QUINDICINALE DI ATTUALITA’, CULTURA, SPORT E TRADIZIONI
l’Altopiano
La voce degli 8 Comuni
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www.giornalealtopiano.it
ASIAGO CONCO ENEGO FOZA GALLIO LUSIANA ROANA ROTZO
N. 422 - ANNO XV - EURO 1,50
“IL PRIMO ED UNICO GIORNALE DELL’ALTOPIANO”
Ricerche
Caccia
Cimbri deboli
di cuore:
lo rivela uno
studio medico
Il progetto
“Ali d’Italia”
Atterra anche
in Altopiano
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SABATO 12 Aprile 2014
Lusiana
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AAA lavoro cercasi: i giovani e
le prospettive di occupazione
Un appello ai candidati alle prossime amministrative: servono
Idee e progetti per creare nuove opportunità di impiego
Si attuano le schede ospedaliere
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Un pezzo alla volta
ci tolgono l’ospedale!
Aprirà a breve
un Centro
sollievo per
i malati di
Alzheimer
Il Premio Rigoni Stern e
il riscatto di Mauro Corona
Grafica Altopiano
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Il Museo
dei Cuchi:
una collezione
unica che
rischia di
scomparire
Con il Piano
degli interventi
una svolta
storica per
il paese
Cesuna
S’infiamma
il dibattito
sul parco
Venigallia
Asiago
Cultura
S.O.S.
I SAPORI
DELLA
TRADIZIONE
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Rotzo
Le sfide del
PAT per
un futuro
“sostenibile”
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Sabato 12 Aprile 2014
l’Altopiano
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La voce degli 8 Comuni
ATTUALITA’
di Giulia Rigoni
Il tasso di disoccupazione in
Italia, riferito a febbraio 2014,
si mantiene sul livello record
del 13%. La crisi ha messo
in ginocchio il mercato del lavoro nel nostro Paese e il
colpo di coda della recessione continua a colpire anche
il nostro Altopiano. Non si
tratta solo di un fenomeno
ristretto, ma quasi di un cancro, perché il sistema malato
basato su clientelismi, conoscenze e raccomandazioni
non riesce più a far fronte
all’offerta, che con sempre
maggior difficoltà incontra la
domanda in particolare nei
Sette Comuni.
Il CIP, Centro per l’Impiego
di Asiago, sede staccata di
quello di Schio – Thiene, non
sembra in grado di fungere
da efficiente tramite tra lavoratori e aziende e spesso
si limita a invitare i giovani in
cerca di lavoro a compilare
il modulo per la domanda di
disoccupazione, rassegnandosi a seguire la corrente
della mancanza di opportunità professionali. E’ dunque
notevole la difficoltà da una
parte di proporsi come eventuali candidati e, dall’altra, di
trovare la persona giusta per
la mansione offerta.
Il numero di disoccupati nei
Sette Comuni dal 2007 ad
oggi, con l’aggravarsi della
recessione economica, è aumentato esponenzialmente
fino a superare le mille unità. In riferimento in particolare al 2013, i senza lavoro
sono 427, dei quali 129 hanno un diploma di scuola superiore, 42 una qualifica professionale, solo 25 sono i laureati ancora in cerca di un
impiego, 170 hanno la licenza media e 6 quella elemen-
AAA lavoro cercasi: nei Sette Comuni
i disoccupati sono in continuo aumento
La maggior parte dei 427 candidati ad un impiego (età media 33 anni) ha la licenza media, solo
25 i laureati. Le amministrazioni invitate ad escogitare idee e soluzioni per arginare il problema
tare, mentre 55 non hanno
nessun tipo di qualifica, anche se si tratta di persone
provenienti da altri stati europei o extra europei. Le
donne sono 209, mentre gli
uomini 218. L’età media è 33
anni.
Questi dati fotografano una
situazione che vede affiancati giovani che hanno appena
concluso un percorso di studi a persone più grandi che
hanno perso il lavoro. Non
c’è solo la difficoltà di trovare un primo impiego quindi,
ma emergono anche le
criticità legate al sistema della cassa integrazione e degli
esodati.
Un gruppo eterogeneo di persone, che dimostra forse la
gravità del momento storico
che stiamo vivendo e non l’in-
capacità dei singoli individui
di fronte alla professione.
Non si può che sperare nell’inizio della ripresa e che
dopo aver toccato il fondo si
riesca a risalire la china. A
livello locale, in vista delle
elezione ormai prossime, ci si
augura che le nuove amministrazioni comunali sappiano far fronte o almeno arginare il problema della disoccupazione con nuove idee e
soluzioni.
Le aziende in crisi
Un settore strettamente collegato e quindi una possibile
spiegazione a questi dati per
niente incoraggianti viene
dallo stato di salute delle
aziende dell’Altopiano.
Le imprese attive nel 2013,
in base ai dati della Camera di
Commercio di Vicenza, sono
complessivamente 3061. Se
nel 2012 erano 3075, nel 2011
sull’Altopiano toccavano le
3110; il 2010 aveva visto una
ripresa rispetto all’anno precedente passando dai 3074 ai
3098.
Negli ultimi cinque anni si nota
un andamento ambivalente
con cali e riprese.
In particolare nel Comune di
Asiago, quello più grosso degli otto dell’Altopiano, si riscontra una crescita dal 2009 al
2011 e un calo negli ultimi due
anni: 1241 attività nel 2009;
1259 nel 2010; 1268 nel 2011;
1267 nel 2012; e 1261 nel
2013.
Gli addetti del settore come il
Presidente
della
Confartigianato di Asiago Roberto Stella confermano come
questi dati vadano analizzati poi
singolarmente data la particolarità del territorio dei Sette
Comuni, così soggetto ai flussi turistici stagionali, alle condizioni atmosferiche e quindi
alla stagionalità anche di alcune piccole imprese locali.
Tuttavia il malessere è diffuso
e la ripresa tarda a farsi senti-
re. La burocrazia statale ostacola le imprese esistenti e
quelle che potrebbero nascere. Accanto a questi dati non
esaltanti ci sono comunque
persone che riescono a farcela, a inventarsi lavori, ad adattarsi e si impegnano profondamente.
Un esempio evidente si può
riscontrare in qualche bar
aperto e gestito da giovani
sotto i trent’anni, o da quei
ragazzi che portano avanti le
aziende agricole del territorio, tramandate loro dai padri insieme ad una grande
passione indispensabile per
svolgere tale lavoro, o anche
semplicemente dai tanti gestori e lavoratori che portano la cordialità e il sorriso
come biglietto da visita degli
esercizi pubblici, merce purtroppo rara nei locali
altopianesi.
GIOVANI E LAVORO:
UN BINOMIO CHE STRIDE
In occasione del Social
Day svoltosi sabato 5 aprile, giornata in cui molti si
sono impegnati in attività
lavorative a scopo di
volontariato, ad alcuni ragazzi di quinta superiore
sono stati posti dei quesiti
relativi al loro futuro. Dalle loro risposte si percepisce limpidamente come i
giovani altopianesi si stiano ponendo numerosi interrogativi per quanto concerne il periodo successivo a quello scolastico.
Le domande poste avevano l’obiettivo di capire
quali fossero i loro progetti futuri e quali obiettivamente godessero di una certa probabilità di realizzazione. Nonostante positività, entusiasmo e
mentalità aperta che i giovani hanno dimostrato
di possedere, essi sono consapevoli di come il
loro futuro possa rivelarsi difficile e travagliato.
Contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare, sono in molti ad avere le idee chiare su quanto vorrebbero realizzare nel loro futuro e sugli
obiettivi da raggiungere: c’è chi ambisce a divenire uno chef di successo, chi desidera mettere
in atto delle attività imprenditoriali e chi vuole
investire nel settore turistico. Tra gli intervistati,
circa il 50% risponde con sicurezza di voler proseguire gli studi frequentando un’Università, ma
la maggior parte è dubbiosa circa la necessità di
possedere una laurea.
Inoltre, la rincorsa al titolo di studio contrasterebbe con il bisogno di
trovare un impiego in
breve tempo, che permetta di acquisire
l’esperienza sempre
più spesso richiesta nel
mondo del lavoro.
Sono molteplici i giovani che manifestano il
loro amore per il territorio in cui vivono, ma
altrettanti dichiarano di
non riporre molta fiducia sull’Altopiano, che
non sembra fornire le
occasioni di lavoro necessarie alla realizzazione dei loro desideri. La condizione di dover
spostarsi per necessità, non solo in pianura ma
anche all’estero, si presenta veemente nella
nostra piccola realtà: i ragazzi sperano di trovare altrove maggiori possibilità di rincorrere i
loro sogni. Tuttavia, l’idea che si va diffondendo è quella di spostarsi alla ricerca di nuove opportunità che interpretino al meglio le proprie passioni, unitamente però alla speranza di
poter in seguito “rimpatriare” e concretizzare
la volontà di dare una nuova boccata d’aria
alla realtà altopianese. La determinazione certo non manca alle nuove generazioni, come
neppure il coraggio e lo spirito d’iniziativa.
Le ragazze del Social Day
Sabato 12 Aprile 2014
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ATTUALITA’
Un’opportunità dal Comune di Asiago:
stage lavorativo all’estero per sei giovani
Un progetto che offre possibilità molto interessanti, è quello
messo a punto dall’amministrazione comunale di Asiago nell’ambito di “Asiago Young”: la possibilità di stage lavorativi all’estero, presso sei aziende del Regno Unito, grazie all’organizzazione e al contributo economico fornito dal Comune di Asiago.
“Un progetto unico ed originale – sottolinea Roberto Rigoni
Stern, vicesindaco di Asiago – il cui obiettivo è quello di favorire la mobilità dei giovani dando la possibilità di fare un’esperienza formativa all’estero in ambienti selezionati e in settori
interessanti. Con in più la prospettiva di un reale inserimento
lavorativo. Gli stage prevedono una settimana di corso intensivo di lingua inglese e quattro settimane di lavoro, seguiti da un
tutor, il Comune sostiene i propri giovani facendosi carico di
questo, oltre che delle spese di alloggio e di assistenza in loco.
Mi auguro che questa opportunità possa fornire migliori chanches
di inserimento per i nostri ragazzi che, una volta tornati in Italia,
potranno presentare nel loro curriculum un’esperienza lavorativa all’estero in aziende di primissimo livello”. Le aziende che
ospiteranno questi stagisti si trovano a Derry e a Londra, ed
operano nei settori turistico, marketing, ambientale, giuridico e
amministrativo. Scaduto il termine per la presentazione della
domanda, alla quale potevano aderire giovani diplomati o laureati residenti ad Asiago, sono stati resi noti i nomi dei sei ragazzi
selezionati: Lucia Lunardi, Giulia Pretto, Alberto Rigoni, Francesca Rigoni, Giulia Rigoni e Tiziana Rigoni.
“Mi sono laureata un anno fa in mediazione linguistica – ci dice
Francesca Rigoni – e non ho ancora avuto l’opportunità di lavo-
rare, pur cercando un’occupazione anche al di fuori del mio
settore. Avevo già pensato di andare qualche mese a Londra,
quando è capitata questa occasione che ritengo molto importante, perché un conto è partire per conto proprio e un altro è
avere l’appoggio del Comune”.
“Mi sto laureando in giurisprudenza – ci dice invece Lucia
Lunardi – e questa sarà la mia prima esperienza lavorativa all’estero, dove sono già stata per vacanze studio. Questa che ci
viene data è un’opportunità molto interessante perché la possi-
bilità di fare stage lavorativi all’estero non è così scontata, e il
sostegno del Comune è davvero utile”.
Tiziana Rigoni, che studia lingue ed è al 2° anno di università,
sottolinea l’utilità dello stage anche ai fini dei propri studi. “Sicuramente sarà un’esperienza che mi darà una carta in più, visto
che se viaggiare per conoscere altre realtà è facile dal punto di
vista turistico, lo è molto meno in ambito lavorativo ad un certo
livello”. Alberto Rigoni è laureato in ingegneria ambientale e
considera lo stage a cui prenderà parte “un’ottima possibilità
per conoscere mentalità e sistemi di lavorare di altri paesi rispetto al nostro, senza escludere l’idea di poter fare un’esperienza prolungata, oltre al periodo programmato”.
“Anche per chi come me sta ancora studiando – ci dice Giulia
Pretto, studentessa di economia a Venezia – questa è una grande opportunità. Oggi essere internazionali è indispensabile, e
oltre per affinare la lingua, lo stage ci permetterà di vedere
realtà diverse al di fuori dell’Italia, aprendo orizzonti e punti di
vista”. Giulia Rigoni, laureata in lingue e letterature straniere,
ritiene lo stage un’ottima occasione di arricchimento personale.
“Ho partecipato ad altre iniziative del Comune di Asiago che ci
hanno portato in varie parti dell’Europa – ci dice – e mi sono
sempre trovata benissimo. Questa nuova opportunità in ambito
lavorativo è molto interessante e se ci fosse la possibilità, dopo
lo stage, di prolungare il soggiorno con lavoro all’estero, mi farebbe piacere. Intanto sarà l’occasione per migliorare le conversazione in lingua e conoscere realtà lavorative diverse dalle
nostre”.
Silvana Bortoli
Sabato 12 Aprile 2014
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SANITA’ - APPROVATO IL PIANO DI ADEGUAMENTO ALLE SCHEDE DI DOTAZIONE OSPEDALIERA
Ospedale: un pezzo alla volta ce lo tolgono!
Negli ultimi anni si è parlato molto
della costruzione del nuovo ospedale di Asiago e dei benefici che
questa avrebbe portato. E’ passato
un anno e mezzo da quando il presidente Zaia venne ad Asiago a festeggiare la posa della prima pietra, ma la tradizione non vorrebbe
che i festeggiamenti (ganzega) si tenessero a fine lavori? Attualmente
qual è la situazione reale? Dopo
un inizio promettente, i lavori si
sono interrotti a causa (così dicono) della presenza di ordigni bellici
nelle zone di scavo. Da allora è
passato praticamente un anno senza la presenza di operai
in cantiere: le bombe possono sparire da sole? Recentemente è comparsa una “ruspetta” che lavora un giorno su
cinque. Nel frattempo l’area attorno all’ospedale adibita a
parcheggio è stata dimezzata, con evidenti problemi per
l’utenza e per il personale. Iniziamo a dubitare della reale
intenzione di portare a termine i lavori. Nel frattempo i
servizi erogati dal nostro
ospedale vanno lentamente
riducendosi. La presenza del
neurologo, ad esempio, che
fino a qualche mese fa era
garantita tre volte la settimana con il bravissimo dottor
Roberto Bombardi, è stata
drasticamente ridotta a sole
tre ore nel mese di marzo, prevedendo l’alternarsi di medici diversi. Questa situazione obbliga anziani, disabili
e loro familiari a scendere in pianura con mezzi propri o
impegnando ambulanze ed operatori per ore. Ritengo inutile soffermarmi sulle sofferenze che può provare un malato nel tragitto, lungo circa 45 minuti, per una strada così
tortuosa!
Sembra che nel giro di poco tempo verrà chiuso anche il
La lettera di questo cittadino
preoccupato sintetizza in
modo molto puntuale il pensiero di molti altopianesi che
in vari momenti e per vari
motivi, tutti qui ben riassunti,
si sono rivolti alla nostra testata per denunciare i disservizi, i tagli e l’incertezza che
riguardano il futuro dell’ospedale di Asiago. Abbiamo dato
un’occhiatina alla delibera del
direttore generale, datata 7
marzo 2014, che approva il
Piano
Aziendale
di
adeguamento alle schede di
dotazione ospedaliera, cioè
che descrive come e con
quali tempistiche verrà attuato quanto stabilito dalla Regione. Se una conferma si
voleva trovare è, che pezzo
dopo pezzo, in un lento ma
inesorabile declino cominciato orami da qualche anno, ci
hanno tolto quasi tutto e che
la vocazione del nostro caro
nosocomio sarà riabilitativa e
l’attività ostetrica. Spariscono completamente i posti di
pediatria che verrà trattata
“in ambito aziendale”; guarda caso Bassano, in questo
reparto, guadagna due posti
letto a partire sempre dall’1
novembre 2014. Acquistiamo
in compenso, cosa che prima non avevamo, quindici
posti
letto
per
la
lungodegenza a partire dal 1
novembre 2014.
L’apicalità di riabilitazione,
che abbiamo guadagnato con
le nuove schede, verrà attivata dopo il 31/12/2015 quando cioè verrà dismessa a
Bassano.
Ora la domanda è: una volta
calato il numero già esiguo di
parti ad Asiago a causa della
mancanza dell’assistenza
pediatrica notturna, chiuderà
anche il punto nascita? E
quando il primario di ortopedia andrà in pensione, verrà
sostituito o succederà quel
di lungodegenza. Punto. E
questo molto prima di quanto si potrebbe pensare.
Per l’attuazione delle schede di dotazione ospedaliera
c’è tempo fino al 31 dicembre 2015 ma, rispetto all’ospedale San Bassiano,
dove quasi tutto è demandato
all’ultimo giorno, per Asiago
sembra ci sia una gran fretta. La cosa più urgente da
realizzare per la direzione
generale è, indovinate un po’,
il colpo di mannaia sulla chirurgia di Asiago. Da Unità
Complessa Dipartimentale,
con Primariato, si passa alla
sola attività in regime di day
surgery a partire dal 1 luglio
2014 (fra pochissimo). Per
chirurgia, Asiago dipenderà
in tutto e per tutto da Bassano
e dal nuovo primario
Antoniutti. Dall’1 novembre
2014, nell’Unità semplice di
ostetricia e ginecologia, rimarrà solo ed esclusivamente
che è successo per radiologia, primariato mai rimpiazzato e magicamente sparito
dalla schede? Le risposte ci
sembrano ovvie.
Il disegno ci sembra molto
chiaro e la prospettiva è che,
nel nuovo ospedale (secondo Zaia dovrebbe essere
pronto entro il 2015), per il
quale in sostanza, ad un anno
e mezzo dalla posa della prima pietra, i lavori devono
ancora cominciare, troveranno posto qualche ambulatorio e una struttura per
lungodegenti.. Niente da stare allegri. Allora rilanciamo
l’appello del nostro cittadino
preoccupato: sindaci, dove
siete? E il Comitato di tutela
che fine ha fatto? Se stiamo
sempre zitti e accomodanti
non lamentiamoci se poi Regione e Direzione ne approfittano.
Stefania Longhini
reparto di pediatria, assicurando però la permanenza del
punto nascita. Lecito chiedersi quante future mamme decideranno di mettere al mondo i propri figli in un ospedale
sprovvisto della Pediatria? Il passo successivo sarà quello
di chiudere anche l’ostetricia. Come sappiamo, l’economia
altopianese è basata principalmente sul turismo e molte
persone ritengono che le nostre montagne siano una meta
appetibile anche per la presenza di un nosocomio. E’ inoltre importante ricordare che l’ospedale assicura molti posti
di lavoro alla nostra popolazione. In tutto questo sembra
mancare la presenza di qualcuno che ci difenda, in
particolar modo dei sindaci. E pensare che sull’Altopiano
ce ne sono ben otto!!
Un cittadino preoccupato
“Lasciateci la nostra pediatra”
Lasciateci la nostra brava pediatra! E’ l’appello di un gruppo di genitori rivolto ai responsabili dei Servizi socio sanitari dell’Ulss 3 riguardo alla prevista sostituzione della
dottoressa Paola Bonato con ambulatorio a Camporovere,
in via Trieste 34.
Arrivata il 1° settembre 2013 al posto della dottoressa
Stefania Comacchio, la pediatra dovrebbe ora lasciare il
suo posto in Altopiano ad un nuovo medico (un’altra donna) che risulta con più punteggio in graduatoria.
Sulla sua sostituzione le famiglie che si sono affidate per
i loro figli alla dottoressa Bonato hanno manifestato una
netta contrarietà.
“Oltre ad essere un’ottima pediatra, sempre presente, disponibile e scrupolosa (sia di persona che telefonicamente) – dicono in particolare alcune mamme – ha portato
noi genitori e i nostri bambini, reduci da precedenti esperienze non proprio positive, alla tranquillità di sentirsi in
mani sicure. I nostri figli ora dal pediatra volentieri perché lei è sempre sorridente e gentile, sia con noi che con
i nostri bambini. “Personalmente – dice in particolare
Celeste Frison – avendo un figlio di 8 mesi con gravi
problemi di salute (è stato ricoverato per cinque mesi a
Padova), al rientro in Altopiano ho avuto un grandissimo
supporto sia medico che morale”.
“Non c’è niente contro la nuova dottoressa che dovrebbe arrivare – concludono i genitori - ma, viste le esperienze precedenti, possiamo già immaginare come potranno andare le cose: in passato spesso, per vari motivi, soprattutto per irreperibilità della pediatra, anche in orari di
ambulatorio o per numerose assenze della stessa, abbiamo purtroppo dovuto rivolgerci a medici a pagamento
oppure al Pronto Soccorso, cosa che con la dottoressa
Bonato non si sono mai verificate”.
l’Altopiano
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ATTUALITA’
Il Progetto GOLDEN: studio per ottenere vita più lunga e invecchiamento più sano
La debolezza del cuore cimbro
Una ricerca coordinata dal Prof. Casiglia ha permesso di osservare
come la popolazione cimbra, evidenzi una maggiore mortalità da
complicanze cardiovascolari rispetto al resto degli italiani
“Prevenire le condizioni di rischio cardiovascolare e permettere di approfondire le conoscenze delle caratteristiche
genetiche delle persone così da
poter attuare, in futuro, azioni
atte ad aggiungere non solo
anni alla vita ma anche vita agli
anni, cioè ottenere vita più lunga e invecchiamento più
sano”. Sono, in sintesi, gli
obiettivi del Progetto
GOLDEN illustrati dal coordinatore dell’iniziativa Edoardo
Casiglia, professore associato
di Medicina Interna al Dipartimento di Medicina dell’università di Padova. Si tratta di
uno studio epidemiologico riguardante in particolare i
cimbri della Lessinia, in pratica un proseguimento del Progetto LEOGRA condotto negli ultimi 12 anni nella comunità cimbra della Val Leogra tra
Torrebelvicino e Valli del
Pasubio, grazie alla sinergia fra
laboratorio di Epidemiologia
del Dipartimento di Medicina
dell’Università di Padova e
ULSS 4 Alto Vicentino diretta
dall’avv. Carraro.
“Uno studio – spiega Casiglia
– che ha permesso di osservare come la popolazione
cimbra, rimasta segregata per
secoli e spinta perciò a mantenere una genetica uniforme
con minore diversità biologica,
evidenzi una mortalità e una
morbilità maggiori da
complicanze cardiovascolari,
cioè un invecchiamento più
precoce, rispetto al resto della
popolazione italiana. Grazie alla
ricerca, si è arrivati in pochi
anni al dimezzamento della
mortalità cardiovascolare in
questa enclave”.
“I risultati molto soddisfacenti
del Progetto LEOGRA – dice
ancora Edoardo Casiglia - hanno fatto sì che il ministero della Salute abbia deciso di finanziarne l’estensione a quest’altra comunità cimbra attraverso il Progetto GOLDEN”.
Ma perché questa ricerca
proprio sui Cimbri?
“E’ un ceppo interessante per
i ricercatori medici per le origini mitteleuropee, perché i
Cimbri hanno mantenuto nel
tempo il loro stile di vita e perché sono geneticamente molto omogenei. Questa popolazione di origine centro-europea
ora vivente in Italia - spiega
Casiglia - merita attenzione da
parte della comunità scientifica a causa della sua peculiare
tendenza a sviluppare un invecchiamento precoce e patologico.
Lo
studio
epidemiologico, socio-economico e genetico denominato
GOLDEN è volto a definire
le caratteristiche genotipiche
dell’invecchiamento sano e
patologico e i fattori genetici e
ambientali potenzialmente in
grado di spiegare perché un
Edoardo
Casiglia
soggetto sperimenta l’uno o
l’altro tipo di vecchiaia. Particolare attenzione viene rivolta, in questo senso ai processi
mentali e cognitivi”.
Lo scopo finale della ricerca
è dunque individuare che cosa
ci sia di diverso nei meccanismi biologici sottostanti ai processi fisiologici di invecchiamento fra le popolazioni ad
alto rischio e quelle di controllo e chiarire in quale misura
questi meccanismi dipendano
da fattori genetici o ambientali. Il Progetto GOLDEN propone visite sanitarie non
invasive gratuite a tutti i cittadini maggiorenni dei Comuni
interessati, che sono invitati
per lettera e telefonata, con il
sostegno delle rispettive amministrazioni comunali, a sottoporsi a visite, questionari,
prelievo del sangue, test
diagnostici ed esami strumentali. I referti degli esami ven-
gono dati ad ognuno per poter
essere consegnati al proprio
medico di famiglia.
Il progetto del quale Casiglia
è responsabile scientifico, coordinato anche dalla dr.ssa
Valérie Tikhonoff dell’Azienda Ospedaliera di Padova (un
“cervello” italiano temporaneamente prestato al Medical
Research Council dell’Università di Londra), è realizzato
con la collaborazione e il sostegno di Sandro Caffi, direttore
generale
dell’Azienda
Ospedaliera Universitaria di
Verona, di Maria Giuseppina
Bonavina, direttore generale
dell’ULSS 20, di Roberto Borin,
direttore sanitario del relativo distretto 4, di Gian Cesare Guidi,
direttore del Laboratorio diAnalisi
dell’Università di Verona e di
Chiara Pomari, responsabile del
Servizio Infermieristico
dell’ULSS 20.
“Il progetto GOLDEN– conclude Casiglia – sarà completo fra
alcuni mesi; l’analisi dei risultati
richiederà poi anni ma l’esperienza ci insegna che i benefici
per la popolazione si vedranno
subito. Sarebbe nostra intenzione estendere tali indagini anche
ai Cimbri dei 7 Comuni, a quelli
del Trentino e a quelle frange di
emigrazione che si sono realizzate nel tempo verso la Lombardia. Anche su questa iniziativa stiamo iniziando a lavorare”.
