ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE Classica – Scientifica – Professionale Cod. VVIS00200C – Cod. fisc. 96012510796 Via Coniugi Crigna – 89861 – T R O P E A (VV) Tel./Fax Segr. 0963/666207 – Tel. Dir. Scol. 0963/666749 La cultura è il nostro passaporto per il futuro, il domani appartiene alle persone che si preparano oggi. (Malcom X) La scuola consegue tanto meglio il proprio scopo quanto più pone l'individuo in condizione di fare a meno di essa. (E. Codignola) Trasformare i sudditi in cittadini è un miracolo che solo la scuola può compiere. (P.Calamandrei) Se si perdono i ragazzi più difficili la scuola non è più scuola. È’ un ospedale che cura i sani e respinge i malati. (Da Lettera a una professoressa) INDICE AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA ................................................................................. 36 CITTADINANZA E COSTITUZIONE.................................................................................................... 16 CRITERI DI VALUTAZIONE ................................................................................................................ 24 CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEI VOTI NELLE SINGOLE DISCIPLINE..................................... 22 CRITERI PER L'ASSEGNAZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA......................................................... 25 CRITERI SCRUTINI FINALI................................................................................................................. 24 DEBITI FORMATIVI E ATTIVITA’ DI RECUPERO.............................................................................. 32 Descrizione delle figure........................................................................................................................ 41 GLI ASSISTENTI TECNICI .................................................................................................................. 46 GLI ORGANI COLLEGIALI .................................................................................................................. 42 GLI ORGANI DI GESTIONE DELLA SCUOLA.................................................................................... 38 I COLLABORATORI SCOLASTICI ...................................................................................................... 47 I CREDITI FORMATIVI ........................................................................................................................ 33 I RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA ....................................................................................................... 48 I REGOLAMENTI ................................................................................................................................. 50 I SERVIZI AMMINISTRATIVI ............................................................................................................... 45 I SERVIZI COMMERCIALI................................................................................................................... 10 I SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITÀ ALBERGHIERA ....................................... 11 IL CALENDARIO DELL’ANNO SCOLASTICO .................................................................................... 17 IL CREDITO SCOLASTICO................................................................................................................. 33 IL DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI ......................................................... 45 IL LICEO CLASSICO ............................................................................................................................. 4 IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA .............................................................................................. 3 IL PROFILO CULTURALE, EDUCATIVO E PROFESSIONALE DEI LICEI.......................................... 7 IL PROFILO CULTURALE, EDUCATIVO E PROFESSIONALE NELL’INDIRIZZO “SERVIZI COMMERCIALI” .............................................................................................................................. 14 IL PROFILO CULTURALE, EDUCATIVO E PROFESSIONALE NELL’INDIRIZZO “SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITÀ ALBERGHIERA” ........................................................... 15 INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI................................................................. 35 L’ ISTITUTO PROFESSIONALE ........................................................................................................... 7 L’ ORDINAMENTO DEI CORSI ............................................................................................................. 4 L’ ORGANICO DEI DIPENDENTI........................................................................................................ 45 LA CARTA DEI SERVIZI SCOLASTICI ............................................................................................... 48 LA LOCALIZZAZIONE DELLE SEDI ..................................................................................................... 3 LA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ED EDUCATIVA..................................................................... 21 LA SEGRETERIA................................................................................................................................. 45 LA VALUTAZIONE............................................................................................................................... 21 LE COMMISSIONI ............................................................................................................................... 43 LE RISORSE.......................................................................................................................................... 3 LE VERIFICHE..................................................................................................................................... 24 LICEO SCIENTIFICO............................................................................................................................. 6 LIMITE MINIMO DI FREQUENZE E DEROGHE ................................................................................ 34 PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA .............................................................................. 20 REGOLAMENTO VIAGGI................................................................................................................... 63 REGOLAMENTO INTERNO D’ISTITUTO A.S. 2011/2012 ................................................................. 53 SERVIZI E COMPITI – ASSISTENTI AMMINISTRATIVI .................................................................... 46 SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITÀ ALBERGHIERA ......................................... 11 SISTEMA DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE ....................................................................................... 9 Statuto delle studentesse e degli studenti ........................................................................................... 50 2 IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Il P.O.F. rappresenta la carta d’identità di ciascuna scuola perché comunica all’esterno le decisioni e gli impegni assunti dalla scuola per rendere concreto il passaggio dal “diritto allo studio” al “diritto ll’apprendimento”. Esso rende effettiva l’azione progettuale della scuola. È il progetto nel quale si concretizza il processo educativo; è lo strumento in cui si integra la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che ciascuna singola scuola adotta nell’ambito della propria autonomia. L’art. 3 del Regolamento sull’autonomia ne traccia il profilo e ne stabilisce le caratteristiche. Il P.O.F. è la concretizzazione dell'attribuzione dell'autonomia didattica e organizzativa, di ricerca, sperimentazione e sviluppo. Deriva dal disegno di riforma dello stato che vede nei principi di decentramento, di trasparenza, di efficacia dei risultati, di sussidiarietà, di responsabilità, una diversa e più dinamica impostazione nei rapporti tra la società civile, i cittadini e la pubblica amministrazione. L’ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE DI TROPEA E LA LOCALIZZAZIONE DELLE SEDI L'Istituto è dislocato su quattro sedi 1. Sede Centrale, Liceo Classico Viale Coniugi Crigna – tel. 0963/666207; Dirig. Scol. 0963/ 666749 2. Succursale, Liceo Scientifico Largo Galluppi – tel. 0963/603260 3. Succursale, Istituto Professionale per i Servizi Commerciali Viale Libertà, VII trav.- tel. 0963/61673; Fax 0963/ 603502 4. Succursale, Professionale per i Servizi Enogastronomici e dell’Ospitalità Alberghiera Via Provinciale – Contrada Campo Inferiore; tel 0963 / 997680 LE RISORSE Risorse Professionali Le molteplici esperienze realizzate in più anni nei diversi indirizzi dell’Istituto, l’avvio di processi di cambiamento e l’impegno profuso nell’assecondarli, hanno sviluppato indubbiamente la disponibilità a mettersi in discussione, a confrontarsi e ad assumersi responsabilità. Il lavoro collegiale, via via sempre meno pesante e faticoso, ha favorito un clima relazionale certamente soddisfacente, che dovrebbe contribuire al concretizzarsi dell’offerta formativa contenuta nel presente Piano. Risorse Strutturali La sede dell’IPSSC, grazie anche ai recenti interventi, ha una razionale distribuzione degli spazi interni ed esterni. Nella sede centrale, che ospita il Liceo Classico, si avverte la mancanza di un’aula magna. I locali del vecchio convento, che ospitano il Liceo Scientifico, sono stati di recente ristrutturati, ma a causa dell’aumento della popolazione scolastica lo spazio delle aule disponibili non è più sufficiente. La succursale ad indirizzo Enogastronomico e dell’Ospitalità Alberghiera può ritenersi abbastanza confortevole. Risorse Strumentali Il Liceo Classico dispone di: Una biblioteca; Un’aula di informatica; Un gabinetto di Fisica; Un gabinetto di Scienze; Cablaggio dell’Istituto; Cattedre multimediali; 3 Un campo di pallavolo; Una sala proiezione. Il Liceo Scientifico dispone di: Una biblioteca; Un laboratorio di informatica; Un gabinetto di Fisica; Un gabinetto di Scienze; Un laboratorio ambientale; Un’aula di disegno; Un’aula magna multifunzionale; Cablaggio dell’Istituto; Cattedre multimediali. L’indirizzo Professionale per i Servizi Commerciali dispone di: Una biblioteca; Una palestra; Un campo di pallavolo; Un laboratorio linguistico; Cablaggio dell’Istituto; Cattedra multimediale; Quattro laboratori multimediali. L’indirizzo Professionale per i Servizi Enogastronomici e dell’Ospitalità Alberghiera dispone di: Biblioteca Laboratorio linguistico Lavagna multimediale Laboratorio informatica Due cucine Due sale ristorante Un bar Economato Magazzino L’ ORDINAMENTO DEI CORSI Nel nostro Istituto sono comprese tre fondamentali aree di formazione : la classica, la scientifica e la professionale. Quest’ultima divisa in due indirizzi relativa ai servizi : servizi commerciali e servizi per l’enogastronomia e la ristorazione. IL LICEO CLASSICO Il percorso del liceo classico è indirizzato allo studio della civiltà classica e della cultura umanistica. Favorisce una formazione letteraria, storica e filosofica idonea a comprenderne il ruolo nello sviluppo della civiltà e della tradizione occidentali e nel mondo contemporaneo sotto un profilo simbolico, antropologico e di confronto di valori. Favorisce l’acquisizione dei metodi propri degli studi classici e umanistici, all’interno di un quadro culturale che, riservando attenzione anche alle scienze matematiche, fisiche e naturali, consente di cogliere le intersezioni fra i saperi e di elaborare una visione critica della realtà. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie. Caratteristica del Liceo Classico resta comunque la sua forte valenza formativa, che facilità l'acquisizione di uno stile di apprendimento fondato su duttilità, consapevolezza critica, flessibilità. La particolare attenzione posta allo sviluppo di capacità logico-espressive e relazionali crea una trasversalità che permette di affrontare positivamente qualunque corso di studi post-secondario 4 PIANO DEGLI STUDI DEL LICEO CLASSICO NUOVO ORDINAMENTO (ATTIVATO A TUTT’OGGI SOLO FINO AL SECONDO ANNO) Attività e insegnamenti 1° bie n- 2° biennio nio 1° 5° 2° 3° 4° anno ananno anno anno no Orario annuale S-O Lingua e letteratura italiana 132 132 132 132 132 S-O Lingua e cultura latina 165 165 132 132 132 S-O Lingua e cultura greca 132 132 99 99 99 S-O Lingua e cultura straniera 99 99 99 99 99 99 99 99 99 99 66 66 66 66 66 66 66 66 66 66 66 66 Valutazione 99 Storia O Storia e Geografia 99 99 Filosofia S-O Matematica* 99 99 Fisica S-O O O-P O Scienze naturali** 66 66 Storia dell’arte Scienze motorie e sportive 66 66 66 66 66 Religione cattolica o Attività 33 alternative 33 33 33 33 TOTALE MONTE ORE * con Informatica al primo biennio ** Biologia, Chimica, Scienze della Terra N.B. È previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL) compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato. 891 891 1023 1023 1023 PIANO DEGLI STUDI DEL LICEO CLASSICO VECCHIO ORDINAMENTO Discipline Religione Lingua e Letteratura Italiana Lingua e Letteratura Latina Lingua e Letteratura Greca Lingua e Letteratura Franc. Ingl. Storia Filosofia Scienze Matematica Fisica Storia dell’Arte Educazione Fisica Totale monte ore I Liceo 33 132 132 99 99 99 99 132 99 66 33 66 1089 II Liceo 1 132 132 99 99 99 99 99 99 66 33 66 1024 III Liceo 1 132 132 99 99 99 99 66 99 66 66 66 1024 5 LICEO SCIENTIFICO Il percorso del liceo scientifico è indirizzato allo studio del nesso tra cultura scientifica e tradizione umanistica. Favorisce l’acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri della matematica, della fisica e delle scienze naturali. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per seguire lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica e per individuare le interazioni tra le diverse forme del sapere, assicurando la padronanza dei linguaggi, delle tecniche e delle metodologie relative, anche attraverso la pratica laboratoriale PIANO DEGLI STUDI del LICEO SCIENTIFICO NUOVO ORDINAMENTO (ATTIVATO A TUTT’OGGI SOLO FINO AL SECONDO ANNO) 1° biennio 2° biennio Valutazione S-O S-O S-O O S-O S-O S-O O-G O-P O 1° 2° 3° 4° 5° anno anno anno anno anno Attività e insegnamenti Lingua e letteratura italiana Lingua e cultura latina Lingua e cultura straniera Storia e Geografia Storia Filosofia Matematica* Fisica Scienze naturali** Disegno e storia dell’arte Scienze motorie e sportive 165 66 66 66 66 Orario annuale 132 132 132 132 99 99 99 99 99 99 99 99 99 66 66 66 99 99 99 165 132 132 132 66 99 99 99 66 99 99 99 66 66 66 66 66 66 66 66 Religione cattolica o Attività alterna tive 33 33 33 33 TOTALE MONTE ORE 891 891 990 990 990 132 99 99 99 33 * con Informatica al primo biennio ** Biologia, Chimica, Scienze della Terra N.B. È previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL) compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato. PIANO DEGLI STUDI del LICEO SCIENTIFICO VECCHIO ORDINAMENTO Materie Religione Lingua e Letteratura Italiana Lingua e Letteratura Latina Lingua e Lett. Straniera-Fran. Lingua e Lett. Straniera- Ingl. Storia Filosofia Scienze Naturali, Chimica, Geogr. Fisica Matematica Disegno e Storia dell’Arte Educazione Fisica Totale III Liceo S. IV Liceo S. V Liceo S. 33 132 132 99 66 66 66 132 99 165 66 66 1122 33 99 132 99 99 66 99 132 99 165 66 66 1155 33 132 99 99 99 99 99 99 99 165 66 66 1155 6 IL PROFILO CULTURALE, EDUCATIVO E PROFESSIONALE DEI LICEI “I percorsi liceali forniscono allo studente gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della realtà, affinché egli si ponga, con atteggiamento razionale, creativo, progettuale e critico, di fronte alle situazioni, ai fenomeni e ai problemi, ed acquisisca conoscenze, abilità e competenze sia adeguate al proseguimento degli studi di ordine superiore, all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro, sia coerenti con le capacità e le scelte personali”. (art. 2 comma 2 del regolamento recante “Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei ) Per raggiungere questi risultati occorre il concorso e la piena valorizzazione di tutti gli aspetti del lavoro scolastico: lo studio delle discipline in una prospettiva sistematica, storica e critica; la pratica dei metodi di indagine propri dei diversi ambiti disciplinari; l’esercizio di lettura, analisi, traduzione di testi letterari, filosofici, storici, scientifici, saggistici e di interpretazione di opere d’arte; l’uso costante del laboratorio per l’insegnamento delle discipline scientifiche; la pratica dell’argomentazione e del confronto; la cura di una modalità espositiva scritta ed orale corretta, pertinente, efficace e personale; l‘uso degli strumenti multimediali a supporto dello studio e della ricerca. L’ ISTITUTO PROFESSIONALE I percorsi degli Istituti Professionali sono parte integrante del sistema dell'istruzione secondaria superiore in cui si articola il secondo ciclo del sistema di istruzione e formazione Essi sono finalizzati al conseguimento di un diploma quinquennale di istruzione secondaria superiore. Gli istituti professionali costituiscono un’articolazione dell’istruzione tecnica e professionale, dotata di una propria identità culturale, metodologica e organizzativa, che fa riferimento al profilo educativo, culturale e professionale dello studente, a conclusione del secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione UNA PREMESSA SULLA NUOVA ISTRUZIONE PROFESSIONALE ITALIANA Dall’a.s. 2011-12 è esclusa la possibilità per gli Istituti Professionali di riproporre l’offerta surrogatoria delle precedenti qualifiche statali, cioè di continuare a rilasciarle “in attesa della compiuta attuazione, da parte di tutte le Regioni, degli adempimenti connessi alle loro competenze esclusive in materia di Istruzione e formazione professionale (IeFP)”. D’ora innanzi gli Istituti Professionali potranno attivare corsi solo per il rilascio di Diplomi quinquennali oppure potranno erogare percorsi di qualifica triennale solo in via sussidiaria, svolgendo un ruolo integrativo e complementare rispetto all’ IeFP regionale. Le stesse Qualifiche del vecchio ordinamento rilasciate lo scorso anno in regime surrogatorio dovranno essere correlate al nuovo quadro delle Qualifiche di IeFP. Viene attuato quindi il superamento della divisione tra la dimensione della cultura (appannaggio esclusivo dell’Istruzione) e quella del lavoro (dominio riservato alla Formazione Professionale). Con la riforma, anche i percorsi di Istruzione e Formazione Professionale sono chiamati a dare all’allievo un’impronta educativa e culturale. Sia il sistema di Istruzione, sia quello di IeFP condividono infatti un unico Profilo Educativo, Culturale e Professionale (PECUP) e devono garantire un nucleo omogeneo di risultati al termine dei percorsi. l 16 dicembre 2010 è stata siglata in sede di Conferenza Unificata Stato Regioni la prima Intesa con cui sono state adottate le Linee Guida per la realizzazione di “organici raccordi” tra i percorsi degli Istituti Professionali statali e quelli dell’Istruzione e Formazione Professionale regionale (IeFP). E’ stato sottoscritto quindi un Accordo tra il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano, riguardante il primo anno di attuazione 2010-11 dei percorsi di istruzione e formazione professionale a norma dell'articolo 27, comma 2, del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226. L'accordo disciplina, nella fase di passaggio al nuovo ordinamento, i percorsi di qualifica e di diploma professionale e contiene 21 figure professionali di durata triennale e quadriennale. Da questo anno scolastico, dunque, prende avvio - accanto al riordino della scuola secondaria superiore (licei, istituti tecnici e istituti professionali) - anche il sistema di istruzione e formazione professionale (percorsi per il conseguimento di qualifiche di durata triennale e di diplomi di durata quadriennale). I livelli essenziali delle prestazioni di tali percorsi - che rientrano nella esclusiva competenza 7 delle Regioni - sono definiti a livello nazionale. Nell'ambito del piano di lavoro previsto dall'Accordo saranno predisposte anche le linee guida (articolo 13, comma 1-quinquies, della legge n. 40/07) per realizzare organici raccordi tra i percorsi degli istituti professionali di Stato e i percorsi di istruzione e formazione professionale regionali finalizzati al conseguimento di qualifiche e diplomi professionali. Le Linee Guida stabiliscono che ci sono due tipologie di offerta sussidiaria. Le decisioni di istituirle e le modalità di realizzazione non competono alle Istituzioni scolastiche, ma alle Regioni. Il nostro istituto aderisce alla tipologia A di “offerta sussidiaria integrativa” che prevede per gli studenti iscritti ai percorsi quinquennali degli Istituti Professionali la possibilità di conseguire, al termine del terzo anno, anche il titolo di Qualifica professionale, previo superamento del relativo esame regionale. Nelle seguenti figure professionali: 1. OPERATORE AI SERVIZI DI PROMOZIONE ED ACCOGLIENZA (Strutture ricettive- Servizi del Turismo) 2. OPERATORE AMMINISTRATIVO – SEGRETARIALE I competenti Consigli di classe organizzano i curricoli, nella loro autonomia, in modo da consentire, agli studenti interessati, la contemporanea prosecuzione dei percorsi quinquennali. La scuola utilizzerà gli spazi di autonomia e di flessibilità e/o attiverà moduli o interventi di supporto professionalizzante, con eventuale ampliamento dell’orario complessivo o riduzione della parte oraria garantita dalla scuola. I percorsi di IeFP hanno due sole opzioni: - gruppi classe composti da studenti che hanno optato per la qualifica (e che perciò seguono l’ordinamento regionale) e che non escludono di voler proseguire per acquisire il diploma di Stato; - gruppi classe composti da studenti che intendono perseguire un percorso quinquennale per l’acquisizione del diploma di Stato. Si configura in tal modo l’offerta formativa del sistema IeFP, che poggia su tre elementi rilevanti, che ne costituiscono nel contempo la novità rispetto al quadro precedente: 1) il percorso formativo si sviluppa lungo una linea di continuità verticale, togliendo la qualifica professionale dallo stato di isolamento in cui era posta in precedenza; 2) il percorso verticale è costituito da due tappe collocate entro il diritto-dovere di istruzione e formazione (qualifica triennale, diploma quadriennale e da un’opportunità formativa conclusiva del percorso IFP (la specializzazione tecnica superiore) ed un modulo integrativo per l’accesso all’esame di Stato. Il punto centrale del percorso è rappresentato dal diploma quadriennale, di livello 4 EQF, da cui si diramano tutte le possibilità ulteriori e che rappresenta pertanto lo snodo ed il riferimento fondamentale del sistema; 3) in ogni punto del percorso sono possibili passaggi da e per il sistema dell’istruzione, sia direttamente sia tramite moduli di recupero (Larsa): ciò esclude la separazione tra i due sistemi e rende fluidi i cammini delle persone che vi si inoltrano. 