Incontro con…
CARTESIO
Classi quarte liceo scientifico
Prof. Cristina Rossi
Liceo Don Milani – Romano di
Lombardia (BG)
Chi era Cartesio?
1596
René Descartes nasce in
Francia
1604-12 Viene educato nel collegio dei
gesuiti di La Flèche, che
criticherà nel Discorso sul
metodo
1619
Grazie a tre sogni fatti in una
notte si reca in pellegrinaggio al
Santuario della Madonna di
Loreto e ha la prima intuizione
del suo metodo
1619–30 Si arruola nella milizia e
partecipa alla guerra dei
Trent’anni; viaggia però in lungo
e in largo per l’Europa e si
dedica agli studi di matematica
e fisica
Bloccato dall’inverno in
Germania, al servizio di
Massimiliano di Baviera, in
una pausa dalla guerra, scopre
le quattro regole del suo metodo
Chi era Cartesio?
1628
Si stabilisce in Olanda.
Comincia a comporre:
 Un trattato di metafisica
 Alcuni studi di fisica
 Un trattato sul mondo
1633
La condanna di Galilei lo
induce ad abbandonare
l’idea di pubblicare il trattato
sul Mondo dove sostiene la
teoria copernicana
1637
Pubblica i propri studi di
fisica nei tre saggi sulla
Diottrica, sulle Meteore e
sulla Geometria, a cui
premette il Discorso sul
metodo
1641
Pubblica le Meditazioni
metafisiche, con le obiezioni
che gli erano state rivolte e
le risposte
Chi era Cartesio?
1644
1649
1650
Rielabora il trattato
sul mondo sotto forma di
un sommario dedicato
alle scuole con il titolo di
Principi di filosofia
Si trasferisce a Stoccolma
dietro invito della regina
Cristina di Svezia e
comincia a scrivere il trattato
Le passioni dell’anima, che
lascerà incompiuto
A causa del rigido inverno
svedese, si ammala di
polmonite e muore
L’insoddisfazione per gli studi
Sono stato nutrito fin dall'infanzia di studi letterari,
e poiché mi si faceva credere che per mezzo di
essi si potesse acquistare una conoscenza
chiara e salda di tutto ciò che è utile alla vita, ero
oltremodo desideroso di apprendere. Ma (…) mi
ritrovai impacciato da tanti dubbi ed errori che mi
sembrava di non aver ricavato altro profitto,
cercando di istruirmi, se non di avere scoperto
sempre di piú la mia ignoranza. Eppure stavo in
una delle piú celebri scuole d'Europa(…)
(Discorso sul metodo)
I viaggi
Per questo, non appena l'età mi liberò dalla
tutela dei precettori, abbandonai del tutto
lo studio delle lettere. E avendo deciso di
non cercare altra scienza se non quella
che potevo trovare in me stesso oppure
nel gran libro del mondo, impiegai il resto
della giovinezza a viaggiare …
(Discorso sul metodo)
La ricerca del metodo
Avevo sempre un desiderio estremo di imparare a distinguere il vero
dal falso, per veder chiaro nelle mie azioni e procedere con
sicurezza in questa vita. È vero che, dedicandomi interamente
all'osservazione dei costumi altrui, non vi trovai niente che mi
sembrasse sicuro; e che notai qui una varietà quasi pari a quella già
vista nelle opinioni dei filosofi. Per cui il maggior profitto che ne
traevo (…) era quello di non credere con troppa sicurezza a tutto ciò
di cui mi avevano convinto solo con l'esempio e con l'uso; cosí mi
liberai a poco a poco di molti errori che possono oscurare il nostro
lume naturale (…) Ma dopo che ebbi cosí impiegato qualche anno
nello studio del libro del mondo e nello sforzo di raccogliere varie
esperienze, decisi un giorno di studiare anche in me stesso, e di
applicare tutte le forze dell'ingegno a scegliere le strade che avrei
dovuto seguire. E questo mi riuscí molto meglio, mi pare, che se non
mi fossi mai allontanato né dal mio paese né dai miei libri.
(Discorso sul metodo)
Perché è importante il pensiero di
Cartesio?