Stefania Longhini
Le Casse Rurali al Quirinale
Napolitano: sono una componente originale
ed essenziale dell’economia italiana
Una delegazione del Credito Cooperativo italiano, guidata dal
Presidente di Federcasse Alessandro Azzi è stata ricevuta, il
26 marzo, al Quirinale dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a conclusione delle celebrazioni del 130mo
anniversario della costituzione della prima Cassa Rurale italiana, avvenuta a Loreggia (Padova) nel 1883. Nel rivolgere
il proprio saluto ai partecipanti, il Presidente Giorgio
Napolitano ha ribadito la sua vicinanza al mondo della cooperazione, incoraggiando il Credito Cooperativo a “coltivare” la differenza di banche locali, mutualistiche al servizio
dei territori. “Le Casse Rurali BCC sono una componente
originale ed essenziale dell’economia italiana e vivono un
rapporto speciale con l’opinione pubblica e con i cittadini - ha
poi affermato - Le Banche di Credito Cooperativo hanno la
vocazione ad essere più vicine alle PMI (piccole e media
imprese), soprattutto in anni di crisi e possono favorire la
crescita delle piccole imprese, aiutandole a lavorare in rete”.
“E’ inoltre importante - ha concluso – che le BCC abbiano,
nel rispetto delle regole prudenziali, un proprio “merito di credito”.
Dal canto suo, il Presidente di Federcasse ha in particolare ricordato il valore dell’esperienza originale e inimitabile delle banche cooperative mutualistiche che dalla loro nascita hanno accompagnato l’Italia e le diverse comunità delle quali sono autonoma espressione in un percorso di crescita economica, civile,
sociale e culturale. Oggi – ha ricordato Azzi – le BCC e Casse
Rurali operano in 2.700 Comuni (in oltre 500 dei quali sono l’unica
realtà bancaria). Sono caratterizzate da una particolare
specializzazione produttiva in termini di sostegno ai piccoli operatori economici ed alle famiglie. Oggi, ha reso noto il Presidente, le BCC erogano quasi il 18% del totale dei finanziamenti alle
micro e piccole imprese. Le quote di mercato sfiorano il 23 %
del totale dei crediti alle imprese artigiane, il 18 % per le imprese
agricole, il 12,5 % per le istituzioni del non profit, il 9% per le
famiglie. Della delegazione faceva parte anche il Presidente di
Confcooperative Maurizio Gardini (Federcasse è difatti una delle
articolazioni settoriali della centrale cooperativa). In un breve
indirizzo di saluto, Gardini ha ricordato come il movimento cooperativo, a livello mondiale, sia impegnato a promuovere la partecipazione economica dei soci e più in generale un’economia
sociale e partecipativa. Gardini, in particolare, ha ricordato il
contributo che l’intero sistema cooperativo ha dato alla tenuta
del sistema Paese ed al sostegno di famiglie ed imprese: “Nei
sei anni di crisi già trascorsi – ha detto - le cooperative italiane
hanno accresciuto l’occupazione del 5,4%. Se invece si fossero
comportate come il resto della economia oggi mancherebbero
l’Altopiano - 12 aprile 2014
Sabato 12 Aprile 2014
Anche quest’anno l’Associazione Occhi Aperti per
Costruire Giustizia, in collaborazione con associazioni e
cooperative dell’Altopiano e
della provincia di Vicenza, ha
proposto l’iniziativa di
volontariato Social
Day, che ha avuto luogo sabato 5 aprile 2014
raggiungendo la sua ottava edizione. Il Social
Day, letteralmente
giorno sociale, mira a
coinvolgere giovani,
adulti, scuole, aziende
ed enti pubblici in un
percorso formativo sulla cittadinanza e la solidarietà. Gli studenti
delle scuole medie e
superiori partecipanti
hanno infatti svolto sul
nostro territorio dei lavori semplici e di varia natura, che spaziavano dal dipin-
l’Altopiano
Social day 2014: settecento mani
sporcate per un futuro più giusto
gere staccionate al lavorare
in biblioteca, dal suonare in
piazza al fare pulizie presso
musei, scuole e parchi giochi.
Le offerte ricevute in cambio. oltre 4000 euro, saranno
destinate per il 30% al progetto “Una quesera per
Shuyo”, che si occupa della
realizzazione di un caseificio
in Ecuador. La stessa somma verrà devoluta sia a “Con
i più vulnerabili” sia al
“Professional college of
Njombe”, che sostengono
disabili, albini e studenti in
Tanzania. Il rimanente sarà
invece assegnato alla cooperativa sociale Libera Terra
contro le mafie, con il progetto “Terre Joniche” presso Isola di Capo Rizzuto in
Calabria.
Il contributo dato alla società dal Social Day è significativo e provato dal crescente numero di adesioni, che
dalle 315 registrate lo scorso anno sono passate a più
di 370. Tale incremento è
senza dubbio motivato dalla
buona
organizzazione
sottostante e dalla disponibilità di aziende, comuni e collaboratori, ma anche dalla
volontà degli stessi giovani a
mettersi in gioco per una buona causa.
Alla domanda “Cosa rappresenta per te questa
giornata?” molti ragazzi
hanno sottolineato come essa
sia un’esperienza divertente
e al contempo benefica, con
la quale si tenta di compensare il divario esistente tra i
Paesi nel Nord e quelli del
Sud del mondo. Un cambiamento di grandi dimensioni
che parte proprio delle nostre
realtà paesane, mediante
un’attività che risulta essere
istruttiva per i giovani, ma
anche per gli adulti. Il mes-
SPACCIO COOPERATIVO ACLI Società Cooperativa
Via Jacopo Scajaro n. 3 – 36012 ASIAGO (VI)
Codice fiscale iscrizione Registro Imprese Vicenza n. 00143040244
Albo delle Cooperative n. A142213
CONVOCAZIONE ASSEMBLEA GENERALE DEI SOCI
I Signori Soci sono invitati a partecipare alla Assemblea Generale ordinaria
fissata per il giorno 27 aprile 2014 alle ore 12.30 presso la sede della
Cooperativa Sociale San Matteo e San Luigi in piazza Reggenza (a fianco
Canonica) in prima convocazione, con l’avvertenza che se per tale data e ora non si raggiungesse il numero legale l’Assemblea avrà luogo in seconda convocazione il giorno
1.
2.
6
La voce degli 8 Comuni
LUNEDI’ 28 APRILE 2014 ALLE ORE 20.30
Per la trattazione del seguente ordine del giorno:
Esame ed approvazione del bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2013
con le relazioni accompagnatorie;
Varie ed eventuali.
Per il Consiglio di Amministrazione
IL PRESIDENTE Valter Passuello
saggio è chiaro: le nuove generazioni sono pronte a
“sporcarsi le mani”, come
recita lo stesso motto dell’iniziativa, e concorrono attiva-
mente alla costruzione di un
futuro più giusto. A scapito
di egoismo e individualismo
che paiono voler disgregare la coesione sociale, lo
spirito di gruppo e la voglia
di mettersi a disposizione
del prossimo sono i primi
passi verso la realizzazione
del mondo del domani.
Le ragazze del Social Day
Sabato 12 Aprile 2014
l’Altopiano
7
La voce degli 8 Comuni
ASIAGO
Si è concluso il 13 marzo scorso ad Asiago il ciclo di incontri itineranti dal titolo “Sai che
cos’è l’Alzheimer?” dedicati
alla sensibilizzazione e all’informazione sulla demenza promossa dal gruppo volontari
dell’Altopiano dell’Associazione A.M.A.d Onlus. L’iniziativa, che ha visto la partecipazione di oltre 100 persone, è stata realizzata grazie alla
collaborazione dell’Ussl n.3,
delle amministrazioni comunali
locali, dei medici di famiglia e
del
Rotary
Club
dell’Altopiano. Tutti i comuni
altopianesi hanno ospitato una
serata in cui il dott. Mauro
Mastella, che ringraziamo vivamente per la grande disponibilità dimostrata, ha illustrato le caratteristiche e il decorso della malattia di Alzheimer,
informando i presenti sui servizi socio-sanitari dedicati ai
malati e ai familiari attivi sul
nostro territorio. Per noi volontari dell’associazione è stata un’occasione per far conoscere le nostre attività di supporto e aiuto alle famiglie, cercando di far passare il duplice
messaggio che: nonostante
una cura alla demenza non sia
ancora disponibile, molto si
può fare per migliorare la qualità di vita dei malati e di chi si
prende cura di loro; non si può
Concluso il ciclo di incontri
“Sai che cos’è l’Alzheimer?”
Al via ad Asiago il Centro sollievo
essere lasciati soli nell’accudire il proprio caro colpito dalla demenza. La richiesta di aiuto da parte
dei familiari non deve essere vissuta con vergogna
e come ultimo atto di fronte ad una situazione diventata ormai insostenibile. Rivolgendosi quanto
prima ai servizi dedicati
presenti sul territorio, si
crea una rete di relazioni
che sostiene e accompagna i familiari nella gestione quotidiana del carico di
fatica e di sofferenza che
la demenza porta inevitabilmente con sè.
Ed è proprio legata alla creazione e al consolidamento di
una rete di sostegno per le famiglie colpite dalla demenza
l’importante iniziativa promossa, su indicazione della Regione Veneto, dall’Ulss n.3 insieme all’Associazione A.M.A.d.
Onlus e alla conferenza dei
Sindaci (28 Comuni). Tale ini-
ziativa prevede l’apertura nel
territorio di riferimento dell’Azienda sanitaria locale di 4
“Punti Sollievo”, ovvero luoghi
accoglienti nel quale volontari
preparati e formati accolgono
la persona con demenza per
qualche ore al giorno, da due
a tre volte alla settimana.
Grazie all’adesione al progetto da parte del Comune di
Asiago è prevista nel mese di
giugno l’apertura di un “Punto Sollievo” ad Asiago, presso
i locali del Centro Ricreativo
Anziani, due mattine alla settimana. Questo spazio gestito
da volontari formati con il coordinamento e la supervisione
dell’Ussl n.3, costituisce un
importante momento di accoglienza, supporto psicologico e
Sette nuovi volontari per il Soccorso Alpino
Sette nuovi aspiranti “angeli della montagna” e una nuova jeep in dotazione.
E’ decisamente positivo l’avvio di stagione per i volontari della stazione
altopianese del Soccorso alpino e
speoleologico.
Grazie ai fondi messi a disposizione
dalla legge 33/2007, possono ora disporre di un nuovo mezzo 4 x 4 dopo
che la precedente jeep è andata distrutta nel tragico incidente durante
il pellegrinaggio all’Ortigara del luglio scorso. E così i soccorritori
altopianesi hanno potuto restituire la
jeep alla stazione di Schio che aveva generosamente messo a disposizione il mezzo dei
23 volontari altopianesi fino all’arrivo del nuovo
fuoristrada. “In realtà, il mezzo arrivato era in sostituzione di un vecchio furgone che utilizzavamo – spiega il capostazione Daniele Zotti – Ora, come gruppo,
stiamo cercando di raccogliere fondi per comperare
un’altra jeep per completare l’ammodernamento del
nostro parco mezzi”. “Un grazie sentito alla Regione
che ci ha sostenuto – prosegue Zotti – Senza la legge
33 saremmo senza mezzi quindi auspichiamo che la
legge venga rifinanziata per garantire mezzi idonei ai
volontari e alle persone che soccorriamo”.
Terminato il periodo di vigilanza sui luoghi noti per lo sci
alpinismo, i volontari, compresi i 7 nuovi aspiranti, saranno a breve impegnati nei corsi annuali di addestramento e
di perfezionamento sia su roccia sia in ambiente invernale. Il tutto in preparazione della stagione estiva nella quale si svolgeranno i mondiali di orienteering così come i
primi eventi legati alla commemorazione dello scoppio della
Grande Guerra tra cui l’appuntamento sull’Ortigara per il
quale si stanno studiando la viabilità e le modalità di intervento per garantire la sicurezza di volontari e partecipanti dopo i
tragici eventi dell’anno scorso.
Gerardo Rigoni
intrattenimento delle persone con demenza di
Alzheimer (o altre demenze senili). L’obiettivo è quello di reinserire
la persona con lieve o
medio-lieve deficit
cognitivo all’interno di un
gruppo sociale, contrastando l’isolamento e
l’auto-isolamento che
nascono nei nuclei
famigliari e sollevando
per alcune ore al giorno
le famiglie dall’assistenza diretta.
Per avviare e dare continuità a questa iniziativa
che mira a dare un concreto
aiuto alle famiglie, abbiamo bi-
sogno di persone desiderose di
mettere a disposizione le proprie qualità personali e parte
del proprio tempo. Oltre a incidere in modo positivo sul benessere di tutta la famiglia e
limitare l’isolamento di persone che sono nello stadio iniziale della malattia (e che magari
incontriamo al bar, al supermercato, in chiesa), il volontario acquisisce preziose competenze che, vista la costante
diffusione della demenza, possono risultare utili anche nella
sua vita privata. Se interessati
e per ogni ulteriore informazione sul progetto, vi invitiamo
calorosamente a contattarci al
3426979235 o all’indirizzo mail
amad.associazione.asiago7c
@gmail.com . Potete anche
venire a trovarci il primo e il
terzo martedì di ogni mese
presso il Distretto S.S. di
Asiago dalle 9.30 alle 11.00.
AIUTATECI AD AIUTARE.
Grazie da tutto il gruppo volontari A.M.A.d Onlus
dell’Altopiano
L’Altopiano al chiaror delle
stelle: che meraviglia!
Grande successo della notte buia, iniziativa sul tema dell’inquinamento luminoso e risparmio energetico, promossa da
ARPAV in sinergia con l’Osservatorio Astronomico di Asiago:
gran parte dei Comuni dell’Altopiano ha spento totalmente
l’illuminazione pubblica per tutta la notte del 28 marzo. La
suggestione del cielo stellato ha coinvolto gli abitanti, che per
l’occasione hanno ritrovato una dimensione forse dimenticata, anche semplicemente alzando gli occhi al cielo dal centro
dei paesi e dalle proprie abitazioni. Notevole il successo poi
dell’iniziativa osservativa svolta al telescopio del Pennar, a
cura dell’Osservatorio Astronomico. La prima lettura dei dati
scientifici raccolti presso gli osservatori del Pennar e di cima
Ekar indicano un netto miglioramento della qualità del cielo,
in particolare per quanto riguarda il Pennar, situato a ridosso
dell’abitato di Asiago, anche se le fotografie raccolte da cima
Ekar dimostrano comunque la permanenza di inquinamento
luminoso derivante dalla moltitudine di impianti privati che
irradiano luce verso il cielo, oltre al significativo contributo
proveniente dalla pianura veneta. L’elaborazione dei dati raccolti verrà pubblicata non appena disponibile. L’iniziativa ha
certamente portato a riscoprire la bellezza del cielo stellato e
di un patrimonio naturale che arricchisce l’Altipiano, che richiede di essere preservato con cura ed attenzione: spesso
bastano poche accortezze anche da parte dei singoli cittadini,
per non inquinare il cielo!
Sabato 12 Aprile 2014
l’Altopiano
8
La voce degli 8 Comuni
ASIAGO
Il Coro Kozukata ad Asiago per
una giornata speciale di canti e felicità
Asiago, 28 marzo 2014: il filo conduttore
di questa bella giornata è stato il sorriso di
31 splendidi ragazzi giapponesi che hanno
cantato per noi, comunicandoci la loro gioia.
Hanno cominciato alle otto del mattino nell’Aula Magna della Scuola Primaria per i
bambini del centro e dell’Istituto Farina,
accompagnati dalle insegnanti. Dopo il benvenuto del direttore, i ragazzi hanno cominciato a cantare, conquistando subito
l’attenzione dei numerosi bambini presenti, attratti dalla strana lingua e dalle
movenze con cui hanno accompagnato il
canto. Intanto le mamme giapponesi, che
hanno accompagnato i ragazzi nel viaggio
in Italia sono intente in un angolo a piegare
con abilità carte colorate di giallo, viola, verde, azzurro con gli
ideogrammi. Anche i bambini delle scuole elementari hanno cantato
raccontando storie di alberi e di piccole cose da apprezzare “che ti
regalano la felicità e ti cambiano la giornata se le vivi con
semplicità”. L’incontro vivo e intenso sembrava non voler finire;
quasi a malincuore i bambini sono tornati a fare scuola, stringendo in
mano la gru colorata.
Al Millepini, a metà mattina, sono arrivati i ragazzi della scuola media
e superiore, curiosi di vedere e sentire questi quasi coetanei. I ragazzi del coro si sono presentati in italiano, prima dell’esibizione, contenti
di incontrare “gli studenti asiaghesi”. Hanno consegnato per ogni
scuola un grappolo di 1000 gru e un SENSU, antica forma di scrittura su rotolo di carta: sui ventagli hanno scritto il nome della scuola e
il nome del coro Kozukata. Sono saliti sul palco a ricevere il dono
ragazzi delle medie e tre ragazzi, in rappresentanza dei tre settori
della scuola superiore, che hanno ringraziato “per la grande lezione di cultura”, lasciando in ricordo dell’incontro la lettura di qualche
breve passo tratto dal capitolo che Mario Rigoni Stern dedica al
ciliegio nel suo libro Arboreto salvatico “Per sigillare l’amicizia
fra due popoli molto meno lontani di quanto possa sembrare.”
E’ stato un momento importante per questi ragazzi, venuti dal Giappone per creare con il loro canto un legame di amicizia con i loro
coetanei. La meraviglia è stata grande quando la sala è stata oscurata per permettere alle “lucciole” di accendersi mentre i giovani
coristi hanno cantato Hotaru koi, la canzone delle lucciole. Anche al
buio la partecipazione è stata tangibile attraverso il silenzio e gli applausi che hanno coronato l’esibizione. La terza tappa è
stata saporita e gradita: hanno trovato da Tata, profumo
e sapore di pizza, gentilmente offerta dal Comune di
Asiago. Mi credete se vi dico che hanno cantato anche
in pizzeria per ringraziare dell’accoglienza ricevuta? Ebbene sì, l’hanno fatto con il sorriso sulle labbra e la gioia
nel cuore.
All’ora di merenda appuntamento con i bambini della
Scuola dell’Infanzia Beata Giovanna, che hanno invitato
gli amici della Regina Margherita.
Saiko, maestra di musica, ha insegnato ai bambini “Ito
maki maki”, la canzone della filatrice, mimando i gesti
che fa per girare l’arcolaio, tendere il filo, infilarlo prima
di procedere alla tessitura. E’ stato curioso scorgere la
meraviglia sui visetti dei piccoli (specialmente dei tre biondissimi giapponesini in kimono dal nome Giulia, Leonardo
e Giovanni) che hanno cantato tutti insieme per gli amici
del coro a gran voce. Nel salone, molto affollato anche di
genitori venuti a curiosare, tanti colori, sorrisi e canti.
Poco tempo per raggiungere
il Palazzo Municipale ed entrare nella magnifica Sala
consiliare per l’appuntamento con il Sindaco di Asiago,
che ha salutato i ragazzi ringraziandoli per la loro proposta di amicizia, per la passione e l’impegno esemplari, la compostezza e l’atteggiamento ridente. Ha offerto una pubblicazione su Asiago
e molto apprezzato il Sensu con il nome della città.
Il coro ha intonato Sakura, fiori di ciliegio che fioriscono in primavera; in Giappone si festeggia la primavera sotto i ciliegi in fiore.
All’uscita una fermata d’obbligo in edicola per acquistare L’Altopiano
da portare a casa. Scende la sera, serena e senza la luce dei lampioni lungo le strade. Alzando gli occhi al cielo lo spettacolo delle stelle
vive e brillanti nel buio totale.
In Duomo, impegnate nelle ultime prove, le due corali, quella
venuta da lontano e quella di casa. Si conoscono da tempo, a
dire il vero non si frequentano molto, si vedono solo su skipe ma
quando si incontrano si vogliono molto bene e fanno festa par-
lando la lingua universale della
musica che al di là delle parole giunge direttamente al cuore.
L’ambiente solenne suscita emozione ma i ragazzi sono pronti all’appuntamento più importante con
un pubblico che ricordano partecipe e affettuoso nei precedenti concerti. Si comincia con i ringraziamenti: il preside, la maestra Reiko,
i genitori dei ragazzi che hanno deciso di organizzare questo viaggio,
il Comune di Asiago che ha dato il
patrocinio a questa proposta di
amicizia tra giovani, don
Roberto che ha accolto
l’idea e dà ospitalità in Duomo, la Corale Altopiano che
ha collaborato e questa sera
abbraccia i ragazzi cantando insieme a loro, l’Ufficio
Cultura del Millepini che ha
dato un grande supporto
logistico insieme all’amicizia. Viene presentato il Coro
formato da 31 ragazzi che
frequentano le classi 1^ e
2^ del Liceo Kozukata in
Giappone. Per due ore al
giorno esercitano e potenziano le loro belle voci, sotto la direzione della maestra Reiko, sempre alla ricerca di nuovi testi e brani
tratti dalla tradizione del Canto Gregoriano e delle antiche canzoni giapponesi fino alle canzoni popolari italiane. Prima cantano i giovani poi lasciano il posto al Gruppo Corale Altopiano dei
7 Comuni, guidato dal maestro Allegrini. In crescendo ascoltiamo canti di montagna, una tenera ninna nanna, voci
onomatopeiche e un canto di gioia. I ragazzi con grande orgoglio presentano alcune canzoni tradizionali giapponesi, che
narrano di antichi riti, di lavori faticosi, di profumati fiori di
ciliegio che annunciano la primavera, accompagnando il canto
con gesti leggeri quasi coreografie teatrali. Per un finale
intenso e magico le due corali fondono le voci, le emozioni,
le conoscenze, le tradizioni in nome della comune passione per la musica e della voglia di
cantare. Cantano insieme in giapponese e italiano “Hana wa saku”, composta per ricordare la tragedia immensa dello tsunami che nel
2011 in Giappone distrusse paesi e città, causando la morte di 20.000 persone. E’ un canto
di vita e le mani si muovono a mimare i fiori
che sbocciano, si schiudono; il dolore trova conforto al ritorno della primavera.
Il pubblico si è appassionato, ha seguito queste
storie, condiviso sensazioni ed emozioni. Il bis
non ha avuto bisogno di presentazioni. Per ascoltare “Signore delle cime” è stato sufficiente socchiudere gli occhi e lasciare il cuore in ascolto.
Arigatò, grazie a tutti. Luciana del Giudice
Sabato 12 Aprile 2014
l’Altopiano
La voce degli 8 Comuni
9
l’Altopiano
Sabato 12 Aprile 2014
10
La voce degli 8 Comuni
TURISMO
Con la prossima stagione in
arrivo i primi turisti dalla Russia
Rigoni: “E’ stato avviato il progetto per lo sviluppo del mercato estero e
sono state gettate le basi per aumentare la presenza degli stranieri.
Ora è necessario insistere verso questa direzione per far sì che
l’altopiano diventi una meta privilegiata per questa fascia di turisti”
Italia e Russia hanno dichiarato il 2013-2014 “Anno del
Turismo Incrociato italorusso”, con lo scopo di incentivare i flussi turistici in
entrambe le direzioni. L’Italia è il secondo Paese, dopo
la Cina ( il primo europeo)
con il quale la Russia ha promosso un “Anno del Turismo”. Per l’Italia questo con
la Russia è invece il primo
Anno del Turismo italiano all’estero, il che sta a testimoniare l’importanza del
mercato russo per la nostra
industria turistica. Anche
l’Altopiano, attraverso varie
attività del Consorzio Turistico
e di Asiago Turismo, negli ultimi mesi si è mosso con una serie di iniziative con l’intenzione
di aprire una strada verso il mercato turistico russo, con approcci, scambi di informazioni
e approfondimenti volti a capire meglio la domanda, oltre che
presentare l’offerta. Perché se
è vero che i russi sono innamorati dell’Italia, è ancor più
vero che prediligono il Veneto,
tanto che recentemente sono
stati attivati voli diretti su Venezia e Verona. Far scoprire il territorio è la prima condizione per
arrivare a stabilire un contatto,
per questo lo scorso ottobre
l’Altopiano ha iniziato a proporsi
con due workshop organizzati
dalla Regione Veneto, uno a
Mosca e uno a San
Pietroburgo. Nel mese di dicembre poi il Consorzio Turistico ha partecipato ad un altro
incontro con una settantina di
tour operator a Mosca. A febbraio invece, in concomitanza
con la rassegna internazionale
piromusicale “Fiocchi di Luce”
è stato organizzato un
Educational sull’altopiano al
quale hanno partecipato una
ventina di russi, di cui 13 operatori turistici, 6 giornalisti e un
imprenditore, mentre in precedenza altri 4 giornalisti (2 specializzati
in
turismo
enogastronomico e 2 sulla pratica dello sci alpino e nordico)
conosciuti in Russia durante
l’attività di promozione del nostro territorio, erano già venuti
in visita sull’Altopiano.
L’educational ha offerto una
panoramica piuttosto ampia dell’offerta turistica del territorio,
del quale è stata illustrata anche l’importanza storica e culturale, oltre che il grande patrimonio naturale. I russi hanno
potuto visitare stazioni
sciistiche, centri fondo, fare
escursioni guidate, gustare piatti tipici in locali
caratteristici e assaggiare i prodotti del territorio,
oltre che visitare le strutture ricettive e dedicarsi
allo shopping in centro.
Ci sono state poi le visite
al Caseificio Pennar con
l’illustrazione delle varie
fasi di lavorazione del formaggio, all’Osservatorio
astronomico e ad alcune
imprese locali e agenzie
immobiliari con i propri
appartamenti.
