Politica economica,
azione collettiva e
scelte individuali
Attori e azioni per la riconversione economica
verso la sostenibilità
Claudio Cecchi – Dipartimento di Economia e Diritto
Dalla lezione su:
La riconversione ecologica dell’economia e
della società
Roma, 21 settembre 2013
Di che cosa parlerò
1. “Manifesto per un programma bio-economico”,
(Nicholas Georgescu-Roegen, 1975)
2. Le azioni necessarie ad una riconversione
ecologica
3. Gli attori (agenti) della riconversione ecologica
4. L’interazione fra i diversi agenti
5. Lo spazio per le azioni e per gli attori
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1. “Manifesto per un programma bio-economico”
Nicholas Georgescu-Roegen
Energy and Economic Myths
Southern Economic Journal, Vol. 41, No. 3
(Jan., 1975), pp. 347-381
•Propone la critica all’economia politica (perché meccanicista e
determinista)
•Introduce i principi della termodinamica applicati all’economia (che
considerano l’entropia come legge ineludibile)
•Richiama la teoria della produzione basata sull’analisi fondi/flussi
(che consente di percepire le risorse esauribili e gli scarti – esternalità)
•Propone un decalogo (in otto punti) per il comportamento degli esseri
umani
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Energy and Economic Myths
•Propone la critica all’economia politica
(È meccanicista e determinista)
Le deduzioni che l’economia fa sono sbagliate
•Introduce i principi della termodinamica applicati all’economia
(Considera l’entropia come legge ineludibile)
L’esaurimento delle risorse non producibili è inevitabile
•Formula una teoria della produzione con l’analisi fondi/flussi
(Evidenzia le risorse esauribili e gli scarti – esternalità)
Ogni attività umana consuma un po’ del suo mondo
•Propone un Manifesto (in otto punti) per il
comportamento degli esseri umani
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Il problema: dobbiamo tornare nelle caverne?
“Sarebbe folle proporre una completa
rinuncia al comfort industriale e ad
un’evoluzione esosomatica. L’umanità non
ritornerà nelle grotte o, piuttosto, sugli
alberi. Ma ci sono alcuni punti che devono
essere inclusi in un programma bioeconomico.”
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La guerra, il sottosviluppo e la popolazione
I.
La produzione di tutti gli strumenti di guerra, non
soltanto della guerra in sé, dovrebbe essere
proibita completamente …
II. Attraverso l’uso delle forze produttive rese libere
dalla cessazione della produzione di armi così
come con risorse addizionali ben definite, i paesi
sottosviluppati devono essere aiutati a
raggiungere più rapidamente possibile un buon
livello di vita, anche se non opulento.
III. L’umanità deve gradualmente ridurre la sua
popolazione ad un livello tale che la produzione
“biologica” di cibo basti per alimentarla …
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L’energia
IV. Finché l’uso diretto dell’energia solare diventa
generalmente conveniente o si raggiunge il
controllo della fusione nucleare, ogni spreco di
energia – per eccesso di riscaldamento, di
condizionamento, di velocità, di illuminazione
ecc. – dovrebbe essere evitato e, se
necessario, rigorosamente regolato.
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Il modello di consumo e la produzione
V.
Dobbiamo curare noi stessi dai bisogni morbosi e dal
bisogno di aggeggi stravaganti … Se ci riusciamo, la
manifattura sarà costretta a smettere di produrre queste
“merci”.
VI. Dobbiamo anche liberarci della moda, di questa
“malattia” della mente umana … I produttori industriali
dovranno così concentrarsi sulla durevolezza dei
prodotti
VII. Strettamente legato ai precedenti, è necessario che le
merci durevoli siano ancora più durevoli perché
progettate per essere riparabili. …
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Il vero benessere
VIII. Dobbiamo renderci conto che un importante
pre-requisito per una buona vita è un
sostanziale ammontare di svago e uso del
tempo libero realizzati in modo intelligente.
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2. Le azioni necessarie ad una riconversione
ecologica
Il manifesto di Georgescu-Roegen evidenzia diversi
cambiamenti.
