A. Martini ALLA RICERCA DELL’ETERE Perché le equazioni dell’elettromagnetismo non seguono il principio di relatività di Galileo? Come spiegare il fatto che 2 q F= r u questi due osservatori ottengono u u + r q+ formule diverse, nel tentativo di descrivere lo stesso fenomeno? 2q F= r ( u2 1c2 ) Ci sono 3 possibilità Ci sono 3 Il PRG vale per la Meccanica ma non vale per l’elettromagnetismo possibilità Ci sono 3 Il PRG vale per la Meccanica ma non vale per l’elettromagnetismo possibilità Il PRG vale sia per la Meccanica che per l’elettromagnetismo Sono “sbagliate” le equazioni dell’elettromagnetismo Ci sono 3 Il PRG vale per la Meccanica ma non vale per l’elettromagnetismo possibilità Il PRG Il PRG vale sia per la Meccanica vale sia per la Meccanica che per l’elettromagnetismo che per l’elettromagnetismo Sono “sbagliate” le equazioni dell’elettromagnetismo Sono “sbagliate” le equazioni della meccanica Prima possibilità Il PRG vale per la Meccanica ma non vale per l’elettromagnetismo Prima possibilità Questo vuol dire che Il PRG vale per la Meccanica nel caso dell’ELETTROMAGNETISMO ma ESISTE non vale per l’elettromagnetismo un SRI privilegiato che chiamiamo ETERE ALLA RICERCA DELL’ETERE L’ESPERIMENTO DI MICHELSON & MORLEY A SPECCHIO 2 SPECCHIO 1 SPECCHIO SEMITRASPARENTE LA S E R O velocità della Terra rispetto all’ETERE B A SPECCHIO 2 SPECCHIO 1 SPECCHIO SEMITRASPARENTE LA S E R O velocità della Terra rispetto all’ETERE B A SPECCHIO 2 SPECCHIO 1 a SPECCHIO SEMITRASPARENTE LA S E R O velocità della Terra rispetto all’ETERE b B A SPECCHIO 2 SPECCHIO 1 a SPECCHIO SEMITRASPARENTE LA S E R O velocità della Terra rispetto all’ETERE b B A SPECCHIO 2 SPECCHIO 1 a SPECCHIO SEMITRASPARENTE LA S E R O b velocità della Terra rispetto all’ETERE figura d’interferenza B A SPECCHIO 2 SPECCHIO 1 a SPECCHIO SEMITRASPARENTE LA S E R O velocità della Terra rispetto all’ETERE b B LA FIGURA DI INTERFERENZA E’ DOVUTA ALLA DIFFERENZA DEI CAMMINI OTTICI OAO e OBO A SPECCHIO 2 SPECCHIO 1 a SPECCHIO SEMITRASPARENTE LA S E R O velocità della Terra rispetto all’ETERE b B LA FIGURA DI INTERFERENZA E’ DOVUTA ALLA DIFFERENZA DEI CAMMINI OTTICI OAO e OBO A SPECCHIO 2 SPECCHIO 1 a SPECCHIO SEMITRASPARENTE LA S E R O velocità della Terra rispetto all’ETERE b B LA FIGURA DI INTERFERENZA E’ DOVUTA ALLA DIFFERENZA DEI CAMMINI OTTICI OAO e OBO A SPECCHIO 2 SPECCHIO 1 a SPECCHIO SEMITRASPARENTE LA S E R O velocità della Terra rispetto all’ETERE B b QUESTA DIFFERENZA E’ CAUSATA DALLA DIFFERENZA DI TEMPO CHE I FOTONI IMPIEGANO PER PERCORRERE I BRACCI aeb CALCOLIAMOLA CONSIDERIAMO IL BRACCIO b O velocità della Terra rispetto all’ETERE b B CONSIDERIAMO IL BRACCIO b e calcoliamo il tempo di andata e ritorno tb = t’b + t”b O velocità della Terra rispetto all’ETERE b B CONSIDERIAMO IL BRACCIO b e calcoliamo il tempo di andata e ritorno tb = t’b + t”b t’b t”b O velocità della Terra rispetto all’ETERE b B Come calcola questi tempi un osservatore che si trova nel SRI TERRA, nel quale la luce ha velocità u, se la luce ha velocità c nel SRI ETERE rispetto al quale la Terra si muove a velocità V ? Come calcola questi tempi un osservatore che si trova nel SRI TERRA, nel quale