L’evoluzione L’origine delle specie Le teorie evolutive prima di Darwin Nel 1700 lo studio dei fossili dimostrava l’esistenza di antichi organismi talvolta molto diversi da quelli attuali, rivelando che le specie viventi si trasformano nel tempo. Il naturalista Georges Louis Buffon ( 1707-1788) avanzò l’ipotesi che i viventi si fossero originati da un esiguo numero di antichissimi antenati. Erasmus Darwin 1731-1802 Naturalista inglese, nonno di Charles Darwin, scrisse il trattato Zoonomia in cui sosteneva che le specie viventi si trasformano nel tempo e che tali cambiamenti, testimoniati dai fossili, erano dovuti alla pressione delle condizioni ambientali. Jean-Baptiste Lamark 1744-1829 Lamarck formulò una teoria sull’evoluzione, secondo la quale le specie si evolvono tramite l’interazione con l’ambiente. Egli sosteneva che in tutti gli esseri viventi ci fosse una spinta che li rendeva più adatti alle nuove necessità. Cuvier e la teoria delle catastrofi Georges Cuvier (17601832) propose la teoria del catastrofismo, dove spiegava l’estinzione di specie presenti un tempo sulla Terra. Le basi del pensiero evoluzionistico di Darwin Gli studi del geologo scozzese Charles Lyell (1797-1875) fornirono le basi per il pensiero evoluzionistico di Darwin. Secondo Lyell che si opponeva alla teoria del catastrofismo affermava che i lenti e costanti cambiamenti nella storia della Terra sono causati da forze naturali che operano in tempi molto lunghi. Charles Darwin Charles Darwin nacque nel 1809 in Inghilterra da una famiglia agiata. Iniziò gli studi di medicina e poi, nel 1827, di teologia, ma la sua vera passione erano le scienze naturali. Nel 1859, Darwin pubblicò insieme a Wallace un libro:”L’origine delle specie per selezione naturale”. La selezione naturale La selezione naturale è l’insieme dei fattori che determinano la sopravvivenza di alcuni organismi rispetto ad altri, all’interno di una data popolazione. Essa determina l’evoluzione della specie, favorendo gli organismi dotati dei caratteri più adatti in un determinato ambiente. Secondo Darwin la selezione naturale è alla base dei meccanismi dell’evoluzione. Darwin si rese conto che le caratteristiche ereditate dai genitori influenzano almeno in parte la sopravvivenza di una specie. Secondo l’opinione di Darwin, a causa della selezione naturale, le caratteristiche favorevoli saranno presenti sempre più frequentemente negli individui, mentre la caratteristiche sfavorevoli saranno sempre meno evidenti. Darwin osservò che gli organismi di tutte le specie producono prole in eccesso rispetto alle risorse dell’ambiente. Darwin osservò che gli organismi viventi presentano una elevata variabilità che può essere ereditata. Il viaggio con il Beagle Il 27 dicembre del 1831, il “Beagle”, un piccolo vascello inglese, partiva dal porto di Portsmouth per un lungo viaggio di cinque anni che l’avrebbe portato a toccare i posti più remoti del globo terrestre. A bordo c’era un giovane, Charles Darwin, che grazie a quel viaggio sarebbe diventato famoso. Aveva abbandonato gli studi di medicina e a soli 22 anni si era imbarcato per dedicarsi alla sua grande passione, la Natura. Il viaggio a bordo del brigantino permise al giovane naturalista di compiere numerose osservazioni, di natura sia geologica che biologica, sulle isole e sui continenti incontrati lungo il percorso. In particolare Darwin rimase colpito dall'enorme varietà di forme sia di fossili sia di organismi viventi presenti sulla superficie terrestre. Darwin notò, inoltre, analogie tra alcuni fossili di specie estinte e le specie viventi, appartenenti a una stessa area geografica. Durante la sua permanenza sulle isole Galápagos, situate al largo della costa dell'Ecuador, riscontrò differenze di struttura anatomica e di abitudini alimentari tra le popolazioni di animali simili, presenti sulle diverse isole, quali le testuggini e i fringuelli. Entrambe queste osservazioni condussero Darwin a domandarsi se potessero esistere legami di qualche genere tra organismi distinti, ma simili. L’anatomia comparata Altra disciplina che supporta la teoria evolutiva è l’anatomia comparata, che mette a confronto le strutture corporee di specie diverse. Tramite le somiglianze anatomiche che accomunano le differenti specie si può teorizzare tra esse un rapporto di discendenza comune. Le strutture omologhe Le strutture simili, in quanto derivano da un antenato comune, vengono definite dai biologi strutture omologhe. Spesso le strutture omologhe hanno funzioni diverse. Specie umana Gatto Balena Pipistrello L’embriologia comparata L’embriologia comparata, fornisce altre prove sulle comuni origini dei viventi, questa disciplina studia le strutture durante lo sviluppo dei diversi organismi. Le specie strettamente imparentate presentano spesso stadi simili nel loro sviluppo embrionale. Le Origini dell’Uomo Tra 7 e 20 milioni di anni fa, animali primitivi simili alle scimmie antropomorfe erano ampiamente distribuiti sul continente africano e molti scienziati pensano che siano proprio loro i progenitori delle attuali popolazioni umane. Australopithecus afarensis Questa specie prende il nome dalla regione degli Afar, una tribù dell’Etiopia, dove furono trovati i primi resti. Fra i reperti qui rinvenuti spicca lo scheletro di “Lucy”. Lo studio di questi fossili ha permesso di stabilire che questo ominide camminava in posizione eretta, pur mantenendo caratteri legati alla vita arboricola. Homo habilis L’ Homo habilis è chiamato così perché ritenuto capace di creare strumenti. Aveva il pollice opponibile e cioè poteva spingere il pollice contro il palmo della mano, riuscendo così ad avere una presa che gli consentiva di impugnare una pietra e di usarla come strumento di lavoro. Homo erectus L’Homo erectus scoprì il fuoco e il modo di conservarlo, questo gli permise di proteggersi dal freddo e dagli animali e di cucinare la carne, ricavandone vantaggi per la digestione. Homo neanderthalensis Abili cacciatori, vivevano in caverne e capanne, usavano strumenti e governavano il fuoco. Seppellivano i morti. Si sono estinti tra i 30 e 40 mila anni fa. Le analisi del DNA hanno escluso che l’uomo moderno discendi dai neanderthaliani. milioni di anni fa Homo sapiens sapiens È il nostro antenato! Ha avuto origine in Africa orientale per poi diffondersi dappertutto. A partire do 40.000 anni fa tutti i continenti sono abitati dall’homo sapiens sapiens e non si trova più traccia di uomini di tipo più antico. FINE