1° Collegio docenti
a.s. 2010/11
1settembre 2010
Educare tantissimo,
insegnare solo quello
che è necessario
Piano programma 2010-11
Ordine del giorno
dati
dal POF al PEC
regolamento del collegio
novità e sfide (ordinam. curricol. organ. did.)
funzioni
strumenti
 Capitale sociale
 una storia di 2 istituti con quale “fama” sul territorio?
 bilancio sociale con quale trend riferito a quali risultati?
 Capitale strumentale
 risorse finanziarie con quali necessità di miglioramento?
 risorse logistiche con quali criticità in prospettiva?
 Capitale umano
 risorse professionali a fronte di quali necessità didattiche?
 pubblica felicità a fronte di quali disponibilità personali?
 Capitale relazionale
 rapporti interni di reciprocità con quali attese?
 rapporti esterni di reciprocità per quali obiettivi?
 Capitale spirituale
 valori e motivazioni per quale consapevolezza?
 sussidiarietà e responsabilità con quale idea di sviluppo?
a.s 2009/2010 - indicatori di successo formativo
 IPIA (17 cl.) -
371* studenti scrutinati (di cui 62 per esami qualifica)
 qualificati:
19 meccanico 20 elettrico
19 elettronico
 diplomati:
5 meccanici
16 elettrici
5 elettronici
 137 ammessi - 68 non ammessi (+ 8 dei 14* dispersi) - 104 giudizio sospeso
 sospesi: 1°anno 30- 2°anno 42- 4° anno 32 (matematica 54 - italiano 36 -
inglese 38 - tecnica/professionale 76)
 IPCTS (27 cl.) - 582*studenti scrutinati (di cui 115 per esami qualifica)
 qualificati:
61 sociale
19 commerciale 27 turistico
 diplomati:
26 sociale (1/100) 15 commerciale 22 turistico
 267 ammessi - 53 non ammessi (+ 4 dei 10* dispersi) - 146 giudizio sospeso
 sospesi: 1°anno 23 - 2°anno 21- 4°anno 17 (matematica 74- italiano 8 - lingue 72- diritto 75- tecnica/profession 10 )
133
a.s.2010-2011 studenti & classi
 1063 studenti in 47 classi (media 22,5
alunni/classe) a.s 2008/09
810 studenti
 IP SOCIALE e COMMERCIALE - IFP TURISTICO
a.s. 2009/2010
 IP-IFP MECCANICO e ELETTRICO/ELETTRONICO


