nella delibera riguardante l’ Azienda
Sanitaria di Gorizia, mentre non viene
segnalata nella delibera di nomina del nuovo
Direttore Generale di Pordenone;
considerata la contraddittorietà delle
suddette affermazioni che conducono al forte
sospetto che vi sia una precisa volontà di
ridimensionamento della sanità isontina;
considerato
altresì
che
questo
ridimensionamento
viene
fortemente
denunciato anche da parte di esponenti della
maggioranza di centro-sinistra;
tutto ciò premesso,
il sottoscritto Consigliere regionale
interroga il Presidente della Regione e
l’ Assessore competente alfine di sapere se
corrisponde a verità quanto affermato nella
delibera giuntale di affidamento dell’ incarico
di Direttore Generale dell’ ASS n. 2 “ Isontina”
in merito alla riduzione delle risorse, nonché di
voler ridurre le specialità ora presenti nella
sede ospedaliera di Gorizia.”
(362)
“ Valenti”
“ Premesso che il territorio del Monte Mia è
Sito di Importanza Comunitaria e che
costituisce l’ area di reperimento Monte Mia” ,
prevista dalla L.R. 42/1996, in base alla quale
$WWLFRQVLOLDUL
- (62) 65 -
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
IX LEGISLATURA – !""#$!%& ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
non è consentita l’ esecuzione di opere che
provochino la riduzione di superfici boschive o
a prato naturale o che modifichino lo stato dei
corsi d’ acqua o la morfologia dei suoli, salvo
l’ esecuzione di opere di preminente interesse
pubblico;
riconvertito in attività necessarie e compatibili
con la conservazione della biodiversità ed a
favore dello sviluppo di un turismo
sostenibile.”
(363)
“ Violino”
rilevato che il Monte MIA è inserito
all’ interno della Important Bird Area (IBA)
“ Cividalese e Alta Val Torre” , entro la quale
devono essere adottate misure idonee a
prevenire l’ inquinamento o il deterioramento
degli habitat, nonché le perturbazioni dannose;
“ Premesso che alla stazione ferroviaria
Trieste giovedì 4 giugno c.a. una sessantina
persone volevano partire per Roma al fine
partecipare alle manifestazioni contro
Presidente USA George W. Bush.;
ritenuto che se venisse realizzato il progetto
di costruzione di una strada forestale
potrebbero verificarsi danni permanenti ed
irreparabili per la sopravvivenza di diverse
specie animali e che, con la prevista
realizzazione della strada forestale e gli annessi
lavori
di
sbancamento
e
successivo
consolidamento, si potrebbe danneggiare anche
il sentiero principale che gli escursionisti
utilizzano usualmente per ascendere alla cima,
comportando quindi anche un danno
paesaggistico;
il sottoscritto Consigliere regionale
interroga il Presidente della Regione e
l’ Assessore competente per sapere:
quali e quanto gravi siano i danni
paesaggistico - ambientali che la prevista
realizzazione
della
strada
forestale
comporterebbe;
quali siano i vantaggi, anche di ordine
economico, derivanti dalla realizzazione della
strada e se questi superino realmente i costi
della realizzazione del progetto previsto e i
danni complessivamente arrecati;
se non si ritenga doveroso rispettare il
principio di tutela degli habitat e delle specie di
interesse comunitario, dando attuazione alla
L.R. 42/1996 mediante l’ individuazione di
un’ area protetta regionale;
se non si ritenga opportuno attivarsi
affinché il finanziamento europeo destinato
alla realizzazione della strada venga
di
di
di
il
premesso, altresì, che mentre tutti i
viaggiatori erano diligentemente muniti di
biglietto ferroviario pagato 30 euro - ma pensa
che sciocchi! - i manifestanti pretendevano di
pagarlo soli 5 euro;
atteso che lo “ sconto” non veniva
prontamente concesso, 4 poliziotti ed un
carabiniere, intervenuti a tutela delle regolari
operazioni, hanno dovuto farsi medicare per le
contusioni subite dai “ pacifisti” ;
rilevato che in difesa degli aggressori, forte
e chiara si è levata la voce del Consigliere
regionale dei Verdi (che però la paga non se la
autoriduce..), fedelissimo esponente di punta
della maggioranza che sostiene Illy, il quale ha
anche permesso, con il suo voto determinante,
stipendi stratosferici agli uomini del Presidente
Illy, assunti in Regione senza concorsi o
selezioni;
considerato che Illy e la sua maggioranza
hanno nominato il suddetto Consigliere
Vicepresidente di una Commissione consiliare,
pur essendosi distinto in assalti all’ agenzia
consolare americana, al porto vecchio,
all’ Ater,... ed altresì come trasportatore di
quintali di letame poi riversato sui pubblici
marciapiedi di via Silvio Pellico (per parlare
solo di Trieste);
considerato che lo stesso Consigliere è
esponente dei Verdi il cui Segretario Illy ha già
premiato per il fedele sostegno per mezzo di
una consulenza da 50.000 euro;
ravvisato che il Presidente Illy però, sino ad
oggi, non ha speso nemmeno una parola di
$WWLFRQVLOLDUL
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
- (62) 66 IX LEGISLATURA – !""#$!%& ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
condanna per l’ accaduto di cui sopra; non ha
speso una parola di solidarietà per le forze
dell’ ordine aggredite; non ha speso una parola
per rigettare le posizioni squadristiche
sostenute dal suo protetto.
Tutto ciò premesso,
Consigliere regionale
il
sottoscritto
interroga il Presidente della Regione Riccardo
Illy
per sapere se intenda condannare
pubblicamente simili episodi e se intenda
allontanare dalla sua maggioranza - in primis
revocando la Vicepresidenza della IV
Commissione ottenuta anche grazie al suo voto
- chi delle minacce e della violenza fa uno
strumento di lotta politica contro lo Stato e le
sue Istituzioni, pur essendo preposto a
rappresentarLi dignitosamente, magari nel
democratico dissenso.”
(364)
“ Camber”
“ La
citazione
in
Tribunale
dei
rappresentanti dei lavoratori di Ampezzo da
parte della De Longhi sfiora la provocazione.
Il sottoscritto consigliere Antonio Martini, a
conoscenza:
che il gruppo De Longhi è entrato quale
socio di maggioranza negli scorsi anni alla
I.S.C di Amaro e che contemporaneamente la
Regione ha finanziato con quattro miliardi di
vecchie lire ad Amaro, in sito contiguo alla
I.S.C., la creazione del “ Centro Laboratorio del
Freddo” con ovvio scontato beneficio per la
sola De Longhi (perché non si è fatto prima?);
che c’ è stato in contemporanea l’ acquisto
dei capannoni “ ex Mobiam” in Ampezzo per la
De Longhi (capannoni vuoti da oltre dieci
anni);
che ora l’ azienda afferma non esserci né
esserci mai stato alcun impegno di
mantenimento di una pur minima attività negli
stabilimenti di Ampezzo, il sottoscritto
Consigliere regionale;
interroga il sig. Presidente della Regione per
conoscere quali iniziative politiche (anche alla
luce del rapporto amichevole instaurato con la
Regione Veneto) si intenda intraprendere per
salvaguardare l’ occupazione
nella
Val
Tagliamento, stanti gli investimenti sin qui
sostenuti in Ampezzo, e per sapere altresì se
non sia opportuna una approfondita verifica per
capire come un sì cospicuo investimento
pubblico (anche con danari dalla ricostruzione
del Friuli) sia potuto andare in due siti a favore
di quell’ imprenditore senza un seppur minimo
impegno del mantenimento dell’ attività nel
tempo.
Creare illusioni è di per sé delittuoso e
colpevole; due volte se l’ illuso non ha poi
prospettive.”
(365)
“ Martini”
“ A conoscenza dell’ incontro informale della
parte “ politica” della Commissione Paritetica a
Trieste nei giorni scorsi;
appreso come l’ elenco dei beni demaniali da
trasferirsi alla nostra Regione ai sensi del
D.lgs. 237/2001 si stia immotivatamente quasi
esaurendo,
il sottoscritto Consigliere regionale
interroga il Presidente della Regione per
conoscere quali passi intenda intraprendere con
il governo nazionale affinché il decreto
legislativo in parola sia sostanzialmente
interpretato e quella massa enorme di beni
dismessi ed inutilizzati passi al sistema delle
Autonomie locali come da anni richiesto.”
(366)
“ Martini”
“ Premesso che il caso della De Longhi di
Ampezzo è un esempio chiaro della
conseguenza della delocalizzazione che, se
assicura maggiori guadagni agli industriali,
crea disoccupazione e gravissimi problemi
sociali alla nostra gente;
rilevato che nel caso della De Longhi
sussistono
seri
problemi
circa
il
riconoscimento del diritto per il personale
$WWLFRQVLOLDUL
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
- (62) 67 IX LEGISLATURA – '(()*'+, ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
interessato a fruire della cassa integrazione
straordinaria;
considerato che in Carnia ed in altre località
della Regione è in atto una pesante crisi di
molte attività industriali, con conseguenti
riflessi negativi sull’ occupazione,
il sottoscritto Consigliere regionale
chiede di sapere quali iniziative sono state
intraprese per il riconoscimento ai lavoratori
della De Longhi della cassa integrazione
speciale e cosa è stato fatto o si intende fare per
contrastare la pesante crisi industriale che ha
investito la nostra Regione.”
(367)
“ Ferone”
“ Premesso che già diverse industrie
triestine, operanti in vari settori, hanno cessato
la loro attività, creando notevoli problemi
occupazionali;
rilevato che, apparentemente senza alcun
motivo concreto di crisi, la “ DEMONT” di
Trieste, che produce arredamenti per navi
Fincantieri, ha annunciato la cessazione
dell’ attività con il conseguente licenziamento
dei 36 dipendenti;
il sottoscritto Consigliere regionale
chiede di sapere se la Giunta intende
intraprendere le opportune iniziative per
scongiurare la perdita di altri posti di lavoro,
anche nella considerazione che la situazione
occupazionale della Provincia di Trieste molto
difficilmente consentirebbe di collocare questi
lavoratori.”
(368)
“ Ferone”
“ Premesso che il Consiglio regionale ha
approvato la legge 8 marzo 2004 n. 5, “ Norme
in materia di concessione dei trattamenti
economici in favore degli invalidi civili” , con
la quale si è disposto il trasferimento delle
funzioni in materia di concessione dei
trattamenti
economici
previsti
dalla
legislazione statale a favore degli invalidi civili
alle Aziende sanitarie a decorrere dal 1° aprile
2004;
rilevato che i tempi per l’ effettiva
erogazione dei trattamenti economici previsti si
mantengono notevolmente elevati, in quanto
mediamente intercorrono mediamente 13 mesi
dalla data di presentazione della domanda e 8
mesi dalla data di effettivo riconoscimento da
parte della Commissione sanitaria, prima che
gli interessati possano materialmente incassare
le indennità previste, peraltro, come noto, di
importo molto modesto;
considerato che tale situazione obbliga i
soggetti interessati e le loro famiglie ad
affrontare esborsi in denaro per il sostegno
delle spese di assistenza;
rilevato altresì che risulta quanto mai
necessario ed urgente porre rimedio a tale
situazione che rischia ulteriormente di
peggiorare in conseguenza del trasferimento
delle competenze dalle Prefetture alle Aziende
Sanitarie così come previsto dalla citata legge
regionale n. 5 del 2004;
tutto ciò premesso,
il sottoscritto Consigliere regionale
interroga
il Presidente della Regione e l’ Assessore
competente per conoscere:
se e quali provvedimenti si intenda
assumere al fine di accelerare i tempi per
l’ effettiva erogazione dei trattamenti economici
a favore degli invalidi civili e di rimediare al
forte disagio delle famiglie interessate spesso
costrette ad anticipare notevoli somme per
garantire l’ assistenza alle persone non
autosufficienti.”
