LA RIVISTA DI SAMBER
La redazione:
Giorgio Bresciani
Giorgio Vassalli
Giacomo Bona
Luca Alborghetti
Redattori:
Riccardo Costa
Grafica e Copertina:
Sara Scaburri
Matteo Cassetti
Kevin Vignaroli
Alice Cadei
Fabio Nicolini
Giacomo Bertoli
Capo redattore: Giacomo Bertoli
NUMERO
2
SOMMARIO

Giornata della memoria: “Quando taceranno gli uomini...allora
P.4-5
parleranno le pietre”.

1815-2015: La festa di Don Bosco, parliamone con il direttore
P.6-7

Samber-Games
P.8-9

Il DLD– DAY
P.10-11

Prima media: che paura!!!
P.12-13

Incontro con il fumettista Stefano Vietti
P. 14-15

CONCORSO MUSICALE: Ariana Grande, Eminem, U2
P.16-17-18

GLI EFFECT
P.19

Civilization V, Campaign Edition
P. 20

Mercedes-Benz: la stella che ha cambiato il modo di guidare
P.21

LIONEL MESSI: la “Pulce” fenomeno
P. 22-23

La vela dalle origini con uno sguardo al futuro...
P.24-25

APPLE WATCH: il domani è già qui
P.26-27

Arrivano i droni....
P.28

Quanto siamo social??
P.29

EXPO MILANO 2015
P. 30-31-32-33

PEDU-QUIZ
P.34-35

PEDU-QUIZ (soluzioni)
P.36-37

SCATTI DAL POLVERE DI STELLE
P. 38-39
PAGINA
3
PAGINA
Giornata della memoria:
“Quando taceranno gli uomini...allora parleranno le pietre”.
Anche quest’anno, come ogni 27 gennaio ormai da anni, la nostra scuola ha organizzato e
partecipato alla manifestazione che coinvolge diversi Istituti di Chiari dedicata alla Giornata
della Memoria.
Se gli scorsi anni tutta la scuola era presente alla cerimonia, la manifestazione del 2015,
data la sovrapposizione con la commemorazione della nascita di Don Bosco, ha visto la
partecipazione all’evento solo di una piccola “delegazione” di studenti.
La mattina del 27 gennaio un gruppo di 15 ragazzi di 3° media, nel quale ero presente
anch’io, è stato accompagnato dal prof. Ferlinghetti nel centro di Chiari per partecipare
alla commemorazione dell’apertura dei cancelli di Auschwitz.
All’arrivo in piazza Martiri della Libertà, davanti al Comune, siamo stati accolti da alcune
immagini e citazioni di testi sull’Olocausto, stimoli utili per riflettere e commemorare le 9
milioni di vittime a causa dell’incoscienza nazista.
Il tema al centro di tutta la giornata era quello della pietra e delle tradizioni ebree legate ad
essa. Per scoprirle, bisogna tornare ai tempi di Abramo e riccorrere alla cultura ebraica:
in ebraico, pietra si dice Eben, che si scrive con tre lettere: alfa, bet e nun. Queste lettere
si possono combinare in: Alef e Bet che danno: Av, cioè padre, Bet e Nun che danno Ben,
cioè figlio. Eben risulta quindi dall’incastro di Padre e Figlio. La pietra è dunque metafora di
memoria, che si ha con il continuo passaggio della tradizione di padre in figlio .
ARTICOLO: GIACOMO BERTOLI
FOTOGRAFIE: LUCA ALBORGHETTI
4
NUMERO
2
PAGINA
Momento significativo della mattinata è stato quando il sindaco della città Massimo Vizzardi ha
posato nei giardini davanti alla biblioteca comunale di Chiari una piccola targa in acciaio. Su di essa
sono state posate quattro pietre riportanti il nome dei quattro maggiori campi di sterminio:
Auschwitz, Dachau, Treblinka e Mauthausen e quindi, tornando al significato della pietra, invitano
alla memoria di coloro che in quei campi hanno perso la vita.
Altro messaggio importante, della giornata è quello tratto da Se questo è un uomo di Primo Levi,
slogan della manifestazione da ormai molti anni:
“SE COMPRENDERE È IMPOSSIBILE, CONOSCERE È NECESSARIO”
5
SAMBER-EXPRESS
PAGINA
1815-2015: LA FESTA DI DON BOSCO
PARLIAMONE CON IL DIRETTORE
Quest’anno la nostra scuola festeggia il
BICENTENARIO DELLA NASCITA DI
DON BOSCO.
Abbiamo intervistato il nostro direttore Don
Piergiorgio Placci, affiché ci aiuti a capire
meglio il significato di questa festa.
PERCHÉ QUESTA FESTA È COSÌ SPECIALE PER LA NOSTRA SCUOLA?
Perché la nostra scuola è fondata sul sistema educativo di Don Bosco e l'attenzione per i
giovani.
LEI NELLA COMUNITÀ SALESIANA DI CHIARI RAPPRESENTA DON BOSCO, QUAL È,
A SUO PARERE, L'INSEGNAMENTO PIÙ GRANDE CHE CI HA LASCIATO?
Quello di avere un cuore grande per tutti, partendo dai più piccoli, gli anziani, i poveri e
i bambini.
C'È UNA FRASE DI DON BOSCO CHE LE PIACE PARTICOLARMENTE? PERCHÉ?
"Io con voi mi trovo bene , è proprio la mia vita stare con voi" mi piace perché trasmette
l'idea di fraternità fra i Salesiani e i ragazzi.
Io so che incontrando i ragazzi incontro il signore!
COSA LA AFFASCINA DI PIÙ DELLA VITA DI DON BOSCO?
Il fatto che Don Bosco abbia donato ogni minuto della sua vita per i giovani
DON BOSCO È STATO UN UOMO SPECIALE, ANCHE PERCHÉ HA AVUTO UNA
MAMMA SPECIALE. IN CHE COSA LE MAMME DI OGGI DOVREBBERO ASSOMIGLIARE
A MAMMA MARGHERITA?
Tanti aspetti, ma soprattutto lasciare ai propri figli la possibilità di scegliere cosa fare
nella propria vita accompagnandoli nelle decisioni, stando sempre al loro fianco, senza
ostacolarli e condividendo gioia e dolorI.
ARTICOLO E FOTO:
SARA SCABURRI E ALICE CADEI
6
NUMERO
2
PAGINA
7
PAGINA
Samber Games
Giovedì 29 gennaio si sono svolti i Samber Games, un’intera mattinata di giochi, in
memoria di Don Bosco.
I giochi sono iniziati con una grande sfilata dei tributi: ogni classe ha rappresentato uno
Stato attraverso due alunni, un ragazzo e una ragazza, che sono stati vestiti con un abito e
degli accessori che simboleggiassero il Paese di appartenenza.
Finita la sfilata sono iniziati i giochi organizzati dai ragazzi delle superiori in modo
eccellente.
Tra colpi di scopa e pacchi rubati, le classi si sono contese all’ultimo sangue il titolo di
vincitore dei Samber Games 2015. La competizione è stata stravinta dalla 3C.
La redazione di Samber-Express ha intervistato le migliori classi terze che si sono distinte
nella mattinata di giochi
La 3^A è stata sicuramente la classe che si è distinta per l’affiatamento e la collaborazione,
tanto da meritarsi i complimenti del consigliere
