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Lunedì 14 febbraio 2011
Redazione di Milano Via Solferino 28 - Tel. 026339 Redazione di Roma Piazza Venezia 5 - Tel. 06688281
1e
Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano Anno 115 - Numero 37
VERSO LA CHAMPIONS DOMANI SERA A SAN SIRO L’ANDATA DEGLI OTTAVI CONTRO IL TOTTENHAM
DOMANI ET IL GRANDE CALCIO INTERNAZIONALE
EuroMilan, tocca a Pato
Giocherà con Ibra e Robinho. Allegri sceglie l’anti-Bale: sarà Abate
Van der Vaart
e le più belle
del pallone
3 BOCCI E DELLA VALLE ALLE PAGINE 12-13
3 AL CENTRO DEL GIORNALE
IL POSTICIPO NERAZZURRI, STOP ALLA RIMONTA: SONO A -8 DALLA VETTA
JUVE PAZZA DIMATRI
Il suo gol affonda l’Inter, s’infortuna ma resta in campo a lottare
Eto’o fallisce il pareggio
all’89’ colpendo la
traversa a porta vuota.
Festa nello spogliatoio
bianconero con Agnelli,
Marotta e Nedved.
Leo: «Restiamo in corsa»
Ale Matri, 26 anni,
e Luca Toni. Per
Matri è il terzo gol
con la Juve
LE ALTRE VIOLA OK A PALERMO. BRESCIA BATTUTO
Super Fiorentina
La Lazio è terza
3 ARCHETTI, CALAMAI, D’URSO, STOPPINI PAGINE 15-16-17
IL CASO PALAZZI DOVREBBE CHIEDERE LA PROVA TV
Sputi Rosi-Lavezzi
Rischiano 3 giornate
3 DA PAGINA 2 A PAGINA 11
il commento
3 GALDI A PAGINA 14
VIVA IL MADE IN ITALY
Matri fa gol e trascina la Juve con la mano sul
fianco, come Napoleone. Proprio lui, l’ultimo
arrivato, quello spinto a Torino dall’acquisto
di Pazzini, perciò eroe doppiamente goduto
dal popolo juventino.
Eto’o non fa gol, sbaglia incredibilmente a un
passo dalla porta spalancata. Proprio lui, Re
Leone l’infallibile, che quest’estate ha cominciato a segnare sotto l’ombrellone. Così l’Inter
frena la rimonta, lascia il Milan a +8 e la Juve si
addormenta a 3 punti dalla zona Champions.
L’ARTICOLO A PAGINA 26 3
IL ROMPI PALLONE
di Gene Gnocchi
Pienone stasera al Meazza per
festeggiare San Valentino. Berlusconi
ha prenotato il secondo e terzo anello.
E il tuo
PARTITE
BARI-GENOA
0-0
BRESCIA-LAZIO
0-2
CAGLIARI-CHIEVO
4-1
CATANIA-LECCE
3-2
CESENA-UDINESE
0-3
1-0
4-0
PALERMO-FIORENTINA
2-4
ROMA-NAPOLI
0-2
SAMPDORIA-BOLOGNA
3-1 meno e 3 punti di penalizzazione
* una partita in meno; ** una partita in
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31
SAMPDORIA*30
GENOA*
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CATANIA
26
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24
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22
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MILAN
52
NAPOLI
49
LAZIO
45
INTER*
44
UDINESE
43
JUVENTUS 41
PALERMO 40
ROMA*
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
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SERIE A 25ª GIORNATA
JUVE, ROBA
DA MATRI
E’ suo il colpo del k.o.
Eto’o stecca, Inter a -8
I bianconeri meritano il successo contro una squadra stanca e
in difficoltà a centrocampo. Traversa del camerunese nel finale
Alessandro Matri e Milos Krasic,
entrambi 26 anni, festeggiano la
vittoria della Juventus sull’Inter
DAL NOSTRO INVIATO
ALBERTO CERRUTI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
TORINO dQuesto è il delitto perfetto della Juventus, con una
vittoria che vale doppio. Per
scavalcare la Roma e il Palermo, risalendo dall'ottavo al sesto posto, ma soprattutto per
fare un dispetto all'Inter e ai
suoi propositi di rimonta. É vero che i nerazzurri torneranno
in campo mercoledì a Firenze,
ma intanto scivolano al quarto
posto, a 8 punti dal Milan e 5
dal Napoli secondo. I numeri
che avevano alimentato i sogni di gloria di Leonardo, con
7 vittorie in 8 gare di campionato, adesso registrano la seconda sconfitta contro un'al-
tra squadra bianconera. Dopo
l'1-3 in casa dell'Udinese, ecco
questo 0-1 sul campo della Juventus, ma non è il caso di parlare di allergia cromatica.
Rincorsa difficile Le spiegazioni di questa sconfitta sono
due. La prima è psicologica e
quindi atletica, perché quando si è costretti a rincorrere
non ci si può illudere di vincere tutte le partite, altrimenti la
Roma che l'anno scorso stava
per soffiare lo scudetto all'Inter non si sarebbe fermata sul
più bello. E poi c'è l'altra spiegazione tecnica, perché Matri
fa la differenza più di Pazzini,
Eto'o fallisce il pareggio nel finale colpendo la traversa, ma
più in generale la Juventus gioca per vincere fin dai primi mi-
nuti, meritando un successo
che poteva anche essere più
largo, perché l'unica colpa della squadra di Delneri è quella
di non affondare definitivamente l'Inter, prima del suo
tardivo risveglio.
Rabbia Juventus Al di là del ritorno al 4-4-2, la Juventus impressiona subito per la grinta
con cui aggredisce l'Inter. Concentrata, corta e compatta, la
squadra di Delneri non fa respirare quella di Leonardo. La
3B in difesa con la nuova coppia Barzagli-Bonucci davanti
a Buffon anticipa senza affanni Pazzini. Ma anche Sorensen
a destra e Chiellini a sinistra
piacciono per come spingono
sulle fasce senza lasciarsi intimorire dai rispettivi dirimpet-
tai Eto'o e Maicon. La prima
differenza, però, la fanno i
quattro centrocampisti, perché Felipe Melo chiude con la
pulizia delle serate migliori,
Aquilani si inserisce appena
trova un corridoio libero, mentre Krasic a destra e Marchisio
teoricamente a sinistra, ma
pronto ad accentrarsi, cercano
sempre i due attaccanti Toni e
Matri. Per la verità tanto lavoro sembra il classico fumo senza arrosto, perché la chiara superiorità dei bianconeri non
produce alcun tiro in porta per
mezz'ora. Al primo vero acuto, però, Matri conferma di essere un grande attaccante, colpevolmente sottovalutato da
molti, perché il suo stacco di
testa batte Julio Cesar, premiando anche il lavoro di Kra-
TRIBUNA VIP
Andrea Agnelli (a destra),
presidente della Juve, con
Sergio Marchionne, ad Fiat,
ieri sera in tribuna al
Comunale IMAGE SPORT
sic sulla destra, bravo a servire
Sorensen, dal cui piede parte
il cross decisivo. Giustamente
in vantaggio, la Juventus non
si accontenta continuando a
giocare come se fosse ancora
sullo 0-0, con l'unica colpa di
non riuscire più a spaventare
Julio Cesar. Per la verità, nella
ripresa, Matri avrebbe altre
due palle per segnare ma grazia Julio Cesar e per sua fortuna Buffon difende nel finale il
secondo successo consecutivo
in casa contro l'Inter, che a Torino non vince dal 2005.
Inter stanca Leonardo non
cambia la squadra che ha battuto la Roma, ma senza ottenere lo stesso rendimento, perché i nerazzurri appaiono molli, sempre anticipati dagli av-
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IL FILM DELLA GARA
Samuel sbaglia tutto
Otto minuti da incubo
V
y
LE COPPE
EI
RECUPERI
Settimana
intensa tra
Europa e
recuperi di
Serie A.
Domani
Champions
League
ore 20.45
MILANTottenham
(arbitra il
francese
Lannoy);
ValenciaSchalke
37’
Mercoledì
SECONDO TEMPO
Super Buffon L’Inter spinge nel finale e va vicina al
pareggio una prima volta a 8 minuti dalla fine: Eto’o si
presenta davanti a Buffon e cerca di superarlo,
ma il portiere è strepitoso respingendo la conclusione
Serie A
ore 18.30
FiorentinaInter;
SampdoriaGenoa
Champions
League
ore 20.45
ArsenalBarcellona;
ROMAShakhtar
Donetsk
Giovedì
Europa
League
Alessandro Matri, 26 anni,
lasciato libero in area nerazzurra,
segna di testa il gol che dà la
vittoria alla Juventus IMAGE SPORT
versari o più semplicemente
stanchi. Maicon si sveglia nella ripresa, Sneijder sembra
aver speso tutto contro la Roma e con la sua nazionale e
persino Cambiasso appare
svuotato di energie. Salvata
dalla coppia Ranocchia-Cordoba, l'Inter soffre in mezzo dove spesso si trova in inferiorità
numerica perché Sneijder non
aiuta Kharja, Motta e Cambiasso, davanti ai quali ci sono
sempre quattro bianconeri.
Con l'aggravante che Motta al
centro si conferma un vigile
lento e impacciato, in grado
soltanto di fare passaggi da fermo. L'Inter impegna per la prima volta Buffon soltanto al 5'
della ripresa con un colpo di
testa di Pazzini. E allora Leonardo rischia: fuori l'impalpa-
bile Kharja e dentro Pandev
che va a destra a completare il
tridente con Pazzini ed Eto'o
in uno sbilanciatissimo
4-2-1-3 in cui Cambiasso e
Motta sono alle spalle di
Sneijder. Poi tocca a Nagatomo rilevare Cambiasso, con il
giapponese a sinistra e Zanetti
in mezzo al fianco di Motta.
Ma i nerazzurri ormai giocano
soltanto coi nervi, sfiorando il
pareggio con Eto'o che calcia
sulla traversa da pochi passi.
Colpa o sfortuna, poco importa. In una notte l'Inter capisce
che non può andarle sempre
tutto bene. Mentre la Juve scopre che non può andarle sempre tutto male. Anche perché
adesso ha un Matri in più. Proprio l'attaccante che sarebbe
servito all'Inter in Champions.
44’
SECONDO TEMPO
Eto’o tradisce La palla gol più clamorosa capita sui
piedi del miglior attaccante dell’Inter: Maicon cross dalla
destra, Eto’o a porta vuota centra la traversa da 2 passi
45’
SECONDO TEMPO
Ultima illusione Passa un solo minuto ed Eto’o ha
l’occasione per riscattarsi: in area, da posizione defilata,
cerca il tiro al volo, ma non è serata per l’attaccante
camerunense che cicca la palla davanti a Buffon
ore 19
NAPOLIVillarreal
JUVENTUS
GIUDIZIO
1 0
INTER
777
MARCATORE Matri al 30' p.t.
(4-4-2)
(4-3-1-2)
Buffon; Sorensen, Barzagli, Bonucci,
Chiellini; Krasic, Aquilani, F.
Melo (dal 29' s.t. Sissoko), Marchisio
(dal 28' s.t. Pepe); Toni (dal 20' s.t.
Iaquinta), Matri.
Julio Cesar; Maicon, Ranocchia,
Cordoba, J.Zanetti; Kharja (dal 15' s.t.
Pandev), T.Motta, Cambiasso (dal 28'
s.t. Nagatomo); Sneijder; Pazzini,
Eto'o.
PANCHINA Storari, Grygera,
Martinez, Del Piero.
PANCHINA Castellazzi, Materazzi,
Obi, Natalino, Coutinho.
ALLENATORE Delneri.
ALLENATORE Leonardo.
ESPULSI nessuno.
ESPULSI nessuno.
AMMONITI Sissoko per gioco
scorretto.
AMMONITI Maicon e Motta per gioco
scorretto.
ARBITRO Valeri, di Roma.
NOTE paganti 10.195 per un incasso di 639.480 euro. Abbonati 14.290 per una
quota di 267.760 euro. Angoli: 2-2. In fuorigioco: 2-7. Recuperi: p.t. 1', s.t. 4'.
POSSESSO PALLA
JUVENTUS 35%
PASSAGGI
INTER 65%
TIRI IN PORTA
I
JUVENTUS 1
JUVENTUS 300
INTER 572
TIRI FUORI
IIII IIIII
INTER 4
JUVENTUS 5
IIII
INTER 4
MOMENTI CHIAVE
PRIMO TEMPO 1-0
SECONDO TEMPO
10' Toni di testa, fuori.
5' Pazzini di testa, troppo centrale.
8' Matri di testa spreca un cross di Krasic.
30' Eto'o anticipato da Buffon in uscita.
37' Eto'o calcia a colpo sicuro, ma Buffon lo
stoppa con il corpo.
42' Matri calcia a lato su cross di Pepe.
44' Eto'o in corsa colpisce la traversa.
30' c GOL! Matri devia di testa un cross al
volo di Sorensen, servito da Krasic.
LA MOVIOLA
di Francesco Ceniti
2
Ok Valeri: soltanto 19 i falli fischiati
Cordoba su Matri, dubbi da rigore
Non c’è fuorigioco sulla rete decisiva
Valeri si dimostra all’altezza
di una gara difficile e importante
come Juve-Inter. L’arbitro di
Roma, internazionale da gennaio,
sposa in pieno la filosofia del
designatore Braschi che fin dal
raduno di Sportilia aveva chiesto
alla sua squadra d’intervenire
il meno possibile. Ieri Valeri ha
fischiato solo 19 falli, utilizzando
lo stesso metro e tollerando
i contrasti robusti. La migliore
investitura per l’arbitro è arrivata
dai giocatori: dopo le iniziali
proteste hanno accettato le sue
scelte senza molte proteste.
Questo ha contribuito a dargli
fiducia e serenità. Pochi gli
episodi dubbi, il più importante
dopo 12 minuti: Toni mette
in mezzo all’area, sul pallone
si avventano Cordoba e Matri,
lo juventino finisce a terra sul
tackle del difensore. Il replay non
chiarisce se Cordoba tocchi il
pallone o solo l’avversario, resta
il dubbio da rigore. Di sicuro non
è fallosa in avvio l’entrata di
Bonucci su Pazzini. Altri spunti:
nel primo tempo nessun giallo,
ma lo rischia Melo che stende
Sneijder e di sicuro lo meritava
Cordoba per una netta trattenuta
su Toni. Al 22’ Krasic giù sulla
chiusura di Zanetti: si lamenta il
bianconero ma sembra corretta
l’interpretazione dell’arbitro.
Regolare la rete decisiva:
Cordoba tiene in gioco Matri.
Dopo il gol, minacciata la
sospensione per lo scoppio dei
petardi lanciati dalle tribune.
Nella ripresa le 3 ammonizioni:
la prima al 33’ per un’entrataccia
(in ritardo, dritto sulle gambe) di
Sissoko su Sneijder. Poi a Maicon
per proteste e a Thiago Motta
per lo sgambetto su Barzagli.
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SERIE A 25ª GIORNATA
«Decisivi
gli acquisti
di Matri, Toni
e Barzagli»
«Regalato
un tempo,
non cambia
niente»
Delneri «Battere l’Inter rilancia
la Juve non solo in classifica,
ci dà anche un grande morale»
Leonardo «Non è una sconfitta
determinante. E se vinciamo
le prossime sette partite?»
FRANCESCO BRAMARDO
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
TORINO d «In 5 anni vinceremo
tutto, come il Manchester di
Ferguson, anche prima spero»,
le parole di Delneri alla vigilia
della grande sfida. In attesa di
limare i tempi che separano la
Juve dal ritorno a un titolo il tecnico bianconero si porta a casa
la prima vittoria pesante, contro il nemico acerrimo della Signora, dominando, macinando
gioco, sbagliando anche un paio di palle gol davanti a Julio Cesar. Nella notte della verità,
con la rosa finalmente al completo, il tecnico furlano sorride.
E ne ha ben donde. Anche un
pizzico di fortuna nel finale,
con la clamorosa traversa colpita da Eto'o. «Non avessimo avuto tutti questi infortuni avremmo 5-6 punti in più». Già, peccato, perché nonostante il "colpaccio" la parola scudetto resta tabù, colpa dello scivolone di Palermo per esempio, di un 2011
iniziato con Quagliarella sul letto del chirurgo. Una vittoria, comunque, festeggiata dalla squadra nel dopopartita, nello spogliatoio, in presenza del presidente Andrea Agnelli, di Pavel
Nedved e del dg Beppe Marotta.
Consapevolezza «Abbiamo vinto una gara importante contro
un avversario in salute di qualità concedendo il giusto e costruendo palle gol», il commento a caldo di Delneri. «Una partita che ci dà consapevolezza: siamo forti a livello psicologico e
nel morale. La chiave di lettura? L’importanza degli innesti
di Toni, Matri e Barzagli: hanno dato nuove energie ad una
squadra che aveva speso molto». Il domani? «Andiamo avanti domenica dopo domenica.
Voglio una Juve attenta, pronta
a soffrire, così potrà portare a
casa risultati importanti. Avevamo perso giocatori d'area di rigore, con maggior peso in attacco è tornata una Juve che si
muove bene, che macina gioco».
Anti Inter Gigi ha battuto l'Inter
sulla panchina di Atalanta,
Samp e Juve, sta diventando la
bestia nera del nerazzurri. «A
me interessa guidare la Juve».
Ci sono stati degli screzi nel finale con Iaquinta ripreso da Pepe e Sissoko. "Iaquinta è rientrato dopo un mese e mezzo, solo
un po’ di nervosismo, vorrebbe
fare subito grandi cose. Deve rimanere sereno». Una pecca in
una serata da incorniciare?
«Dovremo riuscire a giocare di
più sugli esterni, giocando di
più su Krasic. La squadra veni-
va da un periodo difficile a livello psicologico, la vittoria servirà per lavorare meglio e con più
convinzione. Battere l'Inter ci rilancia non solo in classifica ma
ci da morale». Unico neo della
serata le notizie dall’infermeria. Alessandro Matri ha chiuso
la gara con un dolore al costato, uno stiramento per un movimento brusco (oggi gli esami
ecografici), Marchisio è stato
sostituito per il riacutizzarsi della distrazione alla coscia della
gamba sinistra accusata a Cagliari, un affaticamento muscolare la diagnosi a caldo per Felipe Melo e Simone Pepe. A Lecce mancherà di certo Sissoko
per squalifica incombente.
