avenida
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Gioventù musicale d’Italia • Sede di Modena
almanaccodeivent’anni
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almanacco
deivent’anni
Gioventù musicale d’Italia Sede di Modena
Con il contributo di
a Marta e Andrea
Gioventù musicale d’Italia
Sede di Modena - Staff 2009
Sponsor unico
Presidente - Direttore artistico
Contributi da
Donatella Pieri
Vicepresidente - Promozione e comunicazione
Mauro Bompani
Segreteria
Giampiero Lazzaretti
Segreteria organizzativa
Alessandro Bardelli
Marta Bompani
Cecilia Brandoli (Biglietteria)
Marina Pivetti
Crissula Valiuli
Laboratorio di pubblicistica
musicale dell’Istituto Vecchi-Tonelli
Coordinamento
Tarcisio Balbo
Archivio audio
Alfredo Rumpianesi
Archivio foto
Giampaolo Prampolini
Fondazione Cassa di Risparmio di Modena
Comune di Modena
Comune di Mirandola
Comune di Fiorano Modenese
Compagnia del Taglio
Azienda vinicola Bonluigi
Patrocini e collaborazioni istituzionali
1989-2009
Ministero per i beni e le attività culturali
Regione Emilia-Romagna
Provincia di Modena
Comune di Modena
Università di Modena e Reggio Emilia
Fondazione Teatro Comunale di Modena
Fondazione Marco Biagi
Accademia Militare
Fondazione Collegio San Carlo
Galleria Civica
Istituto musicale Vecchi-Tonelli
Comune di Fiorano Modenese
Comune di Mirandola
Comuni della provincia di Modena
Progettazione grafica
Immagine di copertina
acquerello di Giuliano Della Casa
Avenida
Fondazione Gioventù musicale d’Italia
Ringraziamenti
Consiglio direttivo
A tutte le persone della sede centrale, che in
questi venti anni hanno tanto lavorato a favore
della musica a Modena. E magari qualcuna di loro
l’ha nemmeno mai visitata.
Presidente - Consigliere delegato
Maria Luisa Vanin Tarantino
Soci fondatori
Margit Spirk
Lando Lanni della Quara
Soci promotori
Donatella Pieri
Rita Virgili
Paolo Colombi
Enzo Stefan
almanacco è una delle tante parole
italiane (soprattutto di origine scientifica,
matematica o astronomica) derivanti dall’arabo.
In questo caso al-mana¯kh, che significa
calendario o annuario (derivazione mediata
dallo spagnolo almanaque). Oltre al significato
di “pubblicazione annuale contenente la
successione dei giorni, dei mesi
e delle festività, dei principali fenomeni
astronomici e delle fasi lunari”, almanacco
significa anche “pubblicazione periodica
realizzata da un’ istituzione, che fornisce
informazioni sulla sua organizzazione”. Appunto.
A Roberto Franchini, che ha letto l’Almanacco
in bozza quasi definitiva. Abbiamo cercato di
accogliere le sue osservazioni per migliorarne
la leggibilità, ma non è sua la responsabilità se
qualche lettore si perderà lungo il testo.
A tutte le persone che hanno risposto a domande
a volte impertinenti.
Comitato d’indirizzo
Vittorino Andreoli
Salvatore Carrubba
Enrico Dindo
Alberto Sinigaglia
Giorgio Vidusso
Carlo Fontana
Lando Lanni della Quara
Collegio dei revisori
Daniele Tumietto
Franco Angelico
Carlo Perucchetti
Editrice Cooptip
Chiuso in tipografia il 12 dicembre 2008
Riproduzione riservata
Gioventù musicale d’Italia Sede di Modena
almanacco
deivent’anni
•
I concerti, i programmi, i dati sul pubblico
e sui prezzi, le immagini 1989 2009.
Riflessioni e testimonianze sull’organizzazione
delle attività culturali e musicali
•
a cura di Mauro Bompani e Donatella Pieri
INDICE
Persone e fatti della storia della Gmi
Donatella Pieri
11
2009-1989 Gmi dalla Z alla A
Stagione 2008-2009
I programmi di Metronomi
Giemmeì nel metrò
La stagione dei vent’anni
14
Stagione 2007-2008
Programmi Immagini Testi ripescati
Scenergie 2008
Una moxa per l’Africa
Musica a impatto zero
Musica a parole: Chiavi d’ascolto
Dal fare al dire. Suite in cinque movimenti
Allegro programmato Le scelte artistiche
20
27
Stagione 2007
Programmi Immagini Testi ripescati
Su e giù per le scale: i luoghi dei concerti
Un auditorium per Modena
la prima volta dell’auditorium Marco Biagi
Proposte di miglioramento per l’auditorium Biagi
Scenergie 2006-2007
28
Stagione 2006
Programmi Immagini Testi ripescati
Un autografo mozartiano
Effetto musica 2006
La camera da musica - Prove di acustica
40
Stagione 2004-2005
Programmi Immagini Testi ripescati
Roberto Verti, un amico
L’impero delle luci, di Roberto Verti
Uno, due, tre Bach per Bachrami
Due anni di Effetto musica per la Gmi
Una sera per Lo
48
Stagione 2003-2004
Programmi Immagini Testi ripescati
Piani diversi
Dal fare al dire. Suite in cinque movimenti
Scherzo Un dì, felice, eterea
58
Stagione 2002-2003
Programmi Immagini Testi ripescati
Bach e le regole autoinflitte
I giovani e la musica: un’indagine Eurisko per Gmi
I 50 anni della Gmi nazionale
La Gmi e il Festivalfilosofia
66
32
Stagione 2002
Programmi Immagini Testi ripescati
I concerti al Palazzo Ducale
76
Stagione 2001
Programmi Immagini Testi ripescati
Accadde un dì
Concerti con gelato
Musica e parole
80
Stagione 1999-2000
Programmi Immagini Testi ripescati
Il festival pianistico internazionale
Considerazioni banali e brutali
86
Stagione 1999
Programmi Immagini Testi ripescati
92
Stagione 1998
Programmi Immagini Testi ripescati
96
79
90
Stagione 1996-1997
Programmi Immagini Testi ripescati
Dal fare al dire. Suite in cinque movimenti
Rondò spaziale I luoghi della musica
La giovane musica europea a Modena
I luoghi sacri del suono
Concerti d’organo
Stagione di Fiorano Modenese
Dal fare al dire. Suite in cinque movimenti
Serioso, guardingo La Siae: burocrazia o servizi?
100
Stagione 1995-1996
Programmi Immagini Testi ripescati
I luoghi sacri del suono
Stagione concertistica di Fiorano Modenese
108
Stagione 1994-1995
Programmi Immagini Testi ripescati
112
Stagione 1993-1994
Programmi Immagini Testi ripescati
Oh che bel castello
Il concorso Modena Musica
114
Stagione 1992-1993
Programmi Immagini Testi ripescati
España Hoy
Concerti al castello di Spezzano
118
Stagione 1991-1992
Programmi Immagini Testi ripescati
Festa Rossini
Aperitivi estivi in provincia di Modena
Musica al castello di Spezzano
124
103
107
62
64
74
Stagione 1990-1991
Programmi Immagini Testi ripescati
Festa Mozart
Musica in Appennino
130
Stagione 1989-1990
Programmi Immagini Testi ripescati
Scuola di musica di Fiorano
136
Stagione 1989
Le prime risorse: dai guanti al parquet
140
I concerti dei vincitori di concorso
142
La “missione” Gmi
Maria Luisa Vanin Tarantino
143
Centalogo dell’imperfetto spettatore teatrale
Mauro Bompani
144
Appendici
I rapporti tra sede centrale e sedi locali
Donatella Pieri
152
Quali prezzi? Quanto pubblico?
Barbara Rubino e Mauro Bompani
153
Carmina non dant panem
Mauro Bompani e Donatella Pieri
160
Per conoscere e progettare la cultura a Modena
Stefania Saltini e Mauro Bompani
163
Dal fare al dire. Suite in cinque movimenti
Finale: tesi con variazioni La Promunicazione
164
Proposte di criteri per valutare le attività di spettacolo
Mauro Bompani
174
Libammo, libiamo e liberemo
179
Che bei momenti!
188
Indici
Dove abbiamo sbagliato? Concorso a premi
195
Indice cronologico dei concerti
196
Indice dei solisti, delle formazioni, dei conferenzieri
238
indice degli autori e delle opere
245
“
una domanda a
Mauro Bompani e Donatella Pieri
Giorgio Pighi
Mario Lugli
Andrea Landi
Maria Luisa Vanin Tarantino
Bruno Borsari
Fabrizio Festa
Marco Turci
Marina Orlandi Biagi
Paola Reggiani Gelmini
Cristina Ceretti
Giampaolo Ziroldi
Paolo Montanari
Maria Luisa Vaccari
Giovanni Indulti
Ramin Bahrami
Piergiorgio Odifreddi
Maurizio Franco
Giulio Vannini
Aldo Sisillo
Gian Paolo Minardi
Francesco Tarricone
Adriana Querzè
Filippo Faes
Gianni Cottafavi
Gabriele Betti
Giorgio Prampolini
Roberto Franchini
Maria Concetta Pezzuoli
Adriano Zavatti
Tarcisio Balbo
Egidio Pagani
Maria Paola Bonilauri
Giampiero Lazzaretti
Alberto Garcia Demestres
Franco Bellei
Andrea Marini
Ernesto Tuliozi
Giancarlo Gatti
Antonio Zappador
Gianfranco Baldini
Giuliano Barbolini
Stefano Marchetti
Giuseppe Fausto Modugno
Paola Pace e Luca Giovanardi
Saul Beretta
Tindara Addabbo
Ivan Bacchi
Carlo Guidetti
Marina Bersani
Antonio Cherchi
Luigi Boni
6
8
9
9
10
16
18
25
34
36
38
39
45
47
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57
63
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106
107
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111
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184
una domanda a
“
“
6
Mauro Bompani
responsabile comunicazione della
Gioventù musicale d’Italia - sede di Modena.
Donatella Pieri
presidente e direttore artistico della
Gioventù musicale d’Italia - sede di Modena.
Ma chi ce l’ha fatto fare, di spendere tante energie e tanto tempo per realizzare questo
Almanacco?
Ci ringraziamo per la domanda che ci siamo rivolta, che ci consente, con una risposta
articolata, di scrivere la presentazione dell’Almanacco senza ricorrere alla consueta
“Presentazione”, che quasi nessuno legge.
Anzitutto l’abbiamo fatto per uno smodato autocompiacimento, caratteristico del tempo
attuale. Poi, perché “se non lo comunichi, non è accaduto”, principio fondante caratteristico
del tempo attuale. Ancora: perché la comunicazione caratteristica del tempo attuale è
contemporaneamente “vedere” ciò che si è fatto, “fare vedere” l’attività prodotta, “farsi
vedere” (cioè: “guardate quanto siamo stati bravi!”), “vedersi” a ritroso (e così ragionare su
se stessi). Questi quattro aspetti della “camera ubiqua” si ritrovano anche nell’Almanacco.*
E adesso che ci siamo ben collocati nel mainstream della comunicazione culturale, due
parole sugli elementi di originalità e di resistenza alla barbarie individuabili dallo sfogliare la
pubblicazione.
Prima di tutto, l’Almanacco è rendicontazione trasparente e aperta di una attività di
volontariato che dura da venti anni, ne mostra pregi e difetti, successi e crepe progettuali
o organizzative attraversati. Abbiamo cercato di ragionare sui programmi e sui prezzi dei
biglietti, su progetti di successo e su iniziative che non hanno avuto continuità, sull’aumento
del pubblico, ma anche della sua età media, e così via. Solo per questo ci siamo permessi
di inserire qualche “istruzione per l’uso”, nella forma semiseria di una suite, intitolata non a
caso “dal fare al dire”. Chi volesse realizzare un’attività simile alla nostra potrà accogliere o
rifiutare le nostre conclusioni, ma non potrà non porsi gli stessi problemi che abbiamo dovuto
affrontare noi.
Dai 460 eventi censiti si può anche individuare lo sforzo compiuto per avere, nello
stesso tempo, aumento del pubblico, rigore nella scelta di repertorio e interpreti, offerta
di opportunità a giovani talenti e a “forze locali”, presenza di grandi nomi della scena
internazionale.
Questo è il “mix” che emerge dai due indici dei compositori e degli esecutori.
Scorrendo invece l’indice cronologico generale si individua un progressivo sviluppo della
qualità e un consolidarsi dell’attività: a noi non dispiace affatto avere offerto opportunità
sia a giovani la cui carriera si sviluppa solo in dimensione locale, sia a splendide promesse
uscite dai concorsi internazionali (non poche delle quali divenute in seguito luminose realtà),
assieme a grandi Maestri del concertismo entrati nella storia dell’interpretazione musicale.
Raccogliere la documentazione di 20 anni non è stato affare né breve né semplice: in certi
casi abbiamo dovuto scrivere o telefonare ai musicisti per ricostruire i programmi eseguiti; di
molte stagioni non esiste adeguata documentazione fotografica o audio, e così via.
Il fatto è che – venti anni fa – non pensavamo certo che la Gmi modenese avrebbe avuto vita
così lunga e che si sarebbe così irrobustita (basti leggere gli “sponsor” della prima stagione
per rendersi conto di quanto fosse fragile la base di avvio), ed è ciò che oggi ci fa chiedere,
in particolare all’Amministrazione pubblica, di coccolare un po’ le realtà emergenti, di offrire
loro servizi e competenze organizzative, archivistiche, documentarie, non meno importanti
del sostegno finanziario. Crediamo infatti che dare visibilità alle realtà associative e alle loro
storie, aiutandole così a strutturarsi e a crescere, sia una delle più strategiche attività di
“sviluppo culturale del territorio” che si possano realizzare, anche perchè la buona immagine
di un territorio inizia dal valore che ad esso riconoscono i suoi abitanti, e tra essi le comunità
più attive e impegnate nella vita sociale.
E questo è forse il motivo più profondo che ci ha spinto a realizzare l’“Almanacco dei
vent’anni”.
L’Almanacco contiene anche pensieri, suggerimenti, opinioni di molte persone che a vario
titolo sono entrate in questi venti anni in contatto con la Gmi.
Il nostro sincero ringraziamento è rivolto a tutte loro per averci dedicato, anche in questa
occasione, tempo ed energie; ringraziamo anche quei pochi che non hanno risposto al nostro
invito, per i motivi più diversi, e ci scusiamo con tutti coloro che avrebbero magari voluto
intervenire ma che non abbiamo pensato di interrogare: la caratteristica della pubblicazione
non richiedeva completezza, ma solo esemplarità (e comunque il sito www.gmimo.it è
sempre aperto e disponibile ad ospitare interventi e riflessioni).
Abbiamo posto ad ogni “testimone” una domanda specifica, non solo per evitare la
stucchevole e a volte insincera raccolta dei complimenti e degli auguri di buon compleanno
(anche se francamente contavamo su una certa dose di apprezzamenti, puntualmente
pervenuti!), ma per offrire un panorama di diversi punti di vista sulla proposta e
l’organizzazione di attività culturali e musicali a Modena, coerentemente con l’idea di fondo
dell’Almanacco.
Ecco, dunque, chi ce l’ha fatto fare.
E nel fare abbiamo anche rilevato, con nostra stessa sorpresa, aspetti poco visibili ma
assai significativi: per esempio, la quantità di attività alle quali abbiamo dato il via, per
nostra iniziativa o sollecitati dalle istituzioni locali, da soli o in partecipazione con enti e
associazioni: dai Luoghi sacri del suono ai Concerti d’organo, dai concerti in collaborazione
con l’Università al rilancio di Effetto musica nei comuni dell’area Nord.
Iniziative che poi hanno preso altre strade organizzative, a volte anche modificandosi,
contribuendo ad arricchire con qualità e continuità il panorama dell’offerta culturale. Non è,
questo, un mero autoelogio, perché in alcuni casi c’è stata anche la verifica di nostri limiti,
laddove non abbiamo potuto o saputo continuare alcune esperienze. L’importante, però, è
che tante attività abbiano poi trovato altre gambe su cui correre, e che abbiano arricchito il
panorama dell’offerta.
L’Almanacco contiene molto altro, e in particolare alcuni risultati di cui siamo orgogliosi: la
fortunata proposta dei “concerti aperitivo” e l’ideazione di un festival pianistico cameristico
annuale, il “copia-modifica-incolla” di un trasmissione Rai che ha dato vita a “Piani diversi”
e il ruolo di primo piano nella richiesta di realizzazione dell’Auditorium Marco Biagi, la
collaborazione con il Festivalfilosofia e con l’Accademia Militare, il teatro musicale a
Mirandola, ecc.
Dunque, chi ce l’ha fatto fare, l’Almanacco? La voglia di sintetizzare tutto questo, e di
strappare un “ooh!” e qui e là anche un sorriso a qualche lettore (ancora il narcisismo!).
Infine, l’Almanacco risponde a un’altra, possibile domanda; “ma chi ce l’ha fatto fare di
sacrificare per 20 anni tanto del nostro tempo libero per organizzare la Gmi?”
E qui ci separiamo.
Bompani risponde:
“Domanda contestabile, perché non c’è stata, in questi 20 anni, libertà maggiore di quella
“sacrificata” per costringermi a organizzare rassegne e concerti. Come ben sanno tutti coloro
che svolgono con passione attività di volontariato.
Compilando il nostro “diario di ciò che è vita e di ciò che è solo sopravvivenza”, tutte le ore
destinate a questa figlia di 20 anni, chiamata Gioventù musicale, sono senz’altro dal lato
della vita, e dunque della libertà.”
Pieri risponde:
“Il tempo libero nella professione del musicista quasi non esiste: personalmente ho sempre
vissuto, e vivo tuttora, la Gmi come una delle attività che compongono il collage del mio
lavoro. Venti anni fa mi avevano convinto l’onestà intellettuale e la sincera passione che
avevo trovato nei soci della Gmi nazionale; ed ora le profonde mutazioni della Gmi (basti
pensare alla trasformazione in Fondazione) e le aspettative del nostro pubblico mi spingono
a condividere sempre più con gli amici questa attività che ancora oggi cerca di non perdere
di vista il suo obiettivo principale: dare voce ai giovani musicisti”.
Post scriptum, fuori tempo massimo
Se dovessimo formulare ora (inizio di gennaio 2009) una domanda a noi stessi, sarebbe:
“quali sono a nostro giudizio le prospettive per la Gmi alla luce delle tendenze e delle
decisioni nazionali e locali riguardanti i finanziamenti alle attività culturali e alle rassegne
musicali?”
La risposta non sarebbe molto ottimistica e tante parti dell’Almanacco dovrebbero essere
rivedute. Meglio lasciare tutto com’è: cercheremo anche noi di “fare della crisi una
opportunità” di ulteriore sviluppo per la Gmi e per quella fetta della vita culturale cittadina
nella quale da vent’anni l’associazione opera. Non perdiamoci di vista.
*
Questo modello concettuale quadripartito, il termine “camera ubiqua” e il richiamo all’ossessione sull’essere
“all’altezza dei tempi” sono liberamente tratti da: Raffaele Simone, Il Mostro Mite, Garzanti, 2008.
Sarebbe interessante sostituire “vedere” con “ascoltare” per verificare se simile articolazione sia caratteristica del
tempo attuale anche nella proposta di eventi musicali: probabilmente si.
7
una domanda a
“
8
Giorgio Pighi
avvocato e docente universitario,
è sindaco di Modena dal 2004.
Quale importanza riveste per l’Amministrazione Comunale lo sviluppo culturale della città?
Quale ruolo possono assumere le associazioni culturali attive sul tema?
L’investimento sulla cultura oggi si dimostra un potente strumento di promozione del territorio e del suo sviluppo, quindi un patrimonio di idee e progetti a cui tutti possono e debbono
contribuire.
Modena è sempre di più una città ricca di Cultura.
Anche Modena, infatti, sta sperimentando quel fenomeno comune a molti altri centri, di
una forte crescita nel consumo di cultura e di un altrettanto significativo allargamento della
platea di coloro che frequentano appuntamenti culturali.
In alcuni casi non è improprio parlare di consumo di massa; le folle che accorrono a Modena
durante il Festival della Filosofia ne sono una plateale conferma.
Questo fenomeno, per il rilievo che ha nelle politiche cittadine, merita un’attenzione che non
può più essere solo occasionale, anzi ci ha indotto a dedicarvi un momento straordinario e
intenso di confronto e riflessione.
È questo l’intendimento con cui abbiamo pensato di convocare gli Stati Generali della
Cultura a Modena, avviando un momento di confronto e di riflessione in città con tutti quanti
sono interessati alla cultura e al ruolo che svolge nella vita della comunità cittadina e nello
sviluppo della città.
Perché, come appare chiaro a molti, da qualche anno a questa parte le politiche culturali
sono divenute decisive nel creare le condizioni per lo sviluppo sociale, ma anche economico.
Per questo penso che sia determinante l’attivo coinvolgimento, nei percorsi e progetti culturali, di tutto il variegato e ricco mondo di coloro che si dedicano a comporre le proposte che
la città di Modena offre agli appassionati, di tutti coloro che, direttamente o indirettamente
impegnati nel campo delle arti e della cultura, sono interessati allo crescita e allo sviluppo
della città, in primo luogo l’associazionismo culturale del territorio.
Nei prossimi anni Modena vedrà accrescere in modo significativo i luoghi della città destinati alla cultura. Il definitivo recupero di Palazzo Santa Margherita ha mostrato con significativa evidenza quanto forte sia il bisogno di spazi per l’incontro e per soddisfare le esigenze di
arricchimento culturale.
Accanto alle tante realizzazioni già attuate (l’ultima è stata il museo della figurina), abbiamo
in cantiere progetti di rilevanza strategica per la qualificazione di veri e propri “poli culturali”
nella città: in programma nei prossimi anni ci sono il recupero dell’ex-ospedale Sant’Agostino e di tutta l’area attorno ad esso, la realizzazione nell’area dell’ex-Amcm del nuovo Teatro
delle Passioni e della multisala d’essai, il museo Casa natale di Enzo Ferrari.
Tutti questi spazi andranno pensati e progettati secondo l’ottica di un sistema di industria
culturale, di luoghi cioè che risultino stimolanti, aperti, creativi, luoghi di incontro, socializzazione, scambio di idee, nella logica che muove tutti coloro oggi pensano e progettano nel
mondo spazi per istituzioni culturali.
una domanda a
“
Mario Lugli
insegnante, è vice sindaco e assessore
alla Cultura del Comune di Modena dal 2004.
una domanda a
“
Andrea Landi
professore ordinario di economia degli
intermediari finanziari presso la Facoltà di
Economia dell’Università degli Studi di Modena
e Reggio Emilia, dal 2005 è presidente della
Fondazione Cassa di Risparmio di Modena.
Qual è il contributo dell’Amministrazione comunale alle attività del volontariato culturale
modenese?
Modena è una città in cui le forme di attività associata hanno una grande diffusione. L’ex
presidente del consiglio Prodi ebbe a dire che se in una piazza emiliana dici “Presidente”
si voltano in 10! Modena non fa eccezione. La ricchezza dell’associazionismo quasi tutto
a base volontaria è fortissima ed è un elemento caratterizzante la vita cittadina. Solo le
associazioni iscritte alla Consulta comunale sono più di 200.
Questo dato fa già di per sé una politica pubblica, nel senso che questa realtà ricchissima
determina un naturale orientamento delle nostre politiche verso il volontariato culturale
della nostra città.
I modi in cui questo orientamento si estrinseca sono molteplici.
Da un lato attraverso strumenti istituzionali come la Consulta si attiva un rapporto praticamente permanente con questo vario mondo. L’ascolto delle esigenze, reciproche, è di aiuto
a noi nella determinazione delle risposte più pertinenti e necessarie, al volontariato per
un confronto ampio con la città nelle sue più diverse espressioni evitando il rischio della
claustrofobia.
Non manca ovviamente, ed è anzi cresciuto negli ultimi anni, il sostegno di natura economica a riconoscimento da parte dell’amministrazione del valore culturale e sociale delle
proposte dell’associazionismo.
Come si inserisce il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena alla Gmi
modenese nel quadro della politica di sostegno alle attività culturali della città?
La Fondazione Gioventù musicale d’Italia è un’associazione attiva a livello nazionale da
oltre cinquant’anni, nata per diffondere tra i giovani la conoscenza del patrimonio musicale
classico. Grazie alla sua estesa ramificazione sul territorio, Gmi ha potuto realizzare
numerose iniziative concertistiche e di promozione musicale, offrendo spunti e metodi
sempre nuovi. Le intuizioni dei suoi fondatori – una capillare diffusione della musica, una
maggior conoscenza del repertorio classico, l’attenzione particolare al pubblico giovane, il
sostegno agli esecutori agli inizi della carriera – hanno tracciato una via per numerose altre
associazioni concertistiche. La sezione modenese della Gmi, della quale ricorre nel 2009 il
ventennale della fondazione, rappresenta un significativo tassello di questa organizzazione
e, attraverso il suo operato, ha contribuito alla definizione dell’ampia offerta musicale che
oggi caratterizza il nostro territorio e che abbraccia più tipologie, dalla musica antica alla
contemporanea, al jazz. Un merito che Gmi condivide con le altre associazioni e Fondazioni
locali, come il Teatro Comunale. Secondo un’indagine del 2006 promossa dall’Osservatorio
sullo Spettacolo dell’Emilia Romagna, Modena è la terza città in regione nella produzione
di musica, subito dopo Bologna e Parma. Una successiva analisi, svolta da ArtCAPP del
Dipartimento di Economia Politica dell’Università di Modena e dal Comune di Modena e
tuttora in corso, evidenza che il 17% delle iniziative culturali svolte in città è di carattere
musicale; per quanto riguarda le modalità di reperimento di fondi, il 57% delle associazioni
intervistate si affida a contributi di privati, per lo più fondazioni bancarie, imprese e banche.
La Fondazione Cassa di Risparmio di Modena svolge un ruolo prezioso in quest’ambito:
basti ricordare che, negli ultimi due esercizi (2006 e 2007), ha deliberato complessivamente
oltre 1,4 milioni di euro a sostegno di iniziative musicali, coprendo in media il 55% della
spesa totale per la realizzazione degli eventi. Nel 2008, inoltre, la Fondazione ha promosso
per la prima volta un bando specifico dedicato all’attività delle bande e dei gruppi corali
amatoriali, con l’obiettivo di arricchire l’offerta musicale e favorire gli aspetti formativi e di
aggregazione sociale collegati all’esperienza musicale di esecutori non professionisti.
Parallelamente alla crescita del pubblico dei concerti a livello locale, la Fondazione si è
adoperata anche per offrire alla città una sede adeguata alle iniziative musicali, struttura
della quale, fino a pochi anni fa, si avvertiva la mancanza: a costituire un punto di svolta è
stata la creazione di un moderno auditorium presso la Fondazione Marco Biagi, la cui aula
magna è stata adattata in modo da garantire un’acustica soddisfacente e accogliere oltre
300 persone.
9
una domanda a
“
10
Maria Luisa Vanin
Tarantino
presidente della Fondazione Gioventù
musicale d’Italia.
Come si è evoluta nel tempo la Gioventù musicale, nella sua dimensione europea e nazionale?
Bruxelles 1940
Marcel Cuvelier, direttore generale della Sociètè Philarmonique di Bruxelles, ha un’intuizione, meglio, un’idea. La sua città e il suo paese sono occupati; non è facile vivere, comunicare, parlarsi sotto gli occhi degli occupanti. Ma la musica, che a differenza delle parole
non ha significati oggettivi, poteva avere una funzione aggregante; poteva essere veicolo di
libertà. Ed i giovani, nell’età in cui intelligenza e sensibilità si coniugano e danno un’impronta alla personalità, potevano, dovevano essere i destinatari dell’idea.
È nato così il Movimento delle Jeunesses Musicales, il cui motto “Pour les jeunes et par
les jeunes” da quel momento è stato assunto da decine di organizzazioni che nei vari paesi
europei, americani, asiatici e africani hanno via via fatti propria l’intuizione di Cuvelier e
hanno creato quella rete fitta che va sotto il nome di Fédèration Internationale des Jeunesses Musicales.
Milano
La Federazione nasce nel 1947 avendo come primi Paesi partecipanti Milano, Belgio e Francia. C’è una signora, Dorothy Lanni della Quara, che a Parigi qualche anno prima ha la ventura di assistere ad un concerto alla Salle Pleyel: mille giovani applaudivano Edwin Fischer.
Promette a se stessa che qualcosa di simile sarebbe nel futuro accaduto anche in Italia.
Dopo i primi concerti nel 1951 prende il via a Milano la Gioventù musicale d’Italia, che
entrerà nel 1957 a far parte della Federazione Internazionale.
In occasione dei cinquant’anni celebrati nel 2002, la Gioventù musicale ha potuto ripercorrere la sua storia con un briciolo di nostalgia e molto orgoglio.
Nostalgia per l’entusiasmo degli inizi; per la sorpresa di vedere le sale da concerto piene di
ragazzi e di giovani; per scoprire come la musica, potesse interessare al punto di dar voce
all’immaginario dell’universo giovanile.
Orgoglio per quanto da allora è stato via via costruito. E non mi riferisco solo ai 25mila concerti realizzati negli anni, alle centinaia di migliaia di spettatori, e di spettatori giovani, che
hanno potuto prendere contatto con la musica e assistere a un concerto grazie alla Gioventù
musicale, né alle innumerevoli iniziative che anno dopo anno, hanno tradotto per l’Italia il
motto di Cuvelier. Tutto ciò fa parte della storia della musica in Italia, che è fatta non solo
di compositori, di esecutori, di musicisti, di teatri, ma anche di istituzioni e di organizzazioni.
Mi riferisco alla struttura che la Gioventù musicale fin dall’inizio si è data, e che risulta
valida ancor oggi, quando la primitiva Associazione si è trasformata in Fondazione.
Da Milano la Gioventù musicale si è divulgata regione per regione, città per città fino a toccare negli anni circa duecento località della Lombardia, dal Trentino e dall’Alto Adige al Veneto all’Emilia, al Piemonte alle Marche alla Toscana fino alla Sicilia. Ed in ogni località si è
creata una Sezione che ha diffuso nel suo territorio la musica e la cultura musicale, avendo
ben presente sia l’universalità di questo linguaggio e quindi la finalità di far conoscere la
produzione musicale internazionale, sia la necessità della politica culturale locale, variegata
e diversa sito per sito data la ricchezza e la diversità delle tradizioni culturali italiane.
Modena 1989
Tra le città che hanno accolto la Gioventù musicale, e che ne hanno abbracciato le finalità
e i metodi spicca Modena. Ricordo l’incontro, in una lontana mattina d’inverno a Milano
con una giovanissima Donatella Pieri, e ricordo anche l’impressione che ne ebbi di chiara e
al tempo stesso ragionevole determinazione; giusta impressione suffragata dal fatto che la
Sezione, oggi Sede di Modena, festeggia i suoi primi 20 anni con l’ininterrotta presidenza
di Donatella. È stato un percorso, quello di Modena, certamente non scevro di difficoltà e
di qualche incomprensione (tutti coloro che hanno operato e che operano nella Gioventù
musicale hanno esperienze analoghe), ma lineare e coerente nei suoi propositi e nei suoi
metodi, e soprattutto attento ai bisogni, alle richieste, alle esigenze della città.
Dai primi concerti, ai concerti-aperitivo, al Festival pianistico e di musica da camera, tutto lo
staff modenese ha saputo coniugare con crescente professionalità e con sensibilità proposte musicali e proposte di cultura, giovani esecutori accanto a nomi di fama, forme tradizionali e forme innovative, così come la tradizione della Gioventù musicale ha insegnato.
Leviamo i calici dunque a questi 20 anni, al passato e al futuro della Gioventù musicale a
Modena.
Persone e fatti
della storia della Gmi
di Donatella Pieri
Detesto ogni conoscenza che non mi
spinga irresistibilmente all’azione
e che non sia feconda per l’attività
Goethe
G
li inizi della Gmi a Modena furono tutt’altro che memorabili e fortunati. Da quando fui contattata per verificare la possibilità di portare anche a Modena l’attività
di questa Associazione nazionale, ci vollero diversi mesi perché si
materializzasse il progetto. Vi furono mille difficoltà di ordine burocratico, organizzativo e logistico e la stagione musicale (fu la cosa
più semplice da ideare), prevista all’inizio del 1988, si concretizzò
nella primavera 1989: la piccola stagione di musica da camera
presso il Teatro Cittadella, (8 concerti 8!) prese il via… e nessuno
se ne accorse, tranne i musicisti che suonarono e noi organizzatori
con relativi familiari presenti in sala.
Dati i risultati quindi si cercò immediatamente di dare un’impostazione (all’epoca) nuova e - considerando i plagi successivi - decisamente attraente: nacquero i “Concerti aperitivo”.
Il primo aiuto fondamentale fu di Giancarlo Gatti, allora direttore
del Teatro Comunale, che intuì che la giusta collocazione della neonata Stagione dei Concerti aperitivo non poteva altro che essere il
Ridotto del Teatro e che ci offrì condizioni ottimali: ci mise a disposizione lo spazio, i servizi di sala, la promozione, il pianoforte. “O
alter Duft aus Märchenzeit!” (“O antica fraganza del tempo delle
fiabe”), come dice il Pierrot Lunaire di Arnold Schönberg.
Così nel Ridotto del Teatro si realizzò uno degli scopi dei nostri progetti e cioè abbattere la distanza con l’interprete, smitizzare il rituale
del concerto.
La vicinanza fisica diventò vicinanza mentale. Il coinvolgimento
fu tale da indurre il pubblico a familiarizzare e a colloquiare con
l’interprete anche durante il concerto.
Il secondo incontro fortunato (la persona giusta al momento giusto) fu con Franco Bellei, vicepresidente di UnicreditGroup, e anche
in quella occasione ci fu “lo zampino” di Giancarlo Gatti. Egli ci
diede fiducia e ci accordò la sponsorizzazione unica della Cassa di
Risparmio (in seguito Carimonte).
Significò per noi da quel momento non dover più bussare di porta
in porta per trovare i fondi necessari alla realizzazione delle stagioni e, fatto ancora più importante, significò poter progettare con
continuità e senza timore che quella a cui si stava lavorando potesse essere l’ultima edizione dei concerti Gmi.
Lo sviluppo delle attività ci pose davanti ad un nuovo problema:
avevamo assolutamente bisogno di disporre di un ufficio dove
poterci riunire e lavorare. La nostra richiesta fu esaudita grazie
alla sensibilità dell’amministrazione comunale, nella persona
dell’assessore alla Cultura Gianni Cottafavi, e grazie all’interessamento che Mirella Freni, persona straordinaria oltre che artista
impareggiabile, ebbe per gli Amici dei Teatri, che soffrivano della
stessa emergenza. Oggi condividiamo quello spazio utilissimo, sito
nel cuore di Modena, con il Fai e per l’appunto con gli Amici dei
Teatri. Pagando l’affitto, sia chiaro.
La missione principale della nostra associazione è di offrire opportunità ai giovani interpreti che, ai fini della propria carriera e
immagine, traggono vantaggio dall’essere inseriti in cartelloni dove
anche musicisti di chiara fama si cimentano con i grandi repertori. La nostra idea, alle soglie del Duemila, era quella di presentare
un approfondimento su singoli compositori o correnti artistiche per
incrementare la conoscenza del repertorio cameristico: il recital per
pianoforte era la forma storica che meglio si adattava a sviluppare
di anno in anno un percorso musicale che fosse gradito al pubblico
e nello stesso tempo potesse costituire un’opportunità in più per i
neovincitori di prestigiosi concorsi internazionali.
Andammo a discutere dell’idea alla Fondazione Cassa di Risparmio trovando nel Presidente, Gianfranco Baldini e nel Segretario
Generale, Maria Concetta Pezzuoli, interlocutori attenti e disponibili; in poco tempo riuscimmo ad avviare quello che resta tuttora
il nostro “fiore all’occhiello” (ancora una volta persone, ma anche
situazioni, giuste al momento giusto; in questo caso il recupero della Chiesa di S. Vincenzo, realizzato dalla stessa Fondazione, che fu
la prima sede del festival).
La qualità del contenuto musicale, non importa quanto alta, non
è sufficiente ad attirare pubblico se non si accompagna ad una
struttura funzionale, fruibile e gradevole.
Oggi sono progettati e costruiti musei che puntano sulla spettacolarizzazione dell’architettura museale e nuovi auditorium artisticamente arditi che rappresentano una sfida estetica, oltre che acustica, destinata a cambiare molte cose e molte abitudini.
Durante i venti anni di Gmi abbiamo traslocato in molti luoghi,
non tutti adatti all’ascolto della musica, spesso improvvisando
soluzioni ad emergenze che potevano seriamente compromettere
l’evento. La necessità di uno spazio adeguato da diversi punti di
vista era ormai ineludibile.
L’auditorium della Fondazione Marco Biagi è ciò che oggi possiamo finalmente offrire al pubblico, e al musicista ospite: un ambiente razionale, comodo, godibile, e soprattutto... sempre lo stesso!
Questo recente, ambitissimo traguardo è stato realizzato grazie a
persone che rivestono ruoli importanti nella nostra città: Andrea
Landi, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e la Presidente della Fondazione “Marco Biagi”, Marina
Orlandi Biagi, hanno ascoltato e accolto le nostre richieste, con la
determinazione e i mezzi necessari alla realizzazione del progetto.
Molti amici hanno sostenuto l’avventura Gmi aderendo in prima
persona e mettendo a disposizione dell’associazione il proprio tempo
libero. Ciascuno, a modo proprio, vi ha contribuito con generosità
mettendo in pratica i tre concetti cardine del volontariato: cittadinanza attiva, condivisione e partecipazione per la comunità.
Se non ci fossero stati Paola Luberto, Maria Luisa Malavasi,
Elisabetta Bertoli, Francesca Setti, Francesca Pieri, Pietro Morselli,
Elena Toni, Simona Boni, Simonetta Tanari, Tiziano Franceschi,
Laura Silingardi, Giovanni Indulti, Roberto Verti, Roberta de
Piccoli, Marina Pivetti, Marta Bompani, Alessandro Bardelli,
Crissula Valiuli, Piero Lazzaretti, non saremmo qui a raccontare
la nostra storia.
11
Foto Golinelli
2009 1989
gmi
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Gioventù musicale Stagione 2008-2009
metronomi
mappa dei concerti
14 s t a g i o n e 2 0 0 8 - 2 0 0 9 ı 2 0 0 7 - 2 0 0 8 ı 2 0 0 7 ı 2 0 0 6 ı 2 0 0 4 - 2 0 0 5 ı 2 0 0 3 - 2 0 0 4 ı 2 0 0 2 - 2 0 0 3 ı 2 0 0 2 ı 2 0 0 1 ı 1 9 9 9 - 2 0 0 0 ı 1 9 9 9 ı
Giemmeì nel metrò
Il bello della metropolitana è anche questo: si emerge
da tunnel (dal tube, dicono a Londra), dopo un viaggio
spesso di breve durata, in un luogo completamente diverso da quello di partenza. Strade, case, piazze, popolazione, odori, persino le lingue delle scritte sui muri:
tutto è diverso.
La stagione dei 20 anni della Gmi contiene diverse
linee, che percorrono differenti “quartieri sonori”: una
ventina di fermate, tra novembre e aprile, ci consentono di uscire alla luce dal tunnel della vita quotidiana,
e ogni volta di sorprenderci un poco per la varietà dei
paesaggi musicali collegati dalla rete del metrò Gmi
2008-2009. L’architettura settecentesca del clavicembalo bachiano, perfettamente conservata, convive con il
“restauro conservativo” delle versioni pianistiche degli
edifici alla stazione Bahrami.
Le percussioni etnico-avanguardistiche della fermata
Glennie, sono vicine alla piazza in cui dialogano fitto
fitto Scarlatti e Berio (la Lucchesini) e alla fermata, che
porta un nome simile (stazione Lucchesini-Mirabassi),
dove si confrontano a sorpresa approccio classico e
jazz. Quest’ultima è solo una delle uscite della linea
che attraversa il quartiere abitato da etnie musicali
tanto varie che potrebbe essere ribattezzata “piani
diversissimi”, da semplicemente “diversi” come sono.
Ma il percorso può condurre anche a quartieri più familiari, con solidi e meravigliosi edifici classici e piazze
ottocentesche.
Le fermate Romanovsky, Lonquich, Zilberstein, conducono a bellissimi quartieri già visitati negli anni
scorsi dal treno “Festival pianistico”, i cui paesaggi sonori ci sono familiari: si chiamano Chopin, Beethoven,
Rachmaninov.
Un paio di linee portano a quartieri nuovi e nuovissimi,
dove si scende ad ascoltare vincitori di premi e concorsi
internazionali che spesso, in seguito, traslocano nei
“quartieri alti”, e che dunque è bello conoscere in momenti chiave della loro evoluzione.
E poi, in queste fermate delle 17,30, l’accoglienza è
calda e festosa, con ottimi vini e cibi, serviti dopo i concerti. Una nuova linea si aggiunge quest’anno alla rete,
una “tratta” (come dicono i burocrati) extraurbana. In
questo caso il trasporto è anche fisico, perché sarà un
pullman a portare a Bologna i soci che acquisteranno i biglietti di quattro eventi musicali straordinari: le
fermate della linea “Musica Insieme” conducono alle
Piramidi, alla Piazza della Signoria, al Partenone della
musica. Tanto famose e ambite queste uscite, che i posti disponibili sono pochissimi, e perciò prenotabili anzitutto dai più assidui frequentatori della rete (i soci sostenitori). È confermata l’altra linea extraurbana, che
circola nell’inconsueto paesaggio mirandolese fatto
di teatro musicale, affascinante come tutti i trenini un
poco “esotici”, al di fuori dalle linee più frequentate. Né
mancano le possibilità di scegliere percorsi trasversali,
secondo i gusti personali, scendendo alle fermate più
originali, contrassegnate in giallo, o negli ampi atrii che
contengono i tre appuntamenti con orchestre di giovani, oppure - perchè no? – saltare da una linea all’altra,
in un percorso scarlattiano. O scovando altri percorsi
e corrispondenze, bighellonando qua e là come flâneur,
un poco sbarazzini, per una Giemmeì dans le métro.
Novità anche in biglietteria: i ‘titoli del viaggio’ si possono acquistare ad ogni fermata della stagione modenese, per qualunque appuntamento, oppure anche da
casa, direttamente dal sito www.gmimo.it.
Signori, in carrozza. Si parte!
Tessere e prenotazioni biglietti
sede Gmi Rua Muro 59, Modena · Telefono 059 235736
[email protected]
Dal 31 ottobre al 4 dicembre:
lunedì-venerdì ore 16-19; sabato ore 10-13
anni Gmie
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Musica In
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Biglietto singolo
Linee rossa - ocra - arancio
da 6 a 10 €
Linee blu - azzurra da 8 a 15 €
Linea extraurbana Mirandola 5 €
Stazioni speciali e linee trasversali
Nuove stazioni musicali
Le orchestre
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Tutte le lin
50 €
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Linea riservata ai soci sostenitori 100 €
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La stagione dei vent’anni
tra grandi ritorni
e ottime novità
La stagione dei venti anni della Gmi
modenese presenta alcune rilevanti
novità, associate a qualche opportuno
“ritorno alle origini”: la promozione
dei musicisti modenesi o formati a
Modena e dei giovani. Rimane negli
anni immutato il grande sostegno della
Fondazione Cassa di Risparmio di
Modena alla Gmi.
Tre orchestre
Tra le novità, tre orchestre da camera:
la prima, l’Accademia dell’Orchestra
Mozart, residente a Bologna, è la fucina
da cui escono straordinari musicisti
come quelli che già i modenesi hanno
ascoltato, sia nella stagione 2006 della
Gmi (i Solisti dell’Orchestra Mozart),
sia nella stagione del Comunale
2007, nei concerti brandeburghesi di
Bach, sotto la direzione del fondatore
dell’Orchestra, Claudio Abbado. Alla
guida dell’Accademia della Mozart,
che inaugura la stagione Gmi il 22
novembre, sarà uno dei musicisti
prediletti da Abbado: il violoncellista
Enrico Bronzi.
La seconda orchestra è frutto
dell’attività dell’Istituto Vecchi –
Tonelli, sostenuto dalla Fondazione
Antonio Zamparo: l’ensemble
“Zamparo”, terrà il concerto
annualmente riservato ai soci della
Gmi, nel Salone d’Onore del Palazzo
Ducale. Crediamo che la città e il
territorio modenese debbano sostenere
la cultura musicale “prodotta in loco”,
quando è in grado di dare ottimi frutti,
come in questo caso; la Gmi offre
volentieri, per quanto le è possibile,
questa opportunità. Alla guida del
complesso, la sua fondatrice Paola
Besutti, docente dell’Istituto VecchiTonelli. “Ospiti d’onore” due musicisti
nati e formatisi tra Modena e Bologna,
ora attivi come solisti e in orchestra
in una dimensione internazionale: il
violinista Stefano Pagliani e l’oboista
Luca Vignali. Terzo appuntamento
sinfonico è con Spira mirabilis; non
un’orchestra, ma un progetto, un ente
un poco indefinibile: alcune decine
di giovani musicisti che da importanti
orchestre europee (tra esse: Orchestra
Mozart, Berliner Philharmoniker
Akademie, Luzern Festival Orchestra,
Mahler Chamber Orchestra, Chamber
Orchestra of Europe) si ritrovano di
tanto in tanto per stage autogestiti
volti a studiare un brano del grande
repertorio, eseguito poi senza direttore.
A Modena, sarà una sinfonia di
Beethoven. Quale, dipende dalla
possibilità di alcune parti “strategiche”
(fiati, soprattutto) di avere la possibilità
di partecipare allo stage nella prima
settimana di febbraio.
I concerti aperitivo
Anche per il 2008-2009 i “Concerti
aperitivo” (che comprendono la
rassegna “Piani diversi”, quest’anno,
per la verità, “Piani diversissimi”) e
il “Festival internazionale pianistico
e cameristico” sono le rassegne
che si dividono i 16 concerti della
stagione, ai quali si aggiungono i
due soli appuntamenti gratuiti: il
contributo della Gmi al programma
del Festivalfilosofia (la perfomance
di music action painting di Gabriele
Amadori con il Sax Four Fun) e il
concerto inaugurale dell’Accademia
dell’Orchestra Mozart.
I sei appuntamenti con i concerti
aperitivo presentano giovani realtà
di grandissimo talento del panorama
musicale internazionale, affermatesi
prevalentemente nell’ultimo decennio:
alcune sono presenti in quanto
acclamate giovani promesse europee (la
diciottenne violinista inglese Jennifer
Pike, beniamina della BBC, o il trio
austriaco Broz), o vincitori di concorsi
internazionali tra i più prestigiosi
(Marcin Zdunik e Irina Zahharenkova).
Nomi che a volte molto rapidamente
avviano importanti carriere, come è
accaduto nel caso del violinista cinese
Feng Ning, vincitore nel 2006 del
Concorso Paganini, ospite dei Concerti
aperitivo nella scorsa stagione e già
in questa presente come solista con
Orchestra nella programmazione del
Teatro Pavarotti. Il chitarrista Emanuele
Segre è invece di una generazione
precedente ed è uno dei più affermati
solisti dello strumento, in grado di
affrontare il brano in prima esecuzione
assoluta commissionato al vincitore
del “Concorso 2 agosto”, edizione
2008, istituzione con la quale la Gmi
modenese inaugura quest’anno una
collaborazione.
una domanda a
“
Bruno Borsari
direttore di Musica Insieme, Bologna.
Da ventidue anni, i concerti di Musica Insieme
rappresentano una delle più prestigiose
stagioni cameristiche, un punto di riferimento
internazionale tanto per gli artisti, quanto per
gli addetti ai lavori. Dalla stagione 2008-2009
Musica Insieme ha attivato una collaborazione
con la Gmi modenese.
Caro Borsari, a te riserviamo la
domanda degli amici “invidiosi”,
ma in senso buono, quello che si
traduce con “guardo e imparo”:
come si fa a portare stabilmente
circa 1000 persone ad ascoltare
musica da camera?
Rigore ed entusiasmo. Ovvero
consolidare e osare, con strategia,
coerenza e soprattutto passione.
Questa la linea che seguiamo da
ormai 22 anni, nella convinzione
che la musica costituisca un valore
essenziale della vita civile: con
una stagione cameristica che
riunisca interpreti riconosciuti
e nuovi talenti, repertorio e
contemporanea, miriamo a dare
visibilità, a rendere familiare un
patrimonio che di norma non ‘fa
audience’, ma soltanto perché
poco conosciuto, e meno ancora
promosso. Ed infatti formare e
divulgare sono le nostre parole
d’ordine, in ciò spesso cercando di
colmare le lacune di un servizio che
dovrebbe essere appannaggio delle
istituzioni, ma che sovente latita,
nelle proposte come nel sostegno
agli operatori privati. Negli anni
tuttavia Musica Insieme ha
intessuto una rete di collaborazioni
con aziende, fondazioni ed enti - dal
Teatro Comunale all’Università di
Bologna, dall’Ufficio Scolastico
Provinciale agli Assessorati
culturali di Comune, Provincia e
Regione - che hanno permesso di
affiancare ai Concerti di Musica
Insieme una serie di rassegne e
di attività per gli studenti (Musica
per le Scuole, Musica Insieme in
Ateneo), o dedicate a chi risiede
fuori città (Invito alla Musica, con
un servizio di trasporto gratuito), cui
si aggiungono un festival di nuova
16 s t a g i o n e 2 0 0 8 - 2 0 0 9 ı 2 0 0 7 - 2 0 0 8 ı 2 0 0 7 ı 2 0 0 6 ı 2 0 0 4 - 2 0 0 5 ı 2 0 0 3 - 2 0 0 4 ı 2 0 0 2 - 2 0 0 3 ı 2 0 0 2 ı 2 0 0 1 ı 1 9 9 9 - 2 0 0 0 ı 1 9 9 9 ı
Piani diversissimi
“Piani diversissimi”, si diceva,
dell’edizione 2008-2009 della rassegna
a cavallo tra classica e jazz. La formula
consolidata nelle edizioni precedenti
(brani proposti da un pianista classico
ad un jazzista tenuto all’oscuro del
programma, e che improvvisa dopo
ognuno di essi) viene confermata per
il primo concerto, al quale partecipa
uno dei più dotati jazzisti modenesi:
Stefano Calzolari, con la giovane
pianista montenegrina Vedrana Kovac.
Il secondo appuntamento è con un
unico musicista, che - potremmo
dire - ricopre entrambi i ruoli: Enrico
Pieranunzi, jazzista di fama mondiale,
presenterà anche a Modena il proprio
progetto “scarlattiano”, eseguendo
alcune sonate di Domenico
Scarlatti seguite poi da proprie
improvvisazioni. Una rivisitazione
che ha ottenuto grande successo in
diverse stagioni concertistiche (tra
le quali “I concerti del Quirinale”
prodotti da Rai-radio3) e anche in
disco.
L’ultimo appuntamento è con un
inedito duo formato da Andrea
Lucchesini e Gabriele Mirabassi.
Il primo è un eccellente e versatile
pianista (e anche organizzatore
musicale), ben noto al pubblico
della Gmi modenese, che lo ha
apprezzato nei Festival dedicati a
Bethoven, Chopin, Schubert e che
avrà l’occasione di ascoltarlo due
volte in 72 ore, il 18 e il 21 marzo
2009. La prima occasione è un recital
che peraltro presenta un programma
di grande originalità e interesse,
soprattutto per l’accostamento e
l’impaginazione dei brani, collocato
in apertura dell’annuale convegno
della Fondazione Marco Biagi,
dedicato - nei giorni dell’anniversario
dell’uccisione dello studioso - ai
temi del giuslavorismo dei quali era
esperto.
La seconda esibizione di Lucchesini è,
appunto, questo appuntamento con
l’improvvisazione jazzistica assieme
al clarinettista Gabriele Mirabassi, le
cui collaborazioni musicali spaziano
dal migliore jazz internazionale alla
musica d’avanguardia alla musica
popolare di qualità, come nel caso
della recente collaborazione con
Gianmaria Testa ed Erri De Luca.
Il Festival internazionale
La nona edizione del festival non è, a
differenza delle precedenti, dedicata
ad uno specifico compositore né ad
un particolare periodo storico: per
il ventennale della Gmi la rassegna
è una sorta di “Il meglio di…”.
Bahrami, Lucchesini, Romanovsky,
Zilberstein sono tra gli ospiti più
apprezzati che abbiamo avuto
nelle otto edizioni passate. Ad essi
si aggiungono due “new entry” di
valore assoluto: la percussionista
Evelyn Glennie, fenomenale talento
e concentrato di energia al servizio di
sonorità eleganti e personalissime, e
Alexander Lonquich, uno dei pianisti
più attivi sulla scena europea, più volte
ospite delle stagioni del Comunale,
anche come direttore-solista. Oltre
al citato programma di Lucchesini
è da segnalare anche il concerto
per “pianocembalo” dell’amico
Ramin Bahrami, che farà ascoltare e
racconterà diversi modi e sensibilità
con i quali si può eseguire la musica
di Bach, fuori da troppo rigide e
“ideologiche” imposizioni filologiche
ma anche da indebite e irragionevoli
libertà interpretative. Le schede per
l’ascolto dei concerti della stagione
sono redatte, come avviene da qualche
anno, dagli allievi dell’insegnamento
di pubblicistica musicale dell’Istituto
musicale Vecchi-Tonelli, con il
coordinamento di Tarcisio Balbo,
musicologo e docente dell’Istituto.
Infine, una grande novità, e però
piccola. Si tratta di un accordo
raggiunto tra Gmi e Musica Insieme,
un’Associazione bolognese anch’essa
ventenne, anch’essa nata e cresciuta
senza rilevante impegno pubblico, ma
di ben diversa caratura e possibilità e
frequentazione (quasi 1000 abbonati
alla stagione cameristica!).
Insomma, per molti versi “la realtà che
potremmo essere se in città ci fosse più
attenzione e amore per la musica”. Be’,
sarà l’obiettivo del prossimo ventennio.
musica (MICO), un bimestrale di
informazione (“MI”) e la promozione
di viaggi culturali nelle principali
mete europee. Fiducia e rispetto
sono gli ingredienti fondamentali
di ogni amicizia: quella che ci
lega al nostro pubblico come agli
artisti che ospitiamo, molti dei
quali (da Barenboim a Kissin, a
Pollini) ci premiano scegliendo
proprio la nostra Fondazione per
le loro apparizioni bolognesi. E
se l’amicizia crea opere, la nuova
collaborazione con Gioventù
musicale d’Italia ne è un ulteriore
esempio, contribuendo ancora una
volta ad ampliare il bacino d’utenza
di questo inestimabile patrimonio
sonoro.
Quattro grandi a Bologna
Per ora, offriamo ai primi soci
sostenitori della Gmi che lo
chiederanno (i biglietti a disposizione
sono veramente pochissimi) la
possibilità di assistere, a condizioni
di particolare favore a quattro
appuntamenti assolutamente
1 9 9 8 ı 1 9 9 6 - 1 9 9 7 ı 1 9 9 5 - 1 9 9 6 ı 1 9 9 4 - 1 9 9 5 ı 1 9 9 3 - 1 9 9 4 ı 1 9 9 2 - 1 9 9 3 ı 1 9 9 1 - 1 9 9 2 ı 1 9 9 0 - 1 9 9 1 ı 1 9 8 9 - 1 9 9 0 ı 1 9 8 9 17
una domanda a
“
Fabrizio Festa
compositore, docente di musica
e critico musicale (tra le sue collaborazioni,
il quotidiano la Repubblica). È direttore
artistico del Concorso Internazionale
di Composizione “2 Agosto”. La Gmi lo ha
invitato ad eseguire due suoi melologhi,
a Scenergie 2007 e al Festivalfilosofia 2008.
Da dove nasce la proposta del
Concorso internazionale 2 agosto
di proporre alla Gmi modenese di
eseguire ogni anno un pezzo del
vincitore?
Il primo pensiero, quello che subito
s’affaccia, è che la collaborazione
con la Gmi di Modena, una
collaborazione che dura da molti
anni, e credo con reciproca
soddisfazione, in certo senso
per me rappresenta un itinerario
parallelo alla mia stessa carriera.
Molte sono state le occasioni, e
diverse. Occasioni che mi hanno
permesso di dare il mio contributo
di volta in volta in panni differenti:
quelli del relatore, quelli del
divulgatore, e naturalmente quelli
del compositore e dell’interprete.
Dunque, si è trattato di un percorso
speculare, nel quale, se da un
lato si è riflessa la necessaria
articolazione delle mie attività in
ambito musicale, dall’altro emergeva
ed emerge quella larghezza di
vedute, quell’ampiezza d’interessi
e soprattutto quella lungimiranza
strategica, che ha fatto della Gmi di
Modena una delle più significative
realtà musicali del Paese. Che si
trattasse del confronto tra classica e
jazz, che si affrontassero i temi della
composizione contemporanea o del
grande repertorio cameristico, che
si portassero in scena melologhi o
si eseguissero nuove partiture, tutto
questo fa parte non di un generico
puzzle, ma al contrario di un preciso
mosaico, dove ciascuna tessera è
integrazione logica ed artistica di
quelle vicine. Ed è questo che mi
ha colpito e mi colpisce nelle scelte
della Gmi. C’è una vicinanza artistica
e morale che trova un’ulteriore
conferma nella scelta di collaborare
nel 2009 in occasione dei quindici
anni del Concorso Internazionale di
Composizione «2 Agosto».
straordinari nell’ambito della
stagione di Musica Insieme: Maurizio
Pollini e Daniel Barenboim, pianisti
eccelsi e personalità impegnate
nel campo della cultura, della
solidarietà internazionale, della
pace; il violoncellista Yo Yo Ma, le
cui apparizioni in Italia non sono
certo frequenti, artista curioso e
coraggioso come pochi altri, come
dimostra anche il programma
proposto a Bologna; infine la
pianista francese Hélène Grimaud,
un grande talento del pianismo
internazionale, che è però anche
una singolare presenza nel mondo
della letteratura e della riflessione
sulla musica, l’estetica, la vita.
Biglietti facili
L’ultima, piccola grande novità,
riguarda il miglioramento del
servizio di biglietteria, che rende
possibile da quest’anno prevendita,
assegnazione di posto numerato a
tutti (e non solo ai soci sostenitori),
vendita on-line. La sede della Gmi,
in via Rua Muro, 59, è il luogo
dedicato quest’anno all’adesione
alla Gmi e alla prenotazione o
prevendita dei biglietti, nei giorni e
nelle ore indicati: che ci sia almeno
una Wall Street funzionante, visto
che quella più nota è decisamente
in crisi.
All’auditorium Biagi sarà possibile
acquistare il biglietto di tutti i
concerti 90 minuti prima dell’inizio
di ciascuno e, al sabato, anche
durante il servizio dell’aperitivo.
Gioventù m
Stagione 200
Sabato 19 settembre 2008 ore 22,30
PERFORMANCE
DI MUSIC
PAINTING
Piazza Roma
Gabriele Amadori
& Sax Four Fun
Zeni, Davis. Rollins, Hancock
In collaborazione
con Festivalfilosofia
Sabato 22 novembre 2008 ore 21
CONCERTO DI
INAUGURAZIONE
Teatro Comunale Luciano
Pavarotti
Accademia dell’Orchestra
Mozart
Enrico Bronzi direttore
e violoncello solista
CPE Bach, Haydn
Giovedì 4 dicembre 2008 ore 20,30
FESTIVAL
INTERNAZIONALE
Auditorium Marco Biagi
Concerto per Pianocembalo,
con commento
Ramin Bahrami clavicembalo,
pianoforte, commento
Bach
Sabato 13 dicembre 2008 ore 17,30
PIANI
DIVERSI
Auditorium Marco Biagi
Vedrana Kovac pianoforte
Stefano Calzolari pianoforte jazz
Musica classica a sorpresa
e improvvisazioni jazz
Conduce Maurizio Franco
In collaborazione con Modena
jazz club
Sabato 10 gennaio 2009 ore 17,30
CONCERTI
APERITIVO
Auditorium Marco Biagi
Quartetto di Venezia
Mendelssohn Bartholdy, Cherubini
Venerdì 16 gennaio 2009 ore 20,30
FESTIVAL
INTERNAZIONALE
Salone d’Onore dell’Accademia
Militare
Orchestra “Zamparo”
dell’istituto Vecchi Tonelli
Stefano Pagliani violino
Luca Vignali oboe
Maestro concertatore
Paola Besutti
Sammartini, Bach, Mozart
in collaborazione con Istituto
Vecchi-Tonelli
Sabato 24 gennaio 2009 ore 17,30
CONCERTI
APERITIVO
Auditorium Marco Biagi
Trio Broz
Beethoven, von Donhanyi
18 s t a g i o n e 2 0 0 8 - 2 0 0 9 ı 2 0 0 7 - 2 0 0 8 ı 2 0 0 7 ı 2 0 0 6 ı 2 0 0 4 - 2 0 0 5 ı 2 0 0 3 - 2 0 0 4 ı 2 0 0 2 - 2 0 0 3 ı 2 0 0 2 ı 2 0 0 1 ı 1 9 9 9 - 2 0 0 0 ı 1 9 9 9 ı
usicale d’Italia Sede di Modena
8-2009
Martedì 10 marzo 2009 ore 20,30
Sabato 7 febbraio 2009 ore 17,30
CONCERTI
APERITIVO
Auditorium Marco Biagi
Spira mirabilis
Beethoven
FESTIVAL
INTERNAZIONALE
Giovedì 12 febbraio 2009 ore 21
FESTIVAL
INTERNAZIONALE
Teatro Comunale Luciano
Pavarotti
Alexander Romanovsky
pianoforte
Chopin, Skrjabin, Liszt
In collaborazione con
Fondazione Teatro Comunale
Venerdì 13 marzo 2009 ore 21
Mirandola, Auditorium Castello
dei Pico
Metamorphosis e Videosogno
Alessandra Celletti pianoforte
pianoforte e proiezioni video
Glass, Satie, Celletti
Mirandola, Auditorium Castello
dei Pico
I sette peccati capitali
Conferenza funebre
per una poesia defunta
David Riondino voce recitante,
regia
Roberto Fabbriciani flauti
Testi: Benn, Ragazzoni, Ginsberg,
Aretino, Mutis, Callot, Hölderlin
Musiche: Mozart, Debussy, De
Lorenzo, Kurtág, Sotelo, Piazzolla,
Fabbriciani
Sabato 21 febbraio 2009 ore 17,30
Mercoledì 18 marzo 2009 ore 20,30
SCENERGIE
Venerdì 13 febbraio 2009 ore 21
SCENERGIE
PIANI
DIVERSI
Auditorium Marco Biagi
Evelyn Glennie percussioni
Zivkovic, Schmidt, Reich, Abe,
Bach,
Alvarez, Masson, Stevens
Auditorium Marco Biagi
Enrico Pieranunzi pianoforte
Alessandro Scarlatti
e improvvisazioni
In collaborazione con Modena
jazz club
FESTIVAL
INTERNAZIONALE
Auditorium Marco Biagi
Andrea Lucchesini pianoforte
Scarlatti, Berio, Beethoven
In collaborazione con
Fondazione Marco Biagi
Sabato 21 marzo 2009 ore 17,30
Martedì 24 febbraio 2009 ore 20,30
FESTIVAL
INTERNAZIONALE
Auditorium Marco Biagi
Lilya Zilberstein pianoforte
Brahms, Rachmaninov
PIANI
DIVERSI
Venerdì 27 febbraio 2009 ore 21
SCENERGIE
Mirandola, Auditorium Castello
dei Pico
Storie raccontate e suonate
Modern Saxophone Quartet
Roberto Pangrazzi percussioni
Giacomo Anderle voce recitante/
regia
Musorgskij
CONCERTI
APERITIVO
Martedì 24 marzo2009 ore 20,30
FESTIVAL
INTERNAZIONALE
Auditorium Marco Biagi
Alexander Lonquich pianoforte
CPE Bach, Haydn, Mozart, Chopin,
Schubert
Venerdì 27 marzo 2009 ore 21
Auditorium Marco Biagi
Emanuele Segre chitarra
Villa-Lobos, Albeniz, Caballero,
Baden Powell, Dyens
In collaborazione con Concorso
2 Agosto
Mirandola, Auditorium Castello
dei Pico
Piani diversi
Musica classica a sorpresa
e improvvisazioni jazz
Giuseppe Fausto Modugno
pianoforte
Stefano Calzolari pianoforte jazz
Sabato 7 marzo 2009 ore 17,30
Sabato 4 aprile 2009 ore 17,30
Sabato 28 febbraio 2009 ore 17,30
CONCERTI
APERITIVO
Auditorium Marco Biagi
In viaggio con Scarlatti
dall’Europa al Nuovo Continente
Andrea Lucchesini pianoforte
Gabriele Mirabassi clarinetto
Scarlatti, Copland, Bernstein
Auditorium Marco Biagi
Marcin Zdunik violoncello
1° premio Concorso internazionale
Lutoslawski, Varsavia 2007
Irina Zahharenkova pianoforte
Schumann, Chopin
SCENERGIE
CONCERTI
APERITIVO
Auditorium Marco Biagi
Jennifer Pike violino
Jeremy Pike pianoforte
Bach, Franck, Ravel
1 9 9 8 ı 1 9 9 6 - 1 9 9 7 ı 1 9 9 5 - 1 9 9 6 ı 1 9 9 4 - 1 9 9 5 ı 1 9 9 3 - 1 9 9 4 ı 1 9 9 2 - 1 9 9 3 ı 1 9 9 1 - 1 9 9 2 ı 1 9 9 0 - 1 9 9 1 ı 1 9 8 9 - 1 9 9 0 ı 1 9 8 9 19
Varvara Ivanova
20 s t a g i o n e 2 0 0 8 - 2 0 0 9 ı 2 0 0 7 - 2 0 0 8 ı 2 0 0 7 ı 2 0 0 6 ı 2 0 0 4 - 2 0 0 5 ı 2 0 0 3 - 2 0 0 4 ı 2 0 0 2 - 2 0 0 3 ı 2 0 0 2 ı 2 0 0 1 ı 1 9 9 9 - 2 0 0 0 ı 1 9 9 9 ı
Concerto inaugurale 19 novembre 2007
Carlo Balzaretti e Enrico Intra con Maurizio Franco
Feng Ning
Alessandra Celletti
Saul Beretta e Mario Brunello
Alessandra Mostacci e Roberto “Freak” Antoni
Luigi Maio
Alberto Garcia Demestres
1 9 9 8 ı 1 9 9 6 - 1 9 9 7 ı 1 9 9 5 - 1 9 9 6 ı 1 9 9 4 - 1 9 9 5 ı 1 9 9 3 - 1 9 9 4 ı 1 9 9 2 - 1 9 9 3 ı 1 9 9 1 - 1 9 9 2 ı 1 9 9 0 - 1 9 9 1 ı 1 9 8 9 - 1 9 9 0 ı 1 9 8 9 21
Testi ripescati
aperitivi&diversi
Musica, parole, immagini tra Bach e la multimedialità
15 settembre 2007 ore 21
Auditorium Marco Biagi
Concerto straordinario
Un sapere abissale
Melologo di Fabrizio Festa
David Riondino voce recitante
Fabrizio Festa sintetizzatore
Fabio Battistelli clarinetto
Lettere, presentazioni, comunicati, lamentazioni, amenità d’epoca
Nuove forme di concerto e di spettacolo caratterizzano la stagione 2007-2008
della Gmi: dal melologo di Fabrizio Festa alla musica per cinema eseguita
nel concerto di inaugurazione dal gruppo guidato da Mauro Maur, dal
concerto multimediale di Alessandra Celletti alla rivisitazione bachiana con
videoproiezione all’opera breve (anche) per bambini del catalano Alberto
Garcia Demestres, tutti questi concerti utilizzano in diverso modo le tecnologie
acustiche e video disponibili all’Auditorium Marco Biagi, che per il secondo
anno ospita la stagione Gmi.
Non manca, coerentemente con la “mission” della Gmi, “la meglio gioventù
musicale internazionale”. Cinque dei concerti aperitivo del sabato pomeriggio
sono affidati ai giovani vincitori di importanti concorsi musicali internazionali:
dieci musicisti provenienti da nove Paesi diversi, per un totale di 250 anni di età!
Completa il programma pomeridiano del sabato la quinta rassegna di “Piani
diversi”, che mette a confronto la tradizione pianistica classica (per repertorio e
formazione degli esecutori) e l’improvvisazione di origine jazzistica.
Il festival cameristico è intitolato per il 2008 “Pianisti di PianoBach” e segue
un percorso su e intorno al grande musicista tedesco. Le sue meravigliose
costruzioni intellettuali, che sono allo stesso tempo capolavori barocchi e
razionalisti, “reggono” anche letture attuali, “sporgono” dal loro tempo con
tale forza da consentirne interpretazioni con gli strumenti e per le sensibilità
contemporanei. La rassegna affianca così esecuzioni integrali di grandi
capolavori come l’Arte della Fuga e Il Clavicembalo ben temperato, affidate a
interpreti come Ramin Bahrami e Angela Hewitt, anche riletture “trasgressive”
di Bach o delle sue influenze su musiche e musicisti dei secoli successivi.
Il cast di Joc de mans
19 novembre 2007 ore 21
Teatro Comunale
Concerto di inaugurazione
Mauro Maur tromba
Françoise De Clossey pianoforte
Klemens Marktl percussioni
Nuovo Quartetto italiano
Morricone, Piccioni, Rota
1 dicembre 2007 ore 17,30
Auditorium Marco Biagi
Piani diversi
Marco Tezza pianoforte
Franco D’Andrea pianoforte jazz
Bach, Schumann, Stravinskij, Chopin,
Piazzolla, Schönberg, Ginastera
Conferenza stampa Pianisti di piano Bach
Angela Hewitt
22 s t a g i o n e 2 0 0 8 - 2 0 0 9 ı 2 0 0 7 - 2 0 0 8 ı 2 0 0 7 ı 2 0 0 6 ı 2 0 0 4 - 2 0 0 5 ı 2 0 0 3 - 2 0 0 4 ı 2 0 0 2 - 2 0 0 3 ı 2 0 0 2 ı 2 0 0 1 ı 1 9 9 9 - 2 0 0 0 ı 1 9 9 9 ı
15 dicembre 2007 ore 10,30
Auditorium Marco Biagi
Prova generale per le scuole
Joc de mans
Opera lirica di
Alberto Garcia Demestres
Libretto di Valenti Gómez y Oliver
Direttore Alberto Garcia Demestres
15 dicembre 2007 ore 17,30
Auditorium Marco Biagi
Concerti aperitivo
Joc de mans
Opera lirica di
Alberto Garcia Demestres
Libretto di Valenti Gómez y Oliver
Direttore Alberto Garcia Demestres
Prima esecuzione assoluta
12 gennaio 2008 ore 17,30
Auditorium Marco Biagi
Piani diversi
Carlo Balzaretti pianoforte
Enrico Intra pianoforte jazz
Conduce Maurizio Franco
Brahms, Mozart, Scarlatti, Mendelssohn
Bartholdy, Chopin, Intra, Skrjabin,
Guastavino, Gershwin
19 gennaio 2008 ore 17,30
Auditorium Marco Biagi
Concerti aperitivo
Varvara Ivanova arpa
Bach, Chopin, Salzedo, Liszt, Bovio,
Prokof’ev, Mchedelov
2 febbraio 2008 ore 17,30
Auditorium Marco Biagi
Concerti aperitivo
Agata Szymcewska violino
Igor Levit pianoforte
Schubert, Debussy, Ravel, Wieniawski
16 febbraio 2008 ore 17,30
Auditorium Marco Biagi
Concerti aperitivo
Alessandra Celletti pianoforte
Glass, Satie, Celletti
ottava edizione
1 marzo 2008 ore 17,30
Auditorium Marco Biagi
Concerti aperitivo
Romain Descharmes pianoforte
Ravel, Brahms, Rzewski
15 marzo 2008 ore 17,30
Auditorium Marco Biagi
Piani diversi
Luigi Moscatello pianoforte
Roberto Tarenzi pianoforte jazz
Conduce Maurizio Franco
Debussy, Liszt, Ravel, Chopin, Musorgskij
5 aprile 2008 ore 17,30
Auditorium Marco Biagi
Concerti aperitivo
Feng Ning violino
Thomas Hoppe pianoforte
Beethoven, Tartini, Schumann, Vieuxtemps
5 aprile 2008 ore 20,30
Auditorium Marco Biagi
Concerto straordinario
Francesca Provvisionato mezzosoprano
Donatella Pieri pianoforte
Donizetti, Bellini, Rossini, Verdi, Puccini,
Mascagni
12 aprile 2008 ore 17,30
Auditorium Marco Biagi
Concerti aperitivo
Quartetto Voce
Schubert, Janáček
24 gennaio 2008 ore 21
Teatro Comunale Luciano Pavarotti
Ramin Bahrami pianoforte
Bach
21 febbraio 2008 ore 20,30
Auditorium Marco Biagi
Angela Hewitt pianoforte
Bach
23 febbraio 2008 ore 20,30
Auditorium Marco Biagi
Angela Hewitt pianoforte
Bach
8 marzo 2008 ore 20,30
Auditorium Marco Biagi
Emanuele Arciuli pianoforte
Bach
28 marzo 2008 ore 20,30
Auditorium Marco Biagi
Mario Brunello violoncello
Knaifel, Bach
11 aprile 2008 ore 20,30
Salone d’Onore del Palazzo Ducale
Orchestra da camera della Campania
Direttore Luigi Piovano
Telemann, Bach
1 9 9 8 ı 1 9 9 6 - 1 9 9 7 ı 1 9 9 5 - 1 9 9 6 ı 1 9 9 4 - 1 9 9 5 ı 1 9 9 3 - 1 9 9 4 ı 1 9 9 2 - 1 9 9 3 ı 1 9 9 1 - 1 9 9 2 ı 1 9 9 0 - 1 9 9 1 ı 1 9 8 9 - 1 9 9 0 ı 1 9 8 9 23
Testi ripescati
Lettere, presentazioni, comunicati, lamentazioni, amenità d’epoca
A Mirandola il gioco
dell’improvvisazione e delle affinità
La seconda edizione di Scenergie propone l’approfondimento di uno degli
aspetti più affascinanti della contemporaneità: la complicità della musica
con l’arte estemporanea. Dalle suggestioni della video-art alle divagazioni del
componimento poetico surreale, dalla action-painting alla improvvisazione
scenica, verbale, poetica. Nella musica l’improvvisazione o comunque
l’andamento improvvisativo affondano radici robuste e sotterraneamente
molto diffuse, dal barocco al jazz alla musica etnica. Alcune delle proposte di
Scenergie si collocano appunto all’incrocio tra improvvisazione e suggestione
di accostamenti tra parola e musica.
È per questo motivo che la contemporaneità della musica d’oggi è spesso
associata alla multimedialità teatrale, è spesso anche nuova espressione
teatrale performativa: la sperimentazione non è così fine a se stessa, non è
autoreferenziale, come sovente è accaduto a certe avanguardie, ma ampio
spazio è lasciato alla creatività che elabora con conoscenza e fantasia nuove
forme di spettacolo strutturato e compiuto.
Scenergie mostra così un piccolo panorama dei rapporti esistenti e possibili tra
linguaggio, arte e comunicazione.
Scenergie è un progetto riconosciuto all’interno del “Progetto musica” del
ministero dell’Istruzione, coordinato nazionalmente da una commissione
presieduta dall’on. Luigi Berlinguer, ex Ministro dell’Istruzione, e
regionalmente dall’Assessorato all’Istruzione e dall’Ufficio scolastico regionale,
che intende sviluppare all’interno della scuola, con forza, il sapere musicale.
Scenergie 2008
Auditorium Castello dei Pico, Mirandola
11 gennaio 2008 ore 21
Ironikontemporaneo
Roberto Freak Antoni voce
Alessandra Mostacci pianoforte
Einaudi, Ligeti, Biscarini, Gulda, Cage,
Luppi, Costantini, Satie, Fabbi
18 gennaio 2008 ore 21
Un piccolo Flauto Magico
Luigi Maio musicattore,
regia e disegni
Bruno Fiorentini flauto
Valerio Giannarelli violino
Guido Bottaio pianoforte
Maio (da Mozart)
1 febbraio 2008 ore 21
Music action painting
Gabriele Amadori pittore
Quartetto Sax four fun
Zeni, Davis, Rollins, Hancock
8 febbraio 2008 ore 21
Viva Rota, viva Fellini
Otto e mezzo quartet
Rota
29 febbraio 2008 ore 21
Suoni da favola
Duo pianistico Clavier
Saint-Saëns, Prokof’ev
7 marzo 2008 ore 21
Cerca del tango… Astor y otros
Marco Tezza pianoforte
Piergiorgio Piccoli voce recitante
Granados, Albeniz - Godowski, Piazzolla,
Ginastera, Stravinskij, Puccini, Satie,
Cage, Barber
24 s t a g i o n e 2 0 0 8 - 2 0 0 9 ı 2 0 0 7 - 2 0 0 8 ı 2 0 0 7 ı 2 0 0 6 ı 2 0 0 4 - 2 0 0 5 ı 2 0 0 3 - 2 0 0 4 ı 2 0 0 2 - 2 0 0 3 ı 2 0 0 2 ı 2 0 0 1 ı 1 9 9 9 - 2 0 0 0 ı 1 9 9 9 ı
una domanda a
La Gmi e la solidarietà
internazionale
Francesca Provvisionato
Modena per gli altri è un’associazione
di volontariato onlus impegnata in
progetti di solidarietà in Etiopia, dove
ha realizzato infrastrutture sanitarie
e culturali, promosso lo sviluppo con
tecniche razionali di atttività produttive
tradizionali locali (apicoltura),
allestito biblioteche e aule scolastiche
nel villaggio di Shallalà. A Modena
l’associazione intraprende iniziative
culturali ed incontri con la comunità
etiope, è stata promotrice della ricerca
storica e delle mostre “Modena - Addis
Abeba andata e ritorno ”tenutasi nel
2007 ed è promotrice e cofinanziatrice
del progetto “Relazioni sonore”, che
ha dato vita a un’orchestra composta
da una trentina studenti della scuola
media statale “Guidotti”, italiani e
non, organizzata e diretta da un
insegnante di musica della scuola e
dall’etnomusicologo Luciano Bosi. La
Gmi ha volentieri aderito alla richiesta
di Moxa di co-organizzare una serata
di autofinanziamento e di promozione
dell’associazione, progettata a partire
dalla generosa disponibilità del
mezzosoprano Francesca Provvisionato.
“
Marco Turci
medico, è fondatore dell’associazione
Modena per gli altri, attiva nel volontariato
internazionale, in particolare con progetti
a favore di alcuni villaggio dell’Etiopia. La
Gmi ha collaborato all’organizzazione di due
eventi rivolti a pubblicizzare l’associazione e
alla raccolta di fondi.
La collaborazione tra associazioni
di volontariato così diverse per
natura e obiettivi è sintomatica
del fatto che passione civile ed
entusiasmo, unite a competenza e
professionalità, possono dare vita
ad eventi interessanti. Secondo lei,
le istituzioni pubbliche sostengono
adeguatamente questo potenziale
della collettività?
Limitandosi ad analizzare la realtà
modenese, con le sue centinaia
associazioni di volontariato attive
nei più svariati ambiti di interesse
sociale e culturale, potremmo dire
che sono tantissime le persone che
decidono di diventare volontari e di
regalare una piccola o grande parte
di se per contribuire a rendere
migliore la qualità della vita dei
cittadini, ma cosa non secondaria a
dare maggiore senso alla propria.
I volontari svolgono spesso una
attività di sussidiarietà in ambiti
che gli enti locali da soli non
riuscirebbero a garantire, né
tantomeno a finanziare.
E sarà proprio la nostra passione
civile, la creatività e l’entusiasmo,
la voglia di metterci in discussione,
di sperimentare (anche relazioni
interdisciplinari se così si può dire)
che ci consentirà di continuare
nel nostro impegno, valutando
criticamente il seguito che
eventualmente riusciremo ad avere
e gli interessi che riusciremo ad
intercettare.
Anche gli amministratori fanno i
loro conti…! Un grazie
1 9 9 8 ı 1 9 9 6 - 1 9 9 7 ı 1 9 9 5 - 1 9 9 6 ı 1 9 9 4 - 1 9 9 5 ı 1 9 9 3 - 1 9 9 4 ı 1 9 9 2 - 1 9 9 3 ı 1 9 9 1 - 1 9 9 2 ı 1 9 9 0 - 1 9 9 1 ı 1 9 8 9 - 1 9 9 0 ı 1 9 8 9 25
Musica a parole
Il 29 marzo 2008, presso la
libreria Feltrinelli di Modena,
la Gmi ha co-organizzato la
presentazione di una nuova casa
editrice bolognese, Albisani,
che si è proposta con tre titoli
di “divulgazione musicale colta”,
dedicati ad altrettanti capolavori
della storia della musica: le
Variazioni Goldberg di Bach, la
Sinfonia Pastorale di Beethoven,
il Concerto per clarinetto e
orchestra di Mozart. Tre agili
volumi, che hanno inaugurato la
collana “Chiavi d’ascolto”, redatti
da giovani musicologi e studiosi,
tra i quali il collaboratore
“volontario” della Gmi Tarcisio
Balbo, docente all’Istituto VecchiTonelli, destinati a chi conosce la
musica ma anche a chi solamente
la ascolta, senza conoscerne il
linguaggio specifico.
Presentazione di “Chiavi d’ascolto”
A destra, Tarcisio Balbo e Stefano
Malferrari
Musica a impatto zero
Il 21 giugno si tiene, ogni anno,
la “giornata della musica”. È
un momento di festa, dedicato
a tutti coloro che ascoltano e
che praticano attività musicali, e
soprattutto a coloro che non lo
fanno, perché si avvicinino a una
delle forme fondamentali della vita
espressiva e della comunicazione
umana, oltre che dell’arte e della
cultura.
La Provincia di Modena ha
interpretato questa finalità
rivolgendosi alle Associazioni
modenesi maggiormente attive in
campo musicale, e chiedendo un
contributo di idee per animare
la città in questo giorno di festa
dedicato alla musica.
Da parte sua, essa si è fatta garante
non solo del finanziamento,
ma anche dell’organizzazione
complessiva, della risoluzione delle
mille incombenze burocratiche,
del confronto con tutte le altre
Istituzioni coinvolte, ottenendone
la piena collaborazione anche
grazie al proprio peso istituzionale.
L’attivo coinvolgimento delle
associazioni musicali ha consentito
un forte contenimento dei costi,
ha costituito un’occasione di
positiva relazione tra le associazioni
stesse, ha dato loro un’opportunità
di visibilità verso la comunità
modenese.
Ci auguriamo dunque che
questa iniziativa, che ha anche
visto un grande afflusso di
pubblico e riscosso unanime
apprezzamento, si ripeta negli
anni futuri e soprattutto che
questa modalità di progettazione
e organizzazione condivisa di
attività culturali (musicali, ma non
solo) si diffonda come scelta di
tutte le istituzioni pubbliche, per
sostenere e qualificare l’attività
delle associazioni di volontariato
culturale.
La Gioventù musicale d’Italia ha
partecipato alla prima edizione
con l’organizzazione di un
concorso riservato a musicisti non
professionisti, la cui “finale” si è
tenuta il 21 giugno, all’interno
del cortile dell’Amministrazione
provinciale.
Una giuria di esperti ed il pubblico
presente hanno potuto valutare e
premiare i migliori esecutori.
26 s t a g i o n e 2 0 0 8 - 2 0 0 9 ı 2 0 0 7 - 2 0 0 8 ı 2 0 0 7 ı 2 0 0 6 ı 2 0 0 4 - 2 0 0 5 ı 2 0 0 3 - 2 0 0 4 ı 2 0 0 2 - 2 0 0 3 ı 2 0 0 2 ı 2 0 0 1 ı 1 9 9 9 - 2 0 0 0 ı 1 9 9 9 ı
1
2
3
4
5
dalfarealdire
Allegro programmato
Le scelte artistiche
Organizzare una stagione musicale e “scegliere” i musicisti con i quali realizzarla è un’azione che può prendere
due strade: una facile e una impegnativa. Quella facile:
ci si può permettere di non fare assolutamente nulla,
perché sono gli agenti e i musicisti che ti cercano e offrono la propria arte. Fra l’altro, una componente nuova
e sempre più necessaria a chi voglia intraprendere oggi
la carriera concertistica, è quella legata alla capacità imprenditoriale e alla promozione di se stessi.
Tuttavia, delegare in modo illimitato un’agenzia di spettacolo nasconde un rischio insito nella ricerca di non
rischiare: essendo interessati innanzi tutto alla riuscita
della proposta, ad essere premiato sarà il garantito “prodotto di livello” e, di conseguenza, quasi esclusivamente
il musicista già famoso.
Seconda strada, quella impegnativa ed ambiziosa, che
richiede la chiara coscienza della propria funzione di
connessione tra varie esigenze e competenze: questa
comporta ideare un progetto che risponda ad un percorso di approfondimento (perché l’offerta musicale oggi
non può prescindere da una azione “formativa”), muoversi come “intermediario culturale” cercando di intuire
il valore dell’arte e contemporaneamente soddisfare le
esigenze e i gusti del pubblico, scegliere nel vastissimo
panorama di proposte artistiche con criteri e finalità coerenti con la propria missione.
Per produrre compiutamente arte musicale bisogna
ricercare la qualità sia nel programma proposto sia
nell’interprete. Nell’interprete è “l’espressione” di personalità, di idee, la ricerca di qualcosa di “alto”; il concertista esalta la creatività del compositore attraverso la
fedeltà e la comprensione profonda dell’interpretazione.
Oggi molti giovani artisti si propongono tra mille difficoltà in un settore che, nel passare del tempo, è diventato sempre più povero di occasioni professionali soprattutto per le nuove generazioni. Una delle conseguenze
di questa situazione infelice riguarda anche la scelta del
repertorio. Il giovane musicista che desidera lavorare
cerca di rispondere ai profondi cambiamenti dei gusti e
del modo di fare e accogliere la musica, moltiplicando le
proposte di programmi poco comuni, di repertori poco
frequentati, di commistioni di generi, dando libero sfogo
alla propria creatività.
Si è verificato però che alcuni degli “ammodernamenti”
introdotti nei programmi concertistici degli ultimi anni,
siano stati il frutto di scelte disorientate e velleitarie
che, a lungo andare, hanno determinato una “omologazione”, quasi sempre verso il basso, della proposta.
Non esiste quindi una ricetta o una formula da applicare per confezionare una buona rassegna concertistica
perché per ottenere l’equilibrio dell’offerta artistica,
come nella musica, “movendo dalla sintesi, è possibile
procedere all’analisi, mentre non è consentito muovere
all’inverso” (Camillo Togni). Fra l’altro, per dare compiu-
tezza alla produzione di arte musicale, manca un terzo
elemento, alquanto problematico, che deve ritrovarsi in
piena sintonia con programma e interprete: il pubblico.
È nell’incontro, nella “simpatia” profonda dei tre elementi che avviene la completezza del prodotto artistico,
permettendo di instaurare una “relazione sociale” veramente sui generis tra autore, interprete e pubblico, forse
unica nel campo di tutte le arti.
La partecipazione del pubblico contribuisce direttamente alla creazione musicale, della quale chi suona si fa
tramite privilegiato anche se il pubblico oggi sembra più
attento alla valutazione della qualità dell’interpretazione che sull’ascolto dell’opera musicale.
Harold Bloom dice che “si è o si diventa ciò che si legge” e “quello che sei è l’unica cosa che puoi leggere”. Le
implicazioni di queste affermazioni sono infinite e, applicate alla musica, devono prendere in considerazione
l’esecuzione; ma, allora, è il pubblico che si trasforma e
cresce per effetto di ciò che ascolta, o esso è il soggetto
unico responsabile del mercato dell’arte? Stabilire la supremazia diventa questione molto complicata.
Gli unici dati certi sono che la musica, in entrambi i casi,
è una rassicurante mercanzia emotiva per l’ascoltatore,
e che chi oggi sceglie programma e interprete getta le
radici del futuro dell’arte.
Se la proposta musicale deve essere matrice di cultura
non può limitarsi a ripetere stancamente le ricette di un
tempo e, per adeguarsi ai cambiamenti, non deve necessariamente diventare un supporto ad un non ben definito modello di sviluppo creativo.
Vivificare l’offerta musicale significa attingere instancabilmente al pensiero creativo che gli uomini più avvertiti
(filosofi, scrittori, scienziati ed artisti) stanno coltivando
non dimenticando mai che niente più della musica raggiunge il cuore e la mente di tutti gli uomini.
1 9 9 8 ı 1 9 9 6 - 1 9 9 7 ı 1 9 9 5 - 1 9 9 6 ı 1 9 9 4 - 1 9 9 5 ı 1 9 9 3 - 1 9 9 4 ı 1 9 9 2 - 1 9 9 3 ı 1 9 9 1 - 1 9 9 2 ı 1 9 9 0 - 1 9 9 1 ı 1 9 8 9 - 1 9 9 0 ı 1 9 8 9 27
28 s t a g i o n e 2 0 0 8 - 2 0 0 9 ı 2 0 0 7 - 2 0 0 8 ı 2 0 0 7 ı 2 0 0 6 ı 2 0 0 4 - 2 0 0 5 ı 2 0 0 3 - 2 0 0 4 ı 2 0 0 2 - 2 0 0 3 ı 2 0 0 2 ı 2 0 0 1 ı 1 9 9 9 - 2 0 0 0 ı 1 9 9 9 ı
Alexej Nabioulin
Cristina Ortiz
Maurizio Franco, Stefano Nozzoli e Renato Chicco
Alberto Maria Ruta, Alain Meunier
e Antonello Cannavale
1 9 9 8 ı 1 9 9 6 - 1 9 9 7 ı 1 9 9 5 - 1 9 9 6 ı 1 9 9 4 - 1 9 9 5 ı 1 9 9 3 - 1 9 9 4 ı 1 9 9 2 - 1 9 9 3 ı 1 9 9 1 - 1 9 9 2 ı 1 9 9 0 - 1 9 9 1 ı 1 9 8 9 - 1 9 9 0 ı 1 9 8 9 29
Testi ripescati
Lettere, presentazioni, comunicati,
lamentazioni, amenità d’epoca
Musica classica,
auditorium nuovo
Una stagione romantica
17 concerti per la diciannovesima stagione
della Gioventù musicale di Modena, come
sempre sostenuta dalla collaborazione
della Fondazione Cassa di Risparmio
di Modena. Filo rosso della stagione
2007: il Romanticismo musicale tedesco.
Proprio quello famoso, del “BelSchubert”
(lo SchönSchubert a cui è intitolato il
Festival pianistico e cameristico) e di
Chopin, Brahms, Liszt, Schumann. I
grandi del romanticismo, a partire dal
programma del concerto inaugurale,
“che più romantico non si può”. Ma non
la semplice proposta dei “brani celebri”:
è importante depurare le esecuzioni e
l’ascolto da incrostazioni improprie, da
sentimentalismi e passionalità troppo
volgarmente esibite. Con questa specifica
scelta di repertorio, di musicisti, di lettura
di un’epoca e di una poetica musicali
abbiamo voluto caratterizzare le due
rassegne della stagione 2007, che non
sono dunque “una serie di 17 concerti”,
metà pomeridiani e metà serali. Grande
novità per Modena è la sede dei concerti:
il nuovo Auditorium della Fondazione
Marco Biagi, Aula Magna universitaria
appositamente adattata alle esigenze
musicali, capace di oltre 300 posti. Prezzi
fermi rispetto all’anno scorso, con una
agevolazione in più: la formula “Dolce e
Metà”, che prevede il dimezzamento del
prezzo di uno dei due abbonamenti di
una coppia.
13 gennaio 2007 ore 17,30
Salone d’Onore del Palazzo Ducale
Concerti aperitivo
Silete venti
Danzi, Beethoven
20 gennaio 2007 ore 17,30
Auditorium Marco Biagi
Piani diversi
Antonio Ballista pianoforte
Rossano Sportiello pianoforte jazz
Conduce Maurizio Franco
Prokof’ev, Poulenc, Liszt, Chopin,
Granados, Rossini, Mozart, Debussy,
De Falla
27 gennaio 2007 ore 17,30
Auditorium Marco Biagi
Concerti aperitivo
Duo Giun - Haruka
Schumann, Brahms
3 febbraio 2007 ore 17,30
Auditorium Marco Biagi
Concerti aperitivo
Irina Zahharenkova pianoforte
Liszt, Mozart, Brahms
17 febbraio 2007 ore 17,30
Auditorium Marco Biagi
Concerti aperitivo
Artyom Dervoed chitarra
Garcia, Castelnuovo Tedesco,
Villa Lobos, Brouwer
24 febbraio 2007 ore 17,30
Auditorium Marco Biagi
Concerti aperitivo
Alberto Maria Ruta violino
Alain Meunier violoncello
Antonello Cannavale pianoforte
Fauré, Brahms
3 marzo 2007 ore 17,30
Auditorium Marco Biagi
Concerti aperitivo
Lorenzo Di Bella pianoforte
Czerny, Schubert - Liszt, Liszt, Chopin
10 marzo 2007 ore 17,30
Auditorium Marco Biagi
Concerti aperitivo
Stefano Nozzoli pianoforte
Renato Chicco pianoforte
Conduce Maurizio Franco
Gurdjieff, Bach, Poulenc, Satie, Mozart,
Brahms, Ginastera
19 marzo 2007 ore 21
Auditorium Marco Biagi
Concerto straordinario
Christine Waldmann violino
Carlo Balzaretti pianoforte
Pärt, Faurè, Kreisler, Mendelssohn
Bartholdy, Chopin, Schubert,
Schumann, Skrjabin, Rachmaninov,
Gershwin, Webber
Artyom Dervoed
aperitivi&diversi
16 settembre 2006 ore 21
Auditorium Fondazione San Carlo
Concerto straordinario
Le voci dell’umanità
Jubilee Shouters
Direttore Gianna Grazzini
Tarver, Dawson, Stoker, Trenet, Waller,
Gershwin, canti tradizionali
13 dicembre 2006 ore 21
Teatro Comunale
Concerto di inaugurazione
Quartetto d’archi della Scala
Maurizio Zanini pianoforte
Schubert, Schumann
30 s t a g i o n e 2 0 0 8 - 2 0 0 9 ı 2 0 0 7 - 2 0 0 8 ı 2 0 0 7 ı 2 0 0 6 ı 2 0 0 4 - 2 0 0 5 ı 2 0 0 3 - 2 0 0 4 ı 2 0 0 2 - 2 0 0 3 ı 2 0 0 2 ı 2 0 0 1 ı 1 9 9 9 - 2 0 0 0 ı 1 9 9 9 ı
settima edizione
Auditorium Marco Biagi
24 marzo 2007 ore 20,30
Mario Brunello violoncello
Andrea Lucchesini pianoforte
Ligeti, Schubert, Berio, Brahms
28 marzo 2007 ore 20,30
Alexej Nabioulin pianoforte
Schubert, Chopin, Schumann
30 marzo 2007 ore 20,30
Gianluca Luisi pianoforte
Schubert, Liszt
4 aprile 2007 ore 20,30
Cristina Ortiz pianoforte
Schubert, Debussy, Brahms, Chopin
14 aprile 2007 ore 20,30
David Trio
Haydn, Schubert
19 aprile 2007 ore 20,30
Arcadi Volodos pianoforte
Schubert, Schumann, Liszt
22 aprile 2007 ore 20,30
Wandering stars
Schubert, Händel, Rossini, Paganini,
Chopin
28 aprile 2007 ore 20,30
Matthias Goerne baritono
Alexander Schmalcz pianoforte
Schubert
Gianluca Luisi
Mario Brunello e Andrea Lucchesini
1 9 9 8 ı 1 9 9 6 - 1 9 9 7 ı 1 9 9 5 - 1 9 9 6 ı 1 9 9 4 - 1 9 9 5 ı 1 9 9 3 - 1 9 9 4 ı 1 9 9 2 - 1 9 9 3 ı 1 9 9 1 - 1 9 9 2 ı 1 9 9 0 - 1 9 9 1 ı 1 9 8 9 - 1 9 9 0 ı 1 9 8 9 31
Su e giù per le scale
Ma dove farli, questi concerti?
Ridotto del Teatro Comunale: la
norma di sicurezza consentiva 99
posti a sedere, e ci trovammo da un
certo momento in poi con persone
sulle scale e nei corridoi ad allungare
il collo (e le orecchie) come davanti
alla passerella degli Oscar. Teatro della
Fondazione San Carlo: 154 poltroncine,
più le (abusive) invenzioni (proprio
nel senso etimologico di sedie trovate,
chissà dove) del pubblico. E ci capitò
di distribuire i bigliettini all’esterno
per dare la precedenza ai soci e a
chi si presentava per primo, come al
supermercato. Finalmente, dal 2006,
l’Auditorium Marco Biagi: 328 posti
comodi, che accolgono anche gli
spettatori dell’ultimo minuto. E un
po’ ci dispiace, perché vorremmo il
tutto esaurito anche qui. Speriamo che
accada presto!
In queste tre fondamentali tappe
si condensa l’evoluzione della Gmi
modenese e la sua crescita in venti
anni. Ma, scorrendo l’indice dei
concerti organizzati in 20 anni, si può
fare un viaggetto storico-artisticorimediale del centro storico di
Modena, ripercorrendo alcuni luoghi
notevoli, e altri per niente notevoli, ma
semplicemente disponibili ad ospitare
attività concertistiche. All’inizio fu il
Sala prove del Comunale
Teatro Storchi
Galleria Civica
Auditorium Chiesa San Carlo
Auditorium Marco Biagi
32 s t a g i o n e 2 0 0 8 - 2 0 0 9 ı 2 0 0 7 - 2 0 0 8 ı 2 0 0 7 ı 2 0 0 6 ı 2 0 0 4 - 2 0 0 5 ı 2 0 0 3 - 2 0 0 4 ı 2 0 0 2 - 2 0 0 3 ı 2 0 0 2 ı 2 0 0 1 ı 1 9 9 9 - 2 0 0 0 ı 1 9 9 9 ı
Teatro Cittadella, caratteristica struttura parrocchiale adattata
alle evolute esigenze teatrali dell’ultimo quarto del secolo
scorso. Ben presto iniziò l’alternanza con il bellissimo Ridotto
del Teatro Comunale, magico luogo di intervalli, fumo (un
tempo), ristoro e rinfreschi, relazioni sociali, parte non
trascurabile dell’affezione al Teatro in generale (come per
tutti i luoghi di riti e ritrovi periodici: lo stadio, “tutte le sere
al tempio…” e via dicendo).
Tenere i concerti al Comunale significava per ciò stesso
accreditarne la qualità, e fu un elemento chiave per lo
sviluppo dell’Associazione. Però.
Però i posti non sono numerati, il pavimento di antico
legno cigola come in un film horror, le finestre danno
direttamente sulla strada e i suoi bus, l’acustica è decisamente
“abbondante”, i camerini sono distanti 100 metri e tre
piani; insomma, i luoghi da concerto non si possono
improvvisare, nemmeno in un teatro. Senza contare i giorni
di indisponibilità, o la presenza di gruppi da camera, che
al Ridotto non ci stanno proprio. E furono occasioni per
esplorare tutti i recessi dell’edificio: la sala prove (affascinante
mansarda sui tetti, quanto mai inadatta alla musica per un
pubblico pagante), la platea (in casi eccezionali) e persino
il palcoscenico, con i musicisti spalle alla sala e il pubblico
rivolto a guardare come sfondo platea e palchi vuoti:
ambientazione affascinante e anche acusticamente valida. Se
non fosse per la limitata capienza e per norme sulla sicurezza
sempre più rigide, che oggi vietano simili allestimenti,
sarebbe una delle pochissime soluzioni da mantenere in
vita. E poi, l’Auditorium dell’Istituto musicale Orazio Vecchi:
inadeguato e male attrezzato (singolare caso, per una scuola
di musica. Come un ristorante senza cucina, un campo da
calcio senza le porte, una chiesa senza l’altare). Qua e là, nei
vent’anni, altri luoghi. Uno prestigiosissimo, per qualche
appuntamento che si conferma ogni anno: il Salone d’Onore
del Palazzo Ducale; altri per dare particolari atmosfere
(ma anche, diciamolo, per ripiego), come la Galleria
Civica; altri per esigenze di rassegna, come il Cortile del
Melograno. Infine, immancabili come in ogni città italiana,
le rassegne musicali nelle chiese: soprattutto Sant’Agostino,
San Vincenzo, San Carlo. Freddo, caldo, esigenze del culto,
acustica assolutamente infelice, sedute scomodissime, niente
o quasi servizi per artisti e pubblico, difficoltà ad organizzare
la biglietteria, rumori esterni: una meraviglia. Finchè
disposizioni vaticane stabilirono che le Chiese adibite al culto
possono ospitare solo musica sacra e ad accesso gratuito. Solo
il San Carlo, che non è luogo di liturgia, rimase disponibile
per le attività concertistiche, dopo che il teatro della stessa
Fondazione si mostrò insufficiente a contenere tutto il
pubblico. L’installazione di una costosa camera acustica,
appositamente noleggiata (vedi il capitolo dedicato alla
stagione 2006), ne migliorò sensibilmente la qualità sonora.
Infine, e finalmente, l’Auditorium della Fondazione Marco
Biagi, che è un buon compromesso tra esigenze musicali e
destinazione diversa (accademica): ma quanta fatica!
E forse non è ancora finita.
Salone d’Onore Accademia Militare
Teatro Comunale
Teatro Fondazione San Carlo
Chiesa di San Vincenzo
1 9 9 8 ı 1 9 9 6 - 1 9 9 7 ı 1 9 9 5 - 1 9 9 6 ı 1 9 9 4 - 1 9 9 5 ı 1 9 9 3 - 1 9 9 4 ı 1 9 9 2 - 1 9 9 3 ı 1 9 9 1 - 1 9 9 2 ı 1 9 9 0 - 1 9 9 1 ı 1 9 8 9 - 1 9 9 0 ı 1 9 8 9 33
Un auditorium musicale
per Modena
“
Marina Orlandi Biagi
presidente della Fondazione Marco Biagi.
La sua volontà è stata determinante nel fare
si che l’Aula Magna della Fondazione fosse
adattata ad Auditorium e messa a disposizione
dell’intera città.
Quale bilancio si sente di stilare
dopo due anni di apertura della
Fondazione Marco Biagi come
Auditorium e sala convegni per
l’intera città?
da Fondazione Marco Biagi
a cura di Tiziano Lugli e Luciano Rivi,
ed. Franco Cosimo Panini, 2008
Foto Raffaello Scatasta
Era il 2-02-2002: forse il due e lo
zero sono i “numeri magici” dell’ira
e della rivendicazione. Infatti, dopo
il concerto del pianista Alexander
Romanovsky (allora un ragazzo e
oggi un giovanissimo grande talento,
ospite per la terza volta nel 2009
della stagione Gmi) tenuto nel
ridotto del Comunale in condizioni
assurde, la Gmi disse “basta!” e
promosse una campagna perché
Modena finalmente si dotasse di un
auditorium per la musica. L’elenco
delle iniziative che si susseguirono
sarebbe piuttosto lungo: molti luoghi
vennero esplorati (il futuro Baluardo
Cittadella allora in restauro, l’exAmcm, la chiesa del Paradisino, altri
ancora) da un gruppo comprendente
istituzioni e associazioni istituito
dall’allora assessore alla Cultura
Gianni Cottafavi. Nemmeno un ragno
uscì però dal buco, e si continuò
in situazioni precarie per acustica
e attrezzature o insufficienti per
capienza (il Teatro e l’Auditorium
San Carlo, la Chiesa di San
Vincenzo). Il problema ha avuto
una soluzione nel 2006, purtroppo
a seguito della tragica vicenda di
terrorismo che sta all’origine della
una domanda a
realizzazione della Fondazione Marco
Biagi, quando la Fondazione Cassa
di Risparmio di Modena intervenne
a finanziare l’adattamento dell’Aula
Magna ad auditorium.
Ci sarebbe molto da dire sulle
modifiche progettuali introdotte
nell’attuale Auditorium, sulla difficoltà
a fare comprendere le esigenze
specifiche dell’esecuzione musicale,
ma anche sulla collaborazione
del Teatro Comunale e dei suoi
tecnici, sull’appoggio generoso e
intelligente della Presidente della
Fondazione Biagi, Marina Orlandi
Biagi, in fin dei conti sulla buona
volontà di tutti gli enti e le istituzioni
coinvolti. Ma tant’è: l’auditorium
c’è, venne inaugurato per la musica
il 1° dicembre 2006 e i modenesi si
possono godere finalmente un luogo
“quasi ottimo” per la musica.
Anzitutto sono lieta che la ex-Aula
Magna (possiamo ben dire così,
credo!) della Fondazione intitolata
a Marco Biagi sia un luogo non
solo accademico, ma aperto alla
città, alle istituzioni locali, alle
associazioni culturali, alle imprese
che ne fanno richiesta e che la
utilizzano per i più vari scopi. Ciò
non era scontato: non era previsto
nel progetto, nè nella previsione
iniziale dei costi, e se si è data
una risposta positiva alle richieste
che venivano da molte parti (e
tra esse, non certo ultima per
tenacia e argomentazioni, dalla
Gioventù musicale), lo si deve al
rispetto della volontà di realizzare
una struttura viva e produttiva di
cultura - obiettivo per il quale mi
sono personalmente impegnata
- e all’adesione convinta della
Fondazione Cassa di Risparmio di
Modena, che ha investito le risorse
necessarie per la trasformazione
e l’adattamento ad uso pubblico
e di auditorium. Dalla fine del
2006 questo utilizzo è aumentato
e si è organizzato sempre meglio.
Importante è stato anche l’impegno
del Comune, e dell’Assessorato alla
cultura, che ha inteso sostenere
l’utilizzo da parte delle Associazioni
culturali con una convenzione
che copre, per un certo numero di
eventi ogni anno, i rilevanti costi di
apertura dell’Auditorium.
Mi piace ricordare, tra questi eventi,
i concerti organizzati dalla Gmi,
che sono anche numericamente
la frazione principale dell’utilizzo
esterno della struttura. Ho
partecipato qualche volta ai concerti
della Gmi con amici appassionati
di musica, o con i miei figli,
34 s t a g i o n e 2 0 0 8 - 2 0 0 9 ı 2 0 0 7 - 2 0 0 8 ı 2 0 0 7 ı 2 0 0 6 ı 2 0 0 4 - 2 0 0 5 ı 2 0 0 3 - 2 0 0 4 ı 2 0 0 2 - 2 0 0 3 ı 2 0 0 2 ı 2 0 0 1 ı 1 9 9 9 - 2 0 0 0 ı 1 9 9 9 ı
compatibilmente con i miei impegni
di lavoro e di vita, che sono per
lo più non modenesi. A parte la
grande qualità delle esecuzioni,
l’entusiasmo e la passione di
giovani talenti o di grandi Maestri
dell’interpretazione, ho potuto
cogliere un clima di attenzione e
curiosità intellettuale, ma anche
un tono leggero, un’atmosfera
quasi amicale, un’attenzione al
pubblico e un rispetto per il luogo
veramente singolari. Insomma, direi
che le attività dell’Auditorium Biagi
e in particolare quelle della Gmi
costituiscono un piccolo contributo
di civiltà, di buone relazioni, di
stimolo alla curiosità intellettuale.
Il che è la base della cultura e della
civiltà di un popolo, e dunque un
fatto certamente non estraneo ad
un luogo che è dedicato all’alta
formazione, e in particolare allo
studio delle relazioni e delle regole
che governano le imprese e le
istituzioni, che in buona misura
dipendono dalla cultura e dalla
civiltà delle persone che le devono
formulare e vivere quotidianamente.
I quotidiani modenesi, all’inizio del febbraio 2002, diedero
grande risalto all’esigenza di un auditorium per la musica
1 9 9 8 ı 1 9 9 6 - 1 9 9 7 ı 1 9 9 5 - 1 9 9 6 ı 1 9 9 4 - 1 9 9 5 ı 1 9 9 3 - 1 9 9 4 ı 1 9 9 2 - 1 9 9 3 ı 1 9 9 1 - 1 9 9 2 ı 1 9 9 0 - 1 9 9 1 ı 1 9 8 9 - 1 9 9 0 ı 1 9 8 9 35
La prima volta
dell’auditorium Biagi
Il convegno “Cultura Benessere
Crescita” organizzato da Fondazione
Cassa di Risparmio di Modena,
Comune di Modena, Università di
Modena e Reggio Emilia, Centro
di analisi delle politiche pubbliche,
Consulta della Cultura del Comune,
inaugurò il 1° dicembre 2006 le
attività dell’Auditorium Biagi,
“sfruttandone” in un’unica giornata
tutte le potenzialità: parole, immagini,
musica, canto. Il convegno fece il
punto sul progetto che sta tuttora
analizzando sotto diversi aspetti il
rapporto tra cultura e qualità della
vita urbana (si veda in proposito
l’Appendice al presente volume),
presentando in particolare i risultati
di un’indagine condotta su oltre
70 delle circa 200 Associazioni di
volontariato culturale presenti in
città. Dopo il convegno pomeridiano,
la giornata si concluse con “I suoni
dell’Auditorium”, un programma
progettato e condotto da alcune
associazioni musicali modenesi: oltre
alla Gmi, gli Amici dei teatri, gli
Amici della Musica, l’Associazione
musicale estense, la Corale Luigi
Gazzotti, il Modena jazz club. La
Gmi contribuì con la proiezione del
video “L’altra voce della musica”,
realizzato dal giornalista e musicologo
Helmut Failoni sull’attività didattica
di Claudio Abbado a Caracas e
commentato dall’autore con Giuseppe
Fausto Modugno, pianista e ora
responsabile didattico dell’Accademia
dell’Orchestra Mozart e con Mirella
Freni, ospite d’onore della serata.
Giuseppe Fausto Modugno e il
pianista jazz Luigi Bonafede, proposto
dal Modena jazz club, si sono poi
esibiti e “sfidati” in un breve concerto
secondo la formula “Piani diversi”.
“
una domanda a
Paola Reggiani
Gelmini
dopo una lunga carriera di dirigente pubblico
presso il Comune e l’Università di Modena,
è attualmente direttore generale della
Fondazione Marco Biagi.
Quali sono le principali opportunità
e quali le difficoltà affrontate per
aprire ad un utilizzo pubblico l’Auditorium e i servizi della Fondazione
Marco Biagi?
Alla fine del 2004 quando ormai
il progetto per la riqualificazione
dell’Edificio XXVI Settembre era
completata e la Fondazione Marco
Biagi si apprestava, unitamente
all’Agenzia del Demanio, ad appaltare i lavori, il Sindaco ed il Presidente
della Fondazione Cassa di Risparmio
di Modena proposero una modifica
al progetto per permettere di utilizzare l’Auditorium della Fondazione
per attività concertistiche e musicali.
Foto di Raffaello Scatasta,
da Fondazione Marco Biagi, cit.
36 s t a g i o n e 2 0 0 8 - 2 0 0 9 ı 2 0 0 7 - 2 0 0 8 ı 2 0 0 7 ı 2 0 0 6 ı 2 0 0 4 - 2 0 0 5 ı 2 0 0 3 - 2 0 0 4 ı 2 0 0 2 - 2 0 0 3 ı 2 0 0 2 ı 2 0 0 1 ı 1 9 9 9 - 2 0 0 0 ı 1 9 9 9 ı
Per non smentirci
Proposte di miglioramento
per l’auditorium Biagi
Gli effetti positivi della disponibilità
di un auditorium “vero” si vedono già
ora: in due anni abbiamo organizzato
al Biagi spettacoli multimediali,
ospitato grandi interpreti, aumentato
il pubblico, registrato le esecuzioni
con qualità professionale. È dunque
giunto il momento… di chiedere
nuovi sviluppi e adeguamenti. E
magari ci fosse qualche impresa
privata o cooperativa che finalmente
si rendesse conto che una vivace
attività culturale cittadina porta
benefici all’economia tutta, attira
o trattiene sul territorio i migliori
talenti e i giovani più intellettualmente
dotati, e dunque mettesse mano al
portafoglio, “lato sponsorizzazione”:
non a un’associazione, ma a una
struttura aperta alla città. Ecco le
principali esigenze di migliorie
rilevate dal pubblico o dalla Gmi,
riguardo le quali è in corso un’attenta
analisi di fattibilità e costi, in positiva
collaborazione con la Fondazione
Biagi.
Innalzamento del palco
I musicisti sono quasi invisibili dalle
poltrone di platea, e la consuetudine
alla frequentazione di teatri fa
immediatamente percepire questo
limite al pubblico. Anche l’acustica si
gioverebbe di un posizionamento più
alto degli strumenti.
Biglietteria
La Gmi ha investito risorse, a
partire dalla stagione 2008-2009,
nell’attivazione di un sistema di
biglietteria informatizzata, con tanto
di prevendita e vendita on-line.
Tale sistema dovrebbe invece essere
attivato, con il contributo di qualche
sponsor, a servizio permanente della
struttura, e non dal singolo utilizzatore,
promuovendo così un sistema di
supporto per tutti gli organizzatori,
che fino ad ora hanno lavorato “in
parallelo”, indipendentemente l’una
dall’altra, moltiplicando così attività tra
loro simili e realizzandole con risorse
molto scarse. La condivisione di un
unico punto di vendita legato al luogo
di spettacolo sarebbe certo più efficace
ed efficiente.
Tecnologie e connessioni
Sempre più spesso spettacoli e anche
concerti si avvalgono di proiezioni,
effetti audio e video, ecc.
Inoltre, si va diffondendo la
trasmissione via web di programmi in
diretta o la possibilità di un ascolto
differito (di grande interesse è il sito
www.magazzini-sonori.it, promosso e
gestito dalla Regione Emilia-Romagna).
Occorre dunque adeguare gli impianti
dell’Auditorium Biagi a queste
esigenze. Anche le attività convegnistica
e accademica si gioverebbero della
possibilità di una connessione diretta
via web (audio e video).
Foto d’epoca dell’interno del “Centro rionale XXVI Settembre”, da Fondazione Marco Biagi, cit.
Fin dalla sua costituzione la Fondazione Marco Biagi, nella persona del
suo Presidente, avevano ipotizzato
un utilizzo polifunzionale della
struttura affinché questa sede fosse
aperta alla città e al territorio e non
rimanesse un luogo chiuso alle sole
attività di alta formazione, di studio
e ricerca.
Con il contributo finanziario della
Fondazione Cassa di Risparmio di
Modena la struttura è stata perciò
modificata rendendola idonea
acusticamente per attività concertistiche.
Fino dall’apertura dell’edificio
(novembre 2006) è iniziata una
collaborazione molto positiva con la
Gioventù musicale che, soprattutto
all’inizio, ha posto dei problemi
organizzativi abbastanza complessi.
Fare convivere attività universitarie con iniziative pubbliche ha
richiesto una grande duttilità nella
organizzazione degli eventi e delle
varie iniziative. Va dato atto che
la collaborazione molto stretta ha
portato comunque, al di là di piccoli
problemi, ad una gestione estremamente positiva e molto apprezzata dalla città. In questi due anni
i miglioramenti sono stati notevoli
e proprio in questi giorni stiamo
presentando insieme alla Gioventù
musicale un progetto di modifiche,
molto limitate ma indispensabili
per rendere ancora più accogliente
l’Auditorium con la certezza che le
autorità locali così come è avvenuto
per la modifica del progetto, saranno
disponibili a contribuire alla realizzazione di queste migliorie.
Con soddisfazione possiamo inoltre
rilevare che oggi siamo in grado
di rendere disponibili non solo gli
spazi dell’Auditorium ma anche i
servizi annessi e di poter permettere
alla Gioventù musicale di svolgere
appieno le proprie attività con piena
soddisfazione degli amanti della
musica della nostra città.
1 9 9 8 ı 1 9 9 6 - 1 9 9 7 ı 1 9 9 5 - 1 9 9 6 ı 1 9 9 4 - 1 9 9 5 ı 1 9 9 3 - 1 9 9 4 ı 1 9 9 2 - 1 9 9 3 ı 1 9 9 1 - 1 9 9 2 ı 1 9 9 0 - 1 9 9 1 ı 1 9 8 9 - 1 9 9 0 ı 1 9 8 9 37
Testi ripescati
una domanda a
Lettere, presentazioni, comunicati, lamentazioni, amenità d’epoca
Un incontro di linguaggi
Teatro musicale, teatro strumentale,
concerto scenico, micro-opera,
performance, melologo, art song o
sprechoper: una grande varietà di forme
di spettacolo interagiscono con la
musica d’oggi, una varietà di linguaggi
estetici - parola gesto suono immagine
drammaturgia - che nel dialogo
con il mondo della musica innesca
evoluzioni d’arte a cui corrispondono
scoperte e invenzioni ogni volta
differenti.
Musica contemporanea è, oggi più
che mai, anche rilettura del passato
realizzata con gli strumenti e le
cognizioni del presente.
È la rivisitazione integrale o la
trascrizione più o meno fedele, la
interpretazione improvvisata del
jazz, l’armonia contemporanea che
audacemente prende forma dalle
composizioni “classiche” originali,
è la metamorfosi dell’antico nel
contagio con la musica elettronica, il
jazz, il rock.
La scommessa è coltivare la
“contaminazioni” utili anche ad
un percorso di “formazione alla
musica”, rifuggendo un eclettismo
indiscriminato, ed evitando il
sincretismo banale.
Questo multiforme binomio di
teatro e musica è il fil rouge della
rassegna “Scenergie”, che la Gioventù
musicale di Modena ha progettato
per il Comune di Mirandola, con un
“vantaggio” di partenza: il fascino del
luogo, il Castello dei Pico finalmente
restituito a vita e funzioni pubbliche.
Tra il 30 settembre 2006 e il 9
marzo 2007 avremo otto occasioni
“
Cristina Ceretti
assessore alla cultura del Comune
di Mirandola dal 2004 al 2008, ha promosso
e sostenuto la rassegna Scenergie,
che la Gmi modenese organizza dal 2006.
Quali sono le particolarità della
gestione di attività culturali in un
comune non capoluogo di provincia?
Leggere, ascoltare e vivere il tempo
presente. E metterlo in scena. Non
accontentarsi mai, non chiudersi
dietro al pretesto di bilanci contenuti. E tenere sempre un accurato
equilibrio tra i soggetti coinvolti,
dal semplice cittadino all’artista di
fama, dall’associazione di volontari
alle Istituzioni. Ognuno contribuisce
a fare la sua parte, con onestà intellettuale e coerenza di progetto.
Tenere lo sguardo dritto verso il
futuro e mescolarsi nelle piazze.
Capire cosa vogliono le persone,
senza sottrarsi alle cose inedite.
Un esempio concreto: Scenergie.
È un’esperienza molto bella, in cui
la musica si mette in gioco con
linguaggi differenti: con il cinema,
la letteratura, l’arte e le tecnologie
più avanzate.
E prova a mettere in campo produzioni nuove, per valorizzare i giovani
di talento.
Credo che anche questo sia un compito di chi amministra. Valorizzare
le competenze e i talenti del proprio
territorio, costruendo occasioni di
stimolo e di crescita.
Oggi, in ambito culturale, tutto si è
complicato e semplificato allo stesso tempo. La cultura passa attraverso una prospettiva relazionale e
reticolare che ci avvolge, nonostante tutto. È in quella relazione che va
cercata la forma più profonda dello
“stare insieme”, nello spazio delle
nostre città, piccole o grandi che
siano non importa.
38 s t a g i o n e 2 0 0 8 - 2 0 0 9 ı 2 0 0 7 - 2 0 0 8 ı 2 0 0 7 ı 2 0 0 6 ı 2 0 0 4 - 2 0 0 5 ı 2 0 0 3 - 2 0 0 4 ı 2 0 0 2 - 2 0 0 3 ı 2 0 0 2 ı 2 0 0 1 ı 1 9 9 9 - 2 0 0 0 ı 1 9 9 9 ı
per “mettere in scena le energie”,
musicali e teatrali, con riferimento
al teatro musicale da camera
contemporaneo, alle avanguardie
del Novecento alla musica
elettroacustica, alla multimedialità,
e anche con prime esecuzioni scritte
appositamente per “Scenergie”.
Largo spazio è lasciato di proposito
a giovani musicisti, affiancati nel
cartellone a famosi interpreti
e autori: ovviamente non solo
musicisti, ma anche letterati e attori.
È stata dura portare a termine
senza Roberto Verti, musicologo e
docente dell’Orazio Vecchi, le due
produzioni “mirandolesi-modenesi”
destinate a Scenergie, da lui volute
e curate. I colleghi e gli amici di
Roberto hanno avuto la presunzione
di continuare il suo lavoro e
dedicano questo originale aspetto
di “Scenergie” alla sua memoria,
confidando di non tradirla.
Scenergie 2006-2007
Auditorium Castello dei Pico, Mirandola
30 settembre 2006 ore 21
Un petit train de plaisir
di Azio Corghi (da Rossini)
Versione con voce recitante
prima esecuzione assoluta
Milena Vukotic voce recitante
Angela Annese pianoforte
Filippo Faes pianoforte
7 ottobre 2006 ore 21
Chi è Wolfgang?
di Saul Beretta
La Crus - Musicamorfosi
Mozart, Brubeck, La Crus, Prokof’ev,
Nirvana, Bataloni, Nozzoli, Otolab
20 ottobre 2006 ore 21
Cose viste a destra e a sinistra
da un’idea di Roberto Verti
Scenergie Ensemble
Pärt, Satie, Cage, Schnittke
24 novembre 2006 ore 21
Pierrot solare
Luisa Sello flauto
Chaminade, Zanettovich, Iafigliola,
Calderoni, Stockhausen, Talmelli, Strobl,
De Raaf, Coral
26 gennaio 2007 ore 21
Il vecchio in gabbia
Scenergie Ensemble
Stravinskij, Indulti
9 febbraio 2007 ore 21
Tanit
Melologo di Fabrizio Festa
Simone Santini sassofoni
Federico Poli percussioni
Fabrizio Festa sintetizzatori
23 febbraio 2007 ore 21
Muti musicati
Sonata Islands
Galante, Del Corno, De Rossi Re
una domanda a
“
Giampaolo Ziroldi
dirigente dei servizi culturali del Comune di
Mirandola. In questa veste segue la convenzione tra Comune e Gmi per la progettazione
e lo svolgimento della rassegna Scenergie.
Quali sono, a suo avviso, gli elementi
di maggiore qualità e interesse nel
lavoro comune tra un ente pubblico e
un’associazione di volontariato?
Le realtà associative costituiscono
di norma un prezioso strumento
di valorizzazione e crescita di un
territorio. Dell’impegno e delle
competenze che esse sono in
grado di mettere a disposizione può
trarre grande vantaggio in termini
generali l’intera comunità. L’ente
locale, che per propria natura è
l’ente esponenziale rappresentativo
degli interessi di una collettività, è
tenuto a promuovere le attività delle
associazioni e può positivamente e
nobilmente sfruttare nel contempo
il partecipato apporto di queste. Si
tratta di un equlibrio sottile però.
Come per tutte le forme di collaborazioni, cooperazioni o anche,
in forma più stretta, di matrimoni,
ciascun soggetto è chiamato
a svolgere in maniera piena e
consapevole la propria parte. Non
devono esserci invasioni di campo
o tentativi più o meno manifesti di
ridurre il ruolo e la parte dell’altro.
Comune ed associzione hanno
obiettivi, finalità e compiti diversi,
ma le azioni di entrambi devono
ricadere in maniera utile e proficua
su tutta la cittadinanza. Quando
l’ente locale e la forma associativa
riescono a trovare la formula giusta
di rispetto e cooperazione reciproca,
i risultati che si possono ottenere da
un lavoro comune di entrambi possono davvero raggiungere livelli di
assoluta qualificatissima eccellenza.
9 marzo 2007 ore 21
Boîte à Musique
Simonetta Bungaro pianoforte
Walter Zanetti chitarra
Corrado Bungaro violino, viola
a bordone, steel drum
Carlo La Manna contrabbasso
Caridad Isabel Barragan
scenografia di luce
Stockhausen, Gurdjieff, Brahem
1 9 9 8 ı 1 9 9 6 - 1 9 9 7 ı 1 9 9 5 - 1 9 9 6 ı 1 9 9 4 - 1 9 9 5 ı 1 9 9 3 - 1 9 9 4 ı 1 9 9 2 - 1 9 9 3 ı 1 9 9 1 - 1 9 9 2 ı 1 9 9 0 - 1 9 9 1 ı 1 9 8 9 - 1 9 9 0 ı 1 9 8 9 39
Rudolf Buchbinder
Herbert Schuch
Marco Rizzi
40 s t a g i o n e 2 0 0 8 - 2 0 0 9 ı 2 0 0 7 - 2 0 0 8 ı 2 0 0 7 ı 2 0 0 6 ı 2 0 0 4 - 2 0 0 5 ı 2 0 0 3 - 2 0 0 4 ı 2 0 0 2 - 2 0 0 3 ı 2 0 0 2 ı 2 0 0 1 ı 1 9 9 9 - 2 0 0 0 ı 1 9 9 9 ı
1 9 9 8 ı 1 9 9 6 - 1 9 9 7 ı 1 9 9 5 - 1 9 9 6 ı 1 9 9 4 - 1 9 9 5 ı 1 9 9 3 - 1 9 9 4 ı 1 9 9 2 - 1 9 9 3 ı 1 9 9 1 - 1 9 9 2 ı 1 9 9 0 - 1 9 9 1 ı 1 9 8 9 - 1 9 9 0 ı 1 9 8 9 41
Testi ripescati
Lettere, presentazioni, comunicati, lamentazioni, amenità d’epoca
La stagione
La stagione 2006 è la più ricca finora proposta dall’impegno volontario della Gmi
modenese, sostenuto dalla fiducia e collaborazione accordate come sempre dalla
Fondazione Cassa di Risparmio di Modena. Cinque Concerti aperitivo si terranno tra
il 14 gennaio e il 25 febbraio, al Teatro e all’Auditorium San Carlo. L’inaugurazione,
grazie alla sensibilità dell’Accademia Militare, si terrà nel Salone d’Onore del Palazzo
Ducale. Due concerti della rassegna Piani diversi si terranno il 18 marzo e l’1 aprile.
La rassegna, giunta al suo terzo anno di vita, è organizzata con la collaborazione del
Modena jazz club.
Il sesto Festival pianistico internazionale: dieci concerti che configurano in realtà
sempre più un festival cameristico, mantenendo alcune costanti: grandi nomi, prezzi
molto contenuti, un filo conduttore ben evidente. K’06 è il titolo scelto quest’anno,
250° anniversario della nascita di Mozart. Il sottotitolo del festival dice che siamo al
250° anno di Mozart, non da lui, e quella che ci attende in tutto il mondo, per tutto
l’anno, è in fondo una sua grande, unica opera: la K2006.
Il festival
L’inaugurazione del festival, al teatro Comunale, il prossimo 9 marzo, è affidata ai
Solisti della straordinaria Orchestra Mozart, creata a Bologna da Claudio Abbado.
La conclusione, al decimo concerto, il 12 maggio, con Rudolf Buchbinder. Un
ringraziamento particolare va al Maestro Aldo Ciccolini, che torna come ospite
della Gmi dopo una memorabile presenza alla prima edizione del festival, nel
2000. Molti dei più giovani tra i pianisti ospiti sono stati suoi allievi, a riprova
del fatto che nel suo caso la grande arte si accompagna alla grande capacità
didattica. Tutta la stagione è costellata dalla presenza di grandi interpreti: alcuni
molto conosciuti anche dal pubblico modenese, come la concittadina Francesca
Provvisionato, mezzosoprano dalla luminosa carriera internazionale, che per la
prima volta si esibirà in duo con Bruno Canino, grande Maestro e appassionato
divulgatore della musica. Anche il Quartetto di Cremona, Gianluca Luisi, Matteo
Fossi, il Trio Archè, Roberto Cominati, sono già stati ospiti delle stagioni della
Gmi. E tutti hanno negli anni confermato doti e mantenuto promesse.