-Che nazione avete rappresentato?
L’Egitto
-Siete stati uniti?
Sì, quando vogliamo vincere sappiamo esserlo, siamo molto competitivi
-Siete soddisfatti?
Eravamo felici perché è stata la prima volta che in un evento ci siamo meritati dei
complimenti .
3^CChe nazione avete rappresentato?
Il Brasile
-Che aspetti avete rappresentato della vostra nazione?
Visto che l’anno scorso ci sono stati i mondiali il maschio era vestito da calciatore, la ragazza
invece con una gonna brasiliana
-Contenti della vittoria?
Dopo quella vittoria la nostra classe è risultata piu unita e
felice, ovviamente anche per avere ottenuto i punti per
Gardaland!
ARTICOLO E FOTOGRAFE:
KEVIN VIGNAROLI E RICCARDO COSTA
8
NUMERO
2
PAGINA
9
SAMBER-EXPRESS
PAGINA
IL DL -DAY
Domenica 22 marzo il nostro Istituto ha aperto le potre a 1500 giovani preadolescenti dalle
case salesiane provenienti dalla Lombardia, dall’Emilia Romagna, dalla Svizzera e da San
Marino. Alla base della giornata e del grande gioco a squadre, è stato proposto il messaggio
dello Strenna di quest’anno del Rettor Maggiore dei Salesiani: “con i giovani per i
giovani” che vuole sottolineare l’intuizione che ha vissuto don Bosco di coinvolgere i suoi stessi
ragazzi per raggiungere i propri coetanei, aiutandoli a prendere consapevolezza del bene che
possono farsi a vicenda, proposta valida ancora oggi, come ha dimostrato anche questa
magnifica giornata.
IL GIOCO:
L’obiettivo del gioco era trovare l’antidoto ad un
virus letale che avrebbe minacciato il nostro
Pianeta. Per svolgere la missione noi ragazzi siamo
stati divisi in tribù e poi in piccoli gruppi per
affrontare le prove che ci avrebbero permesso di
recuperare gli elementi per l’antidoto. Al segnale di
inizio si è accesa la competizione, tutte le tribù si
sono sparpagliate nei vari luoghi dove gli
animatori avevano collocato gli 82 giochi. Le prove
erano gestite da animatori provenienti dalle
diverse case salesiane e proponevano divertenti
attività altrettanto differenti. Indovinare una
canzone data da indizi, spegnere delle candele pur essendo legato a delle corde, trovare dei
tappi in un mare di gommapiuma e polistirolo: queste sono solo alcune delle prove che le
tribù hanno dovuto affrontare. Al termine del gioco le tribù di ogni continente avevano
recuperato l'elemento necessario per l'antidoto contro il virus apocalisse. Solo un continente
sembrava non essere riuscito a recuperarlo, ma poi abbiamo capito che quel elemento era
l’unione della lotta.
Arriviamo al sodo, la cosa più importante per noi: la nostra vittoria...
ARTICOLO: GIACOMO BONA E GIORGIO
BRESCIANI
FOTOGRAFIE: GIACOMO BERTOLI
10
NUMERO
2
PAGINA
Quando il presentatore ha dato l’annuncio che l’Istituto salesiano della casa di Chiari aveva
vinto abbiamo gioito molto e poi siamo saliti sul palco facendo un unico coro: “ Salutate la
capolista” e il “Il cielo si oscura, Chiari fa paura!”
LO STENDARDO DEL DLD, DOPO AVERE TRASCORSO UN ANNO A CESATE,
TORNATO COSÌ NELLA NOSTRA CASA, L’AVEVA LASCIATA NEL 2012.
È
11
SAMBER-EXPRESS
PAGINA
Prima media: che paura!!
Verifiche,professori e nuovi compagni,sono queste le preoccupazioni principali dei ragazzini di
5° elementare. Avvicinandosi la fine dell’anno scolastico abbiamo deciso d’intervistare quattro
alunni : Giordano e Valeria di 5° b , Giulia e Andrea di 5°A; anche per capire cosa avevamo in
comune con loro quando eravamo in 5°. Questo quanto ci hanno raccontato.
Cosa vi aspettate dalla prima media?
Giulia: mi aspetto di avere più libertà di muovermi nel cortile durante le ricreazioni e di avere
maggiore autonomia.
Valeria: Maspetto di sentirmi e di essere considerata più grande
Andrea: Ho voglia di non indossare la blusa, troppo scomoda d’estate
Valeria: Per avere più libertà nella scelta di vestirsi
Quali sono le vostre principali paure?
Valeria: Le verifiche
Giulia: Non riuscire ad organizzarsi, gestire lo sport e gli altri impegni con un carico di compiti
maggiore.
Andrea: Il giudizio dei professori, non essere considerato bene
Cosa vi mancherà della 5° elementare?
Andrea, Giordano: Gli amici
Giulia: Le insegnanti e i compagni
ARTICOLO: ALICE CADEI E SARA SCABURRI
FOTOGRAFIE: KEVIN VIGNAROLI
12
NUMERO
2
PAGINA
Valeria: avere tempo libero per giocare
Se pensate alla scuola media qual è la prima cosa che vi viene in mente?
Giordano: Le verifiche
Andrea: Le interrogazioni
Giulia: Molti professori da conoscere
Valeria: Nuovi amici
Avete vissuto l’esperienza di “Samber per un giorno”, se sì ,è stata utile?
Perché?
Andrea: Sì,è stata utile per chiarire i dubbi
Valeria: Sì, è stata un’esperienza utile per conoscere gli spazi, capire come sono le lezioni ed
avere un tutor è stato utile per orientarmi
Siete contenti di abbandonare la mitica blusa?
Tutti: Sììììììììììììììììììììììì!
SAM
PAGINA
INCONTRO CON IL FUMETTISTA STEFANO VIETTI
Il 9 marzo qui a Samber è salito in cattedra per le classi prime un Prof. speciale:
Stefano Vietti, famoso fumettista bresciano.
L’intervento del fumettista si è inserito come momento significativo nel percorso di
apprendimento dedicato al genere del fumetto, sviluppato per le classi prime in
italiano, inglese e arte.
Vietti, non è nuovo dell’ambiente: nato a Chiari, ha frequentato le medie qui a San
Bernardino e come detto in precedenza è scrittore e sceneggiatore per cartoni
animati e fumetti.
Nella sua carriera ha lavorato per diverse case editrici e di produzione tra cui la
Disney, ideando personaggi per i cartoni animati, tra i quali le Tartarughe Ninja e
Spiderman; oggi lavora presso la Sergio Bonelli editore.
DRAGONERO
Da più di 10 anni, nel suo studio circondato da libri, si dedica al fumetto Dragonero,
che oggi è anche un gioco di ruolo. Dragonero è ambientato Erondar, dove Ian Aramì,
un valoroso guerriero, si batte in avventure, accompagnato da un orco buono e forzuto