964 studenti
49 studenti diversamente abili
138 studenti nuovi italiani
 27 classi IPCTS - 622 studenti (5 classi al primo anno: 4 IP - 1 IFP)
1°-123 2°-156 3°-137 4°-114
numero alunni per annualità
 IP Sociale
2-3*
 IFP/e IP Turistico
 IP Commerciale
3-3-2
1-1-2 numero classi per anno di corso
1-1-1
1-2*
2-2*
 20 classi IPIA - 441 studenti (6 classi al primo anno:
numero alunni per annualità
 IFP Elettrico
 IP elettrico /
/IP elettronico
 IFP Meccanico
 IP Meccanico
5°-91
1°-133 2°-96
3°-89
3 IP - 3 IFP)
4°-56
5°-67
1
1-1*
1-1*
1*-1-1
1*-1-1 numero classi per anno di corso
2
1-2*
2*-1-1
* classi in sperimentazione regionale
il Patto educativo territoriale
 gli attori della mission scolastica per lo sviluppo territoriale
 il Consiglio di Istituto organismo istituzionale
 Il Collegio dei docenti organismo educativo didattico
 Il Dirigente scolastico organo gestionale
 strutturano,realizzano,valutano percorsi di crescita
 delle competenze di base
 delle competenze di indirizzo
 delle competenze culturali
 condividendole sul Territorio con/tra le agenzie
 di socialità (associazionismo, enti, parrocchia, biblioteca, CAG, …)
 di lavoro (aziende for profit e enti for no profit)
 progetti e strumenti mirati allo sviluppo delle competenze di
cittadinanza (misurate sulle life skill)
salute-ambiente-legalità
professionalità (risultanti da performances)
stage-alternanza-terza area- impresa simulata- imprenditorialità
il Patto di corresponsabilità scolastica
A) gli attori scolastici per lo sviluppo personale
studenti, genitori, consigli di classe, dirigenza
B) in reciprocità di impegni di responsabilità assunta e restituita
C) strutturano, realizzano, valutano percorsi di crescita
1.
2.
3.
4.
prendendosi in carico gli alunni affidati
con specifiche attenzioni per stranieri, diversa disabilità, dropout,
strutturando un’organizzazione
tutor, coordinatore, componenti consiglio, dirigente, gruppi di lavoro
scegliendo la tempistica degli interventi
otium/negotium e monitoraggio (quadrimestrale + 2 interquadrimestrali)
misurando i risultati
indicatori (frequenza lezioni, comportamento in aula e non, esiti scolastici)
delibera alunni già bocciati 2 volte,
contesti sociali e famigliari, difficoltà relazionali, problemi apprenditivi
Responsabilità Sociale dell’Impresa scolastica
Sviluppo del territorio
Bilancio sociale
POF
Piano Offerta Formativa di Istituto
cittadinanza
lavoro
promozione
sostegno
PEC
Progetto Educativo della Classe
sussidiarietà
solidale
PLI
autonomia
partecipata
Piani di Lavoro degli Insegnanti
Linee del POF deliberate a giugno
Il Collegio del 18 giugno, valutati i risultati dell’a.s. 2009-10, ha
deliberato per l’a.s. 2001/11 le linee di programma riferite:
 alla struttura
 gruppi lavoro (formazione classi, supporto orario, accoglienza,
orientamento, gruppo di lavoro sperimentazione IFP etc)
 alla tempistica
 scansione lezioni (durata 60)
 tempi lavoro (quadrimestre)
 all’organizzazione
 coordinatori
 tutor
 alle aree progettuali
 cittadinanza
 professionalità
 promozione
 sostegno
competenze, conoscenze, abilità
ProfiloEducativoCUlturaleProfessionale
Il POF:
il modello orientamento
gestione
L’orientamento
in entrata
L’orientamento
in percorso
l
L’orientamento
alla cittadinanza
L’orientamento
alla professione
comunicazione
dal POF al PEC
il POF vale
per quanto viene tradotto nel piano annuale
dell’offerta di formazione di quella classe
il PEC c’è
quando traduce il POF
in azioni concrete e programmate
che orientano
a competenze, abilità, conoscenze
attraverso apprendimenti
formali, non formali, informali
Il PEC:
il modello orientamento
gestione
L’orientamento
in entrata
L’orientamento
in percorso
stranieri
disabili
drop out
situazioni eccellenza
tutor
coordinatore
recupero
rimotivazione
L’orientamento
alla cittadinanza
l
•25%
•costi
•tempi
L’orientamento
alla professione
legalità socialità terza area
ambiente alternanza/stage
salute impresa
monitoraggio
valutazione
comunicazione
ORIENTAMENTO IN ENTRATA
ACCOGLIENZA & PROMOZIONE
attenzioni disabili, stranieri, bocciati, birichini
gestione della classe regolativa e propositiva
valutazione promozionale della classe
PEC
Progetto Educativo Classe
ORIENTAMENTO IN PERCORSO
SOSTEGNO & SVILUPPO
organizzazione compiti e funzioni tutor coach
recupero diverso per tempi e modi potenziamento competenze
motivazione/rimotivazione/ promozione
ORIENTAMENTO alla CITTADINANZA
gli assi dei linguaggi,storico-econom,matematico,scientifico,tecnologico
usano dei compiti di realtà nei campi della
salute
legalità
volontariato ambiente
per costruire il curriculum di competenze di cittadinanza
PEC
Progetto Educativo Classe
ORIENTAMENTO al LAVORO
gli assi dei linguaggi, storico-economico, di matematica, di scienza tecnol
usano dei compiti di realtà nei campi della
imprenditività___stage
alternanza
impresa simulata
per costruire il curriculum di competenze professionali
Compiti e regolamento del Collegio
Il Collegio dei docenti è il riferimento educativo e didattico della
Scuola, per questo dal Collegio dei Docenti dipendono
 il PEI -
Progetto Educativo di Istituto,
 il POF - Programma di Offerta Formativa,
 le linee di riferimento per le attività di valutazione degli esiti,
 la strumentazione didattica (progetti, libri di testi, laboratori)
Dalle linee educative e formative del POF dipendono
 i PEC,le Programmazioni Educative elaborate dai ConsigliClasse
Gli incontri del Collegio sono finalizzati alla deliberazione sui com
piti di sua competenza o su aspetti organizzativi di competenza del
Consiglio di Istituto al quale il Collegio rimanda indicazioni/criteri.
Il verbale delle riunioni collegiali, esposto prima dei nuovi Collegi, riporta
in forma essenziale gli elementi che hanno portato alle decisioni, in senso
positivo o negativo.
le novità e le sfide
 ordinamentali
 curricolare
 organizzative
 didattiche
le novità ordinamentali
 obbligo di istruzione
 certificazione competenze
 struttura ordinamentale
 IP
 IFP
obbligo di istruzione
certificazione competenze al termine del 1° anno e del 2°
anno

3 livelli
scientifico matematiche
•elementare
•medio
storico sociali economiche
•avanzato
linguaggi

