Seconda Università degli Studi di Napoli
DiSTABiF
Corso di Laurea in Scienze Biologiche
Insegnamento di
CHIMICA BIOLOGICA
Prof. Antimo Di Maro
Anno Accademico 2014-15
Lezione 12
Replicazione, Trascrizione,
Traduzione
Replicazione
La chimica in generale
5’
H
H
H
H
3’
La chimica, per il primo deossinucleutide
5’
H
H
3’
9 La replicazione del DNA richiede
deossinucleotidi trifosfati
Reazione chimica; REAGENTI Î PRODOTTI
DNA stampo
Innesco o primer (RNA 11 +/- 1) N
Mg2+
DNA ligasi
Pirofosfatasi
2 Pi
Parte dell’energia del processo
deriva da questa reazione
3’
5’
Sintesi lenta
5’
3’
Sintesi veloce
Enzima principale: DNA polimerasi, meccanismo semiconservativo
9 La replicazione del DNA avviene su di uno stampo ed è semi-conservativa
9 La replicazione del DNA inizia in un sito d’origine (le forcelle di
replicazione)
e procede in entrambe le direzioni.
delle
Il processo di replicazione , che ha probabilmente inizio a livello
sequenze palindromiche, inizia quando speciali proteine di iniziazione
convertono punti di inizio quiescenti in CENTRI ATTIVI.
Le proteine che favoriscono e determinano lo svolgimento della doppia elica
del DNA sono, nell’ordine:
- Girasi
- DNA elicasi
- Proteine destabilizzanti la doppia elica, SSB (che si legano al
DNA a singola
elica)
- Topoisomerasi: introducono e riparano tagli transitori per
allentare la
tensione introdotta dalla elicasi
Palindromo
L’oriC è un tratto complesso
del DNA ricco in strutture
palindromiche con zone
“stem e loop”. La struttura
ne permette il
riconoscimento da parte di
tutti gli enzimi atti alla
replicazione:
“il replisoma”
Una sola nei batteri, diverse
negli eucarioti data la
maggior lunghezza (la
replicazione comunque deve
avvenire in un tempo
ragionevole.
le-ta-le, Ma-rem-ma, Ne-ro-ne
Struttura a forcina
Struttura a croce
-Se sono coinvolte due
catene)
La direzione di sintesi del DNA è 5’Æ 3’
5’P-Primer/innesco o catena
in accrescimento
Forcina di replicazione
3’
Primer (da primasi)
3’ (OH)
Girasi
5’
3’
Sintetizzato
3’ (0H), OK
DNA pol III
SSB
SSB
Direzione di sintesi
Elicasi
Primer (da primasi)
3’ (OH)
5’
Qui non c’è il 3’ (0H) ?????, come funzione la DNA pol III. Dato che la sintesi con le due pol III va in una sola rìdirezione??
Nella forcina di replicazione vi
sono due DNA pol III, che
viaggiano insieme nella stessa
direzione e “muovendosi nelle
stessa direzione della
replicazione”
Forcina di replicazione con “trucco”
3’
Elica veloce
5’
Girasi
5’
3’
Primer (da primasi)
3’ (OH)
3’
SSB
SSB
Elicasi
DNA pol III Dimero
Sintetizzato
3’ (0H), OK
DNA pol III
Direzione di sintesi
Elica lenta
3’
5’
3’
Scorrimento continuo
Forcina di replicazione con “trucco”
3’
Elica veloce
5’
Girasi
5’
3’
Primer (da primasi)
3’ (OH)
3’
SSB
SSB
DNA pol III Dimero
Sintetizzato
3’ (0H), OK
DNA pol III
Elicasi
Direzione di sintesi
Elica lenta
3’
5’
3’
Scorrimento continuo
Forcina di replicazione con “trucco”
3’
Elica veloce
5’
Girasi
5’
3’
3’
Sintetizzato
3’ (0H), OK
SSB
SSB
DNA pol III Dimero
Elicasi
Si ricomincia
DNA pol III
Direzione di sintesi
Elica lenta
3’
3’
Scorrimento continuo
Frammento di Okazaki 2
5’
Frammento di Okazaki 1
Man mano che la forcella di replicazione si
muove, il primer del elica lenta in sintesi si
allontana.
