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Lunedì 1 giugno 2015
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Qualche giorno fa, nel New Jersey, a causa di un banale incidente automobilistico, è morto John Nash,
un grande matematico, premio Nobel per l’Economia, al quale ognuno di noi deve qualcosa; tutti, anche chi non lo sa.
Aveva 86 anni e viaggiava a bordo di un taxi dall’aeroporto di Newark verso casa (Princeton), as-
sieme alla moglie Alicia.
John Nash, nonostante i suoi 86 anni, insegnava ancora.
A lui, o per meglio dire, ad alcune sue teorie, molti anni fa mi sono ispirato per risolvere alcuni problemi di statistica allorquando, impegnato nella preparazione di alcuni programmi computerizzati, mi
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sono trovato di fronte ad un muro invalicabile.
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2 - Lunedì 1 giugno 2015
Le Nuove Previsioni del LOTTO
Letter e al dir ettor e
Egregio Prof. Pazzaglia,
mi chiamo Maurizio M., sono uno studente universitario
della facoltà di matematica e fisica alla Statale di Milano. L’ho conosciuta tramite il social Facebook dove abbiamo l’amicizia.
Io sono sempore stato affascinato dalle materie scientifiche e, pertanto, mi hanno colpito le sue teorie matematiche razionalistiche applicate al gioco del lotto. La preparazione di uno dei miei esami universitari verteva sulla
teoria dei giochi del famoso scienziato americano John
Nash, peraltro mancato recentemente, che nel 1949, mentre studiava per il suo dottorato presso l’Università di
Princeton, stabilì i principi matematici della teoria dei
giochi che gli fruttò il Premio Nobel. Ora mi perdoni l’ardire e mi corregga se sbaglio, ma mi sembra che le sue
teorie ed il suo metodo applicato al gioco del lotto si rifacciano a quella di John Nash. Non è così?
Io sono solo all’inizio ed ho appena acquistato il suo libro “Lotto 17”, però nei giorni scorsi ho potuto appurare che i numeri della seconda quindicina sulla ruota di
bari avevano un’alta probabilità. Per mia tranquillità ho
telefonato al Vostro servizio di “Linea diretta” ed ho constatato con gradita sorpresa che il pronostico da lei consigliato il giorno 26/05/2015 era proprio uguale a quello
da me estrapolato con k’ausilio di “LOTTO 17”. Così l’ho giocato, e nell’estrazione del 28/05/2015 è uscito l’ambo 16-17 sulla ruota di Bari, che ho preso in pieno.
Questo risultato mi ha elettrizzato. Mi piacerebbe poterla conoscere; mi rendo conto che lei sarà molto impegnato,
ma se fosse disponibile anche solo per breve tempo vorrei approfondire questa teoria con lei.
La ringrazio per il suo tempo. Con stima
Maurizio M.
Carissimo Maurizio,
mi complimento con lei per l’intuizione.
Molti anni fa, mentre stavo lavorando per ottimizzare
il calcolo delle probabilità, mi capitò sotto mano un articolo sulla così detta “Teoria dei giochi”. Conoscevo
già John Nash, ma non avevo mai pensato di utilizzare le sue teorie per il mio lavoro. In quegli anni avevo
sviluppato una sorta di ottimizzazione della casistica
ed i risultati erano più che soddisfacenti, ed io ero contento. Fu proprio leggendo quell’articolo che mi venne in mente di utilizzare le mie ricerche ed ottimizzare il lavoro con la “Teoria dei giochi”.
I risultati divennero subito sbalorditivi. Ancora in quegli anni non avevo nemmeno lontanamente ipotizzato
di rendere noti i risultati ottenuti e le mie teorie.
Fu un giornalista del settore che mi chiese un articolo
per il suo giornale che fu la causa occasionale per modificare la situazione.
Io ero impegnato in altre cose e gli promisi che, appena avessi avuto un po’ di tempo, gli avrei sottoposto
una interessante trattazione.
