IAML Italia
in collaborazione con:
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO
FACOLTÀ DI LETTERE E FILOSOFIA
Con il patrocinio di
Comune
di Bergamo
LA CATALOGAZIONE DI MUSICA, DOCUMENTI
SONORI E LIBRETTI NELL'EVOLUZIONE DI SBN DA
INDICE 1 A INDICE 2: IL RECUPERO DELLA BASE
DATI MUSICA
Workshop per operatori delle biblioteche che catalogano la musica in SBN
22-24 settembre 2004
6-8 ottobre 2004
Bergamo
Civica Biblioteca e Archivi Storici Angelo Mai – Sala
Tassiana, piazza Vecchia 15
Univarsità di Bergamo – Aula 5, via Salvecchio 19
Università di Bergamo – Aula 19, via dei Caniana 2
Giovedì 23 settembre
Giovedì 7 ottobre
Monica Boni, La catalogazione in SBN delle edizioni
musicali
Aula 5 dell’Università
(via Salvecchio – Città alta)
Aula 19 dell’Università
(via dei Caniana – Città bassa)
ore 9.00 – 12.30
Comune di Reggio Emilia
Istituto musicale pareggiato Achille Peri
Biblioteca Armando Gentilucci
http://www.municipio.re.it/peri_biblioteca
Rappresentazione catalografica di un documento
Accessi
Documento
Descrizione
fisica
Descrizione
del contenuto
La natura bibliografica della musica:
particolarità
• Titolo
Titolo generico necessita di un titolo aggiunto (uniforme o convenzionale)
• Editori e date di pubblicazione
Assenza di una data di edizione sulla pubblicazione
• Numeri
Numeri di lastra, numeri editoriali, numeri standard (dal 1996 ISMN)
• Intestazioni principali e secondarie
cfr. musica vocale e tutti casi in cui una composizione sia stata modificata
(arrangiamenti, riduzioni, trascrizioni, fantasie su, parafrasi)
Modelli per la catalogazione della musica
• Manuale di catalogazione musicale, Roma, ICCU, 1979
– musica a stampa
– manoscritti musicali
– registrazioni sonore
• The Core bibliographic record for music and sound
recordings, ed by the Working Group of the Core Bibliographic
Record from Music and Sound Recordings of IAML, «Fontes artis
musicae», vol.45, n.2, 1998, pp.139-151
Sinossi operativa
Record bibliografico
Regole di catalogazione
Norme SBN
Specifiche software
Fonti normative di catalogazione della musica
• Per la scelta dell’intestazione:
Regole italiane di catalogazione per autori, Roma, ICCU, 1982
• Per la forma dei nomi (composto, con prefisso…)
Regole italiane di catalogazione per autori, Roma, ICCU, 1982
• Per la trascrizione dei nomi e punteggiatura convenzionale
Guida alla catalogazione in SBN (Libro Moderno), 2.ed., Roma, ICCU, 1995
Guida alla catalogazione in SBN (Libro Antico), Roma, ICCU, 1995
• Per la descrizione
ISBD (PM): 2.ed., Roma. ICCU, 1993
• Per i collegamenti autore-titolo e titolo-titolo
Guida alla catalogazione in SBN (Libro Moderno), 2.ed., Roma, ICCU, 1995
Giuliana Sapori, Musica a stampa: un manuale di regole per l’uso di SBN
Polo Lombardia (http://www.cilea.it/music/tools/sapori.pdf)
Ambiente di lavoro SBN
Integrazione
Condivisione
In ambiente di lavoro condiviso
Notizia
Edizione
Esemplare
Esemplare
Esemplare
Dialogo col sistema
Interrogazione
Catturo
Scelta
Creo
Fasi operative della catalogazione in SBN
- creazione della notizia • Qualificazioni
• Descrizione
• Collegamenti
- legame/i titolo-autore
- legame/i titolo-titolo
Catalogare la musica in SBN Indice
Applicazioni e integrazioni ai principi contenuti
in:
Giuliana Sapori, Musica a stampa: un manuale di regole per
l’uso di SBN Polo Lombardia
(http://www.cilea.it/music/tools/sapori.pdf)
Problemi di catalogazione nella nuova base dati
integrata (*)
QUALIFICAZIONI (1)
Natura: (notizie principali) M, C, W, (titoli subordinati) T, D, P, N,
A, B
Codice di designazione generica del materiale: 9
[il legame sostituisce l’indicazione che ISBD (PM) prescrive fra parentesi
quadre dopo il primo titolo nella prima area]
Codice di lingua:
• per la musica vocale indicare la lingua del testo
• per la musica strumentale assegnare codice ABS (*)
• se le lingue sono più di tre, dopo la prima mettere MUL
International standard bibliographic description for printed music:
ISBD (PM), 2.ed, IFLA, 1991
(edizione italiana: Roma, ICCU, 1993)
Legame
Legame
Legame
1. Titolo proprio [designazione generica del materiale]
= titolo parallelo : complementi del titolo / indicazioni
di responsabilità. – 2. Area dell’edizione. – 3.