tecnologiche


in situazione nota/non nota
verificare la competenza è
mostrare di usare
conoscenze e abilità
per affrontare problemi
trovando soluzioni
25%
1056
35%
1122
SCUOLA MEDIA
1
IP
1
2
3
4
5
equipollenza
percorsi
formativi
IFP
1
2
3
4
ESAME QUALIFICA
PROFESSIONALE R.
ESAME QUALIFICA
TECNICA R.
ESAME MATURITA’ TECNICA S.
UNIVERSITA’
ITS - IFTS
Il lavoro sulle competenze
 Gruppo di lavoro sulla struttura
ordinamentale
 IP
 IFP
Standard formativi minimi
 Prove
 Piano formativo
 Unità formative
 di base
 di indirizzo
il lavoro dei Consigli delle classi prime IFP
e delle seconde-terze classi
di precedente sperimentazione IFP
chiede
impegno dei gruppi di lavoro docente
(supporto di finanziamenti
regionale o di Istituto)
primo compito
strutturare il piano annuale entro il 30 ottobre
richiesta chiara Regione Lombardia
le novità curricolari
 struttura curricolare degli istituti professionali
 organizzazione didattica per competenze,
 organizzazione progettuale per compiti
 nuova struttura scolastica
 standard nazionali (curriculum per competenze-abilità-conoscenze)
 discipline- progetti- competenze (didattica attraverso compiti)
 delibera sugli esami qualifica al 4° anno IFP
elettrico-elettronico-meccanico
 punto situazione sui percorsi IFP moda e abbigliamento
 considerazione percorsi IFP edilizia
rilevazione Camera Commercio MB
le novità didattiche
 aumento delle quote di flessibilità
 incremento dello studio della lingua inglese
 potenziamento cultura scientifica secondo una visione
sistemica dell’insegnamento di scienze integrate, al quale
concorrono le discipline di “Scienze della terra e biologia”, di
“Fisica” e di “Chimica”,
 sviluppo di metodologie innovative basate sull’utilizzo diffuso dei
laboratori a fini didattici in tutti gli ambiti disciplinari
 alternanza scuola-lavoro, compreso il volontariato e il
privato sociale, raccordo più stretto con il mondo del lavoro e delle
professioni, metodologia di particolare rilievo nel biennio
conclusivo
 partire dalle competenze in uscita per progettare il percorso
le novità organizzative
 dipartimenti per sostenere il ruolo delle scuole come centri
di innovazione, per un aggiornamento costante dei percorsi di
studio, soprattutto nelle aree di indirizzo
 comitato tecnico-scientifico, finalizzato a rafforzare il
raccordo sinergico tra gli obiettivi educativi della scuola, le
esigenze del territorio e i fabbisogni professionali espressi dal
mondo del lavoro e delle professioni
 ufficio tecnico per gli indirizzi del settore industria
e
artigianato
 rilascio qualifiche e diplomi in regime di sussidia
rietà nel rispetto delle competenze esclusive delle Regioni in
materia di istruzione e formazione professionale
Comitato valutazione crediti formativi
gruppo di lavoro sui personali percorsi curricolari
 necessario
 per valutare i passaggi da altri istituti, da IP a IFP, da IFP a IP
 per definire colloqui di ammissione, esami integrativi, idoneità
 distinto secondo i per-corsi per via Adda e via Cremagnani
 riferimenti:
 normativa italiana (Accordo quadro Conferenza Stato Regioni giugno
2003)
 normativa europea EQF (quadro qualifiche) – VET (quadro competen)
 protocolli con istituti viciniori
 già costituito nell’a.s. 2009/10
 proposta possibile data da: componenti formazione classi & IFP
via Adda
proff. Topo, Gianberduca, Figliomeni, Bramati
via Cremagnani
proff. Riva, Pascuzzo, Pacifico, Miriadi
Comitato tecnico scientifico
gruppo di lavoro sui percorsi didattici
 riferimento Collegio(didattica) e Consiglio Istituto (amministrativo)
 criteri scelta componenti (candidature su curriculum) anche esterni
 percorsi IFP ma anche IP
 composizione
 tempistica


piano lavoro percorsi IFP entro due mesi
prove qualifica terzo e quarto anno
 raccordi
 attori su percorsi collegati: energetica, meccanica, sociali, commerciali
 strutture: AIMB, Camera Commercio, Confapi, terzo settore, ASL3,
Associazionismo (Trevi, Offerta sociale, CSV, CEAF, CAI, CEI, RSA,
Trasparency etc), E.E.L.L, imprese sociali e produzione (70 realtà c.)
 alternanza (terza area)
 agenzia/agenzie formative
Coordinatore
Funzione e compiti
1.
2.
3.
4.
5.
6.
riprende gli esiti passati rileggendo sui verbali la storia della classe (se del
primo anno chiede al tutor i dati raccolti sugli studenti)
(per le prime) coordina la fase di accoglienza
(per le prime) partecipa alla formazione per la gestione classe
raccoglie dai colleghi di classe le proposte progettuali per il PEC e stende con i
colleghi il progetto classe che riporta attori, proposte, tempi, costi
presiede i consigli di classe e riempie i verbali su base predisposta
in caso di deficit di comportamento (assenze di classe, tensioni tra gruppi,
scorrettezze gravi) interviene
telefonando a casa,
 richiama ufficialmente,
documento qualifica/esami - attribuzione crediti
 interpella lo psicologo di Istituto
 registra sulla scheda apposita i richiami gravi agli studenti