Quasi tutti i concerti si terranno nel Teatro e nell’Auditorium della Fondazione
San Carlo, dove verrà installata, per i due mesi di K’06, una “camera acustica”
migliorativa delle condizioni di ascolto. È un impegno organizzativo ed
economico che la Gmi sostiene a beneficio della città, che in certa misura
supplisce alla mancanza di un vero auditorium musicale. Una realizzazione che
ha visto la collaborativa disponibilità della Fondazione San Carlo e la competenza
professionale di Salv.a.t.i. (l’Associazione per la salvaguardia dell’acustica dei
teatri italiani). Nuova anche l’ora di inizio dei concerti del Festival, anticipati
alle 20,30 (mentre restano alle 18 i “Concerti aperitivo”): un allineamento
“europeo” che segue il mutamento degli stili della nostra vita e dei tempi che
la scandiscono. Cambiano un poco anche gli aperitivi che seguono i concerti
del sabato pomeriggio. Con il sostegno della condotta modenese di Slow Food
proponiamo prodotti e vini “di nicchia”, in particolare dell’Appennino modenese,
da affiancare alle selezioni offerte dalla “Compagnia del Taglio”: perché Gmi è
per la diversità culturale, ma anche colturale.
17 settembre 2005 ore 21
Chiesa di San Vincenzo, Modena
Concerto straordinario
...Il giardino dei nostri istinti...
Milena Vukotic voce
Angela Annese pianoforte
Filippo Faes pianoforte
Debussy, Ravel
20 dicembre 2005 ore 21
Teatro Comunale
Concerto di inaugurazione
Igor Oistrakh violino
Natalia Zertsalova pianoforte
Mozart, Beethoven, Mendelssohn
Bartholdy, Čajkovskij,
Paganini - Kreisler
aperitivi&diversi
14 gennaio 2006 ore 18
Salone d’Onore del Palazzo Ducale
Concerto aperitivo
Quartetto di Venezia
Mozart
21 gennaio 2006 ore 18
Teatro Fondazione San Carlo
Concerti aperitivo
Kenji Nakagi violoncello
Miho Nagata pianoforte
Martinu°, Dvořák, Poulenc
4 febbraio 2006 ore 18
Teatro Fondazione San Carlo
Concerti aperitivo
Trio Archè
Mendelssohn Bartholdy, Smetana
18 febbraio 2006 ore 18
Teatro Fondazione San Carlo
Concerti aperitivo
Adriano Del Sal chitarra
Llobet, Anonimo, Regondi, Rodrigo,
Morricone, Barrios
25 febbraio 2006 ore 18
Auditorium Fondazione San Carlo
Concerti aperitivo
Giovanni Allevi pianoforte
Allevi
4 marzo 2006 ore 21
Auditorium Fondazione San Carlo
Piani diversi
Roberto Prosseda pianoforte
Michele Di Toro pianoforte jazz
Conduce Maurizio Franco
Schubert, Chopin, Pärt, Boulez, Ligeti,
Clementi, Bach, Scarlatti, Mozart
1 aprile 2006 ore 21
Auditorium Fondazione San Carlo
Piani diversi
Matteo Fossi pianoforte
Paolo Birro pianoforte jazz
Conduce Maurizio Franco
Schumann, Brahms, Schöenberg, Chopin,
Janáček, Bach, Bartók
42 s t a g i o n e 2 0 0 8 - 2 0 0 9 ı 2 0 0 7 - 2 0 0 8 ı 2 0 0 7 ı 2 0 0 6 ı 2 0 0 4 - 2 0 0 5 ı 2 0 0 3 - 2 0 0 4 ı 2 0 0 2 - 2 0 0 3 ı 2 0 0 2 ı 2 0 0 1 ı 1 9 9 9 - 2 0 0 0 ı 1 9 9 9 ı
sesta edizione
9 marzo 2006 ore 20,30
Teatro Comunale
I solisti dell’Orchestra Mozart
Mozart
12 aprile 2006 ore 20,30
Auditorium Fondazione San Carlo
Andrea Padova pianoforte
Mozart
11 marzo 2006 ore 20,30
Auditorium Fondazione San Carlo
Francesca Provvisionato
mezzosoprano
Bruno Canino pianoforte
Schumann, Mozart
21 aprile 2006 ore 20,30
Auditorium Fondazione San Carlo
Aldo Ciccolini pianoforte
Mozart, Musorgskij
25 marzo 2006 ore 20,30
Auditorium Fondazione San Carlo
Quintetto di fiati Bibiena
Roberto Cominati pianoforte
Ravel, Mozart
31 marzo 2006 ore 20,30
Auditorium Fondazione San Carlo
Quartetto d’archi di Cremona
Mozart
WAM: la vita e il tempo di Mozart
Conferenza di Piero Melograni
4 aprile 2006 ore 20,30
Auditorium Fondazione San Carlo
Gianluca Luisi pianoforte
Bach, Mozart
30 aprile 2006 ore 20,30
Auditorium Fondazione San Carlo
Marco Rizzi violino
Luca Ranieri viola
Mozart
Mozart e i soldi
Conferenza di Rudolf Angermüller
3 maggio 2006 ore 20,30
Auditorium Fondazione San Carlo
Herbert Schuch pianoforte
Bach, Haydn, Mozart, Schumann
12 maggio 2006 ore 20,30
Auditorium Fondazione San Carlo
Rudolf Buchbinder pianoforte
Mozart, Beethoven
I Solisti dell’Orchestra Mozart
1 9 9 8 ı 1 9 9 6 - 1 9 9 7 ı 1 9 9 5 - 1 9 9 6 ı 1 9 9 4 - 1 9 9 5 ı 1 9 9 3 - 1 9 9 4 ı 1 9 9 2 - 1 9 9 3 ı 1 9 9 1 - 1 9 9 2 ı 1 9 9 0 - 1 9 9 1 ı 1 9 8 9 - 1 9 9 0 ı 1 9 8 9 43
In occasione del 250° anniversario della
nascita di Mozart, la Gmi modenese ha
pubblicato, in collaborazione con l’Agenzia
Einaudi di Bologna e Modena, una cartella
contenente la stampa anastatica della
composizione che il giovane Wolfgang
Amedeus scrisse come prova d’esame per
l’ammissione all’Accademia dei Filarmonici
di Bologna, nel 1770.
La cartella contiene la “brutta copia”
consegnata da Mozart alla commissione
esaminatrice, le “correzioni” del Rettore
dell’Accademia, padre Martini, e la versione definitiva della composizione, l’antifona
“Quaerite primum regnum Dei” KV 86.
Un saggio del curatore dell’edizione,
Antonio Baroncini, autore anche delle
riproduzioni fotografiche degli spartiti,
completa la strenna, regalata ai soci sostenitori della Gmi. I manoscritti mozartiani
originali sono oggi conservati in due luoghi
diversi, il Museo della Musica e l’Accademia Filarmonica di Bologna, e sono molto
difficilmente visionabili. Questo ci pare un
ulteriore motivo di interesse dell’iniziativa,
resa possibile dal contributo dell’Agenzia
per la vendita rateale della casa editrice
Einaudi.
44 s t a g i o n e 2 0 0 8 - 2 0 0 9 ı 2 0 0 7 - 2 0 0 8 ı 2 0 0 7 ı 2 0 0 6 ı 2 0 0 4 - 2 0 0 5 ı 2 0 0 3 - 2 0 0 4 ı 2 0 0 2 - 2 0 0 3 ı 2 0 0 2 ı 2 0 0 1 ı 1 9 9 9 - 2 0 0 0 ı 1 9 9 9 ı
Effetto Musica
Il secondo anno di collaborazione
della Gmi con l’Unione dei Comuni
dell’Area Modena Nord ha visto la
suddivisione dell’organizzazione dei
concerti con il Teatro Comunale di
Modena, che dall’anno successivo
avrebbe poi avuto il pieno
affidamento dell’iniziativa. I quattro
concerti proposti dalla Gmi ben
rappresentano la varietà dei generi
e delle ascendenze musicali, di
tradizioni culturali e provenienze
geografiche diverse. Dopo questo
biennio di feconda collaborazione,
la Gmi ha ricondotto il proprio
impegno sulle stagioni modenesi,
attivando con il Comune di Mirandola
la collaborazione per la rassegna di
teatro musicale “Scenergie”.
31 marzo 2006 ore 21
Auditorium del Centro Culturale,
San Felice sul Panaro
Sport e divertimenti nella Parigi
della Belle Époque
Michele Marelli clarinetto
Stefano Nozzoli pianoforte
Dario Scapitta voce recitante
Satie, Debussy, Poulenc, Honegger
22 aprile 2006 ore 21
Auditorium del Centro Culturale,
San Felice sul Panaro
Stelle e striscie.
La musica del nuovo continente
Christine Waldmann violino
Carlo Balzaretti pianoforte
Macdowell, Dvořák, Tradizionale, Blues,
Johnson, Gershwin, Glass, Webber
5 maggio 2006 ore 21
Sala Polivalente,
San Prospero sulla Secchia
Le danze della terra
Giorgio Dellarole fisarmonica
Piazzolla, Corelli, Schederjew, Tradizionale,
Scappini, Pozzoli
26 maggio 2006 ore 21,30
Teatro Varini, San Possidonio
Il sabato in un villaggio dell’Est europeo
Trio Klezmer
Tradizionale
una domanda a
“
Paolo Montanari
musicista, collaboratore del quotidiano
L’informazione, edito a Modena da poco più
di un anno. Segue con assiduità e attenzione
critica le stagioni della Gmi, recensendone
i concerti.
Come si coniugano la competenza
“tecnica” musicale, la necessità
di sintetizzare in brevi spazi giudizi
complessi e articolati e il dovere del
giornalista di un quotidiano di essere
comprensibile alla maggior parte dei
lettori?
In duemila battute è impossibile fare
discorsi profondi sull’arte. Spesso
ho la sconfortante impressione di
compilare una sterile pagellina.
Essere un musicista poi non aiuta.
Quanti capiranno se scrivo “controsoggetto”? Non saranno certo i miei
articoli a rimediare all’impreparazione
musicale degli italiani. Piuttosto, tento
di stimolare un dibattito nei miei 15
lettori offrendo schiettamente la mia
opinione. Il “bravi tutti” di circostanza
è inutile e dannoso. L’offerta culturale
di Modena si è molto arricchita negli
ultimi anni, ma l’atteggiamento del
pubblico rimane provinciale. Com’è
possibile che ci fossero posti vuoti
al “Clavicembalo ben temperato”
di Angela Hewitt, l’appuntamento
musicale più importante della stagione
2007-2008 (e personalmente una delle
esperienze più belle della mia vita)? La
formazione del pubblico è il problema
cruciale della musica colta oggi. La
Gmi ha promosso iniziative significative in questo campo, ma si può e si
deve fare di più, se vogliamo che ci
sia un pubblico per la musica colta
anche tra 40 anni. Io cerco di portare il
mio contributo, dando visibilità anche
e soprattutto a quelle associazioni
che non possono godere di grandi
finanziamenti e soprattutto di strutture
e organizzazione stabili, ma che sono
indispensabili alla vita culturale di
questa città. A Modena, musica da
camera significa Gmi. Al riguardo,
mi augurerei di ascoltare più musica
vocale, dopo il bel concerto di Goerne
della primavera 2007 - non solo Lieder,
ma anche musica francese e italiana
- un repertorio fondamentale che in
Italia viene colpevolmente trascurato.
1 9 9 8 ı 1 9 9 6 - 1 9 9 7 ı 1 9 9 5 - 1 9 9 6 ı 1 9 9 4 - 1 9 9 5 ı 1 9 9 3 - 1 9 9 4 ı 1 9 9 2 - 1 9 9 3 ı 1 9 9 1 - 1 9 9 2 ı 1 9 9 0 - 1 9 9 1 ı 1 9 8 9 - 1 9 9 0 ı 1 9 8 9 45
La camera da musica
L’aumento del pubblico che frequenta
le stagioni della Gmi modenese e il
particolare interesse destato dall’anno
mozartiano hanno reso necessario
trasferire i concerti del festival (e anche
il concerto aperitivo tenuto da Giovanni
Allevi) dal Teatro della Fondazione San
Carlo (che ha la capienza di 154 posti,
ampliata con aggiunta “spontanea” di
panche e sedie a circa 180) alla Chiesa
Auditorium sottostante, restaurata e
adibita a sala da concerto negli anni
Settanta.
La Gmi ha affrontato il problema
della cattiva resa acustica per la
musica da camera, che caratterizza
questo, come molti altri luoghi nati
per scopi diversi, adottando soluzioni
tecnologiche di avanguardia. Con un
investimento finanziario rilevante,
è stata allestita una camera acustica
sul palco dell’Auditorium San Carlo
e sono stati collocati dei grandi
tendaggi sul fondo, il che ha migliorato
notevolmente l’adeguatezza della sala
all’attività concertistica. Della struttura
si è giovata anche la rassegna “A viva
voce”, organizzata ogni anno da Ert e
Fondazione San Carlo.
L’Azienda Suono Vivo di Padova, attiva
in molti teatri e luoghi concertistici,
al chiuso e all’aperto, ha realizzato
l’allestimento, con la generosa
collaborazione dell’Associazione
Salvati. A riprova del fatto che - in
campo culturale - non esiste qualità
senza la presenza contemporanea di
competenza professionale e passione.
Con il trasferimento delle attività
all’Auditorium Marco Biagi, dalla
stagione 2007, le esigenze di condizioni
adeguate all’ascolto sono in gran parte
state soddisfatte da modifiche strutturali
introdotte.
Prove di acustica
Suono Vivo ha realizzato gratuitamente
uno studio di acustica dell’auditorium
San Carlo, affidandolo ad una
équipe guidata dal prof Nicola Prodi,
dell’Università di Ferrara. Le prove
di acustica sono state realizzate: a
sala vuota e senza camera acustica;
a sala vuota dopo l’allestimento
della struttura; con la presenza di un
pubblico di 300 persone. Sono state
giudicate le variazioni dei tre “parametri
di qualificazione sonora” derivanti
dall’allestimento della camera acustica.
Riverberazione e tempo di riverbero
(sensazione di permanenza del suono
dopo che esso è cessato). Camera e
tendaggi hanno diminuito di circa 1
secondo il tempo di riverberazione delle
frequenze medie.
Chiarezza del suono (il “ritardo” con
cui il suono arriva nelle diverse zone
della sala rispetto al suono diretto).
Il miglioramento è stato consistente
soprattutto per le posizioni più lontane
dal palco, perché partivano
da condizioni più sfavorevoli.
“Rinforzo” del suono (come dire:
l’amplificazione naturale della
sala). L’introduzione di materiali
fonoassorbenti ha inevitabilmente
causato una complessiva diminuzione
del livello di ascolto, ma il riequilibrio
così ottenuto tra suono riverberato e
prime riflessioni, a favore di queste
ultime, ha provocato un sensibile
aumento della nitidezza dell’ascolto.
La relazione contiene grafici dettagliati
e suggerimenti per ulteriori interventi
migliorativi dell’acustica della sala,
sia per la musica, sia per il parlatorecitazione.
La camera acustica allestita nella Chiesa San Carlo
Giovanni Allevi
Bruno Canino e Francesca Provvisionato
46 s t a g i o n e 2 0 0 8 - 2 0 0 9 ı 2 0 0 7 - 2 0 0 8 ı 2 0 0 7 ı 2 0 0 6 ı 2 0 0 4 - 2 0 0 5 ı 2 0 0 3 - 2 0 0 4 ı 2 0 0 2 - 2 0 0 3 ı 2 0 0 2 ı 2 0 0 1 ı 1 9 9 9 - 2 0 0 0 ı 1 9 9 9 ı
una domanda a
“
Maria Luisa Vaccari
presidente e fondatrice di Suono Vivo srl,
azienda padovana leader nel Service acustico
naturale che dal suo esordio, nel 1998,
progetta, produce e distribuisce camere
acustiche per orchestra in Italia ed in Europa.
Ha trasformato la propria grande passione
per la musica in un’idea imprenditoriale
funzionale, 100% made in Italy, a beneficio
concreto sia del pubblico che degli esecutori.
Perchè tanta attenzione alla qualità
della resa acustica dei luoghi della
musica? Non è sufficiente soprattutto nel caso di concerti
nelle chiese o all’aperto, destinati
spesso ad un pubblico non esperto,
offrire l’occasione di ascoltare brani
di musica colta? Chi coglierà la
differenza?
Innanzitutto capita sempre più spesso - basti pensare ai festival estivi,
ad esempio - di assistere a concerti
in luoghi non deputati all’esecuzione musicale proprio come gli
spazi aperti oppure le chiese, che
presentano caratteristiche acustiche
differenti e di rado a vantaggio
dell’intelligibilità del suono. Suono
Vivo si occupa di restituire ad ogni
nota, sul palco e nell’area di ascolto, il giusto volume, timbro, colore
e definizione, mantenendo intatti e
nitidi, fino nei minimi dettagli, equilibri e dinamiche. Tutto il pubblico
beneficerà di un’esperienza sensibilmente migliore. Tra gli estimatori
delle camere acustiche Suono Vivo
ci sono molti grandi artisti di fama
internazionale, direttori, solisti,
intere orchestre. Krystian Zimerman,
di recente, ha espresso ad esempio
il desiderio di poter continuare a
studiare all’interno di una delle
nostre strutture, tale era la sensazione di comfort provata. Un ascolto
migliore da parte di chi suona si
traduce in un concerto eccellente
per il pubblico e la qualità acustica
sta guadagnando sempre più spazio
tra le priorità degli organizzatori. È
un segno di rispetto nei confronti
sia dei musicisti che dell’audience.
1 9 9 8 ı 1 9 9 6 - 1 9 9 7 ı 1 9 9 5 - 1 9 9 6 ı 1 9 9 4 - 1 9 9 5 ı 1 9 9 3 - 1 9 9 4 ı 1 9 9 2 - 1 9 9 3 ı 1 9 9 1 - 1 9 9 2 ı 1 9 9 0 - 1 9 9 1 ı 1 9 8 9 - 1 9 9 0 ı 1 9 8 9 47
48 s t a g i o n e 2 0 0 8 - 2 0 0 9 ı 2 0 0 7 - 2 0 0 8 ı 2 0 0 7 ı 2 0 0 6 ı 2 0 0 4 - 2 0 0 5 ı 2 0 0 3 - 2 0 0 4 ı 2 0 0 2 - 2 0 0 3 ı 2 0 0 2 ı 2 0 0 1 ı 1 9 9 9 - 2 0 0 0 ı 1 9 9 9 ı
Andrea Dindo e Antonello Salis
Michele Marasco e Quartetto Elisa
Laura Gorna
1 9 9 8 ı 1 9 9 6 - 1 9 9 7 ı 1 9 9 5 - 1 9 9 6 ı 1 9 9 4 - 1 9 9 5 ı 1 9 9 3 - 1 9 9 4 ı 1 9 9 2 - 1 9 9 3 ı 1 9 9 1 - 1 9 9 2 ı 1 9 9 0 - 1 9 9 1 ı 1 9 8 9 - 1 9 9 0 ı 1 9 8 9 49
Testi ripescati
aperitivi&diversi
Il Festival pianistico Gmi caratterizza
il “Maggio Musicale Modenese” 2005
18 settembre 2004 ore 21
Chiesa di San Vincenzo
Concerto straordinario
Yesh Gvul
Musica klezmer
Lettere, presentazioni, comunicati, lamentazioni, amenità d’epoca
Incuranti del crescente successo “di critica e di pubblico” ottenuto dai concerti delle
precedenti quattro edizioni del Festival pianistico internazionale Gmi Modena”,
abbiamo avuto la bella idea – per questa quinta edizione - di non fare più un festival
di soli concerti, e nemmeno di solo pianoforte.
Come mai? Così, per complicarci l’esistenza, ponendoci nuove sfide. In realtà, è
il pubblico ad averci chiesto di ampliare il panorama della musica prescelta per
affrontare un tema o un periodo, seguendo il filo conduttore che caratterizza
ogni edizione, e ad averci anche espresso il desiderio di un po’ di parole, oltre
a tanta musica. Quindi, ecco il pianoforte affiancato da altri strumenti, fino al
Sestetto cameristico, ed ecco tre conferenze-concerto, che affiancano alla musica
la trattazione dei temi in cui si articola il Festival 2005: la musica russa e francese
tra Ottocento e Novecento, la rottura delle forme classiche (precedente o laterale
rispetto alla rivoluzione dodecafonica), l’intreccio tra simbolismo, recupero di
identità nazionali, virtuosismo legato alla grande diffusione del concertismo e
alla nascita della “riproducibilità tecnica” dell’arte musicale. Gli appuntamenti
del Festival aumentano così di numero e diventano otto, nella stagione più ricca
dei quasi venti anni di vita della Gmi modenese: complessivamente, 32 concerti.
I “soliti” Concerti aperitivo, alcuni appuntamenti straordinari, la rassegna “Piani
diversi”, organizzata in collaborazione con il Modena jazz club, questo quinto
Festival (non solo) pianistico, e l’avvio della collaborazione con l’Associazione dei
Comuni dell’Area Nord, che ha chiesto alla Gmi modenese di proporre i dieci
concerti della rassegna “Effetto Musica”, anch’essa in svolgimento tra aprile e
maggio. Va da sé che l’insieme delle attività organizzate non avrebbe visto la luce (e
nemmeno la progettazione) senza l’attivo contributo e sostegno della Fondazione
Cassa di Risparmio di Modena. Una stagione assai positiva, con più concerti, più
pubblico, grande qualità dell’offerta, che si chiude in un Maggio 2005 fitto di altri
appuntamenti e rassegne, organizzati da Istituzioni grandi e piccole, a Modena e
in provincia. Praticamente, uno al giorno. Ah, se ci fosse la capacità di promuovere
e pubblicizzare in modo integrato questi eventi, che bell’azione di marketing
territoriale sarebbe! Un vero e proprio MaMuMo: Maggio Musicale Modenese,
perché Modena non vive solo di motori e cibi vari. Sarà per un altro anno.
17 novembre 2004 ore 21
Teatro Comunale
Concerto di inaugurazione
Quartetto Artis
Mozart, Zemlinsky, Mendelssohn
Bartholdy
4 dicembre 2004 ore 18
Teatro Fondazione San Carlo
Concerti aperitivo
Kyoko Ebisawa-Ogawa pianoforte
Mozart, Schubert
11 dicembre 2004 ore 18
Galleria Civica
Concerti aperitivo
Quartetto Elisa - Michele Marasco
Mozart, Haydn, Boccherini
15 gennaio 2005 ore 18
Teatro Fondazione San Carlo
Concerti aperitivo
Trio David
Haydn, Beethoven, Šostakovič
22 gennaio 2005 ore 18
Teatro Fondazione San Carlo
Concerti aperitivo
Masataka Goto pianoforte
Taneyev, Schubert, Smetana, Liszt
4 febbraio 2005 ore 21
Galleria Civica
Piani diversi
Carlo Balzaretti pianoforte
Enrico Intra pianoforte jazz
Conduce Maurizio Franco
Bach, Satie, Chopin, Beethoven,
Schumann, Poulenc
Antonio Ballista e Massimo Crispi
Quartetto Artis
5 febbraio 2005 ore 18
Galleria Civica
Concerti aperitivo
Ritratti di Signore
Massimo Crispi tenore
Antonio Ballista pianoforte
Bellini, Hahn, Wolf, Mozart,
Montsalvatge, Granados, Debussy,
Gershwin, Tosti, Fernandez, Porter,
Ponchielli
Masataka Goto
Guillame Martigné e Juliana Steinbach
50 s t a g i o n e 2 0 0 8 - 2 0 0 9 ı 2 0 0 7 - 2 0 0 8 ı 2 0 0 7 ı 2 0 0 6 ı 2 0 0 4 - 2 0 0 5 ı 2 0 0 3 - 2 0 0 4 ı 2 0 0 2 - 2 0 0 3 ı 2 0 0 2 ı 2 0 0 1 ı 1 9 9 9 - 2 0 0 0 ı 1 9 9 9 ı
12 febbraio 2005 ore 21
Teatro Fondazione San Carlo
Concerto straordinario
Ramin Bahrami pianoforte
Bach
26 febbraio 2005 ore 18
Teatro Fondazione San Carlo
Concerti aperitivo
Guillame Martigné violoncello
Juliana Steinbach pianoforte
Brahms, Stravinskij
5 marzo 2005 ore 18
Teatro Fondazione San Carlo
Concerti aperitivo
Flavio Sala chitarra
Re Alfonso X “El Savio”, Bach, Barrios,
Mertz, Torroba, Turina
10 marzo 2005 ore 21
Teatro Fondazione San Carlo
Piani diversi
Gianluca Luisi pianoforte
Davide Fregni pianoforte jazz
Conduce Maurizio Franco
Schubert, Čajkovskij, Bach, Petrassi, Liszt
19 marzo 2005 ore 18
Teatro Fondazione San Carlo
Concerti aperitivo
Laura Gorna violino
Stefania Bellocchio pianoforte
Stravinskij, Debussy, Ravel
3 aprile 2005 ore 20,30
Teatro Fondazione San Carlo
Concerto straordinario
Gabriele Betti flauto
Donatella Pieri pianoforte
Davide Fregni pianoforte jazz
Bach, Debussy, Poulenc, Donizetti, Scarlatti
quinta edizione
2 maggio 2005 ore 21
Chiesa di San Vincenzo
Rocco Filippini violoncello
Andrea Bacchetti pianoforte
Bach, Beethoven, Webern, Wagner
Passaggi d’epoca
Conferenza di Roberto Verti
6 maggio 2005 ore 21
Chiesa di San Vincenzo
Lorenza Borrani violino
Matteo Fossi pianoforte
Prokof’ev, Stravinskij
L’anima russa e il primo Novecento
Conferenza di Maria Rosaria Boccuni
10 maggio 2005 ore 21
Teatro Comunale
Mikhaïl Rudy pianoforte
Debussy, Stravinskij, Prokof’ev
13 maggio 2005 ore 21
Chiesa di San Vincenzo
Donatella Pieri pianoforte
Giuseppe Fausto Modugno pianoforte
Debussy, Ravel
Impressioni francesi
Conferenza di Gian Paolo Minardi
16 maggio 2005 ore 21
Chiesa di San Vincenzo
Simone Pedroni pianoforte
Debussy, Hindemith, Skrjabin, Prokof’ev
23 maggio 2005 ore 21
Teatro Comunale
Quartetto Elisa
Michel Dalberto pianoforte
Dmitri Sitkovetsky violoncello
Webern, Debussy, Mahler, Chausson
25 maggio 2005 ore 21
Teatro Comunale
Igor Kamenz pianoforte
Šostakovič, Debussy, Ravel, Čajkovskij,
Skrjabin, Rachmaninov, Balakirev
31 maggio 2005 ore 21
Teatro Comunale
Andrei Gavrilov pianoforte
Skrjabin, Ravel, Prokof’ev
21 aprile 2005 ore 21
Teatro Fondazione San Carlo
Piani diversi
Andrea Dindo pianoforte
Antonello Salis pianoforte jazz, fisarmonica
Conduce Maurizio Franco
Beethoven, Scarlatti, Schumann,
Rossini, Satie, Debussy
6 giugno 2005 ore 21
Auditorium Fondazione San Carlo
Concerto di chiusura della stagione
Orchestra Filarmonica di Bacau
Direttore Ovidiu Balan
Gabriele Betti flauto
Rossini, Verdi, Chaminade, Stravinskij
Lorenza Borrani
1 9 9 8 ı 1 9 9 6 - 1 9 9 7 ı 1 9 9 5 - 1 9 9 6 ı 1 9 9 4 - 1 9 9 5 ı 1 9 9 3 - 1 9 9 4 ı 1 9 9 2 - 1 9 9 3 ı 1 9 9 1 - 1 9 9 2 ı 1 9 9 0 - 1 9 9 1 ı 1 9 8 9 - 1 9 9 0 ı 1 9 8 9 51
Roberto Verti, un amico
Con la stagione 2004-2005 si consolidò
il rapporto di collaborazione volontaria
tra la Gmi modenese e Roberto Verti,
musicologo, critico e docente dell’Istituto
Orazio Vecchi, dove era docente di
Storia della musica e aveva avviato un
laboratorio di pubblicistica musicale.
Oltre a redigere in prima persona
saggi e programmi di sala per la Gmi,
si impegnò in questa veste di docentemaieuta nella collaborazione che
portò da quell’anno a commissionare
ai giovani studenti le “schede per
l’ascolto” relative ai programmi del
festival pianistico e, più recentemente,
anche dei concerti aperitivo. Erano
numerosi i progetti comuni in
cantiere: dalle produzioni per
“Scenergie” che stava curando, ad
una più articolata e ricca convenzione
tra Gmi e Istituto Vecchi, quando
Roberto Verti morì improvvisamente,
il 15 marzo 2006. Anche per onorarne
la passione e l’impegno abbiamo
comunque proseguito nello sviluppo
delle attività e dei progetti avviati con
lui. Ma è proprio Roberto, che ci
manca.
Pubblichiamo nella pagina a fianco il saggio scritto da Roberto Verti per il programma
di sala del festival pianistico Gmi “Bianchi e Neri” (che egli inaugurò con una conferenza
il 2 maggio 2005): un esempio della sua intelligenza critica e delle sue vaste conoscenze
(esattamente all’opposto dell’erudizione iper specialistica di tanta musicologia). Dalla
sua scrittura traspaiono arguzia argomentativa e quella calda e sorridente disposizione
d’animo propria della cultura intesa anzitutto come stile di vita.
L’impero delle luci
Note su qualche cosa di francese, in musica
di Roberto Verti
Le pagine sulla musica che ci ha lasciate Alberto Savinio, il fratello non
solo pittore di Giorgio De Chirico, sono sparse di odori, una miniera di
figure, d’immagini, cui - ma con tratto più umorale e una vena in più di sottil
cattiveria - può paragonarsi, nella prosa musicale italiana del Novecento,
forse solo il genio di Bruno Barilli (cose bellissime ne ha pubblicate Alfredo
Casella: ma la sua prosa e l’aria ch’egli respirava erano francesi, piuttosto
che italiane).
Per dir qualcosa di “musica francese” si può partire dallo strumento in
bianco e nero. Negli scritti che Einaudi pubblicò col titolo di Scatola sonora,
uno è dedicato appunto a “L’ora del pianoforte”. Saremo intorno al 1940, il
testo non è datato. Savinio scrive che “non è la prima, questa nostra, delle
grandi epoche del pianoforte”, e ricorda lo Chopin “Orfeo del pianismo”,
Clara Schumann, Liszt. Ma aggiunge: “Quelle però non sono le vere epoche
del pianoforte. La vera epoca del pianoforte comincia soltanto adesso.
Soltanto adesso il pianoforte comincia a parlarci la sua lingua chiara e nuda,
a rivelarci la verità. Soltanto adesso avviene l’incontro tra il pianoforte, strumento dell’astrazione musicale, e una musica fatta a immagine sua, ossia
nuda, fredda, precisa, astratta. Soltanto adesso il pianoforte trova “pane per
i suoi denti”. Per Savinio, la “lingua chiara e nuda” del pianoforte si trovò
con lo Stravinskij di Petrouchka, o nei pianoforti delle Noces. Parla, Savinio,
della “dentatura” del pianoforte, di un pianoforte “strumento del nostro
tempo” - sottolineatura che potrebbe persino far pensare a improbabili
tentazioni futuriste - e che di questo strumento intendesse appunto cogliere
la percussiva ferocia piuttosto che il cantabile. “Apparentemente Benedetti
una domanda a
“
Giovanni Indulti
docente all’Istituto Vecchi-Tonelli, è uno dei “soci
fondatori” della Gmi modenese e - da lontano - ne
ha sempre seguito l’attività, con qualche episodico ma prezioso coinvolgimento. Testimoniato
anche dal presente Almanacco.
Caro Giovanni, sei stato legato da un
sodalizio professionale e di amicizia
con Roberto Verti, e per questo ti chiediamo un ricordo del nostro comune
amico.
A detta di molti, Roberto Verti era del
tutto anti-accademico. Il fatto però di
essere socio onorario della gloriosa
Accademia Filarmonica di Bologna
lusingava la sua vanità, e non cercava
di nasconderlo, anzi ogni tanto ci
civettava su. Era solito abbordare le
questioni più serie e impegnative con
toni leggeri, spesso con fare ironico
e leggermente provocatorio; soprattutto dava l’impressione di credere
che i suoi interlocutori conoscessero
bene quel che si stava trattando, che
anzi ne sapessero (quasi) più di lui.
Questione di bon ton, da accademico.
E, come gli accademici genuini, era
terribilmente tollerante, persino di
Michelangeli suona il pianoforte; sostanzialmente egli suona più strumenti in
uno, e particolarmente l’organo nei registri acuti, la celeste e anche il flauto”. Ha
nelle orecchie l’ineffabile, faustiana Arietta dell’opera 111 beethoveniana, il Savinio che dice di Benedetti Michelangeli, e quello dei Reflets sur l’eau di Debussy
(“il pianismo di Michelangeli diventò riflesso e sprazzo di luce”).
Ecco, questa idea del cercare il “vero” pianoforte laddove il pianoforte fa di tutto
per non essere tale, e anzi s’adopera per ‘imitare’ altro - sia esso il flauto o la
percussione argentina della celesta o la furia slava e percussiva di Petrouchka
- questa idea di uno “strumento dell’astrazione musicale” si può forse legittimamente forzare a chiave di lettura di qualche cosa che si possa definire “francese”
nel pianismo e, per estensione, qualcosa che si possa definire “musica francese”
tout court, ammesso abbia un senso ragionar di nazioni nel nostro contesto.
Nel luogo comune - e quindi con un sicuro fondamento di verità - la “musica
francese” è quella cosa che non ha molta forma e disegno, che non ha granché
rigore, che ha molto colore; è la musica che ha inventato il sassofono in pieno
Ottocento perché il gigantismo orchestrale postrivoluzionario alla Berlioz aveva
bisogno della sutura fra legni e ottoni; è la musica esotica che già in Massenet,
ma ovviamente soprattutto nel Claude Debussy ammaliato dall’Oriente all’Expo
del 1889 (quella della Tour Eiffel), trova spazi abbondanti per la seduzione di
scale senza semitoni che tanto lontana fecero sembrare, d’un botto, la musica
d’ogni giorno che fino a poco prima aveva riempito l’atmosfera dei salons pronti
alla Recherche proustiana. Musica esotica, musica che cerca motivi in un altrove,
in una alterità: magari nell’immagine simbolista, nel pomeriggio di un fauno
alla Mallarmé, nell’eco mitica del flauto debussiano di Syrinx. A Debussy, per
esempio, il belga César Franck provocava qualche prurito: era “belga”, appunto,
quell’uomo così intrigato di armonie germanizzanti, di contrappunto e senso della
forma, e non certo un francese dell’Ile-de-France, dove nelle tele di Monet le
ombre degli alberi si scioglievano nelle tinte dell’acqua. Il pianoforte regna, in
52 s t a g i o n e 2 0 0 8 - 2 0 0 9 ı 2 0 0 7 - 2 0 0 8 ı 2 0 0 7 ı 2 0 0 6 ı 2 0 0 4 - 2 0 0 5 ı 2 0 0 3 - 2 0 0 4 ı 2 0 0 2 - 2 0 0 3 ı 2 0 0 2 ı 2 0 0 1 ı 1 9 9 9 - 2 0 0 0 ı 1 9 9 9 ı
questo empire des lumières, l’impero delle luci: perché il pianoforte, visto da
questa prospettiva, torna utilissimo per l’intrinseca astrazione, perché sul pianoforte “si dice” di poterlo fare, ma non si può davvero “cantare”, si ambisce
a farlo ma non si può davvero “legare”, non si può davvero “respirare”, perché
del pianoforte tocchi un tasto e poi c’è qualcosa d’altro, c’è la meccanica a
incaricarsi di “tradurre” in suono – sempre un po’ impropriamente – quel tocco
lontano sull’ebano e l’avorio. Suggestione per suggestione, molto “francese”
nel senso della “luce” era stato già il Settecento di Rameau e soprattutto di
Couperin amatissimi da Debussy e da Ravel, con quel loro uso della tastiera cembalistica in funzione coloristica, quel loro trasformare gruppetti trilli
mordenti semplici e doppi all’insù e all’ingiù in grumi di materia pittorica, in
lumini di biacca brillantissimi, à la manière dei coevi vedutisti veneziani, intrisi
delle acque lagunari abitate da Bellotto, Guardi e Canaletto, amate poi da
Turner e ancora dopo dagli impressionisti, da Ruskin e da Proust, da Wagner
che muore di febbraio a Ca’ Vendramin Calergi, nella città che, allo scorcio del
Cinquecento, aveva ascoltato per mano di Giovanni Gabrieli la prima partitura
della storia nella quale si parlasse di “piano” e di “forte”; nella città che aveva
portato alla pittura il culto della luce e alla musica quello dello spazio, spartito
nella croce della basilica di San Marco e nei colori, ancora, di pifferi e cornetti
a raddoppiare le voci acute e tromboni e violoni a raddoppiare il grave.
Mutatis mutandis, nelle cento varianti che rendono Ravel lontano da Debussy,
Debussy lontano da Massenet, Massenet lontano da un Fauré, il fil rouge sembra essere, sempre, questo sguardo sull’altrove. E, a furia di pensare a quello,
di pensare a ciò che era altro dalla musica, in terra di Francia si finì per ‘inventare’ il Novecento, scoprendo la cosa che più di tutte era lontana dalla musica
intesa come insieme organizzato: il Suono, ritrovato dopo mille seduzioni nella
sua qualità primigenia, nel suo tutto tondo primordiale, prossimo alla mistica di
un Olivier Messiaen.
fronte alla stolidità. C’era una cosa che, almeno questa, lo
irritava: l’invadenza di quei professor Sotutto, che coniugano
la mediocrità con la certezza che gli altri ne sappian meno
di loro, in particolar modo se questi altri usano appunto toni
leggeri e magari divertiti. E gli è capitato a volte di ricevere
istruzioni e “direttive” da veri fenomeni della mediocrità,
proprio nel campo in cui lui scorazzava con la libertà più
sicura: la musicologia. Io ghignavo allora dicendogli che a
me cose del genere non potevano capitare: non avevo la sua
tolleranza e il suo bon ton. Quel che cercava di non lasciare
apparire, era il rigore. Ad alcuni potevano anche sfuggire
la solidità delle sue connessioni e la precisione dei suoi
inestinguibili riferimenti, ma quel rigore emergeva comunque anche dai suoi non infrequenti (troppi) «non so» e dalla
sua ricorrente ritrosìa a proporsi come esperto in qualcosa.
Quando però si riusciva a coinvolgerlo (bisognava fargli un
poco la corte) apriva la cornucopia delle idee, le lasciava maturare un po’ e infine le selezionava spietatamente. Metteva
allora gran passione nel lavoro, e tendeva a coinvolgere gli
altri, a volte anche i propri studenti, con generosità.
Della sua attenzione a rispettare il lavoro altrui e della
sua generosità, già avevo avuto prova molti anni addietro,
quando ci trovammo a lavorare insieme su alcune farse in
musica andate in scena nel Teatro San Moisè nei primi anni
dell’Ottocento. Eravamo in lotta contro il tempo, e questa
non era certo una novità, per nessuno dei due. Mentre un
nostro amico s’arrabattava in maniera sospetta in cucina con
il dichiarato proposito di contribuire al nostro sostentamento, Verti, dopo aver dichiarato di non saper nulla di analisi
musicale, mi illustrava lucidamente la struttura di partiture
che avevano dormito dimenticate negli archivi veneziani per
più di centocinquant’anni. In quello stesso periodo, insieme con Paolo Da Col, mettemmo in cantiere un progetto
che allora si rivelò pretenzioso e al quale avevamo infine
rinunciato: riprendere Il Giosuè di Giovanni Bononcini. Non
è stato, quello di allora, lavoro inutile e lo scorso inverno Da
Col ha finalmente diretto Il Giosuè a Bologna. Non mi sono
meravigliato, quando ho scoperto che Verti era anche abile
nell’usare la cultura a scopo consolatorio: lo conoscevo già
da anni. Capitò a Roma una sera che mi lasciai convincere,
nonostante fossimo un poco stravolti dalla fatica, a scarpinare per andare a guardare fino a notte tarda la Colonna
Traiana; funzionò davvero, e dopo ci sentivamo tutti e due
meno stanchi.
Con lui sembrava che musica, teatro, pittura, architettura,
Settecento, Ottocento e Novecento fossero lì a disposizione
per poterne cogliere con facilità quel che poteva servire al
momento, come se ci si trovasse in un hortus con tutte le
varietà di insalate, cultivar e selvatiche. Non ricordo un’occasione in cui Verti «facesse lezione», ma se capitava che
spiegasse minuziosamente perchè una tale insalata doveva
assolutamente accompagnarsi con quei piatti e non con altri,
allora diventava un poco «professore». A me ha impartito
alcune lezioni sul taràssaco (tarassacum officinale), siglate
da una raccomandazione: al pari di altre eccellenti insalate
selvatiche, il taràssaco lo si può trovare anche nei prati di
casa, ma è consigliabile coltivarlo da sementi selezionate,
preferibilmente olandesi.
1 9 9 8 ı 1 9 9 6 - 1 9 9 7 ı 1 9 9 5 - 1 9 9 6 ı 1 9 9 4 - 1 9 9 5 ı 1 9 9 3 - 1 9 9 4 ı 1 9 9 2 - 1 9 9 3 ı 1 9 9 1 - 1 9 9 2 ı 1 9 9 0 - 1 9 9 1 ı 1 9 8 9 - 1 9 9 0 ı 1 9 8 9 53
“
Ramin Bahrami
uno dei pochissimi musicisti “classici” a essere entrato nella classifica
dei dischi più venduti, con le sue intepretazioni bachiane. È stato ospite
della Gmi modenese il 12 febbraio 2005, il 24 gennaio e il 4 dicembre 2008.
Perché sottoporre a Ramin una domanda, visto che
l’intervista immaginaria condotta da Vinicio Capossela a
“Bachrami” era già pronta e pubblicata? Perciò, con il suo
consenso (e, speriamo, con quello dell’editore), copiamo e
pubblichiamo.
Uno, due, tre Bach per Bachrami
A volte, capita per quella combinazione di caso e
necessità che taluni chiamano “serendipity” (per i
filosofi della scienza: trovare casualmente ciò che si stava
cercando o a cui si tendeva programmaticamente).
Fatto sta che, la sera di un 2 agosto in Piazza Maggiore
a Bologna, durante l’annuale concerto in ricordo
delle vittime della strage terroristica “nera” del 1980,
una casuale vicinanza di posto con il fino ad allora
personalmente sconosciuto Alberto Spano, musicologo
e produttore-manager, diede il via al percorso che ha
portato una delle nuove “star” della musica classica,
Ramin Bahrami, a esibirsi già tre volte per la Gmi.
Caso, ma anche serendipity. Avevamo infatti già sentito
Ramin, uno dei migliori allievi dell’Accademia pianistica
di Imola, in una esecuzione affascinante e suggestiva,
tutt’altro che accademica e pedante, delle Variazioni
Goldberg, corredata da un video della Maestra
di Bahrami, la pianista canadese Rosalyn Tureck,
scomparsa nel luglio 2003, che con il connazionale
Glenn Gould ha rivoluzionato il modo di interpretare le
partiture per tastiera di Bach.
E così cominciò, con la riproposizione dello stesso
programma: le variazioni Goldberg e il video e la
presentazione di Alberto Spano, in un concerto
affollatissimo al Teatro San Carlo, la collaborazione e
l’amicizia tra la Gmi e Ramin Bahrami, proseguita poi,
in apertura del festival pianistico 2008, con l’esecuzione
dell’estremo monumento musicale bachiano: l’Arte
Capossela Voi che avete amato e molto scritto per Klavier,
tastiera, come avete vissuto il passaggio al pianoforte,
strumento di cui voi avete visto gli albori, costretto come
eravate a collaudare i diversi Silbermann, di cui Federico
il Grande andava fiero? Trovate che il pianoforte giovi
alla vostra musica, oppure che il rigore, l’uniformità del
clavicembalo rendano maggiormente il suo ascetismo, il suo
esercizio di intelligenza al di là della passione?
Bach Il pianoforte che conobbi io non aveva nulla a che
fare con il pianoforte moderno. Mi fece un’impressione
devastante. Suonava come una chitarrina... Invece il mio
strumento preferito era il clavicordo, su cui io potevo imitare
il vibrato degli archi.
Capossela Trovate che il pianoforte abbia modernizzato la
vostra musica, le abbia dato un grado di comprensione più
universale, guadagnando in ritmo, energia delle voci?
Bach Assolutamente si. Il pianoforte moderno è di certo
adatto a rendere chiara e lucida la mia musica. Soprattutto
le mie linee polifoniche, queste voci che si allontanano,
si avvicinano e formano le croci, eccetera eccetera. Il
pianoforte è lo strumento più adeguato, senza dubbio...
Capossela E cosa pensate: è da abolire l’uso del pedale?
Bach Assolutamente no. Ti pare, giovane, che un uomo che
ha fatto venti figli possa abolire il pedale?
Capossela No, certo, ma il pedale di risonanza non esisteva
nei vostri strumenti.
Bach Vero, ma non ho mai composto musica per gli
strumenti. Ho composto musica per la musica ed essa si è
sempre servita degli strumenti per l’appunto come tali, ossia
come strumenti. Il mio pensiero non è mai stato legato a
questo aspetto, ma è piuttosto come un verbo musicale che
può essere adattato a qualsiasi strumento.
dal volume: Corpo a corpo. Interviste impossibili, Torino, Einaudi,
2008, pagg. 58-59
della Fuga. Bahrami non poteva mancare anche in questa
stagione del ventennale, intitolata “the best of”, alla
quale parteciperà avendo accolto una nostra proposta:
un concerto per pianoforte e clavicembalo, anzi, per
“pianocembalo”.
Qualcuno storce il naso affermando che Ramin è “solo
specialista di Bach”; a parte che non è vero, sarebbe
comunque un difetto simile a quello di un centravanti che
fosse “solo specializzato a fare gol”.
E poi, giocando con la onomaturgia (come anche Bach
amava fare), basta appena una letterina aggiunta per fare
Bachrami; dunque insisti, amico Ramin.
54 s t a g i o n e 2 0 0 8 - 2 0 0 9 ı 2 0 0 7 - 2 0 0 8 ı 2 0 0 7 ı 2 0 0 6 ı 2 0 0 4 - 2 0 0 5 ı 2 0 0 3 - 2 0 0 4 ı 2 0 0 2 - 2 0 0 3 ı 2 0 0 2 ı 2 0 0 1 ı 1 9 9 9 - 2 0 0 0 ı 1 9 9 9 ı
Due anni di Effetto
Musica per la Gmi
Tra le tante positive collaborazioni
che caratterizzano l’Unione dei
Comuni dell’area Nord della
provincia di Modena, spicca l’attività
musicale. Oltre ad una affermata e
molto frequentata rete di scuole di
musica, l’Unione organizza ormai
da molti anni la rassegna Effetto
Musica, che propone nella primavera
di ogni anno musica di qualità nei
dieci Comuni dell’Unione: una
specie di piccolo festival itinerante.
La Gmi modenese ha avuto l’invito
ad organizzare l’intera rassegna
nel 2005 e - a metà con il Teatro
Comunale di Modena - nel 2006 ed
ha accettato, facendo una eccezione
alla regola stabilita autonomamente,
secondo la quale non accetta di
organizzare rassegne musicali a
ingresso totalmente gratuito. La Gmi
è stata lieta di rilanciare l’immagine
e la frequentazione di pubblico di
Effetto Musica, oltre che di portare
nei teatri o nei centri culturali dei
comuni proposte di qualità e rigore,
tuttavia contrassegnate da una cifra
stilistica adatta ad un pubblico in
gran parte non abituato a frequentare
le sale da concerto. Dal 2007 la
gestione della rassegna è interamente
passata al Teatro Comunale di
Modena, mentre la Gmi ha assunto
la progettazione e direzione artistica
di “Scenergie”, la rassegna di teatro
musicale contemporaneo che si tiene
all’Auditorium del Castello dei Pico di
Mirandola.
23 aprile 2005 ore 21
San Felice sul Panaro, Rocca Estense
Di terre, di suoni
Dal klezmer alla musica araba al jazz
Yesh Gvul
Anonimo
29 aprile 2005 ore 21
Finale Emilia, Teatro sociale
Piper’s night
La cornamusa nella musica
tradizionale irlandese,
scozzese, francese
Birkin Tree
Tradizionale
7 maggio 2005 ore 21
Auditorium del Centro Culturale,
San Felice sul Panaro
Lorenza Borrani violino
Matteo Fossi pianoforte
Prokof’ev, Schumann
1 aprile 2005 ore 21
Auditorium del Centro Culturale,
Medolla
The book of songs
Stefano Battaglia Theatrum Trio
9 aprile 2005 ore 21
Sala Polivalente di San Prospero
Piani diversi
Improvvisazioni jazz su brani classici
Luca Saltini pianoforte
Stefano Calzolari pianoforte jazz
15 aprile 2005 ore 21
Teatro Varini, San Possidonio
Pop and jazz
Girl Talk
Loesch, Gaber, Plankesteiner, Petretti, Rossi,
Pregadio, Martin, Lennon - Mc Cartney,
Brambock, Hefti
14 maggio 2005 ore 21
Villa Giardino, Cavezzo
Omaggio ad Astor Piazzolla
Alessio Nebiolo chitarra
Nadio Marenco fisarmonica
Rossini, Rodrigo, Piazzolla
20 maggio 2005 ore 21
Concordia s/Secchia,
Teatro del Popolo
Omaggio a Duke Ellington
Tiger Dixie Band
Ellington, Tiger band
27 maggio 2005 ore 21,30
San Martino Spino (Mirandola),
Barchessone Vecchio
Dai classici spagnoli al flamenco
Eva Duero danza spagnola,
flamenco, nacchere
Michele Manuguerra chitarra
Granados, Rodrigo, Albeniz, Malats,
Turina, Sagreras Julio Salvador, Lorenzo,
popolare, Falla, Martin
1 9 9 8 ı 1 9 9 6 - 1 9 9 7 ı 1 9 9 5 - 1 9 9 6 ı 1 9 9 4 - 1 9 9 5 ı 1 9 9 3 - 1 9 9 4 ı 1 9 9 2 - 1 9 9 3 ı 1 9 9 1 - 1 9 9 2 ı 1 9 9 0 - 1 9 9 1 ı 1 9 8 9 - 1 9 9 0 ı 1 9 8 9 55
Una persona
normalmente eccezionale
Lorenzina Lotti lavorava
all’assessorato alla Cultura del
Comune di Modena, al servizio
Biblioteche; la malattia l’ha uccisa,
a cinquanta anni. Era una persona
“normale”: un “normale” impegno a
dare al proprio lavoro un significato
positivo per sé e per gli altri; una
“normale” incapacità di tenere distinte
le proprie (tante) letture, il cinema, il
teatro, le mostre visitate, le relazioni e
le discussioni personali dalla propria
attività professionale: l’eccezionalità
della normalità, di questi tempi.
Un gruppo di amici, tra i quali la
Gmi, ha organizzato una serata in suo
ricordo: l’associazione Moxa (Modena
per gli altri) ne ha fatto occasione
per realizzare e intitolare a Lorenzina
un tucul-biblioteca realizzato in
un villaggio dell’Etiopia. Abbiamo
cercato di ricordare Lorenzina non
tanto nei contenuti, quanto piuttosto
nelle modalità del porgere: ricco di
sentimento ma non sentimentale,
argomentato ma non retorico,
appassionato sempre; e condito di
ironico buon gusto, possibilmente.
Programma
Johann Sebastian Bach
dalla Sonata in si minore BWV 1030: Largo
Gabriele Betti, flauto - Donatella Pieri, pianoforte
Improvvisazione
Davide Fregni, pianoforte
Gaetano Donizetti
Sonata in do maggiore: Largo, Allegro
Gabriele Betti, flauto - Donatella Pieri, pianoforte
Improvvisazione
Davide Fregni, pianoforte
12 tra i nomi di Dio
Filippo Partesotti
La divulgazione scientifica
Piergiorgio Odifreddi
Claude Debussy
Syrinx
Gabriele Betti, flauto
Improvvisazione
Davide Fregni, pianoforte
Domenico Scarlatti
dalla Sonata in la maggiore L. 483: Allegro
Donatella Pieri, pianoforte
Improvvisazione
Davide Fregni, pianoforte
Parole per Lo
Giuliano Della Casa
La scienza e il mondo moderno
Piergiorgio Odifreddi
Francis Poulenc
dalla Sonata per flauto e pianoforte: Presto giocoso
Gabriele Betti, flauto - Donatella Pieri, pianoforte
Improvvisazione
Davide Fregni, pianoforte
Sei Mei Shi
Filippo Partesotti
Il viaggio e l’oriente
Piergiorgio Odifreddi
56 s t a g i o n e 2 0 0 8 - 2 0 0 9 ı 2 0 0 7 - 2 0 0 8 ı 2 0 0 7 ı 2 0 0 6 ı 2 0 0 4 - 2 0 0 5 ı 2 0 0 3 - 2 0 0 4 ı 2 0 0 2 - 2 0 0 3 ı 2 0 0 2 ı 2 0 0 1 ı 1 9 9 9 - 2 0 0 0 ı 1 9 9 9 ı
una domanda a
“
Giuliano Della Casa
Acquerelli per gli amici di Lorenzina
Piergiorgio Odifreddi
matematico e saggista, è anche esperto di musica ed ha pubblicato - tra
l’altro - diverse riflessioni sul rapporto tra estetica e matematica in musica.
Un autentico Odifreddi apocrifo
Estate 2007: Bompani della Gmi di Modena mi tampina al
Parco Ducale di Modena (i Giardini pubblici, come lo chiamate
voi modenesi), dove ero per presentare il mio libro “Perché
non possiamo essere cristiani”, e mi chiede un testo: su Bach,
nientemeno, per il Festival pianistico 2008 e per questo Almanacco, appioppandomi in mano opuscoli e pieghevoli “per farmi
un’idea”. Gli dico “scrivi pure tu qualche cosa e mandamela;
vedrai che te la firmerò”, autorizzandolo a saccheggiare dal mio
libro “Penna, pennello e bacchetta”, che anche di Bach parla, e
immaginando di cavarmela così. E invece, eccomi qui, sul Camino de Santiago, pellegrino per conto di Radio3, a leggere questo
testo per decidere se posso fare finta di esserne io l’autore.
Non bastavano Valzania e i pellegrini (quelli con la motivazione
religiosa), ci voleva anche la Gmi di Modena! Beh, sapendo che
questo scritto è destinato alla pagina dell’Almanacco dedicata
alla serata co-organizzata dalla Gmi modenese in ricordo di Lorenzina Lotti, non posso che ricordare l’intelligenza e la capacità
dell’amica, una delle appassionate menti del Servizio Biblioteche del Comune di Modena, che con intelligenza e capacità
organizzava le conferenze di “Modena per la Scienza”. E ricordo
anche l’intensa serata del 3 aprile 2005, quando l’abbiamo ricordata con parole, musica, immagini; senza retorica celebrativa,
con leggerezza e attenzione a non eccedere con i sentimenti e
la commozione. E dunque non posso rifiutare di inviare questa
testimonianza, in modalità “ricorsiva”, che è anche una forma
logica molto bachiana.
Dunque: complimenti per il programma di sala del 10 maggio
2003, relativo alle suites per violoncello, ricco di contenuti e
argutamente stampato in formato 14 X 41, “numeri magici”
bachiani. Mi piace questo omaggio sorridente al suo genio
musicale-matematico: anche il mio “Penna, pennello e bacchetta” è costruito sui numeri primi 11, 13, 17 (la cui somma è,
guarda caso, 41), ai quali Bach attribuiva significati particolari,
decisamente extra matematici.
Complimenti anche per lo sforzo di spiegare in due o tre colonne
di testo, nel programma del Festival “Pianisti di PianoBach”, il
lungo percorso verso il temperamento della scala musicale, che
nel Clavicembalo ben temperato trova una sua concretizzazione
estetica straordinaria. E la ricorsività, dov’è? Sta nel fatto che
io firmo un testo inviatomi dalla Gmi, dove si parla bene di due
testi della Gmi stessa, che mi citano in modo elogiativo. Adesso,
alla Gmi potrebbero scrivere una recensione positiva di questa
mia testimonianza, e avanti così, a cavallo tra Borges e la forma
della fuga a due voci (a proposito di Bach). E anche io sono
un po’ in fuga: a Santiago de Compostela; ma a piedi, non a
cavallo. Ma sì, dai, la firma la metto; tanto, non l’ho mica scritto
io. E poi fanno tutti così: politici, giornalisti, professori universitari: “io parlo bene di te così poi tu parli bene di me”. Solo che
di solito loro non lo dichiarano apertamente, il che fa una bella
differenza etica.
E, in più, è decisamente meno divertente.
Auguri e ancora complimenti alla Gmi modenese.
“
1 9 9 8 ı 1 9 9 6 - 1 9 9 7 ı 1 9 9 5 - 1 9 9 6 ı 1 9 9 4 - 1 9 9 5 ı 1 9 9 3 - 1 9 9 4 ı 1 9 9 2 - 1 9 9 3 ı 1 9 9 1 - 1 9 9 2 ı 1 9 9 0 - 1 9 9 1 ı 1 9 8 9 - 1 9 9 0 ı 1 9 8 9 57
Michel Dalberto
58 s t a g i o n e 2 0 0 8 - 2 0 0 9 ı 2 0 0 7 - 2 0 0 8 ı 2 0 0 7 ı 2 0 0 6 ı 2 0 0 4 - 2 0 0 5 ı 2 0 0 3 - 2 0 0 4 ı 2 0 0 2 - 2 0 0 3 ı 2 0 0 2 ı 2 0 0 1 ı 1 9 9 9 - 2 0 0 0 ı 1 9 9 9 ı
Vittorino Andreoli
Filomena Moretti
1 9 9 8 ı 1 9 9 6 - 1 9 9 7 ı 1 9 9 5 - 1 9 9 6 ı 1 9 9 4 - 1 9 9 5 ı 1 9 9 3 - 1 9 9 4 ı 1 9 9 2 - 1 9 9 3 ı 1 9 9 1 - 1 9 9 2 ı 1 9 9 0 - 1 9 9 1 ı 1 9 8 9 - 1 9 9 0 ı 1 9 8 9 59
Testi ripescati
Lettere, presentazioni, comunicati, lamentazioni, amenità d’epoca
Al pubblico della Gmi modenese
Cari Amici,
la Gmi modenese presenta anche per la stagione 2003-2004 un programma
che affianca al grande repertorio della musica “classica” proposte innovative e
modalità inedite per accostarsi alla musica.
I Concerti aperitivo continuano ad affiancare giovani di sicuro e affermato
talento, vincitori dei più prestigiosi concorsi internazionali, a solisti pienamente
affermati sulla scena internazionale e a Maestri riconosciuti: Dindo, Filippini
(che completerà il fantastico viaggio nel razionalismo delle suites bachiane
avviato per la Gmi modenese nel maggio scorso).
Tra gli elementi di innovazione, segnaliamo anzitutto la collaborazione con il
Modena Jazz club, con la proposta di una nuova formula concertistica all’interno
dei concerti aperitivo: “Piani diversi”. La formula prevede che un conduttore
presenti un repertorio di musica “scritta”, in accordo con l’esecutore (un
pianista classico).
Al termine di ogni brano un pianista jazz, tenuto all’oscuro fino a quel momento
del pezzo eseguito, mostrerà “un’altra faccia” possibile del pianismo, quella
dell’improvvisazione, del suonare a partire dalla suggestione di un tema, di
un’armonia, di un’atmosfera. Piani diversi, appunto, ma che possono benissimo
coesistere ed essere entrambi graditi e amati dagli ascoltatori. Chi conosce la
trasmissione di Radio3 “Invenzioni a due voci” capisce bene da dove… abbiamo
copiato!
La Gmi modenese è poi orgogliosa di essere una delle tre sedi in Italia ad
ospitare il “Concerto per flauto e psichiatra”, frutto della ricerca intellettuale e
musicale del prof. Vittorino Andreoli. Una sorpresa da non perdere, per la sera
di San Valentino 2004. Il pubblico della Gmi va aumentando costantemente,
e ciò crea a volte qualche disagio per lo spettatore “occasionale”. La invitiamo
perciò ad associarsi agli “Amici della Gmi”, per avere sia condizioni di particolare
favore su biglietti e abbonamenti, sia la riserva dei migliori posti nelle varie sale
in cui si tengono i nostri eventi.
Tutto ciò, in attesa della realizzazione di un Auditorium per la musica da
Camera, obiettivo che vede la Gmi modenese impegnata attivamente ormai
da diversi anni. È anche per dare più forza a questa richiesta che vogliamo
confermare e irrobustire l’Associazione “Amici della Gmi”.
aperitivi&diversi
20 settembre 2003 ore 21
Teatro Storchi di Modena
Concerto straordinario
Überbrettl Ensemble
Berio, Ravel, Schönberg
5 dicembre 2003 ore 21
Teatro Comunale di Modena
Concerto di inaugurazione
I solisti di Pavia - Enrico Dindo
Mozart, Schubert
10 gennaio 2004 ore 18
Teatro Fondazione San Carlo
Concerti aperitivo
Quartetto d’archi di Cremona
Schubert, Bartók
17 gennaio 2004 ore 18
Teatro Fondazione San Carlo
Concerti aperitivo
Filomena Moretti chitarra
Paolo Ghidoni violino
Giuliani, Paganini, Machado, Schubert
24 gennaio 2004 ore 21
Galleria Civica
Piani diversi
Luca Saltini pianoforte
Dado Moroni pianoforte jazz
Conduce Maurizio Franco
Bach, Mozart, Schubert, Brahms,
Schumann, Chopin, Debussy,
Rachmaninov, Nino
7 febbraio 2004 ore 18
Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Quatuor Terpsycordes
Silvia Careddu
Bach, Mozart, Schumann
14 febbraio 2004 ore 21
Teatro Comunale
Stagione concertistica
Vittorino Andreoli voce recitante
Bruno Cavallo flauto
Bach, Fukushima, Schubert, Debussy,
Dvořák, Gluck, Telemann, Varèse,
Anonimo
Rocco Filippini
Filomena Moretti
I solisti di Pavia - Enrico Dindo
Olaf John Laneri
60 s t a g i o n e 2 0 0 8 - 2 0 0 9 ı 2 0 0 7 - 2 0 0 8 ı 2 0 0 7 ı 2 0 0 6 ı 2 0 0 4 - 2 0 0 5 ı 2 0 0 3 - 2 0 0 4 ı 2 0 0 2 - 2 0 0 3 ı 2 0 0 2 ı 2 0 0 1 ı 1 9 9 9 - 2 0 0 0 ı 1 9 9 9 ı
28 febbraio 2004 ore 21
Galleria Civica di Modena
Piani diversi
Giuseppe Fausto Modugno pianoforte
Stefano Calzolari pianoforte jazz
Chopin, Bach, Mozart, Brahms, Debussy
6 marzo 2004 ore 18
Galleria Civica di Modena
Concerti aperitivo
Roberto Plano pianoforte
Debussy, Ravel
13 marzo 2004 ore 21
Chiesa di Sant’Agostino
Concerto straordinario
Lilya Zilberstein pianoforte
Beethoven, Musorgskij
20 marzo 2004 ore 18
Teatro Fondazione San Carlo
Concerti aperitivo
Trio Archè
Beethoven, Dvořák
27 marzo 2004 ore 18
Auditorium Fondazione San Carlo
Concerti aperitivo
Rocco Filippini violoncello
Bach
7 giugno 2004 ore 21
Chiesa di San Vincenzo
Concerto di chiusura della stagione
Ensemble Harmonia Flautus
Direttore Angelo Persichilli
Donizetti, Gounod, Strauss, Dvořák
Testi ripescati
Lettere, presentazioni, comunicati, lamentazioni, amenità d’epoca
Festival pianistico Chopiniamo
Introduzione al libretto di sala
Quarto appuntamento con il festival
pianistico Gmi di Modena, dedicato al
compositore per pianoforte forse più
amato dal grande pubblico, Fryderyk
Chopin (e Chopin - I - Amo è un
possibile calembour del nostro titolo).
Per molti, Chopin è la musica romantica
per pianoforte, che affascina con il suo
potere immediatamente seduttivo, anche
senza mediazione e conoscenza critica
o storica. Ciò ha prodotto negli anni
e nei decenni il massacro di valzer e
notturni da parte di vecchie zie pianiste
gozzaniane, ma anche l’avvicinamento
di tante persone alla musica colta.
Le caratteristiche fondamentali del
Festival pianistico Gmi 2004 sono le
stesse delle occasioni precedenti: grandi
interpreti, siano giovani di affermato
talento o “nomi illustri” del concertismo
internazionale, e la presenza di un’idea
forte, che connota il Festival, che lo
rende una cosa affatto diversa da “una
serie di concerti”, che consente di dargli
una fisionomia, un titolo unitario.
“Chopiniamo. Pianismo europeo tra
oriente e occidente” è il titolo di questa
edizione 2004, che si tiene - guarda
caso - proprio nei giorni in cui oriente e
occidente di Europa si avvicinano, con
l’allargamento a Est della Unione (tra
i più importanti Paesi entranti, proprio
la Polonia, patria di Chopin). Oriente e
occidente nella musica di Chopin: artista
profondamente radicato nella propria
terra, fervente patriota, che attinse
alle melodie e ai ritmi popolari per
rivoluzionare l’arte pianistica, e artista
francese (tra l’altro, di padre francese),
presenza di spicco dei salotti musicali e
intellettuali della Francia, della Parigi
crocevia di mezza Europa negli anni
Trenta e Quaranta dell’Ottocento, tra
avanguardie artistiche ed esuli politici.
quarta edizione
15 maggio 2004 ore 21
Chiesa di San Vincenzo
Olaf John Laneri pianoforte
Chopin, Rachmaninov, Prokof’ev
19 maggio 2004 ore 21
Teatro Comunale
Michel Dalberto pianoforte
Chopin, Fauré, Ravel
23 maggio 2004 ore 21
Teatro Comunale
Joaquin Achucarro pianoforte
Chopin, Ravel, Debussy, Rachmaninov, Skrjabin
25 maggio 2004 ore 21
Chiesa di San Vincenzo
Alexander Romanovsky pianoforte
Chopin
Angelo Persichilli dirige l’Ensemble Harmonia Flautus
29 maggio 2004 ore 21
Teatro Comunale
Andrea Lucchesini pianoforte
Chopin
1 9 9 8 ı 1 9 9 6 - 1 9 9 7 ı 1 9 9 5 - 1 9 9 6 ı 1 9 9 4 - 1 9 9 5 ı 1 9 9 3 - 1 9 9 4 ı 1 9 9 2 - 1 9 9 3 ı 1 9 9 1 - 1 9 9 2 ı 1 9 9 0 - 1 9 9 1 ı 1 9 8 9 - 1 9 9 0 ı 1 9 8 9 61
Piani diversi
Un pianista classico e un pianista jazz a confronto
Testi ripescati
Che cos’è Piani diversi?
Lettere, presentazioni, comunicati,
lamentazioni, amenità d’epoca
Piani diversi è una formula proposta
dalla Gmi al Modena jazz club, che
riprende una (purtroppo defunta)
trasmissione di Radio3: “Invenzioni
a due voci”. Un pianista “classico”
propone un programma composto
di brani di musica “colta”, di ogni
epoca, di breve durata. Dopo ognuno
di essi, un pianista “jazz”, tenuto
all’oscuro del programma, esegue una
improvvisazione, derivante dai temi,
dal ritmo, dalle suggestioni, dal mood
di ciò che ha ascoltato. Il conduttoremusicologo Maurizio Franco, come un
basso continuo, conduce il pubblico
in questo percorso di ascolto, in realtà
Basta avere in mente da una parte
sale da concerto un po’ liturgiche
o aristocratiche, di contro a fumosi,
rumorosi e “bevuti” sotterranei,
per avere un’idea della differenza
che separa la musica cosiddetta
classica, o colta, dal jazz, o musica
afroamericana.
Eppure anche il jazz è spesso
classico e colto, anche la “classica”
venne eseguita davanti a spettatori
che parlavano e mangiavano, con
spazi lasciati all’improvvisazione dei
musicisti, con “standard” ripresi e
rielaborati.
Le modalità della proposta musicale
spesso amplificano le differenze
di contenuto, la impermeabilità
esclusiva dei pubblici a volte è
frutto di consuetudini, pregiudizi,
pigrizia intellettuale. Ciò vale
spesso anche per chi organizza le
stagioni e i concerti: diffidenza e
senso di superiorità (o timore?)
prevalgono; le stagioni si ripetono
senza novità, si invita il pubblico
a ripetere le stesse emozioni, a
cercare la stessa musica, la stessa
poltrona, le stesse facce. Vale per le
più illustri istituzioni musicali, come
per le associazioni di volontariato,
la tendenza a trasformarsi in “club”,
chiusi e autoreferenziali. Beninteso,
fino a esaurimento; inevitabile del
resto, per la legge dell’entropia.
“Piani diversi” è una proposta
di ascolto nuova, stimolante, ma
tutt’altro che semplice, tutt’altro
che riposante e “curiosa”, ma anzi
impegnativa, intellettualmente
complessa, che richiede grande
attenzione, sia al pubblico del jazz
sia al pubblico della classica. Gmi
e Modena jazz club affermano
anche con la realizzazione di “Piani
diversi” la volontà di collaborazione,
le possibilità di integrazione che le
attività culturali consentono.
tutt’altro che semplice, tutt’altro
che riposante e “carino”, ma anzi
impegnativo, intellettualmente
complesso, che richiede grande
attenzione, sia al pubblico del jazz sia
al pubblico della classica.
La top ten dei compositori classici proposti
“Il catalogo è questo”: circa 100 brani di 38 compositori diversi, con una forte
presenza dei “soliti noti”, guardacaso i dedicatari dei festival pianistici. Le scelte
sono state influenzate anche dalla necessità di proporre pezzi brevi e dalla ritrosia
di molti esecutori “classici” a presentare un tempo solo di una composizione.
14
9
7
5
4
3
2
1
Fryderyk Chopin
Johann Sebastian Bach
Wolfgang Amadeus Mozart
Johannes Brahms, Claude Debussy, Robert Schumann
Franz Liszt, Domenico Scarlatti
Ludwig van Beethoven, Francis Poulenc, Eric Satie, Franz Schubert
Alberto Ginastera, Sergej Rachmaninov, Gioachino Rossini, Arnold Schönberg
Bartók, Boulez, Čajkovskij - Pletnev, Clementi, De Falla, Gershwin,
Granados, Guastavino, Gurdjieff, Intra, Janáček, Ligeti, Mendelssohn
Bartholdy, Musorgskij, Pärt, Petrassi, Piazzolla, Prokof’ev, Ravel, Rota,
Ščedrin, Skrjabin, Šostakovič, Stravinskij.
Maurizio Franco, Carlo Balzaretti e Enrico Intra
62 s t a g i o n e 2 0 0 8 - 2 0 0 9 ı 2 0 0 7 - 2 0 0 8 ı 2 0 0 7 ı 2 0 0 6 ı 2 0 0 4 - 2 0 0 5 ı 2 0 0 3 - 2 0 0 4 ı 2 0 0 2 - 2 0 0 3 ı 2 0 0 2 ı 2 0 0 1 ı 1 9 9 9 - 2 0 0 0 ı 1 9 9 9 ı
dal
2004
al 2009
15 sfide15
25 pianisti 25
52 mani 52
1fisarmonica1
1clarinetto1
Tutte le coppie degli “sfidanti”
24 gennaio 2004
Luca SaltiniVs Dado Moroni
28 febbraio 2004
Giuseppe Fausto ModugnoVs Stefano Calzolari
4 febbraio 2005
Carlo BalzarettiVs Enrico Intra
10 marzo 2005
Gianluca LuisiVs Davide Fregni
21 aprile 2005 con aggiunta di fisarmonica
Andrea DindoVs Antonello Salis
4 marzo 2006
Roberto ProssedaVs Michele Di Toro
1 aprile 2006
Matteo FossiVs Paolo Birro
20 gennaio 2007
Antonio BallistaVs Rossano Sportiello
10 marzo 2007
Stefano NozzoliVs Renato Chicco
1 dicembre 2007
Marco TezzaVs Franco D’Andrea
12 gennaio 2008
Carlo BalzarettiVs Enrico Intra
15 marzo 2008
Luigi MoscatelloVs Roberto Tarenzi
13 dicembre 2008
Vedrana KovacVs Stefano Calzolari
21 febbraio 2009 piano diverso
Enrico PieranunziVs Enrico Pieranunzi
21 marzo 2009 piano-clarinetto
Andrea LucchesiniVs Gabriele Mirabassi
una domanda a
“
Maurizio Franco
coordinatore didattico della Scuola civica di jazz di Milano, è uno dei punti
di riferimento della cultura jazzistica italiana ed europea. Conduce da
sempre “Piani diversi”, la rassegna organizzata dalla Gmi in collaborazione
con il Modena jazz club.
Si può rendere visibile al pubblico la sotterranea rete di
corrispondenze musicali che pure esiste tra classica e jazz,
tramite proposte come Piani diversi?
L’originalità di Piani Diversi non risiede soltanto nel far dialogare tra loro un pianista classico e uno di jazz, operazione
che in realtà è avvenuta molte volte e a tutte le latitudini,
bensì nel modo in cui questa conversazione viene proposta.
Qui non si tratta, infatti, di mettere a confronto le qualità
dell’interprete e quelle dell’improvvisatore, ma di realizzare
una ben più sottile operazione artistica, culturale e formativa. La presenza di un musicologo che conduce l’intero
incontro e interagisce con i due artisti, commentando dal
vivo la tipologia delle improvvisazioni e spiegando le ragioni e le caratteristiche dei brani di provenienza accademica,
contribuisce alla circolarità dell’evento, alla dimensione “da
trio” del progetto.
La stessa scelta dei brani, brevi e provenienti da un ampio
lasso temporale (generalmente due o tre secoli di storia della musica) determina una varietà di situazioni del
tutto inedite nelle normali serate concertistiche, offrendo
molteplici spunti per l’improvvisazione jazzistica. In questa
linea, le connessioni tra il mondo euro colto e quello di
derivazione africana americana rappresentato dal jazz
presentano angolature anche diverse da quelle abitualmente considerate, pongono in luce corrispondenze nascoste,
legami sotterranei, intuizioni comuni pur nella diversa
concezione del fare musica; una diversità che si evidenzia
anche nel modo di utilizzare, si potrebbe dire di “pensare”,
lo strumento pianoforte. Ma Piani Diversi riveste anche
una funzione pedagogica, favorendo quella integrazione tra
pubblici differenti che consente di avvicinare all’estetica
jazzistica lo spettatore delle stagioni di concerti classici e,
nel contempo, di coinvolgere quella parte di amatori di jazz
poco avvezza alla frequentazione e all’ascolto delle pagine
della musica di derivazione accademica.
Alla fine, si integrano tra loro tre differenti situazioni: due
“miniconcerti” e una “miniconferenza”, riunite in organica
unità, grazie alla quale si tiene costantemente desta l’attenzione dell’ascoltatore, facendolo riflettere e solleticandone
la curiosità intellettuale. Un coinvolgimento che, sempre,
si è esteso agli stessi protagonisti, generalmente spinti a
superare ogni idea di competizione per trovare una singolare
corrispondenza creativa: come nel caso di Carlo Balzaretti
e Enrico Intra (per fare solo un esempio), che hanno poi
dato vita a un sodalizio artistico tuttora felicemente attivo.
In questo primo lustro del progetto, sia a Modena sia in
altre sedi italiane della Gioventù musicale, la formula ha
riscosso un successo entusiasta, dimostrando che il bisogno
di cultura e di proposte in grado di uscire dalla routine
sono esigenze reali alla quale si possono (si devono) offrire
risposte originali.
1 9 9 8 ı 1 9 9 6 - 1 9 9 7 ı 1 9 9 5 - 1 9 9 6 ı 1 9 9 4 - 1 9 9 5 ı 1 9 9 3 - 1 9 9 4 ı 1 9 9 2 - 1 9 9 3 ı 1 9 9 1 - 1 9 9 2 ı 1 9 9 0 - 1 9 9 1 ı 1 9 8 9 - 1 9 9 0 ı 1 9 8 9 63
1
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3
4
5
dalfarealdire
Scherzo
Un dì, felice, eterea.
Ovvero: ma perché la poverina
deve sempre morire?
Atto primo
Da giovanissima, era grande il vantaggio di essere
un’associazione culturale cittadina, basata sul lavoro
volontario di appassionati e di “cultori della materia”, di
non essere impresa, di non avere la priorità assoluta di
garantire istituzionalmente ogni anno al ministero, al
sindaco, allo sposo - pardon, allo sponsor (ma dipende
dalla benevola saggezza dello sponsor!) l’aumento del
pubblico o degli incassi. In verità, non è che desiderassi
solamente “di voluttà nei vortici perire”: cercavo - come
ora, del resto - un equilibrio; certamente non ero, né
sono ora, uno di quegli enti autistici o bacchettoni, che
organizzano eventi pubblici… prescindendo dal pubblico
e accontentandosi dei “40 ascoltatori” manzoniani; però,
non sono nemmeno mai stata una ragazza esibizionista,
che cerca in ogni modo di mostrarsi, che si concede a tutti
considerando solo la quantità degli spettatori e le tabelle
degli incassi: sono mica una velina per la quale l’audience
è tutto e la capacità nulla.
“Tutto è follia nel mondo ciò che non è piacer”: il mio
ingresso in società era legato solo a buone idee, proposte di
qualità, divertimento. Se non si viene apprezzate, pazienza.
Con pochi bagagli al seguito e nessun legame familiare o di
bilancio avrei potuto fare come tante altre ragazze del mio
ambiente e continuare altrove una salottiera vita randagia:
mica c’è solo Flora dove passare le serate.
Atto secondo
Ma, come ben sanno tutte le ragazze ventenni come
me, “folleggiare di gioia in gioia” è si un vantaggio della
libertà, ma alla lunga è anche una bella difficoltà a trovare
stabilità di vita e ad essere prese sul serio. E poi: capita di
innamorarsi di ciò che si fa e un poco anche del proprio
pubblico, si cerca un nido più ampio e confortevole, si
assumono responsabilità. Qui cominciano gli svantaggi
della condizione di associazione volontaria: aumenta
la considerazione che si ha di me, alcune mie idee di
successo stimolano la mia creatività e dunque ne elaboro
altre; il tenore di vita, le proposte si arricchiscono e non
sono certo disposta a rinunciare a portarle a compimento.
Così, l’attività libera e spensierata diventa stretta, mi sento
un po’ “sola, abbandonata, in questo popoloso deserto che
appellano”… volontariato culturale.
Ormai ho sufficienti conferme: il mio lavoro vale, se lo
facesse qualche istituzione costerebbe forse il doppio;
eppure, devo sempre fare conto sulla necessità di
sacrificarmi lavorando per amore. Me l’hanno detto certi
Germont anziani, per la verità con una certa dose di
ipocrisia: “è grave il sacrifizio”, e ad esso non c’è rimedio:
occupa le ferie, le feste comandate, le serate, le domeniche.
Alla fine, saranno anche eventi che fanno immagine e
che recano soddisfazione, ma “è dura prova” non potere
mai dire: no. E poi, ormai vorrei essere considerata un po’
più di una ventenne sbarazzina. Insomma, non sono più
una ragazzina che si diverte nel tempo libero, ma non ho
le risorse per entrare nel mondo dei grandi, e non voglio
nemmeno perdere la mia fresca spensieratezza.
Atto terzo
Dunque? Chiusa tra l’uscio e il muro, ricordo i miei
vent’anni e le mie imprese, perché non si pensi che
il mondo, senza di me, sarebbe proprio rimasto tale e
quale, ma anche perché nessuno pensi che con un “qui
pagata l’ho” si ristabiliscono le distanze tra professionisti
e dilettanti, tra mondo serio e mondo del divertimento
(anche se, per fare bene il mio mestiere, è indispensabile
divertirsi, e molto). E così dobbiamo e possiamo cambiare
il finale; non mi piego perciò a gridare “amami” al primo
Alfredo che passa: non siamo mica più nell’Ottocento e
anche noi ragazze ventenni sappiamo batterci per vedere
riconosciuto a buon diritto il nostro posto. A Parigi e nel
mondo. E anche restando single.
Mirella Freni in “La Traviata”, Londra 1967.
Dal volume Christiane Issartel,
Les dames aux camelias, Hachette 1981
64 s t a g i o n e 2 0 0 8 - 2 0 0 9 ı 2 0 0 7 - 2 0 0 8 ı 2 0 0 7 ı 2 0 0 6 ı 2 0 0 4 - 2 0 0 5 ı 2 0 0 3 - 2 0 0 4 ı 2 0 0 2 - 2 0 0 3 ı 2 0 0 2 ı 2 0 0 1 ı 1 9 9 9 - 2 0 0 0 ı 1 9 9 9 ı
una domanda a
“
Giulio Vannini
fondatore e attualmente vicepresidente dell’Associazione Modena jazz
club, con una passione talmente grande che lo ha recentemente portato
ad intraprendere l’attività di manager musicale.
Da sei anni il Modena jazz club collabora con la Gmi per la realizzazione
della rassegna “Piani diversi”.
Come vedi, sulla base della tua esperienza, il panorama della vita
musicale modenese? Non vi trovi un po’ di prigrizia conservatrice?
Andrea Lucchesini
Trio Archè
Carlo Balzaretti e Enrico Intra
Prima di tutto, voglio sottolineare che gli amici della Gmi furono un
modello da seguire per il Modena Jazz Club, nato nel 1991, e che il
nostro successivo sodalizio artistico è una esperienza molto ricca e
che ci ha dato molte soddisfazioni.
Credo che poche città abbiano due associazioni che collaborano
da anni senza problemi e con lo stesso obiettivo, proporre musica
di qualità con un ascolto qualitativo e con il rispetto del pubblico.
Non si è mai cercato di creare un evento popolare, senza avere le
garanzie della qualità musicale e senza avere i mezzi per produrlo.
Le scelte musicali non sono mai state dettate da mode e la sostanza dei concerti, nonostante i mezzi economici non siano di grande
possibilità, hanno garantito una programmazione di alto livello. Una
piacevole scoperta da parte dei “Jazzisti” è stata la musica classica,
così come per i classici c’è stata la scoperta della musica afroamericana; si è così creata una osmosi che ci ha saldato in un lavoro
comune che spero duri negli anni. Penso dunque che la “pigrizia”
alla quale fa riferimento la domanda non sia così profonda, e che
le cose stiano evolvendo positivamente. Tra gli aspetti positivi della
vita musicale modenese voglio evidenziare una estrema disponibilità delle istituzioni e della Fondazione Cassa di Risparmio per
progetti musicali, a patto che questi progetti siano gestiti in toto
dalle associazioni, il che non è tuttavia facile. La difficoltà spesso è
data dal fatto che nonostante le associazioni siano preparate sotto
il profilo artistico e organizzativo, hanno bisogno di un supporto
istituzionale per propagandare le iniziative. A mio parere, basterebbe inserire le attività musicale nel cartellone istituzionale del Teatro
Comunale e avere la possibilità di entrare il contatto con i fruitori
della stagione concertistica del Teatro Comunale Luciano Pavarotti.
In altre città che frequento, le stagioni Jazzistiche sono curate da
associazioni no profit, che godono di cachet inferiori da parte delle
agenzie, ma il tutto viene fatto in perfetto accordo con i vertici della
stagione concertistica classica e inserite nella stagione ufficiale.
Anche sotto il profilo artistico esistono delle commissioni artistiche
dove troviamo le associazioni che lavorano con i direttori dei teatri
e con gli assessorati alla cultura per far sì che non ci siano doppioni
e che la linea musicale abbia un senso artistico e in alcuni casi
producono Festival.
Un esempio è Bergamo, dove c’è un importante Festival del Jazz
gestito dal Comune e dal Teatro, ma con il contributo di scuole di
musica e associazioni culturali. Mi capita anche spesso di vedere
nei cartelloni dei teatri le stagioni degli amici della musica o del
jazz, con abbonamenti gestiti dei teatri stessi. Credo comunque
con tutta sincerità che gli assessori e i direttori dei teatri modenesi,
siano sempre stati attenti e competenti, certamente il margine
di miglioramento c’è, e in una Italia dove i mezzi di informazione
(Tv, Radio e giornali) non danno spazio alla musica di qualità, sia
compito delle associazioni e delle istituzioni di proteggere e dare i
mezzi alle nuove generazioni di conoscere la musica vera e non solo
le canzonette o la musica legata al business.
1 9 9 8 ı 1 9 9 6 - 1 9 9 7 ı 1 9 9 5 - 1 9 9 6 ı 1 9 9 4 - 1 9 9 5 ı 1 9 9 3 - 1 9 9 4 ı 1 9 9 2 - 1 9 9 3 ı 1 9 9 1 - 1 9 9 2 ı 1 9 9 0 - 1 9 9 1 ı 1 9 8 9 - 1 9 9 0 ı 1 9 8 9 65
Pietro De Maria
Maurizio Zanini
Gianluca Cascioli
Andrea Lucchesini
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1 9 9 8 ı 1 9 9 6 - 1 9 9 7 ı 1 9 9 5 - 1 9 9 6 ı 1 9 9 4 - 1 9 9 5 ı 1 9 9 3 - 1 9 9 4 ı 1 9 9 2 - 1 9 9 3 ı 1 9 9 1 - 1 9 9 2 ı 1 9 9 0 - 1 9 9 1 ı 1 9 8 9 - 1 9 9 0 ı 1 9 8 9 67
Grandi maestri
e giovani talenti
Stagione straordinaria per eventi,
presenza di pubblico, qualità e
varietà delle proposte: a partire
dall’inaugurazione, affidata al duo
pianistico forse più famoso d’Italia,
formato da Bruno Canino e Antonio
Ballista, due affezionati amici della
Gmi che hanno “servito l’antipasto”
di una stagione articolata attorno
al nome di Beethoven, al quale è
stato dedicato il festival pianistico
internazionale, ricco di ottimi
interpreti. Molto varia la proposta dei
Concerti aperitivo, che ha presentato
al pubblico modenese anche
alcuni giovani la cui carriera si sta
affermando con sicura qualità.
Tantissime anche le iniziative
straordinarie: il primo di due
appuntamenti con le suites per
violoncello di Bach e Rocco Filippini,
la presentazione di una indagine
demoscopica nazionale sui giovani
e la musica. Il tutto “anticipato”,
a settembre, dall’avvio di una
collaborazione con il Festivalfilosofia,
che da allora si è riproposta ogni
anno.
aperitivi&diversi
21 settembre 2002 ore 21
Teatro Comunale
Concerto straordinario
Nuovo Quartetto Italiano
Webern, Beethoven, Stravinskij
30 novembre 2002 ore 21
Teatro Comunale
Concerto di inaugurazione
Bruno Canino pianoforte
Antonio Ballista pianoforte
Beethoven - Liszt
7 dicembre 2002 ore 18
Teatro Fondazione San Carlo
Concerti aperitivo
Cristiano Rossi violino
Marco Vincenzi pianoforte
Busoni, Ravel
14 dicembre 2002 ore 18
Teatro Fondazione San Carlo
Concerti aperitivo
Trio Reger
Brahms, Rachmaninov
11 gennaio 2003 ore 18
Teatro Fondazione San Carlo
Concerti aperitivo
Hisako Kawamura pianoforte
Mozart, Prokof’ev
25 gennaio 2003 ore 18
Galleria Civica
Concerti aperitivo
Quartetto Terpsycordes
Schubert
8 febbraio 2003 ore 18
Galleria Civica
Concerti aperitivo
Esther Hoppe violino
Biliana Tzinlikova pianoforte
Mozart, Messiaen, Beethoven
22 febbraio 2003 ore 18
Auditorium Fondazione San Carlo
Concerti aperitivo
Ensemble folcloristico “Rasputin”
Musica tradizionale russa
1 marzo 2003 ore 18
Auditorium Fondazione San Carlo
Concerti aperitivo
Entr’Acte
Musicisti del Teatro alla Scala
Martinů,Milhaud
15 marzo 2003 ore 18
Galleria Civica
Concerti aperitivo
Tatjana Vassiljeva violoncello
Andrea Dindo pianoforte
Stravinskij, Prokof’ev
22 marzo 2003 ore 18
Galleria Civica
Concerti aperitivo
Tristango
Piazzolla
10 maggio 2003 ore 18
Salone d’Onore del Palazzo Ducale
Concerto straordinario
Rocco Filippini violoncello
Bach
una domanda a
“
Aldo Sisillo
direttore d’orchestra, è direttore della Fondazione
Teatro Comunale di Modena dal 1999.
Il Teatro e la Gmi hanno attivato negli
anni diversi eventi in collaborazione.
Pensa che sia giusto sviluppare più organiche e durature integrazioni nella progettazione e organizzazione delle stagioni?
Ritiene che il pubblico gradirebbe una
maggiore sinergia tra i diversi soggetti
organizzatori di attività musicali?
Ritengo che Modena sia un esempio
positivo di collaborazione fra istituzioni
culturali, e una città capace di offrire al
pubblico una significativa varietà nel campo dell’arte e dello spettacolo. Un buon
merito di questa sua ricchezza va senz’altro riconosciuto alle numerose associazioni che, come la Gmi, agiscono da molti
anni in questo contesto grazie alla vitalità
dei loro organizzatori e all’impegno dei
loro promotori. Peraltro, dopo un’ampia
riflessione fatta con l’amministrazione
comunale, si è stabilito che la strada
migliore per sviluppare la vita musicale
modenese fosse, sia dal punto vista economico sia per quanto riguarda l’offerta
al pubblico, quella di distribuire i compiti
e le competenze fra il Teatro Comunale
e le diverse realtà dell’associazionismo
cittadino, in modo da salvaguardare la
specificità e l’identità di ognuno. Questo
ha voluto dire, in pratica, coordinarsi per
agire su spazi diversi della programmazione musicale, senza suddivisioni troppo
rigide, ma senza sovrapporsi. A Modena
si sono venute delineando con successo
delle preziose specificità per quanto
riguarda ad esempio la musica contemporanea, la musica antica, il pianismo e
la musica sinfonica, facendo sì che ogni
istituzione riaffermasse in questi anni
una forte identità e capacità progettuale. Sono convinto, d’altra parte, che la
collaborazione rappresenti un elemento
indispensabile del nostro sistema e che
vada ulteriormente sviluppata, ma che costituisca una vera ricchezza quando avviene su progetti specifici, ovvero su possibili
punti di contatto o linee che emergono di
volta in volta tra le diverse stagioni, pur
tuttavia all’interno di percorsi autonomi.
Solo così si può arricchire l’offerta alla
città, realizzando economie di scala e allo
stesso tempo salvaguardando l’identità e
responsabilità di ciascun soggetto.
68 s t a g i o n e 2 0 0 8 - 2 0 0 9 ı 2 0 0 7 - 2 0 0 8 ı 2 0 0 7 ı 2 0 0 6 ı 2 0 0 4 - 2 0 0 5 ı 2 0 0 3 - 2 0 0 4 ı 2 0 0 2 - 2 0 0 3 ı 2 0 0 2 ı 2 0 0 1 ı 1 9 9 9 - 2 0 0 0 ı 1 9 9 9 ı
Testi ripescati
Lettere, presentazioni, comunicati,
lamentazioni, amenità d’epoca
Van copiati
Finché non ne sai abbastanza, copia
Un testo sulle 32 Sonate di Beethoven
per pianoforte? Scritto così, nel tempo
libero, da “non addetti”? Ma vogliamo
scherzare? Meglio, molto meglio,
copiare. Peraltro, non è poi tanto
facile anche scegliere le cose giuste
da copiare. Senza chiedere permessi,
ma sicuri che gli editori sapranno ben
comprendere che l’abbiamo fatto
anche per il loro bene. Infine: ma come
si citano in bibliografia i fascicoli di
accompagnamento ai dischi? E perché
tante volte sono assolutamente anonimi
o senza data? Un ingresso omaggio
a chi ci aiuterà a rispondere a questa
domanda. [...]
Beethoven e il pensiero del suo tempo
[...]Questo tenere insieme tradizione e
innovazione, enfatizzando la dialettica
musicale interna alle composizioni,
assieme alla originaria complessità della
concezione (della quale fa parte anche
l’accostarsi “orchestrale” al pianoforte,
così diverso dalla tradizione mozartiana,
e che non piacque agli spiriti classicisti
come Goethe, per esempio), hanno
suggerito accostamenti di tipo culturale
e filosofico tra Beethoven ed i pensatori
del suo tempo, a volte eccessivi ed
ingenui, ma certamente fondamentali
Jörg Demus · Foto Rolando Paolo Guerzoni
per comprenderne la poetica. [...]
“Mentre il pensiero speculativo scopriva
con Hegel la logica dialettica, la musica
con Beethoven scopriva anch’essa, nella
dialettica sonora, la sua nuova anima
motrice. [...] Intuizione ed espressione
partecipano alla stessa lotta che combatte
lo spirito per vincere la materia e in
cui le forze opposte e contrastanti si
compongono entro la stessa necessaria
unità, che in Kant si configura
come sintesi a priori, in Hegel come
dialettica, come sonata in Beethoven”
(L. Magnani, Beethoven nei suoi quaderni
di conversazione, Einaudi, 1975). [...]
Totalmente e radicalmente opposta a
questa concezione “basata su congetture
filosofiche, anziché sull’analisi musicale...
che raggiunge vette di assurdità con
romanzieri contemporanei, fra cui,
massimi colpevoli, Thomas Mann e
Aldous Huxley” è quella espressa da
Glenn Gould in scritti irriverenti e
tendenziosi, discutibili ma anche salutari
bagni di antiretorica. “Quando, come
nelle opere che abbiamo davanti [le
ultime tre Sonate di Beethoven], la
musica ci trasporta in un mondo di
godimento paradisiaco, la soluzione più
felice è trattenersi dal farlo” (Gould,
L’ala del turbine intelligente, Adelphi, 1988,
pag. 107 – 110).
La storia dell’interpretazione del
pianismo di Beethoven sta tutta inscritta
in questa polarità tra misticismo
protoromantico e enfatizzazione delle
ascendenze razionalistiche, barocche
e bachiane, soprattutto nelle forme
fugate delle ultime Sonate e nelle opere
“di transizione”. Queste ultime, non
a caso, quelle che a Gould piacevano
maggiormente, perché “equilibrate…
ambivalenti sul piano tonale… al di fuori
dall’ispirazione eroica e di impianto
armonico trionfalmente tonale” (Gould,
1988, pag. 92, all’interno della deliziosa
“autointervista” su Beethoven).
Che cosa ci proporranno i musicisti
invitati al terzo festival della Gmi
modenese? Quale strada interpretativa
seguirà ciascuno di loro, tra le infinite
possibili? [...]
terza edizione
17 maggio 2003 ore 21
Chiesa di San Vincenzo
Pietro De Maria pianoforte
Beethoven
21 maggio 2003 ore 21
Chiesa di San Vincenzo
Maurizio Zanini pianoforte
Beethoven, Chopin
24 maggio 2003 ore 21
Chiesa di San Vincenzo
Jörg Demus pianoforte
Beethoven
28 maggio 2003 ore 21
Teatro Comunale
Gianluca Cascioli pianoforte
Beethoven, Chopin
31 maggio 2003 ore 21
Teatro Comunale
Andrea Lucchesini pianoforte
Beethoven
1 9 9 8 ı 1 9 9 6 - 1 9 9 7 ı 1 9 9 5 - 1 9 9 6 ı 1 9 9 4 - 1 9 9 5 ı 1 9 9 3 - 1 9 9 4 ı 1 9 9 2 - 1 9 9 3 ı 1 9 9 1 - 1 9 9 2 ı 1 9 9 0 - 1 9 9 1 ı 1 9 8 9 - 1 9 9 0 ı 1 9 8 9 69
Testi ripescati
Testi ripescati
Agli Amici della Gioventù musicale
Bach e le regole autoinflitte
Cari Amici,
si avvicina uno degli appuntamenti più importanti della
stagione, quello a Voi riservato: il concerto del violoncellista
Rocco Filippini, all’Accademia Militare di Modena, previsto
per sabato 10 maggio 2003, alle ore 18. Poi, un buffet nelle
splendide sale del circolo Ufficiali.
In programma, quello che si può considerare il capolavoro
del razionalismo musicale: le Suites per violoncello solo
di Johann Sebastian Bach, composte nel periodo di
Köthen, tra il 1717 e il 1723. Sono dunque circa venti
anni più giovani degli affreschi che Franceschini dipinse
per il Salone d’Onore del Palazzo Ducale, dove le suites
verranno eseguite, e sono praticamente contemporanee del
meraviglioso Stradivari sul quale Filippini le eseguirà, con la
maestria del grande artista quale egli è.
Il concerto di Rocco Filippini è come i libri editi dalle
banche o l’aceto balsamico fatto in casa: non si può
acquistare; o si riceve in dono, o niente da fare!
Però, l’omaggio non è destinato “ai soliti privilegiati”, ma
disponibile per tutti: basta associarsi agli “Amici della Gmi”.
Che a Bach piacesse mettersi nei pasticci da solo è noto,
anzitutto generando 19 figli (e si potrebbe peraltro
affermare che i problemi suoi erano poca cosa in confronto
a quelli della seconda moglie, che per di più gli faceva
anche da copista), ma anche per le regole e i vincoli
che si autoinfliggeva nel comporre. Obblighi, ricerca di
simmetrie o regolarità sempre più complesse e ardue da
rispettare, considerazioni numerologiche che per il nostro
sentire contemporaneo sono al limite dell’enigmistica. Per
esempio, quelle giocate sui numeri 14 ed il suo inverso, il
41; numeri che sono – rispettivamente - la somma del posto
che occupano le lettere B, A, C, H nell’alfabeto tedesco e
l’aggiunta ad esse delle iniziali J e S. [...]
Oggi, per fortuna, tutti (proprio tutti?) riconosciamo che il
genio di Bach consiste proprio nella capacità di trasformare
problemi matematici in grandissima arte musicale, o
viceversa di risolvere l’ispirazione poetica in teoremi
musicali, anche matematicamente elegantissimi. Anzi: il
bello (esteticamente parlando) è che nello stesso tempo la
costruzione matematica è anche grande arte (qualcosa, o
molto, di più, della “estetica della matematica” decantata
giustamente da – per esempio – Piergiorgio Odifreddi, non
a caso facendo diversi riferimenti a Bach). [...]
In particolare, per quanto riguarda le Suite per violoncello,
Basso (Alberto Basso, L’età di Bach e di Händel, Torino,
EDT, 1978, pagg. 115-116) afferma: “L’ésprit de géometrie…
vi trova ancora una volta, e più che mai, applicazione
rigorosa… anzitutto nella struttura delle Suite, che è la
medesima per ogni coppia successiva… Nonostante la
galanterie della situazione, il discorso musicale è improntato
a quella severità contrappuntistica e a quell’indistruttibile
meccanismo tematico cui Bach non rinuncia mai,
qualunque sia la destinazione dell’opera e la sua funzione
sociale.” [...]
Bach dunque non è un enigmista, non è “Bachtezzaghi”;
la sua poesia musicale non è solamente gioco intellettuale.
Sarebbe come pretendere che, pubblicando un
programma di sala di un concerto bachiano di dimensioni
corrispondenti ai “numeri magici” 14 e 41, il suo contenuto
fosse per ciò stesso di qualità. Magari!
Lettere, presentazioni, comunicati,
lamentazioni, amenità d’epoca
Lettere, presentazioni, comunicati,
lamentazioni, amenità d’epoca
Rocco Filippini · Foto Rolando Paolo Guerzoni
70 s t a g i o n e 2 0 0 8 - 2 0 0 9 ı 2 0 0 7 - 2 0 0 8 ı 2 0 0 7 ı 2 0 0 6 ı 2 0 0 4 - 2 0 0 5 ı 2 0 0 3 - 2 0 0 4 ı 2 0 0 2 - 2 0 0 3 ı 2 0 0 2 ı 2 0 0 1 ı 1 9 9 9 - 2 0 0 0 ı 1 9 9 9 ı
Fisiognomica bachiana
Il grande direttore sir John Eliot Gardiner,
specialista di musica sei e settecentesca
eseguita con strumenti antichi o copie, e
tecniche e organici restituiti filologicamente,
è un sostenitore della “nuova immagine di
Bach”. Del compositore egli mette in luce,
anche nelle composizioni sacre, l’uso di stilemi profani, i riferimenti a ritmi e tempi di
danza, anche popolaresca. Secondo Gardiner,
la razionalità assoluta della musica di Bach
non va intesa secondo la tradizione esecutiva
squadrata e un po’ cupa di stampo protestante; piuttosto, occorre metterne in risalto la
componente di libertà creativa, di materialità
e di sensualità. Questa doppia natura di
Bach sarebbe individuabile, secondo Gardiner, anche nei suoi più celebri ritratti. Se la
parte superiore del viso, infatti, mostra uno
sguardo severo e un atteggiamento autorevole e accademico - favorito anche dalla
parrucca - la bocca e la parte inferiore del
viso denoterebbero invece una disposizione
serena dell’animo e anche un’espressione
alquanto ironica.
1 9 9 8 ı 1 9 9 6 - 1 9 9 7 ı 1 9 9 5 - 1 9 9 6 ı 1 9 9 4 - 1 9 9 5 ı 1 9 9 3 - 1 9 9 4 ı 1 9 9 2 - 1 9 9 3 ı 1 9 9 1 - 1 9 9 2 ı 1 9 9 0 - 1 9 9 1 ı 1 9 8 9 - 1 9 9 0 ı 1 9 8 9 71
Testi ripescati
Lettere, presentazioni, comunicati,
lamentazioni, amenità d’epoca
I giovani e la musica
Un’indagine Eurisko per Gmi
Credevo che mi portassero a un concerto,
e invece ho sentito della bellissima musica
Uno studente modenese di scuola elementare
La frase riportata in epigrafe, pronunciata nell’ambito
dell’indagine “I giovani e la musica”, condotta da Eurisko
per conto della Gmi nazionale, è la perfetta sintesi dello
stato dell’arte e insieme l’indicazione delle strategie da
adottare per lo sviluppo di una cultura musicale in Italia.
La Gmi modenese presenta nel corso dell’incontro di
illustrazione della stagione 2002-2003, sabato 30 novembre
2002 presso il Ridotto del Teatro Comunale di Modena, i
risultati della ricerca su “I giovani e la musica”, condotta
nell’ambito delle iniziative per celebrare i 50 anni di vita
della Gmi nazionale.
Modena è stata una delle tre città scelte per lo svolgimento
dell’indagine “qualitativa” (effettuata cioè con colloqui
approfonditi con piccoli gruppi, i cosiddetti focus group,
di giovani), alla quale Eurisko ha fatto seguire due indagini
quantitative nazionali che hanno coinvolto circa 10.000
giovani di età compresa tra i 12 e i 24 anni.
L’incontro vedrà discutere, attorno a questi temi e alla
indagine Eurisko: Giovanni Minoia, Presidente di Eurisko;
Gianni Cottafavi, Assessore alla Cultura del Comune di
Modena; Maria Luisa Vanin Tarantino, consigliere delegato
della Gioventù musicale d’Italia; Maria Concetta Pezzuoli,
Segretario della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena.
La stagione della Gmi verrà presentata da Donatella Pieri,
Presidente della sede modenese della Gmi; l’incontro verrà
condotto da Mauro Bompani, Responsabile promozione e
comunicazione della Gmi modenese.
Sintesi della ricerca
Presentazione di Giuseppe Minoia,
presidente di Eurisko e responsabile
dell’indagine
Il quadro emerso mette in evidenza, nell’ottica
dei giovani:
• l’immagine della musica classica quale mondo separato, per
pochi privilegiati, senza parole
• senza racconto, troppo impegnativo in quanto richiede un
ascolto individuale e non di gruppo
• una realtà che non è facile incontrare per i giovani, in
riferimento ai contesti e agli spazi della vita quotidiana
• un mondo troppo rigido e formale, con riti e codici respingenti
• con una consumer image di individui “impegnati”, intellettuali,
introversi, troppo maturi.
Con alcuni aspetti positivi:
• un “genere” che forse è un peccato non dominare
• nella logica di arricchire le proprie conoscenze sulle “musiche”
(dal pop al rock al blues, al jazz alla classica).
Come i giovani vorrebbero venire avvicinati
dalla classica
• inserendo la musica classica nei percorsi giovanili, facendo in
modo che la classica vada dai giovani, in maniera inaspettata:
in Tv, alla radio
grazie alla scuola
nel mondo dell’entertainment (cinema, pubblicità)
nei posti giovanili, ma anche nelle biblioteche.
Quale ruolo per Gioventù musicale d’Italia
• a Gmi si suggerisce di impegnarsi per portare la musica
classica fuori dai suoi luoghi deputati
• a Gmi è richiesto di diventare una agenzia segnaletica per i
giovani, una sorta di provider della musica classica adatta ai
giovani, possibilmente in ambienti giovanili.
La ricerca ha anche analizzato la composizione
dell’universo degli utenti della musica classica
e lirica in Italia, con queste evidenze
• gli interessati alla musica classica e lirica in Italia sono circa
10 milioni di individui
• i frequentatori di concerti e di teatri d’opera sono 1 milione e
400 mila
• gli esclusivi della classica o lirica e di nessun altro genere
musicale sono 1 milione e 100 mila persone
• gli appassionati vivono di più nei medio-piccoli centri (sotto i
centomila abitanti), sono equamente distribuiti tra uomini e
donne e assumo consistenza a partire dai 45 anni
• i giovani sino ai 17 anni quasi non esistono quali appassionati
di musica classica-lirica; a partire dai 18 anni cominciano a
prendere consistenza gli interessati non esclusivi
• il titolo di studio degli appassionati non è al top, il picco si
trova tra chi possiede il diploma di scuola media
• anche per reddito, gli appassionati spiccano per un profilo
medio, tendente al basso (i ricchi sono poco attratti)
• per professione, gli appassionati sono soprattutto impiegati/
insegnanti, donne in casa senza occupazione extra e
pensionati.
72 s t a g i o n e 2 0 0 8 - 2 0 0 9 ı 2 0 0 7 - 2 0 0 8 ı 2 0 0 7 ı 2 0 0 6 ı 2 0 0 4 - 2 0 0 5 ı 2 0 0 3 - 2 0 0 4 ı 2 0 0 2 - 2 0 0 3 ı 2 0 0 2 ı 2 0 0 1 ı 1 9 9 9 - 2 0 0 0 ı 1 9 9 9 ı
I 50 anni della Gmi nazionale
Nel 2002 la Gmi nazionale ha festeggiato il suo 50° anno
di vita con una riflessione sul ruolo dell’associazionismo
musicale, a partire dalla considerazione che “quanto più
aumentata negli ultimi anni l’offerta di musica classica,
tanto più il pubblico è proporzionalmente diminuito e non
è avvenuto il necessario ricambio generazionale”.
In particolare, il 25 ottobre 2002 si è tenuto sotto l’Alto
Patronato del Presidente della Repubblica un convegno, a
Milano, le cui caratteristiche multidisciplinari e di apertura
ai nuovi approcci e linguaggi guidano il rinnovamento della
“forma concerto” che la Gmi propone.
Queste le relazioni principali:
Giuseppe Minoia sondaggista
Risultati dell’indagine sul rapporto musica-giovani
Vittorio Mathieu filosofo
Musica senza parole
Vittorino Andreoli psichiatra
La musica e la mente
Michele Trimarchi economista della cultura
La musica nell’economia della cultura
Atti del convegno
www.jeunesse.it
una domanda a
“
Gian Paolo Minardi
critico musicale della Gazzetta di Parma dal 1973, è docente di storia
della musica moderna presso l’Università di Parma. Ha collaborato in varie
occasioni con la Gmi modenese, per la quale ha scritto anche diversi saggi
introduttivi ai programmi dei Festival pianistici.
Come descriverebbe l’evoluzione pluridecennale dell’attività della Gmi nazionale e delle sue sedi locali, che Lei ha
vissuto come protagonista?
Questa richiesta muove inevitabilmente ricordi lontanissimi,
che mi riportano agli anni in cui l’iniziativa aveva da poco
preso vita. Ho presente, ancora vivissima per l’autorevolezza
del tratto e la gradevolezza dell’approccio, l’immagine di
Dorothy Lanni della Quara che seguiva con apprensione e
passione i primi passi della sua creatura; passi che nella mia
città, Parma, furono subito ricchi di esiti. Importantissima,
infatti, fu la funzione della Gioventù nello stabilire un accesso all’esperienza concertistica a giovani interpreti per i quali
le porte delle storiche istituzioni concertistiche erano chiuse
e nel creare così anche una nuova fascia di ascoltatori. Solo
sui grandi nomi, in effetti, erano costruite la stagioni: penso,
appunto, a Parma dove operava fin dall’Ottocento la Società
dei Concerti; cartelloni favolosi, con Backhaus, Rubinstein,
Benedetti Michelangeli, Gieseking, Segovia e tanti altri ma
nessun giovane, con l’unica esclusione per Gulda che era
entrato poco più che sedicenne, dopo la vittoria di Ginevra,
nella categoria dei”grandi”. Ed è stato quindi grazie alla
costituzione di una sezione della Gioventù musicale, affidata
all’entusiasmo e all’intelligenza di un indimenticabile
amico, Ettore Peretti, talentoso allievo di Carlo Zecchi, che
ho potuto venire a contatto con una fresca generazione di
interpreti, tutti più disponibili anche verso giovani appassionati come noi fino a dar vita a rapporti di amicizia, come
è avvenuto con François-Joel Thiollier, allora sprizzante
un vitalismo travolgente che gli anni non hanno per nulla
smorzato. E tra questo intreccio così vivo di proposte non
mancarono alcune sortite sorprendenti, come l’apparizione
inattesa in un memorabile concerto al Teatro Regio, gremito
di giovani e giovanissimi, di Sviatoslav Richter, che con la
sua generosità aveva voluto offrire un tangibile contributo
all’iniziativa. Dopo tanti anni, decenni direi, ho ritrovato la
Gioventù musicale ancora in piena forma, proprio a Modena
dove ho potuto partecipare per due volte alla commissione
per la selezione di giovani complessi e seguire poi alcune
stagioni concertistiche che per qualità della programmazione e degli esecutori credo costituiscano l’attestazione più
eloquente, specie in un contesto difficile quale quello che
stiamo vivendo, di quanto illuminante sia stato il disegno di
Dorothy Lanni della Quara.
1 9 9 8 ı 1 9 9 6 - 1 9 9 7 ı 1 9 9 5 - 1 9 9 6 ı 1 9 9 4 - 1 9 9 5 ı 1 9 9 3 - 1 9 9 4 ı 1 9 9 2 - 1 9 9 3 ı 1 9 9 1 - 1 9 9 2 ı 1 9 9 0 - 1 9 9 1 ı 1 9 8 9 - 1 9 9 0 ı 1 9 8 9 73
La Gmi e il Festivalfilosofia
Un impegno straordinario per un evento straordinario
festivalfilosofiasullabellezza2002
Il 21 settembre 2002 un concerto
del Nuovo Quartetto italiano ha
segnato l’avvio della collaborazione
della Gmi con il Festivalfilosofia, che
la Fondazione San Carlo progetta
e guida con crescente e meritato
successo, fino al recente approdo
europeo, con la nascita di una rete di
festival filosofici, che ha Modena come
capofila.
Una delle caratteristiche più
originali del Festivalfilosofia è il
coinvolgimento attivo di decine di
enti e istituzioni cittadine (e analoga
rete di collaborazioni si sviluppa a
Sassuolo e Carpi, le altre sedi del
festival): dai ristoratori alle FS, dalle
Poste alle scuole dell’infanzia, dalle
biblioteche alle maggiori associazioni
culturali. La Gmi è presente nel
programma del Festival con un evento
musicale concordato con la Direzione
scientifica del Festival, correlato al
tema scelto per la tre giorni filosofica.
Nel corso degli anni il Festival ha
sviluppato queste collaborazioni, nella
sempre difficile ricerca di equilibrio
tra unicità della programmazione
e omogeneità del “tono di voce” da
un lato, e ampliamento della rete di
rapporti con tanti e diversi soggetti
dall’altro.
È una sfida che ci piace, è la strada
migliore per la crescita culturale
della comunità, che evita sia la
“parata di stelle” estemporanea e
casualmente costruita, sia la kermesse
tutta localistica e inevitabilmente
un po’ provinciale. È per questo che
onoriamo con orgoglio e al massimo
delle nostre capacità questo annuale
appuntamento “straordinario”, che
precede di due mesi la stagione
concertistica.
21 Settembre 2002
Teatro Comunale - Modena
Nuovo Quartetto Italiano
Webern, Beethoven, Stravinskij
Quanto più la musica si è spinta verso
i limiti del sistema tonale - o li ha
valicati - tanto più è stata considerata
“brutta”, perché priva di senso,
incomprensibile, non decifrabile.
Il programma del concerto è una sorta
di “piccola storia della dissonanza”,
dagli echi del Quartetto K.465
di Mozart, detto appunto “delle
Dissonanze” che si ritrovano nel
beethoveniano “Rasumowski” fino alla
“brutta” (per un certo senso comune)
musica di Webern
festivalfilosofiasullavita2003
20 settembre 2003
Teatro Storchi - Modena
Überbrettl Ensemble
Katarina Nikolic mezzosoprano
Tania Bussi voce recitante
Berio, Ravel, Schönberg
Il concerto è stato progettato come
un “omaggio a Luciano Berio”,
rigoroso e denso pensatore oltre che
insigne musicista, la cui presenza era
prevista nel programma del festival, e
purtroppo deceduto nel maggio 2003.
Ad alcune sue composizioni, tra le quali
la struggente elegia per Martin Luther
King, vennero affiancate musiche del
“Novecento storico” all’origine della
ricerca musicale di Berio, sempre
impegnata tra sperimentazione e
rapporto con la tradizione
festivalfilosofiasulmondo2004
18 settembre 2004
Chiesa di San Vincenzo - Modena
Yesh Gvul
Marco Fusi direttore e clarinetto
Musica Klezmer
La scelta nell’impostazione del
repertorio è stata di utilizzare il
Klezmer (kley e zemer, in ebraico
“strumento che canta”) come punto
di partenza, parola che individua la
musica popolare prevalentemente
strumentale degli ebrei dell’Europa
orientale. Si tratta di un filo conduttore
per esplorare culture musicali vicine o
di lontana parentela: da quelle araba e
gitana fino al jazz. Le scelte artistiche
hanno anche un valore simbolico:
la musica diviene la metafora di una
società possibile, dove le differenze non
portino necessariamente allo scontro
ma ad un arricchimento reciproco
festivalfilosofiasuisensi2005
17 settembre 2005
Chiesa di San Vincenzo - Modena
...Il giardino dei nostri istinti...
Concerto per voce
due pianoforti e immagini
Milena Vukotic voce
Angela Annese - Filippo Faes
due pianoforti
Mallarmé, Debussy, Longo Sofista,
Chagall, Ravel
Il concerto, con i suoi fitti rimandi
interni (anche se purtroppo il
maltempo impedì la proiezione delle
litografie di Chagall) propone un
universo espressivo nel quale, come
Vasilij Kandinskij scrive, “la parola è
una risonanza interiore” e le affinità
tra musica e pittura danno vita a vere
e proprie “impressioni spirituali”, la
musica diviene luogo privilegiato nel
quale processo creativo ed esperienza
sensoriale si sovrappongono e si
intrecciano in quella poetica del
mistero e dell’inesprimibile che sulla
percezione simultanea più che sulla
comprensione posa le sue fondamenta.
festivalfilosofiasull’umanità2006
16 settembre 2006
Chiesa di San Vincenzo - Modena
Le voci dell’Umanità
Jubilee Shouters in concerto
Direttore Gianna Grazzini
Il programma è stato elaborato
in sintonia con il tema prescelto:
Umanità, partendo sia dal pensiero
74 s t a g i o n e 2 0 0 8 - 2 0 0 9 ı 2 0 0 7 - 2 0 0 8 ı 2 0 0 7 ı 2 0 0 6 ı 2 0 0 4 - 2 0 0 5 ı 2 0 0 3 - 2 0 0 4 ı 2 0 0 2 - 2 0 0 3 ı 2 0 0 2 ı 2 0 0 1 ı 1 9 9 9 - 2 0 0 0 ı 1 9 9 9 ı
eterodosso di Marius Schneider, e
cioè che esista una comune visione
fondante della Musica per l’Umanità,
trasversale ad epoche e culture, sia per
il programma, costituito essenzialmente
da musiche sacre e profane della
tradizione afroamericana: gospel e
jazz, spiritual e crossover, ma anche da
musica etnica africana, culla e madre di
tutte le Voci dell’Umanità.
festivalfilosofiasulsapere2007
Sabato 15 settembre 2007
Auditorium Marco Biagi - Modena
Un sapere abissale
Fabrizio Festa testi e musica
David Riondino voce recitante
“Un sapere abissale” è un viaggio
musicale, poetico, visivo, tra alcune
fonti ed emergenze letterarie del
sapere occidentale. Riondino veste
i panni del Capitano Nemo: è lui
che, ormai rimasto solo sul Nautilus
nel rifugio della sua Isola Misteriosa,
ricorda, vede e prevede, le parole
di Verne trasformandosi in quelle
di Omero, Lautreamont, di Poe, di
Ginsberg, di Pasolini e altri, in una
dimensione in cui il tempo si dilata,
aprendosi e lasciando intravedere un
domani possibile, a partire dall’Ulisse
omerico, immagine per eccellenza del
sapere occidentale.
festivalfilosofiasullafantasia2008
19 settembre 2008
Piazza Roma - Modena
Chrono/Topo Music Painting
Gabriele Amadori pittore
Sax Four Fun quartetto di sassofoni
Zeni, Rollins, Davis, Hancock
L’intreccio produttivo di due fantasie
diverse: quella sonora che si sviluppa
nel tempo e quella pittorica che si fissa
sullo spazio di una grande tela.
La costruzione musicale è ottenuta
da una stratificazione progressiva
delle sonorità e delle melodie che
interagiscono con il gesto pittorico,
con colori e timbri che costruiscono
progressivamente l’aspetto più
strettamente musicale. Queste sonorità
traggono così spunti ed energie
dall’immagine che via via si forma e
si trasforma in un continuo scambio
reciproco che porta all’opera pittorica
finale.
David Riondino in “Un sapere abissale”
Gabriele Amadori - Sax Four Fun in “Chrono/Topo”
Ciò che resta dello spartito del sax dopo la Music
painting performance. Con autografo di Gabriele Amadori
1 9 9 8 ı 1 9 9 6 - 1 9 9 7 ı 1 9 9 5 - 1 9 9 6 ı 1 9 9 4 - 1 9 9 5 ı 1 9 9 3 - 1 9 9 4 ı 1 9 9 2 - 1 9 9 3 ı 1 9 9 1 - 1 9 9 2 ı 1 9 9 0 - 1 9 9 1 ı 1 9 8 9 - 1 9 9 0 ı 1 9 8 9 75
2002: una stagione senza festival,
ma ricca di novità
Stagione di passaggio, il 2002, caratterizzata da alcuni
appuntamenti di particolare interesse e richiamo per il
pubblico. Il Coro Mondiale della Jeunesse Musicale fece di
Modena una delle tappe della sua tournèe mondiale, in
occasione dei 50 anni della Gmi, e fu un intenso messaggio
di pace e di “globalizzazione buona” quello portato dai
giovani, eccellenti coristi provenienti da decine di paesi
diversi. Aneddoto: poiché i canti in programma non
erano liturgici, benché parlassero di pace e di fratellanza,
il concerto – anche se tenuto da una formazione
“ambasciatore di pace” dell’Unesco - non potè essere svolto
in una grande Chiesa adibita al culto, ma ebbe luogo in
uno strapieno Auditorium San Carlo. Potenza dell’assurdo
rigore di certe burocrazie, evidentemente non solo laiche.
Stagione senza Festival pianistico, il 2002. La prima
edizione “Seiliszt”, ebbe infatti luogo nel settembreottobre 2000. La seconda, “Brahms-Schumann, una coppia
romantica” nel settembre-ottobre 2001. La terza, “Van
Sonate”, nel maggio-giugno 2003. Nel 2002, niente. Il salto
di un anno e lo spostamento del festival dal settembre ottobre alla primavera fu deciso autonomamente dalla
Gmi perché fu organizzata per l’autunno 2002 la prima
edizione di un’altra rassegna di musica classica a Modena.
Insomma, abbiamo dato strada a quello che sfarfallava con
gli abbaglianti.
Stagione anche “esplosiva”, il 2002, nel senso che il Ridotto
del Comunale letteralmente esplose per il sovraffollamento,
con il concerto di Alexander Romanovsky. Da allora iniziò
una costante e tenace attività di proposta, di ricerca di
alleanze, di attivazione delle più diverse energie affinché
Modena si dotasse di un Auditorium, attività che ebbe la
convinta adesione ed anzi lo stimolo fondamentale da parte
della Fondazione Cassa di Risparmio e del suo Presidente
di allora, Gianfranco Baldini, apertamente impegnati a
sostenere l’onere della realizzazione, come poi si verificò
con l’Auditorium Marco Biagi.
Infine, il 2002 segna anche l’avvio della collaborazione
con l’Accademia militare, per un concerto che si va
consolidando come appuntamento annuale fisso, riservato
ai soci, nel Salone d’Onore del Palazzo Ducale.
76 s t a g i o n e 2 0 0 8 - 2 0 0 9 ı 2 0 0 7 - 2 0 0 8 ı 2 0 0 7 ı 2 0 0 6 ı 2 0 0 4 - 2 0 0 5 ı 2 0 0 3 - 2 0 0 4 ı 2 0 0 2 - 2 0 0 3 ı 2 0 0 2 ı 2 0 0 1 ı 1 9 9 9 - 2 0 0 0 ı 1 9 9 9 ı
Alexander Romanovsky
aperitivi&diversi
10 gennaio 2002 ore 21
Auditorium Fondazione San Carlo
Concerto di inaugurazione
World Youth Choir
Poulenc, Debussy, Saint-Saens, Ravel,
Rens, Verdi, Cayabyab, Federizon,
Tradizionali
19 gennaio 2002 ore 18
Teatro Fondazione San Carlo
Concerti aperitivo
So-Hee Lee soprano
Yun-Jung Lee mezzosoprano
Cataldo Caputo tenore
Lorenzo Battagion basso
Mario Delli Ponti - Kyoko Saito
pianoforte a quattro mani
Brahms
2 febbraio 2002 ore 18
Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Alexander Romanovsky pianoforte
Beethoven, Liszt
9 febbraio 2002 ore 18
Teatro Fondazione San Carlo
Concerti aperitivo
Trio del Conservatorio di Mosca
Mozart, Brahms
23 febbraio 2002 ore 18
Teatro Fondazione San Carlo
Concerti aperitivo
Bruno Cavallo flauto
Andrea Dindo pianoforte
Rota, Giuseppe Verdi - Nino Rota
2 marzo 2002 ore 18
Teatro Fondazione San Carlo
Concerti aperitivo
Danilo Rossi viola
Stefano Bezziccheri pianoforte
Brahms, Ravel, Piazzolla
9 marzo 2002 ore 18
Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Filippo Faes pianoforte
Chopin, Liszt, Debussy, Ravel
23 marzo 2002 ore 18
Teatro Fondazione San Carlo
Concerti aperitivo
Nadine Cheek Jurgensen
mezzosoprano
Eddi De Nadai pianoforte
Niles, Copland, Ives, Duke, Norem, Barber,
Burleight, Johnson
13 aprile 2002 ore 18
Teatro Fondazione San Carlo
Concerti aperitivo
Geoffrey Rutkowski violoncello
Giuseppe Fausto Modugno pianoforte
Brahms, Šostakovič
20 aprile 2002 ore 18
Salone d’Onore del Palazzo Ducale
Concerti aperitivo
Quartetto d’archi Psophos
Haydn, Mozart
1 9 9 8 ı 1 9 9 6 - 1 9 9 7 ı 1 9 9 5 - 1 9 9 6 ı 1 9 9 4 - 1 9 9 5 ı 1 9 9 3 - 1 9 9 4 ı 1 9 9 2 - 1 9 9 3 ı 1 9 9 1 - 1 9 9 2 ı 1 9 9 0 - 1 9 9 1 ı 1 9 8 9 - 1 9 9 0 ı 1 9 8 9 77
Testi ripescati
Lettere, presentazioni, comunicati, lamentazioni, amenità d’epoca
Il Coro mondiale della Jeunesse
Musicale in Italia per i 50 anni
della Gmi nazionale
apre la stagione 2002
Si apre giovedì 10 gennaio 2002, alle ore 21, presso l’Auditorium della
Fondazione Collegio San Carlo, la tredicesima stagione dei “Concerti
aperitivo” organizzata dalla Sede modenese della Gioventù musicale d’Italia.
Saranno i 48 giovani, provenienti da 20 diversi paesi del mondo, che
compongono il World Youth Choir (WYC), ad aprire la stagione, con un
concerto che comprende brani di compositori classici europei, sotto la
Direzione di Denis Meier, e cori scelti dal secondo Direttore della serata,
Jonathan Velasco, tratti dal repertorio popolare del suo paese, le Filippine.
Il Coro Mondiale della Gioventù musicale, promosso dalla Jeunesse Musicale
Internationale, è attivo dal 1987, ed ha tenuto numerosissime tournées
in tutto il mondo, ha inciso diversi dischi, ha collaborato con prestigiose
istituzioni.
Ogni anno il coro, composto per metà da nuovi cantanti, selezionati
attraverso un lungo e difficile processo di audizioni e di prove, e per metà da
coristi reinvitati, si riunisce in un diverso luogo del mondo per uno stage al
quale segue una tournée internazionale.
Una parte dei giovani si ritrova in seguito, per la formazione di un coro
da camera, attivo nella stagione invernale. Ogni sessione del coro prepara
un programma di repertorio “a cappella”, composto per metà da musiche
contemporanee e tardo romantiche, e per metà da brani del repertorio
folcloristico e popolare.
Numerosi musicisti contemporanei hanno scritto brani per il WYC; uno di
essi è in programma, in prima esecuzione mondiale, nella serata di giovedì.
Il messaggio di fraternità e di socializzazione, senza barriere ideologiche,
religiose o razziali, implicito nella musica
in generale e nella formazione
stessa del WYC, ha fatto sì
che l’Unesco gli abbia
attribuito il titolo di
“Ambasciatore
per la pace”.
78 s t a g i o n e 2 0 0 8 - 2 0 0 9 ı 2 0 0 7 - 2 0 0 8 ı 2 0 0 7 ı 2 0 0 6 ı 2 0 0 4 - 2 0 0 5 ı 2 0 0 3 - 2 0 0 4 ı 2 0 0 2 - 2 0 0 3 ı 2 0 0 2 ı 2 0 0 1 ı 1 9 9 9 - 2 0 0 0 ı 1 9 9 9 ı
una domanda a
“
La Gmi ha iniziato nel 2002 un
positivo rapporto di collaborazione
con l’Accademia Militare di Modena,
istituzione sempre più aperta alla città
e in particolare ad attività musicali.
I concerti finora organizzati nel
meraviglioso Salone d’Onore del
Palazzo Ducale, arricchito dagli
affreschi del Franceschini e dello
Stringa, sono stati riservati ai soci
della Gmi. Particolarmente ricco
e curato, in queste occasioni, è il
rinfresco, servito nelle splendide
sale dell’Appartamento ducale di
Rappresentanza, aperte e visitabili per
l’occasione, con i loro ricchi arredi e
opere d’arte.
comandante dell’Accademia Militare di Modena
dal 2005 al 2008. Durante questo periodo,
di grande apertura dell’Istituzione Militare alla
città, la Gmi ha consolidato una consuetudine
di appuntamenti musicali annuali nel Salone
d’Onore del Palazzo Ducale.
Da un certo numero di anni si assiste
ad un progressivo sviluppo dei rapporti
tra Accademia militare e città. Che
importanza ha avuto l’organizzazione
di eventi come i concerti della Gmi in
questa prospettiva?