L’educational ha portato
alla pubblicazione di numerosi articoli su riviste russe
specializzate in turismo generale ed enogastronomico. A
metà marzo poi gli operatori del
Consorzio hanno partecipato a
un workshop organizzato dalla
Regione Veneto a Mosca e
l’Altopiano è stato rappresentato
anche all’interno dello Stand Regionale durante la Mitt, la più importante fiera del turismo internazionale dell’area russa e dell’Europa dell’est, fra le tre più
importanti al mondo in questo
ambito. “Al Mitt – commenta Roberto Rigoni Stern, presidente del
Consorzio
Turistico
e
vicesindaco di Asiago – il Veneto
è stato presentato con un proprio
stand, che ha proposto l’offerta
turistica della regione in modo coordinato ed unitario. In
concomitanza con l’avvicinarsi
della prossima stagione estiva,
stanno arrivando i primi frutti con
proposte di collaborazione, richieste di informazioni e con le prime
prenotazioni di turisti. L’interesse verso il nostro territorio, sia
per quanto riguarda l’offerta turistica, le attività commerciali, i
prodotti locali e l’attività economica globale, viene confermato
dalle visualizzazioni da parte del
mercato russo sul sito del Consorzio: partiti da zero, ora siamo
su una media settimanale di 300
visite”. “Il target a cui ci rivolgiamo – sostiene David Sterchele del
Consorzio Turistico – è quello
medio, delle famiglie, visto che la
nostra ricettività non può puntare su quello alto, che richiede
standard elevatissimi. Dobbiamo perciò cercare di migliorare la nostra ricettività, puntando su strutture alberghiere di
alto livello, oltre che cercando
di migliorare quelli che si rivelano i nostri punti deboli, dai
servizi ai trasporti, fino alla comunicazione”. Da una prima
analisi stilata in seguito ai vari
contatti Altopiano – Russia, i
punti deboli risultato essere la
posizione di “Asiago” e “7
Comuni” nel sistema di ricerca
in rete, la necessità di aggiornamento del sito con la traduzione dei testi in russo, la mancanza di strutture alberghiere a
5 stelle, la non presenza di strutture di alloggio vicino alle stazioni sciistiche o comunque la
mancanza di collegamenti rapiti.
E poi il trasporto all’interno
dell’Altopiano e quello dall’aeroporto di arrivo fin quassù, oltre
alle informazioni dettagliate in
merito con orari e prezzi cha dovrebbero essere pubblicati su sito
del Consorzio e in quelli degli alberghi. I punti di forza emersi
sono invece la natura e le bellezze
del territorio, la vicinanza alle città d’arte, le piste di fondo e il catalogo turistico base realizzato in
russo.
“Il progetto per lo sviluppo del
mercato estero è stato avviato,
sono state gettate le basi per
aumentare la presenza degli
stranieri – conclude Roberto
Rigoni Stern - ora sarà necessario insistere verso questa direzione per far sì che
l’altopiano diventi una meta privilegiata per questa fascia di
turisti”.
Silvana Bortoli
Sabato 12 Aprile 2014
l’Altopiano
11
La voce degli 8 Comuni
Caccia: il Progetto Ali d’Italia
“atterra” anche sull’Altopiano
Caccia sostenibile. Di questo
dobbiamo parlare. Vogliamo
informare, in particolar modo
i cacciatori ma non solo, di un
progetto che ha coinvolto il
nostro altopiano mirato a far
conoscere la beccaccia in tutti i suoi vari aspetti: la caccia
con il cane da ferma, il suo ambiente, il suo stato di salute; i
luoghi di riproduzione, il passo
e le rotte migratorie; la posta
e i relativi deleteri effetti; il prelievo dei soggetti giovani; la
tutela del selvatico; la caccia
sostenibile e il monitoraggio
della nidificazione in Italia.
Mentre per altre forme di prelievo venatorio su selvaggina
stanziale lo studio di sostebilità
si fa “più” semplice, (vedi prelievo agli ungulati o al gallo
forcello), molto più complessa
è la gestione di una specie migrante come la beccaccia che
coinvolge molti stati europei e
extraeuropei, e anche molti
interessi economici . Pensiamo al sequestro avvenuto in
febbraio in provincia di
Vicenza di quest’anno di cr.
1.600 esemplari di beccaccia
provenienti da vari Paesi per
un valore sul mercato nero di
circa 80 mila euro!
L’8 marzo di quest’anno, si
sono riuniti a Zanè i beccacciai
vicentini per verificare quanto
già seminato nell’esate scorsa, quando hanno giudicato
utile seguire l’esempio di altre
province e altre regioni d’Italia, nel partecipare al Progetto
Ali d’Italia, iniziato già un decennio fa.
E così molti cacciatori
volenterosi hanno raccolto e
conservato, durante la stagione venatoria, l’ ala destra di
ogni beccaccia. L’hanno
essicata e posta ognuna in una
busta di raccolta con specificato la data, il peso e, per chi
lo ha saputo determinare, il
sesso dell’animale.
Sono state raccolte 411 ali di
cui un centinaio provenienti dal
nostro Altopiano. È il primo
dato storico per la provincia di
Vicenza per la Scolopax
Rusticola A cosa servono
questi dati? Attraverso la “lettura delle ali”, con il sistema
Boidot, valido in tutta Europa,
si riesce a stabilire l’età della
beccaccia dalla muta delle
penne e piume, che a sua volta dipende dalla qualità e quantità di cibo disponibile. Senza
entrare nei dettagli con questo sistema si riescono a classificare 14 diverse categorie di
beccacce: 5 di classe giovane, 4 di classe adulta riprodot-
tisi una volta , 4 di classe adulta
riprodottisi più volte, 1 di classe adulta a muta terminata. Se
tra i soggetti prelevati circa il
70% è di giovani, si può dire che
si sta prelevando l’interesse
della specie senza intaccarne il
capitale. In altre parole si può
parlare di prelievo sostenibile.
Qui riproponiamo solo alcune
analisi dei dati della provincia:
su 411 soggetti, il 79% del prelievo ha riguardato i giovani
pertanto si ha una Age Ratio
positiva. Questi dati confermano l’andamento dei prelivi in
Italia dal 2001 dove la percentuale dei giovani rispetto agli
adulti è costante e tranquillizzante. Solo un anno si è avuto
un crollo della Age Ratio in favore degli adulti (58%), dovuto
alla perdita dei nidi a causa delle
inondazioni in Europa continentale e in Russia bianca.
Reperire dati su questa specie,
molto difficile da osservare e
monitorare nel suo habitat, è
raro, perciò il beccacciaio svolge una funzione fondamentale
nel fornire dati alla ricerca
scientifica attraverso la raccolta delle ali.
Ricordiamo che esistono altri
dati di monitoraggio, con il
radiotracking,
con
l’inanellamento, con la
radiotelemetria satellitare, con
la filogeografia e con i
datalogger. Nel giugno dell’anno scorso, in provincia di
Lecce, si è discusso di tutte
queste tecniche nel quarto
convegno internazionale sulla
tutela della beccaccia. Naturalmente tra queste tecniche
di monitoraggio rientrava anche il progetto “Ali d’Italia”
con la lettura delle ali.
È fondamentale che nel tempo tutti i cacciatori cinofili, appassionati di tale specie, si
rendano responsabili a gestire la propria passione. L’Europa avverte: “chi non baserà
i prelievi delle specie cacciabili
su dati scientifici reali e statisticamente validi, dovrà considerarsi escluso dalla caccia
del futuro”.
Tutte le buste con le ali, comprese quelle delle altre regioni, e di altri stati europei, verranno conferite a Bruxelles e
costituiranno un archivio di
dati, hanno perciò valore istituzionale. Queste raccolte,
iniziate per prime in Francia,
hanno portato a risultati concreti. La Birdlife International,
un organismo tecnico europeo preposto alla salvaguardia delle specie ha dovuto rivedere le sue posizioni in re-
lazione alla beccaccia, non
considerando più questa specie “in declino” ma ad un livello di least concern, ovvero
di minor preoccupazione.
Inoltre il progetto Ali d’Italia
ha ricevuto il patrocinio
ISPRA, l’ Istituto Superiore
per la Protezione e la Ricerca
Ambientale, istituito nel 2008.
Parlare di cacciatori
“ambientalisti” sembrerà una
contraddizione, ma se vogliamo ancora che la nostra passione nel nostro territorio sia
usufruibile anche dai nostri figli, abbia cioè un futuro, non
possiamo più pensare che un
cacciatore non sia anche sensibile ai temi della ricerca
scientifica e al problema della
sostenibilità. In Europa è ormai assodato il sodalizio tra il
mondo scientifico e il mondo
venatorio. Culturalmente non
dovremmo più ascoltare chi,
in nome di interessi “altri” ed
estranei alla nostra passione
venatoria, continua a porre
come antitetiche le due posizioni. Non permettiamo che la
strategia del ”dividi et impera”, tipica in Italia, ci tenga
distanti da posizioni conciliabili
invece tra loro, ed indispensabili nel futuro per poter continuare questo particolare e
magico rapporto tra il cane, la
beccaccia e i boschi del nostro Altopiano. Vogliamo concludere con un sentito grazie
a tutti quei cacciatori che hanno contribuito al progetto, sperando che altri, durante la prossima stagione venatoria, diano il loro contributo.
Marco Finco, Gigi Costa,
Alberto Stella - Referenti
del
progetto
per
l’Altopiano
Sabato 12 Aprile 2014
l’Altopiano
12
La voce degli 8 Comuni
CANOVE - ROANA
Arriva San Marco e
torna la Sagra dei Cuchi
La sagra di San
Marco a Canove
si può considerare una sorta di
chiamata della
Primavera, con il
caratteristico
tempo ballerino
che solitamente
accompagna il
periodo in cui
cade. Un insieme
di appuntamenti e
simboli tradizionali, dove spiccano soprattutto le
giostre, i cuchi, il
piatto tipico di
“polenta
e
cavreto”, oltre al
pittoresco andirivieni di
gente di ogni età, proveniente da tutti i paesi
dell’Altopiano e da quelli
della pedemontana. Se
una volta in occasione
della festa patronale del
paese veniva allestita una
piccola fiera dove si trovavano attrezzi da lavoro,
prevalentemente quello
contadino, e chincaglierie
che servivano per le attività pratiche quotidiane,
con il tempo l’appuntamento si è caratterizzato
soprattutto con l’allesti-
mento del luna park, vero
richiamo per bambini, ragazzini e giovani. Le giostre tipiche sono affiancate da bancarelle di dolciumi e di giochi per prove di abilità, di forza o di
mira, oltre che da quelle
dei cuchi, simbolo della
sagra paesana. Il caratteristico fischietto in terracotta è per costume pegno
di amicizia e di simpatia, ma
è diventato anche oggetto
artistico da collezione visto che si presta ad essere realizzato nei soggetti
più vari. Un tempo il cuco
per la sagra veniva fornito da uno degli organizzatori della “Marcia del
Cuco” di Nove, un certo
Frigo che portava a
Canove il modello del
fischietto che veniva realizzato per quell’evento. Il
cuco simbolo della sagra
di quest’anno, realizzato
per la Pro Canove come
sempre dal maestro
cucaro Diego Poloniato, si
rifà alla tradizione: si tratta infatti di un galletto,
pur se stilizzato rispetto a
quello abituale. L’artista artigiano di Nove realizza tutte le sue opere
a mano, usando le terre
colorate con colori naturali e creando tante
piccole opere d’arte
che si differenziano una
dall’altra da un piccolo
particolare, risultando
oggetti unici. Non manca, in occasione della
Sagra dei Cuchi,
l’omaggio a questa tradizione di un grande collezionista e appassionato di fischietti in terracotta, Gianfranco Valente del Museo dei
Cuchi di Cesuna.
La proposta del Museo di
quest’anno è un fungo, nella doppia versione (porcino
o amanita) che accoglie
sotto il suo cappello Siben,
lo gnomo dei 7 Comuni. In
occasione dei giorni di sagra è diventata ormai da
diversi anni consuetudine la
programmazione di un ricco calendario di spettacoli
musicali organizzati dalla
Pro Loco di Canove, che si
svolgono presso il tendone
riscaldato, dove è possibile
anche gustare i piatti dello
stand gastronomico che
La Sagra dei
Cuchi a Canove
Desfata la neve
a tochi sui prai,
che el Ghèlpack se beve
più s-gonfio che mai,
le sìvare ed este
scominzia a mancar
ma el sol dal celeste
za’ taca a scaldar.
D’aprile si bela
sta tera inamora
e che bavesela
caressa e ristora
Do’ salti ne speta
Al bivio Talian,
te vòi una bireta
del nostro Suman?
Con l’aria sinsera
despò tanto giasso,
xe qua primavera
che invita andar spasso
Recordo felisse
La sagra dei cuchi
co’ gero putelo
dei tempi passà
(e ben se capisse i sesti,
no semo baùchi –
el bordelo)
la va rispetà.
San Marco a Canove
che dava vissin
Sia gali o cavai
coi cuchi de Nove
Su longhi bancheti
fugassa e bon vin.
novèi, colorai
te compri i fis-ceti:
Vestio de gran festa
supiando de drìo
con braghe e bluseta,
sti sighi da tordi
cassà su ia testa
con “ìtio e pipio”
la tonda bareta,
ne fa tuti sordi.
corevo davanti
la Gàlga a montar
Dei tosi delissia
ché oltra coi canti
qua giostra che zira,
sentivo un ciassar.
là pesca che i smissia
o bale che i tira,
Xe lungo scarpada,
con s-ciapi de zente
de drìo i paracari
in ogni canton
fra cumo e salada
armoniche e, arente,
i buti ancor rari;
campane a din don!
e mi, pian pianelo,
andando su e zo’
Angelo Costa
cavavo un mazeto
(Pruck Ancos)
de bei nicolò.
varia di serata in serata. Il
parco di giostre quest’anno troverà posto in paese
dal 17 al 27 aprile, mentre
il
programma
di
intrattenimenti della sagra
si svilupperà dal 24 al 27.
Silvana Bortoli
Il Museo dei Cuchi, una collezione unica
e dal valore inestimabile che rischia di morire
Ad anni alterni in occasione della Sagra di San Marco, grazie all’organizzazione di Gianfranco e Vania
Valente del Museo dei
Cuchi di Cesuna, si è dato
vita alla Biennale Internazionale del fischietto in terracotta, che con il susseguirsi delle edizioni ha richiamato un numero sempre maggiore di partecipanti da tutto il mondo. I
fischietti dei concorrenti
esposti prima in sala
consiliare del Municipio a
Canove e poi presso il museo a Treschè Cesuna, davano un bell’assaggio di
quella che è un’espressione artistica di tradizione
antica e dai molteplici
aspetti. Peccato che la decima edizione, allestita nel
2011, sia stata l’ultima.
“Mancano i fondi – spiegano i coniugi Valente – non
essendoci più finanziamenti
da Regione e Provincia.
La decima edizione siamo
riusciti a farla con grande
fatica e rimettendoci direttamente una cifra piuttosto
consistente, per arrivare
almeno a chiudere con un
numero tondo, che avesse
un senso”.
Peccato, perché l’evento
negli anni era cresciuto
fino a richiamare quasi duecento concorrenti con le
loro opere molto variegate a rappresentare culture
e tradizioni di vari popoli.
E oggi, purtroppo, anche il
museo rischia di morire.
Una collezione unica e bellissima, fatta di dodicimila
pezzi
raccolti
da
Gianfranco Valente dal
1960 in poi,ospitata nei locali comunali in via XXVII
aprile a Treschè Cesuna
che per essere valorizzata
richiederebbe innanzitutto
una nuova sede.
“Mancano gli spazi – spiegano Vania e Gianfranco –
prima di tutto per poter
esporre tutti i cuchi. Attualmente, dei 12.000 fischietti
del museo, ne abbiamo
esposti al pubblico solo un
quarto, e servirebbe un’aula didattica per la manipolazione, come ci viene richiesto dalle scuole. Abbiamo il problema del parcheg-
gio per i pullman, che
non riescono ad entrare in quello di fronte
allo stabile, e poi vorremmo essere accessibili anche ai disabili”.
Oltre a questi problemi logistici, non indifferente è quello economico.
“L’entrata al museo è
gratuita – continuano i
coniugi Valente - di
questi tempi la gente
chiede prima di tutto se
si paga il biglietto. E
difficilmente fa acquisti, un tempo si riuscivano a vendere i
fischietti extra collezione, oggi molto meno”.
Gianfranco e Vania a
malincuore ammettono di
aver pensato anche di vendere la collezione del museo, visto che stanno venendo a mancare voglia e
forze di combattere per riu-
scire ad andare avanti, nonostante tutto. “Ma anche
vendere risulta problematico: sfaldare una collezione
come questa sarebbe un
delitto, ma vendere in blocco risulta praticamente impossibile. Al momento la soluzione che vediamo la più
idonea per non buttare al
vento anni e anni di appassionata ricerca di fischietti
di terracotta di ogni genere, è quella di una nuova
sede, più adeguata a richiamare e ospitare un maggior
numero di visitatori”.
Soluzione impossibile da
trovare? Ci auguriamo proprio di no: questo grande e
unico patrimonio, fatto di
piccoli gioielli che incantano la vista offrendo un insieme di opere artistiche
senza eguali, meriterebbe
senz’altro di essere visto da
tutti.
Silvana Bortoli
Sabato 12 Aprile 2014
l’Altopiano
13
La voce degli 8 Comuni
CESUNA
Venigallia: il dibattito s’infiamma
e in paese è tutto un volantinaggio
Botta e risposta a colpi
di…volantini. A quello prontamente diffuso dal gruppo di
cesunesi
contrario
al
Venigalliapark, ha fatto seguito
la lettera distribuita personalmente da Achille Vaccari, titolare della Diamond Srl, ditta alla
quale il comune ha dato in concessione l’area di Via Brunialti
per trent’anni e che porta avanti
in modo convinto il progetto del
parco tematico.
“La lettera – specifica subito
Vaccari . è un’iniziativa personale, slegata da ogni azione politica, per rispondere ad alcune critiche che ho potuto ascoltare
dopo la presentazione del Parco Venigallia al cinema Palladio”.
“Mi sembra di capire che uno dei maggiori timori sia la concessione trentennale – continua l’imprenditore – ma è la condizione minima per poter proporre a degli investitori, che rischiano il
proprio capitale personale, un’impresa che prevede un impegno
– totalmente finanziato con fondi privati – di circa un milione e
mezzo di euro iniziali”. “Questo progetto – spiega poi Vaccari
– è stato concepito con l’idea che il paese e le sue strutture
(bar, alberghi, negozi, pizzerie, ditte artigiane, liberi
professionisti, ecc.) siano
necessarie e fondamentali al suo sviluppo. Solo con
l’aiuto del paese e con la
collaborazione dei suoi abitanti il parco Venigallia potrà essere una realtà interessante e proponibile al
pubblico”. Vaccari tiene
poi a spiegare come questo parco sia quanto più lontano ci possa essere da
Gardaland. Deve essere e
sarà una realtà innanzitutto
culturale, da integrare al meglio con l’ambiente e con un caratteristico paese di montagna. “Se avessimo avuto l’intenzione di
creare mega parchi o strutture non compatibili con il delicato
equilibrio del paese – sottolinea - saremmo stati noi i primi a
cercare altre località, più vicine ai grandi flussi turistici e servite
da grandi strade e mega parcheggi”. Non manca da parte di
Achille Vaccari una proposta di collaborazione fattiva alle istituzioni paesane e ai privati. “Per noi sarebbe ampiamente
auspicabile che il paese costituisse un gruppo di privati e/o di
Tradizionale festa di Schella marzo per la frazione di Cesuna. In una cornice d’altri tempi
si è tenuta la rumorosa festa per sollecitare la primavera a risvegliarsi. Grandi e piccini a
far baccano con schelle, vecchie pignatte e raganelle, tutti insieme per la chiamata di
marzo girovagando per le vie del paese, destinazione finale il piazzale ex stazione, dove si
è immolato il “vecio” sul rogo. Gli organizzatori rivolgono un sentito ringraziamento a tutti
coloro che hanno collaborato alla festa, e in particolare al giovane Moreno Corà, che ogni
anno si dedica a realizzare il “vecio”, simbolo dell’inverno.
associazioni locali già esistenti per entrare a far
parte della gestione del
parco – spiega - In questo modo la struttura in
progetto sarebbe a tutti gli
effetti anche dei
Cesunesi che potrebbero
seguirne in qualsiasi momento ogni sviluppo, proponendo anche soluzioni
alternative e migliorando
la nostra proposta”.
Nel frattempo, su varie
pagine Facebook, in cui il
dibattito sul progetto del
parco sembra molto accesso, c’è anche chi mette in luce, con
tanto di servizio fotografico, ciò che il nostro giornale aveva
denunciato ancora qualche mese fa ovvero il pericoloso stato di
abbandono dell’area in cui si è svolta l’ultima edizione di
Venigallia. Ci sbagliamo o qualcuno (leggi Achille Vaccari e
Comune di Roana), proprio su queste pagine, aveva dichiarato
che tutto sarebbe stato sistemato e messo in sicurezza entro
breve tempo? Spiace invece constatare che niente sia stato fatto per sistemare la zona.
Stefania Longhini
CENTO NOVITA’PER ILCENTENARIO:
IL FORTE CORBIN PARTE DAL 2014
Un nuovo sito internet, tradotto
in
più
lingue:
www.fortecorbin.it, con la
volontà e l’ambizione di accogliere turisti da tutta Europa.
La famiglia Panozzo, che gestisce il sito storico situato a
Treschè Conca è sempre attiva per stare al passo coi tempi e fornire uove proposte ai
visitatori. Le pagine web, gentilmente elaborate dall’amico
informatico Nicola Zago, presentano il forte in modo sintetico ma efficace percorrendo
a grandi linee la sua storia dalla
guerra ai giorni nostri. Diviso
in più sezioni per facilitare la
navigazione e l’identificazione
delle notizie utili, il sito presenta una parte sempre aggiornata e in evidenza nella
homepage dedicata alle notizie che possono interessare ai
visitatori, dalle comunicazioni
di servizio alle manifestazioni
culturali che si terranno al forte
nei prossimi mesi. Il tutto è tradotto in Inglese, grazie alla collaborazione dell’arch. Virgilio
Panozzo, cittadino onorario del
Comune di Roana residente in
Australia da più di 50 anni; in
Spagnolo dalla dott.ssa Roberta Ceccato, docente dell’Università di Valencia; in Francese grazie alla disponibilità del
giudice di Bienne, Maurice
Paronitti. Oltre al nuovo biglietto da visita virtuale, il Forte Corbin da quest’anno ha
anche un logo tutto suo, semplice ma significativo, ideato
dal grafico editore Paolo Seno
(Studio Bibiliografico Ofi), socio dell’Associazione Storica
Cimeetrincee della quale anche i Panozzo fanno parte. Il
logo presenta la caratteristica
più conosciuta del Corbin, ossia quella di trovarsi su uno
sperone di roccia a strapiombo sulla Valle dell’Astico. Lo
sfondo, così marcatamente
azzurro, allude al colore che
solo una bella giornata di montagna può regalare, mentre la
scritta, non troppo formale,
rappresenta esattamente lo
spirito con cui i proprietari fanno rivivere il luogo, mantenendo un continuo contatto col
pubblico più vasto nel trattare
la Grande Guerra senza sfociare nell’ambito prettamente
specialistico e di nicchia. Tocco finale, il tricolore, che ovviamente non ha pretese
antistoriche di schieramento,
ma serve a indicare qual era
la posizione del Corbin durante il conflitto. Sito, logo e tanti
altri progetti di recupero e
valorizzazione. Il via ufficiale
alla stagione è stato dato domenica 6 aprile; il forte sarà
dunque aperto tutte le domeniche dalle ore 10 alle 18, compresa Pasqua, pasquetta e 25
Aprile. Aprirà poi durante la
settimana per accogliere le
scolaresche , mentre sabato 17
maggio il Corbin, partecipando all’evento europeo “Notte
dei Musei”, ospiterà un gruppo di esperti istruttori di rapaci
che mostrerà al pubblico vari
tipi di volatili e uccelli notturni
(maggiori info sul sito). Per la
stagione estiva si stanno
concretizzando diversi progetti
culturali in collaborazione con
associazioni e alcuni enti. In
particolare, da qualche anno il
forte è molto attivo all’interno
della programmazione promossa dalla rete Musei Alto
Vicentino. Inoltre, i proprietari
sono tra i soci fondatori dell’associazione storico-culturale
“Fronte Sud Altopiano 7 Comuni’’, nata di recente a Cesuna.
Così, il Forte Corbin si accinge
ad entrare nel Centenario della
Grande Guerra, con l’umiltà e la
semplicità tipici della gestione
privata della famiglia Panozzo
che, in economia e a piccoli passi, ha raggiunto grandi risultati.
Sabato 12 Aprile 2014
l’Altopiano
14
La voce degli 8 Comuni
ROTZO
Il futuro di Rotzo si basa sul turismo sostenibile
Anche Rotzo, ultimo dei comuni altopianesi, ha avviato la
procedura per l’adozione del
PAT.
La giunta comunale ha
infatti approvato nei
giorni scorsi il documento preliminare del nuovo strumento di governo del territorio. Tre gli
obiettivi primari che
spiccano nel piano: la
valorizzazione dell’agricoltura, il turismo e il freno all’abbandono, favorendo forme di reddito
supplementare e iniziative che possano migliorare la qualità di vita dei
residenti. Per promuovere lo sviluppo sostenibile e durevole, assicurando nel contempo un
elevato livello di protezione dell’ambiente, il Pat intende
sostenere
l’imprenditoria locale fondata
sui più giovani, potenziare i
servizi a favore delle famiglie,
migliorare le infrastrutture ed
infine recuperare, anche a fini
turistici, la rete di antichi percorsi che attraversano il territorio
comunale. Particolare attenzione sarà posta alla tutela della
“campagna” di Rotzo e del poggio del Puvel, ma anche al sistema dei prati-pascoli delle malghe
che ricadono all’interno della
ZPS Altopiano, al bosco della
Longalaita e alle forme di particolare interesse geologico quali
l’Altar Knotto, la forra della Val
d’Assa e le cavità carsiche come
la voragine dello Sciason e le sorgenti.
