Proposte per un nuovo
Piano Energetico Nazionale
ASPO: Associazione per lo studio
del Picco del Petrolio
http://www.aspoitalia.net
http://aspoitalia.blogspot.com
http://www.peakoil.net
Eugenio Saraceno - ASPO Italia
[email protected]
Torino, 3 Maggio 2008
Perché stilare un
nuovo P.E.N.
• I più aggiornati modelli di previsione della
produzione di materie prime energetiche fossili
e fissili mostrano che non sarà possibile soddisfare
la domanda mondiale prevista nei prossimi
decenni per queste ultime dagli scenari IEA;
• I modelli dei climatologi riuniti in IPCC mostrano
che se le emissioni di gas serra non saranno
ridotte rapidamente il pianeta rischia di andare
incontro a gravi sconvolgimenti climatici;
• L’Italia è un paese con forte dipendenza dalle
fonti energetiche fossili, in particolare quelle
costosamente importate ed è, per la propria posizione
geografica e le caratteristiche climatiche,
particolarmente esposta ai gravi rischi dei
cambiamenti del clima.
Gestire la complessità di
una possibile crisi
energetica e climatica
Mentre si susseguono le avvisaglie di
entrambi gli ordini di problemi urge
sviluppare una strategia energetica e
climatica coraggiosa e senza rimpianti
che ponga i presupposti per mitigare le
possibili conseguenze delle crisi
energetica e climatica incombenti.
Una traccia per un nuovo Piano
Energetico Nazionale, che manca
dall’agenda della politica dal lontano 1988
Il prossimo quinquennio:
due criticità strettamente
correlate
2008-2012: Verifica del raggiungimento
degli obbiettivi del Protocollo di Kyoto
2008-2012: Secondo le previsioni dei
più autorevoli studiosi in ASPO ed in
altre istituzioni, è anche il periodo in cui
sarà manifestamente chiaro che la
produzione mondiale di petrolio ha
iniziato a ridursi, nonostante gli
investimenti degli operatori del settore
ed i notevoli rialzi dei prezzi registrati.
Idee guida per il
P.E.N.
• Utilizzare risparmio energetico e sostituzione con fonti
rinnovabili per ridurre i consumi di combustibili fossili di una
quantità tale da permettere il rispetto delle quote di emissioni
relative all’Italia nell’ambito del protocollo di Kyoto.
• Prendere in esame provvedimenti anche su temi strettamente
correlati con l’energia e il clima quali rifiuti, acqua, agricoltura
• Non contare sul contributo di un eventuale riavvio dei
programmi nucleari, la messa in esercizio di un nuovo
impianto può richiedere oltre dieci anni mentre i problemi
energetici e climatici sono già qui e ora
• In prospettiva seguire le evoluzioni tecnologiche delle Nuove
Fonti Rinnovabili quali solare fotovoltaico ed eolico
troposferico (KiteGen), ed anche delle nuove tecnologie
nucleari quali quelle basate sul torio o sulla fertilizzazione.
Emissioni di GHG e consumo di
combustibili fossili in Italia
Anno
emissioni di GHG Di cui da settore
(MTon CO2Eq)
energetico
Di cui da
altri settori
Note
1990
508
412,40
95,6 Dato storico
2000
543,9
444,50
99,4 Dato storico
2005
558,5
461,00
97,5 Dato storico
2007
549,42
452,42
97 Dato provvisorio
2010
613,3
518,30
95 Scenario tendenziale PNA
2010
575,7
480,70
95 Scenario Riferimento PNA
2012
477
382,00
95 Obbiettivo Kyoto
Le previsioni presenti nel Piano Nazionale di
Allocazione delle emissioni di gas serra prevedono
che l’Italia mancherà gli obbiettivi di Kyoto di 100
MTon di CO2 equivalente che sarebbero sanate con
progetti JI e CDM
Quali emissioni ridurre?
Di quanto?
Dai modelli oggi illustrati si deduce che per le materie prime energetiche
la sequenza di picco interesserà nell’ordine petrolio-gas-carbone
il criterio di intervento proposto consiste dunque nel ridurre molto il
consumo di petrolio (tendenza già in atto), stabilizzare il consumo di gas e
di energia elettrica (la tendenza attuale è all’aumento)
Per quanto riguarda il carbone, essendo il relativo picco ancora
abbastanza lontano può essere tollerato un modesto aumento dei consumi
Si ipotizza di ridurre i consumi di fossili fino a 149
Mtep così ripartiti:
CARBONE
GAS
PETROLIO
TOTALE
18,0
70,0
61,0
149,0
(+0,6 MTep rispetto al 2007)
(-1 MTep)
(-21,4 MTep)
(-21,8 MTep)
Riduzione dei consumi di
combustibili fossili e di
emissioni di GHG
Per rispettare l’obbiettivo si dovrebbe ridurre
al 2012 il consumo di combustibili fossili di 22
MTep rispetto al 2007
Anno /
Fonte
Mton
CO2 /
MTep
2007 dati provvisori
MTep
2012 tendenziale
(previsione ASPO.It)
Mton CO2
EQ.
