Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere
M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO
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MANUTENZIONE STRAORDINARIA EDIFICI ERP DI
PROPRIETA’ COMUNALE
VIA MONCRIVELLO NN. 3-5 TORINO
CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO
CAPO I
OGGETTO ED AMMONTARE DELL’APPALTO –
DESIGNAZIONE, FORMA E PRINCIPALI DIMENSIONI
DELLE OPERE
1
L’Impresa
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ARTICOLO 1 - OGGETTO DELL’APPALTO
L’appalto ha per oggetto l’esecuzione di tutte le opere murarie ed affini, provviste necessarie, impianti
tecnologici e ogni altra opera necessaria per la realizzazione della Manutenzione Straordinaria degli edifici di
Edilizia Residenziale Pubblica di proprietà della città siti in Torino, Via Moncrivello nn. 3-5.
L’esecuzione dei lavori dovrà avvenire nel rispetto del presente capitolato speciale d’Appalto e dei Capitolati
Speciali relativi alle opere impiantistiche, degli elaborati di progetto, dello schema di contratto e dei documenti
ad esso allegati, nonché di tutte le norme di legge o regolamenti vigenti applicabili ai lavori in oggetto.
Gli elaborati di progetto delle opere oggetto del presente appalto sono stati articolati nel seguente modo :
DOCUMENTI COMPONENTI IL PROGETTO DEFINITIVO D’APPALTO
−
−
−
−
−
−
−
−
−
−
RELAZIONE TECNICO – DESCRITTIVA
CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO
SCHEMA DI CONTRATTO
QUADRO ECONOMICO
CRONOPROGRAMMA LAVORI
DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
QUADRO DI INCIDENZA DELLA MANODOPERA
GIUSTIFICATIVO PREZZI OFFERTI
LISTA CATEGORIE – OFFERTA PREZZI
ELABORATI PROGETTO ARCHITETTONICO OPERE EDILI
COMPUTO METRICO ESTIMATIVO OPERE EDILI
ELENCO PREZZI UNITARI OPERE EDILI
ANALISI NUOVI PREZZI OPERE EDILI
ELABORATI GRAFICI OPERE ARCHITETTONICHE:
Planimetrie dei sottoservizi esistenti
Rete smaltimento acque meteoriche – Planimetria piano terreno
Tav. N. 1 – Inquadramento Territoriale e Planimetrie Generali
Tav. N. 2 – Progetto Architettonico - Piante
scala 1:100
Tav. N. 3 – Progetto Architettonico - Sezioni A-A
scala 1:100
Tav. N. 4 – Progetto Architettonico - Prospetti su Via
scala 1:100
Tav. N. 5 – Progetto Architettonico - Prospetti su Corte
scala 1:100
Tav. N. 6 – Progetto Architettonico - Particolari Costruttivi
Tav. N. 7 – Progetto Architettonico - Abaco Serramenti
−
ELABORATI PROGETTO STRUTTURALE
Tav. ST 01 – Struttura Tetto – Muro controterra Cortile - Particolari Costruttivi.
Tav. ST 02 – Calcoli Strutturali – Relazione Tecnica e Verifiche.
−
ELABORATI PROGETTO IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
RELAZIONE SPECIALISTICA DEGLI IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
COMPUTO METRICO ESTIMATIVO IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
2
L’Impresa
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ELENCO PREZZI UNITARI IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
ANALISI NUOVI PREZZI IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
ELABORATI GRAFICI IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI:
Tav. EL 01 –Piante Piani Cantine, Rialzato, Piano Tipo e Sottotetto – Impianti Elettrici e
Speciali
scala 1:100
Tav. EL 02 – Impianti Elettrici e Speciali-Schema di Installazione Impianto Citofonico Digitale.
Tav. EL 03 – Impianti Elettrici e Speciali - Schema a Blocchi Impianto TV.
Tav. EL 04 – Impianti Elettrici e Speciali - Schema a Blocchi Impianto SAT.
Tav. EL 05 - Impianti Elettrici e Speciali-Tipico Quadro Servizio Utenze Condominiali
(QSER)
-
ELABORATI DEL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO
PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO
RAPPORTO DI VALUTAZIONE DELL’ESPOSIZIONE DEI LAVORATORI AL RUMORE
FASCICOLO DELLA MANUTENZIONE
COMPUTO METRICO ESTIMATIVO DEI COSTI DELLA SICUREZZA
ELENCO PREZZI UNITARI DEI COSTI DELLA SICUREZZA
ANALISI NUOVI PREZZI DEI COSTI DELLA SICUREZZA
ELABORATI GRAFICI PIANO DI SICUREZZA:
PS01 – Planimetria generale viabilità scala 1:1000
PS02 – Aree di cantiere – Ponteggi scala 1:100
PS03 – Lavori relativi al cortile scala 1:100
PS04 – Lavorazioni per smaltimento amianto scala 1:100
PS05 - Cronoprogramma dei lavori
3
L’Impresa
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ARTICOLO 2 – AMMONTARE DELL’APPALTO
L’ammontare posto a base di appalto pari ad Euro 1.048.312,63 per lavori soggetti a ribasso ed Euro 76.270,79
per oneri di sicurezza non soggetti a ribasso, e così complessivamente Euro 1.124.583,42, per lavori ed oneri
compensati a corpo e a misura e comprende:
• la realizzazione di tutte le opere edili architettoniche previste nel presente capitolato speciale, negli elaborati
grafici allegati ed indicate dalla D.L. nel corso dei lavori;
• la realizzazione di tutte le opere edili strutturali previste nel presente capitolato speciale, negli elaborati grafici
allegati ed indicate dalla D.L. nel corso dei lavori;
• l’esecuzione delle opere impiantistiche relative ai seguenti impianti :
- impianti idrico – sanitari interni;
- impianti elettrici interni e delle parti comuni;
- impianto citofonico;
- impianto tv centralizzato.
L’importo sopra indicato è comprensivo di tutte le predisposizioni ed opere murarie necessarie o accessorie atte
a consentire l’installazione e/o la posa delle apparecchiature e degli impianti, che pertanto sono da considerarsi
compresi nel prezzo a corpo per le parti di opere compensate a corpo e che invece saranno compensate a
misura per le parti di opere a misura.
L’importo complessivo delle categorie di opere compensate a corpo e/o misura comprende tutto quanto
necessario per dare le opere ultimate in conformità a quanto previsto nel presente capitolato speciale d’appalto
e negli elaborati in esso richiamati.
L’importo delle categorie e la relativa aliquota percentuale riferita all’ammontare complessivo dell’intervento,
risultano dettagliati nel seguente prospetto:
QUADRO ECONOMICO DELLE CATEGORIE DI LAVORI
CATEGORIA DELLE LAVORAZIONI
IMPORTO
% SU
IMPORTO
TOTALE
LAVORI A MISURA
OPERE EDILI
A02 DEMOLIZIONI E RIMOZIONI
€
26.705,69
2,37%
A05 MURATURE
€
3.396,60
0,30%
A08 OPERE ACCESSORIE ALLE
€
22.978,36
2,04%
A09 COPERTURE-IMPERM.-ISOLAM. €
1.795,73
0,16%
MURATURE
A10 INTONACI E CORNICI
€
15.260,56
1,36%
A11 SOTTOFONDI E VESPAI
€
6.172,25
0,55%
A12 PAVIMENTI E RIVESTIMENTI
€
42.787,89
3,80%
A13 LAVORAZIONE DI PIETRE E
€
16.246,59
1,44%
A15 OPERE DA VETRAIO
€
4.195,04
0,37%
A17 OPERE DA FALEGNAME
€
111.754,62
9,94%
A19 OPERE DA LATTONIERE -
€
49.501,50
4,40%
MARMI
IDRAULICO
4
L’Impresa
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A20 OPERE DA DECORATORE
TOTALE OPERE EDILI A
MISURA
OS30 IMPIANTI ELETTRICI
TOTALE LAVORI A MISURA
€
8.855,87
€
309.650,70
€
6.238,20
€
(compreso oneri sicurezza intrinseci 1%)
PS ONERI SICUREZZA SPECIALI
TOTALE LAVORI A MISURA
0,79%
0,55%
315.888,90
(€
3.127,62)
€
16,970,53
1,51%
€
332.859,43
29,60%
% SU IMPORTO TOTALE
OPERE A CORPO
LAVORI A CORPO
OPERE EDILI
A01 SCAVI
€
14.305,20
1,8068418%
1,27%
A02 DEMOLIZIONI E RIMOZIONI
€
45.234,82
5,7134583%
4,02%
A04 CONGLOMERATI,CASSERERAT €
31.803,34
4,0169732%
2,83%
URE, OPERE IN C.A.
A05 MURATURE
€
3.124,90
0,3946956%
0,28%
A08 OPERE ACCESSORIE ALLE
€
38.179,44
4,8223170%
3,39%
€
90.886,20
11,4795309%
8,08%
€
45.319,59
5,7241653%
4,03%
A11 SOTTOFONDI E VESPAI
€
8.616,74
1,0883515%
0,77%
A13 LAVORAZIONE DI PIETRE E
€
3.732,23
0,4714054%
0,33%
A15 OPERE DA VETRAIO
€
21.870,74
2,7624198%
1,94%
A17 OPERE DA FALEGNAME
€
181.499,02
22,9245322%
16,14%
A18 OPERE DA FABBRO
€
64.884,04
8,1952854%
5,77%
A19 OPERE DA LATTONIERE -
€
21.785,58
2,7516635%
1,94%
IDRAULICO
A20 OPERE DA DECORATORE
€
88.920,89
11,2312992%
7,91%
A23 MARCIAPIEDI, BANCHINE,
€
46.940,94
5,9289526%
4,17%
€
6.315,54
0,7976947%
0,56%
€
365,00
0,0461019%
0,03%
€
1.948,35
0,2460896%
0,17%
TOTALE OPERE EDILI A CORPO €
715.732,56
3,4322946%
2,42%
MURATURE
A09 COPERTURE MANTI
IMPERMEABILI ISOL. ACUST.
A10 INTONACI E CORNICI
MARMI
PAVIMENTAZIONI DI CORTILI
A26 OPERE IDRAULICHEFOGNATURE, CANALI E SIMILI
A27 OPERE DA GIARDINIERE
A28 OPERE VARIE
OS30 IMPIANTI ELETTRICI
TOTALE LAVORI A CORPO
(compreso oneri sicurezza intrinseci 1%)
€
27.174,30
€
742.906,86
(€
€
7.355,51)
48.817,13
6,1659274%
4,34%
€
791.723,99
100,00%
70,40%
TOTALE OPERE A BASE D'APPALTO €
1.124.583,42
PS ONERI SICUREZZA SPECIALI
TOTALE LAVORI A CORPO
5
100%
L’Impresa
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ARTICOLO 3 – AFFIDAMENTO DELLE OPERE
I lavori sono affidati a corpo e a misura, secondo quanto stabilito nel presente Capitolato Speciale d’Appalto e nello
schema di contratto.
L’affidamento avverrà con le modalità stabilite nel documento che indice la gara di appalto, secondo le condizioni e
modalità tecniche contenute nel presente Capitolato Speciale, in quelli in esso richiamati e nel rispetto degli
elaborati progettuali.
I requisiti di partecipazione saranno quelli richiesti nel bando di gara.
Nessuna eccezione potrà essere in seguito sollevata dalla Ditta Appaltatrice per propria errata interpretazione del
progetto, del piano di sicurezza e di coordinamento, del Capitolato Speciale d'Appalto e per insufficiente presa di
conoscenza delle condizioni locali.
I concorrenti all'appalto potranno eseguire i sopralluoghi, rilievi, sondaggi, prove di carico ed ogni altro accertamento
riguardanti le condizioni delle opere in appalto a condizione che, ad accertamento avvenuto, vengano ripristinate le
condizioni d’origine dei luoghi e dei manufatti esistenti.
Tali sopralluoghi saranno autorizzati previa richiesta alla Vice Direzione Generale Servizi Tecnici - Settore Edilizia
Residenziale Pubblica e potranno essere effettuati con l'assistenza del personale dell'Ufficio stesso.
3.1 - CATEGORIA PREVALENTE E OPERE SCORPORABILI
Ai sensi del D. Lgs. dell'12/04/2006 n. 163 e del D.P.R. 25/1/2000 n. 34, l’iporto complessivo dei lavori pari ad Euro
1.124.583,42 rientra nella classifica III, la categoria prevalente è la Categoria OG1, per un importo di Euro
765.542,12.
Le parti dell'opera scorporabili, con il relativo importo, la cui esecuzione può essere assunta in proprio da imprese
mandanti, individuate prima della presentazione dell'offerta, sono le seguenti:
- CAT. OS 6 – Finiture di opere generali in materiali lignei, plastici, metallici e vetrosi
(opere da falegname) - Euro 293.253,64 Pari al 26,08 %
6
L’Impresa
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ARTICOLO 4 – DISPOSIZIONI PARTICOLARI
RIGUARDANTI L’APPALTO
4.1 ORDINE DA TENERSI NELL'ANDAMENTO DEI LAVORI.
L'Amministrazione si riserva il diritto di ordinare l'esecuzione di un determinato lavoro entro un prestabilito termine di
tempo o di disporre l'ordine di esecuzione dei lavori stessi nel modo che riterrà più conveniente, specialmente in
relazione alle esigenze dipendenti dall'esecuzione di opere particolari, dall'utenza eventualmente insediata, da
particolari esigenze derivanti da attività esterne comunque prioritarie rispetto alle attività di cantiere, alla consegna
di fornitura escluse dall'appalto, senza che la ditta appaltatrice possa rifiutarsi e farne oggetto di richiesta di speciali
compensi.
La Ditta appaltatrice ha l'obbligo di comunicare giornalmente al personale di assistenza della Direzione Lavori il
numero degli operai e delle giornate operaie impiegate nell'esecuzione del lavoro; dovrà altresì tenere a
disposizione della D.L. la relativa documentazione e consegnarne una copia su richiesta.
Relativamente alle attrezzature di cantiere, macchine, ecc. l’impresa dovrà comunicarne la presenza in cantiere
(ingresso e uscita) con adeguato preavviso.
4.2 DIREZIONE E SORVEGLIANZA DEL CANTIERE.
Durante lo svolgimento dei lavori dovrà essere sempre in cantiere un rappresentante della ditta incaricato di
ricevere gli ordini e le istruzioni della direzione lavori;
La sorveglianza del personale dell'Amministrazione non esonera la ditta dalle responsabilità circa l'esatto
adempimento degli ordini e la perfetta esecuzione delle opere a norma di contratto, nonchè la scrupolosa
osservanza delle regole dell'arte e l'ottima qualità del materiale impiegato, anche se eventuali deficienze fossero
passate inosservate al momento dell'esecuzione.
L'Amministrazione si riserva ogni più ampia facoltà di indagine e di sanzione ivi compresa la demolizione delle
opere mal eseguite a giudizio insindacabile della Direzione Lavori, in qualsiasi momento anche posteriore
all'esecuzione delle opere e fino al collaudo definitivo;
4.3 CONFERIMENTO DEI RIFIUTI ALLE DISCARICHE.
Per quanto riguarda il trattamento dei rifiuti solidi urbani e di quelli ad essi assimilabili provenienti dal cantiere
oggetto d'appalto, l’Impresa aggiudicataria dovrà provvedere a conferirli per lo smaltimento presso la discarica
AMIAT denominata di “Basse di Stura” (Via Germagnano n. 50) secondo le indicazioni e le disposizioni previste
dalla convenzione tra la Città e l’Amiat, oppure presso i centri di smaltimento delle ditte convenzionate o indirizzarle
a destinazioni allineate a disposti della Legge Regionale.
Tutti i rifiuti non rientranti nella categoria solidi urbani o assimilabili agli urbani dovranno invece essere conferiti nelle
apposite discariche specializzate.
L’impresa dovrà eseguire la raccolta differenziata dei materiali di risulta e conferire gli stessi in base alla tipologia.
Lo smaltimento di rifiuti misti dovrà essere preventivamente autorizzato dalla direzione lavori. Eventuali maggiori
oneri derivanti dall’inosservanza del presente articolo saranno a carico della ditta appaltatrice.
4.4 ONERI ESCLUSI DALL’APPALTO.
Sono esclusi dall’appalto gli oneri in appresso indicati:
−
−
−
Oneri smaltimento rifiuti (relativamente ai soli contributi richiesti dalle discariche autorizzate per lo
smaltimento di specifici rifiuti con le modalità di cui al precedente paragrafo e con esclusione dei rifiuti
contenenti amianto in quanto gli oneri per lo smaltimento degli stessi sono compresi nel relativo prezzo per la
rimozione).
Tassa occupazione suolo pubblico.
Contributi alle Aziende Erogatrici per l’allacciamento degli impianti dei fabbricati alle reti urbane dell’acqua,
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L’Impresa
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dell’energia elettrica, del gas e del telefono.
Sono invece a carico della Ditta Appaltatrice e comprese nel prezzo a corpo e/o a misura tutte le opere necessarie
per arrivare dal punto di consegna della fornitura alle varie utenze dei fabbricati.
In ogni caso gli allacciamenti alle aziende erogatrici dovranno essere eseguiti secondo quanto indicato negli
elaborati di progetto e comunque secondo quanto dovesse essere prescritto dall’azienda erogatrice nel corso dei
lavori.
Circa le opere escluse dall’appalto si precisa che la Ditta appaltatrice dovrà fornire l’assistenza, la mano d’opera, i
materiali, i mezzi d’opera necessari in aiuto alle aziende erogatrici ed alle ditte da esse incaricate per l’esecuzione
dei lavori, e dovrà permettere inoltre l’accesso al cantiere e l’uso dei ponti di servizio e di fabbrica, senza richiedere
alcun compenso speciale.
La Ditta appaltatrice non potrà muovere eccezioni o pretendere compensi per eventuali intralci o ritardi nel
proseguimento dei lavori aggiudicati, dipendenti dall’esecuzione delle opere eseguite dalle aziende erogatrici, salvo
il risarcimento di eventuali danni ai lavori da essa eseguiti e da rifondersi dalla Ditta o Azienda che ne fu causa,
nella misura ed entità stabilita dalla Direzione Lavori a suo insindacabile giudizio.
4.5 ULTERIORI ONERI A CARICO DELL’IMPRESA.
Oltre a quanto già previsto nello schema di contratto e oltre agli oneri ed obblighi relativi alle singole opere da
eseguirsi secondo le prescrizioni del presente Capitolato Speciale d’Appalto ed in quelli richiamati e secondo la
buona regola d’arte, sono a totale carico della Ditta Appaltatrice i seguenti oneri ed obblighi:
•
Nell’ambito dei lavori relativi alla rimozione e smaltimento dei materiali contenenti amianto (MCA)
l’appaltatore oltre a quanto previsto nel capitolo specifico avrà gli ulteriori seguenti oneri: a) l’attuazione dei
disposti previsti dal D. Lgs. N. 257 del 25/07/2006 che prevede tra l’altro la presentazione all’ASL di
competenza del piano di smaltimento almeno 30 giorni prima dell’inizio dei lavori; b) i costi per il
conferimento dei rifiuti presso le discariche autorizzate, che si intendono già compresi nel prezzo della
rimozione e quindi nel costo a corpo e/o a misura dell’opera;
•
Tutti gli oneri derivanti da sovrapposizioni di fasi di lavorazioni diversamente previste dal cronoprogramma
dei lavori qualora modificato dall’impresa per la propria organizzazione di cantiere.
La Ditta Appaltatrice non potrà rimuovere i propri ponteggi, mezzi d’opera, linee elettriche, condutture, prese
d’acqua, ecc. senza il preventivo consenso della Direzione Lavori, la quale potrà valersi dei medesimi per
l’esecuzione di opere affidate ad altre imprese.
Qualora per l’esecuzione di alcune opere la Ditta Appaltatrice dovesse ricostruire ponteggi, linee elettriche,
condutture d’acqua, ecc. già da essa demolite o rimosse senza la preventiva autorizzazione della Direzione Lavori,
nessun compenso gli sarà corrisposto per tale ricostruzione, sia che si tratti dell’esecuzione di opere alla stessa
affidate sia che si tratti dell’esecuzione delle opere od impianti affidati ad altre ditte.
La Direzione Lavori avrà la facoltà di ordinare, a suo insindacabile giudizio varianti alle modalità esecutive,
accelerazione o rallentamenti di singole opere, spostamenti temporanei di attività senza che la Ditta Appaltatrice
possa per questi motivi richiedere maggiori compensi o proroghe al termine contrattuale di ultimazione dei lavori.
La Ditta Appaltatrice non potrà comunque rifiutarsi all’esecuzione di eventuali lavori ordinati dalla Direzione Lavori in
locali interni e/o esterni attigui e/o limitrofi a quelli come sopra enunciati, alle stesse condizioni e prezzi del suo
contratto e senza nessun maggior compenso, ed entro i limiti previsti dalla legislazione vigente sui Lavori Pubblici.
Entro 15 (quindici) giorni dalla consegna dei lavori, la Ditta Appaltatrice è tenuta a concordare con la Direzione dei
Lavori le modalità per lo svolgimento dei lavori in modo da non pregiudicare le normali attività delle utenze insediate
nei fabbricati adiacenti e ai fini di non ostacolare il traffico veicolare su strada.
La Ditta appaltatrice, trattandosi di opere da eseguirsi presso fabbricati occupati, dovrà prestare la massima
attenzione a non arrecare danni a persone e/o cose; dovrà altresì provvedere, con proprio personale, al
coordinamento continuativo delle operazioni all’interno ed all’esterno delle unità abitative, anche tramite comunicati
con il calendario degli interventi previsti, in modo da consentire lo svolgimento il più possibile regolare delle
lavorazioni.
Gli oneri derivanti dalla suddetta attività di assistenza e coordinamento all’interno degli alloggi sono compresi nel
corrispettivo delle opere a corpo; per le opere pagate a misura verranno di conseguenza conpensati a misura.
L’Impresa
8
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La Ditta appaltatrice è tenuta all’allestimento dei ponteggi e/o di eventuali altri mezzi d’opera necessari
all’esecuzione dei lavori oggetto dell’appalto. La durata degli apprestamenti dovrà essere commisurata alle effettive
esigenze derivanti dalla esecuzione dei lavori. Nel prezzo del corrispettivo delle opere a corpo è compreso il costo
del noleggio dei ponteggi necessari per l’esecuzione delle relative opere.
L’Impresa deve, al fine di contenere le dispersioni delle polveri prodotte nel corso delle lavorazioni eseguite presso il
cantiere e durante il trasporto dei materiali di risulta alle discariche autorizzate:
- controllare che venga effettuata la bonifica dei pneumatici degli automezzi di trasporto in uscita dal
cantiere ( pulizia e rimozione di eventuali corpi estranei presenti tra le ruote gemellate );
- prescrivere l'utilizzo di veicoli, per la movimentazione degli inerti, con apposito sistema di copertura del
carico durante la fase di trasporto;
- effettuare periodicamente la bagnatura delle aree di cantiere non pavimentate e degli eventuali
stoccaggi di materiali inerti polverulenti, per evitare il sollevamento di polveri;
- utilizzare, per le aree di cantiere, sistemi di recinzione antipolvere di opportuna altezza, in grado di
limitare all'interno del cantiere le aree di sedimentazione delle polveri e di trattenere parzialmente la
quantità di particelle aerodisperse.
Ai sensi dell’art. 22 della Legge 13/09/1982 n. 646 e s.m.i., l’Impresa deve dichiarare, assumendosene ogni
responsabilità, che la custodia del cantiere, se viene effettuata, è affidata a persona provvista di qualifica di guardia
giurata. La dichiarazione deve essere consegnata entro e non oltre 10 gg. dall’inizio dei lavori; in difetto si
procederà a segnalare l’irregolarità alle Autorità Giudiziarie.
E’ fatto divieto di accensione di fuochi di qualunque genere, da parte di chiunque, su tutta l’area di cantiere;
l’Impresa dovrà vigilare ed impedire l’accensione di detti fuochi assumendosi l’esclusiva responsabilità del mancato
rispetto del suddetto divieto.
4.6 ACCETTAZIONE DEI MATERIALI – CAMPIONATURA – MODALITA’ DI
POSA.
I materiali da impiegare nei lavori oggetto dell'appalto, dovranno presentare caratteristiche conformi a quanto
stabilito dalle legge e dai regolamenti ufficiali vigenti in materia, e/o alle "norme" emanate dal Consiglio Nazionale
della ricerche; in ogni caso dovranno essere della migliore qualità esistente in commercio.
La Ditta appaltatrice comunicherà in tempo utile la provenienza dei materiali alla Direzione Lavori per consentire alla
stessa le valutazioni di competenza, la quale a suo insindacabile giudizio potrà escludere la provenienza che
ritenesse non di suo gradimento.
I materiali, prima della fornitura e posa, dovranno essere campionati (almeno tre marche diverse) e sottoposti, per
l'approvazione, alla Direzione Lavori. L’Impresa dovrà inoltre consegnare, insieme ai campioni, le schede tecniche
dei materiali e le certificazioni con le modalità riportate nel presente paragrafo.
Le schede tecniche dei materiali dovranno essere formalmente consegnate al D.L. e dovranno essere
accompagnate da una scheda di verifica (su modello proposto dal D.L) ove si possano evincere tutte le
caratteristiche richieste nelle schede di capitolato a dimostrazione dell’effettiva rispondenza qualitativa/quantitativa
dei materiali e dei loro componenti.
In casi del tutto eccezionali, qualora taluni dati posti a confronto si dovessero discostare da quelli richiesti in
capitolato, l’Impresa dovrà puntualmente giustificare l’equivalenza del dato non rispondente, pena la non
accettazione del materiale. Nel caso sia stato autorizzato per ragioni di necessità o convenienza da parte del
direttore dei lavori l'impiego di materiali o componenti aventi qualche carenza nelle dimensioni, nella consistenza o
nella qualità, ovvero sia stata autorizzata una lavorazione di minor pregio, viene applicata una adeguata riduzione
del prezzo in sede di contabilizzazione, sempre che l'opera sia accettabile senza pregiudizio e salve le
determinazioni definitive dell'organo di collaudo, ai sensi dell’art. 15 c. 6 del C.G..
In caso di mancata compilazione e consegna della scheda di verifica, o di incompleta compilazione come sopra
descritto, la scheda stessa sarà considerata come non consegnata ed il materiale non accettato.
Contestualmente alla presentazione delle schede tecniche per ogni prodotto l’Impresa dovrà allegare le schede di
sicurezza al fine di consentire le relative valutazioni riguardanti la sicurezza sull’uso dei prodotti da parte del C.S.E.
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Rimane comunque stabilito che la ditta Appaltatrice provvederà all'approvvigionamento dei materiali da località e/o
fornitori di sua convenienza, purché detti materiali corrispondano ai requisiti e alle caratteristiche richieste.
Qualora la Direzione lavori a suo insindacabile giudizio rifiuti il consenso per l'impiego di una qualsiasi quantità e
tipo di materiali già approvvigionato in cantiere dalla Ditta appaltatrice, questa dovrà provvedere immediatamente
all'allontanamento del materiali non accettato e provvedere alla sua sostituzione nel più breve tempo possibile e
senza avanzare pretese per compensi od indennizzi.
La Direzione lavori provvederà direttamente a spese della ditta appaltatrice alla rimozione ed allontanamento dal
cantiere dei materiali non accettati, qualora essa ditta non vi provveda in tempo utile.
La conservazione dei campioni accettati e controfirmati dalla D.L. e dalla Ditta Appaltatrice dovrà essere effettuata
negli uffici della D.L. presso il cantiere.
L'accettazione da parte della Direzione lavori dei materiali proposti non esonera la ditta Appaltatrice dalle
responsabilità che gli competono per il buon esito del lavoro.
I campioni approvati resteranno depositati in cantiere fino all'ultimazione dei lavori e saranno usati come termine di
confronto; la Direzione lavori rifiuterà qualsiasi quantità e tipo di materiale non conforme ai campioni approvati e
depositati.
Indipendentemente dalle prove preliminari, la D.L.. ha facoltà di esaminare la fornitura prima e dopo la consegna in
cantiere e valutarne la rispondenza della stessa alla campionatura depositata.
I materiali per l’esecuzione delle lavorazioni, accettati dalla D.L., dovranno essere depositati in cantiere con gli
accorgimenti necessari alla loro buona conservazione, devono essere conservati nei loro imballi fino al loro utilizzo
e gli imballi devono riportare almeno il nome del fornitore e le caratteristiche tecniche del prodotto come meglio
specificato nelle schede tecniche allegate.
La Ditta dovrà altresì provvedere a suo completo carico, in quanto compresi nei relativi prezzi di appalto,
all’esecuzione dei campioni di tutte le opere che saranno richiesti dalla Direzione dei Lavori, siano esse a corpo che
a misura, ottenerne l’approvazione preventiva e quindi attenersi scrupolosamente ad essi nell’esecuzione dei lavori.
Quelle opere e provviste che eventualmente se ne scostassero, a giudizio insindacabile della Direzione Lavori,
saranno rifiutate e dovranno essere rifatte o sostituite a totali spese della Ditta Appaltatrice.
La Direzione Lavori potrà altresì provvedere, a spese della Ditta, all’esecuzione dei campioni a cui la ditta stessa
non avesse provveduto come richiesto.
Qualora le prove sui materiali e sui manufatti, non diano valori prescritti, la Ditta dovrà adottare i necessari
accorgimenti, modificando le opere e sostituendo i materiali, previa approvazione della Direzione dei lavori, in modo
da raggiungere i valori degli standard previsti, senza che la ditta possa vantare ulteriori compensi.
E’ riservata alla Direzione lavori la facoltà di richiedere alla Ditta appaltatrice che vengano effettuate a totale carico
della stessa tutte quelle prove necessarie, da eseguirsi in laboratori ufficiali regolarmente autorizzati e/o nei
cantieri, ai fini della determinazione delle caratteristiche di qualità e di resistenza delle strutture e dei materiali posti
in opera.
Qualora i risultati delle successive prove non rispondessero ancora ai requisiti, l'Amministrazione si riserva di
adottare gli opportuni provvedimenti tecnici ed amministrativi a carico della ditta.
Il certificato di ultimazione dei lavori ed il conto finale verranno redatti solo quando l'Amministrazione avrà accertato
l'accettabilità del manufatto, tenuto anche conto delle difficoltà derivanti dall'occupazione dell'edificio da parte
dell'utenza che può ritardare l'esecuzione delle ulteriori prove.
Il tempo necessario per l'esecuzione degli eventuali nuovi lavori e per l'ottenimento dei relativi certificati sarà
computato nel periodo previsto in contratto per il compimento dei lavori.
I certificati delle prove di laboratorio ed il marchio di qualità di tutti i materiali da utilizzarsi nella esecuzione delle
opere descritte nel presente Capitolato Speciale dovranno essere consegnati alla Direzione Lavori insieme alla
campionatura degli stessi.
Si procederà alla contabilizzazione di materiali e apparecchiature che, per norma di legge, devono essere
accompagnati da specifici documenti di omologazione / certificazione sulla base dei seguenti criteri:
A – ove i materiali non necessitino di certificazione relativa alla loro posa, potranno essere contabilizzati in provvista
e posa solamente al momento della presentazione della relativa documentazione;
B - nei casi in cui la posa dei materiali di cui sopra necessiti di specifica certificazione dell’esecutore / installatore,
potranno essere contabilizzati in provvista e posa solamente al momento della presentazione della documentazione
relativa al materiale e della certificazione della corretta posa in opera da parte dell’esecutore / installatore;
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C - nei casi in cui la posa dei materiali di cui sopra necessiti, oltre alla specifica certificazione dell’esecutore /
installatore, anche della certificazione del professionista abilitato sulla corretta esecuzione, potranno essere
contabilizzati in provvista e posa solamente al momento della presentazione della documentazione relativa al
materiale e della certificazione della corretta posa in opera da parte dell’esecutore / installatore. La certificazione del
professionista abilitato dovrà essere acquisita comunque al termine dei lavori e sarà condizione necessaria per il
rilascio del certificato di ultimazione dei lavori.
D - gli impianti complessi, che sono costituiti da materiali ed apparecchiature in parte soggetti ad omologazione /
certificazione, ma che necessitano della certificazione finale complessiva, potranno essere contabilizzati in provvista
e posa in opera:
- per materiali ed apparecchiature non soggetti ad omologazione / certificazione, al momento della loro esecuzione;
- per materiali ed apparecchiature soggetti ad omologazione / certificazione, vale quanto riportato ai precedenti
punti A – B – C.
La mancata presentazione delle suddette documentazioni entro i tempi sopraccitati, costituisce grave
inadempimento ai sensi dell’art. 119 del Regolamento Generale n. 554/99, impregiudicata ogni ulteriore azione
di tutela da parte dell’Amministrazione.”
Ove l’Impresa dovesse rilevare la necessità di modificare le modalità di posa dei manufatti/prodotti previste in
progetto, l’Impresa stessa dovrà ottenere la preventiva approvazione del D.L., in seguito alla consegna formale di
certificazioni, calcoli statici, dimostrazioni, esecuzione di prove, ecc, atte a dimostrare l’eguale o superiore efficacia
della soluzione proposta; la comunicazione formale dovrà contenere formale assunzione di responsabilità rispetto
all’equivalenza costruttiva e di sicurezza rispetto all’uso e all’esercizio del prodotto/manufatto.
4.7 INSTALLAZIONE DEL CANTIERE
a.
Area di cantiere
b.
Forniture di energie al cantiere
A motivo dell’ubicazione dell’edificio oggetto dell’intervento di manutenzione, l’area di cantiere dovrà essere
collocata sull’area verde adiacente i babbricati.
Il cronoprogramma dei lavori e le disposizioni della D.L. all’Impresa esecutrice saranno oggetto delle opportune ed
eventuali verifiche e variazioni. Tutte le prescrizioni relative ai dettagli realizzativi sono esplicitate a seguito, oltre che
dal Piano di sicurezza in fase di progettazione e comunque saranno riverificate in fase di esecuzione.
La tavola di progetto - PS 02 – fornisce le indicazioni sulla predisposizione dell’area da delimitare ed attrezzare.
Prima di dare inizio ai lavori, le superfici interessate dall’impianto di cantiere dovranno essere recintate con
materiale tale da impedire l’accesso a persone non autorizzate ed evitare che possano determinarsi danni a terzi
(persone e cose) in conseguenza alle lavorazioni, alle movimentazioni dei materiali, all’installazione e smontaggio
delle strutture provvisorie.
Il cantiere dovrà essere mantenuto costantemente pulito e, durante le ore non lavorative, le attrezzature ed i
materiali dovranno essere ricoverati e custoditi. Detto luogo dovrà essere chiudibile con chiave e dovrà contenere
altresì uno spazio-ufficio dove verranno conservati la documentazione di cantiere, disegni e quant'altro si rendesse
necessario per il corretto controllo dei lavori.
Il deposito dei materiali e la dislocazione dei mezzi d’opera avverrà esclusivamente all’interno dell’area di cantiere
recintata appositamente. Non dovrà essere depositato materiale o altro sulla strada ma dovrà essere accatastato
solo all’interno dell’area individuata a questo scopo, e non contro la recinzione o dovunque possa presentare il
rischio di caduta e di eventuale dolo per la sua accessibilità. Anche per lo stoccaggio provvisorio del materiale
dovranno essere individuate superfici interne all’area di cantiere.
L’Appaltatore dovrà assicurare adeguata fornitura di energia elettrica al cantiere con impianti che dovranno essere
dotati di dichiarazione di conformità di cui alla legge 46/90. Tutto l’impianto elettrico dovrà essere realizzato a norme
CEI.
All’origine dell’impianto è previsto un quadro generale posizionato stabilmente contenente i dispositivi di comando,
di protezione e sezionamento. Detto quadro dovrà rispondere ai requisiti di legge ed in particolare: grado di
protezione idoneo all’ambiente in cui viene collocato e comunque non inferiore IP 44, resistenza agli urti meccanici
ed alla corrosione, struttura idonea a sopportare le temperature esterne ed il calore prodotto dalle apparecchiature
contenute.
Saranno disposti i necessari quadri di distribuzione principale e quadri di prese a spina con le caratteristiche di
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legge.
I cavi elettrici per posa fissa o mobile saranno posizionati in modo tale da non ostacolare le vie di transito o
intralciare la circolazione di uomini e mezzi. In cantiere sono ammesse esclusivamente prese conformi alle norme
CEI con grado di protezione minimo non inferiore a IP 44.
Ogni utilizzatore, macchina o utensile deve essere autonomamente equipaggiato con il proprio dispositivo di
arresto.
Per la fornitura di energia elettrica, l’Appaltatore deve rivolgersi all’Ente distributore indicando la potenza richiesta, la
data di inizio fornitura e la durata prevedibile della stessa, allegando i dati dell’atto amministrativo che autorizza ad
eseguire i lavori.
L’esecuzione dell’impianto elettrico di cantiere deve prevedere la distribuzione dell’energia ai vari livelli del
ponteggio e l’illuminazione generale delle aree di lavoro.
Tutti gli apparecchi di illuminazione, sia fissi che trasportabili, dovranno rispettare la normativa vigente per quanto
riguarda le prescrizioni di sicurezza.
Il cantiere deve essere dotato di regolare impianto di terra che sarà unico per l’intera area occupata dal cantiere.
Per le lavorazioni ove siano previsti lavaggi delle superfici o dei manufatti oggetto di questo appalto si dovrà
provvedere al relativo allacciamento idrico. Fatto salvo il rispetto delle specifiche norme vigenti in materia di
sicurezza, prevenzione incendi, antinquinamento, ecc. a cui possono essere soggetti materiali, sostanze,
macchinari, installazioni e quanto altro previsto nell’ambito del cantiere, si dovrà comunque sempre prendere
opportune misure di custodia per materiali e sostanze pericolose (esplosive, infiammabili, tossiche, nocive),
prevedere un’adeguata protezione dagli agenti atmosferici, evitare rischi di spandimento e inquinamento del terreno
circostante.
c.
Deposito materiali, protezioni
d.
Trasporti privati
e.
Recinzioni, segnaletica e cartelli di cantiere
Al termine di ogni operazione relativa al carico ed allo scarico del materiale, da effettuarsi sulle superfici individuate
precedentemente all’inizio dei lavori, dovranno prontamente essere immagazzinate, in modo che non costituiscano
intralcio ai percorsi pedonali e veicolari. Dovranno inoltre essere controllate le superfici esterne all’area di cantiere al
fine di garantire che alcuna maceria o altro possa intralciare o sporcare marciapiedi o strade.
Sarà cura dell’Appaltatore, in accordo con la D.L., evitare la possibilità di intralci al traffico veicolare privato e/o di
eventuali interruzioni parziali o temporanee ai percorsi viabili.
In ogni caso l’Impresa esecutrice sarà tenuta a recepire tutte le autorizzazioni necessarie all’effettuazione di
modifiche dei percorsi viabili urbani. Ogni necessità dovrà essere comunicata e successivamente autorizzata dai
competenti Enti e Settori, nonché segnalata al competente comando VV.UU.
Le aree di cantiere dovranno essere realizzate conformemente alle disposizioni contenute nel manuale dei cantieri
in uso alla Città di Torino.
Dovranno essere apposti - entro 10 giorni dalla consegna dei lavori - i necessari e prescritti cartelli indicatori, sia
relativi alle informazioni generali dell’intervento, sia quelli specifici in ottemperanza alla vigente normativa
urbanistico-edilizia, e sia quelli relativi alla sicurezza, il tutto secondo le indicazioni di formato e materiale che
verranno fornite dalla Direzione dei Lavori.
Tanto i cartelli di cantiere che di comunicazione, quanto il sistema di sostegno degli stessi, dovranno essere
eseguiti con materiali di adeguata resistenza.
L’Impresa non potrà tassativamente porre alcun cartellone o elemento pubblicitario di alcun tipo sui ponteggi,
recinzione, baracche, ecc.
Nel caso in cui le opere provvisionali utili alla realizzazione dei lavori relativi al paramento murario delle facciate
ingombrino o proteggano parte della superficie di vendita dei punti commerciali e loro insegne, si dovrà prevedere la
possibilità di trasferire le relative insegne provvisorie, che saranno fornite dai commercianti stessi, sulla superficie
esterna dei ponteggi e/o delle recinzioni.
f.
Enti, Aziende
L’Appaltatore dovrà contattare direttamente gli Enti erogatori di energia elettrica, l’Azienda telefonica e quegli altri
Enti o Aziende proprietari di cavi, tesate o altro materiale di competenza, che interessano la porzione di cantiere
oggetto dell’appalto.
Nel caso in cui i cavi, le tesate, ecc. non siano rimossi o disattivati dagli Enti/Aziende competenti, sarà carico e cura
dell’Appaltatore garantire la loro protezione con materiale idoneo.
Secondo le indicazioni del presente capitolato e conseguentemente ai contatti presi con gli Enti/Aziende interessati,
deve intendersi a carico dell’Appaltatore l’eventuale estirpazione delle linee elettriche e telefoniche in disuso che
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verranno indicate e dei loro ancoraggi alla struttura, così come l’eventuale intubazione di quelle in uso, ed ogni
opera di ripristino murario necessaria all’esecuzione delle stesse.
g.
Smantellamento del Cantiere
Risulta a carico dell’Appaltatore l’obbligo e l’onere del completo sgombero del cantiere entro giorni 10 dalla data del
certificato di ultimazione dei lavori, comprendendo la rimozione di tutte le opere provvisionali, degli impianti, dei
mezzi d’opera e dei materiali residui.
Successivamente allo sgombero del cantiere dovrà essere operata la pulizia fine dell’area interessata dalla
superficie di cantiere, dal deposito dei materiali e posti fissi di lavoro, e dei percorsi veicolari o pedonali utilizzati per
l’esecuzione delle opere.
Ogni altra specifica sui mezzi provvisionali e la relativa normativa, è indicata nel Piano di Sicurezza e sarà altresì
costantemente da confrontare il cronoprogramma dei lavori.
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ARTICOLO 5 – FORMA E PRINCIPALI DIMENSIONI DELLE
OPERE - DESCRIZIONE SOMMARIA DEI LAVORI
La forma e le principali dimensioni delle opere che sono oggetto dell’appalto, risultano dagli elementi descrittivi del
presente Capitolato Speciale e del Capitolato Speciale delle opere elettriche, dal progetto e dagli elaborati grafici
allegati e dai dettagli che la Direzione dei Lavori trasmetterà alla Ditta Appaltatrice durante il corso dei lavori, e
comprendono tutto quanto occorre per dare i lavori previsti completamente ultimati a perfetta regola d’arte.
La Ditta Appaltatrice dovrà provvedere al controllo delle misure riportate sui disegni progettuali e al relativo
aggiornamento prima di dare inizio all’esecuzione delle lavorazioni e alle ordinazioni dei materiali e dei prodotti.
Altresì dovrà verificare eventuali interferenze (fori, tracce, passaggi di tubazioni, ecc.) e quindi procedere ad una
rapida soluzione con l’assistenza ed il contributo della Direzione Lavori.
La Ditta Appaltatrice dovrà compiere tutte le opere necessarie anche se non specificatamente indicate nella
descrizione, per dare i lavori stessi ultimati in ogni singola parte, impiegando materiali nuovi della migliore qualità e
delle dimensioni idonee.
DESCRIZIONE SOMMARIA DEI LAVORI
INVOLUCRO FABBRICATI
Coperture
Le attuali coperture saranno completamente demolite, con rimozione della grossa e piccola orditura. E’ prevista la
realizzazione di nuove coperture con nuova struttura in legno e tegole marsigliesi; il fissaggio delle tegole dovrà
essere garantito da idoneo gancio metallico.
Prima di posare il manto di tegole l’impresa dovrà provvedere a posare direttamente sulla listellatura pannelli
sottotegola monostrato isolanti con funzione di sotto copertura impermeabile all’acqua.
Il compenso a corpo delle nuove coperture è da intendersi comprensivo della fornitura e posa dell’orditura, delle
tegole, dei ganci fermategola in acciaio, dei pannelli sotottegola e di tutto il necessario per dare l’opera finita a
regola d’arte.
Coibentazioni
I solai dei sottotetti dovranno essere completamente ripuliti, tutti i materiali di risulta presenti dovranno essere
rimossi e dovranno essere smaltiti presso discariche autorizzate; sono compresi nel prezzo a corpo gli oneri relativi
al trasporto dei materiali alle discariche.
Per ogni edificio si dovranno realizzare nuovi isolamenti dei sottotetti mediante la posa di materassini in polistirene
espanso sinterizzato protetti da una cappa in cls con annegata rete elettrosaldata in acciaio.
Facciate esterne
Le facciate esterne (muratura, androni carrai, cornicioni e frontalini) dovranno essere ripulite a mezzo di raschiatura
e spazzolatura delle vecchie tinte, spicconatura di tutte le parti di intonaco ammalorate e/o in fase di distacco con
successivo ripristino degli intonaci precedentemente demoliti, anche mediante l’uso di malte premiscelate antiritiro.
Il ripristino degli intonaci comprende la risagomatura in originale delle superfici trattate.
Tutte le superfici esterne dei fabbricati dovranno essere successivamente decorate, previa applicazione di idoneo
primer, con due passate di idropittura per esterni a base di silicati di potassio.
Serramenti esterni - Persiane e scuri in legno
Tutti i serramenti esterni, finestre e porte-balcone saranno rimossi e sostituiti con nuovi serramenti realizzati in legno
Larice d’America con finitura verniciatura trasparente e colorazione a scelta della D.L.
La forma e il senso di chiusura dovranno essere quelli previsti negli elaborati di progetto. L’appaltatore non potrà
chiedere maggiori compensi per la realizzazione di serramenti aventi forme particolari in quanto eventuali maggiori
oneri si intendono già compresi nell’importo a corpo.
Per le porte balcone a due ante si dovrà prevedere un battente apribile con bilancino e serrature incassate a due
giri ed un battente, apribile in caso di necessità, normalmente chiuso con ferroglietti incassati od esterni.
Per le finestre a due ante apribili, la chiusura sarà realizzata con cremonesi con aste incassate mentre le finestre ad
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un anta (bagni) dovranno essere previste con apertura a bilico.
Le persiane e gli scuretti interni saranno rimossi e sostituiti con nuove persiane o scuri in legno Larice d’America
con finitura verniciatura trasparente e colorazione a scelta della D.L.
Per la nuova disposizione di persiane e scuri l’impresa dovrà far riferimento a quanto indicato negli elaborati di
progetto.
Balconi
Per i balconi, sia lato strada che interno cortile è prevista la sostituzione degli attuali parapetti, obsoleti e di altezza
non adeguata.
E’ prevista inoltre la realizzazione di una nuova pavimentazione in gres, previa rimozione dell’esistente dove
necessario.
Portoncini di ingresso ai vani scala
Le porte vetrate di ingresso agli edifici saranno rimosse e sostituite con manufatti in legno di noce d’Africa completi
di serratura elettrica azionabile a distanza più sblocco meccanico.
Le soglie dei portoncini di ingresso ai fabbricati verranno rimosse e sostituite con lastre in pietra di luserna dello
spessore di cm. 5
Portoni carrai
I portoni carrai in legno saranno completamente restaurati con il ripristino delle funzionalità e saranno completi di
serratura elettrica azionabile a distanza più sblocco meccanico
PARTI COMUNI ED INTERNI
Porte cantine
Le porte di accesso alle cantine al piano terra saranno revisionate con ripristino completo della funzionalità, ripulite
e protette con una passata di primer di fondo e due passate di smalto con colore a scelta della D.L.
Finestre cantine
Le finestre delle cantine e le relative inferriate protettive su strada e su cortile interno saranno ripulite mediante
spazzolatura delle parti incoerenti, riparazione delle parti mancanti, e verniciatura con applicazione di una passata
di antiruggine e due passate di vernice per esterni.
Le grate a protezione delle finestre saranno revisionate e riparate anche con l’inserimento e saldatura delle parti
mancanti.
Vani Scala
Le pareti delle scale dovranno essere ripulite a mezzo di raschiatura e spazzolatura delle vecchie tinte,
spicconatura di tutte le parti di intonaco ammalorate e/o in fase di distacco con successivo ripristino degli intonaci
precedentemente demoliti.
Il ripristino degli intonaci comprende la risagomatura in originale delle superfici trattate con particolare riferimento
alle velette laterali dei rampanti.
I soffitti saranno successivamente trattati con una passata di fissativo e due successive passate di idropittura
traspirante.
Sulle pareti è prevista una finitura ad intonaco colorato (intonachino decorativo).
Ringhiera Scale
La ringhiera delle scale, di altezza insufficiente, sarà adeguata alle norme vigenti mediante rialzo del mancorrente;
saranno inoltre ripristinate le parti di ringhiera mancanti e/o deteriorate.
INTERNO ALLOGGI
All’interno delle unità abitative è prevista la sostituzione, dove risulti necessario e/o dove non ancora eseguita, delle
porte interne e dei portoncini di ingresso.
E’ prevista inoltre la realizzazione di bocchette di aerazione dei vani cucine; le aperture dovranno avere dimensioni
minime cmq 200.
A seguito delle opere relative alla sostituzione dei serramenti esterni, dove si verificasse la necessità di dover
demolire parti di rivestimenti murari, di pavimenti e di davanzali interni, questi dovranno essere ripristinati,
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utilizzando materiale similare al preesistente.
Gli impianti idrico sanitari, qualora risultasse necessario, saranno riparati o sostituiti completamente secondo le
indicazioni impartite dalla D.L. nel corso dei lavori.
OPERE ESTERNE
Cortile - Marciapiedi - Sistemazioni Esterne
L’area del cortile interno verrà completamente ripristinata realizzamdo una nuova pavimentazione in masselli
autobloccanti in cls e lastricato perimetrale in pietra di Luserna.
Il muro di divisione tra i diversi piani del cortile verrà demolito e la sistemazione dell’area sarà ridisegnata.
L’Appaltatore dovrà prestare la massima cautela nell’esecuzione dei lavori, rimanendo a suo carico il ripristino di
eventuali danni che venissero causati su aree non soggette agli interventi previsti nel presente Capitolato Speciale.
Il marciapiede esterno verrà ripristinato a seguito della realizzazione della nuova rete di smaltimento acque bianche.
Per tutte le aree interessate dal cantiere e dai lavori per la realizzazione dei nuovi impianti sono previste opere
necessarie per il completo ripristino delle pavimentazioni e dei manti erbosi che risultassero danneggiati.
Smaltimento acque meteoriche
L’attuale sistema di raccolta delle acque meteoriche ( grondaie, pluviali, ecc..) sarà completamente sostituita.
I faldali, le converse, le grondaie dovranno essere eseguiti con lamiera di rame dello spessore di mm. 6/10.
Sarà altresì completamente sostituita l’esistente rete di tubi e pozzetti interni. La nuova rete sarà realizzata lungo il
marciapiede di via Moncrivello ed all’interno dei cortili e verrà collegata alla rete fognaria che attraversa l’area verde
adiacente i fabbricati.
OPERE VARIE
Rimozione antenne
Durante l’esecuzione delle lavorazioni sulle coperture, ove occorra, si dovranno rimuovere le antenne esistenti con i
relativi cavi di collegamento ed eventuali altri elementi aggettanti che possano recare intralcio all’esecuzione delle
lavorazioni successive.
I casellari postali esistenti saranno sostituiti.
Bonifica e confinamento amianto
Nell’ambito dell’intervento è prevista la bonifica di alcuni manufatti in cemento amianto dismessi e depositati nei
sottotetti dei fabbricati. I suddetti materiali saranno conferiti presso le discariche autorizzate.
Per i materiali conteneti amianto ancora in uso è previsto invece il confinamento previo trattamento incapsulante dei
manufatti.
IMPIANTI
Nell’ambito dell’intervento è prevista la realizzazione di nuovo impianto centralizzato TV, il rifacimento completo
dell’impianto citofonico, il rifacimento dell’impianto elettrico delle parti comuni (androni, cortile, cantine, vani scala e
sottotetti) ed il ripristino parziale e/o totale degli impianti idrico sanitari all’interno dei bagni.
NOLI E MEZZI PROVVISIONALI
NOLI
E’ previsto il montaggio di ponteggio tubolare su tutte le facciate esterne dell’edificio, fronte Via Moncrivello, fronti
cortili interni e testate laterali.
MEZZI PROVVISIONALI
Oltre al nolo dei ponteggi l’impresa dovrà provvedere a tutti i mezzi necessari alla realizzazione dei lavori oggetto
dell’appalto.
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Elenco delle lavorazioni previste suddivise per categorie d’opera
5.1 – OPERE MURARIE ED AFFINI
A01 – SCAVI
Sono previsti i seguenti scavi:
LAVORI A CORPO
-
scavo di splateamento, con profondità fino a cm. 50,
pavimentazione del cortile interno e degli androni carrai;
necessario per la realizzazione della nuova
-
scavo a sezione obbligata, per l’incassamento della nuova rete di smaltimento delle acque bianche su
marciapiede di via Moncrivello, nel cortile interno ai fabbricati e nel cortile lato Asl con ingresso da via
Ghedini, come indicato nelle tavole di progetto.
SCHEDE TECNICHE:
SCH. A01.001 – SCAVI IN GENERE
SCH. A01.002 – SCAVO A SEZIONE OBBLIGATA A PARETI VERTICALI
SCH. A01.003 – RIEMPIMENTO SCAVI
A02 – DEMOLIZIONI E RIMOZIONI
Sono previste le seguenti opere di demolizione e/o rimozione:
LAVORI A CORPO
-
rimozione completa del manto di copertura in tegole marsigliesi dei due fabbricati;
-
rimozione della faldaleria e dei pluviali esistenti;
-
rimozione di ganci, staffe metalliche, pensiline parapioggia, presenti sulle facciate esterne degli edifici;
-
demolizione e rimozione completa della grande e piccola orditura dei tetti esistenti;
-
rimozione e trasporto in discarica dei materiali e delle macerie depositati nei sottotetti;
-
rimozione e smaltimento in discarica delle tubazioni impiantistiche ancora presenti nei sottotetti;
-
spicconatura degli intonaci ammalorati delle facciate esterne lato strada e cortili interni, delle pareti e del
soffitto degli androni carrai, delle pareti dei vani scala con particolare riguardo alle zone interessate dalle
infiltrazioni derivanti da rotture della rete di carico e scarico dei servizi sanitari;
-
spicconatura frontalini ed intradosso balconi;
-
spicconatura frontalini ed intradosso cornicioni (marcapiano e tetto);
-
taglio a sezione obbligata della muratura su via Moncrivello per consentire l’incassamento dei tubi pluviali
per una altezza media di m. 3,40;
-
rimozione di tratto di cancellata metallica e demolizione della relativa muratura in mattoni di sostegno per
consentire il passaggio dal cortile interno all’area verde adiacente durante il corso dei lavori e per realizzare
l’allacciamento alla rete fognaria esistente;
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-
rimozione del cancello pedonale di accesso all’area verde dal marciapiede di via Moncrivello e di tratto della
muratura adiacente per consentire il passaggio dei mezzi di carico e scarico durante il corso dei lavori e per
realizzare le opere di allacciamento alla rete fognaria esistente;
-
rimozione delle reti metalliche in disuso presenti sulle finestre cantine;
-
rimozione e riposizionamento cancello di accesso scala ex centrale termica cortile interno;
-
smuratura e rimozione di tutte le ringhiere dei balconi da realizzarsi sia sul lato strada sui nei cortili interni;
-
rimozione di tutti i serramenti esterni in legno, dei relativi vetri e di tutte le persiane presenti sul lato strada e
nei cortili interni;
-
rimozione e trasporto in discarica dei caloriferi non più in uso presenti negli androni dei vani scala;
-
demolizione e rimozione pavimentazione cortile interno eandroni carrai;
-
rimozione dei pozzetti di ispezione e dei tubi per lo smaltimento acque bianche presenti nel cortile interno e
nel cortile lato ASL;
-
demolizione pilastri e muro di divisione esistente all’interno del cortile, demolizione della scala in di
collegamento tra i diversi piani del cortile interno; in particolare il muro dovrà essere demolito almeno fino al
raggiungimento della quota ottenuta a seguito dello scavo di splateamento;
LAVORI A MISURA
-
rimozione e smaltimento di parti e frammenti di tubazioni in cemento amianto dismessi depositati nel solaio
del sottotetto della manica interna, via Moncrivello interni A-B, che risultino ancora presenti all’inizio dei
lavori;
-
demolizione di pavimenti, relativi sottofondi e rivestimenti interni da eseguirsi nei bagni dove necessiti
eseguire interventi di manutenzione dell’impianto idricosanitario;
-
demolizione pavimenti balconi esterni dove si renda necessaria la sostituzione dell’esistente;
-
demolizione sottofondi e pavimenti pianerottoli vani scale dove si renda necessaria la sostituzione
dell’esistente;
-
rimozione sanitari dove si renda necessaria la sostituzione all’interno delle unità abitative;
-
demolizione muri dei cavedi e di confinamento vasche da eseguirsi nei bagni delle unità immobiliari dove si
renda necessario eseguire interventi di manutenzione dell’impianto idricosanitario;
-
rimozione delle porte interne e dei portoncini d’ingresso degli alloggi dove si renda necessaria la
sostituzione;
SCHEDE TECNICHE:
SCH. A02.001 – DEMOLIZIONE DI PAVIMENTI E RIVESTIMENTI
SCH. A02.002 – DEMOLIZIONE DI MURATURE
SCH. A02.003 – SPICCONATURA DI INTONACO
SCH. A02.004 – DEMOLIZIONE COMPLETA DI TETTO IN LEGNO E DELLA COPERTURA IN TEGOLE
MARSIGLIESI
SCH. A02.005 – TAGLIO A SEZIONE OBBLIGATA DI MURATURE
SCH. A02.006 – DEMOLIZIONE E RIMOZIONEPAVIMENTAZIONE CORTILE E ANDRONI CARRAI
SCH. A02.007 – RIMOZIONE PARTI DI RETE FOGNARIA A SEGUITO DI SCAVO
SCH. A02.008 – RIMOZIONE DI SERRAMENTI ESTERNI PORTE INTERNE E PORTONCINI DI INGRESSO
SCH. A02.009 – RIMOZIONE DI MANUFATTI CONTENENTI AMIANTO
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A04 – CONGLOMERATI CASSERATURE E OPERE IN C.A.
Sono previste le seguenti opere in c.a. e conglomerati:
LAVORI A CORPO
-
realizzazione di cordolo perimetrale in c.a. sezione cm. 30x25 sul solaio di sottotetto per consentire
l’appoggio della nuova orditura in legno;
-
realizzazione muro curvilineo in c.a. e relativa fondazione da realizzarsi nel cortile interno a divisione dei
civici 3 e 5, come indicato negli elaborati di progetto;
-
realizzazione nuove rampe scale in c.a. di collegamento tra i cortili dei civici 3 e 5, come indicato negli
elaborati di progetto;
-
realizzazione fondazione dello spessore cm. 15 armata con rete elettrosaldata diametro mm. 6 maglia cm.
15x15 da realizzarsi come sottofondo della nuova pavimentazione del cortile interno, come indicato negli
elaborati di progetto;
-
realizzazione strato di fondazione a ripristino degli scavi eseguiti nel cortile ASL per consentire la posa delle
tubazioni rete acque bianche;
-
massetto in cls alleggerito con argilla espansa dello spessore di cm. 5 armata con rete elettrosaldata
diametro mm. 5 maglia cm. 20x20, a protezione isolamento solaio sottotetto.
SCHEDE TECNICHE:
SCH. A04.001 – CONGLOMERATO CEMENTIZIO ARMATO PER STRUTTURE DI FONDAZIONE STRUTTURE VERTICALI E IN ELEVAZIONE.
SCH. A04.002 – MASSETTO DI FONDAZIONE IN CLS SPESSORE CM. 15
SCH. A04.003 – MASSETTO IN CLS ALLEGGERITO CON ARGILLA ESPANSA SPESSORE CM. 5
A05 – MURATURE
Sono previste le seguenti murature:
LAVORI A CORPO
-
Muratura faccia-vista a rivestimento nuovo muro curvilineo in c.a. da realizzarsi nell’area cortile interno;
-
Rifacimento parte della muratura di confine tra cortile interno ed area verde precedentemente demolita, in
mattoni pieni;
-
Rifacimento parte della muratura di confine tra area verde e marciapiede precedentemente demolita, in
mattoni pieni;
-
Rifacimento muratura di confinamento tubi pluviali su via Moncrivello, in mattoni pieni;
LAVORI A MISURA
-
ripristino muratura all’interno dei bagni qualora demoliti per interventi sugli impianti idrosanitari;
-
muratura di confinamento canne fumarie in cemento amianto presenti nel sottotetto previo trattamento
incapsulante dei manufatti;
SCHEDE TECNICHE:
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SCH. A05.001 – MURATURA IN MATTONI PIENI LAVORATA A FACCIA VISTA
SCH. A05.002 – RIPRISTINO DI MURATURE INTERNE IN MATTONI FORATI POSATI DI QUARTO
PRECEDENTEMENTE DEMOLITE
SCH. A05.003 – RIPRISTINO DI MURATURE ESTERNE IN MATTONI PIENI O SEMIPIENI POSATI DI
QUARTO PRECEDENTEMENTE DEMOLITE
SCH. A05.004 – MURATURA DI CONFINAMENTO TUBAZIONI IN CEMENTO AMIANTO.
A08 – OPERE ACCESSORIE ALLE MURATURE
Sono previste le seguenti opere accessorie alle murature:
LAVORI A CORPO
-
Ripristini murari e riquadratura vani a seguito della rimozione dei serramenti esterni, comprendente la
profilatura degli spigoli, il rifacimento delle mazzette, le riprese di intonaco e l’eventuale rifinitura dei
rivestimenti adiacenti;
Realizzazione di bocchette di areazione locali cucine per la messa a norma dell’impianto gas.
LAVORI A MISURA
-
Realizzazione di tracce per incassamento tubi nei bagni dove necessita intervento sull’impianto idraulico ed
elettrico e per l’incassamento delle tubazioni degli impianti elettrici e citofonici nei vani scala e parti comuni;
Ripristini murari e riquadratura vani a seguito della rimozione di porte interne e portoncini di ingresso
alloggi;
SCHEDE TECNICHE:
SCH. A08.001 – RIPRISTINI MURARI E RIQUADRATURA VANI DEMOLITI PER LA RIMOZIONE DI
SERRAMENTI ESTERNI
SCH. A08.002 – FORMAZIONE DI BOCCHETTE DI AREAZIONE
SCH. A08.003 – FORMAZIONE DI STRACCE IN MURATURE PER INCASSAMENTO TUBI
SCH. A08.004 – RIPRISTINI MURARI E RIQUADRATURA VANI DEMOLITI PER LA RIMOZIONE DI PORTE
INTERNE E PORTONCINI DI INGRESSO
A09 - COPERTURE, MANTI IMPERMEABILIZZANTI, ISOLAMENTI TERMOACUSTICI.
Sono previste le seguenti opere di coperture, isolamenti ed impermeabilizzazioni :
LAVORI A CORPO
-
realizzazione delle nuove coperture in tegole marsigliesi complete di piccola e grossa orditura,
comprendente la fornitura e posa di pannelli sottotegola per migliorare l’isolamento del sottotetto, di tegole
sagomate a fermaneve, di ganci fermategole, di rete antivolatile, il tutto come indicato negli elaborati di
progetto;
-
isolamento termoacustico del solaio di sottotetto mediante posa di materassini in polistirene espanso
sinterizzato dello spessore di cm. 6;
-
impermeabilizzazione del muro curvilineo controterra, da realizzarsi nel cortile interno, mediante guaina
bituminosa elastoplastomerica, previa applicazione di strato di imprimitura mediante primer bituminoso;
-
protezione impermeabilizzazione muri controterra, realizzata con guaina bituminosa, mediante pannelli in
polistirolo espanso di spessore mm. 30;
-
impermeabilizzazione muri di testata su area verde da realizzarsi in corrispondenza degli scavi per
realizzare i cassonetti dei nuovi marciapiedi, mediante guaina bituminosa elastoplastomerica, previa
applicazione di strato di imprimitura mediante primer bituminoso;
LAVORI A MISURA
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-
Impermeabilizzazione balconi mediante stesa a pennello di due passate di malta cementizia bicomponente.
SCHEDE TECNICHE:
SCH. A09.001 – COPERTURA A TEGOLE PIANE SU ORDITURA IN LEGNO
SCH. A09.002– IMPERMEABILIZZAZIONE MEDIANTE GUAINA BITUMINOSA ELASTOPLASTOMERICA
ARMATA
SCH. A09.003 – IMPERMEABILIZZAZIONE MEDIANTE STESA DI MALTA CEMENTIZIA BICOMPONENTE
SCH. A09.004 – ISOLAMENTO TERMICO DI SUPERFICI ORIZZONTALI MEDIANTE LASTRE DI
POLISTIRENE ESPANSO SINTERIZZATO SP. MM. 60
SCH. A09.005 – PROTEZIONE IMPERMEABILIZZAZIONE MURI CONTROTERRA MEDIANTE PANNELLI IN
POLISTIROLO ESPANSO SP. MM. 30.
A10 - INTONACI E CORNICI
Sono previsti i seguenti intonaci e rinzaffi:
LAVORI A CORPO
-
rinzaffo per esterni con malta di cemento da realizzarsi in corrispondenza di tutte le superfici esterne
precedentemente spicconate: del paramento esterno muratura perimetrale con il ripristino e riproduzione
delle cornici, lesene e bugnature originarie, degli androni carrai, delle pareti e soffitti dei vani scale, della
muratura di confine con l’area verde adiacente, sia nel cortile interno e sia su lato strada, il tutto come come
indicato negli elaborati di progetto;
-
intonaco per esterni con malta di cemento, da realizzarsi in corrispondenza di tutte le superfici
precedentemente rinzaffate, facciate esterne ed interne, intradossi e frontalini balconi e cornicioni, come
indicato negli elaborati di progetto;
-
risanamento e consolidamento frontalini balconi e cornicioni in c.a. da realizzarsi su tutte le superfici
particolarmente degradate dei balconi, del cornicione marcapiano e del cornicione di gronda di entrambi gli
edifici;
-
sagomatura (tiratura) dei cornicioni da realizzarsi sulle parti di superfici particolarmente degradate dei
cornicioni marcapiano e di gronda mediante l’applicazione di malta di cemento ;
-
ripristino e risagomatura delle velette laterali dei rampanti scale da realizzarsi su tutte le superfici da
spicconare a seguito del particolare stato di degrado mediante l’uso di malta di calce idraulica macinata;
-
applicazione di rivestimento colorato per la protezione e decorazione di superfici murarie interne ed esterne,
da realizzarsi sulle pareti laterali dei vani scala dei due fabbricati.
LAVORI A MISURA
-
rinzaffo per interni con malta di calce idraulica macinata da realizzarsi in corrispondenza delle superfici dei
bagni precedentemente spicconate ove necessario;
-
Intonaco per interni con malta di calce idraulica, da realizzarsi in corrispondenza delle superfici dei bagni
precedentemente spicconate ove necessario;
SCHEDE TECNICHE:
SCH. A10.001 - RINZAFFO PER INTERNI IN MALTA DI CALCE IDRAULICA MACINATA
SCH. A10.002 – INTONACO PER INTERNI IN MALTA DI GRASSELLO DOLCE
SCH. A10.003 - RINZAFFO PER ESTERNI IN MALTA DI CALCE IDRAULICA E CEMENTO
SCH. A10.004 - INTONACO PER ESTERNI IN MALTA DI CEMENTO
SCH. A10.005 - RISANAMENTO E CONSOLIDAMENTO FRONTALINI ED INTRADOSSI BALCONI E
CORNICIONI
SCH. A10.006 – RISAGOMATURA DI CORNICIONI E VELETTE RAMPE SCALE
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A11 - SOTTOFONDI E VESPAI
Sono previsti i seguenti sottofondi:
LAVORI A CORPO
-
sottofondo in ghiaia naturale e sabbia (misto granulare) di spessore cm. 20, da realizzarsi in
corrispondenza della nuova pavimentazione cortile interno tra i due fabbricati, per il ripristino della
pavimentazione bituminosa nel cortile ASL con ingresso da via Ghedini e per la realizzazione dei nuovi
marciapiedi su area verde, come indicato negli elaborati di progetto;
LAVORI A MISURA
-
sottofondo in cls di spessore cm. 10, da realizzarsi in corrispondenza della nuova pavimentazione dei bagni
e dei vani scala dove si renda necessaria la demolizione degli esistenti;
SCHEDE TECNICHE:
SCH. A11.001 - SOTTOFONDO IN GHIAIA NATURALE E SABBIA
SCH. A11.002 - SOTTOFONDO IN CLS SP. CM. 10
A12 - PAVIMENTI E RIVESTIMENTI
Sono previsti i seguenti pavimenti e rivestimenti:
LAVORI A MISURA
-
rivestimento interno in piastrelle di ceramica smaltata 20x20 cm., da realizzarsi nei bagni delle unità
abitative, dove si renda necessario il rifacimento dell’impianto idrico-sanitario;
Altezza rivestimento bagni = cm. 180
-
pavimenti interni in piastrelle di gres fine porcellanato di cm. 20x20 o 30x30 da realizzarsi nei bagni delle
unità abitative, dove si renda necessario il rifacimento dell’impianto idrico-sanitario;
-
pavimenti interni in piastrelle di gres fine porcellanato di cm. 20x20 o 30x30 da realizzarsi in corrispondenza
degli androni e pianerottoli vani scala, dove necessiti il rifacimento della pavimentazione esistente;
-
pavimenti esterni in piastrelle di gres fine porcellanato di cm. 10x20 da realizzarsi in corrispondenza dei
balconi ove necessiti il rifacimento della pavimentazione esitente a seguito della rimozione delle ringhiere o
sui balcono non pavimentati;
-
zoccolino battiscopa in gres fine porcellanato da realizzarsi in corrispondenza dei balconi ove necessiti il
rifacimento della pavimentazione esitente a seguito della rimozione delle ringhiere o sui balconi non
pavimentati;
SCHEDE TECNICHE:
SCH. A12.001 - ZOCCOLINO BATTISCOPA IN GRES CERAMICO FINE PORCELLANATO
SCH. A12.002 - PAVIMENTI PER INTERNI ED ESTERNI IN PIASTRELLE DI GRES CERAMICO FINE
PORCELLANATO
SCH. A12.003 - RIVESTIMENTO INTERNO IN PIASTRELLE DI GRES CERAMICO SMALTATO.
A13 - LAVORAZIONI DI MARMI E PIETRE IN OPERA - OPERE IN MARMO
E PIETRA
Sono previste le seguenti opere in pietra:
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LAVORI A CORPO
-
copertine, in lastre di pietra di Luserna fiammata o spazzolata, di spessore cm. 5, da realizzarsi a copertura
e protezione dei pilastri e della muratura di confine tra marciapiede ed area verde lato via Moncrivello;
-
copertina, in lastre di pietra di Luserna fiammata o spazzolata, di spessore cm. 5, da realizzarsi a copertura
e protezione del muro curvilineo di divisione al piano cortile tra i civici 3 e 5;
-
gradini esterni in gneis da realizzarsi su nuove rampe di passaggio al piano cortile tra i civici 3 e 5;
-
soglie in lastre di pietra di Luserna fiammata o spazzolata, di spessore cm. 3, da realizzarsi in
corrispondenza dei portoncini di ingresso alle scale
LAVORI A MISURA
-
copertine in lastre di serizzo antigorio, di spessore cm. 2, da realizzarsi in corrispondenza del perimetro
delle nuove pavimentazioni dei balconi, dove necessiti il rifacimento della pavimentazione esitente a seguito
della rimozione delle ringhiere o dove la pavimentazione non sia presente;
-
soglie in serizzo antigorio da realizzarsi in corrispondenza delle portefinestre delle unità abitative dove
necessiti il rifacimento della pavimentazione esitente a seguito della rimozione delle ringhiere o dove la
pavimentazione non sia presente;
-
davanzali in granito rosa beta dove sia necessaria la sostituzione degli esistenti a seguito della sostituzione
delle finestre;
LAVORAZIONE DELLE PIETRE
-
e' prevista la formazione di gocciolatoio in corrispondenza di tutte le copertine sporgenti dal filo finito della
muratura ed ovunque indicato negli elaborati di progetto;
-
è prevista la bisellatura con leggero arrotondamento degli spigoli in corrispondenza di tutte le coste a vista
delle lastre in pietra e marmo (bordo superiore ed inferiore copertine di spessore cm. 2 e 3; bordo inferiore
copertine di spessore cm. 5; bordo superiore soglie; bordo superiore ed inferiore davanzali interni, ed
ovunque indicato negli elaborati di progetto;
-
è prevista la lavorazione fiammata o spazzolata su pietra di Luserna in corrispondenza di tutte le superfici a
vista (piani e coste) copertine, zoccolature, pavimenti, ed ovunque indicato negli elaborati di progetto;
-
è previsto lo smusso degli spigoli, della larghezza di cm. 1, da realizzarsi in corrispondenza del bordo
superiore di tutte le coste a vista delle lastre in pietra di sp. cm. 5 (copertine sporgenti dal filo della
muratura);
-
è prevista la levigatura e lucidatura a piombo delle superfici a vista per pietre e marmi, da realizzarsi in
corrispondenza della superficie a vista dei davanzali interni;
-
è prevista la levigatura delle superfici in vista per pietre e marmi, da realizzarsi in corrispondenza della
superficie a vista delle copertine perimetrali pavimenti balconi e delle soglie di ingresso;
SCHEDE TECNICHE:
SCH. A13.001 - COPERTINE IN LASTRE DI PIETRA DI LUSERNA FIAMMATA O SPAZZOLATA SPESSORE CM. 5
SCH. A13.002 – COPERTINE IN SERIZZO ANTIGORIO SPESSORE CM. 2
SCH. A13.003 – SOGLIE PER PORTE-FINESTRE IN SERIZZO ANTIGORIO SPESSORE CM. 3
SCH. A13.004 – SOGLIE IN LASTRE DI PIETRA DI LUSERNA FIAMMATA O SPAZZOLATA SPESS. CM. 3
SCH. A13.005 – DAVANZALI INTERNI IN GRANITO ROSA BETA DI SPESSORE CM. 3
SCH. A13.006 – LAVORAZIONI SULLE PIETRE E MARMI
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A15 - OPERE DA VETRAIO
Sono previste le seguenti opere in vetro:
LAVORI A CORPO
-
in tutti i serramenti esterni (finestre e portefinestre) delle unità abitative, ed ovunque indicato negli elaborati
di progetto, sono previste vetrate del tipo vetrocamera termo-acustiche formate da due lastre di cristallo sp.
mm. 4 e intercapedine sp. mm. 12;
-
in corrispondenza dei portoncini di ingresso ai vani scala sono previste vetrate antisfondamento formate da
vetro stratificato trasparente e/o colorato. Come indicato negli elaborati grafici, di spessore mm. 4+4;
-
in corrispondenza dei serramenti del vano scala, a tutti i piani sono previste vetrate antisfondamento
formate da vetro stratificato trasparente e/o colorato. Come indicato negli elaborati grafici, di spessore mm.
3+3;
-
in corrispondenza dei lucernari in copertura sono previste vetrate antisfondamento dello spessore mm. 3+3
LAVORI A MISURA
-
nelle porte interne delle unità abitative, che necessitano di sostituzione, sono previste specchiature vetrate
con vetri stampati trasparenti o colorati di sp. mm. 5;
SCHEDE TECNICHE:
SCH. A15.001 - VETRATE VETROCAMERA mm. 4+12+4
SCH. A15.002 – VETRATE ANTISFONDAMENTO mm. 3+0.76+3
SCH. A15.003 – VETRATE ANTISFONDAMENTO mm. 4+0.76+4
SCH. A15.004 – VETRI STAMPATI mm. 5
A17 - OPERE DA FALEGNAME
Sono previste le seguenti opere da falegname:
LAVORI A CORPO
-
serramenti esterni, di forma rettangolare a due battenti, in legno Larice d’America con verniciatura
trasparente su fondo di protettivo colorato, da prevedersi in sostituzione di tutte le finestre e portefinestre
delle unita' abitative, ad accezione delle finestre dei bagni, come indicato negli elaborati di progetto. Sigle
serramenti : PF1, PF2, F1, F2;
-
serramenti esterni, con apertura a bilico ad un battente, in legno Larice d’America con verniciatura
trasparente su fondo di protettivo colorato, da prevedersi in corrispondenza delle finestre dei bagni, a tutti i
piani, come indicato negli elaborati di progetto. Sigla serramento : F3;
-
persiane alla piemontese, di forma rettangolare a due battenti, in legno Larice d’America con verniciatura
trasparente su fondo di protettivo colorato, da prevedersi in corrispondenza dei serramenti esterni di tutte le
camere da letto al piano, ad esclusione dei serramenti F1 (su facciate esterne piano rialzato) dotate di scuri.
-
saranno altresì dotate di persiane i serramenti PF2 al piano rialzato su corte dei tre alloggi gestiti dal
servizio assistenza;
-
scuri interni in legno Larice d’America, con verniciatura trasparente su fondo di protettivo colorato, da
prevedersi in corrispondenza dei serramenti esterni al P.T. (1° fuori terra) lato via Moncrivello e cortile ASL
ed a tutti i piani verso il cortile interno con esclusione dei serramenti per i quali è prevista la realizzazione
delle persiane, come indicato negli elaborati di progetto.
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-
restauro dei portoni carrai esterni, ingressi da via Moncrivello 3 e 5, con ripristino completo delle parti
lesionate e della funzionalità, applicazione nuova serratura elettrica con comando a distanza più sblocco
meccanico, applicazione pomi e maniglie e ferramenta necessaria per il corretto funzionamento;
-
revisione delle porte di accesso scale cantine al piano terra con ripristino completo delle parti lesionate e
della funzionalità;
-
serramenti esterni per porte-vetrate, in legno Noce d’Africa verniciati con protettivo colorato e finitura
trasparente, da prevedersi in corrispondenza degli ingressi ai nuclei scala al piano terreno (1° f.t.); come
indicato negli elaborati di progetto.
-
controtelaio in legno di Abete da prevedersi in corrispondenza di tutti i serramenti in legno esterni;
LAVORI A MISURA
-
serramenti interni ad un'anta a battente, a specchiatura piena o vetrata, con telaio in legno listellare o
lamellare essenza Larice del Tirolo e pannelli pieni in legno tamburato, impiallacciatura con sfogliati di
Larice, da prevedersi in corrispondenza di tutte le porte interne delle unita' abitative, a tutti i piani, dove
ancora non sostituite;
Sigle serramenti : P1, P2;
-
portoncini di ingresso alle unita' immobiliari, di tipo blindato ad un'anta a battente, a struttura metallica,
rivestita con pannelli in fibra di legno impiallacciati essenza Noce o Rovere da prevedersi dove non ancora
sostituiti;
-
controtelaio in legno di Abete da prevedersi in corrispondenza di tutti i serramenti in legno interni che
saranno sostituiti.
SCHEDE TECNICHE:
SCH. A17.001 - SCURI INTERNI IN LEGNO LARICE D’AMERICA
SCH. A17.002 - SERRAMENTI ESTERNI IN LEGNO LARICE D’AMERICA VERNICIATO
TRASPARENTE, PER FINESTRE E PORTE-FINESTRE
SCH. A17.003 - SERRAMENTI ESTERNI IN LEGNO LARICE D’AMERICA VERNICIATO
TRASPARENTE, CON APERTURA A BILICO PER FINESTRE E PORTE-FINESTRE
SCH. A17.004 - PERSIANE ALLA PIEMONTESE IN LEGNO LARICE D’AMERICA VERNICIATO
TRASPARENTE, PER FINESTRE E PORTE-FINESTRE
SCH. A17.005 - PORTONI ESTERNI IN LEGNO NOCE D’AFRICA VERNICIATO TRASPARENTE,
A PANNELLI VETRATI, PER INGRESSO EDIFICI
SCH. A17.006 – RESTAURO E REVISIONE COMPLETA DI PORTONI ESTERNI IN LEGNO
SCH. A17.007 – REVISIONE COMPLETA DI PORTE INTERNE IN LEGNO
SCH. A17.008 - PORTE INTERNE A SPECCHIATURA PIENA O VETRATA IN LARICE DEL TIROLO AD
UN'ANTA A BATTENTE
SCH. A17.009 - PORTONCINI BLINDATI DI INGRESSO ALLOGGI
SCH. A17.010 – CONTROTELAIO IN LEGNO D’ABETE
A18 - OPERE DA FABBRO
Sono previste le seguenti opere da fabbro:
LAVORI A CORPO
-
parapetti di protezione balconi esterni realizzati con profilati di acciaio pieni quadri, piatti e scatolati saldati
tra loro e verniciati a smalto, da realizzarsi in corrispondenza dei balconi a tutti i piani fuori terra su via
Moncrivello ed interno cortili, del peso dimensioni e disegno come indicato negli elaborati di progetto;
-
adeguamento altezza e riparazioni ringhiera in monta di scale realizzata con profilati di acciaio pieni quadri,
piatti e scatolati, saldati tra loro e verniciati a smalto, da realizzarsi in corrispondenza di tutti i piani delle
scale interne di distribuzione alloggi come indicato negli elaborati di progetto;
-
nuovo cancello, con cancellate laterali, di ingresso pedonale all’area verde da marciapiede su via
Moncrivello, ad un anta di dimensioni m. 1.40x2.20; realizzato con profilati di acciaio pieni, quadri e piatti
saldati tra loro e verniciati a smalto;
Sigla serramento : CP1
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-
parapetti di protezione in corrispondenza del muro curvilineo realizzati con profilati di acciaio pieni quadri,
piatti e scatolati saldati tra loro e verniciati a smalto, del peso dimensioni e disegno come indicato negli
elaborati di progetto;
-
ringhiere di servizio alle scale di passaggio tra i cortili dei civici 3 e 5 realizzati con profilati di acciaio pieni
quadri, piatti e scatolati saldati tra loro e verniciati a smalto, del peso dimensioni e disegno come indicato
negli elaborati di progetto;
-
ralizzazione nuove finestre vetrate vani scale da realizzarsi con profilati di acciaio pieni quadri, piatti e
scatolati saldati tra loro e verniciati a smalto, del peso dimensioni e disegno come indicato negli elaborati di
progetto;
Sigla serramento : V1 – V2 – V3
-
grate metalliche a protezione finestre bagni al piano terra cortile interno;
-
ripristino della cancellata di separazione tra cortile interno ed area verde per la parte rimossa al fine di
consentire la movimentazione dei materiali dall’area di cantiere nel corso dei lavori;
-
fornitura e posa di lucernario con telaio in profilati di lega di alluminio, apertura a compasso e vetro
antisfondamento, da posizionarsi si ogni copertura per consentire l’accesso ai tetti;
-
realizzazione di scala metallica in profilati tubolari di acciaio da prevedersi nei sottotetti delle due maniche
per consentire l’accesso, attraverso il lucernario, alla copertura;
-
scala retrattile a soffitto, in acciaio; da prevedersi in corrispondenza delle botole di accesso dai vani scala ai
sottotetti, come indicato negli elaborati di progetto;
-
rete elettrosaldata in acciaio Feb44 del diametro mm. 6 e maglia cm. 15x15, da prevedersi in
corrispondenza del sottofondo di fondazione del pavimento cortile;
-
rete elettrosaldata in acciaio Feb44 del diametro mm. 5 e maglia cm. 20x20, da prevedersi in
corrispondenza della cappa protettiva dell’ isolamento del solaio di sottotetto;
-
cavo di ancoraggio di sicurezza orizzontale flessibile per la manutenzione delle falde di copertura, completa
di cavo in acciaio, assorbitore di energia, paletti intermedi e di estremità ancoratI alla trave di colmo, flange,
piastre, morsetti, tenditori in acciaio zincato di tipo pesante, ecc., come indicato negli elaborati di progetto;
-
molla a pressione per chiusura automatica delle porte da prevedersi in corrispondenza di tutti i portoni di
ingresso nuclei scala fabbricato e dei portoni carrai;
SCHEDE TECNICHE:
SCH. A18.001 – PARAPETTI DI PROTEZIONE BALCONI SU VIA IN PROFILATI DI ACCIAIO VERNICIATO
SCH. A18.002 – PARAPETTI DI PROTEZIONE BALCONI SU CORTE IN PROFILATI DI ACCIAIO
VERNICIATO
SCH. A18.003 – PARAPETTI DI PROTEZIONE SEDUTA CURVILINEA IN PROFILATI DI ACCIAIO
VERNICIATO
SCH. A18.004 – RINGHIERA SCALE ESTERNE IN PROFILO TUBOLERE DI ACCIAIO VERNICIATO
SCH. A18.005 – ADEGUAMENTO ALTEZZA E RIPARAZIONI RINGHIERA IN MONTA DI SCALE
SCH. A18.006 – CANCELLO DI INGRESSO PEDONALE IN PROFILATI DI ACCIAIO VERNICIATO DI
LUCE = M. 1,40 (CP1)
SCH. A18.007 – GRATE DI PROTEZIONE APERTURE IN PROFILATI DI ACCIAIO VERNICIATO
SCH. A18.008 - SERRAMENTI VETRATI PER FINESTRE IN PROFILATI DI ACCIAIO VERNICIATO, CON
APERTURA A WASISTAS.
SCH. A18.009 – LUCERNARI PER COPERTURA CON TELAIO IN LEGNO E VETRO ANTISFONDAMENTO
SCH. A18.010 – SCALA RETRATTILE A SOFFITTO IN ACCIAIO
SCH. A18.011 – SCALA METALLICA IN PROFILATI DI ACCIAIO VERNICIATO
SCH. A18.012 – RETE ELETTROSALDATA IN ACCIAIO DIAMETRO 6 CM. 15X15
SCH. A18.013 – RETE ELETTROSALDATA IN ACCIAIO DIAMETRO 5 CM. 20X20
SCH. A18.014 – CAVO DI ANCORAGGIO DI SICUREZZA
SCH. A18.015 – SISTEMA DI RINVIO ANTA PORTA
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A19 - OPERE DA LATTONIERE IDRAULICO
Sono previste le seguenti opere da lattoniere idraulico :
LAVORI A CORPO
-
canali di gronda, copertine, faldali e converse in lamiera di rame 6/10 mm., da realizzarsi in corrispondenza
di tutte le coperture, nelle zone di compluvio, di attacco con superfici verticali (pareti fabbricato adiacente),
di chiusura laterale falde; del perimetro dei camini; ed ovunque necessario per il completamento delle
coperture ed indicato negli elaborati di progetto.
-
gambali in ghisa catramata per l’inserimento ed a protezione dei pluviali di scarico acque bianche all’interno
dei cortili.
-
Gambali in polivinile a murare per l’inserimento dei pluviali di scarico acque bianche lungo il marciapiede di
via Moncrivello.
-
-
LAVORI A MISURA
Nelle unità abitative sono previsti interventi di ripristino e risanamento degli impianti idrico sanitari all’interno
dei bagni qualora all’atto dell’esecuzione delle lavorazioni sulle murature dei vani scala adiacenti si riscontri
presenza di perdite attive degli impianti stessi.
All’interno dei bagni pertanto potranno essere eseguiti interventi di semplice riparazione ovvero di ripristino
totale degli impianti.
