Conferenza dei servizi Costruiamo il cambiamento ……. NUOVI MODELLI ORGANIZZATIVI L’ORGANIZZAZIONE PER AREE FUNZIONALI OMOGENEE ASSISTENZIALI PER COMPLESSITÀ ASSISTENZIALE ED INTENSITA’ DI CURA Servizio Assistenza Infermieristica e Ostetrica 19/12/2015 PIANO SANITARIO Regionale 2010-2012 definisce UN RIASSETTO ORGANIZZATIVO DELL’ATTIVITA’ ASSISTENZIALE CHE PREVEDE AL CENTRO IL PAZIENTE ATTORNO AL PAZIENTE RUOTANO LE DIVERSE SPECIALITA’ SECONDO UN APPROCCIO INTEGRATO E MULTISCIPLINARE • GESTIONE CONDIVISA DELLA CURA • MAGGIORE APPROPRIATEZZA DEI SERVIZI EROGATI • ELEVATO LIVELLO DI UMANIZZAZIONE Servizio Assistenza Infermieristica e Ostetrica 19/12/2015 Il Piano di rientro dalla spesa sanitaria della Regione Lazio prevede “Razionalizzazione delle risorse e contenimento della spesa per il personale.” (Decreto del Commissario ad Acta n.49 del 31/05/2010 punto B) Il sistema operativo ospedaliero è chiamato a riconfigurarsi per dare risposte adeguate ai Decreti Regionali che prevedono l’accorpamento di UU.OO. in conseguenza alla riorganizzazione delle strutture e delle attività. Da vincoli da rispettare ad opportunità Servizio Assistenza Infermieristica e Ostetrica 19/12/2015 AREE FUNZIONALI OMOGENEE ASSISTENZIALI ORGANIZZAZIONI INTEGRATE DI UNITA’ OPERATIVE AFFINI ED OMOGENEE BASATE SULLA COMPLESSITA’ ASSISTENZIALE E SULL’INTENSITA’ DI CURA AL FINE DI OTTIMIZZARE L’IMPIEGO DELLE RISORSE UMANE E MATERIALI Servizio Assistenza Infermieristica e Ostetrica 19/12/2015 Sono costituite per l’integrazione e l’ottimizzazione degli interventi assistenziali Consentono: • il superamento della logica dei reparti e la gestione unitaria delle risorse economiche, umane e strumentali; • la conseguente riduzione della duplicazione dei servizi e la razionalizzazione nell’utilizzo dei fattori produttivi; • una gestione quanto più coerente e sinergica degli aspetti assistenziali, diagnostici, terapeutici e riabilitativi; • il perseguimento del livello più elevato di appropriatezza delle cure; • la necessaria multidisciplinarietà dell’assistenza e la presa in carico multiprofessionale. Servizio Assistenza Infermieristica e Ostetrica 19/12/2015 Aree Funzionali Omogenee Assistenziali: Obiettivi • sperimentare una modalità assistenziale articolata in aree omogenee, in base al livello di complessità assistenziale e alla gravità del caso clinico; • organizzare il lavoro infermieristico per settori di complessità superando la frammentazione dell’assistenza; • attivare percorsi formativi per incentivare modelli di assistenza personalizzata ed implementare gli strumenti operativi. Servizio Assistenza Infermieristica e Ostetrica 19/12/2015 Aree Funzionali Omogenee Assistenziali: Obiettivi • revisionare l’organizzazione del lavoro, ottimizzando e condividendo la gestione delle risorse infermieristiche, di supporto ed ausiliarie; • rimodulare gli spazi a garanzia della funzionalità dell’area; • razionalizzare le voci di spesa nella gestione delle risorse. Servizio Assistenza Infermieristica e Ostetrica 19/12/2015 Ogni modifica organizzativa nei servizi sanitari richiede di essere “metabolizzata”: • genera resistenze; • solleva difficoltà di integrazione tra gruppi di lavoro allargati; • richiede adeguamenti culturali. Servizio Assistenza Infermieristica e Ostetrica 19/12/2015 L’evoluzione Da ………….. strutture progettate e organizzate intorno alle Unità Specialistiche A ………..settori organizzati per Aree Funzionali Omogenee Assistenziali sulla base della Complessità Assistenziale e dell’Intensità di cura Servizio Assistenza Infermieristica e Ostetrica 19/12/2015 COMPLESSITA’ ASSISTENZIALE Per complessità assistenziale si intende l’insieme di interventi che si riferiscono alle diverse dimensioni dell’assistenza infermieristica espressi in termini di intensità di impegno e quantità di lavoro dell’infermiere. Atti Congresso