International Summer School
Favignana
Dott.sa Francesca Martini
“Uno sguardo al fenomeno del
traffico di esseri umani: vittime di
sfruttamento, migranti forzati e
richiedenti asilo politico”
Tratta degli esseri umani
Definizione del Parlamento Europeo 18 gennaio 1996
<<Si intende per tratta di esseri umani l’atto illegale di chi
direttamente o indirettamente, favorisce l’entrata o il soggiorno di
un cittadino proveniente da un Paese terzo ai fini del suo
sfruttamento utilizzando l’inganno o qualunque altra forma di
costrizione o abusando di una situazione di vulnerabilità o di
incertezza amministrativa (art.1)>>
Protocollo addizionale delle Nazione Unite, Palermo 2000 *
Dichiarazione di Bruxelles, 2002
Il “traffico internazionale di persone” comprende
Traffico/tratta finalizzato allo sfruttamento delle persone che
ne sono oggetto (“trafficking of human beings)
Si è in presenza di metodi coercitivi o ingannevoli ma non sempre
l’ingresso nel territorio di un altro di stato avviene in maniera
illegale
Favoreggiamento dell’immigrazione clandestina (“smuggling of
migrants” letteralmente contrabbando di migranti)
Mira ad ottenere un beneficio finanziario o di altro tipo dall’entrata
illegale di una persona in uno stato del quale la persona stessa non è
cittadina né residente. Il reato consiste nel trasportare persone e
organizzare il loro ingresso in uno stato senza i documenti idonei
Vittime “STIMATE”
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UNODC – United Nations Office on Drugs and Crime – rapporto del
2010 parla di 140.000 vittime stimate in Europa e 20,9 milioni nel
mondo (31% sfruttamento lavorativo e 62% sessuale)
EUROSTAT – UE – numero di vittime identificate 9.528 nel 2010, di
cui l'80% di sesso femminile e il 15% minori. Il maggior numero si
registrano in Italia (2.381), Spagna (1.605), Romania (1154), Paesi
Bassi (993) e Germania (651).
Le Nazioni Unite stimano che ogni anno nel mondo 1.200.000
bambini sono trafficati e sfruttati.
Secondo l'UNICEF ogni anno 500 mila giovani donne vengono
portate in Europa occidentale per essere sfruttate nel mercato del
sesso a pagamento.
Paesi di destinazione: Belgio, Germania, Italia, Grecia e Olanda
(seguiti da Austria, Spagna, Danimarca, Francia e Svizzera)
Paesi di origine: Bulgaria, Moldavia, Nigeria, Romania, Federazione
Russa e Ucraina
Le tipologie di sfruttamento
 Il traffico a fine di sfruttamento sessuale
Il traffico a fine di sfruttamento lavorativo
L’accatonaggio
Il commercio illegale di organi
Gli “indicatori di base” utili per riconoscere la tratta
La tratta non è prostituzione, ma è sfruttamento sessuale
laddove il corpo di una persona viene utilizzato contro la sua
volontà.
La tratta non è lavoro irregolare, ma è sfruttamento del
lavoro laddove la persona si trova in condizioni di servitù,
privata dei documenti e quindi mantenuta in uno stato
continuativo di vulnerabilità e ricattabilità.
La tratta non è accattonaggio, ma sfruttamento di persone
laddove vi è la sottrazione di un minore/donna/uomo alla
famiglia allo scopo di portarlo in un altro paese e costringerlo a
chiedere l’elemosina o a compiere reati come furto,
contrabbando, spaccio.
La tratta non è pedofilia, ma sfruttamento sessuale di
minori laddove un minore viene sottratto alla famiglia con false
promesse, costretto a cedere il proprio corpo a scopi sessuali e
a prestare la propria immagine a scopi pornografici.
Che cosa occorre tenere presente prima di utilizzare
gli indicatori per capire se una persona è vittima di
tratta:
Perché abbia esito positivo, è necessario conoscere
• il ruolo che possono avere il genere della persona,
• la sua condizione di regolarità o meno,
• il timore di vendette,
• il background culturale,
• le circostanze e le reazioni individuali
• presentano forme di disagio multiple
Gli indicatori utili per le vittime di tratta:
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Reclutamento
Documenti ed effetti personali
Libertà di movimento
Violenza compiuta o minacciata
Condizioni di lavoro
Condizioni di vita
Assoggettamento
Disposizioni normative/legislative per contrastare la tratta
la disciplina di cui all'‘art. 18 del D.lgs n. 286/98 "Testo unico
delle disposizioni concernenti la disciplina sull'immigrazione e norme
sulla condizione dello straniero"
il Regolamento attuativo (D.P.R. 31 agosto 1999 n. 394) del T.U.
sopra indicato, che all‘art. 25 prevede la realizzazione di programmi
di assistenza ed integrazione sociale per gli stranieri soggetti al
traffico di esseri umani
la Legge n° 228/2003 "Misure contro la tratta di persone" ed in
particolare l‘art. 13 che prevede l'istituzione di programmi di
assistenza per le vittime dei reati previsti dagli artt. 600 e 601 del
codice penale (riduzione in schiavitù)
Direttiva 2009/52/CE per sanzionare i datori di lavoro – Reato di
tratta ai fini del lavoro forzato.
Diretiva 2011/36/UE - lotta contro la tratta degli esseri umani
Convenzione di Ginevra, 1951 – Asilo politico
Richieste di Asilo Politico al 2014
UNCHR – 612.700 domande di protezione internazionale presentate in
44 paesi di Europa, Nord america, Australia e Asia Nord-Orientale
Europa – 435.000 domande di cui, su 328.000 decisioni adottate:
» 34,3% esito positivo
» 15,1% asilo politico
» 13.2% protezione sussidiaria
» 65,7% diniegati
Ambiti di connessione tra vittime di tratta e
richiedenti asilo politico
• Messa in discussione della categorie analitiche della
sociologia delle migrazioni – migrante economico,
profugo, rifugiato, richiedente asilo, migrante forzato,
irreglare, stagionale, clandestino, vittima di tratta..
• Motivazioni multiple, necessità di modificare il viaggio
in itinere
• Le vittime di tratta confluiscono nei percorsi dei
richiedenti asilo
• I richiedenti asilo confluiscono nello sfruttamento
lavorativo
• I minori non accompagnati vittime di
tratta/sfruttamento/accattonaggio
Vittima di tratta rapita/forzata
Rifugiato/profugo attore sociale
Migrazioni volontarie/forzate
Migrazioni economiche/politiche
2008
 Rosarno
Donne Nigeriane
“Scivolamenti”
“Libia” - Pakistan
Bangladesh
Evoluzione del fenomeno
 Ampliamento delle forme di sfruttamento e delle
tipologie delle vittime coinvolte
 Rotte
 Modalità di sfruttamento
Prospettive
 Esperto tratta nella commissione
 Equipe multidisciplinari
 Reti territoriali
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Francesca Martini