I lavoratori stranieri nel settore delle costruzioni VI rapporto IRES-FILLEA Roma, 15 dicembre 2011 A cura di: Emanuele Galossi Maria Mora La presenza immigrata nel settore delle costruzioni negli anni della crisi Secondo i dati sulle forze di lavoro dell’Istat, nel 2010 i lavoratori stranieri occupati nel settore delle costruzioni risultano essere complessivamente 349.000. Sempre secondo la stessa fonte la percentuale è pari a circa il 18% del totale (22% tra i dipendenti). Un dato interessante da segnalare riguarda la variazione percentuale registrata nel triennio della crisi (2008-2010). Mentre tra gli autoctoni la variazione degli occupati del settore cala del 6%, per i lavoratori stranieri si registra una variazione positiva del 21% circa. Incidenza lavoratori stranieri sul totale dei lavoratori per macrosettore 18,1 20,0 18,0 16,0 14,0 12,0 10,0 8,9 8,8 10,0 8,0 9,1 5,0 6,0 4,0 2,0 0,0 Agricoltura Industria Costruzioni Fonte: Istat 2011, Rilevazione sulle forze di lavoro commercio altre attvità totale 2 L’impatto della crisi nella composizione italiani/stranieri del settore Nel triennio della crisi mentre gli italiani calano di circa 103.000 unità i lavoratori stranieri continuano a crescere in valore assoluto di 62.000 unità (52.000 dipendenti) 1.750 400 350 stranieri 250 1.650 200 1.600 150 100 italiani 1.700 300 1.550 50 1.500 0 2005 2006 2007 stranieri 2008 2009 2010 italiani Fonte: Istat 2011, Rilevazione sulle forze di lavoro, media 2010 3 Come si trasforma il mercato del lavoro? Dipendenti Italiani Stranieri Incidenza % 2010 Var.% 2008 - 2010 59,3 74,9 -9,9 +24,8 40,1 24,7 +0,4 +13,6 4,9 10,1 -30,6 +51,8 5,8 5,5 -5,6 +162,2 Autonomi Italiani Stranieri Irregolari Italiani Stranieri Part-time Italiani Stranieri Fonte: Istat 2011, Rilevazione sulle forze di lavoro, media 2010 4 Imprenditorialità immigrata Il settore delle costruzioni (insieme al commercio) è tra quelli che caratterizza maggiormente l’imprenditoria immigrata. Nel corso dell’ultimo anno il numero di imprenditori stranieri è cresciuto del 4,7% (contro una variazione negativa tra gli italiani dello 0,7%) Il 22,2% delle imprese a titolarità immigrata è nel settore delle costruzioni (la quota delle imprenditrici è del 6,6%). Fonte: Unioncamere-InfoCamere, fondazione Leone Moressa 2011 5 Quale lavoro autonomo? Autonomi con dipendenti Italiani Stranieri 37,0% 18,1% Autonomi (senza dipendenti) monocommittenti Italiani Stranieri 14,2% 12,2% Autonomi (senza dipendenti) senza autonomia di orario Italiani Stranieri Fonte: Istat 2011, Rilevazione sulle forze di lavoro, media 2010 8,9% 20,3% 6 Accesso al lavoro: informalità e variabile territoriale Centro Nord 64,1 70 60 50 43,5 40 31,5 30 20,5 20 10 12,4 2,2 9,2 0,8 0,5 1,1 6,4 3,3 3,1 1,4 0 Annunci Diretta richiesta all'impresa Parenti e/o amici Agenzie di intermediazione ita Stage, tirocini, istituti formazione Inizio di un'attività autonoma Altro stra Mezzogiorno 80 70 60 50 40 30 20 10 0 71,6 47,4 26,4 17,3 20,0 0,9 6,2 0,0 Annunci 0,1 Diretta richiesta all'impresa Parenti e/o amici 0,0 Agenzie di intermediazione ita 4,6 Stage, tirocini, istituti formazione 3,2 Inizio di un'attività autonoma 1,7 0,6 Altro stra Fonte: Istat 2011, Rilevazione sulle forze di lavoro, media 2010 7 La composizione dei lavoratori edili Centro Nord Secondo la codifica NUP* dell’Istat gli occupati in attività edili sono il 68% dei lavoratori del comparto costruzioni. 