roma
29 marzo 2012
L’attuazione pratica della
normativa: la costruzione
di un sistema di gestione
dei rischi
Seminario tecnico Assoprevidenza
Le nuove sfide della gestione previdenziale
Giuseppe Patriossi – Responsabile Casse di Previdenza
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questo documento è la base per una presentazione orale, senza
la quale ha quindi limitata significatività e può dar luogo a fraintendimenti.
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le nuove sfide della gestione previdenziale
articolazione del processo di investimento
STRATEGIA DI INVESTIMENTO
definizione
implementazione
monitoraggio
architettura di portafoglio
assetto organizzativo e amministrativo
la ridefinizione del processo di investimento e l’ottimizzazione dei processi è elemento cruciale
nelle nuove disposizioni sulla politica degli investimenti dettata da COVIP
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le nuove sfide della gestione previdenziale
COVIP | nuove disposizioni sulla politica degli investimenti
• I fondi pensione devono definire la politica di investimento attraverso la redazione di un
documento circostanziato sugli obiettivi da realizzare nella gestione finanziaria, i criteri con
i quali prevedono di attuarla, i compiti e le responsabilità dei soggetti coinvolti nelle varie
fasi del processo di investimento, la modalità con cui intendono gestire il controllo del
rischio e la valutazione dei risultati
• Il documento descrive il sistema di controllo della gestione finanziaria, delineando l’insieme
delle procedure da adottare per verificare che le azioni poste in essere dai vari soggetti
coinvolti nel processo risultino in grado di assicurare gli obiettivi finanziari stabiliti. Il
sistema deve essere articolato in relazione alla complessità della strategia di investimento
adottata dalla forma pensionistica
• Il controllo della gestione finanziaria è affidato alla funzione finanza, con possibilità di
outsourcing
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le nuove sfide della gestione previdenziale
controllo della gestione | data management
gestione dati
la modalità di alimentazione
Gestore 1
Gestore 2
…
dati di portafoglio
(banca depositaria)
tale modello dovrà consentire
Gestore n
anagrafiche ptf
(FP/consulente)
dall’alimentazione da più
soggetti…
dei sistemi controllo dovrà
tenere conto di quanto Covip
indica in materia ed essere
necessariamente “più
professionale”
anagrafiche ptf
(FP/consulente)
sia un miglioramento della
qualità dei dati che della
tempestività con cui vengono
sistematicamente forniti
…all’approvvigionamento
da un unico soggetto
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le nuove sfide della gestione previdenziale
controllo finanziario | pro e contro dei due modelli operativi
alimentazione da più soggetti
punti di
forza
alimentazione da un unico soggetto
assenza di costi diretti per il Fondo
Pensione
gestione efficiente dei dati, riscontrata con
i dati ufficiali del Fondo
flessibilità nel rapporto consulente/gestore
presidio dedicato e strutturato della
gestione dei dati (riduzione dei rischi
operativi)
focalizzazione dei fornitori sulle attività
proprie (consulente, banca e gestori)
punti di
debolezza
dati non riscontrati dagli altri fornitori del
Fondo a ciò deputati (Banca/Service) in
quanto forniti direttamente dal gestore al
consulente
possibile aumento dei costi diretti per il
Fondo, connessi alla gestione dei dati
difficoltà di controllo della qualità dei dati
conflitto di interesse (il controllato fornisce
i dati al controllante)
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le nuove sfide della gestione previdenziale
processo di risk management | una configurazione possibile
al fine di migliorare l’efficienza e la qualità delle analisi, i flussi di alimentazione del
sistema di controllo della gestione potranno essere prodotti e forniti direttamente dalla
banca depositaria (con l’eccezione delle anagrafiche)
ciò, che costituisce una ottimizzazione in termini di flessibilità e di precisione, consente di
perfezionare le attività di produzione di reporting direzionale,
direzionale inteso come misurazione e
attribuzione della performance ex-post, e di analisi di rischio exex-ante
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le nuove sfide della gestione previdenziale
controllo finanziario | ruolo del consulente
La previsione contenuta nel documento COVIP impone quindi un importante cambiamento
anche nel ruolo del consulente connesso alla fase di controllo della gestione finanziaria, al
quale sarà certamente richiesta una maggiore capacità tecnologica e di system integration
con la banca depositaria al fine di:
produrre reportistica direzionale per il Fondo Pensione basata su dati certificati
(analisi ex-post), sia in termini di misurazione di rendimento e rischio dei portafogli che
di analisi di performance attribution, finalizzate ad individuare le determinanti della
performance del gestore nell’ambito del proprio processo di investimento (asset
allocation e selezione titoli);
sviluppare robuste analisi di risk management (analisi ex-ante) a supporto dell’attività
del Fondo sia al fine di quantificare i rischi che di supportare politiche di copertura.