DAL NOSTRO INVIATO
MATTEO DALLA VITE
Gigi Delneri, 60 anni LAPRESSE
Leonardo, 41 anni LAPRESSE
x
x
ha detto
SUI NUOVI ACQUISTI
I due attaccanti e Barzagli
hanno dato nuove energie
a una squadra che
nel frattempo aveva speso
molto. Senza infortuni
avremmo sicuramente
5-6 punti in più
ha detto
SULLA RINCORSA
Non riesco a dire che
questo ko ci ridimensiona,
mercoledì abbiamo un
recupero e possiamo
rimettere le cose a posto
E comunque
meritavamo il pareggio
TORINO dNon è la prima, ma è
una «seconda» che infeltrisce
chili di autostima. «Però non è
cambiato nulla — dice Leo —:
io firmerei per altre 7 vittorie
nelle prossime 9 gare». Non è
la prima sconfitta di Leo, no,
ed evidentemente il bianconero è bi-cromia che lo abbaglia:
il debutto col pianto calcistico
Leonardo lo fece il 23 gennaio
a Udine, piccolo-grande stop
che frenò le stesse ambizioni
di oggi, le ambizioni scudetto.
Ieri sera, il bis: lassù Milan e
Napoli sgommano e Leo vede
una squadra «slow», agita le
mani chiedendo colpi di prima
e spediti mentre dentro la curva nord volano bengala che
danno quella luce che l’Inter
non ha. Poi arriva Eto’o, e prende una traversa impossibile:
fortuna esaurita? «Questa
sconfitta — ripete Leo — non
frena niente: dobbiamo giocare 14 partite, una più delle altre. Non vedo niente che mi
faccia dire che la lotta è perduta. E nemmeno riesco a dire
che questo k.o. ci ridimensiona: mercoledì abbiamo il recupero che può rimettere subito
le cose a posto».
Meritavamo il pari Per l’ennesima volta l’Inter prende un gol:
la trasferta di Bari sembrava
un buon passo per ricominciare a non farsi del male dietro,
poi è arrivata la Roma ed è stata partita pazza, un’altra partita pazza. Ieri sera la Juve ha
evidenziato corposità e lame
rotanti, l’Inter finiva troppo in
fuorigioco e fuori dai giochi
per l’eccessiva lentezza di certe idee, di certe azioni. «Primo
tempo lento — conferma Leo
—, poi nella ripresa abbiamo
creato e avuto occasioni. La Juventus è cresciuta, ha due linee belle compatte e noi facevamo fatica; dopo, invece, abbiamo spostato la squadra in
avanti e per ciò che abbiamo
creato e visto credo meritavamo il pareggio».
Tutto come prima Un anno fa,
qui, finì con la Juve vincente
(2-1), poi il campionato finì
col sorridere all’Inter. Il replay, oggi sembra durissimo, e
il siparietto fra Leo e Sky
(Sconcerti) verte su questo.
«Non è una sconfitta determinante: ripeto, voglio vedere cosa succede se vinciamo sette
gare delle prossime nove».
Quando Eto’o va sul fondo e
spinge, dalla curva Nord salgono i bu-bu e siamo ancora lì a
raccontare qualcosa che non
piace. E anche a Leo quest’Inter non riesce a piacere: fuori
Kharja e dentro Pandev per
condire l’Inter alla Feola, un
4-2-4 che è più un 4-2-1-3.
«Adesso c’è un’altra opportunità a Firenze: gli altri giocano
13 partite, noi una in più. L’errore di Eto’o? Non è mancato
niente e nessuno. La svolta era
rientrare nel gruppo di testa e
per fare questo abbiamo speso
tante energie mentali, ma il
problema di stasera era la lentezza. Sono sicuro: lotteremo
sempre. E non è cambiato nulla».
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SERIE A 25ª GIORNATA
LE PAGELLE
di SEBASTIANO VERNAZZA
JUVENTUS MELO VERSIONE OXFORD, TONI USA I MUSCOLI
7
Juve feroce e applicata:
l'organizzazione
fatta squadra
Com’è alta
la difesa
R7
Delneri schiera
la linea difensiva
altissima, quasi
a ridosso del
centrocampo.
E l’Inter è
schiacciata
Delneri
h7
IL MIGLIORE
Matri
Luogo comune vuole che non sia adatto
ai grandi club. La realtà dei fatti dice che
quest’anno di squadroni ne ha battuti due:
il Milan a San Siro e l’Inter ieri a Torino.
Lo scudetto resta un’utopia, la zona Champions
non più. Delneri si è ripreso la Juventus.
Il Matri-monio è riuscito, valeva la pena
di impegnarsi con un oneroso contratto
prematrimoniale. Tre gol in tre partite, la
Juventus ha trovato la punta che non c’era più
causa infortunio di Quagliarella. Matri &
Quaglia, in prospettiva una bella coppia di fatto.
7
6,5
6,5
6,5
7
6
6
7
6,5
6
6
6
Buffon
Sorensen
Barzagli
Bonucci
Chiellini
Krasic
Aquilani
Felipe Melo
Marchisio
Toni
Iaquinta
Pepe
Quando serve,
c’è, senza se e
senza ma.
Decisivo su un
colpo di testa
di Pazzini, ma
soprattutto in
uscita su Eto'o
a 10’ dalla fine.
E diciamolo:
Buffon è
ritornato
Buffon.
«Eto’o lo farà a
pezzettini»:
questo si
mormorava
nel prepartita.
Non si
calcolava che
il ragazzo è
danese e non
sa che cosa sia
l'emozione.
Suo il cross per
Matri-gol.
Era emigrato
in Germania,
nella città della
Volkswagen.
È tornato
in Italia, nella
città della Fiat.
Sbroglia
diverse
situazioni,
lo chiameremo
Azzecca-Barzagli.
Non si specchia
né si pettina
come
a volte gli capita
e la difesa della
Juve fa
concessioni
minime. Resta
umile e
concentrato,
non si perde
in pericolosi
ghirigori.
Imprecisato
numero di
«vasche», su e
giù per la
fascia, logico
che sbagli
qualche
traversone. Il
ritorno a
sinistra gli
garba poco, ma
niente
manfrine.
Se la sensibilità
del piede fosse
pari alla
velocità in
progressione,
sarebbe da
Pallone d’oro.
Si consigliano
allenamenti
specifici al
cross. Entra
nell’azione
dell'1-0.
Non è serata
da svolazzi,
bisogna darci
dentro e stop.
Aquilani si
adegua e
si fa trovare
ovunque ci sia
bisogno di un
rattoppo.
Logico che
perda qualcosa
in qualità.
Non un gesto
fuori posto.
Versione
Oxford: prima di
entrare chiede
«È permesso?».
Recupera palla
e la smista.
Melo maturo,
non marcio.
Fuori lui, la
Juventus balla
(Sissoko 6).
Cerniera
orizzontale, che
si chiude da
sinistra verso
il centro. Non
sembra, ma
questo
Marchisio
«ignoto» è muro
portante. Per
apprezzarlo,
bisogna
applicarsi.
Gasato dal gol
di Cagliari.
Azzarda e
imbrocca un
tacco in area
che per poco
non crea
un’occasione
gol. Poi va di
muscoli,
sferraglia con
Ranocchia ad
alta quota. Utile.
Al posto
di Toni, per
un'iniezione
di profondità.
Di palloni come
piacciono a lui
ne arrivano
pochi, però
la sola
presenza tiene
su la squadra
quanto
basta.
Venti minuti
in fascia
sinistra, a
remare contro
Maicon. Grande
cross per Matri
verso la fine
(ma l'attaccante
calcia a lato).
Solito Pepe
multiuso, in
avanti e nelle
retrovie.
INTER CHE FINE HANNO FATTO KHARJA E CAMBIASSO?
5
Sgonfi, incapaci di
uscire dalla morsa Juve.
Può capitare, però...
Leo passa
al 4-2-1-3
S 5,5
Con l’ingresso
di Pandev,
nuovo modulo
per l’Inter: un
trequartista
(Sneijder) dietro
a tre attaccanti
Leonardo
h6
IL MIGLIORE
Zanetti
L’Inter approccia male la partita, prosegue
male e si dà una tardiva mossa. La traversa
di Eto’o non basta, nel complesso il risultato
è giusto. Leonardo non sbaglia le scelte,
ma deve interrogarsi sull'improvviso calo
di tensione e di gambe.
Chi è il migliore dell’Inter? Verso la fine una
domanda angoscia i pagellisti. Forse Eto’o,
dice uno, perché ci ha provato più di tutti, poi
Samuel si mangia un gol fatto e ciao. Non si sa
dove andare a parare e si punta su Zanetti,
che tutto sommato ha arginato Krasic.
6
6
6
5,5
5
5
5
5
5
5
5
5,5
Julio Cesar
Maicon
Ranocchia
Cordoba
Kharja
Thiago Motta
Cambiasso
Sneijder
Pazzini
Eto’o
Pandev
Nagatomo
Non firma
parate
importanti, non
ha colpe sul
gol. Matri, rete
a parte, ha due
occasioni, ma
non le sfrutta
(conclusioni
fuori). Julio
Cesar sarebbe
quasi da s.v.,
senza voto.
I faccia a faccia
tra Maicon
e Chiellini
animano la
serata. Due tir
a contatto. Se
fosse un film,
sarebbe
«Duel». Maicon
è anche
l'interista che
spara in mezzo
i palloni migliori.
Il movimentismo
di Matri lo
infastidisce.
Preferisce
scambiarsi
randellate con
Toni. Gli eventi
lo costringono
a metter da
parte
l'eleganza.
Infuria la bufera
e usa il fisico.
Fino al gol è
tra i migliori
dell'Inter
perché mette
toppe
dappertutto.
Matri, però, gli
ruba spazio e
tempo sul gol
e questa cosa
lascia il segno
sul voto al
colombiano.
Alzi la mano chi
si è accorto
che fosse in
campo, perché
noi proprio non
l'abbiamo
notato. Non
interagisce con
Sneijder, non
dà una mano a
Thiago Motta.
L'anonimato
fatto persona.
Schiacciato
davanti alla
difesa, lontano
dai palloni che
contano. Come
a Dortmund,
ma in Germania
si era reso utile
su Ozil. A
Torino un
piccolo Motta.
Anzi, un
Mottarello.
Ma che
Cambiasso
succede?
L'argentino si
divide tra
Aquilani e i
raddoppi su
Krasic, ma è
fiacco, pencola
qua e là, non si
vede mai in
area. Senza
benzina, pare.
Primo tempo
anonimo, come
di rado
succede. Più
vivace nella
ripresa, però
siamo abituati
a un altro
Sneijder.
Sopraffatto dal
muro juventino,
soprattutto
da Felipe Melo.
Un colpo di
testa sventato
da Buffon,
un tiro al volo
svirgolato fuori.
Deboli segnali.
Si ha
l'impressione
che ci sia
qualche
problema
di integrazione
con Eto'o.
Ha il merito
di essere
l'interista più
pericoloso. Ha
il demerito
di buttare via
un gol fatto:
classico caso
in cui è più
difficile
centrare la
traversa che
metterla dentro.
Si piazza a
destra e
non lascia una
traccia che
sia una. Solito
Pandev amante
dell'anonimato:
il compitino
tattico e niente
altro. Dov’è
finita la vena
artistica?
Deluso chi si
aspettava 15’
da ultimo
samurai (ma
forse era
chiedergli
troppo).
Si piazza a
sinistra, nel suo
habitat, e
proprio non ce
la fa a entrare
in partita.
TERNA ARBITRALE: VALERI 6 Un unico episodio oscuro, su cui però neanche le immagini fanno definitiva chiarezza: il presunto rigore su Matri nel primo tempo. Sembra invece avere ragione lui
sul fallo non fischiato a Krasic in contropiede. Per il resto un dignitoso Valeri. Nicoletti 6; Romagnoli 6
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SERIE A 25ª GIORNATA - IL DUELLO
Gigante Chiellini
La sfida si vince
sulle due fasce
PIÙ POSSESSO PALLA?
INTER
65%
Netto il possesso-palla a favore
dell’Inter, 65 contro 35, eppure i
nerazzurri hanno perso. La ragione è
abbastanza semplice: il pallone più che
tenerlo a lungo bisogna saperlo
gestire. L’Inter, contro la Juventus,
soprattutto nel primo tempo non ha
saputo impostare in velocità la
manovra e questo è stato il limite
maggiore della squadra di Leonardo.
Se le azioni non si sviluppano con
rapidità è facile andare in crisi.
A sinistra l’azzurro con Marchisio, a destra
Sorensen e Krasic: così Delneri soffoca l’Inter
PIÙ PALLONI TOCCATI?
THIAGO MOTTA
ANDREA SCHIANCHI
OO
GIORGIO CHIELLINI
SISENANDO MAICON
26 anni
29 anni
terzino
terzino
PALLONI TOCCATI
77 102
PASSAGGI POSITIVI
24 40
PASSAGGI SBAGLIATI
5 5
CROSS
7 9
PALLONI PERSI
8 14
DRIBBLING SUBITI
1 2
PALLONI RECUPERATI
6 7
FALLI COMMESSI
1 2
112
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dIl 4-4-2 di Delneri, soprattutto nel primo
tempo, ha mandato in tilt il dispositivo brasileiro di Leonardo. Squadra corta, stretta,
giocatori sempre pronti a raddoppiare: tutte le regole del modulo caro al tecnico della
Juve sono state rispettate. In più, proprio
grazie alle coppie esterne, (Sorensen e Krasic a destra; Chiellini e Marchisio a sinistra)
i bianconeri hanno spesso creato la superiorità numerica mettendo in difficoltà Maicon e Zanetti. Andate a rivedervi il gol decisivo di Matri: azione che si sviluppa sulla
destra, Krasic attira a sé un paio di avversari, «scarica» su Sorensen, cross preciso e zuccata vincente del centravanti.
Centromediano metodista alla vecchia
maniera, proprio come aveva fatto in
Nazionale a Dortmund. Thiago Motta,
tuttavia, è rimasto troppo arretrato e
in questo modo ha consentito alle due
punte della Juve, Matri e Toni, di
pressare e di non far arrivare
rifornimenti agli altri centrocampisti.
Toni e Matri, spesso, si sono messi
sulle linee di collegamento tra Motta e i
compagni, costringendo il regista
nerazzurro a lanci lunghi e inutili.
PIÙ TIRI IN PORTA?
ETO’O
Quanti recuperi Se Sorensen si fa notare per
il pallone recapitato sulla testa di Matri e
per il lavoro in copertura su Eto’o, dall’altra
parte del campo c’è Chiellini a metterci gambe, cuore e polmoni. Da terzino sinistro, anche se deve ancora riprendere il ritmo
al ruolo, sta dimostrando di essere insuperabile. Attento in fase difensiva
(un solo fallo commesso), preciso
negli appoggi (5 errori su 24 possibilità), molto positivo in fase di spinta: 7 cross piazzati al centro dell’area avversaria. Inoltre, a dimostrazione del fatto che Chiellini è un duro che non molla mai, ci sono anche
i 6 palloni recuperati.
4
La traversa colpita nel finale di partita,
davvero incredibile per il modo in cui
arriva, è soltanto l’ultimo dei tentativi di
Eto’o. L’attaccante ci ha provato in ogni
modo, ma evidentemente era la sua
serata sbagliata. Nel primo tempo Eto’o
ha cercato di lavorare ai fianchi la
difesa della Juve, allargandosi sulla
sinistra e andando a incocciare su
Sorensen. Nella ripresa ha provato la
conclusione e, alla fine, è risultato il
giocatore che ha calciato di più in porta.
In affanno Maicon è come sempre
punto di riferimento del gioco nerazzurro sulla destra. Questa volta,
però, soffre più del previsto le avanzate in coppia di Chiellini e Marchisio (2 dribbling subiti), concede spazio in alcune occasioni agli attaccanti juventini, non chiudendo con tempestività la diagonale e, nel complesso, pur essendo molto presente nella manovra, non azzanna. Di cross
ne sforna parecchi (9), di palloni ne
tocca (102) e ne recupera (7), tuttavia non
è devastante per gli avversari. Alla fine la
vittoria della Juve si spiega anche così:
Chiellini incide più di Maicon.
PIU’ PALLONI RECUPERATI?
AQUILANI
7
Gara di sostanza, di sacrificio e di
grinta, quella dei due centrocampisti
centrali della Juventus. Si doveva
recuperare in fretta il pallone e
lanciarlo in verticale agli attaccanti.
Aquilani ha interpretato bene il ruolo e
si è fatto notare nell’azione di
recupero del pallone: ben 7 volte è
andato a sradicare la sfera dai piedi
degli avversari.
Un lavoro oscuro, da mediano puro,
che è servito a costruire la vittoria.
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SERIE A 25ª GIORNATA
Matri sfrenato
«Un gol così bello
me lo sognavo»
«Una delle reti più importanti della mia carriera»
La punta ha giocato con una fitta al costato
DAL NOSTRO INVIATO
G.B. OLIVERO
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
TORINO dTi rendi conto di cosa
hai fatto, Alessandro? Quello
non è un gol. E’ un urlo di liberazione, una dichiarazione
d’amore, un moto d’orgoglio,
un orgasmo bianconero. É un
colpo di testa che dà alla testa,
che squarcia le nubi, che esalta
i tifosi nella notte più attesa
contro l’avversario più detestato. Julio Cesar è rimasto fermo
perché quella di Alessandro
Matri era una sentenza, una
presentazione ufficiale: «Ehi,
ciao, sono il centravanti della
Juve. Il mio lavoro è segnare».
È presto per dire adesso se Matri potrà essere quello che per
tanti anni è stato David Trezeguet: ma la strada è quella,
una strada ricca di gol e di emozioni.