la luce ha velocità u, se la luce ha velocità c nel SRI ETERE rispetto al quale laTerra si muove avelocità V ? O b B Per questo osservatore il fotone ha velocità u, mentre nel SRI Etere ha velocità c. u U O b B V velocità della Terra rispetto all’ETERE Questa velocità è data dalla somma u della sua velocità rispetto alla Terra (U) e della velocità della Terra rispetto all’ETERE (V) U O b B V velocità della Terra rispetto all’ETERE U + V =c Per questo osservatore il fotone ha velocità c. c Questa velocità è data dalla somma della sua velocità rispetto alla Terra (U) e della velocità della Terra rispetto all’ETERE (V) QUINDI: velocità della Terra rispetto all’ETERE U’ V O Andando da O a B, la velocità del fotone sulla Terra, U’, sarà tale che: U’ + V = c B c velocità della Terra rispetto all’ETERE U’ V O Andando da O a B, la velocità del fotone sulla Terra, U’, sarà tale che: U’ + V = c B c velocità della Terra rispetto all’ETERE V -U” O Andando da O a B, la velocità del fotone sulla Terra, U’, sarà tale che: B -c Mentre tornando da B a O, la sua velocità sulla Terra, U”, sarà tale che: U’ + V = c -U” + V = -c velocità della Terra rispetto all’ETERE V -U” O Andando da O a B, la velocità del fotone sulla Terra, U’, sarà tale che: B -c Mentre tornando da B a O, la sua velocità sulla Terra, U”, sarà tale che: U’ + V = c -U” + V = -c velocità della Terra rispetto all’ETERE V b B O b ' tb U' Può così calcolare i tempi tb’ e tb” impiegati dai fotoni (sulla Terra) per andare e tornare da O a B U’ + V = c b t U" " b -U” + V = -c velocità della Terra rispetto all’ETERE V b B O b t U' ' b b t U" " b U’ + V = c -U” + V = -c U’ = c - V U” = c + V velocità della Terra rispetto all’ETERE V b B O b t c V ' b b t U" " b U’ + V = c -U” + V = -c U’ = c - V U” = c + V velocità della Terra rispetto all’ETERE V b B O b t c V ' ' b b t c V " b U’ + V = c -U” + V = -c U’ = c - V U” = c + V velocità della Terra rispetto all’ETERE V b B O b t c V ' b tb tb tb tb b b c V c V b( c V ) b( c V ) ( c V )( c V ) bc bV bc bV c2 V 2 2bc c2 V 2 b t c V " b velocità della Terra rispetto all’ETERE V b B O b t c V ' b tb tb tb tb b b c V c V b( c V ) b( c V ) ( c V )( c V ) bc bV bc bV c2 V 2 2bc c2 V 2 b t c V " b 2b tb= c 1- 2 v 2 c CONSIDERIAMO ORA IL BRACCIO A A SPECCHIO 2 a SPECCHIO SEMITRASPARENTE O velocità della Terra rispetto all’ETERE CONSIDERIAMO ORA IL BRACCIO A A SPECCHIO 2 QUESTO E’ QUELLO CHE VEDE UN OSSERVATORE a SULLA TERRA, MA ... SPECCHIO SEMITRASPARENTE O velocità della Terra rispetto all’ETERE CONSIDERIAMO ORA IL BRACCIO A A SPECCHIO 2 ...CHE COSA VEDE UN OSSERVATORE CHE SI TROVA NEL SRI “ETERE”? a SPECCHIO SEMITRASPARENTE O velocità della Terra rispetto all’ETERE A SPECCHIO 2 SPECCHIO 1 a SPECCHIO SEMITRASPARENTE LAS ER O velocità della Terra rispetto all’ETERE b B LA FIGURA DI INTERFERENZA E’ DOVUTA ALLA DIFFERENZA DEI CAMMINI OTTICI OAO e OBO A SPECCHIO 2 SPECCHIO 1 a SPECCHIO SEMITRASPARENTE LAS ER O velocità della Terra rispetto all’ETERE b B LA FIGURA DI INTERFERENZA E’ DOVUTA ALLA DIFFERENZA DEI CAMMINI OTTICI OAO e OBO A SPECCHIO 2 SPECCHIO 1 a SPECCHIO SEMITRASPARENTE LAS ER O velocità della Terra rispetto all’ETERE b B LA FIGURA