LEZIONE 6 PALLAVOLO – GIOCO DI SQUADRA – AVVIAMENTO ALLA PRATICA PALLAVOLISTICA
ATTACCHI IN SALTO
• Prima di parlare del gioco di squadra per le partite a livello scolastico, parlerò di quelli che possono
essere le prime forme di attacco in salto che i principianti eseguono istintivamente mano a mano che
acquistano fiducia nei passaggi di bagher e palleggio.
• Queste tecniche devono essere abbandonate prima possibile per lasciare spazio a quelle che sono le vere
e proprie tecniche di attacco (che vedremo nel prossimo capitolo).
• I fattori che caratterizzano questi tipi di colpi sono due:
1. L’esecuzione è effettuata senza rincorsa e quindi l’altezza a cui si colpisce il pallone è più bassa
rispetto alle reali possibilità del giocatore.
2. L’esecuzione è effettuata “in salto” (mentre si sta ancora salendo) e non “in
sospensione”(mentre si è al massimo dell’elevazione), come avviene nei colpi evoluti. Anche in
questo caso l’altezza è più bassa di quanto potrebbe essere.
• Dato che sono forme spontanee di attacchi ne esistono tante. Mi limito ad elencare le più ricorrenti e
facili da eseguire.
– Salto e palleggio a due mani nel campo avversario.
– Schiacciata in salto senza rincorsa e a braccio già disteso verso l’alto; la palla viene cercata con
l’arto superiore che colpisce già allungato verso la palla stessa. Questa schiacciata non sfrutta il
caricamento degli arti superiori e mancando la rincorsa non consente una buona elevazione.
– Pallonetto nel campo avversario con le spalle a rete. Si tratta di un colpo tipico del giocatore
centrale che in questo modo attacca direttamente sul primo passaggio proveniente dai propri
compagni.
GIOCO DI SQUADRA
• In questa lezione andrò ad analizzare il gioco di squadra a livello di avviamento della pratica
pallavolistica. Il gioco è praticato con le regole internazionali (sei giocatori in campo per squadra in un
campo di 18 metri per 9 metri)
• Altri tipi di formazione (3 contro 3 o 4 contro 4) possono essere considerati validi in senso propedeutico
per il raggiungimento di buone prestazioni nel gioco classico.
• È di fondamentale importanza che i giovani che si avvicinano a questo sport si divertano, in modo da
sviluppare in loro il desiderio di continuare a giocare.
• Per riuscire in questo intento e per cominciare ad insegnare le basi di questo sport è necessario rispettare
alcuni criteri:
1. Ricercare la massima semplicità di esecuzione dei vari schemi.
2. Evitare la specializzazione dei ruoli.
3. Rafforzare lo spirito di squadra.
4. Adeguare alcuni articoli del regolamento alle capacità dei giocatori per dare più continuità al
gioco.
5. Instaurare il concetto di sport dinamico e non statico.
SEMPLICITÀ NEGLI SCHEMI
• Il regolamento impone agli atleti di occupare delle posizioni in campo ben precise ad ogni inizio di azione.
Lo stesso regolamento consente di poter variare la posizione dei singoli giocatori anche di molti metri e di
spostarsi in zone del campo qualsiasi dopo che il battitore ha effettuato il servizio. Tutto questo viene
sfruttato a livello evoluto per meglio sistemare la squadra in campo sulla base delle caratteristiche tecnicotattiche degli atleti.
• Ai principianti è molto più vantaggioso insegnare uno schema per la ricezione e uno per la difesa (che
possono tranquillamente coincidere).
• Non avendo inoltre affinato i colpi d’attacco, è poco utile effettuare i tre passaggi tipici della pallavolo
evoluta, di conseguenza anche gli schemi d’attacco risultano più semplificati.
SCHEMA A W
Lo schema proposto per la ricezione (quando l’avversario batte) è quello che prevede una posizione a W,
con un giocatore più avanzato al centro che funge da alzatore (incaricato cioè di giocare il secondo tocco).
Anche se a questi livelli ciò non sempre avviene, i giocatori iniziano ad avere l’idea di passare la palla al
compagno vicino a rete.
ATTACCO
DIFESA
Lo schema proposto per la difesa (quando l’avversario sta per rimandare la palla nel mio campo ma non è
in battuta) può benissimo coincidere con lo schema di ricezione. L’ultimo schema, quello per l’attacco
(quando la mia squadra è in possesso di palla) prevede che i giocatori in attacco non cambino posto tra
loro, ma che colpiscano la palla dalla zona in cui si trovano all’inizio dell’azione. Ogni volta che si effettua
una rotazione per effetto del cambio palla, si ripropongono gli stessi schemi, per cui ogni giocatore dovrà
occupare in successione tutte e sei le posizioni in campo.