Aperitivo al Palazzo Ducale · Foto di Rolando Paolo Guerzoni
I concerti per i soci
al Palazzo Ducale
Francesco Tarricone
20 aprile 2002
Quartetto d’archi Psophos
Haydn, Mozart
10 maggio 2003
Rocco Filippini violoncello
Bach
14 gennaio 2006
Quartetto d’archi di Venezia
Mozart
13 gennaio 2007
Silete Venti
Quartetto di fiati e fortepiano
Danzi, Beethoven
11 aprile 2008
Orchestra da Camera della Campania
Direttore Luigi Piovano
Bach, Telemann
16 gennaio 2009
Orchestra Zamparo
Maestro concertatore Paola Besutti
Sammartini, Bach, Mozart
Accolgo con piacere l’invito della Fondazione Gioventù musicale, sede di Modena, a portare una mia testimonianza
per l’“Almanacco dei venti anni”. Il tema
dello sviluppo di rapporti e anche di sinergie tra l’Accademia Militare e la Città
è per noi di grande interesse e l’identificazione è divenuta nel tempo tanto
forte da sentire frequentemente parlare
di “Accademia di Modena”. L’Accademia Militare ha ospitato diverse volte
Concerti della Gioventù musicale, sia nel
quadro delle iniziative di collaborazione
intraprese con la Città e le sue Istituzioni,
sia in concomitanza di iniziative indette
su scala nazionale dal Ministero dei
Beni Culturali. Sosteniamo con piacere
lo sforzo organizzativo che ci deriva
dall’accogliere queste attività, perché
abbiamo rilevato quanto grandi siano,
da parte della cittadinanza, l’attesa ed
il gradimento per gli eventi ospitati nel
Palazzo Ducale. In questo contesto ritengo che la grande affluenza di pubblico ai
concerti della Gioventù musicale ospitati
in Accademia possa essere dovuta alla
combinazione dell’alta qualità dell’offerta musicale con la suggestiva, direi
unica, cornice rappresentata dal Salone
d’Onore; ascoltare musica nello stesso
ambiente in cui lo hanno fatto i Duchi
Estensi è certamente un’esperienza straordinaria. Siamo lieti di aver contribuito,
insieme alla Gioventù musicale, a far
conoscere il Palazzo a tanti cittadini, che
forse lo hanno visitato per la prima volta
in occasione dei Concerti, e che hanno
modo, in queste circostanze, di apprezzare il nostro costante impegno nelle opere
di conservazione e restauro.
Infine, nel complimentarmi per questo
ventesimo “compleanno”, auguro alla
Fondazione Gioventù musicale ancora
tanti successi.
Salone d’Onore del Palazzo Ducale, Quartetto Psophos, 20 aprile 2002. Foto di Rolando Paolo Guerzoni
1 9 9 8 ı 1 9 9 6 - 1 9 9 7 ı 1 9 9 5 - 1 9 9 6 ı 1 9 9 4 - 1 9 9 5 ı 1 9 9 3 - 1 9 9 4 ı 1 9 9 2 - 1 9 9 3 ı 1 9 9 1 - 1 9 9 2 ı 1 9 9 0 - 1 9 9 1 ı 1 9 8 9 - 1 9 9 0 ı 1 9 8 9 79
Alexander Madzar
Benedetto Lupo
Gerhard Oppitz
Maurizio Baglini
80 s t a g i o n e 2 0 0 8 - 2 0 0 9 ı 2 0 0 7 - 2 0 0 8 ı 2 0 0 7 ı 2 0 0 6 ı 2 0 0 4 - 2 0 0 5 ı 2 0 0 3 - 2 0 0 4 ı 2 0 0 2 - 2 0 0 3 ı 2 0 0 2 ı 2 0 0 1 ı 1 9 9 9 - 2 0 0 0 ı 1 9 9 9 ı
1 9 9 8 ı 1 9 9 6 - 1 9 9 7 ı 1 9 9 5 - 1 9 9 6 ı 1 9 9 4 - 1 9 9 5 ı 1 9 9 3 - 1 9 9 4 ı 1 9 9 2 - 1 9 9 3 ı 1 9 9 1 - 1 9 9 2 ı 1 9 9 0 - 1 9 9 1 ı 1 9 8 9 - 1 9 9 0 ı 1 9 8 9 81
Tante idee e tante iniziative con successi alterni
concertodiinaugurazione
Galvanizzati dal successo della prima edizione del festival pianistico, tenutasi
nell’autunno del 2000, progettammo la stagione successiva puntando a pubblici
nuovi variando formule e tipologia dell’offerta musicale.
Così, ai Concerti aperitivo e al Festival pianistico (nel 2001 dedicato alla
“coppia romantica” Brahms Schumann) si aggiunsero due nuove rassegne: i
“Concerti con gelato”, tre appuntamenti specificamente dedicati al pubblico dei
giovanissimi e “Musica e parole”, una rassegna programmata nell’ambito di una
convenzione con l’Università di Modena. I risultati delle rassegne “tradizionali”
confermarono la tendenza all’aumento costante dell’interesse e del pubblico
della Gmi; non ottennero invece analogo favore le due sperimentazioni: poche
decine di spettatori, per lo più appartenenti allo “zoccolo duro” dei soci Gmi,
attratti dalla qualità indiscutibile degli eventi proposti, non costituivano certo un
risultato soddisfacente, tanto che decidemmo di non riproporre queste rassegne.
Certamente esse richiedevano più forti investimenti in promozione, un maggiore
coinvolgimento delle istituzioni, una visibilità in città che un’associazione da
sola non può generare. Peccato, però: sono andare sprecate energie, lavoro,
fantasia. Forse sarebbero bastati un poco di attenzione e di interesse da parte
delle istituzioni per dare continuità alle iniziative (per la verità, l’Università ha
in seguito dato vita ad una interessante rassegna annuale di incontri e concerti,
in collaborazione con il Teatro Comunale) e contribuire così al rinnovamento
anagrafico e all’ampliamento del pubblico.
12 gennaio 2001 ore 21
Teatro Comunale
Giorgia Tomassi pianoforte
Granados, Liszt, Ravel, Debussy
concertiaperitivo2001
Teatro della Fondazione San Carlo
20 gennaio 2001 ore 18
Claudio Montafia flauto
Gianmaria Bonino pianoforte
Gaubert, Festa, Rota, Kuhlau
3 febbraio 2001 ore 18
Benjamin Bernstein viola
Franco Calabretto pianoforte
Bloch, Britten, Brahms
10 febbraio 2001 ore 18
Vitaly Samoshko pianoforte
Brahms, Schumann
24 febbraio 2001 ore 18
Natalia Lomeiko violino
Olga Sitkovetsky pianoforte
Čajkovskij, Grieg, Paganini
17 marzo 2001 ore 18
Trio di Torino
Mozart
24 marzo 2001 ore 18
Alessandro Andriani violoncello
Claudia Bracco pianoforte
Fauré, Brahms, Chopin
Accadde un dì
Accadde che nel 2001 il Teatro Comunale e Ert -Teatro Storchi diedero vita ad una
bella iniziativa: la pubblicazione di un periodico, “Modena Musica”, che promuoveva
l’insieme delle proposte musicali e teatrali offerte sia dalle Istituzioni sia dal mondo
dell’associazionismo. “Musica Modena dal 2001 sarà un periodico strumento
informativo sulle stagioni musicali della città”, era scritto sulla prima pagina. E invece
fu esperienza di breve durata. Eppure, era un ottimo servizio per il pubblico e uno
strumento per mostrare la varietà e la ricchezza di questo aspetto dell’offerta culturale
cittadina. Accadde (solo) un dì. Un bel dì, lo rivedremo, quel segnale di fumo?
82 s t a g i o n e 2 0 0 8 - 2 0 0 9 ı 2 0 0 7 - 2 0 0 8 ı 2 0 0 7 ı 2 0 0 6 ı 2 0 0 4 - 2 0 0 5 ı 2 0 0 3 - 2 0 0 4 ı 2 0 0 2 - 2 0 0 3 ı 2 0 0 2 ı 2 0 0 1 ı 1 9 9 9 - 2 0 0 0 ı 1 9 9 9 ı
Testi ripescati
Lettere, presentazioni, comunicati, lamentazioni,
amenità d’epoca
Il “secolo lungo” della musica
romantica
Con “Schumann Brahms, una coppia romantica”,
si conferma il fortunato insieme di fattori che ha
determinato il grande successo della edizione 2000 del
festival, dal titolo “Seiliszt”: la restituzione al pubblico
di uno spazio importante per Modena, la Chiesa di San
Vincenzo (quest’anno affiancata dal Teatro Comunale,
per i concerti di apertura e di chiusura), la scelta di
“aprire” di fatto, con il festival, la stagione autunnale
delle attività musicali e culturali in città, e soprattutto
la scelta di non organizzare “semplicemente” una
serie di sei concerti di alto livello, ma di proporre
al pubblico un percorso, una focalizzazione su un
momento della storia della musica: in questo caso, la
linea Schumann - Brahms. Questo cammino inizia dalla
scoperta schumanniana (parallela ma diversissima da
quella lisztiana) delle infinite possibilità del pianoforte,
sia tecniche, sia di espressione musicale e poetica, che
conduce fino all’esaltazione virtuosistica, benché quasi
sempre formalmente sorvegliatissima, di una sorta
di “poetica del frammento” o meglio dell’ispirazione
musicale. Il “passaggio di testimone” a Brahms è più
che metaforico. Tre anni prima di morire, nel 1853,
Schumann scriveva della “più alta espressione del tempo,
che ci manifesta la perfezione magistrale non in uno
sviluppo graduale, bensì di colpo, come Minerva uscì
già interamente armata dal capo del Cronide. Ed eccolo
qui: un giovane alla cui culla hanno vegliato Grazie ed
Eroi. Il suo nome è Johannes Brahms”. Ma quel giovane,
se era un musicista “nato già pronto”, nondimeno
trascorse l’intera vita sviluppando e modificando la
propria arte, e veramente un abisso estetico separa, per
esempio, le sue prime opere pianistiche dalle ultime, la
cui esecuzione concluderà anche il festival Gmi 2001.
Dalla lezione schumanniana dell’op. 5 di Brahms si passa
alla estrema rarefazione delle sue ultime composizioni,
vero preludio alla dissoluzione formale novecentesca,
allo sfarinarsi definitivo della forma classica, ciò che ha
prodotto l’accostamento di Brahms ai grandi scrittori di
inizio Novecento, come “uno dei protagonisti della crisi
del mondo moderno”. È questo percorso, che si sviluppa
durante tre quarti di quel “secolo lungo” che è stato
l’Ottocento, ad essere riassunto nei sei concerti dedicati
alla coppia romantica.
seconda edizione
20 settembre 2001 ore 21
Teatro Comunale di Modena
Lilya Zilberstein pianoforte
Clementi, Liszt, Brahms
26 settembre 2001 ore 21
Chiesa di San Vincenzo
Maurizio Baglini pianoforte
Bach - Busoni, Bartók, Brahms, Schumann
30 settembre 2001 ore 21
Chiesa di San Vincenzo
Roberto Cominati pianoforte
Schumann
3 ottobre 2001 ore 21
Chiesa di San Vincenzo
Aleksandar Madzar pianoforte
Schubert, Schumann, Ravel
6 ottobre 2001 ore 21
Chiesa di San Vincenzo
Benedetto Lupo pianoforte
Schumann, Brahms
9 ottobre 2001 ore 21
Chiesa di San Vincenzo
Gerhard Oppitz pianoforte
Brahms
1 9 9 8 ı 1 9 9 6 - 1 9 9 7 ı 1 9 9 5 - 1 9 9 6 ı 1 9 9 4 - 1 9 9 5 ı 1 9 9 3 - 1 9 9 4 ı 1 9 9 2 - 1 9 9 3 ı 1 9 9 1 - 1 9 9 2 ı 1 9 9 0 - 1 9 9 1 ı 1 9 8 9 - 1 9 9 0 ı 1 9 8 9 83
una domanda a
“
Concerti con gelato
Tre programmi di concerti e
conversazione, studiati appositamente
per il pubblico più giovane. E al
termine, un “buono gelato” per
tutti. Ma, se le mamme e i papà non
frequentano le sale da concerto,
perché mai avrebbero dovuto
accompagnarci i figli? Infatti,
l’esperienza durò una sola stagione.
8 aprile 2001 ore 16
Auditorium Fondazione San Carlo
Sulle ali del canto
Gabriele Baffero violino
Carlo Balzaretti pianoforte
Gluck, Paganini, Beethoven, Brahms,
Gershwin, Ravel, Falla, Rachmaninov
22 aprile 2001 ore 16
Auditorium Fondazione San Carlo
Quale musica?
Concerto-conversazione
Antonio Ballista pianoforte
Gemma Bertagnolli mezzosoprano
Stravinskij, Rossini, Berberian, Cage,
Lucchetti
6 maggio 2001 ore 16
Auditorium Fondazione San Carlo
Emozioni in musica
Concerti di un quarto d’ora
Marzia Ragazzoni pianoforte
Fabiana Ragazzoni pianoforte
Debussy, Dvořák, Grieg
Quintetto John Williams
Haydn, Rota, Williams, Ibert, Morricone,
Verdi, Gershwin, Courage
Adriana Querzè
dirigente scolastico, dal 2004 è assessore all’Istruzione, politiche
per l’infanzia, autonomia scolastica, rapporti con l’Università
del Comune di Modena.
Tra Istituzioni scolastiche pubbliche, statali e comunali,
Istituto musicale Vecchi-Tonelli, associazionismo musicale,
esistono esempi di collaborazione positiva. Come renderli
stabili nel tempo? Come progettare attività comuni annuali
e pluriennali, salvaguardando le reciproche autonomie e
tenendo conto dei limiti e dei vincoli di ogni soggetto coinvolto?
“Molti amano tornare a casa dopo una lunga giornata di
lavoro e mettere un cd per dimenticare i problemi. Tuttavia
sono convinto che la musica ci dia anche un altro strumento
di gran lunga più prezioso, grazie al quale possiamo imparare qualcosa di noi, della società, della politica: in poche
parole, qualcosa che riguarda l’essere umano”.1
In questa capacità della musica di restituirci qualcosa della
nostra umanità consiste il suo valore formativo: l’educare
con la musica - oltre che educare alla musica - consente il
dialogo tra saperi, favorisce gli incontri tra generazioni, generi e culture, rende possibile apprendere attraverso canali
formali ed informali per tutta la durata della vita, oltre che
nelle sue fasi iniziali.
Perché ciò accada, tuttavia, è indispensabile che il fare
artistico sia al centro dei contesti educativi e che la pratica
musicale abbia cittadinanza nella scuola. “La necessità di
rivalutare il ruolo educativo della pratica musicale nasce
dalla convinzione che l’essenza dell’apprendimento musicale risieda nella creazione e non nella replicazione”.2
Ciò richiede la manipolazione di oggetti e materiali sonori, il
lavoro compositivo, l’improvvisazione vocale e strumentale,
la sperimentazione di tecniche.
Avviene tutto questo nelle scuole? In linea generale dobbiamo purtroppo rispondere negativamente: le risorse calanti,
la formazione dei docenti ancora inadeguata, le troppe riforme incompiute hanno spinto l’intero sistema formativo su
una china pericolosa. Solo laddove le scuole non sono state
lasciate sole dagli enti locali, dalle associazioni, dalla società nel suo insieme, la situazione è migliore. La nostra città
rientra tra queste realtà fortunate: la sua vitalità musicale è
forte; sono numerosi e qualificati i soggetti, le associazioni,
gli enti che si occupano a diverso titolo di musica; il Comune
sostiene la realizzazione di veri e propri curricoli musicali nei
nidi e in tutte le scuole dell’infanzia, realizza in convenzione
con le scuole primarie e secondarie di primo grado attività
di ampliamento dell’offerta formativa ed ha avviato con
un istituto superiore cittadino un corso sperimentale ad
orientamento musicale; sostiene l’Istituto musicale “Vecchi
- Tonelli” che ormai accoglie centinai di studenti provenienti
da molte parti del mondo. Sono quindi migliaia i bambini e i
ragazzi modenesi che possono usufruire dell’opportunità di
crescere e vivere “in musica”.
Tuttavia penso che questa pluralità di esperienze possa e
debba trovare migliori forme di raccordo, incrementando in
qualità e quantità le occasioni formative a disposizione dei
84 s t a g i o n e 2 0 0 8 - 2 0 0 9 ı 2 0 0 7 - 2 0 0 8 ı 2 0 0 7 ı 2 0 0 6 ı 2 0 0 4 - 2 0 0 5 ı 2 0 0 3 - 2 0 0 4 ı 2 0 0 2 - 2 0 0 3 ı 2 0 0 2 ı 2 0 0 1 ı 1 9 9 9 - 2 0 0 0 ı 1 9 9 9 ı
Musica e parole
Un tour in cinque tappe attraverso i tanti modi di combinare voce e musica:
il melologo, la musica sacra, la canzone, il musical, il canto di origine
folclorica, ecc. Destinato particolarmente agli studenti universitari, raccolse
invece quasi esclusivamente il pubblico tradizionale della Gmi, che non si
lascia scappare alcuna proposta.
21 maggio 2001 ore 18,30
Auditorium Fondazione San Carlo
Musica e voce nella Francia
del Novecento
Maurizio Moretti pianoforte
Angela Oliviero pianoforte
Luigi Maio voce recitante
Poulenc, Satie, Milhaud
25 settembre 2001 ore 18,30
Chiesa di San Vincenzo
Versi e melodie delle tradizioni
nazionali
Romina Basso mezzosoprano
David Giovanni Leonardi
pianoforte
Britten, Mahler, Copland, Obradors
9 giugno 2001 ore 21
Chiesa di San Pietro
Canto e musica sacra
Coro “Canticum novum”
direttore Erina Gambarini
Franck
10 ottobre 2001 ore 18,30
Chiesa di San Vincenzo
Addio Berlino
Karin Schmidt soprano
Roberto Negri pianoforte
Weill
18 settembre 2001 ore 18,30
Auditorium Fondazione San Carlo
Dal Madrigale al Novecento
L’una e cinque voci a cappella
Donato, Desprèz, Passereau, Di Lasso,
Anonimo, Spiritual, Kahal-Fain,
Charmichael/Arodin, Charmichael,
Lennon/McCartney, canzone
tradizionale
ragazzi anche superando nuove resistenze e
antiche forme di autoreferenzialità.
Il salto di qualità potrebbe essere costituito
dalla realizzazione di un vero e proprio Patto
territoriale per educare con la musica da
sottoscrivere da parte dei soggetti che a
diverso titolo si occupano di educazione e
musica in città. Un Patto che dia maggiore
ricchezza e sistematicità all’offerta musicale
cittadina per bambini, ragazzi e adolescenti,
ottimizzi le risorse umane e materiali, faciliti
le relazioni e gli scambi, metta risorse a
disposizione delle scuole ed aiuti istituti
musicali, scuole, associazioni, scuole di
musica, bande, cori, gruppi di ex allievi,
musicisti ad individuare obiettivi comuni per
fare della musica uno strumento di crescita,
cittadinanza e partecipazione.
Nel rispetto delle reciproche autonomie, i
sottoscrittori del Patto potrebbero operare affinché la musica, da pratica ancora
riservata a pochi, diventi gradualmente uno
straordinario strumento di promozione ed
opportunità per tutti e contribuisca, con la
potenza formativa e comunicativa che la
contraddistingue, a migliorare i processi di
inclusione e a facilitare la convivenza.
1
Daniel Barenboim, La musica sveglia il tempo,
Feltrinelli, Milano, 2007
2
C.M. Prot. n. 4624/FR, Diffusione pratica musicale nelle scuole, Roma, 13 marzo 2007
1 9 9 8 ı 1 9 9 6 - 1 9 9 7 ı 1 9 9 5 - 1 9 9 6 ı 1 9 9 4 - 1 9 9 5 ı 1 9 9 3 - 1 9 9 4 ı 1 9 9 2 - 1 9 9 3 ı 1 9 9 1 - 1 9 9 2 ı 1 9 9 0 - 1 9 9 1 ı 1 9 8 9 - 1 9 9 0 ı 1 9 8 9 85
Alexej Nabioulin
Massimiliano Damerini
Jeffrey Swann
Mzia Simonishvili
Aldo Ciccolini
Foto Rolando Paolo Guerzoni
86 s t a g i o n e 2 0 0 8 - 2 0 0 9 ı 2 0 0 7 - 2 0 0 8 ı 2 0 0 7 ı 2 0 0 6 ı 2 0 0 4 - 2 0 0 5 ı 2 0 0 3 - 2 0 0 4 ı 2 0 0 2 - 2 0 0 3 ı 2 0 0 2 ı 2 0 0 1 ı 1 9 9 9 - 2 0 0 0 ı 1 9 9 9 ı
1 9 9 8 ı 1 9 9 6 - 1 9 9 7 ı 1 9 9 5 - 1 9 9 6 ı 1 9 9 4 - 1 9 9 5 ı 1 9 9 3 - 1 9 9 4 ı 1 9 9 2 - 1 9 9 3 ı 1 9 9 1 - 1 9 9 2 ı 1 9 9 0 - 1 9 9 1 ı 1 9 8 9 - 1 9 9 0 ı 1 9 8 9 87
Testi ripescati
Lettere, presentazioni, comunicati, lamentazioni, amenità d’epoca
L’orchestra della Gmi inaugura una stagione ricca
di giovani talenti
L’undicesima stagione della Sezione modenese della Gioventù musicale d’Italia
si presenta con le caratteristiche ormai “classiche” che contraddistinguono
l’impegno dell’associazione. Un concerto di apertura “serale” nella sala
principale e nove “concerti aperitivo” che si terranno tra gennaio ed aprile al
Ridotto del Teatro Comunale, di sabato pomeriggio. Ad ogni concerto farà
seguito un momento di incontro con i musicisti, accompagnato da un piccolo
rinfresco.
Nell’anno che segna il passaggio di millennio si conferma anche l’impegno della
Gmi, volto a presentare al pubblico modenese alcuni dei maggiori nuovi talenti
musicali presenti sulla scena, non solo nazionale. Avremo così due vincitori di
premi internazionali di grandissimo prestigio: il Van Cliburn ed il Mozart di
Salisburgo […]
Le musiche di Johann Sebastian Bach, nel 250° anniversario della morte, sono
una costante della stagione 2000, e si affiancano in una voluta collaborazione ai
concerti bachiani presenti nella stagione concertistica del Comunale.
Il concerto inaugurale è dedicato alle quattro Suite/Ouverture per orchestra,
eseguite dalla Pegasus Chamber Orchestra, nata recentemente per volontà della
Gioventù musicale, che ha costituito l’orchestra a partire dai giovani allievi del
corso di perfezionamento musicale tenuto dalla Filarmonica della Scala. Si tratta
dunque di una inaugurazione di stagione che è quasi un “battesimo” anche
per il complesso invitato, composto comunque da giovani di sicuro talento e di
prestigiosa formazione.
La rassegna bachiana proseguirà con il concerto di un giovane grande talento,
Gianluca Luisi, alle prese con “Il Clavicembalo ben temperato” e si concluderà
con l’ultimo concerto aperitivo, tenuto dal duo formato da Bruno Cavallo ed
Emilia Fadini.
concertiaperitivo
Ridotto del Teatro Comunale
15 dicembre 1999 ore 21
Teatro Comunale
Concerto di inaugurazione
Pegasus Chamber Orchestra
Direttore Corrado Rovaris
Bach
27 dicembre 1999 ore 21
Teatro “Primavera” Fiorano Modenese
Concerto straordinario
Orchestra filarmonica di Arad
Direttore Ovidiu Balan
Elisabetta Marino arpa
Claudio Montafia flauto
Mozart, von Weber, Strauss
8 gennaio 2000 ore 18
Gianluca Luisi pianoforte
Bach
15 gennaio 2000 ore 18
L’una e cinque gruppo vocale a cappella
Madrigali, jazz, pop, spiritual
22 gennaio 2000 ore 18
Xavier Phillips violoncello
Alexander Gasparov pianoforte
Debussy, Franck
29 gennaio 2000 ore 18
Jon Nakamatsu pianoforte
Haydn, Chopin, Čajkovskij, Rachmaninov
12 febbraio 2000 ore 18
Barnabas Kelemen violino
Gergely Boganyi pianoforte
Mozart
26 febbraio 2000 ore 18
Alberto Bologni violino
Giuseppe Fausto Modugno pianoforte
Beethoven
4 marzo 2000 ore 18
Benedetto Lupo pianoforte
Chopin, Skrjabin
11 marzo 2000 ore 18
Antonio Graziani clarinetto
Marco Tezza pianoforte
Saint-Saëns, Schumann, Brahms
1 aprile 2000 ore 18
Bruno Cavallo flauto
Emilia Fadini clavicembalo
Bach
88 s t a g i o n e 2 0 0 8 - 2 0 0 9 ı 2 0 0 7 - 2 0 0 8 ı 2 0 0 7 ı 2 0 0 6 ı 2 0 0 4 - 2 0 0 5 ı 2 0 0 3 - 2 0 0 4 ı 2 0 0 2 - 2 0 0 3 ı 2 0 0 2 ı 2 0 0 1 ı 1 9 9 9 - 2 0 0 0 ı 1 9 9 9 ı
La prima edizione
del festival pianistico
Preceduta da una anteprima
liederistica, in occasione della
riapertura della Chiesa di S. Agostino
dopo lunghi lavori di restauro, la
prima delle otto edizioni del festival
pianistico internazionale Gmi fu
dedicata a Franz Liszt, l’“inventore”
della moderna forma del recital
pianistico, oltre che grandissimo
musicista e straordinario virtuoso,
didatta e organizzatore.
La Chiesa di S. Vincenzo è stata per i
primi cinque anni uno dei luoghi del
festival pianistico: non sede esclusiva,
purtroppo, perché le condizioni
acustiche delle chiese sono quasi
sempre inadatte alla musica pianistica.
Non essendo questa un’eccezione, per
alcuni concerti fu necessario ricorrere
al Teatro Comunale, molto costoso e
decisamente sovradimensionato per
il festival. Recentemente, inoltre, la
chiesa è stata nuovamente adibita al
culto, e ciò ha reso ancora più difficile
organizzarvi le attività musicali.
Arnaldo Cohen
prima edizione
Chiesa di San Vincenzo
15 settembre 2000 ore 19
Anteprima
Jana Mrazova mezzosoprano
Donatella Pieri pianoforte
Liszt
23 settembre 2000 ore 21
Arnaldo Cohen pianoforte
Liszt, Chopin
26 settembre 2000 ore 21
Massimiliano Damerini pianoforte
Liszt, Debussy, Ravel
30 settembre 2000 ore 21
Alexej Nabioulin pianoforte
Schubert, Liszt, Schubert - Liszt
2 ottobre 2000 ore 21
Mzia Simonishvili pianoforte
Beethoven, Liszt, Chopin
Massimiliano Damerini
4 ottobre 2000 ore 21
Aldo Ciccolini pianoforte
Beethoven, Chopin, Liszt
7 ottobre 2000 ore 21
Jeffrey Swann pianoforte
Liszt
Aldo Ciccolini
Alexej Nabioulin
Mzia Simonishvili
Jeffrey Swann
1 9 9 8 ı 1 9 9 6 - 1 9 9 7 ı 1 9 9 5 - 1 9 9 6 ı 1 9 9 4 - 1 9 9 5 ı 1 9 9 3 - 1 9 9 4 ı 1 9 9 2 - 1 9 9 3 ı 1 9 9 1 - 1 9 9 2 ı 1 9 9 0 - 1 9 9 1 ı 1 9 8 9 - 1 9 9 0 ı 1 9 8 9 89
Il festival internazionale Gmi
La Fondazione Cassa di Risparmio di
Modena, finanziatore generoso dei
restauri della chiesa di San Vincenzo,
volle che essa fosse aperta alla città
e ad attività culturali, non essendo
utilizzata come luogo di culto, almeno
nei primi anni dopo il restauro. Il
festival pianistico, proposto dalla Gmi
alla Fondazione, fu immediatamente
accolto come un’occasione
importante per un uso pubblico
della chiesa e per renderne visibili sia
l’ammirevole architettura sia le opere
d’arte contenute.
Il festival, che da pianistico si è via via
modificato ed arricchito di formazioni
cameristiche con pianoforte, affianca
dal 2000 la rassegna dei Concerti
aperitivo della Gmi modenese. Se la
rassegna tradizionale ruota attorno
alla presentazione di giovani talenti,
per lo più vincitori di importanti
concorsi, secondo la “vocazione”
della Gmi, il festival intende invece
presentare sia giovani esecutori già
affermati e “in carriera”, a volte
riproposti dopo qualche anno
dalla loro presenza nei Concerti
aperitivo, sia alcuni grandi nomi
del concertismo internazionale,
compatibilmente con le risorse
dell’Associazione.
La caratteristica più importante della
rassegna è stata costituita dalla scelta
di un filo conduttore che ogni anno
l’ha caratterizzata: quasi sempre un
compositore, non essendo possibile
la scelta di temi molto particolari
o specialistici, sia per ragioni di
programmazione, sia per cercare un
equilibrio con la domanda esistente
in città. Si è trattato comunque – per
otto anni – di individuare esecutori
particolarmente legati a un autore,
a diversi modi di interpretarlo, oltre
che disponibili a proporre programmi
complementari a quelli presentati
da altri solisti. Insomma, un lavoro
diverso e ben più complesso della
semplice scelta tra le opportunità
offerte continuamente dalle
diverse Agenzie. Abbiamo cercato
di individuare una modalità utile
alla tanto citata “formazione del
pubblico”, evitando la semplice
proposta di una ennesima rassegna
di appuntamenti musicali. Anche
i “Concerti conferenza” proposti
in alcune edizioni, condotti da
importanti musicologi e studiosi, e
infine la pubblicazione di libretti
di sala contenenti saggi e interventi
critici o bibliografie, sitografie,
spunti di riflessione sui diversi
compositori attorno ai quali sono stati
costruiti i festival, portano lo stesso
segno distintivo - di divulgazione
culturale - al quale il festival
pianistico-cameristico Gmi Modena
è improntato. Senza rinunciare mai,
a partire dai titoli delle edizioni
annuali, a una certa ricerca di
leggerezza, a un tono possibilmente
non erudito né pedante. D’altronde,
si sta più attenti e si impara meglio se
ci si diverte, no? Dopo otto edizioni,
era necessario rinnovare la formula
(anche per motivi “oggettivi” esposti
molto francamente nella pagina
a fianco). Però, continueremo a
rifuggire la “logica dell’imbianchino”,
secondo al quale si scelgono esecutori
e concerti da catalogo, semplicemente
con una selezione in base al gusto
o alla moda. L’edizione 2009, la
nona, privilegia le riproposizioni di
esecutori delle edizioni precedenti,
quasi a chiudere una fase con una
rassegna “The Best Of”, che bene si
addice ad un anniversario, come è il
nostro ventennale.
90 s t a g i o n e 2 0 0 8 - 2 0 0 9 ı 2 0 0 7 - 2 0 0 8 ı 2 0 0 7 ı 2 0 0 6 ı 2 0 0 4 - 2 0 0 5 ı 2 0 0 3 - 2 0 0 4 ı 2 0 0 2 - 2 0 0 3 ı 2 0 0 2 ı 2 0 0 1 ı 1 9 9 9 - 2 0 0 0 ı 1 9 9 9 ı
Considerazioni banali e brutali sul perché
non possiamo più organizzare un festival pianistico
come gli otto passati
Per otto stagioni abbiamo potuto pensare ad altrettanti “fili conduttori” del
nostro festival pianistico che si ponessero all’interno del diagramma riportato
a fondo pagina; più o meno vicini al centro, ma comunque tutti interni. Alcuni
mutamenti sono stati necessari, negli anni: per esempio, si è verificato che la
sala inizialmente scelta (Chiesa di San Vincenzo) aveva caratteristiche “sotto
zero” (spigolo Est) per un festival pianistico (per agibilità, comfort, acustica);
per motivi molto diversi, anche il Comunale era inadeguato (troppo grande e
costoso); e infatti a quei luoghi si è rinunciato.
Anche il “classico” formato festival dei primi anni (due-tre concerti
per settimana) si è dimostrato insostenibile per il pubblico modenese,
tendenzialmente ristretto di numero e raggiunto da una grande mole di
proposte. Da qualche anno la programmazione del festival Gmi si è dunque
diluita nel tempo. Ciò che però ci ha convinto a modificare radicalmente la
formula è la “fuoriuscita” dai margini di sostenibilità degli oggetti stessi dei
possibili Festival (vertici Nord e Ovest). In parole povere: non ci sono più
compositori o epoche o scuole pianistiche abbastanza attraenti per un pubblico
numericamente sufficiente (diciamo: una media di 200 spettatori paganti per
ogni concerto) a giustificare l’organizzazione di una rassegna di sei-otto concerti,
mantenendo la qualità degli esecutori finora invitati.
Dunque, che fare? Vorremmo evitare di cercare “semplicemente” più pubblici,
selezionando a questo scopo dalle offerte delle Agenzie e degli impresari,
oppure programmare solamente sulla base delle nostre predilezioni personali.
Contemporaneamente, escludiamo l’ipotesi di ridurre coscientemente il
pubblico ad una nicchia di esperti, o amici, o habitués. Per mantenere l’identità
del nostro festival, e continuare ad ampliarne i fruitori gradualmente, come
finora è avvenuto, bisogna dunque trovare una modalità di proposta, un
elemento concettuale che possa variare di anno in anno rimanendo sempre
all’interno dell’area tracciata dalle condizioni interne ed esterne date.
Dopo la stagione del ventennale, che è una specie di “il meglio di…” lavoreremo
su un paio di ideuzze già abbozzate. State in campana, anzi: state accordati!
tasso di innovazione
della forma concerto
che il pubblico accetta
0
m
in
min
max
min
caratteristiche
0 dei luoghi
(la città, la sala, ecc.)
m
in
notorietà e popolarità
dei compositori 0
0
risorse disponibili
per l’organizzazione
(progettuali, economiche, di tempo,...)
1 9 9 8 ı 1 9 9 6 - 1 9 9 7 ı 1 9 9 5 - 1 9 9 6 ı 1 9 9 4 - 1 9 9 5 ı 1 9 9 3 - 1 9 9 4 ı 1 9 9 2 - 1 9 9 3 ı 1 9 9 1 - 1 9 9 2 ı 1 9 9 0 - 1 9 9 1 ı 1 9 8 9 - 1 9 9 0 ı 1 9 8 9 91
92 s t a g i o n e 2 0 0 8 - 2 0 0 9 ı 2 0 0 7 - 2 0 0 8 ı 2 0 0 7 ı 2 0 0 6 ı 2 0 0 4 - 2 0 0 5 ı 2 0 0 3 - 2 0 0 4 ı 2 0 0 2 - 2 0 0 3 ı 2 0 0 2 ı 2 0 0 1 ı 1 9 9 9 - 2 0 0 0 ı 1 9 9 9 ı
1 9 9 8 ı 1 9 9 6 - 1 9 9 7 ı 1 9 9 5 - 1 9 9 6 ı 1 9 9 4 - 1 9 9 5 ı 1 9 9 3 - 1 9 9 4 ı 1 9 9 2 - 1 9 9 3 ı 1 9 9 1 - 1 9 9 2 ı 1 9 9 0 - 1 9 9 1 ı 1 9 8 9 - 1 9 9 0 ı 1 9 8 9 93
Giovani musicisti che avrebbero
poi fatto tanta strada
Progetto Chopin: una specie di anticipazione del festival
pianistico, che sarebbe nato l’anno successivo; tre concerti
e una conferenza di un musicologo illustre come Piero
Rattalino, la collaborazione con il Teatro Comunale che
inserì il terzo appuntamento nella propria programmazione
annuale. Questo fu uno degli elementi più significativi
della stagione 1999, decennale della Gmi modenese, che si
preparava al salto di qualità organizzativa e di proposta che
sarebbe avvenuto l’anno successivo, con l’avvio del festival
già ricordato ma anche con la capacità di programmazione
annuale e anticipata, la ricerca di sedi più idonee,
l’apertura del sito Internet.
Tra le giovani promesse dei Concerti aperitivo, qualche
nome (da non citare qui per non generare spiacevoli
esclusioni) che nel decennio successivo avrebbe consolidato
una brillantissima carriera. Modena fu anche scelta come
primo luogo di esecuzione pubblica per i vincitori delle
audizioni 1998 della Gmi nazionale.
Il 1999 fu anche l’anno dell’ultima edizione del concorso
Modena Musica, riservato alla formazione di duo, con
qualche finalista destinato ad avviare una vicenda artistica
di primissimo livello.
aperitivi&diversi
4 gennaio 1999 ore 21
Teatro Storchi
Concerto di inaugurazione
Orchestra Filarmonica
Mihail Jora di Bacau
Direttore Ovidiu Balan
Glinka, Donizetti, Borne - Bizet, Rossini,
Strauss
30 gennaio 1999 ore 18
Auditorium dell’Istituto Musicale
Orazio Vecchi, Modena
Concerti aperitivo
Mzia Simonishvili pianoforte
Mozart
6 febbraio 1999 ore 18
Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Quartetto d’archi di Venezia
Mozart
20 febbraio 1999 ore 18
Ridotto del Teatro Comunale
Progetto Chopin
Maurizio Baglini pianoforte
Chopin
una domanda a
“
Filippo Faes
pianista, costantemente presente nelle attività della Gmi con proposte
di originale integrazione tra musica, letteratura, poesia.
È stato ospite della Gmi modenese quattro volte, tra il 1997 e il 2006.
L’evoluzione verificatasi negli anni della forma del recital
concertistico è dovuta a una “crisi di pubblico” o a esigenze comunicative ed estetiche degli esecutori della nuova
generazione?
Vorrei rispondere alla vostra domanda ampliando l’argomento, attraverso una riflessione sulla mia esperienza di
Conversazioni Concerto. Una volta ho letto che, durante un
temporale, ogni fulmine è preceduto da un’altra scarica, invisibile e di segno opposto, che traccia nell’aria un sentiero,
un canale ionizzato [...] È solo attraverso quest’ultimo che,
un istante dopo, il fulmine vero e proprio potrà scaricarsi.
Credo che la parola agisca in modo simile nei confronti
della musica, e forse la cosa è reciproca. La forza evocativa
della voce, il potere che il raccontare possiede di indurre
l’ascoltatore alla ricettività creano inumerevoli “sentieri“ tra
la scena e il pubblico, lungo i quali corre poi la comunicazione musicale vera e propria. Ed è una sensazione tangibile di
aria ionizzata quella che ho mentre suono se, prima di cominciare, ho avuto la possibilità di comunicare col pubblico,
se insomma l’evento è in forma di conversazione concerto.
La musica è un linguaggio che, per quanto universale e
profondo sia, obbedisce alle regole di qualunque altra comunicazione semantica. La prima di esse impone che i codici su
cui il linguaggio è basato debbano essere preventivamente
depositati sia nel cervello di chi trasmette, sia in quello di
chi ascolta.
Credo che il problema dell’ascolto della musica classica
(e soprattutto di quella contemporanea!) nel nostro tempo
stia soprattutto qui, nella progressiva perdita da parte del
pubblico di gran parte di quei codici e riferimenti su cui la
nostra musica è stata creata e ai quali, continuamente, essa
si richiama.
Penso che la situazione culturale di oggi presenti degli
aspetti inediti. Mai prima d’ora la globalizzazione aveva costretto a semplificare a tal punto i linguaggi, per far arrivare
un’informazione al pubblico il più vasto possibile. Mai prima
d’ora un messaggio ha potuto raggiungere tante persone,
caricandosi quindi di un inedito potere economico e quindi
politico, un potere che poi alimenta una ulteriore semplificazione del messaggio, essendo questa la caratteristica che lo
ha reso così penetrante, persistente, e dunque efficace.*
Essere esposti pressoché continuamente a questo sottofondo (spesso parecchio invadente) sonoro non può che
condizionare la maniera con cui le persone ascoltano la
musica, non può che generare una crescente distrazione
e in definitiva una scarsa curiosità di sapere “come andrà
a finire“ il brano. I concetti di narrazione, di progressivo
sviluppo e di raffronto dei diversi momenti formali sono
andati progressivamente scomparendo e la mancanza di un
percorso dialettico toglie interesse e senso al seguirne la
vicenda interna. Pensiamo anche come la musica contemporanea (per lo meno gran parte di quella che è seguita alle
94 s t a g i o n e 2 0 0 8 - 2 0 0 9 ı 2 0 0 7 - 2 0 0 8 ı 2 0 0 7 ı 2 0 0 6 ı 2 0 0 4 - 2 0 0 5 ı 2 0 0 3 - 2 0 0 4 ı 2 0 0 2 - 2 0 0 3 ı 2 0 0 2 ı 2 0 0 1 ı 1 9 9 9 - 2 0 0 0 ı 1 9 9 9 ı
27 febbraio 1999 ore 18
Ridotto del Teatro Comunale
Progetto Chopin
Ilia Kim pianoforte
Chopin
13 marzo 1999 ore 18
Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Enrico Dindo violoncello
Andrea Dindo pianoforte
Schumann, Chopin, Debussy
20 marzo 1999 ore 18
Auditorium dell’Istituto Musicale
Orazio Vecchi
Concerti aperitivo
Ilia Gringolts violino
Irina Ryumina pianoforte
Ravel, Paganini, Saint-Saëns
26 marzo 1999 ore 21
Teatro Primavera, Fiorano Modenese
Concerto straordinario
Original Perdido Jazz Band
10 aprile 1999 ore 18
Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Maurizio Moretti pianoforte
Brahms, Schumann, Chopin, Liszt
19 aprile 1999 ore 18
Auditorium dell’Istituto Musicale
Orazio Vecchi
Concerti aperitivo
Vincitori delle audizioni Gmi 1998
Luca Saltini pianoforte
Marco Ferri violino
Enrico Ferri violoncello
24 aprile 1999 ore 18
Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Igor Tchetuev pianoforte
Beethoven, Skrjabin, Prokof’ev
17 novembre 1999 ore 21
Teatro Comunale
Progetto Chopin
Simone Pedroni pianoforte
Chopin
avanguardie storiche del ‘900) si trovi necessariamente
agli antipodi da questa tendenza globalizzata. A fronte
di un progressivo impoverimento e semplificazione dei
codici di cui il pubblico è in possesso, molti compositori
del ‘900, sull’onda di una ricerca di progresso che potesse
non sfigurare a confronto di quello scientifico, si sono
dedicati alla creazione di nuovi sistemi compositivi, ovvero
di codici ancor più complessi spesso usati solo per una
fase, un periodo della loro creatività, e poi ulteriormente,
radicalmente rinnovati. Tutto questo mentre il pubblico
andava nella direzione opposta. Tra le tante conseguenze di
questo gap irrisolto, possiamo ascoltare qua e là rinnovate
semplificazioni, talvolta estreme (minimalismo, new age...)
della musica cólta e svariate esplorazioni in generi crossover. La musica contemporanea propriamente detta, però, è
da tempo ghettizzata in un ambiente di addetti ai lavori che
rischia di perdere il contatto vitale col suo pubblico e con il
proprio tempo. Direi che in una tale discrasia tra capacità
di ricezione del vasto pubblico e produzione contemporanea, mai verificatasi prima d’ora, stia il punto centrale del
nostro discorso, un punto da tener presente nei progetti per
il futuro di chi opera in questo campo. Occorrono idee per
superarla. Io sono convinto che la formula della conversazione concerto, specialmente se multimediale e il più
possibile interdisciplinare, possa portare nuova vitalità a
quello che rischia di trasformarsi in un rito un po‘ stanco ed
espropriato della sua forza vitale. In questi ultimi anni ho
realizzato molti progetti di questo genere, in svariati teatri,
per la Rai, per alcune fondazioni bancarie che perseguono
progetti indirizzati ai giovani, e sto lavorando ad un progetto discografico per una casa tedesca, che pubblicherà
una serie di miei cd ognuno dei quali sarà corredato di
un booklet sonoro in quattro lingue. Ritengo che sempre,
in ogni epoca storica, l’Arte abbia svolto un’importante
funzione politica, più o meno riconosciuta, a seconda della
sensibilità del suo tempo. Essere musicisti oggi significa
secondo me prima di tutto rendersi conto di quale può essere questa funzione oggi, di come l’interazione tra musica
e società possa vivere e infondere vitalità e rinnovamento
a entrambe.
* È logico che una Major dello spettacolo, se vuole promuovere
un artista dalla Norvegia alle Filippine, debba sceglierne uno
che usi un linguaggio che sia il minimo comune multiplo tra i
riferimenti culturali dei due Paesi. È altrettanto logico che, per
allargare il più possibile il bersaglio, ci sarà tutto l’interesse a far
sì che il multiplo sia veramente minimo. Si arriva così alla conseguenza che il pubblico che accetta di accontentarsi del minimo
diventa quello che detta i canoni estetici (essendo numeroso e
quindi generatore di grandi profitti) e così il processo si alimenta
ulteriormente. Viaggiando per le campagne dell’Europa orientale,
si nota subito come anche nelle cittadine più sperdute la maggioranza delle case sia ormai dotata di una parabola satellitare.
Che ne sarà delle sottilissime asimmetrie ritmiche, delle scale e
della sensibilià ai quarti di tono patrimonio di quelle culture, se le
nuove generazioni si sintonizzano su M-TV?
1 9 9 8 ı 1 9 9 6 - 1 9 9 7 ı 1 9 9 5 - 1 9 9 6 ı 1 9 9 4 - 1 9 9 5 ı 1 9 9 3 - 1 9 9 4 ı 1 9 9 2 - 1 9 9 3 ı 1 9 9 1 - 1 9 9 2 ı 1 9 9 0 - 1 9 9 1 ı 1 9 8 9 - 1 9 9 0 ı 1 9 8 9 95
Paolo Poli e Antonio Ballista
96 s t a g i o n e 2 0 0 8 - 2 0 0 9 ı 2 0 0 7 - 2 0 0 8 ı 2 0 0 7 ı 2 0 0 6 ı 2 0 0 4 - 2 0 0 5 ı 2 0 0 3 - 2 0 0 4 ı 2 0 0 2 - 2 0 0 3 ı 2 0 0 2 ı 2 0 0 1 ı 1 9 9 9 - 2 0 0 0 ı 1 9 9 9 ı
1 9 9 8 ı 1 9 9 6 - 1 9 9 7 ı 1 9 9 5 - 1 9 9 6 ı 1 9 9 4 - 1 9 9 5 ı 1 9 9 3 - 1 9 9 4 ı 1 9 9 2 - 1 9 9 3 ı 1 9 9 1 - 1 9 9 2 ı 1 9 9 0 - 1 9 9 1 ı 1 9 8 9 - 1 9 9 0 ı 1 9 8 9 97
una domanda a
“
Gianni Cottafavi
assesssore alla Cultura del Comune di Modena dal 1996 al 2004.
Quali sono state le caratteristiche principali del rapporto tra
Assessorato e associazionismo culturale, durante i suoi due mandati da Assessore? Come mai luogo e risorse per realizzare un
Auditorium per la musica da camera si sono resi disponibili solo
a seguito della tragica vicenda del prof Marco Biagi?
Nel decennio che va dalla metà degli anni ’90 al 2004, l’offerta
culturale nel settore musicale si è aperta a nuovi generi, è
cresciuta qualitativamente e ha occupato nuovi spazi. Decisivo, per questo, è stato il contributo della Fondazione Cassa di
Risparmio che, nel medesimo periodo, da “semplice” partner di
alcune stagioni o eventi, ha assunto un ruolo più marcato nella
definizione delle scelte strategiche per la cultura in città. Nel
settore musicale, i frutti più significativi della collaborazione
tra Comune e la Fondazione bancaria sono stati la costituzione
della Fondazione Teatro Comunale e la scelta di concentrare le
risorse della nuova istituzione nella stagione sinfonica, lirica e
nelle programmazioni innovative dedicate alla musica extracolta
e alla danza contemporanea (Altro Suono e Altra Danza). Scelta,
quest’ultima, mirata espressamente anche a lasciare più spazio e
a dare maggior rilievo alle stagioni concertistiche delle associazioni musicali, prevalentemente solistiche e cameristiche, e ai
festival e rassegne che nel frattempo erano nati, come il festival
pianistico della Gioventù musicale, il festival di musica antica
Grandezze & Meraviglie della neonata Associazione Musicale
Estense, Luoghi Sacri del Suono della Corale Gazzotti, o erano
stati significativamente rinnovati, come nel caso dei Concerti
d’Inverno degli Amici della Musica “Mario Pedrazzi”, principalmente dedicati alla musica del Novecento.
La crescita anche quantitativa dei programmi musicali e l’aumento del pubblico fece esplodere l’esigenza di un luogo attrezzato
e acusticamente idoneo. Il Comune di Modena aveva da tempo
destinato ad auditorium l’antica Chiesa di Santa Margherita,
vista anche la vicinanza con l’Istituto Orazio Vecchi. Alla luce dei
tassi di crescita degli utenti della Biblioteca Delfini, si rivelò ben
presto ineludibile la necessità di destinare quegli spazi all’ampliamento del servizio bibliotecario.
Assieme alle associazioni valutammo così l’ipotesi di collocare
l’auditorium nell’ex Amcm, presso la Chiesa di San Vincenzo o in
sale cinematografiche chiuse; esaminammo anche un possibile
adattamento dell’Aula Magna dell’Istituto Barozzi. Nessuna delle
soluzioni ipotizzate parve ottimale e, soprattutto, realizzabile in
tempi ragionevoli. Alla fine, è vero, l’assegnazione all’Università
dell’edificio in cui oggi si trova l’auditorium e la nascita della
Fondazione “Marco Biagi” offrì una soluzione che altrimenti non
sarebbe stata possibile in tempi così ridotti e, credo, con risultati
di cui la città può essere giustamente orgogliosa. Gioventù
musicale intuì da subito gli aspetti positivi della proposta e si
adoperò non poco per la realizzazione del progetto. A questo fine,
fu decisiva in particolare la sensibilità di Marina Biagi, presidente della Fondazione dedicata al memoria del marito, che volle da
subito aprire gli spazi della Fondazione alla città e alla musica in
particolare.
Testi ripescati
Lettere, presentazioni, comunicati, lamentazioni,
amenità d’epoca
Grande avvio con la coppia Poli-Ballista
e nuova sede per i Concerti aperitivo
Riprende il 5 gennaio la stagione dei Concerti aperitivo
organizzati dalla sede modenese della Gmi, con qualche
piccola novità rispetto al passato. Non rientra tra le
cose nuove la collaborazione con la Fondazione Cassa
di Risparmio di Modena, che da diversi anni sostiene
generosamente l’associazione di volontariato modenese,
consentendole, tra l’altro, l’organizzazione del
concorso Modena Musica. Tra le novità si segnala, invece,
il cambio di sede dei concerti, a causa della chiusura per
restauro del Teatro Comunale.
Però, come si dice(va), ex malo bonum. Il settecentesco
Teatro della Fondazione San Carlo non è certo un luogo
sostitutivo meno suggestivo ed affascinante del Ridotto del
Comunale. Anch’esso, tra l’altro, ha ospitato manifestazioni
musicali (recentemente, per esempio, una affascinante
lezione-concerto di Charles Rosen). L’aperitivo verrà
servito nella attigua Sala dei Cardinali. Dal punto di vista
logistico, infine, via San Carlo è perfettamente all’interno
del petit tour del sabato pomeriggio.
Unica eccezione alla sede provvisoria, il concerto
inaugurale, che – come sempre alle ore 21 - si terrà
alla vigilia dell’Epifania, al Teatro Storchi. Un inizio
leggermente posticipato, rispetto agli anni scorsi, ma
con il botto: la proposta di una grande coppia artistica.
Paolo Poli, uno dei mostri sacri del teatro italiano, e
Antonio Ballista, ormai “inauguratore” quasi fisso delle
nostre stagioni. D’altra parte, la sua versatilità artistica e
disponibilità umana a sostenere l’attività - tutta volontaria della Gmi, ne rendono la presenza, mai ripetitiva, una vera
sicurezza per la nostra organizzazione […].
Il prosieguo della stagione è anch’esso di alta qualità,
come l’inaugurazione. Se è vero che i concorsi musicali,
come i premi letterari, sono ormai numerosissimi, è anche
vero che c’è differenza tra il Nobel, il Campiello, e il
premio “Città di Roccasecca”. E non c’è nessun “Premio
Roccasecca” tra i quattro, i cui vincitori si esibiranno nella
stagione 1998 della Gmi.
Perciò, seguite il suggerimento: conservate i programmi di
sala e potrete dire: “io c’ero!”
Né poteva mancare un omaggio alla musica sei e
settecentesca, nell’anno di Modena Capitale: il Concerto
delle Dame sarà uno dei “contributi” della Gmi aIle
celebrazioni. I prezzi della stagione? Come sempre,
popolari. I vini, come sempre, dell’ottima qualità fornita
dall’Enoteca di via del Taglio.
98 s t a g i o n e 2 0 0 8 - 2 0 0 9 ı 2 0 0 7 - 2 0 0 8 ı 2 0 0 7 ı 2 0 0 6 ı 2 0 0 4 - 2 0 0 5 ı 2 0 0 3 - 2 0 0 4 ı 2 0 0 2 - 2 0 0 3 ı 2 0 0 2 ı 2 0 0 1 ı 1 9 9 9 - 2 0 0 0 ı 1 9 9 9 ı
concertiaperitivo
Teatro Fondazione San Carlo
5 gennaio 1998 ore 21
Teatro Storchi
Concerto di inaugurazione
Paolo Poli narratore
Antonio Ballista pianoforte
Ravel, Prokof’ev, Poulenc
17 gennaio 1998 ore 18
Quartetto David
Beethoven
24 gennaio 1998 ore 18
Giuseppe Fausto Modugno pianoforte
Schumann
14 febbraio 1998 ore 18
Marco Fumo pianoforte
Gershwin
21 febbraio 1998 ore 18
Concordia Woodwind Quintet
Danzi, Hindemith, Taffanel, Milhaud
28 febbraio 1998 ore 18
Il Concerto delle Dame
Monteclair, Forqueray, Duphly,
Charpentier
7 marzo 1998 ore 18
Jana Deshkova violino
Nigel Hutchinson pianoforte
Brahms, Grieg
14 marzo 1998 ore 18
Sandro Naglia tenore
Eddi De Nadai pianoforte
Schubert, Mahler
21 marzo 1998 ore 18
Duo Pollice
Schumann, Cilea, Serrao
4 aprile 1998 ore 18
Corrado Rollero pianoforte
Schumann, Beethoven
27 dicembre 1998 ore 21
Concerto di fine anno
Teatro Primavera - Fiorano Modenese
Orchestra Filarmonica di Bacau
“Michail Jora”
Direttore Ovidiu Balan
Glinka, Beethoven, Strauss
una domanda a
“
Gabriele Betti
flautista, allievo di Roberto Fabbriciani,
ha collaborato con alcuni dei più importanti
compositori contemporanei.
È docente presso l’Istituto superiore di studi
musicali Vecchi-Tonelli di Modena.
Spesso la musica di ricerca, ma anche
la pittura o la poesia, sono accusate di
autoescludersi volontariamente dalla
possibilità di comunicare ad un ampio
pubblico, confinando se stesse in sperimentazioni puramente linguistiche e
autoreferenziali. Quale è il parere di
un musicista come lei, impegnato sia
nell’esecuzione di musica contemporanea, sia nell’avvicinamento di nuovo
pubblico alla musica?
Non penso che, nella maggior parte dei
casi, sia una scelta volontaria dell’artista quella di autoescludersi dalla
possibilità di rendere comprensibile il
proprio lavoro ad un ampio pubblico.
Tutto ciò che è moderno ed esce dai
canoni è sicuramente destinato ad
essere apprezzato e compreso da una
minoranza. E questo non solo nelle arti.
In musica poi gli stessi programmi
dei Conservatori italiani non prevedono lo studio brani contemporanei.
Personalmente mi ritengo fortunato
ad avere avuto un insegnante come
Roberto Fabbriciani che, quando ero
poco più che adolescente, mi ha dato
la possibilità di ascoltare ed apprezzare un repertorio che negli anni ‘70
non si ascoltava con facilità anche in
una città come Bologna. Inizialmente
mi ha sicuramente attratto la sfida di
apprendere tecniche nuove e decifrare una scrittura che, ancora oggi
è il primo ostacolo per chi si avvicina
all’esecuzione di queste partiture. Poi,
crescendo, anche il messaggio è stato
più chiaro. Penso comunque che la
difficoltà di comprensione di questa
musica sia dovuta anche alla scarsa
diffusione della stessa, poco presente
e/o mal programmata da molte associazioni musicali e totalmente assente
dalla programmazione dei mass media
(ad eccezione di RadioTre). Forse si potrebbe dare più fiducia all’ascoltatore,
cercare di facilitarne la comprensione
creando un rapporto meno formale
tra esecutore e ascoltatore e non
puntare solo su motivazioni e curiosità
personali.
1 9 9 8 ı 1 9 9 6 - 1 9 9 7 ı 1 9 9 5 - 1 9 9 6 ı 1 9 9 4 - 1 9 9 5 ı 1 9 9 3 - 1 9 9 4 ı 1 9 9 2 - 1 9 9 3 ı 1 9 9 1 - 1 9 9 2 ı 1 9 9 0 - 1 9 9 1 ı 1 9 8 9 - 1 9 9 0 ı 1 9 8 9 99
100 s t a g i o n e 2 0 0 8 - 2 0 0 9 ı 2 0 0 7 - 2 0 0 8 ı 2 0 0 7 ı 2 0 0 6 ı 2 0 0 4 - 2 0 0 5 ı 2 0 0 3 - 2 0 0 4 ı 2 0 0 2 - 2 0 0 3 ı 2 0 0 2 ı 2 0 0 1 ı 1 9 9 9 - 2 0 0 0 ı 1 9 9 9 ı
1 9 9 8 ı 1 9 9 6 - 1 9 9 7 ı 1 9 9 5 - 1 9 9 6 ı 1 9 9 4 - 1 9 9 5 ı 1 9 9 3 - 1 9 9 4 ı 1 9 9 2 - 1 9 9 3 ı 1 9 9 1 - 1 9 9 2 ı 1 9 9 0 - 1 9 9 1 ı 1 9 8 9 - 1 9 9 0 ı 1 9 8 9 101
Testi ripescati
Lettere, presentazioni, comunicati, lamentazioni,
amenità d’epoca
Pianoforte romantico e bicentenario
schubertiano ai Concerti aperitivo
Nove stagioni musicali della Gmi; dieci concerti tra il
5 dicembre e il 22 marzo raggruppati in due cicli: un
concerto inaugurale e tre appuntamenti al mese a partire
da gennaio. Questi i numeri della stagione 1996-1997
che anche quest’anno è stata organizzata con il sostegno
determinante della Fondazione Cassa di Risparmio di
Modena e con la preziosissima collaborazione del Teatro
Comunale di Modena.
Come per le stagioni precedenti il concerto inaugurale
di giovedì 5 dicembre è l’unico che si tiene nel luogo
e nell’ora “canonici” delle manifestazioni musicali: i
“Concerti aperitivo” veri e propri si terranno infatti alle
ore 18 del sabato pomeriggio presso il Ridotto del Teatro
Comunale.
Ai programmi che hanno una durata limitata (4045 minuti), segue la degustazione di un aperitivo in
compagnia dei musicisti, occasione di conoscenza e di
rapporto diretto con gli interpreti, generalmente giovani
ma già affermati esecutori. La imminente stagione della
Gmi si preannuncia di livello particolarmente alto per la
consolidata e meritata fama di tutti i solisti e complessi che
si esibiranno, a cominciare dal primo: il duo pianistico
composto da Antonio Ballista e Bruno Canino.
Da gennaio la stagione riprenderà con il primo ciclo di
concerti dedicato al pianoforte romantico: Roberto Poli,
vincitore del premio del pubblico della passata edizione del
concorso “Modena Musica”; Carlo Guaitoli, terzo premio
al sesto “International Japan Competition” e Filippo Faes,
premio “Schubert 1989”, proporranno alcuni capolavori
della letteratura pianistica da Schubert a Ravel.
Il recital di Filippo Faes chiude il miniciclo dedicato al
pianoforte e contemporaneamente anticipa l’inizio del
secondo dedicato alla ricorrenza del bicentenario della
nascita di Schubert. Nel penultimo concerto verrà proposto
lo Schwanengesang in una insolita e inedita versione e in
quello del 22 marzo ascolteremo musiche di Brahms:
ultimo musicista di quella generazione romantica e del
quale ricorre il centenario della morte. In questo ciclo,
intitolato Schubertiade, aprirà una parentesi nel repertorio
tutto pianistico il concerto del quartetto d’archi Dafo,
vincitore del premio “Bucchi 1995”.
una domanda a
“
Giorgio Prampolini
socio sostenitore della Gmi modenese e appassionato di musica, ha
trascorso l’intera sua vita professionale nel mondo cooperativo.
È attualmente presidente di Coop Chico Mendes e consigliere comunale.
Il mondo della cooperazione modenese, una realtà nella quale
lei è profondamente inserito da decenni, offre all’associazionismo culturale un sostegno decisamente minore rispetto ad
altre realtà simili, anche molto vicine. Quali sono secondo lei i
motivi? Vi sono speranze che questa situazione migliori?
È una domanda impegnativa e “scomoda” come nella filosofia
e nei tratti caratteristici della Gioventù musicale.
Ma è anche utile perché permette di aprire una finestra e una
breve riflessione critica sulla cooperazione modenese.
La Dichiarazione di Manchester (1995) che ha aggiornato i
Principi Fondanti e il Sistema dei Valori del movimento cooperativo mondiale dice, fra le altre affermazioni, che “L’impresa
cooperativa svolge il proprio ruolo economico a favore dei cooperatori, delle generazioni future, della comunità”. Questo ed
altri principi sono contenuti in tutti gli statuti delle cooperative
del mondo e, perciò, anche delle cooperative modenesi.
La risposta alla domanda va ricercata nella coerenza fra obbiettivi fondanti e statutari e attività realmente prodotta; e la
si può trovare nei bilanci sociali delle singole cooperative e in
quello di Legacoop organizzazione maggiore di rappresentanza
delle cooperative sul territorio modenese, alla quale aderisce
anche la cooperativa Chico Mendes che sviluppa commercio
equo e solidale, che io presiedo.
Da una lettura molto superficiale di alcuni bilanci delle più
importanti cooperative e da quello di Legacoop si evince che
la priorità degli investimenti in “favore... della comunità”
consiste in un massiccio intervento nel settore della sanità e
del sociale e della solidarietà internazionale (basti pensare al
progetto No Poverty di Coop Estense o al sostegno al Commercio equo e solidale).
Buono mi sembra anche l’appoggio dato all’associazionismo e
alle iniziative culturali, le più disparate: vengono sponsorizzate
miriadi di piccole associazioni e di iniziative realizzate nella nostra provincia che non fanno notizia sui media locali, ma contribuiscono a rafforzare reti corte e, alla fine, coesione sociale.
Ciò premesso debbo purtroppo confermare che verso la musica
“colta” possiamo confermare un ritardo che si spiega a fatica.
Forse anche in questo caso si sono assunte priorità diverse. Ad
un’attenta analisi si può vedere una attenzione alle istituzioni
culturali come la Fondazione Teatro Comunale o all’ERT e ad
alcune iniziative di altre espressioni artistiche come la pittura
e la fotografia.
Allora possiamo dire che, pur in un quadro di importante
presenza in campo sociale e culturale nel nostro territorio, la
cooperazione presenta ancora una scarsa sensibilità verso la
cultura musicale soprattutto se confrontata con territori e province limitrofi a Modena. Questo è dunque un terreno sul quale
lavorare. Potrebbe diventare un impegno per una organizzazione competente, agile e snella come la Gioventù musicale alla
quale mi sento di dare un contributo di conoscenza del mondo
cooperativo e un impegno nella costruzione e diffusione di
proposte e progetti che vorrà elaborare.
102 s t a g i o n e 2 0 0 8 - 2 0 0 9 ı 2 0 0 7 - 2 0 0 8 ı 2 0 0 7 ı 2 0 0 6 ı 2 0 0 4 - 2 0 0 5 ı 2 0 0 3 - 2 0 0 4 ı 2 0 0 2 - 2 0 0 3 ı 2 0 0 2 ı 2 0 0 1 ı 1 9 9 9 - 2 0 0 0 ı 1 9 9 9 ı
concertiaperitivo
Ridotto del Teatro Comunale
5 dicembre 1996 ore 21
Teatro Comunale
Concerto di inaugurazione
Bruno Canino pianoforte
Antonio Ballista pianoforte
Mozart, Brahms, Ravel, Milhaud
11 gennaio 1997 ore 18
Roberto Poli pianoforte
Chopin, Ravel
18 gennaio 1997 ore 18
Carlo Guaitoli pianoforte
Brahms, Chopin, Ravel, Mendelssohn
Bartholdy
25 gennaio 1997 ore 18
Filippo Faes pianoforte
Schubert
8 marzo 1997 ore 18
Quartetto d’archi Dafo
Schubert
8 febbraio 1997 ore 18
Leonardo De Lisi tenore
Sara Airoldi violoncello
Mario Delli Ponti pianoforte
Kioko Saito pianoforte
Schubert
15 marzo 1997 ore 18
Carlo Bertola violoncello
Luca Brancaleon pianoforte
Michele Di Mauro voce recitante
Schubert
15 febbraio 1997 ore 18
Duo pianistico Alkan
Schubert, Czerny
22 marzo 1997 ore 18
Trio Debussy
Elena Gallafrio violoncello
Riccardo Memore viola
Brahms
22 febbraio 1997 ore 18
Mauro Loguercio violino
Carlo Balzaretti pianoforte
Schubert
1
Rondò spaziale
2
3
4
5
dalfarealdire
I luoghi della musica
Una rapida storia dei luoghi in cui si sono tenuti i
concerti della Gmi modenese rende evidenti sia la
crescita dell’attività, che ci ha portato alla ricerca di
luoghi più capienti, sia la drammatica carenza in città
di sale adeguate alla musica cameristica e acustica in
generale, sia la graduale, crescente richiesta di competenza
professionale e di rigore da parte di una normativa che
non concede più nulla all’improvvisazione estemporanea
(sedie aggiunte, posti in piedi, accrocchi impiantistici
elettroacustici o di illuminazione, e così via). Per non
parlare delle crescenti e sacrosante esigenze del pubblico,
che deve e vuole pagare un biglietto, ma domanda
qualità e condizioni adeguate per l’accesso e per l’ascolto.
Tutto ciò ha richiesto un vero e proprio salto di qualità
nelle competenze degli organizzatori, e se ciò è stato
relativamente semplice per le istituzioni teatrali, non
altrettanto si può dire per le associazioni, che peraltro non
hanno avuto sostegno formativo o attenzione sufficiente
da parte della Pubblica Amministrazione, che - come
spesso accade - si è limitata ad emanare norme, il più
delle volte sacrosante, senza però curarsi se e come
facilitare il loro rispetto da parte degli utilizzatori “deboli”.
Ciò continua anche oggi, con le benvenute più stringenti
norme sulla sicurezza. Forse gli enti pubblici, che hanno le
risorse e la necessità di adeguarsi ai mutamenti normativi,
potrebbero favorire una diffusione di competenze anche
presso i soggetti non istituzionali, per evitare illegalità o
l’impoverimento del panorama delle proposte. Perciò,
l’istruzione per l’uso è di costruirsi un piccolo archivio
dei luoghi disponibili, che contenga le caratteristiche
connesse alle norme di legge, rispondenti (almeno) alle
seguenti domande: è locale adibito a spettacolo? Quale
è la sua codificazione Siae, in questo caso? Quale è la
capienza massima concessa? I posti sono numerati?
C’è una pianta elettronica per la vendita dei biglietti?
Si possono effettuare proiezioni? Si possono installare
impianti di amplificazione? Si possono installare
luci adeguate? Sono predisposte le connessioni per
trasmissioni via web o registrazioni? Com’è l’isolamento
acustico? E il riscaldamento, fa rumore? Ci sono servizi
per artisti e pubblico? Ci sono barriere architettoniche?
Chi è il responsabile per la sicurezza a cui rivolgersi
per ogni richiesta “speciale”? Inoltre, quanto costa il
noleggio, chi apre e chiude, le condizioni del contesto
esterno, i parcheggi e così via, ma queste sono cose di
più immediata evidenza. E poi, tenersi aggiornati sulle
modifiche normative. Che bello sarebbe trovare un bel
sito Internet pubblico con tutte queste notizie!
1 9 9 8 ı 1 9 9 6 - 1 9 9 7 ı 1 9 9 5 - 1 9 9 6 ı 1 9 9 4 - 1 9 9 5 ı 1 9 9 3 - 1 9 9 4 ı 1 9 9 2 - 1 9 9 3 ı 1 9 9 1 - 1 9 9 2 ı 1 9 9 0 - 1 9 9 1 ı 1 9 8 9 - 1 9 9 0 ı 1 9 8 9 103
Testi ripescati
Lettere, presentazioni, comunicati,
lamentazioni, amenità d’epoca
La giovane musica
europea a Modena
Musicisti austriaci, finlandesi, italiani,
rumeni e ungheresi partecipano dal
19 al 31 luglio alla prima edizione
del festival-rassegna “Il giovane
concertismo europeo a Modena”, in
programma al Cortile dei Melograni
(via dei Servi) per iniziativa della
sede di Modena della Gioventù
musicale d’Italia e del Centro musica
del Comune con il contributo della
Fondazione Cassa di Risparmio di
Modena.
La rassegna è resa possibile
dall’affiliazione della Gioventù
musicale d’Italia alla Federation
Internationale des Jeunesses
Musicales, il che favorisce lo
scambio di proposte artistiche da
inserire nelle offerte rivolte, a prezzi
particolarmente contenuti, alle sezioni
locali.
Il progetto prevede l’intervento
di esecutori e la proposizione di
programmi non solo di musica
cosiddetta classica ma anche di musica
etnica, di musica contemporanea e di
musica folk, in un fecondo rapporto
di generi e in una concezione
radicalmente innovativa della cultura
e dell’educazione musicale.
Il giovane concertismo
europeo a Modena
19 luglio 1997 ore 21,30
Cortile dei melograni
New Helsinki Quartet
Haydn, Beethoven, Sibelius
22 luglio 1997 ore 21,30
Cortile dei melograni
Duo Tomescu
Bach, Brahms, Sarasate, Smetana,
Paganini
23 luglio 1997 ore 21,30
Cortile dei melograni
Toys Ensemble
Milita, Negretti, Giacomazzo, De Simone,
Donatoni, Talmelli, Visconti Prasca
24 luglio 1997 ore 21,30
Cortile dei melograni
Concentus Consort
Gibbons, Susato, Demanchius, Phalèse,
Gervaise, Praetorius
29 luglio 1997 ore 21,30
Cortile dei melograni
Quartetto Mirò
Stamitz, Rossini, Mozart
31 luglio 1997 ore 21,30
Sala delle Dame
Wiener Glasharmonika
Reicha, Schmittbaur, Vivaldi, Reichardt,
Röllig, Strauss, Mozart, Chopin, Müller,
Haydn, Czibulka
una domanda a
“
Roberto Franchini
direttore dell’Agenzia di informazione e ufficio
stampa della Giunta regionale dell’EmiliaRomagna, è presidente della Fondazione
Collegio San Carlo.
Quali sono, secondo lei, la principale caratteristica positiva e il più
importante aspetto da migliorare
nell’offerta culturale modenese?
Inoltre: per quali motivi gran parte
del pubblico è legato ad una sola o a
poche forme musicali?
La domanda è: perché siamo o siamo
tornati a essere un “uomo a una
dimensione sola”? Francamente non
credo di possedere “la risposta”;
posso azzardare qualche riflessione,
ben sapendo che è condizionata
dall’età e dalle esperienze del
passato. Di solito, in questi casi, si fa
ricorso a ciò che ha funzionato, nel
tempo (il passato, appunto) o nello
spazio (altri luoghi, altri paesi). Se
non facciamo ricorso alle esperienze
consolidate è dovuto spesso a un
infantile senso di superiorità verso il
mondo, che ci impedisce di imitare e,
perciò, di crescere.
Che cosa manca alla cultura modenese? Prima di tutto una riflessione
su se stessa. E, soprattutto, una
riflessione sul proprio ruolo: ovvero,
a chi e a che cosa serve. A ogni sfogliare di capitolo del tempo questa è
una riflessione che va condotta: qual
è il ruolo sociale e comunitario della
cultura? Qual è la condizione creativa
del territorio? Qual è la strutturazione
di impresa della cultura? Azzardo
una sintesi. Alla vigilia della introduzione (possibile) del federalismo
fiscale in Italia sono certo di ciò che
non faremo: una discussione sui “livelli essenziali” dei servizi culturali.
So che mi chiedete (anche) altro. Rispondo in questo modo: si è prodotto
un abbraccio inevitabile ma non del
tutto creativo tra la segmentazione
degli interessi personali (e la chiusura, a volte settaria, nei singoli generi
o nelle singole discipline artistiche)
e la strutturazione degli enti che ne
hanno fatto la loro ragione sociale.
Non ho una risposta, ma solo una
proposta: un grande progetto annuale “di cartellone” (non un festival, in-
104 s t a g i o n e 2 0 0 8 - 2 0 0 9 ı 2 0 0 7 - 2 0 0 8 ı 2 0 0 7 ı 2 0 0 6 ı 2 0 0 4 - 2 0 0 5 ı 2 0 0 3 - 2 0 0 4 ı 2 0 0 2 - 2 0 0 3 ı 2 0 0 2 ı 2 0 0 1 ı 1 9 9 9 - 2 0 0 0 ı 1 9 9 9 ı
I luoghi sacri del suono
Concerti d’organo
Nell’estate 1997 ebbe luogo la
seconda stagione de “i luoghi sacri
del suono”, organizzata “a mezzadria”
con la Corale Gazzotti: a carico della
Gmi, la proposta di tre concerti nella
Chiesa di S. Agostino, nell’ambito dei
programmi dell’estate modenese.
In quel periodo, di metà anni Novanta,
la Gmi non si è fatta mancare proprio
nulla, organizzando anche una rassegna
di concerti d’organo, nel Duomo di
Modena, in collaborazione con la
Cappella Musicale del Duomo stesso. In
seguito è nata a Modena una associazione
espressamente dedita alla proposta del
repertorio organistico e alla valorizzazione
dell’importante patrimonio strumentale
presente nelle chiese modenesi e della
provincia.
Chiesa di S. Agostino
24 giugno 1997 ore 21,30
Orchestra sinfonica delle Marche
direttore Marco Boni
Stefano Pagliani violino
Luca Marziali violino
Simonide Braconi viola
Vivaldi, Bach
1 luglio 1997 ore 21,30
Concerto armonico
Bach, Pergolesi, Vivaldi, Telemann
15 luglio 1997 ore 21,30
Gli ottoni moderni
Händel, Bach, Vivaldi, Pachelbel, Mozart
Duomo di Modena
21 settembre 1997 ore 21
Gian Paolo Ferrari
Mendelssohn Bartholdy, Franck, Alain
28 settembre 1997 ore 21
Rose Kirn
Bach, Mozart, Mendelssohn Bartholdy,
Franck, Mulet, Widor
5 ottobre 1997 ore 21
Luca Salvadori
Mendelssohn Bartholdy, Händel, Fanticini,
Beethoven, Sgambati, Martucci, Salvadori
12 ottobre 1997 ore 21
Francesco Finotti
Bach, Mendelssohn Bartholdy, Brahms, Liszt
Chiesa di S. Agostino
19 ottobre 1997 ore 21
Andrea Filippini
Brahms, Franck, Dupré, Messiaen
somma) nel quale i soggetti culturali
decidano di lavorare assieme su un
tema comune. Solo un pezzetto del
cartellone, anche solo una frangia.
La cessione volontaria (e guidata)
di un angolo del proprio campo per
coltivare qualcosa di nuovo. Per
ottenere un raccolto, forse anche
solo sacchi di sementi. Musica colta,
musiche dal mondo, arte visiva,
teatro, cinema, performing arts,
pensiero e parola tutte assieme
per scavare nella contemporaneità.
Non è un’idea nuova, almeno in
altri luoghi. Ma può reggere l’usura
del tempo e spezzare le croste del
“particolare”.
Infine, ultime riflessioni sulla seconda domanda. Una domanda che è,
in realtà, anche una affermazione.
Per mescolare i generi occorre che i
generi abbiano la stessa dignità: e a
Modena non è così. (Non mi ritraggo
dall’affermare che per avere un
pubblico “educato” occorre educare
il pubblico). Ma, soprattutto, occorre
che la società sia “mescolata”. E
a Modena non lo è. Non ancora.
Dal punto di vista creativo non vi è
dubbio che la mescolanza (produce
scontro e incontro) sia creativamente
più feconda. Ma dal punto di vista
sociale produce insicurezza e, quindi,
chiusura. Insomma, ciò che è buono
(profondamente) per la cultura non lo
è sempre per la società. Almeno, in
apparenza.
1 9 9 8 ı 1 9 9 6 - 1 9 9 7 ı 1 9 9 5 - 1 9 9 6 ı 1 9 9 4 - 1 9 9 5 ı 1 9 9 3 - 1 9 9 4 ı 1 9 9 2 - 1 9 9 3 ı 1 9 9 1 - 1 9 9 2 ı 1 9 9 0 - 1 9 9 1 ı 1 9 8 9 - 1 9 9 0 ı 1 9 8 9 105
Breve stagione fioranese,
di grande successo
È ormai una tradizione il “gemellaggio” del Comune di
Fiorano con orchestre rumene, in Italia per accompagnare
giovani solisti a importanti concorsi, dotate in genere di un
suono spigliato e brillante, e in grado di proporsi con cachet
molto contenuti, offrendo programmi “popolari”, senza
tuttavia mai scadere nella trivialità o nel cattivo gusto.
Stagione concertistica
Fiorano Modenese
27 febbraio 1997 ore 21
Teatro “Primavera”
Caffè Concerto Strauss
Strauss, Lombardo, Lehar, Ranzato,
Kálmán, Loewe, Webber
20 marzo 1997 ore 21
Chiesa di San Giovanni Battista
Orchestra Ion Dumitrescu
Direttore Teodor Costin
Mozart, Mercadante, Vivaldi
27 dicembre 1997 ore 21
Teatro “Primavera”
Orchestra filarmonica di Bacau
Direttore Ovidiu Balan
Suppé, Borodin, Gershwin, Dvořák,
Brahms, Strass
una domanda a
“
Maria Concetta Pezzuoli
già segretario generale della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena,
è stata interlocutore fondamentale della Gmi dal 1991 al 2005.
Quale evoluzione ha riscontrato, nel corso della sua attività professionale, nel numero e nella qualità delle richieste di sostegno
e di intervento a favore di proposte culturali? Quali strumenti innovativi sono stati adottati nel tempo per garantire trasparenza,
rigore ed equanimità nelle risposte?
Nell’agosto del 1991 iniziava la propria attività la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena come ente autonomo
e distinto dall’azienda d’origine bancaria, divenuta nel
contempo Carimonte Banca.
L’impegno era allora quello di proseguire l’opera di sostegno
alle attività culturali e sociali che aveva contraddistinto fin
dalla loro nascita le Casse di Risparmio. Per raggiungere
questo obiettivo, fin da subito, la Fondazione si diede un
regolamento che disciplinava le modalità di intervento e
stabiliva criteri per la gestione dell’attività erogativa.
Nel corso degli anni, per sovvenire in maniera organica
e programmata alle esigenze sempre più numerose del
territorio e per garantire un utilizzo efficiente delle risorse
ed un equilibrato sostegno alle politiche di intervento, la
Fondazione ha adottato piani programmatici e procedure
di selezione rigorose che permettessero di valutare con
precisione i contenuti ed i soggetti coinvolti, i beneficiari e
gli obiettivi da raggiungere, le risorse ed i tempi necessari
per la loro realizzazione.
Al ruolo crescente di ente promotore di interventi si è
accompagnata una attività di comunicazione volta a dare
diffusione e trasparenza alle iniziative effettuate.
Tra i criteri richiesti ha trovato fin dall’inizio piena corrispondenza il programma proposto da una associazione di giovani
volenterosi e professionalmente preparati e per questo
apprezzati, che muoveva i primi passi in città.
Un concerto di musica da camera, eseguito da musicisti
di talento agli esordi ed un aperitivo a seguire il sabato
pomeriggio nella sala del Ridotto del Teatro Comunale. È
stata la novità ed insieme la formula fortunata adottata
dalla Gioventù musicale modenese, intesa come occasione
di avvicinamento alla musica colta da un pubblico in parte
nuovo e diverso da quello che frequenta le normali stagioni
concertistiche.
106 s t a g i o n e 2 0 0 8 - 2 0 0 9 ı 2 0 0 7 - 2 0 0 8 ı 2 0 0 7 ı 2 0 0 6 ı 2 0 0 4 - 2 0 0 5 ı 2 0 0 3 - 2 0 0 4 ı 2 0 0 2 - 2 0 0 3 ı 2 0 0 2 ı 2 0 0 1 ı 1 9 9 9 - 2 0 0 0 ı 1 9 9 9 ı
1
Serioso, guardingo
2
3
4
5
dalfarealdire
La Siae: burocrazia o servizi?
Ogni volta che un’opera viene eseguita, rappresentata o
utilizzata nelle forme più diverse, l’autore ha diritto a un
compenso, il cosiddetto diritto d’autore, dovuto a chi ha
creato l’opera in relazione all’utilizzo del proprio lavoro.
Nel 1995 è stata approvata la legge che stabilisce la durata
della protezione di un’opera fino a 70 anni post mortem
auctoris per garantire i proventi fino alla terza generazione.
Nel 1882 nacque a Milano anche la Società Italiana degli
Autori ed Editori -Siae- alla cui fondazione contribuirono
fra gli altri Arrigo Boito, Giuseppe Verdi, Giovanni Verga,
Edmondo De Amicis, Giosuè Carducci. Oggi, grazie al
decreto legislativo 419 del 1999 la Siae è definita ente
pubblico a base associativa ed è sottoposta alla vigilanza
del Consiglio dei Ministri. La Siae, che è presente con
i suoi uffici su tutto il territorio italiano, si occupa di
tutelare le opere degli autori che vi aderiscono, e di
gestire i rapporti con i cosiddetti “utilizzatori”. Oltre alla
tutela economica del diritto di autore, la Siae svolge un
importante e necessario “servizio antipirateria”. Attraverso
la convenzione con il Ministero delle Finanze, la Siae
collabora con gli uffici delle entrate e gli uffici Iva, esercita
un controllo ed un monitoraggio utile a fornire al Ministero
dati sull’andamento delle varie attività di spettacolo. La
convenzioni stipulate con l’Enpals e con l’Inps favoriscono
l’adempimento degli obblighi previdenziali ed esercitano
una azione di contrasto all’evasione dei contributi. La Siae
esercita anche un’importante azione di monitoraggio circa
l’andamento della partecipazione del pubblico secondo
la varietà e tipologia di spettacolo: ma ciò accade solo
nel caso in cui lo spettacolo sia a pagamento, poiché
solo il titolo d’ingresso consente il calcolo delle presenze.
Non è un’azione importante solo ai fini delle valutazioni
statistiche ma anche ai fini della sicurezza, poiché la
quantità di biglietti autorizzati deve essere equivalente alla
capienza della sala.
Quando si organizza uno spettacolo bisogna quindi
recarsi ad una agenzia Siae, richiedere e compilare
insieme all’agente il permesso con la dichiarazione di
tutte le caratteristiche (data e durata dello spettacolo,
luogo e capienza della sala, modalità di ingresso del
pubblico). La Siae rilascia, oltre al Permesso, il Programma
Musicale che deve essere compilato riportando tutti i dati
specifici riguardante l’esercente o organizzatore titolare
del Permesso Siae, il direttore delle esecuzioni e tutti
gli associati o mandanti Siae che abbiano partecipato
all’esecuzione. Inoltre devono essere riportate tutte le
opere eseguite, anche se di pubblico dominio (autore,
titolo, editore, elaboratore o revisore e durata).
Il Programma Musicale deve essere riconsegnato dal
titolare del Permesso all’Ufficio competente della
Siae entro la data prestabilita; all’atto della consegna
si adempiono i pagamenti relativi al diritto d’autore.
Successivamente si versa l’Iva degli incassi secondo il
calcolo dei biglietti venduti e quindi del pubblico pagante.
una domanda a
“
Adriano Zavatti
studioso di tematiche ambientali, già dirigente pubblico, ora consulente
per enti pubblici di diverse Regioni, è un appassionato musicofilo, socio
sostenitore della Gmi.
Quali sono le caratteristiche che più apprezza delle stagioni
della Gmi modenese? Quale aspetto prioritario ritiene necessario migliorare?
Cari Amici della Gmi,
non so perchè, ma da molti anni l’estate passa più lentamente dell’inverno, almeno per me.
Questa constatazione mi è apparsa evidente e l’arcano mi
si è disvelato chiarissimo quest’anno, per ben due volte, in
occasione della pirotecnica chiusura dei programmi dei Concerti aperitivo e del Festival pianistico della Gmi; qualcosa
dunque manca nella mia estate, e forse anche in quella di
altri: quegli appuntamenti del sabato e di tante serate.
Appuntamenti apparentemente non dissimili dai tradizionali
concerti dei programmi che altre istituzioni propongono,
belli e molto seguiti, ma quelli della Gmi sono un’altra cosa.
Sarà la verve degli appassionati e intelligenti organizzatori,
così capaci di soddisfare le esigenze dei melomani (e non
solo)? Sarà che riescono sempre a stupirci con un’offerta
musicale (e non solo) originale e fuori dagli schemi? Sarà
che anche quando i programmi ti fanno risentire pezzi noti,
questi sono sempre proposti in un contesto rinnovato o con
esecutori giovani (e non solo) che conferiscono, anche al
già udito, la freschezza del nuovo e sempre nuovo? Sarà che
soddisfare gli appetiti sonori, spesso assieme a quelli più
prosaici, con un’alta qualità di “slow food” (specialmente
negli ultimi tempi) è idea vincente, secondo il noto assunto
che “lo spirito è forte, ma la carne è debole”?
O saranno tutte queste cose assieme? Sicchè l’andare agli
appuntamenti della Gmi non è solo partecipare ad un evento
mondano o culturale di alto livello, ma anche ritrovare degli
amici, sentirsi parte di un corpo vivo e attento alle novità
proposte; ritrovare lo spirito, che nei secoli ha sempre contraddistinto l’ascolto della bella musica: la curiosità, il gusto
di stupirsi, l’essere attenti ai sentimenti, alle riflessioni, alle
provocazioni, che l’autore ci propone con la sua musica,
attraverso la mediazione dell’interprete, scoprendo tutte le
volte molti mondi paralleli, che ci fanno apparire più credibile (e sopportabile) quello “possibile” nel quale siamo, anche
gustando l’opera di moderni artigiani del viver bene.
Insomma alla Gmi si sta bene! Al punto che agli eventi
sono riuscito a portarci anche chi, in altre più paludate o più
prestigiose occasioni musicali, si rifiuta di andare.
Se dunque una critica si può fare ai programmi della Gmi
è di non poter garantire una copertura più ampia dell’anno
con le sue iniziative, così da rendere meno lunghe le nostre
estati, ben consci, tuttavia, che in questo mondo (possibile,
ma rudemente reale) i bilanci non si fanno solo con le anime
belle, ma con sonanti euro di nuovo conio.
Perciò, cari Amici della Gmi, con tutto il cuore vi auguro
Buon Compleanno. Non demordete! stupiteci ancora per
tanti e tanti anni; avrete sempre il nostro appoggio e quello
di molti nuovi soci, ne sono sicuro.
1 9 9 8 ı 1 9 9 6 - 1 9 9 7 ı 1 9 9 5 - 1 9 9 6 ı 1 9 9 4 - 1 9 9 5 ı 1 9 9 3 - 1 9 9 4 ı 1 9 9 2 - 1 9 9 3 ı 1 9 9 1 - 1 9 9 2 ı 1 9 9 0 - 1 9 9 1 ı 1 9 8 9 - 1 9 9 0 ı 1 9 8 9 107
Testi ripescati
Lettere, presentazioni, comunicati, lamentazioni, amenità d’epoca
Prima stagione dei concerti aperivino
Noleggiate i vostri sci ai parenti minori, “sprenotate” eventuali settimane
bianche già fissate (o regalatele ai parenti maggiori), fatevi invitare a cena
ogni sabato, dal 20 gennaio al 30 marzo 1996 compresi, visto che non
avrete tempo di cucinare.
Perchè? Perchè la Gmi modenese occuperà tutti gli 11 pomeriggi del
sabato, con i concerti aperitivo della stagione 1995 – 1996. […]
Dieci concerti ed un “incontro con il compositore” (una novità che
speriamo di rendere una consuetudine): Lyell Cresswell, un neozelandese
da anni ambientatosi in Europa, che è diventato uno dei beniamini dei
cultori della musica post-moderna. […]
Il fatto è che siamo stati folgorati da un’intuizione musichenologica: come
la musica classica, anche il vino buono è oggi patrimonio culturale di
una élite, fatica a diffondersi tra i giovani, richiede dedizione e gusto per
apprezzarne la qualità. E siccome il vino sta ai cocktail come la musica
colta sta agli arrangiamenti pop, abbiamo deciso di cambiare. Belle
scuse per mascherare le difficoltà di bilancio, vero? Chissà che cosa ci
inventeremo quando torneremo agli intrugli degli anni passati!
Comunque, avremo vini italiani, presentati con il loro spartito (la scheda
di degustazione), una scelta equilibrata delle zone di origine, con
prevalenza del centro nord austriacante (come per la musica europea, del
resto).
Chi crede che il Malvasia sia solo un vino dolce, che Müller Thurgau sia
un centravanti e Gewürztraminer uno sciatore della nazionale azzurra,
che l’Albana esista solo in bottiglioni - tappo - a - vite - da - due - litri, che
Pigàto sia una parola da non usare nei salotti, che Greco di Tufo sia un
pittore del Seicento, potrà farsi una cultura. Basta non esagerare: per
non confonderli l’uno con l’altro. Ed è l’unica differenza tra il vino e la
musica: l’abuso del primo fa male alla salute. […]
108 s t a g i o n e 2 0 0 8 - 2 0 0 9 ı 2 0 0 7 - 2 0 0 8 ı 2 0 0 7 ı 2 0 0 6 ı 2 0 0 4 - 2 0 0 5 ı 2 0 0 3 - 2 0 0 4 ı 2 0 0 2 - 2 0 0 3 ı 2 0 0 2 ı 2 0 0 1 ı 1 9 9 9 - 2 0 0 0 ı 1 9 9 9 ı
concertiaperitivo
Ridotto del Teatro Comunale
5 dicembre 1995 ore 21
Teatro Comunale
Concerto di inaugurazione
Shawna Farrell vocalist
Raimondo Campisi pianoforte
Bizet, Martini, Strauss, Bernstein, Weill, Ravel,
Porter, Gershwin, Williams, Zippel - Coleman,
Ellington
16 dicembre 1995 ore 16
Tuttoflauto
Debora Rosti flauto
Sara Otello arpa
Anonimo, Amorosi, Fauré, Rossini, Rota, Ravel, Chopin
ore 17
Matteo Ferrari flauto
Enrico Ferri violoncello
Enrico Maria Cacciari pianoforte
Bach, Händel, Bononcini, Vivaldi
ore 18
Stefania Morselli flauto
Simonetta Tanari pianoforte
Enescu, Poulenc, Doppler, Dvořák
20 gennaio 1996 ore 18
Gruppo da camera Amarilli
Bruch, Brahms
2 marzo 1996 ore 18
Alexander Shtarkman pianoforte
Schubert, Liszt, Ravel, Stravinskij
27 gennaio 1996 ore 18
Francescantonio Pollice pianoforte
Paolo Pollice pianoforte
Liszt, Debussy, Wagner - Bülow
16 marzo 1996 ore 18
Gabriele Baffero violino
Carlo Balzaretti pianoforte
Schumann, Ravel, Gershwin
3 febbraio 1996 ore 18
Lyell Cresswell
Cresswell
23 marzo 1996 ore 18
Trio Šostakovič
Palermo, Galante, Smetana
10 febbraio 1996 ore 18
Vizönto
La musica tzigana
30 marzo 1996 ore 18
Tiziana Ghiglioni voce
Attilio Zanchi contrabbasso
Ellington
17 febbraio 1996 ore 18
Cristina Bianchi arpa
Bach, Debussy, Spohr
24 febbraio 1996 ore 18
Klavier Trio
Mozart, Beethoven, Mendelssohn Bartholdy
1 9 9 8 ı 1 9 9 6 - 1 9 9 7 ı 1 9 9 5 - 1 9 9 6 ı 1 9 9 4 - 1 9 9 5 ı 1 9 9 3 - 1 9 9 4 ı 1 9 9 2 - 1 9 9 3 ı 1 9 9 1 - 1 9 9 2 ı 1 9 9 0 - 1 9 9 1 ı 1 9 8 9 - 1 9 9 0 ı 1 9 8 9 109
I luoghi sacri del suono
Chiesa di S. Agostino
Tra i numerosi “start-up” ai quali la
Gmi ha dato il proprio contributo,
spicca la rassegna “i luoghi sacri del
suono”, le cui due prime edizioni sono
state co-organizzate da Gmi e Corale
Gazzotti. Quattro gli appuntamenti
proposti dalla Gmi per la prima
edizione, nell’estate 1996.
18 giugno 1996 ore 21,30
Chiesa di S.Agostino in Modena
I luoghi sacri del suono
Fabio Biondi violino
Claudio Gasparoni viola
Giorgio Barbolini clavicembalo
Rachmaninov, Corelli, Vivaldi, Bach,
Veracini
25 giugno 1996 ore 21,30
Chiesa di S.Agostino in Modena
I luoghi sacri del suono
L’incanto seicentesco
Vivaldi, Bach, Händel
5 luglio 1996 ore 21,30
Chiesa di S.Agostino, Modena
I luoghi sacri del suono
Ensemble Oswald von Wolkenstein
9 luglio 1996 ore 21,30
Chiesa di S.Agostino in Modena
I luoghi sacri del suono
Maria Laura Deponte flauto
Paolo Carlini fagotto
Eleonora Giannetti clavicembalo
Vivaldi, Bach, Devienne
una domanda a
“
Tarcisio Balbo
musicologo, da tre anni sotto la sua guida
il laboratorio di pubblicistica musicale del
Vecchi-Tonelli realizza le schede illustrative
per i programmi di sala della Gmi.
Prof. Balbo, esistono, in generale, prospettive professionali per giovani musicisti in
campo critico-giornalistico?
La questione non riguarda tanto le prospettive professionali dei giovani musicisti,
ormai cronicamente scarse in Italia per ciò
che riguarda sia la pubblicistica sia la pratica musicali. La questione, soprattutto per
chi come me insegna nel settore dell’Alta
Formazione Artistica e Musicale, sta
piuttosto nel chiedersi perché un giovane
musicista dovrebbe includere nel proprio
percorso di studi l’esercizio della critica e
i rudimenti dell’attività pubblicistica. Se ci
si pone questa domanda, la futura attività
professionale in tali campi è solo uno tra i
possibili esiti di una completa formazione
musicale (e forse neppure il più importante: il mio compito in quanto docente
nell’AFAM è contribuire a formare dei
musicisti, non dei musicologi né dei critici
né degli addetti stampa). Per un futuro strumentista, un futuro cantante o un futuro
compositore, saper ricercare, selezionare e
utilizzare informazioni bibliografiche, saper
scrivere in modo efficace un programma di
sala, imparare a redigere un comunicato
stampa o una scheda biografica, aggiornare un portale web, muoversi in un ufficio
stampa o in una redazione giornalistica,
servono non solo – e non tanto – a prepararsi per un eventuale futuro lavorativo da
pubblicisti della musica: tali abilità servono
soprattutto, in un contesto di apprendimento, ad affinare le proprie capacità analitiche
e di giudizio, e il proprio senso critico verso
la musica appresa o praticata in prima
persona; e fanno sì che, da professionisti,
ci si possa confrontare in maniera efficace,
in quanto musicisti, con le istituzioni del
settore. Era – ed è – questa l’intenzione di
Roberto Verti e mia allorché, circa quattro
anni fa, nacque l’attuale Laboratorio
di pubblicistica musicale attivato nel
Biennio sperimentale di II livello dell’Istituto
“Vecchi - Tonelli” a Modena; ed è questo
il senso della partnership – nata quasi in
contemporanea – con la sezione modenese
della Gmi, per la quale il Laboratorio cura le
note di sala che accompagnano la serie dei
Concerti aperitivo e il Festival pianistico.
110 s t a g i o n e 2 0 0 8 - 2 0 0 9 ı 2 0 0 7 - 2 0 0 8 ı 2 0 0 7 ı 2 0 0 6 ı 2 0 0 4 - 2 0 0 5 ı 2 0 0 3 - 2 0 0 4 ı 2 0 0 2 - 2 0 0 3 ı 2 0 0 2 ı 2 0 0 1 ı 1 9 9 9 - 2 0 0 0 ı 1 9 9 9 ı
La stagione concertistica
di Fiorano Modenese
Concerti di Natale
a Vignola
Sei appuntamenti musicali per la
stagione 1995-1996 organizzata
dall’Ufficio cultura del comune di
Fiorano, che ne affidò la direzione
artistica alla Gmi modenese. Oltre
all’ormai consueto “Concerto di
Natale”, un vario panorama di
formazioni musicali e un viaggio in tre
secoli di musica, con grande successo
di pubblico.
Altra “escursione” in provincia,
un appuntamento annuale nella
splendida “sala dei Contrari” del
Castello di Vignola
Teatro “Primavera” Fiorano Modenese
27 dicembre 1995 ore 21
Orchestra filarmonica di Ploiesti
Direttore Ovidiu Balan
Manzino, Šostakovič, Strauss
10 gennaio 1996 ore 21
Giancarlo Valerio chitarra
Cristina Fiscon clavicembalo
Grattoni d’Arcano, Giordani, Monza,
Vivaldi, Rodrigo, Boccherini
25 gennaio 1996 ore 21
Francescantonio Pollice pianoforte
Paolo Pollice pianoforte
Schubert, Wagner - Bülow, Fauré, Serrao,
Rossini
19 febbraio 1996 ore 21
Gabriele Betti flauto
Donatella Pieri pianoforte
Donizetti, Massenet, Briccialdi,
de Sarasate, Gastaldon, Saint Saëns,
Krakamp, Reynaud
29 febbraio 1996 ore 21
Cristina Bianchi arpa
Bach, Debussy, Spohr, Tailleferre,
Grandjany, Flothuis, Rota
27 marzo 1996 ore 21
Cristina Barbieri soprano
Marco Bellei pianoforte
Rossini, Mozart, Bizet, Tosti, Gounod,
Bellini, Verdi, Puccini
15 dicembre 1995 ore 21
Rocca di Vignola, Sala dei Contrari
Concerto di Natale
Caffè concerto Strauss
Direttore artistico Marco Spinelli
Straus jr, Brahms, de Micheli, Monti,
Lara, Ferraris, Lehar
13 dicembre 1996 ore 21
Rocca di Vignola, Sala dei Contrari
Concerto di Natale
Raimondo Campisi pianoforte
Addinsel, Liszt, Strauss, Ravel, Gershwin
una domanda a
“
Egidio Pagani
assessore alla viabilità, mobilità, edilizia
e patrimonio della Provincia di Modena,
è stato sindaco di Fiorano per 24 anni,
dal 1980 al 2004.
Che importanza ha avuto, nella vita
fioranese, la presenza della scuola
comunale di musica? Quale contributo
possono fornire le attività culturali degli
enti locali alla formazione culturale dei
giovani?
La scuola di musica di Fiorano, diretta da
Donatella Pieri, ha avuto una notevole
importanza nella crescita culturale dei
ragazzi e dei giovani. Quando, in qualità
di sindaco, ho chiesto a Donatella di
avviare l’attività di una scuola di musica
a Fiorano, scherzando ma non troppo,
avevo posto un obiettivo ambizioso:
“fare di Fiorano una piccola Salisburgo”.
In vent’anni la scuola di musica ha fatto
conoscere ed apprezzare il linguaggio
musicale ad oltre 1000 ragazzi, contribuendo così a diffondere una cultura
musicale nel nostro territorio. Dato il
successo incontrato, abbiamo ritenuto
opportuno assegnare alla scuola una
sede di prestigio in un edificio adiacente
a Villa Guastalla, ciò come stimolo a
continuare e qualificare ulteriormente le
proprie attività. La collaborazione degli
enti locali con associazioni come la Gmi
offre la possibilità ai giovani di ampliare
e sviluppare le proprie competenze
musicali, non sempre valorizzate nella
scuola italiana. Parallelamente alla
scuola di musica abbiamo organizzato
insieme il concerto di capodanno, che
nei primi anni ha visto la partecipazione
di pochi spettatori, ma ora è diventato
un evento culturale tradizionale molto
apprezzato da tutta la popolazione
fioranese, che riempie il teatro ad
ogni concerto. Colgo l’occasione per
ringraziare la Gmi, Donatella Pieri e
le sue collaboratrici e collaboratori,
per l’impegno profuso con grande
professionalità e competenza a favore
della crescita della cultura musicale dei
ragazzi di Fiorano. Complimenti anche
per i 20 anni di attività della Gioventù
musicale italiana e per il successo ed il
consenso che i vostri concerti ottengono
presso il pubblico modenese.
1 9 9 8 ı 1 9 9 6 - 1 9 9 7 ı 1 9 9 5 - 1 9 9 6 ı 1 9 9 4 - 1 9 9 5 ı 1 9 9 3 - 1 9 9 4 ı 1 9 9 2 - 1 9 9 3 ı 1 9 9 1 - 1 9 9 2 ı 1 9 9 0 - 1 9 9 1 ı 1 9 8 9 - 1 9 9 0 ı 1 9 8 9 111
Testi ripescati
Lettere, presentazioni, comunicati, lamentazioni,
amenità d’epoca
Musica, barman e sorprese
Ma sì, ma sì, anche per la stagione 1994-1995 la Gmi
modenese organizza i “Concerti Aperitivo”. Il leggero
ritardo dell’inizio e soprattutto della pubblicizzazione del
programma, rispetto agli anni scorsi, ha seminato inquietudine
ed apprensione tra i nostri fedeli soci (oltre 500 nel 19931994). Niente paura: eccoci qui, a riprendere la formula
collaudata, come sempre arricchita da qualche variazione
(speriamo gradita). Se l’anno scorso sono stati gli Archi della
Scala ad inaugurare la stagione, quest’anno si esibiranno
trombe e timpani della stessa orchestra, la prima d’Italia,
con un programma che spazia dal barocco di Haendel al
jazz di Chick Corea. Ancora un paio d’anni così, e potremo
vantarci di avere avuto l’unico “concerto a rate” dell’intera
Filarmonica scaligera […]. A seguire, l’immancabile cocktail
champagne, che fa molto “serata culturale mondana”. Come
sempre, un sentito ringraziamento alla Fondazione Cassa di
Risparmio, i cui rinnovati vertici hanno voluto confermare ed
ampliare il sostegno alla nostra associazione, assicurandole
peraltro la più completa autonomia organizzativa e gestionale.
Ultima novità: agli artisti della musica si affiancano gli artisti
della ristorazione: gli aperitivi della stagione 1994-1995 sono
offerti da “il Gargantua”, impresa modenese-reggiana che ci
offre le “interpretazioni” del barman Gianni Coron e tutti gli
ingredienti per un dopo concerto che porterà anche qualcuno
a rincasare un po’ accaldato fischiettando e canticchiando
Chopin o Gesualdo da Venosa.
112 s t a g i o n e 2 0 0 8 - 2 0 0 9 ı 2 0 0 7 - 2 0 0 8 ı 2 0 0 7 ı 2 0 0 6 ı 2 0 0 4 - 2 0 0 5 ı 2 0 0 3 - 2 0 0 4 ı 2 0 0 2 - 2 0 0 3 ı 2 0 0 2 ı 2 0 0 1 ı 1 9 9 9 - 2 0 0 0 ı 1 9 9 9 ı
21 novembre 1994 ore 21
Teatro Comunale
Concerto di inaugurazione
Ensemble trombe e timpani
del Teatro alla Scala
Händel, Philidor, Susato,
Pretorius, Di Lasso,
Arbeau, Morley, Praetorius,
Anonimo francese,
Cabanilles, Anonimo
concertiaperitivo
Ridotto del Teatro Comunale
3 dicembre 1994 ore 18
Francesca Salvemini flauto
Silvana Libardo pianoforte
Reinecke, Martinů, Prokof’ev
10 dicembre 1994
Vincitori delle selezioni Gmi 1994
ore 16
Monica Catania pianoforte
Liszt, Brahms
ore 17
Giovanni Cerutti pianoforte
Gianni Arfacchia percussioni
Bozza, Green, Milhaud, Mayazumi
ore 18
Carlo Guaitoli pianoforte
Brahms, Schumann
14 gennaio 1995 ore 18
Quartetto David
Haydn, Šostakovič, Mendelssohn Bartholdy
11 febbraio 1995 ore 18
Ivano Battiston fisarmonica
Picchi, Frescobaldi, Bach, Sauget,
Cisrenino, Tcherepnin, Scarlatti, Battiston
18 febbraio 1995 ore 18
Adalisa Castellaneta chitarra
Scarlatti, Giuliani, Ponce
4 marzo 1995 ore 18
Pietro Borgonovo oboe
Maria Grazia Bellocchio pianoforte
Schumann, Krenek, Poulenc, Britten
11 marzo 1995 ore 18
Il Salotto Ottocento
Giordani, Galuppi, Braga, Tirindelli,
Donizetti, Sanfiorenzo, Tosti, Paganini,
Rossi, Ricordi, Arditi, Margaria
18 marzo 1995 ore 18
Marco Gerboni sassofono
Giorgio Farina pianoforte
Chailleux, Planel, Gotkowskj, Gershwin,
Woods, Piazzolla
1 aprile 1995 ore 18
Roberto Metro pianoforte
Chopin
17 dicembre 1994 ore 16
Vincitori delle selezioni Gmi 1994
8 aprile 1995 ore 18
ore 16
I madrigalisti di Praga
Gianluca Turconi violino
Gesualdo, Caldara
Marco Sala pianoforte
Mozart, Pizzetti, Ravel
ore 17
Nicola Oteri chitarra
Bach, Giuliani, Villa Lobos, Brouwer,
Albeniz, Sanza, Tarrega, Turina, Rodrigo
ore 18
Trio Debussy
Haydn, Schumann
1 9 9 8 ı 1 9 9 6 - 1 9 9 7 ı 1 9 9 5 - 1 9 9 6 ı 1 9 9 4 - 1 9 9 5 ı 1 9 9 3 - 1 9 9 4 ı 1 9 9 2 - 1 9 9 3 ı 1 9 9 1 - 1 9 9 2 ı 1 9 9 0 - 1 9 9 1 ı 1 9 8 9 - 1 9 9 0 ı 1 9 8 9 113
Testi ripescati
Lettere, presentazioni, comunicati,
lamentazioni, amenità d’epoca
Il concerto è l’aperitivo,
il concorso è il piatto forte
E con questa fanno cinque!
Cinque stagioni musicali della Gmi all’insegna dei concerti
aperitivo che quest’anno, finalmente, saranno seguiti
da una succulenta proposta di “nuove ricette”, assai ben
cucinate.
Per questo, per non fare indigestione, l’aperitivo che
proponiamo è un poco più snello: tredici concerti tra il
22 novembre ed il 16 aprile. Con una certa regolarità,
due o tre appuntamenti ogni mese, tenendo fede alla
giovane tradizione della Gmi modenese: organici a volte
inconsueti o originali, repertorio che ha spesso il fascino
dell’inaspettato e del mai ascoltato. […]
Aperitivi concentrati, si diceva; ma, proprio per questo,
scelti di altissima qualità: a cominciare dal primo, il Sestetto
d’ Archi che vede tra i suoi componenti il Trio formato
dalle prime parti soliste della Filarmonica della Scala.
[…]. E sarà anche quest’anno l’unica concessione agli
orari “da grandi”. Per il resto, si conferma l’appuntamento
del sabato, alle 18. Ed il pranzo di cui si diceva all’inizio?
Quattro anni di aperitivi ci hanno fatto venire fame ed
abbiamo perciò ideato un vero banchetto, degno di Don
Giovanni (...che bocconi da gigante!). Banchetto musicale,
ovviamente.
Si terrà il 26 aprile, dal pomeriggio a notte inoltrata, e tutti
i nostri soci sono già da ora invitati: sarà la finale del primo
concorso di musica da camera “Modena Musica”, che la
Gmi modenese organizza in collaborazione con il Teatro
Comunale e l’Istituto Musicale Pareggiato “Orazio Vecchi”.
Nei tre giorni precedenti si svolgeranno le eliminatorie,
che vedranno impegnati gruppi cameristici (dal duo al
quintetto) provenienti da tutta Italia.
Il 26, al Teatro Comunale, le prove finali saranno aperte
ai soci Gmi, che potranno con il loro voto assegnare un
premio del pubblico, per i giovani interpreti sicuramente
non meno importante del premio della giuria (di altissima
qualificazione musicale).
Cari soci, che altro dire? Vi aspettiamo numerosi anche
quest’anno. Tra l’altro, noterete che il prezzo dell’aperitivo
è rimasto invariato, e che questo eccellente primo piatto
finale vi viene offerto gratuitamente.
114 s t a g i o n e 2 0 0 8 - 2 0 0 9 ı 2 0 0 7 - 2 0 0 8 ı 2 0 0 7 ı 2 0 0 6 ı 2 0 0 4 - 2 0 0 5 ı 2 0 0 3 - 2 0 0 4 ı 2 0 0 2 - 2 0 0 3 ı 2 0 0 2 ı 2 0 0 1 ı 1 9 9 9 - 2 0 0 0 ı 1 9 9 9 ı
concertiaperitivo
22 novembre 1993 ore 21
Platea del Teatro Comunale
Concerto di inaugurazione
Sestetto d’archi
Trio d’archi della Scala
Schönberg, Brahms
4 dicembre 1993 ore 18
Sala prove del Teatro Comunale
Trio Jolivet
Ibert, Rota, Debussy
11 dicembre 1993
Auditorium Fondazione San Carlo
Vincitori delle audizioni Gmi
ore 16
Sara Sternieri violino
Leonardo Bartelloni pianoforte
Mozart, Franck
ore 17
Duo Franchini
Brahms, Šostakovič, Dvořák
ore 18
Cristina Bianchi arpa
Albeniz, Spohr, Rota, Tournier, Roussel,
Parish-Alvars
15 gennaio 1994 ore 18
Sala prove del Teatro Comunale
Gli ottoni moderni
Mozart, Rossini, Debussy, Crella, Joplin,
Telemann, Haydn, Traditionals
22 gennaio 1994 ore 18
Palcoscenico del Teatro Comunale
Monica Minarelli mezzosoprano
Simone Baroncini corno
Donatella Pieri pianoforte
Berlioz, Schubert, Strauss, Brahms,
Strauss, Kallivoda, Lachner
5 febbraio 1994 ore 18
Palcoscenico del Teatro Comunale
Ruggero Ruocco pianoforte
Sgambati, Liszt
5 marzo 1994
Palcoscenico del Teatro Comunale
ore 17
Musica e poesia
Cinzia Bartoli pianoforte
Schubert, Mendelssohn Bartholdy, Chopin
Luigi Tanganelli pianoforte
Schubert, Schumann
Dimitri Pasquali voce recitante
19 marzo 1994 ore 18
Palcoscenico del Teatro Comunale
Pier Narciso Masi pianoforte
Christa Butzberger pianoforte
Mozart, Schubert, Ravel
26 marzo 1994 ore 18
Ridotto del Teatro Comunale
Andrea Dieci chitarra
Ponce, Giuliani
19 febbraio 1994 ore 18
Palcoscenico del Teatro Comunale
Paolo Franceschini violino
Giuseppe Pelli pianoforte
Beethoven, Mendelssohn Bartholdy
9 aprile 1994 ore 18
Palcoscenico del Teatro Comunale
Stefano Bagliano flauti diritti
Enrico Bronzi violoncello
Piero Barbareschi clavicembalo
Marcello, Castello, Vivaldi
26 febbraio 1994 ore 18
Sala prove del Teatro Comunale
Quintetto di fiati italiano
Hindemith, Barber, Gershwin
16 aprile 1994 ore 18
Ridotto del Teatro Comunale
Stefano Intrieri clavicembalo
Bach, Reincken, Bach
1 9 9 8 ı 1 9 9 6 - 1 9 9 7 ı 1 9 9 5 - 1 9 9 6 ı 1 9 9 4 - 1 9 9 5 ı 1 9 9 3 - 1 9 9 4 ı 1 9 9 2 - 1 9 9 3 ı 1 9 9 1 - 1 9 9 2 ı 1 9 9 0 - 1 9 9 1 ı 1 9 8 9 - 1 9 9 0 ı 1 9 8 9 115
Oh che bel castello
di giovani esecutori
Concerti
al Castello di Spezzano
Giovanissimi, ma proprio giovanissimi,
diplomati - e qualche loro maestro nella programmazione dei concerti
al castello di Spezzano. La cultura
musicale è anche questo fiorire di
iniziative locali, questa disseminazione
di eventi che offrono il naturale
sbocco a chi studia musica, che è
suonare per un pubblico, e non solo
per se stessi o per gli esaminatori,
e anche occasione di ascolto per
un pubblico non avvezzo alle sale
e stagioni concertistiche. Dunque,
onore al merito del Comune di
Fiorano che per anni ha organizzato
queste rassegne, in collaborazione con
la Gmi modenese.
1 maggio 1994
ore 16,30
Antonio Salvemini pianoforte
Beethoven, Prokof’ev
ore 17,30
Claudia Sisca soprano
Massimo Nalbandian chitarra
Torroba, Falla, Lorca, Sor, Turína, Valis
15 maggio 1994
ore 16,30
Alessandro Biserni clarinetto
Gian Luca Deserti pianoforte
Schumann, Gade, Weber
ore 17,30
Saxensemble Tonelli
Joplin, Desmond, Gershwin, Monk,
Lennon/McCartney, Mancini, Miller, Jones
22 maggio 1994
ore 16,30
Massimo Pasi flauto
Eugenia Grassetto pianoforte
Donizetti, Briccialdi, Bolling
ore 17,30
Domenico Danna pianoforte
Liszt, Prokof’ev
5 giugno 1994 ore 16
Adriano Cirillo pianoforte
Rossella Ressa canto
Franco Martini voce recitante
Poulenc, Grieg, Cirillo
una domanda a
“
Maria Paola Bonilauri
docente di filosofia e storia, è vicesindaco
e assessore alle politiche culturali del Comune
di Fiorano Modenese.
Qual è il bilancio di 20 anni di scuola
di musica a Fiorano?
Una presenza importante, radicata
sul territorio, conosciuta, frequentata
ed apprezzata: da più di vent’anni
la “Scuola di Musica” di Fiorano
contribuisce, con la qualità dei suoi
interventi, all’arricchimento formativo
e culturale della nostra comunità.
La chiara consapevolezza del
ruolo che riveste l’arte musicale
nel processo di crescita dei giovani,
così come nella vita quotidiana di
ciascuno, ha motivato nel tempo le
Amministrazioni fioranesi a sostenere il progetto della “Gioventù musicale d’Italia”, offrendo alla propria
cittadinanza un’importante occasione
di ampliamento dell’orizzonte di
conoscenza e di sensibilità.
Anche per questo si è ritenuto opportuno entrare direttamente nelle aule
scolastiche proponendo varie iniziative di approccio al linguaggio della
musica con l’obiettivo di suscitare
interesse, curiosità e, magari, quella
passione che stimoli il desiderio di
approfondire e lasciarsi personalmente coinvolgere dal fascino e dalla
piena bellezza di quest’arte.
È con soddisfazione che oggi possiamo contare a centinaia il numero dei
ragazzi che hanno frequentato i corsi,
sempre più ricchi di proposte e declinati attentamente per fasce d’età.
L’apprendimento di questo linguaggio
universale che apre all’incontro al di
là delle differenze, che dà voce anche
alle parole inesprimibili, che aiuta
a comprendere se stessi e gli altri
e stimola sia le capacità intellettive
che affettive è una risorsa educativa
di cui nessun giovane dovrebbe
essere privato.
Il nostro impegno e la nostra collaborazione con la “Scuola di Musica”
continua in quest’ottica di servizio
e di offerta e si accompagna ad
uno speciale ringraziamento per la
presidente e tutti gli insegnanti che
si adoperano con grande competenza
e dedizione per il comune obiettivo.
116 s t a g i o n e 2 0 0 8 - 2 0 0 9 ı 2 0 0 7 - 2 0 0 8 ı 2 0 0 7 ı 2 0 0 6 ı 2 0 0 4 - 2 0 0 5 ı 2 0 0 3 - 2 0 0 4 ı 2 0 0 2 - 2 0 0 3 ı 2 0 0 2 ı 2 0 0 1 ı 1 9 9 9 - 2 0 0 0 ı 1 9 9 9 ı
Le tre edizioni del concorso
Modena Musica
La Gmi non si è fatta nemmeno mancare un concorso musicale. La scelta di
temi o di particolari formazioni e di giurie formate da musicisti e musicologi
di indiscusso valore sono stati gli elementi fondamentali per dare qualità al
concorso. I nomi e le successive carriere di alcuni tra i finalisti e tra i vincitori ci
sembra che confermino la positività di questa scelta. Le tre edizioni svolte hanno
avuto un notevole successo, tanto da… indurci a chiudere l’esperienza, sia per
l’impossibilità di seguire le sempre maggiori incombenze organizzative, sia per
la difficoltà di mantenere l’alto profilo della giuria. Il vincitore del concorso e
il vincitore del premio del pubblico erano per regolamento invitati a tenere un
concerto aperitivo nella stagione successiva della Gmi modenese.
Prima edizione 23-26 aprile 1994
numero formazioni partecipanti 53
Finalisti
Cecilia Franchini pianoforte
Raffaele Franchini violoncello
Marco Gerboni sassofono
Giorgio Farina pianoforte
Quartetto d’archi Elisa
Primo premio
Daniele Giorgi violino
Damiano Giorgi pianoforte
Giuria
Roberto Hazon, presidente
Marco Boni, Pier Narciso Masi, Angelo
Persichilli, Vincenzo Saldarelli
Seconda edizione 22-25 aprile 1995
numero formazioni partecipanti 35
Finalisti
Duo Zauli - Ropa clarinetto - pianoforte
Donzelli - Avantario canto pianoforte
Ros - Anselmi sassofono pianoforte
Trio Šostakovič violino violoncello
pianoforte
Giuria
Salvatore Sciarrino, presidente
Mario Ancillotti, Marco Boni,
Pier Narciso Masi, Giovanni Indulti
Primo premio non assegnato
Terza edizione 18-20 novembre 1999
Tema del bando
Formazione cameristica di duo
numero formazioni partecipanti 70
Finalisti
Romina Basso mezzosoprano
David Giovanni Leonardi pianoforte
Laura Andriani violino
Achille Lampo pianoforte
Andrea Scacchi violoncello
Alessandra Gelfini pianoforte
Primo premio ex aequo
Roberto Noferini violino
Denis Zardi pianoforte
Alessandro Andriani violoncello,
Claudia Bracco pianoforte
La giuria del concorso edizione 1999
Da sx Giovanni Indulti, Alberto Bologni, Gian Paolo Minardi,
Alessandro Specchi, Salvatore Sciarrino (presidente),
Donatella Pieri (direttore artistico)
Giuria
Salvatore Sciarrino, presidente
Alberto Bologni, Giovanni Indulti,
Gian Paolo Minardi, Alessandro Specchi
1 9 9 8 ı 1 9 9 6 - 1 9 9 7 ı 1 9 9 5 - 1 9 9 6 ı 1 9 9 4 - 1 9 9 5 ı 1 9 9 3 - 1 9 9 4 ı 1 9 9 2 - 1 9 9 3 ı 1 9 9 1 - 1 9 9 2 ı 1 9 9 0 - 1 9 9 1 ı 1 9 8 9 - 1 9 9 0 ı 1 9 8 9 117
118 s t a g i o n e 2 0 0 8 - 2 0 0 9 ı 2 0 0 7 - 2 0 0 8 ı 2 0 0 7 ı 2 0 0 6 ı 2 0 0 4 - 2 0 0 5 ı 2 0 0 3 - 2 0 0 4 ı 2 0 0 2 - 2 0 0 3 ı 2 0 0 2 ı 2 0 0 1 ı 1 9 9 9 - 2 0 0 0 ı 1 9 9 9 ı
1 9 9 8 ı 1 9 9 6 - 1 9 9 7 ı 1 9 9 5 - 1 9 9 6 ı 1 9 9 4 - 1 9 9 5 ı 1 9 9 3 - 1 9 9 4 ı 1 9 9 2 - 1 9 9 3 ı 1 9 9 1 - 1 9 9 2 ı 1 9 9 0 - 1 9 9 1 ı 1 9 8 9 - 1 9 9 0 ı 1 9 8 9 119
Testi ripescati
Lettere, presentazioni, comunicati,
lamentazioni, amenità d’epoca
Piano e bar,
ma non pianobar
Quattro quartetti, tre appuntamenti
con violino e pianoforte in duo, tre
“long drink” dedicati rispettivamente
al pianoforte solista, al jazz (trio e
quartetto) e al pianoforte a quattro
mani, un chitarrista, una festa
dedicata alla primavera, tre concertiesplorazione all’interno della più
recente musica spagnola.
II soci della Gmi modenese sono
autorizzati anche a giocarsi al lotto
questa singolare (ma non casuale)
cabala numerica, che riassume la
stagione 1992-1993 dei concerti
aperitivo, giunti al quarto anno: il
quinto di vita dell’associazione ed il
secondo del felice “matrimonio” con
lo sponsor unico Carimonte Banca
spa. Un’età ormai adulta, tanto da
permettere alla Gioventù musicale
di uscire anche di sera. Ed è infatti
un appuntamento serale, nell’ora
destinata ai concerti “da grandi”, ad
inaugurare la stagione: straordinario
ospite sarà Antonio Ballista, pianista tra
i più noti e giustamente apprezzati del
panorama non solo nazionale, virtuoso
dal repertorio quanto mai vasto,
particolarmente attento all’evoluzione
della musica contemporanea,
pioniere della “contaminazione” tra
i generi. Insomma, l’ideale per la
programmazione della Gmi di Modena.
[…]. Tra marzo ed aprile 1991 si
svilupperà, inoltre, un importante ciclo
di concerti-conferenze, organizzati in
collaborazione con il Teatro Comunale
(che anche per la stagione dei concerti
aperitivo ha offerto generosamente il
proprio sostegno organizzativo).
Nessuna novità, invece, per quanto
riguarda la “parte etilica” degli
appuntamenti: alcuni grandi classici
da bar verranno riproposti, alla fine
dei concerti, per favorire il commento
e lo scambio di opinioni. O anche
per essere solamente gustati. Ciò che
importa è continuare a offrire qualità
e rigore musicali ed ottimo servizio e
qualità dell’aperitivo. Pianoforte e bar,
nei nostri voti, non dovranno mai dare
vita al piano bar.
concertiaperitivo
11 novembre 1992 ore 21
Teatro Comunale
Concerto di inaugurazione
La musa leggera
Antonio Ballista pianoforte
Gershwin, Ljadov, Debussy, Chabrier,
Rubinstein, Poulenc, Ravel, Schubert-Liszt,
Rossini, Milhaud, Moszkowski
21 novembre 1992 ore 18
Sala prove del Teatro Comunale
Quartetto di clarinetti “Claravoce”
Arma, Luppi, Farkas, Harvey, Gentile,
Rossini
28 novembre 1992 ore 18
Sala prove del Teatro Comunale
Quartetto di sassofoni di Perugia
Rossini, Rimskij-Korsakov, Gershwin,
Richardson, Brubeck
12 dicembre 1992 ore 18
Sala prove del Teatro Comunale
Quartetto Hans Brehme
Brahms, Strauss, Seiber, Beltrami, Amadei,
Lewis, Goetz, Rossini
9 gennaio 1993 ore 18
Palcoscenico del Teatro Comunale
Mauro Loguercio violino
Barbara Tolomelli pianoforte
Brahms
16 gennaio 1993 ore 16,30
Palcoscenico del Teatro Comunale
Maratona pianistica
Sandro Baldi pianoforte
Fulvio Maffia pianoforte
Carlo Balzaretti pianoforte
Beethoven, Chopin, Auric, Milhaud,
Poulenc, Debussy, Prokof’ev
ore 17,30
Paola Tarditi - Mirella Barzanò
Brahms, Schumann
ore 18,30
Antonella Tuzzato – Cristina Fiscon
Schumann, Schubert
Presentazione di Guido Salvetti
20 febbraio 1993 ore 16
Ridotto del Teatro Comunale
Quartetto Wihan
Schubert
27 febbraio 1993 ore 18
Ridotto del Teatro Comunale
Hasan Bakalli violino
Adriano Cirillo pianoforte
Schubert, Dvořák
6 marzo 1993 ore 18
Ridotto del Teatro Comunale
Massimo Laura chitarra
Rodrigo, Sainz de la Maza, Llobet,
Albeniz, Tarrega
20 marzo 1993 ore 18
Ridotto del Teatro Comunale
Federico Guglielmo violino
Jolanda Violante pianoforte
Beethoven, Poulenc, Debussy
27 marzo 1993 ore 18
Platea del Teatro Comunale
Ensemble Oswald von Wolkenstein
Vecchi, Compère, Desprez, Fogliani, Anonimo,
Cara, Isaac, Banchieri, Ruffo, Brade
30 gennaio 1993
Teatro Comunale
ore 17,30
Trio Davide Fregni
ore 18,30
Stefano Calzolari trio
Lara Luppi voce
13 febbraio 1993
Ridotto del Teatro Comunale
Salotto Ottocento
per duo pianistico
ore 16,30
Livio Ariani - Charlotte Lootgieter
Brahms, Schubert
120 s t a g i o n e 2 0 0 8 - 2 0 0 9 ı 2 0 0 7 - 2 0 0 8 ı 2 0 0 7 ı 2 0 0 6 ı 2 0 0 4 - 2 0 0 5 ı 2 0 0 3 - 2 0 0 4 ı 2 0 0 2 - 2 0 0 3 ı 2 0 0 2 ı 2 0 0 1 ı 1 9 9 9 - 2 0 0 0 ı 1 9 9 9 ı
una domanda a
La Spagna musicale
contemporanea
La stagione 1992-1993 dei concerti modenesi della Gmi è
stata chiusa dalla rassegna España Hoy, presentata nello stesso
periodo in numerose importanti realtà teatrali italiane. Il
programma ha offerto l’opportunità di ascoltare un ampio
panorama di una delle realtà musicali contemporanee
europee più interessanti, con proposte articolate tra
musiche del Novecento storico spagnolo e di compositori
contemporanei, alcune delle quali scritte espressamente per
questa rassegna.
España Hoy
28 marzo 1993 ore 18
Auditorium Fondazione San Carlo
Ensembla sueña de alabastro
Direttore E. Martinez Izquierdo
Demestres
17 aprile 1993 ore 21
Palcoscenico del Teatro Comunale
Patrizia Biccirè soprano
Donatella Pieri pianoforte
Toldrà, Halffter, Montsalvatge, Mompou,
Turina, Falla
24 aprile 1993 ore 18
Teatro Comunale
Llorenç Barber voce e campane
Barber
27 aprile 1993 ore 21
Teatro Comunale
Quintetto Arnold
Gehrard, Llanas, Encinar, Pablo
“
Giampiero Lazzaretti
già dirigente pubblico, da molti anni svolge attività di volontariato con la
Gmi modenese.
Caro Piero, dicci un po’: che cosa ti ha spinto a offrire il tuo
contributo di lavoro alla Gmi, e che cosa ti fa continuare da
tanti anni?
Io iniziai il mio rapporto con Gmi nel modo più semplice e
diretto... un sabato pomeriggio, credo fosse l’anno 2000,
passeggiando distrattamente in centro... vidi la locandina
del Concerto Aperitivo della Gmi che allora si tenevano nel
Teatro della Fondazione S.Carlo e questo mi incuriosì... e
divenni spettatore dei Concerti Aperitivo.
Dopo qualche concerto, ne fui tanto soddisfatto che sentii
il bisogno di complimentarmi con gli organizzatori per
l’impegno e la competenza che stavano prodigando.