In tale modello la creazione, gestione ed alimentazione di una base dati del Fondo (a cura
della Banca Depositaria) consentirà al consulente di focalizzarsi sulle attività tipiche della
fase di controllo del rischio e del monitoraggio dei gestori, a supporto dell’attività del Fondo
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le nuove sfide della gestione previdenziale
monitoraggio del patrimonio | come?
efficacia
efficienza
monitoraggio nel continuo del percorso di
convergenza dell’allocazione del patrimonio
rispetto agli obiettivi ed ai vincoli dell’Ente
valutazione periodica dell’efficienza degli
investimenti in termini di compatibilità con il
modello di asset allocation
monitoraggio della redditività
misurazione dell’adeguatezza del rapporto rischio/
rendimento degli strumenti utilizzati per esporsi
alle classi di investimento individuate nell’asset
allocation
monitoraggio dei rischi
performance & risk contribution del patrimonio
performance & risk attribution del patrimonio
valutazione dell’efficienza degli strumenti utilizzati
rispetto alle alternative presenti sul mercato (peer
grouping analysis)
valutazione del comportamento dei gestori
rispetto al mandato conferito
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le nuove sfide della gestione previdenziale
risk policy | monitorare il budget di rischio del patrimonio
grafico delle performance
0%
5%
10%
15%
20%
25%
ESEMPLIFICATIVO
10%
indicatori statistici - 30/09/11
rendimento conseguito al 30/09/2011
rendimento cedolare atteso (imm. + circ.)
rendimento da MTM atteso (solo circ.)
rendimenti differenziale (solo imm.)
rendimento complessivo atteso
rendimento atteso anno in corso
volatilità attesa a fine anno
volatilità attesa a fine anno (ann.)
1° percentile rend. atteso
5° percentile rend. atteso
prob rend. negativi
target reale
probabilità di raggiungere il
target reale
inflazione attesa - 2011
target nominale
5%
2.40%
0.10%
0%
-5%
-10%
dic-10
apr-11
lug-11
set-11
dic-11
-0.30%
0.75%
-0.40%
0.05%
0.40%
0.10%
0.85%
3.90%
-1.87%
-1.31%
45.33%
2.40%
0.31%
2.78%
5.18%
distribuzione attesa dei rendimenti reali
Nell’articolazione dell’offerta previdenziale vengono solitamente definiti per ciascun
comparto l’obiettivo di rendimento (tipicamente in termini reali), il budget di rischio (in
termini probabilistici, ad es lo shorfall risk) e l’orizzonte temporale
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le nuove sfide della gestione previdenziale
performance contribution | effetto mercato e effetto gestore
La redditività lorda stimata da inizio anno
(Time Weighted Return) per l’ Ente è pari al
+1,01%, superiore di 38 punti base al
benchmark di portafoglio (che registra un
+0,63%) e attribuibili all’effetto gestore,
ovvero al contributo che il gestore dei
portafogli hanno dato alla performance
complessiva. Da inizio anno risulta positivo il
contributo apportato dalle Gestioni 1 e 6 e
della Gestione 3, mentre è negativo il
contributo del gestore per quanto riguarda le
La somma degli effetti è pari al contributo del singolo gestore alla performance del portafoglio. La parte in verde
dell’istogramma evidenzia la creazione di valore del gestore rispetto al mercato; in nero la riduzione.
Gestore 7.
Rendimenti Lordi del Portafoglio in Delega
Gestore 1
Gestore 2
Gestore 3
Gestore 4
Gestore 5
Gestore 6
Gestore 7
Portafoglio in Delega
Rendimento da inizio anno
Portafoglio
Benchmark
Peso medio
1,43
0,46
32,4%
** 0,46
0,14
33,3%
1,28
0,46
23,2%
0,11
1,88
2,4%
1,50
1,88
2,4%
2,90
2,17
5,1%
1,32
1,43
1,2%
1,01
0,63
100,0%
Gestioni 2, 4 e 5. Nullo il contributo del
Rendimento ultimo mese
Portafoglio
Benchmark
0,47
0,17
**
0,01
0,17
0,66
0,17
0,89
2,16
3,43
2,16
2,81
2,42
1,77
1,70
0,58
0,40
Nel mese il comparto ha beneficiato del
recupero dei mercati azionari, dopo la
correzione di fine febbraio. Pertanto, a marzo,
tutte le gestioni hanno ottenuto performance
positive e, ad eccezione del Gestore 2 e 4,
superiori al benchmark.