Quindi la primasi nella bolla sintetizza un
altro primer e la DNA pol III ricomincia la
sintesi; quindi un altro frammento di
Okazaki…… sintesi discontinua 5’->3’
I frammenti di RNA vengono sintetizzati dalla primasi
Schema del replisoma
La DNA
Polimerasi
funziona in forma
dimerica, qui
viene
rappresentato
solo il dimero
della subunità β
La DNA III polimerasi ha anche attività nucleasica 3’Æ 5’ .
Correzione di bozze (proofreading).
Rimozione di deosinucleotidi non corretti.
che significa … “torna indietro se non c’è corretto appaiamento”
L’innesco deve essere
sostituito con DNA.
DNA pol I
I frammenti di RNA devono essere eliminati, attività
esonucleasica 5’-3’ e poi polimerasica 5’-3’. DNA pol I,
poi interviene la ligasi
La ligasi
chiude il nick,
utilizzando
ATP o NAD+
AMP-E
Processività: per quanto tempo sintetizza prima di staccarsi
dallo stampo
Polimerizza equivale alla
DNA pol III
Mitocondri
Ripara
Processività: per quanto tempo sintetizza prima di staccarsi?
Non dimenticate gli istoni, devono essere
tolti durante la sintesi del DNA, e poi dei
nuovi sono sintetizzati ex-novo man mano
che il nuovo DNA viene sintetizzato.
Enzimi implicati
REPLICONE
Trascrizione
La chimica
RNA polimerasi DNA dipendente
La trascrizione
DNA stampo
RNA polimerasi DNA dipendente
RNA (polimero) + PPi
ATP+CTP+UTP+GTP
Mg2+
Mn2+
Pirofosfatasi
2 Pi
9 Ribonuceosidi tri-fosfati
9 Mg2+ : Mn2+ 4:1
9 Direzione di sintesi dell’RNA 5’ -> 3’. Il DNA stampo viene copiato in
direzione 3’-5’
9 Viene copiata una sola catena
9 Manca il primer (ma si ha sintesi solo associata a presenza di DNA)
Paragone in procarioti ed eucarioti
LA TRASCRIZIONE AVVIENE CON L’APPAIAMENTO DI BASI IN UNA “BOLLA" DI DNA
RNA pol separa i due filamenti di DNA in una “bolla” transiente ed usa un filamento come template
per la sintesi di una sequenza di RNA complementare.
La bolla è lunga ~12‐14 bp, e la lunghezza dell’ibrido RNA‐DNA è
di ~8‐9 bp.
La velocità della reazione è di ~40 nt/sec a 37°C (per la RNA pol
batterica); che è simile alla velocità
di traduzione (15 amino acidi/sec), ma molto più lenta di quella di replicazione del DNA (800 bp/sec)
Complesso
chiuso
Complesso
aperto
Primo
nucleotide
purina
Sintesi
La reazione di trascrizione ha tre fasi
¾
¾
¾
Inizio descrive il passaggio fino alla sintesi del primo legame del RNA. Include il legame della RNA polimerasi al promotore ed il “melting” di una corta regione di DNA in singolo filamento. Allungamento è il passaggio nella reazione di sintesi della macromolecola (per la replicazione, trascrizione, o traduzione) quando la catena nucleotidica o peptidica si allunga per l’aggiunta della subunità.
Terminazione è il passaggio che termina la sintesi della macromolecola bloccando l’addizione delle subunità, e generalmente causando la dissoluzione dell’apparato di sintesi
LA RNA POLIMERASI BATTERICA È FATTA DA SUBUNITÀ MULTIPLE
L’oloenzyme (enzima completo) è un complesso di 5 subunità
che comprende il “core enzyme” e il sigma factor che è competente per l’inizio della trascrizione batterica.
| RNA core polimerasi batteriche sono ~500 kD complessi multisubunità con la struttura generale.
| Negli eubatteri un solo tipo di RNA polimerasi è responsabile della sintesi di tutti gli RNA (mRNA, rRNA e tRNA). |
RNA polimerasi batterica
Il ciclo della polimerasi batterica:
y
Inizio
Legame
| Complesso chiuso
| Complesso aperto
| Evasione
|
y
y
y
Allungamento
Terminazione
La subunità sigma è
necessaria nella fase di inizio
La catena neosintetizzata di RNA, sintetizzata sulla catena stampo
Ha la sequenza della catena codificante (con U al posto di T e con
Ribosio al posto del deossiribosio).