di nome Gmor e Sera, un’elfetta botanica. In Dragonero ci sono altri due personaggi
che meritano di essere nominati: Mirna, la sorella di Ian ed il mago Alben. La casa di
Ian è situata su una scogliera, da qui partono le sue avventure, durante le quali il
protagonista si annota i pensieri, le note e le mappe su un diario. Ian Aranill, soprannominato Dragonero, è un umano di 34 anni, ex ufficiale, attualmente scout imperiale.
È un Varliedarto, appartenente cioè a un'antica casata di "cacciatori di draghi". Vive
nella città marittima di Solian e viene periodicamente contattato dalle autorità imperiali per compiere varie missioni in terre lontane. Impugna una spada, chiamata
"Tagliatrice crudele", che gli è stata donata dal nonno paterno Herion, Varliedarto
come lui e che, dopo essere entrata in contatto col sangue del primo drago ucciso, è
diventata nera.
ARTICOLO: MATTEO CASSETTI
14
NUMERO
2
PAGINA
Vietti ci ha presentato il suo personaggio accompagnando la spiegazione con le
immagini originali del fumetto realizzate dai tanti disegnatori che collaborano con lui
e Luca Enoch, l’altro sceneggiatore. Terminata la “lezione” Vietti ha risposto alle
nostre domande di cui ve ne propongo una selezione, quelle per me più interessanti :
Com’è nata questa passione?
È nata alla vostra età, mi piaceva inventare racconti e il mio sogno era diventare uno
scrittore.
E l’idea di Dragonero?
Nel 1995 durante una cena della Bonelli Editore, dopo aver parlato con Luca Enoc,
abbiamo proposto l’idea.
Oltre alla Bonelli, ha scritto per altre case editrici?
Sì certo, ho scritto per la Disney
e la Marvel.
La nostra mattinata si è conclusa con una promessa: Vietti ci ha assicurato che
se il suo nuovo progetto dovesse avere successo, tornerà prima di Natale per
raccontarcelo. Noi lo aspettiamo calorosamente .
PAGINA
CONCORSO MUSICALE classi prime
ARIANA GRANDE
La cantante che ha raccolto più voti nelle classi prime è, udite udite, Ariana Grande
la più famosa cantante del momento, nonché attrice dal talento insuperabile.
Ariana ha origini italiane, è nata a Boca Raton, una città del Florida il 26 giugno del
1993 , ha quindi 21 anni.
Il suo ultimo album si intitola:"My everything" e si esibirà al concerto intitolato
"Honeymoon tour" il 25 maggio al Mediolanum Forum di Assago a Milano.
LO STILE
Ariana ha uno stile inconfondibile: ama minigonne che mostrino l'ombelico, code alte,
vestiti e cerchietti di ogni tipo, ma soprattutto adora quelli con le orecchie da gatto,
infatti ne ha più di 60 paia. Il suo stile non è classico né moderno: è unico, forte e
giovanile, è un modello per tutte le ragazze del mondo.
TEMI DELLA CANZONI
In ogni canzone Ariana tratta diversi temi, legati alla vita quotidiana, gli amori, gli
affetti degli amici e dei famigliari.
Ad esempio nella canzone "Santa Tell me" parla del tema natalizio,oppure nella
canzone "Best mistake" parla della relazione con il suo fidanzato (Bigs Sean), il suo
appunto "migliore errore".
IL NOSTRO PARERE
Come avrete di certo capito, per noi Ariana Grande è un idolo, un esempio e un
modello da seguire e imitare.
Ci piace perche è una bravissima cantante e attrice, e come si fa a non adorarla???? Lei
è la perfezione!!!!!!!
ARTICOLO:
SARA SCABURRI E ALICE CADEI
16
NUMERO
2
PAGINA
17
Concorso musicale 2^ media:
Eminem
Il cantante che ha vinto nelle classi seconde aggiudicandosi più voti è...
EMINEM!!!!!
Cantante e attore di successo EMINEM è uno degli interpreti più famosi del
mondo.
Il vero nome di Eminem è Marshall Bruce Mathers III, anche conosciuto con il suo
alter ego Slim Shady, è un rapper, ma anche un produttore discografico e un
attore statunitense.
Cresciuto a Detroit, è stato scoperto nel 1997 dal noto gangsta rapper e
produttore Dr. Dre.
A lanciarlo è stato il singolo :"My Name Is", pubblicato due anni dopo.
Successivamente si è affermato come produttore di album Hip Hop producendo
con la sua etichetta discografica Shady Records, fondata con il suo manager Paul
Rosenberg.
I testi di Eminem contengono argomenti tipici della cultura Hip Hop, quali la
rabbia verso la società e la politica: non sono infatti rari gli attacchi verso l'ex
presidente degli Stati Uniti George W.Bush con canzoni estremamente
politicizzate,come ad esempio Mosh o We As America e White America.
A questi argomenti generali, spesso se ne affiancano altri più personali,che
trattano del pessimo rapporto dell'artista con la madre,testimoniato da canzoni
come Cleanin' Out My Closet e Kill You, o canzoni più affettuose dedicate all'ex
moglie e alla figlia a cui dedica canzoni come Kim.
Dall’inizio della sua carriera EMINEM ha raccolto tanti successi e premi, ma
soprattutto ha venduto milioni e milioni di dischi. Ad oggi ha venduto più di 86
milioni di dischi nel mondo, più di 42 milioni di brani scaricati digitalmente e 41,5
milioni di album negli Stati Uniti.
ARTICOLO:
SARA SCABURRI E ALICE CADEI
PAGINA
Gli U2
Gli U2 sono un gruppo musicale irlandese formatosi a Dublino nel 1976. Il gruppo è composto
da Paul David Hewson, in arte Bono, il cantante a capo degli U2, David Howell
Evans ,ovvero The Edge il famosissimo chitarrista, Adam Clayton il bassista e dulcis in fundo
Larry Mullen Jr. il batterista. Nella loro carriera hanno venduto oltre 150 milioni di dischi e
ricevuto il maggior numero di Grammy Awards per un gruppo, con esattamente 22 premi.
Nel 2005, appena raggiunto il termine minimo dei 25 anni di carriera, sono stati introdotti
nella Rock and Roll Hall of Fame. Fin dall’inizio, gli U2 si sono occupati della questione
irlandese e del rispetto per i diritti civili, lasciando un importante segno su questi temi anche
buona parte della loro attività artistica. Inoltre gli U2 sono tra i pochi gruppi internazionali a
potersi vantare di aver sempre mantenuto la propria formazione originale. La storia degli
U2 è infinita e noi vi ricorderemo i successi maggiori... 20 settembre 1976 Larry Mullen, il
