Gli organi di senso: occhio e orecchio
Dr. Giuseppe Fariselli
GIUSEPPE FARISELLI

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Laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Pavia nel 1972
Specialità in Oncologia presso l’Università degli Studi di Pavia, nel 1975
Dirigente Medico di I° livello all’Istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori
di Milano, Divisioni di Chirurgia Oncologica, Oncologia Medica, Diagnostica Clinica e
Chirurgia Ambulatoriale, Senologia, dal 1972 al 2006
Corsi frequentati:
 Medicina Antroposofica I°, triennale, dal 1987
 Omeopatia-Omotossicologia, quadriennale, dal 1998
 SAT-terapia, triennale, dal 2000
 Neuralterapia, triennale, dal 2001
 Medicina Antroposofica II°, triennale, dal 2007
Docente presso la:
 Scuola di Medicina Biologica A.I.O.T. nel 2002-2003
 Scuola di SAT-terapia nel 2004-2005
Autore dei libri:
 “Prevenire e curare il cancro con le medicine naturali”, Red Edizioni, Milano, 2003
 “Medicine naturali e chemioterapia”, Red Edizioni, Milano, 2006
Studio, via G. Giacosa 71, 20127 Milano, Italia, Tel.: +39 0226143258, +39 3388198646
[email protected] - http://lemedicinenaturalineimalatidicancro.docvadis.it
Gli organi di senso: occhio e orecchio
anatomia
fisiologia
patologia
sintomi
diagnosi
cura
prevenzione
Dr. Giuseppe Fariselli
L’occhio
Dr. Giuseppe Fariselli
L’occhio
Dr. Giuseppe Fariselli
L’occhio
Dr. Giuseppe Fariselli
La cornea
Lente naturale, spessore 0.5 mm,
sferica,
trasparente,
non
vascolarizzata, massima densità di
fibre nervose per unità di superficie, i
difetti
di
curvatura
della
cui
superficie
sono
responsabili
dell'astigmatismo
Dr. Giuseppe Fariselli
L’umore acqueo
•
•
•
Liquido prodotto dietro l'iride che fluisce
in avanti attraverso la pupilla
Le sue vie di scarico, non visibili ad occhio
nudo, sono nell’angolo fra la cornea e la
faccia anteriore dell'iride
Viene riassorbito attraverso la parete del
bulbo oculare
Dr. Giuseppe Fariselli
L’umor acqueo I°
Dr. Giuseppe Fariselli
L’umor acqueo II°
Dr. Giuseppe Fariselli
Il cristallino
È una lente elastica, può cioè variare il suo spessore
ed il suo potere convergente consentendo la visione
da vicino
Con il passare degli anni può perdere elasticità ed
irrigidirsi, e il paziente diventa incapace di vedere
da vicino, ossia presbite
A causa di una degenerazione legata non solo all'età,
in alcuni casi perde la sua normale trasparenza:
parliamo in questo caso di cataratta.
Dr. Giuseppe Fariselli
Il corpo vitreo
Gel trasparente composto per il 99% da
acqua,
con
sodio,
potassio,
cloruri,
bicarbonati, fibre di collagene, acido
ialuronico, cellule connettivali, zuccheri e
proteine, situato tra cristallino e retina, al
cui interno possono formarsi, con il passare
degli anni, piccole opacità puntiformi o
filiformi, i corpi mobili, responsabili della
visione di "mosche volanti”
Dr. Giuseppe Fariselli
La retina
La retina è la sottile membrana formata da cellule nervose che
riveste il fondo dell'occhio e trasforma gli impulsi luminosi in
impulsi elettrici che, attraverso il nervo ottico, vengono
trasmessi al cervello
La porzione centrale (macula) possiede una densità cellulare
molto più elevata e presenta di 2 tipi di cellule: i coni e i
bastoncelli, che consentono, quando è presente una discreta
quantità di luce, la visione distinta, la lettura e la percezione
netta dei colori
La restante porzione periferica di retina è inadatta a garantire
la visione da vicino, ma, garantendo la percezione periferica
del campo visivo e la visione in scarse condizioni di luminosità,
permette di orientarsi e di muoversi nello spazio.
