Global inequalities? E’ vero? …e se anche fosse? Carlo Scarpa Università di Brescia [email protected] Il dibattito sulla globalizzazione 1. Interpretazione: Nuova era? 2. Valutazione: pro e contro 3. Spiegazione: "Hard" v. "Soft" 4. Cultura: Similitudini o differenze transnazionali 5. Politica: fine dello stato-nazione o è vero l’opposto? Sarnico, 22/6/2011 (1) Spiegazione ? • Quale è la forza trainante? – Interessi degli stati e delle grandi imprese – Consapevolezza collettiva della interdipendenza Sarnico, 22/6/2011 (2) Nuova era o nulla di nuovo sotto il sole ? Tre grandi ondate di “globalizzazione” - Gengis Khan - Los Reyes Catòlicos - Queen Victoria Ora, la quarta - George Soros? Sarnico, 22/6/2011 Una globalizzazione da favela Ora concepiamo la vita pubblica come “naturalmente” democratica (la sovranità del popolo) Nessun controllo pubblico (democratico o meno!) Sarnico, 22/6/2011 (3) Valutazione: è un bene? • Le “cheerleaders” – – – – Collegamenti migliori Circolazione di idee Commercio Diffusione della democrazia • Le Cassandre – Benessere dei gruppi meno preparati – Futuro degli stati nazione – Ambiente e salute Sarnico, 22/6/2011 Il problema Smith: la legittimazione del capitalismo “No society can surely be flourishing and happy, of which the far greater part of the members are poor and miserable” Vale anche per la globalizzazione (almeno per il modo in cui si è sviluppata finora) Sarnico, 22/6/2011 Problemi “epocali” e politici ma anche pratici … • Il libero mercato non è senza vittime, e perfino la teoria lo ricorda: –(Stolper Samuelson) • Domanda ed offerta di lavoro: –Se cerchi una badante sei contento della globalizzazione –Se fai l’operaio, forse meno… • Offerta di lavoro all’estero: –Anche gli operai dei PVS ne beneficiano Sarnico, 22/6/2011 Cosa ha prodotto tutto questo? • Le lamentele sono tante, fondate o meno – Ineguaglianza – Povertà (e altri problemi simili) Sarnico, 22/6/2011 Si fa presto a dire ineguaglianza • Ineguaglianza tra paesi • Ineguaglianza all’interno di ciascun paese • Quale è rilevante? E perché? Sarnico, 22/6/2011 Le ineguaglianze sono marcate • Il reddito mondiale nel 2006 era di circa $48.2 trillion (una popolazione di 6,5 miliardi di persone). – Il 76% di quel reddito (oltre $36 tr) è prodotto in paesi dove vive circa 1 miliardo di persone – I paesi a basso reddito (ove vivono 2.4 miliardi) producevano $1.6 trillion (3.3%) • Ma si noti che la distribuzione del reddito è molto più “ineguale” della distribuzione di salute o istruzione Sarnico, 22/6/2011 E sono cresciute • All’interno dei paesi – “La porzione dei profitti all’interno del reddito nazionale è al suo picco negli ultimi 25 anni” • Tra paesi – Tra 1970 e 2010 il reddito pro capite dei paesi più ricchi è cresciuto del 2.3 % all’anno, mentre per I PVS solo dell’1,5% – Nel 1960, il 20% della popolazione mondiale (i paesi più ricchi) aveva un reddito pari a 30 volte quello del 20% più povero • Nel 1997, lo stesso rapporto era pari a 74 Sarnico, 22/6/2011 Ma ci sono storie molto diverse • Il reddito del Botswana è aumentato di nove volte dal 1970 al 2010 • Ma il reddito reale pro capite degli abitanti di 13 dei paesi che nel 1970 erano tra i più poveri sono addirittura diminuiti nel 2010 Sarnico, 22/6/2011 Forse conta più la povertà? • Povertà assoluta – Quanti non possono permettersi un determinato insieme (“paniere”) di beni • Povertà relativa – Quanti si trovano a consumare “meno della media” Sarnico, 22/6/2011 La situazione non è buona • Povertà – Circa metà della popolazione mondiale — oltre 3 miliardi — vive con meno di $2.50 al giorno – Secondo l’UNICEF, 22,000 bambini muoiono ogni giorno di povertà • Alfabetizzazione – Circa un miliardo di persone al 2000 erano totalmente analfabeti Sarnico, 22/6/2011 E se guardassimo ai livelli di reddito…? • Dal 1970, 155 paesi, ove vive il 95 % della popolazione mondiale, hanno avuto un aumento del reddito reale pro capite • In media, “the world is a better place today than it was in 1990. Many people live longer, children spend more time in school and people have access to many more goods – including food, housing, clothing and other necessities for a decent life – than at any time in history.” (UN, HDR 2010) Sarnico, 22/6/2011 Tanti indicatori di benessere • Salute • Mortalità • Istruzione – Livelli – alfabetizzazione • … • …Felicità? Sarnico, 22/6/2011 Nel tempo va peggio? No: salute… “Human development index” Fine dello Stato – nazione ? La globalizzazione limita gli stati – – – – Meno protezione delle imprese Più difficile welfare state Più difficile la tassazione del capitale Più difficile gestire i problemi in assenza di poteri soranazionali forti …ma chiama gli Stati a sfide anche