Indicazione specifica della musica a stampa. – 4.
Luogo di pubblicazione : nome dell’editore, data di
pubblicazione. – 5. Designazione specifica ed
estensione del materiale : illustrazioni ; dimensioni +
indicazione del materiale allegato. – 6. Area della
collezione. – 7. Area delle note. – 8. Area del numero
standard
Legame
International standard bibliographic description for printed music:
ISBD (PM), 2.ed, IFLA, 1991
(edizione italiana: Roma, ICCU, 1993)
• Area 1 nel suo elemento 2:
Designazione generica del materiale [ISBD (PM): § 1.2]
• Area 3:
Area specifica della musica a stampa [ISBD (PM): § 3]
• Area 5 nel suo elemento 1:
Designazione specifica ed estensione del materiale [ISBD (PM): § 5.1]
• Area 8:
Area del numero standard (o suo equivalente) e delle condizioni di
disponibilità
QUALIFICAZIONI (2)
Data 1: di pubblicazione o, in sua assenza, di copyright, di
stampa (codice D), di riproduzione (tipo E)
1.
2.
3.
•
In loro assenza sulla pubblicazione si può:
proporre data incerta (codice F) di quattro cifre
indicare la prima delle date estreme entro le quali si presuppone
essere stata edita la pubblicazione (codice F) (*)
non dare nessuna data (codice F)
N.B.: per le ristampe inalterate di monografie, la data è quella dell’edizione
di base, se conosciuta.
Data 2: di pubblicazione dell’edizione originale (tipo E)
1.
2.
indicare la seconda delle date estreme entro le quali si presuppone
essere stato pubblicato il documento (codice F)
nessuna data (codice F)
•
N.B. : per le date di tipo D la data 2 non si attiva
QUALIFICAZIONI (3)
Numeri (1) [il legame sostituisce l’area 8 prescritta negli ISBD (PM)]
• numeri di lastra:
codice tipo L
Identificazione: si trova in fondo alla pagina di musica ed è strettamente connesso
con l’editore produttore della lastra di stampa. Può coincidere con il n.
editoriale se si trova sul frontespizio.
Trascrizione: da solo (*) e senza eventuali caratteri alfabetici, quando questi
indicano soltanto le iniziali della casa editrice. Le iniziali accanto ai numeri di
lastra delle edizioni antiche è bene segnalarli in precisazioni d’inventario.
Crescentini – editore Girard
Crescentini - editore Lucca
QUALIFICAZIONI (4)
Numeri (2) [il legame sostituisce l’area 8 prescritta negli ISBD (PM)]
• numeri editoriali:
codice tipo E
Identificazione: sempre sul frontespizio
Trascrizione: come il n. di lastra ma
preceduto da lettere se significative
• identificativi bibliografici
- numero RISM: codice X (*)
- numero Sartori: codice Y(*)
Identificazione: sui repertori
• numeri standard:
- ISBN: codice I
- ISMN (dal 1996): codice M
Identificazione: sul verso del front. e/o
dietro la copertina
AREA 1: TITOLO E INDIC. DI RESPONSABILITA’ (1)
Fonte prescritta: il frontespizio (o suo sostituto: preferibile che sia parte della pubblicazione)
Titolo proprio [particolarità]
•
Se sul frontespizio il titolo originale compare come titolo parallelo, lo si collega con il
titolo proprio con il legame M8P, anche se lo stesso titolo è scelto per il legame M9A.
•
Se i titoli delle singole composizioni hanno come prima parola un termine generico o
corrispondente al nome di una forma musicale (sonata, concerto, sinfonia), gli
elementi d’identificazione quali l'indicazione dell'organico, della tonalità, del numero
d'ordine, del numero di opus o di catalogo tematico, fanno parte del titolo proprio. Nello
stesso modo si tratta la data di composizione che si scrive come si trova senza farla
precedere da alcun segno [cfr. ISBD (PM) § 1.1.2.5]
*Sonata per violoncello e pianoforte op. 4
*Sonata per pianoforte (1957) / Sandro Fuga
AREA 1: TITOLO E INDIC. DI RESPONSABILITA’ (2)
•
Se questi elementi seguono un titolo significativo, si mettono come complementi del
titolo.
*Kronungskonzert: D-dur : KV 537
•
Gli appellativi sono considerati complementi del titolo.
