ISTITUTO COMPRENSIVO VARALLO POMBIA
28040 VARALLO POMBIA (NOVARA)
Via Circonvallazione, 46 - Tel. 0321- 956226 -921847 Fax 0321 – 958001
Il Piano dell’Offerta Formativa
A.S. 2013/14
INDICE
1-ANALISI DEL CONTESTO

1.1 Finalità

1.2 Struttura-territorio

1.3 Risorse umane
2-PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA

2.1 Le scelte organizzative

2.2 Le attività didattiche e i tempi delle discipline

2.3 Organigramma

2.3.1 Funzioni Strumentali e Commissioni
3-PROGETTAZIONE DIDATTICA

3.1 Che cos‘è il Piano dell‘Offerta Formativa

3.2 La mission: obiettivi generali del processo educativo

3.3 L‘offerta curricolare: traguardi per lo sviluppo delle competenze in uscita
Scuola dell'infanzia
Scuola primaria
Scuola secondaria di primo grado

3.4 Continuità e accoglienza

3.5 Orientamento

3.6 Integrazione alunni diversamente abili

3.7 Integrazione alunni stranieri
Protocollo d‘accoglienza alunni stranieri (allegato)
4-ORGANIZZAZIONE DELL‘OFFERTA FORMATIVA

4.1 Le macro- aree

4.2 Gli enti esterni coinvolti
5-AMPLIAMENTO DELL‘OFFERTA FORMATIVA

5.1 Offerta Formativa realizzata in collaborazione con Enti esterni

5.2 Offerta Formativa Progetti
6-STRUMENTI DI COMUNICAZIONE SCUOLA FAMIGLIA

6.1 Incontri con le famiglie
7-VALUTAZIONE

7.1 Valutazione didattica
8-FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO

8.1 Iniziative per il corrente anno scolastico
2
1. L’ISTITUTO COMPRENSIVO “VARALLO POMBIA”: FINALITA’, STRUTTURA E
TERRITORIO
1.1 LE FINALITÁ
L‘Istituto Comprensivo ―Varallo Pombia‖ si articola su tre ordini di scuola: la scuola dell‘infanzia,
per i bambini dai tre ai cinque anni; la scuola primaria, per i bambini dai sei ai dieci anni; la
scuola secondaria di I grado, per i ragazzi dagli undici ai quattordici anni.
Essendo un‘ istituzione scolastica italiana, l‘Istituto risponde alle caratteristiche di obbligatorietà
e gratuità dell‘istruzione, rispettando l‘obbligo scolastico e formativo disposti dall‘articolo 34
della Costituzione Italiana:
―La scuola è aperta a tutti.
L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita.
I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli
studi […]‖
[ART. 34 COSTITUZIONE]
L‘Istituto Comprensivo ―Varallo Pombia‖ si è costituito come tale nell‘a nno 2000 ed è soggetto
alla normativa vigente relativa alle istituzioni scolastiche.
Pertanto, l‘istituto scolastico gode di un‘autonomia didattica, organizzativa, di ricerca,
sperimentazione e sviluppo la cui natura e i cui scopi sono specificati come segue:
“1. Le istituzioni scolastiche sono espressioni di autonomia funzionale e provvedono alla
definizione e alla realizzazione dell'offerta formativa, nel rispetto delle funzioni delegate alle
Regioni e dei compiti e funzioni trasferiti agli Enti locali, ai sensi degli articoli 138 e 139 del
decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112. A tal fine interagiscono tra loro e con gli Enti locali
promuovendo il raccordo e la sintesi tra le esigenze e le potenzialità individuali e gli obiettivi
nazionali del sistema di istruzione.
2. L'autonomia delle istituzioni scolastiche è garanzia di libertà di insegnamento e di
pluralismo culturale e si sostanzia nella progettazione e nella realizzazione di interventi di
educazione, formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona umana, adeguati ai
diversi contesti, alla domanda delle famiglie e alle caratteristiche specifiche dei soggetti
coinvolti, al fine di garantire loro il successo formativo, coerentemente con le finalità e gli
obiettivi generali del sistema di istruzione e con l'esigenza di migliorare l'efficacia del processo
di insegnamento e di apprendimento.‖
[TITOLO I, CAPO I, ART. 1, D.P.R. 275/1999 ]
Nell‘ambito dell‘autonomia riconosciuta alle scuole, l‘Istituto Comprensivo persegue finalità
relative a:







la persona
garantire il benessere della persona a scuola;
porre al centro dell‘azione educativa l‘alunno come persona e studente;
valorizzare le differenze personali, intraculturali e interculturali;
garantire la formazione alla consapevolezza di sé, degli altri, dello spazio e del tempo;
creare il background culturale per la formazione di ―cittadini attivi e consapevoli‖.
il processo di insegnamento e apprendimento
 garantire equità e qualità nei processi di insegnamento e apprendimento;
 raggiungere il successo formativo in base alle predisposizioni individuali;
 condurre gli studenti al raggiungimento di elevati standard formativi nazionali ed
internazionali (in riferimento alle valutazioni INVALSI ed OCSE PISA).
3






il contesto
creare un ambiente relazionale positivo tra scuola e famiglia;
disporre un ambiente di vita scolastica accogliente e stimolante;
creare una rete di collaborazione e cooperazione con enti locali e scuole sul territorio;
caratterizzare la scuola come luogo di incontro e crescita, di trasmissione di valori;
attuare le linee politiche nazionali ed europee in materia di istruzione e formazione.
“Le competenze chiave europee per l‟apprendimento permanente” del 18 dicembre 2006









Comunicazione nella madrelingua;
Comunicazione nelle lingue straniere;
Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia;
Competenza digitale;
Imparare ad imparare;
Competenze sociali e civiche;
Spirito di iniziativa e imprenditorialità;
Consapevolezza ed espressione culturale.
1.2 LA STRUTTURA E IL TERRITORIO
L‘Istituto Comprensivo di Varallo Pombia è naturale bacino d‘utenza di tre comuni: Varallo
Pombia, Pombia e Divignano, dei quali accoglie gli alunni nelle rispettive Scuole dell‘Infanzia e
Primaria, con una sede comune in Varallo Pombia per la Secondaria.
L‘Istituto Comprensivo accoglie alunni dai 3 ai 14 anni per un totale di 963 alunni.
Il territorio di questi tre Comuni, fino agli anni ‗60 a economia prettamente agricola, è stato
soggetto a notevoli flussi immigratori di famiglie provenienti dalle regioni dell‘Italia del Sud, dal
Veneto e, negli ultimi anni, soprattutto da Paesi extracomunitari. Nell‘Istituto sono presenti 135
alunni extracomunitari.
Di conseguenza, oggi si fa fronte all‘esigenza di integrare diversi modelli e abitudini di vita, di
consentire il completo inserimento di ogni individuo nel tessuto sociale, di evitare situazioni di
emarginazione, a volte riscontrabili in un‘area a rapido sviluppo commerciale e terziario come
quella in cui sono ubicati i tre Comuni.
Scuola dell’Infanzia “Fagnoni”di Divignano
Via Francesco Costa 4 Tel. 0321/995234
Orario di funzionamento: da lunedì a venerdì dalle 8.15 alle 16.30
e-mail: [email protected]
N° alunni: 49
Dotazioni: salone per le attività psicomotorie e il gioco libero, giardino
Servizi erogati dal Comune: mensa, scuolabus
4
Scuola Primaria di Divignano
Via Roma Tel. 0321/995063
e-mail: [email protected]
Orario delle lezioni: 5 mattine (8.30—12.45) + 2 pomeriggi (lunedì e mercoledì 13.45—16.40)per
la classe prima , seconda e terza ; 5 mattine (8.30—12.45) + 3 pomeriggi (lunedì, mercoledì e
giovedì 13.45—16.40) per le classi quarta e quinta.
N° alunni: 78
Dotazioni: laboratorio di informatica con collegamento in rete, aula sostegno, palestra, biblioteca
Servizi erogati dal Comune: mensa, scuolabus
Scuola dell’Infanzia “Madre Teresa di Calcutta”
Via XXV Aprile 1 Tel. 0321/957752
e-mail: [email protected]
Orario di funzionamento: da lunedì a venerdì dalle 7.45 alle 16.15
N° alunni: 81
Dotazioni: giardino
Servizi erogati dal Comune: mensa, scuolabus, post-scuola
Scuola Primaria “Don G. Ferrari Prevosto”di Pombia
Piazza Martiri della Libertà Tel. 0321/95125
e-mail: [email protected]
Orario delle lezioni: 5 mattine (8.30-12.40) + 2 pomeriggi (lun. e mer.13.40-16.45) per la classe
prima , seconda e terza; 5 mattine (8.30-12.40) + 3 pomeriggi (lun., mer. 13.40-16.45 e gio.
13.40-16.40) per le classi quarta e quinta
N° alunni: 140
Dotazioni: spazio polivalente, palestra esterna, biblioteca, spazio all‘aperto
Servizi erogati dal Comune: mensa tutti i giorni, scuolabus, prescuola, doposcuola
Scuola dell’Infanzia “Bolognino” di Varallo Pombia
Via Bolognino Tel. 0321/956477
e-mail: [email protected]
Orario di funzionamento: da lunedì a venerdì dalle 7.45 alle 16.15
N° alunni: 141
Dotazioni: spazio per le attività psicomotorie e il gioco libero, aula di laboratorio, giardino
Servizi erogati dal Comune: mensa, scuolabus, post-scuola
Scuola Primaria “G. Di Vittorio” di Varallo Pombia
Via Circonvallazione Tel. 0321/95224
e-mail: [email protected]
Orario delle lezioni: 5 mattine (8.05-12.30) + 2 pomeriggi (lun 13.30-15.55 e mer 13.30-16.00)
per le classi prime, seconde e terze; 5 mattine (8.00-12.30) + 3 pomeriggi (lun., mer. e gio. 13.3016.00) per le classi quarte e quinte
N° alunni: 231
5
Dotazioni: laboratorio di informatica con collegamento in rete, aula con lavagna interattiva
multimediale (L.I.M.) aula sostegno, palestra, biblioteca, spazio all‘aperto.
Servizi erogati dal Comune: mensa (tutti i giorni), pre-post-scuola, scuolabus
Scuola Secondaria di Primo grado “Don G. Rossi” di Varallo Pombia
Via Circonvallazione, 46
Tel. 0321/956226/921847 Fax 0321/95 80 01
e-mail: [email protected]
N° alunni: 241
ORARIO
TEMPO NORMALE
TEMPO
(Corsi A-C)
(Corsi B - D)

da lunedì a venerdì dalle
ore 7.55 alle ore 13.31: sei
unità lezione di 54 minuti
PROLUNGATO

da lunedì a venerdì dalle
ore 7.55 alle ore 13.31: sei
unità lezione di 54 minuti