SCHEDE TECNICHE
SCH. A19.001 – CANALI DI GRONDA, COPERTINE, FALDALI E CONVERSE IN LAMIERA DI RAME
SCH. A19.002 – GAMBALI IN GHISA PER SCARICO ACQUE BIANCHE
SCH. A19.003 – GAMBALI IN POLIVINILE A MURARE PER SCARICO ACQUE BIANCHE
SCH. A19.004 – IMPIANTI IDRICO SANITARI
A20 - OPERE DA DECORATORE
Sono previste le seguenti opere da decoratore:
LAVORI A CORPO
-
raschiatura, lavatura, stuccatura di tutte le parti comuni del fabbricato (pareti verticali interne ed esterne,
soffitti e rampe dei vani scala), da eseguirsi sulle superfici di cui non siano stati ripristinati gli intonaci
particolarmente ammalorati ed in fase di distacco;
-
rivestimento a base di silicati di potassio, compreso una passata di primer di fondo, da realizzarsi in
corrispondenza di tutte le superfici esterne intonacate, facciate, androni carrai, cornicioni, intradosso e
frontalini balconi, rilievi ed ovunque indicato negli elaborati di progetto;
-
tinteggiatura dei soffitti e delle rampe dei vani scala con applicazione di idropittura per esterni e vani scala;
-
spazzolatura a fondo e spolveratura delle superfici metalliche di manufatti esterni esistenti da conservare da
realizzarsi sulle cancellate di confine con l’area verde, sulle inferriate a protezione delle finestre cantine ed
ovunque indicato negli elaborati di progetto;
-
spazzolatura a fondo e spolveratura delle superfici metalliche di manufatti interni esistenti da conservare da
realizzarsi sulle ringhiere in monta di scale ed ovunque indicato negli elaborati di progetto;
-
trattamento protettivo antiruggine delle superfici metalliche di manufatti interni ed esterni esistenti da
conservare da realizzarsi su tutti i manufatti precedentemente spazzolati;
-
verniciatura con smalto su superfici metalliche di manufatti esterni da realizzarsi in corrispondenza di tutte le
superfici in ferro, esterne e nei vani scala (ad eccezione di quelle zincate), ed ovunque indicato negli
elaborati di progetto;
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-
verniciatura di manufatti esterni in legno, mediante impregnante protettivo colorato e successiva finitura
trasparente; da realizzarsi in corrispondenza di tutti i serramenti esterni in legno a tutti i piani dei fabbricati;
ed ovunque indicato negli elaborati di progetto;
LAVORI A MISURA
-
tinteggiatura mediante idroppitura murale traspirante per interni previa scartavetratura, pulizia, stuccatura e
passata di primer fissativo da realizzarsi sulle pareti interne dei bagni dove risulti necessario ripristinare la
muratura a seguito degli interventi sull’impianto idricosanitario;
-
verniciatura di manufatti interni in legno, mediante impregnante protettivo e successiva finitura trasparente o
laccata, da realizzarsi sulle porte interne in legno da sostituire;
-
trattamento incapsulante di tubi in cemento amianto presenti nel sottotetto del fabbricato su via Moncrivello,
mediante prodotto impregnante dato a spruzzo.
SCHEDE TECNICHE:
SCH. A20.001 – PITTURA MURALE PER INTERNI
SCH. A20.002 – PITTURA MURALE PER ESTERNI A BASE DI SILICATI DI POTASSIO
SCH. A20.003 – IDROPITTURA MINERALE PER ESTERNI E VANI SCALA
SCH. A20.004 – VERNICIATURA CON SMALTO SU SUPERFICI METALLICHE
SCH. A20.005 – VERNICIATURA DI MANUFATTI INTERNI ED ESTERNI IN LEGNO CON IMPREGNANTE
PROTETTIVO COLORATO E FINITURA TRASPARENTE
SCH. A20.006 – TRATTAMENTO INCAPSULANTE DI MATERIALI IN CEMENTO AMIANTO
A23 - MARCIAPIEDI, BANCHINE, PAVIMENTAZIONI DI CORTILI
Sono previste le seguenti opere:
LAVORI A CORPO
-
realizzazione di nuova pavimentazione del cortile interno ai due fabbricati in marmette autobloccanti su
massetto di fondazione in cls armato con rete elettrosaldata, con disegno eseguito secondo le indicazioni
della D.L. e come indicato negli elaborati progettuali;
-
realizzazione di lastricato perimetrale alla pavimentazione cortile mediante la posa di lastre in pietra di
Luserna fiammata dello spessore di cm. 10-12 su massetto di fondazione in cls armato con rete
elettrosaldata, come indicato negli elaborati di progetto;
-
realizzazione di decoro circolare in pietra di Luserna fiammata spessore cm. 6 da realizzarsi in
corrispondenza dell’aiuola cortile interno, come da disegni allegati;
-
zoccolo perimetrale in pietra di Luserna spessore cm. 2 da realizzarsi lungo le pareti del cortile interno;
-
gradini in cordoni di gneis da posizionarsi sulle nuove rampe di collegamento tra i due differenti piani del
cortile interno;
-
realizzazione nuova pavimentazione androni carrai e rivestimento dei relativi marciapiedi rialzati mediante
lastre e piastrelle in pietra di Luserna fiammate dello spessore di cm. 2 come indicato negli elaborati di
progetto;
-
marciapiedi rialzati laterali da realizzarsi lungo le testate dei due fabbricati all’interno dell’area verde
adiacente con finitura superficiale in battuto di cemento e cordoli di delimitazione perimetrali in cls.
SCHEDE TECNICHE:
SCH. A23.001 – PAVIMENTAZIONE IN MARMETTE AUTOBLOCCANTI IN CLS, SU SOLETTA
SCH. A23.002 – PAVIMENTAZIONE IN LASTRE DI PIETRA DI LUSERNA SPESSORE CM. 10-12
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SCH. A23.003 - ELEMENTI CIRCOLARI DECORATIVI IN PIETRA DI LUSERNA PIANO FIAMMATO
SPESSORE CM. 6
SCH. A13.004 - ZOCCOLO PERIMETRALE IN LASTRE DI PIETRA DI LUSERNA FIAMMATA - SPESSORE
CM. 2
SCH. A23.005 – PAVIMENTO-RIVESTIMENTO IN PIETRA DI LUSERNA FIAMMATA SPESSORE CM. 2
SCH. A13.006 – PAVIMENTI IN LASTRE DI PIETRA DI LUSERNA FIAMMATA, CM. 30X30 e CM. 50X50
SP. CM. 3
SCH. A13.007 – GRADINI PER SCALE ESTERNE IN CORDONI DI GNEIS LARG. CM. 30 ALTEZZA CM. 25
SCH. A13.008 – FORMAZIONE DI FONDAZIONE PER MARCIAPIEDE RIALZATO O PER RIPRISTINO DI
TRATTO DELLO STESSO
SCH. A13.009– FORMAZIONE DI PAVIMENTO PER MARCIAPIEDE TIPO ASFALTO COLATO
SCH. A13.010 –CORDOLI PREFABBRICATI IN CLS ARMATO E VIBRATO
SCH. A13.011 – PAVIMENTO IN BATTUTO DI CEMENTO SU MASSETTO IN CLS ARMATO
SCH. A13.012 – TAPPETO DI CALCESTRUZZO BITUMINOSO PER RIPRISTINO PAVIMENTAZIONI
BITUMINOSE
A26 – OPERE IDRALICHE – FOGNATURE, CANALI E SIMILI
Sono previste le seguenti opere fognarie:
LAVORI A CORPO
-
fornitura e posa di pozzetti di raccolta ispezionabili a piè di gronda su strada ed interno cortili come indicato
negli elaborati di progetto;
-
realizzazione di nuova rete di smaltimento acque bianche con tubazioni in pvc rigido di diametro cm. 12,5 –
cm. 16 – cm. 20 come indicato negli elaborati di progetto;
-
fornitura e posa di pozzetti di ispezione e di raccolta per caditoie stradali da realizzarsi all’interno dei cortili,
come indicato negli elaborati di progetto;
-
allaccio alla rete di smaltimento acque bianche esistente mediante pozzetti di ispezione e di raccordo da
realizzarsi nell’area verde adiacente e su marciapiede di via Moncrivello, come indicato negli elaborati di
progetto;
SCHEDE TECNICHE:
SCH. A26.001 – POZZETTI DI ISPEZIONE A PIE’ DI GRONDA COMPLETO DI CHIUSINO IN GHISA
SCH. A26.002 – RETE DI SMALTIMENTO ACQUE BIANCHE
SCH. A26.003 – POZZETTI DI RACCOLTA E SMALTIMENTO ACQUE BIANCHE COMPLETI DI CHIUSINO O
CADITOIA IN GHISA CARRABILE
A27- OPERE DA GIARDINIERE
Sono previste le seguenti opere da giardiniere:
LAVORI A CORPO
-
fornitura e piantumazione di alberature: Prunus Pissardi Nigra aventi circonferenza del tronco pari a cm. 2025 e altezza da terra del palco di rami inferiore pari a cm. 250; da prevedersi in corrispondenza dell’area
verde, in quantità come indicato negli elaborati di progetto;
SCHEDE TECNICHE:
SCH. A27.001 – ALBERATURE : PRUNUS PISSARDI P.P. NIGRA
A28- OPERE VARIE
Sono previste le seguenti opere varie:
LAVORI A CORPO
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-
fornitura e posa di casellario postale ad 8 scomparti, divisori in acciaio, portine e rivestimento frontale in
alluminio, da realizzarsi negli androncini di ingresso dei vani scala.
SCHEDE TECNICHE:
SCH. A28.001 – CASELLARIO POSTALE
A41- NOLI E TRASPORTI
Sono previsti i seguenti noli e trasporti:
-
il nolo di tutti i ponteggi, piani di lavoro e mezzi d’opera necessari alla realizzazione dell’opera.
Il trasporto presso le discariche autorizzate di tutti i materiali di risulta derivanti da scavi o demolizioni da
realizzarsi per l’esecuzione delle opere previste in progetto;
Il carico e trasporto presso le discariche autorizzate delle macerie presenti nei solai dei sottotetti dei due
fabbricati.
Il trasporto presso i magazzini comunali di tutti i materiali recuperati che, ad insindacabile giudizio della
D.L., la Città decida di voler conservare.
SCHEDE TECNICHE:
SCH. A41.001 – NOLO PONTEGGI
5.2 – IMPIANTI TECNOLOGICI
Le scelte progettuali effettuate per gli impianti tecnologici tengono conto delle condizioni generali dei fabbricati, per i
quali è prevista la necessaria manutenzione ordinaria, e sono rivolte ad un miglioramento delle funzionalità
complessive ed al ripristino delle parti impiantistiche obsolete.
In particolare gli interventi sugli impianti idrico-sanitari sono previsti solo nel caso in cui al momento dell’esecuzione
delle opere in progetti risultasse necessario provvedere a sanare le eventuali perdite che si fossero generate e che
non consentissero la corretta esecuzione delle opere connesse.
Sono previsti i seguenti interventi impiantistici :
- ripristino di impianti idricosanitari
- ripristino di impianti elettrici interni.
- realizzazione nuovo impianto di illuminazione esterno, cortile ed androni carrai e parti comuni delle cantine, vani
scala e sottotetti;
- realizzazione nuovo impianto citofonico
- realizzazione nuovo impianto tv terrestre-satellitare centralizzato.
IMPIANTI ELETTRICO-TV-CITOFONICO
Per le specifiche tecniche e di prestazione degli impianti elettrici ed assimilabili sopracitati si rimanda ai capitolati ed
agli elaborati di progetto relativi agli stessi.
IMPIANTO IDRICOSANITARIO
Gli interventi principali relativi all’impianto idricosanitario prevedono, dove necessario, la realizzazione delle opere di
seguito elencate:
- Ripristino e/o rifacimento parti di impianti interni di carico e scarico;
- Reti interne di adduzione acqua potabile, calda e fredda, dalle colonne di carico agli apparecchi sanitari;
- Reti interne di scarico acque nere dagli apparecchi sanitari alle colonne di scarico esistenti;
- Sostituzione parziale o completa di apparecchi sanitari.
SCHEDE TECNICHE:
SCH. A19.004 – IMPIANTI IDRICOSANITARI
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ARTICOLO 6 - SCHEDE TECNICHE
Le opere previste in progetto sono state articolate per schede tecniche di categorie di lavoro.
Le schede tecniche contengono i riferimenti che individuano i materiali previsti, le modalità di
esecuzione dei lavori, i requisiti e le specifiche di prestazione e le certificazioni richieste delle opere
previste in progetto. Tutti i materiali utilizzati dovranno essere conformi alle relative norme UNI e/o alle
norme tecniche di riferimento vigenti al momento dell’esecuzione dei lavori.
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A01 - SCAVI E REINTERRI
SCH.A01.001 – SCAVI IN GENERE
DESCRIZIONE:
SCAVI IN GENERE
Nella esecuzione degli scavi dovranno osservarsi le migliori regole d’arte in correlazione alla natura ed alle
condizioni dei terreni che si incontreranno.
Gli scavi occorrenti per la realizzazione di qualsiasi opera, a mano o con mezzo meccanico, saranno eseguiti
secondo i disegni di progetto e le particolari prescrizioni che potrà dare la Direzione Lavori in sede esecutiva.
L'Impresa
dovrà procedere con la massima cautela e regolarità in modo da prevenire ed impedire
scoscendimenti e franamenti restando ugualmente, oltre che responsabile di eventuali danni a persone ed
opere, anche obbligata alla rimozione delle materie franate; pertanto l’assuntore dovrà di sua iniziativa
prendere tutte le misure necessarie e provvedere a sbadacchiature e puntellamenti secondo i dispositivi
migliori.
In caso di difformità tra le misurazioni plano-altimetriche previste nei disegni progettuali e lo stato reale e
necessario valutabile all’atto dei lavori, semprechè non vi sia stravolgimento dell’impostazione progettuale,
varrà la condizione che l’opera a corpo comprende tutti gli scavi necessari per la realizzazione delle opere
previste in progetto: l’Impresa perciò non avrà diritto ad alcun compenso per i maggiori volumi di scavo, ma
anzi sarà tenuta ad eseguire a propria cura e spese tutte quelle maggiori opere che si rendessero di
conseguenza necessarie.
L'Impresa dovrà eseguire i movimenti di materie con mezzi meccanici e di mano d'opera adeguati. Inoltre dovrà
immediatamente provvedere ad aprire le cunette ed i fossi occorrenti e comunque evitare che eventuali
acque superficiali si riversino negli scavi, mantenendo all'occorrenza dei canali fugatori.
Le materie provenienti dagli scavi dovranno essere sottoposte a cernita; le materie che non fossero
utilizzabili, o che a giudizio della Direzione Lavori non fossero ritenute idonee per un loro riutilizzo, dovranno
essere portate a rifiuto, alle pubbliche discariche o su aree che l'Impresa dovrà procurare a sua cura e
spese, evitando, in questo caso, che le materie depositate arrechino danno ai lavori od alle proprietà,
provochino frane od ostacolino il libero deflusso delle acque.
Qualora le materie provenienti dagli scavi dovessero essere utilizzate in tempo differito per riempimenti o
reinterri, esse saranno depositate nei pressi degli scavi, o nell'ambito del cantiere ed, in ogni caso, in luogo
tale che non possano causare danni o provocare intralci al traffico.
Nella esecuzione degli scavi dovranno essere adottati tutti gli accorgimenti e protezioni antinfortunistiche
conformi alle normative vigenti in materia.
Gli scavi dovranno, quando occorra, essere solidamente puntellati e sbadacchiati con robuste armature in modo
da assicurare contro ogni pericolo gli operai, ed impedire ogni slittamento di materie durante l'esecuzione
tanto degli scavi che delle opere in essi realizzate.
L'appaltatore e' responsabile dei danni alle persone, alle proprietà pubbliche e private ed ai lavori, che
potessero accadere per la mancanza od insufficienza di tali puntellamenti e sbadacchiature, alle quali egli
deve provvedere di propria iniziativa, adottando anche tutte le altre precauzioni riconosciute necessarie,
senza rifiutarsi per nessun pretesto di ottemperare alle prescrizioni che al riguardo gli venissero impartite dalla
Direzione dei Lavori.
Il legname impiegato a tale scopo, semprechè non si tratti di armature formanti parte integrante dell’opera, da
restare quindi sul posto in proprietà dell’amministrazione, resterà di proprietà dell’impresa, che potrà perciò
recuperarlo ad opera compiuta. Nessun compenso aggiuntivo spetta all’impresa se, per qualsiasi ragione, tale
recupero possa risultare soltanto parziale o totalmente negativo.
Lo scavo deve essere condotto in presenza di materie di qualsiasi natura e consistenza, asciutte, bagnate o
melmose, compresi i conglomerati naturali, i trovanti rocciosi nonché i resti di murature con la sola esclusione
delle rocce da mina, senza che vi sia possibilità per l’appaltatore di richiedere compensi aggiuntivi. Nessun
maggiore compenso verrà riconosciuto alla Ditta Appaltatrice per maggiore profondità di scavo necessario oltre
al previsto, per presenza di acqua o di altre sostanze liquide o semiliquide, o per strati melmosi, sabbiosi, umidi,
di puddinga o di macigno, o per l’esistenza palese o celata nel terreno di vecchie murature di fondazione,
riempimenti con macerie, oppure di vani vuoti o comunque di antichi serbatoi, canali, fognature, tubazioni, per le
quali si rendessero necessarie demolizioni o riempimenti.
Gli scavi ed i riporti eseguiti in più di quanto corrisponde al tracciamento ed alle sagome fissate dalla direzione
lavori, non saranno conteggiati ed anzi l’impresa avrà l’obbligo di riparare a sue spese gli errori commessi.
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Sarà carico della Ditta Appaltatrice l’onere di tutti gli scavi e riporti di terra della qualità e quantità occorrente per
rispettare le quote finite di progetto.
Gli eventuali sbadacchiamenti e l’eventuale armatura anche se persa, non daranno diritto ad alcun compenso
extra forfait.
Gli scavi eccedenti dovranno essere riportati a quota di progetto con reinterro e livellamento dello strato
superficiale del terreno.
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SCH.A01.002
SCAVO A SEZIONE OBBLIGATA A PARETI VERTICALI
SCAVI IN TRINCEA
Gli scavi di incassamento per la realizzazione di allacciamenti alla fogna bianca saranno realizzati in trincea e
dovranno essere eseguiti fino alla profondità che verrà indicata dal committente in fase di esecuzione.
La larghezza di scavo sarà quella necessaria per allocare il manufatto così come è stato progettato.
Per tratti interferenti con altre utenze presenti nel sottosuolo, gli scavi verranno eseguiti prevalentemente a
mano e dovranno essere coordinati con eventuali necessari spostamenti, temporanei o definitivi, di sottoservizi..
Le pendenze per raggiungere la fognatura di allaccio non supereranno quelle massime ammissibili previste per
tali interventi (10 %) ne tanto meno saranno inferiori a quelle minime (1%).
Terminata la posa del tubo, questi dovrà essere idoneamente raccordato al canale di fognatura bianca
principale e l’appaltatore, prima di effettuare le operazioni di reinterro dovrà verificare la perfetta tenuta delle
giunzioni e completare il rivestimento delle tubazioni con sabbia fine e cappa protettiva in cls.
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SCH.A01.003
RIEMPIMENTO AREA CORTILE A QUOTA +0,80 M.
DESCRIZIONE:
Riempimento area cortile compresa tra muro in c.a., fino a quota m. + 0,80 con materiale ghiaio-terroso idoneo
alla formazione di cortile, compresi : lo spandimento a strati non superiori a cm. 50; la livellatura e spianamento
del materiale, secondo il piano stabilito; ed i ricarichi degli avvallamenti risultanti nel periodo di assestamento.
ELEMENTI COSTITUTIVI:
a) MATERIALE DI RIEMPIMENTO : materiali ghiaio-terrosi costituiti da elementi provenienti da scavo di
media profondità di terreni composti da pietrame compatto e terriccio non argilloso.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE :
Materiali idonei alla formazione di sottofondo per giardini.
Il pietrame di varia pezzatura non deve essere superiore a cm. 10.
MODALITÀ DI ESECUZIONE:
REINTERRI
Per qualunque opera di reinterro, si potranno impiegare fino al loro esaurimento tutti i materiali
provenienti dagli scavi, previa approvazione da parte della Direzione Lavori.
Qualora il materiale di risulta degli scavi precedentemente eseguiti venisse a mancare, l'Impresa
provvederà all'approvvigionamento
di altro
materiale adatto, prelevandolo da cave che riterrà di sua
convenienza, purché lo stesso sia riconosciuto idoneo alla Direzione Lavori.
Il riempimento degli scavi sarà disposto in strati di spessore opportuno e accuratamente costipato.
Per i reinterri da addossarsi alle murature si dovranno sempre impiegare
materie
sciolte, silicee
o
ghiaiose, restando vietato in modo assoluto l'impiego di quelle materie argillose ed in generale di tutte quelle che
con l'assorbimento di acqua siano soggette a rammollimenti e/o a rigonfiamenti. Rimangono pertanto vietati tutti
i materiali provenienti da demolizioni, rimozioni, spicconature provenienti dal cantiere.
Nella formazione dei suddetti reinterri ed in particolare nel caso di rinfianchi dovrà essere usata ogni
diligenza perché la loro esecuzione proceda per strati orizzontali di uguale altezza da tutte le parti,
disponendo contemporaneamente le materie con la maggior regolarità
e precauzione, in modo da
caricare uniformemente le murature e da evitare le sfiancature che potrebbero derivare da un carico
male distribuito.
Le materie trasportate in reinterro non potranno essere scaricate direttamente contro le murature con il
ribaltamento dei cassoni degli automezzi.
I terrapieni verranno addossati alle murature ed ai manufatti solamente dopo che le murature abbiano
raggiunto sufficiente stagionatura.
Il reinterro a tergo dei muri controterra dovrà essere eseguito con materiale misto granulare scevro da
materie terrose ed organiche.
Tutte le riparazioni o ricostruzioni che si rendessero necessarie per la mancata od imperfetta osservanza delle
prescrizioni della presente scheda, saranno a completo carico dell’appaltatore.
E’ obbligo dell’appaltatore, escluso qualsiasi compenso, di dare ai riempimenti durante la loro costruzione,
quelle maggiori dimensioni richieste dall’assestamento delle terre, affinché i riempimenti e rilevati eseguiti
risultino alle quote stabilite in progetto.
Qualora le pavimentazioni e le opere soprastanti ai reinterri e riempimenti dovessero cedere o comunque
presentare avvallamenti e/o fessurazioni per causa dell’assestamento dei medesimi, la Ditta Appaltatrice dovrà
a suo totale carico e spese, procedere alla rimozione immediata dell’intera pavimentazione e opere ammalorate
ed ai lavori necessari al ripristino e rifacimento.
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A02 – DEMOLIZIONI E RIMOZIONI
SCH. A02.001 – DEMOLIZIONE DI PAVIMENTI E RIVESTIMENTI
SCH. A02.002 – DEMOLIZIONE DI MURATURE
SCH. A02.003 – SPICCONATURA DI INTONACO
SCH. A02.004 – DEMOLIZIONE COMPLETA DI TETTO IN LEGNO E DELLA
COPERTURA IN TEGOLE MARSIGLIESI
SCH. A02.005 – TAGLIO A SEZIONE OBBLIGATA DI MURATURE
SCH. A02.006 – DEMOLIZIONE E RIMOZIONE PAVIMENTAZIONE CORTILE
E ANDRONI CARRAI
SCH. A02.007 – RIMOZIONE PARTI DI RETE FOGNARIA A SEGUITO DI
SCAVO
SCH. A02.008 – RIMOZIONE DI SERRAMENTI ESTERNI PORTE INTERNE E
PORTONCINI DI INGRESSO
SCH. A02.009 – RIMOZIONE DI MANUFATTI CONTENENTI AMIANTO
DEMOLIZIONI IN GENERE:
In sede di offerta l'Impresa dovrà accertare, a propria cura, la natura, lo stato e il sistema costruttivo dell'opera
da demolire al fine di definire tempestivamente ed adeguatamente le quantità, i tempi ed i mezzi necessari
all'esecuzione del lavoro; quantità, tempi e modalità esecutive dovranno essere sottoposti alla preventiva
approvazione della Direzione Lavori, prima dell'inizio dei lavori.
Prima di dare inizio alle demolizioni dovranno essere interrotte tutte le eventuali erogazioni, nonché gli attacchi
e gli sbocchi di qualunque rete impiantistica, dovranno altresì essere vuotati tubi e serbatoi che potrebbero
essere interessati dalle operazioni di demolizione.
La zona dei lavori sarà opportunamente delimitata, i passaggi saranno bene individuati e idoneamente protetti,
analoghe protezioni saranno adottate per tutte le zone che possano comunque essere interessate da caduta di
materiali.
Le strutture pericolanti dovranno essere puntellate; la demolizione avanzerà alla stessa quota, procedendo
dall'alto verso il basso; particolare attenzione, inoltre, dovrà porsi al fine di evitare che si creino zone di
instabilità strutturale, anche se localizzate.
In questi casi, e specie nelle sospensioni di lavoro, si provvederà a sbarrare opportunamente le zone
pericolose.
Non e' consentito il lavoro degli operai sulle strutture da demolire, le maestranze dovranno servirsi di appositi
ponteggi indipendenti dalle strutture stesse.
Salvo esplicita autorizzazione della Direzione Lavori (ferma restando nel caso la responsabilità dell'Impresa)
sarà vietato non solo l'uso di esplosivi ma anche di ogni intervento basato su azioni di scalzamento al piede e
ribaltamento per spinte o per trazione.
In fase di demolizione dovranno essere evitati gli accumuli di materiale di risulta sulle strutture da demolire o
sulle opere provvisionali in modo da evitare sovraccarichi pericolosi.
Risulterà in ogni caso assolutamente vietato il getto dall'alto dei materiali.
Nelle operazioni di distacco di malte impermeabili, coibentazioni e materiali infiammabili in genere, dovranno
essere posti in atto tutti gli accorgimenti necessari ad evitare l'eventuale incendio dei materiali da rimuovere e lo
sviluppo di vapori nocivi.
Qualora l'opera da demolire sia addossata a parti non da demolire, saranno a totale carico dell'Impresa tutti
quei lavori necessari a garantire la stabilità strutturale delle parti restanti da non demolire, nonché per le
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riparazioni e le chiusure che si rendessero necessarie nei muri, fabbricati, manufatti, etc., in modo da ripristinarli
nella loro completa integrità precedente all'esecuzione dei lavori di demolizione e da conferirvi un aspetto
approvato dalla Direzione Lavori, e ciò senza alcun diritto a speciali indennizzi.
Si intendono a carico dell'impresa tutte le eventuali opere provvisionali e complementari per dare l'opera finita a
regola d'arte e perfettamente funzionale.
Circa la proprietà dei materiali provenienti da demolizioni e rimozioni, ai sensi dell'art.60 del Capitolato generale
di condizioni per gli appalti Municipali della città di Torino, approvato con deliberazione del Consiglio Comunale
in data 6/7/1964,i materiali stessi rimarranno di proprietà della Stazione Appaltante fatto salvo quanto
eventualmente concordato tra l'Amministrazione, la Direzione Lavori e l'Appaltatore in fase di esecuzione delle
suddette opere.
Rimane comunque a carico dell'Impresa la cernita di materiali ed il trasporto nei luoghi che verranno indicati
all'atto dei lavori dalla Stazione Appaltante.
Nel caso fossero presenti materiali da smaltire con tecniche particolari, l'onere della cernita ed allontanamento
a discariche autorizzate ‚ rimane comunque a carico dell'impresa.
Sempre a carico dell'Impresa saranno tutti gli oneri per la discesa al piano di campagna e l'allontanamento dei
materiali risultanti dalle demolizioni alle discariche autorizzate.
L'Impresa dovrà consegnare alla Stazione Appaltante le dichiarazioni attestanti l'avvenuto smaltimento dei
materiali ai sensi delle vigenti leggi, in discariche autorizzate.
SPICCONATURE D’INTONACO:
Con particolare riferimento alle facciate esterne e ai vani scala, la ditta appaltatrice dovrà provvedere alle
spicconature di tutte le parti di intonaco di qualsiasi natura, decoeso e/o con presenza elevata di sali minerali; prima
di effettuare i successivi cicli di ripristino, il supporto murario, messo a nudo, dovrà essere accuratamente ripulito e
tutte le superfici dovranno risultare totalmente asciutte.
RIMOZIONE DI SERRAMENTI ED INFISSI:
Nel corso delle rimozioni di serramenti esterni e delle porte interne l’impresa dovrà prestare la massima attenzione
nell’esecuzione della lavorazione in modo da non danneggiare manufatti adiacenti che qualora si verificasse
dovranno essere ripristinati a totale carico dell’appaltatore.
Le demolizioni per consentire la rimozione dovranno limitarsi allo stretto necessario in moniera di arrecare meno
disagi possibili agli inquilini assegnatari.
RIMOZIONE MANUFATTI CONTENENTI AMIANTO:
Al momento della redazione dl progetto definitivo all’interno dei fabbricati, nei locali dei sottotetti risultano presenti
alcuni manufatti contenenti amianto di cui, spezzoni dismessi di tubazioni con relativi comignoli, di lunghezza
variabile tra gli 80 cm e i 120 cm oltre alcuni frammenti centimetraci e decimetrici sparsi su tutto il pavimento del
sottotetto in entrambe le scale, in corrispondenza della scala 3/A e 3/B, 1 canale di aerazione di dimensioni cm.
40x40 in corrispondenza della scala 3/D e 1 canale di aerazione di diametro cm. 8 in corrispondenza della scala
5/E.
I suddetti manufatti saranno bonificati con un già previsto intervento di manutenzione da parte dell’ATC Torino,
prima della data di inizio dei lavori ma, qualora al momento della consegna risultassero ancora presenti dovranno
essere rimossi e smaltiti o incapsulati per consentire le lavorazioni delle nuove coperture.
Per i manufatti dismessi è previsto lo smaltimento presso le discariche autorizzate previo trattamento incapsulante
ed insaccamento dei manufatti stessi, per le canne ancora in opera è previsto il confinamento con muratura di
laterizio previo incapsulamento delle canne stesse.
Per il trattamento dei manufatti dimessi da smaltire dovrà essere allestita una unità di decontaminazione e si
dovranno prevedere le seguenti operazioni:
Preventivamente la superficie dei manufatti deve essere trattata con soluzioni pellicolanti, al fine di limitare la
dispersione di fibre libere presenti sulle lastre. Il trattamento deve essere effettuato mediante nebulizzazione a
pioggia con pompe airless (senza aria compressa) o a bassa pressione, in quanto l'impiego dell'alta pressione
produce una significativa liberazione di fibre. Questo tipo di trattamento ha solo lo scopo di fissare le fibre presenti
sullo strato più superficiale delle tubazioni, durante lo smontaggio e la manipolazione.
I materiali non devono in nessun caso essere frantumati dopo la rimozione. Non devono assolutamente essere
lasciati cadere dall'alto; un idoneo mezzo di sollevamento deve essere previsto per il calo a terra.
I manufatti così trattati devono essere accatastati su bancali e fasciati con fogli in polietilene o insaccati direttamente
in modo da consentire un'agevole movimentazione con i mezzi di sollevamento disponibili in cantiere.
L'accatastamento è un'operazione che può produrre un significativo rilascio di fibre di amianto e pertanto deve
essere effettuato bagnando o incapsulando il materiale. Il D.M. 6.9.94 raccomanda, a tal fine, che i materiali siano
bagnati su tutti i lati durante l'impilamento. Questo accorgimento è opportuno ed attuabile, quando l'impilamento
avviene a terra.
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Un'apposita area di cantiere deve essere destinata allo stoccaggio dei materiali in cemento amianto, al fine di
evitare che i manufatti, abbandonati alla rinfusa, possano essere frantumati dal transito di macchine o di veicoli.
Tutti i materiali in CA rimossi devono essere chiusi in imballaggi non deteriorabili o rivestiti con teli di plastica sigillati.
Eventuali pezzi acuminati o taglienti devono essere sistemati in modo da evitare lo sfondamento degli imballaggi. I
rifiuti in frammenti minuti devono essere raccolti al momento della loro formazione e racchiusi in sacchi di materiale
impermeabile, immediatamente sigillati. Tutti questi materiali di risulta devono essere etichettati come RCA.
I rifiuti devono essere allontanati dal cantiere il prima possibile. L'accatastamento temporaneo deve avvenire
separatamente dagli altri detriti preferibilmente nel container destinato al trasporto.
Gli operatori addetti all'intervento devono essere muniti dei mezzi di protezione previsti dalle normative vigenti
La redazione del piano di lavoro deve precedere l'inizio dei lavori di rimozione delle tubazioni in cemento amianto.
Le operazioni di rimozione e smaltimento devono essere svolte in osservanza ai disposti di legge in vigore con
particolare riferimento al D. Lgs. 257 del 25 luglio 2006.
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A04 – CONGLOMERATI CASSERATURE E OPERE IN C.A.
SCH.A04.001
CONGLOMERATO CEMENTIZIO ARMATO PER STRUTTURE DI
FONDAZIONE - STRUTTURE VERTICALI E IN ELEVAZIONE.
DESCRIZIONE:
Conglomerato cementizio armato avente resistenza caratteristica di 250 Kg/cmq. Per la realizzazione di
strutture di fondazione, strutture verticali ed in elevazione delle dimensione indicate negli elaborati di progetto.
ELEMENTI COSTITUTIVI:
a) CONGLOMERATO CEMENTIZIO: conglomerato cementizio resistenza caratteristica di 250 Kg/cmq.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Spessore come da progetto.
- Cemento tipo 325.
- Resistenza caratteristica a compressione secondo progetto (comunque minimo 250 Kg/cmq.); controlli di
accettazione secondo L. 05.11.71 n. 1086.
- Dosaggio dei componenti secondo la resistenza richiesta, le circostanze e modalità di posa nel rispetto
delle norme citate.
- Proprietà del cemento secondo i requisiti espressi nelle norme di accettazione.
- Inerti esenti da sostanze organiche, argilla, silice reattiva, solfati e cloruri in percentuale da non alterare le
proprietà del c.l.s.
- Le caratteristiche di resistenza devono essere documentate secondo norme di verifica citate.
COMPONENTI:
Cemento, sabbia, acqua ed eventuali additivi.
NORME:
UNI 6126 - UNI 6131 - UNI 6393 - UNI 6132 - UNI 7102 + FA 94 - UNI 7103 - UNI 8520/1 - UNI 7101 - UNI 7109 - UNI 8145 + FA 124.
b) ARMATURA: acciaio ad aderenza migliorata Fe B 44 K.
Barre in acciaio ad aderenza migliorata di diametro e dimensioni come indicato negli elaborati di progetto
MODALITÀ DI ESECUZIONE:
REALIZZAZIONE:
Il conglomerato cementizio sarà eseguito in pasta densa, dopo aver predisposto la casseratura gettato in opera
a mezzo pompa ed adeguatamente vibrato.
Gli impasti devono essere preparati e trasportati in modo da escludere pericoli di segregazione dei componenti
o di prematuro inizio della presa al momento del getto.
Non si deve mettere in opera il conglomerato a temperature minori di 0°.
L'opera dovrà essere eseguita secondo le prescrizioni del progetto esecutivo.
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SCH.A04.02
MASSETTO DI FONDAZIONE IN CLS SPESSORE CM. 15
DESCRIZIONE:
Massetto di fondazione per sottofondo formato con calcestruzzo cementizio avente resistenza caratteristica di
150 Kg/cmq armato con rete metallica elettrosaldata.
ELEMENTI COSTITUTIVI:
a) MASSETTO DI FONDAZIONE: conglomerato cementizio.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Spessore come da progetto (cm. 15).
- Cemento tipo 325.
- Resistenza caratteristica a compressione secondo progetto (comunque minimo 150 Kg/cmq.); controlli di
accettazione secondo L. 05.11.71 n. 1086.
- Dosaggio dei componenti secondo la resistenza richiesta, le circostanze e modalità di posa nel rispetto
delle norme citate.
- Proprietà del cemento secondo i requisiti espressi nelle norme di accettazione.
- Inerti esenti da sostanze organiche, argilla, silice reattiva, solfati e cloruri in percentuale da non alterare le
proprietà del c.l.s.
- Le caratteristiche di resistenza devono essere documentate secondo norme di verifica citate.
COMPONENTI:
Cemento, sabbia, acqua ed eventuali additivi.
NORME:
UNI 6126 - UNI 6131 - UNI 6393 - UNI 6132 - UNI 7102 + FA 94 - UNI 7103 - UNI 8520/1 - UNI 7101 - UNI 7109 - UNI 8145 + FA 124.
b) ARMATURA: rete metallica elettrosaldata in acciaio Fe B 44 K.
Armatura costituita da rete elettrosaldata in acciaio di maglia cm. 15x15 e diametro tondini pari a mm. 6.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE :
- maglia : cm. 15 x15
- diametro tondini : mm. 6
- caratteristiche e modalità di impiego secondo norme UNI citate.
NORME: UNI 8926; UNI 8927.
MODALITÀ DI ESECUZIONE:
FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE:
I pannelli di rete elettrosaldata in acciaio dovranno essere depositati in cantiere con ordine, al riparo dalle
intemperie.
REALIZZAZIONE:
Il conglomerato cementizio verrà eseguito in pasta densa, gettato in opera a mezzo pompa e steso a mano
secondo guide predisposte.
Il sottofondo in conglomerato cementizio dovrà essere eseguito tenendo conto delle eventuali pendenze
opportunamente predeterminate ed avrà uno spessore come da progetto.
Gli impasti devono essere preparati e trasportati in modo da escludere pericoli di segregazione dei componenti
o di prematuro inizio della presa al momento del getto.
Non si deve mettere in opera il conglomerato a temperature minori di 0°.
I pannelli di rete elettrosaldata dovranno essere posati in corrispondenza del sottofondo in cls, a metà spessore
dello stesso.
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SCH.A04.003
MASSETTO IN CONGLOMERATO LEGGERO A BASE DI ARGILLA
ESPANSA E CLS.
DESCRIZIONE:
Formazione di massetto in conglomerato leggero composto
armato con rete metallica elettrosaldata.
di
cemento, argilla espansa, sabbia e acqua;
ELEMENTI COSTITUTIVI:
a) MASSETTO: conglomerato leggero composto di cemento, argilla espansa idrorepellente, leganti specifici,
sabbia, e acqua e additivi, premiscelato.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Spessore: come da progetto (cm.5).
- Cemento tipo 325.
- assorbimento di umidità argilla espansa < 2% a 30° UNI 7549
- Asciugamento veloce: 3% umidità residua in ca. 7 gg. dal getto su 5 cm. di spessore
- Densità in opera circa 1100 kg/mc
- Resistenza caratteristica a compressione secondo progetto (comunque minimo 150 Kg/cmq.); controlli di
accettazione secondo L. 05.11.71 n. 1086.
- Proprietà del cemento secondo i requisiti espressi nelle norme di accettazione.
- Dimensioni massime degli inerti: cm. 1,5
- Le caratteristiche di resistenza devono essere documentate secondo norme di verifica citate.
NORME:
UNI 7548.
b) ARMATURA: rete metallica elettrosaldata in acciaio Fe B 44 K.
Armatura costituita da rete elettrosaldata in acciaio di maglia cm. 20x20 e diametro tondini pari a mm. 5.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE :
- maglia : cm. 20x20
- diametro tondini : mm. 5
- caratteristiche e modalità di impiego secondo norme UNI citate.
NORME:
UNI 8926; UNI 8927.
MODALITÀ DI ESECUZIONE:
REALIZZAZIONE:
Il massetto sarà eseguito in pasta densa dopo e gettato in opera a mezzo pompa dopo aver preparato lo strato
isolante in polistirolo, steso a mano secondo guide predisposte. Dovrà essere eseguito tenendo conto delle
eventuali pendenze opportunamente predeterminate ed avrà uno spessore come da progetto.
Gli impasti devono essere preparati e trasportati in modo da escludere pericoli di segregazione dei componenti
o di prematuro inizio della presa al momento del getto.
Il getto deve essere convenientemente compatto; la superficie dei getti deve essere mantenuta umida per
almeno tre giorni.
Non si deve mettere in opera il conglomerato a temperature minori di 0°.
Le canalizzazioni impiantistiche previste sotto pavimento dovranno essere bloccate al supporto con malta
cementizia per tutto il loro percorso e interamente ricoperte con uno strato di cls di almeno 1 cm.
I pannelli di rete elettrosaldata dovranno essere posati in corrispondenza del sottofondo in cls, a metà spessore
dello stesso.
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A05 - MURATURE
SCH.A05.001
MURATURA IN MATTONI PIENI LAVORATI A FACCIA VISTA.
DESCRIZIONE:
Muratura di mattoni pieni, in piano od in curva per qualsiasi genere di lavoro, di spessore cm. 12, lavorata a
faccia vista eseguita con malta di cemento, compresa la profilatura dei giunti e tutto quanto altro necessario per
dare il lavoro finito a perfetta regola d'arte.
ELEMENTI COSTITUTIVI:
a)
ELEMENTO DI PARETE: mattoni pieni.
Mattoni pieni in laterizio per murature lavorate a faccia vista.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Peso non inferiore a 166 Kg/mq.
- Dimensioni cm (6 x 12 x 24).
- Resistenza caratteristica a compressione fbk maggiore o uguale a 80 Kg/cmq.
- Tolleranze dimensionali e caratteristiche meccaniche, fisiche e di aspetto conformi alle norme citate.
NORME:
UNI 8942/1, UNI 8942/2, UNI 8942/3.
b)
LEGANTE: malta di cemento per muratura.
Malta di cemento per muratura composta da cemento, sabbia, acqua.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Proprietà del cemento secondo i requisiti espressi nelle norme di accettazione dei leganti.
- Sabbia con granulometria 100% passante cumulativo allo staccio 2 UNI 2332; esente da sostanze organiche e
argillose.
COMPONENTI:
Per mc. di malta: cemento tipo 325 Kg. 500 per mc. 1 di sabbia fine.
MODALITÀ DI ESECUZIONE:
DEPOSITO IN CANTIERE:
Gli elementi di laterizio necessari alla realizzazione della muratura, trasportati in cantiere, devono essere
depositati ordinatamente utilizzando idonei mezzi in modo da garantirne l'integrità.
Gli elementi di laterizio depositati a cielo aperto dovranno essere adeguatamente protetti con teli di plastica in
modo da preservarli dall'umidità e dalla pioggia.
Il piano d'appoggio degli elementi in laterizio depositati in cantiere dovrà essere asciutto e distanziato da
terra in modo da impedire possibili fenomeni di imbibizione per capillarità.
La muratura, prima della fornitura e posa, dovrà essere campionata (almeno tre marche diverse) e
sottoposta, per l'approvazione, alla Direzione Lavori.
Della suddetta campionatura, una volta approvata e siglata, potrà essere autorizzata la relativa posa in opera .
Indipendentemente dalle prove preliminari, la D.L. ha facoltà di esaminare la fornitura prima e dopo la
consegna in cantiere e valutarne la rispondenza della stessa alla campionatura depositata .
Gli imballi devono riportare almeno il nome del fornitore e le caratteristiche tecniche del prodotto.
REALIZZAZIONE:
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La parete deve essere addossata al muro in c.a. precedentemente realizzato; prima di procedere alla sua
realizzazione si dovranno consentire alla Direzione Lavori le verifiche necessarie sull'esatto posizionamento
della muratura stessa.
I corsi degli elementi costituenti la muratura devono essere perfettamente regolari, eseguiti con elementi
interi, posati a livello, con giunti rasati, sfalsati rispetto a quelli sottostanti.
Le tolleranze rispetto ai requisiti di planarità e di verticalità della parete devono essere conformi alle specifiche
di prestazione della soluzione tecnica.
Bisognerà altresi' aver cura di contenere gli errori per quanto attiene alla linearità degli spigoli nell'ambito
delle tolleranze consentite.
REQUISITI:
CONTROLLO DELLA REGOLARITÀ GEOMETRICA.
Le superfici interne ed esterne delle pareti devono presentare le caratteristiche riportate di seguito:
- planarità d'insieme (scostamento rispetto al piano teorico): 0,1%;
- planarità locale (scostamento rispetto al piano teorico): mm 2;
- verticalità (scostamento dal filo a piombo): mm 2;
- rettilineità degli spigoli e dei giunti (scarto rispetto alla linea media, per piano o per altezza di vano):mm 2.
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SCH.A05.002
RIPRISTINO DI MURATURE INTERNE IN MATTONI FORATI POSATI DI
QUARTO PRECEDENTEMENTE DEMOLITE.
DESCRIZIONE:
Muratura formata da tramezzi longitudinali in mattoni forati disposti di quarto.
ELEMENTI COSTITUTIVI:
a) LATERIZIO: in mattoni semipieni di dimensioni cm (6x12x24).
Mattoni semipieni in laterizio per murature.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Peso non inferiore a 150 Kg/mc.
- Foratura compresa fra il 55 e 80%.
- Dimensioni cm (6 x 12 x 24).
- Resistenza caratteristica a compressione fbk maggiore o uguale a 15 Kg/cmq.
- Tolleranze dimensionali e caratteristiche meccaniche, fisiche e di aspetto conformi alle norme citate.
- Conduttività utile di calcolo, secondo indicazioni della UNI 7357.
NORME:
UNI 8942/1, UNI 8942/2, UNI 8942/3.
b)
LEGANTE: malta bastarda per muratura.
Malta bastarda per muratura composta da cemento, calce idraulica naturale, sabbia, acqua.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Il cemento e la calce avranno proprietà secondo i requisiti espressi nelle norme di accettazione sotto
citate.
- Sabbia : granulometria 100% passante cumulativo
allo staccio 2 UNI 2332; esente da sostanze
organiche e argillose.
COMPONENTI:
Per mc. di malta: calce in pasta mc.0,35; cemento tipo 325 ql. 1.00; sabbia fine mc. 0,9.
MODALITÀ DI ESECUZIONE:
DEPOSITO IN CANTIERE:
Gli elementi in laterizio necessari
alla realizzazione dei tramezzi interni depositati a cielo aperto
dovranno essere adeguatamente protetti con teli di plastica in modo da preservarli dall'umidità e dalla
pioggia.
Il piano d'appoggio dei laterizi dovrà essere asciutto e distanziato da terra in modo da impedire possibili
fenomeni di imbibizione per capillarità.
La muratura, prima della fornitura e posa, dovrà essere campionata (almeno tre marche diverse) e
sottoposta, per l'approvazione, alla Direzione Lavori.
Della suddetta campionatura, una volta approvata e siglata, potrà essere autorizzata la relativa posa in opera .
Indipendentemente dalle prove preliminari, la D.L. ha facoltà di esaminare la fornitura prima e dopo la
consegna in cantiere e valutarne la rispondenza della stessa alla campionatura depositata .
Gli imballi devono riportare almeno il nome del fornitore e le caratteristiche tecniche del prodotto.
REALIZZAZIONE:
I ripristini dovranno essere realizzati mediante ammorsamenti sulla parete esistente e dovranno consentire la
perfetta planarità rispetto alla stessa.
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I giunti di malta fra gli elementi di laterizio devono avere un andamento regolare.
La malta, che non deve debordare, avrà nei giunti orizzontali uno spessore di circa 6 mm.
I corsi degli elementi costituenti la muratura devono essere regolari, eseguiti con elementi interi, posati
a livello, con giunti sfalsati rispetto a quelli sottostanti.
Le tolleranze rispetto ai requisiti di planarità e di verticalità della parete devono essere conformi alle specifiche
di prestazione della soluzione tecnica.
Nell'esecuzione della muratura si avrà cura di contenere gli errori per quanto attiene alla linearità degli
spigoli nell'ambito delle tolleranze consentite.
L'esecuzione delle tracce nei tavolati realizzati con elementi in laterizio sarà eseguita con mezzi idonei ad
evitare la frantumazione degli elementi stessi.
REQUISITI:
CONTROLLO DELLA REGOLARITÀ GEOMETRICA.
Le superfici interne ed esterne delle pareti devono presentare le caratteristiche riportate di seguito:
- planarità d'insieme (scostamento rispetto al piano teorico): 0,2%;
- planarità locale (scostamento rispetto al piano teorico): mm 4;
- verticalità (scostamento dal filo a piombo): mm 5;
- rettilineità degli spigoli e dei giunti (scarto rispetto alla linea media, per piano o per altezza di vano):mm 5.
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SCH.A05.003
RIPRISTINO DI MURATURE ESTERNE IN MATTONI PIENI O SEMIPIENI
POSATI DI QUARTO PRECEDENTEMENTE DEMOLITE.
DESCRIZIONE:
Muratura formata da tramezzi longitudinali in mattoni pieni o semipieni disposti di quarto.
ELEMENTI COSTITUTIVI:
a) LATERIZIO: in mattoni pieni di dimensioni cm (6x12x24).
Mattoni pieni o semipieni in laterizio per murature.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Peso non inferiore a 166 Kg/mq.
- Dimensioni cm (6 x 12 x 24).
- Resistenza caratteristica a compressione fbk maggiore o uguale a 80 Kg/cmq.
- Tolleranze dimensionali e caratteristiche meccaniche, fisiche e di aspetto conformi alle norme citate.
NORME:
UNI 8942/1, UNI 8942/2, UNI 8942/3.
b)
LEGANTE: malta bastarda per muratura.
Malta bastarda per muratura composta da cemento, calce idraulica naturale, sabbia, acqua.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Il cemento e la calce avranno proprietà secondo i requisiti espressi nelle norme di accettazione sotto
citate.
- Sabbia : granulometria 100% passante cumulativo
allo staccio 2 UNI 2332; esente da sostanze
organiche e argillose.
COMPONENTI:
Per mc. di malta: calce in pasta mc.0,35; cemento tipo 325 ql. 1.00; sabbia fine mc. 0,9.
MODALITÀ DI ESECUZIONE:
DEPOSITO IN CANTIERE:
Gli elementi in laterizio necessari alla realizzazione delle murature depositati a cielo aperto dovranno
essere adeguatamente protetti con teli di plastica in modo da preservarli dall'umidità e dalla pioggia.
Il piano d'appoggio dei laterizi dovrà essere asciutto e distanziato da terra in modo da impedire possibili
fenomeni di imbibizione per capillarità.
Il laterizio, prima della fornitura e posa, dovrà essere campionato (almeno tre marche diverse) e
sottoposta, per l'approvazione, alla Direzione Lavori.
Della suddetta campionatura, una volta approvata e siglata, potrà essere autorizzata la relativa posa in opera .
Indipendentemente dalle prove preliminari, la D.L. ha facoltà di esaminare la fornitura prima e dopo la
consegna in cantiere e valutarne la rispondenza della stessa alla campionatura depositata .
Gli imballi devono riportare almeno il nome del fornitore e le caratteristiche tecniche del prodotto.
REALIZZAZIONE:
La parete deve essere tracciata prima di procedere alla sua realizzazione in modo da consentire alla D.L.
eventuali verifiche sull'esatto posizionamento della muratura stessa.
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I ripristini saranno realizzati mediante ammorsamenti sulla muratura esistente e dovranno consentire la perfetta
planarità rispetto alla stessa.
I giunti di malta fra gli elementi di laterizio devono avere un andamento regolare.
La ripresa sulle murature esistenti dovrà essere eseguita realizzando la perfetta complanereità con le stesse.
La malta, che non deve debordare, avrà nei giunti orizzontali uno spessore di circa 6 mm.
I corsi degli elementi costituenti la muratura devono essere regolari, eseguiti con elementi interi, posati
a livello, con giunti sfalsati rispetto a quelli sottostanti.
Le tolleranze rispetto ai requisiti di planarità e di verticalità della parete devono essere conformi alle specifiche
di prestazione della soluzione tecnica.
Nell'esecuzione della muratura si avrà cura di contenere gli errori per quanto attiene alla linearità degli
spigoli nell'ambito delle tolleranze consentite.
L'esecuzione delle tracce nei tavolati realizzati con elementi in laterizio sarà eseguita con mezzi idonei ad
evitare la frantumazione degli elementi stessi.
REQUISITI:
CONTROLLO DELLA REGOLARITÀ GEOMETRICA.
Le superfici interne ed esterne delle pareti devono presentare le caratteristiche riportate di seguito:
- planarità d'insieme (scostamento rispetto al piano teorico): 0,2%;
- planarità locale (scostamento rispetto al piano teorico): mm 4;
- verticalità (scostamento dal filo a piombo): mm 5;
- rettilineità degli spigoli e dei giunti (scarto rispetto alla linea media, per piano o per altezza di vano):mm 5.
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SCH.A05.004
MURATURA DI CONFINAMENTO TUBAZIONI IN CEMENTO AMIANTO.
DESCRIZIONE:
Muratura in mattoni forati posati di quarto per realizzazione confinamento di tubazioni in cemento amianto.
ELEMENTI COSTITUTIVI:
a) LATERIZIO: in mattoni forati di dimensioni cm (6x12x24).
Mattoni pieni in laterizio per murature.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Peso non inferiore a 150 Kg/mq.
- Dimensioni cm (6 x 12 x 24).
- Resistenza caratteristica a compressione fbk maggiore o uguale a 15 Kg/cmq.
- Tolleranze dimensionali e caratteristiche meccaniche, fisiche e di aspetto conformi alle norme citate.
NORME:
UNI 8942/1, UNI 8942/2, UNI 8942/3.
b)
LEGANTE: malta bastarda per muratura.
Malta bastarda per muratura composta da cemento, calce idraulica naturale, sabbia, acqua.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Il cemento e la calce avranno proprietà secondo i requisiti espressi nelle norme di accettazione sotto
citate.
- Sabbia : granulometria 100% passante cumulativo
allo staccio 2 UNI 2332; esente da sostanze
organiche e argillose.
COMPONENTI:
Per mc. di malta: calce in pasta mc.0,35; cemento tipo 325 ql. 1.00; sabbia fine mc. 0,9.
MODALITÀ DI ESECUZIONE:
DEPOSITO IN CANTIERE:
Gli elementi in laterizio necessari alla realizzazione delle murature depositati a cielo aperto dovranno
essere adeguatamente protetti con teli di plastica in modo da preservarli dall'umidità e dalla pioggia.
Il piano d'appoggio dei laterizi dovrà essere asciutto e distanziato da terra in modo da impedire possibili
fenomeni di imbibizione per capillarità.
Il laterizio, prima della fornitura e posa, dovrà essere campionato (almeno tre marche diverse) e
sottoposta, per l'approvazione, alla Direzione Lavori.
Della suddetta campionatura, una volta approvata e siglata, potrà essere autorizzata la relativa posa in opera .
Indipendentemente dalle prove preliminari, la D.L. ha facoltà di esaminare la fornitura prima e dopo la
consegna in cantiere e valutarne la rispondenza della stessa alla campionatura depositata .
Gli imballi devono riportare almeno il nome del fornitore e le caratteristiche tecniche del prodotto.
REALIZZAZIONE:
Il confinamento dei manufatti in cemento amianto presenti nel solaio di sottotetto dovrà essere eseguito solo a
seguito di trattamento consolidante dei manufatti stessi.
Il confinamento consiste nell'installazione di una barriera a tenuta che separi l'amianto dalle aree occupate
dell'edificio.
La parete deve essere tracciata prima di procedere alla sua realizzazione in modo da consentire alla D.L.
eventuali verifiche sull'esatto posizionamento della muratura stessa.
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I giunti di malta fra gli elementi di laterizio devono avere un andamento regolare.
La ripresa sulle murature esistenti dovrà essere eseguita realizzando la perfetta complanereità con le stesse.
La malta, che non deve debordare, avrà nei giunti orizzontali uno spessore di circa 6 mm.
I corsi degli elementi costituenti la muratura devono essere regolari, eseguiti con elementi interi, posati
a livello, con giunti sfalsati rispetto a quelli sottostanti.
Le tolleranze rispetto ai requisiti di planarità e di verticalità della parete devono essere conformi alle specifiche
di prestazione della soluzione tecnica.
Nell'esecuzione della muratura si avrà cura di contenere gli errori per quanto attiene alla linearità degli
spigoli nell'ambito delle tolleranze consentite.
L'esecuzione delle tracce nei tavolati realizzati con elementi in laterizio sarà eseguita con mezzi idonei ad
evitare la frantumazione degli elementi stessi.
REQUISITI:
CONTROLLO DELLA REGOLARITÀ GEOMETRICA.
Le superfici interne ed esterne delle pareti devono presentare le caratteristiche riportate di seguito:
- planarità d'insieme (scostamento rispetto al piano teorico): 0,2%;
- planarità locale (scostamento rispetto al piano teorico): mm 4;
- verticalità (scostamento dal filo a piombo): mm 5;
- rettilineità degli spigoli e dei giunti (scarto rispetto alla linea media, per piano o per altezza di vano):mm 5.
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A08 – OPERE ACCESSORIE ALLE MURATURE
SCH. A08.001
RIPRISTINI MURARI E RIQUADRATURA DEI VANI DEMOLITI PER LA
RIMOZIONE E SOSTITUZIONE DI SERRAMENTI ESTERNI
DESCRIZIONE:
RIPRISTINI MURARI COMPRENDENTE LA RIQUADRATURA DEI VANI PRECEDENTEMENTE DEMOLITI
PER LA RIMOZIONE DI SERRAMENTI ESTERNI IN LEGNO, LA PROFILATURA DEGLI SPIGOLI, IL
RIFACIMENTO DELLE MAZZETTE, LE RIPRESE DI INTONACO E L’EVENTUALE RIFINITURA DEI
RIVESTIMENTI ADIACENTI.
MODALITÀ DI ESECUZIONE:
REALIZZAZIONE:
I ripristini dovranno essere eseguiti avendo cura di riprodurre per quanto possibile le dimensioni originarie dei
vani che dovranno essere perfettamente riquadrati.
All’interno dei vani riquadrati dovranno posarsi le mascherine dei controtelai in legno sui quali verranno
posizionati i nuovi serramenti.
Per le finestre dei bagni ed in tutti i casi in cui la demolizione interessi anche parte dei rivestimenti murari, il
ripristino dovrà prevedere anche la finitura del rivestimento stesso con materiali accettati dalla D.L.
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SCH. A08.002
FORMAZIONE DI BOCCHETTE DI AREAZIONE
DESCRIZIONE:
REALIZZAZIONE DI CONDOTTO DI AREAZIONE LOCALI CUCINE COMPLETA DI GRIGLIA INTERNA IN
PVC E GRIGLIA ESTERNA IN RAME CON SUPERFICIE AERANTE MINIMA 200 CMQ .
MODALITÀ DI ESECUZIONE:
REALIZZAZIONE:
Le bocchette saranno realizzate mediante foro della muratura di diametro cm. 18 ed inserimento di raccordo in
pvc di diametro adeguato.
Sulle due facce sarà applicata una griglia di protezione avvitabile delle dimensioni minime di cm. 22x22, in rame
sul lato esterno ed in materiale plastico all’interno dell’abitazione.
Le griglie di protezione dovranno avere una superficie per il passaggio dell’aria pari a cmq. 200.
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SCH. A08.003
FORMAZIONE DI TRACCE IN MURATURE PER INCASSAMENTO TUBI
DESCRIZIONE:
Formazione di tracce necessarie all’incassamento di tubazioni per la distribuzione dell’impianto idrico sanitario
e/o per il cablaggio di impianti elettrici.
MODALITÀ DI ESECUZIONE:
REALIZZAZIONE:
Le tracce dovranno avere la dimensione sufficiente a contenere le tubazioni previste nel tratto demolito.
Si dovrà avere cura di limitare la demolizione alle sole parti interessate dal passaggio delle tubazioni evitando di
frantumare parti di muratura adiacente.
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SCH. A08.004
RIPRISTINI MURARI E RIQUADRATURA DEI VANI DEMOLITI PER LA
RIMOZIONE DI PORTE INTERNE E PORTONCINI DI INGRESSO
DESCRIZIONE:
RIPRISTINI MURARI COMPRENDENTE LA RIQUADRATURA DEI VANI PRECEDENTEMENTE
DANNEGGIATI PER LA RIMOZIONE DI PORTE INTERNE E PORTONCINI DI INGRESSO, LA
PROFILATURA DEGLI SPIGOLI ED IL RIFACIMENTO DELLE MAZZETTE.
MODALITÀ DI ESECUZIONE:
REALIZZAZIONE:
I ripristini dovranno essere eseguiti avendo cura di riprodurre per quano possibile le dimensioni originarie dei
vani che dovranno essere perfettamente riquadrati.
Il ripristino dei vani dovrà consentire la posa delle mascherine dei controtelai in legno sui quali verranno
successivamente ancorati i nuovi serramenti.
Nei casi in cui la demolizione interessi anche parte dei rivestimenti murari, il ripristino dovrà prevedere anche la
finitura del rivestimento stesso con materiali accettati dalla D.L.
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A09 – COPERTURE, MANTI IMPERMEABILIZZANTI,
ISOLAMENTI TERMOACUSTICI
SCH.A09.001
TETTO A TEGOLE PIANE SU ORDITURA IN LEGNO.
DESCRIZIONE:
Realizzazione di tetto a tegole piane formato da:
trave di colmo in larice rosso di sezione 25x40; correnti in tavole di abete aventi sezione di cm. 3x12.5,
inchiodati con interasse di cm. 35 su puntoni in larice rosso di sezione cm. 20x25 posti a loro volta ad interasse
di cm. 150; pannelli sottotegola monostrato ondulati con incavo preformato per l’inserimento di listello in pvc per
consentire l’ancoraggio delle tegole aventi interasse di cm. 35; compreso la posa con malta di calce idraulica
dei tegoloni sui colmi, sugli spigoli di displuvio e contro i muri; le staffe in acciaio inox per l'ancoraggio delle
tegole alla piccola orditura, la fornitura di tegole sagomate a fermaneve nella misura di 1 elemento per mq di
copertura, listello parapasseri e tutto quanto altro necessario per dare l'opera finita a perfetta regola d'arte.
ELEMENTI COSTITUTIVI:
a) GROSSA ORDITURA: travi in larice rosso.
travi (colmo e puntoni) riquadrate in larice con puntoni posti ad interasse di cm. 150.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Trave di colmo in larice rosso a quattro fili, di dimensioni: cm. (25x 40).
- Puntoni in larice rosso a quattro fili, di dimensioni: cm. (20 x 25) ed interasse di posa cm. 150.
- Sezione dei profili atta a garantire le prestazioni di resistenza richieste.
- Le travi dovranno essere trattate con sostanze funghicide e insetticide.
- Il grado di umidità dovrà essere inferiore al 16%.
b) PICCOLA ORDITURA: tavole in abete.
Correnti costituiti da tavole riquadrate in abete poste ad interasse di cm. 35.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Tavole in abete a quattro fili, di dimensioni: cm. (12.5 x 3) ed interasse di posa cm. 35.
- Sezione dei profili atta a garantire le prestazioni di resistenza richieste.
- Le tavole correnti dovranno essere trattate con sostanze funghicide e insetticide.
- Il grado di umidità dovrà essere inferiore al 16%.
NORME:
UNI 8198, UNI ISO 2299, UNI ISO 2301, UNI 8662.
c) PANNELLO SOTTOTEGOLA: pannello sottotegola per tegole piane.
Pannello sottotegola monostrato ondulato a base di fibre organiche bitumate e resinate.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Spessore lastra mm. 2,5; altezza onda cm. 2,5.
- Resistenza alla compressione con carico uniformemente distribuito: > 2.000 kg/mq; peso: 3,3 kg/mq.
- Le lastre avranno idonee impronte atte all’inserimento di listelli in pvc per l’ancoraggio delle tegole.
- pendenza minima di utilizzo non inferiore al 15%.
d) MANTO DI COPERTURA: tegole piane in laterizio (marsigliesi).
Tegola marsigliese ottenuta da stampaggio o estrusione di argilla.
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PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Peso : 60 Kg/mq.
- Dimensioni indicative : lunghezza cm. 45, larghezza anteriore cm. 18, larghezza posteriore cm. 15, altezza cm.
5,5 (tali dimensioni possono variare in più o in meno a seconda della fornace di provenienza).
- Tolleranze dimensionali e caratteristiche meccaniche, fisiche e di aspetto conformi alle norme citate.
- Elementi sagomati a fermaneve nella quantità di 1/mq di copertura distribuiti secondo le indicazioni della D.L.
- L’impermeabilità non deve permettere la caduta di goccia d’acqua dall’intradosso.
- Resistenza a flessione : forza singola > 1000 N.
- Carico di rottura : valore singolo dalla forza F > 1000 N e valore medio > 1500 N.
NORME:
UNI 8626.
e) ELEMENTI DI ANCORAGGIO: listelli in pvc, per l'ancoraggio delle tegole al pannello.
Listelli in pvc da inchiodare alle sottostanti tavole in abete.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Profilo in pvc di sezione mm. 30x22.
- Lunghezza cm. 200.
f)
ELEMENTI DI FISSAGGIO TEGOLE: staffe e viti in acciaio inox per il fissaggio del colmo e delle tegole al
pannello.
Staffe di ancoraggio colmo e tegole costituite da profili piatti in acciaio inox.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Profilo piatto in acciaio inox di sezione cm. 1x32.
- Spessore mm. 10/10.
- Foro per il fissaggio al listello e/o al pannello: mm. 4.
g) ELEMENTI DI FISSAGGIO PUNTONI: Piastre e viti in acciaio inox per il fissaggio dei puntoni.
Piastre preforate di ancoraggio puntoni costituite da profili piatti e pressopiegate ad “L” in acciaio inox.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Profilo angolare piatto in acciaio inox per unione puntoni dimensioni mm. 250x80 spessore mm. 5.
- Profilo ad “L” in acciaio inox per ancoraggio puntoni su cordolo dimensioni mm. 160x100x100 spessore mm. 3.
- Fori per il fissaggio: mm. 4.
h) ELEMENTI DI FINITURA: listello antivolatile.
Listello in pvc antintrusione volatili.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Profilo pvc di altezza cm. 8-10.
MODALITÀ DI ESECUZIONE:
FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE:
Gli elementi necessari alla realizzazione della copertura, trasportati in cantiere, devono essere depositati
ordinatamente utilizzando idonei mezzi in modo da garantirne l'integrità.
Il deposito avverrà su bancali di legno distanziati dal suolo.
Il manto di copertura, prima della fornitura e posa, dovrà essere campionato (almeno tre marche
diverse) e sottoposto, per l'approvazione, alla Direzione Lavori.
Della suddetta campionatura, una volta approvata e siglata, potrà essere autorizzata la relativa posa in opera .
Indipendentemente dalle prove preliminari, la D.L. ha facoltà di esaminare la fornitura prima e dopo la
consegna in cantiere e valutarne la rispondenza della stessa alla campionatura depositata .
Gli imballi devono riportare almeno il nome del fornitore e le caratteristiche tecniche del prodotto.
REALIZZAZIONE:
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La posa in opera del manto di copertura sarà effettuata secondo le modalità previste dalla norma UNI 9460.
Si procederà posando i pannelli sottotegola, fissando i listelli in pvc alle sottostanti tavole in abete e
successivamente, partendo dalla gronda verso il colmo, posando le tegole, disponendole in filari ben allineati ed
attigui. Sui due lati della linea di colmo e lungo la linea di gronda saranno fissati listelli in abete di sezione cm.
(4x3) necessari a consentire la corretta pendenza delle tegole.
Il supporto delle tegole sarà costituito da listelli in tavole di abete di sezione cm. (12,5x3), posati
parallelamente alla linea di colmo, ad interasse di cm. 35, chiodati ai sottostanti correnti in legno larice, di
sezione cm. (20x25) ed interasse cm. 150, posati perpendicolarmente alla linea di colmo, appoggiati e fissati
alla trave di colmo ed al cordolo perimetrale in c.a..
Le tegole ed il colmo dovranno essere ancorati all’ orditura del tetto mediante apposite staffe in acciaio inox.
E' inoltre prevista la posa di apposite tegole sagomate a fermaneve da posizionare a scacchiera lungo le falde
per una altezza di almeno m. 3,00.
Gli elementi di colmo, saranno posizionati in modo da garantire protezione dagli agenti atmosferici; il fissaggio
di tali elementi può essere realizzato mediante appositi ganci o staffe vincolati ai sottostanti listellli, oppure
mediante malta di cemento.
Lungo le linee di compluvio della copertura verranno realizzate converse che risalgono sotto le tegole in
modo da assicurare che l'acqua non tracimi oltre il bordo.
La realizzazione di raccordo con parete verticale di una falda coperta con tegole verrà eseguita con una
conversa che garantisca la propria funzione di tenuta.
Il progetto e l'esecuzione dovranno tenere conto della morfologia del raccordo, delle possibili diverse
dilatazioni dei materiali, delle condizioni climatiche del contesto.
La copertura realizzata con tegole marsigliesi sarà completata dai pezzi speciali necessari quali colmi a tre o
quattro vie, tegole d'aerazione, tegole fermaneve, tegole per sfiato, tegole per antenna, tegole di bordo e di
gronda, mezze tegole, ecc.
Sulle testate delle falde di copertura dovranno essere posate scossaline, appositamente sagomate, in lamiera di
rame.
L'Impresa appaltatrice delle opere dovrà fornire alla Direzione Lavori la garanzia scritta decennale di tutte le
coperture.
REQUISITI:
1) IMPERMEABILITÀ ALL'ACQUA.
Le coperture devono essere realizzate in modo tale da impedire qualsiasi infiltrazione d'acqua piovana al loro
interno, anche sotto l'azione del vento prevista dalla C.M. dei Lavori Pubblici 24.5.82 n.22631.
Nel realizzare la copertura deve essere rispettata la pendenza minima delle falde, necessaria ad assicurare
la impermeabilità.
2) RESISTENZA ALLA TEMPERATURA E A SBALZI DI TEMPERATURA.
Sotto l'azione di sollecitazioni termiche dovute al raggiungimento di temperature estreme (massime e/o minime)
e di sbalzi di temperatura in tempi relativamente ridotti, i materiali devono conservare inalterate le proprie
caratteristiche chimico-fisiche, geometriche, funzionali e di finitura superficiale.
3) RESISTENZA AL VENTO.
Tutte le parti costituenti la copertura devono essere idonee a resistere all'azione del vento in modo da
assicurare durata e funzionalità nel tempo senza pregiudicare la sicurezza degli utenti.
L'azione del vento da considerare e' quella prevista dal D.M.12/2/82, dalla C.M.24/5/82 N.22631 e dalla
norma CNR B.U.117 , tenendo conto dell'altezza dell'edificio e della forma della copertura.
In ogni caso le caratteristiche delle coperture, relativamente alla funzione strutturale, devono corrispondere
a quelle prescritte dalle leggi e normative vigenti.
4) CONTROLLO DELLA REGOLARITÀ GEOMETRICA.
Le superfici delle coperture non devono presentare difetti geometrici che possano alterarne la funzionalità
e l'aspetto.
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CERTIFICAZIONI:
I materiali utilizzati per la copertura devono essere dotati di certificazioni comprovanti
i livelli
prestazionali richiesti ottenute tramite prove di laboratorio effettuate secondo le normative vigenti in
merito.
Tali certificazioni andranno
campionato.
consegnate
alla Direzione Lavori prima della posa in opera del materiale
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SCH.A09.002
IMPERMEABILIZZAZIONE
MEDIANTE
ELASTOPLASTOMERICA ARMATA.
GUAINA
BITUMINOSA
DESCRIZIONE:
Impermeabilizzazione muri controterra mediante applicazione di
membrana bitume-polimero
elastoplastomerica armata al poliestere, previa imprimitura della superficie con primer bituminoso.
ELEMENTI COSTITUTIVI:
a) STRATO DI IMPRIMITURA: soluzione o emulsione bituminosa.
Soluzione o emulsione bituminosa a base di bitume ossidato, additivi e solventi, applicata in una o due riprese.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
Consumo, per prodotti acrilici, maggiore o uguale a 250
maggiore o uguale a 130 g/mq.
g/mq; per
emulsioni
in
veicolo
bituminoso,
b) ELEMENTO DI TENUTA: membrana bitume-polimero elastoplastomerica a base di bitume distillato
plastomeri ed elastomeri, armata con tessuto non tessuto di poliestere prodotto da filo continuo.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
-
spessore membrana : mm. 4;
carico di rottura a trazione longitudinale pari a 140 N/cm., trasversale pari a 110 N/cm. min.;
allungamento a rottura L/T superiore al 45%;
flessibilità a freddo –10 gradi centigradi min..
MODALITÀ DI ESECUZIONE:
FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE:
I rotoli di guaina verranno depositati nei loro imballaggi originali in locali o sotto tettoie ben raggiungibili e
circoscrivibili in caso di incendio.
I rotoli di guaina verranno depositati in posizione verticale e comunque non sottoposti a particolari
sollecitazioni e deformazioni che possono alterarne le caratteristiche.
Il manto impermeabile, prima della fornitura e posa, dovrà essere campionato (almeno tre marche
diverse) e sottoposto, per l'approvazione, alla Direzione Lavori.
Della suddetta campionatura, una volta approvata e siglata, potrà essere autorizzata la relativa posa in opera .
Indipendentemente dalle prove preliminari, la D.L. ha facoltà di esaminare la fornitura prima e dopo la
consegna in cantiere e valutarne la rispondenza della stessa alla campionatura depositata .
Gli imballi devono riportare almeno il nome del fornitore e le caratteristiche tecniche del prodotto.
REALIZZAZIONE:
La stesura dei teli verrà effettuata sull'elemento di supporto che dovrà presentarsi asciutto e privo di
incrostazioni e asperità.
Il telo applicato con sormonte di almeno cm. 10 saldate a fiamma verrà risvoltato e incollato a fiamma sulle parti
verticali per almeno 10 cm. al di sopra del livello del pavimento.
La saldatura della sovrapposizione verrà eseguita con la fiamma di un bruciatore a gas propano.
L'applicazione delle membrane dovrà avvenire in condizioni atmosferiche non piovose e con una
temperatura superiore ai 5 gradi centigradi.
I giunti di dilatazione dovranno essere sigillati mediante cordone catramato continuo di sezione tale da entrare
a contrasto negli alloggiamenti dei giunti stessi; e dovranno essere adeguatamente protetti.
A protezione dell'impermeabilizzazione saranno posati dei pannelli di polistirolo a bassa densità fissati
all'impermeabilizzazione stessa mediante apposito collante.
Successivamente si procederà all'esecuzione dello strato drenante.
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Le operazioni di riempimento dei muri controterra dovranno essere effettuate con particolare cura, al fine di
evitare danneggiamenti della impermeabilizzazione.
L'Impresa appaltatrice delle opere dovrà fornire alla Direzione Lavori la garanzia scritta decennale di tutte le
impermeabilizzazioni.
REQUISITI:
1) IMPERMEABILITÀ ALL'ACQUA.
Le membrane per l'impermeabilizzazione devono resistere alla pressione idrica di 60 KPa per almeno
24 ore, senza che si manifestino gocciolamenti o passaggi d'acqua.
NORME:
UNI 8202/21.
2) RESISTENZA AL PUNZONAMENTO.
Le membrane impiegate per l'impermeabilizzazione devono resistere alle azioni di punzonamento statico
e dinamico, prodotte rispettivamente dalla pressione di una sfera d'acciaio e dalla caduta di un dispositivo a
due lame, secondo quanto specificato nelle normative citate.
NORME:
UNI 8202/11-12.
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SCH. A09.003
IMPERMEABILIZZAZIONE MEDIANTE STESA DI MALTA CEMENTIZIA
BICOMPONENTE
DESCRIZIONE:
Impermeabilizzazione di superfici piane mediante stesa di malta cementizia bicomponente.
ELEMENTI COSTITUTIVI:
a) MALTA BICOMPONENTE: malta cementizia bicomponente.
Malta cementizia bicomponente a base di leganti idraulici ed elastomeri acrilici composta da polvere cementizia
additivata e lattice nelle proporzioni di 4:1.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
-
Componente “A” : polvere cementizia additivata;
Componente “B”: lattice;
Densità di impasto: 1,55 kg/litro;
Adesione: 1,4 N/mmq (EN 1348);
Temperatura di applicazione: da +5°C a +35°C;
Consumo 1,5-2 kg/mq;
Spessore finito mm. 2
MODALITÀ DI ESECUZIONE:
FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE:
I sacchi di prodotto verranno depositati nei loro imballaggi originali in locali o sotto tettoie ben raggiungibili e
circoscrivibili in caso di incendio.
La malta impermeabile, prima della fornitura e posa, dovrà essere campionata (almeno tre marche
diverse) e sottoposto, per l'approvazione, alla Direzione Lavori.
Della suddetta campionatura, una volta approvata e siglata, potrà essere autorizzata la relativa posa in opera .
Indipendentemente dalle prove preliminari, la D.L. ha facoltà di esaminare la fornitura prima e dopo la
consegna in cantiere e valutarne la rispondenza della stessa alla campionatura depositata .
Gli imballi devono riportare almeno il nome del fornitore e le caratteristiche tecniche del prodotto.
REALIZZAZIONE:
Al momento della posa in opera della malta impermeabilizzante, lo strato di supporto dovrà presentarsi
asciutto, privo di incrostazioni o fessurazioni, pulito, con una superficie perfettamente liscia.
L'applicazione della malta dovrà avvenire in condizioni atmosferiche non piovose e con una temperatura
superiore ai 5 gradi centigradi.
I componenti dovranno essere miscelati mediante mescolatore meccanico
L'Impresa appaltatrice delle opere dovrà fornire alla Direzione Lavori la garanzia scritta decennale di tutte le
impermeabilizzazioni.
REQUISITI:
1) IMPERMEABILITÀ ALL'ACQUA.
Le malte per l'impermeabilizzazione devono resistere alla pressione idrica di 60 KPa per almeno
ore, senza che si manifestino gocciolamenti o passaggi d'acqua.
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SCH.A09.004
ISOLAMENTO TERMICO DI SUPERFICI ORIZZONTALI MEDIANTE LASTRE
DI POLISTIRENE ESPANSO SINTERIZZATO SP. MM. 60.
DESCRIZIONE:
Isolamento termico di superfici orizzontali realizzato mediante lastre di polistirene espanso sinterizzato, di
spessore mm. 60.
ELEMENTI COSTITUTIVI:
a) STRATO COIBENTE : lastre di agglomerato di polistirene espanso sinterizzato.
Pannelli realizzati mediante polistirene espanso sinterizzato.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Dimensione pannelli : cm. (100 x 50).
- Spessore cm.6.
- Tolleranze dimensionali spessore +o- mm.2
- Conducibilità termica : 0,031 Kcal/mh°C minimo.
- Valore di trasmissione termica massima garantito tra alloggio e sottotetto: U = o < 0,50 W/mqK.
- Reazione al fuoco pannello : difficilmente infiammabile, autoestinguente, classe II.
- Resistenza alla compressione : 200 Kpa.
- Invecchiamento o perdite di caratteristiche nel tempo : nulle.
NORME:
EN 826, EN 12667, EN 13501-1, EN 822, EN 823, EN 824, EN 825, EN 1603, EN 12086.
MODALITÀ DI ESECUZIONE:
FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE:
Il materiale coibente deve essere depositato sotto tettoie che ne garantiscano la protezione dagli agenti
atmosferici e dall’umidità.
Il deposito avverrà su bancali di legno distanziati dal suolo.
Il materiale coibente, prima della fornitura e posa, dovrà essere campionato (almeno tre marche diverse)
e sottoposto, per l'approvazione, alla Direzione Lavori.
Della suddetta campionatura, una volta approvata e siglata, potrà essere autorizzata la relativa posa in opera .
Indipendentemente dalle prove preliminari, la D.L. ha facoltà di esaminare la fornitura prima e dopo la
consegna in cantiere e valutarne la rispondenza della stessa alla campionatura depositata .
Gli imballi devono riportare almeno il nome del fornitore e le caratteristiche tecniche del prodotto.
REALIZZAZIONE:
I pannelli di isolante non devono essere compressi o in alcun modo danneggiati.
I pannelli saranno posati a secco direttamente sullo strato di supporto che dovrà presentarsi asciutto, privo di
incrostazioni o fessurazioni, pulito, con una superficie liscia.
I giunti tra pannelli dovranno essere sigillati con nastro
adesivo
e
comunque
dovranno
essere
perfettamente combacianti.
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SCH.A09.005
PROTEZIONE
IMPERMEABILIZZAZIONE
MURI
CONTROTERRA
MEDIANTE PANNELLI IN POLISTIROLO ESPANSO SP MM. 30.
DESCRIZIONE:
Protezione impermeabilizzazione muri controterra realizzata mediante applicazione di pannelli in polistirolo
espanso di spessore mm. 30.
ELEMENTI COSTITUTIVI:
a) STRATO DI PROTEZIONE: pannelli in polistirolo.
Pannelli di polistirolo espanso estruso.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Spessore : mm.30.
- Densità : 20 kg/mc. minimo.
- Reazione al fuoco pannello nudo : classe 0, non combustibile.
- Resistenze meccaniche, stabilità dimensionale, assorbimento di acqua e resistenza
vapore acqueo verificati secondo prove normalizzate sottocitate.
- Marchio AIPE (Associazione Italiana Polistirolo Espanso).
alla diffusione del
NORME:
EN 826, EN 12667, EN 13501-1, EN 822, EN 823, EN 824, EN 825, EN 1603, EN 12086.
MODALITÀ DI ESECUZIONE:
FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE:
Il materiale coibente deve essere depositato sotto tettoie che ne garantiscano la protezione dagli agenti
atmosferici e dall’umidità.
Il deposito avverrà su bancali di legno distanziati dal suolo.
Il materiale coibente, prima della fornitura e posa, dovrà essere campionato (almeno tre marche diverse)
e sottoposto, per l'approvazione, alla Direzione Lavori.
Della suddetta campionatura, una volta approvata e siglata, potrà essere autorizzata la relativa posa in opera .
Indipendentemente dalle prove preliminari, la D.L. ha facoltà di esaminare la fornitura prima e dopo la
consegna in cantiere e valutarne la rispondenza della stessa alla campionatura depositata .
Gli imballi devono riportare almeno il nome del fornitore e le caratteristiche tecniche del prodotto.
REALIZZAZIONE:
I pannelli di isolante non devono essere compressi o in alcun modo danneggiati.
I giunti tra pannelli dovranno essere sigillati con nastro
adesivo
e
comunque
perfettamente combacianti.
I pannelli coibenti devono essere fissati alla parete esterna mediante apposito adesivo.
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dovranno
essere
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A10 – INTONACI E CORNICI
SCH.A10.001
RINZAFFO PER INTERNI IN MALTA DI CALCE IDRAULICA MACINATA.
DESCRIZIONE:
Rinzaffo eseguito con malta di calce idraulica macinata naturale, sia in piano che in curva, compresa
l’esecuzione dei raccordi negli angoli, delle zanche di separazione tra pareti ed orizzontamenti, e della
profilatura degli spigoli in cemento con esclusione del gesso; per spessore fino a cm.2.
ELEMENTI COSTITUTIVI:
a) STRATO DI REGOLARIZZAZIONE: Malta di calce idraulica macinata naturale.
Malta di calce idraulica macinata per rinzaffo; per spessore fino a cm.2.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
Proprietà della calce secondo i requisiti espressi nelle norme di accettazione dei leganti.
COMPONENTI:
- Calce idraulica q.li 5 ; sabbia mc. 0,90.
- Sabbia con granulometria 100% passante cumulativo allo staccio 2 UNI 2332; esente da sostanze organiche
e argillose.
MODALITÀ DI ESECUZIONE:
FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE:
Il deposito in cantiere del materiale dovrà avvenire in locali protetti dagli agenti atmosferici e dall’umidità.
Il materiale, prima della fornitura e posa, dovrà essere campionato (almeno tre marche diverse) e
sottoposto, per l'approvazione, alla Direzione Lavori.
Della suddetta campionatura, una volta approvata e siglata, potrà essere autorizzata la relativa posa in opera .
Indipendentemente dalle prove preliminari, la D.L. ha facoltà di esaminare la fornitura prima e dopo la
consegna in cantiere e valutarne la rispondenza della stessa alla campionatura depositata .
REALIZZAZIONE:
L'esecuzione del rinzaffo avverrà in condizioni ambientali che ne garantiscano una corretta stagionatura.
Il supporto murario da rinzaffare dovrà essere ripulito eliminando in particolare dai giunti la malta poco
aderente.
La superficie dovrà essere regolarizzata e lisciata con frattazzo.
Il tempo di stagionatura dell'intonaco verrà definito in accordo con la D.L. in base all'andamento
stagionale e alle condizioni metereologiche.
La superficie finale del rinzaffo deve risultare, nei limiti delle tolleranze consentite, piana e priva di irregolarità
evidenti.
REQUISITI:
CONTROLLO DELLA REGOLARITÀ GEOMETRICA.
Le finiture realizzate con intonacatura e' necessario che siano prive di ondulazioni, concavità o
convessità in modo da assicurare che lo scostamento rispetto ad un piano teorico medio (planarità generale)
non superi lo 0,2% mentre il massimo dislivello tra due punti distanti non più di 1 mt. sia inferiore a 4 mm.
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SCH.A10.002
INTONACO PER INTERNI DI GRASSELLO DOLCE.
DESCRIZIONE:
Strato di finitura (intonaco traspirante) su rinzaffo eseguito con malta naturale, di grassello di calce forte, in
piano od in curva, compresa l’esecuzione dei raccordi, delle zanche e la profilatura degli spigoli in cemento con
esclusione di gesso; di spessore come da progetto.
ELEMENTI COSTITUTIVI:
a) STRATO DI FINITURA: Malta di grassello di calce forte ottenuto dallo spegnimento di calce viva.
Malta di grassello di calce forte per intonaci traspiranti, spessore minimo mm 1.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Composizione del grassello : soluzione colloidale allo stato di gel di idrossidi di calcio e magnesio in eccesso
di acqua.
- Legante aereo ottenuto dallo spegnimento di calce viva magnesiaca in eccesso d’acqua, lungamente
stagionato in vasche di maturazione.
- Resistenza meccanica a compressione : 7 N/mmq.
- Resistenza meccanica a flessione : 18 Kg/cmq.
- Resistenza al distacco : 5,9 Kg/cmq.
COMPONENTI:
- sabbia : granulometria 100% passante cumulativo allo staccio 0, 5 UNI 2332, esente da sostanze organiche
ed argillose.
- grassello di calce forte ottenuto dallo spegnimento di calce viva.
- acqua limpida.
DOSAGGIO:
per malta per intonaco traspirante : 450 kg di grassello, 1 mc. di sabbia ed acqua q.b.
MODALITÀ DI ESECUZIONE:
FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE:
Il deposito in cantiere del materiale dovrà avvenire in locali protetti dagli agenti atmosferici e dall’umidità.
Il materiale, prima della fornitura e posa, dovrà essere campionato (almeno tre marche diverse) e
sottoposto, per l'approvazione, alla Direzione Lavori.
Della suddetta campionatura, una volta approvata e siglata, potrà essere autorizzata la relativa posa in opera .
Indipendentemente dalle prove preliminari, la D.L. ha facoltà di esaminare la fornitura prima e dopo la
consegna in cantiere e valutarne la rispondenza della stessa alla campionatura depositata .
Gli imballi devono riportare almeno il nome del fornitore e le caratteristiche tecniche del prodotto.
REALIZZAZIONE:
L'esecuzione dell'intonaco avverrà in condizioni ambientali che ne garantiscano una corretta stagionatura.
Il supporto murario da intonacare dovrà essere ripulito eliminando in particolare dai giunti la malta poco
aderente.
La superficie dovrà essere regolarizzata e lisciata con frattazzo.
Il tempo di stagionatura dell'intonaco verrà definito in accordo con la D.L. in base all'andamento
stagionale e alle condizioni metereologiche.
La superficie finale dell'intonaco deve risultare, nei limiti delle tolleranze consentite, piana e priva di
irregolarità evidenti.
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REQUISITI:
CONTROLLO DELLA REGOLARITÀ GEOMETRICA.
Le finiture realizzate con intonacatura e' necessario che siano prive di ondulazioni, concavità o
convessità in modo da assicurare che lo scostamento rispetto ad un piano teorico medio (planarità generale)
non superi lo 0,2% mentre il massimo dislivello tra due punti distanti non più di 1 mt. sia inferiore a 4 mm.
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SCH.A10.003
RINZAFFO PER ESTERNI REALIZZATO CON MALTA DI CALCE
IDRAULICA E CEMENTO.
DESCRIZIONE:
Rinzaffo eseguito con malta di calce idraulica e cemento (bastarda), sia in piano che in curva, compresa
l’esecuzione dei raccordi negli angoli, delle zanche di separazione tra pareti ed orizzontamenti, e della
profilatura degli spigoli in cemento con esclusione del gesso; per spessore fino a cm.2.
ELEMENTI COSTITUTIVI:
a) STRATO DI REGOLARIZZAZIONE: Malta di calce idraulica e cemento.
Malta di calce idraulica e cemento per rinzaffo; per spessore fino a cm.2.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
Proprietà della calce dei cementi secondo i requisiti espressi nelle norme di accettazione dei leganti.