batterista, affigge nella bacheca della Mount Temple School, una scuola di Dublino, un
messaggio per trovare giovani musicisti insieme ai quali formare una band. Rispondono
Adam Clayton (famoso nella scuola per il suo atteggiamento scanzonato e per il successo
con le ragazze), David Howell Evans (The Edge), suo fratello Dick Evans ed un ragazzo
ribelle ed introverso dal nome Paul David Hewson (soprannominato Bono Vox, dal nome di
un negozio di cornetti acustici). Il gruppo prende così il nome di Feedback. Dopo quasi un
anno passato a provare nella cucina della casa di Larry, nel 1977 i Feedback fanno la loro
prima apparizione live proprio alla Mount Temple School, presentando alcune
reinterpretazioni (Show Me The Way di Peter Frampton, Jumpin' Jack Flash dei Rolling
Stones e Suffragette City di David Bowie). Viaggiarono in lungo ed in largo, cambiarono
nome, fino ad un giorno in cui uscì anche un nuovo singolo: I Will Follow . Gli U2 partono
per il loro primo tour europeo che li porterà a suonare nei Paesi Bassi e Belgio. In seguito, su
proposta del manager, il gruppo intraprenderà una tournée negli U.S.A., suonando in città
come New York e Washington. Dopo questo album ne sono stati prodotti molti altri e
l’ultimo è stato “Song of Innocence” pubblicato con l’etichetta di Island Records, solamente
scaricabile da ITunes, Google Play e molti altri siti di download.
ARTICOLO: Kevin Vignaroli
18
NUMERO
2
PAGINA
19
Gli Effect
Gli Effect sono una band formatasi quest'estate, composta da 5 ragazzi (Luca Salaj Ricci, Manuel
Donghi, Lorenzo Lohn e Francesco Soldi) ma la cosa più curiosa è che due di questi vengono a scuola
qui a San Bernardino.
Anche se sono in circolazione da poco sono già stati catapultati nel mondo della musica al 100%:
hanno fatto un concerto all'oratorio, a scuola e hanno partecipato a un Rock Contest a Calcio il 28
Febbraio.
Abbiamo deciso di intervistare alcuni membri del gruppo per conoscerli meglio
-Com‘è nata la vostra passione per la musica?
LUCA S.R.: Mi è stata trasmessa da mio papà e dal mio prozio Beppe.
FRANCESCO S.: Una volta mentre ero in una cascina ho trovato un ragazzo che suonava la batteria e
da lì è nata la mia passione.
MANUEL D.: Da mio fratello e dagli AC/DC.
LORENZO L.: Grazie a mio papà che suonava.
-Come avete deciso il nome del gruppo?
LORENZO L.: Un giorno d'estate io e Manuel non avevamo molto da fare e abbiamo provato a
pensare al nome del gruppo... ma senza risultati. Perciò ci siamo affidati al destino e abbiamo
sorteggiato una parola a caso dal dizionario di inglese, ed è uscita EFFECT.
-Vorreste vivere di musica? Perchè?
LUCA S.R.: Si, perchè essere musicista è il mio sogno.
FRANCESCO S.: Si, non mi dispiacerebbe, perchè così diventerei famoso.
MANUEL D.: Si...Tanto, ma che domanda è?! Perchè mi piace la musica!!!
LORENZO L.: Si, è una delle mie più grandi passioni.
ARTICOLO: LUCA ALBORGHETTI
PAGINA
20
Civilization V, Campaign Edition
Sid Meier ancora una volta riesce a stupire tutti gli appassionati di pc game con una nuova “chicca”
della serie civilization, pubblicata in America nel 2011, arrivata da non molto in Italia. È proprio di
civilization V che stiamo parlando, conosciutissimo gioco di strategia in cui voi comanderete le
storiche popolazioni, fino ad arrivare ai giorni nostri. La vostra missione sarà di comandare l’esercito,
l’economia e il rapporto con gli altri popoli, proprio come se foste dei veri imperatori. Dovrete inoltre
ampliare il vostro impero conquistando città e fondarne di nuove. Ad ogni turno, le città
produrranno “punti scienza” che potrete spendere in nuove scoperte scientifiche che vi aiuteranno a
raggiungere l’era moderna. Purtroppo le mappe non sono reali, ma gli Stati hanno forme
completamente differenti dalla realtà, che verranno scelte casualmente dal computer, ma,
scaricando queste da alcuni siti, potranno essere impostate nel gioco, anche la versione reale del
mondo. La grafica 3D a dir poco perfetta vi permetterà di ammirare giocando rilievi con una
tridimensionalità quasi identica alla realtà e saranno anche e chiaramente visibili i movimenti delle
truppe,.
Durante il gioco potrete scegliere tra diversi imperi di svariati cività della storia: Greci, Romani, Arabi,
Russi, Francesi e moltissimi altri ancora. Anche in questo caso, esistono pacchetti scaricabili, ma anche
una versione che li comprende tutti. Civilization 5 è molto semplice e vi assicuro che è anche molto
avvincente, noi di Samber-express l’abbiamo provato per voi e abbiamo scattato questa immagine.
Il gioco è disponibile sul mac app, per chi usasse il sistema Windows invece, potrà acquistare il cd del
videogioco completo ad un costo limitato presso negozi di tecnologia o siti internet.
IL MIO VOTO:10 lode RAPPORTO QUALITÀ-PREZZO :ottimo, un vero affare
ARTICOLO: Kevin Vignaroli
NUMERO
2
PAGINA
21
Mercedes-Benz, la stella che ha cambiato il
modo di guidare.
La storia
La storia del marchio Mercedes-Benz è stata assai intensa, per via degli eventi storici, politici,
economici e sociali che si sono incrociati con la sua continua ricerca e sperimentazione di soluzioni
d'avanguardia. Dopo pochi anni di vita la neonata Mercedes ha dovuto fare prima i conti con la
Grande Depressione e poi, con l'avvento del nazismo ed infine con la Seconda guerra mondiale.
Dopo il conflitto, la grande macchina produttiva della Mercedes-Benz ha ripreso a sfornare modelli
sempre più all'altezza del marchio, con il prestigio del marchio ancora intatto. A ciò hanno
contribuito anche i numerosi successi in campo sportivo collezionati nel corso di decenni di attività.
La storia del logo
Iniziamo col dire che, nonostante oggi si chiami Mercedes-Benz, essa è riconosciuta da tutti
solo col termine Mercedes. Ma qual è la sua genesi? Da dove arriva il nome? Cosa significa