100,0 80,0 12,8 26,2 41,6 47,4 60,0 87,2 40,0 73,8 58,4 52,6 20,0 0,0 addetti alle costruzioni addetti alle rifiniture Italiani addetti alla pitturazione e pulitura esterna non qualificati Stranieri Mezzogiorno Tra questi circa il 24% sono stranieri (nel Centro Nord la percentuale è però del 31%, mentre nel Mezzogiorno dell’8%) 100,0 3,5 8,3 1,5 18,7 80,0 60,0 98,5 96,5 91,7 81,3 40,0 20,0 0,0 addetti alle costruzioni addetti alle rifiniture Italiani Fonte: Istat 2011, Rilevazione sulle forze di lavoro, media 2010 addetti alla pitturazione e pulitura esterna non qualificati Stranieri 8 Le retribuzioni nel comparto RETRIBUZIONI NETTE NELLE COSTRUZIONI PER CLASSE (media 2010) 35 34,3 30 27,3 25 27,4 27,3 25,0 24,7 20 16,2 15 10 7,2 5 6,4 4,0 0 fino a 500 euro da 501 a 1000 da 1001 a 1200 italiani da 1201 a 1500 più di 1500 euro stranieri Fonte: Istat 2011, Rilevazione sulle forze di lavoro, media 2010 9 Il differenziale retributivo tra gli edili Retribuzione netta per codifica NUP tra i lavoratori edili 1200 1184 1150 1147 1133 1100 1103 1097 1067 1050 1049 1000 971 950 900 addetti alle costruzioni addetti alle rifiniture italiani addetti alla pitturazione e pulitura esterna non qualificati stranieri Fonte: Istat 2011, Rilevazione sulle forze di lavoro, media 2010 10 Le retribuzioni dei lavoratori edili per macroarea In realtà il differenziale è doppio e riguarda la divisione tra italiani e stranieri e tra Nord e Sud. 1400 1200 1261 1166 1000 1180 1121 1094 1041 986 1197 1160 1119 1108 992 1038 986 1002 800 802 600 400 200 0 addetti alle costruzioni italiani centro-nord addetti alle rifiniture stranieri centro-nord addetti alla pitturazione e pulitura esterna italiani mezzogiorno Fonte: Istat 2011, Rilevazione sulle forze di lavoro, media 2010 non qualificati stranieri mezzogiorno 11 Con la crisi buste paga più leggere… soprattutto per gli stranieri Variazione della retribuzione in valore assoluto rispetto al 2009 (valori medi) -29 -36 -103 non qualificati addetti alla pitturazione e -33 pulitura esterna addetti alle rifiniture 3 33 -3 addetti alle costruzioni -110 -90 -70 -50 -30 italiani -10 27 10 30 50 stranieri Fonte: Istat 2011, Rilevazione sulle forze di lavoro, media 2010 12 Dati CNCE: 10 anni di trasformazione del settore I dati delle Casse Edili evidenziano come nel corso del decennio i lavoratori stranieri siano diventati una componente determinante del settore. Le iscrizioni, fino alla crisi, in crescita esponenziale soprattutto nelle aree del centro-nord, si sono bloccate negli ultimi tre anni. La crescita percentuale dei lavoratori stranieri iscritti alla CNCE nel periodo 1999-2010 45,00 40,00 35,00 nord ovest 30,00 nord est centro 25,00 sud 20,00 isole 15,00 10,00 5,00 0,00 1999 2000 2001 2002 2003 2004 Fonte: elaborazioni Ires su dati CNCE 2011 2005 2006 2007 2008 2009 2010 13 Chi sta pagando la crisi? I lavoratori stranieri iscritti alle Casse Edili nel 2010 sono il 29% del totale degli iscritti. Variazione % annua dei lavoratori italiani e stranieri iscritti alla Cassa Edile 2010 2009 2008 2007 2006 2005 2004 2003 2002 2001 2000 -20,0 -10,0 - 10,0 20,0 italiani 30,0 40,0 50,0 60,0 70,0 stranieri Il numero degli iscritti italiani e stranieri continua ad essere in calo. Fonte: elaborazioni Ires su dati CNCE 2011 14 Sono cresciuti in quantità. Ma le