7.
8.
Coordinatori 3° e 5° anno
monitora il comportamento di classe e propone al dirigente interventi
possibili (shampoo, assemblee classe sabato/serali, richiami onerosi)
distribuisce le pagelle (con il tutor nel 1 e 2 anno)
Tutor 1-2 anno
Compiti e funzione
analizza la scheda storica dello studente rilevando dati
2. partecipa agli incontri di formazione per la gestione alunni/classe (primo anno)
3. partecipa agli incontri nella fase di accoglienza (per il primo anno)
4. accosta lo studente in difficoltà focalizzando attese/intenzioni/impegni
5. stipula un patto educativo (tempi responsabilità supporti) rendicontando al
consiglio di classe in collaborazione con i referenti intercultura e sostegno
6. monitora il percorso mensile proponendo alla f.s interventi riparatori sui
risultati di studio (di condotta)
7. interviene su fatti/azioni non responsabili proponendo al consiglio di classe
le forme di richiamo
8. rinnova i termini di nuovo patto scritto coinvolgendo i genitori
9. monitora la risposta che, se negativa o non coerente con gli impegni, chiama
in causa il preside con i genitori
10. distribuisce le pagelle con il coordinatore che supporta nei consigli di classe
1.
Adda
Le funzioni strumentali
1
Cremagnani
1
ipotesi
ORIENTAMENTO
COORDINAMENTO
POF
studenti in ingresso
riconoscimento crediti
coord. accoglienza
successo formativo
supporto lavoro docenti
tempistica
organizzazione
CITTADINANZA
coordinamento PEC
educazione salute
legalità volontariato
ambientale
libere attività
COMUNICAZIONE
coordinamento PEC
educazione salute
legalità volontariato
ambientale
libere attività
LAVORO
gestione sito
organizzazione scrutini
ORIENTAMENTO
studenti in ingresso
riconoscimento crediti
coord. accoglienza
successo formativo
CITTADINANZA
coordinamento PEC
educazione stage
alternanza imprenditività
terza area
?
LAVORO
coordinamento PEC
educazione stage
alternanza
imprenditività
terza area
Adda
Le funzioni strumentali


ORIENTAMENTO
studenti in ingresso
riconoscimento crediti
accoglienza
coordinamento recupero
1
Ipotesi
COORDINAMENTO POF
supporto lavoro docenti
tempistica
organizzazione
COORDINAMENTO PEC
COMITATO TECNICO
CITTADINANZA
percorsi IFP
figure professionali 3 area
e raccordi con il territorio
formazione
educazione salute
legalità volontariato
ambientale
LAVORO
educazione stage alternanza
imprenditività
2
ipotesi
Cremagnani
ORIENTAMENTO
studenti in ingresso
riconoscimento crediti
accoglienza
coordinamento recupero
COORDINAMENTO PEC
CITTADINANZA
educazione salute
legalità volontariato
ambientale
LAVORO
COMUNICAZIONE
gestione sito
organizzazione scrutini
educazione stage alternanza
imprenditività

1
Coordinamento POF
Coordinamento PEC
Coordinamento PEC
via Adda
Cremagnani
PEC
Classe a
PEC
Classe b
b
attività recupero
promozione attività
visite
viaggi
esperti
AAVV
PEC
Classe c
educazione cittadinanza
PEC
Classe m
PEC
Classe n
PEC
Classe o
Coordinamento PEC
collegamenti progetti
tra classi - promozione
salute
educazione professione
ambie
nte
altern
anza
legalit
à
stage
impre
sa
accompagnamento
monitoraggio
valutazione condivisa
rendicontazione
sito
Azioni di
accoglienza
Azioni di
sostegno e promozione
Attività
didattiche e di dipartimento
applicate e di ricerca
Attività di
Educazione alla cittadinanza
Attività di
educazione alla professione

1
Comitato Tecnico Scientifico
terza area
IFP
alternanza
Consigli classe IFP
formazione
Strumenti didattici & formativi
 Libri testo(utilizzo mirato)Biblioteca/Articoli (implemento