DI INTERFERENZA E’ DOVUTA ALLA DIFFERENZA DEI CAMMINI OTTICI OAO e OBO A SPECCHIO 2 SPECCHIO 1 a SPECCHIO SEMITRASPARENTE LAS ER O velocità della Terra rispetto all’ETERE b B LA FIGURA DI INTERFERENZA E’ DOVUTA ALLA DIFFERENZA DEI CAMMINI OTTICI OAO e OBO A SPECCHIO 2 SPECCHIO 1 a SPECCHIO SEMITRASPARENTE LAS ER O velocità della Terra rispetto all’ETERE b B LA FIGURA DI INTERFERENZA E’ DOVUTA ALLA DIFFERENZA DEI CAMMINI OTTICI OAO e OBO A1 O velocità della Terra rispetto all’ETERE QUANDO IL RAGGIO COLPISCE LO SPECCHIO O, LO SPECCHIO A SI TROVA IN A1 A1 A2 velocità della Terra rispetto all’ETERE MA QUANDO IL RAGGIO RAGGIUNGE LO SPECCHIO A, ESSO SI TROVA IN A2 A1 A2 A3 velocità della Terra rispetto all’ETERE MA QUANDO IL RAGGIO RAGGIUNGE NUOVAMENTE LO SPECCHIO O, LO SPECCHIO A SI TROVA IN A3 A1 u velocità della Terra rispetto all’ETERE Dunque, per l’osservatore sulla Terra, il raggio percorre, all’andata, questo tragitto A1 A1 u c velocità della Terra rispetto all’ETERE velocità della Terra rispetto all’ETERE Dunque, per l’osservatore sulla Mentre per l’osservatore nel Terra, il raggio percorre, SRI “ETERE”, il raggio all’andata, questo tragitto percorre quest’altro tragitto A1 A1 u c velocità della Terra rispetto all’ETERE velocità della Terra rispetto all’ETERE Dunque, per l’osservatore sulla Mentre per l’osservatore nel Terra, il raggio percorre, SRI “ETERE”, il raggio all’andata, questo tragitto percorre quest’altro tragitto A1 A1 u c V velocità della Terra rispetto all’ETERE velocità della Terra rispetto all’ETERE Dunque, per l’osservatore sulla E la sua velocità è la somma Terra, il raggio percorre, della velocità V della Terra all’andata, questo tragitto rispetto all’”ETERE” A1 u A1 u c V velocità della Terra rispetto all’ETERE velocità della Terra rispetto all’ETERE Dunque, per l’osservatore sulla più la velocità u della luce nel Terra, il raggio percorre, SRI della Terra all’andata, questo tragitto Per l’osservatore che si trova sulla Terra, allora, la velocità della luce è: u c V 2 A1 2 u c V velocità della Terra rispetto all’ETERE Per l’osservatore che si trova sulla Terra, allora, la velocità della luce è: u c V 2 A1 2 per cui il tempo impiegato dal raggio per andare da O ad A è: u a t u t c a c V 2 2 V velocità della Terra rispetto all’ETERE Per l’osservatore che si trova sulla Terra, allora, la velocità della luce è: u c V 2 A1 2 per cui il tempo impiegato dal raggio per andare da O ad A è: u a t u c a t c V 2 2 Quindi complessivamente, per andare da O ad A e ritornare in O: t 2a c V 2 2 V velocità della Terra rispetto all’ETERE Per l’osservatore che si trova sulla Terra, allora, la velocità della luce è: u c V 2 A1 2 per cui il tempo impiegato dal raggio per andare da O ad A è: u a t u c a t c V 2 V 2 Quindi complessivamente, per andare da O ad A e ritornare in O: t 2a c V 2 2 cioè: t 2a V2 c 1 2 c velocità della Terra rispetto all’ETERE RIEPILOGANDO Un osservatore che si trova sulla Terra dice che i tempi impiegati dai due raggi di luce per andare da O ad A e ritornare in O sono diversi a seconda del tragitto percorso, e precisamente: lungo il braccio b 2b tb 2 V c 1 2 c F I G J H K lungo il braccio a ta 