*Sinfonia n. 3 : *Eroica
•
Titoli generici in parte modificati con l'aggiunta di aggettivi, o composti da due
parole ciascuna delle quali sia corrispondente al nome di una forma musicale, sono
considerati titoli significativi.
*Andante funèbre : for cello and piano: opus 44, 2
*Improvviso-fantasia : per pianoforte
•
Musiche composte in onore di una persona o in una occasione particolare, hanno come
intestazione principale il nome del compositore, e come legame di responsabilità 3 il
nome dell'onorato che, se non compare come parte del titolo proprio, si indica in nota.
AREA 1: TITOLO E INDIC. DI RESPONSABILITA’ (3)
•
Se il nome associato con un tipo di responsabilità è parte integrante del
titolo, del comp1emento o di un'altra indicazione di responsabilità, non è
preceduto da particolare segno.
*Mozarts Klavierkonzerte
*George Buechner’s Wozzeck
•
Sono considerate indicazioni di responsabilità parole o frasi che
sottintendono un contributo intellettuale anche senza l'indicazione di un
nome.
*Sinfonia n. 7 / Beethoven ; trascrizione per pianoforte a quattro mani
•
Scrittori, compositori, adattatori, illustratori, revisori, curatori rappresentano
altrettante indicazioni di responsabilità
•
Più indicazioni di responsabilità si mettono nell'ordine in cui si trovano, la
prima preceduta da una barra obliqua tra spazi, le seguenti da punti e virgola
fra spazi.
AREA 2: EDIZIONE
• L’indicazione include normalmente “edizione” o termine analogo unito
ad un numero ordinale o espressione che ne indica diversità rispetto ad
altre edizioni
• Se edizione indica versione, arrangiamento, l’indicazione si riporta in
area 1
• Tuttavia, un termine che denoti arrangiamento vocale (voci acute,
medie o gravi) può essere trattato come un’indicazione di edizione
N.B. se quest’ultima indicazione compare in altre aree della descrizione non
viene ripetuta in area 2
AREA 3: SPECIFICA DELLA MUSICA A STAMPA
Viene data nei termini nei quali si trova sul frontespizio o sul suo sostituto. Se
non vi è alcuna indicazione, si mette in lingua nell'area specifica fra parentesi
quadre. L'indicazione si omette nel caso di:
a) musica destinata ad un solo esecutore, anche se scritta su più pentagrammi;
b) musica destinata a più esecutori su un solo strumento (es. pianoforte a quattro
mani);
c) musica originale per una voce e strumento a tastiera;
d) musica leggera che si presenti notata su un rigo solo, con simboli per gli
accordi (questa indicazione può essere data in nota).
Per una tabella plurilingue dei termini utilizzati o da integrare nell’area
specifica della musica a stampa
http://www.cilea.it/music/lezioni/Presentazione/presentazione.htm
AREA 4: PUBBLICAZIONE (LUOGO ED EDITORE)
Luogo
Editore
Si dà il primo luogo di edizione
presente sul frontespizio seguito da
[etc.]
Si dà la ragione sociale dell’editore
L’appellativo “editore” va riportato
solo se fa parte della ragione
sociale dell’editore
Per approfondimenti:
•
B. M. Antolini, Nuove acquisizioni sull’editoria
musicale in Italia (1800-1920). In Canoni
bibliografici: atti del convegno internazionale IAMLIASA, Perugia, 1-6 settembre 1996, a cura di Licia
Sirch, Lucca, LIM, 2001, pp. 95-130
•
B. M. Antolini, Dizionario degli editori musicali
italiani (1750-1930), Pisa, ETS, 2000
•
A. Zecca Laterza, Bibliografia sugli editori musicali
(in fase di aggiornamento)
AREA 4: PUBBLICAZIONE (DATA)
•
Se il copyright evidentemente appartiene ad edizioni precedenti si mette fra
parentesi quadre la data presunta e di seguito il copyright.
c1969
stampa 1981
[1988], cl927
[198.], c1927
• Per le pubblicazioni fino ai primi del '900 che non abbiano data, si può
ricorrere per una data approssimativa a repertori basati sul numero di lastra: in
questo caso la data si mette fra parentesi quadre [data ricavata]
• Caso in cui due date presenti sulla pubblicazione (di edizione e di copyright)
non coincidano: la data di pubblicazione va riportata in descrizione, quella di
copyright in nota e solo qualora vi sia un ampio divario.
• La data del timbro a secco può essere riportata nelle precisazioni d’inventario,
non trattandosi di informazione rilevante ai fini della ricostruzione di una data
vicina a quella della pubblicazione, ma indicativa degli spostamenti del
materiale all’interno del magazzino dell’editore.
AREA 5: COLLAZIONE (1)
Designazione specifica del materiale
Si esprime in italiano.