attivo)
Audiovisivi (non posteggiati) e Internet (controllo/incentivato
Esperti esterni(usati ma in modo partecipato) e Laboratori
(usati di fatto)
Visite guidate e Viaggi di istruzione(usati-regolati-significati)
Compiti e Interrogazioni(mezzi professionalità docente)
Sostegno e Recupero(aiuti dovuti/diversificati,presenze pretese)
Il diario di classe (collegato ai cartellini di richiamo)
 serve solo per registrare le lezioni e le presenze
Cartellini (giallo/rosso) dei richiami
 segnatura di richiamo con ritualizzazione dei richiami
Libretto personale dello studente
 segnatura dovuta dei voti e comunicazioni ai genitori
Libretto formativo del cittadino
 portfolio delle esperienze svolte nel percorso scolastico
Gli strumenti visite e viaggi
Riferimento il Regolamento di Istituto, senza rigidità ma assoluta
Obbligatorietà di progetto reale di supporto alla didattica, ai costi, agli obiettivi
riferiti alle discipline e/o alle educazioni. Linee.
 IL VIAGGIO DI ISTRUZIONE
 dal secondo anno
 2/3 della classe con attività scolastiche obbligatorie per i non partecipanti
 dal terzo anno all’estero per stage linguistici o gemellaggi o scambi
 con supporto alle famiglie con difficoltà economiche
 luoghi storici-artistici con precisa motivazione
 LA VISITA GUIDATA
 quante necessarie (nel limite dell’autonomia del 25%)
 spalmate lungo il corso dell’anno
 obbligatoria la partecipazione alunni (vale il discorso del supporto economico)
 utili all’istruzione e/o all’educazione
 L’INCONTRO:
 i parlamenti italiano ed europeo
 progetti europei ed internazionali (New York, Pechino)
Lo strumento educazione alla salute
 LIFE SKILL
ASL3 SPERIMENTALE
 PREVENZIONI DIPENDENZE
OFFERTA SOCIALE
OVERLAND
 PREVENZIONE AIDS/MST
CEAF
 EDUCAZIONE AFFETTIVITA’
ASL3
 PREVENZIONE BULIMIA ANORESSIA
CEAF
 EDUCAZIONE ALIMENTARE
 EDUCAZIONE SICUREZZA LAVORO
ASL3 (terza area)
 EDUCAZIONE PRONTO SOCCORSO
BRIANZA PER IL CUORE
 EDUCAZIONE DONAZIONE
 EDUCAZIONE STRADALE
 PSICOLOGO /TUTOR DOCENTI
AVIS/AIDO/CERNOBYL
USRL/ASSOCIAZ.
OFFERTA SOCIALE
Lo strumento educazione alla legalità
 EDUCAZIONE CONTRO LA CORRUZIONE
TRASPARENCY
 EDUCAZIONE CONTRO LA MAFIA
LIBERA
 EDUCAZIONE CIVICA ALLENATI PER LA VITA
 EDUCAZIONE CITTADINANZA ITALIANA
E.I
ENTI L.L
 VISITA-INCONTRI CON REGIONE-PROVINCIA-COMUNE
 FESTIVITA’ CIVILI (2 NOVEMBRE-25 APRILE-2 GIUGNO)
 EDUCAZIONE DIMENSIONE EUROPEA
AEDE
 VISITA PARLAMENTO ITALIANO/EUROPEO
 GIORNATA 9 MAGGIO
 DIMENSIONE EDUCAZIONE INTERNAZIONALE
UNESCO
 PROGETTO SCUOLA AMICA
 PROGETTO INTERCULTURA (TORNEO CALCIO- COMPAGNI PENNA)
 PROGETTO PACE
 PROGETTO ASSISI (PALESTINA-BIRMANIA-DARFUR)
Lo strumento educazione ambientale
 “CONSUMO CRITICO E CONSAPEVOLE N.2”
REGIONE L.
 VISITE A LUOGHI NATURALISTICI-ARTISTICI
 “GUSTO BRIANZA EST
FONDAZ.TERRITORIO
 10 OTTOBRE – BICICLETTATA Gusto Brianza Est”
 “CAMBIAMENTI CLIMATICI”
CARIPLO
 Progetto per n. 2 classi (secondo anno)
 “MOBILITA’”
 CON SMS VISITE LUOGHI NATURALISTICI-STORICI
 “CASA VERDE”
 PROGETTO COLLEGATO RISPARMIO ENERGETICO
COMUNE VIMER
ITALIA NOSTRA
PROVINCIA MB
AIMB
Lo strumento stage e alternanza
INDIVIDUAZIONE E QUALIFICAZIONE DI UN PIANO ORGANIZ
ZATIVO PRECISO