La paura Nel secondo tempo
x
la dedica
Per la mia famiglia
Contro l’Inter era la prima
partita "bella", di quelle
che vedevo da casa
sognando di giocarle. La
mia dedica è per la famiglia
che mi segue sempre
x
l’impegno
Lavorare il doppio
Ho sempre creduto nei
miei mezzi, ma non mi
aspettavo una partenza
così. In una grande si
deve lavorare il doppio,
io lo farò tutti i giorni
Alessandro ha sfiorato altre
due reti e si è infortunato: una
botta al costato che l’ha costretto a correre in ospedale per un
controllo subito dopo la partita. La Juve spera che non sia
nulla di grave perché in tre incontri Alessandro ha segnato
tre gol e ne ha falliti altrettanti
per questione di centimetri.
Andate a riguardare le immagini, è quasi sempre da solo: in
area scompare e poi riappare,
il difensore lo perde e quando
lo ritrova è troppo tardi: movimenti da grande centravanti.
Gol da sogno A fine gara, prima
di andare in ospedale, Alessandro ha raccontato la sua gioia:
«È uno dei gol più importanti
della mia carriera: contro l’Inter era la prima partita "bella",
di quelle che vedevo da casa sognando di giocarle. La dedica è
per la famiglia, che mi ha sempre seguito. Non mi aspettavo
un inizio così, ma ci speravo
Alessandro Matri, 26 anni, eroe juventino nella sfida con l’Inter, prova a superare Ivan Cordoba, 34 anni FORTE
perché ho sempre creduto nei
miei mezzi e l’intesa con Toni
funziona. In una grande squadra bisogna lavorare il doppio
e io lo farò tutti i giorni». Adesso la speranza è che non si debba fermare: «Mi fa male il costato, speriamo non sia nulla
di grave: nel girarmi ho sentito
una strana fitta, non mi sembra di aver preso né pugni né
calci».
Anima e corpo Matri è stato il
perfetto terminale della manovra della Juve, ma tutti i giocatori sono stati protagonisti.
Giorgio Chiellini è l’emblema
di una squadra che ha ritrovato la condizione per inseguire
il quarto posto: «Da un anno e
mezzo non vivevamo una giornata così bella: era il 5 dicembre 2009, sempre qui contro
l’Inter. Poi cominciarono i nostri problemi, adesso invece
questo successo deve essere la
svolta. L’obiettivo è la Cham-
pions League, dobbiamo insistere così aiutandoci tutti come abbiamo fatto contro l’Inter - racconta Chiellini, che ha
festeggiato la 200ª presenza
(il numero 200 stava pure sulla maglia) con la Juve e la sua
150ª vittoria ufficiale in carriera -. È un segnale importantissimo non aver preso gol: nell’ultimo quarto d’ora eravamo praticamente in dieci per l’infortunio di Matri. Siamo stati ingenui in un paio d’occasioni e abbiamo rischiato, ma la vittoria
è meritata e ci stava uno scarto
maggiore. Io do anima e corpo
per la Juve quindi sono disposto a sacrificarmi a sinistra finché arrivano i risultati». Oggi è
San Valentino. Alessandro Matri è fidanzato con la bellissima Federica Nargi. Ma il regalo più bello l’ha fatto alla Vecchia Signora: un regalo d’amore. Perché certe notti la Juve è
così bella da far perdere la testa.
PRIMAVERA
L’Inter la spunta
col Vicenza
Per il girone B del campionato
Primavera, posticipo della 4ª
giornata di ritorno, ieri l’Inter in
trasferta ha battuto 1-0 il
Vicenza con un gol di Tallo al
46’ s.t. Questa la classifica
(prime posizioni): Varese 42;
Inter 39; Atalanta e Chievo 33.
Viareggio Cup Intanto oggi
(ore 11) sarà presentata
l’edizione numero 63 della
Viareggio Cup a Torre del
Lago presso il Gran Teatro
Puccini. Le squadre al via
saranno 48, tra cui 17 club
stranieri. La Rai seguirà il
torneo (gara inaugurale il 21)
con due match in diretta ogni
giorno.
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SERIE A 25ª GIORNATA
«Ma per 45’ li abbiamo massacrati»
Maicon: «Dobbiamo ripartire dal secondo tempo. Se vinciamo a Firenze lo scudetto è ancora lì»
DAL NOSTRO INVIATO
ANDREA ELEFANTE
Per la prima volta
con Leo, nessun
gol segnato.
«La traversa di Eto’o
conferma che non
era proprio serata»
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
TORINO dÉ successo quando per
due volte nel giro di un minuto
Samuel Eto’o ha graziato la Juve e i suoi sopraggiunti affanni
di una notte da padrona: lì, in
quel momento, le spie sul cruscotto di Leonardo si sono accese tutte insieme. Prima un tocco tutto sommato comodo, a
porta spalancata, schizzato via
a stamparsi sulla traversa e a seguire, di lì a poco, una girata davanti a Buffon cincischiata, con
il pallone lasciato a saltellare innocuo, in un’area che improvvisamente aveva annusato forte
l’odore della paura.
Massacrati, ma in ritardo Proprio lui, Eto’o: l’uomo che di solito non perdona e prima di ieri
sera non aveva perdonato 15
volte. Ecco, a quel punto si è capito definitivamente che l’Inter
si era proprio ingolfata, come
se la Juve le avesse mescolato
acqua alla benzina, nel serbatoio. Maicon ammette: «Loro hanno meritato la vittoria, però noi
abbiamo spinto sino alla fine e
nel secondo tempo li abbiamo
massacrati e costretti a stare tutti indietro, anche in dieci. Quel
secondo tempo ci ha confermato la nostra forza. Ora la partita
di mercoledì è decisiva: se vinciamo a Firenze possiamo pensare ancora allo scudetto».
Una serata difficile anche per Sisenando Maicon, 29 anni ANSA
vero rischiare qualcosa in più
dietro per colpire un po’ più davanti, era stata vissuta sul filo
fino a ieri, ecco che stavolta la
squadra di Leonardo su quel filo ha perso l’equilibrio: si sono
inceppati troppi ingranaggi tut-
ti insieme, anche quelli che erano diventati uno scudo senza
crepe, ovvero i 24 gol segnati in
otto partite, mai una volta senza segnare. Cascate di occasioni tracimate in un fiume di pericolosità offensiva che proprio
nella notte del crocevia - un altro segnale, oppure tutto da rifare - si è come prosciugato.
Dalla sorgente, lì dove Thiago
Motta è stato il simbolo di una
fatica sudata da tutti, e non solo i difensori centrali: da un
Maicon più grigio del solito al
Kharja più balbettante da quando ha la maglia nerazzurra, a
uno Sneijder da crisi di rigetto
dopo il decollo coinciso con il
rientro post infortunio. A Pazzini e Eto’o, ovviamente: anche
per loro è stato un continuo,
inutile, frustrante andare in salita e sbattere contro un muro,
cercando uno spunto, uno spazio, una palla pulita. Eppure la
chance per girare la chiave e
riaccendere la macchina c’era
anche stata. Ma non è bastato
neanche quel semi-assist di Maicon per Eto’o: «Ci sono partite dice il brasiliano - in cui la palla
non ne vuole proprio sapere di
entrare».
RALLY DI SVEZIA.
PUOI ESSERE CAMPIONE
DI TRAZIONE E DI FRENATA,
CON PNEUMATICI INVERNALI MICHELIN.
Ingolfata Accostare, prego: con
un motore così, come quello di
ieri sera, non si sorpassa il Milan. Perché stavolta ha iniziato
a lampeggiare anche un led
nuovo e le altre luci, quelle già
accese, sono rimaste lì, color
rosso allarme. Certi ingranaggi, si sa, fanno rumore dall’inizio di novembre: dopo l’infortunio di Samuel - questo dicono i
numeri - in campionato l’Inter
non ha smesso di subire gol
(tranne una volta) e la parte posteriore del motore ha continuato a battere in testa. Anche
quando, con Leonardo, si è ricominciato a vincere: con lui nove partite e 14 gol incassati,
con una tregua solo a Bari. In
Italia, con numeri così, difficilmente si vince lo scudetto, tanto più in rimonta. Ma se la sfida
dell’Inter capitolo secondo, ov-
Pallone rosa
Cavani ha battuto
Cassano e Di Natale
Il Pallone rosa di
«GazzaTeo», il programma
con Teo Teocoli, è stato
vinto dal capocannoniere
Edinson Cavani che ha
battuto Antonio Cassano e
Antonio Di Natale.
«GazzaTeo», con i gol della
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SERIE A VERSO LA CHAMPIONS
Allerta per Bale
Giallo sulle sue condizioni
Abate pronto a bloccarlo
Il mal di schiena non dà tregua al gallese volante, però il Tottenham
proverà a recuperarlo fino all’ultimo. E Allegri prepara la trappola
FABIANA DELLA VALLE
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MILANO dSe non lo fermerà il
mal di schiena che lo tormenta
da tre settimane, dovrà occuparsene Ignazio Abate. Gareth Bale
oggi quasi sicuramente volerà a
Milano insieme al resto della
truppa Tottenham e al fisioterapista per tentare un miracoloso
recupero. Forse ce la farà, forse
no, in ogni caso Allegri ha già
scelto l’esterno destro che dovrà occuparsi di lui.
Prestazione Real Abate ha corsa e contro Cristiano Ronaldo
ha già dimostrato di essere l’uomo giusto per tamponare le incursioni sulla sinistra: nella gara di San Siro contro il Real Madrid (pareggiata 2-2 dagli spagnoli a tempo quasi scaduto) è
stato uno dei migliori in campo
nonostante avesse di fronte uno
dei giocatori più forti del mondo. Ad Allegri è piaciuto molto
come Ignazio è riuscito a limitare la libertà di movimento di
CR7, tanto che da quel momento ha deciso di dargli fiducia e
gli ha consegnato una maglia
da titolare. Per questo il tecnico
vuole puntare ancora su Ignazio, figlio d’arte cresciuto nelle
giovanili rossonere, nonostante
non giochi da 20 giorni. Abate
si è fatto male il 26 gennaio
mentre si riscaldava a bordo
campo durante il secondo tempo di Sampdoria-Milan di Coppa Italia: una lesione muscolare
al flessore della coscia destra
che l’ha tenuto fuori per 4 partite di campionato. Oddo l’ha ben
sostituito, adesso però Abate è
pronto e in velocità dà più garanzie del collega: ieri si è allenato con il gruppo (come Bonera, non convocato precauzional-
mente contro il Parma per un
problema al polpaccio destro) e
domani ci sarà.
Occhio a Kranjcar Se ci sarà Bale, invece, probabilmente lo
scopriremo solo dalla lista dei
Il milanista rientra da
un infortunio, ma
l’allenatore è pronto
a dargli fiducia: in
velocità dà più
affidamento di Oddo
convocati. «Vogliamo essere sicuri che sia a posto, perché per
noi è un giocatore molto importante. Gareth non sembra sentirsi in grado di giocare e noi
lasceremo a lui la decisione»,
ha detto il tecnico del Tot-
tenham Harry Redknapp. Bale
soffre di sciatica, si era fermato
il 22 gennaio contro il Newcastle per un forte dolore alla schiena e nonostante le cure non è
ancora riuscito a superarlo. Ovvio che al Milan non dispiacerebbe non doversela vedere
con il ragazzino gallese che piace a mezza Europa (Galliani
compreso, anche se ha ribadito
più volte che costa troppo) e
che a San Siro ha già mandato
in tilt l’Inter, segnando una tripletta ai nerazzurri in Champions League. Se Bale s’arrenderà alla sciatica, Abate si troverà di fronte Niko Kranjcar,
esterno croato che ha già dimostrato un certo feeling con il
gol: decisivo contro il Bolton e
pure nell’ultima gara di Premier League contro il Sunderland. Che sia Bale o Kranjcar,
Ignazio sa che gli toccherà correre e faticare.
LA SCHEDA
LA SCHEDA
O
IGNAZIO ABATE
O
24 ANNI
21 ANNI
TERZINO DESTRO
TERZINO SINISTRO
Figlio d’arte
E’ cresciuto
nel Milan
Baby fenomeno
Desiderato
in tutta Europa
Ignazio Abate (PIERANUNZI) è
nato a Sant’Agata de’ Goti
(Benevento) il 18 novembre
1986. Figlio dell’ex portiere
Beniamino Abate, è
cresciuto nelle giovanili del
Milan. Dopo Piacenza,
Modena, Empoli e Torino è
tornato al Milan nel 2009 e
ha giocato spesso titolare,
complici gli infortuni di
Oddo e Zambrotta.
Gareth Bale (INFOPHOTO) è
nato a Cardiff (Galles) il 16
luglio 1989. Inizia la
carriera nelle giovanili del
Southampton, poi nel 2007
viene acquistato dal
Tottenham. Ad ottobre si
fa conoscere dal pubblico
di San Siro con una
tripletta all’Inter nella terza
giornata della fase a gironi
di Champions League.
GARETH BALE
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y
QUESTA
STAGIONE
14 GOL
SERIE A
9 gol
per il ragazzo
brasiliano, che è
rimasto in
panchina 4
volte
COPPA
ITALIA
2 gol
contro la
Sampdoria: uno
squillo in un
momento
difficile
NAZIONALE
3 gol
con il Brasile.
Mano Menezes
gli ha dato
fiducia dopo le
esclusioni del
periodo di
gestione Dunga
ALESSANDRA BOCCI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MILANO dLa Champions è il
suo giardino: parla cinque lingue, i giornalisti del continente stravedono per il suo palmares (quattro coppe con tre
squadre diverse) e lui non fa
mistero di non amare l’idea
che il Milan si sia riconvertito
a preferire il campionato. Clarence Seedorf è rientrato, bene, contro il Parma, e si tiene
pronto per domani sera, ma il
ritmo non è ancora quello giusto per Allegri. Il tecnico dal
trequartista pretende inserimenti continui e estrema velocità, soprattutto contro una
squadra come il Tottenham. È
per questo che alla fine il posto dietro le punte potrebbe
toccare ancora a Robinho. Di
conseguenza, in attacco con
Ibrahimovic tornerebbe titolare Pato.
Ora alzati Pato
Nell’EuroMilan
c’è posto per te
Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli LAPRESSE
I NUMERI
5
la media-voto di
Pato nella
Champions
2010-2011 (tre
presenze). Nella
stagione
precedente
media di 5,36 e
2 sole reti al
Bernabeu
Pato, 21 anni
LORENZINI
Sotto, Zlatan
Ibrahimovic,
29 anni IPP
che si aspetti prima o poi il gol
di Pato, o anche di Robinho,
che contro il Parma sembra
aver ritrovato una precisione
persa nello sfiancante lavoro a
tutto campo delle ultime partite. «I suoi passaggi sono stati
meno precisi, però ha segnato
due volte», ha detto dopo la
partita l’amministratore delegato Galliani, lasciando intendere che in veste di goleador
Robinho non dispiaceva. Ma
domani probabilmente gli toccherà ancora il ruolo di sugge-
MILANO dIn lacrime e con il mo-
rale a terra. Chi ha visto Andrea
Pirlo venerdì pomeriggio subito
dopo l’infortunio al ginocchio
lo ha descritto così: il giocatore
ha patito tantissimo l’ennesimo
stop, per questo in accordo con
Il presidente interrotto in diretta
Altafini critica Villa e poi lo esalta
«Sabato sprint», Rai Due. L’inviata
Francesca Sanipoli: «Ragazzi, congediamo
De Laurentiis?». Il conduttore Paolo
Paganini: «No, c’è ancora una domanda di
Mazzola». Il presidente del Napoli comincia
a rispondere, ma viene fermato dall’altra
conduttrice Sabrina Gandolfi: «Devo
interromperla, altrimenti non possiamo
sentire Mazzarri. Lei vuole che lo
ascoltiamo, vero?». De Laurentiis (basito):
«Mi avete fatto una domanda e stavo
rispondendo». Si toglie le cuffiette e se ne
va. Parte l’intervista a Mazzarri? Dopo la
pubblicità.
la società ha deciso di farsi visitare subito a Barcellona dal numero uno del ginocchio, Ramon Cugat. «Ho sentito Pirlo, è
andato a fare delle cure: noi lo
aspettiamo», ha detto Adriano
Galliani dopo Milan-Parma. Il
regista del Milan sabato è volato in Spagna (e ci tornerà tra
qualche tempo) per sottoporsi
ai trattamenti del professor Cugat, lo specialista che a fine novembre ha operato Filippo Inzaghi al ginocchio sinistro. Cugat
è considerato il migliore e ha risolto i problemi di molti giocatori: ha curato Di Natale, Eto’o
Andrea Pirlo, 31 anni, è al Milan dal 2001 LIVERANI
Josè Altafini: «Devo dire una cosa, io Villa lo
toglierei. Non è in giornata, sta giocando
fuori posizione, non sta facendo niente».
Roberto Prini: «Assist di Messi, pallonetto di
Villa e rete! Ha pareggiato il Barcellona con
Villa!». Josè Altafini: «Villa, il più grande
goleador di Spagna!» (Sporting
Gijon-Barcellona, Sky).
Il calcio femminile su Raisport. Katia Serra
ci spiega la strategia del Chiasiellis dopo la
pausa: «La prima impressione è che la
squadra sia passata a una sorta di 4-4-1-2».
Mai fidarsi della prima impressione...
ritore e tessitore, perché Boateng è tornato ad allenarsi con
il gruppo, però non sarà certo
pronto per l’andata con il Tottenham, e pare improbabile
che Allegri schieri Seedorf dall’inizio. Largo dunque ai brasiliani, e pure Robinho ha qualcosa da farsi perdonare: contro l’Ajax ha giocato una delle
sue peggiori partite con la maglia del Milan, ma da ottobre è
cresciuto molto. Più che da Pato, forse, Allegri si aspetta scintille dal maghetto brasiliano.
Pirlo si cura a Barcellona
dallo stesso medico di Inzaghi
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De Laurentiis,
stop alla risposta
«Hamsik, Lavezzi e Cavani sono abbastanza
immarcabili» (Antonio Di Gennaro,
Roma-Napoli, Sky).
Il basket in tv. «Continua questo continuo
battibecco tra Walker e i due direttori di
gara» (Maurizio Fanelli, Priolo-Pozzuoli,
Raisport). «Correttissima la correzione di
Paternicò» (Riccardo Pittis, coppa Italia,
Sky). «Castelletto è reduce da una striscia di
vittorie positive» (Giovanni Pansolin, A
dilettanti, Sportitalia).