Dr. Giuseppe Fariselli
Il nervo ottico
Le cellule della retina sono connesse alle fibre
nervose filiformi che trasmettono impulsi
elettrici all'encefalo il cui insieme forma il
nervo ottico
Traumi, tumori, ischemie, emorragie, che lo
interrompono, causano la cecità dell’occhio
interessato
Dr. Giuseppe Fariselli
La fisiologia della visione I°
Dr. Giuseppe Fariselli
La fisiologia della visione
II°
Dr. Giuseppe Fariselli
La fisiologia della visione III°
Dr. Giuseppe Fariselli
Le malattie dell’occhio
Dr. Giuseppe Fariselli
Le malattie dell’occhio
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Cataratta
Cheratiti
Congiuntiviti
Corpi mobili, intorbidimento, del vitreo
Distacco posteriore del vitreo
Distacco della retina
Glaucoma
Miopia
Presbiopia
Retinopatie
Sindrome dell’occhio secco
Dr. Giuseppe Fariselli
La cataratta
 sintomi: abbagliamento (notturno nella c. corticale
anteriore, 65%; diurno in quella nucleare, 25%),
calo del visus (lento nella c. nucleare, rapido in
quella sottocapsulare posteriore, 10%), diplopia
monoculare (c. corticale anteriore)
 cause: invecchiamento, diabete, radiazioni
 diagnosi: visita oculistica
 cura: intervento chirurgico mediante microincisione,
facoemulsificazione con ultrasuoni, impianto di
lente intraoculare
 prevenzione:
alimentazione,
drenanti,
epatoprotettori, organoterapici
Dr. Giuseppe Fariselli
La prevenzione della cataratta
 Scegliere, fra gli alimenti indicati per il
proprio gruppo sanguigno, quelli con indice
glicemico più basso, a maggior potere
antiossidante e maggiormente alcalinizzanti
 Drenanti: ad esempio fumaria officinalis e
galium aparine
 Epatoprotettori:
ad
esempio
carduus
marianus e taraxacum officinale
 Organoterapici come lens cristallina
Dr. Giuseppe Fariselli
Invecchiamento: stress
ossidativo e radicali liberi
Dr. Giuseppe Fariselli
La formazione dei radicali liberi
Dr. Giuseppe Fariselli
I radicali liberi: ROS (reactive
oxygen species)
Dr. Giuseppe Fariselli
I ROS: quali sono
Dr. Giuseppe Fariselli
I ROS: cosa fanno I°
Dr. Giuseppe Fariselli
I ROS: cosa fanno II°
Dr. Giuseppe Fariselli
I ROS: cosa fanno III°
Dr. Giuseppe Fariselli
I ROS: cosa fanno IV°
Dr. Giuseppe Fariselli
I ROS fanno invecchiare
Dr. Giuseppe Fariselli
I ROS si combattono con gli
antiossidanti
Dr. Giuseppe Fariselli
La ORAC (oxygen radical absorbance capacity) degli
antiossidanti I°
Dr. Giuseppe Fariselli
La ORAC (oxygen radical absorbance capacity) degli
antiossidanti II°
Succo di uva nera 1 bicchiere = 5216 unità
Mirtilli 1 tazza = 3480 unità
unità
Cavolo verde cotto 1 tazza = 2048 unità
Spinaci cotti 1 tazza = 2042 unità
Barbabietola cotta 1 tazza = 1782 unità
More 1 tazza = 1466 unità
unità
Prugne nere 3 = 1454 unità
Cavoli di Bruxelles cotti 1 tazza = 1384 unità
Succo di pompelmo 1 bicchiere = 1274 unità
unità
Pompelmo rosa 1 = 1188 unità
Fragole una tazza = 1170 unità
Succo di arancia 1 bicchiere = 1142 unità
Arancia 1 = 983 unità
unità
Susina 1 = 626 unità
Patata arrosto 1 = 575 unità
unità
Avocado 1 = 571 unità
Kiwi 1 = 458 unità
Patata americana 1 = 433
Fagiolini cotti una tazza = 404 unità
Cavolfiore cotto una tazza = 400 unità
Uvetta nera 1 cucchiaio = 396 unità
Cipolla 1 = 360
Uva bianca 1 grappolo = 357 unità
Melanzana 1 = 326 unità
Mela 1 = 301
Pesca 1 = 248 unità
Banana 1 = 223 unità
Pera 1 = 222 unità
Melone tre fette = 197
Spinaci crudi 1 piatto = 182 unità
Albicocche 3 = 172
Dr. Giuseppe Fariselli
Pomodori 1 = 116unità
La costituzione fisico-chimica: il DNA
codifica il gruppo sanguigno
• Molte sostanze nutritive contengono lectine,
proteine simili a quelle degli antigeni dei gruppi
sanguigni
• Il latte, ad esempio, possiede lectine simili a quelle
all’antigene B: se una persona di gruppo A ne beve
produce anticorpi che agglutinano e formano
microagglomerati che l’organismo deve eliminare
Dr. Giuseppe Fariselli
La costituzione fisico-chimica: il DNA
codifica il gruppo sanguigno
• Le lectine hanno strutture diverse a seconda della
provenienza, ciascuna di loro potrà risultare
dannosa per una persone che ha un gruppo
sanguigno e benefica per un’altra che ha un altro
gruppo
• Il 5% delle lectine può scatenare reazioni
infiammatorie delle mucose con le quali entra in
contatto, oppure, una volta penetrato nei vasi
sanguigni, distruggere eritrociti e leucociti, o, al
contrario, stimolare la moltiplicazione di questi
ultimi
Dr. Giuseppe Fariselli
La prevenzione alimentare delle malattie
