What else?
Anno Quinto numero Trentanove |Novembre Duemilatredici | Euro Tre
Storia di copertina
Steven Tyler testimonial
per BergamoUP
Storie Bergamasche:
Oberdan Tomasoni
La Germania è la nostra Cina
Di Giorgio Arfaras
pagina | 8
pagina | 20
pagina | 42
1
Il mensile più letto della città
2
“Vivere senza
tentare significa
rimanere con il
dubbio che ce
l’avresti fatta”
3
Jim Morrison
4
E se Steve Jobs fosse nato
a Bergamo?
Altro che guru, avrebbe
fatto il garagista
L’Editoriale
di michele oggioni
BERGAMO - Se Steve Jobs, guru dell’elettronica scomparso una paio d’anni fa, fosse nato a Bergamo? Beh,
forse sarebbe diventato ugualmente un maestro del settore, con un pizzico di fatica in più. Oppure, niente:
condannato alla disoccupazione eterna o a fare un altro mestiere. Immaginiamo che Steve Jobs si chiami
«Stefano Lavori» (la traduzione letterale del nome in italiano). Stefano ha un amico che si chiama Stefano
Vozzini, un probabile alter ego di Steve Wozniak. Ai due smanettoni viene un’idea geniale: un computer
innovativo ma non hanno i soldi per comprare i pezzi e assemblarlo. Si mettono nel garage e pensano a come
fare. Stefano Lavori dice: “Proviamo a venderli senza averli ancora prodotti. Con quegli ordini compriamo
i pezzi”. Mettono un annuncio, attaccano i volantini, cercano acquirenti. Nessuno si fa vivo. Bussano alle
imprese: “Volete sperimentare un nuovo computer?”. Qualcuno è interessato: “portamelo, ti pago a novanta
giorni”. “Veramente non ce l’abbiamo ancora, avremmo bisogno di un vostro ordine scritto”. Gli fanno un
ordine su carta non intestata. Non si può mai sapere. Con quell’ordine, i due vanno a comprare i pezzi,
vogliono darli come garanzia per avere credito. I negozianti li buttano fuori. “Senza soldi non si cantano
messe”. Che fare? Vendiamoci il motorino. Con quei soldi riescono ad assemblare il primo computer, fanno
una sola consegna, guadagnano qualcosa. Ne fanno un altro. La cosa sembra andare.
IN BANCA - Ma per decollare ci vuole un capitale maggiore. “Chiediamo un prestito”. Vanno in banca.
“Mandatemi i vostri genitori, non facciamo credito a chi non ha niente”, gli dice il direttore della filiale.
ARRIVANO I VIGILI: MULTA SALATISSIMA- I due tornano nel garage. Come fare? Mentre ci pensano
bussano alla porta. Sono i vigili urbani. “Ci hanno detto che qui state facendo un’attività commerciale.
Possiamo vedere i documenti?”. “Che documenti? Stiamo solo sperimentando”. “Ci risulta che avete venduto
dei computer”. I vigili sono stati chiamati da un negozio che sta di fronte. I ragazzi non hanno documenti, il
garage non è a norma, non c’è impianto elettrico salvavita, non ci sono bagni, l’attività non ha partita Iva. Il
verbale è salato.
DAL COMMERCIALISTA - I soldi in cassa finiscono. Però il computer piace, i primi acquirenti chiamano
entusiasti. Ma dove prendere i soldi? «Ci sono i fondi europei, gli incentivi all’autoimpresa. C’è un
commercialista a Bergamo che sa fare benissimo queste pratiche. “State a posto, avete un’idea bellissima.
Sicuro possiamo avere un finanziamento a fondo perduto almeno di 100mila euro”. I due ragazzi pensano che
è fatta. “Ma i soldi vi arrivano a rendicontazione, dovete prima sostenere le spese. Attrezzate il laboratorio,
partire con le attività, e poi avrete i rimborsi. E poi ci vuole qualcosa di soldi per oliare il meccanismo alla
regione. C’è un amico a cui dobbiamo fare un regalo sennò il finanziamento ve lo scordate”. “Ma noi questi
soldi non ce li abbiamo”. “Nemmeno qualcosa per la pratica? E dove vi avviate?”.
L’AIUTO DEI GENITORI - I due, scoraggiati, decidono comunque di andare avanti. Chiedono soldi pure ai
genitori. All’interno del garage lavorano duro: assemblano i computer con pezzi di fortuna, un po’ comprati
usati, un po’ a credito. Fanno dieci computer nuovi, riescono a venderli. La cosa sembra poter andare. Ma non
hanno più i soldi per continuare le attività. Il finanziamento dalla Regione non arriva, i libri contabili costano,
bisogna versare l’Iva, pagare le tasse su quello che hanno venduto, il commercialista preme, i pezzi sono finiti,
assemblare computer in questo modo diventa impossibile. Il padre di Stefano Lavori lo prende da parte e gli
dice “figliolo, libera questo garage, ci fittiamo i posti auto, che è meglio”. I due ragazzi si guardano e decidono
di chiudere il loro sogno nel cassetto. Diventano garagisti».
5
LA TRISTE MORALE FINALE - Morale della storia: la Apple in provincia di Bergamo non sarebbe nata,
perché saremo pure affamati e folli, ma se nasci nel posto sbagliato rimani con la fame e la pazzia, e niente più.
E i sogni nel cassetto rimangono tali.
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Editore
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Stampa
quippe.it
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Fotografi
Sergio lombi
Matteo Mottari
carlo rondi
MARCO DAZZI
Hanno collaborato:
vip international, Giorgio arfaras, andrea lodetti, massimo
buttinoni, Joseph procino, LUDOVICA CIVIDINI, Samuele sortino, nalla
ciombioni, alice cerea, andrea mario sini, sabrino beretta.
Crediti fotografici:
Per le immagini senza crediti l’editore ha ricercato con ogni mezzo i titolari dei diritti fotografici senza riuscire a reperirli. È ovviamente a piena disposizione per l’assolvimento di quanto occorre
nei loro confronti.
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BERGAMOUP,
Periodico mensile di informazione locale;
Iscrizione presso il Tribunale di Bergamo n. 16/2009 del Maggio 2009
Editrice BERGAMOUP srl - Concessionaria pubblicità
Sede legale: Via Fantoni, 5 - 24049 Verdello (Bg)
Cod. Fisc. e P.Iva: 03806600163
7
Pubblicità e Abbonamenti
tel 035.217665
in copertina bergamoup: steven tyler testimonial per bergamoup
sommario
STORIA DI COPERTINA
pag.
8
11
STeven Tyler testimonial
per BergamoUp
Redazionale
pag.
36
EICMA
pag.
42
Redazionale
pag.
14
46
50
di Renata Sortino
Who’s who
cultura-cinema
di Davide Comotti
RUSH
Amplifon
pag.
52
speciale moda
di Alice Cerea
cultura - musica
di Andrea Lodetti
It’s only rock’n’roll
Aerosmith
Paris Fashion Week
pag.
44
8
cultura-istantanee vintage
Redazionale
pag.
32
La prossima decisione
degli USA
Oberdan Tomasoni
pag.
pag.
di Giorgio Arfaras
Redazionale
pag.
24
economia
SuperSic
pag.
20
Moda Uomo
Redazionale
pag.
10
/13
salute-medicina
Le Smagliature
di Massimo Buttinoni
Redazionale
pag.
56
Amici a 4 zampe
pag.
tecnologia
pag.
62
pag.
64
pag.
66
pag.
67
pag.
68
è l’ora esatta per
Samsun Gear?
territorio - natura
di Eleonora Nasoni
Il fiume serio
cucina - ricetta
di Andrea Sini
Filetto d’orata
oroscopo
di Joseph Procino
Scorpione
oroscopo angelico
di Sabrina Beretta
Buon Mese dagli
Angeli!
EVENT
Cielo
Design my Cover by Poloni
Foppapedretti
Setai & Friends
9
58
di Sergio Lombi
storia di copertina
STEVEN TYLER
“testimonial” per Bergamo Up.
Il leader degli Aerosmith, presente all’Esposizione Internazionale del
Motociclo come padrino di EICMA Custom 2013, ha incontrato il
mensile bergamasco prestandosi a una simpatica intervista dai toni
orobici.
Di R.S.
S
10
teven Tyler il famoso frontman rock considerato
tra gli artisti di maggior successo della storia della
musica heavy metal, in occasione della fiera EICMA
di Rho Milano, ha incontrato la stampa e gli operatori
per battezzare l’azienda “Dirico Motorcycles“ dedicata alla
personalizzazione della moto, nel proprio debutto sulla scena
europea.
Durante questo meeting il cantante ha voluto incontrare
Bergamo Up e si è dimostrato molto curioso e affascinato
nei confronti della città orobica, dichiarando alla giornalista
(Renata Sortino) che gli piacerebbe visitare presto “una città
con due anime, una giovane e una antica” improvvisandosi
testimonial non solo del mensile BergamoUp, ma della città
stessa. Steven Tyler con gli Aerosmith, in 43 anni di attività,
ha venduto più di 150 milioni di dischi, e ancora oggi continua
a suonare dal vivo in tour, infatti il cantante ha dichiarato che
tra maggio e giugno del 2014 tornerà in Italia per dei concerti
con gli Aerosmith.
Chi sa se Mister Steven Tyler sceglierà come tappa proprio
Bergamo.
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Via Divisione Tridentina, 2
24121 Bergamo (BG)
11
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EICMA
La Passione corre su 2 Ruote
Di R.S. photo Sergio Lombi
E
12
ICMA, la fiera delle moto più grande ed importante
al mondo arrivata alla 71° edizione ha da poco chiuso
i battenti stabilendo record di accessi.
L’esposizione Internazionale del Motociclo è stata
un successo: 1408 espositori, in rappresentanza di 38 paesi su
una superificie di 280.000 mq, ben 6 enormi padiglioni hanno
ospitato centinaia di anteprime mondiali in fatto di moto e
scooter.
Anche Bergamo è stata presente con 15 espositori: Acerbis
Italia di Albino, Bianchi spa di Treviglio, Brembo di Curno,
Motorquality di Curno, Caberg spa di Azzano S. Paolo,
DMD Helmet di Bergamo, Locatrelli spa di Almenno S.
Bartolomeo, Marchesini di Curno, Motors Care di Treviglio,
Nolan Group di Bembate Sopra, OMcrop SRL di Villa
di Serio, Polini Motori di Alzano Lombardo, Punto di
Fuga- Abnormal Crew di Bergamo, Scott Italia di Albino e
13
14
Techniche Italia di Ranica.
L’appuntamento milanese è da sempre ormai un must per
addetti ai lavori, ma anche per tutti gli appassionati delle
2Ruote a motore, provenienti da ogni angolo del pianeta:
soprattutto Europa, ma anche America, Australia, Giappone,
Taiwan e Cina.
Nonostante la crisi finanziaria generale che sta mettendo
in seria difficoltà l’Italia, il settore moto ha dimostrato
una profonda volontà non solo di resistere, ma di ripartire.
L’investimento che EICMA rappresenta per tutti i brand la
capacità delle case di proporre al pubblico prodotti inediti,
al passo con le esigenze della nuova mobilità, e moto che
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SuperSic
Il Pilota dal cuore d’oro, campione nella vita
e nella pista.
A due anni dalla tragica scomparsa
BergamoUp rende omaggio a questo grande
personaggio.
16
Di Samuele Sortino
La sua capacità di gestire al meglio la moto sul bagnato gli
ha permesso di trionfare a Jerez dove ha realizzato la pole
position e la sua prima vittoria in carriera nonostante
l’insidioso tracciato, e di confermarsi specialista della
pioggia a Brno, dove ha guadagnato ancora la pole in una
sessione di qualificazione accompagnata da condizioni
critiche. Ma è stata un’annata segnata anche da cadute e
inconvenienti, che non gli hanno permesso di superare
l’11ª posizione della classifica generale con 79 punti. Il
team di cui ha fatto parte è stato il Rauch Bravo e il suo
compagno di squadra è stato Steve Jenkner. Nel 2005
viene confermato dal team, che cambia denominazione
in Nocable.it Race gareggiando con il compagno di
squadraJoan Olìvè. Ha vinto un altro gran premio a
Jerez ed è salito, nel corso della stagione, per sei volte sul
podio (oltre la vittoria, si è piazzato 2º in Catalogna e 3º
in Germania, Repubblica Ceca, Qatar e Australia); pur
lottando sempre per le posizioni di vertice, è uscito dalla
lotta per il mondiale già a metà stagione, a causa di alcune
difficoltà nell’adattarsi alla sua Aprilia RS 125 R in virtù
della sua notevole altezza, chiudendo comunque al 5º
posto con 177 punti, e realizzando anche una pole position
in Spagna. Nel 2006 è passato in classe 250, alla guida della
Gilera RSV 250 con capotecnico Rossano Brazzi che era
stato capotecnico di campioni come Valentino Rossi e
Marco Melandri, il quale però si è ammalato dopo le prime
gare lasciandolo senza una vera “guida” durante tutta la
stagione. Si classifica decimo con 92 punti senza ottenere
risultati eclatanti, ottenendo come miglior piazzamento
un 6º posto in Cina. L’anno dopo nel 2007, la casa madre
Aprilia ha tolto a Simoncelli la moto ufficiale affidandogli
una RSW 250 LE, sempre nel team Metis Gilera, ma gestita
tecnicamente da Aligi Deganello. È stata una stagione
avara di risultati, terminata al 10º posto con 97 punti, con
miglior risultato in gara un doppio 6º posto (Francia e
Olanda). Il 2008 si è rivelato più fruttuoso: ancora con
una moto non ufficiale, una RSA 250, nelle prime due
gare ha piazzato un doppio “zero” in classifica per via
di due cadute, pur essendo particolarmente favorito per
la vittoria a Jerez. Nella gara successiva in Portogallo è
riuscito a guadagnare la sua prima pole stagionale, ma solo
nella gara successiva ha portato a casa la prima vittoria al
Mugello, seguita da un’altra in Catalogna.
