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DATELI A ME
Quel giorno
sulla via
per Linate...
di PIERO PIROVANO
adre Teresa di Calcutta: una santa "per
la vita" passata anche dalla mia casa. È
avvenuto nel 1979, dopo la
manifestazione che avevamo organizzato al
Castello Sforzesco di Milano, nel primo triste
anniversario della legge 194/1978 sull'aborto
procurato: poco più di dieci minuti, intensi e
indimenticabili, sulla strada del ritorno a Linate
per ri-volare a Roma. Il primo incontro con
Madre Teresa era avvenuto però già due anni
prima, quando la 194 non era ancora "legge
dello Stato". Non si stancava di ripetere che i
bambini non ancora nati erano, come sono, i
più deboli dei deboli, i più poveri dei poveri.
Non ha mai rifiutato di parlare durante le
numerose manifestazioni promosse od
organizzate in Italia dal Movimento per la vita.
In Lombardia sono state tre le
manifestazioni "per la vita", alle quali la "matita
di Dio" – così era stata soprannominata – ha
partecipato: nel 1977, appunto, a Milano
(stadio di San Siro, 23 aprile); nel 1979,
M
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Madre Teresa insieme
all’autore
della testimonianza
pubblicata a fianco
al Castello Sforzesco.
È il 1979
DATELI A ME
per questo motivo che, su iniziativa di
quello italiano, allora presieduto da
Francesco Migliori, Madre Teresa fu
proclamata Presidente Onoraria di tutti i
Movimenti pro life del mondo.
Per tutti questi motivi, “Dateli a me…”
vuole anche essere un atto di omaggio del
Movimento per la vita a Madre Teresa, che
da oggi crediamo che possa essere
invocata anche come sua patrona.
Quanto aiuti il prossimo
na giornata radiosa di primavera di alcuni anni fa.
L’Università Cattolica attendeva la visita di Madre
Teresa di Calcutta con trepidazione ed entusiasmo.
Durante la mattinata io avevo, come sempre, assistito in
qualità di psicologo sia le partorienti, sia le ricoverate nel
reparto di oncologia dell’Istituto di Ginecologia ed ostetricia. Un lavoro che richiede amore, umiltà e disponibilità.
Uscire dalle corsie di un ospedale ed incontrare la vita mi
suscita sempre un ringraziamento a Dio.
Nel percorrere i viali verso l’uscita passai dinanzi all’Aula
Magna. Anche se è trascorso molto tempo ricordo perfettamente la mia sensazione di quel momento.
Non posso dire che fui chiamata, ma certo posteggiai la
macchina ed entrai. La sala era gremita e al tavolo c’era al
U
Sì alla vita
centro Madre Teresa di Calcutta
con a destra ed a sinistra professori dell’Università ed alti prelati.
L’amore per il prossimo mi invase
la mente ed il cuore; ricordai le
mamme che partorendo avevano
donato una nuova vita, le degenti senza speranza che avevo affettuosamente salutato. Mi sentii
fiera di essere da molti anni una
volontaria del Movimento per la
vita.
Ero inconsciamente e consciamente attratta da quella piccola
18 ottobre 2003
ancora a Milano (Castello Sforzesco, 12
maggio); nel 1980, a Bergamo (stadio
comunale, 19 ottobre).
La proposta della manifestazione, che si è
svolta nello splendido pomeriggio di sabato
23 aprile 1977 allo stadio di San Siro, era stata
lanciata, il 5 febbraio di quello stesso anno,
durante una riunione dei direttori dei
settimanali cattolici. La stessa proposta era
stata poi rilanciata anche dal nostro neonato
Movimento per la vita, durante un'udienza
concessa dall'arcivescovo cardinale Giovanni
Colombo.
L'idea di organizzare la manifestazione a
San Siro e di invitare Madre Teresa era stata di
padre Giacomo Girardi del Pime, il regista
delle Veglie missionarie, con il quale avevo più
volte parlato della necessità di promuovere
una manifestazione per far sentire ai
parlamentari anche la voce dei pro life.
Era infatti già in corso al Senato il dibattito
sulla legge che avrebbe introdotto la pratica
dell'aborto legale. La Camera dei deputati
l'aveva già approvata; non c'era tempo da
perdere. La manifestazione, a nome dei
vescovi lombardi, fu indetta dal cardinale
Colombo il 12 aprile 1977: l'evento non
sarebbe stato una chiassosa protesta, ma una
preghiera, una "Celebrazione della vita".
È stato al termine di questa "celebrazione"
che, in una stanza sotto le gradinate dello
stadio, è avvenuto il primo colloquio con
Madre Teresa. Con me, c'erano Silvio Ghielmi,
il cappuccino padre Odorico Mizzotti, don
Angelo Luinetti e Mario Paolo Rocchi. Le
esponemmo i nostri progetti. Poco prima,
davanti ai centomila che gremivano lo stadio
con il cardinale Colombo, i vescovi e i parroci
delle dieci diocesi lombarde, Madre Teresa
aveva affermato: "Il bambino non ancora nato,
se non è voluto, è la creatura più
Madre Teresa ancora
al Castello Sforzesco
durante il suo intervento
abbandonata". Poi aveva proseguito: "Oggi ci
sono molti Paesi che usano l’aborto, la
sterilizzazione e altri mezzi per evitare che si
sviluppi la vita, per uccidere la vita: questo è il
segno che tali nazioni sono le più povere fra i
poveri, perché non hanno il coraggio di
mantenere una vita in più". (cfr. P. Gheddo e
G. Girardi, Popolo della vita - Madre Teresa a
Milano, EMI, Bologna, 1977 e P.Pirovano, Per la
vita oltre il referendum - Nascita e storia di un
movimento, Amici per la vita, Milano, 1981)
Il secondo incontro con Madre Teresa,
poco più di due anni dopo. La "matita di Dio"
continua a pagina 20
hai Gesù dentro di te
figura di donna che rispondeva ai
vari interventi con poche parole
semplici e sincere ma molto
comunicative. Chiesi di intervenire e mi trovai dinanzi a Lei.
