Compendio degli esami labor team w ag
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indirizzo di consegna
labor team w ag
Blumeneggstr. 55
9403 Goldach
impressum:
redazione
Dr. med. Thomas Weibel
Dr. sc. nat. Mara Ceragioli
stampa
Schmid-Fehr AG, Goldach
copyright©
labor team w ag
1
Compendio degli esami labor team w ag
2
3409
Acamprosate (Campral®)
1 ml siero
Valori terapeutici:
Tariffa:
5060
100 – 450 g/l
No. pos. DFI: 1485.00
punti tariffari 140.00
Acetazolamide)
2 ml siero
Valori terapeutici: 10 – 20 mg/l
Inibitore della anidrasi carbonica, rimedio terapeutico del glaucoma
Tariffa:
No. Pos. DFI: 1051.00
Punti tariffari: 115.00
Acidi biliari
1986 1 ml siero, a digiuno
1987 Feci, 1 porzione pari circa ad una noce
Intervalli di riferimento: siero
< 8.9 μmol/l
feci
2.0 – 9.0 µmol/g
Gli acidi biliari vengono sintetizzati dal colesterolo presente nel fegato e legati alla glicina e alla taurina. Gli
acidi biliari coniugati svolgono nell’intestino tenue una funzione importante per l’assimilazione lipidica
attraverso la formazione di micelle. Circa il 90% degli acidi biliari escreti attraverso la bile viene riassorbito
attivamente nell’ileo ed è soggetto a circolo enteroepatico. Un’interruzione della circolazione enteroepatica
nell’ileo a causa di eccessiva colonizzazione batterica o patologie infiammatorie (morbo di Crohn) causano
un peggioramento della formazione di micelle. Gli acidi biliari non riassorbiti penetrano nel colon e causano
steatorrea e diarrea biliare (sindrome da perdita di acidi biliari). La perdita degli acidi biliari provoca una
sovrapproduzione compensatrice nel fegato e una maggiore litogenesi della bile con formazione
accumulata di colesterina. Come conseguenza della steatorrea si verifica un maggiore riassorbimento
dell’acido ossalico (legame intestinale di calcio agli acidi grassi) con tendenza alla formazione di calcoli
renali di ossalato.
Aumento dei valori: epatopatie, eccessiva colonizzazione anaerobica del tratto intestinale, fistola
colecistica, disfunzioni dell’ileo, morbo di Crohn dell’ileo.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1340.00
punti tariffari 60.00
2358
Acidi grassi
5 ml siero
C16
acido palmitico
C18
acido stearico
C18:1 acido oleico
C18:2 acido linoleico
C18:3 acido linolenico
C20
acido fitanico
C22:6 acido docosaesaenoico
C24
acido lignocenico
C26
acido cerotico
Intervalli di riferimento: vedi referto
Tariffa:
No. pos. DFI: 1315.001316.00 punti tariffari 345.00
1966
Acidi grassi, totale
Feci, una porzione pari circa ad una noce
Intervalli di riferimento: <2.8g/100g
Tariffa:
No. pos. DFI: 1316.00
2580
punti tariffari 95.00
Acidi organici, analisi
10 ml urine
Intervalli di riferimento: non evidenziabile
L’analitica comprende: Acido adipico, succinico, piruvico, fumarico, glutarico, glicerico, glicolico,
omogentisico, idrossibutirrico, idrossiisovalerianico, idrossifenilacetico, idrossifenilpiruvico, idrossifenillattico,
idrossipropionico, isovalerianico, metilmalonico, lattico, orotico, ossiglutarico, fenillattico, sebacico, suberico
e isovalerilglicina.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1658.00
punti tariffari 250.00
519
Acido 5-idrossiindolacetico,
Serotonina, metaboliti
HIAA,
Metaboliti
della
serotinina,
50 ml urine 24 ore (specificare la quantità totale),addizionate di 10 ml HCl al 10%
Intervalli di riferimento: < 38.0 mol/24 ore
< 3.5 mol/mol creatinina
L’HIAA è il metabolita principale della serotonina, che si forma nelle cellule dei carcinoidi dal triptofano. La
serotonina viene immagazzinata nei granuli neurosecretori del tumore o rilasciata nel circolo sanguigno. La
maggior parte della serotonina rilasciata nel plasma viene assorbita dai trombociti, dove viene decomposta
in HIAA. La serotonina agisce stimolando l’attività motoria del duodeno e del digiuno, che può scatenare
gravi episodi di diarrea. Altri sintomi causati dalla sindrome carcinoide sono: arrossamento, telangiectasia
facciale, dolori addominali, attacchi di asma e fibrosi dell’endocardio del cuore destro. Quando il tumore si
trova nell’area di afflusso della vena portae, si ha una sintomatologia carcinoide in presenza di metastasi
epatiche, poiché la serotonina viene decomposta nel fegato in HIAA. Nel caso in cui il carcinoide si trovi
all’esterno dell’area di afflusso della vena porta, la sintomatologia si manifesta più precocemente.
Aumento dei valori: sindrome carcinoide, epilessia, celiachia.
Nota aggiuntiva: nella determinazione urinaria di 5-HIAA, 2 ore prima e durante la raccolta delle urine non
si devono assumere le seguenti sostanze, per non ottenere valori di secrezione falsati.
Farmaci: clorpromazina e derivati, salicilati, paracetamolo, guaifenesina, amantadina.
Alimenti contenenti serotonina: ananas, melanzane, avocado, banana, kiwi, ribes, melone, mirabella,
funghi, uva spina, pomodori, noci, prugne, noci pecan, caffè, cacao.
Compendio degli esami labor team w ag
3
Ai fini di un approfondimento diagnostico, in caso di valori di HIAA prossimi al limite massimo o di referti non
chiari, si consiglia la determinazione sierica della serotonina (vedi alla rispettiva voce).
Tariffa:
No. pos. DFI: 1011.00
punti tariffari 81.00
504
Acido delta-amino-levulinico, ALA
50 ml urine 24 ore (specificare la quantità totale), addizionate di 10 ml HCl al 10%, al riparo dalla luce
Intervalli di riferimento: < 34.3 mol/24 ore
valore BAT: < 10 mol/mmol
< 3.0 mmol/mol creatinina
L’acido delta-aminolevunilico è un prodotto intermedio della biosintesi della porfirina. Si forma dal succinil
coenzima A, glicina e piridossalfosfato con l’ausilio della sintetasi dell’acido aminolevulinico. Il
porfobilinogeno si forma dalla condensazione di due molecole ALA con l’ausilio della dell’enzima PBG
sintetasi.
Aumento dei valori: porfirie epatiche acute: porfiria acuta intermittente, coproporfiria ereditaria, porfiria
variegata, porfiria cutanea tarda.
Attacchi acuti nei malati di porfiria possono essere scatenati da farmaci (induzione dell’enzima della
sintetasi δ-ALA): barbiturici, sulfamidi, aminopirina, griseofulvina, contraccettivi orali.
Intossicazione da piombo: l’inibizione della sintetasi PBG causa un aumento di δ-ALA nel sangue. A causa
dell’accumulo di piombo nel midollo osseo si possono rilevare valori falsamente normali di δ-ALA nel
sangue. Al contrario, il δ-ALA nelle urine si mantiene elevato almeno per 1 anno dopo il rilevamento
dell’intossicazione da piombo.
Nota aggiuntiva: si consiglia la determinazione totale di porfobilinogeni, della porfirina e della δ-ALA. La δALA può essere normale nella fase latente di una porfiria epatica. In caso di porfiria eritropoietica: valori
negli intervalli di riferimento.
vedi inoltre porfirine
vedi porfiria, diagnostica
Tariffa:
No. pos. DFI: 1263.00
punti tariffari 44.00
629
Acido fitanico
3 ml siero
Intervalli di riferimento: 2.0 – 5.0 mg/l
Aumento dei valori: morbo di Refsum (polineuropatia, sordità neurosensoriale, ittiosi, atassia, retinite
pigmentosa e cardiomiopatia; le proteine del liquido cerebrospinale sono di solito elevate)
Tariffa:
No. pos. DFI: 1315.00
punti tariffari 250.00
Acido folico, Folato, Vitamina M
342 1 ml siero
1980 Sangue EDTA
Intervalli di riferimento: siero
14.1 – 51.1 nmol/l
3.0 – 35.0 nmol/l
1.0 – 31.0 nmol/l
5.0 – 30.0 nmol/l
2.0 – 24.0 nmol/l
6.0 – 38.0 nmol/l
eritrociti
294 – 1360 nmol/l
L'acido folico o folato (acido pteroil-monoglutammico, PGA) si forma nelle piante e dai batteri della flora
intestinale ed è presente in molti tessuti animali e vegetali (verdure, funghi, lievito [di birra], fegato, latte). Il
riassorbimento mediato da proteine di trasporto ha luogo nel duodeno e nel digiuno. L’entità delle riserve di
acido folico sono indicate dal tasso di folato intraeritrocitario, sebbene lo stato carenziale latente sia rivelato
con maggiore sensibilità dal folato sierico. L'acido folico è necessario per la sintesi purinica e come
coenzima per il metabolismo degli aminoacidi. Tessuti/cellule con elevata proliferazione, tra cui trincipalmente gli ematociti, reagiscono con estrema sensibilità ad una carenza, ma lo stesso vale anche per
mucose e ossa. Il primo sintomo di una carenza di acido folico, oltre al ridotto tasso di folato nel sangue
totale, è rappresentato dalla comparsa di granulociti ipersegmentati con conseguenti alterazioni delle
mucose: infiammazioni e ulcerazioni (stomatite, glossite, malassorbimento); disturbi neurologici e
psichiatrici e infine anemia megaloblastica. Un maggiore fabbisogno si registra durante la gravidanza, nei
neonati prematuri, durante l'allattamento, nella fase di crescita, in caso di infezioni, anemie emolitiche,
emodialisi, tumori maligni.
Diminuzione dei valori: anemia megaloblastica, sindrome da malassorbimento (celiachia, sprue, postumi
operatori, farmaci inibenti il riassorbimento quali fenitoina, fenobarbitale, Daraprim, anticoncezionali orali,
antibiotici), alcoolismo, aumentato fabbisogno nella gravidanza e nell'allattamento, anemia emolitica
cronica, patologie emolitiche principali.
Nota aggiuntiva: Il 95% dell'acido folico si trova negli eritrociti, il 5% nel siero. L'assorbimento negli
eritrociti dipende dalla vitamina B12. Il folato negli eritrociti consente di valutare il livello di gravità di una
carenza di acido folico e non risente a breve termine degli effetti della dieta. Una carenza latente viene
rilevata con maggiore sensibilità nel siero.
NB: Un deficit accertato di folato deve far pensare ad una contemporanea carenza di ferro o di vitamina
B12.
Tariffa:
siero
No. pos. DFI: 1329.00
punti tariffari 13.10
eritrociti
No. pos. DFI: 1330.00
punti tariffari 21.00
3506
< 1 anno
1 – 3 anni
3 – 6 anni
6 – 9 anni
9 – 16 anni
> 16 anni
Acido gamma-aminobutirico, GABA
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 50 mol/l
Tariffa:
No. pos. DFI: 1044.00
punti tariffari 69.00
Acido gamma-idrossibutirrico, GHB, Liquid Ecstasy
1803 1 ml siero
3877 10 ml urine
Intervalli di riferimento: siero
urine
< 1.0 mg/l
negativo
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4
Il GHB e i suoi precursori si trovano sotto forma di liquido incolore, chiaro e pressoché insapore. Il loro
effetto è comparabile a quello dell’alcool o delle benzodiazepine. Queste sostanze vengono assunte
direttamente per via orale (Ecstasy liquida) oppure mescolate con altre bevande (aggiunte in gocce (le
cosiddette gocce k.o.)). Non sono né chimicamente né farmacologicamente affini alle "Ecstasy". Il loro
consumo ha fatto registrare nel corso degli ultimi anni un aumento massiccio; sempre più spesso vengono
riportati casi di intossicazione (depressione respiratoria, stato comatoso). Non è disponibile un antidoto
specifico. Il trattamento consiste nella terapia di sostegno.
Nota: Il riconoscimento chimico è possibile soltanto attraverso una tecnica analitica mirata ed all’interno di
una breve finestra temporale (<5-8 ore nel sangue, <12 ore nelle urine dall’assunzione).
Tariffa:
No. pos. DFI: 1430.00
punti tariffari 185.00
2375
Acido ialuronico
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 75 g/l
La fibrosi epatica e, successivamente, la cirrosi sono spesso il punto di arrivo di malattie croniche del fegato
soprattutto le infiammazioni epatiche virali croniche. La valutazione quantitativa dei processi di fibrosi offre
importanti informazioni, in particolare, nei pazienti con epatite C cronica. L’acido ialuronico è un
glicosaminoglicano sintetizzato essenzialmente nei fibroblasti o in cellule specializzate presenti nel tessuto
sinoviale. I livelli di acido ialuronico risultano aumentati nelle epatopatie a causa di una ridotta eliminazione
(fibrosi epatica, cirrosi epatica) o di una sintesi aumentata (patologia infiammatoria). In base ai dati
attualmente disponibili, la determinazione dei livelli di acido ialuronico nel siero risulta il parametro più
sensibile ed affidabile di tutte le procedure non invasive sinora investigate per la valutazione del grado di
fibrosi epatica.
Aumento dei valori: Cirrosi epatica (parametro di andamento della malattia), artrite reumatoide,
sclerodermia, psoriasi, malattie polmonari croniche, tumori, insufficienza renale, abuso di nicotina
Tariffa:
No. pos. DFI: 1622.00
punti tariffari 65.00
2280
Acido mefenamico (Ponstan®)
1 ml siero
Valori terapeutici: 2.0 – 10.0 mg/l
Antireumatico non-steroidale
Tariffa:
No. pos. DFI: 1052.00
punti tariffari 185.00
Acido metilmalonico
2078 2 ml siero
2079 10 ml urine
Intervalli di riferimento: siero
50 – 300 nmol/l
urine
< 3.70 µmol/mmol creatinina
L’acido metilmalonico svolge un ruolo nel metabolismo dei lipidi e degli aminoacidi. Per l’enzima
metilmalonil-CoA-mutasi agisce come cofattore la vitamina B12. In caso di carenza di vitamina B12 si ha
l’inibizione dell’attività di tale enzima; ne consegue un accumulo di acido metilmalonico. Un aumento di
acido metilmalonica indica pertanto una carenza di vitamina B12.
Aumento dei valori: carenza di vitamina B12, aciduria metilmalonica (enzimopatia congenita).
Nota aggiuntiva: vedi inoltre omocisteina.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1657.00
punti tariffari 110.00
583
Acido omogentisico
10 ml urine, acidificare a pH 2 – 3
Intervalli di riferimento: < 300 mg/l
Tariffa:
No. pos. DFI: 1423.00
533
punti tariffari 81.00
Acido omovanillico, HVA
50 ml urine 24 ore (specificare la quantità totale), addizionate di 10 ml HCl al 10%
Intervalli di riferimento: < 10 anni
< 25.8 µmol/24h
< 2.1 µmol/mmol creatinina
> 10 anni
< 48.4 mol/24 h
< 3.9 mol/mmol creatinina
L’acido omovanillinico, assieme all’acido diidrossifenilacetico (DOPAC), è il prodotto principale della
decomposizione della dopamina. La determinazione dell’HVA è utile soprattutto alla diagnosi di tumori a
secrezione di dopamina (neuroblastoma).
Aumento dei valori: neuroblastoma, tumori a secrezione di dopamina (feocromocitomi maligni).
Nota aggiuntiva: se possibile, si dovrebbe interrompere l’assunzione dei seguenti farmaci per 8 giorni
prima e durante la raccolta delle urine: -metildopa, clonidina, guanetidina, reserpina,  bloccanti, preparati
contenenti chinidina, ampicillina, eritromicina e tetraciclina.
vedi inoltre catecolamine
Tariffa:
No. pos. DFI: 1424.00
punti tariffari 81.00
2337
Acido orotico
10 ml urine
Intervalli di riferimento: < 1 anno
< 7.0 mg/g creatinina
1 – 10 anni
< 5.0 mg/g creatinina
> 10 anni
< 2.0 mg/g creatinina
Derivato della pirimidina: Prodotto intermedio nella biosintesi delle basi pirimidiniche uracile e citosina,
contenuto nel latte dei mammiferi e nei lieviti. All’acido orotico di sintesi è attribuito un effetto protettivo sulla
funzionalità epatica. Si ritiene inoltre che l’acido orotico sia efficace nella prevenzione delle malattie
cardiocircolatorie, dimostrando di agire favorevolmente sul controllo del tasso di colesterolo (medicina
complementare).
Tariffa:
No. pos. DFI: 1559.00
punti tariffari 68.00
Compendio degli esami labor team w ag
678
Acido sialico
2 ml siero
Intervalli di riferimento: 1.0 – 2.6 µmol/l
Tariffa:
No. pos. DFI: 1316.00
3955
5
punti tariffari 95.00
Acido sialico associato alle lipoproteine, LSA
2 ml siero
Intervalli di riferimento: 15.0 – 20.0 mg/dl
L’LSA è un componente della mucina che rappresenta il principale costituente di tutti i secreti mucosi del
corpo umano. L’acido sialico complessivo è legato per il 98-99,5% alle proteine del siero, ciò significa che è
presente in soluzioni acquose con le proteine. Solo una piccola parte dell’acido sialico è associato ai lipidi,
ossia è lipofilo, legato a strutture, prevalentemente i gangliosidi, e non solubile in acqua. Le cellule tumorali
si sviluppano sulla superficie di un maggior numero di gangliosidi. Viene considerato avere un ruolo
essenziale per le cellule tumorali che metastatizzano diffondendosi nell’organismo e che quindi non
riescono ad essere eliminate dal sistema immunitario. A causa dell’aumento di LSA osservato su di esse, le
cellule tumorali si differenziano notevolmente da quelle normali. Mediante il metabolismo accelerato e una
percentuale aumentata di LSA sulla superficie delle cellule tumorali si riscontra un aumento dei valori di
LSA nel sangue. L’LSA può pertanto essere considerato un marcatore tumorale non specifico.
Aumento dei valori:
Patologie maligne: diversi tumori maligni (marcatore tumore non specifico)
Patologie benigne: processi infiammatori, gravidanza, abuso di nicotina
Tariffa:
No. pos. DFI: 1424.00
punti tariffari 81.00
694
Acido tetracosanico, C24-acido grasso
5 ml siero
Intervalli di riferimento: vedi referto
Tariffa:
No. pos. DFI: 1316.00
punti tariffari 95.00
Acido urico
212 1 ml siero
529 10 ml urine 24 ore (specificare la quantità totale) o urine “spot”
1 ml agoaspirato
Intervalli di riferimento: siero
< 270 µmol/l
< 372 µmol/l
< 325 µmol/l
f
< 350 mol/l
m
< 420 mol/l
urine
1.2 – 4.2 mol/24 ore
< 0.8 mol/mol creatinina
L’acido urico è il prodotto finale del metabolismo della purina. L’eliminazione avviene in misura dell’80% nei
reni. I valori aumentati sono causati soprattutto da secrezione renale ridotta.
Siero
Aumento dei valori: gotta, insufficienza renale, malignomi (soprattutto con chemioterapia o radioterapia),
diabete mellito, sindrome di Lesch-Nyhan (sindrome ereditaria recessiva di iperuricemia con disfunzioni del
sistema nervoso centrale), trombocitemia essenziale (aumento del volume cellulare), avvelenamento da
piombo (secrezione renale ridotta), sindrome di Bartter, farmaci (diuretici tiazidici, tubercolostatici),
ipertireosi, iperparatiroidismo, acromegalia, alcol, digiuno, gestosi EPH (marker precoce).
Diminuzione dei valori: riduzione della sintesi dell’acido urico, gravi patologie epatiche, aumento della
secrezione renale (anomalia del tubulo). Farmaci: allopurinolo, cumarina, corticoidi, salicilati ad elevati
dosaggi (> 3,0 g/giorno), fenilbutazone, estrogeni. Xantinuria.
Urine
Aumento dei valori: gotta, necrosi cellulare, tubulopatie, nefrolitiasi dovuta a urato.
Diminuzione dei valori: insufficienza renale, essiccosi, allopurinolo, diuretici, salicilati, acidosi, gestosi
EPH, ipertireosi, acromegalia, patologia da immagazzinamento di glicogeni di tipo I, intossicazione da
piombo.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1738.00
punti tariffari 2.80
360
< 30 giorni
30 giorni – 12 mesi
12 mesi – 9 anni
> 9 anni
> 9 anni
Acido valproico, Valproato (Depakine®, Convulex®)
1 ml siero
Valori terapeutici: 346 – 693 mol/l
Antiepilettico
Il valproato viene usato nelle assenze picnolettiche e negli attacchi di grande male. Inibisce la
disgregazione dell’acido gamma-aminobutirrico nel sistema nervoso centrale. Dopo la somministrazione
orale e il riassorbimento, il valproato, che ha un tempo di emivita di 8-15 ore, viene eliminato a livello
epatico (90%) e renale (5%). Il tempo di raggiungimento dell’omeostasi è di circa 2-3 giorni. Possibili effetti
collaterali sono: tossicità epatica, pancreatite, trombocitopenia, iperammoniemia.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1070.00
punti tariffari 15.90
5286
Acido valproico libero
1 ml siero
Valori terapeutici:
Antiepilettico
Tariffa:
548
34.6 – 69.3 μmol/l
No. pos. DFI: 1070.00
punti tariffari 15.90
Acido vanilmandelico, VMA
50 ml urine 24 ore (specificare la quantità totale), addizionate di 10 ml HCl al 10%
Intervalli di riferimento: < 33.0 mol/24 ore
< 3.5 mol/mmol creatinina
L'acido vanilmandelico svolge un ruolo importante come prodotto di degradazione delle catecolamine nella
diagnosi di tumori del sistema simpato-surrenale. Mediante la proliferazione della sintesi e il rilascio di
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6
catecolamine dai tumori, si rileva una maggiore concentrazione nel plasma e una maggiore secrezione di
catecolamine e dei relativi prodotti di degradazione nelle urine.
Aumento dei valori: feocromocitoma, neuroblastoma, ipertensione essenziale.
Diminuzione dei valori: non rilevanti
Nota aggiuntiva: se possibile, si dovrebbe interrompere l’assunzione dei seguenti farmaci per 8 giorni
prima e durante la raccolta delle urine: metildopa, clonidina, guanetidina, reserpina, beta bloccanti, preparati
contenenti chinidina, ampicillina, eritromicina e tetraciclina.
Si dovrebbero evitare i seguenti alimenti 2 giorni prima e durante la raccolta delle urine: caffè, tè nero,
banane, noci, formaggio, vaniglia, agrumi; evitare lo stress.
Durante la diagnostica di un tumore a produzione di catecolamine si consiglia di determinare anche le
catecolamine delle 24 ore (vedere alla rispettiva voce).
Tariffa:
No. pos. DFI: 1742.00
punti tariffari 76.00
748
Acilcarnitina
3 ml sangue EDTA
Intervalli di riferimento: <0.4 Ratio
Diagnosi delle malattie metaboliche ereditarie attraverso la ricerca delle acilcarnitine.
Aumento dei valori: disturbi dell’ossidazione degli acidi grassi, carenza dell’acil CoA deidrogenasi a media
catena, aminoacidopatie, acidemia propionica e acidemia isovalerica, aciduria metilmalonica, aciduria
glutarica.
Tariffa:
No. pos. DFI: 2415.00
punti tariffari 350.00
Adenosina monofosfato ciclico, AMP ciclico, cAMP
749 3 ml plasma EDTA, congelare
750 10 ml urine 24 ore (specificare la quantità totale)
Intervalli di riferimento: plasma EDTA vedi referto
urine
2.0 – 6.0 µmol/24h
0.18 – 0.53 µmol/mmol creatinina
L’escrezione di AMP ciclico rilevabile nell’urina si compone di una parte derivante dal plasma e una dai reni
che viene denominata AMP ciclico nefrogeno. La quantità di cAMP prodotta dai reni dipende dal numero di
tubuli e dalla concentrazione di paratormone. Con un’elevata concentrazione di paratormone, attraverso la
stimolazione dell’adenilato ciclasi nei tubuli renali, si ha una maggiore formazione di cAMP, che viene
ceduto dalle cellule dei tubuli all’urina primaria.
L’escrezione degli AMP ciclici complessivi si riferisce all’escrezione di creatinina (creatinina nelle urine) o al
filtrato glomerulare, misurato come clearance della creatinina (individuazione della creatina nell’urina e nel
siero).
Aumento dei valori: iperparatiroidismo primario, dopo iniezione di PTH in caso di pseudoipoparatiroidismo
di tipo II, occasionalmente in caso di ipercalcemie tumorali.
Diminuzione dei valori: ipoparatiroidismo (in caso di pseudoipoparatiroidismo di tipo I, non aumentato
dopo iniezione di PTH).
Tariffa:
No. pos. DFI: 1254.00
punti tariffari 68.00
Adenovirus
Si tratta di un virus a DNA delle dimensioni di 65 – 80 nm ed è l’agente responsabile di malattie respiratorie
acute, fra cui la febbre faringocongiuntivale, la cheratocongiuntivite e polmoniti. Nei bambini piccoli causa
spesso, come i rotavirus, gastroenteriti.
405
Adenovirus, ricerca anticorpale
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 1:8
Tariffa:
No. pos. DFI: 3001.00
4050
Adenovirus DNA
Tampone (set PCR)
Intervalli di riferimento: negativo
Tariffa:
No. pos. DFI: 3007.00
2712
punti tariffari 28.00
punti tariffari 195.00
Adiponectina
2 ml siero
Intervalli di riferimento: > 9 μg/ml
L'adiponectina è espressa nelle cellule adipose. Essa stimola l'ossidazione degli acidi grassi (attraverso la
stimolazione dell'attività dell'AMP chinasi), riduce gli acidi grassi liberi nel sangue e migliora la sensibilità
dell'insulina nelle cellule grasse, nel fegato e nel muscolo scheletrico.
Vengono inoltre descritti effetti vasoprotettori ed antinfiammatori. I livelli plasmatici nelle donne sono più alti
che negli uomini.
L'adiponectina si correla inversamente con il grado di adiposità, in particolare dell'adiposità viscerale,
l'iperinsulinemia, l'insulinoresistenza e il rischio di KHK. L'adiponectina è pertanto considerata anche un
„biomarcatore dell'insulinoresistenza“. In seguito a una riduzione di peso o ad una terapia con glitazoni si
registra un aumento dei valori plasmatici. Aumento dei livelli: insufficienza renale cronica, diabete mellito di
tipo 1, anoressia nervosa. Riduzione dei livelli: obesità, diabete di tipo 2, sindrome metabolica. Viene
indicata una valutazione del rischio per insulinoresistenza e arteriosclerosi.
Livelli sierici:
<7 μg/l rischio da elevato a molto elevato
7-9 μg/l rischio normale
>9 μg/l rischio basso
Tariffa:
No. pos. DFI: 1355.00
punti tariffari 68.00
124
Adreno Cortico Tropic Hormone, ACTH, Corticotropina
2 ml plasma EDTA congelato
Intervalli di riferimento: ore 08:00 – 10:00
ore 20:00 – 22:00
1.5 – 13.9 pmol/l
1.3 – 6.6 pmol/l
Compendio degli esami labor team w ag
7
L’ormone adrenocorticotropo (chiamato anche corticotropina) viene sintetizzato dalle cellule corticotrope
dell'ipofisi anteriore a partire da un precursore proteico definito pro-opio-melanocortina (POMC). Controlla
l'attività secretoria della corteccia surrenale sotto il diretto controllo da meccanismo di retroazione negativa
del peptide ipotalamico CRH (corticocotropin-releasing hormone) e del cortisolo surrenalico. L’emivita
sierica è di 10 min.
Aumento dei valori: insufficienza surrenalica primaria, iperplasia surrenalica secondaria (sindrome di
Cushing di origine ipofisaria o ipotalamica), sindrome paraneoplastica o più nota sindrome da produzione
ectopica (microcitoma polmonare, meno frequentemente nel carcinoide bronchiale e timico, nei tumori
insulari del pancreas e nel carcinoma midollare della tiroide, iIn una elevata percentuale di casi il tessuto
tumorale produce il precursore dell’ACTH ad elevato peso molecolare, "big ACTH"), morbo di Addison in
seguito alla distruzione del tessuto surrenalico, sindrome adrenogenitale.
Diminuzione dei valori: insufficienza surrenalica secondaria di origine ipofisaria o iptalamica, adenoma
surrenalico, carcinoma surrenalico, iperplasia surrenalica bilaterale.
Nota aggiuntiva: L'ACTH presenta un ritmo circadiano di secrezione con massima produzione al mattino.
Esistono anche oscillazioni del livello fisiologico dell’ormone. Per questo Il dosaggio ormonale deve essere
effetuato ripetutamente ad intervalli di pochi minuti (per es. 3 dosaggi a distanza di 5 minuti). Interpretare
sempre con un dosaggio simultaneo del cortisolo.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1239.00
punti tariffari 68.00
Agenti eziologici, cardiopatie
Virus coxsackie
Virus ECHO
Virus dell’influenza
Virus della parainfluenza
Adenovirus
Citomegalovirus
Virus della parotite (orecchioni)
Virus RS
Varicella-zoster virus
Chlamydie
Micoplasmi
Borrelie
1992
Agglutinine fredde, Autoanticorpi attivi a freddo, Anticorpi antieritrocitari
Siero 37° C
Preriscaldare aghi e provette, eseguire il prelievo di sangue, far coagulare il sangue intero a 37° C
(incubatore o bagno d'acqua) per 2 ore, centrifugare con centrifuga calda (lasciare trascorrere 5 minuti).
Infine pipettare il siero in provette di plastica separate con chiusura a vite, etichettare le provette con la
dicitura "Siero 37° C“ e con i dati del paziente, conservare a temperatura ambiente fino all'invio (richiedere
eventualmente il modulo con le rispettive istruzioni preanalitiche).
Valore di riferimento: negativo
Le agglutinine fredde sono autoanticorpi antieritrocitari, in massima parte del tipo IgM completo con
specificità anti I, che a temperature di 0° fino ai valori della temperatura corporea si legano in modo
reversibile agli eritrociti. Possono causare un'emolisi intravasale, che in casi estremi si aggrava sino a
provocare una crisi emolitica tramite attivazione del complemento. Nelle persone sane tuttavia sono
presenti fisiologicamente in basse concentrazioni. Sono determinanti il titolo anticorpale e la temperatura
ottimale.
Aumento dei valori: malattia primaria cronica da agglutinina fredda (rara, nella maggior parte dei casi in
età piuttosto avanzata, spesso formazione di anticorpi IgM monoclonali); malattia secondaria acuta da
agglutinina fredda postinfettiva, (infezione da micoplasma pneumoniae, mononucleosi infettiva, citomegalia,
rosolia);
in forma cronica secondaria: malignoma del sistema linforeticolare.
Nota aggiuntiva: test di Coombs diretto in presenza di agglutinina fredda nella maggior parte dei casi
positivo.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1590.00
punti tariffari 37.00
4384
Agomelatina (Valdoxan®)
2 ml siero
Valori terapeutici:
Antidepressivo
Tariffa:
203
8.8 – 21.0 g/l
No. pos. DFI: 1064.00
Alanina-aminotransferasi,
transaminasi, GPT
1 ml siero (evitare l’emolisi)
Intervalli di riferimento:
punti tariffari 86.00
ALAT,
ALT,
Glutammato-piruvato-
< 1 giorno
< 31 U/l
1 – 5 giorni
< 52 U/l
5 giorni – 1 anno
< 60 U/l
1 – 12 anni
< 39 U/l
f
12 – 17 anni
< 23 U/l
m
12 – 17 anni
< 26 U/l
>17 anni
< 50 U/l
L’ALAT è dissolta nel citoplasma delle cellule epatiche, con un’emivita di 47 ore. L’ALAT nel fegato ha
un’attività specifica dieci volte superiore a quella che ha nel muscolo cardiaco e scheletrico e pertanto può
essere considerato un enzima specifico del fegato. Si presta bene come enzima di ricerca per
l’individuazione di patologie epatiche; parametro importante di necrosi epatiche.
Aumento dei valori: epatite virale acuta, epatite cronica (virale, autoimmune), danni epatici tossici (funghi,
farmaci), cirrosi epatica, ittero ostruttivo, tumori epatici, fegato metastatico, colecisti, colangite, fegato
grasso, insufficienza cardiaca destra, stasi epatica. Leptospirosi, mononucleosi infettiva, morbo di Bang,
pancreatite acuta, infarto cardiaco, porfiria, attività muscolare intensa.
Compendio degli esami labor team w ag
8
Nota aggiuntiva: valori falsamente elevati in caso di emolisi e di immobilità prolungata del prelievo
sanguigno.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1020.00
punti tariffari 2.50
751
Albendazolo (Zentel®)
2 ml siero
Intervalli di riferimento: 100 – 800 µg/l
Antielmintico
Tariffa:
No. pos. DFI: 1071.00
punti tariffari 99.00
Albumina
228 1 ml siero
505 10 ml urine 24 ore, specificare la quantità totale
1674 1ml liquido cerebrospinale
Intervalli di riferimento: siero < 5 giorni
5 giorni – 3 anni
3 – 15 anni
> 15 anni
urine
20 – 36 g/l
34 – 42 g/l
38 – 54 g/l
35 – 52 g/l
< 30 mg/24h
< 3.0 mg/mmol creatinina
< 3 – 25 mg/mmol creatinina: microalbuminuria
25 mg/mmol creatinina: macroalbuminuria
cerebrospinale
60 – 240 mg/l
L'albumina è sintetizzata nel fegato; l’emivita plasmatica è di circa 20 giorni. La pelle forma il pool di
albumina. L'albumina svolge funzioni importanti come proteina trasportatrice (bilirubina, acidi grassi,
aminoacidi, ormoni, ioni, farmaci). Mantiene inoltre la pressione colloidosmotica e agisce come anti-proteina
di fase acuta. Un accentuato disturbo della funzione epatica limita la sintesi dell'albumina.
Aumento dei valori:
siero: essiccosi, emoconcentrazione;
urine: nefropatia diabetica, ipertonia, glomerulonefrite, connettiviti, amiloidosi, carcinoma;
Diminuzione dei valori: dieta carente, malassorbimento, intense alterazioni della funzionalità epatica,
infiammazioni acute, sindrome nefrosica, perdita di proteine gastrointestinale (linfangectasia, morbo di
Crohn, colite ulcerosa, morbo di Whipple, celiachia, malignoma, pancreatite cronica, infezioni
gastrointestinali acute, gastroenteropatia allergica, edema angioneurotico), ipoalbuminemia e
analbuminemia ereditaria, ustioni, gravidanza, iperidratazione.
Tariffa:
siero
No. pos. DFI: 1021.00
punti tariffari 2.50
urine
No. pos. DFI: 1023.00
punti tariffari 12.00
117
Aldolasi
1 ml siero (evitare l’emolisi)
Intervalli di riferimento: < 2 anni
< 12.0 U/l
2 – 16 anni
< 9.0 U/l
16 – 150 anni < 7.6 U/l
Aumento dei valori: atrofia muscolare Duchenne, mialgie da esercizio, trauma muscolare, infarto
miocardico, dermatomiosite/polimiosite, epatite acuta, pancreatite emorragica, trichinosi, emolisi.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1025.00
punti tariffari 5.00
Aldosterone
125 1 ml siero
555 20 ml urine 24 ore, specificare la quantità totale
Intervalli di riferimento: siero
< 1 anno posizione supina
1 – 3 anni posizione supina
3 – 7 anni posizione supina
7 – 11 anni posizione supina
11 – 16 anni posizione supina
> 16 anni posizione supina
> 16 anni posizione eretta
3.4 – 2196.0 pmol/ll
83.4 – 1001.0 pmol/l
66.7 – 1279.0 pmol/l
50.0 – 473.0 pmol/l
16.7 – 306.0 pmol/l
48.7 – 270.0 pmol/l
63.9 – 522.6 pmol/l
urine
7.5 – 70.0 nmol/24h
1.5 – 8.5 nmol/mmol creatinina
L’aldosterone, un ormone steroideo della zona glomerulosa della corteccia surrenale, regola il
riassorbimento idrico e sodico nei reni, serve al bilanciamento dei liquidi e degli elettroliti e influenza la
regolazione della pressione sanguigna in sinergia con il sistema renina-angiotensina. Aumenta la
secrezione di potassio e stimola il riassorbimento sodico tubulare. Le ipovolemie e/o le iponatriemie
aumentano la sintesi reninica dell’apparato iuxtaglomerulare dei reni, causando un aumento della sintesi
dell’aldosterone mediante un innalzamento della concentrazione di angiotensina II e un maggiore
riassorbimento idrico e sodico e secrezione potassica. Viceversa si ha un feedback negativo.
L’aldosterone nelle urine rivela una produzione quotidiana irregolare ed è il parametro più stabile rispetto al
livello variabile dell’aldosterone sierico.
L’aldosterone viene escreto per circa lo 0,5% in forma libera, non metabolizzata e non coniugata
(aldosterone libero), per circa il 10% come aldosterone-18-glucuronide, per circa il 40% come
tetraidroaldosterone (metabolita principale, metabolizzato nel fegato) e per circa il 50% come metabolita
non ancora ben identificato.
Aumento dei valori: iperaldosteronismo primario: sindrome di Conn (= adenoma della corteccia
surrenale), iperplasia della corteccia surrenale (=iperaldosteronismo idiopatico); iperaldosteronismo
secondario: ipertensione renovascolare, ipertensione maligna, insufficienza cardiaca, gravidanza,
iperreninismo primario, cirrosi epatica con edemi e ascite, sindrome nefrotica, terapia eccessiva a base di
diuretici, sindrome di Bartter.
Diminuzione dei valori: ipoaldosteronismo idiopatico, morbo di Addison, ipocaliemia, ipoaldosteronismo
secondario, soppressione dovuta a glucocorticoidi sintetici.
Suggerimenti: Donne: eseguire l’esame possibilmente nella prima metà del ciclo. Nei limiti clinici,
interrompere l’assunzione dei seguenti farmaci (almeno 8 giorni prima dell’esame): diuretici, antipertensivi,
Compendio degli esami labor team w ag
9
lassativi, preparati a base di potassio, corticosteroidi. Almeno 2-4 settimane prima: spironolattone.
Betabloccanti, agonisti-α centrali, antiacidi e corticosteroidi, che provocano falsi valori bassi. Valori
falsamente elevati possono risultare a seguito dell’assunzione di simpatotonici, diuretici, lassativi e inibitori
dell’ovulazione Ulteriori parametri orientativi di laboratorio sono il sodio, il potassio e la creatinina nelle
urine. Si consiglia anche di eseguire il contemporaneo esame della renina.
vedi inoltre renina.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1026.00
punti tariffari 30.00
Alfabloccanti
Per ulteriori indicazioni circa le singole sostanze vedi alla rispettiva voce
N°analisi Farmaco
5315
Carvedilol
Altri su richiesta
2708
754
Valori terapeutici
<74 µg/l
Alfentanil (Rapifen®)
2 ml siero
Valori terapeutici: vedi referto
Analgesico
Tariffa:
No. pos. DFI: 1065.00
Valori di tossicità
punti tariffari 140.00
Allopurinolo (Zyloric®, Allopur®, Mephanol®)
2 ml siero
Valori terapeutici:
Allopurinol
2.0 – 20.0 mg/l
Oxypurinol
2.0 – 20.0 mg/l
Farmaco inibore la sintesi di acido urico
Tariffa:
No. pos. DFI: 1051.00(2x)
punti tariffari 230.00
Alluminio
378 1 ml sangue eparinato, provetta speciale per oligoelementi
586 20 ml urine
Intervalli di riferimento: sangue eparinato < 1.10 mol/l
urine
< 2.2 mol/l
< 200 mol/mol creatinina
L'alluminio, che non è considerato un oligoelemento essenziale, si accumula nel siero in concentrazioni
relativamente modeste tramite l'assunzione quotidiana di cibo. Quantità elevate rilevabili si riscontrano in
caso di una maggiore assunzione o di una eliminazione insufficiente. L'alluminio ha un'affinità molto diversa
con gli organi. Concentrazioni anche basse esercitano effetti altamente tossici nel SNC (encefalopatia da
alluminio). Per evitare il rischio di una iperfosfatemia i pazienti con insufficienza renale necessitano di dosi
giornaliere più elevate di idrossido di alluminio (Alucol®), aumentando così il rischio di intossicazione.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1041.00
punti tariffari 105.00
1999
Aloperidolo (Haldol®)
2 ml siero
Valori terapeutici: 2.0 – 25.0 g/l
Neurolettico (butirofenone), antagonista della dopamina
Tariffa:
No. pos. DFI: 1579.00
punti tariffari 140.00
Alprazolam (Xanax®)
2548 2 ml siero
3608 10 ml urine
Intervalli di riferimento: siero
urine
Antidpressivo
Tariffa:
siero
urine
5.0 – 50 ng/ml
negativo
No. pos. DFI: 1065.00
No. pos. DFI: 1071.00
punti tariffari 140.00
punti tariffari 99.00
Alveolite allergica estrinseca, anticorpi nell’
Farmer's lung (polmone del contadino)
Malattia dell’allevatore di piccioni
Polmone dell’avicoltore
Malattia dei lavoratori del malto
Aspergillosi polmonare
Micropolyspora faeni
Fieno
Aspergillus fumigatus
Aspergillus niger
Mucor racemosus
Aureobasidium pullulans
Penicillium notatum
Penicillium ssp.
Thermoactinomyces vulgaris
Escrementi di piccione
Siero di piccione
Piume di piccione
Aspergillus fumigatus
Siero, escrementi, piume di parrocchetto
Siero, escrementi, piume di pappagallo
Siero, escrementi, piume di piccione
Aspergillus fumigatus
Aspergillus flavus
Aspergillus fumigatus
Aspergillus nidulans
Compendio degli esami labor team w ag
10
Polmone dei lavoratori di formaggio
Bagassosi, Suberosi, Polmone del vendemmiatore
Polmone del coltivatore di pomodori
Polmone dell’operatore cinofilo
Polmone dei lavoratori delle cartiere, Polmone da
polvere di legno, Suberosi, Sequoiosi
Polmone dei coltivatori di funghi
Malattia da umidificatori e condizionatori d’aria
Nocardiosi
Candidiasi polmonare
Micosi polmonari
Micosi opportuniste
3699
Amantadina (PK-Merz®, Symmetrel®)
2 ml siero
Valori terapeutici: 300 – 600 g/l
Farmaco anti-Parkinson, virostatico
Tariffa:
No. pos. DFI: 1083.00
Aspergillus niger
Aspergillus repens
Aspergillus terreus
Aspergillus clavatus
Aspergillus amstelodami
Aspergillus oryzae
Aspergillus versicolor
Penicillium camemberti
Penicillium roqueforti
Thermoactinomyces vulgaris
Penicillium brevi-compactum
Aspergillus versicolor
Alternaria tenuis
Alternaria alternata
Aspergillus fumigatus
Penicillium frequentans
Aureobasidium pullulans
Fusarium species
Micropolyspora faeni
Mucor species
Ceppi di penicillium
Rhizopus
Thermoactinomyces candidus
Thermoactinomyces vulgaris
Micropolyspora faeni
Thermoactinomyces vulgaris
Thermoactinomyces vulgaris
Aureobasidium pullulans
Mucor mucedo
Mucor racemosus
Mucor spinosus
Fusarium culmorum
Micropolyspora faeni
Rhizopus nigricans
Nocardia asteroides
Candida albicans
Penicillium notatum
Penicillium virdicatum
Cladosporium cladosp.
Fusarium pulm.
punti tariffari 86.00
Amebe
Le amebe appartengono ai protozoi (rizopodi). L’Entamoeba histolytica viene assorbita come ciste per via
oro-fecale da alimenti o acque contaminate. Il periodo di incubazione può variare da 1 settimana ad alcuni
anni. Il soggetto infetto può eliminare cisti amebiche/trofozoiti, non sempre però presentare segni o sintomi
di malattia. L’infezione amebica può persistere per anni; sono possibili guarigioni spontanee o recidive della
malattia, con insorgenza di una costipazione aggressiva, coliche, dissenteria amebica, amebiasi
extraintestinale o formazione di ascessi amebici nel fegato. Anche gli altri ceppi di amebe (Entamoeba coli,
E. bütschii, Endolimax nana, E. hartmanni, Dientamoeba fragilis) invadono l’intestino e si riscontrano nelle
feci, senza tuttavia provocare quadri clinici.
5510
Amebe, Lamblia
Feci nel terreno SAF
art. n°. M526
Ricerca di agenti (cisti nelle feci)
Tariffa:
No. pos. DFI: 9303.00/10
406
punti tariffari 70.00/150.00
Amebe, ricerca anticorpale
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 1:20
Nell’amebiasi invasiva, si ha di regola la stimolazione del sistema immunitario e quindi la formazione di
anticorpi. Nell’amebiasi extraintestinale, il tasso di riuscita nella ricerca anticorpale raggiunge il 95% dei
casi; nell’ascesso amebico nel fegato gli anticorpi sono evidenziabili a distanza di 1 – 2 settimane dalla
manifestazione clinica.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3514.00
punti tariffari 29.00
362
Amicacina (Amikin®)
1 ml siero
Livello di avvallamento: < 8.5 mol/l
prelievo di sangue immediatamente prima della dose successiva
Livello di picco:
34.0 – 42.0 mol/l 15 – 30 min dopo l’infusione lenta o un’ora dopo
somministrazione orale
Valori di tossicità:
> 68 mol/l
Emivita di eliminazione: 2.5 h
Compendio degli esami labor team w ag
Aminoglicosidi
Tariffa:
No. pos. DFI: 1060.00
11
punti tariffari 115.00
Amilasi, α-amilasi
113
506
761
762
1 ml siero
10 ml urine “spot” senza additivo
1 ml liquido pleurico
1 ml liquido ascitico
Intervalli di riferimento: siero
< 125 U/l
< 160 U/l
urine
< 450 U/l
liquido pleurico
< 100 U/l
liquido ascitico
< 100 U/l
L’alfa-amilasi viene sintetizzata nell’epitelio secretorio di tutte le ghiandole salivari presenti nel cavo orale e
negli acini delle ghiandole salivari presenti nell’addome e viene rilasciata quasi esclusivamente attraverso il
coledoco. Dopo un completo filtraggio glomerulare, l’amilasi viene riassorbita a livello tubulare per circa il
50%.
Aumento dei valori: pancreatite acuta, attacco acuto di pancreatite cronica, ulcera penetrante nel
pancreas, pseudocisti pancreatiche, tumori pancreatici, insorgenza di cisti da echinococco, ascessi
pancreatici, traumi del pancreas, patologie delle ghiandole salivari (parotite, calcoli, orecchioni), addome
acuto, a seguito di ERCP, paraneoplastico (pancreas, ovaie, bronchi), farmaci (diuretici, estrogeni,
sulfapiridine, infusione di amido idrossietilico), intossicazione (alcol, oppiacei, nicotina, eroina, teofillina,
paracetamolo, ecc.), ustioni, chetoacidosi diabetica, eccessiva ipertrigliceridemia (maggiore rischio di
pancreatite), insufficienza renale, epatite virale, sarcoidosi, tifo addominale.
Nota aggiuntiva: Per la determinazione dell’amilasi nelle urine valgono gli stessi suggerimenti dati per
l’esame sierico; tuttavia la rilevazione dell’urina totale delle 24 ore aumenta la certezza del risultato poiché
possono essere rilevati aumenti episodici.
Per la diagnosi di pancreatopatie è senz’altro migliore la determinazione dell’amilasi pancreatica rispetto
alla -amilasi. La sensibilità di individuazione di una pancreatite (come nel caso della lipasi) è di circa >95%
(-amilasi circa 85%).
Vedi anche amilasi pancreatica, isoenzima dell’amilasi.
Tariffa:
No. pos. DFI: 8037.00
punti tariffari 9.00
44123
< 69 anni
> 69 anni
Amilasi-isoenzimi
1 ml siero
Intervalli di riferimento: amilasi salivare
< 47 U/l
tipo pancreatico P2
< 53 U/l
macroamilasi
0.0 U/l
amilasi totale
< 100 U/l
Separazione elettroforetica negli isoenzimi. La macroamilasi è un complesso composto da amilasi e IgG o
IgA, albumina oppure 1-antitripsina. Non si possono eliminare a livello renale. In caso di presenza
prolungata di iperamilasemia per cause incerte, è consigliabile ricercare un’eventuale presenza di
macroamilasi. Esiste una correlazione con linfomi, mielomi e AIDS.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1049.00
punti tariffari 195.00
206
Amilasi pancreatica, P-amilasi
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 6 mesi
< 8 U/l
6 – 12 mesi
< 23 U/l
1 – 17 anni
< 39 U/l
> 17 anni
< 53 U/l
Aumento dei valori: pancreatite acuta, attacco acuto di pancreatite cronica, ulcera penetrante nel
pancreas, pseudocisti pancreatiche, tumore del pancreas, insorgenza di cisti da echinococco, ascesso
pancreatico, traumi del pancreas, addome acuto, a seguito di ERCP, insufficienza renale, epatite virale.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1592.00
punti tariffari 3.60
Aminoacidi
769 5 ml siero, prelievo effettuato sul paziente a digiuno
556 50 ml urine 24 ore, specificare la quantità totale
Intervalli di riferimento: vedi referto
L’analisi „aminoacidi“ comporta la determinazione di tutti gli aminoacidi.
Acido alfa-aminobutirrico, Acido aspartico, Acido cistico, Acido glutammico, Alanina, Arginino, Asparagina,
Carnosina, Cistina, Citrullina, Fenilalanina, Fosfoetanolamina, Glicina, Glutamina, Idrossiprolina, Isoleucina,
Istidina, Leucina, Lisina, Metionina, Ornitina, Prolina, Sarcosina, Serina, Taurina, Tirosina, Treonina,
Triptofano, Valina
Siero
No. pos. DFI: 1042.00
punti tariffari 205.00
Urine
No. pos. DFI: 1044.00(2x), 1488.00, 1043.00
punti tariffari 290.00
351
Amiodarone (Cordarone®)
2 ml siero
vedi inoltre antiaritmici
Valori terapeutici:
0.8 – 3.9 mol/l
Desetilamiodarone (metabolita):
0.8 – 4.5 mol/l
L’amiodarone è un antiaritmico di classe III e appartiene agli antagonisti sodici con stabilizzazione della
membrana delle cellule del muscolo cardiaco. Viene utilizzato per il trattamento delle aritmie ventricolari e
atriali (prolungamento del tempo AP e tempo refrattario effettivo). Quota di riassorbimento 22-86%; quota
legata alle proteine plasmatiche 96%; emivita 14-100 giorni con tendenza all’accumulo. I livelli di
amiodarone indicano l’attuale livello di farmaci nel plasma; il metabolita desmetilamiodarone viene escreto
per circa 3-4 settimane più a lungo. Con livelli normali di amiodarone in associazione con un livello più
elevato di desmetilamiodarone, è probabile un sovradosaggio.
Compendio degli esami labor team w ag
12
vedi inoltre desmetilamiodarone
Tariffa:
No. pos. DFI: 1484.00
2138
punti tariffari 99.00
Amisulprid (Solian®)
10 ml urine
Intervalli di riferimento: 50 – 600 g/l
Neurolettico
Tariffa:
No. pos. DFI: 1578.00
punti tariffari 86.00
Amitriptilina (Saroten®, Tryptizol®)
758 2 ml siero
759 10 ml urine
Valori terapeutici: 180 – 900 nmol/l
T 1/2:
10 – 75 h
L’amitriptilina appartiene alla classe degli antidepressivi triciclici. Di particolare efficacia è il metabolita
nortripitlina. Usi principali: cura della depressione. Oltre alla stimolazione del sistema simpatico, in caso di
elevati dosaggi insorgono effetti simpatolitici acuti (alterazioni della regolazione pressoria in ortostatismo,
disturbi del ritmo cardiaco, ecc.). Tipiche espressioni delle proprietà anticolinergiche sono la secchezza
delle fauci, disturbi della minzione, ecc. Sintomi di intossicazione: aritmie, tachicardia atriale e blocco
atrioventricolare, stati di agitazione, allucinazioni, iperacusia, dolori, febbre, coma.
Nota aggiuntiva: Non esiste alcun rapporto evidente tra concentrazione plasmatica ed effetto terapeutico.
Eventuale aumento dei valori in caso di terapia concomitante con benzodiazepine e metoprololo.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1696.00
punti tariffari15.90
3393
Amlodipina (Norvasc®)
2 ml siero
Valori terapeutici: 5.0 – 15.0 g/l
Bloccante del canale del calcio
Tariffa:
No. pos. DFI: 1484.00
760
punti tariffari 99.00
Ammoniaca
2 ml plasma EDTA congelato. Subito dopo il prelievo di sangue centrifugare e congelare (catena
refrigerante) o consegnare al Laboratorio entro 1 ora.
Intervalli di riferimento: 250 – 940 g/l
L’ammoniaca si forma dalla disgregazione cellulare delle proteine, delle purine, degli aminoacidi, delle
amine e dalla disgregazione batterica delle proteine nell’intestino (25%). Con valore di pH normale del
sangue, è presente una concentrazione di ammoniaca inferiore all’1% in forma non ionizzata. In condizioni
alcaline la quantità non ionizzata aumenta, con conseguente danno tossico al sistema nervoso centrale. Il
catabolismo avviene nel fegato mediante il ciclo dell’urea.
Aumento dei valori: gravi danni epatoparenchimali (cirrosi in stadio avanzato, disfunzioni epatiche acute, a
causa di epatite o danni tossici). Fattori extra-epatici in caso di danni epatici precedenti: eccessivo apporto
proteico, emorragie gastrointestinali, infezioni, consumo di alcol, ipocaliemia, terapia a base di diuretici,
alcalosi metabolica, riduzione della diuresi, shunt portocavale (carenza di possibilità di catabolismo
attraverso le cellule epatiche), rari difetti enzimatici nel ciclo dell’urea (iperammoniemia) nei lattanti o in età
pediatrica. Sindrome di Reyes.
Nota aggiuntiva: per la determinazione della concentrazione di ammoniaca, il lasso di tempo che intercorre
tra il prelievo di sangue e la centrifugazione non deve essere superiore a 20-30 minuti. Negli eritrociti la
concentrazione di ammoniaca è quasi 3 volte superiore rispetto al plasma. Lasciando riposare la provetta
per 3 ore a temperatura ambiente il valore di uscita può raddoppiare. Valori falsamente elevati in caso di
emolisi e abuso di nicotina.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1045.00
punti tariffari 42.00
2471
Amossicillina (Clamoxyl®)
1 ml siero
Valori terapeutici:
Aminopenicillina
Tariffa:
280
Livello di avvallamento
Livello di picco
0.5 – 1.0 mg/l
5.0 – 15.0 mg/l
No. pos. DFI: 1060.00
punti tariffari 115.00
ANA, Autoanticorpi anti-nucleo, Aac anti-nucleo
1 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Gli ANA comprendono la totalità degli anticorpi contro gli antigeni nucleari. Sono diretti contro le componenti
cellulari presenti soprattutto nel nucleoplasma, nella matrice nucleare, nel nucleolo e in parte anche nel
citoplasma. Nello screening dell’ANA (IFT) è possibile individuare numerosi antigeni nucleari mediante un
pattern differenziato di fluorescenza. La determinazione avviene per mezzo dell’immunofluorescenza
indiretta (IFI), sulle cosiddette “cellule Hep-2” (cellule coltivate del carcinoma della laringe). Un’ulteriore
differenziazione e classificazione in sindromi cliniche è possibile con la determinazione degli anticorpi, per
mezzo del metodo ELISA o blot (dsDNA, cromatina, istone, test ENA-7 e la sua dedifferenziazione in SS-ASS-B, Sm, RNP, Scl70, Jo-1, CENP-B).
Malattia
Anemia emolitica autoimmune
Epatite cronica attiva autoimmune
tiroidite autoimmune
Sindrome di CREST
LE discoide
Dermatomiosite
LE farmaco-indotto
Mononucleosi
Miastenia grave
Ricerca degli ANA nel % dei casi
40 – 50
30 – 50
20 – 40
95
21 – 50
40
95
30 – 70
35 – 50
Compendio degli esami labor team w ag
Polimiosite
Cirrosi biliare primaria, CBP
Artrite reumatoide
Gravidanza
Sindrome di Sharp = MCTD
Sindrome di Sjögren
Sclerodermia
LE sistemico
Persone anziane in buona salute
13
40
40
50
50
99
50
30
99
30
Altri stati o patologie in cui possono insorgere ANA:
sclerosi multipla, familiari sani di pazienti affetti da collagenosi, etabolic, leucemie paraneoplastiche,
psoriasi, pazienti emodializzati, patologie infettive.
Valutazione:
negativo: (< 1:80) con sospetto LES: autoanticorpi anti ds-DNA, autoanticorpi della cromatina in
caso si sospettino altre collagenosi: test ENA-7
positivo:
(> 1:80) Pattern di fluorescenza “omogeneo” oppure “a granuli fini con mitosi
positiva”
indicazione di LES, ulteriore chiarificazione mediante determinazione di
autoanticorpi
Pattern di fluorescenza “granulazione grossolane”: indicazione di LES
sindrome di Sjögren, malattia connettivale mista (MCTD), ulteriore chiarificazione
medi ante determinazione del test ENA-7
attern di fluorescenza “centromero”
indicazione di sindrome CREST.
Pattern di fluorescenza “nucleolare”
indicazione di sclerodermia. Ulteriore chiarificazione mediante determinazione del
test ENA-7.
Pattern di fluorescenza “multiple nuclear dots”
indicazione di cirrosi biliare primaria. Ulteriore chiarificazione mediante
determinazione degli autoanticorpi mitocondriali, autoanticorpi anti-M2
Nota aggiuntiva: titoli di > 1:320 indicano la probabilità di una patologia autoimmune (collagenosi), titoli di
< 1:320 presentano spesso una causa aspecifica. Esistono numerosi altri pattern di fluorescenza, che qui
non vengono citati e il cui significato diagnostico differenziale viene indicato sul referto.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1191.00
punti tariffari 50.00
Analgesici
Per ulteriori indicazioni circa le singole sostanze vedi alla rispettiva voce
N°analisi Farmaco
2280
Acido mefenamico (Ponstan®)
2708
Alfentanil (Rapifen®)
2139
Buprenorfina (Temgesic®) (siero)
5287
Buprenorfina (urina)
1904
Clorochina (Chlorochin®, Nivaquin®)
1943
Diclofenac (Voltaren® e altri)
624
Fenazone
625
Fenilbutazone (Butadion®)
5295
Fentanyl
2281
Ibuprofene (Brufen®)
4973
Idromorfone
2037
Indometacina (Indocid® e altri)
5095
Lornoxicam
2069
Metamizolo (Novalgina® e altri)
347
Naprossene (Proxen®, Apranax®)
2782
Oxycodone (Oxycontin®, Oxynorm®)
614
Paracetamolo (acetaminofene) (Panadol ® e altri)
3508
Petidina
5296
Piroxicam
653
Propifenazone
672
Salicilati (Aspirina®, ecc.)
690
Sulfasalazin (Salazopyrin®)
5999
Tapentadolo
2279
Tramadol (siero)
2137
Tramadol (urina)
Altri su richiesta
1910
Valori terapeutici
2.0 – 10.0 mg/l
vedi referto
0.5 – 5.0 g/l
0.00 – 3.00 g/l
20 – 200 g/l
0.1 – 2.5 mg/l
5 – 20 g/ml
40 – 100 mg/l
vedi referto
15 – 30 mg/l
5.0 – 15.0 g/l
0.3 – 2.5 mg/l
vedi referto
1.0 – 12.0 mg/l
25.0 – 75.0 g/ml
5.0 – 50.0 g/l
5.0 – 25.0 mg/l
100 – 500 ng/ml
vedi referto
1.5 – 12.5 mg/l
20 – 250 mg/l
20 – 50 mg/l
25 – 375 µg/l
200 – 600 µg/l
negativo
Valori di tossicità
> 500 g/l
> 50 g/ml
> 200 mg/l
> 4000 mg/l
> 100 mg/l
> 400 mg/l
Analisi cromosomali, Cromosomi, Cariotipo
5 ml sangue eparinato
liquido amniotico
Tariffa:
No. pos. DFI: 2000.00, 2001.00, 2003.00 punti tariffari 805.00
327
ANCA, Autoanticorpi anti-citoplasma neutrofilo, Aac anti citoplasma
neutrofilo
2 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Autoanticorpi diretti contro diversi enzimi nei granuli dei granulociti neutrofili e dei momociti. La determinazione si effettua mediante immunofluorescenza indiretta su preparati a base di granulociti;
c-ANCA:
granulomatosi di Wegener (85%), poliarterite microscopica (45%), sindrome di ChurgStrauss (10%); poliarterite nodosa (5%), glomerulonefrite (25%)
Compendio degli esami labor team w ag
14
p-ANCA:
granulomatosi di Wegener (10%), poliarterite microscopica (45%), sindrome di ChurgStrauss (65%), poliarterite nodosa (15%); glomerulonefrite (65%), sindrome di Good
pasture.
x-ANCA:
morbo di Crohn, colite ulcerosa, colangite primaria sclerosante, epatiti autoimmuni, LES,
poliartrite
ANCA atipici: patologie intestinali infiammatorie, vascolite cutanea, fibrosi cistica, epatite autoimmune
Nota aggiuntiva: in caso di risultato positivo, viene eseguito automaticamente un test sugli autoanticorpi
MPO e PR3. Nel caso più comune i C-ANCA sono positivi per i PR3 e i P-ANCA lo sono per i MPO.
Con la fluorescenza nucleare viene eseguito anche l’esame degli anticorpi antinucleari, altrimenti non è
possibile la valutazione dei P-ANCA e X-ANCA. Quando sono presenti autoanticorpi antinucleari, in caso di
P-ANCA o di X-ANCA, la comunicazione del titolo non è possibile.
Screening:
No. pos. DFI: 1160.00
punti tariffari 37.00
Tipizzazione:
punti tariffari 195.00
2460
Androstenediolo-glucuronide
2 ml siero
Intervalli di riferimento: f
0.5 – 5.4 µg/l
0.1 – 6.0 µg/l
m
3.4 – 22.0 µg/l
L’androstenediolo-glucuronide è un metabolita del metabolismo periferico degli androgeni (testosterone,
diidrotestosterone) ed ha un ruolo importante ai fini della diagnosi nelle pazienti con irsutismo idiopatico.
Studi hanno dimostrato che nelle pazienti affette da irsutismo i livelli di testosterone, androstenedone e
diidrotestosterone possono ancora rientrare nella norma, mentre i livelli di androstenediolo-glucuronide
risultano aumentati.
Aumento dei valori: irsutismo, ovaio policistico
Tariffa:
No. pos. DFI: 1054.00
punti tariffari 68.00
268
< 50 anni
> 50 anni
Androstenedione
2 ml siero
Intervalli di riferimento:
< 10 anni
< 1.8 nmol/l
10 – 14 anni
< 10.5 nmol/l
14 – 19 anni
< 10.8 nmol/l
> 40 anni
< 10.5 nmol/l
m
10 – 14 anni
< 3.8 nmol/l
14 – 20 anni
< 9.2 nmol/l
20 – 40 anni
< 10.9 nmol/l
> 40 anni
< 9.2 nmol/l
Oltre al deidroepiandrosterone (DHEA), l’androstendione appartiene al gruppo dei 17 chetosteroidi e viene
sintetizzato dal progesterone come fase preliminare degli ormoni steroidei ( etabol, estradiolo, testosterone
e deidrotestosterone) al 60% nella corteccia surrenale, mentre la restante produzione si verifica nelle ovaie.
La regolazione circadiana della produzione di androstendione è soggetta ad un meccanismo di
riaccoppiamento mediante ACTH e anche all’influsso della secrezione LH. Nella fase centrale del ciclo, il
livello di androstendione aumenta notevolmente. In caso di AGS, un eventuale blocco enzimatico può
aumentare la concentrazione di androstendione.
Aumento dei valori: iperfunzionalità e iperplasia surrenale, irsutismo surrenale, sindrome adrenogenitale
(AGS), iperandrogenemia adrenale, virilizzazione, sindrome delle ovaie policisti, tumori ovarici, sindrome di
Cushing, adiposità, gravidanza.
Diminuzione dei valori: insufficienza surrenale, post-menopausa, terapia a base di Clomifen, insufficienza
ovarica, anemia drepanocitica. Terapia a base di glucocorticoidi.
Nota aggiuntiva: la rilevazione deve avvenire entro la prima metà del ciclo (fase follicolare).
Tariffa:
No. pos. DFI: 1055.00
punti tariffari 30.00
f
Anfetamina
515 20 ml urine
5159 2 ml siero
Intervalli di riferimento: urine
negativo
siero
< 15 µg/l
Nel giro di 48 ore una dose pari al 30% circa viene escreta non modificata per via renale; in caso di pH
basso la secrezione è più elevata. Un intervallo di esame ragionevole dopo una sospetta assunzione è di 13 giorni. Si prega di notare che numerosi farmaci contengono derivati anfetaminici. Periodo di positività: 2 –
4 giorni.
Nota aggiuntiva: vedi inoltre screening con stupefacenti e metanfetamina
Tariffa:
urine
No. pos. DFI: 1687.00
punti tariffari 13.00
siero
No. pos. DFI: 1683.00
punti tariffari 110.00
5288
Anfotericina B
2 ml siero
Valori terapeutici: vedi referto
Antimicotico, antibiotico
Tariffa:
No. Pos. DFI: 1176.00
277
punti tariffari: 99.00
Anti-ADNasi B, ADNasi B, Anti-streptodornasi B, Doessiribonucleasi
streptococcica, DNAasi B, Streptococchi, ricerca anticorpale
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 14 anni
< 75 U/ml
14 – 18 anni
< 240 U/ml
>18 anni
< 200 U/ml
ADNasi B, un isoenzima di 4 ADNasi, viene prodotto praticamente da tutti i ceppi di Streptococcus
pyogenes (streptococchi di gruppo A). In caso di colonizzazione dell’organismo da parte di streptococchi, il
sistema immunitario reagisce producendo anticorpi anti-ADNasi B. La ricerca anticorpale ADNasi B è da
considerare più specifica del test anti-streptolisina O; tuttavia con un’indagine combinata dei parametri
Compendio degli esami labor team w ag
15
ASLO, anti-ADNasi e anti-ialuronidasi si ottiene un maggiore valore diagnostico in merito a un’infezione
pregressa. Si ha un aumento di titoli anticorpali in circa l’80% dei pazienti con febbre reumatica acuta e
glomerulonefrite acuta; un aumento di titoli si riscontra anche dopo un’infezione cutanea nonostante livelli
normali di ASLO.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3471.00
punti tariffari 42.00
766
Anti-ialuronidasi, Streptococchi, ricerca anticorpale
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 300 U/ml
Si tratta di anticorpi indotti da streptococchi, riscontrabili soprattutto nelle infezioni cutanee da streptococchi.
Il maggiore valore diagnostico si ottiene in combinazione con le seguenti analisi: anti-streptodornasi ADNasi
B (doessiribonucleasi streptococcica), anti-streptolisina O (ASO, ASLO), anti-streptochinasi.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3472.00
punti tariffari 42.00
279
Anti-stafilolisina, Stafilococchi, ricerca anticorpale
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 2.0 U/ml
In caso di colonizzazione dell’organismo da parte di stafilococchi (per es. infezione della ferita), il corpo
reagisce formando anticorpi rivolti contro la stafilolisina, una tossina prodotta dagli stafilococchi. Gli anticorpi
anti-stafilolisina sono evidenziabili 2 – 3 settimane dopo l’infezione.
Aumento dei valori: infezione stafilococcica
Tariffa:
No. pos. DFI: 3470.00
punti tariffari 18.00
275
Anti-streptolisina O, ASO, ASLO, Streptococchi, ricerca anticorpale
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 200 U/ml
In caso di colonizzazione dell’organismo da parte di streptococchi, il corpo reagisce formando anticorpi
rivolti contro la streptolisina, una tossina prodotta dagli streptococchi. A causa della somiglianza degli
antigeni molecolari della streptolisina con diverse strutture tissutali (per es. sarcolemma), gli anticorpi antistreptolisina elaborati dall’organismo agiscono non soltanto nei confronti degli streptococchi, ma anche nei
confronti di vari organi in cui, tra l’altro, si manifestano. Ne consegue una malattia streptococcica con
tendenza al decorso cronico. Per l’approfondimento diagnostico di un’infestazione da streptococchi si
consiglia la determinazione degli anticorpi anti-ialuronidasi e anti-ADNasi B. Il titolo anti-streptolisina O
(ASO, ASLO) tende a salire a distanza di circa 4 – 8 settimane da un’infezione streptococicca
(Streptococcus pyogenes) del tratto respiratorio (non o solo raramente dopo infezioni cutanee) per poi
scendere gradualmente nel giro di settimane o mesi. Singoli titoli hanno scarso valore diagnostico. Solo un
aumento almeno duplice del titolo è indicativo di un’infezione recente.
Si consiglia il monitoraggio del titolo dopo 2 – 3 settimane. In caso di aumento significativo o persistente
livello patologico per diverse settimane, occorre vagliare l’eventualità di una rinnovata terapia antibiotica
come prevenzione di una malattia secondaria anche dopo il trattamento di una forma primaria.
Nota aggiuntiva: Si possono avere false positività in caso di innalzamento delle beta-lipoproteine nel siero,
di malattie epatiche e altre infezioni batteriche.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3471.00
punti tariffari 42.00
Antiaritmici
Per ulteriori indicazioni circa le singole sostanze vedi alla rispettiva voce.
nanalisi Farmaco
351
Amiodarone (Cordarone®)
596
Chinidina
3511
Desetilamiodarone
1947
Disopiramide (Norpace®)
1971
Flecainide (Tambocor®)
2052
Lidocaina (Xylocain®)
2074
Mexiletina (Mexitil®)
644
Procainamide (Pronestyl®)
3173
Propafenone (Rytmonorm®)
730
Verapamile (Isoptin®)
Altri su richiesta
Valori terapeutici
0.8 – 3.9 mol/l
1.0 – 5.0 mg/l
0.8 – 4.5 mol/l
2.0 – 5.0 g/ml
0.2 – 1.0 mg/l
1.5 – 5.0 g/ml
0.1 – 2.0 g/ml
4.0 – 10 g/ml
0.05 – 1.0 mg/l
50 – 350 µg/l
Valori di tossicità
> 10 mg/l
> 7 g/ml
> 8 g/ml
> 3 g/ml
> 16 g/ml
>1.5 mg/l
Antibiotici
Determinazione dei livelli ematici durante la terapia per evitare sovra e sottodosaggi (particolarmente
importante in caso di alterazione della funzionalità epatica e renale, nonché nei prematuri e neonati).
Importante: ora del prelievo di sangue (vedi le singole sostanze).
Per ulteriori indicazioni circa le singole sostanze vedi alla rispettiva voce.
nanalisi
Antibiotici/antimicotici
362
2471
5288
3219
5289
3806
5298
5299
1901
3349
5290
2301
Amicacina (Amikin®)
Amossicillina (Clamoxyl®)
Anfotericina B
Cefazolina (Kefzol®)
Ceftazidima
Ceftriaxone (Rocephin®)
Cefuroxima
Ciprofloxacina
Cloramfenicolo
Claritromicina (Klacid®)
Clindamicina
Dossiciclina
Valori terapeutici
(livello di avvallamento)
< 8.5 mol/l
0.5 – 1.0 mg/l
vedi referto
10 – 150 mg/l
vedi referto
10 – 100 mg/l
vedi referto
vedi referto
1.0 – 5.0 mg/l
1.0 – 5.0 mg/l
vedi referto
1.0 – 5.0 mg/l
Valori di tossicità
(livello di picco)
34.0 – 42.0 mol/l
5.0 – 15.0 mg/l
10.0 – 20.0 mg/l
Compendio degli esami labor team w ag
16
1972
4167
487
5312
5292
5302
340
632
5303
5304
3108
2648
Flucitosina (Ancotil®)
Fluconazolo
Gentamicina (Garamycin®)
Itraconazolo
Linezolid
Metronidazolo
Netilmicina (Netromycin®)
Piperacillina (Pipril®)
Pirazinamide
Rifabutina
Rifampicina (Rimactan®)
25.0 – 50.0 mg/l
< 10 mg/l
< 2.0 mg/l
0.03 – 0.50 mg/l
5.00 – 20.0 mg/l
vedi referto
< 2.0 mg/l
1.0 – 5.0 mg/l
vedi referto
vedi referto
0.1 – 1.0 mg/l
3858
Teicoplanina
5305
Terbinafina
384
Tobramicina (Obracin®)
5291
Trimetoprim/Sulfamethoxazol (Bactrim®)
726
Vancomicina (Vancocin®)
Altri su richiesta
5.0 – 6.0 mg/l
vedi referto
< 0.2 mg/l
vedi referto
3.4 – 6.7 mol/l
50 – 100 mg/l
5.0 – 10.0 mg/l
5.0 – 12.0 mg/l
20.0 – 70.0 mg/l
4.0 – 10.0 mg/l picco
>12.0 mg/l tossico
5.0 – 10.0 mg/l
13.4 – 26.8 mol/l
Anticorpi anti-amfifisina 1
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 1:10
La ricerca anticorpale è essenzialmente utile ai fini del riconoscimento di un carcinoma occulto in presenza
di relativa sintomatologia neurologica, in particolare nella "Sindrome dell’uomo rigido o Sindrome Stiff-man
(SMS)". A causa del numero limitato di pazienti positivi per gli anticorpi, attualmente non è ancora possibile
fare affermazioni affidabili in merito alla sensibilità diagnostica degli autoanticorpi diretti contro l’amfifisina 1
nella sindrome SMS (Sindrome Stiff-man) paraneoplastica. Gli anticorpi anti-amfifisina 1 non sono tuttavia
specifici per la SMS, dato che sono stati rilevati anche nell’encefalomielite paraneoplastica e nel 4% dei
pazienti affetti da altre sindromi neurologiche paraneoplastiche.
Aumento dei valori: Sindrome dell’uomo rigido paraneoplastica, polineurite sensibile subacuta
(neuronopatia), encefalomielite
Tariffa:
No. pos. DFI: 1194.00
punti tariffari 87.00
2070
Anticorpi anti-eparina PF4(HIT-Tipo 2)
Siero o plasma citratato 1:10, 2 ml
Intervalli di riferimento: negativo
Dopo la somministrazione di eparina per la profilassi della trombosi o per la profilassi anticoagulante
possono formarsi degli autoanticorpi diretti contro il complesso eparina/fattore piastrinico 4 (PF4) (5-10
giorni dopo l'inizio della terapia). Tramite il legame degli autoanticorpi a questo complesso si determina
l'attivazione dei trombociti, che porta all'insorgenza di trombosi ed embolie nonchè ad una marcata
trombopenia (trombopenia indotta da eparina di tipo II).
Tariffa:
No. pos. DFI: 1709.00
punti tariffari 145.00
379
Anticorpi anti-insulina
2 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Anticorpi anti-insulina esogena possono essere la causa di una resistenza all’insulina. Nella diagnostica o
nella valutazione dei rischi di diabete mellito non hanno alcuna rilevanza.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1136.00
punti tariffari 52.00
164
Anticorpi antieritrocitari, Coombs indiretto, Screening anticorpale, Test
di ricerca degli alloanticorpi
2 ml siero e sangue EDTA con i dati anagrafici (cognome, nome, data di nascita)
Intervalli di riferimento: negativo
Riscontro di alloanticorpi irregolari, antieritrocitari. Immunizzazione attraverso antigeni eritrocitari allogeni,
ad es. con trasfusione, gravidanza, aborto. Relativamente all’MEN (malattia emolitica del neonato), sono
rilevanti solo gli anticorpi della classe IgG, poiché possono penetrare nella placenta.
Provvedimenti da adottare in gravidanza: primo esame all’inizio della gravidanza, secondo esame alla
24a-28a settimana di gravidanza.
Nota aggiuntiva: un referto positivo viene ulteriormente chiarito mediante la specificazione e la titolazione
degli anticorpi. Vedi “Anticorpi anti-eritrociti, specificazione”. In caso di rilevazione di anticorpi a rischio di
MEN, si consiglia la valutazione del relativo antigene nel padre del bambino. Vedi “antigeni eritrocitari
paterni”.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1287.00, 1288.00 punti tariffari 43.30
163
Anticorpi
antieritrocitari,
alloanticorpi anti eritrociti
specificazione,
Identificazione
degli
2 ml siero e sangue EDTA con i dati anagrafici (cognome, nome, data di nascita)
Prescrizione solo alle pazienti con anticorpi noti. Per lo screening, richiedere il test “anticorpi anti-eritrocitari”
analisi ° 164. Il test è utile per l’ulteriore specificazione in caso di positività del test di individuazione degli
anticorpi. Oltre alla determinazione della specificità degli anticorpi, si esegue quella del titolo.
Relativamente all’MEN (malattia emolitica del neonato) sono rilevanti solo gli anticorpi della classe IgG,
poiché possono penetrare nella placenta. In caso di rilevazione di tali anticorpi, per la valutazione del rischio
di MEN è consigliata la determinazione dell’antigene corrispondente nel padre del bambino. Vedi “antigeni
eritrocitari paterni”. Sul referto viene indicato il rischio di MEN e l’importanza della trasfusione degli
anticorpi.
Principali alloanticorpi rilevanti ai fini della gravidanza.
Rischio MEN
anti-c, anti-D, anti-C, anti-E, anti-A, anti-B, anti-Co(b), anti-Cw, antiKp(a) anti-Kp(b), anti-Lu(b), anti-S, anti-Wr(a)
Compendio degli esami labor team w ag
17
MEN raro
anti-e, anti-s, anti-Fy(a)/Fy(b), anti-Jk(a)/Jk(b), anti-Lu(a), anti-M (solo
classe IgG), anti-N,
Repressione diretta di eritropoiesi anti-Kell
Nessun segno di emolisi evidente, anemia rilevabile solo mediante
puntura del cordone ombelicale (determinazione di emoglobina nel
feto).
Procedura in caso di riscontro di anticorpi rilevanti per la gravidanza:
monitoraggio dei titoli anticorpali a intervallo regolare:
ogni 4 settimane fino alla 28a settimana di gravidanza;
ogni due settimane in caso di aumento del titolo a partire dalla 32a settimana;
eventuali ulteriori esami per la valutazione dell’emolisi
nel feto: (sonografia doppler dell’arteria cerebri media, amniocentesi)
Nota aggiuntiva: una diminuzione del titolo può indicare un legame di anticorpi materni con eritrociti
fetali.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1286.00, 1287.00 punti tariffari 103.30
Antidepressivi
Per ulteriori indicazioni circa le singole sostanze vedi alla rispettiva voce
Farmaco
Agomelatina (Valdoxan®)
Alprazolam (Xanax®)
Amitriptilina (Saroten®)
Bupropione (Wellbutrin®)
Citalopram (Seropram®)
Clomipramina (Anafranil®)
Clozapina (Leponex®)
Desipramina
Dibenzepina (Noveril®)
Doxepina (Sinquan®)
Fluoxetina (Fluctine®)
Fluvoxamina (Floxyfral®)
Idrossizina (Atarax®)
Imipramina (Tofranil®)
Litio (Lithiofor®, Litarex®)
Maprotilina (Ludiomil®)
Mianserina (Tolvon®)
Mirtazapina (Remeron®)
Moclobemide (Aurorix®)
Nefazodone (Nefadar®)
Nortriptilina (Nortrilen®)
Opipramol
Paroxetina (Deroxat®)
Reboxetina (Edronax®)
Sertralina (Zoloft®)
Sulpiride (Dogmatil®)
Trazodone (Trittico®)
Trimipramina (Surmontil®)
Venlafaxina (Efexor®)
Desmetilvenlafaxina
nanalisi
4384
2548
758
3413
1912
1917
1922
1934
1940
1951
1976
1994
4317
2036
365
2062
2075
2121
2077
349
604
5284
616
4869
677
691
3629
718
729
Valori terapeutici
8.8 – 21.0 g/l
5.0 – 50 ng/l
180 – 900 nmol/l
25 – 100 g/l
25 – 250 g/l
68 – 475 nmol/l
0.15 – 2.14 mol/l
30 – 300 g/l
50 – 250 g/l
10 – 200 g/l
60 – 450 g/l
30 – 300 g/l
30 – 100 g/l
50 – 150 g/l
0.5 – 1.2 mmol/l
50 – 250 g/l
30 – 120 g/l
10 – 100 µg/l
300 – 1000 µg/l
0.1 – 2.3 mol/l
50 – 250 g/l
vedi referto
30 – 500 g/l
10 – 60 g/l
10 – 150 g/l
50 – 750 g/l
0.7 – 1.0 mg/l
68 – 680 nmol/l
30 – 400 µg/l
60 – 400 µg/l
Valori di tossicità
> 3000 g/l
> 500 g/l
> 1000 g/l
> 1000 g/l
> 500 g/l
> 500 g/l
Altri su richiesta
Antidepressivi triciclici, qualitativo
367 2 ml siero
717 20 ml urine
Per la determinazione quantitativa confronta la voce relativa alla singola sostanza.
Tariffa:
No. pos. DFI: 8571.00
punti tariffari 50.00
Antiepilettici, anticonvulsivi
Al più presto 4 emivite dopo l’inizio della terapia (steady state)
Prima dell’assunzione della dose mattutina, comunque al più presto 4 ore dopo l’ultima assunzione
Per ulteriori indicazioni circa le singole sostanze vedi alla rispettiva voce
nanalisi
360
5286
3535
352
1918
353
1962
358
2107
357
354
3950
355
4383
Farmaco
Acido valproico (Depakine®)
Acido valproico libero
Barbesaclone (Maliasin®)
Carbamazepina (Tegretol®, Timonil®)
Clonazepam (Rivotril®)
Etosuccimide (Suxinutin®)
Felbamato (Taloxa®)
Fenitoina (Phenhydan®,Epanutin®)
Fenitoina libera
Fenobarbitale (Luminal®)
Gabapentina (Neurontin®)
Lacosamide (Vimpat®)
Lamotrigina (Lamictal®)
Levetiracetam (Keppra®)
Valori terapeutici
346 – 693 µmol/l
34.6 – 69.3 μmol/l
43 – 129 mol/l
4.0 – 9.0 mg/l
45 – 190 nmol/l
210 – 710 mol/l
10 – 100 mg/l
5 – 20 mg/l
4.0 – 7.9 mol/l
43.1 – 129.3 mol/l
2 – 12 mg/l
5.5 – 13.6 mg/l
0.5 – 4.5 mg/l
5.0 – 30.0 mg/l
Valori di tossicità
> 10 mg/l
> 250 nmol/l
> 1000 mol/l
> 25 mg/l
> 215 mol/l
Compendio degli esami labor team w ag
18
2066
356
2753
359
5350
3965
7322
437
Mefenitoina
Oxcarbazepina (Trileptal®)
Pregabalina (Lyrica®)
Primidone (Mysoline®)
Retigabina
Rufinamide (Inovelon®)
Stiripentolo
Sultiame(Ospolot®)
2354
Tiagabin (Gabitril®)
438
Topiramato (Topamax®)
361
Vigabatrin (Sabril®)
2878
Zonisamide (Zonegran®)
Altri su richiesta
3665
4.00 – 16.0 mg/l
< 3 g/ml
0.5 – 5.0 mg/l
9.1 – 55.0 mol/l
0.31 – 1.75 mg/l
2.0 – 25.0 mg/l
vedi rapporto
<15 anni 1 – 6 mg/l
>15 anni 6 – 10 mg/l
5 – 50 g/l
12 – 36 µmol/l
23 – 192 µmol/l
10.0 – 40.0 mg/l
> 92 mol/l
> 20 mg/l
Anti-Fattore Xa
Plasma citratato 1:10, congelato
Intervalli di riferimento: prevenzione
< 6.0 U/ml
terapeutica
0.5 – 1.0 U/l
Grazie alla propria struttura e distribuzione dei pesi molecolari, le eparine a basso peso molecolare (eparine
LMW) hanno una maggiore attività inibitoria sul fattore Xa. Con l’utilizzo profilattico o terapeutico di eparina
LMW non si ha di conseguenza nessun prolungamento del tempo di tromboplastina parziale attivato
(aPTT). Il dosaggio delle eparine LMW è adattato al peso corporeo; normalmente non sono necessari
controlli di laboratorio. Indicazioni per la determinazione dell’attività dell’antifattore Xa: Insufficienza renale,
gravidanza, terapia di lungo periodo, alto rischio di emorragie o trombosi, peso corporeo troppo elevato o
troppo basso, lattanti, bambini
Nota: Il prelievo ematico deve essere eseguito a distanza di 2-4 ore dal momento dell’iniezione per via
sottocutanea dell’eparina LM.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1347.00
punti tariffari 79.00
Antigene carcino-embrionario, CEA
173 1 ml siero
3637 Agoaspirato (liquido ascitico, liquido pleurico)
< 3.5 g/l
fumatori
< 7.5 g/l
Il CEA è una glicoproteina e si trova comunemente solo nell’epitelio endodermico embrionale. Il tempo di
emivita è di 2 –8 giorni. Questa glicoproteina compare anche in vari tipi di tumori maligni dei tessuti. Come
marker tumorale il CEA è relativamente aspecifico e solo moderatamente sensibile. Il significato clinico
risiede soprattutto nel carcinoma colorettale.
Aumento dei valori
Patologie maligne: carcinoma colorettale, metastasi epatiche, carcinoma midollare tiroideo, carcinoma
mammario, tumori del pancreas, delle vie biliari, dell’esofago, delle ovaie, della cervice, carcinoma
bronchiale non a piccole cellule.
Patologie benigne: fumatori, epatite, morbo di Crohn, colite ulcerosa, diverticolite, polmonite ed enfisema
polmonare, cirrosi epatica etilica.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1227.00
punti tariffari 20.00
Intervalli di riferimento:
3533
Antigene sierico associato a cancro, CASA
2 ml siero
Intervalli di riferimento: < 6.0 U/ml
L’antigene sierico associato a cancro (CASA) è una mucina epiteliale. Questa glicoproteina è espressa sulla
superficie delle cellule tumorali ovariche e altre cellule tumorali epiteliali e si osserva nelle pazienti affette da
carcinoma dell’ovaio, ma anche nel tumore mammario e polmonare, in concentrazione sierica elevata.
L’antigene sierico associato a cancro (CASA), al contrario del CA 125, nelle pazienti con endometriosi,
tumori benigni degli annessi cutanei e tumori ovarici con basso potenziale di malignità, non aumenta in
misura significativa.
Aumento dei valori: carcinoma dell’ovaio, tumore mammario, tumore polmonare
Tariffa:
No. pos. DFI: 1219.00
punti tariffari 44.00
146
Antigene specifico prostatico, PSA, complessato, Complexed PSA
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 3.3 g/l
Quota complessata del PSA totale:
> 81%
indica un’alterazione maligna
Quota complessata del PSA totale:
< 81%
indica un’alterazione benigna
Nella cosiddetta zona grigia dell’aumento dei valori di PSA (4,0 – 10 g/l), che può essere causata anche
da patologie benigne a carico della prostata, la determinazione del PSA complessato può fornire
informazioni supplementari nella diagnosi differenziale tra affezioni benigne e maligne della prostata.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1626.00(2x)
punti tariffari 23.60
181
Antigene specifico prostatico, PSA
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 4.0 g/l
L’antigene specifico della prostata è, come la fosfatasi acida specifica della prostata (PAP), una
glicoproteina e un prodotto di secrezione delle cellule delle ghiandole prostatiche specifico dei tessuti ed è
quindi un utile marker tumorale organo-specifico. Per lo più è presente in forma legata (complessata).
Aumento dei valori: patologie maligne: carcinoma della prostata.
Patologie benigne: prostatite, iperplasia benigna della prostata, infarto della prostata, ritenzione urinaria,
palpazione prostatica, ciclismo.
Compendio degli esami labor team w ag
19
Nota aggiuntiva: prelievo di sangue prima dell’indagine rettale; patologie a carico della prostata possono
causare aumenti considerevoli di PSA. Con valori compresi tra 0,9 – 13,0 ng/ml si consiglia di determinare
anche il PSA libero o complessato. Valori più elevati del PSA totale indicano di per se un’affezione maligna.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1626.00
punti tariffari 11.80
182
Antigene specifico prostatico, PSA, libero
2 ml siero
Quota libera del PSA totale
< 18%
indica un carcinoma della prostata
> 18%
indica un’alterazione benigna
Il PSA si trova nel siero di pazienti con patologie legate alla prostata, soprattutto in forma complessa.
Tuttavia, nei pazienti con carcinoma alla prostata, la quota di PSA libero rispetto al PSA normale è
notevolmente inferiore in confronto alle patologie benigne a carico della prostata.
Nota aggiuntiva: la determinazione è utile quando il PSA totale è compreso tra 0,9 e 13,0 ng/ml. Valori più
elevati del PSA totale indicano di per se un’affezione maligna.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1626.00
punti tariffari 11.80
563
Antigene tumorale vescicale, BTA
10 ml urine senza additivo
Intervalli di riferimento: < 14 U/ml
Il BTA viene impiegato come marcatore tumorale nei tumori della vescica (sensibilità 70%, specificità 60%).
Aumento dei valori
Affezioni maligne: tumori della vescica.
Affezioni benigne: affezioni prostatiche benigne e maligne, urolitiasi, nefriti e tumori del rene.
Nota aggiuntiva: il dosaggio del BTA non sostituice la citoscopia nella diagnostica di tumori della vescica.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1219.00
punti tariffari 44.00
168
Antigeni eritrocitari paterni, identificazione
1 ml sangue EDTA con i dati anagrafici (cognome, nome, data di nascita)
Intervalli di riferimento: negativo
Gli anticorpi antieritrocitari rilevanti sono evidenziabili ai fini della gravidanza, è consigliata la
determinazione dell’antigene corrispondente nel padre del bambino per la valutazione del rischio MEN.
Nota aggiuntiva: annotare il numero di protocollo del referto con i risultati degli anticorpi eritrocitari materni
sul modulo di richiesta. Ricevere un rapporto con la valutazione del rischio MEN e indicazioni per il followup.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1288.00
punti tariffari 33.00
4494
Anti-Tr-anticorpi, PCA-2
2 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Anticorpi riscontrati in pazienti affetti dalla sindrome di Hodgkin con una DPC (degenerazione
paraneoplastica cerebellare)
Tariffa:
No. pos. DFI: 1154.00
punti tariffari 37.00
Antitripsina, α1157 1 ml siero
Intervalli di riferimento: 0.9 – 2.0 g/l
L’alfa-1-antitripsina (1-AT) è una proteina di fase acuta, la cui funzione consiste nell’inibizione dell’attività
degli enzimi proteolitici. Le aree di sintesi sono, oltre agli epatociti, i macrofagi alveolari e i monociti.
Sussiste un’elevata attività inibitoria nei confronti dell’elastasi sprigionata dai granulociti. In caso di carenza,
l’attività non inibita dell’elastasi causa una maggiore disgregazione dell’elastina strutturale alveolare, con
conseguente sviluppo di enfisema. Si distingue tra carenza congenita e carenza acquisita: gli stati di
carenza di 1-AT acquisiti sono causati dall’inattivazione di 1-AT da parte degli ossidanti contenuti nel fumo
della sigaretta. Per quanto riguarda la carenza acquisita, vedi alfa-1-antitripsina fenotipo.
Aumento dei valori: reazione di fase acuta, carcinoma di tipo epitelico-squamoso e adenocarcinoma.
Diminuzione dei valori: carenza di 1-antitripsina: enfisema polmonare, epatite, ittero, cirrosi epatica.
7561 Feci
Intervalli di riferimento: 5.4 – 26.8 mg/100g
L’alfa-1-antitripsina è prodotta nel fegato e normalmente eliminata in piccole quantità nelle feci. Non
essendo praticamente riassorbita né scissa a livello intestinale, l’alfa-1-antitripsina rappresenta un indice
particolarmente appropriato per l’individuazione delle enteropatie essudative. Attraverso il danno della
mucosa intestinale si osserva un aumentato passaggio nel lume intestinale. L’alfa-1-antitripsina rispecchia
lo stato di infiammazione della parete intestinale (conformemente alla perdita di proteine attraverso i siti
delle ferite). I livelli sierici di alfa-1-antitripsina (proteina della fase acuta) possono essere caratterizzati da
evidenti oscillazioni e di conseguenza determinano anche un aumento dei valori riscontrati nelle feci.
Aumento dei valori: colite ulcerosa, morbo di Crohn, morbo di Whipple, sindrome Blind-loop, enterocolite
necrotizzante, tubercolosi intestinale, celiachia, disturbi del sistema linfatico acquisiti (toracici, addominali),
linfoma intestinale
Tariffa:
siero
No. pos. DFI: 1032.00
punti tariffari 23.00
feci
No. pos. DFI: 1033.00
punti tariffari 195.00
756
Antitripsina fenotipo, α1Sangue EDTA
L’antitripsina alfa-1 presenta un polimorfismo genetico: Tipo normale PiMM. Altri fenotipi presentano
concentrazioni ridotte di antitripsina 1. (ad es. il fenotipo PiZZ presenta solo il 10-20% dell’attività
enzimatica). Una carenza ereditaria di antitripsina può essere scoperta mediante l’individuazione del
fenotipo in caso di cirrosi epatica non chiara, ittero in età pediatrica ed enfisema polmonare in giovane età. I
portatori di caratteristiche di concentrazioni ridotte di 1-antitripsina presentano un rischio elevato di
sviluppare un enfisema polmonare nei fumatori.
Fenotipo PiZZ (omozigoto):
concentrazione di 1-antitripsina ridotta al 10-20%
Compendio degli esami labor team w ag
20
concentrazione di 1-antitripsina ridotta a < 60%
rispettivamente a < 40%
Fenotipo PiSS:
concentrazione di 1-antitripsina ridotta a ~50%
Fenotipo PiZO/PiOO:
concentrazione di 1-antitripsina ridotta tra 0-10%
Tariffa:
No. pos. DFI: 2022.00, 1033.00 (2x)
punti tariffari 473.00
Fenotipo PiSZ e PiMZ:
141
Antitrombina III, AT III
Plasma citratato 1:10
Intervalli di riferimento: 70 – 125 %
L’AT III è una importante proteina regolatrice del sistema dell’emostasi. Inibisce i fattori attivi di
coagulazione (IIa, IXa, Xa, XIa e XIIa). L’azione inibitoria è particolarmente importante sulla trombina (IIa) e
sul fattore Xa. In presenza di eparina, l’azione inibitoria è così rapida, che si verifica immediatamente un
blocco dell’azione delle trombine. Concentrazioni subnormali evidenziano uno squilibrio accompagnato da
elevata coagulabilità e pericolo di tromboembolie. Assieme agli enzimi della coagulazione, l’AT III forma un
complesso non dissociabile che viene eliminato dal sistema monocito-macrofago. In caso di
ipercoagulazione o coagulazione anomala intravasale si ha un consumo di AT III. L’AT III funge pertanto da
indicatore specifico relativo di formazione irregolare di trombine.
Diminuzione dei valori: carenza ereditaria di AT III, danni avanzati di parenchima epatico, MODS, sepsi,
sindrome nefrotica, linfoma maligno in stadio avanzato, gastroenterite essudativa, coagulopatia da
consumo, assunzione di inibitori dell’ovulazione, fase post-parto, terapia a base di eparina.
Aumento dei valori: terapia a base di Marcumar, colestasi, reazione di fase acuta, carenza di vitamina K.
Nota aggiuntiva: un’attività AT III tra il 50% e il 70% rappresenta già un deficit inibitorio che il processo di
coagulazione non riesce più a compensare in caso di attività normale o superiore al normale dei
procoagulanti e che comporta un maggiore rischio di patologie tromboemboliche. In caso di terapia
anticoagulante a base di eparina o derivati della cumarina, i valori rilevati non sono affidabili.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1081.00
punti tariffari 21.00
118
Apolipoproteina A I
1 ml siero
Intervalli di riferimento: 1.1 –2.1 g/l
Diminuzione dei valori: elevato rischio coronarico
Tariffa:
No. pos. DFI: 1087.00
punti tariffari 19.90
767
Apolipoproteina A II
1 ml siero
Intervalli di riferimento: 0.26 – 0.51 g/l
Nessuna rilevanza come fattore di rischio coronarico
Tariffa:
No. pos. DFI: 1087.00
punti tariffari 19.90
239
Apolipoproteina B
1 ml siero
Intervalli di riferimento: 0.5 – 1.4 g/l
Aumento dei valori: elevato rischio coronarico
Tariffa:
No. pos. DFI: 1089.00
768
punti tariffari 19.90
Apolipoproteina E, genotipo
Sangue EDTA
Il genotipo omozigoto dell’ApoE2 è associato con il tipo III di iperliproteinemia che possiede una forte
aterogenicità.
Tariffa:
No. pos. DFI: 2115.00, 2022.00 punti tariffari 177.00
Apoliproteine
Le apoliporoteine sono le frazioni proteiche delle lipoproteine. Esistono in gran numero, ma fino ad oggi
soltanto a poche è stata attribuita una rilevanza.
Composizione delle lipoproteine:
Chilomicroni ApoB-48, Apo CI-III, Apo IV, ApoE
VLDL
ApoE
VDL
ApoB-100
HDL
Apo AI
Lp (a)
Apo AI, ApoB-100
LDL
ApoB
Nota aggiuntiva: vedi inoltre le singole analisi.
158
Aptoglobina
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 16 anni
0.25 – 1.38 g/l
> 16 anni
0.30 – 2.00 g/l
L’aptoglobina fa parte delle proteine di fase acuta e trasporta l’emoglobina libera, intravascolare per la
disgregazione come complesso emoglobina-aptoglobina nel sistema reticolo-endoteliale. Poiché il tempo di
emivita è pari solo a circa 8 minuti, la concentrazione di aptoglobina scende rapidamente in caso di emolisi
intravasale. Una riduzione dei valori indica un’ emolisi intravasale.
Diminuzione dei valori: emolisi: anemia emolitica acquisita e congenita, anticorpi a caldo e freddo,
farmaci, trasfusioni, metalli pesanti oppure ossidanti, emoglobinuria da sforzo, microangiopatia,
coagulazione intravasale disseminata (DIC), sindrome emolitica-uremica (HUS), emoglobinuria parossistica
notturna (PNH), acantocitosi in caso di epatopatie, stato successivo a sostituzione di valvole cardiache,
disfunzioni della sintesi: patologie epatiche acute o croniche, sindrome da malassorbimento, riduzione
congenita di aptoglobina oppure deficit di aptoglobina.
Aumento dei valori: reazioni di fase acuta (infiammazioni, necrosi tissutali acute, tumori maligni), colestasi
intra ed extra-epatica, morbo di Hodgkin sindrome nefrotica, artrite reumatoide, anemia da deficit di ferro,
plasmocitoma, amiloidosi.
Compendio degli esami labor team w ag
21
Nota aggiuntiva: L’aptoglobina è uno dei marker più sensibili dell’emolisi intravasale. Se la capacità di
trasporto dell’aptoglobina viene superata, ad esempio in caso di emolisi intensa, la determinazione
dell’emopessina o dell’Hb libera può servire a valutare l’entità dell’emolisi (la determinazione
dell’aptoglobina produce valori ridotti, spesso non rilevabili).
Tariffa:
No. pos. DFI: 1405.00
punti tariffari 19.90
144
APTT, Tempo parziale di tromboplastina attivata, PTT
Plasma citratato 1:10
Per rilevanti indicazioni preanalitiche vedi sangue citratato/plasma.
Intervalli di riferimento: < 30 giorni
< 60 sec
30 giorni – 3 mesi
< 50 sec
3 mesi – 10 anni
< 43 sec
> 10 anni
< 37 sec
Il tempo di tromboplastina parziale rileva i fattori del sistema di coagulazione endogeno (fattori XII, XI, IX,
VIII:C e anche la parte finale del sistema di coagulazione: fattori X, V, II, I). Circa il 95% delle malattie
ematiche congenite si presenta con un aPTT prolungato.
Prolungamento dell’aPPT: terapia con eparina o irudina, condizioni di carenza dei singoli fattori (emofilia A
e B, sindrome di v.-Willebrand, fattori II, X, XI, XII), coagulopatia di consumo, iperfibrinolisi, anticoagulanti
per il lupus.
Accorciamento dell’aPPT: manifestazione di ipercoagulopatia, trombocitosi, (aumento del fattore epitelico
4).
Nota aggiuntiva: L’eparina a basso peso molecolare e l’eparinoide Orgaran® non prolungano l’aPPT a
causa della presenza di attività anti-Xa.
Nei loro primi giorni di vita, i neonati presentano una diminuzione fisiologia della sintesi dei fattori di
coagulazione del complesso della prototrombina (aPPT prolungata).
Tariffa:
No. pos. DFI: 1019.00
punti tariffari 8.70
3498
Aquaporina-4 autoanticorpi, NMO IgG
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 15 ac-ratio
La neuromielite ottica (detta anche sindrome di Devic) è una patologia infiammatoria che interessa il midollo
spinale e culmina in paraplegia e in una situazione di infiammazione crescente - entro poche ore o giorni che interessa almeno un nervo ottico con disturbi visivi che possono comportare la cecità in uno o entrambi
gli occhi. La neuromielite ottica è una manifestazione rara (rappresenta circa l’1% delle patologie
demielinizzanti). È attualmente in discussione se si tratti di una forma particolare di sclerosi multipla o di una
malattia indipendente.
Aumento dei valori: neuromielite ottica (sindrome di Devic)
Tariffa:
No. pos. DFI: 1129.00
punti tariffari 52.00
679
Argento
10 ml urine
Intervalli di riferimento: < 0.90 µg/l
Tariffa:
prezzo su richiesta
Arilsulfatasi A
772 2 ml siero
558 10 ml urine “spot” o 24 ore (specificare la quantità totale)
Intervalli di riferimento: siero
urine
3.6 – 9.4 nmol/h/ml
41 - 178 nmol/h/ml
94-288 nmol/h/mg creatinina
L’arilsulfatasi A disgrega la sulfatide. Una scarsa attività provoca rapidamente un accumulo di sulfatide.
Questo disturbo metabolico può causare leucodistrofie metacromatiche e in questi casi nell’urina/siero si
trovano concentrazioni di arilsulfatasi molto ridotte, al punto da non essere rilevabili. Nell’urina possono
esserci tracce di lipidi metacromatici.
Inibizione dello sviluppo a causa di demielinizzazione delle vie lunghe, riflessi muscolari autonomi ridotti.
Nel successivo decorso si perdono alcune capacità acquisite e si manifestano disturbi del linguaggio
(disartria) fino alla perdita del linguaggio (afasia), accompagnati da rallentamento nello sviluppo mentale. Le
conseguenze sono: paralisi bulbare e pseudobulbare, nonché cecità e perdita di contatto con l’ambiente.
Diminuzione dei valori: leucodistrofia metacromatica (arilsulfatasi fortemente ridotta o non evidenziabile).
Nota aggiuntiva: in caso di urina eccessivamente acida/alcalina (ph 4/10) l’attività dell’arilsulfatasi può
interrompersi. Eventuale evidenziazione di lipidi metacromatici nelle urine.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1087.00
punti tariffari 19.90
2359
Aripiprazole (Abilify®)
2 ml siero
Antipsichotico
Valori terapeutici:
Tariffa:
100 – 300 g/l
No. pos. DFI: 1579.00
punti tariffari 140.00
Arsenico
571 2 ml siero
557 10 ml urine
771 1 g di capelli
Intervalli di riferimento: siero
< 2.1 µg/l
urine
< 33 nmol/mmol creatinina
capelli
vedi referto
L'arsenico è contenuto in insetticidi e pesticidi. La maggior parte dei composti di arsenico sono a
riassorbimento rapido, anche attraverso la pelle in quantità eventualmente tossiche. L'arsenico si accumula
soprattutto nella cheratina della pelle legandosi a gruppi sulfidrili. Una parte viene eliminata con la
desquamazione e i peli, l'eliminazione però è innanzitutto renale.
Compendio degli esami labor team w ag
22
Sintomi di intossicazione:
Acuta: edema dei tessuti, malessere, nausea eventualmente con vomito, gastroenterite violenta con
diarrea simile ad acqua di riso, collasso conseguente alla perdita di acqua, elettroliti e proteine, con
complicazione ai reni (oliguria, anuria).
Cronica: discromia dell'epidermide (melanosi), ipercheratosi (precancerosi) sotto forma di lesioni verrucose
soprattutto sulla superficie delle mani e la pianta del piede, caduta dei capelli e striature trasversali
biancastre delle unghie (striature di Mees), rinofaringite ("raffreddore da arsenico"), salivazione, diarrea,
adinamia, apatia, polineuropatia, epatopatia latente.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1092.00
punti tariffari 120.00
202
Aspartato aminotransferasi, ASAT, AST, Glutammato-ossalacetatotransaminasi, GOT
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 1 giorno
< 122 U/l
1 – 5 giorni
< 110 U/l
5 giorni – 1 anno < 89 U/l
1 – 12 anni
< 56 U/l
12 – 17 anni
< 27 U/l
> 17 anni
< 52 U/l
L’ASAT si trova nel fegato, nel cuore e nel muscolo scheletrico, con un’emivita plasmatica di 17 ore. Il 30%
dell’enzima viene dissolto nel citoplasma e il 70% viene legato a strutture mitocondriali. Parametro di
necrosi epatica.
Aumento dei valori: epatite acuta e cronica (virale, autoimmune), cirrosi epatica, ittero ostruttivo, danni
epatici tossici (ad es. avvelenamento da funghi, tetracloruro di carbonio), tumori epatici, fegato metastatico,
colecistite, colangite, leptospirosi, mononucleosi infettiva, farmaci, pancreatite acuta, infarto cardiaco,
insufficienza cardiaca (destra, stasi epatica), patologie del muscolo scheletrico, attività fisica intensa,
miocardite, pericardite, infarto renale, embolia polmonare, infarto cerebrale (aumento dal 2° giorno
dall’episodio acuto).
Nota aggiuntiva: valori erroneamente elevati a seguito di stasi venosa prolungata con prelievo di sangue,
emolisi. La sensibilità e la specificità dell’ASAT per le patologie epatiche sono minori rispetto a quelle
dell’ALAT.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1093.00
punti tariffari 2.50
2796
Atassia di Friedreich, Morbus Friedreich, Malattia di Friedreich,
mutazione
Sangue EDTA
Intervalli di riferimento: vedi referto
Per la diagnosi occorrono i dati relativi alla anamnesi, alla anamnesi familiare e alla sintomatologia clinica.
Tariffa:
No. pos. DFI: 2130.02, 2021.00, 2022.00 (3x), 2910.00
punti tariffari 592.00
773
Atenololo (Atenil®, Tenormin® e altri)
1 ml siero
Valori terapeutici:
Beta-bloccante
Tariffa:
3816
0.05 – 1.00 mg/l
No. pos. DFI: 1484.00
punti tariffari 99.00
Atomoxetina (Strattera®)
1 ml siero
Inibitore selettivo del riassorbimento della noradrenalina per la terapia dell'ADHD
Valori terapeutici: 150 – 800 g/l
Tariffa:
No. pos. DFI: 1579.00
punti tariffari 140.00
747
Attinomiceti
1 ml siero
Ricerca di anticorpi
Intervalli di riferimento: < 1:160
Gli attinomiceti, un gruppo eterogeneo di batteri imparentati ai corinebatteri e micobatteri, si dividono in
anaerobi facoltativi e aerobi obbligati.
A. anaerobi: Actinomyces pyogenes, A. israelii, A. odontolyticus e altri.
Presenza: flora orale.
Quadri clinici: actinomicosi cervico-facciale, actinomicosi toracica, actinomicosi addominale, canaliculite
(infezione a carico del sacco lacrimale), infezione genitale associata all’uso dello IUD (spirale), carie.
A. aerobi obbligati: Nocardia, Streptomyces, Dermatophilus, Actinomadura, Gordona, Cellulomonas e altri.
Presenza: acqua e suolo.
Quadri clinici: ascessi cutanei e sottocutanei („piede di madura“ o maduromicosi), infezioni polmonari
purulente e cavitarie, sepsi.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3386.00 (3x)
punti tariffari 64.00
4125
Autoanticorpi anti-α-fodrina IgG
2 ml siero
Intervalli di riferimento: <15.0 Ratio
Presenza: sindrome di Sjögren.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1192.00
3557
punti tariffari 52.00
Autoanticorpi anti-annessina V IgG, IgM
2 ml siero
Intervalli di riferimento: IgG
< 5.0 U/ml
IgM
< 5.0 U/ml
L’annessina V è una proteina anticoagulante ad alta affinità con i fosfolipidi, localizzata sulla superficie
apicale del sinciziotrofoblasto placentare e nelle cellule endoteliali delle vene del cordone ombelicale. Ha la
Compendio degli esami labor team w ag
23
funzione di mantenere la normale fluidità del sangue a livello placentare. Gli anticorpi anti-annessina V non
sono soltanto marcatori del rischio di aborto abituale imminente, ma dimostrano di avere anche un ruolo nei
casi di insuccesso della fertilizzazione in vitro (gli anticorpi anti-annessina V si legano ai sinciziotrofoblasti e
mediante apoptosi dei trofoblasti inducono una significativa riduzione della concentrazione di
gonadotropina).
Tariffa:
No. pos. DFI: 3472.00 (2x)
punti tariffari 84.00
387
Autoanticorpi anti-actina
1 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Gli autoanticorpi anti-actina sono indirizzati contro i filamenti della muscolatura liscia. Ricerca agli anticorpi
anti muscolatura liscia.
Aumento dei valori: epatite autoimmune tipo Ia, polimiosite, infezioni virali.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1098.00
punti tariffari 52.00
4120
Autoanticorpi anti beta-1-recettori adrenergici, 1-recettori adrenergici
2 ml siero
Intervalli di riferimento: IgG
negativo
Presenza: cardiomiopatie dilatative (30-50%), cardiomiopatie ischemiche (10-20%), disturbi del ritmo
cardiaco (aritmie ventricolari, anomalie di conduzione, aritmia atriale fino al 50%). Malattia di Chagas (53%).
Madri di bambini con blocco cardiaco congenito (100%). myasthenia gravis (27%). Sani (14%).
Tariffa:
No. pos. DFI: 1096.00
punti tariffari 87.00
4121
Autoanticorpi anti beta-2-recettori adrenergici, 2-recettori adrenergici
2 ml siero
Intervalli di riferimento: IgG
negativo
Presenza: atopia, asma bronchiale (40%), rinite allergica, disturbi del ritmo cardiaco (aritmie ventricolari,
anomalie di conduzione, fino al 24%), malattia di Chagas (40%), myasthenia gravis (25%)
Tariffa:
No. pos. DFI: 1096.00
punti tariffari 87.00
326
Autoanticorpi anti beta-2-glicoproteina I, 2-glicoproteina-I
2 ml siero
Intervalli di riferimento: IgG
< 1.0 MOC
IgM
< 1.0 MOC
Gli autoanticorpi anti 2-glicoproteina-I sono indirizzati contro la 2-glicoproteina-I (=apolipoproteina H), che
è un co-fattore degli anticorpi contro i fosfolipidi (ad es. la cardiolipina). L’insorgenza contemporanea di
autoanticorpi fosfolipidici assieme agli autoanticorpi della 2-glicoproteina-1 suggerisce una sindrome
antifosfolipidica primaria nell’ambito di un LES. Al contrario, in caso di sindrome fosfolipidica secondaria
sono presenti solo gli autoanticorpi fosfolipidici.
Aumento dei valori: sindrome antifosfolipidica primaria (soprattutto IgG e IgM)
Nota aggiuntiva: innanzitutto effettuare uno screening (IgG, IgM, IgA assieme). In caso di risultato positivo,
si esegue la differenziazione tra IgG, IgM e IgA. Si consiglia di determinare gli autoanticorpi anti 2glicoproteina-I sempre assieme agli autoanticorpi fosfolipidici. Vedi anche sindrome antifosfolipidica,
autoanticorpi fosfolipidici
Tariffa:
No. pos. DFI: 1144.00, 1146.00 punti tariffari 58.00
399
Autoanticorpi
autoanticorpi
anti-canali
del
calcio
voltaggio
dipendenti,
VGCC,
2 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Gli autoanticorpi reagiscono con le proteine dei canali del calcio voltaggio e sono evidenziabili nella
sindrome di Lambert-Eaton.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1194.00 (2x)
punti tariffari 174.00
4124
Autoanticorpi anti-carboanidrasi I
2 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Presenza: lupus eritematoso sistemico (33%), sclerodermia sistemica (12%), polimiosite (12%),
dermatomiosite (25%), sindrome di Sjögren primaria (17%), endometriosi (35-69%), cirrosi biliare primaria
(35%), epatite autoimmune (30%). Bassa specificità per la patologia.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1192.00
punti tariffari 52.00
2117
Autoanticorpi anti-CCP, Cyclic Citrullinated Peptide
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 25 u/ml
La determinazione del fattore reumatoide è considerata il metodo standard nella diagnostica dell’artrite
reumatoide. La specificità dei livelli del fattore reumatoide (leggermente) aumentati è minima. Si è riusciti a
dimostrare che l’evidenziazione di autoanticorpi contro il “Cyclic Citrullinated Peptide” presenta una
specificità nettamente superiore con una sensibilità simile al fattore reumatoide. La specificità per l’artrite
reumatoide è del 95% e la sensibilità circa del 70%. La sensibilità e la specificità salgono al di sopra del
95% nei pazienti che accusano nel contempo un aumento del fattore reumatoide. I pazienti con un maggior
livello di autoanticorpi anti-CCP presentano spesso un decorso più grave.
Aumento dei valori: artrite reumatoide, altre collagenosi, malattie infettive.
Nota aggiuntiva: come sempre, bisogna evitare di fare una diagnosi dell’artrite reumatoide solo in base al
risultato del laboratorio; ha una maggiore rilevanza la sintomatologia clinica.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1108.00
punti tariffari 28.00
291
Autoanticorpi anti-cellule delle isole pancreatiche, ICA
1 ml siero
24
Compendio degli esami labor team w ag
Intervalli di riferimento: negativo
Gli autoanticorpi contro le cellule delle isole pancreatiche reagiscono con un gruppo antigeni eterogeni delle
isole pancreatiche.
Aumento dei valori: nei 80% dei pazienti colpiti da diabete mellito di tipo I (fase manifesta), nei parenti di
primo grado dei diabetici tipo I (5%).
Nota aggiuntiva: nel decorso del diabete cala la prevelanza anticorpale.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1134.00
punti tariffari 52.00
1989
Autoanticorpi anti-cellule gastrina-secernenti, Gastrina, Autoanticorpi
anti-stomaco
4 ml siero
Intervalli di riferimento: < 1:10
Riscontro positivo nella gastrite atrofica
Nota aggiuntiva: vedi inoltre autoanticorpi anti-cellule parietali gastriche, autoanticorpi anti-fattore
intrinseco.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1156.00
punti tariffari 52.00
286
Autoanticorpi anti-cellule parietali gastriche, Autoanticorpi anti-stomaco
1 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Gli autoanticorpi distruggono le cellule parietali dello stomaco. Ne consegue una diminuzione di secrezione
del fattore intrinseco e quindi un ridotto assorbimento di vitamina B12.
Aumento dei valori: anemia perniciosa, gastrite cronica atrofica (tipo A), poliendocrinopatie autoimmuni,
tiroidite post-partum, soggetti sani.
Nota aggiuntiva: un maggiore valore diagnostico si ottiene insieme agli autoanticorpi anti-fattore intrinseco.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1156.00
punti tariffari 52.00
658
Autoanticorpi anti-cellule Purkinje, PCA
1 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Gli autoanticorpi anti-cellule Purkinje sono evidenziabili nell’atassia cerebellare subacuta paraneoplastica
associata al carcinoma dell’ovaio e al carcinoma della mammella.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1154.00
punti tariffari 37.00
688
Autoanticorpi anti-cellule secernenti steroidi, Autoanticorpi anti-cellule
endocrine, Anti cellule steroidi-secernenti
2 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Gli autoanticorpi anti-cellule secretorie gli steroidi sono evidenziabili nelle poliendocrinopatie (MEN tipo I e
II) e morbo di Addison. La diagnosi si effettua mediante immunofluorescenza indiretta su sezioni di
campione del surrene, dell’ovaio, del testicolo.
Tariffa:
prezzo su richiesta
598
Autoanticorpi anti-centromero, ACA
1 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Gli autoanticorpi anti-centromero reagiscono con strutture proteiche dei cromosomi.
Aumento dei valori: sindrome di CREST (Calcinosi, sindrome di Raynaud, interessamento dell’Esofago,
Sclerodattilia, Teleangectasie), sclerodermia diffusa, cirrosi biliaria primaria.
Nota aggiuntiva: l’evidenziazione è effetuata tramite l’immunofluorecenza (cellule Hep-2) e immunoassay
(CENP-B)
Tariffa:
No. pos. DFI: 1191.00, 1106.00 punti tariffari 102.00
443
Autoanticorpi anti-cromatina, Autoanticorpi anti-nucleosomi, Aac anticromatina
1 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Gli autoanticorpi anti-cromatina sono indirizzati contro gli antigeni della cromatina nel nucleo cellulare. Gli
autoanticorpi sono più specifici nel lupus eritematoso negli stadi precoci rispetto agli autoanticorpi anti-DNA.
Per questo sono evidenziabili prima degli anticorpi specifici anti-acidi deossiribonucleici.
Aumento dei valori: LE (stadi precoci), LE da farmaci.
Nota aggiuntiva: vedi inoltre autoanticorpi anti-DNA, ANA.
Tariffa:
No. pos. DFI: 8095.00
punti tariffari 60.00
287
Autoanticorpi anti-cute, ASA, Autoanticorpi anti-sostanza intercellulare,
AISA, Autoanticorpi anti-membrana basale della cute
2 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
L’esame comprende l’evidenziazione degli autoanticorpi anti-sostanza intercellulare presenti nel pemfigo
volgare e l’evidenziazione degli autoanticorpi che reagiscono con antigeni nella lamina lucida
sottoepidermica (pemfigoide bolloso).
Tariffa:
No. pos. DFI: 1123.00, 1124.00 punti tariffari 89.00
3881
Autoanticorpi anti-CV2
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 1:10
È stata rilevata la presenza degli autoanticorpi anti-CV2 in relazione a diverse neuropatie paraneoplastiche
(sintomi cerebellari subacuti, encefalite del limbo, encefalite, neuropatia sensibile, neurite ottica, sindrome di
Compendio degli esami labor team w ag
25
Lambert-Eaton, miastenia grave, neuropatia autonoma). Sono generalmente accompagnati da carcinoma
polmonare a piccole cellule, raramente da timoma, sarcoma uterino o carcinomi indifferenziati.
Aumento dei valori: sindromi neurologiche paraneoplastiche (in particolare nel carcinoma polmonare a
piccole cellule)
Nota aggiuntiva: vedere anche autoanticorpi anti-Hu,-Ri,-Yo
Tariffa:
No. pos. DFI: 1150.00
punti tariffari 37.00
4133
Autoanticorpi anti-desmogleina 1
2 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Aumento dei valori: Pemphigus foliaceus
Tariffa:
No. pos. DFI: 1192.00
4134
Autoanticorpi anti-desmogleina 3
2 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Aumento dei valori: Pemphigus vulgaris
Tariffa:
No. pos. DFI: 1192.00
281
punti tariffari 52.00
punti tariffari 52.00
Autoanticorpi anti-DNA: Autoanticorpi anti-ds DNA, Autoanticorpi antiDNA a doppio filamento
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 1.0 MOC
Gli autoanticorpi contro i ds-DNA sono diretti contro il DNA, il complesso proteico del DNA e le proteine
associate alla cromatina. Possono indicare la presenza di lupus eritematoso sistemico, soprattutto anche
quando sono individuabili mediante immunofluorescenza sulle cellule HEp-2 degli anticorpi antinucleari
(ANA) con pattern di fluorescenza omogeneo o a granuli fini con mitosi positiva. Elevata sensibilità e
specificità limitata per il LES.
Aumento dei valori: LES, altre collagenosi, non in caso di lupus indotto da farmaci.
Nota aggiuntiva: in casi di dubbi si consiglia anche la determinazione degli autoanticorpi della cromatina
(vedi alla rispettiva voce) oppure l’immunofluorescenza per il riscontro di autoanticorpi anti-DNA con
Crithidia luciliae (vedere alla rispettiva voce).
vedi inoltre ANA
Tariffa:
No. pos. DFI: 8062.00
punti tariffari 60.00
1948
Autoanticorpi anti-DNA: Autoanticorpi anti-ss DNA, Autoanticorpi antiDNA a singolo filamento
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 1.0 MOC
Aumento dei valori: LES, LE farmaco-indotto, artrite reumatoide, varie connettiviti, epatite autoimmune.
Nota aggiuntiva: l’evidenziazione degli anticorpi anti-ss-DNA non è raccomandato poiché i risultati sono
poco specifici.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1112.00
punti tariffari 52.00
1949
Autoanticorpi anti-DNA: Crithidia luciliae – anticorpi anti-ds DNA
1 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Per la determinazione degli anticorpi anti-nDNA è utilizzabile un test in IFI specifico che utilizza il DNA
mitocondriale a doppia elica contenuto nel kinetoplasto di un emoflagellato non patogeno per l'uomo
chiamato Crithidia Luciliae. La sensibilità dell’evidenziazione è bassa.
Nota aggiuntiva: la determinazione sarà effettuata se i risultati dell’ELISA specifico per ds-DNA non sono
interpretabili.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1112.00
punti tariffari 52.00
337
Autoanticorpi anti-endomisio, EMA
1 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Autoanticorpi della classe IgA contro la transglutaminasi tissutale. La diagnosi si effettua mediante
immunofluorescenza indiretta su sezioni di campione dell’esofago delle scimmie. La determinazione serve
alla diagnosi in caso di sospetta celiachia e sindromi da malassorbimento non chiare (anemia da deficit di
ferro non chiara) e monitoraggio di una celiachia conclamata (con una dieta senza glutine i titoli degli
anticorpi si normalizzano).
Aumento dei valori: celiachia (sprue non tropicale), dermatite erpetiforme.
Nota aggiuntiva: la specificità e la sensibilità sono >90%. Si consiglia di determinare contemporaneamente
gli anticorpi anti-gliadina e anti-transglutaminasi (vedi alla rispettiva voce). Ad una celiachia può essere
associato un deficit di IgA. In questi casi si rileva una falsa negatività. Per questo motivo determiniamo
sempre contemporaneomente la concentrazione sierica di IgA.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1113.00, 1441.00, 1114.00 punti tariffari 71.20
1985
Autoanticorpi anti-epiteli delle vie biliari
1 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Gli autoanticorpi anti-epiteli delle vie biliari sono evidenziabili nelle specifiche forme delle epatiti croniche.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1192.00
punti tariffari 52.00
1927
Autoanticorpi anti-epitelio del colon
1 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Gli autoanticorpi anti-epitelio del colon sono evidenziabili nella colite ulcerosa.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1192.00
punti tariffari 52.00
26
385
Compendio degli esami labor team w ag
Autoanticorpi anti-fattore intrinseco, Autoanticorpi anti-stomaco
1 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Aumento dei valori: anemia perniciosa, gastrite cronica atrofica, poliendocrinopatie autoimmuni, tiroidite
post-partum, soggetti sani (ca. 10%).
Nota aggiuntiva: il maggior valore diagnostico degli autoanticorpi anti-fattore intrinseco è dato in presenza
degli autoanticorpi anti-cellule parietali gastriche.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1138.00
punti tariffari 52.00
325
Autoanticorpi anti-fosfolipidi, Autoanticorpi anti-cardiolipina, ACA, aCL
2 ml siero
Intervalli di riferimento: IgG
< 1.0 MOC
IgM
< 1.0 MOC
Gli autoanticorpi anti-fosfolipidi sono evidenziabili nella sindrome primaria e secondaria da anticorpi antifosfolipidi.