(369)
“ Blasoni”
“ Premesso che:
in data odierna, 21 giugno 2004, ho potuto
personalmente constatare l’ allagamento della
sede del Servizio della Montagna sita a Udine
in Via E. di Colloredo;
$WWLFRQVLOLDUL
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
- (62) 68 IX LEGISLATURA – '(()*'+, ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
tale allagamento, da voci di corridoio,
sarebbe probabilmente stato determinato da
fuoriuscita di acqua dai bagni dei locali, cosa
che sembrerebbe anche già essere avvenuta in
passato sempre in corrispondenza di piogge;
il personale dipendente si è attivato con
encomiabile spirito per il riassetto dei locali,
effettuando mansioni che parrebbero più
consone a figure professionali diverse;
l’ allagamento potrebbe avere
condizioni di non salubrità dei locali;
causato
l’ affermazione “ la Regione fa acqua” in
questo caso deve essere anche considerata da
un punto di vista oggettivo e non
necessariamente solo da un’ ottica di critica
politica dell’ opposizione,
il sottoscritto Consigliere regionale
chiede
se la Giunta, almeno tramite il proprio
assessorato alla Protezione Civile, intenda
fornire personale di supporto al ripristino dei
locali di via Ermes di Colloredo;
se l’ Assessore al patrimonio o quello alla
montagna sono a conoscenza della criticità dei
locali (quando piove) in cui è alloggiata
l’ Amministrazione in Via E. di Colloredo;
se sia stato richiesto, e in che tempi, un
intervento di verifica dell’ efficienza degli
scarichi dei locali e della ricezione della rete
fognaria;
quali siano i danni causati da questo
allagamento al patrimonio documentale degli
uffici;
quali siano i danni, in termini di dispersione
di risorse e forza lavoro destinata a mansioni
non proprie di pulizia e riassetto locali, causati
dall’ allagamento;
se sia mai stata verificata la salubrità dei
locali e se si intenda farlo almeno ora;
cosa intenda fare, in futuro, la Regione per
evitare altri spiacevoli episodi come quello
avvenuto fra ieri e oggi.”
(370)
“ Asquini”
“ Premesso
che
tra
il
Ministero
dell’ ambiente e della tutela del territorio e la
Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia è
stato stipulato in data 4 giugno 2003 l’ Accordo
di programma quadro “ Tutela delle acque e
gestione integrata delle risorse idriche” ;
considerato che l’ art. 28 della legge 31
luglio 2002 n. 179 “ Disposizioni in Materia
Ambientale” , sostituendo il secondo periodo
dell’ art. 14 della L. 36/94, ha disposto che i
proventi derivanti dagli aumenti tariffari ai
sensi dell’ art. 3 commi da 42 a 47 della L.
549/95, aumentati delle percentuali di cui al
punto 2.3 della delibera CIPE del 4 aprile 2001
n.52 pubblicata nella G.U. n. 165 del 18 luglio
2001 affluiscono in un Fondo vincolato da
destinare a disposizione dei soggetti gestori dei
Servizio Idrico Integrato la cui utilizzazione è
vincolata all’ attuazione dei Piani d’ Ambito;
ricordato che al fine di consentire il pronto
utilizzo delle risorse statali assegnate ai sensi
dell’ Accordo di programma quadro, le
Amministrazioni provinciali stabiliscono,
nell’ arco temporale 2001-2005, un aumento
cumulato delle tariffe di fognatura e
depurazione nella misura massima del 20 per
cento, da applicarsi sulla quantità d’ acqua
scaricata in fognatura da parte delle utenze
civili e industriali e che l’ aumento tariffario
non può eccedere la misura del 5 per cento
annuo (articolo 19 della LR 30 aprile 2003, n.
12 e successive modifiche ed integrazioni);
visti i Programmi Stralcio predisposti dalle
Province della Regione, in attuazione dell’ art.
141, comma 4 della Legge 388/2000;
ritenuto urgente realizzare le misure per
l’ attuazione degli interventi di fognatura,
collettamento e depurazione e riutilizzo delle
acque reflue depurate su tutto il territorio della
Regione;
il sottoscritto Consigliere regionale
$WWLFRQVLOLDUL
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
- (62) 69 IX LEGISLATURA – '(()*'+, ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
interroga il Presidente della Regione e
l’ Assessore competente per sapere:
1. quale sia lo stato d’ attuazione
dell’ Accordo di programma quadro Stato Regione;
2. se le risorse immediatamente disponibili
siano sufficienti ad affrontare le emergenze;
3. se le risorse saranno destinate
all’ adeguamento delle strutture esistenti o per
realizzare nuovi impianti a servizio di nuovi
agglomerati;
4. quali siano le motivazioni fornite dalla
Provincia di Udine per l’ istituzione, prevista
nel proprio piano stralcio, di un nuovo
agglomerato, in assenza del recepimento della
legge Galli ed in un’ area, la Bassa Friulana, in
cui già esiste un impianto di depurazione di
grandi
dimensioni,
certamente
sovradimensionato (Tubone);
5. a quale dei due impianti, di cui al punto 4,
verranno destinate le risorse disponibili, e se
non si ritenga opportuno intervenire prima in
aree prive d’ impianti di depurazione, come ad
esempio Pozzuolo del Friuli;
6. si chiede inoltre di conoscere se le
priorità fornite dalle Province siano frutto di
scelte coerenti con le leggi di settore (Dlgs
152/99, Legge 388/2000, art. 141 comma 4,) o
se piuttosto le proposte rispondano ad altre
valutazioni e motivazioni e se così fosse si
chiede di conoscere tali motivazioni.”
(371)
“ Violino”
“ Venuto a conoscenza che il Presidente
della Regione Riccardo Illy non partecipa alla
presentazione della candidatura della città di
Trieste per l’ Expo 2008;
appreso, da dichiarazioni riportate dalla
stampa, che tale decisione sarebbe una
reazione al veto posto da parte dei promotori
(organizzatori?) locali, quali il Comune di
Trieste, la Provincia e la Camera di
Commercio, ad un possibile intervento in voce
del Presidente della Regione;
il sottoscritto Consigliere regionale
interroga il Presidente Riccardo iIly per
sapere se ciò corrisponda ai vero e se
comunque la gestione di tale evento non
tradisca da un lato la volontà di
contrapposizione politica assolutamente fuori
luogo, dall’ altro la volontà di legare alla sola
“ città di Trieste” un evento che comunque
impegnerebbe risorse dell’ intera Regione.
Chiede risposta in Aula.”
(372)
“ Tonutti”
“ Premesso che:
gli sport motoristici su strada e fuoristrada
sono sempre stati, in questa Regione, elemento
di traino del turismo e di ritorno economico
durante gli eventi, richiamando migliaia di
persone come spettatori, partecipanti e
giornalisti;
gli appassionati dei motori, in questa
Regione, si sono sempre distinti per il grande
rispetto dell’ ambiente e del patrimonio
naturale,
preoccupandosi,
ove
hanno
organizzato le manifestazioni, di lasciare i
luoghi sempre in condizioni migliori (più puliti
e più ordinati) di come erano stati trovati;
i finanziamenti alle attività motoristiche,
anche quelle di carattere storico, sono stati
fortemente ridotti in modo tale da mettere in
forse, o addirittura cancellare, l’ organizzazione
di taluni eventi;
il testo unico sullo sport prevede la
creazione di un anello per le competizioni
motoristiche e per gli appassionati di sport
motoristici stradali, da utilizzare anche per i
corsi di sicurezza stradale e le esercitazioni di
guida sicura, ma a tale norma non è ancora
stato data la necessaria attuazione;
la necessità di attivare i corsi di sicurezza
stradale si rende ogni giorno più evidente, visti
i tragici e frequenti casi di sinistri
(giornalmente riportati della stampa locale);
i succitati corsi hanno, tra l’ altro, assoluta
necessità di un anello da utilizzare per la
$WWLFRQVLOLDUL
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
- (62) 70 IX LEGISLATURA – '(()*'+, ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
pratica;
la
soppressione
di
manifestazioni
motoristiche, anche per un solo anno, comporta
il rischio reale che gli eventi vengano
definitivamente spostati in altro sito fuori
Regione, con enorme danno per operatori e
appassionati, e di conseguenza quindi per le
attività di promozione della nostra Regione e
della sua immagine;
altre Regioni sono in lista d’ attesa per
ospitare
manifestazioni
del
calendario
motoristico e la cancellazione di tali eventi in
Friuli Venezia Giulia determinerebbe vantaggi
significativi per il comparto turistico locale dei
nuovi organizzatori e svantaggi per il settore
turistico della nostra Regione;
il sottoscritto Consigliere regionale
interroga
il Presidente della Regione, e gli Assessori
regionali competenti allo sport, all’ ambiente, al
turismo ed alle finanze per sapere:
quali siano i motivi della riduzione dei
finanziamenti alle attività sportive e
motoristiche;
a quanto ammontano i danni agli operatori
turistici locali determinati dalla cancellazione
di eventi di sport motoristici;
se corrisponde al vero che sono già in essere
contatti con operatori di altre Regioni per
l’ organizzazione degli eventi motoristici
cancellati in Friuli Venezia Giulia, e se tali
contatti hanno già determinato transazioni
commerciali e, nel caso, quali esse siano;
qale sia la tempistica necessaria per dare
attuazione alla norma che prevede la
realizzazione di un anello da utilizzare per le
competizioni motoristiche, per i corsi di
sicurezza stradale e le esercitazioni di guida
sicura;
se e per quale motivo si considerino
negative per l’ ambiente le pratiche di sport
motoristici in fuoristrada, mentre, dalle
dichiarazione apparse sulla stampa locale,
l’ Assessore allo sport e alla cultura ritiene
marginali e “ comprensibili” i danneggiamenti
oggettivi (di entità decisamente superiore a
qualunque competizione motoristica persino in
assenza dei successivi ripristini ambientali)
recentemente compiuti a Gradisca da “ alcuni
manifestanti” con finalità tutt’ altro che
sportive;
se si ritengano eliminabili, o riducibili, le
pratiche
di
tutela
ambientale
per
l’ organizzazione di eventi fuoristradistici, in
quanto la loro rigidità rischia di apparire
tendente a soli fini ostruzionistici e persino
offensiva agli occhi degli appassionati e della
comunità regionale in genere, in particolare in
considerazione di quanto esposto al precedente
punto.”