Sino ad un attimo prima non
sapevo ciò che avrei detto, ma
alla fine trovai le parole da rivolgere a quella piccola grande
donna: Madre, l’essere umano
aspira a vivere una vita dotata di
senso che lo faccia partecipe di
Dio. Io cerco di dare ciò che spiritualmente possiedo alle persoSì alla vita
ne che assisto ma ho compreso che loro donano molto a me
perché mi concedono di manifestare amore.
Vedo ancora i suoi occhi che incontrano i miei, la sua
mano destra che si tende verso di me e ricordo ancora le
sue parole: “nell’amore si riconosce il Divino ecco perché si
dà amore, per sviluppare spirito ed intelletto. Quando tu
aiuti il prossimo tu hai Gesù dentro di te. Vai ora e continua
così”.
Non mi resi conto della strada che percorsi per tornare a
casa, ricordo solo che c’era molta, molta luce dentro di me.
Ancora oggi io vivo quel momento come un incontro di
anime, e nei momenti difficili o dolorosi mi tornano le sue
parole: vai ora e continua così.
FRANCA FISCHETTI
19 ottobre 2003
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DATELI A ME
aveva accettato di ritornare a Milano per
partecipare a una manifestazione civile (non
ecclesiale cioè) organizzata dal Movimento
per la vita, il pomeriggio di sabato 12 maggio
1979, al Castello Sforzesco, per ricordare il
primo anniversario della promulgazione della
legge, che aveva introdotto in Italia la pratica
dell'aborto legale. La disponibilità di Madre
Teresa era stata immediata. Era stata invitata
con una telefonata a Calcutta solo otto giorni
prima: ci fece rispondere che, da Roma,
sarebbe venuta a Milano, appunto, sabato 12
maggio, il tempo stretto per partecipare alla
manifestazione. Accompagnato da Silvio
Ghielmi, ho avuto così la gioia di accogliere
Madre Teresa all'aeroporto di Linate. Con
l'auto di Ghielmi, scortata dai vigili urbani,
partimmo subito per il Castello. Appena salita
in auto, ci disse che aveva una grande
importanza l’impegno che c'eravamo assunti: il
superamento della legge 194/1978 con norme
"per la vita".
Ci spiegò infatti che in India aveva suscitato
scandalo la notizia della legalizzazione in Italia
dell’aborto procurato. I giornali locali
l'avevano datata "Roma" e "Roma" in India
significa solo "Santa Sede". Non era
immaginabile che proprio nel Paese del Papa
potesse essere autorizzata l’uccisione, con
l’interruzione di gravidanza, dei bambini non
ancora nati.
Al Castello Sforzesco c'erano almeno
diecimila persone ad attendere Madre Teresa:
tante erano le candele distribuite per la
Uno stadio di Bergamo
gremito all’inverosimile
accoglie Madre Teresa.
È il 19 ottobre del 1980
Sì alla vita
20 ottobre 2003
fiaccolata finale. Qui, preceduta dalle
testimonianze di Carlo Casini e di don Zeno
Saltini, fondatore di Nomadelfia, la "matita di
Dio" ha detto tra l'altro: "A Calcutta abbiamo
salvato molte vite, combattendo l’aborto con
l’adozione. Abbiamo portato gioia e amore in
tante famiglie in cui amore e gioia non
esistevano. Abbiamo dato genitori a tanti
bambini che non ne avevano. Ho donato tanti
bambini in Italia. Perché? Perché quando tanti
bambini qui sono distrutti?" E ancora: "Io
credo che se una madre può distruggere il
suo bambino, cosa impedisce agli adulti di
uccidersi l'un l'altro?"
Poi via verso Linate per il ritorno a Roma.
Lungo il tragitto, Madre Teresa accettò di fare
una sosta dove abitavo. Qui l'aspettava la mia
famiglia. Volevamo offrirle la cena: il tempo
c'era. Gradì invece solo un bicchiere di latte.
Dopo una preghiera, via ancora verso
l'aeroporto. Un pomeriggio per me
indimenticabile era terminato.
Poco più di un anno dopo, domenica 19
ottobre 1980, il terzo viaggio "pro life" di
Madre Teresa in Lombardia: a Bergamo, su
invito della diocesi, del Movimento per la vita
e di Mani Tese. Nello stadio del capoluogo
orobico partecipò, con monsignor Helder
Camara, a una manifestazione in occasione
della raccolta delle firme per il referendum
abrogativo della 194. Lo slogan dell’incontro
era: “Progetto uomo: difendi la vita, combatti
la fame”. Oltre trentamila le persone presenti.
Madre Teresa disse tra l'altro: "Facciamo un
proposito: che in questa città, in questa
diocesi neppure un bambino possa essere
non voluto. Noi vogliamo impegnarci perché
ciascun bambino sia salvo, perché ogni
bambino è un dono di Dio".
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16-20 MADRE TERESA - Movimento per la Vita