Aumento dei valori: sindrome primaria e secondaria da anticorpi anti-fosfolipidi.
Nota aggiuntiva: Si consiglia di determinare gli autoanticorpi anti 2 glicoproteina-I sempre assieme agli
autoanticorpi fosfolipidici. Vedi anche sindrome antifosfolipidica, autoanticorpi fosfolipidici.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1146.00, 1144.00 punti tariffari 58.00
1982
Autoanticorpi anti-GAD II, Glutammato-decarbosilassi, autoanticorpi
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 10.0 U/ml
Gli autoanticorpi anti-GAD II sono rivolti contro un antigene presente nelle cellule delle isole di Langerhans
del pancreas. Il loro insorgere è associato al diabete mellito di tipo I e sono pertanto utili alla valutazione del
rischio nei familiari di pazienti affetti da diabete di tipo I e nella diagnosi differenziale tra diabete di tipo I e II.
Gli autoanticorpi anti-GAD possono essere presenti fino al 90% dei pazienti diabetici di tipo I all’inizio della
malattia e insorgono mesi e anche anni prima delle manifestazioni (elevato potere predittivo). Essi sono
positivi nello 0,5% della popolazione sana.
Nota aggiuntiva: Si ottiene una maggiore significatività se si ricorre nel contempo alla determinazione degli
autoanticorpi anti-IA-2A.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1125.00
punti tariffari 37.00
1988
Autoanticorpi anti-gangliosidi, Autoanticorpi anti-GM1, Anti-GD1a, AntiGD1b
2 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Autoanticorpi anti-gangliosidi (GM1, GD1a, GD1b) sono evidenziabili nella sindrome di Guillain-Barré, nella
neuropatia motoria, nella miastenia grave, nella neuropatia motoria mulitfocale, nella sclerosi laterale
amiotrofica.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1119.00 (2x)
punti tariffari 104.00
776
Autoanticorpi anti-Goblet cell, Cellule mucose
1 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Risultati positivi possono essere indicativi di una colite ulcerosa.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1192.00
punti tariffari 52.00
4130
Autoanticorpi anti-HPA-1a
1 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Aumento dei valori: Trombocitopenia neonatale alloimmune. Trombocitopenia del neonato che avviene
per il trasferimento attraverso la placenta degli alloanticorpi materni contro gli antigeni piastrinici umani
(HPA) che il neonato ha ereditato dal padre.
L'immunizzazione della madre avviene contro antigeni delle piastrine del bambino, che sono assenti nelle
piastrine della madre. Nella maggior parte dei casi, gli anticorpi umani contro l'antigene piastrinico HPA-1a
sono rivolti contro la glicoproteina IIIa. 1-2% di tutte le gestanti sono HPA-1a negative. 10% delle donne
HPA-1a negative in gravidanza con un feto HPA-1a positivo sviluppa anticorpi. Dopo il trasferimento
placentare degli anticorpi avviene una trombocitopenia nel bambino. La trombocitopenia neonatale
alloimmune porta in 1 su 5000 neonati a una tendenza al sanguinamento. Il 10% dei neonati mostra
petecchie. In parte si ha già emorragia intrauterina, in particolare sono temute le emorragie intracerebrali.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1707.00
punti tariffari 49.00
2126
Autoanticorpi anti-Hu
2 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Autoanticorpi antineuronali presenti nelle sindromi neurologiche paraneoplastiche (encefalomielite,
neuropatie sensoriali e autonome). In circa l’80% dei casi gli anticorpi anti-Hu sono associati a un
carcinoma bronchiale a piccole cellule.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1150.00
punti tariffari 37.00
3164
Autoanticorpi anti-IgE
1 ml siero
Intervalli di riferimento: vedi referto
Tariffa:
No. pos. DFI: 1114.00
3165
Autoanticorpi anti-IgE recettore
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 12.5 U/ml
punti tariffari 52.00
Compendio degli esami labor team w ag
Tariffa:
380
No. pos. DFI: 1114.00
27
punti tariffari 52.00
Autoanticorpi anti-insulina, IAA
2 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Gli autoanticorpi contro l’insulina possono manifestarsi in fase prediabetica o in caso di diabete mellito di
tipo I. Reagiscono con l’insulina umana; tuttavia esiste anche una reazione incrociata con insulina di altre
specie. Gli anticorpi sono un marker predittivo importante di diabete (assieme agli autoanticorpi delle cellule
insulari sono strettamente correlati con lo sviluppo di diabete mellito di tipo I). Nel caso in cui solo gli IAA
siano rilevabili (ovvero senza anticorpi GAD II), il rischio di diabete è minimo.
Aumento dei valori: diabete mellito di tipo I al momento della manifestazione (soprattutto in età pediatrica).
Tariffa:
No. pos. DFI: 1136.00
punti tariffari 52.00
2033
Autoanticorpi anti-ipofisi
2 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Gli autoanticorpi sono rivolti contro le cellule dell’adenoipofisi e sono evidenziabili nella insufficienza
ipofisaria.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1192.00
punti tariffari 52.00
323
Autoanticorpi anti-istoni
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 20.0 kU/l
Gli autoanticorpi anti-istoni sono rivolti contro i frammenti del nucleo cellulare (simile agli autoanticorpi anti
DNA). La sensibilità e la specificità sono più basse.
Aumento dei valori: lupus eritematoso farmaco-indotto (procainamide, idralazina, INH, salazopirina,
carbamazepina, penicillamina), LES, artrite reumatoide, epatite autoimmune.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1130.00
punti tariffari 52.00
321
Autoanticorpi anti-Jo-1
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 1.0 MOC
Gli autoanticorpi anti-Jo-1 reagiscono con strutture proteiche nel citoplasma. Fanno parte degli anticorpi
anti-antigeni nucelari estraibili.
Aumento dei valori: polimiosite, dermatomiosite.
Nota aggiuntiva: vedi inoltre ENA-7 screen.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1139.00
punti tariffari 21.00
2049
Autoanticorpi anti-leucociti, Autoanticorpi leucocitari
1 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Tariffa:
No. pos. DFI: 1529.00, 1528.00 (2x)
3163
punti tariffari 262.00
Autoanticorpi anti-liver cytosol tipo 1, Autoanticorpi anti-LC1
1 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Autoanticorpi anti-citosol epatico di tipo 1 (anti-LC1) La presenza di questi autoanticorpi si riscontra
nell’epatite autoimmune tipo 2; spesso coesistono con gli autoanticorpi LKM-1.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1149.00
punti tariffari 22.00
383
Autoanticorpi anti-LKM, Liver kidney microsomes
1 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Gli autoanticorpi anti-LKM reagiscono con gli antigeni del complesso citocromo P450.
Aumento dei valori: epatite autoimmune tipo II (tipo LKM), epatite C.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1148.00
punti tariffari 52.00
324
Autoanticorpi anti-M2
1 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Gli autoanticorpi anti-M2 reagiscono con gli antigeni della piruvato deidrogenasi nei mitocondri.
Aumento dei valori: marker specifico per la cirrosi biliare primaria.
Nota aggiuntiva: si consiglia la determinazione simultanea degli autoanticorpi anti-mitocondri (vedi alla
rispettiva voce)
Tariffa:
No. pos. DFI: 1149.00
punti tariffari 22.00
343
Autoanticorpi anti-M4
1 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Gli autoanticorpi anti-M4 sono evidenziabili nella cirrosi biliare primaria e nella colangite sclerosante
primitiva.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1158.00
punti tariffari 52.00
344
Autoanticorpi anti-M6
1 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Tariffa:
No. pos. DFI: 1158.00
punti tariffari 52.00
28
345
Compendio degli esami labor team w ag
Autoanticorpi anti-M9
1 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Gli autoanticorpi anti-M9 sono evidenziabili nella cirrosi biliare primaria e nella colangite sclerosante
primitiva.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1158.00
punti tariffari 52.00
3934
Autoanticorpi anti-Ma
1 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Gli autoanticorpi anti-Ma possono essere rilevati nel quadro di sindromi paraneoplastiche (encefalite del
tronco encefalico e/o del sistema limbico) dovute alla presenza di diversi tumori, prevalentemente
carcinoma mammario, seminoma, carcinoma polmonare a piccole cellule).
Aumento dei valori: sindromi paraneoplastiche (encefalite del tronco encefalico e del sistema limbico).
Tariffa:
No. pos. DFI: 1194.00
punti tariffari 87.00
389
Autoanticorpi anti-MAG, Autoanticorpi anti-glicoproteina associata alla
mielina, Mielina, autoanticorpi anti-glycoproteina-associata
1 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Gli autoanticorpi anti glicoproteina associata alla mielina sono evidenziabili nelle polineuropatie sensitive in
combinazione delle gammopatie monoclonali del tipo IgM.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1194.00
punti tariffari 87.00
391
Autoanticorpi anti-membrana basale alveolare, Alveoli del polmone,
anticorpi, Membrana basale, autoanticorpi
1 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Gli autoanticorpi anti-membrana basale alveolare sono indirizzati contro il collagene tipo IV e sono
evidenziabli nella sindrome di Goodpasture. La sensibilità è inferiore rispetto agli autoanticorpi anti-mebrana
basale glomerulare.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1194.00
punti tariffari 87.00
289
Autoanticorpi anti-membrana basale glomerulare, Autoanticorpi antiGBM, Membrana basale, autoanticorpi, Rene, autoanticorpi
1 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Gli autoanticorpi reagiscono con la membrana basale glomerulare è sono specifici per la sindrome di
Goodpasture. Sono diretti contro il collagene tipo IV.
Aumento dei valori: sindrome di Goodpasture; glomerulonefrite ad autoanticorpi anti-GBM.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1124.00
punti tariffari 52.00
722
Autoanticorpi anti-membrana basale
autoanticorpi, Rene, autoanticorpi
tubulare,
Membrana
basale,
1 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Scarso riscontro positivo nella sindrome della tubulo-nefrite interstiziale.
Tariffa:
prezzo su richiesta
284
Autoanticorpi anti-miocardio, Autoanticorpi
Muscolatura striata, autanticorpi
anti-muscolo
cardiaco,
1 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Gli autoanticorpi anti-miocardio sono evidenziabli nella miocardite, nella cardiomiopatie e nelle sindromi
postcardiotomia e postinfarto.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1165.00
punti tariffari 37.00
2462
Autoanticorpi anti-miosina
1 ml siero
Valori terapeutici: < 1:100
Si rivela la loro presenza in corso di miositi e cardiomiopatia dilatativa
Tariffa:
No. pos. DFI: 1192.00
punti tariffari 52.00
328
Autoanticorpi anti-mitocondri, AMA, Mitocondri, autoanticorpi
1 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Gli autoanticorpi anti-mitocondri sono diretti contro gli enzimi dei mitocondri. Più frequentemente indicano la
piruvato-deidrogenasi come antigene (i cosiddetti autoanticorpi M2). Complessivamente sono note 9 classi
(M1-M9). La diagnosi viene redatta mediante immunofluorescenza indiretta.
Aumento dei valori: cirrosi biliare primaria, epatite autoimmune, lue.
Nota aggiuntiva: in caso di risultato positivo segue automaticamente la determinazione degli autoanticorpi
M2 (metodo ELISA). Referto supplementare in caso di cirrosi biliare primaria: aumento di fosfatasi alcalina,
colesterolo. Vedi inoltre autoanticorpi M2/M4/M9.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1158.00
punti tariffari 52.00
Compendio degli esami labor team w ag
295
Autoanticorpi
anti-MPO,
Autoanticorpi
Mieloperossidasi, autoanticorpi
29
anti-mieloperossidasi,
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 1.0 MOC
Gli autoanticorpi anti-mieloperossidasi sono diretti contro antigeni nei granulociti neutrofili (p-ANCA).
Aumento dei valori: poliarterite, sindrome di Churg-Strauss, panarterite nodosa, glomerulonefrite
idiopatica rapidamente progressiva, sindrome di Wegener (granulomatosi).
Nota aggiuntiva: vedi inoltre ANCA.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1109.00
punti tariffari 28.00
283
Autoanticorpi anti-muscolatura liscia, SMA
1 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Gli autanticorpi reagiscono con filamenti intermedi della muscolatura liscia. L’antigene principale è l’actina.
Per questo si ha il massimo il valore diagnostico degli autoanticorpi anti-muscolatura liscia in presenza degli
autoanticorpi anti-actina.
Aumento dei valori: epatite autoimmune Typ Ia, polimiosite, infezioni virali.
Nota aggiuntiva: al riscontro positivo segue automaticamente il dosaggio degli anticorpi anti-actina
Tariffa:
No. pos. DFI: 1120.00
punti tariffari 37.00
285
Autoanticorpi anti-muscolo scheletrico, Autoanticorpi anti-muscolatura
striata, Muscolatura striata, autanticorpi
1 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Gli autoanticorpi anti-muscolo scheletrico sono evidenziabili nei pazienti con miastenia grave, soppratutto in
presenza di un timoma.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1165.00
punti tariffari 37.00
788
Autoanticorpi anti-orletto a spazzola, Rene, autoanticorpi
1 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Gli autoanticorpi sono evidenziabili nella nefrite interstiziale.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1192.00
punti tariffari 52.00
2924
Autoanticorpi anti-p450c21 idrossilasi
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 1.0 MOC
Questi autoanticorpi possono trovarsi in presenza di morbo di Addison autoimmune, IDDM (diabete mellito
insulino-dipendente) e patologie del gruppo MEN (neoplasie endocrine multiple).
Tariffa:
No. pos. DFI: 1194.00
punti tariffari 87.00
293
Autoanticorpi anti-p53, p53, autoanticorpi
1 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Fino ad oggi gli autoanticorpi anti-p53 sono stati individuati in vari tipi di tumori quali, ad esempio,
carcinoma dell’ovaio, carcinoma della mammella e carcinoma del colon (10 – 12%), epatocarcinoma (25%),
carcinoma bronchiale, (30%) del pancreas (28%) e in caso di carcinoma di tipo epiteliale squamoso in
ambito ORL (44%).
L’insorgenza è correlata con un’elevata specificità con malignomi, pertanto la determinazione degli
autoanticorpi anti-p53 è indicata per lo screening come marker universale per la crescita maligna.
I pazienti con autoanticorpi anti-p53 hanno una prognosi cattiva, inoltre l’intervallo tra una recidiva e l’altra e
il periodo di sopravvivenza complessivo sono accorciati.
Nota aggiuntiva: l’assenza di anticorpi anti-p53 non esclude una malattia tumorale. I pazienti tumorali privi
di autoanticorpi anti-p53 hanno in gran parte una prognosi migliore.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1192.00
punti tariffari 52.00
3984
Autoanticorpi
anti-pancreas
ghiandolari del pancreas
esocrine,
Autoanticorpi,
anti-acini
2 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
L'analisi differenziale delle malattie infiammatorie croniche dell'intestino (CED), colite ulcerosa e morbo di
Crohn, è spesso difficile. Generalmente la diagnosi viene formulata in base all'esame endoscopico
valutando parametri clinici come il modello di diffusione e l'aspetto macroscopico e microscopico della
mucosa. Alla prima diagnosi, soprattutto quando è interessato solo il colon, non è possibile distinguere le
due forme di CED. Gli autoanticorpi contro pancreas esocrine evidenziano, soppratutto insieme alla
presenza di anticorpi contro saccharomyces cerevisiae (ASCA), un'alta specificità per il morbo di Crohn. In
caso di colite ulcerosa non sono presenti.
Aumento dei valori: morbo di Crohn.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1150.00
punti tariffari 37.00
299
Autoanticorpi anti-paratiroide
1 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Gli autoanticorpi contro la paratiroide
(poliendocrinopatie tipo I).
Tariffa:
No. pos. DFI: 1192.00
288
sono
evidenziabili
nell’ipoparatiroidismo
autoimmunitario
punti tariffari 52.00
Autoanticorpi anti-parotide, Autoanticorpi anti-ghiandola salivare
1 ml siero
30
Compendio degli esami labor team w ag
Intervalli di riferimento: negativo
Gli autoanticorpi anti-parotide sono evidenziabili nella sindrome di Sjögren.
Nota aggiuntiva: la ricerca degli autoanticorpi anti-SS-A e anti-SS-B è preferibile alla quella di antiparotide.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1164.00
punti tariffari 52.00
633
Autoanticorpi anti-placenta
1 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Gli autoanticorpi anti-placenta sono evidenziabili nelle poliendocrinopatie.
Nota aggiuntiva: vedi inoltre autoanticorpi anti-cellule steroidi-secernenti
Tariffa:
No. pos. DFI: 1194.00
punti tariffari 87.00
3174
Autoanticorpi anti-PM1/Scl
1 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Gli anticorpi anti-PM/Scl sono considerati marcatori sierologici specifici per una sottopopolazione di pazienti
con sclerosi sistemica (sclerodermia), polimiosite e sindrome da sovrapposizione (overlap syndrome) fra
entrambe le malattie.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1194.00
punti tariffari 87.00
296
Autoanticorpi anti-PR3, Proteinasi 3, autoanticorpi
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 1.0 MOC
Gli autoanticorpi anti-PR3 reagiscono con antigeni nel citoplasma dei granulociti neutrofili (c-ANCA).
Aumento dei valori: sindrome di Wegener (granulomatosi), poliarterite microscopica, glomerulonefrite
idiopatica rapidamente progressiva, sindrome di Churg-Strauss, poliarterite.
Nota aggiuntiva: vedi inoltre ANCA.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1110.00
punti tariffari 28.00
3880
Autoanticorpi antiproteina basica della mielina, MBP
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 1:10
Gli autoanticorpi diretti contro la proteina basica della mielina (MBP) possono essere rilevati nel quadro di
una sclerosi multipla (MS). L’individuazione della presenza di questi anticorpi si associa a un decorso grave
della patologia in cui si riscontra una maggiore frequenza degli attacchi.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1150.00
punti tariffari 37.00
388
Autoanticorpi anti-recettore dell’acetilcolina, Aac anti-recettore AChE
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 0.4 nmol/l
Nella miastenia grave si formano anticorpi contro il recettore nicotinico dell’acetilcolina, che causano
disfunzioni postsinaptiche e diminuiscono il numero dei recettori. Il livello di concentrazione di anticorpi è
correlato con la gravità del quadro clinico, un migliore controllo è possibile dall’osservazione dell’evoluzione
del titolo.
Riscontro positivo: miastenia grave generalizzata al 90%, in caso di miastenia grave oculare al 20%.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1096.00
punti tariffari 87.00
4122
Autoanticorpi anti-recettore dell’acetilcolina, M3 m-, Aac anti-recettore
AchE, M3 m2 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Presenza: blocco cardiaco congenito, schizofrenia, sindrome di Sjögren, cardiomiopatia dilatativa, malattia
di Chagas.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1096.00
punti tariffari 87.00
386
Autoanticorpi anti-recettore dell’asialoglicoproteina, Aac anti-recettore
ASGPR, ASPGR, autoanticorpi
1 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Gli anticorpi anti-recettore dell’asialoglicoproteina sono evidenziabli nelle epatiti autoimmuni.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1194.00
punti tariffari 87.00
381
Autoanticorpi anti-recettore dell’insulina
2 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Aumento dei valori: resistenza all’insulina di tipo B, diabete mellito di Tipo I.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1136.00 (2x)
punti tariffari 104.00
194
Autoanticorpi anti-recettore del TSH, TRA, TSI, Tiroide, autoanticorpi
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 1.6 U/l
Il ricettore del TSH è una proteina della membrana cellulare delle cellule follicolari tiroidee. Nel morbo di
Basedow si formano autoanticorpi anti-ricettore, che, come il TSH, stimolano la cascata cAMP provocando
una maggiore sintesi degli ormoni tiroidei.
Aumento dei valori: morbo di Basedow, tiroidite postpartum, tiroidite di Hashimoto (rara), adenoma
autonomo.
Compendio degli esami labor team w ag
31
Nota aggiuntiva: il grado di concentrazione è solo scarsamente indicativo dell'attività della malattia; non è
indicato per il monitoraggio del decorso. DD del morbo di Basedow dalla tiroidite di Hashimoto: in tal caso
gli anticorpi anti-ricettori del TSH sono rilevabili solo raramente.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1189.00
punti tariffari 32.00
4123
Autoanticorpi anti-recettore gangliare dell'acetilcolina
1 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Presenza: gangliopatia autonomica autoimmune (AAG)
Tariffa:
No. pos. DFI: 1096.00
punti tariffari 87.00
665
Autoanticorpi anti-retina
2 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Aumento dei valori: uveite, vasculite retinica, ciclite eterocromica di Fuchs, corioretinite diffusa e uveite
associate alle spondiloartropatie.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1013.00
punti tariffari 17.10
2127
Autoanticorpi anti-Ri
2 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Autoanticorpi anti-Ri presenti nelle sindromi neurologiche paraneoplastiche. Gli autoanticorpi anti-Ri sono
molto rari e sono stati sinora descritti in pazienti con atassia assiale e sindrome mioclono/opsoclono. Nella
gran parte dei casi il tumore alla base
era un carcinoma mammario ovvero un carcinoma bronchiale a piccole cellule. Nei bambini può anche
essere associato a glioblastoma ovvero medulloblastoma.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1152.00
punti tariffari 37.00
667
Autoanticorpi anti-ribosomi
1 ml siero
Intervalli di riferimento: <30 U/ml
Gli autoanticorpi anti-ribosomi sono evidenziabili nei pazienti colpiti da LES.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1192.00
punti tariffari 52.00
319
Autoanticorpi
anti-RNP,
Autoanticorpi
Autoanticorpi anti-U1-sn RNP, Anti-sn-RNP
anti-ribonucleoproteina,
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 1.0 MOC
Gli autoanticorpi anti-U1-RNP (autoanticorpi anti-ribonucleoproteina) fanno parte degli autoanticorpi contro
gli antigeni nucleari estraibili (ENA).
Aumento dei valori: MCTD (Mixed connective tissue disease, sindrome di Sharp), LES, sclerodermia,
sindrome di Sjögren, polimiosite.
Nota aggiuntiva: vedi inoltre ENA-7.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1170.00
punti tariffari 28.00
322
Autoanticorpi anti-Scl 70
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 1.0 MOC
Gli autoanticorpi anti-Scl 70 fanno parte degli anticorpi anti-antigeni nucleari estraibili (ENA).
Aumento dei valori: sclerodermia, sindrome di CREST, sindrome di Raynaud idiopatico
Nota aggiuntiva: vedi inoltre ENA-7.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1171.00
punti tariffari 16.80
682
Autoanticorpi anti-SLA, Autoanticorpi anti-soluble liver antigen
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 20.0 kU/l
Gli autoanticorpi anti-SLA sono indirizzati contro le citocheratine. L’insorgenza è associata alle epatiti
autoimmuni del tipo III (tipo SLA).
Tariffa:
No. pos. DFI: 1176.00
punti tariffari 37.00
320
Autoanticorpi anti-Sm
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 1.0 MOC
Gli autoanticorpi anti-Sm appartenengono agli autoanticorpi contro gli antigeni nucleari estraibili (ENA).
Aumento dei valori: SLE (soprattutto asiatiche e negroidi).
Nota aggiuntiva: vedi inoltre ENA-7.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1173.00
punti tariffari 16.80
685
Autoanticorpi anti-spermatozoi
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 75 U/ml
Gli autoanticorpi sono indirizzati contro gli spermatozoi e possono causare la sterilità nei maschi o nelle
femmine.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1180.00
punti tariffari 54.00
3175
Autoanticorpi anti-SRP, Autoanticorpi anti-Signal Recognition Particle
1 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Rari autoanticorpi che possono essere presenti nei casi di polimiosite/dermatomiosite.
Compendio degli esami labor team w ag
32
Tariffa:
317
No. pos. DFI: 1194.00
punti tariffari 87.00
Autoanticorpi anti-SS-A, Autoanticorpi anti-Ro
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 1.0 MOC
Gli autoanticorpi anti SS-A (Ro) appartengono agli autoanticorpi anti antigeni nucelari estraibili (ENA).
Aumento dei valori: sindrome di Sjögren, LES.
Nota aggiuntiva: vedi inoltre autoanticorpi anti-SS-B, ENA-7.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1181.00
punti tariffari 16.80
318
Autoanticorpi anti-SS-B, Autoanticorpi anti-La
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 1.0 MOC
Gli autoanticorpi anti SS-B (La) appartengono agli autoanticorpi anti antigeni nucelari estraibili (ENA).
Aumento dei valori: sindrome di Sjögren, LES.
Nota aggiuntiva: vedi inoltre autoanticorpi anti-SS-A, ENA-7.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1181.00
punti tariffari 16.80
290
Autoanticorpi anti-surrene
1 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Gli autoanticorpi reagiscono con le cellule surrenali e sono evidenziabili nel morbo di Addison e nel MEN
tipo I e II (poliendocrinopatie tipo I e II). Sono riscontrabili spesso assieme con gli autoanticorpi contro altre
cellule steroidi-secernenti (testicolo, ovaio).
Tariffa:
No. pos. DFI: 1192.00
punti tariffari 52.00
338
Autoanticorpi anti-tessuto ovarico
1 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Gli autoanticorpi contro l’ovaio sono evidenziabili nelle poliendocrinopatie (tipo I e II) e nel morbo di
Addison.
Nota aggiuntiva: vedi inoltre autoanticorpi anti cellule steroidi-secernenti.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1162.00
punti tariffari 37.00
4442
Autoanticorpi anti-tessuto testicolare
1 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Gli autoanticorpi reagiscono con le cellule steroidi-secernanti.
Aumento dei valori: poliendocrinopatie, morbo di Addison.
Nota aggiuntiva: vedi inoltre autoanticorpi anti-spermatozoi, anticorpi anti-cellule steroidi-secernenti.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1192.00
punti tariffari 52.00
2429
Autoanticorpi anti-timo
1 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Autoanticorpi la cui presenza può essere riscontrata nella miastenia grave, soprattutto in presenza di
timoma o tumore del timo.
Aumento dei valori: Miastenia grave (in particolare in presenza di timoma o carcinoma del timo).
Tariffa:
No. pos. DFI: 1096.00, 1098.00, 1106.00 punti tariffari 191.00
196
Autoanticorpi anti-tireoglobulina, TgAb, Tiroide, autoanticorpi
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 40 U/ml
Nel siero possono essere rilevati anticorpi IgG anti-tireoglobulina (TgAb) in presenza di processi tiroidei
distruttivi.
Aumento dei valori: tiroidite di Hashimoto, morbo di Basedow, tiroidite postpartum, carcinoma tiroideo,
tiroidite De Quervain, adenoma autonomo, persone sane (5%).
Nota aggiuntiva: in fase di determinazione della tireoglobulina durante il monitoraggio del decorso del
carcinoma tiroideo papillare e follicolare occorre determinare sempre anche gli anti-TG, poiché questi
possono produrre valori di tireoglobulina falsamente bassi. Nei pazienti con sospetto di tireopatie
autoimmuni si consiglia di eseguire la determinazione degli TgAb assieme ad autoanticorpi anti-TPO,
autoanticorpi antiricettori del TSH, fT3 e fT4.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1186.00
punti tariffari 16.80
382
Autoanticorpi anti-tirosina fosfatasi, Autoanticorpi anti-IA-2
2 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Gli autoanticorpi anti-IA-2 reagiscono con polipeptidi delle isole pancreatiche. Il dosaggio degli anticorpi
serve all’evaluazione del rischio di diabete mellito di tipo I per parenti di primo grado. Nella fase manifesta
del diabete tipo I i titoli raggiungono il livello massimo. Titoli anticorpali aumentati in parenti sani di diabetici
tipo I sono associati a un rischio elevato per diabete mellito di tipo I.
Aumento dei valori: nei pazienti colpiti da diabete mellito di tipo I (fase manifesta), per i parenti di primo
grado di diabetici tipo I significa un rischio elevato per il diabete; nell’1% della popolazione sana.
Nota aggiuntiva: maggiore valore diagnostico in combinazione con gli autoanticorpi GAD-II.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1134.00
punti tariffari 52.00
1696
Autoanticorpi anti-tirosinchinasi MuSK
2 ml siero
Intervalli di riferimento: < 0.05 nmol/l
Autoanticorpi
Compendio degli esami labor team w ag
33
In mancanza di una prova di anticorpi diretti contro il recettore dell'acetilcolina nel quadro di una diagnosi di
miastenia si dovrebbe determinare la presenza degli anticorpi anti-MuSK (recettore della tirosinchinasi
muscolo specifica - MuSK). Positivi per gli anticorpi sono il 40-60% dei pazienti con miastenia gravis
sieronegativa generalizzata (SNMG).
Tariffa:
No. pos. DFI: 1109.00
punti tariffari 28.00
195
Autoanticorpi anti-TPO, Autoanticorpi anti-tireoperossidasi,
microsomali della tiroide, Tiroide, autoanticorpi, MAK
Anti-
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 35 IU/ml
La perossidasi tiroidea (TPO) è una proteina integrale delle membrane nella biosintesi degli ormoni tiroidei:
iodinazione della tireoglobulina, legame delle ditirosine. La TPO è la componente principale dell’antigene
microsomale della tiroide. la ricerca di autoanticorpi anti-antigeni microsomali della tiroide è stata sostituita
dalla presente analisi; ne risulta una specificità più elevata e una sensibilità comparabile.
Aumento dei valori: tiroidite di Hashimoto, mixedema, morbo di Basedow, tiroidite postpartum, edema
autonomo, persone sane (5%).
Nota aggiuntiva: un referto positivo non deve essere paragonato alla diagnosi di una malattia autoimmune.
Non è indicato per il monitoraggio del decorso.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1188.00
punti tariffari 16.80
445
Autoanticorpi anti-transglutaminasi
1 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Gli autoanticorpi anti-transglutaminasi sono anticorpi IgA rilevabili nella celiachia e indirizzati contro gli
stessi antigeni come gli autoanticorpi anti-endomisio. Sono altamente specifici. Il titolo anticorpale è
rivelatore della malattia. Gli anticorpi scompaiono se si segue una dieta priva di glutene.
Nota aggiuntiva: vengono determinati anche le IgA nel siero (in caso di celiachia la carenza di IgA non è
rara, da ciò deriva un risultato falsamente negativo degli anticorpi IgA. In questo caso verranno
automaticamente determinati gli anticorpi IgG anti-transglutaminasi).
Tariffa:
No. pos. DFI: 1441.00, 1113.00, 1114.00 punti tariffari 71.20
2128
Autoanticorpi anti-Yo
2 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Autoanticorpi antineuronali presenti nelle sindromi neurologiche paraneoplastiche. Si sviluppano quasi
esclusivamente nel sesso femminile e sono associati ad atassia cerebrale acuta ovvero subacuta nelle
pazienti con carcinoma ovarico o mammario. Raramente gli anticorpi anti-Yo sono stati descritti in presenza
di altri tumori ginecologici.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1154.00
punti tariffari 37.00
2449
Autoanticorpi anti-titina
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 1.0 MOC
Autoanticorpi la cui presenza può essere riscontrata nella miastenia grave, soprattutto in presenza di
timoma o carcinoma del timo.
Aumento dei valori: Miastenia grave (in particolare in presenza di timoma o tumore del timo).
Tariffa:
No. pos. DFI: 1194.00
punti tariffari 87.00
702
Autoanticorpi antitrombocitari, Trombociti, autoanticorpi
Sangue EDTA 5 tubetti
Intervalli di riferimento: negativo
Nota aggiuntiva: soltanto previa comunicazione telefonica.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1706.00, 1709.00 (2x)
2703
Azatioprina (Imurek®)
2 ml siero
Valori terapeutici: 0.10 – 2.00 mg/l
Immunosopressivo
Tariffa:
No. pos. DFI: 1578.00
2115
punti tariffari 550.00
punti tariffari 86.00
B-Type Natriuretic Peptide, BNP, Brain natriuretic peptide, NT-pro BNP
1 ml siero
Intervalli di riferimento: f
< 50 anni < 155 ng/l
> 50 anni < 222 ng/l
m
< 50 anni < 84 ng/l
> 50 anni < 194 ng/l
Il BNP (B-type natriuretic peptide, prima denominato “brain natriuretic peptide”) è un polipeptide sintetizzato
nel miocardio del ventricolo sinistro e destro. In caso di aumento della tensione della parete ventricolare in
seguito a dilatazione per a aumento del volume o aumentata pressione diastolica, si ha una maggiore
secrezione di BNP all’interno della circolazione. Il BNP determina come controregolazione un’aumentata
natriuresi, abbassa la resistenza dei vasi periferici ed ha un effetto inibitorio sul sistema renina-angiotensina
ed endotelina. Esiste una correlazione diretta tra i livelli di concentrazione di BNP e l’entità dell’aumento
della pressione/del volume ventricolare.
La misurazione dei livelli di BNP nel sangue permette dunque di ottenere indicazioni sulla gravità di
un’insufficienza cardiaca destra o sinistra (valori > 1000 g/l indicano un’insufficienza cardiaca NYHA
classe III e IV). L’esame è adatto anche alla differenziazione di una dispnea polmonare o cardiaca (in caso
di origine polmonare i livelli di BNP sono entro la norma). Inoltre è possibile un monitoraggio terapeutico
dell’insufficienza cardiaca.
Aumento dei valori: insufficienza cardiaca sinistra e/o destra.
Compendio degli esami labor team w ag
34
Nota aggiuntiva: effettuamo la determinazione del NT-pro BNP, un prodotto di scissione del pro-BNP,
quale stabilità nel siero è superiore al BNP.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1576.00
punti tariffari 70.00
Babesia
Le babesie sono emoprotozoi che vivono spesso negli animali selvatici e domestici e che vengono
trasmessi da zecche. Le babesie parassitano l’interno degli eritrociti. Le specie di babesia patogene per
l’uomo possono scatenare sintomi simili a quelli della malaria (in particolare nei pazienti splenectomizzati).
774
Babesia esame diretto
2 – 3 strisci di sangue, non colorati
Sangue EDTA
Intervalli di riferimento: negativo
L’evidenziazione si fa mediante uno striscio di sangue colorato (piccole forme ad anello, aspetto piriforme) e
nella goccia spessa.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3533.00
punti tariffari 91.00
5489
Babesia PCR
Sangue EDTA
Intervalli di riferimento: negativo
Tariffa:
No. pos. DFI: 3456.00
775
Baclofene (Lioresal®)
2 ml siero
Valori terapeutici: 0.10 – 0.60 mg/l
Farmaco miorilassante
Tariffa:
No. pos. DFI: 1051.00
618
punti tariffari 180.00
punti tariffari 115.00
Bande oligoclonali
2 ml siero e
1 ml liquido cerebrospinale
Intervalli di riferimento: negativo
Nel liquido cerebrospinale e nel siero si verifica una separazione di molecole IgG in base alla propria
specificità antigenica. In caso di danno esclusivo della barriera, nel liquido cerebrospinale e nel siero è
presente lo stesso pattern oligoclonale. Le frazioni di IgG presenti solo nel liquido cerebrospinale
corrispondono ad una sintesi locale di IgG.
Riscontro positivo: sclerosi multipla, carcinosi meningea, metastasi.
Nota aggiuntiva: vedi inoltre barriera ematoencefalica.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1461.00
punti tariffari 195.00
3535
Barbesaclone (Maliasin®)
2 ml siero
Valori terapeutici:
Antiepilettico
Tariffa:
516
43 – 129 mol/l
No. pos. DFI: 1070.00
punti tariffari 16.00
Barbiturici
10 ml urine
Intervalli di riferimento: negativo
vedi inoltre screening con stupefacenti
I barbiturici trovano impiego come sedativi, ipnotici, narcotici iniettabili, antiepilettici e antagonisti funzionali
in caso di avvelenamenti da sostanze ad azione convulsiva (ad es. DDT, stricnina), oppure in caso di
sovradosaggio di anestetici locali. Gli effetti collaterali in caso di dosaggi piuttosto elevati sono: sonnolenza
diurna, disturbi dell’equilibrio, atassia, ma anche disturbi gastrointestinali e reazioni cutanee (edemi,
esantemi, dermatiti esfolianti).
Come sintomi infiammatori a seguito di abuso frequente di barbiturici, è possibile che si verifichino
ipereccitabilità, tremore, sensazione di astenia e ansia, fino a crampi e psicosi dovuti a tossicità (delirium
tremens). Gli avvelenamenti da barbiturici nei tentativi di suicidio si manifestano con perdita di coscienza,
arresto cardiaco e respiratorio e collasso circolatorio. A causa della non equa distribuzione compartimentale
nei tessuti e nel sistema vascolare, possono manifestarsi periodi di veglia intermittente. L’assimilazione dei
barbiturici avviene già nello stomaco, la secrezione renale può essere accelerata dall’alcalinizzazione
dell’urina con NaHCO3.
Nota aggiuntiva: durata delle tracce 3 giorni (fenobarbital fino a due settimane).
Tariffa:
No. pos. DFI: 1685.00
punti tariffari 13.00
3581
Bario
1 ml siero
Intervalli di riferimento: vedi referto
Tariffa:
No. pos. DFI: 1366.00
1673
punti tariffari 105.00
Barriera ematoencefalica, Rapporto IgG siero/LCS, Rapporto albumina
siero/LCS
1 ml siero e 1 ml liquido cerebrospinale
Intervalli di riferimento: vedi referto
La contemporanea determinazione di albumina nel siero e nel liquido cerebrospinale è utile per eseguire la
differenziazione di malattie del sistema nervoso centrale. Nella sintesi intratecale dell’immunoglobulina il
rapporto è maggiore (infezioni virali, batteriche e micotiche del sistema nervoso centrale, sclerosi multipla,
toxoplasmosi, linfomi del SNC, metastasi cerebrali, carcinosi meningea). In caso di aumento proteico nel
liquido cerebrospinale senza produzione locale di immunoglobulina (cosiddetto danno esclusivo della
barriera): fase precoce di meningite, polineuropatia, stadio precoce della sindrome di Guillain-Barré, tumore
Compendio degli esami labor team w ag
35
cerebrale, metastasi cerebrale, infarto cerebrale, trauma cerebrale, atrofia cerebrale), il rapporto non è
maggiore.
Nota aggiuntiva: vedi inoltre bande oligoclonali.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1021.00(2x), 1451.00, 1450.00, 1440.00, 1456.00, 1441.00, 1457.00
punti tariffari 60.80
Bartonella henselae
La trasmissione all’uomo ha luogo attraverso un evento traumatico (morso o graffio del gatto) o per via orofecale, ma anche attraverso pidocchi, zecche e pulci del gatto.
La tipica malattia da graffio di gatto esordisce, nel soggetto non immunosoppresso, con una papula nella
sede del trauma a distanza di 4 – 6 giorni dall’evento. Dopo circa 2 settimane l’infezione provoca un
ingrossamento di uno o più linfonodi nella zona della testa e del collo o alle estremità superiori della durata
di 2 settimane a 2 anni. Nella metà dei casi si osserva una febbre persistente. Ulteriori sintomi sono:
cefalea, inappetenza, artralgie o coinvolgimento oculare, esantema o splenomegalia. In assenza di
complicazioni si assiste a guarigione spontanea dopo 2 – 4 mesi.
Come complicanza sistemica in casi rari c’è da aspettarsi - a distanza di 1 – 6 settimane dall’insorgenza
della linfoadenopatia - una sintomatologia neurologica caratterizzata da encefalopatia, paralisi, coma,
neuroretinite, radicolite o polineurite. Generalmente i sintomi durano circa due settimane e regrediscono
senza determinare danni tardivi.
Dato che nella maggior parte dei casi la tipica malattia da graffio di gatto guarisce spontaneamente, non è
assolutamente necessario ricorrere alla terapia antibiotica in assenza di complicanze.
Nota aggiuntiva: diagnosi differenziale della linfoadenopatia: EBV, CMV, toxoplasma gondii, Chlamydia
trachomatis, SIDA, malattie del sistema linfatico.
vedi inoltre malattia da graffio di gatto
476
Bartonella henselae, anticorpi
2 ml siero
Intervalli di riferimento: IgG
< 1 : 64
IgM
< 1 : 20
Tariffa:
No. pos. DFI: 3555.00, 3553.00 punti tariffari 72.00
476
Bartonella henselae PCR
Tampone
Biopsia
Pus
Liquor
Sangue EDTA
Intervalli di riferimento: negativo
Tariffa:
No. pos. DFI: 3363.00
517
punti tariffari 180.00
Benzodiazepine, ricerca qualitativa
10 ml urine
Intervalli di riferimento: negativo
Tariffa:
No. pos. DFI: 1687.00
punti tariffari 13.00
Benzodiazepine
Le benzodiazepine sono tra i tranquillanti più usati. Vengono riassorbiti bene e rapidamente
(concentrazione massima nel plasma 1-2 ore dopo la somministrazione orale), vengono metabolizzati nel
fegato, disattivati per mezzo della coniugazione con acido glucuronico e secreti dai reni. Gli effetti principali
sono: ansiolisi (diminuzione degli stati d'ansia ed eccitazione), azione tranquillante e sonnolenza,
rilassamento muscolare e azione anticonvulsiva. L’assunzione prolungata di queste sostanze può causare
disturbi nella struttura del sonno, perdita delle capacità cognitive, dipendenza e assuefazione. Pertanto
l’effetto di numerosi farmaci, in particolare alcol, ipnotici, analgesici e stimolanti, viene notevolmente
aumentato. Tracce nell’urina fino a 2 settimane (in base all’emivita della sostanza).
Per la determinazione quantitativa delle singole sostanze vedi alla rispettiva voce.
N°analisi
786
1902
1915
1918
3128
1939
1974
1979
2056
2763
2057
2076
2718
602
607
5307
693
713
Farmaco
Bromazepam (Lexotanil®)
Chlordiazepoxid (Librax®)
Clobazam (Urbanyl®)
Clonazepam (Rivotril®)
Clorazepat (Tranxilium®) vedi desmetildiazepam
Diazepam (Valium®) /
Desmetildiazepam
Flunitrazepam (Rohypnol®)
Flurazepam (Dalmadorm®)
Desalchilflurazepam (Dalmadorm®)
Lorazepam (Temesta®, siero)
Lorazepam (Temesta®, urine)
Lormetazepam (Loramet®, Noctamid®)
Midazolam (Dormicum®, siero)
Midazolam (Dormicum®, urine)
Nitrazepam (Mogadon®)
Oxazepam (Seresta®, Anxiolit®)
Prazepam (Demetrin®)
Temazepam (Normison®)
Triazolam (Halcion®)
Valori terapeutici
50 – 200 g/l
400 – 3000 g/l
100 – 400 g/l
45 – 190 nmol/l
600 – 1500 g/l
200 – 500 g/l
600 – 1500 g/l
5 – 40 g/l
2 – 20 g/l
30 – 80 g/l
20 – 250 g/l
Valori di tossicità
> 300 g/l
> 250 nmol/l
> 2000 g/l
> 50 g/l
> 200 g/l
> 500 g/l
> 300 g/l
vedi referto
2.0 – 25.0 µg/l
20 – 200 g/l
vedi referto
40 – 180 g/l
500 – 2000 g/l
200 – 500 g/l
200 – 800 ng/ml
2.0 – 20.0 g/l
> 2000 g/l
> 1000 ng/ml
Compendio degli esami labor team w ag
36
Altri su richiesta
Beta-bloccanti
Per ulteriori indicazioni circa le singole sostanze vedi alla rispettiva voce.
N°analisi
743
773
5315
5826
2045
2073
2081
3861
609
630
652
683
706
Farmaco
Acebutololo (Sectral®)
Atenololo (Atenil®, Tenormin®)
Carvedilolo
Celiprololo
Labetalolo (Trandate®)
Metoprololo (Lopresor®, Beloc Zok®)
Nadololo (Corgard®)
Nebivololo
Oxprenololo (Trasicor®)
Pindololo (Visken®)
Propanololo (Inderal®)
Sotalolo (Sotalex®)
Timololo (Timoptic®)
Valori terapeutici
0.5 – 1.2 mg/l
0.05 – 1.0 mg/l
<74 µg/l
50 – 500 g/l
50 – 250 g/l
50 – 300 µg/l
100 –200 g/l
1.0 – 8.0 g/l
50 – 200 g/l
20 – 100 µg/l
20 – 300 ng/ml
1 – 3 g/ml
min. 5 – 50 ng/ml
max. 20 – 200 ng/ml
Valori di tossicità
> 2000 g/l
> 1000 ng/ml
Altri su richiesta
209
Bilirubina coniugata, diretta
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 5.1 mol/l
Aumento dei valori: epatite virale acuta, cirrosi epatica, fegato grasso, tumori epatici, colelitiasi,
colangiocarcinoma, carcinoma della testa pancreatica, atresia biliare intraepatica ed extraepatica, colestasi
recidiva idiopatica, rabdomiolisi, sindrome iperbilirubinica (sindrome di Dubin-Johnson, sindrome di Rotor),
danni epatici tossici.
Nota aggiuntiva: l’esame è indicato solo se i valori della bilirubina totale sono aumentati. Dalla differenza
(bilirubina totale meno la bilirubina coniugata) è possibile ricavare la quantità di bilirubina non coniugata.
Una iperbilirubinemia prevalentemente indiretta si trova nelle anemie emolitiche, negli ematomi estesi, a
seguito di trasfusioni massicce, in caso di rabdomiolisi, morbo di Gilbert-Meulengracht e sindrome di
Crigler-Najjar.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1206.00
punti tariffari 3.60
210
Bilirubina totale
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 1 giorno
< 103 mol/l
neonati
< 137 mol/l
prematuri
1 – 2 giorni
< 171 mol/l
neonati
< 205 mol/l
prematuri
2 – 5 giorni
< 205 mol/l
neonati
< 257 mol/l
prematuri
5 – 7 giorni
< 171 mol/l
neonati
< 257 mol/l
prematuri
> 7 giorni
< 22.0 mol/l
L’80-85% della bilirubina che si forma quotidianamente, viene generata dalla degradazione dell'emoglobina
di eritrociti invecchiati. La bilirubina indiretta, non coniugata e facilmente liposolubile viene legata
all’albumina e non può uscire dalla circolazione sanguigna attraverso i reni, però si concentra in misura
elevata nel sistema nervoso centrale (kernicterus). Una parte della bilirubina indiretta viene scissa
dall’albumina nei sinusoidi epatici e viene trasformata in bilirubina solubile, diretta e coniugata e giunge
nell’intestino attraverso le vie biliari. I batteri intestinali causano la formazione di urobilinogeno che viene
riassorbito al 70% dall’intestino (circolo enteroepatico). Il restante urobilinogeno viene disgregato
nell’intestino diventando stercobilinogeno e viene escreto per via fecale.
Aumento dei valori: epatite virale, colestasi (colelitiasi, carcinoma del dotto coledoco, carcinoma della
testa pancreatica, atresia del dotto coledoco), colangite, cirrosi epatica, fegato grasso, tumore epatico,
metastasi epatiche, avvelenamenti epatici, abuso di alcol, anemia emolitica, ittero neonatorum, morbo
emolitico neonatorum (incompatibilità Rhesus o AB0), uremia, sindrome emolitica-uremica, sindrome
iperbilirubinica (sindrome di Gilbert = morbo di Meulengracht, sindrome di Dubin-Johnson, sindrome di
Rotor). Ematomi estesi. Trasfusioni quantitativamente importanti. Salmonellosi, leptospirosi, ascaridi.
Nota aggiuntiva: fattori di disturbo sono: emolisi (valori ridotti), lipemie (valori aumentati), luce (valori
ridotti). La contemporanea determinazione della bilirubina diretta (coniugata) e della bilirubina totale
consente una valutazione differenziata di un’iperbilirubinemia.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1207.00
punti tariffari 3.20
2428
Biotinidasi
Sangue EDTA o sangue su carta assorbente
Intervalli di riferimento: > 30%
Ricerca nell’ambito dello screening neonatale. L’enzima biotinidasi interviene nei processi di trasformazione
della biotina dalla biocitina e dalla biotina legata alle proteine. In presenza di carenza di biotinidasi si ha un
deficit di biotina che provoca sintomi quali perdita di capelli, esantema, congiuntivite, crampi, ritardo nello
sviluppo psicomotorio, ipoacusia del neonato.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1209.00
punti tariffari 115.00
781
Biperidene (Akineton®)
5 ml siero
Valori terapeutici: 10 – 100 µg/l
Antiparkinsoniano
Tariffa:
No. pos. DFI: 1661.00
punti tariffari 140.00
Compendio degli esami labor team w ag
37
Bismuto
734 1 ml siero
735 10 ml urine
Intervalli di riferimento: siero
vedi referto
urine
< 1.2 µg/g creatinina
Tariffa:
prezzo su richiesta
1798
Bisoprololo
2 ml siero
Intervalli di riferimento: 10 – 100 g/l
Agente bloccante del β1 adrenorecettore altamente selettivo (Betabloccante)
Tariffa:
No. pos. DFI: 1484.00
punti tariffari 99.00
782
Blastomyces dermatidis, anticorpi, Blastomiceti
1 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Blastomyces dermatitidis è l’agente eziologico della blastomicosi nordamericana. Questo fungo, patogeno
obbligato, provoca una micosi generalizzata. È presente soprattutto nel suolo delle zone di endemia
dell’America settentrionale e meridionale. I rispettivi quadri clinici sono abbastanza rari alle nostre latitudini.
Le infezioni si trasmettono per via aerogena e sono caratterizzate da formazione di granulomi negli organi
infetti. I blastomiceti causano una micosi polmonare primaria, spesso clinicamente non evidente; in un
secondo tempo, segue una colonizzazione localizzata - sotto forma cronica granulomatosa – a carico di
diversi distretti corporei (cute, polmone, ossa, fegato).
Tariffa:
No. pos. DFI: 3402.00
punti tariffari 33.00
783
Bordetella parapertussis, Parapertosse
Set per tampone rino-faringeo
art. n° M224
Intervalli di riferimento: negativo
Ricerca del DNA batterico tramite PCR. La Bordetella parapertussis provoca una forma leggera di pertosse
(detta parapertosse).
Tariffa:
No. pos. DFI: 3368.00
punti tariffari 180.00
Bordetella pertussis, Pertosse
Nell’ambito del genere Bordetella vanno ricordati: B. pertussis (agente eziologico della pertosse), B.
parapertussis (provoca un quadro clinico simile alla pertosse) e B. bronchiseptica (infezione rarissima
nell’uomo).
Dopo un periodo di incubazione di 7 – 21 giorni, la pertosse presenta un decorso a tre stadi: lo stadio
catarrale altamente contagioso (1 – 2 settimane), lo stadio convulsivo (circa 2 – 4 settimane, con accessi di
tosse, frequenti durante la notte) e il terzo stadio caratterizzato da diminuzione degli attacchi di tosse. Il
superamento della pertosse porta a un’immunità che conferisce una protezione stabile e di lunga durata.
Tale immunità non protegge, però, da infezioni da B. parapertussis o B. bronchiseptica.
Le IgM e IgA costituiscono il marker per un’infezione acuta o una vaccinazione recente. Le IgG, invece,
indicano infezione pregressa o vaccinazione pregressa. Nelle reinfezioni o dopo la vaccinazione si può
avere un aumento delle IgA (anche in caso di forma subclinica).
Gli anticorpi specifici di classe IgM, IgG e IgA sono riscontrabili circa 2 – 3 settimane dopo la comparsa dei
sintomi clinici e raggiungono il picco dopo circa 7 – 9 settimane; gli anticorpi di classe IgA possono
persistere più a lungo delle IgM. Gli anticorpi di classe IgM e IgA tendono normalmente a scomparire dopo
4 – 6 mesi; quelli di classe IgG, invece, persistono per anni.
408
Bordetella pertussis DNA
Set per tampone rino-faringeo
art. n° M224
Intervalli di riferimento: negativo
Tariffa:
No. pos. DFI: 3368.00
punti tariffari 180.00
407
Bordetella pertussis IgG, IgM, IgA
1 ml siero
Intervalli di riferimento: IgG
< 20 kU/l
IgM
< 9 kU/l
IgA
< 15 kU/l
Nota aggiuntiva: Eventuali reazioni crociate con altri batteri gram-negativi possono dare false positività (più
frequente nelle IgM che negli anticorpi di classe IgA).
Tariffa:
No. pos. DFI: 3373.00, 3371.00, 3372.00 punti tariffari 108.00
784
Borna disease virus, BDV
Sangue citratato 1:10
Il virus della malattia di Borna appartiene all’ordine Mononegavirales (parentela, per es., con il virus della
rabbia e del morbillo). È considerato un prototipo di una nuova famiglia (Bornaviridae), poiché - come unico
virus a RNA non segmentato a singolo filamento a polarità negativa con capside - si replica nel nucleo
cellulare. La malattia da virus Borna, che in origine si propagava fra cavalli e pecore, ha acquistato notevole
rilevanza dopo che referti sierologici hanno dimostrato che l’infezione si trasmette anche all’uomo e dopo
che l’antigene del virus e l’acido nucleico sono stati evidenziati nei leucociti periferici di pazienti psichiatrici.
Negli animali (cavalli, pecore, bovini, gatti, uccelli) il BDV provoca meningoencefalite. In seguito il virus
persiste per tutta la vita.
Nell’uomo è documentata una coincidenza dell’infezione virale attivata con quadri clinici psichiatrici acuti.
Per quanto riguarda in particolare le depressioni “endogene” ricorrenti (unipolare e bipolare) si è riusciti a
dimostrare un parallelismo tra infezione da BDV attivata ed episodio depressivo acuto.
Si suppone che la predisposizione genetica a disturbi affettvi e fattori di stress individuali favoriscano
l’attivazione di infezioni latenti e quindi probabili effetti patogenetici.
Compendio degli esami labor team w ag
38
Si sospetta che il BDV sia attivo nel sistema limbico. Il BDV ha probabilmente, come hanno provato
esperimenti fatti con animali (ratti), un effetto sulla rete dei neurotrasmettitori nel sistema limbico.
Sulle vie di trasmissione naturali del BDV si hanno poche notizie. Le infezioni umane da BDV sono
propabilmente ubiquitarie e non interessano solo determinati gruppi etnici. Le terapie indicate finora sono:
antidepressivi e trattamento con solfato di amantadina.
Nota aggiuntiva: Gli anticorpi sono evidenziabili nel plasma solo come conseguenza delle fasi di
attivazione del BDV. Un risultato negativo non esclude un’infezione dal virus Borna.
Tariffa:
prezzo su richiesta
Borrelia burgdorferi, Borreliosi di Lyme, Malattia di Lyme, Lyme disease
Borrelia burgdorferi, agente eziologico della borreliosi di Lyme, è un microrganismo appartenente alla
famiglia delle Spirochetaceae che viene trasmesso all'uomo dal morso di zecche. La malattia di Lyme è una
malattia endemica soprattutto nelle zone rurali ricche di foreste, rilevata in prevalenza in estate e autunno.
Funge da vettore la zecca (Ixodes ricinus) che si riscontra in tutto il territorio europeo. In Svizzera, fino ad
una quota di 1000 m, la percentuale di zecche infettate da Borrelia è pari al 20 – 30%. Le zecche si trovano
nei cespugli, nel sottobosco e nell’erba.
Sintomatologia clinica
È possibile che certi stadi della malattia vengano saltati o che si manifestino solo singoli sintomi: ne
derivano quindi quadri clinici molto vari.
Stadio
I
II
III
392
Sintomatologia clinica
Erythema migrans, lymphadenosis benigna cutis, febbre,
cefalea, mialgie
Meningoradicolite, meningopolineurite (sindrome di Bannwarth), radiculomielite, paresi dei nervi cranici (V, VII), uveite,
corioretinite e altri, raramente miopericardite, miositi
Acrodermatitis chronica atrophicans, artrite (sinovite), la
cosiddetta neuroborreliosi (encefalomielite con con paresi,
disturbi della sensibilità, disturbi mnesici, disturbi della
coscienza.
Serologia
Anticorpi IgM solo in circa il
20 – 50%
Prevalenza di anticorpi IgG,
evidenziazione Ac 70 – 90%
Evidenziazione anticorpale
nel 90 – 100%
Borrelia burgdorferi DNA
Liquido articolare
Liquido cerebrospinale
Biopsia cutanea
(event. sangue EDTA)
Intervalli di riferimento: negativo
Ricerca del DNA batterico tramite PCR.
Sensibilità: biopsia cutanea
50 – 70%
liquido cerebrospinale
30%
liquido articolare
50 – 70%
sangue
bassa sensibilità
Tariffa:
No. pos. DFI: 3378.00
punti tariffari 180.00
403
Borrelia burgdorferi IgG, IgM
1 ml siero
1 ml liquido cerebrospinale
Liquido articolare
Intervalli di riferimento: IgG/IgM
< 1.0 MOC
In stadi precoci la ricerca anticorpale risulta spesso negativa, anche in presenza di un’evidente
sintomatologia clinica. In caso di ricerca anticorpale negativa e sintomatologia clinica indicativa di borreliosi,
si consiglia di avviare la terapia antibiotica. Anche in stadi tardivi si dovrebbe, nel sospetto di borreliosi e
indipendentemente dai risultati delle indagini sierologiche, ricorrere alla terapia. La ricerca anticorpale
presenta altrimenti un elevato tasso di riscontri positivi. I pazienti asintomatici rendono difficile la diagnosi,
dato che al momento non esiste un marcatore di attività. Gli anticorpi persistono per mesi ed anni anche
dopo una terapia riuscita. Non ha senso monitorare l’evoluzione del titolo anticorpale. Ai fini della diagnosi
differenziale è da escludere a livello sierologico – soprattutto in caso di sintomatologia poco evidente o
neurologica – un’infezione TBE (IgG, IgM), dato che il virus della TBE viene trasmesso anche dal morso di
zecche. Anche una superinfezione batterica può causare un arrossamento della pelle.
In caso di riscontro positivo nel test di screening viene eseguito automaticamente un test di conferma (per la
valutazione vedi referto).
Tariffa:
No. pos. DFI: 3374.00, 3375.00 punti tariffari 64.40
6219
Borrellia burgdoferi, rilevazione nella zecca
zecca
Dopo un morso di zecca, c'è il rischio che il parassita sia portatore dell'agente eziologico della borreliosi di
Lyme. Un eventuale contagio può essere escluso solamente dopo una carenza di sintomatologia clinica e di
marcatori sierologici. Con la rilevazione genetica di Borrelia burgdorferi nella zecca è possibile valutare il
rischio d'infezione.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3523.00
punti tariffari: 79.00
404
Borrelia burgdorferi, test di conferma
1 ml siero
Intervalli di riferimento: vedi referto
Nota aggiuntiva: Viene eseguito automaticamente in caso di screening IgM/IgG positivo. Per la valutazione
vedi referto.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3376.00, 3377.00 punti tariffari 140.00
Bromazepam (Lexotanil®)
786 2 ml siero
Compendio degli esami labor team w ag
39
562 20 ml urine
Valori terapeutici: siero
50 – 200 µg/l
valori di tossicità:
> 300 g/l
Il bromazepan appartiene ai derivati delle benzodiazepine eliminate in tempi medio-rapidi (emivita 6-24 ore)
e viene associato al gruppo dei tranquillanti. Indicazioni: stati acuti e cronici di tensione, agitazione e ansia e
disturbi del sonno causati da questi stati.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1661.00
punti tariffari 140.00
787
Bromocriptina (Pravidel®)
2 ml siero
Valori terapeutici: vedi referto
Antiparkinsoniano; farmaco per la terapia dell’iperprolattinemia
Tariffa:
No. pos. DFI 1578.00 punti tariffari 86.00
Bromuro
785 1 ml siero
561 10 ml urine 24 ore, specificare la quantità totale
Intervalli di riferimento: vedi referto
Valori terapeutici: vedi referto
Antiepilettico
In caso di assunzione prolungata di carbamide di bromuro (ipnotici) può verificarsi un accumulo di bromuro
metabolicamente scisso e una relativa concentrazione nel SNC. In casi del genere si possono osservare
sintomi paragonabili a quelli del “bromismo”: stati confusionali, indebolimento della memoria, in casi gravi
delirio; inoltre dermatiti (acne), rinite, congiuntivite e porpora.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1215.00
punti tariffari 58.00
Brucella, Malattia di Bang, Febbre maltese, Febbre ondulante
Brucella è un agente patogeno che si riscontra spesso negli animali, con prevalenza di determinate specie:
il batterio Brucella abortus (malattia di Bang) colpisce i bovini, B. melitensis (febbre maltese o febbre
ondulante) i caprini e gli ovini, B. suis i suini e B. canis (raro nell’uomo) i cani. Viene trasmesso all’uomo in
seguito all’ingestione di cibi contaminati (latte non pastorizzato, formaggio caprino, ecc.) o contatto diretto
(macellai, veterinari, contadini) della pelle o delle mucose con animali infetti e i loro escreti (liquido
amniotico, secrezioni).
Nella malattia di Bang il periodo di incubazione è di 2 – 6 settimane. L’esordio della malattia è
caratterizzata da un innalzamento della febbre a 38 – 39° C. Ulteriori sintomi clinici sono
epatosplenomegalia e ingrossamento dei linfonodi. Le infezioni da B. melitensis possono determinare un
quadro clinico grave di forma tifoidea associato a febbre elevata persistente, eventualmente ad esito letale.
Le complicanze nelle infezioni da Brucella si manifestano sotto forma di artrite, spondilite, orchite,
endocardite, polmonite, tromboflebite, parotite, pleurite o - nello stadio tardivo – anche sindromi
neurologiche e psichiatriche.
428
Brucella, anticorpi IgM/IgG
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 1:8
Tariffa:
No. pos. DFI: 3381.00 (2x)
790
punti tariffari 70.00
Bupivacaina (Carbostesin®)
1 ml siero
Valori terapeutici:
Valori di tossicità:
Anestetico locale
Tariffa:
vedi referto
> 8.0 mg/l
No. pos. DFI: 1051.00
punti tariffari 115.00
Buprenorfina (Temgesic®)
2139 1 ml siero
5287 5 ml urina
Valori terapeutici:
siero
Urina
Analgetico, opioide semisintetico
0.5 – 5.0 g/l
0.00 – 3.00 g/l
21390 Norbupronefrina (Metabolita)
Valori terapeutici:
Tariffa:
3413
siero
Urina
No. pos. DFI: 1052.00
No. Pos. DFI: 1051.00
Bupropione (Wellbutrin®)
1 ml siero
Valori terapeutici:
Antidepressivo
Tariffa:
3517
0.5 – 5.0 g/l
25 – 100 g/l
No. pos. DFI: 1052.00
Buspirone (Buspar®)
1 ml siero
Valori terapeutici: 1.0 – 6.0 g/l
Ansiolitico
Tariffa:
No. pos. DFI: 1660.00
punti tariffari 185.00
punti tariffari 86.00
punti tariffari 185.00
punti tariffari 115.00
Compendio degli esami labor team w ag
40
465
C1-esterasi, inibitore dell, Complemento C1 esterasi inibitore, C1-INH
immunologico, Inibitore dell’esterasi
2 ml siero
Intervalli di riferimento: 15 – 35 mg/dl
Il C1-INH è l’unico inibitore dei componenti di complemento attivati C1r e C1s, che si trovano all’inizio delle
tradizionali vie di attivazione complementare. L’inibitore C1 impedisce una eccessiva attivazione del sistema
complemento. Inoltre è l’inibitore plasmatico più importante da un punto di vista fisiologico per il fattore di
coagulazione attivo XII (FXIIa) e per la callicreina, con cui forma rapidamente e irreversibilmente un
complesso inattivo. La formazione ha luogo negli epatociti.
Un deficit ereditario dell’inibitore C1 provoca edema ereditario angioneurotico. La trasmissione è
autosomica dominante con penetranza incompleta. Si può verificare gonfiore del volto, degli arti inferiori,
delle vie respiratorie e degli organi addominali (dolori crampiformi, diarrea). L’angioedema ereditario può
essere causato da un disturbo della sintesi di C1-INH (concentrazione ridotta) oppure da un’insufficienza
funzionale (attività ridotta) del C1-INH.
Diminuzione dei valori: angioedema ereditario. Angioedema acquisito: linfoma, mieloma multiplo, CLL,
cirrosi epatica, preeclampsia, polmonite.
Nota aggiuntiva: in caso di disturbo funzionale del C1-INH la concentrazione è normale, mentre la funzione
è ridotta. In questi casi si deve eseguire la determinazione funzionale (vedere sezione relativa). Con
angioedema ereditario anche i valori di C2, C4 e CH100 sono ridotti. Con angioedema acquisito si ha anche
l’abbassamento dei valori di C1, C2 e C4.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1497.00
punti tariffari 28.00
792
C1-esterasi inibitore dell: attività, Complemento C1 esterasi inibitore
attività, C1-INH funzionale/attività, Inhibitore dell attività
Plasma citratato 1:10, congelato
Intervalli di riferimento: 70 – 130 %
Una funzione ridotta di C1-INH si verifica nei pazienti con angioedema ereditario, nei quali un disturbo
ereditario non causa la riduzione della sintesi di C1-INH, ma una funzione deficitaria.
Nota aggiuntiva: vedere anche concentrazione di C1-INH. Per lo più sono ridotti anche i valori di CH100, C2
e C4.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1296.00
punti tariffari 54.00
143
C1q, legame,
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 7.6 mg/l
Esame standard per l’evidenziazione degli immunocomplessi circolanti
Aumento dei valori: LE, artrite reumatoide, vasculiti, sindrome di Sjögren, MCTD, infezioni virali e
parassitarie, glomerulonefriti, malignomi, malattie croniche infettive.
Nota aggiuntiva: vedi inoltre immunocomplessi circolanti. Serve per il monitoraggio dell’evoluzione.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1463.00
punti tariffari 72.00
793
C1q, complemento
1 ml siero
Intervalli di riferimento: 5.0 - 30.0 mg/dl
Esame standard per l’evidenziazione degli immunocomplessi circolanti
Aumento dei valori: LE, artrite reumatoide, vasculiti, sindrome di Sjögren, MCTD, infezioni virali e
parassitarie, glomerulonefriti, malignomi, malattie croniche infettive.
Nota aggiuntiva: vedi inoltre immunocomplessi circolanti. Serve per il monitoraggio dell’evoluzione.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1504.00
punti tariffari 36.00
794
C2, complemento
1 ml siero congelato
Intervalli di riferimento: 1.4 - 2.5 mg/dl
Aumento dei valori: reazioni di fase acuta.
Diminuzione dei valori: SLE, angioedema ereditario.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1499.00
punti tariffari 36.00
796
C3, fattore nefritico
2 ml siero
Intervalli di riferimento: vedi referto
Aumento dei valori: nefrite autoimmunitaria, glomerulonefrite membranoproliferativa
Tariffa:
No. pos. DFI: 1504.00
punti tariffari 36.00
797
C3, proattivatore, Complemento fattore B, C3PA
1 ml siero
Intervalli di riferimento: vedi referto
Tariffa:
prezzo su domanda
159
C3c, complemento
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 3 mesi
0.6 – 1.5 g/l
< 6 mesi
0.7 – 1.8 g/l
> 6 mesi
0.9 – 1.8 g/l
Aumento dei valori: reazioni di fase acuta.
Diminuzione dei valori: LE attivo, glomerulonefrite membranoproliferativa, carenza congenita di C3.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1501.00
punti tariffari 23.00
Compendio degli esami labor team w ag
795
C3d, complemento
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 20.0 %
Tariffa:
No. pos. DFI: 1501.00
160
41
punti tariffari 23.00
C4, complemento
1 ml siero
Intervalli di riferimento: 0.1 – 0.5 g/l
Aumento dei valori: reazioni di fase acuta
Diminuzione dei valori: anemia emolitica autoimmune, angioedema ereditario, LES
Tariffa:
No. pos. DFI: 1503.00
punti tariffari 23.00
798
C5, complemento
1 ml siero
Intervalli di riferimento: 80 – 120%
Tariffa:
No. pos. DFI: 1463.00
799
C6, complemento
1 ml siero congelato
Intervalli di riferimento: 80 – 120%
Tariffa:
No. pos. DFI: 1503.00
390
punti tariffari 23.00
C9, complemento
1 ml siero
Intervalli di riferimento: 80 – 120%
Tariffa:
No. pos. DFI: 1503.00
176
punti tariffari 23.00
C8, complemento
1 ml siero
Intervalli di riferimento: 80 – 120%
Tariffa:
No. pos. DFI: 1503.00
3900
punti tariffari 23.00
C7, complemento
1 ml siero
Intervalli di riferimento: 80 – 120%
Aumento dei valori: reazione di fase acuta.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1503.00
394
punti tariffari 72.00
punti tariffari 23.00
CA 125
2 ml siero
Intervalli di riferimento: < 35 kU/l
Marcatore tumorale
l CA-125 si manifesta in fase postparto, soprattutto sulle cellule epiteliali delle ovaie, tube ed endometrio,
ma viene formato in quantità ridotte da altri epiteli (ad es. i bronchi e il colon). Emivita: 5 giorni.
Aumento dei valori
Patologie maligne: carcinoma ovarico (sieroso indifferenziato); in caso di carcinoma ovarico accertato
clinicamente, l’aumento o la diminuzione del livello di CA-125 è correlato con la progressione o regressione
del malignoma. Carcinoma dell’endometrio, della cervice, delle cellule epatiche, delle vie biliari, tumore
gastrointestinale, adenocarcinoma del pancreas, carcinoma bronchiale e mammario.
Patologie benigne: tumore annessiale, annessite, leiomioma, peritonite, insufficienza cardiaca e renale,
colelitiasi, epatite attiva, patologie epatiche croniche, pancreatite acuta, patologie autoimmuni,
endometriosi, gravidanza (1° trimestre).
Nota aggiuntiva: carcinomatosi peritoneale: il CA-125 nell’ascite è più elevato che nel siero.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1216.00
punti tariffari 24.00
177
CA 15-3
2 ml siero
Intervalli di riferimento: < 28 U/l
Marcatore tumorale
Il CA 15-3 è un antigene carboidratico e viene sintetizzato nelle cellule mucose. L’antigene si trova nei
prodotti di secrezione. Nel siero di soggetti sani si riscontrano solo tracce. Emivita: 5-7 giorni.
Aumento dei valori:
Patologie maligne: carcinoma della mammella, carcinoma ovarico, dell’endometrio, della cervice, tumori
gastrointestinali, epatici, del pancreas, dei polmoni.
Patologie benigne: epatite, cirrosi epatica, insufficienza renale, patologie polmonari, fibroadenomi,
mastopatia.
Nota aggiuntiva: indicato per controlli terapeutici e monitoraggio del decorso. Maggiore espressione in
correlazione con CEA.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1217.00
punti tariffari 20.00
174
CA 19-9
2 ml siero
Intervalli di riferimento: < 37 kU/l
Marcatore tumorale
Il Ca 19-9 è un antigene glicolipidico e viene anche considerato come aptene del determinante del gruppo
sanguigno Lewis-a. Il significato principale consiste nella diagnosi precoce e nella terapia accompagnata da
controlli sul decorso nei pazienti con carcinoma pancreatico, epatobiliare e carcinoma dello stomaco (qui in
combinazione con un secondo marker, come il CEA).
Valori non rilevabili di CA 19-9 sono normali nei soggetti sani e nei pazienti appartenenti alla rara
costellazione del gruppo sanguigno Lewis a/b negativo (3-10% della popolazione), poiché a questi manca
Compendio degli esami labor team w ag
42
un enzima per l’espressione dell’epitopo del CA 19-9. In presenza dell’antigene dei gruppi sanguigni Lewisa sono possibili concentrazioni fisiologiche in circolo nel secreto. Anche condizioni di colestasi con GGT
elevato alterano il valore.
Aumento dei valori
Patologie maligne: carcinoma pancreatico, carcinoma epatico, delle vie biliari, dello stomaco e del
colon/retto, carcinoma ovarico.
Patologie benigne: pancreatite, colecisti, colelitiasi, epatite cronica, cirrosi epatica, mucoviscidosi; durante il
mestruo e in gravidanza.
Nota aggiuntiva: in caso di tumori del tratto gastrointestinale: maggiore espressione in combinazione con
CEA.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1218.00
punti tariffari 24.00
395
CA 27.29
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 38 U/l
CA 27.29 è una glicoproteina ad elevato peso molecolare. Viene prodotta dalle cellule mucose (come la Ca
15-3). La sensibilità in caso di carcinoma della mammella è più elevata, come quella della Ca 15-3. Inoltre
corrisponde ai parametri della Ca 15-3.
Aumento dei valori
Patologie maligne: carcinoma della mammella, carcinoma ovarico, dell’endometrio, della cervice, tumori
gastrointestinali, epatici, del pancreas, dei polmoni.
Patologie benigne: epatite, cirrosi epatica, insufficienza renale, patologie polmonari, fibroadenomi,
mastopatia.
Nota aggiuntiva: indicato per controlli terapeutici e monitoraggio del decorso. Maggiore espressione in
correlazione con CEA.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1219.00
punti tariffari 44.00
175
CA 50
2 ml siero
Intervalli di riferimento: < 25 kU/l
Marcatore tumorale
Il CA-50 è un antigene degli idrati di carbonio localizzato su mutazioni tumorali degli idrati di carbonio
superficiali di tumori epiteliali e sembra rappresentare un antigene generalizzante, associato a tumore. La
sua presenza non è limitata ad un organo in particolare. L’esame non è indicato come screening, ma
dovrebbe essere eseguito a complemento di altri marker tumorali.
Aumento dei valori
Patologie maligne: carcinoma pancreatico, carcinoma epatico, delle vie biliari, metastasi epatiche,
carcinoma dello stomaco e colorettale. carcinoma ovarico, dell’esofago, bronchiale e mammario.
Patologie benigne: colelitiasi, pancreatiti, cirrosi epatica, mucoviscidosi, diabete mellito, peritonite.
Nota aggiuntiva: marker tumorale non più consigliabile, poiché non possiede espressione superiore al
CEA ed è troppo aspecifico.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1219.00
punti tariffari 44.00
189
CA 72-4
2 ml siero
Intervalli di riferimento: < 4.5 kU/l
Marcatore tumorale
CA 72-4 è una glicoproteina mucinosimile associata a tumore. Il significato clinico risiede nell’elevata
specificità in caso di carcinoma dello stomaco (>95%) rispetto a patologie benigne gastrointestinali.
Pertanto la concentrazione sierica presenta una correlazione con la massa tumorale, lo stadio del tumore e
la formazione di metastasi. Il test è poco indicato come screening o ai fini diagnostici.
Aumento dei valori
Patologie maligne: carcinoma dello stomaco, carcinoma ovarico (mucinosi), tumori delle vie biliari,
dell’esofago, del pancreas, tumori della mammella, dell’endometrio e della cervice.
Patologie benigne: pancreatite acuta, cirrosi epatica, patologie polmonari, cisti ovariche, patologie
reumatiche.
Nota aggiuntiva: in caso di carcinoma dello stomaco, maggiore espressione correlata con CEA e CA 19-9,
in caso di carcinoma della mammella con Ca 125.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1219.00
punti tariffari 44.00
2229
Cabergolina (Cabaser®, Dostinex®)
2 ml siero
Intervalli di riferimento: < 0.1 g/l dopo l’assunzione 1 mg
Inibitore della prolattina/antagonista della dopamina
Tariffa:
No. pos. DFI: 1660.00
punti tariffari 86.00
Cadmio
398 Sangue EDTA
564 10 ml urine 24 ore, specificare la quantità totale
Intervalli di riferimento: sangue EDTA < 3 g/l
urine
vedi referto
Il cadmio è un componente di leghe di metallo, coloranti, batterie a secco ed è presente in quantità notevoli
nei depositi di filtrazione al punto che dopo la concimazione dei campi può infiltrarsi nella catena alimentare.
Dato il suo elevato potere neutralizzante delle proteine il cadmio può essere riassorbito solo in modo
incompleto dalla dieta (3 – 8%). Il Cd legato alle proteine si accumula in dosi elevate prevalentemente nel
fegato, in quantitativi modesti raggiunge i reni combinato alla metallotioneina dove rimane accumulato a
lungo in questo composto (12 – 35 anni). Nei singoli organi il cadmio si distribuisce nel seguente modo:
corteccia renale > piramidi renali > fegato > polmone > testicoli ovaie > linfonodi > muscoli. In caso di
aumento dei valori di cadmio i reni reagiscono in primo luogo con disfunzioni tubolari.
Intossicazioni acute possono insorgere in caso di ingestione di sali di cadmio, che però in generale non
sono letali, contrariamente all'inalazione di fumo di ossido di cadmio, che si sprigiona dalla fusione di Cd e
Compendio degli esami labor team w ag
43
che provoca edema polmonare tossico. I sintomi dell'avvelenamento cronico sono: degenerazione
infiammatoria delle mucose di naso, faringe, laringe ("raffreddore da cadmio"), orlo di cadmio dei denti
(anello giallo intorno al colletto dentario), distruzione degli epiteli della mucosa olfattiva, danni renali con
proteinuria, osteomalacia con aspetto radiologico simile alla sindrome di Milkman, cachessia generale e
lesione delle cellule germinali.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1478.00
punti tariffari 105.00
1926
Caffeina
1 ml siero
Valori terapeutici: < 10.0 mg/l
Valori di tossicità: > 20 g/l
La caffeina fa parte delle xantine metilate assieme alla teofillina e alla teobromina. Queste sostanze hanno
effetti farmacodinamici soprattutto nel sistema nervoso centrale (antagonismo dei ricettori adenosinici), sulla
muscolatura liscia (broncodilatazione, contrazione dei vasi meningeali), sulla muscolatura scheletrica
(contrazioni più intense, ad es. della muscolatura diaframmatica), sul cuore (effetto cronotropo e ionotropo
positivo, ad elevati dosaggi tachicardia e aumento della pressione sanguigna), e sui reni (diuresi debole). Le
xantine metilate vengono riassorbite rapidamente nel tratto gastrointestinale, nel fegato vengono demetilate
e ossidate parzialmente ed escrete come mono-xantine metilate o acido metilurico.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1238.00
punti tariffari 135.00
Calcio
242 1 ml siero
3155 Sangue intero (sangue EDTA o sangue eparinato)
508 10 ml urine 24 ore, specificare la quantità totale
Intervalli di riferimento: siero
1.89 – 2.59 mmol/l
2.19 – 2.74 mmol/l
2.10 – 2.60 mmol/l
sangue intero
1.12 – 1.58 mmol/l
urine
2.5 – 7.5 mmol/24 ore
185 – 660 mmol/mol creatinina
Il calcio è al 99% legato allo scheletro. Nel plasma si trova nella proporzione del 50% in forma di calcio
libero ionizzato, il 35% legato alle proteine (albumina) e il 15% è nei complessi (bicarbonato, lattato, ecc.).
L’omeostasi del calcio viene regolata dal calcio ionizzato. La formazione proteinica dipende dalla
concentrazione di albume (albumina) e dal pH. L’acidosi aumenta, mentre l’alcalosi diminuisce il calcio
libero (effetto contrario sul calcio legato alle proteine). La regolazione del livello di calcio avviene per mezzo
del paratormone e della vitamina D (vedi sezione relativa).
Siero
Aumento dei valori: osteolisi (metastasi ossea), iperparatiroidismo primario, plasmocitoma, sovradosaggio
della vitamina D, ipertireosi, morbo di Addison, paraneoplastico (produzione ectopica di peptidi simili al
paratormone nel 10-20% di tutti i pazienti affetti da tumore, soprattutto in stadio avanzato, in particolare con
carcinoma della mammella e carcinoma bronchiale di tipo epitelico squamoso), osteolisi, diuretici (tiazide),
sarcoidosi, ipercalcemia ipocalciurica familiare, sindrome latte-alcali.
Diminuzione dei valori: anomalie nell’assorbimento del calcio (ad es. osteomalacia dipendente dalla
vitamina D), insufficienza renale cronica, (pseudo-)ipoparatiroidismo, iperparatiroidismo secondario, cirrosi
epatica, metastasi osteoblastiche, pancreatite acuta, iperplasia surrenalica, antiepilettici, diuretici dell’ansa,
glucocorticoidi.
Urine
Aumento dei valori: ipercalcemia tumorale, ipercalcemia paraneoplastica, iperparatiroidismo primario,
ipertireosi, sarcoidosi, sindrome latte-alcali, carenza di estrogeni, diuretici dell’ansa, acidosi tubulare,
sindrome di Cushing.
Diminuzione dei valori: ipercalcemia ipocalciurica familiare, tiazidi, carenza di glucocorticoidi,
ipoparatiroidismo, pseudoipoparatiroidismo.
Nota aggiuntiva: nel laboratorio esterno non è possibile determinare il calcio libero (= ionizzato).
Nel corso della giornata possono verificarsi oscillazioni spontanee del livello di calcio fino al 15%. A causa
dell’elevata dipendenza del calcio dalla concentrazione albuminica, si consiglia inoltre, in caso di valori di
albumina patologici, la determinazione del calcio corretto per albumina. In caso di ipercalcemia possono
essere utili i seguenti esami supplementari: paratormone (plasma EDTA), TSH, fosfato, vitamina D,
elettroforesi delle proteine, ACE.
Tariffa:
siero
No. pos. DFI: 1223.00
punti tariffari 2.80
urine
No. pos. DFI: 1224.00
punti tariffari 2.80
sangue intero
No. pos. DFI: 1515.00
punti tariffari 44.00
127
< 10 giorni
10 giorni – 12 anni
> 12 anni
Calcitonina
1 ml siero
Intervalli di riferimento: f
m
< 1 anno
1 – 5 anni
5 – 10 anni
10 – 18 anni
>18 anni
< 1 anno
1 – 5 anni
5 – 10 anni
10 – 18 anni
>18 anni
7.0 – 30.0 ng/l
2.0 – 8.0 ng/l
2.0 – 6.0 ng/l
< 4.0 ng/l
< 10.0 ng/l
13.0 – 18.0 ng/l
6.0 – 13.0 ng/l
3.0 – 8.0 ng/l
< 6.0 ng/l
< 20.0 ng/l
La calcitonina è un polipeptide che si forma nelle cellule parafollicolari (cellule C) della tiroide. È
l’antagonista del paratormone, inibisce l’attività degli osteoclasti e causa una diminuzione della
concentrazione di calcio nel sangue. Il significato clinico risiede nella diagnosi, nel controllo delle recidive e
delle metastasi del carcinoma midollare delle cellule C della tiroide.
Aumento dei valori
Patologie maligne: carcinoma midollare tiroideo, sindrome di Sipple (combinazione di feocromocitomi con
carcinoma midollare tiroideo), carcinoma bronchiale a piccole cellule, carcinoidi, carcinoma del pancreas.
Compendio degli esami labor team w ag
44
Patologie benigne: insufficienza renale, tiroidite di Hashimoto, ipergastrinemia, gravidanza, inibizione
ormonale dell' ovulazione.
Nota aggiuntiva: poiché il carcinoma delle cellule C insorge nel 20% con una incidenza familiare, si
consiglia uno screening del sangue dei familiari con la calcitonina (MEN classe II). I valori normali della
calcitonina non escludono uno stadio precoce di carcinoma midollare tiroideo. Nel periodo post-operatorio i
valori pre-operatori aumentati dovrebbero normalizzarsi. In caso di dubbio si consiglia di eseguire il test alla
pentagastrina (vedi alla rispettiva voce).
Tariffa:
No. pos. DFI: 1221.00
punti tariffari 60.00
2190
Calprotectina
Feci, 1 porzione pari ad una noce
Intervalli di riferimento: <50 mg/g feci
La calprotectina è un parametro a basso costo, facile da rilevare, non invasivo, obiettivo e affidabile per le
patologie gastrointestinali di origine infiammatoria e neoplastica. La rilevazione nelle feci serve a distinguere
le patologie infiammatorie e tumorali da una causa funzionale. A seguito di un rialzo di questo valore in caso
di patologie intestinali cronico-infiammatorie (morbo di Crohn e colite ulcerosa), nonché di patologie maligne
(adenoma o carcinoma del colon) ai pazienti può essere indicato tempestivamente e in modo mirato di
eseguire un'approfondimento endoscopico. Questo marcatore è idoneo per il monitoraggio terapeutico e per
l’individuazione precoce di una recidiva o di un nuovo attacco di una patologia intestinale cronicoinfiammatoria.
Aumento dei valori: patologie infiammatorie intestinali (croniche e acute: m. di Crohn, colite ulcerosa),
tumori del colon (adenomi, carcinomi)
Tariffa:
No. pos. DFI: 1219.00
punti tariffari 44.00
Campylobacter, anticorpi
2 ml siero
454 Campylobacter jejuni, intestinalis
455 Campylobacter fetus
Intervalli di riferimento: Campylobacter jejuni, intestinalis
< 1:8
Campylobacter fetus
< 1:8
C. jejuni, C. interstinalis: enterite infettiva associata a febbre, diarrea acquosa ed eventualmente
sanguinolenta. Infezione autolimitante dopo circa 1 settimana (diarrea del viaggiatore). In seguito può
manifestarsi anche un’artrite reattiva.
C. fetus: gastroenterite in età pediatrica. In caso di immunosoppressione può causare meningite,
endocardite, peritonite, artrite, colecistite, salpingite, sepsi.
Nota aggiuntiva: La ricerca sierologica è meno affidabile dell’esame colturale delle feci. L’infezione da
campylobacter è soggetta all’obbligo di notifica.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1497.00
punti tariffari 28.00
Canapa, Cannabis,
Marijuana, THC
Cannabinoidi,
Tetraidrocannabinolo,
Hascisc,
520 20 ml urine
5209 2 ml siero
Intervalli di riferimento: urine
siero
negativo
< 1.0 µg/l
11-idrossi-THC, siero < 1.0 µg/l
Tetraidrocannabinolo < 2.0 µg/l
Per canapa (sinonimo di hashish) si intende la foglia della pianta femmina della canapa indiana (Cannabis
sativa indica). Secerne una sostanza resinosa, in cui sono contenuti i cannabinoidi assieme alle sostanze
principali cannabidiolo, tetraidrocannabiolo (THC, derivato più importante) e cannabinolo. L’effetto è
serotonicosimile, bassi dosaggi producono prevalentemente un effetto inibente, dosaggi più elevati causano
stati di agitazione fino a stati psicotici. Nel siero verranno determinati anche l’11-idrossi-THC e il
tetraidrocannabinolo.
Nota aggiuntiva:
Periodo di positività:
„spinello“ unico
1 – 1.5 giorno
consumo modico
5 – 10 giorni
consumo elevato
10 – 20 giorni
abuso cronico
fino a 30 giorni
Il fumo di canapa assorbito passivamente di solito non è
evidenziabile.
Il fumo passivo di spinello non provoca risultati positivi.
vedi inoltre Screening con stupefacenti
Tariffa:
urine
No. pos. DFI: 1687.00
punti tariffari 13.00
siero
No. pos. DFI: 1683.00
punti tariffari 110.00
3833
Candesartan (Blopress®, Atacand®)
2 ml siero
Valori terapeutici: 80 – 180 g/l
Antipertensivo, antagonista dell'angiotensina II
Tariffa:
No. pos. DFI: 1484.00
453
punti tariffari 99.00
Candida, anticorpi
1 ml siero
Intervalli di riferimento: IgG
< 40 kU/l
IgA
< 60 kU/l
IgM
< 60 kU/l
L’evidenziazione delle IgM e IgA può essere indicativa di una malattia attiva.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3386.00(3x)
punti tariffari 96.00
Compendio degli esami labor team w ag
4530
Candida DNA, PCR
Tampone (set PCR)
Intervalli di riferimento: negativo
Tariffa:
No. pos. DFI: 3362.00
248
45
punti tariffari 180.00
Capacità ferro-legante, Calcolo della percentuale di saturazione della
transferrina
1 ml siero
Intervalli di riferimento: 15 – 50%
La saturazione della transferrina rappresenta il rapporto della concentrazione di ferro e transferrina.
Saturazione della transferrina (%) = siero-ferro (mg/dl) x 71/transferrina (mg/dl);
Saturazione della transferrina (%) = siero-ferro (mmol/l) x 400/transferrina (mg/dl);
In presenza di un deficit di ferro la saturazione della transferrina subisce un calo, poiché oltre ad un
abbassamento del ferro si ha un aumento nella formazione di transferrina per incrementare il turnover di
ferro. In caso di anomalie nella valutazione del ferro nel quadro di patologie croniche risulta una saturazione
normale della transferrina, dal momento che la sintesi della transferrina evidenzia una regolazione verso il
basso. In caso di sovraccarico di ferro le riserve di ferro di deposito sono aumentate, la transferrina
diminuisce, perciò la saturazione di transferrina è aumentata.
Aumento dei valori: sovraccarico di ferro (emocromatosi, talassemie, patologie epatiche, trasfusioni di
sangue ripetute), emolisi, anemie sideroacrestiche, anemie megaloblastiche e medicamentose, porfiria,
intossicazione da piombo.
Diminuzione dei valori: deficit di ferro, alterazioni nella distribuzione del ferro (infezioni, tumori, uremia,
patologie epatiche).
Nota aggiuntiva: per valutare il metabolismo del ferro si raccomanda anche di eseguire la determinazione
della ferritina e del recettore solubile di transferrina. In caso di sovraccarico di ferro: saturazione della
transferrina > 55%.
Informazioni sulla emocromatosi: vedere alla rispettiva voce.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1729.00
punti tariffari 6.20
Capelli, micologia
Contenitore sterile da 50 ml (tappo giallo) art. n° M515
Togliere nella zona colpita i capelli con le radici e spedire in recipiente sterile.
352
Carbamazepina (Tegretol®, Timonil®)
2 ml siero
Valori terapeutici: 17 – 51 mol/l
Prelievo di sangue: prima di somministrare la dose successiva (minimo); 6 – 18 ore dopo l’ultima
assunzione (max.)
Antiepilettico
La carbamazepina è un derivato della dibenzazepina. Usi principali: crisi focali semplici, psicomotorie e di
grande male e anche neuralgie del trigemino. Effetti collaterali: sonnolenza, stordimento, nausea, cefalea,
atassia, tremore, stati confusionali, reazioni allergiche, danni epatici e leucocitopenia. Si consigliano
controlli regolari del quadro ematico. La carbamazepina presenta analogie farmacologiche e strutturali con
gli antidepressivi triciclici (ad es. l’imipramina). La quota legata alle proteine plasmatiche è del 65-80%;
l’emivita è di 20-60 ore.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1070.00
punti tariffari 15.90
2233
Carbidopa
2 ml siero
Intervalli di riferimento: 20 – 200 g/l
Inibitore della decarbossilasi, medicamento antiparkinson
Tariffa:
No. pos. DFI: 1578.00
punti tariffari 86.00
591
Carbimazolo (Neo-Mercazole®)
2 ml siero
Valori terapeutici: 200 - 700 µg/l
Prelievo di sangue 1 – 3 ore dopo l’ultima assunzione
Tireostatico
Il carbimazolo appartiene, oltre ad es. al propiltiouracile e al tiamazolo, al gruppo dei tioamidi. I tioamiditireostatici inibiscono la perossidasi tiroidea, impedendo in questo modo l’ossidazione di ioduro e
l’inserimento di iodio nei residui di tirosina della tireoglobulina. L’inattivazione del carbimazolo avviene nella
tiroide e nel fegato. I prodotti vengono eliminati prevalentemente con l‘urina, ma anche per via biliare. I
tioamidi-tireostatici sono impiegati nell’ipertiroidismo di Basedow, nell’autonomia disseminata e multifocale,
in caso di crisi tireotossica e come terapia preoperatoria per tutti gli ipertiroidismi. Possibili effetti collaterali
sono: agranulocitosi, leucopenia e reazioni allergiche (eritemi, orticaria, febbre) rigonfiamenti delle
articolazioni, edemi, disturbi gastrointestinali.
Nota aggiuntiva: emivita circa 3 ore.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1486.00
punti tariffari 99.00
371
Carbohydrate deficient transferrin, Transferrina carboidrato carente, CDT
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 1.6%
La transferrina carboidrato carente è una variante della transferrina, nella cui molecola mancano 3 o 4
residui glicosidici. Il meccanismo di questa anomalia della transferrina è ancora ampiamente sconosciuto. In
caso di abuso etilico cronico sono riscontrate concentrazioni elevate. Si presume che l'acetaldeide induca
un'inibizione del trasferimento glicosilico. Il valore percentuale della CDT aumenta se nel corso di parecchie
settimane l'assunzione media giornaliera è superiore a 60 grammi di alcool, corrispondente a circa una
bottiglia di vino al giorno. Durante un periodo di astinenza il valore percentuale di CDT torna lentamente
normale. Il tempo di emivita della CDT è di 9 giorni. Con la misurazione del contenuto % di CDT nella
transferrina totale non devono essere considerate le oscillazioni nel contenuto di transferrina (ad es. in
Compendio degli esami labor team w ag
46
donne gravide, diminuzione dei valori in caso di perdite renali di proteine o ridotta sintesi proteica, come in
caso di cirrosi epatica)).
Aumento dei valori: abuso etilico, epatite C cronica, cirrosi epatica, tumori epatici.
Nota aggiuntiva: il valore percentuale di CDT oscilla anche nei non alcolisti. Non rilevabile dal plasma
EDTA.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1226.00
punti tariffari 76.00
592
Carbossiemoglobina, HbCO, CO-emoglobina
2 ml sangue EDTA
Intervalli di riferimento:
< 2%
fumatori
< 6%
Le cause principali di intossicazioni da monossido di carbonio sono i gas di scarico delle automobili e gli
impianti per riscaldamento e cucina installati in modo difettoso o errato dal punto di vista della combustione.
L'azione patologica del CO ha origine dalla sua affinità con i punti del legame di O2 nell'emoglobina 240
volte superiore a quella dell’O2, al punto che viene bloccato il ferro bivalente. Questo determina un
allungamento del legame della curva di dissociazione dell'O2, interrompendo il rilascio di ossigeno
trasportato dell'emoglobina ai tessuti e provocando un ristagno dell'anidride carbonica risultante dal
metabolismo che non può essere eliminata dall'Hb-CO. Data la reversibilità di questa reazione la
funzionalità dell'emoglobina può essere ripristinata mediante la respirazione di ossigeno puro.
Sintomi: in presenza di modeste concentrazioni di Hb-CO (< 20%) si ha l'insorgenza di lievi cefalee,
adinamia, malessere, palpitazioni cardiache. Concentrazioni di Hb-CO comprese fra il 20 e il 60%
provocano vertigini, perdita di coscienza, abbassamento della temperatura corporea, paralisi, palpitazioni e
respirazione di Cheyne-Stoke, aspetto rosso-ciliegia di sangue e tessuti. Una concentrazione di Hb-CO >
70% è letale.
Terapia: apporto di aria priva di CO. Somministrazione di ossigeno puro. In caso di apnea, respirazione
artificiale, intubazione, non somministrare analettici centrali, normalizzare la temperatura corporea.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1398.00
punti tariffari 42.00
Carnitina
Un deficit di carnitina si manifesta con debolezza muscolare, mialgia, cardiomiopatia, ipoglicemia e
disfunzioni della crescita. Cause: alimentazione errata, nutrizione parenterale, terapia a base di valproato,
difetti enzimatici congeniti.
La carnitina nell’eiaculato è correlata positivamente con la concentrazione di sperma e con la motilità,
rispecchia la funzione escretrice dell’epididimo.
L-Carnitina
593 2 ml siero
594 2 ml eiaculato
Intervalli di riferimento: siero
3.7 – 8.6 mg/l
eiaculato
24.2 - 83.2 mg/l
Un deficit di carnitina si manifesta con debolezza muscolare, mialgia, cardiomiopatia, ipoglicemia e
disfunzioni della crescita. Cause: alimentazione errata, nutrizione parenterale, terapia a base di valproato,
difetti enzimatici congeniti.
La carnitina nell’eiaculato è correlata positivamente con la concentrazione di sperma e con la motilità,
rispecchia la funzione escretrice dell’epididimo.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1488.00
punti tariffari 93.00
5930
Carnitina libera
2 ml siero
Intervalli di riferimento: 4.8 – 8.2 mg/l
Tariffa:
No. pos. DFI: 1488.00
478
punti tariffari 93.00
Carotene, β1 ml siero
Intervalli di riferimento: 500 - 2500 g/l
Il beta-carotene è una provitamina della vitamina A e viene sintetizzato esclusivamente nelle piante,
soprattutto nelle carote ed è il pigmento di molti tessuti animali (tessuto grasso, latte, uova). Data la sua
liposolubilità il riassorbimento è possibile solo in combinazione con grassi o acidi biliari. Nel fegato, dal betacarotene, in seguito ad una scissione ossidativa simmetrica tramite carotinasi, si formano due molecole di
vitamina A. Il livello di concentrazione di beta-carotene nel siero è un indice per il riassorbimento intestinale
dei grassi, dato che i disturbi dell'assorbimento dei grassi alimentari provocano un abbassamento dei valori
(riduzione della concentrazione dopo un periodo di malassorbimento di 1 - 4 settimane.)
Diminuzione dei valori: malassorbimento dei grassi dal lume intestinale: sindrome generale di
malassorbimento (sprue, celiachia, morbo di Whipple, fistola enterocolitica, sindrome da intestino corto) e
alterazioni dell'assimilazione dei grassi (insufficienza pancreatica, sindrome da perdita di acidi biliari, ittero
da ostruzione, colestasi intraepatica, insufficienza epatica).
Tariffa:
No. pos. DFI: 1202.00
punti tariffari 58.00
5315
Carvedilolo
2 ml siero
Intervalli di riferimento: <74 µg/l
picco 2 ore dopo 50 mg
Alfa- e beta-bloccante.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1064.00
punti tariffari 86.00
CAST, Cellular Antigen Stimulation Test, Test di stimolazione cellulare
Sangue EDTA, 1 tubetto/allergene
Prelievo lunedì - mercoledi
La diagnosi specifica di reazioni allergiche di tipo immediato come rinocongiuntiviti, asma,
orticaria/angioedema e anafilassi, si basa tradizionalmente sui test cutanei e sulla determinazione delle IgE
specifiche per l’allergene (sIgE). Nelle reazioni allergiche di tipo immediato, oltre alle mast-cellule assumono
Compendio degli esami labor team w ag
47
un ruolo centrale anche i granulociti basofili la cui attivazione e il successivo rilascio di mediatori ovvero
l’espressione di marcatori sulla superficie cellulare sono il principio su cui si basa il test cellulare. Il test
CAST® è basato sulla determinazione dei sulfidoleucotrieni (LTC4, LTD4, LTE4), prodotti da granulociti
basofili pretrattati con IL- 3 in seguito alla stimolazione con l’allergene in-vitro. Questo test è specifico per
diverse allergie, come le allergie da veleno di ape e vespa, FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei), ßlattamici ed una varietà di altri farmaci. Dopo la somministrazione di corticosteroidi, acido cromoglicico o
indometacina, il prelievo ematico per i test di stimolazione cellulare deve essere effettuato al massimo dopo
24 ore dall’assunzione dell’ultima dose. Gli antistaminici non influiscono.
535
Catecolamine, Adrenalina, Noradrenalina,
Normetanefrina, Acido vanilmandelico
Dopamina,
Metanefrina,
50 ml urine 24 ore (specificare la quantità totale), addizionate di 10 ml HCl al 10%
Determinazione dei metaboliti metanefrina e normetanefrina nel plasma congelato è un’alternativa
raccomandata. Vedere anche metanefrina, normetanefrina.
Intervalli di riferimento: urine adrenalina
< 4 anni
< 44.5 nmol/24h
< 49.0 nmol/mmol creatinina
4 – 10 anni
< 74.2 nmol/24h
< 22.7 nmol/mmol creatinina
> 10 anni
< 148.5 nmol/24 h
< 17.5 nmol/mmol creatinina
noradrenalina
< 4 anni
< 212 nmol/24h
< 280 nmol/mmol creatinina
4 – 10 anni
< 466 nmol/24h
< 59 nmol/mmol creatinina
> 10 anni
< 572 nmol/24h
< 76 nmol/mmol creatinina
dopamina
< 4 anni
260 – 1690 nmol/24h
21 – 124 nmol/mmol creatinina
> 4 anni
< 3250 nmol/24 h
< 228 nmol/mmol creatinina
metanefrina
< 1520 nmol/24 h
< 132 nmol/mmol creatinina
normetanefrina
< 2120 nmol/24 h
< 180 nmol/mmol creatinina
acido vanilmandelico
< 33 µmol/24h
< 3.5 µmol/mmol creatinina
Le catecolamine vengono determinate nella diagnostica di tumori a produzione di catecolamine. I sintomi
principali sono: ipertensione arteriosa (permanente o intermittente), a cui possono aggiungersi una serie di
altri sintomi quali cefalea, febbre, sudorazione, tachicardia, tremore, nervosismo, dimagrimento, pallore,
angina pectoris, disturbi visivi, rossore, ecc. La maggior parte dei feocromocitomi secerne noradrenalina.
Aumento dei valori: tumori secernenti catecolamine (feocromocitoma, neuroblastoma,), ipertensione
essenziale, stress, sforzi fisici, ipoglicemia. Aumento prevalente di dopamina: indicazione di neuroblastoma
o di feocromocitoma maligno.
Diminuzione dei valori: nessuna rilevanza clinica.
Nota aggiuntiva: nel giorno precedente il periodo di raccolta si deve evitare l’ingestione di banane, caffè,
formaggio, noci, tè nero, vaniglia, agrumi. Evitare lo stress.
Se possibile, sospendere gli antiipertensivi.
La determinazione delle catecolamine insieme ai mataboliti metanefrina e normetanefrina nelle urine
delle 24 ore vanta una sensibilità e una specificità nettamente superiori.
La determinazione delle catecolamine nell’urina/nel plasma eseguita una sola volta presenta un valore
limitato: come diagnostica di base si consiglia di determinare per 3 volte.
Vedi inoltre: metaboliti delle catecolamine, metanefrina, normetanefrina, acido vanillinmandelico, acido
omovanillinico. cromogranina A, test alla clonidina.
Tariffa:
punti tariffari 328.60
Catene leggere libere, Proteina di Bence-Jones
155 2 ml siero, rapporto /
577 20 ml urine 24 ore o urina del mattino
ricerca qualitativa e quantitativa
Intervalli di riferimento: siero
urine
Tariffa:
5233
siero
urine
3.30 – 19.40 mg/l
cattene kappa
5.7 – 26.3 mg/l
cattene lambda
0.26 – 1.65
rapporto
0.39 – 15.10 mg/l
cattene kappa
0.81 – 10.10 mg/l
cattene lambda
0.46 – 4.00
rapporto
No. pos. DFI: 1459.00(2x)
punti tariffari 74.00
punti tariffari 138.20
Catinoni (Khat)
20 ml urina
Intervalli di riferimento:
negativo
I Catinoni (Khat, cat, chat, qat, cat) sono i giovani germogli e le foglie della pianta di khat (Catha edulis).
Questo albero o arbusto, caratterizzato da foglie ovali lunghe 3-12 centimetri, cresce spontaneamente in
Africa orientale, nella penisola arabica, in Afghanistan e in Turkmenistan. Le piante di khat vengono ad oggi
coltivate anche sugli altipiani dell'Africa orientale e raccolte durante tutto l'anno. Nei paesi di origine (Etiopia,
Somalia, Yemen e Kenya) la pianta di Khat è una droga socialmente accettata. In Svizzera, la pianta di
Khat viene consumata soprattutto da persone originarie dell’Africa orientale, soprattutto perché il suo
sapore amaro risulta piuttosto strano agli europei. Da 100 a 200 g di foglie fresche e germogli della pianta di
khat vengono tenuti in bocca e masticati per diverse ore. Il sapore è molto amaro e questo comporta che
vengano consumate contemporaneamente una grande quantità di bevande fredde. Raramente la pianta di
khat viene consumata sotto forma di tè, in impasti di erbe aromatiche o fumata come del tabacco.
Compendio degli esami labor team w ag
48
Effetti:i principi attivi, catinone e catina, vengono assorbiti dalla mucosa orale durante la masticazione. Essi
hanno un effetto euforizzante e stimolano il sistema circolatorio. La pressione sanguigna aumenta così
come la frequenza cardiaca. Svanisce la sensazione di fatica e la fame, viene persa in parte la percezione
dello spazio e del tempo. Si osservano frequentemente un impulso a parlare, iperattività e disturbi del
sonno. Nella fase di decadimento si osserva una fase di rilassamento, che può essere accompagnata da
depressione e ansia. L'effetto inizia circa 20 minuti dopo l’assunzione e dura da 2 a 4 ore. Grazie alla lenta
assunzione dei principi attivi i casi di overdose sono molto rari, al contrario delle anfetamine. L'uso regolare
di questa droga causa infiammazione della mucosa orale, meteorismo e costipazione.Khat porta alla
dipendenza psicologica con coazione a ripetere e interesse incentrato solamente sulla droga con
conseguente disinteresse per l'igiene personale e la nutrizione (negligenza). Una dipendenza fisica non è
stata provata.
Tariffa:
No. pos. DFI:1684.00
punti tariffari:145.00
3219
5289
Cefazolina (Kefzol®)
2 ml siero
Valori terapeutici: 10 – 150 mg/l
Antibiotico
Tariffa:
No. pos. DFI: 1661.00
Ceftazidima (Cefalosporina di 3 generazione)
2 ml siero
Valori terapeutici:
Antibiotico
Tariffa:
3806
vedi referto
No. pos. DFI: 1060.00
punti tariffari 115.00
Ceftriaxone (Rocephin®)
2 ml siero
Valori terapeutici:
Antibiotico
Tariffa:
5289
punti tariffari 140.00
10 – 100 mg/l
No. pos. DFI: 1660.00
punti tariffari 115.00
Cefuroxima (Cefalosporina di 2 generazione)
2 ml siero
Valori terapeutici:
Antibiotico
Tariffa:
vedi referto
No. pos. DFI: 1060.00
punti tariffari 115.00
Celiachia, Sprue non-tropicale, Enteropatia sensibile al glutene
Nella malattia celiaca si ha la formazione di anticorpi anti-gliadina. La gliadina è la forma solubile in alcol
delle proteine del glutine di frumento, presente nei cereali (frumento, segale, orzo e avena). La formazione
di questi anticorpi provoca un’atrofia della mucosa dell’intestino tenue, che causa una sindrome da
malassorbimento con sintomatologia varia: disfunzioni della crescita e dello sviluppo nei bambini, flatulenza,
dolori addominali, inappetenza, irregolarità nell’evacuazione intestinale, deficit vitaminico, anemia, carenza
di ferro, ecc. Incidenza familiare e associazione con HLA DR3. Gruppi a rischio di sviluppo di celiachia:
familiari di pazienti celiaci, diabetici di tipo I, sindrome di Sjögren, sindrome Down, carenza di IgA.
Nel siero possono essere individuati anticorpi specifici. Anticorpi anti-gliadina della classe IgG e IgA, e
anticorpi della transglutaminasi del tipo IgA, autoanticorpi anti-endomisio (IgA) e autoanticorpi antireticolina. La massima specificità e sensibilità si raggiunge con la determinazione di anticorpi IgG e IgA antigliadina e anticorpi IgA anti-transglutaminasi. Il titolo elevato degli anticorpi è correlato con l’attività
patologica e può essere valutato per i controlli terapeutici (scompare mantenendo una dieta priva di glutine).
vedi anche analisi singolari
Nota aggiuntiva: vedere le singole analisi e i profili di analisi.
5826
Celiprololo (Selectol®)
1 ml siero
Valori terapeutici:
Betabloccante
Tariffa:
4726
50 – 500 µg/l
No. pos. DFI: 1484.00
punti tariffari 99.00
Cellule Emoglobina F, HbF, Emoglobina fetale
4 ml sangue EDTA
Intervalli di riferimento: < 1.00 ‰
Analisi per una micro- o macro-trasfusione feto-materna. L’indagine dovrebbe essere effettuata il prima
possibile dopo un evento scatenante.
Nota aggiuntiva: vi preghiamo di contattarci per una consultazione telefonica.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1401.00
punti tariffari 41.00
232
Ceruloplasmina, CPL
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 3 mesi
0.05 – 0.18 g/l
3 mesi – 5 anni 0.25 – 0.55 g/l
> 5 anni
0.20 – 0.60 g/l
La ceruloplasmina fa parte delle proteine della fase acuta e funge da proteina di trasporto del rame.
Sintetizzata nel fegato, migra nella frazione della globulina α2. Morbo di Wilson: una sintesi della
ceruloplasmina può impedire il legame con il rame, che si accumula nei tessuti degli organi (fegato,
cervello, reni, cornea); si tratta di un’affezione rara ad ereditarietà recessiva. Aspetti clinici: rigidità, difficoltà
di movimento, contratture, tremore intenzionale, disfunzioni epatiche, splenomegalia, pigmentazione ad
anello della cornea (anello corneale di Kayser-Fleischer).
Diminuzione dei valori: morbo di Wilson: sindrome nefrotica, gastroenteropatia essudativa,
malassorbimento, insufficienza epatica grave. Sindrome di Menkes.
Compendio degli esami labor team w ag
49
Aumento dei valori: infiammazioni acute, gravidanza, epatite acuta, colestasi, tumori maligni, morbo di
Hodgkin, infarto del miocardio.
Nota aggiuntiva: nel morbo di Wilson, il rame totale nel siero diminuisce, rame libero aumenta, nell’urina il
rame aumenta, così come nella biopsia epatica (diagnostico!).
Sindrome di Menkes: disfunzioni congenite in altra proteina di trasporto del rame: CPL, rame nel siero e
nel fegato sono ridotti, sintomi neurologici.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1220.00
punti tariffari 19.90
536
Chetosteroidi, 1710 ml urine 24 ore, specificare la quantità totale
Intervalli di riferimento:
< 8 anni < 10.4 µmol/24h
< 0.92 µmol/mmol creatinina
f
> 8 anni 24.3 – 69.4 µmol/24h
2.14 – 6.11 µmol/mmol creatinina
m
> 8 anni 34.7 – 86.8 µmol/24h
3.05 – 7.62 µmol/mmol creatinina
I 17-chetosteroidi nelle urine originano sopratutto dal metabolismo di androstenedione, DHEA, DHEA-S e
testosterone.
Aumento dei valori: tumori della corteccia surrenale (carcinoma corticosurrenale), sindrome
adrenogenitale (AGS).
Tariffa:
No. pos. DFI: 1004.00
punti tariffari 42.00
Chimotripsina
Non verra più determinata: la sensibilità e la specificità sono, tuttavia, nettamente inferiori a quelli della
determinazione dell’elastasi pancreatica nelle feci. Come alternativa si consiglia la determinazione della
elastasi pancreatica nelle feci native (vedi alla rispettiva voce).
596
Chinidina (Kinidin-Duriles®, Longacor®)
2 ml siero
Valori terapeutici: 1.0 – 5.0 mg/l
Valori di tossicità: > 10 mg/l
Prelievo di sangue: subito prima l’assunzione successiva.
Antiaritmico
Lo spettro di attività della chinidina viene caratterizzato da tre effetti principali: effetto diretto sulla membrana
di tutte le cellule del muscolo cardiaco; in ambito terapeutico effetto vagolitico (parasimpatico) ed effetto simpatolitico. Indicazioni della terapia a base di chinidina: extrasistoli sopraventicolari e ventricolari,
tachicardia sopraventricolare; flutter atriali; fibrillazioni atriali, profilassi recidiva dopo conversione nel ritmo
sinusale.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1486.00
punti tariffari 14.30
Chlamydia, Clamidie
Le clamidie appartengono ai più piccoli batteri parassiti intracellulari obbligati e vengono trasmesse per
contagio interumano (infezione trasmessa dal partner) o dagli animali all’uomo. Tipico di questa malattia è il
decorso cronico con generalmente sintomi scarsi, che spesso non consente di diagnosticare un’infezione o
permette di diagnosticarla soltanto in uno stadio tardivo. Soprattutto le clamidie a trasmissione sessuale
rivestono nel mondo occidentale particolare importanza e costituiscono attualmente in parecchi paesi la più
diffusa malattia venerea. Al genere Chlamydia appartengono tre importanti specie patogene per l’uomo: C.
trachomatis, C. pneumoniae e C. psittaci.
4662
Chlamydia pneumoniae IgG e IgA, anticorpi
2 ml siero
Intervalli di riferimento: IgG
< 1.0 MOC
IgA
< 1.0 MOC
Dal 1989 riconosciuta come terza specie di chlamydia, causa di solito leggere infezioni respiratorie quali
bronchiti, polmoniti neonatali o atipiche. Sono state osservate associazioni con altre malattie, tra cui asma,
malattie polmonari ostruttive croniche, eritema nodoso, sarcoidosi, miocardite, coronopatie
Tariffa:
No. pos. DFI: 3391.00, 3393.00 punti tariffari 89.00
4101
Chlamydia pneumoniae DNA
Espettorato
Aspirato tracheo-bronchiale
Tampone rino-faringeo
Agoaspirato
Intervalli di riferimento: negativo
Tariffa:
No. pos. DFI: 3397.00
4663
punti tariffari 180.00
Chlamydia psittaci, anticorpi, Ornitosi, Psittacosi
2 ml siero
Intervalli di riferimento: IgG
< 1:64
IgA
< 1:32
IgM
< 1:20
Si tratta dell’agente eziologico dell’ornitosi o psittacosi (“mallatia dei pappagalli”), una malattia rara
trasmessa soprattutto da uccelli e altri animali. Il quadro clinico si presenta per lo più con polmoniti atipiche
recidivanti.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3391.00, 3393.00 (2x)
punti tariffari 136.00
4100
Chlamydia psittaci DNA
Espettorato
Aspirato tracheo-bronchiale
Tampone rino-faringeo
Compendio degli esami labor team w ag
50
Agoaspirato
Intervalli di riferimento: negativo
Tariffa:
No. pos. DFI: 3397.00
466
punti tariffari 180.00
Chlamydia spp., anticorpi
2 ml siero
Intervalli di riferimento: IgG
< 1.0 MOC
IgA
< 1.0 MOC
IgM
< 1.0 MOC
Nota aggiuntiva: L’evidenziazione delle IgM/IgA depone per un’infezione in atto. Nelle artriti reattive,
anessiti croniche (sterilità) e reinfezioni (fase precoce) è sufficiente l’evidenziazione delle IgA. In tali casi si
raccomanda il monitoraggio del decorso dopo circa 15 giorni (incremento del titolo delle IgG in presenza di
infezioni in atto). Dopo un’adeguata terapia antibiotica i titoli anticorpali tendono, per settimane/mesi, a
diminuire lentamente.
In caso di infezione localizzata (uretrite priva di complicanze), spesso non si ha produzione di anticorpi,
soprattutto negli uomini. Nella ricerca di anticorpi anti-Chlamydia psittaci o pneumoniae si effettua prima
l’analisi „Chlamydia spp“; in caso di riscontro positivo segue la differenziazione.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3391.00 (2x), 3392.00
punti tariffari 131.00
Chlamydia trachomatis, Linfogranuloma venereo
Della specie C. trachomatis si conoscono oggi 18 sierotipi. Nei paesi tropicali questa specie di chlamydia
provoca il tracoma e il linfogranuloma venereo.
Alle nostre latitudini si riscontrano congiuntivite da inclusi, congiuntivite neonatale e infezioni genitali
aspecifiche soprattutto a trasmissione sessuale.
Donne: L’infezione genitale da C. trachomatis (sierotipi D-K) è la più diffusa malattia a trasmissione
sessuale nelle donne tra i 15 e 25 anni. Il quadro clinico è variabile e va da leggeri disturbi nella zona
genitale (p.es. essudato) a gravi disturbi addominali (anessite, salpingite). Le infezioni da C. trachomatis
possono esitare in infertilità o gravidanza extratuerina. Un problema particolare è la cervicite da Chlamydia
durante la gravidanza, la cui incidenza si aggirerebbe sul 5%. Ne può conseguire un parto prematuro e
un’infezione neonatale durante il passaggio nel canale da parto infetto.
Senza terapia circa il 20 – 40% dei bambini nati da donne affette da cervicite da chlamydia tende a
sviluppare congiuntivite, la quale può anche cronicizzare, e - fino al 20% dei casi - polmonite, faringite o
otite media; l’otite media spesso non viene diagnosticata a causa della scarsa sintomatologia e può
determinare disturbi della crescita o danni tardivi. Il rischio di infezione nel parto vaginale supera il 50%; la
metà delle infezioni presentano nel neonato un decorso asintomatico.
Uomini: Nell’uomo l’esordio dell’infezione da Chlamydia è spesso caratterizzato da uretrite associata a
essudato purulento. Le conseguenze possono essere prostatite, epididimite, proctite ed eventuale infezione
dell’epitelio germinativo con conseguente sterilità.
Sia negli uomini che nelle donne può insorgere un’artrite reattiva come manifestazione tardiva.
410
Chlamydia trachomatis DNA, PCR
10 ml della 1a urina del mattino
Tampone (set PCR)
Intervalli di riferimento: negativo
Tariffa:
No. pos. DFI: 3396.00
3345
Ciclofosfamide (Endoxan®)
2 ml siero
Valori terapeutici:
Citostatico
Tariffa:
363
punti tariffari 95.00
10 – 25 mg/l
No. pos. DFI: 1771.00
punti tariffari 99.00
Ciclosporina A (Sandimmun®)
2 ml sangue EDTA
Valori terapeutici: 75 – 200 g/l
Valori di tossicità: > 500 g/l
Immunosoppressore
La ciclosporina è un peptide ciclico composto da 11 aminoacidi con intense proprietà idrofile. Aree di
impiego: terapie immunosoppressive a seguito di trapianto di organi e patologie autoimmuni. Effetti
collaterali principali: ipertonia arteriosa e danni renali, epatotossicità avanzata, infezioni, iperplasia
gengivale, tremore, irsutismo, ipercaliemia, ipomagnesemia e iperuricemia.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1469.00
punti tariffari 150.00
1911
Cimetidina (Tagamet®)
2 ml siero
Valori terapeutici: 0.50 – 1.00 mg/l
Antagonista del ricettore H2
Tariffa:
prezzo su richiesta
5299
Ciprofloxacina
2 ml siero
Valori terapeutici: vedi referto
Antibiotico, chinolone
Tariffa:
No. pos. DFI: 1060.00
485
punti tariffari 115.00
Cistatina C
2 ml siero
Intervalli di riferimento: < 0.50 – 1.00 mg/l
La cistatina C si forma in tutte le cellule (inibitore della proteinasi della cisteina). Viene filtrata a livello
glomerulare e riassorbita completamente a livello tubulare e pertanto può essere utilizzata per la
valutazione del tasso di filtraggio glomerulare.
Compendio degli esami labor team w ag
51
Aumento dei valori: riduzione delle funzioni renali.
Nota aggiuntiva: non è ancora del tutto chiaro se la determinazione della cistatina C può sostituire la
rilevazione della clearance della creatinina.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1257.00
punti tariffari 21.00
Cisteinildopa, 5-SCD
1931 2 ml plasma EDTA congelato
572 10 ml urine senza additivo
Intervalli di riferimento: plasma EDTA < 10 nmol/l
Un aumento dei valori può essere associato a un melanoma maligno: impiego come marcatore tumorale.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1660.00
punti tariffari 86.00
Cistina, Aminoacidi
3601 2 ml siero
2367 10 ml urine senza additivo
Intervalli di riferimento: siero
urine
< 31 giorni
31 giorni – 6 anni
6 – 15 anni
> 15 anni
< 31 giorni
31 giorni – 1 anno
1 – 3 anni
> 3 anni
60 – 110 µmol/l
40 – 90 µmol/l
60- 110 µmol/l
65 – 140 µmol/l
< 51.0 mmol/mol creatinina
< 36.0 mmol/mol creatinina
< 28.0 mmol/mol creatinina
< 12.1 mmol/mol creatinina
La L-cistina è un disulfide prodotto dall'ossidazione di due molecole del tioalcool L-cisteina [Sinonimo: (R)Cisteina]. Riduzione dei livelli: alopecia, unghie squamate. In presenza di cistinuria viene escreta una
quantità aumentata di cistina nelle urine (ridotto riassorbimento a livello dei tubuli prossimali), che può
portare alla formazione di calcoli di cistina.
Tariffa:
siero
No. pos. DFI: 1044.00
punti tariffari 69.00
urine
No. pos. DFI: 1043.00
punti tariffari 59.00
1912
Citalopram (Seropram®)
2 ml siero
Valori terapeutici: 25 - 250 g/l
Antidepressivo; inibitore della ricaptazione della serotonina
Tariffa:
No. pos. DFI: 1065.00
punti tariffari 140.00
Citomegalia, Citomegalovirus, CMV
Il citomegalovirus appartiene alla famiglia degli herpes virus (virus a DNA). È diffuso su scala mondiale;
infatti, gli anticorpi sono presenti in circa il 50% della popolazione. Nei soggetti sani l’infezione, dopo un
periodo di incubazione di 20 – 30 giorni, si presenta, nella maggior parte dei casi, senza sintomi oppure
sotto forma di malattia simil-influenzale, eventualmente con un aumento degli enzimi epatici e
linfoadenopatia. Le categorie a rischio sono: pazienti sottoposti a trattamento con farmaci
immunosoppressori, malati di AIDS, trapiantati o pazienti con malignoma, pazienti in emodialisi; questi
soggetti possono accusare una grave infezione generalizzata con polmonite interstiziale, encefalite,
leucopenia, trombopenia, enterite, retinite, ingrossamento dei linfonodi e febbre con possibile esito letale.
L’eliminazione virale avviene per via rinofaringea e urinaria. Va inoltre menzionata l’infestazione delle cellule
mesangiali nei trapiantati renali con conseguente rigetto del trapianto. Dopo aver passato un’infezione
primaria il virus persiste per tutta la vita all’interno delle cellule endoteliali, nelle ghiandole salivari, nelle
cellule dei tubuli renali e nei granulociti. In caso di immunosoppressione (temporanea) può verificarsi una
riattivazione, con possibile infezione secondaria generalizzata. L’infezione citomegalica aggrava
l’immunosoppressione.
Infezione primaria nel 1° trimestre di gravidanza: gravi danni con microcefalia, danni all’udito, atrofia del
nervo ottico, corioretiniti, ittero, emolisi, trombocitopenia, epatosplenomegalia. Infezione dopo il primo
trimestre o riattivazione: danni minimi o assenti.
Infezione perinatale del feto: infezione durante il passaggio nel canale da parto infetto o attraverso il latte
materno ospitante il virus. L’infezione in genere decorre asintomatica. Un’infezione è associata a elevati
titoli di anticorpi IgG; è possibile che non siano ancora presenti anticorpi di tipo IgM. Si raccomanda la
ricerca del CMV nelle urine (PCR).
469
Citomegalia, IgG
2 ml siero
Intervalli di riferimento: < 1.0 MOC
Tariffa:
No. pos. DFI: 3009.00
470
punti tariffari 25.00
Citomegalia IgG e IgM
2 ml siero
Intervalli di riferimento: < 1.0 MOC
Nota aggiuntiva: Ricerca di IgM nell’infezione acuta, riattivazione e infezione da altri virus herpetici (EBV,
HSV, VZV); spesso si hanno anche reazioni aspecifiche, soprattutto durante la gravidanza (→monitoraggi!).
Tariffa:
No. pos. DFI: 3009.00, 3012.00
punti tariffari 58.00
4691
Citomegalia IgG, avidità
2 ml siero
Intervalli di riferimento: indice di avidità < 0.8:
infezione contratta a distanza di < 3 mesi
indice di avidità > 0.8:
infezione contratta a distanza di > 3 mesi
Nel caso si riscontrino difficoltà nell’interpretare i risultati del CMV-IgG e IgM (in particolare durante la
gravidanza) la citomegalia avidità CMV è in grado di fornire dati riguardo al momento approssimativo in cui
è stata contratta l’infezione.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3550.00
punti tariffari 71.00
Compendio degli esami labor team w ag
52
Citomegalia DNA
4693 2 ml sangue EDTA
1932 10 ml urine senza additivo
4693 1 ml liquido cerebrospinale
Intervalli di riferimento: negativo
Nota aggiuntiva: La ricerca di agenti tramite PCR da urine/saliva è consigliabile solo nei neonati, dato che i
portatori asintomatici eliminano il virus a intermittenza. Nei bambini/adulti si dovrebbe effettuare la ricerca
dell’agente tramite PCR da sangue EDTA (leucociti).