lunedì e mercoledì dalle
ore 14.25 alle ore 16.13

Mensa: dalle ore 13.31 alle
ore 14.25 presso il Chioso
ATTIVITÀ DIDATTICHE
TEMPO NORMALE
TEMPO PROLUNGATO
(Corsi A-C)
Per il tempo
prolungato
•
unità lezioni curricolari
•
una unità
approfondimento/recupero
•
una unità informatica
All‘interno delle ore curricolari
sono previste attività di
educazione ambientale,
educazione alla salute,
educazione alla pace e di
orientament0.
(Corsi B - D)
•
unità lezioni curricolari
normale
e
DOTAZIONI
•
Laboratorio di informatica
•
Laboratorio di scienze
•
Laboratori tecnici e artistici
•
Aula multimediale con collegamento in rete
•
Aula multimediale con L.I.M. (Lavagna interattiva multimediale, in dotazione altre 2 L.I.M)
•
Aula sostegno
•
Infermeria
•
Palestra
•
Biblioteca
•
Spazio all‘aperto
Servizi erogati dai Comuni consorziati: mensa, scuolabus
6
1.3 RISORSE UMANE
PERSONALE DOCENTE – Il personale docente in servizio presso l‘Istituto opera, in coerenza
con quanto esplicitato nel Piano dell‘Offerta Formativa, attraverso la progettazione condivisa
delle attività. Gli alunni diversamente abili sono seguiti da docenti di sostegno e, in caso di
disabilità psicofisica, anche da educatori comunali.
SCUOLA DELL’INFANZIA
DOCENTI COMUNI
20
SOSTEGNO
3
INSEGNAMENTO RELIGIONE CATTOLICA
1
SCUOLA PRIMARIA
DOCENTI COMUNI
29
SOSTEGNO
4
INSEGNAMENTO RELIGIONE CATTOLICA
3
DOCENTI SPECIALISTI LINGUA INGLESE
2
SCUOLA SECONDARIA
DOCENTI SULLE SINGOLE DISCIPLINE
26
SOSTEGNO
3
INSEGNAMENTO RELIGIONE CATTOLICA
1
PERSONALE ATA – Nel corrente anno scolastico 2012/13 oltre al Direttore dei Servizi
Generali e Amministrativi sono in servizio presso l‘Istituto 5 assistenti amministrativi e 17
collaboratori scolastici .
PERSONALE ATA
DSGA
1
ASSISTENTI AMMINISTRATIVI
5
COLLABORATORI SCOLASTICI
17
7
2. L’ISTITUTO COMPRENSIVO “VARALLO POMBIA”: PROGETTAZIONE
ORGANIZZATIVA
2.1 SCELTE ORGANIZZATIVE DELLA SCUOLA
Per rispondere alle necessità formative è necessario che la scuola si attivi per:
 Proporre un modello di tempo scuola che risponda alle esigenze dell‘utenza
 Facilitare l‘integrazione degli alunni stranieri
 Promuovere la pratica consapevole della ―cittadinanza attiva‖
 Leggere i bisogni e i disagi per predisporre, in collaborazione con le famiglie e con i
soggetti educativi presenti sul territorio, PROGETTI d‘intervento e PERCORSI formativi
finalizzati al recupero dello svantaggio e alla prevenzione
2.2 LE ATTIVITÁ DIDATTICHE E I TEMPI DELLE DISCIPLINE
Scuola dell’Infanzia
ACCOGLIENZA BAMBINI
ATTIVITA‘ DI ROUTINE
ATTIVITA‘ DIDATTICHE FINALIZZATE
PRANZO
GIOCO LIBERO
RIPOSO PER I BAMBINI DI 3 ANNI E ATTIVITA‘
FINALIZZATE PER I BAMBINI DI 4/5 ANNI
USCITA
Scuola Primaria
(unità lezione: 60 minuti)
DISCIPLINE
CLASSE I CLASSE II CLASSI III CLASSI IV-V
ITALIANO
8
7
7
8
MATEMATICA
6
6
6
7
SCIENZE
2
2
2
2
STORIA
2
2
2
3
GEOGRAFIA
2
2
2
2
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
2
2
1
1
ARTE ED IMMAGINE
1
1
1
1
MUSICA
1
1
1
1
INGLESE
1
2
3
3
RELIGIONE CATTOLICA
2
2
2
2
Totale ore
27
27
27
30
L‘insegnamento di ―Cittadinanza e Costituzione‖ è inserito nell‘area disciplinare storicogeografica.
8
Scuola Secondaria di Primo grado
(unità lezione: 54 minuti – monte ore annuo 990 h (T.N) 1188 h (T.P)
Il quadro orario settimanale delle discipline della Scuola Secondaria di Primo grado, a tempo
normale, definito tenendo conto dei nuovi piani di studio è così determinato:
IL TEMPO NORMALE
DISCIPLINE O GRUPPI DI
DISCILINE
CL. I
CL. II
CL. III
Italiano, Storia, Geografia
9
9
9
Matematica e Scienze
6
6
6
Tecnologia
2
2
2
Inglese
3
3
3
Seconda lingua comunitaria ( francese)
2
2
2
Arte e immagine
2
2
2
Scienze motorie e sportive
2
2
2
Musica
2
2
2
Religione Cattolica
1
1
1
Attività di approfondimento in materie
letterarie
1
1
1
30
30
30
Totale ore
L‘insegnamento di ―Cittadinanza e Costituzione‖ è inserito nell‘area disciplinare storicogeografica.
9
IL TEMPO PROLUNGATO
Il quadro orario settimanale delle attività e delle discipline delle classi a tempo prolungato della
Scuola Secondaria di Primo grado, definito tenendo conto dei nuovi piani di studio, è così
determinato:
DISCIPLINE O GRUPPI DI
DISCILINE
CL. I
CL. II
CL. III
Italiano, Storia, Geografia
11
11
11
Matematica e Scienze
7
7
7
Tecnologia
2
2
2
Informatica
1
1
1
Inglese
3
3
3
Seconda lingua comunitaria ( francese)
2
2
2
Arte e immagine
2
2
2
Scienze motorie e sportive
2
2
2
Musica
2
2
2
Attività di approfondimento
1
1
1
Religione Cattolica
1
1
1
Totale ore
34
34
34
+2 moduli mensa
36
36
36
L‘insegnamento di ―Cittadinanza e Costituzione‖ è inserito nell‘area disciplinare storicogeografica.
Compresenza (docenti di Lettere e Matematica): solo per il tempo prolungato
La contemporaneità tra docenti è una risorsa interna che va utilizzata per:
- utilizzo del laboratorio di informatica
2.3 ORGANIGRAMMA
Incarico
Collaboratore vicario
Secondo collaboratore
Responsabile di Plesso
Segretario d‘Intersezione
Segretario d‘Interclasse
Plesso/classe
Infanzia Divignano
Infanzia Pombia
Infanzia Varallo Pombia
Primaria Divignano
Primaria Pombia
Primaria Varallo Pombia
Infanzia Divignano
Infanzia Pombia
Infanzia Varallo Pombia
Primaria Divignano
Nominativo docente
Apostolo Daria
Mo Anna
Rota Francesca
Colussi Alessandra
Rapetti Sonia
Buschini Raffaella
Comizzoli Daniela
Carotti Paola
Savoini Liliana
Callea Maria Teresa
Ambrosio Maria Luisa
Castaldi Monica
10
Responsabile della Sicurezza
Referente Informatica
Referente Visite d‘Istruzione
Referente per i BES
Coordinatori di classe
Segretari di classe
Primaria Pombia
Primaria Varallo Pombia
Infanzia Divignano
Infanzia Pombia
Infanzia Varallo Pombia
Primaria Divignano
Primaria Pombia
Primaria Varallo Pombia
Secondaria I grado
Primaria Divignano
Primaria Pombia
Primaria Varallo Pombia
Secondaria di I grado
Primaria Divignano
Primaria Pombia
Infanzia Pombia
Infanzia
Primaria Divignano
Primaria Pombia
Primaria Varallo Pombia
Secondaria di I grado
Secondaria di I grado
1^ A
2^A
3^A
1^ B
2^B
3^B
1^ C
2^C
3^C
1^ D
2^D
3^D
Secondaria di I grado
1^ A
2^A
3^A
1^ B
2^B
3^B
1^ C
2^C
3^C
1^ D
2^D
3^D
Grassi Monica
Mercurio Maria Rosa
Carrea Sonia
Colussi Alessandra
Colombo Marzia
Forti Sonia
Comizzoli Daniela
Sacco Manuela
Barberi Silvio (ATA)
Bertona Paola
Tamagnini Davide
Barcellini Donatella
Prof. Faccin Alessandro
Rinolfi Marilena
Vigato Emanuela
Mangiola Carmela
Rota Francesca
Nastasi Giuseppa
Grassi Monica
Pizzolante Luigina
Mortarotti Daniela
Bonacina Elisabetta
Penon Roberta
Storoni Patrizia
Franelli Manuela
Cardani Chiara
Mora Simona
Scacco Massimo
Mortarotti Daniela
Pastorello Susanna
Fossati Maura Amalia
Sotera Nilde
Albertalli Maria Clara
Contu Karen
Colombo
Faccin Alessandro
Ferrante Milena
Gennaro Elisabetta
Apostolo Anna
Bellia Concetta
Mo Anna
Mandirola Carlo
Gallini Anna Maria
Bozzola Emanuela
Olioli Simona
11
2.3.1 FUNZIONI STRUMENTALI E COMMISSIONI
AREA FUNZIONE
STRUMENTALE
INFORMATICA
DOCENTE
Contu Karen
Ferrante Milena
ORIENTAMENTO
E Mortarotti Daniela
CONTINUITÁ
SECONDARIA
DI I GRADO
CONTINUITÁ INFANZIA
Cornetti Sara
BENESSERE
Grassi Monica
INTERCULTURA
Faccin Alessandro
COMMISSIONE
Continuità
PrimariaSecondaria di I grado
Bertona Paola
Grassi Monica
Sacco Manuela
Continuità
InfanziaPrimaria
Barcellini Donatella
Castaldi Monica
Colombo Marzia
Comizzoli Daniela
Lora Caterina
Mangiola Carmela
Squeo Claudia
GLI
Moratrotti Daniela
Nastasi Giuseppa
Pizzolante Luigina
Rota Francesca
Borrini Alessia
Fiorà Stefania
Gotter Clara
Mattachini Piera
Rota Francesca
Zunnui Maria Antonietta
12
3. L’ISTITUTO COMPRENSIVO “VARALLO POMBIA”:PROGETTAZIONE
DIDATTICA
3.1 CHE COS’ È IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA (P.O.F.)
Il P.O.F. è
―il documento fondamentale costitutivo dell‟identità culturale e progettuale delle istituzioni
scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed
organizzativa che le singole scuole adottano nell‟ambito della loro autonomia‖.
[art. 3, comma 1 D.P.R. 275/99]
L‘adozione del P.O.F. è obbligatoria per le istituzioni scolastiche dal 1° settembre 2000 (D.P.R.
275/1999 ―Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche‖) e
si configura come l‘espressione di:
 impegno dell‘intera comunità scolastica (mission);
 progettazione educativa, curricolare e organizzativa;
 obiettivi generali del processo formativo stabiliti dal Ministero dell‘Università e della
Ricerca tramite le Indicazioni Nazionali;
 linee politiche stabilite dal Consiglio d‘Istituto, costituito da una rappresentanza di
genitori, docenti, personale ATA e Dirigente Scolastico.
 realizzazione in più fasi da parte del Collegio dei Docenti: la progettazione, la stesura, la
realizzazione, il monitoraggio e la valutazione dell‘offerta formativa.
L‘adozione del P.O.F. spetta al Consiglio d‘Istituto entro il 31 ottobre di ogni anno scolastico.
Tuttavia, il Piano dell‘Offerta Formativa è un documento aperto, in costante evoluzione, che
segue, registra e verifica la vita della scuola dalle fasi iniziali di progettazione, alle fasi della
valutazione fino al bilancio sociale delle attività.
13
3.2 OBIETTIVI GENERALI DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO “VARALLO POMBIA”
L‘Istituto Comprensivo, sulla base delle necessità organizzative e delle esigenze di formazione
definite dai docenti, in collaborazione con le famiglie, attraverso una proposta culturale graduale
e diversificata,opera per
PROMUOVERE NELL‘ALUNNO (MISSION)
 Rispetto di sé, degli altri
e dell‘ambiente
 Comprensione e
rispetto delle regole del
vivere civile
 Atteggiamento maturo e
consapevole nei
confronti dello studio
LE
RESPONSABILITA‘
LA CONOSCENZA
DI SE‘
 Presa di coscienza
delle proprie
capacità e del livello
di prestazioni
 Consapevolezza
nell‘operare delle
scelte
 Elaborazione di un
personale percorso
scolastico
LE RELAZIONI
LE COMPETENZE
 Disponibilità verso
gli altri
 Rispetto delle
diversità
 Comprensione di
modelli culturali
diversi
 Capacità di
comunicazione
verbale
 Capacità di
elaborazione logica
 Padronanza delle
tecnologie
 Autonomia
personale
 Metodo di studio
14
3.3 L’OFFERTA CURRICOLARE
Così come previsto dalle ―Indicazioni per il curricolo per la scuola dell‘infanzia e per il primo ciclo
d‘istruzione‖, si riportano di seguito i traguardi per le competenze in uscita nei diversi ordini di
scuola:
SCUOLA DELL’INFANZIA
Traguardi per lo sviluppo della
competenza
 Il bambino sviluppa il senso
dell‘identità personale, è consapevole
delle proprie esigenze e dei propri
sentimenti, sa controllarli ed
esprimerli in modo adeguato.
 Sa di avere una storia personale e
familiare, conosce le tradizioni della
famiglia, della comunità e sviluppa un
senso di appartenenza.
 Pone domande sui temi esistenziali e
religiosi, sulle diversità culturali, su ciò
che è bene o male, sulla giustizia, e ha
raggiunto una prima consapevolezza
dei propri diritti e dei diritti degli altri,
dei valori, delle ragioni e dei doveri che
determinano il suo comportamento.
 Riflette, si confronta, discute con gli
adulti e con gli altri bambini, si rende
conto che esistono punti di vista diversi
e sa tenerne conto.
 È consapevole delle differenze e sa
averne rispetto.
 Ascolta gli altri e dà spiegazioni del
proprio comportamento e del proprio
punto di vista.
 Dialoga, discute e progetta
confrontando ipotesi e procedure,
gioca e lavora in modo costruttivo e
creativo con gli altri bambini.
 Comprende chi è fonte di autorità e di
responsabilità nei diversi contesti, sa
seguire regole di comportamento e
assumersi responsabilità.
Traguardi per lo sviluppo della
competenza
 Il bambino raggiunge una buona
autonomia personale nell‘alimentarsi e
nel vestirsi, riconosce i segnali del corpo,
sa che cosa fa bene e che cosa fa male,
conosce il proprio corpo, le differenze
sessuali e di sviluppo e consegue pratiche
corrette di cura di sé, di igiene e di sana
alimentazione.
 Prova piacere nel movimento e in diverse
forme di attività e di destrezza quali
correre, stare in equilibrio, coordinarsi in
altri giochi individuali e di gruppo che
richiedono l‘uso di attrezzi e il rispetto di
regole, all‘interno della scuola e
all‘aperto.
 Controlla la forza del corpo, valuta il
rischio, si coordina con gli altri.
 Esercita le potenzialità sensoriali,
conoscitive, relazionali, ritmiche ed
espressive del corpo.
 Conosce le diverse parti del corpo e
rappresenta il corpo in stasi e in
movimento.
15
Traguardi per lo sviluppo della
competenza
 Il bambino segue con attenzione e con
piacere spettacoli di vario tipo (teatrali,
musicali, cinematografici…); sviluppa
interesse per l‘ascolto della musica e
per la fruizione e l‘analisi di opere
d‘arte.
 Comunica, esprime emozioni, racconta,
utilizzando le varie possibilità che il
linguaggio del corpo consente. Inventa
storie e si esprime attraverso diverse
forme di rappresentazione e
drammatizzazione. Si esprime
attraverso il disegno, la pittura e altre
attività manipolative e sa utilizzare
diverse tecniche espressive.
 Esplora i materiali che ha a
disposizione e li utilizza con creatività.
 Formula piani di azione,
individualmente e in gruppo, e sceglie
con cura materiali e strumenti in
relazione al progetto da realizzare.
 È preciso, sa rimanere concentrato, si
appassiona e sa portare a termine il
proprio lavoro.
 Ricostruisce le fasi più significative per
comunicare quanto realizzato.
 Scopre il paesaggio sonoro attraverso
attività di percezione e produzione
musicale utilizzando voce, corpo e
oggetti.
 Sperimenta e combina elementi
musicali di base, producendo semplici
sequenze sonoro-musicali.
 Esplora i primi alfabeti musicali,
utilizzando i simboli di una notazione
informale per codificare i suoni
percepiti e riprodurli.
 Esplora le possibilità offerte dalle
tecnologie per fruire delle diverse
forme artistiche, per comunicare e per
esprimersi attraverso di esse.
Traguardi per lo sviluppo della
competenza
 Il bambino sviluppa la padronanza d‘uso
della lingua italiana e arricchisce e
precisa il proprio lessico.
 Sviluppa fiducia e motivazione
nell‘esprimere e comunicare agli altri le
proprie emozioni, le proprie domande, i
propri ragionamenti e i propri pensieri
attraverso il linguaggio verbale,
utilizzandolo in modo differenziato e
appropriato nelle diverse attività.
 Racconta, inventa, ascolta e comprende
le narrazioni e la lettura di storie,
dialoga, discute, chiede spiegazioni e
spiega, usa il linguaggio per progettare le
attività e per definirne le regole.
 Sviluppa un repertorio linguistico
adeguato alle esperienze e agli
apprendimenti compiuti nei diversi
campi di esperienza.
 Riflette sulla lingua, confronta lingue
diverse, riconosce, apprezza e
sperimenta la pluralità linguistica e il
linguaggio poetico.
 È consapevole della propria lingua
materna.
 Formula ipotesi sulla lingua scritta e
sperimenta le prime forme di
comunicazione attraverso la scrittura,
anche utilizzando le tecnologie.
16
Traguardi per lo sviluppo della
competenza
 Il bambino raggruppa e ordina
secondo criteri diversi, confronta e
valuta quantità; utilizza semplici
simboli per registrare; compie
misurazioni mediante semplici
strumenti.
 Colloca correttamente nello spazio se
stesso, oggetti, persone; segue
correttamente un percorso sulla base
di indicazioni verbali.
 Si orienta nel tempo della vita
quotidiana.
 Riferisce eventi del passato recente
dimostrando consapevolezza della
loro collocazione temporale; formula
correttamente riflessioni e
considerazioni relative al futuro
immediato e prossimo. Coglie le
trasformazioni naturali.
 Osserva i fenomeni naturali e gli
organismi viventi sulla base di criteri
o ipotesi, con attenzione e
sistematicità.
 Prova interesse per gli artefatti
tecnologici, li esplora e sa scoprirne
funzioni e possibili usi.
 È curioso, esplorativo, pone
domande, discute, confronta ipotesi,
spiegazioni, soluzioni e azioni.
 Utilizza un linguaggio appropriato
per descrivere le osservazioni o le
esperienze.
Traguardi per lo sviluppo della
competenza
Il sé e l’altro
Scopre nei racconti del Vangelo la persona e
l‘insegnamento di Gesù, da cui apprende che
Dio è Padre di tutti e che la Chiesa è
la comunità di uomini e donne unita nel suo
nome, per sviluppare un positivo senso
di sé e sperimentare relazioni serene con gli
altri, anche appartenenti a differenti
tradizioni culturali e religiose.
Il corpo e il movimento
Riconosce nei segni del corpo l‘esperienza
religiosa propria e altrui per cominciare a
manifestare anche in questo modo la
propria interiorità, l‘immaginazione e le
emozioni.
Linguaggi, creatività, espressione
Riconosce alcuni linguaggi simbolici e
figurativi caratteristici delle tradizioni e della
vita dei cristiani (segni, feste, preghiere,
canti, gestualità, spazi, arte), per poter
esprimere con creatività il proprio vissuto
religioso.
I discorsi e le parole
Impara alcuni termini del linguaggio
cristiano, ascoltando semplici racconti
biblici, ne sa narrare i contenuti riutilizzando
i linguaggi appresi, per sviluppare una
comunicazione significativa anche in ambito
religioso.
La conoscenza del mondo
Osserva con meraviglia ed esplora con
curiosità il mondo, riconosciuto dai cristiani
e da tanti uomini religiosi come dono di
Dio Creatore, per sviluppare sentimenti di
responsabilità nei confronti della realtà,
abitandola con fiducia e speranza.
17
SCUOLA PRIMARIA e SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Traguardi per lo sviluppo delle
competenze al termine della scuola
primaria
 L‘alunno partecipa a scambi
comunicativi con compagni e docenti
(conversazione,discussione, scambi
epistolari…) attraverso messaggi
semplici, chiari e pertinenti,formulati
in un registro il più possibile adeguato
alla situazione.
 Comprende testi di tipo diverso in vista
di scopi funzionali, di intrattenimento
e/o svago, di studio, ne individua il
senso globale e/o le informazioni
principali, utilizza strategie di lettura
funzionali agli scopi.
 Legge testi letterari di vario genere
appartenenti alla letteratura
dell‘infanzia, sia a voce alta, con tono di
voce espressivo, sia con lettura
silenziosa e autonoma, riuscendo a
formulare su di essi semplici pareri
personali.
 Produce testi (di invenzione, per lo
studio, per comunicare) legati alle
diverse occasioni di scrittura che la
scuola offre, rielabora testi
manipolandoli,
parafrasandoli,completandoli,
trasformandoli (parafrasi e riscrittura).
 Sviluppa gradualmente abilità
funzionali allo studio estrapolando dai
testi scritti informazioni su un dato
argomento utili per l'esposizione orale
e la memorizzazione,acquisendo un
primo nucleo di terminologia specifica,
raccogliendo impressioni personali e/o
collettive, registrando opinioni proprie
o altrui.
 Svolge attività esplicite di riflessione
linguistica su ciò che si dice o si scrive,
si ascolta o si legge, mostra di cogliere
le operazioni che si fanno quando si
comunica e le diverse scelte
determinate dalla varietà di situazioni
in cui la lingua si usa.
Traguardi per lo sviluppo delle
competenze al termine della scuola
secondaria di primo grado
 L‘alunno è capace di interagire in modo
efficace in diverse situazioni
comunicative, sostenendo le proprie idee
con testi orali e scritti, che siano sempre
rispettosi delle idee degli altri. Egli ha
maturato la consapevolezza che il
dialogo, oltre a essere uno strumento
comunicativo, ha anche un grande valore
civile e lo utilizza per apprendere
informazioni ed elaborare opinioni su
problemi riguardanti vari ambiti
culturali e sociali.
 Usa in modo efficace la comunicazione
orale e scritta per collaborare con gli
altri, per esempio nella realizzazione di
giochi, nell‘elaborazione di progetti e
nella valutazione dell‘efficacia di diverse
soluzioni di un problema.
 Nelle attività di studio, personali e
collaborative, usa i manuali delle
discipline o altri testi di studio, al fine di
ricercare, raccogliere e rielaborare i dati,
le informazioni, i concetti e le esperienze
necessarie, anche con l‘utilizzo di
strumenti informatici.
 Legge con interesse e con piacere testi
letterari di vario tipo e comincia a
manifestare gusti personali per quanto
riguarda opere, autori e generi letterari,
sui quali scambia opinioni con compagni
e con insegnanti.
 Alla fine di un percorso didattico produce
con l‘aiuto dei docenti e dei compagni
semplici ipertesti, utilizzando in modo
efficace l‘accostamento dei linguaggi
verbali con quelli iconici e sonori.
 Ha imparato ad apprezzare la lingua
come strumento attraverso il quale può
esprimere stati d‘animo, rielaborare
esperienze ed esporre punti di vista
personali.
 È capace di utilizzare le conoscenze
metalinguistiche per migliorare la
comunicazione orale e scritta.
 Varia opportunamente i registri
informale e formale in base alla
situazione comunicativa e agli
interlocutori; riconosce e usa termini
specialistici in base ai campi di discorso.
18
Traguardi per lo sviluppo delle
competenze al termine della scuola
primaria
 L‘alunno riconosce se ha o meno capito
messaggi verbali orali e semplici testi
scritti, chiede spiegazioni, svolge i
compiti secondo le indicazioni date in
lingua straniera dall‘insegnante,
stabilisce relazioni tra elementi
linguistico-comunicativ i e culturali
appartenenti alla lingua materna e alla
lingua straniera.
 Collabora attivamente con i compagni
nella realizzazione di attività collettive
o di gruppo, dimostrando interesse e
fiducia verso l‘altro; individua
differenze culturali veicolate dalla
lingua materna e dalla lingua straniera
senza avere atteggiamenti di rifiuto.
 Comprende frasi ed espressioni di uso
frequente, relative ad ambiti familiari
(ad esempio informazioni di base sulla
persona e sulla famiglia, acquisti,
geografia locale, lavoro).
 Interagisce nel gioco e comunica in
modo comprensibile e con espressioni
e frasi memorizzate in scambi di
informazioni semplici e di routine.
 Descrive in termini semplici, aspetti del
proprio vissuto e del proprio ambiente
ed elementi che si riferiscono a bisogni
immediati.
Traguardi per lo sviluppo delle
competenze al termine della scuola
secondaria
di primo grado per la prima e la seconda
lingua straniera
 L‘alunno organizza il proprio
apprendimento; utilizza lessico, strutture
e conoscenze apprese per elaborare i
propri messaggi; individua analogie e
differenze, coerenze e incoerenze, cause
ed effetti; rappresenta linguisticamente
collegamenti e relazioni fra fenomeni,
eventi e concetti diversi; acquisisce e
interpreta informazioni valutandone
l‘attendibilità e l‘utilità.
 Individua e spiega le differenze culturali
veicolate dalla lingua materna e dalle
lingue straniere, spiegandole senza avere
atteggiamenti di rifiuto.
Traguardi per lo sviluppo delle
competenze al termine della scuola
secondaria
di primo grado per la prima lingua
straniera
 In contesti che gli sono familiari e su
argomenti noti, l‘alunno discorre con
uno o più interlocutori, si confronta per
iscritto nel racconto di avvenimenti ed
esperienze personali e familiari, espone
opinioni e ne spiega le ragioni
mantenendo la coerenza del discorso.
 Comprende i punti essenziali di messaggi
chiari in lingua standard su argomenti
familiari che affronta normalmente a
scuola e nel tempo libero.
 Descrive esperienze e avvenimenti, sogni,
speranze, ambizioni; espone brevemente
ragioni e dà spiegazioni di opinioni e
progetti.
 Nella conversazione, comprende i punti
chiave del racconto ed espone le proprie
idee in modo inequivocabile anche se
può avere qualche difficoltà espositiva.
 Riconosce i propri errori e a volta riesce
a correggerli spontaneamente in base
alle regole linguistiche e alle convenzioni
comunicative che ha interiorizzato.
19
Traguardi per lo sviluppo delle
competenze al termine della scuola
primaria
 L‘alunno esplora, discrimina ed elabora
eventi sonori dal punto di vista