NEI RIFERIMENTI FUNZIONALI (chi fa che cosa quando dove)
NELLA VALUTAZIONE DEI RISULTATI (e loro riconoscimento)
NUOVI PROBLEMI
 VISITA DI IDONEITA’ DEGLI STUDENTI
 ATTIVAZIONE DELL’APPRENDISTATO NEL PIANO DI SICUREZZA AZIENDALE
GRUPPI LAVORO PER SEDE
SU ORIENTAMENTO-STAGE
SU 3 AREA-ALTERNANZA
 RENDERE COERENTI FORMAZIONE-PREPARAZIONE E ATTIVITA’
 CORSI DIVERSI E PER SCELTA STUDENTI SU 4 e 5 ANNO
LA TERZA AREA VIENE SOSTITUITA DALL’ALTERNANZA PER IL 4 E 5 ANNO PER N. 132 ORE (partenza 16/X)
Lo strumento educaz. imprenditività
 imprese simulate
USRL
 impresa reale
ASSOCIAZIONE SCUOLA-COMUNITA’
 corso imprenditorialità
BRIANZA SOLIDALE
CAMERA COMMERCIO MB
 orientamento Terzo settore
 concorso impresa
ARGIS
ASSOCIAZIONE INDUSTRIALI MONZA BRIANZA
Gli strumenti laboratori
DELIBERA SUI LIBRI DI TESTO AGGIORNATA PER COSTI DELLE CLASSI TERZE MECCANICI
 LABORATORI PER LA DIDATTICA
 LIBERI SOGNI (accoglienza e sussidiarietà ai larsa)
 QUOTIDIANO IN CLASSE
 CINEVIDEO
 BIBLIOTECA (di Istituto e Comunale)
 CONCORSI I TUTTI I TIPI (problematica found raising e possibilità diverse)
 GIORNALE SCOLASTICO/ SITO
 SPETTACOLI TEATRALI MUSICALI FILMICI SPORTIVI
 CERTIFICAZIONI INFORMATICHE - LINGUISTICHE- CINESE
 STATO SITUAZIONE DEI LABORATORI
 MECCANICO-ELETTRICO-ELETTRONICO
 METOLODOGIA OPERATIVA LABORATORI INFORMATICA
 LABORATORI SCIENZE-FISICA-CHIMICA
 ARREDI/STRUMENTAZIONE AULA - LOCAZIONI GENERALI
Lo strumento accoglienza
Presentazione delle prime linee
Lo strumento sostegno e promozione
I progetti per le specifiche categorie da “sostenere”
vengono rinviati al prossimo collegio
GRUPPI DI LAVORO SU CATEGORIE SPECIALI
 GRUPPO LAVORO STRANIERI
 protocollo
 GRUPPO LAVORO DISABILI
 PEI
 GRUPPO LAVORO DROP OUT
 Accordi
 CI SI ATTENDE NEL PROSSIMO COLLEGIO LA
PRESENTAZIONE DI PROGETTI SPECIFICI
Gruppi lavoro
 calendario incontri collegiali (f.s POF e PEC)
 riconoscimento dei crediti
 piano formativo 4 consigli di classe IFP
 studenti nuovi italiani
 GHL
 CTS - terza area (f.s CTS)
 CTS – formazione
 comunicazione (f.s)
 accoglienza (f.s)
 legalità
 ambiente
 salute
 alternanza/stage (6 docenti: 1 referente di corso)
 dimensione internazionale
Buon anno e buon lavoro a tutti
 a.s 2008/09
“maxima debetur puero reverentia”
 a.s 2009/10
“solo io posso fare,
ma non posso fare da solo”
 a.s 2010/11
“educare tantissimo,
insegnare solo quello che è necessario”
2° Collegio docenti
a.s. 2010/11
10 settembre 2010
h.14.30
delibere
 Accoglienza bocciati
 Funzioni strumentali
 Regolamento di Collegio
 Ridefinizione libri testo
 Ora di fisica - cinese
Educare tantissimo,
insegnare solo quello
che è necessario
Ordine del giorno
regole di comportamento studenti
codice deontologico
tempistica degli incontri di lavoro collegiali
compiti
accoglienza
ORDINE DEL GIORNO
VERBALE PRECEDENTE
REGOLAMENTO DI COLLEGIO
REGOLE COMUNI DI RIFERIMENTO PER IL COMPORTAMENTO


STUDENTE
DOCENTE
TEMPISTICA

GLI INCONTRI COLLEGIALI: DI LAVORO DIDATTICO E DI CONDIVISIONE EDUCATIVA CON LE
FAMIGLIE
FUNZIONI STRUMENTALI
PIANO DI LAVORO




PIANO OPERATIVO ANNUALE DEL DOCENTE (25 SETTEMBRE)
PEC (30 OTTOBRE)
PIANO FORMATIVO IFP (30 OTTOBRE)
PROGETTAZIONE TERZA AREA (15 OTTOBRE)
PIANO DI LAVORO PROGETTUALE



L’ ACCOGLIENZA (classi prime): PRESENTAZIONE PROGETTO (CON COLLEGATO STRANIERI E ATTIVITA’ DIVERSE)
LA VALUTAZIONE PER LA QUALIFICA (classi terze)
LA TESINA D’ESAME DI STATO (classi quinte)
PRIME DATE

10 OTTOBRE EDUCAZIONE AMBIENTALE

16 OTTOBRE AVVIO PERCORSI DI TERZA AREA (ALTERNANZA)
13 NOVEMBRE PIANO ANNUALE DI FORMAZIONE IFP
20 NOVEMBRE CHIUSURA PRIMO ASSESTEMENT, MONITORAGGIO STUDENTI E VALUTAZIONE ATTIVITA’


“Educare con severità
per insegnare a crescere”
Bernhard Bueb
con il Contratto educativo con lo studente
e
con il Patto educativo di corresponsabilità con le famiglie
ma soprattutto
con la passione educativa dell’insegnante
Il mestiere del docente
 per essere “scientifici” occorre conoscere la classe per
 fotografare le dinamiche dei gruppi di studenti nella classe
 valorizzare le identità individuali (sostenendo quelle in difficoltà)
 orientare gli studenti verso il polo positivo (dell’impegno e del gruppo classe)
 per essere “autorevoli” occorre farsi riconoscere dagli studenti

nella chiarezza degli obiettivi che si intendono raggiungere
regole di comportamento in classe
lavori assegnati a casa

valutazione coerente nei modi e nei tempi delle verifiche


 per essere “professionali” occorre
 sapere chiaramente quanto si intende fare e dove si vuole arrivare
 condividere con i colleghi


un unitario progetto di classe sia educativo che di crescita di competenze
la personalizzazione dei percorsi nelle fasi