MTep
2012 Scenario PEN
ASPO.It
Mton CO2
EQ.
MTep
Mton CO2
EQ.
CARBONE
3,9
17,30
67,47
17,40
67,86
18,00
PETROLIO
-
82,40
-
76,60
-
61,00
di cui usi
energetici
3,1
71,50
221,65
64,80
200,88
48,00
148,8
GAS
2,3
71,00
163,30
75,55
173,76
70,00
161
-
170,70
452,42
169,55
442,50
149,00
380
TOTALE
70,20
Contributi Potenziali:
Energie Rinnovabili
• Solare FV: no limiti di disponibilità; i vincoli sono
costi e stabilità della rete (fonte energetica
intermittente)
• Energia Eolica: molte autorizzazioni pendenti, ma i
siti di qualità sono limitati, vincolo su stabilità della rete
• Stabilità della rete: FV+Eolico<11GW
(teoricamente 20% potenza max)
• Solare termico: Stima ESTIF 10 MTep
• Biomasse: può essere considerato un potenziale
intorno ai 10 MTep, di cui per le direttive europee
circa 2 MTep di biocarburanti
• Idroelettrico: grande taglia, poche opportunità,
buone prospettive per mini e micro idro (1-10 GW)
• Geotermia: quasi saturo settore produzione
elettrica, buone prospettive per il calore a bassa
entalpia (0,4 MTep al 2010 libro bianco UE)
Contributi Potenziali:
Risparmio Energetico
• Coibentazione edifici: 30% (standard tedeschi)
• Efficienza usi energia elettrica (illuminazione,
elettrodom.,motori industr.): 20% (stima Greenpeace)
• Potenziale risparmio con caldaie a condensazione
in 250000 condomini: 13% (4 MTep - stime WWF)
• Cogenerazione vs generazione separata: 13%
• Aumento efficienza impianti termoelettrici: 2%
• Utilizzo pompa di calore vs caldaia termica: 33%
• Trasporto pubblico vs auto privata: 75%
• Trasporto merci su idrovia vs TIR: 70%
• Trasporto merci su rotaia vs TIR: 60%
• Veicolo elettrico vs auto privata: 50%
• Veicoli più efficienti e riduzione km: 5-10%
Altri Contributi: Gestione
Territorio, Rifiuti, Risp. Idrico
Obbiettivo raccolta differenziata: media 50% (resa porta a porta 70%)
• Possibilità di recuperare materiale organico (frazione organica RSU,
zootecnia, sfalci) per ridurre l’utilizzo di fertilizzanti chimici (da idrocarb.)
• Migliorare il recupero di plastiche, vetro e metalli consente di
impiegare meno energia di processo e materie prime. Per la sola
plastica si può ottenere un risparmio di 0,5 MTep di prodotti
petrolchimici portando la differenziata a 50%
• Valorizzazione energetica del non riciclabile mediante tecnologie a
basso impatto.
Risparmio idrico:
• Riduzione delle perdite di rete
• Piccoli invasi lungo corsi d’acqua minori, anche per produzione
idroelettrica e pompaggi. In particolare nel centro sud.
• Risparmio idrico settori civile, industria, agricoltura
• Recupero acque piovane utile anche per evitare danni alle fognature
Gestione Territorio - Riforestazione e difesa del suolo :
• Accumulo di biomassa anche come riserva per usi energetici
• Contributo alla riduzione dei gas serra
• Contribuisce ad evitare nuove alluvioni
• Ridurre la cementificazione del territorio è uno dei contributi principali.