(373)
“ Asquini”
“ Ricordata la legge regionale n. 64 del
31/12/1986 (“ Organizzazione delle strutture ed
interventi di competenza regionale in materia
di protezione civile” );
considerato che lo scorso 20 giugno forti
precipitazioni con grandine di eccezionali
dimensioni hanno colpito tutto il territorio del
Comune di Duino-Aurisina;
rilevato che le avverse e violente condizioni
meteorologiche sopra citate hanno arrecato
notevoli ed ingenti danni a beni mobili ed
immobili degli abitanti del Comune;
preso atto che risultano gravemente
danneggiati non solo autoveicoli privati, ma
anche
diverse
coltivazioni
agricole
dell’ altipiano carsico e natanti ed impianti di
mitilicoltura, con evidenti ripercussioni sulle
attività produttive;
tutto ciò premesso,
Consigliere regionale
il
sottoscritto
interroga il Presidente della Regione e
l’ Assessore competente per sapere:
se non ritengano opportuno intervenire in
tempi brevi per riconoscere al Comune di
$WWLFRQVLOLDUL
- (62) 71 -
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
IX LEGISLATURA – '(()*'+, ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
Duino-Aurisina la condizione di Comune
colpito da evento calamitoso ed inserirlo, con
proprio decreto, nelle aree regionali colpite da
calamità al fine di consentire al Comune stesso
di beneficiare dei contributi, previsti dalla
legge, finalizzati a ripristinare le normali e
preesistenti condizioni di vita, a riparare i
danni subiti dai beni immobili e mobili di
privati ed imprese ed a favorire l’ immediata
ripresa delle attività produttive danneggiate,
come da richiesta già presentata all’ Assessore
regionale alla Protezione civile dal Sindaco del
Comune citato in data 21 giugno 2004.”
(374)
“ Camber”
“ Premesso che:
dagli organi di stampa si evince che la
Minerva Airlines rischia di non ripartire
qualora non dovesse trovare un socio di
capitali - i Commissari Straordinari hanno
ricevuto
delle
proposte
da
soggetti
imprenditoriali della Regione e che allo stato
attuale non risulta essere stata presa alcuna
decisione;
nonostante tutte queste iniziative persiste la
grave crisi della compagnia;
tutto ciò premesso,
Consigliere regionale
il
sottoscritto
interroga l’ assessore competente dott.
Lodovico Sonego e tutta la Giunta per sapere:
1. quali iniziative stia adottando la Regione
per risolvere la questione di Minerva Airlines e
preservare la forza lavoro nonché l’ attività
della Compagnia Aerea;
“ scaricato” il soggetto iniziale presentandosi
come possibile interlocutore dei Commissari
Straordinari per l’ operazione di Minerva
Airlines e che ha ricevuto un diniego da parte
dei Commissari;
4. se è a conoscenza di altri soggetti in
Regione oltre a questi già citati che sono
interessati a partecipare al progetto di
riqualificazione dell’ Azienda Minerva Airlines
e se sì che iniziative ha adottato nei confronti
delle parti interessate al fine di agevolare tali
soggetti nella ripresa delle operazioni di volo;
5. se è a conoscenza che i Commissari
Straordinari hanno scritto ad Alitalia chiedendo
loro di assumersi l’ onere di gestione chiedendo
ad Alitalia 1,5 milioni di Euro quale prestito
ponte e se si ci sì chiede come Alitalia è in
grado di sostenere il prestito ponte viste le note
difficoltà e come mai questo succede ora e non
6 mesi fa quando l’ azienda era ancora al
completo e il patrimonio aziendale ancora
integro.
Con preghiera di risposta scritta e orale in
Aula.”
(375)
“ De Gioia”
“ Venuto a conoscenza della grave
situazione economica in cui versa la comunità
terapeutico-riabilitativa “ L’ isola che non c’ è” ,
gravata da un deficit di gestione di 276 mila
euro, accumulatosi dal febbraio 2002.
Evidenziato che tale situazione economica,
potrebbe comportare la chiusura del centro,
sito a Cordenons, con gravi ripercussioni
sull’ assistenza degli utenti, che rischierebbero
in questo modo di ritrovarsi abbandonati, col
rischio di essere, tra l’ altro, riconsegnati nelle
mani degli spacciatori di stupefacenti.
2. se è a conoscenza che una società di
consulenza di
Marketing di
Milano
notoriamente vicina alla precedente gestione d
Minerva Airlines, il quale aveva a suo tempo
predisposto il piano di sviluppo di Minerva
Airlines che oggi è sotto gli occhi di tutti era il
terzo socio nella cordata con la finanziaria
regionale;
Sottolineato che i vari SER.T che affidano
alla comunità in questione gli ospiti da
rieducare, sembrerebbe abbiano dichiarato di
non avere fondi per pagare le rette di soli 40
euro giornalieri.
3. se è a conoscenza che la medesima
società di Marketing ha in questi giorni ha
Ritenuto che il mantenimento di una
struttura simile sia non solo necessario per un
$WWLFRQVLOLDUL
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
- (62) 72 IX LEGISLATURA – '(()*'+, ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
processo di rieducazione dei giovani tossico
dipendenti, ma che andrebbero aperte altre
strutture simili in Regione, mentre si lascia che
chiudano, così come è recentemente successo a
Trieste, comunità come “ finis terrae” .
Giudicato urgente, per i motivi suddetti, un
intervento
dell’ Assessorato
regionale
competente, volto a finanziare e sostenere
l’ inserimento dei tossicodipendenti in comunità
regionali,
il sottoscritto Consigliere regionale
interroga il Presidente della Giunta regionale
per sapere
sovrasta la statale 42, ha provocato
l’ abbattimento di due tralicci che sorreggono le
linee elettriche, lasciando senza corrente
elettrica l’ intera Val di Resia;
rilevato che il fenomeno della “ caduta
massi” si è manifestato in seguito ad un vasto
incendio che ha indebolito la tenuta della
parete montana;
sottolineato che ogni giorno migliaia di
automobilisti percorrono la strada statale 42
con il pericolo che un sasso possa colpire la
loro vettura,
il sottoscritto Consigliere regionale
se non si ritiene dover intervenire
urgentemente per assicurare il pagamento della
retta giornaliera da parte dei SER.T alla
cooperativa in questione. Se non si ritiene di
dover aumentare la retta giornaliera che i
SER.T pagano (o meglio dovrebbero pagare)
alle comunità di terapeutico-riabilitative,
portandole almeno a livello di quelle pagate
dalla Regione Veneto;
chiede di sapere se non si ritenga intervenire
con urgenza, per quanto di competenza, per
eliminare questa situazione di pericolo che
potrebbe indurre il Sindaco di Resia ad
emettere un’ ordinanza per la chiusura di
quest’ arteria, con gravissimo disagio per tutta
la popolazione interessata.”
(377)
“ Ferone”
se non si ritiene di dover stanziare almeno
parte dei 276.000 euro di deficit, creato dal
mancato pagamento delle rette, da parte delle
ASL attraverso i SER.T;
,QWHUSHOODQ]H
se non si ritiene infine necessario
programmare in sede di stesura del prossimo
PIMT, la realizzazione di altri centri simili in
Regione, al fine di evitare che i giovani
tossicodipendenti finiscano o per non essere
assistiti o (nella migliore delle ipotesi) vangano
ad essere assistiti da strutture extraregionali
con, oltretutto, aggravi di costi;
“ È passato quasi un mese da quando il 20
aprile scorso un MD82 dell’ Alitalia entrò in
collisione con un camion intento a completare
dei lavori in prossimità del raccordo “ bravo”
all’ aeroporto di Ronchi dei Legionari. Un
incidente che per fortuna, al di là di molto
spavento e di qualche leggera contusione ad
alcuni passeggeri che si trovavano a bordo del
velivolo, non ha causato danni ben peggiori
che invece avrebbero potuto manifestarsi.
se non si intende infine rivedere i
finanziamenti annualmente concessi ai
dipartimenti per le dipendenze, sottofinanziati
al punto che a giugno, risultano aver già
esaurito i fondi per l’ inserimento dei giovani
tossicodipendenti in comunità.”
(376)
“ De Angelis”
In quei giorni l’ immagine del nostro
aeroporto, nei confronti dell’ opinione pubblica,
ne uscì abbastanza compromessa, considerato
il fatto che anche il Comune cittadino si è
chiesto come nel 2004 possano accadere
incidenti che potrebbero avere gravissime
conseguenze per cause così banali.
“ Premesso che per l’ ennesima volta un
pesante masso, staccatosi dalla montagna che
Non a caso sono stare aperte diverse
inchieste e molti, tra amministratori e tecnici,
sono stati raggiunti da avvisi di garanzia.
$WWLFRQVLOLDUL
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
- (62) 73 IX LEGISLATURA – '(()*'+, ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
Quello che appare tutt’ oggi incomprensibile è
la presenza del velivolo danneggiato fermo
ancora sul raccordo “ bravo” nel punto dove
avvenne la collisione. Una situazione, questa,
determinata dall’ Autorità giudiziaria che non
ne ha disposto la rimozione.
del fatto che mancano solo pochi giorni
all’ ingresso di nuovi soci nel Consiglio di
Amministrazione ed appariva quindi più logico
attendere che fosse questo organismo, così
rinnovato, a decidere il futuro del punto
vendita all’ aeroporto.
Pur nel rispetto dell’ autonomia e della
potestà della Magistratura, la decisione appare
singolare dato che non ha riscontro in nessun
caso analogo. È noto infatti che dopo qualche
giorno dall’ accadimento di un incidente (si
pensi ad analoghi incidenti in alcuni altri
aeroporti d’ Italia, qualche incidente ferroviario
e qualche incidente autostradale) i mezzi
coinvolti vengono rimossi per permettere una
normale ripresa delle attività.
La decisione, a mio parere, è inoltre in
contraddizione rispetto alla necessità di
rilanciare la promozione del nostro settore
agro-alimentare, oltre che all’ opportunità di
offrire agli utenti dell’ aeroporto un’ occasione
per conoscere, apprezzare ed eventualmente
acquistare i nostri prodotti tipici. Non
conosciamo quali siano le cause della perdita
di bilancio, ma a volte basta saper vendere
meglio un prodotto perché le cose dal punto di
vista economico possano cambiare.
A Ronchi dei Legionari così non è, e ciò sta
creando non poche difficoltà nella gestione
dell’ aeroporto, tanto che di recente ha dovuto
rinunciare all’ atterraggio di qualche aereo dato
che esiste solo un altro raccordo utilizzabile.
La presenza dell’ aereo danneggiato fermo sul
raccordo finisce poi non dare una piacevole
immagine a chi atterra nel nostro scalo.
Ciò premesso, il sottoscritto Consigliere
regionale
interpella il Presidente della Regione per
sapere:
se e quali iniziative intenda assumere, nei
confronti dell’ Autorità giudiziaria, affinché
possa essere sollecitata la rimozione del
velivolo, considerato anche che si è ormai
prossimi alla stagione estiva quando
l’ aeroporto di Ronchi del Legionari è
notoriamente interessato da un volume di
traffico notevole che, stante così le cose,
potrebbe venir compromesso.”
(181)
“ Brussa”
“ È da ieri chiuso il punto vendita dell’ Agra
Promo all’ aeroporto di Ronchi dei Legionari.
L’ Agra Promo titolare del punto vendita, così
riporta la stampa, ha deciso di eliminare
un’ attività che causava perdite nel bilancio. È
una decisione questa che era nell’ aria ma che
non appare del tutto logica in considerazione
A mio giudizio, non sarebbe stato male,
infatti, fare delle campagne di promozione dei
nostri prodotti agro-alimentai proprio in
concomitanza del periodo estivo che è alle
porte, quando il nostro aeroporto è interessato
da una moltitudine di nuovi voli, molti dei
quali portano in Italia alcune decine di migliaia
di turisti che si riversano per lo più sulle nostre
spiagge.