qualitativo, spaziale e in riferimento
alla loro fonte.
 Gestisce diverse possibilità espressive
della voce, di oggetti sonori e strumenti
musicali, imparando ad ascoltare se
stesso e gli altri; fa uso di forme di
notazione analogiche o codificate.
 Articola combinazioni timbriche,
ritmiche e melodiche, applicando
schemi elementari; le esegue con la
voce, il corpo e gli strumenti, ivi
compresi quelli della tecnologia
informatica; le trasforma in brevi
forme rappresentative.
 Esegue, da solo e in gruppo, semplici
brani strumentali e vocali appartenenti
a generi e culture differenti.
 Riconosce gli elementi linguistici
costitutivi di un sem plice brano
musicale, sapendoli poi utilizzare
anche nelle proprie prassi esecutive; sa
apprezzare la valenza estetica e
riconoscere il valore funzionale di ciò
che si fruisce; applica varie strategie
interattive e descrittive (orali, scritte,
grafiche) all‘ascolto di brani musicali,
al fine di pervenire a una
comprensione essenziale delle
strutture e delle loro funzioni, e di
rapportarle al contesto di cui sono
espressione, mediante percorsi
interdisciplinari.
Traguardi per lo sviluppo delle
competenze al termine della scuola
secondaria
di primo grado
 L‘alunno partecipa in modo attivo alla
realizzazione di esperienze musicali
attraverso l‘esecuzione e l‘interpretazione
di brani strumentali e vocali appartenenti a
generi e culture differenti. Fa uso di diversi
sistemi di notazione funzionali alla lettura,
all‘apprendimento e alla riproduzione di
brani musicali. È in grado di ideare e
realizzare, anche attraverso modalità
improvvisative o partecipando a processi di
elaborazione collettiva, messaggi musicali
e multimediali, nel confronto critico con
modelli appartenenti al patrimonio
musicale, utilizzando forme di notazione
e/o sistemi informatici.
 Sa dare significato alle proprie esperienze
musicali, dimostrando la propria capacità
di comprensione di eventi, materiali, opere
musicali riconoscendone i significati,
anche in relazione al contesto storicoculturale. Sa analizzare gli aspetti formali e
strutturali insiti negli eventi e nei materiali
musicali, facendo uso di un lessico
appropriato e adottando codici
rappresentativi diversi, ponendo in
interazione musiche di tradizione orale e
scritta.
 Valuta in modo funzionale ed estetico ciò
di cui fruisce, riesce a raccordare la propria
esperienza alle tradizioni storiche e alle
diversità culturali contemporanee.
 Integra con altri saperi e altre pratiche
artistiche le proprie esperienze musicali,
servendosi anche di appropriati codici e
sistemi di codifica.
 Orienta lo sviluppo delle proprie
competenze musicali, nell‘ottica della
costruzione di un‘identità musicale che
muova dalla consapevolezza delle proprie
attitudini e capacità, dalla conoscenza delle
opportunità musicali offerte dalla scuola e
dalla fruizione dei contesti socio-culturali
presenti sul territorio.
20
Traguardi per lo sviluppo delle
competenze al termine della scuola
primaria
 L‘alunno utilizza gli elementi
grammaticali di base del linguaggio
visuale per osservare, descrivere e
leggere immagini statiche (quali
fotografie, manifesti, opere d‘arte) e
messaggi in movimento (quali spot,
brevi filmati, videoclip, ecc.).
 Utilizza le conoscenze sul linguaggio
visuale per produrre e rielaborare in
modo creativo le immagini attraverso
molteplici tecniche, di materiali e di
strumenti diversificati (graficoespressivi, pittorici e plastici, ma anche
audiovisivi e multimediali).
 Legge gli aspetti formali di alcune
opere; apprezza opere d‘arte e oggetti
di artigianato provenienti da altri paesi
diversi dal proprio.
 Conosce i principali beni artisticoculturali presenti nel proprio territorio,
e mette in atto pratiche di rispetto e
salvaguardia.
Traguardi per lo sviluppo delle
competenze al termine della scuola
secondaria
di primo grado
 L‘alunno padroneggia gli elementi della
grammatica del linguaggio visuale, legge
e comprende i significati di immagini
statiche e in movimento, di filmati
audiovisivi e di prodotti multimediali.
 Legge le opere più significative prodotte
nell‘arte antica, medievale, moderna e
contemporanea, sapendole collocare nei
rispettiv i contesti storici, culturali e
ambientali; riconosce il valore culturale
di immagini, di opere e di oggetti
artigianali prodotti in paesi diversi dal
proprio.
 Riconosce gli elementi principali del
patrimonio culturale, artistico e
ambientale del proprio territorio e è
sensibile ai problemi della sua tutela e
conservazione.
 Realizza un elaborato personale e
creativo, applicando le regole del
linguaggio visivo, utilizzando tecniche e
materiali differenti anche con
l‘integrazione di più media e codici
espressivi.
 Descrive e commenta opere d‘arte, beni
culturali, immagini statiche e
multimediali, utilizzando il linguaggio
verbale specifico.
21
Traguardi per lo sviluppo delle
competenze al termine della scuola
primaria
 L‘alunno acquisisce consapevolezza di
sé attraverso l‘ascolto e l‘osservazione
del proprio corpo, la padronanza degli
schemi motori e posturali, sapendosi
adattare alle variabili spaziali e
temporali.
 Utilizza il linguaggio corporeo e
motorio per comunicare ed esprimere i
propri stati d‘animo, anche attraverso
la drammatizzazione e le esperienze
ritmico-musicali.
 Sperimenta una pluralità di esperienze
che permettono di conoscere e
apprezzare molteplici discipline
sportive. Sperimenta, in forma
semplificata e progressivamente
sempre più complessa, diverse
gestualità tecniche.
 Si muove nell‘ambiente di vita e di
scuola rispettando alcuni criteri di
sicurezza per sé e per gli altri.
 Riconosce alcuni essenziali principi
relativ i al proprio benessere psicofisico legati alla cura del proprio corpo
e a un corretto regime alimentare.
 Comprende all‘interno delle varie
occasioni di gioco e di sport il valore
delle regole e l‘im portanza di
rispettarle, nella consapevolezza che la
correttezza e il rispetto reciproco sono
aspetti irrinunciabili nel vissuto di ogni
esperienza ludico-sportiva.
Traguardi per lo sviluppo delle
competenze al termine della scuola
secondaria
di primo grado
 L‘alunno, attraverso le attività di gioco
motorio e sportivo, che sono esperienze
priv ilegiate dove si coniuga il sapere, il
saper fare e il saper essere, ha costruito
la propria identità personale e la
consapevolezza delle proprie competenze
motorie e dei propri limiti.
 Utilizza gli aspetti comunicativorelazionali del linguaggio corporeomotorio sportivo, oltre allo specifico
della corporeità, delle sue funzioni e del
consolidamento e dello sviluppo delle
abilità motorie e sportive.
 Possiede conoscenze e competenze
relative all‘educazione alla salute, alla
prevenzione e alla promozione di corretti
stili di vita.
 È capace di integrarsi nel gruppo, di cui
condiv ide e rispetta le regole,
dimostrando di accettare e rispettare
l‘altro.
 È capace di assumersi responsabilità nei
confronti delle proprie azioni e di
impegnarsi per il bene comune.
 Sperimenta i corretti valori dello sport
(fair play) e la rinuncia a qualunque
forma di violenza, attraverso il
riconoscimento e l‘esercizio di tali valori
in contesti diversificati.
22
Traguardi per lo sviluppo delle
competenze al termine della scuola
primaria
 L'alunno conosce elementi significativi
del passato del suo ambiente di vita.
 Conosce gli aspetti fondamentali della
preistoria, della protostoria e della
storia antica.
 Usa la linea del tempo, per collocare un
fatto o un periodo storico.
 Conosce le società studiate, come
quella greca e romana, e individua le
relazioni tra gruppi umani e contesti
spaziali.
 Organizza la conoscenza, tematizzando
e usando semplici categorie
(alimentazione, difesa, cultura).
 Produce sem plici testi storici,
comprende i testi storici proposti; sa
usare carte geo-storiche e inizia a usare
gli strumenti informatici con la guida
dell‘insegnante.
 Sa raccontare i fatti studiati.
 Riconosce le tracce storiche presenti
sul territorio e comprende l'importanza
del patrimonio artistico e culturale.
Traguardi per lo sviluppo delle
competenze al termine della scuola
secondaria
di primo grado
 L'alunno ha incrementato la curiosità per
la conoscenza del passato. Si informa in
modo autonomo su fatti e problemi
storici.
 Conosce i momenti fondamentali della
storia italiana dalle forme di
insediamento e di potere medievali alla
formazione dello stato unitario, alla
formazione della Repubblica.
 Conosce i processi fondamentali della
storia europea medievale, moderna e
contemporanea.
 Conosce i processi fondamentali della
storia mondiale, dalla civilizzazione
neolitica alla rivoluzione industriale, alla
globalizzazione.
 Conosce gli aspetti essenziali della storia
del suo ambiente.
 Conosce e apprezza aspetti del
patrimonio culturale, italiano e
dell'umanità.
 Ha elaborato un personale metodo di
studio, comprende testi storici, ricava
informazioni storiche da fonti di vario
genere e le sa organizzare in testi.
 Sa esporre le conoscenze storiche
acquisite operando collegamenti e sa
argomentare le proprie riflessioni.
 Usa le conoscenze e le abilità per
orientarsi nella complessità del presente,
comprendere opinioni e culture diverse,
capire i problemi fondamentali del
mondo contemporaneo.
23
Traguardi per lo sviluppo delle
competenze al termine della scuola
primaria
 L'alunno si orienta nello spazio
circostante e sulle carte geografiche,
utilizzando riferimenti topologici,
punti cardinali e coordinate
geografiche.
 Si rende conto che lo spazio geografico
è un sistema territoriale, costituito da
elementi fisici e antropici legati da
rapporti di connessione e/o di
interdipendenza.
 Individua, conosce e descrive gli
elementi caratterizzanti dei paesaggi
(di montagna, collina, pianura,
costieri, vulcanici, ecc.) con particolare
attenzione a quelli italiani.
 È in grado di conoscere e localizzare i
principali ―oggetti‖ geografici fisici
(monti, fiumi, laghi,…) e antropici
(città, porti e aeroporti,
infrastrutture…) dell‘Italia.
 Utilizza il linguaggio della geo-graficità
per interpretare carte geografiche e
per realizzare semplici schizzi
cartografici e carte tematiche.
 Ricava informazioni geografiche da una
pluralità di fonti (cartografiche e
satellitari, fotografiche, artisticoletterarie).
Traguardi per lo svilupp o delle
competenze al termine della scuola
secondaria
di primo grado
 L'alunno osserva, legge e analizza sistemi
territoriali vicini e lontani.
 Utilizza opportunamente concetti
geografici (ad esempio: ubicazione,
localizzazione, regione, paesaggio,
ambiente, territorio, sistema
antropofisico...), carte
geografiche,fotografie e immagini dallo
spazio, grafici, dati statistici per
comunicare efficacemente informazioni
spaziali sull'ambiente che lo circonda.
 È in grado di conoscere e localizzare i
principali ―oggetti‖ geografici fisici
(monti, fiumi, laghi,…) e antropici (città,
porti e aeroporti, infrastrutture…)
dell‘Europa e del Mondo.
 Sa agire e muoversi concretamente,
facendo ricorso a carte mentali, che
implementa in modo significativo
attingendo all'esperienza quotidiana e al
bagaglio di conoscenze.
 Sa aprirsi al confronto con l'altro,
attraverso la conoscenza dei diversi
contesti ambientali e socio-culturali,
superando stereotipi e pregiudizi.
 Riconosce nel paesaggio gli elementi
fisici significativi e le emergenze storiche,
estetiche, artistiche e architettoniche,
come patrimonio naturale e culturale da
tutelare e valorizzare.
 Valuta i possibili effetti delle decisioni e
delle azioni dell'uomo sui sistemi
territoriali alle diverse scale geografiche.
24
Traguardi per lo sviluppo delle
competenze al termine della scuola
primaria
 L‘alunno sviluppa un atteggiamento
positivo rispetto alla matematica,
anche grazie a molte esperienze in
contesti significativi, che gli hanno
fatto intuire come gli strumenti
matematici che ha imparato siano utili
per operare nella realtà.
 Si muove con sicurezza nel calcolo
scritto e mentale con i numeri naturali
e sa valutare l‘opportunità di ricorrere
a una calcolatrice.
 Percepisce e rappresenta forme,
relazioni e strutture che si trovano in
natura o che sono state create
dall‘uomo, utilizzando in particolare
strumenti per il disegno geometrico
(riga, compasso, squadra) e i più
comuni strumenti di misura.
 Utilizza rappresentazioni di dati
adeguate e le sa utilizzare in situazioni
significative per ricavare informazioni.
 Riconosce che gli oggetti possono
apparire diversi a seconda dei punti
vista.
 Descrive e classifica figure in base a
caratteristiche geometriche e utilizza
modelli concreti di vario tipo anche
costruiti o progettati con i suoi
compagni.
 Affronta i problemi con strategie
diverse e si rende conto che in molti
casi possono ammettere più soluzioni.
 Riesce a risolvere facili problemi (non
necessariamente ristretti a un unico
ambito) mantenendo il controllo sia sul
processo risolutivo, sia sui risultati e
spiegando a parole il procedimento
seguito.
 Impara a costruire ragionamenti (se
pure non formalizzati) e a sostenere le
proprie tesi, grazie ad attività
laboratoriali, alla discussione tra pari e
alla manipolazione di modelli costruiti
con i compagni.
 Impara a riconoscere situazioni di
incertezza e ne parla con i compagni
iniziando a usare le espressioni "è più
probabile", ―è meno probabile‖ e, nei
casi più semplici, dando una prima
quantificazione.
Traguardi per lo sviluppo delle
competenze al termine della scuola
secondaria
di primo grado
 L‘alunno ha rafforzato un atteggiamento
positivo rispetto alla matematica e,
attraverso esperienze in contesti
significativi, ha capito come gli strumenti
matematici appresi siano utili in molte
situazioni per operare nella realtà.
 Percepisce, descrive e rappresenta forme
relativamente complesse, relazioni e
strutture che si trovano in natura o che
sono state create dall‘uomo.
 Ha consolidato le conoscenze teoriche
acquisite e sa argomentare (ad esempio
sa utilizzare i concetti di proprietà
caratterizzante e di definizione), grazie
ad attività laboratoriali, alla discussione
tra pari e alla manipolazione di modelli
costruiti con i compagni.
 Rispetta punti di vista diversi dal
proprio; è capace di sostenere le proprie
convinzioni, portando esem pi e
controesem pi adeguati e argomentando
attraverso concatenazioni di
affermazioni; accetta di cambiare
opinione riconoscendo le conseguenze
logiche di una argomentazione corretta.
 Valuta le informazioni che ha su una
situazione, riconosce la loro coerenza
interna e la coerenza tra esse e le
conoscenze che ha del contesto,
sviluppando senso critico.
 Riconosce e risolve problemi di vario
genere analizzando la situazione e
traducendola in termini matematici,
spiegando anche in forma scritta il
procedimento seguito, mantenendo il
controllo sia sul processo risolutivo, sia
sui risultati.
 Confronta procedimenti diversi e
produce formalizzazioni che gli
consentono di passare da un problema
specifico a una classe di problemi.
 Usa correttamente i connettivi (e, o, non,
se... allora) e i quantificatori
(tutti,qualcuno, nessuno) nel linguaggio
naturale, nonché le espressioni: è
possibile, è probabile, è certo, è
impossibile.
25
Traguardi per lo sviluppo delle
competenze al termine della scuola
primaria
 L‘alunno ha capacità operative,
progettuali e manuali, che utilizza in
contesti di esperienza-conoscenza per
un approccio scientifico ai fenomeni.
 Fa riferimento in modo pertinente alla
realtà, e in particolare all‘esperienza
che fa in classe, in laboratorio, sul
campo, nel gioco, in famiglia, per dare
supporto alle sue considerazioni e
motivazione alle proprie esigenze di
chiarimenti.
 Impara a identificarne anche da solo gli
elementi, gli eventi e le relazioni in
gioco, senza banalizzare la complessità
dei fatti e dei fenomeni.
 Si pone domande esplicite e individua
problemi significativi da indagare a
partire dalla propria esperienza, dai
discorsi degli altri, dai mezzi di
comunicazione e dai testi letti.
 Con la guida dell‘insegnante e in
collaborazione con i compagni, ma
anche da solo, formula ipotesi e
previsioni, osserva, registra, classifica,
schematizza, identifica relazioni
spazio/tem porali, misura, utilizza
concetti basati su semplici relazioni
con altri concetti, argomenta, deduce,
prospetta soluzioni e interpretazioni,
prevede alternative, ne produce
rappresentazioni grafiche e schemi di
livello adeguato.
 Analizza e racconta in forma chiara ciò
che ha fatto e imparato.
 Ha atteggiamenti di cura, che
condiv ide con gli altri, verso l‘ambiente
scolastico in quanto ambiente di lavoro
cooperativo e finalizzato, e di rispetto
verso l‘ambiente sociale e naturale, di
cui conosce e apprezza il valore.
 Ha cura del proprio corpo con scelte
adeguate di comportamenti e di
abitudini.
Traguardi per lo sviluppo delle
competenze al termine della scuola
secondaria di primo grado
 L‘alunno ha padronanza di tecniche di
sperimentazione, di raccolta e di analisi
dati, sia in situazioni di osservazione e
monitoraggio sia in situazioni controllate
di laboratorio.
 Utilizza in contesti diversi uno stesso
strumento matematico o informatico e
più strumenti insieme in uno stesso
contesto.
 Esplicita, affronta e risolve situazioni
problematiche sia in ambito scolastico
che nell‘esperienza quotidiana;
interpreta lo svolgersi di fenomeni
ambientali o sperimentalmente
controllati; è in grado di decomporre e
ricomporre la complessità di contesto in
elementi, relazioni e sottostrutture
pertinenti a diversi campi disciplinari;
pensa e interagisce per relazioni e per
analogie, formali e/o fattuali.
 Sviluppa semplici schematizzazioni,
modellizzazioni, formalizzazioni logiche
e matematiche dei fatti e fenomeni,
applicandoli anche ad aspetti della vita
quotidiana.
 È in grado di riflettere sul percorso di
esperienza e di apprendimento
compiuto, sulle competenze in via di
acquisizione, sulle strategie messe in
atto, sulle scelte effettuate e su quelle da
compiere.
 Ha una visione organica del proprio
corpo come identità giocata tra
permanenza e cambiamento, tra livelli
macroscopici e microscopici, tra
potenzialità e limiti.
 Ha una visione dell‘ambiente di vita,
locale e globale, come sistema dinamico
di specie viventi che interagiscono fra
loro, rispettando i vincoli che regolano le
strutture del mondo inorganico;
comprende il ruolo della comunità
umana nel sistema, il carattere finito
delle risorse, nonché l‘ineguaglianza
dell‘accesso a esse, e adotta
atteggiamenti responsabili verso i modi
di vita e l‘uso delle risorse.
 Conosce i principali problemi legati
all‘uso delle scienza nel campo dello
sviluppo tecnologico e è disposto a
confrontarsi con curiosità e interesse.
26
Traguardi per lo sviluppo delle
competenze al termine della scuola
primaria
 L‘alunno esplora e interpreta il mondo
fatto dall‘uomo, individua le funzioni di
un artefatto e di una semplice
macchina, usa oggetti e strumenti
coerentemente con le loro funzioni e ha
acquisito i fondamentali principi di
sicurezza.
 Realizza oggetti seguendo una definita
metodologia progettuale cooperando
con i compagni e valutando il tipo di
materiali in funzione dell‘impiego.
 Esamina oggetti e processi in relazione
all‘im patto con l‘ambiente e rileva
segni e simboli comunicativi
analizzando i prodotti commerciali.
 Rileva le trasformazioni di utensili e
processi produttivi e li inquadra nelle
tappe più significative della storia della
umanità, osservando oggetti del
passato.
 È in grado di usare le nuove tecnologie
e i linguaggi multimediali per
sviluppare il proprio lavoro in più
discipline, per presentarne i risultati e
anche per potenziare le proprie
capacità comunicative.
 Utilizza strumenti informatici e di
comunicazione in situazioni
significative di gioco e di relazione con
gli altri.
Traguardi per lo sviluppo delle
competenze al termine della scuola
secondaria
di primo grado
 L‘alunno è in grado di descrivere e
classificare utensili e macchine
cogliendone le diversità in relazione al
funzionamento e al tipo di energia e di
controllo che richiedono per il
funzionamento.
 Conosce le relazioni
forma/funzione/materiali attraverso
esperienze personali, anche se molto
semplici, di progettazione e
realizzazione.
 È in grado di realizzare un sem plice
progetto per la costruzione di un oggetto
coordinando risorse materiali e
organizzative per raggiungere uno scopo.
 Esegue la rappresentazione grafica in
scala di pezzi meccanici o di oggetti
usando il disegno tecnico.
 Inizia a capire i problemi legati alla
produzione di energia e ha sviluppato
sensibilità per i problemi economici,
ecologici e della salute legati alle varie
forme e modalità di produzione.
 È in grado di usare le nuove tecnologie e i
linguaggi multimediali per supportare il
proprio lavoro, avanzare ipotesi e
validarle, per autovalutarsi e per
presentare i risultati del lavoro.
 Ricerca informazioni e è in grado di
selezionarle e di sintetizzarle, sviluppa le
proprie idee utilizzando le TIC e è in
grado di condividerle con gli altri.
27
Traguardi per lo sviluppo delle
competenze al termine della scuola
primaria
 L‘alunno riflette su Dio Creatore e
Padre, sui dati fondamentali della vita
di Gesù e sa collegare i contenuti
principali del suo insegnamento alle
tradizioni dell‘ambiente in cuivive;
riconosce il significato cristiano del
Natale e della Pasqua, traendone
motivo per interrogarsi sul valore di
tali festività nell‘esperienza personale,
familiare e sociale.
 Riconosce che la Bibbia è il libro sacro
per cristiani ed ebrei e documento
fondamentale della nostra cultura,
sapendola distinguere da altre tipologie
di testi, tra cui quelli di altre religioni;
identifica le caratteristiche essenziali di
un brano biblico, sa farsi
accompagnare nell‘analisi delle pagine
a lui più accessibili, per collegarle alla
propria esperienza.
 ·Si confronta con l‘esperienza religiosa
e distingue la specificità della proposta
di salvezza del cristianesimo; identifica
nella Chiesa la comunità di coloro che
credono in Gesù Cristo e si impegnano
per mettere in pratica il suo
insegnamento; coglie il significato dei
Sacramenti e si interroga sul valore che
essi hanno nella vita dei cristiani.
Traguardi per lo sviluppo delle
competenze al termine della scuola
secondaria di primo grado
 L‘alunno è aperto alla sincera ricerca
della verità e sa interrogarsi sul
trascendente e porsi domande di senso,
cogliendo l‘intreccio tra dimensione
religiosa e culturale. A partire dal
contesto in cui vive, sa interagire con
persone di religione differente,
sviluppando un‘identità capace di
accoglienza, confronto e dialogo.
 Individua, a partire dalla Bibbia, le
tappe essenziali e i dati oggettivi della
storia della salvezza, della vita e
dell‘insegnamento di Gesù, del
cristianesimo delle origini. Ricostruisce
gli elementi fondamentali della storia
della Chiesa e li confronta con le
vicende della storia civile passata e
recente elaborando criteri per avviarne
una interpretazione consapevole.
 Riconosce i linguaggi espressivi della
fede (simboli, preghiere, riti, ecc.), ne
individua le tracce presenti in ambito
locale, italiano, europeo e nel mondo
imparando ad apprezzarli dal punto di
vista artistico, culturale e spirituale.
 ·Coglie le implicazioni etiche della fede
cristiana e le rende oggetto di
riflessione in vista di scelte di vita
progettuali e responsabili. Inizia a
confrontarsi con la complessità
dell‘esistenza e impara a dare valore ai
propri comportamenti, per relazionarsi
in maniera armoniosa con se stesso,
con gli altri, con il mondo che lo
circonda.
Nell’ambito della Programmazione didattica dell’Istituto Comprensivo sono
stati individuati alcuni momenti fondanti che concorrono a realizzare un
percorso formativo comune ai diversi ordini di scuola:




la continuità e l„accoglienza
l‟orientamento
l'integrazione per alunni diversamente abili
l'integrazione per alunni stranieri
3.4 Continuità e accoglienza
L‘iscrizione alla prima classe, sia della scuola primaria che della scuola secondaria, è
vissuta da molti alunni come un momento importante di crescita, ma anche con qualche
ansia e qualche apprensione.
Molto spesso questo passaggio rappresenta un problema per la famiglia e per la scuola
stessa.
Poiché è nostra convinzione che buona parte del successo scolastico degli alunni e del loro
―benessere‖ si giochi proprio nelle prime fasi di approccio alla nuova istituzione, occorre
rivolgere una specifica attenzione ai momenti che precedono l‘ingresso dei ragazzi nella
prima classe.
Il successo formativo si fonda, inoltre, anche sul rapporto di fiducia tra le famiglie e la
scuola: si intende costruire tale rapporto attraverso una serie di azioni che vengono attuate
prima dell‘ingresso dell‘alunno nell‘Istituto o nei primi giorni di scuola.
L’ACCOGLIENZA
- Incontri tra docenti, genitori e alunni delle classi ponte con illustrazione del POF
-Visita agli ambienti della scuola d'ingresso
-Rilevazione iniziale dei prerequisiti
-Attività e giochi per conoscere e farsi conoscere
LA CONTINUITÀ
-Organizzazione di percorsi curricolari verticali
-Promozione di iniziative intese ad assicurare operativamente il raccordo tra i diversi
ordini di scuola nelle fasi di passaggio tra i vari ordini di istruzione
CONTINUITA’ SCUOLA DELL’I NFANZIA/PRIMARIA:
Obiettivi per accertamento dei prerequisiti concordati
Partecipazione ad attività comuni
Realizzazione con gli alunni di classe prima/quinta, di attività stabilite
Effettuazione di visite dei bambini alla scuola Primaria
Osservazione delle insegnanti delle future prime dei comportamenti dei bambini
della scuola dell‘Infanzia durante un‘attività didattica
 Somministrazione test d‘uscita
 Incontri, con le insegnanti delle future prime, per la formazione delle classi con la
relativa documentazione prodotta dalle insegnanti della scuola dell‘Infanzia





29
CONTI NUITA’ PRIMARIA/SECONDARIA




riconferma della lista degli obiettivi formativi e disciplinari
definizione prove oggettive d‘ingresso
effettuazione visite alunni di quinta alla secondaria di I grado
incontri per la formazione delle classi
-Formazione classi prime: CRITERI GENERALI
Si terrà conto, nei diversi ordini di scuola, dei seguenti criteri:
 distribuzione il più possibile equa di maschi e femmine (tutti gli ordini di scuola)
 suddivisione equa di alunni portatori di handicap (tutti gli ordini di scuola)
 costituzione di gruppi con nati prevalentemente nella prima o nella seconda metà
dell‘anno solare di riferimento (scuola dell‘Infanzia)
 suddivisione sulle classi nei casi di abbinamenti non funzionali, su segnalazione
delle educatrici dell‘asilo nido (scuola dell‘Infanzia)
 suddivisione in parti eque di alunni che non hanno frequentato la scuola
dell‘Infanzia (scuola Primaria)
 divisione sulle classi dei casi particolari dal punto di vista sia disciplinare che
cognitivo, su segnalazione dagli insegnanti dell‘ordine precedente (scuola Primaria e
Secondaria)
 suddivisione degli alunni secondo fasce di livello definite con le insegnanti della
scuola Primaria (Scuola Secondaria)
 suddivisione degli alunni provenienti dai tre plessi di scuola Primaria (Scuola
Secondaria)
 assegnazione equa degli alunni esterni (Scuola Secondaria)
 assegnazione equa degli alunni ripetenti (Scuola Secondaria)
( vedi Regolamento di Istituto)
3.5 Orientamento
Il progetto dell‘orientamento della Scuola Secondaria di primo grado dell‘Istituto vuole
focalizzare l‘attenzione degli studenti e dei docenti sulla più importante missione della
scuola, ossia sul favorire la conoscenza di sé, dei propri limiti e risorse per autovalutarsi,
scegliere percorsi di lavoro adeguati e un futuro ordine di scuola.
Pertanto vengono proposte attività di orientamento in ogni ordine di scuola per favorire
l‘acquisizione di una piena consapevolezza di sé, dei propri interessi, delle proprie
attitudini secondo i seguenti obiettivi:
 acquisire maggiore consapevolezza di se stessi
 riconoscere le proprie capacità e i propri limiti
 sapere rapportarsi con gli altri in modo equilibrato e collaborativo
 imparare ad autovalutarsi e a trovare strategie
 sviluppare le proprie potenzialità cognitive
 imparare ad organizzare le idee
 imparare ad organizzare lo studio
 sapere sviluppare la conoscenza di sé in modo finalizzato all‘autopromozione
 individuare le proprie aspirazioni e le proprie insoddisfazioni
 sviluppare la motivazione al successo scolastico
 conoscere gli altri per progettare il proprio futuro
In particolare nelle classi terze della Scuola Secondaria, tali attività sono finalizzate alla
scelta dei futuri interessi di studio e si svolgono secondo le seguenti modalità:
30
a) attività didattica in classe;
b) confronto sulle competenze disciplinari a livello di commissioni inter-ordine;
3.6 Integrazione alunni diversamente abili
Nell‘ambito dell‘integrazione degli alunni diversamente abili, le Linee Guida trasmesse dal
MIUR il 4 agosto 2009, raccolgono una serie di direttive che hanno lo scopo, nel rispetto
dell‘autonomia scolastica, di migliorare il processo di integrazione degli alunni con
disabiltà. L‘ intento è quello di ‖ fornire agli operatori scolastici una visione organica della
materia che possa orientarne i comportamenti nella direzione di una loro più piena
conformità ai principi dell‘integrazione‖.
Questo documento diventa per ogni realtà scolastica il punto di riferimento per rendere poi
effettive le direttive impartite, in modo tale da assicurare l‘effettività del diritto allo studio
degli alunni con disabilità mediante risposte adeguate ai loro bisogni educativi speciali.
Dalla Premessa delle Linee Guida:
“La scuola è una comunità educante, che accoglie ogni alunno nello sforzo quotidiano di
costruire condizioni relazionali e situazioni pedagogiche tali da consentirne il massimo
sviluppo. Una scuola non solo per sapere dunque ma anche per crescere, attraverso
l‟acquisizione di conoscenze, competenze, abilità, autonomia, nei margini delle capacità
individuali, mediante interventi specifici da attuare sullo sfondo costante e
imprescindibile dell‟istruzione e della socializzazione.
In questo senso si configura la norma costituzionale del diritto allo studio, interpretata
alla luce della legge 59/1997 e del DPR 275/1999, da intendersi quindi come tutela
soggettiva affinché le istituzioni scolastiche, nella loro autonomia funzionale e flessibilità
organizzativa, predispongano le condizioni e realizzino le attività utili al raggiungimento
del successo formativo di tutti gli alunni.”
Riferimenti normativi:




Art 3 ed Art 34 Costituzione
Legge 118/71 e Legge 517/77
Legge 104/92
DPR 24 febbraio 1994
La scuola come comunità che include
La dimensione inclusiva della scuola ( Parte III delle Linee Guida) si realizza attraverso un
Piano dell‘Offerta Formativa ―inclusivo‖ , che preveda cioè nella quotidianità delle azioni
da compiere, degli interventi da adottare e dei progetti da realizzare la possibilità di dare
risposte precise ad esigenze educative individuali.
Una comunità scolastica che include declina la propria azione secondo alcuni principi
ispiratori, che riguardano tutti gli alunni:
-la ricerca di condizioni di reale integrazione migliora l‘ambiente educativo e di
apprendimento per tutti gli alunni;
-la prospettiva dell‘inclusione richiede una pedagogia del positivo, della promozione di
ogni persona a partire dalla valorizzazione e sviluppo di quelle che sono le sue peculiarità:
questa logica non vale solo per l‘alunno disabile, ma si riferisce a tutti gli alunni,
considerando l‘apprendimento e la valutazione come strumenti per la realizzazione delle
potenzialità personali;
-la scuola che include deve attivare misure di flessibilità organizzativa e didattica
funzionali alle esigenze e alle caratteristiche della persona da promuovere.
31
Pertanto il Piano dell‘Offerta Formativa dell‘ Istituto Comprensivo fa proprio il valore
fondativo dell‘integrazione/inclusione scolastica mediante la promozione e la cura di una
serie di iniziative da attuarsi di concerto con le varie componenti scolastiche, con i genitori
degli alunni e con il territorio.
Linee Guida dell‘Istituto Comprensivo ―Varallo Pombia‖ ( progettualità organizzativa della
scuola): piano di intervento per la realizzazione dell‘integrazione degli alunni diversamente
abili.
 Individuazione di una figura professionale di riferimento ( funzione strumentale)
 Individuazione dei componenti del GLH di Istituto
 Coinvolgimento attivo delle famiglie durante la fase di elaborazione del PEI e in
occasione delle verifiche periodiche
 Compilazione del Fascicolo individuale dell‘alunno con disabilità al fine di
documentarne il percorso formativo compiuto nell‘iter scolastico
 Attivazione di specifiche azioni di orientamento per assicurare continuità tra i vari
ordini di scuola
 Promozione di attività di aggiornamento e formazione del personale scolastico
 Valorizzazione dei progetti che attivino strategie orientate a potenziare il processo di
inclusione
 Promozione di iniziative per il coinvolgimento dei genitori e del territorio
 Costituzione di reti di scuole
 Promozione di tutte le iniziative necessarie per individuare e rimuovere eventuali
barriere architettoniche e/o senso-percettive
La documentazione
I documenti che accompagnano il percorso di integrazione dell‘alunno, sono contenuti
nell‘atto di indirizzo e coordinamento relativo ai compiti delle unità sanitarie locali in
materia di alunni portatori di handicap (DPR 24/02/1994).
La certificazione
All‘individuazione dell‘alunno come persona con disabilità, al fine di assicurare l‘esercizio
del diritto all‘istruzione e integrazione scolastica di cui agli articoli 12 e 13 della L. 104/92,
provvede lo specialista su segnalazione dei servizi di base o del capo d‘istituto.
La diagnosi funzionale
La diagnosi funzionale viene redatta dall‘unità multidisciplinare dell‘ A.S.L.; nella diagnosi
viene descritta analiticamente la compromissione funzionale dello stato psico-fisico
dell‘alunno in situazione di handicap, attraverso l‘acquisizione di elementi clinici e psicosociali. La diagnosi funzionale, che è documento trasmesso alla scuola attraverso la
famiglia dell‘alunno, essendo finalizzata al recupero, tiene conto particolarmente delle
potenzialità registrabili nelle seguenti dimensioni: cognitiva, affettivo-relazionale,
linguistica, sensoriale, prassico-motoria, neuropsicologica, dell‘autonomia personale e
sociale.
Il profilo dinamico-funzionale
Indica prioritariamente, dopo una prima fase di inserimento scolastico, il prevedibile
livello di sviluppo che l‘alunno dimostra di possedere in ordine alle dimensioni sopra
citate. Il P.D.F. periodicamente verificato e aggiornato, si pone come ponte tra la diagnosi
funzionale e il P.E.I., indicando le salienti caratteristiche fisiche, psichiche, sociali e
affettive dell‘alunno e contribuendo alla selezione delle aree o dimensioni personali da
privilegiare o dalle quali partire per gli interventi educativo-didattici e terapeutici
successivi.
32
Il Piano educativo individualizzato
Il P.E.I. è la base per la costruzione del progetto di vita dell‘alunno con disabilità ed è
predisposto dopo il P.D.F., possibilmente entro il secondo mese di frequenza della scuola.
L‘elaborazione del P.E.I. è affidata ai genitori, ai docenti curricolari e di sostegno della
classe, agli operatori sanitari designati dall‘ A.S.L. (D.P.C.M. 185/06, ART3, c.2). Il P.E.I. è
un documento che deve definire i percorsi sia didattici che educativi quali elementi
essenziali per agevolare l‘integrazione, assecondando e sviluppando le potenzialità
dell‘alunno.
La corresponsabilità educativa e formativa dei docenti ( Linee Guida III PARTE p. 2)
Nella scuola inclusiva ―la progettazione degli interventi da adottare riguarda tutti gli
insegnanti perché l‟intera comunità scolastica è chiamata ad organizzare i curricoli in
funzione dei diversi stili o delle diverse attitudini cognitive, a gestire in modo alternativo
le attività d‟aula, a favorire e potenziare gli apprendimenti e ad adottare i materiali e le
strategie didattiche in relazione ai bisogni degli alunni.‖
“I Consigli di Classe si adopereranno pertanto al coordinamento delle attività didattiche,
alla preparazione dei materiali e a quanto può consentire all‟alunno con disab ilità, sulla
base dei suoi bisogni e delle sue necessità, la piena partecipazione allo svolgimento della
vita scolastica nella sua classe”.
La valutazione ( Linee Guida III PARTE p. 2.4)
“La valutazione in decimi va rapportata al P.E.I. che costituisce il punto di riferimento
per le attività educative a favore degli alunni con disabillità. Si rammenta inoltre che la
valutazione in questione dovrà essere sempre considerata come valutazione dei processi e
non solo come valutazione della performance.
Gli insegnanti assegnati alle attività per il sostegno, assumendo la contitolarità delle
sezioni e delle classi in cui operano e partecipando a pieno titolo alle operazioni di
valutazione periodiche e finali degli alunni della classe con diritto di voto….”
33
3.7 Integrazione alunni stranieri:
Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri MIUR
26/02/2006
La finalità del documento è definita con molta chiarezza: "L‟obiettivo del presente
documento è di presentare un insieme di orientamenti condivisi sul piano culturale ed
educativo, di individuare alcuni punti fermi sul piano normativo e di dare alcuni
suggerimenti di carattere organizzativo e didattico al fine di favorire l‟integrazione e la
riuscita scolastica e formativa, ferma restando l‟autonomia delle istituzioni scolastiche e
la loro responsabilità in materia, nel quadro della legislazione vigente".
Lo scenario multiculturale della scuola italiana viene descritto, sul versante quantitativo,
utilizzando i dati dei ricchissimi rapporti annuali sulla presenza degli alunni non italiani
nelle scuole.
Sul versante qualitativo e normativo, invece, si fa riferimento al fatto che "L‟Italia sta
passando dalla prima fase, nella quale la scuola si è trovata ad affrontare il fenomeno
come emergenza, ad una fase di valutazione delle esperienze già realizzate e di
programmazione degli interventi. La presenza di alunni stranieri è un dato strutturale e
riguarda tutto il sistema scolastico. E‟ necessario, dunque, individuare le migliori
pratiche e disseminarle nel rispetto del Piano dell‟offerta formativa (POF) e
dell‟autonomia scolastica, d‟intesa con gli Enti locali e gli altri soggetti che sul territorio
interagiscono per l‟integrazione".
L‘educazione interculturale come orizzonte:
"Si sta delineando in Italia una scuola delle cittadinanze, europea nel suo orizzonte,
radicata nell‟identità nazionale, capace di valorizzare le tante identità locali e, nel
contempo, di far dialogare la molteplicità delle culture entro una cornice di valori
condivisi. Al di là delle buone pratiche e delle singole iniziative di accoglienza e di
integrazione, occorrono tuttavia un impegno organico e un‟azione strutturale capaci di
sostenere l‟intero sistema formativo nazionale. L‟educazione interculturale costituisce lo
sfondo da cui prende avvio la specificità di percorsi formativi rivolti ad alunni stranieri,
nel contesto di attività che devono connotare l‟azione educativa nei confronti di tutti. La
scuola infatti è un luogo centrale per la costruzione e condivisione di regole comuni, in
quanto può agire attivando una pratica di vita quotidiana che si richiami al rispetto delle
forme democratiche di convivenza e, soprattutto, può trasmettere le conoscenze storiche,
sociali, giuridiche ed economiche che sono saperi indispensabili nella formazione della
cittadinanza societaria. L‟educazione interculturale rifiuta sia la logica
dell‟assimilazione, sia la costruzione ed il rafforzamento di comunità etniche chiuse ed è
orientata a favorire il confronto, il dialogo, il reciproco arricchimento entro la
convivenza delle differenze".
Riferimenti normativi:






Legge n. 40 del 6/03/1998
Decreto Legislativo 25/07/1998
Legge n. 189 del 30/07/2002
D.P.R. n. 275/99
Legge riforma n.53/2003
Decreto Legislativo n.76/2005
34
Le indicazioni operative
“Nell‟ambito delle singole scuole, l‟orientamento più diffuso è di favorire
l‟eterogeneità delle cittadinanze nella composizione delle classi, piuttosto che formare
classi omogenee per provenienza territoriale o religiosa degli stranieri.
Specifiche esigenze didattiche possono richiedere la formazione temporanea di
gruppi omogenei.
E‟ importante che in ciascuna fase dell‟inserimento ci sia il coinvolgimento dei genitori e
delle famiglie, sia italiane che straniere, anche in forma associata, al fine di promuovere
scelte consapevoli e responsabili.”
Come accogliere gli alunni stranieri nella scuola
L‘accoglienza viene analizzata su tre diversi aspetti:
A. Area amministrativa;
B. Area comunicativo-relazionale;
C. Area educativo-didattica.
L‘area amministrativa analizza il processo di iscrizione. Per quanto concerne l‘area
comunicativo-relazionale le linee guida ribadiscono l‘ovvia necessità di un clima
relazionalmente positivo caratterizzato dalla capacità della scuola di comunicare con la
famiglia. Per facilitare questo momento si consiglia di utilizzare eventuali mediatori oltre
che di predisporre materiali informativi plurlingue. Lo stesso mediatore può essere
estremamente utile nel primo colloquio con la famiglia al fine di facilitare la raccolta di
informazioni, la presentazione della scuola e della sua offerta formativa, ecc (area
educativo – didattica).
L‘insegnamento dell‘italiano e altri apprendimenti linguistici
“Uno degli obiettivi prioritari nell‟integrazione degli alunni stranieri è quello di
promuovere l‟acquisizione di una buona competenza nell‟italiano scritto e parlato, nelle
forme ricettive e produttive, per assicurare uno dei principali fattori di successo
scolastico e di inclusione sociale.
Gli alunni stranieri, al momento del loro arrivo, si devono confrontare con due
diverse strumentalità linguistiche:
• la lingua italiana del contesto concreto, indispensabile per comunicare nella vita
quotidiana (la lingua per comunicare)
• la lingua italiana specifica, necessaria per comprendere ed esprimere concetti,
sviluppare l‟apprendimento delle diverse discipline e una riflessione sulla lingua stessa
(la lingua dello studio).
La lingua per comunicare può essere appresa in un arco di tempo che può oscillare da
un mese a un anno, in relazione all‟età, alla lingua d‟origine, all‟utilizzo in ambiente
extrascolastico. Per apprendere la lingua dello studio, invece, possono essere necessari
alcuni anni, considerato che si tratta di competenze specifiche. Lo studio della lingua
italiana deve essere inserito nella quotidianità dell‟apprendimento e della vita scolastica
degli alunni stranieri, con attività di laboratorio linguistico e con percorsi e strumenti
per l‟insegnamento intensivo dell‟italiano.
L‟apprendimento e lo sviluppo della lingua italiana come seconda lingua deve essere
35
al centro dell‟azione didattica. Occorre, quindi, che tutti gli insegnanti della classe, di
qualsivoglia disciplina, siano coinvolti (vedi Progetto pilota del MIUR, Direzione
generale del personale della scuola, in collaborazione con 21 Università: “Azione italiano
L2: Lingua di contatto, lingua di culture”).
E‟ necessaria, pertanto, una programmazione mirata sui bisogni reali e sul
monitoraggio dei progressi di apprendimento nella lingua italiana, acquisita via via
dall‟alunno straniero.”
L‘orientamento
“Le istituzioni scolastiche devono assicurare anche agli studenti stranieri un percorso
orientativo completo e continuativo affinché possano provvedere in modo adeguato alle
proprie scelte scolastiche e lavorative.”
La valutazione
Per quanto concerne la valutazione, le Linee Guide ricordano che dalla L.517/1977 la
valutazione non svolge solo una funzione certificativi ma soprattutto una funzione
regolativa nei confronti dell‘offerta formativa che è chiamata a "partire dall‘alunno"
piuttosto che dai programmi. Concetto questo ribadito anche dall‘art. 45, comma 4, del
DPR n 394 del 31 agosto 1999 che così recita "il collegio dei docenti definisce, in relazione
al livello di competenza dei singoli alunni stranieri, il necessario adattamento dei
programmi di insegnamento..”.
“Per il consiglio di classe che deve valutare alunni stranieri inseriti nel corso dell‟anno
scolastico – per i quali i piani individualizzati prevedono interventi di educazione
linguistica e di messa a punto curricolare - diventa fondamentale conoscere, per quanto
possibile, la storia scolastica precedente, gli esiti raggiunti, le caratteristiche delle scuole
frequentate, le abilità e le competenze essenziali acquisite. In questo contesto, che
privilegia la valutazione formativa rispetto a quella “certificativa” si prendono in
considerazione il percorso dell‟alunno, i passi realizzati, gli obiettivi possibili, la
motivazione e l‟impegno e, soprattutto, le potenzialità di apprendimento dimostrate. In
particolare, nel momento in cui si decide il passaggio o meno da una classe all‟altra o da
un grado scolastico al successivo, occorre far riferimento a una pluralità di elementi fra
cui non può mancare una previsione di sviluppo dell‟alunno. Emerge chiaramente come
nell‟attuale contesto normativo vengono rafforzati il ruolo e la responsabilità delle
istituzioni scolastiche autonome e dei docenti nella valutazione degli alunni.”
Protocollo d’accoglienza alunni stranieri (allegato)
Il Protocollo di Accoglienza è un documento deliberato dal Collegio Docenti; contiene
principi e modalità inerenti l‘iscrizione e l‘inserimento degli alunni immigrati e traccia le
diverse possibili fasi dell‘accoglienza. Costituisce uno strumento di lavoro da integrare e
rivedere annualmente sulla base delle esperienze realizzate.
L‘adozione di tale protocollo consente di attuare in modo operativo le indicazioni
normative contenute nell‘articolo 45 del D.P.R. 31/8/1999 intitolato ―Iscrizione scolastica―.
36
4. L’ISTITUTO COMPRENSIVO “VARALLO POMBIA:
L’ORGANIZZAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA
4.1 Le macro-aree
L‘offerta Formativa dell‘Istituto è articolata su otto macro-aree:
Formazione
Benessere a scuola
Ambiente, salute,
volontariato,
sport, teatro,
viaggi e visite
d‘istruzione.
Iniziative di
formazione
per docenti e
studenti
Informatica
Laboratori di
informatica, iniziative
didattiche e formative
con la L.I.M. .
Integrazione e
prevenzione del disagio
Progetti di recupero e
supporto psicologico,
GLH, rapporti con gli
specialisti.
Arricchimento
dell‟Offerta Didattica
OFFERTA
FORMATIVA
Intercultura
Percorsi di
alfabetizzazione ,
utilizzo di mediatori
linguistici, progetto
―Mamme a scuola‖,
Protocollo
d‘accoglienza alunni
stranieri.
KET, Ed. alla Pace,
Consiglo Intercomunale
dei ragazzi, Amico PC,
Festa sportiva, Il posto in
cui vivo, Concorso
Biblioteca Pombia.
Sicurezza
Continuità e orientamento
Incarichi per i
docenti,
organizzazione della
sicurezza per
l‘Istituto e area
progettuale rivolta
agli alunni.
Progetto continuità tra i vari ordini di
scuola; Progetto ―Laboratorio ScuolaFormazione 14-16 anni‖;
orientamento scuola secondaria di I
grado.
37
All‘interno di ogni macro-area si realizzano i progetti didattico-educativi d‘Istituto, distinti
per ordini di scuola e realizzati in base alle esigenze formative specifiche delle singole fasce
d‘età dei bambini e dei ragazzi (VEDI SEZIONE PROGETTI).
4.2 Gli enti esterni coinvolti
La realizzazione dell‘Offerta Formativa avviene in collaborazione con soggetti esterni e
all‘interno di reti di scuole:
TIPOLOGIA DI CONTATTO
COMUNI
SOCIETÁ‘, ASSOCIAZIONI E
FONDAZIONI, ALTRO..
Divignano
Pombia
Varallo Pombia
Pro Baby
Associazione Famiglie Per
Comitato Genitori Divignano
Gruppo Volontariato Vincenziano Onlus
Gruppo del Palio di Divignano
Ente Parco del Ticino
Circolo Operaio A.Iacometti Divignano
Biblioteche comunali
Biblioteca A. Marazza di Borgomanero
Casa di Riposo ―D. Giorgio Nobile‖ Varallo Pombia
COOP/IPERCOOP
Circo CLAP
Responsabile FAI, Prof.ssa Mingozzi Federica
Prof. Parachini Valeria
Esperto di dipendenze mediatiche
Personale della Casa della Resistenza di Fondotoce
Dott. Modiano Renzo
Associazione Stella Alpina
Prof.ssa Braga Antonella
Dott. Schena Nicolino, esperto di educazione sessuale
Dott.ssa Milan Flavia (ASL Novara)
Scuola secondaria di II grado – Istituto Agrario
―Cavallini‖
Società Basket Novara-Borgomanero
Società Rugby Novara – sig. Parachini Stefano
Referente dell‘Oratorio di Varallo Pombia
Personale del Parco del Ticino
Esperti di Yoga
Esperti Centro Naturabile di Pombia
Pallavolo – Società sportiva di Oleggio
Cartoleria Albera di Ghemme
Gruppo Alpini di Varallo Pombia
Servizio mensa del Comune di Pombia
Esperti musicali
Esperto di teatro, sig. Sereno Marco
Compagnia ―Officina del Teatro‖
Esperto di Educazione Ambientale della Regione
Piemonte
38
SERVIZI SUL TERRITORIO
SCUOLE
Esperti di alfabetizzazione motoria
Esperti della scuola di circo CLAP
Caserma dei Carabinieri di Castelletto Sopra Ticino
Consorzio Intercomunale Servizi Socio Assistenziali
Azienda Sanitaria Locale
Cooperativa Valdocco
Direzione Didattica di Oleggio
ENAIP di Oleggio
Scuole secondarie di secondo grado della provincia di
Novara (per attività di stage e di orientamento)
Associazione Nazionale dei Pedagogisti Italiani
Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
39
5. L’ISTITUTO COMPRENSIVO “VARALLO POMBIA”:
AMPLIAMENTO DELL’ OFFERTA FORMATIVA
I docenti dell‘Istituto Comprensivo riconoscono alcuni assi formativi e culturali portanti
che mirano ad unificare trasversalmente i campi d‘esperienza, gli ambiti disciplinari e le
discipline così da realizzare situazioni di benessere. L‘offerta formativa, calata nella realtà
di ogni singola scuola dell‘Istituto, sarà caratterizzata da attività specifiche e diversificate
per rispondere alle esigenze delle varie realtà locali.
5. 1 Offerta Formativa in collaborazione con enti esterni
( schema riassuntivo)
Benessere a scuola
PROGETTO
Benessere nella scuola
Il volontariato
Giochi sportivi
studenteschi
LibriAMOci
DESTINATARI
ENTI
FINANZIATORI
Infanzia di ogni
ordine di scuola
Alunni, famiglie,
docenti
Secondaria di
primo grado
Alunni della scuola Famiglie per
secondaria di
primo grado e
Docenti di ogni
ordine di scuola
Donacibo
(raccolta alimentare)
Raccolta di doni
Tutto l‘Istituto
Comprensivo
Tutto l‘Istituto
Comprensivo
Progetto
di Primaria di
MIUR e Regione
Alfabetizzazione motoria
Divignano, Pombia Piemonte
e Varallo Pombia
Prevenzione del disagio
PROGETTO
DESTINATARI
Ad-Agio
Educazione
economica
alla
Alunni e docenti
dell‘IC
legalità Classi quarte e
quinte della scuola
primaria
ENTI
FINANZIATORI
USR del Piemonte
Guardia di Finanza
SOGGETTI
COINVOLTII
Vari
Vari
CONI
Biblioteca
di
Divignano, Pombia,
Varallo
Pombia,
CISAS,
Comitato
Genitori Divignano,
Gruppo Volontariato
Vincenziano,
Lalampada
di
Aladino,
Dott.ssa
Bartelle
Lores,
Castiglioli
Cristina
attrice professionista
Gruppo Volontariato
Vincenziano
Gruppo Volontariato
Vincenziano
Esperti
di
alfabetizzazione
motoria
ENTI
COLLABORATORI
D.D. di Oleggio
(scuola capofila)
40
Educazione alla legalità
Educazione all‘affettività e
alla sessualità
―Costruiamo il benessere a
scuola‖
La bussola: come navigare
in Internet senza perdere la
rotta
Tutte le classi della Caserma dei
scuola secondaria
Carabinieri di
di primo grado
Castelletto Sopra
Ticino
Classi terze scuola
secondaria
Classe 1^ C scuola
secondaria di
primo grado
Alunni della scuola
secondaria di
primo grado
Dott. Schena
Dott.ssa Zanetta
Francesca
Esperto di
dipendenze
mediatiche
Intercultura
ENTI
ENTI
FINANZIATORI COLLABORATORI
Progetto Petrarca 3: Piano Genitori
degli Unione Europea e ENAIP di Oleggio
Regionale
per
la alunni stranieri
Regione Piemonte
formazione
civicolinguistica dei cittadini di
Paesi terzi
PROGETTO
DESTINATARI
Sicurezza
FORMAZIONE
Corso Sicurezza
DESTINATARI
ENTI
FINANZIATORI
Docenti
ENTI
COLLABORATORI
―Ambiente
e
Sicurezza‖ e I.C. di
Momo
Continuità e orientamento
PROGETTO
Laboratorio scuolaformazione 14-16anni
DESTINATARI
Alunni scuola
secondaria
ENTI
FINANZIATORI
USR e Regione
Piemonte
ENTI
COLLABORATORI
ENAIP Oleggio e IAL
di Arona
Formazione
PROGETTO
Registro on line
Scrutinio on line
Indicazioni Nazionali
Bisogni Educativi Speciali
DESTINATARI
Personale docente
Personale docente
Personale docente
Personale docente
ENTI
FINANZIATORI
ENTI
COLLABORATORI
Regel
Regel
USR Piemonte
OPPI sezione di
Novara
41
5. 2 Offerta Formativa:I PROGETTI
I progetti rappresentano un‘occasione di integrazione e di arricchimento dell‘offerta
formativa della scuola.
Essi sono finalizzati a:
-offrire agli alunni la possibilità di esprimersi secondo i reali interessi, di sviluppare
capacità ed acquisire abilità in situazioni gratificanti e operative di apprendimento;
-far incontrare agli alunni figure educative diverse dagli insegnanti di classe con
competenze specifiche rispetto all‘attività proposta;
-sviluppare linguaggi integrativi rispetto al codice verbale;
-favorire l‘integrazione sociale e lo sviluppo delle potenzialità di tutti gli alunni, in
particolare di quelli con difficoltà di apprendimento, in situazione di svantaggio
socioculturale o di handicap.
AREA DI INTERVENTO
Benessere a scuola
1.1 Denominazione progetto
Progetto Teatro
1.2 Responsabili del progetto
Scuola dell‟Infanzia Divignano
Scuola dell‟Infanzia Varallo Pombia
Scuola dell‟Infanzia Pombia
Scuola Primaria di Pombia
Scuola Primaria Varallo Pombia
Rota Francesca
Squeo Claudia
Colussi Alessandra
Gila Gub Laura
Martini Patrizia
1.3 Destinatari
Alunni Scuola dell‘Infanzia e Primaria dell‘Istituto
1.4 Obiettivi
 Leggere e memorizzare testi
 Stimolare la fantasia e la creatività
 Esprimersi attraverso la voce e la gestualità
 Esibirsi interpretando ruoli e personaggi
 Sperimentare diverse forme artistiche ed esprimersi
Metodologia:
 Stesura di un copione
 Studio del copione
 Ideazione della scenografia e dei costumi
 Rappresentazione scenica del copione
 Partecipazione allo spettacolo teatrale
Finalità:
 Avvicinare gli alunni e le famiglie al mondo della recitazione e del teatro, favorendo il
pieno sviluppo delle potenzialità artistiche degli alunni.
1.5 Durata e luogo
Il seguente progetto si attua nel corso dell‟anno scolastico 2013/2014, con le seguenti
modalità
42
scuola
Scuola dell‟Infanzia di
Divignano
titolo
periodo
Scuola dell‟Infanzia di
Varallo Pombia
Il Teatro e il Circo a scuola Dicembre 2013
Marzo 2014
Fine anno scolastico
Manipolando - Teatrando Dicembre 2013
Fine anno scolastico
Scuola dell‟Infanzia di
Pombia
Progetto Espressivo
Linguistico Teatrale
Scuola Primaria di Pombia Spettacolo teatrale
Scuola Primaria di Varallo Festa di Natale
Pombia
Festa degli alberi
Spettacolo teatrale
Dicembre 2013
Giugno 2014
II quadrimestre
Dicembre 2013
Marzo 2014
Fine II quadrimestre
1.6 Risorse umane
1.6.1 Soggetti esterni coinvolti:
Esperti della scuola di Circo CLAP, referente dell‟oratorio di Varallo Pombia.
1.6.2 Docenti e Monte ore previsto
Docenti da retribuire con ore aggiuntive di insegnamento e di non insegnamento
AREA DI INTERVENTO
Benessere a scuola
1.1 Denominazione progetto
Progetto Volontariato
1.2 Responsabili del progetto
Ins. Gotter Clara
1.3 Destinatari
Alunni dell‘Istituto
1.4 Obiettivi