IPASVI 2002 M.C. Rossi, S. Viarengo, G. Sacco Servizio Assistenza Infermieristica e Ostetrica 19/12/2015 INTENSITA’ DI CURA “Il livello di cura richiesto dal singolo caso conseguente ad una valutazione di instabilità clinica, associata a determinate alterazioni dei parametri fisiologici”. Servizio Assistenza Infermieristica e Ostetrica 19/12/2015 • A medesime specialità cliniche corrispondono differenti profili di complessità infermieristica. • I profili di complessità di Assistenza Infermieristica variano con un andamento autonomo rispetto all’intensità clinica. Servizio Assistenza Infermieristica e Ostetrica 19/12/2015 Pazienti classificati a bassa intensità di cura possono presentare condizioni di alta complessità assistenziale Pazienti classificati ad alta intensità di cura possono presentare condizioni di bassa complessità assistenziale Servizio Assistenza Infermieristica e Ostetrica 19/12/2015 • L’intensità di cura è determinata sulla base della patologia e di specifiche alterazioni di parametri fisiologici. • La complessità assistenziale è orientata ai bisogni e all’autonomia del paziente piuttosto che alla patologia. Servizio Assistenza Infermieristica e Ostetrica 19/12/2015 Una corretta valutazione della domanda assistenziale, intesa come adeguamento delle prestazioni infermieristiche alle necessità del paziente, non può prescindere dall’utilizzo di strumenti e metodi mirati alla rilevazione dell’impegno infermieristico correlato alla complessità delle situazioni assistenziali Servizio Assistenza Infermieristica e Ostetrica 19/12/2015 MODELLO DELLE PRESTAZIONI INFERMIERISTICHE DI MARISA CANTARELLI AD OGNI BISOGNO CORRISPONDE UNA PRESTAZIONE INFERMIERISTICA Servizio Assistenza Infermieristica e Ostetrica 19/12/2015 PRESTAZIONE INFERMIERISTICA concetti fondamentali: soddisfare un bisogno specifico; un complesso di attività coordinate ; un risultato. Servizio Assistenza Infermieristica e Ostetrica 19/12/2015 Servizio Assistenza Infermieristica e Ostetrica 19/12/2015 Nell'ambito di ciascuna prestazione, l'infermiere mette in atto delle azioni, che hanno la finalità di: • indirizzare • guidare • sostenere • compensare • sostituire Servizio Assistenza Infermieristica e Ostetrica 19/12/2015 Il Modello delle Prestazioni Infermieristiche Cantarelli, costituisce una delle pietre miliari del panorama italiano per quanto riguarda la valutazione della complessità assistenziale e prevede che: “Le prestazioni di competenza infermieristica siano inversamente proporzionali all’autonomia del paziente”. Servizio Assistenza Infermieristica e Ostetrica 19/12/2015 Livello di complessità assistenziale (LCA) LCA 1 Livello di complessità intensiva LCA 2 Livello di complessità alto LCA 3 Livello di complessità medio LCA 4 Livello di complessità basso Schede di Rilevazione Livelli di complessità Servizio Assistenza Infermieristica e Ostetrica 19/12/2015 Servizio Assistenza Infermieristica e Ostetrica Servizio Assistenza Infermieristica e Ostetrica 19/12/2015 Servizio Assistenza Infermieristica e Ostetrica Servizio Assistenza Infermieristica e Ostetrica 19/12/2015 Il punteggio totale della scheda di rilevazione permette di assegnare il livello di complessità assistenziale Assistenza intensiva Alta complessità Media complessità Bassa complessità >61 36-60 21-35 < 20 Servizio Assistenza Infermieristica e Ostetrica LCA 1 LCA 2 LCA 3 LCA 4 19/12/2015 E’ necessario …. …costruire un percorso metodologico per definire standard di riferimento aziendali al fine di determinare il fabbisogno infermieristico. Servizio Assistenza Infermieristica e Ostetrica 19/12/2015 Rapporto Infermiere Paziente Ospedaliero collegato al livello di complessità per garantire un’assistenza adeguata R.I.P.O. LCA 1 RIPO 1/2 LCA 2 RIPO 1/4 LCA 3 RIPO 1/9 LCA 4 RIPO 1/14 Servizio Assistenza Infermieristica e Ostetrica 19/12/2015 