•Diverso modello di produzione
(che cosa produrre per soddisfare i bisogni)
•Diversa distribuzione del reddito
(chi consuma che cosa)
•Diversa modello energetico
(produzione energetica alternativa e consumi energetici minori)
•Diversa “qualità” dei prodotti
(prodotti duraturi e più tempo libero)
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2.1. Diverso modello di produzione
(che cosa produrre per soddisfare i bisogni)
Qual è il collegamento fra Bisogni e Produzione?
Molti studiosi e molti intellettuali (singolarmente,
dall’interno di organizzazioni, nella società civile e in
quella politica) ci dicono:
•Le risorse naturali si stanno esaurendo
•Il clima sta cambiando
•La disuguaglianza sta aumentando
•Il benessere dell’umanità non sta aumentando
•Esistono percorsi di sviluppo alternativi
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2.2. Diversa distribuzione del reddito
(chi consuma che cosa)
Molte analisi evidenziano
•All’interno dei paesi le disuguaglianze (di reddito) aumentano e i
consumi si polarizzano
•Fra paesi di diverse aree le disuguaglianze (di reddito pro
capite) aumentano e i più ricchi si accaparrano le risorse
disponibili
•Nelle diverse parti del mondo c’è una tendenza alla
omologazione ad un modello di consumo occidentale …
•Ma non ad una omologazione delle condizioni di lavoro
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2.3. Diversa modello energetico
(produzione energetica alternativa e consumi energetici minori)
La produzione e il consumo di energia avviene in
modo enormemente disuguale
•C’è diversità nella disponibilità di risorse energetiche
– Riproducibili (acqua, sole, calore geologico …)
– Minerali (carbone, petrolio, uranio …)
•C’è diversità nel modo in cui si trasferiscono le risorse
energetiche
•C’è diversità nel modo in cui si trasformano le risorse
energetiche in energia utilizzabile
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2.4. Diversa “qualità” dei prodotti
(prodotti duraturi e più tempo libero)
Si osserva una forte polarizzazione della tipologia di
prodotti
• Alimentari (biologici, tradizionali, GM)
• Manifatturieri (massa e lusso)
• Produttori di merci di base e servizi (mais e borsa)
• Servizi (finanziari e call centre)
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Che cosa serve per la riconversione?
•Modello di produzione
(produrre ciò che serve)
•Ridistribuire il reddito
(commercio equo e lavoro dignitoso)
•Modello energetico
(produzione energetica da risorse rinnovabili e/o non inquinanti)
•Qualità dei prodotti
(diffusa differenziazione della produzione)
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3. Gli attori (agenti) della riconversione ecologica
La riconversione richiede cambiamenti
• nei valori che sostengono
•
•
•
i comportamenti degli individui (persone e imprese)
le regole tacite e condivise (nella società civile)
le regole formali (codificate con tutela pubblica)
• nel modo di usare le risorse
•
•
•
private (investimenti e consumi)
collettive (spazio, giacimenti, ambiente)
pubbliche (proprietà, spesa, lavoro)
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I singoli, la società civile e la società politica
Non ci può essere riconversione senza conversione
I singoli e la società civile
•Definizione di una diversa scala di valori
•Cambiamento dei propri comportamenti
•Consapevolezza di bisogni diversi
La società civile e quella politica
•Domanda di opportune politiche
•Domanda di opportune regolamentazioni
•Domanda di opportuna spesa
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L’azione pubblica
• Le regole
– Che cosa si può fare
– Che cosa non si può fare
– Come si deve fare quello che si può fare
• Gli incentivi, i disincentivi e la spesa
– Quanto vuoi per fare quello che ti chiedo?
– Quanto sei disposto a pagare per smettere di fare?
– Cosa devo fare io (Stato) che tu non vuoi fare?
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Chi decide
le regole, gli incentivi, i disincentivi e la spesa?
• La responsabilità del parlamento
– Consapevolezza del problema
– Valutazione del problema
– Definizione di misure efficaci
• La responsabilità dei governi
– Che cosa può fare il governo locale?
– E quello nazionale?
– Qual è il quadro sovrannazionale?
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Quali sono le azione per la riconversione?
