Area Amministrativa e Finanziaria
Nuovi standard SEPA per i pagamenti
(versione B) - 7 Gennaio 2014
Come anticipato con la ns. comunicazione dello scorso luglio 2013 relativa all’introduzione dei
nuovi standard SEPA (Single Euro Payments Area), di cui riportiamo i passi salienti, siamo con la
presente a ufficializzare il rilascio del primo aggiornamento dei tracciati CBI, integrati delle
informazioni aggiuntive per i Bonifici e RID, la cui scadenza è superiore al 31 Gennaio 2014.
Nel successivo Capitolo “Gli Aggiornamenti Software -1° parte” è descritta la modalità operativa
per adeguare le nostre soluzioni ERP.
Ricordiamo e sottolineiamo l’importanza, da parte di tutte le imprese, di richiedere alle proprie
banche il codice CUC (Codice Univoco CBI) e di verificare l’esatta indicazione con codice IBAN
nelle controparti beneficiarie (come indicato nel Capitolo “I Nuovi Strumenti”).
Cos’è il SEPA
SEPA, acronimo di ‘Single Euro Payment Area’, è l’area in cui i cittadini, le imprese, le pubbliche
amministrazioni e altri operatori economici possono effettuare e ricevere pagamenti in euro, sia all’interno
dei confini nazionali che fra i paesi che fanno parte dell’UE.
Scopo del progetto SEPA è quello di creare un mercato dei pagamenti armonizzato che offra strumenti di
pagamento comuni (bonifici, addebiti diretti e carte di pagamento), che possono essere utilizzati con la
stessa facilità e sicurezza con cui avvengono le transazioni sui rispettivi territori nazionali.
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I paesi che aderiscono a SEPA sono:
·
15 paesi della UE che utilizzano la valuta Euro (Italia, Germania, Francia, Spagna, Portogallo,
Grecia, Austria, Finlandia, Irlanda, Paesi Bassi, Belgio, Lussemburgo, Slovenia, Cipro e Malta);
·
12 paesi della UE che utilizzando una valuta diversa dall’Euro sul territorio nazionale ma
effettuano comunque pagamenti in Euro (Regno Unito, Svezia, Danimarca, Estonia, Lettonia,
Lituania, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Bulgaria e Romania);
·
altri 5 paesi europei esterni all’UE che utilizzano una valuta diversa dall’Euro ma effettuano
pagamenti in Euro (Islanda, Norvegia, Liechtestein che fanno parte dello spazio Economico
Europeo, Svizzera e Principato di Monaco).
I nuovi obblighi
Tutti i paesi appartenenti all’area SEPA si devono adeguare in maniera uniforme secondo gli
adempimenti previsti dal Piano Nazionale di Migrazione alla SEPA. Il piano prevede di migrare gli attuali
strumenti di pagamento, bonifico bancario e RID, ai nuovi standard europei SEPA Credit Transfer e
SEPA Direct Debit.
Non tutti gli attuali servizi bancari verranno sostituiti da servizi SEPA:
·
Spariranno: Bonifici Italia, Bonifici Esteri (nell’area Sepa), Rid ( 1) commerciali;
·
Rimarranno: Ricevute Bancarie, Bollettini Postali e Bancari, MAV/RAV, F24/F23, Bonifici
Extra SEPA, Rid finanziari a importo fisso.
Le nuove scadenze
L’obbligo di adeguamento per le banche è previsto a partire dal 1 febbraio 2014.
Per le imprese, nella tratta cliente-banca, l’obbligo scatterà a partire dal 1 Febbraio 2016, ma già dal
01/09/2013 il sistema bancario non accetta più BONIFICI e RID aventi scadenza oltre il 31/01/2014 se
privi delle informazioni necessarie. Le aziende potranno quindi continuare ad utilizzare i tracciati standard
CBI purchè adeguatamente aggiornati.
1
( ) RID - Gli attuali RID Commerciale e RID Utenze possono essere descritti come un servizio con caratteristiche
omogenee, denominato RID Ordinario, utilizzato da consumatori, imprese e micro-imprese. Al RID Ordinario si
affianca il RID Veloce, caratterizzato da tempi del ciclo di incasso ridotti e riservato a imprese e micro-imprese. Dal
14 novembre 2011 è disponibile un ulteriore servizio di addebito diretto denominato “Rid Finanziario” utilizzato
esclusivamente per pagamenti collegati all’amministrazione di strumenti finanziari (rate periodiche di un piano
finanziario di accumulo (PAC) o di una pensione integrativa).
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I nuovi strumenti
·
Bonifico Italia (o domestico)+ Bonifico Estero area Sepa à Sepa Credit Transfer
Il SEPA Credit Transfer (SCT) andrà a sostituire le disposizioni di bonifico domestico ed estero
all’interno dell’area SEPA.