Per i termini da usare cfr: Sapori, Manuale, pp. 4-6 come per l’area 3
Estensione del materiale
Si indica in pagine o carte fra parentesi tonde se il documento è in un volume,
in volumi se l'opera è in più volumi, secondo la casistica che segue:
. - 1 partitura (IV, 329 p.)
. -1 partitura in 2v.
. - 1 spartito (259 p.)
. - 1 parte (80 p.)
. - 4 parti oppure: 4 parti (50, [45],45,40 p.)
. - 12 parti in cartella
.
AREA 5: COLLAZIONE (2)
Se nessuno dei termini indicati per la designazione specifica del materiale corrisponde
alla pubblicazione, si danno semplicemente pagine o carte secondo le regole per i
comuni volumi a stampa.
Il materiale allegato si descrive utilizzando i termini indicati per la designazione
specifica del materiale se possibile, secondo la casistica che segue.
. - 1 partitura (92 p.) ; 18 cm + 1 parte
. - 1 partitura (92 p.) ; 18 cm + 4 parti
. - 1 partitura in 2 v. ; 18 cm + 1 parte
. - 1 partitura (329 p.) ; 18 cm + 25 parti + libretto.
L 'estensione degli allegati è facoltativa.
N.B.: indicare in area 5 le parti in numero corrispondente a quelle reali, rinviando alle
precisazioni d’inventario i dettagli della consistenza comprensiva degli eventuali
raddoppi
AREA 6: NOTE
L'area delle note è preceduta da punto, spazio, doppia parentesi aperta che
non si chiude. Le note seguono l'ordine delle aree.
Come prima nota si può mettere quella relativa all'organico analitico, e
dovrà iniziare con la parola 'Organico' seguita da due punti e spazio.
Segue l'organico con indicazioni abbreviate, separate da virgola senza
spazi, secondo la tabella consultabile in:
http://www.cilea.it/music/mustools.htm#Musical%20forms
In quest’area si inseriscono altresì informazioni relative alla durata.
A parte le normali note sulle varie aree, subito dopo le note di contenuto si
mettono le eventuali note sulla notazione.
N.B.: note sull'esemplare trattato si mettono solo in precisazione di inv.
LEGAMI TITOLO-AUTORE (1)
Codice di responsabilità 1 (principale): unico autore o primo nominato di
due o tre autori
- L'autore di un'opera musicale
- L'autore di una raccolta di brani musicali anche se scelti da altri
- L'autore della musica, se la pubblicazione contiene musica e testo o
musica accompagnata da un libretto (l'autore del testo avrà
responsabilità 3)
- Arrangiatori, se l'opera ha carattere di novità (l'autore della composizione
originaria avrà responsabilità 3)
- Autori e adattatori della musica in caso di ballad-operas (a meno che da
fonti bibliografiche non risulti prevalente l'autore del testo)
- Trascrittori o armonizzatori di singoli canti popolari sui quali abbiano
esercitato una particolare opera di elaborazione
LEGAMI TITOLO-AUTORE (2)
- Autori di parafrasi, pot-pourri, souvenirs, reminiscenze, impressioni ecc.
purché l'apporto abbia notevole carattere di novità (l'autore del testo
originario avrà responsabilità 3). In genere se si trova scritto: fantasia
su, pot-pourri, reminiscenze di
- Autori delle opere originarie se l'operazione compiuta dall'adattatore non
ha particolari caratteri di originalità, ad es. se si trova scritto:
adattamento, riduzione, trascrizione, ma guardare bene il contenuto.
- Autore di variazioni
- Autore di cadenze pubblicate indipendentemente dall'opera originaria
- Autore di compilazioni di brani musicali organizzate per fini didattici,
raccolte di canti popolari, a meno che non siano stati tutti armonizzati e
adattati con carattere di novità da una terza persona
LEGAMI TITOLO-AUTORE (3)
Codice di responsabilità 3 (secondaria): autori di un’opera dotata di più
di tre autori
- L'autore del testo se vi è testo e musica
- Riduttori, trascrittori, revisori, curatori
- Autore dell'opera originaria di un adattamento con caratteri di novità o di
variazioni, o di cadenze pubblicate indipendentemente dall'opera
originaria
N.B.(1.): È persona con legame di responsabilità 3 il destinatario di una
composizione fatta in suo onore, o l'interprete al quale è destinata una
composizione
N.B.(2.): Hanno intestazioni anonime singoli canti popolari con legame con
autore di responsabilità 3 per il trascrittore, a meno che questi non
l'abbia arricchiti di una notevole elaborazioni. Stesso dicasi per
documenti musicali senza l'indicazione dell'autore
ENTE EDITORE/TIPOGRAFO (1)
Editori e tipografi sono considerati enti di tipo E.