Da questo colloquio, graditi i miei complimenti, mi esposero le difficoltà che avevano al momento per il disimpegno
di un componente il gruppo. Mi candidai allora a dare una
mano... e la mia disponibilità fu accolta... eccomi qua.
Certo la musica trovava in me uno spettatore attento e
sensibile, certamente sentivo il piacere dell’ascolto e
della condivisione di pezzi musicali di grande bellezza e
di finissima esecuzione; questo mi ha certamente sorretto
e tenuto legato all’associazione, compreso il fatto che la
continua presenza ha allargato la sfera dei miei conoscenti
e mi ha permesso di farmi amici nuovi.
Credo che la qualità delle stagioni musicali della Gmi
modenese siano state un segno forte e sicuro che ha caratterizzato gli anni che ho trascorso insieme agli altri amici,
tanto da aver favorito una crescita costante del numero
degli spettatori e anche l’avvio di una loro diversificazione... abbiamo visto avvicinarsi più giovani che nel passato
e una forte fidelizzazione... gli spettatori si confermano,
anno dopo anno.
Il mio contributo personale è molto semplice e non tanto
impegnativo...del resto è ciò che concretamente posso
fare... non altro... provvedere alle più semplici pratiche
burocratiche insieme agli amici e alle amiche rende quel
senso di partecipazione alla vita dell’associazione che fa
sentire anche un po’ nostro il successo delle stagioni.
Credo sia per questo che i collaboratori della Gmi modenese, superando difficoltà e fastidi che sempre sono presenti
nel lavoro concreto di ognuno, mantengono il legame con
l’associazione e la sostengono.
1 9 9 8 ı 1 9 9 6 - 1 9 9 7 ı 1 9 9 5 - 1 9 9 6 ı 1 9 9 4 - 1 9 9 5 ı 1 9 9 3 - 1 9 9 4 ı 1 9 9 2 - 1 9 9 3 ı 1 9 9 1 - 1 9 9 2 ı 1 9 9 0 - 1 9 9 1 ı 1 9 8 9 - 1 9 9 0 ı 1 9 8 9 121
una domanda a
“
Alberto Garcia
Demestres
compositore, poeta, tenore, conduttore radiofonico,
attore, pittore, pianista, qualsiasi cosa, ma soprattutto
musicista e soprattuttotutto un acuto e irriverente
talento, tipicamente catalano/spagnolo e insieme
europeo. È stato ospite della Gmi per quattro volte,
tra il 1992 e il 2008.
Caro Demestres, le chiediamo
un contributo di qualunque forma e natura,
purchè sia riproducibile a stampa, entro
una superficie di 21 X 28 cm
Vissi a Modena dal 1985 al 1994. Mi
sono spogliato tante volte in quegl’anni
di ricerca personale, e son felice,
son contento: Motown, Progetto
Mezz, Aperta, I cortili, España hoy, le
collaborazioni con la Gmi, tutte le sere
al Tempio (be’, quasi tutte), i party, le
domeniche pomeriggio a casa mia…
Il mio contributo a questo Almanacco,
che mi sembra un apprezzabile, faticoso
sforzo per recuperare la memoria
di tante belle attività organizzate
nella vostra (anche un po’ mia) città
dalla Gmi, è qualche foglio di una
composizione che scrissi nel 1991 fra
Pesaro e Modena.
Si nomina “Menefrégh” - ho sempre
ritenuto fosse dialetto modenesee il titolo mi venne suggerito da
Luciano Pavarotti, un Maestro e un
amico che ricordo con amore, dopo
avergli raccontato la trama: un tenore
-grassissimo- ha la prima prova con
un nuovo gruppo strumentale; questi
non smettono di ridere e di sfotterlo
per il suo peso, prima in modo pacato,
poi senza misura. Luciano, prendendo
il ruolo del tenore, cantò in forma di
vocalizzo “Menefrégh, menefrégh, stò
ben cosí”.
Ed è così che è stato trovato il titolo.
Vi mando quattro pagine del
manoscritto della partitura: tra venti
anni ve ne manderò altre quattro,
perciò resistete e continuate. Ma non
preoccupatevi troppo: il brano finisce
con la cena pronta e con gli strumentisti
che mangiano quello che il tenore tira
fuori dalle tasche.
Ciao, besos!
122 s t a g i o n e 2 0 0 8 - 2 0 0 9 ı 2 0 0 7 - 2 0 0 8 ı 2 0 0 7 ı 2 0 0 6 ı 2 0 0 4 - 2 0 0 5 ı 2 0 0 3 - 2 0 0 4 ı 2 0 0 2 - 2 0 0 3 ı 2 0 0 2 ı 2 0 0 1 ı 1 9 9 9 - 2 0 0 0 ı 1 9 9 9 ı
Un castello musicale
Prima stagione dei concerti al castello
di Spezzano, organizzata dal Comune
di Fiorano con la direzione artistica
della Gmi modenese. “Approfittando”
della contemporaneità con i “concerti
aperitivo” modenesi, fu possibile
portare a Fiorano anche solisti e
gruppi di notorietà ed esperienza
superiori alla dimensione locale
e giovanile, che tuttavia restava
prevalente.
Concerti al castello
di Spezzano
9 maggio 1993
ore 16,30
Mario Sanpaolo clarinetto
Flavia Brunetto pianoforte
Weber, Schumann, Brahms
ore 17,30
Sandro Baldi pianoforte
Satie, Debussy, Ravel, Skrjabin, Chopin
ore 18,30
Corale G.C. Malavasi
De Marzi, Anonimo, Kodály
16 maggio 1993
ore 16,30
Harmonia Ensemble
Eno, Rota, Mertens, Garosi, Odori
ore 17,15
Riccardo Grigolo flauto
Roberta Micelli pianoforte
Ravel, Poulenc, Fauré, Borne
23 maggio 1993
ore 16,30
Quartetto Aulos
Händel
ore 17,30
Maria Luisa Cascini pianoforte
Chopin, Grieg
6 giugno 1993
ore 16,30
Stefano Pagliari violino
Gian Luca Sfriso pianoforte
Mozart, Schubert, Brahms
ore 17,30
Solisti dell’Orchestra
da camera di Bologna
Schubert
una domanda a
“
Franco Bellei
ex presidente della Cassa di Risparmio di Modena,
ora vice presidente di UnicreditGroup e presidente
dell’istituto musicale Vecchi-Tonelli di Modena.
Quale spazio riveste, nelle politiche di Unicredit, il contributo alle attività culturali?
Quali sono i requisiti indispensabili per
ottenere attenzione e sostegno da parte
dell’Istituto di credito?
Prima di rispondere alle domande, credo
sia doveroso fare una premessa.
Unicredit ora è una banca internazionale, presente su 23 paesi dove in almeno
5 è tra le tre banche principali e negli
altri è presente in modo rilevante.
A livello di Capogruppo, i nostri ambiti
di intervento in termini di sponsorizzazioni alle attività culturali, sono nell’arte
contemporanea, nella musica classica e
nell’opera lirica.
Ad oggi, in Italia, le sponsorizzazioni
pluriennali sono con la Filarmonica
della Scala, con la Filarmonica ‘900 del
Teatro Regio, con l’Arena di Verona,
con il MART-Museo d’Arte Moderna e
Contemporanea, con Castello di Rivoli
- Museo d’Arte contemporanea e la
Fondazione Pomodoro.
All’estero, importanti iniziative nell’arte
contemporanea sono state realizzate a
Vienna, Istanbul e Monaco di Baviera,
mentre in campo musicale collaboriamo
anche con l’Orchestra Filarmonica di
Vienna.
I macro - criteri di selezione sono la
realizzazione di una collaborazione di
elevato standing con potenzialità di sviluppo nel tempo, la maggior diffusione
territoriale possibile con partner capaci
e affidabili.
Per iniziative a livello locale le valutazioni di collaborazione vengono affidate
alle banche di segmento operanti sul
territorio.
Fortunatamente in Unicredit le banche
conferite al Gruppo provengono da
Fondazioni bancarie che, in termini
culturali, hanno contribuito sempre più
a sostenere le esigenze locali.
Ciò è avvenuto alla Gmi di Modena, che
l’allora Cassa di Risparmio ha sostenuto
fin dagli inizi e la Fondazione stessa ha
poi seguito ininterrottamente.
1 9 9 8 ı 1 9 9 6 - 1 9 9 7 ı 1 9 9 5 - 1 9 9 6 ı 1 9 9 4 - 1 9 9 5 ı 1 9 9 3 - 1 9 9 4 ı 1 9 9 2 - 1 9 9 3 ı 1 9 9 1 - 1 9 9 2 ı 1 9 9 0 - 1 9 9 1 ı 1 9 8 9 - 1 9 9 0 ı 1 9 8 9 123
Giovanni Galvani e Giorgio Rabagliati
Alberto Garcia Demestres e Giampaolo Salbego · Foto Primo Gnani
Dimitri Pasquali
Octandre - al centro, Patrizia Biccirè · Foto Primo Gnani
124 s t a g i o n e 2 0 0 8 - 2 0 0 9 ı 2 0 0 7 - 2 0 0 8 ı 2 0 0 7 ı 2 0 0 6 ı 2 0 0 4 - 2 0 0 5 ı 2 0 0 3 - 2 0 0 4 ı 2 0 0 2 - 2 0 0 3 ı 2 0 0 2 ı 2 0 0 1 ı 1 9 9 9 - 2 0 0 0 ı 1 9 9 9 ı
1 9 9 8 ı 1 9 9 6 - 1 9 9 7 ı 1 9 9 5 - 1 9 9 6 ı 1 9 9 4 - 1 9 9 5 ı 1 9 9 3 - 1 9 9 4 ı 1 9 9 2 - 1 9 9 3 ı 1 9 9 1 - 1 9 9 2 ı 1 9 9 0 - 1 9 9 1 ı 1 9 8 9 - 1 9 9 0 ı 1 9 8 9 125
Testi ripescati
concertiaperitivo
Quindici appuntamenti aperitivo in una stagione
itinerante all’interno del Teatro Comunale
23 novembre 1991 ore 18
Ridotto del Teatro Comunale
Lauretta Brovida mezzosoprano
Cristina Ariagno pianoforte
Granados, Alvarez, Obradors, Satie,
Gershwin
Lettere, presentazioni, comunicati, lamentazioni, amenità d’epoca
La quarta stagione della sezione modenese della Gioventù musicale d’Italia si
apre all’insegna di una continuità di fondo e di alcune novità. Come negli ultimi
due anni, lo sforzo del consiglio direttivo si é concentrato nell’organizzazione
dei “Concerti Aperitivo”, una formula che intende accostare all’ascolto della
musica colta un pubblico più vasto di quello che frequenta normalmente i
concerti serali. A proposte musicali di durata limitata (40-45 minuti), fa seguito
la possibilità per il pubblico di degustare un aperitivo in compagnia degli
esecutori e di scambiare opinioni e giudizi. Sempre di sabato pomeriggio, quasi
sempre alle ore 18: l’ora canonica della passeggiata in centro e dell’aperitivo,
appunto. Sin qui le continuità con le ultime due stagioni, che hanno portato i
soci della Gmi modenese a quota 500. La stagione 1991-1992 vede però alcune
particolarità. L’occasione offerta dalla ricorrenza del centocinquantenario
del Teatro Comunale di Modena, che anche quest’anno offre il proprio
indispensabile sostegno, ci ha suggerito di coniugare ai concerti la “scoperta”
di luoghi certamente inesplorati da parte della maggioranza del pubblico. Si é
cosi ideata una “stagione itinerante” all’interno del Teatro Comunale, che vedrà
i nostri appuntamenti del sabato pomeriggio tenersi di volta in volta nel ridotto,
nella sala prove, sul palcoscenico e in platea. Luoghi di ottima acustica e di
grande suggestione visiva, che certamente renderanno ancora più interessanti le
proposte musicali. Il grande successo della festa Mozart dello scorso gennaio ci
ha poi indotto a ricordare con una kermesse musical-gastronomica il festeggiato
del 1992: Gioachino Rossini. […]. La crescente attenzione e il successo che la
Gmi ha ottenuto nei suoi primi tre anni di vita ha portato la novità di maggior
rilievo: la decisione della Carimonte Banca s.p.a., da sempre sensibile alle
esigenze della promozione culturale in città, di sostenere come sponsor unico
i nostri concerti aperitivo. La struttura e la qualità complessive del programma
ripropongono lo stile delle scorse stagioni: organici in parte inconsueti,
programmi con ampio spettro di scelta (dal barocco alla musica da film),
all’insegna del gusto per la buona musica. La riprova? Sta in questo programma,
crediamo; una miniagenda del sabato pomeriggio, un memorandum di 15
appuntamenti alla scoperta di cocktails inediti tra musica, ambiente ed altri
ingredienti per il piacere dell’orecchio, dell’occhio e del palato.
30 novembre 1991 ore 18
Palcoscenico del Teatro Comunale
Riccardo Grigolo flauto
Roberta Micelli pianoforte
Schumann, Schubert
7 dicembre 1991
Palcoscenico del Teatro Comunale
Giovani diplomati
del Liceo musicale Orazio Vecchi
ore 16,30
Luca Saltini pianoforte
Bach-Busoni, Liszt, Prokof’ev
ore 17,30
Armando Saielli pianoforte
Bach, Beethoven, Brahms
ore 18,30
Enrico Maria Cacciari pianoforte
Beethoven
14 dicembre 1991 ore 18
Auditorium dell’Istituto Musicale
Orazio Vecchi
Piero Vincenti clarinetto
Giuseppe Pelli pianoforte
Schumann, Saint-Saëns, Rossini
21 dicembre 1991 ore 18
Palcoscenico del Teatro Comunale
Massimiliano Urbinati pianoforte
Roberta Contrastini pianoforte
Mozart, Schubert, Poulenc
11 gennaio 1992 ore 18
Sala prove del Teatro Comunale
Quartetto Elisa
Haydn, Dvořák
18 gennaio 1992 ore 18
Sala prove del Teatro Comunale
Trio Mondrian
Vivaldi, Paganini, Lotti
126 s t a g i o n e 2 0 0 8 - 2 0 0 9 ı 2 0 0 7 - 2 0 0 8 ı 2 0 0 7 ı 2 0 0 6 ı 2 0 0 4 - 2 0 0 5 ı 2 0 0 3 - 2 0 0 4 ı 2 0 0 2 - 2 0 0 3 ı 2 0 0 2 ı 2 0 0 1 ı 1 9 9 9 - 2 0 0 0 ı 1 9 9 9 ı
25 gennaio 1992
Platea del Teatro Comunale
Festa Rossini
ore 17,30
Carlo Balzaretti pianoforte
Rossini
ore 18,40
Patrizia Biccirè soprano
Marco Bellei pianoforte
Rossini
ore 19,15
Roberto Fabbriciani flauto
Carlo Alberto Neri pianoforte
Rossini, Briccialdi
Dimitri Pasquali - Alberto Garcia
Demestres voci recitanti
e sorprendenti
1 febbraio 1992 ore 18
Ridotto del Teatro Comunale
Giovanni Galvani violino
Giorgio Rabagliati pianoforte
Paganini, Schumann
8 febbraio 1992 ore 18
Palcoscenico del Teatro Comunale
Marco Fumo pianoforte
Lack, Chaminade, Copland, Prokof’ev,
Morricone, Hubert, Castelnuovo Tedesco,
Beiderbecke, Joplin, Gershwin
15 febbraio 1992 ore 18
Palcoscenico del Teatro Comunale
Fabio Bonizzoni clavicembalo
Bach, Scarlatti
14 marzo 1992 ore 18
Palcoscenico del Teatro Comunale
I Solisti Dauni
Beethoven
22 febbraio 1992 ore 18
Auditorium dell’ Istituto Musicale
Orazio Vecchi, Modena
Gabriele Bonolis violoncello
Francesca Romana Gualtieri
pianoforte
Dvořák, Grieg
21 marzo 1992 ore 18
Ridotto del Teatro Comunale
Giuseppe La Marca pianoforte
Schumann, Chopin
7 marzo 1992
Palcoscenico del Teatro Comunale
Maratona pianistica al femminile
ore 16,30
Cristina Brigolin pianoforte
Mozart, Clementi, Debussy
ore 17,30
Patrizia Prati pianoforte
Mozart, Schumann
ore 18,30
Cecilia Franchini pianoforte
Mendelssohn Bartholdy, Liszt, Chopin,
Ravel
23 aprile 1992 ore 21
Auditorium dell’Istituto Musicale
Orazio Vecchi
Concerto straordinario
Leonhard Westermayr
Beethoven, Schubert, Chopin, Gershwin,
Gulda
1 9 9 8 ı 1 9 9 6 - 1 9 9 7 ı 1 9 9 5 - 1 9 9 6 ı 1 9 9 4 - 1 9 9 5 ı 1 9 9 3 - 1 9 9 4 ı 1 9 9 2 - 1 9 9 3 ı 1 9 9 1 - 1 9 9 2 ı 1 9 9 0 - 1 9 9 1 ı 1 9 8 9 - 1 9 9 0 ı 1 9 8 9 127
Musica al castello
di Spezzano
Sei appuntamenti per la prima delle
tre stagioni dei concerti al castello
di Spezzano, voluti dal comune di
Fiorano Modenese. Giovani interpreti,
orchestre di nuova formazione, qualche
esecutore “locale”, ma anche musicisti
di più consolidata esperienza, per una
iniziativa che coinvolse molto pubblico
e tanti giovani allievi della scuola
comunale di musica, gestita fino da
allora dalla Gmi modenese.
Aperitivi estivi in provincia di Modena
Su incarico della Provincia di Modena, secondo anno di organizzazione di
concerti estivi gratuiti, en plein air, in vari comuni della provincia di Modena,
turistici e no. Un tourbillon di gruppi e date e piazze, “miracolosamente” giunto
a buona fine, con proposte di organici e repertori non troppo contrastanti con le
caratteristiche della manifestazione, puntando comunque sempre a musicisti di
giovane età e di grande qualità.
19 luglio 1992 ore 18
Piazza Matteotti, Marano
Quartetto Hans Brehme
Brahms, Strauss, Seiber, Beltrami, Amadei,
Lewis, Goetz, Rossini
2 agosto 1992 ore 11,30
Cortile del Palazzo Ducale, Pavullo
Quartetto di sassofoni di Perugia
Harvey, Rossini, Stravinskij, Bizet,
Šostakovič, Gershwin
2 agosto 1992 ore 17
Comune di Riolunato
Paola Perrucci arpa
Giovanni Pirani flauto
Bach, Spohr, Salzedo, Rota, Ibert
2 agosto 1992 ore 18
Piazza Matteotti, Marano
Quartetto di sassofoni di Perugia
Harvey, Rossini, Stravinskij, Bizet,
Šostakovič, Gershwin
16 agosto 1992 ore 11,30
Cortile del Palazzo Ducale, Pavullo
Clarinet Choir
Albinoni, Rossini, Schikele, Rota
16 agosto 1992 ore 17
Comune di Riolunato
Clarinet Choir
Albinoni, Rossini, Schikele, Rota
30 agosto 1992 ore 17
Villa Boschetti, S. Cesario
Quartetto Hans Brehme
Brahms, Strauss, Seiber, Beltrami,
Amadei, Lewis, Goetz, Rossini
13 settembre 1992 ore 17
Villa Boschetti, S. Cesario
Gli Ottoni moderni
Händel, Gabrieli, Gange, Barboteau,
Morricone, Traditional, Joplin
20 settembre 1992 ore 17
Villa Boschetti, S. Cesario
Coro “T. L. De Victoria”
Direttore Giovanni Torre
Madrigali, folk e spiritual
10 maggio 1992
ore 15,30 · 19,30
Duo Rota
Rossini, Fauré, Roesgen-Champion, Molnar
Carlo Lo Presti chitarra
Giorgio Spriano pianoforte
Diabelli, Giuliani, Carulli, Castelnuovo
Tedesco
Alessandro Marchese violoncello
Umberto Battegazzore pianoforte
Fauré, Schumann
Corale d’altrocanto di Fiorano
Tradizionale (Arr. M. Bondi), Berlin,
Tradizionale, Gershwin, Jobim
17 maggio 1992
ore 16,30 · 19,30
Giuseppe La Marca pianoforte
Beethoven, Schumann, Chopin, Prokof’ev
Andrea Maggiora pianoforte
Marco Polidori violino
Mozart, Beethoven, Schumann
24 maggio 1992
ore 17
Cristina Ariagno pianoforte
Scarlatti, Beethoven, Chopin, Ravel
14 giugno 1992
ore 16,30 · 19,30
Margarita Castañon chitarra
Federico Bañuelos chitarra
Dowland, Falkenhagen, Sor, Roloff,
Brouwer, Tamez
Tito Cicarese flauto
Pierluigi Di Tella pianoforte
Mozart, Schubert, Nielsen
21 giugno 1992 ore 17
Orchestra da camera “Erlebnis”
Direttore Manlio Benzi
Vivaldi, Rossini, Hindemith, Bach
128 s t a g i o n e 2 0 0 8 - 2 0 0 9 ı 2 0 0 7 - 2 0 0 8 ı 2 0 0 7 ı 2 0 0 6 ı 2 0 0 4 - 2 0 0 5 ı 2 0 0 3 - 2 0 0 4 ı 2 0 0 2 - 2 0 0 3 ı 2 0 0 2 ı 2 0 0 1 ı 1 9 9 9 - 2 0 0 0 ı 1 9 9 9 ı
una domanda a
“
Andrea Marini
è responsabile delle pagine culturali della Gazzetta di Modena.
Quali criteri segue la Gazzetta di Modena per “selezionare”
gli eventi di maggiore interesse e qualità ai quali dare visibilità preventiva e da recensire? Non c’è, forse, un certo affidarsi al “marchio” dell’organizzatore, a prescindere da non
sempre agevoli valutazioni di merito? E ciò forse non tende
a penalizzare i soggetti non istituzionali?
Modena ha una grande fortuna, rispetto a realtà noi vicine
come Reggio, Ferrara, Mantova e la stessa Parma.Quella
di proporre ogni anno al pubblico una ricca offerta di stagioni teatrali e concertistiche di vario genere e di buon livello.
Non solo il capoluogo, ma anche i comuni modenesi sono
in grado di presentare, da settembre a primavera inoltrata,
spettacoli ed eventi con una assiduità quasi quotidiana. Per
non parlare delle mostre d’arte che in provincia possono
contare su una fitta rete di gallerie. Questa fortuna, per un
giornale locale, si trasforma in un bella sfida: come riuscire
a dare a tutti l’adeguato risalto? E ancora, come riuscirci se
lo spazio per la sezione Cultura e spettacoli non è abbastanza ampio per tutti? A questo si cerca di ovviare cercando,
innanzitutto, di seguire la filosofia del giornale di servizio:
dare a tutti gli eventi visibilità, almeno in tema di lancio o
segnalazione dell’evento, in modo da fornire al lettore la
possibilità di sapere ogni giorno tutto quello che accade
nei teatri del capoluogo e della provincia e quindi fare le
sue scelte. Quanto alle recensioni, è indubbio che si finisce
con il privilegiare le stagioni dei teatri di tradizione, ma se il
nome o la rassegna di turno seppur non proposti da teatri di
marchio ci paiono interessanti cerchiamo di non far mancare
la nostra presenza.
Pubblico sul palcoscenico del Teatro Comunale il 17 maggio 1992· Foto Primo Gnani
1 9 9 8 ı 1 9 9 6 - 1 9 9 7 ı 1 9 9 5 - 1 9 9 6 ı 1 9 9 4 - 1 9 9 5 ı 1 9 9 3 - 1 9 9 4 ı 1 9 9 2 - 1 9 9 3 ı 1 9 9 1 - 1 9 9 2 ı 1 9 9 0 - 1 9 9 1 ı 1 9 8 9 - 1 9 9 0 ı 1 9 8 9 129
130 s t a g i o n e 2 0 0 8 - 2 0 0 9 ı 2 0 0 7 - 2 0 0 8 ı 2 0 0 7 ı 2 0 0 6 ı 2 0 0 4 - 2 0 0 5 ı 2 0 0 3 - 2 0 0 4 ı 2 0 0 2 - 2 0 0 3 ı 2 0 0 2 ı 2 0 0 1 ı 1 9 9 9 - 2 0 0 0 ı 1 9 9 9 ı
1 9 9 8 ı 1 9 9 6 - 1 9 9 7 ı 1 9 9 5 - 1 9 9 6 ı 1 9 9 4 - 1 9 9 5 ı 1 9 9 3 - 1 9 9 4 ı 1 9 9 2 - 1 9 9 3 ı 1 9 9 1 - 1 9 9 2 ı 1 9 9 0 - 1 9 9 1 ı 1 9 8 9 - 1 9 9 0 ı 1 9 8 9 131
Testi ripescati
Lettere, presentazioni, comunicati, lamentazioni, amenità d’epoca
Terzo anno: diciassette concerti e una festa per Mozart
La Gmi ricomincia da tre. Il terzo anno di vita della sezione modenese
dell’associazione diffusa in tutta Italia (ed affiliata alla Federation Internationale des
Jeunesses Musicales) vede un ulteriore ampliarsi dell’offerta musicale [...].
La Gmi ricomincia da sei. Tanti sono infatti i mesi toccati dal ciclo dei concerti
programmati, che si sviluppa da novembre ad aprile: i concerti aperitivo del
sabato pomeriggio, «pezzo forte» della stagione 89-90, riproposti a partire dal 17
novembre; come l’anno scorso alle ore 18, come l’anno scorso nel Ridotto del
Teatro Comunale (la cui direzione, in accordo con l’Assessorato alla Cultura del
Comune, ha voluto confermare la preziosa collaborazione), sempre cercando di
abbinare buona musica classica, alimento dello spirito, con altrettanto buoni e
«classici»aperitivi - di cui vari «spiriti» sono ingredienti - da gustare, al termine dei
concerti, in compagnia degli artisti.
La Gmi ricomincia da 18: tanti sono i concerti aperitivo in cartellone, altrettanti i
cocktails delle diverse serate (e per ognuno c’è qualcosa di comune con il concerto:
un ingrediente, un’atmosfera, a volte il nome).
Anzi, la Gmi ricomincia da 17 più uno: il 26 gennaio, infatti, all’inizio dell’anno
bicentenario della morte di Mozart è in previsione una «serata a sorpresa», dedicata
al compositore di Salisburgo, strutturata e condotta con una varietà di offerte
musicali intervallate da letture ed eventi teatrali di vario genere e, naturalmente, da
una ricca varietà gastronomica e di libagioni.
Diciotto aperitivi diversi per diciotto diversi concerti, si diceva: e risiede nella varietà
uno dei punti di maggiore interesse dell’offerta Gmi, quest’anno ulteriormente
accentuato rispetto alle stagioni precedenti.
Basta una scorsa al cartellone per avere un panorama di formazioni
cameristiche tradizionali accanto ad «accoppiate» certo meno usuali: ingredienti
apparentemente disparati che danno vita a cocktails musicali di grande raffinatezza
ed armonia.
Anche la gamma degli autori eseguiti presenta un’estrema varietà di stili ed epoche:
ma il diverso «invecchiamento» non è certo indice di diversa qualità […]
Rifiuteremo per questo di gustare sapori nuovi? No, certamente.
La musica, come gli aperitivi, non si divide in classica e anticlassica, ma in buona e
cattiva. Cin cin
concertiaperitivo
Ridotto del Teatro Comunale
17 novembre 1990 ore 18
Quintetto di fiati del ‘900
Respighi, Ravel, Gershwin
24 novembre 1990 ore 18
Livio Ariani pianoforte
Charlotte Lootgieter pianoforte
Schubert, Ravel
1 dicembre 1990 ore 18
Pamela Hebert canto
Florindo Baldissera chitarra
Garcia Lorca, Falla
15 dicembre 1990 ore 18
Elisabetta Sepe pianoforte
Liszt, Albeniz
22 dicembre 1990 ore 18
Stefano Battaglia pianoforte
Improvvisazioni
12 gennaio 1991 ore 18
Paolo Ardinghi violino
Leonardo Bartelloni pianoforte
Schuster, Franck
19 gennaio 1991 ore 18
Sergio Bosi clarinetto
Riccardo Bartoli pianoforte
Weber, Debussy, Poulenc
26 gennaio 1991
Platea del Teatro Comunale
Festa Mozart
ore 17
Manuela Rasori soprano
Maurizio Leoni baritono
Roberto Calidori pianoforte
Paola Castagnoli voce recitante
Mozart, Puškin
ore 18
Silvano Casadei flauto
Claudia Rondelli pianoforte
Giovanni Radicia voce recitante
Giuseppe Radicia voce recitante
Mozart, Puškin
ore 19
Quartetto di Fiesole
Boccherini, Mozart
2 febbraio 1991 ore 18
Maria Pia Carola pianoforte
Janáček, Stravinskij, Skrjabin
Quartetto Ronchini
132 s t a g i o n e 2 0 0 8 - 2 0 0 9 ı 2 0 0 7 - 2 0 0 8 ı 2 0 0 7 ı 2 0 0 6 ı 2 0 0 4 - 2 0 0 5 ı 2 0 0 3 - 2 0 0 4 ı 2 0 0 2 - 2 0 0 3 ı 2 0 0 2 ı 2 0 0 1 ı 1 9 9 9 - 2 0 0 0 ı 1 9 9 9 ı
una domanda a
“
Ernesto Tuliozi
architetto, è art director di Avenida, lo studio di
design molto attiva nel campo della comunicazione
pubblica e nel settore no profit, che da sempre cura
l’immagine della Gmi di Modena.
“Come è lavorare con un’Associazione
culturale?” era la domanda.
La risposta: un mini amarcord.
Stiamo invecchiando!
9 febbraio 1991 ore 18
Vittorio Marchese violino
Luigi Giachino pianoforte
Mozart, Brahms
16 febbraio 1991 ore 18
Massimo Pasi flauto
Egidio Collini chitarra
Giuliani, Piazzolla
23 febbraio 1991 ore 18
Laura Cerbini pianoforte
Chopin, Schumann
2 marzo 1991 ore 18
Quartetto Ronchini
Mahler, Mozart
9 marzo 1991 ore 18
Stefania Donzelli soprano
Sabrina Avantario pianoforte
Schumann
16 marzo 1991 ore 18
Andrea Maggiora pianoforte
Schubert
23 marzo 1991 ore 18
Nello Alessi chitarra
Marina Gallo pianoforte
Ponce, Pupillo, Santorsola, Corea, Duarte
6 aprile 1991 ore 18
Margherita Gallini clavicembalo
Bach, Scarlatti
13 aprile 1991 ore 18
Vincenzo Saldarelli chitarra
Paganini, Falla, Torroba
Ammiro chi coltiva con costanza la
propria passione come ha sempre fatto
Mauro con la musica. Per molto tempo
lui e la Gmi di Modena per me hanno
coinciso.
L’ho conosciuto per aver comperato
una enciclopedia usata di cui ho ereditato l’appuntamento mensile con il
rateale Einaudi. Insofferente dei debiti
gli ho pagato tutto subito.
Luigi [Ghirri, ndr], che si negava quando lo cercava, mi aveva parlato di lui
come di un esattore implacabile.
Poi abbiamo lavorato assieme a giornali (anche come obiettori di coscienza), campagne pubblicitarie, “grafica di
pubblica utilità”, scambiandoci i ruoli
e divertendoci sempre, nonostante
qualche piccolo incidente di percorso.
Ho sperato per lui che vincesse il
concorso per un posto all’Ufficio stampa del Teatro Comunale di Bologna,
anche se ricordo la preoccupazione
per l’impegno che l’incarico avrebbe
comportato.
“Si lavora mica male con la Donatella,
vero?” è come me l’ha fatta conoscere
dopo qualche anno che la sentivo
solo evocare, giudice inappellabile,
quando guardava i materiali che avevo
preparato: “Chissà se le piace”. I Concerti aperitivo, il Festival pianistico, le
rassegne in collaborazione con l’Opera
universitaria, il Comune di Mirandola e
tanto altro, giusto 20 anni.
E per i 20 anni questo tomo a cui
Giorgia ha dedicato più straordinari di
quanti ne ha fatti in tutto il resto della
sua storia professionale.
Grazie Bompi. Grazie Donatella.
[E grazie anche a Giorgia, ndr].
1 9 9 8 ı 1 9 9 6 - 1 9 9 7 ı 1 9 9 5 - 1 9 9 6 ı 1 9 9 4 - 1 9 9 5 ı 1 9 9 3 - 1 9 9 4 ı 1 9 9 2 - 1 9 9 3 ı 1 9 9 1 - 1 9 9 2 ı 1 9 9 0 - 1 9 9 1 ı 1 9 8 9 - 1 9 9 0 ı 1 9 8 9 133
Musica in Appennino
Primo anno di concerti estivi nei
comuni della provincia di Modena,
alcuni vicinissimi alla città (San
Cesario), altri al confine con la
Toscana (Fiumalbo). Ensemble
originali, scelti, oltre che per qualità,
anche per l’attitudine degli organici
e dei programmi ad una esecuzione
all’aperto, e un complesso incastro di
date e trasferimenti per soddisfare una
forte domanda che richiese un forte
impegno ai giovani musicisti.
Concerti aperitivo
in provincia di Modena
14 luglio 1991 ore 11
Cortile del Palazzo Ducale, Pavullo
Duo Synaulia
Donizetti, Rossini, De Boisvalee, Rota, Ibert
14 luglio 1991 ore 18
Piazza Matteotti, Marano
Duo Synaulia
Donizetti, Rossini, De Boisvalee, Rota, Ibert
21 luglio 1991 ore 11
Cortile del Palazzo Ducale, Pavullo
Massimo Pasi flauto
Egidio Collini chitarra
Molino, Giuliani, Villa Lobos, Piazzolla
21 luglio 1991 ore 18
Piazza Matteotti, Marano
Massimo Pasi flauto
Egidio Collini chitarra
Molino, Giuliani, Villa Lobos, Piazzolla
28 luglio 1991 ore 11
Cortile del Palazzo Ducale, Pavullo
Trio Mondrian
Haydn, Lotti, Bach, Paganini, Maasz
28 luglio 1991 ore 17,30
Piazza della Chiesa, Fiumalbo
Trio Mondrian
Haydn, Lotti, Bach, Paganini, Maasz
28 luglio 1991 ore 18
Piazza Matteotti, Marano
Ensemble Chalumeau
Grundman, Mozart, Harvey, Crosse,
Wilson, Joplin
una domanda a
“
Giancarlo Gatti
direttore del Teatro Comunale di Modena dal 1973 al 1998
e in seguito direttore del Festival internazionale delle bande militari.
Lei ha vissuto da protagonista gli ultimi trenta anni di vita
musicale modenese. Ci sono, secondo lei, caratteristiche
di originalità e innovazione portate dalla Gmi nella vita musicale modenese di questi venti anni? Qual è la prospettiva
futura che vede per l’Associazione, che conosce fino dalla
sua nascita?
Il contesto in cui nacque la sezione modenese della Gmi
fu particolare, tale da propiziarne la costituzione e l’inizio
dell’attività. È il caso di ricordare che nello stesso anno,
il 1989, si verificò un evento che influì in modo rilevante
sull’assetto della vita culturale modenese: la riapertura del
Teatro Storchi, recuperato alla funzione di teatro di prosa.
Si rese così possibile avviare a compimento il restauro
conservativo del Teatro Comunale e, nell’immediato,
riservare lo stesso Teatro alle sole attività musicali per
consentirne una migliore e più estesa programmazione, anche favorendo forme di collaborazione e di coordinamento
dei ruoli con realtà associative non istituzionali attive nel
settore musicale.
Fu veramente rilevante lo sviluppo dell’attività concertistica-sinfonica e cameristica - che si ebbe in quegli anni,
anche grazie alla predisposizione ad uso auditorium della
chiesa del Collegio San Carlo. In questa realtà, cosi viva
e stimolante, si inserì la nuova sezione della Gmi con una
sua precisa identità e una sua specifica funzione. È motivo
di vanto per il Teatro Comunale avere tenuto a battesimo
e, nei limiti del possibile, favorito la crescita della Gmi,
finchè le sue dimensioni non hanno ampiamente superato
la capienza delle sale del Ridotto, l’unico luogo disponibile
nella struttura teatrale, per assicurare una prima sede
adeguata all’associaziomne.
Pensando ora ai vent’anni trascorsi e al consuntivo
dell’esperienza finora vissuta dall’Associazione, vorrei
richiamare la validità attuale di talune sue caratteristiche
particolarmente significative collaudate e consolidate nel
tempo, e, inoltre, sottolineare qualche indubbio risultato
conseguito.
Anzitutto, la Gmi si è caratterizzata per avere offerto un
palcoscenico “vero” ai giovani di talento. È un elemento
distintivo che si è mantenuto costante in tutti questi anni,
importante per i giovani esecutori non meno che per il
pubblico. Un’altra caratteristica originale è stata introdotta
con la formula dei “concerti aperitivo”, che ha favorito
un “incontro ravvicinato” con i musicisti, mitigando la
ritualità da concerto. Questa formula ha riscosso il favore
e il consenso di un pubblico, in parte nuovo e, comunque,
interessato alle novità emergenti nel panorama dell’offerta
musicale.
La Gmi ha saputo anche conquistare e mantenere la fiducia
di uno sponsor importante come la Cassa di Risparmio di
Modena e, in seguito, della Fondazione omonima.
I risultati conseguiti non sono casuali, ma il frutto del lavo-
134 s t a g i o n e 2 0 0 8 - 2 0 0 9 ı 2 0 0 7 - 2 0 0 8 ı 2 0 0 7 ı 2 0 0 6 ı 2 0 0 4 - 2 0 0 5 ı 2 0 0 3 - 2 0 0 4 ı 2 0 0 2 - 2 0 0 3 ı 2 0 0 2 ı 2 0 0 1 ı 1 9 9 9 - 2 0 0 0 ı 1 9 9 9 ı
11 agosto 1991 ore 17,30
Piazza della Chiesa, Fiumalbo
Quartetto Claravoce
Clementi, Diabelli, Haslinger,
Mozart, Poot
18 agosto 1991 ore 17,30
Piazza della Chiesa, Fiumalbo
Giovanni Della Vecchia violino
Elisabetta Marino arpa
Rust, Spohr, Rossini, Saint-Saëns
8 settembre 1991 ore 17
Villa Boschetti, S. Cesario
Ensemble Gounod
Gounod, Françaix, Orff
15 settembre 1991 ore 17
Villa Boschetti, S. Cesario
Luca Ludovici clarinetto
Simonetta Paladino clarinetto
Angelo Benedetti clarinetto
Cristina Montreson clarinetto
Mozart, Dubois, Wilson
22 settembre 1991 ore 17
Villa Boschetti, S. Cesario
Giovanni Della Vecchia violino
Elisabetta Marino arpa
Rust, Spohr, Rossini, Saint-Saëns
ro intenso e appassionato di persone, dirigenti e collaboratori, che non hanno mai allentato l’impegno, arricchendo
via via i programmi dell’Associazione (ad esempio, con il
festival cameristico), salvaguardando la continuità della
propria funzione e della propria storia.
Tra i risultati di maggiore rilievo a cui la Gmi ha concorso
figura la realizzazione dell’auditorium Marco Biagi, anche
in funzione dell’esecuzione di musica cameristica: una
soluzione non ottimale, ma più che accettabile e dignitosa, in una struttura nata per funzioni diverse ma in grado
anche di rispondere positivamente ad una esigenza reale,
da molto tempo posta all’attenzione della città. È merito
della Gmi avere sollevato e tenuto aperto per anni il tema
dell’assenza di luoghi fisici per la musica cameristica. E
oggi, è merito della Gmi organizzare annualmente una
stagione cameristica in quel luogo, frequentato ormai
abitualmente da un pubblico crescente.
Dispiace rilevare che, contemporaneamente all’apertura dell’auditorium Biagi, si sia invece compromessa la
funzionalità dell’auditorium dell’Istituto Orazio Vecchi, con
una opprimente tamponatura muraria, assai discutibile in
un edificio storico.
Che cosa suggerire alla Gmi per il futuro? Anzitutto, di
continuare a difendere e sviluppare le proprie caratteristiche di identità e di eccellenza. Eventualmente anche
con l’inserimento nei programmi, già cosi densi di motivi
di interesse, di qualche iniziativa collaterale quale un
ciclo di “lezioni-concerto”, scegliendo all’interno della
programmazione alcuni eventi che si prestino in modo
particolare ad argomentazioni sulla storia della musica,
ma anche sul linguaggio musicale. Mi pare, infatti, che
presso il pubblico di oggi l’interesse per l’ascolto si accompagni all’interesse per la conoscenza. Tenendo conto
di questa premessa, potrebbe risultare di largo gradimento
l’organizzazione di incontri periodici dedicati alle novità
discografiche ed editoriali, così come la diffusione, a
margine dei concerti o sul sito internet dell’Associazione,
di informazioni sugli appuntamenti musicali di particolare
interesse per il pubblico della Gmi, in programma in altre
sedi, quanto meno della regione.
1 9 9 8 ı 1 9 9 6 - 1 9 9 7 ı 1 9 9 5 - 1 9 9 6 ı 1 9 9 4 - 1 9 9 5 ı 1 9 9 3 - 1 9 9 4 ı 1 9 9 2 - 1 9 9 3 ı 1 9 9 1 - 1 9 9 2 ı 1 9 9 0 - 1 9 9 1 ı 1 9 8 9 - 1 9 9 0 ı 1 9 8 9 135
Doppia stagione
nel 1990
Già dal secondo anno di vita la
Gmi modenese moltiplicò l’offerta
musicale, affiancando alla stagione
serale la prima rassegna dei
“Concerti aperitivo”. Ecco perchè
il ventesimo anno dell’associazione
coincide con la ventunesima
stagione concertistica. Nata
come proposta “di supporto” alla
tradizionale stagione serale, rivolta
ad un pubblico nuovo, con minore
consuetudine alle sale da concerto,
la rassegna pomeridiana, che
propone un concerto breve con un
piccolo rinfresco al termine, sarebbe
invece divenuta l’asse portante
dell’attività della Gmi modenese.
La nascita di questa formula è stata
possibile grazie alla collaborazione
del Teatro Comunale e del suo
Direttore di allora, Giancarlo Gatti,
che ha incoraggiato e sostenuto la
nascita e il consolidamento della
Gmi, anche con la concessione
gratuita del Ridotto del Comunale
per i Concerti aperitivo. La scelta
degli esecutori e dei programmi
era completamente circoscritta
all’interno del catalogo che la Gmi
136 s t a g i o n e 2 0 0 8 - 2 0 0 9 ı 2 0 0 7 - 2 0 0 8 ı 2 0 0 7 ı 2 0 0 6 ı 2 0 0 4 - 2 0 0 5 ı 2 0 0 3 - 2 0 0 4 ı 2 0 0 2 - 2 0 0 3 ı 2 0 0 2 ı 2 0 0 1 ı 1 9 9 9 - 2 0 0 0 ı 1 9 9 9 ı
nazionale metteva a disposizione
delle sedi locali. Nell’insieme delle
proposte confluivano, allora come
ora, giovani gruppi ed esecutori
selezionati attraverso audizioni della
Commissione artistica, vincitori
di importanti concorsi nazionali e
internazionali, che ottengono così la
possibilità di effettuare una serie di
concerti nei mesi immediatamente
successivi al concorso vinto,
colte ad alcuni importanti nomi
di solisti pienamente affermati,
che si propongono a cachet
decisamente calmierati alle sedi
della Gmi per favorire, con la
loro presenza, l’organizzazione di
stagioni concertistiche che servano
da opportunità per i più giovani
musicisti del catalogo.
Questo mix di presenze si è
sostanzialmente confermato
nei venti anni di vita della Gmi
modenese, pur evolvendosi in
direzione di una assai maggiore
articolazione e dell’acquisizione di
una solidità tale da consentire di
presentare al pubblico modenese
anche alcuni grandi musicisti
del panorama internazionale e
di elaborare progetti con forti
caratteristiche innovative.
1998 ı 1996-1997 ı 1995-1996 ı 1994-1995 ı 1993-1994 ı 1992-1993 ı 1991-1992 ı 1990-1991 ı 1989-1990 ı 1989
137
una domanda a
“
Antonio Zappador
“Grande cliente” di tutta l’offerta musicale modenese, Antonio
Zappador frequenta assiduamente le stagioni concertistiche, dal
barocco al jazz. Richiesto di un parere sul futuro, ci ha inviato
considerazioni poetiche su musiche del passato. L’uso di particolari
e inconsuete tecnologie di scrittura, dette “manoscritto” e
“dattilografia”, ne hanno consigliato la riproduzione fotografica.
concertiaperitivo
Ridotto del Teatro Comunale
2 dicembre 1989 ore 18
Sandro Caldini corno inglese
Fulvio Caldini pianoforte
Rejcha, Lalliet, Guillou, Hindemith
9 dicembre 1989 ore 18
Michele Gioiosa pianoforte
Rachmaninov, Musorgskij
16 dicembre 1989 ore 18
Gaspare Tirincanti clarinetto
Franca Bacchelli pianoforte
Debussy, Honegger, Saint-Saëns, Poulenc
13 gennaio 1990 ore 18
Mario Marzi sassofono
Paolo Zannini pianoforte
Bernstein, Gershwin, Creston, Joplin
20 gennaio 1990 ore 18
Eugenio Becherucci chitarra
Cristiano Becherucci pianoforte
Diabelli, Mertz, Giuliani, Carulli,
Schwertberger
27 gennaio 1990 ore 18
Francesca De Santis pianoforte
Bach, Chopin, Brahms
10 marzo 1990 ore 18
Quartetto goriziano di flauti
Joplin, Casterede, Desportes, Bozza
17 marzo 1990 ore 18
Ugo Piovano flauto
Giuseppe Parisi clavicembalo
Quantz, Bach, Federico II il Grande,
Kirnberger, Benda
24 marzo 1990 ore 18
Luca Marziali violino
Paola Devoti arpa
Gillman, Rossini, Ravel, Saint-Saëns
138 s t a g i o n e 2 0 0 8 - 2 0 0 9 ı 2 0 0 7 - 2 0 0 8 ı 2 0 0 7 ı 2 0 0 6 ı 2 0 0 4 - 2 0 0 5 ı 2 0 0 3 - 2 0 0 4 ı 2 0 0 2 - 2 0 0 3 ı 2 0 0 2 ı 2 0 0 1 ı 1 9 9 9 - 2 0 0 0 ı 1 9 9 9 ı
una domanda a
Scuola di musica di Fiorano
Una ventennale attività
della Gmi modenese
La Scuola di musica ha preso l’avvio nel 1984 per volontà
dell’Amministrazione del Comune di Fiorano ed è stata gestita interamente,
per alcuni anni, dal Comune stesso; successivamente la gestione è passata
all’associazione nazionale “Gioventù musicale d’Italia” che a tutt’oggi ne
organizza e dirige l’assetto didattico e amministrativo.
L’ufficio Cultura del Comune provvede alla promozione su tutto il territorio
comunale delle attività svolte dalla Scuola, sia quelle didattiche sia quelle
pubbliche.
La Scuola organizza infatti oltre ai saggi finali anche i concerti itineranti nelle
scuole elementari, tenuti direttamente dai docenti.
I corsi attivati negli ultimi anni scolatici sono pianoforte, chitarra, flauto,
canto, violino, canto corale e animazione musicale (quest’ultimo rivolto ai
bambini di età compresa fra i tre ed i sei anni).
Negli oltre venti anni di attività, la Scuola di musica ha avvicinato più di mille
ragazzi allo studio musicale in generale e ad alcuni strumenti, ha organizzato
circa ottanta concerti al Castello di cui una parte al mattino per le scuole di
Fiorano e Spezzano.
I successi riportati ad ogni saggio finale (gli ultimi hanno visto una affluenza
di pubblico particolarmente numerosa) ed il numero crescente dei giovani
allievi che si esibiscono sono ulteriori conferme della necessità e validità di
tale scuola nell’ambito della comunità cittadina.
stagioneconcertistica
Teatro Cittadella
11 febbraio 1990 ore 21
Quartetto Aurora
Bach, Cimarosa, Haydn, Mozart
2 marzo 1990 ore 21
Marco Ferretti violoncello
Marco Sollini pianoforte
Beethoven, Schumann, Brahms
8 marzo 1990 ore 21
Trio Leonardo
Beethoven, Zemlinsky, Brahms
15 marzo 1990 ore 21
Leonardo Bartelloni pianoforte
Chopin
5 aprile 1990 ore 21
Vittorio Marchese violino
Luigi Giachino pianoforte
Mozart, Beethoven, Schumann, Ravel
19 aprile 1990 ore 21
Alessandra Bianco pianoforte
Gianfranco Rossi pianoforte
Mozart, Bizet, Rachmaninov, Poulenc
27 aprile 1990 ore 21
Franca Fabbri voce recitante
Giorgio Brustia pianoforte
Schumann, Liszt, Strauss, Tennyson
3 maggio 1990 ore 21
Séline Arcand violino
Martin Roos corno
Andrea Maggiora pianoforte
Beethoven, Brahms
“
Gianfranco Baldini
presidente della Fondazione Casso di Risparmio
di Modena dal 1994 al 2005, anni in cui si è
fortemente sviluppato il rapporto tra la Fondazione
e la Gmi.
Quale opportunità ha rappresentato
per la Fondazione Cassa di Risparmio il
sostegno all’associazionismo culturale, e
musicale in particolare?
Ho sempre considerato una fortuna che
nella nostra città vi fossero realtà quali le
associazioni che, grazie al volontariato,
si occupano di cultura e precisamente di
musica ed ho sempre scelto di sostenere
quelle che offrissero maggiori garanzie di
continuità e di crescita della qualità nella
continuità.
Da appassionato di musica ho partecipato alle stagioni concertistiche per
cui, non solo per dovere ma anche per
piacere, ho seguito le manifestazioni
organizzate dalla Gioventù musicale: li
ho visti al lavoro ed ho vissuto di riflesso
la loro crescita. Hanno dimostrato
professionalità ma anche gusto, hanno
offerto alta qualità sostenendola con
modi allettanti, la Fondazione Cassa di
Risparmio ha messo a loro disposizione
mezzi cospicui ma hanno dimostrato la
capacità di trarne il maggiore profitto. Oggi mi sento di sostenere che a
Modena, dopo la prestigiosa attività del
Teatro Comunale, l’offerta musicale della
Gmi è la più completa e la più capace
di avvicinare al consumo della musica
colta le fasce di pubblico più differenti.
Ho sempre sostenuto che il mio ruolo
di Presidenza della Fondazione cassa di
Risparmio non si esaurisse con l’accordare l’erogazione di un contributo ma che,
quando possibile e se richiesto, fosse
necessario lasciarmi coinvolgere anche
nel rapporto umano e sociale. E se si
condivide la buona musica, è impossibile
non farsi partecipe dei successi e delle
difficoltà; ricordando quanto insieme
abbiamo costruito, continuerò a seguire
questa splendida attività.
Auguro di trovare la volontà di proseguire
con la solita tenacia e passione.
29 marzo 1990 ore 21
Allievi diplomandi dell’Istituto
Musicale Pareggiato “Orazio Vecchi”
Debussy, Poulenc, Schubert, Petrassi,
Rossini, Prokof’ev
1998 ı 1996-1997 ı 1995-1996 ı 1994-1995 ı 1993-1994 ı 1992-1993 ı 1991-1992 ı 1990-1991 ı 1989-1990 ı 1989
139
Le prime risorse: dai guanti al parquet
L’attività della Sezione modenese della Gmi iniziò il 10 aprile
1989, al teatro Cittadella, con un concerto della pianista Maria
Cristina Mohovich; la stagione era articolata in otto concerti
serali, ai quali si accedeva solo per abbonamento.
Un piccolo club, insomma, che nel suo primo anno ebbe
ben(!) 58 soci, ai quali aggiungere - di volta in volta - il
pubblico invitato. Il calendario affiancava a concerti scelti
all’interno del catalogo musicale offerto dalla sede centrale
della Gmi alcuni appuntamenti con solisti e gruppi “locali”,
offrendo a giovani talenti occasioni di esibirsi in una stagione
musicale che cercava comunque di presentare le indispensabili
caratteristiche di rigore e qualità. La stagione venne finanziata
da alcuni inserzionisti del libretto di accompagnamento
dei concerti, ben consapevoli che, al sia pure modesto loro
contributo non avrebbe sicuramente corrisposto un “ritorno”
economico adeguato. Alcuni di essi erano semplicemente
amici, altri erano fornitori dell’Associazione. Tutti quanti, in
realtà, si sono comportati come veri mecenati d’altri tempi,
sostenendo concretamente la vita culturale della città in modo
assolutamente disinteressato.
Fino al 2000 nessun finanziamento della pubblica
amministrazione è stato erogato alla Gmi modenese.
I finanziatori della stagione 1989 della Gmi Modena:
Elioprint copisteria
Lenzotti pianoforti
Giorgio Bettelli mobili d’arte
Molinari Bruno fabbrica guanti sportivi
Amcm gas, acqua, elettricità del Comune di Modena
Sdm operazioni doganali
Italauto sport accessori auto e sport
Vaneton pavimenti e rivestimenti
Carnevali autovendite
Maria Cristina Mohovich
140 s t a g i o n e 2 0 0 8 - 2 0 0 9 ı 2 0 0 7 - 2 0 0 8 ı 2 0 0 7 ı 2 0 0 6 ı 2 0 0 4 - 2 0 0 5 ı 2 0 0 3 - 2 0 0 4 ı 2 0 0 2 - 2 0 0 3 ı 2 0 0 2 ı 2 0 0 1 ı 1 9 9 9 - 2 0 0 0 ı 1 9 9 9 ı
stagioneconcertistica
Teatro Cittadella
10 aprile 1989 ore 21
Maria Cristina Mohovich
pianoforte
Chopin, Schumann
22 aprile 1989 ore 21
Luigi Tanganelli pianoforte
Chopin
27 aprile 1989 ore 21
Mario Marzi sassofono
Paolo Zannini pianoforte
Chailleux, Creston, Koechlin, Jolivet, Joplin,
Françaix, Gershwin, Bernstein, Milhaud
2 maggio 1989 ore 21
Allievi diplomandi Istituto Musicale
Orazio Vecchi
10 maggio 1989 ore 21
Livio Ariani pianoforte
Charlotte Lootgieter pianoforte
Mozart, Schubert, Fauré, Brahms
17 maggio 1989 ore 21
Franca Bacchelli pianoforte
Bach, Schubert, Beethoven, Prokof’ev
24 maggio 1989 ore 21
Paola Perrucci arpa
Beethoven, Bach, Fauré, Caplet,
Hindemith, Salzedo
31 maggio 1989 ore 21
Coro polifonico di Reggio Emilia
Direttore Giuliano Giaroli
Palestrina, Victoria, Giaroli, Grossi, Lasso,
Bartolucci, Morales
Comitato promotore della Gmi
sede di Modena · anno 1989
Donatella Pieri presidente
Massimo Nalbandian vicepresidente
Pietro Morselli segretario
Giovanni Indulti consulente
Franca Bacchelli consulente
Mauro Bompani ufficio stampa
Francesca Pieri delegato
Elisabetta Bertoli delegato
Luisa Malavasi delegato
Luigi Tanganelli
Duo Marzi - Zannini
Un diplomando dell’Istituto Orazio Vecchi
1 9 9 8 ı 1 9 9 6 - 1 9 9 7 ı 1 9 9 5 - 1 9 9 6 ı 1 9 9 4 - 1 9 9 5 ı 1 9 9 3 - 1 9 9 4 ı 1 9 9 2 - 1 9 9 3 ı 1 9 9 1 - 1 9 9 2 ı 1 9 9 0 - 1 9 9 1 ı 1 9 8 9 - 1 9 9 0 ı 1 9 8 9 141
I concerti dei vincitori di concorso
Si è ripetuto più volte, in queste pagine, che la “missione”
fondamentale della Fondazione Gmi è quella di offrire, a
giovani musicisti di talento, opportunità di esibirsi in “vere”
stagioni musicali. Ne è prova questo elenco di esecutori
che hanno partecipato alle stagioni della Gmi in quanto
vincitori di concorsi nazionali o internazionali nell’anno
precedente. Ovviamente, molti altri ospiti delle nostre
stagioni sono stati vincitori di concorso, ma in anni remoti
rispetto alla loro partecipazione ai concerti aperitivo o al
festival internazionale, e sono giunti a Modena con una
carriera già sviluppata alla loro spalle. Alcuni degli artisti
Concorso Axa - Dublino
Romain Descharmes
Primo premio 2006
Stagione Gmi 2008
Concorso Bach - Lipsia
Irina Zahharenkova
Primo premio 2006
Stagione Gmi 2007
Concorso Busoni - Bolzano
Alexander Romanovsky
Primo premio 2001
Stagione Gmi 2002
Alexander Shtarkman
Primo premio 1995
Stagione Gmi 1995-1996
Mzia Simonishvili
Primo premio 1994
Stagione Gmi 1999
Concorso Casagrande - Terni
Hisako Kawamura
Primo premio 2002
Stagione Gmi 2002-2003
Irina Zahharenkova
Primo premio 2006
Stagione Gmi 2007
Concorso Cleveland
Roberto Plano
Primo premio 2004
Stagione Gmi 2003-2004
Concorso di Bordeaux
Quartetto d’archi Psophos
Primo premio 2001
Stagione Gmi 2002
Concorso di Cremona
Quartetto di Cremona
Primo premio 2002
Stagione Gmi 2003-2004
elencati di seguito sono diventati o stanno diventando personalità importanti e molto richieste nel panorama internazionale, altri invece non hanno avuto lo sviluppo artistico
e la tenacia necessari ad affermarsi in un mondo difficile
come quello del concertismo internazionale. Altri, semplicemente, non hanno avuto fortuna, o le occasioni giuste.
La Gmi può dire di avere fatto la propria piccola parte per
favorire lo sviluppo dei talenti e, se si può dire, per dissuadere dalla “fuga dei cervelli (e delle mani)”; anzi, semmai
per attirarne dall’estero, lavorando perché l’Italia resti nel
circuito del giovane concertismo internazionale.
Concorso di Ginevra
Quartetto Terpsycordes
Primo premio 2001
Stagione Gmi 2002-2003
Quartetto Voce
Primo premio 2006
Stagione Gmi 2008
Concorso Horowitz - Kiev
Lorenzo Di Bella
Primo premio 2005
Stagione Gmi 2007
Concorso Lutoslawski - Varsavia
Kenji Nakagi
Primo premio 2005
Stagione Gmi 2006
Marcin Zdunik
Primo premio 2007
Stagione Gmi 2008-2009
Concorso di musica da camera - Parigi
Concordia Winwood Quitet
Primo premio 1996
Stagione Gmi 1998
Concorso Geza Anda – Zurigo
Corrado Rollero
Primo Premio 1997
Stagione Gmi 1998
Concorso Gui - Firenze
Duo Guglielmo - Violante
Primo premio 1991
Stagione Gmi 1992-1993
Duo Martigné - Steinbach
Primo premio 2002
Stagione Gmi 2004-2005
Concorso Haydn - Vienna
Trio David
Primo premio 2004
Stagione Gmi 2004-2005
Music competition of Japan
Carlo Guaitoli
Terzo premio 1996
Stagione Gmi 1996-1997
Concorso Regina Elisabetta - Bruxelles
Vitaly Samoshko
Primo premio 1999
Stagione Gmi 2001
String Quartet Competition - London
New Helsinki Quartet
Primo premio1994
Stagione Gmi 1997
Quartetto d’archi Wihan
Primo premio 1991
Stagione Gmi 1992-1993
Concorso Ptna - Tokio
Masataka Goto
Primo premio 2004
Stagione Gmi 2004-2005
Concorso Lipizer - Gorizia
Jana Deshkova
Primo premio Concorso 1998
Stagione Gmi 1998
Concorso Trio di Trieste
Duo Giun - Haruka
Primo premio 2005
Stagione Gmi 2007
Concorso Modena Musica
Romina Basso
Secondo premio 1999
Stagione Gmi 2001
142 s t a g i o n e 2 0 0 8 - 2 0 0 9 ı 2 0 0 7 - 2 0 0 8 ı 2 0 0 7 ı 2 0 0 6 ı 2 0 0 4 - 2 0 0 5 ı 2 0 0 3 - 2 0 0 4 ı 2 0 0 2 - 2 0 0 3 ı 2 0 0 2 ı 2 0 0 1 ı 1 9 9 9 - 2 0 0 0 ı 1 9 9 9 ı
Concorso Mozart - Salisburgo
Barnabas Kelemen
Primo premio 1999
Stagione Gmi 1999-2000
Esther Hoppe
Primo premio 2002
Stagione Gmi 2002-2003
Concorso Paganini - Genova
Ilia Gringolts
Primo premio 1998
Stagione Gmi 1999
Natalia Lomeiko
Primo premio 2000
Stagione Gmi 2001
Feng Ning
Primo premio 2006
Stagione Gmi 2008
Concorso Pittaluga - Alessandria
Flavio Sala
Primo premio 2003
Stagione Gmi 2004-2005
Adriano Del Sal
Primo premio 2005
Stagione Gmi 2006
Artyom Dervoed
Primo premio 2006
Stagione Gmi 2007
Concorso Rostropovich - Parigi
Enrico Dindo
Primo premio 1997
Stagione Gmi 1999
Tatjana Vassiljeva
Primo premio 2001
Stagione Gmi 2002-2003
Concorso Rubinstein - Varsavia
Igor Tchetuev
Primo premio 1998
Stagione Gmi 1999
Concorso Schubert - Graz
Jerusalem Quartet
Primo premio 1997
Stagione Gmi 1998
Van Cliburn piano competition
Fort Worth
Jon Nakamatsu
Primo premio 1997
Stagione Gmi 1999-2000
Concorso Wieniawski - Varsavia
Agata Szymcewska
Primo premio 2006
Stagione Gmi 2008
La “missione” Gmi
di Maria Luisa Vanin Tarantino
C
hi può dire di non amare i giovani, di non essere
interessato alla crescita culturale e spirituale dei
giovani, di non avere a cuore il loro inserimento
nella vita di lavoro e professionale, di non apprezzare una
personalità giovanile straordinaria, un talento artistico che
aspetta solo di essere conosciuto?
Nessuno, ovviamente.
Ma chi, al di là delle parole, può dire di avere dedicato
tempo e denaro ai giovani nella fase della loro vita in cui
si forma la loro personalità; di avere dedicato energie ed
intelligenza per creare i presupposti e i mezzi affinché giovani di merito potessero misurarsi con le sfide del lavoro e
giovani talenti potessero essere conosciuti ed apprezzati?
Nel mondo della musica sono pochi, pochissimi, coloro
che, privati e istituzioni, possono vantare d’aver dedicato
ai giovani musicisti attenzione non saltuaria ma convinta e
ininterrotta.
Tra i pochissimi, la Gioventù musicale che, anche in virtù
del suo nome e fin dal suo nascere, ha avuto tra gli scopi,
se non lo scopo fondamentale, d’individuare i giovani musicisti di talento e di sostenerli agli inizi della loro carriera.
Assolutamente impossibile elencare tutti coloro che hanno iniziato la loro avventura nella musica con la Gioventù
musicale. E citare solo alcuni di quelli poi divenuti famosi
da Riccardo Muti a Teresa Berganza, a Mario delli Ponti
e a Salvatore Accardo, è francamente riduttivo, anche se
Gioventù musicale ha da sempre rivolto la propria attenzione e la propria attività ai giovani non semplicemente
sostenendoli economicamente, o procurando loro qualche
conoscenza utile alla carriera.
Ha costantemente preso a carico quello di cui un giovane
musicista, ha bisogno: suonare; suonare in pubblico; misurarsi con il pubblico; verificare la propria crescita artistica,
in una realtà dove il mercato e la predilezione delle “agenzie” e delle istituzioni per i nomi di fama ha purtroppo
caratterizzato e continua a caratterizzare le scelte di programma.
Gioventù musicale propone giovani selezionati attraverso i
Concorsi e attraverso le proprie scelte.
La partecipazione ad un concorso significa studio, impegno e fatica. La vittoria significa generalmente denaro (più
o meno) e qualche concerto: di fatto la vittoria ad un Concorso è sostanzialmente fine a se stessa.
Gioventù musicale si impegna ad offrire presso le proprie
sedi il maggior numero possibile di concerti ai vincitori dei
Concorsi internazionali che così possono farsi conoscere
nel maggior numero possibile di città, presso pubblici diversi. Per molti anni poi sono state indette dalla Gioventù
musicale audizioni nazionali alle quali hanno partecipato
centinaia di giovani musicisti, diplomati e non, e che hanno messo in luce autentici talenti.
A tutti viene dato un premio: suonare.
Consolidare la preparazione, fare esperienza.
Mi pare che per un giovane sia il migliore dei premi.
1 9 9 8 ı 1 9 9 6 - 1 9 9 7 ı 1 9 9 5 - 1 9 9 6 ı 1 9 9 4 - 1 9 9 5 ı 1 9 9 3 - 1 9 9 4 ı 1 9 9 2 - 1 9 9 3 ı 1 9 9 1 - 1 9 9 2 ı 1 9 9 0 - 1 9 9 1 ı 1 9 8 9 - 1 9 9 0 ı 1 9 8 9 143
Prefazione dell’autore
alla ristampa 2009
“Formazione del pubblico” è una
delle frasi topiche del mondo degli
organizzatori musicali, e tutti pensano
all’educazione all’ascolto o al rapporto
tra musica e altre forme culturali,
e così via. Ci sono però alcuni
“fondamentali” spesso trascurati, che
riguardano le relazioni tra le persone
radunate per l’ascolto dal vivo: quanto
più sono sottili i limiti da non valicare
per non infastidire il prossimo, tanto
più abbondano le opportunità per
distruggere l’equilibrio nervoso degli
spettatori “normali”.
La domanda, dunque, sorge
spontanea: “ma lo fa apposta?”, e la
risposta spesso non è scontata. D’altra
parte, i precetti del Galateo o il sette in
condotta non sono, oggigiorno, i modi
con cui si può sperare di modificare i
comportamenti altrui. Provai dunque
– come espediente retorico-psicologico
– il “metodo Watzlawick” (si veda:
Istruzioni per rendersi infelici, Feltrinelli
editore), proponendo nel libretto di
sala della stagione 1995 una serie di
risposte alla ipotetica domanda: “come
potrebbe andare peggio di così?”
L’origine del pamphlet che qui si
ristampa è la raccolta di quegli sparsi
“sconsigli”. Tra gli altri numi tutelari,
esplicitamente citati o chiaramente
individuabili: Achille Campanile,
Isaac Asimov, l’autore delle “leggi di
Murphy” Arthur Bloch. A quasi 15
anni da allora si nota un’evoluzione
tecnologica di opportunità e tecniche
a disposizione dell’Imperfetto
Spettatore Teatrale (i.s.t.), che è
persona aggiornatissima. Il tentativo
di “castigare il costume presente
ridendoci sopra” è completamente
fallito, tranne che presso il pubblico
della Gmi: educato, silenzioso, persino
rispettoso di quella breve pausa da
lasciare tra la fine di un brano e
l’inizio degli applausi. Sarà perché
all’ultimo che ha applaudito troppo
presto abbiamo tagliato ridendo le
mani, esponendole poi in biglietteria?
Mauro Bompani
Centalogo dell’imperfetto spettatore teatrale
Tecniche di antigalateo per assistere alle rappresentazioni musicali
e ottenere il dominio sul prossimo
Questo libretto è dedicato a tutti coloro che, nonostante le barbarie dei tempi e il dominio degli arroganti,
continuano ad amare la musica e a frequentare i teatri. Sperando che Marta continui a far parte dei pochi,
benchè perdenti.
Premessa: le tre leggi
dell’imperfetto spettatore
teatrale
1
2
3
144 C e n t a l o g o d e l l ’ i m p e r f e t t o s p e t t a t o r e t e a t r a l e s t a g i o n e 1 9 9 5 - 1 9 9 6
CAPO I
DELL’ACQUISTO
DEI BIGLIETTI TEATRALI
L’imperfetto spettatore teatrale (d’ora in poi
i.s.t.) cerca in ogni modo, possibilmente illecito, di ottenere biglietti gratuiti.
Per ottenere biglietti gratuiti, l’ i.s.t. si spaccia per giornalista “semplice”, qualora non lo
sia (caso peraltro raro).
Nei casi più difficili, l’i.s.t. si spaccia per giornalista “accreditato”, dopo avere spedito un
fax da casa propria su carta intestata di riviste
“di fantasia” o di Repubblica.
In Italia sono molto più numerosi i giornalisti
dei lettori di giornali. La richiesta dell’accredito è l’unica arma rimasta in mano ai pochi
teatri alleati del pubblico pagante per riuscire
ad avere qualche poltrona da vendere, piuttosto che un gran numero di buone critiche. Il
buon i.s.t. deve contribuire al peggioramento
della situazione, inventando accrediti per sè e
famiglia.
Per avere ingresso gratuito in mancanza di
un accredito, sia esso semilegale o totalmente truffaldino, l’i.s.t. fa un enorme casino.
Nell’ordine: 1) impreca contro la segretaria; 2)
impreca contro l’ufficio stampa del teatro (se
è pubblico, può fare con successo una “tirata”
contro i dipendenti pubblici); 3) vanta amicizia
con Strehler; 4) vanta amicizia con il primo violino; 5) cerca di sedurre la responsabile della
biglietteria o il capo maschere.
Una volta ottenuto abusivamente un biglietto
omaggio, l’i.s.t. protesta perché il posto che
vi è stato elargito non è di suo gradimento.
Una volta ottenuta una poltrona in ottima posizione, ne chiede una seconda per: amico/a,
moglie/marito, amante/i, ecc.
biglietti e insieme la necessità di impedire
l’ingresso “a quei pezzenti di loggionisti,
studenti, pensionati” che si presentano senza
l’abbigliamento adatto.
Quanto più l’argomentazione sarà palesemente contraddittoria e sbracata, tanto più facilmente egli otterrà l’attenzione ed il consenso
di chi lo circonda.
CAPO II
DELL’ACCESSO
AL TEATRO
Moralismo “da treno” e dotta analisi degli
sprechi del teatro in cui siete devono essere
tanto più saccenti ed apodittici quanto minore
era il vostro diritto ad entrare gratis.
Se proprio dovete pagare il biglietto, prendetevela con la bigliettaia per il prezzo troppo
alto, proprio come se l’avesse stabilito lei, e
chiedete lo sconto.
file. I sociologi dicono che una sola persona,
motivata ed allenata, può “tenere occupati”
fino a 12 posti.
In caso di teatro strapieno, con molte persone
in piedi e posti non numerati, recatevi nelle
primissime file due minuti prima dell’inizio
dello spettacolo e chiedete in modo imperioso,
con il dito indice puntato via via sui rarissimi
posti vuoti: “libero?”
Gli statistici dicono che avete una probabilità
su mille che il posto sia veramente libero e
992 di prendervi del coglione (sette intervistati
su mille non rispondono). Nel caso in cui sulla
poltrona additata fossero ammonticchiate decine di cappotti, le probabilità che il posto sia
veramente libero salgono a tre su mille, quelle
di prendervi un “che ti venga un canchero”
salgono a mille su mille, tra i proprietari dei
cappotti. Questo punto vale anche per il cinema.
Pretendete di occupare un intero palco pagando un solo biglietto (potete trattare fino a due,
ma non andate oltre).
Se, infine, i posti sono numerati, occupate
quello rimasto ancora miracolosamente libero,
preparandovi ad ostentare la massima indifferenza all’arrivo del legittimo assegnatario.
Avete discrete probabilità che egli vi riconosca
d’istinto e rinunci ad importunare un i.s.t.
Se la biglietteria non vi dà “l’esclusiva” di un
palco, esigete che venga indicato sul biglietto
che avete diritto alla prima fila del palco stesso. Se l’addetto si rifiutasse, scrivete da voi
tale diritto sul biglietto, preparandovi ad una
feroce lotta la sera dello spettacolo.
Nel caso in cui siate titolari di un posto numerato, le vostre possibilità di esibirvi come i.s.t.
sono limitate. Siete pertanto invitati ad acquistare solo generici biglietti di ingresso palchi
o di loggione, se veramente avete la vocazione
dell’i.s.t.
Pretendete di prenotare telefonicamente il
posto, scavalcando tutte le persone in attesa
alla biglietteria, soprattutto se sono in fila
dalla sera precedente.
La conquista dei primi posti in loggione o in
altri settori non numerati dipende più dalla
intima vocazione e dall’assoluta mancanza di
ritegno che dall’efficienza fisica.
Se siete ricchi o esibizionisti, andate in biglietteria con il telefono cellulare. Se c’è fila,
cercate di ottenere la prenotazione del posto
telefonando, per evitare la coda.
Non occorre essere i primi a raggiungere il settore prescelto; basta essere i primi ad occupare la poltrona (ad esempio lanciando una borsa
da lontano o sgomitando chi, ormai rilassato,
sta per sedersi. Comunque giova sempre affermare “c’ero prima io”). Se siete i.s.t. donne,
avete notevoli chances in più.
Dopo avere ottenuto fraudolentemente i
biglietti omaggio, l’i.s.t. cerca di scroccare
anche uno o più programmi di sala (solo se
sono a pagamento), proclamando un grande
interesse, suo e della testata per cui milanta
di lavorare, per l’intero prosieguo della stagione. Il buon esito di questa pretesa è il primo
indicatore del livello di eccellenza dell’i.s.t.
Pretendete di acquistare almeno 10 - 15
biglietti, se c’è molta richiesta per quello
spettacolo. (Il numero sale a 20 - 25 per gli
abbonamenti; la cifra esatta sarà frutto di
un’attenta ricognizione di mercato svolta tra
amici, colleghi di lavoro, parenti, ecc. Ricordate che l’i.s.t. ha una libera e gratuita vocazione, non vuole arricchirsi facendo il bagarino).
Raggiunto l’obiettivo di entrare gratis, l’i.s.t.
cerca in ogni modo prima, dopo e - possibilmente - anche durante lo spettacolo, di
sobillare i vicini di posto con argomentazioni
“da treno” riguardanti l’eccessivo costo dei
Se i posti non sono numerati (concerti nei
palasport, piazze, chiese, ecc.), non occorre
accaparrarsi i biglietti. Basta munirsi di innumerevoli borse, sciarpe, cappelli, e, all’apertura della sala, sparare la volata per le prime
Non abbiate paura di correre, per conquistare i
primi posti: persone meno efficienti e più spregiudicate potrebbero precedervi.
Non c’è da vergognarsi a presentarsi in smoking e scarpette da footing, se è per conquistare la prima fila con uno scatto: basta avere le
scarpe di vernice in uno shopper, per cambiarsi
una volta seduti. (Scarpette e borsina sono
molto utili anche per tenere occupati i posti
degli amici).
C e n t a l o g o d e l l ’ i m p e r f e t t o s p e t t a t o r e t e a t r a l e s t a g i o n e 1 9 9 5 - 1 9 9 6 145
Se avete un “ingresso palco”, è consigliabile
una scommessa pascaliana sul fatto che il
palco sia chiuso a chiave. Puntate direttamente la maschera addetta all’apertura, e
statele letteralmente incollati dietro, in modo
da essere i primi ad entrare nel palco. Anche
se altri stanno aspettando da tempo davanti
alla porta chiusa, avranno posti peggiori del
vostro.
I gomiti sono forse la parte più importante del
corpo dell’i.s.t. Iniziate ad usarli in fila alla
biglietteria e poi all’ingresso. Soprattutto se
siete anziani ed avete un’aria malaticcia, fatevi avanti a gomitate, stupendo così gli astanti.
Siate il più ingombranti possibile: portatevi a
teatro borse, capelli, cappotti, pellicce, ombrelli. Vi saranno certamente utilissimi nella
vostra serata da i.s.t.
Un particolare apprezzamento và all’i.s.t. che
riesce a portarsi l’ombrello in sala, senza essere costretto a depositarlo al guardaroba.
Non dimenticate il binocolo da bird watching
(preferibilmente in tinta mimetica - militare) ed una torcia “antiaerea” per seguire il
libretto, se si tratta di opera lirica. Potete
usare la torcia anche per leggere il giornale, o
l’etichetta dei vostri pantaloni, o per disegnare eleganti arabeschi sul soffitto del teatro,
dimostrando così la più profonda noia.
CAPO III
DELL’ASSISTERE
ALLA RAPPRESENTAZIONE
A teatro pieno, nell’attimo che precede l’abbassarsi delle luci (cogliere precisamente
questo momento è vera arte), sbracciatevi
dal palco per salutare un amico in platea: che
egli sia realmente presente non ha la minima
importanza. Se siete in forma, chiamatelo
urlandogli l’epiteto più sconveniente che conoscete. Se vedete un vostro nemico, l’uso di
questa tattica nei suoi confronti è vivamente
consigliato.
Una preparazione accurata e professionale è
indispensabile per ben figurare come i.s.t. nel
momento della verità: la rappresentazione.
L’adozione di almeno dieci delle tecniche
descritte ai Capi I e II vi rende degni della qualifica di i.s.t. e vi prepara adeguatamente al
momento topico: buio in sala, entra il maestro
e lo spettacolo inizia.
CENTALOGO
DELL’IMPERFETTO SPETTATORE TEATRALE
Fatevi rispettare come i.s.t. fin da subito:
appaludite fortissimo all’entrata del maestro,
continuando anche dopo che egli avrà alzato
la bacchetta per dare l’attacco alla musica.
Quietatevi non prima del terzo - quarto brusio
di disapprovazione da parte del pubblico (ma
senza violare la terza legge dell’i.s.t.), o meglio
cambiate tattica: tossite forte, agitatevi facendo cadere l’ombrello (ecco l’importanza di non
farselo “sequestrare” all’entrata!) o gridate
“bravo maestro!” cercando di fare ripartire
l’applauso di altri spettatori (in virtù della seconda legge dell’i.s.t.).
A questo punto, senza avere violato le leggi
dell’i.s.t., lasciate pure che lo spettacolo inizi.
Ormai tutti sanno chi siete, ed avete già calamitato l’attenzione di tutto il pubblico, che non
ha occhi che per voi. Anche il direttore d’orchestra sta certamente sulle spine. Ricordatevi
che avete su di lui un enorme vantaggio: vi
volge le spalle!
Il Maestro è dunque in vostra balìa, non può
difendersi in alcun modo. Un detto popolare è
metafora adeguata ed elegante di questo rapporto di forza: l’é come amazèr un c’al chèga.
Una vasta gamma di sgradevoli e fastidiosi
effetti sonori, patrimonio indispensabile
dell’i.s.t., è producibile grazie all’ausilio di
semplici strumenti, oggetti di uso comune che
nel contesto del teatro musicale ottengono effetti acustici molto interessanti, esteticamente
pregevoli tanto quanto l’inserimento dei rumori
nella più recente musica contemporanea. Date
il vostro contributo di i.s.t. al rinnovamento
esecutivo anche della musica più antica.
Uno dei più diffusi interventi rumoristici è
ottenuto con il più povero degli strumenti: la
carta. L’i.s.t. scarterà quindi una caramella
scelta accuratamente tra quelle in confezioni
particolarmente rumorose, non più di trenta
secondi dopo l’inizio del movimento lento di
una qualsiasi composizione musicale (meglio
se cameristica).
La scelta del momento dello scartocciamento
della caramella è importante: dovete far capire
a chi vi circonda, suo malgrado a voi molto interessato, che non avete bisogno di una caramella,
ma che intendete proprio partecipare al concerto
con la vostra performance “straniante”.
146 C e n t a l o g o d e l l ’ i m p e r f e t t o s p e t t a t o r e t e a t r a l e s t a g i o n e 1 9 9 5 - 1 9 9 6
Vari tipi di caramella sono adatti allo scopo
dell’i.s.t.: in testa a tutti le liquerizie Saila,
confezionate nel loro sacchettino, dallo straordinario stropiccìo di durata imprevedibile.
Molto efficaci anche le Charms in stick (è
preferibile il modello duro, perché consente
anche un rumoroso sgranocchiamento, a differenza di quello gommoso).
Pressoché inservibili per accompagnamento
musicale le Golia confezionate singolarmente
in carta cerata, totalmente silenziosa. Si può
ottenere al massimo un “effetto maracas”
agitando la scatola di cartone.
Per ottenere “l’effetto maracas” migliore,
conviene puntare sui “Tic Tac” o sui tronchetti
di liquerizia Saila (le Golia “nude” vanno bene
per ottenere un effetto più morbido). Evitare
accuratamente le Morositas ed anche le Ricola in stick, confezionate nella maledetta carta
cerata, che pare abbia il silenziatore.
Gli i.s.t. più virtuosi ed esibizionisti sovrasteranno anche i “fortissimo” orchestrali scartocciando i lussuosi cioccolatini Cuba (circa 100
cmq di ottimo cellophane ciascuno!)
La scelta delle scarpe da concerto richiede
particolare attenzione: devono “cigolare” moltissimo mentre camminate (come i campanelli
dei lebbrosi medioevali, annunciano di lontano l’arrivo di un i.s.t.) e soprattutto devono
avere suole bullonate, o perlomeno di cuoio
molto duro. Altrimenti, non otterrete l’effetto
Fred Astaire, eccezionale sui pavimenti di
legno dei teatri di tradizione.
A molte composizioni di Bach e di Beethoven
si addice l’accompagnamento di tip tap. Le
scarpe da concerto vanno dunque abbinate
sia al calzone (per lui) o alla borsetta (per lei)
per quanto riguarda il colore della tomaia, sia
alla musica in programma per quanto riguarda
la consistenza della suola. I più virtuosi tra gli
i.s.t. non si limiteranno all’accompagnamento
punta - tacco (charleston e grancassa), ma daranno vita sonora ad una “batteria dei poveri”
completa di piatti (scuotimento di monetine o
chiavi) e di rullante (il bracciolo della poltrona,
la borsetta a bauletto rigido scelta appositamente, ecc.).
Può l’i.s.t. rinunciare al primo strumento musicale dell’umanità, la voce? Certamente no.
Sarà dunque sua cura apprendere le diverse
modalità dell’accompagnamento vocale,
sicuro sostegno dei musicisti ed elemento
indispensabile per la promozione delle relazioni sociali con gli altri spettatori, che ad
esso si uniscono; più spesso, per la verità, in
“controcanto”.
Prima modalità dell’accompagnamento
vocale (da usarsi preferibilmente durante
un brano con le caratteristiche della forma
sonata).
L’i.s.t. accenna appena il tema principale,
ogni volta che esso si presenti, anche solo
parzialmente (o variato). È un accompagnamento rigorosamente “a bocca chiusa”.
Presenta il vantaggio di indispettire senza
durare tanto da giustificare una reazione.
L’i.s.t. particolarmente abile riesce a rendere
difficile anche l’individuazione esatta della
fonte. Se i vostri vicini di posto praticano
yoga o meditazione zen, non riuscirete a
scuoterli più di tanto. Ma se avete la fortuna
di sedere dietro ad un manager schizzato, di
quelli che “solo - la - musica - mi - rilassa un - po’”, ma anche se siete solamente alle
spalle di un normale nevrotico di città, farete
un figurone.
Seconda modalità
dell’accompagnamento vocale.
L’i.s.t. di livello avanzato non deve mostrare
la propria ignoranza musicale: anzi, deve
farsi credere un esperto (Ma l’i.s.t. di livello
avanzato si proponga un virtuosismo da
professionista: far capire che sta fingendosi
esperto). Quindi accompagna vocalmente la
musica come se la conoscesse, con un indistinto “basso di bordone” buono per tutti gli
usi, e con qualche “fiammata”, un poco più
decifrabile, in corrispondenza dei “da capo”
e della ripresa del tema.
Terza modalità
dell’accompagnamento vocale.
L’i.s.t. particolarmente abile riesce a ripetere canticchiando, con appena un attimo
di ritardo, ciò che viene eseguito. In questo
modo, oltre a disturbare moltissimo i vicini
con questa eco, che crea anche un ansiogeno
“effetto attesa”, riesce a far capire loro che
sta solo facendo finta di conoscere il pezzo.
È l’eccellenza assoluta.
Molto indicati per le signore i.s.t. sono i
“braccialetti multipli”: serie di anelli (meglio
se di bigiotteria) molto larghi, infilati tutti allo
stesso polso, in grado di produrre un clangore
spaventoso al minimo movimento.
Nessun i.s.t. che si rispetti è così taccagno
da non acquistare un orologio digitale multifunzione. Quello che interessa, ovviamente,
è l’avviso sonoro dello scoccare dell’ora, da
lasciare sempre inserito.
Non sottovalutate l’importanza di inserire il bip
bip elettronico del vostro orologio, anche se produrrà il suo effetto una volta sola nel corso di un
normale concerto (alle 22): pensate che in sala ci
saranno probabilmente altri i.s.t. come voi, e che
nell’arco di uno o due minuti il teatro sarà tutto
un cinguettare di orologi. I più esperti spettatori
sono ormai in grado di distinguere le diverse
marche meglio dei violini dalle viole.
È molto apprezzato da ogni i.s.t. l’orologio che fa
bip bip ogni mezz’ora (sono assicurati tre interventi per ogni concerto; molti di più, ovviamente,
durante un’opera lirica).
Il vero “cult-watch” per l’i.s.t. è quello che, allo
scoccare dell’ora, invece di fare bip bip attacca
la Quinta di Beethoven, eseguendone i celeberrimi primi quattro accordi (che l’i.s.t. commenterà
sempre con la battuta parawagneriana “che sia
arrivata la mia ora?”).
Diceva un umorista: “su cento ammalati di
bronchite, 10 sono a casa a curarsi, e 90 sono
a teatro”. Parole sante. “Sull’uso della tosse
durante i concerti”, è la definitiva trattazione
dell’argomento, sviscerato da Achille Campanile
(ora in “Poltroni numerati”, editore Il Mulino).*
Una chiosa merita l’uso di soffiarsi il naso a
teatro, attività assai più volontaria del tossire
(e rientrante pertanto appieno tra le tecniche
dell’i.s.t., in virtù della seconda legge): soffiatevi,
durante i “pianissimo”, forzando molto l’emissione e con fazzoletto leggermente “lento”, in
modo da favorire la massima vibrazione delle
narici (e dunque il massimo volume di suono).
All’opera, soffiatevi il naso con un mezzo
lenzuolo bianco ogni volta che vedete un
fazzoletto sul palcoscenico (le occasioni sono
frequentissime: Desdemona, Mimì, Pavarotti
in concerto, ecc.). Se riuscirete in tal modo a
provocare ilarità tra i musicisti dell’orchestra
(che, standovi di fronte, vi vedono), potrete
considerarvi i.s.t. di prima classe.
La nuova frontiera del disturbo ottenuto tramite
strumenti artificiali è tecnologicamente avanzata, richiede un certo investimento e presenta
notevoli rischi, che vedremo immediatamente.
Tuttavia, essa non può essere taciuta, poiché
rappresenta il futuro: è il telefono cellulare (per
l’i.s.t., sempre e solo “telefonino”).
I rischi dell’uso del “telefonino” a teatro sono i
seguenti: 1) che la persona a cui avete detto di
telefonarvi proprio a quell’ora in cui siete a teatro, non lo faccia; 2) che l’affronto arrecato ad
un pubblico non aggiornato, non ancora pronto
ad accettare l’innovazione tecnologica, porti alla
violazione della terza legge dell’i.s.t.
Variante nell’uso del “telefonino”: entrate in sala
esibendo platealmente (e come sennò?) il telefonino all’orecchio e parlando a voce altissima.
Anche se lo spettacolo non è ancora iniziato, un
certo effetto lo otterrete comunque, sia di immediata ammirazione, sia di diffusione delle più
ansiose aspettative.
Se non volete investire in un telefonino vero,
potete esibire e giocherellare con uno finto (le
migliori imitazioni costano poche migliaia di lire e
sono indistinguibili dagli originali).
Potete anche fare gli spiritosi pigiando i tasti
del giocattolo, che solitamente suonano “Nella
vecchia fattoria” o “Jingle Bells”, fino all’entrata
del direttore d’orchestra.
Oltre al canto ed alla percussione, la danza ritmica è un’ancestrale attività dell’uomo, magica
e musicale insieme. L’i.s.t. la fa rivivere ballonzolando sulla sedia. Poiché le norme sulla pubblica
sicurezza impongono che le sedie siano tra loro
solidali, dovrà forzatamente ballonzolare anche
un certo numero di altri spettatori, come in ogni
rito propiziatorio che si rispetti.
L’i.s.t. rende di solito partecipe del rito anche
chi gli è seduto davanti, spingendone con le
ginocchia lo schienale della sedia. Questa
tecnica si giova della stessa opportunità di
domino psicologico che l’i.s.t. ha nei confronti
del direttore d’orchestra, e vale anche per il
cinema.
A teatro, le parti del corpo più libere sono la
testa ed i piedi. L’i.s.t. li agita seguendo la
musica, come ha visto fare nei documentari di
Quark sui riti sciamanici.
* La tosse, in verità, non rientra appieno nelle tecniche proprie
dell’i.s.t., a causa della sua involontarietà. Essa appartiene
semmai al campo del “disturbo involontario” arrecato al
prossimo dai nevrotici naives, categoria che comprende anzi le
vittime predilette dagli i.s.t. Heinrich Böll, nel racconto “Tosse
durante il concerto” (ora in “Vai troppo spesso ad Heidelberg”,
editore Einaudi) suffraga autorevolmente questa tesi. Si ringrazia per la segnalazione la giovane ricercatrice Iole Pippo.
C e n t a l o g o d e l l ’ i m p e r f e t t o s p e t t a t o r e t e a t r a l e s t a g i o n e 1 9 9 5 - 1 9 9 6 147
Agitare le braccia facendo la caricatura del
direttore d’orchestra è tecnica riservata agli
i.s.t. di livello avanzato: espone, infatti, al rischio di violare la prima legge e - Dio non voglia - del secondo comma della terza, qualora
l’i.s.t. non abbia sufficiente autocontrollo. Gli
i.s.t. anziani consigliano di cominciare dirigendo l’orchestra con un solo dito, con la mano
vicina all’ombelico, e di allargare il gesto solo
dopo lunga pratica esecutiva.
Se siete in un palco piuttosto laterale di un
teatro tradizionale (a forma di ferro di cavallo)
sappiate che la vostra mano o il gomito, sporgenti dal parapetto, impediscono a chi sta nel
palco di fianco al vostro, più lontano dalla scena, la vista di un buon 30% del palcoscenico.
Dunque: sporgetevi!
Accavallare cappotti e soprabiti sul parapetto
del palco è notoriamente proibito: per non
farvi richiamare dalla maschera, basta farlo a
spettacolo iniziato (ottenendo inoltre l’effetto
di ostacolare la visuale di chi sta nel palco di
fianco al vostro).
I sistemi classici non muoiono mai, ed ottengono sempre l’effetto della “prima volta”
(d’altronde, è caratteristico della “magia del
teatro” riprodurre sempre le emozioni come
fossero inedite): applaudite dopo il primo
movimento di qualsiasi composizione venga
eseguita, purché duri più di 8 - 10 minuti (non
violerete la prima legge e mostrerete che ne
avete già abbastanza e che volete tornare a
casa).
L’apoteosi della tecnica dell’applauso fuori
tempo è raggiunta nei concerti di Lieder.
Applaudendo al termine di ogni Lied (durata
media 2 - 4 minuti), l’i.s.t. mostrerà tutta la
propria gioia di vivere, allungherà di un buon
20% la durata del concerto e soprattutto distruggerà totalmente la necessaria atmosfera
di raccolta concentrazione. Se in programma
ci fosse poi il ciclo “Winterreise” di Schubert
(24 Lieder, da eseguire possibilmente senza
nemmeno l’intervallo), avreste a disposizione
ben 23 occasioni di applausi abusivi.
Certi atteggiamenti durano nel tempo in virtù
della loro straordinaria efficacia rispetto allo
scopo. Nel caso seguente, essa è accompagnata da una rara eleganza e semplicità
formale: l’i.s.t. inizia ad appaludire sempre 3
- 5 secondi prima della conclusione del brano
musicale (anche 8 secondi prima, se il pezzo si
conclude con un pianissimo). Con un semplice,
spontaneo e - quel che più conta - contagioso
CENTALOGO
DELL’IMPERFETTO SPETTATORE TEATRALE
gesto si vanificheranno ore ed ore di prove
dello smorzando finale effettuate dai più grandi direttori e dalle migliori orchestre. Non c’è
che dire: sono soddisfazioni!
L’i.s.t. di sesso maschile applaude con le mani a
coppa, disposte a 90° l’una rispetto all’altra; le
mani partono da una distanza di circa 40 cm, con
un ritmo di 2 colpi al secondo (metronomo 108),
allo scopo di produrre soprattutto molto rumore.
L’i.s.t. di sesso femminile applaude a mani tese
e rigide, che si chiudono sovrapponendosi perfettamente, all’indiavolato ritmo di 8 - 10 colpi al
secondo (metronomo oltre 208). Il suo obiettivo
è di generare fastidio e strepito: se è concessa
l’immagine, si tratta di un “applauso stridulo”.
Coerentemente con gli applausi, l’i.s.t. maschio
e femmina esibiranno verbalmente il proprio
entusiasmo: con voce tonante e cadenzata
Egli griderà “bravo maestro!”, o “sei grande!”
(quest’ultimo apprezzamento, solo qualora il destinatario sia un concittadino), mentre Ella si sgolerà in frenetiche iterazioni del grido: “bis! bis!”,
urlate contemporaneamente all’isterico battere
delle mani. Una frequenza sonora altissima, ai
limiti dell’udibile, caratterizza tali urla, lanciate
possibilmente nell’orecchio del vicino, che ella
guarderà ridendo (il vicino, non l’orecchio), cercando sostenitori per la propria richiesta.
Primo Assioma dell’applauso.
L’uso delle diverse tecniche dell’applauso e
dell’approvazione vocale durante le rappresentazioni di opera lirica può raggiungere una soglia
di rumore e frequenza assai più alta di quella
raggiungibile durante gli spettacoli concertistici,
senza rischio di violare le leggi dell’i.s.t.
Secondo Assioma dell’applauso.
Solo durante l’opera lirica è concesso all’i.s.t.
di interrompere a lungo la rappresentazione
con applausi e con la richiesta di bis senza
violazione delle leggi (dopo la romanza celebre, è anzi dovere di ogni buon i.s.t. dare il
meglio di sè).
Molti teatri realizzano i programmi di sala
piegandoli nello striminzito formato americano (10,5 x 21 cm). Ciò rende più difficile, ma
non impossibile, il loro uso come ventagli,
allo scopo di infastidire il prossimo. Basta
allenarsi.
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Durante l’opera lirica, l’i.s.t. non mancherà
di sfogliare nervosamente il libretto, avanti e
indietro, bofonchiando qualcosa relativamente
ai tagli praticati o a quelli “aperti”, nelle edizioni filologiche. (Ovviamente, a suo giudizio,
il taglio è sempre stato inutilmente aperto o
dannosamente praticato).
Un impermeabile iper economico, di cellophane, è un utilissimo generatore di rumore. Ne
fa tanto con pochissimo sforzo manipolatorio.
L’i.s.t. può ostentare totale disinteresse per
lo spettacolo, contando gli spiccioli (che producono anche rumore) o mettendo finalmente
ordine tra i mille foglietti che intasano le
tasche e il portafoglio. La torcia modello antiaereo che avrà portato con sè è molto adatta
allo scopo.
Le signore i.s.t. sceglieranno le borsette, oltre
che con i criteri ricordati in altra parte, anche
in base al meccanismo di chiusura: la cerniera
lampo ed ancora più il velcro presentano il
duplice vantaggio dell’ineleganza e della
rumorosità.
La seguente tecnica vale solamente per l’opera lirica, vista ed ascoltata (si fa per dire) in
matinée domenicale, da un palco: incollatevi
all’orecchio la radiolina sintonizzata su “Tutto
il calcio minuto per minuto”. Nei momenti di
più struggente commozione, nei pianissimo
che preludono alla morte dell’eroina, la voce
di Sandro Ciotti in sottofondo sarà il miglior
contrappunto.
A cadenza più o meno fissa, l’i.s.t. veramente
determinato chiederà al vicino: “Che cosa
succede adesso?”, costringendolo a raccontare la trama dell’opera e a perderne momenti
importanti.
Questa è una tecnica mutuata dal cinema e
vale soprattutto per i.s.t. di sesso femminile.
In quel caso, per la verità, la ragazza che
chiede ogni due-tre minuti al fidanzato come
proseguirà la trama del film (egli ovviamente
non lo può sapere, al pari di lei e di tutti gli
altri spettatori) non rispetta la prima legge
dell’i.s.t., vale a dire l’involontarietà solo apparente dell’azione di disturbo. In altre parole,
è cretina per davvero.
L’i.s.t. giovane, alto e prestante, seduto nella
prima fila del palco, è perfettamente in grado
di impedire la vista dell’80% della scena allo
spettatore non i.s.t. e/o piccolo e/o anziano
e/o timido seduto dietro di lui; basta che eserciti una modesta attività ginnica, l’esercizio
del “raddrizzamento schiena”. Ma ciò non
basta. Egli deve girarsi indietro di tanto in tanto e dire con tono aggressivo: “se non vede,
può venire davanti, dopo” ed immediatamente
dare di nuovo le spalle. Naturalmente, l’i.s.t. si
guarderà bene dal dare seguito effettivo a tale
promessa.
L’i.s.t. seduto in palco, che non sia riuscito ad
ottenere il posto nella prima fila, può riscattare la sconfitta subita sporgendo il collo come
un tacchino, con il pretesto di vedere la scena
(soprattutto in occasioni di scarso interesse
visivo). L’i.s.t. si avvicinerà gradualmente spostando la sedia verso il parapetto, fino ad una
distanza, da chi gli sta davanti, minima ed imbarazzante. In tal modo egli potrà alitare nelle
orecchie di uno degli occupanti della prima
fila, o anche enfatizzare i rumori che riuscirà
a produrre: particolarmente indicati in questo
caso sono i sibili otorinolaringoiatrici.
Anche una specifica attenzione dieteticostomatologica tesa ad avere l’alito pesante,
aiuta - pur se nel silenzio - a distrarre non
poco il non i.s.t. antistante.
Se si alzerà in piedi, l’i.s.t. potrà appoggiarsi
allo schienale della sedia del malcapitato, agitandola ritmicamente con il braccio.
CAPO IV
DELL’OCCUPARE
L’INTERVALLO
L’i.s.t. seduto vicino al corridoio della platea, a
capofila, indugia il più possibile ad alzarsi dalla poltrona per fare passare chi vuole uscire
durante l’intervallo.
Viceversa, l’i.s.t. seduto al centro della fila
calpesta piedi, getta a terra cappotti altrui,
distrugge rotule scattando come una molla
verso l’uscita, non appena termina la prima
parte dello spettacolo.
L’i.s.t. con posto in palco deve sbattere la
porta rientrando dopo l’intervallo, a spettacolo
già ripreso, ed assestare fragorosamente la
sedia.
Una volta individuato il più solerte (o il più
nevrotico) dei vigili del fuoco in servizio, l’i.s.t.
gironzolerà nei suoi pressi con aria svagata,
sigaretta in bocca ed accendino in mano.
L’obiettivo è quello di riuscire a farsi “pedinare”
per tutti i corridoi del teatro, senza tuttavia incorrere in alcun richiamo, non facendo alcunché
di vietato.
L’i.s.t. che riesca tuttavia a farsi richiamare dai
vigili del fuoco senza avere acceso la sigaretta,
ma solo perché ha l’aria di accingersi a farlo, è
degno di particolare menzione di lode.
L’i.s.t. che ritiene - con ragionevole certezza - di
avere di fronte una “maschera” timida ed insicura, è invitato ad accendere una sigaretta in
qualunque luogo del teatro si trovi, assumendo
una strafottente espressione di sfida e dileguandosi prima di essere richiamato.
“C’ero prima io” è l’espressione verbale che
contraddistingue ogni i.s.t. che si reca nell’intervallo al bar interno del teatro.
“Un cappuccino in bicchiere, con latte tiepido,
senza schiuma, e con una spolveratina di cacao.
Subito!” Dopo trenta secondi: “mi dà il dolcificante?” Una volta servito: “avevo detto decaffeinato!” Questa è l’ordinazione - tipo dell’i.s.t.
al bar interno al teatro, durante l’intervallo, in
situazione di affollamento medio - alto.
La complessità e bizzarria dell’ordinazione
effettuata dall’i.s.t. durante l’intervallo aumenta in ragione direttamente proporzionale al
numero degli avventori ed in ragione inversa al
numero dei baristi.
L’i.s.t. preferisce un servizio bar dilettantesco e
scadente, occasione di caratteristiche ed indimenticabili osservazioni, rivolte al casuale vicino
di fila (ma con un volume di voce tale che siano
sicuramente udite anche dal barista), riguardanti
- per esempio - la necessità di dare lavoro anche
agli handicappati fisici e psichici, o agli abitanti
di certe zone del Paese.
L’i.s.t. è estremamente veloce ed agile, nonché
muscolarmente efficiente, nell’avvicinarsi al
banco del bar durante l’intervallo. Non appena
raggiunta la “pole position” diviene però impacciato e legnoso nei movimenti, creando grande
intralcio agli altri avventori.
Il caffè o il te dell’i.s.t. sono sempre troppo caldi.
La bibita, sempre troppo fredda. Queste semplici
regole tecniche consentono sia le contumelie
verso il barista, sia l’occupazione stabile - gambe
e gomiti ben larghi - di almeno un metro di banco
per 2/3 della durata dell’intervallo: ad aspettare
che si raffreddi il troppo caldo o che si riscaldi il
troppo freddo.
La tecnica del rientro in sala, al termine
dell’intervallo, è speculare a quella dell’uscita:
se l’i.s.t. ha il posto a capo fila, si siede molto
prima dell’inizio della seconda parte e non si
alza più, per nessun motivo. Per dare credibilità al suo “non accorgersi” dell’arrivo degli
altri spettatori che occupano la medesima
fila, l’i.s.t. si finge assorto nella lettura dei
nomi degli orchestrali sul programma di sala.
Se il posto dell’i.s.t. è al centro della fila, egli
attende in piedi il buio in sala e poi si precipita
al proprio posto, facendo alzare tutti quanti
e provocando la caduta di borsette, cappotti,
programmi, chiavi, monetine, ecc.
Dati A e B i due corridoi che delimitano lateralmente le file delle poltrone, ed essendo
il posto assegnato all’i.s.t. a tre poltrone di
distanza dal capofila del corridoio A ed a 15
dal capofila del corridoio B, qualora tutti gli
altri spettatori della fila siano seduti, sarà cura
dell’i.s.t. medesimo raggiungere il proprio posto a partire dal corridoio B. Ovviamente, anche l’uscita avverrà secondo la “lectio difficilior”, cioè dirigendosi verso il corridoio laterale
B. Questa regola vale anche per il cinema.
Due i.s.t. ben allenati e determinati sono in
grado di paralizzare l’afflusso e il deflusso degli spettatori durante l’intervallo, bloccandosi
in piacevole conversazione al centro del corridoio della platea, apparentemente noncuranti
di ciò che accade intorno a loro, “incrollabili
come scogli tra i marosi del mare in tempesta”
(Goethe).
CAPO V
DELLA CRITICA MUSICALE
Il dopo teatro è normalmente un dileguarsi
rapido degli spettatori. L’i.s.t. avrà perciò
solamente il tempo di lanciare qualche frase
lapidaria, che faccia sognare chi la sente e
ne cambi il giudizio sulla natura del genere
umano, almeno per qualche attimo. Se ben
trovati, questi aforismi verranno divulgati dai
loro ascoltatori e quell’i.s.t. diverrà oggetto di
ammirazione, vero e proprio mito. Nel corso
della stagione la sua fama si diffonderà e
saranno in tanti a circondarlo, all’uscita da
teatro, per cogliere le sue perle di saggezza e
di acume critico.
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Spunti di critica musicale
Regole: le frasi seguenti sono da pronunciare
ad alta voce, in mezzo alla folla che defluisce
dal teatro dopo il concerto. La forma italiana
deve essere giustamente approssimata per
difetto.
“Dio come si vestono male i suonatori inglesi”. (N.B.: l’i.s.t. dice sempre “suonatori”, mai
“musicisti”.)
“Ero proprio seduto che potevo vedere le mani
del pianista”. (Detto ad un concerto di clavicembalo, fa un bell’effetto.)
“Però questa musica mi piace di più come la
suonano in quella pubblicità”. (Preferenza da
accordare anche ai testi delle romanze celebri,
modificati per promuovere detersivi, sughi,
ecc., con la motivazione che “almeno si capiscono le parole”).
“Le orchestre dell’Est suonano sempre tutto
uguale, sembrano tanti soldati. Si vede proprio
che là non c’è la libertà”. L’obsolescenza di
tale affermazione la rende ancora più valida
per la finalità principale dell’i.s.t.: che essa si
fissi indelebilmente nel ricordo di chi la ode.
“Però che bell’uomo che è Uto Ughi”.
“Wagner non è adatto al carattere allegro di
noialtri italiani”.
“Che cos’era quel bis? Mozart o Brahms?”
(Ogni alternativa proposta tra musicisti distanti tra loro almeno cent’anni rende l’i.s.t.
indimenticabile).
“Però sono stati dei bei maleducati a non fare
neanche un bis”.
“Come mi rilassa Chopin non c’è niente: a
momenti mi addormentavo”.
“Chi non ha visto il Mare del Nord non può
capire Debussy”. (È stata detta veramente, ed
è tanto “raffinata” da far pensare non ad un
i.s.t., ma ad un cretino normale che credeva
veramente in quelle parole).
“I veri intenditori d’opera vanno in loggione;
perché la musica si sente meglio”.
“Questa musica di adesso mi muove il sistema
nervoso; preferisco quella romantica, che non
mi fa pensare a niente” (da dire dopo ogni esecuzione di musica che abbia meno di 80 anni).
Il vero i.s.t. ha letto anche Adorno.
“Le sinfonie di Mahler sono belle, ma vorrebbero più corte”.
“L’opera mi piace, ma non capisco le parole.
Quelle forestiere, poi...”.
“Ma perché non dicono mai che bis suonano?
Speriamo che ci sia sul giornale”.
“I suonatori delle orchestre italiane non stanno
attenti al Maestro e parlano tra loro. Ci facciamo proprio sempre conoscere!”.
L’i.s.t. esprime il proprio giudizio positivo sulla
rappresentazione soprattutto fischiettando
ininterrottamente il Leitmotiv, o un qualunque
brano che egli ritenga di ricordare, dal momento
in cui si alza dalla propria poltrona fino a che vi
sia qualcuno nei pressi (normalmente, fino al
parcheggio dell’auto); ovviamente, variando e
storpiando malamente ritmo e melodia.
Si può anche canticchiare, invece di fischiare.
TRAGEDIA CONCLUSIVA
IN DUE BATTUTE
(Personaggi: l’i.s.t.; l’Altro)
(Scena: sotto il portico antistante il teatro,
l’Altro si stringe nel suo cappotto cercando di
scomparire nella nebbia notturna, ma vinee implacabilmente rincorso e infine raggiunto da uno
scamiciato e rubicondo i.s.t.).
Incontrando lo sguardo implorante di dell’Altro,
che lo ha sopportato per l’intera serata, l’i.s.t.
giustifica così il proprio ostinato fischiettare il
tema dell’ultimo bis: -Voglio ricordarmi a memoria questa musica che mi è proprio piaciuta.
Ce la canto a mia moglie (o marito), ‘desso che
vado a casa, così domani compra il disco. Della
Grammofon, che sono i più migliori. È abbonato
Lei, che lo vedo sempre?L’Altro, disperato e rassegnato: - Purtroppo si.Tenace, ed incurante del dolore altrui, l’i.s.t. conclude: -Mo che bello! Anch’io, ma non sono molto
pratico di muscia. Si vediamo al prossimo concerto
che, se c’è posto, si mettiamo vicini, così mi spiega la sinfonia. Arrivederlo e buonanotte!E sogni d’oro, mio povero i.s.n. (indifeso spettatore normale).
(Sipario).
Questa lepre, esperta arpista,
suona Liszt senza una svista
ma sparisce dalla vista
non appena grido “Bis!”
Toti Scialoja
L’autore si scusa per l’alternarsi nel testo della terza persona
singolare e della seconda plurale, dovuto al proprio permanente oscillare tra la descrizione fenomenologica dell’i.s.t. e
il desiderio perverso e masochistico di assumere il ruolo di
“cattivo maestro”.
150 C e n t a l o g o d e l l ’ i m p e r f e t t o s p e t t a t o r e t e a t r a l e s t a g i o n e 1 9 9 5 - 1 9 9 6
appendici
152 I rapporti tra sede centrale
e sedi locali
Donatella Pieri
153 Quali prezzi? Quanto pubblico?
Anno per anno l’andamento delle presenze
e del costo di biglietti e abbonamenti
Barbara Rubino e Mauro Bompani
160 Carmina non dant panem
Quanto costa e come si finanzia la Gmi
Mauro Bompani e Donatella Pieri
163 Per conoscere e progettare
la cultura a Modena
Stefania Saltini e Mauro Bompani
174 Proposte di criteri per valutare
le attività di spettacolo
Mauro Bompani
179 Libammo, libiamo e liberemo
Vent’anni di aperitivi
188 Che bei momenti!
I rapporti tra sede centrale
e sedi locali
di Donatella Pieri
La Gmi di Modena è solo una delle sezioni della Fondazione Gmi, che opera sul territorio
nazionale da oltre cinquant’anni. La struttura organizzativa della Gioventù musicale
è basata su una strettissima relazione fra la sede centrale, cuore della produzione, e le
sezioni che realizzano le iniziative e i progetti.
La sede milanese mantiene rapporti diretti con il Ministero dei Beni Culturali, con la
Federation Internationale des Jeunesses Musicales e con tutte le sedi/sezioni italiane.
Gli organi della Fondazione (Consiglio Direttivo, Comitato d’indirizzo, Collegio dei
Revisori dei Conti) e gli uffici della sede centrale (Amministrazione, Segreteria artistica
e rapporti internazionali, Promozione, Eventi speciali e relazioni esterne, Organizzazione
concertistica e tournée, Segreteria, Ufficio Stampa) guidano, progettano ed aiutano le
Sezioni a realizzare le iniziative. Cosi la sede di Modena, così come le altre, può contare
su un’organizzazione completa ed efficiente, e dedicarsi a progettare ed organizzare gli
eventi e a costruire un’immagine ed una rete di rapporti locali.
Questa struttura permette di programmare con ampio respiro, di realizzare progetti
condivisi calmierandone i costi di realizzazione e di proporre programmazioni sempre
nuove e moderne fornendo una ampissima “offerta”: l’elenco artistico, redatto e aggiornato dalla sede centrale, ha consentito di sviluppare, in questi anni, molti progetti che
le sezioni hanno riproposto localmente. Alcuni esempi sono rappresentati da Omaggio
all’Europa, Il folk e la musica popolare europea, Musica etnica, Jazz, Conoscere Uno
Strumento, Musica sacra e Musica antica, Concerti d’organo, Musicasì - progetto per
il pubblico di domani.
Le sedi hanno fatto conoscere al proprio pubblico giovani musicisti di grande talento
provenienti da tutto il mondo, come i vincitori dei primi premi dei concorsi internazionali,
i vincitori delle audizioni Gmi, i giovanissimi ovvero “le promesse”; anche tutte queste
iniziative sono coordinate dalla sede centrale.
La relazione fra sede centrale e sezione è uno strettissimo rapporto che si traduce in contatti
quotidiani praticamente per tutto l’anno, perché quando non ci sono eventi in corso, si
programma e si lavora per realizzarli.
Tra questi “contatti”, uno in particolare mette in luce uno spirito che negli anni si è
mantenuto intatto. Quando iniziammo, tre la modulistica necessaria all’organizzazione
dei concerti vi era un prestampato a cui si dava enorme importanza, l’unico che si doveva
compilare e rispedire alla sede, intitolato: “Cosa ne pensiamo”. Non si trattava di un
rapporto di cifre, ma di una riflessione sul pubblico presente, sul gradimento espresso,
sull’atteggiamento del musicista verso il pubblico e gli organizzatori; si riportava anche
il giudizio del presidente della sezione sul musicista ospite, oltre a dubbi e proposte in
merito al programma, e si concludeva con la domanda “vorreste ancora invitare questo
musicista?” Oggi non ci si può limitare a questa semplice corrispondenza perché sono
diventati preminenti aspetti gestionali; tuttavia, il giorno dopo il concerto, in una
telefonata con la sede milanese, si riferiscono le stesse riflessioni che, vent’anni orsono,
riempivano il “modulo”.
Così, dall’inizio, la Gioventù musicale ha applicato quelle che oggi ritengo essere le
norme basilari di una buona organizzazione: progettare, fare, verificare e poi adeguare,
che significa progettare un nuovo ciclo.
È un processo che richiama alla mente le procedure aziendali per il miglioramento continuo della qualità, il circuito virtuoso tendente al “meglio” al quale si dedicano risorse
umane ed economiche.
Nella Gmi questo “circuito della qualità” è nato spontaneamente, con l’intendimento di
progettare il nuovo successivo ciclo di eventi condividendo ogni singolo aspetto dell’attività.
Ed i progetti condivisi sono quelli vincenti.
152 a p p e n d i c i
una domanda a
“
Giuliano Barbolini
dopo quindici anni come amministratore regionale
e provinciale, è stato sindaco di Modena dal 1995
al 2004. Dal 2006 è senatore della Repubblica.
Quale considerazione ha avuto nella politica culutrale della sua Giunta il sostegno
alle Associazioni? E ora, che cosa può fare
il Parlamento per sostenere la diffusa rete
di centro di attività culturale basati sul
volontariato?
A Modena, nel periodo in cui ho
avuto la responsabilità di Sindaco, tra
il 1995 e il 2004, l’offerta culturale si
è arricchita e ulteriormente articolata.
Con il concorso di enti pubblici e privati,
sono stati recuperati importanti edifici;
istituti, fondazioni ed associazioni sono
nate o hanno incrementato la loro attività; nuovi festival ed eventi sono stati
proposti al pubblico.
Il Comune, di fronte alla pluralità degli
attori pubblici e privati coinvolti, ha
cercato di svolgere il proprio ruolo di
governo coordinando e promuovendo
attività, investendo e ricercando più
risorse rispetto al passato. L’obiettivo
di affermare maggiormente Modena
quale città d’arte e di cultura, è stato
perseguito con l’attenzione rivolta sia
ai visitatori, sia ai modenesi, vecchi e
nuovi, fruitori attuali o potenziali dei
servizi e delle manifestazioni.
Si è lavorato molto per sollecitare
vivacità e innovazione culturale, intesi
come capacità di uscire dai modelli
precostituiti grazie a nuovi strumenti
e nuove tecnologie utili a leggere,
interpretare e scoprire culture antiche
e moderne, anche molto distanti da noi.
E incentivi alla produzione e alla creatività; divulgazione e approfondimento di
modelli ed esperienze culturali di alto
profilo, sono stati gli indirizzi seguiti
per l’attività degli istituti culturali, la
progettazione di nuovi investimenti, il
sostegno alle associazioni.
In questo processo, la Gioventù musicale d’Italia, sede di Modena, ha interpretato un ruolo dinamico e propositivo,
contribuendo a sollecitare il Comune
sulle politiche di investimento, sviluppando un rapporto di interlocuzione organica con la direzione del Teatro sulla
programmazione degli eventi, caratterizzandosi per una proposta musicale qualificata e specifica, che ha incontrato un
Quali prezzi? Quanto pubblico?
Anno per anno l’andamento delle presenze
e del costo di biglietti e abbonamenti
di Barbara Rubino
Sintesi , a cura di Barbara Rubino e Mauro Bompani, del capitolo IV: “il caso di studio”
della tesi di laurea di Barbara Rubino, “Analisi del consumo di spettacolo: il caso della
Gmi - sede di Modena”, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Facoltà di
lettere e filosofia, corso di laurea in: “Progettazione e gestione di attività culturali”, anno
accademico 2007-2008, relatore dott. Stefania Saltini.
Il testo integrale del capitolo e le tabelle analitiche dei dati sono pubblicati sul sito www.gmimo.it
Tra le realtà organizzative che operano nel campo della musica nel nostro Paese,
una menzione particolare va fatta per la Gioventù musicale d’Italia. Questa fa
parte di una più ampia organizzazione non governativa, la Jeunesses Musicales
Internationale (JMI), creata a Bruxelles nel 1945 e di cui fanno parte più di 45
Paesi in tutto il mondo. Gli obiettivi della JMI sono dichiarati nell’art. 3 dello
Statuto, nel quale si afferma che questa organizzazione no profit è orientata alla
diffusione della cultura musicale tra i giovani a prescindere da qualunque distinzione (politica, sociale, religiosa, razziale o linguistica). I mezzi per raggiungere
tale scopo sono identificati nella forte cooperazione tra le sezioni nazionali
della JMI ed altre organizzazioni associate; nello studio di questioni rilevanti e
nella circolazione delle informazioni sull’attività, sulle idee e sulle esperienze
dell’Associazione e dei membri; nello scambio tra i membri, soprattutto di giovani artisti; nell’organizzazione di attività a livello internazionale. Attualmente la
Federazione Mondiale delle Jeunesses Musicales conta organizzazioni membri
in 45 stati e contatti con organizzazioni in altri 35 paesi, toccando 2.000 città e
impiegando 230 collaboratori professionali e 2.200 volontari. Con le circa 36.000
attività realizzate ogni anno riesce a raggiungere circa 5 milioni di giovani tra i
13 e i 30 anni; questo network globale offre tantissime esperienze, il cui ambito
spazia dalla musica classica, che ne è la base, al jazz, al folk, alla musica etnica,
fino alle più recenti espressioni musicali. I campi di azione dell’Associazione
sono la ricerca di giovani talenti, tramite concorsi internazionali, audizioni e
bandi; la valorizzazione di questi talenti con l’organizzazione di festival e rassegne; la promozione di professionalità nel campo musicale cercando partnership
e stipulando convenzioni e accordi; l’attività divulgativa. Oltre ai tanti eventi
organizzati, la Jeunesses Musicales Internationale ha creato due formazioni, la
World Orchestra e il World Youth Choir, che si riuniscono due volte all’anno
per le prove intensive a cui seguono tourneés internazionali. Come già accennato,
tra le sezioni nazionali c’è anche l’Italia, che ha assunto la denominazione di
Gioventù musicale d’Italia, fondata a Milano nel 1952, e trasformata in Fondazione nel 2005.[...]
Le azioni a livello centrale spaziano dagli scambi internazionali all’interno
della FIJM alle convenzioni con concorsi internazionali, all’esistenza di una
commissione artistica nazionale e di audizioni biennali. I benefici in tal senso
che si riversano sull’offerta locale in cui sono presenti sedi e sezioni sono quindi
lo sviluppo di progetti innovativi, la selezione internazionale di giovani talenti,
l’omogeneità del livello qualitativo, il contenimento dei compensi per gli artisti
e dei costi organizzativi. Nel caso della sede di Modena, scorrendo brevemente
l’evoluzione dell’offerta e delle relative scelte promozionali e comunicative,
si rileva come l’associazione sia riuscita a penetrare nella più ampia proposta
musicale della città, ad accrescere il proprio pubblico e ad affermarsi come una
realtà autonoma anche sotto il profilo della programmazione artistica. Anche i
cambiamenti avvenuti nel campo della promozione provano che l’attività della
Gmi a Modena è passata ad una fase di maturità; le decisioni dei responsabili
dell’associazione ora sono volte a mantenere questo successo e rinnovare continuamente le modalità di contatto con il pubblico abituale e quello potenziale.
grande favore di partecipazione, critica,
aderenti. Un’attività che, per merito dei
suoi dirigenti, sostenuta dalla collaborazione del Comune, e in particolare
negli ultimi anni grazie al contributo
finanziario della Fondazione Cassa di
Risparmio, ha potuto e saputo realizzare
un salto di qualità, imponendosi come
un punto fermo nella programmazione
e ricerca musicale cittadina, in rete con
altre significative esperienze nazionali
e internazionali. Nell’occasione del
ventennale c’è dunque da auspicare che
il rapporto col Comune e il Teatro, ed
il sostegno della Fondazione, abbiamo
a consolidarsi, in attesa che anche dal
Legislatore nazionale maturino scelte
più appropriate di incentivazione e promozione. Penso ad una legge nazionale
(finalmente!) di sostegno all’associazionismo sia culturale, sia ricreativo e
sportivo, alla individuazione di sistemi
di fiscalità premiale per chi ne aiuti
l’attività, specie nel campo dell’educazione e della formazione-ricerca, e ad
una messa a regime di strumenti come
il 5 per mille, da rendere tempestivi ed
automatici nella assegnazione ed erogazione, e certi in ordine alla quantità
delle risorse esigibili, svincolandoli
così dagli arbitri delle leggi finanziarie
annuali. Temi su cui, nei limiti del mio
potere di incidere, assicuro impegno e
iniziative, di sollecitazione e proposta,
a partire dal contributo della vostra
esperienza.
a p p e n d i c i 153
una domanda a
Quali prezzi?
Tra le caratteristiche dell’offerta è opportuno anche analizzare la politica dei
prezzi, esaminando gli andamenti delle principali manifestazioni che compongono la proposta musicale della Gmi di Modena. Si è deciso di svolgere tale
analisi esponendo non solo il valore nominale del costo dei titoli d’ingresso
interi e ridotti, ma anche il valore reale tramite la destagionalizzazione. Questo
procedimento consente di ravvisare l’effettiva evoluzione dei prezzi, tenendo
conto dell’inflazione e quindi considerando il differente potere d’acquisto della
moneta attraverso gli anni. Per rendere più agevole la lettura dei dati, tutti gli
importi, anche quelli precedenti al 2001, sono stati convertiti in euro.
Per quanto riguarda l’evoluzione del costo dei biglietti dei Concerti aperitivo
e dei Piani diversi (TAB. 1), si segnala che, a parte la prima edizione della
seconda rassegna, i prezzi delle due manifestazioni sono stati omogeneizzati. Le
stagioni concertistiche 1989 e 1989-1990 tenute al Teatro Cittadella non sono
state considerate perché l’ingresso agli spettacoli era riservato esclusivamente
ai soci della Gmi, che entravano gratuitamente.
TAB. 1 - Concerti aperitivo e Piani diversi - Stagioni, numero concerti,
prezzo biglietti interi e ridotti (valore nominale e valore reale)
Stagioni
1989-1990
1990-1991
1991-1992
1992-1993
1993-1994
1994-1995
N. concerti Interi (valore
Interi
a pagamento nominale) (valore reale)
9
€ 4,13*
€ 7,60*
18
€ 4,13
€ 7,16
15
€ 4,13
€ 6,73
17
€ 5,16
€ 7,98
13
€ 5,16
€ 7,66
12
€ 5,16
€ 7,37
Ridotti
(valore nominale)
(---)
€ 2,67
€ 2,58
€ 3,61
€ 3,61
€ 3,61
Ridotti
(valore reale)
(---)
€ 3,58
€ 4,21
€ 5,58
€ 5,36
€ 5,16
1995-1996
10
€ 6,20
€ 8,39
€ 4,13
€ 5,59
1996-1997
9
€ 6,20
€ 8,08
€ 4,13
€ 5,38
1998
9
€ 6,20
€ 7,80
€ 4,13
€ 5,20
1999
9
€ 6,20
€ 7,68
€ 4,13
€ 5,12
1999-2000
9
€ 7,23
€ 8,96
€ 5,16
€ 6,40
2001
9
€ 7,75
€ 9,11
€ 6,20
€ 7,29
2002
9
€ 7,50
€ 8,61
€6
€ 6,89
2002-2003
10
€8
€ 9,19
2003-2004
9
€8
€ 8,97
2004-2005
12
€ 8 (b)
€ 12 (c)
€ 8,79 (b)
€ 12,97 (c)
2006
7
€8
€ 8,47
€ 6,50
€7
€ 6 (a)
€ 7 (b)
€ 10 (c)
€ 6 (a)
€ 5 (a)
€ 7,46
€ 7,84
€ 6,72 (a)
€ 7,69 (b)
€ 10,81 (c)
€ 6,59 (a)
€ 5,30 (a)
2007
8
€8
€ 8,33
€ 5 (a)
€ 5,21 (a)
2007-2008
10
€ 10
€ 10,41
€ 6 (a)
€ 6,25 (a)
2008-2009
9
€ 10
€ 10
€ 6 (a)
€ 6 (a)
Fonte: Elaborazione sui dati dei programmi delle stagioni della Gmi di Modena, 1989-2009.
* Biglietto unico
(a) Amici della Gmi
(b) Concerti aperitivo
(c) Piani diversi
154 a p p e n d i c i
“
Stefano Marchetti
è vicecaposervizio responsabile delle pagine culturali
modenesi e di portali web del Resto del Carlino.
Perché sono quasi scomparse le recensioni
degli eventi concertistici dai quotidiani?
Quali criteri hanno i quotidiani per “selezionare” gli eventi di maggiore interesse e
qualità tra le innumerevoli proposte di cui
giornalmente viene chiesta visibilità? Non
c’è, forse, un certo affidarsi al “marchio”
dell’organizzatore, a prescindere da non
sempre agevoli valutazioni di merito? E ciò
forse non tende a penalizzare i soggetti non
istituzionali?
La domanda, con i suoi quattro punti interrogativi (più che una domanda, è una ‘multisala’), contiene una provocazione e uno
stimolo, che voglio raccogliere. Partiamo da
un dato di fatto: di sicuro oggi nei giornali e
– per limitarci al nostro osservatorio – quotidiani locali l’arte e gli spettacoli trovano
decisamente più spazio che in passato.
Negli anni in cui ho iniziato a fare questo
mestiere (e ho già festeggiato un giubileo
d’argento...), annunci e recensioni, quando
c’erano, venivano ‘costretti’ all’interno di
pagine generaliste, e magari coabitavano
con gli avvisi sulla viabilità, le polemiche
politiche e, qualche volta, le cronache
sportive. Da allora a oggi, i giornali hanno
ampliato gli spazi di informazione locale,
la ricchezza e la ‘freschezza’ del prodotto
offerto ai lettori. Sul ‘Carlino’, per esempio,
abbiamo creato una sezione appositamente
dedicata a cultura e spettacoli della città e
della provincia, tutto un settore che in passato non esisteva. Del resto, l’espansione
era quasi una scelta obbligata, per venire
incontro agli interessi e alla curiosità di un
pubblico che a Modena segue ogni forma di
spettacolo molto più che in altre città. Qui
c’è davvero ‘fame’ di spettacoli, di musica,
di prosa, di balletto, di teatro leggero, di
poesia... Mentre i giornali ampliavano i loro
spazi, in parallelo si è accresciuta l’offerta,
grazie anche all’attività – decisamente benemerita – di associazioni come la Gioventù
musicale che hanno lavorato sodo, e con
indiscutibile qualità, per proporre un panorama più ampio e ‘ghiotto’ di iniziative.
Insomma, oggi a Modena il ‘piatto’ è molto
più ricco che in passato. Ma a volte forse
troppo ricco. Si pensi che, in alcune serate,
la sovrapposizione di appuntamenti organizzati da istituzioni pubbliche, associazioni,
club, locali, porta ad avere anche dieci o
Il grafico (FIG. 1) mostra l’andamento del valore reale del prezzo dei biglietti, di cui si può notare un graduale aumento, sia per avvicinarlo ai normali
prezzi delle stagioni concertistiche, sia per adeguarlo al crescente valore dei
musicisti invitati e della relativa spesa per il cachet, superando dunque il solo
recupero dell’inflazione.
FIG. 1 - Concerti aperitivo e Piani diversi
Valore reale del prezzo biglietti interi, ridotti e per gli Amici Gmi
Fonte: Elaborazione sui dati dei programmi delle stagioni della Gmi di Modena, 1989-2009.
Le riduzioni sono state prima applicate agli abbonati alla stagione concertistica
e lirica del Teatro Comunale di Modena, ai giovani fino ai 26 anni, agli anziani
oltre i 65 anni; dalla stagione 2003-2004, poi, si decide di incentivare chi decide di associarsi, applicando un’ulteriore riduzione per gli Amici della Gmi.
Ciò è dovuto sia alla preferenza per la scelta di mantenere un cliente rispetto
all’investimento necessario per acquisirne uno nuovo, sia ad una spontanea
costituzione di una “comunità” di spettatori legati anche affettivamente alla
proposta.
