divideva la Gallia Cisalpina dall'Italia propriamente detta http://www.warfare.it/strategie/cesare_pompeo.html Pompeo lo fronteggiava in Italia con sole 2 legioni veterane (in rosso) e ne stava reclutando in Italia altre 7 (in grigio): le prime non si può dire fossero pienamente affidabili, perché fino a poco tempo prima erano state comandate proprio da Cesare. Delle seconde -- tanto fu improvviso l'attacco di Cesare -- Pompeo poté tenere con sé nemmeno la metà, perché 4 furono repentinamente prese in consegna dallo stesso Cesare. In Italia, Pompeo dunque fronteggiava con 2 legioni veterane e 3 di reclute un esercito cesariano che poteva oscillare tra le 15 e le 9 legioni delle quali 9 veterane (in blu) e le altre di reclute. In effetti Cesare muoveva contro di lui con 3 legioni veterane e 2 di reclute arruolate tra i galli (in celeste sulla mappa), oltre alle 4 sottratte al suo rivale. Questi potè quindi impadronirsi del reddito fornito dalla penisola e dalle isole ammontante complessivamente a 60 milioni di sesterzi -- nella mappa il reddito delle province interessate alla guerra civile è riportato con le barre color oro -- oltre che del tesoro conservato nei templi dell'Urbe, orientativamente altri 60 milioni di sesterzi: considerando anche il reddito della Gallia, Cesare aveva a disposizione una cifra a mala pena sufficiente a tenere in campo una trentina scarsa di legioni (il costo annuo per il mantenimento di una legione di 4.500 effettivi era circa 4 milioni di sesterzi). durante la guerra civile venne arruolato un cittadino romano su 4 Le esigenze finanziarie di Cesare erano almeno in linea teorica rese ancora più sostanziose considerando i premi che egli promise ai soldati per acquisire la loro fedeltà: una cifra pari a quasi 4 miliardi di sesterzi, ovvero oltre 10 volte il totale delle entrate annuali della Repubblica. E per avere un'idea degli ordini di grandezza moltplicate per 8 e trasformate in euro. [NOTA: da Plinio Seniore, che comunque visse circa un secolo dopo i fatti, conosciamo il valore di alcuni beni dai quali ricaviamo che un "denarus" -all'epoca di Cesare ce ne volevano 16 per fare un sesterzio -equivale a circa mezzo euro]. Dal canto suo Pompeo, decisosi per la fuga, aveva di fronte a sé tre opzioni: in quale delle tre aree controllate dal suo partito doveva dirigersi per proseguire la guerra contro Cesare? in Spagna, in Africa o in Oriente? Pompeo, infatti, aveva una superiorità schiacciante per quanto riguardava la flotta (600 vascelli contro 150) e potendo contare sul dominio dei mari aveva la facoltà di indirizzarsi ovunque, senza il pericolo di essere intercettato e sconfitto in una battaglia navale. La Spagna risulta essere la regione che avrebbe potuto fornire l'esercito complessivamente più numeroso, seguita dall'Africa, territorio nel quale Pompeo avrebbe anche potuto contare sulle 4 legioni organizzate secondo il sistema romano dal re numida Giuba, e infine dall'Oriente, nel quale stazionavano 2 legioni a ranghi ridotti e 4 a pieno organico: la scarsa popolazione asiatica arruolabile avrebbe consentito di portare a solo 8 legioni il totale delle forze in mano a Pompeo: a queste cifre, naturalmente, bisogna ricordare di aggiungere le 5 legioni che Pompeo era riuscito a portare con sé dall'Italia Delle tre aree verso le quali Pompeo può indirizzarsi, la Spagna è quella che ha la redditività minore mentre l'Oriente è di gran lunga la regione più ricca: così ricca che le sue risorse sarebbero state addirittura esagerate rispetto all'effettiva possibilità di spesa di Pompeo. Riepilogando e sintetizzando i tre scenari: La Spagna Pompeo massimizza la forza militare, può attaccare la Gallia dove Cesare ottiene circa la metà del suo reddito e dove Massilia si è schierata dalla sua parte, essendo stato proconsole della provincia può contare sul sostegno della popolazione. L'Africa La forza militare di Pompeo, anche mediante il supporto del re Giuba, è consistente, le condizioni operazionali sono ottimali, perché la posizione centrale consente di minacciare qualsiasi scenario e la distanza dall'Italia è molto ridotta, in particolare può utilizzare la flotta per minacciare le isole italiane sottraendo il loro reddito a Cesare. L'Oriente Pompeo massimizza le entrate economiche, può raggiungere l'Italia con appena un giorno di navigazione, rende, però, più difficile una minaccia alle isole italiane con la flotta, ha l'esercito più ridotto. Conclusioni La storia ci racconta che Pompeo decise di cercare rifugio in Oriente, per controllare direttamente la propria principale fonte di entrate: un comportamento opposto a quello di Cesare che fu molto meno oculato, come abbiamo visto, nel programmare le sue spese. Alla luce dell'analisi degli scenari, infatti, la scelta di Pompeo ci appare clamorosamente sbagliata: rinuncia infatti ad un esercito forte e alla mobilità strategica a vantaggio di un potenziale finanziario che non può spendere e di una vicinanza all'Italia che non può sfruttare. La scelta migliore sembra essere quella di cercare rifugio in Spagna dove ha l'esercito maggiore e dove la flotta può accompagnarlo in manovre strategiche di più ampio respiro. Nb: dare tempo all’immagine di cambiare, è un’immagine gif CESARE DITTATORE A VITA Nel 45 a.C. Cesare si dichiara DITTATORE A VITA e durante il suo comando dimostra grande abilità sia politica che militare. Cesare nel 44 a.C. viene assassinato da Bruto e Cassio favorevoli alla REPUBBLICA e non al governo di uno solo. Svetonio racconta che "sopportava malissimo il difetto della calvizie per la quale spesso fu offeso e deriso. Per questo si era abituato a tirare giù dalla cima del capo i pochi capelli". Pompea, di quattordici anni più giovane, fu ripudiata per un tradimento che forse non aveva commesso. Pompea. Era sacerdotessa della dea Bona e fu accusata di aver fatto entrare il suo amante Publio Claudio Pulcro, vestito come una giovane flautista, nel luogo dove si teneva la festa in onore della dea, riservata solo alle donne. Venne processata per oltraggio al pudore e alla religione. Al processo Cesare si dichiarò convinto dell'innocenza della moglie e quando gli chiesero perché avesse divorziato, rispose che l'aveva fatto perché la moglie di Cesare doveva essere al di sopra di ogni sospetto. Fantasticcc!!!!!!!! LE RIFORME DI CESARE • Nomina senatori molti cavalieri • Distribuisce le terre ai suoi veterani • Abbellisce Roma con bei monumenti • Introduce un nuovo calendario con l’anno bisestile IL SECONDO TRIUMVIRATO (43 a .C.) ANTONIO, OTTAVIANO e LEPIDO Subito dopo la morte di Cesare, Antonio cerca di ottenere il potere cercando di acquistare il sostegno del popolo. Antonio stringe un patto con Lepido, comandante della cavalleria. Più tardi ai tre si unirà Ottaviano, il nipote che Giulio Cesare aveva nominato il suo erede. LA SCONFITTA DI BRUTO E CASSIO A FILIPPI Il primo atto del triumvirato è la vendetta nei confronti dei nemici di Cesare. Antonio e Ottaviano sconfiggono l’esercito dei repubblicani a Filippi (Macedonia). Pochi giorni dopo Bruto e Cassio si suicidano.