Hanno questa codifica anche coloro che abbiano svolto occasionalmente attività
editoriale.
Il nome dell'azienda può essere costituito da:
1) Nome dell'unico intestatario (*Cognome, *Nome) in forma estesa e completa,
con rinvio daeventuali forme varianti.
2) Nomi di due o più intestatari uniti ciascuno da &, che sostituisce qualunque
forma di 'e' nellevarie lingue (*Cognome, *Nome & *Cognome, *Nome &
Cognome, Nome) in forma estesa e completa, con il cognome ripetuto anche
se della stessa famiglia, e con rinvio dalla inversione nell'ordine dei cognomi.
La & precede anche le espressioni: *figli, *C. (da usare sempre al posto di Co.,
Comp., C.ie, Soci).
3) Denominazione dell'azienda (nella forma prevalentemente citata nei repertori e
in mancanza prevalentemente usata nelle sottoscrizioni; comunque la forma
più completa).
4) Insegna o l'indirizzo dell'azienda.
ENTE EDITORE/TIPOGRAFO (2)
Per il materiale moderno il nome dell' editore si trascrive nella forma più breve che ne
permetta l'identificazione senza ambiguità.
Si aggiungono qualificazioni per distinguere gli omonimi, generalmente costituite da un
numero arabo seguito da punto e racchiuso fra parentesi uncinate; si possono trovare
anche qualificazioni di luogo o di altro genere, tipo 'il vecchio', 'il giovane'.
Si inseriscono quattro asterischi davanti alle prime quattro parole significative, escluse
le espressioni introduttive nelle aziende di tipo 4 (insegne ecc.), ma la qualificazione fra
uncinate interrompe la chiave e dopo non si mettono più asterischi.
Trattini che uniscono due parti di un cognome doppio o una parola composta si debbono
scrivere senza spazi prima e dopo, e si inseriscono due asterischi, uno all'inizio e uno
subito dopo il trattino.
Prefissi iniziali sono uniti al nome con un trattino sotto stante e l'asterisco va solo
davanti al prefisso.
Prefissi non iniziali, non sono uniti con il trattino sotto stante alla parola che segue ed
entrambe hanno l'asterisco. Prefissi posposti non hanno asterisco.
ENTE EDITORE/TIPOGRAFO (3)
Si omettono indicazioni quali: edizioni, editore, tipografo ecc. unite a un cognome anche
se lo precedono. Si usano unite a nomi di aziende del tipo 3.
Indicazioni come fratelli, figli, erede, vedova ecc. si scrivono nella forma sciolta
normalizzata, con l'iniziale minuscola, nella lingua originale e posposti al prenome (o in
sua assenza al cognome).
Qualora i repertori utilizzino forme diverse, si preferisce la forma nella lingua del paese
d'origine. Si fanno rinvii da forme varianti, ma non dalle forme latine, a meno che non
siano molto diverse dalla forma accettata.
Ogni notizia ente editore ha uno spazio note di commento nel quale si possono inserire
facoltativamente informazioni sugli anni di attività o sui repertori consultati.
LEGAMI TITOLO-TITOLO (gerarchici)
COLLANA
Monografia
Monografia
Monografia
Monografia
superiore
Monografia
intermedia
M. inferiore
M. inferiore
Monografia
intermedia
M. inferiore
M. inferiore
Monografia
intermedia
M. inferiore
M. inferiore
LEGAMI TITOLO-TITOLO (in orizzontale)
•
•
•
•
•
•
•
Titolo parallelo
M8P
Varianti del titolo
M8D
Titolo contenuto
M3T
Titolo analitico
M51N W51N (solo in polo)
Titolo di raggruppamento non controllato M6B
Supplemento
M2M
Titolo di raggruppamento controllato (per noi titolo
convenzionale musica)
M9A
Natura: M
Paese: IT
Lingua: ABS
Data 1: F 1855
Numeri: L 28170
*Bolero: il *don m’è grato e pregio / G. Verdi ; riduzione per pianoforte solo
di L. e A. Truzzi ed H. Potier. – Milano : Tito di G. Ricordi, [185.]. – 7 p. ;
32x25 cm. ((Sul front: rappresentato per la prima volta al teatro imperiale
dell’Opera a Parigi il 13 giugno 1855. – pag. 249-255 dell’emissione riunita.