Disposizione a W della squadra in battuta
Saper valutare le proprie e le altrui forze
Le posizione assegnate agli allievi per gli schemi di ricezione e difesa non sono assolute ma si modificano a
seconda di vari fattori, tra cui le capacità dei singoli giocatori della squadra avversaria e della propria.
Adeguamento alle caratteristiche degli avversari.
- Se il giocatore in battuta esegue solitamente battute corte, tutti e cinque i giocatori impegnati in
ricezione devono avvicinarsi alla rete per ricevere una battuta corta.
- Viceversa se il giocatore in battuta effettua generalmente battute lunghe e tese, tutti i ricevitori
devono arretrare per essere pronti a rispondere a un servizio lungo.
Adeguamento alle caratteristiche dei compagni di squadra.
- I giocatori più abili devono coprire più campo rispetto ai meno forti.
SCHEMA A W
I giocatori avanzano in previsione di una battuta debole
I giocatori arretrano in previsione di una battuta lunga
DI CHI È LA PALLA?
• È importante, se non addirittura essenziale, comunicare verbalmente con i compagni di squadra durante
lo svolgimento di una partita, in particolare dicendo “MIA” non appena si capisce che si giocherà la palla.
• A questo proposito:
– La palla è sempre “MIA” fino a prova contraria, cioè fino a quando un altro compagno di squadra
dice a sua volta “MIA”.
– Un giocatore non deve mai dire “TUA”.
– Nel caso che la palla cada per terra a metà tra due giocatori, la colpa è sempre di entrambi, che
non si sono presi la responsabilità di giocarla.
RUOLI NON SPECIALIZZATI
• È consigliabile evitare di attribuire già in fase di apprendimento un ruolo ben preciso a ogni giocatore
(alzatore, schiacciatore, giocatore che difende sempre in una stessa zona di campo, ecc.). Questo
limiterebbe in una sola direzione lo sviluppo tattico dell’atleta che, invece con il raggiungimento della
maturità fisica e tecnica, potrebbe mettere in evidenza caratteristiche completamente diverse da quelle
mostrate in partenza.
• Tutti devono imparare a giocare in tutti i ruoli, almeno all’inizio. La specializzazione verrà più avanti.
SPIRITO DI SQUADRA
• Molta importanza per una corretta esecuzione del fondamentale è da imputare alla sicurezza psicologica
con cui agisce l’atleta.
• Ogni giocatore dovrebbe aiutare i propri compagni a raggiungere un equilibrio psicologico che favorisca
l’esecuzione dei vari fondamentali.
• Ogni giocatore deve essere di supporto morale e psicologico ai propri compagni di squadra.
• In realtà, capita spesso di assistere a discussioni tra compagni di squadra che dovrebbero invece
sostenersi a vicenda. Tali situazione sono favorite dal fatto che tutta l’attenzione di ogni giocatore non
impegnato direttamente nell’azione è riposta sul compagno che colpisce la palla; risulta quindi
relativamente facile per chiunque accorgersi degli errori altrui!
MODIFICHE AL REGOLAMENTO
• Nelle partite a livello scolastico e con i principianti è possibile modificare il regolamento, in quanto
bisogna far fronte ad alcuni problemi come:
– Difficoltà di apprendimento dei vari fondamentali che ne impedisce l’esecuzione nei termini
ammessi dal regolamento.
– Difficoltà ad interpretare falli come la “trattenuta” e la “doppia”.
– Difficoltà nel giocare un incontro con la rete ad altezza regolamentare.
• Per tutti questi motivi prendere alla lettera il regolamento vorrebbe dire frammentare il gioco e renderlo
alquanto noioso.
• Di fronte a problemi specifici si può intervenire caso per caso:
– Abbassare l’altezza della rete.
– Consentire di effettuare la battuta dall’interno del campo, ecc.
UNO SPORT DINAMICO
• Chi si avvicina per la prima volta a questo sport può essere indotto a pensare che sia uno sport statico.
• Infatti se si assiste a partite scolastiche o di principianti si nota che l’atteggiamento dei giocatori in campo
è di tipo passivo, silenzioso, con pochi segni di fatica o sforzo.
• In realtà la pallavolo evoluta è completamente diversa: raramente le posizioni di ricezione, di difesa e di
attacco corrispondono tra loro; il giocatore deve passare velocemente da un punto ad un altro del campo
per potersi preparare all’azione successiva.
• Per poter effettuare una giocata corretta, oltre l’esecuzione tecnica è necessario sviluppare altri aspetti
come:
– Buoni riflessi
– Notevole capacità di velocità di movimento
– Buona intuizione nel prevedere la traiettoria di arrivo della palla.
• Possiamo paragonare la pallavolo ad alcuni giochi di velocità e riflessi come “mago libero”, “guardie e
ladri”, ecc., in cui è necessario che l’atteggiamento dei giocatori sia di massima attenzione, per poter
reagire a stimoli esterni improvvisi e sempre diversi.
La pallavolo quindi è uno sport molto dinamico.
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