Il Festival pianistico presenta una differenziazione delle categorie di prezzo più
complessa, in base al luogo di svolgimento delle stagioni e alle caratteristiche
dei singoli concerti.
TAB. 2 - Festival pianistico - Stagioni, numero concerti, prezzo biglietti
interi e ridotti (valore nominale e valore reale)
Edizione
N. concerti
Interi
Interi
a pagamento (valore nominale) (valore reale)
Ridotti
(valore nominale)
Ridotti
(valore reale)
€ 9,36 (a)
€ 12,48 (b)
€ 15,19 (a) (b)
€ 11,21 (c) (d)
€ 16,81 (e)
€ 13,19 (c) (g)
€ 16,48 (d) (e)
€ 8,79 (f)
€ 12,96 (c)
€ 8,64 (f)
€ 16,21 (d) (e)
€ 10,80 (g)
€ 7,41 (h)
2000
6
€ 12,91
€ 15,60
2001
6
2003
5
€ 15,48
€ 15 (c) (d)
€ 20 (e)
€ 18,23
€ 16,81 (c) (d)
€ 22,41 (e)
2004
5
€ 15 (c)
€ 20 (d) (e)
€ 16,48 (c)
€ 21,98 (d) (e)
2005
8
€ 15 (c)
€ 20 (d) (e)
€ 16,21 (c)
€ 21,61 (d) (e)
2006
10
€ 12
€ 12,71
€ 7,75 (a)
€ 10,33 (b)
€ 12,91 (a) (b)
€ 10 (c) (d)
€ 15 (e)
€ 12 (c) (g)
€ 15 (d) (e)
€ 8 (f)
€ 12 (c)
€ 8 (f)
€ 15 (d) (e)
€ 10 (g)
€ 7 (h)
2007
8
€ 12
€ 12,50
€ 7 (h)
€ 7,29 (h)
2008
6
€ 15
€ 15,36
€ 8 (h)
€ 8,19 (h)
2009
7
€ 15
€ 15
€ 8 (h)
€ 8 (h)
Fonte: Elaborazione sui dati dei programmi delle stagioni della Gmi di Modena, 2000-2009.
(a) Ridotti
(b) Minori di 26 anni e maggiori di 65
(c) Chiesa di San Vincenzo
(d) Teatro Comunale III ordine palchi
(e) Teatro Comunale platea, I e II ordine palchi
(f) Chiesa di San Vincenzo - Amici Gmi
(g) Teatro Comunale - Amici Gmi
(h) Amici Gmi
più iniziative in contemporanea. Per chi,
come me, si occupa di coordinare pagine di
spettacoli, è quasi un rompicapo districarsi
in un’agenda così fitta e spesso di assoluto
interesse. Una scelta che (almeno nel
nostro caso) abbiamo cercato di applicare
è di dare alle pagine una specifica connotazione di servizio: la sezione di spettacoli
deve essere una guida alle scelte, uno
sguardo, il più possibile completo, a quanto c’è da vedere e da ascoltare, a teatro
come all’auditorium, come al cinema o in
discoteca, nella giornata di pubblicazione
o in quelle immediatamente a ridosso. Si
offrono spunti, indicazioni, presentazioni,
tentando di individuare, sera dopo sera, gli
appuntamenti da non perdere.
Si danno suggerimenti e idee per la sera,
ma non per questo le recensioni degli
eventi già trascorsi sono scomparse: la
loro presenza va inquadrata – per forza di
cose e di spazi - nel contesto più generale
del ‘cartellone’. Per noi del ‘Carlino’, poi,
esiste la sinergia con le pagine regionali e
nazionali del giornale, che spesso danno
conto di eventi in tournée. Uno spettacolo
può aver debuttato a Firenze e, dopo una
settimana, essere proposto a Modena: una
nuova recensione, a pochi giorni da quella
firmata dal critico di settore, potrebbe
risultare un semplice doppione. In chiave
locale, cerchiamo di individuare nelle
stagioni (e non solo in quelle organizzate
dai soggetti istituzionali...) gli eventi
clou, oppure le ‘chicche’, le piccole delizie
d’eccellenza, e a questi appuntamenti
riserviamo una recensione, che ad alcuni
potrà sembrare asciutta o lapidaria, ma
comunque di solito non manca.
Per il futuro, credo che, pure in questo
campo, l’avvento dei ‘nuovi media’ potrà
risultare rivoluzionario. Penso alle possibili
sinergie fra la ‘carta’ e il ‘web’, penso alla
possibilità di inserire in rete recensioni di
concerti accompagnate magari da brevi
spezzoni di un’esecuzione. Ma penso
anche alla possibilità di veder nascere
una nuova generazione di critici, capaci di
uscire dalla loro cerchia dorata, per parlare
davvero a tutti, e non solo a pochi (sia pur
apprezzabili) specialisti o iniziati. Questa
sarà una sfida per tutti: per i giornalisti, per
le associazioni, per le scuole, ma anche
per il pubblico. In questo c’è anche il mio
augurio alla Gmi che festeggia vent’anni
d’oro. The show must go on: dovrà andare
avanti e crescere. Da parte loro i media, ne
sono certo, ci proveranno e sapranno farlo.
a p p e n d i c i 155
Mentre le prime due edizioni del festival si svolgono nella Chiesa di San
Vincenzo, dal 2003 si aggiungono i concerti eseguiti al Teatro Comunale. Per
i concerti nell’Auditorium della Chiesa, gli ingressi sono rimasti articolati
in interi e ridotti; diversamente, per il Teatro Comunale le due categorie si
sono ulteriormente differenziate (posto di platea, primo e secondo ordine di
palchi o terzo ordine di palchi). Per le edizioni del 2004 e del 2005 non si è
più effettuata questa differenziazione di prezzo a seconda dei posti al Teatro
Comunale, ma è stata aggiunta un’ulteriore riduzione di prezzo per gli Amici della Gmi. Dal 2006 la situazione si è ulteriormente semplificata, avendo
adottato un unico luogo in cui svolgere il festival; ciò ha consentito di ridurre
il prezzo del biglietto di ingresso.
In generale, si assiste ad una graduale armonizzazione dei prezzi, dopo una
differenziazione probabilmente eccessiva nei primi anni (FIG. 2).
FIG. 2 - Festival pianistico
Valore reale del prezzo biglietti interi, ridotti e per gli Amici Gmi
Fonte: Elaborazione sui dati dei programmi delle stagioni della Gmi di Modena, 2000-2009.
Si fa sempre più evidente la scelta di favorire la fidelizzazione del pubblico,
poiché accanto alla formula associativa degli Amici della Gmi è stata aggiunta
la categoria dei Soci Sostenitori (TAB. 3), per i quali l’ingresso a tutti i concerti
della stagione è gratuito.
TAB. 3 - Stagioni, numero concerti, prezzo quota associativa Sostenitori
Gmi, prezzo medio per singolo concerto (valore attuale e valore reale)
N. concerti Quota associativa
a pagamento (valore nominale)
2002-2003
15
€ 100
Stagioni
Quota associativa Singolo concerto* Singolo concerto*
(valore reale)
(valore nominale)
(valore reale)
€ 114,84
€ 6,67
€ 7,66
2003-2004
14
€ 100
€ 112,09
€ 7,14
€8
2004-2005
20
€ 110
€ 120,89
€ 5,50
€ 6,04
2006
17
€ 110
€ 116,55
€ 6,47
€ 6,85
2007
16
€ 120
€ 124,98
€ 7,50
€ 7,81
2007-2008
16
€ 120
€ 124,98
€ 7,50
€ 7,81
2008-2009
16
€ 100
€ 100
€ 6,25
€ 6,25
Fonte: Elaborazione sui dati dei programmi delle stagioni della Gmi di Modena, 2002-2009.
*Media aritmetica sul totale di Concerti aperitivo, Piani diversi, Festival internazionale.
Nonostante il valore reale del costo della quota associativa da Sostenitore Gmi
sia aumentato negli ultimi anni (FIG. 3), ad eccezione del prezzo speciale
applicato per la Stagione dei vent’anni, il prezzo medio per singolo concerto
è comunque inferiore rispetto al prezzo dei titoli d’ingresso delle diverse manifestazioni per i non associati (FIG. 4). Tale incentivo è vantaggioso per lo
spettatore, che risparmia, e per l’associazione che crea un legame più stretto
e duraturo con il suo bacino d’utenza. Occorre inoltre considerare la formula
“Dolce e Metà”, che consente a una coppia di soci sostenitori di dimezzare il
costo di una delle quote.
156 a p p e n d i c i
una domanda a
“
Giuseppe Fausto Modugno
pianista e conferenziere. È attualmente
responsabile didattico dell’Accademia
dell’Orchestra Mozart e docente di Pianoforte
principale presso l’Istituto Vecchi-Tonelli
di Modena e Carpi.
Lei ha collaborato più volte, negli anni, con
la Gmi modenese. Quali sono le principali
caratteristiche che ha notato?
Ho avuto il privilegio negli ultimi anni di
collaborare con la sede di Modena della
Gmi in molteplici vesti.
Sul versante tradizionale del concertismo
ho avuto modo di suonare per un pubblico
attento e “formato” all’ascolto della musica
classica, merito delle tante energie spese
negli anni per presentare in modo accattivante ed aggiornato il repertorio legato alla
musica colta occidentale e non solo. Parlo
di modo accattivante ed aggiornato non a
caso, perchè davvero credo che attualmente
poche realtà siano in grado come la sezione
modenese della Gmi di proporre al proprio
pubblico rappresentazioni concertistiche
tradizionali e di assoluta qualità assieme a
proposte di spettacoli nei quali la musica
è incorniciata in contesti multidisciplinari e
fantasiosi.
La qualità: da sempre il pubblico modenese
ha potuto godere dei più affermati nomi del
concertismo internazionale e dei migliori
giovani talenti. Per il pubblico tradizionale
(la Gmi sa bene che è una razza in via di
estinzione...) questo è indispensabile, ma
per quello nuovo e meno preparato (giovane
o meno che sia) qualcosa bisogna inventarsi
ogni volta.
E qua ci vuole anche fantasia: ho avuto
modo di presentare come conferenziere
programmi inusuali nei quali alla tradizione
si affiancava la sperimentazione compositiva (magari di derivazione jazz come
nella rassegna “Piani diversi”), oppure di
presentare programmi nei quali le musiche
erano accostate secondo alchimie purtroppo
ancora inusuali nelle sale da concerto. E
ogni volta l’operazione riusciva a coinvolgere in modo inaspettato la gente, portandola
anche sui terreni della musica contemporanea e novecentesca (per intenderci, quella
che rappresenta la sfida più ardua per gli
organizzatori, in perenne conflitto con la
presunta insofferenza del pubblico). Confermandomi che il pubblico risponde sempre
con attenzione alle proposte fatte con buon
senso e rispetto.
FIG. 3 - Valore reale della quota associativa per i Sostenitori Gmi
Fonte: Elaborazione sui dati dei programmi delle stagioni della Gmi di Modena, 2002-2009.
FIG. 4 - Valore reale del prezzo medio per singolo concerto
per i Sostenitori Gmi
Fonte: Elaborazione sui dati dei programmi delle stagioni della Gmi di Modena, 2002-2009.
Per quanto riguarda la rassegna Scenergie, si è deciso di mantenere un prezzo
decisamente basso, sia perché si tratta di una tipologia di spettacolo di nicchia,
sia per favorire l’accesso al Castello dei Pico alla cittadinanza di Mirandola. La
volontà di non rendere comunque l’ingresso gratuito risponde ad una precisa
politica della Gmi, secondo la quale per qualsiasi evento un sia pure minimo
prezzo per l’ingresso vada applicato. La differenziazione dei prezzi dei diversi
titoli di ingresso all’interno di ciascuna manifestazione organizzata dalla Gmi di
Modena, e tra le manifestazioni stesse, mostra come si sia cercato di adeguare
i prezzi alla diversa natura degli eventi, al luogo di svolgimento degli stessi, e
per ultimo, ma non meno importante, al prezzo che il pubblico è disposto a
pagare in base alle proprie aspettative su ciò che andrà a vedere.
Quanto pubblico?
Il secondo obiettivo della presente appendice è analizzare i mutamenti avvenuti
nella quantità e nella composizione del pubblico dei vari eventi organizzati
dalla Gmi di Modena lungo tutto il suo periodo di attività. È necessaria però
un’osservazione preliminare: i dati sugli spettatori sono stati tratti dai quaderni
dei borderò Siae conservati dall’associazione, che mostravano diverse lacune e
che in alcuni casi erano di difficile lettura per la consunzione dei fogli. Pertanto
si precisa che alcuni dati qui riportati sono incompleti o approssimati. Nel
complesso, il numero di concerti, e di conseguenza il volume del pubblico,
varia sensibilmente da una stagione all’altra (TAB. 4). Naturalmente, fino
al 2000 gli utenti della Gmi di Modena si sono riversati esclusivamente sui
Concerti aperitivo, essendo stata la principale componente dell’offerta per
la sua continuità.
E che bisogna osare come la Gmi sa
spesso fare. Sono stato per quattro anni
segretario artistico dell’Orchestra Mozart
e ho imparato da Claudio Abbado che
un’organizzazione che pensa sempre alla
qualità della proposta unita all’investimento di risorse ed energie nel campo
dell’innovazione non può che avere successo, ed infatti così è stato. Ogni anno ho
visto crescere la qualità e la quantità del
pubblico. In un epoca nella quale troppe
volte ci si lamenta del fatto che l’ascolto
della musica classica è in crisi, la Gmi sede
di Modena rappresenta, pur tra le enormi e
spesso assurde problematiche che in Italia
ogni operatore del settore deve sopportare, un isola felice. E la formula sembra
semplice: direzione artistica competente
ed appassionata, staff affiatato e motivato,
pubblico fedele e complice. E le istituzioni
pubbliche e private se ne accorgono (meno
male, a Modena succede...) e col tempo
cominciano a sostenere le iniziative. I musicisti poi comprendono lo spirito sincero
delle iniziative e partecipano agli spettacoli
con motivazioni ancor più pronunciate.
E i giovani: svolgo da un po’ di tempo l’attività di coordinatore di giovani musicisti
che, selezionati severamente, fanno parte
del progetto “Accademia dell’Orchestra
Mozart” e si esibiscono in pubblici concerti
nell’ambito di un attività che coniuga il
versante didattico (è un progetto cofinanziato dalla Regione Emilia Romagna
tramite il Fondo sociale europeo) con
quello esecutivo. Verifico continuamente
quanto per loro sia prezioso (e raro) trovare
uno spazio per formarsi ed esibirsi. Nella
Gmi modenese i giovani sono presenti non
solo nella veste di musicisti talentuosi dal
futuro promettente, ma anche nella stesura dei programmi di sala, a volte dei gioielli
di erudizione e di divertita divulgazione. E
anche qui si coglie la cifra della proposta: il
brillante e celebre musicologo sposa i suoi
testi pregiati a quelli meno accademici ma
non per questo meno interessanti degli
studenti delle classi di Storia della musica.
Anche in questo caso tradizione ed innovazione si sposano sul piano della scrittura,
in sintonia con quella che è la proposta
musicale e la cura di pubblici dalle diverse
esigenze. Questo è il presente, forse
le sfide che attendono sono sempre più
ardue, ma credo che con venti anni passati
in questo modo si possa davvero essere
ottimisti. Buon lavoro !
a p p e n d i c i 157
TAB. 4 - Numero concerti a pagamento, ingressi interi, ridotti, abbonati/
omaggio e totale per ogni stagione
Stagioni
1989-1990
1990-1991
1991-1992
1992-1993
1993-1994
1994-1995
N. concerti
a pagamento
9
18
15
17
13
12
1995-1996
10
100
157
24
281
1996-1997
9
133
250
6
389
1998
9
137
254
1
392
1999
9
234
340
4
578
1999-2000
15
499
721
82
1302
2001
15
276
369
264
909
2002
9
274
321
40*
635*
2002-2003
15
741
663
486
1890
2003-2004
14
760
1004
485
2249
2004-2005
20
649
688
852
2189
2006
17
740
1019
1250
3009
2007
16
917
856
1181
2954
2007-2008
16
1310
889
1450
3649
Interi
Ridotti
Abbonati/omaggi
Totale
310
133*
440
326*
204
152
(…)
115*
296
208*
245
240
162
49*
92
471*
541
631
472
962*
828
1005*
990
1023
Fonte: Elaborazione sui dati dei borderò Siae della Gmi di Modena, 1989-2008.
* Dato incompleto
(…) Dato non rilevato
Il grafico (FIG. 5) offre un’idea generale dell’affluenza media degli spettatori
alle stagioni concertistiche allestite dalla Gmi. Nonostante alcuni picchi negativi,
si intuisce immediatamente il successo dell’attività della Gmi a Modena, con
il continuo aumento di pubblico per ogni stagione. Dai conteggi sono esclusi
i concerti a ingresso gratuito (concerto di inaugurazione annuale, concerto
straordinario per il Festivalfilosofia, ecc.).
FIG. 5 - Concerti aperitivo, Festival pianistico e Piani diversi
media del pubblico pagante per spettacolo
Fonte: Elaborazione sui dati dei borderò Siae della Gmi di Modena, 1989-2008.
158 a p p e n d i c i
una domanda a
“
Paola Pace
Luca Giovanardi
rispettivamente medico e architetto, sono
da lunga data “soci sostenitori” della Gmi
e assidui frequentatori delle stagioni teatrali
e degli eventi culturali cittadini.
A loro avevamo chiesto una riflessione
sul panorama dell’offerta culturale modenese.
Invece, ci hanno riportato questo raccontino di viaggio, per comprendere il
quale è indispensabile ricordare che
il giovane talento Romain Descharmes
nella stagione 2007-2008 ha eseguito il
brano Winnsboro Cotton Mill Blues del
compositore e virtuoso pianista americano Frederic Rzewski (Massachusetts,
1938); il pezzo contiene la parafrasi di
una canzone blues degli anni Trenta
che descrive con durezza espressiva le
condizioni di lavoro dei raccoglitori del
cotone.
Winnsboro Cotton Mill Blues
Revisited
Anche quando non se ne ha propriamente bisogno, le riconferme fanno sempre
piacere, a patto, come per le adulazioni
e i profumi, di annusarle e non berle.
Trovarsi alla Carnegie Hall a riascoltare
Winnsboro Cotton Mill Blues in una
platea di 644 niuiorchesi musicofili
e socialmente consapevoli - fra cui
comunque non tutti potevano dire di
aver riascoltato Rzewski, e non tutti
potevano pronunciare il suo nome con
sicurezza (rceschi con la r che quasi non
si sente) - ha confermato che si può
avere la fortuna di essere resi culturalmente consapevoli anche prima di
fuoriuscire dal proprio guscio.
Versione per due pianoforti di cui uno
suonato dall’autore, che è stato l’esecutore della prima di Klavierstücke X di
Stockhausen.
Ci soffermiamo sul virtuosismo del
pianista e sulla irrefrenabile volontà di
stupire del compositore, passato dal
serialismo al minimalismo al realismo
umanista, attitudine che ne ha impedito
e ne impedisce una classificazione. Uno
che è virtuoso di pianoforte e che compone le proprie musiche vi dice niente
(ancor prima di pensare al cognome
polacco)?
Fortunatamente o sfortunatamente
per lui ha però anche un irrefrenabile
Si può osservare nel dettaglio il dispiegamento del pubblico che ha assistito agli
eventi dei Concerti aperitivo, del Festival Pianistico e di Piani Diversi (FIG. 6).
FIG. 6 - Concerti aperitivo, Festival pianistico e Piani diversi
media del pubblico pagante per spettacolo
Fonte: Elaborazione sui dati dei borderò Siae della Gmi di Modena, 1989-2008.
Nell’ambito dei Concerti aperitivo, dopo un primo calo nel 1996 il numero
di spettatori torna a crescere, per subire un lieve decremento nella stagione
2001. Una possibile spiegazione è che il pubblico che abitualmente segue le
iniziative della Gmi di Modena sia stato parzialmente dirottato verso la novità
costituita dal Festival Pianistico Internazionale, avviato l’anno precedente.
È da segnalare, poi, che spesso il numero delle presenze è stato condizionato
dalla logistica; ad esempio, nella stagione 1991-1992, i concerti non sono stati
tenuti solo nel ridotto del Teatro Comunale, ma anche nella sala prove, sul
palcoscenico e in platea, con la relativa differenza di capienza degli spazi. Stesso
discorso per i concerti che prima nel 1998, e poi di nuovo nel 2002 vengono
trasferiti al Teatro San Carlo e nell’Auditorium della Chiesa stessa. Dal 2007,
infine, gli eventi della Gmi vengono ospitati nell’Auditorium della Fondazione
Marco Biagi che, con una capienza di 328 posti e una struttura appositamente
adattata per i concerti, sembra una sede adeguata, realtà confermata dall’alto
numero di partecipanti nelle ultime due stagioni dei Concerti aperitivo. La
modalità di analisi del pubblico dei Concerti aperitivo viene qui applicata anche per quel che riguarda gli spettatori del Festival internazionale. Il difforme
successo che hanno avuto le diverse edizioni del festival, come si può notare
dall’andamento altalenante del pubblico, è imputabile a più ragioni. Si può
supporre lecitamente che la collocazione degli eventi in programma per il
festival abbia una parte di responsabilità; infatti, dalla terza edizione i concerti
non si svolgono più esclusivamente nell’Auditorium barocco della Chiesa di
San Vincenzo, ma a questo è stato affiancato il Teatro Comunale come sede
ospitante della manifestazione. Inoltre, il periodo del Festival Internazionale
si sposta: dalle prime due edizioni che si svolgevano da settembre e ottobre,
si passa alla terza e alla quarta, totalmente localizzate nel mese di maggio.
Queste due condizioni, di luogo e di periodo dell’anno, hanno probabilmente
influito sulla maggiore risposta del pubblico nelle edizioni del 2003 e del 2004
del Festival Pianistico, ma è il caso di sottolineare un’altra variabile. Essendo
il festival a tema, si può supporre che la maggiore o minore popolarità del
compositore a cui è dedicata ogni edizione condizioni il successo delle stesse.
È dunque facile intuire il motivo dell’aumento del pubblico nella terza e nella
quarta edizione, dedicate rispettivamente a Beethoven e Chopin, oppure del
calo di partecipazione nel 2005, anno in cui il festival proponeva la musica
russa e francese tra Otto e Novecento. I concerti della rassegna Piani diversi,
inframmezzati nel programma dei Concerti aperitivo, mostrano una buona
risposta di pubblico. Il fatto che la prima edizione della rassegna si sia tenuta
alla Galleria Civica, luogo insolito per un evento musicale, può indurre a
giustificare il ridotto numero di partecipanti, che in seguito si è comunque
allineato a quello dei Concerti aperitivo.
impulso alla citata consapevolezza
sociale (politically correct per comunista
arrabbiato) e forse questo è ciò che più
lo fa classificare. Il nostro è talmente
arrabbiato che il suo pezzo più famoso,
un tour de force di 36 variazioni per piano
che possono essere la versione tardo
XX secolo delle Goldberg, si chiama The
People United Will Never Be Defeated.
Il concerto si tiene il Primo Maggio. Si
esegue Attica che fa venire le lacrime
agli occhi pesando a Nanda Pivano e
all’Altra America degli anni ’60; la voce
recitante Steve ben Israel del Living Theater. Poi un pezzo sulla tv: Spots, la prima
di War Songs, contro le guerre e la loro
in particolare, la prima di Natural Things,
sul massacro di Haymarket, quello del
Primo Maggio, per concludere con il nostro Winnsboro Cotton Mill Blues ancor
più coinvolgente con due pianoforti.
Rzewski vive a Liegi dove insegna al Conservatorio e ha appena compiuto 70 anni:
potremmo invitarlo alla nostra Gioventù.
P.S.: Zankel Hall, inaugurata nel settembre 2003 nell’interrato di Carnegie Hall,
è una sala per musica da camera di cui è
stata magnificata con ragione l’acustica
perfetta: si riconosce infatti il percorso
uptown o downtown della subway lungo
la settima, e forse chi ha orecchio assoluto riconosce anche la Q, la N, la R e la W:
location perfetta per la ritmica del nostro
Winnsboro Cotton Mill Blues.
a p p e n d i c i 159
Carmina non dant panem
Quanto costa e come si finanzia la Gmi
di Mauro Bompani e Donatella Pieri
Ricostruire il numero degli spettatori e i prezzi dei biglietti di 20 anni di attività è stato
possibile sia per la tenacia e l’attenzione di una specializzanda come Barbara Rubino
(vedi pagine precedenti), sia per l’esistenza di documentazione Siae riguardante le
presenze o - più banalmente - dei programmi di sala con i prezzi dei biglietti.
È stato invece impossibile ripercorrere dettagliatamente e in modo pienamente
documentato l’andamento dei bilanci delle diverse stagioni; costi e ricavi, suddivisi almeno per grandi tipologie, sono identificabili con buona approssimazione
solamente dal 2000 in poi. D’altronde, è da quella stagione che la Gmi ha assunto
l’attuale struttura di attività. Con poche eccezioni (in particolare, quella del 2002),
ogni stagione modenese presenta un numero di concerti a pagamento oscillante da
16 a 18, suddivisi nelle due rassegne “Concerti aperitivo” e “Festival pianistico”. Non
che non vi siano state variazioni anche importanti di voci di costo: cambiamento
dei luoghi dei concerti, evoluzione dei materiali promozionali, nolo della camera
acustica nel 2006, e così via. Tuttavia, i dati aggregati che riportiamo nella tabella
indicano con buona approssimazione come vengono mediamente distribuite le
risorse che la Gmi reperisce ogni anno.
Non vanno mai dimenticati, inoltre, i due aspetti che dai dati non figurano: il primo
è la quantità e il valore del lavoro volontario di progettazione e gestione dell’attività.
Non spetta a chi lo svolge darne un giudizio di qualità, ma si può bene affermare che
la quantità è tanta, tantissima. Qualcuno, anche valenti economisti e studiosi, in piena
onestà intellettuale, sottolineano che il lavoro volontario - in fondo - provoca turbative
del mercato perché toglie spazio o pone difficoltà al lavoro regolarmente retribuito
di soggetti imprenditoriali. Non è un’obiezione da liquidare con superficialità. Se il
volontariato si sostituisce a ciò che di norma le Istituzioni o le imprese realizzano,
allora può esserci il rischio di una sorta di “concorrenza sleale”. Ma quando l’attività
volontaria si realizza con obiettivi e motivazioni socialmente ed eticamente nobili
e quando va a soddisfare richieste e bisogni che altrimenti rimarrebbero inevasi,
allora essa non danneggia proprio nessuno. Per quanto riguarda l’attività della Gmi,
occorre chiedersi: quanti di quei giovani che trovano modo di esibirsi in pubblico
e di avviarsi alla carriera concertistica avrebbero avuto le stesse opportunità, se non
esistesse un folto numero di associazioni musicali basate sull’impegno volontario
di tanti appassionati? Senza contare, inoltre, quel poco o tanto lavoro che l’organizzazione volontaria distribuisce a soggetti privati: dalla gestione della biglietteria
all’accordatura, dai ristoratori agli alberghi, e così via. Tutto ciò non entra nei bilanci
economici, ma fa parte di quella valorizzazione dei talenti, in particolare giovani,
che costituisce la sfida - anche economica - del presente.
Il secondo fattore che non risulta dal bilancio economico della Gmi modenese è il
“valore aggiunto” che viene alla città dalla presenza di una attiva sede locale di una
Fondazione nazionale, quale è la Gmi. Contrattualistica, pratiche amministrative,
contatti con artisti e agenti, formazione di un elenco di proposte sono condotti dalla
Fondazione che ha sede a Milano, e che riceve per l’attività nazionale contributi
ministeriali in proporzione al numero di eventi organizzati annualmente secondo
determinati, stringenti criteri di rigore e trasparenza. Questo valore aggiunto consiste dunque sia in una consistente riduzione dei cachet degli artisti rispetto agli
standard di mercato, dato che la Gmi propone loro tournées e non singoli concerti,
sia nel lavoro del personale che opera nelle sede nazionale, che non è dunque a
carico della Gmi modenese.
La sintetica tabella che segue indica dunque solamente la distribuzione e l’ammontare dei costi operativi diretti, relativi alle diverse stagioni. Essa è quantitativamente
approssimata, perché non tiene conto dei costi legati al mantenimento dell’Associazione: affitto della sede, pulizie, spese condominiali, spese generali e di investimento di varia natura (computer, attrezzature varie). La distribuzione percentuale
tra le diverse macro voci è anch’essa approssimata, poichè risente della variazione
160 a p p e n d i c i
una domanda a
“
Saul Beretta
ideatore e produttore artistico, è il direttore
artistico di Musicamorfosi, un’associazione
attivissima anche nella produzione di originali
forme di proposta del repertorio classico.
Per Gmi Modena ha presentato Mozartmorfosi
(Scenergie, Stagione 2006-2007) e Pensavo fosse
Bach, con Mario Brunello (Festival 2008).
Quali sono i motivi che portano a “manipolare” il repertorio classico? E quali
sono, se ci sono, i limiti che è opportuno stabilire per non compiere operazioni
arbitrarie o infondate?
L’amore muove tutto, anche il cambiamento. John Cage diceva: “Cambieremo
meravigliosamente se sapremo accettare le incertezze del cambiamento”. La
musica che amiamo spesso è scritta da
persone che sono morte, ma è invece
viva: vive e si trasforma in continuazione nelle scelte degli interpreti, dei programmatori, degli studiosi. La musica è
viva e si trasforma nelle percezioni del
pubblico, nelle situazioni di ascolto e
possibilità di fruizione che sono sempre
in mutamento.
Il processo di refrigerazione* della
musica “classica” è senz’altro stato
mosso da amore: questo fenomeno
ha cristallizzato i capolavori, ma ha
avuto come effetto collaterale quello
di allontanare la Musica dal fluire della
vita, dall’attenzione e interesse di una
grande fetta di possibili amanti.
Spesso è decifrabile più come gesto di
sacerdoti che non di amanti…
Oggi transitiamo nell’epoca che Gillo
Dorfles ha definito dell’horror pleni;
siamo costretti ad ascoltare musica
anche quando non vogliamo e, spessissimo, musica che non vorremmo assolutamente ascoltare. Faccio fatica persino
a immaginare il desiderio di ascolto di
altre epoche, di quelle precedenti la
riproducibilità meccanica dell’opera,
nelle quali la sola possibilità di ascolto
era la personale esecuzione o l’attesa
trepidante del concerto.
Interpretare è sempre un’opera di
manipolazione. L’Opera non si suona da
sé. Penso su tutti a Glenn Gould, il re
spudorato degli interpreti, a quale livello meraviglioso di manipolazione sia
stato condotto dal suo desiderio di vita,
il suo amore e la sua creatività, e quale
ne fosse la sua consapevolezza (Prima o
poi scriverò la mia autobiografia e sarà
di imputazione di alcune spese nel corso degli anni e per altri motivi di minore
importanza. Ciò che ci pare emerga, tuttavia, è la conferma di quanto sostenuto
in altre parti dell’Almanacco: esistono una serie di costi/attività “incomprimibili”,
che non variano di molto cambiando numero dei concerti, qualità e costo degli
interpreti, presenza di pubblico, offerte “collaterali” (per esempio, gli aperitivi).
Vale a dire che, superata la soglia dell’organizzazione episodica e “amatoriale”, la
complessità organizzativa e l’esigenza di servirsi di strutture e competenze di alta
qualità professionale rappresentano una necessità costante, e anche un costo rilevante,
che non varia proporzionalmente al numero degli eventi organizzati e tantomeno
in rapporto al costo specificamente artistico. Un’altra considerazione possibile è la
seguente: l’aumento del numero degli spettatori produce un aumento dei costi assai
superiore all’aumento degli incassi da biglietteria; materiale promozionale, necessità
di utilizzo delle tecnologie per la vendita dei biglietti o per tenere le relazioni con una
più vasta platea, spese promozionali e soprattutto i costi derivanti da sale adeguate al
numero degli spettatori superano di gran lunga il modesto aumento degli incassi. Il
che è ciò che si sostiene - sotto traccia - in tutta questa pubblicazione: creare un club
di 100 appassionati sarebbe realizzabile, e coerente con la natura del volontariato
culturale, e ciò non escluderebbe un’alta qualità dell’offerta. Puntare ad un più vasto
e nuovo pubblico, ovviamente sviluppando ulteriormente la qualità, richiede invece
un’organizzazione pressoché analoga a quella delle istituzioni culturali, il che è di
norma impossibile per la natura stessa dell’associazione basata sul volontariato. Si
apre in questo punto la necessità del dialogo con le Istituzioni locali e la riflessione
sulle loro politiche per la cultura: cioè - più concretamente - su quali possano essere
i supporti o i servizi a disposizione dell’associazionismo più sviluppato e di più forte
presenza nella città. A una parte di queste esigenze Modena ha risposto positivamente;
per esempio, al modesto contributo finanziario dell’Amministrazione comunale si
aggiunge la convenzione che consente alle associazioni di utilizzare l’Auditorium
Marco Biagi sostenendo solo le spese per il personale, senza pagare l’affitto della sala.
Sotto altri aspetti, invece, molto è possibile fare: promozione, servizi di biglietteria,
integrazione delle proposte nell’attività culturale delle istituzioni sono campi sui quali
sono possibili innovazioni con forti potenzialità positive, e che non costerebbero
nemmeno tanto. Ne riparleremo sull’Almanacco dei 40 anni?
certamente un’opera di finzione).
La manipolazione parte da qui,
dall’amore, da un desiderio di sorpresa
e di rinnovamento dell’ascolto e dell’invenzione, da un tragitto attraverso le
contraddizioni, dal suono del passato
che attraversa e esalta il presente e
dal movente della condivisione e dal
piacere di muovere la scoperta collettiva in quel luogo di socialità e scambio
che dovrebbe essere sempre la sala da
concerto.
Credo nel gesto creativo che inventa e
squarcia una pagina nota, ingiallita o
indecifrabile di un genio del passato,
credo alla meravigliosa finzione di
Schaeffer e dell’Amadeus di Milos
Forman. Credo alla voci che fuggono
e si nascondono dentro una partitura,
credo alla forza dell’amore che genera
l’invenzione che è di per se stessa
necessaria e inarrestabile.
* Per avere qualcosa che sia un capolavoro bisogna avere il tempo necessario per classificarlo e
renderlo classico (John Cage).
a p p e n d i c i 161
Per conoscere e progettare
la cultura a Modena
di Stefania Saltini* e Mauro Bompani
Da più di due anni sono in corso di svolgimento, a Modena, una serie di iniziative e di indagini su vari aspetti del mondo della cultura: l’offerta, la domanda,
il rapporto tra cultura e condizioni di vita, l’economia della cultura.
Diversi sono i soggetti protagonisti di questa articolata serie di proposte.
Prima tra tutte la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, che non solo
finanzia gran parte delle attività che si svolgono sul territorio (spettacoli,
concerti, mostre, cicli di seminari sul tema della cultura), ma che ne è anche
protagonista dal punto di vista scientifico.
Attraverso il coinvolgimento della Facoltà di Economia Marco Biagi dell’Università di Modena e Reggio Emilia, in particolare tramite ArtCAPP - l’unità
di ricerca del Centro di Analisi delle Politiche Pubbliche che si occupa della
ricerca sul settore dello spettacolo dal vivo, del patrimonio culturale e del nesso
esistente tra azione pubblica, disegno urbano, offerta culturale e benessere
della comunità locale - è stata avviata un’ampia indagine conoscitiva, ormai
in fase conclusiva, sul rapporto tra cultura e qualità della vita urbana. Essa ha
coinvolto numerosi Enti ed Associazioni della città di Modena, con l’obiettivo
di misurare il livello di benessere generato nel contesto urbano dall’offerta
culturale, adottando una definizione estesa di sviluppo che comprende al suo
interno, come elemento fondante, anche le dimensioni legate all’arte e alla
cultura. Una delle fasi dell’indagine Cultura e qualità della vita a Modena ha riguardato la misurazione delle dimensioni, della composizione e dell’andamento
dell’offerta di cultura in città, attraverso una ricognizione quantitativa della
produzione di spettacolo dal vivo (oltre che di cinema, mostre, manifestazioni
culturali). A tal fine è stata svolta un’ampia indagine attraverso la distribuzione
di un questionario a numerosi Enti ed Associazioni che operano nel settore
dello spettacolo dal vivo a Modena, ottenendo circa 70 risposte da parte delle
istituzioni interpellate. I risultati principali di questa fase sono stati presentati
alla città durante il convegno Cultura, benessere, crescita. L’esperienza di Modena
che si è tenuto il 1° dicembre 2006. La seconda fase del Progetto ha riguardato
la realizzazione di una estensiva analisi della domanda di cultura nel territorio modenese con lo scopo di individuare i meccanismi di determinazione
della domanda (profili socio-demografici del pubblico, motivazioni e vincoli,
disponibilità a pagare) attraverso indagini campionarie (distribuzione di un
questionario nel corso del 2007) rivolte al pubblico dei teatri e degli spettacoli
di musica concertistica e cameristica, lirica, balletto, prosa, organizzati sia da
istituzioni sia dalle principali associazioni attive sul territorio.
I risultati relativi all’Associazione Gmi, che di seguito vengono presentati,
scaturiscono proprio dall’elaborazione dei dati dell’analisi della domanda di
spettacolo dal vivo nel territorio modenese.
L’articolazione delle indagini
Nell’ambito dei progetti Cultura e qualità della vita a Modena - condotto dal
Centro di Analisi delle Politiche Pubbliche (ArtCAPP)- e Il campo della cultura
a Modena, condotto dalla Fondazione Mario Del Monte, sono stati organizzati
dalla primavera 2007 alla primavera 2008 cicli di seminari e workshop pubblici
sulle politiche culturali e sui loro complessi rapporti con la città e la cittadinanza,
promossi dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena. Scopo principale
del ciclo di incontri è stato quello di fornire gli strumenti per una discussione
*
Stefania Saltini è assegnista di ricerca presso la Facoltà di Economia “Marco Biagi” e docente a contratto di “Economia della cultura” presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Modena e Reggio Emilia. È membro di ArtCAPP, gruppo universitario di ricerca sul settore dello spettacolo dal vivo e
del patrimonio culturale.
una domanda a
“
Tindara Addabbo
docente alla Facoltà di Economia ‘Marco
Biagi’ Università di Modena e Reggio Emilia,
Dipartimento di Economia Politica, componente
del comitato scientifico dell’indagine “Cultura
e qualità della vita a Modena”.
Quali sono a suo giudizio le principali
evidenze del rapporto tra condizioni
socio-economiche, stili di vita e fruizione culturale a Modena?
Esistono più relazioni sia dirette che
indirette fra le condizioni socioeconomiche, gli stili di vita e la fruizione
culturale. La presenza di un’offerta culturale ampia e eterogenea consente di
alimentare capacità cognitive individuali
le cui ricadute sull’individuo e sull’ambiente in cui vive possono sfuggire a chi
trascura gli elementi non monetari della
ricchezza. Un’offerta culturale ricca
inoltre è in grado di attrarre individui
che ad essa attribuiscono un valore
elevato, individui dotati di maggiori
dotazioni di capitale umano che possono
contribuire a loro volta ad aumentare
il capitale sociale del contesto in cui
vivono e partecipare attivamente alla
produzione di ricchezza. La maggiore
ricchezza monetaria e un elevato livello
di partecipazione al mercato del lavoro
nel contesto modenese possono rendere
possibile per gli individui una maggiore
fruizione di spettacoli dal vivo e gli
stessi enti pubblici e privati presenti
nel territorio possono rispondere alle
richieste di fund raising provenienti dal
settore. Esistono tuttavia vincoli di tempo che possono limitare la domanda di
spettacolo dal vivo sia da parte di chi ha
un orario di lavoro pagato più lungo che
da parte di chi cumula al lavoro pagato
il lavoro non pagato domestico e di cura
(e il contesto modenese si caratterizza
per un maggiore tasso di occupazione
femminile non accompagnato però
da una redistribuzione del lavoro non
pagato). Importanti sono poi i nessi fra
le politiche pubbliche e la domanda di
spettacolo. Si pensi, a questo proposito,
agli interventi in campo musicale che
nella città di Modena vengono attuati
a partire dai nidi ponendo in chi li
frequenta importanti tracce che, come la
letteratura empirica conferma, possono
creare un’attitudine all’ascolto e alla
fruizione.
a p p e n d i c i 163
approfondita delle politiche culturali a Modena sia nei loro aspetti sociologici
e concettuali che nei loro aspetti economici e sociali, come anche negli aspetti
architettonico-urbanistici che coinvolgono i luoghi deputati alla produzione e
alla fruizione culturale. Il ciclo di seminari Economia della cultura, sviluppo umano
e politiche culturali, organizzato da ArtCAPP, ha visto partecipare in qualità di
relatori Claudio Baraldi, Emilio Cabasino, Livia e Claudia Caffagni, Francesco
Caporossi Guarna, Silvano Conti, Elena Corradini, Alberto Cottica, Donata
Favaro, Piergiorgio Giacchè, Vittorio Iervese, Fabrizio Montanari, Maurizio
Nardi, Pier Luigi Sacco Michele Trimarchi, che hanno affrontato i temi della
relazione tra cultura e integrazione sociale, esaminata dal punto di vista della
società multietnica, del disagio e della esclusione sociale; delle specifiche modalità di intervento sulle politiche culturali, con una attenzione agli indicatori
per il disegno delle politiche, la valutazione dei progetti culturali, gli aspetti
gestionali dei musei; delle professioni nel settore dello spettacolo dal vivo con
una particolare attenzione alla struttura ed all’occupazione, ai diritti, tutele e
legislazioni di riferimento, e all’evoluzione delle figure manageriali all’interno delle istituzioni di spettacolo; dell’analisi della domanda nel settore dello
spettacolo; del finanziamento delle imprese che operano nel settore; le creative
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Finale, tesi con variazioni
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dalfarealdire
La Promunicazione 1
Che c’entra il marketing?
La massima che si studia a pagina 1 di ogni manuale
di comunicazione: “Fare bene e farlo sapere”, si addice
anche alle attività culturali e musicali: non c’è nessuna
differenza di strumentazione, di metodo, di teoria tra
vendere formaggini e vendere Bach. Ecco fatto: a questo
punto qualcuno getta questo Almanacco nel pattume
e buona notte (tanto, non costava nulla). E invece è
proprio così: per rendere efficace l’investimento che
si fa in promozione e comunicazione di una stagione
concertistica occorre esattamente seguire le regole
codificate dal marketing. Dice: “ma io sono solo una
piccola organizzazione, e pure volontaria. Che c’entra il
marketing?” A maggior ragione, cara la mia piccolina!
Vediamo un po’: hai pochi soldi, perciò non hai speranza
di emergere nel mare della ossessiva comunicazione
promozionale a cui tutti siamo soggetti; il tuo marchio
non rappresenta di per sé una garanzia di qualità e
dunque non puoi praticare prezzi elevati (mica c’è un
baffo disegnato o un coccodrillo o un nome illustre,
che da soli valgono un più 20%!) e nemmeno adeguati
alla proposta artistica; a proposito della quale (della
proposta), l’ignoranza è grande: se escludiamo alcuni
grandi nomi, la maggior parte del pubblico non distingue
“a priori” una utilitaria da concerto da un’auto di lusso
(tanti, per la verità, anche “a posteriori”; altrimenti non
si spiegherebbero certe fioriture di “nuovi Mozart”);
infine: come pensi che il pubblico ti valuti se organizzi
concerti in sale inadatte, magari rumorosissime, con
terribili sedie in vetroresina, pianoforti da ardere, magari
“agratis”, sperando che non entrino in troppi con il
gelato in mano? Potrebbe anche suonare Benedetti
Michelangeli risorto, che non se ne accorgerebbe
164 a p p e n d i c i
nessuno. Ecco, vedi? Abbiamo parlato di marketing
mix, delle famose “4P” in cui si articola, valide per i
formaggini come per la musica classica: il Prodotto (il
concerto), il Posto (dove si svolge), il Prezzo (del biglietto:
che non è dettato dal costo del prodotto o del servizio,
ma da quanto il cliente è disposto a pagare per averlo,
che può essere di più o anche di meno del costo. Per la
cultura, normalmente è di meno, molto di meno!), la
Pubblicità, comprendendo nel termine anche l’ufficio
stampa, le relazioni pubbliche, la ricerca degli sponsor.
Sarebbe dunque la Comunicazione, o se vogliamo la
Promunicazione, adattando chirurgicamente i nomi
allo schema delle “4P”. Non si sostiene con ciò che si
fa una buona stagione solo con tanti soldi, grandi sale,
eccellenti esecutori e prezzi da gioielleria. A parte che
anche queste condizioni non sono affatto una garanzia
di successo, il punto è che occorre studiare un mix
coerente tra le “4P”: date le risorse a disposizione, è
sbagliato investirle in cachet per il grande interprete se
non abbiamo un luogo adatto dove farlo suonare o se
non possiamo poi comunicare che ci sarà quel concerto.
Così pure, è sbagliato noleggiare un grande teatro per
riempirlo al 50%. E sul prezzo? Be’, lì il discorso si fa
delicato, dunque giriamo pagina.
industries; gli approcci e gli strumenti per il fund raising culturale.
Inoltre il ciclo di incontri Luoghi e forme di integrazione sociale della cultura, proposto nell’autunno 2007 dalla Fondazione Mario Del Monte, ha rappresentato un’occasione per aprire il dibattito su alcuni luoghi e progetti di grande
importanza per la cultura nella città di Modena.
A tutto ciò si legano altri due importanti strumenti di indagine e di consultazione che riguardano la dimensione culturale locale ed il benessere della
comunità. Il Centro di Analisi delle Politiche Pubbliche (CAPP) della Facoltà
di Economia “Marco Biagi” di Modena, in collaborazione con il Comune, la
Provincia e la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, ha realizzato “ICESmo2”
la seconda indagine sulla condizione economica e sociale delle famiglie della
provincia di Modena, che consentirà di scattare una nuova fotografia della
nostra società e di valutare il benessere dei modenesi comprendendo tra gli
elementi fondanti, come specificato anche in precedenza, le dimensioni legate
all’arte e alla cultura.
Il Comune di Modena, con l’organizzazione degli Stati generali della cultura,
ha inoltre avviato alcuni momenti di confronto e di riflessione in città con
oggetto l’offerta culturale cittadina, i luoghi della cultura, la capacità attratti-
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Finale, tesi con variazioni
La Promunicazione 2
Un buono benzina in omaggio al gentile pubblico
Terza P: il prezzo. Nessuno di noi è disposto a pagare i
servizi culturali al loro costo reale, e per molti di essi –
ovviamente – non sarebbe nemmeno giusto: biblioteche,
musei, ma anche teatri e mostre sono servizi pubblici,
proprio come la sanità o la scuola o l’illuminazione
delle strade, e dunque devono essere prevalentemente
a carico della collettività. Però chi usufruisce di servizi
culturali compie una scelta e gode di un privilegio, e
dunque è giusto che contribuisca in parte alla copertura
dei costi. Per studenti, anziani, indigenti si studiano
sconti e gratuità specifici. Per le attività teatrali questo
principio è assodato, invece per altri servizi prevale il
criterio della gratuità a tutti gli utenti. Il principio di un
doveroso contributo (e anche di un significativo sostegno
pubblico!) dovrebbe valere anche per le attività teatrali
organizzate da associazioni e soggetti non istituzionali.
Ma non è sempre così: una concezione “ingenua”
del fattore prezzo ha portato ad organizzare sempre
più singoli eventi e intere stagioni completamente
gratuiti, pensando che ciò costituisca un fattore di
avvicinamento di nuovo pubblico. Il che non avviene,
purtroppo: l’ingresso gratuito tende di per sé a svilire
ogni proposta, penalizza chi invece chiede al pubblico
un piccolo impegno, confonde e turba un mercato già
di per sé poco avvezzo a “fare i conti”. In più, l’ingresso
a pagamento è l’unico modo per contare con certezza
il pubblico presente, e ciò dovrebbe rivestire una certa
importanza per l’organizzazione. Soprattutto, non è vero
che la gratuità educa a frequentare i teatri: se diventa
una consuetudine e non un evento eccezionale (il che,
ovviamente, è ammesso) educa certamente ad andare
ai concerti (e alle mostre, e al cinema, ecc.)... ma solo
quando gli spettacoli sono gratuiti. Se la gratuità avesse
effettivamente questo effetto di aumento del pubblico,
perché allora non regalare un buono benzina a tutti
quelli che si presentano, per sviluppare così un grande
amore la musica? Il punto critico non è il rapporto tra
offerta e prezzo, ma la desiderabilità della proposta.
Ciò che è desiderabile solamente a costo zero, in verità
non è desiderato proprio per niente.
L’importanza della quarta P
La Promunicazione (il mix di attività relazionali e
informative già elencate) è decisiva nel marketing mix
delle attività musicali, soprattutto dei soggetti non
istituzionali e con una ancora breve tradizione alle
spalle: se infatti è vero che l’ignoranza verso la qualità
degli esecutori e anche sulla programmazione è molto
vasta (Prodotto), che c’è un livellamento verso il basso
del Prezzo (anche le istituzioni mantengono i prezzi più
contenuti possibile), che non c’è grande scelta dei luoghi
per la musica (Posto), ecco allora che la variabile che più
delle altre può fare la differenza è la quarta P: l’insieme
delle attività comunicative e promozionali. Progettare
e gestire bene la “quarta P” significa dare un’identità
riconoscibile all’organizzazione: nome, grafica, tono
di voce, varietà ma anche continuità di immagine;
significa inoltre spendere bene le proprie risorse. Come
organizzare e scegliere i mezzi di comunicazione è
argomento che merita una nuova pagina.
a p p e n d i c i 165
va dell’offerta culturale, l’innovazione, le imprese e la produzione culturale,
coinvolgendo tutti i soggetti interessati alla Cultura e al ruolo che essa svolge
nella vita della comunità cittadina e nello sviluppo della città anche dal punto
di vista economico.
Elaborazioni statistiche sul pubblico
Le associazioni culturali attive in campo musicale sono state coinvolte, oltre
che nell’indagine che riguardava la complessiva offerta culturale, anche
nell’elaborazione e somministrazione al pubblico del questionario sulle attività
di spettacolo dal vivo. La Gmi si è fortemente impegnata nell’elaborazione e
conduzione di queste due attività, attraverso l’attiva partecipazione alla Consulta della Cultura del Comune, organismo che rappresenta oltre 200 sigle
associative, di natura assai eterogenea, con lo scopo di favorire la nascita di
forme e strumenti di integrazione e coordinamento tra le Associazioni e le
Istituzioni. Per ora, bisogna dire, senza grandi risultati!
Oltre 400 dei circa 4500 questionari raccolti dal pubblico teatrale provengono
dagli spettatori dei concerti della Gmi, e rappresentano un importante elemento di conoscenza della composizione e dei gusti del pubblico. Pubblichiamo
di seguito alcune tabelle di sintesi delle risposte fornite ai questionari dagli
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Finale, tesi con variazioni
La Promunicazione 3
Quale delle due metà sto buttando via?
Diceva un famoso pubblicitario americano: “so che il
50% di quanto il mio cliente spende in comunicazione
è inefficace; il problema è che non so di quale delle
due metà si tratta”. Una strategia di comunicazione è
corretta se porta a scegliere gli strumenti più efficaci
per ottenere lo scopo che ci si prefigge. Per esempio,
consideriamo alcuni strumenti molto diffusi: la
pubblicità sui giornali, i manifesti, gli striscioni stradali.
Dati i numeri dell’affluenza, e la divisione abbastanza
netta tra il pubblico esistente (che normalmente si
“fidelizza” e torna) e il “non pubblico” (che di solito non
desidera e non è curioso), forse l’uso di questi mezzi è un
po’ come sparare alle zanzare con un cannone.
Certo, hanno una loro rilevante utilità: mostrano alle
Autorità che esistiamo e che operiamo, danno visibilità
agli sponsor, ci mettono sullo stesso piano degli altri
soggetti organizzatori (chi si azzarderà infatti mai a
rinunciare per primo al manifesto o alla locandina,
quella che i negozi detestano di affiggere in vetrina?).
Il successo di pubblico di una stagione cameristica
si misura peraltro su aumenti quantitativi modesti:
una media di 10, 20 presenti in più (paganti, e dunque
contati con certezza!). I dati nazionali Siae relativi al
2007 danno una media di circa 200 spettatori per la
cameristica, in Italia (compresi dunque i concerti delle
grandi istituzioni e dei grandi interpreti). Stiamo quindi
parlando di numeri piccoli, ma di percentuali rilevanti.
Per aumentare la media del pubblico di 10 spettatori
bisogna cercarli uno a uno, attivando gli strumenti del
cosiddetto direct marketing, o del marketing relazionale:
dall’invio postale dei programmi alla più comoda e non
166 a p p e n d i c i
costosa (ma meno diffusa) e-mail, al passaparola da
parte del pubblico esistente: con altri fini e altri numeri,
ce lo insegnano le discoteche, con il loro “pierre”, qual
è la strada per allargare una comunità di frequentatori
abituali. Da qualche anno le associazioni vanno in
questa direzione: per esempio, “volantinano” (bel verbo
desueto!) nei luoghi frequentati dal pubblico potenziale:
nelle biblioteche, all’informacittà, e soprattutto davanti
ai teatri maggiori, nelle sere di spettacolo. Quanto siano
efficaci queste forme di promozione non è definito e
misurato con certezza, ma esse hanno una indubbia
utilità. Naturalmente, la polenta dipende, in ultima
istanza, dalla qualità della farina a disposizione: se le
proposte comunicate sono episodiche o sgangherate, se
il materiale promozionale è poco comprensibile, se non
ci si costruisce pazientemente una identità, allora c’è
poco da fare; la comunicazione non risolve i problemi di
sostanza.
Non c’è, dunque, una Promunicazione giusta o sbagliata
in assoluto, ma solo relativamente al mix dei quattro
fattori “P” ricordàti.
E questo è l’ultimo tema, forse il più importante, che
richiede dunque un’altra pagina.
spettatori dei quattro concerti Gmi durante i quali sono stati distribuiti.
Un’avvertenza è d’obbligo: ha risposto al questionario circa la metà del pubblico
presente a ogni concerto; non essendo richiesto di compilare il questionario
una volta sola, sono molti i “soci sostenitori” (assiduamente presenti alle iniziative Gmi) ad averlo compilato due o più volte, anche perché maggiormente
motivati a rendere note le proprie preferenze e consuetudini, mentre persone
presenti in modo più saltuario possono avere trascurato la richiesta. Perciò,
molti dati sono da interpretare come rappresentativi non tanto del pubblico
medio, quanto del pubblico più affezionato.
Che cosa emerge dall’indagine?
Non è questa la sede per riportare i dati complessivi dell’indagine svolta, che
ha riguardato anche le principali Istituzioni teatrali modenesi e alcune altre
associazioni (per la precisione Fondazione Teatro Comunale di Modena,
Fondazione Emilia Romagna Teatro: Teatro Storchi e Teatro delle Passioni,
Gioventù musicale d’Italia - sede di Modena, Teatro dei Segni, Corale Gazzotti,
Grandezze & Meraviglie, Associazione Amici della Musica, rassegna VivaVoce),
raccogliendo un numero di risposte ai questionari abbastanza significativo della
composizione dei diversi pubblici.
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La Promunicazione 4
Mettere in comune la comunicazione
Riepilogando: la corretta strategia di Promunicazione
delle attività di cui ci stiamo occupando deve e può
limitare l’uso di strumenti di comunicazione di massa,
rivolti a un pubblico indistinto, ma richiede piuttosto
un grande lavoro nella ricerca delle singole persone a
cui rivolgere la propria proposta e nel contatto diretto
da attivare con ciascuna di esse. Sono molto utili
le tecnologie dell’informazione: posta elettronica e
siti Internet, che però raggiungono ancora solo una
parte del pubblico. È fondamentale, per ottenere una
comunicazione efficace, che essa sia costante nel tempo
e proposta non una volta sola, ma abbastanza spesso
da essere riconosciuta, tanto da conferire identità a chi
propone le iniziative e da entrare nell’agenda culturale
di ogni destinatario, il che è il primo passo per “fare
desiderare” l’esperienza.
Due sono i punti critici fondamentali da affrontare
in questo scenario: anzitutto, come costruire l’elenco
anagrafico dei destinatari? In secondo luogo, la
valutazione dell’impegno e dei costi: è sicuramente
più facile quantificare e documentare una campagna
di informazione fatta di affissioni e inserzioni rispetto
a una composta di contatti, e-mail, volantinaggi, ecc.
Ultima, fondamentale avvertenza: a esagerare si fanno
danni. Si può cioè essere indotti a promettere un
prodotto-servizio migliore di quello che si può offrire
effettivamente: a creare con la comunicazione una
aspettativa su qualità e afflusso di pubblico molto
superiori a quelli effettivi. Ma se poi ci si ritrova in 50,
a un concerto così così, non solo si è buttato ben più
del 50% dell’investimento in comunicazione, ma si è
anche pregiudicata in parte la propria credibilità. Si è
inoltre contribuito all’aumento del “rumore di fondo”
che disorienta il pubblico potenziale nella scelta e nella
valutazione. Sullo sfondo avanzano, uno all’anno, i
“nuovi Mozart”. A volte, è efficace proprio l’opposto:
sottolineare l’esclusività o la raffinatezza “per pochi” di
certe proposte genera interesse e successo.
Conclusione fin troppo ovvia: ma quanto sarebbe
utile qualche strumento “di sistema”? Iniziative di
formazione e di confronto tra i diversi soggetti, un
indirizzario condiviso, un luogo unico per l’acquisto
dei biglietti, qualche invio postale anch’esso comune
a più soggetti, ecc.? (Per ora, c’è solo il sito informativo
della Consulta della Cultura del Comune di Modena:
www.associazioniculturali.mo.it). Senza perdere
l’identità di ciascuno, ma sfruttando “l’indivisibilità
dell’informazione”. Come dicono gli economisti saggi: se
due persone si scambiano un dollaro, avranno sempre
un dollaro a testa, ma se si scambiano un’informazione
ciascuno di essi ne avrà due. Identico principio vale per
il consumo culturale di qualità: l’aumento dell’offerta,
delle opportunità, dei luoghi – naturalmente entro limiti
ragionevoli e purché avvenga in modo progettato e
duraturo nel tempo - non genera una polverizzazione del
pubblico, ma un suo aumento, a favore di tutti i soggetti
promotori, e favorisce la nascita e la crescita di altri
soggetti. È importante, però, avere qualche strumento
e luogo comune di confronto e seguire una certa “etica
della Promunicazione”. Le pagine a disposizione sono
terminate, ma si è anche giunti dove si voleva.
a p p e n d i c i 167
Dalle 457 risposte del pubblico della Gmi (su un totale di 4406 questionari
compilati nell’intera indagine) si identificano le seguenti caratteristiche.
• Tra coloro che hanno risposto, il 62,21% è pubblico femminile. Se si confronta questa percentuale con la composizione per genere della popolazione di
Modena e provincia si può notare una sovra rappresentazione per il pubblico
della Gmi delle donne ed una sottorappresentazione del pubblico maschile
(che a Modena e provincia sono rispettivamente il 51,86% e il 48,14%).
La collaborazione tra Gmi
e Istituto Superiore
di studi musicali
Vecchi - Tonelli
Modelli e possibilità
di sviluppo del sistema
musicale territoriale
Ivan Bacchi
direttore dell’Istituto Vecchi - Tonelli
risposte: 94,77% dei questionari
• Oltre ¼ degli spettatori che hanno risposto ha più di 65 anni (la media tra
gli abitanti della provincia è del 19%), circa il 35% è tra i 50 e i 65 (media
provinciale 20%). Pur con le cautele ricordate sopra, legate alle modalità di
somministrazione del questionario, si può affermare che il mancato ricambio
generazionale rappresenti uno dei problemi principali da affrontare (non solo
per la Gmi, ma per tutti i soggetti che organizzano stagioni di musica colta, e
che non seguono mode effimere o segmenti di pubblico molto piccoli).
risposte: 100% dei questionari
• Circa il 90% delle risposte è giunto da diplomati e laureati (questi ultimi,
circa il 50%). Si tratta di una percentuale molto alta, considerando il numero
non esiguo delle risposte. Se si confrontano queste percentuali con la composizione per titolo di studio della popolazione di Modena e provincia è possibile
notare per il pubblico della Gmi una sovra rappresentazione sia dei diplomati
sia dei laureati (che a Modena e provincia sono rispettivamente il 33,05% e
il 12,45%) ed una sottorappresentazione di coloro che sono in possesso della
licenza elementare e media (rispettivamente il 25,73% e il 28,77% a Modena
e provincia).
Se ne può forse dedurre che le stagioni Gmi siano abbastanza note e seguite
in un segmento definito, ma non piccolissimo, della popolazione modenese.
168 a p p e n d i c i
Duemilaotto, l’anno del ventennale, testimoniato anche dalla presente pubblicazione a
cura della Gmi, rappresenta pure per l’Istituto
Superiore di studi musicali “O. Vecchi - A.
Tonelli” un anno cruciale, uno snodo, che
sarà ricordato quale tappa fondamentale
della recente acquisizione di autonomia in
ordine al pieno riconoscimento che discende
dallo Statuto di cui la nuova Istituzione,
secondo il DPR di autonomia n. 132/07, si è
dotata. La recentissima nomina Ministeriale
del Dott. Franco Bellei a capo dell’importante
Istituzione musicale di Modena e Carpi suggella poi questo virtuoso percorso iniziato nel
2006 con la fusione delle due Sedi storiche.
La produzione musicale nei Conservatori,
pratica questa già ampiamente diffusa, oltre
alla ricerca musicale, anche in molte altre
Istituzioni analoghe, trova però nella storia
dei due ex Istituti musicali pareggiati una
serie di casistiche, iter e sviluppi veramente
interessanti. In particolare il legame col
territorio ha da sempre rappresentato la cifra
caratteristica di maggior rilievo dei due Istituti e ciò proprio in virtù dell’humus culturale
e sociale da cui le due realtà, ora omologate
nell’unica Istituzione, hanno tratto origine e
hanno nel tempo preso corpo. Se si potessero
poi analizzare le principali linee di sviluppo ed
indirizzo che nel tempo si sono realizzate in
ordine alle attività programmate dagli Istituti
e legate agli Assessorati di riferimento, si
noterebbe da subito quanto siano vari e
diversificati i format musicali e pedagogici
lì creati, spesso ad hoc, nel corso degli
anni. La stessa paternità, per certi aspetti
complementare nelle due sedi e suddivisa tra
assessorato all’Istruzione da una parte e alla
Cultura dall’altra, hanno di fatto “plasmato”,
conformando così l’attuale “Vecchi - Tonelli”
nella odierna e multiforme realtà, la quale è
andata esprimendosi attraverso l’operatività
e la formazione nelle scuole o in progetti
pedagogici piuttosto che attraverso la capillare diffusione di iniziative musicali integrate
negli istituti culturali della città. Da tutto ciò
risposte: 91,68% dei questionari
• Età e titolo di studio indicano già le condizioni professionali prevalenti:
pensionati (30% circa, una percentuale peraltro non molto distante da quella
media nell’intera popolazione di Modena e provincia che si attesta intorno
al 27,05%), impiegati e insegnanti (più del 20%), quadri e dirigenti (circa il
10,72%), liberi professionisti (10,02%): queste ultime categorie professionali
risultano essere sovra rappresentate rispetto alla popolazione di Modena e
provincia (17,35% impiegati e insegnanti, 4,21% quadri e dirigenti, 3,78%
liberi professionisti). Rispetto alla popolazione di Modena e provincia risultano
invece essere sottorappresentati gli operai (18,45% contro 1,86 del pubblico
della Gmi), gli studenti (12,23 contro 7,69 della Gmi) e gli altri lavoratori
autonomi (che comprendono gli artigiani, i commercianti, gestori, esercenti,
i collaboratori occasionali, continuativi e a progetto) (10,01% contro 6,53%
della Gmi).
risposte: 93,87% dei questionari
• Il reddito personale o familiare di coloro che lo hanno dichiarato non supera i 30.000 euro l’anno. “Nonostante ciò” – si potrebbe dire – oltre il 40% di
chi ha risposto è abbonato alla stagione Gmi; inoltre, coloro che ritengono il
prezzo del biglietto troppo basso sono più numerosi di coloro che lo ritengono
troppo elevato. Grazie del suggerimento!
non può altro che discendere, come naturale
proseguimento di questo processo in
divenire, un auspicabile rapporto di osmosi
tra ciò che la Gmi ha costruito nel tempo a
livello di reti culturali cittadine e, dall’altra
parte, una doverosa oltre che necessaria a
priori, offerta musicale tratta dall’importante
patrimonio umano, pedagogico, formativo ed
esperienziale che l’Istituto “Vecchi – Tonelli”
rappresenta in sé. L’universo dell’associazionismo poi, con tutte le proprie vitali ramificazioni poste in essere per sua stessa natura,
è senza dubbio un’efficace veicolatore di
informazioni e di cultura che ben si presta al
fine di porre in essere una offerta musicale
rispondente a specifiche esigenze e richieste
del territorio, sopratutto là dove invece la realtà Istituzionale risulta talvolta più limitata
in merito a tale mediazione col territorio e le
proprie peculiarità. Recente è inoltre il felice
perfezionamento di un protocollo di intesa e
collaborazione tra Gmi di Modena ed il “Vecchi - Tonelli”, tale Convenzione prevede la
reciproca comunione di idee, mezzi ed intelligenze al fine di creare una offerta musicale
integrata: dalla progettazione alla produzione musicale, passando attraverso contributi
per la redazione dei supporti informativi, alla
ricerca musicale per giungere alla coproduzione vera e propria. Va reso, a questo
punto, doveroso onore e merito, rispetto ai
prodromi che stanno alla base di tale idea,
al compianto M° Roberto Verti, il quale ha
lasciato senza dubbio un vuoto difficilmente
colmabile nell’Istituto musicale “Orazio
Vecchi”, ma, parimenti, altrettanto viva,
vasta ed attuale è la sua eredità, quanto mai
ancora avvertibile e pulsante. Sua fu infatti
l’idea di fondare internamente all’Istituto un
vero e proprio Laboratorio di Pubblicistica,
senza tuttavia l’accezione sperimentale o
teorica che il termine potrebbe denotare,
ma piuttosto con l’intenzione di creare una
vera e propria “bottega” in cui ad allievi
e docenti fosse dato modo di collaborare
fianco a fianco, rendendo innanzitutto “vive”
le materie curriculari e, nel contempo, porre
gli stessi studi così scaturiti in un contesto
di piena fruizione esterna alle mura della
sede istituzionale. L’evoluzione ed il prodotto
di tutto questo lavorìo avrebbe dovuto
associarsi in definitiva all’innalzamento
della qualità e della fruibilità delle proposte
risultanti dai materiali musicali elaborati.
Passando poi ad analizzare per sommi capi
l’attuale modalità di fruizione dell’offerta
concertistica non si può non notare come,
anche nella sua forma più semplificata,
a p p e n d i c i 169
risposte: 95,19% dei questionari
Se si osserva, inoltre, la modalità di ingresso, a fronte di un 33% che accede
in qualità di socio, ben il 55% è invece rappresentato da pubblico pagante la
sera stessa dello spettacolo.
risposte: 100% dei questionari
• Pur tenendo presente quanto segnalato in precedenza sulla probabile
compilazione del questionario più volte da parte dei soci (1/3 delle risposte
proviene da soci sostenitori), appare comunque evidente una consuetudine
di gran parte del pubblico.
risposte: 93% dei questionari
ha già compilato
il questionario quest’anno?
risposte: 89,50% dei questionari
170 a p p e n d i c i
no, è la prima volta
si
72,86
27,14
essa non può prescindere dall’esistenza
di un contenitore ben identificabile sia nei
contenuti musicali, nella qualità intrinseca,
nella sede più idonea per le rappresentazioni
e, non ultima, in una contestualizzata nella
veste grafica. Su questo fronte multiplo non
sempre l’Istituto è stato in grado di dare
risposte onnicomprensive, anche se negli
ultimi anni la problematica dell’offerta musicale è stata affrontata in modo più organico
e meno frammentario rispetto al passato.
Un elemento di novità e per certi versi assai
interessante è costituto dalla proliferazione
di “contenitori”, assai vitali, che hanno saputo ben interpretare la richiesta ed il bisogno
di cultura coniugata tuttavia a contesti
socializzanti rispetto al modo di vivere gli
eventi da parte del pubblico. Il riferimento
alla modalità “Festival” è chiaro e il fatto
che ciò costituisca un fenomeno catalizzante
per migliaia di persone dovrebbe in sintesi
indicare un format che, una volta sfrondato
dagli eccessi numerici del pubblico che mal
si coniugano con le caratteristiche “acustiche” degli strumenti convenzionali, può
essere quanto mai idoneo a diffondere, oltre
che prodotti musicali di qualità, anche un
valore aggiunto che Istituzioni come la Gmi
e il “Vecchi - Tonelli” posseggono per loro
stessa intima costituzione. L’altro versante
su cui occorrerebbe ricollocare l’offerta
musicale è quello legato alla scelta di spazi
fisici contestualizzati e contestualizzanti, idonei ad ospitare eventi musicali, cercando per
quanto possibile di non cadere nell’errore di
accomunare ogni proposta a siti anonimi da
questo punto di vista. Persino la scelta errata
di luoghi già deputati tradizionalmente a tali
finalità come un teatro o una Chiesa, se non
correttamente contestualizzati, rischia di
tramutarsi, per lo spettatore, nella sensazione di trovarsi in un non-luogo indifferenziato
del contesto urbano cittadino e senza il
necessario coinvolgimento a monte. Si
vorrebbe in sostanza creare a tutti i livelli un
valore aggiunto che faccia sì non tanto di
rincorrere il sensazionalismo a tutti i costi o
le tendenze temporanee, quanto piuttosto
l’esigenza di adeguarsi alle mutate modalità
di fruizione rispetto agli eventi musicali, cosa
che oramai appare in tutta la sua evidenza
analizzando qualitativamente e quantitativamente le platee in occasione di molti eventi
musicali. Questa è la sfida, a mio avviso, che
due Istituzioni storiche quali la Gmi e l’Istituto Superiore di studi musicali “O. Vecchi - A.
Tonelli” dovrebbero cogliere, fortificandone
in tal modo gli intenti e le potenzialità.
una domanda a
“
Carlo Guidetti
per molti anni direttore di palcoscenico al Teatro
Comunale di Modena, è oggi titolare di una
impresa di organizzazione tecnica di eventi teatrali,
incaricata tra l’altro di gestire i servizi tecnologici
teatrali dell’Auditorium Biagi.
Secondo lei la qualità e i servizi delle sale
da concerto modenesi, confrontate con
quelle delle altre città che lei professionalmente frequenta, sono adeguati? In
particolare, ritiene necessarie modifiche e
miglioramenti all’Auditorium Marco Biagi?
• Abitudine, fiducia e genere di spettacolo sono tra le motivazioni più frequenti
che hanno avvicinato il pubblico alla Gmi.
risposte: 99.34% dei questionari
Sarà interessante verificare se anche il pubblico degli altri enti e istituzioni
coinvolti nell’indagine presenti una fedeltà che tende a sconfinare a volte
nell’abitudinarietà delle scelte (il 30% circa dei compilatori dichiara di assistere
al concerto “per abitudine”), forse dovuta anche a carenza di sufficienti informazioni sulla varietà e l’accessibilità del panorama di proposte esistenti. È tuttavia
da notare come gran parte del pubblico motivi la propria presenza soprattutto
con la fiducia riposta nell’associazione o con il genere dello spettacolo.
Da notare inoltre la provenienza del pubblico, che per ben il 25% risiede nel
centro storico e per il 46,23% proviene da Modena fuori centro.
Modena si può considerare in una fascia
media, quanto ad attrezzature e logistica,
ma ci sono città più e meglio attrezzate,
a cominciare dalla vicina Reggio Emilia.
Lo Storchi non è molto adatto per attività
musicali, essendo nato più per prosa e
varietà, il Michelangelo è un cinemateatro. A parte il teatro della Fondazione
San Carlo (un gioiello, ma disagevole
per l’assenza di servizi indispensabili)
restano il Comunale e da un paio di anni il
Biagi, che però richiede alcune modifiche,
secondo me, per essere considerato un
buon auditorium.
Anzitutto il palco, che va rialzato sia per
motivi di visibilità sia per motivi di acustica: se non c’è amplificazione, è evidente
che la voce o il suono “corrono” poco. La
stessa conchiglia acustica realizzata è un
po’ bassa e - ma questo è un problema
non più risolubile -, le prime file di sedie
sono troppo vicine. Le americane per
le luci, sempre a causa della conchiglia
acustica, sono state collocate troppo
indietro, sulle sedie e non sul palco, e ciò
rende assai difficile annullare le ombre sui
musicisti. Una carenza, che non riguarda
solo le attività musicali, è l’assenza di
adeguati luoghi di ricovero e deposito per
i materiali.
Occorre poi portare all’interno della sala
cavi e prese audio ed elettriche, ora
presenti solo all’interno della cabina di
regia insonorizzata, dalla quale è dunque
impossibile regolare l’eventuale amplificazione di uno spettacolo.
Vorrei approfittare di questa occasione
per qualche considerazione generale sui
luoghi della musica e del teatro a Modena.
In generale, un auditorium per una città
e per un insieme di offerte come quello
esistente a Modena, deve essere molto
efficiente, molto flessibile e molto semplice da utilizzare. E qui bisogna dire che a
risposte: 92,78% dei questionari
a p p e n d i c i 171
• I canali di informazione del pubblico sono molto diversificati; si può tuttavia affermare che prevalgono gli strumenti che raggiungono un pubblico
“fidelizzato”, che già conosce la Gmi: programmi inviati a casa e “passaparola”
personale. Sarebbe interessante seguire nel tempo l’evolversi della penetrazione di nuovi strumenti, come Internet, o la forza che mantengono i mezzi
più tradizionali, a tutt’oggi ancora significativi, come la stampa quotidiana e
periodica e, soprattutto, l’invio postale.
risposte: 96,28% dei questionari
Gli amici ed il partner, inoltre, sono coloro con i quali ci si reca con più frequenza agli spettacoli.
risposte: 100% dei questionari
• Il pubblico della Gmi è “abbastanza” propenso ad assistere ad altre forme
di spettacolo dal vivo (la risposta riceve oltre il 20% di preferenze su ben sei
item), benché mostri una spiccata predilezione per la musica classico-romantica
(più ancora della percentuale di scelta, si noti la percentuale dei rispondenti,
assai superiore a quella di chi si è pronunciato su altre forme di spettacolo).
Percentuali tutt’altro che marginali segnalano una forte attenzione alla musica jazz e contemporanea, oltre che – ovviamente – alla musica più antica e
all’opera lirica.
172 a p p e n d i c i
Modena manca uno spazio a disposizione
di gruppi, associazioni, enti che producono
e operano - magari non continuativamente - dotato delle attrezzature necessarie
e dei professionisti competenti che diano
supporto agli organizzatori e facciano funzionare la struttura. Mi pare che nessuno
dei progetti ora allo studio: dall’ex Amcm
al S. Agostino all’ex cinema Principe si
proponga come prioritaria questa esigenza
strutturale della città, ma rispondano tutti
a bisogni e interessi parziali e circoscritti,
secondo la logica “una struttura per un
utilizzatore”, secondo il peso e la capacità
di pressione di ogni ente coinvolto. Ciò
può provocare sprechi e inefficienze e
comunque toglie possibilità e spazi per
nuove forze e nuove proposte. Perché, ad
esempio, all’ex Amcm non si pensa di realizzare un modello di teatro - auditorium
polifunzionale (capienza modulabile, palco
a scomparsa, fruibilità ampia e aperta a
diversi soggetti)?
Una fenomeno analogo si evidenzia in
modo solare nelle strutture temporanee
dedicate alle attività estive. Ogni estate a
Modena, che non ha le distanze cittadine
di New York, si montano e smontano a pochi metri di distanza, spesso più volte nello
stesso luogo fisico (Piazza Grande, piazza
Roma, parco Ducale, ecc.), costose tribune, palchi e sedie per iniziative che invece,
a rotazione, potrebbero andare in uno-due
luoghi, dedicati a proposte delle istituzioni
pubbliche ma anche ai privati e alle associazioni che offrono spettacolo e cultura
(dal Festivalfilosofia ai concerti delle radio,
ecc.). Una struttura montata da giugno
a settembre potrebbe offrire maggiore
qualità e servizi e affidabilità (per esempio,
potrebbe essere un palco coperto). Esiste
poi un grande luogo, centrale, dotato di
tribuna coperta in muratura, con parcheggi
nelle immediate vicinanze, senza barriere,
pubblico e disponibile, nato proprio per
ospitare eventi di carattere spettacolare: è
il parco Novi Sad, chissà perché così poco
utilizzato.
teatro
di prosa
teatro danza opera lirica
contemp.
e sperim
musica
antica/
barocca
musica
classico/
romantica
musica
contemp.
pop,
rock,
folk, blues
Che genere di
spttacolo preferisce?
teatro
di prosa
%
%
%
%
%
%
%
%
%
%
%
%
per niente
12,68
32,68
25,17
14,95
13,82
5,33
12,28
9,03
16,17
17,9
22,18
50
jazz
balletto
danza
altro
poco
12,68
23,35
16,08
18,27
10,2
4,06
15,79
11,61
13,91
17,59
18,18
0
abbastanza
22,83
16,73
24,48
24,25
18,09
8,88
24,91
20,32
25,94
16,98
17,82
10
molto
26,81
16,73
16,43
18,27
24,67
18,78
30,88
33,55
22,56
22,84
19,64
10
moltissimo
25
10,51
17,83
24,25
33,22
62,94
16,14
25,48
21,43
24,69
22,18
30
Total
100
100
100
100
100
100
100
100
100
100
100
100
%rispondenti
60,39
56,24
62,58
65,86
66,52
86,21
62,36
67,83
58,21
70,9
60,18
2,19
• L’indagine evidenzia, nel suo insieme, che il pubblico (almeno, coloro che
hanno risposto) presenta qualche caratteristica propria di un “club”: un gruppo
di persone affezionate e soddisfatte, mentre i nuovi spettatori giungono “per
cooptazione” e consiglio da parte dei “già aderenti”.
• Questo stato di cose indica come sia prioritaria la necessità di sviluppare attività promozionali, pur nella consapevolezza che è molto difficile “incuriosire”
e sollecitare il “desiderio di provare”. La Gmi sperimenta da sempre modalità
innovative della forma - concerto (come i Concerti aperitivo o Piani diversi)
ed è da sempre favorevole ad ogni forma di integrazione e collaborazione
tra i diversi soggetti che propongono musica di qualità riguardanti luoghi e
modalità dell’informazione, la promozione, la biglietteria, il coordinamento
dei calendari, l’utilizzo delle sale.
Proposte di criteri
per valutare le attività
di spettacolo
di Mauro Bompani
L’obiettivo di questo intervento nell’Almanacco dei
vent’anni è di proporre, in modo del tutto soggettivo e
personale, alcuni strumenti di lavoro a chi organizza e a
chi finanzia o valuta attività culturali (in particolare, di
spettacolo dal vivo).
Nei suoi vent’anni di vita la Gmi non ha sistematicamente utilizzato quanto qui descritto: tuttavia ci siamo
sempre posti - ogni anno, quasi ad ogni concerto - gli
interrogativi per i quali i modelli qui proposti sono stati
ipotizzati.
La formalizzazione di strumenti di analisi e valutazione anche diversi da questi, ovviamente - potrebbe facilitare
l’individuazione di risposte chiare, favorire un’autovalutazione preventiva della programmazione e quindi degli
esiti del lavoro svolto, oltre a costituire una possibile griglia a disposizione degli enti che rendono possibili ogni
anno le attività di organizzazione e proposta culturale.
È solo apparente, a mio parere, l’“ovvietà” di talune indicazioni derivate dai modelli qui proposti: quante volte,
per esempio, assistiamo a clamorosi errori di valutazione
riguardanti il richiamo di pubblico di un evento?
Quante volte abbiamo sbagliato a fissare i prezzi dei
biglietti? Quante volte il budget previsto si è dimostrato
errato per difetto o per eccesso, o male distribuito?
Quante volte abbiamo sprecato energie e denaro per
promuovere eventi che invece “si promuovevano da sé”,
per il richiamo che avevano, o viceversa che erano talmente “di nicchia” da rendere inutili gli investimenti in
promozione? Dunque, non è per nulla “ovvio” cercare
di connettere tra loro programmi, esecutori, pubblico,
prezzi, logistica, attraverso qualche strumento previsionale che sia minimamente attendibile. Ovviamente, non
c’è griglia di analisi preventiva che tenga: nessun soggetto è stato, è o sarà esente da simili errori, e dunque lo
sforzo di ridurli al massimo va costantemente perseguito.
Penso che - di norma - si possano limitare gli insuccessi
(intesi come rilevante difformità degli esiti rispetto alle
previsioni) anche grazie all’uso “spontaneo” di strumenti
previsionali e analitici come quelli che qui si propone di
formalizzare e via via affinare nel tempo.
Come si vedrà, si tratta di proposte abbozzate, che richiedono un forte lavoro di concretizzazione (individuazione
di indicatori, scale parametriche, algoritmi), che supera
le mie competenze. Però, non sarebbe male se qualcuno
ci provasse, a tessere le fila di questo lavoro di “oggettivazione” della valutazione delle attività di spettacolo.
Un prerequisito: l’analisi SWOT
L’analisi SWOT considera i punti di forza (Strenght) e
di debolezza (Weakness) interni a un soggetto collettivo
qualsiasi, nonché le Opportunità (Opportunities) e le
174
minacce (Threats) che il contesto esterno gli pone di
fronte.
Un’analisi SWOT serve a dare forma “oggettiva” a considerazioni e valutazioni soggettive, in mancanza di riscontri reali misurabili (se questi ci sono, tanto meglio, ovviamente!). Sta al lettore giudicare se si tratta, nel caso qui
proposto, di un puro espediente retorico-fantastico, o se
ciò che qui si afferma, sulla base dei 20 anni di attività
della Gmi, trovi rispecchiamento nella realtà.
L’analisi SWOT (che dunque in italiano sarebbe FDOM,
ma tale acrostico non è usato) offre dunque indicazioni
per “sfruttare le Opportunità facendo leva sui propri
punti di Forza per evitare le Minacce superando le Debolezze”. Essa non è dunque solo una statica fotografia,ma
sollecita specifiche dinamiche operative.
L’applicazione qui proposta è relativa in particolare
all’attività della Gmi modenese, benché molte affermazioni siano in generale riferibili al mondo dell’associazionismo culturale.
A mio parere la natura e la storia della Gmi le hanno
finora consentito di evitare alcuni dei rischi e delle minacce più insidiosi che incombono sulle associazioni
culturali (ma anche di volontariato in generale), mentre
ne ha fatti emergere altri, più specifici. Anche la colonna
delle “positività” (punti di forza e opportunità) è popolata da considerazioni valide sia in generale per le associazioni culturali sia nella specifica fase di vita attuale della
Gmi modenese.
Come appare evidente dalla lettura della matrice, l’eventuale elemento di interesse dell’analisi sta nel rapporto
tra le caratteristiche di uno specifico soggetto (la Gmi
modenese) e quelle comuni a una intera “categoria” di
soggetti più o meno analoghi (le associazioni culturali).
Sarebbe di un certo interesse se altri soggetti del volontariato culturale volessero misurarsi con questo strumento
di analisi, che potrebbe dunque diventare anche fonte
di proposte per consolidare e migliorare il panorama
delle scelte di politica culturale, ma anche la capacità del
mondo associativo (penso alla Consulta della Cultura del
Comune di Modena, ad esempio) di avanzare richieste e
proposte alle istituzioni, ecc.
Forse, anche i soggetti finanziatori, pubblici e privati,
sentono l’esigenza di strumenti per valutare complessivamente le iniziative che richiedono sostegno, senza
limitarsi a considerarne i dati meramente quantitativi
o - all’opposto - scegliendo l’erogazione di contributi in
modo indiscriminato o eccessivamente soggettivo.
Una analisi di tipo SWOT (o comunque secondo un modello condiviso, che consenta di valutare le caratteristiche e i limiti dei soggetti organizzatori), seppure necessaria, non è comunque sufficiente a fornire gli elementi
essenziali di valutazione della bontà complessiva di una
iniziativa, essendo rivolta prevalentemente a sostenere
decisioni e valutazioni strategiche, mettendo in relazione
caratteristiche del soggetto organizzatore con il contesto
esterno di riferimento, e deve essere opportunamente
integrata da strumenti di valutazione della capacità programmatoria e degli esiti operativi delle attività progettate e organizzate, come ipotizzato nel paragrafo seguente.
ANALISI ESTERNA
ANALISI INTERNA
ANALISI SWOT DELLE ATTIVITÀ DI VOLONTARIATO CULTURALE
In nero: il volontariato culturale in generale
In rosso: l’esperienza specifica della Gmi Modena
Forza (FdaO)
I punti di forza consentono di sfruttare le opportunità esterne
Debolezza (-DxO)*
Fattori interni che impediscono di cogliere le opportunità
• Passione - entusiasmo
• Bassi costi
• Basso prezzo per il pubblico
• Flessibilità progettuale e gestionale
• Fertilizzazione delle competenze
Competenze ed esperienze diverse si sommano nell’Associazione
• Immagine
Coerenza e durata nel tempo della costruzione di immagine
• Soggetto nazionale
Gmi è parte di una rete nazionale e internazionale,
il che è un punto di forza
• Discontinuità progettuale
• Incertezza sulla continuità del volontariato
• Dilettantismo/Presunzione
A volte le associazioni non riescono a superare limiti connessi alla nascita
su una base di pura passione e non sviluppano le competenze necessarie
a rimanere in vita e a svilupparsi
• Logica di clan/nicchia
• Scarsità di risorse materiali
• Monosponsor
• Insufficiente “peso” verso l’esterno
• “Rumore” dell’offerta generale
• Scarso confronto con mercato - pubblico
Sottovalutazione della necessità di essere trasparenti verso il pubblico,
e dunque “contestabili”
Opportunità (FvsM)
Possibile utilizzo dei punti di forza contro le minacce esterne
Minacce (-DvsM)
Ridurre le debolezze, per evitare che le minacce si trasformino in negatività
• Innovazione
di cui il volontariato culturale è generalmente portatore
• Rete diffusa delle associazioni
• Copertura di spazi culturali vuoti
Nel caso Gmi: la musica da camera
• Attrazione risorse
In generale, il volontariato attiva risorse private per fini
socialmente utili. Gmi “attira” a Modena anche risorse
nazionali, tramite l’associazione nazionale
• Diversificazione/educazione/aumento del pubblico
• Implosione “da crescita”
L’Associazione assume dimensioni tali da richiedere
una struttura organizzativa che non le è possibile avere
• Perdita sponsor
• Soggettivismo e leaderismo
• Entropia creativa
• Delirio di onnipotenza
Scambiare la propria passione per eccellenza
• Didattica - “paternalismo”
Un atteggiamento pedagogico rischia di diventare manipolatorio nei
confronti del pubblico
• Stanchezza dei “fondatori”
• Stanchezza del pubblico
di fronte all’iterazione di proposte che non tengono conto dei suoi desideri
* Sui fattori di debolezza, in particolare, potrebbe incidere molto positivamente un supporto di formazione e servizi fornito dall’ente locale, come è avvenuto per il volontariato sociale
Un sistema di radar
Come prevedere/programmare eventi singoli e stagioni di
spettacolo? Come valutarne l’esito?
Quando possiamo dire: “questa stagione (o questo concerto, o questa rassegna) è stata un successo?”
Come tenere insieme i diversi criteri di valutazione (pubblico pagante, qualità della proposta, tasso di innovazione,
adeguatezza della logistica, bilancio economico, ecc.)?
Domanda ancora più difficile: come formulare la previsione di un evento o di una stagione (dal budget al pubblico,
dal prezzo dei biglietti alla sede da individuare, ecc.)?
Si è detto che non basta, per questo, elaborare una analisi
SWOT, anche se è fondamentale interrogarsi con obiettività sui diversi aspetti che riguardano la propria attività nel
contesto in cui si sviluppa. Oltre a ciò, è indispensabile per
gli organizzatori di attività culturali programmare e valutare tenendo contemporaneamente conto di aspetti oggettivi
immediatamente quantificabili e anche di elementi soggettivi, qualitativi, sui quali sia la previsione sia la valutazione
post evento non sono di immediata misurabilità.
Il difficile è appunto prevedere e valutare questo mix di
elementi misurabili (traducibili in valori monetari o almeno numerici) e di fattori valutabili solo con i parametri
soggettivi della novità, del prestigio, dell’immagine, della
ricchezza - appunto - culturale. Insomma: vale più un concerto di rara e aristocratica fattura, con 50 paganti, o una
serata di valzer e ouverture popolari con 500 persone?
Alla Gmi abbiamo organizzato, in questi 20 anni, sia l’uno
sia l’altro, cercando di fare sì che il primo non fosse mai
troppo aristocratico e il secondo mai “sbracato” e badando,
soprattutto, a non confondere l’uno con l’altro, nel progettarli! Tuttavia errori, limiti, ripensamenti non sono mancati,
e sono testimoniati in questo Almanacco sia dal riepilogo
di ogni stagione realizzata, sia dai dati di sintesi contenuti
nell’Appendice su evoluzione del prezzo dei biglietti e andamento delle presenze del pubblico pagante.
Proprio per tenere meglio sotto controllo i diversi fattori si
propone il modello seguente, mutuato dai grafici denominati “radar”.
Prima di ogni evento sarà utile formulare un “radar di valutazione dell’esecutore”, e accanto ad esso un “radar di
previsione dell’organizzazione”. Un terzo radar, realizzato
post evento, consentirà di valutare gli scostamenti in modo
attendibile e produrrà indicazioni utili per migliorare le
attività successive. Ovviamente, occorrerà una considerazione complessiva degli eventi di una intera stagione (o di più
anni) per trarre indicazioni di valore strategico, verificandone anche la coerenza con l’analisi SWOT descritta sopra.
175
I pentagrammi
La proposta evidenzia cinque item, tra loro in relazione, sia
per l’esecutore sia per l’organizzatore. Non è detto che i
fattori maggiormente critici da considerare siano proprio
quelli qui proposti, sempre e comunque (né che debbano
essere proprio cinque, invece di quattro o sei). Un po’ per
celia, un po’ perché sembra un numero “giusto” di fattori,
si propone qui un sistema di radar pentagonali, che possiamo ridenominare - per celia, appunto - “pentagrammi”.
Pentagramma dell’esecutore (fig. 1)
Anche se i dati relativi all’esecutore sono più facilmente
“oggettivabili” delle previsioni organizzative, tuttavia questo pentagramma è sotto certi aspetti aleatorio; per alcuni
item l’elemento soggettivo è molto forte (“fama/notorietà”
e “qualità attribuita”): essi possono essere soggetti a una
quantificazione solo se non ci si riferisce tanto a ciò che
pensano gli organizzatori, ma piuttosto a ciò che si dice
dell’esecutore nel mondo degli esperti, della critica e dei
media (concorsi vinti in caso di giovani, curriculum concertistico, ecc.): l’organizzazione di un evento o di una
stagione non dovrà – in altre parole – essere la semplice
proposta di un “gusto personale” dell’organizzatore, ma
terrà conto anche – in certa misura – dei pareri della critica e della fama consolidata degli esecutori (si tratta di evitare quelle che nell’analisi SWOT sono definite “minacce
di soggettivismo” e “delirio di onnipotenza”, che possono
enfatizzare debolezze quali la “logica di clan e di nicchia”).
Semplificando davvero molto, si può dire che il pentagramma dell’esecutore tenda a dare una rappresentazione
articolata visivamente delle caratteristiche intrinseche
dell’evento stesso, in base alle quali definire modi e forme
della sua proposta al pubblico potenzialmente interessato.
Figura 1 Pentagramma dell’esecutore (o degli esecutori,
nel caso del pentagramma dell’intera stagione)
Ele
men
ti soggettivi
notorietà/fama
riconosciuta
Pentagramma previsionale dell’organizzazione (fig. 2)
Esso presenta margini di incertezza particolarmente ampi
in due item: “pubblico atteso” e “importanza dell’evento”
per l’organizzazione e per l’eventuale sponsor.
Due sono le caratteristiche da ricercare in un pentagramma previsionale: la copertura dell’area più vasta possibile
(indice della ricerca del migliore esito possibile per quello
specifico evento) e la ricerca della maggiore regolarità del
pentagono (indice di un equilibrio tra i diversi fattori).
Figura 2 Pentagramma previsionale (del concerto o della rassegna · stagione)
Pr
e
io
vis
ggettive
ni so
pubblico atteso
importanza
dell’evento
prezzo
del biglietto
logistica
individuata
Pia
nificazione ogge
ttiv
a
budget
stanziato
Va da sé che entrambe queste caratteristiche sono più significative se la previsione è effettuata non sul singolo evento
ma sull’intera stagione (presupponendo identici il luogo
di svolgimento, il materiale promozionale e il prezzo del
biglietto per eventi tra loro diversi, e dunque ricercando un
equilibrio medio tra tutti quanti).
Il punto difficile è la “taratura” delle bisettrici dei due pentagrammi, finalizzata ad ottenere pentagoni abbastanza
regolari, introducendo scale di misura di quantità tra loro
Figura 3 Scale di misura errate producono irregolarità
fascia
di prezzo
consueta
dei concerti
dell’esecutore
qualità attribuita
logistica
richiesta
dall’evento
costo totale
(cachet, viaggio,
promozione)
Elem
176
emti oggettiv
i
La regolarità del pentagono è collegata strettamente alla costruzione
di scale di misura, per singoli item, tra loro comparabili. È anche
ipotizzabile un “cambiamento di scala” coerente con le caratteristiche del concerto (o stagione). Per esempio, il massimo numero
di spettatori previsti per un concerto rock non sarà lo stesso di un
concerto di musica da camera.
diverse e una ricerca di graduazione della qualità e della
notorietà/fama o immagine che è assai ardua da elaborare
metodologicamente (fig. 3). Ma qui sta anche il sale della
sfida posta da questo modello: cercare di tenere insieme, e
di dare “regolarità geometrica” a elementi normalmente valutati del tutto separatamente, il che è uno dei motivi fondamentali della difficoltà a capire e fare capire che non esiste
un metro unico di misura del “successo” di un evento o di
una stagione: non il costo di per sé, non il numero di spettatori paganti, non la ricercatezza del repertorio o la qualità
riconosciuta degli interpreti, ma una valutazione complessiva di tutti questi (e altri) fattori e la capacità di prevederne
correttamente il mix, in relazione con le consuetudini di
comportamento del bacino d’utenza a cui ci si rivolge. L’utilità di realizzare, oltre al pentagramma di previsione dell’organizzazione, anche il pentagramma dell’esecutore, consiste
nella possibile riduzione del margine di errore previsionale:
inserire gli stessi item (o item tra loro correlati biunivocamente) nei due pentagrammi consente di sovrapporre le due
figure, traendone utili indicazioni “visive” sui possibili errori
di previsione.
Figura 4 Sovrapposizione dei pentagrammi dell’esecutore e previsionale
Figura 5 Pentagramma post evento (o post stagione)
pubblico atteso in rapporto
al pubblico effettivo
valutazione
qualità
percepita
(da sponsor,
pubblico,
media,
organizzatori)
valutazione logistica
(qualità dell’acustica,
posti occupati in
rapporto ai posti
disponibili)
valutazione
prezzi (biglietti
invenduti,
reclami,
richieste omaggi
e riduzioni)
costo sostenuto
in rapporto al budget
stanziato
capacità di cogliere adeguatamente le esigenze del pubblico
e di offrire risposte adeguate, il che è ciò che correttamente
si può definire come il “successo” di una attività culturale.
Infine, confrontare sistematicamente previsioni e risultati
rende l’organizzazione trasparente a se stessa e ai propri
referenti, ne rende “contestabili” - e perciò stesso anche
condivisibili - i risultati effettivamente ottenuti. Che non
sono - ahinoi - quelli che ognuno pensa di meritare, ma
quelli che le proprie capacità e le condizioni di contesto
gli permettono di conseguire. L’importante, appunto, è
saperli prevedere abbastanza correttamente, per essere in
grado di migliorarli.
Questo è l’unico tipo di pentagramma sul quale ho provato a comporre qualche cosa, dopo venti anni di volontariato musicale.
L’obiettivo da perseguire è di sovrapporre quanto più esattamente possibile il pentagramma di previsione a quello
dell’esecutore. Quanto maggiore è l’area non in comune,
tanto maggiore è “il rischio” previsionale, e dunque il possibile errore (ad esempio, prenotare una sala da 500 posti
per un evento che normalmente conta 100 spettatori).
Pentagramma post evento (fig. 5): si valutano e si calcolano gli scostamenti rispetto alle previsioni, sullo stesso
modello grafico del pentagramma previsionale. La somma
degli scostamenti dei singoli eventi ci dà, ovviamente, la
misura del successo di una rassegna o di una stagione musicale. Ultima considerazione: la corretta capacità previsionale non ha solo un evidente risvolto “tecnico-economico”,
relativo alla capacità che ne deriva di investire le risorse
adeguate alle caratteristiche che l’evento avrà, evitando per
esempio di “sparare alle zanzare con il cannone”; essa fornisce anche informazioni importanti sul progetto culturale
e sull’idea che sta dietro l’evento o la stagione, misura la
177
Libammo, libiamo e liberemo
Se la ricostruzione dei vent’anni Gmi deve essere
completa, che lo sia fino in fondo. Pubblichiamo dunque l’elenco e la top list dei cocktail
serviti nei primi anni dei concerti aperitivo, e
l’elenco dei vini serviti a partire dalla stagione
1995-1996. Quest’ultimo è incompleto, perché
non abbiamo conservato i vuoti; invece, dei
cocktail, abbiamo conservato le ricette, che vi
proponiamo. Alcuni esperti vedranno attribuiti
ad alcuni intrugli alcoolici nomi improbabili e
di fantasia. È esatto: per anni abbiamo adattato
i nomi degli aperitivi ai programmi, qualora
non fossero “già esistenti in natura” (tipo: il
Manhattan con Gershwin, il rosolio con il Salotto
Ottocento, la sangria con De Falla). Dal 1995,
a causa dell’aumento del pubblico - e anche
per la salvaguardia epatica dei soci - siamo passati all’offerta di vini di qualità.
Per la verità, l’offerta non è nostra, ma dell’enoteca Compagnia del Taglio, e
della titolare Marina Bersani, che non è uno sponsor da poco: se calcoliamo
una media di 10 bottiglie di vini selezionati per ogni concerto, per 10 concerti
aperitivo ogni anno, per 14 anni, fa 1.400 bottiglie, che in enoteca si servono
a 4-5 euro al bicchiere. Be’, grazie Marina! Su questa strada si è inoltrato, da
quattro anni, Luigi Boni, produttore di vino (e di aceto) in quel di Pazzano,
ora con il marchio Bonluigi (già Villaboni). Non è che il pubblico beva sempre
di più, è che è aumentato di numero, e dunque occorreva un rabbocco. La
singolarità di Boni è la produzione di vini “a km zero”, realizzati esclusivamente
con uve coltivate in loco.
Se volete sapere chi glielo ha fatto fare, leggete le loro testimonianze.
Da alcuni anni si è affermata l’attenzione ad una offerta “ecologica e sostenibile”
dell’aperitivo, con il contributo che la condotta modenese di Slow Food ha
fornito all’Associazione, consigliando prodotti e aziende del nostro territorio.
Abbiamo così servito formaggi derivati dalla “vacca bianca” modenese, razza
in via di estinzione per la quale Slow Food sta combattendo, pare vittoriosamente, una forte battaglia di tutela; o salse e salumi derivanti da tecniche e
prodotti del territorio, elaborati da piccoli produttori attenti alla qualità e a
alla conservazione delle migliori tradizioni.
Se però qualcuno preferisce le patatine e le arachidi industriali, nessun
problema: se le può portare da casa. Vorrà dire che gli faremo ascoltare, per
coerenza, solo la musica delle pubblicità televisive.
Dalla stagione 2007-2008 anche la solidarietà internazionale ha fatto il suo
ingresso alla Gmi: torte salate e dolci sono realizzati e proposti dalla Bottega
d’Oltremare, che da anni promuove a Modena il commercio equo e solidale
con i Paesi del Sud del mondo. Anche di queste forniamo gli ingredienti.
Insomma, come ben argomenta Antonio Cherchi, il fiduciario della Condotta
Slow Food di Modena: la buona musica si accompagna benissimo al buon bere
e al ben mangiare; in entrambi i casi si tratta di armonie del gusto. Non si poteva dunque trascurare questo “secondo tempo” dei nostri concerti aperitivo,
che abbiamo qualificato e sviluppato negli anni. Se poi per qualche spettatore
si tratta di eventi composti da “un aperitivo a prezzi modici, e c’è anche un
concerto gratis”, pazienza.
Basta che non siano in troppi a pensarla così.
Ci ha accompagnato, negli anni più recenti di questa evoluzione e qualificazione dello “spartito mangereccio” del sabato pomeriggio, un giovanissimo,
appassionato e promettente chef: Manuel Mameli, alla cui memoria dedichiamo
questa appendice dell’Almanacco.
una domanda a
“
Marina Bersani
gestisce l’enoteca Compagnia del Taglio,
che negli ultimi 15 anni ha offerto gratuitamente
almeno un migliaio di bottiglie di vino di qualità
alle stagioni del “Concerti aperitivo”, per il piacere
del pubblico.
Per quale motivo un esercizio commerciale
‘di nicchia’, con una clientela ben poco
sovrapponibile al pubblico della Gioventù
musicale, sostiene da tanto tempo, in
modo assolutamente disinteressato, una
iniziativa come i Concerti aperitivo?
Quando sono arrivata a Modena, circa 14
anni fa, l’apertura di un locale come l’Enoteca del Taglio, per me, è stato un fatto di
passione e di valore. La ricerca di vini di
pregio ha coinciso con l’approfondimento
di altri significati, di cui volevo arricchire
il locale. Desideravo che la ricercatezza
toccasse anche altri campi, mi sembrava
giusto che l’ambiente esprimesse attraverso tante piccole comunicazioni quello che
io intendevo dimostrare. Per questo mi è
piaciuto scrivere brani di prosa sullo specchio di fianco al bancone; esporre poesie;
appendere alle pareti quadri che non fossero solo di abbellimento, ma seguissero
una mia scelta precisa; diffondere musica
che non seguisse la scia del piano-bar;
persino preparare tartine che, nella loro
semplicità, dessero l’idea della freschezza
e della qualità. Questo senza appesantire
il locale con pretese culturali, ma piuttosto
per coltivare un mio concetto particolare di
bellezza e di eleganza, che mettesse, anzi,
i clienti a loro agio.
Venendo a conoscenza di questa associazione che, senza fini di lucro, coltiva eventi
musicali in una fascia oraria - il sabato
pomeriggio - che permette la fruibilità
di concerti di musica classica dal vivo a
persone che spesso non avrebbero altrimenti questa opportunità, ne sono stata
immediatamente attratta.
Apprezzo l’impegno disinteressato, quasi
romantico della Gioventù musicale, dal
momento che una parte di me non si rassegna al fatto di vedere che al giorno d’oggi tutto si muove con finalità specifiche e
priorità economiche. È stato uno scambio
di valori, di talenti. Buoni vini per buona
musica. Per questo ho gradito sponsorizzare i concerti, che hanno rappresentato
per me l’inizio di un modo tenero, delicato
di partecipare alla vita pubblica della città.
Passione in cambio di passione.
a p p e n d i c i 179
Cocktail
anni 1990 - 1995
A cura di Bar Piccolo Diana, Hostaria
del Teatro, Funny Bar, il Gargantua,
susseguitisi negli anni
Cocktail Champagne
1/8 Cointreau
3/8 Vodka
4/8 Spumante
Angostura
Zolletta di zucchero
Fetta di arancia
Sidecar
2/4 Brandy
1/4 Cointreau
1/4 Succo di limone
Manhattan
2/3 Whisky Canadese
1/3 Vermouth Rosso
Angostura
Negroni
1/3 Vermouth Rosso
1/3 Bitter Campari
1/3 Dry Gin
Mezza fetta d’arancia
Alexander
1/3 Cognac
1/3 Crema di cacao
1/3 Crema fresca
Bentley
1/2 Calvados
1/2 Dubonnet
Mary rose
1/2 Kirsch
1/4 Sherry
1/4 Apricot Brandy
Cocktaiitli
esegu e
6 volt
Cocktaiitli
esegu e
5 volt
Cocktaiitli
esegu e
4 volt
Golfo dei poeti
Cocktaiitli
1/4 Vodka
esegu e
1/4 Curaçao Blue
3 volt
1/4 Limone
Ciliegina
Sangria
Vino rosso secco e forte
Porto
Martini rosso
Martini bianco
Cognac
Mele, Arance, Limoni
180 a p p e n d i c i
Sweet Heart
4/10 Whisky
3/10 Martini Dry
3/10 Apricot Brandy
Gocce di Cointreau
Buccia di limone
Brooklin
Cocktaiitli
2/3 Whisky Rye
esegu e
1/3 Vermouth rosso
2 volt
Una goccia di Maraschino
Caruso
1/3 Dry Gin
1/3 Vermouth Dry
1/3 Liquori di menta verde
Quattro quarti
1/4 Gin
1/4 Martini rosso
1/4 Bitter Campari
1/4 Aperol
Sabrina
60% Vodka
20% Succo di limone
10% Cedrata Tassoni
10% granatina
Seltz
Bronx
Cocktaiitli
1/3 Gin
esegu
1/6 Vermouth Rosso 1 volta
1/3 Succa d’arancia
Czarina
2/4 Vodka
1/4 Vermouth Dry
1/4 Apricot Brandy
Angostura
Daiquiri
3/4 Rum
1/4 Succo di limone
Acqua tonica
Interlude
1/2 Dry Martini Vermouth
1/4 Brandy
1/4 Cointreau
Jeux d’eau
2/3 Vodka
1/3 Martini Dry
Aperol
Sprizzo di buccia d’arancia
Leonardo
2/3 Vodka
1/3 Vermouth Dry
Succo di limone
Ciliegina
una domanda a
“
Antonio Cherchi
commercialista, è fiduciario della “condotta di
Modena” di Slow Food, che collabora da diversi
anni con la Gmi nella scelta di prodotti
del territorio per i concerti aperitivo.
C’è qualche parallelo possibile tra l’abitudine e l’educazione al consumo culturale
critico e di qualità e la diffusione di una
cultura alimentare consapevole, secondo
quanto sostiene il movimento slow food?
La musica e il cibo procurano esperienze
sensoriali fra le più appaganti.
Anzi, qualcuno ritiene, e chi scrive è fra
questi, che l’esperienza del cibo, dal punto
di vista sensoriale, sia la più completa.
Non c’è ovviamente bisogno di sottolineare l’importanza della vista, basta
pensare ai colori del cibo, alle forme, alle
composizioni dei piatti di certi chef acclamati, al modo in cui la pubblicità utilizza le
immagini per rendere più desiderabile un
alimento.
Tuttavia, se si è sempre detto “anche l’occhio vuole la sua parte” è perché l’aspetto
ha un ruolo importante, preparatorio, ma
il piacere è al culmine quando il cibo è in
bocca: un’esperienza in cui si mescolano
olfatto, gusto, tatto e perfino, se si vuole,
l’udito, visto che la masticazione produce
una gamma estesa di vibrazioni, più o
meno imbarazzanti, e fin dalla prima infanzia il segnale che il neonato ha gradito il
suo pasto è di tipo sonoro.
Ma, certo, dei cinque sensi, l’udito è
quello che contribuisce meno a rendere
piacevole l’esperienza del cibo ed ecco
che la musica, con le sue infinite sfumature, ne può diventare il naturale complemento: la musica per l’udito ed il cibo per
gli altri sensi.
Una complementarietà che spontaneamente accettiamo quando parliamo di
un piatto che è “musica per le nostre
orecchie” o che è “una sinfonia di sapori”.
Perciò non debbono meravigliarci le
sinestesie, le sovrapposizioni e confusioni fra le diverse percezioni sensoriali,
soprattutto fra suoni e colori, ma anche
fra suoni e gusti e fra colori e odori,
descritte per esempio da Oliver Sachs in
“Musicofilia”, che lasciano intuire che i
viventi, in ogni loro forma, più che dalla
ricerca della mera sopravvivenza, siano
guidati da quella del piacere, un’ipotesi
mirabilmente formulata da un economista
come Georgescu Roegen quando scriveva
Ludwig
6/10 Vodka
2/10 Succo di limone
1/10 Cedrata Tassoni
1/10 Granatina Seltz
Mago Sabbiolino
2/3 Vodka
1/3 Martini Dry
Aperol
Sprizzo di buccia d’arancia
Margarita
2/5 Tequila
1/5 Triple Sec
2/5 Succo di limone
Martini Dry
3/4 Martini
1/4 Vermouth Dry
Mit Myrthen und Rosen
2/3 Vermouth Dry
1/3 Kirsch
Una goccia di sciroppo di fragola
Una foglia di menta
Papillon
1/3 Sherry Tio Pepe
1/3 Vodka Wyborowa
1/3 Scotch Malt Whisky
Sprizzo di buccia d’arancia
Paradise
1/4 Gin
1/4 Apricot Brandy
1/4 Succo d’arancia
Parisian
2/5 Dry Gin
2/5 Vermouth Dry
1/5 Crème de Cassis
Planters
1/2 Rhum Giamaica
1/2 Succo d’arancia
Succo di limone
Rob Roy
1/2 Scotch Whisky
Una goccia di Angostura
Bitter
Ciliegina
Rosolio
Rusty nail stravalisée
2/3 Scotch whisky
1/3 Drambuie
Lambrusco amabile
Rusty nail stravalisèe
2/3 Scotch whisky
1/3 Drambuie
Lambrusco amabile
Skywasser
1/3 Gin
1/3 sciroppo di granatina
1/3 Succo di limone
Vini tipici spagnoli
Concerti aperitivo
anni 1995 - 2009
Vini selezionati e offerti
da enoteca Compagnia
di Via del Taglio - Modena
Ricostruzione incompleta
Albana di Romagna
Arneis Roero Almondo - Piemonte
Bianco Piemonte Parusso
Bianco Valnure La Tosa
Blanquette de Limoux Maison Vergnes
Breganze 1995. Fausto Maculan
Calzodalla Lambrusco piacentino Azienda agricola Calzodalla
Chardonnay Di Lenardo
Chasselas Kientzler
Colonnara Brut
Duble Feudi San Gregorio Spumante
Est Est Est di Montefiascone 1998
Falanghina 1998
Gewürtztraminer
Greco di Tufo
Grignolino Bricco Mondalino
Kaiton Riesling - Azienda Pliger - Brizen
La Segreta Bianco 2001 - Planeta
Lambrusco reggiano - Venturini e Baldini
Lagrein Gojer
Latinis 2001 - Ronco del Gelso
Malvasia Colli di Parma
Malvasia del Collio
Malvasia frizzante - Venturini Baldini
Montepulciano d’Abruzzo 1998
Moscato d’Asti
Müller Thurgau Termeno
Nipozzano Chianti Rufina Frescobaldi
Orvieto 1996 e Castello della Sala
Passito di Pantelleria
Pecorino Colle dei venti - Abruzzo
Pigato Ligure
Pignoletto
Pinot chardonnay
Pinot grigio 2001 - Ronco dei Tassi
Pinot grigio 2001 - Tercic
Principessa spumante - Luretta
Prosecco - Crede Bisol
Prosecco Col San Giacomo
Prosecco di Valdobbiadene - Foss Marai
Prosecco Furlan
Riesling
Rotari rosé - Trento
Sauvignon 2001 - Cantina sociale
Termeno
Sauvignon Prail Colterenzio - Alto Adige
Sauvignon Termeno
Scalabrone Antinori
Soave San Vincenzo 2001 - Anselmi
Spumante Cesarini Sforza 2000 - Trento
T bianco Termeno - Alto Adige
“onestamente sospetto che anche le cellule
viventi più elementari, mentre trasformano
energia e materia disponibile in energia e
materia non-disponibile, debbano sentire quel
flusso entropico che noi uomini chiamiamo
godimento della vita”.
Probabilmente perciò il rapporto sensoriale tra
musica e cibo è ancestrale, risale alla nostra
evoluzione come specie ed in particolare alla
selezione degli organi di senso e del cervello
come strumenti per capire cosa c’è là fuori, per
fare esperienza. Un giorno forse la scienza saprà dirci di più su come e perché esploriamo il
mondo interpretando come colori e suoni onde
di diversa frequenza o come odori molecole
volatili e di come queste sensazioni siano fonte
di piacere.
Intanto, in una società in cui imperano comportamenti consumistici che portano all’omologazione, la sensibilità nei confronti del cibo
come della musica va educata con l’esercizio,
con la cultura, con la passione: ”non c’è piacere
senza conoscenza e non c’è conoscenza senza
piacere”, è lo slogan fortunato coniato da Slow
Food per le sue iniziative di educazione del
gusto, l’altro pilastro dell’attività della nostra
associazione complementare alla salvaguardia
della biodiversità alimentare e delle tradizioni
gastronomiche.
Perciò è stato naturale collaborare con la
Gioventù musicale di Modena che unisce alla
passione per la musica la consapevolezza della
necessità di una costante educazione e che ha
proposto questa formula singolare, il concerto
aperitivo o meglio, l’aperitivo al termine del
concerto, invitando Slow Food a non farlo
essere mero momento di ristoro ma un modo
per educare e far godere anche altri sensi.
E noi l’abbiamo fatto perché crediamo si debba
investire sul rapporto fra musica e cibo: non
a caso ad ottobre 2008 a Torino, nella terza
edizione di Terra Madre, accanto ai contadini ed ai cuochi, faranno la loro comparsa i
musicisti, un esito del tutto naturale perché la
musica è sempre stata il complemento delle
attività fisiche legate alla campagna e alla
cucina, fatte di gestualità e ritmi straordinari. In
quella civiltà analfabeta ma del saper fare, che
comprendeva tutte le attività dal campo alla
tavola, in cui i comportamenti si tramandavano
da una generazione all’altra per imitazione,
che ha prodotto i più grandi piatti della nostra
gastronomia, tutti cantavano mentre lavoravano o alla sera nelle aie e nelle stalle e tanti
sapevano suonare uno strumento.
Una grande lezione su cui riflettere per chi
abbia a cuore il futuro del buon cibo e della
buona musica.
a p p e n d i c i 181
Tocai Fornalis Sirch - Friuli
Verdicchio Matelica La Romanesca
Vergnes Blanquette de Limoux brut - Francia
Vermentino di Gallura
Vermentino ligure Terenzuola
Vino novello
Viognier Persimmon - Pays d’Oc
Concerti aperitivo
anni 2004 - 2009
Vini prodotti e offerti
da Azienda Bonluigi (già Villaboni)
in Pazzano Modena
Belbianc
Belbianc 2007 spumante blanc de blanc
Belbianc 2007 spumante rosé
Belmount 2004 spumante bianco
Belmout 2002 spumante bianco
Bucamante
Bucamante 2004 rosso fermo
Campo della pernice 2005 rosso fermo
Esterosa 2004 spumante rosé
Frignanes 2004 rosso frizzante
Frinés 2005 rosso frizzante con sedimenti
Lepraio 2003 rosso fermo
Lepraio 2004 rosso fermo
Lepraio 2005 rosso fermo
Malbo gentile 2003 rosso fermo
Malbo gentile 2004 rosso fermo
Malbo gentile 2005 rosso fermo
Rossignano rosso frizzante
Scurone 2005 rosso frizzante con sedimenti
Scurone sgrassaporco rosso frizzante
Ti sbrino 2005 bianco frizzante
Ti sbrino 2005 bianco frizzante con sedimenti
Ti sbrino 2005 rosé frizzante
Zemian 2004 rosso frizzante
Zemiàn 2005 rosso frizzante con sedimenti
184
una domanda a
“
Luigi Boni
titolare dell’azienda acetovinicola Bonluigi, di Pazzano (Modena),
che dal 2004 sostiene i Concerti aperitivo della Gmi offrendo una vasta
selezione dei suoi migliori prodotti vinicoli.
Per quale motivo un piccolo produttore di vino sostiene
un’iniziativa come i “concerti aperitivo”, che non produce
certo un aumento significativo della quota di mercato?
Anzitutto, perché mi piace la musica: soprattutto la classica e il jazz, e poi perché trovo che questa iniziativa sia
importante per la diffusione musicale, rivolta in particolare
modo ai giovani e trovo intelligente abbinare la musica
con l’aperitivo, il che da un lato “alleggerisce” la forma del
concerto e dall’altro cementa ulteriormente l’aggregazione
tra le persone generata dalla musica. Attenzione, però:
non si tratta di “offrire la merenda a tutti i bambini che
vanno a catechismo”. C’è infatti, secondo me, una profonda
corrispondenza tra i concerti aperitivo proposti dalla Gmi
e la mia attività. Anzitutto, sono entrambi frutto di grande
passione, disinteressata. Sia io sia gli amici della Gmi
guadagniamo il pane con altre professioni, e queste attività
le facciamo non certo con fine di ottenere utili. Altrimenti,
alla Gmi sarebbe conveniente organizzare concerti rock o
proporre attività senza tanti progetti e fatica, puntando so-
Dalla Cooperativa Oltremare, elaborazioni
a base di prodotti del commercio equo e solidale
Tre torte salate
Pasta sfoglia, porri, yogurt, uova, emmenthal, grana, sesamo
Pasta sfoglia, spinaci, yogurt, uova, grana, uvetta, cajuo
Pasta sfoglia, zucchine, ricotta, riso thay aromatico, parmigiano, uova
Insalata di pomodori, peperoni, cipolla e quinoa lessata, olio, sale pepe, succo
di agrumi
Cous cous della Palestina cous cous, pollo, succo di arancia, uvetta, olive, rucola
Tre torte dolci
Torta Severina farina 00, uova, cioccolato fondente mascao, cioccolato in polvere
conacado, zucchero di canna dulcita
Torta creola zucchero di canna dulcita, farina di cocco, uova
Torta pere e cioccolato farina 00, uova, pere, zucchero di canna dulcita, cioccolato
fondente mascao
Crostate di frutta pasta frolla e marmellate del commercio equo e solidale vari
gusti: mango, arancia, papaya
Prodotti del territorio
lamente a riempire le sale. Anche io potrei
produrre vini non fermentati in bottiglia,
fatti con uve acquistate qua e là e non frutto
solo della terra del nostro Appennino, potrei
usare filtri, autoclave, stabilizzazioni di varia
natura. Rischierei meno, farei meno fatica,
guadagnerei di più. Insomma, entrambi
rifiutiamo la logica: prodotto “facile” uguale
a redditività. Dunque, sostengo i concerti
aperitivo anche perché cerco di non essere
dipendente dalle logiche pure del marketing. Infine, c’è una scommessa che ci
accomuna e che forse è il vero punto critico:
la formazione e l’educazione del pubblico.
Educazione al gusto, dell’orecchio come del
palato, a distinguere la qualità, a comprendere l’innovazione, che a volte può coincidere con musiche o vitigni di tanti anni fa. E
se proporre classica e jazz, o vini di un certo
tipo, non è tanto remunerativo, pazienza:
può bastare la soddisfazione, che comprende anche il gemellaggio con chi sente le
cose in modo un poco simile. Ovviamente, a
fine anno anche il pareggio del bilancio non
guasta! Alla salute della Gmi!
Ricotta, caciotta e parmigiano di vacca bianca modenese
Composte, marmellate e salse del territorio modenese
Pane di farro dell’Appennino modenese
Prosciutto crudo del Frignano
Prosciutto cotto con ricetta medievale
Associazionismo culturale
e volontariato insieme
per la solidarietà internazionale
185
Azienda Acetovinicola
Bonluigi di Boni Luigi & C. S.N.C.
Via S.Rocco, 1185
Pazzano di Serramazzoni (MO) 41028
Emilia Romagna · Italia
Telefono 0536 952338 e 346 1842359
Fax 0536 937500
[email protected]
che
bei
momenti!
Il terrore dell’ultimo minuto prima del concerto
Joaquin Achucarro 23 maggio 2004: basta foto!
Il voltapagine
Quiz per Radio3: quale dei due intervistati è il jazzista?
Lei e Lei: la segreteria
Lei e Lui: l’accoglienza
Lui e Lui: musicisti felici dopo
la cena nel tipico ristorante modenese
Invece di ascoltare il bis
Preparando una dolce stagione
Duo pianistico molto affiatato
Simone Pedroni sgomita
al festival pianistico Gmi
Angela Hewitt: Mountain Bach World Tour
A settembre è troppo caldo per i concerti, anche nelle chiese
Magliette con i Bachi
Grazie a voi, da loro e da noi
193
Dove abbiamo sbagliato?
Concorso a premi “Almanacco dei 20 anni”
Ricostruire il dettaglio dei programmi non è stato affatto
semplice: mancavano, soprattutto per i primi anni e per
i concerti “miscellanei” estivi, nomi di autori, numeri
d’opus, tonalità, che non sempre si è riusciti a ricostruire. La dicitura “musiche”, nell’indice degli autori, sta a
indicare proprio tali lacune. Né si è certi della corretta
attribuzione in tutti i casi di effettuata ricostruzione.
Le titolazioni sono state verificate, ove possibile, sul
Dizionario enciclopedico della musica e dei musicisti
Utet (DEUMM) e sulle pubblicazioni “Il catalogo è
questo” che l’editore Einaudi ha prodotto per Mozart,
Beethoven, Brahms, Chopin. Gli strumenti o gli organici
dei singoli brani sono stati dettagliati solamente in casi
limitati, essendo per lo più “autoevidenti”, sulla base
dell’indice cronologico dei concerti.
Alcune tonalità dei brani non corrispondono a quelle
originali: a volte la causa è da imputare al fatto che
si tratta di trascrizioni per altro strumento o altri organici.
Detto ciò, il curatore è consapevole che non mancano disomogeneità e mancanze, delle quali si assume
la piena responsabilità: d’altra parte, vedesse che
roba che mandano le Agenzie, anche le più quotate,
Signora mia!
Si coglie infine - e dunque - l’occasione per lanciare
una iniziativa in logica wiki: al lettore che segnalerà
il maggior numero di errori, manchevolezze e incongruenze negli indici sarà regalato un abbonamento
per la stagione 2009-2010 della Gmi modenese. A tutti
i segnalatori di errori, che saranno citati e ringraziati
pubblicamente entro il termine della stagione, sarà
consegnato un omaggio musicale esclusivo.
indici
196 Indice cronologico dei concerti
238 Indice dei solisti, delle formazioni,
dei relatori ospiti
245 Indice degli autori e delle opere
Coordinamento
Mauro Bompani
Realizzazione programma informatico
Giovanni Indulti
Ricostruzione archivio, ricerca informazioni
e inserimento dati
Roberta De Piccoli
Alberto Dolfi
Donatella Gallo
Barbara Rubino
George Gershwin Tre preludi
Leonard Bernstein Suite da “West Side Story”
Darius Milhaud Scaramouche
Scott Joplin The easy winners ragtime
INDICE
CRONOLOGICO
DEI CONCERTI
2 maggio 1989 ore 21 · Teatro Cittadella
Stagione concertistica
Allievi diplomandi Istituto musicale Orazio Vecchi
10 aprile 1989 ore 21 · Teatro Cittadella
Stagione concertistica
Maria Cristina Mohovich pianoforte
Fryderyk Chopin Polacca op. 44 in fa diesis minore | Mazurca
op. 33 n. 4 in si minore | Mazurca op. 33 n. 2 in do maggiore |
Mazurca op. 68 n. 2 | Mazurca op. 63 n. 2 | Scherzo op. 31 in si
bemolle minore
Robert Schumann Studi sinfonici op. 13
22 aprile 1989 ore 21 · Teatro Cittadella
Stagione concertistica
Luigi Tanganelli pianoforte
Fryderyk Chopin Mazurca op. 33 n. 1 in sol diesis minore |
Mazurca op. 33 n. 2 in re maggiore | Mazurca op. 33 n. 3 in re
maggiore | Mazurca op. 33 n. 4 in si minore | Valzer op. 64 n. 3
in la bemolle maggiore | Polacca op. 26 n. 1 in do diesis minore |
Scherzo op. 31 in si bemolle minore | Sonata op. 35 in si bemolle
minore | Polacca op. 40 n. 1 in la maggiore
27 aprile 1989 ore 21 · Teatro Cittadella
Stagione concertistica
Mario Marzi sassofono
Paolo Zannini pianoforte
André Chailleux Andante et Allegro
Paul Creston Sonata op. 19
Charles Koechlin Studio op. 188
André Jolivet Fantasie-Impromptu
Scott Joplin Something doing ragtime
Jean Françaix Cinq danses exotiques
196 INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI
10 maggio 1989 ore 21 · Teatro Cittadella
Stagione concertistica
Livio Ariani pianoforte
Charlotte Lootgieter pianoforte
Wolfgang Amadeus Mozart Sonata K 497 in fa maggiore
Franz Schubert Rondò op. post.138 in re maggiore
Gabriel Fauré Dolly suite op. 56
Johannes Brahms Danze ungheresi (Primo libro)
17 maggio 1989 ore 21 · Teatro Cittadella
Stagione concertistica
Franca Bacchelli pianoforte
Johann Sebastian Bach Partita BWV 825 in si bemolle maggiore
Franz Schubert Sonata D 537 op. post. 164 in la minore
Ludwig van Beethoven Sonata n. 30 op. 109 in mi maggiore
Sergej Prokof’ev Sonata n. 3 op. 28 in la minore
24 maggio 1989 ore 21 · Teatro Cittadella
Stagione concertistica
Paola Perrucci arpa
Ludwig van Beethoven Sei variazioni su un’aria svizzera
Carl Philipp Emmanuel Bach Sonata in sol maggiore
Gabriel Fauré Une chatelaine en sa tour
André Caplet Divertimento alla francese | Divertimento
alla spagnola
Paul Hindemith Sonata
Carlos Salzedo Scintillation
31 maggio 1989 ore 21 · Teatro Cittadella
Stagione concertistica
Coro polifonico di Reggio Emilia
Giuliano Giaroli direttore
Giovanni Pierluigi Palestrina O bone jesu | Sicut cervus | Super
flumina | Adjuro vos
Tomás Luis de Victoria Tenebrae factae sunt | Caligaverunt | Jesu, dulci
Giuliano Giaroli Victimae paschali
Lodovico da Viadana Grossi Exultate justi
Orlando Di Lasso Jubilate Deo
Domenico Bartolucci O sacrum convivium
Cristobal Morales Per tuam crucem
Jacques Arcadelt Ave Maria
2 dicembre 1989 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Sandro Caldini corno inglese
Fulvio Caldini pianoforte
Antonin Rejcha Recitativo e rondò
Theodore Lalliet Fantasia op. 6
René Guillou Sonatina
Paul Hindemith Sonata
9 dicembre 1989 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Michele Gioiosa pianoforte
Sergej Rachmaninov Momento musicale op. 16 n. 3 in si minore
| Preludio op. 23 in sol minore
Modest Musorgskij Quadri di una esposizione
16 dicembre 1989 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Gaspare Tirincanti clarinetto
Franca Bacchelli pianoforte
Claude Debussy Premiére Rhapsodie
Arthur Honegger Sonatina
Camille Saint-Saëns Sonata op. 17 in mi bemolle maggiore
Francis Poulenc Sonata
13 gennaio 1990 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Mario Marzi sassofono
Paolo Zannini pianoforte
Leonard Bernstein Suite da “West Side Story”
George Gershwin Tre preludi
Paul Creston Sonata op. 19
George Gershwin Suite american stories
Scott Joplin Something doing | The easy winners ragtime
20 gennaio 1990 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Eugenio Becherucci chitarra
Cristiano Becherucci pianoforte
Anton Diabelli Quattro rondino op. 140
Johann Kaspar Mertz Barcarole op. 41
Mauro Giuliani Due rondò op. 68
Ferdinando Carulli Ouverture d’Armida (da Rossini)
Gerald Schwertberger Cuatro piezas para dos
27 gennaio 1990 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Francesca De Santis pianoforte
Johann Sebastian Bach Partita BWV 825 in si bemolle maggiore
Fryderyk Chopin 4 mazurche op. 67 | Grande valzer brillante op.