Davide Camicioli, Skysport 24: «Prima
medaglia assegnata ai mondiali di sci, l’ha
vinta l’austriaca Goergl nel supergigante
davanti all’italiana Mancuso». Nata a Reno,
negli Stati Uniti.
DOPO L’INFORTUNIO AL GINOCCHIO IL CENTROCAMPISTA HA SCELTO CUGAT
Il rientro è previsto
per l’inizio di aprile.
Ma c’è da prevenire
il rischio di ricadute
X
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w
Il brasiliano finora in
Champions ha
brillato una sola
volta, contro il Real
nel 2009. Ma tutti si
aspettano l’exploit
Peso Lo svedese in Champions
ha segnato quattro gol, più un
assist per Inzaghi. La sua incidenza sul totale è ancora più
impressionante di quella del
campionato: il Milan in Champions ha segnato 7 reti, 4 firmate dallo svedese. Logico
di VINCENZO CITO
[email protected]
Allegri ha qualche dubbio, ma alla fine con
Ibra dovrebbe schierare il Papero e Robinho
Attesa Il più giovane degli attaccanti di Allegri non ha brillato in questa Champions, e
per la verità nella sua breve
carriera europea ha fatto me-
raviglie una sola volta, al Bernabeu contro il Madrid nel
2009, e soltanto in quella occasione e al ritorno contro il Real ha raggiunto la sufficienza
(7,5 e 6,5). Ma l’exploit è atteso e il Milan avrebbe tanto bisogno del suo talento qui e
ora: i nuovi acquisti non possono giocare in Champions e
questo, oltre a impoverire l’attacco, toglie equilibrio a centrocampo e difesa, visto che in
assenza di Van Bommel Thiago dovrà ancora avanzare. Il
Tottenham è considerato avversario forte e pericoloso per
il suo stile di gioco e la freschezza atletica, e proprio per
tenere il duello in velocità Allegri dovrebbe puntare su Robinho e Pato. Con Ibrahimovic pronto a segnare e anche
ispirare.
zupping
L’ANTICIPO / MILAN-PARMA 4-0
(che poi consigliò a Inzaghi di
farsi operare a Barcellona), Flamini e anche Ibrahimovic ai
tempi del Barcellona.
Ginocchio più stabile L’obiettivo non è tanto accelerare i tempi di recupero (difficilmente
Pirlo riuscirà a rientrare prima
degli inizi di aprile, perché sei
settimane ci vogliono per guarire da uno stiramento al legamento collaterale mediale del
ginocchio destro), ma di evitare future ricadute. La tecnica
utilizzata da Cugat, infatti, aiuta a riparare le lesioni muscolari in maniera più stabile e completa. Pirlo in questa stagione
si è già fatto male quattro volte
e nel 2011 ha giocato solo 25
minuti in Coppa Italia. Un inizio d’anno particolarmente
sfortunato.
f.d.v.
Il Milan travolge il Parma
Seedorf e Cassano
Poi doppietta di Robinho
PRIMO TEMPO 2-0
MARCATORI Seedorf all’8’, Cassano al 17’ p.t.; Robinho al 16’ e
al 21’ s.t.
MILAN (4-3-1-2) Abbiati 6; Oddo 6,5, Nesta 6,5, Thiago Silva 7,
Antonini 6,5; Gattuso 7 (dal 18' s.t. Flamini 6), Van Bommel
6,5, Merkel 6,5; Seedorf 7 (dal 13’ s.t. Robinho 7); Ibrahimovic
7 (dal 23’ s.t. Pato 6), Cassano 8.
PANCHINA Amelia, Sokratis, Yepes, Jankulovski.
ALLENATORE Allegri 7.
PARMA (4-3-1-2) Mirante 6; Zaccardo 5,5, Paci 5, Lucarelli 5,
Gobbi 6; Candreva 5,5, Dzemaili 6 (dal 40’ s.t. Galloppa s.v.),
Valiani 5,5; Giovinco 6,5 (dal 24’ s.t. Bojinov 5,5); Crespo 5
(dal 24’ s.t. Angelo 5,5), Amauri 5.
PANCHINA Pavarini, Paletta, Modesto, Palladino, Bojinov.
ALLENATORE Marino 6,5.
AMMONITI nessuno
ARBITRO De Marco di Chiavari 6,5.
NOTE paganti 16.722, incasso 388.530,50,00; abbonati
29.397, 522.884, 16. Tiri in porta 7-2. Tiri fuori 7-4.
In fuorigioco 3-1. Angoli: 6-5.
Recuperi: 1’ p.t.; 2’ s.t.
14
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LUNEDÌ 14 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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SERIE A
IL FATTACCIO OGGI LA PROCURA FEDERALE CHIEDERÀ L’ESAME DELLA PROVA TV PER GLI SPUTI
ti riguarda almeno altri sei
casi.
Rosi e Lavezzi rischiano 3 giornate
MAURIZIO GALDI
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dLa certezza si avrà soltanto
oggi poco dopo le 16, quando
il Giudice sportivo Gianpaolo
Tosel renderà pubbliche le
sue decisioni sulle partite di
sabato e domenica. Entro le
16 il Procuratore federale Stefano Palazzi dovrebbe richiedere la prova televisiva per lo
Reazioni Fassone, direttore
generale del Napoli, è convinto che lo sputo tra Rosi e
Lavezzi (a sinistra, INSIDEFOTO i due durante la partita) non rientra nei casi da
prova tv: «Il signor Bergonzi (l’arbitro; n.d.r.) ha adottato dei provvedimenti disciplinari nei confronti dei
due giocatori, quindi ha visto qualcosa. Inoltre le immagini dovrebbero essere
chiare e inequivocabili,
mentre in questo caso non
si vede se gli sputi vanno a
destinazione».
nati. Il precedente più lontano
riguarda Fernando Couto nel
1997 in Parma-Livorno, poi c’è
stato Francesco Totti all’Europeo portoghese del 2004, fino
a Sinisa Mihajlovic punito con
otto giornate (ma c’erano anche pugni) per una partita di
Champions League contro il
Chelsea.
Nel nostro campionato il ricorso alla prova televisiva per spu-
sputo che si sarebbero scambiati, e le loro stesse dichiarazioni
a fine gara lo confermerebbero, Rosi e Lavezzi (nella foto
SKY). Tre giornate la sanzione
minima che rischiano i due calciatori.
Precedenti Lo sputo è ritenuto
un gesto violento dall’Internationale board della Fifa e già
molti italiani sono stati sanzio-
AUGURI, OGGI COMPIE 24 ANNI
Edinson Cavani compie oggi 24 anni. In questa
stagione l’uruguaiano ha segnato 27 gol in
2.822 minuti: uno ogni 105 GRILLOTTI
s
TRA I MITI
V
Antonio Vojak
Il giocatore
che ha il primato
napoletano
di gol in un
campionato di A
22 nel 1932-33
CAVANI
Tesoro senza prezzo
Entra a colpi di gol
nella storia del Napoli
De Laurentiis chiude al Real. Edinson, dopo il
millesimo gol in trasferta, insegue altri primati
MIMMO MALFITANO
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NAPOLIdGli sono bastate appena 25 giornate di campionato
per ritagliarsi un posto importante nella storia del club. Con
il rigore trasformato contro la
Roma, Edinson Cavani ha realizzato il gol numero 1.000, in
trasferta, del Napoli. Ma il dato
è particolare soltanto per gli
amanti delle statistiche, perché sul piano pratico il rendimento dell’uruguaiano va ben
oltre i numeri. È lui il nuovo re
di Napoli, l’idolo incontrastato
del tifo, quel talento che sta permettendo a un’intera città di rivivere l’emozione di poter competere per lo scudetto. La notte
dell’Olimpico ne ha definito la
grandezza, ha confermato
quanto sappia essere devastante negli ultimi 16 metri. Un ve-
ro e proprio fenomeno che mezzo mondo invidia ad Aurelio
De Laurentiis.
Pazzi di Cavani I grandi club europei sono in movimento per
provare a capire quante possibilità potrebbero esserci di aprire
un’eventuale trattativa con il
Napoli. Su quest’argomento il
presidente è stato abbastanza
chiaro ed esplicito: «La questione nemmeno si pone, perché il
giocatore è incedibile». Non basteranno, dunque, offerte consistenti, di decine di milioni di
euro per convincerlo: non vuole nemmeno stabilire un prezzo di partenza. Dovrà cambiare obbiettivo, quindi, José Mourinho che ha chiesto ai dirigenti del Real Madrid di fare qualunque sforzo pur di portarlo
in Spagna. Ma non è soltanto la
fermezza di De Laurentiis a ren-
dere tutto inutile, perché c’è anche la volontà di Cavani di non
voler lasciare il club: per il momento Napoli è la sua città,
l’ambiente che lo sta aiutando
ad affermarsi definitivamente.
Miglior capocannoniere C’è un
altro record al quale potrà puntare Cavani da qui al termine
del campionato. Gli mancano
appena due reti per eguagliare
il primato di Antonio Vojak, attaccante del Napoli degli anni
’30, che con 22 reti è in testa
alla classifica dei capocannonieri di tutti i tempi del club.
L’impresa è quasi scontata, soprattutto se si tiene conto della
continuità avuta finora dal giocatore uruguaiano, sotto porta. La sua media gol, in questa
stagione (ne ha realizzati 20),
è di 0,8 reti a partita. Come lui,
o quasi, sta facendo soltanto
Totò Di Natale che lo insegue a
due lunghezze di distanza.
Ora il Villareal Qualcosa del suo
repertorio l’ha riservato pure
in Europa League, Edinson Cavani. Nella fase eliminatoria ed
in quella a gironi, l’ex attaccante palermitano ha segnato 7
delle 11 reti realizzate dal Napoli. Sono prodezze pesanti
che hanno permesso al club di
accedere ai sedicesimi di finale
la cui gara di andata, contro il
Villareal, si giocherà giovedì sera al San Paolo, mentre la gara
di ritorno è prevista la settimana successiva, giovedì 24.
«Questa manifestazione non è
per niente un ripiego, l’affronteremo per arrivare fino in fondo», ha garantito Cavani.
NEL CENTRO DI ALLENAMENTO
Castelvolturno
Notte di festa
per mille tifosi
Il pullman, al rientro da Roma,
tra gli applausi per mezz’ora
V
Luis Vinicio
E’ il secondo nella
classifica dei
napoletani con
più gol in A nella
stessa stagione:
21 nel 1957-58
Balcone di Napoli dedicato a Cavani FOTOAGENZIA
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NAPOLIdRobe da Napoli, dove la passione per il
V
Hasse
Jeppson
Lo svedese
segnò con il
Napoli 20 gol
nel campionato
1953-54
V
Antonio
Careca
Il brasiliano nel
campionato
1988-89 segnò
con la maglia
del Napoli 19 gol
V
Diego
Maradona
L’unico del
Napoli a vincere
la classifica
marcatori: 15
gol nel 1987-88
calcio non conosce il tempo. Importa poco se a
Castelvolturno le notti sono umide, se d’inverno quelle strade sono deserte e nascondono tante insidie: la vittoria dell’Olimpico merita di essere festeggiata.
Eroi In che modo? Invadendo i vialetti d’ingresso del centro sportivo, dove di lì a qualche ora
arriverà il pullman che riporta gli eroi di Roma.
Saranno un migliaio le persone, comprese donne e bambini. Sventolano i vessilli azzurri, cantano e ballano, perché la notte non sia anonima. Il tam tam comincia al triplice fischio di
Bergonzi: tutti a Castelvolturno. Intanto, in autostrada, il pullman è scortato dalle auto dei
tifosi reduci dalla vittoriosa trasferta, mentre il
numero degli appassionati che raggiungono la
cittadina casertana aumenta vertiginosamente. Fino a quando tra gli alberi della pineta non
s’intravedono le luci del pullman: la festa può
cominciare, mentre il bus quasi si blocca.
Gioia Lavezzi, Cavani, Cannavaro, Hamsik si godono lo spettacolo attraverso i finestrini. Agitano entrambi le mani in segno di esultanza, sostenuti dai cori urlati a squarciagola da tutta
quella gente pazza di gioia. C’è chi alza uno scudetto di cartone e chi, invece, chiede di battere
il Villarreal. Si, perché prima dello scontro diretto di San Siro, contro il Milan, il Napoli dovrà affrontare la formazione spagnola nel doppio confronto per i sedicesimi di finale di Europa League. Per giovedì sera si prevede un San
Paolo esaurito, perché la manifestazione europea interessa eccome ai tifosi oltre che al club.
Ci vorrà una buona mezz’ora perché il pullman
riesca a liberarsi dalla morsa dei tifosi e raggiunga la piazzola di parcheggio. E’ notte inoltrata quando la quiete ritorna a regnare. Castelvolturno si svuota e sono in tanti a mostrarsi
preoccupati dopo aver ripiegato le bandiere: il
presunto sputo di Lavezzi a Rosi e l’eventuale
squalifica del Pocho generano ansia.
mi.mal.
LUNEDÌ 14 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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SERIE A 25ª GIORNATA
DAL NOSTRO INVIATO
PIERFRANCESCO ARCHETTI
LE PAGELLE
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di P.F.A.
BRESCIA dEdy Reja è ancora
brusco e diretto come tanti anni fa, quando nell’estate che lo
portava al debutto in A, mandò
a quel paese il presidente Corioni e lasciò il Brescia con cui aveva vinto il campionato di B. L’allenatore della Lazio difende i
suoi dalle «critiche a fucili spianati», oppure sistema in panchina anche i più appariscenti come qualità ma non come senso
di squadra (Zarate). Che questi
siano difetti o virtù, è opinabile; non si discutono invece i risultati in un anno nella capitale: dal 14 febbraio scorso a oggi, 69 punti in 40 partite, una
salvezza quando l’aquila stava
per affogare, altro che voli nel
cielo, e una inattesa zona Champions adesso. «Questa è la nostra ripartenza», racconta.
I motivi In effetti la Lazio non
vinceva in viaggio dal 31 ottobre, sette match fa in campionato, ed è abbastanza semplice il
ragionamento per cui non si arriva nella grande Europa con
una continuità saltellante. Il
quinto pieno esterno propone
per la prima volta Gonzalez come marcatore e riconferma Kozak, al sesto centro coppe incluse. Una rete per tempo, Brescia
reattivo e affamato soltanto nello spazio fra le due esultanze. A
Iachini mancano due rigori
(spinta di Sculli a Eder, mani di
Lichtsteiner) ma secondo lui anche troppi uomini (curiosità,
tutti con la febbre) per imbastire una resistenza efficace. Certo
che l’idea di 3-5-2 viene mortificata da lunghi periodi a 5-3-2;
gli esterni non cambiano fase,
per caratteristiche o timori, il
centrocampo è troppo povero
di classe per competere con il
palleggio di Ledesma e Matuzalem. E davanti, Diamanti sembrerebbe un equivoco tattico:
nel primo tempo è seconda punta, alla pari o anche oltre Eder.
Ma se il più talentuoso resta lontano dall’azione, annulla le sue
caratteristiche e non sfrutta le
partenze in slalom o la botta in
corsa. Si toglie quella libertà
che avrebbe fra le linee e al Brescia resta soltanto il lancio, inutile senza Caracciolo. Iachini, al
primo k.o. dopo il rientro, spiega: «Mi sta bene che faccia la
punta». Nel finale poi Diamanti
torna trequartista (con due attaccanti) e cannoneggia su Muslera. È tardi.
Errori Brescia La Lazio non edifica più di quattro vere chance,
più un paio di tiri da fuori assor-
ARCARI SI SALVA
DIAMANTI TARDIVO
LICHTSTEINER
E MATUZALEM OK
Il colpo di testa con cui Alvaro Gonzalez, 26 anni, firma l’1-0 ANSA
Libor Kozak, 21 anni, prende il tempo a Zebina e raddoppia LAPRESSE
Gonzalez più Kozak
La Lazio non molla
I biancocelesti battono il Brescia e tornano a vincere in trasferta
dopo tre mesi e mezzo: ora sono terzi. Ancora in gol il ceco
BRESCIA
LAZIO
0
2
GIUDIZIO 777
DAVIDE STOPPINI
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BRESCIA dL’anno di Edy Reja si
è chiuso com’era iniziato: 0-2 a
Parma il 14 febbraio 2010, 0-2
ieri a Brescia. Fuori la classe,
dentro i muscoli: quando il
campionato si fa duro, la Lazio
sceglie la via della forza. E vince. E (ri)convince. Il Brescia si
arrende: dall’influenza di Ca-
o niente. Sicuro a terra, evita il bis
di Gonzalez, senza macchie sui
gol.
ZEBINA 5 Saltato da Kozak come
se fosse un nanetto.
BEGA 5,5 Alterna chiusure
precise a sparizioni. Evita il 3-0.
ZOBOLI 5 Fuori linea sul cross del
vantaggio, pasticci anche dopo.
BERARDI 5,5 A destra è troppo
ancorato dietro.
KONE 5,5 Nei 20’ di buon Brescia
è pericoloso. Periodo limitato.
A. FILIPPINI 5,5 Lega Hernanes,
ma deve anche gestire la
ripartenza. Non è nelle sue corde,
preferisce il passaggio dietro.
Cambiato.
PRIMO TEMPO 0-1
P. HETEMAJ 5 Vittima della
partenza difficoltosa: subito fuori.
MARCATORI Gonzalez al 17’ p.t.; Kozak
al 13’ s.t.
LANZAFAME 5,5 Dovrebbe dare
più fantasia. Si spegne in fretta.
BRESCIA (3-5-2) Arcari; Zebina, Bega, Zoboli; Berardi, Kone, A. Filippini
(dal 16’ s.t. Cordova), P. Hetemaj (dal
31’ p.t. Lanzafame), Accardi (dal 24’
s.t. Possanzini); Diamanti, Eder. PANCHINA Leali, Mareco, Baiocco, Daprela. ALLENATORE Iachini.
ACCARDI 5 Prima da titolare, da
11 anni non faceva l’esterno unico
a sinistra. Paga un ruolo non
appropriato.
LAZIO (4-2-3-1) Muslera; Lichtsteiner, Biava, Dias, Scaloni; C. Ledesma, Matuzalem; Gonzalez (dal 20’
s.t. Brocchi), Hernanes (dal 43’ s.t.