di accoglienza
di recupero delle difficoltà
di sviluppo delle potenzialità
possiamo (dobbiamo) insieme
esigere dallo studente comportamenti
 rispettosi
 delle persone (prof …,intolleranza vs qls“sgarbatezza”)
 delle cose (arredi, scritte sui banchi, tipologia poster in classe)
 del contesto (abbigliamento)
 ordinati
 in aula (pulizia, disposizione
e rispetto banchi e arredi)
 nell’Istituto (sputi, sigarette)
 coerenti
 chi rompe paga
usando della regola
non come uno strumento
di potere ma con il buon
senso esigente-coerente
del padre di famiglia
(del caso non sia rintracciato la persona paga la classe/i)
 seri
 alzarsi all’ingresso del docente come segno di rispetto
 uscite accompagnate e verificate “sulla persona”
 notifica richiami e verifica della risposta al richiamo
restituendo nella relazione educativa
comportamenti adulti perchè
 professionali
 di impegno senza esternazioni improprie
 rispettosi
 non disconfermanti
 adulti
 non amicali
 reciprocanti
 non unilateralmente esigenti
 positivi
 mai disperati
Regole di comportamento
i giovani hanno il diritto alla disciplina
 i comportamenti scorretti della classe
vanno segnalati e, se ripetuti, sono svolte al sabato assemblee di richiamo
del Patto educ. alla presenza di studenti e di genitori per verificare modi e
impegni
 i comportamenti scorretti del singolo studente
vanno distinti in gravi e non gravi
 i comportamenti non gravi
sono da risolvere da parte del docente nell’ambito della propria azione
educativa
 i comportamenti gravi
sono da affrontare subito, in forma condivisa, non necessariamente
(anche)
con la sospensione, comunque in modo incisivo e determinato
Regole di comportamento
gli educatori hanno il dovere della condivisione
 Le assenze ed i ritardi dello studente
segnati sul diario di classe,
su cui deve essere registrata anche la dovuta giustificazione del genitore
chiamato genitore dal coordinatore o dal docente che rileva o dal tutor
 Le note disciplinari non gravi ma rilevanti
scritte sul Libretto dello studente
nella parte “comunicazioni alla famiglia” con (la possibile) richiesta di
colloquio in cui ridefinire il patto educativo
 Le note disciplinari gravi dello studente
registrati nel registro personale e segnalati al coordinatore o al tutor
segnati da parte del coordinatore su apposita scheda riassuntiva classe
avvisato il dirigente per eventuali interventi su studente o su classe
Lo strumento tempo
 Riferito
 agli incontri di programmazione

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di struttura (CTS, riconoscimento crediti, funzioni strumentali, tutor)
di dipartimento
dei gruppi di lavoro (IP,IFP, etc)
 agli incontri collegiali

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
assembleari di Collegio linee didattiche
 proposta POF
 monitoraggio e valutazione POF
processuali dei consigli di classe componente docenti
 proposta PEC
 monitoraggio e valutazione PEC
educative di condivisione con i genitori e studenti
 al monitoraggio/ esiti di valutazione apprendimento
 al monitoraggio/ esiti di valutazione comportamento
Regole organizzative interne
Lettura condivisa di riferimenti regolativi comuni
inerenti la professionalità docente
l’accoglienza
come pro-muovere le storie personali dei (nuovi) studenti?




partendo da dove ciascuno studente è arrivato
motivando alle relazioni interpersonali
motivando all’impegno individuale
motivando agli apprendimenti
come accorciare i tempi per la gestione attiva della classe?




creando un ambiente utile per riconoscere caratteri e problemi
riconoscendo le diversità dei punti di partenza degli studenti
verificando per grandi linee conoscenze raggiunte e misconcetti
usando dei dati acquisiti per pro-muovere curiosità
concretamente
1.
2.
3.
4.
compito tutor (e coordinatore), ma senza deleghe interne/esterne dei docenti classe
progetto di accoglienza supportato da “Liberi sogni“(scegliere- dichiarare nel PEC)
2/3 incontri di interazione ludica con la classe, attività conclusiva, accompagnamento
supporto della psicologa per “foto” classe (scegliere- dichiarare nel PEC)
corso attivo formazione docenti classe/eventuale supporto psicologa
Il progetto accoglienza (gestione prime)
 Prima sequenza annuale settembre-ottobre


le Regole: agli studenti trasmissione motivata, condivisa, provata
il Patto educativo: genitori-docenti-studenti nel corso dei primi 4 sabati con
individuazione dei delegati e degli impegni componenti:
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


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

il piano educativo di istituto
i piani di lavoro disciplinari; che si spiegherà, che si farà,che si esigerà
(i programmi lavoro comprensivi delle diverse attività,strumenti valutazione)
gli strumenti della comunicazione tra scuola e famiglia
le regole della scuola per docenti (valutazione), per studenti (impegno studio
e disciplinare), per genitori (partecipazione responsabile)
le scelte dei rappresentanti e delle loro funzioni (tutor coordinatore)
I test emotivo-cognitivi per l’individuazione di competenze (docenti)
l’abbinamento tra classi per la peer education (coordinatori)
l’individuazione dei casi emotivi e dei sostegni necessari (tutor)
l’individuazione dei casi cogniti e dei sostegni necessari (tutor)
 Fase orientamento studenti 3 media (un piano da studiare/fare)
 Seconda sequenza annuale novembre-giugno
 Fase riorientamento studenti (primo e secondo anno) in difficoltà emotivocognitiva
Il sostegno
Le attenzioni
 alle classi difficili
 importanza del patto educativo anche individuale
 gestione situazioni tutor/coordinatore
 ai nuovi italiani
 progetti personalizzati di lingua 2 e intercultura
 ai diversamente abili
 piano effettivamente individualizzato
 ai bocciati
 ricostruzione fiducia - responsabilizzazione
 ai nuovi inseriti
 protocolli
 verifica situazione e interventi mirati
GRUPPI DI LAVORO SU CATEGORIE SPECIALI
 GRUPPO LAVORO STRANIERI
 protocollo
 GRUPPO LAVORO DISABILI
 PEI
 GRUPPO LAVORO DROP OUT
 Accordi
 CI SI ATTENDE NEL PROSSIMO COLLEGIO LA
PRESENTAZIONE DI PROGETTI SPECIFICI
“spin off” “Arcobaleno” “Terza chance”
(gestione situazioni speciali)
 “Spin off”
 migliorabilità del Progetto Educativo della classe
 “Arcobaleno”
 maggiore attenzione alle situazioni alunni stranieri