Ricevuta una moto evoluta, ha vinto al Sachsenring
con ben 10” di vantaggio su Mika Kallio, poi a Motegi,
a Phillip Island, e col 3º posto a Sepang si è laureato
campione del mondo della 250, per poi vincere a
Valencia a coronamento di una grande stagione, in cui
ha totalizzato 281 punti. Gli altri podi sono stati: 2° in
Francia e Gran Bretagna, 3º in Olanda e Repubblica
Ceca; mentre le altre pole position sono state ottenute
in Germania, Repubblica Ceca, Giappone, Australia e
Comunità Valenciana. Nel 2009 nonostante l’anno prima
avesse vinto il campionato decide di rimanere nella classe
di mezzo, ma a causa di un infortunio è costretto a saltare
l’inaugurale Gran Premio del Qatar. Dopo alcune gare
17
M
arco Simoncelli nasce a Cattolica (in provincia
di Rimini) il 20 gennaio 1987 ma è cresciuto
a Coriano, la sua carriera comincia a 7 anni
correndo con le minimoto nella sua città. A
12 anni viene proclamato campione italiano, così come
nel 2000, anno nel quale gareggia per il titolo europeo
conquistando la seconda posizione. A 14 anni prende
parte al Trofeo Honda NR (salendo in due occasioni sul
podio) e al campionato italiano 125 Gp. Nel 2002 diventa
campione europeo classe 125 e lo stesso anno, dopo
un buon apprendistato europeo e mondiale, fa il suo
debutto nel motomondiale in classe 25 nel Gran Premio
della Repubblica Ceca col team Aprilia CWF Matteoni
Racing, al posto di Jaroslav Hules passato alla classe 250.
Ha terminato la stagione al 33°posto con 3 punti e il suo
miglior risultato è stato un 13° posto in Portogallo. Nel
2003 fa la sua prima stagione completa nel campionato del
mondo, con il compagno di squadra di Mirko Giansanti,
terminando la stagione 21° posto con 31 punti e ottenendo
come miglior risultato un 4° posto in comunità Valenciana.
Il 2004 per Simoncelli è stato un anno difficile che gli ha
riservato sensazioni contrastanti.
incerte, nel gran premio di Francia, Simoncelli dimostra
di essere ritornato in forma, vincendo sul bagnato con
gran margine. Nella gara successiva, al Mugello, ancora sul
bagnato ingaggia una lotta all’ultima staccata con Mattia
Pasini, arrivando però in 2ª posizione. Successivamente
trionfa al Sachsenring conquistando la sua 10ª vittoria
nel motomondiale, rilanciando così le sue aspirazioni al
titolo. In seguito, dopo la pausa estiva, vince anche a Brno,
di nuovo dopo un duello con Pasini, seguito da un altro
successo a Indianapolis, che gli hanno permesso di ridurre
notevolmente il gap dal leader del mondiale, Hiroshi
Aoyama, e dallo spagnolo Álvaro Bautista.
Purtroppo, nel successivo gran premio di Misano, per
via di una caduta perde punti preziosi per la riconquista
del titolo iridato, ma dopo le due vittorie consecutive in
Portogallo e in Australia riesce a portarsi a 12 punti da
Aoyama, con ancora due gare da disputare. Ritornato
vicino al vertice della classifica, Simoncelli e Héctor
Barberá rimangono in lotta fino all’ultima curva, con un
arrivo al fotofinish che ha lasciato nelle mani della giuria
l’assegnazione delle piazze; per via del giro più veloce,
la 2ª posizione è stata consegnata allo spagnolo, mentre
l’italiano si è dovuto accontentare del 3º posto, perdendo
altri punti preziosi e facendo aumentare il suo distacco dal
giapponese a 21 punti.
18
Nell’appuntamento conclusivo di Valencia, dopo aver
condotto in testa per buona parte della gara, Simoncelli
è stato protagonista di una scivolata che ha consegnato
di fatto il titolo mondiale a Hiroshi Aoyama; inoltre,
la contemporanea vittoria del Gran Premio da parte
di Barberá ha permesso anche al pilota spagnolo di
sopravanzare in classifica il romagnolo, relegandolo al
3º posto finale con 231 punti. Gli altri podi stagionali di
Simoncelli sono stati due terzi posti in Spagna e Olanda,
ha il piacere di invitarla alla cena di beneficenza che si terrà
Martedì 10 Dicembre - h. 20:00
presso il ristorante La Pelosetta, via Frizzoni 6, Pedrengo (BG)
Il ricavato andrà devoluto all’associazione Amici della Pediatria
Prevista quota minima 40€ a persona
Art Showing Giuseppe Fornoni - LAZZARO
Accompagnato con musica dal vivo di Fabrizio Frigeni
19
Per prenotazioni Tel. 035 217665 - [email protected]
realizzando anche quattro pole position (Giappone,
Germania, Repubblica Ceca e Comunità Valenciana).
Durante la stagione 2009 ha anche partecipato alla
dodicesima prova del campionato mondiale Superbike
con l’Aprilia RSV4, sostituendo ad Imola l’infortunato
Shinya Nakano. Durante le prove di qualifica del sabato
è riuscito a registrare un buon tempo piazzandosi in
8ª posizione. Nonostante la seconda fila, in gara 1 non
è partito benissimo, per poi terminare la sua gara con
una caduta. La gara 2 lo ha invece visto protagonista di
questa volta con compagno di squadra Hiroshi Aoyama,
ottenendo subito un doppio 5º posto, alla gara di inizio
stagione in Qatar e al Gran Premio di Francia, e due pole
position, una al Gran Premio di Catalogna e l’altra in
Olanda. In Repubblica Ceca ottiene il primo podio (un 3º
posto) nella classe regina. A Misano si piazza al 4º posto
dopo una concitata lotta negli ultimi giri col connazionale
Andrea Dovizioso e con lo statunitense Ben Spies. In
Australia è giunto 2º, ottenendo il miglior risultato in
carriera in MotoGP.
Il 23 ottobre 2011, questo giovane talento rimane
vittima di un incidente mortale durante il Gran Premio
della Malesia, la dinamica dell’episodio è veramente
drammatico: nel corso del secondo giro il pilota perde il
controllo della sua Honda e, nel tentativo di rimanere in
sella, taglia trasversalmente la pista venendo investito dai
piloti che lo seguivano, Colin Edwards e Valentino Rossi,
i quali non hanno avuto modo di evitarlo. L’impatto è
stato talmente violento da sfilargli il casco. È morto in
seguito ai traumi riportati alla testa, al collo e al torace.
Valentino Rossi intervistato in una trasmissione televisiva
lo ricorda come una persona estremamente simpatica e
genuina definito testualmente come “casinara” dentro e
fuori la pista. Simoncelli infatti aveva un carattere gioioso,
ironico, gioviale, scherzoso, sorridente e pieno di vitalità.
20
una bella rimonta, nella quale è riuscito a conquistare
il 3° gradino del podio finendo davanti al compagno di
squadra Max Biaggi. Nel 2010 passa alla classe Moto Gp con la Honda RC212V del team San Carlo Honda Gresini
gareggiando insieme al compagno di Marco Melandri. Ha
ottenuto come miglior risultato un 4º posto in Portogallo,
terminando la stagione all’8º posto in classifica con 125
punti. Nel 2011 rimane nello stesso team avendo però
una fornitura uguale a quella ufficiale del team HRC,
Il Sic come lo chiama il suo amico Valentino Rossi è stato
un pilota duro in pista come dolce nella vita, conquistando
tutti con le qualità umane.
Il mondo dello sport da due anni a questa parte piange un
campione di vita oltre che un pilota avvincente riuscendo
a rimanere impresso nella memoria collettiva come un
esempio raro nel mondo del motociclismo, per non
parlare del rapporto fra i suoi genitori poiché era il figlio
che ogni genitore vorrebbe avere.
raddoppia!!
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del secondo punto vendita,
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Storie Bergamasche:
Oberdan Tomasoni, Racing Service Nolan
Di R.S.
G
uardando negli occhi di Oberdan Tomasoni, si
riesce a captare la passione che ha per il suo lavoro: ogni volta che nomina le parole caschi e
moto uno scintillio gli illumina lo sguardo.
Classe 1972 e quasi 20 anni passati a servizio di Nolan
Group, storica azienda che produce caschi vanto della
bergamasca, Tomasoni (barianese DOC), ha il privilegio
di essere uno dei tecnici del reparto corse che seguono i
piloti di MotoGp e Superbike. Il suo lavoro quindi segue il
calendario dei piloti in giro per il mondo inseguendo i circuiti che infiammano gli animi di milioni di appassionati
di moto di tutti i continenti.
Nella sua carriera ha vinto 6 mondiali piloti, infatti è stato
il tecnico caschi di Lorenzo e di Stoner, inoltre segue da
sempre il pilota italiano Marco Melandri.
Quando hai cominciato a lavorare in Nolan?
“Inizialmente ero responsabile della sicurezza e della manutenzione, questo grazie al mio diploma di perito tecnico,
poi invece il grande salto: dall’azienda direttamente sulle
griglie delle partenze dei circuiti assistendo i piloti. Un’emozione che continua ancora oggi”.
22
Ti senti privilegiato per questo lavoro?
“Sicuramente. Ma sono un gran lavoratore quindi posso dire
che non è tutto oro quello che luccica. Senza alcun dubbio
devo ringraziare la Nolan, un’azienda che cura il prodotto
dall’inizio alla fine, questo permette a chi ci lavora, come
me, di avere sempre passione perchè non si abbassa mai
la guardia e anzi è sempre una sfida. Nolan per esempio
produce caschi italiani al 100%, questo non è poco”.
La storia della azienda di Oberdan, la Nolan® inizia nel
1972 quando Lander Nocchi, imprenditore nel settore degli accessori per moto ed auto, decide di impegnarsi nella
fabbricazione di caschi da motociclista più leggeri e meno
costosi di quelli in commercio all’epoca. In oltre 40 anni
di storia si sono susseguite significative intuizioni, riconosciute ed apprezzate da milioni di consumatori distribuiti
praticamente ovunque nel mondo. L’azienda ha fatto delle
sue singolari capacità tecnico-produttive e della continua
ricerca dell’innovazione i principi cardine che l’hanno
portata al successo ed è oggi in grado di offrire una vasta
gamma di prodotti, destinati ad ogni tipo di motociclista
ed in grado di soddisfare i consumatori più esigenti. Nel
tempo Nolan® ha, infatti, elevato al massimo le prestazioni dei nuovi prodotti, assicurandone la conformità alle
più severe normative che regolano la produzione ed impiegando materiali sempre più sofisticati cercando sempre di
mantenere stabile il binomio qualità/prezzo.
Quale è il pilota che ti ha colpito di più?
“Tutti i piloti mi hanno colpito per il coraggio e il carattere che mettono quando gareggiano, ma sicuramente ho
un ricordo particolare per Carlos Checa. Siamo nati nello
stesso periodo infatti solo 7 giorni ci dividono, siamo praticamente gemelli. Tra di noi si era instaurato un rapporto
particolare e quando ha vinto il Campionato del Mondo
Superbike nel 2011 non posso nascondere di aver esultato
con maggior entusiasmo, in qualche modo quella vittoria
l’ho sentita anche mia”.
Cosa ti trasmette questo lavoro?
“Indubbiamente tanta, tanta soddisfazione. Pensandoci
bene grazie alla mia professione viaggio, vedo cose e posti
pazzeschi, senza dimenticare la gare, le vittorie i podi e
per tutto questo vengo anche pagato”.
23
Soddisfazioni assolutamente particolari quelle di Oberdan Tomasoni, il bergamasco che gira il mondo per fornire i caschi Nolan ai piloti numeri 1 di moto.
Scusate se è poco.
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Ritrova tutti i suoni della vita
26
di Nalla Ciombioni photo Marco Dazzi
L’
udito, si sa, è strettamente collegato alla qualità
della vita; è il primo dei cinque sensi a svilupparsi e a permetterci un contatto col mondo.
Con il tempo però questa capacità viene meno, iniziando
a mostrare qualche difficoltà nelle conversazioni, si sente
la necessità di farsi ripetere le frasi, si fa fatica a sentire le
parole se pronunciate in presenza di rumori, fino a portare poi ad una vera e propria sensazione di disagio per non
riuscire più ad affrontare un discorso.
L’ipoacusìa, termine tecnico per definire la diminuzione
della percezione uditiva, si instaura in maniera lenta e progressiva; inizialmente non porta alla scomparsa di tutti i
suoni ma solo di alcuni.
Secondo le statistiche in Italia più del 30% della popolazione oltre i 65 anni soffre di deficit uditivi più o meno gravi,
evidenziando come questo sia tra i disturbi più comuni
della terza età, ma gli esperti sostengono che può anche
dipendere da altri fattori, tra i quali l’ereditarietà, infezioni, fumo e alcool.
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32
33
speciale sfilate
PARISFASHION WEEK
TRA BAGUETTE E SFILATE
Di Alice Cerea
Blogger - babywhatsup.wordpress.com
Le pagine di diario di una giovane blogger
alle prese con moda, biglietti aerei e pagine
di giornale.
P
ronti, partenza… via!
“Volo per Parigi in partenza, ultima chiamata. Preghiamo i passeggeri di recarsi all’imbarco”.
Sono le 7.00 di mattina e l’aeroporto “Il Caravaggio”, sito alle porte di Bergamo, straripa di gente, come sempre. Sono ormai
seduta su questa poltrona da ore in attesa della chiamata, gli inviti per le sfilate sono tutti perfettamente inseriti nel mio
organizer, il mio fedelissimo I-pad è sincronizzato con il mio cellulare e il mio laptop, è tutto perfettamente in ordine. Prendo
la mia valigia rossa, il mio inseparabile beauty e la mia Louis Vuitton e corro verso la mia destinazione, l’imbarco. Prendo
posto sull’enorme aereo targato Ryan-air che mi porterà nella città della moda per antonomasia: Parigi. Giusto il tempo di
decollare e crollo in un sonno profondo, turbato dal forte applauso, tipico della fine di ogni volo, che mi sveglia una volta
atterrata. Devo aver dormito per tutto il volo, avrei fatto bene a bermi un caffè prima di partire. Eccomi qui, sono a Parigi,
sembra un sogno, e invece è tutto vero. Non è affatto vero ciò che dicono: i parigini non puzzano di formaggio, penso di aver
visto troppi cartoons, colgo l’occasione per mangiarmi un croissant e mi incammino verso il taxi che mi porterà in centro.
