POLITRAUMA Lesioni di almeno 2 organi o apparati, che di per sé possono mettere in pericolo di vita 3a causa di morte dopo malattie cardiovascolari e neoplasie (1a causa al di sotto dei 45 anni !) In continuo aumento e con crescente letalità Su tutti i traumatizzati, circa ¼ è un politraumatizzato Apparato Scheletrico locomotore Cranio-cerebrale e rachide-midollare Torace: Addome: Coste App.resp. Cuore e vasi Milza e Fegato Intestino App. Urologico CAUSE Incidenti stradali > 60% (6-7.000 decessi/anno) Lavoro decessi/anno) 15% (1.200 Violenza civile (guerra!) 10% Sportivi, domestici rari Suicidi INCIDENTI STRADALI ITALIA (dati Ist. Sup. Sanità) 6-8.000 decessi all’anno 23,7 † /100.000 M (41 tra 15-24 anni) 6,5 † /100.000 F (9 tra 15-24 anni) Piano Sanitario Nazionale 1998: 5-7% di tutti i decessi 20.000 invalidi all’anno 170.000 ricoveri all’anno 600.000 prestazioni di Pronto Soccorso 40.000 miliardi di lire all’anno Nel 2007 circa 6.000 decessi ! REGIONE VENETO 931 decessi tra i residenti 13.869 ricoveri ULS 16 (1995-97) “inizio 118” 160 decessi tra i residenti (metà evitabile con uso cinture di sicurezza !) MORTALITA’ PER TRAUMA 1 2 3 4 5 6ore 2 3 4 5 6 ……15 giorni Golden hour ! IMMEDIATA circa 50% dei decessi Cervello, midollo, cuore, grossi vasi PRECOCE 1-4 ore (30% dei decessi) Emorragie intracraniche (sub-epidurali) Rotture milza, fegato Emo-pneumotorace Fratture pelviche e ossa lunghe TARDIVA giorni o settimane Infezioni, MOF PREVENZIONE PRIMO SOCCORSO PRONTO SOCCORSO TERAPIE MIRATE “GOLDEN HOUR” In parte dipendente da TEMPESTIVITA’ e ADEGUATEZZA iniziali MORTALITÀ Lesioni monodistrettuali 4% esclusi gli arti Lesioni pluridistrettuali 20% 9% L’EXITUS AVVIENE PER: Emorragia e insuff. c.c. Insuff. respiratoria e MOF Coma irreversibile Sepsi NON SOMMAZIONE, MA MOLTIPLICAZIONE DEGLI EFFETTI FISIOPATOLOGICI ! Esempi: • lesioni SNC si aggravano se shock emorragico, ancor più se non corretto! • insufficienza renale e multiorgano da ipoperfusione • emorragia aggravata da raffreddamento e ipocoagulabilità • danni endoteliali da sepsi e tossiemia da distruzione tissutale CONCETTO DELLE MORTI EVITABILI • Analisi dati disponibili su gravità, modi e tempi del trauma • Documentazione di diagnosi e terapie praticate • Parametri e tempi di soccorso • Confronto con i riscontri autoptici Cause di morte evitabile, in ordine: • Shock emorragico con lesioni chirurgicamente trattabili non diagnosticate o operate in ritardo • Trauma toracico • Trauma cranico Con soccorso tempestivo e terapie adeguate salvabili : • 70% dei decessi se assenti lesioni SNC • 30% se presenti lesioni SNC TRAUMA O LESIONE LOCALIZZATA MALATTIA SISTEMICA • Per diagnosi di altre lesioni non riconosciute • Perché un trauma severo comporta +/- precocemente un coinvolgimento sistemico Reazione di difesa con risposta neuroendocrina allo stress: Cortisolo, catecolamine, glucagone, vasopressina, aldosterone Glicogenolisi Catabolismo muscolare Aumento disponibilità di aminoacidi per sintesi proteine di fase acuta Distruzione tissutale flogosi batteri SIRS se in eccesso provocano: •Alterazioni del microcircolo •Danni endoteliali (polmoni!) •Liberazione di enzimi litici e radicali liberi di ossigeno Reazione infiammatoria