COMPONENTI:
- Cemento tipo 325 kg. 100 ;
- Sabbia mc. 1.00;
- Calce idraulica spenta mc. 0,25;
- Sabbia con granulometria 100% passante
organiche e argillose.
cumulativo
allo staccio 2 UNI 2332; esente da sostanze
MODALITÀ DI ESECUZIONE:
FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE:
Il deposito in cantiere del materiale dovrà avvenire in locali protetti dagli agenti atmosferici e dall’umidità.
Il materiale, prima della fornitura e posa, dovrà essere campionato (almeno tre marche diverse) e
sottoposto, per l'approvazione, alla Direzione Lavori.
Della suddetta campionatura, una volta approvata e siglata, potrà essere autorizzata la relativa posa in opera .
Indipendentemente dalle prove preliminari, la D.L. ha facoltà di esaminare la fornitura prima e dopo la
consegna in cantiere e valutarne la rispondenza della stessa alla campionatura depositata .
REALIZZAZIONE:
L'esecuzione del rinzaffo avverrà in condizioni ambientali che ne garantiscano una corretta stagionatura.
Il supporto murario da rinzaffare dovrà essere ripulito eliminando in particolare dai giunti la malta poco
aderente.
La superficie dovrà essere regolarizzata e lisciata con frattazzo.
Il tempo di stagionatura dell'intonaco verrà definito in accordo con la D.L. in base all'andamento
stagionale e alle condizioni metereologiche.
La superficie finale del rinzaffo deve risultare, nei limiti delle tolleranze consentite, piana e priva di irregolarità
evidenti.
REQUISITI:
CONTROLLO DELLA REGOLARITÀ GEOMETRICA.
Le finiture realizzate con intonacatura e' necessario che siano prive di ondulazioni, concavità o
convessità in modo da assicurare che lo scostamento rispetto ad un piano teorico medio (planarità generale)
non superi lo 0,2% mentre il massimo dislivello tra due punti distanti non più di 1 mt. sia inferiore a 4 mm.
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SCH.A10.004
INTONACO PER ESTERNI IN MALTA DI CEMENTO.
DESCRIZIONE:
Strato di finitura (intonaco traspirante) su rinzaffo eseguito con malta di cemento, in piano od in curva,
compresa l’esecuzione dei raccordi, delle zanche e la profilatura degli spigoli in cemento con esclusione di
gesso; proprietà dei cementi secondo i requisiti espressi nelle norme di accettazione dei leganti.
.
ELEMENTI COSTITUTIVI:
a) STRATO DI FINITURA: Malta di cemento per intonaci; di spessore minimo mm 1.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Legante idraulico a base di cemento.
- Resistenza meccanica a compressione : 7 N/mmq. minimo.
- Resistenza meccanica a flessione : 18 Kg/cmq. Minimo.
- Resistenza al distacco : 6 Kg/cmq. Minimo.
COMPONENTI:
- Cemento tipo 325 kg. 600 ;
- Sabbia mc. 1.00;
- Sabbia con granulometria 100% passante
organiche e argillose.
- acqua limpida.
cumulativo
allo staccio 2 UNI 2332; esente da sostanze
MODALITÀ DI ESECUZIONE:
FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE:
Il deposito in cantiere del materiale dovrà avvenire in locali protetti dagli agenti atmosferici e dall’umidità.
Il materiale, prima della fornitura e posa, dovrà essere campionato (almeno tre marche diverse) e
sottoposto, per l'approvazione, alla Direzione Lavori.
Della suddetta campionatura, una volta approvata e siglata, potrà essere autorizzata la relativa posa in opera .
Indipendentemente dalle prove preliminari, la D.L. ha facoltà di esaminare la fornitura prima e dopo la
consegna in cantiere e valutarne la rispondenza della stessa alla campionatura depositata .
Gli imballi devono riportare almeno il nome del fornitore e le caratteristiche tecniche del prodotto.
REALIZZAZIONE:
L'esecuzione dell'intonaco avverrà in condizioni ambientali che ne garantiscano una corretta stagionatura.
Il supporto murario da intonacare dovrà essere ripulito eliminando in particolare dai giunti la malta poco
aderente.
La superficie dovrà essere regolarizzata e lisciata con frattazzo.
Il tempo di stagionatura dell'intonaco verrà definito in accordo con la D.L. in base all'andamento
stagionale e alle condizioni metereologiche.
La superficie finale dell'intonaco deve risultare, nei limiti delle tolleranze consentite, piana e priva di
irregolarità evidenti.
REQUISITI:
CONTROLLO DELLA REGOLARITÀ GEOMETRICA.
Le finiture realizzate con intonacatura e' necessario che siano prive di ondulazioni, concavità o
convessità in modo da assicurare che lo scostamento rispetto ad un piano teorico medio (planarità generale)
non superi lo 0,2% mentre il massimo dislivello tra due punti distanti non più di 1 mt. sia inferiore a 4 mm.
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SCH.A10.005
RISANAMENTO E CONSOLIDAMENTO FRONTALINI ED INTRADOSSI
BALCONI E CORNICIONI.
DESCRIZIONE:
Risanamento e consolidamento dei frontalini e degli intradossi di balconi e cornicioni, mediante spicconatura
delle parti in fase di distacco, pulizia e spazzolatura delle armature metalliche, applicazione di una ripresa di
legante inibitore di corrosione e ripristino con malta a base di resine sintetiche e cemento ad alta resistenza
applicata anche a più riprese fino al raggiungimento dello spessore necessario. Compreso l'adozione di piccole
casserrature per i ripristini e la formazione di spigoli e gocciolatoi, compreso eventuali spillature di ancoraggio
con barre in acciaio per ripristini superiori a cm. 4.
ELEMENTI COSTITUTIVI:
a) SPICCONATURA DELLE PARTI DI INTONACO AMMALORATO E/O IN FASE DI DISTACCO
b) PULIZIA E SPAZZOLATURA DELLE ARMATURA METALLICHE: trattamento con spazzole in ferro.
c) LEGANTE INIBITORE DI CORROSIONE: boiaccca passivante per la protezione dei ferri di armatura
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
-
legante idraulico a base di inibitori di corrosione, leganti idraulici e microsilicati;
adesione al csl > 1,5 Mpa;
adesione al ferro 10 Mpa;
profondità di carbonatazione a 10 anni: mm. 1.
d) MALTA CEMENTIZIA AD ALTA RESISTENZA:
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
-
malta antiritiro ad elevata resistenza tixotropica;
resistenza meccanica a compressione: 700-900 kg/cmq;
resistenza meccanica a flessione: 90-112 kg/cmq;
modulo elastico a 28 gg.: 230000kg/cmq;
adesione all’acciaio: 200-220 kg/cmq (pull out);
temperatura di applicazione: da +5°C a +60° C.
MODALITÀ DI ESECUZIONE:
FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE:
Il deposito in cantiere del materiale dovrà avvenire in locali protetti dagli agenti atmosferici e dall’umidità.
Il materiale, prima della fornitura e posa, dovrà essere campionato (almeno tre marche diverse) e
sottoposto, per l'approvazione, alla Direzione Lavori.
Della suddetta campionatura, una volta approvata e siglata, potrà essere autorizzata la relativa posa in opera .
Indipendentemente dalle prove preliminari, la D.L. ha facoltà di esaminare la fornitura prima e dopo la
consegna in cantiere e valutarne la rispondenza della stessa alla campionatura depositata .
Gli imballi devono riportare almeno il nome del fornitore e le caratteristiche tecniche del prodotto.
REALIZZAZIONE:
L'esecuzione del ripristino avverrà in condizioni ambientali che ne garantiscano una corretta stagionatura.
Il supporto murario dovrà essere ripulito eliminando in particolare dai giunti la malta poco aderente.
Il tempo di esecuzione di ripristino, dalla pulizia alla finitura dell’intonaco, verrà definito in accordo con la
D.L. in base all'andamento stagionale e alle condizioni metereologiche.
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La superficie finale del ripristino deve risultare, nei limiti delle tolleranze consentite,
irregolarità evidenti.
Il ripristino degli intonaci deve riprodurre fedelmente la sagoma ed il disegno originario.
liscia
e priva di
REQUISITI:
CONTROLLO DELLA REGOLARITÀ GEOMETRICA.
Le finiture realizzate con intonacatura è necessario che siano prive di ondulazioni, concavità o
convessità in modo da assicurare che lo scostamento rispetto ad un piano teorico medio (planarità generale)
non superi lo 0,2% mentre il massimo dislivello tra due punti distanti non più di 1 mt. sia inferiore a 4 mm.
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SCH. A10.006
RISAGOMATURA DI CORNICIONI E VELETTE RAMPE SCALE
DESCRIZIONE:
Risagomatura delle forme e dei disegni preesistenti esistenti di cornicioni e/o velette rampe scale a seguito di
ripristini dall’ intonaco ammalorato e decoeso.
Per i manufatti esterni verrà utilizzata malta cementiti da intonaco, mentre per le parti interne è previsto l’uso di
intonaco per interni di grassello dolce.
REALIZZAZIONE:
La risagomatura avverrà in condizioni ambientali che ne garantiscano una corretta stagionatura.
Il supporto murario dovrà essere ripulito eliminando in particolare dai giunti la malta poco aderente.
Il tempo di esecuzione di ripristino, dalla pulizia alla finitura dell’intonaco, verrà definito in accordo con la
D.L. in base all'andamento stagionale e alle condizioni metereologiche.
La superficie finale del ripristino deve risultare, nei limiti delle tolleranze consentite, liscia e priva di
irregolarità evidenti, pronta per la tinteggiatura.
La risagomatura degli intonaci deve riprodurre fedelmente la sagoma ed il disegno originario che potrà essere
ottenuto anche mediante l’uso di stampi e/o sagome precedentemente predisposte.
REQUISITI:
CONTROLLO DELLA REGOLARITÀ GEOMETRICA.
Le finiture realizzate con intonacatura è necessario che siano prive di ondulazioni, concavità o
convessità in modo da assicurare che lo scostamento rispetto ad un piano teorico medio (planarità generale)
non superi lo 0,2% mentre il massimo dislivello tra due punti distanti non più di 1 mt. sia inferiore a 4 mm.
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A11 – SOTTOFONDI E VESPAI
SCH.A11.001
SOTTOFONDO IN GHIAIA NATURALE E SABBIA.
DESCRIZIONE:
Formazione di sottofondo mediante provvista, spandimento e pigiatura di ghiaia naturale e sabbia di spessore
minimo cm. 20, come indicato in progetto.
ELEMENTI COSTITUTIVI:
a) STRATO DI SUPPORTO: ghiaia naturale e sabbia (misto granulare).
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Il pietrame di varia pezzatura non deve essere maggiore di mm. 100.
- Devono essere escluse le ghiaie contenenti elementi di scarsa resistenza meccanica, sfaldati o sfaldabili e
quelle rivestite da incrostazioni.
NORME:
Per il controllo granulometrico si fa riferimento alla Norma UNI 2334.
MODALITÀ DI ESECUZIONE:
REALIZZAZIONE:
Prima dell'esecuzione del sottofondo in conglomerato cementizio verrà steso uno strato di ghiaia naturale e
sabbia compattata e livellata, fino al raggiungimento delle quote di progetto.
Lo strato di ghiaia e sabbia dovrà essere perfettamente costipato con idoneo mezzo meccanico o manuale in
maniera tale da non provocare successivi cedimenti del massetto in cls.
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SCH.A11.002
SOTTOFONDO IN CLS DI SPESSORE CM. 10.
DESCRIZIONE:
Sottofondo formato con calcestruzzo cementizio avente resistenza caratteristica di 150 Kg/cmq.
ELEMENTI COSTITUTIVI:
a) STRATO DI SOTTOFONDO: conglomerato cementizio.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Spessore come da progetto (cm. 10).
- Cemento tipo 325.
- Resistenza caratteristica a compressione secondo progetto (comunque minimo 150 Kg/cmq.); controlli di
accettazione secondo L. 05.11.71 n. 1086.
- Dosaggio dei componenti secondo la resistenza richiesta, le circostanze e modalità di posa nel rispetto
delle norme citate.
- Proprietà del cemento secondo i requisiti espressi nelle norme di accettazione.
- Inerti esenti da sostanze organiche, argilla, silice reattiva, solfati e cloruri in percentuale da non alterare le
proprietà del c.l.s.
- Le caratteristiche di resistenza devono essere documentate secondo norme di verifica citate.
COMPONENTI:
Cemento, sabbia, acqua ed eventuali additivi.
NORME:
UNI 6126 - UNI 6131 - UNI 6393 - UNI 6132 - UNI 7102 + FA 94 - UNI 7103.
MODALITÀ DI ESECUZIONE:
REALIZZAZIONE:
Il conglomerato cementizio verrà eseguito in pasta densa dopo aver bagnato abbondantemente lo strato di
supporto e steso a mano secondo guide predisposte.
Il sottofondo in conglomerato cementizio dovrà essere eseguito tenendo conto delle eventuali pendenze
opportunamente predeterminate ed avrà uno spessore come da progetto.
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L’Impresa
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A12 – PAVIMENTI E RIVESTIMENTI
SCH.A12.001
ZOCCOLINO BATTISCOPA IN GRES CERAMICO FINE PORCELLANATO.
DESCRIZIONE:
Zoccolino battiscopa in gres fine porcellanato posato con malta adesiva alla caseina.
ELEMENTI COSTITUTIVI:
a) STRATO DI RIVESTIMENTO : zoccolino battiscopa in gres fine porcellanato.
Zoccolino battiscopa ottenuto dalla pressatura di una miscela di argille nobili di tipo omogeneo a tutto spessore,
prive di trattamento superficiale, inassorbente, antigelivo, altamente resistente agli attacchi fisici e chimici, con
superficie a vista di tipo naturale.
La scelta del colore e' dovuta al criterio insindacabile della Direzione Lavori e non sarà ammessa alcuna
distinzione tra colori speciali e colori ordinari, dovendo, la Ditta Appaltatrice fornire i materiali piu' fini e delle
migliori qualità.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Altezza: cm 8.
- Spessore cm 1.
- Assorbimento d'acqua: inferiore al 3%
- Resistenza a flessione : 30 N/mmq. minimo.
- Durezza superficiale: minimo 6(scala Mohs).
- Resistenza all'abrasione profonda: 130 mmc. medio.
- Proprietà chimiche: resistenza alle macchie e ai prodotti chimici di uso domestico e agli acidi e basi (garantita
classe 1-2).
- Resistenza al cavillo.
- Resistenza al gelo e agli sbalzi termici.
- Planarità: curvatura del centro in rapporto alla diagonale +/- 0,5%, curvatura dello spigolo in rapporto alla
dimensione +/- 0,5%, svergolamento in rapporto alla diagonale +/- 0,5%.
- Ortogonalità +/- 0,6%; rettilineità degli spigoli +/- 0,5%
- Tolleranza dimensionale: dimensioni lineari in base alla superficie delle lastre (secondo UNI EN 98),
spessore 10% per superfici minori o uguali a 190 cmq, 5% per superfici maggiori a 190 cmq.
NORME:
UNI EN 87, UNI EN 176, UNI EN 100, UNI EN 102, UNI EN 99, UNI EN 101, UNI EN 103, UNI EN 104, UNI
EN 105, UNI EN 106, UNI EN 121, UNI EN 186/1, UNI EN 202, DIN 51094.
b) STRATO DI FISSAGGIO: malta naturale adesiva alla caseina.
Adesivo monocomponente minerale in polvere, a base di calce idraulica, caseina calcica, microfibre vegetali,
farine di quarzo, carbonato di calcio, reattivi pozzolanici naturali.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Non tossicità.
- Intervallo utile di impiego : + 8°C/+ 35°C.
- Resistenza allo strappo : < 1,5 Mpa.
- Densità a 24 ore : 1620 Kg/mc.
- Diametro massimo aggregato : 0,3 mm.
- Costanza dell'adesivo, lavorabilità, aderenza e durabilità,
direttiva citata.
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verificate
secondo
prove
e specificazioni di
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Compatibilità con il supporto e la destinazione secondo
verificati per il supporto specifico.
criteri definiti nella
direttiva
ed eventualmente
MODALITÀ DI ESECUZIONE:
FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE:
La fornitura dello zoccolino dovrà essere effettuata in confezioni che ne garantiscano l'autenticità
d'origine, la qualità dei manufatti e l'integrità degli stessi anche durante gli spostamenti in cantiere.
Il materiale dovrà provenire interamente dalla medesima linea di cottura ed in quantità tale da consentire
l'eventuale rifacimento di opere non realizzate a regola d'arte o la sostituzione di pezzi difettosi.
Lo zoccolino, prima della fornitura e posa, dovrà essere campionato (almeno tre marche diverse) e
sottoposto per l'approvazione, alla Direzione Lavori.
Della suddetta campionatura, una volta approvata e siglata, potrà essere autorizzata la relativa posa in opera .
Indipendentemente dalle prove preliminari, la D.L. ha facoltà di esaminare la fornitura prima e dopo la
consegna in cantiere e valutarne la rispondenza della stessa alla campionatura depositata .
Gli imballi devono riportare almeno il nome del fornitore e le caratteristiche tecniche del prodotto.
REALIZZAZIONE:
Gli zoccolini battiscopa saranno posati in opera mediante malta adesiva.
Lo strato di supporto dovrà essere pulito da ogni detrito ed opportunamente inumidito prima della posa dello
zoccolino.
La sigillatura dei giunti sarà eseguita mediante cemento bianco eventualmente additivato con pigmenti colorati.
Particolare cura andrà posta nella posa dello zoccolino negli spigoli e negli angoli, in corrispondenza dei quali
gli elementi dovranno essere perfettamente combacianti.
Nelle situazioni d'angolo concavo i bordi degli zoccolini contigui dovranno sovrapporsi completamente.
Nelle situazioni d'angolo convesso, qualora non siano adottati pezzi speciali a "becco di civetta", la
sagomatura dei bordi degli zoccolini sarà eseguita evitando sbrecciature e mantenendo integro lo smalto
superficiale degli stessi.
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SCH.A12.002
PAVIMENTI PER INTERNI ED ESTERNI IN PIASTRELLE DI GRES FINE
PORCELLANATO.
DESCRIZIONE:
Pavimenti realizzati in piastrelle di gres fine porcellanato, dimensioni cm.(20X20 - 30x30), incollate su
sottofondo in cls.
ELEMENTI COSTITUTIVI:
a) STRATO DI RIVESTIMENTO: Piastrella in gres fine porcellanato, per pavimento.
Piastrelle ottenute dalla pressatura di una miscela di argille nobili di tipo omogeneo a tutto spessore, prive di
trattamento superficiale, inassorbente, antigelivo, altamente resistente agli attacchi fisici e chimici, con
superficie a vista di tipo naturale.
La scelta del colore e' dovuta al criterio insindacabile della Direzione Lavori e non sarà ammessa alcuna
distinzione tra colori speciali e colori ordinari, dovendo, la Ditta Appaltatrice fornire i materiali piu' fini e delle
migliori qualità.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Dimensioni : cm. 20x20 - 30x30.
- Spessore : cm. 1.
- Assorbimento d'acqua: inferiore al 3%
- Resistenza a flessione : 30 N/mmq. minimo.
- Durezza superficiale: minimo 6(scala Mohs).
- Resistenza all'abrasione profonda: 130 mmc. medio.
- Resistenza allo scivolamento a piedi calzati R10
- Proprietà chimiche: resistenza alle macchie e ai prodotti chimici di uso domestico e agli acidi e basi (garantita
classe 1-2).
- Resistenza al cavillo.
- Resistenza al gelo e agli sbalzi termici.
- Planarità: curvatura del centro in rapporto alla diagonale +/- 0,5%, curvatura dello spigolo in rapporto alla
dimensione +/- 0,5%, svergolamento in rapporto alla diagonale +/- 0,5%.
- Ortogonalità +/- 0,6%; rettilineità degli spigoli +/- 0,5%
- Tolleranza dimensionale: dimensioni lineari in base alla superficie delle lastre (secondo UNI EN 98),
spessore 10% per superfici minori o uguali a 190 cmq, 5% per superfici maggiori a 190 cmq.
NORME:
UNI EN 87, UNI EN 176, UNI EN 100, UNI EN 102, UNI EN 99, UNI EN 101, UNI EN 103, UNI EN 104, UNI
EN 105, UNI EN 106, UNI EN 121, UNI EN 186/1, UNI EN 202, DIN 51094.
b) STRATO DI FISSAGGIO: malta naturale adesiva alla caseina.
Adesivo monocomponente minerale in polvere, a base di calce idraulica, caseina calcica, microfibre vegetali,
farine di quarzo, carbonato di calcio, reattivi pozzolanici naturali.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Non tossicità.
- Intervallo utile di impiego : + 8°C/+ 35°C.
- Resistenza allo strappo : 1,5 Mpa.
- Densità a 24 ore : 1620 Kg/mc.
- Diametro massimo aggregato : 0,3 mm.
- Costanza dell'adesivo, lavorabilità, aderenza e durabilità,
direttiva citata.
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verificate
secondo
prove
e specificazioni di
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Compatibilità con il supporto e la destinazione secondo
verificati per il supporto specifico.
criteri definiti nella
direttiva
ed eventualmente
c) SIGILLATURA DEI GIUNTI DELLE PIASTRELLE : Imboiaccatura con cemento bianco o colorato.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Impasto di una parte di cemento Portland e 3 o 4 parti di calcare o gesso in polvere.
MODALITÀ DI ESECUZIONE:
FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE:
Le piastrelle, prima della fornitura e posa, dovranno essere campionate (almeno tre marche diverse) e
sottoposte, per l'approvazione, alla Direzione Lavori.
Della suddetta campionatura, una volta approvata e siglata, potrà essere autorizzata la relativa posa in opera .
Indipendentemente dalle prove preliminari, la D.L. ha facoltà di esaminare la fornitura prima e dopo la
consegna in cantiere e valutarne la rispondenza della stessa alla campionatura depositata .
La fornitura delle piastrelle dovrà essere effettuata in confezioni che ne garantiscano l'autenticità
d'origine, la qualità dei manufatti e l'integrità degli stessi anche durante gli spostamenti in cantiere.
Il materiale dovrà provenire interamente dalla medesima linea di cottura ed in quantità tale da consentire
l'eventuale rifacimento di opere non realizzate a regola d'arte o la sostituzione di pezzi difettosi.
Gli imballi devono riportare almeno il nome del fornitore e le caratteristiche tecniche del prodotto.
REALIZZAZIONE:
Le eventuali canalizzazioni impiantistiche previste sotto pavimento dovranno essere bloccate al supporto con
malta cementizia per tutto il loro percorso; in ogni caso, qualunque sia il loro spessore, quello del massetto di
posa non potrà essere inferiore a cm.3.
Lo strato di supporto dovrà essere pulito da ogni detrito, atto a ricevere lo strato di supporto in conglomerato
cementizio.
Successivamente si procederà alla formazione dello strato di regolarizzazione impiantistica mediante getto del
massetto di allettamento della pavimentazione in malta cementizia. Lo strato andrà steso a mano e dovrà
essere rigonato al fine di ottenere un piano perfettamente uniforme ed atto a ricevere la posa delle piastrelle.
Il piano di livello del massetto di allettamento dovrà essere realizzato tenendo conto della eventuale
presenza di vincoli come soglie e sguinci.
Il piano verrà eseguito predisponendo fasce parallele a distanza di ml. 1, 5.
Prima di procedere alla posa, sul massetto di allettamento verrà spolverato cemento per uno strato di
circa 2 mm.
I criteri generali di posa come l'eliminazione del materiale imperfetto, la verifica della perpendicolarità
delle pareti, gli allineamenti di partenza o l'interfaccia con gli eventuali rivestimenti verticali, dovranno
essere concordati con la D.L. prima dell'inizio della posa in opera stessa.
La posa in opera del materiale di rivestimento dovrà essere eseguita in modo da garantire la regolarità e
la planarità della pavimentazione finita entro i limiti di tolleranza consentiti.
Il taglio delle piastrelle dovrà essere effettuato con strumenti idonei a garantire la regolarità geometrica e
l'integrità del materiale.
A posa ultimata si dovrà procedere alla pulizia del pavimento mediante mezzi idonei ad evitare danni alla
pavimentazione stessa.
Ad imboiaccatura eseguita si dovrà procedere ad una definitiva opera di pulizia.
La pavimentazione non potrà essere percorsa prima di 3 giorni dalla sua ultimazione.
Eventuali transiti d'obbligo potranno effettuarsi solo su opportuni tavolati posati su strati di materiale
ammortizzante (sabbia o segatura).
L'esecuzione della pavimentazione sarà sospesa per temperature esterne minori di +5 gradi o maggiori di 35
gradi.
Si raccomanda, salvo diversa disposizione della D.L., di realizzare nella posa giunti fra le piastrelle di
almeno 2 mm.
La pavimentazione ultimata sarà protetta opportunamente fino al completo indurimento della malta di
incollaggio onde evitare danni e fessurazioni di qualsiasi specie.
L'imboiaccatura verrà eseguita con solo cemento per fughe fra piastrelle fino a 3 mm; per fughe maggiori
verrà aggiunta sabbia in rapporto di 800-1000 kg/mc.
La granulometria della sabbia varierà in relazione alla larghezza del giunto.
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Gli additivi impiegati per la preparazione della malta dello strato di pavimentazione dovranno essere usati
secondo le prescrizioni previste dal produttore che dimostrerà con certificati di laboratorio la conformità
del prodotto ai requisiti richiesti ed alle norme e regolamenti vigenti.
Qualora la superficie pavimentata superi i 60 mq o una dimensione superi gli 8 m., verrà realizzato un giunto
di frazionamento su pavimento e sottostante massetto.
Sul perimetro della pavimentazione sarà realizzato un giunto a liste di polistirolo.
REQUISITI:
1) REGOLARITÀ DELLE FINITURE.
Le pavimentazioni realizzate con prodotti in gres ceramico fanno riferimento alle specifiche relative alle
caratteristiche d'aspetto previste dalla normativa UNI.
2) CONTROLLO DELLA REGOLARITÀ GEOMETRICA.
Si può far riferimento alle specifiche relative alle caratteristiche dimensionali previste dalla normativa UNI.
3) RESISTENZA ALL'USURA.
La pavimentazione in gres ceramico deve resistere nel tempo alle azioni dovute al traffico pedonale e di
sedie a ruote senza che si verifichino abrasioni, perdite di materiale, rigonfiamenti, schiacciamenti
permanenti e sporcamenti non eliminabili.
In particolare le piastrelle in gres ceramico per uso individuale devono possedere una resistenza all'usura
per anni 10 corrispondente alla classe U2 della classificazione UPEC, mentre i locali ad uso collettivo una
resistenza alla classe U3.
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SCH.A12.003
RIVESTIMENTO INTERNO IN PIASTRELLE DI GRES CERAMICO
SMALTATO.
DESCRIZIONE:
Rivestimento in piastrelle di gres ceramico smaltato, di dimensioni CM.(20X20), incollate su preparazione a
rinzaffo con malta di calce idraulica.
ELEMENTI COSTITUTIVI:
a) STRATO DI RIVESTIMENTO: piastrella di gres ceramico smaltato per rivestimento, della Classe B2.
Piastrelle in gres ceramico smaltato ottenute dalla pressatura di una miscela compatta di argilla in pasta
bianca o rossa.
Le piastrelle devono essere completamente vetrificate, smaltate, ed ottenute mediante procedimento
di monocottura (classe B2 secondo UNI EN 87).
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Dimensioni : cm.20x20.
- Assorbimento d'acqua: compreso tra il 3% ed il 10% per piastrelle B2.
- Tolleranza dimensionale: dimensioni lineari in base alla superficie delle piastrelle (secondo UNI EN 98),
spessore 10% per superfici minori o uguali a 190 cmq, 5% per superfici maggiori a 190 cmq.
- Resistenza a flessione : minimo 22 N/mmq (B2).
- Durezza superficiale : minimo 6 (scala Mohs).
- Resistenza all'abrasione profonda: massimo 250 (secondo UNI EN 102).
NORME:
UNI EN 163, UNI EN 176, UNI EN 178, UNI EN 1159, UNI EN 99, UNI EN 100, UNI EN 101, UNI EN 102, UNI
EN 103, UNI EN 104, UNI EN 106, DIN 51094.
b) STRATO DI FISSAGGIO: malta naturale adesiva alla caseina.
Adesivo monocomponente minerale in polvere, a base di calce idraulica, caseina calcica, microfibre vegetali,
farine di quarzo, carbonato di calcio, reattivi pozzolanici naturali.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Non tossicità.
- Intervallo utile di impiego : + 8°C/+ 35°C.
- Resistenza allo strappo : < 1,5 Mpa.
- Densità a 24 ore : 1620 Kg/mc.
- Diametro massimo aggregato : 0,3 mm.
- Costanza dell'adesivo, lavorabilità, aderenza e durabilità, verificate secondo prove e specificazioni di
direttiva citata.
Compatibilità con il supporto e la destinazione secondo criteri definiti nella direttiva ed eventualmente
verificati per il supporto specifico.
c) SIGILLATURA DEI GIUNTI DELLE PIASTRELLE :
Imboiaccatura con cemento bianco o colorato.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Impasto di una parte di cemento Portland e 3 o 4 parti di calcare o gesso in polvere.
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MODALITÀ DI ESECUZIONE:
FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE:
La fornitura delle piastrelle dovrà essere effettuata in confezioni che ne garantiscano l'autenticità
d'origine, la qualità dei manufatti e l'integrità degli stessi anche durante gli spostamenti in cantiere.
Il materiale dovrà provenire interamente dalla medesima linea di cottura ed in quantità tale da consentire
l'eventuale rifacimento di opere non realizzate a regola d'arte o la sostituzione di pezzi difettosi.
Le piastrelle, prima della fornitura e posa, dovranno essere campionate (almeno tre marche diverse) e
sottoposte, per l'approvazione, alla Direzione Lavori.
Della suddetta campionatura, una volta approvata e siglata, potrà essere autorizzata la relativa posa in opera .
Indipendentemente dalle prove preliminari, la D.L. ha facoltà di esaminare la fornitura prima e dopo la
consegna in cantiere e valutarne la rispondenza della stessa alla campionatura depositata .
Gli imballi devono riportare almeno il nome del fornitore e le caratteristiche tecniche del prodotto.
REALIZZAZIONE:
Lo strato di supporto del rivestimento dovrà soddisfare le tolleranze rispetto ai requisiti di planarità e di
verticalità, la superficie sarà perfettamente levigata priva di ondulazioni ed ogni tipo di irregolarità.
L'impasto della malta adesiva dovrà essere effettuato meccanicamente per garantirne la massima
omogeneità.
La stesura della stessa sarà effettuata con strumenti idonei opportunamente dentellati.
La posa delle piastrelle avverrà con l'ausilio di appositi cunei in plastica che ne eviteranno lo slittamento
cosi' da garantire un perfetto allineamento delle fughe sia verticali che orizzontali.
L'imboiaccatura sarà effettuata non prima di 12 ore dalla esecuzione del rivestimento.
La successiva pulitura del rivestimento avverrà con materiali idonei (trucioli) e dovrà essere eseguita con
perizia cosi' da ottenere una superficie brillante o comunque priva di ombrature di boiacca residua.
Nelle situazioni d'angolo concavo i bordi delle piastrelle di ceramica contigue dovranno sovrapporsi
completamente.
Nelle situazioni d'angolo convesso, qualora non siano adottati pezzi speciali a "becco di civetta", la
sagomatura dei bordi delle piastrelle di ceramica sarà eseguita evitando sbrecciature e mantenendo
integro lo smalto superficiale delle piastrelle.
REQUISITI:
1) REGOLARITÀ DELLE FINITURE.
I rivestimenti realizzati con prodotti ceramici fanno riferimento alle specifiche relative alle caratteristiche
d'aspetto previste dalla normativa UNI.
2) CONTROLLO REGOLARITÀ GEOMETRICA.
Per i rivestimenti si puo' far riferimento alle specifiche relative alle caratteristiche dimensionali previste dalla
normativa UNI.
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A13 – OPERE IN MARMO E PIETRA
SCH.A13.001
COPERTINE IN LASTRE DI PIETRA DI LUSERNA PIANO FIAMMATO O
SPAZZOLATO – SPESSORE CM. 5.
DESCRIZIONE:
Davanzali esterni, soglie e copertine in lastre di pietra di Luserna piano fiammato o spazzolato, di spessore cm.
5; con spigoli smussati, di disegno come da progetto; sporgenti rispetto al filo finito della muratura di cm. 3
minimo; completi di gocciolatoio posto ad almeno cm. 1,5 dal bordo esterno della lastra.
Compreso ogni accessorio necessario per la posa e tutto quanto altro per dare il lavoro finito a perfetta regola
d’arte.
ELEMENTI COSTITUTIVI:
a) DAVANZALI, SOGLIE E COPERTINE: lastre di pietra di Luserna piano fiammato o spazzolato, di spessore
cm. 5,
con spigoli smussati.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Pietra naturale priva di screpolature, piani di sfaldatura, scaglie, cavità.
- Lastre ricavate in unico pezzo (per davanzali e soglie).
- Spessore come da progetto : cm. 5
- Assorbimento all'acqua compreso tra 0,1% e 0,5%.
- Omogeneità di aspetto degli elementi.
NORME:
UNI 8458, UNI 9724.
b) STRATO DI FISSAGGIO : malta di cemento.
Malta di cemento magro.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Malta di cemento dosata con kg/mc 200 di cemento.
- Spessore come da progetto.
NORME:
D.M. 3.06.68, D.M. 20.11.84.
MODALITÀ DI ESECUZIONE:
FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE:
Le lastre di pietra saranno depositate in luogo protetto, non inondabile, distanziato dal suolo e comunque in
modo da garantirne l'integrità fino al momento della messa in opera.
Il materiale dovrà provenire interamente dalla medesima cava ed in quantità tale da consentire l'eventuale
rifacimento di opere non realizzate a regola d'arte o per sostituzione di pezzi difettosi.
L’appaltatore dovrà verificare a propria cura e spese le precise dimensioni dei diversi pezzi occorrenti,
rimanendo esso unico e solo responsabile della loro esattezza.
REALIZZAZIONE:
I davanzali, le soglie e le copertine in lastre di pietra, di forma e dimensioni definite nel progetto esecutivo,
saranno messi in opera con malta di cemento ed, ove occorra, i diversi pezzi dovranno essere collegati tra loro
ed alla retrostante muratura con grappe, perni, ecc.
L’Impresa
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Lo strato di supporto dovrà essere pulito da ogni detrito e opportunamente inumidito prima della posa
delle lastre.
A posa avvenuta verrà eseguito il riempimento delle fessure, fra le lastre e la muratura, mediante
cemento bianco eventualmente additivato con pigmenti colorati.
Dopo la posa le lastre saranno adeguatamente protette fino al completo indurimento della malta.
Per la formazione di davanzali e soglie le lastre dovranno essere in unico pezzo.
La larghezza della lastra dovrà essere maggiore della luce complessiva dell'infisso misurata fra i due
montanti del controtelaio inclusi.
Le lastre dovranno sporgere dal filo finito della muratura di almeno cm. 3 e dovranno essere complete di
gocciolatoio, eseguito a mola, posto a cm. 1,5 minimo dal bordo esterno della lastra.
La linea di contatto fra l'infisso ed il vano di alloggiamento delle lastre in pietra, verso l'esterno, verrà sigillata
con sigillante a base siliconica e dovrà avere spessore uniforme, sarà continua e verrà stesa su supporto
asciutto e privo di polveri.
Le connessure delle facce viste dovranno essere profilate con cemento a lenta presa, compresso e lisciato
mediante apposito ferro.
Le lastre di pietra, per la formazione di davanzali, soglie e copertine, dovranno essere posate in opera con
pendenza adeguata.
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SCH.A13.02
COPERTINE BALCONI IN LASTRE DI SERIZZO ANTIGORIO, DI SPESSORE
CM. 2.
DESCRIZIONE:
Soglie e copertine in lastre di Serizzo Antigorio piano levigato, di spessore cm. 2; con spigoli smussati, di
disegno come da progetto; sporgenti rispetto al filo finito della muratura di cm. 3 minimo; completi di
gocciolatoio posto ad almeno cm. 1,5 dal bordo esterno della lastra.
Compreso ogni accessorio necessario per la posa e tutto quanto altro per dare il lavoro finito a perfetta regola
d’arte.
ELEMENTI COSTITUTIVI:
a) COPERTINE: lastre di Serizzo Antigorio piano levigato, di spessore cm. 2, con spigoli smussati.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Pietra naturale priva di screpolature, piani di sfaldatura, scaglie, cavità.
- Lastre ricavate in unico pezzo (per davanzali e soglie).
- Spessore come da progetto : cm. 2
- Assorbimento all'acqua compreso tra 0,1% e 0,5%.
- Omogeneità di aspetto degli elementi.
NORME:
UNI 8458, UNI 9724.
a) STRATO DI FISSAGGIO: malta adesiva alla caseina.
Malta adesiva composta da cemento adesivo alla caseina preconfezionato a due componenti composto da:
cemento, cariche, resine plastiche liquide.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Non tossicità e ininfiammabilità.
- Costanza dell'adesivo, lavorabilità, aderenza e durabilità, verificate secondo prove e specificazioni di
direttiva citata.
- Compatibilità con il supporto e la destinazione secondo criteri definiti nella direttiva ed eventualmente
verificati per il supporto specifico.
MODALITÀ DI ESECUZIONE:
FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE:
Le lastre di pietra saranno depositate in luogo protetto, non inondabile, distanziato dal suolo e comunque in
modo da garantirne l'integrità fino al momento della messa in opera.
Il materiale dovrà provenire interamente dalla medesima cava ed in quantità tale da consentire l'eventuale
rifacimento di opere non realizzate a regola d'arte o per sostituzione di pezzi difettosi.
REALIZZAZIONE:
I davanzali, le soglie e le copertine in lastre di pietra, saranno messe in opera con malta di cemento; lo strato di
supporto dovrà
essere pulito da ogni detrito e opportunamente inumidito prima della posa delle
lastre.
A posa avvenuta verrà eseguito il riempimento delle fessure, fra le lastre e la muratura, mediante
cemento bianco eventualmente additivato con pigmenti colorati.
Dopo la posa le lastre saranno adeguatamente protette fino al completo indurimento della malta.
Per la formazione di davanzali e soglie le lastre dovranno essere in unico pezzo.
La larghezza della lastra dovrà essere maggiore della luce complessiva dell'infisso misurata fra i due
montanti del controtelaio inclusi.
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Le lastre dovranno sporgere dal filo finito della muratura di almeno cm. 3, e se poste verso l’esterno dovranno
essere complete di gocciolatoio, eseguito a mola, posto a cm. 1,5 minimo dal bordo esterno della lastra, e
dovranno essere adeguatamente immorsate per almeno cm. 5 nella muratura di sostegno.
La linea di contatto fra l'infisso ed il vano di alloggiamento delle lastre in pietra, verso l'esterno, verrà sigillata
con sigillante a base siliconica e dovrà avere spessore uniforme, sarà continua e verrà stesa su supporto
asciutto e privo di polveri.
Le connessure delle facce viste dovranno essere profilate con cemento a lenta presa, compresso e lisciato
mediante apposito ferro.
Le lastre di pietra, per la formazione di davanzali, soglie e copertine, dovranno essere posate in opera con
pendenza adeguata.
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SCH.A13.003
SOGLIE PER PORTE FINESTRE IN LASTRE DI SERIZZO ANTIGORIO
PIANO LEVIGATO – SPESSORE CM. 3.
DESCRIZIONE:
Soglie e copertine in lastre di Serizzo Antigorio piano levigato, di spessore cm. 3; con spigoli smussati, di
disegno come da progetto; sporgenti rispetto al filo finito della muratura di cm. 3 minimo; completi di
gocciolatoio posto ad almeno cm. 1,5 dal bordo esterno della lastra.
Compreso ogni accessorio necessario per la posa e tutto quanto altro per dare il lavoro finito a perfetta regola
d’arte.
ELEMENTI COSTITUTIVI:
b) SOGLIE: lastre di Serizzo Antigorio piano levigato, di spessore cm. 3, con spigoli smussati.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Pietra naturale priva di screpolature, piani di sfaldatura, scaglie, cavità.
- Lastre ricavate in unico pezzo (per davanzali e soglie).
- Spessore come da progetto : cm. 3
- Assorbimento all'acqua compreso tra 0,1% e 0,5%.
- Omogeneità di aspetto degli elementi.
NORME:
UNI 8458, UNI 9724.
b) STRATO DI FISSAGGIO: malta adesiva alla caseina.
Malta adesiva composta da cemento adesivo alla caseina preconfezionato a due componenti composto da:
cemento, cariche, resine plastiche liquide.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Non tossicità e ininfiammabilità.
- Costanza dell'adesivo, lavorabilità, aderenza e durabilità, verificate secondo prove e specificazioni di
direttiva citata.
- Compatibilità con il supporto e la destinazione secondo criteri definiti nella direttiva ed eventualmente
verificati per il supporto specifico.
MODALITÀ DI ESECUZIONE:
FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE:
Le lastre di pietra saranno depositate in luogo protetto, non inondabile, distanziato dal suolo e comunque in
modo da garantirne l'integrità fino al momento della messa in opera.
Il materiale dovrà provenire interamente dalla medesima cava ed in quantità tale da consentire l'eventuale
rifacimento di opere non realizzate a regola d'arte o per sostituzione di pezzi difettosi.
REALIZZAZIONE:
I davanzali, le soglie e le copertine in lastre di pietra, saranno messe in opera con malta di cemento; lo strato di
supporto dovrà
essere pulito da ogni detrito e opportunamente inumidito prima della posa delle
lastre.
A posa avvenuta verrà eseguito il riempimento delle fessure, fra le lastre e la muratura, mediante
cemento bianco eventualmente additivato con pigmenti colorati.
Dopo la posa le lastre saranno adeguatamente protette fino al completo indurimento della malta.
Per la formazione di davanzali e soglie le lastre dovranno essere in unico pezzo.
La larghezza della lastra dovrà essere maggiore della luce complessiva dell'infisso misurata fra i due
montanti del controtelaio inclusi.
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Le lastre dovranno sporgere dal filo finito della muratura di almeno cm. 3, e se poste verso l’esterno dovranno
essere complete di gocciolatoio, eseguito a mola, posto a cm. 1,5 minimo dal bordo esterno della lastra, e
dovranno essere adeguatamente immorsate per almeno cm. 5 nella muratura di sostegno.
La linea di contatto fra l'infisso ed il vano di alloggiamento delle lastre in pietra, verso l'esterno, verrà sigillata
con sigillante a base siliconica e dovrà avere spessore uniforme, sarà continua e verrà stesa su supporto
asciutto e privo di polveri.
Le connessure delle facce viste dovranno essere profilate con cemento a lenta presa, compresso e lisciato
mediante apposito ferro.
Le lastre di pietra, per la formazione di davanzali, soglie e copertine, dovranno essere posate in opera con
pendenza adeguata.
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SCH. A13.004
SOGLIE IN LASTRE DI PIETRA DI LUSERNA PIANO FIAMMATO O
SPAZZOLATO – SPESSORE CM. 3.
DESCRIZIONE:
Soglie in lastre di pietra di Luserna piano fiammato, di spessore cm. 3; bisellate, di disegno come da progetto;
sporgenti rispetto al filo finito della muratura di cm. 3 minimo.
Compreso ogni accessorio necessario per la posa e tutto quanto altro per dare il lavoro finito a perfetta regola
d’arte.
ELEMENTI COSTITUTIVI:
a) SOGLIE : lastre di pietra di Luserna piano fiammato, di spessore cm. 3; bisellate.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Pietra naturale priva di screpolature, piani di sfaldatura, scaglie, cavità.
- Lastre ricavate in unico pezzo.
- Spessore come da progetto : cm. 3
- Assorbimento all'acqua compreso tra 0,1% e 0,5%.
- Omogeneità di aspetto degli elementi.
NORME:
UNI 8458.
b) STRATO DI FISSAGGIO : malta di cemento.
Malta di cemento magro.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Malta di cemento dosata con kg/mc 200 di cemento.
- Spessore come da progetto.
NORME:
D.M. 3.06.68, D.M. 20.11.84.
MODALITÀ DI ESECUZIONE:
FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE:
Le lastre di pietra saranno depositate in luogo protetto, non inondabile, distanziato dal suolo e comunque in
modo da garantirne l'integrità fino al momento della messa in opera.
Il materiale dovrà provenire interamente dalla medesima cava ed in quantità tale da consentire l'eventuale
rifacimento di opere non realizzate a regola d'arte o per sostituzione di pezzi difettosi.
L’appaltatore dovrà verificare a propria cura e spese le precise dimensioni dei diversi pezzi occorrenti,
rimanendo esso unico e solo responsabile della loro esattezza.
REALIZZAZIONE:
Le soglie in lastre di pietra, di forma e dimensioni definite nel progetto esecutivo, saranno messe in opera
con malta di cemento ed, ove occorra, i diversi pezzi dovranno essere collegati tra loro ed alla retrostante
muratura con grappe, perni, ecc.
Lo strato di supporto dovrà essere pulito da ogni detrito e opportunamente inumidito prima della posa
delle lastre.
A posa avvenuta verrà eseguito il riempimento delle fessure, fra le lastre e la muratura, mediante
cemento bianco eventualmente additivato con pigmenti colorati.
Dopo la posa le lastre saranno adeguatamente protette fino al completo indurimento della malta.
Per la formazione di soglie le lastre dovranno essere in unico pezzo.
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La larghezza della lastra dovrà essere maggiore della luce complessiva dell'infisso misurata fra i due
montanti del controtelaio inclusi.
Le lastre dovranno sporgere dal filo finito della muratura di almeno cm. 3.
La linea di contatto fra l'infisso ed il vano di alloggiamento delle lastre in pietra, verso l'esterno, verrà sigillata
con sigillante a base siliconica e dovrà avere spessore uniforme, sarà continua e verrà stesa su supporto
asciutto e privo di polveri.
Le lastre di pietra, per la formazione di soglie, dovranno essere posate in opera con pendenza adeguata.
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SCH.A13.005
DAVANZALI INTERNI IN GRANITO ROSA BETA LEVIGATI E LUCIDATI A
PIOMBO – SPESSORE CM. 3.
DESCRIZIONE:
Davanzali in lastre di granito Rosa Beta levigati e lucidati a piombo, di spessore cm. 3; bisellate, di disegno
come da progetto; sporgenti rispetto al filo finito della muratura di cm. 2 minimo.
Compreso ogni accessorio necessario per la posa e tutto quanto altro per dare il lavoro finito a perfetta regola
d’arte.
ELEMENTI COSTITUTIVI:
a) DAVANZALI: lastre di granito Rosa Beta levigati e lucidati a piombo, di spessore cm. 3, bisellate.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Pietra naturale priva di screpolature, piani di sfaldatura, scaglie, cavità.
- Lastre ricavate in unico pezzo (per davanzali e soglie).
- Spessore: cm. 3
- Assorbimento all'acqua compreso tra 0,1% e 0,5%.
- Omogeneità di aspetto degli elementi.
NORME:
UNI 8458.
b) STRATO DI FISSAGGIO : malta di cemento.
Malta di cemento magro.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Malta di cemento dosata con kg/mc 200 di cemento.
- Spessore come da progetto.
NORME:
D.M. 3.06.68, D.M. 20.11.84.
MODALITÀ DI ESECUZIONE:
FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE:
Le lastre saranno depositate in luogo protetto, non inondabile, distanziato dal suolo e comunque in modo da
garantirne l'integrità fino al momento della messa in opera.
Il materiale dovrà provenire interamente dalla medesima cava ed in quantità tale da consentire l'eventuale
rifacimento di opere non realizzate a regola d'arte o per sostituzione di pezzi difettosi.
REALIZZAZIONE:
I davanzali, le soglie e le copertine in lastre di pietra, saranno messe in opera con malta di cemento; lo strato di
supporto dovrà
essere pulito da ogni detrito e opportunamente inumidito prima della posa delle
lastre.
A posa avvenuta verrà eseguito il riempimento delle fessure, fra le lastre e la muratura, mediante
cemento bianco eventualmente additivato con pigmenti colorati.
Dopo la posa le lastre saranno adeguatamente protette fino al completo indurimento della malta.
Per la formazione di davanzali e soglie le lastre dovranno essere in unico pezzo.
La larghezza della lastra dovrà essere maggiore della luce complessiva dell'infisso misurata fra i due
montanti del controtelaio inclusi.
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Le lastre dovranno sporgere dal filo finito della muratura di almeno cm. 2, e se poste verso l’esterno dovranno
essere complete di gocciolatoio, eseguito a mola, posto a cm. 1,5 minimo dal bordo esterno della lastra, e
dovranno essere adeguatamente immorsate per almeno cm. 5 nella muratura di sostegno.
La linea di contatto fra l'infisso ed il vano di alloggiamento delle lastre in pietra, verso l'esterno, verrà sigillata
con sigillante a base siliconica e dovrà avere spessore uniforme, sarà continua e verrà stesa su supporto
asciutto e privo di polveri.
Le connessure delle facce viste dovranno essere profilate con cemento a lenta presa, compresso e lisciato
mediante apposito ferro.
Le lastre di pietra, per la formazione di davanzali, soglie e copertine, dovranno essere posate in opera con
pendenza adeguata.
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SCH.A13.006
LAVORAZIONI SULLE PIETRE E MARMI.
•
FORMAZIONE DI GOCCIOLATOIO PER PIETRE DURE E PER PIETRE TENERE.
DESCRIZIONE:
Formazione di gocciolatoio per pietre dure e per pietre tenere eseguito a mola, posto alla distanza minima di
mm. 15 dal bordo esterno.
•
ESECUZIONE DI SMUSSO AGLI SPIGOLI DELLA LARGHEZZA DI CM. 1.
DESCRIZIONE:
Esecuzione di smusso agli spigoli, eseguito in laboratorio, della larghezza fino a cm. 1; lisciato di mola per
pietre tenere.
•
FORMAZIONE DI BISELLATURA CON LEGGERO ARROTONDAMENTO DEGLI
SPIGOLI.
DESCRIZIONE:
Formazione di bisellatura, eseguita in laboratorio, con leggero arrotondamento degli spigoli (R = 2-3 mm.);
lisciata di mola, per pietre dure e per pietre tenere.
•
ESECUZIONE DI LEVIGATURA E/O LEVIGATURA E LUCIDATURA A PIOMBO DELLE
SUPERFICI PIANE.
DESCRIZIONE:
Levigatura e/o levigatura e lucidatura a piombo eseguita in laboratorio , misurata sullo sviluppo totale della
superficie vista; di superfici piane di pietre e marmi.
•
ESECUZIONE DI LEVIGATURA E/O LEVIGATURA E LUCIDATURA A PIOMBO DELLE
COSTE VISTE.
DESCRIZIONE:
Levigatura e/o levigatura e lucidatura a piombo eseguita in laboratorio ,delle coste viste di lastre già refilate di
sega; di pietre e marmi.
•
LAVORAZIONE A PUNTA FINE O GROSSA (BOCCIARDATA) ESEGUITA
LABORATORIO – PER PIETRE TENERE.
IN
DESCRIZIONE:
Lavorazione a punta fine o grossa (bocciardata) eseguita in laboratorio , misurata sullo sviluppo totale della
superficie vista; di superfici piane o curve di pietre tenere (pietra di Luserna per rivestimento marciapiedi rialzati
androni carrai).
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•
LAVORAZIONE FIAMMATA O SPAZZOLATA ESEGUITA IN LABORATORIO – PER
PIETRE TENERE.
DESCRIZIONE:
Lavorazione fiammata o spazzolata eseguita in laboratorio , misurata sullo sviluppo totale della superficie vista;
di superfici piane o curve di pietre tenere.
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A15 – OPERE DA VETRAIO
SCH.A15.001
VETRATE VETROCAMERA MM. 4+12+4
DESCRIZIONE:
Vetrata isolante costituita da due lastre di cristallo float di spessore mm. 4 tra loro unite al perimetro da un
intercalare di alluminio anodizzato contenente disidratante speciale, efficacemente sigillato alle lastre e tra esse
delimitante una intercapedine di aria secca di spessore mm. 12.
In corrispondenza dei serramenti dei bagni le vetrate dovranno essere opacizzate mediante imprimitura a
"buccia di arancio".
ELEMENTI COSTITUTIVI:
a) PARTE TRASPARENTE: lastre di cristallo float spessore mm 4 con interposta camera d'aria disidratata
spessore mm 12.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Spessore totale 20 mm.
- Spessore lastre 4 mm. (tolleranza 0, 2 mm).
- Spessore intercapedine 12 mm.
- Peso 21 Kg/mq.
- Carico unitario di rottura a flessione della lastra esterna 4 kg/mmq.
- Fattore di trasmissione luminosa 83% .
- Valore di trasmissione termica (valore medio vetro – telaio): U = o < 2,3 W/mqK.
- Indice di attenuazione acustica 32 dB.
- Contrassegno di garanzia (anni 10).
NORME:
UNI 5832 (punto 2.4.2.), UNI 7143, UNI 7144, UNI 7170, UNI 7697, UNI 6534.
b) INTERCALARE: Intercalare in profilato di alluminio anodizzato.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Spessore minimo 0, 35 mm.; larghezza mm.12.
- Spessore anodizzazione non inferiore a 3 micron.
- Superficie esente da grassi.
- Foratura tale da assicurare l'assorbimento dell'umidità da parte dei sali disidratanti.
NORME:
UNI 6534 – 74
c) SALI DISIDRATANTI : Sali disidratanti del tipo "a setaccio molecolare" con interstizio molecolare di 3
Amgstroms.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
Assenza di assorbimento di azoto né a caldo né a freddo.
d) SIGILLANTE: sigillante fra le lastre in materiale a base di elastomeri.
Sigillante elastomerico a base siliconica atto ad assicurare la funzione di distanziatore e sigillante.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
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- Temperatura di utilizzo : da –50°C a +50°C.
NORME:
UNI 6534 - 74.
MODALITÀ DI ESECUZIONE:
FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE:
Le lastre di vetro saranno depositate, in posizione verticale, in apposite gabbie rialzate dal suolo.
Le lastre di vetro dovranno essere tenute distanziate tra loro mediante l'uso di carta ondulata o altro
materiale idoneo.
Le vetrate, prima della fornitura e posa, dovranno essere campionate (almeno due marche diverse) e
sottoposte, per l'approvazione, alla Direzione Lavori.
Della suddetta campionatura, una volta approvata e siglata, potrà essere autorizzata la relativa posa in opera .
Indipendentemente dalle prove preliminari, la D.L. ha facoltà di esaminare la fornitura prima e dopo la
consegna in cantiere e valutarne la rispondenza della stessa alla campionatura depositata .
Gli imballi devono riportare almeno il nome del fornitore e le caratteristiche tecniche del prodotto.
REALIZZAZIONE:
La posa delle lastre di vetro dovrà essere effettuata previa collocazione di idonei tasselli di appoggio,
verticale e orizzontale, in elastomero con durezza 70-75 RHD. Detti tasselli dovranno essere posizionati
in modo da annullare gli effetti delle deformazioni del telaio e lo slittamento del vetro sul suo piano, oltre
che determinare il giuoco necessario a ricevere il sigillante.
Nel posizionamento dei tasselli si dovrà aver cura di non otturare i canali predisposti per la fuoriuscita
dell'acqua.
Gli spazi tra vetro e intelaiatura saranno riempiti con
un
cordone
continuo
di
sigillante
autopolimerizzante.
Le sigillature con mastice siliconico dovranno essere continue e regolari lungo tutto il loro sviluppo e
dovranno impedire infiltrazioni d'acqua, di vapore acqueo, di aria, di polvere o di altre sostanze.
I criteri di posa da osservare sono quelli indicati nella norma UNI 6534.
REQUISITI:
CONTROLLI PREVISTI DALLA NORMA UNI 7171/82.
- Prova del punto di rugiada iniziale.
- Prova della tenuta stagna iniziale.
- Prova di invecchiamento.
- Prova di appannamento ai raggi ultravioletti
CERTIFICAZIONI:
I certificati delle prove ed il marchio di qualità dovranno essere consegnati alla Direzione Lavori insieme alla
campionatura delle vetrate.
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SCH.A15.002
VETRATE ANTISFONDAMENTO STRATIFICATE TRASPARENTI O
COLORATE mm. 3+3.
DESCRIZIONE:
Vetrate antisfondamento formate da due lastre di cristallo float di spessore mm. 3 con interposto foglio di
polivinilbutirrale.
ELEMENTI COSTITUTIVI:
a) PARTE TRASPARENTE: lastre vetrate antisfondamento spessore mm.3+3.
Vetrate antisfondamento formate da due lastre di cristallo float di spessore mm. 3 con interposto foglio di
polivinilbutirrale di tipo trasparenti o colorate secondo le indicazioni della D.L..
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Spessore lastra mm. 3+3; tipo sicurezza semplice con interposto un foglio di polivinilbutirrale.
- Peso Kg/mq 15,5.
- Stratificazione con vetri stampati tipo “C” trasparenti o colarati secondo le indicazioni di progetto;
- Contrassegno e certificazione che ne garantisca la provenienza e che ne specifichi le caratteristiche fisicotecniche.
- Caratteristiche e limiti di accettazione secondo la normativa UNI.
NORME:
UNI 7172, UNI 5832, UNI 7143, UNI 7144, UNI 7170, UNI 7697, UNI 6534.
MODALITÀ DI ESECUZIONE:
FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE:
Le lastre di vetro saranno depositate, in posizione verticale, in apposite gabbie rialzate dal suolo.
Le lastre di vetro dovranno essere tenute distanziate tra loro mediante l'uso di carta ondulata o altro
materiale idoneo.
Le vetrate, prima della fornitura e posa, dovranno essere campionate (almeno due marche diverse) e
sottoposte, per l'approvazione, alla Direzione Lavori.
Della suddetta campionatura, una volta approvata e siglata, potrà essere autorizzata la relativa posa in opera .
Indipendentemente dalle prove preliminari, la D.L. ha facoltà di esaminare la fornitura prima e dopo la
consegna in cantiere e valutarne la rispondenza della stessa alla campionatura depositata .
Gli imballi devono riportare almeno il nome del fornitore e le caratteristiche tecniche del prodotto.
REALIZZAZIONE:
La posa delle lastre di vetro potrà essere effettuata previa collocazione di idonei tasselli di appoggio
verticale e orizzontale.
Detti tasselli, di materiale imputrescibile, dovranno essere posizionati in modo da annullare gli effetti
delle deformazioni del telaio e lo slittamento del vetro sul suo piano, oltre che determinare il gioco
necessario a ricevere il sigillante.
Nel posizionamento dei tasselli si dovrà aver cura di non otturare i canali predisposti per la fuoriuscita
dell'acqua.
Le sigillature con mastice siliconico dovranno essere continue e regolari lungo tutto il loro sviluppo.
Gli spazi tra vetro e intelaiatura saranno riempiti con
un
cordone
continuo
di
sigillante
autopolimerizzante.
I certificati ed il marchio di qualità dovranno essere consegnati alla Direzione Lavori insieme alla
campionatura delle vetrate, prima della posa delle vetrate stesse.
CERTIFICAZIONI:
I certificati delle prove ed il marchio di qualità dovranno essere consegnati alla Direzione Lavori insieme alla
campionatura delle vetrate.
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SCH.A15.003
VETRATE ANTISFONDAMENTO STRATIFICATE TRASPARENTI MM. 4+4.
DESCRIZIONE:
Vetrate antisfondamento formate da due lastre di cristallo float di spessore mm. 4 con interposto foglio di
polivinilbutirrale.
ELEMENTI COSTITUTIVI:
a) PARTE TRASPARENTE: lastre vetrate antisfondamento spessore mm.4+4.
Vetrate antisfondamento formate da due lastre di cristallo float di spessore mm. 4 con interposto foglio
polivinilbutirrale.
di
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Spessore lastra mm. 4+4; tipo sicurezza semplice con interposto un foglio di polivinilbutirrale.
- Peso Kg/mq 21.
- Stratificazione con vetri piani trasparenti secondo NORME UNI 5832;
- Contrassegno e certificazione che ne garantisca la provenienza e che ne specifichi le caratteristiche fisicotecniche.
- Caratteristiche e limiti di accettazione secondo la normativa UNI.
NORME:
UNI 7172, UNI 5832, UNI 7143, UNI 7144, UNI 7170, UNI 7697, UNI 6534.
MODALITÀ DI ESECUZIONE:
FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE:
Le lastre di vetro saranno depositate, in posizione verticale, in apposite gabbie rialzate dal suolo.
Le lastre di vetro dovranno essere tenute distanziate tra loro mediante l'uso di carta ondulata o altro
materiale idoneo.
Le vetrate, prima della fornitura e posa, dovranno essere campionate (almeno due marche diverse) e
sottoposte, per l'approvazione, alla Direzione Lavori.
Della suddetta campionatura, una volta approvata e siglata, potrà essere autorizzata la relativa posa in opera .
Indipendentemente dalle prove preliminari, la D.L. ha facoltà di esaminare la fornitura prima e dopo la
consegna in cantiere e valutarne la rispondenza della stessa alla campionatura depositata .
Gli imballi devono riportare almeno il nome del fornitore e le caratteristiche tecniche del prodotto.
REALIZZAZIONE:
La posa delle lastre di vetro potrà essere effettuata previa collocazione di idonei tasselli di appoggio
verticale e orizzontale.
Detti tasselli, di materiale imputrescibile, dovranno essere posizionati in modo da annullare gli effetti
delle deformazioni del telaio e lo slittamento del vetro sul suo piano, oltre che determinare il gioco
necessario a ricevere il sigillante.
Nel posizionamento dei tasselli si dovrà aver cura di non otturare i canali predisposti per la fuoriuscita
dell'acqua.
Le sigillature con mastice siliconico dovranno essere continue e regolari lungo tutto il loro sviluppo.
Gli spazi tra vetro e intelaiatura saranno riempiti con
un
cordone
continuo
di
sigillante
autopolimerizzante.
I certificati ed il marchio di qualità dovranno essere consegnati alla Direzione Lavori insieme alla
campionatura delle vetrate, prima della posa delle vetrate stesse.
CERTIFICAZIONI:
I certificati delle prove ed il marchio di qualità dovranno essere consegnati alla Direzione Lavori insieme alla
campionatura delle vetrate.
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SCH.A15.004
VETRI STAMPATI MM. 5.
DESCRIZIONE:
Vetri stampati trasparenti e colorati.
ELEMENTI COSTITUTIVI:
a) VETRI: vetri stampati spessore minimo mm. 5 trasparenti e colorati.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Spessore minimo mm. 5.
- Contrassegno e certificazione che ne garantisca la provenienza e che ne specifichi le caratteristiche fisicotecniche.
- Caratteristiche e limiti di accettazione secondo la normativa UNI.
NORME:
UNI 7172, UNI 5832, UNI 7143, UNI 7144, UNI 7170, UNI 7697, UNI 6534.
MODALITÀ DI ESECUZIONE:
FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE:
Le lastre di vetro saranno depositate, in posizione verticale, in apposite gabbie rialzate dal suolo.
Le lastre di vetro dovranno essere tenute distanziate tra loro mediante l'uso di carta ondulata o altro
materiale idoneo.
Le vetrate, prima della fornitura e posa, dovranno essere campionate (almeno tre marche diverse) e
sottoposte, per l'approvazione, alla Direzione Lavori.
Della suddetta campionatura, una volta approvata e siglata, potrà essere autorizzata la relativa posa in opera .
Indipendentemente dalle prove preliminari, la D.L. ha facoltà di esaminare la fornitura prima e dopo la
consegna in cantiere e valutarne la rispondenza della stessa alla campionatura depositata .
Gli imballi devono riportare almeno il nome del fornitore e le caratteristiche tecniche del prodotto.
REALIZZAZIONE:
La posa delle lastre di vetro potrà essere effettuata previa collocazione di idonei tasselli di appoggio
verticale e orizzontale.
Detti tasselli, di materiale imputrescibile, dovranno essere posizionati in modo da annullare gli effetti
delle deformazioni del telaio e lo slittamento del vetro sul suo piano, oltre che determinare il gioco
necessario a ricevere il sigillante.
Nel posizionamento dei tasselli si dovrà aver cura di non otturare i canali predisposti per la fuoriuscita
dell'acqua.
Le sigillature con mastice siliconico dovranno essere continue e regolari lungo tutto il loro sviluppo.
Gli spazi tra vetro e intelaiatura saranno riempiti con
un
cordone
continuo
di
sigillante
autopolimerizzante.
I certificati ed il marchio di qualità dovranno essere consegnati alla Direzione Lavori insieme alla
campionatura delle vetrate, prima della posa delle vetrate stesse.
CERTIFICAZIONI:
I certificati delle prove ed il marchio di qualità dovranno essere consegnati alla Direzione Lavori insieme alla
campionatura delle vetrate.
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A17 – OPERE DA FALEGNAME
SCH.A17.001
SCURI INTERNI IN LEGNO LARICE D’AMERICA.
DESCRIZIONE:
Scuri interni in legno essenza Larice d’America, di dimensioni e tipo come da progetto; predisposti per la posa
su anta mobile del serramento mediante cerniere.
Finitura trasparente su fondo di impregnante protettivo colorato.
ELEMENTI COSTITUTIVI:
a) SCURO INTERNO: scuri interni realizzati mediante lastre lavorate in legno massello essenza Larice
d’America, di spessore cm. 2,5 minimo.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Spessore: cm. 2,5 minimo.
- Dimensioni e forma come da progetto.
- Tinta abbinata al colore delle finestre.
- Verniciatura trasparente su fondo colorato: vedi scheda verniciatura.
b) SISTEMA DI CHIUSURA: Sistema di chiusura tipo a "saltarello" in lega di ottone.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
Chiusura in lega di ottone completa di placca fissata
necessario per il suo montaggio e funzionamento.
all'infisso tramite viti; compreso ogni accessorio
NORME:
UNI 9172, UNI 9158.
c) CERNIERE: cerniere in acciaio trattato con piastra e viti di fissaggio.
Cerniere in acciaio trattato, complete di piastrine, viti di fissaggio e rondella antiusura in ottone.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Portata minima 80 kg.
- Resistenza minima all'estrazione 300 kg.
- Numero minimo cerniere : 2.
- Numero 3 cerniere per anta di altezza maggiore di 150 cm.
- Spessore minimo della rondella antiusura mm.3.
NORME:
UNI 9283.
MODALITÀ DI ESECUZIONE:
FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE:
L'impresa dovrà presentare alla D.L. la campionatura di uno scuro completo di accessori; questa sarà
conservata in cantiere e farà fede per il collaudo della fornitura.
Della suddetta campionatura, una volta approvata e siglata, potrà essere autorizzata la relativa posa in opera .
Indipendentemente dalle prove preliminari, la D.L. ha facoltà di esaminare la fornitura prima e dopo la
consegna in cantiere e valutarne la rispondenza della stessa alla campionatura depositata .
Il deposito in cantiere degli scuri dovrà avvenire in locali protetti dagli
agenti atmosferici e
dall'eccessiva umidità.
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Gli scuri dovranno essere disposti in posizione verticale fra idonei regoli distanziatori.
La stagionatura ed il trattamento del legno saranno eseguiti in conformità con le norme citate.
Gli scuri depositati in cantiere che presentino segni di deterioramento che ne alterino le caratteristiche
funzionali o di aspetto verranno sostituite dopo che la D.L., con il concorso delle parti, abbia determinato le
responsabilità del danno.
L’Appaltatore sarà in ogni caso obbligato a controllare, rilevandole sul posto, le misure esatte degli elementi di
supporto sui quali verranno inseriti i serramenti, restando egli stesso responsabile degli inconvenienti che
potrebbero verificarsi per l’omissione di tale controllo.
REALIZZAZIONE:
Gli scuri interni saranno posati, mediante cerniere in acciaio trattato con piastra e viti di fissaggio, sul telaio
dell'anta apribile del serramento.
Gli scuri dovranno essere del tipo ripiegabili a soffietto in modo tale che il loro ingombro, quando aperti, sia
contenuto nella mazzetta della muratura.
La scelta dei colori e' dovuta al criterio insindacabile della Direzione Lavori e non sarà ammessa alcuna
distinzione tra colori speciali e colori ordinari, dovendo la Ditta Appaltatrice fornire i materiali più fini e
delle migliori qualità.
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SCH.A17.002
SERRAMENTI ESTERNI IN LEGNO LARICE D’AMERICA VERNICIATO
TRASPARENTE PER FINESTRE E PORTE FINESTRE.
DESCRIZIONE:
Finestre e portefinestre ad uno o più battenti, di forma rettangolare e/o quadrata, in legno essenza Larice
d’America, di dimensioni e tipo come indicato negli elaborati di progetto, dove richiesto predisposte per
oscuramento mediante scuri interni in legno; complete di controtelaio in legno di abete; listelli orizzontali e
verticali applicati sui battenti a formare la suddivisione a quadri delle vetrate; e vetrocamera posta in opera con
listelli fermavetro interni.
Per le porte balcone a due ante si dovrà prevedere un battente apribile con bilancino e serrature, incassate a
due giri, ed un battente apribile in caso di necessità, normalmente chiuso con ferroglietti incassati od esterni.
Per le finestre a due ante apribili, la chiusura sarà realizzata con cremonesi con aste incassate. A discrezione
della D.L. potrà essere accettato un diverso sistema di chiusura (in particolare una ferramenta del tipo a nastro
in lega di acciaio e zinco con trattamento anticorrosivo con aste di uscita superiore ed inferiore e nottolino
intermedio con perno eccentrico regolabile) purché di provata garanzia di funzionamento nel tempo.
Il rigetto d’acqua dovrà essere realizzato con gocciolatoi incastrati alla traversa inferiore dei telaroni ed ai
battenti inferiori dei serramenti.
Le bacchette delle cremonesi dovranno essere incassate e saranno previsti opportuni astucci a pavimento e
cavalletti in sommità per le finestre.
La maniglia di manovra sarà in lega di ottone pesante completa di placca ottenuta per fusione, fissata
all'infisso tramite viti. Di forma tale da permettere una facile e comoda presa e comunque sottoposta
all’approvazione della D.L.
La specchiatura inferiore delle ante delle porte-balcone sarà realizzata con una pannellatura piena in legno
dell’altezza di cm. 45.
Sulle ante delle porte finestre dei locali cucina, qualora richiesto dalla Direzione Lavori, dovrà essere prevista
una griglia di areazione con capacità minima di passaggio d’aria pari a cmq. 200.
Per le finestre saranno previste due cerniere per anta, mentre per le porte-balcone le cerniere dovranno essere
minimo tre per ogni anta.
L’appaltatore non potrà chiedere maggiori compensi per la realizzazione di serramenti centinati o con forme
particolari in quanto eventuali maggiori oneri si intendono già compresi nell’importo a corpo.
Finitura con vernici trasparenti su fondo di impregnante protettivo colorato.
I colori saranno definiti in corso d'opera a scelta insindacabile della Direzione Lavori e del Progettista.
I serramenti dovranno essere conformi ai particolari di progetto allegati.
ELEMENTI COSTITUTIVI:
a) TELAIO FISSO : Telaio fisso di finestra o portafinestra realizzato con profili di legno massiccio essenza
Larice d’America di prima scelta commerciale.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Doppia battuta su montanti e traverse.
- Gocciolatoio sulla traversa inferiore del telaio fisso finestra, in profilato di alluminio preverniciato colore
come serramento, dotato di asole di scarico dell'acqua piovana con passo mm.50.
- Sezione telaio fisso : mm.(55x65) minimo.
- Essenza Larice d’America con trattamenti preservanti.
- Difetti tollerati secondo la classe FB delle norme UNI 2853, UNI 2854.
- Valore di trasmissione termica (valore medio vetro – telaio): U = o < 2,3 W/mqK.
- Legno perfettamente essiccato e stabilizzato, umidità relativa max.15%.
- Il telaio e' fissato al controtelaio con viti in acciaio trattato.
NORME:
UNI 9030, UNI EN 113+FA 214, UNI EN 117, UNI EN 118.
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b) TELAIO ANTA APRIBILE : telaio anta apribile di finestra o portafinestra realizzato con profili di legno
massiccio essenza Larice d’America di prima scelta commerciale.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Doppia battuta su montanti e traverse.
- Sezione telaio anta apribile : mm.(55x65) minimo.
- Essenza Larice d’America con trattamenti preservanti.
- Difetti tollerati secondo la classe FB delle norme UNI 2853, UNI 2854.
- Legno perfettamente essiccato e stabilizzato, umidità relativa max.15%.
- Cornice fermavetro con giunzioni a 45° applicate sul lato interno e possibilità di alloggiamento per vetri di
spessore fino a mm. 25.
- Isolamento acustico secondo norma UNI 8204.
- Profilo di alluminio anodizzato in corrispondenza della traversa inferiore finestre, per la raccolta e lo scarico
all’esterno dell’acqua piovana.
NORME:
UNI 9030, UNI EN 113+FA 214, UNI EN 117, UNI EN 118, UNI 8204, UNICHIM.
c) LISTELLI ORIZZONTALI E VERTICALI: listelli orizzontali e verticali applicati ai battenti di finestra o
portafinestra a formare la suddivisione a quadri delle vetrate, come indicato negli elaborati di progetto, realizzati
con profili di legno massiccio essenza Larice d’America di prima scelta commerciale.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Sezione profili orizzontali e verticali: mm.(35x18) minimo.
- Essenza Larice d’America con trattamenti preservanti.
- Difetti tollerati secondo la classe FB delle norme UNI 2853, UNI 2854.
- Legno perfettamente essiccato e stabilizzato, umidità relativa max.15%.
NORME:
UNI 9030, UNI EN 113+FA 214, UNI EN 117, UNI EN 118.
d) GUARNIZIONE PERIMETRALE DI TENUTA TRA TELAIO FISSO E CONTROTELAIO: guarnizione in
mescola elastomerica.
Banda in elastomero espanso, inserito fra il telaio fisso e il controtelaio con funzione di chiudere lo spazio
dovuto alla tolleranza di posa ed assicurare la tenuta all'aria ed all'acqua, e ridurre il ponte termico.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Caratteristiche di elasticità compatibili con le sollecitazioni proprie dell'impiego.
- Temperatura d'impiego: -30 °C +95 °C.
- Densità minima 0, 45 gr/cmc.
NORME:
UNI 9122/1, UNI 9122/2.
e) TASSELLO DI APPOGGIO VETRO: tassello spaziatore e di appoggio vetro in elastomero.
Tassello in elastomero posto tra vetro e telaio, negli infissi per ottenere il giusto posizionamento,
per evitare il contatto vetro-scanalature e per ripartire il peso della vetrata.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Spessore minimo 5 mm.
- Lunghezza minima 12, 5 mm.
- Caratteristiche di resistenza alle temperature ambientali ed alle differenze di temperature tali da garantire
inalterate nel tempo le prestazioni iniziali.
NORME:
UNI 7143 (CAPO 4.6), UNI 6534 (CAPO 3.6.1.).
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f) SIGILLANTE: sigillante siliconico.
Sigillante elastomerico a base siliconica atto ad assicurare la funzione di distanziatore e sigillante.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Temperatura di utilizzo : da –50 °C a +50 °C.
NORME:
UNI 6534 - 74.
g) SISTEMA DI CHIUSURA: sistema di chiusura tipo cremonese a scomparsa, in lega di ottone.
Sistema di chiusura del tipo a cremonese a scomparsa comprendente scatola contenente
meccanismo di chiusura in ottone, aste in acciaio cromato o cadmiato o zincato.
Compreso ogni accessorio necessario per il suo montaggio e funzionamento.
il
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Comando in asse dietro fascetta di copertura in legno.
- Numero (n) delle chiusure per altezza (h) dell'infisso: n=2 per h maggiore o uguale a 1,60 m.; n=3 per
h maggiore di 1,60 m.
- Asta di chiusura :sezione minima 7x7 mm.
NORME:
UNI 7524, UNI 9172, UNI 9158.
h) COMANDO DEL SISTEMA DI CHIUSURA: organo di manovra finestra o portafinestra in lega di ottone.
Maniglia di manovra in lega di ottone completa di placca ottenuta per fusione fissata all'infisso tramite viti.
Compreso ogni accessorio necessario per il suo montaggio e funzionamento.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Massa minima della maniglia e della placca: kg 0,200.
- Maniglia dotata di comoda impugnatura : distanza minima dal battente 35 mm.
i) CERNIERE: cerniere in acciaio trattato.
Cerniera a perno filettato in acciaio trattato, completa di rondella antiusura in ottone.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Portata minima 40 Kg.
- Resistenza minima all'estrazione 270 Kg.
- Numero minimo cerniere : 2.
- Numero 3 cerniere per anta di altezza maggiore di cm. 150.
- Spessore minimo della rondella antiusura mm.3.
NORME:
UNI 9283.
l) GUARNIZIONE DI TENUTA E BATTUTA: doppia guarnizione di tenuta e battuta in elastomero del tipo
neoprene inserita nelle sedi ricavate nelle battute dell’anta e/o del telaio con funzione di assicurare il contatto
continuo fra parte apribile e parte fissa.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Temperatura di utilizzo : -30 °C + 95 °C
- Caratteristiche di montaggio atte a resistere a sollecitazioni conseguenti all'uso.
- Resistenza all'ossidazione e alle radiazioni UV, buona resilienza.
- Resistenza elevata a deformazioni permanenti.
NORME:
UNI 9122/1, UNI 9122/2.
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m) CORNICE COPRIGIUNTO: listello in legno massello.
Cornice coprigiunto costituita da listello in legno essenza Larice d’America.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Cornice coprigiunto costituita da listello in legno massello essenza Larice d’America.
- Spessore minimo cm.1.
- Larghezza minima cm. 8.
n) CONTROTELAIO: controtelaio in abete
VEDERE SCHEDA SCH. A17.010
MODALITÀ DI ESECUZIONE:
FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE:
I serramenti, completi di accessori, prima della fornitura e posa, dovranno essere campionati (almeno tre
marche diverse) e sottoposti, per l'approvazione, alla Direzione Lavori.
La campionatura del serramento scelto, completo di accessori, sarà conservata in cantiere e farà fede per il
collaudo della fornitura.
Della suddetta campionatura, una volta approvata e siglata, potrà essere autorizzata la relativa posa in opera .
Indipendentemente dalle prove preliminari, la D.L. ha facoltà di esaminare la fornitura prima e dopo la
consegna in cantiere e valutarne la rispondenza della stessa alla campionatura depositata .
Il deposito in cantiere dei serramenti dovrà avvenire in locali protetti dagli
agenti atmosferici e
dall'eccessiva umidità.
Gli infissi dovranno essere disposti in posizione verticale fra idonei regoli distanziatori.
I controtelai depositati in cantiere saranno muniti di struttura di controventamento che ne assicuri
l'indeformabilità.
I controtelai verranno conservati sotto tettoie o in locali che li proteggano dagli agenti atmosferici, isolati
dal suolo e distanziati fra loro.
Gli infissi dovranno essere dotati di certificazione del produttore che dichiari la classe A, E, V, in cui
e' omologato.
I certificati che forniscono i risultati delle prove di laboratorio per la determinazione della classe dovranno
menzionare chiaramente il tipo di infisso su cui sono state effettuate le prove ed essere consegnati alla D.L.
prima della posa dei serramenti stessi.
La stagionatura ed il trattamento del legno saranno eseguiti in conformità con le norme citate.
Gli infissi depositati in cantiere che presentino segni di deterioramento che ne alterino le caratteristiche
funzionali o di aspetto verranno sostituite dopo che la D.L., con il concorso delle parti, abbia determinato le
responsabilità del danno.
L’Appaltatore sarà in ogni caso obbligato a controllare, rilevandole sul posto, le misure esatte degli elementi di
supporto sui quali verranno inseriti i serramenti, restando egli stesso responsabile degli inconvenienti che
potrebbero verificarsi per l’omissione di tale controllo.
REALIZZAZIONE:
Si avrà cura di posizionare i controtelai in modo che eventuali fuori squadra o fuori piano siano contenuti nei
limiti di 3 mm. per metro lineare.
Il controtelaio verrà fissato mediante zanche a murare, utilizzando malta di cemento a rapida presa. Per vani
architettonici piu' larghi di 90 cm. il controtelaio sarà munito di zanche anche sulla traversa.
L’anta montata sarà perfettamente verticale e complanare con il telaio. Il serramento dovrà garantire il livello di
tenuta all’aria prescritto.
L’infisso sarà messo in opera dopo qualunque tipo di lavorazione che, compiuta nelle adiacenze, comporti il
rischio di danneggiamento.
In corrispondenza e lungo tutto lo sviluppo della linea di contatto fra il controtelaio ed il telaio maestro dovrà
essere applicata una guarnizione continua.
La posa delle lastre di vetro dovrà essere effettuata previa collocazione di idonei tasselli di appoggio
verticale e orizzontale. Detti tasselli dovranno essere posizionati in modo da annullare gli effetti delle
deformazioni del telaio e lo slittamento del vetro sul suo piano, oltre che determinare il gioco necessario
a ricevere il sigillante.
Le operazioni di bloccaggio dei listelli fermavetro e delle liste coprifilo dovranno essere effettuate utilizzando
attrezzi idonei a non provocare ammaccature al legno.
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Le sigillature con mastice siliconico dovranno essere continue e regolari lungo tutto il loro sviluppo.
Preventivamente alla posa in opera del controtelaio, dovrà essere battuto il piano di calpestio finito di
tutti i vani in comunicazione, fatto salvo il rispetto dei vincoli derivanti dal passaggio di reti impiantistiche sotto
pavimento e dall'altezza di interpiano.
La traversa superiore del controtelaio non potrà in alcun caso essere utilizzata come architrave ne' come
sostegno provvisorio o casseratura della stessa; il controtelaio verrà posto in opera dopo la realizzazione
delle spalle in muratura ed avendo cura di contenere lo stacco fra queste e l'estradosso del montante
del controtelaio entro i 10 mm.
Le liste coprifilo dovranno avere un andamento regolare lungo tutto il loro sviluppo e ricoprire per un
minimo di 10 mm. sia la muratura sia il telaio.
L'installazione delle liste coprifilo, non potrà essere utilizzata per eliminare problemi derivanti da eventuali
difetti di complanarità tra la parete ed il serramento.
La soluzione di questi problemi dovrà essere concordata con la D.L.
La traversa inferiore del telaio fisso delle portefinestre, se esistente, dovrà avere un'altezza massima di
cm.2,5 dal piano del pavimento finito, nel rispetto della normativa vigente sulle barriere architettoniche.
Il giunto tra controtelaio e telaio fisso dovrà essere eseguito in modo da assicurare tenuta all’aria ed isolamento
acustico; gli interspazi devono essere sigillati con materiale comprimibile e che resti elastico nel tempo.
Il fissaggio del serramento al supporto deve resistere alle sollecitazioni che il serramento trasmette sotto
l’azione del vento o dei carichi dovuti all’utenza.
La scelta dei colori e' dovuta al criterio insindacabile della Direzione Lavori e non sarà ammessa alcuna
distinzione tra colori speciali e colori ordinari, dovendo la Ditta Appaltatrice fornire i materiali più fini e
delle migliori qualità.
REQUISITI:
1) TENUTA ALL'ACQUA.
Gli infissi esterni devono impedire qualsiasi infiltrazione di acqua piovana all'interno dei locali, anche
sotto l'azione del vento. L'acqua che penetri nei giunti tra o attraverso i profilati deve essere respinta
all'esterno; pertanto i giunti orizzontali inferiori dovranno essere dotati di condotti di raccolta per la
fuoriuscita dell'acqua all'esterno, accessibili per la pulizia.
Ogni cura dovrà essere prestata per assicurare la tenuta dell'acqua, in corrispondenza dell'ancoraggio tra
l'infisso e la parete perimetrale adiacente.
Più specificatamente la tenuta all'acqua dovrà essere di classe E4 secondo prove di cui alle norme UNI EN
86, UNI 7979.
2) RESISTENZA AL VENTO.
Gli infissi esterni devono essere idonei a resistere all'azione del vento in modo tale da assicurare
durata e funzionalità nel tempo nonché garantire la sicurezza degli utenti.
Devono inoltre sopportare il flusso del vento e le sue eventuali turbolenze senza dar luogo a sbattimenti,
vibrazioni e rumorosità in genere.
Più specificatamente la resistenza al vento dovrà essere di classe V3 secondo prove di cui alle norme UNI EN
77, UNI 7979.
3) PERMEABILITÀ ALL'ARIA.
Gli infissi esterni devono essere realizzati in modo da ottenere, mediante battute, camere d'aria e
guarnizioni, una permeabilità all'aria di classe A3 secondo prove di cui alle norme UNI EN 42, UNI 7979.
CERTIFICAZIONI:
L'impresa assuntrice dovrà presentare
impiegati, secondo le norme UNI citate.
alla Direzione dei Lavori i certificati di collaudo dei serramenti
Tali certificati dovranno fornire i risultati delle prove di laboratorio per la determinazione della classe A, E, V in
cui e' omologato il serramento stesso.
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SCH.A17.003
SERRAMENTI ESTERNI IN LEGNO LARICE D’AMERICA VERNICIATO,
CON APERTURA A BILICO PER FINESTRE E PORTE FINESTRE.
DESCRIZIONE:
Finestre ad un battente, a bilico orizzontale, in legno essenza Larice d’America, di dimensioni e tipo come
indicato negli elaborati di progetto; complete di controtelaio in legno di abete, vetrocamera posto in opera con
listelli fermavetro interni. Finitura con vernici laccate su fondo di impregnante protettivo.
I colori saranno definiti in corso d'opera a scelta insindacabile della Direzione Lavori e del Progettista.
I serramenti dovranno essere conformi ai particolari di progetto allegati.
ELEMENTI COSTITUTIVI:
a) TELAIO FISSO : Telaio fisso di finestra ovale realizzato con profili di legno massiccio essenza Larice
d’America di prima scelta commerciale.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Doppia battuta su montanti e traverse.
- Sezione telaio fisso : mm.(55x65) minimo.
- Essenza Larice d’America con trattamenti preservanti.
- Difetti tollerati secondo la classe FB delle norme UNI 2853, UNI 2854.
- Legno perfettamente essiccato e stabilizzato, umidità relativa max.15%.
- Valore di trasmissione termica (valore medio vetro – telaio): U = o < 2,3 W/mqK.
- Il telaio e' fissato al controtelaio con viti in acciaio trattato.
- Isolamento acustico secondo norma UNI 8204.
NORME:
UNI 9030, UNI EN 113+FA 214, UNI EN 117, UNI EN 118, UNI 8204.
b) TELAIO ANTA APRIBILE : telaio anta apribile di finestra ovale realizzato con profili di legno massiccio
essenza Larice d’America di prima scelta commerciale.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Doppia battuta su montanti e traverse.
- Sezione telaio anta apribile : mm.(55x65) minimo.
- Essenza Larice d’America con trattamenti preservanti.
- Difetti tollerati secondo la classe FB delle norme UNI 2853, UNI 2854.
- Legno perfettamente essiccato e stabilizzato, umidità relativa max.15%.
NORME:
UNI 9030, UNI EN 113+FA 214, UNI EN 117, UNI EN 118, UNICHIM.
c) GUARNIZIONE PERIMETRALE DI TENUTA TRA TELAIO FISSO E CONTROTELAIO: guarnizione in
mescola elastomerica.
Banda in elastomero espanso, inserito fra il telaio fisso e il controtelaio con funzione di chiudere lo spazio
dovuto alla tolleranza di posa ed assicurare la tenuta all'aria ed all'acqua, e ridurre il ponte termico.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Caratteristiche di elasticità compatibili con le sollecitazioni proprie dell'impiego.
- Temperatura d'impiego: -30 °C +95 °C.
- Densità minima 0, 45 gr/cmc.
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NORME:
UNI 9122/1, UNI 9122/2.
d) TASSELLO DI APPOGGIO VETRO: tassello spaziatore e di appoggio vetro in elastomero.
Tassello in elastomero posto tra vetro e telaio, negli infissi per ottenere il giusto posizionamento,
per evitare il contatto vetro-scanalature e per ripartire il peso della vetrata.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Spessore minimo 5 mm.