N.B. In verde vengono indicate le gestioni che hanno sovraperformato il benchmark nell'orizzonte temporale considerato, in
rosso quelle che lo hanno sottoperformato.
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le nuove sfide della gestione previdenziale
risk contribution | assoluta e relativa
SCOMPOSIZIONE DELLA VOLATILITA` DI PORTAFOGLIO - ULTIMI 12 MESI
COMPONENTE
VOLATILITA` %
PESO %
BETA
La tabella in alto a sinistra evidenzia la
scomposizione della rischiosità assoluta:
CONTRIBUTO %
nel mese il contributo dei primi 3 gestori al
Gestore 1
4,40
31,8
0,79
25,1
Gestore 2
4,74
35,1
0,88
30,7
rischio di portafoglio è in lieve riduzione ed è
pari al 76,2% (76,4% il mese scorso);
Gestore 3
4,54
24,3
0,84
20,4
Gestore 4
14,35
1,9
2,35
4,4
Gestore 5
17,19
2,1
2,45
5,1
le gestioni del Gestore 6 e del Gestore 4 si
Gestore 6
18,91
3,7
3,09
11,4
Gestore 7
15,39
1,1
2,70
2,9
confermano nel mese le gestioni azionarie col
5,21
100,0
1,00
100,0
Portafoglio
in verde vengono indicate le gestioni che hanno una volatilità inferiore a quella del benchmark, in rosso
quelle che hanno una volatilità superiore.
Nota: Volatilità di periodo annualizzata e Beta rispetto al portafoglio.
profilo di rischio, rispettivamente, più elevato
e più contenuto;
tutte le gestioni continuano a presentare
volatilità a 12 mesi inferiori a quelle dei
ANALISI DELLA TRACKING ERROR VOLATILITY DI PORTAFOGLIO - ULTIMI 12 MESI
COMPONENTE
TEV %
CORRELAZIONE
PESO %
rispettivi benchamrk.
CONTRIBUTO %
Gestore 1
3,30
0,83
31,8
35,1
Gestore 2
2,35
0,92
35,1
28,8
Si riporta inoltre in basso a sinistra l’analisi
Gestore 3
2,51
0,91
24,3
21,1
Gestore 4
7,35
0,91
1,9
2,6
della TEV. La rischiosità relativa più alta è
Gestore 5
12,24
0,75
2,1
5,1
Gestore 6
10,06
0,85
3,7
6,9
Gestore 7
3,79
0,96
1,1
0,4
Portafoglio
2,55
0,94
100,0
100,0
Nota: Tracking Error Volatility di periodo annualizzata e correlazioni rispetto ai benchmark.
anche questo mese quella delle gestioni
azionarie del Gestore 5 e del Gestore 6. In
termini complessivi, i portafogli dei primi 3
gestori, per effetto del peso complessivo
elevato, cumulano l’ 85,1% dell’esposizione
relativa (in crescita rispetto all’84% del mese
scorso).
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risk contribution | correlazioni e short term risk
MAPPA DELLE CORRELAZIONI - ULTIMI 12 MESI
Legenda
Gestore 1
Gestore 2
0,81
Gestore 2
Gestore 3
0,83
0,92
Gestore 3
Gestore 4
0,39
0,39
0,41
Gestore 4
Gestore 5
0,64
0,62
0,63
0,37
Gestore 5
Gestore 6
0,67
0,65
0,63
0,38
0,65
Gestore 6
Gestore 7
0,81
0,83
0,85
0,47
0,76
0,82
Da 0.5 a 0.75
Forte
Positiva
Da 0.75 a 1
Da 0.2 a 0.5
Debole
Da -0.5 a -0.75
Da -0.75 a -1
Assente
Negativa
Tra ± 0.2
Da -0.2 a -0.5
Moderata
Debole
Moderata
Forte
A marzo le correlazioni hanno evidenziato una
lieve riduzione del valore medio che, comunque,
si conferma moderato, ad eccezione del
Gestore 4 che esprime bassa correlazione con
tutte le gestioni presenti in portafoglio. Forte,
invece, la correlazione espressa dal Gestore 7
con le altre gestioni (ad eccezione del Gestore
4).
A seguito della correzione di fine febbraio la
volatilità è aumentata, interrompendo la fase di
contrazione che proseguiva da maggio dello
scorso anno. Meno accentuato l’effetto sulla
TEV.