degenerative
Nella prevenzione delle malattie degenerative e nella
cura delle persone che ne sono affette, ho
elaborato quattro schede alimentari che tengono in
considerazione gruppo sanguigno, indice glicemico,
potere antiossidante degli alimenti e pH
Ulteriormente
personalizzati
mediante
anamnesi
energetica (colore, sapore, organo), visita medica e
costituzione individuale, questi consigli alimentari
diventano, insieme con il counseling che le persone
ricevono nel mio studio, la base di tutti i
trattamenti
Dr. Giuseppe Fariselli
L’anamnesi energetica (I°)
COLORE
VERDE - BLU
ROSSO
GIALLO
BIANCO
NERO
LIQUIDO DEL CORPO
BILE
SANGUE
LINFA
MUCO
URINA
ATTIVITA’ ORGANI DI SENSO
GUARDARE, OCCHI,
VISTA
PARLARE, LINGUA,
ELOQUIO
GUSTARETOCCARE, BOCCALABBRA, GUSTOTATTO
FIUTARE, NASO,
OLFATTO
ASCOLTARE,ORECCHIO, UDITO
SECREZIONE
LACRIME
SALIVA
BAVA
CATARRO
CERUME
SAPORE (PREFERITO/NON
GRADITO)
ACIDO
AMARO
DOLCE
PICCANTE
SALATO
PSICHISMO NORMALE
ATTIVITA’,
CONTROLLO –
DECISIONE,
IMMAGINAZIONE,
IMPULSIVITA’
COMUNICATIVITA’,
GIOIA, PRESA DI
COSCIENZA,
SENSIBILITA’
COORDINAZIONE,
INTEGRAZIONE,
RIFLESSIONE
CONCENTRAZIONE,
CREATIVITA’,
RISERVATEZZA
DECISIONE,
VOLONTA’
PSICHISMO PATOLOGICO
AGGRESSIVITA’,
COLLERA,
INIBIZIONE,
IRRITABILITA’,
RABBIA
EMOTIVITA’,
ESIBIZIONISMO,
ISTERIA
OSSESSIONE,
PREOCCUPAZIONE,
RIMUGINAZIONE
INTROVERSIONE,
MELANCONIA,
TRISTEZZA
ANGOSCIA, ANSIA,
PAURA, TIMORE
MANIFESTAZIONE EMOZIONALE
GRIDA
RISO
CANTO
TOSSE
GEMITO
Dr. Giuseppe Fariselli
L’anamnesi energetica (II°)
COLORE
(PREFERITO/NO
N GRADITO)
VERDE - BLU
ROSSO
GIALLO
BIANCO
NERO
MOVIMENTO
LEGNO
FUOCO
TERRA
METALLO
ACQUA
EVOLUZIONE
NASCITA
CULMINE
TRASFORMAZIONE
DECLINO
STAGNAZIONE
STAGIONE
PRIMAVERA
ESTATE
TARDA ESTATE
AUTUNNO
INVERNO
DIREZIONE
EST
SUD
CENTRO
OVEST
NORD
ENERGIA
COSMICA
VENTO
CALORE
UMIDITA’
SECCO
FREDDO
ORGANO
FEGATO
CUORE
MILZAPANCREAS
POLMONE
RENI
VISCERE
VESCICOLA
BILIARE
INTESTINO
TENUE
STOMACO
GROSSO
INTESTINO
VESCICA
STRATO DEL
CORPO
MUSCOLI TENDINI
VASI
SANGUIGNI
CONNETTIVO
PELLE
OSSA
Dr. Giuseppe Fariselli
La costituzione umana
Dr. Giuseppe Fariselli
Il counseling
È
l’arte di aiutare ad aiutarsi, è
l’addestramento all’arte dei rapporti
umani
Capire la
couselor
gente
è
il
mestiere
del
Rollo May
L’aiuto del counselor
 Orienta la visione della persona malata
all’accettazione del suo stato
 Trasforma la sua sfiducia in fiducia
un’aspettativa di guarigione
 Attiva le forze di autoguarigione e le
salire alla coscienza
 In questo modo la persona malata sente
aver trovato una forza che non credeva
possedere
in
fa
di
di
Paola Brunelli
Prevenzione delle malattie degenerative
Gruppo 0, <IG, >ORAC, >pH
Scegliere, in base al gusto, in ordine decrescente da sinistra a destra
agnello, manzo, vitello, fegato, montone, coniglio: 1 volta alla settimana
aringa fresca, merluzzo, sogliola, salmone, sardina, sgombro, trota, dentice, pesce spada:
3 volte alla settimana
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
piselli, fagioli, fagiolini dall’occhio: 3 volte alla settimana
cavolo verde, spinaci, bietole, broccoli, peperoni rossi, cavolfiori, aglio, alghe, carciofi,
carote, cicoria, cipolle, finocchi, lattuga, olive verdi, porri, radicchio, rape, ravanelli,
rucola, scarola, sedano, zucchini: 5 volte alla settimana
mirtilli, prugne, pompelmo, albicocche, ananas, banane, cachi, castagne, ciliegie, fichi,
lamponi, limoni, mele, nocciole, noci, pere, pesche, pinoli, ribes nero, semi di sesamo,
di girasole e di zucca: 4 volte alla settimana
centrifugati e succhi di mirtilli, prugna, ananas, carota, ciliegia, sedano: 2 volte al
giorno
carruba, cioccolato > 85%, cumino, curcuma, curry, erba cipollina, laminaria, menta,
pepe di Cayenna, peperoncino rosso, salvia, senape, tamari, zafferano
infusi di gelso, luppolo, menta piperita, olmo, pepe di Cayenna, rosa canina, tarassaco,
tiglio, zenzero
acqua minerale naturale, acqua di soda, acqua di seltz
olio extravergine di oliva a bassa acidità spremuto a freddo, olio di semi di lino, olio di
vinacciolo
Dr. Giuseppe Fariselli
Prevenzione delle malattie degenerative
Gruppo A, <IG, >ORAC, >pH
Scegliere, in base al gusto, in ordine decrescente da sinistra a destra
Merluzzo, salmone, sardina, sgombro, trota, cernia, coregone, ombrina, pagello, palombo, pesce persico, pesce spada, ricciola,
spigola, storione, tonno,: 120-180 g, 3 volte alla settimana
Pollo, tacchino: 100-150 g, 2 volte alla settimana