Ah Paris…
34
Parigi è stupenda, proprio come me la sono sempre sognata. Un mix di eleganza e arte che si fondono alla perfezione. Il taxi
si ferma davanti a un’imponente struttura caratterizzata da balconate con tocchi color oro, è il mio Hotel. La hall è immensa
e sugli adorabili divanetti rossi sono adagiate centinaia e centinaia di persone immerse nei loro pensieri. Cammino verso la
reception, il velluto rosso che sta sotto i miei piedi è morbidissimo, sembra di volare, prendo la chiave e salgo in camera,
non vedo l’ora di vederla! Numero 301, ultimo piano, inserisco la chiave nel chiavistello, giro e… meraviglia! La camera è
immensa, un letto sontuoso ornato da pizzi e merletti posto dinnanzi ad un’immensa vetrata che da direttamente sulla Torre
Eiffel, che spettacolo! Sono le 19.00, scendo per la cena, la cucina Francese non è neanche lontanamente paragonabile a quella
Italiana, quanto vorrei un bel piatto di polenta! Dopo cena faccio un giro veloce in centro, a circa 10 minuti dal mio per hotel,
giusto orientarmi. Alle 23.00 sono già sotto le coperte, domani mi aspetta una giornata impegnativa, inizia la settimana della
moda parigina!
La sveglia suona incessantemente da ormai una decina di
minuti, odio lo shuffle ma sono troppo pigra per permettermi
di evitarlo. Salto giù dal letto, sono le 9.00 ho giusto il tempo
per sistemarmi e correre alla mia prima sfilata parigina.
Scendo al bar, prendo un croissant al volo e mi incammino
verso l’imponente struttura all’ombra della torre Eiffel che
ospita le sfilate. Passeggiando per la città mi accorgo di non
essere l’unica Fashion blogger, ci sono centinaia di ragazze
armate di macchina fotografica e fedelissimo Ipad. La sfilata
sta per cominciare, prendo posto e rimango ammagliata
dalle creazioni di Lucien Pellat Finet. Lo show finisce in un
immenso applauso, ho giusto il tempo di raccogliere la mia
maxi-bag e dirigermi verso la sfilata di Christine Phung. A
fine giornata sono esausta, sarà il cibo diverso, sarà che è
tutto il giorno che corro da una sfilata all’altra, ma ho solo
bisogno di una bella pizza! Mi accomodo al tavolo di una
pizzeria, ordino e… blah! Non prendete mai, e ripeto mai,
la pizza a Parigi. È bella, carina, a forma di cuore ma.. sa di
tutto fuor che di pizza. É la prima serata a Parigi, entro in
un bar molto carino, caratteristico, mi bevo un cappuccino
e rientro in hotel.
Christian Dior, la sfilata
Oggi mi sono permessa di alzarmi alle 11.00, un po’ di riposo
mi ci voleva. Un panino al volo e via verso la prima sfilata del
giorno Christian Dior, un idolo. Dopo aver mostrato l’invito
alla security prendo posto vicino alla dolcissima Lilian,
una Fashion Blogger conosciuta in Hotel. Le celebrities
presenti, così come alle altre sfilate sono tantissime, vedo:
Eva Herzigova, Estelle Lefebure, Olga Kurylenko, Olivia
Palermo, Camilla Rowe, Leigh Lezark e… beh non posso
ricordare tutti i nomi! Si spengono le luci e .. lo spettacolo va
in scena. Glicini, rose, viti e rami adornano la sala e creano
un denso e misterioso paese delle meraviglie, mi sento tanto
Alice nel paese delle meraviglie. L’effetto è incantevole
e un po’ surreale. “Sono molto attratto dalla natura e dai
fiori, tutto ciò che conosciamo così bene”, spiega così Raf
Simons, alla sua terza stagione al timone creativo di Dior,
il perché di questa scelta, vuole iniziare a imporre la propria
estetica sulla Maison e al tempo stesso celebrarne l’iconicità.
Le modelle indossano capi deliziosi: dalla giacca ai vibranti
pantaloncini floreali, l’effetto è più attuale che retrò, gran
35
Parigi fashion week, primo giorno
speciale sfilate
parte della sfilata ha celebrato la Femme Fleur e mantiene
una silhouette snella, con note sottili degli anni Cinquanta.
Dior ha ridisegnato gli abiti da ballo, decorato con inserti
complicati e sovrapposizioni e si è concentrato soprattutto
sull’abbigliamento da giorno con la nuova versione della
borsa Lady Dior. Una sfilata davvero eccezionale che culmina
con un applauso infinito.
La settimana della moda parigina
36
Siamo ormai agli sgoccioli, oggi è martedì 1 ottobre, ciò
significa che domani finirà anche questa settimana della moda.
Sono ormai in Francia da una settimana, il mio francese,
mischiato alla perfezione con il bergamasco, funziona alla
grande e riesco a comunicare con tutti; l’unico a risentirne
è il mio povero stomaco, non ho ancora trovato qualcosa di
buono da mettere sotto i denti, non vedo l’ora di tornare a
casa e mangiare le lasagne della nonna e, sì, una bella pizza,
quella vera! Dopo Gian Battista Valli, Chloè e Gaultier dei
giorni scorsi oggi è il turno di Chanel. In occasione indosso
la mia bellissima borsa rossa dell’omonimo marchio e corro
alla sfilata. Alta classe, non c’è dubbio, gli invitati indossano
rigorosamente capi firmati Chanel e sono tutti muniti di
invito color oro, come me. Mi siedo tra la folla, davanti a me
spuntano volti noti, tra i quali il mio idolo in assoluto: Blake
Lively, Serena in Gossip Girl per intenderci!
Chanel
È stato Karl Lagerfeld per Chanel a dare inizio all’evento,
allestendo nella cornice della sala grande del Grand Palais
una mostra di opere postmoderne - con la statua di Mao
matélassé, la borsa 2.55 il profumo N.5 e moltissime altre
icone, le quali hanno fatto da sfondo alla selezione di abiti
in bouclé colorato, quasi fluo, pizzo macramé e denim,
indossati dalle modelle; modelle truccate e pettinate in
una versione 2.0 della regina Cleopatra, o piuttosto alla
Lady Gaga. Design, materiali, stampe e dettagli iconici di
Chanel sono stati reinventati secondo un’idea moderna
che ha lasciato tutti di stucco, me compresa: se da un lato
infatti lo stile è lo stesso che da anni anima la Maison e ne
ha decretato e consolidato il successo, dall’altro sembrava
mancare di reale innovazione e di un’idea forte e univoca di
base, un’idea che grazie a Karl Lagerfeld è emersa. Una sfilata
spettacolare, momenti che restano impressi nella mente.
L’ultimo giorno
ha portato in passerella le contaminazioni e le dissonanze
della street style e della contemporary art, la magniloquenza
e la drammaticità di Bellini, Donizetti e Verdi e la grandeur
di certe rappresentazioni tragiche e dark della tradizione
vittoriana, in una sfilata unica, con un’ambientazione cupa
e misteriosa. Sono le 18.00, torno in hotel, raccolgo le mie
cose e chiamo un taxi. Eccomi, sono davanti al “Le bourget”,
l’aeroporto di Parigi, saluto per un’ultima volta Parigi, la
Tour Eiffel e la Francia e salgo sull’aereo che, in poche ore,
mi riporterà alla normalità.
Ciao Parigi, ci vediamo l’anno prossimo!
37
É l’alba e sono rimasta sveglia tutta notte girovagando per i
vicoli di Parigi con i miei nuovi amici francesi. Si conclude
oggi, sfortunatamente, la Parigi Fashion Week. È una
chiusura all’insegna dell’Arte, dell’Opera e del Teatro, dopo
Chanel e Valentino ieri, oggi si esibisce Louis Vuitton con
la sua collezione S/S 2014…già “si esibisce”, avete capito
bene. Si esibisce perché le sfilate parigine non sono semplici
passerelle piene di altezzose modelle ma molto, molto di più;
sono spettacoli, scenari, mondi incantati che permettono
allo spettatore di immedesimarsi nei panni delle modelle;
quest’anno Louis Vuitton, così come i suoi illustri colleghi,
moda uomo
38
J Crew & Trafalgar & Goorin Bros
39
Hugo Boss - Suit
moda uomo
40
Kevin Wang & HVRMINN - Bracelets
41
Calvin Klein - Blue suit
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PRENOTA ORA E
RITIRA QUANDO SEI PRONTO
E conomia
La Germania è la nostra Cina
Di Giorgio Arfaras
Presidente SCM SIM spa
www.scmsim.it, [email protected]
G
iuseppe Russo, membro del Comitato di
Investimento di SCM SIM, ha approfondito
sostiene che: “la crescita macro in un’area
valutaria, che sia ottimale o no, non può
prescindere da come si distribuiscono attività e domanda
nell’area in questione. Su base annuale, la Germania ha un
surplus commerciale del 6% del PIL, ossia 209 miliardi di
euro di eccesso di produzione sui consumi…
44
Ossia, è la nostra Cina. Peggio della Cina. Perché la Cina
ha una moneta sua, che si sta apprezzando, mentre la
Germania no. Peggio della Cina. Perché la Cina produce
cose che noi non produciamo più, mentre la Germania
produce esattamente quello che produciamo noi.
Mancando il cambio, il surplus commerciale tedesco è
ficcato nella pancia dei francesi e degli italiani, che sono i
paesi manifatturieri d’Europa. Inoltre, siccome i mercati
dei tassi di interesse sono poco integrati, ogni paese ha il
suo tasso, e i tedeschi si prendono da questa asimmetria
un beneficio sia sul bilancio pubblico, sia sul bilancio dei
privati, che si finanziano beni durevoli, case e investimenti.
E hanno più leva sostenibile. Tanto che i tedeschi hanno
già integralmente restituito i due LTRO. I francesi no.
Noi se li restituiamo saltiamo come dei birilli. L’Italia
non si aggiusterà mai con “il punto di vista di Berlino”.
Se fossi un politico italiano (o francese), farei i compiti di
Berlino solo a patto che Berlino faccia i suoi, che significa:
a) sdoganare gli euro-bond per allineare i costi del credito;
b) aumentare i salari dei tedeschi del 5-6% all’anno. Senza
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60 minuti
80 minuti
60 minuti
60 minuti
30 minuti
E conomia
questo italiani e francesi hanno già un piede nella fossa,
perché il solo modo per aggiustarci è la deflazione, ma con
la deflazione il reddito di equilibrio scende e se scende il
reddito i saldi di finanza pubblica vanno fuori controllo”.
46
Provo a discutere il punto, meglio provo ad aggiungere
delle parti, perché lo condivido, anche se sono
scettico, come dirò alla fine, sulla possibilità di mettere
velocemente in pratica una soluzione. In sostanza, il
surplus commerciale tedesco con i Paesi dell’euro area è di
dimensione tale da rendere per i Paesi “mal messi” ancora
più difficili gli aggiustamenti fiscali richiesti per contenere
il loro debito, mentre la Germania accumula crediti
di difficile riscossione. Una situazione in cui nessuno
“vince”. Articolando: a) La Germania produce più di
quanto consumi. La differenza sono le esportazioni. Se la
differenza fosse composta da prodotti di qualità scadente
non li esporterebbe, come ovvio. Perciò la Germania
produce dei beni di notevole qualità in misura maggiore di
quanto li consumi, e la differenza la esporta. Non importa
però una quantità di beni equivalente, e perciò è in avanzo
commerciale soprattutto con i Paesi dell’euro-area. I quali,
esportando meno di quanto importino, continuano ad
accumulare debiti soprattutto con la Germania. I tedeschi
perciò esportano molto ed accumulano dei gran crediti.
Se questi crediti non fossero mai riscossi, la Germania
si troverebbe ad aver “regalato” le proprie esportazioni
nette. b) Quel che accade non conviene ai Paesi mal messi,
perché possono aggiustare i propri bilanci (il bilancio
pubblico e la bilancia commerciale) solo peggiorando
l’andamento delle proprie economie, attraverso minori
consumi e investimenti, e dunque deprimendo anche le
proprie importazioni, ciò che non conviene alla Germania,
perché 2/3 delle sue esportazioni vanno verso l’euro area.
La soluzione è perciò la crescita delle domanda tedesca,
che si riversa in parte in importazioni dall’euro area. La
quale maggior domanda tedesca può essere il frutto di una
maggior spesa pubblica (come spesa diretta, oppure come
garanzia degli euro-bond) e di maggiori salari.
Sembra ovvio, ma ovvio non è. In Germania prevale da
decenni un punto di vista che ha un nome pomposo:
“ordo-liberismus”, che possiamo tradurre come “liberismo
ordinato”. Un corrente di pensiero che vuole i mercati
liberi di reagire, aggiustando prezzi e quantità, alle crisi, e
un intervento pubblico molto poco pervasivo. Il tutto in
un quadro di “Stato Sociale” – ossia con sanità, pensioni, ed
educazione in mano pubblica. La maggior spesa pubblica
(nazionale o europea) volta a svolgere una funzione “anticiclica” con i salari che sono fatti salire “artificialmente”
non sono perciò nelle corde del liberismo ordinato in
salsa tedesca. Almeno per ora.
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INDOSSARE LA FAVOLA
CULTURA - is t an t an ee v i n t ag e
WHO’S WHO
Di Renata Sortino Foto di repertorio
Steve Mcqueen
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THE KING OF COOL
“The King of cool”, così veniva chiamato al massimo del
suo splendore, questo perchè qualsiasi cosa indossasse,
qualsiasi cosa facesse, veniva imitato diventando subito un
trend.
Figlio di uno stuntman e di una cameriera cresce in
un ambiente problematico e a 14 diventa membro di
una gang di strada. Dopo un’ adolescenza tormentata il
giovane Steve riesce a trovare uno spiraglio negli studios
americani grazie alla sua intraprendenza e sfrontatezza.