Sensibilizzare i bambini e i ragazzi sulle tematiche della solidarietà, dell‟aiuto al
prossimo e dell‟arricchimento attraverso il conoscersi
Valorizzare lo scambio culturale, affettivo e relazionale nell‟incontro fra generazioni
diverse
Promuovere l‟apprendimento e la conoscenza per i ragazzi attraverso le esperienze di
vita degli anziani
Metodologia:

Visite e attività degli alunni con le insegnanti, in casa di riposo e al banco alimenti e
guardaroba
 Rielaborazione in classe delle visite e delle attività svolte
 Iniziative ricreative con e per gli anziani
 Raccolta alimenti per “Donacibo”
 Raccolta usato (vestiario, giocattoli, doni…)
Finalità:
 Educare alla solidarietà coinvolgendo volontariato e scuola
 Aiutare i giovani a costruire una nuova dimensione fondata su valori che permettono
di lavorare insieme su obiettivi comuni
 Favorire la crescita personale dei ragazzi nella propria capacità relazionale e come
cittadini che possono contribuire al miglioramento delle condizioni di vita della
43
comunità di appartenenza
1.5 Durata e luogo
Il seguente progetto si attua nel corso dell‟anno scolastico 2013/2014
1.6 Risorse umane
1.6.1 Soggetti esterni coinvolti:
Volontari del Gruppo Vincenziano, Casa di Riposo Don G. Nobile, Centro di solidarietà” La
Compagnia”
1.6.2 Docenti e Monte ore previsto
Docenti dell‟Istituto
AREA DI INTERVENTO
Prevenzione del disagio
1.1 Denominazione progetto
Integrazione alunni diversamente abili
1.2 Responsabili del progetto
1.3 Destinatari
Alunni con certificato di Diagnosi Funzionale
Famiglie degli alunni diversamente abili
Insegnanti di sostegno
Insegnanti curricolari
1.4 Obiettivi
 Garantire pari opportunità formative nel rispetto del diritto all‟istruzione
previsto dalla Costituzione.
 Promuovere una reale integrazione degli alunni diversamente abili rispondendo
ai loro bisogni specifici.
 Organizzare una rete esterna alla scuola ( Enti locali, genitori, ASL di zona e altri
centri di riferimento) per favorire lo scambio comunicativo.
In particolare nel nostro Istituitola dimensione inclusiva della scuola si realizzerà
attraverso:
1. interventi e progetti educativi che rispondano ad esigenze educative
individuali;
2. metodologie di intervento didattico che accolgano una” pedagogia del
positivo” al fine di valorizzare le peculiarità del singolo;
3. misure di flessibilità organizzativa e didattica funzionali alle
caratteristiche dell‟alunno diversamente abile;
4. attuazione della progettualità organizzativa contenuta nel Piano
dell‟Offerta Formativa dell‟Istituto;
1.5 Durata e luogo
Il seguente progetto si attua nel corso dell‟anno scolastico 2011/2012 prevedendo alcuni
incontri tra i componenti del G.L.H., le famiglie, gli specialisti.
1.6 Risorse umane
1.6.1 Soggetti esterni coinvolti:
Specialisti
1.6.2 Docenti e Monte ore previsto
Docenti da retribuire con ore aggiuntive di non insegnamento
44
AREA DI INTERVENTO
Prevenzione del disagio
1.1 Denominazione progetto
Progetto Recupero
1.2 Responsabili del progetto
Scuola Secondaria di primo grado
Scuola Primaria Divignano
Scuola Primaria Varallo Pombia
Scuola Primaria Pombia
Franelli Manuela
Zunnui Maria Antonietta
Barcellini Donatella
Grassi Monica
1.3 Destinatari
Alunni della Scuola Primaria e Secondaria dell‘Istituto che evidenziano lacune linguistiche
e/o matematiche, alunni con certificazione di D.S.A. e/o con Bisogni Educativi Speciali.
1.4 Obiettivi



Offrire ad alunni in difficoltà l‟esperienza del successo e del piacere di imparare
Colmare lacune in ambito linguistico e matematico
Migliorare le capacità di attenzione e concentrazione e riflettere sul proprio metodo
di studio
Metodologia:


Utilizzo di materiale didattico specifico e schede operative graduate per livelli di
difficoltà
Utilizzo di software specifico
Finalità:

Prevenzione e recupero della dispersione scolastica e riduzione della marginalità
sociale
1.5 Durata e luogo
Il seguente progetto si attua nel corso dell‟anno scolastico 2013/2014.
1.6 Beni e Servizi
Laboratori multimediale della scuola (laddove presenti)
Testi specializzati
Software specifici
1.7 Risorse umane
1.7.1 Soggetti esterni coinvolti:
1.7.2 Docenti e Monte ore previsto
Docenti da retribuire con ore aggiuntive di insegnamento e di non insegnamento
45
AREA DI INTERVENTO
Benessere a scuola
1.1 Denominazione progetto
Progetto Viaggi e Visite d’Istruzione
1.2 Responsabili del progetto
Scuola Secondaria di primo grado
Scuola Primaria Divignano
Scuola Primaria Varallo Pombia
Scuola Primaria Pombia
Scuola dell‟Infanzia Divignano
Scuola dell‟Infanzia Varallo Pombia
Scuola dell‟Infanzia Pombia
Faccin Alessandro
Rinolfi Marilena
Favini Giovanna
Vigato Emanuela
1.3 Destinatari
Alunni dell‘Istituto Comprensivo
1.4 Obiettivi



Sviluppare l‟autonomia
Stimolare o rafforzare il grado di socializzazione
Arricchire il livello culturale

Itinerari definiti in base alla programmazione didattico educativa di cui costituiscono un
arricchimento culturale
Metodologia:
Finalità:

Organizzare un‟offerta di visite d‟istruzione,tenendo conto di percorsi didattico-educativi
svolti nelle varie classi
1.5 Durata e luogo (SI VEDANO TABELLE SOTTOSTANTE)
1.6 Risorse umane
1.6.1 Soggetti esterni coinvolti:
Strutture ricettive
1.6.2 Docenti e Monte ore previsto
Tabella 1. Visite e viaggi d‟istruzione della scuola secondaria di primo grado
SCUOLA
SCUOLA
SECONDARIA
DI PRIMO
GRADO
DATA/PERIO
DO
13/02/1014
META
Teatro
della Luna
Milano
DESCRIZIONE
Musical
―Frankestein
Junior‖
CLASSE/SEZIO
NE
1 ^ - 2^ A
1^ – 2^ B
1^ - 2^ C
1^ - 2^ D
19/03/2014
Teatro
Manzoni
di Busto
Arsizio
Musical ―Il giro
del mondo in 80
giorni‖
3^ A
3^ B
3^ C
29 e 30 aprile
2014
06 e 07 marzo
Mantova e
Verona
Casa della
Viaggio di due
giorni
con
navigazione del
Po e del Mincio,
ascensore d‘acqua
per
le
navi,
Reggia
dei
Gonzaga
(Mantova), Arena,
centro
storico,
parco-giardino
Sigurtà (Verona)
3^ D
3^ A
3^ B
3^ C
3^ D
3^ A
ACCOMPAGNATO
RI
T RASPOR
TO
Contu
Karen,
Ferrante
Milena,
Bozzola Emanuela
Bellia
Concetta,
Gennaro Elisabetta
Scacco Massimo,
Albertalli
Maria
Clara,
Mandirola
Carlo,
Fossati
Maura
Franelli Manuela,
Sotera
Nilde,
Faccin Alessandro
Bellia
Concetta,
Gennaro Elisabetta
Cuda
Maria
Giuseppina
Pastorello Susanna,
Contu Karen
Gennari Walter
Storoni
Patrizia,
Ferrante Milena
Faccin Alessandro,
Bozzola Emanuela
Pastorello Susanna,
Contu Karen
Sotera Nilde, Oioli
Simona
pullman
Simonetta Michela
pullman
pullman
pullman
pullman
pullman
pullman
pullman
pullman
pullman
pullman
pullman
pullman
46
2014
Resistenza
di
Fondotoce
3^ B
3^ C
3^ D
14 maggio 2014
07
2014
maggio
Racconigi
e
oasi
LIPU
2^ A
2^ B
2^ C
Cascate di
Lillaz
Cogne
2^ D
1^ A
1^ B
1^ C
1^ D
Ferrante Milena
Contu
Karen,
Pastorello Susanna
Bozzola Emanuela,
Albertalli
Maria
Clara
Colombo Wilma
Bozzola Emanuela,
Mortarotti Daniela
Oioli Simona
Contu Karen
Gallini Anna Maria
pullman
pullman
pullman
pullman
pullman
pullman
pullman
pullman
pullman
pullman
pullman
Tabella 2. Visite e viaggi d‟istruzione della scuola primaria
SCUOLA
DATA/PERIODO
META
DESCRIZIONE
CLASSE/SEZIONE
ACCOMPAGNATORI
T RASPORTO/
COST I
PRIMARIA
DI
DIVIGNANO
18 marzo 2014
Coop
di
Oleggio/IperCoop
di Novara
1^
Bertona
Paola,
Buschini Raffaella
scuolabus
€ 0,00
08 aprile 2014
Coop
di
Oleggio/IperCoop
di Novara
2^
Forti Sonia, Rinolfi
Marilena
scuolabus
€ 0,00
24 marzo 2014
Coop
di
Oleggio/IperCoop
di Novara
3^ - 4^
Castaldi Monica,
Zunnui
Maria
Antonietta
scuolabus
€ 0,00
19 maggio 2014
Teratro Coccia di
Novara
Laboratorio
sul consumo
consapevole
―Cioccolato‖
Laboratorio
sul consumo
consapevole
―Cioccolato‖
Laboratorio
sul consumo
consapevole
―Robinson
Crusoe‖
Spettacolo
―Lo scoiattolo
in gamba‖
5^
Buschini Raffaella,
Nastasi Giuseppa
scuolabus
€ 6,00 pro
capite
aprile-maggio
Museo dell‘acqua
di Cossogno (V B)
1^ A – 1^ B
aprile-maggio
MaGA (Gallarate)
1^ A – 1^ B
Tamagnini Davide,
Galizia
Adele,
Ferro Giovanna
Tamagnini Davide,
Ferro Giovanna
aprile-maggio
Mulino Vecchio
di Bellinzago
pullman
€ 100,00 a
classe
scuolabus/
pullman
€ 4,00 pro
capite
scuolabus/
pullman
€ 150,00 a
classe
aprile-maggio
Isole del
Maggiore
aprile-maggio
Rocca di Angera
aprile
Teatro
Trebbo
(Novara)
Museo civico ed
etnografico
di
PRIMARIA
DI POMBIA
marzo-aprile
Lago
Laboratorio
sulla
panificazione,
passeggiata e
visita all‘area
delle Ginestre
2^ A – 2^ B
3^ A – 3^ B
4^
A
(eventualmente
la cl. 5^ , se non
dovesse andare a
Verona)
4^ A - 5^ A
1^ A – B
2^ A – B
Medina Lizaveta,
Gila Gub Laura,
Vigato Emanuela,
Guerrera Assunta,
Apostolo
Daria/
Ragonese Lorena
Vigato Emanuela,
Medina Lizaveta,
Gila Gub Laura, Di
Giorgio
Carmela
Rita,
Miglietta
Antonietta
Grassi
Monica,
Terazzi
Maura
(eventualmente,
per la classe 5^,
Comizzoli Daniela)
Grassi
Monica,
Comizzoli Daniela
Tamagnini Davide,
Ferro
Giovanna,
scuolabus+
treno
da
Varallo
Pombia/
pullman +
battello
scuolabus
€ 19,00
scuolabus
€ 5,00
scuolabus
€ 0,00
47
Oleggio
PRIMARIA
DI
VARALLO
POMBIA
3^ A – B
4^ A
aprile-maggio
Verona Romana e
Grotte di Catullo
maggio 2014
Parco del Ticino
Viaggio
di
due giorni
(con richiesta
di
accompagnamento
da
parte
di
alcuni
genitori)
5^ A
1^ A – B
2^ A – B
3^ A – B
4^ A – B
5^ A – B
Gila Gub Laura, Di
Giorgio
Carmela
Rita,
Grassi
Monica,
Vigato
Emanuela
Comizzoli Daniela,
Gotter
Clara,
Grassi Monica
tutti i docenti della
scuola primaria di
Varallo Pombia
pullman
scuolabus/
pullman
Tabella 3. Visite e viaggi d‟istruzione della scuola dell‟infanzia
SCUOLA
INFANZIA
DI
DIVIGNANO
DATA/PERIODO
03/12/2013
09/05/2014
INFANZIA
DI POMBIA
giugno 2014
META
DESCRIZIONE
CLASSE/SEZIONE
ACCOMPAGNATORI
Arona,
Museo
Civ ico
Arona,
tendone
del Circo
Clap
sezione B (alunni
di 5 anni)
Lora Caterina, Rota
Francesca
sezione A e B
Lora Caterina, Rota
Francesca,
Carrea
Sonia,
Savoini
Liliana,
Paganini
Raffaella,
Genna
Daniela + assistente
comunale
Castello
―Visconti
di San
Vito‖ di
Somma
Lobardo
(VA)
sezione A (alunni
di 5 anni)
Colussi Alessandra
Mangiola Carmela
TRASPORTO/
COSTI
scuolabus,
€ 5,00 pro
capite
scuolabus (2
viaggi A/R),
€ 4,00 circa
pro capite
scuolabus,
€ 8,00 pro
capite
48
AREA DI INTERVENTO
Arricchimento dell‟Offerta Didattica
1.1 Denominazione progetto
Arricchimento dell’Offerta Didattica:
-
Ricicliamo il Natale
-
Progetto KET 2013/2014
-
Ciceroni in erba
-
Concorso “Giochi Linguistici”
-
Educazione alla pace. La Resistenza
-
Educare alla pace: incontro con Associazione “Figli
della Shoah”
-
Giornalino Scolastico
-
Temando. Concorso a premi
-
Alla scoperta del Ticino
-
Concorso “Poeti e Narratori in erba”
-
Animazione alla lettura
-
Incontro con l’autore
-
Pombia, il paese in cui vivo
-
Creatività
-
Giocando con il francese
-
Progetto di Educazione musicale
-
Progetto Educazione alimentare
-
Teatro di Marco Sereno
-
L’arte nella Storia
-
Progetto Inglese
1.2 Destinatari
Alunni dell‘Istituto Comprensivo.
1.3 Obiettivi
Obiettivi generali:
Il progetto mira a coinvolgere gli studenti, ad accrescere il loro bagaglio cu lturale e a potenziare le loro
abilità e competenze.
Il progetto si pone come obiettivo generale l‘arricchimento delle attività didattiche, attraverso la
realizzazione di attività extracurricolari di natura linguistica, letteraria e storica.
Metodologia:
Le attività di arricchimento saranno realizzate in forma laboratoriale, come ricerca indiv iduale e in form a
di lezione frontale, con ampi spazi per l‘espressione personale del discente e la sua riflessività.
1.4 Durata e luogo
Il seguente progetto si attua nel corso dell‟anno scolastico 2013/2014.
1.5 Risorse umane
49
1.5.1. Soggetti esterni coinvolti:
-
Responsabile FAI, Prof.ssa Mingozzi Federica
Parachini Valeria
Esperto di dipendenze mediatiche
Casa della Resistenza di Fondotoce
Dott. Modiano Renzo;
-
Associazione Stella Alpina;
Prof.ssa Braga Antonella
Personale del Parco del Ticino
Volontari del gruppo vincenziano
Casa di Riposo di Varallo Pombia
Giuria del Consiglio di Biblioteca di Pombia
Presidente della biblioteca comunale di Pombia
Agenzia Albera di Ghemme e un Autore
-
Mereta Alessio, scenografo
Esperti musicali
Servizio mensa Comune di Pombia
Marco Sereno, attore
1.5.2 Docenti e Monte ore previsto
Docenti da retribuire con ore aggiuntive di insegnamento e di non insegnamento
AREA DI INTERVENTO
Sicurezza
1.1 Denominazione progetto
Progetto Sicurezza
1.2 Responsabile di progetto
1.3 Destinatari
Personale docente ed ATA in servizio presso l‘Istituto
Alunni Scuola dell‘Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado dell‘Istituto.
1.4 Obiettivi
-garantire a tutti i fruitori della struttura scolastica ambienti di lavoro sicuri
-sensibilizzare tutti i fruitori a una maggior consapevolezza che la sicurezza
dell‟ambiente
lavorativo favorisce la sicurezza dei singoli;
-acquisire nel tempo una cultura della sicurezza per migliorare i propri comportamenti;
-coinvolgere le amministrazioni comunali in qualità di proprietari degli immobili dove si
svolgono le attività scolastiche.
Metodologia
Ogni anno scolastico il progetto prevede una ricognizione dei singoli plessi da parte del
dirigente scolastico coadiuvato dal RSPP e dai referenti della sicurezza dei singoli plessi per
individuare quali sono le eventuali carenze riscontrate, i possibili problemi.
Le fasi operative, definite con il ricorso ad un tecnico esterno sono le seguenti:
- verifica degli eventuali cambiamenti nel personale e aggiornamento di quest‟ultimo
50
revisione del documento di valutazione dei rischi
riunioni periodiche con il personale incaricato
simulazione di prove di evacuazione per favorire le norme di com portamento più
idonee
- formazione di alcune figure nell‟ambito del primo soccorso e antincendio.
Attraverso unità didattiche mirate nel corso dell‟anno, si favorisce negli alunni l‟acquisizione
di alcune norme di comportamento, coinvolgendoli nella segnalazione di eventuali problemi
riscontrati, e fornendo loro una documentazione che illustri le principali tipologie di rischio
che possono riscontrarsi in una normale attività lavorativa.
In ogni singolo plesso sono individuate figure (responsabili antincendio e primo soccorso) che
siano in grado di intervenire nei casi di emergenza ( docenti o personale ATA ) ed un
referente di sede.
Finalità: diffondere una cultura della sicurezza intesa come prevenzione delle situazioni di
rischio.
-
1.5 Durata e luogo
Il seguente progetto si attua nel corso dell‟anno scolastico 2013/2014.
1.6 Risorse umane
1.6.1 Soggetti esterni coinvolti:
Nomina RSPP esterno
1.6.2 Docenti e Monte ore previsto
Docenti referenti di plesso da retribuire con ore aggiuntive funzionali all‟insegnamento
AREA DI INTERVENTO
Continuità e orientamento
1.1 Denominazione progetto
Progetto continuità e accoglienza
1.2 Responsabile del progetto
Prof.Mortarotti Daniela
Ins. Cornetti Sara
Continuità Scuola Primaria - Scuola Secondaria
di primo grado
Continuità Scuola dell‘Infanzia – Scuola
Primaria
1.3 Destinatari
Alunni Scuola dell‘Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado dell‘Istituto
1.4 Obiettivi
La continuità è finalizzata al coordinamento dei curricoli degli anni ponte, alla comunicazione
di informazioni utili sui bambini e sui percorsi didattici effettuati, alla connessione dei
rispettiv i impianti metodologici e didattici e all‘eventuale organizzazione di attività comuni.
AMBITI OPERATIVI E PROCEDURE:
1. Connessione dei rispettivi im pianti metodologici e didattici:

Obiettivi minimi di uscita che diventano precompetenze nell‘ordine di scuola successiva;
stesura di prove di accertamento per il periodo terminale delle classi d‘uscita;

Esplicitazione delle scelte metodologiche ed educative sui punti im portanti quali: la
gestione di autonomia e regole, l‘atteggiamento del docente verso l‘errore e le difficoltà di
comprensione, la valutazione ecc…
2. Organizzazione di attività comuni:

Visite, attività svolte presso la scuola dell‘infanzia, primaria e secondaria

Preparazione di materiali di ―passaggio‖ da utilizzare nei primi giorni di scuola

Itinerari didattici svolti in collaborazione fra diversi ordini di scuola
51
Comunicazione di informazioni utili sui bambini e sui percorsi didattici effettuati:
Compilazione del ―fascicolo personale‖

Incontri finalizzati al confronto su alunni con caratteristiche particolari
4. Formazione delle classi prime della scuola secondaria:

Raccolta di tutte le informazioni utili alla formazione di classi omogenee

Integrazione degli alunni provenienti dai vari comuni cui si riferisce l‘Istituto Comprensivo

Distribuzione dei casi critici nelle diverse classi

Somministrazione di test d‘uscita alle classi quinte: correzione, tabulazione dei risultati

Formazione dei gruppi-classe seguendo le informazioni delle docenti della scuola primaria,
le risultanze dei test d‘uscita delle classi quinte, i livelli eterogenei di competenze, le
eventuali incom patibilità fra alunni, la presenza di alunni svantaggiati e ripetenti.
1.5 Durata e luogo
Il seguente progetto si attua nel corso dell‟anno scolastico 2013/2014.
3.

1.6 Risorse umane
1.6.1 Soggetti esterni coinvolti:
Si prevede un‟attività di form azione con personale esterno alla scuola, finalizzata alla
costruzione di nuovi strumenti per il passaggio di informazioni
1.6.2 Docenti e Monte ore previsto
Il progetto prevede che i docenti si organizzino in commissioni di lavoro:
1 . Commissione continuità infanzia / primaria:
docenti titolari di sezione dell‘infanzia con bambini di 5 anni
docenti di scuola primaria coinvolti nell‘attività comune
2. Commissione continuità primaria / secondaria:
docenti scuola secondaria di primo grado
docenti scuola primaria
3. Formazione classi prime scuola secondaria:
docenti scuola secondaria
AREA DI INTERVENTO
Continuità e orientamento
1.1 Denominazione progetto
Progetto orientamento
1.2 Responsabile del progetto
Prof. Mortarotti Daniela
1.3 Destinatari
Alunni delle classi terze della scuola secondaria di primo grado
1.4 Obiettivi
Obiettivi:
1. Consapevole conoscenza di sé e degli altri per progettare il proprio futuro
- Osservazioni e riflessioni guidate sulle proprie capacità, attitudini, aspirazioni
(strumenti: questionari, colloqui)
2. Acquisizione di informazioni attinenti agli indirizzi di studio e le problematiche del mondo
del lavoro
- Informazioni sull‘organizzazione della scuola italiana
- Informazione e documentazione aggiornata sulle scuole superiori
- Informazioni sulla formazione personale
- Informazione sui settori lavorativ i
Modalità:
 Tutte le notizie che saranno inviate dagli istituti verranno consegnate al docente che
interviene sulle classi III
 Spazio interno alla scuola per informare, tramite poster e depliant, gli alunni sulle
iniziative delle scuole superiori
52
 Consiglio orientativo dei docenti
 Open day
1.5 Durata e luogo
Il seguente progetto si attua nel corso dell‟anno scolastico 2013/2014.
1.7 Risorse umane
Docente funzione strumentale coinvolto nella raccolta e diffusione delle iniziative – docenti
delle classi terze
6. L’ISTITUTO COMPRENSIVO “VARALLO POMBIA”: STRUMENTI DI
COMUNICAZIONE SCUOLA-FAMIGLIA
Al fine di favorire il passaggio di informazioni tra scuola e famiglia sono previsti incontri
con le famiglie, secondo le seguenti modalità:
Tipo di incontro
Assemblea di inizio
anno per alunni nuovi
iscritti
Assemblea di classe
Consigli di classe,
interclasse,
intersezione
Periodo
settembre
ottobre
tutti i plessi
infanzia
primaria
periodi diversi
secondaria
cadenza mensile
Persone coinvolte
-docenti
-genitori
-docenti
-genitori
- docenti
- rappresentanti
dei genitori
infanzia
-su richiesta dei
genitori tramite
appuntamento
Ricevimento
individuale
primaria
-su richiesta dei
genitori tramite
appuntamento
-docenti
-genitori
Oggetto
- illustrazione delle
attività della
scuola e delle finalità
cui esse si
ispirano
- elezione dei
rappresentanti di
classe
- informazioni sugli
apprendimenti e sul
comportamento della
classe
- informazioni sul
percorso
formativo e sui livelli di
apprendimento della
classe
- informazioni
personali sugli
apprendimenti e sul
comportamento degli
alunni
secondaria
- un‘ora settimanale
53
infanzia
-5 anni gennaiomaggio
-3/4 anni gennaio
Ricevimento generale
-docenti
-genitori
primaria
dicembre e aprile
secondaria
dicembre
Comunicazioni
quadrimestrali
Orientamento
febbraio / giugno
(solo primaria e
secondaria)
febbraio
(solo secondaria)
gennaio/febbraio
Open-Day
-docenti
-genitori
- comunicazione a
ciascun
genitore della
situazione
educativo – didattica
del proprio
figlio e degli interventi
individualizzati che il
consiglio
di classe ha deciso di
attuare
- illustrazione della
scheda di
valutazione
- coordinatori
classi terze
- genitori
- consegna ed
illustrazione del
consiglio orientativo
-docenti
-genitori
-presentazione dell‘
Offerta Formativa per i
nuovi iscritti
54
7-VALUTAZIONE
7.1VALUTAZIONE DEGLI ALLIEVI
Valutare significa sia fissare criteri e sistemi per verificare se, e in che misura, si sia
realizzato l'apprendimento, sia monitorare i processi formativi. Il sistema valutativo deve
tenere conto:
 della centralità dell'alunno
 del valore formativo della valutazione
 del diritto all'individuazione dei percorsi
La valutazione si connota come sistema continuo di controllo e di verifica delle ipotesi
didattiche, e quindi si presenta come:
 globale, in quanto documenta sia gli obiettivi conseguiti dall'alunno sul piano
cognitivo, sia i traguardi formativi raggiunti sul piano della maturazione e della
personalità;
 orientativa, in quanto deve stimolare l'autostima aumentando la motivazione allo
studio ed evidenziando interessi ed attitudini per promuovere capacità di scelta.
In particolare, la Circolare Ministeriale n° 10 del 23 gennaio 2009 ―sottolinea,
innanzitutto, che criteri essenziali per una valutazione di qualità sono:
1. la finalità formativa;
2. la validità, l‟attendibilità, l‟accuratezza, la trasparenza e l‟equità;
3. la coerenza con gli obiettivi di apprendimento previsti dai piani di studio;
4. la considerazione sia dei processi di apprendimento sia dei loro esiti;
5. il rigore metodologico nelle procedure;
6. la valenza informativa.‖
SCUOLA DELL'INFANZIA
Valutare, nella scuola dell'infanzia significa accentuare e perfezionare l'osservazione e
l'ascolto dei bambini posti nella possibilità di agire indipendentemente dal continuo
intervento degli adulti.
In ogni caso, la valutazione relativa agli obiettivi specifici di apprendimento va interpretata
all'interno di un sistema complesso, aperto, dinamico e finalizzato ad una lettura
qualitativa dei processi formativi, strettamente raccordata alle effettive condizioni di
realizzazione di tali processi. Tale concezione che appare in sintonia con quanto espresso
negli Orientamenti, pone al centro dell'attenzione la fluidità e la dinamicità dello sviluppo
55
infantile, assumendo come presupposto della valutazione il carattere decisamente
contestualizzato dell'apprendimento.
La valutazione dei livelli di sviluppo prevede:
 un momento iniziale con le famiglie, volto a delineare un quadro delle capacità con
cui si accede alla scuola dell'infanzia;
 dei momenti interni alle varie sequenze didattiche, che consentono di aggiustare ed
individualizzare le proposte educative ed i percorsi di apprendimento;
 dei bilanci finali per la verifica degli esiti formativi, della qualità dell'attività
educativa e didattica e del significato globale dell'esperienza scolastica.
La valutazione non è finalizzata alla compilazione di un documento ministeriale.
L'istituto Comprensivo si è dotato di una scheda di valutazione interna che viene compilata
al termine dell'anno scolastico, che riporta le competenze raggiunte.
Al termine di ogni quadrimestre sarà data adeguata informazione alle famiglie mediante
colloqui individuali.
SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA
La valutazione nella scuola primaria e secondaria, tenendo conto delle indicazioni del DPR
122 del 22 giugno 2009, verrà espressa in decimi.
Nel nostro Istituto la valutazione viene effettuata mediante prove scritte e\o orali svolte in
classe tenendo conto di quando segue:
 utilizzazione sia di prove oggettive che di prove non strutturate;
 adeguatezza di rapporto tra la complessità dell'esercizio e disponibilità di tempo;
 effettuazione delle prove dopo accurato lavoro di preparazione;
 somministrazione di prove graduate e di prove semplificate per gli alunni con DSA
e/o non alfabetizzati, svolte con l‘ausilio di strumenti compensativi e dispensativi.
Ogni alunno dovrà avere la possibilità di sviluppare totalmente le proprie potenzialità e
pertanto, per gli alunni in difficoltà, saranno definiti obiettivi differenziati ed adeguati alle
condizioni di partenza ( conformi agli obiettivi minimi delle rispettive classi, nel caso della
scuola secondaria di primo grado).
Le verifiche, periodiche e sistematiche, al termine del percorso didattico prefissato o del
bimestre, potranno vertere su:
conversazioni-colloqui;
rielaborazioni orali e/o scritte;
test oggettivi (vero o falso, scelta multipla, completamento...);
questionari ecc.
La valutazione sarà:
 d’ingresso per verificare il possesso delle capacità - abilità necessarie per iniziare il
ciclo di insegnamento - apprendimento;
 in itinere, per verificare il procedere dell‘unità didattica;
 periodica o finale (in rapporto alla situazione iniziale) che misura le abilità, le
conoscenze e la crescita personale
 attraverso gli interventi di rilevazione esterna degli apprendimenti da
parte dell’Invalsi (In particolare l‘azione dell‘Invalsi è tesa a rendere comparabili
le valutazioni scolastiche con i livelli di apprendimento attesi a livello nazionale in
organico raccordo con i piani di studio)
Sono stati definiti parametri comuni per le osservazioni periodiche sistematiche e la
valutazione in ambito educativo:
 comportamento
56