superiori – Ruolo speciale nel promuovere la crescita e compensare i danneggiati – Attori chiave nella organizzazione di trattati internazionli sempre più importanti Sarnico, 22/6/2011 Esportare protezione sociale? E’ un modo di vita… • - …e prima o poi sono gli stessi paesi emergenti a cambiare (è il mercato?) … Le “quattro tigri” Tailandia Cina: Salari + 500% in 15 anni Centinaia di scioperi ogni anno Sarnico, 22/6/2011 Global inequalities? Forse – ma non esageriamo… Grazie La presenza sui mercati esteri % imprese che esportano % fatturato dovuto all’export Cosa spiega la diversa presenza? • Il 64% delle diverse performance dei paesi è legato alle caratteristiche delle imprese – Età, dimensione, qualità della forza lavoro, R&D • Il 29%, dalla composizione settoriale – Meccanica (+), alimentari, abbigliamento (-) • Solo il 7% è un effetto paese – …cosa significa fare politica industriale? Sarnico, 22/6/2011 Dove sono le imprese europee? • Strategie complesse e articolate – EU 15, oltre il 90% (il nuovo mercato interno) – Crescente in altri mercati • La presenza in Cina/India dipende anche dal fattore-paese – Germania über alle Sarnico, 22/6/2011 Chi esporta dove… La percentuale di imprese che in ciascun paese esporta verso… EU15 Francia Germania Italia Spagna GB media 92,5 93,1 89,6 92,6 92,3 92,0 Altri EU 36,8 47,9 41,0 27,6 33,7 37,4 Altri Europa Cina/India 41,8 52,7 49,7 26,6 33,7 40,9 22,0 27,9 17,7 10,8 25,9 20,9 Resto Asia 27,0 25,9 23,6 14,3 31,6 24,5 America US/Canada Sud/Centro 31,6 36,8 30,5 18,4 44,5 32,4 14,7 16,4 19,3 29,6 15,0 19,0 Altro 30,6 16,6 24,2 24,0 35,1 26,1 In media le imprese tedesche esportano in 3 paesi più che le imprese francesi o italiane Sarnico, 22/6/2011 Sulle forme più evolute di presenza, l’Italia… Import/fatturato (Outsourcing + FDI) / fatturato Francia 12,9 31,7 8,3 31,1 Gran Bretagna 11,6 45,4 Italia 10,8 29,7 9,9 33,6 Germania Spagna Effetto di (i) dimensioni (ii) presenza di stranieri nella proprietà (iii) qualità della forza lavoro (iv)innovazioni (v) presenza di venture capital Sarnico, 22/6/2011 Effetto paese? Solo per Spagna e Italia (negativo, rispetto al benchmark tedesco) Concludendo… • Le imprese italiane hanno una propensione a esportare maggiore di altri paesi • Ma su questo dato aggregato pesano le caratteristiche delle imprese italiane (più che un generico effetto paese) • La dimensione non basta a spiegare tutto – La dimensione minima è una precondizione. Oltre una certa soglia, contano altri fattori (qualità del management, capacità innovativa, settore di attività) Sarnico, 22/6/2011 …il mercato internazionale è un affare per pochi… • Tantissime imprese sono “globali” • Ma la concentrazione delle esportazioni è elevatissima – Più che proporzionale rispetto alla dimensione – Soprattutto in Italia (l’1% dei maggiori esportatori ha il 50,4% dell’export) Sarnico, 22/6/2011 …ma se fossimo come la Germania… • Se le imprese italiane avessero la stessa caratteristiche di quelle tedesche…(+34%) …ma è soprattutto Un problema di dimensione, e non di incentivi settoriali Sarnico, 22/6/2011 (4) Omogeneità v. conflitto: un nuovo ordine mondiale ? Fukuyama: The End of History – Una teoria della modernizzazione – Area crescente di democrazie liberali stabili e di economie di mercato in progressiva integrazione (globalizzazione : integrazione anche a prescindere dai confini nazionali) – il crollo del muro ha fatto venire meno le alternative all’economia di mercato – Che ne sarebbe di Chavez con il petrolio a 50 $ ? Sarnico, 22/6/2011 Quale nuovo ordine mondiale ? Huntington: The Clash of Civilizations – Un mondo organizzato in zone in conflitto tra loro – La cultura (religione?) rimpiazzerà l’ideologia come linea di demarcazione – Radicalizzazione seguita alla guerra in Iraq • Il fallimento dell’integrazione conduce a una ulteriore radicalizzazione – I padri fondatori degli US temevano la concentrazione del potere… Sarnico, 22/6/2011 Posto = 100 il reddito pro capite dei grandi paesi europei … 104,0 102,0 100,0 98,0 96,0 F-Ger-Sp-Uk 94,0 Italy 92,0 90,0 88,0 86,0 19 80 19 82 19 84 19 86 19 88 19 90 19 92 19 94 19 96 19 98 20 00 20 02 20 04 20 06 20 08 84,0 Sarnico, 22/6/2011 Esempio Alitalia • Globalizzazione ? – – – Mobilità dei capitali Vincoli europei alla mobilità Concorrenza • Interessi locali ? – – Tutela del territorio Tutela dell’occupazione (come?) Ha senso preoccuparsi della nazionalità di un vettore aereo ?? Sarnico, 22/6/2011 Esempio 2… Politica energetica • Importiamo l’85% dell’energia consumata • Dipendenza crescente nel tempo (anche nel futuro) • Dipendenza da Russia, Algeria, Libia, … • Ha senso NON preoccuparsi della nazionalità di un fornitore di gas ?? Sarnico, 22/6/2011