Per le componenti storico – culturali, si vogliono valorizzare il sito
preistorico del Bostel con il relativo archeopercorso ed il museo
archeologico, i fabbricati di par-
Approvato dalla giunta il preliminare del Piano di Assetto territoriale. Spiccano
tre obiettivi primari: la valorizzazione dell’agricoltura, il turismo e il freno all’abbandono
ticolare pregio come l’antica
chiesetta di Santa Margherita, ed
i manufatti più significativi della
Grande Guerra, in primis il forte
Campolongo. Il documento preliminare del Pat evidenzia come
“L’Altopiano dei 7 Comuni abbia un’identità storico e culturale affermata con un territorio che
si distingue non solo per la particolare condizione geografica ma
anche per la stretta relazione che
esiste tra gli insediamenti e la
morfologia dei luoghi, per i caratteri delle architetture che rivelano elementi, dimensioni, ritmi tipici e facilmente riconoscibili”.
“Diviene quindi necessario prosegue il documento - leggere,
interpretare e rendere esplicite
le relazioni ed i nessi funzionali
che si sono instaurati tra le diverse componenti del “sistema
Altopiano” - l’ambiente, le attività economiche e gli
insediamenti - per promuovere
ed orientare la loro prossima
evoluzione. Fatto ancora più rilevante nella realtà di Rotzo dove
l’ambiente ed i nuclei insediativi
conservano ancora evidenti i
caratteri originari grazie alla civiltà degli abitanti ma anche alla
lungimiranza degli amministratori
che hanno saputo rifuggire le
facili suggestioni indotte da uno
sviluppo turistico legato esclusivamente all’edilizia residenziale”. Lo sviluppo più recente, in
prevalenza legato alla realizzazione delle cosiddette “seconde
case”, non ha invece sempre
saputo riconoscere il modello originario: ne sono derivati interventi
scoordinati e dissonanti per caratteristiche e localizzazione; in
particolare nell’area a nord della chiesetta di Santa Margherita, nelle espansioni edilizie realizzate tra Castelletto ed il Bostel
ed infine ad est di
Albaredo.
“Il Piano regolatore risale al 1999
– illustra il sindaco Lucio Spagnolo – ed è da tempo che si
sente la necessità di adattare i
piani di sviluppo alle nuove esigenze e sensibilità radicalmente
cambiati nell’ultimo decennio. Il
Prg ha da un lato circoscritto lo
sviluppo disarmonico
proponendo essenzialmente alcuni interventi di
ricucitura
degli
insediamenti esistenti
ma altresì non sempre si
è dimostrato in grado di
garantire un effettivo
controllo sia sulla qualità
dei nuovi insediamenti,
sia sull’adeguamento del
s i s t e m a
infrastrutturale”.
Con il nuovo Pat si provvede quindi a dare uno
stop definitivo alle espansioni edilizie preferendo
il recupero dell’esistente, prestando particolare
attenzione verso forme
di economia sostenibili
improntando il richiamo turistico
a forme qualitativamente più
appetibili come il turismo storico – culturale oppure quello
naturalistico sostenuti da servizi oggi carenti. Conseguen-
temente si prevedono incentivi per lo sviluppo di nuove forme di ospitalità come
agriturismi, bed & breakfast e
alberghi diffusi.
“Oltre a costituire occasioni di
reddito aggiunto per le famiglie residenti e un’espressione di un turismo a “misura
d’uomo” – spiega Spagnolo –
queste forme di ospitalità consentono di promuovere altri
settori dell’economia locale
come i prodotti tipici e l’artigianato. Sposando perfettamente il nostro progetto di sviluppo sostenibile per un turismo di qualità”.
“Questo primo passo – conclude Spagnolo – Vuole offrire la base di partenza per una
riflessione ed
un confronto che si auspica
possa essere sin d’ora il più
vivace, sincero e costruttivo
possibile”.
Gerardo Rigoni
Antonio Prado e Rotzo: si stringe
il solenne atto di gemellaggio
Antonio Prado è una cittadina con poco più di 5000 abitanti al sud del Brasile: Rio
Grande do Sul. Qui si è verificata dalla fine dell’800
l’emigrazione italiana, veneta
e altopianese in particolare.
Così da quelle parti si possono trovare i cognomi tipici di
Rotzo: Dal Pozzo, Tondello, Slaviero, Spagnolo,
Dal Pra e altri, alcuni dei quali ormai scomparsi in
Italia. Qualche anno fa, l’allora sindaco di Rotzo
Matteo Dal Pozzo, andato in visita in Brasile e
rimasto felicemente sorpreso nel trovare tanta
ospitalità ed accoglienza e soprattutto stupito nel
sentire l’antica lingua veneta (Talìan) ancora in
uso con delle ultime persone che ancora parlavano in cimbro, aveva voluto aprire il procedimento
per un gemellaggio con la località brasiliana. Ora
l’Amministrazione di Lucio Spagnolo ha proseguito nell’iniziativa visitando lo scorso autunno, assieme ai responsabili dell’Ente Vicentini nel Mondo
che hanno messo a disposizione il biglietto aereo,
la cittadina di Antonio Prado per la firma, in Brasile, dell’atto di gemellaggio che sarà
definitivamente siglato e concluso a Rotzo il 27
aprile con l’arrivo in Italia della delegazione brasiliana guidata dal sindaco Nilson Camatti. Nell’occasione, i brasiliani stringeranno gemellaggio
anche con Cavaion Veronese. Come spesso avveniva negli anni dell’emigrazione, la popolazione
che partiva per la terra
straniera era seguita anche da un cappellano o da
un parroco per la cura
delle anime. Fu così che
la gente di Rotzo si unì allora ad un gruppo di emigranti veronesi, di Cavaion
Veronese appunto, che
portavano con sé il proprio parroco il quale divenne
responsabile spirituale della nuova comunità di Rotzo
e Cavaion ad Antonio Prado. “Questo gemellaggio
ci onora - afferma il Sindaco Lucio Spagnolo - da
sempre abbiamo vissuto in una terra aspra, terra
madre per la bellezza del territorio e matrigna per la
difficoltà economica a vivere quassù. Il cuore della
Gente di Rotzo pulsa in molte parti del mondo: Brasile, Argentina, Stati uniti e Canada, Australia e in
molti altri paesi della nostra Europa. Benvenuti quindi
ai nostri fratelli, che accogliamo in quella che fu, e
rimane , la loro casa.” Il programma della giornata
del gemellaggio a Rotzo, domenica 27 aprile, prevede: alle 10 la deposizione di una corona di fiori al
monumento dell’Emigrante; alle 10.15 la Messa;
alle 11.15, la sfilata per le vie del paese, la deposizione di una corona di fiori al cimitero di Rotzo in ricordo di tutti gli emigranti deceduti in terra straniera;
alle 12, nella sala consiliare del municipio, firma del
solenne atto di gemellaggio. Tutta la cerimonia sarà
accompagnata dalla banda musicale Monte Lemerle
di Cesuna.
Il più grande esodo della storia moderna è stato quello degli Italiani. A partire dal 1861 sono
state registrate più di ventiquattro milioni di partenze. Nell’arco di poco più di un secolo un
numero quasi equivalente all’ammontare della popolazione al momento dell’Unità d’Italia si
avventurava verso l’ignoto. Si trattò di un esodo che toccò tutte le regioni italiane ma tra il
1876 e il 1900 interessò prevalentemente le regioni settentrionali con tre regioni che fornirono da sole il 47 per cento dell’intero contingente migratorio: il Veneto (17,9), il Friuli Venezia
Giulia (16,1 per cento) e il Piemonte (12,5 per cento).
Sabato 12 Aprile 2014
l’Altopiano
La voce degli 8 Comuni
15
Sabato 12 Aprile 2014
l’Altopiano
16
La voce degli 8 Comuni
LUSIANA
Approvato il Piano degli interventi:
una svolta urbanistica per Lusiana
L’Amministrazione manda in pensione il vecchio P.R.G. del 1980 e adotta il nuovo strumento
urbanistico che accoglie le richieste dei cittadini e favorisce il recupero del patrimonio edilizio esistente
Con la delibera approvata all’unanimità nel consiglio comunale del 2 aprile, il Comune di
Lusiana ha adottato il suo 1°
Piano degli Interventi che regolerà ogni singola attività edilizia dei prossimi anni.
“È una svolta epocale per il
nostro Comune – riferisce
l’assessore Ronny Villanova –
perché questo nuovo strumento urbanistico, che sostituisce
il vecchio Piano Regolatore
Comunale risalente ancora al
1980, favorirà il recupero del
patrimonio edilizio esistente nei
centri e nelle contrade e incentiverà le prime case, permettendoci così di dare risposta a
quanti, soprattutto giovani, vogliono continuare a vivere a
Lusiana e rivitalizzando il settore edile del paese costituito
per lo più da artigiani e piccole
imprese adatte a questo tipo
di interventi.”
L’Amministrazione Comuna-
le lusianese è quindi riuscita
nel suo intento di rinnovare la
strumentazione urbanistica del
Paese, prima portando a compimento il tortuoso iter di approvazione del P.A.T. e ora
adottando il Piano degli Interventi.
“Si tratta del più importante
strumento urbanistico del Comune – riferisce l’Assessore
Villanova – che è stato redatto partendo dalle richieste dei
cittadini e non imponendolo
dall’alto. Sono state presentate ed esaminate ben 208 manifestazioni di interesse dei
nostri cittadini e si è cercato di
dare risposta a tutte, nel rispetto ovviamente delle normative
vigenti. Inoltre anche la norme tecniche del piano sono
state redatte con la massima
partecipazione e trasparenza
affidando questo importante
compito a una commissione di
tecnici locali che hanno mes-
so tutto il loro impegno e la loro
esperienza a disposizione del
Comune in modo del tutto gratuito.”
Si tratta quindi di uno strumento urbanistico che ha le stesse
finalità e gli stessi contenuti dei
piani regolatori e che, nel caso
del Comune di Lusiana, ha interessato tutto il territorio comunale in ogni singolo aspetto
comportando una consistente
mole di lavoro per i tecnici incaricati della redazione del Piano e per gli uffici. Sono stati
anche censiti e schedati tutti
gli edifici ricadenti in oltre 73
contrade sparse sul territorio
al fine di salvaguardare l’esistenza stessa di queste realtà
e preservare gli edifici di pregio. “Siamo veramente soddi-
sfatti del risultato – conclude
l’assessore Villanova –riteniamo di aver fatto un buon lavoro che costituisce anche un importante base di partenza per
i prossimi Piani degli Interventi
visto che, data l’entità del lavoro svolto, saranno molto più
veloci e semplici da redigere.
Il ringraziamento mio e di tutta l’amministrazione comuna-
L’assessore Ronny Villanova
le va, oltre che allo studio incaricato della redazione del
Piano e al nostro Ufficio Tecnico, alla Commissione Urbanistica e alla Commissione
Edilizia integrata che hanno vagliato le 208 manifestazioni di
interesse pervenute e alla
Commissione dei Tecnici locali
che ha seguito la stesura delle
norme.”
Lusiana per i giovani: borse di Studio, buoni
nascita e la Costituzione italiana ai neo diciottenni
L’amministrazione comunale di Lusiana invita la cittadinanza a
partecipare sabato 12 aprile, alle 16.30 nella Sala Consiliare del
Palazzon, alla consegna delle borse di studio per l’anno scolastico 2012/2013, dei buoni nascita dei bambini nati nell’anno 2013
e della Costituzione della Repubblica Italiana ai neo diciottenni.
L’amministrazione ha istituito, dal 2010, un nuovo contributo a
sostegno delle famiglie: il buono nascita per tutti i nuovi nati
residenti nel Comune di Lusiana. Si tratta di un’iniziativa pensata per aiutare le famiglie nel momento della nascita di un figlio
anche alla luce delle sempre maggiori difficoltà derivanti dalla
crisi economica. Questo contributo rientra nel programma delle
politiche a sostegno della famiglia che l’amministrazione Corradin
persegue fin dall’inizio del proprio mandato e che spera possa
rappresentare un gesto simbolico per accogliere a pieno titolo i
piccoli concittadini nella comunità locale. Il contributo, stanziato
dall’Amministrazione insieme alla Banca di Credito Cooperativo di Romano e S. Caterina, verrà corrisposto ai bambini residenti nel Comune di Lusiana nati nell’anno 2013. Nella stessa giornata verranno consegnate le Borse di Studio agli studenti dell’ultimo anno di scuola media inferiore e università
che durante l’anno scolastico 2012/2013 hanno conseguito i
migliori risultati: doveroso è un riconoscimento per l’impegno scolastico a studenti meritevoli. L’amministrazione ritiene inoltre la cerimonia una giusta occasione per consegnare
la Costituzione della Repubblica Italiana ai giovani che nel
corso dell’anno compiono 18 anni.
E.Z.
Eventi per il Centenario:
Lusiana ricorda Vera Brittain
Lo scambio dei semi e le
nuove scoperte naturali
Si terrà a Lusiana, nella sala consiliare del Palazzon, sabato 12
aprile alle 20.30, la presentazione del libro di Marco Crestani e
Andrea Vollman “Freya e Vera, la forza delle donne” (Priamo
editore) che racconta il legame delle due grandi scrittrici inglesi
con l’Italia durante la Prima Guerra Mondiale. Si intitola invece
“Sui luoghi di Vera Brittain” il secondo appuntamento organizzato dall’Associazione di promozione turistica Pedemontana.Vi,
Comune di Lusiana e amministrazione Provinciale di Vicenza
per celebrare il Centenario del Primo Conflitto Mondiale. Sabato 26 aprile, nella sala consiliare del Palazzon si inizierà alle 9:30
con il saluto delle autorità e introduzione sulla figura della scrittrice inglese “Vera Brittain” a cura del prof. Andrea Vollman.
Ci si sposterà poi al bivio “Luka” – S.Sisto (strada sterrata tra
l’Ospedale di Asiago e il campo da golf) per seguire il percorso
storico-letterario degli Alleati britannici nel 1918 fino a Monte
Corno (spostamenti con auto) per concludere con il pranzo facoltativo presso la Baita Monte Corno.
Domenica 6 aprile a Lusiana si
è tenuta la giornata dedicata allo
scambio dei semi con un seminario su piante e sementi locali.
Stante la bella giornata di sole,
parecchie sono state le persone
appassionate del settore, ma
anche molta gente comune incuriosita, che hanno visitato i banchetti allestiti nel piazzale di fronte all’ex cinema comunale per
lo scambio di semi di orticole,
cereali, erbe aromatiche e medicinali, fiori e marze di varietà
antiche di piante da frutto. All’interno della sala dell’ex cine-
A Santa Caterina l’oratorio “VÀ! SCOLPISCI!”
Il prossimo 16 aprile alle 20.30, con ingresso libero, nella sala parrocchiale di S.
Caterina, si terrà la presentazione e la visione dell’oratorio “Và! Scolpisci!”, opera
per soli, voce recitante, doppio coro, organo e orchestra sinfonica, che è stata commissionata al Maestro Renzo Banzato dalla Diocesi di Chioggia, Regione Veneto e Provincia
di Venezia in occasione dell’anno giubilare 2011 dedicato al Divino Crocifisso che si venera nel Duomo di Cavarzere. L’incontro prevede la presenza in sala dell’autore ed è organizzato dalla Parrocchia di S. Caterina in collaborazione con il Comune di Lusiana.
ma invece si è tenuta la conferenza sulla riscoperta dell’antico frumento “vernisso” e sul
straordinario rinvenimento di una
pianta di sambuco in contrada
Tezzetta. Giovanni Pizzato, emozionato a parlare della sua scoperta in pubblico, ha illustrato il
modo in cui ha recuperato il
semente mentre Antonio
Cantele, conservatore del Museo Diffuso, ha parlato in generale della lavorazione della
paglia. A seguire, sono intervenuti Samuela Dal Maso,
botanica al Giardino Alpino del
Monte Corno, e Matteo
Boscardin, studioso del territorio, che hanno raccontato il
casuale rinvenimento di una
eccezionale pianta di sambuco in località Tezzetta per la
quale si sta avviando l’iter per
l’inserimento nell’elenco regionale degli alberi monumentali.
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Appuntamenti dal 12 al 30 aprile
Sabato 12 aprile
Lunedì 21 aprile
Venerdì 25 aprile
Al Palazzetto dello Sport di
GALLIO si terrà la Gara Coppa Italia AICS, con il seguente
programma: durante la giornata gare di sanda, semi-sanda
,kung-fu, wu-shu bambini , ragazzi e adulti. Alla sera dalle
20.30 alle 22.30 spettacolo di
arti marziali varie, tre incontri professionisti di Sanda
e uno Dilettanti. La manifestazione proseguirà domenica con
le gare di Kunf-fu, Wu-hu e sanda.
A GALLIO in piazza Italia
alle ore 13.30 è in programma il tradizionale “Tiro dei
“ovi”, come tutti gli anni il
giorno di Pasquetta: gruppi
di ragazzi, dal sagrato della
Chiesa Arcipretale, lanciano
uova sode colorate sulla piazza principale del paese, sfidandosi in tiri di lunghezza e di precisione. A MEZZASELVA
l’appuntamento tradizionale è con “Ostarmentak - Pasque
Cimbre”: Santa Messa in lingua cimbra in chiesa alle ore
10.30, animata da canti e letture in lingua cimbra a cura di
Giandomenico Tamiozzo e Sergio Bonato. A CANOVE in
sala consiliare del Municipio alle 17.30 si terrà il concerto
del pianista Andrea Azzolini a cura di Artemusica Cultura,
con musiche di Beethoven, Schumann, Chopin, Brahms, Liszt.
Seguirà piccolo rinfresco.
In vari comuni dell’Altopiano sono in programma cerimonie
commemorative per il XXV aprile con interventi delle autorità.
Domenica 13 aprile
Al Teatro Millepini di ASIAGO
alle ore 21 nell’ambito della stagione teatrale del Comune di Asiago,
andrà in scena “L’altra opera Giuseppe Verdi agricoltore” di e con
Roberta Biagiarelli e Sandro Fagiani e la collaborazione della Schola
Cantorum San Matteo, Coro
Asiago, Gruppo Corale Altopiano.
A FOZA presso il ponte della
Valgadena dalle ore 9.00 alle 17.00 si potrà provare l’emozione del salto con l’elastico dal ponte della Valgadena. La
prenotazione è obbligatoria. Tutte le informazioni su: http://
davidebungee.blogspot.it/.
Da Giovedì 24 a domenica 27 aprile a CANOVE si tiene la Sagra di San Marco e dei Cuchi
Sabato 26 aprile
Ad ASIAGO alle ore 21 al Millepini è in programma Concerto per (un) pianoforte, evento organizzato dalla Pro Loco
di Asiago-Sasso e il Comune di Asiago, in collaborazione con
L’Associazione “Musica Altopiano Asiago – AMA. L’incasso della serata sarà destinato all’acquisto di un pianoforte a
mezzacoda, il biglietto unico costa 5,00 euro e si può acquistare in prevendita all’ Ufficio IAT in Piazza Carli, 56. Info
al n. telefonico 0424.462221. A CONCO è in programma
un’uscita guidata in mtb a Covolo e Parco del Sojo, a cura
dell’Ass. Sportiva Conco 800%. Il percorso è lungo di 18
km, per info e prenotazioni: 335.1256654.
www.ottocentopercento.com. A LUSIANA con inizio alle
ore 9.30 si terrà l’evento “Sui luoghi di Vera Brittain”. Ritrovo in Sala consiliare Palazzon, saluto delle autorità e introduzione sulla figura della scrittrice inglese “Vera Brittain” a cura
del prof. Andrea Vollman. Alle ore 11.00 ritrovo presso bivio
“Luka” – S.Sisto (strada sterrata tra l’Ospedale di Asiago e
il campo da golf) per percorrere il percorso storico-letterario
degli Alleati britannici nel 1918, con arrivo previsto alle ore
13.30 al Monte Corno, dove è in programma il pranzo facoltativo presso la Baita Monte Corno. Per informazioni e prenotazione del pranzo si può scrivere all’indirizzo e-mail
[email protected] o telefonare allo 0445/804837
entro il 23/04/2014.
Venerdì 18 aprile
Domenica 27 aprile
A GALLIO con ritrovo alle 20.00 in chiesa parrocchiale si
terrà la Via Crucis Vivente. Il Venerdì Santo si svolge la
Grande Processione, durante la quale si porta la Croce per
le strade del paese illuminate con lumi e fuochi. Si rinnova
così ogni anno una forma antica di Sacra Rappresentazione,
che rievoca i momenti più significativi della Passione di Cristo, valorizzati da significative espressione artistiche e da canti
particolari.
Sabato 19 aprile
A CONCO, nell’ambito della 9^ Rassegna
enogastronomica “A tavola con il tarassaco
di Conco”, è in programma dalle ore 17.00
una serata al Bar Pasticceria Cortese in
Piazza S. Marco .
Domenica 20 aprile
A CANOVE alle ore 17.30 in sala consiliare del Municipio si
terrà il concerto del pianista Andrea Azzolini a cura di
Artemusica Cultura. Musiche di Beethoven, Schumann,
Chopin, Brahms, Liszt. Seguirà piccolo rinfresco.
Giovedì 24 aprile, vigilia di San Marco, si inaugura ufficialmente
la Sagra dei Cuchi 2014 con l’apertura del palatenda dalle ore
19, musica live con i Divertida e il pasta party offerto dalla Pro
Loco. Venerdì 25 alle 10.30 verrà celebrata la messa in chiesa
parrocchiale, mentre dalle 12 e dalle 19 funzionerà lo stand gastronomico con il piatto tipico della sagra, ovvero polenta e
cavreto, al quale la sera si aggiunge anche polenta e musso.
Sarà un tributo alla musica italiana quello proposto nella serata
musicale dai Frenetica. Sabato 26 dalle ore 19 si potrà gustare
il maialino allo spiedo, mentre l’intrattenimento sarà affidato
a una piccola esibizione della scuola Danzasiago “Sandra
Rossi” e al gruppo Nuovo Fronte con tributo a Vasco Rossi. Domenica 27, ultimo
giorno di sagra, a mezzogiorno lo stand
proporrà bigoli con l’arna e piatto tirolese,
mentre la sera grigliata mista e piatto
tirolese. Sarà l’orchestra di ballo liscio
Melody Band a intrattenere il pubblico con
i propri brani e durante la serata si terrà
anche l’estrazione della sottoscrizione a
premi. Il luna park sarà in funzione dal 17
al 27 aprile.
Ad ASIAGO alle ore 17.30 al Museo dell’Acqua in località
Kaberlaba, nell’ambito della mostra “Altopiano – Paesaggi in
trasformazione” si terrà un incontro con Cinzia Zonta, presidente del comitato “Adotta un terrazzamento in Canale di Brenta”
sul tema “L’esperienza del recupero di 100 terrazzamenti a
Valstagna”. A conclusione verrà proiettato il film di Michele
Trentini e Marco Romano “Piccola terra” (durata 54 minuti). A
FOZA presso il ponte della Valgadena dalle ore 9.00 alle 17.00
si potrà provare l’emozione del salto con l’elastico dal ponte
della Valgadena. La prenotazione è obbligatoria. Tutte le informazioni su: http://davidebungee.blogspot.it/. A GALLIO al
palazzetto dello sport è in programma la gara di Karate “3^ Tappa
Trofeo interregionale Libertas 2014”.
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La voce degli 8 Comuni
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“Mistero Luna” sorprende e diverte, bravi Gruntal!
Foto di Stefania Longhini
Certi spettacoli teatrali fanno bene, a chi ne fa parte e a chi vi assiste.
E’ il caso di “Mistero Luna” dei Gruntal, compagnia teatrale del
Centro Ricreativo Anziani di Asiago, andato in scena al Grillo Parlante il 29 e 30 marzo. A parte la storia, che in modo molto divertente
ha svelato gli sconosciuti e inaspettati retroscena del primo sbarco
umano sulla luna,a colpire gli spettatori sono stati la verve degli
attori, l’originalità delle scenografie e la bellezza dei costumi:
tutto lo spettacolo ha offerto un colpo d’occhio notevole, colorato e allegro, frutto di un lavoro di preparazione lungo e appassionato! Dietro a tutto questo ci sono la fantasia, la creatività e le
capacità artistiche di Gianluca Rodeghiero Bardoa, che nello
scrivere il testo e nell’allestire lo spettacolo è riuscito non solo a
dare il meglio di sé, ma anche a tirar fuori il meglio dei componenti la compagnia. Loro dicono che l’emozione c’era, e tanta,
ma dalla sala non si è notata, e se il lavoro per le suggeritrici
ufficiali non è mancato (soprattutto la prima sera!) possiamo
dire che qualche piccolo istante di incertezza e i suggerimenti
che arrivavano puntuali hanno contribuito a rendere ancora più
simpatico lo spettacolo. Con ogni probabilità a dicembre si terranno le repliche di “Mistero Luna”, e allora, nel caso vi foste
persi le rappresentazioni di fine marzo, non lasciatevi sfuggire l’occasione per vedere all’opera questo entusiasta gruppo: Igea Boccardo,
Ines Grigolo, Pippo Frasca, Felice Rigoni, Adriana Barbagallo, Lucia Rigoni, Patrizia Carli, Alessandra Zanoni, Alida Stefani, Romea
Zanoni, Elda Rodeghiero, Natalia Mosele, Silvana Zanoni, Loredana Pesavento, Giancarla Zanoni , Gianluca Rodeghiero e tutti i collaboratori che gli hanno dato una mano nella realizzazione dello spettacolo. Una citazione merita anche “la faccia oscura della luna”,
stupendo allestimento scenografico animato, che ha incantato tutti
per la sua originalità e bellezza. Una cosa ci siamo dimenticati di
sottolineare: l’età degli attori … ma tra questi spiriti giovani, chi lo
direbbe mai che c’è chi addirittura arriva ai 90?