il logo? Mercedes è il nome della figlia di Emil Jellinek, un diplomatico austriaco appassionato
di motori che aprì nel 1898 una concessionaria. Venne così costruita un’automobile speciale, che
Jellinek stesso piloterà e a cui diede appunto il nome della primogenita Mercedes. L’anno
successivo, nel 1902, il marchio Mercedes venne depositato legalmente dai fratelli Daimler. Il
simbolo, invece, è la fusione dei due marchi originari: la corona di alloro della Benz e la stella a
tre punte della DMG. Quest’ultima, disegnata dallo stesso Daimler, voleva rappresentare le tre
vie della mobilità: aria, terra e mare. La corona d’alloro, simbolo di vittoria, viene stilizzata fino a
diventare un semplice cerchio. L’identità cromatica costituita dalla neutralità del grigio-metallico è
idonea a connotare un mondo tecnologicamente avanzato e al tempo stesso proprio di uno stile
sobrio ed elegante. Oggi il logo Mercedes-Benz - estremamente rigoroso nella sua composizione
formale - comunica nell’immaginario collettivo un universo fatto di prestigio e qualità.
I modelli di automobile
Classe A
Classe GLE
Classe B
Classe G
Classe C (la più venduta)
Classe CLA
Classe S
Classe GLK
Classe GLA
Classe M
ARTICOLO: Giacomo Bertoli
PAGINA
LIONEL MESSI, la “Pulce” Fenomeno
Leo Messi è sicuramente uno dei più grandi calciatori di tutti i tempi.
Messi non è certo un gigante, ma il suo metro e 69 è un mezzo miracolo. Infatti c’ è
stato un tempo in cui il pallone d’oro argentino sembrava non volere crescere: da
adolescente fermo a un metro e 35, non c’era modo di conquistare nuovi centimetri in
altezza.
La sua prima squadra è stata il Rosario in Argentina e fu lì che cominciarono a
chiamarlo “Pulga”cioè “Pulce”.
Il medico del Newell’s Old Boys la seconda squadra di Rosario disse che il ragazzo
aveva un grave ritardo allo sviluppo osseo a causa del mal funzionamento dell’ ormone
della crescita
L’ operazione prevista in questo caso era molto costosa: 900 dollari a settimana,
comunque il doppio dello stipendio del capofamiglia.
Per un anno e mezzo Jorge Messi, il papà di Leo, operaio siderurgico tenne botta:
organizzò collette tra colleghi, sfruttò l’ assicurazione sanitaria aziendale e chiese aiuto
alla Fondacion Arciner legata alle omonime acciaierie della zona sud di Rosario.
Ma gli sforzi di Jorge furono inutili, perché l’ Argentina era stata colpita dalla crisi
economica. Nessuno riusciva ad aiutarlo, neppure il River Plate la squadra di Buenos
Aires. Non rimaneva che appoggiarsi alla moglie Celia in Spagna. Jorge e il figlio volarono
così in Europa a Barcellona e nel settembre del 2000 Leo fece un provino con Carles
Rexach ex attaccante blaugrana e all’epoca dirigente. Rexach si accorse subito del talento,
peccato che Messi fosse troppo basso; il dirigente firmò comunque il contratto con cure
mediche incluse.
Lionel cominciò la terapia. Il Barça sborsò 20 000 euro per curare Messi, ma oggi
possiamo affermare che ne valse la pena visto che Messi nel mercato calcistico è quotato
150 000 di euro e Leo con i suoi 4 palloni d’oro consecutivi ha battuto il record di Platini.
ARTICOLO:
Matteo Cassetti
Giorgio Bresciani
22
NUMERO
2
PAGINA
Il calciatore argentino si caratterizza per molte qualità che lo rendono unico nella tecnica
calcistica: Messi fa sempre molte finte per scartare l’ avversario, la più letale è il cambio di passo
che frego Rio Ferdinand nella finale di Champions League del 2011 contro il Manchester United.
La storia di Messi dimostra che non conta solo la forza e la prestanza fisica, ma valgono
molto di più la determinazione,la passione, la tecnica e l’ umiltà.
Questi sono gli ingredienti che hanno permesso a Messi di essere un fenomeno.
23
PAGINA
LA VELA dalle origini con uno sguardo al futuro ...
La navigazione a vela ha origini molto antiche, risalente circa al tempo degli egizi, usata prima per il
trasporto, è evoluta sino a diventare uno sport.
Con l’uso, anche la struttura delle barche è cambiata, dalle semplici imbarcazioni per trasportare
merci, agli odierni moth.
Vediamo la storia in pillole di questo affascinante e antico sport...
LA STORIA
La vela è uno sport praticato con una barca che può essere di diversi tipi.
È un modo ecologico per viaggiare, dato che non fa uso del motore.
La vela accomuna molti sport come il volo a vela, l'aquilonismo, lo snow kit...
Le gare veliche esistevano già nel II secolo a.C., periodo in cui le imbarcazioni erano il primo mezzo di
trasporto nel Mare Nostrum.
Epoca fondamentale per la vela è stato il XVII secolo, nella lotta alla pirateria marina, i cui artefici
assaltavano le navi olandesi, questi per proteggersi, crearono velieri veloci chiamati jatchschip; sempre
nello stesso secolo, re Carlo II, mentre era esiliato nei Paesi Bassi scoprì gli jatchschip e quando tornò al
trono ne portò un esemplare in Inghilterra.
Grazie a lui nacque lo sport della vela nell'impero Britannico. La prima competizione velica fu nel 1715
e nel 1720 nacque il primo club velico in Irlanda.
Le competizioni veliche furono organizzate seguendo regole libere, nel 1878 viene fatto il primo
congresso velico, tra il 1870 e il 1880 la vela passò bei tempi.
Nel 1875 tre club velici si unirono e fondarono la prima associazione per le competizioni veliche.
Questo sport acquisì lo status di sport olimpico, venne introdotto ai giochi di Parigi nel 1900.
Nel 1906, sempre a Parigi, viene adottato un regolamento internazionale di regata che rimase in
vigore fino al 1996.
Oggi lo sport della vela è uno sport di nicchia, anche se nella nostra zona tra il lago d'Iseo e il lago di
Garda sono sempre di più numerosi gli appassionati di questo storico passatempo.
ARTICOLO:
FABIO NICOLINI
GIORGIO VASSALLI
24
NUMERO
PAGINA
2
LA TECNICA
Prua: parte anteriore di un'imbarcazione
Poppa: parte posteriore di un'imbarcazione