Tariffa:
No. pos. DFI: 3017.00
punti tariffari 180.00
Citrato
1913
1913
511
1914
2 ml sangue intero in provetta con NaF
2 ml siero
10 ml urine 24 ore, specificare la quantità totale
2 ml eiaculato
Intervalli di riferimento: sangue
urine
f
17 – 31 mg/l
0.59 – 4.65 mmol/24 ore
52 – 412 mmol/mol creatinina
m
1.21 – 2.66 mmol/24 ore
107 – 300 mmol/mol creatinina
eiaculato
2.0 – 10.0 mg/ml
Circa il 90% del citrato complessivo dell’organismo si trova nel sistema scheletrico. Il citrato assunto per via
orale e assorbito nell’intestino viene metabolizzato rapidamente a livello epatico. La regolazione del livello di
citrato avviene attraverso il metabolismo intermedio nel tessuto osseo e nell’intestino e anche attraverso la
metabolizzazione nel fegato e nei reni e mediante secrezione renale. Le donne secernono molto più citrato
degli uomini.
Il citrato inibisce la cristallizzazione dell’ossalato di calcio mediante la formazione di complessi calciocitrati
chelatosimili. La valutazione della secrezione di citrato nei pazienti con calcoli può essere significativo solo
se si osservano i valori normali specifici del sesso e determinati criteri di esclusione (creatinina nel siero <
115 mmol/l, clearance della creatinina > 80 ml/min., urina sterile e corretta raccolta delle urine). In caso di
nefrolitiasi la secrezione di citrato è spesso inferiore ai valori di norma: in caso di soggetti che soffrono di
urolitiasi sono auspicabili secrezioni di citrato > 2,5 mmol/24 h (cristalloinibizione).
Il livello di citrato nell’eiaculato indica lo stato di funzionalità della prostata.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1769.00
punti tariffari 37.00
3349
Claritromicina (Klacid®)
2 ml siero
Valori terapeutici:
Antibiotico
Tariffa:
510
1.0 – 5.0 mg/l
No. pos. DFI: 1051.00
punti tariffari 115.00
Clearance della creatinina
1 ml siero e
5 ml urine dalla raccolta di almeno 4 h, specificare la quantità totale (preferibilmente dalle urine 24 ore).
Intervalli di riferimento: f
70 – 120 ml/min
m
60 – 140 ml/min
Intervalli di riferimento variano secondo l’età vedi referto
Il calcolo si ottiene automaticamente con la formula: clearance (ml/min) = creatinina nelle urine (mmol/24
ore) x 1000/creatinina sierica (mol/l) x 1.44. L’area di riferimento si basa su una superficie corporea di 1,73
m2. Inserendo le dimensioni corporee e il peso si ottiene la conversione sulla superficie corporea personale.
Diminuzione dei valori: riduzione delle funzioni renali.
Aumento dei valori: iperperfusione glomerulare (diabete mellito, gravidanza).
Nota aggiuntiva: in caso di creatinina sierica molto elevata, la rilevazione della clearance della creatinina è
scarsamente utile.
vedi inoltre Cistatina-C.
Valutazione della clearance della creatinina: (140 – età) x KG / creatinina (μmol/l)
Tariffa:
No. pos. DFI: 1509.00, 1510.00
punti tariffari 5.00
5290
Clindamicina
2 ml siero
Valori terapeutici:
Antibiotico
Tariffa:
1915
vedi referto
No. pos. DFI: 1060.00
punti tariffari 115.00
Clobazam (Urbanyl®)
2 ml siero
Valori terapeutici:
Benzodiazepina
100 – 400 g/l
19150 Desmetilclobazam (metabolita)
Valori terapeutici: vedi referto
Tariffa:
1916
No. pos. DFI: 1661.00
Clomethiazol (Distraneurin®)
2 ml siero
Valori terapeutici: 0.5 – 3.0 mg/l
Valori di tossicità: > 8 mg/l
Farmaco sedativo/anticonvulsivo
punti tariffari 140.00
Compendio degli esami labor team w ag
Tariffa:
1917
No. pos. DFI: 1660.00
53
punti tariffari 86.00
Clomipramina (Anafranil®)
2 ml siero
Valori terapeutici: 68 – 475 nmol/l
Antidepressivo triciclico
Tariffa:
No. pos. DFI: 1064.00
punti tariffari 86.00
1918
Clonazepam (Rivotril®)
2 ml siero
Valori terapeutici: 45 – 190 nmol/l
Valori di tossicità:
> 250 nmol/l
Il clonazepam, come il diazepam e il nitrazepam, è imparentato chimicamente con il clorodiazeposside e
appartiene al gruppo dei tranquillanti. Indicazioni: forme cliniche di epilessia, soprattutto epilessia da piccolo
male, crisi generalizzate tonico-cloniche, epilessia in età adulta, soprattutto attacchi focali.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1661.00
punti tariffari 140.00
3636
Clonidina (Catapressan®)
2 ml siero
Valori terapeutici: vedi referto
Antiipertensivo, agonista dei recettori alfa-2 centrali
Tariffa:
No. pos. DFI: 1661.00
punti tariffari 140.00
1919
Clopentixolo (Clopixol®)
2 ml siero
Valori terapeutici:
Neurolettico
Tariffa:
1901
5 – 60 g/l
No. pos. DFI: 1661.00
punti tariffari 140.00
Cloramfenicolo
2 ml siero
Valori terapeutici:
basale 1.0 – 5.0 mg/l; prelievo di sangue immediatamente prima della dose successiva
picco 10.0 – 20.0 mg/l
tossico > 25.0 mg/l
Antibiotico a largo spettro
Tariffa:
No. pos. DFI: 1060.00
punti tariffari 115.00
Clorazepat (Tranxilium®)
3128 2 ml siero
568 20 ml urine
Valori terapeutici:
come desmetildiazepam 600 – 1500 g/l
Benzodiazepina
Tariffa:
siero
No. pos. DFI: 2x1661.00
urine
No. pos. DFI: 1661.00
1904
punti tariffari 280.00
punti tariffari 140.00
Clorochina (Chlorochin®, Nivaquin®)
2 ml siero
Valori terapeutici: 20 – 200 g/l
Valori di tossicità:
> 500 g/l
Antimalarico, antireumatico
Tariffa:
No. pos. DFI: 1496.00
punti tariffari 150.00
Clorodiazepossido (Librax®, Limbitrol®)
1902 2 ml siero
565 20 ml urine
20 ml succo gastrico
siero:
Valori terapeutici: 400 – 3000 g/l
vedi inoltre benzodiazepine
Il clorodiazepossido appartiene ai derivati benzodiazepinici più antichi, a lenta eliminazione (emivita > 24
ore) e viene associato al gruppo dei tranquillanti. In qualità di rilassante muscolare centrale, il
clorodiazepossido, come il diazepam, favorisce le inibizioni nel midollo spinale e nel cervello attraverso il
mediatore inibitorio dell’acido - aminobutirrico (GABA).
Tariffa:
No. pos. DFI: 1661.00
punti tariffari 140.00
1905
1906
Clorpromazina (Chlorazin®)
2 ml siero
Valori terapeutici: 30 - 150 µg/l
Neurolettico, fenotiazina
Tariffa:
No. pos. DFI: 1064.00
punti tariffari 86.00
Clorprotixene (Truxal®)
2 ml siero
Valori terapeutici:
Valori di tossicità:
Neurolettico
Tariffa:
30 – 300 µg/l
> 400 g/l
No. pos. DFI: 1597.00
punti tariffari 140.00
Compendio degli esami labor team w ag
54
Cloruro
245 1 ml siero
509 10 ml urine 24 ore, specificare la quantità totale
Intervalli di riferimento: siero
96 – 116 mmol/l
93 – 112 mmol/l
96 – 110 mmol/l
urine
15 – 40 mmol/24 h
1.3 – 3.4 mmol/mmol creatinina
6 – 10 anni
20 – 110 mmol/24h
1.8 – 9.6 mmol/mmol creatinina
10 – 14 anni
40 – 180 mmol/24h
3.4 – 16.0 mmol/mmol creatinina
> 14 anni
120 – 240 mmol/24h
10.6 – 21.2 mmol/mmol creatinina
Siero: il cloruro è all’88% extracellulare, il resto è intracellulare. La determinazione del cloruro è utile alla
valutazione di acidosi metaboliche.
Aumento dei valori: dissenteria, fistole dell’intestino tenue e del pancreas. Acidosi metabolica
ipercloremica, acidosi prossimale e tubulare-distale, sindrome di Fanconi, amiloidosi, sindrome nefrotica.
Ipoaldosteronismo.
Diminuzione dei valori: vomito, drenaggio dei succhi gastrici, alcalosi metabolica.
Urina: la secrezione di sodio e cloruro è per lo più analoga. La determinazione è utile per eseguire la
differenziazione di ipocaliemie e acidosi metabolica ipercloremiche (determinazione concomitante di
potassio nel siero, pH delle urine e gap anionici nelle urine).
Nota aggiuntiva: la valutazione della secrezione di cloruro nelle urine è possibile solo in caso di
conoscenza degli elettroliti nel siero. I valori di cloruro nel siero si comportano per lo più in modo parallelo
alle modifiche del livello di sodio. Il cloruro e l’HCO3 si comportano spesso in modo opposto. Acidosi
normocloremica: chetocidosi, lattacidosi, collasso renale acuto.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1229.00
punti tariffari 3.20
5503
< 30 giorni
30 giorni – 1 anno
> 1 anno
< 6 anni
Clostridium difficile
Feci, 5 porzioni pari circa ad una noce
Ricerca di agenti
Ricerca delle tossine A e B
Le malattie provocate da Clostridium difficile sono intossicazioni da enterotossina e insorgono di frequente
dopo una terapia antibiotica e terapia citostatica oppure in seguito a grossi interventi chirurgici a carico
dell’apparato gastroenterico. Particolarmente a rischio sono i pazienti ricoverati nei reparti oncologici e nei
reparti di terapia intensiva. L’enterocolite pseudomembranosa da Clostridium difficile, malattia piuttosoto
pericolosa, insorge spesso dopo un trattamento con clindamicina, ampicillina, tetracicline o altri antibiotici a
largo spettro e si manifesta con diarree profuse, vomito, collasso. Il grave quadro clinico, a decorso cronico
o letale, presenta analogie con la colite ulcerosa e deriva dalla produzione di citotossine e enterotossina da
Clostridium difficile. La prova è costituita dall’evidenziazione della tossina. Sospendere antibiotici che
possono scatenare l’enterocolite pseudomembranosa.
Tariffa:
microbiolgia
No. pos. DFI: 3398.00
punti tariffari 54.00
ricerca tossina
No. pos. DFI: 3400.00
punti tariffari 47.00
1921
Clostridium tetani, anticorpi, Tossoide tetanico, Antitossina tetanica,
Tetano, anticorpi
2 ml siero
Intervalli di riferimento: Protezione immunitaria:
< 0.1 U/l
0.1 – 1.0 U/l
1.0 – 5.0 U/l
> 5.5 U/l
Tariffa:
No. pos. DFI: 3401.00
2966
Clotiapina (Entumin®)
2 ml siero
Valori terapeutici:
Antipsicotico
Tariffa:
1922
livello non protettivo
protezione dubbia
richiamo dopo 5 anni
vaccinazione non raccomandata
punti tariffari 42.00
0.30 – 2.50 mol/l
No. pos. DFI: 1578.00
punti tariffari 85.00
Clozapina (Leponex®)
2 ml siero
Valori terapeutici:
Neurolettico
0.15 – 2.14 mol/l
19220 Norclozapin (Metabolita)
Valori terapeutici:
0.15 – 2.14 mol/l
Tariffa:
No. pos. DFI: 1578.00
punti tariffari 85.00
Cobalto
1923 2 ml siero
569 20 ml urine
Intervalli di riferimento: sangue
< 1.5 g/l
urine
0.19 – 1.58 µg/g creatinina
Il cobalto è un centro catalitico nel coenzima della vitamina B12 ed è considerato quindi uno degli
oligoelementi essenziali. Non sono noti sintomi caratteristici da carenza. In caso di assunzione tossica i sali
di cobalto producono infiammazioni alle mucose, dolori gastroenterici, in caso di esposizione cronica
degenerazioni tossiche del muscolo cardiaco. Non sono noti sintomi caratteristici da carenza.
Compendio degli esami labor team w ag
Nota aggiuntiva: data la bassissima
(contaminazione!).
Tariffa:
No. pos. DFI: 1492.00
concentrazione
la
determinazione
55
risulta
problematica
punti tariffari 105.00
Cocaina, metaboliti
521 10 ml urine
5219 2 ml siero
Intervalli di riferimento: urine
negativo
siero
< 10.0 µg/l
Periodo di positività: 2 – 4 giorni
La cocaina è un alcaloide ricavato dalle foglie dell’arbusto della coca (Eritroxylum coca, Eritroxylum
Novogranatense), producibile sinteticamente dalla benzoilecgonina (metilestere dell’ecgonina benzolizzata),
e viene realizzata sotto forma di polvere bianca. Uso frequente anche come componente delle droghe
sintetiche (ad es. crack). I prodotti cocainoderivati vengono impiegati in ambito medico come anestetici.
Effetto mescalinico: eccitante, assunta in dosi elevate ha un effetto paralizzante, anestetizzante sulle
mucose. Dosi letali: orale 1-2 g, sottocutanea 0,2 – 0,3 g, endovenosa 20 mg. Modalità di assunzione da
parte dei tossicodipendenti: per via nasale, endovenosa, in bevande alcoliche, fumo e inalazione in forma
pura (modalità più pericolosa). L’effetto è di breve durata, per i soggetti assuefatti dopo circa 30 min. è
necessaria una nuova dose. Assunta in dosi massicce provoca soprattutto dipendenza psichica, ma poche
manifestazioni fisiche di astinenza. La metabolizzazione avviene principalmente per via epatica, mentre per
via renale la cocaina viene escreta soprattutto come benzoilecgonina.
Nota aggiuntiva: vedi inoltre screening con stupefacenti.
Tariffa:
urine
No. pos. DFI: 1687.00
punti tariffari 13.00
siero
No. pos. DFI: 1683.00
punti tariffari 110.00
1924
Coccidioides immitis, anticorpi, Coccidioidomicosi
1 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Fungo dimorfo atipico che in coltura forma un micelio dall’aspetto lanoso e si riproduce per mezzo di
artrospore asessuali. Questo fungo è diffuso soprattutto negli Stati Uniti, nel suolo delle regioni aride degli
stati sud-occidentali ma è anche presente nel suolo del Centro e del Sud America come pure in Cina.
L'infezione da Coccidioides immitis contratta per inalazione delle artrospore, nel 60% dei casi è
asintomatica. La coccidioidomicosi si manifesta come un'infiammazione polmonare con una sintomatologia
simile all’influenza che dà luogo a manifestazioni esantematico-artralgiche („reumatismo del deserto“).
L'infezione micotica può presentare un decorso a carattere cronico-cavernoso o con formazioni setticogranulomatose in tutti gli organi e un’alta mortalità.).
Tariffa:
No. pos. DFI: 3376.00, 3370.00
punti tariffari 140.00
Codeina
1925 2 ml siero
570 10 ml urine
Valori terapeutici:
siero
vedi referto
Valori di tossicità:
> 500 ng/ml
Intervalli di riferimento: urine
<25.0 µg/l
La codeina è il monometiletere della morfina, inibisce l’attività del centro della tosse ed è uno dei
componenti principali degli sciroppi contro la tosse. Viene prescritta obbligatoriamente contro il rischio di
assuefazione. In caso di abuso cronico di codeina, nelle urine possono presentarsi occasionalmente tracce
di morfina.
Nota aggiuntiva: per una individuazione qualitativa nelle urine: vedi oppiacei
Tariffa:
siero
No. pos. DFI: 1683.00
punti tariffari 110.00
urine
No. Pos. EDI: 1687.00
ounti tariffari 13.00
1659
Coenzima Q10
2 ml siero
Intervalli di riferimento: 750 – 1000 g/l
Il coenzima Q10 viene in parte assunto con l'alimentazione ma è anche prodotto naturalmente
dall'organismo. Come coenzima ha un ruolo nella fosforilazione ossidativa che conduce alla produzione del
95% dell'energia corporea (ATP). Gli organi che hanno una richiesta di energia elevata come il cuore, i
polmoni e il fegato, mostrano le concentrazioni di CoQ10 più alte. Al coenzima Q10 vengono inoltre
attribuite anche qualità antiossidative (protezione contro i radicali liberi causa di danni all'organismo). Un
deficit di CoQ si riscontra a causa di una riduzione di concentrazione di CoQ dovuta all'età, attività fisica,
stress, aumentato consumo di alcool e nicotina. In un'alimentazione bilanciata viene assicurato il normale
apporto del coenzima. Il CoQ10 si trova soprattutto nella carne, nei pesci oleosi (sardine, sgombri ecc.),
frutta secca, legumi, semi di sesamo, semi di girasole, oli vegetali, cavolo, cipolle, patate, spinaci, cavolini di
Bruxelles e broccoli.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1490.00
punti tariffari 60.00
1459
Cofattore eparinico II
Plasma citratato, 1:10
Intervalli di riferimento: 70 – 150 %
Il cofattore II dell’eparina è, analogamente all’antitrombina III, un inibitore della trombina eparinadipendente. La carenza ereditaria del cofattore eparinico II è associata con un rischio trombotico.
Diminuzione dei valori: deficienza acquisita (grave danno al parenchima epatico, DIC), deficienza
ereditaria.
Aumento dei valori: contraccettivi orali, gravidanza.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1413.00
punti tariffari 24.00
2769
Collagene-I-telopeptide, ICTP, I-collagene telopeptide
2 ml siero
Intervalli di riferimento: 2.1 – 5.6 g/l
Compendio degli esami labor team w ag
56
L'I-collagene telopeptide è un marker della formazione di collagene, ad esempio durante la ricostruzione
ossea. Si misurano i propeptidi che nella formazione del procollagene vengono scomposti in collagene di
tipo 1. La specificità ossea è pertanto limitata.
Aumento dei valori: osteoporosi, metastasi ossee, guarigione delle fratture, immobilizzazione, mieloma
multiplo, collagenosi.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1641.00
punti tariffari 53.00
2877
Collagene tipo II IgG, anticorpi
2 ml siero
Intervalli di riferimento: < 10 U/ml
Nei pazienti affetti da artrite reumatoide si possono trovare anticorpi contro il collagene nel siero. Si
suppone che questi si formino nel liquido sinoviale malato.
Aumento dei valori: artrite reumatoide
Tariffa:
No. pos. DFI: 1194.00
punti tariffari 87.00
222
Colesterolo HDL, Lipoproteine ad alta densità
1 ml siero
Intervalli di riferimento: f
>1.3 mmol/l
m
>1.0 mmol/l
Mentre la frazione LDL del colesterolo trasporta la colesterina nei tessuti periferici, per il ritrasporto al fegato
del colesterolo in eccesso è necessaria la frazione HDL. I valori HDL del colesterolo sono influenzati da una
serie di fattori, come, ad esempio, il fumo, il movimento, gli ormoni, il sesso e l’età. Contrariamente all’LDL,
l’HDL ha un’azione protettiva contro le patologie cardiocoronariche e funge da antiaterogeno.
Aumento dei valori: attività fisica, elevato consumo di alcol, lipoproteinemia iper-alfa, terapia a base di
estrogeni, terapia a base di idantoina, intossicazione da pesticidi.
Diminuzione dei valori: assenza di attività fisica, fumo, malattia di Tangier (anomalia apolipoproteica),
inibizione dell’ovulazione (gestageni), diabete mellito mal regolato.
Nota aggiuntiva:
rapporto colesterolo totale/HDL > 5:
aumentato rischio cardiovascolare
rapporto colesterolo totale/HDL > 6.5:
indicazione terapeutica
rapporto colesterolo LDL/HDL > 5:
aumentato rischio cardiovascolare
vedi inoltre colesterolo totale, colesterolo LDL, terapia ipolipemizzante.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1410.00
punti tariffari 3.20
223
Colesterolo LDL
1 ml siero (effettuare il prelievo sul paziente a digiuno)
Intervalli di riferimento: < 3.8 mmol/l
La frazione LDL veicola colesterolo alle cellule. Valore aumentati di colesterolo LDL sono associati a un
maggior rischio cardiovascolare. La sola determinazione del colesterolo LDL non è sufficiente ai fine
dell’interpretazione dello stato lipidico; occorre sempre valutare colesterolo totale, colesterolo HDL e
colesterolo LDL in combinazione.
Rapporto colesterolo totale/HDL > 5:
aumentato rischio cardiovascolare
Rapporto colesterolo totale/HDL > 6.5: indicazione terapeutica
Rapporto colesterolo LDL/HDL > 5:
aumentato rischio cardiovascolare
Nota aggiuntiva: vedi colesterolo totale, colesterolo HDL, terapia ipolipemizzante.
La determinazione comprende: colesterolo LDL, colesterolo HDL, colesterolo totale, trigliceridi.
Tariffa:
punti tariffari 12.50
221
Colesterolo
1 ml siero, prelievo di sangue effettuato sul paziente a digiuno
Intervalli di riferimento: fino a 20 anni < 5.0 mmol/l
20 – 30 anni
< 5.2 mmol/l
30 – 40 anni
< 5.7 mmol/l
> 40 anni
< 6.2 mmol/l
Il colesterolo è un componente essenziale delle membrane cellulari e delle lipoproteine ed è anche un
precursore della sintesi degli ormoni steroidei e degli acidi biliari. La sintesi avviene nel fegato e nella parete
intestinale. A causa della sua idrosolubilità molto limitata Il colesterolo è presente nel plasma
esclusivamente come complesso con apolipoproteine; trasporta il componente principale nella frazione di
LDL ai tessuti periferici e la rimozione del colesterolo in eccesso nel fegato avviene attraverso la frazione
HDL. Il colesterolo assunto per via orale viene riassorbito solo al 40% circa. A causa delle elevate
concentrazioni di colesterolo LDL nel plasma e dell’elevato apporto alimentare di colesterolo, la sintesi
endogena del colesterolo viene ridotta in modo regolatorio. Pertanto l’assunzione orale di lipidi con acidi
lipidici saturi a catena lunga oppure un maggiore apporto energetico possono aumentare il colesterolo LDL
nel plasma e causare una ipercolesterolemia e successivamente anche arteriosclerosi. La secrezione di
colesterolo avviene in forma immodificata oppure come acidi biliari con la bile attraverso l’intestino.
L’ipercolesterolemia omozigota primaria causa disfunzioni dell’apporto di colesterolo LDL nelle cellule, fino
ad un accumulo di LDL nel plasma. L’ipercolesterolemia secondaria si manifesta in caso di ipotireosi e di
patologie renali, epatiche o del pancreas.
Nota aggiuntiva: dopo un infarto del miocardio lo stato lipidico non è rilevabile per 3 mesi. Entro le prime 8
ore dall’evento è tuttavia ancora rappresentativo del periodo precedente. Valori di colesterolo compresi tra 5
e 6,5 mmol/l sono causati per lo più da apporto elevato. I valori > 6,5 mmol/l hanno una correlazione per lo
più genetica (apolipoproteina E, difetti del recettore per le LDL, apolipoproteina mutanti B, lipoproteina (a)). I
seguenti rapporti sono più importanti della concentrazione complessiva di colesterolo:
rapporto colesterolo totale/HDL > 5:
aumentato rischio cardiovascolare
Rapporto colesterolo totale/HDL > 6.5: indicazione terapeutica
Rapporto colesterolo LDL/HDL > 5:
aumentato rischio cardiovascolare
vedi inoltre colesterolo HDL, colesterolo LDL, trigliceridi, terapia ipolipemizzante.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1230.00
punti tariffari 2.50
6056
Colesterolo LDL ossidato
1 ml siero
Compendio degli esami labor team w ag
57
Intervalli di riferimento: < 260 µg/l
L’ossidazione indotta da radicali delle lipoproteine plasmatiche, in particolare del colesterolo LDL, viene
considerata il principale fattore patogeno dell’arteriosclerosi. Attraverso l’endotelio danneggiato, particelle
LDL possono penetrare nello spazio subendoteliale dove vengono ossidate a oxLDL attraverso i radicali
liberi. I macrofagi favoriscono l’ulteriore ossidazione delle particelle LDL ossidate attraverso i propri recettori
spazzini (scavenger), si trasformano in cellule schiumose, con conseguente possibile formazione di placche
aterosclerotiche.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1559.00
punti tariffari 68.00
114
Colinesterasi, CHE, Acetilcolinesterasi
1 ml siero
Intervalli di riferimento: f
5.2 – 13.2 kU/l
4.3 – 11.5 kU/l
5.2 – 13.2 kU/l
m
5.2 – 13.2 kU/l
La colinesterasi è presente nel plasma, nel fegato, nella mucosa intestinale, nel pancreas e nella milza e
nella sostanza bianca del sistema nervoso centrale. Oltre all’acetilcolina scinde anche la butirilcolina,
l’acilcolina e la relativa tiocolina.
Rappresenta l’attività enzimatica rilevabile nel plasma, che viene definita colinesterasi: una riduzione del
parenchima epatico funzionale causa una riduzione dell’attività della CHE; per questo è un parametro
importante della funzione epatica.
In caso di perdita proteica cronica o di patologie renali, si verifica una formazione aggiuntiva di
compensazione grazie al legame della CHE con l’albumina.
Diminuzione dei valori: riduzione della sintesi epatica: epatite acuta e cronica, cirrosi epatica, insufficienza
epatica, avvelenamenti con esteri dell’acido fosforico (ad es. E606) oppure con parasimpatico mimetici
(fisostigmina, neostigmina), in caso di composti patologici gravi con situazioni metaboliche cataboliche
(malignomi, infezioni gravi), patologie gastrointestinali. Streptochinasi, ciclofosfamide. Etinilestradiolo
(contraccettivi), gravidanza a partire dal secondo trimestre.
Aumento dei valori: sindrome nefrotica, enteropatia essudativa, diabete mellito, statosi epatica,
ipertrigliceridemia.
Nota aggiuntiva: a causa dell’emivita breve (t½ = 10 giorni) la CHE è più indicata per la valutazione della
sintesi epatica che la determinazione dell‘albumina. Valori falsamente bassi nell’EDTA e eparina come
anticoagulante. Nel caso della colinesterasi non si tratta della cosiddetta pseudocolinesterasi specifica
(acetilcolina-acetilidrolasi), che scinde e rende inattiva l’acetilcolina del sistema nervoso centrale e
periferico; vedi numero di dibucaina.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1231.00
punti tariffari 5.00
595
< 16 anni
16 – 50 anni
> 50 anni
Complemento
CH-50,
Complemento emolitico
Complemento,
via
alternativa,
CH-50,
1 ml siero congelato o plasma citratato 1:10, congelato
Intervalli di riferimento: 85 – 125 %
Evidenziazione di carenza di componenti di complemento.
Diminuzione dei valori: malattie da immunocomplessi (glomerulonefrite idiopatica, rapidamente
progressiva, glomerulonefrite post-streptococcica, LE, crioglobulinemia) carenza ereditaria di componenti di
complemento, infiammazioni croniche, neoplasia.
Aumento dei valori: reazioni di fase acuta.
Nota aggiuntiva: C3, C4 servono meglio per il monitoraggio dell’evoluzione.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1494.00
punti tariffari 36.00
Complesso TORCH, Infezioni durante la gravidanza
5 ml siero
La sigla TORCH indica diverse infezioni connatali e perinatali ed è formata dalle iniziali dei rispettivi agenti
eziologici: Toxoplasma, Others (altri), Rosolia, Citomegalovirus, Herpes simplex.
Altri agenti che possono causare gravi danni al feto/neonato sono: VZV, morbillo virus, virus della parotite
(orecchioni), epatite A, epatite B, HPV, listerie, treponema pallidum, borrelie, gonorrea, micoplasmi,
chlamydie, parvovirus.
376
Concrezione, esami, Concremento, Analisi dei calcoli biliari, Calcoli
renali, esami, Calcolo urinario
Calcolo urinario, Calcolo renale, calcolo biliare
La composizione della concrezione viene analizzata a mezzo di spettrometria infrarossa.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1508.00
punti tariffari 62.00
Connettiviti, Collagenosi
ds DNA
Sm
+
U1-RNP
+/-
Lupus eritematoso
+++
sistemico (LES)
Mixed connective tissue
+++
disease (MCTD)
Polidermato-miosite
+/Sclerodermia (PSS)
+/Sindrome di Sjörgen (SS) +/Sindrome di CREST
Lupus eritematoso
cutaneo subacuto
Nota aggiuntiva: vedi inoltre ANA, ENA-7, ds-DNA
ENA
SS-A
+/-
SS-B
+
Jo-1
Scl-70
Centromeri
++
+
+++
+++
+++
++
++
+++
Compendio degli esami labor team w ag
58
169
Coombs diretto, Alloanticorpi irregolari, Anticorpi antieritrocitari
Sangue EDTA o sangue citratato 1:10
Intervalli di riferimento: negativo
Il test di Commbs diretto evidenzia la presenza degli autoanticorpi antieritrocitari e/o dei fattori anti-eritrociti
del complemento. Al riscontro positivo segue automaticamente la differenziazione (Coombs monospecifico)
in IgG, C3b e C3d: caratterizzazione fenotipica del tipo di immunglobulina, evidenziazione dell’attivazione
del complemento tramite l’anticorpo. Al riscontro positivo nel IgG test segue un ulteriore approfondimento
diagnostico (prova di eluzione, specifità contro gli antigeni eritrocitari)
Positività: anemie emolitiche autoimmuni, incidenti trasfusionali, malattia emolitica del neonato
(eritroblastosi materno-fetale), altre malattie autoimmuni, leucemie.
Nota aggiuntiva: False positività si possono avere in caso di contaminazione batterica del materiale.
Incompatibilità ABO, autanticorpi attivi a freddo o anticorpi anti-farmaci, anemia perniciosa, gammopatie,
sangue ricco di reticolociti, acido silico dei lavori di vetro con superficie graffiata, farmaci (per es.
cefalosporine, antiparkinsoniani, sulfamidici).
Tariffa:
No. pos. DFI: 1282.00
punti tariffari 45.00
Cortisolo
128 1 ml siero
5121 2 ml saliva
Intervalli di riferimento: siero
80 – 580 nmol/l
220 – 720 nmol/l ore 8
160 – 440 nmol/l ore 16
saliva
5.0 – 41.4 nmol/l ore 8
1.3 – 8.5 nmol/l
ore 16
Il glucocorticosteroide cortisolo si forma nella zona fascicolata della corteccia surrenale ed è sottoposto ad
un meccanismo di feedback regolativo con spiccato ritmo giorno-notte mediante ACTH del lobo anteriore
dell’ipofisi. L’azione vitale del cortisolo influenza il metabolismo degli idrati di carbonio e degli aminoacidi, la
funzione cardiaca e circolatoria e le funzioni di altri organi (reni, stomaco, cervello, ossa). Il cortisolo
plasmatico è legato in gran parte a una proteina specifica (globulina a legame corticosteroide). Solo il
cortisolo non legato è biologicamente attivo.
Aumento dei valori: adenoma surrenale, carcinoma surrenale, sovrapproduzione di ACTH nei lobi anteriori
dell’ipofisi o ectopica paraneoplastica (in caso di tumori polmonari), stress, ipoglicemia, estrogeni.
Diminuzione dei valori: insufficienza surrenale (morbo di Addison, insufficienza del lobo anterioro
dell’ipofisi, sindrome adrenogenitale), cirrosi epatica, ipertireosi, terapia a base di androgeni, perdita
proteica.
Nota aggiuntiva: la determinazione isolata di cortisolo non è molto utile, poiché i valori nel corso della
giornata sono molto variabili e vengono influenzati da numerosi fattori. Per ottenere risultati utili, si consiglia
di determinare il cortisolo libero nell’urina delle 24 ore oppure eseguire test funzionali (test di inibizione con
desametasone, test di stimolazione con ACTH).
Valori falsamente elevati: stress, reazioni di fase acuta, infezioni, anfetamine, minirina, gravidanza,
adiposità, inibitore ormonale dell’ovulazione, steroidi esogeni, abuso etilico.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1240.00
punti tariffari 19.30
131
< 16 anni
> 16 anni
> 16 anni
Cortisolo dopo inibizione con dexametasone
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 140 nmol/l
Nota aggiuntiva: vedi dexametasone, test di inibizione con dexametasone
Tariffa:
No. pos. DFI: 1243.00
punti tariffari 17.10
130
Cortisolo dopo stimolazione con Synacthen®
1 ml siero
Intervalli di riferimento: > 200 nmol/l elevazione
Nota aggiuntiva: vedi test di stimolazione con ACTH (test al Synacthen®)
Tariffa:
No. pos. DFI: 1240.00
punti tariffari 19.30
512
Cortisolo libero
10 ml urine 24 ore (specificare la quantità totale)
Intervalli di riferimento: < 30 giorni
< 11 nmol/24h
< 1.2 nmol/mmol creatinina
30 giorni – 1 anno
< 33 nmol/24h
< 3.1 nmol/mmol creatinina
1 – 8 anni
8 - 84 nmol/24h
0.6 - 8.2 nmol/mmol creatinina
8 – 12 anni
16 - 98 nmol/24h
1.2 - 9.5 nmol/mmol creatinina
12 – 16 anni
28 - 168 nmol/24h
1.5 - 15.8 nmol/mmol creatinina
> 16 anni
168 - 560 nmol/24h
12.6 – 53.8 nmol/mmol creatinina
Rispecchia la produzione giornaliera di cortisolo; per la diagnostica della sindrome di Cushing.
Aumento dei valori: sindrome di Cushing.
Diminuzione dei valori: nessuna rilevanza (non è possibile escludere con certezza un ipercortisolismo).
Nota aggiuntiva: Aumenti di valori dovrebbero essere approfonditi attraverso un test di inibizione con
desametasone. Valori falsamente elevati: stress, reazioni di fase acuta, infezioni, anfetamine, Minirin, SS,
adiposità, inibitori dell’ovulazione, steroidi esogeni, abuso di alcool.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1241.00
punti tariffari 19.30
Cotinina
5130 2 ml siero
513 20 ml urine
Compendio degli esami labor team w ag
59
Intervalli di riferimento:
Non fumatori
siero
< 100 g/l
urine
< 500 g/l
La cotinina è un metabolita della nicotina, che viene trasformato catabolicamente nel fegato ed escreto per
via renale. La cotinina permane abbastanza a lungo nell'organismo: il tempo di emivita è di circa 10 – 16
ore, cioè è evidenziabile nei fumatori ancora tre giorni dopo aver smesso di fumare. Nei non fumatori
esposti al fumo disperso nell’ambiente è possibile misurare la cotinina. I prodotti per aiutare a superare la
sindrome di astinenza tipica di chi sta cercando di smettere di fumare (per es. gomme da masticare alla
nicotina) sono evidenziabili nel test.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1208.00
punti tariffari 82.00
Coxiella burnetii, Febbre Q
Si tratta di batteri intracellulari obbligati, trasmessi da ungulati artiodattili (per inalazione). Si registrano i
seguenti quadri clinici: infezione febbrile sistemica, polmonite, endocardite.
467
Coxiella burnetii, anticorpi
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 1:10
Tariffa:
No. pos. DFI: 3405.00
468
punti tariffari 42.00
Coxiella burnetii IgG, IgM
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 1:16
Tariffa:
No. pos. DFI: 3408.00, 3409.00 punti tariffari 89.00
484
Coxsackie virus, anticorpi IgG e IgM
2 ml siero
Intervalli di riferimento: <1.0 MOC
I virus coxsackie appartengono al genere enterovirus e sono suddivisi in due gruppi: gruppo A (21 sierotipi)
e gruppo B (6 sierotipi). Possono scatenare una molteplicità di quadri clinici con elevata incidenza durante
la tarda estate e l’autunno. Coxsackie A e B: influenza estiva, meningite, paralisi, erpangina, polmoniti,
epatite, esantemi maculopapulosi e vescicolari.
Coxsackie B (inoltre): mialgie, pleurodinia (malattia di Bornholm), pericardite, miocardite, pancreatite,
diabete mellito.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3405.00, 3406.00 punti tariffari 89.00
204
Creatina chinasi, CK
1 ml siero
Intervalli di riferimento: f
<167 U/l
m
<190 U/l
Attività elevate si verificano nella muscolatura, nel cervello, nella placenta, nell’utero, nel tratto
gastrointestinale e nel sistema urogenitale.
Aumento dei valori: infarto acuto del miocardio, patologie della muscolatura scheletrica, rabdomiolisi,
conduttori di Duchenne, collagenosi mista, a seguito di iniezioni intramuscolari, allenamento fitness, dolori
muscolari da sforzo, operazioni, miositi, polimiositi, politraumi, miocardite, ipotireosi, intossicazione alcolica.
Nota aggiuntiva: in caso di infarto del miocardio l’aumento inizia almeno 4-5 ore dopo l’evento. Dalle 8 alle
24 ore successive i valori sono costantemente elevati. Successivamente rientrano nei limiti. In caso di
terapia trombolitica con esito positivo l’aumento è più marcato, ma di durata più breve. L’invio di sangue
totale e di emolisi può causare valori falsamente elevati.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1294.00
punti tariffari 2.50
5138
Creatina negli eritrociti
Sangue EDTA e sangue eparinato
Intervalli di riferimento: vedi referto
La creatina eritrocitaria rappresenta una misura dell’età degli eritrociti: gli eritrociti "giovani" contengono
chiaramente una quantità maggiore di creatina rispetto agli eritrociti più "vecchi". In caso di emolisi la
percentuale di eritrociti giovani aumenta, condizione che si manifesta in una concentrazione di creatina
aumentata in rapporto alla popolazione complessiva degli eritrociti.
Aumento dei valori: anemie emolitiche, emolisi di varia genesi: cirrosi epatica, ipersplenismo, insufficienza
renale (dialisi), farmaci.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1372.00, 1649.00, 1247.00 punti tariffari 84.20
44121
Creatinchinasi isoenzimi, CK isoenzimi
2 ml siero
Intervalli di riferimento: CK-BB (cerebrale)
CK-MB (cardiaco)
< 5 U/l
< 10 U/l
<6% da CK
CK-MM (muscolare)
10 – 80 U/l
CK-MA (macro CK)
< 1 U/l
La distribuzione relativa degli isoenzimi suggerisce un aumento della creatinchinasi nell’organo di
provenienza.
Nota aggiuntiva: la macro-CK di classe I può manifestarsi mediante legame con le immunoglobuline:
nessuna rilevanza clinica, piuttosto spesso nei soggetti anziani la macro-CK di classe II è presente in caso
di tumori, pancreatiti, necrosi epatiche e infarto mesenteriale.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1252.00
punti tariffari 31.00
218
Creatinchinasi MB, CK-MB
1 ml siero
Intervalli di riferimento:
f
m
< 3.4 g/l
< 7.5 g/l
Compendio degli esami labor team w ag
60
L’isoenzima MB (muscle-brain) della chinasi della creatina è specifico dei muscoli e funge da parametro
supplementare per individuare il punto di partenza di un valore elevato della CK totale.
Un livello di CK-MB pari al 3-12% della CK totale indica una disfunzione del muscolo cardiaco. Valori
superiori al 12% potrebbero essere causati da altri compartimenti e quindi non sono più specifici dei
muscoli.
I rialzi di CK-MB possono raramente essere invertiti a causa di un aumento dell’attività di CK-BB o di CKMiMi (ad esempio in caso di tumori), o di macro-CK (formazione di immunocomplessante con IgG: presenza
nell’1% dei soggetti anziani, nessun significato patologico), oppure associazione di più molecole CK-MiMi
(in caso di tumori maligni, patologie epatiche necrotizzanti). CK-MiMi = CK mitocondriale = macro-CK tipo 2.
Nota aggiuntiva: in caso di infarto del miocardio l’aumento inizia almeno 3-5 ore dopo l’evento. Dalle 8 alle
24 ore successive i valori sono costantemente elevati. Successivamente rientrano nei limiti. In caso di
terapia trombolitica con esito positivo l’aumento è più marcato, ma di durata più breve.
Per chiarire rialzi inspiegabili o se si sospetta un’angina pectoris instabile, si consiglia di determinare la
troponina I. In caso di angina pectoris instabile con microinfarti il livello di CK-MB rimane entro la norma, ma
il livello della troponina aumenta (vedi alla voce “Troponina”).
La determinazione di CK-MB avviene assieme alla CK totale, alla mioglobina e alla troponina I.
Tariffa:
punti tariffari 63.20
Creatinina
214 1 ml siero
514 10 ml urine o 10 ml urine 24 ore, specificare la quantità totale
Intervalli di riferimento: siero
< 90 µmol/l
< 34 µmol/l
< 65 µmol/l
f
< 90 µmol/l
m
< 104 µmol/l
urine
5.3 – 17.6 mmol/24 ore
La creatinina si forma nel muscolo dalla creatina e dal fosfato di creatina, e la quantità di creatinina
formatasi e il valore sierico della creatinina sono diversi tra loro (in base alla massa muscolare, all’esercizio
fisico e all’età). La creatinina viene secreta quasi completamente in caso di funzionamento renale regolare
attraverso filtrazione glomerulare.
Aumento dei valori: insufficienza renale (acuta, cronica), diabete mellito, collagenosi, glomerulopatie,
reazioni farmacologiche tossiche e allergiche, emolisi, proteinuria lg a catena leggera, malattie renali
renovascolari, reni cistici. Gestosi EPH, iperuricemia, essiccosi, lisi muscolare acuta, cause post-renali.
Diminuzione dei valori: in caso di malattia muscolare atrofica.
Nota aggiuntiva: una concentrazione normale di creatinina non esclude una funzione renale ridotta, poiché
fino all’aumento la GFR deve essere ridotta di > 50%. Disturbi delle funzioni renali di lieve entità possono
essere individuati mediante l’esame della clearance della creatinina o della cistatina C.
Tariffa:
siero
No. pos. DFI: 1509.00
punti tariffari 2.50
urine
No. pos. DFI: 1510.00
punti tariffari 2.50
3563
< 4 giorni
4 giorni – 3 anni
3 – 15 anni
> 15 anni
> 15 anni
Criofibrinogeno
Sangue EDTA
Intervalli di riferimento: negativo
Il criofibrinogeno è un complesso insolubile a basse temperature costituito da fibrinogeno, fibrina, prodotti di
degradazione del fibrinogeno. Le criofibrinogenemie (come pure le crioglobulinemie) sono malattie multiorganiche di origine vascolare con lesioni vasculitiche cutanee-acrali o sistemiche, artralgie, mialgie,
glomerulonefrite, polineuropatia, manifestazioni cardiali e cerebrali, provocate dalle proteine plasmatiche
labili con il freddo (crioglobulina, criofibrinogeno) che possono determinare, in particolare con il
raffreddamento, aumento della viscosità, precipitazione proteica o gelificazione, attivazione del
complemento, attivazione della coagulazione e danno endoteliale.
Aumento dei valori: criofibrinogenemia essenziale, carcinomi (polmone, stomaco, pancreas, cistifellea,
colon), fibrosarcoma, neoplasie ematopoietiche e linfatiche, infezioni, inibitore dell’ovulazione, isoniazide,
gravidanza, collagenosi, cirrosi epatica
Tariffa:
No. pos. DFI: 1513.00
punti tariffari 99.00
397
Crioglobuline
Siero 37° C
Preriscaldare aghi e provette, eseguire il prelievo di sangue, far coagulare il sangue intero a 37° C
(incubatore o bagno d'acqua) per 2 ore, centrifugare con centrifuga calda (lasciare trascorrere 5 minuti).
Infine pipettare il siero in provette di plastica separate con chiusura a vite, etichettare le provette con la
dicitura "Siero 37° C“ e con i dati del paziente, conservare a temperatura ambiente fino all'invio (richiedere il
modulo con le istruzioni preanalitche).
Le crioglobuline sono anticorpi che si legano a vicenda in modo reversibile in caso di abbassamento della
temperatura a valori inferiori alla normale temperatura corporea. In caso di test di screening positivo è
possibile determinare la composizione delle crioglobuline mediante immunofissazione.
Tipo I: un'immunoglobulina monoclonale (IgG, IgA o IgM, più raramente catene leggere): con mieloma
multiplo, morbo di Waldenström e altri linfomi non-Hodgkin scarsamente maligni.
Tipo II: crioglobuline miste (due o più immunoglobuline, di cui una è monoclonale; nella maggior parte dei
casi l'IgM monoclonale (attività RF) reagisce con l'IgG policlonale): in malattie linfoproliferative e
reumatologiche, infezioni.
Tipo III: immunoglobuline policlonali (nella maggior parte dei casi tipo IgM), che con altre immunoglobuline
formano immunocomplessi: in malattie infettive e connettiviti. Il 50% dei pazienti affetti da crioglobulinemia
soffre di malattie linfoproliferative o vasculiti immunomediate. In ca. il 20% dei casi la causa è un'epatopatia
cronica (in prevalenza epatite C cronica). Nel 30% dei casi non può essere accertata alcuna malattia di
base (la cosiddetta crioglobulinemia essenziale).
Nota aggiuntiva: D'altra parte per le agglutinine fredde si tratta di anticorpi antieritrocitari con
caratteristiche antieritrocitarie che si legano in modo non reversibile agli eritrociti. Vedere sopra.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1513.00
punti tariffari 99.00
Compendio degli esami labor team w ag
61
Criptococcus neoformans
Cryptococcus neoformans è un lievito capsulato ubiquitario, trasmesso per inalazione delle polveri infette
(escrementi di uccelli). Il micete può essere trasmesso anche da piante tropicali e subtropicali. L’insorgere
di una criptococcosi presuppone in genere un’immunosoppressione (HIV, ecc.) e si manifesta
principalmente con infezioni polmonari, meningite e meningoencefalite.
1929
Criptococcus neoformans, antigene
2 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Tariffa:
No. pos. DFI: 3507.00
5668
punti tariffari 45.00
Criptococcus neoformans PCR
Sangue EDTA
Liquor
Secreto bronchiale
Urine
Intervalli di riferimento: negativo
Tariffa:
No. pos. DFI: 3362.00
punti tariffari 180.00
Cromo
1908 5 ml sangue eparinato in provetta per oligoelementi
566 10 ml urine
Intervalli di riferimento: sangue
< 3.0 g/l
urine
< 4.0 µg/l
In concentrazioni fisiologiche il cromo è un oligoelemento essenziale, necessario per il ricambio glucidico e
il metabolismo lipidico. La carenza di cromo provoca un'alterazione della tolleranza al glucosio.
Intossicazioni da cromo si verificano per contatto con o in seguito all'assunzione di triossido di cromo (=
acido di cromo), cromato di potassio, che sono riscontrabili nel cemento e nei colori contenenti cromo.
L'assunzione orale di soluzioni di cromato o di dicromato in concentrazioni tossiche provoca forti azioni
caustiche agli angoli della bocca, mucose di colore verde e stati di eretismo gastroenterici. Polvere
contenente cromo produce nelle mucose del tratto respiratorio ulcere di difficile guarigione (perforazione del
setto nasale). Si manifesta anche una sensibilizzazione della cute e quindi una dermatite da contatto.
Aumento dei valori: intossicazioni, insufficienza renale terminale.
Diminuzione dei valori: alimentazione parentale, infezione, stress, gravidanza.
Nota aggiuntiva: vedi inoltre allergeni
Tariffa:
No. pos. DFI: 1233.00
punti tariffari 105.00
1909
Cromogranina A
2 ml siero
Intervalli di riferimento: < 110 g/l
Cromogranina A è una proteina secretoria dalle cellule neuroendocrine e può essere usata come marcatore
per tumori neuroendocrini.
Aumento dei valori: feocromocitoma, neuroblastoma, gastrinoma, insulinoma, carcinomi, carcinoma
midollare della tiroide, carcinoma bronchiale a piccole cellule (sigla: SCLC), adenoma ipofisario.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1219.00
punti tariffari 44.00
4946
Crosslaps
1 ml siero
Intervalli di riferimento: f
< 46 anni < 0.30 µg/l
> 46 anni < 0.60 µg/l
m
< 70 anni < 0.30 µg/l
> 70 anni < 0.40 µg/l
-Crosslaps sono prodotti di degradazione del telopeptide C-terminale (CTx) del collagene del tipo I nel
siero. Questi prodotti vengono emessi in caso di riassorbimento osseo a causa dell'attività elevata degli
osteoclasti. Un tasso elevato di Crosslaps nel sangue è segno di osteoporosi, sopratutto del tipo Highturnover. Facendo una terapia antiriassorbitiva di 6 mesi, i valori del marcatore osseo possono diminuire.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1691.00
punti tariffari 37.00
4347
CT-ProAVP, Copeptina, Diabete insipido
1 ml siero
Intervalli di riferimento:
< 2.6 pmol/l
diabete insipido centrale
2.6 – 20.0 pmol/l
persona sana o polidipsia psicogena
> 20.0 pmol/l
diabete insipido nefrogenico
Per ottenere un chiarimento diagnostico del diabete insipido fino ad ora è stato dosato, nel plasma EDTA
congelato, il molto instabile ADH (ormone antidiuretico, vasopressina). L’ADH si forma nella neuroipofisi per
scissione del pro-ormone AVP (Arginin-Vasopressine). Da questo processo si forma in quantità
equimolecolare, a partire dalla parte C-terminale del pro-ormone, la copeptina, un glicopeptide di 39
aminoacidi.
Intervalli di riferimento: vedi referto
L’ADH viene prodotto con l’ossitocina nel lobo posteriore dell’ipofisi (neuroipofisi). Entra direttamente in
circolo mediante canali nervosi di neurosecrezione. L’organo “target” sono i tubuli renali prossimali. Qui
avviene la regolazione definitiva del volume delle urine da secernere, per effetto dell’ADH mediato dai
recettori mediante riassorbimento idrico (antidiuresi). La regolazione della secrezione avviene mediante
osmorecettori: un aumento dell’osmolalità a > 295 mosm/kg causa la massima secrezione di ADH con
antidiuretici. Un’osmolalità di < 280 mosm/kg blocca la secrezione di ADH.
Aumento dei valori: diabete insipido nefrogenico, nella sindrome di Bartter, SIADH (sindrome da
inappropriata secrezione di ormone antidiuretico).
Cause di SIADH:
Malignomi: carcinoma bronchiale a piccole cellule (incidenza 10-33%), carcinoma pancreatico, timoma,
linfoma, leucemia cronica linfatica.
Compendio degli esami labor team w ag
62
Patologie polmonari: tubercolosi, ascesso polmonare, enfisema, polmonite.
Patologie neurologiche: trauma craniocerebrale postoperatorio, ematoma subdurale, emorragia
subaracnoidale, insulto cerebrovascolare, atrofia cerebrale, encefalite, meningite, sindrome di GuillainBarré, lupus eritematoso, porfiria acuta intermittente.
Patologie metaboliche: ipotireosi.
Farmaci: carbamazepina, clorpropamide, ciclofosfamide, melfalan, narcotici, oppiacei, ossitocina,
antidepressivi triciclici, vincristina, vinblastina, nicotina.
Diminuzione dei valori: diabete insipido centrale (infiltrazione neoplastica, trauma craniocerebrale
postoperatorio, idiopatico), alcol, fenitoina, clorpromazina, gravidanza.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1067.00
punti tariffari 65.00
Cushing, sindrome di
Ipercortisolismo, esami:
cortisolo nel siero
cortisolo libero nelle urine delle 24 ore
test di inibizione con desametasone
ACTH (plasma EDTA)
Cute, Pelle, micologia
Contenitore, micosi
art. n° M509
Desinfettare con alcool 70%
Scartare le squame non aderenti della zona circostante della lesione. Grattare la cute dal centro della
lesione all’area non colpita. Spedire in Dermapak®.
170
CYFRA 21-1
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 3.3 µg/l
Frammento di citocheratina-19. Le citocheratine sono i componenti principali del citoscheletro.
Aumento dei valori
Patologie maligne: carcinoma bronchiale non a piccole cellule, carcinoma di tipo epiteliale polmonare,
tumori della vescica, carcinoma mammario, dell’ovario, del pancreas e dello stomaco.
Patologie benigne: un lieve aumento dei valori fino a 10 ng/ml è presente in caso di patologie benigne del
fegato e del tratto gastrointestinale e in caso di insufficienza renale, polmonite, COPD, sarcoidosi, Tbc.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1255.00
punti tariffari 44.00
167
D-dimeri
Plasma citratato 1:10
Intervalli di riferimento: < 500 g/l
Nella degradazione della fibrina ad opera della plasmina si sviluppano i cosiddetti prodotti di degradazione
della fibrina. Questi vengono denominati D-dimeri e sono la prova di una fibrinolisi in corso, cioè un indizio
della formazione e dissoluzione di un trombo o di un embolo. Un risultato negativo è altamente specifico,
mentre valori lievemente positivi possono avere una molteplicità di cause: tromboembolie, fibrinolisi
intravasale, fibrinolisi terapeutica, cicatrizzazione di una ferita, stato postoperatorio, cirrosi epatica, malattia
tumorale, gravidanza, malattie renali, preeclampsia, ustioni. Valori compresi fra 500 -–1000 ng/ml solo uniti
a una sintomatologia clinica univoca suggeriscono una malattia tromboembolica.
Nota aggiuntiva: l'invio di sangue citratato può produrre un falso aumento dei valori. Le analisi non
possono essere effettuate sul siero.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1260.00
punti tariffari 44.00
Deidroepiandrosterone, DHEA
5747 1 ml siero
5122 2 ml saliva
Intervalli di riferimento: siero
f
< 1 anno
< 5.4 nmol/l
1 – 5 anni
< 2.8 nmol/l
5 – 7 anni
<4.9 nmol/l
7 – 9 anni
0.4 – 6.4 nmol/l
9 – 11 anni
1.2 – 10.3 nmol/l
11 – 13 anni
2.4 – 16.9 nmol/l
13 – 40 anni
3.3 – 24.5 nmol/l
> 40 anni
1.7 – 12.8 nmol/l
m
< 2 anni
< 6.8 nmol/l
2 – 3 anni
< 1.7 nmol/l
3 – 5 anni
< 2.6 nmol/l
5 – 9 anni
0.3 – 5.7 nmol/l
9 – 11 anni
0.9 – 8.4 nmol/l
11 – 13 anni
1.5 – 11.1 nmol/l
13 – 17 anni
2.5 – 17.7 nmol/l
17 – 40 anni
3.6 – 21.1 nmol/l
> 40 anni
1.7 – 12.8 nmol/l
saliva
< 9 anni
< 114 ng/l
9 – 13 anni
13 - 312 ng/l
13 – 19 anni
42 - 717 ng/l
f
< 60 anni
80 - 784 ng/l
> 60 anni
38 - 487 ng/l
m
< 50 anni
133 - 620 ng/l
50 – 60 anni
99 - 463 ng/l
> 60 anni
50 – 180 ng/l
Marker della sintesi androgena surrenale. DHEA viene sintetizzato in gran parte (70%) nei surreni, la
restante parte si forma nelle ovaie (10%) e dalla trasformazione di DHEA-S. DHEA è un metabolita
preliminare del testosterone e del diidrotestosterone ad azione debole.
Aumento dei valori: adenoma surrenale, carcinoma surrenale, adiposità.
Compendio degli esami labor team w ag
63
Nota aggiuntiva: al mattino i valori sono più elevati rispetto al pomeriggio. A causa di queste oscillazioni, si
consiglia di determinare i DHEA-S che presentano solo un ritmo circadiano minimo.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1260.00
punti tariffari 43.00
269
Deidroepiandrosterone-solfato, DHEA-S
1 ml siero
Intervalli di riferimento: f
< 1 mese
< 7.05 µmol/l
1 – 6 mesi
< 2.00 µmol/l
6 mesi – 1 anno
< 0.82 µmol/l
1 – 5 anni
< 0.82 µmol/l
5 – 11 anni
0.82 - 1.49 µmol/l
11 – 15 anni
0.82 - 4.08 µmol/l
15 – 20 anni
1.09 - 7.61 µmol/l
20 – 40 anni
1.22 - 10.31 µmol/l
40 – 60 anni
0.82 - 6.51 µmol/l
> 60 anni
0.82 - 5.15 µmol/l
m
< 1 mese
< 8.68 µmol/l
1 – 6 mesi
< 1.57 µmol/l
6 mesi – 1 anno
< 0.82 µmol/l
1 – 5 anni
< 0.82 µmol/l
5 – 11 anni
0.82 - 4.08 µmol/l
11 – 15 anni
1.32 - 8.97 µmol/l
15 – 20 anni
1.63 - 14.95 µmol/l
20 – 50 anni
2.57 - 17.36 µmol/l
50 – 70 anni
1.13 - 8.41 µmol/l
> 70 anni
0.82 - 4.74 µmol/l
DHEA-S viene sintetizzato principalmente nei surreni e nel sangue si lega all’albumina. (♀ 90% surreni,
10% ovaie, ♂ 100% surreni). DHEA-S è un indicatore di produzione androgena surrenale. Non presenta un
ritmo quotidiano. DHEA-S è adatto all’individuazione della provenenienza di una produzione androgena
anomala nelle donne.
Aumento dei valori: aumento della produzione androgena surrenale, ad es. sindrome adrenogenitale
(aumento anche del testosterne), con deficit di 21-OH o 11--OH, tumori surrenali (adenomi, carcinomi),
adiposità, ovaie policistiche (sindrome di Stein-Leventhal).
Nota aggiuntiva: a causa dell’assenza di ritmo circadiano è preferibile la determinazione di DHEA-S invece
che quella di DHEA.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1261.00
punti tariffari 24.00
1933
Dengue virus, Febbre rompiossa, Dengue emorragica, Arbovirus
2 ml siero
Ricerca anticorpale
Intervalli di riferimento: IgG/IgM
< 1:8
Come rappresentante del sottogruppo dengue, composto da quattro sierotipi e appartenente al genere
flavivirus, è l’agente eziologico della febbre emorragica di tipo Dengue. La Dengue viene trasmessa da
zanzare comuni appartenenti al genere Aedes ed è endemica tra il 35° di latitudine Nord ed il 35° di
latitudine Sud. I sintomi, dopo un periodo di incubazione di 5 – 8 giorni, sono: brividi, cefalea, dolori
retrooculari, dolori osseo-articolari alle estremità, nonché un esantema sul volto. Nel caso di reinfezioni con
altri sierotipi si può verificare un collasso cardiovascolare con shock tramite gli anticorpi a reazioni crociate
con susseguente attivazione del sistema del complemento e del sistema kallikreina-kinina. Nei bambini
piccoli si registra spesso un decorso innocuo con sintomi di tipo simil-influenzale.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3041.00 (2x)
punti tariffari 66.00
1934
Desipramina (Pertofran®)
2 ml siero
Valori terapeutici: 30 – 300 g/l
La desipramina fa parte degli antidepressivi triciclici, analoghi alle fenotiazine in termini di riassorbimento,
distribuzione e metabolismo. La desipramina inibisce principalmente l’assorbimento di noradrelina nelle
terminazioni nervose presinaptiche, causando un aumento della concentrazione monoamminica, attraverso
la quale viene compensata la carenza considerata la causa delle depressioni. La desipramina ha un’emivita
di 12-77 ore. Anche i metaboliti della desipramina sono efficaci a livello terapeutico. Principali aree di
impiego: trattamento di depressioni di varia eziologia.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1064.00
punti tariffari 86.00
1935
Desmetilclozapina
2 ml siero
Valori terapeutici: 0.15 - 2.14 µmol/l
Metabolita della clozapina (Leponex®)
Tariffa:
No. pos. DFI: 1064.00
1936
punti tariffari 86.00
Desossicortisolo, 112 ml siero
Intervalli di riferimento: < 8 g/l
L’11-desossicortisolo è il penultimo stadio della sintesi del cortisolo.
Aumento dei valori: deficit dell’enzima 21-idrossilasi (forma rara della sindrome andro-genitale), sindrome
di Cushing.
Diminuzione dei valori: insufficienza surrenale.
Nota aggiuntiva: nei pazienti affetti da deficit dell’enzima 21-idrossilasi possono essere presenti ancora
un’iporeninemia, un’ipoaldosteronismo, eventualmente un’ipornatriemia e un’ipopotassiemia (per mezzo di
produzione eccessiva di desossicorticosterono con gli effetti mineralocorticoidi).
Tariffa:
No. pos. DFI: 1241.00
punti tariffari 60.00
Compendio degli esami labor team w ag
64
5157
Destrometorfano (Bexin®)
2 ml siero
Valori terapeutici: vedi referto
Antitussivo. Ne viene occasionalmente fatto abuso come trattamento sostitutivo degli oppiacei.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1684.00
punti tariffari 145.00
Diabete mellito tipo I, autoanticorpi
1 ml siero
La determinazione degli anticorpi può fornire indicazioni sul rischio di sviluppo di un diabete mellito di tipo I
in parenti di primo grado di diabetici di tipo I. Inoltre può facilitare la diagnosi differenziale del diabete mellito
di tipo I o di tipo II. Per maggiori dettagli vedere i singoli autoanticorpi:
Cellule delle isole pancreatiche (ICA)
Decarbossilasi dell’acido glutammico (GAD II)
IA-2A (tiroxina fosfatasi)
Insulina (anticorpi ed autoanticorpi)
6055
Diaminossidasi, DAO
Siero 1ml
Intervalli di riferimento: >10.0 U/ml
L’istamina è contenuta in molti alimenti che subiscono processi di fermentazione e/o di maturazione
batterica, come ad esempio il vino e il formaggio. Altri alimenti che contengono istamina sono, ad esempio,
pomodori, noci, cavoli, spinaci, salame, cioccolata.
Nell’organismo l’istamina viene degradata per azione dell’enzima diaminoossidasi (DAO), quasi
esclusivamente presente nella mucosa intestinale.
In caso di carenza o di inibizione della DAO, l’organismo non è in grado di degradare abbastanza
rapidamente l’istamina. I sintomi dell’intolleranza all’istamina sono i seguenti:
vasodilatazione, ipotensione, aritmie, gonfiore delle palpebre, orticaria, secrezione mucosa nasale, mal di
testa, ostruzione delle vie respiratorie fino all’asma bronchiale, disturbi gastrointestinali accompagnati da
diarrea.
Un’inibizione dell’attività della DAO avviene, ad esempio, per azione di sostanze quali alcool o farmaci
(acetilcisteina, ambroxolo, aminofillina, amitriptilina, clorochina, acido clavulanico, isoniazide, metamizolo,
metoclopramide, propafenone, verapamil).
Tariffa:
No. pos. DFI: 1525.00
punti tariffari: 57.00
Diarrea infettiva
Feci, 1 – 2 porzioni pari circa ad una noce
Batteri: salmonelle*, shigelle*, campylobacter*, yersinia enterocolitica; nei bambini sotto i 2 anni inoltre:
stafilococchi, E.coli enteropatogeni (EPEC)
ETEC
ceppi enterotossici di E.coli
EIEC
ceppi enteroinvasivi di E.coli
EHEC
ceppi enteroemorragici di E.coli
(=VTEC, ceppi di E.coli verotossina-produttori)
Virus
rotavirus, adenovirus
Parassiti
Giardia lamblia, amebe e altri
Miceti
Cryptosporidium e altri
*agenti (malattie infettive) soggetti all’obbligo di notifica
Diarrea del viaggiatore
E.coli enterotossici 40%, E.coli enteroinvasivi 10%, shigelle 15%, salmonelle 7%, campylobacter jejuni
3%, aeromonas, plesiomonas 2%, rotavirus 8%, giardia lamblia 2%, agenti infettivi sconosciuti 13%,
(secondo DuPont)
Diarrea non infettiva
Insufficienza pancreatica, celiachia, morbo di Crohn, colite ulcerosa, resezione dell’intestino tenue,
resezione del colon, amiloidosi, morbo di Whipple, linfomi, allergie, sclerodermia, colestasi, riduzione del
riassorbimento degli acidi biliari, mucoviscidosi
Diazepam (Valium®)
1939 2 ml siero
573 10 ml urine
Valori terapeutici: siero
200 - 500 µg/l
Desmetildiazepam
Valori terapeutici:
600 - 1500 µg/l
Benzodiazepine
Il diazepam appartiene ai derivati delle benzodiazepine a lenta eliminazione e viene associato al gruppo dei
tranquillanti. Con somministrazione orale quotidiana si verifica un accumulo di desmetildiazepam, attivo
farmacologicamente e la cui concentrazione dopo alcuni giorni è più elevata di quella del diazepam stesso.
La sua efficacia si basa sull’aumento dell’inibizione provocata dall’acido -aminobutirrico (GABA), attraverso
l’attacco al complesso del ricettore GABA benzodiazepine.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1684.00
punti tariffari 145.00
1940
1943
Dibenzepina (Noveril®)
2 ml siero
Valori terapeutici: 50 - 250 µg/l
Antidepressivo triciclico
Tariffa:
No. pos. DFI: 1064.00
Diclofenac (Voltaren®)
2 ml siero
Valori terapeutici: 0.1 - 2.5 mg/l
punti tariffari 86.00
Compendio degli esami labor team w ag
Antireumatico non steroideo
Tariffa:
No. pos. DFI: 1051.00
1945
punti tariffari 115.00
Difenidramina (Sleepia®, Bedorma®)
2 ml siero
Valori terapeutici: 30 – 300 µg/l
Valori di tossicità: > 1000 g/l
Antistaminico, sedativo, antiemetica
Tariffa:
No. pos. DFI: 1660.00
369
65
punti tariffari 86.00
Digitossina
1 ml siero
Valori terapeutici: 12 – 33 nmol/l
Valori di tossicità: > 40 nmol/l
Prelievo ematico: 8 – 24 ore dopo l’ultima dose
Emivita di circa 6-8 giorni, nessun prolungamento dovuto a funzioni renali limitate; periodo di
raggiungimento dell’omeostasi circa 4 settimane in caso di trattamento orale prolungato; periodo di
raggiungimento della concentrazione sierica massima circa 3-6 ore da una dose orale. Via di secrezione
prevalentemente enteroepatica, renale 30%, formazione proteica 90-97%.
Aumento dei valori: sovradosaggio, ipotireosi, antagonisti del calcio, chinidina, amiodarone,
spironolattone.
Diminuzione dei valori: fenobarbiturici, fenitoina, fenilbutazone, rifampicina, malassorbimento, ipertireosi,
anatacidi, neomicina, colestiramina.
Nota aggiuntiva: per raggiungere un livello analogo di digitossina i pazienti anziani necessitano di dosaggi
più ridotti, quelli più giovani di dosaggi più elevati. L’ipercaliemia e l’ipermagnesiemia producono un
indebolimento dell’efficacia, l’ipocaliemia e l’ipercalcemia invece aumentano la sua efficacia e una maggiore
tossicità (anche in caso di acidosi e ipossia).
Tariffa:
No. pos. DFI: 1486.00
punti tariffari 14.30
350
Digossina
1 ml siero,
Valori terapeutici: 0.7 – 2.5 nmol/l
Valori di tossicità: > 2.5 nmol/l
Prelievo ematico: 8 – 24 ore dopo l’ultima dose
Emivita circa 40 ore, accumulo in caso di insufficienza renale. Tempo per il raggiungimento della
concentrazione sierica massima circa 60-90 minuti dopo l’assunzione orale. Metabolismo prevalentemente
renale al 75-80%, epatico solo al 20-25%, costituente proteico 20-40%.
Aumento dei valori: contemporanea assunzione di amiodarone, verapamil, diltiazem, nitrendipina,
spironolattone, funzione renale limitata (spesso pazienti anziani, la clearance renale di digossina si verifica
in misura direttamente proporzionale alla clearance della creatinina), insufficienza cardiaca grave
scompensata, ipotireosi.
Diminuzione dei valori: somministrazione contemporanea di antacidi, colestiramina. ipertireosi.
Nota aggiuntiva: ipercaliemia e ipermagnesiemia producono riduzioni d’efficacia, ipocaliemia e
ipercalcemia aumentano l’efficacia, così come una maggiore tossicità (anche in caso di ipossia, acidosi).
Tariffa:
No. pos. DFI: 1267.00
punti tariffari 11.00
1944
Diidrotestosterone, DHT
3 ml siero
Intervalli di riferimento: f
m
< 15 anni
> 15 anni
< 15 anni
> 15 anni
0.09 - 0.63 nmol/l
0.14 - 0.77 nmol/l
0.18 - 2.28 nmol/l
1.05 - 2.98 nmol/l
Il DHT (diidrotestosterone) è uno steroide che rappresenta il principale prodotto di riduzione, ad opera della
5--reduttasi, del testosterone. Il DHT insieme al 3-alfa-androstenediolo rappresenta un marcatore
dell'irsutismo periferico in cui si determina un'aumentata sensibilità periferica agli androgeni con un'esaltata
attività della 5-alfa-reduttasi, aumentati livelli intracellulari e quindi intranucleari di DHT, ed alterazioni sia
quantitative che qualitative dell'SHBG con conseguente aumento della quota di androgeni liberi circolanti.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1693.00
punti tariffari 42.00
2702
Dimetilarginina asimmetrica, ADMA
1 ml siero
Intervalli di riferimento: 50 – 100 g/l
La dimetilarginina simmetrica (ADMA) si forma come prodotto di degradazione durante il continuo turnover
delle proteine cellulari. È stato dimostrato che la ADMA inibisce la sintesi di NO. Da ciò si deduce che
un’elevata concentrazione sierica di ADMA può esercitare un importante ruolo nello sviluppo e nella
progressione delle malattie cadriovascolari ed è considerato un fattore di rischio indipendente dai paramatri
tradizionali per la malattia cardiovascolare.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1061.00
punti tariffari 185.00
574
Diossina
50 ml urine in provetta speciale (da richiedere al laboratorio).
Con il termine generico diossina si intendono le dibenzodiossine policlorate, polibromate e variamente
clorate e bromate. Chimicamente molto simili e comprese nello stesso gruppo sono i dibenzofurani.
Assunzione attraverso l’alimentazione, il riassorbimento cutaneo e la respirazione. A causa delle proprietà
lipofile le diossine si depositano nei lipidi. I bambini reagiscono con un indebolimento del sistema
immunitario e con altre disfunzioni metaboliche.
Nota aggiuntiva: l’esame è molto costoso (circa 3.000 punti tariffari), pertanto è assolutamente necessaria
una dichiarazione di assunzione dei costi da parte del paziente, della cassa previdenziale o di altri enti che
sostengono le spese.
Compendio degli esami labor team w ag
66
1947
Disopiramide (Norpace®)
2 ml siero
Valori terapeutici:
Valori di tossicità:
Antiaritmico
Tariffa:
2282
vedi referto
> 7.0 mg/l
No. pos. DFI: 1484.00
punti tariffari 99.00
Distrofia myotonica
Sangue EDTA
Intervalli di riferimento: vedi referto
Genetica
Tariffa:
punti tariffari 1322.00
1951
Dossepina (Sinquan®)
2 ml siero
Valori terapeutici: 10 – 200 g/l
Valori di tossicità: > 500 g/l
La dossepina appartiene ai derivati della dibenzoxepina e come tale viene associata al gruppo degli
antidepressivi triciclici. La sua biodisponibilità è inferiore al 50%. L’analisi prevede la determinazione di
dossepina e del suo metabolita nordossepina.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1065.00, 1064.00 punti tariffari 226.00
2301
Dossiciclina
2 ml siero
Valori terapeutici: 1.0 – 5.0 mg/l
Antibiotico tetraciclino
Tariffa:
No. pos. DFI: 1060.00
7206
Doxilamina (Sanalepsi®)
2 ml siero
Valori terapeutici: 50 – 200 µg/l
Antistaminico, sedativo
Tariffa:
No. pos. DFI: 1060.00
4008
471
punti tariffari 115.00
Dronedarone (Multaq®)
2 ml siero
Valori terapeutici:
Antiaritmico
Tariffa:
3131
punti tariffari 115.00
84.0 – 147.0 µg/l
No. pos. DFI: 1484.00
punti tariffari 99.00
Duloxetina (Cymbalta®)
2 ml siero
Valori terapeutici: 10 – 100 g/l
Antidepressivo/inibitore della ricaptazione della serotonina-noradrenalina.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1051.00
punti tariffari 115.00
Echinococchi, anticorpi, “Tenia della volpe”
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 1:32
Echinococcus granulosus (echinococco o tenia del cane, Echinococcus cysticus) è l’agente eziologico
dell’echinococcosi cistica e si riscontra in prevalenza nella regione mediterranea e in altre zone con
allevamenti ovini. Le uova di elminti, eliminati da cani, vengono assorbite per via orale. Le larve si annidano
in prevalenza nel fegato (con formazione di cisti), ma anche nel polmone e nel cervello.
Sintomi clinici: sensazione di pressione sull’addome superiore, ittero, dolore al torace, tosse con
espettorato, paralisi, cecità.
Echinococcus multilocularis (Echinococcus alveolaris) è l’agente eziologico dell’echinococcosi alveolare
(tenia della volpe). L’assorbimento orale delle cisti è frequente nelle attività agricole attraverso ospiti
intermedi infetti (volpe, cane, gatto, roditori) o attraverso mirtilli neri, verdura e insalata non ben lavate. Le
infezioni si registrano generalmente in tarda estate o autunno, con incidenza elevata nell’Europa centrale. Il
periodo di incubazione può essere di 10 anni e oltre.
I sintomi clinici sono generalmente disturbi all’addome superiore non caratteristici con o senza colestasi;
l’eosinofilia è rara e le transaminasi sono leggermente aumentate. Il fegato è quasi sempre infestato dalla
larva e presenta una crescita infiltrativa senza incistamento. A causa della sua potenza distruttiva
l’echinoccoccosi alveolare è pericolosissima, dato che di regola viene scoperta quando la distruzione del
tessuto è già in uno stadio avanzato. Si dovrebbe eseguire l’asportazione chirurgica delle cisti idatidee.
L’evidenziazione si ottiene mediante test sierologici in combinazione con l’immaginografia. La ricerca
sierologica mediante la tecnica di emoagglutinazione indiretta (IHA) è idonea a rilevare gli anticorpi contro
l’echinococcus granulosus e multilocularis, mentre il metodo ELISA serve a evidenziare in prevalenza
anticorpi contro l’echinococcus multilocularis. Titoli elevati di anticorpi anti-echinococco possono persistere
per parecchie settimane anche dopo l’asportazione chirurgica delle cisti.
Nota aggiuntiva: In presenza di riscontro positivo nel test di emoagglutinazione indiretta segue la
differenziazione fra E. granulosus ed E. multilocularis.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3508.00
punti tariffari 47.00
522
Ecstasy
10 ml urine “spot”
Intervalli di riferimento: negativo
Nell’analisi dell’ecstasy vengono rilevati MDMA (3,4 metilediossimetanfetamina) e vari derivati. Queste
droghe sintetiche vengono assunte sotto forma di pillole in occasione di rave-party. Le pillole vengono
Compendio degli esami labor team w ag
67
spesso mescolate con altre sostanze. Le intossicazioni si manifestano con ipertermia, crampi, disturbi di
coscienza, collasso renale. Periodo di positività: 2-4 giorni.
vedi inoltre screening con stupefacenti
Tariffa:
No. pos. DFI: 1687.00
punti tariffari 13.00
5824
EDDP
10 ml urine
Il più importante metabolita del metadone è il EDDP (2-etilidene-1,5 dimetil-3,3-difenil-pirrolidina). Pochi
minuti dopo l'assunzione di metadone, l'EDDP viene rilasciato nelle urine e può essere diagnosticato in
laboratorio. Dopo ca. 6 emivite, i pazienti si trovano nel cosiddetto "Steady-State" ed il quoziente tra
metadone e EDDP è compreso tre 1:1 e 1:2. In caso di risultati positivi per metadone e negativi per EDDP
si ha il sospetto di un comportamento "spikers" (l'urina miscelata con piccole quantità di metadone).
Interpretazione:
Metadone +/ EDDP +: Assunzione certa di metadone
Metadone -/ EDDP +: assunzione di metadone sufficientemente lontana nel tempo, metabolizzatore veloce
o pH fortemente basico (p.e. dieta vegana)
Metadone +/ EDDP -: Sospetto di comportamento "spikers" o metabolizzatore lento
Metadone -/EDDP -: nessuna assunzione di metadone o assunzione sufficientemente lontana nel tempo.
Nota: Verrà sempre analizzato il metadone.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3508.00
punti tariffari 47.00
5316
Efedrina
2 ml siero
Valori terapeutici: vedi referto
Simpaticomimetico
Tariffa:
No. pos. DFI: 1485.00
punti tariffari 140.00
Ehrlichiosi
Le ehrlichie sono batteri che vengono trasmessi all'uomo e agli animali da zecche. Si tratta di parassiti
intracellulari obbligati. L’ehrlichiosi granulocitica umana (HGE) è una malattia febbrile acuta associata a
disturbi aspecifici quali dolori alla nuca, dolori alla schiena, inappetenza, stanchezza, disturbi neurologici,
leucopenia, trombopenia, anemia, aumento degli enzimi epatici. Nella maggior parte dei casi, il decorso
presenta manifestazioni leggere con restitiutio ad integrum nel giro di una settimana. In casi rari, si registra
un decorso grave con sepsi e insufficienza multiorganica.
1954
Ehrlichiosi, anticorpi
1 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Tariffa:
No. pos. DFI: 3040.00, 3041.00 punti tariffari 75.00
1955
Ehrlichiosi, DNA
Sangue EDTA
Intervalli di riferimento: negativo
Tariffa:
prezzo su richiesta
Eiaculato, esami
2 ml eiaculato in provetta con NaF
2 ml eiaculato senza additivo
Analisi
Parametri per
Zinco, citrato
Prostata
Epididimo
-glucosidasi
Fruttosio
vescicola seminale, dotto deferente
Carnitina
funzione secretoria dell’epididimo
Per indicazioni più dettagliate vedi le singole analisi
1998
Elastasi granulocitaria plasmatica, Elastasi PMN
1 ml plasma EDTA congelato
Intervalli di riferimento: vedi referto
L’elastasi viene rilasciata nei tessuti infiammati e necrotici e serve per la disgregazione di materiale
fagocitato. A causa del breve tempo di emivita, la determinazione dell’elastasi serve a diagnosticare
processi infiammatori (complicazioni infettive post-operatorie, sepsi batterica neonatale, meningite batterica,
pancreatite acuta (monitoraggio del decorso), attacchi acuti di artrite reumatoide, politraumi, morbo di
Crohn, colite ulcerosa).
Nota aggiuntiva: il plasma deve essere separato entro due ore. Per la valutazione della funzione
pancreatica esocrina, deve essere eseguita l’analisi della “elastasi del pancreas”: vedi alla rispettiva voce.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1367.00
punti tariffari 56.00
186
Elastasi pancreatica
Feci, 1 porzione pari ad una noce
Intervalli di riferimento: > 200 g/g feci
Il vantaggio del dosaggio dell’elastasi pancreatica rispetto alla determinazione della chimotripsina o dei
grassi nelle feci è la possibilità di rivelare un’ insufficienza pancreatica esocrina leggera e di gravità media.
Test di ricerca.
Diminuzione dei valori: insufficienza pancreatica esocrina.
Nota aggiuntiva: La diarrea può dar luogo a valori falsamente patologici.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1273.00
punti tariffari 53.00
68
2270
Compendio degli esami labor team w ag
Elastasi pancreatica, Elastasi-1
2 ml siero
Intervalli di riferimento: < 161 U/ml
L'elastasi pancreatica è sintetizzata esclusivamente dalle cellule acinari del pancreas: non si riscontra
nessuna formazione in altri organi; contrariamente ad altri parametri non vengono pertanto determinate
interferenze, ad esempio, con la parotide (es. amilasi). Nelle feci la concentrazione dell'enzima è
determinata nella diagnosi dell'insufficienza pancreatica esocrina (vedere). Aumento dei livelli: pancreatite
acuta, pancreatite cronica in fase acuta, insufficienza renale, grave insufficienza epatica.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1273.00
punti tariffari 53.00
255
Elettroforesi delle proteine sieriche
1 ml siero
5 ml liquido cerebrospinale (vedi liquido cerebrospinale)
vedi inoltre immunofissazione
La separazione elettroforetica delle proteine sieriche avviene in 5 frazioni:
albumina, globuline 1, 2,  e . Serve ad accertare le cosiddette disproteinemie: le alterazioni quantitative
e qualitative delle proteine in presenza di infiammazioni acute e croniche, aumenti della velocità di
sedimentazione del sangue non chiari, sindrome nefrotica, tumori, gammopatie monoclonali. Sospetta
sindrome da deficit di anticorpi, patologie epatiche.
Aumento dei valori:
globuline 1 e 2: infiammazioni acute
gammopatie policlonale in stadio avanzato, infiammazioni
Globuline :
acute e croniche, cirrosi epatica.
gammopatie monoclonale (gradienti M), plasmocitoma
(mieloma multiplo), morbo di Waldenström
Diminuzione dei valori: albumina:
infiammazioni acute, ustioni, sindrome nefrotica (globuline
1 e  au mentate), sarcomi, linfomi maligni linfomi.
Globuline 1:
deficit ereditario di 1-antitripsina
sindrome di deficit di anticorpi
Globuline :
Tariffa:
No. pos. DFI: 1634.00, 1636.00 punti tariffari 33.50
018
Elettroforesi dell’emoglobina, Emoglobinopatie, Anemia degli eritrociti
falciformi
5 ml sangue EDTA e 2 ml siero
Ferritina, emogramma, cromatografia Hb, HPLC compresa l’analisi molecolare se necessario.
L’emoglobina viene scissa nelle seguenti unità: HbA1 (/), HbA2 (/), HbF (/) (emoglobina
fetale), HbS (emoglobina degli eritrociti falciformi).
Aumento di HbA2:
- anomalie genetiche associate ad emoglobina
- talassemia β eterozigota (da diagnosticare almeno a partire dal 6° mese di vita).
- Talassemia HbSS-β e HbSS-α
- emoglobina instabile
- sferocitosi ereditaria
- aquisita: ipertireosi, anemia megaloblastica, morbo di Wilson.
Diminuzione dei valori di HbA2:
- sintesi della catena globulinica  ridotta:
- neonati
- talassemia ,  e 
- variante Hb-Lepore
- alterazione della catena globulinica 
- persistenza ereditaria di HbF
- talassemia 
- acquisita: deficit di ferro, intossicazione da piombo, anemia sideroblastica, sindrome mieloproliferante
Aumento di HbF:
- persistenza ereditaria di Hb-F
- neonati, lattanti
- HbF 20 – 98%: talassemia omozigota o mista eterozigota b
- sindrome talassemica (talassemia  e )
- emoglobinopatie (ad es. HbS)
- sferocitosi ereditaria, anemia perniciosa non trattata, sindrome mielodisplastica, leucemie acute e
croniche,anemie ipoplastiche o aplastiche
HbS evidenziabile:
- anemia degli eritrociti falciformi.
Emoglobinopatie:
Talassemia : forma di talassemia più diffusa, soprattutto in area mediterranea.
Ridotta produzione di catene  -> in modo compensatorio catene  oppure , aumenta l’eritropoiesi
inefficace con emolisi intramidollare ed extramidollare.
Eterozigota (forma minore con sintomi lievi):
probabile splenomegalia, anamnesi del paese di nascita (paesi del Mediterraneo), anemia ipocromica,
microcitaria (circa il 10% anche con segni di deficit di ferro), cellule target, picchiettatura basofila degli
eritrociti, segni di emolisi, maggiore resistenza osmotica (sferocitosi DD), aumento di HbF nel 50% dei casi,
sempre aumento di HbA2.
Omozigota (forma principale, anemia di Cooley):
epatosplenomegalia, cranio a spazzola (iperplasia del midollo), cachessia e tendenza a contrarre infezioni,
cardiomiopatia dovuta a sovraccarico di ferro, anemia emolitica grave; senza trapianto di midollo osseo o
terapia genica entro i primi 10 anni di vita con esito letale.
HbF: aumento con 30-95%, HbA2 di referti vari.
Talassemia intermedia (forma medio-grave di talassemia, geneticamente eterozigota od omozigota).
Talassemia : rara, presente soprattutto nell’Asia sud-orientale.
Ridotta produzione della catena .
Eterozigota: elettroforesi Hb normale.
Compendio degli esami labor team w ag
69
Anemia degli eritrociti falciformi: emoglobinopatia più frequente: il 20 – 40% della popolazione dell’Africa
tropicale e il 5 –10% della popolazione di colore.
Malattia ereditaria autosomica dominante con alterazione qualitativa dell’emoglobina: mutazione puntiforme
nel locus della -globina sul cromosoma 11 (scambio di acido glutaminico nella valina nella posizione 6). In
stato desossigenato l’HbS precipita -> gli eritrociti assumono una forma a falce, perdono la deformabilità,
occludono la microcircolazione e possono causare infarti organici.
Omozigota: 80% HbS e 20% HbF; già nei lattanti è presente un’anemia emolitica e crisi dolorose
vasoocclusive con infarti organici, epatosplenomegalia.
Eterozigota: per lo più clinicamente asintomatica, più resistente ai plasmodi della malaria rispetto al resto
della popolazione (come nel deficit G-6-PDH).
Nota aggiuntiva: l’analisi “elettroforesi dell’emoglobina” comprende: cromatografia Hb, Hb-F, emogramma
e ferritina (una carenza di ferro interferisce con l’interpretazione della cromatografia dell’emoglobina, Hb-A2
abbassate)
Tariffa:
No. pos. DFI: 1372.00, 1431.00, 1401.00, 1314.00 punti tariffari 116.90
225
Elettroforesi lipidica, α-lipoproteina, β-lipoproteina, LDL, Low density
lipoproteine, Lipoproteine a bassa densità
2 ml siero
Intervalli di riferimento: -lipoproteine
pre--lipoproteine
-lipoproteine
chilomicroni
Tariffa:
No. pos. DFI: 1540.00
304
Ematocrito
2 ml sangue EDTA
Intervalli di riferimento:
f
m
< 6 giorni
6 – 14 giorni
14 – 21 giorni
21 – 49 giorni
49 giorni – 3 mesi
3 mesi – 1 anno
1 – 5 anni
5 – 8 anni
8 – 13 anni
13 – 16 anni
> 16 anni
13 – 16 anni
> 16 anni
vedi inoltre emogramma
Tariffa:
No. pos. DFI: 1372.00
5570
10 – 46 %
< 30 %
40 – 72 %
<1%
punti tariffari 31.00
0.40 – 0.70 l/l
0.38 – 0.70 l/l
0.38 – 0.60 l/l
0.36 – 0.46 l/l
0.30 – 0.38 l/l
0.35 – 0.43 l/l
0.32 – 0.40 l/l
0.32 – 0.41 l/l
0.34 – 0.44 l/l
0.35 – 0.43 l/l
0.37 – 0.47 l/l
0.38 – 0.49 l/l
0.42 – 0.52 l/l
punti tariffari 10.00
Emocoltura
2 flaconi contenenti brodo di coltura universale, con adattatore e ago
art. n° M501 (1 flacone per batteri
aerobi, 1 flacone per batteri anaerobi – inviare sempre entrambi)
Nella successione dei prelievi di sangue, si trova al 1° posto (vedi prelievo di sangue – sequenza
nell’esecuzione).
Il prelievo deve essere eseguito in modo asettico (disinfezione sufficiente, indossare guanti). In caso
contrario, sussiste un pericolo di contaminazione.
Ora ottimale del prelievo con rialzo febbrile, prima dell’avvio della terapia.
Il rapporto tra sostanza e sangue deve essere almeno di 1 : 10.
Il contenitore aerobico deve essere aerato prima dell’invio.
Scatole in cartone speciale, invio con spedizione espressa.
Eventualmente contattare telefonicamente il laboratorio per le misure da adottare per il prelievo e l’invio.
Tariffa:
No. pos. DFI 3304.00/3305.00 punti tariffari 50.00/155.00
Emocromatosi, Mutazioni HFE
L’emocromatosi è una disfunzione del metabolismo del ferro ereditaria autosomica recessiva, nella quale si
verifica un eccessivo riassorbimento di ferro, nonostante le riserve di ferro siano sufficienti. Ciò provoca un
sovraccarico di ferro nell’organismo e un relativo deposito nei vari organi. Le manifestazioni patologiche si
presentano solo in età adulta: aumento della pigmentazione, diabete mellito, cirrosi epatica, cardiomiopatia.
Nella popolazione europea la mutazione si verifica con un rapporto di 1:10 nella forma eterozigota e in circa
1:300 in quella omozigota. La mutazione può essere rilevata con metodi PCR. Questa patologia si trova nel
gene HFE del cromosoma 6. Tuttavia non è ancora chiaro in che percentuale la predisposizione genetica
causa la manifestazione patologica.
La presenza di una mutazione omozigota C282Y indica emocromatosi. Le mutazioni eterozigote o il
cosiddetto tipo non mutato (=forma normale) non suggeriscono l’emocromatosi, tuttavia non la escludono
nemmeno, poiché nel 5 – 10% dei soggetti malati di emocromatosi mediante biopsia accertata la mutazione
non è presente.
Lo standard più sicuro per diagnosticare con certezza l’emocromatosi rimane pertanto la biopsia epatica.
Con la mutazione omozigota C282Y non è necessario eseguire la biopsia ed è indicata la terapia a vita con
salassi. Inoltre deve essere avviata anche una ricerca a livello familiare.
440
Emocromatosi: mutazione C282Y
2 ml sangue EDTA
Intervalli di riferimento: negativo
Tariffa:
No. pos. DFI: 2115.13
441
Emocromatosi: mutazione H63D
Sangue EDTA
punti tariffari 93.00
Compendio degli esami labor team w ag
70
Intervalli di riferimento: negativo
Tariffa:
No. pos. DFI: 2115.13
303
Emoglobina, Hb
2 ml sangue EDTA
Intervalli di riferimento:
< 1 giorno
1 – 6 giorni
6 – 12 giorni
23 – 37 giorni
37 – 50 giorni
50 giorni – 3 mesi
3 – 4 mesi
4 – 7 mesi
7 – 10 mesi
14 mesi – 3 anni
3 – 5 anni
5 – 10 anni
10 – 12 anni
12 – 15 anni
f
m
vedi inoltre emogramma
Tariffa:
No. pos. DFI: 1371.00
2010
punti tariffari 93.00
152 – 235 g/l
150 – 240 g/l
127 – 187 g/l
103 – 179 g/l
90 – 166 g/l
92 – 150 g/l
96 – 128 g/l
101 – 129 g/l
105 – 129 g/l
108 – 128 g/l
111 – 143 g/l
119 – 147 g/l
118 – 150 g/l
128 – 168 g/l
120 – 160 g/l
140 – 180 g/l
punti tariffari 9.00
Emoglobina libera
2 ml siero
Intervalli di riferimento: < 100 mg/l
Diagnosi e decorso di emolisi acuta e cronica: l’Hb rilasciata a livello intravasale forma con l’aptoglobina un
complesso che viene eliminato dalla circolazione nel giro di pochi minuti. Solo l’eccesso della capacità di
legarsi dell’aptoglobina aumenta la concentrazione dell’emoglobina libera. Di conseguenza possono essere
rilevate solo emolisi gravi.
Aumento dei valori: emolisi gravi (trasfusioni, emoglobinuria parossistica notturna, anticorpi freddi o caldi,
deficienze di enzimi eritrocitari).
Tariffa:
No. pos. DFI: 1402.00
punti tariffari 37.00
310
Emogramma, Differenziazione leucocitaria, Quadro ematologia, Formula
leucocitaria
Sangue EDTA e 2 strisci di sangue non colorati (non imbucare nelle cassette della posta esterne)
Intervalli di riferimento: vedi referto
Lo screening del quadro ematologico viene eseguito dal sangue EDTA per mezzo di tecniche di rilevazione
elettroniche, citometriche di scorrimento e in parte citochimiche (compreso l’emogramma). In caso di referti
patologici, gli strisci di sangue inviati vengono colorati secondo il metodo May-Grünwald-Giemsa e valutati
al microscopio.
Nota aggiuntiva: è necessario inviare strisci di sangue non colorati. A causa degli artefatti di
invecchiamento sulle cellule non è possibile preparare successivamente gli strisci di sangue EDTA nel
nostro laboratorio.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1374.00
punti tariffari 14.60
2011
Emopessina
1 ml siero
Intervalli di riferimento: 0.50 – 1.15 g/l
L’emopessina si forma nel fegato come l’aptoglobina. In caso di emolisi fisiologiche, l’emoglobina che si
libera in quantità minime si lega all’aptoglobina e circola come complesso emoglobina-aptoglobina nel
sistema reticoloendoteliale (SRE). In caso di emolisi patologica la capacità di legarsi dell’emoglobina può
essere superata e questo provoca la formazione di emoglobina libera nel plasma. Sono presenti derivati
dell’ematina con ferro trivalente, che si legano con elevata affinità all’emopessina. L’emopessina si fa carico
della rimozione di ematina nel SRE, pertanto la concentrazione sierica rilevabile dell’emopessina scende.
Diminuzione dei valori: emolisi, patologie epatiche croniche, porfiria cutanea tarda, sindrome da
malassorbimento.
Aumento dei valori: un aumento dei valori dell’emopessina è raro e non ha rilevanza a livello diagnostico.
Melanoma a crescita rapida.
Nota aggiuntiva: i neonati presentano una concentrazione di emopessina pari a circa il 20% dei valori degli
adulti, la concentrazione di emopessina non è un criterio per la valutazione della reazione emolitica nel
periodo neonatale.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1369.00
punti tariffari 68.00
580
Emosiderina
10 ml urine
Intervalli di riferimento: negativo
L’eliminazione dell’emosiderina (un prodotto di degradazione della ferritina) nelle urine serve per valutare i
disturbi del metabolismo del ferro con sovraccarico ferrico.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1404.00
punti tariffari 22.00
282
ENA-7-screening, Autoanticorpi anti-antigeni nucleari estraibili
2 ml siero
Intervalli di riferimento: < 1.0 MOC
Gli autoanticorpi anti-antigeni nucleari estraibili comprendono autoanticorpi che reagiscono nel nucleo
cellulare e nel citoplasma. Gli autoanticorpi possono essere evidenziabili nelle connettiviti. L’analisi “ENA-7
screening” comprende i seguenti autoanticorpi: anti-Sm, anti-RNP, anti-SS-A, anti-SS-B, anti-Jo-1, anti-Scl70, anti-CENP-B.
Compendio degli esami labor team w ag
71
Nota aggiuntiva: in caso di riscontro positivo nel test di screening segue automaticamente la
differenziazione nei singoli anticorpi.
Per l’associazione tra gli autoanticorpi anti-antigeni nucleari estraibili e le malattie vedi alla rispettiva voce o
“connettiviti“.
Tariffa:
negativo
punti tariffari 52.00
positivo
punti tariffari 220.80
3273
Enalapril (Reniten®)
2 ml siero
Valori terapeutici: 10.0 – 40.0 g/l
Inibitore dell' ACE
Tariffa:
No. pos. DFI: 1484.00
3956
punti tariffari 99.00
Encefalite-B giapponese, anticorpi
1 ml siero
Intervalli di riferimento: vedi referto
Il virus dell’encefalite giapponese (JEV) appartiene al genere Flavivirus. La malattia infettiva viene
trasmessa dalla puntura di una zanzara. Nelle regioni del sud-est asiatico si diffondono normalmente
epidemie durante la stagione dei monsoni. L’encefalite giapponese non si trasmette direttamente da
persona a persona. Il periodo di incubazione può variare da 5 a 15 giorni. L’encefalite giapponese interessa
soprattutto la popolazione che vive in condizioni di particolare povertà e a stretto contatto con gli animali
domestici. Il serbatoio del virus è costituito da uccelli e animali domestici, principalmente maiali. Il virus
colpisce soprattutto bambini piccoli e anziani. Nella maggior parte dei casi l’infezione dà luogo a sintomi lievi
o è addirittura asintomatica. Nelle infezioni a decorso più grave, dopo un periodo di incubazione variabile fra
5 e 15 giorni, la malattia esordisce con un quadro clinico simil-influenzale caratterizzato da febbre, brividi,
stanchezza, cefalea, nausea e vomito. Se il virus interessa il sistema nervoso centrale (SNC), si sviluppa un
quadro di encefalite accompagnato da confusione mentale con disorientamento, crampi, anomalie dei
riflessi, paresi e segni clinici compatibili con meningite che circa nel 30% dei casi può comportare la morte.
In un altro terzo dei casi possono verificarsi conseguenze neurologiche permanenti. Il trattamento consiste
in misure terapeutiche di supporto. È possibile somministrare il vaccino.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3040.00
punti tariffari 42.00
180
Enolasi neuronespecifica, NSE
1 ml siero (evitare l’emolisi)
Intervalli di riferimento: < 1 mese
1.5 – 3.9 g/l
1 mese – 3 anni 2.4 – 6.6 g/l
3 – 10 anni
3.5 – 6.7 g/l
> 10 anni
< 18.3 g/l
vedi inoltre marcatori tumorali
L’enolasi neuronespecifica è un enzima glicolitico che svolge una funzione precisa nel metabolismo del
glucosio. Questo enzima citoplasmatico si trova nei neuroni, nei tessuti neuroendocrini e nei tumori di
origine neuroendocrina. Poiché l’NSE risiede sempre nei tessuti, individuarlo nel siero significa la presenza
di una necrosi, ossia di citolisi di cellule a differenziazione neuroendocrina.
L’NSE è un valido marker tumorale, che in caso di carcinoma bronchiale a piccole cellule presenta una
sensibilità del 60% circa (in stadio avanzato della patologia oltre l’80%).
Aumento dei valori
Patologie maligne: carcinoma bronchiale a piccole cellule, neuroblastoma, seminoma, melanoma,
apudoma, carcinoma tiroideo midollare, carcinoma renale, carcinoma della prostata.
Patologie benigne: broncopolmonite, fibrosi polmonare, patologie epatiche, patologie cerebrali.
Nota aggiuntiva: l’emolisi, anche di lieve entità, può causare valori falsamente elevati.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1581.00
punti tariffari 37.00
3148
Enterovirus, anticorpi
2 ml siero
Intervalli di riferimento: Enterovirus IgG
< 1.0 MOC
Enterovirus IgM
< 1.0 MOC
Coxsackie virus IgG
< 80 IU/ml
Coxsackie virus IgM
< 30 IU/ml
Al gruppo degli enterovirus appartengono Poliovirus, Coxsackievirus, ECHOvirus, Enterovirus sp. Tutti
fanno parte del gruppo dei Picornavirus. I quadri clinici sono: meningite asettica, encefalite, miocardite e
pericardite, gravi infezioni sistemiche del neonato, esantemi, malattie respiratorie e stati febbrili non
caratteristici („influenza estiva“). All’assorbimento orale del virus segue la replicazione gastrointestinale.
Nota: Vengono determinati gli anticorpi IgG e IgM degli enterovirus e dei coxsackievirus. Spesso manca la
formazione degli IgM; Un aumento isolato di IgG può essere indicativo di infezione in atto.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3405.00, 3406.00, 3046.00, 3047.00 punti tariffari 151.00
4275
Enterovirus RNA
Feci
10 ml urine
Tampone (set PCR)
1 ml liquido articolare
1ml liquido cerebrospinale
Intervalli di riferimento: negativo
Tariffa:
No. pos. DFI: 3023.00
punti tariffari 180.00
Enzima di conversione dell’angiotensina, ACE
219 2 ml siero
764 1ml liquido cerebrospinale
Intervalli di riferimento: siero
8.0 – 52.0 U/l
cerebrospinale < 2.00 U/l
Compendio degli esami labor team w ag
72
L’ACE è un enzima importante nel sistema renina-aldosterone e in quello callicreina-bradichinina. L’azione
dell’ACE si basa sulla formazione dell’angiotensina, iI che causa una vasocostrizione diretta e un aumento
della pressione sanguigna, catalizzando inoltre il catabolismo della bradichinina, che ha invece un’azione
vasodilatatoria. L’ACE si trova in parte legato alle membrane delle cellule endoteliali e dei capillari
polmonari, e in caso di determinate patologie polmonari a carattere granulomatoso la sua concentrazione
nel plasma aumenta.
Aumento dei valori: sarcoidosi, alveolite allergica, epatite, cirrosi biliare, diabete mellito, lebbra, morbo di
Gaucher, berilliosi, asbestosi, silicosi, HIV, patologie renali, istiocitosi maligna, ipertireosi, gravidanza,
MCTD.
Diminuzione dei valori: in caso di mieloma multiplo, linfoma maligno, neoplasia polmonare, ipotireosi
Nota aggiuntiva: gli ACE-inibitori aumentano la concentrazione di ACE. La concentrazione sierica mostra
notevoli differenze interindividuali, ma è stabile a livello intraindividuale. Spesso i familiari del paziente
presentano valori analoghi. Deve pertanto essere eseguito un esame genetico per rilevare la
concentrazione di ACE. Vedere anche polimorfismo di delezione dell’enzima di conversione
dell’angiotensina.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1059.00
punti tariffari 23.00
765
Enzima di
delezione
conversione
dell’angiotensina,
ACE,
polimorfismo
di
5 ml sangue EDTA
La concentrazione sierica dell’ACE mostra notevoli differenze interindividuali, ma è stabile a livello
intraindividuale. Spesso i familiari del paziente presentano valori analoghi. Potrebbe pertanto essere
individuato un polimorfismo di delezione (D) di inserzione (I): esistono 3 genotipi: DD, II e ID. I pazienti DD
omozigoti presentano in media una concentrazione più o meno doppia di ACE, come i pazienti II omozigoti.
Ultimamente sono stati pubblicati alcuni studi, in cui è stato dimostrato che l’allele D dei pazienti con
malattie coronariche e ipertrofia ventricolare sinistra è molto più frequente rispetto ai gruppi sani di controllo.
Nei pazienti con malattie coronariche senza fattori di rischio noti sembra pertanto opportuno determinare il
genotipo ACE, poiché possono essere possibili affermazioni prognostiche e anche la scelta terapeutica può
essere influenzata. Non è ancora chiaro se l’insorgenza di aterosclerosi possa essere favorita dall’allele D.
Non è nemmeno chiaro se sia presente anche un coinvolgimento causale nella sarcoidosi.
Tariffa:
prezzo su richiesta
150
Eosinophil Cationic Protein, Proteina cationica degli eosinofili, ECP
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 16 g/l
L'ECP è una delle vitamine basiche più importanti, liberata dagli eosinofili nel corso di processi infiammatori.
La concentrazione di ECP nel siero è in correlazione con l'attività di un'asma bronchiale o di un'atopia. Nel
caso degli asmatici numerosi studi hanno dimostrato che in presenza di pollini si riscontra un aumento
significativo dei livelli ECP rispetto ai mesi invernali. Un trattamento con farmaci antinfiammatori determina
un abbassamento del livello stagionalmente elevato di ECP. Negli asmatici l'ECP può quindi essere
impiegata come marker sensibile per la valutazione dell'attività della malattia e per il controllo terapeutico.
Nei pazienti affetti da dermatite atopica o nei bambini con neurodermite i valori serici sono correlati in modo
significativo con l'attività della malattia. In questo caso l'ECP consente risultati migliori per il controllo
terapeutico rispetto alla determinazione delle IgE. I livelli di ECP si abbassano considerevolmente in
pazienti con esacerbazione acuta di un eczema atopico sottoposto con successo a terapia, mentre le IgE
rimangono invariate.
Aumento dei valori: malattie allergiche, infezione batteriche, infarto miocardio acuto (aumento transitorio),
malattie parassiarie.
Nota aggiuntiva: per la determinazione dell’ECP il sangue intero deve essere centrifugato e lasciato
decantare come prassi standard 60 – 120 minuti dopo il prelievo di sangue. La determinazione partendo dal
sangue e dai sieri emolitici non è possibile. La determinazione dell'ECP non è indicata per lo screening,
serve prevalentemente per il controllo dell'evoluzione.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1278.00
punti tariffari 44.00
Epatite, agenti eziologici
Adenovirus
Amebe
Brucelle
Citomegalovirus
Coxiella burnetii
EBV
Echinococchi
Entamoeba histolytica
Herpes simplex virus
Leishmanie (leishmaniosi)
Leptospire
Plasmodi (malaria)
Pneumococchi
Rickettsie
Salmonelle
Toxoplasma gondii (toxoplasmosi)
Varicella-zoster virus
Virus coxsackie A, B
Virus dell’epatite A
Virus dell’epatite B
Virus dell’epatite C
Virus dell’epatite D, E, G
Virus della febbre gialla
Compendio degli esami labor team w ag
73
Epatite A, HAV, Virus dell’epatite A
Si tratta di un virus a RNA che è trasmissibile per via oro-fecale da acque o alimenti contaminati e che non
tende a cronicizzare.
412
Epatite A: anti-HAV IgG/IgM
1 ml siero
Intervalli di riferimento:
< 1.0 MOC
Verifica dello stato vaccinale
> 1.0 MOC
Sono evidenziabili sin dall’inizio dell’infezione e persistono per tutta la vita. Si tratta di un marcatore per
l’immunità (verifica dello stato vaccinale).
Tariffa:
No. pos. DFI: 3050.00
punti tariffari 23.00
411
Epatite A: anti-HAV IgM
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 1.0 MOC
Marker per un’infezione in atto; positivo all’inizio della malattia; negativo dopo circa 2 mesi.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3051.00
punti tariffari 23.00
2015
Epatite A: HAV RNA, Amplificazione del RNA
Feci, 1 porzione pari circa ad una noce
Intervalli di riferimento: negativo
Evidenziazione del virus tramite PCR nelle feci, durante il periodo di incubazione e la malattia.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3052.00
punti tariffari 180.00
Epatite autoimmune
Tipo Ia (epatite lupoide)
Tipo Ib (anti-actina)
Tipo II (anti-LKM )
Tipo III (anti-SLA)
Cirrosi biliare primaria (CBP)
Colangite sclerosante primitiva (CS)
 definizione: ANA positivi
 ds-DNA (40%)
 Aac anti-ASGPR
 anti-HCV (10%)
 anti-actina (85%)
 definizione: aac anti-actina positivi, ANA negativi
 anti-muscolo liscio (30%)
 anti-HCV (10%)
 Ac anti-ASGPR
 definizione: aac LKM positivi
 anti HCV (30%)
 definizione: aac SLA positivi
 anti HCV (10%)
 AMA (90%)  anti-M2 (90%)
 anti M9 (60%)
 ev. anche IgM, AP, colesterolo, crioglobuline aumentati
 ANCA (80%) (X-ANCA o ANCA “forme atipiche”)
Epatite B, HBV, Virus dell epatite B
È un virus a DNA. Le vie di trasmissione sono: sangue ed emoderivati, liquido seminale, secreto cervicale,
saliva, liquido lacrimale, via perinatale.
Adulti/bambini:
Nel 90% guarigione entro 6 mesi (scomparsa dell’antigene HBs).
Neonati/lattanti:
Fino all’80% progredisce verso forme croniche.
Forme croniche: Possibile progressione verso cirrosi epatica ed epatocarcinoma.
415
Epatite B: anti-HBc
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 1.0 MOC
IgG: evidenziabili nella fase immediatamente precedente la comparsa dei sintomi clinici.
Persistono per tutta la vita; sono indicativi di un’infezione in declino e pregressa, „cicatrice sierologica“
Tariffa:
No. pos. DFI: 3054.00
punti tariffari 20.00
414
Epatite B: anti-HBc IgM
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 1.0 MOC
Evidenziabili già 3 – 5 settimane prima della comparsa dei sintomi clinici.
Marker di infezione acuta.
Scompaiono dopo circa 12 mesi.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3055.00
punti tariffari 23.00
418
Epatite B: anti-HBe
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 1.0 MOC
Evidenziabili alla scomparsa dell’HbeAg.
Marker per bassa infettività (preferibile: PCR).
Può scomparire dopo la guarigione.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3054.00
416
punti tariffari 35.00
Epatite B: anti-HBs
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 5 U/l
La presenza di questi anticorpi indica un’infezione guarita.
Marker per l’immunità dopo un’epatite B pregressa (associato ad anti HBc).
Anti HBs (escl. anti HBc): marker per stato dopo immunizzazione.
Verifica dello stato vaccinale: titolo 1 – 2 mesi dopo la 3a vaccinazione.
> 100 U/l protezione vaccinale per tutta la vita, anche se il titolo in seguito non è più evidenziabile.
< 100 U/l booster e verifica dopo 1 mese.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3057.00
punti tariffari 20.00
Compendio degli esami labor team w ag
74
417
Epatite B: HBe antigene
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 1.0 MOC
Evidenziabili nella fase precedente la comparsa dei sintomi clinici.
Marker che testimonia un’attiva replicazione virale, ossia un indice di infettività elevata.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3058.00
punti tariffari 23.00
413
Epatite B: HBs antigene, Antigene HBs, Antigene Australia
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 1.0 MOC
È evidenziabile sin dal periodo di incubazione.
La scomparsa dell’antigene è associata alla guarigione della malattia. Persistenza > 6 mesi: epatite B
cronica.
Nel 5 – 10% delle infezioni l’antigene HBs risulta negativo.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3060.00
punti tariffari 20.00
3933
Epatite B: HBV, ADN genotipo
1 ml siero
Intervalli di riferimento: vedi referto
Tariffa:
No. pos. DFI: 3061.00
419
punti tariffari 180.00
Epatite B: HBV, DNA
1 ml siero
Intervalli di riferimento: vedi referto
I livelli di carica virale consentono solo dichiarazioni limitate in merito all’infettività:
6
>10 copie: alta infettività
3
<10 copie: bassa infettività
Metodo di prima scelta per l’evidenziazione di infezioni da HBV sierologicamente atipiche.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3062.00
punti tariffari 195.00
Epatite C, HCV, Virus dell epatite C
È un virus a RNA, trasmissibile attraverso trasfusioni di sangue, scambio di siringhe, tatuaggi, puntura
d’ago; è possibile la trasmissione attraverso il contatto sessuale.
Il periodo di incubazione è di 5 – 12 settimane.
Il tasso delle forme a decorso cronico raggiunge l’80%; si può verificare una progressione verso la cirrosi
epatica e l’epatocarcinoma.
421
Epatite C: anti-HCV
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 1.0 MOC
Nota aggiuntiva: Positività evidenziabile al più presto 4 settimane - 6 mesi dopo l’infezione; un risultato
negativo non esclude un’infezione attiva. Si raccomanda di ripetere il test a distanza di 2 – 3 mesi. La
conferma dei risultati positivi si ottiene con il Western blot.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3069.00
punti tariffari 25.00
2016
Epatite C: anti-HCV, test di conferma
1 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Nota aggiuntiva: Si effettua automaticamente in caso di riscontro positivo nello screening anti-HCV.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3070.00
punti tariffari 66.00
422
Epatite C: HCV, RNA qualitativo
1 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Nota aggiuntiva: L’RNA del virus può risultare temporaneamente non evidenziabile nonostante
un’infezione ancora in atto. Tre esami negativi a distanza di un anno testimoniano per una guarigione. Si
tratta di un test a sensibilità altissima.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3073.00
punti tariffari 180.00
423
Epatite C: HCV, RNA quantitativo
1 ml siero
Intervalli di riferimento: vedi referto
Nota aggiuntiva: Per il monitoraggio della terapia: in base ai livelli di carica virale non è possibile alcuna
affermazione in merito all’infettività; in seguito a forti oscillazioni il virus può risultare temporaneamente non
evidenziabile nonostante un’infezione ancora in atto. Tre esami negativi a distanza di un anno testimoniano
per una guarigione. Nel monitoraggio del decorsoeEffettuare l’analisi sempre dallo stesso materiale.
6
Numero di copie > 10 : risposta piuttosto scarsa alla terapia.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3073.00
punti tariffari 180.00
2017
Epatite C: HVC, RNA genotipo
1 ml siero
Tipo 1b: maggiore prevalenza di cirrosi epatica e carcinoma; scarsa risposta alla terapia.
Tipo 1a, 2, 3: buona risposta al trattamento con interferon.
Nota aggiuntiva: Viene inclusa sempre una determinazione quantitativa dell’HCV-RNA.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3072.00
punti tariffari 180.00
Epatite D, HDV, Virus dell’epatite D
È un virus a RNA. L’infezione si ha soltanto in concomitanza con l’epatite B. Spesso presenta un decorso
fulminante. Le vie di trasmissione sono analoghe a quelle dell’epatite B.
Compendio degli esami labor team w ag
420
75
Epatite D: anti-HDV
1 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Nota aggiuntiva: Ricerca sempre associata alla diagnostica sierologica dell’epatite B. La vaccinazione antiepatite B protegge anche dall’epatite D.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3074.00
punti tariffari 29.00
2019
Epatite D: HDV, RNA
1 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Nota aggiuntiva: Ricerca sempre associata alla diagnostica sierologica dell’epatite B. La vaccinazione antiepatite B protegge anche dall’epatite D.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3073.00
punti tariffari 180.00
Epatite E, HEV, Virus dell’epatite E
Si tratta di un virus a RNA che si riscontra soprattutto in India, Asia, Africa e America centrale. La
trasmissione avviene per vie oro-fecale da acqua potabile contaminata. Presenta un decorso simile a quello
dell’epatite A; nelle gravide presenta, nel 5 – 20%, un decorso fulminante.
2020
Epatite E: anti-HEV
1 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Nota aggiuntiva: Nel sospetto, escludere in un primo tempo epatite A e B.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3076.00 (2x)
punti tariffari 58.00
2649
Epatite E: HEV, RNA
1 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Tariffa:
No. pos. DFI: 3078.00
2021
punti tariffari 180.00
Epatite G: HGV, RNA, HGV, RNA, Virus dell’epatite G, RNA
1 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Tariffa:
No. pos. DFI: 3062.00
punti tariffari 195.00
Epstein Barr virus, EBV, Mononucleosi, Morbo di Pfeiffer
L’Epstein Barr Virus appartiene al gruppo degli herpes virus (virus a DNA) e viene trasmesso per mezzo di
goccioline. Infezioni acute insorgono soprattutto nell’età scolare e nei giovani adulti. Il virus persiste per tutta
la vita all’interno dell’organismo (anello del Waldeyer). Gli anticorpi sono presenti in circa il 60% della
popolazione fino all’età di 30 anni. Dopo un periodo di incubazione di 10-14 giorni (che può durare anche
alcune settimane) si osservano i seguenti sintomi: febbre, astenia, mal di gola, linfoadenite cervicale,
faringotonsillite essudativa con placche biancastre, epatosplenomegalia, monocitosi con linfociti atipici,
inoltre ittero o esantema morbilliforme.
Nell’infanzia l’infezione presenta, nella maggior parte dei casi, un decorso con manifestazioni leggere o
subcliniche. Si registrano decorsi gravi nei pazienti immunosoppressi o nei bambini con immunodeficienza
congenita. In casi rari si rileva una cronicizzazione dell’infezione (contesa); con febbre ricorrente,
adenopatia reattiva ed epatosplenomegalia, uveite, polmonite e polineuropatia. Il virus è associato alla
sindrome fibromialgica, al linfoma africano di Burkitt e al carcinoma nasofaringeo.
L’evoluzione della malattia è autolimitante e non necessita trattamento. Un trattamento antibiotico va preso
in considerazione solo in caso di una tonsillite superinfetta, tenendo conto che la somministrazione di
ampicillina e amoxicillina è contraindicata, poiché in questo modo viene indotto regolarmente un esantema.
Dato l’alto tasso di persone EBV-positive nell’età adulta, si osserva raramente un’infezione primaria delle
donne in gravidanza. Sono frequenti, però, le riattivazioni nell’ambito di altre infezioni in seguito a
immunosoppressione temporanea (dovuta anch’essa ad infezione).
472
Epstein Barr virus, anticorpi, VCA IgM, VCA IgG, EBNA IgG, anti-EA,
Early-Antigen, anti-EBNA, Epstein-Barr-Nuclear Antigen
2 ml siero
Intervalli di riferimento: VCA IgM
< 1.0 MOC
VCA IgG
< 1.0 MOC
EBNA IgG
< 1.0 MOC
La ricerca sierologica degli anticorpi specifici serve all’accertamento diagnostico della mononucleosi e ad
evitare un inutile ricorso alla terapia antibiotica con i suoi effetti collaterali negativi (per es. comparsa di un
esantema). L’indagine sierologica comprende la ricerca degli anticorpi anti-VCA IgG, anti VCA IgM e antiEpstein-Barr-Nuclear-Antigen IgG (anti-EBNA IgG) che compaiono in determinate fasi della malattia.
Tariffa
No. pos. DFI: 3026.00, 3024.00, 3036.00 punti tariffari 91.00
Tipici profili sierologici
Mononucleosi in atto
Riattivazione
Mononucleosi passata
VCA IgM
+
+
+
+
+
-
VCA IgG
+
+
+
+
-
EBNA IgG
(+)
+
+
+
+
Compendio degli esami labor team w ag
76
1952
Epstein Barr virus, DNA
1 ml sangue EDTA
1 ml liquido cerebrospinale
Intervalli di riferimento: negativo
Tariffa:
No. pos. DFI: 3032.00
3310
Epstein Barr virus, immunoblot
1 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Tariffa:
No. pos. DFI: 3376.00
486
punti tariffari 180.00
punti tariffari 74.00
Epstein Barr virus, test rapido, Reazione di Paul Bunnel, Paul Bunnel,
reazione di
Ricerca anticorpi eterofili
1 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Nota aggiuntiva: Viene rilevato solo il 70% circa delle infezioni da EBV in atto; soprattutto nell’età
pediatrica è raro un riscontro positivo in caso di malattia acuta.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3033.00
punti tariffari 29.00
1533
Ergotamina
2 ml siero
Intervalli di riferimento: 0.17 – 17.20 nmol/l
Principale alcaloide della segale cornuta. Viene impiegata nel trattamento acuto dell'emicrania e della
cefalea a grappolo.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1661.00
punti tariffari 140.00
302
Eritrociti
2 ml sangue EDTA
Intervalli di riferimento:
< 1 giorno
1 – 6 giorni
6 – 23 giorni
23 – 37 giorni
37 – 50 giorni
50 giorni – 3 mesi
3 – 4 mesi
4 – 7 mesi
7 – 14 mesi
14 mesi – 3 anni
3 – 9 anni
9 – 12 anni
f
12 – 16 anni
>16 anni
m
12 – 13 anni
13 – 16 anni
> 16 anni
Nota aggiuntiva: vedi inoltre emogramma
Tariffa:
No. pos. DFI: 1371.00
503
4.3 - 6.3 T/l
4.0 - 6.8 T/l
3.7 - 6.1 T/l
3.2 - 5.4 T/l
3.1 - 5.1 T/l
2.8 - 4.8 T/l
3.1 - 4.7 T/l
3.2 - 5.2 T/l
3.6 - 5.2 T/l
3.7 - 5.3 T/l
3.9 - 5.1 T/l
4.1 - 5.2 T/l
4.0 – 5.0 T/l
4.2 – 5.4 T/l
4.2 - 5.2 T/l
4.3 - 5.6 T/l
4.5 – 6.3 T/l
punti tariffari 9.00
Eritrociti dismorfici
10 ml urine (mitto intermedio) senza additivo
Intervalli di riferimento: < 20%
ematuria non glomerulare
20-30%
borderline
>30%
ematuria glomerulare
Un’ematuria glomerulare può essere indice di pazienti affetti da glomerulopatia primaria o secondaria.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1664.00
punti tariffari 14.60
132
Eritropoietina, EPO
2 ml siero congelato
Intervalli di riferimento: 3.7 – 31.5 U/l
L’eritropoiesi è sottoposta a una regolazione a feedback dipendente da O2, tramite il fattore di crescita
emopoietico eritropoietina, che si forma principalmente (fino al 90%) nei reni e (al 10% circa) nel fegato. Lo
stimolo fisiologico della formazione eritropoietica è il deficit di O2. L’eritropoietina stimola la prima
differenziazione delle cellule staminali negli eritroblasti e l’ulteriore sviluppo cellulare.
Aumento dei valori: deficit sistemico di O2 (anemia, insufficienza cardiaca/polmonare). Formazione
eritropoietica paraneoplastica: ipernefroma, carcinoma ovarico, carcinoma delle cellule epatiche, fibromi
dell’utero, adenoma surrenale, emangioblastoma cerebellare, secondo e terzo trimestre di gravidanza.
Diminuzione dei valori: policitemia vera, insufficienza renale (anemia renale).
Nota aggiuntiva: oscillazioni nel corso della giornata: massime verso la mezzanotte, minime al mattino.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1279.00
punti tariffari 68.00
Esami di fertilità
LH
FSH
prolattina
testosterone libero
estradiolo
orogesterone, ecc.
spermiocitogramma
autoanticorpi anti-spermatozoi
Compendio degli esami labor team w ag
77
Esantemi virali, Virus, esantemi
Maculopapulosi:
Vescicolari:
2234
adenovirus
EBV
HIV
parvovirus B19
picornavirus: ECHO, coxsackie
rubella virus (rosolia)
virus del morbillo
arbovirus, emorragico
HPV
virus coxsackie
virus dell’herpes simplex
virus della varicella-zoster
Escitalopram (Cipralex®)
2 ml siero
Valori terapeutici 15 – 80 g/l
Inibitore selettivo del reuptake della serotonina, SSRI
Tariffa:
No. pos. DFI: 1065.00
punti tariffari 140.00
Espettorato
Contenitore sterile da 50 ml (tappo giallo)
art. n° M515
Indicazioni generali
Raccolta mattutina dopo essersi svegliati.
Espettorare direttamente nella provetta sterile.
Non raccogliere saliva né espettorato totale.
Eventualmente provocare l’espettorato mediante fisioterapia o inalazione di soluzione sterile al 5% di sale
da cucina riscaldato.
Espettorato (batteriologia generale e micologia)
Sciacquare ripetutamente il cavo orale con acqua fresca di rubinetto. Non usare disinfettanti né collutorio.
Rimuovere eventuali protesi dentarie prima del lavaggio.
Espellere con forza l’espettorato (muco) dalle vie respiratorie inferiori (non raccogliere la saliva).
Espettorare direttamente nella provetta sterile, chiuderla e conservarla in frigorifero fino all’invio.
Espettorato per Tbc (micobatteri)
Non risciacquare il cavo orale con acqua.
A causa della produzione intermittente, prelevare l’espettorato per tre giorni consecutivi o più volte nell’arco
della stessa giornata.
Conservare il materiale in frigo fino al momento della spedizione.
Estradiolo, E2
262 1 ml siero
4259 1 ml saliva
Intervalli di riferimento:siero
18 – 37 pmol/l
Tanner I
18 – 422 pmol/l
Tanner II
18 – 660 pmol/l
Tanner III
92 – 1266 pmol/l Tanner IV
92 – 1504 pmol/l Tanner V
70 – 672 pmol/l
fase follicolare
551 – 1938 pmol/l metà-ciclo
220 – 774 pmol/l fase luteale
< 114 pmol/l
menopausa
m
11 – 55 pmol/l
Tanner I
11 – 37 pmol/l
Tanner II
18 – 55 pmol/l
Tanner III
11 – 147 pmol/l
Tanner IV
55 – 165 pmol/l
Tanner V
< 198 pmol/l
saliva
f
0.20 – 10.4 ng/l
fase follicolare
5.80 – 21.2 ng/l
metà ciclo
0.80 – 10.8 ng/l
fase luteale
<3.20 ng/l
menopausa
m
<2.5 ng/l
L’estradiolo (E2) si forma nelle cellule granulose del follicolo dominante. Estrogeno fondamentale nelle
donne. La sintesi avviene dal testosterone, ma anche dall’estrone.
Aumento dei valori: tumori a produzione di estrogeni, fase periovulatoria, terapia sostitutiva, gravidanza,
iperplasia surrenale, disfunzioni epatiche, insufficienza renale.