Silvana Bortoli
Le opere dell’artista Gianangelo Longhini
interpretate e disegnate dagli studenti
Con l’intento di trasmettere amore per l’arte e incentivare e valorizzare le qualità artistiche degli studenti
asiaghesi, il Comune di
Asiago, nell’ambito delle
varie mostre ospitate al
Museo Le Carceri, propone alle scuole dell’infanzia,
elementari e medie incontri
e laboratori guidati con gli
artisti. A ciascun alunno
viene poi richiesto di riprodurre una delle opere
viste e tutti i disegni partecipano al concorso e
alla relativa mostra.
I lavori vengono poi premiati in un’apposita cerimonia con la consegna di
un attestato a ciascun
piccolo artista e un particolare riconoscimento ai
migliori.
Anche la mostra dello
scultore
asiaghese
Gianangelo Longhini,
aperta per circa tre mesi e chiusa lo scorso 5 aprile, ha avuto
questa simpatica e significativa appendice.
Nel pomeriggio di lunedì 7 aprile, al Millepini, dove la mostra
con i disegni è rimasta aperta per tre giorni, c’è stata la
premiazione ufficiale. Presenti l’assessore alla cultura e al-
l’istruzione Roberto
Rigoni, l’artista
Gianangelo Longhini,
il dirigente scolastico
Francesco Tognon e
la giuria composta
dallo stesso scultore,
Lucia Spolverini,
Aurelio Forte Laan e
Andrea Paganin.
“Grazie ai bambini e
ai ragazzi che sono
venuti a visitare la
mia mostra – ha detto Longhini – in loro
ho visto molto interesse e ne sono usciti tanti bei disegni che
sarebbero stati da premiare tutti”.
Per la premiazione dei quattro vincitori, Gianangelo Longhini ha
avuto la bellissima idea di preparare con le sue mani, anzi…
con la sua mano, visto che una ce l’aveva ingessata a causa di
una caduta con gli sci, una miniatura di una delle sue opere
ovviamente molto apprezzata dai premiati.
Per la scuola materna, il premio è andato a Ginevra Bonomo
della “Regina Margherita” “per la spontaneità e freschezza con
cui è riuscita a rappresentare una delle sale del Museo, mettendo in evidenza lo scultore accanto alla sua opera e alcuni visitatori”. Giorgia Rigoni, classe 2^A della scuola elementare Monte
Ortigara, ha vinto per “aver saputo rappresentare fedelmente
una delle sculture di Gianangelo “Quando l’autunno” utilizzando un mezzo espressivo convincente ed efficace e curando
anche l’impaginazione”. Per la Scuola Media “Reggenza 7 Comuni” è stato giudicato pi meritevole il disegno “Misteriosa na-
tura” realizzato da Maria Ambrosini (3^C) “per la piacevole e
solare interpretazione con cui ha saputo coniugare la purezza
delle linee con l’armonia dei colori”. Il premio più speciale va
a Giancarlo Pilati della cooperativa “San Matteo e San Luigi” che ha riprodotto in disegno l’opera “I sogni e le nuvole”
“per la forza espressiva di un segno incisivo e gestuale con
cui ha saputo superare quell’immobilità e solidità tipica dell’opera scultorea”.
S.L.
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l’Altopiano
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CULTURA - Una mostra permanente a Marostica permette di conoscere meglio la nostra terra
NOI, TURISTI A CASA NOSTRA
Negli ultimi giorni di marzo ha fatto notizia la presenza di Raul
Bova e di altri volti noti, giunti a Marostica per alcune riprese.
L’attore in un’intervista riportata dai giornali locali, ha dichiarato la sua ammirazione per la città murata e per le bellezze del
Veneto, aggiungendo: “Siamo affascinati da questa città. Molto
spesso noi pensiamo di fare viaggi molto lontani e, invece, a
casa nostra abbiamo delle meraviglie incredibili”.
E’ una riflessione che mi sento di sposare in pieno, aggiungendo
che talora queste meraviglie non le conosciamo, se non superficialmente. Ho avuto modo di constatarlo durante la recente
mostra realizzata dall’Associazione Mondo Rurale presso il
Castello Inferiore della Città scaligera, che svelava Marostica
come non si è mai vista. L’esposizione, caratterizzata da eleganti pannelli fotografici e gigantografie presentava castelli, torri
e mura nella loro totalità, evento mai verificatosi finora. Il percorso espositivo proponeva poi un excursus storico attraverso le vicende
collegate all’edificazione
della cinta muraria e dei
castelli da parte degli
Scaligeri, al loro utilizzo
nelle varie epoche fino
ai giorni nostri. Raccontava i fatti salienti, le
problematiche relative
alla conservazione dei
manufatti, le vicende legate ai restauri. L’intento era di contribuire a far
meglio
conoscere
Marostica, anche ai suoi
abitanti, offrendo l’occasione di vederla con occhi nuovi e di
apprezzarla in maniera adeguata. In tale ottica sono state programmate visite guidate gratuite per insegnanti, dipendenti pubblici, commercianti, operatori economici e semplici cittadini. In
queste occasioni la meraviglia dipinta sui volti dei presenti e manifestata anche a parole è stata paragonabile soltanto a quella
dei turisti che giungono in città per la prima volta.
Il visitatore, oltre a conoscere le vicende storiche, aveva la sensazione di essere al centro dell’ imponente impianto architettonico
e poteva gustarlo nella sua interezza, ma anche analizzarlo nei
singoli elementi: le 24 torri, i due castelli e la cinta muraria.
A questo punto, se vi coglie il desiderio di intraprendere un’esperienza culturale ed emozionale simile, dovete sapere che la mostra diventerà permanente e troverà spazio nel sottotetto e nel
mastio del Castello, dove è già in fase di riallestimento.
Il percorso storico si snoderà attraverso le stanze della torre, un
tempo adibite a prigione, e sarà segnato da pannelli nei quali
testo scritto, documenti, mappe e foto d’epoca contribuiscono a
narrare la rifondazione scaligera della città, la dominazione di
Venezia, il periodo napoleonico, la dominazione austriaca, per
giungere alla Marostica italiana.
Non mancheranno notizie e oggetti relativi alle attività economiche, sviluppatesi nei vari secoli, alcune strettamente legate ai Sette Comuni come l’antica tessitura della lana o la
più recente industria della paglia.
I pannelli fotografici e le gigantografie della città murata troveranno, invece, spazio nel sottotetto del maniero. La mostra così
disposta si relaziona con la visita al Castello, esperienza che
consiglio a tutti di compiere, almeno una volta, anche per gli
scorci paesaggistici che offre con la vista dall’alto degli spalti.
Va ricordato che Marostica, situata ai piedi dell’Altopiano vanta
molti legami storici con i suoi abitanti, legami di scambi e di
commerci e legami amministrativi (la podesteria di Marostica in
epoca scaligera comprendeva anche i Sette Comuni), unitamente
ad annose divergenze, dovute soprattutto ai privilegi di cui godevano quelle Contrade Annesse (Crosara, S. Luca, Vallonata e
Valle S. Floriano) che oggi sono frazioni della Città scaligera.
La mostra è stata accompagnata e completata dal convegno
“Mura e castelli come risorsa”, che ha delineato interessanti
prospettive future per il centro storico. La stampa degli atti e del
contenuto della mostra - che speriamo quanto mai prossima –
contribuiranno a raccontarci Marostica, città da conoscere e
amare.
G. Francesca Rodeghiero Runz
l’Altopiano
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La voce degli 8 Comuni
La Giuria di Riva del Garda premia
Mauro Corona e La voce degli uomini freddi
È Mauro Corona l’erede di
Mario Rigoni Stern per la giuria del Premio della letteratura multilingue delle Alpi, celebratosi lo scorso 29 marzo a
Riva del Garda. La famiglia
Rigoni Stern, le istituzioni di
Asiago (nella persona del Sindaco, Andrea Gios), di Riva
del Garda (con l’Assessore
alle Attività Culturali, Maria
Flavia Brunelli), della Regione Veneto (tramite il messaggio del Presidente Luca Zaia),
del Trentino Alto Adige (con
il messaggio del Presidente
del Consiglio della Regione
Autonoma, Diego Moltrer e
l’intervento del Senatore
Franco Panizza) salutano e
plaudono alla nuova opera
dello scrittore ertano, La voce
degli
uomini
freddi
(Mondadori), che si aggiudica così la sezione narrativa del
riconoscimento letterario.
Un riconoscimento che,
come ha ammesso Corona
stesso, sa di riscatto, riscatto
da un passato gramo, segnato dalle ombre dell’alcolismo
e dei problemi legali sorti
per una vita vissuta al limite: è uno scrittore ormai
maturo quello che si presenta a Riva del Garda,
pur mantenendo quella sua
tipica genuinità, pennellata di umile autoironia, che
gli permette persino di
scherzare riguardo i suoi
burrascosi trascorsi.
La giuria, tra i partecipanti, segnala anche I misteri
del Cjaslir (Curcu & Genovese) di Fabio Chiocchetti impegnativo romanzo storico
con grande affresco dedicato
alle leggende e alle storie popolari che circondano un santo vescovo e una presunta
strega della Val di Fassa - e
Der Nachlass Domenico
Minetti (Anton Pustet) di
Dietmar Gnedt (Il lascito di
Domenico Minetti) - romanzo
austriaco legato alla complessità della Grande Guerra vista
con gli occhi di un uomo di
frontiera.
Gli interventi degli ospiti sono
intercalati a melodie ucraine ed
ebraiche armonizzate dal Maestro Bepi de Marzi ed eseguiti dagli allievi del Conservatorio di Riva del Garda. Al loro
centro è il senso del limite: quel
limite che, come emerge dal
romanzo vincitore, è imposto
dalla natura stessa e che i montanari conoscono bene.
Quella descritta da Corona è,
infatti, la storia di un paese di
neve, di una montagna che non
perdona e di uomini che non
cercano più la felicità, perché
hanno imparato ad accontentarsi, ad aspettare i “i miracoli”, che per loro, gli “uomini
Un corso di cultura cimbra a Bassano
Si è concluso recentemente a Bassano un corso di
lingua e cultura cimbra,
promosso dalla locale Sezione del Club Alpino Italiano. Le lezioni sono state
tenute dal Prof. Umberto
Patuzzi, docente di lingua
tedesca nelle scuole superiori di Bassano e appassionato cultore dell’antica lingua cimbra
dell’altopiano, autore di testi di didattica come
“ An Minzig Cimbro “, Un Po’ di Cimbro, e
“De Ognar Bortar”, Le nostre Parole, editi
dall’Istituto di Cultura Cimbra di Roana. Egli
accompagna anche corsi di aggiornamento sulla
didattica del Cimbro per i docenti di scuola primaria e secondaria ad Asiago. Hanno partecipato al corso a Bassano una ventina di persone
interessate a questa lingua, alcuni originari
dell’altopiano, tra cui lo stesso presidente del
CAI di Bassano Gianni Frigo, originario di
Canove. Il prof, Patuzzi ha riscontrato un interesse impensabile: “ Parole e modi di dire che
via via affioravano alla mente, un patrimonio di
lingua profondamente sedimentata nella memo-
freddi”, i montanari, non sono
altro che le cose buone che
raramente capitano in una vita
fatta di tribolazioni, seppur in
equilibrio con l’ambiente circostante. È la vicenda di Erto,
quella che si dipana nelle pagine del romanzo, a partire dai
suoi albori, nel ripetersi perenne degli inverni, delle persone,
delle storie: fiabe di fantasmi
che si aggirano nelle tormente, dove il senso di appartenenza alla comunità è talmente
forte che a ogni calar del sole,
nelle case, si chiamano i trapassati a far compagnia; dove
la morte , l’”andare verso il
basso”, come accade alle pietre e alla neve delle valanghe,
è visto come il destino a cui
nessun essere può sottrarsi: all’uomo non resta che “affrontare la
natura col ragionamento”, facendo tesoro delle esperienze di coloro
che l’hanno preceduto,
pena l’annientamento. È
un romanzo che fa riflettere, che riscopre quei
valori di solidarietà e di
sobrietà che da sempre
hanno caratterizzato la
vita di montagna e che
tanto cari erano allo stesso
Mario Rigoni Stern.
«È proprio il senso del limite, il
filo che unisce due scrittori
come Corona e Stern», nota nel
suo intervento il meteorologo
e climatologo Luca Mercalli,
che, proprio partendo da questa riflessione, invita a immaginare un nuovo modello di sviluppo, che sia sostenibile per
un pianeta dalle risorse fisicamente finite come il nostro, «altrimenti, la natura, indifferente, ci passerà sopra».
E nel dialogo aperto con l’Autore, assieme ad Annibale Salsa e Paolo Rumiz, così, risuona forte l’appello per un nuovo tipo di educazione, una nuova moralità che deve essere
insegnata ai nostri bambini,
non ancora contaminati dai
miti del progresso e dell’”avere” ad ogni costo. Corona, infine, si concede il sogno: «La bellezza di per sé non
salva niente, è nei nostri bambini che va inoculata la bellezza: vagheggio un’educazione
diversa, che distrugga quel
nichilismo imperante che toglie
ai nostri figli ogni sorriso di
futuro. Un’educazione
dove si impari a cedere il
passo, piuttosto che voler
sopraffare il prossimo».
Anche quest’anno, dunque,
la Giuria del prestigioso premio ha individuato chi ha
saputo interpretare i valori
di fratellanza e rispetto per
l’ambiente proprî della gente di montagna e che Mario Rigoni Stern ci ha lasciato in eredità. L’atmosfera di fiaba, quasi onirica,
creata dalla penna di Corona, apparentemente così
lontana dal neorealismo di
Stern, non deve trarre in
inganno: medesimi sono gli
intenti di questi due autori,
medesimi la moralità e il
senso del vivere.
Michela Rodeghiero
La GESIAV CONSULTING Srl propone
CORSI DI FORMAZIONE PER
LA SICUREZZA SUL LAVORO
ria, sono riemersi grazie agli stimoli scaturiti
dall’analisi della toponomastica e hanno fornito l’occasione di rispolverare delle conoscenze
che a loro volta hanno generato un insieme di
ricordi, di termini, di significati come se per incanto la lingua cimbra fosse di nuovo tornata
viva…”. Alla fine i partecipanti hanno dimostrato di conoscere e usare parole, frasi di saluto, elementi di qualche comunicazione elementare e specialmente hanno dimostrato gusto e
interesse per tanti nomi di luoghi in lingua cimbra
che racchiudono tanta storia e tanta cultura dei
Sette comuni. E’ stato anche proposto di seguire un corso di approfondimento e una escursione all’Istituto di Cultura Cimbra a Roana e a
Luserna.
Sergio Bonato
Corso Formazione per soci e dipendenti di attività a rischio
basso-medio-alto (8-15-22-29 Maggio dalle 19.00 alle 23.00)
Totale 8-12-16 ore
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(22-29 Maggio, 5-12 Giugno dalle 08.30 alle 12.30)
Totale 16 ore
Corso addetti al Primo Soccorso (28 Aprile, 5-12-19 Maggio dalle 14 alle 18)
Totale 12 – 16 ore
Corso addetti all’Antincendio con rischio basso e medio (5-12 Giugno dalle 14.30 alle 18.30)
Totale 4 – 8 ore
Corso Preposti per soci e dipendenti (19-26 Giugno dalle 14 alle 18) Totale 8 ore
Inoltre Corsi di Informazione, formazione ed addestramento all’uso di attrezzature
come gru, escavatori, pale meccaniche, trattori agricoli, piattaforme elevabili e
camion con gru. Infine stesura del DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
l’Altopiano
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Sabato
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La voce degli 8 Comuni
VERSO IL CENTENARIO DELLA GRANDE GUERRA
L’esodo dei profughi raccontato
dagli studenti del “Chilesotti”
Ora si vorrebbe pubblicare questo testo e dare voce a tale argomento attraverso
degli incontri in particolare nei comuni dell’Altopiano. Ma servono finanziamenti
E’una storia nascosta. Dolorosa. In nessuna pagina dei
libri di storia se ne è parlato.
Ma gli studenti dell’I.T.T. “G.
Chilesotti” di Thiene , alcuni
provenienti
proprio
dall’Altopiano, non hanno
voluto dimenticare. E per non
dimenticare quasi naturale è
stata la realizzazione di un
testo di carattere storico e
non solo. Si tratta di un approfondimento relativo al
grande esodo dei profughi
verificatosi nell’Altopiano di
Asiago e nella fascia
pedemontana a seguito della
spedizione
punitiva
(Strafexpedition) organizzata dall’impero austroungarico. Non è stato un esodo di poco conto dato che
non solo ha coinvolto oltre
100.000 persone, ma ha se-
gnato la fine definitiva di una
lingua, parlata da secoli nella
nostra comunità montana,
ossia il cimbro, e di una civiltà ad essa strettamente connessa. Gli studenti hanno così
avviato un’intensa attività di
ricerca storica che li ha portati a partecipare attivamente al recupero di testimonianze da parte dei pochi profughi ancora viventi, nonchè ad
una minuziosa ricerca
archivistica a livello comunale e parrocchiale sia nei comuni di origine dei profughi,
sia nei comuni di accoglienza. Il tutto supportato da una
ricerca di fonti storiche, a livello locale e non, piuttosto
interessanti. L’analisi e l’approfondimento si sono sviluppati avendo come punto di
focalizzazione l’organizzazio-
ne logistica, effettuata sia dai
rappresentanti dello Stato Italiano, sia dalla Curia, particolarmente attiva e sensibile
verso tale problematica. Via
via, relative al grande esodo
sono state ricercate ed analizzate le strutture logistiche
di comunicazione e da ultimo
la logistica di accoglienza.
Non manca la voce degli intellettuali italiani che hanno
prestato attenzione a questo
evento storico, purtroppo dimenticato o accantonato dai
più. L’idea dei ragazzi ora,
sarebbe quella di pubblicare
questo testo e di dare voce a
tale argomento attraverso
degli incontri nei comuni interessati dalla Grande Guerra ed in particolare nei comuni dell’Altopiano.
Per questo stanno cercando
“Donne e Resistenza” ad Asiago
Donne e Resistenza. Si parlerà di questo venerdì 25 aprile ad Asiago (Cinema Lux) a
partire dalle 17.00. Verrà proposta la drammaturgia “Assassini, assassini” di Emma
Stella, con testo elaborato da Giorgio Spiller
tratto da documentazioni e registrazioni raccolti da Luciano Stella. L’interpretazione è
affidata ad Anna Zago. Ci saranno interviste in sala a protagoniste e testimoni della
Resistenza che saranno intercalate da letture, eseguite da Anna Frigo e Isacco Tognon,
di brani tratti da alcuni libri, tra cui “Giovanni
Carli e l’Altipiano”
Il Salone Ketty cerca ragazze
e ragazzi per la sua nuova
immagine pubblicitaria!
Sei un giovane moderno e hai voglia di
cambiare completamente look ai tuoi
capelli? Il Salone Ketty di Asiago ti invita
a partecipare alla selezione di “Modelli
Styling Capelli 2014”. Avrai l’opportunità
di essere scelto come nuovo volto – immagine: oltre ad assicurarti colore, taglio e piega gratuiti, sarai protagonista di un esclusivo
servizio fotografico. Se ti va, vieni in salone, senza impegno, informati e prendi accordi per partecipare alla selezione. Ti aspettiamo!
Salone Ketty,
Via Jacopo Scajaro – Asiago
qualche sorta di finanziamento anche tramite una piattaforma (la prima in Italia) di
crowdfunding per le scuole
italiane la quale permette di
presentare un progetto e
chiedere agli utenti un finanziamento che può andare da
2 euro a 100 euro o oltre. Se
la cifra viene raggiunta o superata entro 20 giorni dalla
data di pubblicazione sul sito
del progetto, i contributi raccolti da aziende o privati vengono messi a disposizione
della scuola che li utilizzerà
per lo scopo prefissato. Se
qualcuno fosse interessato ad
aiutare questi ragazzi a raccontare una storia troppo
spesso accantonata e
volutamente dimenticata, il
progetto si intitola “Profughi.
Storie vicentine della Prima
Guerra mondiale” e si può
trovare sul web all’indirizzo:
http:/progetti.schoolraising.it/
campaigns/noi-studenti-scrittori-e-le-storie-dei-profughivicentini-della-grande-guerra/.
A volte, come in questo caso,
sono proprio i giovani che ricordano agli adulti che il filo
sottile della memoria non può
essere reciso. Mai.
Vuoi creare con le tue mani sacchetti
e bomboniere? Alla Casa della
Bomboniera di Asiago trovi tutto il
necessario, compresi i consigli giusti!
Creare con le proprie mani
è sempre un gran piacere!
Con la primavera arriva
anche la stagione delle
cerimonie e torna dunque
il tempo dei confetti e delle bomboniere. La Casa
della Bomboniera di
Asiago oltre a proporvi i
nuovi arrivi, vi offre l’opportunità di riscoprire il piacere di fare, di confezionare
da sé sacchetti e
bomboniere. Fate una visita in negozio, troverete
tutto quello che vi serve,
compresi i giusti consigli.
Nastri, tulle, fiori, oggettini,
accessori e confetti: scegliete tra la vasta gamma
che il negozio vi offre e poi
metteteci un pizzico di fantasia, secondo quelli che
sono i vostri gusti e le vostre preferenze. Potrete
creare dei piccoli capolavori, unici e originali, e oltre alla soddisfazione di
poter dire “questo l’ho fatto io!” avrete quella di risparmiare, che di questi
tempi è alquanto opportuna! Alla Casa della
Bomboniera vi sapranno
dare i giusti suggerimenti
per realizzare sacchetti e
confezionare bomboniere
in modo preciso ed elegante. Ricordatevi poi che
in questo periodo trovate
tutte le delizie e le bontà
tipiche di Pasqua, oltre ad
oggettistica per la casa
dal sapore di primavera,
ideale per dare il benvenuto alla nuova stagione.
Venite a visitare il negozio
in Piazza II° Risorgimento ad Asiago, trovate come
sempre tante idee regalo,
tra oggetti, soprammobili,
caramelle, cioccolato, dolciumi e tante altre bontà.
Maria Giovanna e Nerea vi
augurano Buona Pasqua.
Servizio redazionale
Sabato 12 Aprile 2014
l’Altopiano
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La voce degli 8 Comuni
MUSICA
La Pasqua “classica” di Artemusica Cultura
Due appuntamenti pianistici, domenica 20 e lunedì 21 aprile, nella Sala Consiliare di Canove
Non potevano mancare, per le prossime vacanze pasquali, degli appuntamenti con la musica, organizzati dall’Associazione Artemusica Cultura di Roana.
Questa volta le proposte dell’organizzazione punteranno
su un repertorio classico, che predilige l’alternanza emotiva e il rimando sensoriale che soltanto la musica dei grandi compositori ha la forza di trasmettere con tanta nitidezza. Domenica 20 aprile, alle 21, nella Sala Consiliare
di Canove di Roana, sarà il turno del pianista Francesco
Pulga, ferrarese di nascita, ma ormai naturalizzato
altopianese. Si tratta di un musicista di grande abilità, che
intratterrà il pubblico che vorrà seguire la serata, con brani
di Mozart, Brahms e Mendelsshon, tre compositori molto
diversi per tematica e sonorità, ma che si prestano molto
bene a creare nell’ascoltatore un’altalena emotiva piacevolmente estraniante. Il Maestro Pulga partirà eseguendo l’ultima sonata per pianoforte concepita da Mozart, la
Sonata in re maggiore K. 576: un intenso susseguirsi di
un Allegro contrappuntistico che ricorda le modulazioni e
le dinamiche dell’intenso Bach, un Adagio tripartito carico di cromatismi e di pathos e un Allegretto che dà spazio alla variazione ritmica. A seguire, il pianista nostrano
passerà ai primordi della carriera di Brahms, che, con la
Sonata op. 2, entra a pieno titolo nel Romanticismo musicale, misurato nella sua grandiosità: passionale quanto
riflessivo, specialmente nel primo movimento che rimanFrancesco Pulga (foto di Andrea Bergamaschi)
Al teatro Millepini di Asiago il
Concerto per (un) pianoforte
Concerto per (un) pianoforte. E’ intitolato così l’appuntamento
organizzato dalla Pro Loco Asiago e Sasso in collaborazione
con l’Associazione Musica Altopiano Asiago e con il Comune di Asiago fissato per sabato 26 aprile, alle 21, al teatro
Millepini di Asiago. Lo scopo della serata è raccogliere fondi
per l’acquisto di un pianoforte a mezza coda da mettere in
dotazione alla scuola di musica AMA. La serata propone
l’ascolto di musiche del repertorio classico, jazz, soul, swing,
eseguite dagli insegnanti e dagli allievi dell’Associazione
AMA. Graditissima ospite della serata il soprano Leona
Peleskova. Il biglietto unico costa 5 euro ed è in prevendita
all’Ufficio IAT in Piazza Carli.
da a una sonorità quasi orchestrale, a dimostrare che
anche un solo strumento può dare slancio emotivo se suonato con l’intensità di un artista. Calmo e pensoso il brano di Mendelsshon, composto dal musicista in onore di
Beethoven, per una raccolta fondi finalizzata alla costruzione di un monumento a lui dedicato. Variations
Sérieuses propone un discorso piuttosto serrato, anche se
chiaro e limpido e a tratti appassionato, tra la variazione di
adagio, canoni, fughe e scherzi, resi unitari da un profondo
lirismo. Non da meno sarà la serata successiva, quella di
lunedì 21, questa volta alle ore 17.30, sempre presso la Sala
Consiliare di Canove, proposta dal pianista Andrea Azzolini,
attivo concertista veneto dalle prospettive internazionali, che
eseguirà musiche di Beethoven, Schumann, Chopin, Brahms
e Liszt. L’esecuzione si aprirà con un avvicendarsi, per contrasto o per similitudine, dei preromantici brani beethoveniani,
cui seguiranno gli studi sinfonici che Schumann compose sull’idea del padre della fidanzata del momento: una delle più
intense pagine della cultura pianistica di tutti i tempi. In un
crescendo virtuoso, si susseguirà il carismatico Chopin, per
finire in bellezza con la Rapsodia spagnola di Liszt: focosa
e lussureggiante, brillante e ricca di vivacità. L’ingresso sarà
come sempre libero e le serate termineranno con un buffet,
a suggellare la convivialità che solo la musica sa creare.