generalizzata Liberazione di mediatori: Citochine da macrofagi e leucociti Interleuchine, TNF Fattori attivati del complemento MOF ORGANIZZAZIONE DEL SOCCORSO 1. FASE EXTRA-OSPEDALIERA: Primo Soccorso 2. FASE OSPEDALIERA: Pronto Soccorso Ricovero in reparto 3. FASE DELLA RIABILITAZIONE PRIMO SOCCORSO Centrale organizzativa: 118 Valutazione della scena Valutazione primaria PRIORIT À Indipendenti dal tipo di trauma (ABCDE) ATLS (Advanced Trauma Life Support) Arway: lingua, C.E, posizione cannula Breathing: adeguata respirazione, pneumotorace iperteso o aperto, volet costale stabilizz intubaz Circulation: polso, pressione,shock, emorragia, tamponamento cardiaco Trendelemburg, emostasi, defibrillazione, Disability: valutaz. stato neurologico: Glasgow coma scale (apertura occhi, risposta verbale, risposta motoria) Exposition: estrazione, immobilizzazione atraumatica di collo e fratture, trasporto in sicurezza, dispersione termica INDICI DI SEVERITA’ si correlano alla prognosi Glasgow coma scale: 15-3 (grave) Trauma Score : 12- 0 (grave) Revised Trauma score Abbreviated Injury Scale Injury Severity Score: 0-50 (grave) GSC+Frequenza respiratoria +Pressione sistolica REVISED TRAUMA SCORE Glasgow Coma Scale (GCS) 13-15 9-12 6-8 4-5 3 Systolic Blood Pressure (SBP) >89 76-89 50-75 1-49 0 Respiratory Rate (RR) 10-29 >29 6-9 1-5 0 Coded Value 4 3 2 1 0 ABBREVIATED INJURY SCALE AIS Score Injury 1 Minor 2 Moderate 3 Serious 4 Severe 5 Critical 6 Unsurvivable INJURY SCORE SYSTEM (example) Region Injury Description AIS Square Top Three Head & Neck Cerebral Contusion 3 9 Face No Injury 0 Chest Flail Chest 4 16 Abdomen Minor Contusion of Liver Complex Rupture Spleen 2 5 25 Extremity Fractured femur 3 External No Injury 0 Injury Severity Score: 50 2. FASE OSPEDALIERA = Pronto Soccorso SOPRAVVIVENZ A IMMEDIATA 1) Insuff. Respiratoria (intubazione) 2) Shock ipovolemico - emorragico (diagnostica emodinamica essenziale, assistenza cardiocircolatoria: farmaci, infusioni) 3) Valutazione neurologica essenziale PAZIENTE STABILIZZATO Quantificare la gravità delle lesioni ! Valutazioni specialistiche (secondaria) VALUTAZIONE SECONDARIA 1) NEUROLOGICA : specialista, Rx cranio, TAC 2) APPARATO RESPIRATORIO: e.o, Rx T, emogas 3) RICERCA EMORRAGIE OCCULTE: e.o, emocromo, Rx T, Rx addome, Eco FAST (Focused Abdominal Sonography for Trauma), TAC spirale, sondaggio peritoneale 4) FERITE PENETRANTI: esame obbiettivo Torace: rx +chir Addome: rx, eco, chir 5) ORTOPEDICA: obiettività di arti, bacino, rachide rx diretto +/- TAC stabilizzazione temporanea Ricovero in reparto per trattamento definitivo o trasferimento in centri specialistici FASE OSPEDALIERA = Ricovero Diagnosi mirata Osservazione in terapia intensiva o in corsia Terapia chirurgia In base alla diagnostica, si distingue un politraumatizzato con prevalenti: Lesioni cranio-encefaliche Lesioni vertebro-midollari Lesioni toraciche Lesioni addominali Lesioni scheletriche Ordine di priorità di trattamento : 1) Vie respiratorie 2) Rotture dei grossi vasi e parenchimi (milza, fegato) 3) Ematomi extra-durali 4) Rottura di organi cavi o gravi lesioni agli arti 3. FASE DELLA RIABILITAZIONE • • Grave deperimento psico-fisico Deficit neurologici Amputazioni o sequele delle