Diminuzione dei valori: insufficienza ovarica primaria (postmenopausa), insufficienza ovarica secondaria
(insufficienza ipofisaria, inibizione dell’ovulazione).
Nota aggiuntiva: valori elevati negli uomini in caso di cirrosi epatica, adiposità elevata. In postmenopausa
si deve cercare di raggiungere livelli sierici > 40 pg/ml con una terapia sostitutiva.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1307.00
punti tariffari 19.30
247
f
< 13 anni
< 13 anni
< 13 anni
< 13 anni
< 13 anni
> 13 anni
> 13 anni
> 13 anni
> 13 anni
< 13 anni
< 13 anni
< 13 anni
< 13 anni
< 13 anni
> 13 anni
Estriolo libero, E3 libero
1 ml siero
a
Intervalli di riferimento: 14 settimana di gravidanza
a
15 settimana di gravidanza
a
16 settimana di gravidanza
a
17 settimana di gravidanza
a
18 settimana di gravidanza
a
19 settimana di gravidanza
0.45 - 2.26 nmol/l
0.77 - 3.42 nmol/l
1.17 - 4.30 nmol/l
1.70 - 5.52 nmol/l
2.43 - 8.01 nmol/l
3.24 - 11.21 nmol/l
Compendio degli esami labor team w ag
78
L’estriolo è uno dei prodotti principali dell’unità fetoplacentare. Un primo stadio della sintesi deriva dai
surreni fetali. Nel primo trimestre di gravidanza la determinazione di questi valori assieme all’AFP e a βHCG
(Tri-test) serve a rilevare il rischio di trisomia 21. Nel terzo trimestre è possibile trarre conclusioni sullo stato
funzionale dell’unità fetoplacentare (insufficienza placentare).
Diminuzione dei valori: nel terzo trimestre di gravidanza valori ripetutamente ridotti di > 30% possono
indicare un’insufficienza placentare. Anencefalia; assieme a β-HCG e AFP. Indicazione di trisomia 21 (Tritest), terapia della madre a base di steroidi.
Aumento dei valori: gravidanza plurigemina.
Nota aggiuntiva: per la determinazione è necessario indicare la settimana di gravidanza. Si consiglia di
prelevare il sangue sempre alla stessa ora.
vedi inoltre Tri-test
Tariffa:
No. pos. DFI: 1309.00
punti tariffari 68.00
271
Estrone, E1
1 ml siero
Intervalli di riferimento: f
< 13 anni 15 – 107 pmol/l
Tanner I
< 13 anni 37 – 122 pmol/l
Tanner II
< 13 anni 55 – 159 pmol/l
Tanner III
< 13 anni 59 – 285 pmol/l
Tanner IV
< 13 anni 107 – 389 pmol/l Tanner V
> 13 anni 111 – 518 pmol/l fase follicolare
> 13 anni 185 – 851 pmol/l metà-ciclo
> 13 anni 148 – 444 pmol/l fase luteale
> 13 anni 148 – 1295 pmol/l terapia ormonale
> 13 anni 37 – 370 pmol/l
postmenopausa
m
< 13 anni 18 – 67 pmol/l
Tanner I
< 13 anni 37 – 93 pmol/l
Tanner II
< 13 anni 55 – 93 pmol/l
Tanner III
< 13 anni 54 – 167 pmol/l
Tanner IV
< 13 anni 74 – 167 pmol/l
Tanner V
> 13 anni 37 – 370 pmol/l
Estrogeno delle ovaie. Nella premenopausa la sintesi avviene principalmente nelle ovaie, in minima parte
nel tessuto adiposo mediante conversione dell’androstendione e del DHEA aromatizzazione. Estrogeno
importante per le donne in postmenopausa: la sintesi avviene in gran parte mediante conversione nei
tessuti periferici (tessuti adiposi).
Aumento dei valori: adiposità elevata in postmenopausa, assunzione orale di preparati a base di estrogeno.
Diminuzione dei valori: postmenopausa in stadio avanzato, non ha significato patologico.
Nota aggiuntiva: valori elevati di estrone in postmenopausa sono correlati con un minore rischio di
sviluppare osteoporosi.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1309.00
punti tariffari 68.00
3736
Etambutolo (Myambutol®)
2 ml siero
Valori terapeutici
Tubercolostatico
Tariffa:
3.0 – 6.0 mg/l (livello di picco)
No. pos. DFI: 1060.00
punti tariffari 115.00
Etanolo, Alcool etilico
373 1 ml siero
523 10 ml urine senza additivo
Intervalli di riferimento: urine
0.2‰
siero
<0.05‰
Nota aggiuntiva: utilizzare desinfettanti senza alcool.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1311.00
punti tariffari 23.00
Etilglucuronide
2670 10 ml urine
2673 1 ml siero
2596 500 mg di capelli
Intervalli di riferimento: siero/urine
< 1.0 mg/l
capelli
< 30 pg/mg
Oltre il 90% dell’alcol ingerito viene eliminato essenzialmente a livello epatico per ossidazione ad
acetaldeide. Una frazione più piccola (<0.6%) produce invece la forma stabile di etilglucuronide (Etg)
solubile in acqua. L’Etg può essere rintracciato sino a 80 ore dopo l’ultima assunzione di alcol. Il marker è
ritenuto altamente specifico ma non ha nessun valore predittivo riguardo al momento i cui è avvenuto il
consumo d’alcol e alla quantità essata consumata.
Tariffa:
siero / urine
No. pos. DFI: 1226.00
punti tariffari 76.00
capelli
No. pos. DFI: 1658.00
punti tariffari 250.00
353
Etosuccimide (Suxinutin®)
2 ml siero
Valori terapeutici 210 – 710 mol/l
Valori di tossicità
> 1000 mol/l
Antiepilettico
Nota aggiuntiva: a causa della lunga emivita di eliminazione, il momento del prelievo ematico in omeostasi
non è fondamentale. Tuttavia, per la monitorizzazione del sangue, si consiglia di eseguire il prelievo sempre
alla stessa ora.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1068.00
punti tariffari 76.00
Compendio degli esami labor team w ag
3899
Everolimus
2 ml sangue EDTA
Valori terapeutici 3.00 – 15.0 g/l
Inhibitore della proliferazione tumorale
Tariffa:
No. pos. DFI: 1469.00
1961
79
punti tariffari 150.00
Fascioliasi
2 ml siero
Ricerca di anticorpi rivolti contro la fasciola epatica
Intervalli di riferimento: < 0.30 OD
Tariffa:
No. pos. DFI: 3519.00
punti tariffari 42.00
1959
Fattore II, mutazione
Protrombina, mutazione
G20210A,
Mutazione
della
protrombina,
Sangue EDTA
Intervalli di riferimento: negativo
La mutazione nel gene della protrombina in posizione 20210 (G→A) può essere l’origine di trombofilia con
livelli plasmatici aumentati di protrombina. Una mutazione eterozigotica aumenta il rischio relativo per
tromboembolie di 2 a 3 volte. Esami in combinazione di fattore V mutazione con metodo PCR.
Nota aggiuntiva: vedi inoltre resistenza all’APC, Fattore V, mutazione FV:R506Q
Tariffa:
No. pos. DFI: 2105.02
punti tariffari 93.00
Fattore reumatoide
Il fattore reumatoide è un autoanticorpo della classe IgM contro il frammento Fc delle immunoglobuline G
(IgG). L’evidenziazione del fattore reumatoide è molto sensibile, ma poco specifico per le malattie
reumatiche. Per la specificazione si può consigliare la ricerca degli autoanticorpi anti-CCP (vedi alla
rispettiva voce).
Malattie
Frequenza espressa in %
Artrite reumatoide
50 – 90
Lupus eritematoso
15 – 35
Sindrome di Sjögren
Sclerodermia
75 – 95
20 – 30
Polimiosite/dermatomiosite
Crioglobulinemia
Mixed connective tissue disease
5 – 10
40 – 100
50 – 60
Fattore reumatoide
273 1 ml siero
2730 Liquido articolare
Intervalli di riferimento: siero
< 50 U/ml
liquido articolare < 50 U/ml
Aumento dei valori: vedi; malattie epatiche croniche, sarcoidosi, malattie polmonari interstiziali, EBV,
epatite B. Tbc, lue, endocardite, malaria, persone in buona salute.
Nota aggiuntiva: in caso di riscontro positivo segue automaticamente la differenziazione in IgG, IgA, IgM.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1654.00
punti tariffari 7.40
2116
Fattore reumatoide, differenziazione
1 ml siero
Intervalli di riferimento: IgG
< 20.0 U/ml
IgM
< 14.0 U/ml
IgA
< 20.0 U/ml
Nota aggiuntiva: i fattori reumatoidi IgG e IgA sono associati a una progressione più rapida e decorsi più
gravi della malattia. Inoltre sono utili per il monitoraggio.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1654.00 (3x)
punti tariffari 22.20
Fattore reumatoide
273 1 ml siero
2730 Liquido articolare
Intervalli di riferimento: siero
< 50 U/ml
liquido articolare < 50 U/ml
Aumento dei valori: vedi; malattie epatiche croniche, sarcoidosi, malattie polmonari interstiziali, EBV,
epatite B. Tbc, lue, endocardite, malaria, persone in buona salute.
Nota aggiuntiva: in caso di riscontro positivo segue automaticamente la differenziazione in IgG, IgA, IgM.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1654.00
punti tariffari 7.40
1960
Fattore V, mutazione FV:R506Q, Genotipo APC, Fattore V-Leiden
Sangue EDTA
Intervalli di riferimento: negativo
La mutazione puntiforme del gene del fattore V provoca un fattore V con inattivibilità ritardata a causa della
proteina C attivata, che causa una maggiore tendenza trombotica. La mutazione viene rilevata con un
metodo PCR. L’ereditarietà è autosomica dominante. Un difetto eterozigoto aumenta il rischio di trombosi di
circa 8 volte; un difetto omozigoto aumenta il rischio di circa 90 volte. Ulteriori fattori di rischio relativi a
episodi tromboembolici (inibitori dell’ovulazione, gravidanza, prolungata immobilità, viaggi aerei) causano un
aumento ancora più marcato del rischio.
Nota aggiuntiva: vedi inoltre resistenza all’APC
Compendio degli esami labor team w ag
80
Tariffa:
No. pos. DFI: 2022.00
punti tariffari 83.00
Fattore von Willebrand, Sindrome di von Willebrand
Causa più ricorrente di una diatesi emorragica ereditaria. In base alla sottoclasse l’ereditarietà è autosomica
dominante oppure recessiva. Emorragie cutanee o delle mucose, ed emorragie prolungate
postoperatorie/traumatiche; emorragie nasali recidivanti.
Referto di laboratorio: aumento del valore di PTT, in base alla classe: vWF: Ag↓, fattore VIII-C↓, cofattoreristocetina-vWF↓.
Nomenclatura
F VIII
fattore VIII, termine generico, per lo più viene intesa l’attività coagulante F VIII: C
F VIII : C
attività coagulante del fattore VIII
vWF
vWF (=antigene associato a VIII) è una glicoproteina composta da diversi multimeri.
Sintesi nelle cellule endoteliali e nei megacariociti. Funzioni: adesione piastrinica
mediante legame con la glicoproteina Ib dei trombociti e con il collagene;
aggregazione piastrinica mediante legame con la glicoproteina IIb/IIIa  multimeri
grandi del vWF.
vWF : RCo
l’attività del fattore Willebrand, che viene misurato attraverso l’aggregazione
piastrinica
indotta dalla ristocetina.
vWF : Ag
antigene del fattore von Willebrand: viene rilevato per mezzo di ELISA, elettroforesi di
Laurell.
Sottotipi
Classe I:
struttura multimerica normale, tuttavia vWF ↓, forma più frequente, ereditarietà
autosomica dominante.
Classe IIA:
assenza di multimeri grandi e medio → vWF:attività Rco ↓e peggioramento
dell‘emostasi primaria. Seconda forma più frequente. Trasmissione ereditaria
autosomica dominante.
Classe IIB:
assenza di multimeri grandi nel plasma, ma non nelle piastrine. Rinforzo del legame
con i trombociti, disgregazione piastrinica e conseguente trombopenia. Terza forma
più ricorrente, trasmissione ereditaria autosomica dominante.
Classe III:
forma più grave, con assenza pressoché totale di tutti i multimeri, fattore VIII:C ↓↓,
vWF:Ag e vWF:Rco praticamente non rilevabili. Trasmissione ereditaria autosomicarecessiva.
Platelet type vWS:
rinforzo del vincolo dei multimeri grandi con le piastrine GP lb e pertanto maggiore
clearance.
Classe Normandy: vincolo ridotto del fattore VIII. Quadro clinico: emofilia.
Nota aggiuntiva: per la redazione della diagnosi spesso sono necessari più esami.
732
Fattore von Willebrand: antigene, vWF: antigene, Fattore VIII, antigene
assciociato
Plasma citratato 1:10, congelato
Intervalli di riferimento: 50 – 160%
Tariffa:
No. pos. DFI: 1759.00
733
Fattore von Willebrand: RCo, vWF: RCo, Cofattore ristocetina, Fattore
VIII, Ristocetina, cofattore
Plasma citratato 1:10, congelato
Intervalli di riferimento:
gruppo sanguigno 0
Tariffa:
No. pos. DFI: 1758.00
3821
punti tariffari 45.00
58 – 172%
49 – 142%
punti tariffari 45.00
Fattore von Willebrand:, multimeri del fattore VIII, vWF:multimeri del
fattore VIII, Fattore VIII multimeri
Plasma citratato 1:10, congelato
Intervalli di riferimento: vedi referto
La composizione dei multimeri del fattore von Willebrand è determinata con l’ausilio di metodiche di
elettroforesi. Il campione a bande risultante consente di stabilire la presenza ovvero l’assenza di multimeri
grandi. Il campione a bande, indicanti rispettivamente la presenza o l’assenza di multimeri, consente di
trarre conclusioni sul tipo di malattia di von Willebrand: nel tipo I sono presenti tutti i multimeri, nel tipo III
mancano tutti i multimeri; nel tipo II si possono riscontrare campioni differenti.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1760.00
punti tariffari 220.00
Fattori della coagulazione
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2225
Plasma citratato 1:10, congelato
Intervalli di riferimento:
Fattore II
70 – 120%
Fattore V
63 – 116%
Fattore VII
52 – 120%
Fattore VIII
53 – 131%
Fattore IX
63 – 89%
Fattore X
55 – 101%
Fattore XI
70 – 120%
Fattore XII
70 – 150%
Fattore XIII
70 – 140%
Fattori VIII
Fattori II, V, VII, X,IX, XI, XII, XIII
No. pos. DFI: 1349.00
No. pos. DFI: 1347.00
Febbre mediterranea familiare(FMF), mutazioni
Sangue EDTA
Intervalli di riferimento: vedi referto
punti tariffari 56.00
punti tariffari 79.00 cadauno
Compendio degli esami labor team w ag
81
La febbre mediterranea familiare (FMF) è una malattia genetica autosomica-recessiva che interessa
generalmente gli abitanti delle regioni del Mediterraneo orientale. A causa della crescente migrazione se ne
riscontra tuttavia sempre più spesso la presenza anche nei paesi dell'Europa centrale. Si tratta di una
patologia ad andamento cronico, caratterizzata da sporadici attacchi di febbre accompagnati da sierosite
che provocano dolori addominali, toracici o articolari. Gli attacchi febbrili durano da 1 a 3 giorni e sono
limitati a se stessi. I pazienti si rimettono completamente alla fine di un attacco e sono completamente
normali nell’intervallo. La complicanza più frequente della febbre mediterranea familiare è l’amiloidosi. La
profilassi prevede la somministrazione fra un attacco e l'altro di colchicina, sostanza in grado di ridurre la
frequenza degli attacchi e quindi prevenire anche lo sviluppo di amiloidosi.
Tariffa:
No. pos. DFI: 2115.20 (4x), 2910.00, 2022.00, 2021.00 (3x) punti tariffari 921.00
Feci
Terreno di trasporto SAF (tappo marrone, etichetta rossa)
art. n° M526
Terreno di trasporto Cary Blair (tappo marrone, etichetta verde)
art. n° M525
Provetta per feci fresche (tappo blu)
art. n° M524
(richiedere eventualmente il modulo con le istruzioni preanalitiche per il prelievo delle feci)
I terreni di trasporto SAF e Cary Blair (per liquidi) non possono essere rimossi dalle provette.
Il campione di feci deve essere prelevato prima che venga a contatto con l’acqua presente nel WC. Per
evitarlo, suggeriamo di sistemare un piatto di cartone o di plastica nel WC (non è sufficiente usare carta
igienica).
Evitare di raccogliere urina assieme al campione di feci.
Con l’ausilio della spatola presente all’interno del coperchio, prelevare una quantità di feci grande circa
come una noce e infilare il campione nella provetta. Se la provetta contiene una sostanza liquida, il
campione deve essere ben mescolato con essa.
Avvitare bene il coperchio (la spatola rimane all’interno). Inserire le provette nei rispettivi involucri di plastica
e infilarli nella busta di spedizione assieme al modulo di richiesta.
Conservare le buste di spedizione a temperatura ambiente fino all’invio e non infilarle nella cassetta della
posta (le oscillazioni di temperatura potrebbero sterminare i germi presenti nelle feci prima del loro arrivo al
laboratorio).
Nota aggiuntiva: per il sangue occulto nelle feci vedi “sangue nelle feci“.
1962
3094
Felbamato (Taloxa®)
1 ml siero
Valori terapeutici: 10 – 100 mg/l
Antiepilettico
Tariffa:
No. pos. DFI: 1068.00
punti tariffari 76.00
Fenciclidina, PCP, Polvere d’angelo, Angel Dust
5 ml urine
Intervalli di riferimento: < 25 g/l
Determinazione: 2-3 giorni. La fenciclidina (1-(1-fenilcicloexil)-piperidina), conosciuta nell’ambiente della
droga anche come PCP, polvere d’angelo (in inglese Angel dust), Shantalya o pillola della pace, è una
sostanza d’abuso dall’effetto dissociativo destinata all’uso “ricreativo” illecito. La PCP provoca condizioni di
alterazione che inducono uno stato di ebbrezza simile a un "episodio schizofrenico acuto". Non di rado può
anche causare l’insorgenza di attacchi di panico e talora di episodi psicotici che possono diventare un vero
incubo (bad trips, cattivi viaggi). In particolare, il consumo prolungato di questa sostanza può provocare
danni al sistema nervoso. L’effetto stupefacente si manifesta dopo 2-5 minuti dall’assunzione per via
inalatoria e dopo 20-60 minuti dall’ingestione. Lo stato di alterazione/ebbrezza indotto da questa droga
persiste in genere dai 45 minuti alle 2 ore.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1685.00
punti tariffari 55.00
2089
Fenilalanina
2 ml siero
Intervalli di riferimento: < 2 anni
23 – 75 µmol/l
2 – 14 anni
26 – 91 µmol/l
> 14 anni
45 – 74 µmol/l
Aminoacidi essenziali. Aumento dei livelli: Fenilchetonuria
Tariffa:
No. pos. DFI: 1044.00
punti tariffari 69.00
Fenilbutazone (Butadion®)
625 2 ml siero
626 10 ml urine, da raccolta urine 24 ore
Valori terapeutici: siero
40 – 100 mg/l
Il fenilbutazone fa parte dei metaboliti dei derivati del pirazolone e come tale svolge una lieve azione come
analgesico e antipiretico, ma in modo più efficace come antiflogistico rispetto ai derivati del pirazolone. I
responsabili dell’efficacia del fenilbutazone sono i metaboliti γ-idrossifenilbutazone ad azione uricosurica e
l’ossifenbutazone con proprietà antiflogistiche. A causa del forte legame con le proteine plasmatiche e
all’elevato tasso di ridiffusione tubulare, il fenilbutazone è una sostanza a lenta eliminazione. L’emivita è di
30-140 ore. A causa dei possibili effetti collaterali del fenilbutazone (agranulocitosi, anemia aplastica,
aumento dell’effetto degli anticoagulanti, edemi, disfunzioni renali ed epatiche, ulcera del tratto
gastrointestinale) è consigliabile un regolare monitoraggio terapeutico.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1468.00
punti tariffari 99.00
358
Fenitoina, Difenilidantoina (Epanutin®, Phenhydan®)
1 ml siero
Valori terapeutici: 40 – 80 mol/l
Valori di tossicità: > 80 mol/l
Antiepilettico
La fenitoina rientra negli antiepilettici e viene impiegata principalmente nel trattamento del grande male
epilettico. La fenitoina viene riassorbita al 100% nel tratto gastrointestinale e raggiunge il livello massimo nel
plasma dopo 4-12 ore. Il tempo di emivita è di 38 ore, la quota legata alle proteine plasmatiche è dell’80-
Compendio degli esami labor team w ag
82
90%. Oltre il 90% viene metabolizzata nel fegato, con conseguente formazione di un accumulo in caso di
disfunzioni epatiche.
Nota aggiuntiva: Decomposizione ritardata dal fenobarbitale, cumarina, PAS, INH. Prelievo ematico: a
causa della lunga emivita di eliminazione il momento del prelievo di sangue è irrilevante. Si consiglia di
prelevare il sangue sempre alla stessa ora per i monitoraggi.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1070.00
punti tariffari 15.90
2107
Fenitoina libera
2 ml siero
Valori terapeutici:
Anticonvulsivi
Tariffa:
357
4.0 – 7.9 mol/l
No. pos. DFI: 1070.00
punti tariffari 15.90
Fenobarbitale (Luminal®)
1 ml siero
Valori terapeutici: 43 – 129 mol/l
Valori di tossicità: > 215 mol/l
Antiepilettico
Il fenobarbitale fa parte dei barbiturici ad azione lenta. Si lega al 50% all’albumina plasmatica. L’emivita è di
3-4 giorni.
Antiepilettico efficace contro le crisi focali semplici e gli attacchi di grande male (inibisce i mediatori
stimolanti, stabilizzazione della membrana neuronale e promozione dell’efficacia inibente dell’acido gammaaminobutirrico).
Nota aggiuntiva: Prelievo ematico: a causa della lunga emivita di eliminazione il momento del prelievo di
sangue è irrilevante. Si consiglia di prelevare il sangue sempre alla stessa ora per i monitoraggi.
vedi inoltre barbiturici
Tariffa:
No. pos. DFI: 9800.18
punti tariffari 40.00
Fenotipo Rhesus
Sangue EDTA
Annotare sulla provetta EDTA i dati anagrafici completi del paziente (cognome, nome, data di nascita) .
Evidenziazione degli antigeni Rhesus C – c – E – e
Nota aggiuntiva: Il fenotipo segue automaticamente se l’antigene D negli esami del gruppo sanguigno
risulta negativo (rilevazione di weak D e di partial D). Altrimenti annotare sul modulo di richiesta.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1013.00
punti tariffari 17.10
2762
Fenprocumone (Marcoumar®)
1 ml siero
Valori terapeutici: 1.0 – 3.0 mg/l
Antagonista della vitamina K
Tariffa:
No. pos. DFI: 1485.00
punti tariffari 140.00
Fentanile
1963 2 ml siero
5295 5 ml urina
Intervalli di riferimento: siero
Urina
Narcoanalgesico, farmaco narcotico
Tariffa:
serum
Urina
226
0.30 – 1.50 µg/l
vedi referto
No. pos. DFI: 1065.00
No. Pos. DFI: 1065.00
punti tariffari 140.00
punti tariffari 140.00
Ferritina
1 ml siero
Intervalli di riferimento:
< 1 giorno
25 – 200 g/l
1 – 30 giorni
80 – 500 g/l
30 giorni – 10 anni 20 – 200 g/l
w
10 – 15 anni
18 – 150 g/l
15 – 50 anni
10 – 150 g/l
> 50 anni
30 – 400 g/l
m
10 – 15 anni
20 – 200 g/l
> 15 anni
30 – 400 g/l
La ferritina presente nel siero in minime quantità proviene soprattutto dalle cellule dell’RHS e si trova in
equilibrio con le riserve ivi presenti. Dopo il riassorbimento del ferro bivalente attraverso le cellule mucose, il
ferro si lega alla ferritina e viene trasportato nel midollo e nel fegato. In questo modo la ferritina può essere
utilizzato per la valutazione della riserva totale.
Aumento dei valori: reazioni di fase acuta, anemia infettiva, tumori, anemie emolitiche, megaloblastiche e
sideroblastiche, emocromatosi, disfunzioni delle cellule epatiche, accumulo di ferro, stato dopo ripetute
trasfusioni, emoglobinopatie, sindrome emofagocitica, malattia di Still.
Diminuzione dei valori: deficit di ferro (perdite ematiche nutritive, croniche), maggiore fabbisogno di ferro
(gravidanza, lattazione, crescita), disfunzioni nell’assorbimento del ferro (sindrome di malassorbimento,
celiachia).
Nota aggiuntiva: parametro più importante per la valutazione dello stato del ferro. Un deficit latente di ferro
può essere stabilito prima della manifestazione dei sintomi di una anemia microcitaria. Nell’ambito di
reazioni di fase acuta (infiammazioni, tumori, ecc.) si verifica un aumento di ferritina. In questi casi il valore
non rispecchia l’effettivo valore di ferritina (risultato falsamente elevato) e non è possibile diagnosticare un
deficit di ferro. Mediante una supplementare determinazione del recettore solubile della trasferrina (vedi alla
rispettiva voce) è possibile aggirare il problema. Vedi anche ferro, deficit di ferro, trasferrina.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1314.00
punti tariffari 7.90
Compendio degli esami labor team w ag
83
Ferro
227 1 ml siero
527 10 ml urine 24 ore, specificare la quantità totale
Intervalli di riferimento: f
7 – 26 mol/l
m
11 – 28 mol/l
lll
ll
Il ferro trivalente assunto con l’alimentazione (Fe ) viene ridotto a ferro bivalente (Fe ) dai succhi gastrici,
favorendone quindi l’assorbimento. In base al fabbisogno, attraverso le cellule delle mucose nel duodeno e
nell’ileo superiore viene assunto il 10-15% del ferro contenuto negli alimenti (fabbisogno quotidiano circa
10-30 mg.). Nel plasma, la transferrina trasporta il ferro negli organi bersaglio e nei tessuti di deposito.
Solo una minima parte del ferro che circola nel plasma è legato all’aptoglobina e all’emopessina come
ferro emoglobinico extraeritrocitario. Solitamente un terzo dei punti di legame del ferro della transferrina è
saturato con ferro. Il deposito intracellulare negli epatociti, nel sistema macrofago dei monociti nel midollo e
nella milza avviene in modo reversibile attraverso la ferritina e irreversibile attraverso l’emosiderina. Un
fabbisogno più elevato si verifica in gravidanza e durante il periodo di allattamento.
Aumento dei valori: emocromatosi, anemia emolitica, disfunzioni delle cellule epatiche, anemia
sideroacrestica, talassemia, epatite acuta.
Diminuzione dei valori: alimentazione carente, maggiore fabbisogno, disfunzioni di riassorbimento,
resezione dell’ileo, aumento della perdita di ferro (ad esempio anemia emorragica cronica, ulcera,
malignomi), alterazioni della distribuzione, infezioni.
Nota aggiuntiva: i livelli nel siero oscillano nel corso della giornata, pertanto il significato ne è limitato.
Diagnostica del metabolismo: si consiglia la determinazione di ferritina e di ricettore solubile della
transferrina.
Tariffa:
siero
No. pos. DFI: 1270.00
punti tariffari 2.80
urine
No. pos. DFI: 1271.00
punti tariffari 155.00
Fetoproteina, α1-, AFP
140 gravidanza:
1 ml siero, 1 ml liquido amniotico
a
Intervalli di riferimento: 15 settimana di gravidanza
15 – 73 µg/l
a
16 – 78 µg/l
16 settimana di gravidanza
a
18 – 90 µg/l
17 settimana di gravidanza
a
22 – 108 µg/l
18 settimana di gravidanza
a
26 – 129 µg/l
19 settimana di gravidanza
a
31 – 154 µg/l
20 settimana di gravidanza
a
35 – 177 µg/l
21 settimana di gravidanza
171 marcatore tumorale:
1 ml siero
Intervalli di riferimento: f
< 1 mese
< 19000 µg/l
1 mese – 1 anno
< 77 µg/l
1 – 3 anni
< 11 µg/l
3 – 6 anni
< 4.0 µg/l
6 – 12 anni
< 6.0 µg/l
>12 anni
< 15.0 µg/l
m
< 1 mese
< 16400 µg/l
1 mese – 1 anno
< 28 µg/l
1 – 3 anni
< 8.0 µg/l
3 – 6 anni
< 6.0 µg/l
6 – 12 anni
< 4.0 µg/l
> 12 anni
< 15.0 µg/l
L’AFP è una glicoproteina, la MG 70000. La sua produzione nella vita fetale ha luogo nel tratto
gastrointestinale, nel fegato e nel sacco vitellino. Viene rilasciata nel siero e nel liquido amniotico del feto.
Penetra per via diaplacentare nel siero materno in base allo stato più o meno avanzato della gravidanza. Il
significato fisiologico è probabilmente quello di proteggere il feto dagli estrogeni materni o da danni
immunologici e di eseguire funzioni di ricambio per la produzione albuminica fetale che all’inizio è carente.
Dopo il parto l’AFP si riduce ad un tempo di dimezzamento di circa 2-8 giorni. Inoltre, l’AFP viene anche
prodotta da cellule epatiche e germinali patologicamente alterate (marker tumorali).
Gravidanza
Aumento dei valori: emorragie, infezioni, difetti di apertura del condotto neurale del feto (anencefalo, spina
bifida aperta), onfalocele, gravidanza plurigemina, a seguito di decesso intrauterino del feto durante la fase
di riassorbimento (con abbassamento dei livelli di estriolo e -HCG ancora rilevabile).
Diminuzione dei valori: sindrome Down; l’AFP non è utile per l’esclusione di una sindrome Down. Un
valore ridotto può tuttavia essere un indizio e dovrebbe eventualmente far suggerire un’amniocentesi con
cariotipizzazione. In caso di valori AFP ridotti per cause patologiche, la probabilità di una sindrome Down è
di circa il 20%, mentre combinata a -HCG aumentata e ad estriolo libero abbassato, questa probabilità
sale al 75%.
Vedi inoltre tri-test.
Marcatore tumorale
Aumento dei valori: carcinoma epatico primario (N.B. la concentrazione di AFP non consente di dedurre le
dimensioni del tumore); tumori delle cellule germinali (testicoli, ovaie: tumori del sacco vitellino; N.B. in caso
di seminomi puri, coriocarcinomi, teratomi maturi, l’AFP risulta normale); metastasi epatiche con tumori del
tratto gastrointestinale.
Malattie benigne
Aumento dei valori: epatite acuta e cronica, cirrosi epatica, emocromatosi.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1034.00
punti tariffari 19.30
5279
FGF-23-C-Terminale
Plasma EDTA congelato
Intervalli di riferimento: 26 – 110 kRU/l
Il fattore di crescita dei fibroblasti 23 (Fibroblast Growth Factor 23, FGF-23) è un ormone circolante con
effetto fosfaturico. L'effetto fosfaturico è probabilmente determinato dall'inibizione del cotrasportatore
sodio/fosfato (IIa) nel tubulo prossimale del rene. E’ stato inoltre dimostrato che l'FGF-23 riduce
Compendio degli esami labor team w ag
84
l'espressione della 1αOHase, riducendo quindi il livello sierico di vitamina D3 1,25 (OH). Nei casi di
ipofosfatemia autosomica dominante (ADHR= rachitismo ipofosfatemico autosomico dominante) viene
sintetizzata una variante mutata del FGF-23, che possiede ancora la piena attività biologica. La mutazione
nella proteina determina che le endopeptidasi non possano più scindere la proteina per inattivarla. La
endopeptidasi più importante in questi casi è probabilmente la endopeptidasi PHEX (Phosphate regulating
with Homologies to Endopeptidase on X-chromosome), la cui attività è ridotta nei casi di ipofosfatemia
associata al cromosoma X (X-linked hypophosphatemia, XLH). Pertanto, in entrambe le patologie (note
anche come rachitismo vitamina D-resistente) il quadro clinico tipico è caratterizzato da ipofosfatemia,
iperfosfaturia (diabete fosfato) e ridotta mineralizzazione ossea causata dai bassi livelli di vitamina D.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1576.00
punti tariffari 70.00
166
Fibrinogeno, Fattore I
Plasma citratato 1:10
Intervalli di riferimento: 2.0 – 4.5 g/l
Il fibrinogeno, il fattore I del sistema di coagulazione del sangue, è il substrato della trombina, l’ultimo
enzima del decorso della coagulazione e substrato della plasmina, l’enzima della via fibrinolitica. Il
fibrinogeno si forma nel fegato. Come proteina di fase acuta raggiunge elevate concentrazioni con un
ritardo di 24-48 ore in caso di reazioni infiammatorie. In caso di danni epatoparenchimali gravi può
verificarsi uno spiccato deficit di fibrinogeno a seguito di disturbi della sintesi. Tuttavia, il deficit di
fibrinogeno è causato da un consumo aumentato, ad es. coagulopatia di consumo.
Aumento dei valori: reazioni di fase acuta, postoperatorie, patologie tumorali, ustioni, uremia, anomalie
metaboliche diabetiche.
Diminuzione dei valori: disfunzioni della sintesi epatica, coagulopatia di consumo, terapia fibrinolitica,
perdite ematiche gravi, terapie con asparaginasi, neonati, emolisi. Ipofibrinogenemia e afibrinogenemia.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1320.00
punti tariffari 13.80
1969
Fibronectina
1 ml liquido ascitico con EDTA
Intervalli di riferimento: 250 – 400 mg/l
La fibronectina (cold insoluble globulin, cell surface protein, opsonic protein, fibroblast surface antigen) è
una glicoproteina dimerica ad elevato peso molecolare (400.000). La parte principale di fibronectina
plasmatica sembra provenire dalle cellule endoteliali e dagli epatociti, inoltre si trova nei trombociti, sulla
superficie delle cellule mesenchimali e anche in liquidi extracellulari (plasma, liquido cerebrospinale, liquido
amniotico, plasma seminale, liquidi sinoviali). Le attività biologiche sono le seguenti: organizzazione del
citoscheletro, proprietà di emoagglutinazione, inibizione da contatto nella formazione cellulare, migrazione
cellulare/chemiotassi, emostasi mediante la mediazione tra le piastrine ematiche e le superfici ricoperte di
collagene. Si ritiene che un ruolo importante per la fibronectina plasmatica sia nella funzione di clearance
del sistema reticoloendoteliale (SRE) a causa della sua attività opsonica (mediazione della fagocitosi). Un
deficit di fibronectina peggiora ad es. l’eliminazione delle endotossine.
Aumento dei valori: valori > 100mg/l nell’ascite sono associati con una sensibilità del 90% e una specificità
dell’82% a genesi maligne.
Nota aggiuntiva: vedi inoltre “ascite“.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1326.00
punti tariffari 52.00
1970
Filarie, anticorpi
1 ml siero
Ricerca di anticorpi specifici
Intervalli di riferimento: < 0.50 OD
Le filarie (nematodi, vermi filamentosi) comprendono i vermi adulti e le larve (microfilarie). Le principali
filarie patogene per l’uomo sono: Wuchereria bancrofti (agente eziologico della filariosi linfatica, elefantiasi),
Loa-loa (loaiasi, edema di Calabar), Brugia malayi e Onchocerca volvulus (agente eziologico
dell’oncocercosi o “cecità dei fiumi”). Come vettori sono considerati zanzare o tafani (nella loaiasi). Dopo
lunghi periodi di incubazione (fino a un anno) i fenomeni clinici si manifestano in linfoadeniti recidivanti
associate a ingrossamento dei tessuti connettivali (in casi estemi, elefantiasi delle estremità inferiori).
Penetrando nella cornea o camera anteriore dell’occhio, le microfilarie provocano cheratite e iridociclite con
riduzione della vista e successivamente cecità (Onchocerca volvulus).
In presenza di un’elevata densità parassitaria, le microfilarie possono essere evidenziate nello striscio di
sangue o nella goccia spessa. È importante osservare la periodicità: Wucheria bancrofti e Brugia malayi
sono dotate esclusivamente di periodicità notturna, Loa-Loa invece di periodicità diurna (evidenziabile nel
sangue soltanto nelle ore meridiane).
Onchocera volvulus: evidenziazione biopsie cutanee immerse in soluzione fisiologica.
Nota aggiuntiva: Il riscontro positivo richiede, a causa di possibili reazioni crociate con altri parassiti, un
esame finalizzato all’evidenziazione di altri nematodi (per es. i parassiti fecali Ascaris lumbricoides,
Ancylostoma duodenale, Strongyloides stercoralis, Enterobius vermicularis).
Tariffa:
No. pos. DFI: 3520.00
punti tariffari 47.00
1971
Flecainide (Tambocor)
2 ml siero
Valori terapeutici: 0.2 – 1.0 mg/l
Antiaritmico appartenente alla classe IC (blocco del sodio e rallentamento della conduzione con
ripolarizzazione normale). Campi di impiego: aritmie atriali, tachiaritmie ventricolari, ectopie ventricolari.
Legame plasma-proteico 32-47%, emivita 18 ore (endovenoso), 14-20 ore per via orale, mediante il
metabolismo epatico si forma il flecainide di alchile, secrezione renale circa 30% immodificata. Effetti
collaterali: disturbi visivi, capogiri e cefalea.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1484.00
punti tariffari 99.00
1972
Flucitosina (Ancotil®)
1 ml siero
Valori terapeutici: vedi referto
Antimicotico
Tariffa:
No. pos. DFI: 1076.00
punti tariffari 99.00
Compendio degli esami labor team w ag
4167
Fluconazolo
1 ml siero
Valori terapeutici:
Antimicotico
Tariffa:
1978
1974
< 10 mg/l
No. pos. DFI: 1076.00
punti tariffari 99.00
Flufenazina (Dapotum®)
2 ml siero
Valori terapeutici:
Valori di tossicità:
Neurolettico
Tariffa:
1973
85
1.0 – 10.0 µg/l
> 100 ng/ml
No. pos. DFI: 1579.00
punti tariffari 140.00
Flunarizina (Sibelium®)
2 ml siero
Valori terapeutici: 25.0 – 200 mg/l
Antiistaminico, farmaco vasodilatatore
Tariffa:
No. pos. DFI: 1052.00
punti tariffari 185.00
Flunitrazepam (Rohypnol®)
2 ml siero
Valori terapeutici: 5.0 – 40.0 µg/l
Benzodiazepina
Con un emivita di 10-20 ore, il flunitrazepam appartiene ai derivati delle benzodiazepine eliminate in tempi
medio-rapidi e viene associato al gruppo dei tranquillanti. Impiego nei disturbi gravi e cronici del sonno e in
caso di malattie organiche, preoperatorie e postoperatorie.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1661.00
punti tariffari 140.00
Fluoruri
1975 2 ml siero
575 10 ml urine
Intervalli di riferimento: siero
< 30.0 µg/l
Il fluoro viene impiegato nella produzione di alluminio, vetro, propellenti e agenti refrigeranti e per la
conservazione del legno. In minime quantità è presente anche nell’acqua potabile (soprattutto nel pesce e
nel tè nero). Anche alcuni anestetici (Enfluran, Halotan) e paste dentifricie contengono fluoro. Quasi il 90%
del riassorbimento del fluoro avviene mediante assunzione nei polmoni e nel tratto gastrointestinale. Un
avvelenamento acuto da fluoro presenta sintomi quali vomito, diarrea, coma o alveolite (a seguito di
inalazione di spray per il pellame contenente polimeri di perfluorcarbonio).
Tariffa:
No. pos. DFI: 1327.00
punti tariffari 24.00
1976
Fluoxetina (Fluctine®)
3 ml siero
Valori terapeutici: 60 – 450 g/l
Antidepressivo / inibitore della ricaptazione della serotonina
Tariffa:
No. pos. DFI: 1327.00
punti tariffari 24.00
1977
Flupentixolo (Fluanxol®)
3 ml siero
Valori terapeutici:
Neurolettico
Tariffa:
1979
1.0 – 5.0 g/l
No. pos. DFI: 8431.03
punti tariffari 80.00
Flurazepam (Dalmadorm®)
2 ml siero
Valori terapeutici: 2.0 – 20.0 µg/l
Valori di tossicità: > 200 g/l
Con un emivita di 2 ore, il flurazepam appartiene ai derivati delle benzodiazeoine eliminate in tempi rapidi e
viene associato al gruppo dei tranquillanti. Impiego nei disturbi del sonno.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1661.00
punti tariffari 140.00
19790 Desalchilflurazepam (Metabolita)
Valori terapeutici:
Tariffa:
1994
30.0 – 80.0 g/l
No. pos. DFI: 1661.00
punti tariffari 140.00
Fluvoxamina (Floxyfral®)
2 ml siero
Valori terapeutici: 30 –300 g/l
Antidepressivo, inibitore della ricaptazione della serotonina
Tariffa:
No. pos. DFI: 1064.00
punti tariffari 86.00
576
Formaldeide, Formalina, Formol, Acido formico
10 ml urine congelate
Intervalli di riferimento: < 15.0 mg/l
L’acido formico si forma a livello endogeno ed è un metabolita della formaldeide, del metanolo e altri agenti
chimici. Con una esposizione a queste sostanze l’apporto di acido formico nelle urine può raggiungere
anche i 30 mg/l. L’assunzione media giornaliera al di fuori dell’alimentazione è di 0,4 – 1,2 mg. La
formaldeide trova impiego nella produzione di materiali edilizi (pannelli di truciolato, sigillanti per parquet,
isolanti, colle, tinte, tappezzeria) ed è presente anche nel fumo di sigaretta. Già a basse concentrazioni la
Compendio degli esami labor team w ag
86
formaldeide causa irritazioni sulle mucose degli occhi e delle vie aeree. Viene ossidata negli eritrociti con
un’emivita di 1,5 minuti e nel fegato come acido formico, di cui solo il 30% viene escreto per via renale.
Elevate concentrazioni di acido formico vengono formate dagli enterococchi (degradazione di citrati) e E.coli
nelle urine in condizioni anaerobiche, ad es. in caso di infezioni dell’urina o di colonizzazioni asintomatiche
di germi della vescica. Nelle provette fresche di urina, il livello di acido formico scende nuovamente in
presenza di E.coli, dopo averlo lasciato a riposo a temperatura ambiente per un certo lasso di tempo.
Nota aggiuntiva: è necessario ricordare che le determinazioni nei soggetti con e senza sovraccarico di
formaldeide possono sovrapporsi nei valori di rilevazione, rendendo difficile la valutazione dei singoli valori.
Un’elevata concentrazione di formaldeide nelle urine non indica di per sé un sovraccarico di formaldeide,
ma un risultato contenuto nelle norme non la esclude.
Tariffa:
No. pos. DFI: 8431.03
punti tariffari 80.00
654
Fosfatasi acida prostatica, PAP, Prostatafosfatasi acida
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 2.2 ng/ml
La fosfatasi prostatica acida (PAP) è identica all’isoenzima 2 del gruppo delle fosfatasi acide. Il luogo di
produzione sono le cellule ghiandolari della prostata, che secernono l’enzima nel lume ghiandolare.
Nell’ambito di un’alterazione cellulare maligna o di una manipolazione, la PSP nel siero aumenta.
Aumento dei valori: carcinoma della prostata, adenoma prostatico, resezione transuretrale,
cateterizzazione, massaggio prostatico, esame digito-rettale, ritenzione vescicale acuta.
Nota aggiuntiva: si consiglia di determinare anche il PSA.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1626.00
punti tariffari 11.80
627
Fosfatasi acida
1 ml siero
Intervalli di riferimento: f
< 6.5 U/l
m
< 6.6 U/l
La fosfatasi acida, detta anche fosfatasi acida non prostatica, comprende cinque isoenzimi che sono
evidenziabili negli eritrociti, nei trombociti (piastrine), nelle cellule del sistema reticoloendoteliale (fegato e
milza), nell’osso e nella prostata.
Aumento dei valori: metastasi ossee, tumori dell’osso, ostite, morbo di Paget, iperparatireoidismo,
carcinoma della prostata, carcinoma della mammella, carcinoma dei bronchi e del colon con infiltrazioni
ossea, malattie ematologiche sistemiche.
Nota aggiuntiva: per la diagnosi del carcinoma della prostata deve essere effettuato il test fosfatasi acida
prostatica, PAP, o meglio, il test PSA.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1022.00
punti tariffari 11.20
205
Fosfatasi alcalina, AP, APH
1 ml siero
Intervalli di riferimento: f
< 9 anni
< 700 U/l
9 – 12 anni
< 340 U/l
12 – 16 anni
< 160 U/l
> 16 anni
< 104 U/l
m
< 9 anni
< 700 U/l
9 – 15 anni
< 550 U/l
15 – 18 anni
< 380 U/l
18 – 50 anni
< 150 U/l
50 – 60 anni
< 129 U/l
> 60 anni
< 160 U/l
L'AP è un enzima cellulare legato alla membrana. Quantitativi elevati di enzima sono presenti nel sistema
osseo, nel parenchima epatico e negli epiteli delle vie biliari. Pertanto aumenti di attività dell'AP totale nel
siero quasi sempre sono causati da una lesione di questi organi. I gruppi di isoenzimi determinati
geneticamente si suddividono in: AP delle ossa (come marker enzimatico dell'attività osteoblastica), del
fegato, della bile e dell'intestino.
Aumento dei valori: colestasi, epatite virale acuta, epatite cronica attiva, colangite, danno epatico
alcooltossico, danno epatico causato da farmaci (ad es. metiltestosterone, eritromicina, terapia citostatica),
metastasi epatiche, metastasi ossee (ca prostata, ca mammario, ca bronchiale), mieloma multiplo,
osteosarcoma, osteomielosclerosi, sovradosaggio di vitamina D, rachitismo, malattia di Paget,
occasionalmente elevato in fratture, operazioni alle ossa, necrosi ossee, osteomielite, acromegalia,
ipertiroidismo, gravidanza (AP placentare)
Farmaci: allopurinolo, carbamazepina, ciclofosfamide, eritromicina, oro, INH, ketoconazolo; MTX.
Naproxen; oxacillina, penicillamina, fenobarbitale, fenitoina, primidone, propiltiouracile, ranitidina,
rifampicina, bactrim, sulfasalazina.
Diminuzione dei valori: somministrazione di penicillamina, somministrazione di teofillina, contaminazione
da EDTA.
Nota aggiuntiva: durante lo sviluppo osseo i valori sono aumentati, i valori di riferimento dipendono quindi
notevolmente dall'età.
Valori falsamente diminuiti: utilizzo di sangue ossalato, citrato ed EDTA.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1027.00
punti tariffari 2.50
44122
Fosfatasi alcalina, isoenzimi
2 ml siero, prelievo di sangue effettuato sul paziente a digiuno da 12 ore
Intervalli di riferimento: AP fegato
< 9 ans
< 51 U/l
w
9 – 150 ans
< 68 U/l
m
9 – 150 ans
< 67 U/l
AP ossa
< 16 ans
< 370 U/l
w
16 – 150 ans
< 66 U/l
m
16 – 150 ans
< 77 U/l
AP intestino tenue
< 12 U/l
AP placentare
< 1.0 U/l
Macro AP
< 3.0 U/l
AP bile
< 12 U/l
Compendio degli esami labor team w ag
87
frazione lipoproteica
< 1.0 U/l
Fra gli isoenzimi della fosfatasi alcalina (AP) rientrano l'AP placentare, l'AP intestinale e il gruppo AP
presente nel fegato, nel rene e nelle ossa. Negli organi indicati gli enzimi AP caratteristici sono predominanti
al punto che la loro comparsa nel siero può far presupporre alterazioni nell'organo d'origine. AP fegato:
danno del parenchima epatico, tumori, metastasi. AP bile: malattie epatobiliari, colestasi, carcinoma
primario delle cellule epatiche. AP intestino tenue: cirrosi epatica, diabete mellito, insufficienza renale
cronica. AP ossa: valori elevati negli osteoblasti attivi durante la formazione delle ossa, malattia di Paget,
osteosarcoma, metastasi ossee, iperparatiroidismo primario e secondario. Macro AP: colestasi, metastasi
epatiche. AP placentare: carcinoma bronchiale, tumori delle ovaie e dell'utero.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1030.00
punti tariffari 195.00
307
Fosfatasi alcalina leucocitaria, PAL
4 strisci di sangue freschi, da sangue capillare
Evitare tassativamente l’EDTA (valori falsamente bassi causati da PAL inibito)
Intervalli di riferimento: Indice PAL: 10 – 100
La fosfatasi alcalina leucocitaria (PAL) è un enzima, una fosfomonoesterasi, dei graulociti neutrofili. La PAL
non fa parte degli isoenzimi della fosfatasi alcalina evidenziabili nel siero. La fosfatasi non si riscontra negli
eosinofili, nei basofili o altre cellule plasmatiche. Un aumento dell’attività PAL è un segno della
proliferazione cellulare elevata (“stress cellulare“). Non è conosciuta una funzione fisiologica della APL.
Oltre alle alterazioni dell’attività PAL con quadri clinici definiti si manifestano alterazioni della attività con altri
malattie.
Attività bassa o inesistente:
regolare: leucemia mieloide cronica, ipofosfatasia infantile
spesso: emoglobinuria notturna parossistica (PNH)
occasionalmente: anemia da deficit di ferro, anemia sideroacrestica, anemia emolitica, malattie reumatiche
e a etiologia virale.
Attività normale: poliglobulie sintomatiche (senza infiammazione), sporadico nelle LMC sotto terapia o
gravidanza in parallelo.
Attività aumentata: osteomielofibrosi, osteomielosclerosi (valori bassi sono rari), policitemia vera,
trombocitemia essenziale, leucemie acute, morbo di Hodgkin senza terapia, perniciosa durante una crisi
reticolocitaria, spesso in occasione di plasmocitoma, anemia aplastica, polmonite, sepsi, ascesso,
carcinoma.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1028.00
punti tariffari 36.00
634
Fosfatasi alcalina placentare, PLAP
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 0.10 U/l
Aumento dei valori: gravidanza, carcinomi (bronchi, ovaia, utero, tratto gastrointestinale, testicolo)
Tariffa:
No. pos. DFI: 1426.00
punti tariffari 61.00
2828
Fosfatidilserina IgG, IgA, IgM, autoanticorpi
2 ml siero
Intervalli di riferimento: IgG
< 1.0 MOC
IgA
< 1.0 MOC
IgM
< 1.0 MOC
Gli autoanticorpi contro la fosfatidilserina possono associarsi alla collagenosi (in particolare, SLE) ed
indicano una sindrome da anticorpi antifosfolipidi. I pazienti con sindrome da anticorpi antifosfolipidi sono
maggiormente esposti al rischio di trombosi, malattie cardiovascolari e aborti recidivanti. Aumento dei livelli:
collagenosi (in particolare, SLE) con sindrome da anticorpi antifosfolipidi. Nota: vedere anche Sindrome da
anticorpi antifosfolipidi, Autoanticorpi antifosfolipidi (cardiolipina), Autoanticorpi anti-beta-2-glicoproteina.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1194.00 (3x)
punti tariffari 261.00
Fosfato, Fosforo inorganico
246 1 ml siero
543 10 ml urine 24 ore, specificare la quantità totale
Intervalli di riferimento: siero
< 10 giorni
10 giorni – 2 anni
2 – 12 anni
> 12 anni
1.40 - 2.90 mmol/l
1.40 - 2.10 mmol/l
1.40 - 1.70 mmol/l
0.6 – 1.6 mmol/l
urine
16.0 – 48.0 mmol/24 ore
1.41 – 4.23 mmol/mmol creatinina
Nel plasma il fosfato inorganico è presente ionizzato sotto forma di ortofosfati, la cui concentrazione viene
controllata dall’azione sinergica dell’ormone della crescita, dagli estrogeni e dal paratormone (85% nelle
ossa/denti, 14% intracellulare, 1% extracellulare). PTH e 1,25-OH VitD3 aumentano la secrezione renale
dei fosfati mediante inibizione del riassorbimento. La secrezione renale viene ostacolata da STH, tirossina,
insulina e cortisolo. Lo scambio tra calcio e fosfato è strettamente correlato. Funzione principale: erogatore
di energia (ATP), sistema tampone.
Siero
Aumento dei valori: insufficienza renale cronica, ipoparatiroidismo, pseudo-ipoparatiroidismo,
acromegalia.
Diminuzione dei valori: iperparatiroidismo primario, antiacidi, iperparatiroidismo secondario: ipocalcemia,
carenza di vitamina D, malassorbimento, rachitismo.
Urine
Aumento dei valori: iperparatiroidismo primario, ipocalcemia, rachitismo, sindrome di Fanconi, acidosi
tubulare renale, diabete fosfatico.
Diminuzione dei valori: insufficienza renale, ipoparatiroidismo, acromegalia.
Nota aggiuntiva: Si consiglia di provvedere sempre alla rilevazione del fosfato assieme al calcio. L’emolisi
e un prolungato periodo di immobilità della provetta prima della centrifugazione causano valori sierici
falsamente elevati. Non si consiglia l’invio di sangue intero.
Tariffa:
siero
No. pos. DFI: 1601.00
punti tariffari 3.20
urine
No. pos. DFI: 1602.00
punti tariffari 3.20
Compendio degli esami labor team w ag
88
213
Fruttosamina
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 285 mol/l
Le fruttosamine consentono di valutare la concentrazione media di zuccheri nel sangue nelle ultime 1 – 3
settimane. La determinazione delle fruttosamine rappresenta un metodo per il controllo retrospettivo dello
stato metabolico dei diabetici, supplementare alla determinazione dell’HbA1c. Tuttavia il suo significato è
ancora controverso, poiché numerose circostanze possono provocare un rialzo delle concentrazioni:
reazioni di fase acuta, ipertireosi, edemi, gravidanza, essiccosi, iperbilirubinemia, emolisi, lunghi ristagni nel
prelievo di sangue.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1333.00
punti tariffari 15.90
Fruttosio
1981 1 ml plasma NaF
578 1 ml eiaculato
Intervalli di riferimento: plasma NaF
1.0 – 6.0 mg/dl
eiaculato
1200 – 4500 µg/ml
Il fruttosio nello sperma rispecchia la funzione escretrice della vescicola seminale. Valori di fruttosio molto
bassi indicano una ostruzione del ductus ejaculatorius oppure l’assenza (agenesia) o una grave disfunzione
della vescicola seminale.
Si hanno valori ridotti in caso di agenesia o di disfunzione della vescicola seminale e del condotto
spermatico, soprattutto in correlazione con azoospermia.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1334.00
punti tariffari 31.00
5551
Fusobatteri, Angina di Plaut-Vincent
Tampone faringeo su vetrino portaoggetti asciugato all’aria oppure tampone faringeo, tampone tonsillare in
terreno di trasporto.
Ricerca di agenti (esame microscopico)
Tariffa:
No. pos. DFI: 3321.00
punti tariffari 22.00
354
1983
Gabapentina (Neurontin®)
2 ml siero
Intervalli di riferimento: 2 – 12 mg/l
Il gabapentina è un antiepilettico, che presenta analogie strutturali con i GABA (acido γ-aminobutirrico), ma
al contrario dei GABA può superare la barriera ematoencefalica. L’emivita è di circa 5 – 7 h.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1068.00
punti tariffari 76.00
Galattochinasi
5 ml sangue EDTA
Intervalli di riferimento: > 12.0 µmol/l eritrociti
8.00 – 12.0 µmol/l eritrociti eterozigote
< 2.00 µmol/l eritrociti
omozigote
Enzima eritrocitaria
Tariffa:
No. pos. DFI: 1335.00
punti tariffari 320.00
Galattosio
1984 1 ml sangue NaF
579 3 ml urine 24 ore in provetta con NaF (speficifare la quantità totale)
Intervalli di riferimento: sangue NaF
< 0.28 mmol/l
Tariffa:
No. pos. DFI: 1337.00
punti tariffari 31.00
208
Gamma glutamil transpeptidasi, Gamma-GT, GGT, -GT
1 ml siero
Intervalli di riferimento:
f
m
< 1 giorno
1 – 5 giorni
5 giorni – 6 mesi
6 mesi – 1 anno
1 – 12 anni
12 – 17 anni
> 17 anni
> 17 anni
< 151 U/l
< 185 U/l
< 204 U/l
< 34 U/l
< 23 U/l
< 33 U/l
< 39 U/l
< 66 U/l
Il -GT è l’enzima principale del ciclo del gamma glutammato, che regola l’assimilazione di aminoacidi dai
liquidi corporei nelle cellule. Si trova principalmente sulle membrane cellulari dei tessuti, i quali presentano
un’elevata capacità escretrice o assorbente, ad es. sugli epiteli delle vie biliari, sulla membrana dello strato
cuticolare del tubulo renale prossimale, sulle cellule dell’intestino tenue e sui dotti escretori del pancreas.
L’aumento di -GT nel plasma è significativamente legato al fegato e pertanto risulta essere uno degli
indicatori più sensibili di una patologia biliare-epatica (sensibilità diagnostica del 95%). Il -GT è l’enzima i
cui valori aumentano più spesso in caso di patologie delle vie biliari-epatiche.
Aumento dei valori: epatite, cirrosi epatica (virale, tossica), fegato grasso, tumori epatici e metastasi
epatiche, colestasi, alcolismo, assunzione di farmaci (in caso di induzione dovuta a terapia l’aumento è al
massimo il doppio rispetto al valore di riferimento più elevato), pancreatite, carcinoma pancreatico.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1341.00
punti tariffari 2.50
133
Gastrina
1 ml siero
Intervalli di riferimento: a digiuno
< 54.0 pmol/l
postprandiale 54.0 – 95 pmol/l
La gastrina è un ormone polipeptidico e si presenta nella mucosa dell’antro, del duodeno e del digiuno
prossimale. Il rilascio dell’ormone viene indotto dall’assunzione di alimenti. L’effetto principale della gastrina
Compendio degli esami labor team w ag
89
risiede nella stimolazione delle cellule parietali del corpo gastrico per la produzione di acidi in parte
direttamente, ma soprattutto indirettamente mediante stimolazione del rilascio istaminico dalle cellule del
corpo e fondo dello stomaco. Dopo l’avvenuta acidificazione del chimo, il rilascio di gastrina viene inibito
dalla presenza di acido cloridrico nell’antro gastrico.
Aumento dei valori: sindrome di Zollinger-Ellison (ulcera duodenale, gastrite iperacida e tumore delle
cellule insulari del pancreas, test di conferma del test di provocazione della secretina), gastrite cronicoatrofica, a seguito di vagotomia, stenosi benigna della regione pilorica, neoplasia endocrina multipla (MEN
I), terapia con bloccanti delle pompe di protoni.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1340.00
punti tariffari 53.00
487
Gentamicina (Garamycin®)
1 ml siero
vedi inoltre antibiotici (aminoglicoside)
Livello di avvallamento < 2.0 mg/l
prelievo di sangue immediatamente prima della dose successiva
Livello di picco
5.0 – 10.0 mg/l prelivo di sangue 15 – 30 min dopo il termine dell’infusione o 1 ora
dopo somministrazione i.m.
tossico
> 10.0 mg/l
Tariffa:
No. pos. DFI: 1060.00
punti tariffari 115.00
3580
Germanio
1 ml siero
Intervalli di riferimento: vedi referto
Tariffa:
No. pos. DFI: 1560.00
292
Gliadina, ricerca
anticorpale
anticorpale,
punti tariffari 105.00
Glutine,
anticorpi,
Glutene,
ricerca
1 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Gli anticorpi anti-gliadina insorgono in presenza di celiachia. Sono rivolti contro i componenti del glutine
(proteina dei cereali). Non si tratta di auto-anticorpi. Vengono indicati come anticorpi IgG e IgA. In caso di
intensa attività patologica sono presenti titoli elevati, mentre se viene mantenuta una dieta rigida priva di
glutine, i titoli si riducono considerevolmente oppure diventano negativi (controllo della dieta).
Aumento dei valori: celiachia, sprue non tropicale (specificità e sensibilità > 90%), dermatite erpetiforme.
Nota aggiuntiva: la migliore espressione risiede nella contemporanea determinazione degli auto-anticorpi
della transglutaminasi tissutale (vedi alla rispettiva voce).
Non di rado i pazienti celiaci presentano anche un deficit di IgA, pertanto si consiglia di determinare
simultaneamente anche il livello sierico di IgA.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1441.00, 1122.00, 1114.00 punti tariffari 114.20
1993
Glibenclamide (Daonil®; Euglucon®; gli-basan®; Glibensifar®)
1 ml siero
Intervalli di riferimento: vedi referto
Antidiabetico (sulfonilurea)
Tariffa:
No. pos. DFI: 1469.00
1996
Glicerina libera
2 ml plasma EDTA congelato
Intervalli di riferimento: 0.4 – 2.0 mg/dl
Tariffa:
No. pos. DFI: 1316.00
156
punti tariffari 150.00
punti tariffari 95.00
Glicoproteina, α1-, Orosomucoide
1 ml siero
Intervalli di riferimento: 0.5 – 1.2 g/l
La 1-glicoproteina è una catena polipeptidica con oligosaccaridi a forma di antenne e presenta
un’importanza diagnostica come proteina di fase acuta. Funge da indicatore di stati infiammatori.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1036.00
punti tariffari 23.00
5317
Glimepirida
2 ml siero
Valori terapeutici:
Antidiabetico
Tariffa:
1995
<350 µg/l
1h dopo 3 mg
No. pos. DFI: 1469.00
punti tariffari 150.00
Glucagone
Plasma EDTA congelato
Intervalli di riferimento: 59 – 177 pg/ml
Aumento dei valori: glucagonoma (60% maligno); assieme con un livello elevato di insulina.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1355.00
punti tariffari 68.00
3087
Glucosidasi, α2 ml ejaculato
Intervalli di riferimento: > 20.0 mU/ml
Marcatore per la funzione epididimaria
Tariffa:
No. pos. DFI: 1358.00
Glucosio, Zucchero nel sangue
215 1 – 2 ml sangue intero in provetta con NaF
215 1 – 2 ml siero
528 5 ml urine 24 ore o urine “spot”
punti tariffari 21.00
Compendio degli esami labor team w ag
90
Intervalli di riferimento: siero/plasma
< 1 giorno
1 giorno – 6 mesi
6 mesi – 6 anni
> 6 anni
urine
2.00 – 5.00 mmol/l
2.80 – 5.00 mmol/l
3.30 – 5.00 mmol/l
3.9 – 5.6 mmol/l
a digiuno
< 1.10 mmol/24 ore
< 90.0 mmol/mol creatinina
fattore di conversione: mmol/l x 18.2 = mg/dl
Il glucosio serve a ottenere energia per l’organismo. Viene assorbito con l’alimentazione, ottenuto dai
depositi di glicogeno oppure sintetizzato mediante gluconeogenesi. La determinazione serve soprattutto alla
valutazione dello stato metabolico: normoglicemia, ipoglicemia, iperglicemia.
Aumento dei valori: diabete mellito primario: di tipo I o II.
Diabete mellito secondario: patologie a carico del pancreas, emocromatosi, mucoviscidosi, ipercortisolismo,
feocromocitomi, acromegalia, sindrome di Conn, farmaci, gravidanza.
Diminuzione dei valori: sovradosaggio di farmaci antidiabetici, epatopatie, etilismo, insufficienza renale,
anoressia, insufficienza surrenale e del lobo anteriore dell’ipofisi, ipotireosi, insulinoma, tumori a produzione
di IGF, sindrome di Dumping, anomalie enzimatiche.
Nota aggiuntiva: in base al tipo di campione (siero, sangue capillare, arterioso, sangue in campione NaF)
si rilevano altri valori normali. L’invio di analisi con il sangue totale (senza aggiunta di NaF) non è adatto alla
determinazione del glucosio, poiché attraverso la glicolisi in corso negli eritrociti risultano valori di glucosio
troppo bassi (questo vale anche per i campioni nelle provette con gel di separazione non centrifugate).
La diagnosi di diabete mellito si può ottenere mediante determinazione del glucosio a digiuno o con il test di
tolleranza al glucosio (vedi alla rispettiva voce).
Criteri diagnostici (WHO, ADA) per la diagnosi del diabete mellito attraverso il glucosio a digiuno
plasma/siero:
< 5.6 mmol/l assenza di diabete mellito
5.6 – 6.9 mmol/l disfunzioni nell’omeostasi del glucosio
> 7 mmol/l diabete mellito (la diagnosi deve essere confermata con una
seconda rile vazione oppure con il test orale di tolleranza del glucosio).
Tariffa:
siero
No. pos. DFI: 1356.00
punti tariffari 2.50
urine
No. pos. DFI: 1357.00
punti tariffari 2.50
300
Glucosio-6-fosfato deidrogenasi, G6PD
5 ml sangue EDTA
Intervalli di riferimento: >130 pU/Ec
La deficienza di glucosio-6-fosfatodeidrogenasi è in tutto il mondo il più comune difetto enzimatico che
colpisce i globuli rossi (eritrociti). Tale difetto enzimatico è trasmesso da una mutazione del gene G6PD del
cromosoma X. Attraverso un’alterazione del metabolismo degli zuccheri, questa condizione di deficienza
enzimatica provoca un’aumentata distruzione degli eritrociti qualora intervengano fattori esterni quali uso di
farmaci, infezioni, favismo, con conseguente comparsa di anemia emolitica ovvero, nelle forme a decorso
severo, di una crisi emolitica. Il deficit di G6PD è prevalentemente diffuso nelle zone geografiche nelle quali
era o è presente la malaria. Il deficit di G6PD si riscontra tuttavia anche nelle regioni libere da malaria,
anche se più raramente. Questa distribuzione del deficit di G6PD è un caso di polimorfismo bilanciato: la
relativa resistenza delle donne colpite da questo deficit enzimatico nei confronti delle infezioni da parte del
virus della malaria compensa sotto il profilo dell’evoluzione lo svantaggio della sensibilità mostrata dagli
uomini che ne sono affetti. Farmaci che possono scatenare una reazione emolitica (elenco non completo):
acetazolamide, acido acetilsalicilico (ad alte dosi), ciprofloxacina, cotrimoxazolo, dapsone, idrossiclorochina
solfato, meflochina, mesalazina, metamizolo, naftalina, fenazone, prilocaina probenecid, propifenazone,
sulfacetamide, sulfadiazina, sulfasalazina, sultiam; alimenti come fave, piselli, ribes.
Nota aggiuntiva: nell’emolisi acuta una diagnosi non può essere fatta dato che quasi in tutte le cellule è
evidenziabile un’attività elevata di glucosio-6-fosfato.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1358.00
punti tariffari 21.00
217
Glutammato deidrogenasi, GLDH
1 ml siero
Intervalli di riferimento:
< 2 anni
< 6.4 U/l
2 – 15 anni
< 4.8 U/l
f
> 15 anni
< 3.0 U/l
m
> 15 anni
< 6.4 U/l
Il GLDH è un enzima mitocondriale. È presente soprattutto nel fegato, un rialzo dei valori è indice specifico
di una patologia a carico del fegato. Emivita: 18 ore.
Aumento dei valori: epatite, carcinoma epatico, metastasi epatiche, ittero da blocco, danni epatici tossici,
stasi epatica, cirrosi epatica, fegato grasso.
Nota aggiuntiva: l’emolisi può causare valori erroneamente elevati. A causa della sensibilità limitata (47%)
l’esecuzione del test per la determinazione di patologie epatiche non è indicata, nonostante l’elevata
specificità.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1361.00
punti tariffari 15.90
Gonococchi, Neisseria gonorrhoeae, Gonorrea
I gonococchi penetrano nel corpo attraverso le mucose del tratto urogenitale, della cavità orale, della zona
anale/rettale e, nei neonati, attraverso le congiuntive.
Donne: nel 60% decorso asintomatico; cervicite, uretrite, proctite, faringite, bartolinite, anessite, salpingite,
event. infertilità in caso di “chronic pelvic inflammatory disease“, ossia malattia infiammatoria pelvica
cronica.
Uomini: uretrite, faringite, proctite, prostatite, epididimite.
In entrambi i sessi si può avere una generalizzazione caratterizzata da febbre, artrite, eruzioni cutanee
(vasculite, papule, pustole), endocardite causata dalla gonorrea, sepsi gonococcica.
475
Gonococchi, anticorpi
1 ml siero
Intervalli di riferimento: 1:8
Nelle infezioni locali è rara la formazione di anticorpi specifici. La ricerca sierologica di un’infezione
gonococcica è pertanto indicata soltanto in caso di infezione sistemica.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3383.00
punti tariffari 29.00
Compendio degli esami labor team w ag
456
91
Gonococchi DNA
Tampone (set PCR)
10 ml della 1a urina del mattino
Intervalli di riferimento: negativo
La ricerca del DNA nelle urine e da tampone mediante PCR vanta un’elevatissima sensibilità e specificità.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3460.00
punti tariffari 95.00
309
Granulociti eosinofili
2 ml sangue EDTA
Intervalli di riferimento: < 8%
Aumento dei valori: malattie allergiche, elmintosi, pemfigo, Psoriasis, dermatite erpetiforme, malattie
autoimmuni, leucemia mieloide cronica, morbo di Hodgkin, metastasi, dopo le infezioni, acido acetilsalicilico,
penicillina.
vedi inoltre emogramma
Tariffa:
No. pos. DFI: 1371.00, 1370.00 punti tariffari 17.00
162
Gruppo sanguigno, Isoagglutinine, Rhesus
5 ml sangue EDTA
AB0 + fattore Rhesus, fenotipo se antigene D risulta negativo (rilevazione di weak D e di partial D).
Metodo: agglutinazione diretta.
Nota aggiuntiva: annotare sulla provetta EDTA i dati anagrafici completi del paziente (cognome, nome,
data di nascita), altrimenti l’attribuzione certa della provetta al paziente non è possibile. Per questo occorre
una seconda prova ematica.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1013.00
punti tariffari 17.10
4496
Haemophilus ducreyi DNA, PCR
Striscio della pelle o d’una lesione mucosale
Intervalli di riferimento: negativo
Gli Haemophilus ducreyi sono batteri a forma di bastoncino aerobi, gram-negativi, coccoidi, non mobili, che
possono essere trasmessi attraverso i rapporti sessuali non protetti. Questi batteri penetrano nei tessuti
attraverso piccole lesioni cutanee e della mucosa e sono la causa dell’ulcera molle (Ulcus molle). Le
infezioni si verificano tipicamente nelle regioni tropicali e subtropicali. In tali regioni l’Haemophilus ducreyi
rappresenta una delle principali cause di ulcere genitali. 3-5 giorni dopo l’infezione si manifestano dapprima
le caratteristiche lesioni molli che interessano i genitali che dopo alcune settimane si accompagnano a
dolore e gonfiore nonché a un ingrossamento dei linfonodi inguinali con formazione di un ascesso. Le
ulcere molli extragenitali sono rare, le infezioni disseminate non sono conosciute. La diagnosi mediante
PCR rappresenta la metodica standard: la coltivazione è difficile da ottenere, la rilevazione degli anticorpi
non è riuscita ad imporsi.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3456.00
punti tariffari 180.00
2012
Haemophilus influenzae B, anticorpi, verifica dello stato vaccinale
1 ml siero
Intervalli di riferimento: > 0.19 mg/l
Tariffa:
No. pos. DFI: 3371.00
2013
punti tariffari 42.00
Hantavirus, anticorpi
2 ml siero
Intervalli di riferimento: IgG
< 1.0 MOC
IgM
< 1.0 MOC
Gli hantavirus sono virus a RNA con diversi sierotipi e appartengono alla famiglia dei bunyaviridae. Possono
provocare un gruppo eterogeneo di quadri clinici di gravità variabile, noti anche come febbre emorragica
con sindrome renale (HFRS), febbre emorragica coreana o nefropatia epidemica. Serbatoi e sorgenti
dell’infezione sono i roditori selvatici e domestici. L’infezione si trasmette per via oro-fecale o aerogena
oppure attraverso acque contaminate da escrementi o urine infetti di roditori. Dopo un periodo di
incubazione di 5 – 35 giorni, nella maggior parte dei casi si manifestano improvvisamente i seguenti sintomi
clinici: nefrite interstiziale acuta associata a febbre elevata, lombalgie e diatesi emorragica. I casi gravi sono
associati a insufficienza renale e cardiovascolare. Il tasso di mortalità è del 10% circa. Si consiglia la
sierodiagnosi nella fase acuta attraverso la ricerca degli anticorpi IgM nei primi giorni della malattia.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3387.00, 3388.00 punti tariffari 89.00
216
HbA1c, Emoglobina glicosilata
2 ml sangue EDTA
< 6.1%
Intervalli di riferimento: HbA1c
L’emoglobina HbA1 glicosilata è un componente presente naturalmente nell’emoglobina degli adulti e si
compone di diverse sottofrazioni (HbA1a, HbA1b e HbA1c). Con una quota pari al 4,5% dell’emoglobina
totale, l’HbA1c è la frazione più grande di HbA1. Poiché negli eritrociti non è presente nessun enzima che
scinde l’emoglobina HbA1c glicosilata, la glicosilazione rimane immutata, fino alla disgregazione
dell’eritrocita (120 giorni). L’HbA1c consente una valutazione retrospettiva dello stato metabolico dei
diabetici degli ultimi 3 mesi circa:
monitoraggio del decorso ogni 3 mesi circa;
a seguito di modifica della terapia: controlli ogni 4 – 6 settimane.
Diagnosi di diabete mellito: Secondo la raccomandazione della Società svizzera di Endocrinologia e
Diabetologia (SSED) il dosaggio del HbA1c può essere raccomandato, per la diagnosi di diabete mellito,
come alternativa alla determinazione della glicemia a digiuno:
Diabete mellito, HbA1c >= 6.5 %
Pre-diabete: HbA1c 5.7 – 6.4 %
Nota aggiuntiva: l’HbA1c consente di valutare la concentrazione media di glucosio (viene indicata
automaticamente sul referto). Valori falsamente elevati: insufficienza renale, alcolismo, cirrosi epatica,
deficit di ferro, policitemia, stato successivo a splenectomia, acido acetilsalicilico, intossicazione da piombo,
vitamine C e E ad alte dosi.
Compendio degli esami labor team w ag
92
Tariffa:
5840
No. pos. DFI: 1363.00
punti tariffari 17.80
HE4 Human epididymis protein 4
2 ml siero
Intervalli di riferimento: < 70 pmol/l premenopausa
< 140 pmol/l postmenopausa
La proteina HE4 è una glicoproteina (25 kD) che può essere riscontrata in carcinomi ovarici sierosi o
endometrioidi e nelle cellule tumorali dell'endometrio, ma non nelle cellule normali dell'epitelio ovarico. Studi
clinici hanno dimostrato che la proteina HE4 è spesso aumentata in caso di carcinoma ovarico allo stadio
iniziale e che tale proteina ha una maggiore sensibilità diagnostica rispetto al noto marcatore tumorale CA125. La contemporanea determinazione dei marker HE4 e CA-125 non risulta in una sensibilità diagnostica
aumentata, nonostante ciò può essere utile nella diagnosi differenziale di carcinoma ovarico e di
endometriosi ovarica. La determinazione della proteina HE4 può essere utile anche per controlli di routine
per carcinoma ovarico così come per il riconoscimento precoce di recidive. Aumento: carcinoma ovarico
epiteliale, malattie renali ed epatiche. Nota aggiuntiva: Carcinomi ovarici mucinosi e a cellule chiare non
sono caratterizzati da un aumento dei livelli sierici della proteina HE4.
Nota aggiuntiva: Dopo un trattamento efficace gli anticorpi possono risultare evidenziabili ancora per
parecchi mesi o anni.
13
Per il monitoraggio dell’eradicazione si può ricorrere al C-test respiratorio o alla ricerca dell’antigene nelle
feci (vedi alla rispettiva voce).
Tariffa:
No. pos. DFI: 1216.00
punti tariffari 24.00
457
Helicobacter pylori, anticorpi
2 ml siero
Intervalli di riferimento: IgG
< 1.0 MOC
IgM
< 1.0 MOC
Helicobacter pylori è considerato oggigiorno fattore patogeno responsabile dell’insorgenza e della
persistenza della gastrite B (batterica, cronica antrale) associata a ipocloridria e sembra favorire, accanto ai
fattori pepsina e acido cloridrico, la malattia ulcerosa associata a gastrite. Il batterio coinvolto è resistente
all’acido e si lega a sostanze simili agli antigeni del gruppo sanguigno (elevata presenza nel gruppo
sanguigno 0). L’infezione viene contratta in prevalenza durante l’infanzia, in dipendenza dell’ambiente
sociale. All’età di 60 anni ne è colpito circa l’80% dei probandi, senza per questo presentare sintomi.
L’infezione in atto progredisce, nella maggior parte di casi, verso una colonizzazione prolungata della
mucosa gastrica. Una risposta immunitaria consiste soprattutto nella produzione di IgG e IgA. Studi
epidemiologici hanno dimostrato nel frattempo che l’infezione aumenta di 3-6 volte il rischio di un carcinoma
gastrico.
Nota aggiuntiva: Dopo un trattamento efficace gli anticorpi possono risultare evidenziabili ancora per
parecchi mesi o anni.
13
Per il monitoraggio dell’eradicazione si può ricorrere al C-test respiratorio o alla ricerca dell’antigene nelle
feci (vedi alla rispettiva voce).
Tariffa:
No. pos. DFI: 3436.00(2x)
punti tariffari 84.00
5505
Helicobacter pylori, antigene, evidenziazione nelle feci
Feci
Intervalli di riferimento: negativo
Ai fini della diagnostica e del monitoraggio dell’eradicazione, la ricerca dell’antigene dell’Helicobacter pylori
13
nelle feci è, in termini di sensibilità e specificità, equivalente al C-test respiratorio. Non si richiede digiuno.
Gli inibitori della pompa protonica non influiscono sul risultato.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3434.00
punti tariffari 45.00
402
Helicobacter pylori, test del respiro, 13C-Test respiratorio
Kit per il test del respiro
art. n° M225
Intervalli di riferimento: negativo
13
Il C-test respiratorio serve all’evidenziazione di Helicobacter pylori nello stomaco per mezzo dell’ureasi
batterica dell’agente. Tale attività metabolica può essere utilizzata ai fini dell’evidenziazione, dato che il
tessuto umano non presenta un’attività ureasica e che la presenza di altri agenti nella mucosa gastrica
13
risulta improbabile. Come substrato si usa C-urea, che sotto l’influsso di Helicobacter viene scissa in urea
13
13
13
12
e CO2. La CO2 si libera nell’aria espirato, alterando il rapporto isotopico C/ C nell’aria respirata; ciò
può essere analizzato mediante laser IR e spettrometro di massa.
Positività: Colonizzazione dello stomaco da parte di Helicobacter pylori (gastrite, ulcera duodenale, ulcus
ventriculi, linfoma MALT, carcinoma gastrico).
Nota aggiuntiva: Si richiede digiuno. Possibilmente sospendere gli inibitori della pompa protonica.
Effettuare il monitoraggio dell’eradicazione 4 settimane dopo la sospensione del trattamento antibiotico.
L’inattivazione temporanea dei germi dovuta a bismuto e antibiotici può causare false negatività. Parimenti
si possono avere risultati falsamente negativi dopo l’assunzione di inibitori della pompa protonica. Come
metodo alternativo si consiglia la la ricerca dell’antigene dell’Helicobacter pylori nelle feci.
Vedi inoltre Helicobacter pylori, anticorpi e Helicobacter pylori, antigene (evidenziazione nelle feci).
Tariffa:
No. pos. DFI: 3433.00
punti tariffari 110.00
Herpes simplex virus, HSV
Il virus herpes simplex è un virus a DNA. L’herpes simplex tipo 1 (herpes labialis, HSV-1) e l’herpes simplex
tipo 2 (herpes genitalis, HSV-2) presentano, per il 50%, sequenze del DNA omologhe. Gli anticorpi sono
presenti in circa il 95% dei soggetti adulti. Un’infezione pregressa da HSV-1 non è garanzia di protezione da
infezioni da HSV-2 e viceversa.
Il periodo di incubazione va da 3 a 7 giorni. La durata dell’infezione, in caso di decorso privo di complicanze,
è di circa 1 – 2 settimane. Spesso si ha una riattivazione endogena in seguito ai fattori seguenti:
esposizione alla luce solare, irritazioni cutanee, stress, immunosoppressione, tumori, altre infezioni.
Malattie provocate da HSV-1 (herpes labialis): infezioni mucocutanee della metà superiore del corpo,
eczema erpetico, herpes oftalmico, eventualmente con paresi facciale, gengivostomatite,
cheratocongiuntivite. encefalite erpetica.
Compendio degli esami labor team w ag
93
Malattie provocate da HSV-2 (herpes genitalis): infezioni mucocutanee della metà inferiore del corpo,
vulvovaginite, herpes genitale, proctite, meningoencefalite, herpes neonatale.
Sempre più frequente è tuttavia un quadro clinico atipico: cavità orale infettata da HSV-2 (herpes simplex
tipo 2) o genitali infettati da HSV-1 (herpes simplex tipo 1).
Gravidanza: Si può riscontrare un aumentato tasso di aborti spontanei o parti prematuri, ma non sono note
embriopatie. L’infezione del neonato avviene di solito durante il passaggio nel canale da parto. In caso di
reinfezione da HSV-2 nella gravida, circa il 5% dei feti si ammala durante il parto. Soltanto attraverso
l’evidenziazione di una sieroconversione nella madre si può diagnosticare con certezza un’infezione
erpetica clinicamente manifesta come infezione primaria.
425
Herpes simplex virus: HSV IgM
1 ml di siero
Intervalli di riferimento: < 1.0 MOC
Aumento dei valori: infezione acuta da virus erpetico.
Nota aggiuntiva: Nelle riattivazioni spesso non si ha produzione di IgM. In questi casi, ai fini diagnostici, è
necessario ricorrere all’evoluzione del titolo delle IgG. Nel sospetto di encefalite erpetica occorre avviare
senza indugio la terapia antivirale (Zovirax®), prima ancora di ricevere i risultati del laboratorio.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3081.00
punti tariffari 33.00
427
Herpes simplex virus: HSV tipo 1 e 2, DNA
Tampone (liquido delle vescicole) (set PCR)
Intervalli di riferimento: negativo
Nota aggiuntiva: Nel sospetto di encefalite erpetica occorre avviare senza indugio la terapia antivirale
(Zovirax®), prima ancora di ricevere i risultati del laboratorio.
La ricerca del DNA nel liquido cerebrospinale viene effettuata su richiesta specifica.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3087.00
punti tariffari 180.00
424
Herpes simplex virus: HSV tipo 1 e 2, IgG
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 1.0 MOC
Nota aggiuntiva: Si può avere una reazione crociata tra HSV tipo 1 + 2.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3080.00 (2x)
punti tariffari 84.00
HHV-6, Herpes virus umano tipo 6
L’herpes virus umano tipo 6 provoca il cosiddetto Exanthema subitum (Roseola infantum o febbre die 3
giorni). La presenza di anticorpi specifici si registra sin dall’infanzia e raggiunge quasi il 100% nell’età
adulta. La trasmissione avviene per mezzo di gioccioline con replicazione nelle cellule dell’orofaringe e della
ghiandola salivare, seguita da viremia. Il virus persiste per tutta la vita all’interno dell’organismo. Il virus
HHV6 è inoltre associato alla sindrome da stanchezza cronica (“chronic fatigue syndrome“) (associazione
contestata).
Positività: Exanthema subitum (febbre dei 3 giorni)
2029
HHV-6, anticorpi
2 ml siero
Intervalli di riferimento: IgG
< 1:20
IgM
< 1:10
Tariffa:
No. pos. DFI: 3080.00, 3081.00 punti tariffari 75.00
2030
HHV-6, DNA
Sangue EDTA
Intervalli di riferimento: negativo
Tariffa:
No. pos. DFI: 3091.00
3426
punti tariffari 180.00
HHV-7, anticorpi, Herpes virus umano tipo 7
2 ml siero
Intervalli di riferimento: IgG
negativo
IgM
negativo
La febbre esantematica dei tre giorni (conosciuta anche come Exanthema subitum, Roseola infantum, sesta
malattia) è una malattia contagiosa provocata da due diverse forme di Herpesvirus umano (l’HHV-6 e
l’HHV-7). La febbre dei tre giorni appartiene al gruppo di malattie che solitamente colpiscono la maggior
parte dei bambini nei primi anni di vita. La febbre scompare di colpo dopo tre giorni per lasciare il posto
all’esantema. Raramente la malattia comporta complicanze, motivo per il quale il trattamento si limita a
curare gli aspetti puramente sintomatici.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3080.00, 3081.00 punti tariffari 75.00
3624
HHV-8, anticorpi, Herpes virus umano tipo 8
2 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
La presenza dell’herpesvirus umano tipo 8 (HHV-8) è associata ad un rischio aumentato di sviluppare il
sarcoma di Karposi, soprattutto nei pazienti infettati dal virus HIV e immunosoppressi.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3080.00
punti tariffari 42.00
2023
Histoplasma capsulatum, anticorpi
1 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Si tratta di un fungo dimorfo particolarmente virulento, endemico nell’ovest degli USA; si trova nel suolo,
soprattutto nelle zone contaminate da escrementi di uccelli o pipistrelli. Dopo l’inalazione delle polveri infette
la malattia si manifesta in prevalenza a livello polmonare, ma può interessare – nel quadro di una
generalizzazione - altri organi (fegato, ossa, milza, meningi). L’istoplasmosi è temuta come malattia
Compendio degli esami labor team w ag
94
secondaria dell’HIV. Dato che l’esame colturale di histoplasma capsulatum è spesso destinato a fallire, è
preferibile ricorrere alla ricerca anticorpale.
Nota aggiuntiva: Prelevare il sangue assolutamente prima di effettuare eventualmente il test di reazione
cutanea all’istoplasmina.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3437.00
punti tariffari 42.00
HIV, infezione, AIDS, SIDA, Sindrome da Immunodeficienza Acquisita
Il virus HIV (Human Immunodeficiency Virus) è l’agente responsabile della sindrome da immunodeficienza
acquisita o AIDS (Acquired Immunodeficiency Syndrome); colpisce soprattutto i linfociti CD4+ e causa
quindi il (progressivo) esaurimento della difesa immunitaria.
Si tratta di un virus a RNA (retrovirus).
Le vie di trasmissione sono: emoderivati, rapporti sessuali non protetti, uso di siringhe comunitarie per
l’assunzione di droghe, puntura d’ago, transplacentare, perinatale, latte materno.
Stadi:
sindrome retrovirale acuta (febbre, mialgie, esantema morbilliforme, linfoadenopatia, ulcere orali)
fase di latenza
ARC (complesso correlato all’AIDS: febbre, diarrea, herpes zoster, leucoplachia orale)
AIDS (infezioni opportuniste).
Il procedimento diagnostico varia in relazione al quesito da porre e allo stadio della malattia:
Infezione primaria: Si esegue la ricerca combinata degli anticorpi anti-HIV I/II e dell’antigene p24; la
positività si registra non prima di 2 settimane dopo l’avvenuta esposizione al rischio di contagio. Un risultato
negativo non esclude un’infezione; in tal caso bisogna ripetere il test per la ricerca degli anticorpi a distanza
di circa 3 mesi. Nelle situazioni ad alto rischio l’HIV-RNA può essere dorato; risultati positivi al più presto 10
giorni dopo l’infezione.
Al riscontro positivo o borderline segue automaticamente il Western blot di conferma.
Screening: Si esegue la ricerca degli anticorpi anti-HIV I/II / ricerca dell’antigene p24. La positività si
registra al più presto dopo 2 settimane e dopo 3 mesi nella magigor parte dei soggetti infetti.
Monitoraggio dell’HIV: Serve all’indicazione terapeutica, al monitoraggio del decorso e al monitoraggio
della terapia.
Carica virale (VL = viral load): Ricerca dell’RNA virale: i livelli di carica virale sono un indice per la
progressione della malattia. La terapia antivirale mira a raggiungere < 50 copie per ml.
Tipizzazione linfocitaria: Serve all’indicazione terapeutica, al monitoraggio del decorso e al monitoraggio
della terapia.
Suddivisione in 3 categorie cliniche (categorie CDC)
A1
Cellule linfocitarie CD4+ > 500/l
B1
C1
Cellule linfocitarie CD4+ 200 – 500/l
A2
B2
C2
Cellule linfocitarie CD4+ < 200/l
A3
B3
C3
A:
B:
C:
Asintomatica, infezione acuta da HIV, linfoadenopatia persistente
Sintomatica, né A né C
Manifestazioni dell’AIDS conclamata (per es. polmonite da Pneumocystis carinii, CMV,
encefalite da Toxoplasma gondii
Raccomandazioni per l’avvio di una terapia antiretrovirale
Stadio clinico
Infezione acuta da HIV (CDC A)
Infezione asintomatica da HIV
(CDC A)
Paramentri prognostici
(HIV RNA/ml e CD4/l)
Non rilevante
CD4 <500* o
VL > 5000 – 10 000*
N.B. Motivazione e aderenza
alla terapia
CD4 > 500* e
VL < 5000 – 10 000*
Non rilevante
Raccomandazione
Trattamento urgentemente indicato in
caso di buona aderenza alla terapia
Trattamento indicato
Trattamento o monitoraggio del
decorso
Trattamento indicato
Malattia associata all’HIV (CDC
B/C)
*I valori indicati si intendono come valori orientativi flessibili. Alcuni esperti situano il limite dei CD4 a un
livello inferiore e quello della carica virale a un livello superiore. Di principio valori bassi o in rapido calo dei
linfociti e valori elevati o in aumento della viremia depongono per l’avvio di una terapia antiretrovirale.
Di fronte alla complessità del trattamento ed alla rapida progressione della malattia, è raccomandabile, ai
fini dell’avvio o del cambiamento di una terapia combinata, contattare un centro di trattamento HIV. Ulteriori
analisi per un approfondimento diagnostico sono: 2-microglobulina, neopterina (vedi alla rispettiva voce).
374
HIV, monitoraggio
2 campioni di sangue EDTA
Analisi: tipizzazione linfocitaria, ricerca quantitativa HIV RNA (carica virale).
Per l’indicazione terapeutica e il monitoraggio della terapia.
Tariffa:
punti tariffari 268.30
401
HIV 1/2, ricerca anticorpale / ricerca dell’antigene p24, HIV Duo, test
combinato
1 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Si esegue in caso di screening, di sospetto di infezione primaria ed esposizione al rischio.
Compendio degli esami labor team w ag
95
Nota aggiuntiva: In caso di risultato negativo bisogna ripetere il test per la ricerca degli anticorpi anti-HIV I e
II a distanza di circa 3 mesi. In caso di risultato positivo o borderline si esegue automaticamente il test
Western blot di conferma. Positivo al più presto 2 settimane dopo una situazione a rischio.
vedi inoltre HIV, infezione da
Tariffa:
No. pos. DFI: 3094.00
punti tariffari 20.00
252
HIV RNA, ricerca quantitativa, carica virale
Sangue EDTA
Intervalli di riferimento: vedi referto
Ricerca dell’RNA virale: per l’indicazione terapeutica e il monitoraggio della terapia. Positivo al più presto 10
giorni dopo una situatione rischio.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3106.00
punti tariffari 180.00
HLA antigeni e incidenza di malattie
A2
A3
A9
B5
B8
B14
Bw16
B17
B27
Bw35
Bw47
B51
Cw1
DQA1
DQB1
DR2
DR3
DR4
DR5
DR7
DRB1
375
Malattia
Malformazioni cardiache cong.
Emocromatosi genetica
Tromboangioite obliterante
Sindrome di Behçet
Reni cistici
Diabete insulino dipendente
Lupus eritematoso
Miastenia grave
Celiachia
Emocromatosi genetica
Poliomielite
Psoriasis vulgaris
Morbo di Bechterew
Sindrome di Reiter
Artrite da Yersinia
Uveite acuta
Asbestosi
Psoriasis pustularis
Tiroidite subacuta
SAG, deficit di 21-idrossilasi
M. di Behcet
Mycosis fungoides
Celiachia
Celiachia
Sindrome di Goodpasture
Tromboangioite obliterante
Sclerosi multipla
Neurite ottica
Dermatite erpetiforme
Glomerulonefrite
Celiachia
Epatite cronica
Morbo di Addison
Lupus eritematoso
Tireotossicosi
Diabete insulino dipendente
Miastenia grave
Diabete insulino dipendente
Artrite reumatoide
Tiroidite di Hashimoto
Sindrome nefrotica idiopatica
Celiachia
vedi anche B14
vedi anche DR2
vedi anche DR3, DR4
vedi anche DR3
vedi anche DR3
vedi anche A3
3.2
15.9
15
4.1
2.4
15.4
12
10.8
6.8
6.3
5.8
3.7
3.3
2.5
6.4
4.2
3.2
4.4
vedi anche A9
vedi anche DR4
vedi anche B8
vedi anche B8, DR4
vedi anche B8
HLA-B27, Morbo di Bechterew
Sangue EDTA
Intervalli di riferimento: negativo
vedi inoltre HLA, tipizzazione
Tariffa:
No. pos. DFI: 1418.00
2119
Rischio relativo
4.9
8.2
6.4
6.3
2.6
2.4
2.1
2.7
8.6
4.7
4.3
4.7
87.4
37
17.6
10.4
3.7
3.7
13.7
15.4
punti tariffari 135.00
HLA-B5, Morbus Behçet
Sangue EDTA
Intervalli di riferimento: negativo
Tariffa:
No. pos. DFI: 1418.00, 2022.00 punti tariffari 218.00
2876
HLA-DR
20 ml sangue EDTA
Intervalli di riferimento: negativo
Tariffa:
No. pos. DFI: 1418.00
3985
punti tariffari 135.00
HLA-DR15 PCR, HLA DQB1*06, Narcolepsia
Sangue EDTA
Intervalli di riferimento: vedi referto
Tariffa:
No. pos. DFI: 1418.00(2x), 2022.00
punti tariffari 353.00
Compendio degli esami labor team w ag
96
2024
HLA, tipizzazione, HLA-A, HLA-B, HLA-C, Antigeni leucocitari
Sangue EDTA
Intervalli di riferimento: negativo
Tariffa:
No. pos. DFI: 1418.00 (3x)
2125
punti tariffari 405.00
HTLV I e II, anticorpi
1 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
La leucemia a cellule capellute e la paraparesi spastica tropicale dell’adulto vengono associate con questi
retrovirus. Le aree di endemia sono: Giappone, Nuova Guinea, Africa e Caraibi.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3109.00
punti tariffari 66.00
Human Chorionic Gonadotropin, Coriogonadotropina, -HCG
2 ml siero
200 Gravidanza:
Intervalli di riferimento: < 5 U/l
negativo
172 Marcatore tumorale:
Intervalli di riferimento: < 5 U/l
L’HCG si scinde in due sottounità inattive non legate in modo covalente, definite catena- e catena . La
sottounità  è identica a quelle di FSH, LH e TSH e in caso di insufficienza di specificità a livello diagnostico
può provocare reazioni incrociate. L’HCG- viene secreto nel sinciziotrofoblasto e mediante i recettori
stimola la formazione di progesterone nel Corpus luteum graviditatis dal momento dell'impianto fino
all’ottava settimana di gravidanza. Infine il sinciziotrofoblasto assume la funzione del Corpus luteum.
L’HCG  raggiunge valori sierici superiori a 10 U/l (in assenza di insufficienza renale) e/o nelle urine
raggiunge valori superiori a 20 U/I circa 10-12 giorni dopo il concepimento. Ciò si verifica anche con la
fecondazione in vitro. Durante la stimolazione del Corpus luteum, si verifica un considerevole aumento del
livello sierico di HCG  dopo l’inseminazione, che prosegue per le prime 7 settimane. Il livello raddoppia
ogni due giorni. L’aumento massimo si verifica tra la nona e l’undicesima settimana. Il livello massimo viene
raggiunto alla fine del primo trimestre, dopodiché si verifica una diminuzione costante nel seguito della
gravidanza. Dopo il parto i valori dell’HCG  scendono con un periodo di decadimento compreso tra 24-36
ore e dopo 11-17 giorni non sono più rilevabili.
Anche i tumori testicolari, placentari ed extragonadali formano l’HCG. Pertanto l’HCG  può essere utile
come marker tumorale.
Gravidanza
Aumento dei valori: gemelli: indicazione di trisomia 21 (assieme alla determinazione dell’AFP e
dell’estriolo, in forma libera (E3, libero): vedere AFP-plus. Valori persistentemente elevati a seguito di aborto
spontaneo o indotto indicano un abortus incompletus.
Diminuzione dei valori: primo periodo di gravidanza problematico, gravidanza extrauterina.
Marcatore tumorale
Aumento dei valori: mola idatiforme o vesicolare, coriocarcinoma, coriocarcinoma testicolare,
teratocarcinoma, seminoma (15%), carcinoma del colon, carcinoma bronchiale, ovario e mammario.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1425.00
punti tariffari 17.50
137
Human Growth Hormone, GH, STH, HGH, Somatotropina, Ormone della
crescita, Ormone somatotropo
1 ml siero
Intervalli di riferimento:
< 14 giorni
6.80 – 26.80 µg/l
14 giorni – 3 mesi
2.10 – 18.20 µg/l
3 mesi – 1 anno
1.50 – 13.60 µg/l
f
1 – 6 anni
0.40 – 6.00 µg/l
> 6 anni
< 7.00 g/l
m
1 – 6 anni
0.40 – 5.40 µg/l
> 6 anni
< 5.00 g/l
La somatotropina viene sintetizzata nell’ipofisi e stimola la crescita corporea. Svolge un’azione antiinsulinica, anabolica, antinatriuretica e lipolitica. A causa della breve emivita (15-20 min.) viene rilasciata
solo episodicamente. Con l’età la secrezione si riduce (“somatopausa”). Segni indiretti della ridotta
secrezione endogena dell’ormone della crescita sono la riduzione delle concentrazioni di IGF-1 e IGFBP-3.
Aumento dei valori: acromegalia, anoressia nervosa.
Diminuzione dei valori: crescita insufficiente legata ad un deficit dell’ormone della crescita.
Nota aggiuntiva: Un’unica determinazione non è predittiva a scopo diagnostico, data la secrezione
pulsatile. Parametri più adeguati all’esame sono la somatomedina C (IGF1) o IGFBP-3. test al GnRH e test
di soppressione di GH.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1761.00
punti tariffari 68.00
2281
Ibuprofen (Brufen®)
2 ml siero
Valori terapeutici: 15 – 30 mg/l
Antireumatico non-steroidale
Tariffa:
No. pos. DFI: 1660.00
2085
punti tariffari 86.00
Idroclorotiazide
2 ml siero
Valori terapeutici:
Diuretico
Tariffa:
Idromorfone
4973 2 ml siero
4988 10 ml urine
50 – 150 g/l
No. pos. DFI: 1578.00
punti tariffari 86.00
Compendio degli esami labor team w ag
97
siero
5.0 – 15.0 g/l
urine
negativo
Analgesico narcotico
Tariffa:
No. pos. DFI: 1683.00
punti tariffari 110.00
Valori terapeutici:
2031
Idrossibutirato, Acido beta-idrossibutirico, Acido idrossibutirico
1 ml siero
Intervalli di riferimento: vedi referto
L’acidosi metaboliche aumenta la sintesi dei corpi che tonici.
Aumento dei valori: chetoacidosi diabetica, chetoacidosi alcolica, acidosi lattica, insufficienza renale,
perdita di HCO3 (diarrea), intossicazioni.
Tariffa:
prezzo su richiesta
2014
Idrossibutirato deidrogenasi, α-, HBDH
1 ml siero
Intervalli di riferimento: 72 – 182 U/l
L’HBDH corrisponde all’isoenzima LDH 1; vedi anche LDH.
Aumento dei valori: a seguito di infarto cardiaco (aumenta solo dopo 18-20 ore), anemia emolitica,
sostituzione della valvola cardiaca (emolisi meccanica intravasale).
Tariffa:
No. pos. DFI: 1518.00
punti tariffari 2.50
2618
Idrossi-Desossiguanosina
10 ml urine congelato
Intervalli di riferimento: 0.1 – 3.5 mol / mol creatinina
Tariffa:
No. pos. DFI: 1422.00
punti tariffari 30.00
716
Idrossipregnenolone, 172 ml siero
Intervalli di riferimento: neonato
1.5 – 25.0 nmol/l
prepuberale
0.3 – 5.7 nmol/l
> 18 anni
0.9 – 10.5 nmol/l
Il 17-idrossipregnenolone è un prodotto intermedio nella sintesi di DHEA e androstenediolo dal
pregnenolone. Nell’assai rara forma di sindrome adrenogenitale (SAG) con deficit della 3-betaidrossisteroide-deidrogenasi si riscontra un aumento dei valori.
Aumento dei valori: SAG con difetto di 3-beta-idrossisteroide-deidrogenasi (si osserva il contemporaneo
aumento di pregnenolone e DHEA).
Tariffa:
No. pos. DFI: 1617.00
punti tariffari 61.00
264
Idrossiprogesterone, 17-,OH-progesterone, 17-alfa
2 ml siero
Specificare il giorno del ciclo mestruale
Intervalli di riferimento:
< 3 giorni parto prematuro
3.76 – 25.5 nmol/l
< 3 giorni neonato
0.79 – 17.2 nmol/l
f
3 – 30 giorni
0.21 – 3.21 nmol/l
30 giorni – 5 mesi
0.39 – 3.21 nmol/l
5 mesi – 3 anni
< 6.49 nmol/l
3 – 6 anni
< 8.45 nmol/l
6 – 9 anni
< 2.18 nmol/l
9 – 12 anni
< 3.94 nmol/l
12 – 15 anni
0.27 – 6.30 nmol/l
15 – 17 anni
< 5.42 nmol/l
> 17 anni
< 6.27 nmol/l
m
3 giorni – 2 mesi
< 6.06 nmol/l
2 – 5 mesi
0.09 – 2.73 nmol/l
5 mesi – 3 anni
< 5.51 nmol/l
3 – 6 anni
< 6.24 nmol/l
6 – 9 anni
< 1.93 nmol/l
9 – 12 anni
< 2.42 nmol/l
12 – 15 anni
0.58 – 4.24 nmol/l
15 – 17 anni
0.73 – 5.82 nmol/l
> 17 anni
< 4.21 nmol/l
La biosintesi steroidea prosegue seguendo 2 vie: quella dei ∆ 5-3beta-idrossisteroidi, che porta alla
formazione di 17-idrossipregnenolone e di deidroepiandrosterone (DHEA) e quella dei ∆4-3-chetosteroidi,
con formazione di progesterone, 17α-idrossiprogesterone ed androstenedione. L’idrossiprogesterone,
prodotto intermedio della biosintesi steroidea e glucocorticoidea, si può accumulare senza azione o attività
ridotta dell’idrossisteroidodeidrogenasi. L’idrossiprogesterone viene prodotto dal surrene, dall’ovaio e dal
corpo luteo.
Aumento dei valori: sindrome androgenitale (deficit dell’enzima 21-idrossilasi), iperplasia corticosurrenale.
Nota aggiuntiva: ritmo circadiano (prelievo di sangue alle ore 8 – 10 del mattino); donne (prelievo di
sangue nella fase follicolare del ciclo).
Tariffa:
No. pos. DFI: 1002.00
punti tariffari 68.00
Idrossiprolina
Nota aggiuntiva: Date le oscillazioni del metabolismo dell’idrossprolina dovute all’alimentazione, è
preferibile utilizzare le determinazione della deossipiridinolina o eventualmente del telopeptide del collagene
tipo I.
4317
Idrossizina (Atarax®)
2 ml siero
Valori terapeutici:
Antidepressivo
30.0 – 100g/l
Compendio degli esami labor team w ag
98
Tariffa:
2036
No. pos. DFI: 1065.00
punti tariffari 140.00
Imipramina (Tofranil®)
2 ml siero
Valori terapeutici: 50 – 150 g/l
Valori di tossicità: > 1000 g/l
Antidepressivo triciclico
Il metabolita desimipramina è attivo a livello terapeutico. L’emivita dell’imipramina è di 9-20 ore circa, quella
della desimipramina di 12-77 ore. Nel trattamento di psicosi, l’imipramina è più forte come antidepressivo ed
è attiva a livello neurolettico. In caso di dosaggi elevati possono insorgere effetti simpatolitici acuti
(alterazioni della regolazione pressoria in ortostatismo, tachicardia). Come effetto delle proprietà
anticolinergiche possono insorgere secchezza delle fauci, disturbi della minzione, stati di delirio, aumento
della pressione interna dell’occhio.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1064.00
punti tariffari 86.00
3292
Immunità cellulare
Sangue EDTA, 8 ml
Stabilità a temperatura ambiente 24 ore, a 4° C fino a 48 h circa
Fino al momento dell’invio conservare il sangue in frigorifero. Evitare l’invio durante il fine settimana.
Il campione non deve venire a contatto con capillari QBC. Nel caso in cui in laboratorio venga eseguita
un’analisi QBC, versare poco sangue EDTA in una seconda provetta e prelevare 2 provette di EDTA
Intervalli di riferimento: vedi referto
Sospetto di deficienza immunitaria primaria o acquisita, controllo della terapia ai immunomodulanti o ai
citostatici, radioterapia, terapie al cortisone.
Dosaggi delle cellule:
CD3+ Linfociti T, ca. 75% dei linfociti nel sangue
CD4+ Linfociti T interagiscono con il recettore cellulare MHC II
CD8+ Linfociti T interagiscono con il recettore cellulare MHC I
DR+:
Linfociti T acttivati
CD19+ Linfociti B, immunità umorale
CD55+ Natural Killer Cells (NK cells), immunità aspecifica
Interpretazione dettagliata
Nota aggiuntiva: numero di cellule CD4, HIV, tipizzazione linfocitaria
Tariffa:
No. pos. DFI: 1372.00, 1532.00, 1523.00, 1524.00(5x), 2910.00
punti tariffari 242.30
258
Immunocomplessi circolanti, Complessi antigene-anticorpo
2 ml siero
Intervalli di riferimento: < 7.6 mg/l
Gli immunocomplessi circolanti sono aggregati di anticorpi e di antigeni in quantità così elevate da non poter
essere decomposti in misura sufficiente dal sistema fagocitario e che si rilevano nel siero. Gli
immunocomplessi attivano il complemento. Se gli immunocomplessi vengono depositati e il sistema del
complemento viene attivato, si verificano danni organici. Un elevato livello di immunocomplessi circolanti è
presente anche nei soggetti sani, pertanto una sola determinazione non può essere valutata senza
conoscenza dei sintomi clinici. Immunocomplessi persistenti indicano il decorso di una patologia cronica di
base.
Aumento dei valori: patologie autoimmuni (LES, artrite reumatoide, sindrome di Sjögren), vascoliti, tumori
maligni, immunocomplessi post e parainfettivi (endocardite infetta, infezioni meningococciche, sifilide),
nefropatie IgA, glomerulonefrite, epatite cronica, fibrosi cistica, purpura di Schönlein-Henoch.
Nota aggiuntiva: una sola determinazione è priva di significato ma utile per la valutazione del decorso e il
monitoraggio terapeutico.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1463.00
punti tariffari 72.00
3291
Immunofenotipizzazione, Linfoma Non-Hodgkin
Sangue EDTA, 8 ml
Stabilità a temperatura ambiente 24 ore, a 4° C fino a 48 h circa
Fino al momento dell’invio conservare il sangue in frigorifero. Evitare l’invio durante il fine settimana.
Il campione non deve venire a contatto con capillari QBC. Nel caso in cui in laboratorio venga eseguita
un’analisi QBC, versare poco sangue EDTA in una seconda provetta e prelevare 2 provette di EDTA
Intervalli di riferimento: vedi referto
Sospetto di malattia Non-Hodgkin (l’evoluzione leucemica) nel sangue periferico.
Interpretazione dettagliata
Nota aggiuntiva: numero di cellule CD4, HIV, tipizzazione linfocitaria
Tariffa:
No. pos. DFI: 1372.00, 1532.00, 1523.00, 1524.00 (16x), 2910.00 punti tariffari 440.30
Immunofissazione
1 ml siero
10 ml urine
Con la proliferazione di uno o di singoli cloni plasmacellulari, le immunoglobuline vengono prodotte in
quantità eccessive: molecole complete (catena pesante e leggera) o incomplete (catene pesanti, catene
leggere, (catene della proteina di Bence-Jones)). Come primo esame viene eseguita l’elettroforesi proteica,
e nel caso in cui si sospetti una gammopatia mono-(oligo)clonale (gradiente M, irregolarità) si consiglia un
ulteriore esame diagnostico mediante immunofissazione. In questo modo viene eventualmente classificata
e tipizzata una gammopatia monoclonale.
Mieloma multiplo (plasmocitoma): IgG (60%), IgA (18%), catene leggere (kappa, lambda 14%); raramente
IgD, IgE.
Morbo di Waldenström: IgG monoclonale.
Inoltre: malattie linfoproliferative, crioglobulinemia, amiloidosi, gammopatia transiente monoclonale nelle
infezioni.
MGUS (gammopatia monoclonale di incerto significato): prevalentemente classe IgG, assenza di proteinuria
di Bence-Jones, nello striscio midollare < 10% delle cellule plasmatiche, microglobulina 2, assenza di
Compendio degli esami labor team w ag
99
osteolisi, di anemia, calcio normale, assenza di ipogammaglobulinemia. N.B.: spesso avviene un passaggio
a mieloma. Monitoraggio del decorso ogni 3 –6 mesi (elettroforesi proteica, microglobulina 2).
057
Immunofissazione, siero
1 ml siero
Intervalli di riferimento: vedi referto
Nota aggiuntiva: incl. proteine totali, elettroforesi delle proteine plasmatiche, IgA, IgG, IgM.
Tariffa:
punti tariffari 105.10
532
Immunofissazione, urine, Proteina di Bence-Jones
10 ml urine
Serve a differenziare una proteinuria:
Glomerulare selettiva:
albumina, transferrina (nefropatia diabetica, glomerulonefrite a “minmal
change”).
Glomerulare non selettiva:
IgG, albumina (nefropatia diabetica, ipertonia, glomerulonefriti, stress
fisico, febbre, proteinuria ortostatica).
Tubulare:
microglobulina α1, (pileonefrite, sindrome di Fanconi, stress fisico).
Mista (tubulare e glomerulare): albumina, microglobulina α1, IgG, transferrrina.
mieloma multipla (plasmocitoma)
Bence-Jones (/):
Nota aggiuntiva: incl. proteine urinarie, creatinina
Tariffa:
punti tariffari 108.50
151
Immunoglobulina A, IgA
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 6 mesi
0.05 – 0.60 g/l
6 mesi – 1 anno 0.10 – 0.90 g/l
1 – 2 anni
0.20 – 1.45 g/l
2 – 6 anni
0.30 – 2.20 g/l
6 – 18 anni
0.45 – 3.20 g/l
> 18 anni
0.70 – 4.00 g/l
L’IgA è presente al 90% in forma monomerica e al 10% in forma polimerica. Dopo la nascita si forma più
lentamente, a 16 anni di età si raggiungono i valori degli adulti. La sua esatta funzione non è ancora del
tutto chiara. Attiva il complemento e ha la funzione di anticorpo.
Aumento dei valori: cirrosi epatica alcolica, plasmocitoma IgA, linfoma cutaneo, patologie associate a HIV.
Diminuzione dei valori: anomalia delle cellule B, deficit isolato di IgA (incidenza circa 1 : 700, evidente
clinicamente a causa di infezioni della mucosa, associazione con patologie autoimmuni (ad es. SLE, artrite
reumatoide)), atopie, patologie sistemiche maligne a proliferazione linfatica e neoplasie gastrointestinali.
Non di rado combinate ad anomalie delle sottoclassi di IgG (aumento di IgG1 per compensazione) e
disfunzioni della sintesi di IgE.
Nota aggiuntiva: in caso di chiarimenti di celiachia (autoanticorpi anti-gliadina, anti-endomisio, e antitransglutaminasi) l’IgA nel siero viene automaticamente determinata, poiché non raramente si manifesta un
deficit di IgA in presenza di celiachia.
Numerosi pazienti con un deficit di IgA nel siero sono asintomatici.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1441.00
punti tariffari 6.20
3338
Immunoglobulina A1, Immunoglobulina A2, IgA1, IgA2
1 ml siero
Intervalli di riferimento: IgA1
60 – 294 mg/dl
IgA2
6 – 61 mg/dl
Tariffa:
No. pos. DFI: 1441.00 (2x)
punti tariffari 12.40
2035
Immunoglobulina A secretorie, IgA secretorie
Feci
Intervalli di riferimento: 50 – 200 mg/100g
L’IgA secretoria viene secreta dalle cellule plasmatiche che si trovano nella lamina propria della mucosa,
indipendentemente dall’IgA nel siero. Viene rilasciata nei secreti dell’organismo (saliva, lacrime, colostro,
escreto nasale, bronchiale, latte materno, escreto gastrointestinale). Lega i microorganismi sulla mucosa e
attiva il sistema del complemento e le reazioni infiammatorie. Attraverso la concentrazione delle sIgA nelle
feci si possono trarre conclusioni sui meccanismi di difesa dell'organismo a livello della mucosa intestinale.
Diminuzione dei valori: infezioni frequenti delle mucose, atopie, patologie autoimmuni.
Aumento dei valori: aumentata attività del sistema immunitario delle mucose, infiammazione locale della
mucosa intestinale
Tariffa:
No. pos. DFI: 1440.00
punti tariffari 12.40
154
Immunoglobulina D, IgD
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 100 U/l
Il ruolo delle IgD sembra essere limitato esclusivamente a quello di recettore per l'antigene sui linfociti B.
Non è conosciuta la funzione fisiologica.
Aumento dei valori: plasmocitoma IgD, sindroma da iper-IgD.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1442.00
punti tariffari 120.00
161
Immunoglobulina E, IgE
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 42 giorni
< 0.70 kU/l
41 giorni – 1 anno
< 7 kU/l
1 – 4 anni
< 24 kU/l
4 – 7 anni
< 46 kU/l
> 7 anni
< 100 kU/l
Aumento dei valori: patologie allergiche (asma estrinseca, neurodermite, rinite allergica, orticaria),
patologie parassitarie, sindrome da iper-IgE (sindrome HIOB, correlata con infezioni dello stafilococco della
Compendio degli esami labor team w ag
100
pelle senza segni di infiammazione e polmoniti), aspergillosi broncopolmonare, plasmocitoma-IgE (molto
raro), anomalie delle cellule T, abuso di nicotina.
Nota aggiuntiva: livelli normali di IgE non escludono l’atopia. La determinazione si esegue assieme allo
screening inalatorio. Per IgE ad allergeni specifici, vedi alla voce “Allergeni”.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1443.00, 1446.00
punti tariffari 53.50
Immunoglobulina G, IgG
152 1 ml siero
532 10 ml urine: vedere immunofissazione nelle urine
Intervalli di riferimento: siero
3.90 – 17.50 g/l
2.00 – 6.80 g/l
2.20 – 9.50 g/l
4.70 – 12.30 g/l
5.40 – 14.30 g/l
6.30 – 15.60 g/l
7.00 – 16.00 g/l
urine
< 3.7 mg/l
0.8 – 5.7 mg/g creatinina
Le IgG rappresentano gli anticorpi secondari in caso di prima infezione e gli anticorpi primari in caso di
ulteriore infezione. Esistono 4 sottogruppi (G1–G4): vedi alla rispettiva voce.
Siero
Aumento dei valori: plasmocitoma IgG, patologie autoimmuni, infezioni, epatite, sclerosi multipla (aumento
di IgG nel liquido cerebrospinale di bande oligoclonali).
Diminuzione dei valori: ipogammaglobulinemia (che rende maggiormente soggetti ad infezioni).
Urine
Aumento dei valori: in caso di albuminuria superiore a 100 mg/l il rapporto tra IgG e albumina può indicare
la causa di proteinuria:
rapporto IgG/albumina < 0,03: proteinuria selettiva glomerulare (nefrite a “minimal change”, stadi precoci di
glomerulonefriti).
Rapporto > 0,03 (aumentata secrezione IgG): proteinuria non selettiva (nefropatia diabetica,
glomerulonefriti, stress fisico, febbre, proteinuria ortostatica).
Nota aggiuntiva: vedi anche immunofissazione nelle urine.
vedi inoltre IgG, sottoclassi
Tariffa:
siero
No. pos. DFI: 1451.00
punti tariffari 6.20
138
< 30 giorni
30 giorni – 4 mesi
4 mesi – 1 anno
1 – 2 anni
2 – 6 anni
6 – 18 anni
> 18 anni
Immunoglobulina IgG, sottoclassi, IgG, sottoclassi
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 6 mesi
6 – 12 mesi
12 – 18 mesi
18 mesi – 2 anni
2 – 3 anni
3 – 4 anni
4 – 6 anni
6 – 9 anni
9 – 12 anni
12 – 18 anni
> 18 anni
IgG1
IgG2
IgG3
IgG4
IgG1
IgG2
IgG3
IgG4
IgG1
IgG2
IgG3
IgG4
IgG1
IgG2
IgG3
IgG4
IgG1
IgG2
IgG3
IgG4
IgG1
IgG2
IgG3
IgG4
IgG1
IgG2
IgG3
IgG4
IgG1
IgG2
IgG3
IgG4
IgG1
IgG2
IgG3
IgG4
IgG1
IgG2
IgG3
IgG4
IgG1
IgG2
IgG3
IgG4
1.50 – 7.90 g/l
0.36 – 1.40 g/l
0.09 – 0.86 g/l
< 0.46 g/l
1.70 – 5.80 g/l
0.26 – 1.30 g/l
0.10 – 0.92 g/l
< 0.37 g/l
3.20 – 9.20 g/l
0.26 – 1.50 g/l
0.12 – 0.88 g/l
< 0.37 g/l
2.60 – 7.80 g/l
0.42 – 2.20 g/l
0.11 – 0.97 g/l
0.02 – 0.75 g/l
2.70 – 9.40 g/l
0.44 – 1.90 g/l
0.09 – 0.63 g/l
0.02 – 0.59 g/l
2.80 – 13.70 g/l
0.44 – 3.00 g/l
0.13 – 1.16 g/l
< 1.14 g/l
3.80 – 11.70 g/l
0.73 – 2.90 g/l
0.13 – 0.75 g/l
0.01 – 1.16 g/l
4.20 – 9.90 g/l
0.63 – 3.50 g/l
0.17 – 0.88 g/l
0.01 – 1.21 g/l
3.60 – 11.20 g/l
0.89 – 4.40 g/l
0.23 – 0.83 g/l
0.05 – 1.56 g/l
3.90 – 10.00 g/l
1.02 – 4.50 g/l
0.14 – 1.02 g/l
0.06 – 1.86 g/l
4.90 – 11.40 g/l
1.50 – 6.40 g/l
0.11 – 0.85 g/l
0.03 – 2.00 g/l
Compendio degli esami labor team w ag
101
L’immunoglobulina G (IgG) non rappresenta una classe immunoglobulinica omogenea; al contrario si
compone di 4 sottoclassi diverse da un punto di vista strutturale e funzionale. I livelli sierici delle sottoclassi
sono in parte determinati geneticamente, pertanto la loro sintesi viene regolata in base allo stimolante
antigenico sulle cellule T. IgG1 e IgG3 sono rivolti soprattutto contro gli antigeni proteici di virus e batteri, al
contrario gli antigeni dei polisaccaridi, ad es. i batteri incapsulati, evocano una risposta IgG2. Gli anticorpi
IgG4 aumentano in caso di stimolazione antigenica cronica (ad es. parassitosi) e iposensibilizzazione con
allergeni. L’IgG1 e l’IgG3 trasmettono l’attività del complemento sulle vie classiche e si legano alle cellule
neutrofile e mononucleari, l’IgG4 si lega ai mastociti e ai leucociti basofili. Aumenti individuali delle
sottoclassi IgG non si devono manifestare con un aumento dell’IgG totale.
IgG1
Aumento dei valori: patologie autoimmuni, patologie da immunocomplessi.
Diminuzione dei valori: sindrome nefrotica, porpora, Schönlein-Henoch.
IgG2
Aumento dei valori: nessuna rilevanza.
Diminuzione dei valori: deficit delle sottoclassi con infezioni batteriche, spesso in combinazione con deficit
di IgG4.
IgG3
Aumento dei valori: nessuna rilevanza.
Diminuzione dei valori: carenze delle sottoclassi più frequenti tra gli adulti, infezioni recidivanti delle vie
aeree.
IgG4
Aumento dei valori: patologie allergiche, infezioni croniche o parassitarie.
Diminuzione dei valori: patologie broncopolmonari.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1449.00
punti tariffari 96.00
153
Immunoglobulina M, IgM
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 6 mesi
0.06 – 1.00 g/l
6 mesi – 1 anno 0.30 – 1.50 g/l
1 – 6 anni
0.40 – 2.10 g/l
6 – 18 anni
0.45 – 2.60 g/l
> 18 anni
0.40 – 2.80 g/l
L’IgM è l’immunoglobulina della risposta immunitaria primaria. La sua attività principale consiste nella difesa
contro le infezioni mediante agglutinazione di agenti e l’attivazione del sistema del complemento.
Aumento dei valori: infezioni acute, cirrosi biliare primaria, morbo di Waldenström.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1457.00
punti tariffari 6.20
Impregnante per legno
10 ml sangue in provetta speciale per impregnante per legno (richiedere al laboratorio).
Per indicazioni più dettagliate contattare laboratorio.
Impregnante per legno
Clorotalonil
Cipermetrina
DDT (p,p-DDT + p,p-DDE)
Diclofluanid
Endosulfan
Furmecyclox
Esaclorocicloesano:
Lindano
Pentaclorofenolo
Permetrina
Tolifluanide
prezzi su richiesta
2037
Indometacina (Indocid®)
2 ml siero
Valori terapeutici: 0.3 – 2.5 mg/l
Valori di tossicità: > 4000 mg/l
vedi inoltre analgesici
Tariffa:
No. pos. DFI: 1051.00
Intervalli di riferimento
< 0.25 g/l
< 0.20 g/l
< 2.5 g/l
< 0.25 g/l
< 0.01 g/l
< 0.20 g/l
-HCH
-HCH
-HCH
Pentachlorpenol
< 0.30 g/l
< 0.25 g/l
< 0.1 g/l
< 0.3 g/l
< 0.1 g/l
punti tariffari 115.00
Influenza virus, Virus influenzale
I virus dell’influenza appartengono al genere orthomyxovirus (virus a RNA) e vengono suddivisi in tre gruppi
(tipo A, tipo B e tipo C). La trasmissione avviene per mezzo di goccioline e si manifesta, dopo un periodo di
incubazione di 1 – 5 giorni, nel tipo A e tipo B sotto forma clinica di “malattia da raffreddamento“ con i
rispettivi sintomi (febbre, rinite, cefalea, dolori muscolari, tosse, ecc.). Nei lattanti, neonati e soggetti anziani
si osservano gravi quadri clinici con coinvolgimento polmonare e cardiaco. Le complicanze possono essere:
otite media, sinusite o tracheite e polmonite. Nelle infezioni influenzali si registrano inoltre miositi, miocarditi,
infezioni del SNC (encefalite post-influenzale). Il tipo C presenta quasi sempre un decorso subclinico. Gli
anticorpi di tipo A/B sono evidenziabili tramite indagini sierologiche a distanza di alcuni giorni
dall’esposizione a contagio, con titoli elevati nel siero che tendono a scendere a livelli bassi nel giro di
poche settimane. In età pediatrica la ricerca anticorpale può a volte, nonostante l’infezione contratta,
risultare negativa.