8 SISTEMA DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE I profili di qualifica attivati quest’anno nella nostra scuola sono: • PER I SERVIZI ENOGASTRONOMICI Classe 1^B n° 1 corso di Operatore della Ristorazio ne settore Servizi di sala/bar Classe 1^C n° 1 corso di Operatore della Ristorazio ne settore Preparazione pasti • PER I SERVIZI COMMERCIALI CLASSE 1^A n° 2 corsi di Operatore amministrativo s egretariale CLASSE 1^D n° 2 corsi di operatore ai servizi di pr omozione ed accoglienza di cui 1 per i servizi del turismo e 1 per le strutture ricettive ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI DELL’AREA GENERALE COMUNI AGLI INDIRIZZI DEI SETTORI“SERVIZI” Valutaz. DISCIPLINE ORE ANNUE 1° biennio 2° biennio 5° anno 1 2 3 4 5 S-O Lingua e letteratura italiana 132 132 132 132 132 S-O Lingua inglese 99 99 99 99 99 Storia 66 66 66 66 66 Matematica 132 132 99 99 99 O Diritto ed economia 66 66 O Scienze integrate(Scienze della Terra e Biologia) 66 66 Scienze motorie e sportive 66 66 66 66 66 RC o attività alternative 33 33 33 33 33 Totale ore 660 660 495 495 495 Attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo 396 396 561 561 561 TOTALE MONTE ORE 1056 1056 1056 1056 1056 O S-O O-P O 9 I SERVIZI COMMERCIALI ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI NELL’AREA DI INDIRIZZO Valutazione DISCIPLINE ORE ANNUE 1° biennio 2° biennio 5° anno 1 2 3 4 5 O Scienze integrate (Fisica) 66 O Scienze integrate(Chimica) 66 S-P Informatica e laboratorio 66 66 Tecniche professionali dei servizi commerciali 165 165 264 264 S-O-P di cui in copresenza 132* 132* 264 66* S-O Seconda lingua straniera 99 99 99 99 99 Diritto/Economia 132 132 132 Tecniche di comunicazione 66 66 66 di cui in copresenza 396 396 561 561 132* 132* 561 66* Totale ore insegnamenti area generale 660 660 495 495 495 TOTALE MONTE ORE 1056 1056 1056 1056 1056 O O Ore totali * L’attività didattica di laboratorio caratterizza l’area di indirizzo dei percorsi degli istituti professionali; le ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che prevedono la copresenza. Le istituzioni scolastiche, nell’ambito della loro autonomia didattica e organizzativa, programmano le ore di copresenza nell’ambito del primo biennio e del complessivo triennio sulla base del relativo monte-ore. 10 I SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITÀ ALBERGHIERA ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI NELL’AREA DÌ INDIRIZZO ORE ANNUE Valutazione Discipline O O O P P P S-O O O P P O O P P O O O P Scienze integrate (Fisica) Scienze integrate (Chimica) Scienza degli alimenti Laboratorio di servizi enogastronomici – settore cucina Laboratorio di servizi enogastronomici – settore sala e vendita 1° biennio 2° biennio 5° anno 1 66 66 2 3 4 5 99 99 99 99 66 66 66 ** 66 ** (°) (°) 66 ** 66 ** (°) (°) Laboratorio di servizi di accoglienza turistica 66** 66** Seconda lingua straniera 66 66 99 ARTICOLAZIONE: “ENOGASTRONOMIA” 132 Scienza e cultura dell’alimentazione di cui in copresenza Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva 132 66 * 165 165 Laboratorio di servizi enogastronomici - settore cucina 198** 132** 132** Laboratorio di servizi enogastronomici – settore sala e vendita 66** 66** ARTICOLAZIONE: “SERVIZI DI SALA E DI VENDITA” Scienza e cultura dell’alimentazione 132 99 99 di cui in copresenza 66* Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva 132 165 165 Laboratorio di servizi enogastronomici - settore cucina 66** 66** Laboratorio di servizi enogastronomici -settore e sala e vendita 198** 132** 132** ARTICOLAZIONE: “ACCOGLIENZA TURISTICA” Scienza e cultura dell’alimentazione 132 di cui in copresenza Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva Tecniche di comunicazione 66 66 * 132 Laboratorio di servizi di accoglienza turistica Ore totali di cui in copresenza 66 198 66 198 66 198** 132** 132** 396 396 561 561 66* 561 * L’attività didattica di laboratorio caratterizza l’area di indirizzo dei percorsi degli istituti professionali; le ore indicate con asterisco sono riferite solo alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici. Le istituzioni scolastiche, nell’ambito della loro autonomia didattica e organizzativa, programmano le ore di compresenza nell’ambito del primo biennio e del complessivo triennio sulla base del relativo monte-ore. ** Insegnamento affidato al docente tecnico-pratico. (° ) con il decreto ministeriale di cui all’art. 8, comma 4, lettera a) è determinata l’articolazione delle cattedre in relazione all’organizzazione delle classi in squadre. 11 PIANO DEGLI STUDI DELL’ ISTITUTO PROFESSIONALE VECCHIO ORDINAMENTO 1. AZIENDALE: OPERATORE DELLA GESTIONE AZIENDALE(CLASSE III ) Monoennio di settore: Materie AREA COMUNE Materie AREA DI INDIRIZZO .Religione- Attività alternative .Lingua Straniera II 33 Italiano e Storia 165 Diritto ed Economia Lingua Straniera I 99 Geografia Economica Matematica e Informatica 99 Economia Aziendale Educazione Fisica 66 Informatica Gestionale 462 Lab. Trattamento Testi Cont. Elettr. Totale Totale 99 99 99 198(33) 99 (33) 66+(66) 594 1056 TECNICO della GESTIONE AZIENDALE (CLASSE IV ) Materie AREA COMUNE Religione-Attività alternative Italiano Storia Lingua Straniera I Matematica Educazione Fisica Totale Valut. o. s. o. o. s. o. s. o. p. Monte ore 33 132 66 99 99 66 495 Materie AREA DI INDIRIZZO Lingua Str. II/Inform.Gest.(**) Economia Aziendale Geografia Economica Diritto ed Economia Lab.Tratt.Testi Cont.Elet.Ap. Valut s. o. s. o. o. s. o. p Totale Monte ore 99 231(3) 66 99 (3) 495 990 (*) TECNICO DELLA GESTIONE AZIENDALE (CLASSE V ) Materie AREA COMUNE Religione-Attività alternative Italiano Storia Lingua Straniera I Matematica Educazione Fisica Totale Valut. o. s. o. o. s. o. s. o. p. Monte ore 33 132 66 99 99 66 495 MaterieAREA DI INDIRIZZO Lingua Str.II/Inform.Gest.(**) Economia Aziendale Valut s. o. s. o. Diritto ed Economia Lab.Tratt.Testi Cont.Elet.Ap. s. o. p Totale Monte ore 99 264(3) 132 (3) 495 990 (*) 2. TURISTICO : OPERATORE DELL’IMPRESA TURISTICA (CLASSE III ) Monoennio di settore: Materie AREA COMUNE . ReligioneAttività alternative Italiano e Storia Lingua Straniera I Matematica e Informatica Educazione Fisica 33 165 132 66 66 Totale 462 Materie AREA DI INDIRIZZO . Lingua Straniera II Tecnica Turistica Amministrativa Lab. Trattamento Testi Cont. Elettr. Storia dell’Arte Diritto ed Economia Geografia Economica Turistica Totale 132 198(66) 66+(66 ) 99 66 99 594 1056 TECNICO dei SERVIZI TURISTICI (CLASSE IV ) Materie AREA COMUNE Val. Monte ore Religione-Attività alternative Italiano Storia Lingua Straniera I Matematica Educazione Fisica Totale o s o o s o s o p 33 132 66 99 99 66 495 Materie AREA DI INDIRIZZO Val. Lingua Straniera II Ec. e Tec. dell’Az. Turist. Geografia Turistica Tecniche di Com. e Relaz. Tec. Serv. Prat. Op. Storia dell’Arte e Beni Cult. Totale s o. s o. o. o. p. o. Monte ore 99 198(2) 66 66(1) (99) 66 495 (**) rispettivamente per l’indirizzo linguistico e informatico (n)= ore in copresenza 12 990 (*) TECNICO dei SERVIZI TURISTICI (CLASSE V ) Materie AREA COMUNE Religione-Attività alternative Italiano Storia Lingua Straniera I Matematica Educazione Fisica Totale Val. o o o o o p s s s Monte ore 33 132 66 99 99 66 495 Materie AREA DI INDIRIZZO Lingua Straniera II Ec. e Tec. dell’Az. Turist. Geografia Turistica Tecniche di Com. e Relaz. Tec. Serv. Prat. Op. Storia dell’Arte e Beni Cult. Totale Val Monte ore s o. 99 s o. 198 (66 ) o. 66 o. 66 (33) p. (99) o. 66 495 990 (*) (*) più Alternanza scuola-lavoro. Il progetto curriculare, che ha durata annuale, è rivolto agli studenti delle classi quarte e quinte e opzionale per le classi seconde e terze. Le attività devono prevedere una durata minima di 30 ore di orientamento nelle classi seconde; un minimo di 80 ore per le classi terze e 132 ore per le quarte e quinte di permanenza in azienda. La progettazione e la realizzazione delle attività devono prevedere il coinvolgimento di aziende, enti e/o associazioni. 3. ALBERGHIERO E DELLA RISTORAZIONE; OPERATORE dei SERVIZI di RISTORAZIONE settore CUCINA (CLASSE III ) Monoennio di settore: Materie AREA COMUNE Religione- Attività alternative Italiano e Storia Lingua Straniera I Matematica e Informatica Educazione Fisica Totale Materie AREA DI INDIRIZZO Lingua Straniera II Lab. Servizi Ristor. Cucina Alimenti e Alimentazione Elementi di Gestione Aziendale 33 165 99 66 66 429 66 462 (66) 99 (66) 66 Totale 627 1059 OPERATORE dei SERVIZI di RISTORAZIONE settore SALA-BAR (CLASSE III ) Monoennio di settore: Materie AREA COMUNE . Religione-Attività alternative 33 165 99 66 66 429 Italiano e Storia Lingua Straniera I Matematica e Informatica Educazione Fisica Totale Materie AREA DI INDIRIZZO Lingua Straniera II Lab. Servizi Ristor. Sala-Bar Alimenti e Alimentazione Elementi di Gestione Aziendale 66 462 99( 66 ) 66 627 Totale 1059 (n)= ore in copresenza TECNICO dei SERVIZI della RISTORAZIONE (CLASSE IV) Materie AREA COMUNE Religione-Attività alternativ Italiano Storia Lingua Straniera I Matematica Educazione Fisica Totale Val. s. s. s. o. o. o. o. o. p. Monte ore Materie AREA DI INDIRIZZO Monte ore 33 132 66 99 99 66 495 Lingua Straniera II* Ec. e Gest.Delle Aziende Rist. Legislazione Alimenti e Alimentazione Lab.di Org.e Gest.Serv.Rist. s. s. Totale s. o. o. o. o. p. Monte ore 99 132 66 99 99 495 13 990 (*) TECNICO dei SERVIZI della RISTORAZIONE (CLASSE V) Materie AREA COMUNE Religione-Attività alternative Italiano Storia Lingua Straniera I Matematica Educazione Fisica Totale s. s. s. o. o. o. o. o. p. Monte ore 33 132 66 99 99 66 495 Materie AREA DI INDIRIZZO Lingua Straniera II Ec.e Gest. delle Aziende Rist. Legislazione Alimenti e Alimentazione Lab.di Org.e Gest.Serv.Rist. Totale Monte ore s. o. s. o. o. s. o. p. Monte ore 99 132 66 99 99 495 (*) più Alternanza scuola-lavoro. Il progetto curriculare, che ha durata annuale, è rivolto agli studenti delle classi quarte e quinte e opzionale per le classi seconde e terze. Le attività devono prevedere una durata minima di 30 ore di orientamento nelle classi seconde; un minimo di 80 ore per le classi terze e 132 ore per le quarte e quinte di permanenza in azienda. La progettazione e la realizzazione delle attività devono prevedere il coinvolgimento di aziende, enti e/o associazioni. IL PROFILO CULTURALE, EDUCATIVO E PROFESSIONALE NELL’INDIRIZZO “SERVIZI COMMERCIALI” Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Servizi commerciali“ ha competenze professionali che gli consentono di supportare operativamente le aziende del settore sia nella gestione dei processi amministrativi e commerciali sia nell’attività di promozione delle vendite. In tali competenze rientrano anche quelle riguardanti la promozione dell’immagine aziendale attraverso l’utilizzo delle diverse tipologie di strumenti di comunicazione, compresi quelli pubblicitari. Si orienta nell’ambito socio-economico del proprio territorio e nella rete di interconnessioni che collega fenomeni e soggetti della propria regione con contesti nazionali ed internazionali. E’ in grado di: • • • • • • • • • • ricercare ed elaborare dati concernenti mercati nazionali e internazionali; contribuire alla realizzazione della gestione commerciale e degli adempimenti amministrativi ad essa connessi; contribuire alla realizzazione della gestione dell’area amministrativo–contabile; contribuire alla realizzazione di attività nell’area marketing; collaborare alla gestione degli adempimenti di natura civilistica e fiscale; utilizzare strumenti informatici e programmi applicativi di settore; organizzare eventi promozionali; utilizzare tecniche di relazione e comunicazione commerciale, secondo le esigenze del territorio e delle corrispondenti declinazioni; comunicare in almeno due lingue straniere con una corretta utilizzazione della terminologia di settore; collaborare alla gestione del sistema informativo aziendale. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze. 1. Individuare le tendenze dei mercati locali, nazionali e internazionali. 2. Interagire nel sistema azienda e riconoscere i diversi modelli di strutture organizzative aziendali. 3. Svolgere attività connesse all’attuazione delle rilevazioni aziendali con l’utilizzo di strumenti tecnologici e software applicativi di settore. 4. Contribuire alla realizzazione dell’amministrazione delle risorse umane con riferimento alla gestione delle paghe, al trattamento di fine rapporto ed ai connessi adempimenti previsti dalla normativa vigente. 5. Interagire nell’area della logistica e della gestione del magazzino con particolare attenzione alla relativa contabilità. 6. Interagire nell’area della gestione commerciale per le attività relative al mercato e finalizzate al raggiungimento della customer satisfaction. 7. Partecipare ad attività dell’area marketing ed alla realizzazione di prodotti pubblicitari. 8 Realizzare attività tipiche del settore turistico e funzionali all’organizzazione di servizi per la valorizzazione del territorio e per la promozione di eventi. 14 990 (*) 9. Applicare gli strumenti dei sistemi aziendali di controllo di qualità e analizzare i risultati. 10. Interagire col sistema informativo aziendale anche attraverso l’uso di strumenti informatici e telematici IL PROFILO CULTURALE, EDUCATIVO E PROFESSIONALE NELL’INDIRIZZO “SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITÀ ALBERGHIERA” Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera” ha specifiche competenze tecniche, economiche e normative nelle filiere dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera, nei cui ambiti interviene in tutto il ciclo di organizzazione e gestione dei servizi. È in grado di: • utilizzare le tecniche per la gestione dei servizi enogastronomici e l’organizzazione della commercializzazione, dei servizi di accoglienza, di ristorazione e di ospitalità; • organizzare attività di pertinenza, in riferimento agli impianti, alle attrezzature e alle risorse umane; • applicare le norme attinenti la conduzione dell’esercizio, le certificazioni di qualità, la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro; • utilizzare le tecniche di comunicazione e relazione in ambito professionale orientate al cliente e finalizzate all’ottimizzazione della qualità del servizio; • comunicare in almeno due lingue straniere • reperire ed elaborare dati relativi alla vendita, produzione ed erogazione dei servizi con il ricorso a strumenti informatici e a programmi applicativi; • attivare sinergie tra servizi di ospitalità-accoglienza e servizi enogastronomici; • curare la progettazione e programmazione di eventi per valorizzare il patrimonio delle risorse ambientali, artistiche, culturali, artigianali del territorio e la tipicità dei suoi prodotti. L’indirizzo presenta le articolazioni: “Enogastronomia”, “Servizi di sala e di vendita” e “Accoglienza turistica”, nelle quali il profilo viene orientato e declinato. Nell’articolazione “Enogastronomia”, il Diplomato è in grado di intervenire nella valorizzazione, produzione, trasformazione, conservazione e presentazione dei prodotti enogastronomici; operare nel sistema produttivo promuovendo le tradizioni locali, nazionali e internazionali, e individuando le nuove tendenze enogastronomiche. Nell’articolazione “Servizi di sala e di vendita”, il diplomato è in grado di svolgere attività operative e gestionali in relazione all’amministrazione, produzione, organizzazione, erogazione e vendita di prodotti e servizi enogastronomici; interpretare lo sviluppo delle filiere enogastronomiche per adeguare la produzione e la vendita in relazione alla richiesta dei mercati e della clientela, valorizzando i prodotti tipici. A conclusione del percorso quinquennale, i diplomati nelle relative articolazioni “Enogastronomia” e “Servizi di sala e di vendita”, conseguono i risultati di apprendimento, di seguito specificati in termini di competenze. 1. Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico, merceologico, chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico. 2. Predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a specifiche necessità dietologiche. 3. Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati, valorizzando i prodotti tipici. Nell’articolazione “Accoglienza turistica”, il diplomato è in grado di intervenire nei diversi ambiti delle attività di ricevimento, di gestire e organizzare i servizi in relazione alla domanda stagionale e alle esigenze della clientela; di promuovere i servizi di accoglienza turistico-alberghiera anche attraverso la progettazione di prodotti turistici che valorizzino le risorse del territorio. 15 CITTADINANZA E COSTITUZIONE Il ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, ha presentato il 4 marzo 2009, a Palazzo Chigi il documento d’indirizzo relativo alla sperimentazione dell’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione”, materia di studio introdotta nei programmi di tutte le scuole di ogni ordine e grado dalla legge 169 del 30/10/2008. Il progetto si propone di far sì che gli studenti si trasformino in cittadini consapevoli • • • assimilando i valori della nostra Carta Costituzionale; sperimentando forme di partecipazione attiva alla vita democratica (dalla rappresentanza di classe a quella d’Istituto, dall’impegno nelle Consulte provinciali degli studenti a quello nelle Associazioni studentesche); approfondendo specifiche tematiche (quali, per es.: l’educazione all’ambiente, l’educazione stradale, il volontariato, i valori del rispetto e della multiculturalità). Il documento di indirizzo per la sperimentazione dell’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione” prevede percorsi specifici per ogni ordine e grado di istruzione; in particolare nella scuola secondaria di secondo grado (scuole superiori) ci sarà un approfondimento dello studio della Costituzione anche attraverso l’analisi dell’attualità, la messa in pratica del proprio impegno nel volontariato, la promozione del rispetto e della tutela dell’ambiente, la promozione del fair play e dei valori positivi dello sport e i principi dell’educazione stradale. Superata la fase di transizione, già dallo scorso anno scolastico“Cittadinanza e Costituzione” è un insegnamento che si colloca a pieno titolo nel campo di esperienza nell'ambito delle aree storicogeografica e storico-sociale della scuola secondaria di secondo grado. Pur non essendo una disciplina autonoma e dunque non avendo un voto distinto, è tuttavia soggetta a valutazione nell’ambito del giudizio complessivo espresso con il voto delle discipline delle aree storico-geografica e storico-sociale, di cui essa è parte integrante, oltre che nella definizione del voto di comportamento. Infatti l’art 7 comma 1 del DPR 22 giugno 2009, n. 122 dispone che “La valutazione del comportamento (…)si propone di favorire l’acquisizione di una coscienza civile basata sulla consapevolezza che la libertà personale si realizza nell’adempimento dei propri doveri, nella conoscenza e nell’esercizio dei propri diritti, nel rispetto dei diritti altrui e delle regole che governano la convivenza civile in generale e la vita scolastica in particolare”. Pertanto, la definizione del voto di condotta sarà centrata sulla valutazione del comportamento e, per meglio dire, sulle azioni singole e/o collegiali messe in atto dallo studente all’interno della scuola così come durante le esperienze formative fuori dall’ambiente scolastico, dalle quali si potrà rilevare, e quindi valutare, un comportamento coerente alle norme della convivenza civile e sociale. 16 IL CALENDARIO DELL’ANNO SCOLASTICO Ogni anno gli organi collegiali deliberano il calendario delle lezioni e delle attività in relazione al calendario nazionale e regionale, al fine di garantire un servizio scolastico di almeno 200 giorni di lezione Le lezioni sono articolate su sei giorni. L’anno scolastico 2011/2012 è diviso: Per il liceo classico: in due periodi: un trimestre che si chiude il 22 dicembre 2011 e un pentamestre che inizia a gennaio e si conclude con gli scrutini finali di giugno. Per il liceo scientifico: in due periodi: due quadrimestri di cui il primo termina il 31 gennaio 2012 e il secondo che si conclude con gli scrutini finali di giugno. Per i professionali: In tre periodi : tre trimestri di cui il primo si conclude il 10 Dicembre, il secondo il 10 Marzo e il terzo che si conclude con gli scrutini finali di giugno. PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITÀ Inizio delle lezioni: Lunedì 12 settembre 2011. Termine delle lezioni: sabato 09 Giugno 2012. Giorni di lezioni 206 Giorni di festività fissati dal Calendario Scolastico Regionale: • • • • • • • Tutte le domeniche. 31 Ottobre. 1 Novembre (festa di tutti i santi). 8 dicembre (festa dell’immacolata). 25 dicembre (Natale). 26 Dicembre. 1 Gennaio (Capodanno). • • • • • • • 6 Gennaio. (epifania) 9 Aprile Lunedì dopo Pasqua. 25 aprile (anniversario della Liberazione). 30 Aprile 1 Maggio (Festa del Lavoro). 2 Giugno (Festa della Repubblica). Festa del Patrono. Non si effettueranno lezioni: • 02 Novembre 2011 (Commemorazione dei defunti).= • Dal 23 Dicembre 2011 al 7 Gennaio 2012 (Vacanze di Natale). • Dal 04 Aprile 2012 al 10 Aprile 2012 (Vacanze di Pasqua). Ai fini della valutazione degli alunni l’anno scolastico viene così suddiviso: - Indirizzo Professionale: Primo trimestre dal 12 settembre 2011 al 10 dicembre 2011 Secondo trimestre dall’ 11 dicembre 2011 al 10 marzo 2012 Terzo trimestre dall’11 marzo 2012 al 9 giugno 2012 - Liceo Scientifico: Primo quadrimestre:dal 12 settembre 2011 al 31 gennaio 2012. Secondo quadrimestre dal 1 febbraio 2012 al 09 Giugno 2012. - Liceo Classico: Trimestre dal 12 settembre 2011 al 22 dicembre 2011. Pentamestre dal 9 gennaio 2012 al 9 giugno 2012 17 CALENDARIO DATE 1 Sett 2 Sett 5-Sett 6 Sett 7 Sett 8 Sett 3 -10 Ott 24 Ott 16 Nov IMPEGNI OGGETTO Riunionei commissione idoneità ed integrazione. Esami sospensione del giudizio Collegio docente. Esami sospensione del giudizio Esami sospensione del giudizio- GIO Esami sospensione del giudizio Scrutini sospensione del giudizio Incontro per discipline Consigli di classe Elezioni organi collegiali Collegio docenti Approvazione POF Verifica andamento didattico - disciplinare; insediamento rappresentanti degli studenti e dei genitori. 