COPERTINA ARMI LUGLIO 2006 OK:*COPERTINA ARMI APRILE 2006*
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www.armimagazine.it
C.A.F.F.
editrice
Organo Ufficiale
F. I . T. D . S .
ALL’INTERNO
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Fucili
Benelli, è arrivato
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l'M2
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Con la consueta capacità
progettuale che le ha
permesso di innovare
continuamente i suoi
prodotti, la Benelli presenta
la nuova famiglia di fucili
semiautomatici M2 in calibro
12. Nonostante si collochino
nella fascia di prezzo più
contenuta, presentano
un'elevata ricchezza di
caratteristiche e un livello
costruttivo ottimo che hanno
permesso alla Casa urbinate di
vendere in quasi quarant'anni
due milioni di fucili
di Paolo Tagini
el corso di una storia che si
avvia ormai a compiere il suo
quarto decennio, il fucile
semiautomatico Benelli è stato oggetto di diverse modifiche progettuali intese a migliorarne caratteristiche e
prestazioni. Brevemente, possiamo ricordare che dopo una ventina d'anni
dall'inizio della produzione (1967), fu
introdotta nel 1978 la serie di modelli
“SL 80”, che indubbiamente
contribuì al successo della Casa urbinate. Presentava, rispetto alla
precedente produzione, una scelta
più ampia per quanto riguarda le versioni disponibili, alcuni
perfezionamenti alla meccanica e al
funzionamento inerziale nonché un
nuovo gruppo di scatto, interamente
riprogettato. Ai modelli “SL 80” (la
cui meccanica sarà ricordata per
essere un piccolo capolavoro) fu
affiancato nel 1983 il “Montefeltro”,
un fucile - se vogliamo rivoluzionario in casa Benelli perché
adottava per la prima volta la testina
rotante dell'otturatore (anziché essere caratterizzato da un blocchetto
oscillante di chiusura posto
all'interno dell'otturatore stesso). La
meccanica “Montefeltro” rappresentò
una semplificazione rispetto a quella
elitaria dell'“SL 80”, tuttavia garantiva maggiore robustezza e flessibilità
d'uso, due qualità che in un fucile da
caccia sono importantissime. Dal >>>
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Benelli M2
La versione “M2 Slug”, con canne da 47, 50 o 61 cm dotate di tacca di
mira regolabile trasversalmente e di mirino fisso, è stata pensata per la
caccia al cinghiale ma anche - grazie alla sua maneggevolezza - nel bosco
fitto. Il suo prezzo di listino è di 1.010 euro
La variante “M2 Tactical” è dotata di funzionali mire metalliche
completamente registrabili (diottra LPA) e concepite per aumentare la
rapidità di acquisizione del bersaglio; la carcassa è predisposta per il
montaggio di una slitta tipo Weaver (fornita a parte) sulla quale montare
un'ottica o un “punto rosso”. Le canne del Tactical sono disponibili sia
cilindriche (lunghezze di 47 o 50 cm) sia con strozzatori intercambiabili
(lunghezza di 47 cm)
Il Benelli “M2 Practical”, pensato per il tiro dinamico, è l'unico modello di
questa serie a montare il calcio Comfort che riduce molto gli effetti del
rinculo; ricordiamo che questo tipo monta calcioli destri o sinistri di
diverse lunghezze (allo scopo di adattarsi perfettamente alla morfologia
della spalla) e nasello intercambiabile di gel che ammortizza le vibrazioni
prodotte dallo sparo che arrivano al viso del tiratore. Il nasello è disponibile
in tre diverse altezze per permettere di appoggiare la testa correttamente
in caso di montaggio di un'ottica
Il Benelli “M2” nella sua configurazione di base è proposto in versione nera;
con la prolunga (foto) la capacità del serbatoio è di sette colpi in calibro
12/70 (oppure sei in 12/76), mentre senza prolunga è limitata a quattro
colpi. Grazie all'assortimento di canne (lunghe 54, 61, 65 o 70 cm) con
Varichoke interno, l'arma può essere ottimamente impiegata per la caccia a
pallini. Il suo prezzo di listino è di 1.145 euro
Per chi non vuole rinunciare alla tradizione dei semiautomatici Benelli, l'M2
è anche disponibile nella versione “Wood” con calcio e asta in legno di noce
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1I Benelli M2 discendono dal