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Latte di soia, formaggio di soia, mozzarella magra, ricotta magra, yogurt alla frutta e magro: formaggi 50 g, 2-3 volte
alla settimana; yogurt: 120-180 g, 2 volte alla settimana
Olio extravergine di oliva e di lino
Uva, mirtilli, more, prugne, pompelmo, mele, pesche, albicocche, ciliegie, cachi, fichi, lamponi, lime, limoni, mandorle,
melagrana, nocciole, fragole, pinoli, ribes, castagne, ananas, noci, semi di girasole, di papavero, di sesamo e zucca: 1
frutto, 6-8 pezzi, 100-150 g, 3-4 volte alla settimana
Piselli, fagioli, fagiolini, fagiolini dall’occhio, fave, soia rossa, lenticchie: 80 g secchi, 4-5 volte alla settimana
Farina d’avena, farro, grano saraceno, orzo, tagliatelle di farro. Farina o riso: 70 g crudi, 3-4 volte alla settimana;
pasta: 70 g cruda, 3 volte alla settimana
Cavoli, spinaci, cavolini di Bruxelles, cavolfiori, sedano, carote, zucchini, cavoli, rape, lattuga, cicoria, indivia, porri,
cipolle, broccoli, cetrioli, asparagi, aglio, carciofi, cime di rapa, coste, cumino, erbette, finocchi, olive verdi, prezzemolo,
radicchio, rafano, rapanelli, rucola, scalogno, scarola, verdura a foglia verde, verza. Crudi: 60 g puliti, 3-5 volte alla
settimana; cotti: 60 g, 4-5 volte alla settimana
Acqua minerale naturale, centrifugati e succhi di uva, mirtilli, pompelmo, sedano, carote, albicocche, ciliegie, mele,
cetriolo, prugne, ananas. Acqua naturale: 250 g, 2-3 volte al giorno; acqua e limone: 250 g, al mattino; centrifugati e
succhi: 250 g, 4-5 volte al giorno
Aglio, alloro, anice, basilico, bergamotto, cannella, cardamomo, carruba, chiodi di garofano, cioccolato, cumino, curcuma,
curry, dragoncello, erba cipollina, estratto di mandorla, laminaria, maggiorana, malto d’orzo, melassa, menta, miso,
origano, paprika, pepe della Giamaica o pimento, rafano, rosmarino, sale, salsa di soia, salvia, senape in polvere, tamari,
tamarindo, vaniglia, zafferano, zenzero
Marmellata di frutta consentita, senape, sottaceti, verdure in agrodolce
Infusi di aloe, bardana, betulla, biancospino, camomilla, cardo mariano, echinacea, foglia di fragola, fieno greco, gelso,
genziana, ginseng, luppolo, marrubio, menta, olmo, rosa canina, salvia, sambuco, senna, tarassaco, tè verde, tiglio,
valeriana, verbena, zenzero
Caffè, tè verde, vino
Dr. Giuseppe Fariselli
Prevenzione delle malattie degenerative
Gruppo B, <IG, >ORAC, >pH
Scegliere, in base al gusto, in ordine decrescente da sinistra a destra
agnello, manzo, vitello, cervo, coniglio, daino, montone, tacchino, fegato: 100-200 gr., 2-3 volte alla settimana
aringa fresca, merluzzo, sogliola, salmone, sardine, sgombro, trota, calamaro, capasanta, carpa, caviale, cernia, coregone,
ombrina, luccio, nasello, pagello, palombo, pesce persico, pesce spada, storione, tonno: 150-200 gr.: 3-5 volte alla
settimana
latte: 120-180 gr., 4-5 volte alla settimana, latticini: 60 gr., 3-5 volte alla settimana, yogurt: 120-180 gr., 2-4 volte alla
settimana, uova: 1 uovo, 3-4 volte alla settimana
fagiolini, fagioli, piselli, fave, soia rossa: 80 gr. secchi. 2-3 volte alla settimana
crusca d’avena, farina d’avena, farina di frumento, farro, muesli: 70 gr. secchi, 2-4 volte alla settimana
cracker, grissini, pane, integrali: pochi, 1 volta alla settimana; dolci: 1 porzione, 1 volta alla settimana
pasta e altri cereali integrali: 70 gr. crudi, 3 volte alla settimana
cavolo verde, spinaci, barbabietole, sedano, carote, zucchine, rape, melanzane, cicoria, indivia, lattuga, porri, cipolle, peperoni,
broccoli, asparagi, cetrioli, coste, crescione, erbette, finocchi, peperoncino, prezzemolo, radicchio, rafano, rucola,
scalogno, scarola, tarassaco, verza, zenzero: 60 gr., 3-5 volte alla settimana
uva, mirtilli, more, prugne, pompelmo, fragole, banane, mele, albicocche, pere, ciliegie, ananas, arancia, pesche, bacche di
sambuco, fichi, lamponi, lime, limoni, mandarini, pescanoce, ribes: 1 frutto o 150 gr., 3-4 volte alla settimana
burro di mandorle: 1 cucchiaio da tavola, 2-3 volte alla settimana, litchis, mandorle, noci: 6-8 pezzi, 2-5 volte alla settimana
centrifugati e succhi di acqua con uva nera, mirtilli, pompelmo, limone, ciliegie, ananas, arancia, carote, cavolo, cetriolo, mele,
prugne, sedano, verdura: 250 gr., 2-3 volte al giorno
aceto, aglio, alloro, anice, basilico, bergamotto, capperi, cardamomo, carruba, chiodi di garofano, cioccolato amaro, coriandolo,