– Prezzo: fr. 3.
resp. 1: Verdi, Giuseppe
resp. 3: Truzzi, Luigi
resp. 3: Truzzi, Alessandro
resp. 3: Potier, Henry Hippolyte
M1M *Giovanna de Guzman
M9A *Giovanna de Guzman. Il don m’è grato e pregio. Riduzione pianoforte
M8D Il *don m’è grato e pregio (legame in alternativa all’asterisco in descrizione)
A8D Les *vêpres siciliennes. Merci, jeunes amies. Riduzione pianoforte
MONOGRAFIA SUPERIORE
Natura M
Paese IT
Lingua ABS
Data F 1855
Numeri:
*Giovanna de Guzman (I *vespri sicilani) : dramma in cinque atti / posto in
musica dal maestro cavaliere G. Verdi ufficiale della legion d’onore ; riduzione
per pianoforte solo di L. e A. Truzzi ed H. Potier. – Milano : Tito di G. Ricordi,
[185.]. – v.
resp. 1: Verdi, Giuseppe
resp. 3: Truzzi, Luigi
Resp. 3: Truzzi, Alessandro
Resp. 3: Potier, Henri Hippolyte
M8D I *vespri siciliani (legame in alternativa all’uso dell’asterisco in
descrizione.)
M9A *Giovanna de Guzman. Riduzione pianoforte
A8D Les *vêpres siciliennes. Riduzione pianoforte
TITOLO UNIFORME (titolo convenzionale-musica)
Titolo aggiunto
Accesso mediato
Documento
Reticolo con titolo uniforme
Autore
A
A
M
M
M
M
M
A
A
Modello FRBR e musica
Entità
Opera
Espressione
Composizione
musicale
Manifestazione
Edizione
Item
Documento
TITOLO UNIFORME
(In SBN)
Natura
• A: titolo di raggruppamento controllato dell’opera contenuta nella
monografia
Legame autore con responsabilità 1
• Si tratta dell’autore dell’opera contenuta
Legame titolo
•
•
•
•
M9A forma accettata
N9A titolo uniforme di titolo proprio dello spoglio
T9A titolo uniforme di titolo contenuto
A8D forme varianti del titolo uniforme
Per la sua redazione in SBN cfr. «Sbn notizie» n. 3-4 1994
Trascrizione: gli elementi devono essere riportati per esteso, con
caratteri minuscoli, separati da virgole e spazio.
TITOLO UNIFORME
(campo di applicazione)
Impiego in musica
1.
2.
3.
4.
per raggruppare
per identificare
per distinguere
per organizzare
Nell’ interrogazione
Consente di puntare univocamente all’opera contenuta
attraverso l'interrogazione per autore
Creazione
I titoli uniformi di natura A possono essere inseriti solo da
bibliotecari che dispongano degli strumenti di controllo adeguati.
Fonti delle informazioni
• Liste d’autorità redatte da
agenzie bibliografiche nazionali
• Cataloghi tematici e
bibliografie di singoli
compositori (cfr. Barry S. Brook,
Thematic Catalogues in music: an
annotated bibliography including
printed, manuscript, and inpreparation catalogues…New
York: Pendragon Press
• Enciclopedie e dizionari
Dizionario Enciclopedico della Musica
e dei Musicisti, Torino, Utet, 1985-1990
(DEUMM)
The New Grove’s Dictionary of
Music and Musicians, Macmillan,
2001
Musik in Geschichte und
Gegenwart, Kassel, Bärenreiter,
1994- (MMG)
• Edizioni critiche degli
opera omnia
• Monografie su compositori o
generi musicali
TITOLO UNIFORME
(elementi costitutivi e loro ordine)
Il titolo uniforme si compone del titolo di ordinamento, seguito,
quando necessario per l'identificazione, da altri elementi separati l'uno
dall'altro da virgole seguite da spazi.
Questi elementi si debbono susseguire nel seguente ordine di
precedenza:
- Forma musicale
- Mezzo di esecuzione
- Numero di catalogo tematico o numero d'opera, numero d'ordine
- Tonalità
- altri elementi
TITOLO UNIFORME
(scelta del titolo d’ordinamento)
1.
2.
3.
4.
isolare i termini da usare come primo elemento del TU, eliminando tutte le
altre indicazioni che compaiono sulla fonte (articoli, numerali, tonalità,
mezzo di esecuzione, numero di catalogo tematico o d'opera, numero
d'ordine, data di composizione, aggettivi ed epiteti che non facciano parte
del titolo originale, ecc.).
