La propaganda fascista
Analisi documentari L..U.C.E.
A cura di Roberto Amadei e
Daniele Pellegri IV D “Ulivi” Parma
Introduzione: il fascismo in Italia
• Il fascismo nasce nel 1919, dopo la prima guerra mondiale, ad
opera di Benito Mussolini.
• Il regime fascista, riconosciuto dal 1925, assume da subito
caratteri totalitari, autoritari e nazionalisti.
• Secondo l'ideologia fascista, una nazione è una comunità che
richiede dirigenza forte, identità collettiva, la volontà e capacità di
esercitare la violenza per mantenersi vitale.
• La dittatura esercita il potere attraverso la manipolazione e la
censura dei sistemi di informazione e il controllo della
formazione dei giovani.
• Tutto questo fino al suo termine, il 25 aprile 1945, dopo la cattura e
fucilazione di Mussolini.
La propaganda
 La propaganda fascista mirava
ad annullare la volontà dei
singoli individui per esaltare lo
stato, giustificare le guerre e
soprattutto orientare l’opinione
pubblica.
 A questo scopo fondamentale il
controllo, oltre che dell’istruzione
e del tempo libero, dei mass
media:
 radio
 stampa
 Cinema
A fianco manifesti di propaganda
Propaganda fascista
DOPOLAVORO
RADIO
A partire dal 1925 il regime avvia l’OND
per nazionalizzare il tempo libero italiano
La voce dello Stato, il cui unico scopo è
indirizzare l’opinione pubblica verso le idee
fasciste
STAMPA
RIVISTE
Il regime acquista le maggiori testate
giornalistiche, crea gli albi a cui ogni
giornalista deve essere iscritto
Le riviste hanno come
scopo principale quello di
distrarre gli italiani
CINEMA
I cinegiornali sono obbligatoriamente
proiettati nei cinema dal 1926 e sono sotto
il controllo del capo del governo
Il Dopolavoro
 A partire dal 1925 il regime fascista avviò il
programma di “nazionalizzazione" del tempo
libero, dai divertimenti agli sport.
Questo progetto venne chiamato
“dopolavoro” e aveva come scopo
l’esaltazione del regime e l’eliminazione di
analoghi gruppi antifascisti, attraverso:
 Istruzione: cultura fascista e formazione
professionale
 Educazione fisica: sport e turismo
 Educazione artistica: radio, musica, cinema
e folklore
La radio
• Il 6 ottobre del 1924 andò in onda la prima
trasmissione radiofonica dall’URI (Unione
Radiofonica Italiana).
• Nel 1928 si trasformò in EIAR, fu la prima
società di gestione del servizio radiofonico
nazionale.
• La diffusione fu dovuta alla costruzione di
molti ripetitori.
• I programmi trasmessi presentavano diversi
argomenti:
 svago ed informazioni per aumentare il
numero degli ascoltatori.
 discorsi del Duce o del Führer, marce ufficiali
o conversazioni sulla dottrina della razza.
La stampa
 Stampa: il partito fascista
tra il 1919 e il 1925 compra
le maggiori testate
giornalistiche.
 I quotidiani attuano quindi
una censura su fatti di
cronaca nera e problemi
economici e presentano il
periodo fascista come un
modello di pace e moralità.
 Lo stesso accade anche
nei giornali per bambini, i
cui argomenti erano legati
all’ideologia fascista.
La stampa: le riviste
I periodici pubblicati nel
periodo fascista rivelano tre
fondamentali orientamenti:
 appoggio al regime
 astensionismo politico e
ripiegamento nella pratica
letteraria
 contrapposizione alla dittatura
con la lotta clandestina
 La difesa della razza:
presentava una suddivisione
per argomenti molto
articolata; forme del
razzismo fascista; storia
dell’ebraismo e argomenti
scientifici (studi e teorie del
razzismo).
 Pan:
rivista di letteratura greca e
italiana, storia, arte e
musica. Condivideva gli
obiettivi di grandezza del
regime.
 L'Universale:
rivista del "GUF" (Gruppo Universitario Fascista).
Fu uno dei primi periodici diffusi tra i giovani.
 Architrave:
mensile di politica, letteratura ed arte. Vi si
trovano numerosi articoli riguardo l’ermetismo,
l’università e il corporativismo, insieme
all’interpretazione del fascismo come nuova
civiltà del lavoro.
 Gerarchia:
• fondatore di Gerarchia fu Benito Mussolini ed in
seguito tutti i componenti della rivista furono
sempre ossequienti alle idee mussoliniane.
• Il messaggio della rivista era che il rinnovamento
della società italiana doveva attingere al
tradizionalismo antidemocratico.
• Il fascismo era visto come lo strumento della
restaurazione della disciplina e dell’ordine nella
società.
La cinematografia
 Il cinema fu il più efficace
mezzo di sviluppo e
diffusione del regime.
 Importante è stata la
costituzione nel 1925
dell’istituto L.U.C.E.
 A partire dal 1926 venivano
proiettati in tutte le sale i
cinegiornali realizzati dal
L.U.C.E. prima della
programmazione di
intrattenimento.
La cinematografia : il documentario
 Il documentario è un filmato
finalizzato ad una rappresentazione
fedele della realtà.
 Nella ricostruzione della realtà ogni
singolo elemento
(interpretazioni ed informazioni) si
basa su documenti che possono
essere di varie tipologie: d’archivio,
storici o interventi sul campo.
 Il suo scopo è didattico informativo e nel caso del fascismo - divulgativo o
di propaganda.
La cinematografia: i cinegiornali
 Il documentario di propaganda è
un elemento dei cinegiornali.
 Nati nel 1910, i cinegiornali si
sviluppano velocemente sotto il
regime totalitario fascista come
arma di propaganda.
 Della durata di circa 10-15 minuti,
sono caratterizzati da un taglio di
reportage e da un alto ritmo di
servizi.
L'Istituto L.U.C.E. (L' Unione Cinematografica Educativa) è la più
antica istituzione pubblica destinata alla diffusione cinematografica a
scopo didattico e informativo del mondo. Nato in Italia nel 1924, l'Istituto
L.U.C.E. diviene ben presto un potente strumento di propaganda del
regime fascista. L'Istituto partecipa inoltre alla produzione e diffusione di
film e documentari destinati alle sale cinematografiche.
Analisi de “Le imprese”
 Descrizione: “Le imprese”, a cura
dell’Istituto L.U.C.E.
 Durata: 45 min ca.
 Soggetti: politica economica e
storia d’Italia
 Anni di realizzazione: 1936-1941
“Il Duce trebbia il grano”