cumino, curcuma, curry, dragoncello, erba cipollina, laminaria, maggiorana, menta, miso, noce moscata, origano, paprika,
pepe, peperoncino, prezzemolo, rafano, rosmarino, sale marino integrale, salsa di soia, salvia, senape in polvere,
tamarindo, timo, vaniglia, zafferano, zenzero
condimenti speziati, gelatina e marmellata di frutta consentita, maionese, salsa Worcester, senape, sottaceti, verdure in
agrodolce
infusi di acetosa, achillea, bardana, betulla, biancospino, camomilla, corteccia di quercia, echinacea, erba di San Giovanni, erba
gatta, foglie di fragola e di lampone, gelso, ginseng, liquirizia, marrubio, menta, olmo, pepe di Cayenna, prezzemolo,
radice di liquirizia, rosa canina, salsapariglia, salvia, sambuco, tarassaco, tè verde, timo, valeriana, verbena, zenzero
caffè, tè, vino
olii extravergini spremuti a freddo di oliva, di vinacciolo, di lino: 1 cucchiaio da tavola, 7 volte alla settimana
Dr. Giuseppe Fariselli
Prevenzione delle malattie degenerative
Gruppo AB, <IG, >ORAC, >pH
Scegliere, in base al gusto, in ordine decrescente da sinistra a destra
agnello, coniglio, tacchino, fegato, fagiano, montone. Carni rosse 100-150 gr., 1 volta alla settimana; pollame 100-150 gr., 2
volte alla settimana
aringa, merluzzo, salmone, sardine, sgombro, trota, calamari, carpa, caviale, capesante, cernia, coregone, cozze, luccio,
nasello, ombrina, pagello, palombo, pesce persico, pesce gatto, pesce spada, storione, tonno: 150-200 gr. 4-5 volte alla
settimana
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latte di capra, latte di mucca, kefir, siero di latte, yogurt, feta, formaggio fresco magro, formaggio di capra, formaggio di soia (tofu),
mozzarella, ricotta, emmental, uova. Latte 100-200 gr. 4-6 volte alla settimana; formaggi 60 gr. 3-4 volte alla settimana; yogurt
100-200 gr. 3-4 volte alla settimana; 1 uovo 3-4 volte alla settimana
piselli, fagioli, fagiolini, fave, lenticchie, soia rossa: 80 gr. secchi, 2-3 volte alla settimana
crusca d’avena, crusca di frumento, farina d’avena, farina di frumento, farro, fiocchi di soia, germe di grano, miglio, orzo, semola di
frumento: 70 gr. secchi, 2-3 volte alla settimana
pane ai cereali, pane di farro, pane di frumento integrale, pane di germe di grano, pane di soia, pane di sola segale, fiocchi di segale,
miglio, dolci di crusca d’avena, dolci di crusca di frumento. Pane, cracker 1 fetta 1 volta alla settimana; dolci 1 porzione 1 volta alla
settimana
pasta di grano tenero, pasta di semola di grano duro, farina d’avena, di farro, di frumento integrale, di germe di grano, d’orzo, di
segale: 70 gr. crudi 3-4 volte alla settimana; farina o riso 70 gr. crudi 3-4 volte alla settimana
cavolo verde, spinaci, cavolini di Bruxelles, cavolfiori, cipolle, melanzane, carote, zucchine, rape, pomodori, cicoria, indivia, lattuga,
radicchio, funghi, cetrioli, broccoli, asparagi, aglio, finocchi, foglie di senape, germogli di bambù, olive, porro, prezzemolo, rafano,
rucola, scarola, tarassaco, verza, zenzero: 60 gr. crudi puliti o cotti, 3-5 volte alla settimana
mirtilli, more, prugne, fragole, mele, albicocche, pesche, ciliegie, pere, ananas, fichi, lamponi, lime, limoni, mandarini, pescanoce, ribes,
uva: 1 frutto o 100-150 gr., 3-4 volte alla settimana
anacardi, arachidi, burro di arachidi, burro di mandorle, castagne, litchi cinesi, mandorle, noci, pinoli, pistacchi: 6-8 pezzi 4-5 volte
alla settimana; burro vegetale: 1 cucchiaio da tavola 5-6 volte alla settimana
acqua con limone, acqua di selz e di soda, centrifugati e succhi di uva nera, mirtillo, pompelmo, prugne, albicocca, carota, ciliegia, pera,
ananas, cavolo, mele, papaia, sedano, caffè, tè verde, vino: 250 gr. 2-3 volte al giorno, acqua naturale 1-1,5 litri al giorno
aglio, alloro, aneto, basilico, bergamotto, cannella, cardamomo, carruba, cerfoglio, chiodi di garofano, cioccolato, coriandolo, cumino,
curcuma, curry, dragoncello, erba cipollina, fecola, laminaria, maggiorana, menta, miso, noce moscata. Paprika, prezzemolo, rafano,
rosmarino, sale, salsa di soia, salvia, santoreggia, sciroppo d’acero, senape, tamari, tamarindo, timo, vaniglia, zafferano
gelatina e marmellata di frutta consentita, maionese, senape
infusi di acetosa, achillea, alfalfa, bardana, betulla, biancospino, camomilla, corteccia di quercia bianca, echinacea, foglie di fragola, di
lampone e di rosmarino, gelso, ginseng, marrubio, menta, olmo, pepe di Cayenna, prezzemolo, radice di liquirizia, rosa canina, salvia,