Con la cessazione dell’ attività commerciale
e promozionale all’ aeroporto viene poi a
mancare una delle due vetrine (l’ altra è
l’ enoteca di Gradisca d’ Isonzo) su cui la
Provincia di Gorizia poteva contare per quanto
riguarda il settore e ciò avviene mentre non è
stato ancora del tutto chiarito quale debba
essere il ruolo dell’ Agra Promo e più in
generale della stessa nuova Ersa che, come
noto, ha previsto tra i sui compiti anche quello
della promozione dei prodotti agro-alimentari.
Ciò premesso, il sottoscritto Consigliere
regionale
interpella il Presidente della Regione per
sapere:
se tale decisione è stata concordata con
l’ esecutivo regionale;
se la scelta dell’ Agra Promo attuata
all’ interno l’ aeroporto di Ronchi dei Legionari
$WWLFRQVLOLDUL
- (62) 74 -
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
IX LEGISLATURA – '(()*'+, ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
è da considerarsi a titolo definitivo;
autonomia degli Enti locali.” ;
quali altre iniziative l’ Amministrazione
regionale intende, eventualmente, attivare
presso l’ aeroporto regionale affinché l’ utente,
in particolare straniero, possa conoscere ed
eventualmente acquistare i nostri prodotti
tipici.”
(182)
“ Brussa”
atteso, inoltre, che il suddetto corso è rivolto
alle seguenti categorie di personale:
“ Premesso che l’ Amministrazione regionale
avrebbe autorizzato l’ inizio del “ Corso di
perfezionamento in dirigenza nell’ Ente locale Coperfel” ;
premesso, altresì, che tale corso, tenuto
dalla
Scuola
di
direzione
aziendale
dell’ Università Bocconi di Milano, si dovrebbe
strutturare, nel periodo maggio 2004-ottobre
2004, in quattro moduli per un totale di venti
giornate, più tre intermoduli di didattica a
distanza ad un costo “ pro capite” di 3.250,00
euro;
atteso che le finalità del corso sono così
individuate: “ Gli Enti locali stanno cambiando
velocemente e in modo rilevante. L’ aumento
della complessità di gestione, indotta sia dal
mutare del contesto di riferimento sia dalle
trasformazioni interne agli Enti, rende sempre
più importante e critico il ruolo di chi ricopre
posizioni di direzione. La distinzione tra il
piano delle responsabilità istituzionali e quello
delle responsabilità gestionali si è ormai
affermata in linea di principio, ma non si è
ancora tradotta, in un’ effettiva e completa
applicazione. Tra le condizioni necessarie per
passare dai principi ai fatti vi è senza dubbio
l’ acquisizione, da parte di chi dirige, delle
competenze necessarie per assumere in pieno
la responsabilità della gestione.” ;
atteso, altresì, che il corso “ fornisce le
conoscenze e la strumentazione necessarie per
un effettivo esercizio della funzione di
direzione nell’ Ente locale, sviluppando la
conoscenza di principi, criteri, metodi e
tecniche per la valutazione del grado di
soddisfazione dell’ utente, della qualità dei
servizi e dell’ impiego delle risorse quali
condizioni
per
realizzare
un’ effettiva
a) “ dirigenti regionali” che intendano
integrare le conoscenze tradizionalmente
possedute con le competenze gestionali e
organizzative necessarie per l’ acquisizione di
una maggiore autonomia;
b) personale “ laureato che aspiri a posizioni
dirigenziali nell’ amministrazione regionale” ;
c) ad “ altre posizioni e figure professionali
che, in relazione alle situazioni specifiche
dell’ Amministrazione, pur non avendo
qualifica formale di dirigente svolgono o sono
destinati a svolgere in prospettiva funzioni di
direzione” ;
preso atto che al termine del corso ai
partecipanti che superino con esito positivo le
prove di valutazione finali, sarà rilasciato un
attestato di frequenza;
considerato che l’ articolo 29, del Contratto
collettivo di lavoro - Stato giuridico del
personale regionale - Area non dirigenziale,
che reca “ Disciplina dell’ aggiornamento e
formazione professionale” dispone tra l’ altro
che:
l’ aggiornamento professionale costituisce
un diritto dovere del dipendente regionale;
la Regione provvede alla formazione e
all’ aggiornamento professionale dei dipendenti
al fine di conseguire lo sviluppo di una
adeguata e qualificante professionalità di tutto
il personale regionale;
la Regione realizza le attività di formazione
e aggiornamento professionale, tra le quali
quelle obbligatorie per legge, anche sulla base
di
un
piano
triennale,
finalizzato
all’ individuazione dei bisogni qualitativi e
quantitativi di formazione nel periodo di
riferimento, con la configurazione delle
tipologie formative utili al conseguimento
degli obiettivi prefissati, delle metodologie,
delle modalità e degli strumenti di attuazione e
$WWLFRQVLOLDUL
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
- (62) 75 IX LEGISLATURA – '(()*'+, ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
di verifica;
la Giunta regionale provvede, annualmente,
ad aggiornare il piano triennale con
l’ inserimento di iniziative necessarie a colmare
nuovi fabbisogni;
il piano triennale e il relativo aggiornamento
annuale, viene approvato con deliberazione
della Giunta regionale, previa informativa alle
organizzazioni sindacali, entro il 31 dicembre
dell’ anno precedente al triennio considerato;
il personale tenuto a partecipare ai corsi di
formazione di cui al piano triennale e alle altre
iniziative di formazione e aggiornamento
professionale, cui l’ Amministrazione lo iscrive,
è considerato in servizio a tutti gli effetti ed i
relativi
oneri
sono
a
carico
dell’ Amministrazione;
i corsi di formazione e aggiornamento
promossi su iniziativa dell’ Amministrazione
regionale si concludono, tendenzialmente, con
una verifica del grado di apprendimento la
quale, nelle fattispecie previste, è utilizzabile
anche in funzione delle valutazioni ai fini dello
sviluppo professionale e della progressione di
carriera.
Rilevato che si stanno svolgendo incontri tra
l’ Amministrazione
regionale
e
le
Organizzazioni sindacali in merito all’ avvio
delle procedure per espletamento del concorso
per l’ accesso alla qualifica dirigenziale di cui
all’ articolo 25 della L.R. n. 10/2002, il cui
comma 3 dispone che “ L’ esame consiste in una
prova
orale
volta
all’ accertamento
dell’ attitudine dei candidati allo svolgimento
delle prestazioni professionali proprie della
qualifica di
dirigente, da effettuarsi
successivamente alla frequenza di un apposito
corso di durata non inferiore a venti giornate,
organizzato anche avvalendosi di società o
istituti specializzati pubblici o privati, vertente
su problematiche attinenti funzioni di direzione
di organizzazioni complesse, coordinamento e
organizzazione del lavoro e gestione delle
risorse umane. Le materie d’ esame della prova
orale sono quelle trattate nell’ ambito del
corso.” ;
rilevato, altresì, che l’ articolo 23 della L.R.
n. 4/2004 dispone che “ Al fine di adeguare i
contenuti di cui all’ articolo 25 (Accesso alla
qualifica dirigenziale) della legge regionale 27
marzo 2002, n. 10 (Disposizioni in materia di
personale e organizzazione degli uffici), agli
intervenuti
mutamenti
organizzativi,
l’ Amministrazione regionale, nell’ ambito del
Piano dei fabbisogni professionali per l’ anno
2004, individua un idoneo percorso selettivo
teso a valorizzare le professionalità interne
all’ Ente. I requisiti richiesti e le modalità di
attuazione sono disciplinati con i relativi bandi,
previo confronto con le organizzazioni
sindacali;
tutto ciò premesso, i sottoscritti Consiglieri
regionali,
interpellano il Presidente della Regione e
l’ Assessore competente per sapere quanto
segue:
1. se e quali criteri e modalità sono state
attuate per la scelta dell’ Ente e del corso di cui
alle premesse;
2. se e quali criteri sono stati adottati,
considerato che non vi partecipa solo personale
di categoria dirigenziale, per l’ invio al corso
dei dipendenti non dirigenti, considerato che
tra questi ultimi, a seguito delle revoche degli
incarichi di facenti funzione effettuate da
questa Amministrazione, non possono rientrare
nella categoria di coloro che pur non essendo
dirigenti svolgono funzioni dirigenziali (anche
perché se così fosse dovrebbe essere loro
riconosciuta la corrispondente differenza di
trattamento economico che oggi non
percepiscono più), ma bensì possono ora solo
appartenere alle categorie di coloro che laureati
aspirino
a
posizioni
dirigenziali
nell’ Amministrazione regionale o che aventi
altre posizioni e figure professionali sono
destinati a svolgere in prospettiva funzioni di
direzione, e che in tali due specifiche categorie
di personale possono rientrare molti altri
dipendenti;
3. se siano stati, e con quali modalità,
interpellati i dipendenti aspiranti a posizioni
dirigenziali o che sono destinati a svolgere in
$WWLFRQVLOLDUL
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
- (62) 76 IX LEGISLATURA – '(()*'+, ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
prospettiva funzioni di direzione al fine di
avviarli alla partecipazione al suddetto corso;
4. se il titolo che verrà rilasciato al termine
della frequenza del corso, ad espletamento
delle prove valutative, può considerarsi titolo
di perfezionamento ai sensi della legge 19
novembre 1990, n. 341 e quindi perciò
configurare,
da
parte
della
stessa
Amministrazione regionale, la precostituzione
di titoli valutabili ai fini del concorso di cui
all’ articolo 25 L.R. n. 10/2002;
uguali in altre comunità minori, un patrimonio
culturale
e
di
tradizioni
esclusivo,
assolutamente non rintracciabile altrove.” ;
atteso che si è altresì costituito un apposito
Comitato che ha tra le finalità il ribadire che i
cittadini di Resia sono italiani, anzi resiani,
senza aver nulla a che fare con la minoranza
slovena pur rispettata, e che pertanto
richiedevano alle istituzioni di non essere
confusi con la minoranza slovena;
5. se il suddetto corso, per i contenuti
specifici dello stesso, non rappresenti, altresì,
una prefigurazione “ ex ante” e surrettizia dei
risultati del concorso di cui all’ articolo 25 L.R.
n. 10/2002 in quanto vengono forniti ad alcuni
dipendenti piuttosto che ad altri, e a spese
dell’ Amministrazione
regionale,
una
particolare preparazione che mette in seria
discussione la paritaria partecipazione dei
candidati al concorso stesso;
preso atto che, in applicazione anche della
legge 23 febbraio 2001, n. 38 (Norme a tutela
della minoranza linguistica slovena della
Regione Friuli Venezia Giulia) - il cui articolo
4 prevede che, su richiesta di almeno il 15 per
cento dei cittadini iscritti nelle liste elettorali o
su proposta di un terzo dei Consiglieri
comunali -, vengano estese ai territori (tra i
quali quello resiano) le misure di tutela della
minoranza slovena previste dalla legge
medesima;
6. se siano state seguite le procedure
previste in materia di attività formative le
procedure previste dall’ articolo 29 del
Contratto collettivo di lavoro - Stato giuridico
del personale regionale - Area non dirigenziale,
e quale sia stato l’ esito dell’ informativa data
alle Organizzazioni sindacali.”