Il DNA codificante può essere presente su ambedue le eliche del DNA
Adenovirus
Convenzioni e termini associati con l’Unità di trascrizione
5’
3’
Promotore
+1
3’ Catena codificante
5’ Catena stampo
Promotore procarioti
Tre fasi
1.Inizio
2.Allungamento
3.Terminazione
La sintesi dell’RNA inizia dai promotori
Pribnow box
(TATA box)
Buona parte del riconoscimento dei
promotori sono dovuti dalla subunità
sigma; nei procarioti in condizioni
ambientali differenti per il riconoscimento
di promotori necessari, vi sono differenti
subunità sigma
RNA polimerasi di Thermus acquaticus
Simile a RNA polimerasi di E. coli
Inizio e allungamento
La subunità
sigma riconosce il
promotore, varie
subunità per vari
promotori
Sequenze specifiche
segnalano la fine
della
sintesi.
Vi sono terminatori che
hanno bisogno di fattori
proteici, molto noto è quello
rho dipendente.
RNA polimerasi eucariotiche: Mr 500-600 k;
14 subunità
RNA polimerasi I
nucleolo
rRNA (50-70%)
RNA polimerasi II
nucleoplasma
mRNA e RNA nucleare piccolo
snRNA
20-40%
RNA polimerasi III
nucleoplasma
tRNA, 5S rRNA
Promotori eucariotici
-75
GGNCAAT CT
CAAT Box
-25
-1 +1
TATA
TATA Box
Hogness box
Molte piu’ segnenze
regolatrici a monte e a valle
e non dimenticate gli istoni
Molti più fattori di inizio
TATA‐Binding protein(TBP)
TBP è una subunità di TFIID. E fatto da due domini simili. Lega TATA box e ripiega il DNA dando così un segnale agli altri general TF
| TFIID, è fatto da TBP e 11 TAFs (TBP associated factor), con una massa totale di ~800 kD
| TBP lega il DNA nella minor groove, con un dominio beta. Lo distorce ed allarga il solco minore‐
|
Inibitori della
trascrizione
Eucarioti
Anche in questo caso vi sono tre fasi:
•Inizio*
•Allungamento°
•Terminazione§
*Non vi è un fattore sigma ma centinaia di
fattori di inizio.. Molte sequenze sia
Enhancer, attenuatori, silencer.
° Caratteristiche differenti per le
differenti RNA polimerasi. Molto più
complesso il meccanismo per la presenza
degli istoni
§ Esistono sequenze consenso per la
terminazione e fattori non del tutti noti.
Modifiche posttrascrizionali degli RNA
eucariotici
Il cap
7-metil guanosina legame 5’-5’
Maturazione dell’mRNA
Lo splicing prevede reazione in cui sono implicati il
ribosio e il fosfato degli RNA. Vi sono differenti
gruppi in riferimento alla classe degli RNA
Lo splicing
Gruppo I
Lo splicing
Gruppo II
Spliceosoma
Lo splicing
Gruppo III
Aggiunta della coda
di poli(A) al 3’.
Utilizzata per separare
l’mRNA eucariotico
SINTESI PROTEICA
Tradurre il messaggio degli acidi
nucleici in proteine (da codice a
quattro lettere in codice a 20 lettere
76
Traduzione: sintesi
proteica
‰ Codice genetico
‰ Amminoacil-tRNA sintetasi
‰ Ribosomi
‰ Meccanismi della sintesi proteica (procarioti):
1. Attivazione degli amminoacidi
2. Inizio
3. Allungamento
4. Terminazione
5. Avvolgimento e modifiche post-sintetiche
‰ Inibitori
77
Una visione d’insieme del processo….
78
Il codice genetico è:
Costituito da triplette di nucleotidi 43
Non sovrapposto
Senza punteggiature
Ridondante/degenerato
(Quasi) universale
= 64 combinazioni
81
Codice genetico degenerato
Codone (triplette di basi)
Terminazione
U
C
A
G
*
*
*
*
*
*
Inizio
Formil-Met
U
C
A
G
U
C
A
G
82
Terza base
U
C
A
G
Varianti del codice genetico
1. The standard code
2. The vertebrate mitochondrial code
3. The yeast mitochondrial code
4. The mold, protozoan, and coelenterate mitochondrial code
and the mycoplasma/spiroplasma code (batteri)
5. The invertebrate mitochondrial code
6. The ciliate, dasycladacean and hexamita nuclear code
(protisti)
7. The echinoderm and flatworm mitochondrial code
8. The euplotid nuclear code (protista)
9. The bacterial, archaeal and plant plastid code (batteri,
plastid)
10. The alternative yeast nuclear code (funghi)
11. The ascidian mitochondrial code
12. The alternative flatworm mitochondrial code
13. Blepharisma nuclear code (protista)
14. Chlorophycean mitochondrial code
15. Trematode mitochondrial code
16. Scenedesmus obliquus mitochondrial code
17. Thraustochytrium mitochondrial code
18. Pterobranchia mitochondrial code
La reazione di Sintesi delle proteine è
energicamente “sfavorita” a vari livelli…
con un estere
entropicamente
84
Macromolecole implicate
Ribosomi
tRNA
amminoacil tRNA sintetasi
mRNA
fattori proteici
Energia
ATP (per la sintesi degli aa-tRNA)
GTP
Si divide in
fasi:
•Inizio
•Allungamento
•Terminazioni
I ribosomi
Una delle differenze sostanziali tra sistemi
procarioti ed eucarioti è la differente
complessità dei ribosomi. Sono macromolecole
formate da rRNA e proteine (circa il 50%).