In realtà Steve è sempre stato lontano dalle mode, il suo
stile era assolutamente personale, anzi a volte trasandato,
ma incarnava la sua essenza fatta di spericolatezza,
passione e furbizia.
La fortuna arriva nel 1960 grazie al film “I magnifici sette”
leggendaria pellicola wester firmata da John Sturges.
Irrequieto, ribelle, temerario e affascinate Steve
McQueen tra gli anni 60 e 70 riesce a collezionare successi
cinematografici incredibili: Cincinnati Kid, Bullit, Il Caso
Thomas Crown, Getaway!, Pappilon e molti altri.
Adorato dalle donne ha collezionato centinaia di amanti
anche se la sua più grandi passioni furono Neile Adams
prima moglie e Ali MacGraw famosa attrice e sua seconda
moglie.
49
C
onsiderato un sex symbol e un’icona dello stile
Steve Mcqueen comincia da ragazzo a smaniare
per una carriera dorata nel lo sfavillante mondo
hollywodiano.
CULTURA - is t an t an ee v i n t ag e
Con la bella protagonista del film culto “Love Story” la
relazione fu molto travagliata e piena di alti e bassi finirà
nel 1978 dopo cinque anni tormentati che porteranno
Mcqueen sull’orlo della pazzia.
Ma la vera passione di Steve possiamo dire senza alcun
timore sono stati i motori: auto e soprattutto moto,
infatti quando ne aveva la possibilità, amava fare a meno
di controfigure apparendo lui stesso nelle scene che
solitamente venivano affidate agli stuntman.
Le più famose scene motoristiche vennero girate per il
film Bullit e nella sequenza della cattura finale di Hilts ne
La grande fuga. Memorabile la scena che vede McQueen
ia bordo di una motocicletta Triumph TRS Tromphy
mascherata come se fosse una BMW bellica. Soltanto la
scena dell’ultimo salto sul filo spinato fu eseguita da uno
stuntman. McQueen aveva voluto provare la scena una
prima volta, ma finì con una caduta e la produzione, per
non rischiare un infortunio, impose alla star di punta di
non riprovarci. In tutte le altre scene di inseguimento non
vi fu mai il bisogno effettivo di uno stuntman.
Durante la sua carriera cinematografica McQueen si
cimentò in parecchie gare e considerò più volte l’ipotesi
di abbandonare il cinema per dedicarsi completamente
alle corse. Nel 1970 partecipò alle 12 ore di Sebring con
una Porche 908 spyder (guidandola con un piede fasciato
a causa di un precedente incidente motociclistico),
arrivando primo nella sua categoria e secondo assoluto a
soli 23” dal vincitore.
50
Nel 1971 la stessa Porsche 908 fu usata come camera car
per girare il film Le 24 ore di Le man. Il film fu un flop
al botteghino e costituì un grosso fiasco nella carriera di
McQueen, ma a distanza di anni viene ricordato come una
realistica testimonianza su uno dei più famosi periodi della
storia motoristica e come uno tra i migliori film di corse
automobilistiche mai girato. McQueen comunque non
partecipò alla 24 ore poiché la produzione del film negò
il supporto all’attore nel caso in cui egli avesse gareggiato.
L’attore partecipò anche a parecchie gare motociclistiche
durante gli anni 60 e i 70, a bordo perlopiù di una Triumph
Bonneville di una Triumph 500cc.
Il binomio di Mcqueen con le due ruote è talmente forte che
ancora oggi le grandi aziende cercano il nome dell’attore
per pubblicizzare o battezzare i loro prodotti. L’elenco
è discretamente lungo: Triunph Bondville (la moto che
usava lui) edizione limitata Steve Mcqueen,orologi Tiger
ispirati al circuito di Le Man.
Altri accessori maschili sono diventati famosi perchè
indossati da lui, basta pensare agli occhiali da sole Persol
“Steve Mcqueen” così come l’orologio Rolex Mod.
Explorer II, ref. 1655, è usualmente denominato Steve
Mc.Queen, in quanto l’attore ne faceva uso abituale.
Muore prematuramente a soli 50 anni per un tumore
allo stomaco, questo ha rafforzato nell’immaginario
collettivo il suo status di star anti-divo dall’atteggiamento
spericolato, carismatico e menefreghista.
51
CULTURA - ci n em a
RUSH
Di Davide Comotti
R
52
on Howard, regista americano specializzato in
kolossal (Apollo 13, Il codice da Vinci, Angeli
e demoni) torna a stupire con il titanico e
attesissimo Rush (2013), biografia romanzata
sulla storica rivalità fra i due grandi piloti di Formula 1
Niki Lauda e James Hunt. Howard (presente anche fra
i produttori) può disporre di un budget strepitoso e lo
sfrutta nel migliore dei modi, ricostruendo una pagina
di storia umana e sportiva in maniera spettacolare e
appassionante. Supportato dalle poderose musiche
di Hans Zimmer (Il gladiatore) e dalle ricchissime
scenografie, Howard dirige un film di grande respiro,
epico e corale. La storia narrata parte dagli inizi, quando il
britannico Hunt (Chris Hemsworth) e l’austriaco Lauda
protagonisti, star emergenti del cinema hollywoodiano:
l’australiano Hemsworth e il tedesco Bruhl convincono
nei rispettivi ruoli e, supportati da un ottimo make-up,
riproducono fedelmente l’estetica dei due piloti. Degno di
nota anche il cast di supporto, dalle “partner” Olivia Wilde
e Alexandra Maria Lara all’italiano Pierfrancesco Favino
(bravissimo come sempre, già diretto da Howard nello
strepitoso Angeli e demoni) nel ruolo di Clay Regazzoni,
amico e collega di Niki Lauda. Se molti eventi narrati
sono storici, altri sono certamente romanzati (essendo il
cinema uno spettacolo, dunque una “finzione”): per cui,
a parte l’indiscussa rivalità, non sappiamo quali fossero
esattamente i rapporti fra i due. Ma questo poco importa:
Rush racconta con enfasi e passione una storia divenuta
leggenda, e le leggende non devono rispondere in tutto e
per tutto alla verità.
53
(Daniel Bruhl) cominciano a farsi strada nel mondo delle
corse automobilistiche attraverso le gare in Formula 3.
Fin da subito hanno modo di dimostrare il loro talento,
facendo nascere una storica rivalità, non solo nello
sport ma anche nel carattere: tanto ribelle, latin-lover e
dissoluto Hunt, quanto freddo, distaccato e calcolatore
Lauda. Fra amori, successi e delusioni, sono protagonisti
di una grandiosa scalata ai vertici della Formula 1, fino
al Gran Premio del 1976, con l’austriaco alla guida della
Ferrari e il britannico alla McLaren: una sfida all’ultimo
sangue, segnata dal grave incidente di Lauda che non gli
toglie però la voglia di correre. Rush viaggia sul doppio
binario della vita personale e sportiva dei due piloti,
continuamente intrecciate, e soddisfa sia chi ama le
biografie, sia chi preferisce le pellicole “d’azione”. Ampio
spazio è dedicato infatti alla messa in scena delle corse, con
una ricostruzione dettagliata e spettacolare che inchioda
lo spettatore alla poltrona come se stesse guardando una
gara autentica: la regia di Howard è perfetta e adrenalinica,
in grado di alternare con abilità soggettive delle auto in
corsa, inquadrature frenetiche dei dettagli, campi lunghi
delle piste e poderose scene al ralenti. Naturalmente, Rush
non è solo un film d’azione, quindi la storia sviluppa in
maniera approfondita le vite e le personalità dei due rivali:
la scalata al successo, le difficoltà, gli amori e la rivalità,
non mancando però di evidenziarne le similitudini, come
la voglia di vincere e la passione viscerale per le auto e
il rischio, fino alla commovente sequenza finale in cui
emerge una sorta di rispetto fra i due. Efficaci i due attori
CULTURA - m us i c a
IT’S ONLY ROCK N’ROLL
Di Andrea Lodetti
“A
ndrea sono a Milano alla fiera del ciclo
e motociclo, non indovinerai mai chi ha
appena posato con l’ultimo numero della
nostra rivista in mano!”
54
Con queste sorprendenti parole la mia collega Renata ha
iniziato una telefonata nella tarda mattinata di ieri. Per chi
non lo sapesse, quel ganzo sessantenne che vi ha sorpreso
in copertina, è Steven Tyler, anima e voce di una delle più
grandi rock band di sempre: gli Aerosmith. Ho subito
accantonato il pezzo sui Pink Floyd che stavo scrivendo (
non temete, potrete godervelo sul prossimo numero) e ho
deciso di dedicare le mie tremila battute a questo grande
personaggio che, con la sua inconfondibile cantata, mi
ha fatto scoprire le gioie dell’Hard Rock, quello puro e
genuino. Era il magico 1997. Da sbarbato tredicenne mi
affacciavo alla vita e al mondo musicale. Internet era
ancora in fasce, Youtube non esisteva cosi come Spotify
o Itunes. La musica la si cominciava ad apprezzare grazie
a qualche sgualcita musicassetta o ai primi Compact,
acquistati o prestati dal precoce appassionato della classe;
ultima ma non meno importante era anche Mtv , che
all’epoca rendeva onore al nome che porta.
Un pomeriggio che ancora ricordo distintamente, tra un
saccottino e i compiti di geometria, la tv passava canzoni in
rotazione e la mia attenzione fu irrimediabilmente rapita
dalla acida voce di Steven Tyler. La canzone era “Falling
In Love (Is Hard On The Knees )” e il video era uno dei
più bizzarri che i miei vergini occhi avessero mai visto,
il pezzo uno dei più belli che le mie orecchie avessero
mai ascoltato. Ero innamorato. Ignorando l’area di quel
cerchio che voleva a tutti costi esser trovata, imbracciai
la mia fedele bicicletta e mi diressi verso lo scintillio del
Centro Commerciale a due pedalate da casa dove, per la
bellezza di diciannove mila lire, comprai “Nine Lives”
l’ultima fatica degli Aerosmith. Ricordo il piacere ormai
perduto di avere un disco tra le mani, l’ammirarne la
copertina mentre con pazienza già si cerca di liberarlo
dall’ostinato involucro. Una sbirciatina veloce al libretto
con testi e foto e via, lettore in funzione e per incanto
venivo catapultato nel mondo delle schitarrate e della
batteria pesante. Tra violenti pezzi come la title track o
“Crash” e malinconiche ballate come “Hole In My Soul”
il mio svezzamento musicale si stava compiendo.
Dopo anni di “esperienze” musicali posso affermare che
“Nine Lives” non sia di certo uno dei migliori dischi che
io abbia mai ascoltato e neppure il lavoro più riuscito
degli Aerosmith ( Permanent Vacation su tutti) ma la sua
importanza nella mia crescita come cultore della buona
musica è stata fondamentale. Rimarrà per sempre nella
mia collezione di dischi ormai graffiato e consumato e
ogni volta che poggerò lo sguardo su quella copertina dal
sapore orientaleggiante, la mia mente non rinuncerà di
certo ad un tuffo negli anni che furono.
55
Grazie Steven.
sal ut e - me di c in a es t e t ic a
LE SMAGLIATURE
Di Dott. Massimo Buttinoni
Esperto in medicina estetica e del benessere
[email protected]
L
e smagliature sono dei veri e propri esiti similcicatriziali presenti a livello della cute che
inizialmente si presentano come delle strie di colore
rosso che nel tempo evolvono in bianche e traslucide.
É un inestetismo che colpisce prevalentemente il sesso
femminile localizzandosi soprattutto in alcune aree come il
seno, l’addome, i fianchi, le braccia, i polpacci, i glutei e nella
regione lombare.
Le cause che portano alla formazione delle smagliature sono
varie, dai fattori ormonali, alle terapie con farmaci quali ad
esempio i corticosteroidi, alle variazioni di peso durante lo
sviluppo nell’adolescenza, nella gravidanza o dopo una dieta
drastica.
56
Nel trattare le smagliature bisogna fare una distinzione fra le
smagliature rosse (fase iniziale) che rispondono bene a terapie
come la biorivitalizzazione, il needling e a tutti i trattamenti
che migliorano l’idratazione e la vascolarizzazione dei tessuti,
e le smagliature bianche dove è possibile riscontrare notevoli
miglioramenti utilizzando terapie come:
- il laser frazionato che induce una rigenerazione della pelle
sfruttando il naturale processo di guarigione della cute.
I risultati iniziano ad essere visibili dopo circa 2 mesi dal
trattamento e normalmente sono necessarie da 3 a 5 sedute.
- il fotoneedling: è una nuova tecnica il cui razionale è
l’abbinamento del needling alla terapia fotodinamica.
Il needling è una metodica presente da diversi anni, in cui
vengono create delle microlesioni cutanee mediante l’utilizzo
di microaghi in acciaio chirurgico applicati ad un piccolo
cilindro in materiale plastico.
Il processo di riparazione che ne segue permette la formazione
di nuovo collagene, mentre la terapia fotodinamica è una
metodica non invasiva che sfrutta le proprietà di alcune sostanze
fotosensibilizzanti che hanno la capacità di localizzarsi a livello
dei tessuti bersaglio, in questo caso dal tessuto infiammato dal
needling provocandone successivamente l’esfoliazione.
Questa metodica permette di agire contemporaneamente
sulle smagliature sia “dal basso verso l’alto” con la formazione
di nuovo collagene, sia “dall’alto verso il basso” tramite
un’esfoliazione marcata.
Normalmente i risultati iniziano ad essere visibili dopo un
mese dal trattamento, sono necessarie in media 2-3 sedute.
La biodermogenesi: anche questa è una nuova metodica
che sfrutta l’associazione della radiofrequenza e dei campi
magnetici che, mediante un apposito manipolo, viene fatto
scorrere sulle aree interessate dall’inestetismo.
I lievi impulsi elettrici che eroga stimolano i fibroblasti
a produrre nuovo collagene ed elastina mentre i campi
magnetici attivano lo scambio cellulare e migliorano l’attività
vascolare del tessuto. In questo modo è possibile avere un
apprezzabile miglioramento delle smagliature. Normalmente
è necessario un ciclo di 15-20 sedute che, solo in particolari
casi, deve essere ripetuto.