- Lunghezza minima 12, 5 mm.
- Caratteristiche di resistenza alle temperature ambientali ed alle differenze di temperature tali da garantire
inalterate nel tempo le prestazioni iniziali.
NORME:
UNI 7143 (CAPO 4.6), UNI 6534 (CAPO 3.6.1.).
e) SIGILLANTE: sigillante siliconico.
Sigillante elastomerico a base siliconica atto ad assicurare la funzione di distanziatore e sigillante.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Temperatura di utilizzo : da –50 °C a +50 °C.
NORME:
UNI 6534 - 74.
f) SISTEMA DI CHIUSURA : sistema di chiusura per apertura a bilico orizzontale, in lega di ottone.
Sistema di chiusura del tipo per apertura a bilico orizzontale comprendente scatola contenente
meccanismo di chiusura in ottone e ogni accessorio necessario per il suo montaggio e funzionamento.
il
NORME:
UNI 7524, UNI 9172, UNI 9158.
g) COMANDO DEL SISTEMA DI CHIUSURA: organo di manovra finestra in lega di ottone con sistema per
apertura a bilico del serramento.
Maniglia di manovra in lega di ottone completa di placca ottenuta per fusione fissata all'infisso tramite viti.
Compreso ogni accessorio necessario per il suo montaggio e funzionamento.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Massa minima della maniglia e della placca: kg 0,200.
- Maniglia dotata di comoda impugnatura : distanza minima dal battente 35 mm.
h) CERNIERE: cerniere in acciaio trattato.
Cerniera in acciaio trattato per apertura a bilico orizzontale completa di ogni accessorio necessario.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Portata minima 40 Kg.
- Resistenza minima all'estrazione 270 Kg.
- Numero minimo cerniere : 2.
NORME:
UNI 9283.
i) GUARNIZIONE DI TENUTA E BATTUTA: doppia guarnizione di tenuta e battuta in elastomero del tipo
neoprene inserita nelle sedi ricavate nelle battute dell’anta e/o del telaio con funzione di assicurare il contatto
continuo fra parte apribile e parte fissa.
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PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Temperatura di utilizzo : -30 °C + 95 °C
- Caratteristiche di montaggio atte a resistere a sollecitazioni conseguenti all'uso.
- Resistenza all'ossidazione e alle radiazioni UV, buona resilienza.
- Resistenza elevata a deformazioni permanenti.
NORME:
UNI 9122/1, UNI 9122/2.
l) CORNICE COPRIGIUNTO: listello in legno massello.
Cornice coprigiunto per finestra ovale costituita da listello in legno essenza Larice d’America.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Cornice coprigiunto costituita da listello in legno massello essenza Larice d’America.
- Spessore minimo cm.1.
- Larghezza minima cm. 8.
m) CONTROTELAIO: controtelaio in abete
VEDERE SCHEDA SCH. A17.010
MODALITÀ DI ESECUZIONE:
FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE:
I serramenti, completi di accessori, prima della fornitura e posa, dovranno essere campionati (almeno tre
marche diverse) e sottoposti, per l'approvazione, alla Direzione Lavori.
La campionatura del serramento scelto, completo di accessori, sarà conservata in cantiere e farà fede per il
collaudo della fornitura.
Della suddetta campionatura, una volta approvata e siglata, potrà essere autorizzata la relativa posa in opera .
Indipendentemente dalle prove preliminari, la D.L. ha facoltà di esaminare la fornitura prima e dopo la
consegna in cantiere e valutarne la rispondenza della stessa alla campionatura depositata .
Il deposito in cantiere dei serramenti dovrà avvenire in locali protetti dagli
agenti atmosferici e
dall'eccessiva umidità.
Gli infissi dovranno essere disposti in posizione verticale fra idonei regoli distanziatori.
I controtelai depositati in cantiere saranno muniti di struttura di controventamento che ne assicuri
l'indeformabilità.
I controtelai verranno conservati sotto tettoie o in locali che li proteggano dagli agenti atmosferici, isolati
dal suolo e distanziati fra loro.
Gli infissi dovranno essere dotati di certificazione del produttore che dichiari la classe A, E, V, in cui
e' omologato.
I certificati che forniscono i risultati delle prove di laboratorio per la determinazione della classe dovranno
menzionare chiaramente il tipo di infisso su cui sono state effettuate le prove ed essere consegnati alla D.L.
prima della posa dei serramenti stessi.
La stagionatura ed il trattamento del legno saranno eseguiti in conformità con le norme citate.
Gli infissi depositati in cantiere che presentino segni di deterioramento che ne alterino le caratteristiche
funzionali o di aspetto verranno sostituite dopo che la D.L., con il concorso delle parti, abbia determinato le
responsabilità del danno.
L’Appaltatore sarà in ogni caso obbligato a controllare, rilevandole sul posto, le misure esatte degli elementi di
supporto sui quali verranno inseriti i serramenti, restando egli stesso responsabile degli inconvenienti che
potrebbero verificarsi per l’omissione di tale controllo.
REALIZZAZIONE:
Si avrà cura di posizionare i controtelai in modo che eventuali fuori squadra o fuori piano siano contenuti nei
limiti di 3 mm. per metro lineare.
Il controtelaio verrà fissato mediante zanche a murare, utilizzando malta di cemento a rapida presa. Per vani
architettonici piu' larghi di 90 cm. il controtelaio sarà munito di zanche anche sulla traversa.
L’anta montata sarà perfettamente verticale e complanare con il telaio. Il serramento dovrà garantire il livello di
tenuta all’aria prescritto.
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L’infisso sarà messo in opera dopo qualunque tipo di lavorazione che, compiuta nelle adiacenze, comporti il
rischio di danneggiamento.
In corrispondenza e lungo tutto lo sviluppo della linea di contatto fra il controtelaio ed il telaio maestro dovrà
essere applicata una guarnizione continua.
La posa delle lastre di vetro dovrà essere effettuata previa collocazione di idonei tasselli di appoggio
verticale e orizzontale. Detti tasselli dovranno essere posizionati in modo da annullare gli effetti delle
deformazioni del telaio e lo slittamento del vetro sul suo piano, oltre che determinare il gioco necessario
a ricevere il sigillante.
Le operazioni di bloccaggio dei listelli fermavetro e delle liste coprifilo dovranno essere effettuate utilizzando
attrezzi idonei a non provocare ammaccature al legno.
Le sigillature con mastice siliconico dovranno essere continue e regolari lungo tutto il loro sviluppo.
Preventivamente alla posa in opera del controtelaio, dovrà essere battuto il piano di calpestio finito di
tutti i vani in comunicazione, fatto salvo il rispetto dei vincoli derivanti dal passaggio di reti impiantistiche sotto
pavimento e dall'altezza di interpiano.
La traversa superiore del controtelaio non potrà in alcun caso essere utilizzata come architrave ne' come
sostegno provvisorio o casseratura della stessa; il controtelaio verrà posto in opera dopo la realizzazione
delle spalle in muratura ed avendo cura di contenere lo stacco fra queste e l'estradosso del montante
del controtelaio entro i 10 mm.
Le liste coprifilo dovranno avere un andamento regolare lungo tutto il loro sviluppo e ricoprire per un
minimo di 10 mm. sia la muratura sia il telaio.
L'installazione delle liste coprifilo, non potrà essere utilizzata per eliminare problemi derivanti da eventuali
difetti di complanarità tra la parete ed il serramento.
La soluzione di questi problemi dovrà essere concordata con la D.L.
La traversa inferiore del telaio fisso delle portefinestre, se esistente, dovrà avere un'altezza massima di
cm.2,5 dal piano del pavimento finito, nel rispetto della normativa vigente sulle barriere architettoniche.
Il giunto tra controtelaio e telaio fisso dovrà essere eseguito in modo da assicurare tenuta all’aria ed isolamento
acustico; gli interspazi devono essere sigillati con materiale comprimibile e che resti elastico nel tempo.
Il fissaggio del serramento al supporto deve resistere alle sollecitazioni che il serramento trasmette sotto
l’azione del vento o dei carichi dovuti all’utenza.
La scelta dei colori e' dovuta al criterio insindacabile della Direzione Lavori e non sarà ammessa alcuna
distinzione tra colori speciali e colori ordinari, dovendo la Ditta Appaltatrice fornire i materiali più fini e
delle migliori qualità.
REQUISITI:
1) TENUTA ALL'ACQUA.
Gli infissi esterni devono impedire qualsiasi infiltrazione di acqua piovana all'interno dei locali, anche
sotto l'azione del vento. L'acqua che penetri nei giunti tra o attraverso i profilati deve essere respinta
all'esterno; pertanto i giunti orizzontali inferiori dovranno essere dotati di condotti di raccolta per la
fuoriuscita dell'acqua all'esterno, accessibili per la pulizia.
Ogni cura dovrà essere prestata per assicurare la tenuta dell'acqua, in corrispondenza dell'ancoraggio tra
l'infisso e la parete perimetrale adiacente.
Più specificatamente la tenuta all'acqua dovrà essere di classe E4 secondo prove di cui alle norme UNI EN
86, UNI 7979.
2) RESISTENZA AL VENTO.
Gli infissi esterni devono essere idonei a resistere all'azione del vento in modo tale da assicurare
durata e funzionalità nel tempo nonché garantire la sicurezza degli utenti.
Devono inoltre sopportare il flusso del vento e le sue eventuali turbolenze senza dar luogo a sbattimenti,
vibrazioni e rumorosità in genere.
Più specificatamente la resistenza al vento dovrà essere di classe V3 secondo prove di cui alle norme UNI EN
77, UNI 7979.
3) PERMEABILITÀ ALL'ARIA.
Gli infissi esterni devono essere realizzati in modo da ottenere, mediante battute, camere d'aria e
guarnizioni, una permeabilità all'aria di classe A3 secondo prove di cui alle norme UNI EN 42, UNI 7979.
CERTIFICAZIONI:
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L'impresa assuntrice dovrà presentare
impiegati, secondo le norme UNI citate.
alla Direzione dei Lavori i certificati di collaudo dei serramenti
Tali certificati dovranno fornire i risultati delle prove di laboratorio per la determinazione della classe A, E, V in
cui e' omologato il serramento stesso.
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SCH.A17.004
PERSIANE ALLA PIEMONTESE IN LARICE D’AMERICA VERNICIATO
TRASPARENTE PER FINESTRE E PORTE FINESTRE.
DESCRIZIONE:
Persiane in legno essenza Larice d’America del tipo alla Piemontese spessore minimo di mm. 45, zoccolo pieno
alto mm. 140, complete di stecche larghe cm. da 50 a 60 calettate ai battitoi in modo da risultare inclinate
dall’interno verso l’esterno, ed alquanto scostate fra loro, di dimensioni e tipo come da progetto. Finitura con
vernici trasparenti o colorate (vena a vista) con tinte lignee su fondo di impregnante protettivo.
Le persiane saranno fissate agli stipiti esterni in muratura mediante cardini di ferro murati e bardelle piegate a
squadra, con apertura verso l’esterno.
Dovranno essere complete di adatti congegni a molla od a gancio per permettere il fissaggio ad ante aperte.
I colori saranno definiti in corso d'opera a scelta insindacabile della Direzione Lavori e del Progettista.
I serramenti dovranno essere conformi ai particolari di progetto allegati.
ELEMENTI COSTITUTIVI:
a) PERSIANE: persiane alla piemontese lavorate in legno massello essenza Larice d’America, di spessore mm.
45 minimo.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Spessore del telaio: mm. 45 minimo.
- Dimensioni e forma come da progetto.
- Essenza Larice d’America con trattamenti preservanti.
- Palette robuste in Larice d’America del tipo alla piemontese.
- Difetti tollerati secondo la classe FB delle norme UNI 2853, UNI 2854.
- Legno perfettamente essiccato e stabilizzato, umidità interna relativa compresa tra il 10% e il 15%.
NORME:
UNI 9030, UNI EN 113+FA 214, UNI EN 117, UNI EN 118.
b) SISTEMA DI CHIUSURA: Sistema di chiusura standard con spagnoletta in lega di ottone o metallica trattata.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
Spagnoletta completa di placca fissata all'infisso e alla muratura o alla soglia tramite viti; compreso ogni
accessorio necessario per il suo montaggio e funzionamento. Di forma e dimensioni tali da garantire la perfetta
chiusura delle ante
NORME:
UNI 7524, UNI 9172, UNI 9158.
c) CERNIERE: cerniere in acciaio trattato con piastra e viti di fissaggio a murare saldamente.
Cerniere in acciaio trattato, complete di piastrine, viti di fissaggio e rondella antiusura in ottone.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Portata minima 80 kg.
- Resistenza minima all'estrazione 300 kg.
- Numero 3 cerniere per anta di altezza maggiore di 150 cm.
NORME:
UNI 9283.
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d) FERMOPERSIANA: a discrezione della D.L. saranno scelti dei fermopersiana per le ante aperte costituiti da
ometti o da leve a chiusura su spalletta muraria. Saranno in acciaio trattato con piastra e viti di fissaggio. Dotati
di gommino con funzione di appoggio sulla parete muraria. Previsti fermopersiane di dimensioni maggiori per il
raccoglimento delle ante pieghevoli a libro.
e) VERNICIATURA: vedi scheda relativa.
MODALITÀ DI ESECUZIONE:
FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE:
L'impresa dovrà presentare alla D.L. la campionatura di almeno tre marche diverse di persiana
completa di accessori; quella scelta dalla D.L. sarà conservata in cantiere e farà fede per il collaudo della
fornitura.
Della suddetta campionatura, una volta approvata e siglata, potrà essere autorizzata la relativa posa in opera .
Indipendentemente dalle prove preliminari, la D.L. ha facoltà di esaminare la fornitura prima e dopo la
consegna in cantiere e valutarne la rispondenza della stessa alla campionatura depositata .
Il deposito in cantiere delle persiane dovrà avvenire in locali protetti dagli
agenti atmosferici e
dall'eccessiva umidità.
Le persiane dovranno essere disposte in posizione verticale fra idonei regoli distanziatori.
La stagionatura ed il trattamento del legno saranno eseguiti in conformità con le norme citate.
Le persiane depositate in cantiere che presentino segni
di
deterioramento che ne alterino
le
caratteristiche funzionali o di aspetto verranno sostituite dopo che la D.L., con il concorso delle parti, abbia
determinato le responsabilità del danno.
REALIZZAZIONE:
Le persiane saranno posate mediante cerniere in acciaio trattato contro la ruggine e dotate di piastra e viti di
fissaggio.
Le ante montate dovranno risultare perfettamente a piombo.
Le palette avranno un’angolazione intermedia tale da impedire l’entrata di acqua sotto vento e
contemporaneamente permettere una discreta visione all’esterno.
L’infisso sarà messo in opera dopo qualunque tipo di lavorazione che, compiuta nelle adiacenze, comporti il
rischio di danneggiamento.
Le persiane delle finestre-bagni dovranno essere del tipo ripiegabili a soffietto in modo tale che il loro ingombro,
quando aperte, sia contenuto nella parete disponibile.
La scelta dei colori e' dovuta al criterio insindacabile della Direzione Lavori e non sarà ammessa alcuna
distinzione tra colori speciali e colori ordinari, dovendo la Ditta Appaltatrice fornire i materiali più fini e
delle migliori qualità.
CERTIFICAZIONI:
L'impresa
assuntrice
dovrà
presentare
alla Direzione dei Lavori i certificati di costituzione e di
qualificazione del prodotto con specifica dei singoli componenti con allegati le garanzie di durata e di stabilità
per la preventiva accettazione.
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SCH.A17.005
PORTONI
ESTERNI IN LEGNO NOCE D’AFRICA VERNICIATO
TRASPARENTE, A PANNELLI VETRATI, PER INGRESSO EDIFICIO.
DESCRIZIONE:
Portoni di ingresso edifici, a pannelli vetrati ad uno o più battenti, in legno essenza Noce d’Africa dello spessore
non inferiore a mm. 55, con pannelli e sopraluce vetrati con vetro antisfondamento, di dimensioni e tipo come
indicato negli elaborati di progetto; complete di controtelaio in legno di abete, serratura elettrica con comando a
distanza più sblocco meccanico e chiudiporta automatico.
Finitura con vernici trasparenti su fondo di impregnante protettivo colorato.
I colori saranno definiti in corso d'opera a scelta insindacabile della Direzione Lavori e del Progettista.
I serramenti dovranno essere conformi ai particolari di progetto allegati.
ELEMENTI COSTITUTIVI:
a) TELAIO FISSO : Telaio fisso di portone realizzato con profili di legno massiccio essenza Noce d’Africa di
prima scelta commerciale.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Doppia battuta su montanti e traverse.
- Sezione telaio fisso : mm.(55x65) minimo.
- Essenza Noce d’Africa con trattamenti preservanti.
- Difetti tollerati secondo la classe FB delle norme UNI 2853, UNI 2854.
- Legno perfettamente essiccato e stabilizzato, umidità relativa max.15%.
- Il telaio e' fissato al controtelaio con viti in acciaio trattato.
- Cornice fermavetro con giunzioni a 45° applicate sul lato interno e possibilità di alloggiamento per vetri di
spessore fino a mm. 25.
NORME:
UNI 9030, UNI EN 113+FA 214, UNI EN 117, UNI EN 118.
b) ANTA APRIBILE : anta apribile a pannelli pieni e vetrati di porta di ingresso edificio, realizzata con profili e
pannelli di legno massiccio essenza Noce d’Africa di prima scelta commerciale.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Doppia battuta su montanti e traverse.
- Sezione telaio anta apribile : mm.(55x65) minimo.
- Sezione pannelli pieni : mm. 55 minimo.
- Essenza Noce d’Africa con trattamenti preservanti.
- Difetti tollerati secondo la classe FB delle norme UNI 2853, UNI 2854.
- Legno perfettamente essiccato e stabilizzato, umidità relativa max.15%.
NORME:
UNI 9030, UNI EN 113+FA 214, UNI EN 117, UNI EN 118, UNI 8204, UNICHIM.
c) GUARNIZIONE PERIMETRALE DI TENUTA TRA TELAIO FISSO E CONTROTELAIO: guarnizione in
mescola elastomerica.
Banda in elastomero espanso, inserito fra il telaio fisso e il controtelaio con funzione di chiudere lo spazio
dovuto alla tolleranza di posa ed assicurare la tenuta all'aria ed all'acqua, e ridurre il ponte termico.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Caratteristiche di elasticità compatibili con le sollecitazioni proprie dell'impiego.
- Temperatura d'impiego: -30 °C +95 °C.
- Densità minima 0, 45 gr/cmc.
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NORME:
UNI 9122/1, UNI 9122/2.
d) SISTEMA DI CHIUSURA : sistema di chiusura con serratura a comando elettrico e manuale.
Serratura di sicurezza a cilindro azionato da maniglia e da chiave ed elettricamente a distanza più sblocco
meccanico; compresi tutti gli accessori necessari per il suo montaggio e funzionamento.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Massa minima della serratura: Kg.0,9.
- Spessore minimo della lamiera di acciaio della cassa : mm.2.
- Viti di fissaggio in acciaio.
Per ogni serratura dovranno essere fornite tre chiavi.
NORME:
UNI 9172, UNI 9173.
e) COMANDO DEL SISTEMA DI CHIUSURA: organo di manovra, maniglia e pomo in lega di ottone.
Maniglia di manovra e pomo in lega di ottone completi di placca ottenuta per fusione fissata all'infisso
tramite viti.
Compreso ogni accessorio necessario per il suo montaggio e funzionamento.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Massa minima della maniglia e della placca: kg 0,200.
- Maniglia dotata di comoda impugnatura : distanza minima dal battente 35 mm.
f) CERNIERE : cerniere in acciaio trattato, a perno filettato, complete di rondella antiusura in ottone.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Portata minima 80 kg.
- Minimo numero 3 cerniere per anta di altezza maggiore di 150 cm.
- Spessore minimo della rondella antiusura mm.3.
- Diametro mm. 14 min.
- Diametro perno filettato mm. 8 circa.
- Lunghezza perno cm. 3,5 circa.
NORME:
UNI 9283.
g) GUARNIZIONE DI TENUTA E BATTUTA: doppia guarnizione di tenuta e battuta in elastomero del tipo
neoprene inserita nelle sedi ricavate nella battuta dell’anta e/o del telaio con funzione di assicurare il contatto
continuo fra parte apribile e parte fissa.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Temperatura di utilizzo : -30 °C + 95 °C
- Caratteristiche di montaggio atte a resistere a sollecitazioni conseguenti all'uso.
- Resistenza all'ossidazione e alle radiazioni UV, buona resilienza.
- Resistenza elevata a deformazioni permanenti.
NORME:
UNI 9122/1, UNI 9122/2.
h) CORNICE COPRIGIUNTO: listello in legno massello.
Cornice coprigiunto costituita da listello in legno essenza Noce d’Africa.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
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- Cornice coprigiunto costituita da listello in legno massello essenza Noce d’Africa.
- Spessore minimo cm.1.
- Larghezza minima cm. 10.
i) TASSELLO DI APPOGGIO VETRO: tassello spaziatore e di appoggio vetro in elastomero.
Tassello in elastomero posto tra vetro e telaio, negli infissi per ottenere il giusto posizionamento,
per evitare il contatto vetro-scanalature e per ripartire il peso della vetrata.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Spessore minimo 5 mm.
- Lunghezza minima 12, 5 mm.
- Caratteristiche di resistenza alle temperature ambientali ed alle differenze di temperature tali da garantire
inalterate nel tempo le prestazioni iniziali.
NORME:
UNI 7143 (CAPO 4.6), UNI 6534 (CAPO 3.6.1.).
l) SIGILLANTE: sigillante siliconico.
Sigillante elastomerico a base siliconica atto ad assicurare la funzione di distanziatore e sigillante.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Temperatura di utilizzo : da –50 °C a +50 °C.
NORME:
UNI 6534 - 74.
m) MOLLA A PRESSIONE CHIUSURA PORTE: molla a pressione per chiusura automatica porte.
VEDERE SCHEDA SCH. A18.011
n) CONTROTELAIO: controtelaio in abete
VEDERE SCHEDA SCH. A17.010
o) VETRO: vetro stratificato antisfondamento 4+4
VEDERE SCHEDA SCH. A15.003
MODALITÀ DI ESECUZIONE:
FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE:
I serramenti, completi di accessori, prima della fornitura e posa, dovranno essere campionati (almeno tre
marche diverse) e sottoposti, per l'approvazione, alla Direzione Lavori.
La campionatura del serramento scelto, completo di accessori, sarà conservata in cantiere e farà fede per il
collaudo della fornitura.
Della suddetta campionatura, una volta approvata e siglata, potrà essere autorizzata la relativa posa in opera .
Indipendentemente dalle prove preliminari, la D.L. ha facoltà di esaminare la fornitura prima e dopo la
consegna in cantiere e valutarne la rispondenza della stessa alla campionatura depositata .
Il deposito in cantiere dei serramenti dovrà avvenire in locali protetti dagli
agenti atmosferici e
dall'eccessiva umidità.
Gli infissi dovranno essere disposti in posizione verticale fra idonei regoli distanziatori.
I controtelai depositati in cantiere saranno muniti di struttura di controventamento che ne assicuri
l'indeformabilità.
I controtelai verranno conservati sotto tettoie o in locali che li proteggano dagli agenti atmosferici, isolati
dal suolo e distanziati fra loro.
Gli infissi dovranno essere dotati di certificazione del produttore che dichiari la classe A, E, V, in cui
e' omologato.
I certificati che forniscono i risultati delle prove di laboratorio per la determinazione della classe dovranno
menzionare chiaramente il tipo di infisso su cui sono state effettuate le prove ed essere consegnati alla D.L.
prima della posa dei serramenti stessi.
La stagionatura ed il trattamento del legno saranno eseguiti in conformità con le norme citate.
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Gli infissi depositati in cantiere che presentino segni di deterioramento che ne alterino le caratteristiche
funzionali o di aspetto verranno sostituite dopo che la D.L., con il concorso delle parti, abbia determinato le
responsabilità del danno.
L’Appaltatore sarà in ogni caso obbligato a controllare, rilevandole sul posto, le misure esatte degli elementi di
supporto sui quali verranno inseriti i serramenti, restando egli stesso responsabile degli inconvenienti che
potrebbero verificarsi per l’omissione di tale controllo.
REALIZZAZIONE:
Si avrà cura di posizionare i controtelai in modo che eventuali fuori squadra o fuori piano siano contenuti nei
limiti di 3 mm. per metro lineare.
Il controtelaio verrà fissato mediante zanche a murare, utilizzando malta di cemento a rapida presa. Per vani
architettonici piu' larghi di 90 cm. il controtelaio sarà munito di zanche anche sulla traversa.
L’anta montata sarà perfettamente verticale e complanare con il telaio. Il serramento dovrà garantire il livello di
tenuta all’aria prescritto.
L’infisso sarà messo in opera dopo qualunque tipo di lavorazione che, compiuta nelle adiacenze, comporti il
rischio di danneggiamento.
In corrispondenza e lungo tutto lo sviluppo della linea di contatto fra il controtelaio ed il telaio maestro dovrà
essere applicata una guarnizione continua.
La posa delle lastre di vetro dovrà essere effettuata previa collocazione di idonei tasselli di appoggio
verticale e orizzontale. Detti tasselli dovranno essere posizionati in modo da annullare gli effetti delle
deformazioni del telaio e lo slittamento del vetro sul suo piano, oltre che determinare il gioco necessario
a ricevere il sigillante.
Le operazioni di bloccaggio dei listelli fermavetro e delle liste coprifilo dovranno essere effettuate utilizzando
attrezzi idonei a non provocare ammaccature al legno.
Le sigillature con mastice siliconico dovranno essere continue e regolari lungo tutto il loro sviluppo.
Preventivamente alla posa in opera del controtelaio, dovrà essere battuto il piano di calpestio finito di
tutti i vani in comunicazione, fatto salvo il rispetto dei vincoli derivanti dal passaggio di reti impiantistiche sotto
pavimento e dall'altezza di interpiano.
La traversa superiore del controtelaio non potrà in alcun caso essere utilizzata come architrave ne' come
sostegno provvisorio o casseratura della stessa; il controtelaio verrà posto in opera dopo la realizzazione
delle spalle in muratura ed avendo cura di contenere lo stacco fra queste e l'estradosso del montante
del controtelaio entro i 10 mm.
Le liste coprifilo dovranno avere un andamento regolare lungo tutto il loro sviluppo e ricoprire per un
minimo di 10 mm. sia la muratura sia il telaio.
L'installazione delle liste coprifilo, non potrà essere utilizzata per eliminare problemi derivanti da eventuali
difetti di complanarità tra la parete ed il serramento.
La soluzione di questi problemi dovrà essere concordata con la D.L.
La traversa inferiore del telaio fisso delle portefinestre, se esistente, dovrà avere un'altezza massima di
cm.2,5 dal piano del pavimento finito, nel rispetto della normativa vigente sulle barriere architettoniche.
Il giunto tra controtelaio e telaio fisso dovrà essere eseguito in modo da assicurare tenuta all’aria ed isolamento
acustico; gli interspazi devono essere sigillati con materiale comprimibile e che resti elastico nel tempo.
Il fissaggio del serramento al supporto deve resistere alle sollecitazioni che il serramento trasmette sotto
l’azione del vento o dei carichi dovuti all’utenza.
La scelta dei colori e' dovuta al criterio insindacabile della Direzione Lavori e non sarà ammessa alcuna
distinzione tra colori speciali e colori ordinari, dovendo la Ditta Appaltatrice fornire i materiali più fini e
delle migliori qualità.
REQUISITI:
1) TENUTA ALL'ACQUA.
Gli infissi esterni devono impedire qualsiasi infiltrazione di acqua piovana all'interno dei locali, anche
sotto l'azione del vento. L'acqua che penetri nei giunti tra o attraverso i profilati deve essere respinta
all'esterno; pertanto i giunti orizzontali inferiori dovranno essere dotati di condotti di raccolta per la
fuoriuscita dell'acqua all'esterno, accessibili per la pulizia.
Ogni cura dovrà essere prestata per assicurare la tenuta dell'acqua, in corrispondenza dell'ancoraggio tra
l'infisso e la parete perimetrale adiacente.
Più specificatamente la tenuta all'acqua dovrà essere di classe E4 secondo prove di cui alle norme UNI EN
86, UNI 7979.
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2) RESISTENZA AL VENTO.
Gli infissi esterni devono essere idonei a resistere all'azione del vento in modo tale da assicurare
durata e funzionalità nel tempo nonché garantire la sicurezza degli utenti.
Devono inoltre sopportare il flusso del vento e le sue eventuali turbolenze senza dar luogo a sbattimenti,
vibrazioni e rumorosità in genere.
Più specificatamente la resistenza al vento dovrà essere di classe V3 secondo prove di cui alle norme UNI EN
77, UNI 7979.
3) PERMEABILITÀ ALL'ARIA.
Gli infissi esterni devono essere realizzati in modo da ottenere, mediante battute, camere d'aria e
guarnizioni, una permeabilità all'aria di classe A3 secondo prove di cui alle norme UNI EN 42, UNI 7979.
CERTIFICAZIONI:
L'impresa assuntrice dovrà presentare
impiegati, secondo le norme UNI citate.
alla Direzione dei Lavori i certificati di collaudo dei serramenti
Tali certificati dovranno fornire i risultati delle prove di laboratorio per la determinazione della classe A, E, V in
cui e' omologato il serramento stesso.
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SCH.A17.006
RESTAURO E REVISIONE COMPLETA DI PORTONI ESTERNI IN LEGNO.
DESCRIZIONE:
Restauro conservativo e revisione completa di portoni carrai di ingresso in avanzato stato di degrado a pannelli
pieni a due battenti, in legno, mediante pulizia e asportazione delle vernici esistenti, completamento delle parti
mancanti o deteriorate, delle parti lignee e non, e finitura con vernici trasparenti su fondo di impregnante
protettivo.
I colori saranno definiti in corso d'opera a scelta insindacabile della Direzione Lavori e del Progettista.
MODALITÀ DI ESECUZIONE:
REALIZZAZIONE:
La realizzazione del restauro dovrà permettere di mantenere l’originaria struttura dei manufatti.
Qualora si dovesse provvedere allo smontaggio delle ante dal telaio, queste dovranno essere depositate e
trattate in locali protetti dagli agenti atmosferici e dall'eccessiva umidità ed avendo cura che gli stessi
siano tenuti separati mediante regoli distanziatori.
Il restauro conservativo dovrà prevedere:
a) Sverniciatura e resa del legno a poro chiuso mediante idonei prodotti svernicianti;
b) Restauro, consolidamento e ripristino di formelle, montanti, traverse, pannelli ecc. mediante innesti
della stessa essenza e di adeguato spessore;
c) Carteggiatura e stuccatura;
d) Disinfestazione mediante impregnanti e prodotti antixilofagi, antimuffa e antiumidità;
e) Revisione e sostituzione di tutta la ferramenta e delle parti metalliche;
f) Verniciatura mediante prodotti resistenti ai raggi U.V. con una mano di mordente al fine di portare in
evidenza le venature del legno, 2 mani di impregnante protettivo e 2 mani di vernice per finiture
satinata.
g) Sostituzione di robuste cerniere in acciaio;
h) Installazione di nuova serratura elettrica a scatto, a scatola, con comando a distanza;
i) Maniglioni per ogni anta in ottone del tipo pesante con forma cilindrica lavorata e sagomata (lunghezza
impugnatura almeno cm. 25 e diametro almeno cm. 3
j) Applicazione di zoccolo esterno in ottone pesante di altezza cm. 20
k) Ogni quant’altro per dare il portone in opera perfettamente funzionante e ristrutturato a perfetta regola
d’arte.
Si avrà cura di riposizionare le ante in modo che eventuali fuori squadra o fuori piano siano contenuti nei
limiti di 3 mm. per metro lineare.
L’anta montata sarà perfettamente verticale e complanare con il telaio.
L’infisso sarà messo in opera dopo qualunque tipo di lavorazione che, compiuta nelle adiacenze, comporti il
rischio di danneggiamento.
I portoni dovranno essere facilmente apribili anche da persona su sedia a ruote.
In corrispondenza e lungo tutto lo sviluppo della linea di contatto fra il controtelaio ed il telaio maestro dovrà
essere applicata una guarnizione continua.
La soluzione di questi problemi dovrà essere concordata con la D.L.
La scelta dei colori e' dovuta al criterio insindacabile della Direzione Lavori e non sarà ammessa alcuna
distinzione tra colori speciali e colori ordinari, dovendo la Ditta Appaltatrice fornire i materiali più fini e
delle migliori qualità.
Dovrà
REQUISITI:
1) TENUTA ALL'ACQUA.
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Gli infissi esterni devono impedire qualsiasi infiltrazione di acqua piovana all'interno dei locali, anche
sotto l'azione del vento. Pertanto i giunti orizzontali inferiori dovranno essere dotati di condotti di raccolta per
la fuoriuscita dell'acqua all'esterno, accessibili per la pulizia.
Ogni cura dovrà essere prestata per assicurare la tenuta dell'acqua, in corrispondenza dell'ancoraggio tra
l'infisso e la parete perimetrale adiacente.
2) RESISTENZA AL VENTO.
Gli infissi esterni devono essere idonei a resistere all'azione del vento in modo tale da assicurare
durata e funzionalità nel tempo nonché garantire la sicurezza degli utenti.
Devono inoltre sopportare il flusso del vento e le sue eventuali turbolenze senza dar luogo a sbattimenti,
vibrazioni e rumorosità in genere.
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SCH.A17.007
REVISIONE COMPLETA DI PORTE INTERNE IN LEGNO.
DESCRIZIONE:
Revisione completa di porte interne a pannelli pieni ad un battente, in legno, mediante pulizia e asportazione
delle vernici esistenti, completamento delle parti mancanti o deteriorate, delle parti lignee e non, e finitura con
vernici trasparenti su fondo di impregnante protettivo.
I colori saranno definiti in corso d'opera a scelta insindacabile della Direzione Lavori e del Progettista.
MODALITÀ DI ESECUZIONE:
REALIZZAZIONE:
La realizzazione della revisione-riparazione dovrà permettere di mantenere l’originaria struttura dei manufatti.
Qualora si dovesse provvedere allo smontaggio delle ante dal telaio, queste dovranno essere depositate e
trattate in locali protetti dagli agenti atmosferici e dall'eccessiva umidità ed avendo cura che gli stessi
siano tenuti separati mediante regoli distanziatori.
Il restauro conservativo dovrà prevedere:
a) Sverniciatura e resa del legno a poro chiuso mediante idonei prodotti svernicianti;
b) Revisione e ripristino di formelle, montanti, traverse, pannelli ecc. mediante innesti della stessa essenza
e di adeguato spessore;
c) Carteggiatura e stuccatura;
d) Revisione e sostituzione dove necessiti della ferramenta e delle parti metalliche;
e) Verniciatura con una mano di mordente al fine di portare in evidenza le venature del legno, 2 mani di
impregnante protettivo e 2 mani di vernice per finiture satinata.
f) Ogni quant’altro per dare il manufatto perfettamente funzionante e revisionato a perfetta regola d’arte.
Si avrà cura di riposizionare le ante in modo che eventuali fuori squadra o fuori piano siano contenuti nei
limiti di 3 mm. per metro lineare.
L’anta montata sarà perfettamente verticale e complanare con il telaio.
L’infisso sarà messo in opera dopo qualunque tipo di lavorazione che, compiuta nelle adiacenze, comporti il
rischio di danneggiamento.
La soluzione di questi problemi dovrà essere concordata con la D.L.
La scelta dei colori e' dovuta al criterio insindacabile della Direzione Lavori e non sarà ammessa alcuna
distinzione tra colori speciali e colori ordinari, dovendo la Ditta Appaltatrice fornire i materiali più fini e
delle migliori qualità.
Dovrà
REQUISITI:
1) TENUTA ALL'ACQUA.
Gli infissi esterni devono impedire qualsiasi infiltrazione di acqua piovana all'interno dei locali, anche
sotto l'azione del vento. Pertanto i giunti orizzontali inferiori dovranno essere dotati di condotti di raccolta per
la fuoriuscita dell'acqua all'esterno, accessibili per la pulizia.
Ogni cura dovrà essere prestata per assicurare la tenuta dell'acqua, in corrispondenza dell'ancoraggio tra
l'infisso e la parete perimetrale adiacente.
2) RESISTENZA AL VENTO.
Gli infissi esterni devono essere idonei a resistere all'azione del vento in modo tale da assicurare
durata e funzionalità nel tempo nonché garantire la sicurezza degli utenti.
Devono inoltre sopportare il flusso del vento e le sue eventuali turbolenze senza dar luogo a sbattimenti,
vibrazioni e rumorosità in genere.
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SCH.A17.008
PORTE INTERNE A SPECCHIATURA PIENA O VETRATA IN LARICE DEL
TIROLO AD UN'ANTA A BATTENTE.
DESCRIZIONE:
Porte interne a specchiatura vetrata o piena ad un'anta con apertura a battente, con struttura perimetrale in
legno di Larice del Tirolo e riempimento in cartone alveolare resinato, tamburata con pannelli di fibra di
legno impiallacciati con sfogliati di legno Larice, listello coprifilo di sezione minima 10x60 mm.; complete di
serratura con chiave a mappa semplice ; luce netta apertura porte cm.80x210, le porte dei ripostigli e dei
bagni avranno luce netta apertura cm. 70x210.
ELEMENTI COSTITUTIVI:
a) TELAIO FISSO: telaio in legno listellare impiallacciato.
Telaio fisso di porta interna realizzato con paniforte in legno listellare o lamellare in Larice del Tirolo.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Paniforte costituito da listelli o lamelle di legno di Larice del Tirolo incollati, rivestito sulle facce e sui bordi
esterni con sfogliati di legno essenza Larice.
- Umidità max 13%.
- Impiallacciatura in sfogliato di legno applicata con colle ureiche e pressata a caldo. La finitura deve essere
compatibile con i trattamenti di preservazione e deve garantire facili operazioni di manutenzione o pulizia con
prodotti correnti.
NORME:
UNI 6467, UNI 6469.
b) PANNELLO ANTA: pannello in legno tamburato impiallacciato con sfogliati di legno essenza Larice.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Pannello anta tamburata in Larice di spessore minimo 7 mm., rivestito di essenze di legno applicate con
colle ureiche e pressate a caldo.
- Riempimento in carta plastificata a nido d'ape con dimensioni della maglia di circa 22 mm., peso 200-210
g/mq ; spessore totale anta non inferiore a mm.40.
- Finitura con vernici a base di resine sintetiche su fondo preparato per immersione o ad impregnazione per
immersione, tipo laccato, inodore. La finitura deve essere compatibile con i trattamenti di preservazione e
deve garantire facili operazioni di manutenzione e ripristino.
NORME:
UNI 9030, UNI EN 113+FA 214, UNI EN 117, UNI EN 118.
c) SISTEMA DI CHIUSURA: Sistema di chiusura di porta interna costituito da serratura a mappa semplice in
acciaio trattato completa di maniglia di manovra in lega di ottone e di placca di fissaggio all'infisso tramite viti.
Sistema di chiusura completo di tutti gli accessori necessari per il suo montaggio e funzionamento.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Maniglia dotata di comoda impugnatura: distanza minima dal battente 35 mm.
NORME:
UNI 9171, UNI 9172.
d) CORNICE COPRIGIUNTO : cornice coprigiunto costituita da listello in legno massicci essenza Larice.
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PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Cornice coprigiunto costituita da listello in legno massello essenza Larice.
- Spessore minimo cm.1.
- Larghezza minima cm. 8.
e) CERNIERE: Cerniera a perno filettato (tipo Anuba) in acciaio trattato, completa di rondella antiusura
in ottone.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Portata minima 40 Kg.
- Resistenza minima all'estrazione 270 Kg.
- Numero 3 cerniere per anta di altezza maggiore di 155 mm.
- Spessore minimo della rondella antiusura 3 mm.
- Diametro mm. 13-14.
- Diametro perno filettato mm. 8 circa.
- Lunghezza perno cm. 3,5 circa.
NORME:
UNI 9283.
f) CONTROTELAIO: controtelaio in abete
VEDERE SCHEDA SCH. A17.010
MODALITÀ DI ESECUZIONE:
FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE:
Il deposito in cantiere dei serramenti dovrà avvenire
in locali protetti dagli agenti atmosferici e
dall'eccessiva umidità ed avendo cura che gli stessi siano tenuti separati mediante regoli distanziatori.
I controtelai depositati in cantiere saranno muniti di struttura di controventamento che ne assicuri
l'indeformabilità.
I controtelai verranno conservati sotto tettoie o in locali che li proteggano dagli agenti atmosferici, isolati
dal suolo e distanziati fra loro.
La stagionatura ed il trattamento del legno saranno eseguiti in conformità con le norme citate.
I telai o ante di porte depositati in cantiere che presentino segni di deterioramento che ne alterino le
caratteristiche funzionali o di aspetto verranno sostituite dopo che la D.L., con il concorso delle parti, abbia
determinato le responsabilità del danno.
L'impresa dovrà presentare alla D.L. la campionatura di un serramento completo di accessori
(almeno tre marche diverse); questa sarà conservata in cantiere e farà fede per il collaudo della fornitura.
Della suddetta campionatura, una volta approvata e siglata, potrà essere autorizzata la relativa posa in opera .
Indipendentemente dalle prove preliminari, la D.L. ha facoltà di esaminare la fornitura prima e dopo la
consegna in cantiere e valutarne la rispondenza della stessa alla campionatura depositata .
L’Appaltatore sarà in ogni caso obbligato a controllare, rilevandole sul posto, le misure esatte degli elementi di
supporto sui quali verranno inseriti i serramenti, restando egli stesso responsabile degli inconvenienti che
potrebbero verificarsi per l’omissione di tale controllo.
REALIZZAZIONE:
Si avrà cura di posizionare i controtelai in modo che eventuali fuori squadra o fuori piano siano contenuti nei
limiti di 3 mm. per metro lineare.
Il controtelaio verrà murato utilizzando malta di cemento a rapida presa. Per vani architettonici piu' larghi di
90 cm. il controtelaio sarà munito di zanche anche sulla traversa.
L'anta montata sarà perfettamente verticale e complanare con il telaio. La porta dovrà garantire il livello di
tenuta all'aria prescritto.
L'infisso sarà messo in opera dopo qualunque tipo di lavorazione che, compiuta nelle adiacenze, comporti il
rischio di danneggiamento.
Preventivamente alla posa in opera del controtelaio, dovrà essere battuto il piano di calpestio finito di
tutti i vani in comunicazione, fatto salvo il rispetto dei vincoli derivanti dal passaggio di reti impiantistiche sotto
pavimento e dall'altezza di interpiano.
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La traversa superiore del controtelaio non potrà in alcun caso essere utilizzata come architrave ne' come
sostegno provvisorio o casseratura della stessa; il controtelaio verrà posto in opera dopo la realizzazione delle
spalle in muratura ed avendo cura di contenere lo stacco fra queste e l'estradosso del montante del
controtelaio entro i 15 mm.
Le liste coprifilo dovranno avere un andamento regolare lungo tutto il loro sviluppo e ricoprire per un
minimo di 10 mm. sia la muratura sia il telaio.
L'installazione delle listre coprifilo, non potrà essere utilizzata per eliminare problemi derivanti da eventuali
difetti di complanarità tra la parete ed il serramento.
La soluzione di questi problemi dovrà essere concordata con la D.L.
Il giunto tra controtelaio e telaio fisso dovrà essere eseguito in modo da assicurare tenuta all’aria ed isolamento
acustico; gli interspazi devono essere sigillati con materiale comprimibile e che resti elastico nel tempo.
Il fissaggio del serramento al supporto deve resistere alle sollecitazioni che il serramento trasmette sotto
l’azione dei carichi dovuti all’utenza.
La scelta dei colori e' dovuta al criterio insindacabile della Direzione Lavori e non sarà ammessa alcuna
distinzione tra colori speciali e colori ordinari, dovendo la Ditta Appaltatrice fornire i materiali più fini e
delle migliori qualità.
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SCH.A17.009
PORTONCINI BLINDATI DI INGRESSO ALLOGGI.
DESCRIZIONE:
Portoncini di sicurezza di ingresso alloggi, ad un'anta con apertura a battente realizzati a struttura
metallica, rivestiti su ambo i lati con pannelli in fibre di legno impiallacciati; compreso controtelaio in lamiera di
acciaio trattato. Portoncini completi di serratura di sicurezza.
Dimensioni : luce netta di apertura cm. 90; altezza cm. 210.
ELEMENTI COSTITUTIVI:
a) CONTROTELAIO: cotrotelaio in lamiera di acciaio zincato.
Controtelaio in lamiera di acciaio zincato opportunamente pressopiegata, corredato di zanche per il
fissaggio alla muratura e predisposto per l'aggiustaggio ed il fissaggio del telaio fisso.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Spessore minimo della lamiera 25/10.
- Procedimento di zincaggio con il sistema Sendzimir o equivalenti, con rivestimento non inferiore a 200 g/mq.
sulle due facce.
- Numero minimo di zanche sulle due facce : 8.
b) TELAIO FISSO: Telaio fisso in lamiera pressopiegata di acciaio preverniciato.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Spessore minimo della lamiera : 25/10 mm. Minimo.
- Dispositivo di attacco al controtelaio con viti prigioniere in acciaio inox.
- Sezione dei profili atta a garantire le prestazioni di resistenza alle manovre.
- Trattamento di verniciatura con cottura a forno mediante vernici a smalto termoindurente, del tipo a polveri
poliuretaniche.
c) GUARNIZIONE PERIMETRALE DI TENUTA E DI BATTUTA: guarnizione di tenuta e di battuta in mescola
elastomerica.
Profilo estruso in elastomero (del tipo neoprene, dutral, materiale plastomerico PVC) inserito nelle sedi
ricavate nelle battute dell'anta e/o del telaio con funzione di assicurare il contatto continuo fra parte
apribile e parte fissa.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Temperatura di utilizzo:da -30øC + 95øC.
- Caratteristiche di montaggio atte a resistere a sollecitazioni conseguenti all'uso.
- Resistenza all'ossidazione e alle radiazioni UV, buona resilienza.
- Resistenza elevata a deformazioni permanenti.
NORME:
UNI 9122/1, UNI 9122/2.
d) ANTA APRIBILE: anta apribile costituita da due lamiere di acciaio zincato saldate al telaio perimetrale e
nervature di rinforzo. Rivestimento esterno su entrambe le facce con pannelli in fibre di legno impiallacciati.
Anta apribile costituita da due lamiere di acciaio zincato saldate al telaio perimetrale di supporto, anch'esso in
acciaio zincato, con rinforzo interno mediante nervature di lamiera di acciaio zincato.
Riempimento del pannello con isolante poliuretanico.
Rivestimento superficiale su entrambe le facce con pannelli in fibra di legno impiallacciati con sfogliati di legno.
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PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Spessore totale pannello : mm.60 minimo.
- Spessore lamiera di acciaio zincato : 10/10 mm. minimo.
- Spessore lamiera telaio perimetrale e rinforzi : 20/10 mm. minimo.
- Rivestimento superficiale con pannelli in fibra di legno, di noce o di rovere spessore mm. 5, impiallacciati con
sfogliati di legno applicati a pressione con colle a freddo. Finitura con vernici a base di resine sintetiche su
fondo preparato per immersione o ad impregnazione per immersione, trasparente, inodore. La finitura deve
essere compatibile con i trattamenti di preservazione e deve garantire facili operazioni di manutenzione e
ripristino.
NORME:
UNI 9030, UNI EN 113+FA 214, UNI EN 117, UNI EN 118.
e) SISTEMA DI CHIUSURA: Serratura di sicurezza a 4 rostri fissi saldati a corpo unico al battente sul lato
cerniere; serratura a doppia mappa con sette punti di chiusura.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- N. 5 Rostri fissi e 2 cerniere regolabili.
- N. 7 Chiavistelli mobili sul lato serratura.
- Mezzo giro azionato dall'interno con maniglia e dall'esterno tramite chiave.
- Serratura di sicurezza con cilindro a profili europeo protetta da piastra in acciaio al manganese antitrapano.
- Pomolo e maniglia di manovra in lega metallica pesante, completa di tutti gli accessori necessari per il
montaggio ed il funzionamento.
- Per ogni serratura dovranno essere fornite N. 3 chiavi più N. 1 chiave da cantiere.
- Spioncino e fermo di sicurezza.
NORME:
UNI 9172, UNI 9173.
f) CERNIERE: Cerniere per portoncino blindato in acciaio trattato registrabili a cuscinetto.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Diametro minimo : mm.22.
- Portata minima 80 Kg.
- Resistenza minima all'estrazione 300 Kg.
- Numero minimo di cerniere : 2.
- Numero 3 cerniere per anta di altezza maggiore di 155 mm.
- Trattamento di verniciatura con cottura a forno mediante vernici a smalto termoindurente su mano di fondo in
antiruggine.
MODALITÀ DI ESECUZIONE:
FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE:
L'impresa dovrà presentare alla D.L. la campionatura di un serramento completo di accessori
(almeno tre marche diverse); questa sarà conservata in cantiere e farà fede per il collaudo della fornitura.
Della suddetta campionatura, una volta approvata e siglata, potrà essere autorizzata la relativa posa in opera .
Indipendentemente dalle prove preliminari, la D.L. ha facoltà di esaminare la fornitura prima e dopo la
consegna in cantiere e valutarne la rispondenza della stessa alla campionatura depositata .
Il deposito in cantiere dei serramenti dovrà avvenire
in locali protetti dagli agenti atmosferici e
dall'eccessiva umidità ed avendo cura che gli stessi siano tenuti separati mediante regoli distanziatori.
I controtelai depositati in cantiere saranno muniti di struttura di controventamento che ne assicuri
l'indeformabilità.
I controtelai verranno conservati sotto tettoie o in locali che li proteggano dagli agenti atmosferici, isolati
dal suolo e distanziati fra loro.
I telai o ante di porte depositati in cantiere che presentino segni di deterioramento che ne alterino le
caratteristiche funzionali o di aspetto verranno sostituite dopo che la D.L., con il concorso delle parti, abbia
determinato le responsabilità del danno.
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L’Appaltatore sarà in ogni caso obbligato a controllare, rilevandole sul posto, le misure esatte degli elementi di
supporto sui quali verranno inseriti i serramenti, restando egli stesso responsabile degli inconvenienti che
potrebbero verificarsi per l’omissione di tale controllo.
REALIZZAZIONE:
Si avrà cura di posizionare i controtelai in modo che eventuali fuori squadra o fuori piano siano contenuti nei
limiti di 3 mm. per metro lineare.
Il controtelaio verrà murato utilizzando malta di cemento a rapida presa. Per vani architettonici piu' larghi di
90 cm.il controtelaio sarà munito di zanche anche sulla traversa.
L'infisso sarà messo in opera dopo qualunque tipo di lavorazione che, compiuta nelle adiacenze, comporti il
rischio di danneggiamento.
In corrispondenza e lungo tutto lo sviluppo della linea di contatto fra il controtelaio ed il telaio maestro dovrà
essere applicata una guarnizione continua.
Preventivamente alla posa in opera del controtelaio, dovrà essere battuto il piano di calpestio finito di
tutti i vani in comunicazione, fatto salvo il rispetto dei vincoli derivanti dal passaggio di reti impiantistiche sotto
pavimento e dall'altezza di interpiano.
La traversa superiore del controtelaio non potrà in alcun caso essere utilizzata come architrave ne' come
sostegno provvisorio o casseratura della stessa; il controtelaio verrà posto in opera dopo la realizzazione delle
spalle in muratura ed avendo cura di contenere lo stacco fra queste e l'estradosso del montante del
controtelaio entro i 15 mm.
L'insieme degli ancoraggi e delle cerniere garantirà una sicurezza ai tentativi di effrazione almeno
corrispondente a quello certificato per l'anta.
Il giunto tra controtelaio e telaio fisso dovrà essere eseguito in modo da assicurare tenuta all’aria ed isolamento
acustico; gli interspazi devono essere sigillati con materiale comprimibile e che resti elastico nel tempo.
Il fissaggio del serramento al supporto deve resistere alle sollecitazioni che il serramento trasmette sotto
l’azione dei carichi dovuti all’utenza.
La scelta dei colori e' dovuta al criterio insindacabile della Direzione Lavori e non sarà ammessa alcuna
distinzione tra colori speciali e colori ordinari, dovendo la Ditta Appaltatrice fornire i materiali più fini e
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SCH A17.010
CONTROTELAIO IN LEGNO D’ABETE.
DESCRIZIONE:
Controtelaio in legno di abete corredato di zanche a murare in acciaio.
ELEMENTI COSTITUTIVI:
a) CONTROTELAIO : controtelaio in legno di abete corredato di zanche
a murare in acciaio; di spessore cm. 2,5 minimo.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Spessore minimo : mm.25 ;
- Giuoco massimo tra telaio e controtelaio mm.8 .
- Numero minimo di zanche : 6 (tre per montante).
- Larghezza cm. 10-11 per murature poste di coltello; cm. 14 per murature disposte di piatto.
MODALITÀ DI ESECUZIONE:
FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE:
I controtelai depositati in cantiere saranno muniti di struttura di controventamento che ne assicuri
l'indeformabilità.
I controtelai verranno conservati sotto tettoie o in locali che li proteggano dagli agenti atmosferici, isolati
dal suolo e distanziati fra loro.
REALIZZAZIONE:
Si avrà cura di posizionare i controtelai in modo che eventuali fuori squadra o fuori piano siano contenuti nei
limiti di 3 mm. per metro lineare.
Il controtelaio verrà fissato mediante zanche a murare, utilizzando malta di cemento a rapida presa. Per vani
architettonici piu' larghi di 90 cm.il controtelaio sarà munito di zanche anche sulla traversa.
Preventivamente alla posa in opera del controtelaio, dovrà essere battuto il piano di calpestio finito di
tutti i vani in comunicazione, fatto salvo il rispetto dei vincoli derivanti dal passaggio di reti impiantistiche sotto
pavimento e dall'altezza di interpiano.
La traversa superiore del controtelaio non potrà in alcun caso essere utilizzata come architrave ne' come
sostegno provvisorio o casseratura della stessa; il controtelaio verrà posto in opera dopo la realizzazione
delle spalle in muratura ed avendo cura di contenere lo stacco fra queste e l'estradosso del montante
del controtelaio entro i 10 mm.
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A18 – OPERE DA FABBRO
SCH.A18.001
PARAPETTI DI PROTEZIONE BALCONI SU VIA: RINGHIERE IN PROFILATI
DI ACCIAIO VERNICIATO.
DESCRIZIONE:
Parapetti di protezione balconi esterni su via Moncrivello di dimensioni e peso come indicato negli elaborati
grafici di progetto, realizzati con profilati di acciaio pieni quadri e piatti saldati fra loro, completi di piantoni in
profili quadri scatolati, protetti con pittura anticorrosiva e verniciati con smalto; completi di zanche ed ogni
altro accessorio necessario per il loro fissaggio alla struttura di supporto.
I parapetti dovranno avere la forma e le dimensioni indicate nei particolari di progetto allegati.
I colori saranno definiti in corso d'opera a scelta insindacabile della Direzione Lavori e del Progettista.
ELEMENTI COSTITUTIVI:
a) PARAPETTI DI PROTEZIONE : Parapetti di protezione esterni realizzati con profilati pieni, tondie piatti e
profili quadri scatolati in acciaio, saldati fra loro; come indicato nei particolari di progetto.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
Profili costituenti il pannello:
- PROFILI VERTICALI: profili pieni quadri di dimensioni mm. 10x10 alternati ad elementi decorativi piatti mm.
10x6; saldati ai profili orizzontali piatti.
- PROFILI ORIZZONTALI: profili piatti di sezione mm. 30 x 5; saldati ai profili verticali ed ancorati alla struttura
di supporto mediante saldatura su piastre, munite di zanche murate con malta di cemento.
- RINFORZO ORIZZONTALE: doppio profilo piatto di sezione mm. 20 x 3; diametro cm. 6 saldati ai profili
verticali.
- Altezza parapetti: cm. 105 dal piano finito di pavimento; conforme alle indicazioni del D.P.R. n. 547/1955.
- I profilati dovranno portare i contrassegni di fabbrica conformi alla UNI 7030.
- Peso variabile secondo la tipologia della ringhiera, come indicato negli elaborati di progetto
NORME:
D.P.R. N.547 1955 e successive modificazioni ed integrazioni; UNI 7030.
b) PIANTONI: profili scatolati in acciaio delle dimensioni pari a mm. (30x30x4) completi di appoggi decorativi di
diametro mm. 40.
Piantoni in profilati scatolati di acciaio; ancorati al piede mediante piastra ancorata alla struttura di supporto.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Spessore minimo : 4 mm.
- Sezione : mm. 30 x 30.
- appoggi decorativi in acciaio pieno di diametro mm. 40.
- Altezza : come indicato nei particolari di progetto.
- Sezione dei profili atta a garantire le prestazioni di resistenza richieste.
- I profilati dovranno portare i contrassegni di fabbrica conformi alla norma UNI 7030.
NORME:
UNI 7030.
c) ELEMENTO DI ANCORAGGIO: Elementi di ancoraggio e fissaggio costituiti da piastre e zanche in acciaio
zincato.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
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- PIASTRA : sezione cm. 10 x 10; spessore mm. 6 minimo.
- ZANCA : piatto di sezione mm. 30 x 4; lunghezza di ancoraggio cm. 15 minimo.
NORME:
UNI 7030.
MODALITÀ DI ESECUZIONE:
FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE:
I profilati in acciaio dovranno essere depositati in cantiere con ordine, al riparo dalle intemperie e
preventivamente verniciati con una mano protettiva di antiruggine.
L’Appaltatore sarà in ogni caso obbligato a controllare, rilevandole sul posto, le misure esatte degli elementi di
supporto sui quali verranno inserite le opere in metallo, restando egli stesso responsabile degli inconvenienti
che potrebbero verificarsi per l’omissione di tale controllo.
REALIZZAZIONE:
L'opera dovrà essere eseguita secondo le prescrizioni del progetto esecutivo e dei particolari
costruttivi.
La lavorazione del metallo dovrà essere effettuata con precisione di dimensioni e regolarità di forme,
eventuali scabrosità o irregolarità dovranno essere eliminate mediante smerigliatura o sabbiatura, prima di
eseguire il trattamento protettivo.
Il sistema di ancoraggio deve corrispondere alle condizioni di sicurezza richieste.
I parapetti saranno fissati alla struttura di supporto mediante saldatura su piastre, munite di zanche murate con
malta di cemento.
E' fatto divieto di saldare l'opera all'armatura del manufatto in c.a.
Le saldature tra gli elementi dovranno essere tali da permettere di ottenere dei giunti di buon aspetto esteriore,
praticamente esenti da difetti fisici nella zona fusa ed aventi almeno resistenza a trazione, su provette ricavate
trasversalmente al giunto, non minore di quella del metallo base.
La verniciatura del parapetto sarà preceduta dall'applicazione di antiruggine previa pulizia del supporto.
Il trattamento di verniciatura sarà effettuato mediante la stesura in due riprese minimo di smalto sintetico,
avendo cura di evitare spruzzi o macchie di vernici sulle opere finite (pavimenti, rivestimenti, infissi, ecc.).
L'impresa dovrà realizzare un campione di un pannello tipo, completo di ogni accessorio e verniciato, da
sottoporre, per l'approvazione, alla Direzione Lavori e al progettista.
La scelta dei colori e' dovuta al criterio insindacabile della Direzione Lavori e non sarà ammessa alcuna
distinzione tra colori speciali e colori ordinari, dovendo la Ditta Appaltatrice fornire i materiali più fini e
delle migliori qualità.
REQUISITI STATICI:
I parapetti ed i relativi ancoraggi al supporto dovranno essere conformi a quanto previsto dal D.M. 16/1/1996
“Norme tecniche relative a criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e
sovraccarichi”; ed alla relativa Circolare del 4/7/1996 “Istruzioni sulle norme tecniche relative a criteri generali
per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi” .
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SCH.A18.002
PARAPETTI DI PROTEZIONE BALCONI SU CORTE: RINGHIERE IN
PROFILATI DI ACCIAIO VERNICIATO.
DESCRIZIONE:
Parapetti di protezione balconi esterni su cortile, di dimensioni e peso come indicato negli elaborati grafici di
progetto, realizzati con profilati di acciaio pieni quadri e piatti saldati fra loro, completi di piantoni in profili quadri
scatolati, protetti con pittura anticorrosiva e verniciati con smalto; completi di zanche ed ogni altro
accessorio necessario per il loro fissaggio alla struttura di supporto.
I parapetti dovranno avere la forma e le dimensioni indicate nei particolari di progetto allegati.
I colori saranno definiti in corso d'opera a scelta insindacabile della Direzione Lavori e del Progettista.
ELEMENTI COSTITUTIVI:
a) PARAPETTI DI PROTEZIONE : Parapetti di protezione esterni realizzati con profilati pieni, tondie piatti e
profili quadri scatolati in acciaio, saldati fra loro; come indicato nei particolari di progetto.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
Profili costituenti il pannello:
- PROFILI VERTICALI: profili pieni tondi di diametro mm. 12; saldati ai profili orizzontali piatti.
- PROFILI ORIZZONTALI: profili piatti di sezione mm. 30 x 5; saldati ai profili verticali ed ancorati alla struttura
di supporto mediante saldatura su piastre, munite di zanche murate con malta di cemento.
- Altezza parapetti: cm. 105 dal piano finito di pavimento; conforme alle indicazioni del D.P.R. n. 547/1955.
- I profilati dovranno portare i contrassegni di fabbrica conformi alla UNI 7030.
- Peso variabile secondo la tipologia della ringhiera, come indicato negli elaborati di progetto
NORME:
D.P.R. N.547 1955 e successive modificazioni ed integrazioni; UNI 7030.
b) PIANTONI: profili scatolati in acciaio delle dimensioni pari a mm. (30x30x4) completi di appoggi decorativi di
diametro mm. 40.
Piantoni in profilati scatolati di acciaio; ancorati al piede mediante piastra ancorata alla struttura di supporto.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Spessore minimo : 4 mm.
- Sezione : mm. 30 x 30.
- appoggi decorativi in acciaio pieno di diametro mm. 40.
- Altezza : come indicato nei particolari di progetto.
- Sezione dei profili atta a garantire le prestazioni di resistenza richieste.
- I profilati dovranno portare i contrassegni di fabbrica conformi alla norma UNI 7030.
NORME:
UNI 7030.
c) ELEMENTO DI ANCORAGGIO: Elementi di ancoraggio e fissaggio costituiti da piastre e zanche in acciaio
zincato.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- PIASTRA : sezione cm. 10 x 10; spessore mm. 6 minimo.
- ZANCA : piatto di sezione mm. 30 x 4; lunghezza di ancoraggio cm. 15 minimo.
NORME:
UNI 7030.
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MODALITÀ DI ESECUZIONE:
FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE:
I profilati in acciaio dovranno essere depositati in cantiere con ordine, al riparo dalle intemperie e
preventivamente verniciati con una mano protettiva di antiruggine.
L’Appaltatore sarà in ogni caso obbligato a controllare, rilevandole sul posto, le misure esatte degli elementi di
supporto sui quali verranno inserite le opere in metallo, restando egli stesso responsabile degli inconvenienti
che potrebbero verificarsi per l’omissione di tale controllo.
REALIZZAZIONE:
L'opera dovrà essere eseguita secondo le prescrizioni del progetto esecutivo e dei particolari
costruttivi.
La lavorazione del metallo dovrà essere effettuata con precisione di dimensioni e regolarità di forme,
eventuali scabrosità o irregolarità dovranno essere eliminate mediante smerigliatura o sabbiatura, prima di
eseguire il trattamento protettivo.
Il sistema di ancoraggio deve corrispondere alle condizioni di sicurezza richieste.
I parapetti saranno fissati alla struttura di supporto mediante saldatura su piastre, munite di zanche murate con
malta di cemento.
E' fatto divieto di saldare l'opera all'armatura del manufatto in c.a.
Le saldature tra gli elementi dovranno essere tali da permettere di ottenere dei giunti di buon aspetto esteriore,
praticamente esenti da difetti fisici nella zona fusa ed aventi almeno resistenza a trazione, su provette ricavate
trasversalmente al giunto, non minore di quella del metallo base.
La verniciatura del parapetto sarà preceduta dall'applicazione di antiruggine previa pulizia del supporto.
Il trattamento di verniciatura sarà effettuato mediante la stesura in due riprese minimo di smalto sintetico,
avendo cura di evitare spruzzi o macchie di vernici sulle opere finite (pavimenti, rivestimenti, infissi, ecc.).
L'impresa dovrà realizzare un campione di un pannello tipo, completo di ogni accessorio e verniciato, da
sottoporre, per l'approvazione, alla Direzione Lavori e al progettista.
La scelta dei colori e' dovuta al criterio insindacabile della Direzione Lavori e non sarà ammessa alcuna
distinzione tra colori speciali e colori ordinari, dovendo la Ditta Appaltatrice fornire i materiali più fini e
delle migliori qualità.
REQUISITI STATICI:
I parapetti ed i relativi ancoraggi al supporto dovranno essere conformi a quanto previsto dal D.M. 16/1/1996
“Norme tecniche relative a criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e
sovraccarichi”; ed alla relativa Circolare del 4/7/1996 “Istruzioni sulle norme tecniche relative a criteri generali
per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi” .
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SCH.A18.003
PARAPETTI DI PROTEZIONE - SCHIENALE SEDUTA IN PROFILI DI
ACCIAIO VERNICIATO.
DESCRIZIONE:
Parapetti di protezione esterni realizzati con profilati pieni tondi di acciaio, saldati fra loro, protetti con pittura
anticorrosiva e verniciati con smalto; completi di piantoni in profili scatolati di acciaio ancorati mediante piastre
con zanche annegate nella struttura, e completi di zanche ed ogni altro accessorio necessario per il loro
fissaggio alla struttura di supporto.
I parapetti dovranno avere la forma e le dimensioni indicate nei particolari di progetto allegati.
I colori saranno definiti in corso d'opera a scelta insindacabile della Direzione Lavori e del Progettista.
ELEMENTI COSTITUTIVI:
a) PARAPETTI : parapetti esterni realizzati con profilati pieni tondi in acciaio, saldati fra loro, come indicato nei
particolari di progetto.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
Profili costituenti il parapetto:
- SOSTEGNI VERTICALI PIANTONI: profili pieni tondi diametro mm.20.
- ELEMENTI ORIZZONTALI: orizzontale superiore profili pieni tondi diametro mm.25; orizzontale inferiori profili
pieni tondi diametro mm.22.
- Altezza parapetti: cm. 45 dal piano finito di pavimento; conforme alle indicazioni del D.P.R. n. 547/1955.
- I profilati dovranno portare i contrassegni di fabbrica conformi alla UNI 7030.
NORME:
D.P.R. N.547 1955 e successive modificazioni ed integrazioni; UNI 7030.
b) ELEMENTO DI ANCORAGGIO : Piastre di ancoraggio in profili piatti di acciaio con N. 4 fori predisposti, di
diametro mm. 6, per il fissaggio del piantone alla pavimentazione.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Sezione : diametro mm. 50.
- spessore : mm. 5.
- Sezione dei profili atta a garantire le prestazioni di resistenza richieste.
- I profilati dovranno portare i contrassegni di fabbrica conformi alla norma UNI 7030.
NORME:
UNI 7030.
c) ELEMENTI DI FISSAGGIO: tasselli ad espansione in acciaio zincato.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
Elemento di ancoraggio e fissaggio costituito da tasselli ad espansione in acciaio zincato completo di rondella
di tenuta.
NORME:
UNI 9460, UNI 6900, UNI 5082.
- PIASTRA : Piastre di ancoraggio in profili piatti di acciaio con N. 4 fori predisposti, di diametro mm. 6, per il
fissaggio del piantone alla pavimentazione.
NORME:
UNI 7030.
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MODALITÀ DI ESECUZIONE:
FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE:
I profilati in acciaio dovranno essere depositati in cantiere con ordine, al riparo dalle intemperie e
preventivamente verniciati con una mano protettiva di antiruggine.
L’Appaltatore sarà in ogni caso obbligato a controllare, rilevandole sul posto, le misure esatte degli elementi di
supporto sui quali verranno inserite le opere in metallo, restando egli stesso responsabile degli inconvenienti
che potrebbero verificarsi per l’omissione di tale controllo.
REALIZZAZIONE:
L'opera dovrà essere eseguita secondo le prescrizioni del progetto esecutivo e dei particolari
costruttivi.
La lavorazione del metallo dovrà essere effettuata con precisione di dimensioni e regolarità di forme,
eventuali scabrosità o irregolarità dovranno essere eliminate mediante smerigliatura o sabbiatura, prima di
eseguire il trattamento protettivo.
Il sistema di ancoraggio deve corrispondere alle condizioni di sicurezza richieste.
I parapetti saranno fissati alla struttura di supporto mediante saldatura su piastre, munite di zanche murate con
malta di cemento.
L'ancoraggio dei piantoni di supporto, in profilati di acciaio scatolato, sarà eseguito mediante saldatura degli
stessi, su piastra in acciaio annegata nella struttura portante e fissata tramite robuste zanche.
I parapetti saranno fissati alla struttura verticale mediante zanche a murare.
E' fatto divieto di saldare l'opera all'armatura del manufatto in c.a.
Le saldature tra gli elementi dovranno essere tali da permettere di ottenere dei giunti di buon aspetto esteriore,
praticamente esenti da difetti fisici nella zona fusa ed aventi almeno resistenza a trazione, su provette ricavate
trasversalmente al giunto, non minore di quella del metallo base.
La verniciatura del parapetto sarà preceduta dall'applicazione di antiruggine previa pulizia del supporto.
Il trattamento di verniciatura sarà effettuato mediante la stesura in due riprese minimo di smalto sintetico,
avendo cura di evitare spruzzi o macchie di vernici sulle opere finite (pavimenti, rivestimenti, infissi, ecc.).
L'impresa dovrà realizzare un campione di un parapetto tipo, completo di ogni accessorio e verniciato,
da sottoporre, per l'approvazione, alla Direzione Lavori e al progettista.
La scelta dei colori e' dovuta al criterio insindacabile della Direzione Lavori e non sarà ammessa alcuna
distinzione tra colori speciali e colori ordinari, dovendo la Ditta Appaltatrice fornire i materiali piu' fini e
delle migliori qualità.
REQUISITI STATICI:
I parapetti ed i relativi ancoraggi al supporto dovranno essere conformi a quanto previsto dal D.M. 16/1/1996
“Norme tecniche relative a criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e
sovraccarichi”; ed alla relativa Circolare del 4/7/1996 “Istruzioni sulle norme tecniche relative a criteri generali
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SCH.A18.004
RINGHIERA SCALE ESTERNE IN PROFILO TUBOLARE DI ACCIAIO
VERNICIATO.
DESCRIZIONE:
Ringhiera scala realizzato in profilo tubolare di acciaio fissato alla struttura portante mediante staffe e piastre di
ancoraggio.
Ringhiera protetta da pittura antiruggine e verniciato con smalto dato in due riprese.
Ringhiera completa di ogni accessorio necessario per il suo fissaggio al supporto.
Disegno come da progetto.
ELEMENTI COSTITUTIVI:
a) RINGHIERA: profilati tubolari tondo pieno di acciaio liscio, senza saldature.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Diametro esterno elemento orizzontale superiore: mm. 25.
- Diametro esterno elemento orizzontale inferiore: mm. 22.
- Diametro piantone mm. 25.
- Elementi orizzontali passanti all’interno dei piantoni.
NORME:
UNI 7030.
b) PIASTRA DI ANCORAGGIO: Piastre di ancoraggio in profili piatti di acciaio con N. 4 fori predisposti, di
diametro mm. 6, per il fissaggio del piantone alla pavimentazione.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Sezione : cm. 10x10.
- spessore : mm. 6.
- Sezione dei profili atta a garantire le prestazioni di resistenza richieste.
- I profilati dovranno portare i contrassegni di fabbrica conformi alla norma UNI 7030.
NORME:
UNI 7030.
d) ELEMENTI DI FISSAGGIO: tasselli ad espansione in acciaio zincato.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
Elemento di ancoraggio e fissaggio costituito da tasselli ad espansione in acciaio zincato completo di rondella
di tenuta.
NORME:
UNI 6900, UNI 5082.
MODALITÀ DI ESECUZIONE:
FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE:
I profilati in acciaio dovranno essere depositati in cantiere con ordine,
preventivamente verniciati con una mano protettiva di antiruggine.
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al riparo dalle intemperie e
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L’Appaltatore sarà in ogni caso obbligato a controllare, rilevandole sul posto, le misure esatte degli elementi di
supporto sui quali verranno inserite le opere in metallo, restando egli stesso responsabile degli inconvenienti
che potrebbero verificarsi per l’omissione di tale controllo.
REALIZZAZIONE:
L'opera dovrà essere eseguita secondo le prescrizioni del progetto esecutivo e dei particolari
costruttivi.
La lavorazione del metallo dovrà essere effettuata con precisione di dimensioni e regolarità di forme,
eventuali scabrosità o irregolarità dovranno essere eliminate mediante smerigliatura o sabbiatura, prima di
eseguire il trattamento protettivo.
I profili di supporto del mancorrente saranno saldati ad una estremità al mancorrente stesso, ed all'altra alla
piastra di ancoraggio.
L'ancoraggio della piastra alla struttura portante sarà eseguito mediante tasselli ad espansione in acciaio
zincato.
Il posizionamento dei supporti di ancoraggio sarà effettuato secondo quanto indicato negli elaborati di progetto.
Il sistema di ancoraggio deve corrispondere alle condizioni di sicurezza richieste.
E' fatto divieto di saldare l'opera all'armatura del manufatto in c.a.
Il mancorrente non dovrà avere soluzione di continuità da piano a piano.
In corrispondenza degli angoli dei pianerottoli di rinvio, il mancorrente dovrà avere appositi raccordi in profili
tubolari a 90^, i quali saranno saldati agli elementi diritti.
I terminali del mancorrente dovranno essere eseguiti con appositi profili tubolari a 45^, i quali saranno saldati
agli elementi diritti.
Le saldature tra gli elementi dovranno essere tali da permettere di ottenere dei giunti di buon aspetto esteriore,
praticamente esenti da difetti fisici nella zona fusa ed aventi almeno resistenza a trazione, su provette ricavate
trasversalmente al giunto, non minore di quella del metallo base.
La verniciatura del mancorrente sarà preceduta dall'applicazione di antiruggine previa pulizia del supporto.
Il trattamento di verniciatura sarà effettuato mediante la stesura in due riprese minimo di smalto sintetico,
avendo cura di evitare spruzzi o macchie di vernici sulle opere finite (pavimenti, rivestimenti, infissi, ecc.).
L'impresa dovrà realizzare un campione di un mancorrente tipo, completo di ogni accessorio e verniciato,
da sottoporre, per l'approvazione, alla Direzione Lavori e al progettista.
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SCH.A18.005
ADEGUAMENTO ALTEZZA E RIPARAZIONE RINGHIERA IN MONTA DI
SCALE IN PROFILI DI ACCIAIO VERNICIATO.
DESCRIZIONE:
Adeguamento altezza e piccole riparazioni ringhiere per rampe di scale realizzate con profilati pieni quadri e
piatti di acciaio, saldati fra loro, protetti con pittura anticorrosiva e verniciati con smalto; completi di piantoni in
profili scatolati di acciaio ancorati mediante piastre con zanche annegate nella struttura, e completi di ogni altro
accessorio necessario per il loro fissaggio alla struttura di supporto.
I parapetti dovranno avere la forma e le dimensioni indicate nei particolari di progetto allegati.
I colori saranno definiti in corso d'opera a scelta insindacabile della Direzione Lavori e del Progettista.
ELEMENTI COSTITUTIVI:
a) PARAPETTI : parapetti per rampe di scale realizzati con profilati pieni quadri e piatti in acciaio, saldati fra
loro, come indicato nei particolari di progetto.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
Profili costituenti il parapetto:
- PROFILI VERTICALI: profili pieni quadri di dimensioni mm.12x12; saldati ai profili orizzontali piatti.
- PROFILI ORIZZONTALI: profili piatti di sezione mm. 30 x 4; saldati ai piantoni ed ai profili verticali.
- Altezza parapetti: cm. 105 dal piano finito dei gradini e dei pianerottoli; conforme alle indicazioni del D.P.R. n.
547/1955.
- I profilati dovranno portare i contrassegni di fabbrica conformi alla UNI 7030.
NORME:
UNI 7030.
b) PIANTONI : Piantoni in profilati scatolati di acciaio completi di pomoli decorativi in acciaio pieno di diametro
mm. 30.
Piantoni ancorati al piede mediante saldatura su piastra, munita di zanche, annegata nella struttura di supporto.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Spessore minimo : 30/10 mm.
- Sezione : mm. 30 x 30.
- pomoli decorativi in acciaio pieno di diametro mm. 30.
- Altezza : come indicato nei particolari di progetto.
- Sezione dei profili atta a garantire le prestazioni di resistenza richieste.
- I profilati dovranno portare i contrassegni di fabbrica conformi alla norma UNI 7030.
NORME:
UNI 7030.
c) ELEMENTO DI ANCORAGGIO : Elementi di ancoraggio e fissaggio costituiti da piastre munite di zanche in
acciaio zincato, predisposte nella struttura in C.A. delle rampe, prima del getto strutturale.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- PIASTRA : sezione cm. 10 x 10; spessore mm. 6 minimo.
- ZANCA : piatto di sezione mm. 30 x 4; lunghezza di ancoraggio cm. 15 minimo.
NORME:
UNI 7030.
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MODALITÀ DI ESECUZIONE:
FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE:
I profilati in acciaio dovranno essere depositati in cantiere con ordine, al riparo dalle intemperie e
preventivamente verniciati con una mano protettiva di antiruggine.
L’Appaltatore sarà in ogni caso obbligato a controllare, rilevandole sul posto, le misure esatte degli elementi di
supporto sui quali verranno inserite le opere in metallo, restando egli stesso responsabile degli inconvenienti
che potrebbero verificarsi per l’omissione di tale controllo.
REALIZZAZIONE:
L'opera dovrà essere eseguita secondo le prescrizioni del progetto esecutivo e dei particolari
costruttivi.
La lavorazione del metallo dovrà essere effettuata con precisione di dimensioni e regolarità di forme,
eventuali scabrosità o irregolarità dovranno essere eliminate mediante smerigliatura o sabbiatura, prima di
eseguire il trattamento protettivo.
Il sistema di ancoraggio deve corrispondere alle condizioni di sicurezza richieste.
I parapetti saranno fissati alla struttura di supporto mediante saldatura su piastre, munite di zanche murate con
malta di cemento.
L'ancoraggio dei piantoni di supporto, in profilati di acciaio scatolato, sarà eseguito mediante saldatura degli
stessi, su piastra in acciaio annegata nella struttura portante e fissata tramite robuste zanche in acciaio zincato,
predisposte nella struttura in C.A. delle rampe, prima del getto strutturale.
E' fatto divieto di saldare l'opera all'armatura del manufatto in c.a.
Le saldature tra gli elementi dovranno essere tali da permettere di ottenere dei giunti di buon aspetto esteriore,
praticamente esenti da difetti fisici nella zona fusa ed aventi almeno resistenza a trazione, su provette ricavate
trasversalmente al giunto, non minore di quella del metallo base.
La verniciatura del parapetto sarà preceduta dall'applicazione di antiruggine previa pulizia del supporto.
Il trattamento di verniciatura sarà effettuato mediante la stesura in due riprese minimo di smalto sintetico,
avendo cura di evitare spruzzi o macchie di vernici sulle opere finite (pavimenti, rivestimenti, infissi, ecc.).
L'impresa dovrà realizzare un campione di un parapetto tipo, completo di ogni accessorio e verniciato,
da sottoporre, per l'approvazione, alla Direzione Lavori e al progettista.
La scelta dei colori e' dovuta al criterio insindacabile della Direzione Lavori e non sarà ammessa alcuna
distinzione tra colori speciali e colori ordinari, dovendo la Ditta Appaltatrice fornire i materiali piu' fini e
delle migliori qualità.
REQUISITI STATICI:
I parapetti ed i relativi ancoraggi al supporto dovranno essere conformi a quanto previsto dal D.M. 16/1/1996
“Norme tecniche relative a criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e
sovraccarichi”; ed alla relativa Circolare del 4/7/1996 “Istruzioni sulle norme tecniche relative a criteri generali
per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi” .
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SCH.A18.006
CANCELLO DI INGRESSO PEDONALE IN PROFILATI DI ACCIAIO
VERNICIATO DI L. = M. 1,40.
DESCRIZIONE:
Cancello di ingresso pedonale a due ante a battente e pannelli laterali fissi in profilati pieni quadri e piatti di
acciaio verniciato, saldati fra loro; completi di piantoni in profilati pieni di acciaio fissati alla struttura di supporto
mediante zanche a murare; compresi serratura a comando manuale ed ogni accessorio necessario per la posa
ed il funzionamento a perfetta regola d'arte.
Dimensioni: luce m. 1,40; altezza m. 2,30.
Disegno come indicato nei particolari di progetto.
I colori saranno definiti in corso d'opera a scelta insindacabile della Direzione Lavori e del Progettista.
ELEMENTI COSTITUTIVI:
a) ANTE CANCELLO E PANNELLI LATERALI FISSI : ante cancello e pannelli laterali fissi costituiti da profilati
pieni quadri e piatti in acciaio verniciato a smalto, saldati fra loro come indicato nei particolari di progetto.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
Profili costituenti le ante ed i pannelli laterali fissi:
- PROFILI VERTICALI: profili pieni tondi pieni di diametro mm 16; saldati ai profili orizzontali piatti.
- PROFILI ORIZZONTALI: profili piatti di sezione mm. 40x6; saldati ai profili verticali quadri.
- PROFILI VERTICALI DI SUPPORTO : profili pieni quadri di dimensioni mm. 40x40;profili verticali centrali
muniti di battute laterali.
Sezione dei profili atta a garantire le prestazioni di resistenza agli agenti atmosferici e alle manovre.
I profilati dovranno portare i contrassegni di fabbrica conformi alla UNI 7030.
NORME:
UNI 7030.
b) PIANTONI: piantoni in profilati pieni di acciaio di dimensioni mm. 40x40, fissati alla struttura di supporto
mediante zanche a murare ed ancorati al piede mediante saldatura su piastra, munita di zanche, annegata nella
struttura di supporto in C.A.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Sezione : mm. 40 x 40.
- Altezza : come indicato nei particolari di progetto.
- Sezione dei profili atta a garantire le prestazioni di resistenza richieste.
- I profilati dovranno portare i contrassegni di fabbrica conformi alla norma UNI 7030.
NORME:
UNI 7030.
c) ELEMENTI DI ANCORAGGIO: Elementi di ancoraggio e fissaggio costituiti da piastre, zanche e tasselli in
acciaio zincato.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- ZANCA : piatto di sezione mm. 40 x 8; lunghezza di ancoraggio cm. 20 minimo.
- PIASTRA : sezione cm. 20 x 20; spessore mm. 8 minimo.
- TASSELLI : tasselli in acciaio trattato di diametro min. mm.8.
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NORME:
UNI 7030.
a) CERNIERE: cerniere a cuscinetto in acciaio trattato e verniciato a smalto.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- diametro minimo mm. 50
- Portata minima 100 kg.
- Resistenza minima all'estrazione 300 kg.
- Numero minimo 2 cerniere per anta.
NORME:
UNI 9283.
e) SISTEMA DI CHIUSURA: serratura con comando manuale montata su piastra di supporto in acciaio
verniciato; comando di chiusura a maniglia in acciaio verniciato.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Serratura con comando manuale in acciaio verniciato completa di tutti gli accessori necessari per il suo
montaggio e funzionamento.
- Massa minima della serratura : Kg. 0,9.
- Spessore minimo della lamiera della cassa : mm. 2.
- Viti di fissaggio in acciaio zincato.
- Comando di chiusura a maniglia in acciaio verniciato completa di tutti gli accessori necessari per il suo
montaggio e funzionamento.
NORME:
UNI 9172, UNI 9173.
MODALITÀ DI ESECUZIONE:
FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE:
Gli elementi costituenti i cancelli dovranno essere depositati in cantiere con ordine, al riparo dalle intemperie e
preventivamente verniciati con una mano protettiva di antiruggine.
L’Appaltatore sarà in ogni caso obbligato a controllare, rilevandole sul posto, le misure esatte degli elementi di
supporto sui quali verranno inserite le opere in metallo, restando egli stesso responsabile degli inconvenienti
che potrebbero verificarsi per l’omissione di tale controllo.
REALIZZAZIONE:
L'opera dovrà essere eseguita secondo le prescrizioni del progetto esecutivo e dei particolari
costruttivi.
La lavorazione del metallo dovrà essere effettuata con precisione di dimensioni e regolarità di forme,
eventuali scabrosità o irregolarità dovranno essere eliminate mediante smerigliatura o sabbiatura, prima di
eseguire il trattamento protettivo.
Le saldature tra gli elementi dovranno essere tali da permettere di ottenere dei giunti di buon aspetto esteriore,
praticamente esenti da difetti fisici nella zona fusa ed aventi almeno resistenza a trazione, su provette ricavate
trasversalmente al giunto, non minore di quella del metallo base.
La verniciatura del cancello sarà preceduta dall'applicazione di antiruggine previa pulizia del supporto.
Il trattamento di verniciatura sarà effettuato mediante la stesura in due riprese minimo di smalto sintetico,
avendo cura di evitare spruzzi o macchie di vernici sulle opere finite (pavimenti, rivestimenti, infissi, ecc.).
Il sistema di ancoraggio deve corrispondere alle condizioni di sicurezza richieste.
L'ancoraggio dei piantoni di supporto, in profilati di acciaio pieno, sarà eseguito mediante robuste zanche
murate con malta di cemento e fissaggio al piede mediante saldatura su piastra, munita di zanche, annegata
nella struttura di supporto in C.A.
L'impresa dovrà realizzare un campione di un cancello tipo, completo di ogni accessorio e verniciato, da
sottoporre, per l'approvazione, alla Direzione Lavori e al progettista.
La scelta dei colori e' dovuta al criterio insindacabile della Direzione Lavori e non sarà ammessa alcuna
distinzione tra colori speciali e colori ordinari, dovendo la Ditta Appaltatrice fornire i materiali più fini e
delle migliori qualità.
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SCH.A18.007
GRATE DI PROTEZIONE APERTURE, IN PROFILATI DI ACCIAIO
VERNICIATO.
DESCRIZIONE:
Grate di protezione aperture in profilati scatolati, pieni quadri di acciaio verniciato saldati fra loro, protetti con
pittura anticorrosiva e verniciati con smalto; completi di zanche di ancoraggio annegate nella struttura di
supporto ed ogni altro accessorio necessario .
I colori saranno definiti in corso d'opera a scelta insindacabile della Direzione Lavori e del Progettista.
Dimensioni e forma come da particolari di progetto.
ELEMENTI COSTITUTIVI:
a) GRATA: profilati scatolati, pieni quadri in acciaio, saldati fra loro; come indicato nei particolari di progetto.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
Profili costituenti le griglie:
- PROFILI VERTICALI: profili pieni tondi diametro mm.12; saldati ai profili orizzontali piatti.
- PROFILI ORIZZONTALI: profili piatti di sezione mm. 30 x 5; saldati ai piantoni ed ai profili verticali ed ancorati
alla struttura di supporto mediante saldatura su piastre, munite di zanche murate con malta di cemento.
- Dimensioni e poso come da elaborati grafici allegati.
- I profilati dovranno portare i contrassegni di fabbrica conformi alla UNI 7030.
NORME:
UNI 7030.
b) ELEMENTI DI ANCORAGGIO : Elementi di ancoraggio e fissaggio costituiti da piastre e zanche in acciaio
zincato.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- ZANCA : piatto di sezione mm. 40 x 8; lunghezza di ancoraggio cm. 15 minimo.
NORME:
UNI 7030.