L2
identificazione problemi di mediazione culturale
progettare situazioni positive anche con /tra le famiglie
 “Terza chance”
 individuazione immediata delle “situazioni caso”
 interventi tempestivi e gestiti attraverso


comunicazione al Gruppo Intervento Scuola
azioni mirate di coinvolgimento famiglie, classe, società
Il progetto spin off (gestione classi)
 identificare nelle classi i singoli studenti delle categorie a rischio:
 studenti già sospesi nella valutazione
 studenti stranieri
 studenti segnalati dai servizi sociali

Da monitorare nell’ambito del progetto “Terza chance”
 studenti diversamente abili
 studenti ripetenti già bocciati della stessa classe
 studenti provenienti da altri istituti


con prove integrative da settembre
in percorso (ottobre-dicembre)
 condividere con tutor e coordinatore le azioni
 operativamente (riferiti sia alla partecipazione/np che al risultato/nr)
 senza deleghe
 monitorando i risultati di comportamento, di impegno, di esiti
 promuovere azioni di recupero e di sviluppo dell’eccellenza
 diversificare il recupero
 moltiplicare le occasioni di impegno
Il progetto Arcobaleno (alunni stranieri)
“Terza chance”
 identificati i “birba” delle classi del primo (e secondo) anno in
situazioni di comportamento negativo
 il consiglio di classe si riunisce con tutte le componenti
 sugli obiettivi di



offrire occasione di impegno personale extrascolastico
rendere consapevoli delle proprie difficoltà di convivenza responsabile
sviluppare situazioni di riflessione e di restituzione di responsabilità
 in accordo con la famiglia (compartecipazione) si danno
A) compito esterno, pomeridiano e valutato, di impegno personale
condiviso in situazione guidata per numero congruo di giorni sanzione
B) progetto guidato di alternanza scuola-cittadinanza per periodi di 1
settimana svolti all’esterno della scuola in struttura convenzionata
Il GIS (Gruppo Intervento Scuola) elabora progetti che
consentano di allocare, di accompagnare, di valutare, di
condividere i risultati della sanzione comminata dal consiglio
Modi diversificati del recupero
Recupero ordinario 850 ore (da FIS)
- Help
-
-
250
Moduli finalizzati 50
Recupero iniziale 200
Recupero itinere
150
Recuperi estivi
200
Learning week (recupero sulle competenze di base,finanziamenti
Dote successo formativo
Recupero estivo come summer school
Lingua 2
regionali)
150 ore (progetto stranieri, finanz.MIUR)
La promozione
L’apprendimento servizio
 Teatro per i piccini
 Feste civili
 Servizio a Villa Sottocasa
 Biblioteca
 Giornale in classe
 Informatica
 Servizi agli anziani
Partecipazione pomeridiana attività
 certificazioni linguistiche/informatiche
 cinese/spagnolo
 musica
 cucina
 ballo
 patentino ciclomotori
 …
La disponibilità
Il peso del cambiare
Apertura
Ricominciare da capo
Attenzione agli altri
Spostarsi
Maestro fantastico
Noia
Rapporto al di là
Impegno non riconosciuto
Brava insegnante
Cattiverie
Ben-essere
Non disciplina
Ammirazione
Inadeguatezza
Insegnante- riferimento
Incapacità
Ricominciare
Massa indistinta
Emozione
Costruzione sbagliata della classe
Entusiasmo
Abbandono
Migliorarsi
Marasma
Collaborazione fra colleghi e discipline
Anonimato
Pluralità e interconnessione dei punti di vista
Delusione
Stima
Stereotipi
Sentire la mancanza
Scarso ascolto
Coerenza
Mettere in disparte
Empatia
Bassa autostima
esporsi
Impotenza
P
a
r
o
l
e
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Migliorarsi
Marasma
Collaborazione fra colleghi e discipline
Anonimato
Pluralità e interconnessione dei punti di vista
Delusione
Stima
Stereotipi
Sentire la mancanza
Scarso ascolto
Coerenza
Mettere in disparte
Empatia
Bassa autostima
esporsi
Impotenza
Comunicare la mancanza
Senso di solitudine
Riferimento forte ad un individuo
Disorientamento
Obiettivo comune
Essere un numero
Faticare assieme
Accoglienza immediata
Fiducia
Calore
Gratitudine
Responsabilità
Gratificazione
modello
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1° C.d.D. 10