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le nuove sfide della gestione previdenziale
risk policy | monitorare portafogli a benchmark
Nell’assegnazione dei mandati di gestione a benchmark i parametri più utilizzati per tenere
sotto controllo i rischi attivi a cui si espone il gestore è la tracking error volatility (TEV),
intesa come budget di rischio relativo, spesso valutata unitamente all’information ratio,
indicatore che quantifica il valore creato (o distrutto) tramite l’esposizione attiva
La definizione del vincolo di TEV rappresenta un livello atteso di «attivismo» del gestore
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le nuove sfide della gestione previdenziale
valutazione del gestore | performance attribution
scomposizione della performance per singoli mercati ultimo mese
rendimento
prodotti/titoli
obiettivo
delta
Az. Etico Emu
9,04
9,61
Az. Etico Europa Ex Emu
5,73
6,30
Liquidità
0,16
0,16
Monetario [3M_1Y] *
-0,27
0,18
Ob. Corporate Emu
1,65
1,62
Ob. Gov. Emu [3M_1Y] **
-0,39
0,18
Ob. Gov. Emu [1Y_3Y]
-1,32
-0,76
Ob. Gov. Emu [3Y_5Y]
0,08
-1,07
scomposizione della performance per classi di attività ultimo mese
Bond
Cash
Equity
-0,58
-0,57
0,00
-0,45
0,03
-0,57
-0,56
1,15
performance
contribution
0,21
0,16
0,00
-0,01
0,15
-0,05
-0,45
0,03
peso fine
periodo
2,31
2,92
0,51
2,83
9,44
11,51
33,44
37,03
peso medio
2,42
2,84
0,51
2,83
9,31
11,53
33,76
36,79
ultimo mese:
OTTOBRE 2011
scomposizione performance ultimo mese
0 ,3 4
0,40
0,30
0 ,13
0,20
0 ,0 4
0,10
0
0 ,0 5
0,00
-0,10
-0,20
-0,30
pesi
prodotti/titoli
inizio periodo
media
fine periodo
91,65%
91,39%
91,43%
3,38%
3,35%
3,34%
4,97%
5,26%
5,23%
benchmark
94,75%
0,00%
5,25%
rendimento assoluto %
portafoglio benchmark
%
-0,34
-0,90
-0,21
0,16
7,24
7,87
contributo al
tracking error
%
0,54
0,01
-0,03
Il benchmark viene ribilanciato a frequenza mensile, si riporta quindi il benchmark medio
del mese risultante dalla dinamica dei diversi indici sottostanti
contributo alla performance e al tracking error per classi di attività ultimo mese
asset allocation
selection
classi di attività singoli mercati prodotti/titoli
Bond
0,02
0,35
0,17
Cash
0,02
0,00
-0,01
Equity
0,00
-0,01
-0,03
TOTALE
0,04
0,34
0,13
effetto coperture valutarie
tracking error
benchmark
portafoglio
* Titoli governativi zero coupon e tasso variabile con duration 3m-1y
** Titoli governativi a tasso fisso con duration 3m-1y
riservato e confidenziale
totale %
0,54
0,01
-0,03
0,51
0,00
0,51
-0,47
0,05
-0,40
Esemplificativo
-0,50
-0,60
-0 ,4 7
Benchmark Class i d i AttivitàSingo li mercati
H ed ging
Pro d o tti/Tito li Po rtafo glio
L’analisi di performance attribution
consente di valutare l’operato del
gestore all’interno del proprio
processo degli investimenti,
cercando di individuare in quale
fase viene creato valore (asset
allocation o selezione titoli)
Il Fondo Pensione potrà definire una
propria modellistica e dotarsi di un
proprio framework
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le nuove sfide della gestione previdenziale
disposizioni COVIP | quale impatto sull’industria dei FP?
• Le recenti disposizioni COVIP sul processo degli investimenti hanno introdotto sostanziali
novità con impatti rilevanti in termini organizzativi per i Fondi Pensione
• I Fondi saranno chiamati ad organizzare il presidio di controllo della gestione finanziaria che,
a prescindere dalla scelta di internalizzare tale attività o di utilizzare l’outsourcing,
necessita da parte dell’Ente di definire preliminarmente le caratteristiche del modello da
adottare, sia in termini di gestione dei dati, che di framework analitico che di risk policy, e
conseguentemente di formalizzarlo
• In tale contesto quindi la fase di controllo vedrà una maggiore integrazione tra i provider del
Fondo (Banca Depositaria, Service Amministrativo, Consulente) e la necessità per
l’investitore di avere partner strutturati e solidi, ferma restando la necessità, da parte del
Fondo, di controllarne l’operato
• Se tale impianto determinerà un potenziale incremento della struttura dei costi sostenuti
dai Fondi Pensione, dall’altro lato ne eleverà la qualità e le garanzie per gli iscritti
riservato e confidenziale
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