Obiettivi RIPO • allocare il personale infermieristico in funzione della complessità assistenziale; • documentare l’impiego della risorsa infermieristica; • contribuire al monitoraggio e alla determinazione dei costi dell’assistenza infermieristica; Servizio Assistenza Infermieristica e Ostetrica 19/12/2015 NUOVI STRUMENTI OPERATIVI Introduzione di un Sistema informatizzato di verifica e controllo integrato per un confronto sistematico tra: PRESENZA RISORSE INFERMIERISTICHE ATTIVITA’ INFERMIERISTICHE al fine di ottimizzare l’impiego delle risorse in relazione alla complessità assistenziale. Servizio Assistenza Infermieristica e Ostetrica 19/12/2015 CAMBIAMENTO CULTURALE E’ necessario superare la logica di una gestione delle risorse rigida basata sulla TRADIZIONE DEI TURNI e passare ad una OTTIMIZZAZIONE dell’impiego delle risorse umane collegato alle ATTIVITA’ ASSISTENZIALI Servizio Assistenza Infermieristica e Ostetrica 19/12/2015 NUOVI MODELLI ORGANIZZATIVI La degenza a gestione infermieristica Servizio Assistenza Infermieristica e Ostetrica 19/12/2015 Le motivazioni • Invecchiamento progressivo della popolazione • Aumento di soggetti affetti da patologie cronico degenerative: “long term care” • Non piena autosufficienza • Costante incremento di spesa • Diminuzione dei posti letto e chiusura di piccoli ospedali • Fragilità dell'attuale struttura familiare • Aumento di bisogni socio-assistenziali Servizio Assistenza Infermieristica e Ostetrica 19/12/2015 La necessità • Riorganizzare il sistema dell’offerta con nuove forme assistenziali, attivando modelli innovativi in risposta ai nuovi bisogni che permettano: • La qualità e l’appropriatezza della risposta ai nuovi bisogni dell’utenza • Il controllo dei costi Servizio Assistenza Infermieristica e Ostetrica 19/12/2015 Come ….. Attraverso la realizzazione di strutture in grado di fornire risposte sociosanitarie basate sulla: • centralità dell’utente; • continuità delle cure; • personalizzazione e umanizzazione dell’assistenza Servizio Assistenza Infermieristica e Ostetrica 19/12/2015 PSR: 2009/2011 “Obiettivo delle Az. Sanitarie sarà la Sperimentazione di nuovi Modelli Organizzativi e di cura per la gestione delle cronicità. La presa in carico di soggetti affetti da patologie cronico-degenerative, spesso portatori di bisogni socioassistenziali correlati alla non piena autosufficienza, deve avvenire all’interno di Team Multidisciplinari, il cui stile di lavoro sia caratterizzato dall’Interdisciplinarietà, dall’integrazione e dall’operare non gerarchico dei singoli professionisti, in un piano di pari dignità”. Servizio Assistenza Infermieristica e Ostetrica 19/12/2015 I vincoli della Regione Lazio e del Piano di Rientro impongono: • l’appropriato utilizzo dei posti letto per acuti; • l’appropriato utilizzo dei servizi ad alto impegno tecnologico; • la riconversione di alcune piccole strutture per acuti; • la riqualificazione dell’assistenza extraospedaliera. Servizio Assistenza Infermieristica e Ostetrica 19/12/2015 Inoltre ……… vi è la necessità di dare risposta al “vuoto assistenziale” presente tra: • la dimissione ospedaliera • la presa in carico da parte dei servizi territoriali Servizio Assistenza Infermieristica e Ostetrica 19/12/2015 Pertanto È necessario adottare soluzioni a garanzia: della continuità delle cure dell’integrazione dell’assistenza della flessibilità della personalizzazione degli interventi Servizio Assistenza Infermieristica e Ostetrica 19/12/2015 Una possibile risposta: UU.OO. di Degenza a gestione Infermieristica La degenza infermieristica rappresenta la struttura intermedia che garantisce l’assistenza in regime residenziale di soggetti che, avendo superato la fase diagnostico -terapeutica, non necessitano di cure intensive o di diagnostica ad elevata tecnologia ma che non possono essere adeguatamente trattati a domicilio per motivi di natura clinica - sociale. Servizio Assistenza Infermieristica e Ostetrica 19/12/2015 Finalità Attivare un modello a garanzia della continuità assistenziale, che favorisca l’integrazione tra ospedale e territorio Servizio Assistenza Infermieristica e Ostetrica 19/12/2015 OBIETTIVI 1. Ridurre i ricoveri ospedalieri inappropriati fornendo un’alternativa di cura e assistenza per pazienti post acuti o per soggetti con patologie cronico-degenerative in fase di riacutizzazione. 