Bresciano), Sculli (dal 29’ s.t. Zarate);
Kozak. PANCHINA Berni, Garrido, Foggia, Floccari. ALLENATORE Reja.
DIAMANTI 5,5 Supera l’uomo e fa
tuffare Muslera. Poi traversa.
Spettacolare, ma soltanto dall’87’
in poi.
ARBITRO Giannoccaro di Lecce.
All. IACHINI 5 Si lamenta per le
assenze e per i rigori non dati.
Impostazione e uomini non sono
corretti.
POSSANZINI 5,5 Speranza vana
del finale.
EDER 5,5 Spunta tra due armadi,
ma quando può giustiziare
Muslera, gli tira contro.
ESPULSI nessuno.
AMMONITI Lanzafame (B), Kone (B) e
Lichtsteiner (B) per gioco scorretto,
Zebina (B) e Ledesma (L) per proteste.
NOTE spettatori 6.269, incasso e abbonati
n.c. Tiri in porta 6 (1 traversa)-6. Tiri fuori
6-2. In fuorigioco 2-1. Angoli 7-7. Recuperi:
p.t. 2’, s.t. 4’.
I padroni di casa, tra
un gol e l’altro, sono
reattivi e reclamano
due rigori. In mezzo
al campo, Ledesma si
impone con classe
L’uruguaiano Gonzalez festeggia la sua prima rete in Serie A mimando una telefonata con la scarpa ANSA
biti da Arcari. Ma gli errori del
Brescia sono evidenti: nella prima rete, a conclusione di un palleggio non asfissiante, si fanno
trovare in ritardo sia Accardi su
Lichtsteiner, sia Zoboli (e dietro Bega) sullo stacco di Gonzalez. Un prodigio del portiere su
Gonzalez nasce da un assist di
Zebina; il raddoppio è un corner che spiove sullo spigolo dell’area piccola più lontana: Zebina perde il tempo del salto su
Kozak. Il coraggio del Brescia è
invece un minimo di reazione
dopo lo svantaggio, un centrocampo più tecnico con Lanzafa-
me dentro per Hetemaj, una
pressione maggiore in area che
porta alle scene da penalty. Il
problema è che pure il cambio
Filippini (operaio non regista)-Cordova (regista non operaio) non aumenta la profondità. Forse Zanetti avrebbe fatto
entrambi, ma risulta influenzato come Zambelli. Così anche le
fasce non sono attraversate da
cavalli lanciati, poiché Accardi
(di solito stopper) e Berardi
non possono esserlo.
Pregi Lazio La Lazio è più squadra e Kozak è l’uomo in più so-
prattutto nella ripresa: segna,
prende campo e punizioni che
danno respiro. Il lavoro di Floccari (assente come Rocchi, Radu e Mauri) però con maggior
potenza: sradica rivali e certezze. A Brescia lo conoscevano
(4 reti qui), lo ritrovano migliorato. E se Bega non avesse fermato sulla linea il possibile tris
di Zarate, entrato sul 2-0, anche la maggior seccatura di
Reja si sarebbe tramutata in
un sorriso. Ma il vecchio Edy
non può aver tutto, nei giorni
del suo primo compleanno laziale.
racciolo alla direzione di Giannoccaro, nel dopo gara è tutto
un recriminare. «Ma per salvarci serve più determinazione»,
ha detto Beppe Iachini.
Quanta corsa Di determinazione ce ne ha messa tanta la Lazio. «Abbiamo corso molto e bene»: ecco il concetto «mourinhiano» espresso a lungo da
Reja nei commenti. Appunto, i
muscoli: «E poi quando alla corsa riesci ad abbinare anche la
qualità, le partite si fanno in discesa. Era da un po’ che aspettavo la vittoria fuori casa, ora vorrei che non fosse solo un episodio. La squadra è in crescita: il
peggio è alle spalle, ora dobbiamo fare sì che questa sia la no-
stra ripartenza». L’arrivo è il
traguardo Champions: «Noi abbiamo bisogno di non porci
obiettivi — ancora Reja —. Ma
certo, se le giochiamo tutte con
questa determinazione, diventa dura per tutti batterci». E
con le vittorie anche le polemiche si placano, pure quella sull’esclusione di Zarate: «Mi dispiace che non abbia segnato
nel finale, il gol gli avrebbe ridato fiducia. Kozak? È diventato un giocatore importante: fa
salire la squadra, fa gol, che devo dire di più?». Niente. Ah, magari ora i fischi finiranno: «Le
critiche erano rivolte a me e
questo mi dispiace. Però ho le
spalle robuste e vado avanti
per la mia strada».
Quanti rimpianti La strada è pure quella che sta cercando Iachini. Il tecnico prima se è l’è presa con gli episodi: «C’erano
due rigori per noi, la partita sarebbe cambiata». E in tribuna
qualcuno fa notare che Giannoccaro è di Lecce, diretta concorrente nella corsa alla salvezza del Brescia. Poi il tecnico ha
spostato il mirino sui suoi giocatori: «Abbiamo regalato 2
gol alla Lazio, e questo non può
accadere. Ci vuole più attenzione, nella fase difensiva e sulle
palle inattive, situazioni su cui
spesso sbagliamo. Pochi rinforzi dal mercato? Ma ormai siamo questi e dobbiamo andare
avanti. Credo alla salvezza, a
patto di migliorare in fretta».
LAZIO 6,5
MUSLERA 6,5 Lo impegnano nel
finale: risposte convincenti.
LICHTSTEINER 6,5 Piazza il cross
del vantaggio, continua a
scendere a destra.
BIAVA 6,5 Quasi impeccabile nel
gioco aereo.
DIAS 6,5 Tiene anche sul breve.
SCALONI 6 A sinistra per Radu,
attivo nelle due fasi.
LEDESMA 6,5 Regista basso di
qualità. Suo il corner del
raddoppio.
MATUZALEM 6,5 Il più preciso nei
passaggi: 53 positivi.
GONZALEZ 7 Primo gol italiano:
girata di testa da attaccante vero.
BROCCHI 6 Dopo oltre un’ora:
terzo centrale per chiudere.
Reja: «Che ritmi, il peggio è passato»
DAL NOSTRO INVIATO
IL MIGLIORE
6 ARCARI
h
Perché è l’unico che sbaglia poco
CORDOVA 5 Dentro per tentare la
rimonta: tiri sballati.
GIOIA E AMAREZZE L’ALLENATORE CELEBRA NEL MIGLIORE DEI MODI IL PRIMO COMPLEANNO ALLA LAZIO
Iachini recrimina:
«Con quei penalty
partita diversa.
Ma noi disattenti»
BRESCIA 5
HERNANES 5,5 Prova a entrare
rasoterra in area, non ci riesce:
anche errori di tocco. (Bresciano
s.v.)
SCULLI 5,5 Graziato dall’arbitro su
un tamponamento a Eder: lavora
molto, perde lucidità in fase
offensiva.
ZARATE 6 Uno spezzone discreto,
Bega gli evita il tris.
h
IL MIGLIORE
7 KOZAK
Quarta di fila da titolare e quinto
gol in campionato: per rispetto del
suo ex pubblico, non esulta.
All. REJA 7 Gli mancava la vittoria
in trasferta, è arrivata. Lazio
solida e concreta davanti.
Dias a cavalcioni su Kozak GETTY
TERNA ARBITRALE: GIANNOCCARO 5 Un rigore netto e un altro
da fischiare. Giuste le lamentele
bresciane. Rosi 5; Grilli 6
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LUNEDÌ 14 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
italia: 514954585150
SERIE A 25ª GIORNATA
7’
PRIMO TEMPO
Il Palermo parte forte e trova subito il vantaggio
con Javier Pastore, che gira in rete di destro
un assist dalla destra dello sloveno Ilicic ANSA
36’
PRIMO TEMPO
Gilardino trova il pareggio di testa,
sfruttando uno splendido cross morbido dal limite
di Behrami, dopo uno scambio con Montolivo ANSA
3’
SECONDO TEMPO
Ad inizio ripresa i rosanero tornano avanti.
Stavolta è Nocerino a farsi trovare pronto a centro area
e a girare di testa un assist splendido di Miccoli ANSA
Palermo, pranzo delle beffe
E la Fiorentina fa l’abbuffata
Quarta sconfitta in altrettante gare giocate alle 12.30 per i siciliani
I viola vincono in trasferta in rimonta: gol scacciacrisi per Gila e Montolivo
DAL NOSTRO INVIATO
LUCA CALAMAI
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PALERMO dLa maledizione di
mezzogiorno condanna ancora una volta il Palermo. Quattro anticipi all’ora di pranzo,
quattro sconfitte: Brescia, Lazio, Cagliari e ora la Fiorentina. Una striscia da incubo che
allontana la squadra di Delio
Rossi dalla zona Champions e
riapre la guerra tra il tecnico e
il presidente Zamparini. Visto
che il divorzio è già scritto i
due potrebbero almeno ignorarsi fino a giugno? Pastore e
compagni non meritano di lavorare in mezzo a tanta elettricità. Il Palermo si ritrova per
due volte in mano la partita.
Dopo sette minuti di gara,
quando il fuoriclasse argentino va a segno chiudendo un
perfetto invito di Ilicic e al 3’
del secondo tempo, quando
Nocerino corregge di testa in
rete una pennellata di Miccoli.
Due volte in vantaggio ma senza l’abituale brillantezza. Lo si
è capito subito. Rossi ha una
rosa importante ma non ricchissima. E le assenze di Cassani (infortunato) e Bacinovic
(squalificato) aggiunte alla
perdita a metà del primo tempo di Migliaccio stavolta lasciano il segno. Il Palermo non trova l’abituale spinta sulla fascia
destra e il solito ordine in mezzo al campo. Uno scenario che
finisce per penalizzare anche i
due gioielli Pastore e Ilicic costretti spesso a farsi risucchiare a metà campo per trovare
palloni giocabili. Non ha convinto neppure la scelta di Rossi di inserire Hernandez solo
dopo il vantaggio della squadra viola. La velocità dell’uruguaiano poteva essere preziosa molti minuti prima.
Miha decisivo C’è tanta Fiorentina in questo indigesto pran-
zo rosanero. Il 4 a 2 finale a
favore dei viola ci sta tutto. E
la palma del miglior in campo
va a Sinisa Mihajlovic che propone la squadra giusta (con
Santana dietro le due punte),
azzecca tutti i cambi (decisivo
l’inserimento di Ljajic) e finalmente offre un calcio spettacolare. Determinante è il tridente di centrocampo che somma
la potenza di Behrami al talento di Montolivo e alla grinta di
Donadel. Intorno a questo
blocco muovono tutti gli altri.
Con gambe e idee. La Fiorentina torna così al successo in trasferta dopo quasi un anno (ultima vittoria al San Paolo il 13
marzo 2010) e rende ancora
più appetitoso il recupero di
campionato mercoledì prossimo contro l’Inter. Mihajlovic
voleva una scossa per riaccendere il grigio campionato viola. La scossa è arrivata e ora la
banda Sinisa può anche divertirsi a dare uno sguardo alla
LUNEDÌ 14 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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LA POLEMICA BOTTA E RISPOSTA IN CASA ROSANERO
«Tutta colpa di Rossi
sono troppo arrabbiato»
Zamparini: «L’ho detto 10-15 volte, la difesa non va»
33’
SECONDO TEMPO
La Fiorentina passa in vantaggio grazie
a una sfortuna autorete di Bovo, che gira nella propria
porta un cross di Ljajic mancato da Mutu IPP
43’
Il tecnico: «Stupido ricondurre il k.o. solo a questo»
SECONDO TEMPO
È il capitano Montolivo a mettere la parola fine
sul match battendo per la quarta volta Sirigu, dopo una
ripartenza travolgente a destra di Ljajic ANSA
ALESSIO D’URSO
S
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
PALERMO dÈ il 2-4 «sbagliato».
classifica. La zona Europa League è lontana ma non irraggiungibile.
25’
SECONDO TEMPO
Il baby
talento
Camporese
trova il suo
primo gol in
Serie A battendo
da pochi passi
Sirigu, dopo un
calcio d’angolo
ITALYPHOTOPRESS
Ljajic micidiale Stavolta la Fiorentina dimostra anche di avere il carattere giusto. Va per
due volte in svantaggio ma
non perde mai il filo della partita. E dopo aver piazzato il 2 a
2 con un tocco di Camporese,
un ragazzino sempre più bravo, non si accontenta del punticino. Anzi, è Mihajlovic a dare
il segnale giusto inserendo
Ljajic al posto di uno stremato
Santana. Aumentando il potenziale offensivo. Scelta coraggiosa. Ma vincente. Proprio Ljajic diventa decisivo prima provocando l’autorete di
Bovo e, in chiusura, consegnando un pallone al bacio a
Montolivo. Il pallone del 4 a 2.
Come aveva anticipato alla vigilia Sinisa i «gufi» sono serviti. La sua panchina torna a essere intoccabile. L’esatto contrario di quella dove siede Delio Rossi.
PALERMO
FIORENTINA
2
4
GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 1-1
MARCATORI Pastore (P) al 7’, Gilardino (F) al 36’ p.t.; Nocerino (P) al 3’,
Camporese (F) al 25’, Bovo (P) autorete al 33’, Montolivo (F) al 43’ s.t.
PALERMO (4-3-2-1) Sirigu; Munoz
(dal 42’ s.t. Kasami), Andelkovic, Bovo, Balzaretti; Migliaccio (dal 32’ p.t.
Acquah), Kurtic, Nocerino; Ilicic, Pastore; Miccoli (dal 31’ s.t. Hernandez).
PANCHINA Benussi, Garcia, Ardizzone, Maltese. ALLENATORE Rossi.
FIORENTINA (4-3-1-2) Boruc; Comotto, Gamberini, Camporese, Pasqual; Behrami, Donadel, Montolivo;
Santana (dal 31’ s.t. Ljajic); Mutu (dal
34’ s.t. Natali), Gilardino (dal 47’ s.t.
Babacar). PANCHINA Neto, De Silvestri, D’Agostino, Marchionni. ALLENATORE Mihajlovic.
ARBITRO Russo di Nola.
AMMONITI Munoz (P), Bovo (P) e Pasqual (F) per gioco falloso.
NOTE Spettatori 24.571, dei quali 7.665 paganti per un incasso di 116.630,00 e 16.906
abbonati per una quota di 250.734,00. Tiri
in porta: 5-7; tiri fuori: 8-8; angoli: 6-3; fuorigioco: 3-4. Recuperi: p.t. 1’; s.t. 4’.
MERCATO
Addio di Liverani
Subito negli Usa
Fabio Liverani dà l’addio al
Palermo e prepara lo sbarco
negli Stati Uniti. Il
centrocampista rosanero, 34
anni, domani sottoscriverà la
risoluzione consensuale del
contratto in scadenza a
giugno. La scelta è fatta
proprio per permettere un
accordo con una delle
franchigie della Major League
Soccer. Ci sono dei contatti
sia con New York che con
Boston: a breve la scelta. Se
ne sta occupando il suo
agente, Alessandro Moggi.
Liverani era al Palermo
dall’estate del 2008. In
precedenza ha giocato con
Perugia, Lazio e Fiorentina.
Due presenze con la nazionale
maggiore.
Quello di Lecce di appena una settimana fa aveva riaperto scenari
da Champions, quello di ieri al
Barbera ha riportato l’alta tensione nel rapporto tra il presidente
Zamparini e il tecnico Rossi: sul
banco degli imputati, la difesa
del Palermo.
Maurizio
Zamparini,
69 anni,
presidente
del Palermo
Massara e prosegue: «Faccia i
complimenti allo staff tecnico
per i gol subìti, qua dovete sistemare la difesa, chiaro? Da martedì vi terrò sotto stretta osservazione, ora sono davvero arrabbiato».
IMAGE SPORT
Nerissimo Lo sfogo del patron,
nel dopo gara, è pieno d’amarezza: «È la prima volta che vengo in
sala stampa. Lo faccio perché sono infuriato, ne ho fin sopra i capelli, l’ho detto già 10, 15 volte
che non va bene la fase difensiva,
non sono pazzo e non la posso
spiegare io al tecnico. Voglio bene a Rossi, lo considero un grande allenatore, ma il cretino non è
Zamparini che s’infuria per niente: non possiamo prendere 4 gol
così. È il 15˚ su calcio d’angolo,
non si può continuare con questo
assetto. Abbiamo buttato via questa gara come quella con l’Inter».
«Complimenti» Poi Zamparini,
accompagnato negli uffici della
sede sociale dal vice presidente
Miccichè, incrocia il dirigente
Niente alibi Il tecnico Rossi registra le parole del patron e dà la
sua spiegazione al nuovo scivolone dell’ora di pranzo (il 4˚ stagionale): «Ho sentito lo sfogo in tv
del presidente, ne ho preso atto.
La sconfitta è figlia di una serie di
variabili, se a centrocampo vengono a mancare uomini importanti la squadra ne risenta. Dobbiamo rimboccarci le maniche e
ripartire, credo sia la cosa più stupida ricondurre il k.o. unicamente alla difesa. Pentito per i cambi? L’unico colpevole sono io.
Non usciamo ridimensionati».
Felice L’allenatore della Fiorentina Mihajlovic urla la sua gioia
per la prima vittoria in trasferta
dopo 11 mesi: «E farlo a Palermo
contro una squadra che ha vinto
in casa le ultime 7 gare era forse
impensabile. Sapevo che ce la potevamo giocare. È la svolta? Mercoledì c’è l’Inter e ce la giocheremo».
LE PAGELLE
di L. CAL.
MUNOZ IN CONFUSIONE, BEHRAMI È UN GIGANTE. LJAJIC CAMBIA LA PARTITA
PALERMO 5
SIRIGU 6 Due miracoli su Gilardino.
Poi, si arrende alle bordate viola.
MUNOZ 5 Delio Rossi lo inventa,
per necessità, terzino destro. Un
disastro. (Kasami s.v.).
ANDELKOVIC 5,5 Gilardino gli
scappa via con troppa facilità.
BOVO 5,5 Sbanda insieme a tutta
la linea difensiva.
BALZARETTI 6 Parte piano poi,
comincia a macinare chilometri
sulla fascia sinistra. Si mangia una
preziosa occasione da gol.