3788
Influenza virus A, H1N1, Influenza siuna
Tampone rino-faringeo (set PCR)
Intervalli di riferimento: negativo
Tariffa:
No. pos. DFI: 3120.00
punti tariffari 180.00
Compendio degli esami labor team w ag
102
2038
Influenza virus A, PCR
Tampone rino-faringeo (set PCR)
Intervalli di riferimento: negativo
Tariffa:
No. pos. DFI: 3120.00
480
Influenza virus A/B, ricerca anticorpi
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 1:32
Tariffa:
No. pos. DFI: 3113.00 (2x)
2039
punti tariffari 84.00
Influenza virus B, PCR
Tampone rino-faringeo (set PCR)
Intervalli di riferimento: negativo
Tariffa:
No. pos. DFI: 3120.00
4157
punti tariffari 180.00
punti tariffari 180.00
Inibina A
1 ml siero
Intervalli di riferimento: f
al di sotto di 15 anni nessun valore di riferimento
1.8 – 17.3 ng/l
1.80 – 97.5 ng/l
< 2.10 ng/l
menopausa
m
< 2.00 ng/l
Aumento dei valori: in gravidanza livelli elevati nel sangue materno possono indicare una trisomia 21
(sindrome di Down) del bambino.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1753.00
punti tariffari 42.00
2457
< 15 anni
15 – 45 anni
45 – 50 anni
> 50 anni
Inibina B
1 ml siero
Intervalli di riferimento: f
< 7 ng/l
postmenopausa
10 – 200 ng/l
premenopausa
m
60 – 260 ng/l
Nella donna: L’inibina B nella donna non gravida è prodotta prevalentemente dalle cellule della granulosa
dell’ovaio. Ha la funzione di inibire fisiologicamente la produzione dell’ormone follicolo stimolante (FSH) da
parte dell’ipofisi. Una diminuzione dei livelli di inibina B rappresenta la causa principale dell’aumento dei
livelli del FSH in epoca premenopausale. L’inibina B permette la valutazione della riserva ovarica e la
predizione delle probabilità di ottenere una gravidanza con successo. Essendo prodotta direttamente dai
follicoli ovarici, contrariamente all’ormone FSH ipofisario, fornisce informazioni dirette sul numero di follicoli
che si preparano a maturare. È inoltre una spia di un prossimo esaurimento ovarico più precoce rispetto
all’FSH.
Nell’uomo: L’inibina B rappresenta nell’uomo il segnale di feedback negativo proveniente dal testicolo
(cellule del Sertoli) per quanto riguarda la secrezione di FSH. La concentrazione di inibina B nel siero ben
correla con la spermatogenesi. In tutte le anomalie della funzione testicolare, incluso l’ipogonadismo
ipogonadotropo, la concentrazione sierica di inibina diminuisce al di sotto dei 100 ng/l. L’inibina è anche un
valido indice del danno dell’epitelio germinativo dopo l’irraggiamento del testicolo ed in questo contesto è
anche utilizzata come fattore prognostico della successiva ripresa della spermatogenesi. La determinazione
combinata di FSH, LH e inibina B porta ad una valutazione della funzione testicolare nettamente migliorata
rispetto alla sola determinazione dell’FSH e dell’LH. Nota: La determinazione dell’inibina B nella donna deve
essere fatta il 5° giorno del ciclo (durante il ciclo mestruale, infatti, l’inibina B subisce forti oscillazioni,
analogamente, ad esempio, all’estradiolo).
Tariffa:
No. pos. DFI: 1693.00
punti tariffari 42.00
636
Inibitore degli attivatori del plasminogeno, PAI
Plasma citratato 1:10, congelato
Intervalli di riferimento: 0.30 – 3.50 kU/l
Gli inibitori degli attivatori del plasminogeno (PAI) inattivano l’attivatore tissutale del plasminogeno e
l’urochinasi a mezzo di formazione di complessi. Ne può conseguire a un’attività fibrinolitica diminuita.
Aumento dei valori: eventualmente associato alla tendenza alla trombofilia venosa/arteriosa; necrosi
tessutali, reazioni di fase acuta.
Diminuizone dei valori: eventualmente tendenti alla emofilia.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1606.00
punti tariffari 52.00
135
Insulina
1 ml siero
Intervalli di riferimento: 25 – 186 pmol/l
L’insulina è un ormone polipeptidico, composto da entrambe le catene A e B, non identiche, collegate da
due ponti disulfidici. L’insulina viene formata nelle cellule beta del pancreas dalla propria fase preliminare
proinsulina. Nella proinsulina le catene A e B sono legate l’una all’altra mediante una catena peptidica
denominata peptide C. Sia l’insulina che il peptide C vengono immagazzinati nei granuli di secrezione celle
cellule insulari del pancreas e rilasciate nel sangue. L’insulina ha un’emivita di soli 5 minuti. L’emivita della
proinsulina e del peptide C è molto più lunga, pertanto la determinazione del peptide C ha un’utilità
maggiore.
Aumento dei valori: insulinoma, ipoglicemia factitia dovuta a insulina esogena, diabete mellito di tipo II.
Diminuzione dei valori: Diabete mellito di tipo I.
Nota aggiuntiva: vedi anche peptide C.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1471.00
punti tariffari 21.00
134
Insulin-like Growth-Factor 1, IGF-1, Somatomedina C, Sm-C
1 ml siero
Compendio degli esami labor team w ag
103
Intervalli di riferimento: f
< 6 anni
3.30 – 33.9 nmol/l
6 – 9 anni
16.9 – 62.0 nmol/l
9 – 12 anni
15.2 – 100.7 nmol/l
12 – 16 anni
34.1 – 143.2 nmol/l
16 – 20 anni
24.0 – 94.8 nmol/l
20 – 40 anni
14.6 – 58.8 nmol/l
> 40 anni
18.5 – 49.6 nmol/l
m
< 6 anni
3.30 – 33.9 nmol/l
6 – 9 anni
10.0 – 57.1 nmol/l
9 – 12 anni
14.3 – 73.8 nmol/l
12 – 16 anni
26.4 – 125.0 nmol/l
16 – 20 anni
23.6 – 109.9 nmol/l
20 – 40 anni
10.8 – 49.4 nmol/l
> 40 anni
6.5 – 38.2 nmol/l
IGF-1, la somatomedina C, trasmette gli effetti dell’STH sulla crescita e lo sviluppo. La sintesi avviene
prevalentemente nel fegato. L’azione principale influenza la crescita corporea nella fase anabolica della
pubertà. Con processi patologici, quali, ad es. situazioni di alimentazione insufficiente, la somatomedina C
(SMC) riduce il processo di crescita a favore delle funzioni vitali. La secrezione viene stimolata dall’ormone
ipotalamico GHRH e inibita dalla somatostatina. Contrariamente al GH che viene escreto durante la notte,
l’SMC non è soggetta a ritmo diurno. SMC svolge inoltre un’azione anti-insulinica.
Aumento dei valori: eccessiva crescita ipofisaria (gigantismo) in età pediatrica, acromegalia in età adulta,
tumori cerebrali extraipotalamici (craniofaringioma, istiocitosi X, gliomi, amartomi, adenomi); adiposità,
gravidanza.
Diminuzione dei valori: scarsa crescita ipotalamica ipofisaria, insufficienza ipofisaria (congenita o
acquisita), anoressia nervosa (concomitanza di livelli elevati di GH), affaticamento fisico, digiuno
(diminuzione di SMC dopo circa 10 giorni), età, malformazioni, radioterapia, radioterapia post-infezione,
post-traumatica, dopo radioterapia al sistema nervoso centrale, pasti ricchi di carboidrati, malassorbimento
(celiachia), diabete mellito, patologie croniche infiammatorie, ipotireosi.
Nota aggiuntiva: la regola fondamentale nella diagnostica della produzione eccessiva di GH è il test di
soppressione dell’GH (vedi alla rispettiva voce). Ulteriori informazioni possono essere ricavate
determinando l’IGFBP3.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1671.00
punti tariffari 53.00
256
Insulin-like Growth Factor Binding Protein 3, IGFBP3
2 ml siero
Intervalli di riferimento: < 1 anno
0.7 – 3.6 mg/l
1 – 2 anni
0.8 – 3.9 mg/l
2 – 3 anni
0.9 – 4.3 mg/l
3 – 4 anni
1.0 – 4.7 mg/l
4 – 5 anni
1.1 – 5.2 mg/l
5 – 6 anni
1.3 – 5.6 mg/l
6 – 7 anni
1.4 – 6.1 mg/l
7 – 8 anni
1.6 – 6.5 mg/l
8 – 9 anni
1.8 – 7.8 mg/l
9 – 10 anni
2.1 – 7.7 mg/l
10 – 11 anni
2.4 – 8.4 mg/l
11 – 12 anni
2.7 – 8.9 mg/l
12 – 13 anni
3.1 – 9.5 mg/l
13 – 16 anni
3.4 – 9.5 mg/l
16 – 17 anni
3.2 – 8.7 mg/l
17 – 18 anni
3.1 – 7.9 mg/l
18 – 19 anni
2.9 – 7.3 mg/l
19 – 20 anni
2.9 – 7.2 mg/l
20 – 25 anni
3.4 – 7.8 mg/l
25 – 30 anni
3.4 – 7.6 mg/l
30 – 40 anni
3.4 – 7.0 mg/l
40 – 60 anni
3.3 – 6.9 mg/l
60 – 65 anni
3.2 – 6.6 mg/l
65 – 70 anni
3.0 – 6.2 mg/l
70 – 75 anni
2.8 – 5.7 mg/l
75 – 80 anni
2.5 – 5.1 mg/l
> 80 anni
2.2 – 4.5 mg/l
Le proteine leganti del fattore di crescita insulinosimile fungono da proteine di trasporto, proteggono
l’organismo dall’azione ipoglicemica della somatomedina e modulano gli effetti biologici della somatomedina
sulle cellule target. L’area principale di produzione dell’IGFBP-3 sono gli osteoblasti. L’ormone della crescita
è un importante regolatore dell’IGFBP-3. Il ritmo circadiano non è molto marcato e riflette lo stato
dell’integrazione dell’ormone della crescita degli ultimi giorni. Pertanto è sufficiente una singola
determinazione. Accanto all’IGF-1, l’IGFBP-3 ha una spiccata relazione con l’età, presentando valori bassi
nei bambini e un picco durante la pubertà. L’IGFPB-3 è particolarmente indicato per distinguere con
un’elevata esattezza diagnostica i bambini a crescita lenta senza deficit dell’ormone della crescita da quelli
che presentano questa tipica carenza. Relativamente all’IGF-1questo vale per i bambini più grandi (> 8
anni), poiché nei pazienti di età inferiore i valori nella norma bassi di IGF-1 sono uno svantaggio rispetto
all’IGFBP-3.
Aumento dei valori: acromegalia.
Diminuzione dei valori: crescita rallentata con deficit di ormone della crescita, osteoporosi.
Nota aggiuntiva: in caso di pubertas praecox, l’IGFBP-3 è assorbito in modo normale sul supporto
midollare, però aumenta in relazione all’età cronologica.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1473.00
punti tariffari 60.00
2040
Interleuchina 1, IL-1
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 5.0 ng/l
Tariffa:
No. pos. DFI: 1474.00
punti tariffari 87.00
Compendio degli esami labor team w ag
104
Interleuchina 2, IL-2
L’interleuchina-2 è rilevabile solo al massimo entro due ore dal prelievo nel sangue periferico. In base alle
conoscenze scientifiche il valore del recettore dell’interleuchina-2 misurato nel sangue è correlato con la
quantità di IL-2 formata nel corpo.
2042
Interleuchina 2, recettore solubile
1 ml siero
Intervalli di riferimento: 158 – 623 U/ml
Aumento dei valori: AIDS, reazioni di rigetto dopo un trapianto, infezioni virali, linfomi, leucemie,
valutazione dell’attività di malattie autoimmuni.
Nota aggiuntiva: La determinazione serve soprattutto al monitoraggio delle malattie menzionate. Il
monitoraggio della terapia nel trattamento con interferon della leucemia a cellule capellute è si è affermato
come applicazione clinica del dosaggio di recettore dell’IL-2.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1474.00
punti tariffari 87.00
2043
Interleuchina 6, IL-6
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 5.9 ng/l
Il dosaggio di IL-6 serve per la diagnosi precoce delle infezioni (soprattutto nella neonatologia). L’IL-6 attiva
la sintesi delle proteine di fase acuta nel fegato.
Aumento dei valori: infezioni (la concentrazione di IL-6 è correlata all’attività e alla prognosi della malattia).
Tariffa:
No. pos. DFI: 1474.00
punti tariffari 87.00
2551
Intolleranza al fruttosio, genetica
1 ml sangue EDTA o tampone buccale (Set PCR)
Intervalli di riferimento: negativo
Tariffa:
No. pos. DFI: 2115.20
2581
Intolleranza al fruttosio, test respiratorio
Kit per il test del respiro
art. n° M9350
Intervalli di riferimento: basale
< 20 ppm
dopo 30 minuti < 20 ppm
dopo 1 ora
< 20 ppm
dopo 2 ore
< 20 ppm
dopo 3 ore
< 20 ppm
Tariffa:
No. pos. DFI: 3433.00
2430
punti tariffari 93.00
punti tariffari 220.00
Intolleranza al lattosio, genetica
1 ml sangue EDTA o tampone buccale (Set PCR)
Intervalli di riferimento: negativo
L'intolleranza al lattosio: incapacità di digerire lo zucchero di latte, è presente in media nel 20% della
popolazione europea. Una forma dell' intolleranza al lattosio, la forma ereditaria o primaria, è con 15% la più
frequente. Questa forma è associata a una perdita continua dell' attività enzimatica della lattasi dopo lo
svezzamento. Tramite una rivelazione di una constellazione allelica del gene di lattasi (C/C -13910 5', intron
13, gene MCM6) la disposizione genetica può essere dimostrata.
Tariffa:
No. pos. DFI: 2115.08
punti tariffari 93.00
2572
Intolleranza al lattosio, test respiratorio
Kit per il test del respiro
art. n° M9351
Intervalli di riferimento: < 20 ppm
Poiché all’incirca il 5-10% della popolazione è costituito da pazienti cosiddetti "non responder", può
sussistere un’intolleranza al lattosio anche in presenza di risultati di misurazione normali. In questi casi si
raccomanda di eseguire un’analisi biologica molecolare del polimorfismo correlato all’intolleranza al lattosio
tramite PCR (vedere).
Tariffa:
No. pos. DFI: 3433.00
punti tariffari 220.00
Iodio
4392 2 ml siero
4393 10 ml urine
46 – 70 g/l
27 – 403 µg/24h
2.5 – 35.7 µg/mmol creatinina
No. pos. DFI: 1559.00
punti tariffari 68.00
Intervalli di riferimento: siero
urine
Tariffa:
Isoniazide (Rimifon®)
2044 2 ml siero
2054 10 ml urine
Valori terapeutici:
siero
Terapia tubercolostatica
Tariffa:
siero
urine
0.2 – 1.0 mg/l
1.5 – 10 mg/l
> 20 mg/l
livello di avvallamento
livello di picco
valori di tossicità
No. pos. DFI: 1060.00
No. pos. DFI: 1559.00
Istamina
2022 10 ml sangue eparinato a chiusura ermetica
581 10 ml urine 24 ore (specificare la quantità totale), congelate
Intervalli di riferimento: sangue eparinato
25 – 75 ng/ml
punti tariffari 115.00
punti tariffari 68.00
Compendio degli esami labor team w ag
105
48 – 131 ng/ml
persona allergica
75 – 255 nmol/l
10.0 – 50.0 nmol/mmol creatinina
L'istamina è una ammina biogena che viene immagazzinata soprattutto nei granulociti basofili e nei
mastociti. In caso di reazione allergica, può essere liberata molto rapidamente da queste sedi e produrre i
seguenti sintomi: vasodilatazione, ipotonia arteriosa, aritmia, orticaria, secrezione nasale, emicrania,
ostruzione delle vie respiratorie, diarrea. L'istamina viene rapidamente scomposta in metilistamina
nell'organismo.
Aumento dei valori: reazioni allergiche, mastocitosi, neurodermite, assunzione di cibi contenenti istamina
(formaggio, salame, prosciutto, crauti, vino rosso, birra, cioccolato, noci, pomodoro).
Nota: per la diagnosi di una intolleranza all'istamina, si consiglia la misurazione della diaminossidasi (DAO)
(vedere descrizione).
Tariffa:
No. pos. DFI: 1417.00
punti tariffari 52.00
urine
5312
Itraconazolo
2 ml siero
Valori terapeutici:
Antimicotico
Tariffa:
2691
0.4 – 2.0 mg/l
No. pos. DFI: 1076.00
punti tariffari 99.00
JAK2, mutazione V617F
Sangue EDTA
Intervalli di riferimento: vedi referto
Mutazione puntiforme acquisita (V617F) nel gene della Janus della chinasi- Janus-Kinase 2 - (JAK2) che si
trova in oltre il 90-95% dei pazienti con policitemia vera e in circa il 50-60% di quelli con mielofibrosi
idiopatica cronica o trombocitemia essenziale. Questa mutazione puntiforme JAK2-V617F è pertanto un
marker che svolge un ruolo importante nella diagnosi delle malattie mieloproliferative croniche Philadelphianegative.
Tariffa:
No. pos. DFI: 2115.20 (2x)
punti tariffari 186.00
2423
Kryptopyrrol
10 ml urine
Intervalli di riferimento: < 150 g/l
Tariffa:
No. pos. DFI: 1404.00
3950
Lacosamide (Vimpat®)
1 ml siero
Valori terapeutici:
Anticonvulsivo
Tariffa:
5227
2.5 – 13.6 mg/l
No. pos. DFI: 1069.00
punti tariffari 140.00
Lamivudina
2 ml siero
Valori terapeutici:
Virostatico
Tariffa:
355
punti tariffari 22.00
1.00 – 6.00 mg/l
No. pos. DFI: 1084.00
punti tariffari 160.00
Lamotrigina (Lamictal®)
1 ml siero
Valori terapeutici:
Antiepilettico
Tariffa:
3.9 – 46.8 mol/l
No. pos. DFI: 1068.00
punti tariffari 76.00
Lattato, Acido lattico
237
2750
2379
4250
1 ml plasma NaF
10 ml urine 24 ore, specificare la quantità totale
Agoaspirato
1 ml liquido cerebrospinale in provetta con NaF
Prelievo di sangue da vene non occluse o solo brevemente (max 30 secondi), riempire la provetta NaF con
circa 2 ml di sangue. Centrifugare entro 2 ore con 3000 giri/min per circa 5 minuti, inviare il plasma
decantato.
Intervalli di riferimento: plasma
< 1 giorno < 2.9 mmol/l
neonati
> 1 giorno < 2.20 mmol/l
urine
160 – 860 µmol/24h
cerebrospinale
< 2.4 mmol/l
agoaspirato
0.50 – 2.20 mmol/l
Il lattato è un prodotto metabolico della glicolisi anaerobica. Gli organi fondamentali per la formazione di
lattato sono il muscolo attivo, gli eritrociti, il cervello e il midollo surrenale. I regolatori dell’eliminazione del
lattato sono il fegato e la funzione renale. Il fegato converte il lattato formatosi in piruvato e lo reintroduce
nel metabolismo del glucosio. Se a causa di un apporto carente di ossigeno la funzione del fegato è
insufficiente, esso ricopre da solo una parte notevole di consumo energetico mediante glicolisi anaerobica,
trasformandosi da utilizzatore a produttore di lattato. Questa condizione si manifesta con un aumento
eccessivo della concentrazione di lattato nel plasma. Si consiglia di affiancare alla determinazione di lattato
in liquor la determinazione di lattato in plasma.
Plasma:
Aumento dei valori: ipossia, collasso cardio-circolatorio, choc, dopo attività fisica, elevati dosaggi insulinici,
intossicazione (metanolo, etilenglicolo, salicilato), iperventilazione, intossicazione da alcol, postoperatorie,
situazioni di emergenza fetale durante il parto, intossicazioni da CO, patologie metaboliche, sindrome
ischemica acuta (estremità, mesenteriale).
Compendio degli esami labor team w ag
106
Liquido cerebrospinale
Aumento dei valori: meningite, insulto ischemico, attacco epilettico.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1517.00
punti tariffari 23.00
201
Lattico-deidrogenasi, LDH
1 ml siero, evitare l’emolisi
Intervalli di riferimento: < 10 giorni
< 2000 U/l
10 giorni – 2 anni < 430 U/l
2 – 12 anni
< 300 U/l
> 12 anni
< 232 U/l
L’attività di LDH rilevabile nel siero è composta dalle parti attive dei 5 isoenzimi LDH, suddivisi da 1 a 5.
L’isoenzima LDH 1 è rilevabile separatamente come idrossibutirato-deidrogenasi (HBDH). LDH è un enzima
citoplasmatico ed è presente in tutti i tessuti. La concentrazione di LDH negli eritrociti è circa 360 volte più
elevata che nel siero. A causa della sua presenza ubiquitaria, non si può risalire dagli aumenti dell’LDH
totale all’organo interessato. La separazione elettroforetica nei 5 isoenzimi consente una classificazione.
Aumento dei valori: infarto cardiaco (verificatosi già da diversi giorni), miocardite, disfunzioni del ritmo
cardiaco, cateterizzazione cardiaca, sostituzione delle valvole cardiache, embolia polmonare, danni epatici
dovuti a intossicazione (ad es. avvelenamento da funghi) oppure ipossia, epatite, distrofia muscolare (nel
caso di quella di Duchenne già anni prima della manifestazione dei sintomi clinici), traumi muscolari,
dermatomiosite, polimiosite, anemie emolitiche, anemia megaloblastica, trombocitemie essenziali, patologie
mieloproliferative, tumori maligni (marker tumorale non specifico per il monitoraggio del decorso), infarto
renale, HIV, EBV.
Nota aggiuntiva: l’emolisi può causare valori falsamente elevati, che possono anche essere dovuti ad una
condizione di riposo prolungato della provetta prima della centrifugazione e all’invio di sangue totale.
vedi inoltre HBDH
Tariffa:
No. pos. DFI: 1518.00
punti tariffari 2.50
44120
Lattico-deidrogenasi, isoenzimi, LDH1-5, LDH, isoenzimi
2 ml siero, evitare l’emolisi
Intervalli di riferimento: LDH 1
20.0 – 33.0 %
LDH 2
28.0 – 40.0 %
LDH 3
18.0 – 30.0 %
LDH 4
6.0 – 16.0 %
LDH 5
2.0 – 13.0 %
Gli isoenzimi dell’LDH sono suddivisi in modo diverso nei singoli organi, pertanto è possibile eseguire una
diagnosi dei danni correlati con un organo in particolare, mediante la differenziazione quantitativa degli
isoenzimi. Si distinguono tre tipi principali di suddivisioni: il tipo del muscolo cardiaco (che contiene
prevalentemente LDH-1), il tipo intermedio (formato soprattutto da LDH-3) e il tipo del muscolo scheletrico
(LDH-5).
LDH 1 +2
muscolo cardiaco
LDH 3
milza, polmone, Tbc
LDH 4 + 5 fegato, muscolo scheletrico
Tariffa:
No. pos. DFI: 1029.00
punti tariffari 30.00
3700
Lattoferrina
Feci
Intervalli di riferimento: < 7.2 mg/kg
La lattoferrina è una glicoproteina ferro legante del peso di 80kD presente nei granulociti neutrofili attivati.
La lattoferrina viene rilasciata dai granulociti e può essere presente nelle feci in associazione a
un’infiltrazione infiammatoria della mucosa intestinale. Rimanendo stabile nelle feci, la lattoferrina può
essere utilizzata come marcatore altamente specifico e sensibile per identificare processi infiammatori della
mucosa intestinale (quali morbo di Crohn o colite ulcerosa) e il rispettivo decorso. La determinazione della
lattoferrina ha inoltre un significativo valore predittivo negativo: in presenza di una bassa concentrazione di
lattoferrina nelle feci, è altamente probabile non riscontrare malattia organica del tratto intestinale. Il
parametro può pertanto essere utilizzato per permettere la distinzione di processi infiammatori in disturbi
funzionali quali la sindrome dell’intestino irritabile.
Aumento dei valori: malattie infiammatorie intestinali (croniche e acute)
Tariffa:
No. pos. DFI: 1219.00
punti tariffari 44.00
481
LCM, anticorpi, Virus della coriomeningite linfocitaria, Arenavirus,
anticorpi, Coriomeningite linfocitaria
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 1:8
La sorgente dell’infezione da virus della coriomeningite linfocitaria è costituita soprattutto dai roditori (in
prevalenza criceto e topo domestico). La sintomatologia clinica va dai fenomeni influenzali leggeri fino alla
meningite o encefalomielite.
La diagnosi è possibile solo attraverso il rialzo del titolo in due campioni di sangue prelevati in sequenza.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3389.00, 3393.00 punti tariffari 87.00
2683
Leflunomide (Arava®)
1 ml siero
Valori terapeutici:
5 mg:
5.9 – 11.7mg/l
10 mg: 8.4 – 27.8 mg/l
25 mg: 27.0 – 99.0 mg/l
Inibitore della sintesi della pirimidina e della timidinchiniasi associata al recettore. Viene impiegata nel
trattamento dell’artrite reumatoide e dell’artrite psoriasica.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1469.00
punti tariffari 150.00
Compendio degli esami labor team w ag
107
Legionella pneumophila, Malattia dei legionari, Febbre di Pontiac
Legionella pneumophila costituisce l’agente eziologico della legionellosi, comunemente detta malattia dei
legionari, ed è un batterio ubiquitario. Questo germe ambientale si moltiplica e si sviluppa nell’acqua e viene
trasmesso per via aerogena tramite aerosol di acqua contaminata proveniente da impianti idrici (torri di
raffreddamento, umidificatori, condizionatori d’aria, soffioni delle docce, ecc.). Nel 10% dei casi, dopo un
periodo di incubazione di 2 – 10 giorni, l’infezione da legionella può dar luogo ad un quadro clinico noto
come malattia dei legionari, caratterizzato da polmonite acuta, insufficienza renale, bradicardia relativa e
disturbi del SNC. L’infezione può inoltre scatenare un secondo quadro clinico, ossia la cosiddetta febbre di
Pontiac che si manifesta in leggera forma simil-influenzale. Si ha un elevato tasso di letalità nei pazienti
immunocompromessi o in caso di malattie cardiache o polmonari preesistenti. La ricerca dell’agente si può
eseguire nello stadio acuto della malattia; gli anticorpi sono evidenziabili nella 2a settimana circa dopo
l’infezione.
Nota aggiuntiva: Nel sospetto di legionellosi è preferibile ricorrere alla ricerca diretta dell’agente nelle
urine.
482
Legionella pneumophila, ricerca anticorpale
1 ml siero
Intervalli di riferimento: IgG < 1.0 MOC
IgM < 1.0 MOC
Nota aggiuntiva: Negli stadi acuti si consiglia la ricerca dell’antigene nelle urine.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3441.00 (2x)
punti tariffari 84.00
5542
Legionella pneumophila, ricerca dell’antigene
10 ml urine
Intervalli di riferimento: negativo
Tariffa:
No. pos. DFI: 3441.00
2048
punti tariffari 42.00
Leishmaniosi, anticorpi, Kala-azar
2 ml siero
Intervalli di riferimento: < 1:80
Le infezioni da leishmania, prevalenti nelle zone tropicali, vengono trasmesse da un flebotomo femmina
ematofago, appartenente alla specie Phlebotomus e Lutzomyia, oppure per mezzo di trasfusioni di sangue.
Nella leishmaniosi viscerale (Kala-azar) gli agenti si moltiplicano nel RES (sistema reticoloendoteliale); il
periodo di incubazione va da 10 giorni fino a un anno. La maggior parte dei casi viene diagnosticata in
autunno ed inverno nei soggetti che hanno trascorso le vacanze estive in paesi rivieraschi del Mediterraneo.
Esistono due forme di leishmaniosi: la leishmaniosi viscerale (LV), dovuta a L.infantum, L.donovani e
L.chagasi, e la leishmaniosi cutanea (LC), provocata dall’agente L. major, L.tropica, L.mexicana o
L.infantum.
Una forma particolare della L. cutanea. è la leishmaniosi mucocutanea o americana che tende a diffondersi
nelle mucose e provocare forti lesioni tissutali.
I sintomi clinici della LV sono febbre, tosse, diarrea, calo ponderale, epatosplenomegalia e ingrossamento
generalizzato dei linfonodi. Occorre una diagnosi tempestiva, dato che l’80 – 90% dei casi non trattati ha un
esito letale.
La LC, detta anche bottone d’Oriente, si localizza nella sede del morso (in genere le parti scoperte del
corpo) ed è caratterizzata da papule di forma „secca“ di difficile guarigione o che in un secondo tempo
vanno incontro a ulcerazione. In seguito si sviluppano noduli eritematosi a bordi netti e con necrosi centrale
che nel giro di 3 – 5 (- 24) mesi guariscono anche senza terapia. (DD: dermatite da coralli, micosi,
tubercolosi cutanea, Larva migrans).
Nota aggiuntiva: Ulteriori parametri di laboratorio sono: aumento della transaminasi, aumento della VES,
monocitosi, linfocitopenia, trombocitopenia, anemia ipocromica macrocitaria, PTT allungato, aumento di IgG
e IgM.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3529.00
punti tariffari 42.00
4170
Leishmaniosi DAN, PCR
Tampone (set PCR)
Intervalli di riferimento: negativo
Tariffa:
No. pos. DFI: 3531.00
2108
punti tariffari 180.00
Leptina
2 ml siero
Intervalli di riferimento: f
< 12.0 g/l
m
< 6.0 g/l
La leptina è quasi esclusivamente prodotta da cellule adipose. Mediante un meccanismo a feed-back a
livello del nucleo caudato e del nucleo paraventricolare, la leptina agisce causando una sensazione di
sazietà. La leptina riduce la liberazione di neuropeptidi e regola l'omeostasi del glucosio (effetto di
abbassamento dei livelli di glucosio), indipendentemente dal peso corporeo. Questo effetto è probabilmente
imputabile al miglioramento della sensibilità insulinica nel tessuto muscolare e nel fegato. Un deficit di
leptina o il verificarsi di una disfunzione dei recettori della leptina, responsabili di iperfagia, obesità
patologica ed iperglicemia, sono tuttavia sostanzialmente molto rari. Nella maggior parte dei casi di obesità
è presente iperleptinemia associata a leptino-resistenza centrale e/o periferica. La leptina si correla
positivamente con il grasso corporeo - la leptina riflette anche la percentuale di grasso corporeo. Un calo
ponderale o una terapia con glitazoni („farmaci insulino-sensibilizzanti“) consentono di abbassare i livelli
plasmatici di leptina. A causa della leptino-resistenza che si osserva in presenza di obesità, la leptina non è
adatta per l'uso terapeutico. Indipendentemente dall'indice di massa corporea (BMI), i livelli di leptina
risultano più alti nelle donne rispetto agli uomini.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1354.00
punti tariffari 49.00
483
Leptospire, anticorpi
2 ml siero
Leptospira canicola
Leptospira grippotyphosa
Compendio degli esami labor team w ag
108
Leptospira icterohaemorrhagiae (morbo di Weil)
Leptospira pomona
Leptospira sejroe
Intervalli di riferimento: IgG < 1.0 MOC
IgM < 1.0 MOC
Le leptospire appartengono alla famiglia delle Spirochetaceae. La più importante specie patogena è la
Leptospira interrogans di cui si conoscono numerosi sierotipi. Il serbatoio principale dell’infezione sono
roditori, cani, maiali, ratti, bovini e il riccio. Il periodo d’incubazione è di 3 – 30 giorni.
I sintomi clinici della prima fase sono febbre elevata acuta, cefalea, dolori muscolari (indolenzimento),
mialgie (soprattutto nei polpacci), congiuntivite. Dopo un intervallo di pochi giorni, privo di sintomi, subentra
la seconda fase con meningite, ittero, linfoadenite, danni al fegato, nefrite o cardite. Il quadro clinico globale
può essere caratterizzato da manifestazioni leggere (sotto forma di una malattia influenzale). Soggeti a
rischio sono soprattutto operai addetti alla canalizzazione e a lavori in contatto con acque di scarico,
allevatori di bestiame, macellai e veterinari.
Positività: infezione acuta; gli anticorpi sono evidenziabili circa una settimana dopo la comparsa dei
sintomi. Il titolo raggiunge il picco nella 3a – 5a settimana. In un secondo campione di siero dovrebbe
essere evidenziabile un aumento del titolo.
Nota aggiuntiva: Si possono avere reazioni crociate con anticorpi anti-Treponema pallidum e anti-Borrelia
burgdorferi.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3443.00 (2x)
punti tariffari 70.00
301
Leucociti
Sangue EDTA
Intervalli di riferimento: < 1 giorno
1 – 7 giorni
7 – 14 giorni
14 giorni – 1 mese
1 – 2 mesi
2 mesi – 1 anno
1 – 2 anni
2 – 4 anni
4 – 6 anni
6 – 12 anni
12 – 16 anni
16 – 18 v
18 – 20 anni
20 – 21 anni
> 21 anni
vedi inoltre emogramma
Tariffa:
No. pos. DFI: 1370.00
4383
punti tariffari 8.00
Levetiracetam (Keppra®)
1 ml siero
Valori terapeutici:
Antiepilettico
Tariffa:
2050
9.4 - 34.0 G/l
5.0 - 21.0 G/l
5.0 - 20.0 G/l
5.0 - 19.5 G/l
5.5 - 18.0 G/l
6.0 - 17.5 G/l
6.0 - 17.0 G/l
5.5 - 15.5 G/l
5.0 - 14.5 G/l
4.5 - 13.5 G/l
4.5 - 13.0 G/l
4.5 - 12.5 G/l
4.5 - 11.5 G/l
4.5 - 11.0 G/l
4.0 - 10.0 G/l
5.0 – 30.0 mg/l
No. pos. DFI: 1068.00
punti tariffari 76.00
Levodopa (Madopar®)
1 ml siero
Valori terapeutici: 0.20 – 2.50 mg/l
Farmaco antiparkinsoniano
La levodopa funge da terapia sostitutiva in caso di deficit relativo di dopamina nella patologia di Parkinson
con influssi di acinesia, rigidità e sintomi psichici. La levodopa viene rapidamente riassorbita e in gran parte
trasformata in dopamina e noradrenalina nell’organismo. Al fine di evitare massicci effetti collaterali, la
terapia deve essere iniziata a bassi dosaggi, che verranno aumentati nel corso di alcune settimane fino al
raggiungimento della dose di mantenimento con monitoraggio del livello sierico. Il successo della terapia è
valutabile solo dopo diverse settimane.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1660.00
punti tariffari 86.00
2051
Levomepromazina (Nozinan®)
2 ml siero
Valori terapeutici:
Neurolettico
Tariffa:
2052
10 – 140 g/l
No. pos. DFI: 1579.00
punti tariffari 140.00
Lidocaina (Xylocain®)
2 ml siero
Valori terapeutici: vedi referto
Come antiaritmico, la lidocaina agisce in modo antagonista alle alterazioni patologiche delle proprietà
elettrofisiologiche delle cellule del muscolo cardiaco, inibendo la depolarizzazione e l’eccitabilità e
accelerando la ripolarizzazione. Viene impiegata soprattutto come terapia contro i disturbi ventricolari di
eccitabilità e di conduzione dell’eccitazione in particolare in correlazione a infarto o come anestetico locale.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1484.00
punti tariffari 99.00
5292
Linezolid
2 ml siero
Valori terapeutici:
Antibiotico
Tariffa:
5.0 – 20.0 mg/l
No. pos. DFI: 1060.00
punti tariffari 115.00
Compendio degli esami labor team w ag
109
Linfotropi, agenti eziologici
Adenovirus
Bartonella henselae (malattia da graffio di gatto)
Chlamydia
Citomegalovirus (CMV)
Coxiella burnetii (febbre Q)
EBV
Herpes simplex virus
HHV6
HIV-1 e HIV-2
Influenza virus A, B
LCM (virus della coriomeningite linfocitaria)
Listeria
Rubella
Toxoplasma gondii (toxoplasmosi)
Virus del morbillo
Virus della parainfluenza
Virus della parotite (orecchioni)
Virus della TBE
207
Lipasi
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 1 anno
< 29 U/l
1 – 12 anni
< 37 U/l
12 – 18 anni
< 46 U/l
> 18 anni
< 60 U/l
Questo enzima viene prodotto nelle cellule acinose del pancreas ed escreto dalle stesse al 99%. Poiché
una quantità inferiore all’1% penetra nel sangue, questo enzima rappresenta un marker importante per il
comportamento della permeabilità del pancreas. Viene escreto attraverso filtrazione glomerulare, a cui
segue un completo riassorbimento tubulare con metabolizzazione anch’essa tubulare. La lipasi non è
rilevabile nell’urina.
Aumento dei valori: pancreatite acuta, attacco di pancreatite cronica, tumori del pancreas, a seguito di
colangio-pancreatografia retrograda perendoscopica (ERCP), insufficienza renale. Inoltre un leggero
aumento è possibile con chetoacidosi diabetica, epatite virale, tifo addominale, sarcoidosi, insorgenza di
cisti dell’echinococco.
Nota aggiuntiva: lipasi normale in caso di aumento dell’amilasi nel siero: indica una macroamilasemia
(spesso con l’avanzare dell’età).
Tariffa:
No. pos. DFI: 1537.00
punti tariffari 5.00
119
Lipoproteina (a), Lp (a)
1 ml siero dopo 12 ore a digiuno
Intervalli di riferimento: < 0.42 kU/l
La lipoproteina (a), Lp(a), è una variazione genetica del plasma LDL. Un alto livello di Lp(a) è un
indipendente fattore aterogeno per le malattie coronariche ed arterosclerosi.
Aumento dei valori: ipercolesterolemia familiare.
Nota aggiuntiva: alti livelli di colesterolo LDL e Lp(a) in parallelo sono clinicamente rilevanti.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1539.00
punti tariffari 19.90
2055
Lipoproteina X
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 6 anni
< 50.0 mg/dl
> 6 anni
< 10.0 mg/dl
La lipoproteina X è soltanto evidenziabile nell’occlusione dei dotti biliari; nell’elettroforesi lipidica è visibile un
motivo proteico atipico. L’esame degli acidi biliari nel siero è raccomandato.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1539.00
punti tariffari 19.90
Liquido articolare
Provetta in plastica 13 ml,
art. n° M115 (senza additivi)
Provetta Sarstedt-Monovette, lilla
art. n° M163 (EDTA)
Provetta Vacuette Greiner, lilla
art. n° M152 (EDTA)
Vetrino portaoggetti con estremità opaca
art. n° M202 (strisci)
Flacone con Portagerm
art. n° M503 (microbiologia)
Il materiale necessario è riunito nel kit per l’artrocentesi
art. n° M226
Agoaspirato: con ago convenzionale e guanti senza polvere (la polvere rende impossible la ricerca di
cristalli). Trasferire quindi l’agoaspirato nelle provette previste per la spedizione.
Agoaspirato (senza additivo): provetta in plastica 13 ml
art. n° M115
Non utilizzare provette per la raccolta di sangue intero (comprendono attivatori della coagulazione e/o
separatori – fattori che interferiscono nell’analisi dei cristalli).
Agoaspirato con EDTA:
Provetta Sarstedt-Monovette, lilla
art. n° M163
Provetta Vacuette Greiner, lilla
art. n° M152
Per evitare aggregazioni cellulari si rende necessaria un’accurata miscelazione.
Strisci dell’agoaspirato: vetrino portaoggetti
art. n° M202
Realizzare con la stessa tecnica dello striscio sanguigno, tenendo però il coprioggetto ad un angolo di 30°35°. Lo striscio dev’essere realizzato immediatamente dopo il prelievo (richiedere eventualmente il modulo
con le istruzioni preanalitiche per assistenti di studio medico: “Artrocentesi – prelievo”).
Liquido articolare, agoaspirato ed esami
Esami batteriologici
agoaspirato in provetta sterile (terreno di trasporto
per anaerobi) flacone Portagerm®
Compendio degli esami labor team w ag
110
Acido urico
Proteine
Glucosio
LDH
Sedimento, cristalli
agoaspirato in provetta in plastica senza additivi
Numero di cellule, leucociti
Differenziazione cellulare
1 ml agoaspirato in EDTA
2 strisci di agoaspirato in EDTA, non colorati
Liquido ascitico
10 ml, prelievo sterile
Per la determinazione del lattato: 1 ml ascite in provetta con NaF.
Per la determinazione della fibronectina: 1 ml in EDTA.
Proteine totali, albumina, LDH, amilasi, colesterolo, glucosio, leucociti, lattato.
Spesso si ricavano informazioni più significative determinando contemporaneamente i parametri nell’ascite
e nel siero: ad es. albumina, amilasi, LDH. Valori elevati di colesterina (> 1,15 mmol/l) possono indicare una
genesi maligna dell’ascite.
Valori di fibronectina >100 mg/l possono indicare una genesi maligna dell’ascite.
Liquido cerebrospinale, Liquor, Liquido cefalorachidiano
Conteggio cellulare (soltanto nel liquido cerebrospinale fresco, entro max 1 ora)
colorazione di Gram, coltura
Esami chimici: cloruri, glucosio, proteine totali, 2-microglobulina, neopterina, LDH, lattato (provetta con
NaF), lisozima e altri.
Ricerca dell’agente tramite PCR: HSV, VZV, EBV, CMV, borrelia, virus coxsackie, virus ECHO. Bande
oligoclonali (liquido cerebrospinale e siero prelevati lo stesso giorno) per l’evidenziazione di produzione IgG
locale.
Ricerca anticorpale: HSV, VZV, morbillo, coxsackie, TBE, CMV, HIV, borrelia, treponema pallidum.
Nota aggiuntiva: nel sospetto di encefalite erpetica bisogna avviare la terapia antivirale (Zovirax®) prima
ancora di ricevere i risultati del laboratorio.
2732
Lisinopril (Zestril®)
2 ml siero
Valori terapeutici: 20 – 70 g/l
Inhibitore dell’ACE
Tariffa:
No. pos. DFI: 1484.00
punti tariffari 99.00
Lisozima, Muramidasi
2059 1 ml siero
587 10 ml urine 24 ore (specificare la quantità totale) o urine „spot“
6059 Feci
Intervalli di riferimento: siero
10.0 – 17.0 mg/l
urine
<1.5 mg/l
feci
<600 ng/ml
Il lisozima è un enzima batteriolitico ed è presente in misura abbondante nei lisosomi, ma anche nei
compartimenti dei liquidi extracellulari. L’attività del lisozima è rivolta contro le membrane mucopolisaccaridi
dei batteri. Inoltre un livello elevato di lisozima è rilevabile in caso di un aumento dell’indice cellulare di
granulociti dipendente dal grado di maturazione delle cellule. Concentrazioni intracellulari elevate nelle
cellule tubulari dei reni.
Siero:
Aumento dei valori: leucemia mieloica e monocitaria (parametro per il decorso).
Urina:
Aumento dei valori: danni renali tubulari, rigetto a seguito di trapianto di rene, infezioni delle vie urinarie,
leucemie monocitarie.
Liquido cerebrospinale:
Aumento dei valori: meningite batterica.
Feci:
Aumento dei valori: malattie infiammatorie croniche intestinali (morbo di Crohn, colite ulcerosa),
infiammazioni intestinali virali, batteriche, allergiche o autoimmuni. Il parametro può essere utilizzato per il
controllo del decorso di malattie infiammatorie croniche intestinali.
Nota aggiuntiva: leucemie linfatiche: valore del lisozima nella norma. Meningite virale, lisozima nel liquido
cerebrospinale nella norma.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1554.00
punti tariffari 61.00
488
Listeria, anticorpi, Listeria monocytogenes
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 1:8
La listeria si riscontra in molti alimenti (latticini, funghi, insalate o salumi). È da segnalare che questo germe
si adatta molto bene agli ambienti freddi, per cui si può moltiplicare già a partire da 4°C, quindi anche in
alimenti refrigerati posti nel comune frigorifero domestico. L’infezione si può trasmettere all’uomo anche da
animali in caso di contatto diretto con bestiame e animali domestici (cani, gatti). In genere l’organismo
tollera un basso numero di listerie. Soggetti sani possono essere portatori asintomatici di listerie ed
eliminarle con le feci. Le forme gravi possono causare sepsi, meningite, encefalite, endocardite,
congiuntivite o infezioni locali (angina monocitica). I soggetti più a rischio e i fattori predisponenti sono:
persone anziane, alcolizzati, acloridria, malignomi, immunosoppressione (pazienti in emodialisi dopo un
trapianto di rene).
Durante la gravidanza le listerie rappresentano principalmente un rischio. In presenza di colonizzazione
materna si manifesta una leggera malattia febbrile, spesso erroneamente diagnosticata come infezione
influenzale. A seconda dello stadio della gravidanza, l’infezione intrauterina può determinare la morte
intrauterina del feto o una malattia connatale (meningite, encefalite, sepsi, granulomatosi infantisettica). In
Compendio degli esami labor team w ag
111
caso di infezione asintomatica del canale da parto, gli agenti si possono trasmettere anche al momento
della nascita, provocando nel neonato, dopo pochi giorni, i quadri clinici descritti.
Nota aggiuntiva: Si dovrebbe effettuare la ricerca batteriologica (ricerca diretta).
Si possono riscontrare titoli aumentati sia nell’infezione pregressa sia nella fase acuta; ai fini della
valutazione, bisogna considerare non solo il risultato, ma anche il quadro clinico e l’evoluzione dei titoli. Si
possono avere reazioni crociate con anticorpi rivolti contro stafilococchi e altri germi gram-positivi.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3383.00
punti tariffari 29.00
365
Litio (Lithiofor®, Litarex®)
1 ml siero, prelievo 12 ore dopo l’assunzione della sera
Valori terapeutici: 0.5 – 1.2 mmol/l
Valori di tossicità: > 1.6 mmol/l
Antidepressivo
I sali di litio vengono impiegati nel trattamento della depressione endogena. Il litio si distribuisce in modo
disomogeneo senza legame con le proteine plasmatiche nei liquidi corporei, il riassorbimento dopo
somministrazione orale è quasi completo e viene eliminato pressoché completamente a livello renale. Dopo
un periodo di latenza di circa 1 settimana, quando viene raggiunto l’equilibrio tra concentrazione
intracellulare ed extracellulare, il livello plasmatico può essere impiegato per monitoraggi terapici. A causa
del margine terapeutico limitato, è necessario eseguire controlli regolari del livello sierico. Sintomi di
intossicazione: tremito muscolare, atassia, sonnolenza, crampi, disidratazione, coma.
Aumento dei valori: posologia inadeguata, patologie renali, patologie cardiocircolatrice,
iperaldosteronismo, tiazidi, spironolattone, triamteren, ACE-inibitori, antiflogistici non steroidei
(indometacina, ibuprofene, fenilbutazone), metroindazolo.
Diminuzione dei valori: teofillina, aminofillina, acetazolamide.
Nota aggiuntiva: in caso di terapia a lungo termine è possibile l’insorgere del gozzo eutiroideo indotto dal
litio. Monitorare i parametri tiroidei. In gravidanza la terapia al litio è controindicata.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1541.00
punti tariffari 12.40
Lorazepam (Temesta®)
2056 2 ml siero
2763 10 ml urine
Valori terapeutici:
siero
20 – 250 µg/l
urine
vedi referto
Valori di tossicità:
siero
> 300 g/l
Benzodiazepina/tranquillante
Con un’emivita di 6-24 ore, il lorazepam fa parte dei derivati delle benzodiazepine con un tempo di
eliminazione medio-rapido e viene associato al gruppo dei tranquillanti.
Tariffa:
siero
No. pos. DFI: 1661.00
punti tariffari 140.00
urine
No. pos. DFI: 1684.00
punti tariffari 145.00
5095
Lornoxicam
2 ml siero
Valori terapeutici: vedi referto
Antireumatico non steroideo
Tariffa:
No. pos. DFI: 1065.00
2057
punti tariffari 140.00
Lormetazepam (Loramet®, Noctamid®)
2 ml siero
Valori terapeutici:
Benzodiazepina
Tariffa:
2.0 – 25.0 µg/l
No. pos. DFI: 1660.00
punti tariffari 86.00
LSD, Acido lisergico, dietilammide dell’
524 10 ml urine
5241 2 ml siero
7381 capelli
Intervalli di riferimento: urine
negativo
siero
vedi referto
capelli
vedi referto
Alcaloide della segale cornuta ricavato dal fungo Claviceps purpura, privo di sapore, allucinogeno. Si può
trovare in pillole, in povere cristallina, in fiale, oppure disciolta in acqua, è possibile anche la produzione
sintetica. Provoca stati di stordimento, di solito per 8-10 ore, con prolungata percezione intensa dei colori e
allucinazioni dipendenti dallo stato d’animo. In caso di abuso: si possono verificare midriasi, tachicardia,
attacchi di sudorazione, iperriflessia, occasionalmente nausea accompagnata da vomito. Manifestazioni
particolarmente pericolose in caso di dosi massicce: depressione respiratoria e bradicardia. Periodo di
positività: nell’urina fino a 1 settimana.
Nota aggiuntiva: vedi inoltre screening con stupefacenti.
Tariffa:
urine
No. pos. DFI: 1687.00
punti tariffari 13.00
siero
No. pos. DFI: 1683.00
punti tariffari 110.00
capelli
No. pos. DFI: 1684.00
punti tariffari 140.00
Lue, Sifilide, Mal francese
2 ml siero
È una malattia a trasmissione sessuale. L’agente eziologico è il Treponema pallidum (spirocheta).
Stadio primario: (a partire circa dalla 2a – 3a settimana dopo l’infezione) effetto primario con
ingrossamenti dei linfonodi regionali: ulcera in sede genitale (pene, clitoride/labbra della vulva). L’infezione
anale e orale si manifesta dopo 8 settimane circa (stadio secondario).
Stadio secondario: diffusione ematogena dei treponemi con esantema maculopapuloso.
Compendio degli esami labor team w ag
112
Stadio terziario (sifilide terziaria, sifilide tardiva, stadio tardivo): dopo una latenza di 2 – 10 anni: tabe
dorsale, paralisi progressiva, polineuropatia, endoarterite luetica, gomme luetiche (lesioni granulomatose)
piuttosto rare.
Reinfezioni sono possibili anche dopo un successo terapeutico in presenza di cicatrice sierologica (IgG).
Sifilide congenita: trasmissione transplacentare, rinite, ittero, epatosplenomegalia, pemfigoide, disturbi
dell’udito, naso a sella, denti di Hutchinson, cheratite parenchimatosa.
Sierologia:
1. Il test di ricerca di Treponema pallidum; positività per anni, cicatrice sierologica. Il test di ricerca
rileva le IgM e IgG; positività a partire dalla 3a settimana dopo l’infezione.
2. TPHA (= Trepomena Pallidum Haemoagglutination, ossia test di emoagglutinazione) segue
automaticamente un test di ricerca reattiva.
3. Ricerca di IgM (ELISA, Western blot): marker per infezione attiva nello stadio precoce (circa dopo 2
settimane dall’infezione; TPHA event. negativo).
4. Test di VDRL: evidenziazione di anticorpi anti cardiolipina (flocculazione), liberati nella fase acuta in
seguito a distruzione delle cellule (positività entro 5 settimane circa dall’infezione). Si negativizza in
caso di successo terapeutico.
449
Lue: Treponema pallidum, test di ricerca
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 1.0 MOC
Tariffa:
No. pos. DFI: 3481.00
4495
Lue: Treponema pallidum DNA, PCR
Striscio della pelle o d’una lesione mucosale
Intervalli di riferimento: negativo
Tariffa:
No. pos. DFI: 3456.00
459
punti tariffari 74.00
Lue: Treponema IgM, immunoblot
1 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Tariffa:
No. pos. DFI: 3480.00
458
punti tariffari 180.00
Lue: Treponema IgG, immunoblot
1 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Tariffa:
No. pos. DFI: 3376.00
460
punti tariffari 35.00
punti tariffari 33.00
Lue: TPHA
1 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
segue automaticamente in caso di test di ricerca positivo.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3481.00
punti tariffari 35.00
448
2058
Lue: VDRL (incl. TPHA, screen)
1 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
segue al riscontro positivo dello screen TPHA
Tariffa:
No. pos. DFI: 3478.00, 3481.00 punti tariffari 75.00
Lupus anticoagulante
Plasma citratato 1:10 congelato
Intervalli di riferimento: vedi referto
Lupus anticoagulante consiste delle immunglobuline IgG e/o IgM che se legano ai fosfolipidi e portano in
vitro a una prolungazione di tempo parziale di tromplastina.
Aumento dei valori: LES
Nota aggiuntiva: sotto terapia anticoagulante con eparina o antagonisti della vitamina K il test non è
interpretabile.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3472.00
punti tariffari 42.00
3241
M2-PK, M2-piruvatochinasi
Feci
Intervalli di riferimento: < 4.0 U/ml
L’M2-piruvatochinasi (M2-PK) tumorale è una forma dimerica inattiva dell’isoenzima della piruvatochinasi
(enzima della glicolisi) del tipo M2 che si evidenzia progressivamente nel quadro di una trasformazione
cellulare maligna. Esso rappresenta un enzima chiave per la regolazione del metabolismo tumorale. La sua
presenza aumentata nelle feci può costituire un mezzo efficace per la diagnosi precoce di tumori intestinali
o di polipi. La misurazione dell’M2-PK tumorale non può chiaramente sostituire la colonscopia che rimane
per ora il “gold standard”, ossia il miglior metodo diagnostico per la diagnosi precoce di modificazioni
maligne della mucosa intestinale; essa rivela tuttavia una più alta sensibilità e specificità rispetto al test per
la ricerca del sangue occulto nelle feci. Il sangue occulto fecale non porta a un risultato positivo.
Aumento dei valori: Adenoma, polipi intestinali, malattie infiammatorie croniche intestinali, malattie
infiammatorie acute intestinali.
Nota: un reperto positivo deve essere ulteriormente confermato dalla colonscopia.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1150.00
punti tariffari 37.00
149
Macroglobulina, α21 ml siero
Intervalli di riferimento: siero f
m
urine
1.1 – 2.5 g/l
1.3 – 3.0 g/l
vedi referto
Compendio degli esami labor team w ag
113
Inibitore di proteinasi, inibitore dell’emostasi
Diminuzione dei valori: gastroenterite, sprue, fibrinolisi, sepsi.
Aumento dei valori
Siero: infiammazione acuta, malignomi, malattia renale, diabete mellito, estrogeni, farmaci, danni epatici,
pancreatite.
Urine: ematuria (cistite, urolitiasi, tumori).
Tariffa:
No. pos. DFI: 1037.00
punti tariffari 23.00
Magnesio
244 1 ml siero
2440 nei eritrociti, sangue EDTA
538 5 ml urine 24 ore (specificare la quantità totale)
Intervalli di riferimento: siero
< 4 giorni
4 giorni – 20 anni
> 20 anni
0.62 – 0.91 mmol/l
0.70 – 0.95 mmol/l
0.70 – 1.10 mmol/l
nei eritrociti
1.15 – 1.72 mmol/l
urine
2.0 – 9.0 mmol/24 ore
0.18 – 0.79 mmol/mmol creatinina
Il magnesio rappresenta un cofattore importante per numerosi enzimi (ad es. adenilciclasi, ATPase) e
processi di trasporto. Partecipa alla regolazione della permeabilità cellulare, inibisce il rilascio dei
neurotrasmettitori alle sinapsi del sistema nervoso centrale e dei gangli vegetativi. Abbassa l’eccitabilità
muscolare nelle placche motrici. La regolazione del livello di magnesio avviene soprattutto attraverso la
secrezione renale con l’influsso del paratormone e in misura minore mediante riassorbimento nell’intestino
tenue. 2% extracellulare, 98% intracellulare, 60% ossa, 35% muscolo scheletrico, 1% plasma.
Aumento dei valori: insufficienza renale, somministrazione di idrossido di magnesio (soprattutto in caso di
insufficienza renale).
Diminuzione dei valori: perdite renali o gastrointestinali, diuretici tiazidici, apporto insufficiente, ipo e
ipertireosi, iperaldosteronismo, diabete mellito, somministrazione di ciclosporina.
Tariffa:
siero/urine
No. pos. DFI: 1556.00
punti tariffari 8.70
nei eritrociti
No. pos. DFI: 1555.00
punti tariffari 50.00
Manganese
2061 10 ml sangue eparinato (evitare l’emolisi)
588 10 ml urine
Intervalli di riferimento: sangue eparinato < 10 µg/l
urine
< 5.0 µg/l
Tariffa:
No. pos. DFI: 1560.00
punti tariffari 105.00
2062
Maprotilina (Ludiomil®)
2 ml siero
Valori terapeutici: 50 – 250 g/l
Valori di tossicità: > 1000 g/l
vedi inoltre antidepressivi
20620 Desmetilmaprotilina (Metabolita)
Valori terapeutici:
vedi rapporto
Tariffa:
No. pos. DFI: 1065.00
punti tariffari 140.00
Marcatori tumorali
Con l’eccezione del PSA, dell’AFP (tumori del fegato) e dell’HCG, i marcatori tumorali non sono di regola
utili per lo screening, bensì per monitorare il decorso della terapia o per ricercare recidive.
Per indicazioni più dettagliate vedi le singole analisi.
Colon-retto
Ematologia
Adenocarcinoma
Carcinoide
Mieloma
Altri
Endometrio
Fegato
Ipofisi
Laringe
Mammella
Melanoma
Ovaio
Pancreas
Paratiroide
Polmone
Ca epatocellulare
Colangiocarcinoma
Metastasi
Adenoma, carcinoma
Sovrasellare
Adenocarcinoma
Tu epiteliale
Tu a cellule germinali
Cistadenoma mucinoso
Adenocarcinoma
Zollinger Ellison
Verner-Morrison
Insulinoma
Glucagonoma
Adenocarcinoma
SCLC
NSCLC
CEA, (CA 19-9), CA50
Acido idrossiindolacetico
Paraproteina, proteina di Bence Jones,
2 microglobulina, ferritina
CA 72-4, SCC
AFP, CEA
CA 19-9
CEA
ACTH, prolattina, (FSH, STH, TSH)
Prolattina
NSE, SCC (CEA,TPS)
CA 15-3, CA 27.29, (CEA, TPA)
Proteina S-100, cisteinildopa (melanina), MIA
CA 125, CA 72-4, SCC
AFP, HCG, CA125
CEA, CA 19-9, CA125
CA 19-9, (CEA, CA 12-5)
Gastrina
VIP
Insulina
Glucagone
PTH
CEA TPS
NSE
Cyfra 21-1, SCC
Compendio degli esami labor team w ag
114
Prostata
Rene
Scheletro
Sistema linfatico
Stomaco
Surrene
Testa/collo
Testicolo
Tiroide
Utero
Vescica
Vie biliari
Nefroblastoma
Iuxtaglomerulare
Osteosarcoma
Metastasi
M. Hodgkin, LNH, mieloma,
LLC
Adenocarcinoma
Feocromocitoma
Epiteliale
Non seminoma
Seminoma
Ca papillare/folliculare
Ca midollare
Adenoarcinoma
Coriocarcinoma
Ca cervice
Colangiocarcinoma
PSA, PSA in forma complessata, PSP
Eritropoietina
Renina
Fosfatasi alcalina ossea
2 microglobulina, Timidina kinasi
CEA, CA 19-9, CA 72-4 (CA50)
Catecolamine, NSE, Cromogranina A
SCC, (CEA)
AFP; -HCG
HCG, SCC, NSE
Tireoglobulina, (CEA)
Calcitonina, (CEA)
CEA, (CA 50, TPA)
-HCG
SCC
TPA, NMP 22, BTA, (CA50, CEA)
CA 50, CA 19-9, CEA
In ordine alfabetico: per indicazioni più dettagliate vedi le singole analisi.
Marcatore tumorale
2-microglobulina
-HCG
Acido
idrossiindolacetico (5HIEA)
Acido omovanillico
(HVA)
Acido vanilmandelico
(VMA)
ACTH
AFP
BTA
Maligno
Mieloma multiplo, linfomi maligni
(LNH, LLC, M. Hodgkin); HIV
Tu a cellule germinali: coriocarcinoma
(testicolare), mola idatiforme della
donna, tumore del testicolo,
teratocarcinoma, seminoma,
carcinoma embrionale; bronchi, ovaio,
mammella, rene, epatoma, colon,
pancreas, stomaco
Carcinoide
Neuroblastomi, feocromocitomi
maligni
Midollare surrenale, tumori secernenti
catecolamine; feocromocitoma
Adenoma anteipofisario, ectopico:
SCLC, timoma, tumori delle cellule
delle isole pancreatiche, Ca midollare
tiroide, Ca ovaio
Epatocarcinoma, Tu a cellule germinali (testicolo, ovaio,
extragonadale), stomaco, colon, vie
biliari, pancreas
Vescica, prostata
CA 125
Ca ovaio, vie biliari, tumori del tratto
gastrointestinale, pancreas (2°
marcatore accanto a CA 19-9), fegato,
bronchi, mammella, Ca collo e corpo
dell’utero, cervice
CA 15-3
Mammella (comb. con CEA), ovaio (2°
marcatore accanto a
CA 125), cervice, endometrio,
polmone, pancreas, fegato, stomaco
Pancreas, vie biliari, stomaco, fegato,
Ca colon-retto (2° marcatore accanto
a CEA), esofago, cavo orale, Ca ovaio
(2° marcatore accanto a CA-125)
CA 19-9
CA 27.29
CA 549
CA 72-4
Calcitonina (HCT)
Catecolamine/
metanefrina
Benigno
Malattie virali
Gravidanza, donne postmenopausali
con insufficienza renale sottoposte a
dialisi
Alimenti che contengono serotonina:
banane, noci, ecc.
epilessia, celiachia, farmaci
Banane, avocado, pomodori, prugne
rosso, noci, more, melanzana, ananas
cioccolato, cacao, caffè ipertensione
essenziale, stress, sforzi fisici,
ipoglicemia, farmaci
Morbo di Addison, SAG
Epatite virale acuta e cronica, cirrosi
epatica, gravidanza
(> 10a sett. gestaz.), bambini < 1
anno)
Iperplasia prostatica, urolitiasi, nefriti,
tumori benigni del rene
Endometriosi, peritonite, insufficienza
cardiaca e renale, pancreatite acuta,
colelitiasi, affezione gastrointestinale,
epatite acuta, malattie epatiche
croniche, malattie autoimmuni,
gravidanza, anessite, leiomioma
Malattie epatiche croniche,
insufficienza renale, malattie
polmonari, fibroadenoma, mastopatia
Pancreatite, colestasi, epatite cronica,
cirrosi epatica; mucoviscidosi; non
riscontrabili (Lewis-a/b-negativi; 3–
10% della pop.); durante la
mestruazione e gravidanza
Mammella, ovaio, cervice, endometrio, Malattie epatiche croniche,
polmone, fegato, pancreas, stomaco
insufficienza renale, malattie
polmonari, fibroadenoma, mastopatia
Mammella (~ Ca 15-3), ovaio,
Affezioni epatiche, polmonari e
endometrio, polmone, prostata,
prostatiche
fegato, Ca colon-retto, stomaco
Stomaco (comb. con CEA e CA 19-9), Pancreatite, cirrosi epatica, affezioni
Ca ovaio mucinoso (2° marcatore), vie polmonari e del tessuto connettivo,
biliari, esofago, pancreas, colon,
cisti ovariche
mammella, endometrio, cervice
Ca midollare della tiroide, incl.
Insufficienza renale, tiroidite di
screening; MEN II; feocromocitoma,
Hashimoto, gastrinemia, inibitore
SCLC, carcinoide
dell’ovulazione, gravidanza
Feocromocitoma (noradrenalina >
Stress, ipoglicemia, ipertensione
2000 pg/l), neuroblastoma (dopamina) essenziale, farmaci
Compendio degli esami labor team w ag
CEA
Cyfra 21-1
Cisteinildopa
DHEA-S
Melanoma maligno
Ipofisi, corteccia surrenale
Dopamina
Neuroblastoma, feocromocitoma,
sistema simpatico periferico
Gastronoma
Melanoma maligno
Gastrina
Melanoma Inhibitory
Activity (MIA)
NMP-22
NSE
305
Ca colon-retto, metastasi epatiche, Ca
midollare della tiroide, stomaco,
pancreas, vie biliari, esofago;
mammella, ovaio, cervice; NSCLC
NSCLC (DD: SCLC→NSE) epitelio
pavimentoso del polmone; vescica,
cervice, ovaio, prostata; tumori ORL;
fegato, stomaco, colon, pancreas
Ca vescica
Prolattina
SCLC (comb. con CEA; DD: NSCLC
→ Cyfra 21-1); neuroblastoma,
seminoma, tumori neuroendocrini:
APUDoma, Ca midollare della tiroide;
rene; mammella; linfoma, leucemia,
SNC
Prolattinoma (> 200ng/ml)
Proteina S-100
PSA
Melanoma maligno
Prostata (> 10 ng/ml)
SCC
Ca squamosa della cervice, del tratto
ORL (esofago, bocca, faringe), del
polmone e del tratto anale
Serotonina
Carcinoide
STH (HGH)
Testosterone
Adenoipofisi (acromegalia)
Ca ovaio (> 1.2 ng/ml), corteccia
surrenale, tumori del testicolo
Timidina kinasi
Tireoglobulina
LNH, LLC e mieloma multiplo
Ca della tiroide (papillare/follicolare)
TPS (TPA)
Vescica
tumori dei bronchi, del fegato, del
pancreas, del testicolo, della prostata,
ORL e gastrointestinali (comb. con
altri marcatori tumorali)
115
Fumatori, cirrosi epatica; epatite,
morbo di Crohn, colite ulcerosa,
polmoniti
Polmonite, COPD, sarcoidosi,
tubercolosi, bronchite cronica, asma
bronchiale, emfisema, morbo di
Crohn, epatite; malattie ginecologiche;
insufficienza renale
SAG, iperplasia corticosurrenale,
irsutismo, virilismo
Cistite interstiziale, infezioni del tratto
urinario, terapia intravescicale,
cistoscopia, cateterizzazione,
operazione
Bronchopolmonite, fibrosi polmonare;
difetti del tubo neurale; uremia; emolisi
< 50 ng/ml: sforzi fisici, stress
mentale, gravidanza e lattazione,
ipotiroidismo prim.; grave insufficienza
renale, farmaci: antagonisti della
dopamina (metoclopramide),
antidepressivi, farmaci antacidi ed
estrogeni (per es. inibitori
dell’ovulazione), palpazione della
mammella
Manipolazione della prostata < 12 ore
(per es. palpazione, cateterizzazione,
citoscopia), prostatite, infarto
prostatico, iperplasia → PSA
complessato, biciclettata
Dermatosi (psoriasi, eczemi, pemfigo);
nefropatie, cirrosi epatica, pancreatite,
affezioni polmonari benigne, bronchite
cronica, tubercolosi
Alimenti che contengono serotonina:
banane, noci, ecc.
epilessia, celiachia, farmaci
Ipoglicemia, stress
SAG, iperplasia corticosurre-nale,
resistenza agli androgeni,
iperandrogenemia, morbo di Cushing,
sindrome policistica
Gozzo eumetabolico, gozzo nodulare,
morbo di Basedow, adenoma
autonomo
Cirrosi epatica scompensata, malattie
infiammatorie del polmone, del fegato,
del tratto gastrointestinale e
urogenitale
MCH, Emoglobina corpuscolare media
Sangue EDTA
Intervalli di riferimento: < 1 giorno
33.0 – 41.0 pg
1 – 6 giorni
29.0 – 41.0 pg
6 – 37 giorni
26.0 – 38.0 pg
37 – 50 giorni
25.0 – 37.0 pg
50 giorni – 3 mesi
24.0 – 36.0 pg
3 – 4 mesi
23.0 – 36.0 pg
4 – 10 mesi
21.0 – 33.0 pg
10 mesi – 3 anni
23.0 – 34.0 pg
3 – 12 anni
25.0 – 34.0 pg
12 – 16 anni
26.0 – 34.0 pg
> 16 anni
28.0 – 34.0 pg
vedi inoltre emogramma
Nota aggiuntiva: essere effettuato tutti parametri emocromocitometrici
Compendio degli esami labor team w ag
116
305
MCHC, Concentrazione emoglobinica corpuscolare media
1 ml sangue EDTA
Intervalli di riferimento: < 1 giorno
310 – 350 g/l
1 – 6 giorni
240 – 360 g/l
6 – 23 giorni
260 – 340 g/l
23 – 37 giorni
250 – 340 g/l
37 giorni – 7 mesi
260 – 340 g/l
7 – 14 mesi
280 – 320 g/l
14 mesi – 3 anni
260 – 340 g/l
3 – 16 anni
320 – 360 g/l
> 16 anni
300 – 360 g/l
vedi inoltre emogramma
Nota aggiuntiva: essere effettuato tutti parametri emocromocitometrici.
305
MCV, Volume corpuscolare medio
Sangue EDTA
Intervalli di riferimento: < 1 giorno
98 – 122 fl
1 – 6 giorni
94 – 135 fl
6 – 23 giorni
84 – 128 fl
23 – 37 giorni
82 – 126 fl
37 – 50 giorni
81 – 125 fl
50 giorni – 3 mesi
81 – 121 fl
3 – 4 mesi
77 – 113 fl
4 – 7 mesi
73 – 109 fl
7 – 10 mesi
74 – 106 fl
10 – 14 mesi
74 – 102 fl
14 mesi – 3 anni
73 – 101 fl
3 – 12 anni
77 – 89 fl
12 – 16 anni
79 – 92 fl
> 16 anni
81 – 100 fl
vedi inoltre emogramma
Nota aggiuntiva: essere effettuato tutti parametri emocromocitometrici.
2063
Mebendazolo (Vermox®)
2 ml siero
Valori terapeutici:
Antielmintico
Tariffa:
50 – 150 g/l
No. pos. DFI: 1578.00
punti tariffari 86.00
Medicina del lavoro, esami
Per ulteriori indicazioni vogliate mettervi in contatto con il laboratorio.
Nota aggiuntiva: per sostanze cancerogene al momento non viene indicato alcun valore BAT che possa
essere considerato sicuro.
BAT (Biologischer Arbeitsstoff Toleranzwert): limite biologico. ATG (Arbeitsmedizinisch Tolerierbarer Grenzwert): limite di esposizione professionale.
Sostanza
Acetone
Acido fenilgliossico
Acido fluoridrico
Acido ippurico
Acido metilippurico
Acido tricloracetico
Alluminio
Campione
sangue in provetta speciale
per solventi organici
urine
Urine
Urine
Urine
Urine
siero in provetta per
oligoelementi
urine
acqua
Anilina
emolizzato
urine
Arsenico
Benzolo
siero
urine
sangue in provetta speciale
per solventi organici
urine
Cadmio
sangue EDTA/eparina
urine
Cobalto
sangue eparinato
urine
Intervalli di riferimento
< 10 mg/l
< 50 mg/l
vedi stirolo
fluoruri < 1 mg/l
7 mg/g Krea
< 1.5 g/l
vedi xilolo
vedi tricloretilene
< 10 g/l
< 35 g/l
BAT 200 g/l
< 0.2 g/l
met Hb 1%
ATG 5%
p aminofenool:
ATG 10 mg/l
sostanza cancerogena
< 5 g/l
< 15g/l
sostanza cancerogena
< 0.5 g/l
fenolo < 15 mg/l
ATG 45 mg/l
< 4 g/l
BAT 15 g/l
< 4g/24 ore
BAT 15 g/l
sostanza cancerogena
< 0.9 g/l
< 1.0 g/l
Compendio degli esami labor team w ag
Cromo
siero in provetta per
oligoelementi
Esaclorobenzolo
siero
sangue in provetta speciale
per solventi organici
sangue in provetta speciale
Etilbenzolo
Fenolo
Urine
Urine
Fluoride
siero
urine
Formaldeide
Idrazina
Inibitore dell’acetilcolinesterasi
Manganese
urine congelate
sangue eparinato
sangue EDTA
sangue EDTA
urine
sangue eparinato
Diclorometano
Mercurio
vedi inoltre saliva test
urine
latte materno
Metanolo
sangue in provetta speciale
per solventi organici
urine
MOCA (4,4’-Metilenebis-(2-cloranilina))
Molibdeno
Monossido di carbone
urine 10 ml + 0.2 ml acido
citrico 30%
Urine
sangue EDTA
Nickel
Paratione
siero in provetta per
oligoelementi
siero
urine
sangue EDTA
Piombo
urine
sangue eparinato
urine
Rame
Selenio
Stirolo
siero
10 ml urine 24 ore con 10 ml
di HCl al 10%
siero in provetta per
oligoelementi
siero
urine delle 24 ore
sangue in provetta speciale
per solventi organici
urine
Tallio
Tetracloretilene
(Percloretilene)
Tetraclorometano
Toluolo
Tricloretano, 1, 1, 1Tricloretanolo
Tricloroetilene (TRI)
Tritio
Xilolo
siero
urine
sangue in provetta speciale
per solventi organici
sangue in provetta speciale
per solventi organici
sangue in provetta speciale
per solventi organici
sangue in provetta speciale
per solventi organici
sangue in provetta speciale
per solventi organici
Urine
sangue in provetta speciale
per solventi organici
sostanza cancerogena
< 3.0 g/l
BAT 1.0 mg/l
< 1 g/l
BAT 150 g/l
BAT (acido mandelico) 2 g/l
metabolita del benzolo
< 15 mg/l
BAT 300 mg/l
< 30 g/l
< 1 mg/l
4 mg/g creatinina
acido formico < 30 mg/l
sostanza cancerogena
70% valore di riferimento
7 – 11 g/l
< 10 g/l
< 5 g/l
BAT 50 g/l
< 5 g/l
BAT 200 g/l
< 3 g/l
< 2 mg/l
< 2 mg/l
BAT 30 mg/l
sostanze cancerogene
vedi referto
CO Hb < 2%
BAT 5%
sostanza cancerogena
< 5 g/l
< 4.0 g/l
Acetilcolinesterasi:
red. al 70%
p nitrofenolo:
BAT 500 g/l
< 35 g/dl
BAT 70 g/dl
(donne < 45 anni 30 g/dl)
< 40 g/dl
BAT 15 mg/l
(donne < 45 anni 6 mg/l)
65 – 165 g/dl
< 40 g/24h
53 – 105 g/l
5 – 50 g/l
< 1 g/l
acido mandelico:BAT 2.0 g/l
acido mandelico +
fenilgliossia:
BAT 2.5 g/l
< 5 g/l
< 5 g/l
< 2 g/l
BAT 1000 g/l
BAT 1700 g/l
BAT 550 g/l
vedi tricloretilene
Tricloetanolo:
BAT 5 mg/l
acido tricloracetico:
BAT 100 mg/l
BAT 1500 g/l
Acido metilippurico
117
Compendio degli esami labor team w ag
118
urine
Zinco
siero
urine delle 24 ore
(somma degli isomeri):
BAT 2 g/l
0.6 – 1.2 mg/l
0.2 – 0.7 mg/l
Altri su richiesta
Per maggiori indicazioni in merito alle singole analisi vedi alla rispettiva voce.
2064
Medrossiprogesterone (DepoProvera®, Prodafem®)
1 ml siero
Valori terapeutici: 100 – 500 µg/l
Citostatico/gestageno
Tariffa:
No. pos. DFI: 1771.00
2066
Mefenitoina
2 ml siero
Valori terapeutici:
Antiepilettico
Tariffa:
5300
4.00 – 16.0 mg/l
No. pos. DFI: 1068.00
punti tariffari 76.00
Meflochina
2 ml siero
Valori terapeutici: vedi referto
Farmaco antimalarico, antiprotozoico
Tariffa:
No. pos. DFI: 1469.00
589
punti tariffari 99.00
punti tariffari 150.00
Melanina
10 ml urine
Intervalli di riferimento: negativo
In caso di metastasi diffuse di un melanoma maligno, nelle urine vengono escrete la melanina e i suoi stadi
preliminari. Ciò si osserva anche nei pazienti con tipo di metastatizzazione subcutanea.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1561.00
punti tariffari 31.00
2677
Melanoma Inhibitory Activity, MIA
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 12.5 g/l
Marker tumorale
Aumento dei valori: melanoma maligno metastatizzato
Tariffa:
No. pos. DFI: 1581.00
punti tariffari 37.00
Melatonina
2065 1 ml siero
2371 10 ml urine
7296 2 ml saliva
Intervalli di riferimento: siero
mattina
8.5 – 16.0 ng/l
sera
> 30.0 ng/l
urine
mattina
23.0 – 66.0 g/g creatinina
sera
6.0 – 26.0 g/g creatinina
saliva
vedi referto
La concentrazione di melatonina nel sangue è soggetta ad uno spiccato ritmo circadiano con un picco
durante la notte. La luce del giorno ne inibisce la sintesi. La melatonina ha un influsso stabilizzante sulle
funzioni circadiane.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1065.00
punti tariffari 140.00
3729
Meningococchi IgG
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 1.0 MOC
Nota: L’identificazione consente di controllare la protezione vaccinale e non di accertare una patologia
acuta.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3413.00
punti tariffari 40.00
2067
Meprobamato (Meprodil®)
2 ml siero
Valori terapeutici:
Tranquillante
Tariffa:
vedi referto
No. pos. DFI: 1065.00
punti tariffari 140.00
Mercurio
377 5 ml sangue EDTA
547 10 ml urine 24 ore, specificare la quantità totale
661 saliva: vedi saliva test
Intervalli di riferimento: sangue EDTA < 10 nmol/l
urine
< 15.0 nmol/mmol Creatinin
Tariffa:
No. pos. DFI: 1645.00
punti tariffari 120.00
346
Mesussimide (Petinutin®)
2 ml siero
Valori terapeutici:
Antiepilettico
10 – 40 mg/l
Compendio degli esami labor team w ag
Tariffa:
No. pos. DFI: 1068.00
119
punti tariffari 76.00
Metadone
525 10 ml urine
5259 2 ml siero
Intervalli di riferimento: urine
siero
negativo
50 – 1000 g/l
> 1000 g/l
valori di tossicità:
Analgesico narcotico
Il metadone fa parte degli analgesici morfinici e viene impiegato come sostituto degli oppiacei, per evitare la
comparsa dei sintomi da astinenza dopo l’interruzione dell’assunzione delle sopra citate sostanze. Anche il
metadone, come altre morfine, provoca dipendenza in caso di assunzione per lunghi periodi di tempo.
Periodo di positività: circa 2 giorni.
vedi inoltre screening con stupefacenti
Tariffa:
urine
No. pos. DFI: 1687.00
punti tariffari 13.00
siero
No. pos. DFI: 1660.00
punti tariffari 86.00
Metalli pesanti
argento
arsenico
cadmio
cobalto
cromo
manganese
mercurio
nichel
oro
piombo
rame
selenio
stagno
tallio
zinco
2069
Metamizolo (Novalgin®)
2 ml siero
Valori terapeutici:
Analgesico
Tariffa:
1.0 – 12.0 mg/l
No. pos. DFI: 1068.00
punti tariffari 76.00
Metanefrina
550 50 ml urine 24 ore (specificare la quantità totale), addizionate di 10 ml HCl al 10%
2555 5 ml plasma EDTA congelato
Intervalli di riferimento: urine
< 1520 nmol/24 ore
< 132 nmol/mmol creatinina
plasma
< 90 ng/l
La metanefrina svolge un ruolo importante come prodotto di catabolismo dell’adrenalina nella diagnosi di
tumori del sistema simpato-adrenalinico. Mediante il rilascio di catecolamine dai tumori, si rileva una
maggiore concentrazione nel plasma e una maggiore escrezione nelle urine.
Aumento dei valori: feocromocitoma, neuroblastoma, ganglioneuroma. Stress, ipoglicemia, insufficienza
renale.
Nota aggiuntiva: in caso di sospetto feocromocitoma è consigliabile determinare anche l’acido
vanilmandelico, l’adrenalina, la noradrenalina, la dopamina e la normetaneprina in urina acidificata (HCI)
raccolta nelle 24 ore. Se possibile, si dovrebbe interrompere l’assunzione dei seguenti farmaci per 8 giorni
prima e durante la raccolta delle urine: -metildopa, clonidina, guanetidina, reserpina, beta bloccanti,
preparati contenenti chinidina, ampicillina, eritromicina e tetraciclina.
Si dovrebbero evitare i seguenti alimenti 2 giorni prima e durante la raccolta delle urine: banane, formaggio,
caffè, noci, tè nero, vaniglia e agrumi. Evitare lo stress.
Nota aggiuntiva: l’analisi è sempre fatta insieme alla normetanefrina.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1562.00
punti tariffari 125.00
5154
Metanfetamina
20 ml urine
Intervalli di riferimento: negativo
Nel giro di 48 ore una dose pari al 30% circa viene escreta non modificata per via renale; in caso di pH
basso la secrezione è più elevata. Un intervallo di esame ragionevole dopo una sospetta assunzione è di 13 giorni. Si prega di notare che numerosi farmaci contengono derivati anfetaminici. Periodo di positività: 2 –
4 giorni.
Nota aggiuntiva: vedi inoltre screening con stupefacenti e anfetamina
Tariffa:
No. pos. DFI: 1687.00
punti tariffari 13.00
597
Metanolo
10 ml urine
Intervalli di riferimento: < 2.00 mg/l
Il metanolo viene impiegato nei detergenti domestici, come additivo nei solventi per la realizzazione di
lacche e sostanze corrosive e come sostanza denaturante dell’etanolo.
I sintomi di un avvelenamento acuto sono dati da acidosi metabolica.
Nota aggiuntiva: deve essere eseguita anche la determinazione degli aminoacidi.
Compendio degli esami labor team w ag
120
Le quantità rilevabili di metanolo indicano un’intossicazione da metanolo oppure una forte esposizione alla
formaldeide. Nella metabolizzazione del metanolo si formano formaldeide e acido formico. Il gap anionico
aumenta notevolmente.
Tariffa:
prezzo su richiesta
5353
Metapneumovirus PCR
Tampone nasale o orale
Intervalli di riferimento: negativo
Il virus Human Metapneumovirus (hMPV) è stato isolato per la prima volta nel 2001 ed identificato come
nuovo patogeno appartenente alla famiglia Paramyxoviridae. Il HMPV si replica nel tratto respiratorio e
colpisce preferenzialmente neonati e bambini. In questa fascia di età rappresenta il patogeno responsabile
del 15% dei casi annuali di bronchiolite.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3161.00
punti tariffari 180.00
526
294
Metaqualone (in Toquilone compositum®)
10 ml urine
Valori terapeutici: vedi referto
Valori di tossicità: > 3 mg/l
Urine
negativo
Ipnotico
vedi inoltre screening con stupefacenti
Tariffa:
No. pos. DFI: 1687.00
punti tariffari 13.00
Metemoglobina
2 ml sangue EDTA
Intervalli di riferimento: < 1%
La metemoglobina contiene ferro in forma trivalente (emoglobina) e non può quindi trasportare O2. Il tasso
fisiologico di Met-Hb nel sangue è inferiore all'1,5% dell'emoglobina totale. In caso di aumento dei valori
diventa visibile una cianosi. Le cause di una metemoglobinemia sono spesso da ricercare nei farmaci o in
sostanze tossiche. I sintomi clinici si manifestano nella maggior parte dei casi solo con valori Met-Hb
superiori al 40% dell'Hb totale.
Aumento dei valori: assunzione di trasformatori di metaemoglobina come fenacetina, sulfonamide,
chinina, nitrito, ossidi di azoto, arsine, nitro composti e composti amminici aromatici, clorati, bromati.
Nota aggiuntiva: colore marron scuro del sangue nelle provette, che non scompare mischiandolo ad aria
(scuotere), riscontrabili corpi di Heinz negli eritrociti.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1401.00
punti tariffari 41.00
5318
Metformina
2 ml siero
Valori terapeutici:
Antidiabetico
Tariffa:
0.1 – 1.3 mg/l
No. pos. DFI: 1484.00
punti tariffari 99.00
Metilfenidato (Ritalin®)
2072 2 ml siero
5306 5 ml urina
Valori terapeutici:
acido ritalinico
5.0 – 250.0 g/l
metilfenidato
5.0 – 60.0 g/l
Urina
vedi referto
Vengono determinati l'acido ritalinico e il metilfenidato.
Simpatomimetico, psicoanalettico
Tariffa:
serum
No. pos. DFI: 1579.00
punti tariffari 140.00
Urina
No. Pos DFI: 1579.00, 1064.00 punti tariffari 226.00
5810
siero
Metilistamina
50 ml urine, addizionate di 1 ml HCl al 10%
Intervalli di riferimento: < 6.5 µg/mmol creatinina/m2
L’istamina circolante viene rapidamente degradata a metilistamina ed eliminata attraverso le urine.
Pertanto, laddove sussista il sospetto di un rilascio di istamina nel breve termine, ha più senso eseguire il
dosaggio della metilistamina urinaria rispetto alla determinazione della concentrazione di istamina ematica.
Aumento dei valori: reazioni allergiche, mastocitosi
Nota aggiuntiva: vedere anche triptasi, diaminossidasi (DAO)
Tariffa:
No. pos. DFI: 1568.00
punti tariffari 47.00
3818
Metilmercaptopurina
2 ml siero o sangue EDTA
Intervalli di riferimento: vedi referto
Controllo della terapia nel corso della somministrazione di azatioprina (Imurek), 6-mercaptopurina (PuriNethol) e 6-tioguanina: i nucleotidi della 6-tioguanina e i nucleotidi della 6-metilmercaptopurina vengono
determinati come marcatori attivi.
Nota: vedere anche Nucleotidi tioguaninici e Tiopurina S-metil-transferasi (TPMT).
Tariffa:
No. pos. DFI: 1578.00
punti tariffari 86.00
2073
Metoprololo (Beloc Zok®, Lopresor®)
2 ml siero
Valori terapeutici:
Beta-bloccante
Tariffa:
50 – 300 µg/l
No. pos. DFI: 1484.00
punti tariffari 99.00
Compendio degli esami labor team w ag
2071
121
Metotressato
1 ml siero
Valori terapeutici: < 10.0 µmol/l
Citostatico, immunosoppressore, antagonista dell’acido folico
In qualità di antimetabolita, il metotressato blocca la formazione di timidina e di purine grazie alla sua
elevata affinità con la deidrofolato-reduttasi. Viene impiegato da solo o in associazione alla ciclosporina per
la profilassi delle reazioni di rigetto e può essere efficace anche nelle patologie autoimmuni. Ad elevati
dosaggi il metotressato è utile anche nel trattamento dei tumori. Una riduzione della clearance del
metotressato si verifica in caso di patologie renali ed epatiche e anche in caso di secrezione di urina acida e
può provocare effetti collaterali tossici. (depressione midollare, ulcera gastrointestinale, collasso renale,
disturbi neurologici). La tossicità dipende più dalla durata che dal livello di superamento del valore limite.
Antidoto: leucovorina.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1084.00
punti tariffari 86.00
5302
2075
2235
Metronidazolo
2 ml siero
Valori terapeutici: vedi referto
Antibiotico, antiprotozoico
Tariffa:
No. pos. DFI: 1060.00
punti tariffari 115.00
Mianserina (Tolvon®)
2 ml siero
Valori terapeutici: 30 – 120 g/l
Antidepressivo
Tariffa:
No. pos. DFI: 1064.00
punti tariffari 86.00
Mycophenolat, Mofetil Mycophenolat (CellCept®)
2 ml sangue EDTA
Valori terapeutici: 1.5 – 5.0 mg/l
Tariffa:
No. pos. DFI: 1468.00
punti tariffari 99.00
Mycoplasma
I micoplasmi sono microrganismi privi di parete cellulare, considerati gli agenti più frequenti di polmoniti
atipiche e malattie a trasmissione sessuale.
492
Mycoplasma genitalium DNA
Tampone (set PCR)
10 ml urine
Intervalli di riferimento: negativo
Tariffa:
No. pos. DFI: 3456.00 (2x)
491
punti tariffari 360.00
Mycoplasma pneumoniae, anticorpi
1 ml siero
Intervalli di riferimento: IgG < 1.0 MOC
IgM < 1.0 MOC
Nota aggiuntiva: Gli anticorpi (IgM, IgG) sono evidenziabili a partire dalla seconda settimana della malattia.
Dopo un’infezione non sussiste alcuna immunità; nelle reinfezioni spesso non si ha produzione di IgM. La
diagnosi in questo caso è possibile solo attraverso l’evoluzione del titolo IgG.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3458.00 (3x)
punti tariffari 126.00
479
Mycoplasma pneumoniae DNA
1 ml espettorato
1 ml liquido cerebrospinale
Intervalli di riferimento: negativo
Tariffa:
No. pos. DFI: 3456.00
punti tariffari 180.00
Microbiologia, Batteriologia
Esami e materiale per la spedizione: vedi modulo di richiesta 4I
Per le indicazioni preanalitiche vedi alla rispettiva voce
art. n° M500
Microglobulina, α1757 1 ml siero
590 10 ml urine (2a minzine mattutina)
Intervalli di riferimento: siero
urine
20 – 45 mg/l
< 12.0 mg/l
< 14.0 mg/g creatinina
Proteina a basso peso molecolare con proprietà immunosoppressive. Sintesi nel fegato e nei linfociti.
La 1-microglobulina viene filtrata a livello glomerulare e riassorbita a livello tubulare. La determinazione
quantitativa dell’1-microglobulina nell’urina è indice di riassorbimento tubulare, vale a dire di funzione
tubulare. Valori aumentati nel siero indicano un ridotto GTP
Aumento dei valori
Urine: patologie con disturbi di riassorbimento tubulare (proteinuria tubulare, pielonefrite, nefropatia tossica,
sindrome di Fanconi).
Siero: filtraggio glomerulare ridotto.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1035.00
punti tariffari 19.90
Microglobulina, β2178 1 ml siero
539 10 ml urine
Compendio degli esami labor team w ag
122
Intervalli di riferimento: siero < 40 anni
1.0 – 2.2 mg/l
40 – 60 anni
0.8 – 2.5 mg/l
60 – 80 anni
1.0 – 3.0 mg/l
> 80 anni
0.8 – 3.0 mg/l
urine
< 0.5 mg/l
La 2-microglobulina forma la catena leggera dell’antigene dell’istocompatibilità (HLA) e si trova sulla
superficie cellulare di quasi tutte le cellule nucleate. Sui linfociti è presente in concentrazioni particolarmente
elevate. Pertanto la concentrazione sierica aumenta in caso di patologie con maggiore proliferazione di
cellule linfocitiche. Tracce di 2-microglobulina sono presenti in quasi tutti i fluidi corporei. La secrezione è
soprattutto renale mediante filtrazione glomerulare con riassorbimento tubulare finale. In caso di filtrazione
glomerulare ridotta si verifica un aumento della concentrazione della 2-microglobulina a livello sierico,
mentre in presenza di disturbi delle funzioni tubulari, le concentrazioni di questa sostanza aumentano nelle
urine. Un ulteriore significato clinico consiste nella valutazione prognostica di pazienti colpiti da patologie
maligne del sistema linfatico (ad es. mieloma multiplo, leucemia linfatica cronica) e in caso di disturbi del
sistema immunitario (AIDS).
Siero
Aumento dei valori: linfoma maligno (leucemia linfatica cronica, linfoma Non-Hodgkin), mieloma multiplo,
infezione da HIV: correlazione con la progressione della patologia: tasso di filtrazione glomerulare ridotto.
Rigetto in caso di trapianto renale.
Urine
Aumento dei valori: disturbi delle funzioni tubulari.
Liquido cerebrospinale
Aumento dei valori: infiltrazione leucemica (linfatica) del sistema nervoso centrale, encefalopatia da HIV.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1201.00
punti tariffari 14.80
Midazolam (Dormicum®)
2076 2 ml siero
2718 10 ml urine
Valori terapeutici:
siero
urine
Benzodiazepina con breve emivita
Tariffa:
siero
urine
20 – 200 µg/l
vedi referto
No. pos. DFI: 1661.00
No. pos. DFI: 1052.00
punti tariffari 140.00
punti tariffari 185.00
Mioglobina
249 1 ml siero
250 10 ml urine della raccolta 24 ore
< 106 g/l
<155 µg/l
urine
< 8.0 g/l
La mioglobina è una proteina del gruppo eme che lega l'ossigeno; si trova nel tessuto muscolare scheletrico
e cardiaco. Quando si verifica un infarto miocardico acuto, le lesioni tissutali associate provocano un rilascio
di mioglobina nella corrente sanguigna. Durante l'infarto, i livelli di mioglobina possono aumentare più di
dieci volte rispetto alla norma. L’aumento dei livelli corrisponde al grado dei danni muscolari. La mioglobina
viene filtrata nei glomeruli e assorbita nei tubuli. Il superamento della capacità renale porta a una
mioglobinuria e la mioglobina tende a precipitare a livello dei tubuli renali creando un'ostruzione meccanica
(“crush syndrome“)
Aumento dei valori: infarto del miocardio (aumento di livelli dopo 2 - 4 ore dai primi dolori al petto: offre la
maggiore sensibilità clinica; viene rapidamente eliminato: permette la diagnosi precoce). Trauma
muscolare, pesante esercizio fisico, portatori del gene della distrofia muscolare progressiva, miopatie,
rabdomiolisi, infezioni febbrili, insufficienza renale cronica.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1572.00
punti tariffari 29.00
Intervalli di riferimento: siero
f
m
Mirtazapina (Remeron®)
2121 2 ml siero
3859 10 ml urine
Valori terapeutici:
siero
urine
10 – 100 µg/l
vedi referto
Antidepressivo
Siero: mirtazapina e desmetilmirtazapina.
Tariffa:
siero
No. pos. DFI: 1064.00 (2x)
urine
No. pos. DFI: 1064.00
2077
2131
Moclobemide (Aurorix®)
1 ml siero
Valori terapeutici: 300 – 1000 µg/l
Antidepressivo/inibitore delle MAO
Tariffa:
No. pos. DFI: 1064.00
punti tariffari 86.00
Molibdeno
10 ml urine
Intervalli di riferimento: 9.0 – 180 µg/g creatinina
Tariffa:
No. pos. DFI: 1608.00
1968
punti tariffari 172.00
punti tariffari 86.00
punti tariffari 105.00
Monomeri della fibrina, complessi solubili
Plasma citratao 1:10, congelato
Intervalli di riferimento: vedi referto
Durante la formazione della fibrina, la trombina scinde dal fibrinogeno i fibrinopeptidi A e B, dando luogo ai
monomeri della fibrina, che si polimerizzano formando una rete di fibrina. La stabilizzazione successiva
della rete avviene attraverso il fattore XIII.
Compendio degli esami labor team w ag
123
La quantità di monomeri della fibrina che circola nel plasma rispecchia l’attivazione della coagulazione.
Aumento dei valori: attivazione della coagulazione (tromboembolie, coagulazione intravasale
disseminata); riparazione della ferita, gravidanza, sepsi, insufficienza pluriviscerale.
Nota aggiuntiva: aumenti dei valori sono presenti nello stato pretrombotico: dopo interventi operatori,
pazienti con difetti ereditari della coagulazione (carenza di antitrombina, fattore V Leiden).
Tariffa:
No. pos. DFI: 1323.00
punti tariffari 43.00
Morbillo virus
Il virus del morbillo, appartenente alla famiglia dei Paramyxoviridae, è responsabile di una malattia infettiva
ubiquitaria e viene trasmesso per via aerogena attraverso le mucose dell’orofaringe e della congiuntiva. In
un prim tempo si assiste alla moltiplicazione primaria locale e nei linfonodi regionali; dopo la replicazione nei
linfociti B e T e nei macrofagi, il virus si diffonde infine nell’organismo. Dopo un periodo d’incubazione di 10
- 12 giorni, la malattia presenta inizialmente una sintomatologia non caratteristica delle vie aeree superiori e
delle congiuntive. Inoltre provoca febbre e, a volte, vomito o crampi addominali. Il 2° - 3° giorno compaiono
le tipiche macchie di Köplik (piccole macchie bianche, grandi come una testa di spillo, sulla mucosa della
guancia), nonché un enantema sul palato molle e l’orticaria. Alcuni giorni dopo ha inizio il secondo stadio in
cui l’esantema si estende a tutto il corpo ed è accompagnato da un un rinnovato innalzamento della febbre.
Nel giro di 1 – 2 giorni l’esantema maculopapuloso (cosiddetto morbilliforme) raggiunge il suo pieno
sviluppo e inizia poi rapidamente ad attenuarsi. Nello stesso tempo cessa l’infettività della malattia.
Le complicanze sono: polmonite, laringotracheite acuta, otite ed encefalite.
L’aumento delle IgM si verifica circa 2 – 3 giorni dopo la comparsa dell’esantema, quello delle IgG circa 4
giorni dopo la comparsa dell’esantema o dopo la vaccinazione.
489
Morbillo virus, IgG
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 1.0 MOC
> 1.0 MOC (livello protettivo)
Tariffa:
No. pos. DFI: 3122.00
punti tariffari 42.00
490
Morbillo virus IgG e IgM
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 1.0 MOC
Tariffa:
No. pos. DFI: 3122.00, 3123.00 punti tariffari 79.00
4497
Morbillo virus DNA, PCR
Tampone (set PCR)
Intervalli di riferimento: negativo
Tariffa:
No. pos. DFI: 3456.00
2465
punti tariffari 180.00
Morbo di Wilson, mutazione H1069Q, Gene di Wilson
Sangue EDTA
Intervalli di riferimento: vedi referto
La causa del morbo di Wilson è una mutazione del gene ATP7B, il „gene di Wilson“, sito sul cromosoma 13.
Il gene codifica per la „proteina del morbo di Wilson“, una ATPasi legante il rame, trasportante cationi. La
funzione di questa proteina consiste, da un lato, nell’agire da carrier per il rame a livello dell’apparato di
Golgi per la rispettiva incorporazione nell’apoceruloplasmina che ancora non contiene rame e, dall’altro, nel
consentire l’escrezione per via biliare del rame in eccesso, libero e tossico.
La proteina del morbo di Wilson svolge anche una doppia funzione: quella di mettere a disposizione
dell’organismo ceruloplasmina incorporante rame e al contempo regolare l’eliminazione del rame in
eccesso. Sono state identificate più di 250 diverse mutazioni dell’esone 21 del gene di Wilson, fattore che
spiega la diversa progressione della malattia di Wilson e complica la diagnosi genetica. La mutazione più
comune è la H1069Q. Si tratta di una malattia a trasmissione autosomica recessiva. Nei pazienti affetti dal
morbo di Wilson il trasporto del rame dal fegato ai dotti biliari è alterato a causa della mutazione del gene,
con conseguente assenza di incorporazione del rame nella proteina di trasporto ceruloplasmina e
successivo accumulo di rame negli epatociti. Quando la soglia critica viene raggiunta, il rame epatico viene
ridistribuito, si concentra in organi extraepatici soprattutto nel cervello, negli occhi e nei reni, e viene
eliminato per via renale.
Nota: vedere anche rame, ceruloplasmina (CPL)
Tariffa:
No. pos. DFI: 2115.20
punti tariffari 186.00
2992
Mycobacterium leprae, anitcorpi, PGL1, anticorpi
2 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Tariffa:
No. pos. DFI: 3449.00
54401
Mycobacterium tuberculosis DNA, Bacillo di Koch
Espettorato
10 ml urine del mattino
1 ml liquido cerebrospinale
Intervalli di riferimento: negativo
Tariffa:
No. pos. DFI: 3448.00
559
punti tariffari 180.00
N-acetil--D-glucosaminidasi, NAG
2 ml urine
Intervalli di riferimento: < 5.0 U/g creatinina
Tariffa:
No. pos. DFI: 1573.00
347
punti tariffari 180.00
Naprossene (Proxen®, Apranax®)
2 ml siero
Valori terapeutici:
25.0 – 75.0 g/ml
punti tariffari 24.00
Compendio degli esami labor team w ag
124
Antireumatico non steroideo
Tariffa:
No. pos. DFI: 1052.00
3861
Nebivololo
2 ml siero
Valori terapeutici:
Beta-blocante
Tariffa:
349
2598
punti tariffari 185.00
1.0 – 8.0 g/l
No. pos. DFI: 1052.00
Nefazodone (Nefador®)
2 ml siero
Intervalli di riferimento: 50 – 500 g/l
Antidepressivo
Tariffa:
No. pos. DFI: 1064.00
punti tariffari 185.00
punti tariffari 86.00
Nematodi, anticorpi
2 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Tariffa:
No. pos. DFI: 3506.00
punti tariffari 47.00
Neopterina
147 1 ml siero
551 5 ml urine
126 1 ml liquido cerebrospinale
Intervalli di riferimento: siero
< 10 nmol/l
urine
vedi referto
cerebrospinale vedi referto
I principali produttori di neopterina sono i macrofagi, che reagiscono con la sintesi della neopterina a seguito
della stimolazione con la citochina interferone-gamma. Altre citochine hanno in vivo un’azione diretta sulla
formazione della neopterina. Questa sostanza è anche un marker sensibile per l’individuazione dello stato
di attivazione del sistema immunitario cellulare.
Aumento dei valori: l’esame è particolarmente indicato per il controllo dell’attivazione di patologie
infiammatorie croniche: artrite reumatoide, collagenosi, patologie intestinali infiammatorie (morbo di Crohn,
colite ulcerosa), sarcoidosi, sclerosi multipla. Inoltre questo marker è indicato per la differenziazione di
infezioni acute virali e batteriche: le infezioni virali aumentano la neopterina, a differenza di quelle
batteriche. Le infezioni HIV causano un aumento di neopterina; un aumento è indice di progressione della
malattia. Un aumento del valore della neopterina nel liquido cerebrospinale indica una encefalopatia da HIV.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1577.00
punti tariffari 37.00
340
Netilmicina (Netromycin®)
2 ml siero
Valori terapeutici:
< 2.0 mg/l
basale
5.0 – 12.0 mg/l picco
Livello di avvallamento: prelievo ematico immediatamente prima della dose successiva
Livello di picco:
15 – 30 min. dopo il termine dell’infusione o 1 ora dopo la
somministrazione intramuscolare
vedi antibiotici (aminoglicosidi)
Tariffa:
No. pos. DFI: 1060.00
punti tariffari 115.00
Neurolettici
Per ulteriori indicazioni circa le singole sostanze vedi alla rispettiva voce
N°analisi
Farmaco
2138
Amisulprid (Solian®)
1905
Clorpromazina (Chlorazin®)
1906
Clorprotixene (Truxal®)
1919
Clopentixolo (Clopixol®)
1922
Clozapina (Leponex®)
1935
Desmetilclozapina
1977
Flupentixolo (Fluanxol®)
1978
Flufenazina (Dapotum®)
2051
Levomepromazina (Nozinan®)
2113
Olanzapina (Zypressa®)
2620
Penfluridol (Semap®)
622
Perfenazina (Trilafon®)
631
Pipamperone (Dipiperon®)
649
Promazina (Prazine®)
650
Prometazina (Phenergan® e altri)
1942
Quetiapina (Seroquel®)
668
Risperidone (Risperdal®)
5711
Sertindol
701
Tioridazina (Melleril®)
Altri su richiesta
Nichel
148 1 ml siero in provetta per oligoelementi
553 10 ml urine
Intervalli di riferimento: siero
< 1.0 g/l
Valori terapeutici
50 – 600 g/l
30 – 150 g/l
30 – 3 00 µg/l
5 – 60 g/l
50 – 700 g/l
0.15 – 2.14 µmol/l
1.0 – 5.0 g/l
1.0 – 10.0 µg/l
50 – 140 g/l
5 – 100 g/l
13 – 81 nmol/l
3.0 – 30.0 µg/l
10 – 200 g/l
100 – 500 µg/l
<100 g/l
50 – 700 g/l
2.0 – 10.0 g/l
10 – 140 g/l
0.14 – 2.5 mg/l
Valori di tossicità
>400 g/l
>100 ng/l
>1000 µg/l
>15 mg/l
Compendio degli esami labor team w ag
125
urine
< 44.8 µg/24h
< 0.7 µg/mmol creatinina
I metalli di nichel, i sali di nichel e il nichel carbonile sono interessanti sul piano tossicologico. In caso di
contatto prolungato il metallo di nichel può provocare nei punti di contatto sulla pelle una dermatite da
nichel. Nelle persone che lavorano nei bagni di nichelatura, la liberazione di solfato di nichel provoca nelle
mani, nelle braccia o al volto un eczema da nichelatori. Il nichel tetracarbonile è uno dei più potenti veleni
da intossicazione e provoca in breve tempo irritazioni del tratto respiratorio (tosse, bronchite, edema
polmonare tossico) e se riassorbito induce cefalea, vertigini e nausea. La polvere di nichel ha un effetto
carcinogeno (carcinoma dei seni paranasali).
Tariffa:
No. pos. DFI: 1582.00
punti tariffari 105.00
601
Nifedipina (Adalat®)
2 ml siero
Valori terapeutici: vedi referto
Calcio-antagonista
Tariffa:
No. pos. DFI: 1484.00
punti tariffari 99.00
Nitrazepam (Mogadon®)
602 2 ml siero
603 20 ml urine
Valori terapeutici:
Ipnotico
Tariffa:
183
siero
40 – 180 µg/l
No. pos. DFI: 1660.00
punti tariffari 86.00
NMP 22, Proteina di matrice nucleare 22
Urine „spot“, prelievo con l’apposito kit di prelievo (richiedere al laboratorio)
Intervalli di riferimento: < 10 kU/l
Le proteine della matrice nucleare partecipano in modo determinante alla strutturazione tridimensionale del
nucleo cellulare. Questa strutturazione consente l’organizzazione della mitosi, la replicazione del DNA, la
sintesi dell’RNA e altre funzioni cellulari. Sono state identificate una serie di diverse proteine della matrice
che presentano una determinata specificità tissutale, come la NMP 22, rilevabile soprattutto nell’epitelio di
transizione del tratto urogenitale. Sensibilità come marker del carcinoma della vescica urinaria 70%,
specificità 79%. Il valore negativo predittivo è dell’86%.
Aumento dei valori
Patologie maligne: carcinoma vescicale.
Patologie benigne: cistite interstiziale, infezione del tratto urinario, chemioterapia intravescicale; campioni
prelevati entro 5 giorni a seguito di intervento invasivo (ad es. cistoscopia, cateterizzazione, interventi
chirurgici).
Nota aggiuntiva: in presenza di valori elevati deve essere eseguita al più presto una cistoscopia di
controllo per escludere la malignità.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1219.00
punti tariffari 44.00
Normetanefrina
552 50 ml urine 24 ore (specificare la quantità totale), addizionate di 10 ml HCl al 10%
2555 5 ml plasma EDTA congelato
Intervalli di riferimento: urine
< 2120 nmol/24 ore
< 180 mmol/mmol creatinina
plasma
< 180 ng/l
La normetanefrina svolge un ruolo importante come prodotto di degradazione dell’adrenalina nella diagnosi
di tumori del sistema simpato-adrenalinico. Mediante la proliferazione della sintesi e il rilascio di
catecolamine dai tumori, si rileva una maggiore concentrazione nel plasma e una maggiore secrezione di
catecolamine e dei suoi prodotti di degradazione nelle urine.
Aumento dei valori: feocromocitoma, neuroblastoma, stress, ipoglicemia.
Nota aggiuntiva: vedere anche metanefrina e catecolamine.
L’analisi è sempre fatta insieme alla metanefrina.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1562.00
punti tariffari 125.00
2339
Norovirus, virus di Norwalk
Feci, 1 porzione pari circa ad una noce
I norovirus sono gli agenti responsabili delle più diffuse gastroenteriti di origine non batterica. Il virus è
altamente infettivo (bastano 10-100 particelle virali per dare vita a un’infezione). Piccole epidemie di questi
virus si manifestano soprattutto in contesti comunitari o in ambienti di vita confinati (famiglie, case di cura
per anziani, ospedali, caserme e asili infantili). La trasmissione avviene per via orale attraverso il contatto
con le mani infettate, può diffondersi da goccioline aeree secondarie a vomito, tramite il contatto con oggetti
contaminati da norovirus o in seguito al consumo di alimenti solidi o liquidi contaminati. I norovirus sono
molto resistenti nell’ambiente e possono rimanere infettanti anche per 12 giorni sulle superfici contaminate.
La malattia insorge improvvisamente, di solito, dopo 12-48 ore dal contagio, con vomito a fiotti, diarrea
grave, mal di pancia, dolori muscolari e mal di testa. Solo raramente compare la febbre. L’infezione ha
generalmente una durata di 2-3 giorni ed è autolimitante.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3023.00
punti tariffari 180.00
604
Nortriptilina (Nortrilen®)
2 ml siero
Valori terapeutici: 180 / 902 nmol/l
Valori di tossicità: > 2000 nmol/l
La nortriptilina fa parte degli antidepressivi triciclici. Come composto demetilato svolge un’azione stimolante
più forte della sostanza principale amitriptilina. Il meccanismo farmacologico si basa sull’inibizione del
riassorbimento di noredralina. Il tempo di emivita è di circa 30 ore.
Area di impiego: sindrome depressiva inibita, soprattutto con pazienti che hanno la tendenza a presentare
una disfunzione ortostatica. La disponibilità sierica in caso di somministrazione di nortriptilina presenta
Compendio degli esami labor team w ag
126
grandi oscillazioni, ovvero non sussiste alcuna relazione lineare tra concentrazione plasmatica ed efficacia
clinica. In un campo medio di concentrazione sierica (50-100 ng/ml) appare l’impiego ottimale.
Possibili effetti collaterali: raramente agranulocitosi, disfunzioni epatiche e renali. Suggerimento per gli
esami di routine di laboratorio: quadro ematico (agranulocitosi), urea, creatinina, ASAT, ALAT, -GT.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1064.00
punti tariffari 86.00
1941
Numero di dibucaina, Colinesterasi atipiche, Varianti genetiche della
colinesterasi, Pseudocolinesterasi
1 ml siero
Intervalli di riferimento: normale
> 70%
eterozigote
30 – 70%
omozigote
< 30%
In presenza dell’anestetico locale dibucaina la normale attività della colinesterasi viene maggiormente
inibita rispetto alle varianti atipiche della colinesterasi. Il numero di dibucaina viene rilevato senza aggiunta
di dibucaina e indicato come inibizione dell’attività in misura percentuale. Le colinesterasi atipiche causano
un catabolismo fortemente ridotta del rilassante muscolare succinilcolina e quindi un’azione più prolungata.
Relativamente alla durata dell’inibizione si possono distinguere tre gruppi:
inibizione > 70%: omozigota in entrambi i geni per una normale CHE: azione normale della succinilcolina.
Inibizione 30-70%: eterozigota; un gene per la CHE normale e uno per la CHE atipica: azione leggermente
prolungata della succinilcolina.
Inibizione < 30%: omozigota in entrambi i geni per una variante atipica: notevole prolungamento dell’azione
di succinilcolina (diverse ore).
Tariffa:
No. pos. DFI: 1232.00
punti tariffari 12.40
2113
Olanzapina (Zyprexa®)
2 ml siero
Valori terapeutici:
Neurolettico
5 – 100 g/l
21130 Desmetilolanzapina (Metabolita)
3104
Valori terapeutici:
5 – 30 g/l
Tariffa:
No. pos. DFI: 1578.00
punti tariffari 86.00
Olotranscobalamina
2 ml siero
Intervalli di riferimento: 19 – 119 pmol/l
La cobalamina assunta con la dieta si lega nello stomaco ad una proteina di trasporto, l’aptocorrina, che ne
permette il passaggio nell’intestino; qui si lega al fattore intrinseco. Durante questo processo viene assorbita
negli enterociti. Nel sangue, la vitamina B12 si lega alla transcobalamina dando luogo al complesso
olotranscobalamina (HoloTC), la vitamina B12 attiva. Le cellule corporee sono in grado di assorbire solo
vitamina B12, quando essa è disponibile in questa forma complessa, l’olotranscobalamina è la forma attiva
della vitamina. La maggior parte (circa l’80%) della vitamina B12 nel siero è legata all’aptocorrina ed è
biologicamente inattiva. La valutazione dell’olotranscobalamina consente nei pazienti che hanno livelli sierici
di vitamina B12 totale ancora normali di rilevare un deficit di vitamina B12 in fase precoce.
Diminuzione dei valori: deficit di vitamina B12, soprattutto in fase precoce.
Nota aggiuntiva: vedere anche la voce vitamina B12.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1749.00
punti tariffari 25.00
3126
238
Omeprazolo (Antra®)
2 ml siero
Valori terapeutici: 20 – 400 g/l
Inhibitore della pompa protonica
Tariffa:
No. pos. DFI: 1065.00
punti tariffari 140.00
Omocisteina
2 ml siero
Centrifugare il sangue entro 60 minuti dal prelievo, poiché la sintesi dell’omocisteina prosegue negli
eritrociti.
Intervalli di riferimento: 5 – 12 mol/l
L’omocisteina è un aminoacido presente nell’alimentazione, ma viene formato nell’organismo
dall’aminoacido essenziale metionina. Il suo significato fisiologico risiede nel rilascio di gruppi metilici.
Poiché l’omocisteina è molto tossica, viene trasformata continuamente nel metabolismo intatto in cisteina o
metionina. Questi processi necessitano di vitamina B6, B12 e acido folico come cofattori. L’omocisteinuria
classica è una rara patologia autosomica recessiva (deficit della cistationina- sintasi o
metilentetraidrofolato reduttasi) e comporta nel plasma un livello eccessivo di omocisteina. Già in giovane
età i pazienti soffrono di patologie vasali come arteriosclerosi o tromboembolia. L’omocisteina agisce in
modo tossico per l’endotelio mediante scissione del perossido di idrogeno, induce la degenerazione
endotelica, come anche la proliferazione delle cellule del muscolo liscio nella parete vasale, e causa quindi
un conseguente ispessimento della membrana basale. Di conseguenza viene favorita l’aggregazione
trombocitica intravasale attraverso una maggiore aggregazione piastrinica alle lesioni dell’intima. Le placche
arteriosclerotiche si formano a causa di una maggiore attivazione dei leucociti e dei depositi di lipidi.
Pertanto, una maggiore formazione di omocisteina rappresenta un fattore di rischio importante per lo
sviluppo di cardiopatie coronariche, patologie da occlusione periferica arteriosa e tromboembolie.
L’aumento dei valori della omocisteina può essere ridotto mediante somministrazione di acido folico (e di
altre vitamine B). In questo modo il rischio aterogeno viene ridotto.
Aumento dei valori: omocistinuria, deficit di vitamina B6 e B12, deficit di acido folico, insufficienza renale,
ipotireosi, abuso di nicotina, etilismo, carenza di movimento.
Nota aggiuntiva: vedere anche mutazione dell’omocisteina (MTHFR: C6777T).
Tariffa:
No. pos. DFI: 1422.00
punti tariffari 30.00
Compendio degli esami labor team w ag
2026
127
Omocisteina, mutazione C677T, MTHFR: C677T
Sangue EDTA
Intervalli di riferimento: negativo
La mutazione MTHFR C677T si manifesta con valori elevati dell’omocisteina. L’iperomocisteinemia è
associato con un rischio elevato per vasculopatie coronariche e cerebrali, arteriopatie periferiche e
tromboembolie.
Nota aggiuntiva: vedi inoltre omocisteina
Tariffa:
No. pos. DFI: 2022.00 (2x)
punti tariffari 186.00
3284
Opipramolo
2 ml siero
Valori terapeutici: vedi referto
Antidepressivo triciclico
Tariffa:
No. pos. DFI: 1064.00
punti tariffari 86.00
Oppiacei, Morfina, Eroina, Codeina
531 50 ml urine
5319 2 ml siero
Intervalli di riferimento: urine
negativo
siero
< 10.0 µg/l
I derivati alcaloidi dell’oppio, ricavati dai semi del papavero (Papaverum somniferum), sono la causa dello
stordimento da oppiacei. Elevato potenziale di dipendenza a causa di spiccati sintomi psichici e fisici in caso
di astinenza. Manifestazioni acute da intossicazione: disturbi dello stato di coscienza, miosi, depressione
respiratoria, areflessia, pallore, ipotonia. Periodo di positività: 2-3 giorni.
Vedi inoltre screening con stupefacenti
Tariffa:
urine
No. pos. DFI: 1687.00
punti tariffari 13.00
siero
No. pos. DFI: 1683.00
punti tariffari 110.00
Ormone antidiuretico, ADH, Vasopressina
Nota aggiuntiva: vedi CT-ProAVP
2960
Ormone anti Müller, AMH
1 ml siero
Intervalli di riferimento: f
1.0 – 10.0 µg/l
< 1.0 µg/l
m
3.6 – 4.8 µg/l
Durante lo sviluppo embrionale, l'AMH agisce sulla differenziazione dei sessi: nei feti di sesso maschile
viene prodotto dalle cellule di Sertoli e causa la regressione dei dotti di Müller e quindi il normale sviluppo
dei genitali maschili. Nei feti di sesso femminile l'AMH non è presente e questo permette la formazione degli
organi sessuali femminili interni. Con l'inizio della pubertà, l'AMH viene prodotto nella donna, come la
inibina B, dalle cellule della granulosa dei follicoli ovarici in maturazione, ma non dai follicoli primordiali né
dai follicoli antrali regolati direttamente dall'FSH, nello stadio finale della crescita follicolare. Poiché l'AMH
viene prodotto soltanto dai follicoli primari potenzialmente maturabili e dai follicoli secondari, lo si considera
un marker ideale della riserva ovarica. Esiste una correlazione tra i livelli di AMH nel siero e il numero di
follicoli potenzialmente maturabili e quindi la riserva funzionale dell'ovaio. L'AMH non mostra variazioni
legate al ciclo mestruale e può essere pertanto misurato in qualsiasi momento del mese. Nell'uomo, l'AMH
è prodotto dalle cellule di Sertoli e fornisce indicazioni sulla produzione dello sperma.
Donne: diminuzione dei valori: riserva ovarica ridotta (premenopausa, menopausa); valori di 0,4 - 1,0 µg/l
indicano una ridotta fertilità riconducibile a una limitata riserva funzionale dell'ovaio e a una scarsa risposta
alla stimolazione ovarica.
Aumento dei valori: ovaio policistico.
Uomini: diminuzione dei valori: produzione spermatica ridotta.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1693.00
punti tariffari 42.00
260
< 50 anni
> 50 anni
Ormone follicolo-stimolante, FSH
1 ml siero, specificare il giorno del ciclo mestruale
Intervalli di riferimento: f
< 1 anno
1.7 – 6.1 U/l
1 – 6 anni
2.2 – 5.2 U/l
6 – 12 anni
1.5 – 5.6 U/l
> 12 anni
1.6 – 12.0 U/l
fase follicolare
> 12 anni
8.0 – 22.0 U/l
metà-ciclo
> 12 anni
0.9 – 12.0 U/l
fase luteale
> 12 anni
1.0 – 17.0 U/l
contraccezione ormonale
> 12 anni
35 – 151 U/l
menopausa
gravidanza
<1.0 U/l
m
< 1 anno
1.2 – 4.6 U/l
1 – 6 anni
1.3 – 3.2 U/l
6 – 12 anni
0.8 – 3.7 U/l
12 – 18 anni
2.1 – 9.1 U/l
> 18 anni
1.0 – 14.0 U/l
FSH e LH sono gonadotropine provenienti dai lobi anteriori dell’ipofisi. La loro formazione e il rilascio sono
sottoposti all’influsso di GnRH dall’ipotalamo.
Donne: stimolazione della maturazione follicolare e sintesi estrogena.
Uomini: maturazione degli spermatozoi nelle cellule di Sertoli.
Donne
Aumento dei valori: ipogonadismo, menopausa precoce, postmenopausa, adenoma ipofisario.
Diminuzione dei valori: insufficienza ovarica secondaria, insufficienza ipofisaria-ipotalamica, disfunzioni
ipotalamiche-ipofisarie a causa di prolattinoma, adenoma cromofobo, stress, anoressia nervosa, diabete
mellito, ipotireosi, morbo di Sheehan, inibitore ormonale dell’ovulazione.
Compendio degli esami labor team w ag
128
Nota aggiuntiva: con assunzione di terapia a base di estrogeni in postmenopausa i valori dovrebbero
essere come nel primo 1/3 della fase follicolare.
Uomini
Aumento dei valori: ipogonadismo testicolare: sindrome di Klinefelter, testicoli inguinali, atrofia testicolare,
disfunzione tubulare.
Diminuzione dei valori: ipogonadismo ipofisario-ipotalamico, insufficienza ipofisaria-ipotalamica.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1331.00
punti tariffari 17.10
261
Ormone luteinizzante, LH, Luteotropina
1 ml siero
Intervalli di riferimento:
Norme:
f < 1 anno
1 – 12 anni
12 – 15 anni
> 15 anni
< 4.9 U/l
< 2.2 U/l
1.0 – 11.0 U/l
1.8 – 13.4 U/l
fase follicolare
15.6 – 78.9 U/l
metà – ciclo
0.7 – 19.4 U/l
fase luteale
1.0 – 15.0 U/l
contraccezione ormonale
10.8 – 61.4 U/l
menopausa
gravidanza
< 1.5 U/l
m < 1 anno
< 4.8 U/l
1 – 12 anni
< 3.5 U/l
12 – 18 anni
< 8.2 U/l
> 18 anni
1.5 – 9.2 U/l
L’ormone luteinizzante (LH) e quello follicolo-stimolante (FSH) provocano insieme la maturazione del
follicolo ovarico. La sintesi avviene nel lobo anteriore dell’ipofisi. LH provoca l’ovulazione e la
luteinizzazione del follicolo dell’ovaio, negli uomini vengono stimolate le cellule di Leydig nel testicolo. LH
aumenta la produzione di steroidi sia nell’ovaio che nei testicoli. Un aumento dell’ormone estrogeno
periferico provoca la stimolazione della secrezione di LH, ad es. con l’induzione della pubertà femminile e
causando un aumento di LH preovulatorio.
Diminuzione dei valori:
Donne: assunzione di inibitori dell’ovulazione, insufficienza ovarica secondaria.
Uomini: insufficienza secondaria delle gonadi, ipogonadismo ipogonadotropo, apporto esogeno di
testosterone.
Aumento dei valori:
Donne: insufficienza ovarica primaria, preovulatoria, sindrome dell'ovaio policistico (LH/FSH > 2).
Uomini: insufficienza gonadica primaria, ipogonadismo ipergonadotropo (XXY).
Nota aggiuntiva: ripartizione pulsatile di LH (follicolare: 90 minuti, luteale: 3-6 ore): prelievo del campione
per l’espressione diagnostica (ad es. rapporto LH/FSH) solo tra il 3° e il 5° giorno del ciclo o tra il 19° e il
20°; per la rilevazione del periodo di ovulazione: parte centrale del ciclo.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1542.00
punti tariffari 14.80
224
Ormone tireostimolante, TSH, Tireotropina, Ormone tireotropo
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 3 giorni
0.7 – 29.0 mU/l
3 giorni – 1 mese
0.5 – 11.0 mU/l
1 mese – 1 anno
0.6 – 6.7 mU/l
1 – 6 anni
0.5 – 3.6 mU/l
6 – 12 anni
0.6 – 5.2 mU/l
> 12 anni
0.3 – 5.0 mU/l
gravidanza
0.3 – 3.0 mU/l
Il TSH è un ormone del lobo anteriore dell’ipofisi. Regola la sintesi degli ormoni tiroidei (assunzione di iodio,
biosintesi, secrezione) e influisce anche sulla crescita della tiroide. Esiste un delicato sistema di regolazione
fra tiroide e ipofisi per poter mantenere una condizione metabolica eutiroidea.
Il TSH è indicato quindi per lo screening ai fini della determinazione della condizione metabolica della
tiroide: un TSH normale esclude senza ombra di dubbio un'ipotireosi e un'ipertireosi manifesta.
Aumento dei valori: ipotireosi primaria, ipertireosi secondaria, tumore con produzione di TSH, resistenza
agli ormoni tiroidei
Diminuzione dei valori: ipertireosi primaria, ipotireosi secondaria (per lo più insufficienza HVL globale),
non-thyroid illness, cortisolo, difenilidantoina, dopamina, somatostatina, bromocriptina.
Nota aggiuntiva: controlli terapeutici: nella terapia sostitutiva si dovrebbe cercare di raggiungere valori
normali di TSH, nella terapia di soppressione: il valore target del TSH rientra nel campo di valori bassi.
