Fare e disfare la scienza in pubblico:
il caso della fusione fredda
Materiale estratto dal libro:
M. Bucchi, La scienza in pubblico – Percorsi nella
comunicazione scientifica, Mc Graw Hill (2000)
24 gennaio 2003
Scopo dell’indagine comunicativa
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“Scienza patologica”: relazione patologica tra scienziati e
mass media
Sfruttamento giornalistico di una vicenda che dal punto di
vista scientifico avrebbe avuto pochi richiami
Distorsione e/o sensazionalizzazione di eventi scientifici da
parte dei media
I media sono stati il luogo in cui si e’ acceso e poi spento il
dibattito scientifico
Come si sono mossi gli scienziati in questo contesto
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Breve storia della fusione fredda
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Anni Cinquanqua: si ipotizza la possibilita’ di ottenere la fusione nucleare a
basse temperature
1982: Steven Jones, fisico, si interessa di fusione muonica
1984: Stanley Pons e Martin Fleischmann iniziano a fare degli esperimenti
all’Universita’ dello Utah: indurre la fusione con procedimento elettrolitico
1988: i due chimici chiedono al DoE (Department of Energy) una richiesta
di finanziamento
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Steven Jones e’ incaricato dal DoE di valutare la richiesta
Nel frattempo Jones aveva intrapreso la stessa linea di ricerca dei due chimici
24 marzo 1989: dopo vari incontri tra i due gruppi di ricerca, ciascuno
sceglie di sottomettere in questa data il proprio lavoro alla rivista Nature
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L’universita’ dello Utah nel frattempo accusa Jones di aver sottratto informazioni
a Pons
L’11 marzo Pons e Fleischmann inviano il loro articolo al Journal of Electro-
analytical Chemestry
Il 23 marzo viene fatta una conferenza stampa all’Universita’ dello
Utah
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Dal 23 marzo 1989 in poi…
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Alla conferenza stampa i due scienziati sostengono che:
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Wall Street Journal, Financial Times e CBS danno la notizia al notiziario
serale
Pochi giorni dopo viene reso disponibile un preprint del loro articolo, che fa
il giro delle comunita’ scientifiche
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Viene dato molto risalto alla possibilita’ di produrre energia
I dettagli sono molto scarsi
Molti affermano che le misurazioni sono poco accurate
Inizia a circolare l’articolo di Jones in cui vengono messi in evidenza:
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Hanno osservato sperimentalmente una reazione di fusione “finora sconosciuta”
Non entrano nei dettagli per problemi di BREVETTABILITA’ della scoperta
Poco risalto alla produzione di energia
Spiegazione di fenomeni geofisici in base a quanto accade nella cella
elettrolitica
Molti laboratori si organizzano per riprodurre l’esperimento
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Le conferme (aprile 1989)
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Dalla conferenza stampa in poi arriveranno oltre SESSANTA
conferme dell’esperimento condotto da Pons e Fleischmann,
alcune poi invalidate dagli autori stessi
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Si tengono numerosi meeting e convegni
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Provengono da universita’ e centri di ricerca di tutto il mondo
12 aprile a Erice
Partono sostanziosi finanziamenti per il proseguimento
dell’attivita’ di ricerca
Nature, contestando il fatto che Pons e Fleischmann non
hanno aspettato la pubblicazione del loro articolo prima di fare
la conferenza stampa lo rimanda al mittente
Nature, il 27 aprile, pubblica l’articolo di Jones
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E in Italia?
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Bruno Coppi lavora al progetto IGNITOR per la realizzazione di una fusione
controllata
Referendum nucleare (1987) blocca molti finanziamenti alla ricerca in questo
campo
Sotto la guida di Carlo Rubbia era in corso in progetto per utilizzare un fascio di
particelle nucleari al posto di un raggio laser per dare il via al processo di fusione
Antonio Bertin e Antonio Vitale (Universita’ di Bologna) convocano una conferenza
stampa annunciando la paternita’ della scoperta rispetto Pons e Fleischmann
Roberto Monti (CNR, Bologna) accusa pubblicamente la stampa di non aver mai
tenuto conto opportunamente dei suoi studi sulla fusione
Forse gia’ nel 1974 due ricercatori di Verona avevano registrato il brevetto sulla
fusione fredda
Francesco Premuda (Universita’ di Bologna) vuole invece che gli venga riconosciuta
la paternita’ della spiegazione teorica dell’esperimento di Pons e Fleischmann
rispetto al MIT (Massachussets Institute of Technology)
18 aprile: L’ENEA convoca una conferenza stampa per annunciare che Franscesco
Scaramuzzi ha ottenuto la fusione di deuterio a temperatura ambiente
…molte altre universita’ italiane e centri di ricerca sbandierano i loro risultati…
i finanziamenti dell’ENEA bloccati da 4 anni vengono riattivati
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Dopo i finanziamenti…