MIGLIACCIO 6 Tanta saggezza
tattica. Deve arrendersi dopo
trenta minuti per un problema
muscolare. E per il Palermo è una
perdita grave.
ACQUAH 6 Il ragazzino ha
temperamento. E anche buone
basi tecniche. Debutta in serie A
nella partita sbagliata.
KURTIC 5,5 Anche lui debuttante.
Fa rimpiangere il titolare Bacinovic.
h
IL MIGLIORE
6,5
NOCERINO
Segna un gran gol e si batte come
un leone. Ma intorno ha tanti
compagni meno brillanti del solito.
ILICIC 5,5 Parte bene servendo
l’assist a Pastore. Poi, di colpo
scompare.
PASTORE 6 Segna un gol da
fuoriclasse poi inizia a giocare
guardandosi allo specchio. Troppi
colpi di tacco, poca cattiveria in
fase conclusiva.
MICCOLI 6 Delizioso l’assist per
Nocerino. Ma la sua prova non
produce altro di importante.
HERNANDEZ 6 Entra e colpisce i
legni della porta di Boruc. Doveva
entrare prima.
All. ROSSI 5,5 Troppe assenze ma
anche qualche scelta che non
convince.
FIORENTINA 7
BORUC 6 Incolpevole sui gol. Vola
per respingere una conclusione
avvelenata di Nocerino.
Miccoli nell’azione che porta alla
rete del momentaneo 2-1 di
Nocerino. Tante volate sulla fascia
sinistra ma anche tanti cross fuori
misura.
COMOTTO 6 Più mestiere che
qualità. Ma garantisce un buon
contributo in fase difensiva.
BEHRAMI 7 Un gigante. Il mercato
di gennaio regala alla Fiorentina
una pedina preziosa.
GAMBERINI 5,5 Nervoso e
insicuro.
DONADEL 6,5 Il solito guerriero.
CAMPORESE 6,5 Segna un gol alla
Paolo Rossi. Qualche sbavatura,
invece, in occasione del primo gol
del Palermo. Ma il ragazzino sta
crescendo.
PASQUAL 5,5 Si fa beffare da
MONTOLIVO 7 Il gol arriva come
una liberazione dopo settimane
avvelenate. Centra anche un palo
con una conclusione da distanza
chilometrica.
SANTANA 6 Prezioso dal punto di
vista tattico.
TERNA ARBITRALE: RUSSO 6 Vede bene un paio di episodi contestati. Sbaglia su un fuorigioco che ferma Miccoli. Ma la colpa è del suo collaboratore. Alessandroni 5,5; De Luca 6,5.
h
IL MIGLIORE
7 LJAJIC
Entra e cambia la partita. Da una
sua iniziativa arriva l’autorete di
Bovo e l’assist finale a Montolivo è
la ciliegina sulla torta.
GILARDINO 6,5 Si mangia due reti
facili. Ma ha il merito di mettere a
segno un gol importante (Babacar
s.v.).
MUTU 6 Un paio di tocchi deliziosi
per Gila.
NATALI s.v. Puntella il fortino viola.
All. MIHAJLOVIC 7 Non sbaglia una
mossa.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
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SERIE A 25ª GIORNATA
Conti, Canini, Nené
Il Cagliari si fa largo
Apre il capitano, il brasiliano firma una doppietta: per il Chievo
non c’è scampo. Così i sardi possono puntare all’Europa League
CAGLIARI
CHIEVO
4
1
COSSU 7 Un assist e due semi
assist. Piedi di zucchero, ma un
difetto: troppo fumantino.
NOTE spettatori 15 mila circa, incasso
non comunicato. Tiri in porta: 8-7. Tiri
fuori: 4-7. Angoli: 4-2. In fuorigioco:
2-2. Recuperi: 1' p.t.; 2' s.t.
Nené realizza in acrobazia il quarto gol del Cagliari sul Chievo: è il 6˚ centro stagionale del brasiliano UNGARI
Concorso valido dal 31 gennaio 2011 al 13 marzo 2011. Estrazione finale il 14/03/2011.
Totale Montepremi 4.916,00 (IVA Esclusa) Regolamento integrale del concorso disponibile
presso la società promotrice e sul sito www.juventus.com
CANINI 6,5 Modello armadio,
imbattibile di testa. Segna il 2-0,
sorpreso da Thereau sul gol.
MISSIROLI 6 Cognome importante
(storico direttore del Corsera),
prestazione normale.
AMMONITI Astori (Ca) per gioco scorretto; Mandelli, Sardo (Ch) per gioco
scorretto, Rigoni (Ch) per proteste.
Foto©LaPresse
PISANO 7 Bel cavallone: velocità e
resistenza. Firma il cross dell'1-0.
LAZZARI 6 Non riesce mai ad
entrare nel vivo della partita.
ARBITRO Tozzi di Ostia
cava nel Cagliari di Giggirriva e
dello scudetto, fa il santone.
Nenè, quello attuale e che di
mestiere è centravanti, ha nobilitato il 4-1 del Cagliari sul Chievo con due gol spettacolari: il
primo un pallonetto, il secondo
una mezza rovesciata. I capolavori dell'attaccante brasiliano
sono un buon modo per rendere l'idea sulle qualità del Cagliari: nono posto in classifica, salvezza in tasca a metà febbraio,
qualità e quantità. Donadoni la
definisce «una buona squadra», ma ammutolisce chi parla
di Europa League: «Non scherziamo». In realtà, perché non
provarci? Sognare non costa. Il
Chievo è invece caduto dal let-
SORRENTINO 5 E' Custer a Little
Big Horn: arrivano da tutte le parti.
h
CHIEVO (3-5-2) Sorrentino; Mandelli, Cesar, Mantovani (dal 29' s.t. Frey);
Sardo, Pulzetti (dal 1' s.t. Guana), Rigoni, Constant, Jokic (dal 17' s.t. Thereau); Moscardelli, Pellissier. PANCHINA Squizzi, Morero, Dimitrijevic, Granoche. ALLENATORE Pioli.
CAGLIARI dNené, quello che gio-
AGAZZI 6,5 Primo tempo da
spettatore, due parate importanti
nella ripresa. Incolpevole sul gol.
IL MIGLIORE
7,5 CONTI 7,5
Giocatore di lotta e di governo. Gol
e regia. Merita la Nazionale.
CAGLIARI (4-3-1-2) Agazzi; Pisano,
Canini, Astori, Agostini; Biondini, Conti, Lazzari (dal 20' s.t. Missiroli); Cossu; Nené (dal 33' s.t. Ragatzu), Acquafresca. PANCHINA Pelizzoli, Perico,
Ariaudo, Magliocchetti, Dametto. ALLENATORE Donadoni.
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
CHIEVO 4,5
BIONDINI 6 Voto politico: corre
molto, ma sbaglia di più.
MARCATORI Conti (Ca) al 19' p.t., Canini (Ca) al 29' p.t., Nené (Ca) al 43' p.t.
e al 26' s.t.; Thereau (Ch) al 39' s.t.
STEFANO BOLDRINI
CAGLIARI 7
AGOSTINI 6 Pensi a lui e Conti e
capisci perché Bisoli, facendoli
fuori, abbia decretato la sua fine.
PRIMO TEMPO 3-0
to dopo sei risultati utili consecutivi: non perdeva dal 6 gennaio (0-2 a Udine). Il risveglio è
stato doloroso e Pioli non accampa scuse: «Giornata nera,
abbiamo sbagliato tutto».
La chiave Il Cagliari di Donadoni non pareggia mai: 8 vittorie
e 5 sconfitte il percorso dell'ex
c.t. azzurro. Non sono cifre casuali: il Cagliari è una squadra
che se la gioca sempre. Anche il
5 febbraio, nella notturna con
la Juve, i sardi lottarono fino all'
ultimo: persero 3-1, ma sfiorarono a lungo il 2-2. É una squadra pensata per il gioco d'attacco, il Cagliari: due esterni bassi
(Pisano e Agostini) che accompagnano in modo quasi ossessivo l'azione, un centrale (Canini) che cerca di imporre la stazza fisica nei calci da fermo, un
regista arretrato (Conti) con
l'occhio lungo per il gol (ieri ha
Il nono posto
in classifica consente
a Donadoni di non
guardare soltanto
alla salvezza,
ma un po’ più in alto
firmato l'1-0 con una zuccata in
tuffo), un trequartista (Cossu)
che crea assist. Ieri, per dire, ha
consegnato a Nené il pallone
del 3-0, ha avviato l'azione del
2-0 e ha ispirato il 4-0. Il valore
aggiunto è la condizione fisica:
i Cagliari corre come un treno.
Il Chievo si è concesso un giorno di vacanza fuori stagione: si
è goduto la Sardegna dopo i 4
punti con Napoli e Lazio. Un
flop totale, ma sarebbe ingiusto
calcare la mano nei confronti di
una squadra che, fino a ieri, aveva marciato bene.
Il film Partita chiusa dopo 29 minuti e archiviata dopo 43. Conti
ha piazzato l'1-0 al 19' su cross
di Pisano. Canini ha raddoppiato al 29', controllando un pallone calciato sempre da Conti.
Nené ha chiuso i giochi al 43'
con un pallonetto in corsa su
servizio di Cossu. Il Chievo, travolto dal pressing e dalla velocità dei sardi, si è aggrappato all'
orgoglio per non sprofondare
ancora. Nella ripresa, Pioli ha
inserito prima Guana e poi Thereau per dare una scossa. La situazione è migliorata, complice un sottile appagamento del
Cagliari, ma la giornataccia di
Pellissier è stata un'ulteriore zavorra. La rete di Thereau è arrivata quando ormai già scorrevano i titoli di coda. Cellino gode:
ha venduto Matri a peso d'oro e
il Cagliari continua a correre.
Un colpo da maestro.
bold
PISANO, RESISTENZA E SCATTI
PELLISSIER IRRICONOSCIBILE
ASTORI 6 Anche lui si addormenta
quando Constant lancia Thereau.
GIUDIZIO 777
DAL NOSTRO INVIATO
LE PAGELLE
MANDELLI 5 Barcolla a lungo.
Ammonito, salterà il Milan.
CESAR 5 E' il regista della difesa:
un flop colossale.
MANTOVANI 5 Non sa a cosa
aggrapparsi con la barca a fondo.
FREY 5,5 Presenza quasi inutile, la
corsa era già finita.
SARDO 5,5 Spinge, ma è nervoso.
Ammonito, pure lui niente Milan.
PULZETTI 5 Un tiro improbabile
dà la misura della sua prestazione.
GUANA 5,5 Meglio del compare,
ma non può fare miracoli.
RIGONI 5 Conti e Cossu lo
infilzano senza pietà: tenero.
h
L'unico che riesce a giocare a
calcio con un minimo di logica.
JOKIC 5 Pisano gli passa sopra
come un treno. Giornataccia.
THEREAU 6 Il gol e
un'ammonizione: almeno lotta.
NENE' 7 Doppietta d'applausi.
Umile e bravo (Ragatzu sv).
MOSCARDELLI 5,5 Impegno
indiscutibile, prodotto modesto.
ACQUAFRESCA 6 Fa l'attaccante
con lo spirito del mediano.
PELLISSIER 5 Irriconoscibile: era
lui o un sosia scarso?
All. DONADONI 7 Ha il culto del bel
gioco: non è poco.
All. PIOLI 5 Anche lui si è preso un
giorno di vacanza.
TERNA ARBITRALE: TOZZI 6 Non commette peccati mortali
ed è già qualcosa. Comito 6; Giachero 6
L’ALLENATORE ROSSOBLU’
Donadoni: «Ci toccherà l’Inter
Voglio vedere la stessa grinta»
CAGLIARI Sms all’Europa
League? Meglio non parlarne con
Donadoni: «Siamo appena alla
25ª. Dobbiamo concentrarci per
fare il massimo gara per gara.
Pensare altre cose è da
perdenti. Complimenti ai ragazzi,
sono stati encomiabili, con la
grinta e la tensione giusta che ci
è mancata altre volte». E adesso
c’è l’Inter: «La mentalità è quella
giusta. Approccio, voglia e
atteggiamento visto col Chievo
vanno replicate a San Siro»,
ripete l’ex c.t. Sul tema Inter, la
fiducia di Astori («A Milano a viso
aperto») e Canini («Da Pellissier
e Moscardelli a Eto’o e Pazzini?
Giocatori diversi ma dipende
sempre da noi»). Il centrale
festeggia la seconda rete
stagionale: «Il balletto dopo il
gol? L’abbiamo visto dal Milan.
Ma non ci è venuto bene».
Raggiante Nené, 6 gol: «La
doppietta è merito della squadra.
L’obiettivo è battere le 8 reti del
2010». Gioia anche per capitan
Conti («Questa maglia è tutto») e
Pisano («Un ottimo inizio
d’anno»). In casa Chievo, facce
grigie: «Giornata storta» dice
Pellissier. «Poca attenzione e
cattiveria. Onore al Cagliari, ma
non siamo stati noi» spiega Pioli.
Mario Frongia
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IL MIGLIORE
6 CONSTANT 6
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
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SERIE A 25ª GIORNATA
Di Natale show
E’ scalata continua
Udinese quinta
Il Cesena mette in difficoltà i friulani, alla svolta
ci pensa Totò: doppietta più assist per Inler
DAL NOSTRO INVIATO
FABIO BIANCHI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
CESENA dState calmi, se potete.
Tanto, prima o poi, ci pensa super Di Natale. L’Udinese ha
spesso giocato gare più spettacolari e creato molte più occasioni, ma questa col Cesena
sembra proprio il simbolo della
crescita decisiva di una squadra bella che in un tempo non
troppo lontano a volte si sfaldava al primo intoppo. Qui ha sofferto, ha resistito, ha colto l’attimo e poi è dilagata. L’Udinese
s’è fatta killer, e Totò è la sua
arma letale. A furia di vittime,
s’è spianata la via per tentare
l’entrata in Champions. Ora è
5ª, nel mirino ha la Lazio e si
guarda le spalle da Roma e Juve perché, come dice con saggezza Guidolin, Milan, Napoli e
Inter sono d’altra categoria. Meglio non pensarci, meglio godere questo super Totò che fa volare.
Solo buoni segnali Doppietta, assist e un tiro al volo da urlo che
Antonioli è riuscito a respingere coi piedi soltanto perché è
molto lungo. Questa è la partita
di Totò Di Natale, che non ha
alcuna intenzione di cedere lo
scettro del gol a Cavani. In due
anni, 47 reti in 59 partite: un
ruolino di marcia che solo Messi, e forse Cristiano Ronaldo,
possono tenere. In più, dietro
Totò c’è, appunto, una squadra
vera, tosta e divertente che supporta i suoi fenomeni e sa vincere anche le gare che nascono
col piede storto come stavolta.
Il Cesena è partito forte, con la
determinazione di chi comincia a sentire l’acqua alla gola.
Forse troppo forte Pressing e
raddoppi ovunque, tanto da costringere i piedi buoni venuti
dal Friuli a sbagliare un lunga
serie di passaggi e, dunque, di
azioni. Un 4-3-3 che non risentiva dell’inferiorità in mezzo contro il centrocampo a 5 udinese.
Rosina era il più ispirato: ha creato diverse situazioni pericolose ma nè Bogdani nè Giaccherini hanno trovato il colpo risolutivo. L’Udinese al 40’ non aveva
ancora tirato in porta quando
Colucci s’è fatto rubar palla da
Sanchez che s’è lanciato verso
la porta. Von Bergen non ha potuto far altro che atterrarlo al
limite. Punizione maradoniana
di Totò e sfida rovesciata.
Contestazione Nella ripresa Ficcadenti, già nel mirino dei tifosi, si è tirato la zappa sui piedi
nel tentativo di cambiare la partita. Dentro subito Caserta e Budan per Parolo e... Rosina. Non
lo avesse mai fatto. Fischi e insulti della curva che sono poi
sfociati in contestazione a fine
partita. Ficcadenti, per ora,
non rischia la panchina, ma se
dovesse fallire anche col Parma
chissà. Forse pensava che Rosina, alla prima da titolare, fosse
stanco, ma sostituirlo è stato un
errore. Vero, senza di lui è cresciuto Giaccherini, ma non al
punto da creare occasioni da
gol con i due marcantoni un po’
impalati là davanti. E contro
una squadra provata dal pressing, l’Udinese è uscita spalmando sul campo le pepite scovate nelle miniere più nascoste
dai suoi osservatori e lucidate
da Guidolin: Benatia, Armero,
Asamoah, anche Abdi, che ha
sostituito un As7 (nomignolo alla Ronaldo per Sanchez) sottotono. Il 2˚ gol è arrivato da una
palla rubata da Armero a Ceccarelli. Tocco per Di Natale e assist vincente per Inler. Il terzo,
di Totò, in tocco sulla respinta
di Antonioli da un gran tiro di
Isla. Et voilà, superato anche il
Palermo. L’Udinese scala posizioni e gode. Tra l’altro, in 9 gare a Cesena, tra A e B, non aveva mai vinto. Anche questo è un
segnale.
ROMAGNOLI IN CRISI
Ficcadenti va a oltranza
«Non mollo e ci salveremo»
CESENA Mentre fuori infuria la
contestazione, con quasi mille
tifosi del Cesena a inveire
contro il presidente Campedelli
(che poi riceverà 4 ultrà nella
sede del settore giovanile), il d.t.
Minotti e il capitano Colucci (che
con coraggio incontra chi non lo
ritiene degno di indossare la
fascia), ma soprattutto a
chiedere l’esonero di Ficcadenti,
all’interno della sala stampa del
Manuzzi la notizia la dà il tecnico
del Cesena: «Sono confermato:
il presidente mi ha appena
rinnovato la fiducia. Io non
mollo, voglio salvare il Cesena e
come me lo vogliono i
giocatori». Sulla partita
Ficcadenti dice: «Fino allo 0-2
eravamo vivi e avevamo creato
alcune situazioni importanti per
pareggiare, poi il secondo gol ci
ha tagliato le gambe. Perchè ho
tolto Rosina? Volevo le due
punte e quindi ho deciso di
togliere un attaccante esterno»
Guidolin e l’Europa Dall’altra
parte Guidolin prima rende
merito a Di Natale, poi sorvola
sulla rabbia di Sanchez al
momento del cambio: «E’ servita
una perla di Di Natale per
sbloccare una gara complessa.