Dopo l'inizio della terapia in caso di ipertireosi o ipotireosi, per più settimane il TSH può rimanere soppresso
o elevato, quando i valori degli ormoni periferici si sono già normalizzati.
Il TSH ≤ 0.1 segue automaticamente il TSH ultrasensitivo.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1718.00
punti tariffari 9.00
Ormoni dell’ipofisi
ACTH (ormone adrenocorticotropo)
ADH (ormone antidiuretico, vasopressina)
LH, FSH
Prolattina
Somatomedina C
GH (HGH, STH, ormone della crescita, ormone somatotropo)
TSH (ormone tireotropo)
1997
Oro
4 ml siero, provetta speciale per oligoelementi
Intervalli di riferimento: < 3.0 mg/l
I metalli preziosi come l'oro o l'argento possono esercitare azioni tossiche e farmacologiche in forma
solubile o colloidale. La terapia dell'artrite reumatoide con preparati a base d'oro si basa sull'inibizione delle
Compendio degli esami labor team w ag
129
reazioni mesenchimali svolte dall'oro. Effetti secondari: dermatite esfoliativa, stomatite, glomerulonefrite,
trombocitopenia, agranulocitosi, danni epatici e renali. Raramente dopo una prolungata terapia con oro si
verifica un accumulo generalizzato di solfuro d'oro sottocute senza disturbi clinici (auriasi).
Tariffa:
No. pos. DFI: 1366.00
punti tariffari 105.00
3532
Orticaria cronica, autoanticorpi
3 ml siero
Intervalli di riferimento: < 7.7%
L’orticaria cronica non è caratterizzata da un quadro clinico ben definito. Si parla di orticaria cronica quando
compaiono sulla pelle pomfi che provocano un forte prurito 2-3 volte alla settimana per più di 6 settimane.
La causa della orticaria cronica è spesso difficile da individuare. Diversi studi indicano che circa il 30-50%
dei pazienti con orticaria cronica presenta auto-anticorpi diretti il recettore ad alta affinità per le IgE (FceRI)
sulla superficie dei mastociti o dei basofili o contro le IgE legate a questo recettore. Questi auto-anticorpi
possono stimolare la produzione di istamina dei mastociti e/o dei basofili. La presenza di questi autoanticorpi può essere determinata mediante un test con siero autologo (iniezione intradermica del siero
autologo, con conseguente comparsa di pomfi analoghi a quelli dell’orticaria) o in alternativa con il test di
attivazione dei basofili (BAT). BAT: il siero di pazienti con orticaria cronica viene incubato con basofili di
donatori definiti, viene quindi misurato l’effetto stimolante attraverso l’analisi dell’attivazione dei basofili
(produzione di CD63 o CD203c). Questo test consente di definire una possibile componente autoimmune
dell’orticaria ed permette anche di evidenziare l'attività degli auto-anticorpi. Il test ha una sensibilità del
95,5% e una specificità del 90,5 % (Frezzolini et al, 2006).
Tariffa:
No. pos. DFI: 1523.00, 1524.00
punti tariffari 108.00
Osmolalità
243 1 ml siero
541 50 ml urine 24 ore (specificare la quantità totale)
Intervalli di riferimento: siero
265 – 275 mOsmol/kg
280 – 310 mOsmol/kg
urine
50 – 1200 mOsmol/kg
L’osmolalità plasmatica è l’indice più importante per la valutazione dell’equilibrio idrico interno. Nei pazienti
euglicemici, le alterazioni dell’osmolalità plasmatica sono direttamente proporzionali alle alterazioni nella
concentrazione di sodio, poiché gli ioni di sodio rappresentano circa la metà della osmolalità plasmatica
complessiva. Ci sono però anche altre sostanze osmotiche attive che influenzano l’osmolalità (ad es.
l’etanolo, glucosio).
Tariffa:
No. pos. DFI: 1587.00
punti tariffari 20.00
542
< 1 mese
> 1 mese
Ossalato, Acido ossalico
20 ml urine 24 ore (specificare la quantità totale), addizionate di 10 ml HCl al 10%
Intervalli di riferimento: 0.36 mmol/24 ore
< 32 mmol/mol creatinina
Un aumento dell’escrezione urinaria di ossalato può favorire la formazione di calcoli di ossalato di calcio.
Nell’iperossaluria pirimaria, una forma piuttosto rara, la causa è da ricercare nei deficit enzimatici congeniti
(ossalosi: catabolismo di glicina in ossalato). L’iperossaluria secondaria, invece, può insorgere o attraverso
un maggior consumo di alimenti ricchi di ossalato (per es. spinaci, rabarbaro, cioccolato fondente, tè, caffè,
cacao) o attraverso un iperassorbimento enterale (per es. morbo di Crohn, stato dopo resezione
dell’intestino tenue, stato dopo ileostomia, colite ulcerosa).
Tariffa:
No. pos. DFI: 1590.00
punti tariffari 37.00
Ossicodone (Oxycontin®, Oxynorm®)
2782 2 ml siero
3696 10 ml urine
Valori terapeutici:
Analgesico
Tariffa:
111
5.0 – 50.0 g/l
vedi referto
siero
urine
No. pos. DFI: 1052.00
punti tariffari 185.00
Ostase, Fosfatasi alcalina ossea
1 ml siero
Intervalli di riferimento:
Norme:
< 2 anni
47 – 103 µg/l
2 – 10 anni
36 – 80 µg/l
f 10 – 12 anni
50 – 100 µg/l
12 – 16 anni
16 – 42 µg/l
> 16 anni
3 – 19 µg/l
m 10 – 14 anni
35 – 95 µg/l
14 – 17 anni
39 – 61 µg/l
> 17 anni
6 – 15 µg/l
L’Ostase® è un test immunoassistito per la determinazione della fosfatasi alcalina ossea che è un prodotto
degli osteoblasti. Il dosaggio serve alla differenziazione di aumentati livelli della fosfatasi alcalina totale.
Aumento dei valori: morbo di Paget, metastasi ossee, osteomalacie, deficienza di vitamina D,
iperparatiroidismo, crescita, guarigione delle fratture ossee, ostoemielite, acromegalia, ipertiroidismo.
Diminuzione dei valori: ipoparatiroidismo, terapia con steroidi ad alta dose.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1029.00
punti tariffari 30.00
139
Osteocalcina
2 ml siero
Intervalli di riferimento: f
m
< 50 anni
> 50 anni
< 30 anni
> 30 anni
11.0 – 43.0 µg/l
15.0 – 46.0 µg/l
15.8 – 46.0 µg/l
11.2 – 45.8 µg/l
Compendio degli esami labor team w ag
130
L’osteocalcina (OC) è una proteina dipendente dalla vitamina K e una proteina con affinità di legame per
l’idrossiapatite stimolabile attraverso la 1,25 diidrossi-vitamina D. L’OC viene sintetizzata esclusivamente
dagli osteoblasti durante la fase di mineralizzazione della matrice ed è un marker specifico della funzione
degli osteoblasti e della mineralizzazione osteoide.
Aumento dei valori: iperparatiroidismo primario e secondario, carcinoma con metastasi ossee, osteoporosi
(high turnover), osteomalacia, artrite reumatoide, morbo di Paget, insufficienza renale.
Diminuzione dei valori: osteoporosi (low turnover).
L’OC viene escreta prevalentemente per via renale; pertanto, in caso di insufficienza renale può verificarsi
un accumulo e una errata interpretazione dei valori. Oscillazioni considerevoli durante il giorno con valori
elevati nelle prime ore del mattino: per questo motivo in caso di monitoraggio del decorso deve essere
controllato il momento del prelievo.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1589.00
punti tariffari 52.00
Osteoporosi, diagnostica dell’
Marcatore della formazione ossea:
fosfatasi alcalina
fosfatasi alcalina ossea
osteocalcina
Marcatore del riassorbimento osseo:
deossipiridinoline (crosslinks)
calcio nelle urine
-Crosslaps
Oxazepam (Seresta®, Anxiolit®)
607 2 ml siero
608 20 ml urine
Valori terapeutici: 500 – 2000 µg/l
Valori di tossicità: > 2000 g/l
Con un’emivita di 6-24 ore, l’ossazepam fa parte dei derivati delle benzodiazepine con tempo di
eliminazione medio-rapido, e viene associato al gruppo dei tranquillanti. È il prodotto di disgregazione della
trasformazione metabolica del diazepam, medazepam, clorazepato dipotassico, temazepam e prazepam.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1684.00
punti tariffari 145.00
356
Oxcarbazepina (Trileptal®)
2 ml siero
Valori terapeutici: 20 – 117 mol/l
Antiepilettico
Il suo metabolita attivo è la 10-idrossi-oxcarbazepina
Tariffa:
No. pos. DFI: 1068.00
punti tariffari 76.00
Paliperidone (Invega®)
3709 2 ml siero
3711 10 ml urine
Valori terapeutici:
Neurolettico
Tariffa:
siero
urine
20.0 – 60.0 g/l
negativo
No. pos. DFI: 1578.00
punti tariffari 86.00
Palladio
611 1 ml siero
612 2 ml saliva
6110 10 ml urine
Intervalli di riferimento: urine
< 2.0 µg/24h
Tariffa:
No. pos. DFI: 1695.00
punti tariffari 105.00
7278
Pantoprazolo)
2 ml siero
Valori terapeutici: 1.1 – 3.1 mg/l
Inibitore della pompa protonica
Tariffa:
No. pos. DFI: 1052.00
493
punti tariffari 185.00
Papilloma virus umano, HPV DNA
Tampone (set PCR)
art. n° M220
10 ml urine
Intervalli di riferimento: low risk
negativo
high risk
negativo
I virus papilloma appartengono alla famiglia dei Papovaviridae (virus a DNA). Oggigiorno sono noti oltre 100
sierotipi umani. Il periodo di incubazione del virus è di 1 – 8 mesi. Le infezioni da HPV del tratto genitale si
manifestano clinicamente in prevalenza nei soggetti tra i 20 e 30 anni; la presenza anticorpale supera
probabilmente il 10 percento. Le infezioni da papilloma umano determinano l’insorgere di verruche cutanee
(verruche volgari), infezione genitale e papillomi laringei.
Sussiste un’associazione tra infezioni specifiche da HPV e carcinomi della cervice, della vulva e del pene.
Nel 50 percento di questi carcinomi è stato isolato l’HPV-16-DNA (alto rischio) e in alcuni casi anche l’HPV11-DNA (basso rischio). Il 15 percento di questi tumori contengono sequenze del DNA che presentano
omologie con i virus papilloma. Probabilmente si tratta di virus papilloma non ancora identificati. Nella
papulosi Bowenoide è possibile evidenziare, nell’80%, l’HPV-18-DNA.
Nota aggiuntiva: Si consiglia di eseguire quest’analisi In caso di risultato sospetto ottenuto con lo striscio
PAP.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3136.00
punti tariffari 180.00
Compendio degli esami labor team w ag
131
Paracetamolo, Acetaminofene (Panadol®, Tylenol®)
614 2 ml siero
6149 10 ml urine
Valori terapeutici:
siero
5.0 – 25.0 mg/l
valori di tossicità: > 100 mg/l
urine
< 2.0 mg/l
vedi inoltre analgesici; antipiretici
Il paracetamolo fa parte dei derivati dell’anilina e possiede proprietà analgesiche e antipiretiche senza
azione antiflogistica. Indicazioni: stati febbrili e dolorosi. Il paracetamolo viene riassorbito rapidamente nel
tratto gastrointestinale e raggiunge la sua massima concentrazione nel sangue dopo circa 30-60 minuti.
L’emivita plasmatica è di 90 minuti. Viene coniugato nel fegato al 55% come glucuronide, al 30% come
solfato e al 5% con il glutatione e compare come acido mercapturico oltre al 10% nell’urina come
paracetamolo immodificato. In caso di dosaggi elevati (> 7,5 g/d) può provocare necrosi cellulare epatica e
insufficienza epatica.
Tariffa:
siero
No. pos. DFI: 1051.00
punti tariffari 115.00
urine
No. pos. DFI: 1660.00
punti tariffari 86.00
Parainfluenza, virus della
I virus parainfluenzali sono responsabili per molte malattie infettive delle vie aeree superiori, soprattutto nei
bambini e nei lattanti. Il tipo 3 può scatenare piccole epidemie di bronchioliti e polmoniti.
494
Parainfluenza tipo 1, 2, 3, ricerca anticorpi
2 ml siero
Intervalli di riferimento: < 1:8
Tariffa:
No. pos. DFI: 3137.00
3628
Parainfluenza tipo 1 e 3, PCR
Tampone rino-faringeo (set PCR)
Intervalli di riferimento: negativo
Tariffa:
No. pos. DFI: 3120.00
615
punti tariffari 42.00
punti tariffari 180.00
Parathormon related Protein, PTHrP
Plasma EDTA, congelato
Intervalli di riferimento: < 57.0 ng/l
Le ipercalcemie indotte da tumore sono spesso causate dalla secrezione di una proteina simile al
paratormone, parathormon related protein (PTHrP), che viene sintetizzato sopratutto dai carcinomi della
mammella e dei bronchi. Il livello del paratormone “normale“ è diminuito in questi casi.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1596.00
punti tariffari 88.00
136
Paratormone intatto, PTH
2 ml siero
Intervalli di riferimento: 1.1 –9.2 pmol/l
La determinazione del paratormone intatto, assieme alla determinazione di Ca e P sierico, rappresentano
un criterio importante di differenziazione di anomalie nella concentrazione di calcio. In caso di
iperparatiroidismo primario, un’aumentata formazione di AMP ciclico causa ipercalcemia, conseguente ad
un aumento del riassorbimento di Ca osseo, all’assorbimento di Ca intestinale (a causa di un aumento della
sintesi della vitamina 1,25(0H)2-D (calcitriolo, il metabolica attivo della Vit D) e al riassorbimento tubulare
renale di Ca.
L’iperparatiroidismo secondario è caratterizzato da un’iperfunzione regolatoria delle paratiroidi come
conseguenza di un’insufficienza renale o di un deficit di calcio e di vitamina D. L’ipoparatiroidismo primario è
piuttosto raro e si manifesta a seguito di interventi alle tiroidi o alle paratiroidi oppure può essere idiopatico
(autoimmune).
Aumento dei valori: iperparatiroidismo (vedi la tabella); pseudoipoparatiroidismo (resistenza a PTH in
organi target a causa di difetti dei recettori); deficit di vitamina D, rachitismo, osteomalacia.
Diminuzione dei valori: ipoparatiroidismo (diminuzione di calcio); ipercalcemie tumorali, sovradosaggio di
vitamina D, sindrome latte-alcali, sarcoidosi, ipertireosi.
Iperparatiroidismo (IPT): diagnostica di laboratorio
PTH
Ca nel siero Ca nelle urine F nel siero
IPT primario
f.a./↑
↑/f.a.
↑/f.a.
f.b./↓
IPT secondario (renale)
↑↑
f.a./↓
n/↓
↑
IPT secondario (intestinale)
↑↑
f.b./↓
↓
f.b./↓
IPT terziario
↑↑↑
n/↑
*
*
Ipercalcemia ipocalciurica familare
↑/f.a.
↑/f.a.
↓
?
n=
Normalità
f.a.=
range di normalità (fascia alta)
f.b. = range di normalità (fascia bassa)
* di regola insufficienza renale terminale/cronica
Nota aggiuntiva: Effettuare il prelievo di sangue possibilmente il mattino data la pulsatilità e il ritmo
circadiano del PTH intatto (la sera si ha un aumento dei valori).
Tariffa:
No. pos. DFI: 1595.00
punti tariffari 37.00
Parotite, Virus degli orecchioni, Ghiandola salivare, Orecchioni
1 ml siero
L’agente eziologico degli orecchioni (parotite epidemica) è il Myxovirus Parotidis. La trasmissione avviene
per via aerogena. Sono a rischio i soggetti tra i 4 e i 15 anni, nonché gli adulti sieronegativi (soltanto il 70%
circa degli adulti è immune). Dopo un periodo di incubazione di 2 – 4 settimane, si manifestano i sintomi
prodromici: temperature subfebbrili, astenia e un doloroso ingrossamento della ghiandola parotide (nel 75%
di entrambi i lati).
Compendio degli esami labor team w ag
132
Le complicanze temute sono: pancreatite, orchite (25% dei casi) con eventuale sterilità, tiroidite, sintomi del
SNC. Tra le complicanze rare figurano: induzione di diabete di tipo I, miocardite, poliartrite, sordità
monolaterale.
Nota aggiuntiva: In caso di parotite si registra un leggero aumento dell’amilasi totale (amilasi dalla
parotide). In presenza di livelli normali di lipasi e amilasi pancreatica, si può escludere una pancreatite.
L’aumento delle IgM si registra circa 3 – 4 giorni dopo la comparsa dei sintomi, quello delle IgG circa 3 – 6
giorni dopo la comparsa dei sintomi oppure dopo la vaccinazione; si possono avere reinfezioni dopo una
parotite epidemica pregressa o dopo la vaccinazione. In casi del genere, spesso non si ha produzione di
IgM. La diagnosi in questo caso è possibile solo attraverso l’evoluzione del titolo IgG.
495
Parotite, IgG
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 1.0 MOC
Tariffa:
No. pos. DFI: 3128.00
496
punti tariffari 42.00
Parotite IgG e IgM
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 1.0 MOC
Tariffa:
No. pos. DFI: 3128.00, 3129.00 punti tariffari 75.00
616
Paroxetina (Deroxat®)
1 ml siero
Valori terapeutici: 30 – 500 g/l
Antidepressivo/ inibitore della ricaptazione della serotonina
Tariffa:
No. pos. DFI: 1064.00
punti tariffari 86.00
Parvovirus, Quinta malattia, Eritema infettivo, Megaloeritema
Il parvovirus ha carattere endemico in Europa. L’infezione si trasmette per via aerogena o, meno frequente,
per via parenterale. Dopo un periodo di incubazione di 13 – 17 giorni, si manifestano, nei soggetti infetti, un
esantema di colore rosso vivo che si protrae per circa 2 – 3 settimane e che interessa dapprima il volto per
poi diffondersi alle estremità e al tronco, nonché un ingrossamento dei linfonodi e sintomi influenzali. Altre
manifestazioni cliniche sono artralgie e artriti. Il parvovirus B19 può determinare una temporanea
mielodisplasia associata all’inibizione dell’eritropoiesi (crisi aplastiche nei pazienti affetti da anemia
emolitica). Durante la gravidanza il passaggio transplacentare del virus mette in pericolo il feto e provoca, in
circa il 10% dei casi, un idrope fetale con morte intrauterina del feto. Non sono note embriopatie.
617
Parvovirus B19, DNA
Sangue EDTA
Liquido amniotico
Intervalli di riferimento: negativo
Tariffa:
No. pos. DFI: 3146.00
499
punti tariffari 180.00
Parvovirus B19, IgG
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 1.0 MOC
Gli anticorpi di classe IgG anti-Parvovirus B19 sono evidenziabili a partire dalla 3a settimana dopo
l’infezione e persistono per tutta la vita. Se risultano positive solo le IgG, ciò è indice di infezione pregressa.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3143.00
punti tariffari 42.00
477
Parvovirus B19, IgM
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 1.0 MOC
Gli anticorpi di classe IgM anti-Parvovirus B19 sono evidenziabili di regola alla comparsa dell’esantema e
persistono per 3 – 5 mesi.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3144.00
punti tariffari 37.00
3635
PCA-3 mRNA
Set PCA-3
art. n° M223
Urine 5 ml
Intervalli di riferimento: < 35.0 Score
L’esame di controllo con esplorazione digito-rettale (DRE) e dosaggio del PSA (Antigene Prostatico
Specifico) consente di individuare il carcinoma della prostata agli stadi iniziali. Evidenze sospette alla DRE e
valori del PSA chiaramente >10 ug/l conducono generalmente a biopsie positive. Valori borderline alti del
PSA <10 ug/l spesso creano invece un dilemma diagnostico: i riscontri bioptici negativi sono frequenti, il
valore di PSA libero è spesso un risultato inconclusivo. La quantificazione degli mRNA di PCA-3 nelle
cellule prostatiche reperite nelle urine fornisce informazioni aggiuntive; Le cellule tumorali della prostata
inducono un’iperespressione di questi mRNA superiore di 50-100 volte rispetto ai valori normali. Il risultato
consiste in una valutazione, un punteggio definito "score", eseguita alla luce di informazioni cliniche atte a
quantificare la probabilità di una biopsia della prostata positiva. Il vantaggio cruciale rispetto alla
determinazione del PSA risiede nell'indipendenza dal volume della prostata e nella correlazione con le
dimensioni del carcinoma.
Aumento dei valori: denota carcinoma prostatico
Tariffa:
No. pos. DFI: 2115.20 (8x), 2021.00, 2910.00
punti tariffari 905.00
PCR, Polymerase Chain Reaction, Reazione a catena della polimerasi
La PCR, che consente l’aumento di acidi nucleici, è un metodo di rilevazione molto sensibile di RNA e DNA
batterico o virale. La soglia bassa di rilevazione comporta tuttavia un’estrema predisposizione alle impurità.
Si prega pertanto di tenere presenti particolari suggerimenti per la produzione del materiale.
Compendio degli esami labor team w ag
133
Sangue: durante il prelievo ematico indossare guanti senza talco. Cambiare i guanti in caso di più prelievi
eseguiti sullo stesso paziente. Non travasare il sangue, le provette di sangue eparinato non possono
essere impiegate, poiché l’eparina inibisce la reazione.
Liquido cerebrospinale: raccogliere in una provetta sterile il liquido cerebrospinale del punto di iniezione
dopo aver scartato le prime gocce. Non suddividere ulteriormente provette previste per la PCR, inviare a
fresco (4° C). Evitare di congelare e scongelare più volte.
Urine: inviare i campioni in provette sterili per l’urina. Non utilizzare provette contenenti eparina. Non
aggiungere additivi, come acido borico o altre sostanze conservanti.
Feci: inviare un campione di feci (ca. 5 – 10 g) possibilmente in una provetta per feci raffreddata (4° C).
Evitare di congelare e scongelare più volte.
Espettorato, broncolavaggio, succo gastrico: inviare il materiale fresco in provette sterili senza additivi.
Si consiglia di inviare a temperatura di 4° C.
Tamponi: utilizzare provetta per PCR (set PCR), non utilizzare provette contenenti agar. Rimuovere il
tampone prima dell’invio.
Agoaspirati: (liquido pleurico, midollare, ascitico, articolare, liquidi cistici, contenuto vescicale). Inviare
l’agoaspirato ottenuto in modo sterile, senza aggiunta di eparina e senza mezzo di trasporto. Come inibitore
della coagulazione, se necessario, deve essere usato solo sangue EDTA.
Campioni di tessuto: le biopsie cutanee devono essere trasportate in provette sterili, quelle epatiche
devono essere trasportate surgelate.
3091
PCR per l'identificazione di batteri
Biopsia
Liquido cerebrospinale
Agaspirato
Intervalli di riferimento: negativo
L'analisi è significativa soltanto su campioni prelevati da siti primariamente sterili. Si esegue la ricerca
aspecifica di batteri di qualsiasi tipo. L'analisi è indicata soltanto per le infezioni di cui si sospetta una genesi
batterica, ma per le quali l'analisi microbiologica convenzionale non ha dato risultati, o se si sospetta la
presenza di batteri difficilmente riproducibili in coltura. La PCR ad ampio spettro comprende la maggior
parte dei batteri noti, ma è meno sensibile rispetto a singoli test specifici e mirati. Non è possibile una prova
di resistenza.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3023.00, 2021.00 punti tariffari 482.00
789
Pemfigoide bolloso, autoanticorpi
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 20.0 RE/ml
Gli autoanticorpi sono evidenziabili nella pemfigoide bolloso e pemfigoide mucoso.
BPAG1/BP180
BPAG2/BP230
Nota aggiuntiva: vedi inoltre autoanticorpi anti-cute
Tariffa:
No. pos. DFI: 1194.00 (2x)
punti tariffari 174.00
2620
Penfluridol (Semap®)
2 ml siero
Valori terapeutici:
Neurolettico
Tariffa:
619
13 – 81 nmol/l
No. pos. DFI: 1064.00
punti tariffari 86.00
Pentaclorobenzene
10 ml sangue EDTA
Intervalli di riferimento: vedi referto
Tariffa: prezzo su richiesta
6058
Pepsinogeno I
2 ml siero congelato
Intervalli di riferimento: 40 – 130 g/l
Il peptide pepsinogeno è il precursore inattivo dell’enzima digestivo pepsina. Viene prodotto e rilasciato
come zimogeno (precursore inattivo dell’enzima) dalle cellule principali dello stomaco. Questo meccanismo
assicura che la pepsina non digerisca già nelle cellule i componenti propri delle cellule. La secrezione di
pepsinogeno è stimolata anche dalla gastrina.
Diminuzione dei valori: Ipo- o anacidità dello stomaco come indice di danno atrofico della mucosa gastrica
(gastrite atrofica cronica di tipo 1).
Tariffa:
No. pos. DFI: 1736.00
punti tariffari 42.00
236
Peptide C
2 ml siero
Intervalli di riferimento: a digiuno
300 – 900 pmol/l
Nelle cellule B del pancreas viene sintetizzata la proinsulina, che è composta dalla catena A e B
dell’insulina e da entrambe le catene leganti del peptide C. Nella secrezione insulinica, il peptide C viene
scisso dall’insulina in quantità equimolari. Entrambe le sostanze, però, non vengono rilevate in
concentrazioni analoghe nel siero, poiché il peptide C, al contrario dell’insulina nel fegato, non viene
metabolizzato e ha un tempo di emivita più lungo. Il peptide C rappresenta quindi un parametro valido per la
valutazione della funzione escretoria e della riserva insulinica del pancreas.
Aumento dei valori: insulinoma, ipoglicemia factitia dovuta a tiourea (rapporto peptide C/Insulina < 1);
diabetici di tipo II.
Diminuzione dei valori: diabete di tipo I, ipoglicemia factitia dovuta a insulina esogena.
Nota aggiuntiva: valutazione del fabbisogno di insulina entro i 2 anni successivi: rapporto peptide
C/zuccheri nel sangue > 70 (pmol/l/mmol) nessuna carenza di insulina, < 70 pmol/mmol possibile carenza
di insulina.
Peptide C < 300 pmol/l/l con glucosio nel sangue aumentato a digiuno: possibile diabete mellito tipo I.
Peptide C > 300 pmol/l con glucosio nel sangue aumentato a digiuno: possibile diabete mellito tipo II.
Compendio degli esami labor team w ag
134
Tariffa:
647
No. pos. DFI: 1244.00
punti tariffari 37.00
Peptide del procollagene III
2 ml siero
Intervalli di riferimento: < 1.00 E/ml
Il procollagene-III viene sintetizzato principalmente nel fegato come stadio preliminare biosintetico del
collagene. Se a seguito di una condizione patologica si ha un aumento del tessuto connettivo (ad es. fibrosi)
nel fegato, ne consegue un aumento di procollagene–III rilevabile nel sangue. La determinazione è utile per
evidenziare una trasformazione degenerativa dei tessuti epatici funzionali. Pertanto il significato diagnostico
non risiede nella diagnosi iniziale, ma nei monitoraggi del decorso.
Aumento dei valori: epatite cronica attiva, fibrosi epatica, cirrosi epatica, epatite acuta, fibrosi polmonare,
patologie reumatiche, infarto cardiaco, acromegalia, politrauma, fegato grasso, gravidanza.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1622.00
punti tariffari 65.00
728
Peptide vaso attivo intestinale, VIP
2 ml plasma EDTA congelato, provetta speciale con additivo Trasylol
Intervalli di riferimento: < 63.0 pg/ml
Il peptide vaso attivo intestinale è un polipeptide del sistema nervoso gatrointestinale. Il peptide causa
vasodilatazione, stimolazione della secrezione intestinale, regolazione della motilità gastrointestinale ed
inibizione della secrezione di HCl.
Aumento dei valori: VIPoma (sindrome di Verner Morrison)
Tariffa:
No. pos. DFI: 1743.00
punti tariffari 85.00
622
Perfenazina (Trilafon®)
2 ml siero
Valori terapeutici:
Neurolettico
Tariffa:
3508
497
3.0 – 30.0 µg/l
No. pos. DFI: 1579.00
punti tariffari 140.00
2 ml siero
Valori terapeutici: 100 – 500 ng/ml
Analgesico opioide
Tariffa:
No. pos. DFI: 1051.00
punti tariffari 115.00
Petidina
Picorna virus, anticorpi
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 1.0 MOC
vedi inoltre ECHO virus, Coxackie virus
Tariffa:
punti tariffari 151.00
5061
Pindololo
2 ml siero
Valori terapeutici:
Betabloccante
Tariffa:
20 – 100 µg/l
No. Pos. DFI: 1051.00
punti tariffari 115.00
Piombo
370 10 ml sangue EDTA
507 10 ml urine 24 ore, specificare la quantità totale
Intervalli di riferimento: sangue
0.43 mol/l
urine
0.48 mol/l
Circa il 90% del piombo presente nell'organismo si deposita nelle ossa sotto forma di fosfato di piombo e il
suo metabolismo è paragonabile a quello del calcio. Il piombo è presente nel sangue legato
prevalentemente agli eritrociti e la sua concentrazione è 100 volte superiore a quella rilevata nel siero.
Pertanto una determinazione del piombo nel siero non è indicata. La determinazione nel sangue EDTA è da
preferire ad un esame delle urine, poiché l'escrezione di piombo è bassa e subisce una forte variazione.
Concentrazioni elevate di piombo si riscontrano nei gas di scarico delle automobili, nelle condutture
dell'acqua, nei colori, nelle stoviglie da cucina, nelle ferite da arma da fuoco e nel vino. Nei giovani il
riassorbimento del piombo è maggiore che negli adulti. Valori elevati di piombo nel sangue/urine sono
indicativi di un'elevata assunzione di piombo, tuttavia non sono sinonimo di una intossicazione da piombo.
L'intossicazione è legata a sintomi clinici. L'avvelenamento cronico da piombo si presenta con cefalea,
spossatezza, irritabilità, inappetenza, con anisocitosi, poichilocitosi e picchiettatura basofila degli eritrociti.
La muscolatura liscia subisce un aumento delle contrazioni (coliche legate al tratto gastrointestinale), il
colorito è pallido, encefalopatia saturnina. Disturbo motorio periferico delle estremità superiori. Nefropatia
con ipertonia. L'avvelenamento acuto da piombo si presenta con gastroenterocolite, coliche, emolisi,
insufficienza epatica, disturbi respiratori e paralisi. I sintomi corrispondono ad una porfiria acuta.
Nota aggiuntiva: in caso di avvelenamento cronico di piombo in seguito all'intervento del piombo nel
metabolismo degli eritrociti, si manifestano una maggiore eliminazione degli acidi delta-amino levulinici e
della coproporfirina nell'urina e un aumento del contenuto di protoporfirina negli eritrociti.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1211.00
punti tariffari 135.00
631
Pipamperone (Dipiperon®)
2 ml siero
Valori terapeutici:
Neurolettico
Tariffa:
632
20 – 200 g/l
No. pos. DFI: 1579.00
Piperacillin (Pipril®)
2 ml siero
punti tariffari 140.00
Compendio degli esami labor team w ag
Valori terapeutici:
Antibiotico
Tariffa:
5303
basale
picco
No. pos. DFI: 1579.00
punti tariffari 140.00
Pirazinamide
2 ml siero
Valori terapeutici:
Tubercolostatico
Tariffa:
546
1.0 – 5.0 mg/l
20.0 – 70.0 mg/l
135
vedi referto
No. pos. DFI: 1063.00
punti tariffari 69.00
Piridinoline, Crosslinks, Deossipiridinolina
20 ml della 2a urina del mattino
Intervalli di riferimenti: deossipiridinoline f
3.0 – 7.4 nmol/mmol creatinina
m
2.3 – 5.4 nmol/mmol creatinina
I derivati del piridinolina (PYD) e del desossipiridinolina (DPD) si formano come frammenti d’incrocio
(crosslink) durante la maturazione del collagene e sono responsabili della stabilità del collagene
extracellulare. Nell’ambito di un riassorbimento osseo vengono rilasciati nella circolazione ed eliminati per
via renale. I componenti metabolizzati possono essere rilevati direttamente nelle urine.
Contrariamente alla idrossiprolina, i crosslink non vengono influenzati né dall’alimentazione né dalla
formazione di collagene, entrambi (PYD e DPD) sono assenti anche nella pelle e nel tessuto connettivo. I
crosslink si distinguono anche per la “specificità tissutale” oltre che per l’elevata “specificità di processo”.
Mentre il PYD è presente nella cartilagine, nelle ossa e nei ligamenti, il DPD è presente solo nelle ossa.
Aumento dei valori: aumento della osteolisi (osteoporosi, morbo di Paget, iperparatiroidismo,
osteomalacia, metastasi ossee, artrite reumatoide e artrosi). Aumenti di PYD in caso di manifestazioni di
degrado della cartilagine (artriti).
Nota aggiuntiva: nelle donne in post-menopausa i valori dei crosslink possono raddoppiare. Con un
trattamento con estrogeni le concentrazioni sono inferiori. Con una terapia a base di bisfosfonati sono
presenti valori molto bassi.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1641.00
punti tariffari 53.00
3801
Pirimetamina (Daraprim®)
2 ml siero
Valori terapeutici:
Antiprotozoico
Tariffa:
5296
0.20 – 0.50 mg/l
No. pos. DFI: 1060.00
Piroxicam
2 ml siero
Valori terapeutici: vedi referto
Antireumatico non steroideo
Tariffa:
No. pos. DFI: 1068.00
3217
punti tariffari 76.00
Piruvato, Acido piruvico
5 ml sangue NaF
Intervalli di riferimento: 3.6 – 5.9 mg/l
Tariffa:
No. pos. DFI: 1517.00
635
punti tariffari 115.00
punti tariffari 23.00
Plasminogeno
Plasma citratato 1:10, congelato
Intervalli di riferimento: 75 – 150%
Attività:
La plasmina che si forma dal plasminogeno circolante nel plasma è il risultato finale dell’attivazione del
meccanismo della fibrinolisi. La plasmina ha il compito di sciogliere il coagulo di fibrina che si era formato
alla fine della cascata coagulativa.
Diminuzione dei valori
Aquisito: terapia fibrinolitica (streptochinasi, urochinasi), iperfibrinolisi endogeno, coagulopatia di consumo,
danni gravi del parenchima epatico, fisiologico nei prematuri e neonati.
Congenito: causa rara nelle tromboembolie nei giovani. aplasminogenemia, displasminogenemia.
Aumento dei valori: reazioni di fase acuta, malattie tumorali (carcinoma della prostata), diabete mellito,
gravidanza, inibitori dell’ovulazione ad alto contenuto di estrogeni.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1604.00
punti tariffari 27.00
430
Plasmodi, Malaria, ricerca anticorpale
1 ml siero
Ricerca anticorpale mediante immunofluorescenza ed ELISA
Intervalli di riferimento: negativo
Indagine idonea per la conferma diagnostica retrospettiva o l’approfondimento diagnostico in caso di ripetuti
riscontri negativi nella ricerca diretta di plasmodi e stati febbrili persistenti dopo un soggiorno in zone
malariche.
Limite: nel caso di trattamento molto precoce della malaria, possono venire a mancare significanti aumenti
del titolo.
Nota aggiuntiva: Indagine non idonea per diagnosticare una malaria in atto. Gli anticorpi compaiono nel
sangue dopo i parassiti; ne può derivare una situazione che mina la vita del paziente prima ancora che sia
evidenziabile una risposta anticorpale (vedi malaria, ricerca diretta di parassiti). Non è ideonea per il
monitoraggio del decorso o della terapia, dato che gli anticorpi anti-plasmodi possono persistere per anni.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3534.00 (2x)
punti tariffari 84.00
498
Plasmodi, Malaria, ricerca diretta di parassiti
Sangue EDTA e 4 strisci di sangue non colorati, spedizione espresso previa comunicazione telefonica
Compendio degli esami labor team w ag
136
Malaria tropicale: Sussiste il rischio che insorgano entro breve tempo complicanze letali in seguito ad
anemia, trombopenia, disturbi circolatori (adesione degli eritrociti alle pareti vascolari dovuta alla secrezione
macrofagica di TNF-alfa). La sintomatologia clinica della malaria terzana maligna è caratterizzata da grave
anemia, emorragie spontanee, shock, insufficienza renale, malaria cerebrale.
Analitica: Il Laboratorio ricorre alla combinazione di tre test diversi per una diagnosi sicura e celere o per
l’esclusione della diagnosi di malaria (non è consigliabile eseguire test singoli, dato che nessuno dei test è
in grado di rilevare tutte le forme di malaria): ricerca dell’antigene per P. falciparum (malaria tropicale) - ICT
Malaria® - e P. vivax, ricerca microscopica di plasmodi negli strisci di sangue e nella goccia spessa. Nel
caso di referto positivo segue l’identificazione di plasmodi e di parassitemia. Il Laboratorio esegue inoltre
l’emogramma e la differenziazione leucocitaria.
Nota aggiuntiva: Ai fini delle analisi ci servono alcune indicazioni cliniche: febbre, paese di soggiorno,
chemioprofilassi, terapia antibiotica.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3535.00, 3533.00 punti tariffari 100.00
637
Platino
2 ml siero
Intervalli di riferimento: < 0.20 µg/l
Tariffa:
No. pos. DFI: 1608.00
638
punti tariffari 105.00
Pneumococchi, anticorpi
1 ml siero
Intervalli di riferimento: > 3.3 mg/l livello protettivo
Tariffa:
No. pos. DFI: 3387.00
punti tariffari 42.00
184
Poliomielite 1/2/3, anticorpi
1 ml siero
Intervalli di riferimento: > 1:4
protetto
Nota aggiuntiva: L’analisi serve alla diagnostica di una malattia acuta (non alla verifica dello stato
vaccinale).
Tariffa:
No. pos. DFI: 3147.00
punti tariffari 47.00
2203
Polipeptide pancreatico, PP
2 ml plasma EDTA congelato
Intervalli di riferimento: < 100 pmol/l
Il polipeptide pancreatico, è sintetizzato nelle „cellule PP“ (cellule APUD) delle isole di Langerhans nel
pancreas. Inibisce la motilità intestinale, il flusso biliare e la secrezione pancreatica. Aumento dei livelli:
alimentazione altamente proteica, APUDoma (insulinoma, glucagonoma, VIPoma), MEN di tipo I
Tariffa:
No. pos. DFI: 1576.00
punti tariffari 70.00
2168
Polmone del contadino, precipitine, Farmer's lung
2 ml siero
Intervalli di riferimento: Mikropolyspora faeni IgG, m22
< 6.5 mg/l
Aspergillus fumigatus IgG, m3
< 27.0 mg/l
Aspergillus niger IgG, m207
< 18.0 mg/l
Aureobasidium pullulans IgG, m12
< 18.0 mg/l
Penicillium notatum IgG, m1
< 18.0 mg/l
Mucor racemosus IgG, m4
< 18.0 mg/l
Thermoactinomyces vulgaris IgG, m23
< 18.0 mg/l
polvere di fieno, b7
< 0.70 kU/l
Mikropolyspora faeni IgG, Aspergillus fumigatus IgG, Aspergillus niger IgG, Aureobasidium pullulans IgG,
Penicillium notatum IgG, Mucor racemosus IgG, Thermoactinomyces vulgaris IgG, polvere di fieno
Tariffa:
No. pos. DFI: 1446.00, 1454.00, 1455.00 (6x)
punti tariffari 229.00
2273
Polmone dell'allevatore di piccione, precipitine
2 ml siero
Intervalli di riferimento: < 7.5 mg/l
Piccione IgG
Tariffa:
No. pos. DFI: 1454.00
2264
Polmone dell'avicoltore, precipitine
2 ml siero
Intervalli di riferimento: parrocchetto IgG, e90
piccione IgG, e91
pappagallo IgG, e92
Tariffa:
punti tariffari 93.00
2625
punti tariffari 43.00
< 15.0 mg/l
< 7.5 mg/l
< 12.0 mg/l
Polmone del lavoratore del formaggio, precipitine
2 ml siero
Intervalli di riferimento: Mikropolyspora faeni
Aspergillus fumigatus
Aspergillus niger
Aureobasidium pullulans
Penicillium notatum
Mucor racemosus
Thermoactinomyces vulgaris
Mikropolyspora faeni, Aspergillus fumigatus, Aspergillus
notatum, Mucor racemosus, Thermoactinomyces vulgaris
Tariffa:
No. pos. DFI: 1454.00, 1455.00 (6x)
< 6.5 mg/l
< 27.0 mg/l
< 18.0 mg/l
< 18.0 mg/l
< 18.0 mg/l
< 18.0 mg/l
< 18.0 mg/l
niger, Aureobasidium pullulans, Penicillium
punti tariffari 193.00
Compendio degli esami labor team w ag
137
Porfirie, diagnostica, Pentacarbossiporfirina, Coproporfirina
54511 Esami di base
acido delta-amino-levulinico (urine acidificate)
porfobilinogeno (urine non acidificate, al riparo dalla luce)
porfirine totali (urine non acidificate, al riparo dalla luce)
Nota aggiuntiva: vedere le singole analisi
Urine
DALS
N
N
Porfiria eritropoietica
Protoporfiria eritropoietica
(protoporfiria)
Porfirie epatiche:
Porfiria intermittente acuta A+
Coproporfiria ereditaria
A+
Porfiria variegata
A+
Porfiria cutanea tarda
N
Intossicazione da piombo ++
n:
normalità
(+): aumentato occasional.
+
Aumentato
A+
aumentato nell’attacco acuto
PB
n
n
U
++
n
K
++
(+)
Feci
K
+
(+)
PP
+
++
Eritrociti
U
K
++
+
n
+
PP
(+)
++
A+
++
N
n
n
n
n
n
A+
+
++
++
+
n
n
n
A+
+
++
+
++
n
n
n
n
++
+
(+)
n
n
n
n
n
+
+
n
n
n
n
+
DALS:
acido delta-amino-levulinico
K:
coproporfirina
PB:
porfobilinogeno
PP:
protoporfirina
U:
uroporfirina
Nota aggiuntiva: un DALS, un PB e porfirine totali testimoniano contro uno stadio acuto di una porfiria
epatica; uno stadio di latenza non è tuttavia escluso. La K e U sono contenuto nelle porfirine totali nelle
urine.
Porfirine
545 20 ml urine 24 ore (specificare la quantità totale), al riparo dalla luce
640 Feci, 1 porzione pari circa ad una noce
Intervalli di riferimento: urine
< 240 nmol/24 ore
< 21.1 nmol/mmol creatinina
feci
< 34 µg/g
Nota aggiuntiva: vedi porfirie, diagnostica
Tariffa:
No. pos. DFI: 1613.00
punti tariffari 58.00
641
Porfirine, differenziazione, Uroporfirine
20 ml urine 24 ore (specificare la quantità totale), al riparo dalla luce
Intervalli di riferimento: porfirina totale
< 240 nmol/24h
< 21.1 nmol/mmol Creatinin
uroporfirine
< 36.0 nmol/24h
< 3.2 nmol/mmol Creatinin
hepta-carbossiporfirine
< 12.7 nmol/24h
< 1.1 nmol/mmol Creatinin
hexa-essacarbossiporfirine < 9.4 nmol/24h
< 0.8 nmol/mmol Creatinin
penta-carbossiporfirine
< 7.2 nmol/24h
< 0.6 nmol/mmol Creatinin
coproporfirine
< 184.0 nmol/24h
< 16.2 nmol/mmol Creatinin
Nota aggiuntiva: vedi porfirie, diagnostica
Tariffa:
No. pos. DFI: 1613.00, 1611.00 punti tariffari 263.00
544
Porfobilinogeno
50 ml urine 24 ore (specificare la quantità totale), al riparo dalla luce
Intervalli di riferimento: < 13.3 umol/24 ore
< 1.18 mol/mmol creatinina
Nota aggiuntiva: vedi inoltre Porfirie
Tariffa:
No. pos. DFI: 1610.00
punti tariffari 44.00
639
Porfobilinogeno-deaminasi, Uroporfirinogeno-I-sintetasi, Iidrossimetilbilano-sintetasi
Sangue EDTA
Intervalli di riferimento: 7.3 – 15.8 nmol/l
Diminuzione dei valori: porfiria intermittente acuta
Tariffa:
No. pos. DFI: 1610.00
punti tariffari 44.00
Potassio
241 1 ml siero (decantare il siero un’ora dopo il prelievo di sangue)
534 10 ml urine delle 24 ore, specificare la quantità totale
3600 sangue intero
Intervalli di riferimento: siero
sangue intero
urine
Siero:
< 7 giorni
7 giorni – 1 anno
1 – 17 anni
> 17 anni
3.7 – 5.9 mmol/l
4.1 – 5.3 mmol/l
3.4 – 4.7 mmol/l
3.5 – 5.0 mmol/l
35.8 – 55.0 mmol/l
35.0 – 90.0 mmol/24 ore
3.1 – 8.0 mmol/mmol Creatinina
Compendio degli esami labor team w ag
138
Aumento dei valori: insufficienza renale, emolisi, distruzione dei tessuti, acidosi, diabete mellito,
insufficienza della corteccia surrenale, terapie a base di ACE-inibitori, diuretici a risparmio di potassio,
ciclosporina, antagonisti dell’aldosterone.
Diminuzione dei valori: perdita enterale di potassio (diarrea, vomito), perdita renale di potassio (ad es.
diuretici tiazidici e dell’ansa), iperaldosteronismo, alcalosi, insulina, catecolamine, vitamina B12, abuso di
lassativi.
Nota aggiuntiva: valori falsamente elevati in caso di stasi prolungata al prelievo sanguigno, centrifugazione
ritardata, invio di sangue intero.
Tariffa:
siero
No. pos. DFI: 1479.00
punti tariffari 2.80
urine
No. pos. DFI: 1480.00
punti tariffari 2.80
sangue completo No. pos. DFI: 1555.00
punti tariffari 50.00
3122
Pramipexole (Sifrol®)
2 ml siero
Valori terapeutici: 390 – 7170 ng/l
Agoniste della dopamina
Farmaco per la terapia della Malattia di Parkinson
Tariffa:
No. pos. DFI: 1661.00
5307
Prazepam (Demetrin®)
2 ml siero
Valori terapeutici: 200 – 500 µg/l
Benzodiazepina
Viene determinato il metabolita diazepam.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1661.00
229
punti tariffari 140.00
Prealbumina
1 ml siero
Intervalli di riferimento: 20 – 40 mg/dl
Anti-proteina di fase acuta, proteina trasportatrice
Diminuzione dei valori: reazioni di fase acuta
Tariffa:
No. pos. DFI: 1615.00
4315
punti tariffari 140.00
punti tariffari 19.90
Preeclampsia: quoziente sFlt-1/PLGF
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 85
La preeclampsia, nota anche come gestosi, colpisce circa il 5 % delle donne in gravidanza. La patologia
può insorgere in qualsiasi momento dalla 20. settimana di gravidanza. I criteri per la diagnosi sono
un'ipertensione (>= 140/90 mmHG) e una proteinuria (>= 300 mg/24 h).
I segni clinici di preeclampsia sono preceduti da disturbi dell'angiogenesi placentare. Infatti, avvengono una
riduzione del fattore pro-angiogenetico PLGF (placental growth factor) e un aumento del fattore antiangiogenetico sFlt-1 (soluble fms-like tyrosine kinase 1). Oggi è possibile dosare entrambe le proteine nel
siero materno, ciò permette la diagnosi di preeclampsia da 4 a 5 settimane prima della comparsa dei
sintomi.
Il quoziente sFlt-1/PLGF si è dimostrato un migliore predittore per la preeclampsia che non il dosaggio dei
singoli marcatori, un quoziente > 85 è da considerare un risultato positivo.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1426.00, 1761.00
punti tariffari 129.00
2753
Pregabalina (Lyrica®)
2 ml siero
Valori terapeutici:
Anticonvulsivo
Tariffa:
643
0.5 – 5.0 mg/l
No. pos. DFI: 1069.00
punti tariffari 140.00
Pregnandiolo
10 ml urine
Intervalli di riferimento: f
0.2 – 1.5 mg/24h
fase follicolare
18 – 133 mg/mol creatinina
1.5 – 6.0 mg/24h
fase luteale
133 – 531 mg/mol creatinina
0.3 – 0.9 mg/24h
menopausa
27 – 80 mg/mol creatinina
Il pregnandiolo è il principale metabolita prodotto dalla degradazione del progesterone. Non ha nessuna
funzione fisiologica.
Aumento dei valori: gravidanza, pubertà precoce, corionepitelioma, iperplasia surrenalica congenita
basata su un deficit di 17-idrossilasi- e 11-idrossilasi, tumore a cellule tecali dell’ovaio, cisti ovariche.
Diminuzione dei valori: insufficienza del corpo luteo, insufficienza placentare
Tariffa:
No. pos. DFI: 1616.00
punti tariffari 61.00
2232
Pregnenolone
2 ml siero
Intervalli di riferimento: 15.0 – 90.0 µg/l
Il pregnenolone è prodotto a partire dal colesterolo mediante idrossilazione del C20 e del C22 con
successiva rottura della catena laterale. Il pregnenolone è la sostanza madre di una serie di ormoni
steroidei (DHEA-S, cortisolo, testosterone, estrogeno, progesterone) e viene prodotto principalmente dalle
ghiandole surrenali e in piccola parte anche dai testicoli e dalle ovaie. Con l'invecchiamento, la
concentrazione di questa sostanza nel sangue diminuisce progressivamente. Per lungo tempo al
pregnenolone non è stato attribuito alcun effetto metabolico specifico. Nell’ambito della medicina AntiAgeing a questo ormone vengono ascritte numerose funzioni: Il pregnenolone è impiegato nella terapia di
disturbi della memoria, dolori articolari, sindromi da stanchezza, disturbi della libido ed altre condizioni.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1616.00
punti tariffari 61.00
Compendio degli esami labor team w ag
139
Prelievo di sangue – sequenza nell’esecuzione
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
359
Emocoltura
Sangue intero – provetta senza anticoagulante
Citrato di sodio 1:10 (emostasi)
Eparina
Sangue EDTA
Citrato di sodio 1:5 (sedimentazione eritrocitaria)
Provetta con altri additivi (p. es. ACD)
Primidone (Mysoline®)
2 ml siero
Valori terapeutici: 9.1 – 55.0 mol/l
Valori di tossicità: > 92 mol/l
Prelievo di sangue: subito prima di assumere la pillola successiva.
Il primidone fa parte dei derivati barbiturici e viene impiegato come antiepilettico con efficacia analoga al
fenobarbitale. Viene riassorbito rapidamente nel tratto gastrointestinale, la quota legata alle proteine
plasmatiche è del 30% e l’emivita di eliminazione è di 4-22 ore. I metaboliti sono il fenobarbitale e il
feniletilmalonamide. Indicazioni terapeutici del primidone sono: soprattutto nelle crisi focali semplici,
psicomotorie, di grande e piccolo male.
Nota aggiuntiva: Il metabolita principale e la sostanza principio attivo è il fenobarbitale che viene quindi
automaticamente determinato.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1618.00, 1070.00 punti tariffari 99.90
644
Procainamide (Pronestyl®)
2 ml siero
Valori terapeutici:
Valori di tossicità:
Antiaritmico
Tariffa:
645
vedi referto
> 16 g/ml
No. pos. DFI: 1606.00
punti tariffari 52.00
Procalcitonina, PCT
2 ml siero
Intervalli di riferimento: 0.50 g/l
>500 mol/l sepsi grave
A livello quantitativo la procalcitonina è il peptide precursore più stabile della calcitonina e la sua emivita è di
circa 25-30 ore. Al momento non è ancora chiaro dove la procalcitonina viene sintetizzata. In caso di
patologie infiammatorie (batteriche) la procalcitonina aumenta rapidamente ed è utile per l’individuazione
precoce di infezioni (neonati, postoperatorie, unità di terapia intensiva).
Aumento dei valori: infezioni batteriche
Tariffa:
No. pos. DFI: 1619.00
punti tariffari 84.00
Prodotti fitosanitari
Contattare il laboratorio
Intervalli di riferimento: vedi referto
Acido 2,4,5-triclorofenossiacetico
Acido 2,4-diclorofenossiacetico
Bromophos-etil
Bromophos-metil
Chlorfenvinphos
Chlorthion
DDT
5 ml siero*, 20 ml urine
5 ml siero*, 20 ml urine
5 ml siero*, succo gastrico 20 ml
5 ml siero*, succo gastrico 20 ml
5 ml siero*, succo gastrico 20 ml
5 ml siero*, succo gastrico 20 ml
sangue 10 ml in provetta speciale per impregnante per legno
(richiedere al Laboratorio), latte materno 10 ml
Deiquat
5 ml siero*, 20 ml urine
Demethon-S-Methyl (Metasystox I)
5 ml siero*, succo gastrico 20 ml
Dieldrin
sangue 10 ml in provetta speciale (richiedere al Laboratorio),
latte materno 10 ml
Dimethoat
5 ml siero*, succo gastrico 20 ml
Endrin
sangue 10 ml in provetta speciale (richiedere al Laboratorio)
Esaclorobenzolo
sangue 10 ml in provetta speciale für Impregnante per legno
(richiedere al Laboratorio), latte materno 10 ml
sangue 10 ml in provetta speciale für Impregnante per legno
Esaclorocicloesano (, , -HCH)
(richiedere al Laboratorio), latte materno 10 ml
sangue 10 ml in provetta speciale für Impregnante per legno
Lindano (-HCH)
(richiedere al Laboratorio), latte materno 10 ml
Metasystox I
5 ml siero*, succo gastrico 20 ml
Paraoxon (E600)
5 ml siero*, 20 ml urine
Paraquat
5 ml siero*, 20 ml urine
Parathion-etil (E605)
5 ml siero*, succo gastrico 20 ml, 20 ml urine
Parathion-metil
5 ml siero*, succo gastrico 20 ml, 20 ml urine
Phenamiphos (Nemacur)
5 ml siero*
Propoxur
5 ml siero*, succo gastrico 20 ml
Nota aggiuntiva: se contrassegnata con *, l’analisi ha un senso solo in caso di intossicazione acuta.
Tariffa: prezzi su richiesta
Progesterone
263 1 ml siero
5123 2 ml saliva
Compendio degli esami labor team w ag
140
Intervalli di riferimenti
3.2 – 9.6 nmol/l
Tanner I
3.2 – 19.0 nmol/l Tanner II
3.2 – 143 nmol/l
Tanner III
3.2 – 413 nmol/l
Tanner IV
3.2 – 302 nmol/l
Tanner V
13 – 60 anni
0.3 – 4.8 nmol/l
fase follicolare
8.0 – 89 nmol/l
fase luteale
31.8 – 795 nmol/l gravidanza
0.3 – 1.0 nmol/l
contraccezione ormonale
> 60 anni
< 2.3 nmol/l
m
< 13 anni
3.2 – 9.6 nmol/l
Tanner I
3.2 – 9.6 nmol/l
Tanner II
3.2 – 16.0 nmol/l Tanner III
3.2 – 35.0 nmol/l Tanner IV
6.4 – 25.0 nmol/l Tanner V
> 13 anni
< 1.2 nmol/l
saliva
f
28 – 82 ng/l
fase follicolare
127 – 446 ng/l
fase luteale
18 – 51 ng/l
menopausa
m
< 59.0 ng/l
Il progesterone è un componente del sistema di regolazione ipotalamico-ipofisario-ovarico. In caso di
luteinizzazione delle cellule granulose follicolari, queste avviano una maggiore produzione e secrezione di
progesterone sotto l’influenza dell’ormone luteinizzante. Il progesterone fa in modo che l’endometrio si
trasformi da proliferante in escretorio, causando un aumento della temperatura corporea basale. Un
aumento dei valori è pertanto presente dopo l’ovulazione. Dal livello sierico è possibile dedurre il regolare
avanzamento della gravidanza nella sua prima fase.
Aumento dei valori: tumori ovarici, mola vescicolare, iperstimolazione indotta, sindrome adrenogenitale.
Diminuzione dei valori: insufficienza del corpus-luteum, ipogonadismo primario e secondario.
Nota aggiuntiva: per la valutazione della funzione luteale sono necessari diversi prelievi del sangue nella
seconda metà del ciclo.
Indicare giorno del ciclo mestruale/sett. gestaz.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1620.00
punti tariffari 19.30
3107
siero f
< 13 anni
Proinsulina intatta
2 ml plasma EDTA
Intervalli di riferimento: < 11.0 pmol/l
La proinsulina è sintetizzata nelle cellule ß del pancreas e in seguito scissa nei due frammenti insulina e
peptide C. Nei soggetti sani si riscontrano soltanto basse concentrazioni plasmatiche di proinsulina intatta.
Nei pazienti affetti da diabete mellito di tipo 2 e che hanno sviluppato una marcata resistenza all’insulina, si
osserva un aumento del rilascio di proinsulina intatta dovuto all’aumentato fabbisogno insulinico. La
proinsulina intatta è considerata da una serie di diversi studi e pubblicazioni come un fattore di rischio
cardiovascolare indipendente. Sia la molecola intatta sia i suoi prodotti di degradazione inibiscono la
fibrinolisi attraverso la stimolazione dell’inibitore dell’attivatore del plasminogeno (PAI-1). I valori a digiuno di
proinsulina intatta possono essere utilizzati nella prassi clinica come marcatori predittivi di una insulinoresistenza clinicamente rilevante. Concentrazioni a digiuno di proinsulina intatta aumentate possono anche
osservarsi in soggetti con insulinoma.
Aumento dei valori: diabete mellito di tipo 2, insulinoresistenza, insulinoma.
Diminuzione dei valori: diabete mellito di tipo 1
Tariffa:
No. pos. DFI: 1471.00
punti tariffari 21.00
265
Prolattina
1 ml siero
Intervalli di riferimento: f
< 1 mese
0.3 – 95.0 µg/l
1 mese – 1 anno
0.2 – 29.9 µg/l
1 – 3 anni
1.0 – 17.1 µg/l
3 – 6 anni
1.6 – 13.1 µg/l
6 – 12 anni
1.9 – 9.6 µg/l
12 – 15 anni
3.0 – 14.4 µg/l
> 15 anni
2.3 – 25.0 µg/l
gravidanza
< 250 µg/l
m
< 1 mese
3.7 – 81.2 µg/l
1 mese – 1 anno
0.3 – 28.9 µg/l
1 – 3 anni
2.3 – 13.2 µg/l
3 – 6 anni
0.8 – 16.9 µg/l
6 – 12 anni
0.9 – 12.9 µg/l
12 – 15 anni
1.6 – 16.6 µg/l
> 15 anni
< 20.0 µg/l
La prolattina è un ormone peptidico prodotto saltuariamente nei lobi anteriori dell’ipofisi. Negli uomini la
prolattina stimola la galattopoiesi e la lattogenesi, anche il mantenimento e l’avvio della secrezione del latte
successivi al parto. Inoltre una maggiore concentrazione di prolattina mantiene l’anovulazione postparto
attraverso lo stimolo dell’allattamento. La regolazione avviene attraverso l’ormone inibitorio che agisce a
livello dell’ipotalamo (PIH = prolactin inhibiting hormone), il quale consiste nell’amina biogena dopamina (gli
antagonisti della dopamina provocano un aumento della prolattina, la dopamina ne causa invece una
riduzione). La concentrazione di prolattina è soggetta ad un ritmo giorno-notte, ovvero nel corso della
giornata diminuisce della metà del valore basale rilevato al mattino. La prolattina subisce anche oscillazioni
dipendenti dal ciclo (aumenti lievi a metà del ciclo oppure luteali).
Aumento dei valori: prolattinoma (microprolattinoma: 50 – 200 g/l, macroprolattinoma oltre 200 g/l,
valori superiori a 250 g/l e 5000 mU/l rispettivamente sono pressoché indice di un prolattinoma). Valori fino
a circa 50 g/l possono essere dovuti a una serie di cause: dolori, stress, nausea, prelievo di sangue,
palpazione mammaria, preparati a base di ormoni (inibitori dell’ovulazione), neurolettici, antidepressivi,
ipotireosi, insufficienza renale. La causa per aumenti di prolattina inspiegabili può essere la cosiddetta
macroprolattina; si tratta di polimeri di molecole di prolattina e di anticorpi che portano a valori di prolattina
Compendio degli esami labor team w ag
141
falsamente elevati. Tramite una reazione di precipitazione con polietilenglicole è possibile evidenziare tale
macroforma (vedi alla rispettiva voce).
Diminuzione dei valori: menopausa, terapia a base di bromocriptina o lisuride, L-dopa, apomorfina,
derivati ergotaminici, insufficienza ipofisaria.
In gravidanza: i valori della prolattina aumentano costantemente durante la gestazione fino a 15-20 volte i
valori di partenza. In fase post-parto la prolattina scende nuovamente tornando ai valori normali nel giro di
4-6 settimane. Durante il periodo di allattamento i valori basali della prolattina non aumentano
significativamente, gli aumenti legati all’atto dell’allattamento, invece, raggiungono in breve tempo valori
elevati.
Nota aggiuntiva: per escludere un aumento legato a stress, si consiglia di eseguire due prelievi di sangue
a distanza di 30 minuti l’uno dall’altro con canula venosa.
Vedi anche prolattina, macroprolattina.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1623.00
punti tariffari 14.80
648
Prolattina: Macroprolattina, Big-Big-Prolattina
1 ml siero
Intervalli di riferimento: > 60%
La prolattina può polimerizzarsi oppure può formare un complesso assieme agli anticorpi (macroprolattina).
Queste molecole vengono rilevate mediante i test tradizionali e possono essere la causa di aumenti di
prolattina persistenti, inspiegabili e asintomatici. Tramite una reazione di precipitazione con polietilenglicole
è possibile evidenziare tale macroforma.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1623.00 (3x)
punti tariffari 44.40
649
650
Promazina (Prazine®)
2 ml siero
Valori terapeutici: 100 – 500 µg/l
Valori di tossicità: > 1000 µg/l
Neurolettico
Tariffa:
No. pos. DFI: 1484.00
Prometazina (Lysedyl®, Nardyl®)
2 ml siero
Valori terapeutici:
Neurolettico
Tariffa:
3173
punti tariffari 99.00
vedi referto
No. pos. DFI: 1579.00
punti tariffari 140.00
Propafenone (Rytmonorm®)
2 ml siero
Valori terapeutici: 0.05 – 1.0 mg/l
Propafenone è un antiaritmico della classe Ic e serve alla terapia delle aritmie cardiache.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1484.00
punti tariffari 99.00
5050
Propeptide C-terminale del procollagene I, P1CP
1 ml siero
Intervalli di riferimento:
f
m
< 2 mesi
2 - 5 mesi
5 – 8 mesi
8 – 11 mesi
11 mesi – 2 anni
2 – 3 anni
3 – 4 anni
4 – 5 anni
5 – 6 anni
6 – 7 anni
7 – 8 anni
8 – 9 anni
9 – 10 anni
10 – 11 anni
11 – 12 anni
12 – 13 anni
13 – 14 anni
14 – 15 anni
15 – 16 anni
16 – 17 anni
17 – 18 anni
> 18 anni
< 2 mesi
2 - 5 mesi
5 – 8 mesi
8 – 11 mesi
11 mesi – 2 anni
2 – 3 anni
3 – 4 anni
4 – 5 anni
5 – 6 anni
6 – 7 anni
7 – 8 anni
8 – 9 anni
9 – 10 anni
10 – 11 anni
11 – 12 anni
2685 – 3385 µg/l
810 - 1400 µg/l
883 - 1655 µg/l
599 - 1069 µg/l
589 - 1103 µg/l
383 – 661 µg/l
519 – 613 µg/l
443 – 641 µg/l
339 – 737 µg/l
410 – 732 µg/l
283 – 779 µg/l
379 – 871 µg/l
370 – 892 µg/l
499 – 753 µg/l
495 – 891 µg/l
302 – 706 µg/l
181 – 649 µg/l
123 – 623 µg/l
94 – 372 µg/l
52 – 94 µg/l
48 – 102 µg/l
19 – 102 µg/l
2248 – 3314 µg/l
919 – 1855 µg/l
947 - 1269 µg/l
799 - 947 µg/l
651 - 745 µg/l
500 – 822 µg/l
397 – 639 µg/l
391 – 641 µg/l
308 – 704 µg/l
458 – 774 µg/l
428 – 684 µg/l
404 – 718 µg/l
360 – 686 µg/l
439 – 653 µg/l
434 – 764 µg/l
Compendio degli esami labor team w ag
142
12 – 13 anni
436 – 822 µg/l
13 – 14 anni
474 – 1112 µg/l
14 – 15 anni
351 – 881 µg/l
15 – 16 anni
382 – 1144 µg/l
16 – 17 anni
118 – 284 µg/l
17 – 18 anni
52 – 178 µg/l
> 18 anni
21 – 78 µg/l
P1CP è una glicoproteina che viene prodotta mediante clivaggio extracellulare delle molecole di
procollagene sintetizzate dagli osteoblasti durante la formazione ossea. P1CP è soggetta al ritmo
circadiano.
Aumento: turnover osseo aumentato.
Diminuzione: formazione ossea diminuita.
Nota: in caso di variazioni circadiane marcate, consigliamo in alternativa la determinazione del
procollagene-I propeptide-N-terminale (P1NP), che non è soggetto a questo tipo di fluttuazioni.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1622.00
punti tariffari 65.00
646
Propeptide N-terminale del procollagene I, P1NP
1 ml siero
Intervalli di riferimento:
15.0 – 59.0 µg/l
P1NP è una glicoproteina che si forma dalla scissione extracellulare delle molecole del procollagene
sintetizzate dagli osteoblasti nell’ambito della formazione ossea. Un aumento del parametro indica pertanto
un maggiore ricambio osseo. P1NP non è soggetto al ritmo circadiano.
Aumento dei valori: aumento del ricambio osseo.
Diminuzione dei valori: ridotta neoformazione ossea.
Nota aggiuntiva: la determinazione del P1NP sostituisce quella del P1CP (Propeptide C-terminale del
procollagene I). Infatti, il P1CP mostra un’instabilità pre-analitica e variazioni circadiane pronunciate.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1622.00
punti tariffari 65.00
653
3558
Propifenazone (nei diversi farmaci combinati)
2 ml siero
Intervalli di riferimento: 1.5 – 12.5 mg/l
Tariffa:
No. pos. DFI: 1068.00
punti tariffari 76.00
Propossifene
10 ml urine
Intervalli di riferimento: negativo
Il propossifene nell’urina è un blando analgesico indicato all’uso nella disassuefazione e nel trattamento dei
tossicodipendenti.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1685.00
punti tariffari 55.00
5254
Proteina 14-3-3
1 ml liquido cerebrospinale
Intervalli di riferimento: negativo
La proteina 14-3-3 è una proteina ubiquitariamente espressa; in particolare, nel sistema nervoso centrale,
essa è espressa nelle cellule neuronali. Nelle malattie neurologiche caratterizzate da una rapida
degenerazione delle cellule nervose (come le encefalopatie spongiformi trasmissibili, p.e. la malattia di
Creutzfeldt-Jakob (CJD), l'encefalite virale, l'ictus) la proteina 14-3-3 può essere rilevata anche nel liquor.
Tale proteina rappresenta quindi un marcatore aspecifico altamente sensibile per lesioni neuronali. La
proteina 14-3-3 è prodotta anche in molte altre cellule dell'organismo, come p.e. negli eritrociti. Di
conseguenza, un sanguinamento nel sistema nervoso centrale (come un’emorragia subaracnoidea o
un’emorragia intracerebrale) può portare ad un aumento dei livelli di proteina 14-3-3. Nel peggiore dei casi,
anche una minima contaminazione del fluido cerebrospinale con eritrociti può produrre un risultato falso
positivo. L'indagine sarà condotta principalmente in casi di sospetta malattia di Creutzfel-Jakob.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1667.00
punti tariffari 72.00
Proteina
254
530
1956
8001
8011
1958
1 ml siero
10 ml urine 24 ore, specificare la quantità totale
1 ml liquido cerebrospinale
5 ml agoaspirato
5 ml liquido pleurico
5 ml liquido ascitico
Intervalli di riferimento: siero
< 1 mese
1 mese – 1 anno
1 – 2 anni
> 2 anni
urine
46 – 68 g/l
48 – 76 g/l
60 – 80 g/l
63 – 83 g/l
< 140 mg/24 ore
< 13 mg/mmol creatinina
cerebrospinale
0.15 – 0.45 g/l
agoaspirato
11 – 22 g/l
liquido pleurico/ascitico
< 30 g/l trasudato
> 30 g/l essudato
La frazione totale di proteine del plasma è formata da oltre 100 strutture note di proteine. L’albumina, le
globuline 1,2 e  vengono formate dalle cellule parenchimali del fegato, le globuline  dai plasmociti. Il
significato fisiologico risiede nel mantenimento della pressione colloidosmotica, nella funzione veicolare per
i lipidi, i prodotti metabolici, gli ormoni e i minerali.
Aumento dei valori: plasmocitoma, morbo di Waldenström, patologie cronico-infiammatorie, disidratazione
(pseudoiperproteinemia).
Diminuzione dei valori: danni epatici, alimentazione con scarso apporto proteico, sindrome da
malassorbimento, sindrome nefrotica, enteropatia essudativa, ustioni, formazione di ascite, versamento
pleurico, emodialisi.
Compendio degli esami labor team w ag
Tariffa:
780
siero
urine
No. pos. DFI: 1634.00
No. pos. DFI: 1635.00
143
punti tariffari 2.50
punti tariffari 8.70
Proteina Beta-Trace, β-TP
Secrezione nasale o auricolare (ev. tamponi Merocell)
1 ml liquido cerebrospinale
Intervallo di riferimento: secrezione
< 0.5 mg/l
liquido cerebrospinale
> 6.0 mg/l
La proteina Beta-Trace è una Prostaglandina-D- Sintasi, che può essere riscontrata nel liquor e in altri fluidi
corporei (perilinfa, endolinfa). Nel caso di secrezioni acquose di origine sconosciuta dal naso o
dall’orecchio, la presenza della proteina Beta-Trace nelle secrezioni è indice di una rino- o otoliquorrea.
Questo nuova analisi sostituisce il test di determinazione della beta-2-transferrina, metodo impiegato finora
in questi casi; il nuovo metodo mostra una miglior sensitività e specificità.
Nota aggiuntiva: Il secreto viene prelevato direttamente oppure applicando un tampone Merocell (lasciare
a riposo per 2 ore). I tamponi umidi vengono riposti in un contenitore sterile ed ermetico (ad es. provetta per
le urine) e contrassegnati lateralmente.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1200.00
punti tariffari 315.00
655
Proteina C
Plasma citratato 1:10
Intervalli di riferimento: 55 – 111%
Proenzima dipendente dalla vitamina K, attivato dalla trombina. In forma attiva la proteina C ha funzioni
anticoagulanti e profibrinolitiche, poiché inibisce la cascata della coagulazione mediante scissione
proteolitica del fattore Va e VIIIa e dell’inibitore dell’attivatore del plasminogeno. La proteina C attiva è
rilevabile nella circolazione e necessita, per espletare completamente la sua azione, di un cofattore, la
proteina S. In caso di mancanza di proteina C la coagulazione diventa eccessivamente attiva, favorendo
episodi tromboembolici.
Diminuzione dei valori: Deficit congenito di proteina C, deficit di vitamina K, terapia a base di cumarina,
terapia a base di eparina, disturbi delle funzioni epatiche (epatite, cirrosi epatica), DIC, sindrome nefrotica,
diabete mellito insulino-dipendente, colite ulcerosa, uremia, emodialisi, chemioterapia, trapianto di midollo
autogeno, anemia drepanocitica.
Nota aggiuntiva: per escludere con certezza una carenza di proteina S l’esame deve essere eseguito circa
2 settimane dopo aver interrotto l’assunzione di cumarina ed eparina.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1629.00
punti tariffari 52.00
278
Proteina C reattiva, CRP
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 9.0 mg/l
La proteina C reattiva è una proteina di fase acuta delle difese immunitarie aspecifiche con reazione rapida
ad un focolaio infettivo. Viene sintetizzata dall’interleuchina-6 stimolata nelle cellule epatoparenchimali e
rilasciata nel sangue. Si lega alla parete cellulare dei batteri e attiva il classico sistema del complemento.
Come nel caso della VES (= velocità di eritrosedimentazione) le infezioni iniziali o croniche sono evidenziate
da un aumento del valore, anche il livello di gravità del quadro patologico si può ricavare quantitativamente
con una dinamica spiccata del valore sierico di CRP. Il tempo di emivita è di 24 ore, l’aumento massimo si
rileva dopo circa 50 ore.
Nota aggiuntiva: le infezioni batteriche causano un aumento più accentuato rispetto alle patologie virali. Il
morbo di Crohn causa un aumento più forte che la colite ulcerosa.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1245.00
punti tariffari 10.00
2780
Proteina C reattiva ad alta sensibilità, sCRP
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 0.37 mg/l
Studi hanno dimostrato che reazioni infiammatorie croniche contribuiscono alla genesi e alla progressione
delle malattie cardiovascolari. L’aumento della formazione di citochine determina la sintesi di CRP in bassa
concentrazione nel fegato. Negli ultimi anni sono stati sviluppati metodi di prova che rilevano concentrazioni
molto basse del CRP. In assenza di malattie infiammatorie e altre reazioni in fase acuta la misurazione del
CRP può pertanto essere utilizzata per valutare i rischi di malattie cardiovascolari (valori CRP >9mg/l
testimoniano una reazione in fase acuta e non sono utilizzabili per quanto riguarda le malattie
cardiovascolari). Più importante del valore assoluto del CRP nella valutazione del rischio cardiovascolare è
tuttavia la valutazione del valore in considerazione di ulteriori fattori di rischio (stato lipidico, omocisteina
ecc.).
Nota aggiuntiva: un solo caso di CRP alto è poco significativo; nella valutazione dei rischi si utilizzano
valori alti ricorrenti.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1245.00
punti tariffari 10.00
3836
Proteina eosinofila X
Feci
Intervalli di riferimento: < 360 g/l
La proteina eosinofila X (EPX) viene liberata a livello intestinale dai granulociti eosinofili.
Aumento dei valori: allergie alimentari, malattie infiammatorie intestinali, parassitosi intestinali
Tariffa:
No. pos. DFI: 1278.00
punti tariffari 44.00
2231
Proteina legante il retinolo (RBG)
2 ml siero
Intervalli di riferimento: 3.0 – 6.0 mg/dl
La proteina legante il retinolo è la proteina che ha la funzione di trasporto della vitamina A (retinolo).
L'emivita nel siero è breve; una concentrazione sierica diminuita può pertanto essere un'indicazione di un
ridotto apporto proteico. La RBG viene riassorbita dall'urina primaria da parte delle cellule del tubulo. Un
danno tubulare determina un'aumentata eliminazione urinaria. In presenza di livelli sierici diminuiti
l'attendibilità della determinazione nelle urine risulta ridotta. Siero: Riduzione dei livelli: malnutrizione,
soprattutto deficit proteico. Aumento dei livelli urinari: denota un danno tubulare
Compendio degli esami labor team w ag
144
Tariffa:
656
No. pos. DFI: 1650.00
punti tariffari 46.00
Proteina S, attività
Plasma citratato 1:10
Intervalli di riferimento:
12 – 60%
22 – 78%
33 – 93%
54 – 119%
41 – 114%
52 – 92%
f
60 – 130%
52 – 118%
contraccezione ormonale
m
> 16 anni
60 – 130%
La proteina S è un cofattore della proteina C, dipendente anche dalla vitamina K. La proteina S circola nel
plasma solitamente per un 60% legato alla proteina C4b-binding, solo circa il 40% è presente in forma libera
e solo questa quantità non legata svolge la funzione di cofattore. La proteina S attivata può essere inibita in
modo specifico mediante due plasmaproteine, l’inibitore della proteina C e l’antitripsina a1. Per mezzo della
proteina S il legame tra proteina C e la membrana superficiale dei fosfolipidi si alleggerisce e la reazione
della proteina C attiva con il fattore V e VIII accelera di circa 30 volte.
Diminuzione dei valori: deficit congenito di proteina S, falsa bassa concentrazione in caso di carenza del
complesso della prototrombina (deficit di vitamina K) terapia a base di cumarina, terapia a base di eparina,
disturbi delle funzioni epatiche (epatite, cirrosi epatica), DIC, sindrome nefrotica, diabete mellito insulinodipendente, gravidanza e preeclampsia, periodo neonatale, HIV, colite ulcerosa, dialisi peritoneale.
Aumento dei valori: reazioni di fase acuta: valori falsamente elevati.
Nota aggiuntiva: per escludere con certezza una carenza di proteina S l’esame deve essere eseguito circa
2 settimane dopo l’interruzione di assunzione di cumarina. Dosaggio durante la gravidanza non consigliato
in quanto l’attività della proteina S risulta fisiologimente ridotta.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1632.00
punti tariffari 60.00
2109
< 5 giorni
5 giorni – 1 mese
1 – 3 mesi
3 mesi – 5 anni
5 – 10 anni
10 – 16 anni
> 16 anni
Proteina S libera
Plasma citratato 1:10, congelato
Intervalli di riferimento: 70 – 130%
Tariffa:
No. pos. DFI: 1632.00
657
punti tariffari 60.00
Proteina S-100, S-100, proteina
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 0.15 g/l
Aumento dei livelli della proteina S-100 sono evidenziabili nel melanoma maligno (marcatore tumorale)
Tariffa:
No. pos. DFI: 1626.00
punti tariffari 11.80
2983
Protoporfirina eritrocitaria, EPP
Sangue EDTA
Intervalli di riferimento: < 50 g/dl
La protoporfiria eritropoietica è una malattia autosomica dominante congenita del metabolismo delle
porfirine che determina un forte aumento della protoporfirina, occasionalmente anche della coproporfirina
eritrocitaria, caratterizzata dalla comparsa di una grave fotosensibilità cutanea in conseguenza di un deficit
di ferrochelatasi e da un aumento della sintesi dell'acido delta-aminolevulinico. Sintomi: fotodermatosi, in
particolare a carico del naso, dei padiglioni auricolari e del dorso della mano, lieve anemia normoipocromica.
Aumento dei valori: protoporfiria eritropoietica, intossicazione da piombo.
Nota: vedere anche la voce porfiria
Tariffa:
No. pos. DFI: 1612.00
punti tariffari 215.00
5156
Psilocina
10 ml urine
Intervalli di riferimento: negativo
La psilocina è un derivato della triptamina di origine vegetale. È strutturalmente correlata alla serotonina
umana. Insieme alla psilocibina è contenuta nel fungo magico messicano (Psilocybe mexicana), oltre che
nei cosiddetti "magic mushrooms" (funghi magici). In seguito al suo consumo si manifestano sintomi i cui
effetti sono simili a quelli osservati dopo l’assunzione di LSD. Le percezioni visive e acustiche sono più
intense e in parte anche distorte. La presenza di questa sostanza può essere riscontrata nelle urine fino a
1-3 giorni dopo l’assunzione.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1684.00
punti tariffari 145.00
1942
Quetiapina (Seroquel®)
2 ml siero
Valori terapeutici: 50 – 700 g/l
Neurolettico
19420 Norquetiapina (Metabolita)
446
Valori terapeutici:
50 – 750 g/l
Tariffa:
No. pos. DFI: 1578.00
punti tariffari 86.00
Rabbia (verifica dello stato vaccinale)
5 ml siero
Intervalli di riferimento: > 0.5 U/l livello protettivo
Tariffa:
No. pos. DFI: 3174.00
punti tariffari 74.00
Compendio degli esami labor team w ag
2442
145
Radicali liberi
1 ml siero
Intervalli di riferimento: 242 – 392 µmol/l (TAC)
< 200 µmol/l (PerOx)
Capacità antiossidativa (TAC), Lipidi perossidi (PerOx)
Tariffa:
No. pos. DFI: 1559.00 (2x)
punti tariffari 136.00
Rame
231 2 ml siero
537 50 ml urine 24 ore, addizionate di 10 ml HCl al 10%
5372 Sangue EDTA o sangue eparinato
Saliva
Intervalli di riferimento: siero
< 4 mesi 1.5 – 7.8 µmol/l
4 – 6 mesi 3.1 – 17.2 µmol/l
> 6 mesi 13.4 – 24.4 mol/l
urine
< 0.94 mol/24 ore
< 82 mol/mol creatinina
sangue
7.5 – 22.0 mol/l
Il rame presente nella dieta viene riassorbito nell'intestino tenue e veicolato al fegato legato all'albumina.
Nel fegato il rame si lega alla proteina trasportatrice ceruloplasmina. La carenza di rame provoca
neutropenia, anemia ipocromica, alterazione dei tessuti connettivi e delle ossa, disturbi neurologici.
Morbo di Wilson: viene sintetizzata una Cu-tioneina, che lega con forza il rame. Il rame si accumula nel
fegato, nel cervello e nei reni. La ceruloplasmina si forma in misura ridotta e la concentrazione nel siero è
contenuta, come quella del rame totale. Il rame libero nel siero risulta aumentato. Una maggior quantità di
rame viene eliminata nelle urine. Nella biopsia del fegato: aumento di rame.
Sindrome di Menkes: disturbo genetico nel trasporto del rame. Sintomi della carenza di rame: diminuzione
dei valori di ceruloplasmina e rame, diminuzione dei valori di rame nella biopsia epatica.
Siero
Aumento dei valori: infiammazioni acute e croniche, malignoma metastasico, assunzione di
anticoncezionali a base di estrogeni, danni epatici con disturbi del deflusso biliare (colestasi), carcinoma
delle cellule epatiche, insufficienza esogena del pancreas, aumento fisiologico durante la gravidanza (ultimo
trimestre), artrite reumatoide, ipertiroidismo.
Diminuzione dei valori: morbo di Wilson (degenerazione epatolenticolare), carenze nutritive, sindrome
nefrotica in neonati, prematuri e lattanti.
Urine
Aumento dei valori: nel morbo di Wilson.
Nota aggiuntiva: una flebostasi troppo lunga può indurre un falso aumento dei valori. Vedi anche
ceruloplasmina.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1515.00
punti tariffari 44.00
2320
Rame libero
5 ml siero
Intervalli di riferimento: vedi referto
La frazione del rame non-legata alla ceruloplasmina viene calcolata dal dosaggio del rame nel siero e la
quantità della cerulopasmina. Nella malattia di Wilson, il rame totale può essere ridotto invece la frazione
libera è aumentata. Il rame libero è un marcatore più sensibile per la malattia di Wilson che il rame totale.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1515.00, 1220.00 punti tariffari 63.90
5379
Ramipril
2 ml siero
Intervalli di riferimento: basale
2.0 – 5.0 µg/l
picco
30.0 – 40.0 µg/l
ACE-inibitore
Tariffa:
No. pos. DFI: 1485.00
punti tariffari 140.00
2963
RANA, anticorpi
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 1.0 MOC
Gli anticorpi anti-RANA (rheumatoid arthritis nuclear antigen) si trovano con un'incidenza superiore al 90%
nei pazienti affetti da artrite reumatoide. Questi anticorpi possono comparire anche in soggetti non affetti da
artrite reumatoide dopo un'infezione da EBV. Gli anticorpi RANA hanno pertanto rilevanza diagnostica solo
in presenza di un quadro sierologico negativo per l'EBV.
Aumento dei valori: artrite reumatoide, stato post infezione da EBV.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1192.00
punti tariffari 52.00
4584
Ratio β-amioide 42/40, Tau fosforilata
liquido cerebrospinale in provette di polipropilene ("plastica opaca")
Intervalli di riferimento: tau fosforilata.
< 61.0 pg/ml
ratio β-amioide 42/40
>0.35
La diagnosi di Demenza di Alzheimer è effettuata clinicamente e è corroborata da indagini
neuropsicologiche e con metodi di imaging. La diagnostica sul CFS risulta di crescente importanza. Nel
liquor di pazienti affetti da demenza si trovano proteine con concentrazioni alterate, che si ritiene abbiano
un ruolo nella patogenesi della demenza. La formazione di placche amiloidi tipica della demenza di
Alzheimer trova una spiegazione nella diminuzione della concentrazione di un prodotto di degradazione dei
precursori della proteina amiloide, il Aß-peptide amiloide 1-42, mentre l'Aß peptide 1-40 rimane invariato.
L'aumentata formazione di fasci di fibrille intraneuronali seguito da morte cellulare in caso di Morbo di
Alzheimer causa un’aumentata concentrazione di proteine Tau nel liquor. Aumentati livelli di proteine Tau si
riscontrano anche in presenza di altre demenze, come la demenza vascolare, la demenza a corpi di Lewy, il
morbo di Creutzfeld-Jakob e altre. Livelli di proteine Tau particolarmente elevati (>1400 ng/l) possono
essere riscontrati in presenza del morbo di Creutzfeld-Jakob. La determinazione di una frazione di proteine
Compendio degli esami labor team w ag
146
Tau, Tau fosforilata, mostra una migliore specificità e sensibilità per la diagnosi del morbo di Alzheimer.
Alterazioni simili si riscontrano anche per la proteina β-amiloide, che si ritiene abbiano una migliore
specificità per la diagnosi delle demenze in presenza di variazioni del rapporto tra i suoi prodotti di
degradazione (Aβ1-40, Aβ1-42) . Un aumentato livello delle proteine Tau fosforilate insieme ad un ridotto
rapporto Aβ1-40/Aβ1-42 sono quindi indici di una demenza di tipo Alzheimer.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1554.00 (3x)
punti tariffari 183.00
4869
Reboxetina (Edronax®)
2 ml siero
Valori terapeutici: 10 – 60 g/l
Antidepressivo (Inibitore del re-uptake della noradrenalina)
Tariffa:
No. pos. DFI: 1064.00
punti tariffari 86.00
662
Renina
2 ml plasma EDTA congelato
Intervalli di riferimento: posizione supina
1.7 – 23.9 U/l
posizione eretta
2.6 – 27.4 U/l
L’area principale di generazione della renina è rappresentata dalle cellule iuxtaglomerulari dei reni. Si forma
dallo stadio precoce della prorenina inattiva. La renina catalizza la mutazione dell’angiotensinogeno in
angiotensina I.
Aumento dei valori: iperaldosteronismo secondario, ipoaldosteronismo primario (morbo di Addison),
carenza di OH-21, glucocorticoidi, tumori a secrezione di renina (carcinoma delle cellule renali, carcinoma
bronchiale).
Diminuzione dei valori: iperaldosteronismo primitivo / primario (sindrome di Conn).
Nota aggiuntiva: la determinazione dei valori della renina deve sempre avvenire controllando i valori degli
elettroliti e dell’aldosterone. Valori falsamente elevati:<0} riduzione dell’apporto di sodio, ipotonia,
ipovolemia, diuretici, OVH, lassativi, sindrome di Bartter, clonidina, -bloccanti, metildopa, guanetidina,
antagonisti dell’aldosterone, ACE-inibitori. Valori falsamente bassi: elevato apporto di sodio, ipotonia art. Se
possibile interrompere l’assunzione dei seguenti farmaci per: diuretici: 3 settimane, antipertonici 1
settimana, clonidina, metildopa: 2 d, estrogeni: 2 mesi.
vedi inoltre test al captopril
Tariffa:
No. pos. DFI: 1646.00
punti tariffari 68.00
142
Resistenza all’APC, Sindrome di Leiden
Plasma citratato 1:10
Intervalli di riferimento: > 2.0%
Una resistenza alla proteina C attiva è la causa familiare più frequente di tendenza alla trombosi. Questa
resistenza è al 90% legata ad una mutazione puntiforme nel gene del fattore V. Per questo motivo viene
distrutto un punto di scissione importante nel fattore Va, vale a dire, non può essere disattivato. Nella
normale popolazione europea l’incidenza del fattore eterozigoto V-Leiden è pari al 2-7%, nei gruppi di
pazienti con anamnesi di trombosi è pari a circa il 20-30%. I pazienti con fattore V-Leiden eterozigoto hanno
il rischio di sviluppare una trombosi di 7 volte superiore, nei pazienti omozigoti questo rischio sale a 50-100
volte. Il rischio aumenta inoltre, quando si aggiungono altri fattori di rischio: ad es. inibitori dell’ovulazione
(30 volte in pazienti con fattore V-Leiden eterozigoto), deficit di proteina C, S o deficit di AT-III,
disfibrinogenemia, interventi chirurgici, ecc.
Nota aggiuntiva: escludere tutte le variabili di influenza sulla aPTT, soprattutto l’eparina, ma anche
condizioni di carenza del fattore, ad esempio a seguito di terapia a base di cumarina e soprattutto in
presenza di anticoagulans lupus.
Genotipo APC, vedere fattore V, mutazione (FV:R506Q)
Tariffa:
No. pos. DFI: 1629.00
punti tariffari 52.00
3802
Resistenza all’insulina, Indice HOMA
2 ml siero
Intervalli di riferimento: < 2.5
La caratteristica peculiare della sindrome metabolica è rappresentata dall’insulino-resistenza, determinata
da una ridotta capacità del tessuto cellulare periferico di reagire ai livelli oscillanti di insulina. Si tratta di una
conseguenza di disturbi multifattoriali, che talvolta possono avere una causa genetica, del trasporto
intracellulare del glucosio, della sintesi del glicogeno e dell’ATP mitocondriale. Per mantenere la
normoglicemia ed evitare un aumento dei livelli degli acidi grassi liberi, si determina come conseguenza una
iperinsulinemia compensatoria. L’iperstimolazione delle cellule beta del pancreas porta ad un lento deficit di
secrezione di insulina con un conseguente incremento dei livelli plasmatici del glucosio e degli acidi grassi
liberi ("diabete mellito di tipo 2"). È possibile eseguire la valutazione dell’insulinoresistenza mediante indice
HOMA (HOMA=Homeostasis Model Assessment, nodello di valutazione omeostatico). L’indice HOMA,
calcolato in base alla determinazione del glucosio a digiuno e del peptide C nel siero, mette in rapporto la
funzionalità delle cellule beta e la sensibilità all’insulina individuale in una popolazione di riferimento
normale.
Aumento dei valori: denota insulino-resistenza.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1356.00, 1471.00, 1244.00 punti tariffari 60.50
Respiratory Syncytial Virus, RSV, Virus sinciziale respiratorio
1 ml siero
Il virus sinciziale respiratorio costituisce uno dei più importanti virus associato a polmoniti e bronchioliti nei
lattanti ed a rinite negli adulti. Sono possibili infezioni ricorrenti.
434
Respiratory Syncytial Virus, anticorpi
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 1:8
Nota aggiuntiva: Dal punto di vista della specificità e sensibilità, la ricerca anticorpale è meno affidabile
della ricerca di antigeni da tampone.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3157.00
punti tariffari 42.00
Compendio degli esami labor team w ag
669
Respiratory Syncytial Virus, antigene
Tampone rino-faringeo
Intervalli di riferimento: negativo
Elevata specificità e sensibilità
Tariffa:
No. pos. DFI: 3161.00
316
147
punti tariffari 180.00
Reticolociti
Sangue EDTA
Stabilität a temperatura ambiente 36 ore, a 4° C circa 72 ore.
Conservare il sangue in frigo fino al momento della spedizione (evitare di spedire il fine settimana).
Intervalli di riferimento: < 14 giorni
10.0 – 65.0 %
14 – 56 giorni
3.0 – 15.0 %
56 – 84 giorni
10.0 – 35.0 %
84 giorni – 12 anni
1.0 – 13.0 %
> 12 anni
0.8 – 2.8%
I reticolociti si sviluppano nel midollo osseo dopo il rigetto nucleare da normoblasti ortocromatici. Dopo la
messa in circolazione nel sangue periferico sono ancora rilevabili singoli organuli cellulari e residui di RNA. I
reticolociti messi in circolazione danno la misura dell’eritropoiesi effettiva, la quale si distingue dalla
eritropoiesi totale della parte dei globuli rossi già distrutti (eritropoiesi inefficace). In caso di stimolazione
intensa dell’eritropoiesi, soprattutto in caso di processi emolitici, i reticolociti si manifestano in abbondanza
nel sangue periferico già prima di quanto avviene normalmente, in modo che l’aumento dei reticolociti sia
sovraproporzionale e possa causare una sovravvalutazione dell’attività eritropoietica. La suddivisione in tre
gradi di maturazione è indicata anche per la valutazione dell’attività crescente del midollo a seguito di
aplasia dovuta a chemioterapia o a trapianto allogeno del midollo. CHr è utile soprattutto come parametro
sensibile per l’individuazione precoce di un deficit funzionale di ferro nell’ambito di una terapia a base di
rHuEPO nei pazienti nefrologici. Un aumento die CHr dopo la sostituzione con ferro a distanza di 4-6 giorni
è normale (controllo terapeutico)
Aumento dei valori: eritropoiesi iperegenerativi: anemia emolitica, anemia emorragica, ipossia, terapia
sostitutiva, in caso di anemia con deficit di ferro, acido folico e vitamina B12 (controllo terapeutico).
Diminuzione dei valori: eritropoiesi iporegenerativi: anemia aplastica, panmielopatia, citostatici, deficit di
eritropoiesi.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1371.00, 1649.00 punti tariffari 22.20
5350
Retigabina
2 ml siero
Valori terapeutici:
Antiepilettico
Tariffa:
2871
0.31 – 1.75 mg/l
No. pos. DFI: 1069.00
punti tariffari 140.00
Ribavarina (Copegus®, Rebetol®)
2 ml siero congelato
Valori terapeutici: 2.5 – 3.0 mg/l
Analogo nucleosidico per la terapia combinata dell'epatite C
Tariffa:
No. pos. DFI: 1084.00
punti tariffari 160.00
Rickettsia, Febbre bottonosa, Febbre delle Montagne Rocciose, Febbre
fluviale del Giappone, Tifo esantemico, Tifo murino, Tifo petecchiale
Le rickettsie sono microrganismi ubiquitari. Ne esistono vari tipi, con incidenza elevata in diverse regioni. La
trasmissione avviene per mezzo di punture di insetti (pidocchi, pulci, acari, zecche). La moltiplicazione
dell’agente è di tipo intracellulare e ha spesso luogo all’interno delle cellule endoteliali (febbre bottonosa,
febbre delle Montagne Rocciose, tifo esantemico o petecchiale, tifo murino, febbre fluviale del Giappone →
vasculite generalizzata). Le ricerche anticorpali mostrano reazioni crociate.
431
Rickettsia conori, anticorpi
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 1:64
È un agente della febbre mediterranea, provocata dal morso di zecche.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3465.00, 3466.00 punti tariffari 89.00
432
Rickettsia mooseri/prowazeki, anticorpi
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 1:64
È l’agente eziologico del tifo esantemico o petecchiale e del tifo murino.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3465.00, 3466.00 punti tariffari 89.00
5490
Rickettsia PCR
Sangue EDTA
Biopsia
Intervalli di riferimento: negativo
Tariffa:
No. pos. DFI: 3456.00
5304
Rifabutina
2 ml siero
Valori terapeutici: vedi referto
Antibiotico, tubercolostatico
Tariffa:
No. pos. DFI: 1063.00
3108
punti tariffari 180.00
Rifampicina (Rimactan®)
2 ml siero
punti tariffari 69.00
Compendio degli esami labor team w ag
148
Valori terapeutici:
.
Anitbiotico
Tariffa:
668
5235
0.1 – 1.0 mg/l
4.0 – 10.0 mg/l
> 12.0 mg/l
basale
picco
tossico
No. pos. DFI: 1060.00
punti tariffari 115.00
Risperidone (Risperdal®)
2 ml siero
Valori terapeutici: 2.0 – 10.0 g/l
Neurolettico
L’analisi comprende la determinazione di risperidone e del metabolita 9-OH-risperidone.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1578.00
punti tariffari 86.00
Ropinirolo
2 ml siero
Valori terapeutici: 0.40 – 6.0 g/l
Rimedio terapeutico del Parkinson/Agonista della dopamina
Tariffa:
No. pos. DFI: 1661.00
punti tariffari 140.00
Rotavirus
Il rotavirus viene trasmesso per via oro-fecale; sono colpiti dall’infezione soprattutto i bambini tra i 6 mesi e i
2 anni. Il virus invade gli enterociti dell’intestino tenue. L’infezione risulta in una diarrea osmotica con perdita
di acqua ed elettroliti. I bambini allattati al seno sono protetti dalle infezioni attraverso le IgA contenute nel
latte materno.
Nota aggiuntiva: vedi inoltre diarrea
433
Rotavirus, anticorpi
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 1:8
Tariffa:
No. pos. DFI: 3009.00
5506
punti tariffari 25.00
Rotavirus, ricerca dell’antigene
Feci, 1 – 2 porzioni (pari circa ad una noce) di 3 giorni differenti
Intervalli di riferimento: negativo
Tariffa:
No. pos. DFI: 3163.00
punti tariffari 14.80
Rubella, Virus della rosolia, Rosolia, anticorpi
Il virus della rosolia è un virus a RNA, trasmissibile per mezzo di gioccioline e per via oro-fecale.
Infezione postnatale: Il periodo di incubazione è di 2 – 3 settimane. In un primo momento si registra
un’infezione del tratto respiratorio superiore, seguita da un esantema maculopapuloso con linfomi cervicali e
nucali. Le complicanze sono: artrite, otite, encefalite, endocardite. Oltre la metà delle infezioni sono a
decorso subclinico.
Infezione intrauterina: Nel primo trimestre di gravidanza può determinare o aborto o embriopatia associata
a microcefalia, cataratta, microftalmia, vizi cardiaci, sordità, epatosplenomegalia, trombocitopenia, anemia
emolitica. Dopo il 1° trimestre si registrano disturbi del linguaggio e dell’udito. Infezioni subcliniche o
reinfezioni di regola non presentano conseguenze per l’embrione.
435
Rubella, IgG
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 1.0 MOC
livello non protettivo
> 1.0 MOC
protezione sufficiente
Le IgG specifiche positive con le IgM negative indicano un’infezione rubeolica pregressa o uno stato dopo
immunizzazione; se sono positive anche le IgM, si è in presenza di un’infezione in atto.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3167.00
punti tariffari 17.20
436
Rubella IgG e IgM
1 ml siero
Sangue del cordone ombelicale
Intervalli di riferimento: < 1.0 MOC
La presenza delle IgM specifiche indica un’infezione attiva. Gli anticorpi persistono fino a 2 mesi dopo
l’infezione. Nelle reinfezioni si può registrare un’assenza di IgM. In casi del genere bisogna ricorrere, ai fini
della diagnosi, all’evoluzione del titolo IgG.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3167.00, 3168.00 punti tariffari 42.40
3965
Rufinamide (Inovelon®)
1 ml siero
Valori terapeutici:
Anticonvulsivo
Tariffa:
2920
2.0 – 25.0 mg/l
No. pos. DFI: 1069.00
punti tariffari 140.00
Saccharomyces cerevisiae, anticorpi IgG, IgA, ASCA
1 ml siero
Intervalli di riferimento: IgG < 20.0 U/ml
IgA < 20.0 U/ml
L'analisi differenziale delle malattie infiammatorie croniche dell'intestino (CED), colite ulcerosa e morbo di
Crohn, è spesso difficile. Generalmente la diagnosi viene formulata in base all'esame endoscopico
valutando parametri clinici come il modello di diffusione e l'aspetto macroscopico e microscopico della
mucosa. Alla prima diagnosi, soprattutto quando è interessato solo il colon, non è possibile distinguere le
Compendio degli esami labor team w ag
149
due forme di CED. Gli ASCA evidenziano un'alta specificità per il morbo di Crohn. In caso di colite ulcerosa
non sono presenti.
Aumento dei valori: morbo di Crohn.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1160.00, 1121.00 (2x)
punti tariffari 94.00
Salicilati, Acido acetilsaliciclo (Aspirin®)
672 2 ml siero
6729 10 ml urine
Valori terapeutici:
siero
valori di tossicità:
urine
20 – 250 mg/l
> 400 mg/l
vedi referto
33290 Acido 5-aminosalicilico (Metabolita)
661
Siero
Valori terapeutici:
vedi referto
Tariffa:
No. pos. DFI: 1051.00
punti tariffari 115.00
Saliva test, Amalgama nella saliva, Test de gomma da masticare,
Mercurio, saliva test
5 ml saliva (2 campioni)
Intervalli di riferimento: saliva 1 “prima” < 25 nmol/l
Saliva 2 “dopo” < 50 nmol/l
Principio: evidenziazione dell’abrasione del mercurio dalle otturazioni in amalgama
Analisi: mercurio
Non mangiare, non bere o pulire i denti per precisamente 2 ore prima di effettuare il test.
Raccogliere 5 ml di saliva nel tubetto n. 1.
Masticare con forza la gomma da masticare senza zucchero tra le otturazioni di amalgama per 10 minuti
precisi. Mentre masticate riempire il tubetto n. 2 con la saliva prodotta (Non inghiottite la saliva!).
In entrambi i campioni di saliva viene determinato il mercurio. Annotare sul modulo „Mercurio, saliva test“.
Interpretazione: un aumento della concentrazione di mercurio di > 25 mol/l tra il campione di saliva I e il
campione II indica un’abrasione elevata del mercurio.
vedi inoltre test DMPS.
Salmonelle, Paratifo
Le salmonelle sono enterobatteri patogeni obbligati. Gli agenti della salmonellosi tifoide (tifo addominale)
sono S. typhi e S. paratyphi A/B/C, responsabili di infezioni generalizzate associate eventualmente a gravi
quadri clinici. Le possibili complicanze sono: emorragie intestinali, sepsi, trombosi, edema cerebrale,
meningite, miocardite. L’enterite infettiva viene causata dal ceppo Salmonella enteritidis. Nei pazienti
anziani e immunocompromessi si possono registrare sepsi e/o meningite.
5516
Salmonelle, coltura
Feci in terreno Cary-Blair
Tariffa:
No. pos. DFI: 3326.00/3327.00 punti tariffari 78.00/155.00
Sangue citratato, Plasma citratato 1:10
Provetta Sarstedt-Monovette, azzurro
art. N° M165
Provetta Vacuette Greiner, azzurro
art. N° M154
Frigo box con ghiaccio secco (catena refrigerata)
art. N° M800
L’invio di sangue citratato (non centrifugato) può modificare i risultati.
1 parte di citrato + 9 parti di sangue. Il mescolamento deve essere omogeneo, altrimenti si verificano
risultati falsati.
Nella successione dei prelievi di sangue, la provetta si trova al 3° posto dopo il sangue intero (sinonimo di
sangue fresco; provette senza anticoagulanti; vedi anche prelievo di sangue – sequenza nell’esecuzione).
Nel caso in cui venga prelevato solo sangue citratato, innanzi tutto aspirare ed eliminare ca. 1 ml di sangue
nella provetta di sangue intero (contaminazione con tromboplastina tissutale). Capovolgere la provetta per 5
volte immediatamente dopo aver estratto l’ago (mescolare).
Centrifugare le provette (senza tempo di attesa, 1500 g e ca. 3000 giri/min. per 10 – 15 min.) Aspirare
attentamente il residuo con una pipetta (non avvicinarsi troppo al limite sangue-plasma) e travasare in una
provetta a parte in plastica con tappo a vite, quindi contrassegnarla con plasma citratato 1:10.
Campione congelato
Congelare nello studio il plasma aspirato con la pipetta (- 20°C, per un periodo ottimale di almeno 24 ore).
Prenotazione telefonica di un “frigobox” presso il nostro laboratorio.
All’arrivo del frigobox nello studio, inserire la provetta nel ghiaccio secco, allegare il modulo di richiesta e
spedire per posta espressa.
Il sangue citratato completo (non centrifugato) non può essere congelato.
(Richiedere eventualmente il modulo con le rispettive istruzioni preanalitiche per assistenti dello studio
medico.)
Sangue EDTA, Plasma EDTA
Provetta Sarstedt-Monovette, lilla
art. n° M163
Provetta Vacuette Greiner, lilla
art. n° M152
Non utilizzare le cassette della posta esterne; le cellule (soprattutto i granulociti) potrebbero danneggiarsi,
causando leucopenia e neutropenia artificiale.
La parete della provetta è ricoperta di anticoagulanti EDTA. In caso di provetta non completamente riempita
non si verificano conseguenze, poiché non si realizza alcuna diluizione del campione con l’anticoagulante.
Nella sequenza nell’esecuzione del prelievo di sangue, la provetta si trova al 5° posto dopo il sangue
eparinato (vedi prelievo di sangue – sequenza nell’esecuzione).
Capovolgere la provetta per 5 volte immediatamente dopo aver estratto l’ago (mescolare).
per l’invio di sangue EDTA: conservare il materiale in frigo fino al momento della spedizione.
Compendio degli esami labor team w ag
150
Plasma EDTA: centrifugare le provette (senza tempo di attesa, 1500g o ca. 3000 giri/min. per 10 – 15 min.).
Aspirare il residuo con una pipetta (non avvicinarsi troppo al limite sangue-plasma) e travasare in provette
di plastica separate dotate di tappo a vite, quindi contrassegnare con “Plasma EDTA).
Campione congelato
Congelare nello studio il siero aspirato con la pipetta (- 20°C, per un periodo ottimale di almeno 24 ore).
Prenotazione telefonica di un “frigobox” presso il nostro laboratorio.
All’arrivo del frigobox nello studio, inserire la provetta nel ghiaccio secco, allegare il modulo di richiesta e
spedire per posta espressa.
L’EDTA completo (non centrifugato) non può essere congelato (è necessario solo per una specifica analisi
di vitamine).
(Richiedere eventualmente il modulo con le rispettive istruzioni preanalitiche per assistenti dello studio
medico.)
5502
Sangue nelle feci, Sangue occulto
Feci, 1 – 2 porzioni pari circa ad una noce
o Hämocult possibilmente di 3 giorni diversi
Positività: carcinomi, adenomi, ulcere, varici, abrasioni, colite ulcerosa, morbo di Crohn, carcinoidi,
emorroidi, polipi, infezioni, anomalie vascolari, inoltre sindrome di Mallory Weiss, angiodisplasie.
Nota aggiuntiva: Risultati falsamente negativi dovuti ad acido ascorbico in preparati vitaminici e succhi di
frutta. Evitare alimenti ricchi di eritrociti (per es. sanguinaccio, carne cruda). Il sanguinamento dalle gengive,
le mestruazioni e la terapia a base di ferro possono inoltre dar luogo a false positività.
Tariffa:
No. pos. DFI: 8443.00
punti tariffari 6.00
2118
Sarcosina
5 ml siero
50 ml urine 24 ore, specificare la quantità totale
Intervalli di riferimento: siero
10 – 22 mol/l
urine
vedi refereto
Aumento dei valori: nella sarcosinemia l’aumento della concentrazione di sarcosina può determinare in
seguito ad interazione valori di creatinina falsamente elevati (p.es. nella determinazione della cratinina su
Cobas integra).
Tariffa:
No. pos. DFI: 1315.00
punti tariffari 250.00
Schistosomiasi, Bilharziosi
Tra gli agenti eziologici della schistosomiasi (chiamata anche bilharziosi), appartenenti ai trematodi, vanno
ricordate tre specie: Schistosoma haematobium (agente della bilarziosi vescicale), Schistosoma mansoni
(agente della bilarziosi intestinale) e Schistosoma japonicum (agente di una forma di bilarziosi intestinale
che si riscontra in Asia). Questi microrganismi penetrano nel corpo umano attraverso la cute in seguito a
contatto con acque dolci contenenti cercarie. Dopo un periodo di latenza gli agenti attraversano in parte il
polmone e il fegato penetrando nelle vene della vescica o dell’intestino. I sintomi clinici della bilarziosi
vescicale sono: disturbi vescicali infettivi associati a ematuria, leucocituria, disturbi minzionali. Le
manifestazioni cliniche iniziali della bilarziosi intestinale sono reazioni intestinali infettive e diarrea mucosa.
In stadio avanzato il paziente svilupppa in seguito a fibrosi epatica un’ipertensione portale con caput
medusae, ascite e varici esofagee.
673
Schistosomiasi, ricerca anticorpale
1 ml siero
Intervalli di riferimento: <0.15 OD
adulto
<0.30 OD
uova
Tariffa:
No. pos. DFI: 3339.00, 3541.00 punti tariffari 94.00
2329
Scopolamina (Buscopan®)
2 ml siero
Valori terapeutici: vedi referto
Parasimpaticolitico
Tariffa:
No. pos. DFI: 1485.00
punti tariffari 140.00
Scotch test, Enterobius vermicularis, Ossiuri vermi dei bambini,
Sellotape test
Cellophane adesivo sul vetrino portaoggetti con estremità opaca
art. n° M202
Astuccio per 2 vetrini portaoggetto
art. n° M201
Serve ad evidenziare un’infezione da Enterobius vermicularis.
Al mattino, prima di lavarsi, farsi la doccia e prima dell’evacuazione delle feci o di urinare, apporre una
striscia di nastro adesivo trasparente sulla zona perianale, applicare poi su un vetrino portaoggetti ed
inviare nell’astuccio per vetrini portaoggetti.
Screening con stupefacenti nelle urine
50 ml urine
Per le singole sostanze vedi alla rispettiva voce.
Nota aggiuntiva: con metodi di determinazione qualitativi, sono stati individuati fino ad oggi circa 800
medicinali/droghe. Per la determinazione quantitativa è necessario indicare il farmaco somministrato fino a
quel momento o quello presumibilmente assunto.
I farmaci possono trasformarsi tra loro mediante metabolizzazione, ad esempio. fenacetin-paracetamolo,
morfina-deidromorfina, deidrocodeina.
Su richiesta sono possibili analisi in blocco individuali.
Periodo di positività:
Anfetamine
2 – 4 giorni
Barbiturici
3 giorni (fenobarbitale fino a 2 settimane)
Benzodiazepine
fino a 2 settimane (a seconda dell’emivita della sostanza)
Cannabinoidi „spinello“ unico
1 – 1.5 giorno
Compendio degli esami labor team w ag
151
consumo modico
5 – 10 giorni
consumo elevato
10 – 20 giorni
abuso cronico
fino a 30 giorni
Il fumo di canapa assorbito passivamente di solito non è evidenziabile.
Cocaina
2 – 4 giorni
Metadone
circa 3 giorni
Oppiacei (eroina, morfina, codeina)
2 – 3 giorni
Ecstasy
2 – 4 giorni
LSD
fino a 1 settimana
043
Screening prenatale nel primo trimestre di gravidanza, PAPP-A, betaHCG libero, Translucenza nucale
2 ml siero
Indicazioni richieste: settimana di gravidanza (sonografia), translucenza nucale, lunghezza natica-vertice,
peso ed età della paziente.
Il test è utile per valutare il rischio di una trisomia. Alcuni studi hanno dimostrato che la combinazione di
esami sonografici e chimici di laboratorio, tenendo in considerazione l'età della madre, consente di
individuare fino al 90% dei bambini affetti da trisomia 21. Nel sangue viene determinata la PAPP-A
(pregnancy associated plasma protein A, proteina A associata alla gravidanza) e la -HCG libera. La PAPPA è una glicoproteina sintetizzata dai trofoblasti e in continuo aumento nel corso della gravidanza. Nel 1°
trimestre in caso di trisomia 21, 18 e 13 i valori sono bassi. La -HCG diminuisce lentamente nella
gravidanza normale dopo aver raggiunto un picco nella decima settimana di gravidanza. Nella trisomia 21 si
riscontra un aumento dei valori; nella trisomia 18 e 13 si registra un abbassamento dei valori.
Nota aggiuntiva: si consiglia di eseguire l’esame fra 10 3/7 – 13 6/7 settimana di gravidanza.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1425.00 (2x), 2910.00
punti tariffari 135.00
Secreto bronchiale
Contenitore sterile 50 ml (tappo giallo)
art. n° M515
Raccolta mediante broncoscopia o aspirazione transtracheale. Inviare il prelievo senza additivo nel
contenitore sterile.
Selenio
235 1 ml siero in provetta per oligoelementi
675 10 ml urine 24 ore, specificare la quantità totale
Intervalli di riferimento: siero
0.63 – 1.26 mol/l
urine
5 – 30 µg/l
Il selenio è uno degli oligoelementi essenziali ed è un componente degli enzimi metabolici e delle proteine
(antiossidanti, recettori di radicali). La quantità giornaliera richiesta per evitare stati carenziali è di circa 50 100 mg. Alimenti ad alto contenuto di selenio sono uova, pesce, carne, in particolare pollo e maiale oltre
alle interiora. Alle nostre latitudini l'apporto nutritivo di selenio è sufficiente, il rischio di un apporto
insufficiente sussiste solo in situazioni caratterizzate da un aumento del fabbisogno, ad es. gravidanza e
allattamento, nelle persone a contatto con metalli pesanti e ossidanti.
La carenza di selenio si manifesta soprattutto nel fegato, nel cuore, nelle ossa e nelle articolazioni. Le
malattie legate alla carenza di selenio sono ad es. la conseguenza di una prolungata alimentazione
parenterale, nei pazienti affetti da sindrome da malassorbimento, nella malattia di Keshan (cardiomiopatia
endemica, con emolisi e aumentata formazione di metemoglobina) e la malattia di Kashin-Beck
(osteoartropatia endemica con accentuata deformazione articolare).
Intossicazioni: alito d'aglio, fragilità delle unghia delle dita, perdita di capelli, alterazioni della coagulazione.
Aumento dei valori: intossicazioni professionali (industria elettrica, del vetro e della porcellana),
automedicazione non controllata di una carenza di selenio con selenite di sodio, terapia citostatica.
Diminuzione dei valori: carenza nutrizionale di selenio: sindromi da malassorbimento, alimentazione
parentale, cirrosi epatica, distrofia muscolare, anemia drepanocitica.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1665.00
punti tariffari 105.00
3835
Septin 9
5x sangue EDTA
Intervalli di riferimento: negativo
Le metilazione del DNA è un fenomeno epigenetico e gioca un ruolo chiave nella regolazione
dell’espressione dei geni. I tumori colorettali presentano spesso alterazioni tipiche del loro profilo di
metilazione del DNA del gene Septin 9, che può essere determinato in base a DNA rilasciato dal tumore e
circolante nel sangue periferico. L’evidenziazione di DNA metilato del gene Septin 9 nel plasma può essere
utile quale marcatore sensibile (70%) e specifico (90%) di un carcinoma colorettale.
Nota: Il risultato positivo rimanda a un ulteriore esame mediante colonscopia al fine della diagnosi
definitiva.
Tariffa:
No. pos. DFI: 2115.20, 2022.00 punti tariffari 259.00
676
Serotonina, 5-idrossitriptamina
4 ml sangue EDTA
Intervalli di riferimento: 95 - 240 g/l
La serotonina si forma nelle cellule enterocromaffini del sistema APUD (amine precursor uptake and
decarboxylation) a partire dall’aminoacido triptofano. Il prodotto di degradazione è l’acido 5-idrossiindolacetico. In caso di tumori del sistema APUD la serotonina e i suoi metaboliti vengono sintetizzati in
quantità maggiori: carcinoidi. Molti tumori carcinoidi non sono attivi da un punto di vista endocrinologico.
Quando il tumore primario di un carcinoide si trova nell’area di afflusso della vena portae, la serotonina
formatasi in misura maggiore nel fegato, viene decomposta e non può essere rilevata. Sono assenti anche i
sintomi clinici. Nel caso di formazione di metastasi oppure se il tumore primario si trova all’esterno dell’area
di afflusso della vena portae, l’aumento di serotonina può essere rilevato e il paziente avverte i sintomi.
Sintomi causati dalla sindrome carcinoide: arrossamenti, teleangectasie, dolori addominali, diarrea, sintomi
simili all’asma, fibrosi dell’endocardio destro.
Aumento dei valori: sindrome carcinoide, epilessia, celiachia.
Compendio degli esami labor team w ag
152
Nota aggiuntiva: valori falsamente elevati dovuti a fumo, inibitori delle MAO, reserpina. Valori
erroneamente bassi dovuti ad alcol, levodopa, metildopa.
Come primo esame in caso di sospetto carcinoide si consiglia di determinare l’acido 5-idrossi-indolacetico
nelle urine delle 24 ore. In caso di referti dubbi o con valori limite, eseguire anche l’esame della serotonina.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1667.00
punti tariffari 72.00
5711
Sertindol
2 ml siero
Valori terapeutici:
Tariffa:
677
10 – 140 g/l
No. pos. DFI: 1065.00
punti tariffari 140.00
Sertralina (Zoloft®)
1 ml siero
Valori terapeutici: 10 – 150 g/l
Antidepressivo/ inibitore della ricaptazione della serotonina
6770 Desmetilsertralin (Metabolita)
270
Valori terapeutici:
<350 g/l
Tariffa:
No. pos. DFI: 1065.00
punti tariffari 140.00
Sex Hormone-Binding Globuline, SHBG, Globulina legante l’ormone
sessuale
2 ml siero
Intervalli di riferimento:
52 – 219 nmol/l
62 – 191 nmol/l
pre-pubertà
31 – 111 nmol/l
pubertà
> 16 anni
20 – 140 nmol/l
m
2 – 16 anni
62 – 191 nmol/l
pre-pubertà
14 – 87 nmol/l
pubertà
> 16 anni
12 – 75 nmol/l
L’SHBG è la più importante proteina trasportatrice degli ormoni sessuali testosterone ed estradiolo. Il
testosterone si lega quasi completamente all’SHBG ed è disponibile come testosterone libero solo al 2%.
L’estradiolo viene trasportato dall’SHBG solo per circa un terzo.
Aumento dei valori: tumore ai testicoli, alle ovaie, gravidanza, inibitori dell’ovulazione, estrogeni, cirrosi
epatica, ipertireosi, antiepilettici, virilismo.
Diminuzione dei valori: ipotireosi, morbo di Cushing, iperandrogenismo, iperprolattinemia, glucocorticoidi,
spiccata adiposità, chetoconazolo.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1668.00
punti tariffari 30.00
f
< 2 anni
2 – 16 anni
Shigelle
Le shigelle sono batteri responsabili della dissenteria bacillare. Si tratta di un’infezione del colon. 2 – 5
giorni dopo l’assorbimento orale degli agenti si registra una diarrea massiccia, in parte contenente muco,
sangue e pus. Le evacuazioni delle feci sono caratterizzate da spasmi dolorosi (tenesmi rettali). Le
complicanze sono: disidratazione, perforazione. La Shigella dysenterieae provoca decorsi più gravi della
Shigella sonnei.
1802
Shigelle, anticorpi
4 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Analisi:
Shig. flexneri
Nota aggiuntiva: Nello stadio acuto, la ricerca anticorpale risulta inferiore all’esame colturale delle feci: gli
anticorpi compaiono infatti solo 2 settimane circa dopo la guarigione (dopo una malattia con decorso breve,
senza complicazione).
Tariffa:
No. pos. DFI: 3467.00
punti tariffari 42.00
5517
Shigelle, coltura
Feci in Cary-Blair
Tariffa:
No. pos. DFI: 3326.00/3327.00 punti tariffari 78.00/155.00
Siero, Sangue intero
Provetta Sarstedt-Monovette, rosso
art. n° M161 (con granuli)
Provetta Sarstedt-Monovette, ocra
art. n° M162 (con gel separatore)
Provetta Vacuette Greiner, rosso
art. n° M151 (attivatore coagulazione)
Provetta Vacuette Greiner, rosso/giallo
art. n° M150 (gel separatore)
Frigo box con ghiaccio secco (catena refrigerata)
art. n° M800
Il termine “sangue intero” è sinonimo di “sangue fresco”.
Le provette per la raccolta di sangue intero contengono in prevalenza un attivatore della coagulazione,
nonché un separatore (gel, granuli).
Nella sequenza nell’esecuzione la provetta si trova al 2°posto dopo l’emocoltura (esami microbiologici
particolari; vedi prelievo di sangue – sequenza nell’esecuzione)
Siero: lasciare riposare le provette per 30 minuti (regolare la sveglia), dopodiché centrifugare (4000 – 5000
giri/min. per 10 – 15 min.). Rimuovere il materiale residuo con la pipetta e versare in provette di plastica
separate con tappo di sicurezza a vite in caso di provette con gel di separazione.
Siero 37° C
Preriscaldare provetta e ago, effettuare il prelievo di sangue.
Lasciare coagulare il sangue intero a 37° C (incubatore o a bagnomaria) per 2 ore.
Centrifugare nella centrifuga a caldo (far girare per 5 minuti).
Trasferire con una pipetta il siero nella provetta di plastica separata dotata di tappo a vite.
Compendio degli esami labor team w ag
153
Conservare la provetta a temperatura ambiente fino all’invio.
(È disponibile una istruzione preanalitica per assistenti dello studio medico)
Siero congelato
Congelare nello studio il siero prelevato (- 20°C, per un periodo ottimale di almeno 24 ore).
Ordinare per telefono un frigo box presso il laboratorio esterno.
Al suo arrivo, inserire il campione nel ghiaccio secco, allegare il modulo di richiesta e spedire per posta
espressa.
Nota aggiuntiva: L’invio di sangue intero invece del siero comporta risultati falsi in caso di analisi diverse. Il
siero deve essere estratto anche nelle provette con gel di separazione (assorbimento, ad esempio, di
farmaci).
(Richiedere eventualmente il modulo con le istruzioni preanalitiche per assistenti di studio medico.)
Sieroteca, Archivio campioni
Tutti i sieri e plasmi vengono conservati per 10 anni
Silicio
2200 1 ml siero
3156 Sangue intero (sangue EDTA o sangue eparinato)
Intervalli di riferimento: <230 g/l
190 – 470 g/l
Tariffa:
siero
sangue intero
siero
sangue intero
No. pos. DFI: 1645.00
No. pos. DFI: 1560.00
punti tariffari 120.00
punti tariffari 105.00
Sindrome da anticorpi anti-fosfolipidi, APS
Sindrome antifosfolipidica primaria: trombosi venose e/o arteriose, embolie, aborti recidivanti,
trombocitopenia. Riscontro positivo di autoanticorpi anti-fosfolipidi (IgG, IgM, IgA) assieme con autoanticorpi
anti 2- glicoproteina  (IgG, IgM, IgA).
Sindrome antifosfolipidica secondaria: risultato e sintomatologia clinica analoghi a quelli della APS
primaria ma associato al LES e alle connettiviti.
Nota aggiuntiva: vedi autoanticorpi anti-fosfolipidi e autoanticorpi anti-2-2-glicoproteina. Gli autoanticorpi
anti-fosfolipidi sono anche evidenziabili nelle infezioni (virali), malignomi, miastenia grave, MS, LES indotto
da farmaci e malattie ematologiche sistemiche.
2390
Sindrome di Gilber-Meulengracht, Mutazione UGT 1A1
Sangue EDTA
Intervalli di riferimento: vedi referto
Il quadro clinico della sindrome di Gilbert-Meulengracht (GS) è caratterizzato da una iperbilirubinemia
intermittente. La patologia si manifesta durante l’adolescenza o in età adulta. Spesso gli attacchi sono
scatenati da fattori esterni quali situazioni di stress, digiuno, infezioni o vomito in gravidanza.
Successivamente appare un lieve ittero con eventuali sintomi generali modesti (affaticamento, dolori
addominali). Le analisi del sangue mostrano un'isolata (non coniugata) iperbilirubinemia; i valori di GGT,
ASAT, ALAT e fosfatasi alcalina risultano generalmente nei limiti normali. Il quadro clinico è causato da una
diminuzione genetica della clearance della bilirubina dovuta ad una ridotta attività della bilirubin-UDPglucuronil-transferasi. La mutazione può essere evidenziata con tecniche di biologia molecolare. Con
l’individuazione del genotipo TA 7/7 si conferma la sospetta diagnosi clinica di sindrome di GilbertMeulengracht mediante genetica molecolare. La GS è un'affezione benigna che non necessita né di
monitoraggio né di terapia. I pazienti affetti da questa patologia hanno un'aspettativa di vita normale. La
diagnosi risulta essenzialmente necessaria per rassicurare il paziente ed aiuta ad evitare eventuali ulteriori
accertamenti invasivi.