Due subunità….
Procarioti
Ribosoma 70S
Sub maggiore 50S e
Sub minore 30S.
Sub maggiore: rRNA
23S + 5S.
Sub minore: rRNA 16S
Eucarioti
Ribosoma 80S
Sub maggiore 60S e
Sub minore 40S.
Sub maggiore: rRNA
28S + 5S + 5,8S.
Sub minore: rRNA 18S
87
rRNA è importantissimo per la corretta
struttura tridimensionale dei ribosomi. E’
altamente conservato viene sempre attivamente
trascritto e presenta un organizzazione
secondaria e terziaria molto complessa.
Le proteine presenti spesso si servono di questa
impalatura per ritrovare la loro posizione
tridimensionale sul ribosoma stesso. Vi sono due
classi di proteine le S (small) per la subunita
minore e le L (Large) per la maggiore.
Struttura secondaria e tridimensionale del rRNA
16S
I ribosomi sono strutture che in vitro si
assemblano da sole seguendo eventi successivi e
noti…
Ribosoma 70S
Fin a qualche anno fa si pensava che la
sintesi proteica dipendesse soprattutto dalla
componente proteica.
Gli ultimi dati stanno dimostrando il
contrario cioè che la componente rRNA è di
primaria importanza (attività catalitica).
Difatti gli rRNA da soli riescono a
catalizzare il formarsi del legame peptidico
(attività peptidil trasferasica…)
New
Struttura tridimensionale
con i raggi X
tRNA
Hanno una struttura
altamente
conservata.
Presentano struttura
secondaria e sono
ricchi di basi
modificate. Ne
esistono
teoricamente 64…
1
5
Le modifiche delle
basi sono effettuate
dopo sintesi
trascrizionale e
spesso il tratto CCA
3’ è aggiunto
successivamente alla
maturazione della
molecola
Amminoacil-tRNA sintasi
Le aa-tRNA sintetasi leggono il codice
genetico
Tali enzimi sono divisi in due classi
principali: quelli di classe I e di classe II.
• Quelli di classe I formano il legame tra aa e
l’ossidrile 2’, mentre quelli di classe II al 3’;
• Quasi tutti gli enzimi di classe I sono monomerici
mentre quelli di classe II sono dimerici;
• Legano tRNA ed ATP in modo differente;
Tali enzimi sono complessi e devono assolvere
a due differenti funzioni entrambi
importantissime:
1. legare l’aa al tRNA
2. controllare che vi sia esatta
corrispondenza tra anticodone
del tRNA e aa corrispondente
Amminoacil-tRNA
(l’adattatore)
Attivazione degli amminoacidi
ATP + tRNA + aa -> aa-tRNA + AMP +PP
Enzima=
amminoaciltRNA sintetasi
PP -> P + P
Pirofosfatasi
Reazione
completa
ATP + tRNA + aa -> aa-tRNA + AMP +2P
L’intera reazione avviene sulle aa-tRNA sintetasi
Amminoacil-tRNA sintetasi
amminoacido + ATP → amminoacil-AMP + PPi
amminoacil-AMP + tRNA → amminoacil-tRNA + AMP
Attivazione degli amminoacidi
Amminoacil-tRNA sintetasi
Pirofosfatasi
PPi + H2O → 2Pi
Legame anidridico
(acido + acido)
Legame estereo
(acido + alcool)
L’enzima che presenta legato il tRNA
corrispondente deve controllare l’esatto
amminoacido da caricare. Le cose non sono
complicate per aa molto differenti ma
cominciano ad essere complicate per aa simili.