Segna la svolta decisiva
dal Rinascimento
all’Età moderna
in quanto approfondisce tre temi
fondamentali
L’UOMO
COME
SOGGETTO
IL MONDO
OGGETTIVO
LA RAGIONE
COME ORGANO
DI VERITA’
Il discorso sul metodo
Il metodo avrà un’utilità
•
sia teoretica
distinguere il vero dal falso
•
sia pratica
in vista dell’utilità e dei vantaggi che possono
derivare alla vita umana
Metodo = criterio di orientamento unico e semplice, che serva all’uomo in ogni
campo teoretico e pratico, e che abbia come ultimo fine il vantaggio
dell’uomo nel mondo.
E’ composto da quattro regole:
1) Evidenza
2) Analisi
3) Sintesi
4) Enumerazione
Esso prende come punto di riferimento i procedimenti della matematica
Le meditazioni metafisiche
Nelle meditazioni Cartesio vuole fondare con una
ricerca metafisica il valore universale del metodo
individuato.
Decide si sospendere l’assenso su qualsiasi
affermazione e conoscenza comunemente
accettata (atteggiamento scettico) fino a quando
non giungerà a un principio sul quale il dubbio
non è possibile: esso sarà dunque il principio di
tutte le conoscenze e del metodo stesso
Il dubbio cartesiano
Il dubbio investe progressivamente tutti gli
oggetti della conoscenza umana
1) esse a volte ingannano
Oggetti dei sensi
Conoscenze
matematiche
Qualsiasi
conoscenza
anche evidente
perché
2) si hanno nei sogni esperienze simili
a quelle che si hanno da svegli
perché non conoscendo nulla della mia origine
posso ipotizzare l’esistenza di un GENIO MALIGNO
che mi faccia credere che 2 + 2 = ….. 5!
non posso più credere
nemmeno alla mia propria
esistenza con questo corpo,
in questo luogo ecc…
DUBBIO
IPERBOLICO
Il cogito
Non c’è dunque più nulla di cui io possa
essere certo: devo dubitare di tutto!
C’è però una sola cosa di cui posso essere
sicuro, un’unica certezza:
COGITO, ERGO SUM, SIVE EXISTO
(Se dubito e penso,
allora sono, dunque esisto)
Ma come esisto? In che forma?
La res cogitans
Non posso dire di esistere come corpo,
perché non so ancora se i corpi esistono
Posso dire di esistere come cosa che
pensa, cioè come res cogitans
(SOSTANZA PENSANTE)
Sono cioè spirito, intelletto, ragione,
coscienza, in una parola SOGGETTO
L’idea di Dio
In quanto cosa che pensa, avrò dei pensieri,
delle idee.
Di che natura sono?
IDEE AVVENTIZIE
Sono quelle delle cose
naturali, anche se non
so ancora se esistono
IDEE FATTIZIE
Sono quelle inventate da
me, ad esempio l’idea da
me (ad esempio l’idea
delle sirene)
IDEE INNATE
Sono quelle che
sembrano essere poste
in me da sempre,
esempio l’idea di Dio
Se Dio esiste…
Cartesio riprende le prove della tradizione
(in particolare quella ontologica) per
dimostrare che Dio esiste.
Ma se Dio esiste, non può esistere il genio
maligno…
Res cogitans
Res extensa
DIO
Le regole della morale provvisoria
Cartesio avrebbe voluto affrontare la morale nello
scritto incompiuto Le passioni dell’anima, ma
nel Discorso sul metodo indica tre regole della
morale provvisoria:
1) Obbedire alle leggi e ai costumi del paese
2) Essere il più possibile fermo e risoluto
nell’azione
3) Cercare di vincere piuttosto sé stessi che la
fortuna
La geometria analitica
Cartesio vuole unire la geometria
degli antichi con l’algebra dei
moderni, secondo la
concezione di una Mathesis
Universalis, cioè dell’unità
delle scienze matematiche
• La geometria infatti è limitata
dall’intuizione
• L’algebra è un’arte confusa
senza simboli adeguati
Cartesio quindi riordina la
simbologia algebrica e utilizza
la geometria come strumento
di chiarificazione dei
procedimenti dell’algebra e
inventa una nuova unità di
misura, gli assi cartesiani
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