MODALITÀ DI ESECUZIONE:
FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE:
Le griglie in acciaio dovranno essere depositate in cantiere con ordine, al riparo dalle intemperie e
preventivamente verniciati con una mano protettiva di antiruggine.
L’Appaltatore sarà in ogni caso obbligato a controllare, rilevandole sul posto, le misure esatte degli elementi di
supporto sui quali verranno inserite le opere in metallo, restando egli stesso responsabile degli inconvenienti
che potrebbero verificarsi per l’omissione di tale controllo.
REALIZZAZIONE
L'opera dovrà essere eseguita secondo le prescrizioni del progetto esecutivo e dei particolari
costruttivi.
La lavorazione del metallo dovrà essere effettuata con precisione di dimensioni e regolarità di forme,
eventuali scabrosità o irregolarità dovranno essere eliminate mediante smerigliatura o sabbiatura, prima di
eseguire il trattamento protettivo.
Il sistema di ancoraggio deve corrispondere alle condizioni di sicurezza richieste.
I pannelli saranno fissati alla struttura di supporto verticale mediante saldatura su zanche murate con malta di
cemento.
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L’Impresa
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Le saldature tra gli elementi dovranno essere tali da permettere di ottenere dei giunti di buon aspetto esteriore,
praticamente esenti da difetti fisici nella zona fusa ed aventi almeno resistenza a trazione, su provette ricavate
trasversalmente al giunto, non minore di quella del metallo base.
La verniciatura sarà preceduta dall'applicazione di antiruggine previa pulizia del supporto.
Il trattamento di verniciatura sarà effettuato mediante la stesura in due riprese minimo di smalto sintetico,
avendo cura di evitare spruzzi o macchie di vernici sulle opere finite (pavimenti, rivestimenti, infissi, ecc.).
L'impresa dovrà realizzare un campione di un divisore tipo, completo di ogni accessorio e verniciato, da
sottoporre, per l'approvazione, alla Direzione Lavori e al progettista.
La scelta dei colori e' dovuta al criterio insindacabile della Direzione Lavori e non sarà ammessa alcuna
distinzione tra colori speciali e colori ordinari, dovendo la Ditta Appaltatrice fornire i materiali più fini e
delle migliori qualità.
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SCH.A18.008
SERRAMENTI VETRATI PER FINESTRE IN PROFILATI DI ACCIAIO
VERNICIATO, CON APERTURA A WASISTAS.
DESCRIZIONE:
Finestre a uno o due battenti con apertura a wasistas complete di vetri retinati, in profilati scatolati e pieni
quadri e piatti di acciaio verniciato, saldati fra loro; telaio in profilati scatolati di acciaio fissati alla struttura di
supporto mediante zanche a murare; compreso ogni accessorio necessario per la posa ed il funzionamento a
perfetta regola d'arte.
Disegno come indicato nei particolari di progetto.
I colori saranno definiti in corso d'opera a scelta insindacabile della Direzione Lavori e del Progettista.
ELEMENTI COSTITUTIVI:
a) SERRAMENTO: serramento realizzato con profilati scatolati e pieni, piatti e quadri in acciaio, saldati fra loro;
di disegno come indicato nei particolari di progetto.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Profili verticali e orizzontali: profili come indicato nei particolari di progetto;
- Sezione dei profili atta a garantire le prestazioni di resistenza agli agenti atmosferici e alle manovre.
- I profilati dovranno portare i contrassegni di fabbrica conformi alla UNI 7030.
- Gocciolatoio.
NORME:
UNI 7030.
b) TELAIO: telaio in profilato scatolato quadro .
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- TELAIO: secondo elaborati grafici di progetto.
c)
ELEMENTI DI ANCORAGGIO: zanche di ancoraggio in acciaio zincato.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- ZANCA : piatto di sezione minima mm. 40 x 8; lunghezza di ancoraggio cm. 15 minimo.
d) SISTEMA DI CHIUSURA: due ante apribili e pannello superiore con sistema di chiusura a wasistas.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- leva di comando in acciaio trattato e verniciato completa di tutti gli accessori.
NORME:
UNI 9172; UNI 9173.
e) CERNIERE: cerniere in acciaio trattato.
Cerniera a perno filettato in acciaio trattato, completa di rondella antiusura in ottone.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Portata minima 40 Kg.
- Resistenza minima all'estrazione 270 Kg.
- Numero minimo cerniere : 2.
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- Numero 3 cerniere per anta di altezza maggiore di cm. 150.
- Spessore minimo della rondella antiusura mm.3.
NORME:
UNI 9283.
f) VETRI: vetri stratificati bianchi e colorati (vedi scheda relativa) spessore mm. 6 con regolino fermavetro in
profilo metallico di facile rimozione.
MODALITÀ DI ESECUZIONE:
FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE:
Gli elementi costituenti i cancelli dovranno essere depositati in cantiere con ordine, al riparo dalle intemperie e
preventivamente verniciati con una mano protettiva di antiruggine.
REALIZZAZIONE:
L'opera dovrà essere eseguita secondo le prescrizioni del progetto esecutivo e dei particolari
costruttivi.
La lavorazione del metallo dovrà essere effettuata con precisione di dimensioni e regolarità di forme,
eventuali scabrosità o irregolarità dovranno essere eliminate mediante smerigliatura o sabbiatura, prima di
eseguire il trattamento protettivo.
Le saldature tra gli elementi dovranno essere tali da permettere di ottenere dei giunti di buon aspetto esteriore,
praticamente esenti da difetti fisici nella zona fusa ed aventi almeno resistenza a trazione, su provette ricavate
trasversalmente al giunto, non minore di quella del metallo base.
La verniciatura del serramento sarà preceduta dall'applicazione di antiruggine previa pulizia del supporto.
Il trattamento di verniciatura sarà effettuato mediante la stesura in due riprese minimo di smalto sintetico,
avendo cura di evitare spruzzi o macchie di vernici sulle opere finite (pavimenti, rivestimenti, infissi, ecc.).
Il sistema di ancoraggio deve corrispondere alle condizioni di sicurezza richieste.
L'ancoraggio del controtelaio sarà eseguito mediante robuste zanche murate con malta di cemento.
L'impresa dovrà realizzare un campione di serramento, completo di ogni accessorio e verniciato, da
sottoporre, per l'approvazione, alla Direzione Lavori e al progettista.
La scelta dei colori e' dovuta al criterio insindacabile della Direzione Lavori e non sarà ammessa alcuna
distinzione tra colori speciali e colori ordinari, dovendo la Ditta Appaltatrice fornire i materiali piu' fini e
delle migliori qualità.
La posa delle lastre di vetro dovrà essere effettuata previa collocazione di idonei tasselli di appoggio
verticale e orizzontale. Detti tasselli dovranno essere posizionati in modo da annullare gli effetti delle
deformazioni del telaio e lo slittamento del vetro sul suo piano, oltre che determinare il gioco necessario
a ricevere il sigillante.
Le operazioni di bloccaggio dei listelli fermavetro e delle liste coprifilo dovranno essere effettuate utilizzando
attrezzi idonei a non provocare ammaccature al legno.
Le sigillature con mastice siliconico dovranno essere continue e regolari lungo tutto il loro sviluppo.
REQUISITI:
1) TENUTA ALL'ACQUA.
Gli infissi esterni devono impedire qualsiasi infiltrazione di acqua piovana all'interno dei locali, anche
sotto l'azione del vento.
Ogni cura dovrà essere prestata per assicurare la tenuta dell'acqua, in corrispondenza dell'ancoraggio tra
l'infisso e la parete perimetrale adiacente.
Più specificatamente la tenuta all'acqua dovrà essere di classe E4 secondo prove di cui alle norme UNI EN
86, UNI 7979.
2) RESISTENZA AL VENTO.
Gli infissi esterni devono essere idonei a resistere all'azione del vento in modo tale da assicurare
durata e funzionalità nel tempo nonché garantire la sicurezza degli utenti.
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Devono inoltre sopportare il flusso del vento e le sue eventuali turbolenze senza dar luogo a sbattimenti,
vibrazioni e rumorosità in genere.
Più specificatamente la resistenza al vento dovrà essere di classe V3 secondo prove di cui alle norme UNI EN
77, UNI 7979.
3) PERMEABILITÀ ALL'ARIA.
Gli infissi esterni devono essere realizzati in modo da ottenere, mediante battute, camere d'aria e
guarnizioni, una permeabilità all'aria di classe A3 secondo prove di cui alle norme UNI EN 42, UNI 7979.
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SCH.A18.009
LUCERNARI PER COPERTURA IN PROFILATI DI LEGA DI ALLUMINIO
PREVERNICIATO.
DESCRIZIONE:
Lucernari per copertura in profilati di
stratificato antisfondamento.
lega
di alluminio
preverniciati con apertura a vasistas
e vetro
ELEMENTI COSTITUTIVI:
a) CONTROTELAIO : Controtelaio in legno di abete corredato di zanche a murare in acciaio.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Spessore minimo : mm.25 ;
- Gioco massimo tra telaio e controtelaio mm.8 .
- Numero minimo di zanche : 6.
- Larghezza cm. 10.
b) TELAIO FISSO E APRIBILE: telaio in profilati estrusi di alluminio
applicato a forno su superfici pretrattate.
con rivestimento in resine sintetiche
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Profilati estrusi di alluminio lega Al Si Mg UNI3569 bonificato stato TA 16.
- Spessore dei profilati aperti maggiore o uguale a 20/10.
- Sagomatura del profilo della traversa inferiore del telaio fisso atta all'allontanamento e drenaggio dell'acqua.
- Sezione dei profilati atta a garantire le prestazioni di resistenza al vento e alle manovre.
- Il telaio fisso e' fissato al controtelaio con viti in acciaio inossidabile.
- Tutte le parti in acciaio in contatto con elementi in alluminio devono essere trattate per evitare le corrosioni di
natura galvanica.
- Spessore del rivestimento del tipo a polveri poliuretaniche minimo 70 micron.
NORME:
UNI 3952, UNI 4236, UNICHIM 427.
c) GUARNIZIONE DI TENUTA ANTA MOBILE: Banda in elastomero espanso, inserito fra il telaio e il
controtelaio con funzione di chiudere lo spazio dovuto alla tolleranza di posa ed assicurare la tenuta all'aria
ed all'acqua, e ridurre il ponte termico.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Caratteristiche di elasticità compatibili con le sollecitazioni proprie dell'impiego.
- Temperatura d'impiego: -30 °C +95 °C.
- Densità minima 0, 45 gr/cmc.
NORME:
UNI 9122/1, UNI 9122/2.
d) PARTE TRASPARENTE: vetro stratificato antisfondamento [SCH.A15.003].
e) SISTEMA DI APERTURA: sistema di apertura a vasistas per lucernario, in acciaio trattato.
f) SIGILLANTE: Sigillante elastomerico a base siliconica atto ad assicurare la funzione di distanziatore e
sigillante.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
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Temperatura di utilizzo : da –50 °C a + 50 °C.
NORME:
UNI 6534 - 74.
h) CERNIERE: Cerniere in profilato estruso di alluminio con perno in acciaio zincato, complete di piastrine e
viti di fissaggio in acciaio inossidabile.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Portata minima 40 Kg.
- Resistenza minima all'estrazione : 270 Kg.
- Spessore minimo della rondella antiusura : 3 mm.
NORME:
UNI 9283.
i) COPERTINA: Copertina in alluminio preverniciato.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Copertina in profilati estrusi di alluminio lega Al Si Mg bonificato allo stato TA 16 con rivestimento in
resine sintetiche applicato a forno.
- Spessore minimo lamiera 12/10 mm.
NORME:
UNI 3952, UNICHIM 427, UNI 4236.
l) STRATO DI FINITURA: Trattamento di verniciatura con cottura a forno secondo il ciclo seguente :
- pretrattamento
consistente
in
sgrassatura, decapaggio,
fosfatazione,
lavaggio
in
acqua
demineralizzata, al fine di predisporre le superfici per l'ancoraggio dello smalto di finitura e
di
assicurare una efficace protezione anticorrosione;
- finitura consistente nella applicazione di vernici a smalto termoindurente, del tipo a polveri poliuretaniche.
Spessore minimo del film:70 micron.
La scelta del colore e' dovuta al criterio insindacabile della Direzione Lavori e non sarà ammessa alcuna
distinzione tra colori speciali e colori ordinari, dovendo la Ditta Appaltatrice fornire i materiali più fini e delle
migliori qualità.
NORME:
VCTA 002/84; UNI 8744; UNI EN 21513; UNI 8403; UNI 8784; UNI 8903.
MODALITÀ DI ESECUZIONE:
FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE:
Il deposito in cantiere dei serramenti sarà effettuato in appositi locali che li proteggano dagli agenti
atmosferici e dall'umidità.
I serramenti depositati in cantiere con la superficie già trattata saranno protetti da idoneo imballaggio o da
pellicola protettiva.
L’Appaltatore sarà in ogni caso obbligato a controllare, rilevandole sul posto, le misure esatte degli elementi di
supporto sui quali verranno inserite le opere in metallo, restando egli stesso responsabile degli inconvenienti
che potrebbero verificarsi per l’omissione di tale controllo.
REALIZZAZIONE:
La posa delle lastre di vetro dovrà essere effettuata previa collocazione di idonei tasselli di appoggio
posizionati in modo da annullare gli effetti delle deformazioni del telaio e lo slittamento del vetro sul suo
piano, oltre che determinare il gioco necessario a ricevere il sigillante.
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Le sigillature con mastice siliconico dovranno essere continue e regolari lungo tutto il loro sviluppo.
L'impresa dovrà presentare alla D.L. la campionatura di un serramento completo di accessori;
questa sarà conservata in cantiere e farà fede per il collaudo della fornitura.
Della suddetta campionatura, una volta approvata e siglata, potrà essere autorizzata la relativa posa in opera .
Indipendentemente dalle prove preliminari, la D.L. ha facoltà di esaminare la fornitura prima e dopo la
consegna in cantiere e valutarne la rispondenza della stessa alla campionatura depositata .
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SCH.A18.010
SCALA RETRATTILE A SOFFITTO IN ACCIAIO.
DESCRIZIONE:
Scala retrattile a parete orizzontale, in acciaio stampato cadmiato ottonato, con sistema di scomparsa a
pantografo, completa di bastone apriscala, corrimano telescopico, maniglioni di sbarco superiori, telaio
perimetrale munito di zanche per il suo fissaggio al supporto, pannello di chiusura botola e tutto quanto altro
necessario per il suo montaggio, fissaggio alla struttura e funzionamento.
ELEMENTI COSTITUTIVI:
a) SCALA : Scala a parete orizzontale in acciaio stampato cadmiato, con sistema di scomparsa a pantografo,
completa di : telaio munito di zanche per il fissaggio al supporto, bastone apriscala, corrimano telescopico,
maniglioni di sbarco superiori, pannello di chiusura botola.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Dimensioni vani di ingombro : cm. (90 x 70).
- Altezza : da piano di calpestio ultimo piano abitabile a pavimento piano sottotetto.
- Telaio perimetrale in acciaio zincato ottonato munito di zanche (N. 4 minimo) a murare per il fissaggio della
scala al supporto.
b) STRATO DI FISSAGGIO: malta di cemento per il fissaggio del telaio alla struttura.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Malta di cemento dosata con kg/mc 200 di cemento.
- Spessore come da progetto.
MODALITÀ DI ESECUZIONE:
FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE:
Il deposito in cantiere degli elementi costituenti l'opera dovrà avvenire in locali protetti dagli agenti
atmosferici e dall'eccessiva umidità.
L’Appaltatore sarà in ogni caso obbligato a controllare, rilevandole sul posto, le misure esatte degli elementi di
supporto sui quali verranno inserite le opere in metallo, restando egli stesso responsabile degli inconvenienti
che potrebbero verificarsi per l’omissione di tale controllo.
REALIZZAZIONE:
Il vano di alloggiamento della scala dovrà essere perfettamente squadrato ed avere una sezione maggiore di
almeno mm. 5 rispetto alla dimensione del telaio della scala stessa.
Il fissaggio della scala sarà eseguito mediante ancoraggio, al supporto, delle zanche del telaio con malta di
cemento.
L'opera compiuta dovrà soddisfare i requisiti di regolarità geometrica e di stabilità.
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SCH.A18.011
SCALA METALLICA IN PROFILATI DI ACCIAIO VERNICIATO.
DESCRIZIONE:
Scala in profilati tubolari in acciaio verniciato, completa di corrimano di protezione sui due lati.
ELEMENTI COSTITUTIVI:
a)
SCALA : Scala in profilati tondi pieni di acciaio verniciato.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Profilati tubolari pieni in acciaio saldati diam. cm. 3
- Altezza : da piano di calpestio del sottotetto al lucernario di approdo alla falda.
NORME:
UNI 7030.
MODALITÀ DI ESECUZIONE:
FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE:
Il deposito in cantiere degli elementi costituenti l'opera dovrà avvenire in locali protetti dagli agenti
atmosferici e dall'eccessiva umidità.
L’Appaltatore sarà in ogni caso obbligato a controllare, rilevandole sul posto, le misure esatte degli elementi di
supporto sui quali verranno inserite le opere in metallo, restando egli stesso responsabile degli inconvenienti
che potrebbero verificarsi per l’omissione di tale controllo.
REALIZZAZIONE:
La scala dovrà essere ancorata, in prossimità del lucernario, alla struttura muraria del sottotetto.
L'opera compiuta dovrà soddisfare i requisiti di regolarità geometrica e di stabilità.
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SCH.A18.012
RETE ELETTROSALDATA IN ACCIAIO 15x15 DIAMETRO MM. 6.
DESCRIZIONE:
Armatura costituita da rete elettrosaldata in acciaio di maglia cm. 15x15 e diametro tondini pari a mm. 6.
ELEMENTI COSTITUTIVI:
a) ARMATURA : rete elettrosaldata in acciaio Fe B 44.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE :
- maglia : cm. 15 x15
- diametro tondini : mm. 6
- caratteristiche e modalità di impiego secondo norme UNI citate.
NORME:
UNI 8926; UNI 8927.
MODALITÀ DI ESECUZIONE:
FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE:
I pannelli di rete elettrosaldata in acciaio dovranno essere depositati in cantiere con ordine, al riparo dalle
intemperie.
L’Appaltatore sarà in ogni caso obbligato a controllare, rilevandole sul posto, le misure esatte degli elementi di
supporto sui quali verranno inserite le opere in metallo, restando egli stesso responsabile degli inconvenienti
che potrebbero verificarsi per l’omissione di tale controllo.
REALIZZAZIONE:
L'opera dovrà essere eseguita secondo le prescrizioni del progetto esecutivo.
I pannelli di rete elettrosaldata dovranno essere posati in corrispondenza del sottofondo in cls, a metà spessore
dello stesso.
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SCH.A18.013
RETE ELETTROSALDATA IN ACCIAIO 20x20 DIAMETRO MM. 5.
DESCRIZIONE:
Armatura costituita da rete elettrosaldata in acciaio di maglia cm. 20X20 e diametro tondini pari a mm. 5.
ELEMENTI COSTITUTIVI:
b) ARMATURA : rete elettrosaldata in acciaio Fe B 44.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE :
- maglia : cm. 20X20
- diametro tondini : mm. 5
- caratteristiche e modalità di impiego secondo norme UNI citate.
NORME:
UNI 8926; UNI 8927.
MODALITÀ DI ESECUZIONE:
FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE:
I pannelli di rete elettrosaldata in acciaio dovranno essere depositati in cantiere con ordine, al riparo dalle
intemperie.
L’Appaltatore sarà in ogni caso obbligato a controllare, rilevandole sul posto, le misure esatte degli elementi di
supporto sui quali verranno inserite le opere in metallo, restando egli stesso responsabile degli inconvenienti
che potrebbero verificarsi per l’omissione di tale controllo.
REALIZZAZIONE:
L'opera dovrà essere eseguita secondo le prescrizioni del progetto esecutivo.
I pannelli di rete elettrosaldata dovranno essere posati in corrispondenza del sottofondo in cls, a metà spessore
dello stesso.
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SCH.A18.014
CAVO DI ANCORAGGIO DI SICUREZZA
DESCRIZIONE:
Fornitura e posa di cavo di ancoraggio di sicurezza per la manutenzione delle falde di copertura, completo di :
- Piastre, paletti di estremità ed intermedi, fune in acciaio, flange, contropiastre, adattatore di estremità, assorbitore
di energia, golfari, grilli, morsetti, tenditori di cavo, cartello di segnalazione linea e tutto quanto altro necessario per
il suo montaggio e funzionamento, come indicato negli elaborati di progetto.
ELEMENTI COSTITUTIVI:
- Piastre e/o paletti di estremità in acciaio galvanizzato;
- Paletti e appoggi intermedi in acciaio galvanizzato;
- Fune in acciaio INOX AISI 316 a 133 fili, di diametro mm. 8, avente carico minimo di rottura N = 84,1 KN;
- Flange impermeabili e contropiastre per fissaggio su legno in acciaio galvanizzato;
- Adattatore di estremità in acciaio galvanizzato avente carico di rottura di 800 daN;
- Assorbitore di energia, golfari, grilli, morsetti, tenditori di cavo, in acciaio galvanizzato di tipo pesante, cartello di
segnalazione linea;
NORME: conforme UNI EN 795 C
MODALITÀ DI ESECUZIONE:
FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE:
Gli elementi costituenti il cavo di sicurezza, dovranno essere depositati in cantiere con ordine, al riparo dalle
intemperie.
Gli elementi, prima della posa, dovranno essere campionati e sottoposti alla Direzione Lavori e al progettista per
l’approvazione della fornitura.
L’Appaltatore sarà in ogni caso obbligato a controllare, rilevandole sul posto, le misure esatte degli elementi di
supporto sui quali verranno inserite le opere, restando egli stesso responsabile degli inconvenienti che
potrebbero verificarsi per l’omissione di tale controllo.
REALIZZAZIONE:
Gli elementi costituenti il cavo di sicurezza, dovranno essere posati in opera ad un’altezza di circa cm. 10-20
rispetto alla linea di colmo.
L'opera dovrà essere eseguita secondo le prescrizioni del progetto e conforme alla norma UNI EN 795 C.
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L’Impresa
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SCH.A18.015
SISTEMA DI RINVIO ANTA PORTA.
DESCRIZIONE:
Chiudi porta per porta a battuta costituito da braccio snodato e dispositivo a molla a pressione per apertura fino
a 180 gradi.
ELEMENTI COSTITUTIVI:
a) SISTEMA DI RINVIO ANTA: molla a pressione per chiusura automatica delle porte.
Chiudi porta aerodinamico multiforza con fermo regolabile per porta a battuta costituito da braccio snodato e
dispositivo a molla a pressione per apertura fino a 180 gradi.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Ampia possibilità di regolazione del braccio e del momento.
- regolazione forza da 2 a 5.
- finitura color bronzo.
- Azione di chiusura da 100 gradi.
- Ammortizzazione d'apertura da 80 gradi.
- Parti meccaniche a bagno d'olio.
MODALITÀ DI ESECUZIONE:
FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE:
I materiali dovranno essere depositati in cantiere con ordine ed al riparo dalle intemperie.
REALIZZAZIONE:
La molla chiudiporta verrà fissata alla traversa superiore della porta mediante robuste viti.
A posa avvenuta dovranno essere effettuate tutte le regolazioni necessarie al fine di ottenere l'ampiezza di
apertura del battente voluta.
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A19 – OPERE DA LATTONIERE - IDRAULICO
SCH.A19.001
CANALI DI GRONDA, PLUVIALI, COPERTINE, FALDALI E CONVERSE IN
LAMIERA DI RAME.
DESCRIZIONE:
Canali di gronda, copertine, faldali e converse in lamiera di rame opportunamente sagomata come indicato nei
particolari di progetto; compreso tutto quanto necessario per la loro posa in opera a perfetta regola d'arte.
ELEMENTI COSTITUTIVI:
a) CANALE DI GRONDA: canale di gronda in lamiera di rame opportunamente sagomata come indicato in
progetto.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Spessore lamiera : mm. 6/10 minimo.
- Lunghezza elemento : cm. 400 - 600.
- Sviluppo lamiera : cm. 33
- Peso : Kg/mq. 5,4.
Gli elementi costituenti i canali di gronda andranno giuntati tra loro sovrapponendo i due tratti terminali, tramite
una rivettatura con rivetti e successiva sigillatura.
NORME:
UNI 9184.
b) ELEMENTI DI FISSAGGIO GRONDE: Cicogne in rame per il fissaggio dei canali di gronda al supporto.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Sezione : mm. 20 x 2.
- Lunghezza : cm. 40 minimo.
c) COPERTINE, FALDALI E CONVERSE : copertine, faldali e converse in lamiera di rame opportunamente
sagomata come indicato in progetto.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Spessore lamiera : mm. 6/10 minimo.
- Sviluppo lamiera : cm. 66
- Peso : Kg/mq. 5,4.
NORME:
UNI 9184.
d) ELEMENTI DI FISSAGGIO COPERTINE, FALDALI E CONVERSE : chiodi e cappellotti in rame.
Chiodi di fissaggio in rame, posti in opera mediante apposita attrezzatura, con cappellotto di protezione in rame.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Diametro chiodi : mm. 4 minimo.
- Lunghezza chiodi : mm.30 minimo.
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- Cappellotto in lamiera di rame di diametro mm. 15 minimo.
e) PLUVIALI: pluviali in lamiera di rame del diametro interno cm. 10.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Spessore lamiera : mm. 6/10 minimo.
- Peso : Kg/mq. 5,4.
NORME:
UNI 9184.
f) ELEMENTI DI FISSAGGIO PLUVIALI: collari in rame per il fissaggio dei pluviali al supporto.
MODALITÀ DI ESECUZIONE:
FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE:
I materiali saranno forniti in pallett, e depositati in cantiere, anche a cielo aperto, in luoghi adibiti a deposito.
REALIZZAZIONE:
I canali di gronda, i pluviali,i faldali , le copertine e le converse in rame saranno fissati in opera mediante chiodi
e cappellotti in rame, ad interasse massimo di m. 1,50.
Le giunzioni tra gli elementi costituenti i faldali e le converse dovranno essere eseguite mediante
sovrapposizione dei bordi, di cm. 5 minimo, rivettati con almeno cinque chiodature e sigillati con sigillante
siliconico.
Lungo le linee di compluvio della copertura verranno realizzate converse che risalgono sotto le tegole in
modo da assicurare che l'acqua non tracimi oltre il bordo.
La realizzazione di raccordo con parete verticale di una falda coperta con tegole verrà eseguita con una
conversa che garantisca la propria funzione di tenuta.
Sulle testate delle falde di copertura dovranno essere posate scossaline, appositamente sagomate, in lamiera di
rame.
Gli elementi costituenti i canali di gronda dovranno essere giuntati fra loro mediante rivettatura (almeno cinque
chiodature) e sigillatura dei giunti con sigillante siliconico.
I canali di gronda dovranno essere muniti delle occorrenti imboccature per i tubi di caduta e di robuste cicogne
in rame poste ad interasse massimo di cm. 60.
Le cicogne saranno fissate alla struttura portante della copertura mediante appositi chiodi in rame.
I canali di gronda dovranno avere pendenza adeguata, al fine di permettere il regolare deflusso delle acque
meteoriche.
Per tratti di lunghezza superiore a m. 20 dovranno essere previsti opportuni giunti di dilatazione.
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SCH.A19.002
GAMBALI IN GHISA PER SCARICO ACQUE BIANCHE.
DESCRIZIONE:
Gambali in ghisa per lo scarico delle acque bianche immesse da pluviale, ancorati alla struttura di sostegno
mediante fasce di tenuta in acciaio inox.
ELEMENTI COSTITUTIVI:
a) GAMBALI: gambali in ghisa del diametro esterno di mm. 130
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
-
Dimensioni: diametro esterno mm. 130, spessore mm. 8
Peso: 24 kg/ml
b) ELEMENTI D FISSAGGIO: fascette in acciaio inox su zanche a murare.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Sezione : mm. 20 x 2.
- Lunghezza : cm. 80 minimo.
MODALITÀ DI ESECUZIONE:
FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE:
I materiali saranno forniti in pallett, e depositati in cantiere, anche a cielo aperto, in luoghi adibiti a deposito.
REALIZZAZIONE:
I gambali saranno posizionati perfettamente a piombo e staffati saldamente alla struttura di supporto mediante
fascette in acciaio inox.
Saranno verniciati con smalto sintetico per esterni e con colore a scelta della D.L.
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SCH.A19.003
GAMBALI IN POLIVINILE A MURARE PER SCARICO ACQUE BIANCHE.
DESCRIZIONE:
Gambali in polivinile a murare per lo scarico delle acque bianche immesse da pluviale esterno.
ELEMENTI COSTITUTIVI:
a) GAMBALI: gambali in polivinile del diametro esterno di mm. 110-120
MODALITÀ DI ESECUZIONE:
FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE:
I materiali saranno forniti in pallett, e depositati in cantiere, anche a cielo aperto, in luoghi adibiti a deposito.
REALIZZAZIONE:
I gambali in polivinile dovranno essere inseriti in vani precedentemente ricavati mediante taglio della muratura
per l’altezza necessaria. Avranno lunghezza sufficiente a consentire l’inserimento degli stessi nei pozzetti a piè
di gronda e a ricevere l’immissione dei pluviali.
Le giunzioni tra i vari elementi dovranno essere eseguite mediante sovrapposizione dei bordi, di cm. 5 minimo,
e sigillati con sigillante siliconico.
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SCH.A19.004
IMPIANTI IDRICOSANITARI
DESCRIZIONE:
Realizzazione di impianto idrico sanitario o sostituzione di singole parti.
ELEMENTI COSTITUTIVI:
a) TUBAZIONI DI ADDUZIONE
Le tubazioni di adduzione acqua, subito dopo il loro ingresso nei servizi e a monte delle utenze, saranno
intercettate da apposite valvole.
Le tubazioni di adduzione acqua calda sanitaria saranno opportunamente isolate secondo quanto richiesto dalla
Legge 10 del 09/01/91 e relativi regolamenti e decreti di attuazione.
Le tubazioni di adduzione dai collettori complanari ai diversi apparecchi sanitari dovranno essere realizzati in
multistrato (polietilene-Alluminio–polietilene) adatto all’utilizzo per impianti sanitari con temperature fino ai 95°
C, con montaggio tramite raccorderie a pressione in ottone stampato.
b) VALVOLAME DI MANOVRA
Le valvole di intercettazione dovranno essere a sfera a passaggio totale con leva di manovra di colore diverso
in base al fluido trasportato.
Dovranno essere costruite in ottone stampato con sfera in ottone cromato (PN 16) con giunzioni filettate.
c) TUBAZIONI DI SCARICO
Tutte le tubazioni di scarico con i relativi pezzi speciali dovranno essere in polietilene nero ad alta densità (tipo
“Geberit”), saldabile con termofusione di testa mediante l’utilizzo dell’apposita attrezzatura.
Lo spessore delle tubazioni in polietilene sarà di 3 mm per le tubazioni di diametro inferiore ai 63 mm, 5 mm per
diametri fino a 125 mm.
Le tubazioni di P.V.C.dovranno essere conformi alla normativa UNI EN 1401 con giunti a bicchiere ed anello
elastomerico di tenuta, adatte all’impiego per fognature.
Le acque nere andranno a scaricare nel sistema di smaltimento esistente.
Le tubazioni ed i relativi raccordi di quest’ultima garantiranno nel tempo la perfetta tenuta anche nei riguardi di
gas e odori.
Il dimensionamento della rete di scarico è stato eseguito in conformità alle UNI 9183.
I diametri delle diramazioni saranno determinati secondo il carico totale degli apparecchi.
I vasi all'inglese avranno comunque una tubazione di diametro 110 mm e i collettori orizzontali non avranno mai
un diametro inferiore a 110 mm.
d) LAVABO A COLONNA
Lavabo in porcellana vetrificata bianca di prima scelta del tipo rispondente alle norme UNI 4542 e UNI 8951/1
completo di colonna di appoggio.
L'apparecchio dovrà essere di facile pulizia ed il bacino di raccolta dovrà essere tale da sfavorire la proiezione
di spruzzi ed il ristagno di acqua al suo interno a scarico aperto.
Dovrà essere completo di rubinetteria rispondente alla Norma UNI 9054 ed accessori per lo scarico rispondenti
alla Norma UNI EDIL 117.
Più precisamente dovrà essere completato da:
− miscelatore meccanico monocomando per lavabo, con variazione progressiva e lineare sia della portata che
della temperatura; del tipo a tenuta su disco di ceramica durissima assolutamente indispensabile che
appoggia su due sedi affacciate del medesimo materiale; completo di meccanismo anticalcare con bocca
fissa;
− paraspruzzi;
− piletta per lavabo con griglia;
− tubicini di allacciamento;
− valvoline di intercettazione apparecchiature.
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e) VASO
Vaso igienico all'inglese (a cacciata) con scarico a pavimento o a parete in porcellana vetrificata bianca
(vetrochina) di prima scelta rispondente alle Norme UNI 4542 e UNI 8949/1, allettato con cemento e fissato con
viti e borchie cromate su appositi tasselli, comprese le guarnizioni, l'anello di gomma, i collarini metallici per il
raccordo all'esalatore ed al tubo dell'acqua di lavaggio, con cassetta di scarico completa di tubo di cacciata in
acciaio zincato, di apparecchiatura di regolazione e comando a pulsante.
Le superfici interne visibili dal WC dovranno risultare completamente pulite dall'azione del flusso dell'acqua.
Non dovranno fuoriuscire schizzi all'esterno durante l'uso e la detersione.
Il sedile dovrà essere di materiale non assorbente, con apertura frontale.
f) BIDET
Bidet in porcellana vetrificata bianca di prima scelta del tipo rispondente alle norme UNI 4542 e UNI 8951/1 con
appoggio a pavimento.
L'apparecchio dovrà essere di facile pulizia ed il bacino di raccolta dovrà essere tale da sfavorire la proiezione
di spruzzi ed il ristagno di acqua al suo interno a scarico aperto.
Dovrà essere completo di rubinetteria rispondente alla Norma UNI 9054 ed accessori per lo scarico rispondenti
alla Norma UNI EDIL 117.
Più precisamente dovrà essere completato da:
− miscelatore meccanico monocomando per bidet, con variazione progressiva e lineare sia della portata che
della temperatura; del tipo a tenuta su disco di ceramica durissima assolutamente indispensabile che
appoggia su due sedi affacciate del medesimo materiale; completo di meccanismo anticalcare con bocca
fissa;
− paraspruzzi;
− piletta per bidet con griglia;
− tubicini di allacciamento;
− valvoline di intercettazione apparecchiature.
g) VASCA
Vasca in acciaio smaltato bianca di prima scelta del tipo rispondente alle norme UNI 4542 e UNI 8951/1 a
murare.
L'apparecchio dovrà essere di facile pulizia ed il bacino di raccolta dovrà essere tale da sfavorire la proiezione
di spruzzi ed il ristagno di acqua al suo interno a scarico aperto.
Dovrà essere completo di rubinetteria rispondente alla Norma UNI 9054 ed accessori per lo scarico rispondenti
alla Norma UNI EDIL 117.
Più precisamente dovrà essere completato da:
− miscelatore meccanico monocomando con boccetta a parte , con variazione progressiva e lineare sia della
portata che della temperatura; completo di meccanismo anticalcare con bocca fissa;
− paraspruzzi;
− piletta per vasca con griglia;
− tubicini di allacciamento;
NORME IMPIANTI IN GENERE:
−
−
Legge n. 46 del 5 marzo 1990: norme per la sicurezza degli impianti;
DPR 447 del 06-12-1991 Regolamento di attuazione della legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di
sicurezza degli impianti;
NORME IMPIANTI IDRICI E SANITARI:
− Legge n. 319 del 10 marzo 1976: norme per la tutela delle acque dall'inquinamento
− D.P.R. n. 236 del 24 maggio 1988: qualità delle acque destinate al consumo umano
− D.M. Sanità n. 443 del 21 dicembre 1990: disposizioni tecniche concernenti apparecchiature per il
trattamento domestico di acque potabili
− Legge n. 36 del 5 gennaio 1994: disposizioni in materia di risorse idriche
− Norme UNI-CIG
MODALITÀ DI ESECUZIONE:
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Tutti gli apparecchi sanitari dovranno essere di prima qualità.
Tubi e rubinetterie di collegamento con le condutture di adduzione acqua fredda e dove richiesto di acqua
calda.
I passaggi interni dei rubinetti dovranno essere tali da permettere un sufficiente deflusso della vena dell'acqua,
in modo che, per una pressione di 2 Atm immediatamente a monte del rubinetto (senza rompigetto) non vi sia
alcuna proiezione d'acqua all'infuori del volume definito dalle rette appoggianti sui bordi dell'orifizio di uscita e
facenti un angolo di 15° con parallele all'asse del getto.
La sezione libera di passaggio dovrà essere tale da garantire la portata richiesta senza che sia superata nel
corpo del rubinetto una velocità tale da produrre rumori.
Le superfici esterne dei rubinetti non dovranno presentare spigoli taglienti.
Ogni apparecchio sanitario dovrà essere munito di apposito sifone.
Nessun apparecchio può essere sifonato più di una volta. Ogni sifone, ad eccezione di quelli dei vasi, dovrà
essere munito di tappo d'ispezione ed essere facilmente smontabile per la pulizia.
Tutti gli apparecchi dovranno essere muniti di troppo pieno.
Le congiunzioni dei tubi di collegamento di cui sopra con l'apparecchio dovranno eseguirsi in modo da non dar
luogo ad alcuna perdita. Tutte le parti metalliche di quanto sopra descritto e di quanto altro fa parte degli
apparecchi, dovranno essere in ottone cromato.
Le condutture dovranno effettuare il minimo percorso compatibilmente al migliore funzionamento possibile degli
impianti, essere inoltre disposte in modo da non ingombrare ed essere facilmente ispezionabile.
Comunque la disposizione delle tubazioni di scarico dovrà permettere il rapido e completo smaltimento delle
materie luride nelle fogne, senza dare adito ad ostruzioni o a formazione di depositi e di incrostazioni lungo il
loro percorso e tenere in debito conto le eliminazioni di tutte le sorgenti di rumore.
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A20 – OPERE DA DECORATORE
SCH.A20.001
PITTURA MURALE PER INTERNI.
DESCRIZIONE:
Tinteggiatura per interni ottenuta mediante stesura in due o più riprese a pennello o rullo di pittura a base di
resine naturali, su superfici intonacate; previa preparazione del fondo mediante stuccatura, scartavetratura e
pulizia semplice, compresa l'applicazione di idoneo fissativo prima dell'applicazione della tinta.
I colori saranno definiti in corso d'opera a scelta insindacabile della Direzione Lavori e del Progettista.
ELEMENTI COSTITUTIVI:
a) STRATO DI FINITURA : tinteggiatura con pittura a base di resine naturali.
Pittura murale coprente per interni, resistente alle abrasioni, lavabile, a base di olio di resine naturali , non
derivante da sintesi chimica, composta da leganti e solventi di pura origine vegetale, generati fitochimicamente.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
La pittura dovrà essere :
- priva di esalazioni tossiche e di idrocarburi clorurati o altre sostanze inquinanti persistenti;
- priva di emissioni di gas tossici ed innocua a diretto contatto con organismi viventi;
- priva di tendenza all'accumulo di cariche elettrostatiche;
- prodotta con tecniche a basso impatto ambientale (tecnologia e chimica non inquinante); perfettamente
reintegrabile negli ecosistemi vegetali.
Spessore medio dello strato mm.0,3 minimo
Il prodotto dovrà essere fortemente stabile alla luce, permeabile al vapore acqueo ed avere elevato potere
assorbente ed igroscopico.
b) STRATO DI FISSAGGIO: Fissativo all'acqua per tinteggiature a base di resine naturali.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Materiale naturale ad alta penetrazione.
- Diluizione con acqua : 1 a 4 max.
- Resa : 5 – 6 mq./lt.
MODALITÀ DI ESECUZIONE:
REALIZZAZIONE:
La tinteggiatura sarà eseguita con materiale ben rimescolato e assolutamente privo di grumi o corpi estranei.
La temperatura dell'ambiente da tinteggiare dovrà essere contenuta tra i 5 e i 35 °C e l'umidità relativa
inferiore al 65% .
Il supporto da tinteggiare dovrà avere un
tenore d'umidità inferiore al 3% .
La superficie finita dovrà presentarsi omogenea nella tonalità della tinta, essere liscia, priva di grumi o di altri
corpi estranei.
Le successive mani di pittura dovranno essere applicate solo quando la mano precedente risulti
perfettamente essiccata.
Prima di procedere alle tinteggiature e verniciature
la Ditta Appaltatrice dovrà provvedere alla
preparazione accurata del fondo con raschiature, stuccature, rasature, applicazione di adatto fissativo, ecc.
La mano di imprimitura del rivestimento sarà eseguita con prodotto adeguato al tipo di supporto e alla
colorazione prescelta, secondo le modalità prescritte dal produttore.
Per le tinteggiature la Direzione dei lavori potrà ordinare colori diversi per zone, campiture, e/o riquadri da
eseguirsi su schemi che saranno forniti in corso d'opera.
L’Impresa
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La scelta dei colori e' dovuta al criterio insindacabile della Direzione Lavori e non sarà ammessa alcuna
distinzione tra colori speciali e colori ordinari, dovendo la Ditta Appaltatrice fornire i materiali più fini e
delle migliori qualità.
La Ditta ha l'obbligo, dopo l'applicazione di ogni passata e prima di procedere all'esecuzione di quella
successiva, di richiedere l'intervento della Direzione Lavori per la constatazione.
Prima di iniziare i lavori di tinteggiatura e verniciatura la Ditta Appaltatrice ha l'obbligo di eseguire, nei
luoghi e con le modalità che le saranno prescritti, i campioni dei vari colori per la scelta delle tinte.
La Ditta Appaltatrice dovrà infine adottare ogni precauzione e mezzo idoneo atti ad evitare spruzzi macchie
di tinte o vernici sulle opere finite (pavimenti, rivestimenti, infissi, ecc.) restando a suo completo carico ogni
lavoro necessario a riparare i danni eventualmente arrecati.
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SCH.A20.002
PITTURA MURALE PER ESTERNI A BASE DI SILICATI DI POTASSIO.
DESCRIZIONE:
Tinteggiatura per esterni ottenuta mediante stesura in due o più riprese a pennello o rullo di idropittura murale
opaca, a base di silicati di potassio; resistente agli agenti atmosferici ma non filmogena; previa preparazione del
fondo mediante stuccatura, scartavetratura e pulizia semplice, compresa l'applicazione di idoneo fissativo a
base di silicati di potassio prima dell'applicazione in due passate della tinta.
I colori saranno definiti in corso d'opera a scelta insindacabile della Direzione Lavori e del Progettista.
ELEMENTI COSTITUTIVI:
SCHEDA TECNICA SILICATI:
a) STRATO DI FISSAGGIO: Fissativo all'acqua per tinteggiature minerali a base di silicati.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Materiale ad alta penetrazione, non pellicolante, monocomponente.
- Diluizione con acqua : 30% max.
- Traspirazione (SD): 0,05 m DIN 52615 (limite max. consentito 2m).
NORME :
DIN 4108.3, DIN 18363.
b) STRATO DI FINITURA : tinteggiatura con idropittura murale, a base di silicati di potassio, pigmenti inorganici
selezionati e cariche minerali; resistente agli agenti atmosferici, non filmogena ma permeabile all’acqua ed al
vapore acqueo, perfettamente reagente con il supporto preventivamente pulito.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- peso specifico: 1550-1650 g/l;
- contenuto solido: 65-70%;
- potere coprente: contrasto > 90;
- diluizione con acqua : 1° passata 10% – 2° passata 25%.
- tempo per la sovrapplicazione: 12h
- proprietà: elevata permeabilità al vapore, ininfiammabile.
- Residuo secco : 50% minimo.
- Spessore medio dello strato 0,3 mm. minimo
- Traspirazione (SD): 0,07 m DIN 52615 (limite max. consentito 2m).
0,5
0,5
- Assorbimento d’acqua (W24) : 0,20 Kg/mq. h
max., DIN 52617 (limite max. consentito 0,5 Kg/mq. h DIN
52617).
- resa: 4-5 mq/lt per le due mani;
- Temperatura di applicazione : min. + 5°C – max. + 36°C (con umidità relativa non superiore all’80%).
- Diluizione con acqua : prima mano 40% max; seconda mano 10% max.
Il prodotto dovrà essere fortemente stabile alla luce, permeabile al vapore acqueo.
MODALITÀ DI ESECUZIONE:
REALIZZAZIONE:
La tinteggiatura sarà eseguita con materiale ben rimescolato e assolutamente privo di grumi o corpi estranei.
La temperatura esterna dovrà essere contenuta tra i 5 e i 35 °C e l'umidità relativa inferiore al 80% .
Il supporto da tinteggiare dovrà avere un
tenore d'umidità inferiore al 3% .
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La superficie finita dovrà presentarsi omogenea nella tonalità della tinta, essere liscia, priva di grumi o di altri
corpi estranei.
Le successive mani di pittura dovranno essere applicate solo quando la mano precedente risulti
perfettamente essiccata.
Prima di procedere alle tinteggiature e verniciature
la Ditta Appaltatrice dovrà provvedere alla
preparazione accurata del fondo con raschiature, stuccature, rasature, applicazione di adatto fissativo, ecc.
La mano di imprimitura del rivestimento sarà eseguita con prodotto adeguato al tipo di supporto e alla
colorazione prescelta, secondo le modalità prescritte dal produttore.
Per le tinteggiature la Direzione dei lavori potrà ordinare colori diversi per zone, campiture, e/o riquadri da
eseguirsi su schemi che saranno forniti in corso d'opera.
La scelta dei colori e' dovuta al criterio insindacabile della Direzione Lavori e non sarà ammessa alcuna
distinzione tra colori speciali e colori ordinari, dovendo la Ditta Appaltatrice fornire i materiali più fini e
delle migliori qualità.
La Ditta ha l'obbligo, dopo l'applicazione di ogni passata e prima di procedere all'esecuzione di quella
successiva, di richiedere l'intervento della Direzione Lavori per la constatazione.
Prima di iniziare i lavori di tinteggiatura e verniciatura la Ditta Appaltatrice ha l'obbligo di eseguire, nei
luoghi e con le modalità che le saranno prescritti, i campioni dei vari colori per la scelta delle tinte.
La Ditta Appaltatrice dovrà infine adottare ogni precauzione e mezzo idoneo atti ad evitare spruzzi macchie
di tinte o vernici sulle opere finite (pavimenti, rivestimenti, infissi, ecc.) restando a suo completo carico ogni
lavoro necessario a riparare i danni eventualmente arrecati.
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SCH. A20.003
IDROPITTURA MINERALE PER ESTERNI E VANI SCALA.
DESCRIZIONE:
Applicazione di idropittura minerale per esterni e vani scala:
Applicazione di idropittura minerale, traspirante, a base di resine acriliche in dispersione acquosa, data a
pennello o a rullo.
I colori saranno definiti in corso d'opera a scelta insindacabile della Direzione Lavori e del Progettista.
ELEMENTI COSTITUTIVI :
a) STRATO DI FISSAGGIO : primer di fondo per idropitture per esterno.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE :
Primer di fondo per idropitture:
- Diluibile in acqua in rapporto 1:4 max;
- Tempo di ricoprimento 6-12 ore;
- Temperatura di impiego +5°C / +35°C;
- Materiale ad alta penetrazione e traspirante;
- Resa 5 – 6 mq./lt.
b) STRATO DI FINITURA : rivestimento minerale colorato idrorepellente, traspirante, a base di resine
acriliche in dispersione acquosa, dato in due riprese a rullo o a pennello.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE :
Idropittura:
- Diluibile in acqua in rapporto 1:4 max;
- Tempo di ricoprimento 6-12 ore;
- Temperatura di impiego +5°C / +35°C.
- Materiale ad alta penetrazione e traspirante;
- Resa 4-5 mq./lt.
MODALITÀ DI ESECUZIONE:
REALIZZAZIONE:
La tinteggiatura sarà eseguita con materiale ben rimescolato e assolutamente privo di grumi o corpi estranei.
La temperatura dell'ambiente da tinteggiare dovrà essere contenuta tra i 5 e i 36 °C e l'umidità relativa
inferiore all’80% .
Il supporto da tinteggiare dovrà essere asciutto e ben stagionato.
La superficie finita dovrà presentarsi omogenea nella tonalità della tinta, essere liscia, priva di grumi o di altri
corpi estranei.
Le successive mani di pittura dovranno essere applicate solo quando la mano precedente risulti
perfettamente essiccata.
Prima di procedere alle tinteggiature e verniciature
la Ditta Appaltatrice dovrà provvedere alla
preparazione accurata del fondo con raschiature, stuccature, rasature, applicazione di adatto fissativo, ecc.
La mano di imprimitura del rivestimento sarà eseguita con prodotto adeguato al tipo di supporto e alla
colorazione prescelta, secondo le modalità prescritte dal produttore.
Per le tinteggiature la Direzione dei lavori potrà ordinare colori diversi per zone, campiture, e/o riquadri da
eseguirsi su schemi che saranno forniti in corso d'opera.
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Vice Direzione Generale Servizi Tecnici – Settore Edilizia Abitativa Pubblica Nuove Opere
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La scelta dei colori e' dovuta al criterio insindacabile della Direzione Lavori e non sarà ammessa alcuna
distinzione tra colori speciali e colori ordinari, dovendo la Ditta Appaltatrice fornire i materiali più fini e
delle migliori qualità.
La Ditta ha l'obbligo, dopo l'applicazione di ogni passata e prima di procedere all'esecuzione di quella
successiva, di richiedere l'intervento della Direzione Lavori per la constatazione.
Prima di iniziare i lavori di tinteggiatura e verniciatura la Ditta Appaltatrice ha l'obbligo di eseguire, nei
luoghi e con le modalità che le saranno prescritti, i campioni dei vari colori per la scelta delle tinte.
La Ditta Appaltatrice dovrà infine adottare ogni precauzione e mezzo idoneo atti ad evitare spruzzi macchie
di tinte o vernici sulle opere finite (pavimenti, rivestimenti, infissi, ecc.) restando a suo completo carico ogni
lavoro necessario a riparare i danni eventualmente arrecati.
La Ditta Appaltatrice dovrà presentare alla D.L. la garanzia scritta decennale del ciclo di pitturazione.
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SCH. A20.004
VERNICIATURA CON SMALTO SU SUPERFICI METALLICHE.
DESCRIZIONE:
Verniciatura di superfici esterne ed interne in ferro mediante applicazione in due mani di antiruggine a base di
resine acriliche in dispersione acquosa e successiva applicazione in due mani di smalto per inerni/esterni.
I colori saranno definiti in corso d'opera a scelta insindacabile della Direzione Lavori e del Progettista.
ELEMENTI COSTITUTIVI:
a) STRATO PROTETTIVO : applicazione di antiruggine, in due riprese minimo, a base di resine acriliche in
dispersione acquosa, cariche coprenti, pigmenti organici ed inorganici, anticorrosivi, additivi.
Proprietà caratteristiche:
- Temperatura di applicazione : min. +5 °C – max. +35 °C.
- Peso specifico medio : 1,2 Kg/lt.
- Essiccazione(25°C e 65% U.R.): fuori polv. 3 ore., sopraverniciabile dopo 16 ore.
- Spessore del film essiccato non inferiore a 40 micron per ripresa.
- Viscosità : 9.500 CPS Brookfield (RVT 20 giri/min. a 25 °C).
- Resa : circa 2-3 mq./lt. per ripresa.
- Resistenza al distacco ed aggrappaggio : conforme alla norma DIN ISO 4624
b) STRATO DI FINITURA : smalto sintetico, satinato o lucido per interno ed esterno.
Proprietà caratteristiche :
- Diluizione con acqua potabile al max. 5%.
- Temperatura di applicazione : min. +5 °C – max. +35 °C.
- Essiccazione(25°C e 65% U.R.): fuori polv. 90 min., sopraverniciabile dopo 16 ore.
- Resa : circa 6-7 mq./lt. per due mani.
- Peso specifico medio : 1,3 -1,5 Kg/lt.
- Permeabile al vapore acqueo; idrorepellente.
- Resistente agli agenti atmosferici ed ai raggi UV.
- Viscosità : 10.400 CPS Brookfield (RVT 20 giri/min. a 25 °C).
- Viscosità : 9.500 CPS Brookfield (RVT 20 giri/min. a 25 °C).
- Resistenza al distacco ed aggrappaggio : conforme alla norma DIN ISO 4624
- Residuo secco : 60% min. in peso, 40% min. in volume.
- Spessore film essiccato non inferiore a 40 micron per ripresa.
- Rispondente alle NORME: UNICHIM, UNI 8744, UNI EN 21513, UNI 8784, UNI 8903. EN 152 , EN 113, EN
927, EN ISO 4622, EN 12720.
La scelta dei colori e' dovuta al criterio insindacabile della Direzione Lavori e non sarà ammessa alcuna
distinzione tra colori speciali e colori ordinari, dovendo la Ditta Appaltatrice fornire i materiali piu' fini e delle
migliori qualità.
NORME:
UNICHIM, UNI 8744, UNI EN 21513, UNI 8784, UNI 8903.
MODALITÀ DI ESECUZIONE:
REALIZZAZIONE:
La verniciatura sarà eseguita con materiale ben rimescolato e assolutamente privo di grumi o corpi estranei.
La temperatura dell'ambiente dovrà essere contenuta tra i 5 e i 36 °C e l'umidità relativa inferiore al 65% .
Il supporto da verniciare dovrà essere pulito con spazzole di metallo o carta abrasiva fine e sgrassato con
appositi prodotti.
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La superficie finita dovrà presentarsi omogenea nella tonalità della tinta, essere liscia, priva di grumi o di altri
corpi estranei.
Le successive mani di pittura dovranno essere applicate solo quando la mano precedente risulti
perfettamente essiccata.
Qualora la posizione di alcuni pezzi desse luogo al determinarsi di fessure o spazi di difficile accesso per
le operazioni di verniciatura o manutenzione, tali fessure o spazi dovranno essere, prima dell'applicazione
delle mani di finitura, accuratamente chiusi con materiali sigillanti.
Per le verniciature la Direzione dei lavori potrà ordinare colori diversi per zone, campiture, e/o riquadri da
eseguirsi su schemi che saranno forniti in corso d'opera.
La scelta dei colori e' dovuta al criterio insindacabile della Direzione Lavori e non sarà ammessa alcuna
distinzione tra colori speciali e colori ordinari, dovendo la Ditta Appaltatrice fornire i materiali più fini e
delle migliori qualità.
La Ditta ha l'obbligo, dopo l'applicazione di ogni passata e prima di procedere all'esecuzione di quella
successiva, di richiedere l'intervento della Direzione Lavori per la constatazione.
Prima di iniziare i lavori di verniciatura la Ditta Appaltatrice ha l'obbligo di eseguire, nei luoghi e con le
modalità che le saranno prescritti, i campioni dei vari colori per la scelta delle tinte.
La Ditta Appaltatrice dovrà infine adottare ogni precauzione e mezzo idoneo atti ad evitare spruzzi macchie
di vernici sulle opere finite (pavimenti, rivestimenti, infissi, ecc.) restando a suo completo carico ogni lavoro
necessario a riparare i danni eventualmente arrecati.
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SCH. A20.005
VERNICIATURA DI MANUFATTI INTERNI ED ESTERNI IN LEGNO
MEDIANTE IMPREGNANTE PROTETTIVO COLORATO E FINITURA
TRASPARENTE.
DESCRIZIONE:
Verniciatura di manufatti esterni in legno mediante applicazione di impregnante protettivo colorato all’acqua e
successiva applicazione di vernice di finitura trasparente all’acqua.
I colori saranno definiti in corso d'opera a scelta insindacabile della Direzione Lavori e del Progettista.
ELEMENTI COSTITUTIVI:
a) STRATO PROTETTIVO : applicazione a pennello in due riprese minimo, fino a completo assorbimento, di
impregnante protettivo colorato, a base di resine acriliche in dispersione acquosa ed additivi fungicidi; per la
protezione del legno dall’attacco di funghi dell’azzurramento ed insetti.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Temperatura di applicazione : min. +5 °C – max. +30 °C.
- Peso specifico medio : 1 Kg/lt min.
- Resa : circa 12 - 14 mq./lt. per mano.
- Permeabile al vapore acqueo; idrorepellente.
- Residuo solido : 16% min.
La scelta dei colori e' dovuta al criterio insindacabile della Direzione Lavori e non sarà ammessa alcuna
distinzione tra colori speciali e colori ordinari, dovendo la Ditta Appaltatrice fornire i materiali piu' fini e delle
migliori qualità.
NORME:
UNICHIM.
b) STRATO DI FINITURA : finitura trasparente all’acqua a base di resine acriliche di aspetto opaco.
Applicazione a pennello,
in due riprese,
di vernice trasparente opaca a base di resine acriliche in
dispersione acquosa, speciali pigmenti trasparenti, preservanti e additivi; per la protezione di manufatti in legno.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Temperatura di applicazione : min. +5 °C – max. +30 °C.
- Peso specifico medio : 1Kg/lt min.
- Resa : circa 10 - 12 mq./lt.
- Permeabile al vapore acqueo; idrorepellente.
- Resistente agli agenti atmosferici ed ai raggi UV.
- Residuo solido: 38% min.
NORME:
UNICHIM, UNI 8744, UNI EN 21513, UNI 8784, UNI 8903.
MODALITÀ DI ESECUZIONE:
REALIZZAZIONE:
La verniciatura sarà eseguita con materiale ben rimescolato e assolutamente privo di grumi o corpi estranei.
La temperatura dell'ambiente dovrà essere contenuta tra i 5 e i 30 °C e l'umidità relativa inferiore al 65% .
Il legno da trattare dovrà essere asciutto ed esente da polvere e grassi e dovrà avere un tenore di umidità non
superiore al 15%.
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Le superfici da trattare andranno preventivamente sgrassate e carteggiate, asportando la polvere ed eventuali
parti in fase di distacco.
La superficie finita dovrà presentarsi omogenea nella tonalità della tinta, essere liscia, priva di grumi o di altri
corpi estranei.
Le successive mani di pittura dovranno essere applicate solo quando la mano precedente risulti
perfettamente essiccata.
Per le verniciature la Direzione dei lavori potrà ordinare colori diversi per zone, campiture, e/o riquadri da
eseguirsi su schemi che saranno forniti in corso d'opera.
La scelta dei colori e' dovuta al criterio insindacabile della Direzione Lavori e non sarà ammessa alcuna
distinzione tra colori speciali e colori ordinari, dovendo la Ditta Appaltatrice fornire i materiali più fini e
delle migliori qualità.
La Ditta ha l'obbligo, dopo l'applicazione di ogni passata e prima di procedere all'esecuzione di quella
successiva, di richiedere l'intervento della Direzione Lavori per la constatazione.
Prima di iniziare i lavori di verniciatura la Ditta Appaltatrice ha l'obbligo di eseguire, nei luoghi e con le
modalità che le saranno prescritti, i campioni dei vari colori per la scelta delle tinte.
La Ditta Appaltatrice dovrà infine adottare ogni precauzione e mezzo idoneo atti ad evitare spruzzi macchie
di tinte o vernici sulle opere finite (pavimenti, rivestimenti, infissi, ecc.) restando a suo completo carico ogni
lavoro necessario a riparare i danni eventualmente arrecati.
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SCH. A20.006
TRATTAMENTO INCAPSULANTE DI METERIALI IN CEMENTO AMIANTO
DESCRIZIONE:
Trattamento incapsulante di manufatti in cemento amianto
ELEMENTI COSTITUTIVI:
a) STRATO PROTETTIVO : applicazione a pennello o a spruzzo,in due riprese minimo, fino a completo
assorbimento, di impregnante protettivo a base di resine acriliche in dispersione acquosa.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Peso specifico medio : 1 Kg/lt min.
- Resa : circa 12 - 14 mq./lt. per mano.
- Permeabile al vapore acqueo; idrorepellente.
- Residuo solido : 16% min.
MODALITÀ DI ESECUZIONE:
REALIZZAZIONE:
La superficie dei manufatti deve essere trattata con soluzioni penetranti e/o pellicolanti, al fine di limitare la
dispersione di fibre libere presenti sulle lastre. Il trattamento deve essere effettuato mediante nebulizzazione a
pioggia con pompe airless (senza aria compressa) o a bassa pressione, in quanto l'impiego dell'alta pressione
produce una significativa liberazione di fibre, o a pennello. Questo tipo di trattamento ha solo lo scopo di fissare
le fibre presenti sullo strato più superficiale delle tubazioni, che saranno successivamente confinate.
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A23 – MARCIAPIEDI, BANCHINE, PAVIMENTAZIONI DI
CORTILI
SCH.A23.001
PAVIMENTAZIONE IN MARMETTE AUTOBLOCCANTI IN CLS,
SOLETTA.
SU
DESCRIZIONE:
Formazione di pavimentazione in marmette autobloccanti di tipo antichizzato dello spessore di cm. 6 - 8; su
soletta; disposti secondo i disegni forniti dalla D.L.; compresi : lo strato di sabbia granita per la formazione del
piano di posa dello spessore di cm. 4-6; lo spianamento a regola d’arte; la battitura a regola d’arte; la scopatura
e la perfetta sigillatura dei giunti; ed ogni accessorio necessario per la posa e tutto quanto altro per dare il
lavoro finito a perfetta regola d’arte.
ELEMENTI COSTITUTIVI:
a) STRATO DI RIVESTIMENTO : marmette autobloccanti antichizzate, di spessore cm. 6 - 8.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Masselli in cls prodotti con materiali di origine naturale, sabbia, ghiaia, cemento marchiati CE
- Esenti da materiali riciclati.
- Dimensioni, spessore cm. 6-8.
- Resistenza alla compressione : 500 Kg/cmq. minimo
- Resistenza all’abrasione : marcatura “F” secondo UNI EN 1338.
- Alta resistenza al gelo e disgelo.
- Assorbimento all'acqua compreso tra 0,1% e 0,5%.
- Tolleranza di spessore + o – mm. 3.
E’ escluso l’impiego di masselli che presentino spigoli scheggiati o guasti sia a causa del carico e scarico, sia
perché di lavorazione scadente.
NORME:
UNI EN 1338, UNI 8520.
b) STRATO DI ALLETTAMENTO : sabbia granita.
Inerte proveniente da frantumazione di pietrame compatto di cava, privo di sostanze organiche limose ed
argillose, costituito da elementi non gelivi e non friabili.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Spessore come da progetto (cm. 4 minimo).
- Granulometria 100% passante cumulativo allo staccio 3 secondo norma UNI di riferimento.
MODALITÀ DI ESECUZIONE:
FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE:
I masselli saranno depositati in luogo protetto, non inondabile, distanziato dal suolo e comunque in modo da
garantirne l'integrità fino al momento della messa in opera.
Il materiale dovrà provenire interamente dalla medesima cava ed in quantità tale da consentire l'eventuale
rifacimento di opere non realizzate a regola d'arte o per sostituzione di pezzi difettosi.
Prima di procedere all’ordinazionedel porfido, l’Impresa dovrà, a sue spese, preparare i campioni delle diverse
forniture che saranno sottoposte all’approvazione della D.L., cui spetterà di giudicare la loro rispondenza alle
prescrizioni progettuali. Tali campioni resteranno depositati presso l’ufficio della D.L. quale termine di confronto
e riferimento.
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In relazione alle quantità previste da impiegarsi ed al tempo che richiede l’approvvigionamento della pietra con
le caratteristiche richieste, si segnala la necessità, per l’Impresa Appaltatrice, di procedere con estrema celerità
alla fornitura delle campionature, cosicché gli ordini ai fornitori possano essere inoltrati con sufficiente anticipo
per la consegna delle opere finite nel rispetto del cronoprogramma.
REALIZZAZIONE:
La superficie del sottofondo deve essere compatta, resistente e perfettamente parallela a quella che dovrà
risultare la superficie della pavimentazione finita.
I masselli verranno posati su di uno strato di cm. 4 minimo di sabbia ed a posa avvenuta dovranno essere
ripetutamente battuti, provvedendo contemporaneamente ad un abbondante spargimento di acqua, in modo da
far assumere a ciascun elemento la posizione prevista sia planimetricamente che altimetricamente.
La tipologia del disegno di posa sarà quella indicata negli elaborati di progetto.
I disegni realizzati dovranno presentarsi regolari e senza deformazioni.
I masselli dovranno essere posti in opera perfettamente accostati gli uni agli altri, in modo che i giunti risultino
della larghezza massima di mm. 5; successivamente verrà disposto uno strato di sabbia fine (granulometria
mm. 0-2) a colmare le fughe.
Completata la sigillatura dei giunti, si provvederà alla bagnatura ed alla contemporanea battitura della
pavimentazione con adeguato vibratore meccanico; in tale fase di battitura la Ditta dovrà procedere alla
sostituzione di quei blochhetti che eventualmente si saranno rotti o deteriorati.
Nella posa dei blocchetti e nella formazione del sottofondo, si dovrà tener conto di tutte le pendenze da dare
alla pavimentazione, indicate negli elaborati di progetto, per il convogliamento e smaltimento delle acque
meteoriche nelle apposite caditoie.
Nella posa dei blocchetti si dovrà tener conto della presenza di caditoie, chiusini, ecc.
I criteri generali di posa come l'eliminazione del materiale imperfetto, la verifica della perpendicolarità
delle pareti, gli allineamenti di partenza o l'interfaccia con gli eventuali rivestimenti verticali, dovranno
essere concordati con la D.L. prima dell'inizio della posa in opera stessa.
La posa in opera del materiale di rivestimento dovrà essere eseguita in modo da garantire la regolarità e
la planarità della pavimentazione finita entro i limiti di tolleranza consentiti.
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SCH.A23.002
PAVIMENTAZIONE IN LASTRE DI PIETRA DI
FIAMMATO, SU SOLETTA SPESSORE CM. 10-12.
LUSERNA
PIANO
DESCRIZIONE:
Formazione di lastricato in pietra di Luserna in lastre rettangolari profilate a spigoli vivi dello spessore di cm. 1012, di larghezza almeno cm. 50 e lunghezza almeno cm. 75, spianate e lavorate a piano fiammato; su soletta;
compresi : lo strato di sabbia lavata per il livellamento del piano di appoggio; lo spianamento a regola d’arte; la
rifilatura; l’adattamento e la perfetta sigillatura dei giunti; la sagomatura ed adattamento delle lastre in
corrispondenza di caditoie, chiusini, ecc; ed ogni accessorio necessario per la posa e tutto quanto altro per
dare il lavoro finito a perfetta regola d’arte.
Le lastre dovranno essere posate a disegno, come indicato negli elaborati di progetto.
ELEMENTI COSTITUTIVI:
a) STRATO DI RIVESTIMENTO : lastre di pietra di Luserna, piano fiammato, delle dimensioni minime cm.
50 x 75 e di spessore cm. 10 – 12.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Pietra naturale priva di screpolature, piani di sfaldatura, scaglie, cavità.
- Lastre ricavate in unico pezzo.
- Spessore come da progetto : cm.10 - 12
- Assorbimento all'acqua compreso tra 0,1% e 0,5%.
- Omogeneità di aspetto degli elementi.
NORME:
UNI 8458.
b) STRATO DI ALLETTAMENTO : sabbia granita.
Inerte proveniente da frantumazione di pietrame compatto di cava, privo di sostanze organiche limose ed
argillose, costituito da elementi non gelivi e non friabili.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Spessore come da progetto (cm. 4 minimo).
- Granulometria 100% passante cumulativo allo staccio 3 secondo norma UNI di riferimento.
MODALITÀ DI ESECUZIONE:
FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE:
Le lastre di pietra saranno depositate in luogo protetto, non inondabile, distanziato dal suolo e comunque in
modo da garantirne l'integrità fino al momento della messa in opera.
Il materiale dovrà provenire interamente dalla medesima cava ed in quantità tale da consentire l'eventuale
rifacimento di opere non realizzate a regola d'arte o per sostituzione di pezzi difettosi.
Prima di procedere all’ordinazione delle pietre, l’Impresa dovrà, a sue spese, preparare i campioni delle diverse
forniture che saranno sottoposte all’approvazione della D.L., cui spetterà di giudicare la loro rispondenza alle
prescrizioni progettuali. Tali campioni resteranno depositati presso l’ufficio della D.L. quale termine di confronto
e riferimento.
In relazione alle quantità previste da impiegarsi ed al tempo che richiede l’approvvigionamento della pietra con
le caratteristiche richieste, si segnala la necessità, per l’Impresa Appaltatrice, di procedere con estrema celerità
alla fornitura delle campionature, cosicché gli ordini ai fornitori possano essere inoltrati con sufficiente anticipo
per la consegna delle opere finite nel rispetto del cronoprogramma.
REALIZZAZIONE:
Le lastre dovranno essere posate a disegno, come indicato negli elaborati di progetto.
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La superficie del sottofondo deve essere compatta, resistente e perfettamente parallela a quella che dovrà
risultare la superficie della pavimentazione finita.
Le lastre verranno posate su di uno strato di cm. 4 minimo di sabbia ed a posa avvenuta dovranno essere
ripetutamente battute, provvedendo contemporaneamente ad un abbondante spargimento di acqua, in modo da
far assumere a ciascun elemento la posizione prevista sia planimetricamente che altimetricamente.
Le lastre di pietra dovranno essere poste in opera perfettamente accostate le une alle altre, in modo che i giunti
risultino della larghezza massima di mm. 6 – 8.
Raggiunta la perfetta stabilità della pavimentazione si procede al riempimento dei giunti con sabbia, facilitando
l’intasamento della sabbia stessa mediante innaffiamento.
Nella posa delle lastre e nella formazione del sottofondo, si dovrà tener conto di tutte le pendenze indicate in
progetto per il convogliamento e smaltimento delle acque meteoriche nelle apposite caditoie.
Nella posa delle lastre si dovrà tener conto della presenza di caditoie, chiusini, ecc., sagomando ed adattando
opportunamente le lastre stesse in corrispondenza dei medesimi.
La tipologia del disegno di posa sarà quella indicata negli elaborati di progetto.
I criteri generali di posa come l'eliminazione del materiale imperfetto, la verifica della perpendicolarità
delle pareti, gli allineamenti di partenza o l'interfaccia con gli eventuali rivestimenti verticali, dovranno
essere concordati con la D.L. prima dell'inizio della posa in opera stessa.
La posa in opera del materiale di rivestimento dovrà essere eseguita in modo da garantire la regolarità e
la planarità della pavimentazione finita entro i limiti di tolleranza consentiti.
Il taglio delle lastre dovrà essere effettuato con strumenti idonei a garantire la regolarità geometrica e
l'integrità del materiale.
A posa ultimata si dovrà procedere alla pulizia del pavimento mediante mezzi idonei ad evitare danni alla
pavimentazione stessa.
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SCH. A23.003
ELEMENTI CIRCOLARI DECORATIVI IN PIETRA DI LUSERNA PIANO
FIAMMATO SPESSORE CM. 6
DESCRIZIONE:
Realizzazione di decoro circolare mediante posa di lastre in pietra di Luserna piano fiammato, a sezione
circolare, compreso ogni lavoro necessario per la loro posa in opera a regola d’arte, quali : scavo eseguito a
macchina, trasporto dei materiali di risulta, il sottofondo ed il rinfianco in conglomerato cementizio, la sigillatura
dei giunti con malta di cemento e tutto quanto altro necessario per dare il lavoro finito a perfetta regola d’arte.
ELEMENTI COSTITUTIVI:
a) STRATO DI RIVESTIMENTO : lastre di pietra di Luserna, piano fiammato, a disegno circolare di spessore
cm. 6.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Pietra naturale priva di screpolature, piani di sfaldatura, scaglie, cavità.
- Lastre ricavate in unico pezzo.
- Spessore come da progetto : cm. 6
- Assorbimento all'acqua compreso tra 0,1% e 0,5%.
- Omogeneità di aspetto degli elementi.
NORME:
UNI 8458.
b) STRATO DI ALLETTAMENTO: Conglomerato cementizio.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Spessore come da progetto.
- Cemento tipo 325.
- Resistenza caratteristica a compressione secondo progetto (comunque minimo 150 Kg/cmq.); controlli di
accettazione secondo L. 05.11.71 n. 1086.
- Dosaggio dei componenti secondo la resistenza richiesta, le circostanze e modalità di posa nel rispetto
delle norme citate.
- Proprietà del cemento secondo i requisiti espressi nelle norme di accettazione.
- Inerti esenti da sostanze organiche, argilla, silice reattiva, solfati e cloruri in percentuale
da non alterare le proprietà del c.l.s.
- Le caratteristiche di resistenza devono essere documentate secondo norme di verifica citate.
COMPONENTI:
Cemento, sabbia, acqua ed eventuali additivi.
NORME:
UNI 6126 - UNI 6131 - UNI 6393 - UNI 6132 - UNI 7102 + FA 94 - UNI 7103 -.
MODALITÀ DI ESECUZIONE:
FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE:
Le lastre di pietra saranno depositate in luogo protetto, non inondabile, distanziato dal suolo e comunque in
modo da garantirne l'integrità fino al momento della messa in opera.
Il materiale dovrà provenire interamente dalla medesima cava ed in quantità tale da consentire l'eventuale
rifacimento di opere non realizzate a regola d'arte o per sostituzione di pezzi difettosi.
L’appaltatore dovrà verificare a propria cura e spese le precise dimensioni dei diversi pezzi occorrenti,
rimanendo esso unico e solo responsabile della loro esattezza.
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L’Impresa
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REALIZZAZIONE:
Le eventuali canalizzazioni impiantistiche previste sotto pavimento dovranno essere bloccate al supporto con
malta cementizia per tutto il loro percorso; in ogni caso, qualunque sia il loro spessore, quello del massetto di
posa non potrà essere inferiore a cm.3.
Lo strato di supporto dovrà essere pulito da ogni detrito, atto a ricevere la malta di allettamento della
pavimentazione.
Il piano di livello del massetto di allettamento dovrà essere realizzato tenendo conto della eventuale
presenza di vincoli come soglie e davanzali.
Il piano verrà eseguito predisponendo fasce parallele a distanza di ml. 1, 5.
Prima di procedere alla posa, sul massetto di allettamento verrà spolverato cemento per uno strato di
circa 2 mm.
I criteri generali di posa come l'eliminazione del materiale imperfetto, la verifica della perpendicolarità
delle pareti, gli allineamenti di partenza o l'interfaccia con gli eventuali rivestimenti verticali, dovranno
essere concordati con la D.L. prima dell'inizio della posa in opera stessa.
La posa in opera del materiale di rivestimento dovrà essere eseguita in modo da garantire la regolarità e
la planarità della pavimentazione finita entro i limiti di tolleranza consentiti.
Il taglio delle lastre dovrà essere effettuato con strumenti idonei a garantire la regolarità geometrica e
l'integrità del materiale.
A posa ultimata si dovrà procedere alla pulizia del pavimento mediante mezzi idonei ad evitare danni alla
pavimentazione stessa.
La preparazione dell'impasto per la realizzazione del massetto di posa dovrà variare secondo le condizioni
stagionali e atmosferiche. In generale si dovrà aggiungere calce idraulica macinata nei periodi estivi.
La quantità di acqua potrà variare in relazione alla capacità di assorbimento della pavimentazione.
La pavimentazione non potrà essere percorsa prima di 3 giorni dalla sua ultimazione.
Eventuali transiti d'obbligo potranno effettuarsi solo su opportuni tavolati posati su strati di materiale
ammortizzante (sabbia o segatura).
L'esecuzione della pavimentazione sarà sospesa per temperature esterne minori di +5 gradi o maggiori di 35
gradi.
La
pavimentazione ultimata sarà
protetta opportunamente fino al completo indurimento della malta
onde evitare danni e fessurazioni di qualsiasi specie.
Gli additivi impiegati per la preparazione della malta dello strato di pavimentazione dovranno essere usati
secondo le prescrizioni previste dal produttore che dimostrerà con certificati di laboratorio la conformità
del prodotto ai requisiti richiesti ed alle norme e regolamenti vigenti.
Dopo la posa del pavimento questo verrà bagnato perche' lo spolvero di cemento si impregni di acqua ed
aderisca a tutta la superficie della piastrella; tale operazione precede la battitura.
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SCH.A23.004
ZOCCOLO PERIMETRALE IN LASTRE DI PIETRA DI LUSERNA PIANO
FIAMMATO - SPESSORE CM. 2.
DESCRIZIONE:
Zoccolatura perimetrale di base in lastre di pietra di luserna piano fiammato, bisellate, di spessore cm. 2
ed altezza cm. 20, come da elaborati di progetto.
ELEMENTI COSTITUTIVI:
a) ZOCCOLO : lastre di pietra di luserna piano fiammato, di spessore cm. 2 ed altezza cm. 20
come indicato negli elaborati di progetto; bisellate.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Pietra naturale priva di screpolature, piani di sfaldatura, scaglie, cavità.
- Spessore come da progetto : cm. 2.
- Altezza cm. 20.
- Assorbimento all'acqua compreso tra 0,1% e 0,5%.
- Omogeneità di aspetto degli elementi.
NORME:
UNI 8458.
b) STRATO DI FISSAGGIO: malta adesiva alla caseina.
Malta adesiva composta da cemento adesivo alla caseina preconfezionato a due componenti composto da
: cemento, cariche, resine plastiche liquide.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Non tossicità e ininfiammabilità.
- Costanza dell'adesivo, lavorabilità, aderenza e durabilità, verificate secondo prove e specificazioni di
direttiva citata.
- Compatibilità con il supporto e la destinazione secondo criteri definiti nella direttiva ed eventualmente
verificati per il supporto specifico.
MODALITÀ DI ESECUZIONE:
FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE:
Le lastre di pietra saranno depositate in luogo protetto, non inondabile, distanziato dal suolo e comunque in
modo da garantirne l'integrità fino al momento della messa in opera.
Il materiale dovrà provenire interamente dalla medesima cava ed in quantità tale da consentire l'eventuale
rifacimento di opere non realizzate a regola d'arte o per sostituzione di pezzi difettosi.
L’appaltatore dovrà verificare a propria cura e spese le precise dimensioni dei diversi pezzi occorrenti,
rimanendo esso unico e solo responsabile della loro esattezza.
REALIZZAZIONE
Le lastre di pietra di forma e dimensioni definite nel progetto esecutivo saranno messe in opera a filo della
muratura esterna, con malta adesiva, e secondo le indicazioni che verranno impartite dalla D.L. in corso
d'opera.
Lo strato di supporto dovrà essere pulito da ogni detrito e opportunamente inumidito prima della posa delle
lastre.
A posa avvenuta verrà eseguito il riempimento delle fessure fra le lastre mediante cemento bianco
eventualmente additivato con pigmenti colorati.
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SCH.A23.005
PAVIMENTO-RIVESTIMENTO IN LASTRE DI PIETRA DI LUSERNA PIANO
FIAMMATO - SPESSORE CM. 2.
DESCRIZIONE:
Rivestimento muretti in cls, in lastre di pietra di luserna piano fiammato, bisellate, di spessore cm. 2
ed altezza come da elaborati di progetto.
ELEMENTI COSTITUTIVI:
a) RIVESTIMENTO MURI : lastre di pietra di luserna piano fiammato, di spessore cm. 2 ed altezza come
indicato negli elaborati di progetto; bisellate.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Pietra naturale priva di screpolature, piani di sfaldatura, scaglie, cavità.
- Spessore come da progetto : cm. 2.
- Altezza come da progetto.
- Assorbimento all'acqua compreso tra 0,1% e 0,5%.
- Omogeneità di aspetto degli elementi.
NORME:
UNI 8458.
b) STRATO DI FISSAGGIO: malta adesiva alla caseina.
Malta adesiva composta da cemento adesivo alla caseina preconfezionato a due componenti composto da:
cemento, cariche, resine plastiche liquide.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Non tossicità e ininfiammabilità.
- Costanza dell'adesivo, lavorabilità, aderenza e durabilità, verificate secondo prove e specificazioni di
direttiva citata.
- Compatibilità con il supporto e la destinazione secondo criteri definiti nella direttiva ed eventualmente
verificati per il supporto specifico.
MODALITÀ DI ESECUZIONE:
FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE:
Le lastre di pietra saranno depositate in luogo protetto, non inondabile, distanziato dal suolo e comunque in
modo da garantirne l'integrità fino al momento della messa in opera.
Il materiale dovrà provenire interamente dalla medesima cava ed in quantità tale da consentire l'eventuale
rifacimento di opere non realizzate a regola d'arte o per sostituzione di pezzi difettosi.
L’appaltatore dovrà verificare a propria cura e spese le precise dimensioni dei diversi pezzi occorrenti,
rimanendo esso unico e solo responsabile della loro esattezza.
REALIZZAZIONE
Le lastre di pietra di forma e dimensioni definite nel progetto esecutivo saranno messe in opera a filo della
muratura esterna, con malta adesiva, e secondo le indicazioni che verranno impartite dalla D.L. in corso
d'opera.
Lo strato di supporto dovrà essere pulito da ogni detrito e opportunamente inumidito prima della posa delle
lastre.
A posa avvenuta verrà eseguito il riempimento delle fessure fra le lastre mediante cemento bianco
eventualmente additivato con pigmenti colorati.
I vuoti risultanti tra il rivestimento in pietra e la retrostante muratura dovranno essere riempiti con malta di
cemento fluida.
L’appaltatore dovrà apportare tutte quelle modifiche al supporto, quali sbozzature e scalpellature che si
rendessero necessarie per la posa a perfetta regola d’arte.
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SCH.A23.006
PAVIMENTI IN LASTRE DI PIETRA DI LUSERNA PIANO FIAMMATO – CM.
30X30 / 50x50 – SPESSORE CM. 3.
DESCRIZIONE:
Pavimento in lastre di pietra di Luserna piano fiammato, bisellate, delle dimensioni cm. 30x30 e 50x50 di
spessore cm. 3.
Compreso ogni accessorio necessario per la posa e tutto quanto altro per dare il lavoro finito a perfetta regola
d’arte.
ELEMENTI COSTITUTIVI:
b) STRATO DI RIVESTIMENTO : lastre di pietra di Luserna, piano fiammato, delle dimensioni cm. 30 x 30 e
50x50 di spessore cm. 3; bisellate.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Pietra naturale priva di screpolature, piani di sfaldatura, scaglie, cavità.
- Lastre ricavate in unico pezzo.
- Spessore come da progetto : cm. 2
- Assorbimento all'acqua compreso tra 0,1% e 0,5%.
- Omogeneità di aspetto degli elementi.
NORME:
UNI 8458.
b) STRATO DI ALLETTAMENTO: Conglomerato cementizio.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Spessore come da progetto.
- Cemento tipo 325.
- Resistenza caratteristica a compressione secondo progetto (comunque minimo 150 Kg/cmq.); controlli di
accettazione secondo L. 05.11.71 n. 1086.
- Dosaggio dei componenti secondo la resistenza richiesta, le circostanze e modalità di posa nel rispetto
delle norme citate.
- Proprietà del cemento secondo i requisiti espressi nelle norme di accettazione.
- Inerti esenti da sostanze organiche, argilla, silice reattiva, solfati e cloruri in percentuale
da non alterare le proprietà del c.l.s.
- Le caratteristiche di resistenza devono essere documentate secondo norme di verifica citate.
COMPONENTI:
Cemento, sabbia, acqua ed eventuali additivi.
NORME:
UNI 6126 - UNI 6131 - UNI 6393 - UNI 6132 - UNI 7102 + FA 94 - UNI 710.
MODALITÀ DI ESECUZIONE:
FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE:
Le lastre di pietra saranno depositate in luogo protetto, non inondabile, distanziato dal suolo e comunque in
modo da garantirne l'integrità fino al momento della messa in opera.
Il materiale dovrà provenire interamente dalla medesima cava ed in quantità tale da consentire l'eventuale
rifacimento di opere non realizzate a regola d'arte o per sostituzione di pezzi difettosi.
L’appaltatore dovrà verificare a propria cura e spese le precise dimensioni dei diversi pezzi occorrenti,
rimanendo esso unico e solo responsabile della loro esattezza.
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REALIZZAZIONE:
Le eventuali canalizzazioni impiantistiche previste sotto pavimento dovranno essere bloccate al supporto con
malta cementizia per tutto il loro percorso; in ogni caso, qualunque sia il loro spessore, quello del massetto di
posa non potrà essere inferiore a cm.3.
Lo strato di supporto dovrà essere pulito da ogni detrito, atto a ricevere la malta di allettamento della
pavimentazione.
Il piano di livello del massetto di allettamento dovrà essere realizzato tenendo conto della eventuale
presenza di vincoli come soglie e davanzali.
Il piano verrà eseguito predisponendo fasce parallele a distanza di ml. 1, 5.
Prima di procedere alla posa, sul massetto di allettamento verrà spolverato cemento per uno strato di
circa 2 mm.
I criteri generali di posa come l'eliminazione del materiale imperfetto, la verifica della perpendicolarità
delle pareti, gli allineamenti di partenza o l'interfaccia con gli eventuali rivestimenti verticali, dovranno
essere concordati con la D.L. prima dell'inizio della posa in opera stessa.
La posa in opera del materiale di rivestimento dovrà essere eseguita in modo da garantire la regolarità e
la planarità della pavimentazione finita entro i limiti di tolleranza consentiti.
Il taglio delle lastre dovrà essere effettuato con strumenti idonei a garantire la regolarità geometrica e
l'integrità del materiale.
A posa ultimata si dovrà procedere alla pulizia del pavimento mediante mezzi idonei ad evitare danni alla
pavimentazione stessa.
La preparazione dell'impasto per la realizzazione del massetto di posa dovrà variare secondo le condizioni
stagionali e atmosferiche. In generale si dovrà aggiungere calce idraulica macinata nei periodi estivi.
La quantità di acqua potrà variare in relazione alla capacità di assorbimento della pavimentazione.
La pavimentazione non potrà essere percorsa prima di 3 giorni dalla sua ultimazione.
Eventuali transiti d'obbligo potranno effettuarsi solo su opportuni tavolati posati su strati di materiale
ammortizzante (sabbia o segatura).
L'esecuzione della pavimentazione sarà sospesa per temperature esterne minori di +5 gradi o maggiori di 35
gradi.
La
pavimentazione ultimata sarà
protetta opportunamente fino al completo indurimento della malta
onde evitare danni e fessurazioni di qualsiasi specie.
Gli additivi impiegati per la preparazione della malta dello strato di pavimentazione dovranno essere usati
secondo le prescrizioni previste dal produttore che dimostrerà con certificati di laboratorio la conformità
del prodotto ai requisiti richiesti ed alle norme e regolamenti vigenti.
Dopo la posa del pavimento questo verrà bagnato perche' lo spolvero di cemento si impregni di acqua ed
aderisca a tutta la superficie della piastrella; tale operazione precede la battitura.
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SCH. A23.007
GRADINI PER SCALE ESTERNE IN CORDONI RETTI O CURVI IN GNEISS
O SIMILI – LARGHEZZA CM. 30 ALTEZZA CM. 25.
DESCRIZIONE:
Realizzazione di scale esterne mediante posa di cordoli in Gneiss o simili a sezione rettangolare, compreso
ogni lavoro necessario per la loro posa in opera a regola d’arte, quali : preparazione del sottofondo ed il
rinfianco in conglomerato cementizio, la sigillatura dei giunti con malta di cemento e tutto quanto altro
necessario per dare il lavoro finito a perfetta regola d’arte.
ELEMENTI COSTITUTIVI:
a) RAMPA SCALE IN CLS ARMATO : conglomerato cementizio armato.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Spessore come da progetto.
- Cemento tipo 325.
- Resistenza caratteristica a compressione secondo progetto (comunque minimo 250 Kg/cmq.); controlli di
accettazione secondo L. 05.11.71 n. 1086.
- Dosaggio dei componenti secondo la resistenza richiesta, le circostanze e modalità di posa nel rispetto
delle norme citate.
- Proprietà del cemento secondo i requisiti espressi nelle norme di accettazione.
- Inerti esenti da sostanze organiche, argilla, silice reattiva, solfati e cloruri in percentuale da non alterare le
proprietà del c.l.s.