17 Nov Consigli di classe Sev. Comm 18 Nov Consigli di classe Sev. Comm Consigli di classe Sev. Comm + Serv. Enogastronomici Consigli di classe Serv. Enogastronomici Idem Consigli di classe Liceo Classico Idem Consigli di classe Liceo Scientifico Idem 21 Nov 22 nov 23-24 Nov 25÷29 Nov 23 Nov 24 Nov 26 Nov Incontro scuola famiglia Servizi Enogastronomici Incontro scuola famiglia Liceo Classico Incontro scuola famiglia Liceo Scientifico Scrutini trimestrali Indirizzo professionale 10 ÷ 11 Gen Scrutini trimestrali Liceo Classico 10 Feb 13 Feb 28 Feb Scrutini quadrimestrali Liceo Scientifico Incontro scuola famiglia Servizi Commerciali Incontro scuola famiglia Servizi Enogastronomici Consigli delle classi : V Liceo Scientifico e Professionali III del Liceo Classico 5 Mar Incontro scuola famiglia Liceo Classico 7 Mar Incontro scuola famiglia Liceo Scientifico 13÷6 Mar Scrutini 2° trimestre indirizzo professionale 12 Apr 13 Apr Idem Incontro scuola famiglia Servizi Commerciali 30 Nov 12 ÷ 15 Dic 2÷4 Feb Idem Consigli di classe Sev. Comm Consigli di classe Sev. Comm + Serv. Enogastronomici Designazione commissari interni Idem Idem 18 16 Apr Consigli di classe Serv. Enogastronomici Idem 17 Apr Consigli di classe Liceo Classico Idem 18 Apr 19 Apr Consigli di classe Liceo Classico Idem Consigli di classe Liceo Scientifico Idem 20 Apr Consigli di classe Liceo Scientifico Idem 23 Apr Consigli di classe Liceo Scientifico Idem 23 Apr Incontro scuola famiglia Servizi Commerciali Incontro scuola famiglia Servizi Enogastronomici Incontro scuola famiglia Liceo Classico Incontro scuola famiglia Liceo Scientifico Collegio docenti Prove INVALSI Consigli delle classi V del Liceo Scientifico e Professionali e classi III del Liceo Classico 24 Apr 26 Apr 27 Apr 7 Mag 8 Mag 11 Mag 13 Mag Consigli delle classi III Indirizzo Professionale 31 Mag Collegio Docenti 4 Giu 6 Giu 7 Giu Dal 10 Giugno Adozioni libri di testo Stesura del documento di classe Scelta discipline e criteri esami di qualifica, e definizione calendario prove strutturate. Scrutini di ammissione classi III Indirizzo Professionale Esami di qualifica (Prima prova Integrata) Esami di qualifica ( Seconda prova Integrata) Inizio scrutini finali Classi V del Liceo Scientifico e Professionali Classi III del Liceo Classico 19 PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ (DPR 21 nov. 2007 n. 235) Il Patto Educativo di Corresponsabilità definisce, l’impegno reciproco di diritti e doveri nel rapporto tra l’istituzione scolastica, gli studenti e le famiglie. La sottoscrizione del Patto implica il rispetto dello Statuto delle studentesse e degli studenti, del Regolamento d’Istituto e del POF. La Scuola si impegna a: • promuovere lo sviluppo delle conoscenze e delle competenze degli studenti per garantire livelli di apprendimento di alta qualità; • favorire la maturazione dei comportamenti e dei valori, il supporto nei casi di diverse-abilità, la guida nelle situazioni di disagio, l’eliminazione di ogni forma di pregiudizio e di emarginazione; • realizzare i curricoli nazionali e le scelte progettuali, metodologiche e pedagogiche elaborate dal POF, tutelando il diritto-dovere di apprendimento dello studente; • procedere alle attività di verifica e di valutazione in modo congruo rispetto ai programmi e ai ritmi di apprendimento, tenendo conto dei tempi richiesti per lo svolgimento delle verifiche anche in relazione al livello raggiunto dalla classe, chiarendone le modalità e motivandone i risultati in modo trasparente; • comunicare con le famiglie, in merito ai risultati, alle difficoltà, ai progressi nelle discipline di studio, agli aspetti inerenti il comportamento, la condotta e la crescita dello studente; • rispettare gli studenti favorendo i momenti di ascolto, di dialogo ed attenzione ai loro problemi tenendo conto delle esigenze di riservatezza, anche al fine di favorire l’interazione pedagogica con le famiglie. La Famiglia si impegna a: • instaurare e mantenere un dialogo costruttivo con i docenti, rispettando la loro libertà di insegnamento e la loro competenza valutativa; • informarsi costantemente sui progressi nelle discipline di studio, sul comportamento e sullo sviluppo della personalità dei figli; • far rispettare le regole della scuola prendendo parte attiva e responsabile ad essa; • tenersi aggiornata su impegni, scadenze, iniziative scolastiche, controllando costantemente il libretto personale e le comunicazioni scuola-famiglia, partecipando con regolarità alle riunioni previste; • far rispettare l’orario d’ingresso a scuola, limitare le uscite anticipate, giustificare le assenze (con la necessaria certificazione dopo i cinque giorni di assenza); • intervenire con coscienza e responsabilità rispetto a condotte illegittime dei figli nei confronti di persone e cose (arredi, materiale didattico) anche con il recupero e risarcimento dei danni. Lo Studente si impegna a: • frequentare regolarmente il percorso di studio e ad applicarsi allo studio di ogni disciplina sia con la partecipazione attenta in classe che con lo svolgimento dei compiti assegnati dal docente; • migliorare nella sua crescita come persona e dal punto di vista culturale, partecipando e collaborando alla vita della scuola in modo positivo e costruttivo; • rispettare le persone, le regole e gli orari della scuola, contribuendo a creare un clima di serenità sia all’interno della classe che nel rapporto con i docenti; • essere corretto nel comportamento, nel linguaggio e nell’uso delle nuove tecnologie; • attenersi alle norme dettate dall’Istituto in materia di sicurezza a garanzia della collettività; • rendere accogliente l’ambiente scolastico avendone cura come importante fattore di qualità di vita della scuola. 20 LA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ED EDUCATIVA LE SCELTE DIDATTICHE Le scelte didattiche, interdipendenti con quelle educative, contribuiranno al recupero del maggior numero possibile di alunni partendo dalla considerazione che ogni proposta dovrà essere adeguata alle loro capacità. La programmazione prevede generalmente un insegnamento impartito per moduli e unità didattiche il più possibile individualizzato. Attività didattiche curriculari L’attività didattica curriculare è il risultato degli indirizzi e delle decisioni del Collegio dei Docenti e dei Consigli di Classe. Il Collegio dei Docenti stabilisce i criteri generali dell’offerta formativa, ne fissa i tempi, le modalità di attuazione e di verifica. I Consigli di Classe, sulla base delle indicazioni del Collegio dei Docenti, provvedono a: • • • • • • • • • • individuare gli obiettivi delle singole discipline; individuare gli obiettivi comuni e trasversali; definire metodi e strumenti; indicare gli strumenti per rilevare i livelli di partenza; definire le modalità degli interventi di sostegno e di recupero; definire i comportamenti comuni da assumere nei confronti degli alunni; indicare quali e quante debbano essere le verifiche per ogni periodo fissato per la valutazione; definire le attività complementari e integrative; definire il livello di acquisizione dei saperi e delle competenze che ogni alunno deve possedere alla fine dell’anno scolastico per ottenere la promozione. I Docenti, infine, sulla base delle indicazioni dei rispettivi Consigli di Classe, predispongono il Piano di Lavoro annuale che deve contenere: • • • • • • • • • • • • una valutazione dei livelli di partenza degli alunni della classe, accertati attraverso prove di ingresso; gli obiettivi cognitivi disciplinari; l’organizzazione e lo sviluppo dei contenuti; i tempi di attuazione e delle attività previste; i criteri per le attività di recupero e di sostegno; lo sviluppo delle attività e dei contenuti finalizzati al recupero o al sostegno; i metodi e le tecniche d’insegnamento; gli strumenti di lavoro; le proposte di attività integrative attinenti alla disciplina; gli strumenti di verifica; la corrispondenza tra livelli di apprendimento e voti; i criteri e i metodi di valutazione. LA VALUTAZIONE La valutazione rappresenta un momento centrale nella pratica educativa, e la trasparenza dei comportamenti valutativi permette allo studente di imparare ad auto valutarsi e a sviluppare così anche la competenza dell’imparare a imparare, una delle “competenze chiave per l’apprendimento permanente” definite nel Quadro di riferimento europeo del 2005. La valutazione è attività complessa, che riguarda molti aspetti della vita scolastica. Seguono quindi le definizioni dei criteri per: 1. l’attribuzione del voto di comportamento 2. l’attribuzione dei voti nelle singole discipline 3. eventuali deroghe alla norma del limite minimo di frequenze obbligatorie per l’ammissione allo scrutinio 4. l’ammissione in sede di scrutinio alla classe successiva; 5. l’attribuzione del credito nel triennio e il riconoscimento degli attestati di attività che possono dare accesso al credito formativo. 21 CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEI VOTI NELLE SINGOLE DISCIPLINE Dal DPR 122 /2009 “Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni…”: La valutazione e' espressione dell'autonomia professionale propria della funzione docente, nella sua dimensione sia individuale che collegiale, nonché dell'autonomia didattica delle istituzioni scolastiche. Ogni alunno ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva, secondo quanto previsto dall'articolo 2, comma 4, terzo periodo, del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998,n. 249, e successive modificazioni. La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni. La valutazione concorre, con la sua finalità anche formativa e attraverso l'individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo, anche in coerenza con l'obiettivo dell'apprendimento permanente di cui alla «Strategia di Lisbona nel settore dell'istruzione e della formazione», adottata dal Consiglio europeo con raccomandazione del 23 e 24 marzo 2000. I docenti, per ogni disciplina, adottano forme e tipologie di verifica e criteri di valutazione discussi e concordati nella programmazione dei Consigli di Classe e dei Dipartimenti. Tutte le verifiche sono strettamente legate agli obiettivi della programmazione e realizzate per accertare le conoscenze e le competenze conseguite da ogni alunno. Il Collegio dei Docenti ha inoltre elaborato dei criteri generali di valutazione per conferire omogeneità ai processi di valutazione in tutte le discipline, articolandoli in: Conoscenze: sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore di studio. Esse indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Abilità: implicano l’applicazione di conoscenze per portare a termine compiti e risolvere problemi. Possono essere descritte come cognitive (in riferimento al pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (in riferimento all’uso di metodi, materiali, strumenti ). Competenze: indicano la capacità di far interagire le conoscenze e le abilità acquisite con le capacità personali e/o sociali nell’elaborazione responsabile di percorsi di studio e di autonoma rielaborazione culturale. Il grado di conseguimento di conoscenze, abilità, competenze, viene distinto in sette livelli numerici, rispondenti ai voti da 1 a 10. La tabella che segue declina i descrittori per ogni livello di voto, in modo da rendere comprensibile e condiviso il significato di ciascun voto assegnato; i voti sono poi messi in rapporto con i livelli previsti dalla certificazione per competenze che il DM 9 del 27 gennaio 2010 ha definito per tutte le scuole italiane: si tratta della certificazione che deve essere rilasciata a tutti gli studenti alla fine dell’obbligo scolastico, ossia dopo 10 anni di scuola quindi alla fine del secondo anno delle superiori. La scala dei voti che si articola dall’1 al 10, contiene per ciascun punteggio un giudizio valutativo di riferimento, espresso secondo i tre parametri tassonomici indicati nella legge sui nuovi Esami di Stato (conoscenze, competenze, capacità). Ciascun Consiglio di classe, nella propria autonomia, declina i descrittori alle classi di voto. 22 Voto 1–3 4 5 6 7 8 9 – 10 Indicatori di conoscenze Indicatori di abilità Indicatori di competenze Possiede labili o nulle conoscenze degli argomenti disciplinari e disarticolate nozioni dei loro ambiti contestuali. Disattende le consegne, alle quali risponde con assoluta incongruenza di linguaggio e di argomentazione. Non sa orientarsi nell'analisi di problemi semplici e non è in grado di applicare regole o elementari operazioni risolutive. Conosce in modo vago e confuso gli argomenti disciplinari. Ne distingue con difficoltà i nuclei essenziali e le interrelazioni. Evidenzia imprecisioni e carenze anche gravi nell'elaborazione delle consegne, che svolge con un linguaggio disordinato e scorretto. E' in possesso di un esiguo repertorio di conoscenze, delle quali coglie parzialmente implicazioni e rimandi essenziali. Sviluppa le consegne in modo sommario o incompleto, con non certa padronanza delle soluzioni espressive. Conosce gli ambiti delle diverse discipline e ne coglie in linea globale contenuti e sviluppi. Comprende le consegne e risponde in modo semplice ma appropriato, secondo i diversi linguaggi disciplinari. Sa analizzare problemi semplici ed orientarsi nella scelta e nella applicazione delle strategie di risoluzione. Conosce gli argomenti e li colloca correttamente nei diversi ambiti disciplinari. Comprende e contestualizza le consegne e le sviluppa attraverso percorsi di rielaborazione complessivamente coerenti. Sa impostare problemi di media complessità e formularne in modo appropriato le relative ipotesi di risoluzione. Conosce gli ambiti disciplinari, anche grazie ad approfondimenti personali negli aspetti per i quali ha maggiore interesse. Sviluppa le consegne con rigore logico- concettuale, operando collegamenti con appropriata scelta di argomentazioni. E’ in grado di sviluppare analisi autonome a partiMostra piena padronan- re dalle consegne e di za degli ambiti disciplina- esporne i risultati con ri grazie a una ricca e ar- pertinenza ed efficacia. Effettua con sicurezza e ticolata rete di informazioni. originalità collegamenti e confronti tra i diversi ambiti di studio. Livello di certificazione delle competenze di base (DM 9 del 27 gennaio 2010) Si orienta a fatica nell'analisi dei problemi pur semplici, che affronta con confuse e non fondaNon ha raggiunto te procedure di risoluzione. il livello base delle competenze. Sa analizzare problemi semplici in un numero limitato di contesti. Applica, non sempre adeguatamente, solo semplici procedure risolutive. Livello base: lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere conoscenze ed abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali. Livello intermedio: lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni note, compie scelte conE’ capace di enucleare in modo sapevoli, mostrando articolato strategie di risoluziodi saper utilizzare le ne dei problemi per elaborare le conoscenze quali sa operare scelte coerenti Livello avanzato: lo ed efficaci. studente svolge compiti e problemi complessi in situazioni anche non note, mostrando paSa impostare percorsi di studio dronanza nell’uso autonomi che sviluppa con ricca delle conoscenze e pertinenza di riferimenti; sa ridelle abilità. Sa prosolvere problemi anche comporre e sostenere le plessi mostrando sicura capaci- proprie opinioni e tà di orientarsi. assumere autonomamente decisioni consapevoli 23 LE VERIFICHE Le verifiche (formative e sommative) saranno frequenti e varie. In esse dovranno trovare adeguato spazio alcune prove, strutturate e semistrutturate, tendenti ad accertare in modo più oggettivo l’acquisizione di conoscenze e abilità. Alle verifiche formali periodiche, si affiancheranno verifiche informali con domande dal posto, discussioni, interventi atti a stimolare l’interesse e la partecipazione degli alunni. La verifica sommativa, per quanto riguarda i parametri, sarà riferita alla situazione di partenza di ogni singolo alunno e a quella media raggiunta dalla classe. Riguardo ai criteri comuni per la corrispondenza tra voti e livelli di conoscenza, competenza e abilità, si terrà conto soprattutto degli obiettivi di conoscenza, comprensione e applicazione, dell’analisi e della sintesi. CRITERI DI VALUTAZIONE La valutazione si baserà su prove scritte, orali e pratiche. Per tutti gli indirizzi saranno due, per ciascuna tipologia, nel Trimestre, saranno invece tre, per ciascuna tipologia nel Pentamestre. Saranno almeno due le verifiche orali mentre le scritte saranno almeno tre nel Quadrimestre Ovviamente, in caso di insufficienza si darà agli allievi la possibilità di una ulteriore verifica orale. Le verifiche orali saranno finalizzate ad accertare l’assimilazione dei contenuti da parte dello studente nonché il livello delle sue competenze e capacità; la costanza e la serietà dell’impegno saranno tenute in altrettanta considerazione. Esse dovranno svolgersi evitando fiscalità e nozionismo e dovranno essere riferite agli obiettivi didattici ed educativi. Per la valutazione si fissano i seguenti criteri essenziali: a) pertinenza; b) conoscenze; c) competenza linguistica; d) capacità logiche, riflessive e critiche. Dal punto di vista docimologico potrà essere valutata come “sufficiente” la preparazione dello studente che dimostri di possedere una conoscenza generale dei contenuti disciplinari e che dia prova di saperli organizzare e rielaborare, esprimendosi in maniera corretta e con proprietà lessicale. La valutazione ha in ogni caso un valore formativo e deve dunque dare all’alunno la consapevolezza del livello delle sue conoscenze, competenze e capacità e aiutarlo a colmare le proprie lacune, a migliorare il metodo di studio e a utilizzare al meglio le proprie capacità al fine di una vera crescita umana e culturale. Per garantire una serena valutazione, gli alunni saranno tenuti a verifiche periodiche. Il rifiuto comporterà una valutazione negativa. La valutazione finale, comunque, terrà conto non solo delle verifiche effettuate, ma anche dei progressi rispetto ai livelli di partenza, della partecipazione al dialogo educativo, della frequenza attiva alle lezioni, dell’impegno e della costanza nello studio. Essa non sarà dunque la risultante meccanica o aritmetica di una serie di elementi, ma terrà conto dell’intero percorso formativo e della specifica personalità dell’alunno. La valutazione,inoltre, dovrà essere trasparente e dovrà avvalersi di una prassi corretta di comunicazione agli studenti e ai genitori. La concreta applicazione dei criteri sopra esposti sarà responsabilità dei singoli docenti e dei Consigli di Classe che, nel rispetto dei principi generali, potranno predisporre griglie di valutazione meglio rispondenti alle specifiche situazioni. L’ inosservanza del Regolamento e le mancanze disciplinari avranno rilevanza in sede di attribuzione del voto di condotta e/o del credito scolastico. CRITERI SCRUTINI FINALI In linea di massima, fatta salva altra motivata deliberazione dei Consigli di Classe, anche una sola grave insufficienza, tale da precludere la possibilità da parte dell’alunno di seguire proficuamente il programma di studio del successivo anno di corso, può determinare la mancata ammissione dell’ alunno stesso appunto alla classe successiva. In tal caso deve trattarsi di una carenza nella preparazione complessiva, che, in assoluto, impedisca il raggiungimento degli obiettivi formativi e di contenuto della disciplina e la prosecuzione del corso di studi. Non potranno, inoltre, essere ammessi alla frequenza della classe successiva gli alunni che abbiano riportato insufficienze anche non gravi in quattro materie per le quali siano previste le prove scritte. Si stabilirà ,invece, la sospensione del giudizio per quegli alunni che abbiano riportato mediocrità (5) o insufficienze (4) in quattro materie con non più di 3 scritti, sempre che, a giudizio del Consiglio di Classe, non si configuri una carenza nella preparazione complessiva tale da impedire, in assoluto, la possibilità di seguire proficuamente il programma di studio dell’ anno successivo. Per questi studenti, prima dell’ inizio delle lezioni del nuovo anno scolastico, dopo idonea attività di recupero, si procederà ad effettuare la valutazione complessiva che, in caso di esito positivo, comporterà l’ ammissione alla frequenza della classe successiva con risoluzione della sospensione del giudizio. 24 CRITERI PER L'ASSEGNAZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA Il voto di condotta sarà espresso sulla base delle normative vigenti. In sede di scrutinio intermedio e finale si terrà conto del comportamento di ogni studente, durante tutto il periodo di permanenza nella sede scolastica, anche in relazione alla partecipazione alle attività o agli interventi educativi realizzati dall’ istituzione scolastica anche fuori dalla propria sede come da: Delibera del Collegio Docenti n° 2 del 16/11/2011 Criteri e Modalità di attribuzione del voto al comportamento (condotta) degli alunni (DPR22Giugno 2009,n. 122) Nella ferma convinzione che, la valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli allievi e concorre con la sua finalità, anche formativa, ai processi di autovalutazione degli stessi ed al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo, si deliberano i seguenti principi di indirizzo. -Il nove ed il dieci vadano riservati ad un comportamento scolastico meritevole. -L’otto debba essere attribuito ad una condotta corretta. -Il sei e il sette debbano caratterizzare una condotta con aspetti censurabili e solo in presenza di sanzioni disciplinari (note scritte e/o provvedimenti assunti dal Consiglio di Classe). -La valutazione negativa debba essere attribuita nel rigoroso rispetto di quanto previsto dalla normativa vigente. Vengono considerati quali indicatori di riferimento: Frequenza; Rispetto delle regole e della convivenza civile come stabilito dal Regolamento d’Istituto; Partecipazione e Attenzione; Rispetto delle scadenze nella consegna/verifica dei compiti assegnati; Il maggior peso è da attribuire all’indicatore “Rispetto delle regole e della convivenza civile come stabilito dal Regolamento d’Istituto” per cui in presenza di note scritte e/o di ripetuti richiami verbali di docenti o di altro personale della scuola, ritenuti rilevanti dal Consiglio di Classe e/o di provvedimenti disciplinari assunti dal Consiglio di Classe il voto di condotta non potrà essere considerato corrispondente ad un comportamento corretto. Per ciò che attiene il numero delle assenze giustificate e dei ritardi (entrate posticipate e uscite anticipate) gli indicatori sono comunque suscettibili di variazione a giudizio del Consiglio di Classe. 