ramo “Montefeltro”/”M1” e
ne conservano l'impostazione
generale con il sistema
inerziale di funzionamento
con otturatore a testa
rotante recante due tenoni
di chiusura. Il portaotturatore
è rifinito mediante brunitura
(sui Raffaello e Montefeltro
è cromato)
2 Un “punto rosso” Burris
montato sull'“M2 Practical”
attraverso la slitta
facilmente avvitabile
alla carcassa
>>>
“Montefeltro” è stata derivata la
linea di fucili “M1 Super 90”, quella
che ha caratterizzato la produzione
Benelli negli anni Novanta fino ai nostri giorni. Inizialmente l'“M1 Super
90” fu forse inteso come un fucile un
po' rustico, ma ne emersero ben presto le eccellenti doti. In particolare si
deve ricordare la grande affidabilità
di funzionamento: nell'inevitabile
confronto con i fucili con meccanica
1
a sottrazione di gas, si deve rimarcare che il sistema inerziale Benelli, ad
esempio, non è affetto da quei
problemi che derivano dall'imbrattamento prodotto dalle munizioni caricate (come spesso succede) con polveri di scarsa qualità. Con i nuovi
sviluppi tecnici il sistema inerziale,
inoltre, è diventato meno sensibile sempre per quanto riguarda
l'affidabilità di funzionamento - alla
lunghezza della canna e anche al peso della carica dei pallini. Si può
affermare che con l'“M1 Super 90”
la Benelli è riuscita a dare una risposta adeguata alle necessità di una
clientela che non era più limitata
al solo cacciatore a pallini, ma
che comprendeva anche il
cacciatore di cinghiali, il tiratore
IPSC e l'utilizzatore dell'arma lunga
per impieghi operativi.
>>>
2
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Benelli M2
3
Nasce l'M2
>>> La continua evoluzione del
prodotto, secondo una filosofia che
da sempre contraddistingue l'azienda
urbinate, ha portato all'avvento, in
questi ultimi mesi, di una nuova
famiglia di fucili semiautomatici
Benelli: gli M2. Discendono dal ramo
“Montefeltro”/”M1”, del quale
costituiscono un successivo sviluppo
4
sia per quanto riguarda gli aspetti
funzionali, sia costruttivi.
Conservano l'impostazione generale
dei loro predecessori, quali il sistema
inerziale di funzionamento con
otturatore a testa rotante recante due
tenoni di chiusura, l'essenzialità
costruttiva e la facilità di smontaggio
per la manutenzione (il gruppo di
scatto, ad esempio, è facilmente separabile dal fucile). Altre peculiarità già
viste in precedenza e mantenute sui
nuovi M2 sono il tubo
guidamolla/biella che è d'acciaio, così
come le altre parti interne
dell'arma e il dispositivo cutoff che consente la rapida
sostituzione della cartuccia camerata
con un'altra contenuta nel serbatoio
e che svolge anche la funzione di
indicatore di cane armato.
Quanto alle differenze, si deve segnalare in primo luogo che la carcassa
dell'“M2” si distingue per il nuovo
styling, dalle linee snelle ed eleganti;
la sua forma è stata studiata per
agevolare il tiro in imbracciata
rapida. Alla carcassa, come si è detto,
è applicato nella parte inferiore il
gruppo di scatto, costruito su un
telaietto di tecnopolimero che integra
pure il ponticello del grilletto, ora di
dimensioni maggiorate allo scopo di
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3 L'“M2 Camo” presenta le
stesse caratteristiche
tecniche della versione base
e si differenzia per la livrea
mimetica. In questo caso è
montato un serbatoio senza
prolunga e il suo prezzo
di listino è di 1.336 euro
4 Lo speedloader fornito a
richiesta per l'“M2
Practical”, utilizzabile
soprattutto nelle
competizioni per ricaricare
velocemente il serbatoio
5 I nuovi strozzatori mobili
interni sono di lunghezza
maggiore rispetto al
passato: aumentano la
regolarità di distribuzione
delle rosate
6 Il ponticello del grilletto
dell'M2 è di dimensioni
maggiorate, così come il
comando della sicurezza
manuale, collocato nella
sua parte posteriore
facilitarne l'accesso. Anche il comando della sicurezza manuale, collocato
sulla parte posteriore del ponticello
del grilletto e sempre di tipo reversibile
destro/mancino, è stato ridisegnato ed
è ora di tipo maggiorato.