sambuco, tarassaco, tè verde, timo, valeriana, verbena, zenzero
olio extravergine di oliva spremuto a freddo, olio di lino, olio di semi di vinacciolo: 1 cucchiaio da tavola 6-8 volte alla settimana
Dr. Giuseppe Fariselli
Le cheratiti
• Sintomi soggettivi: sensazione di corpo estraneo,
bruciore, fotofobia, blefarospasmo, epifora
• Sintomi
oggettivi:
iniezione
e
congiuntivite
pericheratica, lesioni epiteliali, infiltrati stromali
• Raggi ultravioletti, neve, arco voltaico, batteri e
virus
• Aconitum,
apis
mellifica,
arnica,
calendula,
chamomilla,
hypericum,
mercurius
solubilis
Hahnemanni, natrium cloratum, antivirali nelle
forme erpetiche
Dr. Giuseppe Fariselli
Le congiuntiviti
• Sintomi soggettivi: sensazione di corpo
estraneo, prurito, bruciore
• Sintomi oggettivi: vasi superficiali nella
sclera
• Cause
fisiche,
chimiche,
immunitarie,
batteriche, virali
• Cochlearia officinalis, euphrasia officinalis,
jaborandi, echinacea. Luffa operculata nelle
forme allergiche
Dr. Giuseppe Fariselli
Corpi mobili, intorbidimento
del vitreo
 sintomi: da mosche volanti a grossi ammassi
che offuscano la visione
 diagnosi: autodiagnosi> visita oculistica
 cura: antiossidanti
 prevenzione: alimentazione, epatoprotettori
Dr. Giuseppe Fariselli
Il distacco posteriore del vitreo
Cause: disidratazione, età
sintomi: assenti, mosche volanti,
lampi, amaurosi a tendina progressiva
diagnosi:
autodiagnosi>
visita
oculistica
cura: laser
prevenzione:
alimentazione,
epatoprotettori, drenanti renali
Dr. Giuseppe Fariselli
Il distacco della retina
• Sollevamento della retina, da trazione vitreoretinica, posttraumatico, diabetico, o da neoformazioni sottoretiniche,
con accumulo di liquidi e distacca dall'epitelio pigmentato e
quindi dai vasi della coroide
• Inizia con lampi e mosche volanti, poi sul campo visivo cala
come un sipario
• La diagnosi consiste nella visita oculistica
• La retina può essere riattaccata, entro 48 ore, mediante un
trattamento con laser argon
• La
prevenzione
consiste
in
corretta
alimentazione,
epatoprotettori e drenanti renali
Dr. Giuseppe Fariselli
Il glaucoma
Quando la quantità di umor acqueo aumenta aumenta
anche la pressione intraoculare, danneggia il nervo
ottico e compaiono gli scotomi (aree cieche),
inizialmente inavvertiti in quanto piccoli e periferici
Si parla allora di glaucoma (dal greco glaukos per il
colorito verdastro o verde bluastro che assume in
questi casi la pupilla), che può essere ad angolo
aperto, ad angolo chiuso, o secondario a traumi,
tumori, o prolungata terapia con cortisonici
Dr. Giuseppe Fariselli
Il glaucoma
Dr. Giuseppe Fariselli
Il glaucoma
Dr. Giuseppe Fariselli
Il glaucoma ad angolo aperto
rappresenta il 65-70% dei casi, da
invecchiamento del filtro di scarico
sintomi: in genere asintomatico
diagnosi: visita oculistica a 45-50 anni
cura: trattamento medico, laser e
chirurgico
prevenzione:
alimentazione,
epatoprotettori
Dr. Giuseppe Fariselli
Il glaucoma ad angolo chiuso
 sintomi: da addossamento, cronico o acuto
(con dolore e midriasi fissa), dell’iride alla
cornea
 diagnosi: visita oculistica
 cura:
ipotensivi
oculari,
analgesici,
cortisonici, miotici, iridotomia con YAGlaser
 prevenzione: alimentazione, epatoprotettori
Dr. Giuseppe Fariselli
I vizi di rifrazione
Dr. Giuseppe Fariselli
La miopia
• Anomalia rifrattiva, dovuta a una lunghezza eccessiva del
bulbo oculare, un'alterata curvatura delle superfici rifrattive
dell'occhio, o a cataratta, a causa della quale i raggi luminosi
provenienti da un oggetto a grande distanza si focalizzano
davanti alla retina
• Il sintomo è una visione sfuocata
• La diagnosi viene effettuata mediante visita oculistica
• La correzione con occhiali, lenti a contatto, chirurgia laser,
impianto di lenti fachiche, sostituzione del cristallino
• La
prevenzione
consiste
in
corretta
alimentazione,
epatoprotettori e drenanti renali
Dr. Giuseppe Fariselli
La presbiopia
sintomi: difficoltà a vedere da vicino
diagnosi:
autodiagnosi>
visita
oculistica
cura: “occhialini”, lenti a contatto,
terapia chirurgica
prevenzione:
alimenti
indicati,
controllo del peso e della pressione,
ginnastica oculare, epatoprotettori
Dr. Giuseppe Fariselli
La presbiopia: gli “occhialini”
Distinguiamo tra occhiali:
 solo per lettura, semplici e poco costosi, per chi
non ha altri difetti visivi
 bifocali o progressivi, per chi ha, oltre insieme alla
presbiopia, altri difetti visivi.
