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La promozione di tecniche per lo sviluppo sostenibile in Emilia-Romagna
a cura di
Schede descrittive delle opzioni di miglioramento
Rivestimenti: Pitture naturali
Descrizione
Le pitture sono miscele composte da leganti, pigmenti, solventi e additivi.
I leganti, chiamati comunemente resine o polimeri, sono gli agenti filmogeni che determinano
le proprietà principali dei prodotti vernicianti, svolgono la funzione di incollare i pigmenti tra
loro e la pittura al supporto. I leganti più comuni sono la calce, colle di vario genere (caseina,
amido, ecc), oli (olio di lino), resine naturali (gommalacca, silicone) o sintetiche (acriliche,
alchiliche, epossidiche, ecc).
I pigmenti sono sostanze coloranti insolubili usate, oltre per dare colore alla vernice, anche
per tingere direttamente il manufatto prima della verniciatura trasparente. I pigmenti
modificano le caratteristiche chimiche e meccaniche dei leganti che sono legate alla
concentrazione in volume dei pigmenti nel film essiccato. Essi possono essere di origine
naturale (le ocre, gli ossidi di ferro rosso e nero, etc.) o sintetica (sono i più diffusi), inorganica
o organica. Quelli di origine inorganica hanno migliori caratteristiche rispetto a quelli organici,
non solubilizzano nei prodotti vernicianti, hanno ottima resistenza alle intemperie e ottima
stabilità al calore.
I solventi sono necessari per solubilizzare i leganti e i pigmenti, diluire il prodotto rendendo le
pitture lavorabili (spalmabili) e formare un film omogeneo sul manufatto verniciato. I solventi
possono essere l’acqua, alcoli e idrocarburi naturali (olio trementina, olio citrico, alcool, ecc.) o
sintetici (acquaragia, toluene, benzene, etilacetato, ecc.).
Gli additivi conferiscono particolari caratteristiche alle vernici migliorandone le proprietà,
ovvero: facilitano la formazione della pellicola (pellicolanti), migliorano la lavorabilità
(plastificanti, emulsionanti) impediscono la formazione di muffe (conservanti), accelerano
l’essiccazione (siccativi), ecc.
Le pitture posso essere classificate, quindi, in base a diversi criteri:
•
la quantità dei leganti contenuti (velature, tempere, vernici, lacche);
•
il tipo di legante (pitture a calce, ai silicati, alla caseina, acriliche, alchiliche, ecc);
•
il tipo di solvente (pitture idrosolubili, a solventi, a reazione);
•
il tipo di supporto (minerali, vegetali e metallici);
•
l’origine degli ingredienti (naturali e sintetici).
Le pitture svolgono un'importante funzione sia decorativa che protettiva, possono essere
trasparenti o coprenti, incolori o colorate, e vengono applicate sia a pennello, che a spruzzo o a
rullo.
Tra i requisiti richiesti, ricordiamo: la buona aderenza al supporto, l’elasticità, e la resistenza
agli agenti meccanici e chimici. Tra i requisiti più idonei si deve optare per quello che ha minori
impatti sull’ambiente.
Il loro impatto sulla qualità dell'aria interna è maggiore rispetto a tutti i materiali da
costruzione per quantità della superficie interessata e potenzialità inquinante. Si ritiene che i
solventi normalmente utilizzati siano i maggiori fattori di diffusione di idrocarburi dopo il
traffico. Altri pericoli derivano dalla presenza di sostanze tossiche come metalli, pigmenti e
fungicidi (presenti anche nelle vernici ad acqua).
Per evitare ciò, nel mercato, esiste ormai, una vasta scelta di prodotti a base naturale che
garantiscono salubrità, sicurezza, gradevolezza e protezione coprendo tutti i possibili utilizzi.
Questi prodotti naturali sono preferibili alle vernici sintetiche (acriliche, alchiliche e in pvc);
vernici contenenti solventi organici (>10%); vernici contenenti pigmenti (metalli pesanti),
vernici idrosolubili contenenti conservanti (fungicidi).
