LA PREADOLESCENZA
OGGI
“CAMMINARE CON LORO ”
Le metamorfosi dei ragazzi nel
corpo e nella mente…
Come accompagnarli quando
neanche loro si capiscono
 Aiuto........ incinta?
 ho detto tutto hai miei genitori della mia ragazza 13enne
incinta e io ho 19 anni e loro si sono messi ad urlarmi
addosso dicendomi ke sn 1 stupido e ke nn dovevo ritonare
più in casa!!!! infatt ora sn a casa della mia ragazza e nn
sappiamo se dirlo hai suoi io intanto x questo mi sn giokato
l' amore dei miei genitori ma per fortuna rimane lei la luce
dei miei okki e ora ke fare aiutatemi vi prego prima ke
faccio altre cazzate
io sn in 4 superiore xkè sono stato bocciato e ho compiuto
da poco 19 anni i suoi genitori sn al antika e se lo sanno
ammazzano prima me e poi lei
Ci sono voluti diversi appostamenti della Polfer di
Rho per individuare i responsabili, fermati la notte
del 4 gennaio dopo che avevano di nuovo
interrotto il percorso del treno: si tratta di cinque
bambini, due 13enni, due 14enni e addirittura uno
di 9, fratello di uno degli altri, che volevano solo
«sentire il botto quando il treno arrivava».
Chi sono i
Preadolescenti ?
farsi questa domanda "chi sono" suppone
che, probabilmente, ciò che vediamo, ciò
che appare in superficie dice solo una parte
di ciò che accade e non è così
immediatamente visibile
Chi sono i preado?
Il tentativo di dire chi è un preadolescente, cosa
avviene in questa fase di forti trasformazioni, ci aiuta in
parte a scendere un po’ più in profondità, a dare il
nome giusto a cose che conosciamo molto bene ma
che forse non riusciamo fino in fondo a leggere nelle
loro valenze (cosa significa che un ragazzo/a mi
risponde male, che non si vede più, che viene e sta
zitto etc...?).
Partiamo da qui per dire in
termini semplici che questa
stagione di vita che chiamiamo
preadolescenza può essere in
modo sintetico definita un grande,
un lungo percorso di
identificazione.
Per comprendere questo percorso di
trasformazione vediamo alcune aree
di conflitto…
“conflitto” è un termine che prendiamo
dalla psicologia dell’età evolutiva che
dice di una tensione, ovvero la presenza
di forze uguali e contrarie che
coesistono, coabitano nel ragazzo/a e
che, tirandolo in direzioni opposte,lo
spingono verso una crescita, verso un
passo successivo.
Il conflitto tra
L’AUTONOMIA E LA DIPENDENZA
►
"mentre io dico non ho più bisogno di te, non rompere,
lasciami stare, ho un grande bisogno di te".
►
"Tanto più io grido in faccia ai miei genitori, al mondo
adulto che non ho più bisogno di voi tanto più è evidente
che percepisco che invece in realtà ne ho bisogno, ma non
voglio accettarlo, non voglio ammetterlo"!
►
il giorno prima ti dico lasciami stare, non aiutarmi più, e il
giorno dopo mi hai abbandonato, come faccio a farcela che
non sono capace di fare niente. "Come? Ieri mi hai detto
lasciami stare e oggi mi chiedi di starti vicino?".
Un secondo conflitto:
Fiducia e dubbio
Ambito dello sviluppo fisico e corporale
La grande domanda del "chi sono io?" passa attraverso una grande
trasformazione fisica che questi ragazzi/e hanno in momenti diversi :
uno è ancora un bambino/a invece l’altro/a è più sviluppato/a sia di
testa che fisicamente
“Io mi vedo diversa trasformata, vedo che nel giro di poco tempo
non sono più la stessa persona” al maschile vale con i tratti sessuali
secondari ma al femminile è più marcato: l’inizio del ciclo mestruale,
lo sviluppo del seno, anche il corpo si trasforma in modo evidente e
tutto questo, attenzione bene, non è mai così pacifico ; dal punto di
vista emotivo scatena, nel bene e nel male, tutta una serie di
tensioni interiori
Come vivono i ragazzi la dimensione corporea
Io mi metto a confronto con gli altri e la
reazione può essere diversissima: c’è
questa tensione e questa domanda di
fondo “Sarò normale?"
“Gli altri sono come me?"
“Vado bene?"
Esplode anche la sessualità

A questa età comincia a provare un grande interesse, curiosità,
attrazione per il mondo della fisicità, della sessualità, non solo
dell’altro sesso.

un ragazzino maschio può sentire una grande attrazione e
interesse per una persona del suo stesso sesso, la ragione è
molto più semplice di quel che uno immagina e cioè c’è un
meccanismo di identificazione - io vorrei avere il corpo di quel
grande calciatore, di quel grande attore che è maschio come me
- e questo può essere vissuto in modo confuso - ma come, mi
piacciono i maschi? ma sarò normale?

Anche per le ragazze vale la stessa cosa per l’interesse presunta
o temuta verso altre donne: quando vedo il corpo della grande
attrice più o meno vestita o svestita nella locandina del film o in
tv, io vorrei avere quel corpo, il corpo di quella donna, donna
come me, mi piace, ma come sarò normale o no?
 la stessa persona che si è continuata a cercare per un anno di fila,
che si vedeva tutti i giorni per più ore al giorno può essere che da
un giorno all’altro se ne prenda improvvisamente le distanze cosa vi è successo? vi vedevate sempre? non eravate così amici ?
Basta, di colpo basta!


In fondo la relazione a questa età è : ciò che più cerco è ciò che più
temo.
Il binomio amici-amori è l’area relazionale nella quale
normalmente ci si muove. Sono i primi rapporti ravvicinati, dove la
dimensione affettiva comincia a esplodere, dove si comincia a
scoprire l’altro anche nella sua fisicità e nella dimensione della
sessualità, sono le primissime esperienze segnate dalla curiosità,
dalla paura, dalla poca comprensione etc.
quarto conflitto:
Industriosità e stasi
Siamo nell’area dell’apprendimento delle capacità intellettive e
manuali, che i ragazzi cominciano a sviluppare a questa età.
E’ una grande altalenanza, una grande ambivalenza tra i due
estremi dal punto di vista emotivo che sono, lo dico per estremi, la
grandiosità e la depressione che vuol dire: mi sento capace di
spaccare il mondo perché abbiamo vinto, la mia squadra ha vinto,
perché sono arrivato primo, perché ho fatto bene la verifica, perché
so usare un nuovo programmino di computer, etc. E il giorno dopo
va male, la prof. mi ha segato, (come dicono loro), ed io faccio
schifo non valgo niente, mi chiudo in camera mezza giornata e
piango - il giorno prima ero grandioso il giorno dopo sono uno zero.
Come stare vicino e come
aiutare i preadolescenti?
 Vivere nel loro mondo..
Entrare nelle loro diverse
dinamiche…
 ABITARE I LORO STESSI
PALCOSCENICI!!!!
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