- Le caratteristiche di resistenza devono essere documentate secondo norme di verifica citate.
COMPONENTI:
Cemento, sabbia, acqua ed eventuali additivi.
NORME:
UNI 6126 - UNI 6131 - UNI 6393 - UNI 6132 - UNI 7102 + FA 94.
b) GRADINI : cordoni in Gneiss o simili a piano naturale di cava, spessore cm. 30; rifilati.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Pietra naturale priva di screpolature, piani di sfaldatura, scaglie, cavità.
- Elementi ricavati in unico pezzo.
- Sezione: cm. 30x25
- Assorbimento all'acqua compreso tra 0,1% e 0,5%.
- Omogeneità di aspetto degli elementi.
NORME:
UNI 8458.
c) SIGILLATURA DEI GIUNTI : malta di cemento magro.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Malta di cemento dosata con kg/mc 200 di cemento.
- Spessore come da progetto.
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MODALITÀ DI ESECUZIONE:
FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE:
I cordoli in pietra saranno depositati in luogo protetto, non inondabile, distanziato dal suolo e comunque in
modo da garantirne l'integrità fino al momento della messa in opera.
Il materiale dovrà provenire interamente dalla medesima cava ed in quantità tale da consentire l'eventuale
rifacimento di opere non realizzate a regola d'arte o per sostituzione di pezzi difettosi.
REALIZZAZIONE:
I cordoli in pietra, di forma e dimensioni definite nel progetto esecutivo, saranno messi in opera, poggianti
sulla rampa in cls armato, su strato di sottofondo in conglomerato cementizio magro, perfettamente livellato.
A posa avvenuta i cordoli verranno fissati mediante rinfianco in conglomerato cementizio.
A posa avvenuta verrà eseguito il riempimento dei giunti mediante conglomerato cementizio.
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SCH. A23.008
FORMAZIONE DI FONDAZIONE PER MARCIAPIEDE RIALZATO O PER
RIPRISTINO DI TRATTO DELLO STESSO
DESCRIZIONE:
Sottofondo formato con calcestruzzo cementizio avente resistenza caratteristica a compressione di 150
Kg/cmq. Di spessore variabile come indicato negli elaborati di progetto.
ELEMENTI COSTITUTIVI:
a) STRATO DI SOTTOFONDO: conglomerato cementizio.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Spessore come da progetto.
- Cemento tipo 325.
- Resistenza caratteristica a compressione minima 150 Kg/cmq.; controlli di accettazione secondo L. 05.11.71
n. 1086.
- Dosatura per mc di impasto: 0.8 mc di ghiaia: Kg. 300 di cemento 325; 0,5 mc. di sabbia.
- Proprietà del cemento secondo i requisiti espressi nelle norme di accettazione.
- Inerti esenti da sostanze organiche, argilla, silice reattiva, solfati e cloruri.
- Dimensioni massime degli inerti: cm. 3
- Le caratteristiche di resistenza devono essere documentate secondo le norme in uso.
COMPONENTI:
Cemento, ghiaia, sabbia, acqua ed eventuali additivi approvati preventivamente dalla D.L..
NORME:
UNI 6126 - UNI 6131 - UNI 6393 - UNI 6132 - UNI 7102 + FA 94 .
MODALITÀ DI ESECUZIONE:
REALIZZAZIONE:
Il conglomerato cementizio sarà eseguito in pasta densa dopo aver bagnato abbondantemente lo strato di
supporto, steso secondo guide predisposte e adeguatamente vibrato.
Il sottofondo in conglomerato cementizio dovrà essere eseguito tenendo conto delle eventuali pendenze
opportunamente predeterminate ed avrà uno spessore come da progetto.
Gli impasti devono essere preparati e trasportati in modo da escludere pericoli di segregazione dei componenti
o di prematuro inizio della presa al momento del getto.
Il getto deve essere convenientemente compatto; la superficie dei getti deve essere mantenuta umida per
almeno tre giorni.
Non si deve mettere in opera il conglomerato a temperature minori di 0°.
Le canalizzazioni impiantistiche previste sotto pavimento dovranno essere bloccate al supporto con malta
cementizia per tutto il loro percorso e interamente ricoperte con uno strato di cls di almeno 1 cm.
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SCH. A23.009
FORMAZIONE DI PAVIMENTO PER MARCIAPIEDE TIPO ASFALTO
COLATO
DESCRIZIONE:
Pavimentazioni bituminose per marciapiedi tipo asfalto colato.
ELEMENTI COSTITUTIVI:
a) ASFALTO COLATO: asfalto colato per pavimentazioni di marciapiedi spessore cm. 3.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
-
sabbia 85% passante al setaccio mm. 2 15% passante al setaccio mm. 4 e trattenuto al setaccio mm. 2;
bitume ossidato: 9% del peso della miscela;
bitume 80/100 in ragione del 5% del peso della miscela;
filler attivo 14% del peso della miscela;
spessore minimo cm. 3.
L’emulsione bituminosa al 50% sarà fornita in opera in ragione di 0,8 kg/mq.
b) SOTTOFONDO IN CLS: cls cementizio.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Spessore come da progetto.
- Cemento tipo 325.
- Resistenza caratteristica a compressione secondo progetto (comunque minimo 150 Kg/cmq.); controlli di
accettazione secondo L. 05.11.71 n. 1086.
- Dosaggio dei componenti secondo la resistenza richiesta, le circostanze e modalità di posa nel rispetto
delle norme citate.
- Proprietà del cemento secondo i requisiti espressi nelle norme di accettazione.
- Inerti esenti da sostanze organiche, argilla, silice reattiva, solfati e cloruri in percentuale da non alterare le
proprietà del c.l.s.
- Le caratteristiche di resistenza devono essere documentate secondo norme di verifica citate.
COMPONENTI:
Cemento, sabbia, acqua ed eventuali additivi.
NORME:
UNI 6126 - UNI 6131 - UNI 6393 - UNI 6132 - UNI 7102 + FA 94.
MODALITÀ DI ESECUZIONE:
REALIZZAZIONE:
La pavimentazione bituminosa verrà eseguita su idoneo sottofondo preparato con ghiaia vagliata costipata,
getto di calcestruzzo cementizio, strato di livellamento in malta cementizia che sarà steso al fine di ugualizzare i
dislivelli presenti.
La stesa dello strato di usura sarà effettuato sul supporto perfettamente livellato e con i piani già
preventivamente definiti, verrà steso in strisce interne per tutta la larghezza del marciapiede, con giunti alla
distanza non inferiore di m. 1 nel senso trasversale, senza giunti visibili e costipato con appositi rulli cilindrici.
E’ compreso l’insabbiamento superficiale e la spalmatura con bitume a caldo dei giunti in pietra, metallo o altro.
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L’Impresa
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SCH. A23.010
CORDOLI PREFABBRICATI IN CLS ARMATO E VIBRATO.
DESCRIZIONE:
Realizzazione di cordolatura mediante posa di cordoli prefabbricati in cls armato e vibrato a sezione
rettangolare, compreso ogni lavoro necessario per la loro posa in opera a regola d’arte, quali : scavo eseguito a
macchina, trasporto dei materiali di risulta, il sottofondo ed il rinfianco in conglomerato cementizio, la sigillatura
dei giunti con malta di cemento e tutto quanto altro necessario per dare il lavoro finito a perfetta regola d’arte.
ELEMENTI COSTITUTIVI:
a) LETTO DI POSA E RINFIANCO : conglomerato cementizio.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Spessore come da progetto.
- Cemento tipo 325.
- Resistenza caratteristica a compressione secondo progetto (comunque minimo 150 Kg/cmq.); controlli di
accettazione secondo L. 05.11.71 n. 1086.
- Dosaggio dei componenti secondo la resistenza richiesta, le circostanze e modalità di posa nel rispetto
delle norme citate.
- Proprietà del cemento secondo i requisiti espressi nelle norme di accettazione.
- Inerti esenti da sostanze organiche, argilla, silice reattiva, solfati e cloruri in percentuale da non alterare le
proprietà del c.l.s.
- Le caratteristiche di resistenza devono essere documentate secondo norme di verifica citate.
COMPONENTI:
Cemento, sabbia, acqua ed eventuali additivi.
NORME:
UNI 6126 - UNI 6131 - UNI 6393 - UNI 6132 - UNI 7102 + FA 94.
b) CORDOLO : cordolo prefabbricato in cls armato e vibrato ad alta resistenza, delle dimensioni minime cm. 10
x 30.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Smusso dello spigolo a vista.
- Elementi prefabbricati di cls armato e vibrato.
- Spessore come da progetto : cm. 10 min.
- Assorbimento all'acqua compreso tra 0,1% e 0,5%.
- Omogeneità di aspetto degli elementi.
- resistenza a compressione non inferiore a 40 N/mmq;
- Cemento tipo 325.
- Dosaggio dei componenti secondo la resistenza richiesta, le circostanze e modalità di posa nel rispetto
delle norme citate.
- Proprietà del cemento secondo i requisiti espressi nelle norme di accettazione.
- Inerti esenti da sostanze organiche, argilla, silice reattiva, solfati e cloruri in percentuale da non alterare le
proprietà del c.l.s.
- Le caratteristiche di resistenza devono essere documentate secondo norme di verifica citate.
c) SIGILLATURA DEI GIUNTI : malta di cemento magro.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Malta di cemento dosata con kg/mc 200 di cemento.
- Spessore come da progetto.
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L’Impresa
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MODALITÀ DI ESECUZIONE:
FORNITURA E DEPOSITO IN CANTIERE:
I cordoli in cls saranno depositati in luogo protetto, non inondabile, distanziato dal suolo e comunque in modo
da garantirne l'integrità fino al momento della messa in opera.
Il materiale dovrà provenire interamente dalla medesima cava ed in quantità tale da consentire l'eventuale
rifacimento di opere non realizzate a regola d'arte o per sostituzione di pezzi difettosi.
REALIZZAZIONE:
I cordoli in cls saranno messi in opera su strato di sottofondo in conglomerato cementizio magro, perfettamente
livellato.
A posa avvenuta i cordoli verranno fissati mediante rinfianco in conglomerato cementizio e verrà eseguito il
riempimento dei giunti mediante cemento bianco eventualmente additivato con pigmenti colorati.
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SCH.A23.011
PAVIMENTO IN BATTUTO DI CEMENTO SU MASSETTO IN CLS ARMATO.
DESCRIZIONE:
Pavimento in battuto di cemento, formato da uno strato di cm. 2 di cemento e sabbia, compresso, rigato
e/o bocciardato; su massetto in conglomerato cementizio.
ELEMENTI COSTITUTIVI:
a) STRATO DI ALLETTAMENTO: massetto in cls armato (SCH. A04.002).
b) STRATO DI FINITURA: Malta cementizia per pavimento.
Malta cementizia per pavimento composta da cemento, sabbia, acqua ed eventuali additivi.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Spessore : come da progetto (cm. 2 minimo).
- Dosatura : 600 kg. di cemento tipo 325 e mc. 1 di sabbia.
MODALITÀ DI ESECUZIONE:
REALIZZAZIONE:
Prima di procedere al getto lo strato di supporto dovrà essere pulito da ogni detrito ed opportunamente
inumidito.
La posa del massetto dovrà essere eseguita in modo tale da garantire la regolarità e la planarità della
pavimentazione finita entro i limiti di tollerabilità consentiti.
A pavimentazione ultimata dovranno essere eseguiti i giunti di dilatazione per superfici oltre a mt. 5x5.
Il taglio del pavimento dovrà essere effettuato con strumenti idonei a garantirne la regolarità geometrica e
l'integrità.
Lo strato superficiale dovrà avere pendenze adeguate verso i pozzetti di raccolta delle acque meteoriche,
come indicato in progetto e come da istruzioni che verranno impartite in corso d'opera dalla Direzione Lavori.
La finitura superficiale verrà eseguita mediante bocciardatura e/o lisciatura.
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SCH. A23.012
TAPPETO DI CALCESTRUZZO BITUMINOSO PER RIPRISTINO
PAVIMENTAZIONI BITUMINOSE
DESCRIZIONE:
Tappeto in calcestruzzo bituminoso, formato da uno strato di collegamento di cm. 5 e da uno stato di usura
dello spessore di cm. 2 ; su massetto in conglomerato cementizio.
ELEMENTI COSTITUTIVI:
a) STRATO DI ALLETTAMENTO: massetto in cls armato (SCH. A04.002).
b) STRATO DI COLLEGAMENTO: calcestruzzo bituminoso per strato di collegamento.
Calcestruzzo bituminoso per strato di collegamento steso con vibrofinitrice.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Spessore : come da progetto (cm. 5 minimo).
- Dosatura : 600 kg. di cemento tipo 325 e mc. 1 di sabbia.
- Conforme alle norme tecniche della Città di Torino.
- Compattazione con rullo statico o dinamico con effetto costipante minimo 12 ton.
c) STRATO DI USURA: tappeto in calcestruzzo bituminoso per strato di usura.
Tappeto in calcestruzzo bituminoso per strato di usura steso con vibrofinitrice.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Spessore : come da progetto (cm. 2 minimo).
- Dosatura : 600 kg. di cemento tipo 325 e mc. 1 di sabbia.
- Conforme alle norme tecniche della Città di Torino.
- Compattazione con rullo statico o dinamico con effetto costipante minimo 12 ton.
MODALITÀ DI ESECUZIONE:
REALIZZAZIONE:
Prima di procedere alla formazione della nuova pavimentazione bituminsa lo strato di supporto dovrà essere
pulito da ogni detrito ed opportunamente inumidito.
La posa del massetto dovrà essere eseguita in modo tale da garantire la regolarità e la planarità della
pavimentazione finita entro i limiti di tollerabilità consentiti.
Lo strato superficiale dovrà avere pendenze adeguate verso i pozzetti di raccolta delle acque meteoriche,
come indicato in progetto e come da istruzioni che verranno impartite in corso d'opera dalla Direzione Lavori.
La finitura superficiale verrà eseguita mediante bocciardatura e/o lisciatura.
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A26 – OPERE IDRALICHE – FOGNATURE, CANALI E
SIMILI
SCH. A26.001 - POZZETTI DI ISPEZIONE A PIE’ DI GRONDA COMPLETO
DI CHIUSINO IN GHISA
SCH. A26.002 - RETE DI SMALTIMENTO ACQUE BIANCHE
SCH. A26.003 - POZZETTI DI RACCOLTA E SMALTIMENTO ACQUE
BIANCHE COMPLETI DI CHIUSINO O CADITOIA IN GHISA CARRABILE
DESCRIZIONE:
REALIZZAZIONE DI RETE DI RACCOLTA E SMALTIMENTO ACQUE BIANCHE
La rete di smaltimento delle acque meteoriche sarà realizzata con tubazioni di P.V.C. di tipo pesante 303/1 per
fognature del diametro di cm. 12,5 – cm. 16 e cm. 20, interrate fuori dall’edificio che capteranno le colonne
pluviali mediante opportuni pozzetti di raccordo al piede delle colonne.
Il tracciato della condotta dovrà essere quello riportato sulla tavola grafica di riferimento.
L’allacciamento alla rete pubblica dovrà essere eseguito mediante collegamento alla rete esistente che
attraversa l’area verde adiacente i fabbricati.
ELEMENTI COSTITUTIVI:
a) POZZETTI A PIE’ DI GRONDA IN CLS: pozzetti a piè di gronda in cls prefabbricati.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
b)
-
dimensioni interne minimo cm. 30x30x50;
resistenza cratteristica cls 150 kg/cmq.
CHIUSINI IN GHISA: chiusino in ghisa sferoidale per pozzetti di ispezione a piè di gronda.
classe C 250
peso kg/cad 8
completa di telaio esterno
dimensioni cm. 30x30 - luce netta cm. 20x20
c) POZZETTI DI RACCOLTA: pozzetti di raccolta e smaltimento acque piovane in cls prefabbricati.
- dimensioni interne minimo cm. 50x50x90;
- resistenza cratteristica cls 150 kg/cmq.
d) CADITOIE GRIGLIATE IN GHISA: caditoia grigliata in ghisa per la chiusura di pozzetti di raccolta.
- classe C 250
- peso kg/cad 45
- completa di telaio esterno
- dimensioni esterne cm. 60x60 - luce netta cm. 50x50
e)
-
CHIUSINI IN GHISA: chiusino in ghisa sferoidale per pozzetti di ispezione.
classe C 250
peso kg/cad 45
completa di telaio esterno
dimensioni esterne cm. 60x60 - luce netta cm. 50x50
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f) TUBI IN PVC RIGIDO: tubazioni in pvc rigido tipo 303/1 o SN2 per fognature.
- PVC rigido per fognature tipo 303/1 o SN2;
- Diametro come da progetto cm. 12,5 – cm. 16 – cm. 20;
NORMA :
UNI 7447 - UNI EN 1401-1
MODALITÀ DI ESECUZIONE:
REALIZZAZIONE:
Per consentire l’incassamento delle tubazione si dovrà provvedere alla realizzazione dello scavo in trincea di
sezione sufficiente ad ospitare i tubi e le relative giunzioni.
Le dimensioni dello scavo saranno determinate dalle dimenzioni della tubazione e dalla pendenza necessaria al
regolare defluivo delle acque.
Le tubazioni depositate all’interno della trincea saranno ricoperte con sabbia fine e cls per uno spessore finito di
cm. 15 e successivamente con lo strato di ghiaia vagliata di sottofondo alla fondazione in cls.
I raccordi con i pozzetti di ispezione e le caditoie dovranno essere perfettamente sigillati con mastici e malte
adesive; i pozzetti di allaccio alla rete esistente saranno di tipo cieco.
Tutti i pozzetti o caditoie saranno provvisti di chiusini o griglie in ghisa sferoidale a telaio quadrato o rettangolare
ed appoggio laterale continuo, rivestimento con vernice bituminosa, superficie metallica antisdrucciolo con
dimensioni come da progetto; i chiusini e/o griglie da inserire sui pozzetti di raccolta dovranno essere del tipo
carrabile.
Prima di effettuare il reinterro e la successiva pavimentazione l’appaltatore dovrà verificare la perfetta tenuta
delle giunzioni.
Dove necessario i pozzetti addossati ai fronti dell’edificio saranno impermeabilizzati mediante guaina
bituminosa secondo le disposizioni impartite dalla D.L. nel corso dei lavori.
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A27 – OPERE DA GIARDINIERE
SCH.A27.001
ALBERATURE – PRUNUS PISSARDI NIGRA.
DESCRIZIONE:
Fornitura e messa a dimora di alberi comprendente: scavo della buca, carico e trasporto in discarica del
materiale di risulta, provvista della terra vegetale, riempimento, collocamento del palo tutore scortecciato in
modo che risulti cm. 60-80 più basso dei primi rami di impalcatura per piante da alberate o 2 m. fuori terra per
piante ramificate, kg 20 di letame, kg 0.200 di concime a lenta cessione, 3 legature con pezze di gomma e
legacci, carico e trasporto delle piante dal vivaio, 6 bagnamenti di cui il primo all'impianto.
La conca alla base delle piante dovrà avere una capienza non inferiore a 50 litri.
Buca di dimensioni : m. 1.50 x 1.50 x 0.90.
ELEMENTI COSTITUTIVI:
a) SPECIE ARBOREA : Prunus Pissardi Nigra.
Specie arborea.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE :
- Altezza da terra del palco dei rami inferiori : cm. 250
- Circonferenza tronco misurata a 1 m. da terra : cm. 20 – 25
- Pianta fornita in zolla.
Gli alberi dovranno presentare portamento e dimensioni rispondenti alle caratteristiche richieste dal progetto
e tipici della specie, della varietà e della età al momento della loro messa a dimora.
Gli alberi dovranno essere stati specificatamente allevati per il tipo di impiego previsto (es. alberate stradali,
filari, esemplari isolati o gruppi, ecc.) e dovranno essere normalmente forniti in contenitore o in zolla.
Il fusto e le branche principali dovranno essere esenti da deformazioni, capitozzature, ferite di qualsiasi
origine e tipo, grosse cicatrici o segni conseguenti ad urti, grandine, scortecciamenti, legature, ustioni da sole,
cause meccaniche in genere.
La chioma, salvo quanto diversamente richiesto, dovrà essere ben ramificata, uniforme ed equilibrata per
simmetria e distribuzione delle branche principali e secondarie all'interno della stessa.
L'apparato radicale dovrà presentarsi ben accestito, ricco di piccole ramificazioni e di radici capillari fresche e
sane e privo di tagli di diametro maggiore di un centimetro.
Le zolle e i contenitori (vasi, mastelli di legno o di plastica, ecc.) dovranno essere proporzionati alle dimensioni
delle piante.
Per gli alberi forniti con zolla o in contenitore, la terra dovrà essere compatta, ben aderente alle radici, senza
crepe evidenti con struttura e tessitura tali da non determinare condizioni di asfissia.
Le piante in contenitore dovranno essere state adeguatamente rinvasate in modo da non presentare un
apparato radicale eccessivamente sviluppato lungo la superficie del contenitore stesso.
Le zolle dovranno essere ben imballate con un apposito involucro degradabile juta, paglia, teli, reti di ferro non
zincato, ecc.), rinforzato, se le piante superano i 5 metri di altezza, con rete metallica degradabile, oppure
realizzato con pellicola plastica porosa o altri materiali equivalenti.
b) RIEMPIMENTO BUCA : terra di coltivo.
Terra di coltivo, di riporto, per la formazione di prato, priva di pietre, tronchi, rami, radici, sostanze tossiche ed
agenti patogeni.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
- Terra chimicamente neutra : PH = 6,5 - 7.
- Quantità di scheletro non eccedente il 5% del volume totale.
- Percentuale di sostanza organica non inferiore al 2%.
- Composizione granulometrica media : categoria "terra fine" - miscuglio ben bilanciato di argilla, limo e sabbia.
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c) CONCIMI : concimi minerali ed organici.
I concimi minerali, organici, misti e complessi da impiegare dovranno avere titolo dichiarato secondo le vigenti
disposizioni di legge ed essere forniti nell'involucro originale della fabbrica, fatta esclusione per i letami, per i
quali saranno valutate di volta in volta qualità e provenienza.
La Direzione Lavori si riserva il diritto di indicare con maggior precisione, scegliendoli di volta in volta in base
alle analisi di laboratorio sul terreno e sui concimi e alle condizioni delle piante durante la messa a dimora e il
periodo di manutenzione, quale tipo di concime dovrà essere usato.
d) PALI TUTORI E LEGATURE : pali di sostegno, ancoraggi e legature.
Per fissare al suolo gli alberi e gli arbusti di rilevanti dimensioni, l'Impresa dovrà fornire pali di sostegno
(tutori) adeguati per numero, diametro ed altezza alle dimensioni delle piante, su indicazione della
Direzione Lavori.
I tutori dovranno essere di legno industrialmente preimpregnati di sostanze imputrescibili.
Analoghe
caratteristiche di imputrescibilità dovranno avere anche i picchetti di legno per l'eventuale
bloccaggio a terra dei tutori.
Qualora si dovessero presentare problemi di natura particolare (mancanza di spazio, esigenze estetiche, ecc.) i
pali di sostegno, su autorizzazione della Direzione Lavori, potranno essere sostituiti con ancoraggi in corda di
acciaio muniti di tendifilo.
Le legature dovranno rendere solidali le piante ai pali di sostegno e agli ancoraggi, pur consentendone
l'eventuale assestamento; al fine di non provocare strozzature al tronco, dovranno essere realizzate per mezzo
di collari speciali o di adatto materiale elastico (es. cinture di gomma, nastri di plastica, ecc.) oppure, in
subordine, con corda di canapa (mai filo di ferro o altro materiale inestensibile).
Per evitare danni alla corteccia, potrà essere necessario interporre, fra tutore e tronco, un cuscinetto
antifrizione di adatto materiale.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
Pali in legno di castagno (preferibilmente), diritti, scortecciati e, se destinati ad essere conficcati nel terreno,
appuntiti dalla parte della estremità di maggiore spessore.
Impregnazione dei pali con appositi prodotti dichiaratamente non fitotossici.
MODALITÀ DI ESECUZIONE:
REALIZZAZIONE:
Le buche ed i fossi per la piantagione delle specie vegetali dovranno avere le dimensioni più ampie possibili
in rapporto alla grandezza delle piante da mettere a dimora.
Nella preparazione delle buche e dei fossi, l'Impresa dovrà assicurarsi che nella zona in cui le piante
svilupperanno le radici non ci siano ristagni di umidità e provvedere che lo scolo delle acque superficiali
avvenga in modo corretto.
Alcuni giorni prima della piantagione, l'Impresa dovrà procedere, se richiesto dalla Direzione Lavori, al
riempimento parziale delle buche già predisposte, in modo che le piante possano essere collocate su uno
strato di fondo di spessore adeguato alle dimensioni della zolla o delle radici delle diverse specie vegetali.
La messa a dimora degli alberi, degli arbusti e dei cespugli dovrà avvenire in relazione alle quote finite,
avendo cura che le piante non presentino radici allo scoperto‚ non risultino, una volta assestatosi il terreno,
interrate oltre il livello del colletto.
L'imballo della zolla costituito da materiale degradabile (es. paglia, canapa, juta, ecc.), dovrà essere tagliato al
colletto e aperto sui fianchi senza rimuoverlo da sotto la zolla, togliendo soltanto le legature metalliche e il
materiale di imballo in eccesso.
La zolla deve essere integra, sufficientemente umida, aderente alle radici; se si presenta troppo asciutta
dovrà essere immersa temporaneamente in acqua con tutto l'imballo.
Analogamente si dovrà procedere per le piante fornite in contenitore.
Per le piante a radice nuda parte dell'apparato radicale dovrà essere, ove occorra, spuntato alle estremità
delle radici, privato di quelle rotte o danneggiate.
Le piante dovranno essere collocate ed orientate in modo da ottenere il miglior risultato estetico e tecnico in
relazione agli scopi della sistemazione.
Prima del riempimento definitivo delle buche, gli alberi, gli arbusti e i cespugli di rilevanti dimensioni dovranno
essere resi stabili per mezzo di pali di sostegno, ancoraggi e legature.
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Se le piante da mettere a dimora sono state fornite a radice nuda il palo tutore, al fine di non danneggiare
l'apparato radicale, sarà solidamente confitto verticalmente per almeno 30 cm. di profondità sul fondo della
buca, prima di sistemare la pianta nella buca stessa.
Se le piante sono in zolla, per non correre il rischio di spezzarla, il palo di sostegno sarà collocato in posizione
obliqua rispetto al tronco, infisso nel terreno circostante (e non nella buca) per almeno 30 cm. di profondità e
fermato alla base da un picchetto.
I pali di sostegno, sia verticali che obliqui, saranno posizionati, nei confronti delle piante, in modo da tenere
conto della direzione del vento predominante.
Qualora, ad insindacabile giudizio della Direzione Lavori, un solo palo di sostegno fosse ritenuto insufficiente ad
assicurare la perfetta stabilità (zone particolarmente ventose, essenze di grandi dimensioni, ecc.) le piante
saranno fissate per mezzo di almeno tre pali equidistanti fra loro e dal tronco, posti in posizione obliqua rispetto
alla pianta, fermati al piede da picchetti e legati insieme all'estremità superiore.
L'Impresa procederà poi al riempimento definitivo delle buche rispettando la seguente stratigrafia :
- terra vegetale;
- eventuale letame più' concime ternario granulare a basso tenore di azoto;
- terra grossa;
- posizionamento zolla della pianta;
- terra fine.
Si procederà poi alla costipazione, che dovrà essere eseguita con cura, in modo che non rimangano vuoti
attorno alle radici o alla zolla.
Il riempimento delle buche, sia quello parziale prima della piantagione, sia quello definitivo, potrà essere
effettuato, a seconda delle necessità, con terra di coltivo semplice oppure miscelata con torba.
Nel caso la Direzione Lavori decida che all'atto dell'impianto venga effettuata una concimazione secondaria
localizzata, l'Impresa avrà cura di spargere il fertilizzante attorno e vicino alle radici o alle zolle, in modo da
evitare danni per disidratazione.
A riempimento ultimato, attorno alle piante dovrà essere formata una conca o bacino per la ritenzione dell'acqua
da addurre subito dopo in quantità abbondante, onde favorire la ripresa della pianta e facilitare il costipamento
e l'assestamento della terra attorno alle radici e alla zolla.
Le piante a foglia caduca dovranno essere messe a dimora nel periodo adeguato all'attecchimento delle varie
specie, generalmente durante il periodo di riposo vegetativo.
L'eventuale potatura di trapianto della chioma deve essere autorizzata dalla Direzione Lavori e dovrà seguire
rigorosamente le disposizioni impartite, rispettando il portamento naturale e le caratteristiche specifiche delle
singole specie.
Nel caso fosse necessario agevolare il trapianto, l'Impresa, su indicazione della Direzione Lavori, irrorerà le
piante con prodotti antitraspiranti.
Gli alberi, gli arbusti e i cespugli sempreverdi dovranno essere forniti esclusivamente con zolla o in contenitore
e dovranno essere messi a dimora nel periodo adeguato all'attecchimento delle varie specie.
Le piante sempreverdi e resinose non devono essere potate; saranno eliminati, salvo diverse specifiche
indicazioni della Direzione Lavori, soltanto i rami secchi, spezzati o danneggiati, secondo quanto specificato
negli Allegati tecnici.
Fatta eccezione per le conifere sempreverdi, in caso di necessità sarà possibile fare ricorso all'uso di
antitraspiranti, secondo le indicazioni della Direzione Lavori.
Se le piante saranno state fornite in contenitori tradizionali (vasi di terracotta o di plastica, recipienti metallici,
ecc.) questi dovranno essere rimossi; se invece in contenitori di materiale deperibile (torba, pasta di cellulosa
compressa, ecc.) le piante potranno essere messe a dimora con tutto il vaso.
In ogni caso le buche dovranno essere poi colmate con terra di coltivo mista a concime ben pressata intorno
alle piante.
L'Impresa e tenuta infine a completare la piantagione delle specie rampicanti, sarmentose e ricadenti,
legandone i getti, ove necessario, alle apposite strutture di sostegno in modo da guidarne lo sviluppo per
ottenere i migliori risultati in relazione agli scopi della sistemazione.
PROTEZIONE DELLE PIANTE MESSE A DIMORA:
Nelle zone dove potrebbero verificarsi danni causati da animali domestici o selvatici oppure dal transito di
persone o automezzi, l'Impresa dovrà proteggere, singolarmente o in gruppi, le piante messe a dimora con
opportuni ripari (es. reti metalliche, protezioni in ferro o in legno, griglie, ecc.) e/o sostanze repellenti
precedentemente concordati ed approvati dalla Direzione Lavori.
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MANUTENZIONE PER IL PERIODO DI GARANZIA.
La manutenzione che l'Impresa appaltatrice dei lavori è tenuta ad effettuare durante il periodo di garanzia,
fino al collaudo, comprende le seguenti operazioni:
- gli annaffiamenti;
- il diserbo e le falciature;
- le concimazioni;
- le potature;
- l'eliminazione e la sostituzione delle piante morte;
- la risemina delle parti non perfettamente riuscite dai tappeti erbosi;
- la difesa dalla vegetazione infestante;
- il controllo e la sistemazione dei danni causati da erosione;
- il ripristino della verticalità delle piante;
- il controllo, la risistemazione e la riparazione dei pali di sostegno, degli ancoraggi e delle legature;
- il controllo dagli attacchi di insetti e parassiti e dalle fitopatie in genere.
La manutenzione delle opere avrà inizio immediatamente dopo la messa a dimora (o la semina) di
ogni singola pianta e di ogni parte di tappeto erboso, e continuerà fino al collaudo favorevole dei lavori.
Ogni nuova piantagione dovrà essere mantenuta con particolare cura fino a quando non
sarà
manifestamente evidente che le piante, superato il trauma del trapianto (o il periodo di germinazione per le
semine), abbiano ben attecchito e siano in buon sviluppo.
L'Impresa appaltatrice dei lavori provvederà ad innaffiare tutti gli alberi, gli arbusti, le tappezzanti, i
tappeti erbosi ed ogni altra pianta messa a dimora, fino al collaudo, bagnando le aree interessate in modo
tale da garantire un ottimo sviluppo delle piante stesse.
Le innaffiature saranno in ogni caso ripetute e tempestive e variate in quantità e frequenza in relazione
alla natura del terreno, alle caratteristiche specifiche delle piante, al clima e all'andamento stagionale:
il
programma
di irrigazione (a breve e a lungo termine) e i metodi da
usare saranno
determinati
dall'Impresa appaltatrice in accordo con la Direzione Lavori.
Per quanto riguarda l'impianto di irrigazione automatico, l'Impresa Appaltatrice controllerà che questo
funzioni regolarmente, è comunque stabilito che la presenza dell'impianto di irrigazione non esonera
l'Impresa Appaltatrice dalle sue responsabilità in merito all'innaffiamento di emergenza che sarà
effettuato, in caso di necessità, con adeguati interventi manuali.
Se la stagione estiva si presenterà particolarmente secca, ogni tre settimane circa sarà eseguita, se
necessario, una innaffiatura supplementare; allo scopo l'Impresa Appaltatrice provvederà a formare attorno
ad ogni albero e ad ogni arbusto di rilevanti dimensioni una "tazza" o "conca" per la ritenzione dell'acqua
di irrigazione.
Le eventuali piante morte saranno sostituite con altre identiche per genere, specie, varietà e dimensioni
a
quelle fornite in
origine:
la sostituzione
avverrà in rapporto
all'andamento stagionale,
inderogabilmente effettuata nel più breve tempo possibile dall'accertamento del mancato attecchimento.
REALIZZAZIONE:
Prima della posa del materiale ghiaio terroso per il sottofondo delle aree verdi, si dovranno verificare le quote
del piano del tappeto erboso, come indicato negli elaborati di progetto.
Il riporto del materiale ghiaio terroso, fino al raggiungimento della quota di progetto, dovrà avvenire per strati
successivi, di spessore non superiore a cm. 50.
Lo spandimento del materiale avverrà con mezzi meccanici e si dovrà aver cura di ricaricare gli avvallamenti
risultanti dall’assestamento del terreno, fino al raggiungimento della quota definita in progetto.
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A28 – OPERE VARIE
SCH.A28.001
CASELLARIO POSTALE.
DESCRIZIONE:
Casellario postale a struttura in alluminio preverniciato ed antina apribile a libro o a bilico in alluminio
preverniciato, divisori e fondo in acciaio; serratura a cilindro di sicurezza con n. 2 chiavi numerate, targhetta
porta nome, numero progressivo; compresi: viti, tasselli, ed ogni altro accessorio necessario per la posa.
ELEMENTI COSTITUTIVI:
a) CASELLARIO POSTALE : Scomparto per casellario postale in alluminio preverniciato ,divisori e fondo in
acciaio, con portina apribile a libro o a bilico, serratura di sicurezza a cilindro completa di n. 2 chiavi numerate,
targhetta portanome e numero progressivo.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
Dimensioni elemento :
- larghezza : cm. 12,5.
- altezza : cm. 30.
- profondità : cm. 33,5.
b) ELEMENTI DI FISSAGGIO: tasselli ad espansione in acciaio zincato.
PROPRIETÀ CARATTERISTICHE:
Elemento di ancoraggio e fissaggio costituito da tasselli ad espansione in acciaio zincato completo di rondella
di tenuta.
MODALITÀ DI ESECUZIONE:
REALIZZAZIONE:
Il casellario postale sarà fissato al supporto mediante tasselli ad espansione, di adeguata resistenza, in acciaio
zincato.
L'altezza e la localizzazione di posa del casellario postale sarà quella indicata negli elaborati di progetto.
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A41 – NOLI E TRASPORTI
SCH. A41.001
NOLO PONTEGGI
DESCRIZIONE:
Formazione di ponteggio mobile o fisso, a sbalzo, in tubo giunto, a norma con le vigenti leggi antinfortunistiche,
atto ad eseguire tutte le lavorazioni previste in progetto completo di impianto antifurto ed intintrusione:
I ponteggi tubolari fissi che l’impresa esecutrice dovrà installare, saranno collocati sui fronti di Via Moncrivello e sui
fronti dell’interno cortile.
Previo accordi con la D.L., esso potrà essere montato in una o più soluzioni: si ricorda che, ai fini degli adempimenti
in materia di sicurezza, dovrà essere predisposto il PIMUS (piano di montaggio, usu e smontaggio di ponteggi)
Il ponteggio dovrà essere dato in opera completo di tutti gli accessori necessari quali: piani di lavoro, tavole
fermapiedi, parasassi, reti di protezione, mantovane, accessori di fissaggio, apparecchiature per il carico dei
materiali e lo scarico delle macerie, segnalazioni luminose e cartellonistica, la messa a terra delle linee elettriche,
ecc.
Dovrà essere compreso il trasporto, il montaggio e lo smontaggio e quanto necessario affinché, oltre ad una buona
funzionalità, vengano rispettate le vigenti norme antinfortunistiche e comunque in ottemperanza delle indicazioni del
piano di Sicurezza e del Coordinatore della Sicurezza in fase di esecuzione.
Potranno essere anche impiegati, laddove necessario, trabattelli mobili su ruote in gomma o castelli leggeri – da
utilizzare in funzione delle lavorazioni da eseguire – ed aventi caratteristiche idonee sia per le opere per le quali
dovranno essere impiegati che per gli aspetti antinfortunistici . Nelle ore non lavorative detti mezzi dovranno essere
ricoverati in luogo sicuro e/o saldamente ancorati in modo che non possano essere manomessi o causa di
infortunio a terzi.
Particolare pulizia dovrà essere assicurata sui piani di lavoro. Questi saranno costantemente tenuti puliti da polveri
e macerie; a tale scopo la Ditta dovrà dotare il ponteggio di aspiratore di tipo industriale affinché la pulizia non
avvenga gettando man mano polveri e piccole macerie ai piani sottostanti fino al piano stradale, ma raccolte piano
per piano. Ogni piano di lavoro verrà anche dotato di contenitore-pattumiera a sacchetti (sacchi neri) per la raccolta
dei rifiuti.
Compreso negli obblighi dell’Impresa, il prezzo del nolo del ponteggio deve ritenersi per tutta la durata dei lavori.
PROPRIETA’ CARATTERISTICHE E MODALITÀ DI ESECUZIONE:
La formazione del ponteggio mobile o fisso, a sbalzo, in tubo giunto, a norma con le vigenti leggi antinfortunistiche,
atto ad eseguire tutte le lavorazioni previste in progetto prevede:
Montaggio e smontaggio dei piani provvisionali di lavoro, costituiti da assito con portata pari a Kg. 300/mq.;
Nolo dei materiali e delle attrezzature necessarie per tutto il periodo di esecuzione dei lavori;
Messa in sicurezza di tutte le strutture;
Ogni altro onere, prestazione e fornitura per dare il ponteggio funzionante.
Al fine di prevenire eventuali focolai di incendio che potrebbero verificarsi sull’impalcato in legno a causa delle
lavorazioni da effettuarsi sul tetto, il piano di lavoro dell’ultimo impalcato dovrà essere il materiale non infiammabile .
Sara' provvisto di idoneo impianto antifurto e di tutti gli accorgimenti atti ad impedire l'uso a persone non autorizzate.
Per quanto riguarda le varie fasi di montaggio e smontaggio si rimanda a quanto indicato nel cronoprogramma
allegato al progetto.
Particolare attenzionedovrà essere prestata dalla Ditta appaltatrice nel montaggio del ponteggio lungo i due muri di
testata, in quanto adiacenti all’area verde, che non dovrà essere danneggiata in alcun modo. Eventuali danni
causati nel montaggio, smontaggio ed utilizzo dei ponteggi e/o di altri mezzi d’opera dovranno essere riparati a
totale carico della Ditta appaltatrice.
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CAPO II
QUALITA’ E PROVENIENZA DEI MATERIALI – NORME
PER LA VALUTAZIONE E LA MISURAZIONE DELLE
OPERE
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ARTICOLO 6 – REQUISITI DI ACCETTAZIONE DI
MATERIALI E COMPONENTI
MATERIALI IN GENERE
Quale regola generale si intende che i materiali, i prodotti ed i componenti occorrenti, realizzati con materiali e
tecnologie tradizionali e/o artigianali, per la costruzione delle opere, proverranno da quelle località che
l'Appaltatore riterrà di sua convenienza, purché, ad insindacabile giudizio della Direzione dei lavori, rispondano
alle caratteristiche/prestazioni indicate nelle schede tecniche del presente capitolato, a quelle in appresso
indicate ed a quelle fissate da Leggi o decreti in vigore all'atto dell'esecuzione dei lavori.
Nel caso di prodotti industriali la rispondenza a questo capitolato può risultare da un attestato di conformità
rilasciato dal produttore e comprovato da idonea documentazione e/o certificazione.
6.1 - ACQUA, CALCI, CEMENTI ED AGGLOMERATI CEMENTIZI,
POZZOLANE, GESSO, SABBIA
a) Acqua - L'acqua per l'impasto con leganti idraulici dovrà essere limpida (torbidezza 2% norma UNI EN
27027), priva di sostanze organiche o grassi e priva di sali (particolarmente solfati e cloruri) in
percentuali dannose e non essere aggressiva per il conglomerato risultante (pH compreso fra 6 ed 8).
b) Calci - Le calci aeree ed idrauliche, dovranno rispondere ai requisiti di accettazione di cui al R.D. 16
novembre 1939, n. 2231; le calci idrauliche dovranno altresì rispondere alle prescrizioni contenute nella
Legge 26 maggio 1965, n. 595, nonché ai requisiti di accettazione contenuti nel D.M. 31 agosto 1972.
Sono anche da considerarsi le norme UNI EN 459/1 e 459/2.
c) Cementi e agglomerati cementizi.
1) I cementi dovranno rispondere ai limiti di accettazione contenuti nella Legge 26 maggio 1965, n.
595 e nel D.M. 3 giugno 1968 e sue successive modifiche (D.M. 20 novembre 1984 e D.M. 13
settembre 1993). Essi sono soggetti a controllo e certificazione di qualità ai sensi del Regolamento
contenuto nel D.M. 9 marzo 1988, n. 126 e, sulla base del citato D.M. 13 settembre 1993, la
norma di riferimento è la UNI 10517.
Gli agglomerati cementizi dovranno rispondere ai limiti di accettazione contenuti nella Legge 26
maggio 1965, n. 595 e nel D.M. 31 agosto 1972.
2) A norma di quanto previsto dal D.M. 9 marzo 1988, n. 126, i cementi di cui all'Articolo 1 lettera A)
della Legge 26 maggio 1965, n. 595 (e cioè cementi normali e ad alta resistenza portland,
pozzolanico e d'altoforno), se utilizzati per confezionare il conglomerato cementizio normale, armato
e precompresso, devono essere certificati presso i laboratori di cui all'Articolo 6 della Legge 26
maggio 1965, n. 595 e all'Articolo 20 della Legge 5 novembre 1971, n. 1086. I cementi recanti il
Marchio ICITE-CNR sono considerati rispondenti ai dettati delle sopracitate disposizioni legislative.
Per i cementi di importazione, la procedura di controllo e di certificazione potrà essere svolta nei
luoghi di produzione da analoghi laboratori esteri di analisi.
3) I cementi e gli agglomerati cementizi dovranno essere conservati in magazzini coperti, ben riparati
dall'umidità e da altri agenti capaci di degradarli prima dell'impiego.
d) Pozzolane - Le pozzolane saranno ricavate da strati ripuliti da cappellaccio ed esenti da sostanze
eterogenee o da parti inerti; qualunque sia la provenienza dovranno rispondere a tutti i requisiti prescritti
dal R.D. 16 novembre 1939, n. 2230.
e) Gesso - Il gesso dovrà essere di recente cottura, perfettamente asciutto, di fine macinazione in modo da
non lasciare residui sullo staccio di 56 maglie a centimetro quadrato, privo di materie eterogenee e
senza parti alterate per estinzione spontanea. Il gesso dovrà essere conservato in locali coperti, ben
riparati dall'umidità e da agenti degradanti.
Per l'accettazione valgono i criteri generali dell'Articolo 3, tenuto conto del contenuto della norma UNI
5371.
f)
Sabbie - La sabbia da impiegare nelle malte e nei calcestruzzi, sia essa viva, naturale od artificiale,
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dovrà essere assolutamente priva di materie terrose od organiche, essere preferibilmente di qualità
silicea (in subordine quarzosa, granitica o calcarea), di grana omogenea, stridente al tatto e dovrà
provenire da rocce aventi alta resistenza alla compressione. Ove necessario, la sabbia sarà lavata con
acqua dolce per l'eliminazione delle eventuali materie nocive; alla prova di decantazione in acqua,
comunque, la perdita in peso non dovrà superare il 2%. Per il controllo granulometrico, l'Appaltatore
dovrà apprestare e porre a disposizione della Direzione dei lavori gli stacci UNI 2332/1.
1) Sabbia per murature in genere.
Sarà costituita da grani di dimensioni tali da passare attraverso lo staccio 2 UNI 2332/1.
2) Sabbia per intonacature ed altri lavori.
Per gli intonaci, le stuccature, le murature di paramento od in pietra da taglio, la sabbia sarà
costituita da grani passanti allo staccio 0,5 UNI 2332/1.
3) Sabbia per conglomerati cementizi.
Dovrà corrispondere ai requisiti prescritti dal D.M. 3 giugno 1968 Allegato 1, e sue successive
modifiche (D.M. 20 novembre 1984 e D.M. 13 settembre 1993). La granulometria dovrà essere
assortita (tra 1 e 5 mm) ed adeguata alla destinazione del getto ed alle condizioni di posa in opera. È
assolutamente vietato l'uso di sabbia marina, salvo efficace lavaggio e previa autorizzazione della
Direzione dei lavori.
6.2 - MATERIALI INERTI PER CONGLOMERATI CEMENTIZI E PER MALTE,
ADDITIVI
1) Gli aggregati per conglomerati cementizi, naturali e di frantumazione, devono essere costituiti da
elementi non gelivi e non friabili, privi di sostanze organiche, limose ed argillose, di getto, ecc., in
proporzioni non nocive all'indurimento del conglomerato o alla conservazione delle armature.
La ghiaia o il pietrisco devono avere dimensioni massime commisurate alle caratteristiche geometriche
della carpenteria del getto ed all'ingombro delle armature.
La sabbia per malte dovrà essere priva di sostanze organiche, terrose o argillose, ed avere dimensione
massima dei grani di 2 mm per murature in genere, di 1 mm per gli intonaci e murature di paramento o in
pietra da taglio.
2) Gli additivi per impasti cementizi, ai sensi della norma UNI 7101, si intendono classificati come segue:
fluidificanti; aeranti; ritardanti; acceleranti; fluidificanti - aeranti; fluidificanti - ritardanti; fluidificanti acceleranti; antigelo - superfluidificanti. Per le modalità di controllo ed accettazione il Direttore dei lavori
potrà far eseguire prove od accettare l'attestazione di conformità alle norme UNI 7102, 7103, 7104,
7105, 7106, 7107, 7108, 7109, 7110, 7111, 7112, 7114, 7115, 7116, 7117, 7118, 7119 e 7120.
3) I conglomerati cementizi per strutture in cemento armato dovranno rispettare tutte le prescrizioni di cui al
D.M. 9 gennaio 1996 e relative circolari esplicative (ed a titolo ancora sperimentale, quanto previsto
nelle norme UNI ENV 1992/1/1, 1/3, 1/4, 1/5 e 1/8, che corrispondono all'Eurocodice 2).
6.3 - ELEMENTI DI LATERIZIO E CALCESTRUZZO
1) Gli elementi resistenti artificiali da impiegare nelle murature (elementi in laterizio ed in calcestruzzo)
possono essere costituiti da laterizio normale, laterizio alleggerito in pasta, calcestruzzo normale,
calcestruzzo alleggerito.
2) Quando impiegati nella costruzione di murature portanti, essi devono rispondere alle prescrizioni
contenute nel D.M. 20 novembre 1987, n. 103.
3) Nel caso di murature non portanti le suddette prescrizioni possono costituire utile riferimento, assieme a
quelle della norma UNI 8942/2, ma il riferimento cogente per le murature non portanti armate è il
disposto della Legge 2 febbraio 1974, n. 64 e successive modificazioni, che è tassativo anche per gli
edifici realizzati in zona sismica, unitamente al D.M. 16 gennaio 1996, che concerne i criteri generali di
verifica ai carichi e sovraccarichi strutturali.
4) Gli elementi resistenti di laterizio e di calcestruzzo possono contenere forature rispondenti alle
prescrizioni del succitato D.M. 20 novembre 1987, n. 103.
5) La resistenza meccanica degli elementi deve essere dimostrata attraverso certificazioni contenenti i
risultati delle prove condotte da laboratori ufficiali negli stabilimenti di produzione, con le modalità
previste nel D.M. di cui sopra.
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6) È facoltà del Direttore dei lavori richiedere un controllo di accettazione, avente lo scopo di accertare se
gli elementi da mettere in opera abbiano le caratteristiche dichiarate dal produttore.
6.4 - ARMATURE PER CALCESTRUZZO
1) Gli acciai per l'armatura del calcestruzzo normale devono rispondere alle prescrizioni contenute nel
vigente D.M. 9 gennaio 1996 attuativo della Legge 5 novembre 1971, n. 1086 e relative circolari
esplicative.
2) È fatto divieto di impiegare acciai non qualificati all'origine.
6.5 - PRODOTTI A BASE DI LEGNO
1. Si intendono per prodotti a base di legno quelli derivati dalla semplice lavorazione e/o dalla trasformazione
del legno e che sono presentati solitamente sotto forma di segati, pannelli, lastre, ecc.
2. I prodotti di seguito descritti vengono considerati al momento della loro fornitura ed indipendentemente dalla
destinazione d'uso.
3. Il Direttore dei lavori, ai fini della loro accettazione, può procedere a controlli (anche parziali) su campioni
della fornitura, oppure richiedere un attestato di conformità della stessa alle prescrizioni di seguito indicate.
4. Per le prescrizioni complementari da considerare in relazione alla destinazione d'uso (strutture,
pavimentazioni, coperture, ecc.) si rinvia agli appositi Articoli del presente Capitolato, dei Capitolati
“Specifiche Tecniche” ed alle prescrizioni del progetto.
5. I segati di legno (conifere e latifoglie), a complemento di quanto specificato nel progetto o negli Articoli relativi
alla destinazione d'uso, si intendono forniti con le seguenti caratteristiche:
a. tolleranze sulla lunghezza e larghezza: ± 10 mm definite rispettivamente secondo le norme UNI ISO
737 per i segati di conifere, e UNI ISO 1032 per i segati di latifoglie, e misurate secondo le norme UNI
ISO 738 per i segati di conifere; per la caratterizzazione a fini di utilizzo strutturale, valgono le tolleranze
di cui alla norma UNI EN 336;
b. tolleranze sullo spessore: ± mm definite rispettivamente secondo le norme UNI ISO 737 per i segati di
conifere, e UNI ISO 1032 per i segati di latifoglie, e misurate secondo le norme UNI ISO 738 per i segati
di conifere;
c. umidità non maggiore del 15%, misurata secondo la norma UNI 8829, ed a livello di lotto, secondo la
UNI 8939;
d. difetti visibili ammessi, così come definiti e classificati rispettivamente secondo le norme UNI ISO 1029
e 1031 e misurati secondo la norma UNI ISO 1030 per i segati di conifere, e secondo le norme UNI ISO
2300, 2299 e 2301 per i segati di latifoglie;
e. trattamenti preservanti con i metodi definiti dalle norme UNI EN ed UNI disponibili, definiti (unitamente
ai trattamenti di impregnazione) nella norma UNI 8662/2 ed inquadrati a livello europeo nella norma UNI
HD 1001. Essi potranno essere individuati con appropriatezza ai sensi della norma UNI 9784, che è
una guida all'uso ed alla scelta. Per la determinazione della durabilità dei prodotti a base di legno
massiccio vedere le norme UNI EN 350/1, 350/2 e 460.
6. I pannelli a base di fibre e particelle di legno, oltre a quanto specificato nel progetto, e/o negli Articoli relativi
alla destinazione d'uso, si intendono forniti con le seguenti caratteristiche definite e classificate nella norma
UNI EN 316:
I.
II.
III.
a. La superficie potrà essere:
grezza (se mantenuta come risulta dalla pressatura)
levigata (quando ha subito la levigatura)
rivestita su uno o due facce mediante placcatura, carte impregnate, smalti, altri.
7. Funzionalmente i pannelli avranno le caratteristiche rispondenti alle norme UNI EN 317, 318, 319, 320, 321,
382/2, UNI 3748, 4370, 4371 ed al progetto di norma SS UNI U40.03.093.0, ed in particolare:
a. resistenza a compressione
b. resistenza a flessione
c. (misurata secondo la norma UNI 3748)
d. resistenza al rigonfiamento in acqua
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e. (misurata secondo la norma UNI EN 317 per lo spessore e anche secondo SS UNI U40.03.093.0).
8. I pannelli a base di particelle di legno, a complemento di quanto specificato nel progetto e/o negli Articoli
relativi alla destinazione d'uso, si intendono forniti con le seguenti caratteristiche definite e classificate nella
norma UNI EN 309:
a. Avranno le caratteristiche rispondenti alle norme UNI EN 311, 317, 319, 1058 ed ai progetti di norma
SS UNI U40.03.092.0 e SS UNI U40.03.093.0, ed in particolare:
I.
tolleranze sulla lunghezza e larghezza: ± 5 mm;
II.
tolleranze sullo spessore: ± 0,5 mm;
III.
umidità del 10%: ± 3%;
IV.
superficie come richiesto dal Capitolato specifiche Tecniche.
V.
Funzionalmente avranno le seguenti caratteristiche:
VI.
resistenza al distacco degli strati esterni
VII.
(misurata secondo la norma UNI EN 311);
VIII.
resistenza al rigonfiamento in acqua di 12% massimo (oppure 16%)
IX.
(misurata secondo la norma UNI EN 317 per lo spessore e anche secondo SS UNI U40.03.093.0).
9. I pannelli di legno compensato e paniforti, a complemento di quanto specificato nel progetto e/o negli Articoli
relativi alla destinazione d'uso, si intendono forniti con le seguenti caratteristiche definite e classificate nelle
norme UNI EN 313/1, 313/2, 635/2, 635/3, UNI 6467 e FA-58-74:
I.
II.
III.
IV.
V.
VI.
VII.
VIII.
IX.
X.
XI.
XII.
a. Avranno le caratteristiche rispondenti alle norme UNI EN 315, UNI 6480, 6482 e 6483, ed in particolare:
tolleranze sulla lunghezza e larghezza: ± 5 mm
(misurata secondo la norma UNI EN 315);
tolleranze sullo spessore: ± 1 mm
(misurata secondo la norma UNI EN 315);
umidità non maggiore del 12%
grado di incollaggio 5 (da 1 a 10)
(misurato secondo la norma UNI EN 314/1).
Funzionalmente avranno le seguenti caratteristiche:
resistenza a trazione 4,5 N/mm2 minimo
(misurata secondo la norma UNI 6480);
resistenza a flessione statica 5 N/mm2 minimo
(misurata secondo la norma UNI 6483).
10. Per quanto concerne i pannelli per uso strutturale le caratteristiche di flessione sono quelle definite nella
norma UNI EN 1072.
11. I prodotti di legno multilaminare, composti da lamine di legno (sia di conifere, sia di latifoglie) sovrapposte
tra di loro previa spalmatura di adesivo e pressate in modo tale da formare un blocco od una tavola (così
come definito nella norma UNI 10396) oltre a quanto specificato nel progetto, e/o negli Articoli relativi alla
destinazione d'uso, si intendono forniti con le caratteristiche definite e classificate nella norma UNI 10494,
tenuto conto dei difetti indicati nella norma UNI 10601 e delle tolleranze previste nella norma UNI 10602.
12. I prodotti di legno lamellare incollato, formato mediante incollaggio di lamelle di legno aventi la fibratura
decorrente in direzioni essenzialmente parallele, (così come definito nella norma UNI EN 386), oltre a
quanto specificato nel progetto, e/o negli Articoli relativi alla destinazione d'uso, si intendono forniti con le
caratteristiche definite e classificate nella norma UNI EN 390, parzialmente misurabili attraverso le
prescrizioni della norma UNI EN 392.
6.6 - PRODOTTI DI PIETRE NATURALI E RICOSTRUITE
1) La terminologia riportata, estratta dalla norma UNI 8458, è riferita ai prodotti aventi conformazione e
dimensioni predeterminate e non riguarda quelli derivati da frantumazione o i granulati naturali; le
denominazioni commerciali devono essere riferite a campioni, atlanti, ecc.
Marmo (termine commerciale).
Roccia cristallina, compatta, lucidabile, da decorazione e da costruzione, prevalentemente costituita da
minerali di durezza Mohs da 3 a 4 (quali calcite, dolomite, serpentino).
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A questa categoria appartengono:
- i marmi propriamente detti (calcari metamorfici ricristallizzati), i calcefiri ed i cipollini;
- i calcari, le dolomie e le brecce calcaree lucidabili;
- gli alabastri calcarei;
- le serpentiniti;
- le oficalciti.
Granito (termine commerciale).
Roccia fanero-cristallina, compatta, lucidabile, da decorazione e da costruzione, prevalentemente
costituita da minerali di durezza Mohs da 6 a 7 (quali quarzo, feldspati, felspatoidi).
A questa categoria appartengono:
- i graniti propriamente detti (rocce magmatiche intrusive acide fanero-cristalline, costituite da quarzo,
feldspati sodico-potassici e miche);
- altre rocce magmatiche intrusive (dioriti, granodioriti, sieniti, gabbri, ecc.) e le corrispettive rocce
magmatiche effusive, a struttura porfirica;
- alcune rocce metamorfiche di analoga composizione come gneiss e serizzi.
Travertino.
Roccia calcarea sedimentaria di deposito chimico con caratteristica strutturale vacuolare, da
decorazione e da costruzione; alcune varietà sono lucidabili.
Pietra (termine commerciale).
Roccia da costruzione e/o da decorazione, di norma non lucidabile.
A questa categoria appartengono rocce di varia composizione mineralogica, non inseribili in alcuna
classificazione. Esse sono riconducibili ad uno dei due gruppi seguenti:
- rocce tenere e/o poco compatte;
- rocce dure e/o compatte.
Esempi di pietre del primo gruppo sono: varie rocce sedimentarie (calcareniti, arenarie a cemento
calcareo, ecc.), varie rocce piroclastiche (peperini, tufi, ecc.); al secondo gruppo appartengono le pietre
a spacco naturale (quarziti, micascisti, gneiss lastroidi, ardesie, ecc.) e talune vulcaniti (basalti, trachiti,
leucititi, ecc.).
Per gli altri termini usati per definire il prodotto in base alle forme, dimensioni, tecniche di lavorazione ed
alla conformazione geometrica, vale quanto riportato nelle norme UNI 8458 per quanto concerne i
prodotti lapidei e UNI 10330 per i lapidei agglomerati.
2) I prodotti di cui sopra, a seconda che siano forniti grezzi, semilavorati o finiti ed in relazione alla
destinazione d'uso prevista nel progetto, con le priorità e specificità indicate nel prospetto riportato nella
norma UNI 9725, devono rispondere a quanto segue:
a) appartenere alla denominazione commerciale e/o petrografica indicata nel progetto ai sensi della
norma UNI 9724/1, oppure avere origine dal bacino di estrazione o zona geografica richiesta,
nonché essere conformi ad eventuali campioni di riferimento ed essere esenti da crepe,
discontinuità, ecc., che riducano la resistenza o la funzione;
b) avere lavorazione superficiale e/o finiture indicate nel progetto e/o rispondere ai campioni di
riferimento; avere le dimensioni nominali concordate e le relative tolleranze;
c) delle seguenti caratteristiche, contemplate dalla norma UNI 9725 sui criteri di accettazione, il
fornitore dichiarerà i valori medi (ed i valori minimi e/o la dispersione percentuale):
- massa volumica reale ed apparente, misurate secondo le norme UNI 9724/7 e 9724/2 per i
prodotti lapidei in generale e, la seconda, ai sensi della norma UNI 10444 per i lapidei
agglomerati;
- coefficiente di imbibizione della massa secca iniziale, misurato secondo la norma UNI 9724/2
per i prodotti lapidei in generale e secondo la norma UNI 10444 per i lapidei agglomerati;
- resistenza a compressione, misurata secondo la norma UNI 9724/3;
- resistenza a flessione, misurata secondo la norma UNI 9724/5 per i prodotti lapidei in generale e
secondo la norma UNI 10443 per i lapidei agglomerati;
- modulo di elasticità, misurato secondo la norma UNI 9724/8;
- resistenza all'urto, misurabile secondo il progetto di norma SS UNI U32.07.248.0 per i prodotti
lapidei in generale e secondo la norma UNI 10442 per i lapidei agglomerati;
- resistenza all'abrasione, misurata secondo le disposizioni del R.D. 16 novembre 1939, n. 2234
per i prodotti lapidei in generale e secondo la norma UNI 10532 per i lapidei agglomerati;
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-
microdurezza Knoop, misurata secondo la norma UNI 9724/6;
d) per le prescrizioni complementari da considerare in relazione alla destinazione d'uso (strutturale per
murature, pavimentazioni, coperture, ecc.), si rinvia agli appositi Articoli del presente Capitolato
Tecnico Generale e dei Capitolati “Specifiche Tecniche” relativi ed alle prescrizioni di progetto.
Nel seguente prospetto, estratto dalla norma UNI 9725, in relazione alla destinazione d'uso e distinguendo
tra prodotti lapidei forniti grezzi, semilavorati o finiti, esse sono distinte in quanto:
1) caratteristiche fondamentali, di elevata significatività in quanto caratterizzanti il prodotto (simbolo "+");
2) caratteristiche facoltative, non caratterizzanti il prodotto, ma in grado di fornire utili indicazioni per il suo
impiego (simbolo"• ");
3) altre caratteristiche, non significative o prove non eseguibili (simbolo "-").
Significatività per prodotti
Caratteristica
grezzi
Semilavorati
+
+
+
+
•
finiti per uso (1)
A
B
C
+
+
+
+
+
+
+
+
+
+
•
+
+
•
Denominazione petrografica
Dimensioni e forme
Massa volumica
Coefficiente di imbibizione
Coefficiente di dilatazione
termica
Carico rottura a compressione
Resistenza al gelo
Carico rottura a flessione
Modulo di elasticità normale
Resistenza all'urto
Resistenza all'usura
Microdurezza Knoop
+
+
+
+
•
D
+
+
+
•
•
E
+
+
+
•
•
F
+
+
+
•
•
G
+
+
+
+
•
+
+
+
+
+
+
+
•
•
+
•
+
+
•
•
+
+
+
•
•
-
•
•
+
+
+
•
•
•
+
+
•
+
•
+
+
+
+
•
+
+
+
-
•
•
-
•
+
•
•
+
+
+
A = Rivestimenti esterni; B = Rivestimenti interni; C = Pavimenti esterni; D = Pavimenti interni; E = Scale
interne rivestite; F = Scale a sbalzo; G =Coperture
(1) Sui semilavorati e sui prodotti finiti non è in genere possibile la determinazione della resistenza a
compressione, del modulo elastico e del coefficiente di dilatazione termica lineare; tali caratteristiche
dovranno quindi essere determinate su campioni prelevati dal blocco.
I valori dichiarati saranno accettati dalla Direzione dei lavori anche in base ai criteri generali dell'Articolo 3 e
con riferimento alla citata norma UNI 9725.
6.7 - PRODOTTI PER PAVIMENTAZIONE
Si definiscono prodotti per pavimentazione quelli utilizzati per realizzare lo strato di rivestimento dell'intero
sistema di pavimentazione.
Costituiscono caso a parte i prodotti per pavimentazioni sopraelevate che, anche se in parte assimilabili a
quanto riportato complessivamente in questo Articolo in relazione allo strato di rivestimento richiesto dal
progetto, sono singolarmente trattati al successivo paragrafo 10.13 in ragione delle loro esclusive peculiarità.
I prodotti di seguito descritti vengono considerati al momento della fornitura; il Direttore dei lavori, ai fini della
loro accettazione, può procedere a controlli (anche parziali) su campioni della fornitura oppure richiedere un
attestato di conformità della fornitura alle prescrizioni di seguito indicate.
1) I prodotti di legno per pavimentazione - tavolette, listoni, mosaico di lamelle, blocchetti, ecc. - si intendono
denominati nelle loro parti costituenti come indicato nella letteratura tecnica (vedere ad esempio le norme
UNI 8131 e 5329).
I prodotti di cui sopra devono rispondere a quanto segue:
a) essere della essenza legnosa adatta all'uso e prescritta nel progetto;
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b) ai sensi della norma UNI 4376, sono ammessi i seguenti difetti visibili sulle facce in vista:
b1) qualità I:
- piccoli nodi sani con diametro ≤ 2 mm se del colore della specie (1 mm se di colore
diverso), purché presenti in percentuale 10% degli elementi del lotto;
- imperfezioni di lavorazione con profondità 1 mm, purché presenti in percentuale 10% degli
elementi del lotto;
b2) qualità II:
- piccoli nodi sani con diametro 5 mm, se del colore della specie ( 2 mm se di colore
diverso), purché presenti in percentuale > 20% degli elementi del lotto;
- imperfezioni di lavorazione con profondità 1 mm;
- piccole fenditure;
- alburno senza limitazioni, ma immune da qualsiasi manifesto attacco di insetti (il che non
esclude possibili attacchi di Lyctus dopo la posa in opera);
b3) qualità III:
esenti da difetti che possano compromettere l'impiego (in caso di dubbio valgono le prove
di resistenza meccanica);
alburno senza limitazioni, ma immune da qualsiasi manifesto attacco di insetti (il che non
esclude possibili attacchi di Lyctus dopo la posa in opera);
c) avere contenuto di umidità compreso tra il 10 e il 15%;
d) tolleranze sulle dimensioni e finitura:
d1) listoni: 1 mm sullo spessore; 2 mm sulla larghezza; 5 mm sulla lunghezza;
d2) tavolette: 0,5 mm sullo spessore; 1,5% sulla larghezza e lunghezza;
d3) mosaico, quadrotti, ecc.: 0,5 mm sullo spessore; 1,5% sulla larghezza e lunghezza;
d4) le facce a vista ed i fianchi da accertare saranno lisci;
e) la resistenza meccanica a flessione, la resistenza all'impronta ed altre caratteristiche saranno nei
limiti solitamente riscontrati sulla specie legnosa e saranno comunque dichiarati nell'attestato che
accompagna la fornitura; per i metodi di misura valgono le prescrizioni delle norme vigenti (ad
esempio UNI 4712 e 9339);
f)
i prodotti devono essere contenuti in appositi imballi che li proteggano da azioni meccaniche e
dall'umidità nelle fasi di trasporto, deposito e manipolazione prima della posa; nell'imballo un foglio
informativo indicherà, oltre al nome del fornitore e al contenuto, almeno le caratteristiche di cui ai
commi da a) ad e).
Nel caso di utilizzo di piastrelle di sughero agglomerato, per le caratteristiche si farà riferimento alla
norma UNI ISO 3813 e per la loro verifica alla norma UNI ISO 3810.
2) Le piastrelle di ceramica per pavimentazioni dovranno essere del materiale indicato nel progetto, tenendo
conto che le dizioni commerciali e/o tradizionali (cotto, cotto forte, grès, ecc.) devono essere associate alle
definizioni, alla classificazione ed al tipo di riconoscibilità (contrassegni) secondo la norma UNI EN 87 e
basate sulle caratteristiche dimensionali e d'aspetto definite nella norma UNI EN 98 e sull'assorbimento
d'acqua determinato ai sensi della norma UNI EN 99.
a) A seconda della classe di appartenenza (secondo UNI EN 87) le piastrelle di ceramica estruse o
pressate di prima scelta devono rispondere alle seguenti norme:
ASSORBIMENTO D'ACQUA "E" IN %
Formatura
Gruppo
E ≤ 3%
I Gruppo
II
3% < E ≤ 6%
Estruse (A)
UNI EN 121
UNI EN 186/1/2
UNI EN 187/1/2
UNI EN 188
Pressate (B)
UNI EN 176
UNI EN 177
UNI EN 178
UNI EN 159
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a Gruppo
II
6% < E ≤ 10%
b Gruppo
E > 10%
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I prodotti di seconda scelta, cioè quelli che rispondono parzialmente alle norme predette, saranno
accettati in base alla rispondenza ai valori previsti dal progetto ed, in mancanza, in base ad accordi
tra Direzione dei lavori e fornitore.
b) Per i prodotti definiti «pianelle comuni in argilla», «pianelle pressate ed arrotate di argilla» e
«mattonelle greificate» ai sensi del R.D. 16 novembre 1939, n. 2234, devono inoltre essere
rispettate le seguenti prescrizioni: resistenza all'urto 2 Nm (0,20 kgm) minimo per la prima tipologia
indicata e 3 Nm (0,30 kgm) minimo per le altre due; resistenza alla flessione 2,5 N/mm2 (25
kg/cm2) minimo; coefficiente di usura per attrito radente (in cui si utilizza il Tribometro) 15 mm
massimo per 1 km di percorso.
c) Per le piastrelle colate (ivi comprese tutte le produzioni artigianali) le caratteristiche rilevanti da
misurare, ai fini di una qualificazione del materiale sono le stesse indicate per le piastrelle pressate
a secco ed estruse (vedi norma UNI EN 87), per cui:
- per quanto attiene ai metodi di prova si rimanda alla normativa UNI EN vigente e già citata;
- per quanto concerne ulteriori caratteristiche quali: la resistenza alla flessione, la durezza
superficiale secondo la scala di Mohs, la resistenza all'abrasione profonda (per le piastrelle non
smaltate), la dilatazione termica lineare, la resistenza agli sbalzi termici, la resistenza al cavillo
(per le piastrelle smaltate), la resistenza chimica (per le piastrelle smaltate), la resistenza
all'abrasione superficiale (per le piastrelle smaltate),la dilatazione all'umidità (per le piastrelle
non smaltate) e la resistenza al gelo, a seconda delle esigenze, la Direzione dei lavori potrà
richiedere l'esecuzione di prove con riferimento all'elenco di norme riportate di seguito e riferite
a metodi di prova rispettivamente corrispondenti alle singole caratteristiche indicate. Le norme
sono: UNI EN 100, 101, 102, 103, 104, 105, 106, 122, 154, 155 e 202.
- per quanto attiene ai limiti di accettazione, tenendo in dovuto conto il parametro relativo
all'assorbimento d'acqua, i valori di accettazione per le piastrelle ottenute mediante colatura
saranno concordati fra produttore ed acquirente, sulla base dei dati tecnici previsti dal progetto
o dichiarati dai produttori ed accettati dalla Direzione dei lavori, tenendo conto per il
campionamento ed i criteri di accettazione della norma UNI EN 163.
d) I prodotti devono essere contenuti in appositi imballi che li proteggano da azioni meccaniche,
sporcatura, ecc. nelle fasi di trasporto, deposito e manipolazione prima della posa ed essere
accompagnati da fogli informativi riportanti il nome del fornitore e la rispondenza alle prescrizioni
predette.
3) I prodotti di gomma per pavimentazioni sotto forma di piastrelle e rotoli devono rispondere alle prescrizioni
fornite dal progetto e, in mancanza e/o a complemento, devono rispondere alle prescrizioni seguenti, ai
sensi della norma UNI 8273 e 8273 FA-174-87:
a) essere esenti da difetti visibili (bolle, graffi, macchie, aloni, ecc.) sulle superfici destinate a restare in
vista, misurata secondo la norma UNI 8272/1;
b) presentare costanza di colore tra i prodotti della stessa fornitura, misurata secondo la norma UNI
8272/2; in caso di contestazione deve risultare entro il contrasto dell'elemento n. 4 della scala dei
grigi di cui alla norma UNI EN 20105-A02. Per piastrelle o rotoli di forniture diverse ed in caso di
contestazione vale il contrasto dell'elenco n. 3 della scala dei grigi.
c) Sulle dimensioni nominali ed ortogonalità dei bordi, misurate rispettivamente secondo le norme UNI
8272/3 e 8272/4; sono ammesse le tolleranze seguenti:
- piastrelle: lunghezza e larghezza ± 0,3%, spessore ± 0,2 mm;
- rotoli: lunghezza + 1%, larghezza ± 0,3%, spessore: per tipo monostrato lo spessore nominale
minimo dello strato continuo (esclusi bolle e peduncoli) deve essere di 2 mm, e per quelli
multistrato di almeno 1 mm, con scostamenti limite rispetto allo spessore totale ± 0,2 mm.
- piastrelle: scostamento dall'angolo teorico retto 0,12% rispetto alle dimensioni nominali del
lato;
- rotoli: scostamento dal lato teorico 1,5 mm.
d) La durezza, misurata secondo la norma UNI 4916, deve essere tra 75 e 85 punti di durezza Shore
A.
e) La resistenza all'abrasione, misurata secondo la norma UNI 9185 ed espressa e relativa, deve
essere 300 mm3, applicando al campione, non rotante, un carico di 5 ± 0,1 N.
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f)
La stabilità dimensionale a caldo, misurata secondo la norma UNI 8272/7, deve essere 0,3% per le
piastrelle e 0,4% per i rotoli.
g) La classe di reazione al fuoco deve essere la prima secondo il D.M. 26 giugno 1984, Allegato 3.1.
h) La resistenza alla bruciatura da sigaretta, intesa come alterazioni di colore prodotte dalla
combustione, non deve originare contrasto di colore uguale o minore al n. 2 della scala dei grigi di
cui alla norma UNI EN 20105-A02. Non sono inoltre ammessi affioramenti o rigonfiamenti.
i)
Il potere macchiante, inteso come cessione di sostanze che sporcano gli oggetti che vengono a
contatto con il rivestimento, misurato secondo la norma EN 423, per i prodotti colorati non deve
dare origine ad un contrasto di colore maggiore di quello dell'elemento n. 3 della scala dei grigi di
cui alla norma UNI EN 20105-A03. Per i prodotti neri il contrasto di colore non deve essere
maggiore dell'elemento n. 2.
j)
La resistenza elettrica, intesa come rapporto tra tensione e corrente, misurato secondo la norma
UNI 8272/9, per i rivestimenti elettricamente conduttori deve presentare una resistenza elettrica <
0,05 M; per i rivestimenti antistatici, compresa tra 0,05 e 100 M; per i rivestimenti elettricamente
isolanti > 100 M.
k) I prodotti devono essere contenuti in appositi imballi che li proteggano da azioni meccaniche ed
agenti atmosferici nelle fasi di trasporto, deposito e manipolazione prima della posa.
l)
Il foglio di accompagnamento indicherà, oltre al nome del fornitore, almeno le informazioni di cui ai
commi da a) ad l).
In quanto pavimenti resilienti si deve tenere conto della loro classificazione in funzione della
destinazione d'uso, così come definito nella norma UNI EN 685. Altre norme di riferimento per i
pavimenti resilienti sono : UNI EN 424, 425, 426, 427, 428, 429, 430, 431, 432, 433, 665 e 666.
4) I prodotti di vinile, omogenei e non, ed i tipi eventualmente caricati devono rispondere alle prescrizioni di cui
alle seguenti norme:
- UNI 7071, per le piastrelle di vinile omogeneo;
- UNI 7072, per le piastrelle di vinile non omogeneo.
I metodi di accettazione sono quelli indicati al paragrafo 6.7.1, facendo riferimento alla norma UNI 5574
contenente i relativi metodi di prova.
I prodotti devono essere contenuti in appositi imballi che li proteggano da azioni meccaniche ed agenti
atmosferici nelle fasi di trasporto, deposito e manipolazione prima della posa.
Il foglio di accompagnamento indicherà le caratteristiche di cui alle norme sopra citate.
In quanto pavimenti resilienti si deve tenere conto della loro classificazione in funzione della
destinazione d'uso, così come definito nella norma UNI EN 685. Altre norme di riferimento per i
pavimenti resilienti sono : UNI EN 424, 425, 426, 427, 428, 429, 430, 431, 432, 433, 665 e 666.
5) I prodotti di resina (fluidi od in pasta) utilizzati per realizzare rivestimenti di pavimenti da in opera, così come
definiti nella norma UNI 8297 e con riferimento al prospetto seguente, sono applicabili:
- mediante impregnazione semplice (simbolo" i1");
- mediante impregnazione a saturazione (simbolo "i2");
- a film con spessori fino a 200 m (simbolo "f1") o superiori (simbolo "f2");
- come rivestimenti fluidi cosiddetti autolivellanti (simbolo "a”);
- come rivestimenti spatolati (simbolo "s").
Le caratteristiche indicate come significative nel seguente prospetto, estratto dalla norma UNI 8636,
devono rispondere alle prescrizioni del progetto. Esse sono distinte in quanto:
a) caratteristiche di elevata significatività in quanto caratterizzanti il prodotto (simbolo "+");
b) caratteristiche non caratterizzanti il prodotto, ma in grado di fornire utili indicazioni per il suo impiego
(simbolo "• ");
c) caratteristiche non significative o prove non eseguibili (simbolo "-").
I valori di accettazione sono quelli dichiarati dal fabbricante ed accettati dal Direttore dei lavori.
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I metodi di accettazione sono quelli indicati al paragrafo 101, facendo riferimento alle norme UNI 8298 e
8298 FA-212-86, 8298/2, 8298/3, 8298/4, 8298/5, 8298/6, 8298/7, 8298/8, 8298/9, 8298/10, 8298/11,
8298/12, 8298/13, 8298/14, 8298/15 e 8298/16 contenenti i metodi di prova relativi.
GRADO
DI
SIGNIFICATIVITÀ'
RISPETTO AI VARI TIPI
i1
I2
f3
f2
a
s
CARATTERISTICA
Prodotto nelle condizioni di fornitura
condizioni di presentazione e di immagazzinamento
identificazione chimico fisica
condizioni d'applicazione (d'impiego)
Prodotto dopo indurimento/essiccazione
massa volumica
stabilità dimensionale e/o di forma
Flessibilità
Elasticità
resistenza a trazione
resistenza a flessione
resistenza a compressione
coefficiente di dilatazione termica lineare
comportamento all'acqua
resistenza agli agenti chimici
resistenza ai detersivi
reazione al fuoco
conduttività termica
Rivestimento applicato caratteristiche fisico dimensionali
Aspetto
Spessore
consumo unitario
imbarcamento (perdita di planarità)
stabilità dimensionale e/o di forma
resistenza ad azioni di natura prevalentemente meccanica
resistenza all'abrasione
resistenza al punzonamento dinamico (urto)
resistenza al punzonamento statico
resistenza all'incisione
Scivolosità
adesione del rivestimento al supporto
ritorno elastico
comportamento alle vibrazioni
resistenza a trazione
resistenza a flessione
resistenza a compressione
resistenza ad azioni di natura prevalentemente termica
comportamento a variazioni di temperatura
comportamento a basse temperature
comportamento ad alte temperature
resistenza all'azione di acqua e vapore
comportamento all'umidità
comportamento all'acqua (assorbimento e solubilità)
impermeabilità all'acqua in pressione
impermeabilità al vapore d'acqua
resistenza chimica e radiativa
resistenza agli agenti chimici
resistenza ai detersivi
sviluppo di odore (2)
sviluppo di sostanze tossiche e/o nocive (2)
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sviluppo di sostanze volatili (2)
contaminabilità da radiazioni
decontaminabilità da radiazioni
resistenza ad azioni biologiche
putrescibilità
infestabilità e disinfestabilità
resistenza alle muffe
comportamento al fuoco
resistenza al fuoco
resistenza alla sigaretta
comportamento termico e acustico
coefficiente di assorbimento acustico
attenuazione al rumore di calpestio
resistenza termica
comportamento elettrico
antistaticità
antideflagranza
conduttività elettrica
durabilità
agenti atmosferici
invecchiamento termico in aria
invecchiamento termico in acqua
ozono
raggi ultravioletti
stabilità del colore e dell'aspetto
caratteristiche
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compatibilità,
ricopribilità,
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insudiciabilità, macchiabilità
pulibilità, disinfettabilità
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Giunti e problemi relativi, problemi al contorno
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Da valutare sul prodotto
Da valutare durante l'applicazione, durante l'essiccazione e dopo l'esecuzione
I prodotti devono essere contenuti in appositi imballi che li proteggano da azioni meccaniche e da agenti
atmosferici nelle fasi di trasporto, deposito e manipolazione prima della posa.
Il foglio informativo indicherà, oltre al nome del fornitore, le caratteristiche e le avvertenze per l'uso e le
condizioni per la sicurezza durante l'applicazione.
6) I prodotti di calcestruzzo per pavimentazioni, a seconda del tipo, devono rispondere alle prescrizioni del
progetto ed, in mancanza e/o a completamento, alle seguenti.
a)
b)
c)
Mattonelle di conglomerato cementizio con o senza colorazione e con superficie levigata; mattonelle
di conglomerato cementizio con o senza colorazione e con superficie striata o con impronta;
marmette e mattonelle a mosaico di conglomerato cementizio e di detriti di pietra e con superficie
levigata.
I prodotti sopracitati devono rispondere al R.D. 16 novembre 1939, n. 2334 per quanto riguarda le
caratteristiche di resistenza all'urto, di resistenza alla flessione e coefficiente di usura al Tribometro ed
alle prescrizioni del progetto. L'accettazione deve avvenire secondo il paragrafo 101, avendo il R.D.
sopracitato quale riferimento (sono disponibili anche le norme UNI 2623, 2624, 2625, 2626 e 2627
che sono di carattere descrittivo).
I masselli di calcestruzzo per pavimentazioni sono definiti e classificati in base alla loro forma,
dimensioni, colore e resistenza caratteristica; per la terminologia delle parti componenti il massello e
delle geometrie di posa ottenibili, si rinvia alla norma UNI 9065/1. Essi devono rispondere alle
prescrizioni del progetto e, in mancanza e/o a complemento, ai sensi alla norma UNI 9065/3, devono
rispondere a quanto segue:
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I. essere esenti da difetti visibili e di forma, definiti nella norma UNI 9065/2, quali protuberanze, bave,
incavi, che superino le tolleranze dimensionali indicate.
II. Sulle dimensioni nominali è ammessa la tolleranza di ± 3 mm per un singolo elemento e di ± 2 mm
quale media dei provini costituenti il campione prelevato;
III. le facce di usura e di appoggio devono essere parallele tra loro con tolleranza ± 15% per il singolo
massello e ± 10% sulle medie dei provini sottoposti a prova;
IV. la massa volumica (non inferiore a 2.100 kg/m3 per il singolo provino e non inferiore 2.200 kg/m3
per la media dei provini sottoposti a prova) non deve scostarsi da quella nominale (dichiarata dal
fabbricante) più del 15% per il singolo massello e più del 10% per le medie dei provini sottoposti a
prova;
V. il coefficiente di trasmissione meccanica m non deve essere minore del valore nominale dichiarato
dal fabbricante per quella geometria di posa;
VI. il coefficiente di aderenza delle facce laterali Ca non deve essere il valore nominale con tolleranza ±
5% per un singolo elemento e ± 3% per la media dei provini sottoposti a prova;
VII. la resistenza convenzionale alla compressione R deve essere ³ di 50 N/mm2 per il singolo elemento
e ³ di 60 N/mm2 per la media dei provini sottoposti a prova;
VIII. l'assorbimento d'acqua Wa deve essere < del 14% sul singolo elemento e < del 12% sulla media
dei provini sottoposti a prova.
IX. I criteri di accettazione sono quelli riportati nel paragrafo 6.7.1, facendo riferimento alla norma UNI
9065/2 contenente i relativi metodi di prova..
X. I prodotti saranno forniti su appositi pallet opportunamente legati ed eventualmente protetti
dall'azione di sostanze sporcanti.
XI. Il foglio informativo indicherà, oltre al nome del fornitore, almeno le caratteristiche di cui sopra e le
istruzioni per la movimentazione, per la sicurezza e per la posa.
7) I prodotti di pietre naturali o ricostruite per pavimentazioni ai sensi delle norme UNI 9379 e 10330 (per i
lapidei agglomerati), sono definiti e classificati come segue:
- elemento lapideo naturale: elemento costituito integralmente da materiale lapideo (senza aggiunta di
leganti);
- elemento lapideo ricostituito (conglomerato): elemento costituito da frammenti lapidei naturali legati
con cemento o con resine (nei quali il volume del legante sia minore di quello del materiale lapideo)
- elemento lapideo agglomerato ad alta concentrazione di aggregati: elemento in cui il volume
massimo del legante è minore del 21% nel caso di lapidei agglomerati con aggregati di dimensione
massima fino a 8,0 mm, e minore del 16% nel caso di lapidei agglomerati con aggregati di
dimensione massima superiore.
In base alle caratteristiche geometriche i prodotti lapidei si distinguono in:
lastra rifilata: elemento con le dimensioni fissate in funzione del luogo d'impiego, solitamente con
una dimensione maggiore di 60 cm e spessore di regola non minore di 2 cm;
- marmetta: elemento con le dimensioni fissate dal produttore ed indipendenti dal luogo di posa,
solitamente con dimensioni minori di 60 cm e con spessore di regola minore di 2 cm;
- marmetta calibrata: elemento lavorato meccanicamente per mantenere lo spessore entro le
tolleranze dichiarate;
- marmetta rettificata: elemento lavorato meccanicamente per mantenere la lunghezza e/o la
larghezza entro le tolleranze dichiarate.
-
Analogamente i prodotti lapidei agglomerati si distinguono in:
- blocco: impasto la cui conformazione è stata ridotta ad una forma geometrica parallelepipeda,
destinato al successivo taglio o segagione in lastre e marmette;
- lastra: elemento ricavato dal taglio o segagione di un blocco oppure da impasto, la cui
conformazione è stata ridotta ad una forma geometrica parallelepipeda in cui una dimensione (lo
spessore) è notevolmente minore delle altre due (la lunghezza e la larghezza) ed è delimitato da due
facce principali nominalmente parallele;
- marmetta: elemento ricavato da taglio o segagione di un blocco o di una lastra, oppure da impasto,
la cui conformazione è stata ridotta ad una forma geometrica parallelepipeda con lunghezza e
larghezza minori o uguali a 60 cm e spessori di regola < di 3 cm;
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-
marmetta agglomerata in due strati differenti: elemento ricavato da diversi impasti, formato da strati
sovrapposti, compatibili ed aderenti, di differente composizione (per esempio strato inferiore di
calcestruzzo e strato di usura in prodotto lapideo agglomerato);
pezzo lavorato: pezzo ricavato dal taglio e dalla rifinitura di una lastra, prodotto in qualsiasi
spessore, purché minore di quello del blocco e non necessariamente con i lati paralleli l'uno all'altro.
Per gli altri termini specifici dovuti a lavorazioni, finiture, ecc., vedere le norme UNI 9379 e 10330 (per i
lapidei agglomerati).
I prodotti di cui sopra devono rispondere alle prescrizioni del progetto (dimensioni, tolleranze, aspetto,
ecc.) ed a quanto prescritto nell'Articolo 6.6.
In mancanza di tolleranze su disegni di progetto, si intende che le lastre grezze contengono la
dimensione nominale; le lastre finite, marmette, ecc. hanno tolleranza 1 mm sulla larghezza e
lunghezza e 2 mm sullo spessore (le tolleranze predette saranno ridotte per i prodotti da incollare);
le lastre ed i quadrelli di marmo o di altre pietre dovranno inoltre rispondere al R.D. 16 novembre 1939, n.
2334, per quanto attiene il coefficiente di usura per attrito radente (in cui si utilizza il Tribometro), espresso
in mm;
L'accettazione seguirà i criteri riportati al paragrafo 6.7.1. Le forniture avverranno su pallet ed i prodotti
saranno opportunamente legati ed eventualmente protetti dall'azione di sostanze sporcanti.
Il foglio informativo indicherà almeno le caratteristiche di cui sopra e le istruzioni per la movimentazione, per
la sicurezza e per la posa (vedere anche la norma UNI 9726 in merito ai criteri per l'informazione tecnica
inerente).