Dopo il gol siamo cresciuti.
Sanchez? Se l’ho tolto è stato
per evitargli il rosso: era già
ammonito. Vogliamo l’Europa».
Alessandro Burioli
CESENA
UDINESE
COSI’ I FRIULANI HANNO VINTO A CESENA
di FA.BI.
ZAPATA BELLO
E IMPECCABILE
ROSINA FA TUTTO
MA NON BASTA
CESENA 5
Di Natale su punizione sblocca il risultato contro il Cesena FOTOAGENCY
VON BERGEN 6 Sventa un paio di
pericoli. Ma deve atterrare
Sanchez.
FELIPE 5,5 Esordire contro Totò
non è il massimo (Pellegrino s.v.).
LAURO 6 Sballottato tra Sanchez
e Isla, soffre ma non viene frullato.
GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 0-1
MARCATORI Di Natale (U) al 40’ p.t.;
Inler (U) al 24’, Di Natale (U) al 30’ s.t.
SAMMARCO 6 Combatte e si
propone in attacco, poi viene
spostato in fascia e si smarrisce.
Inler chiude la partita quando firma il secondo gol dell’Udinese FOTOAGENCY
COLUCCI 5 Dal suo errore nasce
la punizione-gol udinese. Combina
altri pasticci e non si capisce
perché si arrabbi coi compagni.
PAROLO 6 Pressa e cerca gli
inserimenti. Insomma, fa il suo.
UDINESE (3-5-2) Handanovic; Benatia, Zapata, Domizzi; Isla, Pinzi, Inler
(45’ s.t. Badu), Asamoah, Armero; Di
Natale (39’ s.t. Denis), Sanchez (27’
s.t. Abdi). PANCHINA Belardi, Coda,
Pasquale, Corradi. ALL. Guidolin.
CASERTA 6 Entra col piglio giusto,
prova il tiro.
IL MIGLIORE
h 6,5 ROSINA
6,5
ARBITRO Orsato di Schio
Fa tutto lui, occasioni da gol
comprese. Ficcadenti, insultato
dai tifosi, lo toglie.
AMMONITI Parolo, Lauro, Sammarco,
Caserta (C) per gioco scorretto, Sanchez (U) per c.n.r.
NOTE paganti 5.780, incasso di 70.664 euro;
abbonati 10.924, quota di 152.222.42 euro.
Angoli 8-10. Tiri in porta 5-7. Tiri fuori 5-3. In
fuorigioco 2-7. Recuperi: 1’ p.t., 2’ s.t.
ANTONIOLI 6 In sonno sulla
comunque stupenda punizione di
super Totò. Si fa perdonare sullo
stesso e poi su Isla e Abdi.
CECCARELLI 5 Il pallone che si fa
rubare da Armero è la condanna.
0
3
CESENA (4-3-3) Antonioli; Ceccarelli, Von Berger, Felipe (42’ s.t. Pellegrino), Lauro; Sammarco, Colucci, Parolo (6’ s.t. Caserta); Rosina (6’ s.t. Budan), Bogdani, Giaccherini. PANCHINA Calderoni, Appiah, Piangerelli, Benalouane. ALL. Ficcadenti.
LE PAGELLE
Di Natale chiude in bellezza la gara di Cesena con la rete del 3-0 FOTOAGENCY
BUDAN 5 Se la cavalleria è
questa, povero Cesena. Mai visto.
BOGDANI 5 Decente come
uomo-sponda, ma i gol chi li fa?
Bradipo.
GIACCHERINI 5,5 Inizia girando a
vuoto, cresce nella ripresa ma non
basta.
All. FICCADENTI 5 Magari era
stanco, ma cambiare Rosina è un
errore. Non togliere Colucci è un
altro, come spostare Sammarco.
Rischia?
UDINESE 6,5
HANDANOVIC 6 Piccoli interventi,
con grande attenzione.
BENATIA 6,5 Un’altra pepita della
miniera friulana: difende, coordina,
attacca.
ZAPATA 7 Elegante e impeccabile:
non sbaglia un intervento.
DOMIZZI 6,5 Il solito grande
lottatore, con più «pulizia» però.
ISLA 6,5 Tatticamente decisivo,
cerca anche gloria al tiro.
PINZI 6 si adegua a uomo da
raccordo. Il più utile sotto
pressione.
INLER 6,5 Mezzo voto in meno
perché con Rosina soffre. Senza
di lui si scatena e segna pure
(Badu s.v.).
ASAMOAH 6,5 Al centro, con
autorevolezza. Punto di
riferimento.
ARMERO 6,5 Una zanzara di 70
chili. A furia di pungere mette in
confusione Ceccarelli e s’inventa
l’azione del gol sicurezza.
h 7,5 DIIL MIGLIORE
NATALE 7,5
Due gol, un assist e la cosa più
bella: quel tiro al volo pazzesco
respinto coi da Antonioli
(Denis s.v.).
SANCHEZ 6 AS7 meno
dirompente del solito. Crea
l’occasione della punizione gol.
ABDI 6 Altra «pesca» di qualità.
All. GUIDOLIN 7 Le grandi squadre
sanno soffrire e poi conquistare.
L’Udinese è cresciuta di testa e
gran parte del merito è suo.
TERNA ARBITRALE: ORSATO 6
La punizione dello 0-1 è giusta
ma dovrebbe ammonire Von
Bergen. Musolino 6; Galloni 6.
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SERIE A 25ª GIORNATA
IL FILM
Un successo
atteso oltre
un mese
V
8’
PRIMO TEMPO
Punizione di Palombo E’ il capitano blucerchiato,
con un destro a giro molto preciso, a portare in vantaggio
la squadra di Di Carlo dopo una manciata di minuti RATTINI
11’
PRIMO TEMPO
Zuccata vincente di Gastaldello Passano tre minuti
dal primo centro e su azione d’angolo il difensore prende
in controtempo Viviano e raddoppia il vantaggio LAPRESSE
Samp, che scatto
Ciao Bologna in 15’
Palombo-Gastaldello-Maccarone: Di Carlo sorride
FILIPPO GRIMALDI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
GENOVA dEsagerata sempre,
questa pazza Sampdoria che
in un colpo solo spazza via la
crisi (una vittoria ed appena
quattro punti conquistati nelle precedenti otto partite), ritrova un successo che mancava da oltre un mese e segna
contro un Bologna troppo arrendevole più gol (tre) di
quanti ne avesse realizzati sinora nel 2011. I cugini genoani, avversari fra quarantott’ore nel recupero del derby
della Lanterna, sono avvertiti.
La chiave Pratica risolta in
quindici minuti. L’avvio forsennato di Maccarone e compagni ha mandato in tilt la
squadra di Malesani, che ha
preferito Casarini a Ramirez
dietro alle punte, pagando a
caro prezzo un centrocampo
di mediani, con scarsa propensione a impostare il gioco, in
mezzo ai quali Guberti (a sinistra nella 4-4-2, ma in fase offensiva trequartista nel
4-3-1-2) ha creato problemi a
non finire al Bologna. Samp
compatta, cinica, veloce e determinata: dopo il primo gol
stagionale di Palombo su punizione (fallo di Casarini su Po-
li), è arrivato il bis di Gastaldello (Moras dov’era?) fino al tre
a zero di Maccarone, abile a
sfruttare il contropiede innescato da Dessena (palla rubata
a Portanova). L'abbraccio finale a Di Carlo la dice lunga sulla
coesione dello spogliatoio.
Reazione tardiva Bologna impreciso e Samp aggressiva, finchè Malesani, mantenendo invariato il modulo, ha inserito
Ramirez dietro alle punte spostando Casarini terzino destro
al posto di Moras, per sfruttare i varchi sulla destra.
Samp rotta sul derby Nella ripresa i blucerchiati hanno badato a controllare il risultato,
senza rischiare nulla, almeno
sino a quando Paponi (sfruttando un rimpallo sfortunato
di Gastaldello) s'è inventato il
tre a uno. Solo a quel punto i
rossoblù hanno tentato la rimonta, sfruttando anche la
giornata di scarsa vena di Macheda, sostituto di Big Mac.
Un’occasione persa per i ragazzi di Malesani, ma nessun allarme. Ieri la Samp aveva motivazioni ben più forti. Anche se,
quasi a ricordare i giorni (recenti) del malcontento, c'erano sei body-guard a presidiare
la tribuna d'onore.
Garrone bloccato Nella festa finale blucerchiata, chiusa dai
cori dei suoi tifosi in vista della
stracittadina, è mancato solo
il presidente Garrone. Un’assenza imprevista, la sua: il numero uno blucerchiato, di ritorno da un viaggio con amici,
è stato bloccato da un incidente. Morale: addio partita. Si è
perso una buona Sampdoria
su un campo a dir poco vergognoso: ma questa storia, a Genova, sembra essere ormai diventata una triste normalità.
SAMPDORIA
BOLOGNA
3
1
GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 3-0
MARCATORI Palombo (S) all’8’, Gastaldello (S) all’11’, Maccarone (S) al 15’ p.t.,
Paponi (B) al 20’ s.t.
SAMPDORIA (4-4-2) Curci; Zauri, Gastaldello, Lucchini (dal 32’ s.t. Martinez), Ziegler; Dessena, Palombo, Poli,
Guberti (dal 39’ s.t. Mannini); Biabiany,
Maccarone (dal 24’ s.t. Macheda). PANCHINA Da Costa, Koman, Tissone,
Laczko. ALL. Di Carlo.
15’
PRIMO TEMPO
Maccarone dribbla anche il portiere Una finta
di corpo dopo uno scatto deciso, così Big Mac supera anche
Viviano prima di depositare in rete il pallone del 3-0 LAPRESSE
LE PAGELLE
di ALESSIO DA RONCH
BIG MAC PRIMO GOL DORIANO
MORAS COMBINA SOLO GUAI
SAMPDORIA 7
BOLOGNA 5,5
CURCI 6,5 Sbriga il poco lavoro
con sicurezza. Sul gol ingannato
dalla deviazione.
VIVIANO 6 Tradito dai compagni,
evita il disastro.
ZAURI 6 Non rischia mai nulla.
MORAS 4,5 La diga fantasma,
disattento e inconsistente.
BOLOGNA (4-3-1-2) Viviano; Moras
(dal 35’ p.t. Ramirez), Portanova, Cherubin, Rubin (dal 33’ s.t. Morleo); Perez, Mudingayi, Mutarelli (dal 12’ s.t. Paponi); Casarini; Di Vaio, Meggiorini.
PANCHINA Lupatelli, Esposito, Radovanovic, Buscè. ALL. Malesani.
GASTALDELLO 6,5 Primo gol
stagionale, un attimo di ritardo su
Paponi, ma la sua è una partita di
sostanza.
IL MIGLIORE
6,5 RAMIREZ
h
Ha idee e voglia di mostrarle.
LUCCHINI 6,5 Mai un momento di
indecisione. Stoppa chiunque gli si
presenti davanti.
PORTANOVA 5 Cede anche lui
all’arrembaggio iniziale della
Sampdoria.
ARBITRO Gervasoni di Mantova.
MARTINEZ 6 Entra nel finale e di
certo non trema.
CHERUBIN 6 E’ il difensore che
regge meglio l’urto blucerchiato.
ZIEGLER 6,5 Fa tutto con una
tranquillità disarmante.
RUBIN 6 Un po’ timido, ma
perlomeno non si fa sorprendere.
DESSENA 6,5 Porta muscoli al
reparto, contro di lui si piega pure
maciste Mudingayi.
MORLEO 6 Prova a spingere.
PALOMBO 6,5 Punizione letale e
regia puntuale.
MUDINGAYI 5 Va a sbattere
contro Palombo e Dessena e son
dolori.
ESPULSI nessuno. AMMONITI Perez (B)
e Mudingayi (B) per gioco scorretto.
NOTE paganti 2.381, incasso di 39.913 euro;
abbonati 18.543, quota di 184.487,33 euro. Tiri in porta 5-5. Tiri fuori 3-5. In fuorigioco
6-3. Angoli 3-0. Recuperi: p.t. ’1’, s.t. ’5’.
h
IL MIGLIORE
7 POLI
Un leone con i guanti bianchi.
Grinta e classe. Se migliora in zona
gol diventa un fuoriclasse.
GUBERTI 6 Fa la sua parte come
uomo tattico (Mannini s.v.).
BIABIANY 6 Viene fuori quando
alla squadra serve ossigeno.
MACCARONE 6,5 Un tempo da
Big Mac. Poi cala.
MACHEDA 5 Non riesce a calarsi
nel clima della sfida..
All. DI CARLO.6,5 Sta cambiando
faccia alla sua Samp.
PEREZ 5 Con rabbia e con grinta,
ma non ne azzecca una.
MUTARELLI 5 Nervosissimo e
troppo impreciso.
PAPONI 6,5 Primo gol del suo
campionato e non solo quello, si
batte in ogni zona del campo.
CASARINI 5 Meglio da terzino che
da fantasista, anche se non incide
in entrambi i casi.
DI VAIO 5,5 La sua partita è tutta
in una punizione. Troppo poco.
MEGGIORINI 5 Fa qualcosina solo
quando ripiega.
All. MALESANI 6 Tradito da
qualche singolo, però la squadra
non si arrende fino alla fine.
TERNA ARBITRALE: GERVASONI 7 Quasi non ti accorgi che c’è.
Dirige bene, senza protagonismi. Altomare 6; Calcagno 6.
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SERIE A
Bufera Roma
Gruppo di ultrà
incontra Totti
Ranieri alle punte: «Correte di più»
Per il tecnico decisivi Shakhtar e Genoa
MASSIMO CECCHINI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
ROMAdA voler guardare bene,
una buona notizia c’è. Grazie
all’intervento di UniCredit oggi saranno pagati gli stipendi
di novembre e dicembre. Per il
resto, in casa Roma, da ieri il
clima è quello dei classici psicodrammi tutti già visti. La squadra delude, diversi giocatori sono scontenti, l’allenatore è isolato, i tifosi contestano e chiedono spiegazioni al gruppo.
Che cosa c’è di diverso, allora?
Non poco. Innanzitutto il fatto
che la società sia in mezzo al
guado di un passaggio societario epocale (i Sensi comandano da 18 anni), poi che il momento di crisi arrivi nel cuore
della stagione, cioè quando —
fra campionato e Champions
League — ci si gioca il futuro
dinanzi agli occhi dei prossimi
investitori.
Usa: domani il via libera Detto
che domani dovrebbe arrivare
il via libera per l’inizio della
trattativa in esclusiva con la
cordata di DiBenedetto, sabato Gian Paolo Montali ha detto: «Se a marzo non ci trovassimo con qualcosa in mano sarebbe un problema». E nella
SABATO ROMA-NAPOLI 0-2
Secondo tempo
da protagonista
Il Napoli è Cavani
Totti tifoso alla partita Primavera Roma-Reggina di ieri. Vicino a lui c’è Borriello MANCINI
riunione dirigenziale di ieri
mattina fra Pradè, Conti, Mazzoleni e lo stesso Montali il concetto è stato ribadito: se non si
raggiunge la zona Champions
non si butta solo questa stagione ma anche la prossima, alludendo ai futuri (mancati) investimenti.
CONTESTAZIONE A TRIGORIA
«Indegni» è la scritta fatta trovare ieri fuori dal centro sportivo di
Trigoria. Una cinquantina i contestatori, in cinque poi hanno parlato
con Totti, a cui hanno detto: «Sei l’unico degno della maglia» MANCINI
Ranieri e le punte Il primo imputato è Ranieri, che sabato ha
mostrato il petto dicendo: «Il
colpevole sono io». Ieri, però,
l’allenatore ha tenuto a rapporto il gruppo e ha evidenziato
alcuni degli errori commessi
contro il Napoli. Con una avvertenza: gli attaccanti devono sacrificarsi di più in copertura. Nessuno ha replicato, ma in
questo momento gli scontenti
non mancano, primo fra tutti
capitan Totti (ma anche Vucinic, Menez e Pizarro), sorpreso della panchina di sabato.
Contestazione Inutile dire che i
particolari ai tifosi interessino
poco. Non a caso ieri una trentina si sono riuniti fuori dai cancelli di Trigoria per contestare.
Sono apparse scritte contro la
squadra e lo stesso Ranieri è
stato bersagliato dagli insulti.
Un gruppetto, poi, ha chiesto
un colloquio con la squadra.
Cinque persone quindi sono
entrate all’interno del centro
sportivo e hanno parlato qualche minuto con Totti. Il senso:
«Tu sei l’unico degno di indossare questa maglia, impegnatevi di più, correte di più». Date
tutte le rassicurazioni del caso
(giunte anche da Riise e Burdisso), i termini del problema
non cambiano. E fra due giorni
lo Shakhtar diventa improvvisamente uno spauracchio.
Sensi: ritiro e... Oggi, infatti, sarà a Trigoria la presidente Sensi per parlare alla squadra. Se
con gli ucraini arrivasse un
nuovo flop, scatterebbe un ritiro coatto in vista del match di
domenica col Genoa. Un crollo
a Marassi, poi, farebbe scattare l’allarme rosso, ed a quel
punto anche la posizione di Ranieri non sarebbe più solida.
Ma a questo, giurano, tutti preferiscono non pensare.
PRIMO TEMPO 0-0
MARCATORI Cavani al 3’ su rig. e al 18’ s.t.
ROMA (4-4-2): Julio Sergio 6,5; Rosi 5,5,
Cassetti 6, Juan 5,5, Riise 5,5; Taddei 5
(dal 1’ s.t. Menez 6,5), De Rossi 5,5,
Simplicio 5 (dal 32’ s.t. Greco s.v.),
Perrotta 6,5; Borriello 5,5, Vucinic 5 (dal
32’ s.t. Totti s.v.). All.: Ranieri 5.
NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis 7;
Campagnaro 6,5, Cannavaro 7, Aronica
6,5; Maggio 6,5, Pazienza 6,5, Gargano
6,5, Dossena 6 (dal 14’ s.t. Zuniga 6);
Hamsik 7 (dal 28’ s.t. Yebda 6), Lavezzi 7;
Cavani 8 (dal 40’ s.t. Mascara s.v.).