2a V2 c 1 2 c Un osservatore che si trova sulla Terra dice che i tempi impiegati dai due raggi di luce per andare da O ad A e ritornare in O sono diversi a seconda del tragitto percorso, e precisamente: lungo il braccio b lungo il braccio a ta 2a V2 c 1 2 c Quindi, poiché la figura di interferenza è dovuta allo sfasamento dei fotoni che si sovrappongono dopo aver percorso i bracci a e b, e questo sfasamenteo è causato dalla differenza di tempo che essi impiegano a percorrere a e b, possiamo affermare che la figura di interferenza è determinata dalla relazione: b g D c tb t a CALCOLIAMO D 2b tb 2 V c 1 2 c L O M P 2 b 2 a P D cM M P F I V cG 1 J c 1 V P M NH c K c Q L O M P b a P D 2M M P F I V 1 J 1 V P M G NH c K c Q L O M P b a P D 2M M V V V P 1 1 1 M P c Q N c c F I G J H K D 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 V2 1 2 c L M b M M V 1 M N c 2 2 O P aP P P Q b g D c tb t a ta 2a V2 c 1 2 c 2b tb 2 V c 1 2 c L O M P 2 b 2 a P D cM M P F I V cG 1 J c 1 V P M NH c K c Q L O M P b a P D 2M M P F I V 1 J 1 V P M G NH c K c Q L O M P b a P D 2M M V V V P 1 1 1 M P c Q N c c F I G J H K D 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 V2 1 2 c L M b M M V 1 M N c 2 2 ta b g D c tb t a Non è difficile ammettere, anche senza dimostrarlo matematicamente, che se si ruota l’interferometro, in modo che sia il braccio a ad avere la direzione della velocità V della Terra rispetto all’Etere, si ottiene: O P aP P P Q D' 2 V2 1 2 c 2a V2 c 1 2 c L M M b M M N a V2 1 2 c O P P P P Q IN CONCLUSIONE D 2 V2 1 2 c L M b M M V 1 M N c 2 2 O P aP P P Q D' Se: 2 V2 1 2 c L M M b M M N a V2 1 2 c O P P P P Q •esiste un SRI (Etere) nel quale le luce ha velocità c •le leggi della meccanica e dell’elettromagnetismo sono corrette ruotando l’interferometro di 90° si dovrebbe notare uno spostamento delle frange di interferenza pari a : N D D' lunghezze d’onda FACCIAMO UN PO’ DI CONTI D 2 V2 1 2 c L M b M M V 1 M N c 2 2 O P aP P P Q D' N L M 1M2 N M V M N1 c che fa, circa: b b ag V N 2 c2 2 2 F G b G V G 1 G H c 2 2 2 V2 1 2 c L M M b M M N D D' L IO P M J 2 aJP M P M V J 1 P M J KQN c 2 2 F G b G G G H a V2 1 2 c IO P J P J P J J KP Q a V2 1 2 c O P P P P Q D 2 V2 1 2 c L M b M M V 1 M N c 2 2 O P aP P P Q D' N L M 1M2 N M V M N1 c che fa, circa: b b ag V N 2 2 F G b G V G 1 G H c 2 2 2 V2 1 2 c a V2 1 2 c D D' L IO P M J 2 aJP M P M V J 1 P M J KQN c 2 2 F G b G G G H a V2 1 2 c IO P J P J P J J KP Q e se l’interferometro ha i bracci a e b di uguale lunghezza: a=b=d: 2 c2 L M M b M M N 2d V 2 N c2 O P P P P Q All’inizio del 900 Michelson e Morley realizzarono diversi esperimenti di questo tipo. In un caso l’interferometro aveva i bracci lunghi: d = 11 m per cui, considerando per la velocità della Terra il valore: V = 30 Km/sec per la velocità della luce nell’Etere il valore: c = 300.000 Km/sec e per la lunghezza d’onda della luce utilizzata il valore: = 5.900 Å si ottiene uno spstamento pari a: d i N d3.10 i . 5, 9.10 2.11. 3.10 8 2 N 0, 37 frange 4 2 7 d i N d3.10 i . 5, 9.10 2.11. 3.10 8 2 N 0, 37 frange 4 2 7 d i N d3.10 i . 5, 9.10 2.11. 