(183)
“ Asquini-Ciani”
considerato che l’ applicazione della legge
38/2001 impone il bilinguismo sloveno nella
scuola, nella pubblica Amministrazione, nei
rapporti tra il cittadino e le istituzioni, negli
organi elettivi, nella toponomastica e nelle
documentazioni in genere, determinando
l’ inesorabile estinzione della linguistica resiana
e del suo prezioso tessuto culturale;
“ Premesso che la Giunta e il Consiglio
comunale di Resia, con più atti (delibera e
mozione), sottolineavano la “ totale e netta
unicità della minoranza linguistica resiana, che
compresa per la sua totalità nel territorio del
Comune di Resia a causa dell’ isolamento
morfologico della valle in cui è inserita da
1400 anni, ha mantenuto e mantiene qualità
specifiche
strettamente
peculiari
non
riscontrabili in alcuna altra comunità
linguistica o Stato nazionale seppur limitrofi.” .
E che “ le caratteristiche che connotano la
comunità linguistica resiana sono: una lingua
slavo-arcaica unica, distinta da qualsiasi altro
idioma, mantenuta e trasmessa storicamente
per sola tradizione orale, una musica peculiare
esclusiva che non trova analogie e somiglianze
in altre zone vicine o lontane, un ballo senza
ravvisato che l’ identificazione dell’ idioma
resiano con lo sloveno, non tiene conto invece
della totale diversità dei due idiomi, distinzione
questa che porta la persona resiana a non
comprendere lo sloveno e a non riconoscersi di
nazionalità slovena;
tutto ciò premesso,
Consigliere regionale
il
sottoscritto
interpella il Presidente della Regione e
l’ Assessore competente per sapere:
se ritengano che il riconoscimento e la tutela
della comunità linguistica resiana sia un
obiettivo da perseguire individuando anche un
percorso legislativo, eventualmente all’ interno
della
riscrittura
dello
Statuto,
così
salvaguardando il millenario idioma, la sua
$WWLFRQVLOLDUL
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
- (62) 77 IX LEGISLATURA – -../0-12 ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
cultura e le sue distinte peculiarità nel rispetto
delle sue tradizioni storiche e secondo la
coscienza della comunità interessata;
evidenziato che attorno a queste imprese
gravitano anche centinaia di lavoratori
impegnati nell’ indotto;
se ritengano utile provvedere a sostenere le
esigenze
economiche,
produttive
e
demografiche del Comune di Resia al fine di
arrestare la deleteria dispersione della sua
popolazione che dagli anni ‘50 ad oggi è
diminuita del 350 per cento ed è oggi in
costante calo ad una media di circa il 10 per
cento annuo.”
(184)
“ Valenti”
esaminate le dichiarazioni programmatiche
del Presidente Illy che, alla voce “ Economia e
Lavoro” si impegnava: “ a prevedere interventi
regionali a favore delle imprese” e “ a sostenere
una forte politica regionale industriale orientata
al sostegno e alla crescita delle imprese,
dell’ occupazione
e
dello
sviluppo” ,
improntando di fatto l’ intero documento a
servizio dello sviluppo economico;
“ Considerata la drammatica situazione di
crisi che l’ economia della montagna friulana
sta vivendo, situazione aggravata nelle ultime
settimane
dai
problemi
legati
alla
delocalizzazione in Cina della De Longhi di
Ampezzo, che mette a rischio 140 posti di
lavoro;
osservato che la citata emergenza si somma
ad altre situazioni preoccupanti come quelle
che riguardano la Seima di Tolmezzo, la
Complast di Forni di Sotto, il cartificio Ermolli
di Moggio, coinvolgendo in tutto oltre 550
famiglie, un numero impressionante, se si tiene
conto che la montagna friulana conta meno di
60 mila abitanti;
visto che queste emergenze sono solo le
ultime di una lunga serie e che negli ultimi 12
mesi si sono verificati numerosi episodi di crisi
aziendali, la più clamorosa delle quali è forse
quella relativa al fallimento delle acciaierie
Waissenfels di Tarvisio, alla quale si deve
aggiungere la cronica debolezza della Cartiera
Burgo di Tolmezzo;
atteso che la situazione dell’ intero comparto
industriale regionale nel corso dell’ ultimo anno
appare in chiara difficoltà, tanto che i
quotidiani regionali nello stesso arco di tempo,
hanno dedicato decine e decine di articoli alla
crisi del distretto della sedia di Manzano, a
quello del mobile di Brugnera, ai problemi del
settore tessile ed elettronico, fino ai problemi
nell’ ambito dei trasporti con la crisi di Minerva
Airlines;
ricordato come, anche recentemente, in
Aula, il Presidente abbia dichiarato che se non
c’ è crescita economica non esiste alcun tipo di
sviluppo sociale;
constatato che, a dispetto dei proclami
elettorali, il Presidente Illy pare concentrato
esclusivamente in azioni di immagine e su
tematiche contraddistinte da interessi lobbistici
forti;
i sottoscritti Consiglieri regionali
interpellano il Presidente della Regione e gli
Assessori competenti per sapere:
quali sono le aziende in Regione che hanno
in programma chiusure o ridimensionamenti
produttivi per effetto di una loro prevista
delocalizzazione, quali sostegni economici
hanno avuto negli ultimi anni è se alla luce
norma europea sulla concorrenza si è valutato
l’ ammontare di un recupero di tali aiuti
concessi negli ultimi cinque anni;
quali misure straordinarie il Presidente
intenda adottare per far fronte all’ emergenza
occupazionale nelle aree più deboli della
Regione e quali siano le linee di intervento
della Giunta regionale nei settori economico
produttivi del Friuli Venezia Giulia;
quali azioni intenda quindi intraprendere per
far sì che l’ allargamento ad Est dell’ UE diventi
per la nostra Regione un’ opportunità e non un
motivo di crisi;
quale futuro prospetti (e in che tempi) per
$WWLFRQVLOLDUL
- (62) 78 -
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
IX LEGISLATURA – -../0-12 ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
l’ ammodernamento di strumenti un tempo
importanti come Friulia, Frie, Friulia Lis,
Finest, ora lasciati in una situazione di
incertezza e privi di linee guida di carattere
strategico.”
(185)
“ Guerra-Gottardo-Molinaro-Ciriani”
“ Considerata la situazione di oggettiva
difficoltà attraversata da molte imprese del
Friuli Venezia Giulia, situazione sfociata in
una crisi che sembra essersi intensificata negli
ultimi mesi, interessando in modo particolare
le realtà produttive dell’ area montana;
valutata l’ effettiva incidenza del fenomeno
della “ delocalizzazione” che spinge produzioni
a cercare condizioni più favorevoli all’ estero,
condizioni determinate da minori costi e da
possibili contributi economici legati alla
politica europea di coesione, nei nuovi Paesi
dell’ Unione Europea;
visto il contenuto del Regolamento del
Consiglio Europeo n. 1260 del 21/6/1999
recante disposizioni generali sui fondi
strutturali che stabilisce all’ articolo 30: “ Gli
Stati membri si accertano che la partecipazione
dei fondi resti attribuita ad un’ operazione
esclusivamente se quest’ ultima entro cinque
anni dalla data della decisione delle competenti
autorità nazionali o dell’ autorità di gestione
non subisce modificazioni sostanziali che
determinano un cambiamento nella natura della
proprietà di un’ infrastruttura oppure la
cessazione o il cambiamento di localizzazione
di un’ attività produttiva;
ritenuto pertanto necessario ribadire la
necessità di assicurare al Friuli Venezia Giulia
una puntuale ed efficace applicazione del
regolamento sui contributi;
tutto ciò premesso, i sottoscritti Consiglieri
regionali
interpellano il Presidente della Giunta
regionale per conoscere:
quali siano secondo le informazioni della
Giunta regionale le aziende che hanno in
previsione azioni (totali o settoriali) di
delocalizzazione della loro produzione;
quali contributi dette aziende abbiano
eventualmente ricevuto dal sistema Friuli
Venezia Giulia per assicurare occupazione in
questa Regione;
se la Giunta regionale abbia già provveduto
(o sia in procinto di), per alcuni di questi casi
ad attivare le procedure previste dal citato
Regolamento del Consiglio Europeo.”
(186)
“ Guerra-Gottardo-Ciriani-Molinaro”
“ Vista la presentazione al Comune di
Trieste del progetto di ampliamento degli
edifici dell’ Area di ricerca nel sito del
Sincrotrone di Basovizza - Bazovica;
considerato che già la stessa costruzione del
Sincrotrone ha profondamente segnato il
territorio carsico, violando pesantemente un
ambiente ancora intatto dai punto di vista
naturalistico;
visto il protocollo d’ intesa siglato nell’ aprile
del 1990 tra la Regione Friuli Venezia Giulia,
la Comunità montana del Carso, le
Amministrazioni comunali interessate, la
società Area di ricerca e le principali
organizzazioni della comunità slovena, in virtù
del quale si è potuto dar corso all’ attuale
collocazione del Sincrotrone al di fuori
dell’ Area di ricerca di Padriciano - Padrice;
atteso che lo stesso accordo prevedeva la
costruzione di sole strutture espressamente
legate al funzionamento del Sincrotrone,
mentre nell’ ultimo progetto particolareggiato
compaiono molti edifici con destinazione
diversa (bar, agenzia turistica, mensa, etc.),
mentre gli accordi prevedevano che per i
servizi si faceva riferimento all’ offerta fornita
dai paesi vicini, che in tal modo avrebbero
avuto delle ricadute positive;
constatato che a differenza di quanto
previsto dall’ accordo citato, rimangono tuttora
inadempiuti molti degli impegni assunti
dall’ Amministrazione regionale, tra i quali il
finanziamento della legge n. 16/92 di cui sono
stati perduti molti dei contributi proprio per
$WWLFRQVLOLDUL
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
- (62) 79 IX LEGISLATURA – -../0-12 ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
l’ inerzia della struttura regionale, oltre che dal
Comune di Trieste e dall’ Area di ricerca,
soprattutto in materia di sviluppo economico
ed occupazionale del territorio coinvolto;
segnalata
nel
frattempo
l’ avvenuta
soppressione della Comunità montana del
Carso, unico interlocutore per gli allargamenti
degli edifici dell’ Area di ricerca e per
l’ attuazione degli impegni assunti dai vari Enti;
considerato che la popolazione che risiede
sul territorio interessato dagli ampliamenti
progettati è legittimamente preoccupata ed
indispettita, per quanto si sta portando avanti a
sue spese, senza che siano stati realizzati se
non in minima parte, e certo non in quella che
concerne lo sviluppo del territorio, gli impegni
assunti per bilanciare l’ impatto della nuova
realtà urbanistica sulle borgate carsiche
interessate;
visto infine l’ art. 21 della legge n. 38 del
2001 che tutela gli interessi sociali, economici
ed ambientali della comunità slovena in
territorio italiano;
il sottoscritto Consigliere regionale
interpella il Presidente della Regione e
l’ Assessore competente per sapere:
metà degli Enti locali del Friuli Venezia
Giulia;
nelle giornate di domani e dopodomani sono
indette le elezioni Europee;
la contestualità dei due riparti, che
coinvolgono circa 350 soggetti molti dei quali
collettivi, e l’ attesa prima di giungere ai riparti,
lasciano pochi dubbi circa l’ esistenza di una
strategia precisa circa la tempistica;
è altamente probabile che domani, giorno
del voto, la gran parte della popolazione del
Friuli verrà a conoscenza degli effetti dei
riparti effettuati in data odierna;
i finanziamenti appaiono in numerosi casi
(ma non è ancora stato possibile approfondire
meglio la situazione, per evidenti motivi di
tempo) ampiamente insufficienti alle necessità
di chi aveva fatto le richieste;
nella logica complessiva dell’ operazione,
visti i presupposti, appare prioritaria la
diffusione del messaggio, più capillarmente
possibile, piuttosto che l’ efficacia dello
stanziamento;
quale
posizione
intenda
assumere
l’ Amministrazione regionale riguardo alla
situazione citata in premessa;
qualora gli stanziamenti siano insufficienti
si rischia di addebitare alla collettività il
doppio costo dell’ inefficacia dell’ operazione (e
della lunghezza dei tempi di lavoro) e
dell’ aumento delle risorse necessarie per il
completamento delle opere;
se intenda dar corso in tempi immediati
all’ attuazione della parte di sua competenza del
sopraindicato accordo, rifinanziando le poste
scadute,
acquisendo
quanto
previsto,
assumendo gli atti promessi e necessari.”