Dr. Giuseppe Fariselli
La presbiopia: terapia chirurgica
 Il trattamento con la lente intraoculare
multifocale
 La tecnica sclerale:
incidendo la sclera con un laser a erbio si
aumenta il diametro trasverso del bulbo e
rimette in tensione le fibre zonulari che
permettono l’accomodazione del cristallino
Dr. Giuseppe Fariselli
Le retinopatie
Ipertensiva
Diabetica
Da occlusione arteriosa
Da occlusione venosa
Degenerazione maculare legata
all’età
Dr. Giuseppe Fariselli
Le retinopatie
 sintomi: inizialmente assenti nelle retinopatie
ipertensiva e diabetica, poi progressivo calo del
visus; crollo monolaterale improvviso dell’acuità
visiva nei casi occlusivi; calo del visus, visione
distorta o scotoma centrale nella degenerazione
maculare senile
 diagnosi: visita oculistica
 cura: terapia medica, laser, massaggio bulbare nei
casi occlusivi
 prevenzione: alimentazione, epatoprotettori
Dr. Giuseppe Fariselli
La degenerazione maculare senile I°
Inizia con una diminuzione della vista e/o una deformazione delle
immagini nella zona centrale del campo visivo
Segno caratteristico della malattia sono le Drusen, macchie
giallastre della retina che l'oculista rileva durante l'esame
del fondo oculare, specie se di grandi dimensioni (superiori a
125 micron)
Può essere "secca" o non essudativa (circa il 90% dei pazienti),
e "umida" o essudativa o neovascolare (circa il 10%)
Dr. Giuseppe Fariselli
La degenerazione maculare senile II°
 Diagnosi: visita oculistica, tomografia ottica a coerenza,
fluorangiografia e angiografia con verde di indocianina
 Terapia: terapia fotodinamica, iniezioni intravitreali di
triamcinolone
o
di
farmaci
anti-neo-angiogenetici
(bevacizumab,
pegaptanib
sodico
e
ranibizumab),
antiossidanti, drenanti, epatoprotettori. Risultati in genere
modesti, promettenti con dieta dedicata e fattori di
differenziazione delle cellule staminali
 Prevenzione: acido folico (Vit B9), Vit B6, Vit B12, riducono
del 34% il rischio di sviluppare la degenerazione maculare
retinica età correlata. Indicati alimentazione corretta,
antiossidanti e drenanti
Dr. Giuseppe Fariselli
La sindrome dell’occhio secco
sintomi: bruciore, sensazione di corpo
estraneo, arrossamento
diagnosi: visita oculistica (Sjogren?)
cura: sostituti lacrimali, alimenti
indicati
prevenzione:
alimenti
indicati,
epatoprotettori, drenanti renali
Dr. Giuseppe Fariselli
L’orecchio
Dr. Giuseppe Fariselli
L’orecchio
Dr. Giuseppe Fariselli
L’orecchio
 L'udito, primo dei cinque sensi a svilupparsi nel feto, ci permette di
percepire una vastissima gamma di suoni
 L'orecchio esterno, costituito da padiglione auricolare e meato
acustico, raccoglie le onde sonore e le indirizza verso il timpano
 L'orecchio medio, formato da martello, incudine e staffa, trasmette
le vibrazioni acustiche raccolte dal timpano all'orecchio interno
 L'orecchio interno è, al tempo stesso, un:
① organo acustico, formato dalla coclea, tubo chiuso, elicoidale,
ripieno di liquido, che converte le vibrazioni in impulsi bioelettrici e
le invia, tramite le cellule ciliate e le fibre del nervo acustico, al
cervello
② organo statico, responsabile, tramite il labirinto, della regolazione
dell'equilibrio corporeo
Dr. Giuseppe Fariselli
L’orecchio
Dr. Giuseppe Fariselli
L’orecchio esterno
Dr. Giuseppe Fariselli
L’orecchio medio
Dr. Giuseppe Fariselli
La coclea
Dr. Giuseppe Fariselli
… E la scala a chiocciola
Dr. Giuseppe Fariselli
L’orecchio interno
Dr. Giuseppe Fariselli
Dr. Giuseppe Fariselli
Gli otoliti
Sono cristalli di carbonato di calcio che ricoprono la membrana
otolitica, sostanza gelatinosa in cui sono immersi il chinociglio e le
stereociglia dell’utricolo e del sacculo
Dr. Giuseppe Fariselli
Il sistema vestibolare
Nell’ampolla dei canali semicircolari sono contenute cellule
capellute connesse alle fibre del nervo vestibolare che
reagiscono alle rotazioni del capo
Due zone di neuroepitelio (le macule) situate nell’utricolo e nel
sacculo contengono cellule capellute inserite in una matrice
coperta da particelle calcifiche (otoliti) che li rendono
sensibili ai movimenti verticali e laterali
I nuclei vestibolari del tronco encefalico e di alcune zone del
cervelletto interpretano le informazioni del nervo vestibolare
e, come risposta, producono movimenti compensatori degli
occhi per mantenere la fissazione visiva, e del tono muscolare
per mantenere l’equilibrio
Dr. Giuseppe Fariselli
Le patologie dell’orecchio
① Sordità
② Acufeni
③ Vertigini
Dr. Giuseppe Fariselli
La sordità
Dr. Giuseppe Fariselli
La sordità
Si riconoscono tre tipi di ipoacusia:
①di trasmissione: da lesioni del timpano o
degli ossicini, di varia gravità
②neurosensoriale: da danneggiamento della
coclea, del nervo acustico, o di entrambi: i
suoni deboli non vengono percepiti, mentre
quelli forti sono percepiti più del normale
③di tipo misto
Dr. Giuseppe Fariselli
La sordità
sintomi: ipoacusia
diagnosi:
audiometria
cura: protesi
cocleari
visita
acustiche
specialistica,
e
impianti
Dr. Giuseppe Fariselli
Sordità: le cure
Dr. Giuseppe Fariselli
Sordità: le cure
Esistono 2 tipi di dispositivi elettronici in grado di
sopperire alle deficienze acustiche dei soggetti
ipoacusici:
① le protesi acustiche, endo e retroaricolari,
costitute da un microfono, un amplificatore e un
microaltoparlante
② gli impianti cocleari, che stimolano direttamente il
nervo uditivo
Dr. Giuseppe Fariselli
Sordità: la prevenzione
 Una volta distrutte, le cellule ciliate non hanno la capacità di riprodursi!