A seconda del tipo di supporto sulle quali le pitture vengono applicate, da un punto di vista
ecologico, per la tinteggiatura dei muri (intonaco, laterizio, cemento e pietra) è preferibile
scegliere prodotti idrosolubili prive o con un basso contenuto di solventi organici (<2%) come
le pitture a base di calce, ai silicati naturali, a colla vegetale, alla caseina, ecc. da preferire alle
più comuni pitture a base di resine acriliche e viniliche.
Per il trattamento del legno esistono velature e vernici. Preferibili sono le velature che
penetrano più in profondità, non alterano l’igroscopicità del materiale e possiedono buone
caratteristiche elettrostatiche. Per i trattamenti più leggeri si consiglia di utilizzare oli e cere
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naturali. Le vernici invece formano una pellicola che impedisce il naturale scambio di umidità
tra legno e ambiente, inoltre possiedono pessime caratteristiche elettrostatiche.
Per il trattamento di superfici ferrose, di solito vengono pretrattate con una pittura antiruggine
e poi colorate con vernici che possono essere naturali o sintetiche (acriliche o alchiliche). Nella
scelta delle vernici di copertura sono preferibili quelle naturali, prive di metalli pesanti (Pb, Cr,
Cd, Zc, Co, ecc.) e di solventi organici (<2%) un esempio sono le pitture a silicone (per
applicazioni esterne), pitture alla colla (per applicazioni interne).
Dopo l’applicazione delle vernici a base di resine sintetiche, possono verificarsi emissioni di
monomeri residui (acido acrilico, acido metacrilico, stirene, ecc.) e di solventi (glicoli, alcoli,
ecc.) ma in considerazione del fatto che in un edificio le superficie da trattare non sono grandi,
l’impatto ambientale delle vernici è riferibile in gran parte alla loro produzione.
Di seguito si riporta una tabella riassuntiva delle varie tipologie di pitture e relativa
applicazione, composizione e requisiti ambientali.
Tipo di pittura
Applicazione
Supporto
Pittura a calce
Interno/esterno
intonaco, laterizio,
cemento e pietra
Pittura a cemento
Interno/esterno
intonaco, laterizio,
cemento
Pittura alla caseina
caseina calce
Interno/esterno
-
Non adatta su intonaci
cementizi
caseina alcali
Interno
Pitture alla colla
Interno
Tutti
Pitture ai silicati
Interno/esterno
intonaco, laterizio, pietra
Pittura al silicone
Esterno
Tutti
Vernici a resine naturali
Interno/esterno
Tutti
Vernici ad olio
Interno/esterno
Legno, intonaci
chimicamente neutri
Composizione e requisiti
ambientali
Legante: calce spenta
Solvente: acqua,
Non contiene additivi
Emissioni: durante la
cottura della calce,
Smaltimento: inerte
Legante: cemento
Solvente: acqua,
Contiene additivi
Emissioni:
durante
la
produzione del cemento,
Smaltimento: inerte
Legante: caseina calce;
caseina alcali
Solvente: acqua,
Non contiene additivi
Non produce emissioni
Smaltimento: inerte
Legante: cellulosa, amido
Solvente: acqua,
Non contiene additivi
Non produce emissioni
Smaltimento: inerte
Legante:silicato di
potassio, dispersioni
sintetiche
Solvente: acqua,
Contiene ev pigmenti
Emissioni:
durante
l’applicazione
Smaltimento: inerte
Legante: resine siliconiche
Solvente: acqua,
Contiene COV
Emissioni:
durante
la
produzione
Legante: dammar, olio di
trementina, acquaragia
Solvente: olio citrico
Emissioni: poche
Legante: olio di lino,
Solvente: acquaragia
Smaltimento:
vecchie
verniciature
Vantaggi ambientali
•
Riduzione dei consumi di sostanze pericolose;
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•
Riduzione delle emissioni di COV (nella fase di produzione e di applicazione).
Campo d’applicazione
Settore edile: rivestimenti per supporti minerali, vegetali e metallici.
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