Per ulteriori informazioni, consultate il sito
www.artemusicaroana.it
Martina Rossi
Sabato 12 Aprile 2014
l’Altopiano
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La voce degli 8 Comuni
L’AVVOCATO RISPONDE
IL BIGLIETTO DEL PARCHIMETRO SCADUTO
Si è molto discusso negli ultimi mesi circa la legittimità
delle sanzioni elevate dagli
ausiliari del traffico e dalla
polizia locale in danno a soggetti che abbiano parcheggiato in zone a pagamento (le cd.
linee blu) ed abbiano omesso
di ritirare l’autovettura prima
che scadesse la sosta per cui si era pagato il corrispettivo.
La questione del biglietto del parchimetro scaduto, per la
verità, è oggetto di diatriba, con diverse linee interpretative
diametralmente opposte, già da lungo tempo.
Vi è una linea giurisprudenziale, sostenuta da diversi Giudici
di Pace Italiani, che ritiene che tali sanzioni amministrative
(dell’importo normalmente di 27 euro, ovvero 41 euro con
tariffa ridotta secondo legge) siano da considerarsi illegittime in quanto non si ritiene esista una norma del codice della
strada che le preveda. Tali sanzioni sarebbero, pertanto, non
tanto nulle, ma quanto proprio inesistenti. Secondo tale orientamento all’automobilista poco accorto potrà essere eventualmente contestato il mero inadempimento (ovvero l’aver
fruito di un servizio senza pagarne il relativo corrispettivo).
L’ente, pertanto, potrà a pieno titolo solamente pretendere il
pagamento della differenza. Discorso diverso, invece, deve
valere per chi il tagliandino non l’ha proprio acquistato o non
l’ha esposto sulla vettura: in tale caso la multa deve ritenersi
del tutto legittima.
Di parere sostanzialmente identico è stato pure il Ministero
delle Infrastrutture che, nel marzo del 2010, ha emanato un
parere tecnico-legale (Prot. 25783) decretando che: “Se la
sosta viene effettuata ometAvvocato Serena Baù tendo l’acquisto del ticket
orario, deve essere necessariamente applicata la sanzione. Se invece viene acquistato il ticket, ma la sosta si prolunga oltre l’orario di competenza non si
applicano sanzioni, ma si
da corso al recupero delle
ulteriori somme dovute.”
Il consolidarsi del succitato
o r i e n t a m e n t o
I lettori che vogliano
giurisprudenziale dei Giudici
sottoporre domande su
di Pace ha, inoltre, recentequalsiasi questione di
carattere legale al nostro
mente indotto il Ministero dei
avvocato possono inviare
Trasporti ad emanare una apuna mail all’indirizzo
posita circolare diretta alle
[email protected]
o scrivere a “L’avvocato
amministrazioni locali e alle
risponde” – Giornale
società concessionarie ribaAltopiano, Via Monte
Sisemol, 9 - 36012
dendo la propria posizione ed
Asiago (VI)
ammonendo tali soggetti sul-
le possibili conseguenze di un perseverare in una pratica
illegittima.
Lo scatenarsi delle
polemiche successive a tale circolare ed
il braccio di ferro tra
i Ministri coinvolti ed
i Comuni, hanno indotto i Ministri delle Infrastrutture e dell’Interno ad incontrarsi in Viminale con il Presidente dell’Anci
nel tentativo di adottare una linea comune e dirimere la que-
stione. Risultato di tale incontro è stata una nota del ministero dei trasporti, in cui si precisa che “per le zone a strisce
blu, laddove la sosta si protragga oltre il temine per il quale si è pagato, la sanzione pecuniaria potrà essere irrogata
solo in presenza di specifica previsione del Comune”. Questo perché “si è convenuto che la regolamentazione della
sosta è competenza dei Comuni che ne definiscono le modalità con proprio atto deliberativo”. Alla luce di tale nota,
pertanto, le sanzioni irrogate per la scadenza del tagliando di
pagamento del parcheggio saranno legittime solo ed esclusivamente nel caso in cui il singolo Comune abbia appositamente
deliberato la loro previsione.
SAPOR D’ACQUA NATIA
Pasqua. La festa delle donne
Con addosso l’incredulità dell’Amore. E nello sguardo il sapore di un mattino tutto ebraico che ha ringiovanito la
mestizia dei giorni passati.
Ancora loro, spaventosamente donne. Sempre e solo loro:
nella grotta di Betlemme, nelle strade di Palestina, nelle
retrovie dei miracoli, nel frastuono tremendo del Golgota,
nello stupore pasquale di
stamane. Nei Vangeli loro ci
sono sempre: a mancare spesso sono gli uomini. Oggi il sogno più bello sarebbe quello di
starsene tranquilli, giusto una
manciata di attimi - prima che
si levi l’alba di Pasqua – a contemplare queste donne mentre s’affrettano al sepolcro. Discorsi di donne e di madri:
“Chi ci toglierà la pietra dal
sepolcro?” Tremano ma non
cedono, rantolano ma non
s’arrendono, faticano ma non
si siedono: si ricordano di essere donne. Poco importa se i
capelli stamane sono spettinati
o le vesti abbinate alla rinfusa,
se la voce tradisce un accento di Galilea o se i passi raccontano di sogni: ciò che conta è che sulle loro spalle giace
l’ultima esile fiammella di una
speranza che sembrava essere stata vana. Ci sono sere in
cui t’addormenti convinto che
era tutto un sogno; ci sono
mattine che al risveglio scopri
che i sogni sono un anticipo di
bellezza possibile.
Il loro profumo è la speranza,
il loro linguaggio è l’attesa intrepida, il loro segreto è quell’essere rimaste sveglie mentre i discepoli maschi già s’erano addormentati nella malinconia che prelude alla rassegnazione. Loro campeggiano
lì, ad un passo dal possibile, e
sono invidiabili nella loro bellezza: prima di essere un libro
scritto con l’inchiostro, il Vangelo è un libro dipinto sui volti
di chi ha contemplato la Risurrezione in anteprima. Volti che
hanno seguito tutta la traiettoria dell’amore: il tradimento e
la passione, l’ignominia e la
crocifissione, l’angoscia e il silenzio, l’attesa e la derisione.
Il sole che sorge sopra la pietra di un sepolcro. ”No, credere a Pasqua non è /giusta
fede:/troppo bello sei a Pasqua!/Fede vera/ è il venerdì Santo/ quando Tu non
c’eri/lassù!/” (Turoldo). Loro
c’erano, Lui c’era: s’erano
messi d’accordo di
non perdersi per non
far perdere al mondo
l’alfabeto della speranza. Come testamento ha lasciato una
brocca d’acqua e un
catino: quanto basta
per sciacquare i piedi
stanchi dell’umanità. In cambio Gli hanno messo in mano
un pugno di chiodi e un pezzo
di legno: quanto bastava per
sistemarsi sul freddo di una
Croce. Sono secoli che all’amore si ama corrispondere
da uomini: sono secoli che Dio
s’intestardisce a dare ripetizioni di grammatica della speranza.
Suonano le campane di Pasqua: c’è forse un pizzico di
gelosia in questo mattino così
intriso di gioia e di colori. Più
che gelosia è una dolcissima
sensazione di casa che t’invade all’alba di questo giorno tutto nuovo: perché da oggi nulla
sarà più come prima per chi
crede. L’urlo innamorato di
quelle donne - “Abbiamo visto il Messia!” -, la corsa spensierata dei discepoli rinvigoriti,
il sangue dei martiri che corre
lungo i millenni, gli accadimenti
interiori che solcano le terre
degli uomini sono semplicemente l’ultimo capitolo di una
storia che mai ha cessato di
lasciarsi condividere per potersi moltiplicare. Sul davanzale
della finestra, più che un augurio oggi troviamo la sfida
delle sfide: un invito a non rassegnarci. Perchè tutto il Vangelo prepara alla Risurrezione
ma non la descrive: che è
come lasciarci in eredità la
possibilità di assaporare nel
frammezzo dei nostri giorni
l’eco di una Risurrezione ch’è
appena iniziata. Il mondo parla di evoluzione, Lui parla di
rivoluzione. Il motivo è presto
detto: l’evoluzione è ciò che
accade mentre dormiamo, la
rivoluzione è ciò che accade
mentre siamo svegli. Per non
addormentarci da disperati.
Don Marco Pozza
l’Altopiano
Sabato 12 Aprile 2014
Migross fuori dai giochi. Si
ferma dunque alla semifinale contro il Renon l’intensissima stagione 2013/14
dell’Asiago che dovrà scucirsi lo scudetto dalle maglie per consegnarlo ad una
squadra altoatesina. Stavolta ai giallorossi non è riuscito il miracolo del 2010/
11 quando, sempre in semifinale, (allora c’era di fronte il Bolzano) dopo aver
vinto gara 1, persero poi tre
partite di fila ma, sull’orlo
dell’eliminazione, trovarono
energie e risultati per recuperare e sorpassare i
biancorossi, volando in finale dove avrebbero poi
trionfato vincendo il 3° scudetto.
Contro il Renon la serie è
finita 4 vittorie (5-0, 3-2, 23 e 5-3) a 1 (4-3), una semifinale
di
fatto
equilibratissima e decisa
sempre sul filo di lana, da
episodi e da situazioni; e
forse (o quasi certamente)
non saremmo qui a dire
queste cose ed a parlare di
una finale mancata se, dall’altra parte, il Renon non
avesse usufruito di un gran
professionista (non per nulla
ex NHLer) come Mason,
goalie strepitoso, stellare e
per di più nel suo momento
di maggior grazia ed efficienza,
capace
di
disinnescare con disarmante sistematicità la potente
“aggressione” offensiva dei
giallorossi.
E così, dopo che sull’altro
fronte il Valpusteria non ha
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La voce degli 8 Comuni
Si sono infranti a Collalbo, gara 5 di semifinale, i sogni giallorossi
Stagione finita per l’Asiago
Per quest’anno i Leoni devono accontentarsi del 3° posto
lasciato chance al
Cortina mettendolo
fuori in quattro partite, stavolta il confronto incrociato di
semifinale fra Alto
Adige e Veneto finisce 2 a 0 per i primi, con l’eliminazione di Cortina ed
Asiago rispettivamente da parte di
Valpusteria e Renon
che daranno vita ad
una finale del tutto
inedita, fra due società che da tempo
inseguono, vanamente, il primo scudetto delle rispettive
storie societarie.
Stavolta una delle due ci riuscirà, mentre per l’altra sarà
ancora il calice amaro (si fa
per dire) del secondo posto:
dal 2006 il Renon aveva in
precedenza collezionato
quattro finali, tutte perse (nel
2006 contro il Milano, nel
2008 e nel 2009 contro il
Bolzano, nel 2010 contro
l’Asiago), mentre il
Valpusteria può “vantare”
nello stesso arco di tempo
due finali perse (nel 2011 con
l’Asiago e nel 2012 col
Bolzano) ed il 3° posto del
2010 e del 2013. Sarà una
bella lotta, anche sul piano
delle motivazioni!
Possiamo dire, credo, che
quanto accaduto rifletta di
fatto i valori stagionali del
momento e che la finale fra
fra Valpusteria e Renon è la
giusta conclusione del campionato e che allargherà così
il ventaglio delle location, delle società e delle località
iscritte nell’albo d’oro di sempre in materia di scudetti
che, fin qui dal 1925 ad oggi,
ha riguardato 7 piazze, con
i 32 scudetti arrivati a Milano, i 19 di Bolzano, i 16 di
Cortina, i 4 di Asiago ed
Ortisei, i 2 di Merano e
Varese.
Borrelli e compagni, invece, devono accontentarsi
del terzo gradino del podio;
in questa corsa allo scudetto n° 80 non sono bastati
loro impegno, cuore, generosità ed orgoglio, oltre alle
qualità tecniche, per ottenere i meritati risultati, peccando forse solo di qualche spicciolo di “cattiveria” e difettando di quel pizzico di buona sorte in più per raggiungere l’obiettivo, e cioè la decima finale della propria storia.
Evidentemente le ragioni di
questo risultato (comunque
tutt’altro che da buttare) cre-
do possano essere
ricercate nella
stanchezza di una
stagione lunghissima ed intensissima
in cui i giallorossi
sono stati impegnati su tutti i fronti, nazionali ed internazionali, costretti praticamente per svariati mesi
a giocare di fatto
tre gare a settimana; non bastasse
questo ritmo forsennato, nello spogliatoio Migross si
sono dovuti fare i
conti con numerosi e gravi (o quantomeno che
hanno comportato prolungate assenze) infortuni che
hanno colpito pedine importanti, oltre, non dimentichiamolo, all’improvvisa ed inattesa (per di più alla vigilia
della fase cruciale della stagione, la post-season) par-
tenza di un uomo del peso
tecnico e tattico di
DiDomenico.
Questi due fattori messi insieme hanno avuto come
conseguenza logica un super
lavoro ai giocatori che hanno dovuto far fronte a tutto
questo con un organico non
sempre così profondo per
farlo.
O, forse più semplicemente,
per chi ci crede era destino
andasse così: ci sono momenti in cui tutto gira e tutto
riesce, altre in cui avviene
l’esatto contrario.
A Parco ed ai suoi ragazzi,
comunque, non credo si possa imputare nulla se non di
averci provato, sempre e
comunque, su ogni ghiaccio
e dal primo all’ultimo match;
a loro va il plauso e l’applauso del popolo giallorosso, al
quale hanno fatto vivere
un’altra intensa ed emozionante stagione di hockey da
protagonisti. L’appuntamento è già fissato per la stagione 2014-15, una stagione importante storicamente perché sarà quella in cui l’hockey asiaghese festeggerà gli
80 anni di fondazione della
società. Grazie ragazzi!
Cesare Pivotto
A Gallio arriva la Coppa Italia
di Kung Fu Wu Shu Sanda
Federsci e federghiaccio: tempo di elezioni
Per la Federazione Italiana Sport Invernali e
Manuela
per la Federazione Italiana Sport del Ghiac- Di Centa
cio, entrambe con solide presenze associative in altopiano, è tempo di elezioni.
La doppia tornata è in diretta relazione con la
recente celebrazione dei Giochi Olimpici Invernali, quelli di Sochi nello specifico. Il loro
epilogo coincide con la chiusura del cosiddetto “quadriennio olimpico” corrispondente alla
durata in carica degli organi elettivi quindi si
va al loro rinnovo.
Per la Fisi quello che si conclude è però un
quadriennio dimezzato in quanto presidente
federale e consiglio oggi in scadenza sono stati
eletti un paio d’anni fa a Modena dopo che la stessa Fisi aveva
subito un periodo di commissariamento.
Il doppio momento elettivo si apre sabato 12 aprile a Bologna
dove l’Assemblea Ordinaria Elettiva delle Federsci sarà preceduta dalla convocazione di quella straordinaria con all’ordine
del giorno la modifica dello Statuto Federale. Le candidature
alla massima carica sono tre: Flavio Roda, numero uno uscente,
Manuela Di Centa e Pietro Marocco.
La campionessa carnica come il presidente del Comitato Fisi
Alpi Occidentali affrontano per la prima volta il responso delle
urne. Fra i candidati alla carica di consigliere “laico”, cioè di
rappresentante dei vari sci club affiliati c’è quella del dirigente
sportivo asiaghese Guido Carli. In seno al Consiglio Federale
uscente era responsabile per lo sci nordico. Appoggia la
ricandidatura di Flavio Roda. Altro candidato con solidi agganci
altopianesi è Sandro Pertile, residente in Tentino dai trascorsi
agonistici di saltatore. In quest’ultimo periodo la campagna elet-
torale fra i tre in corsa per la massima
carica si è intensificata in termini di incontri, confronti e coinvolgimento delle
società chiamate al voto. Esprimeranno
consiglieri anche gli atleti ed i tecnici.
Queste due “categorie” voteranno ciascuna per i propri rappresentanti.
Difficili i pronostici in termini di risultati
perché oltre al voto diretto da parte degli
sci club c’è anche lo strumento della delega.
Di certo l’assemblea bolognese dovrà
fornire indicazioni il più possibile qualificanti perché la Federsci, indipendentemente dal nome dei vicitori, necessita di un rilancio dato il difficile momento in cui si trova ad operare. Le elezioni per le società, i tecnici e gli atleti affiliati alla Federghiaccio sono invece
fissate per il prossimo 31 maggio a Sommacampagna (Vr).
In questo caso il confronto vero e proprio deve ancora partire in
quanto la presentazione delle candidature scadrà il prossimo 14
maggio. Tuttavia già da qualche tempo circolano le prime indicazioni su quello che potrebbe accadere alla fine del mese prossimo.
Dovesse ricandidarsi Giancarlo Bolognini, presidente in scadenza, gli spazi per altre ipotesi sarebbero molto ristretti. In caso
contrario si aprirebbero invece scenari ben diversi.
Attualmente in Federghiaccio l’altopiano è rappresentato dal
consigliere Mario Lievore e da Andrea Gios Presidente dei
Revisori dei Conti. Indiscrezioni indicano nell’attuale primo cittadino di Asiago, in scadenza di mandato, uno dei possibili protagonisti del prossimo rinnovo elettorale. Renato Angonese
Si svolgerà sabato 12 e domenica 13 Aprile a Gallio, al palazzetto
dello sport, la 16a Coppa Italia AICS di Kung Fu Wu Shu Sanda
organizzata dal Comitato ProvincialeAICS di Vicenza, con il patrocinio e il contributo del Comune di Gallio, e dai Maestri Moreno
Busato e Andrea Gentilin. Considerata la nuova realtà sportiva
galliese di Sandà, squadra agonistica che anche quest’anno ha
raggiunto ottimi risultati con l’Associazione Life Style, l’appuntamento diventa importante principalmente per due motivi: uno turistico-sportivo e quindi promozionale e uno che permette di ampliare l’offerta di discipline sportive che i giovani altopianesi possono praticare. “Vorremo aumentare la visibilità di questo sport –
dice l’assessore Giorgio Tagliaro - affinchè i ragazzi e le famiglie
possano avere una maggiore scelta sull’attività sportiva da praticare, sia a livello amatoriale che professionistico”. Alla manifestazione saranno presenti numerosissime società da tutta Italia
che si affronteranno nelle diverse specialità in programma. L’inizio della 16° Coppa Italia AICS sarà sabato 12 aprile alle 10.00
con le gare di Tai Chi Chuan, Sanda e Wu Shu moderno e tradizionale per adulti. Alla sera grande appuntamento, a partire dalle
20.00, con lo spettacolo di arti marziali e combattimenti di Sanda e
Semi Sanda. Domenica, con inizio alle 09.00, gara di Wu Shu
moderno e tradizionale per bambini e a seguire la gara di Kung Fu
tradizionale. La manifestazione sarà coordinata dagli arbitri della
federazione e dell’AICS. Alle premiazioni, presiedute dal sindaco
di Gallio Pino Rossi, accompagnato dall’assessore allo sport Giorgio Tagliaro, saranno presenti il Presidente di AICS Vicenza Desiderio Carlotto e il Responsabile AICS Vicenza Elio Rigotto.
Il Maestro Moreno Busato vuole rivolgere un particolare ringraziamento al sindaco e all’asssessore allo Sport per la grande disponibilità dimostrata a collaborare per una buona riuscita della
manifestazione.
l’Altopiano
Sabato 12 Aprile 2014
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La voce degli 8 Comuni
VOLLEYASIAGO ALTOPIANO
L’Under 13 conquista la finalissima provinciale
Under 12
Buono anche il percorso delle Under 12 che Domenica scorsa a Lugo hanno chiuso il campionato al quinto posto su dieci squadre partecipanti. Un percorso
difficile quello delle Under 12 guidate sempre da Katia
Stefani con l’assistenza di Ilenia Basso e Fabio Toso,
ma che ha dato anche delle belle soddisfazioni e che,
soprattutto, ha gettato le basi per fare bene il prossimo anno in cui anche quelle ragazze che si sono avvicinate alla pallavolo quest’anno avranno raggiunto una
maggiore maturità. Passando al Mini Volley, anche a Valli
del Pasubio Domenica scorsa il gruppo di ragazzine terribili non si e’ smentito e ha messo in campo una serie di
prestazioni che hanno consentito al Volley Asiago di chiudere il raggruppamento con il punteggio più alto. Una
bella soddisfazione per queste giovanissime atlete che
dall’inizio dei raggruppamenti FIPAV non hanno perso
un set: “Adesso oltre ad avere consolidato un buon livello sull’esecuzione dei fondamentali - sottolinea coach
Alessandro Siviero - le ragazze hanno acquisito una buona
gestione dei tre passaggi che vengono cercati in ogni
azione di gioco, e una notevole maturità nel sapere uscire anche da
situazioni critiche in cui stanno subendo il gioco dell’avversario, come
e’ successo proprio Domenica contro il Rotomet Psubio che ha dato
una buona dose di filo da torcere ragazze.”
Gioco Volley
Infine chiudiamo con il Gioco Volley che vedrà il suo atto conclusivo domenica 13 aprile a Camisano Vicentino per il raggruppamento finale 2014. Le giovanissime e numerosissime atlete in
erba del Volley Asiago si sono comportate egregiamente nei due
precedenti raggruppamenti di Federazione e lo staff allenatori/
istruttori che segue il settore ha lavorato al meglio per preparare le
ragazzine a questo appuntamento che chiuderà, se non altro sotto
il profilo agonistico, la stagione di Giocovolley, mentre gli allenamenti
proseguiranno seguendo il calendario scolastico. Ricordiamo infine
che tutte le news, i risultati e le attività del Volley Asiago sono sempre
aggiornate sul sito ufficiale della società www.volley-asiago.it.
IL MEMORIAL PETRONIO GATTI
Il 19 aprile si tiene il 2° Memorial Petronio Gatti, per le categorie
Under 14 e Under 16 sia di Federazione che AICS. Quest’anno le
squadre partecipanti saranno, oltre al Volley Asiago Altopiano, il
Volley Cesuna, l’U.S. Astico e l’Auxilium Schio. Appuntamento
da non perdere per i sostenitori del Volley Asiago e per tutti gli
appassionati di volley giovanile: l’evento, patrocinato dal Comune
di Asiago e dalla Federazione Italiana Pallavolo, si svolgerà nell’arco dell’intera giornata con gironi preliminari alla mattina e le
finali nel pomeriggio, il tutto a ricordo dell’indimenticato allenatore, insegnante e maestro di vita Petronio Gatti. Maggiori dettagli
saranno disponibili sul sito web del Volley Asiago www.volleyasiago.it nei prossimi giorni.
Dopo una serie di risultati positivi, o comunque soddisfacenti, la squadra di 2a DIV torna a rivivere i fantasmi di qualche mese fa quando tutto iniziò a girare
storto, risultati stentati dovuti ad errori banali associati
a problemi di presenza agli allenamenti e spesso anche
in partita. La squadra “ammiraglia” delle categorie
asiaghesi sembra riattraversare un periodo cupo con
tre risultati negativi nelle ultime tre partite. Su tutti pesano l’ultimo patito in casa contro il San Vitale, uno
scontro che poteva valere il sorpasso in classifica sul
San Vitale stesso, e quello in trasferta contro il Santo,
squadra di bassa classifica e su cui si contava di poter
conquistare 3 punti puliti puliti. Ma le cose non vanno
sempre come si vorrebbe e quindi non resta che lottare, di partita in partita, per cercare di portare a casa
quelle tre vittorie che consentirebbero alla squadra di
Plebs di agguantare la matematica salvezza e potersi
giocare di nuovo, il prossimo anno, il campionato di
2a DIV con una maggiore maturità.
Under 20
Segnali positivi arrivano invece dalla Under 20 3a DIV
che sta avviandosi alla conclusione di campionato in serie positiva: “La squadra adesso si esprime bene, con carattere , determinazione e a tratti con un bel gioco, semplice, ma pulito! - commenta coach Alessandro Siviero, - le sette ragazze rimaste del
gruppo iniziale stanno chiudendo il campionato con grande caparbietà, dando il massimo ad ogni allenamento e ad ogni partita. Sanno che non possono contare su nessun altra se non in
loro stesse e questo dà loro la giusta motivazione che ha portato
a due vittorie consecutive nelle ultime due partite. Ora ci aspettano ancora due match prima dei titoli di coda, di cui uno contro
la leader del campionato Auxilium di Schio, mentre la seconda
contro il Santorso. In quest’ultimo match mi aspetto che si possa
fare bene come nelle ultime due gare.”
Under 16
Segnali di ripresa anche sul fronte delle Under 16 di 3a DIV che
sono tornate alla vittoria e si sono riaccostate alla vetta, ora distante solo 3 punti dalla coppia Perlena e Towers. E ironia della
sorte, sono proprio Perlena e Towers le ultime due avversarie
dell’Asiago di coach Lovato che dovrà buttare il cuore oltre l’ostacolo per cercare di agguantare una promozione matematicamente possibile ma estremamente impervia: Perlena in casa sabato
prossimo e poi Towers a Breganze il 26 Aprile.