valutare se si tratta di composizione con titolo propriamente detto o
consistente nel nome di forma musicale o liturgica)
stabilire se si tratta di composizione completa o estratto
stabilire se si tratta di composizione originale, elaborazione
(arrangiamento, trascrizione), parafrasi (fantasia, variazioni, pot-pourri)
TITOLO UNIFORME
Titolo propriamente detto
Si riporta nella lingua originale
•
•
•
Scelto dal compositore per
identificare in modo univoco una
composizione
E’ tale anche un titolo consistente
nel nome di una forma qualificato
da un aggettivo aggiunto
dall’autore
E’ tale anche nel caso si tratti di un
accoppiamento di forme non usuali
Titolo consistente nel nome di
una forma
Si riporta in italiano al plurale
•
Per una lista delle forme cfr:
http://www.cilea.it/music/forme.htm
• E’ tale anche nel caso si tratti di un
accoppiamento usuale di forme
• E’ tale anche nel caso consista in
denominazioni di forma perifrastiche o
vezzeggiative o diminutive
N.B.: nella musica del 20. sec. i sostantivi
indicanti il nome della forma sono trattati
come distintivi
TITOLO UNIFORME
(titolo propriamente detto - casi particolari)
•
•
•
•
•
•
•
Quando si ha un titolo alternativo, o comunque forme diverse del titolo nella stessa
lingua in varie edizioni o titoli troppo lunghi, si sceglie la parte o forma più conosciuta,
cioè il titolo tradizionale
Versioni diverse di uno stesso titolo: si aggiungono in calce qualifiche con data di
rappresentazione, versione (indicarle tra parentesi tonde)
Traduzioni che costituiscono vere e proprie versioni con titoli diversi, vanno distinte
con i rispettivi titoli (es: Don Carlo e Don Carlos)
Opere con testo identico ma rimaneggiate nel titolo o nei personaggi, ma non nella
sostanza (es: Margarete, altro titolo per Faust)
Cantate: vanno intestate al titolo; se prive di titolo all’incipit; se si tratta di raccolte a
“cantate”
Stesso dicasi per raccolte di madrigali e di Lieder
Le variazioni o parafrasi (fantasia, pout pourri, etc.) che hanno un titolo
costituito dal nome di una forma e dal titolo della composizione originale,
hanno come titolo di raggruppamento il nome della forma al plurale seguito
dal titolo della composizione originaria (es: Fantasie. Rigoletto)
TITOLO UNIFORME
(composizioni con titolo consistente nel nome di una forma - 1)
Mezzo di esecuzione: si riporta l’organico sintetico(*) sia esso vocale e/o
strumentale della composizione originaria in base a questi criteri:
•
•
•
Nelle composizioni per strumento/i solista/i e gruppo strumentale indicare
prima lo strumento/isolista/i e poi il gruppo strumentale.
Se esistono più strumenti dello stesso tipo, o della stessa famiglia, aggiungere
il numero fra parentesi tonde dopo lo strumento al singolare o la famiglia al
plurale
Per le voci soliste usare i termini: soprano, mezzosoprano, contralto, tenore,
baritono, basso, voce bianca, controtenore, o semplicemente voce se non
specificata.
[Trascrizione: tutto minuscolo, per esteso, separato da virgole]
TITOLO UNIFORME
(composizioni con titolo consistente nel nome di una forma – 2)
Mezzo di esecuzione: cori e insiemi
• Per i cori indicare se opportuno, il numero di voci tra parentesi tonde
coro, voci (4)
• Per combinazioni standard:
TITOLO UNIFORME
(organico - quando si omette)
a) se nel nome della forma è implicito l'organico, es. Messe (che implicano voci
con o senza accompagnamento), Ouvertures e Sinfonie (che implicano
l'orchestra), Lieder (che implicano voci soliste con accompagnamento a
tastiera). Ma, se l'organico è diverso da quello normalmente usato per quella
forma musicale, si aggiunge
b) se l'opera consiste in una serie di composizioni con lo stesso titolo, ma per
organici differenti.
c) se l'organico non è determinato (soprattutto per la musica del Rinascimento),
sia nel caso di musica per voci o strumenti, sia nel caso di insiemi strumentali
non definiti ("per ogni sorta di strumenti"). Ma se due o più opere hanno la
medesima intestazione e lo stesso titolo proprio e si possono distinguere solo
attraverso il numero delle parti o voci, queste si specificano
TITOLO UNIFORME
(organico - particolarità)
N.B. Per uniformarsi ai paesi anglosassoni, si usa il termine 'voci' anche per la musica strumentale. Quindi
se abbiamo un "Contrappunto a tre parti", per il titolo uniforme useremo: Contrappunti, voci (3).
Se trii quartetti e quintetti non hanno una composizione standard, gli strumenti
vanno indicati per esteso.