Dal punto di vista tecnico, allo scopo
di migliorare la precisione di tiro e la
regolarità di funzionamento, è stato
perfezionato il sistema di
accoppiamento della canna alla
carcassa: sulla culatta della canna è
ora presente una corona circolare
che va a battuta contro la carcassa;
fa aumentare la superficie di contatto (rende più saldo il vincolo ed evita
la formazione di vibrazioni alla
culatta della canna), e garantisce che
l'headspace sia costante.
Un altro aspetto connesso al
miglioramento delle prestazioni balistiche riguarda l'adozione di nuovi
strozzatori mobili interni che sono
di lunghezza maggiore rispetto al
passato; questi nuovi strozzatori lunghi aumentano la regolarità di distribuzione delle rosate. Dal punto di vista tecnico il passaggio dagli strozza-
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tori “corti” ai “lunghi” comporta
qualche difficoltà costruttiva in più
(segnatamente per quanto riguarda
il rispetto di tolleranze contenute),
ma questo non è proprio un
problema per la Benelli che può così
garantire uno standard elevato di
qualità anche ai suoi fucili della
fascia più economica.
Il polimero è la regola
Il calcio e l'astina di tecnopolimero sono
ormai accettati dalla maggior parte dei
cacciatori (ai più tradizionalisti è
dedicata, in ogni caso, la versione “M2
Wood” con queste parti di legno di
noce); sono particolarmente resistenti
ad ogni tipo d'agente esterno e garantiscono un'eccezionale durata nel >>>
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>>>
tempo. L'impugnatura a pistola e
la superficie di presa dell'astina
presentano una particolare zigrinatura, piacevole al tatto, con cuspidi a
forma di sfera che da un lato garantisce un buon grip e dall'altro è concepita per consentire la circolazione
dell'aria allo scopo di evitare che
dopo un po' il palmo della mano sudi
a causa del contatto con il tecnopolimero.
Tutti gli M2 sono accompagnati da un
kit di piastrine che consente di variare la piega e la deviazione del calcio.
Il calciolo, che ne guarnisce la pala, è
del tipo a doppia ventilazione per
consentire un buon effetto ammortizzante; inoltre può essere facilmente
smontato senza l'ausilio di attrezzi.
L'astina è ben profilata e i tecnici Benelli hanno avuto l'accortezza di renderla molto sottile nella zona dove
deve essere afferrata; così è, dunque,
molto comoda da usare.
All'interno dell'astina si trova il
serbatoio tubolare di alimentazione
dell'arma. Tutti gli M2 montano un
serbatoio corto e nella dotazione di
serie si trova anche una prolunga per
aumentarne la capacità. Chi vuole un
serbatoio corto deve togliere la
prolunga, sostituire la relativa molla
con una più corta e “chiudere” il serbatoio stesso con il normale tappo fi84
8
lettato che reca anche la maglietta
anteriore della cinghia di trasporto.
Viceversa, chi vuole un serbatoio lungo deve avvitate la prolunga, sostituire la relativa molla con quella più
lunga e chiudere il tutto con il solito
tappo filettato. Per il mercato
italiano, tutti i fucili sono consegnati
con un riduttore che porta la
capacità del serbatoio (corto) a soli
due colpi.