Under 14
Muovendoci verso le categorie giovanili, da registrare il successo
della Under 14 in gara 1 play out contro l’Antares a Vicenza. Play out
che sono più una serie di amichevoli per il gruppo di Munari e Rigoni
Deborah che, tecnicamente, e’ più una squadra da play off dato che li
ha mancati di un solo punto: “Non abbiamo niente da perdere, li
useremo per avviare alcune soluzioni tattiche che adotteremo la pros-
sima stagione che, come ho già avuto modo di sottolineare, intendiamo condurre da protagonisti” commenta Munari.
Under 13
E adesso una doverosa parentesi per quel miracolo targato Under
13, con annesso l’approfondimento a riquadro. Sabato scorso,
infatti, le ragazzine altopianesi si sono presentate a Vicenza con la
seria intenzione di chiudere la serie di semifinale con il San Paolo,
e così è stato. Partita difficilissima per il giovane gruppo di Katia
Stefani e Roberto Rigoni che si aggiudica istantaneamente il primo set ma poi subisce la reazione veemente delle vicentine che
impattano e poi superano le asiaghesi portandosi sul due a uno,
con un terzo set in cui le ragazze dell’altopiano non riescono ad
andare oltre il decimo punto. Sembra finita, e già si pensa a gara 3
ad Asiago. Ma non è così. I cimbri non si sono mai arresi così
facilmente e il quarto set è dell’Asiago: 2 a 2! Adesso siamo al tie
break, i rigori della pallavolo. Asiago c’e’, San Paolo meno! Il
pareggio asiaghese taglia le gambe alle coetanee vicentine che al
tie break lottano ma i colori bianco-azzurri hanno la zampata vincente e chiudono il match con un 15 a 12 che chiude anche la
serie sul 2 a 0 per Asiago ed è FINALE! Dopo lo strepitoso
successo dello scorso anno con la vittoria del titolo Under 12
ecco che le stesse ragazze si apprestano a vivere un’altra entusiasmante finale in Under 13. L’avversario, lo Sporting Alto
Vicentino, è stata l’autentica bestia nera delle asiaghesi in regular
season, ma i play off sono un campionato a se, e adesso viene
messo tutto di nuovo in discussione, quindi FORZA RAGAZZE, adesso tocca a voi. Un mese di tempo per prepararsi al
meglio e poi fischio di inizio per la conquista del titolo provinciale Under 13 AICS.
Quì Under 13
Volley Cesuna
Katia Stefani sulla conquista
della finale provinciale AICS
Avanti con buoni risultati
“La soddisfazione di aver conquistato il pass per la finale è grande...Il
super lavoro fatto in palestra in questi ultimi mesi ha dato i suoi frutti
e per questo è mio dovere ringraziare tutti quelli che con me passano
il loro tempo gratuitamente in palestra con queste atlete, in primis
Roberto Rigoni (vice-all. sulla carta ma in realtà colonna portante della
squadra), Ulisse Munari, Ilenia Basso e Fabio Toso per la loro disponibilità. Tornando alle ragazze, dopo qualche alto e basso a metà
stagione, sono tornate ad essere una Squadra unita, con molta grinta
e hanno ritrovato la voglia di vincere e di giocarsi (e sudarsi!!) ogni
punto fino in fondo...L’aver raggiunto la finale dopo una combattutissima
gara 2 a Vicenza ne é un segnale chiaro. Non ho la sfera di cristallo per
sapere se vinceremo o meno il titolo provinciale, ma di certo so che i
numeri e le qualità (mentali e tecniche) per vincere le abbiamo e ce la
metteremo tutta... Comunque vada, per me sarà sempre una vittoria:
è la mia prima esperienza come allenatore e sono cosciente che ho
ancora tanto da imparare; di certo non credevo di riuscire a portare
una squadra a questi livelli... Il corso allenatori di Federazione mi ha
sicuramente dato delle ottime basi, ma poi l’esperienza si fa sul campo. Sto imparando il “mestiere” in palestra, confrontandomi giorno
dopo giorno con le ragazze sia dell’Under 13 ma anche dell’Under 12,
entrambe stanno dando grandi soddisfazioni non solo per quel che
riguarda i risultati partita ma soprattutto a livello umano e affettivo... “
L’Under 12 femminile allenata
da Serena Allodi ha realizzato nel
torneo Braccio di Ferro due importanti pareggi per due set a due
lo scorso 29 marzo affrontando la formazione del San Vito e
il 6 aprile in casa contro il Volley
Cassola in una gara intensa giocata con impegno e determinazione dalle ragazze del Cesuna,
combattendo set dopo set. Prossimo incontro il 12 Aprile a
Bolzano Vicentino contro il
Volley Ardens per conquistare altri punti e migliorare il quarto
posto in classifica. L’Under 16
femminile, il 29 marzo, ha vinto
in casa per tre set a due contro
il Cogollo in una partita densa di
emozioni vinta con merito al tiebreak per 15 a 13. Una sconfitta invece il 5 aprile per le ragazze allenate da Deborah Carli a
Bassano del Grappa contro
l’ASD S. Croce Verde per tre
set a zero. Prossimo incontro
il 12 aprile in casa contro il
CornedoVolley.
L’Under 18 femminile ha vinto per tre due il 29 Marzo a
Vicenza contro il Volley
S.Paolo, mentre il 3 Aprile ha
perso per tre set a uno in casa
contro la Polisportiva Solagna
Pove. La squadra allenata da
Mister Fabio Munari affronterà il 13 Aprile fuori casa la formazione del Cartigliano, nel
Torneo Città di Vicenza. La
squadra altopianese si trova attualmente seconda in classifica con 16 punti, frutto di sei
vittorie ed una sola sconfitta .
La Prima divisione maschile,
sponsorizzata dal Caseificio
Pennar di Asiago, allenata da
Beatrice Pesavento e Laura
Scapin, ha perso il 29 marzo la
gara del girone playout a
Campiglia dei Berici contro il
Volley Basso Vicentino Giallo.
Altra sconfitta in casa il 5 aprile per tre set a zero contro il
Volley S.Vitale di Montecchio
Maggiore. Il prossimo incontro fuori casa il 12 Aprile contro la Fulgor di Thiene.
La Prima Divisione femminile,
allenata da Corrado Pesavento
e sponsorizzata dall’Agenzia
Immobiliare la Bussola e dalla
Compagnia di Assicurazione
Fondiaria/Sai di Asiago, ha perso per tre set a zero in casa il
29 marzo contro il GPS
Sottoriva di Marano Vicentino
ed il 2 aprile sempre in casa con
il risultato di tre set a uno contro il Volley Cartigliano, una par-
tita sottotono, con tanti errori
in battuta. Prossimo incontro
in programma sabato 12 aprile
fuori casa contro l’ACS Volley
di Povolaro.
Matteo Dal Pozzo
Sabato 12 Aprile 2014
l’Altopiano
27
La voce degli 8 Comuni
Orienteering
Pattinaggio artistico
Una stagione ricca di soddisfazioni
per la Sportivi Ghiaccio Asiago
La stagione agonistica
2013-2014 si è conclusa con un bilancio ricco
di coppe e di soddisfazioni per il Team della
Sportivi
Ghiaccio
Asiago, che con le sue
atlete ha ottenuto ottimi
risultati in ogni circuito
di gara al quale ha partecipato.
Silvia
Strazzabosco, nella categoria Novice Federale, prima classificata
della Regione Veneto,
raggiunge il terzo posto
nella gara Federale
Triveneta a Pinzolo e si
conquista la convocazione del Comitato
Veneto per la finale “Trofeo
delle Regioni”. Giulia Corà,
seconda classificata della
Regione Veneto nella categoria Principianti A, del circuito
Federale, merita anche lei
la convocazione del Comitato Veneto per la finale “Trofeo delle Regioni”. Marta
Strazzabosco, un’altra atleta giovanissima, è riserva del
Veneto nella finale italiana
Federale per la categoria
Principiani B, ed ottiene un
ottimo punteggio tecnico
che le avvale il diritto di gareggiare nella prossima stagione a pieno titolo nelle
competizioni di circuito Federale. Indiscussa Campio-
nessa della “Coppa Italia
Free”, è Ludovica Tagliaro,
che dopo essersi imposta per
ben quattro gare di circuito
Free
nella
categoria
Esordienti B, salendo sempre sul gradino più alto del
podio, sbaraglia tutte le avversarie alla “Coppa Italia”,
vincendo anche la finale italiana, dove gareggiavano le
migliori tre atlete di ogni Regione d’Italia. Ottimi
piazzamenti anche per Sofia
Frigo, che dopo aver conquistato per due volte il terzo posto alle gare di circuito Triveneto Free, nella categoria Principianti B, è seconda classificata della Re-
gione Veneto e risulta convocata alla partecipazione
della finale “Coppa Italia
Free” dove si classifica
undicesima su una trentina
di concorrenti. Ha partecipato al circuito Free anche
Camilla Strazzabosco, nella
categoria Novice ottenendo
un nono risultato nella gara
di circuito triveneto.
Giovanissime ma molto capaci si sono dimostrate anche le piccole atlete della
Sportivi Ghiaccio Asiago,
Sara Pilati, Giada Zanella,
Ludovica Rossi, Zeudi
Crestani, collezionando nel
circuito intersociale svariate vittorie, arrivando ad ot-
tenere in una gara un podio
tutto “Sportivi Ghiaccio
Asiago”. Sempre nel circuito intersociale, i complimenti anche a Maya
Crestani che ottiene una vittoria e numerosi podi, così
come la cugina Beatrice
Crestani. Non dimentichiamo
poi il vivaio di giovani atlete,
Ludovica Rossi, Samantha
Segafredo e Tabata Siard e
delle giovanissime che hanno
iniziato quest’anno a cimentarsi in questo bellissimo
sport: Maria Borsato, Elisabetta Carli, Sofia Dellaji, Vittoria
Gios, Caterina Panozzo,
Francesca Poletto, Rebecca
Rigoni, Emma Stefani, Emma
I “5 giorni
d’Italia”
tra sport e
divertimento
Strazzabosco e le piccolissime
Giulia
Cottignola, Alessia
Rela e Nora Stefani. I
complimenti vanno
ovviamente a chi rende possibile la “costruzione” degli atleti,
al direttore tecnico e
coach della Sportivi
Ghiaccio Asiago,
allenatrice di II livello
Federale, Marina
Barolo, che definisce
questo il risultato di un
lavoro di gruppo svolto dal proprio Team
con professionalità,
pazienza e tanta dedizione. Si ringraziano
pertanto le allenatrici di I livello ed ex atlete di gare Federali, la Campionessa della
Coppa Europa UISP 2010,
Roberta Panfili e l’altrettanto brava, con un passato attivo di numerose vittorie,
Alessandra Lobbia; senza dimenticare gli aiutanti sul
ghiaccio, tutti ex atleti di rilievo delle gare di Federazione Nazionali, Mariachiara
Carli, che si è dedicata con
particolare attenzione alle
coreografie dei programmi
di gara delle atlete, e
l’insostituibile Daniele Giro
preziosa presenza in pista
per tutto il Team della Sportivi Ghiaccio Asiago.
Tra quattro mesi scattano i
Campionati del Mondo di
Orienteering
e
Trail
Orienteering
Orientisti di 37 nazioni e 5 continenti già prenotati al via dell’evento tra Trentino e Veneto
Dal 5 al 12 luglio prossimi i
terreni di Venezia, degli altipiani di Asiago, Lavarone e
Luserna, la città di Trento e la
Valsugana accoglieranno a
braccia aperte gli specialisti
della corsa orientamento e
Trail-O. L’Italia non mancherà all’appello e farà gli onori
di casa con la gran voglia di
saltare su qualche podio davanti al proprio pubblico. Sui
medesimi terreni dove si terranno i Campionati assoluti, il
Comitato Organizzatore italiano ha allestito la 5 Days of
Italy, l’evento parallelo alle
prove dei colori dell’iride che
intende unire lo sport all’aria
aperta a qualsiasi livello, il divertimento nel trovarsi in
gruppi incontrando orientisti di
tutto il globo e l’aspetto turistico, non certo trascurabile
in perle architettoniche come
Venezia o Trento e in località
dal fascino unico tra Trentino
e Veneto. Il programma della
“Cinque Giorni” avrà il prologo a Venezia sabato 5 luglio;
seguiranno passaggi per
Turcio-Asiago, Levico Terme, Lavarone e Campomulo,
con gare a corollario previste
a Folgaria e Asiago.
Interregionale”, gara riservata ad
atleti agonisti dai 13 ai 36 anni di
età, il cui programma prevede al
mattino (dallo ore 9,00) le prove
di kata (forme) e nel pomeriggio
(dalle 13,30) le gare di kumite
(combattimento).
Cesare Pivotto
Ben nove medaglie per il karate altopianese nella
2^ tappa del Gran Premio Giovanile Libertas di karate
Domenica 30 marzo al
palazzetto dello Sport di Caltana
di S. Maria di Sala (VE) si è
svolta la seconda tappa del
Gran Premio Giovanile di
karate, gara riservata ad atleti
nati dal 2003 al 2008 che ha
visto scendere sui tatami 270
ragazzini provenienti da tutto il
Veneto. Ottimi i risultati ottenuti
dai giovani atleti altopianesi che,
nel corso di una gara sempre
più difficile e selettiva, hanno
saputo portare a casa ben 2 ori,
5 argenti e 2 bronzi con:
Gian Maria Plebs 1° cl. nella
prova del kata classe Bambini
1 cint. bianche gialle arancioni
e Federica Finco 1^ cl. nella
prova del percorso classe Ragazzi 2 e 3^ cl. nel palloncino
cint. verdi blu marroni;
Riccardo Arduini 2° cl. nella
prova del percorso classe Bambini 1 cint. bianche gialle
arancioni, Martina Pertile 2°
cl. nella prova del kata, 2^ cl.
nella prova del palloncino e 3^
cl. nel percorso classe Fanciulli
2 cint. verdi blu marroni;
Martino Tescari 2° cl. nella
prova del percorso classe Fanciulli 2 cint. verdi blu marroni
e Benedetta Carbone, 2^ cl.
nella prova del kumite classe
Ragazzi 1. Sono inoltre entrati
nei primi 10 delle varie categorie: nella prova del percorso
nella classe Bambini Rachele
Pertile 5^, Margherita Scaggiari
6^ e Gian Maria Plebs 8°; nella
prova del kata nella classe Bambini: Rachele Pertile 5^, Margherita Scaggiari 7^; nella prova del Palloncino: Margherita
Scaggiari 4^, Valentina
Cattozzo 5^, Rachele Pertile 7^.
Nella classe Fanciulli 2 cint.
verdi blu marroni Martino
Tescari si è piazzato 4° sia nella prova del palloncino che nella prova del kata.Nella classe
Ragazzi 1 Benedetta Carbone è
giunta 5^ sia nella prova del
percorso che nel palloncino,
mentre nella classe Ragazzi 2
nella prova del percorso,
Martina e Nicolò Gemmellaro
sono giunti rispettivamente 7^
e 10°; nella prova del combattimento dimostrativo Asia Dall’Olio è arrivata 7^.
Bravi anche gli altri presenti
classificati tutti verso la metà
della classifica in tutte le prove.
Ora il Karate-Do Sette Comuni
sta preparando l’organizzazione
per il grande evento che si terrà a
Gallio il 27 Aprile, il “Trofeo
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l’Altopiano
Sabato 12 Aprile 2014
28
La voce degli 8 Comuni
CICLISMO
Il Gran Prix Città Murata conferma le tappe altopianesi
Torna domenica 13 luglio il Giro del Medio Brenta, col transito dedicato a Giulia Gianesini e il Gran Premio della
Montagna dedicato alle sorelle Silvia e Roberta Gianesini, ma già sabato 12 aprile la carovana passerà per Lusiana
Nell’ambito del Grand Prix Città Murata di
ciclismo, organizzato dal Veloce Club Tombolo che celebra il 40° di fondazione, torna
domenica 13 luglio il Giro del Medio Brenta,
giunto alla 29^ edizione, che anche quest’anno correrà lungo le strade dell’Altopiano.
Hanno infatti confermato la loro adesione alla
manifestazione i Comuni di Asiago, Gallio,
Conco, Lusiana, la Comunità Montana Spettabile Reggenza dei 7 Comuni ed il Consorzio Turistico Asiago 7 Comuni. Il circuito
definitivo sta per essere completato, ma,
come nelle precedenti edizioni, vengono inseriti gli spettacolari tragitti lungo varie zone
altopianesi (Foza, Asiago, Gallio, Conco,
Lusiana e relative frazioni). Quella di domenica 13 luglio rappresenta la tappa altopianese
per eccellenza, col transito dedicato a Giulia
Gianesini e il Gran Premio della Montagna in ricordo delle
sorelle Silvia e Roberta Gianesini, ma il territorio dei Sette
Comuni rientra anche nel tragitto della prima tappa in programma sabato 12 aprile, la Longa di Schiavon “Memorial
Gerry Gasparotto”, che interessa in parte l’area lusianese.
Al confermato prestigioso Premio di Rappresentanza del Presidente della Repubblica, al Gran Prix Città Murata è pervenuto il Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri,
accanto ai vari Enti Istituzionali-Sportivi-Associativi (Regione Veneto, Province di Padova-Vicenza-Treviso, molte Municipalità, CONI, FCI, Comunità e Consorzi Turistici, Club
Lions, Pantahlon, Rotary).
Per la prima volta nella sua storia il CSA7C disputerà, l’anno
prossimo, il Campionato di serie C di scacchi a squadre.
Quest’anno, al contrario dell’anno scorso, abbiamo dominato il raggruppamento fin dall’inizio lasciando agli avversari
solo 1 punto nell’ultimo incontro. Travolgente il cammino
della squadra che fin dalla seconda giornata, battendo il
Marostica 2 fuori casa, ha fatto capire a chiare lettere che il
CSA7C quest’anno sarebbe stato competitivo! Dopo 3 giornate si veleggiava ancora a punteggio pieno da soli in testa alla
classifica con 6 punti su 6.
Domenica 30 marzo e domenica 6 aprile si sono giocate rispettivamente la quarta e la quinta giornata del Campionato Regionale. Nella prima occasione
abbiamo giocato a Verona contro il DLF Battinelli 1. Vittoria
per il CSA7C con la formazione tipo: il 1N “Basky” in 1^
scacchiera, il 1N “Vincio” in 2^
scacchiera, il 2N Federico in 3^
scacchiera ed il 2N Lorenzo in
4^ scacchiera. Gli avversari rispondevano con il 1N Aldo
Antolini in 1^ scacchiera, il 2N
Carmelo Sigillo in 2^ scacchiera, il 1N Valerio Pisani in 3^
scacchiera ed il 2N Angelo
Macalello in 4^ scacchiera.
L’incontro è fondamentale per
il CSA7C: in caso di vittoria
avrebbe potuto darci la matematica certezza della promozio-
Il Grand Prix è inoltre gemellato con l’AS Cittadella Calcio
protagonista in Serie B (amato in Altopiano per la
quarantennale presenza del Presidente Andrea Gabrielli e
della sua famiglia al Gasthag di Gallio e del vicepresidente
Giancarlo Pavin a Canove di Roana) e tramite il Direttore di
Corsa Pierluigi Basso, anche referente del Centro Coordinamento Club Granata, si sono instaurate ampie relazioni di
collaborazione e di profonda stima e sincera amicizia, che
hanno visto l’azzurra di sci Giulia Gianesini (a cui è anche
dedicato il transito altopianese) anche madrina ufficiale del
Cittadella e numerosi amici ed appassionati scendere spesse
volte allo Stadio Tombolato.
Quest’anno è giunto al Grand Prix anche il
Patrocinio della Polizia di Stato, molto significativo per tutto il Gruppo, che fin dalla fondazione ha tessuto relazioni di riverenza e rispetto
con le Istituzioni e Forze dell’Ordine, estese
alla completa vicinanza e solidarietà nella dura
attività quotidiana e manifestando questi affetti e sentimenti nel corso dei molteplici avvenimenti, in cui le Forze dell’Ordine ricoprono sempre un ruolo di assoluta considerazione, non come semplice partecipazione di cortesia o di servizio-operativo alla competizione, ma quale momento di diffusione
propedeutica, verso i giovani e tutto il pubblico, del ruolo primario e fondante che le Istituzioni dello Stato rappresentano nella società
civile, allestendo sgargianti ed auto-moto-parchi espositivi con le ammirate auto-storiche e
fiammanti ammiraglie (tra cui la Lamborghini Gallardo della
Polstrada), premiando gli illustri campioni dei Gruppi Militari
ed inoltre con l’annuale “Premio Grand Prix Sport-Cultura”
nell’autunnale Gala di Premiazione consegnato alla Polizia
Stradale (2011) ed all’Associazione Nazionale Carabinieri
(2013). Altra importante novità di intensi valori il gemellaggio
medico-scientifico del Grand Prix 2014 con l’Associazione
Ricerche Cardiopatie Aritmiche-ARCA, la cui attività nella
nota ricerca contro la morte improvvisa ha come finalità lo
studio delle cause di arresto cardiaco nel giovane e nell’atleta, spesso a carattere ereditario, per consentire lo screening
precoce cardiologico e genetico (http://anpat.unipd.it/arca).
SCACCHI
Il CSA7C conquista la serie C
ne! E’ stata la giornata dei vecchi leoni! Quando serve il loro
ruggito loro sono pronti e determinati come non mai! Giocano due gare da manuale.
Dopo tre ore di gioco ecco il
primo ruggito ed il “Vincio” ha
ragione del suo avversario in 2^
scacchiera. Passa un quarto
d’ora ed in 3^ scacchiera Federico, dopo consultazione con
il suo capitano, accetta la patta
chiesta dall’avversario. Con il
punteggio di 1,5 a 0,5 siamo
ad un passo dalla storia …e la
storia si è fermata ad aspettarci
! Solo 10 minuti ancora ed arriva il secondo ruggito del
“Basky” in 1^ scacchiera. La
squadra è proiettata verso la
gloria! Lorenzo, in 4^ scacchiera, intanto, non riesce a tener
testa al più forte avversario ed
è costretto alla resa. Risultato
finale: 2,5 ad 1,5 per il CSA7C
che ci permette di consolidare
il 1^ posto in classifica con 8
punti su 8. In serata, noti tutti
gli altri risultati e gli abbinamenti
dell’ultima giornata, arriva la
conferma che il sogno si è
avverato: la squadra è matematicamente promossa alla serie
superiore. Gli accoppiamenti
dell’ultima giornata di campionato, ironia della sorte, ci vedono impegnati, sempre a Verona contro il DLF Battinelli 2
ovvero contro la seconda squadra dello stesso circolo della
precedente domenica. Nella riunione tecnica settimanale si decide che l’incontro va giocato
comunque al massimo perché
si vuole concludere il Campionato in testa. Nello stesso tempo si vuole e si deve dare spazio anche agli altri giocatori.
Domenica 6 aprile ci siamo presentati a Verona con la seguente formazione: il 2N Federico
in 1^ scacchiera, il 2N Lorenzo in 2^ scacchiera, il 3N Andrea Ronzani in 3^ scacchiera
e l’NC Ettore Maino in 4^ scacchiera. Gli avversari hanno risposto con: il 2N Daniele
Vezzelli in 1^ scacchiera, il 2N
Carlo Curto in 2^ scacchiera,
la 2N Alena Kurylovich in 3^
scacchiera ed il 2N Antonio
Jirillo in 4^ scacchiera. Siamo
andati a Verona decisi a non
prenderle e chiudere in bellezza
lo splendido Campionato giocato. Dopo circa 2 ore di gioco in 3^ scacchiera Andrea
deve arrendersi alla forte avversaria, originaria dall’est Europa, che gioca con una velocità
impressionante costringendolo
subito alla difesa. Allo scoccare delle 3 ore e mezza di gioco
Ettore, in 4^ scacchiera, accetta la patta proposta dall’avversario. Dopo dieci minuti Loren-
zo in 2^ scacchiera, sotto con
il tempo, chiede al suo capitano se può proporre la patta. Gli
viene concesso e l’avversario,
ovviamente, accetta portando
il punteggio parziale sul 2 a 1
per loro. Si continua a giocare
solo in 1^ scacchiera ed intorno un gruppo di circa 10 persone che palpitano.
Da come Federico non accetta
la proposta di patta fattagli dall’avversario, ci sentiamo autorizzati a pensare che abbia le
idee chiare! Neanche il tempo
di pensarlo che il giovane
altopianese, dopo aver sferrato
un feroce attacco su più fronti, costringe l’avversario alla
resa incondizionata giusto allo
scoccare della quarta ora di gioco. Risultato finale: 2 a 2 ! Primo posto in classifica con 9
punti sui 10 a disposizione! E’
per noi l’apoteosi! Mai avremmo potuto pensare due mesi fa
un epilogo di tale entità per il
nostro Circolo. Complimenti a
tutti i giocatori che hanno giocato: Marco Baschirotto, Vinicio
Rigoni, Ettore Maino, Federico
Scarsella, Lorenzo Scarsella, Andrea Ronzani, Thomas Porro e
Andrea Basso ed a quelli pronti a
farlo: Luciano Villanova, Christian
Porro, Daniele Villanova, Patrik
Sartori, Alessandro Tescari e
Leonardo Scarsella. Doveroso un
ringraziamento ai soci adulti della
squadra che con una perseveranza encomiabile hanno continuato, anche quest’anno, a riservare
ai giovani del Circolo consigli,
raccomandazioni e soprattutto
disponibilità al confronto costante. Prossimo obiettivo? Festeggiare la promozione in C tutti
assieme !!!