18 in mi bemolle maggiore
Johannes Brahms 16 valzer op. 39
11 febbraio 1990 ore 21 · Teatro Cittadella
Stagione concertistica
Quartetto Aurora
Giorgio Bernabò flauto
Franco Mezzena violino
Lorenzo Donna viola
Marco Perrini violoncello
Johann Christian Bach Quartetto in do maggiore
Domenico Cimarosa Quartetto n. 2 in fa maggiore | Quartetto
n. 3 in la minore
Franz Joseph Haydn Quartetto op. 5 n. 1 in re maggiore
Wolfgang Amadeus Mozart Quartetto K 285 in re maggiore
2 marzo 1990 ore 21 · Teatro Cittadella
Stagione concertistica
Marco Ferretti violoncello
Marco Sollini pianoforte
Ludwig van Beethoven Dodici variazioni sopra un tema
dell’oratorio di Haendel “Judas Maccabeus” WoO 45 in sol maggiore
| Sonata op. 69 in la maggiore
Robert Schumann Cinque pezzi in stile popolare op. 102
Johannes Brahms Sonata op. 38 in mi minore
8 marzo 1990 ore 21 · Teatro Cittadella
Stagione concertistica
Trio Leonardo
Mauro Pedron clarinetto
Lorenzo Corbolini violoncello
Francesco Ciammarco pianoforte
Ludwig van Beethoven Trio op. 11 in si bemolle maggiore
Alexander Zemlinsky Trio op. 3 in re minore
Johannes Brahms Trio op. 114 in la minore
10 marzo 1990 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Quartetto goriziano di flauti
Daniela Brussolo flauto
Maria Laura Deponte flauto
Francesca Stalbano flauto
Fosca Valentinuzzi flauto
Scott Joplin Anouchka
Jacques Casterede Flûte en vacances
Yvonne Desportes Suite italienne
Eugène Bozza Jour d’été a la montagne
15 marzo 1990 ore 21 · Teatro Cittadella
Stagione concertistica
Leonardo Bartelloni pianoforte
Fryderyk Chopin 16 Valzer
17 marzo 1990 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Ugo Piovano flauto
Giuseppe Parisi clavicembalo
Johann Joachim Quantz Sonata per flauto e cembalo in re maggiore
Carl Philipp Emmanuel Bach Sonata per flauto e cembalo
in sol minore
Federico II il Grande Solo per flauto e basso continuo n. 11 in re minore
Johann Philipp Kirnberger Sonata per flauto e basso continuo
in sol maggiore
Georg Benda Sonata per flauto e cembalo in sol maggiore
Carl Philipp Emanuel Bach Sonata per flauto e basso continuo
in sol maggiore
24 marzo 1990 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Luca Marziali violino
Paola Devoti arpa
Kurt Gillman Poema
Gioachino Rossini Andante con variazioni
Maurice Ravel Pièce en forme hebonera
Camille Saint-Saëns Fantasie op. 124
INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI 197
29 marzo 1990 ore 21 · Teatro Cittadella
Stagione concertistica
Allievi diplomandi dell’Istituto Musicale Pareggiato
“Orazio Vecchi”
Mirco Rapini clarinetto
Gianpaolo Pasini clarinetto
Debora Rosti flauto
Enrico Maria Cacciari pianoforte
Silvia Ruscelli chitarra
Barbara Vignudelli soprano
Sergio Foresti pianoforte
Luca Saltini pianoforte
Claude Debussy Prèmiere rhapsodie
Francis Poulenc Sonata per clarinetto e pianoforte
Franz Schubert Introduzione, tema e variazioni op. 160 in mi minore
Goffredo Petrassi Suoni notturni
Gioachino Rossini Selva opaca, da “Guglielmo Tell”
Sergej Prokof’ev Sonata n. 7 op. 83 in si bemolle maggiore
17 novembre 1990 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Quintetto di fiati del ‘900
Marzio Conti flauto
Paolo Pollastri oboe
Giovanni Riccucci clarinetto
Paolo Carlini fagotto
Paolo Faggi corno
Ottorino Respighi Quintetto a fiati in sol minore
Maurice Ravel Le Tombeau de Couperin
George Gershwin Selezione da “Porgy and Bess”
5 aprile 1990 ore 21 · Teatro Cittadella
Stagione concertistica
Vittorio Marchese violino
Luigi Giachino pianoforte
Wolfgang Amadeus Mozart Sonata K 301 in sol maggiore
Ludwig van Beethoven Sonata n. 5 op. 24 in fa maggiore
Robert Schumann Sonata op. 105 in la minore
Maurice Ravel Tzigane
1 dicembre 1990 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Pamela Hebert canto
Florindo Baldissera chitarra
Federico Garcia Lorca Canciones españolas antiguas
Manuel de Falla Homenaje per “Le tombeau de Debussy” | Siete
canciones populares españolas
19 aprile 1990 ore 21 · Teatro Cittadella
Stagione concertistica
Alessandra Bianco pianoforte
Gianfranco Rossi pianoforte
Wolfgang Amadeus Mozart Sonata K 381 in re maggiore
Georges Bizet Jeux d’enfants op. 22
Sergej Rachmaninov Six Pieces op. 11
Francis Poulenc Sonata
27 aprile 1990 ore 21 · Teatro Cittadella
Stagione concertistica
Franca Fabbri voce recitante
Giorgio Brustia pianoforte
Robert Schumann Romanza in fa maggiore | Schön Edwig (ballata
di F. Hebbel) op. 106
Franz Liszt Sonetto del Petrarca n. 104 da “Années de Pèlerinage II
livre: Italie” | Des Toten Dichter Liebe
Richard Strauss Enoch Arden op. 38 | Il sogno di Anna
Anton Tennyson Poema
3 maggio 1990 ore 21 · Teatro Cittadella
Stagione concertistica
Séline Arcand violino
Martin Roos corno
Andrea Maggiora pianoforte
Ludwig van Beethoven Sonata op. 12 n. 1 in re maggiore |
Sonata op. 17 in fa maggiore
Johannes Brahms Trio op. 70 n. 2 in mi bemolle maggiore
198 INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI
24 novembre 1990 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Livio Ariani pianoforte
Charlotte Lootgieter pianoforte
Franz Schubert Allegro op. 144 | Lebensstürme
Maurice Ravel Ma mère l’oye
15 dicembre 1990 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Elisabetta Sepe pianoforte
Franz Liszt La chapelle de Guillaume Tell, da “Année de Pélérinage
I: Suisse” | Au bord d’une source, da “Année de Pélérinage I:
Suisse” | Vallée d’Obermann, da “Année de Pélérinage I: Suisse”
Isaac Albeniz El Puerto, da Iberia | El corpus en Sevilla, da Iberia
22 dicembre 1990 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Stefano Battaglia pianoforte
Improvvisazioni
12 gennaio 1991 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Paolo Ardinghi violino
Leonardo Bartelloni pianoforte
Joseph Schuster Divertimento n. 6 in sol maggiore
César Franck Sonata per violino e pianoforte in la maggiore
19 gennaio 1991 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Sergio Bosi clarinetto
Riccardo Bartoli pianoforte
Carl Maria von Weber Gran Duo concertante op. 48
Claude Debussy Prémière rhapsodie
Francis Poulenc Sonata
26 gennaio 1991 ore 17 · Teatro Comunale
Festa Mozart
Manuela Rasori soprano
Maurizio Leoni baritono
Roberto Calidori pianoforte
Paola Castagnoli voce recitante
Wolfgang Amadeus Mozart Cinque, dieci...da “Le nozze di
Figaro” | Dans un bois solitaire K 308 in la bemolle maggiore |
Abendempfindung K 523 in fa maggiore | Donne mie la fate a tanti,
da “Così fan tutte” | Ach, ich fuhl’s - da “Die Zauberflöte” | Pa..Pa...
Papageno... Papagena - da “Die Zauberflöte”
26 gennaio 1991 ore 18 · Teatro Comunale
Festa Mozart
Silvano Casadei flauto
Claudia Rondelli pianoforte
Giovanni Radicia voce recitante
Giuseppe Radicia voce recitante
Wolfgang Amadeus Mozart Sonata K 13 op. 6 in fa maggiore |
Sonata K 14 in do maggiore
26 gennaio 1991 ore 19 · Teatro Comunale
Festa Mozart
Quartetto di Fiesole
Alina Company violino
Alberto Intrieri violino
Pietro Scalvini viola
Luca Bellentani violoncello
Luigi Boccherini Quartetto op. 6 in mi bemolle maggiore
Wolfgang Amadeus Mozart Quartetto K 168 in fa maggiore
Maria Ronchini viola
Matteo Ronchini violoncello
Gustav Mahler Quartetto in la minore
Wolfgang Amadeus Mozart Quartetto K 478 in sol minore
9 marzo 1991 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Stefania Donzelli soprano
Sabrina Avantario pianoforte
Robert Schumann Frauenliebe und Leben op. 42 | Liederkreis op. 39
16 marzo 1991 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Andrea Maggiora pianoforte
Franz Schubert Sonata D 960 in si bemolle maggiore
23 marzo 1991 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Nello Alessi chitarra
Marina Gallo pianoforte
Manuel Maria Ponce Prelude
Mario Pupillo Preludio, Andante e Scherzo
Guido Santorsola Sonata a due n. 3
Chick Corea Christal Silence
Joan Duarte Insieme op. 72
2 febbraio 1991 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Maria Pia Carola pianoforte
Leóš Janáček Sonata “Nella strada 1/10/1905”
Igor Stravinskij Sonata in fa diesis minore
Alexander Skrjabin Sonata n. 5 op. 53 in fa diesis maggiore
6 aprile 1991 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Margherita Gallini clavicembalo
Johann Sebastian Bach Fantasia cromatica e fuga BWV 903 in re
minore | Toccata BWV 912 in re maggiore
Domenico Scarlatti Sonata K 347 | Sonata K 348 | Sonata K 208
| Sonata K 491 | Sonata K 492 | Sonata K 18 | Sonata K 24
9 febbraio 1991 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Vittorio Marchese violino
Luigi Giachino pianoforte
Wolfgang Amadeus Mozart Sonata K 305 in la maggiore
Johannes Brahms Sonata n. 3 op. 108 in re minore
13 aprile 1991 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Vincenzo Saldarelli chitarra
Niccolò Paganini Tre pezzi · Grande sonata in la maggiore
Manuel de Falla Homenaje per “Le tombeau de Debussy”
Federico Moreno Torroba Sonatina
16 febbraio 1991 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Massimo Pasi flauto
Egidio Collini chitarra
Mauro Giuliani Grande sonata op. 85
Astor Piazzolla Histoire du Tango
14 luglio 1991 ore 11 · Cortile del Palazzo Ducale, Comune di Pavullo
Concerti aperitivo
Duo Synaulia
Raffaella De Coltana flauto
Elisabetta Marino arpa
Gaetano Donizetti Sonata per flauto e pianoforte in do maggiore
Gioachino Rossini Andante con variazioni
F. De Boisvalee Première Sonate
Nino Rota Sonata
Jacques Ibert Entr’acte per flauto e arpa
23 febbraio 1991 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Laura Cerbini pianoforte
Fryderyk Chopin Fantasia op. 49 in fa minore
Robert Schumann Carnaval op. 9
2 marzo 1991 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Quartetto Ronchini
Giacomo Ronchini pianoforte
Carlo Feige violino
14 luglio 1991 ore 18 · Piazza Matteotti, Marano
Concerti aperitivo
Duo Synaulia
Raffaella De Coltana flauto
Elisabetta Marino arpa
Gaetano Donizetti Sonata per flauto e pianoforte in do maggiore
Gioachino Rossini Andante con variazioni
INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI 199
F. De Boisvalee Première Sonate
Nino Rota Sonata
Jacques Ibert Entr’acte per flauto e arpa
21 luglio 1991 ore 11 · Cortile del Palazzo Ducale, Pavullo
Concerti aperitivo
Massimo Pasi flauto
Egidio Collini chitarra
Francesco Molino Notturno op. 38
Mauro Giuliani Serenata op. 127
Heitor Villa Lobos Bachiana Brasileira n. 5
Astor Piazzolla Bordel 1900 | Cafè 1930 | Nightclub 1960
21 luglio 1991 ore 18 · Piazza Matteotti, Marano
Concerti aperitivo
Massimo Pasi flauto
Egidio Collini chitarra
Francesco Molino Notturno op. 38
Mauro Giuliani Serenata op. 127
Heitor Villa Lobos Bachiana Brasileira n. 5
Astor Piazzolla Bordel 1900 | Cafè 1930 | Nightclub 1960
28 luglio 1991 ore 11 · Cortile del Palazzo Ducale, Pavullo
Concerti aperitivo
Trio Mondrian
Stefano Bullo flauto
Gianluca Saccari violoncello
Piergiorgio Simoni chitarra
Franz Joseph Haydn Cassazione Hob.III : 6 in do maggiore
Antonio Lotti Sonata op. 44 n. 4 in sol maggiore
Johann Sebastian Bach Sonata n. 3 BWV 1035 in mi maggiore
Niccolò Paganini Terzetto in re maggiore
Gerhard Maasz Suite (Gigue)
28 luglio 1991 ore 18 · Piazza Matteotti, Marano
Concerti aperitivo
Ensemble Chalumeau
Massimo Palombini clarinetto
Alfredo Ramazzotti clarinetto
Paolo Bisconti clarinetto
Franco Lippiello clarinetto
Francesco Straccia clarinetto
David Montecchia clarinetto
Clare Grundman Caprice for clarinets | Bagatelle
Wolfgang Amadeus Mozart Adagio K 484a
Paul Harvey Fantasia
W. A. Crosse Petit Quartett
Kennet Wilson Variazioni per 4 clarinetti in sib su un tema di Paganini
Scott Joplin The Entertainer
28 luglio 1991 ore 17,30 · Piazza della Chiesa, Fiumalbo
Concerti aperitivo
Trio Mondrian
Stefano Bullo flauto
Gianluca Saccari violoncello
Piergiorgio Simoni chitarra
Franz Joseph Haydn Cassazione Hob.III: 6 in do maggiore
Antonio Lotti Sonata op. 44 n. 4 in sol maggiore
Johann Sebastian Bach Sonata n. 3 BWV 1035 in mi maggiore
200 INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI
Niccolò Paganini Terzetto in re maggiore
Gerhard Maasz Suite (Gigue)
11 agosto 1991 ore 17,30 · Piazza della Chiesa, Fiumalbo
Concerti aperitivo
Quartetto Claravoce
Piero Vincenti clarinetto piccolo mib e sib
Marco Palazzetti clarinetto in sib
Emanuela Sinigaglia corno di bassetto
Catia Zaganelli clarinetto basso e contrabbasso
Muzio Clementi Sonatina per quattro clarinetti in sib op. 36
Anton Diabelli Sonatina per quattro clarinetti in sib
Tobias Haslinger Sonatina per quattro clarinetti in sib
Wolfgang Amadeus Mozart Divertimento n. 2 per 2 clarinetti
e corno di bassetto K 439b
Marcel Poot “Legende” per 2 clarinetti, corno di bassetto
e clarinetto basso
18 agosto 1991 ore 17,30 · Piazza della Chiesa, Fiumalbo
Concerti aperitivo
Giovanni Della Vecchia violino
Elisabetta Marino arpa
Friedrich Wilhelm Rust Sonata in la maggiore
Ludwig Spohr Sonata in do minore
Gioachino Rossini Andante con variazioni
Camille Saint-Saëns Fantasie op. 124
8 settembre 1991 ore 17 · Villa Boschetti, S. Cesario
Concerti aperitivo
Ensemble Gounod
Bruna Fetà, Massimo Orazietti flauto
Alberto Ricci, Lorenzo Luciani oboe
Salvino Ercoli, Piergiuseppe Quadrini clarinetto
Enrico Ricci, Costantino Properzi fagotto
Massimo Burocchi, Claudio Mercuri corno
Charles Gounod Petite symphonie
Jean Françaix Sept danses
Carl Orff Carmina burana
15 settembre 1991 ore 17 · Villa Boschetti, S. Cesario
Concerti aperitivo
Luca Ludovici clarinetto
Simonetta Paladino clarinetto
Angelo Benedetti clarinetto
Cristina Montreson clarinetto
Wolfgang Amadeus Mozart Divertimento n. 3 per 2 clarinetti
e corno di bassetto
Pierre Max Dubois Quatour per 4 clarinetti in sib
Kennet Wilson Variazioni per 4 clarinetti in sib su un tema
di Paganini
22 settembre 1991 ore 17 · Villa Boschetti, S. Cesario
Concerti aperitivo
Giovanni Della Vecchia violino
Elisabetta Marino arpa
Friedrich Wilhelm Rust Sonata in la maggiore
Ludwig Spohr Sonata in do minore
Gioachino Rossini Andante con variazioni
Camille Saint-Saëns Fantasie op. 124
23 novembre 1991 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Lauretta Brovida mezzosoprano
Cristina Ariagno pianoforte
Enrique Granados La maja de Goya | El majo discreto
Nicola Alvarez La Partida
Fernando Obradors Del cabello mas sutil | El Vito
Erik Satie Tendrement | La diva de “L’Empire” | Je te veux
George Gershwin Embraceable you | Summertime
30 novembre 1991 ore 18 · Palcoscenico del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Riccardo Grigolo flauto
Roberta Micelli pianoforte
Robert Schumann Tre Romanze op. 94
Franz Schubert Introduzione, tema e variazioni op. 160
in mi minore
7 dicembre 1991 ore 16,30 · Palcoscenico del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Luca Saltini pianoforte
Bach-Busoni Ciaccona (dalla II partita BWV 1004) in re minore
Franz Liszt Studio trascendentale | Mazeppa
Sergej Prokof’ev Sonata n. 7 op. 83 in si bemolle maggiore
7 dicembre 1991 ore 17,30 · Palcoscenico del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Armando Saielli pianoforte
Johann Sebastian Bach Siciliana, dalla II sonata per flauto
e cembalo in re minore
Ludwig van Beethoven Sonata n. 32 op. 111 in do minore
Johannes Brahms Variazioni sopra un tema di Paganini (1° libro)
op. 35 in la minore
7 dicembre 1991 ore 18,30 · Palcoscenico del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Enrico Maria Cacciari pianoforte
Ludwig van Beethoven Sonata n. 31 op. 110 in la bemolle
maggiore | Sonata n. 21 “Waldstein” op. 53 in do maggiore
14 dicembre 1991 ore 18 · Auditorium dell’ Istituto Musicale Orazio
Vecchi
Concerti aperitivo
Piero Vincenti clarinetto
Giuseppe Pelli pianoforte
Robert Schumann Pezzi Fantastici op. 73
Camille Saint-Saëns Sonata op. 167 in si bemolle maggiore
Gioachino Rossini Introduzione, Tema e Variazioni
21 dicembre 1991 ore 18 · Palcoscenico del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Massimiliano Urbinati pianoforte
Roberta Contrastini pianoforte
Wolfgang Amadeus Mozart Sonata K 19d in do maggiore
Franz Schubert Sonata D 617 op. 30 in si bemolle maggiore
Francis Poulenc Sonata
11 gennaio 1992 ore 18 · Sala prove del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Quartetto Elisa
Paolo Ardinghi violino
Gabriele Bellu violino
Leonardo Bartali viola
Eliana Gintoli violoncello
Franz Joseph Haydn Quartetto “L’Allodola” op. 64
n. 5 in re maggiore
Antonín Dvořák Quartetto “Americano” op. 96 in fa maggiore
18 gennaio 1992 ore 18 · Sala prove del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Trio Mondrian
Stefano Bullo flauto
Gianluca Saccari violoncello
Piergiorgio Simoni chitarra
Antonio Vivaldi Sonata n. 4 da “Il pastor fido” op. 13
Niccolò Paganini Terzetto n. 4
Antonio Lotti Sonata op. 44 n. 4 in sol maggiore
25 gennaio 1992 ore 17,30 · Platea del Teatro Comunale
Festa Rossini
Carlo Balzaretti pianoforte
Gioachino Rossini Tre Riens: n. 18, 17,19, da “Quelques riens
pour album” (vol. XII dei “Pechées de viellesse”) | Specimen de
l’Ancien Regime, dall’”Album de chateau” (vol. VIII dei “Péchées de
vieillesse”) | Petite Caprice “style Offenbach” da “Miscellanée pour
piano” (vol. X dei “Péchées de vieillesse”)
25 gennaio 1992 ore 18,40 · Platea del Teatro Comunale
Festa Rossini
Patrizia Biccirè soprano
Marco Bellei pianoforte
Gioachino Rossini Di piacer mi balza il cor, da “La Gazza ladra” |
Bel raggio lusinghier, da “Semiramide”
25 gennaio 1992 ore 19,15 · Platea del Teatro Comunale
Festa Rossini
Roberto Fabbriciani flauto
Carlo Alberto Neri pianoforte
Dimitri Pasquali, Alberto Garcia Demestres
voci recitanti e sorprendenti
Gioachino Rossini Andante e allegro | Fantasia in mi bemolle
maggiore
Giulio Briccialdi Grande fantasia sul “Guglielmo Tell” di Rossini
1 febbraio 1992 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Giovanni Galvani violino
Giorgio Rabagliati pianoforte
Niccolò Paganini Capriccio n. 1
Robert Schumann Sonata op. 105 in la minore
8 febbraio 1992 ore 18 · Palcoscenico del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Marco Fumo pianoforte
Theodor Lack Idillio
Cécile Chaminade Scarf-dance
INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI 201
Aaron Copland Story of our Town; Conversation at the Soda
Fountain; Ther Resting-place on the Hill, dal film “Our Town”
Sergej Prokof’ev Contradance; Mephisto waltz, dal film “Lermontov”
Ennio Morricone Nuovo Cinema Paradiso; Indagine su un cittadino
al di sopra di ogni sospetto
Edoardo Hubert Balletto di Charlot
Mario Castelnuovo Tedesco Mickey Mouse, da “Due film studies”
Bix Beiderbecke In a mist
Scott Joplin The Entertainer
George Gershwin Sweet and Low-Down; Someone to watch over
me; ‘S wonderful/Funny face
15 febbraio 1992 ore 18 · Palcoscenico del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Fabio Bonizzoni clavicembalo
Johann Sebastian Bach Preludio e fuga BWV 846 in do maggiore
| Preludio e fuga BWV 857 in fa minore | Preludio e fuga BWV 850
in re maggiore
Domenico Scarlatti Sonata in re minore | Sonata in do maggiore |
Sonata in re minore | Sonata in do minore
Johann Sebastian Bach Preludio e fuga BWV 881 in fa minore |
Preludio e fuga BWV 876 in mi bemolle maggiore
22 febbraio 1992 ore 18 · Auditorium dell’ Istituto Musicale Orazio Vecchi
Concerti aperitivo
Gabriele Bonolis violoncello
Francesca Romana Gualtieri pianoforte
Antonín Dvořák Rondo op. 94 in sol minore
Edvard Grieg Sonata op. 36 in la minore
7 marzo 1992 ore 16,30 · Palcoscenico del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Cristina Brigolin pianoforte
Wolfgang Amadeus Mozart Sonata K 332 in fa maggiore
Muzio Clementi Sonata op. 24 n. 2 in si bemolle maggiore
Claude Debussy Pour le piano
7 marzo 1992 ore 17,30 · Palcoscenico del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Patrizia Prati pianoforte
Wolfgang Amadeus Mozart Sonata K 397 in re minore |
12 variazioni su “La belle Françoise” K 353 in mi bemolle maggiore
Robert Schumann Humoreske op. 20 in si bemolle maggiore
7 marzo 1992 ore 18,30 · Palcoscenico del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Cecilia Franchini pianoforte
Felix Mendelssohn Bartholdy Rondò Capriccioso op. 14 in mi minore
Franz Liszt Danza degli gnomi | Mephisto valzer n. 1
Fryderyk Chopin Fantasia - Improvviso op. 66 in do diesis minore
Maurice Ravel Jeux d’eau op. 30 in mi maggiore
14 marzo 1992 ore 18 · Palcoscenico del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
I Solisti Dauni
Vincenzo Conteduca clarinetto
Domenico Losavio fagotto
Vito Dicorato pianoforte
Ludwig van Beethoven Trio op. 38 in mi bemolle maggiore
202 INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI
21 marzo 1992 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Giuseppe La Marca pianoforte
Robert Schumann Fantasia op. 17 in do maggiore
Fryderyk Chopin Ballata n. 3 op. 47 in la bemolle maggiore
23 aprile 1992 ore 21 · Auditorium dell’ Istituto Musicale Orazio Vecchi
Concerto straordinario
Leonhard Westermayr
Ludwig van Beethoven Sonata n. 12 op. 26 in la bemolle maggiore
Franz Schubert Improvviso op. 142 n. 3 in si bemolle maggiore
Fryderyk Chopin Notturno op. 15 n. 2 in fa diesis maggiore |
Ballata n. 3 op. 47 in la bemolle maggiore | Polacca op. 53 in la
bemolle maggiore
George Gershwin Songs
Friedrich Gulda “Play piano play” | Jazz-improvvisationen
10 maggio 1992 ore 15,30 · Castello di Spezzano
Concerti al Castello di Spezzano
Duo Rota
Mariella Balzani flauto
Flora Uboldi arpa
Gioachino Rossini Andante con variazioni
Gabriel Fauré Sicilienne op. 78 · Berceuse op. 16
Marguerite Roesgen-Champion Suite française
Josef Molnar Fantasia su temi popolari giapponesi
10 maggio 1992 ore 16,30 · Castello di Spezzano
Concerti al Castello di Spezzano
Carlo Lo Presti chitarra
Giorgio Spriano pianoforte
Anton Diabelli Grande sonata brillante op. 102
Mauro Giuliani Due rondò op. 68
Francesco Carulli Gran duo op. 68
Mario Castelnuovo Tedesco Fantasia op. 145
10 maggio 1992 ore 17,30 · Castello di Spezzano
Concerti al Castello di Spezzano
Alessandro Marchese violoncello
Umberto Battegazzore pianoforte
Gabriel Fauré Élégie op. 24 in do minore | Sicilienne op. 78 |
Berceuse op. 16
Robert Schumann 5 Stücke in Volkston op. 102 | Fantasiestücke op. 73
10 maggio 1992 ore 18,30 · Castello di Spezzano
Concerti al Castello di Spezzano
Corale d’altrocanto di Fiorano Modenese
Tradizionale Old time religion | When the Saints go marchin’ in |
Roll Jordan roll | Deep river
Irving Berlin No string
Tradizionale Oh happy day | Amen
George Gershwin It ain’t necessarily so
Tom Jobim Samba di una nota
17 maggio 1992 ore 16,30 · Castello di Spezzano
Concerti al Castello di Spezzano
Giuseppe La Marca pianoforte
Ludwig van Beethoven Sonata n. 14 “Chiaro di luna” op. 27 n. 2 in
do diesis minore
Robert Schumann Warum, Grillen, In der nacht,
da “Fantasiestücke” op. 12
Fryderyk Chopin Ballata n. 3 op. 47 in la bemolle maggiore
Sergej Prokof’ev Sonata n. 7 op. 83 in si bemolle maggiore
17 maggio 1992 ore 17,30 · Castello di Spezzano
Concerti al Castello di Spezzano
Andrea Maggiora pianoforte
Marco Polidori violino
Wolfgang Amadeus Mozart Sonata K 302 in mi bemolle maggiore
Ludwig van Beethoven Sonata op. 12 n. 1 in re maggiore
Robert Schumann Sonata per violino e pianoforte n. 1
op. 105 in la minore
24 maggio 1992 ore 17 · Castello di Spezzano
Concerti al Castello di Spezzano
Cristina Ariagno pianoforte
Domenico Scarlatti Sonata in sol minore | Sonata in mi maggiore
| Sonata in re maggiore
Ludwig van Beethoven Sonata n. 13 op. 27
n. 1 in mi bemolle maggiore
Fryderyk Chopin Fantasia op. 49 in fa minore
Maurice Ravel Alborada del gracioso, da “Miroirs”
14 giugno 1992 ore 16,30 · Castello di Spezzano
Concerti al Castello di Spezzano
Margarita Castañon chitarra
Federico Bañuelos chitarra
John Dowland My Lord Chamberlain’s Galliard | My Lord
Willoughby his welcome home
Adam Falkenhagen Duetto
Fernando Sor Souvenir de Russie op. 63
J Roloff Cartas de Africa N°1
Leo Brouwer Cinque piccoli pezzi per suonare a due
Gerardo Tamez Percuson
14 giugno 1992 ore 18 · Castello di Spezzano
Concerti al Castello di Spezzano
Tito Cicarese flauto
Pierluigi Di Tella pianoforte
Wolfgang Amadeus Mozart Sonata K 301 in sol maggiore
Franz Schubert Introduzione e variazioni per flauto e pianoforte sul
tema “Trockne Blumen” tratto da “Die Schöne Mullerin” D 802 op. 160
Carl Nielsen Two fantasy pieces op. 2
21 giugno 1992 ore 17 · Castello di Spezzano
Concerti al Castello di Spezzano
Orchestra da camera “Erlebnis”
Direttore Manlio Benzi
Gabriele Betti flauto
Massimo Pasi flauto
Donatella Pieri pianoforte
Claudia Rondelli pianoforte
Antonio Vivaldi Concerto per due flauti ed archi
Gioachino Rossini Sonata a quattro n. 3 in do maggiore
Paul Hindemith Cinque pezzi per orchestra op. 44 n. 2
Johann Sebastian Bach Concerto per due pianoforti e archi BWV
1060 in do minore
19 luglio 1992 ore 18 · Piazza Matteotti, Marano
Concerti aperitivo
Quartetto Hans Brehme
Mario Milani fisarmonica
Anna Uccelli fisarmonica
Paolo Vignali fisarmonica
Roberto Sgaria fisarmonica
Johannes Brahms Danza ungherese n. 5
Johann Strauss jr. Tritsch - Tratsch Polka schnell op. 214
Matias Seiber Suite Irlandese
Wolmer Beltrami Il treno
Amadeo Amadei Suite campestre
Lux Lewis Honky Tonky Train Blues
Adolf Goetz Harlekinaden
Gioachino Rossini Ouverture da “Il signor Bruschino”
2 agosto 1992 ore 11,30 · Cortile del Palazzo Ducale, Pavullo
Concerti aperitivo
Quartetto di sassofoni di Perugia
Marco Falaschi sassofono soprano
Alda Dallelucche sassofono contralto
Sandro Tani sassofono tenore
Roberto Frati sassofono baritono
Paul Harvey The Harfleur Song
Gioachino Rossini Sonata n. 3
Igor Stravinskij Quattro danze (andante, balalaika, polka, galop)
Georges Bizet Habanera
Dimitrij Šostakovič Lyrical waltz, Polka, Hurdy-Gurdy,
dalle “Danze delle bambole”
George Gershwin Visit to George Gershwin
2 agosto 1992 ore 17 · Comune di Riolunato
Concerti aperitivo
Paola Perrucci arpa
Giovanni Pirani flauto
Johann Sebastian Bach Sonata per flauto e arpa BWV 1020
Ludwig Spohr Sonata concertante per arpa e flauto op. 114
Carlo Salzedo Variations sur un thème dans le style ancien,
per arpa sola
Nino Rota Sonata per flauto e arpa
Jacques Ibert Entr’acte per flauto e arpa
2 agosto 1992 ore 18 · Piazza Matteotti, Marano
Concerti aperitivo
Quartetto di sassofoni di Perugia
Marco Falaschi sassofono soprano
Alda Dallelucche sassofono contralto
Sandro Tani sassofono tenore
Roberto Frati sassofono baritono
Paul Harvey The Harfleur song
Gioachino Rossini Sonata n. 3
Igor Stravinskij Quattro danze (andante, balalaika, polka, galop)
Georges Bizet Habanera
Dimitrij Šostakovič Lyrical waltz, Polka, Hurdy-Gurdy,
dalle “Danze delle bambole”
George Gershwin Visit to George Gershwin
INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI 203
16 agosto 1992 ore 11,30 · Cortile del Palazzo Ducale, Pavullo
Concerti aperitivo
Clarinet Choir
Piero Vincenti direttore
Tommaso Albinoni Concerto di S. Marco per tromba
e coro di clarinetti
Gioachino Rossini Sinfonia dall’opera Tancredi
Paul Schikele Monochrome III°
Gioachino Rossini Variazioni per clarinetto e coro di clarinetti
in do maggiore
Nino Rota Fantasia su musiche da film
16 agosto 1992 ore 17 · Comune di Riolunato
Concerti aperitivo
Clarinet Choir
Piero Vincenti direttore
Tommaso Albinoni Concerto di S. Marco per tromba
e coro di clarinetti
Gioachino Rossini Sinfonia dall’opera Tancredi
Paul Schikele Monochrome III°
Gioachino Rossini Variazioni per clarinetto e coro di clarinetti
in do maggiore
Nino Rota Fantasia su musiche da film
30 agosto 1992 ore 17 · Villa Boschetti, S. Cesario
Concerti aperitivo
Quartetto Hans Brehme
Mario Milani fisarmonica
Anna Uccelli fisarmonica
Paolo Vignali fisarmonica
Roberto Sgaria fisarmonica
Johannes Brahms Danza ungherese n. 5
Johann Strauss jr. Tritsch - Tratsch Polka schnell op. 214
Matias Seiber Suite Irlandese
Wolmer Beltrami Il treno
Amadeo Amadei Suite campestre
Lux Lewis Honky Tonky Train Blues
Adolf Goetz Harlekinaden
Gioachino Rossini Ouverture da “Il signor Bruschino”
13 settembre 1992 ore 17 · Villa Boschetti, S. Cesario
Concerti aperitivo
Gli ottoni moderni
Roberto Maj tromba
Viviana Ferrari tromba
Tiziana Zaina corno
Stefano Ravelli trombone
Aleandro Martinelli basso tuba
Georg Friedrich Händel Ouverture to Berenice
Giovanni Gabrieli canzona per sonare n. 4
Klenn Gange Rag Burlesque
George Barboteau Chansonnerie
Ennio Morricone Western of Morricone
Tradizionale When the Saints go marchin’ in
Scott Joplin Rag for five
204 INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI
20 settembre 1992 ore 17 · Villa Boschetti, S. Cesario
Concerti aperitivo
Coro “T. L. De Victoria”
Direttore Giovanni Torre
Madrigali, folk e spiritual
11 novembre 1992 ore 21 · Teatro Comunale
Concerto di inaugurazione
La Musa leggera
Antonio Ballista pianoforte
George Gershwin The man I love
Anatolij Ljadov Une tabatière à musique
Claude Debussy La plus que lente
Emmanuel Chabrier Scherzo-valse
Anton Rubinstein Melodie
Francis Poulenc Pastourelle
Maurice Ravel À la manière de Emmanuel Chabrier | Paraphrase
sur un air de Gounoud (Faust deuxième acte)
Schubert-Liszt Ständchen
Gioachino Rossini Petite Caprice “style Offenbach” da
“Miscellanée pour piano” (vol. X dei “Péchées de vieillesse”)
Darius Milhaud Copacabana
Moritz Moszkowski Studio op. 72 n. 11
Jules Massenet Elégie jouée dans les Erynnies
Pëtr Il’ic Čajkovskij Nathalie-valse
Franz Liszt Première valse oubliée
Leopold Godowsky Alt Wien
Erik Satie Je te veux
Giacomo Puccini Foglio d’album
Scott Joplin The entertainer
21 novembre 1992 ore 18 · Sala prove del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Quartetto di clarinetti “Claravoce”
Piero Vincenti clarinetto piccolo in mib e clarinetto in sib
Marco Palazzetti clarinetto sib e la
Stefano Bertozzi corno di bassetto
Catia Zaganelli clarinetto basso e contrabbasso
Paul Arma Petite suite
Gianpaolo Luppi Erwartung
Ferenc Farkas Antiche danze ungheresi dal secolo XVII
Paul Harvey Quartetto per tre clarinetti e clarinetto basso
Ada Gentile Canzon prima per clarinetto piccolo mib e tre clarinetti sib
Gioachino Rossini Quartetto n. 6
28 novembre 1992 ore 18 · Sala prove del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Quartetto di sassofoni di Perugia
Marco Falaschi sassofono soprano
Alda Dallelucche sassofono contralto
Sandro Tani sassofono tenore
Roberto Frati sassofono baritono
Gioachino Rossini Quartetto n. 1
Nicolaj Rimskij-Korsakov Selezione da Shérérazade
George Gershwin Visit to George Gershwin
Nigel Richardson Jazz suite
Dave Brubeck Bluette | Blue rondo
12 dicembre 1992 ore 18 · Sala prove del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Quartetto Hans Brehme
Mario Milani fisarmonica
Anna Uccelli fisarmonica
Paolo Vignali fisarmonica
Sgaria Roberto fisarmonica
Johannes Brahms Danza ungherese n. 5
Johann Strauss jr. Tritsch - Tratsch Polka schnell op. 214
Matias Seiber Suite Irlandese
Wolmer Beltrami Il treno
Amadeo Amadei Suite campestre
Lux Lewis Honky Tonky Train Blues
Adolf Goetz Harlekinaden
Gioachino Rossini Ouverture da “Il signor Bruschino”
9 gennaio 1993 ore 18 · Palcoscenico del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Mauro Loguercio violino
Barbara Tolomelli pianoforte
Johannes Brahms Danze ungheresi vol. 1° (trascr. Joachim)
16 gennaio 1993 ore 16,30 · Palcoscenico del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Sandro Baldi pianoforte
Fulvio Maffia pianoforte
Carlo Balzaretti pianoforte
Ludwig van Beethoven musiche
Fryderyk Chopin musiche
George Auric musiche
Darius Milhaud musiche
Francis Poulenc musiche
Claude Debussy musiche
Sergej Prokof’ev musiche
30 gennaio 1993 ore 17,30 · Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Trio Davide Fregni
Davide Fregni pianoforte
Glauco Zuppiroli contrabbasso
Andrea Burani batteria
30 gennaio 1993 ore 18,30 · Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Lara Luppi voce
Stefano Calzolari pianoforte
Enrico Lazzarini contrabbasso
Lucio Caliendo batteria
13 febbraio 1993 ore 16,30 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Salotto Ottocento per duo pianistico
Presentazione di Guido Salvetti
Livio Ariani pianoforte
Charlotte Lootgieter pianoforte
Johannes Brahms Variazioni sopra un tema di Schumann
Franz Schubert Sei polacche op. 61
13 febbraio 1993 ore 17,30 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Salotto Ottocento per duo pianistico
Paola Tarditi pianoforte
Mirella Barzanò pianoforte
Johannes Brahms Valzer op 39, nn. 1, 2, 3, 4, 6, 9, 10, 11, 14, 15
Clara Schumann Trascrizione dal Quintetto in mi bemolle
maggiore op. 44 di Robert Schumann
13 febbraio 1993 ore 18,30 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Salotto Ottocento per duo pianistico
Antonella Tuzzato pianoforte
Cristina Fiscon pianoforte
Robert Schumann Bilder aus Östen, Sei improvvisi op. 66
Franz Schubert Fantasia D 940 op. 103 in fa minore
20 febbraio 1993 ore 16 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Quartetto Wihan
Leos Cepicky violino
Jan Schulmeister violino
Jiri Zigmund viola
Ales Kasprik violoncello
Franz Schubert Quartettsatz D 703 op. posth. in do minore |
Quartetto n. 14 D 810 “La morte e la fanciulla” in re minore
27 febbraio 1993 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Hasan Bakalli violino
Adriano Cirillo pianoforte
Franz Schubert Sonatina D 406 in sol minore
Antonín Dvořák Sonatina op. 100 in sol maggiore
6 marzo 1993 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Massimo Laura chitarra
Joaquin Rodrigo Tre pezzi spagnoli
Edorado Sainz de la Maza Campanas del alba
Miguel Llobet Tre canzoni popolari catalane | El testament
d’Amelia | El noy de la mare | El mestre
Isaac Albeniz Asturias op. 47 | Cataluña
Francisco Tarrega Capriccio arabo | Recuerdos de l’Alhambra |
Gran Jota de concierto
20 marzo 1993 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Federico Guglielmo violino
Jolanda Violante pianoforte
Ludwig van Beethoven Sonata op. 30 n. 1 in la maggiore
Francis Poulenc Sonata per violino e pianoforte
Claude Debussy Sonata
27 marzo 1993 ore 18 · Platea del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Ensemble Oswald von Wolkenstein
Andrea Bornstein flauti diritti, viola da gamba, cromorno,
tromba marina
Maurizio De Paoli dulciana, bombarde,flauti diritti, cromorno
INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI 205
Volker Oberegger bombarde, dulciana, flauti diritti, trombone,
ghironda, canto, cromorno
Heidrun Oberegger flauti diritti e traversi, viola da braccio, canto,
bombarda, trombone, ghironda,cromorno
Trude Saltuari canto, percussioni, trombone, ghironda
Giorgio Uliveri violino, viola da braccio, canto, percussioni
Orazio Vecchi Gioite tutti
Loyset Compère Scaramella fa la galla
Josquin Desprèz Scaramella
Ludovico Fogliani Fortuna di un gran tempo
Anonimo Pavana “La battaglia”
Marchetto Cara Non è tempo di aspettare
Heinrich Isaac Helogierons nous
Adriano Banchieri Intermedio di spazzacamini
Anonimo La gamba
Vincenzo Ruffo La gamba in basso e soprano
Adriano Banchieri Sentite tre fanciulli
William Brade La danza dei satiri
Anonimo La pastorella si leva per tempo - Daphne - Lanx Lanx Schut Schut
Giorgio Mainerio Putta nera (ballo furlano)
Nicolò Pifaro Per memoria quel giorno
Christian Loffelhotz Dansa polonica
Filippo Azzaiolo Gentil madonna
Gasparo Zanetti La bella Pedrina
Giacomo Fogliani L’amor dona ch’io ti porto
Anonimo Schiarazula marazula (ballo francese)
28 marzo 1993 ore 18 · Auditorium Fondazione San Carlo
España Hoy
Ensembla sueña de alabastro
Direttore E. Martìnez Izquierdo
Alberto Garcia Demestres Gestos | 7 canciones de soledad
| Apuntes para una pintura de fleyre | A la misma y a uno que me
denunciò por exibirme con un panecillo (per Cristina) | Suena de alabastro
17 aprile 1993 ore 21 · Palcoscenico del Teatro Comunale
Festa spagnola
Patrizia Biccirè soprano
Donatella Pieri pianoforte
Edouard Toldrà Mananita de San Juan | Cantarcillo
Ernesto Halffter Canciones del niño de cristal
Xavier Montsalvatge Canciones para niños
Frederic Mompou Rosa del calmi | Incertitud | Cantar del alma |
Olas gigantes
Joaquin Turina Olas gigantes
Manuel de Falla Olas gigantes
24 aprile 1993 ore 18 · Teatro Comunale
España Hoy
Llorenç Barber voce e campane
Llorenç Barber Musiche
27 aprile 1993 ore 21 · Teatro Comunale
España Hoy
Quintetto Arnold
R. Gehrard Musiche
Alberto Llanas Musiche
José Ramón Encinar Musiche
Luis De Pablo Musiche
206 INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI
9 maggio 1993 ore 16,30 · Castello di Spezzano
Concerti al Castello di Spezzano
Mario Sanpaolo clarinetto
Flavia Brunetto pianoforte
Carl Maria von Weber Gran Duo concertante op. 48
Robert Schumann Fantasiestücke op. 73
Johannes Brahms Sonata op. 120 n. 2 in mi bemolle maggiore
9 maggio 1993 ore 17,30 · Castello di Spezzano
Concerti al Castello di Spezzano
Sandro Baldi pianoforte
Erik Satie Gnossiennes
Claude Debussy dai “Préludes, I livre”: Le sons et le parfums
tournent dans l’air du soir | Des pas sur la neige | Ce qu’a vu le
vent d’ouest | La fille au cheveaux de lin | La serenade interrompue
| Minstrels
Maurice Ravel Sonatine
Alexander Skrjabin A capriccio, con forza, dagli “Studi op. 8” |
Brioso, dagli “Studi op. 8” | Patetico, dagli “Studi op. 8”
Fryderyk Chopin Tre notturni op. 15
9 maggio 1993 ore 18,30 · Castello di Spezzano
Concerti al Castello di Spezzano
Corale G.C. Malavasi
Direttore Donatella Pieri
Paolo Panzani pianoforte
Giuseppe De Marzi Signore delle cime
Anonimo Swing Lord, sweet chariot | Sunshine in my soul |
Let us go | My Lord, what a morning
Zoltán Kodály Esti Dal
Anonimo On my old friends | Happy day
16 maggio 1993 ore 16,30 · Castello di Spezzano
Concerti al Castello di Spezzano
Harmonia Ensemble
Orio Odori clarinetto
Damiano Puliti violoncello
Alessandra Garosi pianoforte
Roger Eno Classical Music Moviment IV | Interlude | Accordeon
Music | An Excursion
Nino Rota Cantilena | Rocco e i suoi fratelli | La strada | Il Padrino
Wim Mertens Close Cover
Alessandra Garosi Erik
Orio Odori Minor | Esito
16 maggio 1993 ore 17,15 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti al Castello di Spezzano
Riccardo Grigolo flauto
Roberta Micelli pianoforte
Maurice Ravel Pavane pour une infante défunte
Francis Poulenc Sonata
Gabriel Fauré Fantasia | Sicilienne op. 78
François Borne Fantasia sulla “Carmen” di Bizet
23 maggio 1993 ore 16,30 · Castello di Spezzano
Concerti al Castello di Spezzano
Quartetto Aulos
Chiara Staibano oboe
Alessandro Baccini oboe
Alberto Guerra fagotto
Michele Liuzzi clavicembalo
Georg Friedrich Händel Triosonata per 2 oboi, fagotto e continuo
op. 5 n. 1 in si bemolle maggiore | Triosonata per 2 oboi, fagotto e
continuo op. 5 n. 2 in re minore | Triosonata per 2 oboi, fagotto e
continuo op. 5 n. 3 in si bemolle maggiore | Triosonata per 2 oboi,
fagotto e continuo op. 5 n. 4 in fa maggiore
11 dicembre 1993 ore 16 · Auditorium Fondazione San Carlo
Concerti aperitivo
Sara Sternieri violino
Leonardo Bartelloni pianoforte
Wolfgang Amadeus Mozart Sonata per violino e pianoforte
K 301 in sol maggiore
César Franck Sonata per violino e pianoforte in la maggiore
23 maggio 1993 ore 17,30 · Castello di Spezzano
Concerti al Castello di Spezzano
Maria Luisa Cascini pianoforte
Fryderyk Chopin Valzer op. 69 n. 1 in la bemolle maggiore | Valzer
op. 69 n. 2 in si minore | Valzer op. posth. | Preludio op. 28 n. 4 in
mi minore | Preludio op. 28 n. 20 in do minore | Preludio op. 28
n. 22 in sol minore | Ballata n. 1 op. 23 in sol minore
Edvard Grieg Tre pezzi lirici, dai “Klavierstücke” op. 52 | Sonata
op. 7 in mi minore
11 dicembre 1993 ore 17 · Auditorium Fondazione San Carlo
Concerti aperitivo
Duo Franchini
Raffaele Franchini violoncello
Cecilia Franchini pianoforte
Johannes Brahms Sonata per violoncello e pianoforte op. 38 in
mi minore
Dimitrij Šostakovič Sonata per violoncello e pianoforte op. 40 in
re minore
Antonín Dvořák Rondò brillante op. 64 in sol minore
6 giugno 1993 ore 16,30 · Castello di Spezzano
Concerti al Castello di Spezzano
Stefano Pagliari violino
Gian Luca Sfriso pianoforte
Wolfgang Amadeus Mozart Sonata K 301 in sol maggiore
Franz Schubert Sonatina op. 137 n. 3 in sol minore
Johannes Brahms Sonata op. 108 in re minore
6 giugno 1993 ore 17,30 · Castello di Spezzano
Concerti al Castello di Spezzano
Solisti dell’Orchestra da camera di Bologna
Luca Falasca violino
Roberto Molinelli viola
Antonio Mostacci violoncello
Luciano Mitillo contrabbasso
Miriam Garagnani pianoforte
Franz Schubert Quintetto D 667 “La Trota” op. 114 in la maggiore
22 novembre 1993 ore 21 · Platea del Teatro Comunale
Concerto di inaugurazione
Sestetto d’archi. Trio d’archi della Scala
Stefano Pagliani violino
Danilo Rossi viola
Enrico Dindo violoncello
Paolo Ghidoni violino
Stefano Pancotti viola
Marco Boni violoncello
Arnold Schönberg Verklärte Nacht op. 4
Johannes Brahms Sestetto op. 18 in si bemolle maggiore
4 dicembre 1993 ore 18 · Sala prove del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Trio Jolivet
Gloria Lucchesi flauto
Patrizia Di Paolo viola
Elisabetta Marino arpa
Jacques Ibert Due Interludi
Nino Rota Sonata 1937
Jacques Ibert Entr’acte per flauto e arpa
Claude Debussy Sonata
11 dicembre 1993 ore 18 · Auditorium Fondazione San Carlo
Concerti aperitivo
Cristina Bianchi arpa
Isaac Albeniz Sonata op. 6 in sol maggiore
Ludwig Spohr Variations sur l’air “Je suis encore dans mon printemps”
Nino Rota Sarabanda e Toccata
Marcel Tournier La volière magique
Albert Roussel Improptu
Elias Parish-Alvars Variazioni su un tema della “Norma” di Bellini
15 gennaio 1994 ore 18 · Sala prove del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Gli ottoni moderni
Roberto Maj tromba
Viviana Ferrari tromba
Tiziana Zaina corno
Stefano Ravelli trombone
Aleandro Martinelli basso tuba
Wolfgang Amadeus Mozart Ouverture dal “Flauto magico”
Gioachino Rossini “Largo al factotum” dal Barbiere di Siviglia
Claude Debussy Minstrels
W. H. Crella Mississippi Rag
Scott Joplin Rag for five
Georg Philipp Telemann Allegro
Franz Joseph Haydn Gypsy rondò
Tradizionale The Saints hallelujah
22 gennaio 1994 ore 18 · Palcoscenico del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Monica Minarelli mezzosoprano
Simone Baroncini corno
Donatella Pieri pianoforte
Hector Berlioz Le jeune patre Buton (da Fleurs des landes) op. 13 n. 4
Franz Schubert Auf dem Stram D 943 op. posth 119
Franz Strauss Notturno per corno e pianoforte op. 7
Johannes Brahms Sapphische Ode
Richard Strauss Nacht | Zueignung per soprano e pianoforte
Johann Wenzel Kallivoda Heimweh per soprano corno e pianoforte
Franz Lachner Frauenliebe und Leben per soprano corno e pianoforte
INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI 207
5 febbraio 1994 ore 18 · Palcoscenico del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Ruggero Ruocco pianoforte
Giovanni Sgambati Suite op. 21 in si minore
Franz Liszt Notturno n. 3 “Sogno d’amore” in la bemolle maggiore
| Waldesrauschen - Studio da concerto in re bemolle maggiore |
Isoldes Liebestod (da Wagner) | Parafrasi dal “Coro di festa
e marcia funebre” del Don Carlos (da Verdi)
19 febbraio 1994 ore 18 · Palcoscenico del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Paolo Franceschini violino
Giuseppe Pelli pianoforte
Ludwig van Beethoven Sonata “Primavera” op. 24 in fa maggiore
Felix Mendelssohn Bartholdy Sonata in fa maggiore
26 febbraio 1994 ore 18 · Sala prove del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Quintetto di fiati italiano
Michele Marasco flauto
Diego Dini Ciacci oboe
Fabrizio Meloni clarinetto
Claudio Gonella fagotto
Danilo Stagni corno
Paul Hindemith Kleine Kammermusik op. 24 n. 2
Samuel Barber Summer music
George Gershwin Suite da “Porgy and Bess”
5 marzo 1994 ore 17 · Palcoscenico del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Cinzia Bartoli pianoforte
Franz Schubert Improvviso op. 142 n. 2 in la bemolle maggiore
Felix Mendelssohn Bartholdy Variations sérieuse op. 54 in re minore
Fryderyk Chopin Mazurca op. 17 n. 4 in la minore | Mazurca op.
67 n. 4 in la minore | Sonata op. 58 in si minore
5 marzo 1994 ore 18 · Palcoscenico del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Luigi Tanganelli pianoforte
Franz Schubert Sonata D 664 op. posth. 120 in la maggiore
Robert Schumann Studi sinfonici op. 13
19 marzo 1994 ore 18 · Palcoscenico del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Pier Narciso Masi pianoforte
Christa Butzberger pianoforte
Wolfgang Amadeus Mozart Sonata K 358 in si bemolle maggiore
Franz Schubert Gran Duo op. posth. 140 in do maggiore
Maurice Ravel Ma mère l’oye
26 marzo 1994 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Andrea Dieci chitarra
Manuel Maria Ponce Variations sur “Follie de Espana” et Fugue
Mauro Giuliani Rossiniana n. 4 op. 122
9 aprile 1994 ore 18 · Palcoscenico del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Stefano Bagliano flauti diritti
208 INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI
Enrico Bronzi violoncello
Piero Barbareschi clavicembalo
Benedetto Marcello Sonata in re minore
Dario Castello Sonata quarta dal “primo libro...”
Antonio Vivaldi Sonata in mi minore | Sonata n. 6 da “Il pastor
fido” in sol minore
16 aprile 1994 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Stefano Intrieri clavicembalo
Johann Christoph Bach Aria eberliana variata
Johann Adam Reincken Toccata in sol maggiore | Aria “Die
Meierin” von J. J. Froberger: partite diverse
Johann Sebastian Bach Capriccio BWV 993 “in honorem Johann
Christoph Bach Ohrdruf” in mi maggiore | Sonata BWV 965 nach
Adam Reincken in la minore | Fuga BWV 954 nach Adam Reincken
in si bemolle maggiore | Capriccio BWV 992 “sopra la lontananza
del fratello dilettissimo” in si bemolle maggiore
1 maggio 1994 ore 16,30 · Castello di Spezzano
Concerti al Castello di Spezzano
Antonio Salvemini pianoforte
Ludwig van Beethoven Sonata n. 23 “Appassionata”
op. 57 in fa minore
Sergej Prokof’ev Sonata n. 6 op. 82 in la maggiore
1 maggio 1994 ore 17,30 · Castello di Spezzano
Concerti al Castello di Spezzano
Claudia Sisca soprano
Massimo Nalbandian chitarra
Federico Moreno Torroba Sonatina
Manuel de Falla El paño moruno | Nana | Jota
Federico Garcia Lorca Los rejes de la boraja | Las Morillas |
Sevillanas
Fernando Sor Si dices que mis ojos | Cosa de atormentarme
Joaquin Turína Garrotin, Soleares, Sevillana
M. Valis Durme, durme | Abris mi galanica; Paxaro
15 maggio 1994 ore 16,30 · Castello di Spezzano
Concerti al Castello di Spezzano
Alessandro Biserni clarinetto
Gian Luca Deserti pianoforte
Robert Schumann Tre Romanze op. 94
Niels Wilhelm Gade Fantasiestücke op. 43
Carl Maria von Weber Gran Duo Concertante op. 48
15 maggio 1994 ore 17,30 · Castello di Spezzano
Concerti al Castello di Spezzano
Saxensemble Tonelli
Direttore Angelo Gabrielli
Scott Joplin The Entertainer · Sensation
Paul Desmond Take Five
George Gershwin Summertime
Scott Joplin Maple leaf rag
Thelonious Monk Round midnight
Lennon/McCartney Yesterday
Henry Mancini Pink Panter
Glenn Miller Moonlight serenade
Scott Joplin Original rags
George Gershwin Tre Preludi
Thad Jones A child is born
Chick Corea Electric city
George Gershwin Blues, da “un americano a Parigi”
Silvana Libardo pianoforte
Carl Reinecke Sonata “Undine” op. 167 in mi minore
Bohuslav Martinů First Sonata
Sergej Prokof’ev Sonata op. 94 in re maggiore
22 maggio 1994 ore 16,30 · Castello di Spezzano
Concerti al Castello di Spezzano
Massimo Pasi flauto
Eugenia Grassetto pianoforte
Gaetano Donizetti Sonata per flauto e pianoforte in do maggiore
Giulio Briccialdi Il vento, capriccio op. 112
Claude Bolling Suite for flute and jazz piano
10 dicembre 1994 ore 16 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Monica Catania pianoforte
Franz Liszt Sonata in si minore
Johannes Brahms Paganini - Variationen II serie op. 35 in la minore
Franz Liszt Sonetti del Petrarca n. 47, 104, 123, da Années de
Pèlerinage II livre: Italie”
22 maggio 1994 ore 17,30 · Castello di Spezzano
Concerti al Castello di Spezzano
Domenico Danna pianoforte
Franz Liszt Ballata in si minore
Sergej Prokof’ev Sonata n. 3 op. 28 in la minore
10 dicembre 1994 ore 17 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Giovanni Cerutti pianoforte
Gianni Arfacchia percussioni
Eugène Bozza Rytmic per timpani, batteria e pianoforte
George Hamilton Green Cross corners, per xilofono e pianoforte
Darius Milhaud Concerto per batteria e pianoforte
Toshiro Mayazumi Concertino per xilofono e pianoforte
5 giugno 1994 ore 16 · Castello di Spezzano
Concerti al Castello di Spezzano
Adriano Cirillo pianoforte
Rossella Ressa canto
Franco Martini voce recitante
Francis Poulenc La storia dell’elefantino Babar
Edvard Grieg Chanson d’enfants op. 61
Adriano Cirillo Sei filastrocche di Gianni Rodari
21 novembre 1994 ore 21 · Teatro Comunale
Concerto di inaugurazione
Ensemble trombe e timpani del Teatro alla Scala
Giuseppe Bodanza tromba
Luciano Cadoppi tromba
Vito Calabrese tromba
Mauro Edantippe tromba
Sandro Malatesta tromba
David Searcy timpani
Jonathan Scully timpani
Georg Friedrich Händel Suite per trombe e timpani da “Water Music”
Fancois Andrè Philidor Marcia per quattro timpani
Thylman Susato Morentanz · Hupfauf
Michael Praetorius Courante
Orlando Di Lasso Allemande
Thoinot Arbeau Pavane
Thomas Morley Now the month of Maying
Michael Praetorius Volte
Anonimo Rigaudom (solo percussioni)
Juan Batista Josè Cabanilles Batalla imperial
Anonimo Batterie du premier empire
Gioachino Rossini Fanfare de chasse
Nino Rota La strada
Chick Corea Children’s song n. 4
Ron Simpson Sonatina
Chick Corea Children’s song n. 1
Brent Heisinger March per timpani e cinque trombe
3 dicembre 1994 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Francesca Salvemini flauto
10 dicembre 1994 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Carlo Guaitoli pianoforte
Johannes Brahms Klavierstücke op. 118
Robert Schumann Sonata op. 22 in sol minore
17 dicembre 1994 ore 16 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Gianluca Turconi violino
Marco Sala pianoforte
Wolfgang Amadeus Mozart Sonata K 296 in do maggiore
Ildebrando Pizzetti Tre canti
Maurice Ravel Sonata per violino e pianoforte n. 2 in sol maggiore
17 dicembre 1994 ore 17 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Nicola Oteri chitarra
Johann Sebastian Bach Suite BWV 995 in do maggiore
Mauro Giuliani Grande ouverture op. 61
Heitor Villa Lobos Preludio N°1 e 4, studi n° 11 e 12, choro tipico
Leo Brouwer Elogio della danza
Isaac Albeniz Asturias op. 47
Gaspar Sanza Sette danze
Francisco Tarrega Lagrima, Adelita, Recuerdos de Alhambra
Joaquin Turina Sonata
Joaquin Rodrigo Invocazione e danza
17 dicembre 1994 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Trio Debussy
Piergiorgio Rosso violino
Francesca Gosio violoncello
Antonio Valentino pianoforte
Franz Joseph Haydn Trio Hob. XV: 25 in sol maggiore
Robert Schumann Trio n. 3 op. 110 in sol minore
INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI 209
14 gennaio 1995 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Quartetto David
Mauro Loguercio violino
Gabriele Baffero violino
Antonello Leofredi viola
Sandro Laffranchini violoncello
Franz Joseph Haydn Quartetto op. 76 n. 4 in si bemolle maggiore
Dimitrij Šostakovič Quartetto n. 13 op. 138 in si bemolle maggiore
Felix Mendelssohn Bartholdy Quartetto op. 44 n. 2 in mi minore
11 febbraio 1995 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Ivano Battiston fisarmonica
Giovanni Picchi Ballo detto “Todesca” | Ballo detto “Il Pichi”
(ad. I. Battiston)
Girolamo Frescobaldi Canzona IV dal 2° libro (ad. I. Battiston)
Johann Sebastian Bach Toccata e fuga BWV 565 in re minore
(trascr. I. Battiston) in re minore
Henri Sauget Choral variè
Nicola Cisrenino Sama e...venti
Anton Tcherepnin Tzigane
Domenico Scarlatti Sonata K 380 in mi maggiore | Sonata K 87
in si minore
Ivano Battiston (arr.) Zefiro torna
18 febbraio 1995 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Adalisa Castellaneta chitarra
Domenico Scarlatti Quattro Sonate
Mauro Giuliani Rossiniana n. 1
Manuel Maria Ponce Sonatina meridional
4 marzo 1995 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Pietro Borgonovo oboe
Maria Grazia Bellocchio pianoforte
Robert Schumann Adagio Allegro op. 70 · Tre romanze op. 94
Ernst Krenek Quattro piccoli studi
Francis Poulenc Sonata FP185
Benjamin Britten Variazioni temporali
11 marzo 1995 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Il Salotto Ottocento
Susi Picchio soprano
Concetta Rinaldi flauto
Davide Cossu violino
Cristina Ariagno pianoforte
Antonella Gotta pianoforte
Silvia Cristofari voce recitante
Giuseppe Giordani Caro il mio ben
Baldassarre Galuppi Andante dalla sonata in do maggiore
Gaetano Braga Leggenda valacca
Pier Adolfo Tirindelli Portami via!
Gaetano Donizetti Sonata in do maggiore
Cesare Sanfiorenzo Inferno: La barca di Caronte, La tempesta
infernale; Purgatorio: La carità; Paradiso: Il canto degli angeli,
La gloria celeste.
210 INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI
Francesco Paolo Tosti Due arie su testi di D’Annunzio: Vorrei,
L’alba separa dalla luce l’ombra
Niccolò Paganini Due capricci
Lauro Rossi Cinque brevi valzer
Giuseppe Ricordi Due galop per pianoforte a quattro mani:
La bicicletta, L’automobile.
Luciano Arditi Il bacio
Gian Andrea Margaria Divertimento su temi dell’Aida
18 marzo 1995 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Marco Gerboni sassofono
Giorgio Farina pianoforte
Antoine Chailleux Andante e Allegro
Robert Planel Preludio e Saltarello
Gor Gotkowskj Brillance
George Gershwin Tre Preludi
Phil Woods Sonata
Astor Piazzolla Oblivion | Libertango
1 aprile 1995 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Roberto Metro pianoforte
Fryderyk Chopin I 14 valzer
8 aprile 1995 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
I madrigalisti di Praga
Milada Cechalova soprano
Veronika Jensivska soprano
Eva Krizova contralto
Petra Noskaiova contralto
Damiano Binetti tenore
Ladislav Neshyba basso
Jiri Hannsmann basso
Vaclav Navrat violino barocco
Jan Simon violino barocco
Carlo Gesualdo Principe di Venosa Responsoria | Gagliarda |
Madrigali
Antonio Caldara Trio sonata B op. 1 n. 4 | Madrigali
5 dicembre 1995 ore 21 · Teatro Comunale
Concerto di inaugurazione
Shawna Farrell vocalist
Raimondo Campisi pianoforte
Georges Bizet Habanera
Johann P. A. Martini Plaisir d’amour
Johann Strauss jr. Fantasia sul valzer (trascr. Campisi)
Leonard Bernstein West Side Story medley
Kurt Weill Surabaya Johnny
Maurice Ravel Bolero (trascr. Campisi)
Cole Porter Begin the beguine
George Gershwin Summertime
John Williams Tema da “Schindler’s List”
Zippel - Coleman With every breath I take
George Gershwin Rhapsody in blue (trascr. Campisi)
Duke Ellington Caravan, Satin doll
George Gershwin It ain’t necessarily so
Kurt Weill Speak low | September song | Mack the Knife
Cole Porter Night and Day
George Gershwin Fascinating rhythm
15 dicembre 1995 ore 21 · Rocca di Vignola, Sala dei Contrari
Concerto di Natale
Caffè Concerto Strauss
Direttore artistico Marco Spinelli
Nicola Tcherni primo violino
Veronica Tcherni secondo violino
Iuri Mocano violoncello
Teodoro Montiano contrabbasso
Marco Spinelli flauto, ottavino
Alessio Baranovski pianoforte
Johann Strauss jr. Ouverture da “Il pipistrello”
Johannes Brahms Danza ungherese n. 1 in sol minore | Danza
ungherese n. 5 in fa diesis minore | Danza ungherese n. 6 in re
bemolle maggiore
G. De Micheli Le canzoni d’Italia (potpourri), Voglio a Ti così
(potpourri beguine)
Vittorio Monti Csardas
Augustin Lara Granada (fantasia spagnola)
A. Ferraris Due chitarre
Franz Lehar La vedova allegra (fantasia d’operetta)
Johann Strauss jr. Tritsch - Trasch Polka schnell op. 214 | Sul bel
Danubio blu - valzer op. 314
16 dicembre 1995 ore 16 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Debora Rosti flauto
Sara Otello arpa
Anonimo Greensleeves
Maurizio Amorosi Due danze medioevali
Gabriel Fauré Berceuse
Gioachino Rossini Andante con variazioni
Nino Rota Sonata
Maurice Ravel Pavane pour une infante défunte
Fryderyk Chopin Andante con variazioni (su tema di Rossini)
16 dicembre 1995 ore 17 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Matteo Ferrari flauto
Enrico Ferri violoncello
Enrico Maria Cacciari pianoforte
Johann Sebastian Bach Sonata BWV 1034 in mi minore
Georg Friedrich Händel Sonata op. 1 n. 4 in la minore
Giovanni Bononcini Divertimento I
Antonio Vivaldi Sonata n. 6 da “Il pastor fido” in sol minore
16 dicembre 1995 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Stefania Morselli flauto
Simonetta Tanari pianoforte
George Enescu Cantabile e presto
Francis Poulenc Sonata
Carl Doppler Fantasia pastorale ungherese
Antonín Dvořák Sonatina
27 dicembre 1995 ore 21 · Teatro Primavera · Fiorano
Stagione concertistica
Orchestra filarmonica di Ploiesti
Direttore Ovidiu Balan
Maurizio Barboro pianoforte
Giuseppe Manzino Preludio alla notte
Dimitrij Šostakovič Concerto n. 2 op. 102 in fa maggiore
Johann Strauss jr. Ouverture da “Il pipistrello” | Voci di primavera
- valzer | Tritsch - Tratsch Polka schnell
op. 214 | Sul bel Danubio blu - valzer op. 314 | Annen Polka op.
117 | Valzer dell’imperatore op. 437 | Pizzicato Polka op. 449
Johann sr. Strauss Marcia di Radetzki op. 228
10 gennaio 1996 ore 21 · Teatro Primavera · Fiorano
Stagione concertistica
Giancarlo Valerio chitarra
Cristina Fiscon clavicembalo
Paolo Grattoni d’Arcano Sonata VIII in la minore
T. Giordani Sonata in do maggiore
C. Monza Sonata in do maggiore
Antonio Vivaldi Sonata in re maggiore | Sonata in sol minore
Joaquin Rodrigo Fantasia para un gentil hombre | Villano y
ricercar | Fanfare de la Caballeria de Napol | Danza de las hachas
Luigi Boccherini Fandango
20 gennaio 1996 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Gruppo da camera Amarilli
Andrea Massimo Grassi clarinetto
Cecilia Radic violoncello
Maria Luisa Gori pianoforte
Max Bruch Rumänische Melodie, Nachtgesänge, da “Acht Stücke” op. 83
Johannes Brahms Trio op. 114 in la minore
25 gennaio 1996 ore 21 · Teatro Primavera · Fiorano
Stagione concertistica
Francescantonio Pollice pianoforte
Paolo Pollice pianoforte
Franz Schubert Sonata D 617 op. 30 in si bemolle maggiore
Wagner - Bülow Ouverture dal “Tannhäuser”
Gabriel Fauré Dolly suite op. 56
Paolo Serrao Fantasia sull’opera “Aida”
Gioachino Rossini Ouverture da “L’Italiana in Algeri”
27 gennaio 1996 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Francescantonio Pollice pianoforte
Paolo Pollice pianoforte
Franz Liszt Les Préludes (poema sinfonico) S 97
Claude Debussy Six épigraphes antiques
Wagner - Bülow Ouverture dal Tannhäuser
3 febbraio 1996 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Lyell Cresswell
Lyell Cresswell Musiche presentate dall’autore
INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI 211
10 febbraio 1996 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Vizönto
Jànos Hasur violino
Béla Agoston viola da braccio
Géza Fàbri liuto
Tàmas Nagy Vàlvi contrabbasso
Tradizionale La musica tzigana
17 febbraio 1996 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Cristina Bianchi arpa
Johann Sebastian Bach Suite n. 1 BWV 996 in mi minore
Claude Debussy Suite bergamasque
Louis Spohr Fantasia in do minore
19 febbraio 1996 ore 21 · Teatro Primavera, Fiorano
Stagione concertistica
Gabriele Betti flauto
Donatella Pieri pianoforte
Gaetano Donizetti Sonata
Jules Massenet Meditazione dalla Thaïs
Giulio Briccialdi Fantasia su “Guglielmo Tell” di Rossini
Pablo de Sarasate Zigeunerwissen op. 20
Stanislao Gastaldon Musica proibita
Camille Saint Saëns Romance
Emanuele Krakamp Souvenir di Napoli
Cécile Reynaud Chant d’alouette
24 febbraio 1996 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Klavier Trio
Luca Rinaldi violino
Renato Insinna violoncello
Luigi Tanganelli pianoforte
Wolfgang Amadeus Mozart Trio K 564 in sol maggiore
Ludwig van Beethoven Trio op. 70 n. 1 in re maggiore
Felix Mendelssohn Bartholdy Trio op. 49 in re minore
29 febbraio 1996 ore 21 · Teatro Primavera, Fiorano
Stagione concertistica
Cristina Bianchi arpa
Johann Sebastian Bach Suite n. 1 BWV 996 in mi minore
Claude Debussy Suite Bergamasque
Luis Spohr Fantasia in do minore
Germaine Tailleferre Sonata
Marcel Grandjany Fantasia su un tema di Haydn op. 31
Marius Hendrikus Flothuis Per la tomba di Orfeo
Nino Rota Sarabanda e Toccata
2 marzo 1996 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Alexander Shtarkman pianoforte
Franz Schubert Impromptu D 899 op. 90 n. 1 in do minore
| Impromptu D 899 op. 90 n. 2 in mi bemolle maggiore | Impromptu
D 899 op. 90 n. 3 in sol bemolle maggiore | Impromptu D 899 op. 90
n. 4 in la bemolle maggiore
Franz Liszt Rapsodia spagnola
Maurice Ravel Gaspard de la nuit
212 INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI
Igor Stravinskij Tre movimenti da Pétrouchka: Danse russe; Chez
Pétrouchka; La semaine grasse
16 marzo 1996 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Gabriele Baffero violino
Carlo Balzaretti pianoforte
Robert Schumann Tre romanze op. 94
Maurice Ravel Sonata per violino e pianoforte
George Gershwin Summertime | Bess, you is my woman now |
It ain’t necessarily so | Tempo di blues, da “Porgy and Bess”
23 marzo 1996 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Trio Šostakovič
David Romano violino
Diego Romano violoncello
Vincenzo Palermo pianoforte
Vincenzo Palermo Divertimento
Carlo Galante Poemetto
Bedrich Smetana Trio op. 15 in sol minore
27 marzo 1996 ore 21 · Teatro Primavera, Fiorano
Stagione concertistica
Cristina Barbieri soprano
Marco Bellei pianoforte
Gioachino Rossini dalle Soirées Musicales
Wolfgang Amadeus Mozart dal Don Giovanni
Georges Bizet dalla Carmen
Francesco Paolo Tosti Ideale
Charles Gounod dal Faust
Vincenzo Bellini Il fervido desiderio
Giuseppe Verdi da Otello
Francesco Paolo Tosti Non t’amo più
Giacomo Puccini da Gianni Schicchi
30 marzo 1996 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Tiziana Ghiglioni voce
Attilio Zanchi contrabbasso
Duke Ellington Ellingtoniana
18 giugno 1996 ore 21,30 · Chiesa di S. Agostino
I luoghi sacri del suono
Fabio Biondi violino
Claudio Gasparoni viola
Giorgio Barbolini clavicembalo
Sergej Rachmaninov Sonata per violino e basso (L’Annunciazione)
Arcangelo Corelli Sonata in mi minore
Antonio Vivaldi Sonata in do minore
Johann Sebastian Bach Sonata per violino e basso continuo in
sol maggiore
Angelo Maria Veracini Sonata quinta dalle Sonate Accademiche
25 giugno 1996 ore 21,30 · Chiesa di S. Agostino
I luoghi sacri del suono
L’incanto seicentesco
Soprano - Direttore Patrizia Macrelli
Domenico Lamacchia oboe
Francesco Quaranta oboe
George Babuadze violino
Sergio Lazarev violino
Andrea Anzalone violoncello
Filippo Ravizza clavicembalo
Antonio Vivaldi musiche
Johann Sebastian Bach musiche
Georg Friedrich Händel musiche
5 luglio 1996 ore 21,30 · Chiesa di S. Agostino
I luoghi sacri del suono
Ensemble Oswald von Wolkenstein
Andrea Bornstein flauti diritti, viola da gamba, cromorno,
tromba marina
Maurizio De Paoli dulciana, bombarde,flauti diritti, cromorno
Volker Oberegger bombarde, dulciana, flauti diritti, trombone,
ghironda, canto, cromorno
Heidrun Oberegger flauti diritti e traversi, viola da braccio, canto,
bombarda, trombone, ghironda, cromorno
Trude Saltuari canto, percussioni, trombone, ghironda
Giorgio Uliveri violino, viola da braccio, canto, percussioni
9 luglio 1996 ore 21,30 · Chiesa di S. Agostino
I luoghi sacri del suono
Maria Laura Deponte flauto
Paolo Carlini fagotto
Eleonora Giannetti clavicembalo
Antonio Vivaldi musiche
Johann Sebastian Bach musiche
Françoise Devienne musiche
5 dicembre 1996 ore 21 · Teatro Comunale
Concerto di inaugurazione
Bruno Canino pianoforte
Antonio Ballista pianoforte
Wolfgang Amadeus Mozart Sonata K 19d in do maggiore
Johannes Brahms Otto danze ungheresi (nn: 11, 15, 16, 17, 2, 5, 8, 6)
Maurice Ravel Ma mère l’oye
Darius Milhaud Le boeuf sur le toit op. 58
13 dicembre 1996 ore 21 · Rocca di Vignola, Sala dei Contrari
Concerto di Natale
Raimondo Campisi pianoforte
Richard Addinsel Warsaw concerto
Franz Liszt Notturno n. 3 “Sogno d’amore” in la bemolle maggiore
| La campanella, dai sei grandi studi su “I capricci” di Paganini |
Rapsodia ungherese n. 2 in do diesis minore
Johann Strauss jr. Fantasia su “Il bel Danubio blu” (trascr. Campisi)
Maurice Ravel Bolero (trascr. Campisi)
George Gershwin Rhapsody in blue
11 gennaio 1997 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Roberto Poli pianoforte
Fryderyk Chopin Ballata n. 1 op. 23 in sol minore | Ballata n. 2
op. 38 in fa maggiore | Ballata n. 3 op. 47 in la bemolle maggiore |
Ballata n. 4 op. 52 in fa minore
Maurice Ravel La Valse (trascription pour piano par l’exècuteur)
18 gennaio 1997 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Carlo Guaitoli pianoforte
Johannes Brahms Ballata op. 10 n. 1 in re minore | Ballata op. 10
n. 2 in re maggiore
Fryderyk Chopin Fantasia op. 49 in fa minore
Maurice Ravel Valses nobles et sentimentales
Felix Mendelssohn Bartholdy Variations sérieuses op. 54
in re minore
25 gennaio 1997 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Filippo Faes pianoforte
Franz Schubert Sonata D 568 op. posth. 122 in mi bemolle
maggiore | Sonata D 575 op. posth. 147 in si maggiore | Sonata D
894 op. 78 in sol maggiore
8 febbraio 1997 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Leonardo De Lisi tenore
Sara Airoldi violoncello
Mario Delli Ponti pianoforte
Kioko Saito pianoforte
Franz Schubert Auf dem Wasser zu singen D 744 | Fischerweise
D 881 | Die Forelle D 550 | Der Tod und das Mädchen D 531 |
Ganymed D 554 op. 19 n. 3 | Nachstück D 672 | An die Musik
D 547 | An Sylvia D 891 | Stänchen da “Schwanengesang” D
957 | Der Wanderer an der Mond D 870 | Der Doppelgänge da
“Schwanengesang” D 957 | Nacht und Träume D 827 | Sonata
“Arpeggione” D 821 op. 103 in la minore | Fantasia D 940 in fa
minore
15 febbraio 1997 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Duo Alkan
Anne Colette Ricciardi pianoforte
Alberto Baldrighi pianoforte
Franz Schubert Allegro D 947 in la minore · Rondò D 608
in re maggiore
Carl Czerny Fantasia elegante su “Norma” di Bellini
22 febbraio 1997 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Mauro Loguercio violino
Carlo Balzaretti pianoforte
Franz Schubert Sonata D 384 in re maggiore | Sonata D 408 in sol
minore | Rondò D 895 op. 70 in si minore
27 febbraio 1997 ore 21 · Teatro Primavera, Fiorano
Concerto straordinario
Caffè Concerto Strauss
Virgilio Iuriciud violino
Nichiteano Ilie violino
Michele Cristeco violoncello
Tudor Monteano contrabbasso
Giorgio Babbini clarinetto
Sorin Dogariu pianoforte
Johann Strauss jr. Ouverture da “Il pipistrello” | Kusswalzer
(il bacio) da “Der lustige Krieg” op. 400
INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI 213
Carlo Lombardo Spesso a cuori e picche
Franz Lehar Aria di Vilja, da “La vedova allegra”
Virgilio Ranzato Fox della Luna, da “Il paese dei campanelli”
Franz Lehar Ballsirenen, da “La vedova allegra”
Emmerich Kálmán La principessa della csarda (fantasia)
Franz Lehar Tu che m’hai preso il cor, da “Il paese del sorriso”
Frederick Loewe My fair lady (selezione)
Andrew Lloyd Webber Memory, da “Cats”
Johann Strauss jr. Banditen Galop, da “Prinz Methusalem” op. 378
8 marzo 1997 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Quartetto Dafo
Justina Duda violino
Ewa Filek violino
Rafal Daszkiewick viola
Anna Armafys violoncello
Franz Schubert Quartetto n. 14 D 810 “La morte e la fanciulla”
in re minore
15 marzo 1997 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Carlo Bertola violoncello
Luca Brancaleon pianoforte
Michele Di Mauro voce recitante
Franz Schubert Il canto del cigno D 957 (adatt. di Gianluca Favetto)
20 marzo 1997 ore 21 · Chiesa di San Giovanni Battista, Fiorano
Stagione concertistica
Orchestra Ion Dumitrescu
Direttore Teodor Costin
Wolfgang Amadeus Mozart Concerto per flauto e orchestra K 313
in sol maggiore
Saverio Mercadante Concerto per flauto e orchestra in mi minore
Antonio Vivaldi Le Quattro stagioni op. 8
22 marzo 1997 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Trio Debussy e solisti
Antonio Valentino pianoforte
Piergiorgio Rosso violino
Francesca Gosio violoncello
Elena Gallafrio violoncello
Riccardo Memore viola
Johannes Brahms Trio op. 8 in si maggiore | Quintetto op. 34 in fa minore
24 giugno 1997 ore 21,30 · Chiesa di S. Agostino
I luoghi sacri del suono
Orchestra sinfonica delle Marche
Direttore Marco Boni
Stefano Pagliani violino
Luca Marziali violino
Simonide Braconi viola
Antonio Vivaldi Concerto per archi e cembalo in la maggiore |
Concerto per archi e cembalo in sol maggiore | Concerto per due
violini, archi e cembalo in la minore
Johann Sebastian Bach Concerto per viola, archi e cembalo in
do minore | Concerto per violino, archi e cembalo BWV 1042 in mi
maggiore
214 INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI
1 luglio 1997 ore 21,30 · Chiesa di S. Agostino
I luoghi sacri del suono
Concerto armonico
Loredana Bacchetta soprano
Pietro Corna oboe
Graziano Beluffi violoncello
Riccardo Doni clavicembalo
Johann Sebastian Bach “Gott versoget, alles Leben”, dalla
cantata BWV 187 | “Ich will auf den Herren schau’n”, dalla cantata
BWV 93 | Sonata in sol minore | “Phebus eilt mit schnellen
pferden”, dalla cantata BWV 202
Giovanni Battista Pergolesi Sonata in fa maggiore
Antonio Vivaldi Domine Deus
Georg Philipp Telemann Cantata per la II domenica d’Avvento
“Endlich wird die Stunde schlagen”
15 luglio 1997 ore 21,30 · Chiesa di S. Agostino
I luoghi sacri del suono
Gli ottoni moderni
Roberto Maj tromba
Viviana Ferrari tromba
Denis Salvini corno
Luigi Salvatoni trombone
Aleandro Martinelli tuba
Georg Friedrich Händel Suite da “Musica sull’acqua” |
Dal Messia:”Hallelujah”
Johann Sebastian Bach Fuga BWV 578 in sol minore (trascr.)
Antonio Vivaldi Concerto per due trombe in do maggiore
Johann Pachelbel Kanon
Wolfgang Amadeus Mozart Fuga, dal Requiem K 626 in re minore
19 luglio 1997 ore 21,30 · Cortile dei melograni
Il giovane concertismo europeo a Modena
New Helsinki Quartet
Jan Söderblom violino
Petri Aarnio violino
Illari Angervo viola
Marko Ylönen violoncello
Franz Joseph Haydn Quartetto op. 74 n. 2 in fa maggiore
Ludwig van Beethoven Quartetto op. 95 in fa minore
Jean Sibelius Quartetto “Voces Intimae” op. 56 in re minore
22 luglio 1997 ore 21,30 · Cortile dei melograni
Il giovane concertismo europeo a Modena
Duo Tomescu
Alexandru Tomescu violino
Adrian Tomescu pianoforte
Johann Sebastian Bach Ciaccona, dalla Partita II
BWV 1007 in re minore
Johannes Brahms Sonata n. 2 op. 100 in la maggiore
Pablo de Sarasate Airs bohémiens op. 20
Bedrich Smetana De mon pays
Niccolò Paganini Le streghe op. 8
23 luglio 1997 ore 21,30 · Cortile dei melograni
Il giovane concertismo europeo a Modena
Toys Ensemble
Claudio Ortensi flauto
Erica Cuoghi clarinetto
Claudio Mastropiero chitarra
Matteo Cavicchini pianoforte
Marco Mora violino
Enrico Nadalini violoncello
Francesco Milita Las floreras
Luigi Negretti Variazioni su una sequenza antica
Gianni Giacomazzo Draga | Exit
Domenico De Simone Irgo | Beta
Franco Donatoni Lame
Andrea Talmelli Klinamen II
Marco Visconti Prasca Matt in Vier Zug
24 luglio 1997 ore 21,30 · Cortile dei melograni
Il giovane concertismo europeo a Modena
Concentus Consort
Cecilia Szak liuto e viola da gamba
Peter Levai cromorno, bombarda, cornamusa e flauto dolce
Orlando Gibbons musiche
Thylman Susato musiche
Demanchius musiche
Pierre Phalèse musiche
Claude Gervaise musiche
Michael Praetorius musiche
29 luglio 1997 ore 21,30 · Cortile dei melograni
Il giovane concertismo europeo a Modena
Quartetto Mirò
Michele Marasco flauto
Marco Ortolani clarinetto
Paolo Carlini fagotto
Guido Corti corno
Ian Antonin Stamitz Quartetto op. 8 n. 2 in mi bemolle maggiore
Gioachino Rossini Quartetto n. 5
Wolfgang Amadeus Mozart Cassazione K 62 in re maggiore
Gioachino Rossini Andante, tema e variazioni
31 luglio 1997 ore 21,30 · Sala delle Dame
Il giovane concertismo europeo a Modena
Wiener Glasharmonika
Christa Schönfledinger glasharmonika
Gerardo Schönfledinger glasharmonika
Antonin Reicha dal Gran Solo per glasharmonika e orchestra
Johan Schmittbaur Rondò per glasharmonika
Antonio Vivaldi Largo dal concerto per liuto e orchestra
d’archi in re maggiore
Johan Reichardt dal Rondò per glasharmonika e quartetto d’archi
Carl Röllig due piccoli pezzi
Johann Strauss jr. Sperl polka
Wolfgang Amadeus Mozart Due danze tedesche
Fryderyk Chopin Notturno op. 9 n. 2 in mi bemolle maggiore
Johann Müller Romanza e variazioni agli “studi per
glasharmonika”
Wolfgang Amadeus Mozart Adagio K 617 in do maggiore
Franz Joseph Haydn Minuetto dalla sonata per pianoforte
Hob n. 13 in mi maggiore
Alphons Czibulka Stephanie gavotta
21 settembre 1997 ore 21 · Duomo di Modena
Concerti d’organo
Gian Paolo Ferrari organo
Felix Mendelssohn Bartholdy Sonata op. 65 n. 1 in fa minore |
Sonata op. 65 n. 6 in re minore | Preludio, finale e fuga op. 37 n. 3
in re minore
César Franck Chorale n. 3 in la minore
Jehan Alain Litanies
28 settembre 1997 ore 21 · Duomo di Modena
Concerti d’organo
Rose Kirn organo
Johann Sebastian Bach Toccata, adagio e fuga BWV 564
in do maggiore
Wolfgang Amadeus Mozart Fantasia K 608 in fa minore
Felix Mendelssohn Bartholdy Sonata op. 65 n. 3 in la maggiore
César Franck Corale n. 2 in si minore
Henri Mulet Toccata “Tu es Petra”
Charles-Marie Widor Allegro, da Symphonie n. VI, I op. 42
5 ottobre 1997 ore 21 · Duomo di Modena
Concerti d’organo
Luca Salvadori organo
Felix Mendelssohn Bartholdy Sonata op. 65 n. 2 in do minore
Georg Friedrich Händel Concerto in sol maggiore
Fabrizio Fanticini Dolci...sofferte risonanze
Ludwig van Beethoven Ouverture da “Le creature di Prometeo”, op. 43
in do maggiore
Giovanni Sgambati Benedizione nuziale op. 30
Giuseppe Martucci Allegro fugato
Luca Salvadori Improvvisazione su tema dato dal pubblico
12 ottobre 1997 ore 21 · Duomo di Modena
Concerti d’organo
Francesco Finotti organo
Johann Sebastian Bach Preludio BWV 552 in mi bemolle
maggiore | “Christ unser Herr zur Jordan kam” BWV 684 | “Vater
unser in Himmelreich” BWV 682 | Fuga a cinque voci BWV 552 in
mi bemolle maggiore
Felix Mendelssohn Bartholdy Sonata op. 65 n. 5 in re maggiore
Johannes Brahms Preludio e fuga in la minore
Franz Liszt Fantasia e fuga sul nome di B-A-C-H
19 ottobre 1997 ore 21 · Duomo di Modena
Concerti d’organo
Andrea Filippini organo
Johannes Brahms Preludio e fuga in sol minore | 2 Choralvorspiele
César Franck Piece Héroique, Chorale n. 1 in mi maggiore
Marcel Dupré Quattro versetti sull’Ave Maris Stella
Olivier Messiaen Dieu parmi nous
27 dicembre 1997 ore 21 · Teatro Primavera, Fiorano
Stagione concertistica
Orchestra Filarmonica di Bacau “Michail Jora”
Direttore Ovidiu Balan
Franz Suppé Cavalleria leggera
Alexander Borodin Danze polovesiane
George Gershwin Rhapsody in blue
Antonín Dvořák Danze slave
INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI 215
Johannes Brahms Danze ungheresi
Johann Strauss jr. Tritsch - Tratsch Polka schnell
op. 214 | Vita d’artista | Polka francese | Rose del sud - valzer |
Leichtes Blut Polka | Kaiser Valzer
Johann Strauss sr. Radetzki Marsch
5 gennaio 1998 ore 21 · Teatro Storchi
Concerto di inaugurazione
Paolo Poli narratore
Antonio Ballista pianoforte
Maurice Ravel La bella addormentata nel bosco (Perrault - Collodi)
· La bella e la bestia (Beaumont - Collodi)
Sergej Prokof’ev Giulietta e Romeo (Matteo Bandello)
Francis Poulenc La storia dell’elefantino Babar (Jean de Brunhoff)
17 gennaio 1998 ore 18 · Teatro Fondazione San Carlo
Concerti aperitivo
Quartetto David
Mauro Loguercio violino
Gabriele Baffero violino
Antonio Leofreddi viola
Marco Decimo violoncello
Ludwig van Beethoven Quartetto op. 132 in la minore
24 gennaio 1998 ore 18 · Teatro Fondazione San Carlo
Concerti aperitivo
Giuseppe Fausto Modugno pianoforte
Robert Schumann Arabeske op. 18 in do maggiore | Humoreske
op. 20 in si bemolle maggiore | Sonata n. 3 (concerto senza
orchestra) op. 14 in fa minore
14 febbraio 1998 ore 18 · Teatro Fondazione San Carlo
Concerti aperitivo
Marco Fumo pianoforte
George Gershwin Three-quarter blues | Rubato | Merry Andrew
| Blue Lullaby | Spanish prelude | Impromptu in two keys | Melody
n. 17 | Novellette in fourths | Allegro ben ritmato | Finale | Song
book 18 song hits | Swanee; Nobody but you | I’ll build a starway
to paradise; Do it again | The man I love; Fascinating rythm; Oh lady
be good; Somebody loves me; Sweet and low down; That certain
feeling | Clap yo’ hands; Do do do | My one and only; ‘s wonderful;
Strike up the band | Liza | Who cares? | I got rhythm | Rapsody in
blue (riduzione per pianoforte solo)
21 febbraio 1998 ore 18 · Teatro Fondazione San Carlo
Concerti aperitivo
Concordia Woodwind quintet
Veronica Oross flauto
Szilvia Papai oboe
Rudolf Szitka clarinetto
Zòltan Holb corno
Nikoletta Korda fagotto
Franz Danzi Quintetto op. 67 n. 3 in mi bemolle maggiore
Paul Hindemith Kleine Kammermusik op. 24 n. 2
Claude Paul Taffanel Quintetto
Darius Milhaud La cheminée du Roi Renée
216 INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI
28 febbraio 1998 ore 18 · Teatro Fondazione San Carlo
Concerti aperitivo
Il concerto delle dame
Gloria Giovannini soprano
Andrea Zepponi contraltista
Marco Farolfi clavicembalo
Giulia Costa violoncello barocco
Michel Pinolet Monteclair “Le Songe”, VIIme Cantate à voix
seule (troisième livre)
Antoine Forqueray “La Rameau”, “La Léon” (sarabande),
“La boisson” (per clavicembalo)
Michel Pinolet Monteclair Godimento e pena in amore,
Cantata italiana a voce sola
Jacques Duphly La Forqueray, Medée, La Felix
Marc Antoine Charpentier Beate mie pene
7 marzo 1998 ore 18 · Teatro Fondazione San Carlo
Concerti aperitivo
Jana Deshkova violino
Nigel Hutchinson pianoforte
Johannes Brahms Sonata per violino e pianoforte op. 78 in sol
maggiore
Edvard Grieg Sonata per violino n. 3 op. 45 in do minore
14 marzo 1998 ore 18 · Teatro Fondazione San Carlo
Concerti aperitivo
Sandro Naglia tenore
Eddi De Nadai pianoforte
Franz Schubert Im Frühling D 882 | Ganymed D 544 op. 19 n. 3 |
Nachtstück D 672 | Ihr Bild da “Schwanengesang” D 957 | Nacht
und Traüme D 827 | Abschied von der Erde D 829 | An Sylvia D 891
Gustav Mahler Lieder eines fahrenden Gesellen
21 marzo 1998 ore 18 · Teatro Fondazione San Carlo
Concerti aperitivo
Duo Pollice
Aurelio Pollice pianoforte
Paolo Pollice pianoforte
Robert Schumann Bilder aus Östen, sei improvvisi op. 66
Francesco Cilea Danza del terzo atto da “Adriana Lecouvreur”
Paolo Serrao Fantasia sull’opera “Aida”
4 aprile 1998 ore 18 · Teatro Fondazione San Carlo
Concerti aperitivo
Corrado Rollero pianoforte
Robert Schumann Sonata n. 1 op. 11 in fa diesis minore
Ludwig van Beethoven 33 variazioni su un valzer di Diabelli
op. 120 in do maggiore
27 dicembre 1998 ore 21 · Teatro Primavera, Fiorano
Concerto di fine anno
Orchestra Filarmonica di Bacau “Michail Jora”
Direttore Ovidiu Balan
Maurizio Moretti pianoforte
Michail Ivanovic Glinka Ludmilla - Ouverture
Ludwig van Beethoven Concerto n. 1 per pianoforte e orchestra
op. 15 in do maggiore
Johann Strauss jr. Ouverture da “Il pipistrello” | Voci di primavera
| Polka 214 | Rose del Sud
4 gennaio 1999 ore 21 · Teatro Storchi
Concerto di inaugurazione
Orchestra Filarmonica di Bacau “Michail Jora”
Direttore Ovidiu Balan
Mihail Ivanovic Glinka Ouverture da “Ludmilla”
Gaetano Donizetti Ouverture da “La figlia del reggimento”
François Borne Fantasia sulla “Carmen” di Bizet
Gioachino Rossini Ouverture da “Il barbiere di Siviglia”
Johann Strauss jr. Ouverture da “Il pipistrello” | Voci di primavera
- valzer | Tritsch - Tratsch Polka schnell op. 214 | Rose del sud valzer | Perpetuum mobile | Sul bel Danubio blu - valzer
30 gennaio 1999 ore 18 · Auditorium dell’Istituto Musicale Orazio Vecchi
Concerti aperitivo
Mzia Simonishvili pianoforte
Wolfgang Amadeus Mozart Fantasia K 397 in re minore | Sonata
K 310 in la minore | Sonata K 331 in la maggiore
6 febbraio 1999 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Quartetto di Venezia
Andrea Vio violino
Alberto Battiston violino
Luca Morassutti viola
Angelo Zanin violoncello
Wolfgang Amadeus Mozart Quartetto K 387 in sol maggiore |
Quartetto K 590 in fa maggiore
20 febbraio 1999 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale
Progetto Chopin
Maurizio Baglini pianoforte
Fryderyk Chopin 12 studi op. 10 | 12 studi op. 25
27 febbraio 1999 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale
Progetto Chopin
Ilia Kim pianoforte
Fryderyk Chopin 24 Preludi op. 28 | Sonata op. 35 in si bemolle
minore
13 marzo 1999 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Enrico Dindo violoncello
Andrea Dindo pianoforte
Robert Schumann Phantasiestücke op. 73
Fryderyk Chopin Sonata per violoncello e pianoforte op. 65
in sol minore
Claude Debussy Sonata
20 marzo 1999 ore 18 · Auditorium dell’ Istituto Musicale Orazio Vecchi
Concerti aperitivo
Ilia Gringolts violino
Irina Ryumina pianoforte
Maurice Ravel Sonata per violino e pianoforte
Niccolò Paganini God save the Queen | Variazioni sulla corda di sol,
dal “Mosè” di Rossini | Nel cor più non mi sento (per violino solo)
Camille Saint-Saëns Introduzione e rondò capriccioso
26 marzo 1999 ore 21 · Teatro Primavera, Fiorano
Concerto straordinario
Original Perdido Jazz Band
10 aprile 1999 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Maurizio Moretti pianoforte
Johannes Brahms Ballata op. 10 n. 1 in re minore | Ballata op. 10
n. 2 in re maggiore | Ballata intermezzo op. 10 n. 3 in si minore |
Ballata op. 10 n. 4 in si maggiore
Robert Schumann Kinderszenen op. 15
Franz Liszt Vallée D’Obermann, da “Années de Pèlerinage I: Suisse”
Fryderyk Chopin Mazurca op. 17 n. 4 in la minore | Mazurca op.
67 n. 2 in sol minore | Mazurca op. 67 n. 3 | Mazurca op. 67 n. 4 in
la minore
19 aprile 1999 ore 18 · Auditorium dell’Istituto Musicale Orazio Vecchi
Concerti aperitivo
Vincitori delle audizioni nazionali Gmi 1998
Luca Saltini pianoforte
Marco Ferri violino
Enrico Ferri violoncello
24 aprile 1999 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Igor Tchetuev pianoforte
Ludwig van Beethoven Sonata n. 7 op. 10 n. 3 in re maggiore
Alexander Skrjabin Sonata - Fantasia n. 2 op. 19 in sol diesis minore
Sergej Prokof’ev Sonata n. 6 op. 82 in la maggiore
17 novembre 1999 ore 21 · Teatro Comunale
Progetto Chopin
Simone Pedroni pianoforte
Fryderyk Chopin Ballata n. 3 op. 47 in la bemolle maggiore |
Polacca op. 40 n. 2 in do minore | Mazurca op. 7 n. 1 in si bemolle
maggiore | Mazurca op. 33 n. 1 in sol diesis minore | Mazurca op.
24 n. 4 in si bemolle minore | Scherzo op. 20 in si minore | Polacca
- Fantasia op. 61 in la bemolle maggiore | Mazurca op. 63 n. 1 in si
maggiore | Polacca op. 53 in la bemolle maggiore | Mazurca op. 63
n. 2 in fa minore | Mazurca op. 63 n. 3 in do diesis minore
15 dicembre 1999 ore 21 · Teatro Comunale
Concerto di inaugurazione
Pegasus Chamber Orchestra
Direttore e clavicembalista Diego Fasolis
Johann Sebastian Bach Suite n. 1 BWV 1066 in do maggiore |
Suite n. 2 BWV 1067 in re maggiore | Suite n. 3 BWV 1068 in si
minore | Suite n. 4 BWV 1069 in re maggiore
27 dicembre 1999 ore 21 · Teatro Primavera, Fiorano
Concerto straordinario
Orchestra filarmonica di Arad
Direttore Ovidiu Balan
Elisabetta Marino arpa
Claudio Montafia flauto
Carl Maria von Weber Ouverture da “Oberon”
Wolfgang Amadeus Mozart Concerto per flauto arpa e orchestra
K 299 in do maggiore
Johann Strauss jr. Ouverture da “Il Barone tzigano” | Vita d’artista
INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI 217
Johann Strauss sr. Annen Polka
Johann Strauss jr. Tuoni e lampi - polka | Vino donne e canti - valzer |
La caccia - polka | Sul bel Danubio blu - valzer
8 gennaio 2000 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Gianluca Luisi pianoforte
Johann Sebastian Bach Preludio e fuga BWV 860 in sol maggiore
| Preludio e fuga BWV 847 in do minore | Preludio e fuga BWV 857 in
fa minore | Preludio e fuga BWV 866 in si bemolle maggiore | Preludio
e fuga BWV 853 in re diesis minore | Preludio e fuga BWV 886 in la
bemolle maggiore | Preludio e fuga BWV 848 in do diesis maggiore
15 gennaio 2000 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
L’una e cinque - gruppo vocale a cappella
Giorgio Celestre basso
Simona Rodano soprano
Michele Napolitano alto
Gianfranco Montalto baritono
Marco Andrioletti tenore
Da Monteverdi ai Beatles
22 gennaio 2000 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Xavier Phillips violoncello
Alexander Gasparov pianoforte
Claude Debussy Sonata | Prologo | Serenade et finale
César Franck Sonata per violoncello e pianoforte in la maggiore
29 gennaio 2000 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Jon Nakamatsu pianoforte
Franz Joseph Haydn Sonata n. 33 Hob. 20 in do minore
Fryderyk Chopin Fantasia op. 49 in fa minore | Mazurca op. 59 n. 1 in
la minore | Mazurca op. 59 n. 2 in la bemolle maggiore | Mazurca op. 59
n. 3 in fa diesis minore | Scherzo op. 39 in do diesis minore
Pëtr Il’ic Čajkovskij Tema e variazioni op. 19 n. 6
Sergej Rachmaninov Sonata n. 2 op. 36 in si bemolle minore
12 febbraio 2000 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Barnabas Kelemen violino
Gergely Boganyi pianoforte
Wolfgang Amadeus Mozart Sonata K 301 in sol maggiore |
Sonata K 306 in re maggiore | Sonata K 454 in si bemolle maggiore
26 febbraio 2000 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Alberto Bologni violino
Giuseppe Fausto Modugno pianoforte
Ludwig van Beethoven Sonata op. 23 in la minore | Sonata
”La Primavera” op. 24 in fa maggiore
4 marzo 2000 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Benedetto Lupo pianoforte
Fryderyk Chopin Sonata op. 58 in si minore
Alexander Skrjabin 12 Études op. 8
218 INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI
11 marzo 2000 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Antonio Graziani clarinetto
Marco Tezza pianoforte
Camille Saint-Saëns Sonata op. 167 in si bemolle maggiore
Robert Schumann Fantasiestücke op. 73
Johannes Brahms Sonata op. 120 n. 2 in mi bemolle maggiore
1 aprile 2000 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Bruno Cavallo flauto
Emilia Fadini clavicembalo
Johann Sebastian Bach Sonata per flauto e basso continuo BWV
1034 in mi minore | Sonata per flauto e basso continuo BWV 1032
in la maggiore | Sonata per flauto e basso continuo BWV 1030
in si minore | Sonata per flauto e basso continuo BWV 1035
in mi maggiore
15 settembre 2000 ore 19 · Chiesa di San Vincenzo
Festival Seiliszt
Jana Mrazova mezzosoprano
Donatella Pieri pianoforte
Franz Liszt Kennst du das Land? | Oh! quand je dors | Es muss ein
wunderbares sein | Der König in Thule | O Lieb so lang du lieben kannst
23 settembre 2000 ore 21 · Chiesa di San Vincenzo
Festival Seiliszt
Arnaldo Cohen pianoforte
Franz Liszt Sonata in si minore
Fryderyk Chopin 24 preludi op. 28
26 settembre 2000 ore 21 · Chiesa di San Vincenzo
Festival Seiliszt
Massimiliano Damerini pianoforte
Franz Liszt Sposalizio, da “Années de Pèlerinage II livre: Italie” |
Tre sonetti del Petrarca, da “Années de Pèlerinage II livre: Italie“ |
Vallée d’Obermann, da “Années de Pèlerinage I livre: Suisse”
Claude Debussy Suite bergamasque
Maurice Ravel Jeaux d’eau op. 30 in mi maggiore · La valse
30 settembre 2000 ore 21 · Chiesa di San Vincenzo
Festival Seiliszt
Alexej Nabioulin pianoforte
Franz Schubert Sonata D 960 in si bemolle maggiore
Franz Liszt Rapsodia ungherese n. 13 in la minore
Schubert - Liszt Güte Nacht | Der Lindenbaum, da “Winterreise”
D 911 | Le soirées de Vienne
Franz Liszt Valse Oubliée n. 1 in fa diesis minore
2 ottobre 2000 ore 21 · Chiesa di San Vincenzo
Festival Seiliszt
Mzia Simonishvili pianoforte
Ludwig van Beethoven Sei variazioni WoO 70 in sol maggiore
Franz Liszt Rapsodia ungherese n. 2 in do diesis minore | Rapsodia
ungherese n. 6 in re bemolle maggiore | Rapsodia ungherese
n. 12 in do diesis minore
Fryderyk Chopin 12 studi op. 25
4 ottobre 2000 ore 21 · Chiesa di San Vincenzo
Festival Seiliszt
Aldo Ciccolini pianoforte
Ludwig van Beethoven Sonata n. 14 “Chiaro di luna” op. 27 n. 2
in do diesis minore | Sonata n. 31 op. 110 in la bemolle maggiore
Fryderyk Chopin Notturno op. 62 n. 1 in si maggiore | Notturno
op. 62 n. 2 in mi maggiore | Tarantella op. 43 in la bemolle
maggiore | Mazurca op. 59 n. 1 in la minore | Mazurca op. 59 n. 2
in la bemolle maggiore | Mazurca op. 59 n. 3 in fa diesis minore
Franz Liszt Isoldes Liebestod (da Wagner) | Mephisto Polka |
Parafrasi da Rigoletto
7 ottobre 2000 ore 21 · Chiesa di San Vincenzo
Festival Seiliszt
Jeffrey Swann pianoforte
Franz Liszt Ballata n. 2 in si minore | Au bord d’une source, da “Années
de Pèlerinage I livre: Suisse” | Sonetto del Petrarca n. 123, da “Années
de Pèlerinage II livre: Italie” | Aux cyprès de la Villa d’Este, da “Années
de Pèlerinage II livre: Italie” | Jeux d’eau a la Villa d’Este, da “Années
de Pèlerinage II livre: Italie” | Sonate àpres une lecture de Dante, da
“Années de Pèlerinage II livre: Italie” | Fantasia e fuga sul nome di B-AC-H | Legendes: St. Francois d’Assise: la predication aux oiseaux; St.
Francois de Paule marchand sur le flots | Mephisto valzer n. 1
12 gennaio 2001 ore 21 · Teatro Comunale
Concerto di inaugurazione
Giorgia Tomassi pianoforte
Enrique Granados Danza española “Orientale” op. 37 n. 2 in do
minore | Danza española “Andaluza” op. 37 n. 5 in mi minore |
Danza española “Valenciana” op. 37 n. 7 in sol maggiore | Danza
española “Danza triste” op. 37 n. 10 in sol maggiore
Franz Liszt Legendes: St. Francois d’Assise: la predication aux
oiseaux; St. Francois de Paule marchand sur le flots | Tarantella
Maurice Ravel Gaspard de la nuit
Claude Debussy L’isle joyeuse
20 gennaio 2001 ore 18 · Teatro Fondazione San Carlo
Concerti aperitivo
Claudio Montafia flauto
Gianmaria Bonino pianoforte
Philippe Gaubert Seconda sonata
Fabrizio Festa “Skycrapers” for flute and piano
Nino Rota Cinque pezzi per flauto e pianoforte
Friedrich Kuhlau Grande Sonata
3 febbraio 2001 ore 18 · Teatro Fondazione San Carlo
Concerti aperitivo
Benjamin Bernstein viola
Franco Calabretto pianoforte
Ernst Bloch Suite per viola e pianoforte
Benjamin Britten Lachrymae (meditazioni sopra una canzone
di Dowland) op. 48
Johannes Brahms Sonata op. 120 n. 2 in mi bemolle maggiore
10 febbraio 2001 ore 18 · Teatro Fondazione San Carlo
Concerti aperitivo
Vitaly Samoshko pianoforte
Johannes Brahms Sonata op. 1 in do maggiore
Robert Schumann Fantasia op. 17 in do maggiore
24 febbraio 2001 ore 18 · Teatro Fondazione San Carlo
Concerti aperitivo
Natalia Lomeiko violino
Olga Sitkovetsky pianoforte
Pëtr Il’ic Čajkovskij Meditation “Souvenir d’un lieu cher” op. 42 n. 1
Edvard Grieg Sonata per violino n. 3 op. 45 in do minore
Niccolò Paganini I palpiti op. 13 in do maggiore
17 marzo 2001 ore 18 · Teatro Fondazione San Carlo
Concerti aperitivo
Trio di Torino
Sergio Lamberto violino
Dario Destefano violoncello
Giacomo Fuga pianoforte
Wolfgang Amadeus Mozart Divertimento K 254 in si bemolle
maggiore | Trio K 542 in mi maggiore | Trio K 502 in si bemolle
maggiore
24 marzo 2001 ore 18 · Teatro Fondazione San Carlo
Concerti aperitivo
Alessandro Andriani violoncello
Claudia Bracco pianoforte
Gabriel Fauré Élégie op. 24 in do minore
Johannes Brahms Sonata op. 38 in mi minore
Fryderyk Chopin Introduzione e polacca op. 3 in do maggiore
8 aprile 2001 ore 16 · Auditorium Fondazione San Carlo
Concerti con gelato
Gabriele Baffero violino
Carlo Balzaretti pianoforte
Cristoph Willibald Gluck - Fritz Kreisler Melodia, da “Orfeo e Euridice”
Niccolò Paganini Cantabile
Ludwig van Beethoven Allegro, dalla sonata per violino
e pianoforte “Primavera” op. 24 in fa maggiore
Johannes Brahms Danza ungherese n. 2 | Danza ungherese n. 6
George Gershwin - Jascha Heifetz Tempo di blues,
da “Porgy and Bess”
Maurice Ravel Blues, dalla sonata per violino e pianoforte
Manuel de Falla Danze spagnole, da “La vida breve”
Sergej Rachmaninov Vocalise op. 34 n. 14
22 aprile 2001 ore 16 · Auditorium Fondazione San Carlo
Concerti con gelato
Antonio Ballista pianoforte
Gemma Bertagnolli mezzosoprano
Igor Stravinskij Trois histoires pour enfants
Gioachino Rossini Un petit train de plaisir
Cathy Berberian Stripsody
John Cage A valentine out of season (per piano preparato)
A. Lucchetti (trascr.) Incantesimi - Canzoni dei film di Walt Disney
6 maggio 2001 ore 16 · Auditorium Fondazione San Carlo
Concerti con gelato
Marzia Ragazzoni pianoforte
Fabiana Ragazzoni pianoforte
Claude Debussy Petite Suite
Antonín Dvořák Danza slava op. 46 n. 8
Edvard Grieg Danza norvegese op. 35
Antonín Dvořák Danza slava op. 46 n. 5
INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI 219
6 maggio 2001 ore 16 · Auditorium Fondazione San Carlo
Concerti aperitivo
Quintetto John Williams
Stefania Morselli flauto
Morena Boschetto oboe
Federico Biolchini clarinetto
Benedetto Dallaglio corno
Christian Maria Galasso fagotto
Franz Joseph Haydn dal Divertimento in si bemolle maggiore
Nino Rota Petite Offrande Musicale
John Williams Tema da “Jurassic Park”
Jacques Ibert Tre pezzi brevi
Ennio Morricone Mission
Giuseppe Verdi Ouverture da Nabucco
George Gershwin Selezione da “Porgy and Bess”
Alexander Courage Tema from “Star Trek”
21 maggio 2001 ore 18,30 · Auditorium Fondazione San Carlo
Musica e Parole
Maurizio Moretti pianoforte
Angela Oliviero pianoforte
Luigi Maio voce recitante
Francis Poulenc La storia dell’elefantino Babar
Erik Satie Sports e divertissements
Darius Milhaud Le boef sur le toit op. 58
9 giugno 2001 ore 21 · Chiesa di San Pietro
Musica e Parole
Coro “Canticum novum”
Direttore Erina Gambarini
Stella Doz soprano
Stefano Ferrari tenore
Cristian Senn baritono
Cristina Ghidotti arpa
Flavio Bombardieri violoncello
Riccardo Crotti contrabbasso
Fabio Galessi organo
César Franck Messe solennelle op. 12
18 settembre 2001 ore 18,30 · Auditorium Fondazione San Carlo
Musica e Parole
L’una e cinque - gruppo vocale a cappella
Giorgio Celestre basso
Selanna Martorana soprano
Arianna Fornero contralto
Gianfranco Montalto tenore
Marco Andrioletti tenore
Baldassarre Donato Chi la gagliarda
Josquin Desprèz El Grillo
Pierre Passereau Il est bel et bon
Orlando Di Lasso Matona mia cara
Anonimo La Sirena | Donne venite al ballo
Tradizionale Give me that old religion, Yes indeed, My Lord (Spirituals)
Kahal-Fain I’ll be seeing you
Charmichael/Arodin Lazy River
Charmichael Stardust
Lennon/McCartney When I’m sixty-four
Tradizionale Candy
Ben Oakland Java Jive
220 INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI
Paul Simon Wake up little Susy
Tradizionale L’era bella come gli orienti | Caro Toni palpa qua
Luigi Tenco Vedrai vedrai
Harold Arlen Over the rainbow
Tradizionale Danny boy
20 settembre 2001 ore 21 · Teatro Comunale
Festival Schumann Brahms una coppia romantica
Lilya Zilberstein pianoforte
Muzio Clementi Sonata op. 40 n. 3 in re minore
Franz Liszt Consolation | Fantasia e fuga sul nome di B-A-C-H
Johannes Brahms Tre intermezzi op. 117 | 28 Variazioni su un tema
di Paganini op. 35 in la minore
25 settembre 2001 ore 18,30 · Chiesa di San Vincenzo
Musica e Parole
Romina Basso mezzosoprano
David Giovanni Leonardi pianoforte
Benjamin Britten Bonny at morn, The miller of Dee, Lemady, Bird
Scarer’s song, da Folk Song Arrangments
Gustav Mahler Ich atmet’ einen Linden Duft - Ich bin der Welt
abhanden gekommen, da “Funf Lieder nach Ruckert” | Rheinlegendchen,
Wer hat dies Liedlein erdacht? da “Des knaben Wunderhorn”
Aaron Copland Three little horses, At the river, Long time ago,
Ching-a-ring chaw, da Old American songs
Fernando Obradors El Majo geloso, La guitarra sin prima, aquel
sombrero de monte, El Vito, da Canciones clásicas españolas
26 settembre 2001 ore 21 · Chiesa di San Vincenzo
Festival Schumann Brahms una coppia romantica
Maurizio Baglini pianoforte
Bach-Busoni Tre preludi corali
Béla Bartók Due danze romene op. 8 | Allegro barbaro Sz. 49
in fa diesis minore
Johannes Brahms Klavierstück op. 76 n. 1 in fa diesis minore |
Klavierstück op. 76 n. 2 in si minore | Klavierstück - Intermezzo op.
118 n. 2 in la maggiore
Robert Schumann Fantasiestück “In der Nacht” op. 12 n. 5 in fa
minore | Carnaval op. 9
30 settembre 2001 ore 21 · Chiesa di San Vincenzo
Festival Schumann Brahms una coppia romantica
Roberto Cominati pianoforte
Robert Schumann Davidbündlertänze (Von Florestan und Eusebius)
op. 6 | Sonata n. 3 (Concert sans orchestre) op. 14 in fa minore
3 ottobre 2001 ore 21 · Chiesa di San Vincenzo
Festival Schumann Brahms una coppia romantica
Aleksandar Madzar pianoforte
Franz Schubert Allegretto D 915 in do minore
Robert Schumann Kreisleriana op. 16
Maurice Ravel Le tombeau de Couperin | La Valse
6 ottobre 2001 ore 21 · Chiesa di San Vincenzo
Festival Schumann Brahms una coppia romantica
Benedetto Lupo pianoforte
Robert - Wieck Clara Schumann Romanza op. 21 n. 1 in la minore
| Romanza op. 21 n. 2 in fa maggiore | Romanza op. 21 n. 3
in sol minore
Johannes Brahms Ballata op. 10 n. 1 in re minore | Ballata op. 10
n. 2 in re maggiore | Ballata intermezzo op. 10 n. 3 in si minore |
Ballata op. 10 n. 4 in si maggiore
Robert Schumann Études en forme de variations op. 13
9 ottobre 2001 ore 21 · Chiesa di San Vincenzo
Festival Schumann Brahms una coppia romantica
Gerhard Oppitz pianoforte
Johannes Brahms Sonata n. 3 op. 5 in fa minore | Scherzo op.
4 in si bemolle maggiore | Rapsodia op. 79 n. 1 in si minore |
Rapsodia op. 79 n. 2 in sol minore | Intermezzo op. 119 n. 1 in si
minore | Intermezzo op. 119 n. 2 in mi minore | Intermezzo op. 119
n. 3 in do maggiore | Rapsodia op. 119 n. 4 in mi bemolle maggiore
10 ottobre 2001 ore 18,30 · Chiesa di San Vincenzo
Musica e Parole
Karin Schmidt soprano
Roberto Negri pianoforte
Kurt Weill Das Lied von den braunen Inseln | Moritat, da
“Dreigroschrenoper” | Surabaya Johnny, Song von Mandelay, Das
Lied von Branntwelnhandler, da “Happy End” | Mon ami, my friend,
da “Johnny Johnson” | It never was you, September Song, da
“Knickerbocker Holidays” | The saga of Jenny, This is new, One life
to live, da “Lady in the dark” | I am a stranger here myself, Speak
low, da “One touch of Venus” | Lonely House, da ”Street Scene” |
Lost in the stars
10 gennaio 2002 ore 21 · Auditorium Fondazione San Carlo
Concerto di inaugurazione
World Youth Choir
Direttore Denis Menier
Direttore Jonathan Velasco
Francis Poulenc Cantata “Un soir de neige” | Pilons l’orge, les
Tisserands, dal ciclo “Chanson Françaises”
Claude Debussy Deux chansons de Charles d’Orléans
Camille Saint-Saëns Du calme des nuits, Le fleur et les arbres op. 8
Maurice Ravel Nicolette, La ronde
Jean Marie Rens Trois petits poèmes lettristes (prima esecuzione
integrale mondiale)
Giuseppe Verdi Ave Maria
Ryan Cayabyab Sanctus e Agnus Dei dalla “Misa”
Ruben Federizon Tinig ng Lupa (Canto della Terra)
Tradizionale Ilay Gandangan
Ryan Cayabyab Caturog na Nonoy
Tradizionale Paraiso | Mmbop | Circle of life
George Hernandez (arr.) Paraiso
Rodolfo Delarmente (arr.) Ilay Gandangan
19 gennaio 2002 ore 18 · Teatro Fondazione San Carlo
Concerti aperitivo
So-Hee Lee soprano
Yun-Jung Lee mezzosoprano
Cataldo Caputo tenore
Lorenzo Battagion basso
Kyoko Saito, Mario Delli Ponti pianoforte a quattro mani
Johannes Brahms Liebesliederwalzer op. 52 | Neues
Liebesliederwalzer op. 65
2 febbraio 2002 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Alexander Romanovsky pianoforte
Ludwig van Beethoven Sonata n. 14 “Chiaro di luna”
op. 27 n. 2 in do diesis minore
Franz Liszt Sonata in si minore
9 febbraio 2002 ore 18 · Teatro Fondazione San Carlo
Concerti aperitivo
Trio del Conservatorio di Mosca
Konstantin Masliouk pianoforte
Timur Vorotnikov violino
Mark Fridman violoncello
Wolfgang Amadeus Mozart Trio K 548 in do maggiore
Johannes Brahms Trio op. 8 in si maggiore
23 febbraio 2002 ore 18 · Teatro Fondazione San Carlo
Concerti aperitivo
Bruno Cavallo flauto
Andrea Dindo pianoforte
Nino Rota Suite dal balletto La Strada
Giuseppe Verdi - Nino Rota Valzer dal film “Il Gattopardo”
2 marzo 2002 ore 18 · Teatro Fondazione San Carlo
Concerti aperitivo
Danilo Rossi viola
Stefano Bezziccheri pianoforte
Johannes Brahms Sonata op. 120 n. 1 in fa minore
Maurice Ravel Pavane pour une infante défunte
Astor Piazzolla Le grand tango
9 marzo 2002 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Filippo Faes pianoforte
Fryderyk Chopin Grande valzer brillante op. 34 n. 1 in la bemolle
maggiore
Franz Liszt Bagatella senza tonalità (V Mephisto - Valse) | Valzer
dal “Faust” di Gounod
Claude Debussy ...Le sons et le parfums tournent dans l’air du
soir, dai “Préludes, I livre”
Maurice Ravel Valses nobles et sentimentales
23 marzo 2002 ore 18 · Teatro Fondazione San Carlo
Concerti aperitivo
Nadine Cheek Jurgensen mezzosoprano
Eddi De Nadai pianoforte
John Jacob Niles The Black Dress, Go ‘way from my window,
The wild River
Aaron Copland The Dodger, Lullaby, The Boatmen’s Dance
Charles Ives In the mornin’
John Duke Richard Cory, February Twilight
N. Norem Rain in Spring, I am Rose
Samuel Barber The Daises
Harry T. Burleight Sometimes I feel like a Motherless Child
(Negro Spiritual)
Hall Johnson Ride on, King Jesus! (Negro Spiritual)
Harry T. Burleight Deep river (negro spiritual)
INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI 221
13 aprile 2002 ore 18 · Teatro Fondazione San Carlo
Concerti aperitivo
Geoffrey Rutkowski violoncello
Giuseppe Fausto Modugno pianoforte
Johannes Brahms Sonata per violoncello e pianoforte
op. 38 in mi minore
Dimitrij Šostakovič Sonata per violoncello e pianoforte
op. 40 in re minore
20 aprile 2002 ore 18 · Salone d’Onore del Palazzo Ducale
Concerti aperitivo
Quartetto Psophos
Ayako Tanaka violino
Bleuenn La Maitre violino
Cécile Grass viola
Florence Auclin violoncello
Franz Joseph Haydn Quartetto per archi op. 20 n. 5 in fa minore
Wolfgang Amadeus Mozart Quartetto K 465 “Les dissonances”
in do maggiore
21 settembre 2002 ore 21 · Teatro Comunale
Concerto straordinario
Nuovo Quartetto Italiano
Alessandro Simoncini violino
Luigi Mazza violino
Demetrio Comuzzi viola
Luca Simoncini violoncello
Anton Webern Langsamer Satz
Ludwig van Beethoven Quartetto “Rasumowski” op. 59 n. 3
in do maggiore
Igor Stravinskij Tre pezzi per quartetto d’archi
Ludwig van Beethoven Quartetto op. 135 in do maggiore
30 novembre 2002 ore 21 · Teatro Comunale
Concerto di inaugurazione
Bruno Canino pianoforte
Antonio Ballista pianoforte
Ludwig van Beethoven Tre marce per pianoforte a quattro mani op. 45
Ludwig van Beethoven - Franz Liszt Sinfonia n. 9 (trascrizione
per due pianoforti di Franz Liszt) op. 125 in re minore
7 dicembre 2002 ore 18 · Teatro Fondazione San Carlo
Concerti aperitivo
Cristiano Rossi violino
Marco Vincenzi pianoforte
Ferruccio Busoni Sonata n. 2 op. 36 in mi minore
Maurice Ravel Sonata per violino e pianoforte n. 2 in sol maggiore
14 dicembre 2002 ore 18 · Teatro Fondazione San Carlo
Concerti aperitivo
Trio Reger
Alfredo Persichilli violino
Arianne Mathaus violoncello
Anna Lisa Bellini pianoforte
Johannes Brahms Trio op. 8 in si maggiore
Sergej Rachmaninov Trio elegiaco op. posth. in sol minore
222 INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI
11 gennaio 2003 ore 18 · Teatro Fondazione San Carlo
Concerti aperitivo
Hisako Kawamura pianoforte
Wolfgang Amadeus Mozart Sonata K 576 in re maggiore
Sergej Prokof’ev Sonata n. 2 op. 14 in re minore
25 gennaio 2003 ore 18 · Galleria Civica
Concerti aperitivo
Quartetto Terpsycordes
Girolamo Bottiglieri violino
Raya Raytcheva violino
Caroline Haas viola
François Grin violoncello
Franz Schubert Quartetto n. 14 D 810 “La morte e la fanciulla”
in re minore
8 febbraio 2003 ore 18 · Galleria Civica
Concerti aperitivo
Esther Hoppe violino
Biliana Tzinlikova pianoforte
Wolfgang Amadeus Mozart Sonata K 378 in si bemolle maggiore
Olivier Messiaen Tema e variazioni
Ludwig van Beethoven Sonata n. 5 op. 24 in fa maggiore
22 febbraio 2003 ore 18 · Auditorium Fondazione San Carlo
Concerti aperitivo
Ensemble folkloristico russo “Rasputin”
Direttore e balalaika Viktor Skriptchenko
Oleg Guriew baritono
Alexandra Gontcharowa mezzosoprano
Anatolij Pogorelskich domra
Igor Kolmakov bandura
Alexander Korotenko balalaika e contrabbasso
Lidia Skriptchenko gusli
Danil Skriptchenko percussioni
Musica tradizionale russa
1 marzo 2003 ore 18 · Auditorium Fondazione San Carlo
Concerti aperitivo
Entr’Acte - Musicisti del Teatro alla Scala
Paola Fre flauto e voce recitante
Denis Zanchetta clarinetto
Valentino Zucchiatti fagotto
Mauro Edantippe tromba
Renato Filisetti trombone
Elena Faccani violino
Jacob Ludwig violoncello
Andrea Carcano pianoforte
Andrea Dulbecco percussioni
Bohuslav Martinů Favole in musica
Darius Milhaud Caramel mou
Tibor Harsany - Jakob e Wilhelm Grimm La storia del piccolo sarto
15 marzo 2003 ore 18 · Galleria Civica
Concerti aperitivo
Tatjana Vassiljeva violoncello
Andrea Dindo pianoforte
Igor Stravinskij Suite italienne
Sergej Prokof’ev Sonata op. 119 in do maggiore
22 marzo 2003 ore 18 · Galleria Civica
Concerti aperitivo
Tristango
Massimiliano Pitocco bandoneon
Marco Tezza pianoforte
Daniele Roccato contrabbasso
Astor Piazzolla Musiche
10 maggio 2003 ore 18 · Salone d’Onore del Palazzo Ducale
Concerto straordinario
Rocco Filippini violoncello
Johann Sebastian Bach Suite n. 3 BWV 1009 in do maggiore |
Suite n. 2 BWV 1008 in re minore | Suite n. 4 BWV 1010
in mi bemolle maggiore
17 maggio 2003 ore 21 · Chiesa di San Vincenzo
Festival Van Sonate
Pietro De Maria pianoforte
Ludwig van Beethoven Sonatina n. 25 op. 79 in sol maggiore |
Sonata n. 26 “Gli addii” op. 81a in mi bemolle maggiore | Sonata
n. 24 “à Thérèse” op. 78 in fa diesis maggiore | Sonata n. 23
“Appassionata” op. 57 in fa minore
21 maggio 2003 ore 21 · Chiesa di San Vincenzo
Festival Van Sonate
Maurizio Zanini pianoforte
Ludwig van Beethoven Sonata n. 10 op. 14 n. 2 in sol maggiore |
Sonata n. 11 op. 22 in si bemolle maggiore
Fryderyk Chopin Ballata n. 1 op. 23 in sol minore | Ballata n. 2
op. 38 in fa maggiore | Ballata n. 3 op. 47 in la bemolle maggiore |
Ballata n. 4 op. 52 in fa minore
24 maggio 2003 ore 21 · Chiesa di San Vincenzo
Festival Van Sonate
Jörg Demus pianoforte
Ludwig van Beethoven Sonata n. 27 op. 90 in mi minore | Sonata
n. 30 op. 109 in mi maggiore | Sonata n. 31 op. 110 in la bemolle
maggiore | Sonata n. 32 op. 111 in do minore
28 maggio 2003 ore 21 · Teatro Comunale
Festival Van Sonate
Gianluca Cascioli pianoforte
Ludwig van Beethoven Sonata n. 13 “Quasi una fantasia” op.
27 n. 1 in mi bemolle maggiore | Sonata n. 18 op. 31 n. 3 in mi
bemolle maggiore
Fryderyk Chopin Polacca op. 40 n. 1 in la maggiore | Notturno op.