25 VOTO INDICATORI DESCRITTORI 10 (DIECI) Frequenza e puntualità Assidua. Ritardi assenti o sporadici e dovuti solo a comprovate cause di forza maggiore; numero minimo di assenze, numero minimo di permessi di entrata posticipata ed uscita anticipata. Rispetto delle regole e della convivenza civile come stabilito dal Regolamento d’Istituto Eccellente Comportamento: irreprensibile per responsabilità e collaborazione con tutti coloro che operano nella scuola,in ogni ambito e circostanza, solidale, corretto e responsabile anche nel corso di uscite didattiche, viaggi d’ istruzione ed in attività educative realizzate dalla scuola fuori dalla propria sede. Competenze sociali e civiche di cittadinanza ispirate all’adesione consapevole ai principi e ai valori della Costituzione Corretto e responsabile rispetto ai seguenti comportamenti -valutazione critica di fatti e atteggiamenti -mediazione e gestione pacifica dei conflitti - fair play nelle attività sportive -rispetto di se stessi e degli altri, delle regole sociali così come nella cura per le cose proprie e altrui e dei beni pubblici -pratica della gentilezza -assunzione di atteggiamenti responsabili verso la comunità scolastica e sociale -conoscere i propri diritti e riconoscer quelli altrui così come assolvere i propri doveri-partecipazione alle iniziative di democrazia scolastica -valutare criticamente comportamenti lesivi della dignità della persona -comprendere ed aiutare i compagni variamente in difficoltà -accogliere i diversi da sé -mettere in discussione i pregiudizi e gli stereotipi anche in riferimento alle differenze di genere -condotte attente al risparmio energetico, alla tutela e valorizzazione del patrimonio artistico, culturale e ambientale. PRECISAZIONI Max 16 all’anno ( 8 per ogni scansione valutativa) La somma dei ritardi, delle entrate posticipate e delle uscite anticipate, non deve superare 16 all’anno Partecipazione e At- vivaci e costruttive tenzione Rispetto delle scaden- Costante e rigoroso ze nella consegna/verifica dei compiti assegnati 26 VOTO INDICATORI 9 (NOVE) Frequenza e puntualità Assidua( numero minimo di ritardi dovuti solo a com- Max 20 all’anno provate cause di forza maggiore; numero limitato di ( 10 per ogni scansione assenze, numero minimo di permessi di entrata anti- tativa) cipata). La somma dei ritardi, entrate posticipate e uscite anticipate, non superare 20 all’anno Rispetto delle regole e Scrupoloso e costante della convivenza civile come stabilito dal Re- Comportamento: responsabile e collaborativo con tutti golamento d’Istituto coloro che operano nella scuola, in ogni ambito e circostanza, corretto e responsabile anche nel corso di uscite didattiche, viaggi di istruzione ed in attività educative realizzate dalla scuola fuori dalla propria sede. Competenze sociali e civiche di cittadinanza ispirate all’adesione consapevole ai principi e ai valori della Costituzione DESCRITTORI PRECISAZIONI Attivo rispetto ai seguenti comportamenti -valutazione critica di fatti e atteggiamenti -mediazione e gestione pacifica dei conflitti- fair play nelle attività sportive -rispetto di se stessi e degli altri, delle regole sociali così come nella cura per le cose proprie e altrui e dei beni pubblici -pratica della gentilezza -assunzione di atteggiamenti responsabili verso la comunità scolastica e sociale -conoscere i propri diritti e riconoscer quelli altrui così come assolvere i propri doveri-partecipazione alle iniziative di democrazia scolastica -valutare criticamente comportamenti lesivi della dignità della persona -comprendere ed aiutare i compagni variamente in difficoltà -accogliere i diversi da sé -mettere in discussione i pregiudizi e gli stereotipi anche in riferimento alle differenze di genere -condotte attente al risparmio energetico, alla tutela e valorizzazione del patrimonio artistico, culturale e ambientale. Partecipazione e At- Costanti e costruttive tenzione Rispetto delle scaden- Costante e rigoroso ze nella consegna/verifica dei compiti assegnati 27 valu- delle delle deve VOTO INDICATORI DESCRITTORI PRECISAZIONI 8 (OTTO) Frequenza e puntuali- Regolare(un numero limitato di assenze, di ritardi, di Max 24 all’anno tà permessi di entrata posticipata ed uscita anticipata). ( 12 per ogni scansione valutaAssenze ingiustificate max 4 all’anno tiva) La somma dei ritardi, delle entrate posticipate e delle uscite anticipate, non deve superare 24 all’anno Rispetto delle regole e della convivenza civile come stabilito dal Regolamento d’Istituto Sostanzialmente adeguato. Comportamento: corretto per responsabilità e collaborazione, sostanzialmente corretto e responsabile anche nel corso di uscite didattiche, viaggi di istruzione ed in attività educative realizzate dalla scuola fuori dalla propria sede. Competenze sociali e civiche di cittadinanza ispirate all’adesione consapevole ai principi e ai valori della Costituzione Favorevole e bendisposto ai seguenti comportamenti -valutazione critica di fatti e atteggiamenti -mediazione e gestione pacifica dei conflitti- fair play nelle attività sportive -rispetto di se stessi e degli altri, delle regole sociali così come nella cura per le cose proprie e altrui e dei beni pubblici -pratica della gentilezza -assunzione di atteggiamenti responsabili verso la comunità scolastica e sociale -conoscere i propri diritti e riconoscer quelli altrui così come assolvere i propri doveri-partecipazione alle iniziative di democrazia scolastica -valutare criticamente comportamenti lesivi della dignità della persona -comprendere ed aiutare i compagni variamente in difficoltà -accogliere i diversi da sé -mettere in discussione i pregiudizi e gli stereotipi anche in riferimento alle differenze di genere -condotte attente al risparmio energetico, alla tutela e valorizzazione del patrimonio artistico, culturale e ambientale. Partecipazione e At- Abbastanza costanti e costruttive. tenzione Rispetto delle sca- Adeguato ed abbastanza continuo. denze nella consegna/verifica dei compiti assegnati 28 VOTO 7 (SETTE) INDICATORI DESCRITTORI Frequenza e puntuali- Piuttosto irregolare;(un numero rilevante di astà senze, di ritardi, permessi di entrata posticipata ed uscita anticipata) Assenze ingiustificate Rispetto delle regole e della convivenza civile come stabilito dal Regolamento d’Istituto Episodiche inadempienze nell’ osservanza del Regolamento d’ Istituto evidenziate da note disciplinari sul registro e/o richiami verbali di docenti e altro personale della scuola, sanzioni disciplinari inflitte dal Consiglio Di Classe, Comportamento non sempre adeguato per responsabilità e correttezza. Competenze sociali e civiche di cittadinanza ispirate all’adesione consapevole ai principi e ai valori della Costituzione Applicazione discontinua e occasionale rispetto ai seguenti comportamenti -valutazione critica di fatti e atteggiamenti -mediazione e gestione pacifica dei conflitti- fair play nelle attività sportive -rispetto di se stessi e degli altri, delle regole sociali così come nella cura per le cose proprie e altrui e dei beni pubblici -pratica della gentilezza -assunzione di atteggiamenti responsabili verso la comunità scolastica e sociale -conoscere i propri diritti e riconoscer quelli altrui così come assolvere i propri doveri-partecipazione alle iniziative di democrazia scolastica -valutare criticamente comportamenti lesivi della dignità della persona -comprendere ed aiutare i compagni variamente in difficoltà -accogliere i diversi da sé -mettere in discussione i pregiudizi e gli stereotipi anche in riferimento alle differenze di genere -condotte attente al risparmio energetico, alla tutela e valorizzazione del patrimonio artistico, culturale e ambientale. PRECISAZIONI Max 32 all’anno ( 16 per ogni scansione valutativa) La somma dei ritardi, delle entrate posticipate e delle uscite anticipate, non deve superare 32 all’anno Partecipazione e At- Discontinue . tenzione Rispetto delle sca- Piuttosto Irregolare denze nella consegna/verifica dei compiti assegnati 29 VOTO 6(SEI) INDICATORI Frequenza e puntualità DESCRITTORI PRECISAZIONI Irregolare , un numero notevole di assenze, di Maggiore di 32 ritardi, di permessi di entrata posticipata ed uscita anticipata . Assenze ingiustificate Max 3 per ogni scansione valutativa Rispetto delle regole e Frequenti inadempienze nell’ osservanza del della convivenza civile Regolamento d’ Istituto, evidenziate da note dicome stabilito dal Re- sciplinari sul registro, richiami verbali di docenti golamento d’Istituto e altro personale della scuola Sanzioni disciplinari inflitte dal Consiglio Di Classe. Comportamento: inadeguato per responsabilità e correttezza, durante il normale svolgimento delle attività didattiche nell’ istituto ed anche nel corso di uscite didattiche, viaggi di istruzione ed in attività educative realizzate dalla scuola fuori dalla propria sede. Competenze sociali e civiche di cittadinanza ispirate all’adesione consapevole ai principi e ai valori della Costituzione Poco sensibile al rispetto dei seguenti comportamenti -valutazione critica di fatti e atteggiamenti -mediazione e gestione pacifica dei conflitti- fair play nelle attività sportive -rispetto di se stessi e degli altri, delle regole sociali così come nella cura per le cose proprie e altrui e dei beni pubblici -pratica della gentilezza -assunzione di atteggiamenti responsabili verso la comunità scolastica e sociale -conoscere i propri diritti e riconoscer quelli altrui così come assolvere i propri doveripartecipazione alle iniziative di democrazia scolastica -valutare criticamente comportamenti lesivi della dignità della persona -comprendere ed aiutare i compagni variamente in difficoltà -accogliere i diversi da sé -mettere in discussione i pregiudizi e gli stereotipi anche in riferimento alle differenze di genere -condotte attente al risparmio energetico, alla tutela e valorizzazione del patrimonio artistico, culturale e ambientale. Partecipazione e At- Molto limitate tenzione Rispetto delle scaden- Scarso e/o saltuario ze nella consegna/verifica dei compiti assegnati 30 VOTO 5 (CINQUE) INDICATORI Frequenza e puntualità DESCRITTORI Sporadica (un numero di assenze superiori a 50; un numero notevole di permessi di entrata posticipata ed uscita anticipata, un numero notevole di ritardi) . PRECISAZIONI Superiori a 50 Assenze ingiustificate numerose Rispetto delle regole e della convivenza civile come stabilito dal Regolamento d’Istituto Grave inosservanza del Regolamento d’ Istituto con conseguente allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo superiore a 15 giorni. Comportamento: scorretto e riprovevole, connotato da disvalore sociale, da mancanza di rispetto della persona e delle regole poste a fondamento della convivenza civile. Irrogazione di sanzioni disciplinari da parte del Consiglio di Classe e/o del Consiglio di Istituto Competenze sociali e civiche di cittadinanza ispirate all’adesione consapevole ai principi e ai valori della Costituzione Non presenta evidente sensibilità al rispetto dei seguenti comportamenti -valutazione critica di fatti e atteggiamenti -mediazione e gestione pacifica dei conflittifair play nelle attività sportive -rispetto di se stessi e degli altri, delle regole sociali così come nella cura per le cose proprie e altrui e dei beni pubblici -pratica della gentilezza -assunzione di atteggiamenti responsabili verso la comunità scolastica e sociale -conoscere i propri diritti e riconoscer quelli altrui così come assolvere i propri doveripartecipazione alle iniziative di democrazia scolastica -valutare criticamente comportamenti lesivi della dignità della persona -comprendere ed aiutare i compagni variamente in difficoltà -accogliere i diversi da sé -mettere in discussione i pregiudizi e gli stereotipi anche in riferimento alle differenze di genere -condotte attente al risparmio energetico, alla tutela e valorizzazione del patrimonio artistico, culturale e ambientale. Partecipazione e Attenzione Assenti o talmente occasionali da non permettere in alcun modo di far rilevare una significativa crescita didattico-formativa dell’ allievo/a. Nullo Rispetto delle scadenze nella consegna/verifica dei compiti assegnati 31 DEBITI FORMATIVI E ATTIVITA’ DI RECUPERO Il debito formativo, anche in una sola disciplina, costituisce una interruzione del processo di apprendimento e pregiudica il progressivo sviluppo della formazione degli studenti. Esso va pertanto recuperato grazie all’impegno individuale degli studenti stessi, che si avvarranno degli interventi didattici specificamente prgrammati per il recupero di situazioni di carenza (studio individuale, corso di recupero, pausa didattica,). Nei confronti degli studenti per i quali, al termine delle lezioni, è stato constatato il mancato conseguimento della sufficienza in una o più discipline, che non comporti tuttavia un immediato giudizio di non promozione, il Consiglio di classe procede al rinvio della formulazione del giudizio finale. Tenendo conto delle modifiche introdotte dalla normativa vigente (O.M. n.92/07 – D.M. n.42/2007 – D.M. n.80/2007), si precisa che le attività di recupero costituiscono parte ordinaria e permanente del nostro P.O.F. ed includono gli interventi di sostegno che, avendo lo scopo di prevenire l’insuccesso scolastico, si realizzano in ogni periodo dell’anno scolastico. Esse si concentrano sulle discipline nelle quali si registra un più elevato numero di valutazioni insufficienti e sono programmate e attuate dai Consigli di Classe sulla base dei criteri definiti dal Collegio dei Docenti che appresso si indicano: 1. Criteri didattico - metodologici Vengono espressi nelle programmazioni didattico - educative di ogni classe sulla base delle linee del POF 2. Criteri per la composizione di gruppi di studenti Il numero dei partecipanti andrà da un minimo di due alunni a un massimo di dodici, ove possibile. I gruppi potranno essere organizzati anche per classi parallele oppure per classi diverse, purché con carenze formative omogenee. 3. Criteri per assegnare i docenti ai gruppi di studenti Le attività saranno svolte dai docenti di classe. Qualora questi ultimi non fossero disponibili, si procederà alla sostituzione con insegnanti interni all’Istituto (anche di indirizzi diversi ) e, in ultima analisi, all’utilizzazione di docenti esterni. Sarà sempre necessario il raccordo tra il docente che svolge l’attività di recupero e il docente della disciplina. In caso di surplus verranno impegnati gli insegnanti che hanno precedenza nelle graduatorie di Istituto. 4. Criteri di qualità per individuare i docenti esterni Ove possibile, si apprezzerà l’esperienza già maturata nell’Istituto. 5. Calendario e modalità operative delle attività di sostegno Attività finalizzate a favorire e sostenere l’ apprendimento potranno essere realizzate in ogni peri odo dell’anno scolastico al fine di prevenire le insufficienze nel profitto, sulla base delle reali disponibilità economiche dell’ Istituto. Esse potranno svolgersi secondo due modalità : - in orario pomeridiano, su richiesta degli studenti e previa autorizzazione del Dirigente scolastico, nelle discipline individuate dai Consigli di Classe ; - su iniziativa del singolo docente o del singolo Consiglio di Classe, che avranno previsto nella relativa programmazione annuale la possibilità di svolgere in itinere, in orario curriculare, attività di sostegno e/o di approfondimento individuali o per gruppi di allievi, qualora dovessero verificare l’ esigenza di colmare insufficienze nel profitto, delle quali le famiglie verranno costantemente informate secondo tutte le modalità previste. 6. Calendario e modalità operative delle attività di recupero La scuola comunica subito alle famiglie, per iscritto, le decisioni assunte dal Consiglio di Classe,indicando le specifiche carenze rilevate per ciascun alunno dai docenti delle singole discipline e i voti proposti in sede di scrutinio nella disciplina o nelle discipline nelle quali l’alunno non ha raggiunto la sufficienza. Una prima fase delle attività di recupero, si svolgerà dopo gli scrutini del Trimestre/Quadrimestre iniziale. Sulla base delle carenze e dei bisogni evidenziati, appunto, dagli esiti degli scrutini, i singoli Consigli di Classe individueranno le discipline per le quali saranno attivati i corsi di recupero. Saranno coinvolti anche gli alunni frequentanti le classi terminali che avranno conseguito valutazioni insufficienti. Per tutti gli allievi sarà prevista la verifica formale obbligatoria del superamento del debito, secondo il calendario e le modalità stabilite dal Collegio dei Docenti e dai docenti interessati. 32 Dopo l’espletamento degli scrutini finali vengono comunicati gli interventi didattici finalizzati al recupero dei debiti formativi che la scuola è tenuta a portare a termine entro la fine dell’anno scolastico (31 agosto), le modalità e i tempi delle relative verifiche. Non oltre la data di inizio delle lezioni dell’anno scolastico successivo, il Consiglio di classe, in sede di integrazione dello scrutinio finale, procederà alla verifica dei risultati conseguiti e alla formulazione del giudizio definitivo che, in caso di esito positivo, comporta l’ammissione dell’alunno alla frequenza della classe successiva o, in caso di esito negativo, la non ammissione. IL CREDITO SCOLASTICO Nello scrutinio finale delle classi conclusivi dei corsi, viene attribuito il credito scolastico sulla base della media aritmetica, che stabilisce la fascia di punteggio. Le oscillazioni all’interno della fascia tengono conto della regolarità della frequenza, dell’interesse e impegno nella partecipazione al dialogo educativo, del giudiz io in Religione (solo per coloro che si avvalgono dell’IRC) e di eventuali “crediti formativi” documentati, che derivano da attività svolte al di fuori della scuola. Tabella credito scolastico 2011/2012 MEDIA DEI VOTI III anno IV anno V anno M=6 3-4 3-4 4-5 6 <M ≤ 7 4-5 4-5 5-6 7<M≤8 5-6 5-6 6-7 8<M≤9 6-7 6-7 7-8 9 < M ≤ 10 7-8 7-8 8-9 Per l’attribuzione del minimo o del massimo della fascia il Collegio dei docenti ha così deliberato: In presenza di crediti formativi, fatta la media dei voti ed individuata la banda di riferimento, si sommeranno i punteggi dei crediti acquisiti e riconosciuti dal Consiglio di classe. Quando la somma supera, nei decimali, lo 0,60 si attribuirà il massimo della banda di oscillazione. In assenza di crediti formativi, fatta la media dei voti ed individuata la banda di riferimento, se la media nei decimali sarà maggiore o uguale a 0,50, si assegnerà il massimo della banda di oscillazione I CREDITI FORMATIVI I crediti formativi contribuiscono alla determinazione del credito scolastico. Il loro conseguimento può solo portare a raggiungere il massimo punteggio della fascia prevista per la media aritmetica delle valutazioni conseguite, ma non a scavalcarla. Le attività che danno luogo a credito formativo devono avere una apprezzabile durata e sistematicità e possono essere: di carattere culturale (corsi di Lingua straniera, Conservatorio, arti applicate e tutte quelle attività che hanno ricaduta positiva sull’indirizzo di studi); di carattere sociale (volontariato e attività lavorative a scopo sociale, tesseramento Donatori sangue ecc…); di carattere sportivo. Il riconoscimento del credito formativo si ottiene producendo un attestato che indica l’ente che lo rilascia, la natura e la durata dell’attività svolta, la frequenza tenuta. Il collegio dei docenti ha deliberato di attribuire il punteggio come da schema seguente: 33 INDICATORI Frequenza PUNTEGGIO MASSIMO ATTRIBUIBILE 0,10 Partecipazione 0,10 Frequenza attività complementari organizzate dalla scuola Corsi extrascolastici 0,50 Religione o attività alternativa 0,20 0,10 Totale CRITERI DI ATTRIBUZIONE Fino a 16 gg di assenze Da 17 gg a 20 gg Costante, vivace e costruttiva Costante e costruttiva Per ogni corso (massimo 2 corsi) Per ogni corso (massimo 2 corsi) Valutazione: Buono Ottimo p.0,10 p.0,05 p.0,10 p.0,05 p.0,25 p.0,05 p.0,15 p.0,20 1,00 LIMITE MINIMO DI FREQUENZE E DEROGHE (1) A seguito dell’avvio della riforma della scuola secondaria superiore, è entrato anche in vigore il vincolo della frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato per la validità dell’anno scolastico, e quindi per consentire l’ammissione allo scrutinio. L’ammontare dell’orario annuale personalizzato è desumibile dai quadri orario per ciascun corso di studi nella sezione “Ordinamento dei corsi” L’istituto ha previsto, in sintonia con la norma, le seguenti deroghe come da delibera del collegio docenti del 16 novembre 2011: 1. Ricovero ospedaliero ordinario o in day hospital ,anche seguito da eventuali giorni successivi di convalescenza e/o domiciliari. 2. Entrate posticipate ed uscite anticipate dovute ad assenza del docente nell’impossibilità di sostituirlo. 3. Ritardi dovuti all’uso di mezzi di trasporto pubblici. 4. Interruzione delle attività didattiche per cause di forza maggiore (rotture impianti, fenomeni atmosferici…) 5. Assenze continuative dovute a gravi, imprevedibili ed eccezionali motivi familiari per un limite massimo di 30 ore in tutto l’anno scolastico. 6. Donazioni di sangue. Si delibera infine, a tutela massima degli allievi, che nei casi di riduzione di orario per ragioni attribuibili alla scuola, le ore decurtate verranno considerate frequentate dagli allievi presenti (quindi derogate), mentre agli allievi assenti verranno sottratte solo le ore effettivamente offerte. Tali deroghe sono previste per assenze documentate e continuative, a condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati E’ stata inoltre prevista una procedura di controllo in itinere, per evitare che le famiglie non siano informate dell’incidenza delle assenze del proprio figlio, in caso di assenze prolungate e/o saltuarie ma frequenti. (1)cfr DPR 112/09, art.14, comma 7 “A decorrere dall’anno scolastico di entrata in vigore della riforma della scuola secondaria di secondo grado, ai fini della validità dell’anno scolastico, compreso quello relativo all’ultimo anno di corso, per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato. Le istituzioni scolastiche possono stabilire, per casi eccezionali, analogamente a quanto previsto per il primo ciclo, motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite. Tale deroga è prevista per assenze documentate e continuative, a condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati. Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle deroghe riconosciute, comporta l’esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o all’esame finale di ciclo” 34 INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI L’integrazione scolastica degli alunni diversamente abili occupa un ruolo importante nel Progetto Educativo d’Istituto. Da sempre, infatti, la nostra scuola ha operato per attivare processi educativi tali da favorire un’integrazione autentica e consentire lo sviluppo globale, armonico e sereno della personalità di ciascun alunno. Attraverso precise strategie di intervento, la scuola promuove una dinamica esistenziale di rapporti e di interazioni, nell’ambito delle quali la persona diversamente abile non è considerata depositaria di una deficienza ma, al contrario, un soggetto con altre potenzialità da scoprire e valorizzare e ritenuto, pertanto, una ricchezza per la scuola che l’accoglie. All’interno dell’Istituto opera il GIO, un gruppo di lavoro per l’integrazione scolastica costituito dal Dirigente Scolastico, dagli insegnanti di sostegno, dai docenti di classe, dai genitori e dall’equipe socio-psicopedagogica dell’ASL. La funzione del GIO si concretizza nella capacità di ricognizione delle norme che sovrintendono all’integrazione scolastica e nella collaborazione con gli Organi Collegiali della scuola al fine di promuovere, assistere e verificare il processo di integrazione. Il GIO non si sostituisce agli insegnanti, cui spetta il compito di provvedere all’integrazione, ma li affianca in alcuni momenti fondamentali del percorso educativo degli allievi, al fine di individuare le strategie e le attività scolastiche più idonee e rendere efficiente l’azione educativa a favore degli alunni. In particolare il GIO collabora con i Consigli di Classe per focalizzare il problema, elaborare il profilo dinamico-funzionale (PDF), elaborare il piano educativo personalizzato, verificare ed eventualmente aggiornare il PDF In sede di Consiglio di Classe tutte le decisioni riguardanti gli allievi vengono adottate collegialmente dai docenti, evitando di delegare in tal senso gli insegnanti di sostegno e correre il rischio di una deresponsabilizzazione dei docenti curriculari e della conseguente marginalizzazione della coppia docente di sostegno/alunno. E’ stato inoltre attivato un gruppo di lavoro specifico sull’integrazione scolastica, costituito da insegnanti specializzati che ha quali compiti fondamentali coordinare e fungere da stimolo all’azione educativa, promuovere la partecipazione degli alunni diversamente abili alle attività previste dall’ampliamento dell’offerta formativa, monitorare e valutare tali attività, predisporre piani di orientamento per gli alunni in entrata al triennio di qualifica. Gli allievi diversamente abili sono in tutto 13 e sono affidati alla figura strumentale di riferimento Prof.ssa C. Seva. Il loro percorso scolastico e formativo trova la sua base tecnica nella seguente tipologia tripartita di programmi: • Programma curriculare (di tipo A), eventualmente adattato nei tempi e nelle modalità di verifica alla tipologia di handicap, ma identico a quello della classe per obiettivi e contenuti. • Programma per obiettivi minimi comuni alla classe (di tipo B), stabiliti collegialmente dai docenti curriculari e di sostegno, valutando il tipo di handicap e di difficoltà specifiche degli alunni, in base ai quali alcuni contenuti del programma della classe vengono semplificati e/o ridotti. • Programma differenziato (di tipo C), diverso per obiettivi e contenuti rispetto al programma della classe, ma tendente al recupero di lacune e ritardi di apprendimento allo scopo di permettere, se possibile, l’avvicinamento e il recupero del programma per obiettivi minimi. I tre tipi di percorso devono essere articolati in modo tale da consentire passaggi e passerelle da un programma all’altro, possibilmente in senso progressivo, ma, se necessario, anche in senso contrario per rispondere appieno, anche in itinere, ai bisogni e alle necessità degli allievi. Per offrire agli allievi ulteriori opportunità è prevista inoltre la loro partecipazione ai progetti relativi all’ampliamento dell’offerta formativa; è compito dei Consigli di Classe adottare tutte le decisioni in merito, tenendo conto degli interessi, delle potenzialità, delle tendenze e delle capacità degli alunni. In particolare, si cercherà di promuovere la loro partecipazione soprattutto ai progetti di alternanza scuolalavoro, desiderando promuovere la “crescita” anche attraverso l’inserimento in contesti sociali diversi dalla scuola, nei quali si possono acquisire ulteriori competenze e autonomie. Metodologia L’insegnante specializzato opera nelle classi in cui sono inseriti gli alunni diversamente abili con interventi individualizzati e collegialmente con gli altri docenti di classe. 35 Le modalità di intervento previste sono le seguenti: • Intervento in classe in situazione di lavoro diretto con l’alunno. • Interventi rivolti all’intera classe in cui è inserito l’alunno diversamente abile, per attivare processi educativi volti promuoverne la piena integrazione. • Intervento a distanza per cercare di disincentivare la dipendenza dell’alunno dall’insegnante e stimolare momenti di lavoro autonomo. • Interventi individuali, anche nei laboratori, per la predisposizione di situazioni motivanti e coinvolgenti, finalizzate all’acquisizione di: - una migliore coordinazione psicomotoria; - un allungamento dei tempi di attenzione; - un potenziamento della memoria; - abilità specifiche dell’indirizzo di studi. Criteri di verifica e valutazione I criteri di verifica vengono stabiliti dai Consigli di Classe sulla base del programma di studi seguito dagli allievi; nel definire i tempi e le modalità di attuazione della verifiche verrà attribuita particolare attenzione alle difficoltà specifiche di ogni allievo, come emerse dal P.E.I. La valutazione sarà basata sulla tipologia tripartita dei programmi. Tutti gli alunni che seguiranno il programma curriculare (di tipo A) e il programma per obiettivi minimi comuni alla classe (di tipo B) potranno acquisire quali titoli di studio legali a tutti gli effetti, dopo i tre anni, il diploma di qualifica e dopo ulteriori due anni, il diploma di maturità. Gli allievi che seguiranno un programma differenziato (di tipo C) verranno valutati secondo l’art. 14 dell’O.M. ’90 del 21/05/2001. Alla fine del Triennio questi ultimi conseguiranno un attestato di frequenza, che consentirà loro il proseguimento degli studi e avrà valore di credito formativo. AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA Gruppi di docenti, coadiuvati, se necessario, da esperti esterni, promuovono e programmano l’ampliamento dell’offerta formativa. Tale offerta non vuole pregiudicare il normale svolgimento dell’attività curriculare né l’impegno di studio pomeridiano degli allievi, ma mira ad offrire agli stessi ulteriori opportunità e occasioni di completamento e arricchimento della loro formazione culturale. Essa si concretizza in progetti caratterizzati da distinti obiettivi didattici realizzati secondo una prospettiva transdisciplinare; si configura pertanto come un’attività di integrazione che coordina e armonizza gli obiettivi specifici dell’attività curriculare. Nell’ambito della progettazione extracurriculare l’Istituto aderisce inoltre al Programma Operativo Nazionale (P.O.N.) 2007-2013: “La scuola per lo Sviluppo” . Per i Progetti P.O.N. verranno proposte, entro i termini stabiliti dalla legge, tutte le azioni progettuali previste e ritenute utili a sostenere e ottimizzare l’Offerta Formativa della scuola. 1. “A01 – Funzionamento Amministrativo Generale” per l’ordinario funzionamento della scuola. 2. “A02 – Funzionamento Didattico Generale” per supportare le attività educativo- didattiche. . 3. “A03 – Spese di personale” per l’ordinario funzionamento della scuola. 4. “A04 – Spese d’investimento” per supportare la realizzazione del P.O.F. 5. “A05 – Manutenzione edifici” per garantire la sicurezza e l’efficienza dei locali scolastici. 6. P01 - “Ulisse” per promuovere la cultura del viaggiare 7. P05 - “Formazione e aggiornamento” 8. P08 - “Oikos” per promuovere interesse e sensibilità sulle grandi problematiche ambientali 9. P41 - “Nike” Lo sport per la vita” per promuovere la cultura dello sport come corretto e sano stile di vita. 36 10. P52 - “L’isola che non c’è” – Educazione alla legalità per promuovere la cultura della legalità e i valori della tolleranza e della pace. 11. P55 - “Scuola sicura” per garantire la sicurezza dell’utenza e fronteggiare situazioni di rischio. 12. P59 - “I.AN.U.S.” Alternanza scuola Lavoro 13. P89 - “DiversAbile” per promuovere la piena integrazione di tutti gli alunni e arricchirsi attraverso le diversità. 14. “Nocchiero - Orientamento, Recupero, Sostegno- Continuità” per favorire il successo formativo degli studenti e guidarli nell’elaborazione di un sano progetto di vita. 15. POF -“Valutazione” per promuovere la qualità del servizio scolastico e diffondere la cultura della valutazione. 16. “L’altra prospettiva – Insegnamento delle lingue straniere – Intercultura e Transnazionalità” per promuovere una formazione interculturale e l’educazione alla pace. 17. “ SOLE” di collegamento Scuola- Lavoro per creare un collegamento tra Scuola, Lavoro e territorio. 18. “ Centro Sportivo Scolastico” per promuovere un adeguato sviluppo psicomotorio degli allievi finalizzato all’ interazione positiva con gli altri e nell’ ambiente. 19. “Biblioteca” per dare supporto alla crescita culturale dell’Istituto e del territorio. 20. “Prosopon” per coinvolgere pienamente la personalità degli studenti e promuovere l’universalità e l’interculturalità della drammatizzazione. 21. PON 2011/2012- Obiettivo C, azione 1, cod.C-1- FSE 2011 -442 : progetto “Komunikiamo” 22. PON 2011/2012- Obiettivo C, azione 1, cod.C-1- FSE 2011 -442 : progetto “Daffodil” 23. PON 2011/2012- Obiettivo C, azione 1, cod.C-1- FSE 2011 -442: progetto “MatematicaMente” 24. PON 2011/2012- Obiettivo C, azione 1, cod.C-1- FSE 2011 -442: progetto “Fit in Deutsch!” 25. PON 2011/2012- Obiettivo C, azione 4, cod.C-4-FSE 2011-99 : progetto “Genius” 37 GLI ORGANI DI GESTIONE DELLA SCUOLA DIRIGENTE Dott.ssa Beatrice Lento Consiglio Istituto Scuola G. Tumolo M. Restuccia G. Nusdeo D. Mazzitelli N. Tumeo M. Zagari Ass.ti tecn. Giunta Staff di presidenza -G.Tumolo -M.D.Ruffa B.Lento D.Mazzitelli G.Nusdeo G.Caprera M.Dicosta Resp sede: Ielo Anna Maria (Alb) Nusdeo Gaetano (Alb) Giroldini Loredana (LS) Bozzolo Teresa (LS) Ruffa M.Domenica (LC) Caruso Giuliana (SC) Frezza Fortunato (SC) Genitori G. Caprera M.C Born S. Camporeale Studenti V. Saturno L.Romeo N. Mercuri M. Dicosta Ass.ti ammin. ANDRIA Antonino GALLO Diego MANDARADONI Giuseppe MAZZEO Pasquale MONTELEONE Roberto MORELLO Giuseppe PETRACCA Rosa PONTORIERO Giuseppe PREITI Michele RESTUCCIA Domenico TROPEANO Domenico . Docenti F.Strum Responsabili dei Laboratori: I Responsabili per ciascuna Sede Consigli di classe Coord di classe liceo C. IVA Sorbilli Caterina VA Vicari Costanza IA Pici Alessandra IIA Madarena Stefania IIIA Quattrone Bruna IVB Macarone Annunziato IB Gebbia Loredana IIB Saturnino Maria IIIB Martino Giuseppina DSGA D.Mazzitelli Coord di classe liceo S. IA Romano Pina IIA Di Tocco Annunziata IIIA Dotro Caterina IVA Rombola’ Rosa VA Bozzolo Teresa IB Locane Adriana IIB Miceli Anna IIIB Bagnato Maria IVB Rovito Luigina VB Vasinton Pasquale IC La Torre Anna IIC Di Bella Serafina IIIC Nardone Rosa IVC Averta Maria Teresa VC Vecchio Emanuela D. La Torre A. Pici G.Nusdeo L. Seva L. Rovito Coll.ri scolastici BLASA Antonella LARIA Elisabetta LO BRUNO Sabatino LOSCALZO Antonia RUSSO Gaetano SCORDAMAGLIA M. E. BUDRIESI Fortunato BURZI' Giovanni DE RITO Tommaso DELL'ASCENZIONE Paolo DI BELLA Domenico LA TORRE Salvatore LOIACONO Amedeo LO TARTARO Giuseppe MAZZEO Stefano MAZZOTTA Giuseppe B. ROMBOLA' Cosmina ROMBOLA' Giuseppe ROMBOLA' Maria ZAGARI Maria LS.. LC LC Ec.Az. LS. LS Ec. Az. Alb Alb. Ec. Az. LS LC LC Ec.Az. Consigli di classe Coord di classe Coord di classe Professionale per i Servizi Commerciali Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera IA Fazzari Maria Rosaria IIA Fazzari Maria Rosaria IIIA Pietropaolo Massimo IVA Carone Giuseppe VA Salvia Antonietta ID Sergi Michelina IID Gioffre’ Nunzia IIID Cutuli Adelina IVD Furlano Tiziana VD Foti Concetta IVE Chiodo Pasqualina VE Foti Concetta I B Ruffa Michela IIB Lo Cane Domenica IIIB Laria Caterina IVB Via Maria Grazia VB Tedesco A. Maria IC Gardi Carla IIC Curello Gregorio IIIC Coccia M. Luisa 38 Collegio Docenti DIRIGENTE Dott.ssa Beatrice Lento Vicario: G.Tumolo Segretario : C. Vicari Docenti Nome 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. Albino Francesco Averta Maria Teresa Bagnato Maria Barbalace Caterina Barilaro Rinuccia Barone Livia Bozzolo Teresa Brunelli Alessandro Caffo Maria Elena Capria Giuseppina Capua M. Domenica Carlino Giuseppe Carone Giuseppe Caruso Giuliana Chiodo Pasqualina 16. 17. 18. 19. 20. Coccia Maria Luisa Curello Gregorio Cutuli Adelina Davola Domenica De Lorenzo Caterina 21. 22. 23. 24. 25. 26. 27. De Luca Nicola De Pascali Antonio Di Bella Serafina Di Renzo Antonia Di Renzo Salvatore D. Di Tocco Annunziata Dotro Caterina 28. Fazio Francesco 29. Fazzari M. Rosaria 30. Ferrante Brigida 31. Fiamingo Carmelo Sede/i IPSC LS LS IPSER IPSER IPSC LS LS LC LS IPSER IPSER IPSC IPSC IPSC IPSER IPSER IPSC LC LS IPSER IPSC LS LS LS LS LS IPSC IPSC LS IPSER Riceve 39 32. 33. 34. 35. 36. 37. 38. 39. 40. 41. 42. Figliucci Maria Francesca Filardo Onofrio Florio Antonietta Foti Concetta Frezza Fortunato Furlano Tiziana Fusca’ Agostino Gagliano Giuseppe Gardi Carla Gebbia Loredana Geranio Domenico 43. Giofre’ Annunziata 44. Giroldini Loredana 45. 46. 47. 48. 49. 50. 51. Greco Clorinda Grillo Antonio Iannello Anna Maria Ielo Anna Maria La Torre Anna La Torre Dolores La Torre Romana 52. 53. 54. 55. 56. 57. Laria Caterina Locane Adriana Locane Domenica Loiacono Salvatore Maccarone Annunziato Madarena Stefania 58. 59. 60. 61. 62. Madia Giuseppina Marasco Rita M. Luisa Martino Giuseppina Mazzitelli Domenico Mazzitelli Vincenza 63. 64. 65. 66. 67. 68. 69. Melidoni Gregoria Meligrana Osterio Meligrana Sergio Messina Annunziata Messina Gabrielli Anna Miceli Anna Maria Muscia Carmela 70. Nania Rosalba 71. Nardone Rosa 72. 73. 74. 75. Nusdeo Gaetano A. Orfano’ Antonia Pesce Floriana Pici Alessandra 76. 77. 78. 79. 80. Pietropaolo Massimo Cono Pisani Salvatore Pontoriero Caterina Quattrone Bruna Reggio Orsola 81. Repice Anna Maria IPSER IPSC IPSC - LC IPSC IPSC IPSC IPSC IPSER IPSER LC LC IPSC LS IPSC IPSC LS IPSER LS IPSC LC IPSER LS IPSER IPSER LC LC IPSER IPSC LC IPSER LS IPSC - IPSER IPSC IPSER LS - IPSER LC LS LS IPSC LS IPSER IPSC - LC LS LC IPSC IPSC IPSC LC LS IPSC - LC 40 82. Restuccia Michele 83. Rizzo Salvatore 84. Romano Pina 85. Rombola’ Caterina 86. Rombola’ Rosa 87. 88. 89. 90. Rombola’ Rosaria Rovito Luigina Ruffa Maria Domenica Ruffa Maria Gerarda 91. 92. 93. 94. Ruffa Michela Russo Fabio Salvia Antonietta Saturnino Maria 95. 96. 97. 98. Saturnino Giovanni Sergi Michelina Serrau Maria Franca Settembre Caterina 99. Seva Carmela 100. Sgandurra A.Sebastiano 101. Simonelli Lucia Romana 102. Sorbilli Caterina 103. 104. 105. 106. Tedesco A. Maria Tripodi Nicola Tulino Francesco Tumeo Natale 107. 108. 109. 110. 111. Tumolo Giuseppina Vasinton Pasquale Vecchio M.Manuela Via Maria Grazia Vicari Costanza IPSER LC LS IPSER LS IPSC LS LC LC-LS IPSER IPSER IPSC LC IPSER IPSC IPSER LC IPSER IPSER IPSC LC IPSER IPSER - IPSC IPSC LS IPSC LS LS IPSER LC Descrizione delle figure Il Dirigente scolastico Il Dirigente scolastico è responsabile della gestione della scuola, in quanto ha il compito di promuovere, coordinare e indirizzare tutte le attività dell’istituto. Presiede il Collegio dei Docenti, la Giunta esecutiva e i Consigli di classe; è membro di diritto del Consiglio di istituto. Tiene i contatti con gli EELL.; è titolare dell’attività negoziale e stipula i contratti di supplenza del personale docente e ATA e tutti i contratti e convenzioni con soggetti ed enti esterni; è titolare delle relazioni sindacali e della privacy, nonché responsabile delle norme di sicurezza e protezione. Lo Staff di Presidenza Il Dirigente scolastico, nell’esercizio delle sue funzioni è coadiuvato dall’Ufficio di presidenza, composto dal Vicario, che lo sostituisce in caso di assenza, e da un collaboratore, nominati ogni anno dal Dirigente. Periodicamente l’Ufficio di presidenza si riunisce per monitorare l’organizzazione della scuola. 41 Le funzioni strumentali Le figure strumentali al POF sono docenti, designati dal Collegio sulla base delle competenze individuali, cui è affidato il compito di realizzare alcuni obiettivi fondamentali del Piano dell’Offerta Formativa. Riferiscono periodicamente al Collegio sull’attività svolta. Altre figure di coordinamento Nel quadro dell’autonomia organizzativa, sono individuate altre due figure: i coordinatori di dipartimento e i coordinatori di classe. I coordinatori di dipartimento sono tanti quante sono le discipline insegnate nell’istituto. Essi organizzano il lavoro dei dipartimenti che hanno il compito di individuare i programmi, gli obiettivi, i tipi di verif iche e di metodologie standard per ogni materia. I coordinatori di classe si assumono il compito di: • • • • • • • • • • • Presiedere le sedute in assenza del Dirigente Raccogliere i piani di lavoro relativi alle materie di insegnamento nella classe e, per le classi finali, il Documento del Consiglio di classe del 15 maggio per gli esami di stato Dare impulso alla programmazione e all’attuazione dei lavori interdisciplinari. Coordinare la stesura della programmazione didattica della classe. Illustrare la programmazione di classe ad alunni e genitori. Verbalizzare le riunioni del Consiglio di classe. Controllare l’andamento didattico generale della classe e dei singoli alunni. Curare i rapporti con le famiglie. Controllare e segnalare alle famiglie eventuali casi di eccessive assenze, di ritardi e di uscite anticipate degli allievi. Coordinare l’adozione dei libri di testo, curando la precisione dei dati in caso di nuove adozioni. Rapportarsi con i Prof.ri responsabili di Funzione Strumentale e con la Dirigenza in merito a tutte le problematiche afferenti le mansioni sopra indicate. I Docenti Sono titolari delle cattedre loro assegnate annualmente a norma delle vigenti leggi, esercitano la funzione docente nel quadro della libertà di insegnamento, della collegialità degli organi di cui fanno parte, dell’autonomia didattica e di ricerca propria delle istituzioni scolastiche. GLI ORGANI COLLEGIALI Nell’Istituto sono attivi gli organi collegiali previsti dal D. Lvo. n. 297 del 16 Aprile 1994. Le competenze sono stabilite dalla legge, il funzionamento da regolamenti interni. La convocazione degli OO. CC. deve essere disposta con congruo preavviso - di massima non inferiore a cinque giorni - rispetto alla data della riunione e solo per documentati, eccezionali e gravi motivi tale preavviso può essere ridotto. Di ogni seduta dell'organo collegiale viene redatto processo verbale, firmato dal presidente e dal segretario incaricato della stesura dello stesso su apposito registro a pagine numerate. I verbali del Consiglio di Istituto sono pubblicati all’albo della scuola. Consiglio d'Istituto E’ costituito da 19 componenti, di cui 8 rappresentanti dei docenti, 4 rappresentanti dei genitori, 4 rappresentanti degli studenti, 2 rappresentanti del personale non docente e dal Dirigente quale membro di diritto. Il presidente del C. di I., eletto tra i genitori, è tenuto a disporre la convocazione del C. di I. su richiesta del presidente della Giunta esecutiva (Preside) oppure su richiesta della maggioranza dei componenti del Consiglio stesso. Il Consiglio d'Istituto, oltre a tutte le altre competenze previste dalle norme, in particolare: • delibera il Programma annuale e il Conto consuntivo predisposto dal D.S., previo parere dei revisori dei conti • adotta il Piano dell’Offerta Formativa, elaborato dal Collegio dei Docenti 42 • • • • • stabilisce i criteri dell’attività negoziale svolta dal Dirigente delibera il calendario delle lezioni e i giorni di chiusura dell’istituto delibera in materia di concessioni di uso degli spazi scolastici ad enti esterni delibera accordi e programmi in rete con altre scuole delibera in materia di viaggi di istruzione, scambi culturali, stage linguistici. Collegio dei Docenti E’ convocato dal Dirigente, che lo presiede, o su richiesta di almeno un terzo dei suoi membri (docenti di ruolo e non di ruolo in servizio nella scuola). Il Collegio dei Docenti: • elabora il Piano dell’Offerta Formativa e delibera in materia di programmazione educativa; • formula proposte al Dirigente relative alla formazione delle classi, all'orario delle lezioni e allo svolgimento delle altre attività scolastiche; provvede all'adozione dei libri di testo, sentiti i Consigli di Classe; • verifica e valuta periodicamente l'efficacia dell'azione didattica; • adotta iniziative di sperimentazione e di innovazione didattica; • promuove iniziative di aggiornamento dei docenti; • elegge i docenti facenti parte del Comitato di valutazione degli insegnanti nell'anno di prova; • designa i componenti delle diverse commissioni necessarie al funzionamento della Scuola e i responsabili dei laboratori e della palestra; • designa le figure-obiettivo cui affidare compiti particolari per la realizzazione del Piano dell’Offerta Formativa. Il Collegio dei Docenti può operare articolato in "dipartimenti disciplinari" o in altri organismi collettivi da esso emanati, la cui funzione, comunque, rimane solo propositiva. Consiglio di classe E’ costituito, di norma, da tutti i docenti della classe, da due rappresentanti eletti dai genitori degli studenti iscritti alla stessa e da due rappresentanti degli studenti; può essere aperto a tutti i genitori e a tutti gli studenti, salvo i casi previsti dalla legge (scrutini quadrimestrali e finali e in caso di espressa opposizione da parte anche di un solo docente). Il Consiglio di classe è convocato dal Dirigente secondo il calendario deliberato dal Collegio docenti o su richiesta motivata di una delle componenti. Il Consiglio di classe: • formula proposte per la programmazione curricolare ed extra-curricolare, • indica gli obiettivi formativi e comportamentali per la classe e individua le strategie per la loro realizzazione; • valuta l'opportunità di attivare iniz iative di recupero e/o di sostegno; • esamina le situazioni generalizzate di scarso profitto e/o di comportamento scorretto; • fa osservazioni o proposte sull'adozione dei libri di testo; LE COMMISSIONI La gestione delle attività della scuola non è accentrata e gerarchica, ma diffusa e coordinata in una rete di rapporti basati sulla collaborazione e sulla trasparenza. Le commissioni sono gruppi di lavoro per specifici ambiti e svolgono un ruolo: a) di servizio allo studente con compiti di progettazione, coordinamento ed attuazione di attività curriculari ed extracurriculari che consentono il raggiungimento degli obiettivi educativi e disciplinari definiti in sede collegiale; b) di supporto alla dirigenza; c) di supporto alla funzionalità dell’Istituto Riguardo all’individuazione delle commissioni di servizio, in seno al Collegio dei Docenti si è operato per favorire la presenza nelle stesse di docenti appartenenti a tutti gli indirizzi dell’Istituto, cercando di garantire la massima diffusione degli incarichi e il miglior utilizzo delle risorse che la scuola possiede in termini di professionalità e di disponibilità. Per l’anno scolastico 20102011 il Collegio dei Docenti ha individuato le seguenti commissioni ed ha attribuito i seguenti incarichi: 43 Descrizione Area 1: POF • Aggiornamento, valutazione e pubblicizzazione POF; • Formazione in servizio; Docenti impegnati D.La Torre Referente D.La Torre Area 2: SUPPORTO ALLIEVI • Organizzazione delle attività di recupero, di sostegno,di orientamento e di continuità; A. Pici A. Pici Area 3. INTEGRAZIONE ALLIEVI DIVERSAMENTEL.Seva ABILI • Organizzazione delle attività di integrazione degli allievi diversamente abili; Area 4. CITTADINANZA EUROPEA Progetti di cooperazione transazionali; Coordinamento lingue straniere; Viaggi ALTERNANZA SCUOLA- LAVOROSCUOLA ON LINE • Coordinamento delle attività connesse con l’Alternanza e con i percorsi di IeFP; • Cura sito scolastico Elettorale Comodato Biblioteca L’isola che non c’è Prosopon Sport/ Salute Nike OIKOS( Ambiente) “SOLE”(Servizi Enogastronomici e dell’Ospitalità Alberghiera) Sicurezza L. Rovito L. Rovito . G. Nusdeo G. Nusdeo T. Bozzolo – C. Seva – M. F. Serrau –V. M. Anastasi- F. Barone T. Bozzolo- A. Di Tocco- B. Quattrone – G. CarlinoG. Barbalace - B.Quattrone.