L’inquadratura di apertura è simbolica: sottolinea la ricchezza
e l’abbondanza dell’Italia.
La voce fuori campo serve a rinforzare il significato delle
immagini, rende nota l’estensione dei campi di grano e la
situazione originaria di quelle terre.
 Prima inquadratura sulla folla dall’alto verso il basso: folla di
contadini, tutti pronti ad assistere all’inaugurativa trebbiatura del
Duce.
 Seconda inquadratura sulla folla: vengono inquadrati anche coloro
che sono saliti su un tetto per riuscire a vedere il Duce.
 La voce fuori campo ingrandisce il mito di Mussolini riportando le
(presunte) parole di un’anziana contadina:
“Dopo di Dio viene lui, Dio ci dà il pane, egli ce lo lavora e ce lo
difende”
 La frase viene fatta passare come l’espressione del sentimento di tutto
il popolo.
 I discorsi di apertura del Duce sottolineano le sue idee di autarchia e
autosufficienza economica.
 La folla reagisce acclamandolo anche nel mezzo dei suoi discorsi.
 Ripetute spesso dalla voce narrante fuori campo le parole che
presentano il Duce come un normale contadino.
 Il commentatore presenta il Duce alla folla come un idolo instancabile,
forte, definendo il suo lavoro (sempre con ritmo ternario) “metodico
volenteroso e tenace”.
 Di podere in podere vengono elencati: le ore di lavoro del Duce, la
quantità di grano trebbiato e la sua continua lena nell’operare
nonostante le difficoltà del lavoro.
 Presentati i padroni dei poderi come onesti servitori della patria e padri
di famiglie numerose.





“Il Duce, cui la fatica sembra conferire maggiore lena”
“un’ora dura il suo lavoro, 8 quintali di grano trebbiato”
“ un’ora di lavoro, trebbia 11 quintali di grano”
“… instancabile trebbiatore …”
“ in 4 ore, 35 quintali di grano”.
“SABAUDIA”
 Discorso del Duce al popolo.
• Elenca le caratteristiche della
personalità fascista.
• Comunica al popolo le future tappe
e le date di inaugurazione delle
case e delle opere pubbliche di
Sabaudia.
 Le opere annunciate sono
realizzate tutte nei tempi promessi,
Mussolini guadagna sempre più il
consenso del popolo.
“Grano fra due battaglie”
 Mostra la vita dei soldati sul fronte africano
 Inquadrature aeree d’effetto
 Scene di guerra aerea, esaltazione di ogni soldato come un eroe
 “Sul mare, sul deserto, sui porti del nemico l’aviazione dell’Asse
conquista ogni giorno più saldamente il dominio del cielo”
Scene acrobatiche e riprese aeree:
la voce fuori campo sottolinea il
coraggio di ogni singolo pilota che,
nonostante le situazioni e manovre
di estremo pericolo, dimostra
un’ottima padronanza dei velivoli.
In alto a sinistra la partenza di un
velivolo italiano da un “aeroporto” di
fortuna. In alto a destra la formazione
dei velivoli. Qui a fianco la vista del
campo nemico dall’aereo in picchiata.
Nella slide seguente scene di battaglia
a terra.

Scarica

La propaganda fascista