9 n. 2 in mi bemolle maggiore | Notturno op. 15 n. 2 in fa diesis
maggiore | Grande valzer brillante op. 18 in mi bemolle maggiore
| Valzer op. 34 n. 2 in la minore | Valzer op. 64 n. 1 in re bemolle
maggiore | Berceuse op. 57 in re bemolle maggiore | Improvviso
op. 29 in la bemolle maggiore | Fantasia - Improvviso op. 66 in do
diesis minore | Scherzo op. 31 in si bemolle minore
31 maggio 2003 ore 21 · Teatro Comunale
Festival Van Sonate
Andrea Lucchesini pianoforte
Ludwig van Beethoven Sonata n. 14 “Chiaro di luna” op. 27 n. 2
in do diesis minore | Sonata n. 8 “Patetica” op. 13 in do minore |
Sonata n. 29 “Hammerklavier” op. 106 in si bemolle maggiore
20 settembre 2003 ore 21 · Teatro Storchi
Concerto straordinario
Überbrettl Ensemble
Katarina Nikolic mezzosoprano
Tania Bussi voce recitante
Pierpaolo Maurizzi pianoforte
Sandu Nagy flauto
Massimo Ferraguti clarinetto
Igor Cantarelli violino
Michele Ballarini violoncello
Luciano Berio Quattro canzoni popolari
Maurice Ravel Chansons madécasses
Luciano Berio O King!
Arnold Schönberg Pierrot Lunaire op. 21
5 dicembre 2003 ore 21 · Teatro Comunale
Concerto di inaugurazione
I solisti di Pavia - Enrico Dindo
Hans Liviabella violino
Roberto Righetti violino
Massimo Piva viola
Umberto Clerici violoncello
Enrico Dindo violoncello
Wolfgang Amadeus Mozart Divertimento per trio d’archi K 563
in mi bemolle maggiore
Franz Schubert Quintetto D 956 op. posth. 163 in do maggiore
10 gennaio 2004 ore 18 · Teatro Fondazione San Carlo
Concerti aperitivo
Quartetto di Cremona
Cristiano Gualco violino
Paolo Andreoli violino
Simone Gramaglia viola
Giovanni Scaglione violoncello
Anton Webern Langsamer Satz
Ludwig van Beethoven Quartetto op. 130 in si bemolle maggiore
17 gennaio 2004 ore 18 · Teatro Fondazione San Carlo
Concerti aperitivo
Filomena Moretti chitarra
Paolo Guidoni violino
Mauro Giuliani Gran duo op. 85
Niccolò Paganini Sonata concertata
Celso Machado Musica popolare brasiliana
Franz Schubert Sei valzer
24 gennaio 2004 ore 21 · Galleria Civica
Piani diversi - conduce Maurizio Franco
Luca Saltini pianoforte
Dado Moroni pianoforte jazz
Johann Sebastian Bach Minuetto BWV 114 in sol maggiore,
Wolfgang Amadeus Mozart Alla turca, dalla sonata K 331 in la maggiore
Franz Schubert Impromptu op. 90 n. 2 in mi bemolle maggiore
Johannes Brahms Rapsodia op. 79 n. 2 in sol minore
Robert Schumann Traumerei (da Kinderszenen) op. 15
Fryderyk Chopin Preludio op. 28 n. 15 in re bemolle maggiore
Claude Debussy Golliwogg’s cake-walk, da “Children’s corner”
Sergej Rachmaninov Preludio op. 3 n. 2 in do diesis minore
Nino Rota Preludio in si bemolle maggiore
INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI 223
7 febbraio 2004 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale
Concerti aperitivo
Quatuor Terpsycordes - Silvia Careddu
Girolamo Bottiglieri violino
Raya Raytcheva violino
Caroline Haas viola
François Grin violoncello
Silvia Careddu flauto
Carl Philipp Emmanuel Bach Sonata per flauto in la minore
Wolfgang Amadeus Mozart Quartetto K 285 in re maggiore
Robert Schumann Quartetto op. 41 n. 2 in fa maggiore
14 febbraio 2004 ore 21 · Teatro Comunale
Stagione concertistica
Vittorino Andreoli voce recitante
Bruno Cavallo flauto
Johann Sebastian Bach Allemanda dalla partita BWV 1013 in la minore
Kazuo Fukushima Requiem
Franz Schubert Trauermusik
Claude Debussy Sirènes
Antonín Dvořák Humoresque
Johann Sebastian Bach Sarabanda dalla partita BWV 1013 in la minore
Christoph Willibald Gluck Siciliana (dall’opera Armida)
Georg Philipp Telemann Adagio dalla fantasia n. 2
Edgar Varèse Density 21.5
Anonimo Greensleeves
28 febbraio 2004 ore 18 · Galleria Civica di Modena
Piani diversi
Giuseppe Fausto Modugno pianoforte
Stefano Calzolari pianoforte jazz
Fryderyk Chopin Ballata n. 4 op. 52 in fa minore
Johann Sebastian Bach Allegro, dal concerto italiano BWV 971
Wolfgang Amadeus Mozart Fantasia K 397 in re minore
Johannes Brahms Klavierstück - Intermezzo op. 118 n. 2
in la maggiore
Claude Debussy La plus que lente
6 marzo 2004 ore 18 · Galleria Civica di Modena
Concerti aperitivo
Roberto Plano pianoforte
Claude Debussy Nocturne in re bemolle maggiore | La sérénade
interrompue, dai “Préludes, I livre” | Voiles, dai “Préludes, I livre” |
Des pas sur la neige, dai “Préludes, I livre” | La puerta del vino, dai
“Préludes, II livre” | Les collines d’Anacapri, dai “Préludes, I livre” |
L’isle joyeuse
Maurice Ravel Pavane pour une infante défunte | La valse
13 marzo 2004 ore 21 · Chiesa di S. Agostino
Concerto straordinario
Lilya Zilberstein pianoforte
Ludwig van Beethoven Sonata n. 2 op. 2 n. 2 in la maggiore ·
Sonata n. 23 “Appassionata” op. 57 in fa minore
Modest Musorgskij Quadri di una esposizione
224 INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI
20 marzo 2004 ore 18 · Teatro Fondazione San Carlo
Concerti aperitivo
Trio Archè
Massimo Marin violino
Dario Destefano violoncello
Francesco Cipolletta pianoforte
Ludwig van Beethoven Trio “Degli spettri” op. 70
n. 1 in re maggiore
Antonín Dvořák Trio op. 65 in fa minore
27 marzo 2004 ore 18 · Auditorium Fondazione San Carlo
Concerti aperitivo
Rocco Filippini violoncello
Johann Sebastian Bach Suite n. 1 BWV 1007 in sol maggiore
| Suite n. 5 BWV 1011 in do minore | Suite n. 6 BWV 1012 in re
maggiore
15 maggio 2004 ore 21 | Chiesa di San Vincenzo
Festival Chopiniamo
Olaf John Laneri pianoforte
Fryderyk Chopin Polacca op. 40 n. 2 in do minore | Berceuse op.
57 in re bemolle maggiore | Notturno in do diesis minore | Sonata
op. 35 in si bemolle minore
Sergej Rachmaninov Preludio op. 3 n. 2 in do diesis minore
| Melodia op. 3 n. 3 in mi maggiore | Preludio op. 23 n. 6 in mi
bemolle maggiore | Preludio op. 32 n. 12 in sol diesis minore
Sergej Prokof’ev Mercuzio, da Romeo e Giulietta op. 75 | Frate
Lorenzo, da Romeo e Giulietta op. 75 | Montecchi e Capuleti, da
Romeo e Giulietta op. 75
Alexander Skrjabin Sonata fantasia op. 19 in sol diesis minore
19 maggio 2004 ore 21 · Teatro Comunale
Festival Chopiniamo
Michel Dalberto pianoforte
Fryderyk Chopin Ballata n. 1 op. 23 in sol minore | Mazurca op.
68 n. 4 in fa minore | Mazurca op. 41 n. 3 in la bemolle maggiore |
Mazurca op. 30 n. 3 in re bemolle maggiore | Mazurca op. 59 n. 3 in
fa diesis minore | Mazurca op. 33 n. 3 in re maggiore | Preludio op.
45 in do diesis minore | Ballata n. 4 op. 52 in fa minore
Gabriel Fauré Tema e Variazioni op. 73 in do diesis minore |
Notturno n. 13 op. 119 in si minore
Maurice Ravel Gaspard de la nuit
23 maggio 2004 ore 21 · Teatro Comunale
Festival Chopiniamo
Joaquin Achucarro pianoforte
Fryderyk Chopin Fantasia - Improvviso op. 66 in do diesis minore
| Barcarola op. 60 in fa diesis maggiore | Notturno op. 9 n. 2 in mi
bemolle maggiore | Scherzo op. 39 in do diesis minore | Valzer op.
69 n. 2 in si minore | Valzer op. posth. in mi minore | Polacca op. 53
in la bemolle maggiore
Maurice Ravel Alborada del gracioso, da “Miroirs”
Claude Debussy Voiles, Minstrels da “Préludes, I livre“ |Tierces
Alternées, Feux d’artifice da “Préludes, II livre“
Sergej Rachmaninov Preludio op. posth. | Preludio op. 39 n. 5 in
sol maggiore | Preludio op. 2 n. 1 in do maggiore
Alexander Skrjabin Studio op. 2 n. 1 in do diesis minore | Studio
op. 8 n. 12 in re diesis minore
25 maggio 2004 ore 21 · Chiesa di San Vincenzo
Festival Chopiniamo
Alexander Romanovsky pianoforte
Fryderyk Chopin Notturno op. 9 n. 1 in si bemolle minore |
Notturno op. 55 n. 2 in mi bemolle maggiore | Scherzo op. 31 in si
bemolle minore | Scherzo op. 54 in mi maggiore | Ballata n. 2 op.
38 in fa maggiore
Sergej Prokof’ev Sonata n. 7 op. 83 in si bemolle maggiore
Sergej Rachmaninov Étude-tableaux op. 39 n. 5 in mi bemolle
minore | Étude-tableaux op. 33 n. 4 in do maggiore | Étudetableaux op. 33 n. 5 in mi bemolle minore | Étude-tableaux op. 39
n. 1 in do minore | Étude-tableaux op. 39 n. 8 in re minore | Marcia
orientale, Étude-tableaux op. 39 n. 9 in re maggiore
29 maggio 2004 ore 21 · Teatro Comunale
Festival Chopiniamo
Andrea Lucchesini pianoforte
Fryderyk Chopin Sonata op. 58 in si minore | 24 preludi op. 28
7 giugno 2004 ore 21 · Chiesa di San Vincenzo
Concerto di chiusura della stagione
Ensemble Harmonia Flautus
Direttore Angelo Persichilli
Marta Rossi flauto
Francesco Sorrentino, Maurizio Marino oboe
GIancarlo Cecca, Lelio di Tullio clarinetto
Filippo Pignani, Alfonso Patriarca fagotto
Salvatore Acierno, Marco Venturi, Domenico Gabrieli corno
Piero Salvatori violoncello
Giuseppe Viri contrabbasso
Gaetano Donizetti Sinfonia
Charles Gounod Petite Symphonie
Johann Strauss jr. Ouverture da “Il pipistrello”
Antonín Dvořák Serenade op. 44
18 settembre 2004 ore 21 · Chiesa di San Vincenzo
Concerto straordinario
Yesh Gvul
Direttore e clarinetto Marco Fusi
Pietro Marazza fisarmonica
Maurizio Dehò violino
Luigi Maione chitarra
Musica tradizionale klezmer
17 novembre 2004 ore 21 · Teatro Comunale
Concerto di inaugurazione
Quartetto Artis
Peter Schuhmayer violino
Johannes Meissl violino
Herbert Kefer viola
Othmar Müller violoncello
Wolfgang Amadeus Mozart Quartetto K 428 in mi bemolle
maggiore
Alexander Zemlinsky Quartetto n. 4
Felix Mendelssohn Bartholdy Quartetto op. 80 in fa minore
4 dicembre 2004 ore 18 · Teatro Fondazione San Carlo
Concerti aperitivo
Kyoko Ebisawa-Ogawa pianoforte
Franz Xavier Mozart Quatre polonaise melancoliques op. 22
Franz Schubert Sonata D 960 in si bemolle maggiore
11 dicembre 2004 ore 18 · Galleria Civica
Concerti aperitivo
Quartetto Elisa - Michele Marasco
Duccio Beluffi violino
Gabriele Bellu violino
Fabrizio Merlini viola
Giovanni Lippi violoncello
Michele Marasco flauto
Wolfgang Amadeus Mozart Quartetto per flauto e archi K 285b
in do maggiore
Franz Joseph Haydn Quartetto op. 77 n. 1 in sol minore
Luigi Boccherini Quintetto “Las Pareyas” per flauto e archi
in re maggiore
15 gennaio 2005 ore 18 · Teatro Fondazione San Carlo
Concerti aperitivo
Trio David
Claudio Trovajoli pianoforte
Daniele Pascoletti violino
Giovanni Gnocchi violoncello
Franz Joseph Haydn Trio Hob XV: 14 in la bemolle maggiore
Ludwig van Beethoven Trio op. 1 n. 1 in mi bemolle maggiore
Dimitrij Šostakovič Trio n. 2 op. 67 in mi minore
22 gennaio 2005 ore 18 · Teatro Fondazione San Carlo
Concerti aperitivo
Masataka Goto pianoforte
Aleksandr Taneyev Preludio e fuga op. 29 in sol diesis minore
Franz Schubert Fantasia D 760 “Wanderer” op. 15 in do maggiore
Bedrich Smetana Studio da concerto, “Am Meeresufer” op. 17
Franz Liszt Mephisto valzer n. 1
4 febbraio 2005 ore 21 · Galleria Civica
Piani diversi - conduce Maurizio Franco
Carlo Balzaretti pianoforte
Enrico Intra pianoforte jazz
Johann Sebastian Bach Sarabanda dalla V suite francese
BWV 816 in sol maggiore
Erik Satie Gymnopédie n. 1
Fryderyk Chopin Mazurca op. 67 n. 2 in sol minore | Mazurca
op. 67 n. 4 in la minore
Ludwig van Beethoven Rondò op. 51 n. 1 in do maggiore
Robert Schumann Arabeske op. 18 in do maggiore
Francis Poulenc Improvvisation n. 11 | Improvvisation n. 15
“Hommage à Edith Piaf”
5 febbraio 2005 ore 18 · Galleria Civica
Concerti aperitivo
Ritratti di signore
Massimo Crispi tenore
Antonio Ballista pianoforte
Vincenzo Bellini Torna, vezzosa Fillide (l’amante scomparsa)
Reynaldo Hahn A Chloris (la ninfa)
INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI 225
Hugo Wolf Der Gärtner (l’aristocratica inarrivabile)
Wolfgang Amadeus Mozart An Chloë K 524
in mi bemolle maggiore (l’adolescente)
Xavier Montsalvatge Canción de cuna para dormir a un negrito
(la mamma)
Enrique Granados Cuellas o La maya y el ruyseñor (l’innamorata)
Claude Debussy La fille aux cheveux de lin (l’angelicata)
George Gershwin The man I love (la sognatrice)
Paolo Francesco Tosti L’ultima canzone (la traditrice)
‘A vucchella (la popolana)
Oscar Lorenzo Fernandez Toada p’ra você (l’esotica)
Cole Porter Love for sale (la prostituta)
Amilcare Ponchielli Dimenticar ben mio (l’ingrata)
12 febbraio 2005 ore 21 · Teatro Fondazione San Carlo
Concerto straordinario
Ramin Bahrami pianoforte
Johann Sebastian Bach Variazioni Goldberg BWV 988
26 febbraio 2005 ore 18 · Teatro Fondazione San Carlo
Concerti aperitivo
Guillame Martigné violoncello
Juliana Steinbach pianoforte
Johannes Brahms Sonata n. 1 op. 38 in mi minore
Igor Stravinskij Suite italiana
5 marzo 2005 ore 18 · Teatro Fondazione San Carlo
Concerti aperitivo
Flavio Sala chitarra
Re Alfonso X “El Savio” Cantigas de Santa Maria
Johann Sebastian Bach Preludio, fuga e allegro BWV 998
Augustin Barrios Mazurca “Appassionata”
Johann Kaspar Mertz Elegia
Federico Moreno Torroba Sonatina
Joaquin Turina Fantasia - Sevillana
10 marzo 2005 ore 21 · Teatro Fondazione San Carlo
Piani diversi - conduce Maurizio Franco
Gianluca Luisi pianoforte
Davide Fregni pianoforte jazz
Franz Schubert Impromptu op. 90 n. 3 in sol bemolle maggiore
Pëtr Il’ic Čajkovskij Marcia, da “Lo Schiaccianoci”
Johann Sebastian Bach Allemande, dalla suite francese n. 5
BWV 816 in sol maggiore
Goffredo Petrassi Allemande, dalla Partita
Franz Liszt Parafrasi da Rigoletto
19 marzo 2005 ore 18 · Teatro Fondazione San Carlo
Concerti aperitivo
Laura Gorna violino
Stefania Bellocchio pianoforte
Igor Stravinskij Divertimento, da “Le baiser de la fée”
Claude Debussy Sonata
Maurice Ravel Tzigane
1 aprile 2005 ore 21 · Auditorium del Centro Culturale, Medolla
Effetto Musica 2005
Stefano Battaglia Theatrum Trio
The book of Songs. L’interpretazione della canzone
Stefano Battaglia pianoforte
Giulio Corini contrabbasso
Emanuele Maniscalco batteria
3 aprile 2005 ore 20,30 · Teatro Fondazione San Carlo
Concerto straordinario
Gabriele Betti flauto
Donatella Pieri pianoforte
Davide Fregni pianoforte jazz
Johann Sebastian Bach Largo, dalla sonata BWV 1030
in si minore
Claude Debussy Syrinx
Francis Poulenc Presto giocoso, dalla sonata per flauto
e pianoforte
Gaetano Donizetti Sonata per flauto e pianoforte in do maggiore
Domenico Scarlatti Allegro, dalla sonata L. 483 in la maggiore
9 aprile 2005 ore 21 · Sala Polivalente, San Prospero
Effetto Musica 2005
Luca Saltini pianoforte
Stefano Calzolari pianoforte jazz
Piani diversi
Musica a sorpresa e improvvisazioni jazz
Fryderyk Chopin Polacca op. 53 in la bemolle maggiore
Johann Sebastian Bach Minuetto BWV 114 in sol maggiore |
Corale dalla cantata BWV 147
Claude Debussy Golliwogg’s cake-walk, da “Children’s corner”
15 aprile 2005 ore 21 · Teatro Varini, San Possidonio
Effetto Musica 2005
Girl Talk
Pop and jazz
Helga Plankesteiner sax alto
Emanuela Timpano sax alto
Giuliana Beberi sax alto, voce
Rosarita Crisafi sax tenore
Renzo De Rossi sax baritono
21 aprile 2005 ore 21 · Teatro Fondazione San Carlo
Piani diversi - conduce Maurizio Franco
Andrea Dindo pianoforte
Antonello Salis pianoforte jazz, fisarmonica
Ludwig van Beethoven Bagatella op. 126 n. 1
Domenico Scarlatti Sonata K 427 in sol maggiore
Robert Schumann Vogel als Prophet (dalle Waldszenen)
Gioachino Rossini Petite Caprice “style Offenbach”
da “Miscellanée pour piano” (vol. X dei “Péchées de vieillesse”)
Erik Satie Gymnopédie n. 1
Claude Debussy Doctor Gradus ad Parnassum, da “Children’s
Corner“
23 aprile 2005 ore 21 · San Felice sul Panaro, Rocca Estense
Effetto Musica 2005
Yesh Gvul
Di terre, di suoni
226 INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI
Marco Fusi clarinetto
Pietro Marazza fisarmonica
Maurizio Dehò violino
Luigi Maione chitarra
Musica tradizionale klezmer
29 aprile 2005 ore 21 · Teatro sociale, Finale Emilia
Effetto Musica 2005
Birkin Tree
Piper’s night. La cornamusa nella musica tradizionale
irlandese, scozzese e del centro Francia
Fabio Rinaudo uilleann pipes, Scottish small pipes, musette
bourbonnaise, whistles
Daniele Caronna violino
Stefano Eterno chitarra
2 maggio 2005 ore 21 · Chiesa di San Vincenzo
Festival Bianchi Neri e altri colori
Rocco Filippini violoncello
Andrea Bacchetti pianoforte
Johann Sebastian - Kodály Zoltán Bach Preludio e fuga
Ludwig van Beethoven 12 variazioni sul tema “Ein Mädchen oder
Weibchen” dal Flauto Magico di Mozart op. 66 in fa maggiore
Anton Webern 3 Kleine Stücke op. 11
Richard Wagner Wesendonk Lieder
Roberto Verti conferenza
Passaggi d’epoca
6 maggio 2005 ore 21 · Chiesa di San Vincenzo
Festival Bianchi Neri e altri colori
Lorenza Borrani violino
Matteo Fossi pianoforte
Sergej Prokof’ev Sonata per violino e pianoforte
n. 1 op. 80 in fa minore
Igor Stravinskij Suite italiana per violino e pianoforte
op. 67 in sol maggiore
Maria Rosaria Boccuni conferenza
L’anima russa e il primo Novecento
7 maggio 2005 ore 21 · Auditorium del Centro Culturale
San Felice sul Panaro
Effetto Musica 2005
Lorenza Borrani violino
Matteo Fossi pianoforte
Sergej Prokof’ev Sonata n. 1 op. 80 in fa minore
Robert Schumann Sonata n. 2 op. 121 in re minore
10 maggio 2005 ore 21 · Teatro Comunale
Festival Bianchi Neri e altri colori
Mikhaïl Rudy pianoforte
Claude Debussy Studio n. 3 pour le quartes, dai Douze études (I
livre) | Studio n. 1 pour les cinq doigts, dai Douze études (I livre) |
Studio n. 6 pour les huit doigts, dai Douze études (I livre),
Igor Stravinskij Petrouchka (trascr. di M. Rudy)
Sergej Prokof’ev Prélude, dai 10 pezzi op. 12 n. 7 | Cinque quadri
da Romeo e Giulietta op. 75 | Sonata n. 2 op. 14 in re minore
13 maggio 2005 ore 21 · Chiesa di San Vincenzo
Festival Bianchi Neri e altri colori
Donatella Pieri pianoforte
Giuseppe Fausto Modugno pianoforte
Claude Debussy Lindaraja
Maurice Ravel Rhapsodie espagnole | La Valse
Gian Paolo Minardi conferenza
Impressioni francesi
14 maggio 2005 ore 21 · Villa Giardino, Cavezzo
Effetto Musica 2005
Omaggio a Piazzolla
Alessio Nebiolo chitarra
Nadio Marenco fisarmonica
Gioachino Rossini La gazza ladra (arr. Marenco - Nebiolo)
Joaquin Rodrigo Adagio dal “Concerto de Aranjuez”
Astor Piazzolla Storia del tango: bordel 1900, Cafè 1930,
Nightclub 1960, Libertango
16 maggio 2005 ore 21 · Chiesa di San Vincenzo
Festival Bianchi Neri e altri colori
Simone Pedroni pianoforte
Claude Debussy Children’s Corner
Paul Hindemith Suite op. 26
Alexander Skrjabin Vers la flamme - Poema op. 72
Sergej Prokof’ev Pittoresco, da “Visions fugitives“ op. 22 n. 7 |
Commodo, da “Visions fugitives” op. 22 n. 8 | Allegretto tranquillo,
da “Visions fugitives” op. 22 n. 9 | Ridicolosamente, da “Visions
fugitives” op. 22 n. 10 | Con vivacità, da “Visions fugitives” op. 22
n. 11 | Assai moderato, da “Visions fugitives” op. 22 n. 12 | Feroce,
da “Visions fugitives” op. 22 n. 14 | Inquieto, da “Visions fugitives”
op. 22 n. 15 | Dolente, da “Visions fugitives” op. 22 n. 16 | Poetico,
da “Visions fugitives” op. 22 n. 17
Sergej Rachmaninov Il mare...i gabbiani..., Étude tableaux op.
39 n. 2 | Marcia funebre, Étude tableaux op. 39 n. 7 | Marcia
orientale, Étude tableaux op. 39 n. 9
Maurice Ravel La valse
20 maggio 2005 ore 21 · Teatro del Popolo, Concordia s/Secchia
Effetto Musica 2005
Tiger Dixie Band
Omaggio a Duke Ellington
Paolo Trettel tromba, cornetta
Stefano Menato clarinetto
Luigi Grata trombone
Enrico Merlin banjo, chitarra
Giorgio Beberi sax basso
Stefano Caniato pianoforte
Claudio Ischia batteria
23 maggio 2005 ore 21 · Teatro Comunale
Festival Bianchi Neri e altri colori
Quartetto Elisa
Duccio Beluffi violino
Gabriele Bellu violino
Fabrizio Merlini viola
Giovanni Lippi violoncello
Michel Dalberto pianoforte
Dmitri Sitkovetsky violino
INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI 227
Anton Webern Langsamer Satz
Claude Debussy Sonata n. 3 per violino e pianoforte in sol minore
Gustav Mahler Quartettsatz
Ernest Chausson Concerto per violino pianoforte e quartetto
d’archi in re minore
25 maggio 2005 ore 21 · Teatro Comunale
Festival Bianchi Neri e altri colori
Igor Kamenz pianoforte
Dimitrij Šostakovič Preludio e Fuga n. 24 in re minore
Pëtr Il’ic Čajkovskij Troika, da “Le stagioni”, n. 11 - Novembre
Claude Debussy L’isle joyeuse
Maurice Ravel Pavane pour une enfante défunte
Alexander Skrjabin Poema op. 32 n. 1 in fa diesis maggiore |
Poema op. 32 n. 2 in re maggiore | Studio op. 8 n. 12 in re diesis
minore | Studio op. 42 n. 8 in mi bemolle maggiore | Studio op. 42
n. 5 in do diesis minore
Sergej Rachmaninov Tre preludi
Milij Alekseevic Balakirev Islamey, Fantasia orientale
Claude Debussy La fille aux cheveaux de lin, dai “Préludes I livre”
| Les collines d’Anacapri, dai “Préludes I livre” | Danseuses de
Delphes, dai “Préludes I livre”
27 maggio 2005 ore 21,30 · Barchessone Vecchio, San Martino
Spino (Mirandola)
Effetto Musica 2005
Dai classici spagnoli al flamenco
Eva Duero danza spagnola, flamenco, nacchere
Michele Manuguerra chitarra
Enrique Granados Danza española n. 5
Juan Rodrigo En los Trigales
Isaac Albeniz Rumores de la caleta
Joaquim Malats Serenata spagnola
Joachin Turina Rafagà
Sagreras Julio Salvador El colibrì
J. - Martin J. Lorenzo Farruca
Tradizionale Alegrias
Manuel de Falla Cancion del fuoco fatuo
Isaac Albeniz Granada
Juan Martin Soleares-Alegrias-Bulerias
Tradizionale Tanguillo
J.- Lorenzo J. Martin Zambra
31 maggio 2005 ore 21 · Teatro Comunale
Festival Bianchi Neri e altri colori
Andrei Gavrilov pianoforte
Alexander Skrjabin Preludio op. 13 n. 1 in do maggiore | Preludio
op. 15 n. 1 in la maggiore | Preludio op. 15 n. 5 in do diesis minore
| Preludio op. 16 n. 2 in sol diesis minore | Preludio op. 16 n. 4 in
mi bemolle minore | Preludio per la mano sinistra op. 9 n. 1 in do
diesis minore | Preludio op. 11 n. 6 in si minore | Sonata n. 4 op. 30
in fa diesis maggiore
Maurice Ravel Gaspard de la Nuit
Sergej Prokof’ev Sonata n. 8 op. 84 in si bemolle maggiore
6 giugno 2005 ore 21 · Auditorium Fondazione San Carlo
Concerto di chiusura della stagione
Orchestra Filarmonica di Bacau “Michail Jora”
Direttore Ovidiu Balan
228 INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI
Gabriele Betti flauto
Gioachino Rossini Ouverture, da ”Il barbiere di Siviglia” |
Ouverture, da “La gazza ladra”
Giuseppe Verdi Ouverture, da “Nabucco” |
Ouverture, da “I vespri siciliani”
Cécile Chaminade Concertino per flauto
Igor Stravinskij L’uccello di fuoco
17 settembre 2005 ore 21 · Chiesa di San Vincenzo
Concerto straordinario
Il giardino dei nostri istinti
Milena Vukotic voce
Angela Annese pianoforte
Filippo Faes pianoforte
Claude Debussy Prélude à l’après-midi d’un faune | Nocturnes
Maurice Ravel Daphnis et Chloé
Stephane Mallarmè l’après-midi d’un faune
Longo Sofista Dafni e Cloe
20 dicembre 2005 ore 21 · Teatro Comunale
Concerto di inaugurazione
Igor Oistrakh violino
Natalia Zertsalova pianoforte
Wolfgang Amadeus Mozart Sonata per violino e pianoforte
K 304 in mi minore
Ludwig van Beethoven Sonata per violino e pianoforte
n. 9 “a Kreutzer” op. 47 in la maggiore
Felix Mendelssohn Bartholdy Sonata per violino e pianoforte
in fa maggiore
Pëtr Il’ic Čajkovskij Meditation “souvenir d’un lieu cher” op. 42 n. 1
Niccolò Paganini - Fritz Kreisler Variazioni sulla corda
in sol dal “Mosè”
Niccolò Paganini Rondò “La campanella” op. 7 in si minore
14 gennaio 2006 ore 18 · Salone d’Onore del Palazzo Ducale
Quartetto di Venezia
Andrea Vio violino
Alberto Battiston violino
Luca Morassutti viola
Angelo Zanin violoncello
Wolfgang Amadeus Mozart Quartetto K 80 in re maggiore |
Quartetto K 157 in do maggiore | Quartetto K 499 in re maggiore
21 gennaio 2006 ore 18 · Teatro Fondazione San Carlo
Concerti aperitivo
Kenji Nakagi violoncello
Miho Nagata pianoforte
Bohuslav Martinů Variazioni su un tema di Rossini
Antonín Dvořák Rondo op. 94 in sol minore
Francis Poulenc Sonata per violoncello e pianoforte
4 febbraio 2006 ore 18 · Teatro Fondazione San Carlo
Concerti aperitivo
Trio Archè
Francesco Cipolletta pianoforte
Massimo Marin violino
Dario Destefano violoncello
Felix Mendelssohn Bartholdy Trio n. 2 in do minore
Bedrich Smetana Trio op. 15 in sol minore
18 febbraio 2006 ore 18 · Teatro Fondazione San Carlo
Concerti aperitivo
Adriano Del Sal chitarra
Miguel Llobet Quattro canzoni popolari catalane
Tradizionale Waltzing Matilda - Scotish lament
Giulio Regondi Reverie
Joaquin Rodrigo Invocacion y danza
Ennio Morricone La leggenda del pianista sull’oceano
Augustin “Mangorè” Barrios Choro de saudade | Danza paraguaya
25 febbraio 2006 ore 18 · Auditorium Fondazione San Carlo
Concerti aperitivo
Giovanni Allevi pianoforte
Allevi No concept
4 marzo 2006 ore 18 · Teatro Fondazione San Carlo
Piani diversi - conduce Maurizio Franco
Roberto Prosseda pianoforte
Michele Di Toro pianoforte jazz
Franz Schubert Impromptu D 899 op. 90 n. 2 in mi bemolle maggiore
Fryderyk Chopin Notturno op. 32 n. 1 in si maggiore
Arvo Pärt Für Alina
Fryderyk Chopin Valse “Minute-Waltz” op. 64 n. 1 in re bemolle
maggiore
Pierre Boulez Notations n. 4 e 2
György Ligeti Etude n. 5 “Arc-en-ciel”
Aldo Clementi B.A.C.H.
Johann Sebastian Bach Invenzione a tre voci BWV 796 in fa minore
Domenico Scarlatti Sonata K 427 in sol maggiore
Wolfgang Amadeus Mozart Adagio per Glasharmonika
K 356 in do maggiore
9 marzo 2006 ore 20,30 · Teatro Comunale
Festival K.2006
I solisti dell’Orchestra Mozart
Gregory Ahss, Hans Liviabella violino
Diemut Poppen, Anitta Rajakoski, Simone Jandl viola
Enrico Bronzi, Benoît Grenet, Iseut Chuat violoncello
Jacques Zoon flauto
Guido Gualandi, Marco Ambrosini oboe
Francesco Negrini, Miriam Caldarini clarinetto
Luca Franceschelli, Diego Chenna fagotto
Giuseppe Russo, Geremia Iezzi corno
Wolfgang Amadeus Mozart Quartetto per flauto e archi K 285 in
re maggiore | Quintetto per archi K 516 in sol minore | Quintetto per
corno e archi K 407 in mi bemolle maggiore | Serenata per fiati
K 388 in do minore
11 marzo 2006 ore 20,30 · Auditorium Fondazione San Carlo
Festival K.2006
Francesca Provvisionato mezzosoprano
Bruno Canino pianoforte
Robert Schumann Papillons 12 pezzi op. 2 | Frauenliebe
und Leben op. 42
Wolfgang Amadeus Mozart Als Luise K 520 in do minore | Das Veilchen
K 476 in sol maggiore | An Chloë K 524 in mi bemolle maggiore | Variazioni
K 455 sul tema di “Unser dummer Pöbel” di Gluck in sol maggiore | Porgi
amor qualche ristoro, da “Le nozze di Figaro” | Deh vieni, non tardar, da “Le
nozze di Figaro” | È Amor un ladroncello, da “Così fan tutte”
25 marzo 2006 ore 20,30 · Auditorium Fondazione San Carlo
Festival K.2006
Quintetto di fiati Bibiena
Giampaolo Pretto flauto
Alessandro Carbonare clarinetto
Paolo Grazia oboe
Roberto Giaccaglia fagotto
Stefano Pignatelli corno
Roberto Cominati pianoforte
Maurice Ravel Sonatine
Wolfgang Amadeus Mozart Quintetto per oboe, clarinetto, corno,
fagotto e pianoforte K 452 in mi bemolle maggiore | Fantasia per
quintetto (trascr. di W. Meyer della fantasia per organo meccanico
KV 608) in fa minore
Maurice Ravel Ma mère l’Oye
31 marzo 2006 ore 20,30 · Auditorium Fondazione San Carlo
Festival K.2006
Quartetto di Cremona
Cristiano Gualco violino
Paolo Andreoli violino
Simone Gramaglia viola
Giovanni Scaglione violoncello
Wolfgang Amadeus Mozart Quartetto K 158 in fa maggiore |
Quartetto K 159 in si bemolle maggiore | Quartetto K 160 in mi
bemolle maggiore | Quartetto K 387 (dedicato a Haydn) in sol
maggiore
Piero Melograni conferenza
WAM: la vita e il tempo di Mozart
31 marzo 2006 ore 21 · Auditorium del Centro Culturale,
San Felice sul Panaro
Effetto Musica 2006
Sport e divertimenti nella Parigi della belle époque
Michele Marelli clarinetto
Stefano Nozzoli pianoforte
Dario Scapitta voce recitante
Erik Satie Jack in the box | Sport et divertissements
Claude Debussy Première Rhapsodie
Erik Satie Gymnopédie n. 3
Francis Poulenc Sonata: 1° tempo
Arthur Honegger Sonatina: 1° tempo
Francis Poulenc Mouvements Perpétuels per pianoforte
1 aprile 2006 ore 18 · Auditorium Fondazione San Carlo
Piani diversi - conduce Maurizio Franco
Matteo Fossi pianoforte
Paolo Birro pianoforte jazz
Robert Schumann Romanza op. 28 n. 1 in si bemolle minore
Johannes Brahms Intermezzo op. 116 n. 5 in mi minore
Arnold Schönberg Klavierstücke op. 19 n. 2
Fryderyk Chopin Fantasia - Improvviso op. 66
Leóš Janáček Andante, da “Nella nebbia”
Fryderyk Chopin Berceuse op. 57 in re bemolle maggiore
Johann Sebastian Bach Fantasia BWV 906 in do minore
Béla Bartók Improvvisazione op. 20 n. 8
Johann Sebastian Bach Fuga, dalla toccata BWV 914 in mi minore
INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI 229
4 aprile 2006 ore 20,30 · Auditorium Fondazione San Carlo
Festival K.2006
Gianluca Luisi pianoforte
Johann Sebastian Bach Suite francese n. 5 BWV 816
in sol maggiore
Wolfgang Amadeus Mozart Sonata K 330 in do maggiore
Johann Sebastian Bach Suite francese n. 1 BWV 812
in re minore
Wolfgang Amadeus Mozart Sonata K 576 in re maggiore
12 aprile 2006 ore 20,30 · Auditorium Fondazione San Carlo
Festival K.2006
Andrea Padova pianoforte
Wolfgang Amadeus Mozart Andantino K 236 in mi bemolle
maggiore | Allegro K 312 in sol minore | Adagio per Glasharmonica
K 356 in do minore | Sonata K 311 in re maggiore | Fantasia K 475
in do minore | Sonata K 457 in do minore
21 aprile 2006 ore 20,30 · Auditorium Fondazione San Carlo
Festival K.2006
Aldo Ciccolini pianoforte
Wolfgang Amadeus Mozart Sonata K 333 in si bemolle maggiore
| Sonata K 331 in la maggiore
Modest Musorgskij Quadri di una esposizione
22 aprile 2006 ore 21 · Auditorium del Centro Culturale,
San Felice sul Panaro
Effetto Musica 2006
Stelle e strisce
Christine Waldmann violino
Carlo Balzaretti pianoforte
Edward A. Macdowell An old love story
Antonín Dvořák Tema blues dalla “Sonatina in sol maggiore” op. 100
Tradizionale Nobody knows the trouble I’ve seen
Blues Why don’t you do right, dal film “Chi ha incastrato Roger
Rabbit?”
John R. Johnson Sometimes I feel like a motherless child
George Gershwin Summertime | Oh lady be good!
Philip Glass Metamorphosis 3°
Andrew Lloyd Webber Music of the nights, da “Il fantasma
dell’opera” | Memory, da “Cats”
30 aprile 2006 ore 20,30 · Auditorium Fondazione San Carlo
Festival K.2006
Marco Rizzi violino
Luca Ranieri viola
Wolfgang Amadeus Mozart Duo per violino e viola K 423 in sol
maggiore | Duo per violino e viola K 424 in si bemolle maggiore
Rudolf Angermüller conferenza
Mozart e i soldi
3 maggio 2006 ore 20,30 · Auditorium Fondazione San Carlo
Festival K.2006
Herbert Schuch pianoforte
Carl Philipp Emmanuel Bach Fantasia in mi bemolle maggiore
Franz Joseph Haydn Sonata n. 38 in fa maggiore
Wolfgang Amadeus Mozart Sonata K 310 in la minore
Robert Schumann Humoreske op. 20 in si bemolle maggiore
230 INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI
5 maggio 2006 ore 21 · Sala Polivalente, San Prospero sulla Secchia
Effetto Musica 2006
Le danze della terra
Giorgio Dellarole fisarmonica
Astor Piazzolla Libertango
Arcangelo Corelli Variazioni sulla follia
Georgi Schederjew Russicher Tanz
Tradizionale Havah Nagilah
Sergio Scappini Variazioni su Domino
Ettore Pozzoli Da “Canti popolari d’altri tempi”: Variazioni
su Funicolì Funicolà | Danza fantastica
12 maggio 2006 ore 20,30 · Auditorium Fondazione San Carlo
Festival K.2006
Rudolf Buchbinder pianoforte
Wolfgang Amadeus Mozart Fantasia K 397 in re minore |
12 variazioni K 265 in do maggiore | Sonata K 332 in fa maggiore
Ludwig van Beethoven Sonata n. 6 op. 10 n. 2 in fa maggiore |
Sonata n. 23 “Appassionata” op. 57 in fa minore
26 maggio 2006 ore 21,30 · Teatro Varini, San Possidonio
Effetto Musica 2006
Trio Klezmer
Il sabato in un villaggio dell’Est europeo
Antonio Sacco violino
Massimiliano Limonetti clarinetti e chitarra
Giorgio Dellarole fisarmonica
Paolo Zavattaro narratore
Tradizionale Havah nagilah | Zweite hora | Clapping dance |
Russian shetl | Danza della gioia | Canto ebraico | Vilna
16 settembre 2006 ore 21 · Auditorium Fondazione San Carlo
Concerto straordinario
Jubilee Shouters
Direttore Gianna Grazzini
Tarver Every body is free
Tradizionale Hold on Canto afroamericano | Mupepe Ninna nanna
pigmea | Ain’t got time to die
Dawson Soon ah will be done
Stoker Festival Response
Tradizionale Umngoma Canto Zwahili | Nana Ninna nanna ispano araba
Charles Trenet I wish you love
Anonimo La Folia Tema rinascimentale
Fats Waller Black & Blue
George Gershwin A Foggy Day
Tradizionale Le voci dell’Umanità | I wanna be ready | Elijah Rock
| I want Jesus | Deep River | Hush and Listen | Oh Happy Day
30 settembre 2006 ore 21 · Auditorium Castello dei Pico, Mirandola
Scenergie
Milena Vukotic voce recitante
Angela Annese pianoforte
Filippo Faes pianoforte
Azio Corghi Un petit train de plaisir. Suite per due pianoforti,
versione con voce recitante.
7 ottobre 2006 ore 21 · Auditorium Castello dei Pico, Mirandola
Scenergie
La Crus - Musicamorfosi
Chi è Wolfgang? di Saul Beretta
Andrea Zani pianoforte
Debora Mancini attrice
Rachel O’Brien mezzosoprano
Guglielmo Bussolini basso
Elena Longoni violino
Eloisa Manera violino
Avishai Chameides viola
Naomi Berrill violoncello
Mauro Ermanno Giovanardi voce
Wolfgang Amadeus Mozart dal “Don Giovanni”
Dave Brubeck Musiche di scena
La Crus Musiche di scena
Sergej Prokof’ev Musiche di scena
Nirvana Musiche di scena
Giovanni Bataloni Musiche di scena
Stefano Nozzoli Musiche di scena
Otolab Musiche di scena
20 ottobre 2006 ore 21 · Auditorium Castello dei Pico, Mirandola
Scenergie
Cose viste da destra e da sinistra (da un’idea di Roberto Verti)
Scenergie Ensemble
Michele Poggio violino
Marco Bonechi pianoforte
Francesco Bocchi voce recitante
Luca Mantovani voce recitante
Sandra Moretti voce recitante
Arvo Pärt Fratres, violino e pianoforte
Erik Satie Embrions dessechés, pianoforte
John Cage Études australes nn. IV, X, pianoforte
Erik Satie 1ère gymnopédie | 2ème sarabande | 3ème gnossienne
John Cage Six melodies for violin and keyboard
Erik Satie Choses vues à droit et à gauche (avec et sans lunettes)
per violino e pianoforte | Le fils des étoils-wagnerie kaldéenne
du Sar Peladan
John Cage In a Landscape
Alfred Schnittke Sonata n. 2 (quasi una sonata), violino
e pianoforte
24 novembre 2006 ore 21 · Auditorium Castello dei Pico, Mirandola
Scenergie
Pierrot solare
Luisa Sello flauto
Cécile Chaminade Piece romantique
Daniele Zanettovich Les Agànis
Antonio Iafigliola Oltre il ricordo
Caterina Calderoni Chrysalis II
Karl Heinz Stockhausen Flautina
Daniele Zanettovich Aurora, dita rosate
Andrea Talmelli Studio coreografico n. 1 sui Klinamen
Bruno Strobl S.A.E. with expansion
Robin De Raaf Contradictie I
Giampaolo Coral Esorcismo del serpente marino
13 dicembre 2006 ore 21 · Teatro Comunale
Concerto di inaugurazione
Quartetto d’archi della Scala - Maurizio Zanini
Francesco Manara violino
Pierangelo Negri violino
Simonide Braconi viola
Massimo Polidori violoncello
Maurizio Zanini pianoforte
Franz Schubert Quartetto n. 14 D.810 “La morte e la fanciulla”
in re minore
Robert Schumann Quintetto con pianoforte op. 44 in mi bemolle
maggiore
13 gennaio 2007 ore 17,30 · Salone d’Onore del Palazzo Ducale
Concerti aperitivo
Silete venti
Naoko Mizuno fortepiano
Simone Toni oboe
Danilo Zauli clarinetto
Alberto Guerra fagotto
Ermes Pecchinini corno
Franz Danzi Quintetto op. 41 in re minore
Ludwig van Beethoven Quintetto op. 16 in mi bemolle maggiore
20 gennaio 2007 ore 17,30 · Auditorium Marco Biagi
Piani diversi - conduce Maurizio Franco
Antonio Ballista pianoforte
Rossano Sportiello pianoforte jazz
Sergej Prokof’ev Marcia dall’ “Amore delle tre melarance”
Francis Poulenc Assez modéré (da Mouvements perpetuels)
Franz Liszt Valse-impromptu
Fryderyk Chopin Valzer op. 64 n. 1 in la bemolle maggiore
Enrique Granados Quejas, o la Maja y el Ruiseñor, da “Goyescas”
Gioachino Rossini Petite Caprice “style Offenbach” da
“Miscellanée pour piano” (vol. X dei “Péchées de vieillesse”)
Wolfgang Amadeus Mozart Alla turca dalla sonata K 331
in la maggiore
Claude Debussy Clair de lune
Manuel De Falla Danza rituale del fuoco
26 gennaio 2007 ore 21 · Auditorium Castello dei Pico, Mirandola
Scenergie
Scenergie Ensemble
Il vecchio in gabbia
Andrea Ponzi clarinetto
Veronica Simeoni voce
Santo Risorto clarinetto piccolo
Cosimo Linoci clarinetto
Roger Basso Brusa pianoforte
Giovanni Indulti pianoforte
Michele Poggio violino
Francesco Bocchi voce recitante
Silvia Mazzali voce recitante
Igor Stravinskij Tre pezzi per clarinetto | Les berceuses du chat
| Five easy pieces in four scenes | L’Histoire du soldat, Suite per
violino, clarinetto e pianoforte
Giovanni Indulti Il vecchio in gabbia
INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI 231
27 gennaio 2007 ore 17,30 · Auditorium Marco Biagi
Concerti aperitivo
Duo Giun - Haruka
Junichiro Murakami viola
Haruka Moritada pianoforte
Robert Schumann Märchenbilder op. 113 in re minore
Johannes Brahms Sonata op. 120 n. 2 in mi bemolle maggiore
3 febbraio 2007 ore 17,30 · Auditorium Marco Biagi
Concerti aperitivo
Irina Zahharenkova pianoforte
Franz Liszt Parafrasi da Rigoletto
Wolfgang Amadeus Mozart Rondo K 511 in la minore
Johannes Brahms Variazioni e Fuga su un tema di Händel op. 24
in si bemolle maggiore
9 febbraio 2007 ore 21 · Auditorium Castello dei Pico, Mirandola
Scenergie
Simone Santini sassofoni
Federico Poli percussioni
Fabrizio Festa sintetizzatori
Fabrizio Festa Tanit, dramma musicale per due attori, quartetto
di tastiere elettroniche, quartetto di clarinetti, supporti sonori
registrati e immagini video
17 febbraio 2007 ore 17,30 · Auditorium Marco Biagi
Concerti aperitivo
Artyom Dervoed chitarra
Dioniso Aguado Garcia Rondò brillante n. 2
Mario Castelnuovo Tedesco Capriccio diabolico
Heitor Villa Lobos Quattro studi
Leo Brouwer Sonata
23 febbraio 2007 ore 21 · Auditorium Castello dei Pico, Mirandola
Scenergie
Sonata Islands
Muti musicati
Emilio Galante flauto e flauto basso
Andrea Pecolo violino
Bianca Fervidi violoncello
Andrea Dulbecco vibrafono e percussioni
Carlo Galante Musiche per film muti
Fabrizio De Rossi Re Musiche per film muti
Filippo Del Corno Musiche per film muti
Emilio Galante Musiche per film muti
24 febbraio 2007 ore 17,30 · Auditorium Marco Biagi
Concerti aperitivo
Alberto Maria Ruta violino
Alain Meunier violoncello
Antonello Cannavale pianoforte
Gabriel Fauré Trio op. 120 in re minore
Johannes Brahms Trio op. 101 in do minore
3 marzo 2007 ore 17,30 · Auditorium Marco Biagi
Concerti aperitivo
Lorenzo Di Bella pianoforte
Carl Czerny Variazioni sopra un tema di Schubert op. 12
Schubert - Liszt Soirées de Vienne n. 6
232 INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI
Franz Liszt Ballata n. 2 in si minore
Fryderyk Chopin Ballata n. 1 op. 23 in sol minore
Franz Liszt Grande fantasia sulla Norma di Bellini
9 marzo 2007 ore 21 · Auditorium Castello dei Pico, Mirandola
Scenergie
Boîte à musique
Simonetta Bungaro pianoforte
Walter Zanetti chitarra
Corrado Bungaro violino, viola a bordone, steel drum
Carlo La Manna contrabbasso
Caridad Isabel Barragan scenografia di luce
Karl Heinz Stockhausen Pisces
Georges Ivanovich - de Hartmann Thomas Alexandrovich
Gurdjieff Bayaty, Persian Song, Sayyd Chante and Dance n. 29, Sayyd
Chante n. 26, Danza Caucasica, Meditation, Sayyd Chante and Dance n. 9
Anouar Brahem C’est ailleurs
10 marzo 2007 ore 17,30 · Auditorium Marco Biagi
Piani diversi - conduce Maurizio Franco
Stefano Nozzoli pianoforte
Renato Chicco pianoforte
George Ivanovich Gurdjieff Sayyid Dance
Johann Sebastian Bach Variazioni Goldberg BWV 988 n. 1-7
Francis Poulenc Mouvement perpetuel n. 1
Erik Satie Gnossienne n. 5
Wolfgang Amadeus Mozart Marcia funebre K 453a
Johannes Brahms Klavierstück op. 118 n. 2
Alberto Ginastera Danze argentine n. 1 - 2
19 marzo 2007 ore 21 · Auditorium Marco Biagi
Concerto straordinario
Christine Waldmann violino
Carlo Balzaretti pianoforte
Arvo Pärt Spiegel im Spiegel
Gabriel Fauré Après un rêve
Fritz Kreisler Sicilienne
Felix Mendelssohn Bartholdy 3 Lieder ohne Wörte
Fryderyk Chopin Notturno op. 9 n. 2 in mi bemolle maggiore
Franz Schubert Improvviso op. 142 n. 2 in la bemolle maggiore
Robert Schumann Arabeske op. 18 in do maggiore
Alexander Skrjabin Studio op. 2 n. 1
Sergej Rachmaninov Vocalise op. 34 n. 14
George Gershwin Songs per violino e pianoforte
Andrew Lloyd Webber da “Phantom of the Opera”: The Music
of the Night | da “Cats”: Memory
24 marzo 2007 ore 20,30 · Auditorium Marco Biagi
Festival SchönSchubert
Mario Brunello violoncello
Andrea Lucchesini pianoforte
György Ligeti Sonata per violoncello solo
Franz Schubert Sonata D.821 “Arpeggione” in la minore
Luciano Berio Six encores
Johannes Brahms Sonata op. 99 n. 2 in fa maggiore
28 marzo 2007 ore 20,30 · Auditorium Marco Biagi
Festival SchönSchubert
Alexej Nabioulin pianoforte
Franz Schubert Drei Klavierstücke D.946 · Sonata D.664 op. 120 in
la maggiore
Fryderyk Chopin Fantasia op. 49 in fa minore · Barcarola op. 60
in fa maggiore
Robert Schumann Faschingsswank aus Wien op. 26 in si bemolle
maggiore
Gioachino Rossini Una voce poco fa, dal “Barbiere di Siviglia”,
trascr. per due clarinetti
Niccolò Paganini Capriccio n. 24, trascr. per due clarinetti
di E.Levitas
Fryderyk Chopin Sonata per violoncello e pianoforte
op. 65 in sol minore
30 marzo 2007 ore 20,30 · Auditorium Marco Biagi
Festival SchönSchubert
Gianluca Luisi pianoforte
Franz Schubert Fantasia D.760 Wanderer op. 15 in do maggiore
Franz Liszt Annèes de Pèlerinage Deuxième Annèe: Italie | Après
une lecture du Dante
28 aprile 2007 ore 20,30 · Auditorium Marco Biagi
Festival SchönSchubert
Matthias Goerne baritono
Alexander Schmalcz pianoforte
Franz Schubert Winterreise D.911 op. 89
4 aprile 2007 ore 20,30 · Auditorium Marco Biagi
Festival SchönSchubert
Cristina Ortiz pianoforte
Franz Schubert Sonata D.784 op. 143 in la minore | Impromptu D
899 op. 90 n. 3 in sol bemolle maggiore | Impromptu D 899 op. 90
n. 2 in mi bemolle maggiore
Claude Debussy Reflets dans l’eau | L’Isle joyeuse
Johannes Brahms Intermezzo op. 117 n. 2 in si bemolle minore |
Klavierstück - Intermezzo op. 118 n. 2 in la maggiore | Klavierstück
op. 118 n. 6 in mi bemolle minore
Fryderyk Chopin Studio op. 25 n. 1 in la bemolle maggiore |
Studio op. 25 n. 5 in mi minore | Studio op. 25 n. 7 in do diesis
minore | Studio op. 25 n. 12 in do minore
14 aprile 2007 ore 20,30 · Auditorium Marco Biagi
Festival SchönSchubert
David Trio
Daniele Pascoletti violino
Giovanni Gnocchi violoncello
Claudio Trovajoli pianoforte
Franz Joseph Haydn Trio XV:7 in re maggiore
Franz Schubert Trio D.929 op. 100 in mi bemolle maggiore
15 settembre 2007 ore 21 · Auditorium Marco Biagi
Concerto straordinario
David Riondino voce recitante
Fabio Battistelli clarinetto
Fabrizio Festa Un sapere abissale “Viaggi e visioni sonore ispirate
da Jules Verne e da altri autori.”
19 novembre 2007 ore 21 · Teatro Comunale Luciano Pavarotti
Concerto di inaugurazione
Mauro Maur tromba
Françoise De Clossey pianoforte
Klemens Marktl percussioni
Alessandro Simoncini violino
Luigi Mazza violino
Demetrio Comuzzi viola
Luca Simoncini violoncello
Ennio Morricone Bugsy, La leggenda del pianista sull’oceano,
Per un pugno di dollari, Mission
Piero Piccioni Amore mio aiutami, Il viaggio, Incontri particolari
Nino Rota Amarcord, La dolce vita, I vitelloni, La strada, Le notti
di Cabiria, Otto e mezzo
19 aprile 2007 ore 20,30 · Auditorium Marco Biagi
Festival SchönSchubert
Arcadi Volodos pianoforte
Franz Schubert Moments Musicals D.780 op. 94 n. 1 in do
maggiore | Moments Musicals D.780 op. 94 n. 2 in la bemolle
maggiore | Moments Musicals D.780 op. 94 n. 5 in fa minore |
Sonata D.625 in fa minore
Robert Schumann Waldszenen op. 82
Franz Liszt La lugubre gondola 2 | Funérailles,
da Armonie poetiche e religiose
1 dicembre 2007 ore 17,30 · Auditorium Marco Biagi
Piani diversi - conduce Maurizio Franco
Marco Tezza pianoforte
Franco D’Andrea pianoforte jazz
Johann Sebastian Bach Corale dalla Cantata BWV 147 (trascr. Myra Hess)
Robert Schumann Intermezzo, da “Carnevale di Vienna” op. 26 |
Slancio, da “Pezzi fantastici” op. 12
Igor Stravinskij Tango
Fryderyk Chopin Notturno op. 9 n. 1 in si bemolle minore
Astor Piazzolla Adios Nonino
Arnold Schönberg Sechs kleine Klavierstücke op. 19
Alberto Ginastera Tres danzas argentinas op. 2
22 aprile 2007 ore 20,30 · Auditorium Marco Biagi
Festival SchönSchubert
Wandering stars
Oxana Yablonskaya pianoforte
Shinni Liu pianoforte
Dmitry Yablonsky violoncello
Alexander Gurfinkel clarinetto
Daniel Gurfinkel clarinetto
Franz Schubert Fantasia, pianoforte a quattro mani op. 103 in fa minore
Georg Friedrich Händel Passacaglia, trascr. per due clarinetti
di R.Feigelson
15 dicembre 2007 ore 10,30 · Auditorium Marco Biagi
Prova generale per le scuole
Joc de mans - Opera lirica di Alberto Garcia Demestres
Libretto di Valenti Gómez y Oliver
Direttore Alberto Garcia Demestres
Maria Gallego soprano
Olivia Biarnés soprano
Inés Moraleda mezzosoprano
Antoni Comas tenore
Stefano Palatchi basso
Stanislav Stepanek violino
INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI 233
François Ragot violoncello
Joan Marc Pino percussioni
Josep Buforn pianoforte
Bruno Fiorentini flauto
Valerio Giannarelli violino
Guido Bottaio pianoforte
15 dicembre 2007 ore 17,30 · Auditorium Marco Biagi
Concerti aperitivo · Prima esecuzione assoluta
Joc de mans - Opera lirica di Alberto Garcia Demestres
Libretto di Valenti Gómez y Oliver
Direttore Alberto Garcia Demestres
Maria Gallego soprano
Olivia Biarnés soprano
Inés Moraleda mezzosoprano
Antoni Comas tenore
Stefano Palatchi basso
Stanislav Stepanek violino
François Ragot violoncello
Joan Marc Pino percussioni
Josep Buforn pianoforte
19 gennaio 2008 ore 17,30 · Auditorium Marco Biagi
Concerti aperitivo
Varvara Ivanova arpa
Johann Sebastian Bach Ciaccona dalla Partita n. 2 BWV 1004
per violino solo (trascr. Dewey Owens)
Fryderyk Chopin Valzer op. 70 n. 2 in fa minore (trascr. Varvara Ivanova)
Carlos Salzedo Ballade op. 28
Franz Liszt Notturno n. 3 “Sogno d’amore” in la bemolle maggiore
Angelo Bovio Divertissement su temi da “Il Trovatore”
Sergej Prokof’ev Juliet Girlhood, Montague and Capulets, Romeo
and Juliet at Parting, dalla Suite per pianoforte “Romeo e Giulietta”
(trascr. Varvara Ivanova)
Mikhail Mchedelov Variazioni su un tema di Paganini
11 gennaio 2008 ore 21 · Auditorium Castello dei Pico, Mirandola
Scenergie
Ironikontemporaneo
Roberto “Freak” Antoni voce recitante
Alessandra Mostacci pianoforte
Ludovico Einaudi Leggero
György Ligeti Giuda
Marco Biscarini Meccano
György Ligeti Cito Majakovskij e sogghigno
Marco Biscarini Compagno Dio
Friedrich Gulda Margherita Blues
John Cage In a Landscape
Gianpaolo Luppi Manifesto
Andreina Costantini Skerzo per pianoforte e violino “impreparato”
Erik Satie Gnossienne
Marco Biscarini Breve storia della cioccolata
R. Fabbi Diventa verde
Marco Biscarini X...
Daniele Furlati Il gigante e il nano
Gian Paolo Luppi Balletto Plastico
12 gennaio 2008 ore 17,30 · Auditorium Marco Biagi
Piani diversi - conduce Maurizio Franco
Carlo Balzaretti pianoforte
Enrico Intra pianoforte jazz
Johannes Brahms Sarabanda in la maggiore
Wolfgang Amadeus Mozart Allegro dalla sonata K 545
in do maggiore
Domenico Scarlatti Sonata K87 in si minore
Felix Mendelssohn Bartholdy Lied ohne Worte op. 53 n. 2
Fryderyk Chopin Mazurca op. 67 n. 2 in sol minore
Enrico Intra Mazurca
Alexander Skrjabin Studio op. 2 n. 1
Carlos Guastavino El patio, preludio da “La Siesta”
George Gershwin Preludio n. 2
18 gennaio 2008 ore 21 · Auditorium Castello dei Pico, Mirandola
Scenergie
Eine kleine Zauberflöte, di Luigi Maio (da Mozart)
Musicattore, regia e disegni Luigi Maio
234 INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI
24 gennaio 2008 ore 21 · Teatro Comunale Luciano Pavarotti
Festival Pianisti di PianoBach
Ramin Bahrami pianoforte
Johann Sebastian Bach L’arte della fuga BWV 1080
1 febbraio 2008 ore 21 · Auditorium Castello dei Pico, Mirandola
Scenergie
Music action painting
Quartetto Sax four fun
Stefano Menato sax
Hans Tutzer sax
Fiorenzo Zeni sax
Giorgio Beberi sax
Gabriele Amadori pittore
Fiorenzo Zeni musiche
Miles Davis musiche
Sonny Rollins musiche
Herbie Hancock musiche
2 febbraio 2008 ore 17,30 · Auditorium Marco Biagi
Concerti aperitivo
Agata Szymcewska violino
Igor Levit pianoforte
Franz Schubert Sonata D.574 op. 162 in la maggiore
Claude Debussy Sonata n. 3 per violino e pianoforte in sol minore
Maurice Ravel Tzigane
Henryk Wieniawski Polonaise da concerto op. 4 in re maggiore
8 febbraio 2008 ore 21 · Auditorium Castello dei Pico, Mirandola
Scenergie
Otto e mezzo quartet
Viva Rota, viva Fellini
Giuliana Beberi sassofono
Lorenzo Corbolini violoncello
Luca Merlini percussioni e voce
Patrick Trentini pianoforte
Riccardo Gadotti voce recitante
Nino Rota Lo sceicco bianco | I vitelloni | La strada | Il bidone |
Le notti di Cabiria | Otto e mezzo | Amarcord | Casanova | Prova
d’orchestra
16 febbraio 2008 ore 17,30 · Auditorium Marco Biagi
Concerti aperitivo
Metamorphosis e Videosogno
Alessandra Celletti pianoforte
Philip Glass Metamorphosis
Erik Satie Gymnopédie n. 1 | Yachting, da “Sport et divertissment”
| Le bain de mer, da “Sport et divertissment” | Trois gnossiennes
Alessandra Celletti La mosca d’oro, suite per pianoforte e
immagini
21 febbraio 2008 ore 20,30 · Auditorium Marco Biagi
Festival Pianisti di PianoBach
Angela Hewitt pianoforte
Johann Sebastian Bach Il clavicembalo ben temperato,
Libro Primo. Preludi e Fughe da BWV 846 a BWV 869
23 febbraio 2008 ore 20,30 · Auditorium Marco Biagi
Festival Pianisti di PianoBach
Angela Hewitt pianoforte
Johann Sebastian Bach Il clavicembalo ben temperato,
Libro Secondo. Preludi e Fughe da BWV 870 a BWV 893
29 febbraio 2008 ore 21 · Auditorium Castello dei Pico, Mirandola
Scenergie
Duo pianistico Clavier
Suoni da favola
Paolo Dirani pianoforte
Mauro Landi pianoforte
Matteo Belli voce recitante
Camille Saint-Saëns Il carnevale degli animali
Sergej Prokof’ev Pierino e il lupo op. 67
1 marzo 2008 ore 17,30 · Auditorium Marco Biagi
Concerti aperitivo
Romain Descharmes pianoforte
Maurice Ravel Sonatine
Johannes Brahms Sonata n. 3 op. 5 in fa minore
Frederic Rzewski Winnsboro cotton mill blues
7 marzo 2008 ore 21 · Auditorium Castello dei Pico, Mirandola
Scenergie
Cerca del tango... Astor y otros
Marco Tezza pianoforte
Piergiorgio Piccoli voce recitante
Enrique Granados Quejas, o La Maja Y El Ruiseñor, da
“Goyescas”
Isaac Albeniz - Leopold Godowski Tango, dalla suite “Espana”
Astor Piazzolla Adios Nonino
Alberto Ginastera Tres danzas argentinas op. 2
Igor Stravinskij Tango
Giacomo Puccini Piccolo tango
Erik Satie Le tango perpetuel, da “Sport et divertissements”
John Cage Perpetual tango (da Erik Satie)
Samuel Barber Hesitation tango...a bedroom affair, da “Suite
souvenir” op. 28
Astor Piazzolla Oblivion | Libertango
8 marzo 2008 ore 20,30 · Auditorium Marco Biagi
Festival Pianisti di PianoBach
Emanuele Arciuli pianoforte
Johann Sebastian Bach Concerto n. 3 BWV 974 (da Alessandro
Marcello) in re minore | Siciliana, dalla sonata BWV 1032 per
flauto e cembalo (arr. Wilhelm Kempff) | “Wachet auf, ruft und
die Stimme” BWV 655 (trascr. Ferruccio Busoni) | “Nun Komm’ der
Haiden Heiland” BWV 659 (trascr. Ferruccio Busoni) | Concerto
nello stile italiano BWV 971 in fa maggiore (trascr. Ferruccio Busoni)
| Preludio BWV 906 in do minore (trascrizione Egon Petri) | Adagio,
dal concerto in fa minore per clav. e orch. (arr. Alfred Cortot) |
“Jesu, Joy of my desiring”, dalla Cantata BWV 147 (arr. Myra Hess)
| “Blithe Bells”, dalla cantata BWV 208 (arr. Percy Grainger) |
Ciaccona dalla partita BWV 1004 in re minore (trascr. Busoni)
15 marzo 2008 ore 17,30 · Auditorium Marco Biagi
Piani diversi - conduce Maurizio Franco
Luigi Moscatello pianoforte
Roberto Tarenzi pianoforte jazz
Claude Debussy Valzer in fa minore
Franz Liszt Studio da concerto Gnomenreigen
Maurice Ravel Pavane pour une infante défunte
Fryderyk Chopin Studio op. 10 n. 12
Modest Musorgskij Dai “Quadri di un esposizione”: Promenade,
Gnomo, Baba Yaga, Grande Porta di Kiev
28 marzo 2008 ore 20,30 · Auditorium Marco Biagi
Festival Pianisti di PianoBach
Pensavo fosse Bach, di Saul Beretta e Mario Brunello
Mario Brunello violoncello
Alexander Knaifel estratti da Lux Aeterna per due violoncelli
e due voci cantanti
Johann Sebastian Bach Suite n. 4 BWV 1010 in mi bemolle
maggiore · Suite n. 5 BWV 1011 in do minore
Alexander Knaifel estratti da Lux Aeterna per due violoncelli
e due voci cantanti
5 aprile 2008 ore 17,30 · Auditorium Marco Biagi
Concerti aperitivo
Feng Ning violino
Thomas Hoppe pianoforte
Ludwig van Beethoven Sonata op. 12 n. 2 in la maggiore
Giuseppe Tartini Il trillo del Diavolo
Robert Schumann Sonata n. 2 per violino e pianoforte
op. 121 in re maggiore
Henri Vieuxtemps Ballade Polonaise op. 38
5 aprile 2008 ore 20,30 · Auditorium Marco Biagi
Concerto straordinario
Francesca Provvisionato mezzosoprano
Donatella Pieri pianoforte
Gaetano Donizetti Che cangi tempra | La lontananza | “Brindisi”
da Lucrezia Borgia
Vincenzo Bellini Il fervido desiderio | Vaga Luna | “Deh, tu
bell’anima” da I Capuleti e i Montecchi
Gioachino Rossini Chanson de Zora | Canzonetta spagnola | “Una
voce poco fa” da Il barbiere di Siviglia
Giuseppe Verdi Lo stornello | Perduta ho la pace | “O don fatale”
da Don Carlo
INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI 235
Giacomo Puccini Sole e Amore | E l’uccellino | “Quando men vo”
da La Bohème
Pietro Mascagni Ave Maria | M’ama non m’ama | “O pallida che
un giorno” da L’amico Fritz
11 aprile 2008 ore 20,30 · Salone d’Onore del Palazzo Ducale
Festival Pianisti di PianoBach
Orchestra da Camera della Campania
Direttore Luigi Piovano
Georg Philipp Telemann Concerto per viola, archi e cembalo
in sol maggiore
Johann Sebastian Bach Aria sulla quarta corda in sol maggiore
Georg Philipp Telemann Suite per flauto dolce, archi e cembalo
in la minore
Johann Sebastian Bach Quarto concerto brandeburghese
BWV1049 per due flauti barocchi e archi in sol maggiore
12 aprile 2008 ore 17,30 · Auditorium Marco Biagi
Concerti aperitivo
Quartetto Voce
Sarah Dayan violino
Cécile Roubin violino
Guillame Becker viola
Julien Decoin violoncello
Franz Schubert Quartetto n. 14 D.810 “la Morte e la Fanciulla”
in re minore
Leóš Janáček Quartetto n. 2 “Lettere intime”
19 settembre 2008 ore 21 · Piazza Roma
Concerto straordinario
Crono/Topo. Performance di music action painting
Sax Four Fun
Stefano Menato sassofono contralto
Hans Tutzer sassofono contralto
Fiorenzo Zeni sassofono tenore
Giorgio Beberi sassofono baritono
Gabriele Amadori pittore
Davis, Rollins, Hancock e improvvisazioni
22 novembre 2008 ore 21 · Teatro Comunale Luciano Pavarotti
Concerto di inaugurazione
Accademia dell’Orchestra Mozart
Direttore e violoncello solista Enrico Bronzi
Carl Philipp Emmanuel Bach Concerto per violoncello e orchestra
in la maggiore
Franz Joseph Haydn Concerto per violoncello e orchestra
in do maggiore
Carl Philipp Emmanuel Bach Sinfonia n. 4 H 666 Wq 183: 4 in sol
maggiore
Franz Joseph Haydn Sinfonia n. 85 “La Reine” in si bemolle maggiore
4 dicembre 2008 ore 20,30 · Auditorium Marco Biagi
Festival internazionale Gmi Modena
Ramin Bahrami pianoforte, clavicembalo
Johann Sebastian Bach Adagio in sol maggiore per clavicembalo
BWV 968 dalla Sonata per violino in do maggiore | Capriccio
“Sopra la lontananza del fratello dilettissimo” per clavicembalo
BWV 992 in si bemolle maggiore | Quattro duetti per clavicembalo
236 INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI
BWV 802-805 | Partita n. 1 BWV 825 in si bemolle maggiore | Suite
francese in do minore | Aria variata per clavicembalo BWV 989 in
la minore | Concerto “nach italienischen Gusto” BWV 971
13 dicembre 2008 ore 17,30 · Auditorium Marco Biagi
Piani diversi - conduce Maurizio Franco
Vedrana Kovac pianoforte
Stefano Calzolari pianoforte jazz
Musica classica a sorpresa e improvvisazioni jazz
Ludwig van Beethoven Sonata n. 27 op. 90 in mi minore, primo
movimento
Domenico Scarlatti Sonata in do maggiore
Wolfgang Amadeus Mozart
Rondò alla Turca dalla Sonata K 331 in la maggiore
Fryderyk Chopin Notturno op. 27 n. 2 in re bemolle maggiore |
Fantasie Impromptu op. 66 in do diesis minore
Franz Liszt Liebestraum
Rodion Kostantinovič Ščedrin Omaggio a Isaac Albeniz
Sergej Rachmaninov Momento musicale op. 16 n. 4
Dmitrij Šostakovič Polca dalla Golden age
10 gennaio 2009 ore 17,30 · Auditorium Marco Biagi
Concerti aperitivo
Quartetto di Venezia
Andrea Vio violino
Alberto Battiston violino
Luca Morassutti viola
Angelo Zanin violoncello
Felix Mendelssohn Bartholdy Quattro pezzi per quartetto d’archi op. 81
Luigi Cherubini Quartetto n. 1 in mi bemolle maggiore
16 gennaio 2009 ore 20,30 · Salone d’Onore del Palazzo Ducale
Festival internazionale Gmi Modena
Orchestra da Camera Zamparo
Maestro concertatore Paola Besutti
Stefano Pagliani violino
Luca Vignali oboe
Giovanni Battista Sammartini Sinfonia per archi in sol maggiore
Johann Sebastian Bach Concerto per violino, archi e basso
continuo BWV 1041 in la minore | Concerto per oboe, violino, archi
e basso continuo BWV 1060 in re minore
Wolfgang Amadeus Mozart Serenata per archi e timpani K 239
in re maggiore
24 gennaio 2009 ore 17,30 · Auditorium Marco Biagi
Concerti aperitivo
Trio Broz
Barbara Broz violino
Giada Broz violino e viola
Klaus Broz violoncello
Ludwig van Beethoven Serenata op. 8 in re maggiore
Ernst von Dohnanyi Serenata per archi op. 10
7 febbraio 2009 ore 17,30 · Auditorium Marco Biagi
Concerti aperitivo
Spira mirabilis
Ludwig van Beethoven Sinfonia n. 8 op. 93 in fa maggiore
12 febbraio 2009 ore 21 · Teatro Comunale Luciano Pavarotti
Festival internazionale Gmi Modena
Alexander Romanovsky pianoforte
Fryderyk Chopin Notturno op. 9 n. 1 in si bemolle minore |
Notturno op. 48 n. 1 in do minore | Sonata op. 58 in si minore |
Quattro mazurche op. 30
Alexander Skrjabin Vers la flamme - Poema op. 72
Franz Liszt Sonata n. 9 “Messe noire” op. 68 | Mephisto valzer
13 febbraio 2009 ore 21 · Auditorium Castello dei Pico, Mirandola
Scenergie
Metamorphosis e Videosogno
Alessandra Celletti pianoforte
Philip Glass Metamorphosis
Erik Satie Gymnopédie n. 1 | Yachting, da “Sport et divertissment”
| Le bain de mer, da “Sport et divertissment” | Trois gnossiennes
Alessandra Celletti La mosca d’oro, suite per pianoforte e
immagini
21 febbraio 2009 ore 17,30 · Auditorium Marco Biagi
Piani diversi
Enrico Pieranunzi pianoforte
Domenico Scarlatti Sonate e improvvisazioni jazz
24 febbraio 2009 ore 20,30 · Auditorium Marco Biagi
Festival internazionale Gmi Modena
Lilya Zilberstein pianoforte
Johannes Brahms Otto Klavierstücke op. 76 | Variazioni su un tema
originale op. 21 n. 1 | Variazioni su un tema ungherese op. 21 n. 2
Sergej Rachmaninov Tredici preludi op. 32
27 febbraio 2009 ore 21 · Auditorium Castello dei Pico, Mirandola
Scenergie
Modern saxophone quartet
Enrico Dellantonio sassofono soprano
Mario Ciaccio sassofono contralto
Marco Pangrazzi sassofono tenore
Giorgio Beberi sassofono baritono
Giacomo Anderle voce recitante
Modest Musorgskij Quadri di una esposizione
28 febbraio 2009 ore 17,30 · Auditorium Marco Biagi
Concerti aperitivo
Emanuele Segre chitarra
Heitor Villa Lobos Preludio n. 1 | Studio n. 11
Isaac Albeniz Mallorca op. 102 | Asturias op. 47
Javier Farias Caballero El vuelo del condor
Baden Powell de Aquino Retrao brasileiro | Charà
Roland Dyens Songe capricorne | Fuoco
7 marzo 2009 ore 17,30 · Auditorium Marco Biagi
Concerti aperitivo
Marcin Zdunik violoncello
Irina Zahharenkova pianoforte
Ludwig van Beethoven Sonata op. 102 n. 1 in do maggiore
Antonín Dvořák Rondò op. 94 in sol minore
Maurice Ravel Sonata in sol maggiore
10 marzo 2009 ore 20,30 · Auditorium Marco Biagi
Festival internazionale Gmi Modena
Evelyn Glennie percussioni
Nebojsa Zivkov Ilijias
Matthias Schmidt Sechs Miniaturen
Nebojsa Zivkov To the Gods of rithm
Steve Reich Clapping music
Johann Sebastian Bach Toccata e fuga
Jeviwer Alvarez Temazcal
Askell Masson Prim
Leigh Howard Stevens Rhythmic caprice
13 marzo 2009 ore 21 · Auditorium Castello dei Pico, Mirandola
Scenergie
I sette peccati capitali
David Riondino voce recitante
Roberto Fabbriciani flauto
18 marzo 2009 ore 20,30 · Auditorium Marco Biagi
Festival internazionale Gmi Modena
Andrea Lucchesini pianoforte
Domenico Scarlatti Sonata K 491 in re maggiore | Sonata K 454
in sol maggiore | Sonata K 239 in fa minore | Sonata K 342 in la
maggiore | Sonata K 146 in sol maggiore
Luciano Berio Six éncores: Brin, Leaf, Erdenklavier, Wasserklavier,
Luftklavier, Feuerklavier
Ludwig van Beethoven Sonata n. 30 op. 109 in mi maggiore |
Sonata n. 31 op. 110 in la bemolle maggiore
21 marzo 2009 ore 17,30 · Auditorium Marco Biagi
Piani diversi
Andrea Lucchesini pianoforte
Gabriele Mirabassi clarinetto
In viaggio con Scarlatti dall’Europa al nuovo Continente
24 marzo 2009 ore 20,30 · Auditorium Marco Biagi
Festival internazionale Gmi Modena
Alexander Lonquich pianoforte
Carl Philipp Emmanuel Bach Fantasia
Franz Joseph Haydn Fantasia in do maggiore
Wolfgang Amadeus Mozart Fantasia K 475 in do minore
Fryderyk Chopin Polacca - Fantasia op. 61 in la bemolle maggiore
Franz Schubert Sonata D 894 op. 78 in sol maggiore
27 marzo 2009 ore 21 · Auditorium Castello dei Pico, Mirandola
Scenergie
Giuseppe Fausto Modugno pianoforte
Stefano Calzolari pianoforte jazz
Piani diversi - Musica classica a sorpresa e improvvisazioni jazz
4 aprile 2009 ore 17,30 · Auditorium Marco Biagi
Concerti aperitivo
Jennifer Pike violino
Jeremy Pike pianoforte
Johann Sebastian Bach Sonata in sol minore per violino BWV 1001
Claude Debussy Sonata per violino e pianoforte
Ernest Chausson Poème op. 25
Maurice Ravel Tzigane
INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI 237
INDICE
DEI SOLISTI
DELLE FORMAZIONI
DEI RELATORI OSPITI
Arfacchia, Gianni 10-12-1994
Ariagno, Cristina 23-11-1991 · 24-5-1992 ·
11-3-1995
Ariani, Livio 10-5-1989 · 24-11-1990 ·
13-2-1993
Armafys, Anna 8-3-1997
Auclin, Florence 20-4-2002
Avantario, Sabrina 9-3-1991
A
Aarnio, Petri 19-7-1997
Accademia dell’Orchestra Mozart
22-11-2008
Achucarro, Joaquin 23-5-2004
Acierno, Salvatore 7-6-2006
Agoston, Béla 10-2-1996
Ahss, Gregory 9-3-2006
Airoldi, Sara 8-2-1997
Alessi, Nello 23-3-1991
Allevi, Giovanni 25-2-2006
Allievi diplomandi dell’Istituto Musicale
Pareggiato “Orazio Vecchi” 2-5-1989 ·
29-3-1990
Amadori, Gabriele 1-2-2008 · 19-9-2008
Ambrosini, Marco 9-3-2006
Anderle, Giacomo 27-2-2009
Andreoli, Paolo 10-1-2004 · 31-3-2006
Andreoli, Vittorino 14-2-2004
Andriani, Alessandro 24-3-2001
Andrioletti, Marco 15-1-2000 · 18-9-2001
Angermüller, Rudolf 30-4-2006
Angervo, Illari 19-7-1997
Annese, Angela 17-9-2005 · 30-9-2006
Antoni, Roberto “Freak” 11-1-2008
Anzalone, Andrea 25-6-1996
Arcand, Séline 3-5-1990
Arciuli, Emanuele 8-3-2008
Ardinghi, Paolo 12-1-1991 · 11-1-1992
B
Babbini, Giorgio 27-2-1997
Babuadze, George 25-6-1996
Bacchelli, Franca 17-5-1989 · 16-12-1989
Bacchetta, Loredana 1-7-1997
Bacchetti, Andrea 2-5-2005
Baccini, Alessandro 23-5-1993
Baffero, Gabriele 14-1-1995 · 16-3-1996 ·
17-1-1998 · 8-4-2001
Bagliano, Stefano 9-4-1994
Baglini, Maurizio 20-2-1999 · 26-9-2001
Bahrami, Ramin 12-2-2005 · 24-1-2008 ·
4-12-2008
Bakalli, Hasan 27-2-1993
Balan, Ovidiu 27-12-1995 · 27-12-1997 ·
27-12-1998 · 4-1-1999 · 27-12-1999 · 6-6-2005
Baldi, Sandro 16-1-1993 · 9-5-1993
Baldissera, Florindo 1-12-1990
Baldrighi, Alberto 15-2-1997
Ballarini, Michele 20-9-2003
Ballista, Antonio 11-11-1992 · 5-12-1996 ·
5-1-1998 · 22-4-2001 · 30-11-2002 ·
5-2-2005 · 20-1-2007
Balzani, Mariella 10-5-1992
Balzaretti, Carlo 25-1-1992 · 16-1-1993 ·
16-3-1996 · 22-2-1997 · 8-4-2001 ·
4-2-2005 · 22-4-2006 · 19-3-2007 ·
12-1-2008
Bañuelos, Federico 14-6-1992
Baranovski, Alessio 15-12-1995
Barbareschi, Piero 9-4-1994
Barber, Llorenç 24-4-1993
Barbieri, Cristina 27-3-1996
Barbolini, Giorgio 18-6-1996
Barboro, Maurizio 27-12-1995
Baroncini, Simone 22-1-1994
Barragan, Caridad Isabel 9-3-2007
Bartali, Leonardo 11-1-1992
Bartelloni, Leonardo 15-3-1990 · 12-1-1991 ·
11-12-1993
Bartoli, Cinzia 5-3-1994
Bartoli, Riccardo 19-1-1991
Barzanò, Mirella 13-2-1993
Basso Brusa, Roger 26-1-2007
Basso, Romina 25-9-2001
Battagion, Lorenzo 19-1-2002
Battaglia, Stefano 22-12-1990 · 1-4-2005
Battegazzore, Umberto 10-5-1992
Battistelli, Fabio 15-9-2007
Battiston, Alberto 6-2-1999 · 14-1-2006 ·
238 INDICE DEI SOLISTI DELLE FORMAZIONI DEI RELATORI OSPITI
10-1-2009
Battiston, Ivano 11-2-1995
Beberi, Giorgio 20-5-2005 · 1-2-2008 ·
19-9-2008 · 27-2-2009
Beberi, Giuliana 15-4-2005 · 8-2-2008
Becherucci, Cristiano 20-1-1990
Becherucci, Eugenio 20-1-1990
Becker, Guillame 12-4-2008
Bellei, Marco 25-1-1992 · 27-3-1996
Bellentani, Luca 26-1-1991
Belli, Matteo 29-2-2008
Bellini, Anna Lisa 14-12-2002
Bellocchio, Maria Grazia 4-3-1995
Bellocchio, Stefania 19-3-2005
Bellu, Gabriele 11-1-1992 · 11-12-2004 ·
23-5-2005
Beluffi, Duccio 11-12-2004 · 23-5-2005
Beluffi, Graziano 1-7-1997
Benedetti, Angelo 15-9-1991
Benzi, Manlio 21-6-1992
Bernabò, Giorgio 11-2-1990
Bernstein, Benjamin 3-2-2001
Berrill, Naomi 7-10-2006
Bertagnolli, Gemma 22-4-2001
Bertola, Carlo 15-3-1997
Bertozzi, Stefano 21-11-1992
Besutti, Paola 16-1-2009
Betti, Gabriele 21-6-1992 · 19-2-1996 ·
3-4-2005 · 6-6-2005
Bezziccheri, Stefano 2-3-2002
Bianchi, Cristina 11-12-1993 · 17-2-1996 ·
29-2-1996
Bianco, Alessandra 19-4-1990
Biarnés, Olivia 15-12-2007
Biccirè, Patrizia 25-1-1992 · 17-4-1993
Binetti, Damiano 8-4-1995
Biolchini, Federico 6-5-2001
Biondi, Fabio 18-6-1996
Birkin Tree 29-4-2005
Birro, Paolo 1-4-2006
Bisconti, Paolo 28-7-1991
Biserni, Alessandro 15-5-1994
Bocchi, Francesco 20-10-2006 · 26-1-2007
Boccuni, Maria Rosaria 6-5-2005
Bodanza, Giuseppe 21-11-1994
Boganyi, Gergely 12-2-2000
Bologni, Alberto 26-2-2000
Bombardieri, Flavio 9-6-2001
Bonechi, Marco 20-10-2006
Boni, Marco 22-11-1993 · 24-6-1997
Bonino, Gianmaria 20-1-2001
Bonizzoni, Fabio 15-2-1992
Bonolis, Gabriele 22-2-1992
Borgonovo, Pietro 4-3-1995
Bornstein, Andrea 27-3-1993 · 5-7-1996
Borrani, Lorenza 6-5-2005 · 7-5-2005
Boschetto, Morena 6-5-2001
Bosi, Sergio 19-1-1991
Bottaio, Guido 18-1-2008
Bottiglieri, Girolamo 25-1-2003 · 7-2-2004
Bracco, Claudia 24-3-2001
Braconi, Simonide 24-6-1997 · 13-12-2006
Brancaleon, Luca 15-3-1997
Brigolin, Cristina 7-3-1992
Brocculi, Renzo 19-2-1996
Bronzi, Enrico 9-4-1994 · 9-3-2006 ·
22-11-2008
Brovida, Lauretta 23-11-1991
Broz, Barbara 24-1-2009
Broz, Giada 24-1-2009
Broz, Klaus 24-1-2009
Brunello, Mario 24-3-2007 · 28-3-2008
Brunetto, Flavia 9-5-1993
Brussolo, Daniela 10-3-1990
Brustia, Giorgio 27-4-1990
Buchbinder, Rudolf 12-5-2006
Buforn, Josep 15-12-2007
Bullo, Stefano 28-7-1991 · 18-1-1992
Bungaro, Corrado 9-3-2007
Bungaro, Simonetta 9-3-2007
Burani, Andrea 30-1-1993
Burocchi, Massimo 8-9-1991
Bussi, Tania 20-9-2003
Bussolini, Guglielmo 7-10-2006
Butzberger, Christa 19-3-1994
C
Cacciari, Enrico Maria 29-3-1990 ·
7-12-1991 · 16-12-1995
Cadoppi, Luciano 21-11-1994
Caffè Concerto Strauss 15-12-1995 ·
27-2-1997
Calabrese, Vito 21-11-1994
Calabretto, Franco 3-2-2001
Caldarini, Miriam 9-3-2006
Caldini, Fulvio 2-12-1989
Caldini, Sandro 2-12-1989
Calidori, Roberto 26-1-1991
Caliendo, Lucio 30-1-1993
Calzolari, Stefano 30-1-1993 · 28-2-2004 ·
9-4-2005 · 13-12-2008 · 27-3-2009
Campisi, Raimondo 5-12-1995 · 13-12-1996
Caniato, Stefano 20-5-2005
Canino, Bruno 5-12-1996 · 30-11-2002 ·
11-3-2006
Cannavale, Antonello 24-2-2007
Cantarelli, Igor 20-9-2003
Caputo, Cataldo 19-1-2002
Carbonare, Alessandro 25-3-2006
Carcano, Andrea 1-3-2003
Careddu, Silvia 7-2-2004
Carlini, Paolo 17-11-1990 · 9-7-1996 ·
29-7-1997
Carola, Maria Pia 2-2-1991
Caronna, Daniele 29-4-2005
Casadei, Silvano 26-1-1991
Cascini, Maria Luisa 23-5-1993
Cascioli, Gianluca 28-5-2003
Castagnoli, Paola 26-1-1991
Castañon, Margarita 14-6-1992
Castellaneta, Adalisa 18-2-1995
Catania, Monica 10-12-1994
Cavallo, Bruno 1-4-2000 · 23-2-2002 ·
14-2-2004
Cavicchini, Matteo 23-7-1997
Cecca, Giancarlo 7-6-2004
Cechalova, Milada 8-4-1995
Celestre, Giorgio 15-1-2000 · 18-9-2001
Celletti, Alessandra 16-2-2008 · 13-2-2009
Cepicky, Leos 20-2-1993
Cerbini, Laura 23-2-1991
Cerutti, Giovanni 10-12-1994
Chameides, Avishai 7-10-2006
Cheek Jurgensen, Nadine 23-3-2002
Chenna, Diego 9-3-2006
Chicco, Renato 10-3-2007
Chuat, Iseut 9-3-2006
Ciaccio, Mario 27-2-2009
Ciammarco, Francesco 8-3-1990
Cicarese, Tito 14-6-1992
Ciccolini, Aldo 4-10-2000 · 21-4-2006
Cipolletta, Francesco 20-3-2004 · 4-2-2006
Cirillo, Adriano 27-2-1993 · 5-6-1994
Clarinet Choir 16-8-1992 · 16-8-1992
Clerici, Umberto 5-12-2003
Cohen, Arnaldo 23-9-2000
Collini, Egidio 16-2-1991 · 21-7-1991
Comas, Antoni 15-12-2007
Cominati, Roberto 30-9-2001 · 25-3-2006
Company, Alina 26-1-1991
Comuzzi, Demetrio 21-9-2002 · 19-11-2007
Concentus Consort 24-7-1997
Concerto armonico 1-7-1997
Concordia woodwind quintet 21-2-1998
Conteduca, Vincenzo 14-3-1992
Conti, Marzio 17-11-1990
Contrastini, Roberta 21-12-1991
Corale d’Altrocanto 10-5-1992
Corale G.C. Malavasi 9-5-1993
Corbolini, Lorenzo 8-3-1990 · 8-2-2008
Corini, Giulio 1-4-2005
Corna, Pietro 1-7-1997
Coro “Canticum novum” 9-6-2001
Coro “T. L. De Victoria” 20-9-1992
Coro polifonico di Reggio Emilia 31-5-1989
Corti, Guido 29-7-1997
Cossu, Davide 11-3-1995
Costa, Giulia 28-2-1998
Costin, Teodor 20-3-1997
Cresswell, Lyell 3-2-1996
Crisafi, Rosarita 15-4-2005
Crispi, Massimo 5-2-2005
Cristeco, Michele 27-2-1997
Cristofari, Silvia 11-3-1995
Crotti, Riccardo 9-6-2001
Cuoghi, Erica 23-7-1997
D
D’Andrea, Franco 1-12-2007
Dalberto, Michel 19-5-2004 · 23-5-2005
Dallaglio, Benedetto 6-5-2001
Dallelucche, Alda 2-8-1992 · 28-11-1992
Damerini, Massimiliano 26-9-2000
Danna, Domenico 22-5-1994
Daszkiewick, Rafal 8-3-1997
David Trio 14-4-2007
Dayan, Sarah 12-4-2008
De Clossey, Françoise 19-11-2007
De Coltana, Raffaella 14-7-1991
De Lisi, Leonardo 8-2-1997
De Maria, Pietro 17-5-2003
De Nadai, Eddi 14-3-1998 · 23-3-2002
De Paoli, Maurizio 27-3-1993 · 5-7-1996
De Rossi, Renzo 15-4-2005
De Santis, Francesca 27-1-1990
De Sena, Donato 19-2-1996
Decimo, Marco 17-1-1998
Decoin, Julien 12-4-2008
Dehò, Maurizio 18-9-2004 · 23-4-2005
Del Sal, Adriano 18-2-2006
Della Vecchia, Giovanni 18-8-1991 ·
22-9-1991
Dellantonio, Enrico 27-2-2009
Dellarole, Giorgio 5-5-2006 · 26-5-2006
Delli Ponti, Mario 8-2-1997 · 19-1-2002
Demestres, Alberto Garcia 25-1-1992 ·
28-3-1993 · 15-12-2007
Demus, Jörg 24-5-2003
Deponte, Maria Laura 10-3-1990 · 9-7-1996
Dervoed, Artyom 17-2-2007
Descharmes, Romain 1-3-2008
Deserti, Gian Luca 15-5-1994
Deshkova, Jana 7-3-1998
Destefano, Dario 17-3-2001 · 20-3-2004 ·
4-2-2006
Devoti, Paola 24-3-1990
Di Bella, Lorenzo 3-3-2007
Di Mauro, Michele 15-3-1997
Di Paolo, Patrizia 4-12-1993
Di Tella, Pierluigi 14-6-1992
Di Toro, Michele 4-3-2006
Di Tullio, Lelio 7-6-2004
Dicorato, Vito 14-3-1992
Dieci, Andrea 26-3-1994
Dindo, Andrea 13-3-1999 · 23-2-2002 ·
15-3-2003 · 21-4-2005
Dindo, Enrico 22-11-1993 · 13-3-1999 ·
5-12-2003
Dini Ciacci, Diego 26-2-1994
Dirani, Paolo 29-2-2008
Dogariu, Sorin 27-2-1997
Doni, Riccardo 1-7-1997
Donna, Lorenzo 11-2-1990
Donzelli, Stefania 9-3-1991
Doz, Stella 9-6-2001
Duda, Justina 8-3-1997
INDICE DEI SOLISTI DELLE FORMAZIONI DEI RELATORI OSPITI 239
Duero, Eva 27-5-2005
Dulbecco, Andrea 1-3-2003 · 23-2-2007
Duo Alkan 15-2-1997
Duo Franchini 11-12-1993
Duo Giun - Haruka 27-1-2007
Duo pianistico Clavier 29-2-2008
Duo Pollice 21-3-1998
Duo Rota 10-5-1992
Duo Synaulia 14-7-1991
Duo Tomescu 22-7-1997
E
Ebisawa-Ogawa, Kyoko 4-12-2004
Edantippe, Mauro 21-11-1994 · 1-3-2003
Ensembla sueña de alabastro 28-3-1993
Ensemble Chalumeau 28-7-1991
Ensemble folkloristico russo “Rasputin”
22-2-2003
Ensemble Gounod 8-9-1991
Ensemble Harmonia Flautus 7-6-2004
Ensemble Oswald von Wolkenstein
27-3-1993 · 5-7-1996
Ensemble trombe e timpani della Scala
21-11-1994
Entr’Acte - Musicisti della Scala 1-3-2003
Eterno, Stefano 29-4-2005
F
Fabbri, Franca 27-4-1990
Fabbriciani, Roberto 25-1-1992 · 13-3-2009
Fàbri, Géza 10-2-1996
Faccani, Elena 1-3-2003
Fadini, Emilia 1-4-2000
Faes, Filippo 25-1-1997 · 9-3-2002 ·
17-9-2005 · 30-9-2006
Faggi, Paolo 17-11-1990
Falasca, Luca 6-6-1993
Falaschi, Marco 2-8-1992 · 28-11-1992
Farina, Giorgio 18-3-1995
Farolfi, Marco 28-2-1998
Farrell, Shawna 5-12-1995
Fasolis, Diego 15-12-1999
Feige, Carlo 2-3-1991
Ferraguti, Massimo 20-9-2003
Ferrari, Gian Paolo 21-9-1997
Ferrari, Matteo 16-12-1995
Ferrari, Stefano 9-6-2001
Ferrari, Viviana 13-9-1992 · 15-1-1994 ·
15-7-1997
Ferretti, Marco 2-3-1990
Ferri, Marco 19-4-1999
Ferri, Enrico 16-12-1995 · 19-4-1999
Fervidi, Bianca 23-2-2007
Festa, Fabrizio 9-2-2007
Fetà, Bruna 8-9-1991
Filek, Ewa 8-3-1997
Filippini, Andrea 19-10-1997
Filippini, Rocco 10-5-2003 · 27-3-2004 ·
2-5-2005
Filisetti, Renato 1-3-2003
Finotti, Francesco 12-10-1997
Fiorentini, Bruno 18-1-2008
Fiscon, Cristina 13-2-1993 · 10-1-1996
Foresti, Sergio 29-3-1990
Fornero, Arianna 18-9-2001
Fossi, Matteo 6-5-2005 · 7-5-2005 · 1-4-2006
Franceschelli, Luca 9-3-2006
Franceschini, Paolo 19-2-1994
Franchini, Cecilia 7-3-1992 · 11-12-1993
Franchini, Raffaele 11-12-1993
Franco, Maurizio 22-1-2004 · 4-2-2005 ·
10-3-2005 · 21-4-2005 · 4-3-2006 · 1-4-2006 ·
20-1-2007 · 10-3-2007 · 1-12-2007 ·
12-1-2008 · 15-3-2008 · 13-12-2008
Frati, Roberto 2-8-1992 · 28-11-1992
Fre, Paola 1-3-2003
Fregni, Davide 30-1-1993 · 10-3-2005 ·
3-4-2005
Fridman, Mark 9-2-2002
Fuga, Giacomo 17-3-2001
Fumo, Marco 8-2-1992 · 14-2-1998
Fusi, Marco 18-9-2004 · 23-4-2005
G
Gabrielli, Angelo 15-5-1994
Gabrieli, Domenico 7-6-2004
Gadotti, Riccardo 8-2-2008
Galante, Emilio 23-2-2007
Galasso, Christian Maria 6-5-2001
Galessi, Fabio 9-6-2001
Gallafrio, Elena 22-3-1997
Gallego, Maria 15-12-2007
Gallini, Margherita 6-4-1991
Gallo, Marina 23-3-1991
Galvani, Giovanni 1-2-1992
Gambarini, Erina 9-6-2001
Garagnani, Miriam 6-6-1993
Garosi, Alessandra 16-5-1993
Gasparoni, Claudio 18-6-1996
Gasparov, Alexander 22-1-2000
Gavrilov, Andrei 31-5-2005
Gerboni, Marco 18-3-1995
Ghidoni, Paolo 22-11-1993
Ghidotti, Cristina 9-6-2001
Ghiglioni, Tiziana 30-3-1996
Giaccaglia, Roberto 25-3-2006
Giachino, Luigi 5-4-1990 · 9-2-1991
Giannarelli, Valerio 18-1-2008
Giannetti, Eleonora 9-7-1996
Giaroli, Giuliano 31-5-1989
Gintoli, Eliana 11-1-1992
Gioiosa, Michele 9-12-1989
Giovanardi, Mauro Ermanno 7-10-2006
Giovannini, Gloria 28-2-1998
Girl Talk 15-4-2005
Glennie, Evelyn 10-3-2009
Gli ottoni moderni 13-9-1992 · 15-1-1994 ·
15-7-1997
240 INDICE DEI SOLISTI DELLE FORMAZIONI DEI RELATORI OSPITI
Gnocchi, Giovanni 15-1-2005 · 14-4-2007
Goerne, Matthias 28-4-2007
Gonella, Claudio 26-2-1994
Gontcharowa, Alexandra 22-2-2003
Gori, Maria Luisa 20-1-1996
Gorna, Laura 19-3-2005
Gosio, Francesca 17-12-1994 · 22-3-1997
Gotta, Antonella 11-3-1995
Gramaglia, Simone 10-1-2004 · 31-3-2006
Grass, Cécile 20-4-2002
Grassetto, Eugenia 22-5-1994
Grassi, Andrea Massimo 20-1-1996
Grata, Luigi 20-5-2005
Grazia, Paolo 25-3-2006
Graziani, Antonio 11-3-2000
Grazzini, Gianna 16-9-2006
Grenet, Benoît 9-3-2006
Grigolo, Riccardo 30-11-1991 · 16-5-1993
Grin, François 25-1-2003 · 7-2-2004
Gringolts, Ilia 20-3-1999
Gruppo da camera Amarilli 20-1-1996
Guaitoli, Carlo 10-12-1994 · 18-1-1997
Gualandi, Guido 9-3-2006
Gualco, Cristiano 10-1-2004 · 31-3-2006
Gualtieri, Francesca Romana 22-2-1992
Guerra, Alberto 23-5-1993 · 13-1-2007
Guglielmo, Federico 20-3-1993
Guidoni, Paolo 17-1-2004
Gurfinkel, Alexander 22-4-2007
Gurfinkel, Daniel 22-4-2007
Guriew, Oleg 22-2-2003
H
Haas, Caroline 25-1-2003 · 7-2-2004
Hannsmann, Jiri 8-4-1995
Harmonia Ensemble 16-5-1993
Hasur, Jànos 10-2-1996
Hebert, Pamela 1-12-1990
Hewitt, Angela 21-2-2008 · 23-2-2008
Holb, Zòltan 21-2-1998
Hoppe, Esther 8-2-2003
Hoppe, Thomas 5-4-2008
Hutchinson, Nigel 7-3-1998
I
I madrigalisti di Praga 8-4-1995
I Solisti Dauni 14-3-1992
I solisti dell’Orchestra Mozart 9-3-2006
I solisti di Pavia 5-12-2003
Iezzi, Geremia 9-3-2006
Il concerto delle dame 28-2-1998
Ilie, Nichiteano 27-2-1997
Indulti, Giovanni 26-1-2007
Insinna, Renato 24-2-1996
Intra, Enrico 4-2-2005 · 12-1-2008
Intrieri, Alberto 26-1-1991
Intrieri, Stefano 16-4-1994
Ischia, Claudio 20-5-2005
Iuriciud, Virgilio 27-2-1997
Ivanova, Varvara 19-1-2008
J
Jandl, Simone 9-3-2006
Jensivska, Veronika 8-4-1995
Jubilee Shouters 16-9-2006
K
Kamenz, Igor 25-5-2005
Kasprik, Ales 20-2-1993
Kawamura, Hisako 11-1-2003
Kefer, Herbert 17-11-2004
Kelemen, Barnabas 12-2-2000
Kim, Ilia 27-2-1999
Kirn, Rose 28-9-1997
Klavier Trio 24-2-1996
Kolmakov, Igor 22-2-2003
Korda, Nikoletta 21-2-1998
Korotenko, Alexander 22-2-2003
Kovac, Vedrana 13-12-2008
Krizova, Eva 8-4-1995
L
L’incanto seicentesco 25-6-1996
L’una e cinque - gruppo vocale a cappella
15-1-2000 · 18-9-2001
La Crus 7-10-2006
La Maitre, Bleuenn 20-4-2002
La Manna, Carlo 9-3-2007
La Marca, Giuseppe 21-3-1992 · 17-5-1992
Laffranchini, Sandro 14-1-1995
Lamacchia, Domenico 25-6-1996
Lamberto, Sergio 17-3-2001
Landi, Mauro 29-2-2008
Laneri, Olaf John 15-5-2004
Laura, Massimo 6-3-1993
Lazarev, Sergio 25-6-1996
Lazzarini, Enrico 30-1-1993
Lee, So-Hee 19-1-2002
Lee, Yun-Jung 19-1-2002
Leofreddi, Antonio 17-1-1998
Leofredi, Antonello 14-1-1995
Leonardi, David Giovanni 25-9-2001
Leoni, Maurizio 26-1-1991
Levai, Peter 24-7-1997
Levit, Igor 2-2-2008
Libardo, Silvana 3-12-1994
Limonetti, Massimiliano 26-5-2006
Linoci, Cosimo 26-1-2007
Lippi, Giovanni 11-12-2004 · 23-5-2005
Lippiello, Franco 28-7-1991
Liu, Shinni 22-4-2007
Liuzzi, Michele 23-5-1993
Liviabella, Hans 5-12-2003 · 9-3-2006
Lo Presti, Carlo 10-5-1992
Loguercio, Mauro 9-1-1993 · 14-1-1995 ·
22-2-1997 · 17-1-1998
Lomeiko, Natalia 24-2-2001
Longoni, Elena 7-10-2006
Lonquich, Alexander 24-3-2009
Lootgieter, Charlotte 10-5-1989 · 24-11-1990
· 13-2-1993
Losavio, Domenico 14-3-1992
Lucchesi, Gloria 4-12-1993
Lucchesini, Andrea 31-5-2003 · 29-5-2004 ·
24-3-2007 · 18-3-2009 · 21-3-2009
Luciani Lorenzo 8-9-1991
Ludovici, Luca 15-9-1991
Ludwig, Jacob 1-3-2003
Luisi, Gianluca 8-1-2000 · 10-3-2005 ·
4-4-2006 · 30-3-2007
Lupo, Benedetto 4-3-2000 · 6-10-2001
Luppi, Lara 30-1-1993
M
Macrelli, Patrizia 25-6-1996
Madzar, Aleksandar 3-10-2001
Maffia, Fulvio 16-1-1993
Maggiora, Andrea 3-5-1990 · 16-3-1991 ·
17-5-1992
Maio, Luigi 21-5-2001 · 18-1-2008
Maione, Luigi 18-9-2004 · 23-4-2005
Maj, Roberto 13-9-1992 · 15-1-1994 ·
15-7-1997
Malatesta, Sandro 21-11-1994
Manara, Francesco 13-12-2006
Mancini, Debora 7-10-2006
Manera, Eloisa 7-10-2006
Maniscalco, Emanuele 1-4-2005
Mantovani, Luca 20-10-2006
Manuguerra, Michele 27-5-2005
Marasco, Michele 26-2-1994 · 29-7-1997 ·
11-12-2004
Marazza, Pietro 18-9-2004 · 23-4-2005
Marchese, Alessandro 10-5-1992
Marchese, Vittorio 5-4-1990 · 9-2-1991
Marelli, Michele 31-3-2006
Marenco, Nadio 14-5-2005
Marin, Massimo 20-3-2004 · 4-2-2006
Marino, Elisabetta 14-7-1991 · 18-8-1991 ·
22-9-1991 · 4-12-1993 · 27-12-1999
Marino, Maurizio 7-6-2004
Marktl, Klemens 19-11-2007
Martigné, Guillame 26-2-2005
Martinelli, Aleandro 13-9-1992 · 15-1-1994
15-7-1997
Martìnez Izquierdo, E. 28-3-1993
Martini, Franco 5-6-1994
Martorana, Selanna 18-9-2001
Marzi, Mario 27-4-1989 · 13-1-1990
Marziali, Luca 24-3-1990 · 24-6-1997
Masataka, Goto 22-1-2005
Masi, Pier Narciso 19-3-1994
Masliouk, Konstantin 9-2-2002
Mastropiero, Claudio 23-7-1997
Mathaus, Arianne 14-12-2002
Maur, Mauro 19-11-2007
Maurizzi, Pierpaolo 20-9-2003
Mazza, Luigi 21-9-2002 · 19-11-2007
Mazzali, Silvia 26-1-2007
Meissl, Johannes 17-11-2004
Melograni, Piero 31-3-2006
Meloni, Fabrizio 26-2-1994
Memore, Riccardo 22-3-1997
Menato, Stefano 20-5-2005 · 1-2-2008 ·
19-9-2008
Menier, Denis 10-1-2002
Mercuri Claudio 8-9-1991
Merlin, Enrico 20-5-2005
Merlini, Fabrizio 11-12-2004 · 23-5-2005
Merlini, Luca 8-2-2008
Metro, Roberto 1-4-1995
Meunier, Alain 24-2-2007
Mezzena, Franco 11-2-1990
Micelli, Roberta 30-11-1991 · 16-5-1993
Milani, Mario 19-7-1992 · 30-8-1992 ·
12-12-1992
Minardi, Gian Paolo 13-5-2005
Minarelli, Monica 22-1-1994
Mirabassi, Gabriele 21-3-2009
Mitillo, Luciano 6-6-1993
Mizuno, Naoko 13-1-2007
Mocano, Iuri 15-12-1995
Modern saxophone quartet 27-2-2009
Modugno, Giuseppe Fausto 24-1-1998 ·
26-2-2000 · 13-4-2002 · 28-2-2004 ·
13-5-2005 · 27-3-2009
Mohovich, Maria Cristina 10-4-1989
Molinelli, Roberto 6-6-1993
Montafia, Claudio 27-12-1999 · 20-1-2001
Montalto, Gianfranco 15-1-2000 · 18-9-2001
Monteano, Tudor 27-2-1997
Montecchia, David 28-7-1991
Montiano, Teodoro 15-12-1995
Montreson, Cristina 15-9-1991
Mora, Marco 23-7-1997
Moraleda, Inés 15-12-2007
Morassutti, Luca 6-2-1999 · 14-1-2006 ·
10-1-2009
Moretti, Filomena 17-1-2004
Moretti, Maurizio 27-12-1998 · 10-4-1999 ·
21-5-2001
Moretti, Sandra 20-10-2006
Moritada, Haruka 27-1-2007
Moroni, Dado 24-1-2004
Morselli, Stefania 16-12-1995 · 6-5-2001
Moscatello, Luigi 15-3-2008
Mostacci, Alessandra 11-1-2008
Mostacci, Antonio 6-6-1993
Mrazova, Jana 15-9-2000
Müller, Othmar 17-11-2004
Murakami, Junichiro 27-1-2007
N
Nabioulin, Alexej 30-9-2000 · 28-3-2007
Nadalini, Enrico 23-7-1997
INDICE DEI SOLISTI DELLE FORMAZIONI DEI RELATORI OSPITI 241
Nagata, Miho 21-1-2006
Naglia, Sandro 14-3-1998
Nagy Vàlvi, Tàmas 10-2-1996
Nagy, Sandu 20-9-2003
Nakagi, Kenji 21-1-2006
Nakamatsu, Jon 29-1-2000
Nalbandian, Massimo 1-5-1994
Napolitano, Michele 15-1-2000
Navrat, Vaclav 8-4-1995
Nebiolo, Alessio 14-5-2005
Negri, Pierangelo 13-12-2006
Negri, Roberto 10-10-2001
Negrini, Francesco 9-3-2006
Neri, Carlo Alberto 25-1-1992
Neshyba, Ladislav 8-4-1995
New Helsinki Quartet 19-7-1997
Nikolic, Katarina 20-9-2003
Ning, Feng 5-4-2008
Noskaiova, Petra 8-4-1995
Nozzoli, Stefano 31-3-2006 · 10-3-2007
Nuovo Quartetto Italiano 21-9-2002
O
O’Brien, Rachel 7-10-2006
Oberegger, Heidrun 27-3-1993 · 5-7-1996
Oberegger, Volker 27-3-1993 · 5-7-1996
Odori, Orio 16-5-1993
Oistrakh, Igor 20-12-2005
Oliviero, Angela 21-5-2001
Oppitz, Gerhard 9-10-2001
Orazietti, Massimo 8-9-1991
Orchestra da camera “Erlebnis” 21-6-1992
Orchestra da Camera della Campania
11-4-2008
Orchestra da Camera Zamparo 16-1-2009
Orchestra filarmonica di Arad 27-12-1999
Orchestra filarmonica di Bacau “Michail Jora”
27-12-1997 · 27-12-1998 ·
4-1-1999 · 6-6-2005
Orchestra filarmonica di Ploiesti 27-12-1995
Orchestra Ion Dumitrescu 20-3-1997
Orchestra sinfonica delle Marche 24-6-1997
Original Perdido Jazz Band 26-3-1999
Oross, Veronica 21-2-1998
Ortensi, Claudio 23-7-1997
Ortiz, Cristina 4-4-2007
Ortolani, Marco 29-7-1997
Otello, Sara 16-12-1995
Oteri, Nicola 17-12-1994
Otto e mezzo quartet 8-2-2008
P
Padova, Andrea 12-4-2006
Pagliani, Stefano 22-11-1993 · 24-6-1997 ·
16-1-2009
Pagliari, Stefano 6-6-1993
Paladino, Simonetta 15-9-1991
Palatchi, Stefano 15-12-2007
Palazzetti, Marco 11-8-1991 · 21-11-1992
Palermo, Vincenzo 23-3-1996
Palombini, Massimo 28-7-1991
Pancotti, Stefano 22-11-1993
Pangrazzi, Marco 27-2-2009
Panzani, Paolo 9-5-1993
Papai, Szilvia 21-2-1998
Parisi, Giuseppe 17-3-1990
Pascoletti, Daniele 15-1-2005 · 14-4-2007
Pasi, Massimo 16-2-1991 · 21-7-1991 ·
21-6-1992 · 22-5-1994
Pasini, Gianpaolo 29-3-1990
Pasquali, Dimitri 25-1-1992 · 5-3-1994
Patriarca, Alfonso 7-6-2004
Pecchinini, Ermes 13-1-2007
Pecolo, Andrea 23-2-2007
Pedron, Mauro 8-3-1990
Pedroni, Simone 17-11-1999 · 16-5-2005
Pegasus Chamber Orchestra 15-12-1999
Pelli, Giuseppe 14-12-1991 · 19-2-1994
Perrini, Marco 11-2-1990
Perrucci, Paola 24-5-1989 · 2-8-1992
Persichilli, Alfredo 14-12-2002
Persichilli, Angelo 7-6-2004
Phillips, Xavier 22-1-2000
Picchio, Susi 11-3-1995
Piccoli, Piergiorgio 7-3-2008
Pieranunzi, Enrico 21-2-2009
Pieri, Donatella 21-6-1992 · 17-4-1993 ·
9-5-1993 · 22-1-1994 · 19-2-1996 ·
15-9-2000 · 3-4-2005 · 13-5-2005 · 5-4-2008
Pignani, Filippo 7-6-2004
Pignatelli, Stefano 25-3-2006
Pike, Jennifer 4-4-2009
Pike, Jeremy 4-4-2009
Pino, Joan Marc 15-12-2007
Piovano, Luigi 11-4-2008
Piovano, Ugo 17-3-1990
Pirani, Giovanni 2-8-1992
Pitocco, Massimiliano 22-3-2003
Piva, Massimo 5-12-2003
Plankesteiner, Helga 15-4-2005
Plano, Roberto 6-3-2004
Poggio, Michele 20-10-2006 · 26-1-2007
Pogorelskich, Anatolij 22-2-2003
Poli, Federico 9-2-2007
Poli, Paolo 5-1-1998
Poli, Roberto 11-1-1997
Polidori, Marco 17-5-1992
Polidori, Massimo 13-12-2006
Pollastri, Paolo 17-11-1990
Pollice, Aurelio 21-3-1998
Pollice, Francescantonio 25-1-1996 · 27-1-1996
Pollice, Paolo 25-1-1996 · 27-1-1996 · 21-3-1998
Ponzi, Andrea 26-1-2007
Poppen, Diemut 9-3-2006
Prati, Patrizia 7-3-1992
Pretto, Giampaolo 25-3-2006
Properzi Costantino 8-9-1991
242 INDICE DEI SOLISTI DELLE FORMAZIONI DEI RELATORI OSPITI
Prosseda, Roberto 4-3-2006
Provvisionato, Francesca 11-3-2006 · 5-4-2008
Puliti, Damiano 16-5-1993
Q
Quadrini Piergiuseppe, Ercoli Salvino
8-9-1991
Quaranta, Francesco 25-6-1996
Quartetto Artis 17-11-2004
Quartetto Aulos 23-5-1993
Quartetto Aurora 11-2-1990
Quartetto Claravoce 11-8-1991
Quartetto d’archi della Scala 13-12-2006
Quartetto Dafo 8-3-1997
Quartetto David 14-1-1995 · 17-1-1998
Quartetto di clarinetti “Claravoce”
21-11-1992
Quartetto di Cremona 10-1-2004 ·
31-3-2006
Quartetto di Fiesole 26-1-1991
Quartetto di sassofoni di Perugia 2-8-1992 ·
28-11-1992
Quartetto di Venezia 6-2-1999 · 14-1-2006 ·
10-1-2009
Quartetto Elisa 11-1-1992 · 11-12-2004 ·
23-5-2005
Quartetto goriziano di flauti 10-3-1990
Quartetto Hans Brehme 19-7-1992 ·
30-8-1992 · 12-12-1992
Quartetto Mirò 29-7-1997
Quartetto Psophos 20-4-2002
Quartetto Ronchini 2-3-1991
Quartetto Sax four fun 1-2-2008
Quartetto Terpsycordes 25-1-2003 · 7-2-2004
Quartetto Voce 12-4-2008
Quartetto Wihan 20-2-1993
Quintetto Arnold 27-4-1993
Quintetto di fiati Bibiena 25-3-2006
Quintetto di fiati del ‘900 17-11-1990
Quintetto di fiati italiano 26-2-1994
Quintetto John Williams 6-5-2001
R
Rabagliati, Giorgio 1-2-1992
Radic, Cecilia 20-1-1996
Radicia, Giovanni 26-1-1991
Radicia, Giuseppe 26-1-1991
Ragazzoni, Fabiana 6-5-2001
Ragazzoni, Marzia 6-5-2001
Ragot, François 15-12-2007
Rajakoski, Anitta 9-3-2006
Ramazzotti, Alfredo 28-7-1991
Ranieri, Luca 30-4-2006
Rapini, Mirco 29-3-1990
Rasori, Manuela 26-1-1991
Ravelli, Stefano 13-9-1992 · 15-1-1994
Ravizza, Filippo 25-6-1996
Raytcheva, Raya 25-1-2003 · 7-2-2004
Ressa, Rossella 5-6-1994
Ricci, Alberto 8-9-1991
Ricci, Enrico 8-9-1991
Ricciardi, Anne Colette 15-2-1997
Riccucci, Giovanni 17-11-1990
Righetti, Roberto 5-12-2003
Rinaldi, Concetta 11-3-1995
Rinaldi, Luca 24-2-1996
Rinaudo, Fabio 29-4-2005
Riondino, David 15-9-2007 · 13-3-2009
Risorto, Santo 26-1-2007
Rizzi, Marco 30-4-2006
Roberto, Sgaria 12-12-1992
Roccato, Daniele 22-3-2003
Rodano, Simona 15-1-2000
Rollero, Corrado 4-4-1998
Romano, David 23-3-1996
Romano, Diego 23-3-1996
Romanovsky, Alexander 2-2-2002 ·
25-5-2004 · 12-2-2009
Ronchini, Giacomo 2-3-1991
Ronchini, Maria 2-3-1991
Ronchini, Matteo 2-3-1991
Rondelli, Claudia 26-1-1991 · 21-6-1992
Roos, Martin 3-5-1990
Rossi, Cristiano 7-12-2002
Rossi, Danilo 22-11-1993 · 2-3-2002
Rossi, Gianfranco 19-4-1990
Rossi, Marta 7-6-2004
Rosso, Piergiorgio 17-12-1994 · 22-3-1997
Rosti, Debora 29-3-1990 · 16-12-1995
Roubin, Cécile 12-4-2008
Rudy, Mikhaïl 10-5-2005
Ruocco, Ruggero 5-2-1994
Ruscelli, Silvia 29-3-1990
Russo, Giuseppe 9-3-2006
Ruta, Alberto Maria 24-2-2007
Rutkowski, Geoffrey 13-4-2002
Ryumina, Irina 20-3-1999
S
Saccari, Gianluca 28-7-1991 · 18-1-1992
Sacco, Antonio 26-5-2006
Saielli, Armando 7-12-1991
Saito, Kyoko 8-2-1997 · 19-1-2002
Sala, Flavio 5-3-2005
Sala, Marco 17-12-1994
Saldarelli, Vincenzo 13-4-1991
Salis, Antonello 21-4-2005
Saltini, Luca 29-3-1990 · 7-12-1991 ·
19-4-1999 · 24-1-2004 · 9-4-2005
Saltuari, Trude 27-3-1993 · 5-7-1996
Salvadori, Luca 5-10-1997
Salvatoni, Luigi 15-7-1997
Salvatori, Piero 7-6-2004
Salvemini, Antonio 1-5-1994
Salvemini, Francesca 3-12-1994
Salvetti, Guido 13-2-1993
Salvini, Denis 15-7-1997
Samoshko, Vitaly 10-2-2001
Sanpaolo, Mario 9-5-1993
Santini, Simone 9-2-2007
Saxensemble Tonelli 15-5-1994
Scaglione, Giovanni 10-1-2004 · 31-3-2006
Scalvini, Pietro 26-1-1991
Scapitta, Dario 31-3-2006
Scenergie Ensemble 20-10-2006 · 26-1-2007
Schmalcz, Alexander 28-4-2007
Schmidt, Karin 10-10-2001
Schönfledinger, Christa 31-7-1997
Schönfledinger, Gerardo 31-7-1997
Schuch, Herbert 3-5-2006
Schuhmayer, Peter 17-11-2004
Schulmeister, Jan 20-2-1993
Scully, Jonathan 21-11-1994
Searcy, David 21-11-1994
Segre, Emanuele 28-2-2009
Sello, Luisa 24-11-2006
Senn, Cristian 9-6-2001
Sepe, Elisabetta 15-12-1990
Sestetto d’archi della Scala 22-11-1993
Sfriso, Gian Luca 6-6-1993
Sgaria, Roberto 19-7-1992 · 30-8-1992
Shtarkman, Alexander 2-3-1996
Silete venti 13-1-2007
Simeoni, Veronica 26-1-2007
Simon, Jan 8-4-1995
Simoncini, Alessandro 21-9-2002 ·
19-11-2007
Simoncini, Luca 21-9-2002 · 19-11-2007
Simoni, Piergiorgio 28-7-1991 · 18-1-1992
Simonishvili, Mzia 30-1-1999 · 2-10-2000
Sinigaglia, Emanuela 11-8-1991
Sisca, Claudia 1-5-1994
Sitkovetsky, Dmitri 23-5-2005
Sitkovetsky, Olga 24-2-2001
Skriptchenko, Danil 22-2-2003
Skriptchenko, Lidia 22-2-2003
Skriptchenko, Viktor 22-2-2003
Söderblom, Jan 19-7-1997
Solisti dell’Orchestra da camera di Bologna
6-6-1993
Sollini, Marco 2-3-1990
Sonata Islands 23-2-2007
Sorrentino , Francesco 7-6-2004
Spinelli, Marco 15-12-1995 · 15-12-1995
Spira mirabilis 7-2-2009
Sportiello, Rossano 20-1-2007
Spriano, Giorgio 10-5-1992
Stagni, Danilo 26-2-1994
Staibano, Chiara 23-5-1993
Stalbano, Francesca 10-3-1990
Steinbach, Juliana 26-2-2005
Stepanek, Stanislav 15-12-2007
Sternieri, Sara 11-12-1993
Straccia, Francesco 28-7-1991
Swann, Jeffrey 7-10-2000
Szak, Cecilia 24-7-1997
Szitka, Rudolf 21-2-1998
Szymcewska, Agata 2-2-2008
T
Tanaka, Ayako 20-4-2002
Tanari, Simonetta 16-12-1995
Tanganelli, Luigi 22-4-1989 · 5-3-1994 ·
24-2-1996
Tani, Sandro 2-8-1992 · 28-11-1992
Tarditi, Paola 13-2-1993
Tarenzi, Roberto 15-3-2008
Tcherni, Nicola 15-12-1995
Tcherni, Veronica 15-12-1995
Tchetuev, Igor 24-4-1999
Tezza, Marco 11-3-2000 · 22-3-2003 ·
1-12-2007 · 7-3-2008
Theatrum Trio 1-4-2005
Tiger Dixie Band 20-5-2005
Timpano, Emanuela 15-4-2005
Tirincanti, Gaspare 16-12-1989
Tolomelli, Barbara 9-1-1993
Tomassi, Giorgia 12-1-2001
Tomescu, Adrian 22-7-1997
Tomescu, Alexandru 22-7-1997
Toni, Simone 13-1-2007
Torre, Giovanni 20-9-1992
Toys Ensemble 23-7-1997
Trentini, Patrick 8-2-2008
Trettel, Paolo 20-5-2005
Trio Archè 20-3-2004 · 4-2-2006
Trio Broz 24-1-2009
Trio David 15-1-2005
Trio Debussy 17-12-1994 · 22-3-1997
Trio del Conservatorio di Mosca 9-2-2002
Trio di Torino 17-3-2001
Trio Jolivet 4-12-1993
Trio Klezmer 26-5-2006
Trio Leonardo 8-3-1990
Trio Mondrian 28-7-1991 · 18-1-1992
Trio Reger 14-12-2002
Trio Šostakovič 23-3-1996
Tristango 22-3-2003
Trovajoli, Claudio 15-1-2005 · 14-4-2007
Turconi, Gianluca 17-12-1994
Tutzer, Hans 1-2-2008 · 19-9-2008
Tuzzato, Antonella 13-2-1993
Tzinlikova, Biliana 8-2-2003
U
Überbrettl Ensemble 20-9-2003
Uboldi, Flora 10-5-1992
Uccelli, Anna 19-7-1992 · 30-8-1992 ·
12-12-1992
Uliveri, Giorgio 27-3-1993 · 5-7-1996
Urbinati, Massimiliano 21-12-1991
V
Valentino, Antonio 17-12-1994 · 22-3-1997
Valentinuzzi, Fosca 10-3-1990
Valerio, Giancarlo 10-1-1996
Vassiljeva, Tatjana 15-3-2003
Velasco, Jonathan 10-1-2002
INDICE DEI SOLISTI DELLE FORMAZIONI DEI RELATORI OSPITI 243
Venturi, Marco 7-6-2004
Verti, Roberto 2-5-2005
Vignali, Luca 16-1-2009
Vignali, Paolo 19-7-1992 · 30-8-1992 ·
12-12-1992
Vignudelli, Barbara 29-3-1990
Vincenti, Piero 11-8-1991 · 14-12-1991 ·
16-8-1992 · 21-11-1992
Vincenzi, Marco 7-12-2002
Vio, Andrea 6-2-1999 · 14-1-2006 ·
10-1-2009
Violante, Jolanda 20-3-1993
Viri, Giuseppe 7-6-2004
Vizönto 10-2-1996
Volodos, Arcadi 19-4-2007
Vorotnikov, Timur 9-2-2002
Vukotic, Milena 17-9-2005 · 30-9-2006
W
Waldmann, Christine 22-4-2006 · 19-3-2007
Wandering stars 22-4-2007
Westermayr, Leonhard 23-4-1992
Wiener Glasharmonika 31-7-1997
World Youth Choir 10-1-2002
Y
Yablonskaya, Oxana 22-4-2007
Yablonsky, Dmitry 22-4-2007
Yesh Gvul 18-9-2004 · 23-4-2005
Ylönen, Marko 19-7-1997
Z
Zaganelli, Catia 11-8-1991 · 21-11-1992
Zahharenkova, Irina 3-2-2007 · 7-3-2009
Zaina, Tiziana 13-9-1992 · 15-1-1994
Zanchetta, Denis 1-3-2003
Zanchi, Attilio 30-3-1996
Zanetti, Walter 9-3-2007
Zani, Andrea 7-10-2006
Zanin, Angelo 6-2-1999 · 14-1-2006 ·
10-1-2009
Zanini, Maurizio 21-5-2003 · 13-12-2006
Zannini, Paolo 27-4-1989 · 13-1-1990
Zauli, Danilo 13-1-2007
Zavattaro, Paolo 26-5-2006
Zdunik, Marcin 7-3-2009
Zeni, Fiorenzo 1-2-2008 · 19-9-2008
Zepponi, Andrea 28-2-1998
Zertsalova, Natalia 20-12-2005 · 20-12-2005
Zigmund, Jiri 20-2-1993
Zilberstein, Lilya 20-9-2001 · 13-3-2004 ·
24-2-2009
Zoon, Jacques 9-3-2006
Zucchiatti, Valentino 1-3-2003
Zuppiroli, Glauco 30-1-1993
244 INDICE DEI SOLISTI DELLE FORMAZIONI DEI RELATORI OSPITI
INDICE
DEGLI AUTORI
E DELLE OPERE
A
Addinsel, Richard
Warsaw concerto
13-12-1996
Alain, Jehan
Litanies
21-9-1997
Albeniz, Isaac
Asturias op. 47
6-3-1993 · 17-12-1994 · 28-2-2009
Cataluña
6-3-1993
El corpus en Sevilla, da Iberia
15-12-1990
El Puerto, da Iberia
15-12-1990
Granada
27-5-2005
Mallorca op. 102
28-2-2009
Rumores de la caleta
27-5-2005
Sonata op. 6 in sol maggiore
11-12-1993
Albeniz, Isaac - Godowski, Leopold
Tango, dalla suite “Espana”
7-3-2008
Albinoni, Tommaso
Concerto di S. Marco per tromba e coro di clarinetti 16-8-1992
Allevi, Giovanni
no concept
25-2-2006
Alvarez, Jeviwer
Temazcal
10-3-2009
Alvarez, Nicola
La Partida
23-11-1991
Amadei, Amadeo
Suite campestre
19-7-1992 · 30-8-1992 · 12-12-1992
Amorosi, Maurizio
Due danze medioevali
16-12-1995
Anonimo
Batterie du premier empire
Donne venite al ballo
Greensleeves
Happy day
La Folia. Tema rinascimentale
La gamba
La pastorella si leva per tempo
Daphne
Lanx Lanx Schut Schut
La Sirena
Let us go
My Lord, what a morning
On my old friends
Pavana “La battaglia”
Rigaudom (solo percussioni)
Schiarazula marazula (ballo francese)
Sunshine in my soul
Swing Lord, sweet chariot
Arbeau, Thoinot
Pavane
Arcadelt, Jacques
Ave Maria
Arditi, Luciano
Il bacio
Arlen, Harold
Over the rainbow
Arma, Paul
Petite suite
Auric, George
musiche
Azzaiolo, Filippo
Gentil madonna
21-11-1994
18-9-2001
16-12-1995 · 14-2-2004
9-5-1993
16-9-2006
27-3-1993
27-3-1993
27-3-1993
27-3-1993
18-9-2001
9-5-1993
9-5-1993
9-5-1993
27-3-1993
21-11-1994
27-3-1993
9-5-1993
9-5-1993
21-11-1994
31-5-1989
11-3-1995
18-9-2001
21-11-1992
16-1-1993
27-3-1993
B
Bach-Busoni
Ciaccona (dalla II partita BWV 1004) in re minore
7-12-1991
Tre preludi corali
26-9-2001
Bach, Carl Philipp Emanuel
Concerto per violoncello e orchestra in la maggiore 22-11-2008
Fantasia
24-3-2009
Fantasia in mi bemolle maggiore
3-5-2006
Sinfonia n. 4 H 666 Wq 183:4 in sol maggiore
22-11-2008
Sonata in sol maggiore
24-5-1989
Sonata per flauto in la minore
7-2-2004
Sonata per flauto e cembalo in sol minore
17-3-1990
Sonata per flauto e basso continuo in sol maggiore
17-3-1990
Bach, Johann Christian
Quartetto in do maggiore
11-2-1990
Bach, Johann Christoph
Aria eberliana variata
16-4-1994
Bach, Johann Sebastian
Adagio in sol maggiore per clavicembalo BWV 968 dalla Sonata
per violino in do maggiore
4-12-2008
Adagio, dal concerto in fa minore per clav. e orch.