57
Durante il trattamento vengono create delle microlesioni che
innescano un processo di rigenerazione dei tessuti a opera dei
fibroblasti con produzione di collagene ed elastina.
amici a 4 z am p e
Come prendersi cura degli amici a
quattro zampe, consigli e curiosità
Di
Il Chihuahua
I
l Chihuahua è considerato il più piccolo cane di razza
esistente al mondo e porta il nome dello stato più grande
della Repubblica del Messico (Chihuahua).
Si adatta facilmente a tutte le nuove circostanze e a tutti
i membri della famiglia, anche se poi preferisce una sola
persona.
É un cane attento, intelligente, molto vivace e dotato di
una grande memoria. Ha un ottimo udito e ciò lo rende
un eccellente guardiano. É perfettamente capace di restare
solo in casa senza fare problemi, purchè ben abituato, ma
sarà al massimo della felicità se potrà accompagnare il suo
padrone da tutte le parti.
Può mostrarsi aggressivo verso gli altri cani, ma apprezza
la compagnia degli altri chihuahua. Per quanto riguarda le
origini e la storia, possiamo dire che sul chihuahua sono
state fatte molte ipotesi sulla provenienza: c’è chi sostiene
una discendenza cinese, mentre altri pensano che abbia
origine mediterranea.
58
STORIA: I primi popoli sudamericani che allevarono il
Chihuahua furono i Toltechi, vissuti circa 3000 anni fa:
la razza proseguì poi il suo cammino sotto l’impero dei
Maya e degli Atzechi. Le civiltà Tolteca e Maya colorirono
di mito la storia della razza. Una leggenda Maya sostiene
che il dio del sole, Oxaca, avesse donato il piccolo cane
agli uomini per proteggerli dal crudele dio in forma di
uccello, Quetzalquoatal.
Con la fine dell’impero Maya il Techichi scompare
praticamente per duecento anni: ricompare poi in Messico,
dove prende il nome attuale dalla città di “Chihuahua”.
All’inizio del Novecento la razza viene scoperta dagli
Stati Uniti, che impazziscono letteralmente per questo
minicane e cominciano ad allevarlo in grande stile. Anche
in Europa è allevato con successo: la più conosciuta rimane
la varietà a pelo corto rispetto a quella a pelo lungo.
CURIOSITÁ: In questa razza non si tiene conto della
taglia, ma solo del peso.
Peso ideale fra 1.5 Kg e 3 Kg.
IL CONSIGLIO: Anche se non sembra, il Chihuahua
discende dal lupo esattamente come qualsiasi altro
cane: la distanza genetica tra le due specie è identica per
Chihuahua, Alani e Pastori Tedeschi. Questo significa
che il nostro mini-cane si sente «lupo dentro» come ogni
cane del mondo, e che questo lo spinge ad avere intensi
rapporti sociali con i suoi conspecifici. Lui vorrebbe
giocare, cacciare, innamorarsi e anche li­tigare, se è il caso:
vuole assolutamente avere rapporti con altri cani, perché
questo sta scritto nel suo corredo genetico. Un cane senza
branco non può essere un cane felice.
Supermercato per animali
Via Borgo Palazzo, 219 - 24100 Bergamo - Tel. 035.303072
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800 mq di esposizione riservati alla vendita di alimenti ed accessori delle migliori marche, un' ampio
spazio all'interno del negozio e stato dedicato alla vendita degli animali e al servizio di toelettatura
t e cnol ogia
È l’ora esatta per Samsung Gear?
Di Sergio Lombi
S
perimentato il principio di risparmio energetico
attraverso la ricarica a pannelli solari, integrato
il sistema di videoproiezione, perfezionata la
qualità fotografica a livello semi-professionale..
cos’altro Samsung può aver inserito nell’ avanzata
tecnologia dei nostri telefoni cellulari?
60
Carpendo in rete le richieste avanzate da una nicchia di
appassionati del settore ed emulando brevetti di società
concorrenti , nell’arco di due anni Samsung ha dato alla
luce Galaxy Gear . Avete presente lo spazialeorologio
indossato da James Bond ? Ecco:esclusoil telecomandodetonatore bombe, il concetto di dispositivo multifunzione tascabile è simile a ciò di cui vi stiamo per parlare.
Presentato come innovazione futuristica ma candidato
a prossimo flop pre-annunciato, lo Smart Watch della
casamadre Sud Coreana racchiude nel peso di poco meno
di un etto di prosciutto e in un display da 1.9pollici le
più recenti tecnologie del mercato: applicazioni per gli
appassionati di fitness quali accellerometro, giroscopio
e contapassi; trasmissione dati Bluetooth 4.0 enuova
tecnologia NFC ,( tradotto in italiano, “comunicazione in
prossimità“, ovvero connessione tra dispositivi predisposti
per lo scambio di informazioni, luoghi, immagini nonché
strumento utilizzabile per effettuare pagamenti.)
Galaxy Gear dispone delle utilità funzionali come
fotocamera da 1.9MP inclusa nel cinturino che permette
anche di registrare brevi video hd 720p da ben 10 secondi,
microfono per rispondere alle chiamate e impartire
61
t e cnol ogia
62
comandi , altoparlante per sentire e far sentire a
chiunque vi circondi con chi state parlando. Il produttore
dichiara inoltre un’autonomia garantita di 150ore in
stand-by e 25ore di uso effettivo. Nemmeno il design
dell’oggetto è stato trascurato: cinturino in silicone semirigido disponibile in diverse colorazioni assemblato ad
una scocca di alluminio, il tutto racchiuso nell’ormai
consueta confezione ecologica composta da materiale
100% riciclato con scritte stampate ad inchiostro di soia.
In tutto sto splendore innovativo solo un particolare è
stato minimizzato dai produttori: la totale impossibilità
di operare con dispositivi che non siamo prodotti
Samsung, ma ancor più nello specifico che non si tratti di
smartphone Samsung Galaxy Note 3 (in attesa di rilascio
da parte della casa madre di un aggiornamento software
che permetterà, ad addirittura tre ulteriori prodotti
Samsung, di interagire con Gear)Tale “disfunzione” limita
notevolmente l’utilizzo autonomo del solo SmartWatch
che, ovviamente, ne avrebbe aumentato l’ergonomia e
la praticità di utilizzo; non tralasciando la differenza di
peso complessivo e l’operazione quotidiana di ricarica di
entrambi i dispositiviForse condivisibile quindi la scelta di
Apple di non sviluppare ancora prodotti in tale segmento
merceologico ? O per lo meno di non farlo fino al giorno
in cui gli operatori telefonici non decideranno di rivedere
la loro filosofia di mercato e fidelizzazione clienti basate
sull’utilizzo vincolante di SIM fisiche anziché virtuali,
permettendo quindi di sfruttare tutte le capacità dello
SmartWatch del caso come prodotto funzionale a sé
stante.
Per ora ,a voi intenditori che non avete resistito ad
acquistare l’ultimo gioiello tecnologico , consigliamo di
limitarvi a sfoggiare al polso l’orologio più cool e trendy
del momento e a non sentirvi poi cosi “avanti nel tempo”
nel leggere sul quadrante l’ora esatta…forse attualmente è
la funzione che meglio soddisfa.
Gino Luggi è stato invitato dal Professore Carlo Franza, con tre
grandi opere, alla mostra “Spazi, confini e territori”, al Liceo Artistico Statale di Brera di Milano, tra novembre e dicembre 2013.
Gino Luggi - 2003 - “TL-M”
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GALLERIA MARELIA
territorio - natura
Il fiume Serio
una risorsa da valorizzare e proteggere
Di Eleonora Nasoni
[email protected]
P
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ercorrendo in lungo e in largo il territorio della provincia di Bergamo, prima o poi ci si imbatte necessariamente nel fiume Serio, arteria fluviale principale di tutta l’area bergamasca, che si snoda dalle Alpi
Orobie fino al confine con la provincia di Cremona.
Il fiume nasce, infatti, nel settore centrale delle Orobie, fra il
Pizzo Coca e il Monte Torena, attraversa interamente la Valle
Seriana e da Seriate giunge fino a Montodine, sfociando nel
fiume Adda. Fino al XIX secolo le sue sorgenti non erano
occupate dalla diga del Barbellino, costruita successivamente
per incanalare le acque e sfruttarne la forza benché il fiume
fosse stato mezzo di crescita economica sin dal Medioevo. Il
Serio, infatti, riuscì a favorire lo sviluppo di molte attività e
le sue acque vennero utilizzate per gli scopi più vari, dall’uso
irriguo a quello industriale, dal trasporto di legname alla produzione di energia elettrica.
Essendo dunque il motore economico di un’intera provincia
ma anche il suo principale corridoio ecologico, il fiume, dopo
le visibili alterazioni del paesaggio avvenute a partire dagli
anni Sessanta, cominciò ad essere riqualificato nel 1985 dall’istituzione del Parco Regionale del Serio. In realtà già nel 1973
le province interessate espressero la loro volontà di tutelare
l’ambiente fluviale, ma la proposta si concretizzò soltanto dodici anni più tardi.
Quest’area protetta si estende oggi per circa 55 chilometri e
comprende ben 26 comuni.
Essendo a cavallo tra due province, il Parco è un’eccellente
occasione di scambio e possibilità di comunicazione tra vari
enti territoriali che collaborano al fine comune di valorizzare
e proteggere l’ecosistema fluviale. Per questo gli obbiettivi del
Parco vanno dalla salvaguardia della biodiversità alla valorizzazione delle aree di grande interesse storico e architettonico,
dal potenziamento della mobilità dolce alla riqualificazione di
aree dismesse e abbandonate.
Il Parco offre, quindi, la possibilità di imparare a conoscere e a
vivere il nostro territorio e di cogliere il legame tra i luoghi e le
architetture locali; basti pensare ai molteplici itinerari lungo
il fiume Serio da percorrere a piedi o in bicicletta, alle aree di
alto valore storico e architettonico come i Castelli Colleoneschi tra i quali il celebre Castello di Malpaga, alle aree umide,
gli insediamenti rurali, i fontanili, i centri abitati di aspetto
medioevale come Martinengo o Romano di Lombardia, le
antiche ville e i palazzi signorili, le numerose cappellette e i
piccoli santuari posti lungo il corso del fiume a segnalare la
presenza di guadi per l’attraversamento del fiume fino al XX
secolo.
È sufficiente quindi lasciarsi incantare da paesaggi imbevuti di
storia ed emozioni e non dimenticare che non occorre andare
lontano per godere del fascino e della bellezza di un territorio
come il nostro.
65
cucina-la r i c e t t a
Filetto d’Orata in crosta di pane
bianco su Crema di Patate
Di Chef Andrea Mario Sini Ristorante la Pelosetta
Questa volta vi proporrò un secondo piatto, semplice nell’esecuzione ma pur sempre d’effetto. Ho scelto l’Orata perché è un pesce facile da lavorare e dalla carne molto tenera
e saporita che, abbinata alla crema di patate esalta tutti i sapori.
I
ngredienti per 2 persone.
Per l’impanatura: 100g di pan carré, 2 ciuffi di prezzemolo.
Tagliare le croste del pan carré senza buttarle perché vi
serviranno in seguito per decorare. Tagliare in quattro la
mollica di pane e mettetela nel robot da cucina con le foglie di
prezzemolo e tritate tutto finemente.
Per la Crema di Patate: 1 scalogno, 1 patata da 350/400g circa,
600 ml d’acqua, olio e sale q.b.
Tagliare lo scalogno a pezzi abbastanza piccoli, metterlo in
una casseruola con un filo d’olivo extra vergine d’oliva e soffriggere a fiamma bassa senza farlo dorare troppo. Nel frattempo pelate e tagliate la patata a metà per il lungo e poi a
fettine, unitela allo scalogno e farla insaporire per un minuto
circa. Versate l’acqua nella casseruola. Quando inizia bollire
lasciate la cuocere per 15 minuti circa. A questo punto toglietela dal fuoco e fatela intiepidire. Con il mixer ad immersione
frullatela fino ad ottenere una crema.
66
Per la preparazione dell’Orata: 1 orata da 500/600 g, 1 uovo, il
pane bianco precedentemente preparato, sale q.b.
Pulire dalle viscere l’Orata, squamarla e sfilettarla. Togliere le
spine aiutandovi con una pinzetta. Ora, in un piatto, sbattete
l’uovo con un pizzico di sale, intingetevi i filetti d’orata una
volta per parte e poi impanateli nel pan carré. Fate scaldare
un filo d’olio in una padella antiaderente, adagiate il filetto
d’orata, precedentemente impanato, e fatelo cuocere a fiamma
media fino a che non è ben dorato su entrambi i lati.
Per le croste di pan carré: le croste avanzate, un ramoscello di
rosmarino, sale e olio q.b.
Tagliate le croste a rettangolini, in una padella fateli dorare
con un filo d’olio, il rosmarino e un pizzico di sale.
Composizione: in un piatto adagiate due cucchiai di crema di
patate calda, tagliate in tre parti triangolari il filetto d’orata e
sovrapponeteli uno sull’altro, mettete le croste di pane sulla
crema di patate.
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or oscopo del m es e
Oroscopo
Di Joseph Procino
ARIETE 21 MARZO I 20 APRILE
Bilancia 23 settembre I 23 ottobre
Amore: un mese meraviglioso all’insegna dell’armonia nella
coppia e nella riuscita di qualsiasi vostro progetto. Marte in
quinconce al Sole promette opportunità e con il concorso di
Venere la relativa riuscita. Se sei single, un incontro ti sorprenderà.
Amore: Una situazione, un rapporto anche extra necessita di
una chiusura netta. Le stelle ti obbligheranno a scegliere la via
più consona alla felicità spirituale e alla riuscita dei tuoi reali
bisogni. Se sei single, un incontro passionale alimenterà l’erotismo e la creatività.
Lavoro: buone nuove da clienti inadempienti. Possibilità di ottenere più denaro del solito, aumento del giro d’affari e incremento della mole di lavoro. Se sei in attesa di un pagamento la
settimana centrale del mese presagisce riuscita.