Interazioni strutturali
Le amminoacil-tRNA sintetasi hanno attività di
correzione di “bozze”
Amminoacil-tRNA sintetasi diverse per i
diversi amminoacidi
Le amminoacil-tRNA sintetasi sono
specifiche e riconoscono l’amminoacido ed il
relativo tRNA
I siti di riconoscimento delle
amminoacil-tRNA sintetasi su
tRNA.
-In blu le posizioni riconosciute
in tutti i tRNA;
-In arancione e verde punti di
riconoscimento per una o più
amminoacil-tRNA sintetasi,
rispettivamente
In rosso (l’anticodone) riconosciuto
dalla amminoacil-tRNA sintetasi
Per il tRNAfMet
Tutte queste macromolecole portano alla sintesi
proteica che:
Sintetizza proteine sempre dalla posizione Nterminale al C-terminale
l’RNA messaggero viene letto dal lato 5’
Furono usati RNA messaggeri sintetici che a
seconda della direzione di sintesi avrebbero
dato polipeptidi di una determinata sequenza.
Siti di unione del tRNA al ribosoma
Subunità 50S
Subunità 30S
Sito P (Sito peptidilico- tRNA- 30
e 50S)
Sito A (Sito amminoacilico-tRNA30 e 50S)
Sito E (sito di uscita- exit –
subunità 50S)
La sintesi proteica a questo punto può
iniziare ma vi è un altro problema da
risolvere… da quale codone iniziare. Primo
amminoacido codificato è Met (AUG), [(Val)
GUG ] ma lungo un mRNA c’è ne possono
stare vari anche all’inizio di tale molecola,
come riconoscere quello corretto?.
I procarioti hanno risolto questo problema
presentando al 5’ una sequenza che è
complementare al 3’ del rRNA 16S. Quindi
il codone AUG e tali sequenze, dette di
Shine-Dalgarno risolvono il problema.
Sequenze di Shine-Dalgarno
La sintesi proteica procariotica inizia in
presenza di: fMet-tRNA, subunità minore del
ribosoma, mRNA, e i fattori IF1, IF2 e IF3.
Vi è una stessa
sintetasi per la
fMet-tRNA e MettRNA, ma due tRNA
differenti. Dopo la
sintesi di Met-tRNA
vi è un enzima che
riconosce il tRNAf e
modifica la Met
legata
formil-metionil-tRNAMet (fMet-tRNAMet)
Fattori di inizio
Fattore
IF-1
IF-2
IF-3
Funzione
Previene il legame prematuro dei tRNA al
sito A
Facilita il legame del fMet-tRNAfMet alla
subunità ribosomale 30S
Si lega alla subunità 30S; previene la
associazione prematura della subunità 50S;
aumenta la specifità del sito P per la fMettRNAfMet
IF1 e IF3 impediscono
alle subunità minore e
maggiore del ribosoma di
unirsi quando non c’è
necessità.
IF2-GTP arriva con la
tRNAMetform e mRNA e
porta con consumo di
GTP alla formazione del
ribosoma 70S pronto
alla sintesi
Formazione del Complesso di Inizio 30S (30S IC)
Movimenti dei fattori e unione fra il fMet-tRNAfMet e il codone di inizio (AUG)
Sito P
Formazione del Complesso di Inizio 70S (70S IC)
Unione di 50S, idrolisi di GTP e liberazione di IF1 e IF2
Ciclo di Allungamento
1. Legame dell’amminoacil-tRNA
2. Formazione del legame peptidico
3. Traslocazione
Fattori di allungamento
procarioti
funzione
EF-Tu
EF-Ts
EF-G
Legame del amminoacil-tRNA
Riciclaggio di EF-Tu o eEF1α
Traslocazione
Il ciclo EF-Tu e EF-Ts.
EF-Tu trasporta in presenza di GTP
il aa-tRNA al sito A. Solo il tRNA
con fMet va direttamente al sito P.
La catena di montaggio…
Fattori EF-Tu e EF-Ts
Via di fuga del
polipeptide
La formazione del legame
peptidico prevede la
formazione di un carbonio
tetravalente.
Qui avviene la scelta L-aa! Qui
non vengono accettati D-aa
la reazione della peptidil trasferasi
(riboenzima)
Alcune molecole di tRNA riconoscono più codon,
difatti si è notato che per il codon le prime due
basi sono le più importanti che in molti casi
decidono già un determinato aa.