interesse
partecipazione
impegno
socializzazione
comprensione
metodo di lavoro
competenza generale
Sia per la scuola primaria che per la scuola secondaria il documento di valutazione verrà
compilato al termine di ogni quadrimestre.
Periodicamente verrà data adeguata informazione alle famiglie sul percorso di
apprendimento e sui risultati conseguiti mediante colloqui individuali.
Per gli alunni in uscita dalla classe quinta della scuola primaria e dalla terza classe della
scuola secondaria di primo grado verrà compilata la certificazione delle competenze.
SCUOLA PRIMARIA
Nella valutazione intermedia e finale si terrà conto delle seguenti linee:

mantenimento di una valutazione di tipo ―formativo‖ tenendo conto dei criteri di
equità e trasparenza ma anche dei punti di partenza differenti e del diverso percorso
compiuto dall‘alunno per raggiungere un traguardo ( considerazione dei percorsi e
non solo dei risultati);

distinzione tra la valutazione delle verifiche periodiche ( orali, scritte, test) e la
valutazione quadrimestrale ( intermedia e finale): le verifiche periodiche avranno
più le caratteristiche di una misurazione, facendo preciso riferimento alle tabelle e,
quando possibile, alle relative percentuali; le valutazioni quadrimestrali, pur
partendo dai risultati delle verifiche periodiche, terranno conto anche dei diversi
percorsi personali ( puntualità di esecuzione dei compiti, progresso conseguito in
ordine agli obiettivi prestabiliti, superamento delle lacune pregresse) ;
non utilizzo di tutta la scala della misurazione in decimi, esprimendo votazioni
negative al di sotto dei 3 decimi. Si stabilisce di adottare la scala dal 4 al 10 per le
valutazioni quadrimestrali, rimandando al giudizio analitico la precisa zione della
gravità di eventuali insufficienze. Nella misurazione delle verifiche periodiche si
adotteranno anche valutazioni intermedie.
La tabella sottostante illustra le misurazioni in decimi e i descrittori dei
livelli raggiunti sia per le prove di verifica che per il documento di
valutazione.


Prove di verifica
VALUTAZIONE
3
4
PERCENTUALE
DESCRITTORE
Prova non svolta
Prova incompleta
e/o con gravi e
numerosi errori.
L‘alunno dimostra
scarsissima e
Documento di valutazione
VALUTAZIONE
da o a 30%
da 31 a 45%
DESCRITTORE
3
4
Scarsissima
conoscenza anche
degli argomenti
fondamentali.
Assenza di
57
frammentaria
conoscenza degli
argomenti
presentati.
comprensione o
incapacità di
applicazione delle
conoscenze
acquisite. Gravi e
numerosi errori e
confusione nella
comunicazione
scritta e orale.
58
Prove di verifica
VALUTAZIONE
PERCENTUALE
DESCRITTORE
Documento di valutazione
VALUTAZIONE
Prova incompleta
e/o svolta con
errori. L‘alunno
dimostra
conoscenze scarse/
parziali/ imprecise.
da 46 a 59%
5 - 5/6
6 – 6/7
7 – 7/8
8 – 8/9
La prova, pur
presentando errori,
dimostra una
conoscenza degli
elementi essenziali
dell‘argomento.
L‘alunno possiede
le abilità minime
richieste.
La prova è
essenzialmente
corretta. La
conoscenza dei
contenuti è
adeguata, anche se
non è approfondita.
La prova dimostra
una buona
conoscenza dei
contenuti e
padronanza delle
procedure.
L‘alunno è in grado
di applicare
correttamente le
5
da 60 a 69%
6
da 70 a 78%
7
da 79 a 87%
8
DESCRITTORE
Conoscenze
incomplete o
superficiali,
esposizione
impacciata degli
argomenti
fondamentali.
Comprensione
parziale con
incertezze o limitata
autonomia
nell‘applicazione
degli argomenti
appresi . Errori
nella comunicazione
scritta e orale.
Conoscenza
sostanziale degli
argomenti
fondamentali anche
se esposti con
qualche inesattezza.
Capacità di cogliere
gli elementi
essenziali degli
argomenti trattati.
Comprensione o
applicazione
essenziale degli
argomenti.
Conoscenza
abbastanza sicura
degli argomenti ed
esposizione chiara e
corretta. Capacità di
cogliere le relazioni
fondamentali tra i
contenuti trattati.
Comprensione ed
applicazione
corretta degli
argomenti.
Conoscenza
approfondita degli
argomenti ed
esposizione chiara,
corretta,
appropriata e
personale. Capacità
di cogliere in
maniera organica le
59
procedure.
L‘esposizione è
appropriata.
9 – 9/10
10
La prova dimostra
una sicura
conoscenza dei
contenuti e una
piena padronanza
delle procedure.
L‘alunno è in grado
di esporre gli
argomenti
utilizzando un
linguaggio specifico
ed appropriato.
La prova dimostra
una conoscenza
completa ed
approfondita, una
elaborazione ricca e
personale e una
piena padronanza
delle procedure..
L‘alunno è in grado
di utilizzare in
modo preciso il
linguaggio specifico
della disciplina.
da 88 a 95%
9
relazioni tra i
contenuti trattati.
Comprensione ed
applicazione
corretta ed
autonoma degli
argomenti.
Conoscenza
approfondita degli
argomenti ed
esposizione chiara,
corretta,
appropriata e
personale. Capacità
padroneggiare
argomenti e
problematiche più
complesse e di
organizzare le
conoscenze sapendo
operare gli
opportuni
collegamenti
interdisciplinari.
Livelli e capacità dei
descrittori
precedenti
con
caratteristiche
di
eccezionalità.
da 96 a 100%
10
Per quanto riguarda la valutazione delle prove più complesse (testo, problema,
interrogazione), si stabilisce di adottare i seguenti criteri.
Per valutare il TESTO considerare i seguenti aspetti:
 ortografia
 forma
 contenuto
attribuire a ciascun aspetto una votazione ed esprimere un voto finale come media delle
singole votazioni
Per valutare un PROBLEMA considerare i seguenti aspetti:
 dati
 procedura
 calcolo
 risposta
Per valutare l‘INTERROGAZIONE considerare i seguenti aspetti:
 contenuto
 esposizione
60
 rielaborazione/collegamenti logici
attribuire a ciascun aspetto una votazione ed esprimere un voto finale come media delle
singole votazioni.
VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO DEGLI
PRIMARIA
STUDENTI
NELLA SCUOLA
“La valutazione del comportamento degli alunni, […] è espressa […] nella scuola
primaria dal docente, ovvero collegialmente dai docenti contitolari della classe,
attraverso un giudizio, formulato secondo le modalità deliberate dal collegio dei docenti,
riportato nel documento di valutazione” [D.P.R. 122 del 22 giugno 2009, art. 2 comma
8a].
SCUOLA SECONDARIA
―La valutazione, periodica e finale, degli apprendimenti è effettuata dal consiglio di
classe, […] presieduto dal Dirigente Scolastico o da suo delegato con deliberazione
assunta, ove necessario, a maggioranza. I docenti di sostegno, contitolari della classe,
partecipano alla valutazione di tutti gli alunni‖ [D.P.R. 122/2009, art. 4 comma 1]
La tabella illustra le misurazioni in decimi e i descrittori dei livelli raggiunti
sia per le prove di verifica che per il documento di valutazione.
VALUT AZIONE
<5
5
6
7
CONOSCENZE
- lo studente non
conosce i contenuti
- lo studente conosce
i contenuti in modo
lacunoso
- lo studente
dimostra una
conoscenza generale
dei contenuti di base
- lo studente conosce
i contenuti in modo
abbastanza
soddisfacente
- lo studente conosce
i contenuti in modo
completo
8
ABILITÀ
- lo studente espone in
modo scorretto i
contenuti
- lo studente espone i
contenuti in modo
frammentario
- lo studente non
utilizza i termini del
linguaggio specifico
- lo studente espone i
contenuti in modo
comprensibile
- lo studente utilizza
alcuni elementi del
linguaggio specifico
- lo studente espone i
contenuti in modo
chiaro
- l‘alunno utilizza un
linguaggio specifico
- lo studente espone i
contenuti in modo
corretto
- lo studente utilizza il
linguaggio specifico in
modo sicuro
COMPET ENZE
/
/
- lo studente ha raggiunto un iniziale
metodo di lavoro
- lo studente possiede un metodo di
lavoro ordinato;
- l‘alunno è in grado di analizzare i
contenuti
- lo studente possiede un metodo di
lavoro autonomo;
- lo studente è in grado di analizzare
i contenuti;
- lo studente è in grado di stabilire
relazioni tra contenuti;
- lo studente è in grado di operare la
sintesi dei contenuti (classe III)
61
- lo studente conosce
i contenuti in modo
completo e
approfondito
- lo studente espone i
contenuti in modo
fluido, lessicalmente
ricco e personale
- lo studente utilizza il
linguaggio specifico in
modo sicuro e rigoroso
9 - 10
- lo studente possiede un metodo di
lavoro autonomo ed efficace;
- lo studente è in grado di analizzare
i contenuti;
- lo studente è in grado di stabilire
relazioni motivate tra contenuti;
- lo studente è in grado di rielaborare
i contenuti (classi II e III);
- lo studente è in grado di operare la
sintesi dei contenuti (classe III)
- lo studente sa formulare un
giudizio critico sui contenuti (classe
III)
Valutazione dei test oggettivi
La tabella va applicata unicamente per i test oggettivi: di completamento, vero o falso, a
risposta multipla
I test oggettivi rispondono ai seguenti criteri: in primo luogo la validità, che riguarda la
capacità della metodologia di misurare l‘aspetto che si intende valutare, in secondo luogo
l‘affidabilità dello strumento di selezione e, infine, l‘efficacia che consiste nel prevedere le
prestazioni dell‘ alunno.
voti
1-3
4-5
6
7-8
descrittori
percentuale
risposte esatte
voti corrispondenti
Conoscenze, competenze,
applicazione, partecipazione e
organizzazione nulle o scarse,
lacunose o molto lacunose, saltuarie
e inadeguate.
da 0 a 30%
da 1 a 3
da 31 a 45%
4
da 46 a 59%
5
da 60 a 69%
6
da 70 a 78%
7
da 79 a 87%
8
Conoscenze, competenze,
applicazione, partecipazione e
organizzazione frammentarie o
superficiali, errate o discontinue.
Conoscenze, competenze,
applicazione, partecipazione e
organizzazione essenz iali, semplici
ma corrette, accettabili.
Conoscenze, competenze,
applicazione, partecipazione e
organizzazione complete ma non
approfondite, corrette e coerenti.
62
9-10
Conoscenze, competenze,
applicazione, partecipazione e
organizzazione complete,
approfondite, articolate, originali,
efficaci e produttive.
da 88 a 95%
9
da 96 a 100%
10
VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO DEGLI
SECONDARIA DI I GRADO
STUDENTI
NELLA SCUOLA
A decorrere dall'anno scolastico 2008/2009, come previsto dal Decreto Legge N.137, del 1
settembre 2008, art.2, dalla Legge N. 169, del 30 ottobre 2008, con i relativi regolamenti
attuativi, anche la valutazione del comportamento e' espressa in decimi. La votazione sul
comportamento degli studenti, attribuita collegialmente dal Consiglio di Classe, concorre
alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non
ammissione al successivo anno di corso o all'esame conclusivo del ciclo.
CRITERI PER LA AMMISSIONE/NON AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA
NELLA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO E ALL‟ESAME DI
STATO CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE
La valutazione complessiva degli studenti riguardante i saperi ed il comportamento è
attribuita collegialmente dal Consiglio di classe e risponde a finalità prioritarie che mirano
ad accertare:
• i livelli generali e specifici di apprendimento e di consapevolezza raggiunti nelle
singole discipline;
• la qualità dell'apprendimento sulla base di procedure operative;
• la capacità di rispettare le regole della vita associativa scolastica;
• l'impegno e la partecipazione alle attività proposte;
• la capacità di collaborare adeguatamente con compagni ed insegnanti.
Si fa presente inoltre, che la suddetta valutazione sarà opportunamente legata ai progressi
ed ai miglioramenti ottenuti dall'alunno nel corso dell'anno rispetto alla situazione dì
ingresso.
La valutazione, infatti, precede, accompagna e segue ogni percorso curriculare e attiva le
azioni da intraprendere, regola quelle avviate e promuove un bilancio critico su quelle
condotte a termine, assumendo una importante funzione formativa e di accompagnamento
degli alunni durante i processi di apprendimento, per diventare uno stimolo ad un
miglioramento progressivo e continuo.
Per I' ammissione o non ammissione alla classe successiva e all'esame di stato i Consigli di
classe si atterranno ai seguenti criteri:
1. considerazioni relative a
 validità dell'anno scolastico con frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale
personalizzato (salvo le deroghe deliberate dal Collegio: superamento del
limite per motivi di salute; casi di alunni in carico ai Servizi sociali e/o al Servizio
sanitario)
 situazione di partenza dell'alunno
 scolarità precedente
 interventi personalizzati e di recupero programmati e attuati
63
 impegno e applicazione
2. considerazione del numero delle insufficienze:
 "nel caso in cui l'ammissione alla classe successiva sia comunque deliberata in
presenza di carenze relativamente al raggiungimento degli obiettivi di
apprendimento" (art. 2 comma 7 D.P.R. 22 giugno 2009, n. 122), il Consiglio di
classe deve provvedere ad inserire una specifica nota al riguardo nel documento
individuale di valutazione da trasmettere alla famiglia.‖
Criteri orientativi per la valutazione degli alunni diversamente abili
Nell'ammissione o non ammissione alla classe successiva degli alunni diversamente abili,
la valutazione sarà centrata esclusivamente sugli obiettivi pedagogici e didattici del PEI e
su una approfondita ed attenta analisi delle interferenze che la disabilità dell'alunno stesso
ha sul processo di apprendimento, il documento di valutazione sarà accompagnato da
apposita nota con l'esplicitazione di tali obiettivi nelle diverse aree disciplinari.
64
8. L’ISTITUTO COMPRENSIVO “VARALLO POMBIA”: FORMAZIONE E
AGGIORNAMENTO
FORMAZIONE DEI DOCENTI
A.S. 2011/2012
CORSO DI FORMAZIONE
Corso Sicurezza
EROGATORE
DOCENTI
R.S.P.P
Tutti i docenti dell‘Istituto
Comprensivo ―Varallo
Pombia‖
Piano di formazione in Lingua Inglese MIUR
per insegnanti generalisti di scuola
primaria
Favero Laura
Grassi Monica
Vigato Emanuela
65
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POF 19_02_14 - Istituto Comprensivo "Varallo Pombia"