qualifiche? Anno 1999 70,0 65,2 57,0 60,0 54,5 47,6 50,0 37,8 40,0 33,1 30,0 27,3 24,6 20,0 10,0 12,2 5,0 8,9 3,2 1,2 14,7 13,1 10,0 4,9 25,6 21,3 20,8 6,8 1,5 1,1 1,4 1,0 0,0 nord ovest nord est Apprendisti centro Operaio Comune sud Operaio Qualificato isole Operaio Specializzato Operaio Quarto Livello Anno 2010 80,0 69,8 70,0 61,0 62,3 58,9 60,0 47,4 50,0 40,0 30,0 27,0 23,4 10,0 21,2 20,1 20,0 15,4 14,7 5,8 8,7 10,2 9,0 7,9 2,9 1,1 9,9 10,0 4,3 1,8 5,8 0,7 0,7 0,0 nord ovest Apprendisti nord est Operaio Comune centro Operaio Qualificato Fonte: elaborazioni Ires su dati CNCE 2011 sud Operaio Specializzato isole Operaio Quarto Livello 15 Dequalificati = Discriminati Lavoratori stranieri e lavoratori complessivi per qualifica (2010) LAVORATORI ITALIANI LAVORATORI STRANIERI 10% 2% 6% 7% 8% 31% 26% 22% 58% 30% Apprendisti Operaio Comune Operaio Specializzato Quarto Livello Operaio Qualificato Apprendisti Operaio Comune Operaio Specializzato Quarto Livello Operaio Qualificato Da questa fotografia appare evidente l’utilizzo della manodopera straniera in attività maggiormente dequalificate, il 58% degli stranieri nel 2010 ha lavorato come operaio comune rispetto al 31% dei lavoratori italiani, inoltre, gli operai specializzati e di IV livello rappresentano il 12% della forza lavoro straniera a fronte del 33% degli italiani. Fonte: elaborazioni Ires su dati CNCE 2011 16 Iscrizioni “precarie” Percentuale lavoratori iscritti alle Casse Edili per meno di 1000 ore nel biennio 2009/2010 100,0 41,9 80,0 47,8 51,5 60,0 87,6 90,3 12,4 9,7 40,0 58,1 52,2 48,5 20,0 0,0 nord ovest nord est centro stranieri sud isole italiani Tale dato va letto, ovviamente, alla luce della presenza percentuale dei lavoratori stranieri nelle diverse macroaree: Nord Ovest 41,9% Nord Est 36,8% Sud 8,1% Isole Centro 39,1% 6,6% Fonte: elaborazioni Ires su dati CNCE 2010 17 Le principali nazionalità iscritte Rumeni, Albanesi e Marocchini rappresentano il 64% degli stranieri iscritti alle Casse Edili rumeni 37% altro 36% marocchini 8% Fonte: elaborazioni Ires su dati CNCE 2010 albanesi 19% 18 La distribuzione per macroarea Mentre marocchini e albanesi sono fortemente concentrati nelle regioni del Nord, i rumeni sono più distribuiti tra Centro e Nord. 70,0 65,7 60,0 50,0 49,8 46,5 40,0 30,0 35,3 30,6 20,0 10,0 14,2 3,3 5,6 1,1 4,3 13,7 16,0 9,3 1,2 3,4 0,0 marocchini rumeni albanesi NordOvest NordEst Fonte: elaborazioni Ires su dati CNCE 2010 Centro Sud Isole 19 Le qualifiche per nazionalità Partendo dal dato che sono tutti fortemente dequalificati, le comunità di più vecchia immigrazione in Italia (albanesi e marocchini) sembrano esserlo in modo minore. 64,4 70,0 60,0 56,6 51,5 50,0 40,0 26,0 25,6 30,0 18,7 20,0 10,7 10,0 9,8 8,9 6,7 1,7 11,0 1,7 0,9 4,9 0,0 albanesi Operaio Comune Operaio Qualificato rumeni Operaio Specializzato Fonte: elaborazioni Ires su dati CNCE 2010 marocchini Operaio Quarto Livello Apprendisti 20 Gli infortuni Nel 2010 gli infortuni ai danni di lavoratori stranieri sono stati 120.135, con un incremento dello 0,8% in controtendenza con la diminuzione nazionale dell’1,9%. Considerando il rapporto tra lavoratori e infortuni, il tasso infortunistico dei lavoratori stranieri supera quello degli italiani, sia considerando il totale (57,7 infortuni ogni 1000 addetti contro 32,2) che lo specifico settore delle costruzioni (43,1 contro 