L’oscillazione permette il
riconoscimento di più codoni
Codone e anticodone
sono antiparalleli
Dopo la reazione della trans-peptidil
trasferasi, interviene il fattore
proteico, EF-G. Tale fattore con
idrolisi di GTP sposta esattamente
di 3 basi l’RNA messaggero. Il
tRNA con la catena nascente si
trasferisce al sito P e al sito A va
un nuovo aa-tRNA con l’aiuto di EFTu-GTP.
EF-Tu
EF-G
Struttura-funzione delle macromolecole
La sintesi proteica è terminata dai
fattori di rilascio, che leggono i
codoni di stop.
Terminazione
Fattori di
rilascio
Funzione
Procarioti
RF-1
Riconosce UAA ed UAG
RF-2
Riconosce UAA ed UGA
RF-3
Lega GTP e stimola il legame di RF-1
e RF-2
Inizio
5’
N
Allungamento
Fine
3’
C
I residui amminoacidici
vengono aggiunti alla
estremità C-terminale
La sintesi negli eucarioti
•
•
•
•
•
•
•
•
trascrizione e traduzione separate;
un maggior numero di fattori proteici;
i ribosomi sono più complessi (80S)
regolazione temporale tra sintesi di RNA
e proteine;
nomenclatura differente per i fattori proteici;
inizio, allungamento e termine rispettati;
il termine presenta un solo fattore di
terminazione eRF.
L’inizio presenta….differenze sostanziali
Mancano sequenze di
riconoscimento per il
primo AUG, non c’e’ fMet
ma comunque uno
specifico “f”tRNAMet. Ha
una notevole importanza
il CAP. Da esso con
dispendio di energia si
cerca l’AUG d’inizio.
Molti fattori di inizio più
di 9…
Inizio negli eucarioti
Preparazione e controllo del mRNA
Legame del metionil-tRNA iniziatore
(Met-tRNAi) alla subunità piccola
(40S) del ribosoma
Associazione del complesso del mRNA con
il complesso della subunità piccola ed
esplorazione per trovare il codone d’ inizio
Associazione della subunità grande (60S) del
ribosoma, dissociazione e riciclaggio dei
fattori d’ inizio
mRNA policistronico
mRNA monocistronico
cappuccio 5'
coda di poli(A)
Fattori di allungamento
procarioti
eucarioti
funzione
EF-Tu
EF-Ts
EF-G
EF1α
EF1βγ
EF2
Legame del amminoacil-tRNA
Riciclaggio di EF-Tu o eEF1α
Traslocazione
Terminazione
Fattori di
rilascio
Funzione
Procarioti
RF-1
Riconosce UAA ed UAG
RF-2
Riconosce UAA ed UGA
RF-3
Lega GTP e stimola il legame di RF-1
e RF-2
Eucarioti
eRF-1
Riconosce UAA, UAG ed UGA
eRF-3
Lega GTP e stimola il legame di eRF-1
Inibitori della sintesi proteica
Inizio
Linezolid
Fluoruro di sodio (NaF)
Acido aurintricarbossilico
Streptomicina
Allungamento
Tetracliclina (Legame dell' aminoacil-tRNA)
Cloranfenicolo (Peptidiltrasferasi)
Acido fusidico (Traslocazione)
Proteine inattivanti i ribosomi (RIPs): ricina (Traslocazione)
Alfa-sarcina (Traslocazione)
Fine
Puromicina
Modifiche successive alle sintesi:
(modifiche post-traduzionali)
•sequenza segnale
•modifica di amminoacidi
•aggiunta di catene di glucidi (N- e O Glicosilazione)
•Aggiunti di gruppi prostetici
•modifiche proteolitiche
•formazione di ponti disolfuro
Degradazione delle proteine
•degradazione con proteasi
•Ubiquitina e Proteasoma (eucarioti)
Negli Eucarioti, in particolare, vi è il sorting di
proteine «dirigere le proteine nell’organulo opportuno»
(RER, GOLGI, Extracellulare etc»
Vi sono «sequenze di localizzazione specifiche»
Spesso all’N-terminale della proteina..
Negli Eucarioti vi è ma maturazione delle proteine:
Modifiche post-traduzionali
Si possono produrre proteine/peptidi
con meccanismi differenti dalla
traduzione?
Solo in alcuni batteri esiste la possibilità
di produrre peptidi, spesso ciclici, con un
meccanismo non traduzionale.
Scarica

12 Replicazione Trascrizione Traduzione 2015