Deriva: simile ad un'ala situata sotto la barca, serve a contrastare lo scarroccio e a mantenere la rotta
Opera viva: parte di scafo che si trova sotto la linea di galleggiamento
Opera morta: parte di scafo che si trova sopra la linea di galleggiamento
Alcuni nodi:
Nodo semplice
Nodo Savoia
Nodo piano
Nodo parlato
Cassa d'amante
Ma qual è la situazione di questo sport nel XXI secolo? E quali sono le principali
competizioni? Lo abbiamo chiesto ad un insegnante di vela d'eccezione, il nostro prof. di musica,
Luca Porro.
-Quali sono le caratteristiche di un buon velista?
Tante e tutte complementari tra le quali resistenza e forza, sangue freddo e sensibilità, capacità di
osservazione, equilibrio, lavorare in team, senso dell'orientamento e la capacità di riconoscere i propri
limiti senza vergognarsi.
-Come maestro perché consiglierebbe ad un ragazzo della nostra età di far vela?È uno sport che non ritiene esclusivamente dati atletici e perlopiù permette a tutti e a tutte le età di
praticarlo, creando un contatto unico e diretto con le forze della natura
-Quali sono le gare più importanti in Italia?
I campionati nazionali delle classi olimpiche e giovanili, "Barcolana" a Trieste e la "100 miglia sul
Garda"
Quali sono i velisti bresciani più abili e forti?
Gli olimpionici Pietro Zucchetti, Giulia Conti, Massimo Sighe, Angelo Glisoni, Giorgio Zuccoli e una flotta
di giovani velisti emergenti".
25
PAGINA
APPLE WATCH: IL DOMANI È GIÀ QUI...
Oggi la tecnologia si continua ad evolvere e ,piano piano, tutto diventa più all’avanguardia
senza quasi rendersene conto.
In quest’articolo vi parlerò della modernizzazione di uno dei dispositivi della più grande marca
del mondo tecnologico: la Apple. Pensate soltanto qualche anno fa la Apple brevettò un
orologio per ascoltare la musica, invece ora, a partire dal 26 Giugno in Italia, metterà in
commercio un nuovo smart watch. Apple Watch in realtà è diverso da tutto ciò che Apple ha
mai creato, il dispositivo creato sarà facile e intuitivo da usare proprio come un iPhone o un
Mac, ma allo stesso tempo sono stati creati nuovi modi per interagire, fatti appositamente per
un piccolo dispositivo da polso. Il risultato? Un’esperienza d’uso a misura di Apple Watch, ma
sempre inconfondibilmente Apple.
Ogni prodotto che questo colosso tecnologico ha creato è definito da un particolare sistema di
input, da un modo nuovo e unico di interagire col dispositivo. Per Apple Watch, questo sistema
è la Corona Digitale. Tipicamente, negli orologi meccanici, la corona serve a impostare l’ora e la
data e per caricare la molla. Apple ancora una volta vuole innovare, così ha trasformato la corona in uno strumento versatile capace di risolvede una sfida fondamentale: ingrandire gli elementi su un piccolo display. Zoommare con due dita, come sull’iPhone, sarebbe stato scomodo
sullo schermo del piccolo dispositivo, girando la Corona Digitale invece ingrandirete e farete
scorrere gli elementi in modo semplice e preciso, senza coprire il display.
La Corona Digitale è il centro attorno a cui ruoterà tutto il vostro rapporto con Apple Watch.
Il sistema operativo Watch OS ha un aspetto meravigliosamente innovativo, ma tutt’altro che
sconosciuto: ogni interazione si basa su gesti a cui siete già abituati, tutto è fluido e reattivo, e le
app sono disposte in modo chiaro e ordinato. È stato perfino disegnato un nuovo carattere
per rendere il testo ancora più leggibile.
Imparare a usare Apple Watch vi ruberà solo pochi secondi. Apple Watch ha al suo interno un
attuatore lineare chiamato Taptic Engine: un meccanismo che produce un feedback tattile. In
termini meno tecnici, è come se l’orologio ti toccasse sul polso. Ogni volta che si riceve un avviso
o una notifica, o che fate un gesto come girare la corona o premere sul display sentirete una
sensazione tattile diversa a seconda del tipo di interazione.
ARTICOLO:
KEVIN VIGNAROLI
26
NUMERO
2
PAGINA
27
In più vi permette di comunicare in modi totalmente nuovi e più intimi con chi indossa un
Apple Watch. Per esempio, potete attirare l’attenzione dell’altra persona con un lieve tocco, o
inviare un messaggio davvero personale: il battito del cuore...
Da Giugno saranno disponibili tre modelli:
L’apple watch: cassa in lucido acciaio inossidabile naturale o nero siderale. Quadrante protetto
da vetro in cristallo di zaffiro e una scelta fra tre cinturini in pelle, un bracciale a maglie, un loop
in maglia milanese o un cinturino in fluoroelastomero ad alte prestazioni.
L’apple watch sport: cassa in leggerissimo
alluminio anodizzato, color argento o grigio
siderale. Il display è protetto da un vetro Ion-X
rinforzato, e il pratico cinturino in fluoroelastomero
è disponibile in cinque brillanti colori.
L’apple watch edition: cassa in oro 18 carati
due volte più duro dell’oro tradizionale. Lucido vetro in cristallo di zaffiro per il display
e a completare il tutto, un cinturino di squisita fattura.
Un’ampia collezione di cinturini anche acquistabili
separatamente.
Secondo alcuni calcoli del wall street journal
l’apple watch edition potrebbe sfiorare i 40005000€, ma ricordiamo che ha una scocca in oro 18
carati ed un vetro di cristallo di zaffiro ancora più spesso del solito. Questo prodotto sarà
rivoluzionario e sempre secondo “the wall street journal” gli apple watch del modello edition che
verranno venduti in America si aggireranno sugli 850.000-1.000.000.
Come detto in aperture la tecnologia non smetterà mai di stupirci e non sarebbe fantascientifico
pensare che probabilmente tra qualche decennio scopriremo il teletrasporto, avremo macchine
del tempo o telefoni senza schermo, chissà. Con Aplle Watch, domain è già qui.
PAGINA
ARRIVANO I DRONI...
Che cos’è un Drone ?
L’aeromobile a pilotaggio remoto o APR, comunemente noto come drone, è un velivolo caratterizzato