Il giornalista al quale mi riferisco era il Dott. Tosto, il
più grande editore del settore. Nacque fra noi un’amicizia, ed io iniziai a scrivere per lui di lotto e di varia
umanità.
Io, fra i tanti difetti, ho anche quello di subire in modo irresistibile il fascino della libertà.
Gli articoli che spedivo al Dott. Tosto, Direttore di “Lottocorriere”, proprietario ed editore dello stesso, trattavano spesso argomenti stravaganti, storie di varia
umanità, e mi aspettavo da lui una reazione negativa.
Pensavo che prima o dopo mi avrebbe detto: “Professore, ma il mio è un giornale di lotto. Lei mi propone
articoli stravaganti, come “Bella, Bellissima” o “Il cappotto dei fiori di campo”. Non ci siamo.”
Invece il Dott. Tosto non solo non contestò mai i miei
articoli, ma diede disposizione agli impiegati di accogliere incondizionatamente tutti i miei scritti e di sottoporli immediatamente a lui.
Così, dalla collaborazione di un editore di grande apertura e di un giornalista indisciplinato nacque il giornale più venduto del settore.
Questa vicenda mi faceva conoscere al grande pubblico, ma anche agli specialisti del settore.
La Direzione della RAI mi consultò prima per un trasmissione sul lotto, poi mi chiese di collaborare
In prima persona, partecipando in diretta alla trasmissione.
Nacquero cos’ il programma “RATIO UNO” e soprattutto l’impegno di trasmettere ad altri le mie conquiste scientifiche.
Tra i tanti difetti, io ho anche quello della superbia.
Difatti volevo aiutare gli altri, ma lo volevo fare senza
discriminare, senza escludere coloro che per ragioni diverse non avevano la preparazione necessaria per utilizzare le mie teorie applicative.
Un’impresa folle, un’impresa sula carta impossibile,
un’impresa che con tanto impegno, dedizione, tentativi ed un’autocritica a 360° sono riuscito a realizzare in
modo soddisfacente.
Lei è fortunato, perché ha una preparazione di base e
potrà facilmente accedere e beneficiare delle mie scoperte ed anche di quelle del prof. John Nash e di molti altri.Ma ciò che conta è che è in buona compagnia.
Nel rinnovare i miei complimenti, le dico: “Si ricordi
delle persone più deboli. Sono come noi, hanno le nostre stesse capacità, anche se non lo sano e non pensano che sia così. Quando sarà in grado di farlo, quando
avrà completato i suoi studi, ne godrà i benefici, ma dedichi una parte anche a loro.”
Io le posso dire che fra gli appassionati ci sono persone meravigliose, persone capaci di sognare.
Ricordo, fra i mille esempi straordinari, un veneto di
cui non ricordo nemmeno il nome, che vinse oltre 45
milioni, c’erano ancora le lire, e, come prima cosa, aiutò alcune persone bisognose, un impegno di 2/3 milio-
ni, ma molto significativo. Buon lavoro e si impegni
perché io sono vecchio e destinato ad uscire di scena e
spero che qualcuno continui il mio lavoro.
Dimenticavo, metta in guardia gli appassionati dagli
imbroglioni. Non di rado gli appassionati sono ingenui,
come bambini, e sono facili vittime di gente che prima
ruba loro il denaro guadagnato onestamente e con fatica, e poi, cosa peggiore, rubano loro i sogni.
Cordiali saluti
Prof. Sandro Pazzaglia
Caro prof. Pazzaglia,
sono un suo fedele ammiratore e appassionato del gioco
del lotto. Mi chiamo Filippo G., possiedo tutti i suoi libri
da “Lotto 1” a “Lotto 17”; attendo con ansia l’uscita, ormai prossima, di “Lotto 18”, anche perché ho potuto constatare che i suoi libri nei primi mesi di vita danno risultati eccellenti, cioè non perdono un colpo.