 Ascoltare la musica, in particolare di radioline e lettori Mp3, a volume
moderato
 in discoteca usare tappi auricolari, far riposare periodicamente le orecchie,
evitare di urlare negli orecchi di altre persone
 sul lavoro utilizzare i tappi
 svolgere una regolare attività fisica e mentale
 seguire una dieta sana e variata, controllando lipidemia, peso e pressione
 non fumare
 leggere attentamente i foglietti illustrativi dei medicinali ed evitare l'uso non
controllato di antibiotici e di antinfiammatori
 al primo insorgere di disturbi dell'udito sottoporsi ad un esame audiometrico
 diabete, disfunzioni della tiroide, malattie cardiocircolatorie e vascolari,
ipertensione arteriosa, malattie renali e del sistema immunitario possono
costituire fattori di rischio per l’udito
 curare il rene
Dr. Giuseppe Fariselli
Gli acufeni
Dr. Giuseppe Fariselli
Gli acufeni
 Si tratta di rumori vari: crepitii, fischi, fruscii, pulsazioni, ronzii, soffi,
senza stimolo acustico, che vengono percepiti in un orecchio, in entrambi, o
nella testa
 Circa il 10% delle persone soffre di acufeni, nell’ipoacusia questo valore sale
al 50%
 Non sono una malattia ma un sintomo che può essere causato da:
① Otite, otosclerosi, timpanosclerosi, sordità genetiche
② Artrosi cervicale o temporo-mandibolare, problemi odontoiatrici o di postura
③ Effetti tossici di alcuni farmaci
 Sono misurabili con prove audiometriche di acufenometria
 Il sistema uditivo e il cervello hanno ottime capacità abituarsi all'acufene
 Generatori ambientali di suoni che diffondono nell'ambiente rumori naturali e
rilassanti possono aiutare i pazienti a dimenticare il loro disturbo
 La prevenzione è simile a quella della sordità
Dr. Giuseppe Fariselli
Le vertigini
Dr. Giuseppe Fariselli
Le sindromi vertiginose
costituiscono un sintomo frequente
si distingue fra
pseudovertigine
vertigine
vera
e
Dr. Giuseppe Fariselli
La vertigine vera
Sensazione erronea di movimento del
corpo nello spazio, o dell’ambiente
circostante, con nausea, vomito,
sudorazione, pallore e ipotensione,
determinata da una patologia del
sistema vestibolare
Dr. Giuseppe Fariselli
La pseudovertigine
• Alterazione fugace, non rotatoria,
dell’equilibrio che si manifesta con un
senso d’instabilità del proprio corpo
• Può essere causata da anemia,
disturbi metabolici, alterazioni cardiovascolari, sindrome cervicale, disturbo
della marcia
Dr. Giuseppe Fariselli
La vertigine vera (I°)
I recettori labirintici, situati nell’utricolo, nel
sacculo e nei canali semicircolari, rispondono
a stimoli scatenati da movimenti di
accellerazione rotatoria e lineare
I
recettori
delle
creste
dei
canali
semicircolari vengono attivati dal movimento
dell’endolinfa
Le macule dell’utricolo e del sacculo,
reagiscono allo spostamento degli otoliti in
relazione alla forza di gravità
Dr. Giuseppe Fariselli
La vertigine vera (II°)
 Gli impulsi raggiungono i nuclei vestibolari del
tronco cerebrale attraverso l’VIII° nervo cranico
(vestibolo-cocleare o stato-acustico), collegati ai
nuclei oculomotori, al cervelletto, al midollo
spinale, e alla corteccia cerebrale, che, insieme
coordinano gli impulsi sensitivi e, attraverso gli
aggiornamenti della postura, l’equilibrio
 Le vertigini possono essere di origine periferica, se
legate a lesioni dei recettori o del nervo,
altrimenti sono definite centrali
Dr. Giuseppe Fariselli
La vertigine vera (III°)
La vertigine oggettiva, con netta
componente rotatoria e ipoacusia, è
più spesso legata a lesioni dei
recettori o del nervo vestibolare
La vertigine soggettiva è più spesso di
origine centrale
Dr. Giuseppe Fariselli
Le vertigini periferiche
 Vertigini su base vascolare: crisi improvvise accompagnate da
nausea e vomito senza ipoacusia né tinnito
 Vertigini secondarie a intossicazioni esogene e da farmaci: in
particolare tabacco e antibiotici aminoglicosidici (amikacina,
gentamicina, kanamicina, neomicina, sisomicina, streptomicina,
tobramicina)
 Cupololitiasi: crisi parossistiche con nistagmo (movimenti
oscillatori, ritmici e involontari dei globi oculari) in alcune
posizioni della testa, da distacco degli otoliti dalla macula
dell’utricolo
Dr. Giuseppe Fariselli
Le vertigini centrali
Possono essere causate da:
 malattie degenerative del cervello, come la sclerosi
multipla, e del cervelletto
 insufficienza vertebro-basilare: in genere associate
a ipoacusia bilaterale, acufeni, disturbi visivi
transitori, parestesie, disturbi motori, atassia
(progressiva perdita della coordinazione muscolare)
o drop attacks (improvvisa perdita del tono
posturale e caduta)
 Neoplasie: in particolare neurinoma dell’acustico
Dr. Giuseppe Fariselli
Le vertigini
 diagnosi:
visita
medica
completa,
internistica, otorinolaringoiatrica, oculistica
e neurologica, esami specialistici
 cura: eziologica, sintomatica e fisioterapica
 prevenzione: alimentazione e stili di vita,
antiossidanti, drenanti, mesoterapia
Dr. Giuseppe Fariselli
Grazie e arrivederci al 17-12-2012:
L’apparato respiratorio
Dr. Giuseppe Fariselli
Specialista in Oncologia
Via G. Giacosa, 71 20127 Milano
0226143258 – 3388198646
[email protected]
http://lemedicinenaturalineimalatidicancro.docvadis.it
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Gli organi di senso