Tariffa:
No. pos. DFI: 2115.20, 2022.00
punti tariffari 176.00
3640
Sirolimus (Rapamune®)
Sangue EDTA
Valori terapeutici: 4.0 – 20.0 g/l
Farmaco immunosoppressore
Tariffa:
No. pos. DFI: 1469.00
punti tariffari 150.00
Sodio
240 1 ml siero
540 10 ml urine 24 ore, specificare la quantità totale
Intervalli di riferimento: siero
< 1 mese
1 mese – 12 anni
12 – 17 anni
17 – 65 anni
> 65 anni
133 – 146 mmol/l
136 – 146 mmol/l
138 – 145 mmol/l
135 – 150 mmol/l
132 – 150 mmol/l
urine
80 – 250 mmol/24h
8.2 – 21.9 mmol/mmol creatinina
Il 98% del sodio si trova a livello extracellulare e rappresenta il parametro più importante dell’osmolalità.
Ipernatriemia e ipervolemia: apporto di soluzione salina ipertonica, iperaldosteronismo primario.
Ipernatriemia e ipovolemia: ridotto afflusso di liquidi, vomito e diarrea nei bambini, diabete insipido renale,
diabete insipido centrale, diabete mellito (diuresi osmotica), eccessiva sudorazione, fistole, asciti,
insufficienza renale.
Iponatriemia e ipervolemia: insufficienza cardiaca, cirrosi epatica, insufficienza renale.
Iponatriemia e ipovolemia: perdita di liquidi gastrointestinali, perdite nell’interstizio, morbo di Addison,
diuresi osmotica, diuretici.
Iponatriemia e isovolemia: SIADH (tumori cerebrali, emorragie cerebrali, meningite, encefalite, TBC,
carcinoma bronchiale, polmonite), ipertireosi, nicotina, morfina, vincristina, ciclofosfamide.
Pseudoiponatriemia: iperlipoproteinemia, iperproteinemia (plasmocitoma, morbo di Waldenström).
Compendio degli esami labor team w ag
154
Nota aggiuntiva: spesso i disturbi delle concentrazioni di sodio non si manifestano attraverso valori
patologici di laboratorio, ma attraverso disturbi del volume extracellulare. Pertanto, la valutazione clinica
della volemia è più importante della rilevazione chimica del sodio in laboratorio.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1574.00
punti tariffari 2.50
Solventi organici
2 ml sangue per ogni analisi in provetta speciale per solventi organici (richiedere al laboratorio)
10 ml urine per ogni analisi
Intervalli di riferimento: vedi referto
vedi inoltre medicina del lavoro, esami
Non clorati:
acetone
benzolo
butanolo
cicloesano
etanolo
metanolo
stirolo
tetraidrofurano
toluolo
xilolo
Clorati:
cloroformio
diclorometano
tetracloroetilene
tetraclorometano
tricloroetilene
tricloretano, 1, 1, 1Ulterioi sostanze e prezzi su richiesta
2204
Sostanza P
Plasma EDTA congelato con aprotinina
Intervalli di riferimento: 110 – 220 pg/ml
La sostanza P consta di un neuropeptide costituito da 11 aminoacidi. Appartiene al gruppo delle
neurochinine ed è sintetizzata da cellule nervose ma anche da leucociti. La sostanza P è implicata nella
trasmissione del dolore e nei processi infiammatori. Oltre ad esercitare un'azione vasodilatatoria e ad
aumentare la permeabilità capillare, è responsabile della chemiotassi dei leucociti. Aumento dei livelli:
processi infiammatori, fibromialgia (si parlerà di una correlazione tra un aumento della concentrazione di
sostanza P e fibromialgia)
Tariffa:
No. pos. DFI: 1044.00
punti tariffari 69.00
683
Sotalolo (Sotalex®)
2 ml siero
Valori terapeutici:
Beta-bloccante
Tariffa:
4666
vedi referto
No. pos. DFI: 1484.00
punti tariffari 99.00
Sp-100 anitcorpi
2 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Gli anticorpi Sp100 sono considerati specifici (specificità pari al 97%) per la cirrosi biliare primaria e sono
rilevabili nel 31% dei casi in pazienti con PBC. Frequentemente (48%) questi autoanticorpi vengono
riscontrati in gruppi di pazienti AMA-negativi con una PBC clinicamente e istologicamente provata. Per
questo gli anticorpi Sp100 rappresentano un complemento essenziale agli autoanticorpi mitocondriali.
Aumento dei valori: Cirrosi
biliare primaria, connetivite indifferenziata (artrite reumatoide, SLE,
sclerodemia, sindrome di Sjögren).
Nota aggiuntiva: vedere anche gli autoantocorpi mitocondriali.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1192.00
punti tariffari 52.00
179
Squamous Cell Carcinoma Antigen, SCC
2 ml siero
Intervalli di riferimento: < 1.5 g/l
SCC si trova nelle cellule epiteliali piastriniche normali e alterate patologicamente. SCC viene secreto nel
sudore, nella saliva e in altri liquidi corporei. Il tempo di emivita biologico è di 20 minuti. Il significato clinico
risiede nel monitoraggio terapeutico e del decorso di carcinomi degli epiteli pavimentosi della cervice, dei
polmoni e dell’apparato otorinolaringoiatrico. Un aumento di SCC può manifestarsi molti mesi prima dei
sintomi clinici di una recidiva.
Aumento dei valori
Patologie maligne: carcinoma della cervice, carcinoma degli epiteli pavimentosi dei polmoni, carcinoma
anale, carcinoma degli epiteli pavimentosi in ambito otorinolarin-goiatrico.
Patologie benigne: psoriasi, eczemi, insufficienza renale, cirrosi epatica, pancreatite, bronchite, Tbc.
Nota aggiuntiva: poiché SCC è presente nella sudorazione e nella saliva, durante l’esame o durante il
prelievo del campione si deve evitare ogni eventuale contaminazione che potrebbe causare valori
falsamente elevati. Anche le dermatosi e le nefropatie influenzano i valori. Si consiglia l’impiego combinato
con CEA.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1677.00
punti tariffari 30.00
Stagno
742 2 ml siero
2448 2 ml saliva
2446 10 ml urine
Compendio degli esami labor team w ag
155
Intervalli di riferimento: siero
< 2.0 µg/l
urine
< 3.8 nmol/mmol creatinina
vedi inoltre test DMPS
Tariffa:
No. pos. DFI: 1768.00
punti tariffari 70.00
2817
Stato feci
Feci
Valori terapeutici:
elastasi pancreatica > 200 µg/g
acidi biliari
2.0 – 9.0 µmol/g
calprotectina
< 50 mg/kg
Elastasi pancreatica, acidi biliari, calprotectina, amido, grassi, fibre
Tariffa:
No. pos. DFI: 1273.00, 1219.00, 1340.00, 1682.00 punti tariffari 195.00
502
Stato urinario, Urine, sedimento urinario
10 ml urine (mitto intermedio)
In un primo tempo si esegue l’esame con stix (leucociti, Nitrit, pH, proteine, glucosio, chetone,
urobilinogeno/i, bilirubina, sangue/Hb) e la misurazione del peso specifico. In caso di risultati patologici
viene eseguita automaticamente la valutazione del sedimento: leucociti, eritrociti, epiteli, batteri, funghi,
cilindri, cristalli.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1740.00
punti tariffari 1.00
Stato vaccinale, Vaccini
Vaccini
Difterite
Tetano
Pertosse
Poliomielite 1, 2, 3
Morbillo
Parotite (orecchioni)
Rosolia
Epatite B
(1 – 2 mesi dopo la 3a dose)
TBE
Haemophilus influenza B
7322
Livelli anticorpali e protezione immunitaria:
< 0.07 IE/ml
non protettivo
0.07 – 1.0 IE/ml
protezione dubbia
>0.1 IE/ml
protettivo
< 0.2 IU/ml
non protettivo
0.2 – 0.5 IU/ml
protettivo (richiamo raccomandato)
0.5 – 1.0 IU/ml
verifica dopo 3 anni
1.0 – 10.0 IU/ml
verifica dopo 5 – 10 anni
> 10 IU/ml
verifica dopo circa 10 anni
(richiamo non raccomandato)
IgG ≥ 1 : 40
protettivo
>1:8
protettivo
IgG, > 1.0 MOC
protettivo
IgG, > 1.0 MOC
protettivo
< 1.0 MOC
non protettivo
1.0– 2.0 MOC
protezione dubbia
> 2.0 MOC
protettivo
> 100 U/l:
protezione per tutta la vita
< 100 U/l:
richiamo raccomandato
IgG > 3.0 MOC
protettivo
> 0.19 mg/l
protettivo
Stiripentolo
2 ml siero
Intervalli di riferimento: vedi referto
Antiepilettico
Tariffa:
No. pos. DFI: 1069.00
punti tariffari 140.00
Strisci di sangue, non colorati
Vetrino di Undritz
art. n° M208
Vetrino portaoggetti con estremità opaca
art. n° M202
Astuccio per 2 vetrini portaoggetto
art. n° M201
Dosatore monogoccia “VacuDrop” per sistema Greiner
art. n° M203
Dosatore monogoccia “Hämo-Diff” per sistema Sarstedt
art. n° M204
Preparare gli strisci nello studio. Non è possibile preparare successivamente gli strisci di sangue EDTA nel
laboratorio esterno (invecchiamento delle cellule nell’EDTA).
Conservare sempre il portaoggetti nella sua confezione originale all’interno di un cassetto (in questo modo
si evita di dover pulire nuovamente prima dell’uso).
Mescolare più volte il sangue EDTA.
Raccogliere una goccia di sangue grande circa come una capocchia di spillo per mezzo di una pipetta o di
un dosatore monogoccia (VacuDrop, HämoDiff, vedi sopra) direttamente a fianco della fascia centrale sul
portaoggetti.
Muovere il vetrino di Undritz, inclinato di circa 40-45°, lentamente all’indietro avvicinandolo alla goccia.
Appena il sangue viene assorbito sull’intera larghezza del vetrino, strisciare sul portaoggetti allontanandolo
dalla goccia con un movimento rapido ed uniforme.
In caso di esecuzione corretta, lo striscio deve terminare con bordi irregolari nella terza parte del
portaoggetti.
Possibilità di errore: gocce di sangue disposte troppo lontano dalla banda smerigliata, angolo del vetrino
dello striscio troppo ripido (troppo spesso) o troppo piatto (troppo sottile), striscio troppo lungo (privo di
punto di scolo all’estremità), ristagno di sangue all’estremità dello striscio, utilizzo di un portaoggetti invece
di un vetrino per strisci.
Contrassegnare gli strisci sulla banda smerigliata con i dati del paziente (usare esclusivamente una matita,
non usare colla, penne a sfera o pennarelli).
Lasciare asciugare per circa 10 minuti (in posizione orizzontale).
Infine imballare nell’astuccio per portaoggetti (indicare i dati del paziente anche all’esterno dell’astuccio) e
conservare a temperatura ambiente fino al momento dell’invio.
(Richiedere eventualmente il modulo con le istruzioni preanalitiche per assistenti di studio medico.)
Compendio degli esami labor team w ag
156
689
Strongyloides stercoralis, anticorpi
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 0.50 OD
Strongyloides stercoralis è un piccolo nematode (vermi filamentosi) parassita dell’intestino tenue, presente
nei tropici e subtropici e nelle miniere. Le larve dal suolo penetrano nell’organismo per via percutanea e
giungono attraverso i vasi sanguigni nei polmoni e poi attraverso le vie respiratorie nel canale gastrointestinale. I sintomi sono: prurito nella zona d’ingresso cutanea, polmonite, sindrome da malassorbimento.
In presenza di immunosoppressione si possono avere decorsi letali.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3543.00
punti tariffari 49.00
3578
690
691
437
Stronzio
1 ml siero
Intervalli di riferimento: 10.0 – 70.0 g/l
Tariffa:
No. pos. DFI: 1608.00
punti tariffari 105.00
Sulfasalazin (Salazopyrin®)
1 ml siero
Intervalli di riferimento: 20 – 50 mg/l
Sulfonamide, antireumatico, anti-infiammatorio
Tariffa:
No. pos. DFI: 1051.00
punti tariffari 115.00
Sulpiride (Dogmatil®)
2 ml siero
Valori terapeutici: 50 – 750 µg/l
Benzamide, neurolettico
Tariffa:
No. pos. DFI: 1579.00
punti tariffari 140.00
Sultiame (Ospolot®)
2 ml siero
Valori terapeutici:
<15 anni
1.0 – 6.0 mg/l
>15 anni
6.0 – 10.0 mg/l
Il sultiame un derivato sulfonamidico inibisce la carboanidrasi e serve alla terapia antiepilettica. Effetti
collaterali sono iperpnea e parestesia.
vedi inoltre antiepilettici
Tariffa:
No. pos. DFI: 1068.00
punti tariffari 76.00
791
T4 uptake, Globulina legante la tirossina, TBG
1 ml siero
Intervalli di riferimento:
11.3 – 28.9 mg/l
inibitori dell’ovulazione 21.0 – 41.8 mg/l
gravidanza
16.4 – 64.4 mg/l
125
La T4 uptake comprende la capacità legante delle tiroxina. Con J-T4 radioattivo viene determinata nel
siero la capacità di legame per la T4. È possibile ottenere così indicazioni sulla concentrazione di TBG
(globulina legante la tirossina). Nell’ipertireosi viene legata una piccola quantità di T4 radioattivo;
nell’ipotireosi i rapporti sono capovolti.
Aumento dei valori: ipotireosi, TBG aumentata (gravidanza, inibitori dell’ovulazione, epatite cronica,
porfiria).
Diminuzione dei valori: ipertireosi, TBG abbassata (sindrome nefrotica, cirrosi epatica).
Tariffa:
No. pos. DFI: 1722.00
punti tariffari 19.30
364
Tacrolimo (Prograf®, FK506)
2 ml sangue EDTA
Intervalli di riferimento: Trapianto renale:
Trapianto di fegato:
1 – 4 settimane
lunga durata
1 – 4 settimane
lunga durata
5 – 15 g/l
3 – 10 g/l
10 – 20 g/l
3 – 10 g/l
Immunosoppressore
Il tacrolimo è un macrolide isolato dal fungo Streptomyces tsukubaensis con un peso molecolare di 804 D.
Meccanismo di azione: simile a quello della ciclosporina con inibizione della produzione di IL-2 e quindi
soppressione dell‘attivazione delle cellule a T. La sua potenza immunosoppressiva è più elevata di quella
della ciclosporina. Farmacocinetica molto variabile e interazioni complesse con altri farmaci (Citocromo
P450). Effetti collaterali analoghi a quelli della ciclosporina (nefro e neurotossici).
Impiego principale: prevalentemente per la soppressione di reazioni da rigetto a seguito di trapianto del
rene e del fegato..
Tariffa:
No. pos. DFI: 1469.00
punti tariffari 150.00
692
Taenia solium, anticorpi, Cisticercosi, Tenia del maiale, “Verme solitario”
1 ml siero
Intervalli di riferimento: vedi referto
La cisticercosi si sviluppa in seguito all’ingestione di uova di cestodi o vermi piatti (verdura cruda, uova
trasportate da mosche su alimenti, scarse condizioni igieniche). I cisticerchi si sviluppano quindi nel
cervello, causando attacchi epilettici, meningite, idrocefalo.
I portatori sono asintomatici o presentano sintomi aspecifici: dolori addominali, fame, dimagrimento, prurito
anale.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3544.00
punti tariffari 47.00
Tallio
695 5 ml siero
Compendio degli esami labor team w ag
157
696 50 ml urine
Intervalli di riferimento: siero
< 5.00 µg/l
urine
< 1.00 µg/g creatinina
L'assunzione, la distribuzione e l'escrezione del tallio nell'organismo sono simili a quelle del potassio. Nei
suoi composti è velocemente riassorbibile e si accumula in modo particolare nella pelle e nelle strutture
collegate. Il circolo entero-enterale del tallio e il suo parziale riassorbimento nei reni provocano un ritardo
nell'eliminazione e un tempo di dimezzamento di 14 giorni. Un'intossicazione acuta da tallio, conseguente
all'assunzione di veleno per topi o piccioni è caratterizzata da gastroenterite generalizzata con violenti
conati di vomito e diarrea, provocata da una polineuropatia tossica (parestesie, iperestesie soprattutto delle
gambe) sino a paralisi periferiche permanenti e disturbi fisici. Altri sintomi sono caduta dei capelli, disturbi
trofici della pelle e deficit variabili nel sistema nervoso vegetativo.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1695.00
punti tariffari 105.00
Tampone cervicale, Striscio cervicale
Batteriologia
Tampone in terreno di trasporto Portagerm
art. n° M502
Chlamydia, DNA (PCR)
set PCR
art. n° M220
Chlamydia, coltura
Terreno di trasporto per coltura compreso
tampone per coltura di chlamydia (TMCH)
art. n° M528
Batteriologia generale
Prima di effettuare il prelievo del campione rimuovere eventuale muco nella bocca dell’utero con un
tampone a garza sterile, quindi prelevare le cellule mucose dal canale cervicale con un tampone di cotone
(per mezzo di movimenti rotatori e pressori) e inserire nel mezzo di trasporto Portagerm.
Coltura di chlamydia
Usare il terreno di trasporto per coltura di chlamydia TMCH (tampone compreso).
Tampone da ferita
Tampone in terreno di trasporto Portagerm
art. n° M502
Prelevare il materiale con un tampone a garza sterile dal profondo della ferita e inserire nel terreno di
trasporto Portagerm.
I prelievi da ferite secche e tampone a garza secca sono inappropriati.
Tampone uretrale, Striscio uretrale
Terreno Sterilin®
art. n° M504
set PCR (chlamydie, gonococchi, micoplasmi
genitali, ureaplasmi)
art. n° M220
I tamponi uretrali devono essere eseguiti un’ora dopo l’ultima minzione.
Donna: rilevare l’intera uretra.
Uomo: nella parte distale dell’uretra (ca. 2cm dal meato).
Tampone vaginale, Striscio vaginale
Tampone in terreno di trasporto Portagerm
art. n° M502
set PCR (chlamydie, gonococchi,
micoplasma genitalis, Ureaplasma)
art. n° M220
Prima di effettuare il prelievo del campione rimuovere eventuale muco con un tampone a garza, quindi
prelevare il materiale con un tampone di cotone e inserirlo nel mezzo di trasporto Portagerm.
5999
Tapentadolo
1 ml siero
Valori terapeutici: 25 – 375 µg/l
Analgesico oppiaceo
Tariffa:
No. pos. DFI: 1051.00
393
Tasso di sedimentazione,
eritrosedimentazione, VES
punti tariffari 115.00
BSR,
Sedimentazione,
Velocità
di
sangue citratato 1:5
L’eritrosedimentazione deve essere effettuata a distanza di due ore dopo il prelievo di sangue. Non è un
esame per il laboratorio esterno.
Intervalli di riferimento: f
6 – 11 mm/ora
m
3 – 8 mm/ora
Aumento dei valori: infiammazioni, leucemie, malignoma, mielosa multipla/plasmocitoma
(eritrosedimentazione massima), sindrome nefrosica, danni al parenchima epatico, anemia, gravidanza,
fibrosi retroperitoneale.
Diminuzione dei valori: poliglobulie, policitemia rubra rubra vera, anemia da eritrociti falciformi.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1666.00
punti tariffari 1.00
3134
Taurina
2 ml siero
Intervalli di riferimento: < 2 anni
15 – 143 µmol/l
2 – 14 anni
20 – 170 µmol/l
> 14 anni
27 – 95 µmol/l
Tariffa:
No. pos. DFI: 1044.00
punti tariffari 69.00
473
TBE, anticorpi, Meningoencefalite primaverile-estiva, Encefalite da
zecche, Arbovirus
1 ml siero
Intervalli di riferimento: IgM
< 1.0 MOC
Compendio degli esami labor team w ag
158
IgG < 1.0 MOC
Il virus della TBE (virus dell’encefalite da zecche) appartiene alla famiglia dei Flaviviridiae e si riscontra in
Svizzera in determinate zone di endemia, nella Germania meridionale, nei Balcani, in Austria e
Scandinavia.
Le zone di endemia in Svizzera e nel Liechtenstein sono:
- ZURIGO: parte settentrionale del cantone, sponda sinistra del lago di Zurigo, i paraggi
di Winterthur, la regione di Greifensee, Kloten Wallisellen/Dübendorf, Rüti, Sihltal, la
regione di Rapperswil;
- ZUGO: Steinhausen;
- SCIAFFUSA: tutto il cantone;
- TURGOVIA: tutto il cantone;
- SAN GALLO: regione di Rapperswil, regione di Sargans;
- GRIGIONI: Bündner Herrschaft, Landquart, Grüsch;
- BERNA: regione di Thun, Berna, Lyss, Belp;
- SOLOTURNO: Bellach, Langendorf
- LUCERNA: Dagmersellen, Nebikon;
- ARGOVIA: regione di Brugg, Zurzach, Rheinfelden;
- PRINCIPATO DEL LIECHTENSTEIN: Vaduz.
Il virus viene trasmesso da zecche (Ixodes ricinus), le quali possono essere infette anche da Borrelia. Oltre
la quota di 1000 m non c’è motivo di temere un’infezione TBE. Il 70% delle trasmissioni del virus ha un
decorso asintomatico. Il periodo di incubazione medio di 1 – 2 settimane è seguito da una prima fase che si
presenta con febbre e sintomi influenzali aspecifici. Dopo un intervallo di 1 – 20 giorni, privo di febbre,
subentra nella metà dei pazienti un secondo stadio con meningite o meningoencefalite. Nell’80% dei casi si
registra in seguito una sindrome neurastenica con ridotta concentrazione per mesi, stanchezza e vertigini. Il
tasso di mortalità, nei casi gravi, è pari circa all’1 – 2%. Nel 20% dei casi rimangono danni neurologici.
Un’infezione conferisce un’immunità per tutta la vita. Il vaccino protettivo a base di virus uccisi si consiglia a
coloro che, per motivi professionali o nel tempo libero, frequentano spesso gli ambienti forestali nelle zone
di endemia. La protezione vaccinale dura 3 – 5 anni; le IgG servono come contollo dei titoli.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3044.00, 3045.00
punti tariffari 75.00
6218
TBE, rilevazione nella zecca
Zecca
Dopo un morso di zecca, c'è il rischio che il parassita sia portatore dell'agente eziologico dell'encefalite da
zecca. Un eventuale contagio può essere escluso solamente dopo una carenza di sintomatologia clinica e
di marcatori sierologici. Con la rilevazione genetica del flavivirus FSME nella zecca è possibile valutare il
rischio d'infezione.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3321.00
punti tariffari: 91.00
3858
Teicoplanina
2 ml siero
Valori terapeutici:
Antibiotico
Tariffa:
5.0 – 60.0 mg/l
No. pos. DFI: 1060.00
punti tariffari 115.00
693
Temazepam (Normison®)
2 ml siero
Valori terapeutici: 200 – 800 ng/ml
Valori di tossicità: > 1000 ng/ml
Con un’emivita di 6-24 ore, il temazepam fa parte dei derivati delle benzodiazepine con tempo di
eliminazione medio-rapido, e viene associato al gruppo dei tranquillanti. I metaboliti efficaci farmacodinamici
vengono formati solo in quantità limitata (oxazepam).
Tariffa:
No. pos. DFI: 1661.00
punti tariffari 140.00
165
Tempo di Quick-Test, Tempo di protrombina, Tempo di tromboplastina,
TP
Plasma citratato 1:10
Intervalli di riferimento: 80 – 130%
1.15 – 0.90 INR
tempo di Quick, terapia: 12 - 33%
4.5 – 2.0 INR
Con il tempo di protrombina viene esaminata la concentrazione plasmatica del fattore di coagulazione del
sistema esogeno (fattori I, II, VII, IX, X). Poiché tutti questi fattori si formano nel fegato, il tempo di
protrombina è un valido parametro di valutazione del funzionamento della sintesi proteica del parenchima
epatico. Gli antagonisti della vitamina K disturbano la sintesi dei quattro fattori di coagulazione
procoagulatori II, VII, IX e X.
Per la standardizzazione dell’attività coagulante con pazienti anticoagulati per via orale si consiglia la
rappresentazione dei dati dei valori WHO e INR (International Normalized Ratio), poiché viene considerato il
risultato standardizzabile della determinazione del tempo di protrombina. Il tempo di coagulazione del
campione del paziente (TPPat) viene impostato in relazione al tempo di coagulazione di un plasma di
calibrazione prodotto industrialmente (TPCal).
Relazione tra INR e valori Quick
INR
1.0
1.5
2.0
2.5
3.0
3.5
4.0
4.5
5.0
%
100
51
33
25
20
16
14
12
11
La relazione INR-% dipende dei reattivi e dei lotti. Seguire le istruzioni del fornitore per stabilire il valore
INR.
Diminuzione valori Quick: terapia a base di cumarina, epatopatie (cirrosi epatica, epatiti), carenza di
fibrinogeno, disfibrinogenemia, coagulopatia da consumo, sindrome HELLP, iperfibrinolisi, carenza
congenita di uno o più fattori del complesso della protrombina (II, VII, IX, X), emofilia da presenza in circolo
di sostanze anticoagulanti ad azione inibitoria (rara), deficit di vitamina K, terapia a base di eparina a
dosaggi elevati.
Valori Quick falsamente bassi: campioni di sangue emolitici o lipemici, barbiturici, griseofulvina.
Compendio degli esami labor team w ag
159
Nota aggiuntiva: valori Quick normali in presenza di emofilia A e B e di sindrome di von Willebrand.
Nei loro primi giorni di vita, i neonati presentano una diminuzione fisiologia della sintesi dei fattori di
coagulazione del complesso della protrombina.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1700.00
punti tariffari 6.00
348
Tempo di trombina, TT, PTZ
Plasma citratato 1:10
Intervalli di riferimento:
< 6 mesi < 31 sec
> 6 mesi < 24.9 sec
Intervalii terapeutici (lisi):
prolungazione di 2 – 4 volte
Il tempo di trombina (TT) misura la trasformazione del fibrinogeno in fibrina. Vengono rilevate alterazioni
nella polimerizzazione della fibrina (assenza di prodotti di disgregazione della fibrina) e una maggiore
efficacia dell'ATIII (terapia a base di eparina): per effetto di questi fattori e dell'eparina il tempo di trombina
viene prolungato.
Prolungamento dei tempi: afibrinogenemia, ipofibrinogenemia e disfibrinogenemia, coagulopatia da
consumo, terapia fibrinolitica e a base di eparina, comparsa di prodotti di disgregazione del fibrinogeno;
sovradosaggio di penicillina, cloruro protamina, periodo perinatale, inibitori della trombina, ipoalbuminemia.
Nota aggiuntiva: il TT risulta normale in presenza di emofilia A e B e di sindrome di von Willebrand.
La reazione del TT all'eparina non è positiva come quella dell'aPTT e pertanto il TT trova uno scarso
impiego per il monitoraggio di una terapia a base di eparina.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1699.00
punti tariffari 9.20
366
Teofilina (Euphyllin®, Theolair®, Unifyl®)
1 ml siero
Valori terapeutici: 55.5 – 111.0 mol/l
Valori di tossicità: > 111 mol/l
Prelievo ematico: dopo l'assunzione orale: valore massimo 2-4 ore dopo l’assunzione; valore minimo: subito
prima della successiva somministrazione.
Broncolitico, cardiotonico
Xantina metilata (inibitore della fosfodiesterasi); le teofilline hanno uno spettro terapeutico limitato. In caso
di quantità tossiche possono manifestarsi disturbi del ritmo cardiaco di tipo tachicardico e attacchi epilettici.
Il tempo di emivita plasmatico presenta forti oscillazioni individuali (adulti 3-12 ore, fumatori 4 ore). Il 90%
della teofillina somministrata viene trasformata dal fegato in metaboliti inattivi. Solo circa il 10% viene
escreto immodificato per via renale.
Tempi di eliminazione prolungati: soggetti anziani, in caso di infezioni virali acute, disfunzioni epatiche
croniche, insufficienza cardiaca destra (Cor pulmonale) e dopo l’assunzione di cimetidina, eritromicina,
allopurinolo.
Nota aggiuntiva: 48 ore prima del prelievo del sangue evitare l’assunzione di bevande a base di caffeina.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1070.00
punti tariffari 15.90
Terapia
ipolipemizzante,
ipolipemizzanti(1)
Donne in
premenopausa
Fattori di rischio*
indicazioni,
Indicazioni
per
farmaci
Uomini, donne
postmenopausa
Fattori di rischio*
Criteri di decisione
Colesterolo totale (mmol/l)
TC/C-HDL C-LDL (mmol/l)
0 o 1*
0*
> 8.0
> 6.5
> 5.0
> 2*
> 1*
> 6.5
> 5.0
> 4.0
2 tra 3 criteri di decisione deveno essere realizzati in presenza dei fattori di rischio per iniziare una terapia
ipolipemizzante.
Al minimo 2 o 3 dosaggi dei lipidi nel siero sono necessari per determinare lo stato iniziale e per prendere
una decisione in favore di una terapia ipolipemizzante.
*Fattori di rischio: familiarità per cardiopatia ischemica (nei parenti di primo grado: donne < 65 anni o uomini
2
< 55 anni), età (sopratutto uomini > 50 anni e donne > 60 anni), fumo, ipertonia, adiposità (BMI > 30 kg/m ),
ipertrigliceridemia (> 2.0 mmol/l), insufficiente attività fisica (diabete mellito: vedi prevenzione secondaria).
Prevenzione secondaria o diabete mellito*
Pazienti con
Colesterolo totale (mmol/l)
TC/C-HDL C-LDL (mmol/l)
cardiopatia ischemica
aterosclerosi manifesta
> 5.0
> 5.0
> 3.0
diabete mellito* (prevenzione primaria o
secondaria)
2 tra 3 criteri di decisione deveno essere realizzati in presenza dei fattori di rischio per iniziare una terapia
ipolipemizzante.
Al minimo 2 o 3 dosaggi dei lipidi sierici sono necessari per determinare lo stato iniziale e per prendere una
decisione in favore di una terapia ipolipemizzante.
(1)
Raccomandazione del Gruppo di lavoro “Lipidi ed aterosclerosi” della Società Svizzera di Cardiologia,
1999
5305
Terbinafina
2 ml siero
Valori terapeutici:
Antimicotico
Tariffa:
vedi referto
No. Pos. DFI: 1076.00
punti tariffari: 99.00
Test al Captopril
2 ml plasma EDTA (2x), congelato
Principio: misurazione del livello di aldosterone e renina nel plasma in relazione al livello di angiotensina II.
Il captopril diminuisce i valori dell’angiotensina II.
Compendio degli esami labor team w ag
160
Analisi: renina e aldosterone.
Primo prelievo di sangue effettuato a digiuno (determinazione di renina e aldosterone).
25 mg captopril orale.
Secondo prelievo di sangue efferato dopo 1 ora (determinazione di renina e aldosterone).
Contrassegnare le provette da 1 a 2.
Interpretazione: iperaldosteronismo primario: l’aldosterone si mantiene elevato, quoziente di aldosterone
rispetto alla renina > 50.
Ipertonia renovascolare: l’aldosterone aumenta del doppio/triplo.
Reazione fisiologica, iperaldosteronismo secondario: la renina aumenta, l’aldosterone si abbassa, il
quoziente di aldosterone rispetto alla renina è < 50.
Nota aggiuntiva: Prelievo ematico con il paziente a riposo. Interrompere l’assunzione di diuretici e di ACEinibitori 14 giorni prima di effettuare l’esame. Attenzione: calo di pressione sanguigna.
Test al D-xilosio, Test di riassorbimento allo xilosio, D-xilosio, test al
2 ml siero (2x)
Principio: il D-xilosio somministrato per via orale viene riassorbito attivamente nell’intestino tenue
prossimale, una parte è soggetta al metabolismo intermedio e circa la metà della sostanza viene secreta
per via renale. La quantità di D-xilosio presente nell’urina raccolta nelle 5 ore dipende dall’assorbimento
intestinale dei carboidrati. Il test verifica la capacità di assorbimento dei carboidrati da parte dell’intestino
tenue.
Analisi: xilosio
paziente a digiuno
Prima dell’inizio dell’esame, svuotare completamente la vescica, eliminare l’urina.
2
Somministrazione orale di 25 g di D-xilosio in 500 ml di acqua o tè (bambini 15 g di D-xilosio/m di superficie
corporea).
All’inizio del periodo di raccolta dell’urina, il paziente deve assumere ancora 500 ml di acqua nell’ora
successiva.
Prelievo ematico (siero) 60 min. e 120 min. dopo la somministrazione del D-xilosio.
Fine del periodo di raccolta dell’urina dopo 5 ore. Svuotare di nuovo la vescica completamente.
Interpretazione: nell’urina raccolta nelle 5 ore deve essere presente > 16% della quantità di xilosio
somministrato; risp. nel siero dopo 1 ora > 21 mg/dl, dopo 2 ore > 30 mg/dl. Valori ridotti indicano un
malassorbimento dei carboidrati: celiachia, amiloidasi, secrezione dell’intestino tenue, linfoma intestinale,
morbo di Whipple, sindrome Zollinger-Ellison, danni muscolari tossici, ecc.
Valori sierici erroneamente ridotti: vomito, svuotamento ritardato dello stomaco.
Valori erroneamente bassi nell’urina: acido acetilsalicilico, digossina, digitossina, indometacina, neomicina,
oppiacei, MAO-inibitori.
Test al Desferal
10 ml urine
Principio: la secrezione renale di ferro, normalmente limitata, viene aumentata dal costituente di
complesso desferriossamina.
Analisi: ferro
500 mg desferriossamina B intramuscolare (Desferal®).
Raccogliere l’urina per 6 ore, comunicare la quantità di urina raccolta.
Per la determinazione del ferro, inviare 10 ml di urina prelevata dall’urina complessiva.
Interpretazione: in caso di sovraccarico di ferro, la desferriossamina aumenta eccessivamente la
secrezione renale:
interpretazione fisiologica:
< 18 mmol/6 h
sovraccarico di ferro:
> 54 mmol/6
Test alla clonidina
5 ml plasma EDTA (4x), congelato
Principio: con sospetto di feocromocitoma. In condizioni fisiologiche la clonidina, quale antagonista 
centrale, causa una riduzione della catecolamina. In caso di feocromocitoma non si verifica alcuna
reazione.
Analisi: adrenalina, noradrenalina
Primo prelievo di sangue a digiuno, accesso venoso (determinazione di adrenalina/noradrenalina).
300 g di clonidina orale (ad es. Catapressan®, 1 compressa da 300 g).
Eseguire tre successivi prelievi di sangue dopo 60, 120 e 180 minuti (determinazione di adrenalina e
noradrenalina).
Contrassegnare le provette con gli orari del prelievo.
Interpretazione: fisiologica: riduzione del livello di noradrenalina nel campo di riferimento.
Interpretazione patologica: assenza di riduzione della concentrazione di catecolamina nel plasma.
Nota aggiuntiva: in caso di tumori a secrezione prevalente di adrenalina o dopamina l’esame è poco
indicato. Attenzione: diminuzione della pressione sanguigna. Prelievo ematico con il paziente a riposo.
Terapia antiipertensiva (anche bloccanti dei -recettori!): interrompere 3 giorni prima di eseguire il test.
Vedi anche catecolamina, cromogranina A.
Test alla pentagastrina, Test di stimolazione della secrezione di
calcitonina
1 ml siero (4x)
Principio: la pentagastrina aumenta la secrezione di calcitonina. In caso di carcinoma midollare tiroideo a
cellule C si verifica un aumento eccessivo.
Analisi: calcitonina
Primo prelievo di sangue effettuato a digiuno (determinazione di calcitonina).
0.5 g/kg pentagastrina/kg di peso corporeo endovena.
Prelievi ematici dopo 1, 3 e 5 minuti (ogni volta determinazione della calcitonina).
Contrassegnare le provette da 1 a 4.
Interpretazione: carcinoma midollare tiroideo: aumento eccessivo: ♂ fino a > 10 volte, ♀ > 5 volte;
postoperatorio tutt’al più limiti dei valori basali più elevati.
Compendio degli esami labor team w ag
161
Nota aggiuntiva: in fase post-operatoria i pazienti che si rivelano non più stimolabili vengono considerati
guariti.
Test all’arginina, GH, test di stimolazione
1 ml siero (4x)
Principio: l’arginina stimola la secrezione di GH.
Analisi: GH
Disporre l’accesso venoso 30 minuti prima dell’inizio dell’esame.
Primo prelievo ematico prima dell’inizio dell’infusione: determinazione di GH.
Somministrare per infusione 0,5 g di arginina/kg come soluzione al 5% nell’arco di 30 minuti.
Eseguire tre successivi prelievi ematici dopo 30, 60 e 90 minuti: determinare ogni volta il valore di GH.
Contrassegnare le provette da 1 a 4.
Interpretazione: stimolazione massima dopo 30-60 minuti dall’iniezione: > 10 ng/ml oppure 3-4 volte il
valore iniziale.
Una stimolazione fisiologica esclude un deficit di GH. In caso di deficit di GH: aumento della concentrazione
rallentato, ridotto o assente.
Test all’LHRH, Test al GnRH
2 ml siero (3x)
Principio: verifica della capacità funzionale della secrezione di gonadotropina dopo somministrazione di
LHRH.
Analisi: LH/FSH
Primo prelievo di sangue effettuato a digiuno (determinazione di LH e FSH).
Donne: 25 g, uomini: 100 g LH-RH endovenoso (Kryptocur®).
Eseguire due ulteriori prelievo dopo 25 minuti (LH) e 45 minuti (FSH).
Interpretazione:
donne
LH (fase follicolare):
aumento di 2-4 volte (<20 U/l)
LH (fase di ovulazione):
aumento di 4-10 volte (<40 U/l)
LH (fase luteale):
aumento di 3-8 volte (<30 U/l)
FSH:
< 10 U/l
uomini
LH:
aumento di 2-4 volte
FSH:
aumento di 1,5 – 3 volte
Stimolazione ridotta: funzionalità ridotta dell’ipofisi, disturbo ipotalamico prolungato, pubertà tarda
costituzionale, assunzione di estrogeni, androgeni, anabolici.
Stimolazione aumentata: sindrome da ovari policistica (stimolabilità eccessiva dell’LH rispetto a FSH),
climaterio, insufficienza primaria delle gonadi (insufficienza funzionale delle ovaie o dei testicoli).
Nota aggiuntiva: interrompere l’assunzione dei preparati a base di testosterone almeno 3 settimane prima
di effettuare l’esame.
Test al TRH
1 ml siero (2x)
Principio: il TRH prodotto dall'ipotalamo regola la produzione di TSH dell'ipofisi. Il test è utile a livello
diagnostico in caso di sospette patologie tiroidee.
Analisi: TSH
Prelievo di sangue al mattino dopo una colazione leggera: determinazione del TSH.
Somministrazione di TRH (Relefact®): 1 spruzzo per narice oppure 200 g per endovena 200 g.
Dopo 30 min: prelievo di sangue per la determinazione di TSH.
Contrassegnare le provette con "basale" e "dopo la stimolazione".
Interpretazione:
Referto normale: aumento di TSH
1 – 20 mU/l (esclude la presenza di una patologia tiroidea) aumento eccessivo (> 20 mU/l): ipotireosi;
aumento ridotto/assenza di aumento: ipertireosi, ipotireosi secondaria, terapia sostitutiva della tiroide,
corticosteroidi, insufficienza renale, cirrosi epatica, anoressia nervosa, acromegalia.
Nota aggiuntiva: TRH (spray nasale Relefact®) si può richiedere al laboratorio.
Test con DMPS, Test di mobilizzazione dei metalli pesanti, Test di
Dimaval, Amalgama, Mercurio
10 ml urine (2x)
Principio: Per mezzo dell’agente chelante DMPS (2,3-dimercapto-1-propane sulfonato) è possibile
mobilizzare un accumulo di metalli pesanti (Hg, Pb, Cd, Cu) nell’organismo ed evidenziarlo nelle urine.
Analisi: Hg, Pb, Cd, Cu
Modalità:
Svuotare la vescica nel recipiente di plastica, determinare i metalli.
Dopo aver svuotato la vescica, somministrare 10 mg DPMS/kg KG con ½ - 1 litro di acqua (rispettivamente
3 – 4 mg/kg ev).
Dopo 2 ore svuotare la vescica e determinare nuovamente i metalli (in caso di somministrazione ev,
svuotare la vescica dopo 45 minuti).
Riportare l’ora sulla provetta.
Interpretazione: nei pazienti con otturazioni dentali di amalgama si registrano valori 2–5 volte maggiori
rispetto al valore di partenza.
Test di assorbimento del ferro
1 ml siero (3x), evitare l’emolisi
Analisi: ferro
primo prelievo di sangue effettuato a digiuno
somministrazione orale: 200 mg di ferro bivalente (ad es. 2 capsule di Ferrum Hausmann®)
eseguire due ulteriori prelievi di sangue effettuati dopo 2 e 4 ore.
Interpretazione: nei soggetti sani il livello di ferro aumenta di circa il 50%1 ora dopo la somministrazione.
L’assenza di tale aumento dopo 4 ore indica un disturbo di assorbimento.
Compendio degli esami labor team w ag
162
2087
Test di gravidanza
10 ml urine del mattino
Intervalli di riferimento: negativo
Nota aggiuntiva: vedi inoltre beta-HCG
Tariffa:
No. pos. DFI: 1659.00
punti tariffari 12.00
Test di inibizione con desametasone
1 ml siero (2x)
Principio: il test di inibizione con desametasone viene eseguito per diagnosticare la sindrome di Cushing e
per distinguere tra sindrome di Cushing primaria adrenalica e secondaria ipofisaria. Il desametasone
inibisce la liberazione di ACTH da lobo anteriore dell’ipofisi e la produzione steroidea endogena mediante
un meccanismo di feedback, senza interferire nella determinazione degli steroidi.
Test breve di inibizione con desametasone:
Analisi: cortisolo
Primo prelievo di sangue effettuato a digiuno alle ore 08.00: determinazione del cortisolo.
Alle 23 dello stesso giorno somministrazione orale di 2 mg di desametasone (per es. Fortecortin®).
Secondo prelievo di sangue effettuato a digiuno il giorno successivo alle ore 08.00: determinazione del
cortisolo.
Contrassegnare le provette con gli orari del prelievo.
Interpretazione: un livello di cortisolo inferiore a 140 μmol/l nel secondo campione esclude la presenza del
morbo di Cushing. Una soppressione assente o carente può indicare la presenza del morbo di Cushing. Si
consiglia di determinare il cortisolo libero nell’urina delle 24 ore e/o il test lungo di inibizione con
desametasone. Una soppressione insufficiente si ha anche in caso di adiposità, preparati a base di
estrogeno, depressione.
Test lungo di inibizione con desametasone:
Analisi: cortisolo
Serve alla differenziazione di una sintesi del cortisolo non soppressa nel test breve in una causa adrenale o
ipofisaria.
Primo prelievo di sangue effettuato a digiuno alle ore 08.00: determinazione del cortisolo.
Alle 08.00, 14.00, 20.00 und 02.00 Uhr sommistrare 2 mg desametasone (Fortecortin®) per via orale per 2
giorni.
Prelievo ematico il terzo giorno alle ore 8.00: determinazione del cortisolo.
Contrassegnare le provette con gli orari del prelievo.
Interpretazione: l’assenza di soppressione indica un’autonomia surrenale o un tumore con
sovrapproduzione ectopica e autonoma di ACTH. Una diminuzione del cortisolo sierico di almeno il 50%
indica una causa ipotalamica o ipofisaria della sindrome di Cushing.
Nota aggiuntiva: prestare attenzione agli effetti collaterali e alle limitazioni d’uso del desametasone. In
caso di soppressione del cortisolo nel test di inibizione breve e di secrezione normale di cortisolo nell’urina
delle 24 ore si esclude la presenza di ipercortisolismo. Contrassegnare le provette con gli orari dei prelievi
Test di soppressione di GH, GH dopo carico orale di glucosio, GH, test di
soppressione
siero 4x 1 ml
Principio: nei soggetti sani la secrezione di GH viene soppressa dal carico di glucosio.
Analisi: GH
Primo prelievo ematico a digiuno.
Adulti: somministrazione orale di 100 g di glucosio in 400 ml di acqua o tè.
Bambini: 1,75 g di glucosio/kg peso corporeo come soluzione al 25% (acqua o tè).
Eseguire tre successivi prelievi ematici dopo 60, 90 e 120 minuti.
Interpretazione: soppressione fisiologica (< 1 ng/ml): improbabile produzione autonoma di GH
assenza di soppressione o aumento paradossale: acromegalia.
Nota aggiuntiva: in caso di diabete mellito manifesto, il test non è significativo.
Test di stimolazione con ACTH, Test al Synacthen®
1 ml siero (2x)
Principio: il test è utile a livello diagnostico in caso di sospetta insufficienza surrenalica o sindrome
®
androgenitale. La somministrazione di ACTH (Synacthen ) causa un aumento della sintesi steroidea nella
surrenale.
Procedere:
a) Chiarimento diagnostico per un’insufficienza surrenalica:
Primo prelievo di sangue a digiuno tra le 8.00 e le 9.00 (determinazione del cortisolo).
®
0,25 mg di Synacthen endovena (ACTH).
Secondo prelievo di sangue dopo 30 minuti (determinazione del cortisolo).
Contrassegnare le provette con l’ora del prelievo.
Interpretazione: in caso di aumento del cortisolo plasmatico del doppio del valore iniziale o di più di 0,28
mol/l è esclusa un’insufficienza surrenalica. Uno scarso aumento indica invece un’insufficienza surrenalica
(primaria o secondaria). Per la differenziazione si consiglia la somministrazione di Synacthen per più giorni.
In caso di insufficienza secondaria (ipofisaria) la stimolazione aumenta con il tempo. (In alternativa la
risposta di ACTH può essere verificata con CRH (test CRH).
b) Chiarimento diagnostico per una sindrome androgenitale:
Primo prelievo di sangue a digiuno tra le 8.00 e le 9.00 (determinazione del cortisolo e del 17-OHprogesterone).
®
0,25 mg di Synacthen endovena (ACTH).
Secondo prelievo di sangue dopo 60 minuti (determinazione del cortisolo e del 17-OH-progesterone).
Contrassegnare le provette con l’ora del prelievo.
Interpretazione: In caso di sindrome androgenitale il cortisolo, come prodotto finale della sintesi steroidea,
aumenta in misura irrilevante a seguito di stimolazione; al contrario, il 17-OH progesterone, non più
metabolizzato dal blocco enzimatico, aumenta rapidamente (> 7.6 nmol/l).
Nota aggiuntiva: le fiale di Synacthen possono essere richieste in laboratorio. Prestare attenzione agli
®
effetti collaterali causati dalla somministrazione di Synacthen . Una terapia a base di steroidi può ridurre la
stimolabilità.
Compendio degli esami labor team w ag
163
Test di tolleranza al glucosio
1 ml sangue NaF (2 – 3x)
Principio: determinando il glucosio nel sangue a digiuno e dopo l’assunzione di glucosio, è possibile
individuare la condizione del metabolismo.
Analisi: glucosio
Primo prelievo di sangue effettuato a digiuno: determinazione glucosio.
Somministrazione di 75 g di glucosio (zucchero naturale) in 500 ml di acqua.
Prelievo di sangue effetuato dopo 120 minuti dall’assunzione: determinazione del glucosio, in gravidanza 60
e 120 minuti dopo l’assunzione.
Contrassegnare le provette con l’indicazione “a digiuno” e ora del prelievo.
Interpretazione:
Normale:
a digiuno (mmol/l)
2 ore dopo l’assunzione (mmol/l)
plasma venoso
< 5.6
< 7.8
Tolleranza al glucosio ridotta:
a digiuno (mmol/l)
2 ore dopo l’assunzione (mmol/l)
plasma venoso
5.6 – 6.9
7.8 – 11.0
Diabete mellito:
a digiuno (mmol/l)
2 ore dopo l’assunzione (mmol/l)
plasma venoso
≥ 7.0
> 11.1
Diabete gestazionale:
due o parecchi valori superiori al limite
plasma venoso
a digiuno (mmol/l)
< 5.1
1 ora dopo l’assunzione (mmol/l)
< 10.0
2 ore dopo l’assunzione (mmol/l)
< 8.5
Fattore di conversione: mmol/l x 18.2 = mg/dl
2755
Test ematico della tubercolosi, Test dell’interferone gamma per la
diagnosi di Tbc, Elispot, Quantiferon
Sangue in provette CPDA (da richiedere al laboratorio); non centrifugare
Valore di riferimento: negativo
Il test si basa sul principio della determinazione della liberazione di interferone gamma da parte di linfociti
sensibilizzati rispetto al Mycobacterium tuberculosis (micobatterio della tubercolosi).
Un esame del sangue positivo indica la presenza di un’infezione latente o attiva da Mycobacterium
tuberculosis (sensibilità e specificità all’incirca del 90%).
In caso di risultato positivo, non è possibile distinguere se si tratta di un’infezione attiva o latente.
Il test non è influenzato da una pregressa vaccinazione BCG.
Le indicazioni per l’esecuzione del test sono le seguenti: Ricerca di un’infezione nella forma latente o attiva,
screening di persone recentemente esposte al contatto con un caso di tubercolosi.
Il test non è uno strumento idoneo da utilizzare per il controllo terapeutico. Per un’indagine epidemiologica
dopo contatto con un paziente affetto da Tbc eseguire un prelievo di sangue subito dopo il contatto e un
controllo del decorso dopo 6 settimane.
Tariffa:
No. pos. DFI : 1474.00
punti tariffari: 87.00
Test HCG, Test della funzionalità delle cellule di Leydig
1 ml siero (4x)
Principio: l’HCG stimola le cellule di Leydig mediante l’attività di LH e la sintesi del testosterone.
Analisi: testosterone
1° giorno
ore 08.00
primo prelievo di sangue (testosterone)
ore 18.00
secondo prelievo di sangue (testosterone)
ore 18.30
5000 E HCG intramuscolare (per es. Pregnyl®)
2° giorno
ore 18.30
5000 E HCG intramuscolare
3° giorno
ore 18.30
5000 E HCG intramuscolare
4° giorno
ore 08.00
terzo prelievo di sangue (testosterone)
ore 18.00
quarto prelievo di sangue (testosterone)
Interpretazione:
Normale: aumento del doppio del livello di testosterone.
Valore basale basso/assenza di aumento: anorchia, difetto nella sintesi del testosterone.
Aumento subnormale: funzione limitata delle cellule di Leydig.
Testosterone
266 1 ml siero
2464 2 ml saliva
Intervalli di riferimento: siero f
m
< 10 anni
10 – 12 anni
12 – 18 anni
> 18 anni
< 1 anno
1 – 12 anni
12 – 16 anni
< 0.7 nmol/l
< 1.7 nmol/l
0.3 – 2.7 nmol/l
0.4 – 2.9 nmol/l
< 10.7 nmol/l
< 1.7 nmol/l
< 27.0 nmol/l
Compendio degli esami labor team w ag
164
> 16 anni
9.3 – 37.0 nmol/l
< 40 anni
4.50 – 49.0 pg/ml
40 – 60 anni
3.60 – 49.0 pg/ml
> 60 anni
2.90 – 39.0 pg/ml
m
< 30 anni
41.0 – 143 pg/ml
30 – 50 ani
30.0 – 100 pg/ml
> 50 anni
23.0 – 92.0 pg/ml
Oltre il 95% del testosterone dell’uomo viene prodotto dai testicoli nelle cellule di Leydig mediante
stimolazione della gonadotropina. Il resto ha un’origine adrenale.
Il testosterone nel sangue è legato in gran parte alla globulina legante dell’ormone sessuale (SHBG).
Il testosterone delle donne che circola nel sangue è rispettivamente per un quarto di origine adrenale e
ovarica. Il resto si forma nel tessuto adiposo subcutaneo, nella pelle e nel fegato dai cosiddetti precursori.
L’androstendione è il precursore più importante per il deidrotestosterone. Nei tessuti il testosterone viene
metabolizzato in deidrotestosterone, la sostanza metabolicamente attiva.
Aumento dei valori
Uomini: apporto esogeno di testosterone, tumori testicolari endocrini attivi, resistenza androgena.
Donne: iperandrogenemia di origine adrenale o ovarica (ad es. iperplasia surrenale, sindrome
adrenogenitale, Cushing, sindrome PCO, tumori ovarici), pubertà precoce.
Valori di testosterone > 1,2 ng/ml nelle donne indicano un probabile tumore a produzione di testosterone.
DD: sindrome adrenogenitale dovuta a difetto della 21 idrossilasi.
Diminuzione dei valori: ipogonadismo (nell’uomo), sindrome di Klinefelter (nell’uomo), prepubertale,
assunzione di anabolici, cirrosi epatica, denutrizione, anossia.
Nota aggiuntiva: nella valutazione dei valori del testosterone è necessario osservare le oscillazioni
quotidiane e a breve termine (dovute a sforzi fisici, malattie, stress, farmaci, ecc.). Si consiglia di eseguire il
prelievo del sangue standardizzato tra le 8 e le 10 del mattino. A causa della dipendenza ciclica, nelle
donne si consiglia di eseguire il prelievo del sangue tra il 3° e il 7° giorno del ciclo. Nella seconda metà del
ciclo i valori sono più elevati.
Se si sospetta una iperandrogenemia in una paziente, si consiglia di determinare contemporaneamente il
DHEA-S e l’androstendione. In questo modo è possibile distinguere un’origine adrenale (DHEA-S) da
un’origine ovarica (androstendione).
Tariffa:
No. pos. DFI: 1694.00
punti tariffari 19.30
saliva f
1840
Testosterone biodisponible
1 ml siero
Intervalli di riferimento: f
<10 anni
<0.5 nmol/l
10 – 12 anni
< 1.2 nmol/l
12 – 18 anni
< 2.3 nmol/l
> 18 anni
< 2.5 nmol/l
m
< 1 anno
< 7.5 nmol/l
1 – 12 anni
< 1.0 nmol/l
12 – 16 anni
< 16.0 nmol/l
16 – 40 anni
6.0 – 18.0 nmol/l
> 40 anni
3.0 – 14.0 nmol/l
La sintesi del testosterone nell’uomo ammonta a 5 - 7 mg al giorno (testicolare), nella donna a 0,2- 0,3 mg
(ovarico). La sintesi adrenalinica è minima per entrambi i sessi. Invece la trasformazione periferica del
DHEA (deindroepiandrosterone) e dell’androstendione rispetto al testosterone può assumere notevoli
dimensioni. L’androgene biologicamente attivo oltre al testosterone è il suo metabolita intracellulare (il
diidrotestosterone (DHT)) che diffonde la sua azione nei tessuti sensibili mediante recettori. Il testosterone è
presente per ca. il 44% legato alla SHBG, per ca. il 50% legato all’albumina e per il 2% in forma libera. La
somma della forma libera e di quella non legata alla SHBG è definita come testosterone biodisponibile.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1694.00 (2x)
punti tariffari: 38.60
267
Testosterone libero
1 ml siero
Intervalli di riferimento: f
< 4 anni
< 14 pmol/l
4 – 10 anni
< 25 pmol/l
10 – 12 anni
< 58 pmol/l
12 – 15 anni
14 – 88 pmol/l
15 – 34 anni
14 – 72 pmol/l
34 – 50 anni
< 58 pmol/l
> 50 anni
< 46 pmol/l
m
< 14 anni
25 – 377 pmol/l
14 – 22 anni
119 – 966 pmol/l
22 – 34 anni
272 – 946 pmol/l
34 – 60 anni
183 – 662 pmol/l
> 60 anni
169 – 502 pmol/l
Solo circa il 2% si trova non legato come testosterone libero ed è responsabile degli effetti metabolici.
Sebbene il testosterone libero sia praticamente sempre correlato con il testosterone totale, ci sono
eccezioni (ipertireosi, assunzione di antiepilettici), in cui un aumento della concentrazione di testosterone
totale non è accompagnato da un aumento del testosterone libero e attivo biologicamente.
Aumento dei valori
Uomini: apporto esogeno di testosterone, tumori testicolari endocrini attivi, resistenza androgena.
Donne: iperandrogenemia di origine adrenale o ovarica (ad es. iperplasia surrenale, sindrome
adrenogenitale, Cushing, sindrome PCO, tumori ovarici), pubertà precoce.
Diminuzione dei valori: ipogonadismo (nell’uomo), sindrome di Klinefelter (nell’uomo), prepubertale,
assunzione di anabolici, cirrosi epatica, denutrizione, anossia.
Nota aggiuntiva: nella valutazione dei valori del testosterone è necessario osservare le oscillazioni
quotidiane e a breve termine (dovute a sforzi fisici, malattie, stress, farmaci, ecc.). Si consiglia di eseguire il
prelievo del sangue standardizzato tra le 8 e le 10 del mattino. A causa della dipendenza dal ciclo, nelle
donne si consiglia di eseguire il prelievo del sangue tra il 3° e il 7° giorno del ciclo. Nella seconda metà del
ciclo i valori sono più elevati.
Compendio degli esami labor team w ag
165
Se si sospetta una iperandrogenemia in una paziente, si consiglia di determinare contemporaneamente il
DHEA-S e l’androstendione. In questo modo è possibile distinguere un’origine adrenale (DHEA-S) da
un’origine ovarica (androstendione).
Tariffa:
No. pos. DFI: 1693.00
punti tariffari 42.00
2354
Tiagabin (Gabitril®)
2 ml siero
Valori terapeutici:
Antiepilettico
Tariffa:
698
No. pos. DFI: 1068.00
< 700 µg/l
No. pos. DFI: 1468.00
punti tariffari 115.00
Tilidine (Valoron®)
2 ml siero
come nortilidine
Valori terapeutici:
Tariffa:
703
punti tariffari 140.00
Ticlopidina
2 ml siero
Valori terapeutici: 1.0 – 2.0 g/ml
Inibitore dell' aggregazione piastrinica
Tariffa:
No. pos. DFI: 1051.00
705
punti tariffari 99.00
Tiaprid (Tiapridal®)
2 ml siero
Valori terapeutici: 1.0 – 2.0 mg/l
Antidopaminergico
Tariffa:
No. pos. DFI: 1579.00
3132
punti tariffari 76.00
Tiamazolo (Tapazole®)
2 ml siero
Valori terapeutici:
Tireostatico
Tariffa:
2748
5 – 50 g/l
vedi referto
No. pos. DFI: 1051.00
punti tariffari 115.00
Timidina kinasi
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 6.0 U/l
Marcatore tumorale delle malattie linfatiche (LNH, LCL, mieloma multiplo)
Tariffa:
No. pos. DFI: 1581.00
punti tariffari 37.00
2756
Tioguanina nucleotide
Sangue EDTA
Intervalli di riferimento: 100 – 450 zmol/0.8Ery
Controllo della terapia nel corso della somministrazione di azatioprina (Imurek), 6-mercaptopurina (PuriNethol) e 6-tioguanina: i nucleotidi della 6-tioguanina e i nucleotidi della 6-metilmercaptopurina vengono
determinati come marcatori attivi.
Nota: vedere anche metilmercaptopurina.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1469.00
punti tariffari 150.00
3819
Tiopurina S-metil-transferasi, TPMT
Sangue EDTA
Intervalli di riferimento: > 20 nmol/gHb x h
La tiopurina, così come la azatioprina (Imurek), la 6-mercaptopurina (Puri-Nethol) e la 6-tioguanina, è
impiegata nella cura dei tumori, nel trattamento delle malattie infiammatorie croniche intestinali o dopo
trapianti d’organo. Le tiopurine sono i precursori inattivi dei nucleotidi della 6-tioguanina (6-TGN) ad azione
antiproliferativa e immunosoppressiva, che vengono incorporati come analoghi del substrato nelle molecole
di DNA e RNA e interferiscono con la sintesi continua dell’acido nucleico. L’enzima tiopurina-Smetiltransferasi (TPMT) catalizza la s-metilazione delle tiopurine e dei nucleotidi tiopurinici contribuendo alla
rispettiva inattivazione. L’attività dell’enzima mostra tuttavia un elevato grado di variazione interindividuale.
Sotto la dose standard, i pazienti che presentano un’attività TPMT intermedia sviluppano una
concentrazione di 6-TGN circa 2-3 volte superiore rispetto ai pazienti con attività normale. I pazienti con
deficit completo di TPMT sviluppano concentrazioni di 6-TGN 10-20 volte superiori che provocano una
grave mielodepressione a causa dell’accumulo tossico di 6-TGN nei tessuti ematopoietici. La ridotta attività
di TPMT è eziologicamente causata da polimorfismi del gene TPMT sul braccio corto del cromosoma 6
(6p22.3). All’incirca nel 10% della popolazione diverse costellazioni di questi polimorfismi sono riconosciute
come responsabili di una ridotta attività di TPMT; nello 0,3% dei casi è presente una perdita completa di
attività enzimatica. Con l’analisi di tre polimorfismi del gene TPMT viene attestato circa il 90-95% di tutte le
varianti di deficit di TPMT che si manifestano nell’Europa centrale.
Tariffa:
No. pos. DFI: 2000.00, 2022.00 punti tariffari 388.00
701
Tioridazina (Melleril®)
2 ml siero
Valori terapeutici: vedi referto
Valori di tossicità: 3000 g/l
Neurolettico (fenotiazina)
Tariffa:
No. pos. DFI: 1578.00
punti tariffari 21.00
Compendio degli esami labor team w ag
166
3290
Tipizzazione linfocitaria, Monitoraggio HIV
Sangue EDTA
Stabilità a temperatura ambiente 24 ore, a 4° C fino a 48 h circa
Fino al momento dell’invio conservare il sangue in frigorifero. Evitare l’invio durante il fine settimana.
Il campione non deve venire a contatto con capillari QBC. Nel caso in cui in laboratorio venga eseguita
un’analisi QBC, versare poco sangue EDTA in una seconda provetta e prelevare 2 provette di EDTA.
Intervalli di riferimento: vedi referto
Componente fondamentale del monitoraggio dell’HIV nei pazienti notoriamente HIV positivi. Analisi
citoflurimetrica di antigeni superficiali marcati, specifici sui linfociti. Questo metodo consente di suddividere i
singoli sottotipi. Per il monitoraggio del decorso dei pazienti notoriamente HIV positivi è importante
soprattutto la conta delle cellule CD4+ (cellule T). I linfociti T4 sono le cellule ospiti del’HIV. Nel corso
dell’infezione HIV si verifica un crollo crescente di queste cellule e una diminuzione del valore di CD4+. Al
contempo si modifica anche il rapporto CD4/CD8. Nei soggetti sani sono presenti circa il doppio delle cellule
T4 e cellule suppressor CD8. Nei pazienti affetti da HIV questo rapporto si sposta gradualmente a favore
delle cellule suppressor CD8.
Nota aggiuntiva: vedi HIV, linfoma Non-Hodgkin vedi immunfenotipizzazione, deficienza immunitaria vedi
immunità cellulare
Tariffa:
No. pos. DFI: 1372.00, 1532.00, 1523.00, 1524.00 (2x)
punti tariffari 88.30
193
Tireoglobulina, Tg
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 50 g/l
La tireoglobulina è una glicoproteina. Si forma nel reticolo endoplasmaico dei tireociti, si accumula nel lume
follicolare e costituisce il deposito degli ormoni tiroidei. Normalmente nel sangue ne è rilevabile solo una
percentuale modesta. Livelli elevati indicano una disfunzione delle cellule follicolari. Il principale campo di
impiego è rappresentato dal controllo dei pazienti affetti da carcinoma tiroideo (carcinoma follicolare o
papillare) dopo l'asportazione della tiroide. Dopo un'asportazione totale della tiroide mediante operazione e
terapia a base di radio-iodio, livelli di tireoglobulina persistenti o ricorrenti sono indicativi di recidive locali o
metastasi distanti.
Aumento dei valori
Patologie maligne: carcinoma tiroideo follicolare e papillare, recidive dopo operazione.
Patologie benigne: morbo di Basedow, struma nodoso, struma eutiroideo, adenoma autonomo, tiroidite di
De Quervain (valori elevati!).
Nota aggiuntiva: nel 10% dei carcinomi tiroidei si formano anticorpi anti-tireoglobulina e pertanto si
possono rilevare valori falsamente bassi. Si consiglia di determinare contemporaneamente gli autoanticorpi
anti-tireoglobulina o di effettuare il test "Tireoglobulina, recupero". Vedi alla rispettiva voce.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1717.00
punti tariffari 44.00
2222
Tireoglobulina, recupero
2 ml siero
Intervalli di riferimento: > 80 %
Il principale campo di impiego della tireoglobulina è rappresentato dal controllo dei pazienti affetti da
carcinoma tiroideo (carcinoma follicolare o papillare) dopo tiroidectomia radicale e radioterapia metabolica.
Il rilievo di quantità dosabili della tireogolbulina è indicativo di ripresa e/o diffusione della malattia. I livelli di
tireoglobulina persistenti o ricorrenti sono indicativi di recidive locali o metastasi distanti. L'ormone è dosato
dopo aggiunto di tireoglobulina in concentrazione conosciuta. Se il "recupero" dell'ormone è più di 80% la
presenza di autoanticorpi anti-tireoglobulina sarà poco probabile.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1717.00 (2x)
punti tariffari 88.00
Tiroide, alterazioni della funzionalità
Diagnosi
TSH
T4
fT4
T3
Ipertiroidismo primario
↓
↑
↑
↑
Ipertiroidismo secondario
↑
↑
↑
↑
Ipotiroidismo primario
↑
↓
↓
↓
Ipotiroidismo sec., insufficienza anteipofisaria
↓/(↓)
↓/(↓)
↓
↓/(↓)
Aumento di TBG
↔
↑
↔
↑
Diminuzione di TBG, ipoproteinemia
↔
↓
↔
↓
Sindrome con bassa T3 (NTI)
↓
↔
↔
↓
Tireotossicosi iatrogena
↓
↑↑
↑↑
↑↔
Tossicosi T3
↓
↔
↔
↑
Ipertiroidismo, inibizione della conversione
↓
↑↑
↑↑
↑
Ipotiroidismo sublinico
↑
↔
↔
↔
Ipertiroidismo subclinico
↓
↔
↔
↔
TBG: Thyroxin binding globulin (globulina legante la tirossina) = proteina transportatrice
NTI = non-thyroidal illness
Nota aggiuntiva: vedi inoltre T3 libera, T3 totale, T4 libera, T4 totale, TSH
197
fT3
↑
↑
↓
↓/(↓)
↔
↔
↓
↑↔
↑
↑
↔
↔
Tirossina , T4
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 3 giorni
110 – 280 nmol/l
3 giorni – 1 mese
80 – 240 nmol/l
1 mese – 1 anno
55 – 210 nmol/l
1 – 6 anni
76 – 220 nmol/l
> 6 anni
70 – 160 nmol/l
T4 viene sintetizzata nella tiroide e rilasciata nella circolazione. È il pro-ormone di T3: in periferia avviene la
deiodinazione in T3 (triiodtironina). Nel sangue T4 è legata alle proteine trasportatrici (Thyroxin binding
globuline = TBG).
Aumento dei valori: ipertireosi (primaria e secondaria), dosaggi elevati di farmaci a base di tiroxina.
Diminuzione dei valori: ipotireosi (primaria e secondaria), terapia a base di tireostatici.
Compendio degli esami labor team w ag
167
Nota aggiuntiva: la determinazione di T4 in forma libera è da preferire alla determinazione del T4 totale,
perché i valori possono essere alterati da oscillazioni della concentrazione delle proteine trasportatrici.
Valori erroneamente elevati: estrogeni (gravidanza, inibitori dell’ovulazione, terapia sostitutiva), amiodarone,
iodio (mezzo di contrasto), 5-FU, eroina, metadone, prostaglandine. Valori erroneamente bassi:
ipoproteinemia, androgeni, carbamazepina, salicilati, eparina, diazepam, tiourea, fenilbutazone,
difenilidantoina, betabloccanti.
vedi inoltre T3 libera, T3 totale, T4 libera, TSH, diagnostica tiroidea
Tariffa:
No. pos. DFI: 1721.00
punti tariffari 9.00
191
Tirossina libera, T4 libera, FT4
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 3 giorni
13.0 – 39.0 pmol/l
3 giorni – 1 mese
11.0 – 36.0 pmol/l
1 mese – 6 anni
11.0 – 30.0 pmol/l
> 6 anni
11.0 – 26.0 pmol/l
T4 viene sintetizzata nella tiroide e rilasciata nella circolazione. È il pro-ormone di T3: in periferia avviene la
deiodinazione in T3 (triiodtironina). Gli ormoni tiroidei sono attivi biologicamente solo in forma libera. La
maggior parte si trova legata alle proteine (Thyroxin binding globuline = TBG). La determinazione degli
ormoni liberi è indipendente dalle oscillazioni della proteina legante.
Aumento dei valori: ipertireosi (primaria e secondaria), dosaggi elevati di farmaci a base di tirossina.
Diminuzione dei valori: ipotireosi (primaria e secondaria), terapia a base di tireostatici.
Nota aggiuntiva: vedi inoltre T4 totale, T3 libera, T3 totale, TSH, diagnostica tiroidea
Tariffa:
No. pos. DFI: 1720.00
punti tariffari 9.00
188
Tissue Polypeptide Specific Antigen, TPS, TPA
2 ml siero
Intervalli di riferimento: < 75 U/l
TPS è un polipeptide ed è rilevabile nella maggior parte delle cellule epiteliali. È un componente delle
cheratine appartenenti ai filamenti intermedi delle cellule epiteliali normali e maligne. Il TPA non serve come
marker specifico per un determinato tumore, ma indica la proliferazione cellulare. Il significato clinico risiede
nel monitoraggio del decorso e della terapia in caso di malignomi. Il TPS non è in relazione con le
dimensioni del tumore, ma con la velocità di proliferazione.
Aumento dei valori:
patologie maligne: carcinoma vescicale, recidive o metastasi di numerosi malignomi (in prevalenza
carcinoma vescicale, carcinoma polmonare, colo-rettale, del testicolo, mammario, prostatico, renale,
gastrico, della cervice e della tiroide)
patologie benigne: patologie epatite, polmoniti, insufficienza renale, malattie infiammatorie gastrointestinali,
pancreatite.
Nota aggiuntiva: la sensibilità diagnostica per i tumori maligni è elevata; si raccomanda l'abbinamento con
altri marcatori tumorali.
vedi inoltre marcatori tumorali
Tariffa:
No. pos. DFI: 1723.00
punti tariffari 47.00
2531
4132
384
Titanio
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 7.7 g/l
Tariffa:
No. pos. DFI: 1041.00
punti tariffari 105.00
Tizanidinum (Sirdalud®)
1 ml siero
Valori terapeutici: 4.0 – 16.0 g/l
Miotonolitico/antispastico
Tariffa:
No. pos. DFI: 1064.00
punti tariffari 86.00
Tobramicina (Obracin®)
1 ml siero
Valori terapeutici:
< 2.0 mg/l
basal
5.0 – 10.0 mg/l picc
Livello di avvallamento: prelievo di sangue immediatamente prima della dose successiva
Livello di picco:
prelievo di sangue 15 – 30 min. dopo il termine dell’infusione o 1 h dopo la
somministrazione intramuscolare.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1060.00
punti tariffari 115.00
3585
438
Tolperison (Mydocalm®)
1 ml siero
Valori terapeutici: 10.0 – 50.0 mg/l
Miorilassante centrale
Tariffa:
No. pos. DFI: 1084.00
Topiramato (Topamax®)
2 ml siero
Valori terapeutici:
Antiepilettico
Tariffa:
3320
punti tariffari 160.00
12 – 36 mol/l
No. pos. DFI: 1069.00
punti tariffari 140.00
Torasemide (Torem®)
2 ml siero
Valori terapeutici:
Diuretico
Tariffa:
< 1.5 mg/l
No. pos. DFI: 1485.00
punti tariffari 140.00
Compendio degli esami labor team w ag
168
1946
Tossoide difterico, anticorpi, Antitossina difterica, Difterite
1 ml siero
Protezione dubbia: 0.1 – 1.0 IU/ml
Livello protettivo: >1.0 IU/ml
Tariffa:
No. pos. DFI: 3466.00
709
punti tariffari 47.00
Toxocara, anticorpi, Toxocara canis, Toxocara cati, Ascaridi, Vermi
cilindrici
2 ml siero
Intervalli di riferimento: < 0.50 OD
L’infezione da toxocara avviene in seguito ad ingestione di uova eliminate da cani e gatti, causando
granulomi eosinofili nel polmone, nel fegato, nel cervello, nell’occhio, ecc. Spesso si ha aumento delle IgE
ed eosinofilia. La ricerca anticorpale risulta positiva nel 5 – 10% dei soggetti sani. Sieroreazioni positive si
possono riscontrare non prima di 4 settimane dall’infezione.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3546.00
punti tariffari 42.00
Toxoplasmosi
Toxoplasma gondii è un protozoo, parassita cellulare, trasmesso in seguito all’ingestione di cibi infetti (carne
cruda), attraverso il contatto con animali domestici (gatti, escrementi di gatto) o tramite un’infezione
acquisita per via transplacentare. Il periodo di incubazione è di 2 – 3 settimane. Gli anticorpi sono presenti
in circa il 30% della popolazione dell’età di 30 anni. Il decorso si rivela spesso asintomatico; le forme
leggere sono caratterizzate da cefalea, infiammazione della gola e linfoadenite (linfonodi nella zona cerviconucale). In soggetti immunocompromessi (HIV, trapianti d’organo) sorgono sintomi gravi quali miocardite,
epatite, polmonite, meningoencefalite e retinocoroidite. Dopo un’infezione gli agenti persistono per tutta la
vita all’interno dell’organismo. In caso di immunosoppressione (HIV) si possono verificare reinfezioni
endogene a decorso grave.
Infezione durante la gravidanza: In caso di infezione primaria contratta da una donna in gravidanza (2 – 7
casi su 1000 neonati) sussiste il rischio di un’infezione fetale acquisita per via transplacentare in circa il 50%
dei casi, con tendenza all’aumento con il progredire dell’età gestazionale. Ne può conseguire un aborto
spontaneo, un parto prematuro o morta intratuterina del feto. L’embriopatia indotta da toxoplasma si
manifesta con idrocefalo, ritardo mentale o psicomotorio, corioretinite o calcificazioni cerebrali. Anche un
neonato clinicamente sano la cui madre è stata infetta da toxoplasma può ancora sviluppare, durante i primi
mesi e persino dopo anni, danni tardivi con disturbi oftalmologici (corioretinite) e ritardo mentale.
447
Toxoplasmosi IgG e IgM
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 1.0 MOC
L’evidenziazione delle IgG specifiche è, in presenza di IgM negative, indice di un’infezione pregressa da
toxoplasma. Ai fini dell’accertamento di un’infezione acuta è necessaria inoltre la determinazione delle IgM.
Ai fini della differenziazione di un’infezione in atto o recente da una pregressa si raccomanda la
determinazione dell’avidità delle IgG specifiche.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3549.00, 3550.00 punti tariffari 42.40
4471
Toxoplasmosi, IgM
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 1.0 MOC
L’evidenziazione delle IgM è indicativa di un’infezione in atto.
Nota aggiuntiva: Nella prima fase della gravidanza reazioni aspecifiche possono interferire nel test di
ricerca delle IgM dando false reattività. Ai fini di maggiore certezza si esegue automaticamente l’analisi
“Toxoplasma, test di avidità delle IgG”.
Comparata ad altre malattie infettive, gli anticorpi IgM specifici possono persistere a lungo (2 – 3 anni). Per
la differenziazione da malattie acute è necessario effettuare monitoraggi a intervalli di circa 2 settimane per
rilevare eventuali aumenti dei titoli. Ulteriori informazioni si ottengono dalla determinazione dell’avidità delle
IgG. Nei neonati può venire a mancare la formazione postnatale di IgM in seguito a un feedback negativo
dovuto alle IgG materne; in tal caso è consigliabile monitorare l’evoluzione del titolo delle IgG.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3553.00
punti tariffari 25.00
7100
Toxoplasmosi, test di avidità delle IgG
1 ml siero
Intervalli di riferimento: indice di avidità < 0.2:
infezione contratta a distanza di < 4 mesi
indice di avidità > 0.3:
infezione contratta a distanza di > 4 mesi
Nota aggiuntiva: In zona grigia (0.2 – 0.3) sono indicati i monitoraggi, dato che non è possibile alcuna
affermazione in merito alla datazione dell’infezione. Nella gravidanza l’indice di avidità delle IgG può
presentare livelli molto bassi per un periodo prolungato in seguito all’influsso di mediatori.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3549.00, 3350.00 punti tariffari 88.40
4473
Toxoplasmosi gondii DNA
Sangue EDTA
Liquido amniotico
Villi coriali
Intervalli di riferimento: negativo
Tariffa:
No. pos. DFI: 3556.00
Tramadol (Tramal®)
2279 1 ml siero
2137 10 ml urine
Intervalli di riferimento: siero
Urinne
Analgetico
punti tariffari 180.00
200– 600 µg/l
negativo
Compendio degli esami labor team w ag
Tariffa:
2990
siero
Urine
No. pos. DFI: 1051.00
No. pos. DFI: 1599.00
169
punti tariffari 115.00
punti tariffari 68.00
Transchetolasi con effetto TPP
Sangue EDTA
Intervalli di riferimento: 60 – 85 U/l
< 20.0%
La vitamina B1 è un cofattore della transchetolasi eritrocitaria. Un’attività della transchetolasi eritrocitaria
ridotta è indicativa di un deficit di vitamina B1. Un aumento dell’attività della transchetolasi eritrocitaria in
seguito all’aggiunta di tiamina pirofosfato (effetto TPP) rappresenta un indice particolarmente sensibile di
deficit di vitamina B1. Un aumento dell’attività superiore al 15% è probabile che individui una carenza.
Aumento dei valori: carenza di vitamina B1
Tariffa:
No. pos. DFI: 1358.00 (2x)
punti tariffari 42.00
3528
Transcortina, CBG, Corticosteroid Binding Globulin
1 ml siero
Intervalli di riferimento: 40 – 60 mg/l
Tariffa:
No. pos. DFI: 1722.00
230
punti tariffari 19.00
Transferrina
1 ml siero
Intervalli di riferimento: 2.0 – 3.8 g/l
La transferrina è una proteina di fase acuta e migra nella frazione  dell'elettroforesi. Si forma nel fegato e
serve al trasporto del ferro dai punti di assorbimento dell'intestino tenue superiore ai tessuti emopoietici nel
midollo osseo. Una determinazione isolata della transferrina è inutile sul piano diagnostico. È rilevabile solo
con la saturazione della transferrina e la ferritina. È necessaria per il calcolo della saturazione di
transferrina.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1729.00
punti tariffari 6.20
233
Transferrina, ricettore solubile della, sTfR
1 ml siero
Intervalli di riferimento: 4.7 – 12.1 nmol/l
Il ricettore solubile della transferrina lega la transferrina carica di ferro alle superfici cellulari e la trasporta
nelle cellule. Stati caratterizzati da deficit di ferro determinano un aumento della concentrazione per effetto
di una "up-regulation". Il vantaggio della determinazione è dato dal fatto che le reazioni di fase acuta, a
differenza della ferritina, non ne alterano il valore. In questi casi il parametro è da preferire alla ferritina ai
fini della diagnosi del deficit di ferro.
Aumento dei valori: deficit di ferro (prevalentemente in caso di contemporanea reazione di fase acuta,
epatopatia, tumori), sindromi mielodisplastiche, anemie megaloblastiche, emolisi, sferocitosi, anemia
drepanocitica.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1607.00
punti tariffari 56.00
3548
Trascritto di fusione BCR-ABL
5x Sangue eparinato o 5x sangue EDTA
Intervalli di riferimento: vedi referto
Nella leucemia mieloide cronica (LMC) e in parte anche nella leucemia linfatica acuta (LLA) una
translocazione reciproca t(9;22)(q34;q11) tra i cromosomi 9 e 22 determina la formazione di un gene ibrido
BCR-ABL che codifica per una proteina di fusione con elevata attività tirosin-chinasica. Questa proteina è
direttamente responsabile della trasformazione leucemica delle cellule. LMC: Circa il 95% delle LMC sono
BCR-ABL-positive. LLA: è presente un gene di fusione BCR-ABL in circa il 25% dei pazienti adulti e nel 5%
dei bambini. L’Imatinib (Glivec) è un inibitore della tirosin-chinasi nelle linee cellulari positive Bcr-Abl e nelle
cellule leucemiche fresche prelevate da pazienti affetti da leucemia mieloide cronica positiva al cromosoma
Philadelphia (Ph+) (Ph+ LMC) e da leucemia linfatica acuta Ph+(Ph+ LLA) che inibisce selettivamente la
proliferazione e induce l’apoptosi.
Tariffa:
No. pos. DFI: 2115.20 (5x), 2115.13, 2910.00, 2022.00 (2x) punti tariffari 204.40
3629
Trazodone (Trittico®)
1 ml siero
Valori terapeutici:
Antidepressivo
Tariffa:
5291
No. pos. DFI: 1064.00
punti tariffari 86.00
Trimetoprim/Sulfamethoxazol (Bactrim®)
2 ml siero
Valori terapeutici:
Antibiotico
Tariffa:
040
0.7 – 1.0 mg/l
67 – 680 nmol/l
No. pos. DFI: 1060.00 (2x)
punti tariffari 230.00
Tri-test, AFPplus, Triplo-test, Triple test, Fetoproteina plus, α11 ml siero
Determinando contemporaneamente i valori dell’AFP, dell’estriolo libero e del b-HCG nel siero
materno, è possibile ottenere un profilo di rischio che consente di individuare fino al 75% dei bambini affetti
da trisomia 21.
a
a
L’esame si esegue intorno alla 15 -20 settimana di gravidanza. Con il test dell’AFP-plus è possibile
individuare anche la trisomia 18, la trisomia 13, la sindrome di Turner e la triploidia.
Nota aggiuntiva: vedi screening prenatale nel 1° trimestre di gravidanza.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1034.00, 1425.00, 1309.00, 2910.00 punti tariffari 204.40
713
Triazolam (Halcion®)
1 ml siero
Compendio degli esami labor team w ag
170
Valori terapeutici:
Benzodiazepina
Tariffa:
714
2.0 – 20.0 g/l
No. pos. DFI: 1660.03
punti tariffari 86.00
Trichinella, Trichine
2 ml siero
Intervalli di riferimento: < 0.50 OD
La trichinosi è dovuta all’elminta Trichinella spiralis. L’infezione ha luogo in seguito ad ingestione di carne
parassitata cruda o poco cotta. La sorgente principale dell’infezione è il maiale domestico. Dopo
l’assorbimento le femmine depongono le larve nell’intestino; queste ultime migrano poi attraverso il circolo
sanguigno e linfatico nella muscolatora (anche nel miocardio) dove si annidano e si avvolgono in una
capsula connettivale, con eventuale calcificazione.
I sintomi clinici sono: diarrea e vomito, dolori muscolari, esantemi, febbre, trombosi, emorragie, miocardite.
Nota aggiuntiva: Spesso si riscontra eosinofilia, aumento di CK sierica. Ricerca diretta eventualmente da
sangue, biopsia muscolare.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3557.00
punti tariffari 47.00
2706
Tricloroetene, Tricloretilene
Sangue EDTA
Intervalli di riferimento: Indice Biotico Esteso (IBE) < 5000 g/l
Tariffa:
No. pos. DFI: 1429.00
punti tariffari 460.00
715
Trichomonas vaginalis
Tampone (set PCR)
10 ml della 1a urina del mattino
Ricerca di agenti
Trichomonas vaginalis è un protozoo che parassita le mucose del tratto urogenitale e che si trasmette
tramite rapporti sessuali.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3455.00
punti tariffari 230.00
220
Trigliceridi
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 2.0 mmol/l
I trigliceridi sono esteri della glicerina e di tre acidi grassi. Vengono riassorbiti nell'intestino e trasportati nel
sangue sotto forma di chilomicroni. I trigliceridi sintetizzati dal fegato vengono trasportati come VLDL. I
trigliceridi sono considerati un fattore di rischio indipendente per la cardiopatia coronarica.
Aumento dei valori: ipertrigliceridemie primarie. Ipertrigliceridemie secondarie: diabete mellito,
insufficienza renale cronica, sindrome nefrotica, gotta, morbo di Cushing, gammopatie monoclonali, SLE,
gravidanza, adiposità, abuso etilico, beta-bloccanti, tiazide, glucocorticoidi, inibitori ormonali dell’ovulazione.
Nota aggiuntiva: con valori di trigliceridi > 5,6 mmol/l, nonostante una dieta e l'astinenza da alcol, è
indicata una terapia; > 20 mmol/l: rischio elevato di pancreatite. Per il prelievo di sangue è necessario il
digiuno.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1731.00
punti tariffari 2.80
198
Triiodotironina, T3
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 3 giorni
1.4 – 4.8 nmol/l
3 giorni – 6 anni 1.4 – 6.0 nmol/l
6 – 16 anni
1.8 – 3.9 nmol/l
> 16 anni
0.9 – 2.8 nmol/l
La triiodiotironina si forma al 95% dalla deiodinazione di T4 nei tessuti periferici. La maggior parte si trova
legata alle proteine (Thyroxin binding globuline = TBG). T3 è l’ormone che agisce sugli organi terminali.
Provoca una macroregolazione dei recettori delle catecolamine e ne potenzia l’azione.
Aumento dei valori: ipertireosi (primaria e secondaria), farmaci T3, ipertireosi T3.
Diminuzione dei valori: ipotireosi (primaria e secondaria), sindrome da T3 low (cosiddetta non thyroidal
illness).
Nota aggiuntiva: la determinazione di T3 in forma libera è da preferire alla determinazione del T3 totale,
perché i valori possono essere alterati da oscillazioni della concentrazione delle proteine trasportatrici. La
formazione proteinica della T3 è, tuttavia, nettamente inferiore a quella della T4. Valori falsamente elevati:
iperproteinemia, metadone, 5-fluoro-uracile (5-FU). Valori erroneamente bassi: glucocorticoidi,
betabloccanti, ipoproteinemia, difenilidantoina, carbamazepina.
vedi inoltre T3 libera, T4 totale, T4 libera, TSH, diagnostica della funzionalità tiroidea
Tariffa:
No. pos. DFI: 1733.00
punti tariffari 10.40
192
Triiodotironina libera, T3 libera, FT3
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 3 giorni
3.7 – 15.4 pmol/l
3 giorni – 1 mese 4.1 – 12.6 pmol/l
1 mese – 1 anno 3.8 – 11.8 pmol/l
1 – 6 anni
4.1 – 13.5 pmol/l
6 – 16 anni
4.5 – 10.6 pmol/l
> 16 anni
3.1 – 7.2 pmol/l
La triiodiotironina si forma al 95% dalla deiodinazione di T4 nei tessuti periferici. T3 è l’ormone che agisce
sugli organi terminali. Provoca una macroregolazione dei recettori delle catecolamine e ne potenzia
l’azione.
Gli ormoni tiroidei sono attivi biologicamente solo in forma libera. La maggior parte si trova legata alle
proteine (Thyroxin binding globuline = TBG). La determinazione
degli ormoni liberi è indipendente dalle oscillazioni della proteina legante.
Aumento dei valori: ipertireosi (primaria e secondaria), farmaci T3, ipertireosi T3.
Diminuzione dei valori: ipotireosi (primaria e secondaria), sindrome da T3 basso (cosiddetta non thyroidal
illness).
Compendio degli esami labor team w ag
171
Nota aggiuntiva: vedi inoltre T3 libera, T4 totale, T4 libera, TSH, diagnostica della funzionalità tiroidea.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1732.00
punti tariffari 10.40
718
Trimipramina (Surmontil®)
2 ml siero
Valori terapeutici: 68 – 680 nmol/l
Antidepressivo triciclico
9990 Desmetiltrimipramina (Metabolita)
2919
Valori terapeutici:
20 – 380 g/l
Tariffa:
No. pos. DFI: 1065.00
punti tariffari 140.00
Trypanosoma brucei, anticorpi, Malattia del sonno
1 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
La tripanosomiasi (malattia del sonno) africana è una parassitosi causata da protozoi del genere
tripanosoma. I parassiti vengono trasmessi all'uomo dalla mosca del genere Glossina (mosca tze tze). La
tripanosomiasi africana si presenta in due forme, causate da due diverse sottospecie di tripanosoma brucei:
il tripanosoma brucei gambiense, diffuso nell'Africa centrale e occidentale (forma cronica), e il tripanosoma
brucei rodesiense, diffuso nell'Africa orientale e sudorientale (forma acuta). La malattia si sviluppa in due
stadi: inizialmente si manifestano i sintomi associati alla parassitemia, con febbre, brividi, dolori alla testa,
alle articolazioni e ai muscoli, edema, perdita di peso, ingrossamento dei linfonodi del collo, anemia,
trombocitopenia. Nel secondo stadio (fase neurologica o meningoencefalica) compaiono stati confusionali,
difficoltà di coordinazione, disturbi sensoriali, alterazioni del ciclo sonno/veglia, dimagrimento, convulsioni
epilettiformi, apatia e coma.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3559.00
punti tariffari 47.00
719
Trypanosoma cruzi, anticorpi, Malattia del Chagas
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 0.30 OD
La malattia di Chagas viene causata dal trypanosoma cruzi, parassita del sangue che ha carattere
endemico nell’America del Sud (Brasile). Si possono manifestare i seguenti sintomi: ingrossamento dei
linfonodi, epatosplenomegalia, infiltrazione mixedematosa, danni miocardici. Se non trattata la malattia di
Chagas può condurre alla morte entro breve tempo o progredire verso uno stadio cronico caratterizzato da
paralisi e ritardo mentale.
Nota aggiuntiva: Come ulteriore analisi si dovrebbe effettuare la ricerca di agenti nello striscio di sangue
(sangue EDTA + 4 strisci di sangue non colorati).
Tariffa:
No. pos. DFI: 3559.00
punti tariffari 47.00
Tripsina
720 1 ml siero
721 Feci, 1 porzione pari circa ad una noce
Intervalli di riferimento: siero
140 – 400 g/l
feci
> 30 µg/g
La tripsina è un enzima proteolitico, che viene sintetizzato dalle cellulose acinose del pancreas esocrino
come tripsinogeno inattivo. Le enterochinasi catalizzano l'attivazione a tripsina, che attiva l'idrolisi delle
proteine alimentari nell'intestino tenue. In caso di processi infiammatori del pancreas nel sangue si verifica
l'accumulo di quantitativi alquanto elevati di tripsina per effetto dei danni alle membrane delle cellule
acinose. Il quantitativo di tripsina accumulato nel siero diminuisce progressivamente con l'aggravarsi del
danno parenchimale e della conseguente insufficienza pancreatica esocrina.
Aumento dei valori: pancreatite acuta, carcinoma del pancreas, fibrosi cistica del pancreas.
Diminuzione dei valori: insufficienza pancreatica esocrina.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1736.00
punti tariffari 42.00
2110
Triptasi
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 13.5 g/l
La triptasi viene liberata, al pari dell’istamina, come mediatore nelle reazioni allergiche attraverso i mastociti.
L’emivita della triptasi è superiore a quella di altri mediatori rilasciati. Aumenti della concentrazione di triptasi
sono pertanto un indice dell’attività dei mastociti.
Aumento dei valori: atopia, anafilassi, mastocitosi.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1737.00
punti tariffari 28.00
2141
Trombina-antitrombina, complesso (TAT)
Plasma citratato 1:10, congelato
Intervalli di riferimento: < 4.1 g/l
L'antitrombina in condizioni di coagulazione attivata si lega alla trombina, formando con essa un complesso
(TAT). Tali complessi costituiscono una misura indiretta per l'attivazione della coagulazione. Aumento dei
livelli: processi fisiologici della coagulazione, tromboembolie, coagulopatia da consumo, iperfibrinolisi.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1698.00
punti tariffari 58.00
306
Trombociti, Piastrine
2 ml sangue EDTA
Intervalli di riferimento: < 1 anno
355 – 666 G/l
1 – 5 anni
286 – 509 G/l
5 – 15 anni
247 – 436 G/l
> 15 anni
150 – 450 G/l
Nota aggiuntiva: per effetto di una cosiddetta incompatibilità-EDTA si può verificare in vitro
un'aggregazione spontanea di trombociti con conseguente rilevazione di valori falsamente bassi. In questi
Compendio degli esami labor team w ag
172
pazienti il numero corretto di trombociti è ottenibile solo con una misurazione immediata effettuata su
sangue EDTA (al massimo entro 2 minuti dal prelievo di sangue) o mediante il metodo di conteggio con la
camera di Neubauer da sangue non anticoagulato prelevato capillarmente (laboratorio di analisi nello studio
medico o prelievo ematico ambulatoriale presso un laboratorio esterno).
Tariffa:
No. pos. DFI: 1371.00
punti tariffari 9.00
Trombosi, Trombofilia, Fattori di rischio
Arteriosa: arteriosclerosi, livelli di fibrinogeno aumentati, trombocitosi, vasculite, livelli di fattore VII
aumentati, anomalie vascolari; livelli di omocisteina aumentati.
Venosa: perioperatorio, tumori, farmaci (diuretici, estrogeni), età, varicosi, adiposità, abuso di nicotina,
trombosi pregresse, deficit di antitrombina III, proteina C, proteina S, riduzione dell’attività fibrinolitica,
resistenza alla proteina C attiva (mutazione puntiforme nel gene del fattore V), mutazione puntiforme nel
gene della protrombina, livelli di omocisteina aumentati.
Cause rare: deficit di fattore XII, disfibrinogenemia, aumento della viscosità ematica (mielosa multipla
/plasmocitoma, poliglobulia, policitemia vera), aumento dell’attività dell’inibitore degli attivatori del
plasminogeno (PAI), riduzione della secrezione del t-PA (attivatore tessutale del plasminogeno).
Esami di laboratorio nel sospetto di trombofilia: profili di analisi: trombofilia, profilo esteso; trombofilia, profilo
breve
2124
Tropheryma Whippelii PCR
Feci
1 ml sangue EDTA
1 ml liquido cerebrospinale
biopsia dell'intestino tenue
1 ml puntato articolare
Intervalli di riferimento: negativo
il Tropheryma Whippelii è un agente patogeno batterico associato agli actinomiceti, facilmente rilevabile con
la metodica PCR. Un'infezione porta al morbo di Whipple, patologia che evidenza un quadro clinico
variegato ed assume spesso decorso cronico: malassorbimento, calo ponderale, diarrea, artrite, artralgia,
spondilodiscite, endocardite, coinvolgimento del sistema nervoso centrale.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3484.00
punti tariffari 180.00
145
Troponina I
1 ml siero
Intervalli di riferimento:
< 0.013 µg/l
<0.033 µg/l
>0.3 µg/l Soglia di infarto del miocardico
La troponina è un complesso di proteine regolatrici miofibrillari. Crea il legame del complesso troponinico
con la tropomiosina. Nelle ischemie delle cellule muscolari si assiste alla liberazione di troponine. Le
troponine cardiache hanno una sequenza di aminoacidi diversa da quelle della muscolatura scheletrica.
Grazie a moderni metodi di test è possibile determinare in modo selettivo le unità cardiospecifiche. L'elevato
grado di specificità e sensibilità rendono questo marker idoneo per una diagnosi precoce dell'infarto acuto
del miocardio. Inoltre esistono prove del fatto che negli infarti del miocardio nell'ambito dell'angina pectoris
instabile si registra anche un aumento di troponina (con mioglobulina, CK-MB, CK negativi). Scompaiono
anche gli effetti negativi degli aumenti non specifici di CK (ad es. in fase postoperatoria).
Aumento dei valori: infarto del miocardio (aumento 3 – 8 ore dopo l'evento doloroso). Angina pectoris
instabile con micro-formazione di infarti. In caso di trombolisi con esito positivo: rapido aumento.
Nota aggiuntiva: valori falsamente elevati: insufficienza renale cronica. Valori compresi tra il valore di
riferimento e 0.3ug/l non permettono di escludere un infarto, ma possono anche essere dovuti ad altre
cause, quali: angina pectoris, angina pectoris instabile, insufficienza cardiaca congestizia, miocardite, un
intervento al cuore o esami invasivi e altre malattie non-cardiache come embolia polmonare, insufficienza
renale e sepsi. Pazienti con angina pectoris instabile e valori di troponina aumentati presentano un
maggiore rischio di complicazioni rispetto ai pazienti con valori normali di troponina. In presenza di un
aumento di troponina è indicata la terapia con eparina/antagonisti dei recettori GPIIb/IIa.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1734.00
punti tariffari 23.00
190
f
m
TSH dopo test di stimolazione con TRH, Tireotropina stimolata
1 ml siero
Intervalli di riferimento: aumento normale
aumento assente
aumento eccessivo
Nota aggiuntiva: interpretazione vedi test al TRH
Tariffa:
No. pos. DFI: 1719.00
2701
5 – 20 mU/l
< 1 mU/l ipertireosi, ipotireosi secondaria e altri
> 20 mU/l ipotireosi
punti tariffari 9.00
Tularemia, Francisella tularensis
2 ml siero
Intervalli di riferimento: <10.0 U/ml
L’agente eziologico della tularemia (febbre del coniglio) è la Francisella tularensis, un bacillo gram-negativo.
Serbatoi dell’infezione sono lepri, conigli, ratti, topi, scoiattoli e animali domestici. Come vettori possono
fungere anche zecche, pulci, pidocchi, acari e mosche. L’agente penetra nel corpo attraverso la pelle, il
sacco congiuntivale, la cavità orale e le vie respiratorie. Dopo un periodo di incubazione di 3 – 10 giorni la
malattia presenta un esordio improvviso, privo di sintomi prodromici, caratterizzato da febbre,
ingrossamento dei linfonodi con suppurazione e formazione di fistole cutanee. A seconda dello stadio di
generalizzazione la tularemia si può manifestare anche a livello viscerale. Titoli anticorpali significativi sono
riscontrabili non prima della 2a – 4a settimana della malattia. Il tasso di mortalità in Eurasia si aggira
sull’1%. Dopo un’infezione rimane un’immunità a lungo termine, ma non assoluta.
Nota aggiuntiva: Si possono avere reazioni crociate con ceppi di Brucella e con Yersinia enterocolitica.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3429.00 (2x)
punti tariffari 60.00
707
Tumor necrosis factor-α, TNF-alpha, Fattore di necrosi tumorale alfa
1 ml siero
Compendio degli esami labor team w ag
173
Intervalli di riferimento: < 8.1 pg/ml
Nelle reazioni di fase acuta monociti/macrofagi e mastociti secernono TNF-. Dato che il TNF ha un'emivita
estremamente breve (2 min.) il marker è indicato per la diagnostica precoce e i controlli di decorso di
processi infiammatori.
Aumento dei valori: processi infiammatori acuti, sepsi, traumi, insufficienza cardiaca, processi infiammatori
cronici (malattie autoimmuni).
Tariffa:
No. pos. DFI: 1219.00
punti tariffari 44.00
4223
Tungsteno
10 ml urine
Intervalli di riferimento: < 0.90 µg/g creatinina
Tariffa:
No. pos. DFI: 1510.00, 1786.00
punti tariffari 72.50
Unghie, micologia
Contenitore, micosi
art. n° M509
Inviare non solo l’unghia, ma anche il tessuto sospetto. Prelevare scaglie di unghia nel punto in cui ci sono
presunte anomalie cromatiche o strutturali. Inviare nella provetta sterile. Non inviare nella formalina parti di
unghia prelevate in modo operatorio.
2199
Uranio
10 ml urine
Intervalli di riferimento: < 0.2 µg/l
< 20 µg/mol creatinina
Tariffa:
No. pos. DFI: 1695.00
punti tariffari 105.00
Urea, BUN
211 1 ml siero
518 10 ml urine 24 ore, specificare la quantità totale
Intervalli di riferimento: siero
< 6.9 mmol/l
1.7 – 8.3 mmol/l
<11.9 mmol/l
urine
83 – 532 mmol/24 ore
7.3 – 47.0 mmol/mmol creatinina
L’urea è il prodotto finale del metabolismo delle proteine e degli aminoacidi e si forma nel fegato. In caso di
disgregazione proteica, le proteine vengono desaminate e scomposte in aminoacidi. L’ammoniaca presente
viene trasformata in urea nei mitocondri (ciclo dell’urea). La secrezione è soprattutto renale mediante
filtrazione glomerulare.
Aumento dei valori: collasso renale acuto, insufficienza renale cronica, elevato apporto proteico,
situazione metabolica catabolica, disidratazione.
Diminuzione dei valori: gravi patologie epatiche, alimentazione povera di proteine, gravidanza.
Nota aggiuntiva: adatto come parametro per la valutazione della funzione renale, poiché la concentrazione
dipende in misura elevata dall’apporto proteico, dalla diuresi e dallo stato metabolico. Si verifica anche un
aumento solo quando la funzione renale è diminuita a < 25%.
Tariffa:
siero
No. pos. DFI: 1406.00
punti tariffari 2.50
urine
No. pos. DFI: 1407.00
punti tariffari 2.80
452
< 6 mesi
6 mesi – 65 anni
> 65 anni
Ureaplasma urealyticum
Tampone (set PCR)
10 ml della 1a urina del mattino
Nota aggiuntiva: Ureaplasma urealyticum appartiene al gruppo dei micoplasmi e provoca nell’uomo
prostatite e uretrite, nella donna vaginite e anessite.
vedi inoltre micoplasmi
Tariffa:
No. pos. DFI: 3456.00 (2x)
punti tariffari 360.00
Urine
Contenitore sterile 50 ml (tappo giallo)
art. n° M515
Recipiente per raccolta urine, 2.7 litri
art. n° M211 (raccolta 24h)
Additivo urinario acido cloridrico
art. n° M212 (solo se richiesto)
art. n° M506 (solo per microbiologia)
Uricult plus (Urotube)
art. n° M505 (solo per microbiologia)
Vac urine Set
a
1 urina del mattino:
Contenitore per urine, 50 ml, (tappo giallo)
Per le analisi della prima urina del mattino raccogliere il primo mitto (non il mitto intermedio).
Mitto intermedio:
Contenitore sterile 50 ml (tappo giallo)
Prima urina del mattino o almeno 3 ore dall’ultima minzione. Pulire la parte esterna dei genitali con un
batuffolo di cotone inumidito (non usare sapone, né altre sostanze disinfettanti). Il primo terzo dell’urina
nella toilette, il secondo terzo in un flacone pulito e privo di germi, e l’ultimo terzo nella toilette.
Per la microbiologia usare il Vacutainer per l’urina (poiché l’urina fresca si mantiene solo due ore per la
microbiologia).
Parassiti nelle urine:
Contenitore sterile 50 ml (tappo giallo)
Ricerca di uova di schistosomi (ricerca microscopica di uova nell’urina).
Il sedimento di un’urina di 24 ore o 50 ml di urina si dissolve intorno alle ore centrali della giornata (tra le 10
e le 14).
Urine addizionate di acido cloridrico:
Additivo urinario acido cloridrico
art. n° M212
Prima della spedizione acidificare le urine con alcune gocce di acido cloridrico. Nella raccolta di 24 ore
inserire sempre prima l’acido nel contenitore (vedi raccolta di urina delle 24 ore).
Raccolta urine 24 ore:
Recipiente per raccolta urine, 2.7 litri
Compendio degli esami labor team w ag
174
Contenitore sterile 50 ml (tappo giallo)
Se è richiesta l’aggiunta di acido cloridrico, versare nel recipiente sempre prima della raccolta (10 ml di HCl
al 10%).
Prima urina del mattino nella toilette, dopodiché prelevare le porzioni successive (complete) fino alla prima
urina del mattino del giorno successivo. Durante la raccolta proteggere il contenitore da fonti di calore e dai
raggi diretti del sole.
Rilevare la quantità complessiva della raccolta delle 24 ore e inserire i dati nel modulo di richiesta.
Mescolare bene il contenitore e riempire un flacone per la spedizione di urina con 50 ml.
Urine „spot“:
Contenitore sterile 50 ml (tappo giallo)
a
A qualsisi ora del giorno, preferibilmente la 2 minzione mattutina. Materiale non idoneo per esami
microbiologici.
Tbc, Micobatteri nelle urine:
Contenitore sterile 50 ml (tappo giallo)
Mitto intermedio della prima minizione mattutina dopo un’assunzione limitata di liquidi la sera precedente
(urina mattutina concentrata).
Prelevare almeno 3 campioni per 3 giorni consecutivi oppure ad intervalli di 1-2 giorni.
Uricult/Urotube:
Far gocciolare il terreno di coltura da immergere (dip-slide), quindi avvitare nel recipiente di plastica.
Lasciare riposare per 10 minuti, svitare nuovamente, far scorrere l’urina residua e avvitare nuovamente il
recipiente (nel caso in cui prima venga eseguita l’incubazione nel laboratorio di analisi, far scorrere l’urina
residua prima dell’invio e avvitare nuovamente il recipiente).
Vac urine Set
Da utilizzare solo per gli esami microbiologici dell’urina. Contiene un sale stabilizzatore. Materiale di uscita:
getto centrale di urina.
3577
Vanadio
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 1.10 µg/l
Tariffa:
No. pos. DFI: 1492.00
726
punti tariffari 105.00
Vancomicina (Vancocin®)
2 ml siero
Livello di avvallamento: 3.4 – 6.7 mol/l
Livello di picco:
Tariffa:
13.4 – 26.8 mol/l
No. pos. DFI: 1060.00
prelievo di sangue
immediatamente prima della dose successiva
una ora dopo l’infusione antibiotico
punti tariffari 115.00
Varicella-zoster virus, VZV, Herpes zoster virus, HZV, Zoster
Il VZV appartiene alla famiglia degli Herpesviridae e presenta il più piccolo DNA tra gli herpes virus. Dopo
aver invaso l’organismo, il virus persiste per tutta la vita all’interno dei gangli spinali.
Il periodo di incubazione è di 11 – 21 giorni fino alla comparsa dell’esantema. Le infezioni da VZV
decorrono sotto forma di varicella (infezione primaria) o herpes zoster (riattivazione endogena) noto come
fuoco di S. Antonio.
La trasmissione avviene per mezzo di gioccioline o per via oro-fecale. La varicella è altamente contagiosa.
Nella maggior parte dei casi, si assiste alla guarigione, priva di complicanze, dopo circa 7 – 10 giorni. I
giovani e gli adulti possono sviluppare polmoniti.
Altre complicanze rare sono: meningiti encefalitiche, artrite, nefrite, cistite, coinvolgimento oculare, cardite,
emorragia gastrointestinale. Nei bambini affetti da leucemia si registra la tendenza a forme disseminate. La
riattivazione dell’infezione latente può dar luogo all’herpes zoster (fuoco di S. Antonio), provocato da vari
fattori tra cui traumi, interventi operatori, malignomi, terapia immunosoppressiva, HIV, e altre malattie
infettive.
Varicella in gravidanza: La varicella contratta durante la prima fase della gravidanza può provocare, in
casi rari, un’embriopatia (0.1 – 0.7/1000 gravidanze) con malformazioni congenite; tuttavia circa il 95% delle
donne in età fertile è immune con anticorpi IgG specifici. Finora non si è riusciti a provare alcun rapporto di
causalità tra il fuoco di S. Antonio contratto dalla madre durante la gravidanza e le malformazioni congenite;
si è osservato, però, un aumento degli aborti spontanei o dei parti prematuri.
727
Varicella-zoster virus, DNA
Sangue EDTA
Tampone (set PCR)
1 ml liquido cerebrospinale
Intervalli di riferimento: negativo
Tariffa:
No. pos. DFI: 3184.00
461
punti tariffari 180.00
Varicella-zoster virus, IgG
1 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
La sola evidenziazione delle IgG è indice di un’infezione da VZV pregressa.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3178.00
punti tariffari 42.00
462
Varicella-zoster virus, IgM
1 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Il riscontro delle IgM specifiche è indicativa di un’infezione in atto. Nell’ambito di altre infezioni acute da
virus del gruppo erpetico (HSV, EBV, CMV), si possono verificare reazioni crociate. Per quanto riguarda
l’herpes zoster (fuoco di S. Antonio), nella maggior parte dei casi non si ha produzione di IgM; in tal caso la
diagnosi va fatta per mezzo dell’evoluzione del titolo delle IgG.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3179.00
punti tariffari 33.00
Compendio degli esami labor team w ag
729
Venlafaxina (Efexor®)
2 ml siero
Valori terapeutici:
Venlafaxina
30 – 400 µg/l
Desmetilvenlafaxina 60 – 400 µg/l
Antidepressivo
Siero: venlafaxina e desmethylvenlafaxina
Tariffa:
No. pos. DFI: 1065.00
730
175
punti tariffari 140.00
Verapamil (Isoptin®)
2 ml siero
Valori terapeutici: 50 – 350 µg/l
Calcioantagonista
Impiegato nella terapia delle aritmie sopraventricolare tachicardiche. Inibisce in particolare il lento apporto di
calcio e agisce anche negativamente a livello inotropo.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1484.00
punti tariffari 99.00
361
Vigabatrin (Sabril®)
1 ml siero
Valori terapeutici:
Antiepilettico
Tariffa:
23 – 192 mol/l
No. pos. DFI: 1069.00
punti tariffari 140.00
Virologia
su richiesta
Virus cardiotropi, Miocardite, Pericardite
In ordine di frequenza:
Virus coxsackie
Virus ECHO
Virus dell’influenza
Virus RS
Adenovirus
Citomegalovirus
Altri agenti eziologici: micoplasmi, chlamydie, borrelie e altri
2537
Virus Chikungunya, anticorpi IgG/IgM
2 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
La febbre Chikungunya è una malattia virale trasmessa dalla puntura di zanzare infette (di solito della
specie Aedes). Le zanzare Aedes sono una specie ad attività diurna, con un picco massimo di attività al
tramonto. Le zanzare depongono preferibilmente le uova nei pressi di insediamenti urbani, dove si
riproducono in piccole raccolte d’acqua stagnante (vasi, pneumatici, pozzanghere). Analogamente, la
rapidità di diffusione del virus Chikungunya è generalmente più intensa nei periodi di pioggia. I sintomi si
manifestano in genere a distanza di 3-7 giorni dalla puntura della zanzara infetta e comprendono febbre
elevata, dolore articolare e muscolare e mal di testa, talvolta accompagnati da rash cutaneo. Pur non
essendo normalmente pericolosa per l’uomo, in una minoranza di casi la malattia può lasciare astenia
prolungata e dolori articolari invalidanti che possono persistere per settimane o anche mesi. Nei neonati,
nelle persone anziane e nei soggetti affetti da patologie croniche, la malattia può manifestarsi in forma più
grave. La terapia è sintomatica. Le epidemie di Chikungunya si diffondono normalmente in Africa (nei paesi
a sud del Sahara), Sud-Est Asiatico, Sub-continente Indiano e nelle isole dell’Oceano Indiano. In Europa
(Italia) la prima epidemia di Chikungunya è stata identificata per la prima volta nel 2007 con alcuni casi di
malattia. In Svizzera sino ad oggi è stata segnalata soltanto in alcuni casi isolati, in viaggiatori rientrati dai
paesi interessati.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3040.00 (2x)
punti tariffari 84.00
2476
Virus del fiume Ross, Ross-River-Virus, anticorpi
2 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
La febbre di Ross-River è una malattia infettiva virale provocata dal virus Ross-River. Il virus appartiene agli
Arbovirus della famiglia dei Togavirus. La malattia è endemica in Australia, in Papua Nuova Guinea e nelle
isole vicine. Il virus è trasmesso dalle zanzare delle specie Culex, Aedes e Mansonia. La trasmissione
diretta uomo-uomo non è ancora stata stabilita. Il periodo di incubazione varia da sette a nove giorni.
L’esordio della malattia si manifesta con un dolore articolare acuto, al quale fa seguito, dopo un giorno o
due, la comparsa di un esantema esteso. Raramente subentra la febbre. Possono inoltre manifestarsi
stanchezza, spossatezza, mialgia, cefalea, perdita di appetito, nausea e fotofobia. La prognosi è
solitamente favorevole, sebbene i dolori articolari possano persistere anche per mesi.
Tariffa:
No. pos. DFI: 3040.00
punti tariffari 42.00
2338
Virus del Nilo Occidentale, anticorpi IgG e IgM, West-Nile-Virus, anticorpi
IgG e IgM
2 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
La febbre del Nilo Occidentale (WNF, West-Nile-Fever) è causata dal virus del Nilo Occidentale (WNV,
West-Nile-Virus). Il WNV appartiene alla famiglia dei Flavivirus. Il contagio con il virus del Nilo Occidentale
nell’uomo avviene prevalentemente attraverso la puntura di zanzare infette (in particolare il genere Culex),
che colpiscono sia gli uccelli sia gli uomini. Fungono da serbatoio del virus 150 specie di uccelli, soprattutto
i passeriformi, come il passero domestico („passero“), e i corvidi, ma anche diversi mammiferi (cavalli, cani,
gatti, capre e scoiattoli). Il WNV è stato isolato per la prima volta nel 1937, nel Distretto di West-Nile, in
Uganda. Colpisce anche ampie zone dell’Europa sud-orientale e della Russia occidentale, il Medio-Oriente,
l’Asia sud-occidentale e l’Australia e gli Stati Uniti. Circa l’80% delle infezioni nell’uomo ha decorso
Compendio degli esami labor team w ag
176
subclinico o asintomatico. Nella fascia di età compresa fra i 50 e i 59 anni lo sviluppo di gravi patologie
neurologiche è 10 volte, e negli ultra-ottantenni addirittura 43 volte, superiore rispetto ai giovani al di sotto
dei 20 anni. Dopo un periodo di incubazione variabile tra 2 e 14 giorni, compare generalmente febbre
improvvisa, spesso accompagnata da malessere generalizzato (disturbi gastro-intestinali, dolore oculare e
mal di testa e mialgie). In casi rari si osservano secrezioni nasali, tosse e mal di gola. Può comparire anche
esantema (un’eruzione cutanea simile a quella del morbillo). Nelle forme a decorso grave, parecchi giorni
dopo l’insorgenza della febbre possono aggiungersi manifestazioni neurologiche: la meningite e l’encefalite
del Nilo Occidentale sono le manifestazioni gravi più frequenti. I sintomi neurologici più comunemente
riportati includono annebbiamento dello stato di coscienza, miastenia, disturbi della deglutizione, disturbi
della coordinazione, vertigini, sudorazione profusa, visione doppia o paralisi del muscolo oculare, disturbi
della fonazione, tremori, spasmi muscolari e raramente parkinsonismo. Le encefaliti del Nilo Occidentale
sono inoltre caratterizzate da modificazioni del comportamento e della personalità, che si manifestano con
irritabilità, disorientamento e perdita dell’orientamento. I sintomi menzionati possono protrarsi per mesi.
Dopo otto mesi dall’esordio della malattia, la maggior parte dei pazienti sieropositivi al virus WNV con
sintomi neurologici lamenta stanchezza persistente e deficit cognitivo (disturbi psichici).
In casi rari può subentrare un’ulteriore forma con complicazioni neurologiche potenzialmente fatali. Per
paralisi flaccida acuta (AFP, acute flaccid paralysis) associata all’infezione da WNV si intende una
debolezza progressiva acuta dei muscoli e degli arti che dopo pochi giorni provoca una paralisi delle parti
del corpo colpite (sindrome polio-simile).
Tariffa:
No. pos. DFI: 3143.00, 3144.00 punti tariffari 79.00
Virus neurotropi
Meningite
Encefalite
Sindrome di Guillain-Barré
Paresi
CFS (sindrome da stanchezza
cronica), contestata
2977
Frequente
Parotite (orecchioni), picorna,
coxsackie, ECHO
TBE, HSV, morbillo, parotite
Citomegalovirus, TBE
HSV
EBV, HHV6, citomegalovirus
HIV, picorna, rubella, rabbia, VZV
Influenza A/B, morbillo, parotite,
rubella, VZV
Adeno, picorna, polio
Viscosità
1 ml siero o sangue EDTA o plasma eparinizzato
Intervalli di riferimento: 120 – 230 %
Tariffa:
No. pos. DFI: 1746.00
311
Raro
EBV, TBE, HSV, LCM, VZV
punti tariffari 25.00
Vitamina A, Retinolo
2 ml siero, al riparo dalla luce
Intervalli di riferimento: 0.86 – 3.80 mol/l
La vitamina A fa parte delle vitamine liposolubili e deriva dalla provitamina -carotene, viene sintetizzata nel
fegato dove si accumula per il 95 – 99%. All'occorrenza il retinolo è sottoposto ad una scissione idrolitica,
rilasciato nel plasma e veicolato legato all'albumina e all' -globulina. Zone di assorbimento: duodeno,
digiuno superiore. Nell'organismo la vitamina A funge da anticorpo per l'intero ectoderma. La vitamina A
svolge un ruolo di fondamentale importanza per la normale struttura dei tessuti epiteliali (pelle, cornea,
mucose del tratto respiratorio, digerente e urogenitale) nonché per il processo visivo. L'apporto quotidiano
per i bambini è di 0,24 – 1,5 mg, per gli adulti 0,8 – 1,1 mg. Fonti dietetiche: carote, piselli, fagiolini verdi,
asparagi, banane, latte e latticini, burro, tuorlo, fegato, reni, olio di pesce.
Diminuzione dei valori: malassorbimento (celiachia, sindrome da intestino corto, morbo di Crohn,
lambliasi), maldigestione (carenza di acidi biliari), cirrosi epatica, insufficienza renale, insufficienza
pancreatica.
Sintomi da carenza: cecità notturna (deficit nella sintesi di rodopsine), cheratocongiuntivite secca, nei casi
estremi cheratomalacia.
Aumento dei valori: a livello alimentare, sovradosaggio per terapia con retinolo (acne) Ipercheratosi con
ispessimento dello strato corneo, metaplasia degli epiteli pavimentosi nelle mucose non cheratinizzanti,
xerostomia, disfagia, labbra bluastre, una carenza cronica di vitamina A determina una maggiore incidenza
di carcinomi (azione antineoplastica del retinoide).
Ipervitaminosi: nausea, cefalea, desquamazione diffusa, aumento delle transaminasi e dei lipidi.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1747.00
punti tariffari 68.00
312
Vitamina B1, Tiamina
Sangue EDTA, al riparo dalla luce
Intervalli di riferimento: 59 – 296 nmol/l
La vitamina B1 è idrosolubile e si presenta quasi esclusivamente come tiamina pirofosfato. La tiamina
pirofosfato è il coenzima che interviene nella decarbossilazione ossidativa degli -chetoacidi (piruvato, chetoglutarato, derivati degli -chetoacidi valina, leucina e isoleucina) e nella reazione della transchetolasi.
La tiamina subisce un rapido riassorbimento a livello intestinale e principalmente nel fegato è trasformata in
tiamina pirofosfato (coenzima). In fase di degradazione la tiamina pirofosfato nei reni subisce una
defosforilazione e viene parzialmente secreta come vitamina libera, o dopo la degradazione, sotto forma di
estere solfato coniugato. La tiamina svolge un ruolo importante per tutti quegli organi che utilizzano il
piruvato e il lattato come fonte di energia (muscolo cardiaco) o che sono caratterizzati da un elevato
metabolismo glucidico o da un notevole fabbisogno di gruppi acetile (cellule nervose). Il fabbisogno
giornaliero è di 1,1 – 1,5 mg, dipende però dalla quantità di carboidrati assunti. Fonti dietetiche: cereali,
farina, carne, interiora, lievito, uova, latte. verdure, legumi.
Diminuzione dei valori:
insufficienza pancreatica, colestasi, gravidanza, dieta sbilanciata (abuso etilico), malassorbimento
(celiachia, sindrome da intestino corto, morbo di Crohn, lambliasi), allattamento.
Sintomi da carenza: polineuropatia con nevrite, areflessia, paresi, raucedine con paralisi delle corde vocali,
alterazione degenerativa dei nervi centrali e periferici con miatrofia, psicosi di Korsakow, encefalopatia di
Compendio degli esami labor team w ag
177
Wernicke. Beri-Beri: insufficienza cardiaca, tachicardie, edemi al tronco, alle estremità inferiori e versamenti
nelle cavità serose.
Aumento dei valori: leucemie, morbo di Hodgkin, policitemia vera.
Le ipervitaminosi sono rare e insorgono solo in presenza di dosi 100 volte superiori. Sintomi: cefalea,
crampi, paralisi, disturbi di formazione e conduzione dell'eccitazione del cuore.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1748.00
punti tariffari 60.00
313
Vitamina B2, Riboflavina
Sangue EDTA, al riparo dalla luce
Intervalli di riferimento: 200 - 800 nmol/l
La riboflavina è liposolubile, viene sottoposta a fosforilazione nella parete intestinale e riassorbita. Sotto
forma di flavina-mononucleotide (FMN) o flavina-adenina-dinucleotide (FAD) costituisce il gruppo proteico
delle flavo-proteine che fungono da trasportatori di idrogeno nella catena respiratoria, intervengono nei
processi di ossido-riduzione e la loro presenza è riscontrabile in tutti gli organi.
Coinvolgimento nel processo visivo e nella rigenerazione cutanea. L'apporto giornaliero è pari a 1,5 – 1,8
mg, durante la gravidanza il fabbisogno aumenta.
Fonti dietetiche: carne, fegato, latte, uova e verdure a foglie. Sintomi da carenza: sindrome oro-oculogenitale (stomatite angolare), chelosi → labbra secche con ragadi, atrofia linguale; alterazione delle unghie
(coilonichia); alterazione eczematiche simili ad una dermatite seborroica al volto, al capillizio e nella zona
genitale; blefarite angolare, talvolta associata a congiuntivite e vascolarizzazione corneale.
Ipervitaminosi solo con dosi altissime: pericolo della cristallizzazione della riboflavina nei tuboli renali.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1750.00
punti tariffari 76.00
4386
Vitamina B3, Niacina, Acido nicotinico, Vitamina PP, Nicotinamide
Sangue EDTA, al riparo dalla luce
Intervalli di riferimento: 8.0 – 52.0 g/l
La niacina è una vitamina che fa parte delle vitamine del complesso B. È presente in tutte le cellule viventi e
viene immagazzinata nel fegato. È un importante componente di diversi coenzimi (NAD, NADP) e in questa
forma svolge un ruolo importante nel contribuire al metabolismo di proteine, grassi e carboidrati (ciclo di
Krebs, catena respiratoria). È contenuta principalmente in: pollame, selvaggina, pesce, funghi, prodotti del
latte, uova, fegato, caffè, prodotti cereali, diverse verdure, frutta, arachidi, datteri, crusca di frumento.
Diminuzione dei valori: alimentazione a basso contenuto proteico. Alimentazione unilaterale con mais e
miglio (entrambi alimenti poveri di triptofano).
Sintomi da carenza: i sintomi da carenza sono rari poiché l’organismo ha la possibilità di sintetizzare il NAD
non solo a partire dalla niacina ma anche dall’aminoacido triptofano. Inappetenza, disturbi della
concentrazione e del sonno, irritabilità, dermatite, diarrea, depressione, glossite. Il quadro completo dei
sintomi da carenza viene indicato con il termine "pellagra" (la niacina è anche nota come vitamina PP
(Pellagra-preventing, vitamina con azione di prevenzione della pellagra).