Sempre flessibilità
Come tutti i suoi predecessori, anche
il Benelli M2 è un fucile
particolarmente versatile che permette di ottenere da un impianto
comune un elevato numero di modelli che si differenziano soprattutto per
la destinazione d'impiego, che spazia
dal tiro sportivo alla caccia. Inoltre,
come si è detto, il progetto M2 incorpora quelle caratteristiche di flessibi-
7 La carcassa dell'M2 si
distingue per il nuovo
styling, dalle linee snelle ed
eleganti studiate per
agevolare il tiro in imbracciata
rapida. Tutti gli M2 sono
accompagnati da un kit di
piastrine che consente di
variare la piega e la deviazione
del calcio, mentre l'impugnatura
a pistola presenta una
zigrinatura con cuspidi a
sfera che da un lato garantisce
un buon grip e dall'altro
consente la circolazione
dell'aria allo scopo di evitare
che il palmo della mano sudi
a causa del contatto
8 Il calcio di tecnopolimero è
particolarmente resistente
agli agenti esterni. Il calciolo
è del tipo a doppia
ventilazione per un buon
effetto ammortizzante;
inoltre può essere facilmente
smontato senza l'ausilio
di attrezzi
9 È stato perfezionato il
sistema di accoppiamento
della canna alla carcassa
mediante una corona
circolare che va a battuta
contro la carcassa stessa.
Fa aumentare la superficie
di contatto e garantisce che
l'headspace sia costante
lità che permettono al singolo utente
di personalizzare il proprio esemplare
(piega e deviazione del calcio,
montaggio di mire diverse, diversa
capacità del serbatoio eccetera).
Secondo una consolidata politica, inoltre, Benelli propone i suoi fucili anche
in versione mancina, con canne inter-
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Le schede di Armi
Costruttore:
Modello:
Tipo:
Calibro:
Funzionamento:
Canna:
Sistema di percussione:
Alimentazione:
Congegno di scatto:
Estrattore:
Espulsore:
Mire:
Congegno di sicurezza:
Calcio e asta:
Peso:
Materiali:
Finitura:
Nota:
Benelli Armi spa - tel. 0722 3071 -www.benelli.it
M2
fucile semiautomatico
12/76 mm (12 Magnum)
a sfruttamento del rinculo con chiusura stabile
a sistema inerziale
di lunghezza compresa fra 47 e 70 cm
con strozzatori mobili interni Varichoke
indiretto, mezzo cane interno su percussore flottante
serbatoio tubolare in versione corta
(3 cartucce Magnum o 4 Standard) o con prolunga
(6 cartucce Magnum o 3 Standard)
ad azione singola
a gancio
a lamina, applicato alla carcassa
mirino su bindella o diottra e mirino (secondo le versioni)
comando trasversale ambidestro con avviso in rosso
di arma pronta per lo sparo
in tecnopolimero o in legno di noce (secondo le versioni)
con calciolo a doppia ventilazione
3,250 kg circa (secondo le versioni)
carcassa di Ergal, ponticello del grilletto di tecnopolimero
anodizzazione della carcassa, finitura mimetica
(modello Camo)
è consegnato in valigetta ABS con strozzatori
e chiave, kit variazione piega e deviazione calcio,
manuale d'uso e flacone d'olio
cambiabili appositamente realizzate aventi gli strozzatori mobili interni Varichoke e la bindella ventilata, nelle lunghezza di 61, 65 o 70 cm. Questi M2
mancini sono copie speculari degli altri
fucili e l'espulsione del bossolo avviene
sul lato sinistro, sul quale si trova
anche la manetta d’armamento.
9
Note conclusive
Quando ci capita di parlare di fucili
della fascia più economica di prezzo
dobbiamo a volte a fare dei distinguo
per spiegare, ad esempio, in quale
modo siano stati contenuti i costi di
produzione e via di seguito. Nel caso
dei Benelli M2 dobbiamo invece dire
che abbiamo di fronte una
produzione entry level che non ha
veramente nulla da invidiare alla concorrenza e che, soprattutto, vanta gli
stessi standard di qualità delle linee
più costose. È ovvio che i Comfort, i
Montefeltro e i Raffaello offrono qualcosa in più (soprattutto nelle rifiniture) in quanto modelli di lusso, ma ciò
è doveroso a fronte di un prezzo più
elevato. Ciò che ci preme fare capire
è che acquistando un M2 non si
rinuncia minimamente alla qualità
Benelli, il che significa non solo un
prodotto costruito con gran cura e attenzione, ma anche un’assistenza post-vendita molto meticolosa e
affidabile. Tutte cose che - ci pare
francamente - non sono da poco. <>
VT
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