Ho letto nel settimanale di cui sono abbonato che nel mese di luglio ci sarà come tutti gli anni il cponvwgno di
Apecchio; purtroppo per motivi di salute non ho potuto
essere presente nell’edizione passata, ma quest’anno non
me lo perderò per nulla al mondo.
Vorrei sapere con esattezza le date precise in modo da potermi organizzare per tempo.
Prima di terminare questa mia, sono felice di convincerla che il giorno 26/05/2015 ho giocato per ambata i numeri 34-35-36 sulla ruota di Milano. Il libro “LOTTO 17”
dava col 90% il numero 34, io ho messo anche i laterali e
sono usciti i numeri 35-36 e 32. Peccato non averli messi in gioco anche per ambo!!!
Va bene; comunque sono entusiasta del risultato ottenuto, Ok così! Ho vinto con le ambate 35-36.
Cosa dice per il 34? C’è ancora speranza?
Grazie. Con stima
Filippo G.
Gentilissimo Signor Filippo,
è ormai prossimo il Convegno Nazionale di Ludologia
e quindi la presentazione della nuova edizione del prontuario Lotto, giunto ormai alla 18a edizione, il libro più
diffuso sul lotto.
Un testimone ed un collaboratore discreto e onesto, che
ha dato mille indicazioni vincenti.
Una signora mi ha scritto: “Ho sempre giocato al lotto, ma non ho mai vinto. Le cose sono cambiate per me
quando ho acquistato “Lotto 4”. Ho impiegato un po’
per capire come funzionava. Poi, grazie alle spiegazioni della titolare della mia ricevitoria, tutto mi è sembrato chiaro e semplice, e da quel momento non solo
ho incominciato a vincere, ma anche ad avere la soddisfazione di preparare da sola i pronostici e di vincere.” Cordiali saluti
Prof. Sandro Pazzaglia
U N D E B I T O D I G R AT I T U D I N E
Segue da pagina 1
Per dirla in parole più povere, se coloro che giocano al
lotto fossero in grado di applicarle, potrebbero ottimizzare a loro vantaggio i rapporti con il banco.
Dirò subito, per evitare facili illusioni, che il problema
non è di semplice soluzione. Per dirla con un esempio, è
come se un ciclista che part5ecipa al giro d’Italia pretendesse di partire 100 m. prima del traguardo sul Mortirolo. Questo non è possibile.
Partendo da fondo valle, bisogna risalire decine e decine
di tornanti per giungere in prossimità del traguardo, e questo è quanto succede anche in matematica.
John Nash è diventato famoso non solo per aver vinto nel
1994 il premio Nobel per l’economia, ma anche perché
la sua storia, narrata in un romanzo, è diventata un film
di grande successo (“A beautiful mind”) cha ha vinto ben
4 Oscar.
Una storia vera, ma al tempo stesso affascinante, in cui
genio e follia, colorati dall’amore, danno vita ad una storia umana toccante, ad un esempio di dedizione straordinario e ad una intelligenza e capacità creativa tali da aggiungere un segmento nuovo al sapere ed alle conoscenze umane.
Lui, come tutti quelli che hanno fatto cose nuove ed eccezionali, ha dovuto combattere mille battaglie.
Avversato dai suoi colleghi, ha rischiato di morire segre-
gato in un manicomio.
L’ha salvato la sua fede nella verità e nella scienza, l’amore della moglie ed un numero sparuto di scienziati e
ricercatori che hanno creduto in lui, hanno capito le innovazioni rivoluzionarie che proponeva ed hanno impedito che le sue straordinarie scoperte cadessero nell’oblio.
Nell’incidente che ha posto fine alla sua esistenza, io vedo qualcosa di straordinario, qualcosa che assomiglia al
destino che ha voluto che lasciasse questa terra assieme
alla moglie che aveva dato tutto e di più per lui e per le
sue scoperte.
In cielo, forse, qualcuno sta già vincendo con la sua teoria dei giochi.
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