Per predisporre l’SCT l’azienda deve:
Richiedere alla propria banca attiva il codice CUC (Codice Univoco CBI).
Essere certa di conoscere correttamente IBAN e BIC del beneficiario. Non sarà effettuato da
parte delle banche un controllo di congruenza tra descrizione del beneficiario e intestatario
conto.
Adeguare il proprio Software, affinché avvenga la generazione delle distinte di pagamento in
formato XML SEPA. Lo standard SEPA XML sarà obbligatorio in via definitiva dal 01/02/2016;
in attesa di tale data controllare che il software sia adeguato alla generazione dei tracciati CBI
aggiornati.
Ai bonifici esteri in valuta diversa non possono essere applicate le procedure e gli standard SEPA,
per cui è necessario predisporre un bonifico estero.
·
Incassi tramite Addebito Diretto à Sepa Direct Debit
Il SEPA Direct Debit (SDD) andrà a sostituire i RID commerciale.
Il SEPA Direct Debit viene attivato esclusivamente dal Creditore in virtù di un mandato ricevuto dal
Debitore.
Sono previsti due schemi distinti di gestione addebiti:
SDD ‘Core’, utilizzabile nei confronti di qualsiasi tipologia di Debitore, classificati come
‘Consumatori’, ‘Microimprese’ e ‘Non consumatori’;
SDD ‘Business to Business’ (B2B), riservato esclusivamente ai Debitori che rientrano nelle
categorie ‘Microimprese’ e ‘Non Consumatori’.
Entrambi gli schemi operano esclusivamente in euro e per ogni singola operazione deve essere
fissata la data di scadenza. Lo standard SEPA Direct Debit in formato XML sarà obbligatorio in via
definitiva dal 01/02/2016, da quella data in poi si potranno presentare solo SDD.
Cosa si deve fare subito
Dal 01/02/2014 al 01/02/2016 si potrà utilizzare ancora lo standard CBI (sarà cura delle banche convertilo
in formato XML Sepa) e le attuali Deleghe RID rimarranno valide. Le disposizioni emesse dalle imprese
dovranno però essere arricchite con le seguenti informazioni:
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·
IBAN completo del debitore
·
Natura del conto del debitore (Core o B2B), l’SDD prevede due schemi distinti di gestione
servizio, che si differenziano, in particolare, per la facoltà di storno da parte del debitore (CORE
prevede 8 settimane per il diritto di rimborso, B2B non prevede diritto di rimborso). Sarà possibile
presentare un SDD come Core su un conto B2B, ma non viceversa.
·
Tipo Sequenza: è un attributo non del mandato ma della singola disposizione e identifica se è
l’unica rata del contratto, la prima rata del contratto, l’ultima rata del controllo, o una rata
successiva alla prima ma non l’ultima.
·
Data Sottoscrizione Mandato: per le Deleghe Rid in essere la data di sottoscrizione è
convenzionale e dovrà essere antecedente al 01/02/2014 e non successiva alla data di
esecuzione della prima presentazione SDD.
·
Identificativo del Creditore: codice univoco assegnato dal sistema bancario all’azienda,
equivalente al CUC/SIA.
IMPORTANTE!
Dal 01/09/2013 il sistema bancario non accetterà più RID aventi scadenza fissata oltre il 31/01/2014
se privi delle informazioni di cui sopra.
Gli aggiornamenti software – 1° fase
Si ricorda che dal 1 Settembre 2013 il sistema bancario non accetta più BONIFICI e RID aventi scadenza
oltre il 31/1/2014 se privi delle informazioni integrative necessarie, quindi si rende necessario
l’adeguamento delle soluzioni ERP per predisporre correttamente i nuovi tracciati CBI.
L’adeguamento delle soluzioni ERP di Centro Software è previsto per le Versioni attualmente in
manutenzione, ossia per la Versione 4.0 e Versione 4.02 ed è disponibile nell’ Area di Download Centro
Software:
·
SEPA_400.zip per Versione 4.00
·
SEPA_402.zip per Versione 4.02
Una volta terminato il download, si procede al salvataggio dello stesso in una cartella di appoggio o
direttamente in directory di installazione prodotto (\\Gest\SAMW o Programmi\Samw).
Per risalire alla directory di installazione prodotto, da un’icona di ERP2 presente sul desktop, attivare
tasto destro - Proprietà- Trova Destinazione.
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Terminato il salvataggio del file. zip si procede allo scompattamento dello stesso e alla sostituzione del
file M_Coge.bpl.