- M.T. Averta-C. Foti M.D. Ruffa – S. Rizzo – G. Capria – C. S M.D.Ruffa L. Coccia – M.G.Ruffa M.G.Ruffa -C. Greco; D. Geranio; P. Vasinton P. Vasinton; O. Filardo N. Tumeo - M.D. Ruffa –R.RombolàN. Tumeo G.Romano- G. Capria- Iannello– P. Vasinton. R. Barilaro- N. Tripodi – S. Loiacono – D. G. Nusdeo Mazzitelli – M. Restuccia -G. Curello Resp. Sedi ; Resp. S. Laboratori; Docenti Ed. Fisica; Addetti al primo soccorso. Supporto artistico PON L.Seva A. M. Miceli G.Tumolo-M.D.Ruffa-P.Vasinton G.Tumolo-M.D.Ruffa 44 I SERVIZI AMMINISTRATIVI IL DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI Il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi sovrintende, con autonomia operativa, ai servizi generali amministrativo-contabili e ne cura l'organizzazione svolgendo funzioni di coordinamento, promozione delle attività e verifica dei risultati conseguiti, rispetto agli obiettivi assegnati ed agli indirizzi impartiti, al personale ATA, posto alle sue dirette dipendenze. Ha autonomia operativa e responsabilità diretta nella definizione e nell'esecuzione degli atti a carattere amministrativo-contabile, di ragioneria e di economato, che assumono nei casi previsti rilevanza anche esterna. Firma tutti gli atti di sua competenza. L’espletamento delle funzioni è volto ad assicurare l’unitarietà della gestione dei servizi amministrativi e generali della scuola in coerenza e strumentalmente rispetto alle finalità ed obiettivi dell’istituzione scolastica, in particolare del piano dell’offerta formativa. Dal Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi dipendono: • Gli assistenti amministrativi • I collaboratori scolastici • Gli assistenti Tecnici L’ ORGANICO DEI DIPENDENTI LA SEGRETERIA Ai servizi generali – amministrativo – contabili sovrintende, con autonomia operativa, il Direttore dei Servizi Generali Amministrativi, il quale ne cura l’organizzazione, svolgendo le funzioni di coordinamento e di verifica dei risultati conseguiti, rispetto agli obiettivi assegnati e agli indirizzi impartiti al personale A.T.A., posto alle sue dirette dipendenze. I servizi sono così disposti: 1) Area didattica: a) gestione degli alunni; b) organi collegiali. 2) Area amministrativa: a) amministrazione personale; b) archivio e protocollo; c) gestione finanziaria; d) servizi contabili. 3) Area patrimonio: a) gestione beni patrimoniali. L’orario di servizio è articolato su sei ore antimeridiane ininterrotte per tutto il personale. L’Istituto rimarrà aperto anche di pomeriggio dalle ore 16 alle ore 17 il giovedì, con rientri a turnazione di tutto il personale. L’orario di ricevimento del pubblico è stabilito come segue: • da lunedì a sabato dalle ore 11.30 alle ore 12.30 • il sabato e nei periodi estivi e/o di sospensione dell’attività didattica dalle ore 9.30 alle ore 10.30. 45 SERVIZI E COMPITI – ASSISTENTI AMMINISTRATIVI Area servizi Didattica Funzioni Gestione Alunni Organi Collegiali Amministrativa Amministrazione Personale Archivio e Protocollo Gestione Finanziaria Servizi Contabili Area progettuale Patrimonio Gestione beni patrimoniali Compiti Iscrizione alunni – Gestione registro matricolare- Tenuta fascicoli di documenti alunni – Richiesta o trasmissione documenti – Gestione corrispondenza con le famiglie – Gestione statistiche – Gestione pagelle, diplomi, tabelloni e scrutini – Gestione assenze e ritardi – Gestione e procedure per sussidi – Gestione organizzativa viaggi d’istruzione – Certificazioni varie e tenuta registri – Esoneri educazione fisica – Infortuni alunni – Libri di testo – Pratiche portatori di handicap – Gestione stages – Collaborazione docenti FS per monitoraggi relativi ad alunni – Votazioni alunni, genitori e docenti. Amministrazione del personale: Tenuta fascicoli personali – Richiesta e trasmissione documenti – Emissione contratti di lavoro – Gestione circolari interne – Compilazione graduatorie supplenze – Certificati di servizio – Registri stato del personale – Pratiche pensioni, ricostruzioni carriera e buonuscita – Visite fiscali – Certificazione varia – Gestione assenze e supplenze. Archivio e protocollo: Raccolta Gazzette Ufficiali e Bollettini Ufficiali – Archiviazione atti e documenti – Protocollo posta in arrivo e in partenza – Tenuta registri conto corrente postale. Gestione finanziaria: Stipendi personale – Liquidazione compensi accessori – Modelli CUD-INPS – Rapporti con la DPT. – Pagamento Esami di Stato – Indennità di missione – IRAP – IRPEF – Conguagli fiscali. Servizi contabili: Gestione bilancio preventivo e consuntivo – Tenuta partitari – Emissione Mandati e riversali – Versamento ritenute – Variazioni di bilancio. Area progettuale: Stipula contratti III Area – Corsi di aggiornamento – Corsi di riconversione – Nomina a relatori corsi di aggiornamento, seminari, corsi di riconversione – P.O.N. Consegna sussidi didattici – Gestione inventario e magazzino – Emissione buoni d’ordine – Acquisizione richieste offerte – Preparazione prospetti comparativi – Carico e scarico materiali – Richiesta preventivi – Verbali di collaudo – Gestione denunce furti e smarrimento. GLI ASSISTENTI TECNICI a) n° 2 unità assegnate alla sede centrale nella qu ale funzionano i seguenti laboratori: LABORATORIO DI SCIENZE E FISICA LABORATORIO DI INFORMATICA b) n° 2 unità assegnate alla succursale – Liceo Sci entifico – nella quale funzionano i seguenti laboratori: LABORATORIO DI SCIENZE E FISICA LABORATORIO DI INFORMATICA c) n° 4 unità assegnate all’ IPSSCT presso cui fun zionano i seguenti laboratori: LABORATORIO DI INFORMATICA LABORATORIO DI TRATTAMENTO TESTI LABORATORIO LINGUISTICO 46 d) n° 3 unità assegnate alla succursale ad Indirizz o Alberghiero nella quale funzionano i seguenti laboratori: LABORATORIO DI CUCINA LABORATORIO DI SALA- BAR LABORATORIO INFORMATICA I COLLABORATORI SCOLASTICI a) b) c) d) n° 4 unità assegnate alla sede centrale (Liceo C lassico), nella quale funzionano 9 classi con n° 4 unità assegnate alla succursale Liceo Scien tifico, nella quale funzionano 15 classi n°4 unità assegnate all’ IPSSCT, nella quale fun zionano 12 classi n° 2 unità assegnate alla succursale Alberghiero , nella quale funzionano 8 classi SERVIZI Rapporti con gli alunni Sorveglianza generica dei locali Pulizia di carattere materiale Particolari interventi non specialistici Supporto amministrativo e didattico COMPITI Sorveglianza degli alunni nelle aule, laboratori, palestre, spazi comuni in caso di momentanea assenza dell’insegnante – Concorso in occasione del loro trasferimento dai locali scolastici ad altre sedi, anche non scolastiche, palestra, laboratori, ivi comprese le visite guidate e i viaggi d’istruzione – Ausilio materiale agli alunni handicappati. Apertura e chiusura dei locali scolastici – Accesso movimento interno alunni e pubblico – Portineria. Pulizia locali scolastici, spazi scoperti, arredi, sussidi didattici dei laboratori – Spostamento arredi e suppellettili. Piccola manutenzione dei beni. Duplicazione di atti – Approntamento sussidi didattici – Assistenza docenti – Assistenza progetti. Ufficio Postale – Banche – Enti Locali – Succursali. Servizi esterni 47 I RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA • Comunicazione del profitto alle famiglie Dopo lo scrutinio del primo trimestre gli studenti ricevono un foglio sostitutivo della pagella con i voti di profitto riportati. Tale documento deve essere firmato dal genitore che ha depositato la firma per le giustificazioni per i minorenni. I maggiorenni possono apporre la propria firma. • Convocazione dei genitori per frequenza irregolare Nel caso in cui la frequenza di uno studente sia irregolare e discontinua per assenze o ritardi sistematici, i genitori sono chiamati a colloquio dal docente coordinatore di classe. • Ricevimenti dei Docenti Oltre ai ricevimenti individuali, le cui modalità anno per anno vengono stabilite dai singoli docenti e ufficialmente comunicati alle classi, i professori effettuano tre ricevimenti pomeridiano durante l’anno. • Ricevimento del Dirigente scolastico Il Dirigente Scolastico (o uno dei suoi collaboratori, o altro docente delegato) riceve di norma previo appuntamento. LA CARTA DEI SERVIZI SCOLASTICI Principi fondamentali I servizi dell’Istituto si fondano sui seguenti principi fondamentali, ispirati alla Costituzione e, più in particolare, agli artt. 3, 33, 34: 1. Nessuna discriminazione può essere compiuta nell’ attuazione del servizio scolastico per motivi riguardanti sesso, etnia, religione, opinioni politiche, condizioni psico-fisiche e socioeconomiche. 2. Tutto il personale della scuola deve agire secondo criteri di obiettività ed equità, garantendo con interventi adeguati l’inserimento e l’integrazione di ogni studente, con particolare riguardo alla fase d’ingresso, alle classi iniziali del biennio e del triennio, alle situazioni di necessità e di disagio. 3. L’utente ha facoltà di scegliere tra le istituzioni scolastiche statali dello stesso tipo, nei limiti della capienza obiettiva di ciascuna di esse. Nel caso di eccedenza di domande va considerato il criterio della territorialità (residenza, domicilio, sede di lavoro dei familiari). 4. Il proseguimento degli studi superiori e la regolarità della frequenza sono assicurati con interventi di prevenzione e controllo della dispersione scolastica da parte di tutte le istituzioni preposte, che devono collaborare fra loro in modo funzionale ed organico. 5. In situazioni di conflitto sindacale i docenti possono rendere noti all’utenza i motivi dell’agitazione, ritenendo altamente formative la conoscenza dei problemi specifici della scuola, la loro discussione, la serenità dei rapporti interpersonali, sui quali è fondato il processo educativo. 6, Istituzioni, personale, studenti e genitori, sono protagonisti responsabili del corretto funzionamento della istituzione scolastica attraverso una gestione collegiale della scuola nell’ambito degli organi esistenti e delle procedure in vigore. 7. L’istituzione scolastica, nell’ambito delle sue competenze, s’impegna a favorire le attività extrascolastiche che realizzino la funzione della scuola come centro di promozione culturale, sociale e civile, consentendo l’uso degli edifici e delle attrezzature fuori dell’orario del sevizio scolastico. 8. Al f ine di promuovere ogni forma di partecipazione, l’istituzione scolastica garantisce la massima semplificazione delle procedure ed un’informazione completa e trasparente su di esse. 48 9. La scuola, con l’apporto delle competenze professionali del personale e con la collaborazione ed il concorso delle famiglie, delle istituzioni e della società civile, nel rispetto della libertà d’insegnamento dei docenti, intende rispondere alle esigenze culturali e formative degli studenti, per favorirne le potenzialità evolutive e lo sviluppo armonico della personalità. 10. Tutte le componenti della scuola colloquiano fra loro in un clima di rispetto, stima e collaborazione reciproci, non ricorrendo, nel rispetto della vigente normativa disciplinare, ad alcuna forma di intimidazione o minaccia. Parte I Area didattica Il rapporto tra scuola e famiglia si fonda su una comune volontà di collaborazione. La scuola si impegna a mantenere e se possibile migliorare l’informazione alle famiglie e promuovere momenti assembleari aventi per scopo il buon funzionamento dell’istituzione e l’efficacia dell’azione educativa nell’interesse degli studenti. Il Piano dell’Offerta Formativa costituisce il documento fondamentale che definisce l’identità della scuola, ne descrive l’organizzazione interna, ne fa conoscere le iniziative anche in relazione alle caratteristiche dell’utenza. Parte II Area dei servizi amministrativi La scuola organizza i servizi secondo i criteri di efficienza e trasparenza, nonché di rispetto della privacy in ottemperanza alle nuove norme che la disciplinano. I certificati vengono rilasciati nel normale orario di ricevimento del pubblico, entro 5 giorni lavorativi. Gli attestati e i documenti sostitutivi del diploma sono consegnati a vista a partire dal quinto giorno lavorativo successivo alla pubblicazione dei risultati finali. Il rilascio dei certificati verrà effettuato nei giorni di apertura dello sportello, entro 3 giorni lavorativi all’inoltro della domanda per quelli di iscrizione e di frequenza e di 5 giorni per quelli con votazione e/o giudizi. Parte III Condizioni ambientali L’ambiente scolastico deve rispondere alle caratteristiche di igiene e sicurezza tutelate dalle apposite leggi. A questo scopo l’Istituto predispone annualmente un documento di valutazione dei rischi. Parte IV Procedura dei reclami I reclami devono essere inoltrati al Dirigente in forma scritta, corredati di firma e generalità, nel rispetto della privacy. Quando vi sono condizioni di urgenza i reclami possono essere presentati verbalmente al Dirigente nel suo ufficio. Non saranno presi in considerazione reclami anonimi o telefonici. Il Dirigente qualora il reclamo non sia di sua competenza dovrà indicare al reclamante il corretto destinatario. 49 I REGOLAMENTI Principi di base: “Statuto delle studentesse e degli studenti” DPR 24 giugno 1998, n. 249 Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria modificato dal DPR 21 novembre 2007, n. 235 Regolamento recante modifiche ed integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, concernente lo statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria Art. 1 (Vita della comunità scolastica) 1. La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l'acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica. 2. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio, in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione e dalla Convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia fatta a New York il 20 novembre 1989 e con i principi generali dell'ordinamento italiano. 3. La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale di cui è parte, fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle relazioni insegnante-studente, contribuisce allo sviluppo della personalità dei giovani, anche attraverso l'educazione alla consapevolezza e alla valorizzazione dell'identità di genere, del loro senso di responsabilità e della loro autonomia individuale e persegue il raggiungimento di obiettivi culturali e professionali adeguati all'evoluzione delle conoscenze e all'inserimento nella vita attiva. 4. La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale. Art. 2 (Diritti) 1. Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che rispetti e valorizzi, anche attraverso l'orientamento, l'identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee. La scuola persegue la continuità dell'apprendimento e valorizza le inclinazioni personali degli studenti, anche attraverso un'adeguata informazione, la possibilità di formulare richieste, di sviluppare temi liberamente scelti e di realizzare iniziative autonome. 2. La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il diritto dello studente alla riservatezza. 3. Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola. 4. Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. I dirigenti scolastici e i docenti, con le modalità previste dal regolamento di istituto, attivano con gli studenti un dialogo costruttivo sulle scelte di loro competenza in tema di programmazione e definizione degli obiettivi didattici, di organizzazione della scuola, di criteri di valutazione, di scelta dei libri e del materiale didattico. Lo studente ha inoltre diritto a una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazione che lo conduca a individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento. 5. Nei casi in cui una decisione influisca in modo rilevante sull'organizzazione della scuola gli studenti della scuola secondaria superiore, anche su loro richiesta, possono essere chiamati ad esprimere la loro opinione mediante una consultazione. Analogamente negli stessi casi e con le stesse modalità possono essere consultati gli studenti della scuola media o i loro genitori. 6. Gli studenti hanno diritto alla libertà di apprendimento ed esercitano autonomamente il diritto di scelta tra le attività curricolari integrative e tra le attività aggiuntive facoltative offerte dalla scuola. Le attività didattiche curricolari e le attività aggiuntive facoltative sono organizzate secondo tempi e modalità che tengono conto dei ritmi di apprendimento e delle esigenze di vita degli studenti. 7. Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità alla quale appartengono. La scuola promuove e favorisce iniziative volte all'accoglienza e alla tutela della loro lingua e cultura e alla realizzazione di attività interculturali. 8. La scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare: a) un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e un servizio educativo-didattico di qualità; b) offerte formative aggiuntive e integrative, anche mediante il sostegno di iniziative liberamente assunte dagli studenti e dalle loro associazioni; c) iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio nonché per la prevenzione e il recupero della dispersione scolastica; d) la salubrità e la sicurezza degli ambienti, che debbono essere adeguati a tutti gli studenti, anche con handicap; e) la disponibilità di un'adeguata strumentazione tecnologica; f) servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica. 50 9. La scuola garantisce e disciplina nel proprio regolamento l'esercizio del diritto di riunione e di assemblea degli studenti, a livello di classe, di corso e di istituto. 10. I regolamenti delle singole istituzioni garantiscono e disciplinano l'esercizio del diritto di associazione all'interno della scuola secondaria superiore, del diritto degli studenti singoli e associati a svolgere iniziative all'interno della scuola, nonché l'utilizzo di locali da parte degli studenti e delle associazioni di cui fanno parte. I regolamenti delle scuole favoriscono inoltre la continuità del legame con gli ex studenti e con le loro associazioni. Art. 3 (Doveri) 1. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli mpegni di studio. 2. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo d'istituto, dei docenti, del personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi. 3. Nell'esercizio dei loro diritti e nell'adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a mantenere un comportamento corretto e coerente con i principi di cui all'art.1. 4. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai regolamenti dei singoli istituti. 5. Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola. 6. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola. Art. 4 (Disciplina) 1. I regolamenti delle singole istituzioni scolastiche individuano i comporta-menti che configurano mancanze disciplinari con riferimento ai doveri elencati nell'articolo 3, al corretto svolgimento dei rapporti all'interno della comunità scolastica e alle situazioni specifiche di ogni singola scuola, le relative sanzioni, gli organi competenti ad irrogarle e il relativo procedimento, secondo i criteri di seguito indicati. 2. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica, nonché al recupero dello studente attraverso attività di natura sociale, culturale ed in generale a vantaggio della comunità scolastica. 3. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto. 4. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell'altrui personalità. 5. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate al principio di gradualità nonché, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente, della gravità del comportamento e delle conseguenze che da esso derivano. Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica. 6. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità scolastica sono adottati dal consiglio di classe. Le sanzioni che comportano l'allontanamento superiore a quindici giorni e quelle che implicano l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di Stato conclusivo del corso di studi sono adottate dal consiglio di istituto. 7. Il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto solo in caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari, per periodi non superiori ai quindici giorni. 8. Nei periodi di allontanamento non superiori a quindici giorni deve essere previsto un rapporto con lo studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica. Nei periodi di allontanamento superiori ai quindici giorni, in coordinamento con la famiglia e, ove necessario, anche con i servizi sociali e l'autorità giudiziaria, la scuola promuove un percorso di recupero educativo che miri all'inclusione, alla responsabilizzazione e al reintegro, ove possibile, nella comunità scolastica. 9. L'allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto anche quando siano stati commessi reati che violano la dignità e il rispetto della persona umana o vi sia pericolo per l'incolumità delle persone. In tale caso, in deroga al limite generale previsto dal comma 7, la durata dell'allontanamento è commisurata alla gravità del reato ovvero al permanere della situazione di pericolo. Si applica, per quanto possibile, il disposto del comma 8. 9-bis. Con riferimento alle fattispecie di cui al comma 9, nei casi di recidiva, di atti di violenza grave, o comunque connotati da una particolare gravità tale da ingenerare un elevato allarme sociale, ove non siano esperibili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante l'anno scolastico, la sanzione è costituita dall'allontanamento dalla comunità scolastica con l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di Stato conclusivo del corso di studi o, nei casi meno gravi, dal solo allontanamento fino al termine dell'anno scolastico. 9-ter. Le sanzioni disciplinari di cui al comma 6 e seguenti possono essere irrogate soltanto previa verifica della sussistenza di elementi concreti e precisi dai quali si desuma che l'infrazione disciplinare sia stata effettivamente commessa da parte dello studente incolpato. 51 10. Nei casi in cui l'autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata dalla famiglia o dallo stesso studente sconsiglino il rientro nella comunità scolastica di appartenenza, allo studente è consentito di iscriversi, anche in corso d'anno, ad altra scuola. 11. Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d'esame sono inflitte dalla commissione di esame e sono applicabili anche ai candidati esterni. Art. 5 (Impugnazioni) 1. Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, da parte di chiunque vi abbia interesse, entro quindici giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, ad un apposito organo di garanzia interno alla scuola, istituito e disciplinato dai regolamenti delle singole istituzioni scolastiche, del quale fa parte almeno un rappresentante eletto dagli studenti nella scuola secondaria superiore e dai genitori nella scuola media, che decide nel termine di dieci giorni. Tale organo, di norma, è composto da un docente designato dal consiglio di istituto e, nella scuola secondaria superiore, da un rappresentante eletto dagli studenti e da un rappresentante eletto dai genitori, ovvero, nella scuola secondaria di primo grado da due rappresentanti eletti dai genitori, ed è presieduto dal dirigente scolastico. 