3.10 8 2 4 2 7 N 0, 37 frange Ma per quanti esperimenti facessero, loro ed altri ricercatori, non notarono alcuno spostamento! E SE L’ETERE FOSSE SULLA TERRA? IL TRASCINAMENTO DELL’ETERE In questo caso la Terra sarebbe ferma rispetto all’ETERE e ruotando l’interferometro le frange non si sposterebbero, dato che la velocità della luce sarebbe c in ogni direzione e non si sommerebbe alla velocità della Terra. In questo caso la Terra sarebbe ferma rispetto all’ETERE e ruotando l’interferometro le frange non si sposterebbero, dato che la velocità della luce sarebbe c in ogni direzione e non si sommerebbe alla velocità della Terra. Ma che cosa capiterebbe ad un osservatore che guardasse una stella fissa (posta allo zenit)? Se l’osservatore vuole osservare questa stella deve inclinare il suo telescopio V Se l’osservatore vuole osservare questa stella deve inclinare il suo telescopio Infatti: V Se il telescopio è perpendicolare al terreno V Se il telescopio è perpendicolare al terreno V Quando un fotone arriva alla lente superiore del telescopio... V Quando un fotone arriva alla lente superiore del telescopio... V l’osservatore si trova nel punto A A V ma potrà vedere la stella solo quando il fotone giungerà al suo occhio A V e mentre il fotone scende lungo il telescopio, lui si sposta verso destra a velocità V A V e mentre il fotone scende lungo il telescopio, lui si sposta verso destra a velocità V A V e mentre il fotone scende lungo il telescopio, lui si sposta verso destra a velocità V A V e mentre il fotone scende lungo il telescopio, lui si sposta verso destra a velocità V A V In tal modo il fotone viene assorbito dalle pareti del telescopio e l’osservatore non vede nulla. A V Per vedere la stella, l’osservatore dovrà inclinare il telescopio in modo che il fotone riesca a colpire la base del telescopio. A V Per vedere la stella, l’osservatore dovrà inclinare il telescopio in modo che il fotone riesca a colpire la base del telescopio. A V INFATTI: V V V V V Per vedere la stella, l’osservatore dovrà inclinare il telescopio in modo che il fotone riesca a colpire la base del telescopio. V V V Dunque per questo osservatore la stella non sarà proprio allo zenit, ma si troverà in una direzione che forma un angolo con la perpendicorare alla superfice terrestre V Dunque per questo osservatore la stella non sarà proprio allo zenit, ma si troverà in una direzione che forma un angolo con la perpendicorare alla superfice terrestre V Ma come fa questo osservatore a capire che ha dovuto inclinare il telescopio per questo motivo e non piuttosto perché la stella si trova proprio in questa direzione, e non allo zenit? V Ma come fa questo osservatore a capire che ha dovuto inclinare il telescopio per questo motivo e non piuttosto perché la stella si trova proprio in questa direzione, e non allo zenit? V V Fa un’osservazione in un certo giorno dell’anno, notando l’angolo V POI ... -V ... poi la ripete 6 mesi dopo! -V Se per vedere la stella deve inclinare il telescopio dello stesso angolo, ma dalla parte opposta, significa che l’Etere, se c’è, NON è trascinato!!!!! -V E QUESTO E’ PROPRIO QUANTO ACCADE! -V Dunque: l’Etere non è trascinato, non produce uno spostamento della figura di interferenza, e quindi NON ESISTE! fine