dall'assenza del pilota umano a bordo. Il suo volo è controllato dal computer a bordo del velivolo, sotto il
controllo remoto di un navigatore o di un pilota sul terreno o in un altro veicolo.
L'inclusione del termine aeromobile sottolinea che, indipendentemente dalla posizione del pilota e/o
dell'equipaggio di volo, le operazioni devono rispettare le stesse regole e le procedure degli aerei con pilota
ed equipaggio di volo a bordo.
Il loro utilizzo è ormai consolidato per usi militari ed è crescente anche per applicazioni civili, ad esempio
in operazioni di prevenzione e intervento in emergenza incendi, per usi di sicurezza non militari, per
sorveglianza di oleodotti, con finalità di telerilevamento e ricerca e, più in generale, in tutti i casi in cui tali
sistemi possano consentire l'esecuzione di missioni "noiose, sporche e pericolose" (dull, dirty and dangerous)
spesso con costi minori rispetto ai velivoli tradizionali.
Sono noti anche attraverso altri acronimi, molti dei quali di derivazione anglosassone: oltre a RPA
(Remotely piloted aircraft) possono essere indicati come UAV (Unmanned aerial vehicle), RPV (Remotely
piloted vehicle), ROA (Remotely operated aircraft) o UVS (Unmanned vehicle system), ecc.
Quando ci fu stato il primo tentativo di costruire un dispositivo senza pilota (drone)?
Il primo tentativo di costruire e utilizzare un velivolo senza pilota, del quale si possa trovare traccia nella
storia, risale al 1849, quando gli Austriaci attaccarono la città di Venezia utilizzando dei palloni caricati di
esplosivo: alcuni di questi sistemi vennero lanciati dalla nave austriaca Vulcano. Sebbene alcuni dei palloni
lanciati avessero funzionato, altri, a causa del vento, finirono per colpire le linee di attacco austriache.
I successivi esempi e prototipi di velivoli senza pilota fecero la loro comparsa durante la Prima guerra
mondiale: ne fu un esempio l'”Aerial Target” nel 1916, controllato mediante tecniche di radio controllo. Il 12
settembre dello stesso anno, l'aeroplano automatico Hewitt – Sperry, o anche noto come “bomba volante”,
compì il suo primo volo, dimostrando il concetto di aereo senza pilota.
Ma oggi, quante ne fanno i droni?
Consegnano posta e farmaci, scattano selfie impossibili e salvano vite: i nuovi multicotteri sono sempre più
specializzati...C’è persino il modello con la funzione di pedinare che una volta impostata il drone
segue il suo “padrone” dovunque!
Ma le regole chi le stabilisce?
L’italia è stato uno dei primi paesi al mondo ad mettere in vigore un regolamento per l’uso dei droni civili.
ARTICOLO:
GIACOMO BONA
GIORGIO BRESCIANI
28
NUMERO
2
PAGINA
QUANTO SIAMO SOCIAL???
A partire dagli anni Novanta del ventesimo secolo in Europa si è verificato un grandissimo sviluppo delle
telecomunicazioni. Queste ultime hanno completamente modificato il nostro modo di studiare, lavorare,
comunicare, al punto che la nostra epoca è definita "l' era delle telecomunicazioni".
Questo forte sviluppo è dovuto al continuo progresso nel campo della telematica nata dall' incontro dell'
informatica e delle telecomunicazioni che ci danno la possibilità ditrasmettere informazioni scritte e
sonore attraverso l' uso di fibre ottiche che permettono di trasportare molti dati a grande velocità. ln
particolare lnternet, la rete di collegamento tra isingoli computer, si sta diffondendo sempre di più.
Però questo utile mezzo non è distribuito omogeneamente: in Europa solo la metà della popolazione può
usufruire di questo servizio, è soprattutto utilizzato dagli adolescenti e dagli studenti; questa percentuale
varia da nazione a nazione.
Ci siamo confrontati e abbiamo valutato quali per noi potrebbero essere gli aspetti positivi e negativi dell'
utilizzo dei social network per un ragazzo della nostra età, consapevoli che il bene o il male non stia nello
strumento in sé, ma nell’utilizzo che ognuno ne fa.
Aspetti positivi
Aspetti negativi
Puoi contattare e ritrovare amici lontani
Ciò che scrivi rimane nella memoria dati e può
Puoi recuperare informazioni e contenuti di
diverso tipo: eventi, musica, video...
Puoi essere contattato da persone con fini
“malvagi”: pedofili, estorsori, stolker, identità
Puoi comunicare gratuitamente e velocemente Non puoi fidarti di chi si nasconde dietro allo
con persone dall'altra parte del mondo.
schermo
Puoi creare gruppi e comunicare una cosa a
tante persone contemporaneamente
Puoi perdere contatto con la realtà, la
cognizione del tempo e quindi sprecarlo.
Puoigestire il tuo profilo in totale libertà
personalizzandolo
Non vedendo la persona in faccia, ma stando
davanti allo schermo, corri il rischio di sentirti
autorizzato o tanto forte da escludere o
Puoi fare nuove amicizie
Articolo:
Riccardo Costa e Giorgio Vassalli
29
PAGINA
30
LA STORIA IN BREVE
La prima Esposizione Universale si tenne a Londra, correva l’anno 1851 e venne
organizzata al Crystal Palace. Questa divenne il riferimento per tutte le successive,
influenzando numerosi aspetti della società quali le arti, l'educazione, il commercio e
le relazioni internazionali.
La seconda Esposizione fu a Parigi nel 1855 e venne accolta dalla Francia come
una sfida per superare il grande successo della precedente manifestazione londinese.
Alle esposizioni partecipavano tutte le nazioni dei continenti del mondo intero.
L'attrazione principale delle Esposizioni erano e sono ancora oggi i padiglioni
nazionali, gestiti dai Paesi partecipanti, che si aggiungono ai padiglioni tematici
dell'organizzazione.
Storicamente ogni esposizione è sempre stata caratterizzata da particolari
strutture, divenute simbolo dell'esposizione, nonché talvolta della città
organizzatrice o del Paese organizzatore stesso.
Le strutture espositive di una Esposizione Universale sono normalmente e per la
maggior parte temporanee e vengono smantellate a fine evento. Ciò non succede