2. Ridurre giornate di degenza ospedaliera inappropriate, attraverso il monitoraggio dello stato clinico generale dei pazienti con patologie cronicodegenerative e consolidando i risultati terapeutici ottenuti nel reparto ospedaliero per acuti, prevenire le complicanze e favorire il recupero dell’autonomia, in un’ottica di rientro a domicilio, o di ricorso a forme assistenziali territoriali. Servizio Assistenza Infermieristica e Ostetrica 19/12/2015 OBIETTIVI 3. Limitare gli ingressi a carattere definitivo in strutture residenziali, legati all’insorgenza di difficoltà familiari e sociali o alle difficoltà di gestione delle mutate condizioni fisiche e funzionali dell’anziano dopo un’evenienza acuta. 4. Favorire l’integrazione tra strutture ospedaliere e territoriali e la condivisione di risorse umane e tecnologiche. Servizio Assistenza Infermieristica e Ostetrica 19/12/2015 OBIETTIVI SPECIFICI • Ridurre il disagio ambientale, il pendolarismo dei familiari, e la spersonalizzazione causata dal ricovero; • Favorire l'accesso e la collaborazione dei familiari (Care Giver) e del volontariato; • Valorizzare i professionisti nell'ambito delle Cure Primarie (MMG/PLS/Infermieri); • Introdurre la figura del Case Manager. Servizio Assistenza Infermieristica e Ostetrica 19/12/2015 Figure professionali coinvolte Infermiere Dirigente Infermiere Coordinatore Equipe Infermieristica Responsabile del caso clinico (MMG/PLS/Medico Specialista ….) • Case Manager • • • • • ………. Servizio Assistenza Infermieristica e Ostetrica 19/12/2015 Provenienza degli utenti I pazienti presi in carico clinicamente inquadrati e stabilizzati sono inviati da: • • • • • • U.O. Ospedaliere (anche DH e DS) MMG ADI/CAD Specialisti Ambulatoriali Pronto Soccorso PPI Servizio Assistenza Infermieristica e Ostetrica 19/12/2015 La persona accolta nella struttura deve essere dimessa entro il 15° giorno, salvo casi motivati in cui la degenza può protrarsi fino a 20 giorni. Tale periodo è da ritenersi normalmente congruo e sufficiente per: - il rientro al proprio domicilio, - inserendo il paziente in un percorso ADI, - prevedendo il suo accoglimento in strutture residenziali. Non è comunque consentita la permanenza nella struttura oltre il ventesimo giorno. Servizio Assistenza Infermieristica e Ostetrica 19/12/2015 Caratteristiche • Elevata complessità assistenziale • Bassa intensità clinica • La responsabilità del piano assistenziale è a carico del personale infermieristico • La responsabilità clinica affidata al Medico responsabile del caso Servizio Assistenza Infermieristica e Ostetrica 19/12/2015 Rete assistenziale ADI/CAD MMG/PLS PUA/UVM UU.OO/SERV. U.O.DEGENZA INFERMIERISTICA ENTI LOCALI FAMIGLIA P.A.Inf DISTRETTI DIPARTIMENTI RSA LUNGODEG. Servizio Assistenza Infermieristica e Ostetrica 19/12/2015 DOVE? Presso le strutture ospedaliere da riconvertire • • • • P.O. ACQUAPENDENTE STABILIMENTO DI MONTEFIASCONE STABILIMENTO DI RONCIGLIONE ……………. Strutture già pronte per accogliere tale tipologia di ricovero con possibilità di valorizzare le risorse strutturali Servizio Assistenza Infermieristica e Ostetrica 19/12/201548 Si sente troppo spesso dire: "era meglio prima" ma il mondo va in avanti mai indietro; sta a noi far sì che questo progredire sia un reale miglioramento. -- Anonimo Servizio Assistenza Infermieristica e Ostetrica 19/12/2015