(187)
“ Spazzapan”
la legge sulla par condicio e quella relativa
al divieto di comunicazione istituzionale in
campagna elettorale sono specificatamente
volte a evitare posizioni dominanti e utilizzo di
risorse pubbliche mirate nell’ ambito di un
processo elettorale;
“ Premesso che:
in data odierna, 11 giugno 2004, sono stati
effettuati e pubblicizzati i riparti dei fondi
destinati ai Comuni e allo sport;
nelle giornate di domani e dopodomani sono
indette elezioni amministrative in più della
il sottoscritto Consigliere regionale
chiede
se la Giunta sia certa, e sulla base di quali
ragionamenti, di avere rispettato le leggi in
premessa;
se la Giunta non ritenga irridente il
$WWLFRQVLOLDUL
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
- (62) 80 IX LEGISLATURA – -../0-12 ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
comportamento in premessa in relazione al
disposto delle già citate leggi;
se la Giunta non ritenga “ altamente
dispersivo” delle pubbliche risorse il metodo
del finanziamento a pioggia utilizzato nei due
riparti in premesse, con particolare riguardo
alle necessità e ai tempi di attesa dei soggetti
beneficiari e alle tempistiche con cui gli stessi
sono stati messi in atto.”
(188)
“ Asquini”
“ Da troppo tempo ormai - e precisamente da
quando non si è ritenuto di sostituire il
corrispondente della RAI in Provincia di
Gorizia - vengono ripetutamente ignorate
notizie sia di valenza provinciale che di portata
regionale che riguardino Gorizia e l’ Isontino in
genere.
Due esempi per tutti: - il 31 maggio scorso,
a San Canzian d’ Isonzo si sono solennemente
festeggiati i 1700 anni dal martirio dei santi
aquilelesi Canzio, Canziano e Canzianilla alla
presenza, oltre che dei Vescovi della nostra
Regione, anche dei Presuli di Lubiana e
Klagenfurt e di più di ottanta sacerdoti della
Diocesi.
Tale ricorrenza era stata accompagnata
anche da una serie di manifestazioni collaterali
legate alla storia religiosa e culturale della zona
con la presenza di molti relatori e personalità di
livello internazionale. La RAI non è stata
presente in nessuna di esse. In occasione delle
recenti elezioni europee la Lista Uniti
nell’ Ulivo ha raggiunto la più alta percentuale
in Regione consentendo alla stessa di ottenere
un voto medio su base regionale che supera il
30%.
La RAI lo ha completamente ignorato
facendo invece ampi servizi su Trieste
intervistando a più riprese diversi esponenti
politici
triestini.
La
consultazione
amministrativa che ha visto nell’ isontino il
centro-sinistra conquistare 15 Comuni su 15
che andavano al voto, non ha ottenuto nessuna
informazione ne alcun servizio sull’ argomento.
Eppure è un dato che non ha riscontro in
nessuna altra parte d’ Italia. Negli altri
capoluoghi di Provincia del Friuli Venezia
Giulia, che possono contare su propri
corrispondenti, anche notizie a carattere locale
finiscono per trovare spazio nei notiziari
regionali. Non sono serviti nemmeno il ruolo
che Gorizia e la sua Provincia hanno assunto
nei vari settori della vita sociale ed economica,
alla luce del recente allargamento dell’ Unione
Europea, a mutare un atteggiamento da parte
dell’ informazione pubblica che ormai è
diventata, purtroppo, prassi consolidata.
Tenuto conto di tutto ciò, il sottoscritto
Consigliere regionale interpella il Presidente
della Regione per sapere:
se sia a conoscenza del fatto che mai si
provveduto alla sostituzione del corrispondente
RAI per la Provincia di Gorizia;
se è Sua intenzione intervenire presso i
responsabili della sede RAI regionale per
ripristinare una situazione che superi la
penalizzazione della Provincia isontina nel
settore dell’ informazione, prevedendo al
proposito nuovamente la presenza di un
corrispondente fisso presso la sede goriziana
messa, per altro, recentemente a disposizione
presso una struttura del Polo Universitario di
via Alviano, grazie anche agli interventi
finanziari dell’ Amministrazione regionale,
della Camera di Commercio di Gorizia e della
stessa Università di Trieste proprietaria
dell’ immobile;
se non ritenga che un’ informazione RAI,
che riguardi anche gli aspetti che coinvolgono
le minoranze italiane d’ oltreconfine e, più in
generale, che tratti vicende legate all’ area del
confine isontino, finirebbe per consolidare
ulteriormente il ruolo che la sede regionale
RAI già svolge per quella nazionale proprio in
riferimento a tali tematiche.”
(189)
“ Brussa”
“ Premesso che dal 25 aprile scorso un
edificio appartenente all’ Amministrazione
regionale a Gorizia (già di proprietà del
soppresso Ente Tre Venezie), precisamente la
sede della Forestale di Ponte del Torrione, è
$WWLFRQVLOLDUL
- (62) 81 -
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
IX LEGISLATURA – -../0-12 ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
abusivamente occupata da un gruppo di
persone (si autodefiniscono giovani, anche se
fra di loro i quarantenni non mancano!) che
con le loro azioni stanno arrecando continue e
pesanti molestie agli abitanti della zona;
atteso che le autorità di Polizia non possono
intervenire, nonostante le continue richieste in
tal senso dei cittadini, perché la Regione,
proprietaria dell’ immobile, non ha mai
denunciato queste persone per l’ occupazione
illegale dello stabile, situazione che
sicuramente è già nota all’ autorità giudiziaria;
atteso, altresì, che a quasi due mesi dalla
violazione queste persone fanno il bello e
cattivo tempo, organizzando feste e concerti,
senza che la Regione abbia mai ritenuto di
chiedere loro di andarsene o di far intervenire
la forza pubblica per lo sgombero;
considerato che lo sgombero sia dovuto
perché un immobile abbandonato deve essere
controllato prima di un suo riuso per eliminare
più che possibili situazioni di inagibilità, tra cui
l’ eventuale presenza di amianto;
ravvisato che la stessa Regione chiede ai
cittadini, che hanno la sola colpa di essere
rispettosi della legge, di osservare norme e
provvedimenti e di effettuare il pagamento di
locazioni, qualora facessero uso di beni
regionali;
rilevato che appare indubbia la simpatia
dimostrata dalla Regione, che con suoi
autorevoli esponenti politici ha solidarizzato
con gli occupanti;
rilevato, altresì, che tali comportamenti non
sarebbero legittimi nemmeno se a Gorizia vi
fosse assoluta carenza di spazi, cosa che non è;
accertato così che Rifondazione Comunista
e i Verdi, a Gorizia, impongono a Illy ciò che
vogliono, conducendo la Giunta sulla
pericolosa china delle gravi responsabilità non
solo politiche e oggettive: infatti è noto alla
Giunta che l’ immobile è sede di manifestazioni
pubbliche e che lo stabile non ha i requisiti di
sicurezza;
considerato che conseguentemente in caso
di incidenti si appalesa un grave concorso di
responsabilità in capo a chi sta consentendo
l’ occupazione abusiva;
ricordato che l’ assessore Antonucci ha
dichiarato che la Regione non può tollerare
l’ occupazione ed ha confermato che la
palazzina di via Ponte del Torrione è destinata
a diventare la sede della stazione forestale;
rilevato che i cittadini goriziani male
sopporterebbero questo cambio di destinazione
dell’ immobile;
tutto ciò premesso,
Consigliere regionale
il
sottoscritto
interpella il Presidente della Regione e
l’ Assessore alle Finanze e Patrimonio al fine di
sapere:
1. quali azioni essi abbiano posto in essere
in due mesi al fine di ripristinare la legittimità
violata;
2. quali azioni essi
nell’ immediato futuro;
intendano
fare
3. cosa risponderanno ai cittadini che, visto
l’ accaduto, vorranno in futuro non rispettare
leggi o provvedimenti per l’ uso di strutture
regionali;
4. se questo trattamento di evidente ed
illegittimo favore verso gli occupanti abusivi
sia determinato solo dalle alleanze politiche
che la Giunta regionale ha sia con certi partiti
presenti nella maggioranza in Consiglio
regionale che con frange estremiste esterne da
questi appoggiate.”
(190)
“ Valenti”
“ Appreso dalla stampa locale che la Poste
Italiane spa ha deciso di ridurre il personale
attualmente impiegato nella Provincia di
Pordenone;
considerato che il mancato rinnovo del
contratto di lavoro interinale per dodici
portalettere, che attualmente coprono alcune
$WWLFRQVLOLDUL
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
- (62) 82 IX LEGISLATURA – -../0-12 ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
importanti zone libere del territorio
pordenonese, comporterà un grave disservizio
per tutti gli utenti;
preso atto che si sono già verificati gravi
episodi di disservizio nel mandamento
sanvitese dove tre zone sono rimaste senza
recapito e i recapiti di Casarsa, Brugnera,
Montereale, Fiume Veneto, Fontanafredda,
Porcia, Prata, San Giovanni di Polcenigo e
Sesto al Reghena sono senza titolare;
atteso che la riduzione del personale dilaterà
i tempi di consegna della corrispondenza
determinando un peggioramento del servizio
reso ai cittadini;
il sottoscritto Consigliere regionale
interpella il Presidente della Regione per
sapere se è Sua intenzione sollecitare i
responsabili della direzione centrale per
migliorare la qualità del servizio postale
pordenonese evitando, in particolare, che la
carenza
di
personale
determini
un
peggioramento del livello di servizio
attualmente garantito.”
(191)
“ Gerolin”
“ Premesso che la legge 165/2002
“ Disposizioni in materia di infrastrutture e
trasporti” entrata in vigore il 18 agosto 2002 ha
introdotto una serie di importanti modifiche
alla Legge Quadro sui Lavori Pubblici n..
109/1994 - ovvero all’ art. 19/1 - quinquies.
Prescrive: “ Nel caso di affidamento dei lavori
in assicurazione di qualità, qualora la stazione
appaltante non abbia già adottato un proprio
sistema di qualità, è fatto obbligo alla stessa di
affidare, ad idonei soggetti qualificati, secondo
le procedure di cui al Decreto legislativo 17
marzo 1995, n. 157, i servizi di supporto al
responsabile del procedimento ed al Direttore
dei Lavori, in modo da assicurare che anche il
funzionamento della stazione appaltante sia
conforme ai livelli di qualità richiesti
dall’ appaltatore.
Appurato che tale legislazione è entrata in
vigore successivamente alla legge regionale
14/2002 “ Disciplina organica dei Lavori
Pubblici” e quindi attualmente in vigore come
obbligo delle Stazioni Appaltanti, e ricadente
nelle prescrizioni di legge sopra richiamate
(vedasi ad esempio Comune di Venezia e
Provincia di Udine).
