DIMENSIONAMENTO e ORGANICI (DS)
Chi dà i numeri?
Il quadro giuridico-ordinamentale delle competenze esclusive di Regioni e Stato (MIUR/MEF) in
materia, rispettivamente, di dimensionamento e organici, grazie anche alla consolidata
giurisprudenza della Corte Costituzionale, può considerarsi ormai sufficientemente chiarito.
Ma l’inevitabile e necessario incrocio delle due procedure sul terreno della concreta erogazione del
pubblico servizio scolastico, rende ineludibile il rispetto del principio costituzionale della leale
collaborazione (spesso degradato, specie dopo la Riforma del Titolo V, a sleale concorrenza) la
cui sede politica ed istituzionale di puntuale assolvimento è individuata nella Conferenza Unificata
Stato-Regioni, attraverso lo strumento delle Intese.
L’ultima stesura dello Schema di questa Intesa, al quale stanno da tempo lavorando gli addetti ai
lavori e il cui perfezionamento è previsto entro la prima decade del prossimo febbraio, prevede le
seguenti determinazioni:
a) il contingente di dirigenti scolastici da assegnare a ciascuna Regione è definito dividendo
per 900 il numero degli alunni iscritti alle scuole statali;
b) il criterio rigidamente censuario è integrato dalla densità degli abitanti per Kmq;
c) il primo anno scolastico di riferimento per il triennio previsionale è l’a.s. 2013/2014;
d) al fine di salvaguardare le specificità territoriali, il contingente di dirigenti scolastici da
assegnare a ciascuna Regione corrisponde al numero delle istituzioni scolastiche autonome,
comprese quelle educative, le scuole speciali e i poli tecnico-professionali di cui all’art. 52
della Legge 35/2012;
e) a tale contingente, la cui somma a livello nazionale è pari a 8.787 unità, vanno aggiunti altri
55 posti di organico corrispondenti ad altrettanti Centri Provinciali di Istruzione per gli
Adulti (CPIA), di cui all’art.1, comma 632, della Legge 296/2006. L’organico di diritto dei
dirigenti scolastici per l’a.s. 2013/2014 dovrebbe quindi ammontare a 8.842 unità;
f) nell’ambito del contingente assegnato, le Regioni definiscono autonomamente il numero
degli alunni per ogni istituzione scolastica;
g) anche i criteri di assegnazione dei DSGA saranno valutati in relazione alla presente Intesa;
h) il Governo si impegna a proporre l’abrogazione della norma che vieta l’assegnazione del
D.S. alle scuole sottodimensionate, fermo il rispetto degli obiettivi di finanza pubblica ,
nonché i parametri dimensionali previsti dal D.L.vo 233/98.
In sostanza: se il testo finale dell’Intesa sottoscritta in sede di Conferenza Unificata Stato Regioni
confermerà i criteri sopra descritti e, soprattutto, se le Regioni nell’autonoma definizione dei propri
Piani di dimensionamento rispetteranno lealmente gli impegni ivi assunti, il fenomeno delle scuole
sottodimensionate (inferiori ai 600 alunni, o 400 nei casi di deroga) dovrebbe risultare
significativamente ridotto. Come risulta dal D.M 72/2012 (vedi sotto) l’attuale numero delle scuole
sottodimensionate è pari a 1.153 unità, con punte macroscopiche in Campania (263), Sicilia (171) e
Calabria (88).
Rispettando- a livello regionale- il parametro medio di 900 alunni, si potranno comunque avere
ancora scuole sottodimensionate imposte dalla configurazione geografica o da particolari esigenze
socio-economiche del territorio, ma fintantoché non verrà rimosso il vincolo legislativo del divieto
di conferire incarichi dirigenziali su tali istituzioni scolastiche, si incorrerà nel paradosso di dover
far ricorso alle reggenze,pur in presenza di disponibilità di organico e, conseguentemente,
prefigurare forme anomale di esubero di personale dirigente.
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Data, dunque, per accertata e vincolante la previsione di un organico di dirigenti scolastici pari a
8.842 unità (8.787+55), qual è il rapporto con i numeri che ci vengono forniti
dall’Amministrazione riferiti al corrente anno scolastico?
Dalla Tabelle A allegata al D.M. 2 agosto 2012, n. 72 - Dotazioni organiche dirigenti scolastici a.s.
2012/2013 - apprendiamo che:
1) le istituzioni scolastiche ammontano complessivamente a 9.117 (cui vanno aggiunte le 14
scuole con lingua slovena funzionanti in Friuli Venezia Giulia), di cui 1.153
sottodimensionate ai sensi delle leggi 111/2011 e 183/2011;
2) i CPIA sono 128;
3) totali: 9.117 - 1.153 + 128 = 8.092
4) in attesa dell’emanazione dell’apposito Regolamento di riorganizzazione dei CPIA, tuttora
al vaglio degli Organi di Controllo, non è previsto il corrispondente organico per la
copertura dei 128 Centri;
5) per effetto delle precitate leggi nn.111 e 183 del 2011, le 1.153 scuole sottodimensionate
dovranno essere assegnate (come in effetti è avvenuto, salvo la leggera discrepanza più sotto
evidenziata) con incarico di reggenza;
6) le istituzioni scolastiche da coprire con incarico effettivo – secondo l’Amministrazione sono 7.978
Non essendoci stato fornito, però, il dato dei dirigenti scolastici in servizio, non siamo in grado di
quantificare quello relativo all’esistenza di situazioni di soprannumerarietà (che diamo per scontate)
e la relativa dislocazione regionale.
Dati in gran parte difformi sono desumibili dai prospetti che ci sono stati forniti dal MIUR - previa
stringente intesa con il MEF - nel corso degli incontri di Informativa, risalenti al dicembre scorso,
sulla quantificazione e il riparto delle risorse destinate alla retribuzione di posizione - parte variabile
- e di risultato.
In base ai suddetti prospetti risulta che:
1) i dirigenti scolastici in servizio (in Italia – codice KL 01- e all’Estero – codice KL 02)
nell’a.s. 2012/22013 sono 7.984, inclusi i 140 esuberi;
2) i posti sono 7.979;
3) gli esuberi 140;
4) i posti affidati in reggenza (escluse le reggenze non remunerate) 1.146:
5) l’organico di diritto 9.133;
6) le istituzioni scolastiche autonome (ISA) 9.131.
L’unico dato perfettamente coincidente è quello riferito alle 8.787 istituzioni scolastiche risultanti
dalla previsione elaborata in sede di Intesa Stato-Regioni (ancora in bozza al momento
dell’Informativa).
Allo stato dei fatti, dunque, non essendo ancora noti gli esiti:
a) delle delibere regionali sul dimensionamento della rete scolastica;
b) del Regolamento per l’effettivo funzionamento dei CPIA;
c) della sentenza del Consiglio di Stato che verrà pronunciata in sede d’appello
sull’annullamento, disposto in prima istanza dal TAR, del concorso in Lombardia, che
investe i 355 “vincitori” e della risoluzione degli altri casi di contenzioso giurisdizionale
attivati in altra Regioni;
d) dei Concorsi per il reclutamento dei dirigenti scolastici ancora in via di espletamento in
Sicilia e in Campania
e) dei pensionamenti dei dirigenti scolastici a decorrere dal 1° settembre 2013
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non siamo in grado di avanzare attendibili previsioni sulle modalità e i tempi di svolgimento delle
operazioni di conferimento e mutamento degli incarichi dirigenziali e sulla mobilità interregionale
per il prossimo anno scolastico.
Pressoché analoghe, ancorché con le dovute differenze, le problematiche relative all’assegnazione
dei Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi.
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