Obbiettivi P.E.N.: sostituzione
con fonti rinnovabili
• Aumento di produzione elettricità da fonti
rinnovabili: +21 TWh (eolico +6,8 TWh,
solare +4TWh, geotermico +1,4 TWh, mini idro
+3 TWh, biomasse +5,8 TWh)
• Maggiore utilizzo biomasse per riscaldamento in zone rurali e montane: +1 MTep
• Solare termico: +1,65 MTep
• Biocarburanti: +2 MTep (di cui 1 MTep di
biodiesel ad uso agricolo)
• Geotermia a bassa entalpia: + 0,3 MTep
Obbiettivi P.E.N.:
risparmio energetico
• Recupero Efficienza edifici: 1,2 MTep (4%)
• Recupero Efficienza usi energia elettrica:
44TWh (12%)
• Recupero Efficienza caldaie: 2,4 MTep (8%)
• Risparmio per Cogenerazione: 0,75 MTep
• Risparmio per utilizzo pompe di calore: 0,264
MTep
• Trasporto pubblico vs auto privata: 1,9 MTep
• Trasporto merci su idrovia vs TIR: 1,25 MTep
• Trasporto merci su rotaia vs TIR: 1,15 MTep
• Veicolo elettrico vs auto privata: 3,7 MTep
• Treno AV vs aereo (tratte brevi): 0,3 MTep
• Veicoli più efficienti e riduzione km: 1,75 MTep
Obbiettivi P.E.N.:
ulteriori risparmi
Conseguenza del minor consumo di petrolio:
• Minori consumi di raffinazione: 1,4 MTep
Conseguenza di traffico dirottato su ferro e
acqua, minor necessità infrastrutture stradali
• Minori consumi bitume: 0,5 MTep
• Minori consumi carbone (cementiero): 0,2
MTep
Conseguenza incremento raccolta
differenziata e fertilizzanti organici:
• minori consumi petrolchimica: 0,5 MTep
Risorse e Strumenti (1)
Le risorse attualmente esistenti comprendono:
• CIP6: nel 2006 incentivi di 6120 mln di euro di cui 4840
destinate a RSU e residui di processo (39 TWh), solo 1280
destinate alle rinnovabili (7,1 TWh). Gli oneri di questo
incentivo sono finanziati con apposita componente A3 nelle tariffe
di distribuzione dell’elettricità. CIP6 è stato abolito per le fonti
non rinnovabili; era una distorsione del mercato elettrico con oneri
di ben altra natura.
• Certificati Verdi (CV): nel 2006 544 mln di euro destinate alle
rinnovabili (4 TWh) Gli oneri di questo incentivo sono a carico dei
produttori di energia elettrica che li scaricano sugli utenti. Essi
sono obbligati a produrre una percentuale di energia
rinnovabile o a comprare CV da altri produttori di energia
rinnovabile fino a soddisfare l’obbligo.
• Conto Energia (CE): incentivo a impianti FV, (da 370 a 460
€/MWh) a regime con l’obbiettivo dei 3 GW installati il costo
annuale ammonterebbe a circa 1360 mln €
Risorse e Strumenti (2)
Certificati Bianchi (CB): incentivo a risparmio
energetico 100€/Tep, obbiettivi 2008 fissati a 1,2
MTep per l’energia elettrica e 1 MTep per il gas. Gli
oneri di questo incentivo sono finanziati con apposita
componente nelle tariffe di elettricità e gas, ma il
risparmio complessivo degli utenti per ogni Tep
non consumato è 6-12 volte maggiore dell’onere
• Detrazioni IRPEF: per interventi di efficienza
energetica, elettrodomestici con minori consumi etc.
• Rottamazioni: nel 2008 700€ ad automobile +
esenzione bollo (2 mln di auto immatricolate – costo
totale 2 Mld € / 13 mln di auto euro 0-1 = 13 Mld!!!!)
• Ecopass e parchimetri: buoni risultati per
riduzione traffico e inquinamento
• Grandi opere: bene gli investimenti in
infrastrutture ferroviarie e ferrotranviarie ma le nuove
opere stradali e aeroportuali sono realmente
necessarie con la crisi petrolifera?
Riassetto risorse - energia
Eliminazione del CIP6 per assimilate e RSU (6,12
Mld € annui) e ripartizione delle risorse liberate
su: Conto Energia: FV 400€/MWh, Certificati
Verdi: altre Fonti Rinnovabili 132€/MWh, Ex
CIP6: Utilizzerà la componente A3 per
incentivare le convenzioni già in essere solo
per rinnovabili e cogenerazione, fino a scadenza
delle stesse.
Istituzione dei Certificati Grigi (CG) per la valorizzazione
energetica dei rifiuti 130 €/MWh; con questo strumento i
recuperi energetici saranno incentivati fino alla fine delle
convenzioni in essere con oneri gravanti su chi produce i
rifiuti, secondo il principio “chi inquina paga”. Le nuove
convenzioni saranno incentivate solo se a basso impatto.
Riassetto risorse - energia
Simulazione redistribuzione risorse ex CIP6 solo su FER e cogenerazione
(impianti già incentivati)
Simulazione storno da CIP6 incentivi per recuperi energetici da rifiuti
Riassetto risorse – risparmio
Certificati Bianchi: incentivano con 100 €/Tep per
5 anni tutti gli obbiettivi di risparmio energetico.
Se i prezzi degli idrocarburi aumentassero
ulteriormente l’incentivo potrebbe salire grazie alla
maggiore convenienza del risparmio.