Bonifici Bancari e RID – Aggiornati conformi nuovi standard CBI
Come indicato sopra lo standard SEPA XML sarà obbligatorio in via definitiva dal 1 Febbraio 2016, dal 1
Febbraio 2014 al 1 Febbraio 2016 si potrà utilizzare ancora lo standard CBI, che sarà convertito dalle
banche in formato XML Sepa.
Questa prima fase prevede le integrazioni a seguire:
·
Mandati di Pagamento
La funzione di Scarico su Dischetto, presente in Tesoreria-Mandati di Pagamento, è stata integrata
dei parametri ‘ Standard SEPA’ e ‘SEPA XML’ (al momento non ancora funzionante in quanto sarà
obbligatorio in via definitiva dal 1 Febbraio 2016). Per cui in sede di generazione file BONIFICI.txt è
necessario attivare il parametro ‘Standard SEPA’ affinché venga predisposto lo stesso conforme alle
nuove disposizioni.
Infatti nel nuovo tracciato CBI standard SEPA è stato eliminato a record 10 il riferimento al Codice
SIA della Banca Ordinante.
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·
RID
Il RID oggi è utilizzato solo per addebiti ricorrenti, l’SDD (SEPA Direct Debit) potrà essere utilizzato
anche per incassi singoli.
Lo standard SEPA XML RID sarà obbligatorio in via definitiva dal 1 Febbraio 2016, per cui fino a tale
data si potrà usare ancora lo standard CBI ma integrate delle ulteriori informazioni richieste.
La procedura di RID, presente nella funzione di Ricevute Bancarie/RID/Tratte del modulo Tesoreria è
stata modificata.
Nella form di pre-elaborazione è stato aggiunto il campo Tipo Sequenza, che di default sarà lasciato
blank (vuoto) in quanto sarà l’elaborazione a verificare se sono già stati emessi RID per quel cliente e
medesima Banca di Appoggio. Se la procedura non trova nessun RID compilerà automaticamente il
campo di Tipo Sequenza (RID) con il valore FRST (First), altrimenti se sono presenti RID già emessi
il campo Tipo Sequenza sarà valorizzato con RCUR (Recurrent).
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(se alla prima esecuzione di elaborazione RID dopo l’aggiornamento software, non compare il griglia
la colonna Tipo Sequenza, essendo un nuovo campo aggiunto, è necessario configurare la griglia e
selezionare il campo).
Se nella form di pre-elaborazione, viene forzato il valore per il campo di Tipo Sequenza, tale verrà
proposto di default per tutte le scadenze RID proposte successivamente.
Dopo aver selezionato dalla griglia i RID oggetto di emissione, si procede alla generazione del file
attivando l’apposito tasto funzione, il quale abilita la form ove indicare la tipologia di tracciato
Standard SEPA (nuovo flag):
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Il flag di Standard SEPA, abilita i campi:
a. Codice Identificativo à inserire il Codice Univoco CBI (CUC) comunicato dalla Banca.
b. Data Sottoscrizione Mandato à in formato GGMMAA
Il campo Facoltà Storno di Addebito non è vincolato al SEPA ma è specifico della formula di
pagamento RID, indica la facoltà di rifiuto dell’addebito da parte del debitore. Se il campo deve
essere valorizzato, può assumere i seguenti valori:
1= esiste la facoltà di rimborso dopo la scadenza (D+5); 2= esiste la facoltà di rimborso alla
scadenza (D); 3= non esiste la facoltà di storno per contestazione del debitore (valore
raccomandato in caso di RID Veloce da regolare in SEPA B2B); 4= non esiste la facoltà di storno
per la banca domiciliataria, 8= esiste il diritto al rimborso (D+8settimane) (valore raccomandato in
caso di RID Ordinario da regolare in SEPA Core); 91= non esiste la facoltà di rimborso per le
previste caratteristiche del mandato (clausola importo prefissato).
Sono stati inoltre introdotti i parametri relativi al tipo Incasso RID, in quanto vincolati da schemi di
tracciato diverso.
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RID Commerciale + RID Utente à SDD Core, utilizzabile nei confronti di qualsiasi tipologia di
Debitore, classificati come ‘Consumatori’, ‘Microimprese’ e ‘Non Consumatori’.
ü
RID Veloce à SDD Business To Business, riservato esclusivamente i Debitori che rientrano
nelle categorie ‘Microimprese’ e ‘Non Consumatori’.
Nota tecnica: tutti i parametri che sono impostati vengono salvati in un apposito file SEPAxx.ini
(XX=codice azienda gestionale), affinché il sistema li proponga automaticamente alle successive
elaborazioni.
Costi e assistenza
Il costo degli aggiornamenti “SEPA” è da intendersi già compreso all’interno del canone di manutenzione
software standard.
I reparti di Assistenza di Centro Software sono come sempre a Vostra disposizione per ulteriori eventuali
chiarimenti.
Cordiali Saluti
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