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26 aprile: il Congresso americano valuta la richiesta di Pons e Fleischmann
di 25 milioni di dollari per aprire un centro di ricerca sulla fusione fredda
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1-2 maggio: al congresso dell’American Physical Society, Nathan Lewis,
chimico, e Steve Koonin, fisico, contestano le prove sperimentali e le
conclusioni dei due fisici
Continua il dibattito scientifico, ma l’attenzione dei media declina
vertiginosamente
Vengono fatti nuovi esperimenti:
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Jones, interpellato, nega che i suoi risultati confermino quelli dei due chimici
Alla fine del 1991 gli articoli sulla fusione fredda sono circa 700
Annualmente si tiene una conferenza sull’argomento
Vengono replicati gli esperimenti di Pons e Fleischmann con risultati sia
positivi che negativi
…la ricerca continua…
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Fusione fredda e comunicazione pubblica
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Crescente difficolta’ di distinguere con contorni netti gli spazi
della comunicazione scientifica originale da quelli del suo
consumo pubblico e della sua divulgazione
La fusione fredda e’ stata prima inclusa e poi esclusa dal
dibattito specialistico proprio facendo ricorso al livello pubblico
LE DISCUSSIONI CHE SI ELABORANO AL DI FUORI DELL’AREA
SPECIALISTICA POSSONO INFLUENZARE GLI SPECIALISTI
STESSI
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Gli scienziati e i media
VALORI
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Sono fonti e preselezionatori di informazione
Sono risorsa di competizione
DEVIAZIONI
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Diventano parte strutturale del dibattito scientifico
Vengono impiegati per mettere in discussione o difendere i diversi livelli dei
“confini scientifici”
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In questo caso…
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I FASE
La comunita’ scientifica e’ venuta a conoscenza dei risultati attraverso la
stampa e la televisione:
TUTTI NELLO STESSO GIORNO
Le informazioni erano POCHE, POCO CHIARE
L’esperimento sembrava una semplice ricetta di cucina da ripetere in
qualsiasi laboratorio senza l’ausilio di materiale tecnico di alto livello.
POSSIBILE??
“Questa settimana”, commento’ un ricercatore dell’ENEA “ho dovuto comprare ‘Panorama’ e ‘L’Espresso’ per
tenermi aggiornato sulla storia della fusione fredda,,,”
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Media usati per accelerare il processo di riconosciemento della scoperta
Media usati per confutare i risultati divulgati
II FASE
Congresso dell’APS: convince i giornalisti della poca credibilita’ scientifica
dell’esperimento di Pons e Fleischemann: la fusione fredda cessa di
esistere per il pubblico
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La comunicazione in Italia
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Dal 24 marzo al 30 aprile 1989 sulla stampa quotidiana:
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197 articoli
Con un picco di 38 articoli nei giorni in cui gli scienziati italiani hanno
raccontato le loro ricerche
La stampa italiana si mostra subito con un atteggiamento piu’
scettico nei confronti di Pons e Fleischmann
Fusione nucleare in provetta. L’annuncio degli Stati Uniti con scetticismo […] la
notizia e’ stata accolta dai fisici del vecchio continente con stupore e molte
perplessita’ (La Repubblica, 24 marzo)
Il sogno e’ bello ma la prudenza e’ necessaria (Corriere della Sera, 26 marzo)
11
Dopo la fine di aprile
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I toni restano poco sensazionalistici:
La postfusione tiepida, tiepida (L’Unita’, 13 settembre)
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C’e’ una sorta di autoriflessione sulla consapevolezza dei rischi di
spettacolarizzazione:
Grande festa dunque: perche’ e’ il momento della fisica-spettacolo, con tutti i rischi
connessi alla spettacolarita’ (La Repubblica, 23 aprile)
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Vengono conivolti gli scieziati stessi nella stesura di articoli, nella
partecipazione a interviste, dibattiti in televisione e commenti
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Ben 29 articoli sono firmati da scienziati
Il contenuto dei loro articoli fa spesso riferimenti ad aspetti non strettamente
scientifici
12
Caratteristica degli articoli:
Rappresentazione del fatto scientifico
Fase della vicenda
Numero di articoli in cui
e’ presente l’argomento
Stadi della ricerca
precedenti la scoperta
34
Momento della scoperta
53
Annuncio della scoperta
47
Fase di verifica e
discussione
140
Diffusione della scoperta
39
Possibili applicazioni
63
Reali applicazioni
5
13
Caratteristica degli articoli:
Contenuto dell’articolo
Numero degli articoli
firmati da giornalisti
Numero di articoli
firmati da scienziati
120
17
Tecnologico
5
5
Economico
22
4
Altro
11
2
TOTALE
158
28
Contenuto dell’articolo
Scientifico
14
Caratteristica degli articoli:
Pertinenza delle immagini al testo dell’articolo
Non pertinente
15
Pertinente non
essenziale
44
Pertinente utile
15
Pertinente essenziale
6
Immagine assente
117
15
Caratteristica degli articoli:
Pertinenza delle immagini al titolo dell’articolo
Non pertinente
35
Pertinente non
essenziale
28
Pertinente utile
11
Pertinente essenziale
4
Immagine assente
117
16
Caratteristica degli articoli:
Soggetto delle immagini
Momento della ricerca
6
Conferenza stampa
7
Ricercatori non al
lavoro
28
Uomini politii
4
Rappresentanti di
istituzioni di ricerca
1
Imprenditori
1
Apparecchiature
sperimentali
20
Macchinari applicativi
5
17
La decostruzione dei media - 1
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EMERGE IL GIALLO:
Puo’ la ricerca di due scienziati lasciare col fiato sospeso come un romanzo
giallo? La risposta e’ si’, se, come in un romanzo giallo chiuso a tre pagine dalla
fine, la ricerca non si e’ conclusa […]. Rimane allora un’altra ipotesi, sempre da
romanzo giallo: quelle che sembrano prove in realta’ sono solo indizi, segno che
gli investigatori sono stati frettolosi e quindi superficiali (La Repubblica, 28
marzo)
Credo che sia arrivato il momento di fornire alcune precisazione sulla “fusione a
freddo”, anche per aiutare le persone di buon senso a districarsi nel labirinto
confuso di notizie, interpretazioni, facili giudizi e anche ridicole illazioni create
dal tam-tam di nuovi apprendisti stregoni che scambiano la scienza per un
baraccone da fiera (La Repubblica, 4 maggio)
18
La decostruzione dei media - 2

EMERGONO GLI ELEMENTI UMANO-SOCIALI DEI
PROTAGONISTI:
O i due sono innocenti scienziati caduti con il loro coraggioso
esperimento negli ingranaggi del “brave new World” dove la pubblicita’,
I dollari, la gloria, I premi, le ambizioni, le cattedre e I media ribollono
insieme come l’acqua pesante nel brodo torbido della bottiglia dello
Utah […]. Un esperimento che ha provocato, se non la fusione
dell’atomo, certo l’esplosione a catena della vanita’ e delle debolezze
umane. (La Repubblica, 27 aprile)
19
La decostruzione dei media - 3
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EMERGE L’ASPETTO SEMPLICISTICO ED ECONOMICO DELLA
FACCENDA

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La contrapposizione di opinioni, di spiegazioni e’ contrapposizione
tra partiti o gruppi di interesse
La controversia e’ tra small science e big science
Ricerca europea e ricerca statunitense
La fusione nucleare? Venga gliela mostro. (L’Unita’, 26 marzo)
Riprendendo quella dimensione domestica che aveva fino a pochi decenni fa, la
scienza torna a essere figlia del talento individuale, quello che accoppia
l’arditezza della fantasia alla tenacia del controllo. E’ la rivincita dell’individuo
contro l’egemonia del gruppo. Le grandi idee nascono nella mente di uno solo,
non si programmano e non partoriscono in corsie affollate (La Stampa, 29
marzo)
Energia atomica da una batteria. (La Stampa, 26 marzo)
20
La decostruzione dei media - 4
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EMERGE IL CONFLITTO TRA LE DISCIPLINE SCIENTIFICHE
(FISICI DA UNA PARTE, CHIMICI DALL’ALTRA)
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Giustifica le vicendevoli mancanze di consenso
Enfatizza le ricerche di tipo diverso
Trionfo di Fleischmann tra gli amici “chimici” […] oggi lo aspetta invece il CERN
di Ginevra, tempio mondiale della fisica, eterna rivale della chimica. (La
Repubblica, 31 marzo)
Oggi si replica nella “tana del lupo”, il CERN di Ginevra. E qui tutti promettono
molta comprensione. Fleischmann avra’ di fronte una platea di fisici che hanno il
dente avvelenato con chi pretende di modificare il quadro di certezze uscito da
decenni di ricerche. (L’Unita’, 31 marzo)
21
La comunicazione dello scienziato - 1
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Scienza e non-scienza
Le linee guida dell’ethos scientifico codificate da Merton
La distinzione tra veri persecutori della verita’ e i falsi profeti
non e’ data dalla bonta’ delle loro teorie, ma avviene sulla base
di certe regole consolidate, di precisi comportamenti:

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La sospensione del dubbio
Il rispetto del peer review
Il rifiuto di rivolgersi al pubblico prima che lo scrutinio interno alla
comunita’ scientifica sia stato compiuto
…
Lo scienziato corretto viene allora portato in palmo di mano
(cosi’ avvenne per Steven Jones)
Insomma chi e’ il padre della fusione fredda: quel disinvolto sessantaduenne
[…] che tiene il palco come un consumato attore [Fleischmann] o il biondo
mormone con la faccia da ragazzo che tace, prende appunti e, a 41 anni, se
qualcuno gli chiede chiarimenti risponde arrossendo? (La Stampa, 13 aprile)
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La comunicazione dello scienziato - 2
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
“Il requisito fondamentale di uno scienziato e’ che
parli come uno scienziato” (Charles Taylor)
Rispetto per le regole della comunicazione scientifica:
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Parlare solo dove e quando ci si aspetta che uno scienziato
parli
L’undicesimo comandamento nella controversia sulla fusione
fredda era divenuto “non tenere una conferenza stampa”
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Per concludere…
NON SI PUO’ UCCIDERE LA FUSIONE
FREDDA PUBBLICANDO UN EDITTO
SUL GIORNALE
(Nate Hoffmann, Caltech California)
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