2. L'organo di garanzia di cui al comma 1 decide, su richiesta degli studenti della scuola secondaria superiore o di chiunque vi abbia interesse, anche sui conflitti che sorgano all'interno della scuola in merito all'applicazione del presente regolamento. 3. Il Direttore dell'ufficio scolastico regionale, o un dirigente da questi delegato, decide in via definitiva sui reclami proposti dagli studenti della scuola secondaria superiore o da chiunque vi abbia interesse, contro le violazioni del presente regolamento, anche contenute nei regolamenti degli istituti. La decisione è assunta previo parere vincolante di un organo di garanzia regionale composto per la scuola secondaria superiore da due studenti designati dal coordinamento regionale delle consulte provinciali degli studenti, da tre docenti e da un genitore designati nell'ambito della comunità scolastica regionale, e presieduto dal Direttore dell'ufficio scolastico regionale o da un suo delegato. Per la scuola media in luogo degli studenti sono designati altri due genitori. 4. L'organo di garanzia regionale, nel verificare la corretta applicazione della normativa e dei regolamenti, svolge la sua attività istruttoria esclusivamente sulla base dell'esame della documentazione acquisita o di eventuali memorie scritte prodotte da chi propone il reclamo o dall'Amministrazione. 5. Il parere di cui al comma 4 è reso entro il termine perentorio di trenta giorni. In caso di decorrenza del termine senza che sia stato comunicato il parere, o senza che l'organo di cui al comma 3 abbia rappresentato esigenze istruttorie, il direttore dell'ufficio scolastico regionale può decidere indipendentemente dall'acquisizione del parere. Si applica il disposto di cui all'articolo 16, comma 4, della legge 7 agosto 1990, n. 241. 6. Ciascun ufficio scolastico regionale individua, con apposito atto, le modalità più idonee di designazione delle componenti dei docenti e dei genitori all'interno dell'organo di garanzia regionale al fine di garantire un funzionamento costante ed efficiente dello stesso. 7. L'organo di garanzia di cui al comma 3 resta in carica per due anni scolastici. Art. 5-bis (Patto educativo di corresponsabilità) 1. Contestualmente all'iscrizione alla singola istituzione scolastica, è richiesta la sottoscrizione da parte dei genitori e degli studenti di un Patto educativo di corresponsabilità, finalizzato a definire in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie. 2. I singoli regolamenti di istituto disciplinano le procedure di sottoscrizione nonché di elaborazione e revisione condivisa, del patto di cui al comma 1. 3. Nell'ambito delle prime due settimane di inizio delle attività didattiche, ciascuna istituzione scolastica pone in essere le iniziative più idonee per le opportune attività di accoglienza dei nuovi studenti, per la presentazione e la condivisione dello statuto delle studentesse e degli studenti, del piano dell'offerta formativa, dei regolamenti di istituto e del patto educativo di corresponsabilità. Art. 6 (Disposizioni finali) 1. I regolamenti delle scuole e la carta dei servizi previsti dalle diposizioni vigenti in materia sono adottati o modificati previa consultazione degli studenti nella scuola secondaria superiore e dei genitori nella scuola media. 2. Del presente regolamento e dei documenti fondamentali di ogni singola istituzione scolastica è fornita copia agli studenti all'atto dell'iscrizione. 3. È abrogato il capo III del R.D. 4 maggio 1925, n. 653. REGOLAMENTO DI ASSEMBLEA D’ISTITUTO…………………………………… (in redazione) 52 REGOLAMENTO INTERNO D’ISTITUTO A.S. 2011/2012 Approvato dal Collegio Dei Docenti con delibera n. 2 del 14/10/2010 TITOLO I Disposizioni generali sul funzionamento degli Organi Collegiali Art. 1 – La convocazione degli Organi Collegiali deve essere disposta con un preavviso non inferiore ai cinque giorni rispetto alla data della riunione, salvo casi di eccezionale urgenza. La convocazione, deve essere effettuata con circolare della Presidenza, in cui siano indicati gli argomenti da trattare nella seduta. Art. 2 – Qualora siano interessati alle riunioni i genitori degli allievi o altro personale, il cui intervento è ritenuto utile, essi saranno informati con avviso scritto personale. Art. 3 – Durante ogni seduta viene redatto processo verbale della medesima firmato dal Presidente e dal Segretario. TITOLO II Programmazione e coordinamento delle attività degli Organi Collegiali Art. 5 – Ciascun Organo Collegiale, con l’esclusione del Comitato di Valutazione per gli insegnanti, deve programmare anticipatamente e nel tempo, in rapporto alle proprie competenze, un ordinato svolgimento delle attività. Art. 6 – La programmazione didattica, oltre il programma d’insegnamento e di studio, deve contenere le previsioni di massima circa: visite guidate, viaggi di istruzione, attività audio-visive e di biblioteca, rapporti con altre scuole, attività scolastiche di integrazione e complementari per gruppi di alunni della stessa classe o di classi diverse ed iniziative di sostegno. Art. 7 – I Consigli di Classe devono riunirsi, di norma, una volta a bimestre e ogniqualvolta se ne presenti la necessità. Art. 8 – Il Collegio Docenti, all’inizio di ogni anno scolastico, programma il calendario annuale, tenendo conto delle scadenze fissate dalle leggi, ma soprattutto dei problemi emersi durante l’attività scolastica. TITOLO III Consiglio d’Istituto Art. 9 – Convocazione La prima convocazione del Consiglio d’Istituto è disposta dal Dirigente Scolastico. Successivamente il Consiglio d’Istituto è convocato dal suo Presidente su richiesta della Giunta Esecutiva o di un terzo dei componenti. La convocazione deve essere disposta, con almeno cinque giorni di anticipo, con lettera diretta ai singoli membri e mediante affissione di apposito avviso all’Albo delle varie sedi e delle succursali. Sia nella lettera che nell’avviso affisso all’albo devono essere indicati gli argomenti da trattare, la data, l’ora e il luogo della riunione. In casi di particolare urgenza il Dirigente Scolastico, di propria iniziativa, può convocare il Consiglio con un anticipo di sole quarantotto ore. Art. 10 – Sedute del Consiglio Le sedute del Consiglio hanno di norma cadenza mensile, durante lo svolgimento dell’attività didattica. Art. 11 – Validità della seduta Per la validità delle sedute del Consiglio d’Istituto è richiesta la presenza di almeno la metà più uno dei componenti in carica. Qualora entro il limite massimo di quindici minuti dall’ora fissata non si raggiunga il numero sufficiente, la seduta sarà rinviata e riconvocata entro e non oltre una settimana con avviso agli assenti. 53 Art. 12 – Verbalizzazione delle sedute La verbalizzazione delle sedute viene fatta su apposito registro a fogli numerati, dal Segretario del Consiglio, designato dal Presidente, e deve essere approvata, dopo lettura. Sul processo verbale non è consentito riaprire la discussione su deliberazioni assunte. E’ però concesso di prendere la parola per proporre rettifiche alla verbalizzazione qualora si ritenga che essa non esprima correttamente il pensiero espresso nella precedente riunione. I verbali delle sedute recano la firma del Presidente e del Segretario del Consiglio. Art. 13 – Pubblicità delle sedute Le sedute sono aperte agli elettori della scuola compatibilmente con i posti disponibili e si terranno nel locale più ampio della sede centrale. Qualora il comportamento del pubblico non consenta l’ordinato svolgimento dei lavori o la libertà di discussione e di deliberazione, il Presidente dispone la sospensione della seduta e la sua prosecuzione in forma non pubblica. Il pubblico non è ammesso quando siano in discussione argomenti concernenti persone. Per il mantenimento dell’ordine il Presidente esercita gli stessi poteri conferiti al Sindaco quando presiede il Consiglio Comunale. La proposta di invito agli esperti, di cui all’art. 5 della legge 748, deve essere avanzata, con giustificazioni adeguatamente motivate, da almeno un terzo dei consiglieri e approvata dalla maggioranza del Consiglio. Art. 14 – Pubblicità degli atti Le deliberazioni del Consiglio d’Istituto devono essere pubblicate all’Albo delle varie sedi, entro il termine di otto giorni dalla seduta. Copia integrale delle deliberazioni è autenticata e trasmessa dal Segretario del Consiglio al Dirigente Scolastico, che ne dispone l’affissione immediata, attestandone in calce la data. I verbali e tutti gli atti scritti preparatori di cui sopra sono disponibili nell’Ufficio di Segreteria per la visione al pubblico. Art. 15 – Presidenza del Consiglio d’Istituto In caso di assenza del Presidente, il Consiglio d’Istituto è presieduto dal Vice Presidente o dal genitore più anziano e quindi dal quarto genitore; in caso di mancanza totale di genitori, il Consiglio d’Istituto è presieduto dal membro più anziano. Art. 16 – Diritto al voto degli studenti I rappresentanti degli studenti eletti nel Consiglio d’Istituto che non abbiano raggiunto la maggiore età, non hanno diritto al voto deliberativo nelle materie di cui al I e al II comma lettera B art. 6 del DPR 416, modificato dalla legge n. 1 del 10-01-75. Essi hanno, però, diritto di partecipare alla discussione sulle materie di cui ai predetti commi e di esprimere il loro parere. Art. 17 – Commissioni di lavoro Il Consiglio d’Istituto può nominare delle commissioni di singole componenti e/o miste che si occupino di problemi specifici e dell’organizzazione di particolari attività. Ogni commissione elegge un Coordinatore che presiede i lavori e che riferisce al Presidente o alla Giunta o al Consiglio, a seconda del mandato ricevuto, sui lavori e sulle conclusioni cui si è pervenuti. Art. 18 – Esami dei problemi del Consiglio d’Istituto Il Consiglio d’Istituto nell’esaminare i problemi all’ordine del giorno osserva la seguente prassi: Punto 1 – Gli argomenti all’ordine del giorno vengono discussi secondo l’ordine di presentazione; i punti aggiunti sono trattati per ultimi. Il Consiglio d’Istituto a maggioranza può variare l’ordine degli argomenti da discutere. Punto 2 – Illustrazione dell’argomento da parte di un consigliere. Punto 3 – Discussione: è opportuno che i singoli interventi siano contenuti nei limiti dei cinque/dieci minuti. Punto 4 – Formulazione della delibera dopo eventuale votazione. Punto 5 – La votazione avviene, di regola, per alzata di mano; essa è segreta solo quando si faccia questione di persone. Punto 6 – Sono consentite soltanto deliberazioni riguardanti argomenti all’ordine del giorno del Consiglio. Punto 7 – Per discutere e votare argomenti non all’ordine del giorno è necessaria una deliberazione del Consiglio adottata dai due terzi dei suoi componenti. Punto 8 – Se entro le ore 20.00 l’ordine del giorno non è esaurito, la seduta viene aggiornata. Art. 19 – Corrispondenza indirizzata al Consiglio d'Istituto Il Dirigente Scolastico è autorizzato a prendere visione immediata della corrispondenza indirizzata al Consiglio d'Istituto ed è tenuto a darne notizia al Presidente e ai membri di Giunta Esecutiva. Il Presidente informerà poi il Consiglio nelle normali sedute; la corrispondenza sarà comunque a disposizione dei consiglieri un’ora prima di ogni riunione. Art. 20 – Diritti dei Membri del Consiglio d'Istituto 54 I membri del Consiglio d'Istituto possono accedere alla scuola ed agli Uffici di Segreteria in qualsiasi momento, durante l'orario di servizio, per avere tutte le informazioni relative alle materie di competenza del Consiglio stesso. Ogni membro del Consiglio può chiedere al Presidente della Giunta Esecutiva informazioni o spiegazioni sull'esecuzione delle delibere validamente adottate dal Consiglio. Art. 21 – Decadenza dei membri del Consiglio d'Istituto I membri eletti, che non intervengono a tre riunioni consecutive del Consiglio d'Istituto senza giustificato motivo, decadono dalla carica e vengono surrogati secondo le modalità previste dall'art. 22 del DPR n. 416/74. La giustificazione deve essere presentata per iscritto al Presidente del Consiglio. TITOLO IV Giunta Esecutiva Art. 22 – Attribuzioni della Giunta La Giunta Esecutiva ha il compito di svolgere attività istruttoria e di dare esecuzione alle delibere validamente adottate dal Consiglio. Quest’ultimo indica i problemi da porre in discussione nella riunione successiva. La Giunta Esecutiva cura la preparazione tecnica dei lavori e fissa l'ordine del giorno del Consiglio. Essa, nel preparare i lavori del Consiglio e nel formulare proposte di sua competenza secondo quanto disposto dall’ art. 6 del DPR n. 416, si atterrà alle indicazioni del Consiglio; per l'inserimento degli argomenti terrà conto dell’urgenza e delle richieste avanzate da almeno un terzo dei Consiglieri in carica. Fatte salve le competenze del Consiglio d'Istituto, la Giunta Esecutiva esercita le funzioni del Consiglio di Amministrazione, come previsto dall'art. 36 del DPR n. 416. Art. 23 – Convocazione della Giunta Esecutiva La Giunta Esecutiva è convocata dal Dirigente Scolastico entro tre giorni dalla richiesta del Presidente del Consiglio d'Istituto o di due membri della giunta. La comunicazione della convocazione deve essere fatta pervenire ai membri almeno tre giorni prima della seduta. Per la validità della seduta è richiesta la presenza di almeno la metà più uno dei componenti. Art. 24 – Diritti dei membri della Giunta Esecutiva Ciascun componente ha il diritto di accedere liberamente, durante le ore di servizio, a tutti gli atti di competenza della Giunta. Ha inoltre diritto di ricevere dagli Uffici di Segreteria tutte le informazioni che ritenga necessarie per il miglior esercizio della propria funzione. TITOLO V Reclutamento esperti per contratti di prestazione d’opera Si individuano quali criteri per il reclutamento degli esperti: 1. laurea specifica; 2. esperienza di docenza nel settore di pertinenza ; 3. esperienza lavorativa nel settore di pertinenza; 4. titoli specifici alla tipologia di intervento; 5. pubblicazioni attinenti al settore di pertinenza. Per quanto riguarda i compensi ci si rifà alla circolare del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali n° 41 del 5 dicembre 2003 TITOLO VI Disposizioni per il personale scolastico Art. 25 – Impegni del Dirigente Scolastico Punto 1- Assicurerà il funzionamento generale dell’ Istituto. Punto 2- Promuoverà e svilupperà l’armonia sul piano gestionale e didattico. Punto 3- Assicurerà interventi per la qualità dei processi formativi. Punto 4- Stimolerà la collaborazione delle risorse culturali, professionali, sociali ed economiche del territorio. Punto 5 – Garantirà la libertà d’ insegnamento e il diritto all’ apprendimento degli alunni. Punto 6– Adotterà provvedimenti per una gestione ottimale delle risorse e del personale. 55 Art. 26 – Impegni dei Docenti Punto 1- Informeranno gli alunni sui programmi e sugli obiettivi delle diverse discipline; Punto 2- Promuoveranno processi di apprendimento che favoriscano l’ acquisizione di conoscenze e lo sviluppo di competenze e capacità. Punto 3 – Favoriranno la motivazione e la partecipazione attiva degli alunni. Punto 4 – Opereranno sinergicamente per il conseguimento degli obiettivi trasversali metacognitivi. Punto 5- Baseranno la propria azione educativa sulla qualità delle relazioni con gli alunni. Punto 6- Garantiranno la vigilanza e tuteleranno la salute fisica e psichica degli alunni. Punto 7 – Valuteranno gli alunni in modo chiaro e trasparente. Punto 8 – Instaureranno un dialogo educativo costruttivo. Punto 9- Comunicheranno l’ assenza dal servizio, come stabilito dal CCNL, all’ Ufficio di Dirigenza e al responsabile della sede di servizio tempestivamente e, comunque, all’ inizio dell’ orario di avvio delle attività dell’ Istituto. Punto 10 – Accoglieranno gli studenti alla loro entrata in classe, al suono della prima campana (7,55) e , al termine delle singole lezioni, raggiungeranno nel più breve tempo possibile le classi per la lezione successiva. Punto 11 –Eserciteranno la loro vigilanza sugli alunni della classe durante l’ intervallo se in servizio alla terza ora di lezione. Punto 12 –Vigileranno sull’ ordine e sulla sicurezza dell’ uscita degli studenti dall’ istituto se in servizio all’ ultima ora di lezione. Art. 27 – Impegni dei Collaboratori Scolastici degli Assistenti Amministrativi e degli Assistenti Tecnici Punto 1 - I Collaboratori Scolastici, gli Assistenti Amministrativi e gli Assistenti Tecnici assolveranno a tutti gli obblighi previsti dal CCNL con la massima diligenza e con atteggiamento collaborativo nei confronti di tutte le componenti della comunità scolastica. Punto 2 -I Collaboratori Scolastici, gli Assistenti Amministrativi e gli Assistenti Tecnici espleteranno le proprie mansioni nel rispetto degli orari e delle modalità adottate nell’ Istituto. Punto 3 –I Collaboratori Scolastici, gli Assistenti Amministrativi e gli Assistenti Tecnici privilegeranno la qualità dei rapporti con l’ utenza adottando un atteggiamento di massima accoglienza e cortesia. Punto 4- I Collaboratori Scolastici sorveglieranno gli studenti nelle aule, nei laboratori, nelle palestre e negli spazi comuni in caso di momentanea assenza dell’ insegnante. Punto 5 – I Collaboratori Scolastici collaboreranno al trasferimento degli studenti dai locali scolastici in altre sedi e alla vigilanza durante l’ intervallo. Punto 6 – I Collaboratori Scolastici presteranno ausilio agli studenti diversamente abili. Punto 7 – I Collaboratori Scolastici cureranno la pulizia e l’ igiene degli spazi scolastici. Punto 8 – I Collaboratori Scolastici svolgeranno compiti di supporto amministrativo e didattico. TITOLO VII Disposizioni per gli Studenti Art. 28 – - Impegni richiesti Punto 1 Gli Studenti frequenteranno assiduamente le lezioni ed assolveranno assiduamente gli impegni di studio. Punto 2- Avranno nei confronti del Capo d’ Istituto, dei docenti, del personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto che chiedono per se stessi. Punto 3- Manterranno un comportamento corretto e coerente con i principi dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti nell’ esercizio dei loro diritti e nell’ adempimento dei loro doveri. Punto 4 – Condivideranno la responsabilità di rendere accogliente l’ ambiente scolastico ed averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola. Punto 5 – Non scatteranno fotografie, non gireranno filmati né eseguiranno registrazioni audio di persone presenti nell’ istituto che si configurino come “ abuso dell’ immagine altrui ”. Punto 6 – Usufruiranno delle macchine distributrici di bevande solo prima dell’ inizio delle lezioni, durante l’ intervallo e al termine delle lezioni. Punto 7 - Utilizzeranno correttamente le strutture, i macchinari ed i sussidi didattici e si comporteranno nello svolgimento della vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola. Punto 8 - Porteranno con sé i libri, i quaderni e il libretto personale delle assenze, nonché tutto quanto necessiti allo svolgimento delle lezioni. Non effettueranno cancellazioni, contraffazioni, sulle 56 giustificazioni, sulle firme dei genitori, sulle comunicazioni dell’ Istituto. In caso di assenza prenderanno visione del programma svolto sul registro di classe. Punto 9 – Avranno accesso ai locali dell’ istituto al suono della prima campana ( ore 7,55). Raggiungeranno le proprie aule e prenderanno posto nei banchi ordinatamente. Gli allievi provenienti da località lontane dall’ Istituto e servite solo da mezzi con arrivo anticipato, specificato in un elenco posto nell’ atrio, potranno entrare nell’ istituto alle ore 7. 