In ogni caso elencare gli elementi dell'organico nel seguente ordine: .a) voci
(soprano, mezzosoprano, contralto, tenore, baritono, basso), b) cori, c)
strumenti solisti, d) legni (ottavino, flauto, oboe, clarinetto, saxofono, fagotto)
e) ottoni (corno, tromba, trombone, basso tuba), f) archi (violino,
viola,violoncello, contrabbasso), g)strumenti a corde pizzicate (arpa) e
percussioni h) strumenti a tastiera (clavicembalo, pianoforte,organo), i)
complessi strumentali (orchestra, banda, etc.), j) basso continuo
TITOLO UNIFORME
(altri elementi identificativi)
2) ELEMENTI NUMERICI
a)
N. di catalogo tematico:. può essere aggiunto o dato in alternativa al n. d’ordine e al
n. d’opera (cfr. “SBN notizie”, p.36): le lettere che generalmente l'accompagnano
vanno sempre riportate.
b)
N. d'opera: quando è conosciuto è bene trascriverlo, seguito dall'eventuale numero
all'interno del numero d'opera. Riportarlo sempre in caso si mancanza di numero di
catalogo tematico.
c)
N. d'ordine: numero di serie all'interno di una forma, per composizioni con lo stesso
titolo e organico.Trattamento analogo si riserva all’indicazione di libro che raggruppa
pezzi o insiemi di pezzi vocali o strumentali (madrigali, chançons, mottetti).
3) TONALITÀ (minuscolo, per esteso).Per composizioni dal 1600 in poi, va fatta seguire
dal modo (maggiore o minore). Per la musica antica e sacra si può usare il tono, se
espresso chiaramente.
4) APPELLATIVO: non va confuso con il titolo proprio ma è un utile canale d’accesso.
Gli appellativi seguono l'eventuale tonalità separati da virgola. Si procede poi ad un
legame A8D fra il titolo uniforme completo e l'appellativo.
5) ALTRI ELEMENTI DI IDENTIFICAZIONE: fra parentesi tonde, da usare quando due
o più titoliuniformi sono identici ed è necessario distinguerli: anno di composizione,
anno della prima edizione, luogo di composizione, nome del primo editore.
TITOLO UNIFORME
(parti di insiemi compositivi più vasti)
•
Estratto inteso come parte di una composizione unitaria
(movimento, aria, atto, Credo…)
- si usa come titolo uniforme quello dell'opera completa, seguito da
punto e dal titolo del brano estrapolato oppure dal suo numero
d'ordine.
- qualora nel documento vi siano due estratti della stessa opera,
fare un secondo titolo uniforme per il secondo estratto.
- se un compositore raggruppa alcuni estratti formando con essi una
Suite, far seguire al titolo proprio il termine 'Suite'.
- se poi si tratta di una scelta di brani, anche solo di due, questo si
indica con la parola 'scelta' dopo tutto, preceduta da punto.
- se la composizione parte di un'opera ha a sua volta un’ ulteriore
partizione, sola, oggetto del documento in esame, si procede con
ulteriore punto.
TITOLO UNIFORME
(titoli uniformi collettivi)
Il titolo uniforme può corrispondere al raggruppamento di più
composizioni. Tale raggruppamento può differire a seconda che il
documento contenga:
- tutte le composizioni di un autore
- Le composizioni di quell’autore appartenenti alla stessa forma o genere
- Le composizioni per un solo mezzo di esecuzione (generico)
composizioni strumentali
composizioni da camera
composizioni vocali
-
Le composizioni per un solo mezzo di esecuzione (specifico)
composizioni, violino, pianoforte
composizioni, archi
Raccolte omogenee non complete
composizioni, pianoforte. Scelta
TITOLO UNIFORME
(riduzioni, trascrizioni, arrangiamenti - 1)
I termini RIDUZIONE, TRASCRIZIONE, ARRANGIAMENTO, indicano
una modifica nell'organico di una composizione tale da non darle carattere di
novità, quando cioè si è scelto come autore con responsabilità 1 l'autore
originale. In inglese si usa genericamente per tutti il termine arrangement, che
va tradotto a seconda dei casi con quello più opportuno.
Per RIDUZIONE si intende una composizione con organico contratto rispetto
all'originale.
Si può usare il termine riduzione quando sul documento si trovano espressioni come:
francese Réduction, Arrangement
inglese Arrangement, Vocal score
tedesco Bearbeitung, Verkürzung, K1avierauszug
TITOLO UNIFORME
(riduzioni, trascrizioni, arrangiamenti - 2)
Per TRASCRIZIONE si intende una composizione per un organico diverso
da quello originale, anche con un aumento del numero degli strumenti.
Si può utilizzare il termine trascrizione quando sul documento si trovano espressioni come :
italiano Orchestrazione, Elaborazione, Strumentazione
francese Arrangement, Transcription
inglese Arrangement, Adaptation
tedesco Bearbeitung
Per ARRANGIAMENTO si intende in genere per la musica "leggera" o il
jazz, l'adattamento con l'elaborazione più o meno libera della sezione vocale,
strumentale o ritmica di una composizione originale.
Si possono trovare espressioni come:
francese Arrangement
inglese Arrangement
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