34,3). % Infortuni stranieri per comparto Totale Infortuni Totale 15.2 Costruzioni 21.0 Industria e servizi 15.6 Agricoltura Industria e servizi Costruzioni 11.8 0.0 5.0 10.0 15.0 Agricoltura 20.0 25.0 Fonte: elaborazioni Ires su dati Inail 2011 Totale Infortuni mortali Stranieri Totale Stranieri 50121 5900 115 22 725253 113448 865 114 71421 15010 215 32 790112 120135 980 138 21 La sindacalizzazione Il dato di chiusura del tesseramento 2010 vedeva iscritti 86.469 lavoratori stranieri pari a circa il 24% del totale (in crescita del 3% rispetto al 2009) I dati del tesseramento a settembre 2011 mostrano un calo complessivo degli iscritti sullo stesso periodo del 2010 dell’1,13% Nello stesso periodo gli iscritti immigrati aumentano del 1,15% Il tasso di iscritti alla Fillea sul totale degli occupati del settore è del 24,8% tra gli stranieri e del 22,8 tra gli italiani 22 La distribuzione territoriale degli iscritti stranieri (anno 2010) 23 Tra i giovani sostanziale equilibrio tra gli iscritti La distribuzione degli iscritti alla Fillea per classe di età (dati su 30 province) 100,0 90,0 97,2 91,0 80,5 80,0 70,0 67,5 60,0 58,8 58,0 50,0 40,0 42,0 41,2 32,5 30,0 20,0 19,5 10,0 9,0 2,8 0,0 da 0 a 25 anni da 26 a 35 anni da 36 a 45 anni stranieri da 46 a 55 anni da 56 a 65 anni oltre 65 anni italiani 24 La composizione degli iscritti stranieri alla Fillea per nazionalità Romania, Albania e Marocco si confermano le nazionalità più presenti. Rispetto alle iscrizioni alla CNCE, però, il dato sui lavoratori rumeni evidenzia una parziale sottorappresentanza. La distribuzione degli iscritti alla Fillea per nazionalità (dati su 32 province) ALBANIA 18% ALTRO 29% TUNISIA 4% EGITTO 9% MAROCCO 10% ROMANIA 30% 25 Conclusioni La precarizzazione del mercato del lavoro consolidata nel corso dell’ultimo decennio con la legge 30 e la Bossi/Fini colpisce in particolar modo immigrati e giovani. La quota di ricattabilità implicita presente nelle due normative quadro, da un lato ha creato una forte segmentazione del mondo del lavoro, dall’altro è causa di dumping tra gli stessi lavoratori e di concorrenza sleale tra le imprese. A meno di nuovi e forti impulsi economici e programmatici il settore non sembra attrezzato per uscire in tempi brevi dalla crisi. C’è il rischio che le condizioni di lavoro e la stessa struttura produttiva ne escano fortemente compromesse. Il numero di immigrati nel settore continua ad aumentare nonostante la crisi, ma questa crescita è caratterizzata da un forte aumento della componente irregolare: falsi part time, lavoro nero e forme di lavoro autonomo sospette. Gli immigrati sono i più colpiti da tutti i fenomeni “devianti” che inquinano il settore. In un settore ancora fortemente caratterizzato da fenomeni di irregolarità e illegalità, oltre ai problemi legati alla forma contrattuale, gli stranieri sono maggiormente vittime della dequalificazione professionale, dei differenziali retributivi e degli infortuni. La Fillea si conferma per la sua vocazione interculturale. Continuano ad aumentare gli immigrati iscritti, soprattutto tra i giovani. Il ruolo del sindacato tra gli immigrati è fondamentale non solo sul luogo di lavoro ma come strumento di emancipazione dallo sfruttamento e dalla mancanza di diritti. Il ruolo degli immigrati per il sindacato è decisivo per interpretare la società e il mondo del lavoro del futuro. 26