(arr. Alfred Cortot)
8-3-2008
Allegro, dal concerto italiano BWV 971
28-2-2004
Allemanda dalla partita BWV 1013 in la minore
14-2-2004
INDICE DEGLI AUTORI E DELLE OPERE 245
Allemande, dalla suite francese n. 5 BWV 816 in sol maggiore
10-3-2005
Aria sulla quarta corda in sol maggiore
11-4-2008
Aria variata per clavicembalo BWV 989 in la minore 4-12-2008
Blithe Bells, dalla cantata BWV 208 (arr. Percy Grainger) 8-3-2008
Capriccio BWV 992 “sopra la lontananza del fratello dilettissimo”
in si bemolle maggiore
16-4-1994 · 4-12-2008
Capriccio BWV 993 in honorem Johann Christoph Bach Ohrdruf
in mi maggiore
16-4-1994
“Christ unser Herr zur Jordan kam” BWV 684
12-10-1997
Ciaccona dalla Partita BWV 1004 in re minore (trascr. Busoni)
8-3-2008
Ciaccona dalla Partita n. 2 BWV 1004 in re minore per violino solo
(trascr. Dewey Owens)
19-1-2008
Concerto “nach italienischen Gusto” BWV 971
4-12-2008
Concerto n. 3 BWV 974 (da Alessandro Marcello) in re minore
8-3-2008
Concerto nello stile italiano BWV 971 in fa maggiore
(trascr. Ferruccio Busoni)
8-3-2008
Concerto per due pianoforti e archi BWV 1060 in do minore
21-6-1992
Concerto per oboe, violino, archi e basso continuo BWV 1060
in do minore
16-1-2009
Concerto per viola, archi e cembalo in do minore
24-6-1997
Concerto per violino, archi e basso continuo BWV 1041
in la minore
16-1-2009
Concerto per violino, archi e cembalo BWV 1042 in mi maggiore
24-6-1997
Corale dalla cantata BWV 147
9-4-2005
Corale dalla Cantata BWV 147 (trascr. Myra Hess)
1-12-2007
Ciaccona dalla Partita II BWV 1004 in re minore
22-7-1997
Fantasia BWV 906 in do minore
1-4-2006
Fantasia cromatica e fuga BWV 903 in re minore
6-4-1991
Fuga BWV 954 “nach Adam Reincken” in si bemolle maggiore
16-4-1994
Fuga BWV 578 in sol minore (trascr.)
15-7-1997
Fuga a cinque voci BWV 552 in mi bemolle maggiore 12-10-1997
Fuga, dalla toccata BWV 914 in mi minore
1-4-2006
“Gott versoget, alles Leben”, dalla cantata BWV 187 1-7-1997
“Ich will auf den Herren schau’n”, dalla cantata BWV 93 1-7-1997
Il clavicembalo ben temperato, Libro Primo.
Preludi e Fughe da BWV 846 a BWV 869
21-2-2008
Il clavicembalo ben temperato, Libro Secondo.
Preludi e Fughe da BWV 870 a BWV 893
23-2-2008
Invenzione a tre voci BWV 795 in fa minore
4-3-2006
“Jesu, Joy of my desiring”, dalla Cantata BWV 147 (arr. Myra Hess)
8-3-2008
L’arte della fuga BWV 1080
24-1-2008
Largo, dalla sonata BWV 1030 in si minore
3-4-2005
Minuetto BWV 114 in sol maggiore, dal libro di Anna Magdalena
24-1-2004 · 9-4-2005
Musiche
9-7-1996
Musiche
25-6-1996
“Nun Komm’ der Haiden Heiland” BWV 659 (trascr. Ferruccio Busoni)
8-3-2008
Partita n. 1 BWV 825 in si bemolle maggiore
17-5-1989 ·
27-1-1990 · 4-12-2008
“Phebus eilt mit schnellen pferden”,
dalla cantata BWV 202
1-7-1997
246 INDICE DEGLI AUTORI E DELLE OPERE
Preludio BWV 552 in mi bemolle maggiore
12-10-1997
Preludio BWV 906 in do minore (trascrizione Egon Petri) 8-3-2008
Preludio e fuga BWV 846 in do maggiore
15-2-1992
Preludio e fuga BWV 847 in do minore
8-1-2000
Preludio e fuga BWV 848 in do diesis maggiore
8-1-2000
Preludio e fuga BWV 850 in re maggiore
15-2-1992
Preludio e fuga BWV 853 in re diesis minore
8-1-2000
Preludio e fuga BWV 857 in fa minore
15-2-1992 · 8-1-2000
Preludio e fuga BWV 860 in sol maggiore
8-1-2000
Preludio e fuga BWV 866 in si bemolle maggiore
8-1-2000
Preludio e fuga BWV 876 in mi bemolle maggiore
15-2-1992
Preludio e fuga BWV 881 in fa minore
15-2-1992
Preludio e fuga BWV 886 in la bemolle maggiore
8-1-2000
Preludio, fuga e allegro BWV 998
5-3-2005
Quarto concerto brandeburghese BWV1049 per due flauti
barocchi e archi in sol maggiore
11-4-2008
Quattro duetti per clavicembalo BWV 802-805
4-12-2008
Sarabanda dalla Partita BWV 1013 in la minore
14-2-2004
Sarabanda dalla V suite francese BWV 816 in sol maggiore 4-2-2005
Siciliana, dalla II Sonata per flauto e cembalo in re minore
7-12-1991
Siciliana, dalla Sonata BWV 1032 per flauto e cembalo
(arr. Wilhelm Kempff)
8-3-2008
Sonata in sol minore
1-7-1997
Sonata BWV 1034 in mi minore
16-12-1995
Sonata BWV 965 nach Adam Reincken in la minore 16-4-1994
Sonata n. 3 BWV 1035 in mi maggiore
28-7-1991
Sonata per flauto e arpa BWV 1020
2-8-1992
Sonata per flauto e basso continuo BWV 1030 in si minore
1-4-2000
Sonata per flauto e basso continuo BWV 1032 in la maggiore
1-4-2000
Sonata per flauto e basso continuo BWV 1034 in mi minore
1-4-2000
Sonata per flauto e basso continuo BWV 1035 in mi maggiore
1-4-2000
Sonata per violino e basso continuo in sol maggiore 18-6-1996
Sonata per violino solo BWV 1001
4-4-2009
Suite BWV 995 in do maggiore
17-12-1994
Suite francese n. 2 BWV 813 in do minore
4-12-2008
Suite francese n. 1 BWV 812 in re minore
4-4-2006
Suite francese n. 5 BWV 816 in sol maggiore
4-4-2006
Suite n. 4 BWV 1010 in mi bemolle maggiore
10-5-2003 · 28-3-2008
Suite n. 5 BWV 1011 in do minore
27-03-2004 · 28-3-2008
Suite n. 1 BWV 1007 in sol maggiore
27-03-2004
Suite n. 1 BWV 1066 in do maggiore
15-12-1999
Suite n. 1 BWV 996 in mi minore
17-2-1996 · 29-2-1996
Suite n. 2 BWV 1008 in re minore
10-5-2003
Suite n. 2 BWV 1067 in re maggiore
15-12-1999
Suite n. 3 BWV 1009 in do maggiore
10-5-2003
Suite n. 3 BWV 1068 in si minore
15-12-1999
Suite n. 4 BWV 1069 in re maggiore
15-12-1999
Suite n. 6 BWV 1012 in re maggiore
27-03-2004
Toccata BWV 912 in re maggiore
6-4-1991
Toccata e fuga
10-3-2009
Toccata e fuga BWV 565 in re minore (trascr. I. Battiston)
in re minore
11-2-1995
Toccata, adagio e fuga BWV 564 in do maggiore
28-9-1997
Variazioni Goldberg BWV 988
12-02-2005
Variazioni Goldberg BWV 988 n. 1-7
10-3-2007
“Vater unser in Himmelreich” BWV 682
12-10-1997
“Wachet auf, ruft und die Stimme” BWV 655
(trascr. Ferruccio Busoni)
8-3-2008
Bach, Johann Sebastian - Kodály, Zoltán
Preludio e fuga
2-5-2005
Balakirev, Milij Alekseevic
Islamey, Fantasia orientale
25-5-2005
Banchieri, Adriano
Intermedio di spazzacamini
27-3-1993
Sentite tre fanciulli
27-3-1993
Barber, Llorenç
Musiche
24-4-1993
Barber, Samuel
“Hesitation tango... a bedroom affair,” da Suite souvenir op. 28
7-3-2008
Summer music
26-2-1994
The Daises
23-3-2002
Barboteau, George
Chansonnerie
13-9-1992
Barrios, Augustin
Mazurca “Appassionata”
5-3-2005
Barrios, Augustin “Mangorè”
Choro de saudade
18-2-2006
Danza paraguaya
18-2-2006
Bartók, Béla
Allegro barbaro Sz. 49 in fa diesis minore
26-9-2001
Due danze romene op. 8
26-9-2001
Improvvisazione op. 20 n. 8
1-4-2006
Bartolucci, Domenico
O sacrum convivium
31-5-1989
Bataloni, Giovanni
Musiche di scena
7-10-2006
Battiston, Ivano (arr.)
Zefiro torna
11-2-1995
Beethoven, Ludwig van
12 variazioni sul tema “Ein Mädchen oder Weibchen” dal Flauto
Magico di Mozart op. 66 in fa maggiore
2-5-2005
33 variazioni su un valzer di Diabelli op. 120 in do maggiore
4-4-1998
Allegro, dalla sonata per violino e pianoforte “Primavera” op. 24
in fa maggiore
8-4-2001
Bagatella op. 126 n. 1
21-4-2005
Concerto per pianoforte e orchestra n. 1 op. 15 in do maggiore
27-12-1998
Dodici variazioni sopra un tema dell’oratorio di Haendel “Judas
Maccabeus” WoO 45 in sol maggiore
2-3-1990
Musiche
16-1-1993
Ouverture da “Le creature di Prometeo” op. 43 in do maggiore
5-10-1997
Quartetto op. 132 in la minore
17-1-1998
Quartetto op. 135 in do maggiore
21-9-2002
Quartetto “Rasumowski” op. 59 n. 3 in do maggiore 21-9-2002
Quartetto op. 95 in fa minore
19-7-1997
Quartetto op. 130 in si bemolle maggiore
10-01-2004
Quintetto op. 16 in mi bemolle maggiore
13-1-2007
Rondò op. 51 n. 1 in do maggiore
4-2-2005
Sei variazioni su un’aria svizzera
24-5-1989
Sei variazioni WoO 70 in sol maggiore
2-10-2000
Serenata op. 8 in re maggiore
24-1-2009
Sinfonia n. 8 op. 93 in fa maggiore
7-2-2009
Sonata op. 12 n. 1 in re maggiore
3-5-1990 · 17-5-1992
Sonata op. 12 n. 2 in la maggiore
5-4-2008
Sonata op. 17 in fa maggiore
3-5-1990
Sonata op. 23 in la minore
26-2-2000
Sonata op. 30 n. 1 in la maggiore
20-3-1993
Sonata op. 69 in la maggiore
2-3-1990
Sonata “La primavera” op. 24 in fa maggiore
19-2-1994 ·
26-2-2000
Sonata op. 96 in sol maggiore
4-4-2009
Sonata n. 30 op. 109 in mi maggiore
17-5-1989 ·
18-3-2009
Sonata n. 31 op. 110 in la bemolle maggiore
4-10-2000 ·
18-3-2009
Sonata n. 5 op. 24 in fa maggiore
5-4-1990 · 8-2-2003
Sonata n. 6 op. 10 n. 2 in fa maggiore
12-5-2006
Sonata n. 9 “a Kreutzer” op. 47 in la maggiore
20-12-2005
Sonata n. 10 op. 14 n. 2 in sol maggiore
21-5-2003
Sonata n. 11 op. 22 in si bemolle maggiore
21-5-2003
Sonata n. 12 op. 26 in la bemolle maggiore
23-4-1992
Sonata n. 13 op. 27 n. 1 in mi bemolle maggiore
24-5-1992
Sonata n. 13 “Quasi una fantasia” op. 27 n. 1 in mi bemolle
maggiore
28-5-2003
Sonata n. 14 “Chiaro di luna” op. 27 n. 2 in do diesis minore
17-5-1992 · 4-10-2000 · 2-2-2002 · 31-5-2003
Sonata n. 18 op. 31 n. 3 in mi bemolle maggiore
28-5-2003
Sonata n. 2 op. 2 n. 2 in la maggiore
13-3-2004
Sonata n. 21 “Waldstein” op. 53 in do maggiore
7-12-1991
Sonata n. 23 “Appassionata” op. 57 in fa minore
1-5-1994 ·
17-5-2003 · 13-3-2004 · 12-5-2006
Sonata n. 24 “à Thérèse” op. 78 in fa diesis maggiore 17-5-2003
Sonata n. 26 “Gli addii” op. 81a in mi bemolle maggiore 17-5-2003
Sonata n. 27 op. 90 in mi minore
24-5-2003 · 13-12-2008
Sonata n. 29 “Hammerklavier” op. 106 in si bemolle maggiore
31-5-2003
Sonata n. 30 op. 109 in mi maggiore
24-5-2003
Sonata n. 31 op. 110 in la bemolle maggiore 7-12-1991 · 24-5-2003
Sonata n. 32 op. 111 in do minore
7-12-1991 · 24-5-2003
Sonata n. 7 op. 10 n. 3 in re maggiore
24-4-1999
Sonata n. 8 “Patetica” op. 13 in do minore
31-5-2003
Sonata per violino e pianoforte op. 102 n. 1 in do maggiore
7-3-2009
Sonatina n. 25 op. 79 in sol maggiore
17-5-2003
Tre marce per pianoforte a quattro mani op. 45
30-11-2002
Trio “Degli spettri” op. 70 n. 1 in re maggiore
20-03-2004
Trio op. 1 n. 1 in mi bemolle maggiore
15-1-2005
Trio op. 11 in si bemolle maggiore
8-3-1990
Trio op. 38 in mi bemolle maggiore
14-3-1992
Trio op. 70 n. 1 in re maggiore
24-2-1996
Beethoven, Ludwig van - Liszt, Franz
Sinfonia n. 9 op. 125 in re minore (trascrizione per due pianoforti
di Franz Liszt)
30-11-2002
Beiderbecke, Bix
In a mist
8-2-1992
Bellini, Vincenzo
“Deh, tu bell’anima” da I Capuleti e i Montecchi
5-4-2008
INDICE DEGLI AUTORI E DELLE OPERE 247
Il fervido desiderio
27-3-1996 · 5-4-2008
Torna, vezzosa Fillide
5-2-2005
Vaga Luna
5-4-2008
Beltrami, Wolmer
Il treno
19-7-1992 · 30-8-1992 · 12-12-1992
Benda, Georg
Sonata per flauto e cembalo in sol maggiore
17-3-1990
Berberian, Cathy
Stripsody
22-4-2001
Beretta, Saul
Chi è Wolfgang?
7-10-2006
Pensavo fosse Bach
28-3-2008
Berio, Luciano
O King!
20-9-2003
Quattro canzoni popolari
20-9-2003
Six encores
24-3-2007 · 18-3-2009
Berlin, Irving
No string
10-5-1992
Berlioz, Hector
Le jeune patre Buton (da Fleurs des landes) op. 13 n. 4 22-1-1994
Bernstein, Leonard
Suite da “West Side Story”
27-4-1989 · 13-1-1990
West Side Story medley
5-12-1995
Biscarini, Marco
Breve storia della cioccolata
11-1-2008
Compagno Dio
11-1-2008
Meccano
11-1-2008
X...
11-1-2008
Bizet, Georges
dalla Carmen
27-3-1996
Habanera
2-8-1992 · 5-12-1995
Jeux d’enfants op. 22
19-4-1990
Blacher, Boris
Divertimento
19-2-1996
Bloch, Ernst
Suite per viola e pianoforte
3-2-2001
Blues
Why don’t you do right, dal film “Chi ha incastrato Roger Rabbit?”
22-4-2006
Boccherini, Luigi
Fandango
10-1-1996
Quartetto op. 6 in mi bemolle maggiore
26-1-1991
Quintetto “Las Pareyas” per flauto e archi in re maggiore
11-12-2004
Bolling, Claude
Suite for flute and jazz piano
22-5-1994
Bononcini, Giovanni
Divertimento I
16-12-1995
Borne, François
Fantasia sulla “Carmen” di Bizet 16-5-1993 · 19-2-1996 · 4-1-1999
Borodin, Alexander
Danze polovesiane
27-12-1997
Boulez, Pierre
Notations n. 4 e 2
4-3-2006
Bovio, Angelo
Divertissement su temi da “Il Trovatore”
19-1-2008
Bozza, Eugène
Jour d’été a la montagne
10-3-1990
Rytmic per timpani, batteria e pianoforte
10-12-1994
248 INDICE DEGLI AUTORI E DELLE OPERE
Brade, William
La danza dei satiri
27-3-1993
Braga, Gaetano
Leggenda valacca
11-3-1995
Brahem, Anouar
C’est ailleurs
9-3-2007
Brahms, Johannes
16 valzer op. 39
27-1-1990
2 Choralvorspiele
19-10-1997
28 Variazioni su un tema di Paganini op. 35 in la minore 20-9-2001
Ballata op. 10 n. 1 in re minore 18-1-1997 · 10-4-1999 · 6-10-2001
Ballata op. 10 n. 2 in re maggiore
18-1-1997 · 10-4-1999 ·
6-10-2001
Ballata op. 10 n. 4 in si maggiore
10-4-1999 · 6-10-2001
Ballata intermezzo op. 10 n. 3 in si minore 10-4-1999 · 6-10-2001
Danza ungherese n. 1 in sol minore
15-12-1995
Danza ungherese n. 2 in re minore
8-4-2001
Danza ungherese n. 5 in fa diesis minore 19-7-1992 · 30-8-1992 ·
12-12-1992 · 15-12-1995
Danza ungherese n. 6 in re bemolle maggiore
15-12-1995 ·
8-4-2001
Danze ungheresi
27-12-1997
Danze ungheresi (Primo libro)
10-5-1989
Danze ungheresi vol. 1° (trascr. Joachim)
9-1-1993
Intermezzo op. 119 n. 2 in mi minore
9-10-2001
Intermezzo op. 119 n. 3 in do maggiore
9-10-2001
Intermezzo op. 116 n. 5 in mi minore
1-4-2006
Intermezzo op. 117 n. 2 in si bemolle minore
4-4-2007
Intermezzo op. 119 n. 1 in si minore
9-10-2001
Klavierstück op. 118 n. 6 in mi bemolle minore
4-4-2007
Klavierstück op. 76 n. 1 in fa diesis minore
26-9-2001
Klavierstück op. 76 n. 2 in si minore
26-9-2001
Klavierstück - Intermezzo op. 118 n. 2 in la maggiore 26-9-2001 ·
28-2-2004 · 10-3-2007· 4-4-2007
Klavierstücke op. 118
10-12-1994
Liebesliederwalzer op. 52
19-1-2002
Neues Liebesliederwalzer op. 65
19-1-2002
Otto danze ungheresi (nn: 11, 15, 16, 17, 2, 5, 8, 6)
5-12-1996
Otto Klavierstücke op. 76
24-2-2009
Paganini - Variationen II serie op. 35 in la minore
10-12-1994
Preludio e fuga in la minore
12-10-1997
Preludio e fuga in sol minore
19-10-1997
Quintetto op. 34 in fa minore
22-3-1997
Rapsodia op. 119 n. 4 in mi bemolle maggiore
9-10-2001
Rapsodia op. 79 n. 1 in si minore
9-10-2001
Rapsodia op. 79 n. 2 in sol minore
9-10-2001 · 24-1-2004
Sapphische Ode
22-1-1994
Sarabanda in la maggiore
12-1-2008
Scherzo op. 4 in si bemolle maggiore
9-10-2001
Sestetto op. 18 in si bemolle maggiore
22-11-1993
Sonata op. 1 in do maggiore
10-2-2001
Sonata op. 108 in re minore
6-6-1993
Sonata op. 120 n. 1 in fa minore
2-3-2002
Sonata op. 120 n. 2 in mi bemolle maggiore 9-5-1993 · 11-3-2000 ·
3-2-2001 · 27-1-2007
Sonata op. 38 in mi minore
2-3-1990 · 24-3-2001
Sonata op. 99 n. 2 in fa maggiore
24-3-2007
Sonata n. 3 op. 108 in re minore
9-2-1991
Sonata n.1 op. 38 in mi minore
26-2-2005
Sonata n. 2 op. 100 in la maggiore
22-7-1997
Sonata n. 3 op. 5 in fa minore
9-10-2001 · 1-3-2008
Sonata per violino e pianoforte op. 78 in sol maggiore 7-3-1998
Sonata per violoncello e pianoforte op. 38 in mi minore
11-12-1993 · 13-4-2002
Tre intermezzi op. 117
20-9-2001
Trio op. 101 in do minore
24-2-2007
Trio op. 114 in la minore
8-3-1990 · 20-1-1996
Trio op. 70 n. 2 in mi bemolle maggiore
3-5-1990
Trio op. 8 in si maggiore
22-3-1997 · 9-2-2002 · 14-12-2002
Valzer op 39, nn. 1, 2, 3, 4, 6, 9, 10, 11, 14, 15
13-2-1993
Variazioni e Fuga su un tema di Händel op. 24 in si bemolle
maggiore
3-2-2007
Variazioni sopra un tema di Paganini op. 35 in la minore
7-12-1991
Variazioni sopra un tema di Schumann
13-2-1993
Variazioni su un tema originale op. 21 n. 1
24-2-2009
Variazioni su un tema ungherese op. 21 n. 2
24-2-2009
Briccialdi, Giulio
Grande fantasia sul “Guglielmo Tell” di Rossini
25-1-1992 ·
19-2-1996
Il vento, capriccio op. 112
22-5-1994
Britten, Benjamin
Bonny at morn, The miller of Dee, Lemady, Bird Scarer’s song,
da Folk Song Arrangments
25-9-2001
Lachrymae (meditazioni sopra una canzone di Dowland) op. 48
3-2-2001
Variazioni temporali
4-3-1995
Brouwer, Leo
Cinque piccoli pezzi per suonare a due
14-6-1992
Elogio della danza
17-12-1994
Sonata
17-2-2007
Brubeck, Dave
Blue rondo
28-11-1992
Bluette
28-11-1992
Musiche di scena
7-10-2006
Bruch, Max
Rumänische Melodie, Nachtgesänge, da “Acht Stücke” op. 83
20-1-1996
Burleight, Harry T.
Deep river (negro spiritual)
23-3-2002
Sometimes I feel like a Motherless Child (Negro Spiritual)
23-3-2002
Busoni, Ferruccio
Sonata n. 2 op. 36 in mi minore
7-12-2002
C
Cabanilles, Juan Batista Josè
Batalla imperial
21-11-1994
Cage, John
A valentine out of season (per piano preparato)
22-4-2001
Études australes nn. IV, X, pianoforte
20-10-2006
In a Landscape
20-10-2006 · 11-1-2008
Perpetual tango (da Erik Satie)
7-3-2008
Six melodies for violin and keyboard
20-10-2006
Čajkovskij, Pëtr Il’ic
Marcia, da “Lo Schiaccianoci”
10-3-2005
Meditation “Souvenir d’un lieu cher” op. 42 n. 1
24-2-2001 ·
20-12-2005
Nathalie-valse
11-11-1992
Tema e variazioni op. 19 n. 6
29-1-2000
Troika, da “Le stagioni”, n. 11 - Novembre
25-5-2005
Caldara, Antonio
Madrigali
8-4-1995
Trio sonata B op. 1 n. 4
8-4-1995
Calderoni, Caterina
Chrysalis II
24-11-2006
Caplet, André
Divertimento alla francese
24-5-1989
Divertimento alla spagnola
24-5-1989
Cara, Marchetto
Non è tempo di aspettare
27-3-1993
Carulli, Ferdinando
Ouverture d’Armida (da Rossini)
20-1-1990
Carulli, Francesco
Gran duo op. 68
10-5-1992
Castello, Dario
Sonata quarta dal “primo libro...”
9-4-1994
Castelnuovo Tedesco, Mario
Capriccio diabolico
17-2-2007
Fantasia op. 145
10-5-1992
Mickey Mouse, da “Due film studies”
8-2-1992
Casterede, Jacques
Flûte en vacances
10-3-1990
Cayabyab, Ryan
Caturog na Nonoy
10-1-2002
Sanctus e Agnus Dei dalla “Misa”
10-1-2002
Celletti, Alessandra
La mosca d’oro, suite per pianoforte e immagini 16-2-2008 · 13-2-2009
Chabrier, Emmanuel
Scherzo-valse
11-11-1992
Chailleux, André
Andante et Allegro
27-4-1989
Chailleux, Antoine
Andante e Allegro
18-3-1995
Chaminade, Cécile
Concertino per flauto
6-6-2005
Piece romantique
24-11-2006
Scarf-dance
8-2-1992
Charmichael
Stardust
18-9-2001
Charmichael-Arodin
Lazy River
18-9-2001
Charpentier, Marc Antoine
Beate mie pene
28-2-1998
Chausson, Ernest
Concerto per violino pianoforte e quartetto d’archi in re minore
23-5-2005
Poème op. 25
4-4-2009
Cherubini, Luigi
Quartetto n. 1 in mi bemolle maggiore
10-1-2009
Chopin, Fryderyk
12 studi op. 10
20-2-1999
12 studi op. 25
20-2-1999 · 2-10-2000
16 Valzer
15-3-1990
24 Preludi op. 28
27-2-1999 · 23-9-2000 · 29-5-2004
4 mazurche op. 67
27-1-1990
Andante con variazioni (su tema di Rossini)
16-12-1995
INDICE DEGLI AUTORI E DELLE OPERE 249
Ballata n. 1 op. 23 in sol minore
23-5-1993 · 11-1-1997 ·
21-5-2003 · 19-5-2004 · 3-3-2007
Ballata n. 2 op. 38 in fa maggiore
11-1-1997 · 21-5-2003
25-5-2004
Ballata n. 3 op. 47 in la bemolle maggiore 21-3-1992 · 23-4-1992 ·
17-5-1992 · 11-1-1997 · 17-11-1999 · 21-5-2003
Ballata n. 4 op. 52 in fa minore
11-1-1997 · 21-5-2003 ·
28-2-2004 · 19-5-2004
Barcarola op. 60 in fa diesis maggiore
23-5-2004 · 28-3-2007
Berceuse op. 57 in re bemolle maggiore 28-5-2003 · 15-5-2004 ·
1-4-2006
Fantasia op. 49 in fa minore 23-2-1991 · 24-5-1992 · 18-1-1997 ·
29-1-2000 · 28-3-2007
Fantasia - Improvviso op. 66 in do diesis minore
7-3-1992 ·
28-5-2003 · 23-5-2004 · 1-4-2006 · 13-12-2008
Grande valzer brillante op. 18 in mi bemolle maggiore 27-1-1990 ·
28-5-2003
Grande valzer brillante op. 34 n. 1 in la bemolle maggiore 9-3-2002
I 14 valzer
1-4-1995
Improvviso op. 29 in la bemolle maggiore
28-5-2003
Introduzione e polacca op. 3 in do maggiore
24-3-2001
Mazurca op. 17 n. 4 in la minore
5-3-1994 · 10-4-1999
Mazurca op. 24 n. 4 in si bemolle minore
17-11-1999
Mazurca op. 30 n. 3 in re bemolle maggiore
19-5-2004
Mazurca op. 33 n. 1 in sol diesis minore 22-4-1989 · 17-11-1999
Mazurca op. 33 n. 2 in do maggiore
10-4-1989 · 22-4-1989
Mazurca op. 33 n. 3 in re maggiore
22-4-1989 · 19-5-2004
Mazurca op. 33 n. 4 in si minore
10-4-1989 · 22-4-1989
Mazurca op. 41 n. 3 in la bemolle maggiore
19-5-2004
Mazurca op. 59 n. 1 in la minore
29-1-2000 · 4-10-2000
Mazurca op. 59 n. 2 in la bemolle maggiore 29-1-2000 · 4-10-2000
Mazurca op. 59 n. 3 in fa diesis minore 29-1-2000 · 4-10-2000 ·
19-5-2004
Mazurca op. 63 n. 1 in si maggiore
17-11-1999
Mazurca op. 63 n. 2 in fa minore
10-4-1989 · 17-11-1999
Mazurca op. 63 n. 3 in do diesis minore
17-11-1999
Mazurca op. 67 n. 2 in sol minore
10-4-1999 · 4-2-2005 ·
12-1-2008
Mazurca op. 67 n. 3 in do maggiore
10-4-1999
Mazurca op. 67 n. 4 in la minore
5-3-1994 · 10-4-1999 ·
4-2-2005
Mazurca op. 68 n. 2 in la minore
10-4-1989
Mazurca op. 68 n. 4 in fa minore
19-5-2004
Mazurca op. 7 n. 1 in si bemolle maggiore
17-11-1999
Musiche
16-1-1993
Notturno in do diesis minore
15-5-2004
Notturno op. 15 n. 2 in fa diesis maggiore 23-4-1992 · 28-5-2003
Notturno op. 27 n. 2 in re bemolle maggiore
13-12-2008
Notturno op. 32 n. 1 in si maggiore
4-3-2006
Notturno op. 48 n. 1 in do minore
12-2-2009
Notturno op. 55 n. 2 in mi bemolle maggiore
25-5-2004
Notturno op. 62 n. 1 in si maggiore
4-10-2000
Notturno op. 62 n. 2 in mi maggiore
4-10-2000
Notturno op. 9 n. 1 in si bemolle minore 25-5-2004 · 1-12-2007 ·
12-2-2009
Notturno op. 9 n. 2 in mi bemolle maggiore
31-7-1997 ·
28-5-2003 · 23-5-2004 · 19-3-2007
Polacca op. 26 n. 1 in do diesis minore
22-4-1989
Polacca op. 40 n. 1 in la maggiore
22-4-1989 · 28-5-2003
250 INDICE DEGLI AUTORI E DELLE OPERE
Polacca op. 40 n. 2 in do minore
17-11-1999 · 15-5-2004
Polacca op. 44 in fa diesis minore
10-4-1989
Polacca op. 53 in la bemolle maggiore 23-4-1992 · 17-11-1999 ·
23-5-2004 · 9-4-2005
Polacca - Fantasia op. 61 in la bemolle maggiore 17-11-1999 ·
24-3-2009
Preludio op. 28 n. 15 in re bemolle maggiore
24-1-2004
Preludio op. 28 n. 20 in do minore
23-5-1993
Preludio op. 28 n. 22 in sol minore
23-5-1993
Preludio op. 28 n. 4 in mi minore
23-5-1993
Preludio op. 45 in do diesis minore
19-5-2004
Quattro mazurche op. 30
12-2-2009
Scherzo op. 20 in si minore
17-11-1999
Scherzo op. 31 n. 2 in si bemolle minore 10-4-1989 · 22-4-1989 ·
28-5-2003 · 25-5-2004
Scherzo op. 39 in do diesis minore
29-1-2000 · 23-5-2004
Scherzo op. 54 in mi maggiore
25-5-2004
Sonata op. 35 in si bemolle minore
22-4-1989 · 27-2-1999 ·
15-5-2004
Sonata op. 58 in si minore
5-3-1994 · 4-3-2000 · 29-5-2004 ·
12-2-2009
Sonata per violoncello e pianoforte op. 65 in sol minore 13-3-1999 ·
22-4-2007
Studio op. 10 n. 12 in do minore
15-3-2008
Studio op. 25 n. 1 in la bemolle maggiore
4-4-2007
Studio op. 25 n. 12 in do minore
4-4-2007
Studio op. 25 n. 5 in mi minore
4-4-2007
Studio op. 25 n. 7 in do diesis minore
4-4-2007
Tarantella op. 43 in la bemolle maggiore
4-10-2000
Tre notturni op. 15
9-5-1993
Valzer op. 34 n. 2 in la minore
28-5-2003
Valzer op. 64 n. 1 in re bemolle maggiore 28-5-2003 · 4-3-2006
20-1-2007
Valzer op. 64 n. 3 in la bemolle maggiore
22-4-1989
Valzer op. 69 n. 1 in la bemolle maggiore
23-5-1993
Valzer op. 69 n. 2 in si minore
23-5-1993 · 23-5-2004
Valzer op. posth. in mi minore
23-5-2004
Valzer op. 70 n. 2 in fa minore (trascr. Varvara Ivanova) 19-1-2008
Valzer op. posth.
23-5-1993
Cilea, Francesco
Danza del terzo atto da “Adriana Lecouvreur”
21-3-1998
Cimarosa, Domenico
Quartetto n. 2 in fa maggiore
11-2-1990
Quartetto n. 3 in la minore
11-2-1990
Cirillo, Adriano
Sei filastrocche di Gianni Rodari
5-6-1994
Cisrenino, Nicola
Sama e...venti
11-2-1995
Clementi, Aldo
B.A.C.H.
4-3-2006
Clementi, Muzio
Sonata op. 24 n. 2 in si bemolle maggiore
7-3-1992
Sonata op. 40 n. 3 in re minore
20-9-2001
Sonatina per quattro clarinetti in sib op. 36
11-8-1991
Compère, Loyset
Scaramella fa la galla
27-3-1993
Copland, Aaron
Story of our Town; Conversation at the Soda Fountain; Ther
Resting-place on the Hill, dal film “Our Town”
8-2-1992
The Dodger, Lullaby, The Boatmen’s Dance
23-3-2002
Three little horses, At the river, Long time ago, Ching-a-ring chaw,
da “Old american songs”
25-9-2001
Coral, Giampaolo
Esorcismo del serpente marino
24-11-2006
Corea, Chick
Children’s song n. 1
21-11-1994
Children’s song n. 4
21-11-1994
Christal Silence
23-3-1991
Electric city
15-5-1994
Corelli, Arcangelo
Sonata in mi minore
18-6-1996
Variazioni sulla follia
5-5-2006
Corghi, Azio
Un petit train de plaisir. Suite per due pianoforti, versione con
voce recitante.
30-9-2006
Costantini, Andreina
Skerzo per pianoforte e violino “impreparato”
11-1-2008
Courage, Alexander
Tema from “Star Trek”
6-5-2001
Crella, W. H.
Mississippi Rag
15-1-1994
Cresswell, Lyell
Musiche presentate dall’autore
3-2-1996
Creston, Paul
Sonata op. 19
27-4-1989 · 13-1-1990
Crosse, W. A.
Petit Quartett
28-7-1991
Czerny, Carl
Fantasia elegante su “Norma” di Bellini
15-2-1997
Variazioni sopra un tema di Schubert op. 12
3-3-2007
Czibulka, Alphons
Stephanie gavotta
31-7-1997
D
Danzi, Franz
Quintetto op. 41 in re minore
13-1-2007
Quintetto op. 67 n. 3 in mi bemolle maggiore
21-2-1998
Davis, Miles
Musiche
1-2-2008
Dawson
Soon ah will be done
16-9-2006
De Boisvalee, F
Première Sonate
14-7-1991 · 14-7-1991
De Marzi, Giuseppe
Signore delle cime
9-5-1993
De Micheli, G.
Le canzoni d’Italia (potpourri)
Voglio a Ti così (potpourri beguine)
15-12-1995
De Raaf, Robin
Contradictie I
24-11-2006
De Rossi Re, Fabrizio
Musiche per film muti
23-2-2007
De Simone, Domenico
Beta
23-07-1997
Irgo
23-07-1997
Debussy, Claude
Ce qu’a vu le vent d’ouest, dai “Prèludes”
9-5-1993
Children’s Corner
16-5-2005
Clair de lune
20-1-2007
Danseuses de Delphes, dai “Préludes I livre”
25-5-2005
Des pas sur la neige, dai “Préludes, I livre” 9-5-1993 · 6-03-2004
Deux chansons de Charles d’Orléans
10-1-2002
Doctor Gradus ad Parnassum, da “Children’s Corner“ 21-4-2005
Feux d’artifice dai “Préludes, II livre”
23-5-2004
Golliwogg’s cake-walk, da “Children’s corner”
24-1-2004 ·
9-4-2005
L’isle joyeuse
12-1-2001 · 6-03-2004 · 25-5-2005 · 4-4-2007
La fille aux cheveaux de lin, dai “Préludes I livre”
9-5-1993
5-2-2005 · 25-5-2005
La plus que lente
11-11-1992 · 28-2-2004
La puerta del vino, dai “Préludes, II livre”
6-03-2004
La sérénade interrompue, dai “Préludes, I livre”
9-5-1993 ·
6-03-2004
...Le sons et le parfums tournent dans l’air du soir,
dai “Préludes, I livre”
9-5-1993 · 9-3-2002
Les collines d’Anacapri, dai “Préludes, I livre”
6-03-2004 ·
25-5-2005
Lindaraja
13-5-2005
Minstrels, dai “Préludes, I livre” 9-5-1993 · 15-1-1994 · 23-5-2004
Musiche
16-1-1993
Nocturne in re bemolle maggiore
6-03-2004
Nocturnes
17-09-2005
Petite Suite
6-5-2001
Pour le piano
7-3-1992
Prélude à l’après-midi d’un faune
17-09-2005
Première Rhapsodie
16-12-1989 · 29-3-1990 · 19-1-1991 ·
31-3-2006
Prologo
22-1-2000
Reflets dans l’eau
4-4-2007
Sérénade et finale
22-1-2000
Sirènes
14-2-2004
Six épigraphes antiques
27-1-1996
Sonata per violino e pianoforte
20-3-1993 · 4-12-1993 ·
13-3-1999 · 22-1-2000 · 19-3-2005 · 23-5-2005 · 2-2-2008 · 4-4-2009
Studio n. 1 pour les cinq doigts, dai Douze études, I livre 10-5-2005
Studio n. 3 pour le quartes, dai Douze études, I livre 10-5-2005
Studio n. 6 pour les huit doigts, dai Douze études, I livre
10-5-2005
Suite bergamasque
17-2-1996 · 29-2-1996 · 26-9-2000
Syrinx
3-4-2005
Tierces alternées dai “Préludes, II livre”
23-5-2004
Valzer in fa minore
15-3-2008
Voiles, dai “Préludes, I livre”
6-3-2004 · 23-5-2004
Del Corno, Filippo
Musiche per film muti
23-2-2007
Delarmente, Rodolfo (arr.)
Ilay Gandangan
10-1-2002
Demanchius
musiche
24-7-1997
Demestres, Alberto Garcia
Joc de mans - Opera lirica
15-12-2007
Gestos · 7 canciones de soledad · Apuntes para una pintura
de fleyre · A la misma y a uno que me denunciò por exibirme
con un panecillo (per Cristina) · Suena de alabastro 28-3-1993
Desmond, Paul
Take Five
15-5-1994
INDICE DEGLI AUTORI E DELLE OPERE 251
Desportes, Yvonne
Suite italienne
10-3-1990
Desprèz, Josquin
El Grillo
18-9-2001
Scaramella
27-3-1993
Devienne, Françoise
Musiche
9-7-1996
Di Lasso, Orlando
Allemande
21-11-1994
Matona mia cara
18-9-2001
Diabelli, Anton
Grande sonata brillante op. 102
10-5-1992
Quattro rondino op. 140
20-1-1990
Sonatina per quattro clarinetti in sib
11-8-1991
Dohnanyi, Ernst von
Serenata per archi op. 10
24-1-2009
Donato, Baldassarre
Chi la gagliarda
18-9-2001
Donatoni, Franco
Lame
23-07-1997
Donizetti, Gaetano
“Brindisi” da Lucrezia Borgia
5-4-2008
Che cangi tempra
5-4-2008
La lontananza
5-4-2008
Ouverture da “La figlia del reggimento”
4-1-1999
Sinfonia
7-6-2004
Sonata per flauto e pianoforte in do maggiore
14-7-1991 ·
22-5-1994 · 11-3-1995 · 19-2-1996 · 3-4-2005
Doppler, Carl
Fantasia pastorale ungherese
16-12-1995
Dowland, John
My Lord Chamberlain’s Galliard
14-6-1992
My Lord Willoughby his welcome home
14-6-1992
Duarte, Joan
Insieme op. 72
23-3-1991
Dubois, Pierre Max
Quatour per 4 clarinetti in sib
15-9-1991
Duke, John
Richard Cory, February Twilight
23-3-2002
Duphly, Jacques
La Forqueray, Medée, La Felix
28-2-1998
Dupré, Marcel
Quattro versetti sull’Ave Maris Stella
19-10-1997
Dvořák, Antonín
Danza slava op. 46 n. 5
6-5-2001
Danza slava op. 46 n. 8
6-5-2001
Danze slave
27-12-1997
Humoresque
14-2-2004
Quartetto “Americano” op. 96 in fa maggiore
11-1-1992
Rondo op. 94 in sol minore
22-2-1992 · 21-1-2006 · 7-3-2009
Rondò brillante op. 64 in sol minore
11-12-1993
Serenade op. 44
7-6-2004
Sonatina
16-12-1995
Sonatina op. 100 in sol maggiore
27-2-1993
Tema blues dalla “Sonatina in sol maggiore” op. 100 22-4-2006
Trio op. 65 in fa minore
20-03-2004
Dyens, Roland
Fuoco
28-2-2009
Songe capricorne
28-2-2009
252 INDICE DEGLI AUTORI E DELLE OPERE
E
Einaudi, Ludovico
Leggero
Ellington, Duke
Caravan, Satin doll
Ellingtoniana
Encinar, José Ramón
Musiche
Enescu, George
Cantabile e presto
Eno, Roger
Accordeon Music
An Excursion
Classical Music Moviment IV
Interlude
F
11-1-2008
5-12-1995
30-3-1996
27-4-1993
16-12-1995
16-5-1993
16-5-1993
16-5-1993
16-5-1993
Fabbi, R.
Diventa verde
11-1-2008
Falkenhagen, Adam
Duetto
14-6-1992
Falla, Manuel de
Cancion del fuoco fatuo
27-5-2005
Danze spagnole, da “La vida breve”
8-4-2001
Danza rituale del fuoco
20-1-2007
El paño moruno
1-5-1994
Homenaje per “Le tombeau de Debussy” 1-12-1990 · 13-4-1991
Jota
1-5-1994
Nana
1-5-1994
Olas gigantes
17-4-1993
Siete canciones populares españolas
1-12-1990
Fanticini, Fabrizio
Dolci...sofferte risonanze
5-10-1997
Farias Caballero, Javier
El vuelo del condor
28-2-2009
Farkas, Ferenc
Antiche danze ungheresi dal secolo XVII
21-11-1992
Fauré, Gabriel
Après un rêve
19-3-2007
Berceuse
16-12-1995
Berceuse op. 16
10-5-1992
Dolly suite op. 56
10-5-1989 · 25-1-1996
Élégie op. 24 in do minore
10-5-1992 · 24-3-2001
Fantasia
16-5-1993
Notturno n. 13 op. 119 in si minore
19-5-2004
Sicilienne op. 78
10-5-1992 · 16-5-1993
Tema e Variazioni op. 73 in do diesis minore
19-5-2004
Trio op. 120 in re minore
24-2-2007
Une chatelaine en sa tour
24-5-1989
Federico II il Grande
Solo per flauto e basso continuo n. 11 in re minore
17-3-1990
Federizon, Ruben
Tinig ng Lupa (Canto della Terra)
10-1-2002
Fernandez, Oscar Lorenzo
Toada p’ra você
5-2-2005
Ferraris, A.
Due chitarre
15-12-1995
Festa, Fabrizio
“Skycrapers” for flute and piano
20-1-2001
Tanit, dramma musicale
9-2-2007
Un sapere abissale, viaggi e visioni sonore
15-9-2007
Filmore, Henry
Shoutin’ Liza
19-2-1996
Flothuis, Marius Hendrikus
Per la tomba di Orfeo
29-2-1996
Fogliani, Giacomo
L’amor dona ch’io ti porto
27-3-1993
Fogliani, Ludovico
Fortuna di un gran tempo
27-3-1993
Forqueray, Antoine
“La Rameau”, “La Léon” (sarabande), “La boisson”
(per clavicembalo)
28-2-1998
Françaix, Jean
Cinq danses exotiques
27-4-1989
Sept danses
8-9-1991
Franck, César
Chorale n. 3 in la minore
21-9-1997
Chorale n. 2 in si minore
28-9-1997
Messe solennelle op. 12
9-6-2001
Piece Héroique, Chorale n. 1 in mi maggiore
19-10-1997
Sonata per violino e pianoforte in la maggiore 12-1-1991 · 11-12-1993
Sonata per violoncello e pianoforte in la maggiore
22-1-2000
Frescobaldi, Girolamo
Canzona IV dal 2° libro (ad. I. Battiston)
11-2-1995
Fukushima, Kazuo
Requiem
14-2-2004
Furlati, Daniele
Il gigante e il nano
11-1-2008
G
Gabrieli, Giovanni
Canzona per sonare n. 4
Gade, Niels Wilhelm
Fantasiestücke op. 43
Galante, Carlo
Musiche per film muti
Poemetto
Galante, Emilio
Musiche per film muti
Galuppi, Baldassarre
Andante dalla sonata in do maggiore
Gange, Klenn
Rag Burlesque
Garcia Lorca, Federico
Canciones españolas antiguas
Garcia, Dioniso Aguado
Rondò brillante n. 2
Garosi, Alessandra
Erik
Gastaldon, Stanislao - Pieroni, Leopoldo
Musica proibita
Gaubert, Philippe
Seconda sonata
Gehrard, R.
Musiche
Gentile, Ada
Canzon prima per clarinetto piccolo mib e tre clarinetti sib
13-9-1992
15-5-1994
23-2-2007
23-3-1996
23-2-2007
11-3-1995
13-9-1992
1-12-1990
17-2-2007
16-5-1993
19-2-1996
20-1-2001
27-4-1993
21-11-1992
Gershwin, George
A Foggy Day
16-9-2006
Allegro ben ritmato
14-2-1998
Bess, you is my woman now
16-3-1996
Blue Lullaby
14-2-1998
Blues, da “un americano a Parigi”
15-5-1994
Clap yo’ hands; Do do do
14-2-1998
Embraceable you
23-11-1991
Fascinating rhythm
14-2-1998 · 5-12-1995
Finale
14-2-1998
Funny face
8-2-1992
I got rhythm
14-2-1998
I’ll build a starway to paradise; Do it again
14-2-1998
Impromptu in two keys
14-2-1998
It ain’t necessarily so
10-5-1992 · 5-12-1995 · 16-3-1996
Liza
14-2-1998
Melody n. 17
14-2-1998
Merry Andrew
14-2-1998
My one and only; ‘s wonderful; Strike up the band
14-2-1998
Novellette in fourths
14-2-1998
Oh lady be good!
14-2-1998 · 22-4-2006
Preludio n. 2
12-1-2008
Rhapsody in blue
27-12-1997
Rhapsody in blue (per pianoforte)
5-12-1995 · 13-12-1996 ·
14-2-1998
Rubato
14-2-1998
Selezione da “Porgy and Bess”
17-11-1990 · 6-5-2001
Song book 18 song hits
14-2-1998
Songs
23-4-1992
Songs per violino e pianoforte
19-3-2007
Spanish prelude
14-2-1998
Suite american stories
13-1-1990
Suite da “Porgy and Bess”
26-2-1994
Summertime 23-11-1991 · 15-5-1994 · 5-12-1995 · 16-3-1996 ·
22-4-2006
Swanee; Nobody but you
14-2-1998
Sweet and Low-Down
8-2-1992 · 14-2-1998
Someone to watch over me
8-2-1992
‘S wonderful
8-2-1992
Tempo di blues, da “Porgy and Bess”
16-3-1996
The man I love
14-2-1998 · 11-11-1992 · 5-2-2005
Somebody loves me
14-2-1998
That certain feeling
14-2-1998
Three-quarter blues
14-2-1998
Tre preludi
27-4-1989 · 13-1-1990 · 15-5-1994 · 18-3-1995
Visit to George Gershwin
2-8-1992 · 28-11-1992
Who cares?
14-2-1998
Gershwin, George - Heifez, Jascha
Tempo di blues, da “Porgy and Bess”
8-4-2001
Gervaise, Claude
musiche
24-7-1997
Gesualdo, Carlo principe di Venosa
Gagliarda
8-4-1995
Madrigali
8-4-1995
Responsoria
8-4-1995
Giacomazzo, Gianni
Draga
23-07-1997
Exit
23-07-1997
INDICE DEGLI AUTORI E DELLE OPERE 253
Giaroli, Giuliano
Victimae paschali
31-5-1989
Gibbons, Orlando
Musiche
24-7-1997
Gillman, Kurt
Poema
24-3-1990
Ginastera, Alberto
Danze argentine n. 1 - 2
10-3-2007
Tres danzas argentinas op. 2
1-12-2007 · 7-3-2008
Giordani, Giuseppe
Caro il mio ben
11-3-1995
Giordani, T.
Sonata in do maggiore
10-1-1996
Giuliani, Mauro
Due rondò op. 68
20-1-1990 · 10-5-1992
Gran duo op. 85
17-01-2004
Grande ouverture op. 61
17-12-1994
Grande sonata op. 85
16-2-1991
Rossiniana n. 1
18-2-1995
Rossiniana n. 4 op. 122
26-3-1994
Serenata op. 127
21-7-1991 · 21-7-1991
Giuseppe Verdi - Nino Rota
Valzer dal film “Il Gattopardo”
23-2-2002
Glass, Philip
Metamorphosis
16-2-2008 · 13-2-2009
Metamorphosis 3°
22-4-2006
Glinka, Mihail Ivanovic
Ouverture da “Ludmilla”
27-12-1998 · 4-1-1999
Gluck, Christoph Willibald
Siciliana (dall’opera Armida)
14-2-2004
Gluck, Cristoph Willibald - Kreisler, Fritz
Melodia, da “Orfeo e Euridice”
8-4-2001
Godowsky, Leopold
Alt Wien
11-11-1992
Goetz, Adolf
Harlekinaden
19-7-1992 · 30-8-1992 · 12-12-1992
Gotkowskj, Gor
Brillance
18-3-1995
Gounod, Charles
dal Faust
27-3-1996
Petite symphonie
8-9-1991 · 7-6-2004
Granados, Enrique
Danza española “Andaluza” op. 37 n. 5 in mi minore 12-1-2001
Danza española “Danza triste” op. 37 n. 10 in sol maggiore
12-1-2001
Danza española “Orientale” op. 37 n. 2 in do minore 12-1-2001
Danza española “Valenciana” op. 37 n. 7 in sol maggiore
12-1-2001
Danza española n. 5
27-5-2005
El majo discreto
23-11-1991
La maja de Goya
23-11-1991
Quejas, o la Maja y el Ruiseñor, da “Goyescas” 5-2-2005 · 20-1-2007 ·
7-3-2008
Grandjany, Marcel
Fantasia su un tema di Haydn op. 31
29-2-1996
Grattoni d’Arcano, Paolo
Sonata VIII in la minore
10-1-1996
Green, George Hamilton
Cross corners, per xilofono e pianoforte
10-12-1994
254 INDICE DEGLI AUTORI E DELLE OPERE
Grieg, Edvard
Chanson d’enfants op. 61
5-6-1994
Danza norvegese op. 35
6-5-2001
Sonata op. 36 in la minore
22-2-1992
Sonata op. 7 in mi minore
23-5-1993
Sonata per violino n. 3 op. 45 in do minore 7-3-1998 · 24-2-2001
Tre pezzi lirici, dai “Klavierstücke” op. 52
23-5-1993
Grossi, Lodovico da Viadana
Exultate justi
31-5-1989
Grundman, Clare
Bagatelle
28-7-1991
Caprice for clarinets
28-7-1991
Guastavino, Carlos
El patio, preludio da “La Siesta”
12-1-2008
Guillou, René
Sonatina
2-12-1989
Gulda, Friedrich
Jazz-improvvisationen
23-4-1992
Margherita Blues
11-1-2008
“Play piano play”
23-4-1992
Gurdjieff, George Ivanovich
Sayyid Dance
10-3-2007
Gurdjieff, Georges Ivanovich
de Hartmann, Thomas Alexandrovich
Bayaty, Persian Song, Sayyd Chante and Dance n. 29, Sayyd
Chante n. 26, Danza Caucasica, Meditation, Sayyd Chante
and Dance n. 9
9-3-2007
H
Hahn, Reynaldo
A Chloris
5-2-2005
Halffter, Ernesto
Canciones del niño de cristal
17-4-1993
Hancock, Herbie
Musiche
1-2-2008
Händel, Georg Friedrich
Concerto in sol maggiore
5-10-1997
”Hallelujah”, dal Messia
15-7-1997
Musiche
25-6-1996
Ouverture to Berenice
13-9-1992
Passacaglia, trascr. per due clarinetti di R.Feigelson 22-4-2007
Sonata op. 1 n. 4 in la minore
16-12-1995
Suite da “Musica sull’acqua”
15-7-1997
Suite per trombe e timpani da “Water Music”
21-11-1994
Triosonata per 2 oboi, fagotto e continuo op. 5 n. 1 in si bemolle
maggiore
23-5-1993
Triosonata per 2 oboi, fagotto e continuo op. 5 n. 2 in re minore
23-5-1993
Triosonata per 2 oboi, fagotto e continuo op. 5 n. 3 in si bemolle
maggiore
23-5-1993
Triosonata per 2 oboi, fagotto e continuo op. 5 n. 4 in fa maggiore
23-5-1993
Harvey, Paul
Fantasia
28-7-1991
Quartetto per tre clarinetti e clarinetto basso
21-11-1992
The Harfleur song
2-8-1992
Haslinger, Tobias
Sonatina per quattro clarinetti in sib
11-8-1991
Haydn, Franz Joseph
Cassazione Hob.III : 6 in do maggiore
28-7-1991
Concerto per violoncello e orchestra in do maggiore 22-11-2008
Dal Divertimento in si bemolle maggiore
6-5-2001
Fantasia in do maggiore
24-3-2009
Gypsy rondò
15-1-1994
Minuetto dalla sonata per pianoforte Hob n. 13 in mi maggiore
31-7-1997
Quartetto op. 74 n. 2 in fa maggiore
19-7-1997
Quartetto op. 5 n. 1 in re maggiore
11-2-1990
Quartetto op. 76 n. 4 in si bemolle maggiore
14-1-1995
Quartetto op. 77 n. 1 in sol minore
11-12-2004
Quartetto “L’Allodola” op. 64 n. 5 in re maggiore
11-1-1992
Quartetto per archi op. 20 n. 5 in fa minore
20-4-2002
Sinfonia n. 85 “La Reine” in si bemolle maggiore
22-11-2008
Sonata n. 33 Hob. 20 in do minore
29-1-2000
Sonata n. 38 in fa maggiore
3-5-2006
Trio Hob XV:14 in la bemolle maggiore
15-1-2005
Trio Hob. XV:25 in sol maggiore
17-12-1994
Trio XV:7 in re maggiore
14-4-2007
Heisinger, Brent
March per timpani e cinque trombe
21-11-1994
Hernandez, George (arr.)
Paraiso
10-1-2002
Hindemith, Paul
Cinque pezzi per orchestra op. 44 n. 2
21-6-1992
Kleine Kammermusik op. 24 n. 2
26-2-1994 · 21-2-1998
Sonata
24-5-1989 · 2-12-1989
Suite op. 26
16-5-2005
Honegger, Arthur
Sonatina
16-12-1989 · 31-3-2006
Hubert, Edoardo
Balletto di Charlot
8-2-1992
I
Iafigliola, Antonio
Oltre il ricordo
Ibert, Jacques
Due Interludi
Entr’acte per flauto e arpa
Tre pezzi brevi
Indulti, Giovanni
Il vecchio in gabbia
Intra, Enrico
Mazurca
Isaac, Heinrich
Helogierons nous
Ives, Charles
In the mornin’
24-11-2006
4-12-1993
14-7-1991 · 2-8-1992 ·
4-12-1993
6-5-2001
26-1-2007
12-1-2008
27-3-1993
23-3-2002
J
Janáček, Leóš
Andante, da “Nella nebbia”
Quartetto n. 2 “Lettere intime”
Sonata “Nella strada 1-10-1905”
Jobim, Tom
Samba di una nota
Johnson, Hall
Ride on, King Jesus! (Negro Spiritual)
1-4-2006
12-4-2008
2-2-1991
10-5-1992
23-3-2002
Johnson, John R.
Sometimes I feel like a motherless child
22-4-2006
Jolivet, André
Fantasie-Impromptu
27-4-1989
Jones, Thad
A child is born
15-5-1994
Joplin, Scott
Anouchka
10-3-1990
Maple leaf rag
15-5-1994
Original rags
15-5-1994
Rag for five
13-9-1992 · 15-1-1994
Sensation
15-5-1994
Something doing ragtime
27-4-1989 · 13-1-1990
The easy winners ragtime
27-4-1989 · 13-1-1990
The Entertainer 28-7-1991 · 8-2-1992 · 11-11-1992 · 15-5-1994
K
Kahal-Fain
I’ll be seeing you
18-9-2001
Kallivoda, Johann Wenzel
Heimweh per soprano corno e pianoforte
22-1-1994
Kálmán, Emmerich
La principessa della csarda (fantasia)
27-2-1997
Kirnberger, Johann Philipp
Sonata per flauto e basso continuo in sol maggiore
17-3-1990
Knaifel, Alexander
Estratti da Lux Aeterna per due violoncelli e due voci cantanti
28-3-2008
Kodály, Zoltán
Esti Dal
9-5-1993
Koechlin, Charles
Studio op. 188
27-4-1989
Krakamp, Emanuele
Souvenir di Napoli
19-2-1996
Kreisler, Fritz
Sicilienne
19-3-2007
Krenek, Ernst
Quattro piccoli studi
4-3-1995
Kuhlau, Friedrich
Grande Sonata
20-1-2001
L
La Crus
Musiche di scena
7-10-2006
Lachner, Franz
Frauenliebe und Leben per soprano corno e pianoforte
22-1-1994
Lack, Theodor
Idillio
8-2-1992
Lalliet, Theodore
Fantasia op. 6
2-12-1989
Lara, Augustin
Granada (fantasia spagnola)
15-12-1995
Lasso, Orlando Di
Jubilate Deo
31-5-1989
Lehar, Franz
Aria di Vilja, da “La vedova allegra”
27-2-1997
Ballsirenen, da “La vedova allegra”
27-2-1997
La vedova allegra (fantasia d’operetta)
15-12-1995
INDICE DEGLI AUTORI E DELLE OPERE 255
Tu che m’hai preso il cor, da “Il paese del sorriso”
27-2-1997
Lennon-McCartney
When I’m sixty-four
18-9-2001
Yesterday
15-5-1994
Lewis, Lux
Honky Tonky Train Blues
19-7-1992 · 30-8-1992 · 12-12-1992
Ligeti, György
Cito Majakovskij e sogghigno
11-1-2008
Etude n. 5 “Arc-en-ciel”
4-3-2006
Giuda
11-1-2008
Sonata per violoncello solo
24-3-2007
Liszt, Franz
Années de Pèlerinage. Deuxième Année: Italie
30-3-2007
Après une lecture de Dante
30-3-2007
Au bord d’une source, da “Années de Pèlerinage I: Suisse”
15-12-1990 · 7-10-2000
Aux cyprès de la Villa d’Este, da “Années de Pèlerinage II: Italie”
7-10-2000
Bagatella senza tonalità (V Mephisto - Valse)
9-3-2002
Ballata in si minore
22-5-1994
Ballata n. 2 in si minore
7-10-2000 · 3-3-2007
Consolation
20-9-2001
Danza degli gnomi
7-3-1992
Der König in Thule
15-9-2000
Des Toten Dichter Liebe
27-4-1990
Es muss ein wunderbares sein
15-9-2000
Fantasia e fuga sul nome di B-A-C-H
12-10-1997 · 7-10-2000 ·
20-9-2001
Funérailles, da Armonie poetiche e religiose
19-4-2007
Grande fantasia sulla Norma di Bellini
3-3-2007
Isoldes Liebestod (da Wagner)
5-2-1994 · 4-10-2000
Jeux d’eau á la Villa d’Este, da “Années de Pèlerinage III”
7-10-2000
Kennst du das Land?
15-9-2000
La campanella, dai sei grandi studi su “I capricci” di Paganini
13-12-1996
La chapelle de Guillaume Tell, da “Années de Pèlerinage I”
15-12-1990
La lugubre gondola 2
19-4-2007
Legendes: St. Francois d’Assise: la predication aux oiseaux; St.
Francois de Paule marchand sur le flots 7-10-2000 · 12-1-2001
Les Préludes (poema sinfonico) S 97
27-1-1996
Mazeppa
7-12-1991
Mephisto Polka
4-10-2000
Mephisto valzer n. 1
7-3-1992 · 7-10-2000 ·
22-1-2005 · 12-2-2009
Notturno n. 3 “Sogno d’amore” in la bemolle maggiore 5-2-1994 ·
13-12-1996 · 19-1-2008 · 13-12-2008
O Lieb so lang du lieben kannst
15-9-2000
Oh! quand je dors
15-9-2000
Parafrasi da Rigoletto
4-10-2000 · 10-3-2005 · 3-2-2007
Parafrasi dal “Coro di festa e marcia funebre” del Don Carlos
(da Verdi)
5-2-1994
Première valse oubliée
11-11-1992
Rapsodia spagnola
2-3-1996
Rapsodia ungherese n. 2 in do diesis minore
13-12-1996 ·
2-10-2000
Rapsodia ungherese n. 12 in do diesis minore
2-10-2000
Rapsodia ungherese n. 13 in la minore
30-9-2000
256 INDICE DEGLI AUTORI E DELLE OPERE
Rapsodia ungherese n. 6 in re bemolle maggiore
2-10-2000
Sonata in si minore
10-12-1994 · 23-9-2000 · 2-2-2002
Sonata n. 9 “Messe noire” op. 68
12-2-2009
Sonetto del Petrarca n. 47, “da Années de Pèlerinage II”
10-12-1994 · 26-9-2000
Sonetto del Petrarca n. 104, da “Années de Pèlerinage II“
10-12-1994 · 27-4-1990 · 26-9-2000
Sonetto del Petrarca n. 123, da “Années de Pèlerinage II”
10-12-1994 · 26-9-2000 · 7-10-2000
Sposalizio, da “Années de Pèlerinage II”
26-9-2000
Studio da concerto Gnomenreigen
15-3-2008
Studio trascendentale
7-12-1991
Tarantella
12-1-2001
Vallée d’Obermann, da “Années de Pèlerinage I” 15-12-1990 ·
10-4-1999 · 26-9-2000
Valse Oubliée n. 1 in fa diesis minore
30-9-2000
Valse-impromptu
20-1-2007
Valzer dal “Faust” di Gounod
9-3-2002
Waldesrauschen - Studio da concerto in re bemolle maggiore
5-2-1994
Ljadov, Anatolij
Une tabatière à musique
11-11-1992
Llanas, Alberto
Musiche
27-4-1993
Llobet, Miguel
El mestre
6-3-1993
El noy de la mare
6-3-1993
El testament d’Amelia
6-3-1993
Quattro canzoni popolari catalane
18-2-2006
Tre canzoni popolari catalane
6-3-1993
Loewe, Frederick
My fair lady (selezione)
27-2-1997
Loffelhotz, Christian
Dansa polonica
27-3-1993
Lombardo, Carlo
Spesso a cuori e picche
27-2-1997
Longo Sofista
Dafni e Cloe
17-09-2005
Lorca, Federico Garcia
Las Morillas
1-5-1994
Los rejes de la boraja
1-5-1994
Sevillanas
1-5-1994
Lorenzo, J. - Martin, J.
Farruca
27-5-2005
Lotti, Antonio
Sonata op. 44 n. 4 in sol maggiore
28-7-1991 · 18-1-1992
Lucchetti, A. (trascr.)
Incantesimi - Canzoni dei film di Walt Disney
22-4-2001
Luppi, Gian Paolo
Balletto Plastico
11-1-2008
Luppi, Gianpaolo
Erwartung
21-11-1992
Manifesto
11-1-2008
M
Maasz, Gerhard
Suite (Gigue)
Macdowell, Edward A.
An old love story
28-7-1991 · 28-7-1991
22-4-2006
Machado, Celso
Musica popolare brasiliana
17-01-2004
Mahler, Gustav
Ich atmet’ einen linden Duft - Ich bin der Welt abhanden
gekommen, da “Fünf Lieder nach Ruckert”
25-9-2001
Lieder eines fahrenden Gesellen
14-3-1998
Quartetto in la minore
2-3-1991
Quartettsatz
23-5-2005
Rheinlegendchen, Wer hat dies Liedlein erdacht?
da “Des knaben Wunderhorn”
25-9-2001
Mainerio, Giorgio
Putta nera (ballo furlano)
27-3-1993
Maio, Luigi (da Mozart)
Eine kleine Zauberflöte
18-1-2008
Malats, Joaquim
Serenata spagnola
27-5-2005
Mallarmè, Stephane
l’après-midi d’un faune
17-09-2005
Mancini, Henry
Pink Panter
15-5-1994
Manzino, Giuseppe
Preludio alla notte
27-12-1995
Marcello, Benedetto
Sonata in re minore
9-4-1994
Margaria, Gian Andrea
Divertimento su temi dell’Aida
11-3-1995
Martin, J.- Lorenzo, J.
Zambra
27-5-2005
Martin, Juan
Soleares-Alegrias-Bulerias
27-5-2005
Martini, Johann P. A.
Plaisir d’amour
5-12-1995
Martinů, Bohuslav
Favole in musica
1-3-2003
First Sonata
3-12-1994
Variazioni su un tema di Rossini
21-1-2006
Martucci, Giuseppe
Allegro fugato
5-10-1997
Mascagni Pietro
Ave Maria
5-4-2008
M’ama non m’ama
5-4-2008
“O pallida che un giorno” da L’amico Fritz
5-4-2008
Massenet, Jules
Elégie jouée dans les Erynnies
11-11-1992
Meditazione, dalla “Thaïs”
19-2-1996
Masson, Askell
Prim
10-3-2009
Mayazumi, Toshiro
Concertino per xilofono e pianoforte
10-12-1994
Mchedelov, Mikhail
Variazioni su un tema di Paganini
19-1-2008
Mendelssohn Bartholdy, Felix
3 Lieder ohne Worte
19-3-2007
Lied ohne Worte op. 53 n. 2
12-1-2008
Preludio, finale e fuga op. 37 n. 3 in re minore
21-9-1997
Quartetto op. 44 n. 2 in mi minore
14-1-1995
Quartetto op. 80 in fa minore
17-11-2004
Quattro pezzi per quartetto d’archi op. 81
10-1-2009
Rondò Capriccioso op. 14 in mi minore
7-3-1992
Sonata in fa maggiore
19-2-1994 · 20-12-2005
Sonata op. 65 n. 1 in fa minore
21-9-1997
Sonata op. 65 n. 2 in do minore
5-10-1997
28-9-1997
Sonata op. 65 n. 3 in la maggiore
Sonata op. 65 n. 5 in re maggiore
12-10-1997
Sonata op. 65 n. 6 in re minore
21-9-1997
Sonata per violino e pianoforte in fa maggiore
20-12-2005
Trio op. 49 in re minore
24-2-1996
Trio n. 2 in do minore
4-2-2006
Variations sérieuses op. 54 in re minore
5-3-1994 · 18-1-1997
Mercadante, Saverio
Concerto per flauto e orchestra in mi minore
20-03-1997
Mertens, Wim
Close Cover
16-5-1993
Mertz, Johann Kaspar
Barcarole op. 41
20-1-1990
Elegia
5-3-2005
Messiaen, Olivier
Dieu parmi nous
19-10-1997
Tema e variazioni
8-2-2003
Milhaud, Darius
Caramel mou
1-3-2003
Concerto per batteria e pianoforte
10-12-1994
Copacabana
11-11-1992
La cheminée du Roi Renée
21-2-1998
Le boeuf sur le toit op. 58
5-12-1996 · 21-5-2001
Musiche
16-1-1993
Scaramouche
27-4-1989
Milita, Francesco
Las floreras
23-07-1997
Miller, Glenn
Moonlight serenade
15-5-1994
Molino, Francesco
Notturno op. 38
21-7-1991 · 21-7-1991
Molnar, Josef
Fantasia su temi popolari giapponesi
10-5-1992
Mompou, Frederic
Cantar del alma
17-4-1993
Incertitud
17-4-1993
Olas gigantes
17-4-1993
Rosa del calmi
17-4-1993
Monk, Thelonious
Round midnight
15-5-1994
Monteclair, Michel Pinolet
Godimento e pena in amore, Cantata italiana a voce sola 28-2-1998
“Le Songe”, VIIme Cantate à voix seule (troisième livre) 28-2-1998
Monti, Vittorio
Csardas
15-12-1995
Montsalvatge, Xavier
Canción de cuna para dormir a un negrito
5-2-2005
Canciones para niños
17-4-1993
Monza, C.
Sonata in do maggiore
10-1-1996
Morales, Cristobal
Per tuam crucem
31-5-1989
Morley, Thomas
Now the month of Maying
21-11-1994
Morricone, Ennio
Bugsy
19-11-2007
INDICE DEGLI AUTORI E DELLE OPERE 257
Per un pugno di dollari
19-11-2007
La leggenda del pianista sull’oceano
18-2-2006 · 19-11-2007
Mission
6-5-2001 · 19-11-2007
Nuovo Cinema Paradiso
8-2-1992
Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto
8-2-1992
Western of Morricone
13-9-1992
Moszkowski, Moritz
Studio op. 72 n. 11
11-11-1992
Mozart, Franz Xavier
Quatre polonaise melancoliques op. 22
4-12-2004
Mozart, Wolfgang Amadeus · 7-10-2006
12 variazioni K 265 in do maggiore
12-5-2006
12 variazioni su “La belle Françoise” K 353
in mi bemolle maggiore
7-3-1992
Abendempfindung K 523 in fa maggiore
26-1-1991
“Ach, ich fuhl’s” da Die Zauberflöte
26-1-1991
Adagio K 484a
28-7-1991
Adagio K 617 in do maggiore
31-7-1997
Adagio per Glasharmonika K 356 in do maggiore
4-3-2006 ·
12-4-2006
“Alla turca” dalla sonata K 331 in la maggiore
24-1-2004 ·
20-1-2007
Allegro, dalla sonata K 545 in do maggiore
12-1-2008
Allegro K 312 in sol minore
12-4-2006
Als Luise K 520 in do minore
11-3-2006
An Chloë K 524 in mi bemolle maggiore 5-2-2005 · 11-3-2006
Andantino K 236 in mi bemolle maggiore
12-4-2006
Cassazione K 62 in re maggiore
29-7-1997
“Cinque, dieci...” da Le nozze di Figaro
26-1-1991
Concerto per flauto arpa e orchestra K 299 in do maggiore
27-12-1999
Concerto per flauto e orchestra K 313 in sol maggiore 20-03-1997
dal Don Giovanni
27-3-1996
Dans un bois solitaire K 308 in la bemolle maggiore 26-1-1991
Das Veilchen K 476 in sol maggiore
11-3-2006
“Deh vieni, non tardar” da Le nozze di Figaro
11-3-2006
Divertimento K 254 in si bemolle maggiore
17-3-2001
Divertimento n. 3 per 2 clarinetti e corno di bassetto K 439b
15-9-1991
Divertimento n. 2 per 2 clarinetti e corno di bassetto K 439b
11-8-1991
Divertimento per trio d’archi K 563 in mi bemolle maggiore
5-12-2003
“Donne mie la fate a tanti” da Così fan tutte
26-1-1991
Due danze tedesche
31-7-1997
Duo per violino e viola K 423 in sol maggiore
30-4-2006
Duo per violino e viola K 424 in si bemolle maggiore 30-4-2006
“È Amor un ladroncello” da Così fan tutte
11-3-2006
Fantasia K 397 in re minore
7-3-1992 · 30-1-1999 ·
28-2-2004 · 12-5-2006
Fantasia K 475 in do minore
12-4-2006 · 24-3-2009
Fantasia K 608 in fa minore
28-9-1997
Fantasia per quintetto (trascr. di W. Meyer dalla fantasia
per organo meccanico KV 608) in fa minore
25-3-2006
Fuga, dal Requiem K 626 in re minore
15-7-1997
Marcia funebre K 453a
10-3-2007
Ouverture dal “Flauto magico”
15-1-1994
“Pa..Pa...Papageno... Papagena” da Die Zauberflöte 26-1-1991
“Porgi amor qualche ristoro” da Le nozze di Figaro
11-3-2006
258 INDICE DEGLI AUTORI E DELLE OPERE
Quartetto K 157 in do maggiore
14-1-2006
Quartetto K 158 in fa maggiore
31-3-2006
Quartetto K 159 in si bemolle maggiore
31-3-2006
Quartetto K 160 in mi bemolle maggiore
31-3-2006
Quartetto K 168 in fa maggiore
26-1-1991
Quartetto K 387 in sol maggiore
6-2-1999 · 31-3-2006
Quartetto K 428 in mi bemolle maggiore
17-11-2004
Quartetto K 465 “Les dissonances” in do maggiore
20-4-2002
Quartetto per pianoforte e archi K 478 in sol minore
2-3-1991
Quartetto K 499 in re maggiore
14-1-2006
Quartetto K 590 in fa maggiore
6-2-1999
Quartetto K 80 in sol maggiore
14-1-2006
Quartetto per flauto e archi K 285 in re maggiore
11-2-1990 ·
7-2-2004 · 9-3-2006
Quartetto per flauto e archi K 285b in do maggiore 11-12-2004
Quintetto per archi K 516 in sol minore
9-3-2006
Quintetto per corno e archi K 407 in mi bemolle maggiore
9-3-2006
Quintetto per pianoforte e fiati K 452 in mi bemolle maggiore
25-3-2006
Rondo K 511 in la minore
3-2-2007
Serenata per archi e timpani K 239 in re maggiore
16-1-2009
Serenata per fiati K 388 in do minore
9-3-2006
Sonata K 13 per pianoforte e violino in fa maggiore 26-1-1991
Sonata K 14 in do maggiore
26-1-1991
Sonata K 19d in do maggiore
21-12-1991 · 5-12-1996
Sonata per pianoforte e violino K 296 in do maggiore 17-12-1994
Sonata per pianoforte e violino K 301 in sol maggiore 5-4-1990 ·
14-6-1992 · 6-6-1993 · 11-12-1993 · 12-2-2000
Sonata per pianoforte e violino K 302 in mi bemolle maggiore
17-5-1992
Sonata per pianoforte e violino K 304 in mi minore 20-12-2005
Sonata per pianoforte e violino K 305 in la maggiore 9-2-1991
Sonata per pianoforte e violino K 306 in re maggiore 12-2-2000
Sonata K 310 in la minore
30-1-1999 · 3-5-2006
Sonata K 311 in re maggiore
12-4-2006
Sonata K 330 in do maggiore
4-4-2006
Sonata K 331 in la maggiore
30-1-1999 · 21-4-2006
Sonata K 332 in fa maggiore
7-3-1992 · 12-5-2006
Sonata K 333 in si bemolle maggiore
21-4-2006
Sonata K 358 in si bemolle maggiore
19-3-1994
Sonata per pianoforte e violino K 378 in si bemolle maggiore
8-2-2003
Sonata K 381 in re maggiore
19-4-1990
Sonata per pianoforte e violino K 454 in si bemolle maggiore
12-2-2000
Sonata K 457 in do minore
12-4-2006
Sonata K 497 in fa maggiore
10-5-1989
Sonata K 576 in re maggiore
11-1-2003 · 4-4-2006
Sonata per violino e pianoforte K 301 in sol maggiore 11-12-1993
Sonata per violino e pianoforte K 304 in mi minore 20-12-2005
Trio per pianoforte e archi K 502 in si bemolle maggiore 17-3-2001
Trio per pianoforte e archi K 542 in mi maggiore
17-3-2001
Trio per pianoforte e archi K 548 in do maggiore
9-2-2002
Trio per pianoforte e archi K 564 in sol maggiore
24-2-1996
Variazioni K 455 sul tema di “Unser dummer Pöbel”
di Gluck in sol maggiore
11-3-2006
Mulet, Henri
Toccata “Tu es Petra”
28-9-1997
Müller, Johann
Romanza e variazioni agli “studi per glasharmonika” 31-7-1997
Musica classica a sorpresa e improvvisazioni jazz
13-12-2008
Musica klezmer tradizionale
18-9-2004
Musorgskij, Modest
Dai “Quadri di un esposizione” : Promenade, Gnomo,
Baba Yaga, Grande Porta di Kiev
15-3-2008
Quadri di una esposizione 9-12-1989 · 13-3-2004 · 21-4-2006 ·
27-2-2009
N
Negretti, Luigi
Variazioni su una sequenza antica
23-07-1997
Nielsen, Carl
Two fantasy pieces op. 2
14-6-1992
Niles, John Jacob
The Black Dress, Go ‘way from my window, The wild River
23-3-2002
Nirvana
Musiche di scena
7-10-2006
Norem, N.
Rain in Spring, I am Rose
23-3-2002
Nozzoli, Stefano
Musiche di scena
7-10-2006
O
Oakland, Ben
Java Jive
18-9-2001
Obradors, Fernando
Del cabello mas sutil
23-11-1991
El Majo geloso, La guitarra sin prima, aquel sombrero de monte,
El Vito, da Canciones clásicas españolas
25-9-2001
El Vito
23-11-1991
Odori, Orio
Esito
16-5-1993
Minor
16-5-1993
Orff, Carl
Carmina burana
8-9-1991
Otolab
Musiche di scena
7-10-2006
P
Pablo, Luis De
Musiche
27-4-1993
Pachelbel, Johann
Kanon
15-7-1997
Paganini, Niccolò
Cantabile
8-4-2001
Capriccio n. 1
1-2-1992
Capriccio n. 24, trascr. per due clarinetti di E.Levitas 22-4-2007
Due capricci
11-3-1995
God save the Queen
20-3-1999
Grande sonata in la maggiore
13-4-1991
I palpiti op. 13 in do maggiore
24-2-2001
Le streghe op. 8
22-7-1997
Nel cor più non mi sento (per violino solo)
20-3-1999
Sonata concertata
17-01-2004
Terzetto in re maggiore
28-7-1991
Terzetto n. 4
18-1-1992
Tre pezzi
13-4-1991
Paganini, Niccolò - Kreisler, Fritz
La campanella, dal concerto per violino op. 7
in si minore
20-12-2005
Variazioni sulla corda in sol dal “Mosè” 20-3-1999 · 20-12-2005
Palermo, Vincenzo
Divertimento
23-3-1996
Palestrina, Giovanni Pierluigi
Adjuro vos
31-5-1989
O bone jesu
31-5-1989
Sicut cervus
31-5-1989
Super flumina
31-5-1989
Parish-Alvars, Elias
Variazioni su un tema della “Norma” di Bellini
11-12-1993
Pärt, Arvo
Fratres, violino e pianoforte
20-10-2006
Für Alina
4-3-2006
Spiegel im Spiegel
19-3-2007
Passereau, Pierre
Il est bel et bon
18-9-2001
Pergolesi, Giovanni Battista
Sonata in fa maggiore
1-7-1997
Petrassi, Goffredo
Allemande, dalla Partita
10-3-2005
Suoni notturni
29-3-1990
Phalèse, Pierre
Musiche
24-7-1997
Philidor, Fancois, Andrè
Marcia per quattro timpani
21-11-1994
Piazzolla, Astor
Adios Nonino
1-12-2007 · 7-3-2008
Bordel
21-7-1991
Cafè
21-7-1991
Histoire du tango
16-2-1991
Le grand tango
2-3-2002
Libertango
18-3-1995 · 5-5-2006 · 7-3-2008
Musiche
22-03-2003
Nightclub
21-7-1991
Oblivion
18-3-1995 · 7-3-2008
Libertango
14-5-2005
Picchi, Giovanni
Ballo detto “Il Pichi” (ad. I. Battiston)
11-2-1995
Ballo detto “Todesca”
11-2-1995
Piccioni, Piero
Amore mio aiutami, Il viaggio, Incontri particolari
19-11-2007
Pifaro, Nicolò
Per memoria quel giorno
27-3-1993
Pizzetti, Ildebrando
Tre canti
17-12-1994
Planel, Robert
Preludio e Saltarello
18-3-1995
Ponce, Manuel Maria
Prelude
23-3-1991
Sonatina meridional
18-2-1995
Variations sur “Follie de Espana” et Fugue
26-3-1994
Ponchielli, Amilcare
Dimenticar ben mio pianoforte solo
5-2-2005
INDICE DEGLI AUTORI E DELLE OPERE 259
Poot, Marcel
“Legende” per 2 clarinetti, corno di bassetto e clarinetto basso
11-8-1991
Porter, Cole
Begin the beguine
5-12-1995
Love for sale
5-2-2005
Night and Day
5-12-1995
Poulenc, Francis
Assez modéré (da Mouvements perpetuels)
20-1-2007
Cantata “Un soir de neige”
10-1-2002
Improvvisation n. 11
4-2-2005
Improvvisation n. 15 “Hommage à Edith Piaf”
4-2-2005
La storia dell’elefantino Babar
5-6-1994 · 5-1-1998 ·
21-5-2001
Mouvement perpetuel n. 1
31-3-2006 · 10-3-2007
Musiche
16-1-1993
Pastourelle
11-11-1992
Pilons l’orge, les Tisserands, dal ciclo “Chanson Françaises”
10-1-2002
Presto giocoso, dalla sonata per flauto e pianoforte:
3-4-2005
Sonata
16-12-1989 · 19-4-1990 · 19-1-1991 · 21-12-1991 ·
16-5-1993 · 16-12-1995
Sonata FP185
4-3-1995
Sonata per clarinetto e pianoforte
29-3-1990
Sonata per violino e pianoforte
20-3-1993
Sonata per violoncello e pianoforte
21-1-2006
Sonata: 1° tempo
31-3-2006
Powell de Aquino, Baden
Charà
28-2-2009
Retrao brasileiro
28-2-2009
Pozzoli, Ettore
Da “Canti popolari d’altri tempi”: Variazioni su Funicolì Funicolà
5-5-2006
Danza fantastica
5-5-2006
Praetorius, Michael
Courante
21-11-1994
Musiche
24-7-1997
Volte
21-11-1994
Prokof’ev, Sergej
Allegretto tranquillo, da “Visions fugitives” op. 22 n. 9 16-5-2005
Assai moderato, da “Visions fugitives” op. 22 n. 12 16-5-2005
Cinque quadri, da “Romeo e Giulietta” op. 75
10-5-2005
Commodo, da “Visions fugitives” op. 22 n. 8
16-5-2005
Con vivacità, da “Visions fugitives” op. 22 n. 11
16-5-2005
Contradance; Mephisto waltz, dal film “Lermontov”
8-2-1992
Dolente, da “Visions fugitives” op. 22 n. 16
16-5-2005
Feroce, da “Visions fugitives” op. 22 n. 14
16-5-2005
Frate Lorenzo, da “Romeo e Giulietta” op. 75
15-5-2004
Giulietta e Romeo (Matteo Bandello)
5-1-1998
Inquieto, da “Visions fugitives” op. 22 n. 15
16-5-2005
Juliet Girlhood, Montague and Capulets, Romeo and Juliet
at Parting, dalla Suite per pianoforte “Romeo e Giulietta”
(trascr. Varvara Ivanova)
19-1-2008
Marcia dall’ “Amore delle tre melarance”
20-1-2007
Mercuzio, da “Romeo e Giulietta” op. 75
15-5-2004
Montecchi e Capuleti, da “Romeo e Giulietta” op. 75 15-5-2004
Musiche
16-1-1993
Musiche di scena
7-10-2006
Pierino e il lupo op. 67
29-2-2008
260 INDICE DEGLI AUTORI E DELLE OPERE
Pittoresco, da “Visions fugitives“ op. 22 n. 7
16-5-2005
Poetico, da “Visions fugitives” op. 22 n. 17
16-5-2005
Prélude, dai 10 pezzi op. 12 n. 7
10-5-2005
Ridicolosamente, da “Visions fugitives” op. 22 n. 10 16-5-2005
Sonata per violoncello e pianoforte op. 119 in do maggiore
15-3-2003
Sonata per flauto e pianoforte op. 94 in re maggiore 3-12-1994
Sonata per pianoforte n. 3 op. 28 in la minore
17-5-1989 ·
22-5-1994
Sonata per pianoforte n. 2 op. 14 in re minore
11-1-2003 ·
10-5-2005
Sonata per pianoforte n. 6 op. 82 in la maggiore
1-5-1994 ·
24-4-1999
Sonata per pianoforte n. 7 op. 83 in si bemolle maggiore
29-3-1990 · 7-12-1991 · 17-5-1992 · 25-5-2004
Sonata per pianoforte n. 8 op. 84 in si bemolle maggiore
31-5-2005
Sonata per violino e pianoforte n. 1 op. 80 in fa minore
6-5-2005 · 7-5-2005
Puccini, Giacomo
da Gianni Schicchi
27-3-1996
E l’uccellino
5-4-2008
Foglio d’album
11-11-1992
Piccolo tango
7-3-2008
“Quando men vo” da La Bohème
5-4-2008
Sole e Amore
5-4-2008
Pupillo, Mario
Preludio, Andante e Scherzo
23-3-1991
Q
Quantz, Johann Joachim
Sonata per flauto e cembalo in re maggiore
R
17-3-1990
Rachmaninov, Sergej
Étude-tableaux op. 33 n. 4 in do maggiore
25-5-2004
Étude-tableaux op. 33 n. 5 in mi bemolle minore
25-5-2004
Étude-tableaux op. 39 n. 1 in do minore
25-5-2004
Étude-tableaux op. 39 n. 5 in mi bemolle minore
25-5-2004
Étude-tableaux op. 39 n. 8 in re minore
25-5-2004
Il mare...i gabbiani..., Étude tableaux op. 39 n. 2
16-5-2005
Marcia funebre, Étude tableaux op. 39 n. 7
16-5-2005
Marcia orientale, Étude-tableaux op. 39 n. 9 in re maggiore
25-5-2004 · 16-5-2005
Melodia op. 3 n. 3 in mi maggiore
15-5-2004
Momento musicale op. 16 n. 3 in si minore
9-12-1989
Momento musicale op. 16 n. 4 in mi minore
13-12-2008
Preludio op. 2 n. 1 in do maggiore
23-5-2004
Preludio op. 23 in sol minore
9-12-1989
Preludio op. 23 n. 6 in mi bemolle maggiore
15-5-2004
Preludio op. 3 n. 2 in do diesis minore
24-1-2004 · 15-5-2004
Preludio op. 32 n. 12 in sol diesis minore
15-5-2004
Preludio op. 39 n. 5 in sol maggiore
23-5-2004
Preludio op. posth.
23-5-2004
Six Pieces op. 11
19-4-1990
Sonata n. 2 op. 36 in si bemolle minore
29-1-2000
Sonata per violino e basso (L’Annunciazione)
18-6-1996
Tre preludi
25-5-2005
Tredici preludi op. 32
24-2-2009
Trio elegiaco op. posth. in sol minore
14-12-2002
Vocalise op. 34 n. 14
8-4-2001 · 19-3-2007
Ranzato, Virgilio
Fox della Luna, da “Il paese dei campanelli”
27-2-1997
Ravel, Maurice
À la manière de Emmanuel Chabrier
11-11-1992
Alborada del gracioso, da “Miroirs”
24-5-1992 · 23-5-2004
Blues, dalla sonata per violino e pianoforte
8-4-2001
Bolero (trascr. Campisi)
5-12-1995 · 13-12-1996
Chansons madécasses
20-9-2003
Daphnis et Chloé
17-09-2005
Gaspard de la nuit 2-3-1996 · 12-1-2001 · 19-5-2004 · 31-5-2005
Jeux d’eau op. 30 in mi maggiore
7-3-1992 · 26-9-2000
La bella addormentata nel bosco (Perrault - Collodi)
5-1-1998
La bella e la bestia (Beaumont - Collodi)
5-1-1998
La valse
11-1-1997 · 26-9-2000 · 3-10-2001 · 6-03-2004 ·
13-5-2005 · 16-5-2005
Le Tombeau de Couperin
17-11-1990 · 3-10-2001
Ma mère l’oye 24-11-1990 · 19-3-1994 · 5-12-1996 · 25-3-2006
Nicolette, La ronde
10-1-2002
Paraphrase sur un air de Gounoud (Faust deuxième acte)
11-11-1992
Pavane pour une infante défunte
16-5-1993 · 16-12-1995 ·
2-3-2002 · 6-03-2004 · 25-5-2005 · 15-3-2008
Pièce en forme hebonera
24-3-1990
Rhapsodie espagnole
13-5-2005
Sonata per violino e pianoforte
16-3-1996 · 20-3-1999
Sonata per violino e pianoforte n. 2 in sol maggiore 17-12-1994 ·
7-12-2002 · 7-3-2009
Sonatine
9-5-1993 · 25-3-2006 · 1-3-2008
Tzigane
5-4-1990 · 19-3-2005 · 2-2-2008 · 4-4-2009
Valses nobles et sentimentales
18-1-1997 · 9-3-2002
Re Alfonso X “El Savio”
Cantigas de Santa Maria
5-3-2005
Regondi, Giulio
Reverie
18-2-2006
Reich, Steve
Clapping music
10-3-2009
Reicha, Antonin
dal Gran Solo per glasharmonika e orchestra
31-7-1997
Reichardt, Johan
dal Rondò per glasharmonika e quartetto d’archi
31-7-1997
Reincken, Johann Adam
Aria “Die Meierin” von J. J. Froberger: partite diverse 16-4-1994
Toccata in sol maggiore
16-4-1994
Reinecke, Carl
Sonata “Undine” op. 167 in mi minore
3-12-1994
Rejcha, Antonin
Recitativo e rondò
2-12-1989
Rens, Jean Marie
Trois petits poèmes lettristes
(prima esecuzione integrale mondiale)
10-1-2002
Respighi, Ottorino
Quintetto a fiati in sol minore
17-11-1990
Reynaud, Cécile
Chant d’alouette
19-2-1996
Richardson, Nigel
Jazz suite
28-11-1992
Ricordi, Giuseppe
Due galop per pianoforte a quattro mani: La bicicletta,
L’automobile.
11-3-1995
Rimskij-Korsakov, Nicolaj
Selezione da Shérérazade
28-11-1992
Rodrigo, Joaquin
Adagio dal “Concerto de Aranjuez”
14-5-2005
Danza de las hachas
10-1-1996
Fanfare de la Caballeria de Napol
10-1-1996
Fantasia para un gentil hombre
10-1-1996
Invocacion y danza
17-12-1994 · 18-2-2006
Tre pezzi spagnoli
6-3-1993
Villano y ricercar
10-1-1996
Rodrigo, Juan
En los Trigales
27-5-2005
Roesgen-Champion, Marguerite
Suite française
10-5-1992
Röllig, Carl
Due piccoli pezzi
31-7-1997
Rollins, Sonny
musiche
1-2-2008
Roloff, J
Cartas de Africa n. 1
14-6-1992
Rossi, Lauro
Cinque brevi valzer
11-3-1995
Rossini, Gioachino
Andante con variazioni
24-3-1990 · 14-7-1991 ·
18-8-1991 · 22-9-1991 · 10-5-1992 · 16-12-1995
Andante e allegro
25-1-1992
Andante, tema e variazioni
29-7-1997
“Bel raggio lusinghier” da Semiramide
25-1-1992
Canzonetta spagnola
5-4-2008
“Chanson de Zora”
5-4-2008
dalle Soirées Musicales
27-3-1996
“Di piacer mi balza il cor” da La Gazza ladra
25-1-1992
Fanfare de chasse
21-11-1994
Fantasia in mi bemolle maggiore
25-1-1992
Introduzione, Tema e Variazioni
14-12-1991
La gazza ladra (arr. Marenco - Nebiolo)
14-5-2005
“Largo al factotum” dal Barbiere di Siviglia
15-1-1994
Ouverture da “Il Barbiere di Siviglia”
4-1-1999 · 6-6-2005
Ouverture da “Il signor Bruschino”
19-7-1992 · 30-8-1992 ·
12-12-1992
Ouverture da “L’Italiana in Algeri”
25-1-1996
Ouverture da “La gazza ladra”
6-6-2005
Petite Caprice “style Offenbach” da “Miscellanée pour piano”
(vol. X dei “Péchées de vieillesse”)
25-1-1992 · 11-11-1992 ·
21-4-2005 · 20-1-2007
Quartetto n. 1
28-11-1992
Quartetto n. 5
29-7-1997
Quartetto n. 6
21-11-1992
“Selva opaca” da Guglielmo Tell
29-3-1990
Sinfonia dall’opera Tancredi
16-8-1992
Sonata a quattro n. 3 in do maggiore
21-6-1992
Sonata n. 3
2-8-1992
Specimen de l’Ancien Regime, dall’”Album de chateau”
(vol. VIII dei “Péchées de vieillesse”)
25-1-1992
Tre Riens: n. 18, 17,19, da “Quelques riens pour album”
(vol. XII dei “Pechées de viellesse”)
25-1-1992
INDICE DEGLI AUTORI E DELLE OPERE 261
Un petit train de plaisir
22-4-2001
“Una voce poco fa”, dal Barbiere di Siviglia,
trascr. per due clarinetti
22-4-2007
“Una voce poco fa”, da Il barbiere di Siviglia
5-4-2008
Variazioni per clarinetto e coro di clarinetti in do maggiore
16-8-1992
Rota, Nino
Amarcord
19-11-2007 · 8-2-2008
La dolce vita
19-11-2007
Cantilena
16-5-1993
Casanova
8-2-2008
Cinque pezzi per flauto e pianoforte
20-1-2001
Fantasia su musiche da film
16-8-1992
I vitelloni
19-11-2007 · 8-2-2008
Il bidone
8-2-2008
Il Padrino
16-5-1993
La strada
16-5-1993 · 21-11-1994 · 19-11-2007 · 8-2-2008
Le notti di Cabiria
19-11-2007 · 8-2-2008
Lo sceicco bianco
8-2-2008
Otto e mezzo
8-2-2008
Petite Offrande Musicale
6-5-2001
Preludio in si bemolle maggiore
24-1-2004
Prova d’orchestra
8-2-2008
Rocco e i suoi fratelli
16-5-1993
Sarabanda e Toccata
11-12-1993 · 29-2-1996
Sonata
14-7-1991 · 16-12-1995
Sonata 1937
4-12-1993
Sonata per flauto e arpa
2-8-1992
Suite dal balletto La Strada
23-2-2002
Roussel, Albert
Improptu
11-12-1993
Rubinstein, Anton
Melodie
11-11-1992
Ruffo, Vincenzo
La gamba in basso e soprano
27-3-1993
Rust, Friedrich Wilhelm
Sonata in la maggiore
18-8-1991 · 22-9-1991
Rzewski, Frederic
Winnsboro cotton mill blues
1-3-2008
S
Sagreras Julio Salvador
El colibrì
27-5-2005
Saint-Saëns, Camille
Du calme des nuits, Le fleur et les arbres op. 8
10-1-2002
Fantasie op. 124
24-3-1990 · 18-8-1991 · 22-9-1991
Il carnevale degli animali
29-2-2008
Introduzione e rondò capriccioso
20-3-1999
Romance
19-2-1996
Sonata op. 167 in si bemolle maggiore 14-12-1991 · 11-3-2000
Sonata op. 17 in mi bemolle maggiore
16-12-1989
Sainz de la Maza, Edorado
Campanas del alba
6-3-1993
Salvadori, Luca
Improvvisazione su tema dato dal pubblico
5-10-1997
Salzedo, Carlos
Ballade op. 28
19-1-2008
Scintillation
24-5-1989
Variations sur un thème dans le style ancien, per arpa 2-8-1992
262 INDICE DEGLI AUTORI E DELLE OPERE
Sammartini, Giovanni Battista
Sinfonia per archi in sol maggiore
16-1-2009
Sanfiorenzo, Cesare
Inferno: La barca di Caronte, La tempesta infernale; Purgatorio,
La carità; Paradiso: Il canto degli angeli, La gloria celeste 11-3-1995
Santorsola, Guido
Sonata a due n. 3
23-3-1991
Sanza, Gaspar
Sette danze
17-12-1994
Sarasate, Pablo de
Airs bohémiens op. 20
22-7-1997
Zigeunerwiessen op. 20
19-2-1996
Satie, Erik
Sarabande n. 2
20-10-2006
Gnossienne n. 3
20-10-2006
Choses vues à droit et à gauche (avec et sans lunettes)
per violino e pianoforte
20-10-2006
Embrions dessechés, pianoforte
20-10-2006
Gnossienne
11-1-2008
Gnossienne n. 5
10-3-2007
Gnossiennes
9-5-1993
Gymnopédie n. 3
31-3-2006
Gymnopédie n. 1
4-2-2005 · 21-4-2005 · 20-10-2006 ·
16-2-2008 · 13-2-2009
Jack in the box
31-3-2006
Je te veux
23-11-1991 · 11-11-1992
La diva de “L’Empire”
23-11-1991
Le bain de mer, da “Sport et divertissment”
16-2-2008 ·
13-2-2009
Le fils des étoils-wagnerie kaldéenne du Sar Peladan 20-10-2006
“Le tango perpetuel”, da Sport et divertissements
7-3-2008
Sport et divertissements
21-5-2001 · 31-3-2006
Tendrement
23-11-1991
Trois gnossiennes
16-2-2008 · 13-2-2009
Yachting, da “Sport et divertissment”
16-2-2008 · 13-2-2009
Sauget, Henri
Choral variè
11-2-1995
Scappini, Sergio
Variazioni su Domino
5-5-2006
Scarlatti, Domenico
Allegro, dalla sonata L. 483 in la maggiore
3-4-2005
Quattro Sonate
18-2-1995
Sonata in do maggiore
15-2-1992 · 13-12-2008
15-2-1992
Sonata in do minore
Sonata in mi maggiore
24-5-1992
Sonata in re maggiore
24-5-1992
Sonata in re minore
15-2-1992
Sonata in sol minore
24-5-1992
Sonata K 146 in sol maggiore
18-3-2009
Sonata K 18 in re minore
6-4-1991
Sonata K 208 in la maggiore
6-4-1991
Sonata K 239 in fa minore
18-3-2009
Sonata K 24 in la maggiore
6-4-1991
Sonata K 342 in la maggiore
18-3-2009
Sonata K 347 in sol minore
6-4-1991
Sonata K 348 in sol maggiore
6-4-1991
Sonata K 380 in mi maggiore
11-2-1995
Sonata K 427 in sol maggiore
21-4-2005 · 4-3-2006
Sonata K 454 in sol maggiore
18-3-2009
Sonata K 491 in re maggiore
6-4-1991 · 18-3-2009
Sonata K 492 in re maggiore
6-4-1991
Sonata K 87 in si minore
11-2-1995 · 12-1-2008
Ščedrin, Rodion Kostantinovic
Omaggio a Isaac Albeniz
13-12-2008
Schederjew, Georgi
Russicher Tanz
5-5-2006
Schikele, Paul
Monochrome III
16-8-1992
Schmidt, Matthias
Sechs Miniaturen
10-3-2009
Schmittbaur, Johan
Rondò per glasharmonika
31-7-1997
Schnittke, Alfred
Sonata n. 2 (quasi una sonata), violino e pianoforte 20-10-2006
Schönberg, Arnold
Klavierstücke op. 19 n. 2
1-4-2006
Pierrot Lunaire op. 21
20-9-2003
Sechs kleine Klavierstücke op. 19
1-12-2007
Verklärte Nacht op. 4
22-11-1993
Schubert - Liszt
“Der Lindenbaum”, da Winterreise D 911
30-9-2000
Güte Nacht
30-9-2000
Le soirées de Vienne
30-9-2000
Soirée de Vienne n. 6
3-3-2007
Ständchen
11-11-1992
Schubert, Franz
Abschied von der Erde D 829
14-3-1998
Allegretto D 915 in do minore
3-10-2001
Allegro D 947 op. 144 in la minore
15-2-1997 · 24-11-1990
An die Musik D 547
8-2-1997
An Sylvia D 891
8-2-1997 · 14-3-1998
Auf dem Stram D 943 op. posth 119
22-1-1994
Auf dem Wasser zu singen D 744
8-2-1997
Der Doppelgänge da “Schwanengesang” D 957
8-2-1997
Der Tod und das Mädchen D 531
8-2-1997
Der Wanderer an der Mond D 870
8-2-1997
Die Forelle D 550
8-2-1997
Drei Klavierstücke D.946
28-3-2007
Fantasia D 760 “Wanderer” op. 15 in do maggiore 22-1-2005 ·
30-3-2007
Fantasia D 940 op. 103 in fa minore
13-2-1993 ·
8-2-1997 · 22-4-2007
Fischerweise D 881
8-2-1997
Ganymed D 544 op. 19 n. 3
8-2-1997 · 14-3-1998
Gran Duo op. posth. 140 in do maggiore
19-3-1994
Ihr Bild da “Schwanengesang” D 957
14-3-1998
Il canto del cigno D 957 (adatt. di Gianluca Favetto) 15-3-1997
Im Frühling D 882
14-3-1998
Impromptu D 899 op. 90 n. 1 in do minore
2-3-1996
Impromptu D 899 op. 90 n. 2 in mi bemolle maggiore 2-3-1996 ·
24-1-2004 · 4-3-2006 · 4-4-2007
Impromptu D 899 op. 90 n. 3 in sol bemolle maggiore 2-3-1996 ·
10-3-2005 · 4-4-2007
Impromptu D 899 op. 90 n. 4 in la bemolle maggiore
2-3-1996
Improvviso op. 142 n. 2 in la bemolle maggiore
5-3-1994 ·
19-3-2007
Improvviso op. 142 n. 3 in si bemolle maggiore
23-4-1992
Introduzione, tema e variazioni op. 160 in mi minore 29-3-1990 ·
30-11-1991
Introduzione e variazioni per flauto e pianoforte sul tema “Trockne
Blumen” tratto da “Die Schöne Mullerin” D 802 op. 160
14-6-1992
Lebensstürme
24-11-1990
Moments Musicals D 780 op. 94 n. 1 in do maggiore 19-4-2007
Moments Musicals D 780 op. 94 n. 2 in la bemolle maggiore
19-4-2007
Moments Musicals D 780 op. 94 n. 5 in fa minore
19-4-2007
Nachstück D 672
8-2-1997
Nacht und Traüme D 827
8-2-1997 · 14-3-1998
Nachtstück D 672
14-3-1998
Quartetto n. 14 D 810 “La morte e la fanciulla” in re minore
20-2-1993 · 8-3-1997 · 25-1-2003 · 13-12-2006 · 12-4-2008
Quartettsatz D 703 op. posth. in do minore
20-2-1993
Quintetto D 667 “La Trota” op. 114 in la maggiore
6-6-1993
Quintetto D 956 op. posth. 163 in do maggiore
5-12-2003
Rondò op. posth.138 in re maggiore
10-5-1989
Rondò D 608 in re maggiore
15-2-1997
Rondò D 895 op. 70 in si minore
22-2-1997
Sei polacche op. 61
13-2-1993
Sei valzer
17-01-2004
Sonata “Arpeggione” D 821 op. 103 in la minore
8-2-1997 ·
24-3-2007
Sonata D 384 in re maggiore
22-2-1997
Sonata D 408 in sol minore
22-2-1997
Sonata D 537 op. posth. 164 in la minore
17-5-1989
Sonata D 568 op. posth. 122 in mi bemolle maggiore 25-1-1997
Sonata D 575 op. posth. 147 in si maggiore
25-1-1997
Sonata D 617 op. 30 in si bemolle maggiore
21-12-1991 ·
25-1-1996
Sonata D 664 op. posth. 120 in la maggiore 5-3-1994 · 28-3-2007
Sonata D 894 op. 78 in sol maggiore
25-1-1997 · 24-3-2009
Sonata D 960 in si bemolle maggiore
16-3-1991 · 30-9-2000 ·
4-12-2004
Sonata D 574 op. 162 in la maggiore
2-2-2008
Sonata D 625 in fa minore
19-4-2007
Sonata D 784 op. 143 in la minore
4-4-2007
Sonatina op. 137 n. 3 in sol minore
6-6-1993
Sonatina D 406 in sol minore
27-2-1993
Stänchen da “Schwanengesang” D 957
8-2-1997
Trauermusik
14-2-2004
Trio D 929 op. 100 in mi bemolle maggiore
14-4-2007
Winterreise D 911 op. 89
28-4-2007
Schumann, Clara
Trascrizione dal Quintetto in mi bemolle maggiore
op. 44 di Robert Schumann
13-2-1993
Schumann, Robert
5 Stücke in Volkston op. 102
10-5-1992
Adagio Allegro op. 70
4-3-1995
Arabeske op. 18 in do maggiore
24-1-1998 ·
4-2-2005 · 19-3-2007
Bilder aus Östen, Sei improvvisi op. 66
13-2-1993 · 21-3-1998
Carnaval op. 9
23-2-1991 · 26-9-2001
Cinque pezzi in stile popolare op. 102
2-3-1990
Davidbündlertänze (Von Florestan und Eusebius) op. 6 30-9-2001
Études en forme de variations op. 13
6-10-2001
Fantasia op. 17 in do maggiore
21-3-1992 · 10-2-2001
INDICE DEGLI AUTORI E DELLE OPERE 263
Fantasiestück “In der Nacht” op. 12 n. 5 in fa minore 26-9-2001
Fantasiestücke op. 73
10-5-1992 · 9-5-1993 · 11-3-2000
Faschingsswank aus Wien op. 26 in si bemolle maggiore
28-3-2007
Frauenliebe und Leben op. 42
9-3-1991 · 11-3-2006
Humoreske op. 20 in si bemolle maggiore 7-3-1992 · 24-1-1998 ·
3-5-2006
Intermezzo, da “Carnevale di Vienna” op. 26
1-12-2007
Kinderszenen op. 15
10-4-1999
Kreisleriana op. 16
3-10-2001
Liederkreis op. 39
9-3-1991
Märchenbilder op. 113 in re minore
27-1-2007
Papillons 12 pezzi op. 2
11-3-2006
Pezzi Fantastici op. 73
14-12-1991
Phantasiestücke op. 73
13-3-1999
Quartetto op. 41 n. 2 in fa maggiore
7-2-2004
Quintetto con pianoforte op. 44 in mi bemolle maggiore
13-12-2006
Romanza in fa maggiore
27-4-1990
Romanza op. 28 n. 1 in si bemolle minore
1-4-2006
Schön Edwig (ballata di F. Hebbel) op. 106
27-4-1990
Slancio, da “Pezzi fantastici” op. 12
1-12-2007
Sonata op. 105 in la minore
5-4-1990 · 1-2-1992 · 17-5-1992
Sonata op. 22 in sol minore
10-12-1994
Sonata n. 1 op. 11 in fa diesis minore
4-4-1998
Sonata n. 2 op. 121 in re minore
7-5-2005 · 5-4-2008
Sonata n. 3 (Concert sans orchestre) op. 14 in fa minore
24-1-1998 · 30-9-2001
Studi sinfonici op. 13
10-4-1989 · 5-3-1994
Traumerei (da Kinderszenen op. 15)
24-1-2004
Tre Romanze op. 94
30-11-1991 · 15-5-1994 · 4-3-1995 ·
16-3-1996
Trio n. 3 op. 110 in sol minore
17-12-1994
Vogel als Prophet (dalle Waldszenen)
21-4-2005
Waldszenen op. 82
19-4-2007
Warum, Grillen, In der nacht, da “Fantasiestücke” op. 12
17-5-1992
Schumann, Robert - Wieck, Clara
Romanza op. 21 n. 1 in la minore
6-10-2001
Romanza op. 21 n. 2 in fa maggiore
6-10-2001
Romanza op. 21 n. 3 in sol minore
6-10-2001
Schuster, Joseph
Divertimento n. 6 in sol maggiore
12-1-1991
Schwertberger, Gerald
Cuatro piezas para dos
20-1-1990
Seiber, Matias
Suite irlandese
19-7-1992 · 30-8-1992 · 12-12-1992
Serrao, Paolo
Fantasia sull’opera “Aida”
25-1-1996 · 21-3-1998
Sgambati, Giovanni
Benedizione nuziale op. 30
5-10-1997
Suite op. 21 in si minore
5-2-1994
Sibelius, Jean
Quartetto “Voces Intimae” op. 56 in re minore
19-7-1997
Simon, Paul
Wake up little Susy
18-9-2001
Simpson, Ron
Sonatina
21-11-1994
264 INDICE DEGLI AUTORI E DELLE OPERE
Skrjabin, Alexander
12 Études op. 8
4-3-2000
9-5-1993
A capriccio, con forza, dagli “Studi op. 8”
Brioso, dagli “Studi op. 8”
9-5-1993
Patetico, dagli “Studi op. 8”
9-5-1993
Poema op. 32 n. 2 in re maggiore
25-5-2005
Poema op. 32 n. 1 in fa diesis maggiore
25-5-2005
Preludio op. 11 n. 6 in si minore
31-5-2005
Preludio op. 13 n. 1 in do maggiore
31-5-2005
Preludio op. 15 n. 1 in la maggiore
31-5-2005
Preludio op. 15 n. 5 in do diesis minore
31-5-2005
Preludio op. 16 n. 2 in sol diesis minore
31-5-2005
Preludio op. 16 n. 4 in mi bemolle minore
31-5-2005
Preludio per la mano sinistra op. 9 n. 1 in do diesis minore
31-5-2005
Sonata - Fantasia n. 2 op. 19 in sol diesis minore
24-4-1999 ·
15-5-2004
Sonata n. 5 op. 53 in fa diesis maggiore
2-2-1991
Sonata n. 4 op. 30 in fa diesis maggiore
31-5-2005
Studio op. 2 n. 1 in do diesis minore
23-5-2004 ·
19-3-2007 · 12-1-2008
Studio op. 42 n. 5 in do diesis minore
25-5-2005
Studio op. 42 n. 8 in mi bemolle maggiore
25-5-2005
Studio op. 8 n. 12 in re diesis minore
23-5-2004 · 25-5-2005
Vers la flamme - Poema op. 72
16-5-2005 · 12-2-2009
Smetana, Bedrich
De mon pays
22-7-1997
Studio da concerto, “Am Meeresufer” op. 17
22-1-2005
Trio op. 15 in sol minore
23-3-1996 · 4-2-2006
Sor, Fernando
Cosa de atormentarme
1-5-1994
Si dices que mis ojos
1-5-1994
Souvenir de Russie op. 63
14-6-1992
Šostakovič, Dimitrij
Concerto n. 2 op. 102 in fa maggiore
27-12-1995
Lyrical waltz, Polka, Hurdy-Gurdy,
dalle “Danze delle bambole”
2-8-1992
Polca, dalla “Golden age”
13-12-2008
Preludio e Fuga n. 24 in re minore
25-5-2005
Quartetto n. 13 op. 138 in si bemolle maggiore
14-1-1995
Sonata per violoncello e pianoforte op. 40 in re minore
11-12-1993 · 13-4-2002
Trio n. 2 op. 67 in mi minore
15-1-2005
Spohr, Ludwig
Fantasia in do minore
17-2-1996
Sonata in do minore
18-8-1991 · 22-9-1991
Sonata concertante per arpa e flauto op. 114
2-8-1992
Variations sur l’air “Je suis encore dans mon printemps”
11-12-1993
Fantasia in do minore
29-2-1996
Stamitz, Ian Antonin
Quartetto op. 8 n. 2 in mi bemolle maggiore
29-7-1997
Stelle e strisce
22-4-2006
Stevens, Leigh Howard
Rhythmic caprice
10-3-2009
Stockhausen, Karl Heinz
Flautina
24-11-2006
Pisces
9-3-2007
Stoker
Festival Response
16-9-2006
Strauss, Franz
Notturno per corno e pianoforte op. 7
22-1-1994
Strauss, Johann jr.
Annen Polka op. 117
27-12-1995 · 27-12-1999
Banditen Galop, da “Prinz Methusalem” op. 378
27-2-1997
Fantasia su “Il bel Danubio blu” (trascr. Campisi)
13-12-1996
Fantasia sul valzer (trascr. Campisi)
5-12-1995
Kaiser Valzer
27-12-1997
Kusswalzer (il bacio) da “Der lustige Krieg” op. 400 27-2-1997
La caccia - polka
27-12-1999
Leichtes Blut Polka
27-12-1997
Ouverture da “Il Barone tzigano”
27-12-1999
Ouverture da “Il pipistrello”
15-12-1995 · 27-12-1995 ·
27-2-1997 · 27-12-1998 · 4-1-1999 · 7-6-2004
Perpetuum mobile
4-1-1999
Pizzicato Polka op. 449
27-12-1995
Polka 214
27-12-1998
Polka francese
27-12-1997
Rose del sud - valzer
27-12-1997 · 27-12-1998 · 4-1-1999
Sperl polka
31-7-1997
Sul bel Danubio blu - valzer op. 314 15-12-1995 · 27-12-1995 ·
4-1-1999 · 27-12-1999
Tritsch - Tratsch Polka schnell op. 214
19-7-1992 · 30-8-1992 ·
12-12-1992 · 15-12-1995 · 27-12-1995 · 27-12-1997 · 4-1-1999
Tuoni e lampi - polka
27-12-1999
Valzer dell’imperatore op. 437
27-12-1995
Vino donne e canti - valzer
27-12-1999
Vita d’artista
27-12-1997 · 27-12-1999
Voci di primavera - valzer
27-12-1995 · 27-12-1998 · 4-1-1999
Strauss, Johann sr.
Marcia di Radetzki op. 228
27-12-1995 · 27-12-1997
Strauss, Richard
Enoch Arden op. 38
27-4-1990
Il sogno di Anna
27-4-1990
Nacht
22-1-1994
Zueignung per soprano e pianoforte
22-1-1994
Stravinskij, Igor
Divertimento, da “Le baiser de la fée”
19-3-2005
Five easy pieces in four scenes
26-1-2007
L’Histoire du soldat, Suite per violino, clarinetto e pianoforte
26-1-2007
L’uccello di fuoco
6-6-2005
Les berceuses du chat
26-1-2007
Petrouchka (trascr. di M. Rudy)
10-5-2005
Quattro danze (andante, balalaika, polka, galop)
2-8-1992
Sonata in fa diesis minore
2-2-1991
Suite italiana per violino e pianoforte op. 67 in sol maggiore
26-2-2005 · 6-5-2005
Suite italienne
15-3-2003
Tango
1-12-2007 · 7-3-2008
Tre movimenti da Pétrouchka:
Danse russe; Chez Pétrouchka; La semaine grasse
2-3-1996
Tre pezzi per clarinetto
26-1-2007
Tre pezzi per quartetto d’archi
21-9-2002
Trois histoires pour enfants
22-4-2001
Strobl, Bruno
S.A.E. with expansion
24-11-2006
Suppé, Franz
Cavalleria leggera
Susato, Thylman
Hupfauf
Morentanz
musiche
27-12-1997
21-11-1994
21-11-1994
24-7-1997
T
Taffanel, Claude Paul
Quintetto
21-2-1998
Tailleferre, Germaine
Sonata
29-2-1996
Talmelli, Andrea
Klinamen II
23-07-1997
Studio coreografico n. 1 sui Klinamen
24-11-2006
Tamez, Gerardo
Percuson
14-6-1992
Taneyev, Aleksandr
Preludio e fuga op. 29 in sol diesis minore
22-1-2005
Tarrega, Francisco
Capriccio arabo
6-3-1993
Gran Jota de concierto
6-3-1993
Lagrima, Adelita, Recuerdos de Alhambra
17-12-1994
Recuerdos de l’Alhambra
6-3-1993
Tartini, Giuseppe
Il trillo del Diavolo
5-4-2008
Tarver
Every body is free
16-9-2006
Tcherepnin, Anton
Tzigane
11-2-1995
Telemann, Georg Philipp
Adagio dalla fantasia n. 2
14-2-2004
Allegro
15-1-1994
Cantata per la II domenica d’Avvento
“Endlich wird die Stunde schlagen”
1-7-1997
Concerto per viola, archi e cembalo in sol maggiore 11-4-2008
Suite per flauto dolce, archi e cembalo in la minore 11-4-2008
Tenco, Luigi
Vedrai vedrai
18-9-2001
Tennyson, Anton
Poema
27-4-1990
Tibor Harsany - Jakob e Wilhelm Grimm
La storia del piccolo sarto
1-3-2003
Tirindelli, Pier Adolfo
Portami via!
11-3-1995
Toldrà, Edouard
Cantarcillo
17-4-1993
Mananita de San Juan
17-4-1993
Torroba, Federico Moreno
Sonatina
13-4-1991 · 1-5-1994 · 5-3-2005
Tosti, Francesco Paolo
Due arie su testi di D’Annunzio:
Vorrei, L’alba separa dalla luce l’ombra
11-3-1995
Ideale
27-3-1996
Non t’amo più
27-3-1996
Tosti, Paolo Francesco
‘A vucchella
5-2-2005
L’ultima canzone
5-2-2005
INDICE DEGLI AUTORI E DELLE OPERE 265
Tournier, Marcel
La volière magique
11-12-1993
Tradizionale
Ain’t got time to die
16-9-2006
Alegrias
27-5-2005
Amen
10-5-1992
Candy
18-9-2001
Canto ebraico
26-5-2006
Caro Toni palpa qua
18-9-2001
Circle of life
10-1-2002
Clapping dance
26-5-2006
Danny boy
18-9-2001
Danza della gioia
26-5-2006
Deep river
10-5-1992 · 16-9-2006
Elijah Rock
16-9-2006
Give me that old religion, Yes indeed, My Lord (Spirituals)
18-9-2001
Havah Nagilah
5-5-2006 · 26-5-2006
Hold on (Canto afroamericano)
16-9-2006
Hush and Listen
16-9-2006
I wanna be ready
16-9-2006
I want Jesus
16-9-2006
Ilay Gandangan
10-1-2002
L’era bella come gli orienti
18-9-2001
Mmbop
10-1-2002
Mupepe Ninna nanna pigmea
16-9-2006
Nana Ninna nanna ispano araba
16-9-2006
Nobody knows the trouble I’ve seen
22-4-2006
Oh happy day
10-5-1992 · 16-9-2006
Old time religion
10-5-1992
Paraiso
10-1-2002
Roll Jordan roll
10-5-1992
Russian shetl
26-5-2006
Tanguillo
27-5-2005
The Saints hallelujah
15-1-1994
Umngoma Canto Zwahili
16-9-2006
Vilna
26-5-2006
Waltzing Matilda - Scotish lament
18-2-2006
When the Saints go marchin’ in
10-5-1992 · 13-9-1992
Zweite hora
26-5-2006
Trenet, Charles
I wish you love
16-9-2006
Turina, Joaquin
Rafagà
27-5-2005
Fantasia - Sevillana
5-3-2005
Olas gigantes
17-4-1993
Sonata
17-12-1994
Garrotin, Soleares, Sevillana
1-5-1994
V
Valis, M.
Abris mi galanica; Paxaro
Durme, durme
Varèse, Edgar
Density 21.5
Vecchi, Orazio
Gioite tutti
Veracini, Angelo Maria
Sonata quinta dalle Sonate Accademiche
266 INDICE DEGLI AUTORI E DELLE OPERE
1-5-1994
1-5-1994
14-2-2004
27-3-1993
18-6-1996
Verdi, Giuseppe
Ave Maria
10-1-2002
da Otello
27-3-1996
Lo stornello
5-4-2008
“O don fatale” da Don Carlo
5-4-2008
Ouverture da “I vespri siciliani”
6-6-2005
Ouverture da “Nabucco”
6-5-2001 · 6-6-2005
Perduta ho la pace
5-4-2008
Victoria, Tomás Luis de
Caligaverunt
31-5-1989
Jesu, dulci
31-5-1989
Tenebrae factae sunt
31-5-1989
Vieuxtemps, Henri
Ballade Polonaise op. 38
5-4-2008
Villa Lobos, Heitor
Bachiana Brasileira n. 5
21-7-1991
Preludio n. 1
17-12-1994 · 28-2-2009
Preludio n. 4
17-12-1994
Studi n. 11 e 12
17-12-1994
Choro tipico
17-12-1994
Quattro studi
17-2-2007
Studio n. 11
28-2-2009
Visconti Prasca, Marco
Matt in Vier Zug
23-07-1997
Vivaldi, Antonio
Concerto per archi e cembalo in la maggiore
24-6-1997
Concerto per archi e cembalo in sol maggiore
24-6-1997
Concerto per due flauti ed archi
21-6-1992
Concerto per due trombe in do maggiore
15-7-1997
Concerto per due violini, archi e cembalo in la minore 24-6-1997
Domine Deus
1-7-1997
Largo dal concerto per liuto e orchestra d’archi in re maggiore
31-7-1997
Le Quattro stagioni op. 8
20-03-1997
Musiche
9-7-1996
Musiche
25-6-1996
Sonata in do minore
18-6-1996
Sonata in mi minore
9-4-1994
Sonata in re maggiore
10-1-1996
Sonata in sol minore
10-1-1996
Sonata n. 4 da “Il pastor fido” op. 13
18-1-1992
Sonata n. 6 da “Il pastor fido” in sol minore 9-4-1994 · 16-12-1995
W
Wagner - Bülow
Ouverture dal “Tannhäuser”
25-1-1996 · 27-1-1996
Wagner, Richard
Wesendonk Lieder
2-5-2005
Waller
Black & Blue
16-9-2006
Webber, Andrew Lloyd
“Memory”, da Cats
27-2-1997 · 22-4-2006 · 19-3-2007
“Music of the nights”, da Il fantasma dell’Opera
22-4-2006 ·
19-3-2007
Weber, Carl Maria von
Gran Duo concertante op. 48 19-1-1991 · 9-5-1993 · 15-5-1994
Ouverture da “Oberon”
27-12-1999
Webern, Anton
3 Kleine Stücke op. 11
2-5-2005
Langsamer Satz
21-9-2002 · 10-01-2004 · 23-5-2005
Weill, Kurt
Das Lied von den braunen Inseln
10-10-2001
I am a stranger here myself, Speak low, da “One touch of Venus”
10-10-2001
It never was you, September Song, da “Knickerbocker Holidays”
10-10-2001
Lonely House, da ”Street Scene”
10-10-2001
Lost in the stars
10-10-2001
Mack the Knife
5-12-1995
Mon ami, my friend, da “Johnny Johnson”
10-10-2001
Moritat, da “Dreigroschrenoper”
10-10-2001
September song
5-12-1995
Speak low
5-12-1995
Surabaya Johnny
5-12-1995
Surabaya Johnny, Song von Mandelay, Das Lied von
Branntwelnhandler, da “Happy End”
10-10-2001
The saga of Jenny, This is new, One life to live,
da “Lady in the dark”
10-10-2001
Widor, Charles-Marie
Allegro, da Symphonie n. VI, I op. 42
28-9-1997
Wieniawski, Henryk
Polonaise da concerto op. 4 in re maggiore
2-2-2008
Williams, John
Tema da “Jurassic Park”
6-5-2001
Tema da “Schindler’s List”
5-12-1995
Wilson, Kennet
Variazioni per 4 clarinetti in sib su un tema di Paganini 28-7-1991 ·
15-9-1991
Wolf, Hugo
Der Gärtner
5-2-2005
Woods, Phil
Sonata
18-3-1995
Z
Zanetti, Gasparo
La bella Pedrina
Zanettovich, Daniele
Aurora, dita rosate
Les Agànis
Zemlinsky, Alexander
Quartetto n. 4
Trio op. 3 in re minore
Zeni, Fiorenzo
Musiche
Zippel - Coleman
With every breath I take
Zivkov, Nebojsa
Ilijias
To the Gods of rithm
27-3-1993
24-11-2006
24-11-2006
17-11-2004
8-3-1990
1-2-2008
5-12-1995
10-3-2009
10-3-2009
INDICE DEGLI AUTORI E DELLE OPERE 267
268
corporate identity
avenida
w w w . a v e n i d a . i t
Nata a Modena, si è diplomata in
pianoforte presso l’Istituto Musicale
O. Vecchi e laureata in architettura
presso l’Università di Firenze.
Ha perfezionato i propri studi pianistici
con musicisti quali Justus Franz,
Alexander Lonquich, Piernarciso Masi
approfondendo anche il repertorio
cameristico vocale con Leone Magiera
ed Erik Werba. Si è dedicata agli studi
di composizione seguendo i corsi
tenuti da Camillo Togni alla Scuola di
Musica di Fiesole.
Ha suonato come solista, con
orchestra e in formazioni cameristiche
in Italia, Europa e Stati Uniti ed ha
effettuato incisioni discografiche
e registrazioni per la Rai, per
la Televisione svizzera e per la
Televisione spagnola. Ha pubblicato
per Unicopli saggi sui lieder di
J.Brahms e sulla poesia e musica
francese del Novecento.
Nel 1989 ha costituito la Sezione
modenese della Gioventù musicale
d’Italia della quale è tuttora
Presidente; è anche membro del
Consiglio Direttivo nazionale della
Fondazione Gmi.
È docente presso il Conservatorio G.B.
Martini di Bologna nel quale ricopre
anche l’incarico di Vice Direttore.
È stata nominata componente
del Consiglio di amministrazione
dell’Istituto Vecchi Tonelli di Modena,
in qualità di esperto del Ministero
dell’Istruzione, dell’Università e della
Ricerca. Coniugata e mamma di
Andrea, non ha tempo libero (come
tutte le mamme che lavorano).
Mauro Bompani
Donatella Pieri
Foto di Rolando Paolo Guerzoni
Nato a Roma nel 1955, vive a Modena.
Dopo la maturità classica, ha studiato
filosofia nelle Università di Firenze e
Bologna; in quest’ultima si è laureato.
Giornalista pubblicista dal 1985,
ha lavorato per 10 anni come
venditore rateale di libri, maturando
contemporaneamente esperienze
come addetto stampa per enti
pubblici (Teatro Comunale di Modena,
Gabinetto del Sindaco, Assessorato
alla Cultura). In seguito, per 10 anni
è stato responsabile Comunicazione
dell’Azienda Municipalizzata del
Comune di Modena (ora Hera
spa) e dal 1998 è responsabile
Comunicazione di Arpa EmiliaRomagna, dal 2002 con la qualifica
di Dirigente.
Ha esperienze come copywriter
e come docente e consulente di
comunicazione pubblica e di impresa;
qualche suo contributo sui temi
della comunicazione pubblica
e sulle proprie esperienze
professionali è stato pubblicato,
in volumi collettivi o antologici,
da F. Angeli, Il Sole 24 Ore, D’Anselmi
editore e da vari giornali e riviste.
Svolge attività di volontariato presso
la Gioventù musicale d’Italia,
sede di Modena, dal 1989, anno della
sua costituzione. Dal 2001 fa parte
dell’Esecutivo della Consulta Cultura
del Comune di Modena; dal 2004 al
2007 ne è stato il presidente. Nel
(poco) tempo libero residuo si dedica
all’unica figlia, al teatro, alla lettura,
al podismo, alla cucina.
Progetto grafico e impaginazione
Avenida srl
Stampa
Coptip
Gennaio 2009
avenida
•
Gioventù musicale d’Italia • Sede di Modena
almanaccodeivent’anni
w w w . a v e n i d a . i t
almanacco
deivent’anni
Gioventù musicale d’Italia Sede di Modena
Con il contributo di
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