alle strutture principali (centri congressi, anfiteatri, teatri, padiglioni dei Paesi
organizzatori, ecc.) che solitamente sono riutilizzate e riconvertite. Talvolta alcune
installazioni sono state mantenute e diventate veri e propri simboli cittadini o
nazionali, si pensi alla Tour Eiffel, al Crystall Palace a Londra distrutto da un
incendio, ma poi ricostruito, all’acquario di Genova, alla Biosfera di Montreal, ecc...
ARTICOLO:
GIACOMO BERTOLI,
RICCARDO COSTA
NUMERO
2
PAGINA
2015: L’ESPOSIZIONE UNIVERSALE DI MILANO
Expo Milano 2015 è l’Esposizione Universale che l’Italia ospiterà dal 1 maggio al 31
ottobre 2015 e sarà il più grande evento mai realizzato sull’alimentazione e la nutrizione. Per sei
mesi Milano diventerà una vetrina mondiale in cui i Paesi mostreranno il meglio delle proprie
tecnologie per dare una risposta concreta a un’esigenza vitale: riuscire a garantire cibo sano, sicuro
e sufficiente per tutti i popoli, nel rispetto del Pianeta e dei suoi equilibri. Expo Milano 2015 sarà
la piattaforma di un confronto di idee e soluzioni condivise sul tema dell’alimentazione, stimolerà la
creatività dei Paesi e promuoverà le innovazioni per un futuro sostenibile. Gli Itinerari
Tematici raccontano le storie di Expo Milano 2015. Storie di cibo, di tavole, di gusto, offrendo
diverse interpretazioni.
Il futuro del cibo
Quale sarà il cibo del domani? Quale sarà la dieta del futuro? Il primo passo per
rispondere è quello di far conoscere le tecnologie, le scoperte scientifiche, i traguardi della ricerca di
oggi che sono la base di partenza per la formazione del capitale umano del domani, attento sia
all’ottimizzazione delle filiere agroalimentari sia alla qualità dei prodotti che finiscono sulle nostre
tavole.
La mascotte di Expo Milano 2015 racchiude i temi fondanti della manifestazione
proponendoli in una chiave positiva, originale ed empatica. Foody è sincero, saggio, rispettoso e
amante della sana e buona cucina. Rappresenta la comunità, la diversità e il cibo inteso nella
sua accezione più estesa, fonte di vita ed energia. Per questo è costituito da una famiglia di undici
elementi, ognuno con caratteristiche e personalità diverse, che agiscono come veri e propri
personaggi. Riuniti in un Volto Unico essi rappresentano l’ideale sinergia tra i Paesi del mondo
chiamati a rispondere con energia e positività alle sfide del nostro Pianeta sull’alimentazione
presentandosi come una vera famiglia, unica, simpatica e dinamica.
31
Foody, la mascotte di Expo 2015 è composta da simpatici frutti ed ortaggi: Guagliò L'aglio, Arabella - L'arancia, Josephine - La banana, Gury - L'anguria, Pomina - La mela,
Max Mais - Il mais blu, Manghy - Il mango, Rodolfo - Il fico, Piera - La pera, Rap Brothers - I
rapanelli, Chicca - La melagrana.
La Famiglia Salesiana partecipa a Expo Milano 2015 con il padiglione "Casa Don Bosco"
che, dopo l'esposizione, verrà donato alla missione salesiana in Ucraina e diventerà luogo di
accoglienza, educazione e formazione professionale per centinaia di giovani. La Famiglia
Salesiana mette al centro del tema i giovani, la vera e ineguagliabile energia per la vita.
Nell’anno del Bicentenario della nascita di San Giovanni Bosco la Famiglia Salesiana sviluppa
ad Expo il tema «Educare i giovani, energia per la vita», stabilendo un ponte diretto fra i
due importanti appuntamenti del 2015, entrambi focalizzati sui giovani, futuro della società,
di ogni Paese, dell’umanità intera. Intende così contribuire, a partire dalla propria esperienza
nei 130 Paesi del mondo in cui è presente, al dibattito internazionale sull’Agenda Post 2015.
Il tema “Educare i giovani, energia per la vita” si declina in tre sotto temi ai quali si
ispirano eventi e iniziative organizzati nei sei mesi dell’esposizione:
• Nutrire il corpo
• Educare la persona
• Coltivare il sogno
A Expo Milano 2015 la Famiglia Salesiana testimonia il proprio approccio alla fame e alla
malnutrizione che, oltre il tema della produzione e disponibilità di cibo, riguarda
direttamente l’educazione integrale, umana e spirituale dei giovani, di cui la promozione e
la protezione dei diritti di ogni persona sono elementi fondanti.
Un gruuppo di alunni della nostra scuola visiterà EXPO il giorno 11 settembre e siamo
certi che in questi mesi pochi si faranno scappare un evento così importante.
Vi auguriamo quindi BUONA VISITA A EXPO MILANO 2015!
PAGINA
33
SAMBER-EXPRESS
PAGINA
34
1
2
3
4
//////
5
6
7
8
9
10
11
12
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
EVENTO INTERNAZIONALE CHE SI SVOLGERÀ IN VARI PAESI DEL MONDO ,PER NOI, LA CITTÀ CHE RAPPRESENTA
L’ITALIA È MILANO.
IL MESE PIÙ AMATO DALLA MAGGIOR PARTE DEGLI ALUNNI PER LA FINE DELLA SCUOLA.
BEVANDA FAMOSA NELLA MAGGIOR PARTE DEL MONDO
RAGAZZO Dì 1° CHE È SOPPRATUTTO CONOSCUTO PER IL SUO TG DOMINA CORAL BAY
MARCA PIÙ CONOSCUTA DÌ OCCHIALI
PILOTA DI FORMULA 1 RIMASTO IN COMA PER UNA CADUTA CON GLI SCI
APP PIÙ UTILLIZATA PER MESSAGGIARE
SOCIAL NETWORK INVENTATO DA MARK ZUCKERBERG
9.
10.
11.
12.
SOCIAL NETWORK USATO PER PUBBLICARE FOTO IL CUI SVILUPPATORE È BURBN
MODELLO DI SCARPE PIÙ AMATE DAI RAGAZZI DELLA NOSTRA SCUOLA
ULTIMO PC SFORNATO DALLA CASA APPLE
CALCIATORE CHE VINSE ILPALLONE D’ORO
NUMERO
2
PAGINA
CHI SONO QUESTI PERSONAGGI FAMOSI ?
IDEAZIONE E REALIZZAZIONE:
GIACOMO BONA
GIORGIO BRESCIANI
35
SAMBER-EXPRESS
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
F
G
R
A
G
I
P
C
C
T
C
R
P
J
U
PAGINA
I
I
U
M
E
N
A
A
A
O
H
E
A
O
N
F
A
B
I
R
T
R
R
G
I
D
O
B
I
A
L
B
C
M
E
T
D
L
A
A
A
L
S
T
L
E
O
A
R
E
E
O
O
R
N
N
N
L
I
E
O
V
Z
O
E
I
À
C
O
C
N
B
R
E
O
A
T
O
T
N
A
E
S
C
C
C
O
O
36
NUMERO
2
PAGINA
TROVA LE DIFFERENZE
INDOVINA I PROFF.
PORRO GIOVANNI LUCA
MOIOLI LIANA
IDEAZIONE E REALIZZAZIONE:
GIACOMO BONA
GIORGIO BRESCIANI
37
SAMBER-EXPRESS
Scatti dal “Polvere di
PAGINA
38
NUMERO
2
Stelle”...
PAGINA
39
Scarica

Samber express 2