Considerato
che
non
è
potestà
dell’ Autonomia
regionale
disciplinare
autonomamente aspetti di “ qualificazione” di
stretta competenza dello Stato e che comunque
non potrebbe essere garantito il rispetto
dell’ art. 38 del Regolamento (ovvero il
medesimo del Regolamento Merloni all’ art.45)
che prevede la facoltà della Direzione Lavori
di richiedere alla ditta Appaltatrice un Piano
della Qualità ed approvano (Omissis... Nel
caso di interventi complessi di cui all’ articolo
2, comma 1, lettera h), il capitolato contiene,
altresì, l’ obbligo per l’ aggiudicatario di
redigere un documento (piano di qualità di
costruzione e di installazione), da sottoporre
alla approvazione della Direzione dei Lavori,
che prevede, pianifica e programma le
condizioni,
sequenze,
modalità,
strumentazioni, mezzi d’ opera e fasi delle
attività di controllo da svolgersi nella fase
esecutiva.).
Considerato che la Regione e l’ Assessorato
LL.PP nonché la gran parte degli Enti locali
non hanno adottato un proprio Sistema Qualità
e non risulta normalmente presente negli
Organici personale Qualificato secondo la UNI
EN ISO 19011 (Linee Guida per gli Audit dei
Sistemi di Gestione per la Qualità e/o di
Gestione Ambientale).
Considerato che dal l° gennaio 2003 tutti i
lavori al di sopra dei 516.000 Euro (1 Miliardo
delle vecchie Lire) debbono essere assegnati ad
Imprese Certificate con Sistema di Qualità in
Conformità alla norma ISO 9001 e pertanto tali
lavori sono di fatto affidati in regime di
Assicurazione di Qualità.
Tutto ciò premesso e considerato,
la sottoscritta Consigliera regionale
interpella con urgenza il competente
Assessore ai Lavori Pubblici, in relazione al
recente affidamento in appalto dei lavori della
$WWLFRQVLOLDUL
- (62) 83 -
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
IX LEGISLATURA – -../0-12 ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
nuova sede della Regione FVG in Udine ed
alle opere rilevanti appaltate dalla Regione e
dagli Enti locali dal 10 Gennaio 2003 al fine di
evitare danni all’ Amministrazione regionale ed
agli Enti locali, per sapere:
a) quali decisioni in merito sono state
adottate dal competente Assessorato per
garantire il rispetto della legge ed assicurare i
livelli di Qualità prestabiliti dai contratti
d’ Appalto in essere, in particolare negli
Appalti del Nuovo Palazzo della Regione ed
dell’ Appalto del Nuovo Ospedale di Udine;
b) quali decisioni in merito intende
assumere per le opere, appaltate dal 1 gennaio
2003 ed in palese difformità alla legge, ai fini
di ricondurle in regime di Assicurazione
Qualità;
c) quali attività di addestramento e
qualificazione della classe professionale della
Regione (Ordini degli Ingegneri ed Architetti)
e dei competenti Uffici si intende attivare al
fine di acquisire la dovuta competenza del
personale;
d) quali attività legislative o di semplice
indirizzo agli Enti intende dare la Giunta
regionale ed il Consiglio per ovviare con
tempestività al problema.”
(192)
“ Battellino”
“ Appreso che per mezzo dell’ illustrissimo
giornale specializzato Wine Spectator a tiratura
mondiale (25.000.000 di copie) che nel numero
del 15.06.2004 ha inserito fra i vini consigliati
e suggeriti nella zona - Italia Nord-Est.
Altri bianchi- anche i prodotti dei vignaioli
Movia importante azienda slovena della zona
della Brda. Fra i prodotti della stessa azienda
sono consigliati anche la Ribolla Gialla,
Chardonnay, Pinot Grigio e Sauvignon Blanc nomi questi non tradotti nell’ originale etichetta
che, ad esempio, per il Pinot grigio sarebbe
stato Sivi Pinot.
Appreso che per la prima volta,
nell’ edizione di maggio 2004 del Beverage
Media, che è il più grande giornale
newyorchese distribuito fra i più importanti
ristoranti ed alberghi della città, che in quella
edizione aveva una speciale pagina dedicata ai
prodotti vinicoli del Nord Est Italia sono stati
inseriti fra i - prodotti del Friuli - anche i
produttori Movia (con una piccola dicitura
“ Slo” accanto) e il produttore Simcic, pure
sloveno, al quale però non è stato specificato la
nazionalità.
I nomi erano associati a produttori locali
quali Antonutti, Cjale, Il Carpino, La Roncala,
Le due Terre, La Castellada, Meroi, e
Scarbolo. I due produttori sloveni hanno
oltretutto la più numerosa selezione di vini
disponibile per l’ acquisto nella sezione Friuli.
Considerato che con DGR n.. 1325 del
21.05.04 era stato nominato nel Cda di Agra
Promo Sri il signor Giulio Colomba, storico
rappresentante del Gambero Rosso e legato ad
Arcigola e Slow Food, il quale in occasione
dell’ importante rassegna Superwhites del 2003
svoltasi a New York aveva preso parte in
qualità di rappresentante del Gambero Rosso.
In quell’ occasione lo stesso aveva più volte
accompagnato il signor Alex Cristiancic,
proprietario dell’ azienda slovena Movia, con
cui ha sempre intrattenuto buoni rapporti, in
molte degustazioni che si svolgevano assieme
agli storici produttori friulani dei rinomati
bianchi locali soprattutto delle zone DOC
Collio, Colli Orientali del Friuli e Isonzo.
Fra gli stessi erano nate parecchie
incomprensioni in quanto il produttore sloveno
della Brda veniva sempre accostato ai
produttori
italiani
fino
a
generare
incomprensioni sulle diverse denominazioni di
provenienza del prodotto.
Atteso che non appare agli interroganti del
tutto casuale che al primo numero
dell’ importante giornale Wine Spectator
seguente alla nomina del signor Colomba
venga effettuato un così grossolano errore che
facilmente
ingenera
confusione
nel
consumatore, ancorché estero, in quanto nello
stesso articolo nella zona sono indicati
produttori della zona Collio.
$WWLFRQVLOLDUL
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
- (62) 84 IX LEGISLATURA – -../0-12 ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
Ed oltretutto l’ articolo in questione
recensendo il Pinot Grigio - e non Sivi Pinot di Movia indica che: “ Il grande Pinot Grigio
dall’ Italia. Le uve sono al 100% italiane ma il
vino è prodotto subito accanto al confine, in
Slovenia.” Affermazioni queste assolutamente
false in quanto è pur vero che la ditta MOVIA
possiede degli impianti in Italia (nella zona di
Medana - Dolegna del Collio) ma per i quali,
da informazioni ufficiose ottenute, non risulta
mai essere concesso un diritto di impianto
vigne e comunque la ditta MOVIA non
possiede una Partita IVA italiana pur
esportando il suo prodotto agricolo in Slovenia.
I sottoscritti Consiglieri regionali
interpellano il Presidente della Regione,
Riccardo Illy e l’ assessore all’ agricoltura Enzo
Marsilio, affinché intervengano presso gli
importantissimi giornali specializzati a tiratura
mondiale, quanto locale (New York) per una
rettifica di quanto scritto in quanto si andrebbe
a creare un caso di concorrenza sleale e
soprattutto un enorme danno ai produttori di
vino friulani proprio perché il prodotto locale
verrebbe confuso con quello di oltre confine.
Chiedono oltretutto di intervenire in prima
persona sul signor Colomba, il quale proprio
per le caratteristiche di Agra Promo, dovrebbe
evitare
di
ingenerare
confusione
o
disinformazione al consumatore. Dovrebbe
anzi adoperarsi con forza per tutelare i
produttori autoctoni ed intervenire lui stesso
affinché errori del genere non abbiano più a
ripetersi creando enorme danno ai nostri
produttori.
Chiedono inoltre all’ Assessore competente
che sia fatta chiarezza sugli impianti
vitivinicoli di proprietà della ditta slovena in
territorio italiano e sulla correttezza delle
operazioni di impianto quanto di esportazione
del prodotto.”
(193)
“ Ritossa-Dressi-Di Natale-Ciriani-Ciani”
“ Premesso che Agra Promo FVG Srl era
stata istituita al fine di gestire, con criteri di
economicità, i punti di presentazione e
degustazione dei prodotti tipici della Regione e
precisamente presso le seguenti sedi: Enoteca
Serenissima di Gradisca d’ Isonzo, Casa della
Contadinanza di Udine a cui si aggiunsero, in
epoche successive: il Punto vendita e
promozione presso l’ Aeroporto di Ronchi dei
Legionari e il locale Contarena” di Udine;
rilevato che in base ad una legge regionale,
veniva affidata all’ ERSA la gestione
dell’ Enoteca di Gradisca e quindi, di
conseguenza, nella compagine sociale di Agra
Promo vi era una partecipazione dei Comuni di
Udine e Gradisca d’ Isonzo;
convenuto che ai fini statutari, la società
doveva occuparsi della gestione dei locali,
nonché, essere il braccio operativo dei tre Enti
pubblici per la realizzazione di eventi
promozionali.
Sottolineato che:
1. Lo Statuto prevedeva un Consiglio di
Amministrazione composto da cinque membri,
nell’ ordine: il Presidente, due membri designati
dall’ ERSA e due designati rispettivamente dal
Comune di Udine e dal Comune di Gradisca
d’ Isonzo (uno per Comune).
2. L’ indennità per gli amministratori veniva
fissata in 100.000 ex Lire lorde per seduta,
mentre il Presidente, nella fase di avviamento,
e di seguito il Dott. Culot non ricevevano
alcuna indennità di carica.
Evidenziato che:
1. Le polemiche sorte a seguito di talune
iniziative assunte dalla Giunta Illy e le
speculazioni gratuite e strumentali di cui è stata
vittima la società ed in particolare il bar
“ Contarena” , sono l’ esempio più eclatante di
certi interessi che nulla hanno a che vedere con
una politica corretta.
2. Dopo le modifiche statutarie apportate
dalla nuova Amministrazione regionale, che tra
l’ altro hanno portato in capo alla Regione il
pacchetto finanziario detenuto dall’ ERSA
(circa il 93%), oggi AGRA PROMO è una
società amministrata da undici Consiglieri tra
cui un Presidente ed un Amministratore
$WWLFRQVLOLDUL
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
- (62) 85 IX LEGISLATURA – -../0-12 ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
delegato.
Sono previste indennità pari a 250,00 Euro
per seduta per i Consiglieri, si vocifera di
un’ indennità di 30.000,00 Euro annuì per il
Presidente, ed un’ indennità pari a quella di un
Direttore Regionale, che si aggira sui
120.000,00 Euro annui, per l’ Amministratore
delegato.
3. La Regione non chiede alle categorie
economiche
di
segnalare
eventuali
rappresentanti: decide lei stessa quali sono gli
esperti da nominare in consiglio di una società
che ha radicalmente modificato gli scopi
sociali, ed ambisce a promuovere tutto il
settore agroalimentare, dimenticando che i
designati
siedono
in
Consiglio
di
Amministrazione a gestire finanziamenti
regionali trasferiti alla Società, deliberando,
pertanto, su iniziative previste, e andando a
utilizzare risorse pubbliche, a favore di
Organismi di cui loro stessi sono per lo più i
legali rappresentanti.