45, su richiesta scritta e documentata. Punto 10 – Si troveranno in classe all’ inizio delle lezioni annunziato dalla seconda campana (ore 8.00 ). Punto 11- Tra una lezione e l’ altra non usciranno dalle proprie classi né si abbandoneranno a schiamazzi. Punto 12 – A conclusione della terza ora dalle 10,50 alle 11,00 godranno di un intervallo di riposo della durata di dieci minuti, durante il quale non si abbandoneranno a chiasso smodato, non creeranno disordine e non assumeranno comportamenti in contrasto con il decoro della scuola. Punto 13 – Durante l’ intervallo potranno uscire dalle aule rimanendo nell’ ambito dei locali dell’ istituto e degli spazi recintati di pertinenza della scuola, compatibilmente con le possibilità di sorveglianza. Qualora dovessero essere rilevati comportamenti scorretti da parte di gruppi di studenti e/o di singole classi, i docenti avranno facoltà di stabilire modalità alternative di svolgimento dell’ intervallo stesso. Punto 14 – Dovendo recarsi in palestra o nei laboratori si trasferiranno disciplinatamente e nel più breve tempo possibile, accompagnati dal docente cui sono affidati. Norme da rispettare Punto 1 – Le giustificazioni delle assenze saranno compilate in ogni parte dal genitore o da chi ne fa le veci. Punto 2 – La firma del genitore o di chi ne fa le veci sarà depositata nella Segreteria dell’Istituto o presso la Direzione delle varie sedi all’inizio dell’anno scolastico. Punto 3 – E’ fatto obbligo allo Studente di presentare la giustificazione il giorno del rientro a scuola, eccezionalmente il giorno successivo. In caso contrario l’assenza sarà considerata ingiustificata, avrà effetti sulla valutazione e sarà comunque portata a conoscenza della famiglia da parte del Docente Coordinatore di classe. Punto 4 – Per assenze di durata inferiore o pari ai cinque giorni è sufficiente la giustificazione sull’apposito libretto, per assenze superiori è necessario un certificato medico da allegare alla giustificazione. Punto 5– In caso di assenze collettive prive di motivazioni le eventuali giustificazioni individuali saranno valutate con particolare attenzione dagli organi competenti; le assenze che saranno considerate ingiustificate avranno influenza sulla valutazione. Punto 6 – Eventuali azioni di protesta degli allievi che dovessero comportare danni agli studenti e al personale della scuola (comunque lesivi dei diritti altrui) avranno influenza sulla valutazione della condotta e saranno passibili di provvedimenti disciplinari. Punto 7 – Le assenze superiori a un terzo del monte ore di lezioni di ogni disciplina avranno influenza sulla valutazione. Punto 8 – Gli Studenti dovranno trovarsi tutti in classe alle ore 7,55 per consentire l’inizio delle lezioni alle ore 8.00 . Alle ore 8.05 il portone d’ingresso, per ragioni di sicurezza, sarà chiuso. Punto 9 – Gli Studenti in ritardo potranno essere ammessi alle lezioni solo all’inizio della seconda ora, eccezionalmente, su valutazione del Dirigente Scolastico o del Responsabile di sede, all’inizio della terza. L’Allievo dovrà essere accompagnato da un genitore o familiare accreditato presso il Responsabile di sede. Punto 10 – In casi eccezionali,che non coinvolgano l’intera classe e comunque valutati accuratamente dal D.S. o dai Resp.di Sede. sarà consentito, per non più di una volta al mese, l’ entrata entro la prima ora di lezione senza la presenza del genitore o del familiare accreditato, il ritardo avrà comunque effetti sulla valutazione. Punto 11 - L’Allievo giunto in ritardo, accompagnato da un genitore o da un familiare, sarà accolto nei locali della scuola e ammesso alle lezioni all’inizio dell’ora successiva. Punto 12 – Le entrate tra le 8.00 e le 8.05 saranno considerate ritardi e avranno effetti sulla valutazione, ma consentiranno l’ingresso in classe all’allievo . Punto 13 – Non saranno oggetto di sanzione i ritardi dovuti all’arrivo posticipato dei mezzi pubblici di trasporto Punto 14 – Le uscite anticipate saranno eccezionalmente autorizzate dal Dirigente Scolastico o da uno dei docenti da lui incaricati (responsabili di sede o in loro assenza il docente più anziano), solo per seri e plausibili motivi e previa richiesta diretta di un genitore o familiare accreditato, anche per gli studenti maggiorenni. Le suddette uscite potranno verificarsi, comunque, solo in concomitanza del cambio d’ ora. Ai fini dell’ attribuzione dei crediti e del calcolo dei giorni di frequenza, l’ allievo sarà 57 considerato presente solo se avrà partecipato ad almeno tre delle ore di lezione complessive della giornata. Punto 15 – Sarà consentito agli Studenti di recarsi ai servizi durante le ore di lezione, uno alla volta. Non sarà consentito l’ accesso ai medesimi durante la prima ora di lezione. Gli Allievi saranno tenuti a rispettare le suppellettili, l’ arredamento ed i servizi e saranno ritenuti individualmente e/o collettivamente responsabili, anche sotto il profilo economico , dei danni arrecati e sicuramente accertati. Punto 16 – Agli Studenti che non vorranno avvalersi dell’ insegnamento della Religione Cattolica, come da Delibera del Collegio Docenti del 12/ 09/ 2008, i docenti Coordinatori, sentito il Consiglio di classe, proporranno una rosa di discipline tra quelle in orario. Gli stessi entreranno a far parte di una classe aperta ( parallela, immediatamente inferiore o superiore ) da frequentare durante l’ intero anno scolastico sulla base della materia indicata. La frequenza sarà da considerarsi senza assistenza didattica. L’ Allievo dovrà, comunque, conformarsi alle regole della disciplina scolastica e il docente eserciterà l’ azione di vigilanza volta a tutelarne la salute. Qualora lo stesso volesse essere valutato dovrà presentare alla fine delle attività didattiche una relazione sul lavoro svolto durante le ore alternative all’ insegnamento della Religione Cattolica. Punto 17— Ai fini della validità dell’anno scolastivo è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale, si valuterà la possibilità di una deroga solo in caso di gravi patologie che comportino ricovero ospedaliero fermo restando che deve trattarsi, come da norma , di assenza documentata e continuativa che , comunque non pregiudichi la possibilità di procedere alla valutazione . Saranno considerati giorni di assenza anche quelli che non registrano almeno 3 ore di presenza. Punto 18 – Gli Studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dal presente Regolamento. Art. 29 – Disciplina Punto 1 – I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono ad accrescere il senso di responsabilità degli alunni e a ripristinare rapporti corretti all’ interno della comunità scolastica. Punto 2 – Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Punto 3- Le sanzioni sono proporzionate all’ infrazione disciplinare e ispirate, per quanto possibile, ai principi della riparazione del danno. Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica. Punto 4 – L’ organo di garanzia interno opera ai sensi e per i fini indicati nello Statuto delle Studentesse e degli Studenti. Esso ha il compito, dietro ricorso di chiunque vi abbia interesse, di confermare o annullare le sanzioni, irrogate dagli organi competenti, nei confronti degli studenti che siano stati giudicati responsabili di mancanze disciplinari, secondo i criteri e le modalità indicati nei successivi commi. Esso è altresì competente a giudicare i conflitti interni relativi all’ applicazione di tali sanzioni. L’ organo di garanzia interno è composto dal Dirigente Scolastico, da un docente designato dal Collegio dei Docenti, da uno studente e da un genitore designati dal Consiglio d’ Istituto e viene rinnovato entro il 31 ottobre di ciascun anno scolastico. Esso rimane comunque in carica ed operativo fino a successivo rinnovo, anche se non al completo delle sue componenti. In sede di prima convocazione è necessaria la presenza di tutti i suoi componenti, è sufficiente la presenza della metà più una delle componenti nella seconda convocazione. Punto 5 – Il provvedimento disciplinare ha inizio con la contestazione degli addebiti che, per la lettera A della tabella in Allegato 1 al presente Regolamento, viene formulata immediatamente dopo il verificarsi del fatto, anche in forma orale, dall’ organo individuale competente a irrogare la sanzione disciplinare. Le giustificazioni orali a difesa verranno registrate per iscritto. Per gli addebiti di cui alle lettere B e C della tabella allegata, la contestazione viene formulata dal Dirigente Scolastico, tempestivamente informato per iscritto da chi riscontra la mancanza disciplinare. Le sanzioni o le segnalazioni al Capo d’ Istituto per l’ avvio delle procedure disciplinari possono essere attuate da qualsiasi docente testimone dell’ infrazione, non necessariamente membro del Consiglio della classe di appartenenza dello studente in questione. In questo caso il docente testimone ne darà immediata comunicazione al Coordinatore di classe. Le sanzioni che comportano l’ allontanamento dello studente dalla comunità scolastica sono sempre adottate da un organo collegiale ( Consiglio di Classe fino a 15 giorni, Consiglio di Istituto per periodi superiori , per l’ esclusione dallo scrutinio finale o per la non ammissione all’ esame di stato ) e possono essere disposte solo in casi gravi e per reiterate infrazioni. In caso di allontanamento dello studente dalla comunità scolastica l’ Istituto si impegna a mantenere un rapporto con lo stesso e con la sua famiglia in modo da preparare il suo rientro. Punto 6 –Lo Studente ha sempre diritto ad opporre ricorso, con istanza in carta semplice , davanti all’ organo di garanzia interno entro 15 giorni dalla notifica della irrogazione. 58 L’ organo di garanzia interno è tenuto a decidere entro i 10 giorni successivi alla data di ricezione dell’ istanza. In materia di violazione dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti, riscontrate eventualmente anche nel presente Regolamento, è possibile indirizzare, da parte di chiunque abbia interesse, un reclamo all’ Ufficio Scolastico Regionale che decide in via definitiva, acquisito il parere vincolante dell’ organo regionale di garanzia. Le sanzioni possono essere eseguite anche in pendenza di impugnazione. Di seguito le sanzioni l’organo competente per ciascuna mancanza disciplinare: Sanzioni disciplinari Mancanze disciplinari Organo competente a infliggere le sanzioni Tipologia A Assenze ingiustificate Elevato numero di assenze (30% in un mese) e o ritardi Mancato svolgimento del lavoro assegnato Richiamo verbale o, in caso di reiterazione, richiamo scritto Comportamento scorretto ( ritardi al rientro attraverso nota sul dell’ intervallo e al cambio d’ ora; compor- registro e avviso alle tamenti che distraggono la classe dalle le- famiglie zioni; comportamento non rispettoso delle regole durante le attività didattiche esterne; abbigliamento sconveniente; non mantenimento della pulizia dell’ ambiente scolastico… ) Docente Inosservanza delle disposizioni organizzative e di sicurezza Uso del cellulare e di apparecchiature in- Sequestro delle appaformatiche private recchiature da parte del docente e riconsegna, a sua discrezione, all’ allievo, alla fine della attività didatComportamento scorretto nell’ esercizio dei tica della giornata oppure ai genitori il giordiritti di associazione no seguente Alterazioni, contraffazioni riscontrate su giustificazioni, firme dei genitori, comunicazioni della scuola… 59 Sanzioni disciplinari Organo competente a infliggere le sanzioni Mancanze disciplinari Tipologia B Richiesta di risarciDanni al patrimonio scolastico (arredi, suppel- mento dei danni e solettili, sussidi, edificio scolastico… ) spensione fino a 15 giorni Tipologia C Consiglio di classe 1- Utilizzo di espressioni, attegiamenti o gesti offensivi o lesivi dell’ altrui dignità anche in termini di discriminazioni razziali, religiose, politiche, sessuali… Sospensione fino a 15 giorni Consiglio di classe ( fino a 15 giorni ) 2- Diffusione pubblica di foto, filmati o registrazioni audio relativi a persone presenti nell’ Istituto con pregiudizio per il decoro o la reputazione delle persone stesse 3- Manomissione dei registri di classe e/o alterazione dei registri dei docenti 4- Furto Allontanamento dalla comunità scolastica per periodi superiori a 15 giorni Non ammissione agli scrutini finali o all’ e5-Partecipazione ad eventi che turbino la re- same di stato nei casi golarità organizzativa scolastica nel suo svolpiù gravi gimento quotidiano Consiglio d’ Istituto ( oltre i 15 giorni e per ulteriori ulteriori provvedimenti) 6 - Atti che prefigurano il reato di procurato allarme 7 – Introduzione nella scuola di alcolici, droghe e/o oggetti atti ad offendere 8- Ricorso alla violenza o ad atti che mettano in pericolo l’ incolumità altrui 9-Partecipazione ad eventi che comportino l’ interruzione del pubblico servizio scolastico 60 TITOLO VIII Assemblee degli studenti e dei genitori Art. 30 – Diritto di assemblea Gli studenti e i genitori degli alunni hanno diritto di riunirsi in assemblea nei locali dell’Istituto secondo le modalità previste dai successivi articoli. Art. 31– Assemblee studentesche Le assemblee studentesche costituiscono occasione di partecipazione democratica per l’approfondimento dei problemi della scuola e della società in funzione della formazione culturale e civile degli studenti. E’ consentito lo svolgimento di assemblee d’Istituto o di indirizzo e di classe, nel limite delle ore di lezione di una giornata per la prima e di due ore per la seconda. L’assemblea di classe non potrà essere tenuta sempre lo stesso giorno della settimana e sempre nelle ore della medesima disciplina. Il numero di assemblee di istituto e/o di indirizzo deve sempre essere compatibile con il rispetto del numero di duecento giorni di lezione, stabilito per l’anno scolastico dalla normativa vigente. Perché i giorni di assemblea siano validi ai fini del computo dei 200 giorni dovuti devono preveere attività di ricerca,di seminario,di lavoro di gruppo. Altre assemblee potranno svolgersi fuori dall’orario delle lezioni, subordinatamente alla disponibilità dei locali. Alle assemblee di indirizzo e/o di Istituto possono partecipare esperti esterni non più di quattro volte per ogni anno scolastico. I rappresentanti degli studenti nei Consigli di Classe possono eleggere un comitato studentesco d’indirizzo. All’assemblea di classe o d’Istituto possono assistere, oltre al Dirigente Scolastico o a un suo delegato, gli insegnanti che lo desiderino. Le assemblee sono sospese nel mese conclusivo delle lezioni. Art. 32 – Funzionamento delle assemblee studentesche L’assemblea d’indirizzo è convocata su richiesta della maggioranza del comitato studentesco d’indirizzo. L’ordine del giorno delle assemblee di classe o d’indirizzo dovrà essere presentato al Dirigente Scolastico con un anticipo di almeno tre giorni. La data e l’orario di svolgimento dell’assemblea saranno stabiliti dal Dirigente Scolastico. Il comitato studentesco ovvero il Presidente eletto dall’assemblea garantisce l’esercizio democratico dei diritti dei partecipanti. Il Dirigente Scolastico o il suo delegato ha potere d’intervento nel caso di violazione delle norme vigenti in materia o in caso di constatata impossibilità di un ordinato svolgimento dell’assemblea. Dopo ogni assemblea, che potrà durare anche un’intera mattinata, il Comitato Studentesco dovrà redigere un verbale, nel quale verranno specificati, oltre agli argomenti trattati, i risultati della discussione. Gli studenti elaboreranno il regolamento di funzionamento dell’assemblea per essere visionato dal Consiglio di Istituto. Art. 33 – Assemblea dei genitori Le assemblee dei genitori possono essere di classe o d’indirizzo. I rappresentanti dei genitori nei consigli di classe possono eleggere un Comitato di Genitori dell’indirizzo. Qualora le assemblee si svolgano nei locali dell’Istituto, la data e l’orario di svolgimento di ciascuna di esse dovranno essere concordati di volta in volta con il Dirigente Scolastico. All’assemblea di classe o d’indirizzo possono partecipare con diritto di parola il Dirigente Scolastico e gli insegnanti rispettivamente della classe o dell’indirizzo. TITOLO IX Disposizioni varie Art. 34 – Varie Punto 1 - Nella scuola, nessun luogo escluso, è vietato fumare. I trasgressori saranno soggetti alle sanzioni amministrative previste dalla normative Legge 16 Gennaio 2003, n. 3, ma anche a sanzioni disciplinari. Punto 2 – Durante l’ orario scolastico i telefoni cellulari dovranno essere spenti. I trasgressori saranno soggetti a sanzioni disciplinari. Punto 3 – Gli Studenti sono tenuti a lasciare, alla fine delle lezioni, le aule in ordine. In casi eccezionali, e su indicazione della Dirigenza e/o dei Responsabili di Sede, il personale non effettuerà la pulizia nelle aule in cui cartacce e altro si trovino a terra e sotto i banchi anziché nei cestini. Il personale, inoltre, segnalerà la presenza di scritte e/ o danneggiamenti prima al Coordinatore di classe e poi alla Dirigenza. 61 Punto 4– Gli Studenti che usufruiranno del servizio di biblioteca saranno tenuti a trattare con cura i libri concessi in consultazione o prestito e si impegneranno al rispetto dell’ apposito Regolamento redatto dal Docente responsabile del servizio. Punto 5 - I Docenti e gli Studenti, questi ultimi autorizzati per iscritto da un Docente, utilizzeranno la fotocopiatrice solo ad uso esclusivamente scolastico, attraverso il personale adibito al compito e mai direttamente, per evitare possibili danneggiamenti. Punto 6- Per l’utilizzo, la manutenzione e l’assistenza relativi ai vari strumenti didattici e per la registrazione di programmi televisivi ci si rivolgerà al Collaboratore Tecnico o al Docente subconsegnatario dei materiali. Punto 7 - Per gli interventi di manutenzione ci si rivolgerà all’ Assistente Tecnico. Punto 8 - L’orario delle lezioni potrà essere modificato, in rapporto alle esigenze didattiche e alla disponibilità dei docenti, previa comunicazione alle famiglie tramite gli Studenti. Punto 9 – In occasione di assemblee del personale docente ( i cui orari saranno comunicati tramite avviso agli studenti) saranno sospese le lezioni nelle classi i cui docenti partecipano all’ assemblea. Punto 10 – In occasione di scioperi del personale , potrà essere disposta, con avviso agli studenti, l’ entrata posticipata o l’ uscita anticipata delle classi i cui docenti partecipino allo sciopero. In tal caso non potranno essere assicurate né l’ attività didattica né la vigilanza. Punto 11 – In occasione delle assemblee studentesche d’ indirizzo ( i cui orari saranno comunicati tramite avviso agli studenti ) le lezioni saranno sospese e la sorveglianza sarà garantita solo nei luoghi in cui le stesse saranno tenute. Punto 12 – In caso di malessere o di infortunio degli studenti, si provvederà ad informare le famiglie dagli uffici. Ove la situazione lo richieda, la Scuola provvederà comunque al trasporto presso il più vicino Pronto Soccorso e ad avvertire contestualmente la famiglia. Punto 13 – Nei casi di infortunio previsti, la Scuola sarà tenuta a trasmettere denuncia all’ INAIL e all’ Assicurazione stipulata dall’ Istituto; la famiglia sarà pertanto tenuta a consegnare in Segreteria il certificato rilasciato dal Pronto Soccorso entro e non oltre le ore 11.00 del giorno successivo all’ infortunio stesso o la dichiarazione di non ricorso alle cure mediche. Art. 35 – Ricevimento genitori Punto 1 - I Genitori sono tenuti ad informarsi costantemente sull’andamento didattico e disciplinare dei propri figli durante l’anno scolastico, nell’ora settimanale di ricevimento dei Docenti. Tali incontri saranno sospesi per venti giorni a cavallo della valutazione del Trimestre / Quadrimestre iniziale e un mese prima della fine dell’anno scolastico. Punto 2 – Sarà a disposizione dei genitori l’ora settimanale di ricevimento di ogni Docente previa prenotazione. Punto 3 – Si terranno, inoltre, tre incontri scuola-famiglia; le date e gli orari di tali incontri verranno comunicati tramite avviso agli Studenti. Art. 36 – Modifiche al presente regolamento Il presente regolamento potrà essere modificato nel rispetto delle norme di legge, con deliberazioni adottate dal Collegio Docenti e dal Consiglio d’Istituto a maggioranza assoluta dei componenti in carica. 62 REGOLAMENTO VIAGGI A.S. 2011/2012 Approvato dal Collegio Docenti con delibera n° del 14/10/2010 ART. 1 I viaggi, che comprendono anche le visite guidate e le uscite connesse ad attività sportive, presuppongono precise ed adeguate motivazioni didattiche, culturali e professionali. Essi costituiscono il fondamento di una adeguata programmazione didattica che deve essere predisposta fin dall’ inizio dell’ anno scolastico come esperienza di apprendimento e di crescita della personalità ed in coerenza con l’ azione educativa generale. ART.2 Visite guidate Le visite guidate si effettueranno nell’ arco di una sola giornata presso complessi aziendali, mostre, monumenti, località di interesse storico – artistico, parchi naturali, anche in comuni diversi da quelli in cui ha sede l’istituto. Esse sono proposte dai Consigli di Classe, nei limiti di cinque visite guidate annuali per classe, da effettuarsi entro il mese di aprile di ciascun anno scolastico. I docenti dovranno acquisire, mediante moduli predisposti, l’ autorizzazione dei genitori. Questa è obbligatoria per tutti gli studenti. Per le classi residuali dell’ indirizzo Turistico del Professionale, le uscite di un giorno potranno essere superiori a cinque, in sintonia con il curricolo specifico. ART. 3 Viaggi d’ istruzione I viaggi di durata superiore alla giornata, da noi indicati con la definizione viaggi d’istruzione, hanno come scopo l’ integrazione culturale generale e specifica di indirizzo. Essi si effettuano nell’ arco di più giornate e sono riservati alle classi terminali nel numero di uno l’anno . I docenti referenti per i viaggi di istruzione e o i responsabili di sede coordineranno ed articoleranno le proposte relative ai viaggi di istruzione, di concerto con i referenti delle classi interessate. Compete ai Consigli di Classe, qualora sussistano le condizioni favorevoli dal punto di vista didattico e disciplinare, procedere a tutte quelle intese relative alla programmazione didattica che potranno agevolare la preparazione del viaggio d’ istruzione dal punto di vista formativo e culturale. I Consigli di classe proporranno, altresì, al Dirigente scolastico la nomina dei docenti accompagnatori. Le proposte relative all’ effettuazione ed i relativi progetti saranno redatti dai consigli di classe e presentati al Dirigente Scolastico. I docenti accompagnatori acquisiranno l’ autorizzazione da parte dei genitori, che è obbligatoria per tutti gli studenti. I docenti accompagnatori, di concerto con i referenti viaggi, collaboreranno con la dirigenza e con la segreteria nella fase organizzativa del viaggio. ART. 4 Viaggi di indirizzo Ogni indirizzo di studi potrà realizzare, coerentemente ai propri percorsi educativi e didattici, un viaggio di indirizzo superiore a un giorno, oltre al viaggio di istruzione, che costituisce parte di un percorso formativo complesso e articolato nel corso dell’anno scolastico. I viaggi rientranti in uno specifico progetto di indirizzo dovranno avere le seguenti caratteristiche: - ogni progetto dovrà essere approvato dai Consigli di Classe completi ( docenti, rappresentanti genitori, rappresentanti studenti) che parteciperanno ed il viaggio rappresenterà un momento pregnante del percorso formativo da sviluppare nell’intero anno scolastico - sarà a carico degli studenti senza oneri finanziari per la scuola; - dovrà indicare: 1- I destinatari 63 2- la motivazione 3- gli obiettivi 4- i contenuti 5- le metodologie 6- i risultati attesi 7- la verifica e la valutazione 8- la documentazione 9- il periodo di effettuazione 8- i docenti coinvolti e i docenti accompagnatori Tali progetti dovranno essere presentati entro i termini previsti per la programmazione didattica (fine ottobre – inizio novembre) ART.5 Periodi di effettuazione I viaggi d’ istruzione potranno essere effettuati durante tutto l’ anno scolastico, con esclusione dell’ ultimo mese di lezione. Restano,inoltre, esclusi i periodi prossimi alla chiusura del trimestre e del pentamestre, i periodi fissati per gli scrutini ed i Consigli di Classe. ART. 6 Numero dei partecipanti Alle visite guidate e ai viaggi d’ istruzione dovranno partecipare almeno i due terzi della classe con eventuale arrotondamento alla prima unità inferiore. Per le manifestazioni teatrali di Siracusa, la partecipazione ad “ Albachiara”, al “ Giorno del ricordo delle vittime della mafia”, alla B.I.T., le visite a “ La città della scienza” ed i viaggi di indirizzo la partecipazione dei due terzi non sarà vincolante. Nel caso di alunni incorsi in provvedimenti disciplinari il diritto a partecipare alle visite ed ai viaggi viene meno. I Consigli di Classe possono programmare, inoltre , delle visite, viaggi – premio, per tutti gli alunni considerati meritevoli, a prescindere dai due terzi della classe. Per i non partecipanti le lezioni si svolgeranno regolarmente. ART. 7 Accompagnatori I docenti accompagnatori sono nominati con atto formale del Dirigente Scolastico su proposta dei Consigli di Classe. Essi di norma fanno parte del Consiglio di Classe e sono in numero di uno ogni quindici studenti. Il Consiglio di Classe dovrà, altresì, designare un accompagnatore supplente. Nel caso di partecipazione di uno o più alunni in situazione di diversa abilità, si demanda alla designazione di un accompagnatore qualificato. I docenti accompagnatori hanno compiti di vigilanza ed educative sono tenuti a collaborare al positivo esito del viaggio. In caso di impossibilità di regolare svolgimento del viaggio, gli accompagnatori dovranno disporre il rientro. Viene designato altresì dal Dirigente Scolastico il docente capo – comitiva. Questi coordinerà il viaggio e predisporrà la relazione finale. ART. 8 Il presente Regolamento sarà affisso all’ albo della scuola. I docenti coordinatori avranno cura di illustrarlo agli studenti nella fase iniziale dell’ anno scolastico. 64