Il VI Congresso FLAI CGIL Campania svoltosi in data 5 e 6 Marzo 2014 approva la
relazione del Segretario Regionale Giuseppe Carotenuto, i contributi del Segretario
CGIL Regionale Campania Teresa Granato, le conclusioni del Segretario Generale
della FLAI Nazionale Stefania Crogi e assume i contenuti del dibattito svoltisi nelle
giornate dei lavori.
Il VI Congresso Flai Cgil Campania è la fase conclusiva di consultazione
democratica e partecipata per tracciare un bilancio di ciò che si deve fare oggi per
rispondere ai bisogni concreti delle lavoratrici e dei lavoratori, definendo
contestualmente l’orizzonte programmatico verso il quale si dovrà operare nei
prossimi anni.
132 sono state le assemblee svoltesi sui luoghi di lavoro in cui hanno partecipato
17285 lavoratrici e lavoratori ai quali sono stati illustrati e sottoposti al voto i
documenti congressuali. Il documento “ Il Lavoro decide il Futuro” ha ottenuto la
maggioranza di voti..
Il Congresso in relazione alla fase sindacale attuale rimarca l'importanza dell'intesa
del 10 gennaio 2014 con l’approvazione del Testo Unico sulla Rappresentanza che
porta a conclusione un processo di riforma condivisa delle regole sulla
rappresentanza e sulla democrazia sindacale. L'accordo infatti estende spazi di
democrazia e partecipazione alle decisioni, riconfermando il valore del CCNL come
garanzia dei trattamenti economici e normativi per tutte le lavoratrici ed i
lavoratori del settore nel nostro paese. Da oggi sarà molto più difficile firmare
accordi separati, perché, grazie a questo accordo, si potrà dare una risposta più
compiuta alla domanda: “ chi rappresenta chi”. Non ci potrà più essere chi pensa di
essere determinante in base a una rappresentatività presunta o discrezionale.
Tra gli obiettivi principali a cui guardare nella costruzione di un nuovo orizzonte
contrattuale c’è sicuramente, insieme al rafforzamento del Contratto Nazionale
come fonte primaria, quello di estendere la contrattazione di 2° livello.
Si ritiene che gli Enti Bilaterali debbano assicurare le attività per cui sono preposte
su tutto il territorio quali l’erogazione delle integrazioni ai trattamenti di malattia
ed infortunio sul lavoro, l’organizzazione e la gestione delle attività e dei servizi in
materia di integrazione al reddito e tutela della maternità e lavoro di cura previsti
dai contratti provinciali di lavoro o da specifici accordi.
Dalla discussione si conferma la necessità di mantenere l’unità sindacale con Fai e
Uila soprattutto in un momento così difficile della vita del Paese, già fortemente
segnata dalla crisi, le cui ricadute sui lavoratori continuano ad essere pesantissime.
Il dibattito si è focalizzato sui temi che attengono la categoria.
Relativamente al tema delle pensioni, che è stato al centro di numerosi interventi,
è emersa con forza l’esigenza di intervenire sulla riforma Fornero, che incide
pesantemente sulla condizione di vita e lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori del
nostro settore, ravvisando la necessità di riaprire un confronto con il Governo.
Il congresso considera non più rinviabile una riforma della governance agricola e
forestale e ritiene indispensabile il riordino della legislazione forestale ispirandosi
a principi di efficienza della spesa e di valorizzazione ambientale. Riformare la
legge 11/96 vuol dire sviluppo del settore non solo attraverso la riconversione dei
lavoratori in attività più consone alle necessità e alle caratteristiche del patrimonio
forestale, ma anche guardare verso altre opportunità complementari come
utilizzare i residui del sotto bosco per le energie alternative rivitalizzando le filiere
produttive e facendo riguadagnare alla materia prima nazionale spazio rispetto al
legname di importazione.
Il Congresso ritiene che sia necessario valorizzare le aree interne come veicolo di
crescita per tutta la regione, inserendo in un quadro di sviluppo globale, oltre alla
forestazione, il settore della Bonifica, del tabacco, dell’ Arac.
Affinché la crisi che ha colpito il nostro paese non ceda il passo a un modello
economico che trova sempre più linfa nell’illegalità, e fa si che sempre più donne e
uomini corrano il rischio di essere coinvolti in situazioni di grave sfruttamento
lavorativo, il Congresso afferma la necessità di fare sindacato sul territorio per
tutelare i diritti della lavoratrici e dei lavoratori e produrre nuovi frutti.
Il congresso impegna la FLAI Campania a sostenere tutte le iniziative volte al
contrasto del lavoro nero e irregolare e a costruire una FLAI multietnica che si
batte per la pace, per lo sviluppo e la cooperazione con i paesi dai quali emigrano
le persone, che sia parte attiva dei processi di inclusione sociale. Un sindacato,
quindi, che non si limita ad offrire un po’ di spazio agli stranieri, ma che acquisisce
una capacità di innovare profondamente politiche e rappresentanza.
In questa ottica l’azione di proselitismo diventa davvero centrale nel lavoro
quotidiano della categoria per finalizzare sempre di più ogni sforzo, ogni risorsa,
ogni politica organizzativa sulla capacità concreta di leggere ed interpretare i
bisogni dei lavoratori e di costruire su ciò la rappresentanza.
I lavori congressuali evidenziano l’urgenza di politiche industriali vere utilizzando
risorse adeguate, basate su sostegni selettivi alle imprese che investano in
innovazione e ricerca, favoriscano la crescita dimensionale attraverso anche il
contratto di rete, implementino un sistema logistico efficiente, si impegnino per
una maggiore apertura all’internazionalizzazione, sviluppino una produzione che
non perda mai di vista il concetto di sostenibilità ambientale, che qualifichino
prodotto e produzioni importantissime per il Made in Italy, attraverso un
rafforzamento ed efficientamento delle filiere e della filiera corta.
E’ necessario rivedere gli strumenti per la programmazione negoziata in un’ottica
di sistema e di filiera.
L’agroindustria è un comparto che può consentire un vero e proprio decollo
industriale della Regione, oltre ad essere uno degli elementi chiave della nostra
economia per le sue caratteristiche e tipicità conosciute ed invidiate in tutto il
mondo.
I lavori congressuali hanno sottolineato che in Campania e nel Mezzogiorno è
necessario innovare, nelle città e nelle campagne, puntando sulle nuove
tecnologie, sulle produzioni e sui prodotti di qualità, sul rapporto sostenibile con il
territorio, sullo sviluppo delle energie alternative.
Caserta 06/03/14
Approvato all'unanimità
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Il VI Congresso FLAI CGIL Campania svoltosi in data 5 e 6 Marzo