fratture degli arti Difetti cutanei Enterostomie Tracheostomie Esiti all’addome o al torace CASO CLINICO POLITRAUMA CON SUB-AMPUTAZIONE DELL’ARTO SUPERIORE F. PILON, G.BIANCHERA, S.CORSO, M.FREGO Università degli Studi di Padova 1a Clinica Chirurgica (Direttore: D. D’Amico) RAGAZZO di 15 anni Incidente della strada Valutazione della scena: • motorino investito da un’auto, non a forte velocità • paziente giovane a terra, scomposto • notevole “lago” di sangue • dubbio stato di coscienza • prontamente soccorso dall’investitore e astanti • non in posizione di sicurezza Primo soccorso: Valutazione primaria dei parametri vitali (ABCD) Cannulazione vena del braccio e intubazione oro-tracheale Trasporto su barella con tecnica di sicurezza e immobilizz. (E) PRONTO SOCCORSO OBIETTIVAMENTE (valutazione primaria) • Sensorio integro (GCS 14) • Emodinamicamente stabile • Ventilazione assistita • Enfisema sovraclaveare con sospetto emo-pneumotorace sin • Sub-amputazione arto superiore sin e frattura scomposta femore dx con vasto ematoma Drenaggio toracico sin (300 cc sangue) Omero sinistro Polso sinistro ECO FAST emoperitoneo con sottile falda liquida periepatica ed abbondante perisplenica. Arrotondato il margine inf della milza. S.O. Emodinamicamente stabile (già politrasfuso + farmaci vasoattivi) Drenaggio polmonare destro (emo-pnx) LAPAROTOMIA 800 cc sangue Splenectomia (lacerazione profonda polo sup) Emostasi II segmento epatico (lacerazione) Imponente edema retroperitoneale senza ematoma (liquidi trasfusi!!!???) Valutazione Vascolare + Chir. Plastico + Chir. Ortopedico + Anestesista Salvataggio d’arto o amputazione ? Esplorazione chirurgica Accorciamento osseo + osteosintesi By-pass axillo-omerale + anastomosi veno-venosa Neuroraffia + fasciotomia per edema da rivascolarizzazione Detersione carpale + sintesi parziale tendini estensori della mano IMMEDIATO P.O. TC cerebrale TC massiccio facciale DOPO 3 GIORNI Osteosintesi femorale 15^ GIORNATA P.O Progressivo risveglio Braccio vitale con alcune aree muscolari necrotiche ed edema Sequenza temporale eventi Ore 10.20 Incidente 10.50 Arrivo in PS 10.55 Valutazione chirurgica (drenaggio toracico sin) 11.07 Rx torace, arto sup sinistro, bacino e femore destro 11.36 Eco fast 12.30 arrivo in S.O.: manovre anestesiologiche e drenaggio toracico dx 13.30 Inizio intervento: tempo addominale, ortopedico, vascolare, plastico 19.20 Declampaggio arterioso TEMPO TOTALE DI ISCHEMIA DELL’ARTO 9 ore CONSIDERAZIONI Sequenza fasi diagnostico-terapeutiche ? Indicazioni terapeutiche ? Su 1.131 reimpianti d’arto successo nell’84% Reimpianto con successo dopo 10 ore di ischemia Mortalità dopo rivascolarizzazione dell’arto sup. 8,7% (eventi cardiovascolari) Tempi attuazione delle procedure ? Organizzazione/coordinazione poli-specialistica J Zhang et al: Retrospective of the replantation of severed limbs in the people’s republic of china: current status and prospects Microsurgery 22:39-43, 2002 J Deguara et al: Upper limb ischemia: 20 years experience from a single center. Vascular. 2005 Mar-Apr;13(2):84-91 AM Merican et al: Successful revascularisation of near total amputation of the upper limb after ten hours of warm ischaemia. Med J Malaysia. 2005 Jun;60(2):218-21