8) I prodotti tessili per pavimenti (moquette).
a) Si intendono tutti i rivestimenti nelle loro diverse soluzioni costruttive e cioè:
- rivestimenti tessili con strato di utilizzazione (pelo utile) a velluto (nei loro sottocasi: velluto
tagliato, velluto riccio, velluto unilivello, velluto plurilivello, ecc.);
- rivestimenti tessili con strato di utilizzazione (pelo utile) piatto (tessuto, nontessuto, ecc.).
In caso di dubbio e contestazione, si farà riferimento alla terminologia e classificazione della norma
UNI 8013/1 ed a livello integrativo quanto più recentemente introdotto dalla norma UNI 9946.
b) I prodotti devono rispondere alle prescrizioni del progetto ed, in mancanza e/o a complemento,
deve essere verificato quanto segue:
- massa areica totale e dello strato di utilizzazione (intero e parte utile), misurate rispettivamente
secondo le norme UNI 8014/2; 8014/3 e 8014/4;
- massa volumica del pelo utile, misurata secondo la norma UNI 8014/10;
- spessore totale e spessore della parte utile dello strato di utilizzazione, misurati rispettivamente
secondo le norme UNI 8014/5 e 8014/6;
- perdita di spessore dopo applicazione (per breve durata) di carico statico moderato, misurato
secondo la norma UNI 8014/7;
- perdita di spessore dopo applicazione (per lunga durata) di carico statico elevato, misurato
secondo la norma UNI 8014/8;
- perdita di spessore dopo applicazione di carico dinamico, misurato secondo la norma UNI
8014/9.
In relazione all'ambiente di destinazione saranno richieste le seguenti caratteristiche di
comportamento:
- comportamento alla sedia a rotelle, misurato secondo la norma UNI 8014/11;
- tendenza all'accumulo di cariche elettrostatiche generate dal calpestio, misurato secondo la
norma UNI 8014/12;
- numero di fiocchetti per unità di lunghezza e per unità di area, misurato secondo la norma UNI
8014/13;
- forza di strappo dei fiocchetti, misurata secondo la norma UNI 8014/14;
- comportamento alla combustione, misurato secondo la norma UNI 7956;
- resistenza allo sporcamento, misurata secondo la norma UNI 8014/15;
- resistenza elettrica orizzontale (superficiale) e verticale (trasversale), misurate secondo la
norma UNI 8014/16.
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c) I criteri di accettazione sono quelli precisati nel paragrafo 6.7.1; i valori saranno quelli dichiarati dal
fabbricante ed accettati dal Direttore dei lavori.
d) I prodotti saranno forniti avvolti in appositi imballi che li proteggano da azioni meccaniche, da agenti
atmosferici ed altri agenti degradanti nelle fasi di trasporto, deposito e manipolazione prima della
posa. Il foglio informativo indicherà il nome del produttore, le caratteristiche elencate in b) e le
istruzioni per la posa.
9) Le mattonelle di asfalto.
a) Dovranno rispondere alle prescrizioni del R.D. 16 novembre 1939, n. 2234 e specificatamente per
quanto riguarda le caratteristiche di:
- resistenza all'urto: ³ di 4 Nm (0,40 kgm);
- resistenza alla flessione: ³ di 0,03 N/mm2 (0,3 kg/cm2);
- coefficiente di usura per attrito radente (in cui si utilizza il Tribometro): di 15 mm per 1 km di
percorso con una pressione di 0,03 N/mm2 (30 kg/cm2).
b) Dovranno inoltre rispondere alle seguenti norme:
- UNI EN 58, per il campionamento dei leganti bituminosi;
- UNI 3682, per le caratteristiche delle cartefeltro;
- UNI 4157, per il campionamento e le caratteristiche dei bitumi da spalmatura in relazione alla
tipologia (per le relative prove vedere CNR BU 24, 35, 43, 48, 50, 54, 66, 67, 68, 72, 81, 98, 99,
100, 101, 102, 103, 124 e UNI 4163);
- UNI 4382, per la determinazione degli asfalteni presenti nei bitumi.
Sempre con riferimento al R.D. 16 novembre 1939, n. 2234, verranno valutate le caratteristiche di:
- gelività: mancanza di incrinature o distacco di particelle dopo 20 cicli di gelo/disgelo (con
temperature: di -10° e 35°, ciascuna mantenuta per 3 ore);
- improntabilità a caldo: impronta di 0,10 mm dopo pressione unitaria di 2,5 N/mm2 (25 kg/cm2)
a 50° di temperatura.
c) Per i criteri di accettazione si fa riferimento al paragrafo 6.7.1.
I prodotti saranno forniti su appositi pallet ed eventualmente protetti da azioni degradanti dovute ad
agenti meccanici, chimici ed altri, nelle fasi di trasporto, deposito e manipolazione in genere prima della
posa. Il foglio informativo indicherà almeno le caratteristiche di cui sopra, oltre alle istruzioni per la posa.
10) I prodotti di metallo per pavimentazioni dovranno rispondere alle prescrizioni indicate nelle norme UNI 4630
per le lamiere bugnate e UNI 3151 per le lamiere striate. Le lamiere saranno inoltre esenti da difetti visibili
(quali scagliature, bave, crepe, crateri, ecc.) e da difetti di forma (svergolamento, ondulazione, ecc.), che ne
pregiudichino l'impiego e/o la messa in opera e dovranno avere l'eventuale rivestimento superficiale
prescritto nel progetto.
11) I conglomerati bituminosi per pavimentazioni esterne dovranno rispondere alle caratteristiche seguenti:
- contenuto di legante in percentuale appropiata, misurato secondo CNR BU 38;
- porosità (percentuale dei vuoti): 10%, misurata secondo CNR BU 39;
- massa per unità di volume in da N/cm2 (kg/dm3), misurata secondo CNR BU 40;
- deformabilità a carico costante, misurata secondo CNR BU 106;
- resistenza a compressione e suscettibilità all'acqua, misurata secondo CNR BU 39;
- resistenza a trazione indiretta in da N/cm2, misurata secondo CNR BU 39;
- improntabilità 2 mm ± 0,1, misurata secondo CNR BU 39.
Per la campionatura, il riferimento è la norma CNR BU 61.
Per i criteri di accettazione si fa riferimento al paragrafo 6.10.1.
12) I prodotti costituenti i pavimenti sopraelevati, così come definiti nella norma UNI 10465, dovranno
rispondere alle prescrizioni del progetto ed, in mancanza e/o a complemento, dovrà essere verificato quanto
segue, estratto dalla norma UNI 10466:
a) le caratteristiche dimensionali dei pannelli del pavimento sopraelevato, misurate secondo la norma
UNI 10467/2, dovranno essere conformi alle tolleranze della classe A riportate nel prospetto
seguente, mentre per i pannelli che dovranno essere installati con rivestimenti auto-adagianti
potranno conformarsi ai valori di cui alla classe B del medesimo prospetto.
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Lunghezza dei lati
Ortogonalità dei lati
Rettilineità dei lati
Spessore
Svergolamento
Incurvatura verticale dei lati
Sporgenza del bordo perimetrale rispetto alla
superficie
classe A
± 0,3 mm
± 0,4 mm
± 0,3 mm
± 0,3 mm*
0,7 mm
± 0,4 mm
0,3 mm
classe B
± 0,5 mm
± 0,6 mm
± 0,5 mm
± 0,5 mm
0,9 mm
± 0,6 mm
0,3 mm
* più la tolleranza dello spessore del rivestimento superiore
b) per le caratteristiche meccaniche dei singoli elementi qui di seguito distinti (significative al fine della
comparazione, ma non per la valutazione del comportamento globale del modulo), sono ammesse
le tolleranze seguenti:
b1) per il pannello:
- flessione: il valore della freccia, misurato secondo la norma UNI 10467/4, deve essere a
quello dichiarato dal produttore;
- flessione residua: il valore della freccia, misurato secondo la norma UNI 10467/4, deve
essere a quello dichiarato dal produttore;
- impronta residua: l'impronta lasciata sulla superficie dal carico applicato, misurata secondo
la norma UNI 10467/4, deve essere a 0,2 mm;
- carico di rottura: il valore per applicazione di un carico progressivo, misurato secondo la
norma UNI 10467/4, deve essere a quello dichiarato dal produttore;
b2) per la colonna:
- carico verticale assiale: la colonna, in funzione della prevista sollecitazione d'esercizio,
secondo la norma UNI 10467/4, deve resistere per 5 minuti senza subire deformazioni
permanenti o cedimenti strutturali ad un carico concentrato pari a 4 volte il carico previsto
nel prospetto seguente che classifica la portanza;
Classe
Classe 1 - utilizzo con carichi leggeri
Classe 2 - utilizzo con carichi medi
Classe 3 - utilizzo con carichi
pesanti
Classe 4 - utilizzo con carichi
speciali
Carico concentrato
2,0 kN
3,0 kN
4,5 kN
5,5 kN
b3) per il traverso:
- flessione: il valore della freccia, misurato secondo la norma UNI 10467/4, deve essere a
quello dichiarato dal produttore;
c) il pavimento sopraelevato deve garantire, attraverso la misurazione della resistenza elettrica secondo la
norma UNI 10467/5, la dissipazione delle eventuali cariche elettrostatiche in almeno 4 delle 5 posizioni
individuate sul pannello.
d) I criteri di accettazione sono quelli precisati nel paragrafo 6.10.1, tenuto anche conto delle indicazioni
della norma UNI 10467/1; i valori saranno quelli dichiarati dal produttore ed accettati dal Direttore dei
lavori.
e) I prodotti saranno forniti in appositi imballi che li proteggano da azioni meccaniche, da agenti atmosferici
ed altri agenti degradanti nelle fasi di trasporto, deposito e manipolazione prima della posa. Il foglio
informativo indicherà il nome del produttore, le caratteristiche elencate da a) a c), e le istruzioni per la
posa.
6.8 - PRODOTTI PER COPERTURE DISCONTINUE (A FALDA)
1)
Si definiscono prodotti per coperture quelli utilizzati per realizzare lo strato di tenuta all'acqua nei sistemi
di copertura e quelli usati per altri strati complementari. Ai sensi della norma UNI 8178 sono definite
coperture discontinue (a falda) quelle nelle quali l'elemento di tenuta assicura la tenuta all'acqua solo per
valori della pendenza della superficie di copertura maggiore di un minimo, prevalentemente in funzione
del materiale impiegato.
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2)
Per la realizzazione delle coperture discontinue nel loro insieme, si rinvia all'Articolo corrispondente,
mentre per la terminologia generale si fa riferimento alle norme UNI 8089, 8090, 8091, 8178 e, per quanto
di specifico concernente il campionamento ed i limiti di accettazione delle caratteristiche dei vari prodotti,
alla norma UNI 8626, dalla quale sono estratte le indicazione sulla significatività delle caratteristiche
riportate nel prospetto seguente. Esse sono distinte in quanto:
a) caratteristiche di elevata significatività in quanto caratterizzanti il prodotto (simbolo "+");
b) caratteristiche non caratterizzanti il prodotto, ma in grado di fornire utili indicazioni per il suo impiego
o comportamento in opera (simbolo "•");
c) caratteristiche non significative o prove non eseguibili (simbolo "-").
I valori di accettazione sono quelli dichiarati dal fabbricante ed accettati dal Direttore dei lavori.
CARATTERISTICA
Aspetto
Lunghezza
Larghezza
Spessore
Planarità
Ortometria/Rettilineità dei bordi
Profilo
Massa convenzionale
Permeabilità
Impermeabilità
Gelività (cicli alterni)
Gelività (con porosimetro)
Carico di rottura a flessione
A
+
+
+
+
+
•
+
+
+
+
B
+
+
+
+
+
+
+
+
+
C
+
+
+
+
+
+
+
+
+
D
+
+
+
+
+
+
+
+
E
+
+
+
+
+
+
+
+
+
F
+
+
+
+
+
+
+
+
-
G
+
+
+
+
+
+
+
+
+
A = Tegole di laterizio; B = Tegole di cemento; C = Lastre di fibro-cemento; D = Lastre e rotoli di
poliestere; E = Lastre metalliche (protette e non); F = Tegole bituminose; G = Lastre di pietra ed ardesia
I prodotti di seguito descritti vengono considerati al momento della fornitura; il Direttore dei lavori, ai fini
della loro accettazione può procedere a controlli (anche parziali) su campioni della fornitura oppure
richiedere un attestato di conformità della fornitura alle prescrizioni di seguito indicate.
Nel caso di contestazione, le procedure di prelievo dei campioni, i metodi di prova e valutazione dei
risultati sono quelli indicati nelle norme UNI citate di seguito.
3)
Le tegole e i coppi di laterizio per coperture ed i loro pezzi speciali si intendono denominati secondo le
dizioni commerciali usuali (marsigliese, romana, ecc.).
I prodotti di cui sopra devono rispondere alle prescrizioni del progetto ed, in mancanza e/o a
complemento, alle seguenti prescrizioni, derivate dalla norma UNI 8626, controllabili attraverso i metodi di
prova indicati.
a) i difetti visibili, misurati secondo la norma UNI 8635/1, sono ammessi nei seguenti limiti:
- le fessure, non devono essere visibili o rilevabili a percussione;
- le protuberanze e le scagliature, non devono avere diametro medio (media aritmetica delle
dimensioni massima e minima dei diametri) > di 15 mm ed è ammessa soltanto una
protuberanza di diametro medio tra 7 e 15 mm ogni 2 dm2 di superficie proiettata;
- sbavature, tollerate purché permettano un corretto assemblaggio;
b) sulle dimensioni nominali e sulla forma geometrica, misurate rispettivamente secondo le norme
indicate, sono ammesse le seguenti tolleranze:
- lunghezza ± 3%, misurata secondo la norma UNI 8635/2;
- larghezza ± 3% per tegole e ± 8% per coppi, misurata secondo la norma UNI 8635/3;
- planarità (esclusi i coppi) Cp singolo < di 20 e Cp medio < di 10 rad/100m, misurata secondo la
norma UNI 8635/5;
- ortometria (esclusi i coppi) ± 3% in orizzontale della lunghezza del lato considerato, misurata
secondo la norma UNI 8635/6;
c) massa convenzionale ± 15%, misurata secondo la norma UNI 8635/8;
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d) la permeabilità, misurata secondo la norma UNI 8635/9, deve presentare un valore singolo P 0,7
cm3/cm2•d;
e) resistenza a flessione, misurata secondo la norma UNI 8635/13, parzialmente modificata da UNI EN
538: carico di rottura F singola di 1000 N, media di 1500 N;
f)
carico di rottura: valore singolo della forza F maggiore di 1000 N e valore medio maggiore di 1500 N;
g) gelività:
- con cicli alternati, da verificare conseguentemente alla prova di flessione e misurata secondo la
norma UNI 8635/11, F singola > di 1000 N;
- con porosimetro, misurata secondo la norma UNI 8635/12, è accettata con diametro critico > di
1,8m, prevede un ciclo supplementare di gelo - disgelo se il diametro critico è compreso tra 0,5
e 1,8m ed è rifiutata se il diametro critico risulta < di 0,5m;
h) per l'impermeabilità vedere la norma UNI EN 539/1;
i)
i criteri di accettazione sono quelli del paragrafo 1)
I prodotti devono essere forniti su appositi pallet, legati e protetti da azioni meccaniche, chimiche e
sporco che possano degradarli nelle fasi di trasporto, deposito e manipolazione prima della posa.
Gli imballi, solitamente di materiale termoretraibile, devono contenere un foglio informativo riportante
almeno il nome del fornitore e le caratteristiche dei commi da a) a i) ed eventuali istruzioni
complementari per la posa.
4)
Le tegole di calcestruzzo per coperture ed i loro pezzi speciali si intendono denominati secondo le dizioni
commerciali usuali (portoghese, olandese, ecc.), differenziandosi tra tegole "ad incastro" e "senza
incastro".
I prodotti di cui sopra devono rispondere alle prescrizioni del progetto ed, in mancanza e/o a
completamento, alle seguenti prescrizioni, derivate dalla norma UNI 8626 e UNI EN 490, controllabili
attraverso i metodi di prova indicati.
a) i difetti visibili, misurati secondo la norma UNI 8635/1, sono ammessi nei seguenti limiti:
- le fessure non sono ammesse;
- le incavature non devono avere profondità > di 4 mm (escluse le tegole con superficie granulata);
- le protuberanze sono ammesse in forma lieve solo per tegole colorate nell'impasto;
- le scagliature sono ammesse, in forma leggera;
- le sbavature e le deviazioni sono ammesse purché non impediscano il corretto assemblaggio del
prodotto;
b) sulle dimensioni nominali e sulla forma geometrica sono ammesse le seguenti tolleranze:
- lunghezza ± 1,5%, misurata secondo la norma UNI 8635/2, parzialmente modificata dalla norma
UNI EN 491;
- larghezza ± 1%, misurata secondo la norma UNI 8635/3, parzialmente modificata dalla norma UNI
EN 491;
- altre dimensioni dichiarate ± 1,6%;
- ortometria: tolleranza orizzontale ± 1,6% del lato maggiore, misurata secondo la norma UNI 8635/6,
parzialmente modificata dalla norma UNI EN 491;
c) sulla massa convenzionale è ammessa la tolleranza del ± 10%, misurata secondo la norma UNI
8635/8, parzialmente modificata dalla norma UNI EN 491;
d) l'impermeabilità, misurata secondo la norma UNI 8635/10, parzialmente modificata dalla norma UNI
EN 491, non deve permettere la caduta di gocce d'acqua dall'intradosso, dopo 24 ore;
e) dopo i cicli di gelività la resistenza a flessione F deve essere ³ a 1800 N su campioni maturati 28
giorni, misurata secondo la norma UNI 8635/11, parzialmente modificata dalla norma UNI EN 491;
f)
la resistenza a rottura F del singolo elemento, misurata secondo la norma UNI 8635/13, parzialmente
modificata dalla norma UNI EN 491, deve essere ³ a 1600 N dopo 7 giorni di maturazione ed a 1800
N dopo 28 giorni; la media deve essere maggiore od uguale a 1500 N;
g) i criteri di accettazione sono quelli del paragrafo 1)
I prodotti devono essere forniti su appositi pallet legati e protetti da azioni meccaniche, chimiche e
sporco che possano degradarli nelle fasi di trasporto, deposito e manipolazione prima della posa.
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5)
Le lastre di fibro-cemento.
Ai sensi della Legge 27 marzo 1992, n. 257 i prodotti contenenti amianto ed in particolare lastre piane od
ondulate di grande formato, nonché tubi e canalizzazioni per il trasporto e lo stoccaggio di fluidi, non
possono essere utilizzati, nè lavorati (vedere anche il D.L. 15 agosto 1991, n. 277, così come modificato
dalla citata Legge).
Le lastre possono essere dei tipi seguenti:
- lastre piane a base di fibro-cemento e silico-calcare, fibro-cemento, cellulosa, fibro-cemento/silico
calcare rinforzati (vedere Norma UNI 8626, parzialmente modificata da UNI EN 492);
- lastre ondulate a base di fibro-cemento, aventi sezione trasversale formata da ondulazioni
approssimativamente sinusoidali, con sezione traslata lungo un piano o lungo un arco di cerchio
(vedere Norma UNI 8626);
- lastre nervate a base di fibro-cemento, aventi sezione trasversale grecata o caratterizzata da tratti
piani e tratti sagomati (vedere Norma UNI 8626, parzialmente modificata da UNI EN 494).
6)
Le lastre piane devono rispondere alle caratteristiche indicate nel progetto ed, in mancanza e/o ad
integrazione, alle seguenti:
a) larghezza 1200 mm, lunghezza scelta tra 1200, 2500 o 5000 mm con tolleranza ± 0,4% e
massimo 5 mm;
b) spessori 5 mm (scelto tra le sezioni normate) con tolleranza ± 0,5% fino a 5 mm e ± 10% fino a
25 mm;
c) rettilineità dei bordi scostamento massimo 2 mm per metro, ortogonalità 3 mm per metro;
d) caratteristiche meccaniche (resistenza a flessione):
tipo 1: 13 N/mm2 minimo con sollecitazione lungo le fibre e 15 N/mm2 minimo con sollecitazione
perpendicolare alle fibre;
tipo 2: 20 N/mm2 minimo con sollecitazione lungo le fibre e 16 N/mm2 minimo con sollecitazione
perpendicolare alle fibre;
e) massa volumica apparente:
tipo 1: 1,3 g/cm3 minimo;
tipo 2: 1,7 g/cm3 minimo;
f)
tenuta all'acqua con formazione di macchie di umidità sulle facce inferiori dopo 24 ore sotto
battente d'acqua, ma senza formazione di gocce d'acqua;
g) resistenza alla temperatura di 120 °C per 2 ore con decadimento della resistenza a flessione
non maggiore del 10%.
7)
Le lastre ondulate devono rispondere alle caratteristiche indicate nel progetto ed, in mancanza o ad
integrazione, alle seguenti:
a) facce destinate all'esposizione alle intemperie: lisce, bordi diritti, taglio netto e ben squadrato ed
entro i limiti di tolleranza;
b) caratteristiche dimensionali e tolleranze di forma secondo quanto dichiarato dal fabbricante ed
accettato dalla Direzione dei lavori;
c) tenuta all'acqua, come indicato nel precedente paragrafo 1);
d) resistenza a flessione, secondo i valori dichiarati dal fabbricante ed accettati dalla Direzione dei
lavori;
e) resistenza al gelo, dopo 25 cicli in acqua a temperatura di 20 °C seguiti da permanenza in frigo
a -20 °C, non devono presentare fessurazioni, cavillature o degradazione;
f)
la massa volumica non deve essere minore di 1,4 kg/dm3.
Gli accessori devono rispondere alle prescrizioni sopraddette per quanto attiene l'aspetto, le
caratteristiche dimensionali e di forma, la tenuta all'acqua e la resistenza al gelo.
8)
Le lastre nervate devono rispondere alle caratteristiche indicate nel progetto e, in mancanza o ad
integrazione, a quelle indicate nel paragrafo 2).
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Quale base di riferimento per la specificazione e la valutazione dell'idoneità all'impiego dei prodotti in
fibro-cemento senza amianto verranno assunte le regole di qualità di cui alla Guida Tecnica UEAtc
per la valutazione della durabilità di prodotti sottili in cemento fibrorinforzato senza amianto impiegati
all'esterno (ICITE-CNR), ed i relativi metodi di verifica.
9)
Le lastre di materia plastica rinforzata o non rinforzata si intendono definite e classificate secondo le
norme UNI vigenti.
I prodotti di cui sopra devono rispondere alle prescrizioni del progetto e, in mancanza e/o completamento,
alle seguenti prescrizioni:
a) le lastre ondulate traslucide di materia plastica rinforzata con fibre di vetro devono essere conformi
alla norma UNI 6774, e le caratteristiche sono misurabili secondo la norma UNI 6775;
b) le lastre di polistirene devono essere conformi alla norma UNI 7073;
c) le lastre di polimetilmetacrilato devono essere conformi alle norme UNI 7074/1 (se colate) e 7074/2
(se estruse-calandrate);
d) i criteri di accettazione sono quelli del paragrafo 1)
10)
Le lastre di metallo ed i loro pezzi speciali si intendono denominati secondo la usuale terminologia
commerciale e, dal punto di vista descrittivo, classificati così come nella norma UNI 9029. Essi dovranno
rispondere alle prescrizioni del progetto e, in mancanza e/o a complemento, alle seguenti caratteristiche:
a) i prodotti completamente supportati: tolleranze rispetto alle dimensioni e allo spessore, resistenza al
punzonamento, resistenza al piegamento a 360°; resistenza alla corrosione; resistenza a trazione
N/mm2.
Le caratteristiche predette saranno quelle riferite al prodotto in lamina prima della lavorazione. Gli
effetti estetici e i difetti saranno valutati in relazione alla collocazione dell'edificio;
b) i prodotti auto-portanti (compresi i pannelli, le lastre grecate, ecc.), oltre a rispondere alle prescrizioni
predette, dovranno soddisfare la resistenza a flessione secondo i carichi di progetto e la distanza tra
gli appoggi.
I criteri di accettazione sono quelli del paragrafo 6.11.1. In caso di contestazione si fa riferimento alle
norme UNI vigenti (nel caso siano in lamiera di zinco non auto-portante alla norma UNI EN 501).
La fornitura dovrà essere accompagnata da foglio informativo riportante il nome del fornitore e la
rispondenza alle caratteristiche richieste.
11)
Le tegole bituminose dovranno rispondere alle caratteristiche di resistenza a flessione, resistenza all'urto,
resistenza al gelo e disgelo, comportamento agli aggressivi inquinanti entro i limiti prescritti dal progetto o
dichiarati dal fornitore ed accettati dalla Direzione dei lavori, con riferimento a quanto riportato in merito
alle tolleranze ammesse nella norma UNI 8626.
I criteri di accettazione sono quelli indicati nel paragrafo 1). La fornitura dovrà essere accompagnata da
foglio informativo riportante il nome del fornitore e la corrispondenza alle caratteristiche richieste.
12)
I prodotti di pietra e di ardesia dovranno rispondere alle caratteristiche di resistenza a flessione,
resistenza all'urto, resistenza al gelo e disgelo, comportamento agli aggressivi inquinanti entro i limiti
prescritti dal progetto o dichiarati dal fornitore ed accettati dalla Direzione dei lavori, con riferimento a
quanto riportato in merito alle tolleranze ammesse nella norma UNI 8626.
I criteri di accettazione sono quelli indicati nel paragrafo 1). La fornitura dovrà essere accompagnata da
foglio informativo riportante il nome del fornitore e la corrispondenza alle caratteristiche richieste.
6.9 - PRODOTTI PER IMPERMEABILIZZAZIONE E PER COPERTURE
PIANE
1)
I prodotti per impermeabilizzazione e per coperture piane, così come rispettivamente definito nelle norme
UNI 8178 e 8202, e secondo le rispettive classificazioni contenute nelle norme UNI 8629/1 e 8818, si
presentano sotto forma di:
-
membrane in fogli e/o rotoli da applicare a freddo od a caldo, in fogli singoli o pluristrato;
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-
prodotti forniti in contenitori (solitamente liquidi e/o in pasta) da applicare a freddo od a caldo su
eventuali armature (che restano inglobate nello strato finale), fino a formare in opera una membrana
continua.
a) Le membrane si designano descrittivamente in base:
1) al materiale componente (esempio: bitume ossidato fillerizzato, bitume polimero elastomero,
bitume polimero plastomero, etilene-propilene, etilene-vinil-acetato, ecc.);
2) al materiale di armatura inserito nella membrana (esempio: armatura vetro velo, armatura
poliammide tessuto, armatura polipropilene in film, armatura alluminio in foglio sottile, ecc.);
3) al materiale di finitura della faccia superiore (esempio: poliestere in film da non asportare,
graniglie, ecc.);
4) al materiale di finitura della faccia inferiore (esempio: poliestere non-tessuto, sughero, alluminio
in foglio sottile, ecc.).
b) I prodotti forniti in contenitori si designano descrittivamente come segue:
1) mastici di rocce asfaltiche e di asfalto sintetico;
2) asfalti colati;
3) malte asfaltiche;
4) prodotti termoplastici;
5) soluzioni in solvente di bitume;
6) emulsioni acquose di bitume;
7) prodotti a base di polimeri organici.
c) I prodotti vengono considerati al momento della loro fornitura, le modalità di posa sono trattate negli
Articoli relativi alla posa in opera.
Il Direttore dei lavori, ai fini della loro accettazione, può procedere a controlli (anche parziali) su
campioni della fornitura oppure richiedere un attestato di conformità della fornitura alle prescrizioni
di seguito indicate.
2)
Le membrane per coperture di edifici, in relazione allo strato funzionale che vanno a costituire (ad
esempio, in quanto estratto dalla norma UNI 8627: strato di tenuta all'acqua, strato di tenuta all'aria, strato
di schermo e/o barriera al vapore, strato di protezione degli strati sottostanti, ecc.), devono rispondere alle
prescrizioni del progetto ed, in mancanza e/o a complemento, alle seguenti prescrizioni, verificabili
attraverso le specifiche prove di cui nelle norme UNI 8629/2 e parti seguenti.
a) Le membrane destinate a formare strati di schermo e/o barriera al vapore devono soddisfare:
- le tolleranze dimensionali (lunghezza, larghezza, spessore);
- difetti, ortometria e massa areica;
- resistenza a trazione;
- flessibilità a freddo;
- comportamento all'acqua;
- permeabilità al vapore d'acqua;
- invecchiamento termico in acqua;
- le giunzioni devono resistere adeguatamente a trazione ed avere adeguata impermeabilità
all'aria.
Per quanto riguarda le caratteristiche predette esse devono rispondere alle norme UNI 9380/1 e
9380/2 oppure, per i prodotti non normati, rispondere ai valori dichiarati dal fabbricante ed accettati
dalla Direzione dei lavori. (Le membrane rispondenti alle varie parti della norma UNI 8629, per le
caratteristiche sopracitate sono valide anche per questo impiego).
b) Le membrane destinate a formare strati di continuità, di diffusione o di egualizzazione della pressione
del vapore, di irrigidimento o ripartizione dei carichi, di regolarizzazione, di separazione e/o
scorrimento o drenante devono soddisfare alle seguenti prescrizioni, verificabili attraverso le
specifiche prove di cui nelle norme UNI 8629/2 e parti seguenti:
- le tolleranze dimensionali (lunghezza, larghezza e spessore);
- difetti, ortometria e massa areica;
- comportamento all'acqua;
- invecchiamento termico in acqua.
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Per quanto riguarda le suddette caratteristiche esse devono rispondere alle norme UNI 9168/1 e
9168/2 oppure, per i prodotti non normati, rispondere ai valori dichiarati dal fabbricante ed accettati
dalla Direzione dei lavori. Le membrane rispondenti alle norme UNI 9380 e 8629, per le
caratteristiche sopracitate, sono valide anche per questo impiego.
c) Le membrane destinate a formare strati di tenuta all'aria devono soddisfare:
- le tolleranze dimensionali (lunghezza, larghezza, spessore);
- difetti, ortometria e massa areica;
- resistenza a trazione e a lacerazione;
- comportamento all'acqua;
- le giunzioni devono resistere adeguatamente alla trazione ed alla permeabilità all'aria.
Per quanto riguarda le suddette caratteristiche esse devono rispondere alla norma UNI 9168 oppure,
per i prodotti non normati, ai valori dichiarati dal fabbricante ed accettati dalla Direzione dei lavori.
Le membrane rispondenti alle norme UNI 9380 e 8629, per le caratteristiche precisate, sono valide
anche per questo impiego.
d) Le membrane destinate a formare strati di tenuta all'acqua devono soddisfare:
- le tolleranze dimensionali (lunghezza, larghezza e spessore);
- difetti, ortometria e massa areica;
- resistenza alla trazione e alla lacerazione;
- punzonamento statico e dinamico;
- flessibilità a freddo;
- stabilità dimensionale in seguito ad azione termica;
- stabilità di forma a caldo;
- impermeabilità all'acqua e comportamento all'acqua;
- permeabilità al vapore d'acqua;
- resistenza all'azione perforante delle radici;
- invecchiamento termico in aria ed acqua;
- resistenza all'ozono (solo per polimeriche e plastomeriche);
- resistenza ad azioni combinate (solo per polimeriche e plastomeriche);
- le giunzioni devono resistere adeguatamente alla trazione ed avere impermeabilità all'aria.
Per quanto riguarda le suddette caratteristiche esse devono rispondere alla norma UNI 8629 (varie
parti) oppure, per i prodotti non normati, ai valori dichiarati dal fabbricante ed accettati dalla Direzione
dei lavori.
e) Le membrane destinate a formare strati di protezione devono soddisfare:
- le tolleranze dimensionali (lunghezza, larghezza, spessore);
- difetti, ortometria e massa areica;
- resistenza alla trazione e alle lacerazioni;
- punzonamento statico e dinamico;
- flessibilità a freddo;
- stabilità dimensionali a seguito di azione termica;
- stabilità di forma a caldo (esclusi prodotti a base di PVC, EPDM, IIR);
- comportamento all'acqua;
- resistenza all'azione perforante delle radici;
- invecchiamento termico in aria;
- le giunzioni devono resistere adeguatamente alla trazione;
- l'autoprotezione minerale deve resistere all'azione di distacco.
Per quanto riguarda le suddette caratteristiche esse devono rispondere alla norma UNI 8629 (varie
parti) oppure, per i prodotti non normati, rispondere ai valori dichiarati dal fabbricante ed accettati
dalla Direzione dei lavori.
Quale base di riferimento per la specificazione e la valutazione dell'idoneità all'impiego delle
membrane fissate meccanicamente verranno assunte le regole di qualità di cui alla Guida Tecnica
UEAtc per l'Agrément dei rivestimenti di impermeabilizzazione di coperture fissate meccanicamente
(ICITE-CNR), ed i relativi metodi di verifica.
3)
Le membrane a base di elastomeri e di plastomeri, elencate nel seguente comma a) ed utilizzate per
impermeabilizzazione delle opere elencate nel seguente comma b), devono rispondere alle prescrizioni
elencate nel successivo comma c).
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I criteri di accettazione sono quelli indicati nel paragrafo 1 comma c).
a) I tipi di membrane considerati sono:
- membrane in materiale elastomerico senza armatura. Assunto che per materiale elastomerico si
intende un materiale che sia fondamentalmente elastico, anche a temperature superiori o inferiori
a quelle di normale impiego e/o che abbia subìto un processo di reticolazione (per esempio:
gomma vulcanizzata).
- Membrane in materiale elastomerico dotate di armatura.
- Membrane in materiale plastomerico flessibile senza armatura. [Per materiale plastomerico si
intende un materiale che sia relativamente elastico solo entro un intervallo di temperatura
corrispondente generalmente a quello di impiego, ma che non abbia subìto alcun processo di
reticolazione (per esempio cloruro di polivinile plastificato o altri materiali termoplastici flessibili o
gomme non vulcanizzate)].
- Membrane in materiale plastomerico flessibile dotate di armatura.
- Membrane in materiale plastomerico rigido (per esempio: polietilene ad alta o bassa densità,
reticolato o non, polipropilene).
- Membrane polimeriche a reticolazione posticipata (per esempio: polietilene clorosolfanato) dotate
di armatura.
- Membrane polimeriche accoppiate o incollate sulla faccia interna ad altri elementi aventi funzioni
di protezione o altra funzione particolare, comunque non di tenuta; in questi casi, quando la parte
accoppiata all'elemento polimerico impermeabilizzante ha importanza fondamentale per il
comportamento in opera della membrana, le prove devono essere eseguite sulla membrana
come fornita dal produttore.
b) Classi di utilizzo.
Classe A - membrane adatte per condizioni statiche del contenuto (per esempio, bacini, dighe,
sbarramenti, ecc.).
Classe B - membrane adatte per condizioni dinamiche del contenuto (per esempio, canali,
acquedotti, ecc.).
Classe C - membrane adatte per condizioni di sollecitazioni meccaniche particolarmente gravose,
concentrate o non (per esempio: fondazioni, impalcati di ponti, gallerie, ecc.).
Classe D - membrane adatte anche in condizioni di intensa esposizione agli agenti atmosferici e/o
alla luce.
Classe E - membrane adatte per impieghi in presenza di materiali inquinanti e/o aggressivi (per
esempio: discariche, vasche di raccolta e/o decantazione, ecc.).
Classe F - membrane adatte per il contatto con acqua potabile o sostanze di uso alimentare (per
esempio: acquedotti, serbatoi, contenitori per alimenti, ecc.).
Nell'utilizzo delle membrane polimeriche per impermeabilizzazione, possono essere necessarie
anche caratteristiche comuni a più classi. In questi casi devono essere presi in considerazione tutti
quei fattori che, nell'esperienza progettuale e/o applicativa, risultano di importanza preminente o che
per Legge devono essere considerati tali.
c) Le membrane di cui al comma a) sono valide per gli impieghi di cui al comma b) purché rispettino le
caratteristiche previste nelle varie parti della norma UNI 8898.
4)
I prodotti forniti solitamente sotto forma di liquidi o paste destinati principalmente a realizzare strati di
tenuta all'acqua (ma anche altri strati funzionali della copertura piana) e secondo il materiale costituente,
devono rispondere alle prescrizioni seguenti.
I criteri di accettazione sono quelli indicati nel paragrafo 1 comma c).
5)
I bitumi da spalmatura per impermeabilizzazione (in solvente e/o emulsione acquosa) devono rispondere
ai limiti specificati, per diversi tipi, alle prescrizioni della norma UNI 4157.
6)
Le malte asfaltiche per impermeabilizzazione devono rispondere alle norme UNI 5660 e 5660 FA-227.
7)
Gli asfalti colati per impermeabilizzazione devono rispondere alle norme UNI 5654 e 5654 FA-191.
8)
Il mastice di rocce asfaltiche per la preparazione di malte asfaltiche e degli asfalti colati deve rispondere
alle norme UNI 4377 e 4377 FA-233, parzialmente sostituite dalle norme UNI 4398/1, 4398/4 e 4398/5.
9)
Il mastice di asfalto sintetico, per la preparazione delle malte asfaltiche e degli asfalti colati, deve
rispondere alle norme UNI 4378 e 4378 FA-234.
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10)
I prodotti fluidi od in pasta a base di polimeri organici (bituminosi, epossidici, poliuretanici, epossipoliuretanici, epossi-catrame, polimetencatrame, polimeri clorurati, acrilici, vinilici, polimeri isomerizzati)
devono essere valutati in base alle caratteristiche seguenti ed i valori devono soddisfare i limiti riportati.
Quando non sono riportati i limiti che valgono quelli dichiarati dal produttore nella sua documentazione
tecnica ed accettati dalla Direzione dei lavori.
I criteri di accettazione sono quelli indicati nel paragrafo 1 comma c) e rispondenti alle norme UNI 9527,
9528, 9527 FA-1-92 e 9528 FA-1-92.
a) Caratteristiche identificative del prodotto in barattolo (prima dell'applicazione):
- Per i valori di accettazione ed i metodi di controllo si farà riferimento alle norme UNI e/o CNR
esistenti sui bitumi, vernici, sigillanti etc..
Per i valori non prescritti si intendono validi quelli dichiarati dal fornitore ed accettati dalla Direzione
dei lavori.
b) Caratteristiche di comportamento da verificare in opera o su campioni significativi di quanto
realizzato in opera secondo le norme UNI 9529, 9529 FA-1-92, 9530, 9530 FA-1-92, 9531, 9531
FA-1-92, 9532, 9532 FA-1-92, 9533 e 9533 FA-1-92:
- Per i valori di accettazione ed i metodi di controllo si farà riferimento alle norme UNI e/o CNR
esistenti sui bitumi, vernici, sigillanti etc..
6.10 - PRODOTTI DI VETRO (LASTRE, PROFILATI A DUE VETRI
PRESSATI)
1)
I prodotti di vetro sono quelli ottenuti dalla trasformazione e lavorazione del vetro.
Si dividono nelle seguenti categorie: lastre piane, vetri pressati, prodotti di seconda lavorazione.
Per le definizioni rispetto ai metodi di fabbricazione, alle loro caratteristiche, alle seconde lavorazioni,
nonché per le operazioni di finitura dei bordi, si fa riferimento alle norme UNI EN 572/1, 572/2, 572/3,
572/4, 572/5, 572/6 e 572/7.
I prodotti di seguito descritti vengono considerati al momento della loro fornitura.
Le modalità di posa sono trattate nell'articolo corrispondente
Il Direttore dei lavori, ai fini della loro accettazione, può procedere a controlli (anche parziali) su
campioni della fornitura oppure richiedere un attestato di conformità della fornitura alle prescrizioni di
seguito indicate.
2)
I vetri piani grezzi sono quelli colati e laminati grezzi ed anche i cristalli grezzi traslucidi, incolori
(cosiddetti bianchi), eventualmente armati.
Le loro dimensioni saranno quelle indicate nel progetto.
I valori di resistenza e di isolamento termico, acustico, ecc. saranno quelli derivanti dalle dimensioni
prescritte (vedere rispettivamente le norme UNI 7143, 7144 e 7170); il fornitore comunicherà i valori, se
richiesti.
3)
I vetri piani lucidi tirati sono incolori e si ottengono per tiratura meccanica della massa fusa, che presenta
sulle due facce, naturalmente lucide, ondulazioni più o meno accentuate, non avendo subito lavorazioni di
superficie.
Le loro dimensioni saranno quelle indicate nel progetto.
I valori di resistenza e di isolamento termico, acustico, ecc. saranno quelli derivanti dalle dimensioni
prescritte (vedere rispettivamente le norme UNI 7143, 7144 e 7170); il fornitore comunicherà i valori, se
richiesti.
4)
I vetri piani trasparenti float sono chiari o colorati e si ottengono per colata mediante galleggiamento su un
bagno di metallo fuso.
Le loro dimensioni saranno quelle indicate nel progetto.
I valori di resistenza e di isolamento termico, acustico, ecc. saranno quelli derivanti dalle dimensioni
prescritte (vedere rispettivamente le norme UNI 7143, 7144 e 7170); il fornitore comunicherà i valori, se
richiesti.
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5)
I vetri piani temprati sono quelli trattati termicamente o chimicamente, in modo da indurre negli strati
superficiali tensioni permanenti.
Le loro dimensioni saranno quelle indicate nel progetto.
Per le altre caratteristiche vale la norma UNI 7142 che considera anche le modalità di controllo da
adottare in caso di contestazione.
I valori di resistenza e di isolamento termico, acustico, ecc. saranno quelli derivanti dalle dimensioni
prescritte (vedere rispettivamente le norme UNI 7143, 7144 e 7170); il fornitore comunicherà i valori, se
richiesti.
6)
I vetri piani uniti al perimetro (o vetrocamera) sono quelli costituiti da due lastre di vetro tra loro unite
lungo il perimetro, solitamente con interposizione di un distanziatore, a mezzo di adesivi od altro, in modo
da formare una o più intercapedini contenenti aria o gas disidratati (vedere norme UNI 10593/1, 10593/2
e 10593/3).
Le loro dimensioni, il numero e il tipo delle lastre saranno quelli indicati nel progetto.
Per le altre caratteristiche vale la norma UNI 7171 che definisce anche i metodi di controllo da adottare
in caso di contestazione.
I valori di resistenza e di isolamento termico, acustico, ecc. saranno quelli derivanti dalle dimensioni
prescritte (vedere rispettivamente le norme UNI 7143, 7144 e 7170); il fornitore comunicherà i valori, se
richiesti.
7)
I vetri piani stratificati sono quelli, formati da due o più lastre di vetro e uno o più strati interposti di materia
plastica, che incollano tra loro le lastre di vetro per l'intera superficie.
Il loro spessore varia in base al numero ed allo spessore delle lastre costituenti.
In funzione della loro resistenza alle sollecitazioni meccaniche, ai sensi della norma UNI 7172 si
dividono come segue:
- stratificati per sicurezza semplice;
- stratificati antivandalismo;
- stratificati anticrimine;
- stratificati antiproiettile.
Le dimensioni, il numero e il tipo delle lastre saranno quelli indicati nel progetto.
Per le altre caratteristiche si fa riferimento alle norme seguenti:
a) i vetri piani stratificati per sicurezza semplice devono rispondere alla norma UNI 7172;
b) i vetri piani stratificati antivandalismo ed anticrimine devono rispondere, rispettivamente alla norma
UNI 7172 e alla norma UNI 9186;
c) i vetri piani stratificati antiproiettile devono rispondere alla norma UNI 9187.
I valori di resistenza e di isolamento termico, acustico, ecc. saranno quelli derivanti dalle dimensioni
prescritte (vedere rispettivamente le norme UNI 7143, 7144 e 7170); il fornitore comunicherà i
valori, se richiesti.
8)
I vetri piani profilati ad U sono vetri grezzi colati prodotti sotto forma di barre con sezione ad U, con la
superficie liscia o lavorata, e traslucida alla visione.
Possono essere del tipo ricotto (normale) o temprato, armati o non armati.
Le dimensioni saranno quelle indicate nel progetto. Per le altre caratteristiche valgono le prescrizioni
della norma UNI EN 572/7, che indica anche i metodi di controllo in caso di contestazione.
9)
I vetri pressati per vetrocemento armato possono essere a forma cava od a forma di camera d'aria.
Le dimensioni saranno quelle indicate nel progetto. Per le altre caratteristiche vale quanto indicato nella
norma UNI 7440, che indica anche i metodi di controllo in caso di contestazione.
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6.11 - PRODOTTI DIVERSI (SIGILLANTI, ADESIVI, GEOTESSILI)
Tutti i prodotti descritti di seguito vengono considerati al momento della fornitura. Il Direttore dei lavori, ai fini
della loro accettazione, può procedere a controlli (anche parziali) su campioni della fornitura oppure richiedere
un attestato di conformità della stessa alle prescrizioni di seguito indicate.
Per il campionamento dei prodotti ed i metodi di prova si fa riferimento ai metodi UNI esistenti (ad esempio
vedere le norme UNI EN 27389, 27390, 27390 FA1-91, 28339, 28339 FA1-91, 28340 e 28394.
1)
Per sigillanti si intendono i prodotti utilizzati per riempire in forma continua e durevole, i giunti tra elementi
edilizi (in particolare nei serramenti, nelle pareti esterne, nelle partizioni interne, ecc.) con funzione di
tenuta all'aria, all'acqua, ecc.
Oltre a quanto specificato nel progetto, o negli Articoli relativi alla destinazione d'uso, si intendono
rispondenti alle seguenti caratteristiche:
- compatibilità chimica con il supporto al quale sono destinati;
- diagramma forza/deformazione (allungamento) compatibile con le deformazioni elastiche del
supporto al quale sono destinati;
- durabilità ai cicli termoigrometrici prevedibili nelle condizioni di impiego, cioè con decadimento delle
caratteristiche meccaniche ed elastiche che non pregiudichino la loro funzionalità;
- durabilità alle azioni chimico-fisiche di agenti aggressivi presenti nell'atmosfera o nell'ambiente di
destinazione.
Il soddisfacimento delle prescrizioni predette si intende comprovato quando il prodotto risponde alle
indicazioni del progetto od alle norme UNI 9610 e 9611 e/o è in possesso di attestati di conformità; in
loro mancanza si fa riferimento ai valori dichiarati dal produttore ed accettati dalla Direzione dei lavori.
2)
Per adesivi si intendono i prodotti utilizzati per ancorare un prodotto ad uno attiguo, in forma permanente,
resistendo alle sollecitazioni meccaniche, chimiche, ecc. dovute all'ambiente ed alla destinazione d'uso.
Sono inclusi nel presente Articolo gli adesivi usati in opere di rivestimenti di pavimenti e pareti o per altri
usi e per diversi supporti (murario, terroso, legnoso, ecc.).
Sono esclusi gli adesivi usati durante la produzione di prodotti o componenti.
Oltre a quanto specificato nel progetto o negli Articoli relativi alla destinazione d'uso, si intendono i
prodotti forniti rispondenti alle seguenti caratteristiche:
- compatibilità chimica con il supporto al quale sono destinati;
- durabilità ai cicli termoigrometrici prevedibili nelle condizioni di impiego, cioè con un decadimento
delle caratteristiche meccaniche che non pregiudichi la loro funzionalità;
- durabilità alle azioni chimico-fisiche dovute ad agenti aggressivi presenti nell'atmosfera o
nell'ambiente di destinazione;
- caratteristiche meccaniche adeguate alle sollecitazioni previste durante l'uso.
Il soddisfacimento delle prescrizioni predette si intende comprovato quando il prodotto risponde ad una
norma UNI e/o è in possesso di attestati di conformità; in loro mancanza si fa riferimento ai valori
dichiarati dal produttore ed accettati dalla Direzione dei lavori.
3)
Per geotessili si intendono i prodotti utilizzati per costituire strati di separazione, contenimento, filtraggio e
di drenaggio in opere di terra (rilevati, scarpate, strade, giardini, ecc.) ed in coperture.
Si distinguono in:
- tessuti: stoffe realizzate intrecciando due serie di fili (realizzando ordito e trama);
- nontessuti: feltri costituiti da fibre o filamenti distribuiti in maniera casuale, legati tra loro con
trattamento meccanico (agugliatura), chimico (impregnazione), oppure termico (fusione). Si hanno
nontessuti ottenuti da fiocco o da filamento continuo.
Quando non è specificato nel progetto, o negli Articoli relativi alla destinazione d'uso, si intendono forniti
rispondenti alle seguenti caratteristiche secondo i modelli di controllo riportati nelle norme:
UNI 8279/1, 8279/1 FA1-91, 8279/3, 8779/4, 8279/5, 8279/6, 8279/7, 8279/11, 8279/12, 8279/13,
8279/14, 8279/15, 8279/16, 8279/17, 8639, parzialmente sostituita dalla UNI EN 29073/3, UNI EN 964/1
e UNI 8986.
Dovrà inoltre essere sempre specificata la natura del polimero costituente (poliestere, polipropilene,
poliammide, ecc.).
Per i nontessuti dovrà essere precisato almeno:
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-
se sono costituiti da filamento continuo o da fiocco;
se il trattamento legante è meccanico, chimico o termico;
il peso unitario.
Il soddisfacimento delle prescrizioni predette si intende comprovato quando il prodotto risponde ad una
norma UNI e/o è in possesso di attestato di conformità; in loro mancanza valgono i valori dichiarati dal
produttore ed accettati dalla Direzione dei lavori.
6.12 – MATERIALI METALLICI
1)
Materiali ferrosi
I materiali ferrosi da impiegare nei lavori dovranno essere esenti da scorie, soffiature brecciature, paghe
e da qualsiasi altro difetto apparente o latente di fusione, laminazione, trafilatura, fucinatura e simili.
Essi dovranno rispondere a tutte le condizioni previste dai decreti vigenti all'atto della esecuzione delle
opere e presentare inoltre, a seconda della loro qualità i seguenti requisiti:
a) Ferro - Il ferro comune dovrà essere: di prima qualità, eminentemente duttile e tenace, e di
marcatissima struttura fibrosa. Esso dovrà essere malleabile, liscio alla superficie esterna, privo di
screpolature, senza saldature aperte e senza altre soluzioni di continuità.
b) Acciaio dolce laminato - L'acciaio dolce laminato (comunemente chiamato ferro omogeneo) potrà
essere fornito in profilati e barre e dovrà essere: eminentemente dolce e malleabile, perfettamente
lavorabile a freddo ed a caldo, senza presentare screpolature od alterazioni; dovrà inoltre essere
saldabile. Alla rottura l'acciaio extra dolce dovrà presentare struttura finemente granulare ed aspetto
sericeo.
c) Acciaio semiduro e duro. - L'acciaio semiduro e duro, sarà fornito in barre e dovrà essere privo di
difetti, screpolature, bruciature, o di altre soluzioni di continuità.
d) Acciaio fuso in getti - L'acciaio in getti per cuscinetti, cerniere, rulli e per qualsiasi altro genere di
lavoro, dovrà essere di prima qualità, esente da soffiature e da qualsiasi altro difetto.
e) Ghisa - La ghisa dovrà essere: di prima qualità, di seconda fusione, dolce, tenace, leggermente
malleabile, facilmente lavorabile con la lima e con lo scalpello; dovrà avere frattura grigia, finemente
granosa, e perfettamente. omogenea, essere esente da screpolature, vene, bolle, sbavature,
asperità ed altri difetti capaci di menomarne la resistenza. Dovrà essere inoltre perfettamente
modellata. E’ assolutamente escluso l'impiego di ghise fosforose.
2)
Metalli vari
Il ferro zincato, lo zinco, lo stagno, il rame e tutti gli altri metalli o leghe metalliche da impiegare nelle
costruzioni dovranno essere delle migliori qualità, ben fusi o laminati a seconda della specie di lavori cui
sono destinati e scevri da ogni impurità o difetto che ne vizi la forma, o ne alteri la resistenza o la
durata.
6.13 - INFISSI
1)
Gli infissi sono gli elementi aventi la funzione principale di regolare il passaggio di persone, animali,
oggetti, e sostanze liquide o gassose, nonché dell'energia tra spazi interni ed esterni dell'organismo
edilizio o tra ambienti diversi dello spazio interno.
Si dividono in elementi fissi (cioè luci fisse non apribili) e in serramenti (cioè con parti apribili); gli infissi,
inoltre, si dividono, in relazione alla loro funzione, in porte, finestre e schermi.
Per la terminologia specifica dei singoli elementi e delle loro parti funzionali, si fa riferimento alle norme
UNI 8369/1, 8369/3, 8369/4, 8369/5 e 8370 per quanto concerne la classificazione dei movimenti di
apertura delle ante.
I prodotti di seguito descritti vengono considerati al momento della loro fornitura.
Le modalità di posa sono sviluppate nell'articolo corrispondente.
Il Direttore dei lavori, ai fini della loro accettazione, può procedere a controlli (anche parziali) su
campioni della fornitura, oppure richiedere un attestato di conformità della fornitura alle prescrizioni di
seguito indicate.
2)
Le luci fisse devono essere realizzate nella forma, nelle dimensioni e con i materiali indicati nel disegno di
progetto. In mancanza di prescrizioni (od in presenza di prescrizioni limite) devono comunque nel loro
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insieme (telai, lastre di vetro, eventuali accessori, ecc.) conformarsi alle indicazioni di cui alla norma UNI
7959 ed in particolare resistere alle sollecitazioni meccaniche dovute all'azione del vento od agli urti e
garantire la tenuta all'aria, all'acqua e la resistenza al vento.
Quanto richiesto dovrà garantire anche le prestazioni di isolamento termico, isolamento acustico,
comportamento al fuoco e resistenza a sollecitazioni gravose dovute ad attività sportive, atti vandalici,
ecc.
Le prestazioni predette dovranno essere garantite con limitato decadimento nel tempo.
Il Direttore dei lavori potrà procedere all'accettazione delle luci fisse mediante i criteri seguenti:
a) il controllo dei materiali costituenti il telaio, il vetro, gli elementi di tenuta (guarnizioni, sigillanti) più
eventuali accessori, e delle caratteristiche costruttive e di lavorazione del prodotto nel suo insieme
e/o dei suoi componenti; in particolare trattamenti protettivi del legno, rivestimenti dei metalli
costituenti il telaio, esatta esecuzione dei giunti, ecc.;
b) l'accettazione di dichiarazioni di conformità della fornitura alle classi di prestazione quali tenuta
all'acqua, all'aria, resistenza agli urti, ecc. (vedere il paragrafo 6.13.3 b); di tali prove potrà anche
chiedere la ripetizione in caso di dubbio o contestazione.
Le modalità di esecuzione delle prove saranno quelle definite nelle relative norme UNI per i serramenti
(vedere il paragrafo 6.13.3).
3)
I serramenti interni ed esterni (finestre, porte finestre e similari) dovranno essere realizzati seguendo le
prescrizioni indicate nei disegni costruttivi o comunque nella parte grafica del progetto. In mancanza di
prescrizioni essi devono essere realizzati nel loro insieme, in modo da resistere alle sollecitazioni
meccaniche e agli agenti atmosferici e contribuire, per la parte di loro spettanza, al mantenimento negli
ambienti delle condizioni termiche, acustiche, luminose, di ventilazione, ecc. definite in progetto; lo
svolgimento delle funzioni predette deve essere mantenuto nel tempo.
a) Il Direttore dei lavori potrà procedere all'accettazione dei serramenti mediante il controllo dei
materiali che costituiscono l'anta, il telaio, e dei loro trattamenti preservanti e dei rivestimenti;
mediante il controllo dei vetri, delle guarnizioni di tenuta e/o sigillanti e degli accessori; mediante il
controllo delle loro caratteristiche costruttive, in particolare, dimensioni delle sezioni resistenti,
conformazione dei giunti, delle connessioni realizzate meccanicamente (viti, bulloni, ecc.) e per
aderenza (colle, adesivi, ecc.) e comunque delle parti costruttive che direttamente influiscono sulla
resistenza meccanica, tenuta all'acqua, all'aria, al vento e sulle altre prestazioni richieste.
b) Il Direttore dei lavori potrà altresì procedere all'accettazione della attestazione di conformità della
fornitura alle prescrizioni indicate nel progetto per le varie caratteristiche o, in mancanza, a quelle di
seguito riportate. Per le classi non specificate valgono i valori dichiarati dal fornitore ed accettati
dalla Direzione dei lavori.
In particolare per le chiusure esterne, così come definite nelle norme UNI 8369/3 e 9283, e con
riferimento ai metodi di cui nelle norme UNI 7521, 7525):
1) Finestre/portefinestre
-
isolamento acustico (secondo la norma UNI 8204), in funzione delle classi di prestazione, della
zona di rumore, secondo il seguente prospetto:
Tipo
locale
di
Zona di Rumore
1
2
3
4
Classe di prestazione
-
1
R1/R2
R2
R1/R3
R3
2
R1
R1/R2
R2
R3
3
R1
R1
R1/R2
R3
tenuta all'acqua e all'aria e resistenza al vento (misurata secondo le norme UNI EN 42, 77, 86 e
UNI 7979), in funzione di quanto riportato nella tabella -A-;
resistenza meccanica (secondo le norme UNI 9158, 9158 FA1-94 ed UNI EN 107);
trasmittanza termica (secondo la norma UNI 10345).
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Quale base di riferimento per la specificazione e la valutazione dell'idoneità all'impiego delle finestre
energeticamente migliorate verranno assunte le regole di qualità di cui alla Guida Tecnica UEAtc per
l'Agrément delle finestre con profilati metallici a prestazioni termiche migliorate (ICITE-CNR), ed i relativi
metodi di verifica.
2) Porte esterne
- tolleranze dimensionali ± 0,5; spessore ± 0,1 (misurate secondo la norma UNI EN 25);
- planarità ± 0,5 (misurata secondo la norma UNI EN 24);
- tenuta all'acqua, aria, resistenza al vento (misurata secondo le norme UNI EN 42, 77, 86 e UNI
7979);
- resistenza delle ante fra due climi differenti (misurata secondo la norma UNI EN 79) e con
classe secondo la destinazione dei locali.
- resistenza antintrusione (secondo la norma UNI 9569) e con classe secondo la destinazione dei
locali.
- resistenza al fuoco (secondo norme UNI 9723 e 9723: 1990/A1).
L'attestazione di conformità dovrà essere comprovata da idonea certificazione e/o documentazione.
Analogamente per le partizioni interne, così come definite nelle norme UNI 7962 e 8894, e per le porte,
classificate secondo la norma UNI 7961:
3) Porte interne
- tolleranze dimensionali ± 0,5; spessore ± 0,1 (misurate secondo la norma UNI EN 25);
- planarità ± 0,5 (misurata secondo la norma UNI EN 24);
- deformazione dell'anta ± 0,5 (misurata secondo la norma UNI EN 108 e 129);
- resistenza all'urto corpo molle e duro (misurate rispettivamente secondo le norme UNI 8200 e
UNI EN 85), corpo d'urto 30 kg, altezza di caduta 80 cm;
- resistenza al fuoco (misurata secondo le norme UNI 9723 e 9723: 1990/A1) e con classe
secondo la destinazione dei locali;
- resistenza al calore per irraggiamento (misurata secondo la norma UNI 8328) e con classe
secondo la destinazione dei locali;
- resistenza delle ante alle variazioni di umidità (misurata secondo la norma UNI EN 43) e con
classe secondo la destinazione dei locali.
Tabella -ATipo
di Campagna aperta
esposizione
A
C
F
A,B,C
B
D
D,E,F
Zone
E
climatiche
Classi di
Altezza
Zon
Classi
di tenuta
dello
all’acqua
a di
permeabilità
edificio
e
vent
all’aria
resistenz
o
m
a
al
vento
1
10
20
40
A1
A1
A1
A1
A2
A2
A2
A2
A2
E1 V1
E2 V1a
E2 V1a
Campagna con rompivento,
piccole città periferie
A
C
F
A,B,C
B
D
D,E,F
E
Classi
Classi
di di
tenuta
permeabilità
all’acqu
all’aria
a
e
resisten
za
al
vento
A1 A1
A2
E1 V1
A1 A2
A2
E2 V1a
A1 A2
A2
E2 V1a
60
A1
A2
A3
E2 V2
A1
A2
A3
A1
e A2
A2
A3
A3
A3
E2 V2
E3 V2a
A1
A2
A2
A3
A1
A1
A2
A2
A2
A3
E2 V1a
E2 V2
A1
A1
A1
A2
A2
A3
A3
A3
E2 V2
E3 V2a
A1
A1
80
100
più
10
20
2
40
60
Centro grandi città
A
B
C
D
E
F
A,B,C
D,E,F
Classi di
Classi
di tenuta
all’acqua
permeabilità
e
all’aria
resistenz
a
al
vento
A1
A1
A1
A1
A1
A2
A2
A2
A2
E1
E1
E2
E2 V2
A1
A2
A2
E2
A3
A3
E2 V2
E3 V2a
A1
A2
A2
A3
A3
A3
E2
E3
A1
A2
A2
A3
E1 V1
E2 V1a
A1
A1
A1
A2
A2
A2
E1
E2
A2
A2
A3
A3
E2 V2
E2 V2
A1
A1
A2
A2
A3
A3
E2
E2
225
V1
V1
V1
a
V1
a
V2
V2
a
V1
V1
a
V2
V2
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80
A2
A3
A3
E3 V2a
A2
A3
A3
E3 V2a
A2
A3
A3
E3
e A2
A3
A3
E4 V3
A2
A3
A3
E3 V2a
A2
A3
A3
E3
A1
A2
A2
E2 V1a
A1
A1
A2
E2 V1a
A1
A2
A2
E2
20
A1
A2
A3
E2 V2
A1
A2
A3
E2 V2
A1
A2
A2
E2
40
60
A2
A2
A3
A3
A3
A3
E3 V2a
E3 V2a
A2
A2
A3
A3
A3
A3
E3 V2a
E3 V2a
A1
A1
A2
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A3
A3
E2
E3
80
A2
A3
A3
E4 V3
A2
A3
A3
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A2
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E3
e A2
A3
A3
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A2
A3
A3
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A3
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A1
A2
A3
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A1
A2
A2
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A1
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A2
E2
20
40
A2
A2
A3
A3
A3
A3
E3 V2a
E4 V3
A2
A2
A3
A3
A3
A3
E3 V2a
E3 V2a
A1
A2
A2
A3
A3
A3
E2
E3
60
A2
A3
A3
E4 V3
A2
A3
A3
E4 V3
A2
A3
A3
E4
A2
e A2
A3
A3
A3
A3
E4 V3
E4 V3
A2
A2
A3
A3
A3
A3
E4 V3
E4 V3
A2
A2
A3
A3
A3
A3
E4
E4
100
più
10
3
100
più
10
4
80
100
più
4)
V2
a
V2
a
V1
a
V1
a
V2
V2
a
V2
a
V3
V1
a
V2
V2
a
V2
a
V3
V3
Gli schermi (tapparelle, persiane, antoni) con funzione prevalentemente oscurante (così come definiti
nella norma UNI 8369/4) dovranno essere realizzati nella forma, nelle dimensioni e con il materiale
indicati nei disegni di progetto; in mancanza di prescrizioni o con prescrizioni insufficienti, lo schermo
deve comunque resistere nel suo insieme alle sollecitazioni meccaniche (vento, sbattimenti, ecc.) ed agli
agenti atmosferici mantenendo nel tempo il suo funzionamento.
a) Il Direttore dei lavori dovrà procedere all'accettazione degli schermi mediante il controllo dei
materiali che costituiscono lo schermo e dei loro rivestimenti, mediante il controllo dei materiali
costituenti gli accessori e/o organi di manovra e mediante la verifica delle caratteristiche costruttive
dello schermo, principalmente dimensioni delle sezioni resistenti, conformazioni delle connessioni
realizzate meccanicamente (viti, bulloni, ecc.) o per aderenza (colle, adesivi, ecc.) e comunque
delle parti che direttamente influiscono sulla resistenza meccanica e durabilità agli agenti
atmosferici.
b) Il Direttore dei lavori potrà altresì procedere all'accettazione mediante attestazione di conformità
della fornitura alle caratteristiche di resistenza meccanica e comportamento agli agenti atmosferici
(corrosioni, cicli con lampade solari; camere climatiche, ecc.).
L'attestazione dovrà essere comprovata da idonea certificazione e/o documentazione.
5)
I prodotti per giunti tra pareti perimetrali ed infissi esterni, così come definiti nella norma UNI 8369/5,
dovranno essere realizzati nella forma, nelle dimensioni e con il materiale indicati nei disegni di progetto;
in mancanza di prescrizioni o con prescrizioni insufficienti, dovranno comunque resistere nel loro insieme
alle sollecitazioni meccaniche (vento, sbattimenti, ecc.) ed agli agenti atmosferici mantenendo nel tempo il
loro funzionamento.
a) Il Direttore dei lavori dovrà procedere all'accettazione degli prodotti di giunzione mediante il
controllo dei materiali che li costituiscono e mediante la verifica delle caratteristiche costruttive degli
stessi nelle varie ipotesi e condizioni di utilizzo e giustapposizione, principalmente dimensioni delle
sezioni resistenti, conformazioni delle connessioni realizzate meccanicamente (viti, bulloni, ecc.) o
per aderenza (colle, adesivi, ecc.) e comunque delle parti che direttamente influiscono sulla
resistenza meccanica e durabilità agli agenti atmosferici e su quelle che garantiscono le condizioni
di continuità tra gli elementi congiunti.
b) Il Direttore dei lavori potrà altresì procedere all'accettazione mediante attestazione di conformità
della fornitura alle caratteristiche di resistenza meccanica e comportamento agli agenti atmosferici
(corrosioni, cicli con lampade solari; camere climatiche, ecc.).
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L'attestazione dovrà essere comprovata da idonea certificazione e/o documentazione, particolarmente
per quanto concerne la corretta posa.
6.14 - PRODOTTI PER RIVESTIMENTI INTERNI ED ESTERNI
1)
Si definiscono prodotti per rivestimenti quelli utilizzati per realizzare i sistemi di rivestimento verticali (di
pareti, facciate) ed orizzontali (estradossi solai, controsoffitti) dell'edificio.
I prodotti si distinguono:
a) secondo il loro stato fisico
- rigidi (rivestimenti in pietra , ceramica, vetro, alluminio, gesso, ecc.);
- flessibili (carte da parati, tessuti da parati, ecc.);
- fluidi o pastosi (intonaci, vernicianti, rivestimenti plastici, ecc.);
b) secondo la loro collocazione
- per esterno;
- per interno;
c) secondo la loro collocazione nel sistema di rivestimento
- di fondo;
- intermedi;
- di finitura.
Tutti i prodotti di seguito descritti vengono considerati al momento della fornitura. Il Direttore dei lavori,
ai fini della loro accettazione, può procedere a controlli (anche parziali) su campioni della fornitura,
oppure richiedere un attestato di conformità della stessa alle prescrizioni di seguito indicate e
generalmente indicate nella norma UNI 8012.
2)
Prodotti rigidi.
a) Per le piastrelle di ceramica vale quanto riportato nel paragrafo corrispondente, tenendo conto solo
delle prescrizioni valide per le piastrelle da parete.
b) Per le lastre di pietra vale quanto riportato nel progetto circa le caratteristiche più significative e le
lavorazioni da apportare. In mancanza o ad integrazione del progetto valgono i criteri di
accettazione generali indicati nell'Articolo relativo ai prodotti di pietra integrati dalle prescrizioni
fornite, e nell'Articolo relativo ai prodotti per pavimentazioni di pietra (in particolare, per le tolleranze
dimensionali e le modalità di imballaggio). Sono comunque da prevedere gli opportuni incavi, fori,
ecc. per il fissaggio alla parete e gli eventuali trattamenti di protezione.
c) Per gli elementi di metallo o materia plastica valgono le prescrizioni del progetto. Le loro prestazioni
meccaniche (resistenza all'urto, abrasione, incisione), di reazione e resistenza al fuoco, di
resistenza agli agenti chimici (detergenti, inquinanti, aggressivi, ecc.) ed alle azioni
termoigrometriche saranno quelle prescritte nelle norme UNI, in relazione all'ambiente
(interno/esterno) nel quale saranno collocati ed alla loro quota dal pavimento (o suolo), oppure, in
loro mancanza valgono quelle dichiarate dal fabbricante ed accettate dalla Direzione dei lavori.
Essi, inoltre, saranno predisposti per il fissaggio in opera con opportuni fori, incavi, ecc.
Per gli elementi verniciati, smaltati, ecc., le caratteristiche di resistenza alla usura, ai viraggi di colore,
ecc. saranno riferite ai materiali di rivestimento.
La forma e la costituzione dell'elemento saranno tali da ridurre al minimo i fenomeni di vibrazione e di
produzione di rumore, tenuto anche conto dei criteri di fissaggio.
d) Per le lastre di gesso rinforzato (cartongesso), si rinvia all'articolo sui prodotti per pareti esterne e
partizioni interne.
e) Per le lastre di fibro-cemento si rimanda alle prescrizioni fornite nell'articolo relativo ai prodotti per
coperture discontinue.
f)
Per le lastre di calcestruzzo valgono le prescrizioni generali fornite nell'articolo relativo ai prodotti di
calcestruzzo con, in aggiunta, le caratteristiche di resistenza agli agenti atmosferici (gelo/disgelo) ed
agli elementi aggressivi trasportati dall'acqua piovana e dall'aria.
In via orientativa valgono le prescrizioni della norma UNI 8981 (varie parti).
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Per gli elementi piccoli e medi fino a 1,2 m come dimensione massima, si devono realizzare opportuni
punti di fissaggio ed aggancio. Per gli elementi grandi (pannelli prefabbricati) valgono, per quanto
applicabili e/o in via orientativa, le prescrizioni dell'articolo sulle strutture prefabbricate di calcestruzzo.
3)
Prodotti flessibili.
a) Le carte da parati, così come definite nella norma UNI EN 235, devono rispettare le tolleranze
dimensionali dell'1,5 % su larghezza e lunghezza; garantire resistenza meccanica ed alla
lacerazione (anche nelle condizioni umide di applicazione); avere deformazioni dimensionali ad
umido limitate; resistere alle variazioni di calore e, quando richiesto, avere resistenza ai lavaggi e
reazione o resistenza al fuoco adeguate.
Le confezioni devono riportare i segni di riferimento per le sovrapposizioni, gli allineamenti (o sfalsatura)
dei disegni, l'inversione dei singoli teli, ecc.
b) I tessili per pareti devono rispondere alle prescrizioni elencate nel precedente paragrafo a) con
adeguato livello di resistenza e possedere le necessarie caratteristiche di elasticità per la posa a
tensione.
Per entrambe le categorie (carta e tessili) la rispondenza alle norme UNI EN 233, 234, 259 e 266 è
considerata rispondenza alle prescrizioni del presente Articolo.
4)
Prodotti fluidi od in pasta.
a) Gli intonaci sono rivestimenti realizzati con malta per intonaci costituita da un legante (calcecemento-gesso), da un inerte (sabbia, polvere o granuli di marmo, ecc.) e, eventualmente, da
pigmenti o terre coloranti, additivi e rinforzanti.
Gli intonaci devono possedere le caratteristiche indicate nel progetto e le seguenti:
- capacità di riempimento delle cavità ed eguagliamento delle superfici;
- reazione al fuoco e/o resistenza all'incendio adeguate;
- impermeabilità all'acqua e/o funzione di barriera all'acqua;
- effetto estetico superficiale in relazione ai mezzi di posa usati;
- adesione al supporto e caratteristiche meccaniche.
Per i prodotti forniti premiscelati la rispondenza a norme UNI è sinonimo di conformità alle prescrizioni
predette; per gli altri prodotti valgono i valori dichiarati dal fornitore ed accettati dalla Direzione dei lavori.
b) I prodotti vernicianti sono applicati allo stato fluido, costituiti da un legante (naturale o sintetico), da
una carica e da un pigmento o terra colorante che, passando allo stato solido, formano una pellicola
o uno strato non pellicolare sulla superficie.
Si distinguono in:
- tinte, se non formano pellicola e si depositano sulla superficie;
- impregnanti, se non formano pellicola e penetrano nella porosità del supporto;
- pitture, se formano pellicola ed hanno un colore proprio;
- vernici, se formano pellicola e non hanno un marcato colore proprio;
- rivestimenti plastici, se formano pellicola di spessore elevato o molto elevato (da 1 a 5 mm
circa), hanno colore proprio e disegno superficiale più o meno accentuato.
I prodotti vernicianti devono possedere valori adeguati delle seguenti caratteristiche in funzione
delle prestazioni loro richieste:
- dare colore in maniera stabile alla superficie trattata;
- avere funzione impermeabilizzante;
- essere traspiranti al vapore d'acqua;
- impedire il passaggio dei raggi UV;
- ridurre il passaggio della CO2;
- avere adeguata reazione e/o resistenza al fuoco (quando richiesto);
- avere funzione passivante del ferro (quando richiesto);
- avere resistenza alle azioni chimiche degli agenti aggressivi (climatici, inquinanti);
- resistere (quando richiesto) all'usura.
I limiti di accettazione saranno quelli prescritti nel progetto o, in mancanza, quelli dichiarati dal
fabbricante ed accettati dalla Direzione dei lavori.
I dati si intendono presentati secondo le norme UNI 8757 e 8759 ed i metodi di prova sono quelli definiti
nelle norme UNI.
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6.15 - PRODOTTI FLUIDI OD IN PASTA (INTONACI, VERNICIANTI,
RIVESTIMENTI PLASTICI, ECC.).
1)
Intonaci:
Gli intonaci sono rivestimenti realizzati con malta per intonaci costituita da un legante (calce cementogesso) da un inerte (sabbia, polvere o granuli di marmo, ecc.) ed eventualmente da pigmenti o terre
coloranti, additivi e rinforzanti.
Gli intonaci devono possedere le caratteristiche indicate nel progetto, nelle schede tecniche del
presente capitolato e le caratteristiche seguenti:
a) capacità di riempimento delle cavità ed eguagliamento delle superfici;
b) reazione al fuoco e/o resistenza all'incendio adeguata;
c) impermeabilità all'acqua e/o funzione di barriera all'acqua;
d) effetto estetico superficiale in relazione ai mezzi di posa usati;
e) adesione al supporto e caratteristiche meccaniche.
Per i prodotti forniti premiscelati la rispondenza a norme UNI è sinonimo di conformità alle prescrizioni
predette; per gli altri prodotti valgono i valori dichiarati dal fornitore ed accettati dalla direzione dei lavori.
2)
Prodotti vernicianti:
I prodotti vernicianti sono prodotti applicati allo stato fluido, costituiti da un legante (naturale o sintetico),
da una carica e da un pigmento o terra colorante che, passando allo stato solido, formano una pellicola
o uno strato non pellicolare sulla superficie.
Si distinguono in:
a) - tinte, se non formano pellicola e si depositano sulla superficie;
b) - impregnanti, se non formano pellicola e penetrano nelle porosità del supporto;
c) - pitture, se formano pellicola ed hanno un colore proprio;
d) - vernici, se formano pellicola e non hanno un marcato colore proprio;
e) - rivestimenti plastici, se formano pellicola di spessore elevato o molto elevato (da 1 a 5 mm circa), hanno
colore proprio e disegno superficiale più o meno accentuato.
I prodotti vernicianti devono possedere valori adeguati delle seguenti caratteristiche in funzione delle
prestazioni loro richieste:
a) - dare colore in maniera stabile alla superficie trattata;
b) - avere funzione impermeabilizzante;
c) - essere traspiranti al vapore d'acqua;
d) - impedire il passaggio dei raggi U.V.;
e) - ridurre il passaggio della CO2;
f)
- avere adeguata reazione e/o resistenza al fuoco (quando richiesto);
g) - avere funzione passivante del ferro (quando richiesto);
h) - resistenza alle azioni chimiche degli agenti aggressivi (climatici, inquinanti);
i)
- resistere (quando richiesto) all'usura.
I limiti di accettazione saranno quelli prescritti nel progetto od in mancanza quelli dichiarati dal
fabbricante ed accettati dalla direzione dei lavori.
I dati si intendono presentati secondo le norme UNI 8757 e UNI 8759 ed i metodi di prova sono quelli
definiti nelle norme UNI.
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6.16 - PRODOTTI PER ISOLAMENTO TERMICO
1)
Si definiscono materiali isolanti termici quelli atti a diminuire in forma sensibile il flusso termico attraverso
le superfici sulle quali sono applicati (vedi classificazione in tab. 1). Per la realizzazione dell'isolamento
termico si rinvia agli Articoli relativi alle parti dell'edificio o agli impianti.
I materiali di seguito descritti vengono considerati al momento della fornitura; il Direttore dei lavori, ai fini
della loro accettazione, può procedere a controlli (anche parziali) su campioni della fornitura oppure
chiedere un attestato di conformità della fornitura alle prescrizioni di seguito indicate. Nel caso di
contestazione per le caratteristiche la procedura di prelievo dei campioni, delle prove e della valutazione
dei risultati sarà quella indicata nelle norme UNI EN 822, 823, 824, 825 (e successive in preparazione)
e, in loro mancanza, quella della letteratura tecnica.
I materiali isolanti sono di seguito classificati.
A) Materiali fabbricati in stabilimento (blocchi, pannelli, lastre, feltri ecc.).
Materiali cellulari
- composizione chimica organica: plastici alveolari;
- composizione chimica inorganica: vetro cellulare, calcestruzzo alveolare autoclavato;
- composizione chimica mista: plastici cellulari con perle di vetro espanso.
Materiali fibrosi
- composizione chimica organica: fibre di legno;
- composizione chimica inorganica: fibre minerali.
Materiali compatti
- composizione chimica organica: plastici compatti;
- composizione chimica inorganica: calcestruzzo;
- composizione chimica mista: agglomerati di legno.
Combinazione di materiali di diversa struttura
- composizione chimica inorganica: composti «fibre minerali-perlite», calcestruzzi leggeri;
- composizione chimica mista: composti perlite-fibre di cellulosa, calcestruzzi di perle di
polistirene espanso.
Materiali multistrato
- composizione chimica organica: plastici alveolari con paramenti organici;
- composizione chimica inorganica: argille espanse con paramenti di calcestruzzo, lastre di
gesso associate a strato di fibre minerali;
- composizione chimica mista: plastici alveolari rivestiti di calcestruzzo.
I prodotti stratificati devono essere classificati nel gruppo A5. Tuttavia, se il contributo alla proprietà di
isolamento termico apportato da un rivestimento è minimo e se il rivestimento stesso è necessario per
la manipolazione del prodotto, questo è da classificare nei gruppi da A1 ad A4.
Ai sensi della Legge 27 marzo 1992, n. 257 i prodotti contenenti amianto ed in particolare lastre piane
od ondulate di grande formato, nonché tubi e canalizzazioni per il trasporto e lo stoccaggio di fluidi, non
possono essere utilizzati, nè lavorati (vedere anche il D.L. 15 agosto 1991, n. 277, così come
modificato dalla citata Legge).
B) Materiali iniettati, stampati o applicati in opera mediante spruzzatura.
Materiali cellulari applicati sotto forma di liquido o di pasta
- composizione chimica organica: schiume poliuretaniche, schiume di ureaformaldeide;
- composizione chimica inorganica: calcestruzzo cellulare.
Materiali fibrosi applicati sotto forma di liquido o di pasta
- composizione chimica inorganica: fibre minerali proiettate in opera.
Materiali pieni applicati sotto forma di liquido o di pasta
- composizione chimica organica: plastici compatti;
- composizione chimica inorganica: calcestruzzo;
- composizione chimica mista: asfalto.
Combinazione di materiali di diversa struttura
- composizione chimica inorganica: calcestruzzo di aggregati leggeri;
- composizione chimica mista: calcestruzzo con inclusione di perle di polistirene espanso.
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2)
Materiali alla rinfusa
- composizione chimica organica: perle di polistirene espanso;
- composizione chimica inorganica: lana minerale in fiocchi, perlite;
- composizione chimica mista: perlite bitumata.
Per tutti i materiali isolanti forniti sotto forma di lastre, blocchi o forme geometriche predeterminate, si
devono dichiarare le seguenti caratteristiche fondamentali:
a) dimensioni: lunghezza, larghezza, spessore: valgono le tolleranze stabilite nelle norme UNI, oppure
specificate negli altri documenti progettuali; in assenza delle prime due, valgono quelle dichiarate
dal produttore nella sua documentazione tecnica ed accettate dalla Direzione dei lavori;
b) massa areica: deve essere entro i limiti prescritti nelle norme UNI o negli altri documenti progettuali;
in assenza delle prime due, valgono quelli dichiarati dal produttore nella sua documentazione
tecnica ed accettati dalla Direzione dei lavori;
c) resistenza termica specifica: deve essere entro i limiti previsti da documenti progettuali (calcolo in
base alla Legge 16 gennaio 1991, n. 10) ed espressi secondo i criteri indicati nelle norme UNI
7357, 7357 FA-1, 7357 FA-2, 7357 FA-3.
3)
Saranno inoltre da dichiarare, in relazione alle prescrizioni di progetto, le seguenti caratteristiche:
- reazione o comportamento al fuoco;
- limiti di emissione di sostanze nocive per la salute;
- compatibilità chimico-fisica con altri materiali.
Per i materiali isolanti che assumono la forma definitiva in opera devono essere dichiarate le stesse
caratteristiche riferite ad un campione significativo di quanto realizzato in opera. Il Direttore dei lavori può
attivare controlli della costanza delle caratteristiche del prodotto in opera, ricorrendo, ove necessario, a
carotaggi, sezionamenti, ecc. significativi dello strato eseguito.
In particolare, per i sistemi di isolamento esterno delle facciate con intonaco sottile su isolante,
cosiddetti "a cappotto", quale base di riferimento per la specificazione e la valutazione dell'idoneità
all'impiego di tale sistema verranno assunte le regole di qualità di cui alle Direttive Comuni UEAtc per
l'Agrément dei sistemi di componenti prefabbricati di isolamento termico esterno delle facciate e dei
sistemi di isolamento esterno delle facciate con intonaco sottile su isolante in polistirolo espanso (ICITECNR), ed i relativi metodi di verifica.
4)
Entrambe le categorie di materiali isolanti devono rispondere, alle caratteristiche di idoneità all'impiego, in
relazione alla loro destinazione d'uso: pareti, parete controterra, copertura a falda, copertura piana,
controsoffittatura su porticati, pavimenti, ecc.
Se non vengono prescritti i valori per alcune caratteristiche, la Direzione dei lavori accetta quelli proposti
dal fornitore; i metodi di controllo sono quelli definiti nelle norme UNI. Per le caratteristiche possedute
intrinsecamente dal materiale non sono necessari controlli.
6.17 - PRODOTTI PER PARETI ESTERNE E PARTIZIONI INTERNE
1)
I prodotti per pareti esterne e partizioni interne sono utilizzati per realizzare i principali strati funzionali di
queste parti di edificio.
Per la realizzazione delle pareti esterne e partizioni interne si rinvia all'articolo corrispondente.
2)
I prodotti di seguito descritti vengono considerati al momento della fornitura; il Direttore dei lavori, ai fini
della loro accettazione, può procedere a controlli (anche parziali) su campioni della fornitura oppure
richiedere un attestato di conformità della fornitura alle prescrizioni di seguito indicate. Nel caso di
contestazione, la procedura di prelievo dei campioni e le modalità di prova e valutazione dei risultati
sono quelle indicate nelle norme UNI 7959, 8087, 7892, 8201, 8326, 8327, 8369/2, 8369/5, 8979, 9269
e, in mancanza di queste, quelle descritte nella letteratura tecnica.
I prodotti a base di laterizio, calcestruzzo e similari non aventi funzione strutturale (vedere articolo
murature), ma unicamente di chiusura nelle pareti esterne e partizioni, devono rispondere alle prescrizioni
del progetto ed, a loro completamento, alle seguenti:
a) gli elementi di laterizio (forati e non) prodotti mediante trafilatura o pressatura con materiale normale
od alleggerito devono rispondere alla norma UNI 8942/2;
b) gli elementi di calcestruzzo dovranno rispettare le stesse caratteristiche indicate nella norma UNI
8942/2 (ad esclusione delle caratteristiche di inclusione calcarea), i limiti di accettazione saranno
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quelli indicati nel progetto e, in loro mancanza, quelli dichiarati dal produttore ed approvati dalla
Direzione dei lavori;
c) gli elementi di calcio silicato, pietra ricostruita e pietra naturale saranno accettati in base alle loro
caratteristiche dimensionali e relative tolleranze; caratteristiche di forma e massa volumica (foratura,
smussi, ecc.); caratteristiche meccaniche a compressione, taglio e flessione; caratteristiche di
comportamento all'acqua ed al gelo (imbibizione, assorbimento d'acqua, ecc.).
3)
4)
5)
I limiti di accettazione saranno quelli prescritti nel progetto e, in loro mancanza, saranno quelli dichiarati
dal fornitore ed approvati dalla Direzione dei lavori.
I prodotti ed i componenti per facciate continue dovranno rispondere alle prescrizioni del progetto e, in
loro mancanza, alle seguenti prescrizioni:
- gli elementi dell'ossatura devono avere caratteristiche meccaniche coerenti con quelle del progetto,
in modo da poter trasmettere le sollecitazioni meccaniche (peso proprio delle facciate, vento, urti,
ecc.) alla struttura portante, resistere alle corrosioni ed azioni chimiche dell'ambiente esterno ed
interno;
- gli elementi di tamponamento (vetri, pannelli, ecc.) devono essere compatibili chimicamente e
fisicamente, con l'ossatura; resistere alle sollecitazioni meccaniche (urti, ecc.), resistere alle
sollecitazioni termoigrometriche dell'ambiente esterno ed a quelle chimiche degli agenti inquinanti;
- le parti apribili ed i loro accessori devono rispondere alle prescrizioni sulle finestre o sulle porte;
- i rivestimenti superficiali (trattamenti dei metalli, pitturazioni, fogli decorativi, ecc.) devono essere
coerenti con le prescrizioni sopra indicate;
- le soluzioni costruttive dei giunti devono completare ed integrare le prestazioni dei pannelli ed
essere sigillate con prodotti adeguati.
La rispondenza alle norme UNI per gli elementi metallici e i loro trattamenti superficiali, per i vetri, i
pannelli di legno, di metallo o di plastica e per gli altri componenti, viene considerata automaticamente
soddisfacimento delle prescrizioni sopraddette cui si riferisce.
I prodotti ed i componenti per partizioni interne prefabbricate che vengono assemblate in opera (con
piccoli lavori di adattamento o meno) devono rispondere alle prescrizioni del progetto e, in loro
mancanza, alle prescrizioni indicate al paragrafo precedente.
I prodotti a base di gesso rinforzato (cartongesso) devono rispondere alle prescrizioni del progetto ed, in
loro mancanza, alle prescrizioni seguenti: avere spessore con tolleranze ± 0,5 mm, lunghezza e
larghezza con tolleranza ± 2 mm, resistenza all'impronta, all'urto, alle sollecitazioni localizzate (punti di
fissaggio) ed, a seconda della destinazione d'uso, con basso assorbimento d'acqua, con bassa
permeabilità al vapore (prodotto abbinato a barriera al vapore), con resistenza all'incendio dichiarata, con
isolamento acustico dichiarato.
I limiti di accettazione saranno quelli indicati nel progetto ed, in loro mancanza, quelli dichiarati dal
produttore ed approvati dalla Direzione dei lavori.
6.18 - PRODOTTI PER ASSORBIMENTO ACUSTICO
1)
Si definiscono materiali assorbenti acustici (o materiali fonoassorbenti) quelli atti a dissipare in forma
sensibile l'energia sonora incidente sulla loro superficie e, di conseguenza, a ridurre l'energia sonora
riflessa.
Questa proprietà è valutata con il coefficiente di assorbimento acustico «a», definito dall'espressione:
Wa
a = ---------------Wi
dove: W i è l'energia sonora incidente;
W a è l'energia sonora assorbita.
2)
Sono da considerare assorbenti acustici tutti i materiali porosi a struttura fibrosa o alveolare aperta. A
parità di struttura (fibrosa o alveolare) la proprietà fonoassorbente dipende dallo spessore.
I materiali fonoassorbenti si classificano secondo lo schema di seguito riportato.
a) Materiali fibrosi:
1) Minerali (fibra di vetro, fibra di roccia) (vedere norma UNI 5958);
2) Vegetali (fibra di legno o cellulosa, truciolari).