4. Tutto questo, senza che i succitati
abbiano investito un centesimo nell’ acquisto di
una azione della società in parola e venendo
retribuiti dalla Regione Friuli Venezia Giulia
per il loro operato;
i sottoscritti Consiglieri regionali
interpellano il Presidente della Regione per
sapere se, nel caso di specie, non ravvisi tanto
quanto gli interpellanti, un inequivocabile
conflitto di interessi, e, altresì, se non reputi
che le norme che regolano gli aiuti di Stato
confliggano con quelle in essere nella società
di cui trattasi, essendo Agra Promo una Srl,
quindi società privata, anche se a prevalente
capitale sociale costituito da fondi pubblici.
Analoga situazione potrebbe venirsi a creare
per Ersagricola SpA, e sull’ eventualità di
portare a capo della Regione la gestione di tre
aziende agricole della Provincia di Pordenone
le quali, per inciso, perdono decine di milioni
delle vecchie lire l’ anno.”
(194)
“ Ritossa-Violino”
0R]LRQL
“ Premesso che con la promulgazione della
legge regionale n. 12/2004 è stata attivata la
procedura per la stesura del nuovo statuto della
Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, e
che tale iter è finalizzato prioritariamente
all’ adeguamento dello Statuto stesso a quanto
previsto dai Titolo V della Costituzione;
considerato che nell’ ambito del dibattito
sociale trova largo spazio il tema della
rappresentanza femminile nell’ ambito degli
organi istituzionali della Regione tema che di
recente ha trovato espressione nelle leggi
elettorali nazionali ove viene previsto l’ obbligo
che nelle liste elettorali devono presentare
candidati dei due sessi nella misura non
inferiore al 30%;
ritenuto opportuno che tale tipo di
normativa debba trovare la giusta espressione
nel redigendo nuovo Statuto regionale al fine
di consentire l’ emanazione di specifiche norme
elettorali;
tutto ciò premesso,
Consigliere regionale
il
sottoscritto
auspica
affinché nella sede della Convenzione venga
previsto nel redigendo Statuto l’ introduzione di
specifiche norme atte a garantire la presenza di
ambo i sessi nell’ ambito delle Giunte a livello
regionale e locale.”
(43)
“ Camber”
“ Premesso che venerdì 18 giugno un gruppo
di persone appartenenti ai cosiddetti “ Centri
sociali” hanno dato luogo a una manifestazione
di protesta contro l’ edificio che dovrebbe
ospitare il Centro di permanenza temporanea
per immigrati extra comunitari che si è
conclusa con vari danneggiamenti all’ edificio
in questione, ai macchinari presenti e ad altre
strutture di proprietà pubblica;
preso atto che tra i protagonisti del gesto vi
era anche il leader dei centri sociali del nord
$WWLFRQVLOLDUL
- (62) 86 -
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
IX LEGISLATURA – -../0-12 ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
est, l’ ineffabile signor Luca Casarini, già
protagonista di altre numerose azioni simili a
motivo delle quali sono state avviate nei suoi
confronti numerose indagini giudiziarie e
comminate sanzioni penali;
centri sociali o culturali che non ripudino
apertamente la violenza quale strumento del
confronto politico.”
(44)
“ Ciriani-Ciani-Di Natale-Dressi-Ritossa”
rilevato che questa manifestazione violenta
ha provocato danni che - secondo alcune stime
- ammontano a circa 50.000 Euro;
“ Premesso che la riforma della scuola è
unanimemente riconosciuto quale uno dei punti
nodali del dibattito dell’ ultimo decennio che ha
trovato momenti qualificanti nella legge
Bassanini (commi 8 e 9 dell’ art. 21 legge n.
59/1997) con la quale è stata riconosciuta
l’ autonomia organizzativa e didattica delle
scuole, nella legge sulla parità scolastica (legge
n. 62 del 2000), con la c.d. Riforma Berlinguer
ed infine con la legge n. 53 del 2003 (la cd.
riforma Moratti) e con il suo primo decreto
attuativo (D.Lgs. 19.02.2004 n. 59);
considerato che a questa “ azione di
disobbedienza” è intervenuto attivamente
anche il consigliere regionale verde Alessandro
Metz appartenente alla maggioranza che
sostiene Riccardo Illy;
considerato altresì che l’ assessore regionale
di Rifondazione Comunista, Antonaz, ha
espresso
pubblicamente
solidarietà
e
comprensione rispetto alle azioni di protesta e
ai danneggiamenti messi in atto;
atteso che il signor Metz così come
l’ assessore Antonaz - con il giuramento
prestato il giorno della loro elezione - hanno un
dovere etico, oltreché giuridico, al rispetto
delle leggi della Repubblica;
ricordato che a Gorizia i cosiddetti
“ disobbedienti” occupano impunemente e
illegalmente uno stabile di proprietà della
Regione destinato a sede della Forestale per la
ristrutturazione del quale sono già stati
stanziati due miliardi e mezzo di vecchie lire,
i sottoscritti Consiglieri regionali
impegnano il Presidente della Giunta regionale
Illy, Presidente della Regione
a censurare pubblicamente il consigliere
Metz, l’ assessore Antonaz, i protagonisti e i
fiancheggiatori della manifestazione violenta di
Gradisca;
a condannare qualsiasi episodio di violenza
o di danneggiamento della proprietà pubblica o
privata anche se ammantata di motivazioni
politiche;
a non finanziare né direttamente né
indirettamente l’ attività di gruppi, associazioni
riconosciuta
l’ evidente
complessità
procedurale di una riforma della scuola,
riforma che inevitabilmente deve procedere in
accordo ed in dialogo con le parti interessate
(insegnanti, famiglie, regioni, Enti locali, etc.),
tenuto conto degli aspetti innovativi che la
legge di riforma prevede, quali ad esempio
l’ introduzione diffusa della lingua inglese e
dell’ informatica, l’ introduzione della nuova
figura del tutor, le innovazioni introdotte
nell’ ambito del tempo pieno e prolungato nella
scuola primaria;
rilevato che la Regione assume in questo
contesto un ruolo importante per favorire
l’ effettiva attuazione dei Piani di Offerta
Formativa (POF) nelle varie istituzioni
scolastiche statali e paritarie che costituiscono
il sistema nazionale dell’ istruzione definito
dalla legge 62/2000;
rilevato altresì che la Giunta regionale con
propria deliberazione n. 1428 del 04.06.2004
ha provveduto ad approvare, ai sensi dell’ art. 7
della legge regionale 25.01.2002 n. 3, il “ Piano
degli interventi a sostegno del sistema
scolastico regionale per l’ arricchimento
dell’ offerta
formativa
delle
istituzioni
scolastiche regionali” nel quale vengono
previste varie tipologie di intervento (lingue
minoritarie, tempo pieno e tempo prolungato,
educazione degli adulti, Centri servizi
provinciali, dispersione scolastica, educazione
$WWLFRQVLOLDUL
5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
- (62) 87 IX LEGISLATURA – 34456378 ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004
musicale,
educazione
al
linguaggio
cinematografico e audiovisivo, educazione alla
pace, alla solidarietà e all’ interculturalità,
formazione in servizio), e che tali tipologie di
intervento
non
paiono
coerenti
con
l’ impostazione prevista dalla vigente legge di
riforma rilevandosi oltretutto l’ assenza di punti
da ritenersi altamente qualificanti quali quello
dell’ inglese e dell’ informatica, imponendo, di
fatto, dei vincoli alle istituzioni scolastiche
statali e paritarie nella progettazione dei piani
di offerta formativa;
preso atto che l’ Assessore regionale
all’ istruzione nelle scorse settimane ha
pubblicamente espresso un orientamento
rivolto a frenare l’ attuazione della riforma
scolastica con una nota nella quale si legge che
“ Alla luce di queste considerazioni invito le
istituzioni scolastiche ad adottare una pausa di
riflessione prima di procedere all’ attuazione
della riforma.” e che “ La Regione si impegna a
sostenere le scuole in tale cammino fornendo
una serie di opportunità, anche finanziarie, a
supporto dello sviluppo e del qualificato
arricchimento dell’ offerta formativa, quale
spazio espressivo delle istituzioni scolastiche” ;
preso atto altresì che tali posizioni hanno
provocato la reazione del Direttore Scolastico
Generale del Friuli Venezia Giulia il quale ha
così risposto in una nota, intitolata
“ Considerazioni in merito alla riforma della
scuola formulate dall’ Assessore regionale
all’ istruzione” inviata ai Dirigenti scolastici
della nostra Regione: “ In un Paese civilmente
ordinato a mezzo di leggi e di atti aventi valore
normativo, non è consentito a nessuno, e tanto
meno a persone investite di funzioni pubbliche,
di esercitare il diritto di disapplicare o di
sospendere l’ applicazione delle leggi finché le
stesse sono in vigore” ;
tutto ciò premesso, i sottoscritti Consiglieri
regionali
impegnano il Presidente della Regione
a) a revocare la delega all’ assessore
regionale all’ istruzione prof. Antonaz per le
motivazioni in premessa richiamate, per la
gravità delle dichiarazioni dell’ Assessore e per
consentire l’ avvio e lo svolgimento dell’ anno
scolastico
2004-2005
senza
ulteriori
interferenze;
b) a garantire che, in attesa del
pronunciamento della Corte Costituzionale su
ricorsi presentati o da presentare, tutti gli
esponenti della Giunta in generale mantengano
atteggiamenti di rispetto delle norme di legge
in vigore come i cittadini si aspettano da coloro
che ricoprono funzioni pubbliche;
c) a prevedere che, in considerazione della
vitale importanza sociale della scuola e del
relativo processo di riforma, si tenga conto
degli orientamenti e delle disposizioni a livello
statale, al fine di contribuire a creare
l’ indispensabile clima di serenità nel mondo
scolastico;
d) a rivedere “ Piano degli interventi a
sostegno del sistema scolastico regionale per
l’ arricchimento dell’ offerta formativa delle
istituzioni scolastiche regionali” che la Giunta
regionale
ha
approvato
con
propria
deliberazione n. 1428 del 04.06.2004, ai sensi
dell’ art. 7 della legge regionale 25.01.2002 n.
3, in quanto lo stesso appare carente e non
coerente (almeno in parte) con i contenuti della
riforma in atto, nulla prevedendo rispetto ad
istituti importanti quali l’ inglese, l’ informatica,
l’ introduzione della figura del tutor;
e) a prevedere che, nell’ ambito del bilancio
regionale, siano reperite annualmente adeguate
risorse da destinare alle istituzioni scolastiche
statali e paritarie che fanno parte del “ sistema
nazionale dell’ istruzione” definito dalla legge
62/2000, lasciando al tempo stesso alle
istituzioni scolastiche la massima libertà di
accesso a tali fondi senza precostituire
vincolanti tipologie di intervento regionale.”
(45)
“ Gottardo-Ciriani-Guerra-MolinaroAsquini-Blasoni-Camber-Galasso-MariniPedicini-Valenti-Venier-Romano-CianiDi Natale-Dressi-Ritossa-Follegot-FranzPanontin-Violino-Fasan”
$FXUDGHO6HUYL]LR5HVRFRQWLGHO&RQVLJOLRUHJLRQDOHGHO)ULXOL9HQH]LD*LXOLD
7UDVFUL]LRQH$57&R%DVVD)ULXODQD6DQ*LRUJLRGL1RJDUR
6WDPSDHULOHJDWXUD6WDPSHULDGHO&RQVLJOLR5HJLRQDOH7ULHVWH
Scarica

$77, &216,/,$5, `(//¶$66(0%/($