Lavoro: Giove in concorso a Venere, da metà mese, crea un
ritardo –seppure di lieve entità- in riscossione di crediti e in atti
relativi a compravendite immobiliari. Tentate la sorte quando
il Sole viaggerà al centro della costellazione dello Scorpione,
ossia dalla seconda del mese: una vincita potrà segnare le
vostre finanze.
TORO 21 APRILE I 20 maggio
scorpione 24 ottobre I 22 novembre
Amore: La macchina del cuore riprende a funzionare e lo fa
più veloce che mai, con Marte dal segno amico della Vergine.
Buone nuove per i single, che potranno godere di forti passioni
nella mondanità. Dite No a storie extraconiugali, non solo per
la forte moralità che vi contraddistingue.
Amore: Il sole brilla nel vostro segno garantendo l’inizio di un
anno solare esclusivo con Mercurio retrogrado. Alti e bassi
previsti per l’inizio del mese: l’umore non è dei migliori, ma già
dal 10 riprenderete le redini delle vostre emozioni e l’armonia
con chi vi circonda. I giovani progetteranno il proprio futuro di
coppia: dal matrimonio, a una convivenza passando direttamente a progetti sulla prole e viaggi verso mete lontane.
Lavoro: Mercurio antitetico al Sole non favorisce la riuscita sobria di progetti. Dovete faticare più di quanto fatto sinora, per
strappare quel contratto che potrebbe realmente cambiare il
decorso del sentiero lavorativo. Se siete dipendenti, l’influenza
di Mercurio porterà incomprensione tra colleghi e con datori
di lavoro.
gemelli 21 maggio I 21 GIUGNO
sagittario 23 novembre I 21 dicembre
Amore: Qualcosa deve cambiare. Marte in Vergine crea quel
distacco critico necessario per valutare la storia a due per
quello che effettivamente si presenta. Dite No a futili fantasie
difficilmente concretizzabili con partner dal cuore di ghiaccio e
apritevi a nuovi fortunati ingressi alle porte del cuore, previsti
già dalla metà del mese. Non ve ne pentirete.
Amore: Uno stop dal fronte amore. La coppia richiede un momento di fermo chiarificatore. Attenzione a non perdere la
pazienza con amici e familiari. Se attendete comunicazioni
da partner a distanza, buona la settimana centrale del mese.
Single! Usa l’energia dei transiti per divertirti nella mondanità
con amici.
Lavoro: Anche la professione necessita di importanti trasformazioni con colleghi e soci non trasparenti. È ora di scoprire le
carte in tavola con chi, al vostro fianco, vi rema contro.
Lavoro: Marte richiama un fermo anche nella sfera professionale. È giunto il momento di riflettere e direzionare le vostre
energie nella ricerca di una professione consona. Possibili trasferimenti all’estero o lontano dalla famiglia d’origine, dal luogo
in cui attualmente risiedete.
cancro 22giugno I 22 luglio
capricorno 22 dicembre I 20 gennaio
Amore: Un insano senso di abbandono riecheggia nelle pareti
del cuore. Attenzione a non cadere in facili melanconie che non
fanno bene all’anima e alla storia d’amore che state vivendo.
Anche se la routine ha preso il sopravvento sfrutta l’energia risanante di Marte e crea le circostanze giuste per emozionarti
ancora. Single! Si riaprono le comunicazioni con personaggi del
passato.
Amore: In ripresa i rapporti con un partner storico. Buono il rapporto con chi vi circonda. Le stelle sono dalla vostra parte e
garantiscono riuscita su più fronti. Single! Un incontro potrebbe cambiare le sorti del vostro futuro. Venere, Giove, Mercurio
ti aiutano ad avere quel coraggio necessario nel buttarti a capofitto verso nuovi incontri.
Lavoro: Ottimo momento per espandere il giro d’affari e ampliare
il lavoro. Cogli al volo l’opportunità che ti si presenterà verso la
fine del mese.
Leone 23 luglio I 22 Agosto
Lavoro: Un progetto vedrà la luce. Forse una pubblicazione,
una firma contrattuale personale o relativa all’ambito lavorativo. Buoni i guadagni e se potete, sfidate la sorte.
acquario 21 gennaio I 19 febbraio
Amore: Quanti problemi nella coppia! Un mese davvero complesso soprattutto per quei rapporti che non trovano facili rovesci di medaglia. Se la storia è arrivata al capolinea è giunto
il momento di prenderne atto e allontanarsi. Gli strascichi possono soltanto fare molto male, e a lungo andare ne risentirete.
Amore: Marte in quinconce vi aiuta e vi proietta in una dimensione di coppia del tutto differente. Se cerchi passione,
eros ed incontri extra, questo fa è il mese che al caso tuo.
Gli acquari che hanno appena cominciato una storia d’amore
vivranno Novembre con un alto tasso erotico e con un’improvvisa riaccensione della sfera sessuale.
Lavoro: Un incremento negli incarichi d’ufficio o nella mole di
lavoro per liberi professionisti. Cogliete al volo le opportunità
che si presenteranno grazie ad una Venere in perfetta sintonia
e a un passaggio fortunato del vostro pianeta protettore.
Lavoro: Il mese ti regala la possibilità di stringere accordi brillanti con l’estero e se possibile di vedere una tua opera creativa pubblicata. Buono per i dipendenti che potranno godere
di privilegi gratificanti.
vergine 23 agosto I 22 settembre
pesci 20 febbraio I 20 marzo
Amore: Un mese di assoluta energia. La ruota della fortuna
riprende a girare nel verso a voi più consono garantendo la
presa in mano di situazioni sinora lasciate alla mercé del partner: situazione incresciosa per voi leader incontrastati. I single,
potranno beneficiare di Marte sul Sole per trovare la persona
giusta. E questa volta, starà con voi a lungo.
68
Lavoro: Rivisitazione di progetti professionali e istituzioni, in circostanze specifiche, di imprese destinate a successo e riuscita. Se siete in attesa di notizie, attendete sino al 23.
Lavoro: Se sei in cerca di un impiego, ecco il mese che fa al
caso vostro garantendovi la riuscita di qualsiasi progetto e la
possibilità di firmare un contratto lavorativo stabile. Un sogno?
Beh, una possibilità destinata a molti di voi che sfrutteranno
l’energia di riuscita delle stelle, totalmente a vostro favore.
Amore: Una battuta di arresto nell’avanzamento di un rapporto
a due. Una chiusura inaspettata, improvvisa. Per i single, Marte
dal segno antitetico della Vergine regala la possibilità di rivisitare
alcuni atteggiamenti ostili alla crescita di un rapporto di coppia e
la conseguente conoscenza di una creatura in linea con le proprie aspettative di vita.
Lavoro: Mercurio dal segno amico dello Scorpione t’invoglia a
sperimentare nuove forme commerciali e tipologie di comunicazione per l’avanzamento della tua attività. Se sei un dipendente,
Saturno, Giove, Venere e Marte sono a tuo esclusivo favore, imponendoti un cambiamento nella logistica operativa che sarà di
sicuro successo.
or oscopo an g eli c o
Oroscopo Angelico
Di Sabrina Beretta
Buon mese a tutti dagli Angeli!
ARIETE
Gli angeli vi sorridono. Finalmente uscite dal disagio interiore e riuscite a mediare con quelle situazioni che vi hanno creato dissapori, imparate però il
discernimento la vita non è solo bianca o nera.
BILANCIA
È un momento di riposo. Alcune situazioni si fermano, altre stagnano intorno
a voi e un momento di trasformazione affidatevi a Uriel e al fuoco della trasformazione riuscirete a vedere le cose da punti di vista diversi.
TORO
È un momento di meditazione. Attenzione ai ricordi, non fatevi prendere dalle
malinconie del passato, lasciate fluire assecondate le situazioni che la vita vi
porta e sarete soddisfatti.
SCORPIONE
Gli angeli del raccolto giungono per aprire le danze al momento del Sole.
Chiedete che si sciolga il karma per non restare arrabbiati e l’angelo Geruld
vi aiuterà a rendere più semplici i nodi che giungono a voi.
GEMELLI
Un mese scombussolato e ricco di avvenimenti, colpi di scena. Affidatevi di
più al dialogo con l’angelo interiore e focalizzate. State disperdendo troppe
energie.
SAGITTARIO
Un novembre denso di aspettative e di rievocazione dei ricordi. Toglietevi
i traumi con l’angelo Raziel chiamatelo e chiedete che vi elimini i pensieri
tristi e le piccole incomprensioni quotidiane al fine di rendere la giornata più
solare.
CANCRO
Attenzione a chi vi riporta ad un tuffo nel passato. È un momento di taglio.
L’arcangelo Michele è con voi imparate a sbrogliarvi dalle situazioni e a non
crogiolarvi in esse. Dite a Michele di tagliare e spostare i rimuginamenti mentali e comincerete ad assaporare la leggerezza.
LEONE
Le giornate uggiose portano l’emergere di alcune tristezze per voi è tempo di rimanere nel proprio confine energetico e materiale. Vi viene in aiuto
l’arcangelo Azarel, chiedete che vi mantenga centrati e non mancherete di
obbiettività.
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VERGINE
Gli angeli della prosperità vi vengono in aiuto per le vostre finanze da imparare è la moderazione vera in tutte le direzioni della vita. State un po’ esagerando imparate ad essere più flessibili e a chiedere aiuto.
CAPRICORNO
Molte pause di riflessione. È il momento in cui gli angeli vi aiuteranno a tirare
le somme, non siate troppo crudi e attenzione a ciò che non digerite fisicamente ed emotivamente. Chiedete all’arcangelo Raffaele che solva i nodi
interiori e tutto sarà meno rigoroso.
ACQUARIO
Gli angeli vi accompagnano in un momento dove le scelte non vanno procrastinate e dove dovete mantenere equilibrio attraverso il vostro amico Jeremiel
perché le situazioni non vi diano troppo alla testa.
PESCI
È un momento dove dovete imparare a rimanere nei parametri e a non essere
troppo coinvolti dalle situazioni altrui. Contenete gli tsunami emotivi con l’aiuto dell’angelo del soccorso kaliel che serve affinché, se il naufragio giunge,
vi porterà almeno ad atterrare sul morbido.
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Photo Sergio Lombi
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rmai la stagione entra nel periodo più freddo dell’anno. Gli amanti della vita notturna cercano riparo in ambienti caldi e confortevoli, sorseggiando un buon drink o assaggiando prelibatezze gastronomiche… e in questo
Cielo non delude mai.
Arrivato ormai ai due anni di attività, per il ristorante americanbar di Dalmine la stagione entra nel vivo e le
occasioni per divertirsi non mancano.
Il weekend vede ormai assodati gli appuntamenti con le eleganti selezioni deep e nujazz di Andrea Roberto (tutti i
venerdì dalle 22:00) e il generoso Happy Hour domenicale in compagnia del giovane dj Francesco “The Lizard” (ogni
domenica dalle 19:00).
event
Photo Sergio Lombi
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Programmazione e info su: www.cielodiningbar.com, facebook Cielo Dining-Bar, [email protected], +39 035566734
D
urante la settimana invece l’appuntamento fisso rimane il giovedì con le esibizioni jazz.
Al Cielo prosegue infatti a pieno ritmo la programmazione live grazie anche alla preziosa collaborazione stretta
con l’Accademia musicale CDpM di Bergamo.
Il denominatore comune è appunto il jazz.
Ogni giovedì dalle 21:30 formazioni di talenti locali e ospiti prestigiosi si esibiscono dando vita ad ensembles freschi e di
qualità.
Ad alternarsi sul palco del Cielo non solo formazioni in quartetto e quintetto, ma anche orchestre di 15 elementi, come
avvenuto in occasione dell’appuntamento di giovedì 17 ottobre con la CDpM Big Band, che ha visto l’esclusiva partecipazione del trombonista sud americano Humberto Amesquita.
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La possibilità di cenare a prezzi contenuti con menu a tema è la novità introdotta con la nuova stagione,
proprio per stimolare quel legame tra cucina e musica che tanto sta a cuore al locale bergamasco.
event
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Di R.S. photo Sergio Lombi
MU
Sponsor by
Design my Cover
By Poloni
www.designmycover.it - https://www.facebook.com/pages/Design-MY-COVER/214710692027848?fref=ts -instagram: design my cover
S
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abato 19 ottobre i riflettori erano puntati sul negozio di borgo santa caterina 3/d per l’inaugurazione del primo punto vendita a Bergamo di “Design my Cover”, brand specializzato nella personalizzazione di cover per
smartphone e tablet. MU Event di Mirko Facheris si è occupata di organizzare l’ evento in collaborazione con
uno scintillio di luci del brand designer Party Italia.
Design My Cover nasce da un’idea di Alessandro Poloni titolare della Timbri Bergamo Poloni, storica maison in
via Camozzi attiva da oltre 40 anni nel campo della comunicazione visiva (all’interno del quale è presente un altro corner
dedicato a Design My Cover), che nonostante i tempi di crisi è riuscito a strutturare un progetto destinato a svilupparsi
in franchising, con aperture in tutto il territorio italiano e anche all’estero. segnalo a proposito nuova apertura a dicembre nella splendida città di Trieste, ed in progetto ci sono altre aperture.
Materiali completamente italiani, anzi totalmente MADE IN BERGAMO, diversificano e rendono unico Design My
Cover dalla concorrenza offrendo qualità e professionalità a servizio di chiunque voglia personalizzare non solo cover,
ma anche gli stessi smartphone e tablet, questo grazie all’ esclusiva incisione con marcatura laser , e non perdetevi le
fantastiche cover in legno personalizzate sempre tramite incisione, una specialità della casa. Via libera quindi alla fantasia
per personalizzare cover: in stampa3d, in legno incise a laser, colorate, frasi, firme, dediche marchiate, e chi più ne ha,
più ne metta. Da Design My Cover troverete mille idee che renderanno unici i vostri oggetti tecnologici.
event
BERGAMO CUORE ROSSOBLU
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Di E.N. photo Matteo Mottari
Sponsor by
S
7777
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abato 19 ottobre in Galleria Mazzoleni dalle ore 18.00 grazie all’ospitalità del centro benessere Sabai Thai,
sponsor del Volley Bergamo e di questo evento in particolare, si è tenuta la presentazione ufficiale della squadra
Volley Bergamo Foppapedretti, alzando il sipario su una nuova annata. Tra la gente, per la gente.