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b) Materiali cellulari:
1) Minerali:
- calcestruzzi leggeri (a base di pozzolane, perlite, vermiculite, argilla espansa);
- laterizi alveolari;
- prodotti a base di tufo.
2) Sintetici:
- poliuretano a celle aperte (elastico - rigido);
- polipropilene a celle aperte.
3)
Per tutti i materiali fonoassorbenti forniti sotto forma di lastre, blocchi o forme geometriche
predeterminate, si devono dichiarare le seguenti caratteristiche fondamentali:
- lunghezza - larghezza - spessore, valgono le tolleranze stabilite nelle norme UNI, oppure
specificate negli altri documenti progettuali; in assenza delle prime due, valgono quelle dichiarate
dal produttore nella sua documentazione tecnica ed accettate dalla Direzione dei lavori;
- massa areica: deve essere entro i limiti prescritti nelle norme UNI o negli altri documenti progettuali;
in assenza delle prime due, valgono quelli dichiarati dal produttore nella sua documentazione
tecnica ed accettati dalla Direzione dei lavori;
- coefficiente di assorbimento acustico, misurato in laboratorio secondo le modalità prescritte dalla
norma UNI EN 20354, rispondente ai valori prescritti nel progetto o, in loro assenza, a quelli
dichiarati dal produttore ed accettati dalla Direzione dei lavori.
Saranno inoltre da dichiarare, in relazione alle prescrizioni di progetto, le seguenti caratteristiche:
- resistività al flusso d'aria (misurata secondo la norma ISO 9053);
- reazione e/o comportamento al fuoco;
- limiti di emissione di sostanze nocive per la salute;
- compatibilità chimico-fisica con altri materiali.
I prodotti vengono considerati al momento della fornitura; la Direzione dei lavori, ai fini della loro
accettazione, può procedere a controlli (anche parziali) su campioni della fornitura oppure chiedere un
attestato di conformità della stessa alle prescrizioni sopra riportate.
In caso di contestazione i metodi di campionamento e di prova delle caratteristiche di cui sopra sono
quelli stabiliti dalle norme UNI e, in mancanza di queste ultime, quelli descritti nella letteratura tecnica.
4)
Per i materiali fonoassorbenti che assumono la forma definitiva in opera devono essere dichiarate le
stesse caratteristiche riferite ad un campione significativo di quanto realizzato in opera. La Direzione dei
lavori deve inoltre attivare controlli della costanza delle caratteristiche del prodotto in opera, ricorrendo,
ove necessario, a carotaggi, sezionamenti, ecc. significativi dello strato eseguito.
5)
Entrambe le categorie di materiali fonoassorbenti devono rispondere alle caratteristiche di idoneità
all'impiego, in relazione alla loro destinazione d'uso (pareti, coperture, controsoffittature, pavimenti, ecc.).
Se non vengono prescritti i valori per alcune caratteristiche, valgono quelli dichiarati dal fornitore ed
accettati dalla Direzione dei lavori.
In caso di contestazione, i metodi di campionamento e di prova delle caratteristiche di cui sopra sono
quelli stabiliti dalle norme UNI e, in mancanza di queste ultime, quelli descritti nella letteratura tecnica.
Per le caratteristiche possedute intrinsecamente dal materiale non sono necessari controlli.
6.19 - PRODOTTI PER ISOLAMENTO ACUSTICO
1)
dove:
Si definiscono materiali isolanti acustici (o materiali fonoisolanti) quelli atti a diminuire in forma sensibile la
trasmissione di energia sonora che li attraversa.
Questa proprietà è valutata con il potere fonoisolante «R» definito dalla seguente formula:
Wi
R = log ------------Wt
W i è l'energia sonora incidente;
W t è l'energia sonora trasmessa.
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Tutti i materiali comunemente impiegati nella realizzazione di divisori in edilizia possiedono proprietà
fonoisolanti. Per materiali omogenei questa proprietà dipende essenzialmente dalla loro massa areica.
Quando sono realizzati sistemi edilizi compositi (pareti, coperture, ecc.) formati da strati di materiali
diversi, il potere fonoisolante di queste opere dipende, oltre che dalla loro massa areica, dal numero e
dalla qualità degli strati, dalle modalità di accoppiamento e dall'eventuale presenza di un'intercapedine
d'aria.
2)
Per tutti i materiali fonoisolanti forniti sotto forma di lastre, blocchi o forme geometriche predeterminate, si
devono dichiarare le seguenti caratteristiche fondamentali:
- dimensioni: lunghezza, larghezza, spessore, valgono le tolleranze stabilite nelle norme UNI, oppure
specificate negli altri documenti progettuali; in assenza delle prime due, valgono quelle dichiarate
dal produttore nella sua documentazione tecnica ed accettate dalla Direzione dei lavori;
- massa areica: deve essere entro i limiti prescritti nelle norme UNI o negli altri documenti progettuali;
in assenza delle prime due, valgono quelli dichiarati dal produttore nella sua documentazione
tecnica ed accettati dalla Direzione dei lavori;
- potere fonoisolante, misurato in laboratorio secondo le modalità prescritte dalla norma UNI 8270/3,
rispondente ai valori prescritti nel progetto o, in loro assenza, a quelli dichiarati dal produttore ed
accettati dalla Direzione dei lavori.
Saranno inoltre da dichiarare, in relazione alle prescrizioni di progetto e tenuto conto di quanto previsto
in proposito nella Legge 26 ottobre 1995, n. 254:
- modulo di elasticità;
- fattore di perdita;
- reazione o comportamento al fuoco;
- limiti di emissione di sostanze nocive per la salute;
- compatibilità chimico-fisica con altri materiali.
I prodotti vengono considerati al momento della fornitura; la Direzione dei lavori, ai fini della loro
accettazione, può procedere a controlli (anche parziali) su campioni della fornitura oppure chiedere un
attestato di conformità della stessa alle prescrizioni sopra riportate.
In caso di contestazione i metodi di campionamento e di prova delle caratteristiche di cui sopra sono
quelli stabiliti dalle norme UNI e, in mancanza di queste ultime, quelli descritti nella letteratura tecnica.
3)
Per i materiali fonoisolanti che assumono la forma definitiva in opera devono essere dichiarate le stesse
caratteristiche riferite ad un campione significativo di quanto realizzato in opera. La Direzione dei lavori
deve attivare i controlli della costanza delle caratteristiche del prodotto in opera, ricorrendo, ove
necessario, a carotaggi, sezionamenti, ecc. significativi dello strato eseguito.
4)
Entrambe le categorie di materiali fonoisolanti devono rispondere ad una o più delle caratteristiche di
idoneità all'impiego, come indicato nel paragrafo 6.18.5, in relazione alla loro destinazione d'uso.
6.20 - MATERIALI AREE VERDI
Tutto il materiale edile, impiantistico e di arredo (es. pietre, mattoni, legname da costruzione, irrigatori,
apparecchi di illuminazione, ecc.), il materiale agrario (es. terra di coltivo, concimi, torba, ecc.) e il materiale
vegetale (es. alberi, arbusti, tappezzanti, sementi, ecc.) occorrente per la sistemazione ambientale, dovrà
essere delle migliori qualità, senza difetti e in ogni caso con qualità e pregi uguali o superiori a quanto prescritto
dal presente Capitolato, dal progetto e dalla normativa vigente.
S'intende che la provenienza sarà liberamente Scelta dall'Impresa purché, a giudizio insindacabile della
Direzione Lavori, i materiali siano riconosciuti accettabili.
L'Impresa è obbligata a notificare, in tempo utile alla Direzione Lavori la provenienza dei materiali per il regolare
prelevamento dei relativi campioni.
L'Impresa dovrà sostituire a sua cura e spese, con altre rispondenti ai requisiti concordati, le eventuali partite
non ritenute conformi dalla Direzione Lavori.
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L'approvazione dei materiali consegnati sul posto non sarà tuttavia considerata come accettazione definitiva: la
Direzione Lavori si riserva infatti la facoltà di rifiutare, in qualsiasi momento, quei materiali e quelle provviste che
si siano, per qualsiasi causa, alterati dopo l'introduzione sul cantiere, nonché il diritto di farli analizzare a cura e
spese dell'Impresa, per accertare la loro corrispondenza con i requisiti specificati nel presente Capitolato e dalle
norme vigenti.
In ogni caso l'Impresa, pur avendo ottenuto l'approvazione dei materiali dalla Direzione Lavori, resta totalmente
responsabile della buona riuscita delle opere.
L'Impresa fornirà tutto il materiale (edile, impiantistico, agrario e vegetale) indicato negli elenchi e riportato nei
disegni allegati, nelle quantità necessarie alla realizzazione della sistemazione.
In particolare, il materiale vegetale, intendendo per esso tutto il materiale vivo (alberi, arbusti, tappezzanti,
sementi, ecc.) occorrente per l'esecuzione del lavoro, dovrà provenire da ditte appositamente autorizzate ai
sensi delle leggi 18.6.1931 n. 987 e 22.5.1973 n. 269 e successive modificazioni e integrazioni.
L'Impresa dovrà dichiararne la provenienza alla Direzione Lavori.
La Direzione Lavori si riserva comunque la facoltà di effettuare, contestualmente all'Impresa appaltatrice, visite
ai vivai di provenienza allo scopo di scegliere le piante; si riserva quindi la facoltà di scartare quelle non
rispondenti alle caratteristiche indicate nel presente Capitolato, nell'Elenco Prezzi in quanto non conformi ai
requisiti fisiologici e fitosanitari che garantiscano la buona riuscita dell'impianto o che non ritenga comunque
adatte alla sistemazione da realizzare.
Le piante dovranno essere esenti da attacchi di insetti, malattie crittogamiche, virus, altri patogeni, deformazioni
e alterazioni di qualsiasi natura che possano compromettere il regolare sviluppo vegetativo e il portamento
tipico della specie.
L'Impresa sotto la sua piena responsabilità potrà utilizzare piante non provenienti da vivaio e/o di particolare
valore estetico unicamente se indicate in progetto e/o accettate dalla Direzione Lavori.
Le piante dovranno aver subito le necessarie lavorazioni in vivaio e rispondere alle specifiche contenute nel
presente capitolato ed in quelli richiamati.
Le piante dovranno essere etichettate singolarmente o per gruppi omogenei per mezzo di cartellini di materiale
resistente alle intemperie sui quali sia stata riportata, in modo leggibile e indelebile, la denominazione botanica
(genere, specie, varietà) del gruppo a cui si riferiscono.
Le caratteristiche con le quali le piante dovranno essere fornite (densità e forma della chioma, presenza e
numero di ramificazioni, sistema di preparazione dell'apparato radicale, ecc.) sono precisate nelle specifiche
allegate al progetto o indicate nell'Elenco Prezzi e nelle successive voci particolari.
L'Impresa dovrà far pervenire alla Direzione Lavori, con almeno 48 ore di anticipo, comunicazione scritta della
data in cui le piante verranno consegnate sul cantiere.
Per quanto riguarda il trasporto delle piante, l'Impresa dovrà prendere tutte le precauzioni necessarie affinché
queste arrivino sul luogo della sistemazione nelle migliori condizioni possibili, curando che il trasferimento
venga effettuato con mezzi, protezioni e modalità di carico idonei con particolare attenzione perché rami e
corteccia non subiscano danni e le zolle non abbiano a frantumarsi o ad essiccarsi a causa dei sobbalzi o per il
peso del carico del materiale soprastante.
Una volta giunte a destinazione, tutte le piante dovranno essere trattate in modo che sia evitato loro ogni
danno; il tempo intercorrente tra il prelievo in vivaio e la messa a dimora definitiva (o la sistemazione in vivaio
provvisorio) dovrà essere il più breve possibile.
In particolare l'Impresa curerà che le zolle e le radici delle piante che non possono essere immediatamente
messe a dimora non subiscano ustioni e mantengano il tenore di umidità adeguato alla loro buona
conservazione.
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ARTICOLO 7 – NORME PER LA VALUTAZIONE E LA
MISURAZIONE DI OGNI LAVORAZIONE
NORME GENERALI PER LA VALUTAZIONE E LA MISURAZIONE DELLE
OPERE
Le opere occorrenti alle costruzioni oggetto dell’appalto saranno liquidate a corpo e misura, salvo che ciò non
sia possibile perché trattasi di lavoro di piccola estensione o perché a tali misure si oppongono gravi difficoltà.
In tal caso, per detti lavori, verranno giornalmente prese le occorrenti note ad economia.
Si considerano come non suscettibili di misura, e perciò saranno pagati ad economia, tutti quei lavori isolati che
non misurano: oltre 1/10 di metro cubo di muratura, oltre mc. 2 di scavo ed oltre 1 mq. di arricciatura, o di pavimento o di rivestimento, oltre mq. 4 di coloriture e tinteggiature.
E’ riservato in ogni caso alla Direzione dei lavori il diritto di indicare di volta in volta, le parti di opere da segnarsi
in economia e le parti da segnarsi a corpo o misura, salvo all'imprenditore, qualora intendesse non accettare le
predette suddivisioni, di fare la sua riserva subito od al più tardi nel firmare il libretto delle, misure.
Qualora risulti, nel progresso del lavoro, che qualche opera ordinata ad economia, per mutate condizioni nella
sua esecuzione o per qualunque altro motivo, non corrisponda più ai casi sopra previsti, essa si dovrà
contabilizzare a misura, annullando le note ad economia già prese, restando inteso che nessuna opposizione a
tale variazione potrà sollevare l’Appaltatore.
Per la misurazione e valutazione delle opere valgono le seguenti norme per quanto non in contrasto con quanto
specificato nei singoli articoli degli elenchi prezzi utilizzati; con le seguenti avvertenze:
a) nei lavori in economia sarà retribuita la sola mano d'opera effettivamente prestata in cantiere.
Per i suddetti lavori da eseguirsi in ore diverse dal normale orario di lavoro, e inseguito a preciso ordine della
Direzione Lavori, le paghe orarie saranno aumentate delle percentuali sindacali, previste per ogni categoria;
b) per i lavori e le opere a misura da eseguirsi in ore diverse del normale orario di lavoro non verrà concesso
aumento alcuno;
c) per i materiali dati in provvista l'approvvigionamento si intende fatto anche con scarico frazionato a piè
d'opera o nei magazzini municipali o nei luoghi indicati per il deposito; il prezzo dei trasporti sarà applicato
solamente quando il materiale già provvisto in località designate dall'ufficio sia in seguito ricaricato, trasportato e
scaricato in luogo d'impiego diverso dal primitivo.
Quando la misura dei materiali sia fatta direttamente sul veicoli nessun aumento di volume verrà conteggiato
per il costipamento subito dai materiali stessi durante il trasporto.
d) le dimensioni nominali degli spessori dei vari materiali usati nel realizzare l'opera sono soggetti a tolleranza
derivante esclusivamente da errori accidentali e sistematici.
Ciò non toglie comunque che nell'insieme dell'opera si debba riscontrare il rispetto di tali spessori nominali
accertati mediante un opportuno numero di sondaggi stabilito dalla D.L.
Nel caso che tale media non rispetti gli spessori di progetto ma a giudizio della D.L. non pregiudichi la
funzionalità dell'opera si procederà alla deduzione del materiale mancante contabilizzandolo sulla base dei
prezzi contrattuali.
Le varie quantità delle opere da liquidarsi a misura saranno determinate geometricamente, salvo solo quei casi
particolari in appresso specificati.
Si intendono comunque compensati e compresi tutti gli oneri previsti negli articoli di elenco prezzi utilizzati per le
singole lavorazioni.
7.1 - SCAVI IN GENERE
Gli scavi si intendono da eseguire in terreni di qualunque natura e consistenza.
Oltre agli obblighi particolari emergenti dal presento articolo, con i prezzi di elenco per gli scavi in genere
l'appaltatore deve ritenersi compensato per tutti gli oneri che esso dovrà incontrare per:
- il taglio di piante, estirpazioni di ceppaie, radici, ecc.;
- il taglio e scavo con qualsiasi mezzo delle materie, sia asciutte che bagnate, di qualsiasi consistenza;
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- i paleggi, l’innalzamento, il carico, il trasporto e scarico in rilevato, in rinterro od a rifiuto, la sistemazione delle
materie di rifiuto, il deposito provvisorio e la successiva, ripresa, nonché per ogni indennità di deposito temporaneo
o definitivo;
- la regolarizzazione delle scarpate o pareti, lo spianamento del fondo, la formazione di gradoni, il successivo
rinterro all'ingiro delle murature, attorno e sopra le condotte di acqua od altre condotte in genere e sopra le
fognature o drenaggi, secondo le sagome definitive di progetto;
- le puntellature, sbadacchiature ed armature di qualsiasi importanza, e genere, secondo tutte le prescrizioni
contenute nel presente Capitolato, compreso composizioni, scomposizioni, estrazioni ed allontanamento,
nonché sfridi, deterioramenti, perdite parziali o totali del legname o dei ferri;
- le impalcature, ponti e costruzioni provvisorie occorrenti sia per l'esecuzione dei trasporti delle materie di
scavo, sia per la formazione di rilevati e sia infine per passaggi, attraversamenti, ecc.
- ogni altra opera necessaria per la esecuzione completa degli scavi.
La misurazione degli scavi verrà effettuata nei seguenti modi:
a) il volume degli scavi di sbancamento verrà determinato col metodo delle sezioni ragguagliate che verranno
rilevate in contraddittorio con l'appaltatore all'atto della consegna, prima di eseguirli; senza tenere conto alcuno
dell'aumento di volume delle materia dopo lo scavo.
b) gli scavi di fondazione e per pozzi saranno computati per un valore uguale a quello risultante dal prodotto
della base di fondazione per la sua profondità sotto il piano degli scavi di sbancamento o del terreno naturale
quando detto scavo di sbancamento non viene effettuato. Essi saranno cioè valutati sempre come eseguiti a
pareti verticali, senza tener conto di ogni eventuale maggiore scavo o scarpa.
c) Gli scavi a sezione obbligata per la formazione delle trincee di posa delle canalizzazioni, saranno valutate
con le pareti a piombo, con la larghezza dello scavo indicata nei disegni di progetto. Nelle sezioni di scavo per
l'apertura di trincee si intende inoltre compreso lo scavo necessario per l'esecuzione dei pozzetti d'ispezione.
Negli scavi non verranno riconosciuti i volumi provenienti da maggiori sezioni rispetto alle prescritte o da volumi
provenienti da franamenti o scoscendimenti di scarpate dipendenti da insufficienti sbadacchiature o armature
delle pareti o da qualsiasi altra causa. Se per una causa qualunque lo scavo fosse spinto ad una maggiore
profondità o risultasse più largo, sarà onere dell'impresa provvedere al riempimento del vano eccedente.
I prezzi degli scavi, ove non sia meglio specificato. sono comprensivi delle operazioni di carico del materiale sul
mezzo di trasporto e nell'accumulo nell'ambito dei cantiere per deposito e per formazione di rilevati stradali.
Prima di iniziare qualsiasi scavo, l'appaltatore dovrà provvedere a rilevare, in contraddittorio con la Direzione Lavori,
le sezioni geometriche per il computo dei volumi collegate agli opportuni capisaldi rintracciabili anche dopo eseguiti i
lavori. Tali sezioni dovranno essere vistate dall'appaltatore in segno di accettazione prima di iniziare gli scavi.
I prezzi dei trasporti relativi ai materiali di scavo sono comprensivi dello scarico e successivo spianamento.
I trasporti dei materiali di risulta dovranno essere effettuati alle discariche autorizzate; la Direzione dei Lavori
potrà eventualmente richiedere che detti materiali siano trasportati nei luoghi che indicherà, comunque
compresi nell'ambito del territorio comunale. La terra agraria proveniente dagli scavi dovrà essere trasportata ai
vivai Municipali od in altra località Indicata dalla Direzione del Servizio Giardini ed Alberate senza che ciò dia
diritto a compenso particolare.
7.2 - RILEVATI O RINTERRI.
Tutti gli oneri, obblighi e spese per la formazione di rilevati e rinterri ottenuti con materie provenienti da scavi
eseguiti, per conto delle stazioni appaltanti, dallo stesso appaltatore si intendono compresi nei prezzi stabiliti in
elenco per detti scavi; all'appaltatore pertanto, non sarà dovuto nessun compenso per i rinterri ed i rilevati
predetti; questi saranno invece pagati come verrà stabilito caso per caso, qualora materie per la loro
formazione provengano da scavi non facenti parte del contratto.
7.3 - RIEMPIMENTO DI PIETRAME A SECCO.
Il riempimento di pietrame a secco a ridosso delle murature e quello per drenaggi, vespai, ecc. sarà valutato a
mc. per il suo volume effettivo misurato in opera.
7.4 – PARATIE E CASSERI IN LEGNAME.
Saranno valutati per la loro superficie effettiva e nel relativo prezzo di elenco s’intende compensato ogni occorrente fornitura di legname, ferramenta, ecc., ed ogni, sfrido relativo, nonché ogni spesa di lavorazione,
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apprestamento, e collocamento in opera di longarine o filagne di collegamento, per alandole i di pali,
tavoloni o alandole, per rimozioni, per perdite, guasti e per ogni altro lavoro occorrente per dare le opere
complete ed idonee all’uso.
7.5 - PALIFICAZIONI.
Il diametro e la sezione dei pali saranno misurati ad un metro dal calcio dei singoli elementi.
Qualora occorra misurare la lunghezza di infissione, questa si otterrà dalla differenza fra la lunghezza
complessiva del palo prima della messa in opera e la lunghezza della parte emergente dal terreno, dopo la
infissione.
7.6 - DEMOLIZIONI.
Nei prezzi delle demolizioni sono compresi tutti gli oneri relativi a tale categoria di lavoro, sia che venga
eseguita in fondazione che in elevazione e comunque, senza uso di mine.
In particolare sono compresi i ponti di servizio, le impalcature, le armature e sbadacchiature eventualmente
occorrenti, nonché l’immediato allontanamento dei materiali di risulta che rimarranno di proprietà dell’Impresa.
La demolizione di fabbricati, di ogni tipo e struttura , verrà compensata a metro cubo di vuoto per pieno,
limitando la misura in altezza dal piano di campagna al livello della gronda del tetto.
I prezzi fissati in tariffa per le demolizioni di murature, qualora non sia disposto in modo diverso caso per caso ,
si applicheranno al volume effettivo delle murature da demolire.
Detti prezzi comprenderanno i compensi per, gli oneri ed obblighi derivanti dalla scelta, l'accatastamento ed il
trasporto a rifiuto dei materiali di demolizione.
7.7 - MURATURE IN GENERE.
Tutte le murature in genere, salvo le eccezioni in appresso specificate, saranno misurate geometricamente, a
volume od a superficie, secondo la categoria, in base a misure prese sul vivo dei muri, esclusi cioè gli intonaci.
Sarà fatta deduzione di tutti i vuoti di luce superiore a mq. 0,16, salvo che si tratti di vani di canne fumarie,
tubazioni, ecc. nel qual caso essi saranno dedotti solo quando abbiano sezione superiore a mq. 0,20,
rimanendo però per questi ultimi all'appaltatore l'onere della loro intonacatura in calce o in cemento e della loro
chiusura con materiale in cotto. Sarà pure sempre fatta deduzione del volume corrispondente alla parte
incastrata di pilastri e piattabande, di pietre naturali od artificiali e di strutture diverse, sempre quando la parte
incastrata di tali opere sia altrimenti computata e pagata.
Nei prezzi della muratura di qualsiasi specie si intenderà sempre compresa la formazione, ove occorra, di
feritoie regolari e regolarmente disposte per lo scolo delle acque, nonché le immorsature e la costruzione di
tutti gli incastri per la posa in opera della pietra da taglio od artificiale, ecc.
Nei prezzi delle murature di qualsiasi genere si intende compreso ogni onere per la formazione di spalle,
sguanci, canne, spigoli, strombature, incassature per imposte di archi, volti e piattabande, ecc.
Qualunque sia la incurvatura data alla pianta ed allo sezioni trasversali dei muri, le relative murature non
potranno essere comprese nella categoria delle volte e saranno pertanto pagate a mc., con applicazione dei
prezzi delle murature rette, senza alcun compenso in più.
Le ossature di cornici, cornicioni, lesene, pilastri, ecc. saranno valutate per il loro volume in aggetto misurato
nel minimo parallelepipedo circoscritto, con l'applicazione del prezzo di tariffa delle relative murature.
Quando la muratura in oggetto è diversa da quella del muro sul quale esiste, la parte incastrata sarà
considerata come della stessa specie del muro stesso.
Le murature di mattoni ad una testa od in foglio (tramezzi) si misureranno vuoto per pieno, al rustico,
deducendo soltanto le aperture di superficie uguale o superiore a mq. 1, intendendo nel prezzo compensata la
formazione di spalle, piattabande, ecc., che la Direzione dei lavori credesse opportuno ordinare.
7.8 - VOLTE, ARCHI E PIATTABANDE.
Le volte, gli archi e le piattabande in conci di pietrame o in mattoni saranno pagati a volume od a superficie a
seconda del loro tipo e della loro struttura, con applicazione dei prezzi di elenco, nei quali si intendono
comprese tutte le forniture, lavorazioni e magisteri atti a dare la volta in opera completa con tutti i giunti delle
facce viste frontali e d'intradosso profilati e stuccati.
La misura delle volte e degli archi verrà eseguita con i sistemi teorici e pratici più approssimati. Esistendo
lunette nella volta la misura si effettuerà come se esse non esistessero e le volte fossero continue.
7.9 - PARAMENTI A FACCIA VISTA.
I prezzi stabiliti in tariffa per la lavorazione delle facce viste che siano da pagare separatamente dalle murature,
comprendono il compenso per la lavorazione delle facce viste, dei piani di posa e di combaciamento.
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7.10 - PIETRA DA TAGLIO - MARMI.
La pietra da taglio e i marmi da pagarsi a volume saranno sempre valutati a metro cubo in base al volume del
minimo parallelepipedo retto rettangolare circoscrivibile a ciascun pezzo. Le lastre, i lastroni e gli altri pezzi da
pagarsi a superficie saranno valutati in base al minimo rettangolo ad essi circoscrivibile.
La misura delle pietre e dei marmi da pagarsi a volume e nelle quali una parte viene lasciata grezza, si farà
computando nella misura anche detta parte grezza, misurata però sulle dimensioni segnate nei disegni
ordinativi, senza cioè tener, conto delle loro eventuali maggiori misure.
Le pietre e i marmi da pagarsi a volume aventi una faccia grezza, saranno misurate in base allo spessore
stabilito in disegno, trascurando le eventuali eccedenze a tale spessore.
Da quanto sopra consegue che le misure delle parti grezze e degli spessori non potranno mai essere inferiori a
quanto stabilito in disegno.
7.11 - GETTI DI CALCESTRUZZO.
I getti di calcestruzzi per fondazioni, murature, volte, ecc. saranno in genere pagati a mc. in base alle
dimensioni prescritte, esclusa quindi ogni eccedenza, ancorché inevitabile, dipendente dalla forma degli scavi
aperti e dal modo di esecuzione dei lavori.
7.12 - CALCESTRUZZO ARMATO.
I calcestruzzi e conglomerati cementizi armati e non di qualsiasi natura e spessore, saranno valutati in base alle
dimensioni prescritte, escluse quindi ogni eccedenza ancorché inevitabile, dipendente dalla forma degli scavi
aperti, dalle casserature e dal modo di esecuzione dei lavori.
Nel prezzo dei calcestruzzi e conglomerati cementizi è compreso l’impiego di additivi richiesti da particolari
condizioni climatiche o dalle particolari caratteristiche dei getti.
Il calcestruzzo per opere in cemento armato di qualsiasi natura e spessore sarà valutato per il suo volume
effettivo misurato in opera, esclusi gli intonaci eventuali e dedotti i vani od i materiali eventuali di natura
differente compenetrati nelle strutture; senza detrazione del volume del ferro, anche se pagato a parte; e
senza dedurre i vani di volume minore od uguale a 0,20 mc. ciascuno; con ciò si intende compensato
l’eventuale maggiore magistero richiesto , anche per la formazione di fori e cavedi per il passaggio impianti.
Quando trattasi di elementi a carattere ornamentale gettati fuori opera (pietra artificiale) la misurazione verrà
effettuata sul minimo parallelepipedo retto a base rettangolare circoscrivibile a ciascun pezzo, e nel relativo
prezzo si deve intendere compreso, oltre che il costo dell'armatura, anche la posa in opera, sempre che questa
non sia pagata a parte.
I lastroni di copertura in cemento armato saranno valutati a superficie, comprendendo per essi, nel relativo
prezzo di tariffa, anche l'armatura in ferro e la malta per fissarli in opera, ove non sia pagata a parte.
Nei prezzi di elenco dei calcestruzzi armati sono anche compresi e compensati gli stampi di ogni forma, i
casseri le casseforme e le cassette per il contenimento del calcestruzzo, nonché le armature, grandi e piccole,
i sostegni in legname, l'innalzamento dei materiali qualunque sia l'altezza alla quale l'opera in cemento armato
dovrà essere costruita, nonché la rimozione delle armature stesse ad opera ultimata, la mano d’opera,
ponteggi, attrezzature e macchinari eventuali per la confezione, la posa in opera, la vibrazione del cls e quanto
altro occorre per dare il lavoro finito e completo a regola d’arte.
7.13 - SOLAI.
I solai, sia quelli totalmente in cemento armato, sia, quelli misti a laterizi, saranno valutati, a seconda di quanto
stabilito negli elenchi prezzi, a mc. od a mq., misurando (di essi e dei relativi travi) la sola parte corrispondente
alla superficie netta interna dei vani che ricoprono, qualunque sia la forma di questi; la misura sarà fatta cioè
sul grezzo delle murature principali di perimetro, esclusa quindi la presa e l'appoggio dei solai sulle murature
stesse.
Nei prezzi dei solai in genere è compreso l'onere per ogni opera e materiale occorrente per dare il solaio
completamente finito e pronto per la pavimentazione e per l'intonaco, nonché il compenso per le casseforme e
le impalcature di sostegno di qualsiasi entità.
Il prezzo o il sovrapprezzo a mq. dei solai misti si applicherà anche a quelle porzioni in cui, per resistere a
momenti negativi, il laterizio sia sostituito da calcestruzzo; nel prezzo è inoltre compresa la soletta di
ripartizione quando questa venga ordinata o prescritta.
Nel prezzo dei solai con travi in ferro e voltini od elementi laterizi è compresa ogni armatura provvisoria, il
rinfianco, nonché ogni opera e materiale per dare il solaio completamente finito.
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7.14 - SOFFITTI E CONTROSOFFITTI.
I soffitti o controsoffitti piani saranno pagati in base alla superficie della loro-proiezione orizzontale, senza tener
conto dei raccordi curvi coi muri perimetrali.
I soffitti o controsoffitti a finta volta di qualsiasi forma e monta si misureranno con i sistemi teorici e pratici più
approssimativi al vero.
Nel prezzo dei soffitti e controsoffitti in genere sono compresi e compensati tutte le opere, forniture, magisteri e
mezzi d'opera occorrenti per dare i soffitti stessi compiuti in opera, esclusa solo l'eventuale travatura di
sospensione.
7.15 - COPERTURA A TETTO.
Le coperture in genere sono computate a mq., misurando geometricamente la superficie delle falde del tetto,
senza alcuna deduzione dei vani per fumaioli, lucernari ed altre parti sporgenti dalla copertura, purché non
eccedenti ciascuna la superficie di mq. 1, nel qual caso si devono dedurre per intero. In compenso non si terrà
conto delle sovrapposizioni e ridossi dei giunti. La superficie degli abbaini, anche se superiore a mq. 1, non
sarà dedotta se la copertura dell'abbaino è del medesimo tipo di quella del tetto, le falde del quale si
misureranno in tal caso come se fossero piane.
Nel prezzo dei tetti è compreso e compensato tutto quanto prescritto per la loro costruzione nei capitolati e
negli elenchi prezzi.
Le lastre di piombo, di ferro, di zinco o di rame che siano interposte nella copertura con tegole od ardesie, per i
compluvi o alle estremità delle falde, intorno ai lucernari, ai fumaioli, o ad altre parti sporgenti come sopra,
saranno pagate a parte coi prezzi fissati in elenco per i detti materiali.
7.16 - SOTTOFONDI E VESPAI.
I sottofondi in cls, ed in cls alleggerito verranno contabilizzati al metro quadro di superficie effettivamente
realizzata, con gli spessori indicati nelle tavole progettuali; compresa la formazione dei piani di posa con le
pendenze indicate.
I vespai di ciottoli o pietrame (drenaggi) saranno valutati a mc. di materiale in opera.
7.17 - PAVIMENTI.
I pavimenti dì qualunque genere saranno valutati per la superficie vista tra le parti intonacate dell'ambiente.
Nella misura non sarà perciò compresa l'incassatura dei pavimenti nell'intonaco dei muri.
I prezzi di elenco per ciascun genere di pavimento comprendono la fornitura dei materiali ed ogni lavorazione
occorrente per dare i pavimenti stessi completi e rifiniti, escluso il sottofondo, che verrà invece pagato a parte.
In ciascuno dei prezzi concernenti i pavimenti, si intendono comprese le opere di ripristino e di raccordo degli
intonaci, qualunque possa essere l'entità di tali lavori.
7.18 - RIVESTIMENTI DI PARETI.
I rivestimenti in piastrelle verranno misurati per la superficie effettiva qualunque sia la sagoma e la posizione
delle pareti da rivestire. Nel prezzo a mq. sono compresi tutti i pezzi speciali di raccordo, gusci, angoli, ecc.
7.19 - POSA IN OPERA DI MARMI, PIETRA NATURALE, ED ARTIFICIALE.
La posa in opera di marmi, pietre naturali ed artificiali sarà liquidata applicando i prezzi previsti per detta posa
alle quantità ricavate con metodi di misura identici a quelli stabiliti per la provvista dei detti marmi e pietre,
come descritto al punto 10).
Ogni onere derivante dalla posa stessa si intende compreso nei prezzi di contratto. Specificatamente detti
prezzi comprendono:
- lo scarico in cantiere;
- il deposito e la provvisoria protezione in deposito;
- la ripresa ed il successivo trasporto e sollevamento fino a qualunque altezza;
- la eventuale protezione e copertura o fasciatura anche durante le operazioni di trasporto e collocamento;
- la fornitura delle occorrenti lastre di piombo, delle grappe, staffe, chiavette, perni del metallo, della forma e
nel numero che verrà ordinato caso per caso occorrenti per il fissaggio;
- ogni necessario scalpellamento delle strutture murarie e la successiva chiusura delle stesse;
- la stuccatura dei giunti; la loro pulizia accurata e completa a posa avvenuta;
- la protezione a mezzo di opportune opere provvisorie delle pietre già collocate in opera;
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tutte le opere che risultassero necessarie per il perfetto rifinimento dopo la posa, escluso solo la
prestazione dello scalpellino e del marmista per i ritocchi ai pezzi da montarsi, solo quando le pietre o
marmi non fossero forniti dall'appaltatore stesso.
I prezzi sono pure comprensivi dell'onere dell'imbottitura dei vani dietro i pezzi, fra i pezzi stessi o comunque
fra i pezzi e le opere murarie da rivestire in modo da ottenere un buon collegamento, e, dove richiesto, un
incastro perfetto.
Il prezzo previsto per la posa dei marmi e pietre, comprende anche l'onere dell'eventuale posa in diversi
periodi di tempo, qualunque possa essere l'ordine di arrivo in cantiere dei materiali forniti all'appaltatore dalla
stazione appaltante, con ogni inerente gravame per spostamento di ponteggi, di apparecchi di sollevamento,
ecc.
-
Ai fini della liquidazione delle pavimentazioni in pietra verrà in ogni caso misurata la sola superficie effettivamente
pavimentata, escludendosi pertanto qualsiasi elemento non facente parte del rivestimento stesso come chiusini, le
bocchette di ispezione, ecc., anche se l'esistenza di detti elementi abbia procurato all’Appaltatore maggiori oneri
nella posa in opera.
7.20 - INTONACI.
I prezzi degli intonaci saranno comprensivi della formazione degli spigoli, dei risalti, ecc. e varranno sia per
superfici piane, sia per superfici curve. L'esecuzione di gusci di raccordo se richiesti, negli angoli fra pareti e
soffitto e fra pareti e pareti, con raggio non superiore a cm. 15, è pure compresa nel prezzo, in questo caso gli
intonaci verranno misurati come se esistessero gli spigoli vivi.
Nella formazione degli intonaci è compreso l'onere della ripresa, dopo la chiusura, di tracce di qualunque
genere, la muratura di eventuali ganci al soffitto e le riprese contro pavimenti, zoccolature e serramenti.
I prezzi valgono anche per intonaci su murature di mattoni forati a più di una testa, con l'onere dell'intasamento
dei fori dei laterizi.
Gli intonaci interni sui muri di spessore maggiore di cm. 15 saranno misurati sulla loro proiezione e computati
vuoto per pieno a compenso della riquadratura dei vani, degli oggetti e delle lesene di sporgenza non
superiore a cm. 12, che non saranno perciò sviluppate.
Tuttavia saranno detratti i vani di superficie maggiore a mq. 4, valutando a parte la riquadratura di detti vani.
Gli intonaci interni su tramezzi in foglio o ad una testa saranno computati per la loro superficie effettiva,
misurata sempre nella sua proiezione; dovranno essere pertanto detratti tutti i vuoti di qualunque dimensione
essi siano.
L'intonaco dei pozzetti d'ispezione delle fognature sarà valutato per la superficie delle pareti, senza detrarre la
superficie di sbocco delle fogne, in compenso delle profilature e dell'intonaco delle grossezze dei muri.
7.21 - DECORAZIONI.
Le decorazioni, a seconda dei casi, verranno misurate a metro lineare o a metro quadrato.
I prezzi delle cornici, delle fasce e delle mostre si applicheranno per la lunghezza della loro membratura più
sporgente ed eccentrica, misurata tenendo conto dei risultati determinati da pilastri, lesene, ecc.
Nel prezzo stesso è compreso il compenso per la lavorazione degli spigoli.
I bugnati, comunque gettati, ed i cassettonati, qualunque sia la loro profondità, verranno misurati nella loro
proiezione retta su di un piano parallelo, senza tener conto dell'aumento di superfici prodotto dall'aggetto delle
bugne o dalla profondità dei cassettonati.
I prezzi dei bugnati restano invariati qualunque sia la grandezza, la configurazione delle bozze e la loro
disposizione in serie continua o discontinua.
Nel prezzo di tutte le decorazioni si intendono compresi: l'ossatura delle fasce e delle mostre, purché di
aggetto non superiore ai ml. 0,05; l'abbozzatura dei bugnati; la ritoccatura e perfezionamento delle ossature;
l'arricciatura di malta; l'intonaco di stucco esattamente profilato e levigato; i modini, i calchi, i modelli, le forme,
le stampe morte; l'esecuzione dei campioni e la modificazione di questi su richiesta e fino ad accettazione da
parte della Direzione dei lavori, ed infine quanto altro occorre a condurre le opere in stucco perfettamente a
termine.
7.22 - TINTEGGIATURE, COLORITURE E VERNICIATURE.
Nei prezzi delle tinteggiature, coloriture e verniciature in genere s'intende compensato ogni mezzo d'opera,
trasporto, sfilatura e rinfilatura di infissi, ecc.
Le tinteggiature interne ed esterne per pareti e soffitti saranno misurate con le stesse norme fissate per gli
intonaci.
Per la coloritura o verniciatura, degli infissi e simili si osserveranno invece le norme seguenti:
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a) per le porte, bussole e simili, si computerà: due volte la superficie della faccia dell'infisso verso la
chiambrana, comprendendo quest’ultima nella misura, una sola volta la superficie del rivestimento nello
spessore del muro, sempre che esso esista, e si detrarrà poi una sola volta la eventuale superficie dei
vetri.
La misurazione sarà eseguita in proiezione su piano verticale, senza tener conto di sagome, risalti o
risvolti;
b) per le finestre senza persiane, ma con scuri, si computerà tre volte la luce netta dell'infisso,
comprendendo con ciò anche la coloritura del davanzale e del telaio;
e) per le finestre senza persiane e senza scuri, si computerà una volta sola la luce netta dello infisso,
comprendendo con ciò la coloritura del davanzale e del telaio;
d) per le persiane comuni a si computerà tre volte la luce netta dell'infisso comprendendo, con ciò anche
la coloritura del telaio;
e) per le persiane avvolgibili si computeranno gli 8/3 della luce netta dell'infisso comprendendo con ciò
anche la coloritura della maggior lunghezza della persiana, del telaio ed apparecchio a sporgere, salvo
misurare a parte il cassettoncino coprirullo;
f) per i cassettoni coprirullo si computerà una sola volta la loro superficie esterna;
g) per le opere in ferro semplice e senza ornati quali le finestre, grandi vetrate e lucernari, serrande
avvolgibili a maglia, infissi di vetrine per negozi, saranno computati i tre quarti della loro superficie
complessiva, misurata sempre in proiezione verticale, ritenendo così compensata la coloritura di sostegni,
grappe e simili accessori, dei quali non si terrà conto alcuno nella misurazione;
h) per le opere in ferro di tipo a disegno con ornati normali, quali ringhiere, cancelli anche riducibili,
inferriate e simili, sarà computata l'intera loro superficie, misurata con le norme e con le conclusioni di cui
alla lettera precedente;
i) per le opere in ferro con ornati ricchissimi, nonché per le reti metalliche e le lamiere stirate, sarà
computata una volta e mezzo la loro superficie, misurata come sopra;
l) per le lamiere ondulate e per le serrande da bottega ad elementi di lamiera, sarà computata tre volte la
luce netta del vano, misurato in altezza tra la soglia e la battuta della lamiera o della serranda, intendendo
con ciò compensata anche la coloritura delle parti non in vista;
m) per le lamiere lisce sarà computata due volte la luce netta della loro superficie in vista, intendendo con
ciò compensata anche la coloritura delle parti non viste.
n) i radiatori dei termosifoni saranno pagati ad elemento, senza far distinzione per numero di colonne e per
altezza.
Tutte le coloriture o verniciature si intendono eseguite su ambo le facce negli spessori degli infissi o simili e
con i rispettivi prezzi di elenco si intende altresì compensata la coloritura e verniciatura di nottole, braccialetti e
simili accessori, anche se separati.
7.23 - VETRI, CRISTALLI E SIMILI.
La misura dei vetri e cristalli sarà eseguita geometricamente sulla sola superficie effettivamente collocata in
opera senza tenere cioè conto di consuetudini commerciali, di eventuali sfridi occorsi per ricavare la
dimensione dei vetri o cristalli (che si ritengono già compensati nei prezzi di elenco). In detti prezzi si intendono
pure compensati il mastice e le punte per il fissaggio e le eventuali guarnizioni in gomma prescritte per i telai di
ferro.
La misura dei vetri o cristalli che non siano quadrati o rettangolari si effettuerà sul minimo rettangolo ad essi
circoscrivibile.
7.24 - POSA IN OPERA DEI SERRAMENTI.
La posa in opera dei serramenti, sia in legno che in ferro o altro metallo, e sempre quando sia effettuata
indipendentemente dalla fornitura dei serramenti, sarà liquidata a superficie con i medesimi criteri di
misurazione stabiliti per la fornitura degli infissi; ciò sempre quando non sia in contraddizione con quanto
stabilito nell’elenco prezzi.
I prezzi di elenco relativi alla posa di serramenti sono comprensivi di tutti gli oneri relativi a detta posa quali:
trasporto a pie' d'opera, tiri, ecc., nonché dell'onere della eventuale posa in periodi diversi di tempo, qualunque
possa essere l'ordine di arrivo in cantiere dei serramenti eventualmente forniti dalla stazione appaltante.
Per i serramenti avvolgibili (comprese le serrande metalliche) il prezzo a mq. compensa anche la posa del
cassettone di custodia, delle guide, delle cinghie, dei raccoglicinghia, anche in cassetti, delle molle
compensatrici, oppure degli arganelli di manovra di qualunque tipo.
Per le finestre con scuretti questi non si misurano a parte, ma sono compresi nel prezzo di posa delle finestre.
La posa in opera dei serramenti in ferro o altro metallo viene compensata a peso od a mq., a seconda di
quanto stabilito nell’elenco prezzi.
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7.25 - LAVORI IN LEGNO.
Nella valutazione dei legnami non si terrà conto dei maschi e dei nodi per le congiunzioni dei diversi pezzi, e
parimenti non si dedurranno le relative mancanze od intagli.
Nei prezzi riguardanti la lavorazione dei legnami è compreso ogni compenso per la provvista di tutta la
chioderia, staffe, bulloni, chiavette, ecc., per l'applicazione delle ferramenta di qualsiasi tipo sia prescritta, per
gli sprechi occorrenti a dare ai legnami le dimensioni e forme stabilite, per l'esecuzione delle giunzioni e degli
innesti di qualunque specie essi siano.
La grossa armatura dei tetti verrà misurata a mc. o mq. in opera, e nel prezzo relativo devono intendersi
comprese e compensate la ferramenta, la catramatura delle teste, ecc. La sezione verrà misurata ad un metro
dal calcio dei singoli elementi senza tenere conto di alcuna eventualmente diversa consuetudine commerciale.
Gli infissi come porte, finestre, vetrate, coprirulli e simili si misureranno sul perimetro esterno dei telai, fatta
esclusione degli zampini da incassare nei pavimenti o soglie; gli infissi centinati saranno liquidati in base alla
superficie del minimo rettangolo ad essi circoscritto.
Le persiane avvolgibili si computeranno aumentando la luce netta della apertura di cm. 40 in altezza e di cm. 4
in larghezza solo per quelle prive di apparecchio a sporgere.
I controsportelli ed i rivestimenti saranno misurati sull'intera superficie vista.
Tutti gli infissi, sempre quando non sia disposto diversamente, si intendono provvisti completi di ferramenta di
sostegno e di chiusura, di codette a muro, pomoli, maniglie e di ogni altro occorrente accessorio nonché ultimati
con una mano di olio cotto quando non sia altrimenti prescritto.
I prezzi degli elenchi comprendono la fornitura a pie' d'opera, l'onere dello scarico e la distribuzione ai singoli
vani di destinazione, la assistenza del falegname alla posa o la posa stessa, ed infine la loro manutenzione per
garantire il perfetto e regolare funzionamento sino al collaudo finale.
7.26 - LAVORI IN METALLO.
utti i lavori in metallo saranno in generale valutati a peso. I relativi prezzi verranno applicati al peso effettivo dei
detti lavori, peso che verrà determinato a lavorazione completamente ultimata e prima della loro posa in opera,
con pesatura diretta fatta in contraddittorio ed a spese dell'appaltatore; nel detto peso sarà compresa la prima
mano di antiruggine, che non sarà pagata a parte.
Nei prezzi dei lavori in metallo è incluso qualunque compenso per forniture ed accessori, per ogni lavorazione,
montatura, ecc., nonché per la posa in opera o assistenza a detta posa, a seconda dei casi.
Le armature metalliche dei getti saranno valutate a chilogrammo [kg] per l'effettiva lunghezza e diametri dei ferri
risultanti dagli schemi esecutivi riportati nelle tavole di progetto. Nel prezzo sono compresi gli sfridi, l'onere per
la legatura dei singoli elementi con filo di ferro, la fornitura del filo di ferro stesso, la lavorazione e la perfetta
posa in opera, comprese le eventuali saldature.
Il peso del ferro in ogni caso verrà determinato con mezzi analitici ordinari, misurando cioè lo sviluppo lineare
effettivo di ogni barra (seguendo le sagomature ed uncinature) e moltiplicando per il peso unitario, determinato
in base alle dimensioni nominali.
Il tondino sarà fornito e dato in opera nelle casseforme, dopo aver subito tutte le piegature, sagomature e
legature curando che la posizione dei ferri coincida rigorosamente con quella fissata nei disegni esecutivi.
7.27 - DOCCE E TUBI PER PLUVIALI.
Le docce e i tubi per pluviali in lamiera saranno misurati in generale a kg., ivi compresa la prima mano di
antiruggine, sempre quando non sia disposto diversamente; nei rispettivi prezzi di elenco si intenderanno
compresi le chiodature, i traversini e le cicogne di sostegno, ma ne saranno esclusi i crossani, i rosoni ed i
collari, che saranno pagati a parte coi prezzi relativi.
I tubi di ghisa per pluviali saranno pagati a peso e nel relativo prezzo è compresa e compensata anche la
catramatura ed il collocamento in opera.
7.28 - TUBAZIONI IN GENERE.
Anche i tubi di ghisa per scarichi e simili e quelli di ferro o di acciaio saranno valutati a peso.
II prezzo di tariffa per le tubazioni in ghisa, in ferro od in acciaio comprende, oltre la fornitura del materiale ivi
compresi i pezzi speciali e la relativa posa in opera con suggellatura a canapa catramata e piombo fuso, anche
la fornitura delle occorrenti staffe di qualsiasi forma e lunghezza occorrenti per fissare i singoli pezzi e così
pure tutte le opere murarie per fissare le staffe.
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Nella valutazione del peso si terrà conto di quello della sola tubazione, escluso il peso del piombo e delle
staffe, per le quali nulla verrà corrisposto all'appaltatore, intendendo il tutto compensato nel prezzo della ghisa
e dell'acciaio.
Il prezzo di tariffa per le tubazioni in ghisa, in ferro od in acciaio vale anche nel caso che dette tubazioni
debbano venire incluse nei getti delle strutture in calcestruzzo con ogni onere relativo al loro provvisorio
fissaggio nelle casseforme.
La valutazione delle tubazioni in gres od in materiale plastico, sia in opera che in semplice somministrazione,
sarà fatta a metro lineare di tubazione effettivamente posata e misurata lungo l'asse dei tubi senza tenere conto
delle sovrapposizioni dei giunti. I pezzi speciali saranno pagati al prezzo di elenco prezzi o, se mancante, al
prezzo delle tubazioni del corrispondente diametro, assegnando loro le lunghezze seguenti:
a) tubi conici diritti e rovesci o ad imbuto, tubi a 2 manicotti, curve semplici (45°) o a squadra (90°):
ml. 1.00
b) giunti semplici od a squadra: ml. 1.25
c) tubi paralleli: ml. 1.50
d) giunti doppi con gli assi sul medesimo piano: ml. 2.00
e) giunti a scagno, a croce, biforcati, curve semplici ed a squadra con ispezione (compreso il tappo),
curve a squadre con piede: ml. 2.00
f) giunti semplici ed a squadra, con ispezione (compreso il tappo): ml. 2.25
g) giunti doppi e biforcati con ispezione (compreso il tappo), sifoni tipo Torino e Milano, diritti, aperti e
chiusi: ml. 3.00
h) sifoni tipo Firenze, sifoni tipo Napoli, diritti e inclinati: ml. 3.25
Il loro prezzo s'intende per tubazioni complete in opera ed esso è comprensivo quindi degli oneri relativi a detta
posa, nonché della fornitura e posa in opera di mensole, di grappe di sostegno di qualsiasi lunghezza, la
sigillatura dei giunti, ecc.
Se non compresi e specificati nell’articolo di elenco prezzi utilizzato, Il sottofondo di calcestruzzo su cui
poggiano i tubi interrati e lo scavo occorrente alla posa, saranno pagati a parte.
Per i tubi in cemento vale quanto detto per i tubi in gres e materiale plastico. Il prezzo s'intende per tubazione
completa posta in opera, compresa la sigillatura a cemento dei giunti, la fornitura delle grappe, ecc., esclusi
solo l'eventuale sottofondo di appoggio in calcestruzzo e lo scavo.
Qualora si tratti della sola posa in opera di tubi, i prezzi relativi, caso per caso fissati, si intenderanno
comprensivi di tutti gli oneri come sopra precisati, eccezione fatta della sola fornitura dei tubi stessi.
7.29 - CADITOIE, CHIUSINI, GRIGLIE, POZZETTI, ALLACCIAMENTI.
Le camerette per la raccolta delle acque meteoriche saranno contabilizzate ad unità, compreso tutto quanto
indicato nella voce di elenco prezzi.
Le griglie per le camerette di raccolta acque meteoriche, in ghisa, saranno contabilizzate ad unità o Kg.
effettivamente posate in opera.
L'allacciamento delle tubazioni di raccolta acque meteoriche ed acque nere nel canale principale sarà compensata
ad unità effettivamente realizzata, compresa la, perforazione del manufatto, l'innesto del tubo e la sigillatura con
malta cementizia e scaglie di mattoni.
I pozzetti per impianti di illuminazione, di qualunque dimensione, saranno contabilizzati ad unità effettivamente
posata in opera, compresi tutti gli oneri previsti nella relativa voce di elenco e fino alla profondità indicata.
7.30 - CAVIDOTTI.
I cavidotti per impianti di illuminazione saranno contabilizzati al metro lineare compreso tutto l'occorrente per la
formazione del cavidotto, come specificato nell’articolo di elenco prezzi utilizzato (lo scavo, il manufatto in cls
secondo le sezioni tipo, uno o più tubi in PVC DN 100 mm ed il reinterro).
Il collegamento ai cavidotti, compresa la foratura della parete ed il trasporto del materiale di risulta alle
discariche, in pozzetti esistenti, sarà contabilizzato ad unità.
7.31 - OPERE A VERDE.
Nessuna indennità sarà dovuta all'impresa per la sostituzione di materiale vegetale non accettato dalla
Direzione Lavori per imperfezioni o entro l'anno successivo al piantamento perché non attecchito.
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Per i tappeti erbosi verrà misurata la sola superficie effettivamente a prato.
Piantamenti:
- Alberi : il prezzo applicato alla messa a dimora di alberi di prima seconda e terza grandezza sarà rapportato
alle affettive dimensioni della buca.
- Cespugli : anche per i cespugli verrà applicato il prezzo della messa a dimora riferito alla buca come da
Elenco Prezzi.
- Tappezzanti : per le sistemazioni con specie copri suolo sarà la Direzione Lavori, di volta in volta, a stabilire la
densità di impianto a mq. e di conseguenza sarà corrisposto il prezzo relativo alle voci "specie tappezzanti
arbustive" o "specie tappezzanti erbacee".
7.32 - MANO D'OPERA.
I prezzi di elenco si riferiscono ad operai idonei.
Pertanto l'appaltatore è obbligato a fornire, specie nelle prestazioni di mano d'opera ad economia, operai
capaci ed intelligenti, sostituendo, ove occorra, quelli che non sono di gradimento della Direzione dei lavori. Le
prestazioni di mano d'opera ad economia si valuteranno a ore e mezze ore.
7.33 - NOLEGGI.
Le macchine ed attrezzi dati a noleggio dovranno essere in perfetto stato di servibilità e provvisti di tutti gli
accessori necessari per il loro regolare funzionamento.
E’ a carico esclusivo dell'appaltatore la manutenzione degli attrezzi e delle macchine.
Nel prezzo di noleggio si intende incluso il compenso per la mano d'opera, il combustibile, i lubrificanti, i
materiali di consumo, l'energia elettrica e tutto quanto occorre pel funzionamento delle macchine, salvo che
non sia disposto diversamente caso per caso.
Nelle prestazioni dei mezzi d'opera saranno computate soltanto le ore di effettivo funzionamento in cantiere.
In ogni caso non sarà riconosciuto alcun altro compenso per il trasporto del mezzo sul luogo d'impiego.
7.34 - TRASPORTI.
Nei prezzi di trasporti si intende compresa, oltre ad ogni spesa per la manutenzione in piena efficienza dei
mezzi di trasporto, anche la mano d'opera del conducente.
I mezzi di trasporto per i lavori in economia debbono essere forniti in pieno stato di efficienza e corrispondere
alle prescritte caratteristiche.
La valutazione delle materie da trasportare è fatta, a seconda dei casi, a numero di trasporti, a volume od a
peso, con riferimento o non alla distanza.
7.35 - CONFERIMENTO DEI RIFIUTI ALLE DISCARICHE.
Per quanto riguarda il trattamento dei rifiuti solidi urbani e di quelli ad essi assimilabili provenienti dal cantiere
oggetto d'appalto, l’Impresa aggiudicataria dovrà provvedere a conferirli per lo smaltimento presso la discarica
AMIAT denominata di “Basse di Stura” (Via Germaniano n. 50), oppure presso i centri di smaltimento delle ditte
convenzionate o indirizzarle a destinazioni allineate a disposti della Legge Regionale.
Tutti i rifiuti non rientranti nella categoria solidi urbani o assimilabili agli urbani dovranno invece essere conferiti
nelle apposite discariche specializzate.
7.36 - LAVORI DIVERSI NON SPECIFICATI NEI PRECEDENTI ARTICOLI.
Per tutte le opere non dettagliatamente specificate nel presente articolo, le misurazioni saranno effettuate
geometricamente o a tempo.
Tali misurazioni definiranno le quantità in funzione delle unità di misura stabilite nell’elenco dei prezzi unitari
allegato al progetto e facente parte del contratto.
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INDICE:
MANUTENZIONE STRAORDINARIA EDIFICI ERP DI PROPRIETA’ DELLA CITTA’ ....................................... 1
VIA MONCRIVELLO NN. 3-5 TORINO ........................................................................................................................... 1
CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO.......................................................................................................................... 1
CAPO I.................................................................................................................................................................................... 1
OGGETTO ED AMMONTARE DELL’APPALTO – DESIGNAZIONE, FORMA E PRINCIPALI DIMENSIONI
DELLE OPERE ..................................................................................................................................................................... 1
ARTICOLO 1 - OGGETTO DELL’APPALTO ................................................................................................................. 2
ELENCO PREZZI UNITARI OPERE EDILI ................................................................................................................................. 2
ARTICOLO 2 – AMMONTARE DELL’APPALTO ........................................................................................................ 4
ARTICOLO 3 – AFFIDAMENTO DELLE OPERE.......................................................................................................... 6
3.1 - CATEGORIA PREVALENTE E OPERE SCORPORABILI ...................................................................................... 6
ARTICOLO 4 – DISPOSIZIONI PARTICOLARI RIGUARDANTI L’APPALTO ...................................................... 7
4.1 ORDINE DA TENERSI NELL'ANDAMENTO DEI LAVORI..................................................................................... 7
4.2 DIREZIONE E SORVEGLIANZA DEL CANTIERE................................................................................................... 7
4.3 CONFERIMENTO DEI RIFIUTI ALLE DISCARICHE............................................................................................... 7
4.4 ONERI ESCLUSI DALL’APPALTO. ........................................................................................................................... 7
4.5 ULTERIORI ONERI A CARICO DELL’IMPRESA..................................................................................................... 8
4.6 ACCETTAZIONE DEI MATERIALI – CAMPIONATURA – MODALITA’ DI POSA.............................................. 9
4.7 INSTALLAZIONE DEL CANTIERE ..........................................................................................................................11
ARTICOLO 5 – FORMA E PRINCIPALI DIMENSIONI DELLE OPERE - DESCRIZIONE SOMMARIA DEI
LAVORI ................................................................................................................................................................................14
DESCRIZIONE SOMMARIA DEI LAVORI.....................................................................................................................14
INVOLUCRO FABBRICATI.............................................................................................................................................14
PARTI COMUNI ED INTERNI .........................................................................................................................................15
INTERNO ALLOGGI ........................................................................................................................................................15
OPERE ESTERNE..............................................................................................................................................................16
NOLI E MEZZI PROVVISIONALI ...................................................................................................................................16
5.1 – OPERE MURARIE ED AFFINI ................................................................................................................................17
A01 – SCAVI ................................................................................................................................................................................ 17
A02 – DEMOLIZIONI E RIMOZIONI......................................................................................................................................... 17
A04 – CONGLOMERATI CASSERATURE E OPERE IN C.A. ................................................................................................. 19
A05 – MURATURE ...................................................................................................................................................................... 19
A08 – OPERE ACCESSORIE ALLE MURATURE .................................................................................................................... 20
A09 - COPERTURE, MANTI IMPERMEABILIZZANTI, ISOLAMENTI TERMOACUSTICI. ............................................... 20
A10 - INTONACI E CORNICI ..................................................................................................................................................... 21
A11 - SOTTOFONDI E VESPAI.................................................................................................................................................. 22
A12 - PAVIMENTI E RIVESTIMENTI ....................................................................................................................................... 22
A13 - LAVORAZIONI DI MARMI E PIETRE IN OPERA - OPERE IN MARMO
E
PIETRA ......................................................................................................................................................................................... 22
A15 - OPERE DA VETRAIO ....................................................................................................................................................... 24
A17 - OPERE DA FALEGNAME ................................................................................................................................................ 24
A18 - OPERE DA FABBRO......................................................................................................................................................... 25
A19 - OPERE DA LATTONIERE IDRAULICO ......................................................................................................................... 27
A20 - OPERE DA DECORATORE .............................................................................................................................................. 27
A23 - MARCIAPIEDI, BANCHINE, PAVIMENTAZIONI DI CORTILI ................................................................................... 28
A26 – OPERE IDRALICHE – FOGNATURE, CANALI E SIMILI ............................................................................................ 29
A27- OPERE DA GIARDINIERE ................................................................................................................................................ 29
A28- OPERE VARIE ................................................................................................................................................................... 29
A41- NOLI E TRASPORTI........................................................................................................................................................... 30
5.2 – IMPIANTI TECNOLOGICI ......................................................................................................................................30
ARTICOLO 6 - SCHEDE TECNICHE ..............................................................................................................................32
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A01 - SCAVI E REINTERRI.............................................................................................................................................. 33
SCH.A01.001 – SCAVI IN GENERE ................................................................................................................................ 33
SCH.A01.002 ..................................................................................................................................................................... 35
SCAVO A SEZIONE OBBLIGATA A PARETI VERTICALI ......................................................................................... 35
SCH.A01.003 ..................................................................................................................................................................... 36
RIEMPIMENTO AREA CORTILE A QUOTA +0,80 M. ................................................................................................. 36
A02 – DEMOLIZIONI E RIMOZIONI............................................................................................................................. 37
SCH. A02.001 – DEMOLIZIONE DI PAVIMENTI E RIVESTIMENTI.......................................................................... 37
SCH. A02.002 – DEMOLIZIONE DI MURATURE ......................................................................................................... 37
SCH. A02.003 – SPICCONATURA DI INTONACO........................................................................................................ 37
SCH. A02.004 – DEMOLIZIONE COMPLETA DI TETTO IN LEGNO E DELLA COPERTURA IN TEGOLE
MARSIGLIESI .................................................................................................................................................................. 37
SCH. A02.005 – TAGLIO A SEZIONE OBBLIGATA DI MURATURE ......................................................................... 37
SCH. A02.006 – DEMOLIZIONE E RIMOZIONE PAVIMENTAZIONE CORTILE E ANDRONI CARRAI ............... 37
SCH. A02.007 – RIMOZIONE PARTI DI RETE FOGNARIA A SEGUITO DI SCAVO ................................................ 37
SCH. A02.008 – RIMOZIONE DI SERRAMENTI ESTERNI PORTE INTERNE E PORTONCINI DI INGRESSO...... 37
SCH. A02.009 – RIMOZIONE DI MANUFATTI CONTENENTI AMIANTO................................................................ 37
A04 – CONGLOMERATI CASSERATURE E OPERE IN C.A..................................................................................... 40
SCH.A04.001 ..................................................................................................................................................................... 40
CONGLOMERATO CEMENTIZIO ARMATO PER STRUTTURE DI FONDAZIONE - STRUTTURE VERTICALI E
IN ELEVAZIONE.............................................................................................................................................................. 40
SCH.A04.02 ....................................................................................................................................................................... 41
MASSETTO DI FONDAZIONE IN CLS SPESSORE CM. 15 ......................................................................................... 41
SCH.A04.003 ..................................................................................................................................................................... 42
MASSETTO IN CONGLOMERATO LEGGERO A BASE DI ARGILLA ESPANSA E CLS........................................ 42
A05 - MURATURE.............................................................................................................................................................. 43
SCH.A05.001 ..................................................................................................................................................................... 43
MURATURA IN MATTONI PIENI LAVORATI A FACCIA VISTA. ............................................................................ 43
SCH.A05.002 ..................................................................................................................................................................... 45
RIPRISTINO DI MURATURE INTERNE IN MATTONI FORATI POSATI DI QUARTO PRECEDENTEMENTE
DEMOLITE. ...................................................................................................................................................................... 45
SCH.A05.003 ..................................................................................................................................................................... 47
RIPRISTINO DI MURATURE ESTERNE IN MATTONI PIENI O SEMIPIENI POSATI DI QUARTO
PRECEDENTEMENTE DEMOLITE. .............................................................................................................................. 47
SCH.A05.004 ..................................................................................................................................................................... 49
MURATURA DI CONFINAMENTO TUBAZIONI IN CEMENTO AMIANTO. ........................................................... 49
A08 – OPERE ACCESSORIE ALLE MURATURE ........................................................................................................ 51
SCH. A08.001 .................................................................................................................................................................... 51
RIPRISTINI MURARI E RIQUADRATURA DEI VANI DEMOLITI PER LA RIMOZIONE E SOSTITUZIONE DI
SERRAMENTI ESTERNI ................................................................................................................................................. 51
SCH. A08.002 .................................................................................................................................................................... 52
FORMAZIONE DI BOCCHETTE DI AREAZIONE........................................................................................................ 52
SCH. A08.003 .................................................................................................................................................................... 53
FORMAZIONE DI TRACCE IN MURATURE PER INCASSAMENTO TUBI .............................................................. 53
SCH. A08.004 .................................................................................................................................................................... 54
RIPRISTINI MURARI E RIQUADRATURA DEI VANI DEMOLITI PER LA RIMOZIONE DI PORTE INTERNE E
PORTONCINI DI INGRESSO .......................................................................................................................................... 54
A09 – COPERTURE, MANTI IMPERMEABILIZZANTI, ISOLAMENTI TERMOACUSTICI.............................. 55
SCH.A09.001 ..................................................................................................................................................................... 55
TETTO A TEGOLE PIANE SU ORDITURA IN LEGNO. ............................................................................................... 55
SCH.A09.002 ..................................................................................................................................................................... 59
IMPERMEABILIZZAZIONE MEDIANTE GUAINA BITUMINOSA ELASTOPLASTOMERICA ARMATA. .......... 59
SCH. A09.003 .................................................................................................................................................................... 61
IMPERMEABILIZZAZIONE MEDIANTE STESA DI MALTA CEMENTIZIA BICOMPONENTE............................ 61
ISOLAMENTO TERMICO DI SUPERFICI ORIZZONTALI MEDIANTE LASTRE DI POLISTIRENE ESPANSO
SINTERIZZATO SP. MM. 60. .......................................................................................................................................... 62
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SCH.A09.005......................................................................................................................................................................63
PROTEZIONE IMPERMEABILIZZAZIONE MURI CONTROTERRA MEDIANTE PANNELLI IN POLISTIROLO
ESPANSO SP MM. 30........................................................................................................................................................63
A10 – INTONACI E CORNICI...........................................................................................................................................64
SCH.A10.001......................................................................................................................................................................64
RINZAFFO PER INTERNI IN MALTA DI CALCE IDRAULICA MACINATA.............................................................64
SCH.A10.002......................................................................................................................................................................65
INTONACO PER INTERNI DI GRASSELLO DOLCE. ...................................................................................................65
SCH.A10.003......................................................................................................................................................................67
RINZAFFO PER ESTERNI REALIZZATO CON MALTA DI CALCE IDRAULICA E CEMENTO.............................67
SCH.A10.004......................................................................................................................................................................68
INTONACO PER ESTERNI IN MALTA DI CEMENTO..................................................................................................68
SCH.A10.005......................................................................................................................................................................69
RISANAMENTO E CONSOLIDAMENTO FRONTALINI ED INTRADOSSI BALCONI E CORNICIONI..................69
SCH. A10.006 .....................................................................................................................................................................71
RISAGOMATURA DI CORNICIONI E VELETTE RAMPE SCALE ..............................................................................71
A11 – SOTTOFONDI E VESPAI........................................................................................................................................72
SCH.A11.001......................................................................................................................................................................72
SOTTOFONDO IN GHIAIA NATURALE E SABBIA. ...................................................................................................72
SCH.A11.002......................................................................................................................................................................73
SOTTOFONDO IN CLS DI SPESSORE CM. 10. ..............................................................................................................73
A12 – PAVIMENTI E RIVESTIMENTI............................................................................................................................74
SCH.A12.001......................................................................................................................................................................74
ZOCCOLINO BATTISCOPA IN GRES CERAMICO FINE PORCELLANATO.............................................................74
SCH.A12.002......................................................................................................................................................................76
PAVIMENTI PER INTERNI ED ESTERNI IN PIASTRELLE DI GRES FINE PORCELLANATO................................76
SCH.A12.003......................................................................................................................................................................79
RIVESTIMENTO INTERNO IN PIASTRELLE DI GRES CERAMICO SMALTATO....................................................79
A13 – OPERE IN MARMO E PIETRA .............................................................................................................................81
SCH.A13.001......................................................................................................................................................................81
COPERTINE IN LASTRE DI PIETRA DI LUSERNA PIANO FIAMMATO O SPAZZOLATO – SPESSORE CM. 5. ..81
SCH.A13.02........................................................................................................................................................................83
COPERTINE BALCONI IN LASTRE DI SERIZZO ANTIGORIO, DI SPESSORE CM. 2..............................................83
SCH.A13.003......................................................................................................................................................................85
SOGLIE PER PORTE FINESTRE IN LASTRE DI SERIZZO ANTIGORIO PIANO LEVIGATO – SPESSORE CM. 3.
............................................................................................................................................................................................85
SCH. A13.004 .....................................................................................................................................................................87
SOGLIE IN LASTRE DI PIETRA DI LUSERNA PIANO FIAMMATO O SPAZZOLATO – SPESSORE CM. 3. ........87
SCH.A13.005......................................................................................................................................................................89
DAVANZALI INTERNI IN GRANITO ROSA BETA LEVIGATI E LUCIDATI A PIOMBO – SPESSORE CM. 3.......89
SCH.A13.006......................................................................................................................................................................91
LAVORAZIONI SULLE PIETRE E MARMI....................................................................................................................91
A15 – OPERE DA VETRAIO..............................................................................................................................................93
SCH.A15.001......................................................................................................................................................................93
VETRATE VETROCAMERA MM. 4+12+4 ....................................................................................................................93
SCH.A15.002......................................................................................................................................................................95
VETRATE ANTISFONDAMENTO STRATIFICATE TRASPARENTI O COLORATE MM. 3+3..................................95
SCH.A15.003......................................................................................................................................................................96
VETRATE ANTISFONDAMENTO STRATIFICATE TRASPARENTI MM. 4+4..........................................................96
SCH.A15.004......................................................................................................................................................................97
VETRI STAMPATI MM. 5. ...............................................................................................................................................97
A17 – OPERE DA FALEGNAME ......................................................................................................................................98
SCH.A17.001......................................................................................................................................................................98
SCURI INTERNI IN LEGNO LARICE D’AMERICA. .....................................................................................................98
SCH.A17.002....................................................................................................................................................................100
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SERRAMENTI ESTERNI IN LEGNO LARICE D’AMERICA VERNICIATO TRASPARENTE PER FINESTRE E
PORTE FINESTRE.......................................................................................................................................................... 100
SCH.A17.003 ................................................................................................................................................................... 105
SERRAMENTI ESTERNI IN LEGNO LARICE D’AMERICA VERNICIATO, CON APERTURA A BILICO PER
FINESTRE E PORTE FINESTRE. .................................................................................................................................. 105
SCH.A17.004 ................................................................................................................................................................... 110
PERSIANE ALLA PIEMONTESE IN LARICE D’AMERICA VERNICIATO TRASPARENTE PER FINESTRE E
PORTE FINESTRE.......................................................................................................................................................... 110
SCH.A17.005 ................................................................................................................................................................... 112
PORTONI ESTERNI IN LEGNO NOCE D’AFRICA VERNICIATO TRASPARENTE, A PANNELLI VETRATI, PER
INGRESSO EDIFICIO. ................................................................................................................................................... 112
SCH.A17.006 ................................................................................................................................................................... 117
RESTAURO E REVISIONE COMPLETA DI PORTONI ESTERNI IN LEGNO. ........................................................ 117
SCH.A17.007 ................................................................................................................................................................... 119
REVISIONE COMPLETA DI PORTE INTERNE IN LEGNO. ...................................................................................... 119
SCH.A17.008 ................................................................................................................................................................... 120
PORTE INTERNE A SPECCHIATURA PIENA O VETRATA IN LARICE DEL TIROLO AD UN'ANTA A
BATTENTE. .................................................................................................................................................................... 120
SCH.A17.009 ................................................................................................................................................................... 123
PORTONCINI BLINDATI DI INGRESSO ALLOGGI. ................................................................................................. 123
SCH A17.010 ................................................................................................................................................................... 126
CONTROTELAIO IN LEGNO D’ABETE...................................................................................................................... 126
A18 – OPERE DA FABBRO............................................................................................................................................. 127
SCH.A18.001 ................................................................................................................................................................... 127
PARAPETTI DI PROTEZIONE BALCONI SU VIA: RINGHIERE IN PROFILATI DI ACCIAIO VERNICIATO. .... 127
SCH.A18.002 ................................................................................................................................................................... 129
PARAPETTI DI PROTEZIONE BALCONI SU CORTE: RINGHIERE IN PROFILATI DI ACCIAIO VERNICIATO.
......................................................................................................................................................................................... 129
SCH.A18.003 ................................................................................................................................................................... 131
PARAPETTI DI PROTEZIONE - SCHIENALE SEDUTA IN PROFILI DI ACCIAIO VERNICIATO. ...................... 131
SCH.A18.004 ................................................................................................................................................................... 133
RINGHIERA SCALE ESTERNE IN PROFILO TUBOLARE DI ACCIAIO VERNICIATO. ....................................... 133
SCH.A18.005 ................................................................................................................................................................... 135
ADEGUAMENTO ALTEZZA E RIPARAZIONE RINGHIERA IN MONTA DI SCALE IN PROFILI DI ACCIAIO
VERNICIATO. ................................................................................................................................................................ 135
CANCELLO DI INGRESSO PEDONALE IN PROFILATI DI ACCIAIO VERNICIATO DI L. = M. 1,40................... 137
SCH.A18.007 ................................................................................................................................................................... 139
GRATE DI PROTEZIONE APERTURE, IN PROFILATI DI ACCIAIO VERNICIATO. ............................................. 139
LA SCELTA DEI COLORI E' DOVUTA AL CRITERIO INSINDACABILE DELLA DIREZIONE LAVORI E NON SARÀ AMMESSA
ALCUNA DISTINZIONE TRA COLORI SPECIALI E COLORI ORDINARI, DOVENDO LA DITTA APPALTATRICE FORNIRE I
MATERIALI PIÙ FINI E DELLE MIGLIORI QUALITÀ. SCH.A18.008 ..................................................................................... 140
SCH.A18.008 ................................................................................................................................................................... 141
SERRAMENTI VETRATI PER FINESTRE IN PROFILATI DI ACCIAIO VERNICIATO, CON APERTURA A
WASISTAS...................................................................................................................................................................... 141
LUCERNARI PER COPERTURA IN PROFILATI DI LEGA DI ALLUMINIO PREVERNICIATO. .......................... 144
SCALA RETRATTILE A SOFFITTO IN ACCIAIO. ..................................................................................................... 147
SCALA METALLICA IN PROFILATI DI ACCIAIO VERNICIATO. .......................................................................... 148
SCH.A18.012 ................................................................................................................................................................... 149
RETE ELETTROSALDATA IN ACCIAIO 15X15 DIAMETRO MM. 6........................................................................ 149
SCH.A18.013 ................................................................................................................................................................... 150
RETE ELETTROSALDATA IN ACCIAIO 20X20 DIAMETRO MM. 5........................................................................ 150
SCH.A18.014 ................................................................................................................................................................... 151
CAVO DI ANCORAGGIO DI SICUREZZA .................................................................................................................. 151
L'OPERA DOVRÀ ESSERE ESEGUITA SECONDO LE PRESCRIZIONI DEL PROGETTO E CONFORME ALLA NORMA UNI EN
795 C. ............................................................................................................................................................................... 151
SCH.A18.015 ................................................................................................................................................................... 152
SISTEMA DI RINVIO ANTA PORTA. .......................................................................................................................... 152
A19 – OPERE DA LATTONIERE - IDRAULICO ........................................................................................................ 153
SCH.A19.001 ................................................................................................................................................................... 153
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CANALI DI GRONDA, PLUVIALI, COPERTINE, FALDALI E CONVERSE IN LAMIERA DI RAME. ...................153
SCH.A19.002....................................................................................................................................................................155
GAMBALI IN GHISA PER SCARICO ACQUE BIANCHE. ..........................................................................................155
SCH.A19.003....................................................................................................................................................................156
GAMBALI IN POLIVINILE A MURARE PER SCARICO ACQUE BIANCHE. ..........................................................156
SCH.A19.004....................................................................................................................................................................157
IMPIANTI IDRICOSANITARI........................................................................................................................................157
A) TUBAZIONI DI ADDUZIONE ...................................................................................................................................157
B) VALVOLAME DI MANOVRA...................................................................................................................................157
C) TUBAZIONI DI SCARICO..........................................................................................................................................157
D) LAVABO A COLONNA..............................................................................................................................................157
E) VASO ...........................................................................................................................................................................158
F) BIDET...........................................................................................................................................................................158
G) VASCA ........................................................................................................................................................................158
A20 – OPERE DA DECORATORE..................................................................................................................................160
SCH.A20.001....................................................................................................................................................................160
PITTURA MURALE PER INTERNI. ..............................................................................................................................160
SCH.A20.002....................................................................................................................................................................162
PITTURA MURALE PER ESTERNI A BASE DI SILICATI DI POTASSIO. ................................................................162
SCH. A20.003 ...................................................................................................................................................................164
IDROPITTURA MINERALE PER ESTERNI E VANI SCALA. ....................................................................................164
SCH. A20.004 ...................................................................................................................................................................166
VERNICIATURA CON SMALTO SU SUPERFICI METALLICHE..............................................................................166
SCH. A20.005 ...................................................................................................................................................................168
VERNICIATURA DI MANUFATTI INTERNI ED ESTERNI IN LEGNO MEDIANTE IMPREGNANTE
PROTETTIVO COLORATO E FINITURA TRASPARENTE. .......................................................................................168
SCH. A20.006 ...................................................................................................................................................................170
TRATTAMENTO INCAPSULANTE DI METERIALI IN CEMENTO AMIANTO ......................................................170
A23 – MARCIAPIEDI, BANCHINE, PAVIMENTAZIONI DI CORTILI...................................................................171
SCH.A23.001....................................................................................................................................................................171
PAVIMENTAZIONE IN MARMETTE AUTOBLOCCANTI IN CLS, SU SOLETTA. ................................................171
SCH.A23.002....................................................................................................................................................................173
PAVIMENTAZIONE IN LASTRE DI PIETRA DI LUSERNA PIANO FIAMMATO, SU SOLETTA SPESSORE CM.
10-12. ................................................................................................................................................................................173
SCH. A23.003 ...................................................................................................................................................................175
ELEMENTI CIRCOLARI DECORATIVI IN PIETRA DI LUSERNA PIANO FIAMMATO SPESSORE CM. 6..........175
SCH.A23.004....................................................................................................................................................................177
ZOCCOLO PERIMETRALE IN LASTRE DI PIETRA DI LUSERNA PIANO FIAMMATO - SPESSORE CM. 2.......177
SCH.A23.005....................................................................................................................................................................178
PAVIMENTO-RIVESTIMENTO IN LASTRE DI PIETRA DI LUSERNA PIANO FIAMMATO - SPESSORE CM. 2.
..........................................................................................................................................................................................178
SCH.A23.006....................................................................................................................................................................179
PAVIMENTI IN LASTRE DI PIETRA DI LUSERNA PIANO FIAMMATO – CM. 30X30 / 50X50 – SPESSORE CM. 3.
..........................................................................................................................................................................................179
SCH. A23.007 ...................................................................................................................................................................181
GRADINI PER SCALE ESTERNE IN CORDONI RETTI O CURVI IN GNEISS O SIMILI – LARGHEZZA CM. 30
ALTEZZA CM. 25............................................................................................................................................................181
SCH. A23.008 ...................................................................................................................................................................183
FORMAZIONE DI FONDAZIONE PER MARCIAPIEDE RIALZATO O PER RIPRISTINO DI TRATTO DELLO
STESSO ............................................................................................................................................................................183
SCH. A23.009 ...................................................................................................................................................................184
FORMAZIONE DI PAVIMENTO PER MARCIAPIEDE TIPO ASFALTO COLATO ..................................................184
SCH. A23.010 ...................................................................................................................................................................185
CORDOLI PREFABBRICATI IN CLS ARMATO E VIBRATO. ...................................................................................185
SCH.A23.011....................................................................................................................................................................187
PAVIMENTO IN BATTUTO DI CEMENTO SU MASSETTO IN CLS ARMATO. ......................................................187
SCH. A23.012 ...................................................................................................................................................................188
TAPPETO DI CALCESTRUZZO BITUMINOSO PER RIPRISTINO PAVIMENTAZIONI BITUMINOSE................188
A26 – OPERE IDRALICHE – FOGNATURE, CANALI E SIMILI .............................................................................189
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250
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M.S. Edificio Via Moncrivello nn. 3-5 – Torino - CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO
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SCH. A26.001 - POZZETTI DI ISPEZIONE A PIE’ DI GRONDA COMPLETO DI CHIUSINO IN GHISA................ 189
SCH. A26.002 - RETE DI SMALTIMENTO ACQUE BIANCHE.................................................................................. 189
SCH. A26.003 - POZZETTI DI RACCOLTA E SMALTIMENTO ACQUE BIANCHE COMPLETI DI CHIUSINO O
CADITOIA IN GHISA CARRABILE ............................................................................................................................. 189
A27 – OPERE DA GIARDINIERE.................................................................................................................................. 191
SCH.A27.001 ................................................................................................................................................................... 191
ALBERATURE – PRUNUS PISSARDI NIGRA. ........................................................................................................... 191
A28 – OPERE VARIE ....................................................................................................................................................... 195
SCH.A28.001 ................................................................................................................................................................... 195
CASELLARIO POSTALE............................................................................................................................................... 195
A41 – NOLI E TRASPORTI............................................................................................................................................. 196
SCH. A41.001 .................................................................................................................................................................. 196
NOLO PONTEGGI.......................................................................................................................................................... 196
CAPO II .............................................................................................................................................................................. 197
QUALITA’ E PROVENIENZA DEI MATERIALI – NORME PER LA VALUTAZIONE E LA MISURAZIONE
DELLE OPERE ................................................................................................................................................................. 197
ARTICOLO 6 – REQUISITI DI ACCETTAZIONE DI MATERIALI E COMPONENTI ....................................... 198
MATERIALI IN GENERE .............................................................................................................................................. 198
6.1 - ACQUA, CALCI, CEMENTI ED AGGLOMERATI CEMENTIZI, POZZOLANE, GESSO, SABBIA ................ 198
6.2 - MATERIALI INERTI PER CONGLOMERATI CEMENTIZI E PER MALTE, ADDITIVI.................................. 199
6.3 - ELEMENTI DI LATERIZIO E CALCESTRUZZO ................................................................................................ 199
6.4 - ARMATURE PER CALCESTRUZZO.................................................................................................................... 200
6.5 - PRODOTTI A BASE DI LEGNO ............................................................................................................................ 200
6.6 - PRODOTTI DI PIETRE NATURALI E RICOSTRUITE........................................................................................ 201
6.7 - PRODOTTI PER PAVIMENTAZIONE.................................................................................................................. 203
6.8 - PRODOTTI PER COPERTURE DISCONTINUE (A FALDA) .............................................................................. 212
6.9 - PRODOTTI PER IMPERMEABILIZZAZIONE E PER COPERTURE PIANE ..................................................... 216
6.10 - PRODOTTI DI VETRO (LASTRE, PROFILATI A DUE VETRI PRESSATI) .................................................... 220
6.11 - PRODOTTI DIVERSI (SIGILLANTI, ADESIVI, GEOTESSILI) ........................................................................ 222
6.12 – MATERIALI METALLICI................................................................................................................................... 223
6.13 - INFISSI .................................................................................................................................................................. 223
6.14 - PRODOTTI PER RIVESTIMENTI INTERNI ED ESTERNI ............................................................................... 227
6.15 - PRODOTTI FLUIDI OD IN PASTA (INTONACI, VERNICIANTI, RIVESTIMENTI PLASTICI, ECC.). ........ 229
6.16 - PRODOTTI PER ISOLAMENTO TERMICO....................................................................................................... 230
6.17 - PRODOTTI PER PARETI ESTERNE E PARTIZIONI INTERNE ....................................................................... 231
6.18 - PRODOTTI PER ASSORBIMENTO ACUSTICO................................................................................................ 232
6.19 - PRODOTTI PER ISOLAMENTO ACUSTICO..................................................................................................... 233
6.20 - MATERIALI AREE VERDI ................................................................................................................................. 234
ARTICOLO 7 – NORME PER LA VALUTAZIONE E LA MISURAZIONE DI OGNI LAVORAZIONE............ 236
NORME GENERALI PER LA VALUTAZIONE E LA MISURAZIONE DELLE OPERE ........................................... 236
7.1 - SCAVI IN GENERE ................................................................................................................................................ 236
7.2 - RILEVATI O RINTERRI......................................................................................................................................... 237
7.3 - RIEMPIMENTO DI PIETRAME A SECCO. .......................................................................................................... 237
7.4 – PARATIE E CASSERI IN LEGNAME................................................................................................................... 237
7.5 - PALIFICAZIONI. .................................................................................................................................................... 238
7.6 - DEMOLIZIONI. ...................................................................................................................................................... 238
7.7 - MURATURE IN GENERE...................................................................................................................................... 238
7.8 - VOLTE, ARCHI E PIATTABANDE....................................................................................................................... 238
7.9 - PARAMENTI A FACCIA VISTA. .......................................................................................................................... 238
7.10 - PIETRA DA TAGLIO - MARMI........................................................................................................................... 239
7.11 - GETTI DI CALCESTRUZZO. .............................................................................................................................. 239
7.12 - CALCESTRUZZO ARMATO............................................................................................................................... 239
7.13 - SOLAI. ................................................................................................................................................................... 239
7.14 - SOFFITTI E CONTROSOFFITTI. ........................................................................................................................ 240
7.15 - COPERTURA A TETTO. ...................................................................................................................................... 240
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7.16 - SOTTOFONDI E VESPAI......................................................................................................................................240
7.17 - PAVIMENTI...........................................................................................................................................................240
7.18 - RIVESTIMENTI DI PARETI. ................................................................................................................................240
7.19 - POSA IN OPERA DI MARMI, PIETRA NATURALE, ED ARTIFICIALE..........................................................240
7.20 - INTONACI. ............................................................................................................................................................241
7.21 - DECORAZIONI. ....................................................................................................................................................241
7.22 - TINTEGGIATURE, COLORITURE E VERNICIATURE. ...................................................................................241
7.23 - VETRI, CRISTALLI E SIMILI...............................................................................................................................242
7.24 - POSA IN OPERA DEI SERRAMENTI. .................................................................................................................242
7.25 - LAVORI IN LEGNO. .............................................................................................................................................243
7.26 - LAVORI IN METALLO.........................................................................................................................................243
7.27 - DOCCE E TUBI PER PLUVIALI...........................................................................................................................243
7.28 - TUBAZIONI IN GENERE. ....................................................................................................................................243
7.29 - CADITOIE, CHIUSINI, GRIGLIE, POZZETTI, ALLACCIAMENTI. .................................................................244
7.30 - CAVIDOTTI. ..........................................................................................................................................................244
7.31 - OPERE A VERDE. .................................................................................................................................................244
7.32 - MANO D'OPERA. ..................................................................................................................................................245
7.33 - NOLEGGI. ..............................................................................................................................................................245
7.34 - TRASPORTI. ..........................................................................................................................................................245
7.35 - CONFERIMENTO DEI RIFIUTI ALLE DISCARICHE........................................................................................245
7.36 - LAVORI DIVERSI NON SPECIFICATI NEI PRECEDENTI ARTICOLI............................................................245
INDICE:...............................................................................................................................................................................246
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