Detrazioni IRPEF: per interventi di miglioramento efficienza:
elettrodomestici, edifici, solare termico, geotermia a bassa
entalpia, pompe di calore geotermiche. Potrebbe essere
necessario andare oltre il 55% per velocizzare il
raggiungimento degli obbiettivi.
Mutui per l’efficienza: da istituti finanziari privati, garantiti
con fondi pubblici – l’utente ripaga il mutuo con i risparmi
conseguiti in bolletta grazie agli interventi di efficienza
Riassetto risorse – risparmio
Simulazione costi incentivo / costi evitati nell’ipotesi di obbligo CB gas
4,6 MTep ed elettricità 9,5 MTep. Il costo di un Tep è in euro e riferito
al gas ed all’energia elettrica per usi domestici tasse incluse alle tariffe
medie del 2007
Riassetto risorse - mobilità
Incentivare il trasporto pubblico e privato mediante
veicoli elettrici e favorire l’uso della bicicletta:
• Contributo rottamazioni: solo per mezzi
elettrici, nuovi o trasformati e cicli (recupero di oltre
2 mld € solo nel 2008!!)
• Ecopass e parchimetri in tutti i grandi centri:
veicoli elettrici esenti. Utilizzare le maggiori risorse
così ottenute per aumento del trasporto pubblico,
delle Piste Ciclabili e delle Zone Pedonali
• Piani dei comuni per incentivare la concentrazione
di uffici e fabbriche in zone coperte dal trasporto
pubblico.
• A medio e lungo termine riduzione di
inquinamento urbano e conseguente riduzione
della spesa sanitaria
In prospettiva nelle zone urbane solo mezzi
pubblici, bici e veicoli elettrici
Riassetto risorse - merci
A cosa servono nuove autostrade ed aeroporti se
non avremo abbastanza petrolio?
Concentrare gli investimenti per le infrastrutture a
beneficio di trasporti su rotaia e via d’acqua :
• Ripristinare la navigabilità nel bacino del Po
• Autostrade del mare: passare dalle parole ai fatti
• Nodi logistici intermodali: distribuzione sul territorio
In prospettiva il trasporto merci su medie e lunghe
distanze deve essere operato per almeno l’80% del
percorso su rotaia o via d’acqua. La distribuzione
nei centri urbani dovrebbe avvenire con mezzi elettrici.
Esempio: costo di 1 km di autostrada; 20 mln €
Costo ripristino 1 km di idrovie: 1 mln €
Riassetto risorse –
agricoltura e acqua
Incentivare il risparmio idrico, la produzione
agricola carbon free, le filiere corte.
• biocombustibili autoprodotti in agricoltura,
defiscalizzazione completa
• Fertilizzanti autoprodotti - liquami, ceneri di
biomasse
• Favorire colture organiche (riduzione pesticidi)
• Favorire il consumo di prodotti agricoli locali
• Certificati Azzurri per il risparmio idrico, analoghi
ai CB, incentivo per ogni mc di acqua risparmiata
(industria, civile, agricoltura) o recuperata (piovana)
• Riforestazione aree dissestate, protezione del suolo
• Fermare lo sprawl e la cementificazione del territorio
Riassetto risorse – Rifiuti
Strategia per la corretta gestione dei rifiuti
1. Riduzione: disincentivare l’eccesso di imballaggi
e i prodotti usa e getta, ad esempio maggiorando
l’IVA su di essi. Incentivare la vendita di prodotti
sfusi e/o alla spina.
2. Restituzione: ripristinare la pratica del vuoto a
rendere.
3. Consegna e Raccolta differenziate: In molte
realtà territoriali si è ottenuto un risparmio
adottando la raccolta differenziata porta a porta.
4. Pretrattamento e recupero (riciclaggio): le
maggiori risorse dovute alla leva fiscale sugli
imballaggi vanno ad incentivare il recupero di
materia, in ragione della quantità riciclata.
5. Smaltimento residui. Mediante discarica o
valorizzazione energetica (CG)
Riepilogo interventi (1)
Settore industriale:-8,6
MTep
Petrolio -3,3
Gas -0,85
Carbone -0,4
Settore civile: -8,6 MTep
Petrolio -2,3
Gas -6
Energia elettrica -0,3
Riepilogo interventi (2)
Settore trasporti e agricoltura: -7,9 MTep
benzina -5,6, gasolio -5,8, jet -0,3, lubrificanti -0,15
gpl +0,36, bunker +0,6
Energia elettrica +14 TWh (+3 MTep)
Riepilogo
variazioni
consumi
Grazie per l’Attenzione
Eugenio Saraceno - ASPO Italia
[email protected]
Il Piano Energetico Nazionale
ASPO Italia è scaricabile liberamente
in
http://www.aspoitalia.net/index.php?option=com
_content&task=view&id=205&Itemid=38
Scarica

Eugenio Saraceno - Proposte per un nuovo