Presentati da Andrea De Sabato, sono saliti sul palcoscenico il Presidente Luciano Bonetti, gli staff tecnico e
dirigenziale al completo e la nuova rosa di ragazze rossoblu che, guidate dal coach Stefano Lavarini, è agguerrita e pronta
ad affrontare ogni difficoltà e a regalare emozioni e spettacolo a tutti gli appassionati di volley. Sara Klisura, Federica Stufi, Eleonora Bruno, Kathleen Weiss, Jelena Blagojevic, Enrica Merlo, Laura Melandri, Raphaela Folie, Valentina Diouf,
Lucie Smutna e Miriam Sylla sono state accolte con entusiasmo e calore dai tifosi bergamaschi e con il sorriso hanno dato
il via a questa nuova stagione che sarà sicuramente un successo.
event
&Friends
SETAI
Di R.S. photo Sergio Lombi e Alex Pellegrini
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Setai Club - Località Portico 21 Orio al Serio (BG) - www.setaiclub.it
F
ashion, bella gente ma soprattutto musica, venerdì 8 novembre al Setai di Orio al Serio si è raggiunta l’apoteosi
del divertimento con la serata Setai & Friend in collaborazione con BergamoUp.
Setai Club da sempre specialista nell’organizzare le serate più cool della città ha intrattenuto i suoi ospiti con un
pocker di assi irresistibile: special Guest DJ Frankie P, resident DJ Luca Guerrieri, special voice Faber e delicius
Privè di Alby DJ. Una serata resa ancor più speciale grazie agli amici Wet Life palestre, MyKase, Gionchilie Ottica, Club
88, Look at me e Tiffany che hanno contribuito nel rendere ancora una volta il Setai Club la scelta numero 1 per il divertimento bergamasco.
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SPONSORED BY
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bianco e nero
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Parcheggio libero
a ore su 2 livelli
Auto moto e suv
Possibilità abbonamenti mensili/annuali
Via S. Antonino 9/B 24122 Bergamo
Tel/Fax 035.4592697 Cell. 338.2391276
Email: [email protected]
Autonoleggio N.C.C.
www.carservicefly.it
Marco: +39.3331567389
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CONVENZIONATO CON L’UNIVERSITÀ
Anno Quinto numero Trentanove |Novembre Duemilatredici | Euro Tre
What else?
Il mensile più letto della città
L’accoglienza Glamour di
Hotel Ambra Cortina
pagina | 2
Ristorante El Camineto
pagina | 6
Speciale Neve
83
pagina | 8
84
sommario
2
pag.
6
pag.
8
pag.
12
Redazionale
L’accoglienza Glamour
di Hotel Ambra Cortina
Redazionale
Ristorante “El Camineto”
Rubrica
di CR10
Speciale Neve
AGENDA
Agenda Cortina
85
pag.
11
/13
L’accoglienza glamour di
Hotel Ambra Cortina
Nel cuore di Cortina d’Ampezzo, Elisabetta Dotto offre ai suoi ospiti
un buen retiro per artisti, intellettuali, amanti dell’arte e della bella
vita, l’Hotel Ambra, e una baita easy chic, l’Hotel Panda, per gli
sportivi e le famiglie che non rinunciano alla vacanza glamour
C
ortina d’Ampezzo è da sempre osservatorio privilegiato per l’accoglienza di pregio, luogo dove nell’ultimo mezzo secolo si sono
sperimentate le tendenze e le novità di uno scenario, quello del turismo, che rappresenta ancora oggi uno dei fiori all’occhiello
del made in Italy. Lo consentono e di più lo inducono luogo di straordinaria bellezza, tra cui le Dolomiti, patrimonio Unesco
e meta prediletta per visitatori di tutto il mondo. Ed è proprio qui, nel cuore della Regina delle Dolomiti, che si trovano i due
alberghi di Elisabetta Dotto, dove la locandiera di terza generazione ama accogliere una clientela internazionale e glamour.
86
La filosofia dell’Hotel Ambra
L’Hotel Ambra è un delizioso quattro stelle a due passi dal
campanile, ormai noto tra artisti, intellettuali, amanti dell’arte,
dello shopping e della bella vita, che offre Cortina oltre alle
straordinarie bellezze naturali. “Quattro stelle che sembrano
cinque” una filosofia del servizio e dell’accoglienza che mette al
primo posto l’ospite e ne interpreta ogni esigenza o desiderio e
che ha permesso a questo buen retiro nel cuore di Cortina e delle
Dolomiti di farsi conoscere nel mondo. L’albergo, oltre che per la
posizione strategica sia per gli sportivi sia per gli amanti del relax
e dello shopping, è conosciuto e apprezzato per i suoi servizi,
per l’estrema cortesia e disponibilità del suo staff, pronto in ogni
momento a consigliare l’ospite per rendere la vacanza a Cortina
davvero indimenticabile. Dalle condizioni meteo alle gite più
belle da fare nei dintorni, dalle scuole sci migliori ai ristoranti più
alla moda e con una cucina più raffinata, ma anche suggerimenti
per gli eventi culturali le boutique con i marchi più trendy le
botteghe artigianali dove comprare regali speciali. Nei momenti
di alta stagione, solitamente a dicembre e in agosto, l’albergo
organizza eventi culturali fashion che si sono fatti riconoscere
Elisabetta Dotto, locandiera di terza
generazione, tra le decorazioni dei
balconi di Hotel Ambra Cortina
per la loro classe e originalità, portando sempre una sferzata
di energia positiva nella cittadina ampezzana: dalla boutique di
marchi ricercati allestita nelle suite alle mostre d’arte, dai salotti
di moda e benessere agli act di burlesque, l’Hotel Ambra diventa
anche osservatorio delle tendenze del ricevere di alto livello.
Le magnifiche cinque
Per chi vuole concedersi un soggiorno a Cortina davvero
indimenticabile la soluzione perfetta sono le cinque suite a
tema, ideate da Elisabetta Dotto e progettate dallo studio Imago
Design che ancora una volta sottolineano l’attenzione di questa
lungimirante locandiera per le esigenze di un pubblico di alto
livello, abituato a viaggiare in tutto il mondo senza farsi mancare
il salottino all’ingresso di Hotel Ambra,
con alle pareti le opere d’arte lasciate
dagli artisti che qui hanno soggiornato
ed esposto
naturalmente “luxury” con una bottiglia di benvenuto e frutta
fresca, accappatoio e ciabattine, sali da bagno e set cortesia
particolare, cioccolatini, frigobar free, il quotidiano preferito
ogni mattina, la colazione servita in camera.
Un trattamento da vera principessa, anche per l’atmosfera che
si respira, è anche quello che accoglie l’ospite nella stanza Sissi,
ispirata ad una donna dotata di particolare fascino, che amava le
montagne, dalla complessa e poliedrica personalità. La stanza è
fantasiosa e romantica, per trascorrere notti favolose di riposo e
di sogno, cullati da una particolare atmosfera pensata come una
coccola speciale per gli ospiti. L’arredo è composto da preziose
boiserie e spicca un letto a baldacchino con la testiera decorata,
immancabile in una camera così principesca. Alla parete una
collezione di specchi d’epoca e pezzi dell’artigianato ampezzano.
Come “chicca”, nel bagno, una doccia matrimoniale che rende la
camera decisamente romantica.
Il buongiorno si vede dal piumino!
Una delle regole auree per una vacanza da ricordare naturalmente
è dormire bene e all’Hotel Ambra il riposo è assicurato anche
grazie al corredo previsto per i letti, tutti vestiti con morbidissimo
piumino d’oca prodotto in Italia, ideale per mantenere una
temperatura costante durante tutto l’anno, e
il salottino colazioni di Hotel Ambra, con
buffet di specialità dolci e salate ogni
mattina
nulla. Le cinque luxury roof rooms, Afrodite, Tabià, Hockey,
Tofane e Olympia collegate, infatti sono arredate in stile
cortinese con grande cura dei dettagli, impreziosite con pezzi
di antiquariato locale e illuminate da luci calde che si riflettono
sui legni pregiati delle boiserie finemente lavorate. Soggiornare
in queste camere significa davvero sentirsi principi e regine delle
Dolomiti, svegliarsi la mattina con una magnifica vista sulle
Tofane, sul Cristallo, sul Monte Faloria, tutto ciò che di meglio
e più emozionante la Regina per eccellenza, Cortina, può offrire.
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La dea e la principessa
Tra le cinque suite a tema si fa notare per la sua particolarità e il
suo fascino, l’Afrodite, dedicata alla dea della bellezza, pensata per
far sentire gli ospiti sempre in luna di miele. Arredata da preziosa
boiserie e dai preziosi dettagli quali trofei di caccia, affreschi
a tema e specchi d’epoca, è dotata di una vasca idromassaggio
Jacuzzi matrimoniale affacciata sulla camera. Il trattamento sarà
corredati per ogni persona di due morbidi guanciali anatomici, di
cui uno anticervicale, per garantire all’ospite un sonno igienico
e salutare per il relax in vacanza. E dopo un sonno ristoratore,
la giornata inizia subito con la ricca colazione proposta nella
saletta del dolce risveglio, dove vengono servite a buffet, torte,
macedonia fresca, brioches, marmellatine, frutta secca, salumi,
formaggi e molte altre sfiziosità.
All’Hotel Ambra è disponibile un parcheggio privato e sono
previsti servizi di collegamento dai principali aeroporti di
riferimento. Ai visitatori sono proposte offerte speciali per
l’acquisto di skipass durante la stagione invernale e di bike pass
in estate e sono presenti spazi appositi per il ricovero degli sci e
delle biciclette.
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Hotel Panda, la baita easy chic
Il rosso come passione, calore, quello che si sprigiona nei
suggestivi tramonti che colorano le vette delle Dolomiti. Il
verde come speranza, libertà, prati brillanti al sole dell’estate.
Elisabetta Dotto, locandiera di terza generazione e padrona di
casa di Hotel Panda, ha scelto questi due colori per la baita easy
chic nel cuore di Cortina, ormai punto di riferimento per le
famiglie glamour che amano la montagna e lo sport, ma anche
un ambiente accogliente e confortevole, con attenzioni e servizi
da albergo a quattro stelle.
“É importante muoversi come si muove il mondo intorno
a noi e cogliere i suggerimenti e le ispirazioni che la clientela
internazionale di Cortina ci offre ogni giorno”. Elisabetta Dotto,
da sempre attenta a offrire nei suoi alberghi - insieme a Hotel
Panda, è titolare a Cortina d’Ampezzo anche di Hotel Ambra -
camera Sissi, con letto a baldacchino,
specchi antichi alle pareti e doccia per due
un eccellente servizio, taylor made, ha intercettato l’esigenza di
una “casa” tranquilla, comoda, dall’atmosfera rilassata, adatta a
un pubblico understatement e di qualità di sportivi e intellettuali,
che non ama le luci dei riflettori. Le famiglie che soggiornano
all’Hotel Panda infatti apprezzano particolarmente alcuni
servizi come la ricca colazione a buffet fino a tardi o la merenda
pomeridiana al rientro dalle passeggiate o dallo shopping, con
succhi di frutta e snack dolce e salato.
Lo staff dell’albergo è sempre a disposizione dell’ospite per
consigliarlo negli itinerari da esplorare ogni giorno, nella scelta
la suite afrodite, luxury roof rooms
per i più romantici
Gli appartamenti
Particolarmente adatti all’accoglienza delle famiglie, arredati in
tipico stile ampezzano, l’appartamento Balcony, trilocale per 3/4
persone, dotato di ingresso, cucina, camera matrimoniale, camera
doppia per i bambini, bagno con vasca e asciugacapelli, ampio
balcone, TV color LcD, cassaforte, collegamento wifi gratuito.
E l’appartamento Easy, trilocale che comprende l’ingresso,
un’ampia cucina, camera matrimoniale, camera doppia per i
bambini, 2 TV color Lcd, cassaforte, collegamento wifi gratuito,
bagno con vasca e asciugacapelli. Dispone inoltre di terrazza
cortile al piano terra.
hotel ambra
via XXIX Maggio 28,
Cortina d’ampezzo - belluno
tel. 0436 867344 - fax. 0436 879385
mail: [email protected]
www.hotelambracortina.it
hotel panda
via roma 64,
Cortina d’ampezzo - belluno
tel. 0436 860344 - fax. 0436 860345
mail: [email protected]
www.hotelpandacortina.it
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del ristorante o nell’indicazione dei migliori negozi della Regina
delle Dolomiti.
Ristorante
El Camineto
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Una terrazza affacciata nell’universo del gusto.
fresche e la pasticceria, sia dolce che salata, sono giornalmente
fatte in casa.
Tra i piatti da non perdere, ecco i deliziosi risotti, gli spaghetti
alla cipolla, la millefoglie di sedano rapa e carciofi con petali di
pecorino e chicchi di melograno, i tortelli al mirtillo rosso con
farcia di cervo e vellutata di castagne, i tagliolini integrali con
fave, pecorino e animelle, le carni alla griglia, il filetto al Barolo,
il trancio di baccalà, la torta Meloncino, la sfogliatina al gianduia
e la famosa meringa.
Degna di menzione la famosa cantina del ristorante composta da
più di 300 etichette curata dal titolare.
Il “Ristorante El Camineto” rimane aperto da dicembre a
Pasqua, da Luglio a Settembre. Ottobre e Novembre aperto nei
fine settimana.
A disposizione tutto l’anno per banchetti, cerimonie e
matrimoni, solo su prenotazione.
El Camineto
gestione famiglia melon
Località rumerlo, cortina d’ampezzo
Tel. 0436 4432
Fax. 0436 4438
[email protected]
91
S
ituato nella suggestiva cornice di Cortina d’Ampezzo
in località Rumerlo ai piedi delle Tofane, in una
splendida posizione panoramica che ospita ogni anno
una tappa della Coppa del Mondo di Sci Femminile,
“El Camineto”, gestito da Orietta e Romeo Melon con la
collaborazione attiva del Papà Franco, vanta un ambiente curato
ma di sobria eleganza, caldo e raccolto.