Giacomo Scarsella
Un nuovo corso per imparare ad usare il defibrillatore
Considerato l’enorme successo riscontrato con il Corso Abilitante all’utilizzo del Defibrillatore
svolto a Gallio sabato 22 marzo dal gruppo Soccorritori, l’assessorato allo Sport del Comune
di Gallio ne ha organizzato un secondo che si terrà nelle serate di mercoledì 14 e giovedì 15
Maggio dalle 19:30 alle 22:30. Il corso ha visto la partecipazione di atleti, allenatori e presidenti provenienti da società di tutti i paesi dell’Altopiano quali: ACD Calcio Stoccareddo,
Bike Trekking di Asiago, Pallavolo Cesuna, Sportivi Ghiaccio Roana, Palestra Life Style,
Associazione Onlus “Amici di Silvia, Lisa e Roberta. L’iniziativa è rivolta in particolar modo
a tutte le persone (allenatori, dirigenti, ecc.) delle società sportive galliesi, che non hanno
potuto partecipare precedentemente. Il corso è a numero chiuso, per cui si chiede gentilmente di comunicare la propria presenza ed il numero dei partecipanti all’ufficio Turismo-SportCultura (telefono 0424-447916) dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle 12:00 entro mercoledì 30 aprile.
l’Altopiano
Sabato 12 Aprile 2014
“Per sostenere certe battaglie
bisognerebbe essere credibili”
Gentile direttrice,
sono discretamente interessato alla politica nazionale
ed internazionale; poco, o
per nulla interessato a quella locale; se mi entusiasmano poco le vicende relative
alle prossime elezioni del
mio comune, si può ben capire quanto mi siano totalmente indifferenti quelle
relative agli altri comuni
dell’Altopiano.
Ciò premesso a scanso di
equivoci, debbo confessare che sono rimasto colpito
dalle recenti polemiche che
hanno visto come protagonista il sindaco di Gallio,
impegnato in una sorta di
crociata sulla questione dei
dipendenti comunali, e forse più in generale dei dipendenti pubblici, e della possibilità/opportunità di un loro
licenziamento da parte del
primo cittadino. Polemiche
che hanno persino goduto
dell’onore
di
una
“comparsata” televisiva.
Non ho potuto che richiamare alla memoria un’altra
epica battaglia: quella della
non rimpianta ministra
Gelmini sulla meritocrazia
nella scuola e la conseguente necessità di valutare il rendimento degli insegnanti. Battaglia diventata
un tantino meno epica
quando si è scoperto che
l’illustre politica, per conseguire l’abilitazione all’esercizio della sua professione
(avvocato), aveva ritenuto
opportuno trasferirsi, con
armi e bagagli, dalla sua
Brescia a Catanzaro; si è
poi scoperto che a
Catanzaro l’abilitazione
praticamente veniva “regalata”; e delle relativa vicende si è doverosamente occupata la magistratura.
Cito questo ricordo solo per
esemplificare un fondamentale assunto: prima di imbarcarsi in pericolose cro-
29
La voce degli 8 Comuni
ciate è bene assicurarsi di
poter godere di un minimo
di credibilità.
Tanto per celiare: un dotto
sermone sulla castità pronunciato da una suora di
clausura suona leggermente diverso dalla stesso sermone sgorgante dalle labbra di Ilona Staller, in arte
Cicciolina.
Tornando al punto, non conosco bene i termini della
questione. In genere, comunque, le accuse più ricorrenti che si rivolgono ai
dipendenti pubblici sono di
essere dei fannulloni e/o
degli assenteisti.
Ora, per motivi legati anche
alla mia esperienza personale, chi si batte contro i
fannulloni, gli assenteisti o i
volgari approfittatori, che,
indubbiamente, si annidano
soprattutto nel settore pubblico, trova in me un sicuro
alleato. Per fare certe battaglie bisogna però esser
l’Altopiano
Sabato 12 aprile 2014
L’Altopiano srl - Società unipersonale
Sede legale: Via Iacopo Scajaro, 97 - 36012 Asiago (Vi)
Redazione: Via Iacopo Scajaro, 23 - 36012 Asiago (Vi)
Registrazione n. 10/02 del 04/12/2002
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E-mail: [email protected]
[email protected]
Direttore responsabile: Stefania Longhini
Segretaria di redazione: Silvana Bortoli
credibili. Il sindaco di Gallio,
ormai molti anni orsono, è
stato anche lui un pubblico
dipendente, segnatamente
un docente, anche se precario. Mi permetto allora di
chiedergli: il sindaco Rossi
come avrebbe valutato il
docente Rossi? L’avrebbe
ritenuto degno di avanzamento di carriera, di aumento di stipendio o magari (absit iniuria verbis) di licenziamento?
Giovanni Lorenzi
In redazione:
Giovanni Dalle Fusine, Cesare Pivotto,
Gerardo Rigoni, Martina Rossi,
Stefania Simi, Egidio Zampese, Giulia Rigoni
Hanno collaborato:
don Marco Pozza, Virginia Gianello, Aurora Carli,
Renato Angonese, Alessandro Siviero, Serena Baù,
Matteo Dal Pozzo, Michela Rodeghiero, Sergio Bonato
Giacomo Scarsella, G. Francesca Rodeghiero,
Amerigo Baù, Luciana Del Giudice, Marco Finco,
Alberto Stella, Gigi Costa, Le ragazze del Social Day
Responsabile grafico : Fabrizio Favaro
Impaginazione : Davide Degiampietro
Foto: Archivio Giornale
Stampa: Centro Stampa delle Venezie
Via Austria, 19/b - 35217 Padova
Edizione chiusa il 11 aprile 2014 alle ore 00.15
Nessuno muore sulla terra finchè vive nel cuore di chi resta
FORTUNATO
LUNARDI
(TONI)
di anni 81
Cavaliere del Lavoro
ROBERTO MARCHESI
di anni 88
DIOMIRA
PAGANIN STELLA
di anni 87
Lascia la moglie Carla,
i figli Laura, Elisabetta,
Gian Roberto e Paolo, con
Giorgio, Alexander, Yasmin,
i nipoti e parenti tutti.
Lascia i figli
Gian Antonio, Nazareno,
Chiara, Sandro, le sorelle,
i cognati, i nipoti,
i parenti tutti.
Lascia la sorella Elia
(Maria),
le cognate Amalia e Pina, i
nipoti e parenti tutti
Asiago, 1 Aprile 2014
Asiago 7 aprile 2014
GALLIO 2 aprile 2014
Domenica Lidia Dal Degan
(Maestra Lidia) di anni 91
Lascia il fratello Giovanni, la
cognata Bertilla, gli adorati
nipoti e pronipoti e parenti tutti.
Gallio 28 Marzo 2014
MARCELLO
DORI
di anni 89
Lascia i figli e i nipoti
Gallio 2 Aprile 2014
MARIA PANOZZO
(SVENTA) in FRIGO
di anni 87
Lascia il marito Guido, i figli
Ermanno con Maria Teresa, Danilla e Maurizio,
i nipoti e parenti tutti.
LUCIA PIZZOLI
BONIFAZI
Lascia il suo caro Adriano,
i figli Alessandro,
Carla e Daniele, le nuore
Licia e Chiara, le nipoti,
i fratelli, i cognati
e parenti tutti.
ROMANA OLGA
TESSARI
(MONTAGNA)
di anni 86
Lascia i figli Ugo, Marisa e
Simonetta,
i generi, la nuora, i nipoti,
pronipoti e parenti tutti.
TRESCHE’ CONCA,
5 Aprile 2014
Canove di Roana,
1 Aprile 2014
CAMPOROVERE,
6 Aprile 2014
Maria Elisa Stella “Marisa”
in Polo - di anni 77
Lascia il marito Ilario, i figli Andrea con Cristina,
Raffaella con Alberto e Stefania con Renzo, i nipoti
Alberto, Luca, Chiara, Davide, Giulia, Francesca ed Elisa,
i fratelli, le sorelle,
i cognati, i nipoti e parenti tutti.
Bassano del Grappa, 27 Marzo 2014
Inviate il ricordo dei vostri cari all’indirizzo e-mail [email protected]
oppure tramite posta indirizzata a: l’Altopiano, via J.Scajaro, 23 - Asiago (le inserzioni sono gratuite)
CINEMA
CINEMA
l’Altopiano
Almanacco per
due settimane
Sabato 12 Aprile 2014
30
La voce degli 8 Comuni
a cura di Giovanni Dalle Fusine
Da sabato 12 a venerdì 25 aprile
Il 12 aprile è il 102º giorno del calendario gregoriano. Mancano 263 giorni alla fine dell’anno
Sabato 12 S. Zenone
Domenica 13 Le Palme
Lunedì 14 S. Alfonso
Martedì 15 S. Annibale
Mercoledì 16 S. Lamberto
Giovedì 17 S. Roberto
Venerdì 18 S. Galdino
Sabato 19 S. Ermogene
Domenica 20 Pasqua
Lunedì 21 Dell’Angelo
Martedì 22 S. Sotero
Mercoledì 23 S. Giorgio
Giovedì 24 S. Fedele
Venerdì 25 S. Marco
Il 12 aprile il sole nel vicentino sorge alle 06,34 e tramonta
alle 19:56. Il culmine è alle 13:14. Durata del giorno 13 ore e 21
minuti. Il 25 aprile il sole sorge alle 6.12, tramonta alle 20,13.
Un santo per volta, 17 aprile San Roberto, appartenente
alla famiglia dei Turlande, o di La-Chaise-Dieu (Casa Dei), nacque nella regione francese dell’Alvernia all’inizio dell’XI secolo. Divenuto prete e canonico di San Giuliano a Brioude, fondò
un’opera per i poveri. Ma si sentiva chiamato alla più stretta
vita monastica. Siamo nell’XI secolo, ai tempi della riforma
cluniacense. Lui andò proprio a Cluny e poi andò pellegrino a
Roma. Al ritorno visse da eremita nella sua montuosa Alvernia.
Raggiunto da numerosi compagni, fondò allora l’abbazia benedettina di La-Chaise-Dieu, di cui divenne primo abate. Morì nel
1067. Etimologia: Roberto = splendente di gloria, dal tedesco.
Emblema: Bastone pastorale, Modellino di La-Chaise-Dieu.
Secondo il Martirologio Romano: nel monastero di Chaise-Dieu
presso Clermont-Ferrand in Francia, è venerato san Roberto,
abate, che radunò alcuni confratelli nello luogo stesso in cui
viveva in solitudine, guadagnando molte anime al Signore con la
parola della predicazione e con il suo esempio di vita
Lunedì dell’Angelo: detto anche lunedì di Pasqua o Pasquetta,
è il giorno dopo la Pasqua. Prende il nome dal fatto che in questo giorno si ricorda l’incontro dell’angelo con le donne giunte al
sepolcro. Popolarmente si usa maggiormente il termine
Pasquetta. Il Vangelo racconta che Maria di Magdala, Maria
madre di Giacomo e Giuseppe, e Salomè andarono al sepolcro,
dove Gesù era stato sepolto, con degli oli aromatici per imbalsamare il corpo di Gesù. Vi trovarono il grande masso che chiudeva l’accesso alla tomba spostato; le tre donne erano smarrite e
preoccupate e cercavano di capire cosa fosse successo, quando apparve loro un angelo che disse: “Non abbiate paura, voi!
So che cercate Gesù il crocifisso. Non è qui! È risorto come
aveva detto; venite a vedere il luogo dove era deposto” (Mc
16,1-7). E aggiunse: “Ora andate ad annunciare questa notizia
agli Apostoli”, ed esse si precipitarono a raccontare l’accaduto
agli altri. La tradizione ha spostato questi fatti dalla mattina di
Pasqua al giorno successivo (lunedì), forse perché i Vangeli
indicano “il giorno dopo la Pasqua”, anche se evidentemente
quella a cui si allude è la Pasqua ebraica, che cadeva di sabato.
Il lunedì dell’Angelo è giorno dell’ottava di Pasqua, ma non è
giorno di precetto per i cattolici. Il lunedì dell’Angelo, in Italia, è
un giorno di festa che generalmente si trascorre insieme con
parenti o amici con una tradizionale gita o scampagnata, pic-nic
sull’erba e attività all’aperto. Una interpretazione di questa tradizione potrebbe essere che si voglia ricordare i discepoli diretti
ad Emmaus. Infatti, lo stesso giorno della Resurrezione, Gesù
appare a due discepoli in cammino verso Emmaus a pochi chilometri da Gerusalemme: per ricordare quel viaggio dei due discepoli si trascorrerebbe, dunque, il giorno di Pasquetta facendo una passeggiata o una scampagnata “fuori le mura” o “fuori
porta”.
In generale il termine “Pasquetta” indica il lunedì dopo la Pasqua, ma in alcune località italiane non ha lo stesso significato:
per esempio, la “Pasquêta”, per i genovesi e i bergamaschi, è il
6 gennaio e non il lunedì dell’Angelo, mentre “Paschixedda”
per i sardi corrisponde al Natale, quindi il 25 dicembre.
Tradizioni: la Pasqua diversa negli altri Stati. In Svezia, i
bambini si vestono da påskkärringar (streghe di Pasqua): si dipingono il viso, trasportano una scopa e vanno a bussare alle
porte dei vicini per riempire il loro sacchetto di caramelle e cioccolato, un po’ come fanno i bambini nordamericani per
Halloween. A Pasqua, gli svedesi decorano le loro case con
rami di salice o di betulla e mangiano uno smörgåsbord, una
specie di buffet composto da vari piatti come aringa, salmone,
patate, uova, polpette, salsicce. In molte città della Spagna e
specialmente in Andalusia, le confraternite organizzano processioni e rappresentazioni teatrali che fanno rivivere le stazioni
della via crucis di Cristo. I partecipanti indossano abiti penitenziali,
cappe a punta e nascondono il viso dietro una maschera. Normalmente si tratta di eventi grandiosi e solenni, che richiamano
moltissimi visitatori. La festa più celebre è quella della “Semana
Santa” di Siviglia.
Che tempo avremo nei prossimi giorni. Tra il 16 e il 17
aprile: inizialmente tempo migliore in via generale con ampio
soleggiamento specie al Centro-Sud. Via via peggiorerà al Nord
con piogge in intensificazione, poi locali piogge anche al Centro,
per il 17, deboli e più localizzate su parte del Sud specie tra
Campania, Lucania e Nord Puglia. Le temperature sono previste stazionarie e un po’ al di sopra delle medie stagionali ovunque con valori massimi compresi in pianura tra 16 e 21 gradi al
Centro Nord, tra 18 e 22° al Sud. Tra venerdì 18 e domenica 20:
il tempo peggiorerà al Centro-Nord con piogge e rovesci diffusi
localmente anche forti al Nord e sull’ alto Tirreno, fenomeni più
irregolari al Centro; addensamenti con qualche debole pioggia
sulle isole maggiori, più asciutto e soleggiato al Sud. Le temperature sono previste in calo al Nord e localmente al Centro,
stazionarie al Sud con valori ancora un po’ al di sopra delle
medie del periodo. Massime comprese in pianura al Nord tra 15
e 18°, qualche punta oltre sulle pianure estreme orientali, e tra
16 e 22° al Centro e al Sud. La settimana che inizia il 21 porterà
ancora l’instabilità al Centro-Nord anche se in forma un po’ più
irregolare con piogge e rovesci sparsi, più intensi sui settori alpini, prealpini e sul medio Adriatico; piogge più deboli e localizzate
altrove al Centro-Nord e alternate ad ampie schiarite, specie
sulla Sardegna, sulle pianure del Nord e anche sul medio Tirreno. Continuerà un tempo migliore al Sud con maggiore ampio
soleggia mento. Le temperature sono previste stazionarie o in
leggero calo al Centro-Sud e più o meno allineate alle medie
stagionali su tutta la Penisola con valori massimi al Nord tra 16
e 20°, valori tra 16 e 22° al Centro e al Sud.
2005. Infine una curiosità: sia nel giorno di nascita che in quello
del funerale, vi fu un’ eclissi solare, anche se non nel luogo
dell’evento.
25 aprile, festa della liberazione. Il 25 aprile si celebra l’anniversario della liberazione d’Italia dalla occupazione dall’esercito tedesco e dal governo fascista avuta luogo nel 1945. Ogni
anno in svariate città italiane vengono organizzati cortei e manifestazioni per festeggiare e ricordare la festa della liberazione.
Torino e Milano furono liberate in questo giorno del 1945: questa data è stata assunta quale giornata simbolica per ricordare
l’evento.
FARMACIE DI TURNO
Dalle ore 8.45 di sabato 12 alle ore 8.45 di sabato 19 aprile
ASIAGO: Farmacia Chimica Bortoli sas del dr. Vittorino Ballici Molini
Piazza II° Risorgimento
Dalle ore 8.45 di sabato 19 alle ore 8.45 di sabato 26 aprile
LUSIANA: Farmacia del dr. Mario Balduzzo – Viale Europa, 27
ROANA: Farmacia della dr.ssa Silvia Passuello – Piazza S. Giustina, 23
ARIETE
Avete un periodo altalenante, che autorizza una gestione disinvolta ma non troppo
allegra nelle finanze e nelle questioni di lavoro. Nelle quali, in particolare, occorre la massima attenzione
per non provocare la reazione di chi in fondo vi invidia e non
aspetta altro che mettersi al vostro posto. In amore il destino
dà via libera alla fantasia…
TORO
Un incontro apparentemente superficiale potrebbe acquistare
una certa consistenza, se saprete mettere in pratica il consiglio
di una astro benevolo che vi guarda fisso, ma con prudenza.
Nell’amore non abbandonatevi a fantasie troppo ardite e prendete quello che un destino generoso vi offre, cioè un passatempo piacevole da vivere con ottimismo.
GEMELLI
Potete contare sul favore degli astri, se riuscite a tenere a bada
la vostra tendenza a fare speculazioni specie nell’amore, che
non tollera troppa ragionevolezza. Se non condividete le richieste del partner, potete gestire benissimo un breve periodo di
incertezza, rinviando a un momento successivo la discussione
su argomenti che ora non controllate.
CANCRO
Sogni e fantasia sono tuttora protagonisti dei vostri progetti,
che potete vivere felicemente se riuscite ad ottenere l’approvazione di un partner alquanto perplesso, che potrebbe avanzare
qualche dubbio sulle vostre idee. Nel caso, insistete e dimostratevi aperti alle sue proposte, dandogli la soddisfazione di
avervi convinto.
LEONE
Un momento di riflessione, specie nell’amore o nei rapporti
economici, è più che opportuno dato che Mercurio e Venere
mantengono la loro posizione nel vostro segno, dandovi accresciuta autorevolezza a una capacità di valutazione della realtà
del tutto adeguate al momento. Non dimenticate che nelle questioni di cuore la ragione non ha diritto di cittadinanza.
VERGINE
Il successo per voi è a portata di mano, ma non montatevi la
testa e rimanete nella vostra semplicità. Potrete suscitare dell’invidia, ma non preoccupatevi perché ne uscirete vincenti.
Potrete affrontare con successo una polemica, certi di ottenere l’approvazione di chi vi interessa. Non pretendete però di
mettere in ginocchio un partner che vuole solo un riconoscimento dei suo meriti: se ci tenete vi conviene concederglielo.
BILANCIA
Che cosa vi sta passando per la testa? Quello che volete fare
potrebbe essere meno facile di quanto sembra, suscitando qualche innocente quanto illusoria fantasia. Nell’amore no chiedete
spiegazioni, ma siate più disponibili del solito al dialogo, magari
facendo qualche concessione a un partner fin troppo critico.
SCORPIONE
Per voi il periodo è un po’ negativo: durerà poco, per trasformarsi in una grande festa dove troverete un amore magico e
travolgente. Se nel lavoro ci saranno malintesi e discussioni,
sta a voi gestirli con il vostro buongusto, senza fare troppe
richieste a qualcuno che appare poco propenso alle concessioni. Il che non significa che dobbiate cedere su argomenti essenziali.
SAGITTARIO
Sapete di poter contare sulla presenza di Giove nel vostro segno che di certo autorizza ogni più rosea previsione, specie
nell’amore: non dimenticate però l’opposizione di un astro negativo, che impone un prezzo elevato per ogni realizzazione.
Per fortuna siete in grado di affrontarlo senza problemi. Tenete
a mente una promessa fatta senza troppo riflettere.
CAPRICORNO
Vi meritate una dimostrazione di stima, specie da parte di chi
ha ricevuto da voi un generoso sostegno: l’importante è cogliere il momento giusto per sostenere le vostre ragioni, senza
troppo insistere. In amore se il partner si irrigidisce rinviate un
incontro e muovetevi con disinvoltura, guardandovi attorno
con occhi attenti e disponibili alle novità.
ACQUARIO
Vi conviene prendere senza troppe discussioni quello che vi
capita e vi rende più responsabili, ma meno inclini ai piaceri:
tenetene conto e avrete ottime prospettive di successo, specie
nel lavoro e nelle questioni immobiliari, un campo che il vostro
segno sa amministrare al meglio. Nell’amore non insistete troppo
se incontrate qualche ostacolo: per vincere ci vuole pazienza.
PESCI
Un’azione coraggiosa può essere premiata dal successo, purché però non sia troppo temeraria: per fare centro dovrete sostenere con prudenza e molto senso della realtà le vostre ragioni, sia nell’amore che nel lavoro. E non dimenticate di dare a
Cesare quel che è di Cesare, riconoscendo i meriti di chi vi sta
vicino e non chiede niente, specie se ha quattro zampe.
DISTRIBUTORI DI TURNO NEI GIORNI FESTIVI
Domenica 20 aprile
TRESCHE’ CONCA: ENI – Via Campiello, 56
SASSO DI ASIAGO: TOTAL – Via Chiesa
Venerdì 25 aprile
MEZZASELVA: IP – Via XXI Maggio
Sabato 12 Aprile 2014
l’Altopiano
31
La voce degli 8 Comuni
GliAlpini della Monte Ortigara a Roma
Una “discesa” a Roma, desiderata dagli Alpini
altopianesi e resa possibile
grazie all’impegno del Presidente Enzo Biasia, per
incontrare Papa Francesco e non solo.
Mercoledì 26 marzo, nonostante la pioggia, ci siamo trovati in piazza San
Pietro con oltre 50.000
fedeli per l’Udienza generale del Papa; impossibile, visto l’alto numero di
partecipanti, svolgere il
consueto appuntamento
del mercoledì in Sala
Nievo.
Abbiamo comunque avuto modo di vedere e sentire Papa Francesco, portargli i saluti degli
altopianesi e fargli dono di
due cesti di prodotti della
nostra terra, gentilmente
offerti dalla Rigoni di
Asiago e dal Consorzio
Caseifici.
Il Papa ci ha commossi
con la sua semplicità e tenerezza; forse “un figlio di
emigranti” non poteva che
essere così!
Giovedì 27, siamo stati
ospiti a Montecitorio per
una visita guidata alle belle
sale di rappresentanza, al
“Trasantlantico” e alla
Camera dei Deputati. Al
nostro arrivo, è stata momentaneamente interrotta
la seduta per annunciare
la nostra presenza e salutarci.
(naturalmente noi sempre
col nostro cappello alpino
in testa).
Dopo una breve visita al
Pantheon, sempre gentilmente accompagnati dall’
On. Flavio Rodeghiero,
siamo stati ospiti di Mons.
Giampietro Gloder, il più
“famoso altopianese” a
Roma, nella sede della
Pontificia Accademia Ecclesiastica della quale è il
responsabile.
Dopo il pranzo in un risto-
rante tipico romano, abbiamo preso la strada di
ritorno al nostro magnifico altopiano.
Amerigo Baù
Tanti cari auguri di
buon compleanno alla nonna Ester
per i suoi 90 anni, da tutta la famiglia
Il 30 marzo Bruno Longhini e Maria Antonietta Rigoni
hanno festeggiato le loro nozze d’oro. Per questi
cinquant’anni di vita insieme e per un lungo e sereno
futuro sempre fianco a fianco, giungono i più cari
auguri da tutta la loro bella e grande famiglia.
LA CENA DEI GIORGI
Mercoledì 23 aprile, San Giorgio, al ristorante Tre Fonti di
Asiago con inizio alle 20.00, si tiene l’ormai tradizionale
appuntamento dedicato a chi si chiama Giorgio o Giorgia.
Per prendere parte alla “Cena dei Giorgi” prenotare entro
lunedì 21 aprile al Bar Verdi di Asiago (dal Giorgio!) telefono 0424.462174.
E’ nata Beatrice Pizzati per la gioia
del fratello Mattia della mamma
Francesca Baù, del papà Emiliano
e i nonni Maria e Amerigo Baù
Un grazie dalla
Comunità
Educante
Il Gruppo “Per una Comunità Educante” desidera
ringraziare di cuore il
Comune di Asiago e il
Comune di Gallio per aver
accolto la proposta di uno
spazio compiti per bambini
e ragazzi delle scuole
elementari e medie mettendo a disposizione i locali
delle scuole e le risorse
finanziarie necessarie.
Agenzia Girardi
Viaggi cerca
collaboratori con
esperienza nel
settore.
Inviare curriculum
all'indirizzo e-mail
[email protected]
I neolaureati dell’Altopiano
Il 26 marzo 2014 Alessandro Pezzin diventa
dottore in Ingegneria dell’informazione e
dell’organizzazione presso l’Università degli
Studi di Trento.
Finalmente anche io ho raggiunto la mia meta
con grande gioia e soddisfazione!
Colgo l’occasione per ringraziare le persone che
mi sono state vicine in questi anni: la mia famiglia, per avermi sempre sostenuto in questo viaggio; i miei amici, che mi hanno sempre supportato
e mi sono stati vicini anche nei momenti più difficili; i miei parenti e conoscenti per aver sempre
creduto in me. Grazie!
Alessandro
Mercoledì 9 aprile
a Verona Martina
Baù di Gallio si è
laureata in Scienze
delle attività
motorie e sportive
con il punteggio di
105/110.
Si congratulano
mamma Patrizia,
papà Salvatore,
Alberto e Silvia.
Sabato 12 Aprile 2014
l’Altopiano
La voce degli 8 Comuni
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