• Le regole
– Libero mercato, governo del mercato, azione pubblica
– Penalità per chi non rispetta le regole
– Far rispettare le regole
• Gli incentivi, i disincentivi e la spesa
– Ogni incentivo ha un costo monetario (pubblico) e sociale
– Ogni disincentivo ha un costo monetario (privato) e sociale
– Esempi e quesiti:
• Sussidio, restituzione di imposta (il mercato è “distorto?”)
• Tobin Tax, tassa di scopo, tassa pigoviana (chi deve adeguarsi?)
– Come si finanziano gli investimenti?
• Tasse, indebitamento, bilancio sovrannazionale
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4. L’interazione fra i diversi agenti
Questioni
•Esistono interessi comuni?
•Il cambiamento attenua i conflitti?
•L’azione pubblica avvantaggia qualcuno?
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4.1. Interessi Comuni o conflitti diffusi?
• Fra gli individui
• Fra i diversi gruppi della società civile
• Fra le diverse forze della società politica
• Fra individui e società civile
• Fra società civile e società politica
• Fra individui e società politica?
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4.2. Eliminazione dei conflitti?
Se c’è un interesse comune alla riconversione
•Azione individuale
•Azione collettiva
•Azione pubblica
coincidono
Se gli interessi sono conflittuali
•Azione individuale
•Azione collettiva
•Azione pubblica
dipendono dalle gerarchie di potere
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4.3. Azione pubblica per chi?
L’azione pubblica ha lo scopo di
•Migliorare e condizioni di tutti
– quando non ci sono interessi conflittuali
•Migliorare le condizioni di qualche gruppo
– quando il governo è espressione di gruppi di potere
•Garantirsi il consenso della “maggioranza”
– quando la democrazia ha meccanismo di breve termine
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5. Lo spazio per le azioni e per gli attori
Partiamo da alcuni “casi” di riconversione
•Agricoltura
•Cibo
•Turismo
•Commercio internazionale
•Energia
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Agricoltura
• Tradizionale (contemporanea)
• Ecologica (?)
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Cibo
• Tradizionale (contemporaneo)
• Ecologico – km 0 (?)
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• Piantagione di pomodoro
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Turismo
• Tradizionale (contemporaneo)
• Ecologico – sostenibile (?)
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• Resort (enclave)
• Parco in Australia
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Commercio internazionale
• Materie prime
• Ecologico – equo e solidale (?)
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• Container di filati
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• Maglione con etichetta equo e solidale
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Energia
• Tradizionale (contemporaneo)
• Ecologico - autoproduzione(?)
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• Petroliera
• Mulino a vento aziendale
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Interessi comuni o conflittuali?
• Agricoltura
– Grande azienda vs Contadino
• Cibo
– Agroindustria vs Consumatore
• Turismo
– Tour operator vs Comunità
• Commercio internazionale
– Paese povero vs Importatore
• Energia
– Compagnia petrolifera vs utilizzatore
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Quale politica economica per la riconversione?
•
•
•
•
Regole
Incentivi
Disincentivi
Spesa
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Quale politica economica per la riconversione?
Liberista
Governo
Regole
Minime
(ci pensa il mercato)
Precise (sulla base di
conoscenze
scientifiche)
Incentivi
No
(distorcono il mercato)
Si (per sostenere
alternative non
convenienti)
Disincentivi
Si (tassa di scopo)
(aprono il mercato a
tecnologie costose)
Si (tassa di pigoviana
o Tobin)
(per il bilancio)
Spesa
Minima
(Richiede imposte)
Investimenti e sussidi
(Anche in deficit)
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Esiste una politica economica per la
riconversione?
• Che consente la riconversione
• Che sollecita la riconversione
• Che orienta la produzione
• Che orienta il consumo
• Che accontenta tutti
• Che accontenta qualcuno e scontenta qualcunaltro
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Politica economica,
azione collettiva e
scelte individuali
Attori e azioni per la riconversione economica
verso la sostenibilità
Claudio Cecchi ringrazia per l’attenzione
La riconversione ecologica dell’economia e
della società
Roma, 21 settembre 2013
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Lezione del 14 aprile 2014