Tariffa:
No. pos. DFI: 1750.00
punti tariffari 76.00
3110
Vitamina B5, Acido pantotenico
2 ml siero
Intervalli di riferimento: 25.0 – 80.0 g/l
L’acido pantotenico è necessario nella costituzione del coenzima A, che svolge un ruolo importante nel
metabolismo cellulare (ad esempio nel ciclo di Krebs o nella biosintesi e nell’ossidazione di alcuni
aminoacidi come acetil-CoA, succinil-CoA, malonil-CoA). Partecipa alla costruzione/distruzione di idrati di
carbonio, grassi, aminoacidi e interviene nella sintesi del colesterolo utilizzato per la formazione degli
ormoni steroidei. In particolare frattaglie, cereali, uova, frutta secca (soprattutto pinoli), riso, frutta, verdura,
latte e lievito di birra sono particolarmente ricchi di acido pantotenico. Il fabbisogno di 6 mg/giorno viene
normalmente coperto con la normale alimentazione. Un apporto inadeguato è molto raro, ma può
riscontrarsi, ad esempio, in presenza di malattie intestinali, abuso di alcool o infiammazioni croniche. La
sindrome dei piedi brucianti o "burning feet syndrome" si associa a uno stato di carenza di acido
pantotenico protratto per tre-quattro mesi.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1755.00
punti tariffari 68.00
314
Vitamina B6, Piridossal-5-fosfato
Sangue EDTA, al riparo dalla luce
Intervalli di riferimento: 28 – 120 nmol/l
Con il termine vitamina B6 vengono designati tre derivati presenti naturalmente e biologicamente attivi, della
3-idrossi-2-metilpiridina (piridossina, piridossale, piridossamina). Nell’organismo con una reazione di
fosforilazione ATP dipendenti, la piridossina viene trasformato nel coenzima pridossal-fosfato e come tale
prendere parte alle scissione di acqua e H2S dagli aminoacidi e alla loro decarbossilazione e
transaminazione.
Il fabbisogno giornaliero è di 2,0 – 2,6 mg che in gravidanza raddoppia. L'apporto di questa vitamina, oltre
che dall'assunzione orale, è garantito anche dalla sintesi microbica nel tratto intestinale. Escrezione renale.
Fonti dietetiche: fegato, reni, carne, pesce, tuorlo, lievito, cereali e riso. Sintomi da carenza alla pelle:
alterazioni eczematiche come dermatite seborroica intorno ad occhi, naso e bocca, cheilosi, glossite.
Ipervitaminosi insorgono solo con apporti giornalieri superiori a 2 g. Sintomi: neuropatie con atassia e
alterazioni della sensibilità, convulsioni cerebrali con anomalie dell'EEG, anemia ipocromica e dermatite.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1751.00
punti tariffari 68.00
341
Vitamina B12, Cobalamina
1 ml siero
Intervalli di riferimento: 132 – 835 pmol/l
La vitamina B12, una struttura ciclica contenente cobalto, simile alla porfirina, è un coenzima essenziale per
la sintesi del DNA, la crescita, la mielinizzazione dei nervi e la neoformazione di cellule epiteliali e degli
ematociti. Nei tessuti la vitamina B12 viene trasformata in due forme di coenzimi, necessari nella
trasformazione della valina, treonina e metionina o nella risintesi della omocisteina in metionina.
La vitamina B12 assunta oralmente (extrinsic factor) viene liberata nello stomaco mediante l'attività peptica
del fattore intrinseco dal proprio legame con le proteine, forma quindi con il fattore intrinseco un complesso
e migra nell'intestino tenue. Il complesso è assorbito dalla mucosa dell'ileo terminale e veicolato nel plasma,
Compendio degli esami labor team w ag
178
dove la vitamina B12 si lega alla transcobalamina I e II. Normalmente nel fegato è presente un accumulo di
vitamina B12 di 2 mg, altri 2 mg sono presenti nel midollo osseo e in altri tessuti in rapida proliferazione. In
caso di interruzione nell'apporto la riserva accumulata nell'organismo sarebbe sufficiente per circa 2 anni. Il
fabbisogno giornaliero è di 5 g.
Fonti dietetiche: fegato, reni, carne, latte, uova.
Diminuzione dei valori: dieta vegetariana, gastrite cronica atrofica (deficit del fattore intrinseco) resezione
gastrica, malassorbimento nell'ileo terminale (morbo di Crohn), colonizzazione batterica dell'intestino tenue,
Diphyllobothrium latum (cestode), malattie epatiche e renali. Sintomi da carenza: parestesie, disturbi motori,
perdita della sensibilità profonda come conseguenza di focolai di mielosi nelle vie di conduzione spinali
(mielosi funicolare), glossite di Hunter con bruciore alla lingua come sintomo precoce in caso di perniciosa,
demenza. Inibizione dello sviluppo, anemia macrocitica ipercromica (megaloblastica), iperpigmentazioni
simmetriche delle parti delle estremità distali, alterazioni della mucosa faringea e orale.
Aumento dei valori: somministrazione parentale terapeutica di B12, malattie mielo-proliferative (policitemia
vera, leucosi), malattie epatiche, uremia, sostituzione di vitamina A e C, estrogeni, antiepilettici.
Nota aggiuntiva: a causa dell'interazione fra acido folico e vitamina B12 determinare sempre
simultanemente i valori delle due vitamine. Spesso si sovrappone anche una carenza di ferro (sindromi da
malassorbimento). Un aumento dell’acido metilmalonico può essere un indice della carenza di vitamina
B12, come anche un aumento dell’omocisteina. Con un risultato fra 150 e 300 pmol/l è consigliabile il
dosaggio aggiuntivo della olotranscobalamina allo scopo di individuare una carenza di vitamina B12 in fase
precoce.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1749.00
punti tariffari 25.00
315
Vitamina C, Acido ascorbico
4 ml siero, congelato
Intervalli di riferimento: 4.6 – 15.0 mg/l
L'effetto biologico dell'acido L-ascorbico deriva dal fatto che grazie all'equilibrio redox con l'acido
deidroascorbico esso partecipa come elettron-donatore o accettore a molti processi metabolici, ad es. alla
sintesi del collagene e alla formazione della dentina, alla idrossilazione degli steroidi delle ghiandole
corticosurrenali, dopamina e triptofano, alla decomposizione enzimatica di sostanze estranee e
medicamentose nonché alla decomposizione degli aminoacidi ciclici.
La vitamina C è idrosolubile e viene assorbita soprattutto nella zona superiore dell'intestino tenue con la
mediazione di un sistema di trasporto. 35 – 50% della produzione giornaliera di ossalato nell'urina deriva
dall'acido L-ascorbico. Il fabbisogno giornaliero è di 75 mg, nei lattanti di 30 mg.
Fonti dietetiche: frutta e agrumi, verdure verdi, peperoni, pomodori, bacche, fegato, patate e latte.
Sintomi da carenza: in caso di una momentanea carenza di vitamina C si manifestano paradontiti, gengiviti
e infiammazioni spugnose del palato, che possono determinare necrosi emorragiche, emorragie e con il
perdurare della situazione perdita dei denti (scorbuto), disturbi nella cicatrizzazione delle ferite.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1752.00
punti tariffari 41.00
330
Vitamina D, 25-OH-Colecalciferolo, Calcidiolo
Siero 2 ml
Valore di riferimento:
75 – 175 nmol/l
25 – 75 nmol/l
insufficienza di vitamina D
< 25 nmol/l
deficit di vitamina D
Le vitamine D derivano da sostanze chiamate provitamine, in seguito alla scissione dell’anello B nel nucleo
di gonano steroide, catalizzata per azione dell’irradiazione ultravioletta solare sulla pelle. Le due principali
vitamine D sono la vitamina D e la vitamina D3. Al contrario della provitamina D, che deve essere assunta
con gli alimenti, la provitamina D3 può anche essere sintetizzata da parte del fegato, a partire dal
colesterolo.
La misurazione dei livelli sierici di 25-OH-D è un indicatore dell’apporto di vitamina D introdotta con
l’alimentazione e della sua produzione nella pelle a partire dalle provitamine in seguito all’irradiazione
ultravioletta. Le vitamine D sono presenti nel fegato e nell’olio di pesce.
Si distingue solitamente tra uno stato della vitamina D normale (livelli sierici di 25-OH- D >75 nmol/l),
un’insufficienza di vitamina D (<75 nmol/l) ed un’effettiva carenza di vitamina D (livelli sierici di 25-OH- D
<15 nmol/l). L’insufficienza di vitamina D è caratterizzata da lieve iperparatiroidismo secondario, livelli
sierici di calcio normali e mineralizzazione ossea normale, ma da un’aumentata degradazione ossea
accompagnata da una perdita progressiva di sostanza ossea. Questa condizione può aumentare il rischio di
fratture. L’effettiva carenza di vitamina D oltre all’iperparatiroidismo secondario provoca anche disturbi
della mineralizzazione ossea ed osteomalazia.
La carenza di vitamina D viene diagnosticata attraverso la determinazione del livello sierico di 25-OH- D.
Poiché anche in caso di apporto insufficiente di vitamina D i livelli di 1,25-(OH)2- D3 spesso non scendono al
di sotto del range di valori normali, è necessario determinare il livello sierico di 1,25-( OH)2- D3 soltanto in
presenza di situazioni particolari (ad esempio ove si sospetti una alterata idrossilazione dell’1 o difetti dei
recettori).
Riduzione dei valori: Carenza di vitamina D (esposizione solare in presenza di una carenza alimentare,
sindrome da malassorbimento), aumentato fabbisogno (bambini, crescita, gravidanza, allattamento),
assunzione di antiepilettici, perdite renali, dialisi peritoneale, sindrome nefrotica , assunzione di
difenilidantoina.
Aumento dei valori: Sovradosaggio di vitamina D, terapia a base di eparina sovradosata, esposizione
eccessiva ai raggi UV.
Ipervitaminosi: Ipercalcemia, ipercalciuria, ipofosfatemia, nefrocalcinosi, inappetenza, vomito, stipsi,
calcificazioni della ghiandola pineale.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1006.00
punti tariffari: 53.00
4331
Vitamina D3, 1,25-OH2-colecalciferolo, Calcitriolo, Colecalciferolo, 1,25Diidrossicolecalciferolo, 1,25 OH2-vitamina D3, Idrossicalciferolo
3 ml siero
Valore di riferimento:
< 2 anni
2 – 20 anni
20 – 50 anni
> 50 anni
45 – 270 ng/l
35 – 90 ng/l
35 – 80 ng/l
30 – 70 ng/l
Compendio degli esami labor team w ag
179
La 1,25-diidrossi-D3 si forma dopo l’idrossilazione renale della vitamina D. I livelli sierici della vitamina D3
permettono di conseguenza di fare delle deduzioni sulla funzione dell’idrossilasi renale. Insieme al
paratormone, essa consente l’assorbimento del calcio nell’intestino, il riassorbimento del calcio nei reni e la
mobilizzazione del calcio dalle ossa. Una carenza di calcio stimola l’idrossilazione renale dell’1 da vitamina
D a vitamina D3 attiva a livello metabolico. La vitamina D3 inibisce la secrezione di PTH attraverso un
feedback negativo. Nel caso di livelli sierici di calcio aumentati, i meccanismi si invertono.
Riduzione dei valori: insufficienza renale cronica, sindrome nefrotica
Aumento dei valori: Carenza di vitamina D (compensatoria), sostituzione di una carenza di vitamina D,
terapia con Rocaltrol®, crescita, gravidanza, fase di guarigione da rachitismo, sarcoidosi, tubercolosi,
linfomi, ipotireosi, iperparatiroidismo, difetti dei recettori di 1,25-OH nel rachitismo vitamina D-dipendente;
trapianto renale.
Nota aggiuntiva: La carenza di vitamina D viene diagnosticata attraverso la determinazione del livello
sierico di 25-OH- D (vedere definizione). Poiché anche in caso di apporto insufficiente di vitamina D i livelli
di 1,25-(OH)2- D3 spesso non scendono al di sotto del range di valori normali, è necessario determinare il
livello sierico di 1,25-( OH)2- D3 soltanto in presenza di situazioni particolari (ad esempio ove si sospetti una
alterata idrossilazione dell’1 o difetti dei recettori).
Tariffa:
No. pos. DFI: 1000.00
punti tariffari: 85.00
332
Vitamina E, Tocoferolo
2 ml siero congelato
Intervalli di riferimento: 5 – 18 mg/l
La vitamina E rientra fra le vitamine liposolubili essenziali (A; D; E; K) ed è costituita da più isomeri.
L'elevatissima attività biologica è attribuibile all'-tocoferolo.
La funzione di questa vitamina non è ancora completamente chiarita, esplica un'importante azione come
antiossidante nelle membrane cellulari, protegge dai danni genetici e dall'emolisi, svolge un'azione
protettiva in presenza di malattie cardiovascolari, anticoagulante e immunostimolante. La vitamina E prende
parte dalla digestione dei grassi e ai processi di riassorbimento. Dopo l'assunzione orale circa il 45% si
deposita nel sistema linfatico, nel sangue viene veicolata da LDLe HDL. Un aumento complessivo di
parecchi grammi lascia tracce nei muscoli, nel fegato, nel tessuto grasso, nell'utero, nell'ipofisi e nei surreni.
L'apporto giornaliero deve essere di circa 10 – 12 mg di tocoferolo.
Fonti dietetiche: verdure, germi di grano, olio di semi di soia, cereali, noci, fegato, uova. La vitamina E è
indispensabile per il normale funzionamento delle gonadi, il regolare evoluzione della gravidanza, la
funzionalità del sistema nervoso e della muscolatura.
Diminuzione dei valori: neonati affetti da dismetabolismo (atresia biliare o colestasi intraepatica), sindromi
da malassorbimento, A--lipoproteinemia trasmessa per via recessiva (crenazione degli eritrociti). Sintomi
da carenza: areflessia, disbasia.
Ipervitaminosi: cefalee e nausea.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1755.00
punti tariffari 68.00
333
Vitamina H, Biotina
1 ml siero
Intervalli di riferimento: > 200 ng/l
La vitamina H rientra fra le vitamine essenziali, idrosolubili ed è introdotta con l'alimentazione sotto forma di
biotin-lisina (biocitina), Questa tramite la biotinidasi è trasformata in biotina, che come tale però è assunta in
quantità molto ridotte. In caso di flora intestinale intatta non è necessaria nessuna assunzione, in caso
contrario circa 0,3 mg/giorno.
Diminuzione dei valori: dieta sbilanciata, povera di verdure. Sindromi da malassorbimento, maldigestione
con malattie colestatiche. Alterazioni nella flora intestinale causate da antibiotici. Gravi malattie epatiche.
Antagonisti della vitamina K. Sintomi da carenza: dermatite estesa (seborroica) prevalentemente alle
estremità, chelosi, alopecia, segni di immunodeficienza.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1757.00
punti tariffari 58.00
334
Vitamina K, Fillochinone
2 ml siero, al riparo dalla luce
Intervalli di riferimento: 0.05 – 0.90 µg/l a digiuno
< 1.80 µg/l p.p.
Nell'uomo il menachinone (vitamina K2) è ritenuto la vitamina K attiva. Può essere parzialmente sostituito
dal fillochinone, che viene introdotto nell'organismo con una dieta vegetariana in presenza di una flora
intestinale intatta. Le azioni fisiologiche sono: formazione intraepatica del complesso di protrombine (fattori
II, VII, IX, X), attivazione della proteina C e della proteina S; formazione extraepatica di osteocalcina negli
osteoblasti. Il fabbisogno giornaliero è di circa 0,1 mg
Diminuzione dei valori: malassorbimento, occlusione dei dotti biliari, alimentazione parenterale, fistola
biliare, antagonisti della vitamina K.
Sintomi da carenza: emorragie. Nei neonati, le cui madri presentavano una carenza di vitamina K, possono
insorgere sanguinamenti intracraniali indotti da ipoprotrombinemia.
Aumento dei valori: sovradosaggi alimentari o terapeutici non sono noti, tuttavia può essere attenuata
l'azione degli anticoagulanti orali tipo cumarinaNota aggiuntiva: il modo migliore per valutare il tasso di vitamina K è la determinazione del tempo di
protrombina.
Tariffa:
No. pos. DFI: 1756.00
punti tariffari 160.00
2688
Voriconazol (Vfend®)
2 ml siero
Valori terapeutici:
Antimicotico
Tariffa:
272
1.0 – 6.0 mg/l
No. pos. DFI: 1077.00
punti tariffari 160.00
Waaler-Rose
1 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Test per la determinazione qualitativa del fattore reumatoide; un po’ più specifico del fattore reumatoide
Compendio degli esami labor team w ag
180
Nota aggiuntiva: vedi anche fattore reumatoide, autoanticorpi anti-CCP
Tariffa:
No. pos. DFI: 1654.00
punti tariffari 7.40
Xilosio
738 1 ml siero
739 10 ml delle urine 5 h, specificare la quantità totale
Intervalli di riferimento: siero
>10.0 mg/dl dopo 15 min
>20.0 mg/dl dopo 1h
>30.0 mg/dl dopo 2h
urine
>4.0g/5h con dose 25g
Nota aggiuntiva: vedi test al D-xilosio (test di riassorbimento allo xilosio)
Tariffa:
siero
No. pos. DFI: 1763.00 (2x)
punti tariffari 62.00
urine
No. pos. DFI: 1763.00
punti tariffari 31.00
Yersinia
Le yersinie causano infezioni enteriche ed extraintestinali. L’agente Y. enterocolitica si riscontra soprattutto
nei roditori, negli uccelli, nei serpenti e nel latte e nell’acqua. La trasmissione avviene attraverso carne
(suina) poco cotta, latte (non pastorizzato), cibi crudi contaminati ed acqua. Le infezioni presentano
un’incidenza maggiore durante la stagione fredda. Anche l’agente Y. pseudotuberculosis si riscontra in
numerosi mammiferi. Le vie di trasmissione all’uomo non sono ancora note. I germi giungono nel tratto
intestinale inferiore, penetrano la mucosa e vengono veicolati da macrofagi nei linfonodi mesenterici,
provocando un’enterocolite o una linfoadenite mesenterica (sintomi di appendicite). In presenza di
immunosoppressione l’infezione può generalizzare, causando sepsi, linfoadenopatia generalizzata, ascessi,
pleurite, endocardite, osteomielite, colecistite. Sono relativamente frequenti malattie secondarie, tra cui
artrite reattiva, sindrome di Reiter, eritema nodoso.
Nota aggiuntiva: Le ricerche anticorpali mostrano spesso reazioni crociate con altri bastoncini gramnegativi. La diagnosi di un’infezione acuta si ottiene attraverso l’evidenziazione dell’agente. Esami
sierologici sono importanti soprattutto per chiarire malattie secondarie.
5520
Yersinia, coltura
Feci di 3 giorni consecutivi, in terreno Cary-Blair
Tariffa:
No. pos. DFI: 3326.00/3327.00 punti tariffari 78.00/155.00
464
Yersinia enterocolitica tipo 3 e tipo 9, anticorpi
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 1:8
Tariffa:
No. pos. DFI: 3485.00
4631
Yersinia IgM
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 20 U/ml
Tariffa:
No. pos. DFI: 3485.00
4630
punti tariffari 29.00
punti tariffari 29.00
Yersinia IgG e IgA, immunoblot
1 ml siero
Intervalli di riferimento: negativo
Tariffa:
No. pos. DFI: 3376.00, 3377.00 punti tariffari 140.00
463
Yersinia pseudotuberculosis, anticorpi
1 ml siero
Intervalli di riferimento: < 1:8
Tariffa:
No. pos. DFI: 3485.00
punti tariffari 29.00
Zinco
234
741
740
549
2 ml di siero in provetta per oligoelementi
Sangue EDTA
2 ml eiaculato
50 ml urine 24 ore, specificare la quantità totale
Intervalli di riferimento: siero
10.0 – 22.9 mol/l
sangue EDTA 88.0 – 142.0 mol/l
urine
2.3 – 15.0 mol/24 ore
0.19 – 1.29 mol/mmol creatinina
eiaculato
70 – 250 µg/ml
Lo zinco è un attivatore di diversi enzimi, un componente di metalloenzimi e un cofattore della timulina
(differenziazione cellulare T).
Lo zinco presente nella dieta è riassorbito nell'intestino tenue superiore. L'eliminazione dello zinco avviene
soprattutto a livello biliare, in parte anche ad opera dei reni e persino del sudore. La percentuale più
significativa di zinco si trova negli eritrociti, nel plasma lo zinco è legato per circa il 15% alla 2macroglobulina, il resto è legato in modo libero all'albumina. La deficienza di zinco causa caduta di capelli,
paracheratosi, acrodermatite, disturbi nella cicatrizzazione delle ferite, ipogonadismo, disturbi immunologici,
(eventualmente immunodeficienza letale).
Aumento dei valori
Siero/Urina: un'emolisi da reazioni della fase acuta nella maggior parte dei casi iatrogena causa un
aumento dei valori.
Diminuzione dei valori
Siero/Urina: acrodermatite enteropatica (disturbo ereditario nell'assorbimento di zinco), disturbi di
riassorbimento (morbo di Crohn, colite ulcerosa, celiachia), sovradosaggio di penicillamina, sindrome
nefrotica, stress, infarto miocardico, infezioni, cirrosi epatica, anemia drepanocitica, alimentazione
parentale, abuso etilico.
Compendio degli esami labor team w ag
181
Eiaculato: una diminuzione dei valori può essere indicativa di disturbi funzionali della prostata. Vedi anche
DMPS.
Tariffa:
eiaculato/siero/urine No. pos. DFI: 1767.00
punti tariffari 44.00
sangue EDTA
No. pos. DFI: 1768.00
punti tariffari 70.00
2342
Zinco protoporfirina eritrocitaria, Zinco protoporfirina
Sangue EDTA
Intervalli di riferimento: 0.7 – 4.0 g/g Hb
Zinco protoporfirina In condizioni di carenza marziale, lo zinco si sostituisce al ferro nella sintesi dell’eme. Si
forma così zinco protoporfirina (ZnPP). Un aumento della concentrazione di ZnPP è pertanto indice di
carenza funzionale di ferro in quanto ne evidenzia l’insufficiente disponibilità.
Poiché anche disturbi di distribuzione del ferro con un difetto nella mobilizzazione del minerale nei siti di
sintesi dell’eme (anemia delle malattie croniche, aumentata eritropoiesi) possono determinare un modesto
aumento della ZnPP, tale parametro è un indice altamente specifico di carenza di ferro soltanto in presenza
di un aumento molto marcato.
La ZnPP rispecchia il metabolismo del ferro degli ultimi 120 giorni (la normale durata di sopravvivenza degli
eritrociti), poiché ne viene esclusivamente riscontrata la presenza negli eritrociti e si modifica soltanto in
caso di modificazione della sintesi dell’eme, pertanto eritrociti modificati entrano nella circolazione
sanguigna. Analogamente si può osservare un aumento del livello ematico della zinco protoporfirina anche
nell’avvelenamento da piombo. Aumento dei livelli: carenza funzionale di ferro (eritropoiesi correlabile al
deficit di ferro), avvelenamento da piombo, protoporfiria eritropoietica, porfiria eritropoietica congenita
(Morbo di Günther).
Tariffa:
No. pos. DFI: 1639.00
punti tariffari 53.00
3582
Zolfo
1 ml siero
Intervalli di riferimento: 700 – 1400 mg/l
Tariffa:
No. pos. DFI: 1272.00
punti tariffari 66.00
Zolpidem (Stilnox®)
3536 1 ml siero
3537 10 ml urine
Valori terapeutici:
siero
urine
20 – 150 g/l
negativo
Ipnotico, sonnifero
Tariffa:
No. pos. DFI: 1660.00
2878
Zonisamide (Zonegran®)
1 ml siero
Valori terapeutici:
Antiepilettico
Tariffa:
3687
punti tariffari 86.00
10.0 – 40.0 mg/l
No. pos. DFI: 1069.00
punti tariffari 140.00
Zopiclone (Imovane®)
1 ml siero
Valori terapeutici: 10.0 – 70.0 g/l
Ipnotico, sonnifero
Tariffa:
No. pos. DFI: 1660.00
punti tariffari 86.00
Profili di analisi, blocchi labor team w ag
182
2358
Acidi grassi, Omega 3 acidi grassi, Omega 6 acidi grassi
4 ml siero
Analisi:
a. mirsitico, a. palmitico, a. stearico, a. lignocerico, a. miristoleico, a. palmitoleico, a. oleico, a. nervonico. A.
alfa-linoleico, a. eicosapentaenoico, a. docosaesaenoico, a. linolico, a. gamma-linolenico, a. arachidonico,
div. quozienti di acidi grassi
Punti tariffari: 345.00
010
Alopecia
4 ml siero
Analisi:
ALAT (GPT), ANA, ASAT (GOT), cortisolo, DHEA-S, estradiolo, ferritina, acido folico, testosterone, TSH,
vitamina B12
Cause endocrine: ipertiroidismo, ipopituitarismo, ipoparatiroidismo, virilismo nell’anticoncezione
medicamentosa con forte componente progestinica, post-menopausa come conseguenza di un relativo
eccesso di androgeni.
Intossicazione: tallio.
Farmaci: citostatici, anticoagulanti, tireostatici, sostanze con attività antilipidica, antiepilettici, antimicotici,
antimalarici.
Infezioni : influenza, tifo, lue, TBC.
Altre cause: connettiviti (sclerodermia, lupus eritematoso), deficit di ferro (ipermenorrea), alimentazione
carente in proteine (Kwashiorkor), neoplasia, cirrosi epatica, deficit di vitamine (vitamina A, D, E, acido
folico, B12), carenza di magnesio, carenza di zinco, dopo interventi chirurgici, cause meccaniche (strappo,
trictillomania), funzione di sintesi carente nella crescita dei capelli (per es. aminoaciduria, omocistinuria,
fenilchetonuria).
Punti tariffari: 238.40
047
Amenorrea/oligomenorrea
4 ml siero
Analisi:
FSH, LH, TSH, estradiolo, testosterone, androstenedione, DHEA-S, progesterone, -HCG, cortisolo,
prolattina, AMH
Amenorrea primaria (assenza di mestruazioni oltre l’età abituale del menarca):
SAG
elevati:
ACTH, 17-OH-progesterone, testosterone, rapporto
testosterone/SHBG, DHEA-S
Femmini. testicolare elevati:
testosterone, androstenedione
Sindrome di Turner elevati:
FSH, LH
Amenorrea secondaria (arresto delle mestruazioni dapprima nomali):
Causa ovarica
elevati:
rapporto LH/FSH (> 2), rapporto testosterone/SHBG,
DHEA-S (syndrome delle ovaie policistiche, sindrome di
Stein-Leventhal)
Causa surrenalica
elevati:
rapporto LH/FSH (> 2), DHEA-S
Gravidanza
elevato:
-HCG
Amenorrea centrale (ipotalamico-ipofisaria):
elevati:
prolattina (prolattinoma)
abbassati: LH, FSH (tumore dell’ipofisi, sindrome di Sheehan,
encefalite, tumori cerebrali, trauma cranio-cerebrale)
Ipotiroidismo
elevati:
TSH, prolattina
Punti tariffari: 197.10
049
Androgeni, Virilizzazione, Irsutismo
4 ml siero
Analisi:
17-OH-progesterone, androstenedione, DHEA-S (deidroepiandrosterone-solfato), FSH (ormone follicolostimolante), LH (luteotropina), prolattina, SHBG (Sex-Hormone-Binding-Globuline), testosterone libero,
AMH (ormone anti-Müller), E2 (estradiolo)
Punti tariffari: 332.00
066
Anemia
4 ml siero e sangue EDTA e 2 strisci di sangue, non colorati
Analisi:
Bilirubina totale, formula leucocitaria, creatinina, CRP (proteina C reattiva), elettroforesi delle proteine
sieriche, proteine totali, ferritina, acido folico, emogramma, aptoglobina, LDH (latticodeidrogenasi), sTfR
(recettore solubile della transferrina), reticolociti, transferrina, saturazione della transferrina, vitamina B12
Punti tariffari: 232.60
027
Anti-aging, maschile
4 ml siero
Analisi:
DHEA-S (deidroepiandrosterone-solfato), FSH (ormone follicolo-stimolante),IGF1 (IGF1 somatomedina), LH
(luteotropina), testosterone libero, TSH (ormone tireostimolante)
Punti tariffari: 159.90
028
Anti-aging, femminile
4 ml siero
Analisi:
DHEA-S (deidroepiandrosterone-solfato), E2 (estradiolo), FSH (ormone follicolo-stimolante), IGF1 (IGF1
somatomedina), LH (luteotropina), progesterone, testosterone libero, TSH (ormone tireostimolante)
Punti tariffari: 198.50
Profili di analisi, blocchi labor team w ag
4515
183
Anticorpi antineuronali paraneoplastici
2 ml siero
Analisi:
Ac. anti-Hu, ac. anti-Ri, ac. anti-Yo, ac. anti-Tr, ac. CV2, ac. anti-Ma-1, ac. anti-Ma-2, ac. anti-anfifisina
Punti tariffari: 396.00
1805
Artriti reattive
4 ml siero
Analisi:
Adenovirus, Borrelia burgdorferi Ac, campylobacter jejuni, chlamydie IgA, IgG, IgM, gonococchi, HBs
antigene
Analisi ulteriori:
1801 salmonelle, 1802 shigelle, 1804 yersinia
Punti tariffari: 301.40
2120
Ascite
4 ml ascite
Analisi:
LDH, amilasi, colesterolo, glucosio, proteine
Punti tariffari: 19.40
016
Biogramma
4 ml siero e sangue con EDTA
Analisi:
ALAT (GPT), albumina, amilasi, AP (fosfatasi alcalina), ASAT (GOT), bilirubina totale, calcio, colesterolo,
creatina chinasi (CK), creatinina, CRP (proteina C reattiva), proteine totali, ferritina, γ-GT, glucosio,
emogramma, acido urico, urea, potassio, LDH, lipasi, sodio, trigliceridi
Punti tariffari: 90.60
017
Biogramma, check up
4 ml siero e sangue con EDTA
Analisi:
ALAT (GPT), albumina, amilasi, AP (fosfatasi alcalina), ASAT (GOT), bilirubina totale, calcio, colesterolo,
creatina chinasi (CK), creatinina, CRP (proteina C reattiva), proteine totali, ferritina, γ-GT, glucosio,
emogramma, acido urico, urea, HbA1c, colesterolo HDL, potassio, LDH, lipasi, sodio, trigliceridi, TSH
Punti tariffari: 117.40
2207
Burn-Out, genetica
Sangue EDTA o tampone buccale (set PCR)
Analisi:
glutatione S transferasi M1, glutatione S transferasi T1, glutatione S transferasi P1
Punti tariffari: 445.00
2206
Burn-Out, profilo breve
4 ml siero e sangue EDTA e 2 strisci di sangue non colorati
Analisi:
Formula leucocitaria, vitamina B12, acido folico, zinco, TSH, cortisolo, FSH, estradiolo, testosterone
biodisponibile, DHEA-S
Punti tariffari: 231.90
2205
Burn-Out, profilo esteso
4 ml siero e sangue EDTA e 2 strisci di sangue non colorati
Analisi:
Burn-Out profilo breve 2206, Burn-Out genetica 2207, ferritina, HbA1c, IGF1, selenio
Punti tariffari: 852.70
030
Celiachia
2 ml siero
Analisi:
Autoanticorpi: anti-gliadina IgG e IgA, anti-transglutaminasi IgA; immunoglobulina IgA
Punti tariffari: 151.20
012
Chemiogramma
4 ml siero
Analisi:
ALAT (GPT), albumina, amilasi, AP (fosfatasi alcalina), ASAT (GOT), bilirubina totale, calcio, colesterolo,
creatina chinasi (CK), creatinina, proteine totali, glucosio, acido urico, urea, potassio, sodio
Punti tariffari: 45.90
015
Chemiogramma
4 ml siero
Analisi:
ALAT (GPT), albumina, amilasi, AP (fosfatasi alcalina), ASAT (GOT), bilirubina totale, calcio, colesterolo,
creatina chinasi (CK), creatinina, CRP (proteina C reattiva), proteine totali, ferritina, γ-GT, glucosio, acido
urico, urea, potassio, LDH, lipasi, sodio, trigliceridi
Punti tariffari: 80.60
3327
Diabete, autoanticorpi
4 ml siero
Analisi:
Profili di analisi, blocchi labor team w ag
184
Autoanticorpi anti-IA-2, autoanticorpi anti-GAD II, Autoanticorpi anti-cellule delle isole pancreatiche
Punti tariffari: 156.00
037
Disfunzione erettile
4 ml siero
Analisi:
ALAT (GPT), Cortison, FSH, γ-GT, glucosio, LH (Lutropin), prolattina, T4 libera, testosterone, TSH basale
Punti tariffari: 110.80
1817
Elminti, Europa, screen
2 ml siero
Echinococcus granulosus
Fasciola epatica
Strongyloides stercoralis
Toxocara sp.
Trichinella spiralis
IgE totale
Punti tariffari: 291.50
1818
Elminti, Tropici, screen
2 ml siero
Echinococcus granulosus
Fasciola epatica
Filarie
Schistosoma sp.
Strongyloides stercoralis
Toxocara sp.
Trichinella spiralis
IgE totale
Punti tariffari: 432.50
014
Emogramma
Sangue con EDTA
Analisi:
eritrociti, indici eritrocitari (MCV, MCH, MCHC), ematocrito, emoglobina, leucociti, trombociti (piastrine),
neutrofili, monociti, linfociti
vedi inoltre emogramma
Punti tariffari: 10.00
019
Emostasi
Plasma citratato, 1:10
Analisi:
APTT, fibrinogeno, tempo di Quick, tempo di trombina.
vedi inoltre trombofilia (profilo esteso e profilo breve)
Punti tariffari: 37.70
5270
Enteropatogeni PCR
Feci native
Feci in Cary Blair
Analisi:
Adenovirus, Norovirus, Rotavirus, Campylobacter spp., Salmonella spp., Shigella spp., Clostridium difficile
tossine A/B, E. coli EHEC verotossine stx1/stx2, Cryptosporidium spp., Entamoeba histolytica, Giardia
lamblia
Punti tariffari: 180.00
052
Epatite acuta, profilo esteso
4 ml siero
Analisi:
Citomegalovirus IgG e IgM, Epstein Barr virus (VCA IgG e IgM, EBNA IgG), epatite A (anti-HAV IgM),
epatite B (anti-HBc IgM ed antigene HBs), epatite C (anti-HCV)
Punti tariffari: 240.00
051
Epatite acuta, profilo breve
4 ml siero
Analisi:
Epatite A (anti-HAV IgM), epatite B (anti-Hbc IgM e antigene HBs), epatite C (anti-HVC)
Punti tariffari: 91.00
2800
Epatite autoimmune
4 ml siero
Analisi:
ANA (autoanticorpi anti-nucleo, AAN), autoanticorpi
autoanticorpi anti-mitocondri, autoanticorpi anti-LKM
Punti tariffari: 295.00
053
Epatite B cronica
4 ml siero
Analisi:
anti-HBc, HBs antigene, anti-HBe, Hbe antigene, anti-HBs
Punti tariffari: 103.00
anti-DNA,
autoanticorpi
anti-actina,
ANCA,
Profili di analisi, blocchi labor team w ag
038
185
Epatite virale, immunità
4 ml siero
Analisi:
Anti-HAV, anti HBc, anti-HBs, anti-HCV
Punti tariffari: 88.00
1825
Esantemi
4 ml siero
Analisi:
HSV IgG I e II, HSV IgM, morbillo IgG e IgM, parvovirus IgG eIgM, picornavirus, rubella IgG e IgM, varicellazoster virus IgG e IgM
Punti tariffari: 543.40
011
Fattori di rischio
4 ml siero
Analisi:
Apolipoproteina B, colesterolo, creatinina, fruttosamina, colesterolo totale/HDL, glucosio, acido urico,
omocisteina, colesterolo HDL, colesterolo LDL, trigilceridi, hs-CRP
Punti tariffari: 96.10
020
Fegato e pancreas
4 ml siero
Analisi:
ALAT (GPT), albumina, amilasi, AP (fosfatasi alcalina), ASAT (GOT), bilirubina totale, CHE (colinesterasi),
CPL (ceruplasmina), CRP (proteina C reattiva), proteine totali, ferritina, γ-GT, urea, lipasi, transferrina,
capacità ferro-legante
Punti tariffari: 78.30
02300
Glomerulonefrite
5 ml siero
Analisi:
elettroforesi delle proteine sieriche, albumina, AP (fosfatasi alcalina), calcio, CPL (ceruloplasmina),
creatinina, CRP (proteina C reattiva), proteine totali, acido urico, urea, sodio, potassio, fosfato, velocità
filtrazione glomerulare, ANA (autoanticorpi anti-nucleo), ANCA, autoanticorpi anti-DNA, complemento C3c e
C4, anti-streptolisina, ENA-7-Screen (Anti-Sm, -RNP, -SS/A, -SS/B, - Scl-70, -Jo1, -CENP-B), autoanticorpi
anti-membrana basale glomerulare, immunofissazione, immunocomplessi circolanti
Punti tariffari: 538.10
1820
Gravidanza, profilo breve escluso HIV
5 ml siero e sangue con EDTA
Analisi:
Ricerca anticorpi (Coombs indiretto, alloanticorpi eritrocitari), epatite B (antigene anti-HBc e anti-HBs),
rubella IgG, toxoplasmosi IgG e IgM, treponema (screening)
Punti tariffari: 202.10
1821
Gravidanza, profilo breve incluso HIV
5 ml siero e sangue con EDTA
Analisi:
Profilo breve 1820 incl. Ac anti-HIV I e II
Punti tariffari: 222.10
1822
Gravidanza, profilo esteso escluso HIV
5 ml siero e sangue con EDTA
Analisi:
Ricerca anticorpi (Coombs indiretto, alloanticorpi eritrocitari), citomegalovirus IgG, epatite B (antigene antiHBc e anti-HBs), parvovirus IgG e IgM, rubella IgG, toxoplasmosi IgG e IgM, treponema (screening),
varicella-zoster virus IgG.
Punti tariffari: 414.10
1823
Gravidanza, profilo esteso incluso HIV
5 ml siero e sangue con EDTA
Analisi:
Profilo esteso 1822 incl. Ac anti-HIV I e II
Punti tariffari: 434.10
026
Ipertonia
4 ml siero e 50 ml urine 24 ore (specificare la quantità totale), addizionate di 10 ml HCl al 10%
Analisi:
ALAT, aldosterone, calcio, cortisolo, creatinina, -GT, potassio, catecolamine nelle urine delle 24 ore, sodio
Punti tariffari: 393.40
1827
Linfotropi, agenti eziologici
4 ml siero
Analisi:
Adenovirus, Bartonella henselae IgG e IgM, citomegalovirus IgG e IgM, Epstein Barr virus (VCA IgM e IgG,
EBNA IgG), HIV, HSV I e II IgG, HSV IgM, morbillo IgG e IgM, rubella IgG e IgM, toxoplasmosi IgG e IgM,
lue (TPHA screening), yersinia
Profili di analisi, blocchi labor team w ag
186
Punti tariffari: 671.80
032
Lipemia
4 ml siero
Analisi:
apolipoproteina B, colesterolo, colesterolo totale/HDL, colesterolo HDL, colesterolo LDL, lipoproteina a,
trigliceridi
Punti tariffari: 52.30
050
Liquido articolare
3 ml agoaspirato senza additivo
1 ml agoaspirato in EDTA
2 strisci dell’agoaspirato
Analisi:
proteine totali, glucosio, acido urico, LDH (latticodeidrogenasi)), fattore reumatoide qn, sedimento Lc e Ec
semiquantitativo, ricerca di cristalli nella polarizzazione, numero di leucociti qn e differenziazione in leucociti
mono e polinucleari
Punti tariffari: 67.50
1849
Liquido pleurico
2 ml liquido pleurico
Analisi:
LDH (latticodeidrogenasi), proteine totali, glucosio
Punti tariffari: 14.40
1844
Lue, Silfide
4 ml siero
Analisi:
Treponema pallidum, test di ricerca, VDRL
Punti tariffari: 77.00
1828
Malattia da graffio di gatto
4 ml siero
Analisi:
Bartonella henselae IgG e IgM, chlamydie IgA,IgG eIgM, citomegalovirus IgG e IgM, toxoplasma IgG e IgM
Nota aggiuntiva: vedi inoltre Bartonella henselae
Punti tariffari: 303.40
2925
Microsomia
4 ml siero
Analisi:
ALAT (GPT), ASAT (GOT), albumina, amilasi pancreatica, AP (fosfatasi alcalina), calcio, colesterolo,
colesterolo HDL, CK (creatina chinasi), creatinina, proteine totali, glucosio, acido urico, urea, potassio,
sodio, bilirubina totale, ferritina, IGFBP-3, IGF-1, T4 libera, TSH, anti-gliadina, anti-endomisio, antitransglutaminasi, immunglobulina A
Punti tariffari: 336.00
1870
Miopatia
4 ml siero
Analisi:
ALAT (GPT), Aldolasi, ASAT (GOT), CK (creatina chinasi), CK isoenzimi, CRP (proteina C reattiva), LDH,
ANA (autoanticorpi anti-nucleo, AAN), ENA-7-Screen (Anti-Sm, -RNP, -SS/A, -SS/B, - Scl-70, -Jo1, -CENPB)
Punti tariffari: 168.90
022
Mononucleosi
4 ml siero
Analisi:
EBV VCA IgG/IgM, EBNA IgG citomegalovirus IgG e IgM, toxoplasma IgG e IgM
Punti tariffari: 191.40
2962
Nutrigramma
4 ml siero e sangue EDTA e 2 strisci di sangue, non colorati
Analisi:
ALAT (GPT), ASAT (GOT), albumina, amilasi pancreatica, AP (fosfatasi alcalina), calcio, colesterolo,
colesterolo HDL, colesterolo LDL, creatinina, acido urico, urea, potassio, sodio, bilirubina totale, ferritina,
lipasi, γ-GT, trigliceridi, CRP (proteina C reattiva), emogramma, formula leucocitaria, reticolociti, ferro, lTfR
(ricettore solubile della transferrina), capacità ferro-legante (calcolo della percentuale di saturazione della
transferrina), transferrina, vitamina B12, acido folico, omocisteina, osmolalità, CHE (colinesterasi), TSH,
prealbumina, Interleuchina 6, zinco, proteina legante il retinolo
Punti tariffari: 464.90
035
Ormoni femminili
4 ml siero
Analisi:
E2 (estradiolo), FSH (ormone follicolo-stimolante), LH (Lutropin), prolattina
Punti tariffari: 66.00
Profili di analisi, blocchi labor team w ag
036
187
Ormoni maschili
4 ml siero
Analisi:
FSH (ormone follicolo-stimolante), LH (Lutropin), prolattina, testosterone
Punti tariffari: 85.30
013
Osteoporosi
4 ml siero
10 ml urine „spot“, 2° mizione mattinale
Analisi:
siero: albumina, AP (fosfatasi alcalina), calcio, fosfatasi alcalina ossea (ostase), osteocalcina, fosfato,
vitamina D, -Crosslaps, PINP
urine: calcio, phosphato, deossipiridinolina
Punti tariffari: 309.50
6122
Osteoporosi, genetica
Sangue EDTA o tampone buccale (set PCR)
Analisi:
collagene 1A1, recettore vitamina D
Punti tariffari: 413.00
031
Polineuropatia
4 ml siero
Analisi:
ALAT (GPT), ANA (autoanticorpi anti-nucleo (ANF)), CEA, creatinina, CRP (proteina C reattiva), elettroforesi
delle proteine plasmatiche, proteine totali, acido folico, γ-GT, glucosio, LDH, TSH, vitamina B12
Punti tariffari: 173.10
54511
Porfiria screening
10 ml urine acidificate e 10 ml urine protette dalla luce
Analisi:
Acido delta-Aminolevulinico, porfobilinogeno, porfirine totali
Punti tariffari: 197.50
029
Prostata
4 ml siero
Analisi:
ALAT (GPT), albumina, AP (fosfatasi alcalina), calcio, creatinina, CRP (proteina C reattiva), proteine totali,
PSA (antigene specifico prostatico), PSA in forma complessata
Punti tariffari: 48.90
023
Rene
4 ml siero
Analisi:
Albumina, AP (fosfatasi alcalina), calcio, CPL (ceruplasmina), creatinina, CRP (proteina C reattiva),
elettroforesi delle proteine plasmatiche, proteine totali, acido urico, urea, potassio, sodio, fosfato, velocità
filtrazione glomerulare
Punti tariffari: 87.50
2818
Restless legs
4 ml siero
Analisi:
Acido folico, calico, creatinina, emogramma, ferritina, fosfato, glucosio, magnesio, potassio, sodio, TSH,
urea, vitamina B12
Punti tariffari: 92.50
045
Reuma, profilo breve
4 ml siero
Analisi:
CCP ac, CRP (proteina C reattiva), acido urico, determinazione quantitativa del fattore reumatoide, antistreptolisina O
Punti tariffari: 66.20
046
Reuma, profilo esteso
5 ml siero
Analisi:
ANA (autoanticorpi anti-nucleo, AAN), autoanticorpi anti-DNA, anticorpi anti-stafilosina, CCP ac, CRP
(proteina C reattiva), ENA-7-Screen (Anti-Sm, -RNP, -SS/A, -SS/B, -Scl-70, -Jo1, -CENP-B), aptoglobina,
acido urico, epatite B: antigene HBs, complemento C3c e C4, determinazione quantitativa del fattore
reumatoide, anti-streptolisina O
Punti tariffari: 306.10
3512
Rischio cardiovascolare
4 ml siero
Analisi:
Apolipoproteina B, colesterolo, creatinia, fruttosamina, Colesterolo/LDH, glucosio, acido urico, omocisterina,
colesterolo HDL, colesterolo LDL, trigliceridi, hs CRP
Il lavoro di Stuart J Pocock et al., BMJ 323, 2001; 75-81 costituisce la base per la determinazione della
probabilità di un rischio individuale per le malattie cardiovascolari nel corso dei cinque anni successivi. La
Profili di analisi, blocchi labor team w ag
188
valutazione della banca dati individual data analysis of antihypertensive intervention trials (INDANA), tratta
originariamente da 15 fattori di rischio, ha fornito il seguente risultato: fattori statisticamente non significativi:
BMI pressione sanguigna diastolica, frequenza cardiaca,concentrazione di acido urico. Per i restanti fattori
si può compilare un elenco ponderato dei rischi. età. fumatore, pressione sanguigna sistolica, colesterolo,
creatinina, altezza, diabeto mellito, ipertrofia del ventricolo sinistro secondo ECG, dopo l’infarto del
miocardio, dopo l’insulto cerebrovascolare. Il calcolo dell’indice si basa sulla valutazione dei dati di quasi
50.000 uomini e donne negli Stati Uniti e in Europa. I singoli fattori sono inclusi in conformità alla loro
valenza: età, sesso e fumatore sono valutati i fattori più importanti. A differenza di altri calcoli del rischio
cardiovascolare, sono utilizzati la concentrazione di creatina e l’altezza. Dai calcoli si ottengono risultati
specifici dell’età e del sesso. Dall’indice di rischio si può calcolare numericamente la mortalità entro i 5 anni
successivi.
Nota aggiuntiva: per una valutazione e un commento conclusivo ci atteniamo ai dati clinici completi
Punti tariffari: 96.10
1801
Salmonelle
4 ml siero
Intervalli di riferimento: vedi referto
Analisi:
Salm. enteritidis, Salm. paratyphi A, Salm. paratyphi B, Salm. paratyphi C, Salm. typhi, Salm. typhimurium
Si ricorre alla determinazione del titolo delle agglutinine H e O. I titoli delle agglutinine O tendono a salire a
partire dal 10° giorno circa, mentre quelli delle agglutinine H una settimana più tardi; i titoli H permangono
per anni (anche dopo la vaccinazione).
Nota aggiuntiva: Nella diagnostica dell’infezione acuta, la ricerca diretta da campioni fecali (coltura) è
superiore alla ricerca anticorpale.
Punti tariffari: 42.00
024
Sideropenia
4 ml siero
Analisi:
ferro, transferrina, ferritina, lTfR (ricettore solubile della transferrina), capacità ferro-legante (calcolo della
percentuale di saturazione della transferrina)
Punti tariffari: 72.90
2623
Sindrome metabolica
4 ml siero
Analisi:
Colesterolo, colesterolo HDL, trigliceridi, glucosio
Nota aggiuntiva: La diagnosi viene effettuata secondo il programma statunitense "National Cholesterol
Education Program (NCEP) - Adult Treatment Panel III (ATP III)"; sono necessarie le misure cliniche di
pressione sistolica/diastolica e circonferenza del giro vita.
Punti tariffari: 11.00
4954
Sport, profilo mini
2 ml siero e sangue EDTA
Analisi:
creatina chinasi (CK), proteina C reattiva (PCR), ferritina, emogramma, urea, magnesio
Punti tariffari: 40.60
4955
Sport, profilo breve
4 ml siero e sangue EDTA
Analisi:
ALAT (GPT), fosfatasi alcalina, calcio, creatina chinasi (CK), creatinina, proteina C reattiva (PCR), ferritina,
g-GT, glucosio, urea, acido urico, emogramma, potassio, magnesio, sodio, zinco
Punti tariffari: 108.00
4956
Sport, profilo esteso
4 ml siero e sangue EDTA e 2 strisci di sangue non colorati
Analisi:
ALAT (GPT), amilasi, fosfatasi alcalina, bilirubina, calcio, formula leucocitaria, colesterolo, creatina chinasi
(CK), creatinina, proteina C reattiva (PCR), ferritina, proteina totale, g-GT, glucosio, colesterolo HDL, urea,
acido urico, emogramma, potassio, lattato deidrogenasi (LDH), magnesio, sodio, fosfato, selenio, trigliceridi,
vitamina B12, zinco
Punti tariffari: 261.50
047
Sterilità/fertilità femminile
4 ml siero
Analisi:
E2 (estradiolo), FSH (ormone follicolo-stimolante), LH (luteotropina), progesterone, prolattina, TSH (ormone
tireostimolante), cortisolo, DHEA-S (deidroepiandrosterone-solfato), -HCG, AMH (ormone antimulleriano)
Punti tariffari: 197.10
048
Sterilità/fertilità maschile
4 ml siero
Analisi:
Cortisolo, DHEA-S (deidroepiandrosterone-solfato), FSH (ormone follicolo-stimolante), LH (luteotropina),
prolattina, testosterone, TSH basale (ormone tireostimolante)
Punti tariffari: 118.30
1684
Streptococchi, anticorpi
4 ml siero
Profili di analisi, blocchi labor team w ag
189
Analisi:
Anti-ialuronidasi, antistreptolisina, antistreptodornasi B
Punti tariffari: 102.00
2223
Stupefacenti, screening, profilo breve
10 ml urine
Analisi:
Anfetamina, cocaina, metadone, oppiacei
Punti tariffari: 65.00
2224
Stupefacenti, screening, profilo esteso
10 ml urine
Analisi:
Anfetamina, barbiturici, benzodiazepine, cannabinoidi, cocaina, metadone, oppiacei
Punti tariffari: 91.00
2340
Stupefacenti, Capelli
capelli
Analisi:
Anfetamina, cannabinoidi, cocaina
Punti tariffari: 435.00
041
Tiroide
4 ml siero
Analisi:
T3 libera, T4 libera, TSH
Punti tariffari: 28.40
033
Tiroide, autoanticorpi
4 ml siero
Analisi:
Tireoglobulina, hTPO, recettore del TSH
Punti tariffari: 65.60
044
Tiroide di Hashimoto
4 ml siero
Analisi:
T3 libera, T4 libera, autoanticorpi anti-tireoglobulina (TgAb), hTPO-autoanticorpi (aac anti-microsmi)
Punti tariffari: 62.00
042
Tiroide, Basedow
3 ml siero
Analisi:
T3 libero, T4 libera, anticorpi anti recettori TSH, anticorpi anti-tireoglobulina (TgAb), antoanticorpi anti hTPO
(Aac anti-microsomi)
Punti tariffari: 77.20
1832
Tratto gastrointestinale
3 ml siero
Analisi:
Adenovirus, brucella, campylobacter fetus e jejuni, citomegalovirus IgG e IgM, echinococchi, Epstein Barr
virus (VCA IgG e IgM, EBNA IgG), rotavirus
Analisi ulteriori: 1801 Salmonelle
1802 Shigelle
1804 Yersinia
Punti tariffari: 330.00
1830
Tratto respiratorio, agenti non virali
4 ml siero
Analisi:
Chlamydie IgA, IgG e IgM, coxiella burnetii (febbre Q), legionella pneumophila, mycoplasma pneumoniae
IgG e IgM
Punti tariffari: 383.00
1831
Tratto respiratorio, agenti virali
4 ml siero
Analisi:
Adenovirus, Epstein Barr virus (VCA IgG e IgM, EBNA IgG) influenza A, influenza B, parainfluenza 1 e 2 e
3, picornavirus, RSV (virus sinciziale respiratorio)
Punti tariffari: 438.00
058
Trombofilia, profilo breve
Plasma citratato 1:10
Analisi:
Antitrombina III, resistenza alla proteina C attivita, proteina C, proteina S
Punti tariffari: 185.00
056
Trombofilia, profilo esteso
4 ml siero e plasma citratato 1:10 (2x)
Profili di analisi, blocchi labor team w ag
190
Analisi:
Antitrombina III, resistenza alla proteina C attivata, autoanticorpi anti-β2 glicoproteina I (screening), D-dimeri,
omocisteina, autoanticorpi anti-fosfolipidi (screening), plasminogeno, proteina C, proteina S
Punti tariffari: 404.00
060
Tumori, esami di base
5 ml siero
Analisi:
ALAT (GPT), albumina, amilasi, AP (fosfatasi alcalina), ASAT (GOT), bilirubina totale, calcio, CEA (antigene
carcino-embrionario), CRP (proteina C reattiva)
ferritina, γ-GT, acido urico, LDH (lattico-deidrogenasi))
Ulteriori marcatori secondo il tipo di tumore (in sostituzione di CEA):
061
carcinoma del pancreas: Ca 19-9
063
carcinoma della mammella: Ca 15-3, CA-27-29
062
carcinoma dell’ovaio: Ca 125
064
carcinoma spinocellulare: SCC (Squamous Cell Carcinoma-associated Antigen)
065
carcinoma della prostata PSA (antigene specifico prostatico), PSA complessato
Punti tariffari: 65.30
3464
Vasculite
4 ml siero
Analisi:
ANA (autoanticorpi anti-nucleo, AAN), ANCA, determinazione quantitativa del fattore reumatoide,
autoanticorpi anti-DNA, CCP ac, complemento C3c e C4, CRP (proteina C reattiva), Aac anti-fosfolipidi,
complemento C1q, ENA-7-Screen (Anti-Sm, -RNP, -SS/A, -SS/B, -Scl-70, -Jo1, -CENP-B), β2glicoproteina-1 IgG, β2-glicoproteina-1 IgM
Punti tariffari: 448.40
1841
Venereologia, incl. HIV
4 ml siero
Analisi:
Chlamydie IgG, IgA, IgM, gonococchi, HIV tipo I e II, treponemi (FTA, TPHA, VDRL)
Punti tariffari: 215.00
1842
Venereologia, PCR
Tampone (set PCR) oppure
10 ml urine “spot” della 1a minzione mattutina
Analisi:
Chlamydia trachomatis DNA, gonococchi DNA, Mycoplasma genitalium DNA, Ureaplasma urealyticum DNA
Punti tariffari: 370.00
1837
Virus neurotropi
4 ml siero
Analisi:
Adenovirus, citomegalovirus IgG e IgM, TBE IgG e IgM, HSV IgM, LCM (virus della coriomeningite
linfocitaria), morbillo IgG e IgM, orecchioni IgG e IgM, picorna virus, varicella-zoster virus IgM
Punti tariffari: 658.00
5583
Virus respiratori PCR
Striscio orale o nasale
Analisi:
Bocavirus, Coronavirus NL63, Coronavirus 229, Coronavirus OC43, Coronavirus HKU1, Adenovirus,
Rhinovirus, Hum. Metapneumovirus, Parainfluenza 1, Parainfluenza 2, Parainfluenza 3, Parainfluenza 4,
Respiratory Syncytial virus, Influenza A Virus, Influenza B Virus
Punti tariffari: 267.00
3080
Vitamine
4 ml siero, al riparo dalla luce e sangue con EDTA, al riparo dalla luce
Analisi:
Vitamina A, vitamina B1, vitamina B2, vitamina B6, vitamina B12, acido folico, vitamina D, vitamina D3,
vitamina E, vitamina K, vitamina H
Punti tariffari: 750.10
2180
von Willebrand
Plasma citratato congelato 1:10
Analisi:
vWF : antigene, vWF : RCo, fattore VIII
Punti tariffari: 146.00
1804
Yersinia
2 ml siero
Analisi:
Yersinia pseudotuberculosis,Yersinia enterocolitica (tipo 3, tipo 9)
Punti tariffari: 87.00
Allergeni labor team w ag
Allergeni, Test allergologici
0.1 ml siero per ogni allergene
Norme: < 0.35 kU/l
negativo
0.35 – 0.70 kU/l
borderline
> 0.71 kU/l
positivo
Tariffa:
test multispecifici, allergeni singoli:
No pos. DFI: 1446.00: 1- 4 test
No pos. DFI: 1444.00: 5-10 test
punti tariffari: 36.00
punti tariffari: 21.00
profili:
No pos. DFI: 1446.00 (3x)
punti tariffari: 108.00
CAST,
Cellular
Antigen
Stimulation Test, Test di
stimolazione cellulare
Sangue EDTA, 1 tubetto/allergene
Prelievo lunedì - mercoledi
La diagnosi specifica di reazioni allergiche di
tipo immediato come rinocongiuntiviti, asma,
orticaria/angioedema e anafilassi, si basa
tradizionalmente sui test cutanei e sulla
determinazione delle IgE specifiche per
l’allergene (sIgE). Nelle reazioni allergiche di
tipo immediato, oltre alle mast-cellule
assumono un ruolo centrale anche i
granulociti basofili la cui attivazione e il
successivo rilascio di mediatori ovvero
l’espressione di marcatori sulla superficie
cellulare sono il principio su cui si basa il test
cellulare. Il test CAST® è basato sulla
determinazione dei sulfidoleucotrieni (LTC4,
LTD4, LTE4), prodotti da granulociti basofili
pretrattati con IL- 3 in seguito alla
stimolazione con l’allergene in-vitro. Questo
test è specifico per diverse allergie, come le
allergie da veleno di ape e vespa, FANS
(farmaci antinfiammatori non steroidei), ßlattamici ed una varietà di altri farmaci. Dopo
la somministrazione di corticosteroidi, acido
cromoglicico o indometacina, il prelievo
ematico per i test di stimolazione cellulare
deve essere effettuato al massimo dopo 24
ore dall’assunzione dell’ultima dose. Gli
antistaminici non influiscono.
191
Screening/test multispecifici
1758
1303
1454
1445
1337
1388
1211
1208
1393
1759
1454
1445
1388
1466
1494
1760
1301
1320
1208
1211
1218
1761
904
1059
1105
924
944
1050
1722
1303
1301
1208
1211
1676
1320
1324
1208
1301
1303
1211
1677
1320
1454
1445
1388
1416
1423
1675
904
1059
1303
1105
924
1061
Allergeni inalanti (sx1)
Acaro della polvere di casa 1
Assenzio selvatico
Betulla
Cladosporium herbarum
Coda di topo
Epitelio di gatto
Forfora di cane
Segale
d01
w06
t03
m02
g06
e01
e05
g12
Allergeni inalanti, stagionali (rx1)
Assenzio selvatico
Betulla
Coda di topo
Erba vetriola (Parietaria off.)
Lanciuola
w06
t03
g06
w19
w09
Allergeni inalanti, perenni (rx2)
Acaro della polvere di casa 2
Alternaria tenuis/alternata
Forfora di cane
Epitelio di gatto
Forfora di cavallo
d02
m06
e05
e01
e03
Alimenti screen (fx5)
Albume
Arachide
Grano
Latte
Pesce (merluzzo)
Semi di soia
f01
f13
f04
f02
f03
f14
Ambiente di casa
Acaro della polvere di casa 1
Acaro della polvere di casa 2
Forfora di cane
Epitelio di gatto
d01
d02
e05
e01
Asma/Rinite perenni, profilo
Alternaria tenuis/alternata
Aspergillus fumigatus
Cane (forfora)
Dermatophagoides farinae
Dermatophagoides pt.
Gatto
m06
m03
e05
d02
d01
e01
Asma/Rinite stagionali, profilo
Alternaria tenuis/alternata
Assenzio selvatico
Betulla
Coda di topo
Frassino
Nocciolo
m06
w06
t03
g06
t15
t04
Eczema, profilo
Albume
Arachide
Dermatophagoides pteronyssinus
Grano (farina)
Latte
Nocciola
f01
f13
d01
f04
f02
f17
Acari/Polvere di casa
1730
1301
1303
1282
1731
1303
1301
1300
1306
1307
Acari 1 (hx02)
Dermatophagoides farinae
Dermatophagoides pteronyssinus
Scarafaggio
d02
d01
i06
Acari 2, Profil
Acaro della polvere di casa 1 (D. pt.)
Acaro della polvere di casa 2 (D. far.)
Acarus siro
Lepidoglyphus destructor
Tyrophagus putrescentiae
d01
d02
d70
d71
d72
Alberi, pollini
1743
1445
1447
1435
1442
1415
1744
1410
1445
1413
1438
Alberi 1, Profil
Betulla
Ginepro Sabina
Mesquite
Olmo americano
Quercia bianca
t03
t212
t20
t08
t07
Alberi 2, Profil
Acero
Betulla
Faggio americano
Pioppo
t01
t03
t05
t14
Allergeni labor team w ag
192
1439
1745
1421
1442
1438
1423
1440
1746
1410
1413
1444
1445
1415
1790
1445
1423
1421
1415
1440
4018
1437
1440
1428
1417
1436
4139
Platano
t11
Alberi 3, fioritura precoce (tx5)
Ontano bianco
Olmo americano
Pioppo
Nocciolo
Salice
t02
t08
t14
t04
t12
Alberi 4 fioritura tardiva (tx6)
Acero
Faggio americano
Noce di California
Betulla
Quercia bianca
t01
t05
t10
t03
t07
Alberi 5 (tx9)
Betulla
Nocciolo
Ontano bianco
Quercia bianca
Salice
t03
t04
t02
t07
t12
Alberi 6 (tx7)
Olivo
Salice
Pino
Eucalipto
Mimosa
Melaleuca
t09
t12
t16
t18
t19
t21
Alimenti
1700
904
989
1105
924
944
1049
1050
1691
1028
1249
1161
1053
1049
1692
992
984
1061
1002
1067
4269
1065
997
1000
984
1010
3879
1054
1018
1021
1026
1092
3092
984
962
997
1061
2759
1028
1161
1049
1072
1800
1105
944
1061
1050
Alimenti mix, profilo
Albume
Fragola
Grano
Latte
Merluzzo
Sedano
Semi di soia
f01
f44
f04
f02
f03
f85
f14
Alimenti (fx7)
Aglio
Cipolla
Livieto
Pomodoro
Sedano
f47
f48
f45
f25
f85
Alimenti (fx8)
Mela
Banana
Nocciola
Arancia
Noce brasiliana
f49
f92
f17
f33
f18
Alimenti (fx9)
Mandorla
Kiwi
Melone
Banana
Uva
f20
f84
f87
f92
f259
1107
1117
1111
1716
1121
1124
1126
1132
1773
1175
1118
1120
1133
1774
1107
1108
1022
1114
1522
3732
1117
1122
3733
f15
f260
f12
f31
f08
Alimenti (fx24)
Banana
Gambero
Kiwi
Nocciola
f92
f24
f84
f17
Alimenti (fx25)
Aglio
Livieto
Sedano
Semi di sesamo
f47
f45
f85
f10
Alimenti (fx27)
Grano
Merluzzo
Nocciola
Semi di soia
f04
f03
f17
f14
Condimenti/Spezie
1715 Condimenti
1028 Aglio
e spezie 1, profilo
f47
s01
f265
f281
Condimenti e spezie 2, profilo
Noce moscata
Paprica dolce
Pepe nero
Senape
f282
f218
f280
f89
Condimenti e spezie 3 (fx70)
Dragoncello
Levistico
Maggiorana
Timo
f272
f275
f274
f273
Condimenti e spezie 4 (fx72)
Anice
Basilico
Semi di finocchio
Zenzero
f271
y269
f276
f270
Condimenti e spezie 5 (fx71)
Cardamomo
Cumino
Garofano
Macis
f267
f265
f268
f266
Epiteli, animali
1723
1208
1211
1218
1220
1724
1215
1210
1206
3817
1270
1725
1208
1215
1211
2143
1270
1775
1210
1211
1206
1208
1218
1726
1210
1222
1220
1218
Epiteli 1 (ex1)
1747
1455
1454
1489
1497
1494
1748
1454
1497
1494
1484
1749
1455
1454
1478
1480
1467
1750
1490
1489
1497
1494
1767
Erbe 1 (wx1)
Alimenti (fx11)
Fagioli bianchi
Broccolo
Piselli
Carota
Granoturco, farina
Anice
Cumino
Curry
Forfora di cane
Epitelio di gatto
Forfora di cavallo
Forfora di vacca
e05
e01
e03
e04
Epiteli 2 (ex70)
Epitelio di cavia
Epitelio di coniglio
Epitelio di hamster
Epitelio di ratto
Topo: epitelio, prot. sieriche e urin
e06
e82
e84
e73
e88
Animali domestici 1, (ex2)
Forfora di cane
Epitelio di cavia
Epitelio di gatto
Ratto epiteli, prot. urin. e sieriche
Topo: epitelio, prot. sieriche e urin
e05
e06
e01
e87
e88
Animali domestici 2, profilo
Epitelio di coniglio
Epitelio di gatto
Epitelio di hamster
Forfora di cane
Forfora di cavallo
e82
e01
e84
e05
e03
Animali da allevamento, profilo
Epitelio di coniglio
Epitelio di pecora
Forfora di vacca
Forfora di cavallo
e82
e81
e04
e03
Erbe
Ambrosia comune
Assenzio selvatico
Erba cali
Farinaccio
Lanciuola
w01
w06
w11
w10
w09
Erbe 2, Profil
Assenzio selvatico
Farinaccio
Lanciuola
Ortica comune
w06
w10
w09
w20
Erbe 3 (wx5)
Ambrosia comune
Assenzio selvatico
Dente di leone
Margherita dei prati
Verga d’oro
w01
w06
w08
w07
w12
Erbe 4 (wx6)
Acetosa minore
Erba cali
Farinaccio
Lanciuola
Erbe 5 (wx3)
w18
w11
w10
w09
Allergeni labor team w ag
1454
1497
1494
1484
1467
7153
1452
1481
1454
1494
1497
Assenzio selvatico
Farinaccio
Lanciuola
Ortica comune
Verga d’oro
w06
w10
w09
w20
w12
Erbe, miscela (wx2)
Ambrosia
Atreplice
Assenzio
Piantaggine
Farinello comune
w02
W15
w06
w09
w10
Farine
1709
1085
1105
1078
1092
1072
1772
1085
1105
1078
1092
1095
1072
1697
1081
1095
1099
1105
17091
1085
1105
1078
1092
1161
1072
1099
1081
Farine 1 (fx3)
Avena
Grano
Grano saraceno
Granoturco
Semi di sesamo
f07
f04
f11
f08
f10
Farine 2, profilo
Avena
Grano
Grano saraceno
Granoturco
Riso
Semi di sesamo
f07
f04
f11
f08
f09
f10
Farine 3 (fx20)
Orzo
Riso
Segale
Grano
f06
f09
f05
f04
Farine 4 (panettieri)
Avena
Grano
Grano saraceno
Granoturco
Livieto
Semi di sesamo
Segale
Orzo
f07
f04
f11
f08
f45
f10
f05
f06
Formaggi
1711
917
916
938
939
Formaggi 1, profilo
1712
981
989
1011
985
1713
1002
984
992
1003
1714
1002
984
989
1011
992
991
1770
984
989
992
985
1003
1004
1010
1771
981
1002
997
Frutta 1 (fx16)
Edamer
Formaggio Cheddar
Formaggio fermentato
Formaggio svizzero
f115
f81
f82
f70
Frutti
Ananas
Fragola
Limone
Pera
f72
f44
f32
f94
Frutta 2 (fx15)
Arancia
Banana
Mela
Pesca
f33
f92
f49
f95
Frutta 3, profilo
Arancia
Banana
Fragola
Limone
Mela
Pompelmo
f33
f92
f44
f32
f49
f209
Frutta 4, profilo
Banana
Fragola
Mela
Pera
Pesca
Prugna
Uva
f92
f44
f49
f94
f95
f255
f259
Frutta 5, profilo
Ananas
Arancia
Kiwi
f210
f33
f84
1011
999
1000
991
1699
984
992
985
1003
991
3867
996
992
985
1003
1004
3952
997
1000
984
1003
981
3953
997
999
984
983
2136
1181
1002
1011
998
991
Limone
Mango
Melone
Pompelmo
193
f208
f91
f87
f209
Frutta 6, (fx17)
Banana
Mela
Pera
Pesca
Pompelmo
f92
f49
f94
f95
f209
Frutta 7, (fx31)
associato ai pollini di betulla
Ciliegia
Mela
Pera
Pesca
Prugna
f242
f49
f94
f95
f255
Frutta 8, (fx21)
Kiwi
Melone
Banana
Pesca
Ananas
f84
f87
f92
f95
f210
Frutta 9, (fx30)
Kiwi
Mango
Banana
Avocado
Papaia
f84
f91
f92
f96
f293
Agrumi, profilo
Arancia
Limone
Mandarino
Pompelmo
f33
f208
f302
f209
Graminacee, pollini
1740
Graminacee 1, fioritura precoce
(gx1)
1388
1387
1400
1389
1401
1741
Coda di topo
Erba mazzolina
Gramigna dei prati
Loglierella
Paleo dei prati
1402
1392
1389
1394
1393
4889
1394
1389
1388
1393
1402
1742
1384
1398
1390
1381
1393
g06
g03
g08
g05
g04
Graminacee 2, fioritura tardiva
(gx4)
Bambagiona
Canna di palude
Loglierella
Paleino odoroso
Segale
g13
g07
g05
g01
g12
Graminacee 3, fioritura tardiva
(gx3)
Paleino odoroso
Loglierella
Coda di topo
Segale
Bambagiona
g01
g05
g06
g12
g13
Pollini di cereali (gx5)
Avena
Grano
Granoturco
Orzo
Segale
g14
g15
g20
g201
g12
Legni
1753
1519
1517
1501
1506
1754
1510
1514
1502
1516
Segatura, legno dolce (kx04)
Abete
Cedro rosso
Faggio
Pino
z14
z13
z02
z06
Segatura, legno duro (kx05)
Mogano
Obeche
Quercia
Ramin
Muffe
z09
k212
c13
z12
Allergeni labor team w ag
194
1732
1320
1324
1337
1355
1733
1326
1328
1329
1330
1739
1321
1322
1324
1325
1777
1320
1324
1333
1337
1342
1355
Muffe 1 (mx1)
Alternaria tenuis/alternata
Aspergillus fumigatus
Cladosporium herbarum
Penicillium notatum
m06
m03
m02
m01
Muffe 2, aspergilli 1 (mx7)
Aspergillus niger
Aspergillus repens
Aspergillus terreus
Aspergillus versicolor
m207
m29
m18
m19
Muffe 8, aspergilli 2 (mx6)
Aspergillus amstelodami
Aspergillus clavatus
Aspergillus fumigatus
Aspergillus nidulans
m17
m21
m03
m53
Muffe 9 (mx2)
Alternaria tenuis/alternata
Aspergillus fumigatus
Candida albicans
Cladosporium herbarum
Helminthosporium halodes
Penicillium notatum
m06
m03
m05
m02
m08
m01
Noci
1701
1059
1065
1061
1067
1063
1702
1059
1061
1077
1067
1063
1703
1059
1065
1061
1077
1778
1059
1065
1061
1077
1067
1063
Noci 1 (fx1)
Arachide
Mandorla
Nocciola
Noce brasiliana
Noce di cocco
f13
f20
f17
f18
f36
Noci 2, profilo
Arachide
Nocciola
Noce
Noce brasiliana
Noce di cocco
f13
f17
f256
f18
f36
Noci 3, profilo
Arachide
Mandorla
Nocciola
Noce
f13
f20
f17
f256
Noci 4, profilo
Arachide
Mandorla
Nocciola
Noce
Noce brasiliana
Noce di cocco
f13
f20
f17
f256
f18
f36
Ortaggi e Legumi
1717
1026
1054
1027
1021
1718
3669
1035
1053
1052
1719
1249
1019
1049
1050
1720
1054
1021
1050
1721
1052
1016
1045
3669
1249
Ortaggi e Legumi 1 (fx13)
Carota
Fagioli bianchi
Patata
Piselli
Ortaggi e Legumi 2 (fx14)
Cavolo
Peperone
Pomodoro
Spinaci
f216
f218
f25
f214
Cipolla
Funghi (Champignon)
Sedano
Semi di soia
f48
f212
f85
f14
Ortaggi e Legumi 4, profilo
Fagioli bianchi
Piselli
Semi di soia
f15
f12
f14
Ortaggi e Legumi 5, profilo
Spinaci
Cavolfiore, cotto
Cavolo cappuccio rosso
Cavolo
Cipolla
Pesce, profilo
f214
f291
f110
f216
f48
Anguilla
Salmone
Trota
f264
f41
f204
Frutti di mare 1 (fx2)
Gambero
Merluzzo
Mitili
Salmone
Tonno
f24
f03
f37
f41
f40
Frutti di mare 2, profilo
Gambero
Gamberello boreale
Merluzzo
Mitili
Salmone
Tonno
f24
f23
f03
f37
f41
f40
Crostacei, profilo
Aragosta
Gamberello boreale
Gambero
Mitili
f80
f23
f24
f37
Pollame (carni), profilo
Anatra
Oca
Pollo
Tacchino
y58
y57
f83
f284
Carni 1, profilo
Bue
Maiale
Montone / agnello
f27
f26
f88
Carni 2 (fx73)
Bue
Maiale
Pollo
f27
f26
f83
Uccelli/Piume
1727
1232
1240
1235
1238
1728
1227
1231
1229
1776
1227
1231
1229
1237
4263
1227
1231
1229
1235
1729
1229
1227
1228
1226
Uccelli di gabbia(ex72)
1755
1550
1581
1588
1601
1756
1553
1575
1593
1596
1757
1604
1569
1598
1558
2278
Tessuti sintetici (kx01)
Ortaggi e Legumi 3, profilo
Pesce/Carni
1704
f31
f15
f35
f12
943
951
945
1705
962
944
967
951
959
1779
962
964
944
967
951
959
1706
963
964
962
967
1707
969
970
972
979
1708
977
978
971
1768
977
978
972
Piume di canarino
Piume di fringuello
Piume di pappagallo
Piume di parrocchetto
e201
e50
e213
e78
Piume volatili, profilo
Anatra
Gallina
Oca
e86
e85
e70
Piume volatili 2 (ex71)
Anatra
Gallina
Oca
Tacchino
e86
e85
e70
e89
Piume (ex73)
Anatra
Gallina
Oca
Piume di pappagallo
e86
e85
e70
e213
Piumini (ex05)
Piume d’oca
Piume di anatra
Piumino d’oca
Piumino di anatra
e70
e86
e96
e95
Varia
Acrilico
Nylon
Rayon (seta artificiale)
Terylen
u01
u17
u15
u30
Tessuti/fibre (kx02)
Cotone, lavorato
Iuta
Lana di pecora, lavorata
Seta
o01
u13
y82
u22
Polveri di cereali (kx03)
Polvere del grano
Polvere di fieno
Polvere di paglia
Polvere di pula
Proteasi di detersivi (kx08)
u26
b07
b23
u04
Allergeni labor team w ag
3103
3800
1789
1551
1555
3730
2193
1324
1320
1393
1398
1766
1552
1308
1105
1050
1764
1586
1571
1572
1573
1765
1586
1555
1563
1560
Tripsina
Lisozima
Papaina
k208
k201
Proteasi di detersivi
Alcalasi
Cloramina T
Savinasi
k205
K85
k206
Aspergillus fumigatus
Alternaria alternata
Segale
Grano
m03
m06
g12
g15
Produzione di alimenti (pax4)
Alfa-amilasi
Curculione
Grano (farina)
Semi di soia
k87
i202
f04
f14
Sostanze chimiche (pax5)
Anidride Ftalica
Isocianato HDI
Isocianato MDI
Isocianato TDI
k79
k77
k76
k75
Disinfettanti (pax6)
Anidride Ftalica
Cloramina T
Formalina / formaldeide
Ossido di etilene
k79
k85
k80
k78
Acari
1300
1301
1302
1303
1304
1305
1306
1307
Acarus siro
Dermatophagoides farinae
Dermatophagoides microceras
Dermatophagoides pter.
Euroglyphus maynei
Glycophagus domesticus
Lepidoglyphus destructor
Tyrophagus putreus
Allergeni ricombinanati
4244 rDer p1 (Dermat. pter.)
4245 rDer p2 (Dermat. pter.)
3871 rDer p10 (Dermat. pter.)
d70
d02
d03
d01
d74
d73
d71
d72
d202
d203
d205
Additivi alimentari
Acido antranilico
Acido formico (E236)
Acido sorbico (E200)
Acido tartarico (E334)
Agar-Agar (E406)
Alginate di sodio (E401)
Argento (E174)
Blu di metilene
Carragenina (E407)
Carminio d’indaco (E132)
Eritrosina (E127)
Gallato di propile (E3107)
Gomma arabica (E414)
Guanylate (E627)
Inosinate (E631)
Iodio
Nitrato di potassio (E252)
Nitrito di sodio
Parabene (E214 - E219)
Rosso per alimenti
Saccarina
Saccarosio
Tannina
Tartrazina (E102)
Vanillina
Vitamina B1
Vitamina B12
Vitamina B6
Vitamina C
c701
c700
c716
c727
c732
c736
c637
c710
c729
c728
c644
f297
c731
c730
c616
c737
c711
c744
c718
c636
c715
c738
c717
s034
c719
c721
c720
c722
Carni
969
977
975
974
980
Anatra
Bue
Capriolo
Cavallo
Cinghiale
Maiale
Montone / agnello
Oca
Pollo
Tacchino
Vitello
f26
f88
y57
f83
f284
f165
Cereali/Farine
Muffe, polline (pax3)
Allergeni singoli
1179
1178
1193
1200
2409
2833
1192
1183
4576
870
1189
2517
1180
2414
2413
857
2834
1184
1186
1195
1190
1191
2835
1194
2488
1196
1198
1197
1199
978
971
970
972
979
973
195
y58
f27
y221
f321
y222
1093
1080
1104
1091
1098
1797
1085
1081
1079
1796
1088
1099
1084
1097
1082
1105
1078
1092
1086
3865
1096
1095
1089
1101
1103
1102
1087
1083
2708
Amido di granoturco
Crusca d’orzo
Crusca di frumento
Crusca di mais
Crusca di segale
Farina bigia
Farina d’avena
Farina d’orzo
Farina di farro
Farina di pane nero
Farina di patate
Farina di segale
Farina di semi di guar
Farinello di ricino
Glutine / gliadina
Grano (farina)
Grano saraceno (farina)
Granoturco (farina)
Miglio
Quinoa
Ricino
Riso
Riso a grani lunghi, cotto
Riso a grani tondi, crudo
Riso integrale, crudo
Sago
Seme di carruba
Semolino
Setaria italica
y215
f903
f906
f904
f905
z29
f07
f06
f400
z30
f256
f05
f246
f907
f79
f04
f11
f08
f55
f347
y258
f09
f421
f422
f424
f259
f255
f252
f56
Condimenti e spezie
1119
1112
1107
4279
1108
1115
1136
2158
1122
1135
1116
1117
4312
1111
1175
1131
1130
1316
5433
4232
1121
1123
1066
1124
1127
1126
1125
3803
1129
3929
1109
1132
1113
1133
1118
1120
1134
2201
1114
Alloro
Aneto
Anice
Anice stellato
Basilico
Camomilla
Cannella
Chili, peperoncino rosso
Chiodi di garofano
Coccola di ginepro
Coriandolo
Cumino
Curcuma
Curry
Dragoncello
Erba cipollina
Erbe aromatiche per insalata
Finocchio, semi
Galanga
Menta
Noce moscata
Origano
Papavero
Paprica dolce
Pepe bianco
Pepe nero
Pepe verde
Pimento
Rosmarino
Salvia
Satureia
Senape
Spezie per grill
Timo
Levistico
Maggiorana
Vaniglia
Zafferano
Zenzero
f278
f277
f271
y269
s902
f220
f279
f268
s21
f317
f265
f281
f272
s12
f412
f219
f332
f282
f283
f224
f218
s33
f280
f263
f339
s211
f344
s201
f89
f411
f273
f275
f274
f234
f331
f270
Crostacei/Molluschi
963 Aftice
966 Aragosta
f80
f304
Allergeni labor team w ag
196
2660
964
962
4150
967
961
968
Conchiglia di San Giacomo
Gamberello boreale
Gambero
Gambero di fiume
Mitili
Ostrica
Vongola
f338
f23
f24
f320
f37
f290
f207
Epiteli e Peli
2378
2122
1209
1208
1216
1224
1218
1215
1204
1210
1221
1688
1211
4851
1206
1223
1682
1222
2982
2981
3817
1203
1214
1220
1217
1205
Alpaca
Asino
Cammello
Cane (forfora)
Capelli (uomo)
Capra
Cavallo (forfora)
Cavia
Cincillà
Coniglio
Crine di cavallo
Furetto
Gatto
Gerbillo
Hamster
Maiale
Lama, peli
Pecora
Pipistrello, escrementi
Pipistrello, peli
Ratto
Scimmia, peli
Topo
Vacca (forfora)
Visone
Volpe
Allergeni ricombinanti
5185 rCan f1 (Cane)
5186 rCan f2 (Cane)
4249 rFel d1 (gatto)
e800
l448
e17
e05
e30
e80
e03
e06
e208
e82
e104
e217
e01
e209
e84
e83
e21
e81
e281
e280
e73
e411
e71
e04
e203
e210
e101
e102
e94
Farmaci
2592
4325
801
830
2655
2318
802
4522
803
804
4974
805
806
2267
807
808
809
810
5632
811
812
2469
3297
3420
876
814
3430
816
815
817
2764
818
2524
1689
823
824
2827
2621
4326
Acemetacina
Acenocoumarol
Acetilcisteina
Acido clavulanico
Acido ibandronico
Acido mefenamico
Acido salicilico (aspirina)
Acido valproico
ACTH
Alcuronio
Alfuzosina
Allopurinolo
Ambroxolo
Amlodipina
Aminoantipirina (Pirazolone)
Amoxicillina
Ampicillina
Articaina
Atorvastatine
Atracurium
Atropinasolfato
Augmentin (amoxicillina c06 e acido
clavulanico c305)
Azitromicina
Bactrim (Sulfamethoxazol c63,
Trimethoprim c64)
Balsamo di perù
Benzodiazepina
Bisoprololo
Bromelina
Bupivacaina
Calcitonina
Candesartan
Captopril
Carbamazepina
Cefaclor
Cefalexina
Cefalosporina
Cefpodoxime
Ceftazidima
Ceftriaxone
c575
c320
c305
c580
c582
c04
c166
c206
c67
c586
c251
c322
c551
c52
c06
c05
c231
l015
c327
c585
c476
c223
c267
c285
x63
c734
c252
c733
c07
c309
c66
c302
c303
821
3121
827
825
833
828
829
831
826
847
832
2591
3566
834
835
836
839
837
2149
838
2300
3564
840
841
3704
2595
842
866
3358
3982
877
878
879
1315
880
2489
881
882
843
845
846
3309
851
850
5830
852
854
853
855
2372
857
856
3282
858
4521
859
2898
2468
860
3928
861
863
3862
864
3280
865
3285
3093
2851
867
3646
868
869
3429
885
871
872
873
874
875
1656
887
883
Cefurossima
Celecoxib
Chimopapaina
Chinina solfato
Ciclopentolato
Ciprofloxacina
Claritromicina
Clindamicina
Clormezanone
Cloruro di oro
Codeina
Cortisone
Dexametasone
Diatrizoato
Diazepam
Diclofenac
Difterica, tossina
Digitossina
Diidroergotamina
Diltiazem
Disulfiram
Domperidone
Dossiciclina
Enalapril
Eparina
Epi Pen
Eritromicina
Estratto di vischio
Etodolac
Etofenamato
Farmagelatina Ossein
Farmagelatina Spalt N
Farmagelatina SSW
Fenacetina
Fenazopiridina
Fenistil, gocce
Fenobarbitale
Fenylbutazone
Furosemide
Gelifundol S
Gentamicina
Guaifenesina
Ibuprofene
Idroclorotiazide
Inapamide (Fludex)
Indometacina
Insulina bovina
Insulina umana
Insulina porcina
Insulina, mixtard 30 HM
Iodio
Isosorbidinitrato
Itraconazolo
Labilin
Lamotrigina
Lidocaina/Xilocaina
Lisinopril
Lornoxicam
Macrolidi (miscela)
Marcoumar/Phenprocoumon
Mentolo
Metamizolo
Metoclopramida
Metoprololo
Metotrexato
Metronidazolo
Modafinil
Morfina
Moxifloxacina
Muscolo-rilassante (Alcuronium)
Nadroparina
Neomicina
Nifedipina
Norfloxacina
Novocaina/Procaina
Ofloxacina
Pantenolo
Paracetamolo
Pencillina G
Pencilloil, Pencillina V
Pentoxifillina
Pirazolone (4-amminoantipirina)
Piroxicam
c304
c576
c209
c314
c173
c307
c170
c306
c343
c204
c300
c155
c350
c121
c311
c281
c360
c354
c356
c358
c557
c206a
c366
c299
c577
c212
c408
c411
c410
c412
c76
c510
c573
c417
c508
c210
c404
c213
c578
c07a
c381
c282
c71
c73
c70
c558
c616
c386
c583
c403
c13a
c740
c570
c222
c255
c554
c294
c399
c163
c398
c308
c67
c288
c405
c175
c284
c409
c414
c76
c01
c02
c422
c52
c09a
Allergeni labor team w ag
3567
2467
2265
2594
884
885
886
2209
4996
2483
4850
888
889
3565
890
891
2239
1657
3402
895
893
894
896
900
2289
2142
897
898
899
3513
901
859
Polimixina
Pomata Kytta
Pravastatina
Prednisone
Prilocaina
Procaina/Novocaina
Propipfenazone
Protamina
Ramipril
Ranitidine
Rosuvastatina
Roxitromicina
Spiramicina
Sucralfato
Sulfadiazina
Sulfometoxazolo
Sussametonio
Tamoxifen
Telmisartan
Teofillina
Tetracaina
Tetraciclina
Tiopentale
Tiramina
Tossoide tetanico
Tramadol (Tramal)
Trasilolo
Triamteren
Trimetoprima
Venlafaxinal
Verapamill
Xilocaina/Lidocaina
c218
c569
c550
c424
c234
c284
c296
c207
c572
c574
c161
c436
c509
c63
c242
l235
c81
c235
c62
c102
c113
c208
l250
c402
c445
c64
c553
c447
c13a
Frutta
982
1008
981
2719
1002
983
3560
3561
984
996
988
990
989
2826
5382
993
3125
997
994
2897
1011
5110
998
999
992
2380
1000
986
1005
987
2136
985
1001
1003
991
1004
1006
995
1007
1009
1010
5184
3851
3719
5183
Albicocca
Amarena
Ananas
Anguira
Arancia
Avocado
Bacche di sambuco, crude
Bacche di sambuco, cotte
Banana
Ciliegia
Dattero
Fico
Fragola
Frutto della passione
Frutto rosa canina
Guava
Kaki
Kiwi
Lampone
Limette
Limone
Litchi
Mandarino
Mango
Mela
Melagrana
Melone
Mirtillo nero
Mirtillo rosso
Mora
Papaia
Pera
Pesca noce
Pesca
Pompelmo
Prugna
Rabarbaro
Ribes, rosso
Uva passa
Uva spina
Uva
Allergeni ricombinanti
rPru d8 (Pesca)
rPru p1 (Pesca)
rPru p3 (Pesca)
rPru p4 (Pesca)
Generi voluttuari/Altri alimenti
f237
f280
f210
f329
f33
f96
y292
y293
f92
f242
f289
f328
f44
f294
f330
f292
f301
f84
f275
f306
f208
f348
f302
f91
f49
f504
f87
f288
f327
f211
f293
f94
f162
f95
f209
f255
f278
f322
y279
f281
f259
f430
f419
f420
f421
1165
1166
1168
1167
2480
1146
1145
1147
1158
1142
1141
1149
1171
1163
1172
1138
1139
1169
1140
1153
1154
1148
1161
1151
1162
1144
1152
1159
1143
1137
1174
1156
1157
1170
2837
1150
1160
1164
1155
2266
2593
Aceto di vino
Acido ascorbico
Acido benzoico (E210)
Aspartame
Barbabietola da zucchero, seme
Cacao
Caffè
Camomilla
Caramella di menta
Caramelle gommose bianche
Caramelle gommose rosse
Caviale
Ciclammato
Cioccolato
Gelatina
Gelatina (bovina)
Gelatina (maiale)
Giallo di chinolina (E104)
Glutammato
Infuso di cardo di asinino, bollito
Infuso di cardo di asinino, crudo
Katzenpfötchen (cioccolatino)
Lievito (S. cerevisiae)
Liquirizia
Lumaca
Luppolo
Malto
Menta
Miele
Migliorante di panificazione
Oro (E175)
Papaina
Pectina
Rosso cocciniglia (E120,E124)
Semi di lupino
Semi di zucca
Tè alla menta
Tè nero
Uliva
Vino bianco
Vino rosso
197
f336
c702
c703
f240
f227
f93
f221
y96
f404
f414
f413
f230
c705
f105
c74
f909
f908
c704
c707
f403
f416
f415
f45
f263
f314
f324
f90
y216
f247
f332
c204
u264
k265
c726
f335
f226
y102
f222
f342
y338
f610
Insetti e Veleni
1277
1278
1273
1280
1279
2609
1308
2470
1290
1275
1283
1288
1294
1309
1281
1289
1284
1286
1291
1272
1282
1276
1318
1299
1287
1293
1295
1379
1285
1292
3954
3969
3968
Acridio
i402
Acridio, escrementi
i403
Ape (veleno)
i01
Bombo
i205
Calabrone eur. (veleno)
i75
Calabrone giallo
i05
Curculione
i202
Ditteri chironomidi
i72
Dolichovespula maculata
i02
Drosophila
i404
Gibbium psylloides
i408
Larve rosse di zanzare (mangime per
i73
pesci)
Moina bracciata
i74
Mosca del cavallo
i201
Mosca del cavolo
i406
Moscono azzuro
i400
Niptus hololeucus
i405
Periplaneta americana
i206
Pescolino d’argento
i401
Ragno rosso di fruttiferi
i902
Scarafaggio
i06
Solenopsis invicta
i70
Tafano
i204
Tignola grigia
l203
Tribolio
i09
Trogoderma
i76
Vespa (veleno)
i03
Vespa dei nidi di carta
i04
Zanzara
i71
Zecca del piccione
i901
Allergeni ricombinanti
rApi m1 (Ape)
i208
rPol d5 (Vespa, veleno)
i210
rVes v5 (giallone, veleno)
i209
Latte/latticini
925 Alfa-lattoalbumina
913 Appenzeller (formaggio)
f76
f600
Allergeni labor team w ag
198
926
915
922
917
918
941
916
920
938
939
3829
923
924
912
928
942
936
940
930
3951
927
932
937
935
3737
921
Beta-lattoglobulina
Camembert (formaggio)
Caseina
Edamer (formaggio)
Emmentaler (formaggio)
Formaggio caprino
Formaggio Cheddar
Formaggio duro
Formaggio fermentato
Formaggio svizzero
Gouda (formaggio)
Kefir
Latte
Latte „Alster“
Latte bollito
Latte di capra
Latte di pecora
Latte di soia
Latte materno
Lattoferrina bovina
Leerdamer (formaggio)
Parmigiano
Pecorino
Roquefort (formaggio)
Siero di latte di pecora
Yogurt
f77
f194
f78
f115
f138
y209
f81
f602
f82
f70
y201a
f206
f02
f405
f231
f300
f325
f195
y204
f334
f601
y207
y208
f193
f326
f205
Legno
1504
1519
1500
1515
3923
1517
1507
1501
1503
1505
1508
1509
1511
1512
1510
1513
1514
1518
1506
1502
1516
1520
Abete rosso
Abete
Acero
Berretta da prete (legno)
Betulla
Cedro rosso
Ciliegio
Faggio
Frassino
Iroko
Larice
Limba
Makore
Meranti
Mogano
Noce
Obeche
Olmo
Pino
Quercia
Ramin
Teak
c15
z14
z01
z400
k253
z13
k252
z02
c14
k251
b55
z07
z08
k47
z09
z10
k212
k902
z06
c13
z12
z15
Mangime per pesce
1288
1653
1652
1654
1655
Larve rosse di zanzare
Tetra Delika-Brine Shrimps
Tetra Min
Tetra-Daphnie
Tubi worm
i73
x401
x406
o207
x405
Muffe, Lieviti
1320
1321
1322
1323
1324
1325
1326
1327
1328
1329
1330
1331
1332
1333
1334
1335
1336
1337
1338
1339
1340
1341
1342
Alternaria tenuis/alternata
Aspergillus amstelodami
Aspergillus clavatus
Aspergillus flavus
Aspergillus fumigatus
Aspergillus nidulans
Aspergillus niger
Aspergillus oryzae
Aspergillus repens
Aspergillus terreus
Aspergillus versicolor
Aureobasidium pullulans
Botrytis cinerea
Candida albicans
Chaetomium globosum
Cladosporium cladisp.
Cladosporium fulvum
Cladosporium herbarum
Curvularia lunata
Epicoccum purpurascens
Fusarium culmorum
Fusarium moniliforme
Helminthosporium halodes
m06
m17
m21
m54
m03
m53
m207
m47
m29
m18
m19
m12
m07
m05
m208
m41
m42
m02
m16
m14
y09
m09
m08
1343
1344
2969
1346
1347
1348
1350
1351
1352
1353
1354
1355
1356
1357
1358
4969
1359
1360
1361
1362
1363
1364
1365
2767
2765
1367
1368
1369
1370
1371
1372
1373
1374
1375
1376
5187
2345
2346
2347
2348
2349
Micropolyspora faeni
Microsporum canis
Mucor mucedo
Mucor racemosus
Mucor spinosus
Neurospora sitophila
Paecilomyces sp.
Penicillium brevi-compactum
Penicillium citri
Penicillium comune
Penicillium expansum
Penicillium notatum
Penicillium roqueforti
Penicillium viridicatum
Phoma betae
Pityrosporum orbiculare
Pullularla pullulans
Rhizopus nigricans
S. carlsbergensis (birra)
S. ellipsoideus (lievito per vin.)
Serpula lacrymans
Sporobolomyces roseus
Sporothrix schenckii
Stachybotrys arta
Stemphylium herbarum
Thermoactinomyces candidus
Thermoactinomyces polyspora
Thermoactinomyces sacchari
Thermoactinomyces vulgaris
Trichoderma viridae
Trichophyton mentogroph.
Trichophyton rubrum
Trichophyton verrucosum
Ulocladium chartarum
Ustilago tritici
Allergeni ricombinanti
nAlt a1 (Alternaria)
rAsp f1 (Aspergillus fumigatus)
rAsp f2 (Aspergillus fumigatus)
rAsp f3 (Aspergillus fumigatus)
rAsp f4 (Aspergillus fumigatus)
rAsp f5 (Aspergillus fumigatus)
m148
m901
m120
m04
m122
m20
m21
m22
m26
m27
m28
m01
m30
m31
m13
m70
m902
m11
m43
m46
m23
m24
m904
m214
m10
m58
m52
m51
m49
m15
m116
m205
m118
m204
m201
m229
m218
m219
m220
m221
m222
Noci e Sementi oleose
1059
1060
1065
1061
1067
1058
1063
2389
1068
1077
1066
1069
1070
1073
1096
1064
1072
1075
1074
3786
3831
5179
3886
3936
3964
Arachide
Castagna
Mandorla
Nocciola
Noce brasiliana
Noce di acagiù
Noce di cocco
Noce di macadamia
Noce di pecan
Noce
Papavero
Pinolo
Pistacchio
Proteina di soia
Ricino
Semi di lino (cruschello )
Sesamo
Soia (cruschello)
Soia cotta
Allergeni ricombinanti
rAra h2 (Arachidi)
rAra h9 (Arachidi)
rBer e1 (noce del Brasile)
rCor a1 (nocciola)
rCor a8 (nocciola)
rGly m4 (soia)
f13
f299
f20
f17
f18
f202
f36
f345
f201
f256
f224
f253
f203
y217
f258
f333
f10
f151
f419
f423
f427
f354
f428
f425
f353
Ortaggi e Legumi
1046
2202
1028
3738
1051
1015
1043
1018
1012
1026
Acetosa minore
Adragante
Aglio
Aglio orsino
Asparago
Bambù
Barbabietola rossa
Broccolo
Carciofo
Carota
f314
f298
f47
f104
f51
f319
f260
f172
f31
Allergeni labor team w ag
1017
1042
3669
1045
1020
1029
1024
1056
1685
1025
5714
1249
2135
1047
1054
4968
1023
1022
1019
1038
1014
5899
1034
3686
2824
1030
1033
1031
1013
1035
1027
1036
1021
1053
2134
1039
1037
1041
2129
1040
3306
1048
1049
1050
1052
1032
1057
Cavolfiore, crudo
Cavolino di Bruxelles
Cavolo
Cavolo cappuccio rosso
Cavolo cinese
Cavolo rapa
Cavolo riccio
Cavolo verza
Cece
Cetriolo
Cicoria
Cipolla
Coprino chiomato
Crauti
Fagioli bianchi
Fagioli rossi
Fagiolini verdi
Finocchio fresco
Funghi (Champignon)
Gallinaccio
Gelone
Ginseng
Granoturco
Indivia
Insalata iceberg
Lattuga cappuccina
Lenticchia
Lepidio
Melanzana
Paprica
Patata
Peperoni
Piselli
Pomodoro
Porcino
Porro
Prezzemolo
Rafano
Ramolaccio
Ravanello
Rucola
Scorzonera
Sedano
Semi di soia
Spinaci
Zucca
Zucchina
Allergeni ricombinanti
5182 rApi g1.01 (Sedano)
5180 rGly m5 (soia, seme)
5181 rGly m6 (soia, seme)
f291
f217
f216
f110
f303
f163
f308
f317
f309
f244
rf234
f48
l998
f315
f15
f287
f315
f276
f212
y201
f302
f501
f121
y299
f257
f215
f235
f64
f262
f218
f35
f901
f12
f25
l226
f66
f86
f310
f69
y309
f269
f316
f85
f14
f214
f225
f318
f417
f431
f432
Parassiti
1296 Ascaris
1297 Echinococcus
1298 Schistosoma
p01
p02
p03
Pesce
954
943
949
960
1795
950
948
947
944
956
957
3664
951
955
953
952
958
946
959
945
Acciuga
Anguilla
Aringa
Calamaro (atlant.)
Calamaro (pacif.)
Carpa
Ippoglosso
Luccio
Merluzzo/eglefino/merluzzo
Passera di mare
Pesce spada
Rana pescatice
Salmone
Sardina
Scorfano
Sgombro
Sogliola
Squalo
Tonno
Trota
Allergeni ricombinanti
3397 rCyp c1 (Cyprinus carpio, carpa)
3663 rGad c1 (Merluzzo)
3662 rPen a1 (Shrimps)
f313
f264
f205
f258
f58
y233
f303
f307
f03
f254
f312
f505
f41
f308
y56
f206
f337
f181
f40
f204
f355
f426
f351
199
Piume
1227
1226
1225
1377
1234
1232
1240
1231
1228
1229
1235
1238
1236
1237
Anatra, piume
Anatra, piumini
Ara,piume
Cacatua
Calopsitta, piume
Canarino, piume
Fringuello, piume
Gallina, piume
Oca piumini
Oca, piume
Pappagallo, piume
Parrocchetto, piume
Piccione, piume
Tacchino, piume
e86
e95
e405
l275
e207
e201
e214
e85
e96
e70
e213
e78
e215
e89
Pollini di alberi/arbusti
1418
1412
1410
1403
1445
1446
1422
1427
1447
1430
1448
1420
1417
1413
1426
1416
1434
1425
1443
3218
1432
4219
4139
1435
1436
1423
1444
1437
1442
1421
4084
1431
2896
7152
1429
1646
1428
1438
1439
1415
1440
1424
1449
1414
1433
1441
5168
3500
1763
1769
2213
5167
3575
2221
Abete rosso
Acacia falsa (robinia)
Acero
Belvedere granata
Betulla
Biancospino
Carpino bianco
Castagno
Cedro
Ciliegio
Cipresso mediterraneo
Citiso
Eucalipto
Faggio americano
Falso gelsomino
Frassino
Gelso bianco
Gelsomino
Ginepro sabina
Ippocastano
Ligustro
Magnolia
Melaleuca
Mesquite
Mimosa
Nocciolo
Noce di California
Olivo
Olmo americano
Ontano bianco
Ortensia
Palma
Palma da datteri
Petunie
Pino australiano
Pino silvestre
Pino
Pioppo
Platano
Quercia bianca
Salice
Sambuco
Sorbo degli uccellatori
Tasso
Tiglio
Tuia
Allergeni ricombinanti
nCup a1 (cipresso)
nOle e1 (olivo)
rBet v1 (Betula verrucosa)
rBet v2 (Betula verrucosa)
rBet v4 (Betula verrucosa)
rBet v6 (Isoflavonereduttasi)
rBet v1 (t215) / rBet v2/v4 (t221)
rBet v2/v4 (Betula verrucosa)
t201
t28
t01
w17
t03
t22
t209
t206
t212
t129
t23
t106
t18
t05
t906
t15
t70
t13
t6
t203
t210
t21
t20
t19
t04
t10
t09
t08
t02
t501
t72
t214
t73
t213
t16
t14
t11
t07
t12
t205
t30
t37
t208
t89
t226
t224
t215
t216
t220
t225
t221
Pollini di erbe/fiori
1490
2494
1463
1455
1452
1458
1498
Acetosa minore
Achillea
Amaranto
Ambrosia comune (Ragweed)
Ambrosia occidentale
Ambrosia trifida
Assenzio maggiore
w18
w27
w14
w01
w02
w03
w05
Allergeni labor team w ag
200
1454
1451
1481
3303
1475
1491
1450
5434
1487
1456
2493
1478
1460
1496
1489
1479
1466
1461
1472
1497
5435
1462
1464
1473
1477
1469
1470
1474
1499
1494
1493
2344
2836
1471
1480
1482
2590
1484
1465
1681
1453
1485
1492
1486
1488
1476
1495
1467
4225
5175
5176
5177
5178
Assenzio selvatico
Astero
Atriplice
Brugmansia
Camomilla
Carex
Ciclamino
Citronella
Colza
Crisantemo
Dalia
Dente di leone
Edera
Epilobio
Erba cali
Erba medica
Erba vetriola (Parietaria offic.)
Falsa ambrosia
Farfara
Farinaccio
Fieno greco
Forsythia
Geranio
Giacinto
Giglio
Grecchia
Ibisco
Iperico
Iva ciliata
Lanciuola
Lappola
Lavanda
Lupino
Luppolo
Margherita dei prati
Narciso
Orchidea bianca
Ortica comune
Parietaria judaica o erba dei muri
Poinsettia
Pollini di begonia
Pollini di berretta da prete
Pollini di girasole
Primula
Rosa
Trifoglio
Tulipano
Verga d’oro
Allergeni ricombinanti
nAmb a1 (ambrosia)
nArt a1 (Artemisia comune; allergene
principale)
nArt v3 (Artemisia comune)
rPar j2 (Parietaria)
nSal k1 (Salsola)
w06
y17
w15
w206
w905
w201
w203
w22
w23
w08
g503
y16
w11
w24
w19
w04
w100
w10
w45
w25
w40
w44
w132
w47
w53
w16
w09
w13
w41
w207
w902
w07
w26
k904
w20
w21
l262
w401
w400
w204
w36
w28
w34
w30
w12
w230
w231
w233
w211
w232
Pollini di graminacee/cereali
1384
1402
1392
1395
1386
1388
1399
1385
1397
1387
1382
1400
1391
1398
1390
1389
1381
1383
1394
1396
1401
1380
1393
Avena
Bambagiona
Canna di palude
Cannarecchia
Coda di cane
Coda di topo
Coda di volpe
Erba canina
Erba cannuccia
Erba mazzolina
Falsa avena
Gramigna dei prati
Gramigna officinale
Grano
Granoturco
Loglierella
Orzo
Orzo selvatico
Paleino odoroso
Paleo / forasacco
Paleo dei prati
Panico distico
Segale
Allergeni ricombinanti
5174 nCyn d1 (Gramigna die prati)
2214 rPhl p1 (Phleum pratense)
g14
g13
g07
g10
g19
g06
g16
g02
g09
g03
g204
g08
g21
g15
g202
g05
g201
g70
g01
g11
g04
g17
g12
g216
g205
2218
5169
2215
5172
2216
5173
2217
2219
2220
3576
rPhl p2 (Phleum pratense)
nPhl p4 (Codolina comune)
rPhl p5b (Phleum pratense)
rPhl p6 (Codolina comune)
rPhl p7 (Phleum pratense)
rPhl p11 (Codolina comune)
rPhl p12 (Phleum pratense)
rPhl p1/p5b (Phleum pratense)
rPhl p7/p12 (Phleum pratense)
rPhl p1/p5b (g213) / rPhl p7/p12
(g214)
g206
g208
g215
g209
g210
g211
g212
g213
g214
Polveri di casa
1310
1311
1312
1314
1313
Allergopharma®
Bencard®
Greer Labs®
Hollister-Stier®
Polvere di casa HAL
h04
h03
h01
h02
h05
Professionali
1550
1552
1551
2370
1586
1602
2913
1591
1592
2831
1576
1566
1556
1577
1559
1555
1553
1561
1595
1554
2408
1563
1799
1564
1565
1606
1568
1571
1572
1573
1574
1575
1593
1594
1578
1579
1562
1580
3103
1570
1581
1560
1582
1583
1584
3538
1567
1585
1587
1604
1651
1569
1598
1558
1599
1588
1597
1589
1590
1605
1596
1600
Acrilico
Alfa-amilasi
Alkalasi
Aloe Vera
Anidride ftalica
Anidride trimetilica
Bromelina (nAna c2)
Caffè torrefatto 1
Caffè torrefatto 2
Canapa
Capoc
Chicco di caffè verde
Chimotripsina
Collagene
Complesso enzimatico
Coramina T
Cotone lavorato
Ficus benjamina
Fieno tagliato
Fiocchi di cotone non lavorato
Fluoresceina
Formalina / Formaldeide
Fosfolipasi
Funganyl 1600 S
Glucoamilasi
Grasso di lana
Henna (Lwanonia inermis)
Isocianato HDI
Isocianato MDI
Isocianato TDI
Ispagula
Iuta
Lana di pecora lavorata
Lana di pecora non lavorata
Lattice
Lino pettinato
Lino
Lipasi
Lisozima
Luppolo
Nylon
Ossido di etilene
Pancreatina
Panzym®
Papaina
Papiro
Pascolo moderato
Pectina
Piretroide
Polvere del grano
Polvere di cemento
Polvere di fieno
Polvere di paglia
Polvere di pula
Polvere di tabacco
Rayon (seta artificiale)
Semi di girasole
Semi di ricino
Seta naturale
Seta selvatica
Seta
Tannino
u01
k87
k205
k503
k79
k86
k202
u416
u415
k222
u14
k70
u403
k262
u407
k85
o01
k81
k218
u03
k505
k80
k203
u406
k88
k50
k91
k77
k76
k75
k72
u13
y82
y83
k82
u16
u05
u401
k208
u80
u17
k78
u400
u404
k201
k211
k265
k60
u26
l648
b07
b23
u04
u24
u15
k84
k71
k74
k73
u22
k101
1601 Terilene
1603 Tripsina
1688 Yucca
Allergeni labor team w ag
201
u30
u402
k264
c608
c635
c204
c617
c618
c609
c631
c616
c555
c621
c628
c629
c630
c604
c605
k60
c632
c633
c634
c649
c638
c640
c641
c645
c643
c650
c648
Proteine sieriche e urinarie,
Escrementi
1243
1263
1378
1255
1248
1250
1247
1258
3690
1271
1245
1246
1251
2497
1264
1265
1244
1256
1257
1268
1269
2490
1266
2143
1259
1260
5648
1241
1242
1262
1267
1252
1253
1254
1270
Anatra, escrementi
Bovino (albumina sierica)
Cacatua, escrementi
Calopsitta, escrementi
Canarino, escrementi
Canarino, siero
Cane (albumina sierica)
Cavallo, siero
Coniglio, proteine urinarie
Fringuello, escrementi
Gallina, escrementi
Gallina, siero
Gatto, siero
Maiale, albumina sierica
Maiale, liquido amniotico
Maiale, urina
Oca, escrementi
Pappagallo, escrementi
Pappagallo, siero
Parrocchetto, escrementi
Parrocchetto, proteine sieriche
Pecora, siero
Piccione, escrementi
Ratto epiteli, prot. urin. e sieriche
Ratto, escrementi
Ratto, proteine sieriche
Ratto, proteine urinarie
Scimmia, secreto (Callithrix oed.)
Scimmia, urina (Sagnimus oed.)
Siero bovino
Siero di piccione
Topo, escrementi
Topo, proteine sieriche
Topo, proteine urinarie
Topo: epitelio, prot. urin. e sieriche
e93
e204
l276
e291
e301
e300
e221
e205
e211
e51
e218
e219
e220
e222
e404
e212
e92
e191
e16
e77
e79
e277
e07
e87
e290
e75
e74
e408
e410
e204
e13
e189
e76
e72
e88
Sostanze chimiche
1624
1637
1618
1610
1611
1634
Acido molibdico
Acido tioglicolato
Alcool isopropilico
Alluminio
Amalgama
Argento
c625
c642
c615
c602
l08
c637
1615
1633
1617
1620
1621
1616
1628
1619
2197
1623
1625
1626
1627
1612
1613
1632
1629
1630
1631
1643
1635
1636
1638
1639
1640
1641
1642
Cadmio
Cloruro di mercurio
Cloruro di oro
Cobalto
Colofonia
Cromo
Fenolo
Iodio
Ioni di cloruro
Lindano
Nichel
Palladio
PCP
Persolfato di ammonio
Piombo
Piretroidi
Platino
Poliestere
PVC
Stagno
Talco
Terpentina
Tiomersale
Titanio
Toluolo
Xilolo
Zinco
Uova
904
909
3661
905
906
907
908
903
1407
Albume
Albume di piccione
Conalbumina
Ovalbumina
Ovalbumina cruda
Ovomucoide
Ovomucoide, tacchino
Tuorlo
Uova miscela
f01
f116
f323
f232
f232
f233
f402
f75
f245
Varia
2914
1660
3085
1662
1661
1663
1664
1665
Determinante di carboidrati (CCD)
Escherichia coli
Kinder fetta al latte
Liquido prostatico
Liquido seminale
Sperma
Staphylococcus aureus
Streptococcus viridans
ro214
o02
f902
o70
o71
o72
y80
o51
Citologia, istopatologia labor team w ag
202
Citologia
Citologia ginecologica, Ginecopatologia
Striscio vaginale convenzionale secondo Papanicolaou (PAP)
Il materiale deve essere prelevato sia dall’esocervice che dall’endocervice. Una diagnostica attendibile
presuppone l’evidenziazione di cellule endocervicali o cellule della zona di trasformazione. Altrimenti il
materiale non è da consideraresi rappresentativo.
Utilizzare esclusivamente vetrini portaoggetto con estremità opaca. Scrivere soltanto con matita (l’unica che
è resistente alla colorazione).
Per motivi di sicurezza non si accettano i vetrini portaoggetto non identificabili .
Modalità striscio: con un movimento di rotazione strisciare il materiale in direzione longitudinale sul vetrino
portaoggetti; evitare di distribuirlo in senso circolare per il rischio di danneggiare le cellule.
Fissaggio con citospray: fissare lo striscio immediatamente (possibilmente nell’arco di un secondo!) con
citospray, da una distanza di ca. 20cm. Prima del prelievo verificare la funzionalità dello spray (agitare e
pompare). In presenza di materiale molto umido o contenente molto sangue, utilizzare una quantità
sufficiente di citospray. Prima della spedizione far asciugare per dieci minuti.
Fissaggio in alcool (96%): immergere subito il vetrino portaoggetti nella vaschetta e lasciare fissare per 20
minuti. Prima di spedire fare asciugare per dieci minuti.
Esempio di un campione di buona qualità:
Campione
Rosa 1956
Prelievo pancervicale
Introdurre la punta della spatola il più possibile nel canale cervicale in modo che la superficie laterale venga
a trovarsi sull’esocervice.
Quindi ruotare la spatola per raschiare l’esocervice, la zona di trasformazione e l’endocervice.
Strisciare il materiale raccolto sul vetrino portaoggetti e fissare immediatamente con citospray.
Dal prelievo pancervicale si ottiene materiale dal lume tubarico, dalla zona di trasformazione e dall’esocollo.
Prelievo endocervicale con cyto-brush (Oribrush)
Con questo metodo si hanno probabilità notevolmente maggiori di ottenere un campione di cellule
dell’endocervice e della zona di trasformazione.
Ciò si riflette in una migliore diagnostica di neoplasie e infezioni.
Introdurre delicatamente il cyto-brush nell’endocervice e ruotarlo lentamente in una direzione (¼ - ½
rotazione).
Dopo il prelievo strisciare il cyto-brush sul vetrino portaoggetti con un movimento rotatorio.
Fissare immediatamente con citospray.
Prima della spedizione fare asciugare per dieci minuti.
¼
½
rotazione
Prelievo endocervicale con “Cervexbrush” (scovolino ginecologico)
Introdurre delicatamente lo scovolino nell’endocervice e ruotare lentamente cinque volte in senso orario.
Per l’ulteriore procedimento vedi „cyto-brush“ (Oribrush).
5x
Prelievo per la “liquid based cytology” (citologia in strato sottile)
Analogamente al tampone convenzionale, per un esame citologico attendibile occorre che il materiale
prelevato provenga dall’eso e dall’endocervice.
Citologia, istopatologia labor team w ag
203
Il campione è rappresentativo, se si ottengono cellule endocervicali e/o cellule della zona di trasformazione.
I vantaggi del metodo
Il preparato microscopico viene realizzato nel laboratorio; dunque non è necessario fare lo striscio del
materiale prelevato nell’ambulatorio.
Uno strato cellulare sottile anziché diversi strati che rendono più difficile l’interpretazione.
Riproducibilità plurima dei preparati.
Grazie alla preparazione, riduzione di materiale contaminante indesiderato come, ad esempio, sangue o
muco.
Tipizzazione dei ceppi di HPV possibile con lo stesso materiale cellulare, quindi non è necessario ricorrere
a un ulteriore tampone.
Prelievo pancervicale
Utilizzare esclusivamente scovolini cervicali.
Questo metodo non prevede l’uso di un tampone ovattato.
Procedura dopo il prelievo
Indicare sul recipiente tutti i dati anagrafici e la sede anatomica del prelievo.
Staccare o rompere la testa dello scovolino (a seconda del tipo di scovolino) e riporre nel terreno liquido.
Evitare la contaminazione con la pelle o il talco dei guanti.
Avvitare bene il recipiente e agitare energicamente.
Allegare il modulo di richiesta, imballare e spedire.
Citologia clinica
Agoaspirati con ago sottile
Mammella, linfonodo, tiroide, ghiandole salivari, occhio, ecc.
Importanti indicazioni cliniche
Esatta sede anatomica (soprattutto in caso di organi a coppia, indicare il lato)
Grandezza espressa in centimetri
Consistenza
Durata di sviluppo
Dati immaginografici (ecografia, mammografia, referti radiologici, ecc.)
Agoaspirati di linfonodi
Allestire prima uno striscio fissato.
Inoltre, se possibile, allestire uno striscio non fissato, asciugato all’aria.
Modalità di prelievo (punti 1 –15):
1. Utilizzare aghi con un diametro esterno da un minimo di
0.45 mm ad un massimo di 0.6 mm.
2. Procedere alla disinfezione della cute.
3. Con le dita tenere fisso il tumore.
4. Con un movimento rapido introdurre l’ago nel nodulo.
Creare una depressione aspirante.
5. Con movimenti rapidi e veloci spostare l’ago nel tumore in
modo che la zona della puntura assuma la forma di un
cono.
6. Prima di estrarre l’ago, fare uscire l’aria dalla siringa.
7. Durante l’estrazione non aspirare più (altrimenti materiale
cellulare andrà a finire nella siringa (difficile ricupero delle
cellule).
8. Staccare l’ago dalla siringa.
9. Ritirare completamente lo stantuffo.
Citologia, istopatologia labor team w ag
204
10. Riconnettere l’ago con la siringa.
11. Premendo lentamente lo stantuffo spruzzare il contenuto
dell’ago direttamente al di sotto dell’estremità opaca sul
vetrino portaoggetti.
12. Appoggiare attentamente un secondo vetrino portaoggetti,
posto ad un angolatura di 90°, sul materiale cellulare e
strisciarlo – delicatamente, velocemente e con pressione
uniforme – sul primo vetrino portaoggetti. Non premere.
13. Fissare immediatamente dopo la preparazione immergendo
il vetrino portaoggetti in una vaschetta con alcool 96%.
14. Lasciare fissare per 20 minuti.
15. Quindi estrarre i preparati e fissare con citospray.
Il doppio fissaggio è importante, dato che l’alcool impedisce
alle cellule di raggrumarsi e che il rinnovato fissaggio con
citospray previene eventuali effetti essiccamento
A questo punto gli strisci sono pronti per l’invio.
Secreto mammario
Prelievo e fissaggio
Massaggiare la regione mammaria e la mammella (capezzolo) con il pollice e le dita.
Non appena si ha una secrezione, apporre il vetrino portaoggetti alla mammella e distribuire lateralmente il
secreto.
In caso di secrezione sufficiente allestire almeno due campioni.
Fissare immediatamente immergendo in una vaschetta con alcool 96%.
Agoaspirati (per es. versamento articolare )
Liquidi da versamenti (per es. liquido ascitico, liquido pleurico)
Importanti indicazioni cliniche
Indicazione esatta della sede anatomica
Formulazione del quesito clinico
Sospetto di tumore
Diagnosi, terapie note, ecc.
Raccolta del materiale
Possibilmente raccogliere una quantità sufficiente; in caso di liquidi da versamenti fino ad un litro.
Preparato senza anticoagulanti, senza fissativi.
Se possibile evitare di spedire per il fine settimana (rischio di crescita batterica, degenerazione cellulare,
altrimenti conservare il materiale in frigo sino al lunedì e inviarlo poi per espresso).
Citologia, istopatologia labor team w ag
205
Vie urinarie
Urine
Spedire la 2a urina del mattino (mitto intermedio), senza additivi.
La prima urina del mattino non è idonea dato che si può avere un aumento di cellule degenerate dovuto al
riposo notturno.
Pertanto, ai fini degli esami citologici, non è idonea nemmeno la raccolta delle urine 24 h.
Lavaggio vescicale
Ottimale: raccolta del materiale attraverso il lavaggio attivo.
Introdurre il catetere; svuotare la vescica; con una siringa adatta iniettare e aspirare soluzione fisiologica
sterile (questo primo lavaggio elimina detriti, batteri e cellule desquamate e viene scartato).
Ripetere la stessa procedura con circa 100 ml di soluzione fisiologica sterile; iniettare energicamente circa
dieci volte il liquido e aspirare nuovamente.
Inviare immediatamente il materiale.
Tratto respiratorio
Importanti indicazioni cliniche
Sintomatologia
Abuso di nicotina
Formulazione del quesito clinico
Diagnosi del torace ecc.
Esame dell’espettorato
L’esame dell’espettorato è indicato nei seguenti casi:
sintomi sospetti di tumore; tosse, escreato, emottisi, dispnea, improvvisa cachessia;
referto radiologico sospetto di tumore (anche in assenza di altri sintomi sospetti di tumore);
polmonite o simili malattie febbrili che possono insorgere anche come manifestazioni collaterali di tumori
maligni;
nei fumatori ultra 40enni con o senza tosse cronica;
nei pazienti ultra 35enni esposti a inalazioni tossiche.
Raccolta del materiale
Inviare assolutamente espettorato, non saliva.
Effettuare l’esame dell’espettorato per tre giorni di seguito (l’esperienza mostra infatti che nella metà dei
pazienti le cellule maligne non si riscontrano subito al primo esame dell’espettorato).
Raccogliere preferibilmente l’espettorato del mattino.
A digiuno, sciacquare il cavo orale e la faringe con acqua (eseguire gargarismi).
Quindi espettorare.
Se necessario tentare di provocare l’espettorato mediante inalazione (si può riccorere all’induzione
aerosolica); la scelta dell’aerosol è di rilevanza secondaria (per es. mucolitici, soluzione salina ipertonica o
solo vapore d’acqua).
Nei pazienti affetti da asma si raccomanda la previa somministrazione di broncodilatatori; si consiglia inoltre
di battere il lato malato del torace per sciogliere il secreto bronchiale.
Broncoscopia
Striscio della secrezione bronchiale
Si tratta di un buon test di provocazione.
Tamponi da tumori bronchiali centrali (possibili solo con questo metodo).
Strisciare immediatamente il tampone (ovattato o in materiale sintetico).
Fissare immediatamente lo striscio per la colorazione secondo Papanicolaou.
Prelievo con scovolino
Biopsia bronchiale ("brushing" della mucosa bronchiale) mediante inserimento di un catetere (broncografia
contrastografica).
Sotto controllo radioscopico si introduce un sottile scovolino di nylon nel sistema bronchiale.
Con movimenti rotatori strisciare velocemente lo spazzolino su due vetrini portaoggetto.
Immergere immediatamente in una vaschetta con alcool 96%.
In alternativa si può lavare lo scovolino anche in una provetta per centrifuga con 2 ml di soluzione
fisiologica.
Inviare immediatamente.
Broncolavaggio
Inviare immediatamente il liquido di lavaggio in soluzione fisiologica.
Aspirazione bronchiale
Prima e dopo il prelievo con scovolino immettere l’aspirazione bronchiale in soluzione fisiologica; quindi
spedire immediatamente.
Liquor cerebrospinale
NOTA BENE
Esame citologico puramente qualitativo, nessuna indicazione quantitativa in merito al numero delle cellule.
Immediatamente dopo il prelievo inviare sollecitamente il materiale a fresco al laboratorio.
Il prelievo va effettuato avvertendo preventivamente il laboratorio.
Occhio
Tampone
Raschiare la lesione con una piccola spatola di platino in anestesia locale (prelievo per scraping
congiuntivale).
Strisciare almeno su due vetrini portaoggetto.
Citologia, istopatologia labor team w ag
206
Evitare l’essiccamento del materiale: tenere il vetrino portaoggetti in posizione orizzontale, coprire il
campione con alcool 96% (lasciare gonfiare), far evaporare l’alcool, strisciare il tampone, fissare
immediatamente i campioni immergendoli in una vaschetta con alcool 96%.
Aspirati con ago sottile
Agoaspirati dell’occhio, della palpebra e della cavità oculare dovrebbere essere effettuati esclusivamente da
un oculista.
Lavaggio intraoculare (vitrectomia)
Dopo il prelievo inviare al più presto il liquido di lavaggio a fresco.
Istopatologia
Dati clinici rilevanti
Formulazione della domanda
Topografia, indicazione del lato
Diagnosi precoce
Operazioni/terapie
Ginecologia: data fase luteale, inibizione dell’ovulazione, IUD, gravidanza precedente, settimana di
gravidanza + giorno
Fissazione del materiale e contrassegno
Il tessuto deve sempre essere immerso nella formalina, altrimenti il materiale potrebbe putrefarsi.
La proporzione consigliata è 1 parte di tessuto e 10 di formalina, il campione deve essere sufficientemente
ricoperto dalla formalina.
Contrassegnare con tutti i dati del paziente e contrassegnare il materiale in modo corrispondente.
Numerazione identica sul contenitore e sul modulo.
Non inserire mai in un contenitore tessuti escissi di diversa localizzazione senza contrassegno speciale.
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Compendio degli esami