E’ il luogo ideale dove poter gustare la cucina tipica e creativa,
infatti le tradizionali ricette vengono rielaborate con fantasia
e ricercatezza dallo chef, Fabrizio Zanon che con maestria
amalgama sapori non convenzionali a quelli classici dando vita a
piatti squisiti e mai banali.
Nel periodo primavera-estate è particolarmente gradevole
pranzare e cenare all’aperto nell’incantevole terrazza, che
dispone di comode sedie e lettini prendisole da dove godersi una
vista mozzafiato sulla valle d’Ampezzo.
Nella stagione invernale il pranzo in terrazza viene reso
confortevole da lampade e funghi riscaldanti. Calde coperte sono
a disposizione degli ospiti
La preparazione di carne e di pesce è particolare e fantasiosa e
gli ingredienti sono attentamente scelti in base alle disponibilità
giornaliere e stagionali.
Il locale soddisfa le esigenze sia del turista di passaggio che vuole
gustare in modo eccellente, ma non impegnativo, le tradizioni
enogastronomiche locali, sia del gourmet più attento. Le paste
spe ciale nev e
Speciale
Di CR10
S
Neve
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ono le montagne innevate e le magnifiche piste da sci a dare a Cortina D’Ampezzo quel fascino e quella fama
internazionale di cui gode. Dalle Olimpiadi del 1956 Cortina è stata presa d’assalto da sciatori d’Italia, d’Europa
e del mondo infatti le opere costruite per le Olimpiadi come gli edifici sportivi sono stati riutilizzati come
infrastrutture turistiche. Le piste di Cortina presentano 34 impianti di risalita di cui 4 funivie, 22 seggiovie e 8
sciovie. Le piste più famose sono: Tofana, Mietres, Cristallo, Cinque Torri, Col Gallina e Lagazuoi. L’Ampezzo è una
componente importante del comprensorio Dolomiti Superski che è il più bel comprensorio al mondo. Le piste sono 80
con 30 rosse e 7 nere.
119 mm
66 mm
98 mm
111 mm
Salomon Enduro XT 850
HEAD i.Supershape speed
Potenza, precisione e versatilità per tutti i tipi di
neve. L’Enduro XT 850 è uno sci all-mountain ad alto
rendimento con la base larga, per gli sciatori che amano
andare veloce su ogni tipo di neve.
É la versione sportiva dello sci poliedrico progettato ed
ideato per le gare. Con la nuova struttura a V, non è solo
un nuovo sci ma una nuova esperienza sulla neve! Le
fibre intelligenti conferiscono allo sci potenza controllo
e piena versatilità.
Tipologia: ALLROUND
Livello: ESPERTO
Peso: 4,660 kg
Misure disponibili: 163 170 177 184
Tipologia: CARVING
Livello: AVANZATO
Peso: 3,630 Kg
Misure disponibili: 156 163 170 177 184
93
84 mm
R 14.3 m
R 17.4 m
127 mm
spe ciale nev e
70 mm
109 mm
R 17.0 m
R 17.8 m
114 mm
89 mm
98 mm
Atomic Redster
Doubledeck GS
Rossignol Radical GS
Worldcup PRO R20 J
Il nuovo Redster Doubledeck si ispira al D2 da gara:
maneggevole e dinamico come lo sci vincitore di coppa
del mondo, grazie alla sua forma a V ha un controllo in
curva ancora più facile. La tecnologia Shockilla assorbe gli
urti senza diminuire le prestazioni.
Il Radical GS Pro è uno sci da slalom gigante disegnato
per giovani. Costruito con lo stesso legno degli sci usati
in coppa del mondo è uno sci molto flessibile e leggero
adatto alle nevi più dure.
Tipologia: GIGANTE
Livello: ESPERTO
Peso: 3,440 kg
Misure disponibili: 164 169 174 179 184
94
66 mm
Tipologia: SUPER-G
Livello: ESPERTO
Peso: 2,800 kg
Misure disponibili: 158 165
289 mm
285.5 mm
248 mm
254 mm
289 mm
285.5 mm
Burton NUG 2014
Nitro SubZero 2014
La ricetta originale per il divertimento con la tavola! Le
origini del Nug sono segrete, ma ciò che ci basta sapere è
che la Nug può essere anche 10 cm più corta del necessario
per avere una tavola maneggevole e veloce ma comunque
flessibile per i trick.
Riscaldiamoci con la SubZero! La particolare forma
permette di fare evoluzioni senza sacrificare gli ollie e la
potenza di salto, e il bordo rigido non fa perdere stabilità
sul duro come rail e street park.
Tipologia: FREESTYLE
Livello: AVANZATO
Misure disponibili: 142 146 150 154
Tipologia: FREESTYLE RAILS & JIB
Livello: PRINCIPIANTE/MEDIO
Misure disponibili: 147 149 151 153 155 157
Posizione: 600 mm
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Posizione: 530 mm
AGENDA
L’inverno a
Cortina D’Ampezzo
LA REGINA DELLE DOLOMITI SI VESTE DI BIANCO
Cortina d’Ampezzo, Regina delle Dolomiti per il suo patrimonio paesaggistico, turistico, artistico e culturale.
Cortina e il suo ruolo di image maker e di status symbol, località unica e inimitabile nell’intero arco alpino, vetrina da
oltre un secolo di esclusività e stile. Cortina e lo sport: un idillio che continua dalle Olimpiadi del 1956 alla Coppa del
Mondo di Sci, fino all’intensa attività di candidatura per i Campionati Mondiali di Sci Alpino 2019.
Le Dolomiti, Patrimonio Naturale dell’Umanità UNESCO, acquistano a Cortina un fascino particolare. La maestosa
varietà dei pallidi profili rocciosi, rosati al tramonto e all’alba, si esalta con le tinte delle foreste e dei prati del Parco
Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo: area protetta che si stende su un’area di 11.200 ettari.
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La Regina dei grandi eventi è anche territorio che si svela tra boschi, torrenti e laghi del Parco Naturale delle Dolomiti
d’Ampezzo, con infinite attività e proposte per gli amanti di ogni sport o per chi cerca un momento di assoluto relax
dedicato a sé, in compagnia degli amici o in famiglia.
Cortina Fashion WeekEnd
Cortina è da sempre all’avanguardia in fatto di tendenze,
costume e moda. Dagli anni Cinquanta, infatti, la conca
vanta il primato di località vacanziera più fashion d’Italia
dove, passeggiando per le strade del centro, si possono
cogliere in anticipo quelli che saranno i nuovi trend delle
stagioni a venire. Questo rapporto privilegiato, che la
valle ampezzana ha da sempre col mondo dell’eleganza,
è simboleggiato dalla celebre “via dello struscio”: Corso
Italia. Marchi di tendenza si affiancano a vetrine dal
sapore più tradizionale per uno shopping naturalmente
votato alla raffinatezza.
A celebrare questo imprescindibile aspetto della Regina
delle Dolomiti, Cortina si appresta a dare il via alla
terza edizione del Cortina Fashion WeekEnd. Dal 6 all’8
dicembre oltre 100 eventi diffusi tra boutique e locali del
centro: aperture straordinarie, allestimenti e musica lungo
tutto Corso Italia. Un fine settimana per inaugurare
la stagione invernale, perdendosi tra aperitivi, cene e
happening. Protagonisti: artisti, designer, stilisti e top
brand.
www.cortina.dolomiti.org
TOP EVENTS INVERNO 2013-2014
DICEMBRE
Calendario d’Avvento – Dal 1 al 25 dicembre 2013
Le 25 finestre del Palazzo Storico dell’ex Municipio si accendono giorno dopo giorno con opere legate alla Natività, per
uno speciale countdown, aspettando Natale.
Mercatino di Natale – Dal 5 al 31 dicembre 2013
L’intero Corso Italia ospiterà le 20 caratteristiche casette in legno dove acquistare dai produttori locali articoli
enogastronomici e di artigianato, per regali unici e originali.
Gli auguri del Corpo Musicale di Cortina d’Ampezzo – Dal 25 al 28 dicembre 2013
Il 25 dicembre, Corso Italia sarà invasa dai suoni del Corpo Musicale in costume d’epoca; il 28, nella Basilica Minore, si
terrà il tradizionale Concerto di Natale.
European Cup Snowboardcross – Dal 21 al 22 dicembre 2012
Da cinque anni è il battesimo della stagione dello sport invernale. Due le gare che vedranno atleti di altissimo livello
sfidarsi lungo curve paraboliche, gobbe e salti in un mix unico di tecnica, spettacolo e adrenalina.
Arte d’Inverno
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Da fine dicembre ai primi di gennaio torna nelle sale del Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi, la rassegna di incontri
con i grandi nomi dell’arte contemporanea, organizzata in collaborazione con la storica Libreria Sovilla, curata da
Costantino d’Orazio e Alessandra de Bigontina - direttrice del Museo Rimoldi - con il patrocinio di Venice International
Foundation. Dal 6 dicembre 2013 sino al 30 aprile 2014, da non perdere le numerose le esposizioni nei Musei delle Regole:
“Dinomiti” negli spazi del Museo Paleontologico Rinaldo Zardini, “Jugendstil a Cortina” al Museo Etnografico Regole
d’Ampezzo e “Gino Cortelazzo-Mario Sironi: la struttura e l’anima” al Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi, nelle cui
AGENDA
sale saranno inoltre visibili le opere della collezione permanente.
www.musei.regole.it
Aspettando la Coppa del Mondo – Dicembre 2013 e gennaio 2014
Degustazioni, musica e aperitivi in rifugio, organizzato dal comitato Cortina 2019 waiting for la Coppa del Mondo di
sci femminile.
www.cortinaclassic.com
Una Montagna di Libri – Da dicembre 2013 ad aprile 2014
Tradizionali incontri con l’autore. I più grandi esponenti della cultura e della letteratura italiana all’ombra delle Tofane.
www.unamontagnadilibri.it
BelPaese che cambia – 30 dicembre 2013
Dopo il successo della prima edizione estiva si replica a fine anno con un meeting dedicato al Made in Italy che vince:
dove crescono produzione e occupazione, all’Alexander Girardi Hall. L’appuntamento metterà in evidenza grandi
aziende e realtà in ascesa che, in vari settori, hanno portato al successo internazionale il prodotto italiano. Sarà inoltre
predisposta con il contributo del CSC/ Centro Sperimentale di Cinematografia una lista di “talenti” emergenti a livello
scolastico che, nel corso della serata, proporranno alle aziende e al pubblico soluzioni innovative per la realizzazione di
filmati pubblicitari: un progetto concreto fortemente voluto dagli organizzatori dell’evento e Cortinametraggio.
www.belpaesechecambia.it
GENNAIO
Concerto di Capodanno – 1 gennaio 2014
Tradizionale esibizione musicale all’Alexander Girardi
Hall per festeggiare il primo giorno dell’anno.
Tour de Ski. Coppa del Mondo di sci nordico – 3 gennaio
2014
Il FIS Tour de Ski, giunto alla settima edizione, fa tappa
per il quarto anno a Cortina d’Ampezzo.
www.worldcup-dobbiaco.it
Coppa del Mondo di sci alpino femminile – 18 e 19 gennaio
2013
Da 22 anni consecutivi è la spettacolare pista Olympia
delle Tofane ad ospitare le gare di Coppa del Mondo di sci
femminile di Cortina d’Ampezzo.
www.cortinaclassic.com
FIS World Snow Day – 19 gennaio 2014
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Tutte le principali località invernali si uniscono in una
giornata dedicata ai bambini, ai ragazzi e alle famiglie.
“Explore, Enjoy, Experience” è il motto di una speciale
giornata da vivere sulla neve. Grazie alla collaborazione con le forze dell’ordine i bambini e le famiglie potranno
approfondire il tema della sicurezza in montagna, da scoprire in modo nuovo ma, soprattutto, divertente.
www.world-snow-day.com
FEBBRAIO
Granfondo Dobbiaco-Cortina – 8 e 9 febbraio 2014
Imperdibile l’appuntamento con la storia dello sport. Torna la celebre gara Granfondo Dobbiaco-Cortina, percorso che
ricalca fedelmente il tracciato dell’antica ferrovia, dismesso nel 1962, ma reso permanente dalle autorità in ragione del
suo prestigio.
www.dobbiacocortina.org
Cortina Winter Polo – Dal 15 al 22 febbraio 2014
Uno degli appuntamenti più attesi dell’inverno ampezzano e del calendario internazionale del polo su neve. La sfida tra
squadre si consuma sul ghiacciato tra le vette delle Dolomiti. Sette giorni di sport, mondanità e grande spettacolo per
un vero cult di stagione.
www.pologoldcup.org
WinteRace – Dal 20 al 22 febbraio 2014
La seconda edizione della gara di regolarità classica organizzata da Alte Sfere attraverserà le Dolomiti, in un affascinante
itinerario intorno alle più belle cime alpine.
www.winterace.it
Carnevale – Dal 27 febbraio al 4 marzo 2014
La festa più golosa e colorata dell’anno si trascorre
in maschera tra la neve, in compagnia di musica,
sport, cabaret, costumi e specialità gastronomiche.
Appuntamento clou con la storica Corsa dei Sestieri,
una staffetta su sci da fondo vede sfidarsi, in costume
tradizionale, le sei Contrade in cui è suddiviso il territorio
di Cortina.
MARZO
Cortinametraggio – Dal 20 al 23 marzo 2014
Il festival del cinema in corto giunge alla quinta
edizione con quattro sezioni in concorso: CortiComedy,
Booktrailers, Webseries e Instagram. Come ogni anno,
grandi ospiti, proiezioni, incontri, dibattiti, workshop e
glamouros party.
APRILE
Freeride Challenge Punta Nera Boulder Competition – Aprile 2014
Confermata anche quest’anno la tre giorni di adrenalina con imperdibile combinata freeride-boulder. Dopo il successo
delle scorse puntate, le nevi ampezzani sono pronte ad applaudire i campioni di freeride.
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MANGANO
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