All.: Mazzarri 7.
ARBITRO: Bergonzi di Genova.
ESPULSI nessuno.
AMMONITI: Rosi, Juan, De Rossi, Perrotta,
Cassetti, Dossena, Aronica e
Campagnaro per gioco scorretto; Lavezzi
per comportamento non regolamentare.
MERCATO
Cassetti «libero»
tentato dal Milan
ROMA Tra futuro prossimo e
quello più lontano. Mentre
Ranieri pensa a un cambio di
formazione mercoledì contro
lo Shakhtar, i giocatori
svincolati riflettono anche sul
loro avvenire. E da Trigoria
filtra la voce che Marco
Cassetti, libero da giugno, sia
in trattative col Milan. Com’è
noto, il club rossonero è
interessato anche a Mexes,
anche lui arrivato in scadenza
di contratto.
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SERIE A 25ª GIORNATA
CATANIA
LECCE
3
2
LE PAGELLE
SILVESTRE GOL E SICUREZZA
MUNARI NON MOLLA MAI
GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 1-0
MARCATORI Silvestre (C) al 47’ p.t.; Jeda
(L) all’11’, Munari (L) al 16’, Lodi (C) al 35’ e al
40’ s.t.
CATANIA (4-2-3-1) Andujar; Schelotto, Silvestre, Spolli, Capuano (dal 19’ p.t.
Terlizzi); Ledesma, Sciacca (dal 18’ s.t. Morimoto); Gomez, Ricchiuti, Llama (dal 1’ s.t.
Lodi); Maxi Lopez. PANCHINA Kosicky, Augustyn, Carboni, Martinho. ALL. Simeone.
LECCE (4-4-1-1) Rosati; Donati (dal 16’
s.t. Rispoli), Gustavo, Ferrario, Brivio; Munari, Giacomazzi, Vives (dal 46’ s.t. Corvia), Grossmuller (dal 31’ s.t. Mesbah); Olivera; Jeda. PANCHINA Benassi, Bertolacci, Piatti, Chevanton. ALL. De Canio.
ARBITRO Romeo di Verona.
ESPULSI Giacomazzi (L) al 90’ per proteste. AMMONITI Donati (L), Gustavo (L), Rispoli (L), Olivera (L), Lopez (C) per gioco
scorr, Jeda (L) per c.n.r.
NOTE paganti 4.527, incasso di 62.444 euro;
abbonati 9.283, quota non comunicata.
Tiri in porta 6-8. Tiri fuori 8-3.
Fuorigioco 3-0. Angoli 11 -2.
Recuperi: p.t. 2’; s.t. 4’.
FRANCESCO CARUSO
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
CATANIAdL’uomo del destino ar-
riva sempre a gennaio. L’anno
scorso era stato Maxi Lopez,
quest’anno potrebbe essere Lodi. Acquistato per 500 mila euro dal Frosinone, dalla B, e che
in A era stato di passaggio con
Empoli e Udinese, senza fortuna. Ventisettenne di Napoli, in
5 minuti toglie il Catania dall’inferno e lo mette per il momento
in purgatorio disegnando 2 traiettorie maligne su calci piazzati dal limite (la prima per un fallo su Gomez, la seconda per
una trattenuta molto veniale su
Lopez) che beffano Rosati, non
proprio incolpevole . Catania-Lecce vale una bella fetta di
stagione e assomiglia a quei bei
romanzi che si lasciano leggere
con piacere perché tutto può ac-
Nel disegno di Rinaldi la punizione di Francesco Lodi, 26 anni, per il 2-2. Poi realizzerà il gol vittoria del 3-2
Catania, 10 e Lodi
Il Lecce è punito
Da 1-2 a 3-2: Simeone vince la prima partita
grazie a due punizioni dell’ex Frosinone
cadere e tengono fino all’ultimo col fiato sospeso. Prima
sembra possa vincere il Catania, soprattutto quando Maxi
ha la palla del 2 a 0, poi, dopo
l’1-2 del Lecce, si pensa al contrario. E a 10 minuti dal termine, quando pochi sperano che
la squadra di Simeone riesca a
raddrizzare l’ennesima giornata storta, ecco saltar fuori Francesco, maggiordomo gentile e
garbato che da sotto la livrea tira il grosso coltello per il delitto
perfetto.
Doppietta Dire se il verdetto sia
esatto non è facile, forse sareb-
be stato più giusto il pareggio.
Ma la formazione di De Canio
che se la prende molto con l’arbitro per alcune decisioni (alludendo alla seconda punizione
dal limite) e per i troppi cartellini, deve rammaricarsi soprattutto con se stessa. Perché non
accontentandosi del 2 a 1 e pensando di poter stravincere si è
esposta alla rimonta del Catania. Eppure avrebbero dovuto
ricordarsi che il primo gol italiano Simeone lo segnò proprio al
Lecce, nel ’90, con la maglia del
Pisa che quel giorno si impose
per 4 a 0. Vent’anni dopo, ancora contro i salentini, il neo alle-
natore del Catania conquista i
primi 3 punti in A. Il Catania
passa in vantaggio per primo
con Silvestre che inzucca l’assist di Llama (anche questo su
punizione), il Lecce pareggia
con Jeda che segna di testa su
traversone di Munari. E lo stesso Munari trova il momentaneo
raddoppio a porta spalancata
dopo il palo di Olivera. Infine la
doppietta di Lodi, la terza su
calcio piazzato negli ultimi 10
anni dopo quelle di Mihajlovic
nel 2005 (Inter-Roma 2-0) e
quella di Sneijder l’anno scorso
(Inter-Siena 4-3). E qui comincia forse un altro romanzo.
GENOA
0
0
GIUDIZIO 77
BARI (4-4-2) Gillet; A. Masiello, Glik,
Rossi, Parisi; Bentivoglio, Almiron
(dal 27’ s.t. Gazzi), Donati, Rivas (dal
14’ s.t. Alvarez); Okaka, Ghezzal (dal
23’ s.t. Castillo). PANCHINA Padelli,
Belmonte, Codrea, Rudolf. ALLENATORE Mutti.
GENOA (4-4-2) Eduardo; Mesto, Dainelli, Kaladze, Criscito; Konko (dal 40’
s.t. Jankovic), Kucka, Milanetto, Rossi (dal 22’ s.t. Rafinha); Floro Flores,
Palacio (dal 15’ s.t. Paloschi). PANCHINA Scarpi, Chico, Moretti, Veloso. ALLENATORE Ballardini.
ARBITRO Peruzzo di Schio.
ESPULSI nessuno.
AMMONITI Glik (B), Donati (B) e Rafinha (G) per gioco scorretto.
NOTE paganti 755, incasso di 15.433
euro; abbonati 14.057, quota di
162.580 euro. Tiri in porta 2-2 (compreso un palo). Tiri fuori 7-5. Fuorigioco 1-0. Angoli 2-8. Recuperi: p.t. 0’;
s.t. 4’.
LECCE 5,5
ANDUJAR 6 Lievi responsabilità
sul primo gol. Non male il resto.
ROSATI 5 Impreparato sulla prima
punizione, poco reattivo sull’1-0.
SCHELOTTO 6,5 Ci mette
autorevolezza.
DONATI 6 Non demerita.
CAPUANO 6 Finché rimane in
campo non demerita.
TERLIZZI 5,5 Si fa scavalcare da
Olivera nell’occasione del
pareggio.
LEDESMA 5,5 Perde molti palloni.
SCIACCA 6 Fa la sua parte.
MORIMOTO 6 Bravo a procurarsi
l’occasione per il 4 a 2 ma è
sfortunato.
GOMEZ 6 Procura la punizione del
2-2.
GUSTAVO 6 Riesce a mettere
qualche pezza dietro.
FERRARIO 5,5 Non sempre
impeccabile nelle chiusure.
BRIVIO 5,5 Preoccupato dalle
discese di Gomez.
h
IL MIGLIORE
7 MUNARI
Colpisce un palo e segna un gol.
Peccato che alla fine non serva a
nulla.
GIACOMAZZI 5 Sbaglia molto e
prende il rosso per proteste a
gara finita.
RICCHIUTI 5,5 Da un buon pallone
a Maxi, ma poco altro.
VIVES 6 Prestazione dignitosa,
sfortunato nell’occasione del palo
(Corvia s.v.).
LLAMA 5,5 Si vede che la
condizione è ancora carente.
GROSSMULLER 6,5 Una spina nel
fianco della difesa rossazzurra.
h
IL MIGLIORE
8 LODI
Pennella 2 punizioni al bacio nel
giro di 5 minuti e regala 3 punti
fondamentali ai suoi.
MAXI LOPEZ 6 Guadagna con
mestiere la punizione della vittoria,
ma in apertura di ripresa manca 2
buone opportunità per il 2 a 0.
All. SIMEONE 6 Commette
qualche errore nella formazione
iniziale che corregge coi cambi.
MESBAH 5,5 Dopo il suo ingresso
il Catania segna 2 gol, ma è solo
una coincidenza.
OLIVERA 6,5 Grande ripresa:
avvia l’azione del pareggio e mette
il piede (palo) sul gol del
momentaneo sorpasso.
JEDA 6,5 Realizza
l’immancabile gol dell’ex.
All. DE CANIO 6 Se ha una colpa è
quella di non aver fatto
indietreggiare i suoi dopo aver
agguantato il vantaggio in rimonta.
TERNA ARBITRALE: ROMEO 5 Non convince in più di una circostanza,
rosso a Giacomazzi compreso. Maggiani 6, Padovan 5,5.
di G.CAL.
ALVAREZ ALZA IL RITMO
KUCKA, SENSO TATTICO E TIRO
DAL NOSTRO INVIATO
GIUSEPPE CALVI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
BARI 5,5
GENOA 5,5
GILLET 6 Salvato dal palo, poi esce
alla disperata su Palacio.
EDUARDO 6 Qualche uscita sicura
e due comode parate a terra.
A. MASIELLO 6 Non soffre Rossi, è
impegnato più da Criscito.
MESTO 6,5 Sovrasta Rivas, si
concede incursioni: e lancia Palacio.
GLIK 6 Giocando d’anticipo, sbaglia
solo qualche disimpegno.
DAINELLI 6 Una roccia nei
contrasti, perde pochi duelli.
IL MIGLIORE
h 6,5 ROSSI
BARI dRestano malati cronici,
non c’è cura - cambio di allenatori e interventi sul mercato che riesca a dare più forza e
gol a Bari e Genoa. Quando arrivano nell’area di rigore avversaria, scoprono di essere fragili ed evanescenti, sempre più.
Finisce 0-0 una sfida che lascia
un senso di impotenza a Mutti
e Ballardini. Appena arrivato,
il tecnico bergamasco ha almeno bloccato l’emorragia di
sconfitte (6 consecutive). Il pareggio sarà pure un brodino, visto che restano 9 i punti dal
quartultimo posto, eppure può
alimentare una speranzella.
Mutti ha subito pesato il fardello lasciatogli in eredità da Ventura, ben oltre la maglia nera
della classifica: il peggiore attacco del torneo, 14 reti, l’ultima in casa siglata il 19 dicembre. Difesa di ferro, Ballardini
si è arreso ai limiti del Genoa
in chiave offensiva: nella sua
gestione, in 7 trasferte ha sì
perso solo una volta, però ha
segnato esclusivamente nelle
SPOLLI 5,5 Tenta di mettere
qualche pezza ma non sempre ci
riesce.
RISPOLI 5,5 Commette il fallo su
Gomez che propizia il momentaneo
2 a 2.
LE PAGELLE
Noia e zero gol
La prima di Mutti
non scatena Bari
BARI
CATANIA 6,5
SILVESTRE 6,5 Segna il quarto
gol stagionale ed è incolpevole sui
2 gol.
CONTRO IL GENOA UN PAREGGIO CHE NON SERVE
Attacchi inefficaci.
Dopo 6 k.o. di fila, i
pugliesi graziati due
volte da Palacio
di F.C.
Tosto in marcatura e preciso in
costruzione.
Prima partita e primo punto a Bari per Bortolo Mutti, 56 anni ARCIERI
vittorie di Cagliari e Lecce
(quindi, ultimo gol il 5 dicembre, proprio in Puglia), impattando gli altri 4 incontri, sempre sullo 0-0.
Genoa, che occasioni Più pericolosa nel primo tempo, la squadra ligure ha costruito due limpide occasioni da gol; ma Palacio si è fermato prima contro
un palo (9’, botta di destro) e
poi ha sprecato a un passo da
Gillet (45’, splendido lancio di
Mesto e imprecisa palombella). Poggiato il progetto su
Kucka, autentico trascinatore,
Ballardini ha affidato a Milanetto il compito di dettare rapide ripartenze con lanci lunghi,
sui quali Floro Flores è rimasto
imbrigliato tra Rossi e Glik.
Per quanto siano stati propositivi Mesto e Criscito, il Genoa è
mancato di velocità nell’ultimo passaggio. E mercoledì ci
sarà il derby con la Sampdoria.
Bari, piccola luce Mai abbandonato dai tifosi, il Bari ha avvertito la scossa nella ripresa, con
l’inserimento di Alvarez, più vivace di Rivas. Mantenendo il
4-4-2, Mutti, rispetto a Ventura, ha chiesto invano un’immediata verticalizzazione del gioco, cercando subito di servire
gli attaccanti. Obiettivo difficile da raggiungere finché Almiron e Donati gireranno a basso
regime. Almeno Alvarez ha
ispirato qualche contropiede e
Okaka ha potuto insidiare
Eduardo, con un’incornata al
19’, primo tiro del Bari in porta. Al 33’ i biancorossi hanno
gridato anche al gol, ma il destro di Okaka, che superava
Eduardo, era invalidato dal
precedente fischio di Peruzzo
per un fallo di Castillo in elevazione su Kaladze.
PARISI 6 Non si fa portare fuori
zona da Konko.
BENTIVOGLIO 5,5 Intraprendente
nel primo tempo, poi si smarrisce.
ALMIRON 5,5 Voglioso ma poco
dinamico: non riesce a inventare.
GAZZI 6 Nella fase finale porta
solidità in mezzo al campo.
DONATI 5 Tanti palloni gioca e tanti
ne consegna agli avversari.
RIVAS 5 Fa il solletico a Mesto,
sbaglia i passaggi più semplici.
ALVAREZ 6 Alza il ritmo del gioco e
detta qualche cross invitante.
OKAKA 6 Incide di più nella ripresa,
riuscendo a smarcarsi.
GHEZZAL 5,5 Lotta ma tira poco:
prova a suggerire per Okaka.
CASTILLO 6 Fischi ingenerosi,
eppure crea varchi in area.
All. MUTTI 6 Protegge la difesa,
cerca invano rapidità di esecuzione.
KALADZE 6 Una garanzia in difesa,
si fa valere anche in attacco.
CRISCITO 6 Spinge, si sovrappone
e conclude, ma patisce Alvarez.
KONKO 5,5 Si interscambia con
Mesto, senza acuti (Jankovic s.v.).
h
IL MIGLIORE
7 KUCKA
Ha grande senso tattico e va pure al
tiro.
MILANETTO 6 Si oppone ad
Almiron e scandisce i tempi del
gioco.
ROSSI 5,5 Si sacrifica in
interdizione, senza prendere
iniziative.
RAFINHA 5,5 Andamento lento, non
lascia traccia.
FLORO FLORES 5 Gira sempre al
largo dalla zona-tiro.
PALACIO 6 E’ fermato dal palo, poi
spreca una comoda palla-gol.
PALOSCHI 5 Non cambia l’inerzia in
fase offensiva.
All. BALLARDINI 5,5 Squadra
blindata però sempre anemica in
attacco.
TERNA ARBITRALE: PERUZZO 6 Punisce un fallo di Castillo su Kaladze:
ci può stare. Angrisani 6; Rossomando 6
26
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LUNEDÌ 14 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
italia: 514954585150
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GAZZACAFFÈ
IL COMMENTO
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SCI AZZURRO
PARLANO I NUMERI
LE CIFRE
VIVA IL MADE
Cavani a 20 gol: incide
50% più di Messi e Ronaldo
IN ITALY
di LUIGI GARLANDO
Matri fa gol e trascina la Juve con la mano sul fianco, come Napoleone. L’ultimo arrivato, quello spinto a Torino dall’acquisto di Pazzini, perciò eroe
doppiamente goduto dal popolo juventino. Eto’o
non fa gol, sbaglia incredibilmente a un passo dalla porta spalancata. Proprio lui, Re Leone l’infallibile che quest’estate ha cominciato a segnare sotto
l’ombrellone. Così l’Inter frena la rimonta, lascia il
Milan a +8 e la Juve ha riavvicinato l’Europa di
Champions.
Questo campionato, ormai lo abbiamo imparato, è come uno smemorato che ogni mattina si
alza e smentisce ciò che ha detto il giorno prima. L’Inter, che pochi giorni fa ha schiantato la Roma a suon di gol e di spettacolo, facendo dire ai
tecnici riuniti a Coverciano: «E’ lei la favorita», ha
frenato a Torino, al di là degli errori di mira, giocando a lungo sotto ritmo, apparentemente stanca per
le fatiche di rimonta. Il Milan che contro il Genova
sembrava atleticamente affannato, tatticamente
confuso, psicologicamente tremolante, ha ricoperto il Parma di gol e ha tenuto l’Inter a 8 punti con la
speranza che 8 restino, visto che la Fiorentina ha
vinto largo a Palermo e si presenterà allegro al recupero di mercoledì. La Juve, dopo la sconfitta di Palermo, era rotolata fuori da qualsiasi tipo di Europa
tra le polemiche. Ieri sera si è addormentata a 3 soli
punti dalla zona Champions, lo spazio di una vittoria. Questo torneo smemorato due cose però non le
dimentica e le ha ribadite anche a questo turno.
Prima: Napoli e Udinese sono due realtà rampanti che hanno passato il punto di non ritorno dei
loro sogni, non si fermano più. Seconda: proprio
perché regala verità diverse a ogni capitolo, questo
torneo è un romanzo parecchio divertente.
Di questo romanzo vogliamo sottolineare un aspetto: i protagonisti italiani. Il torneo è iniziato come
uno spettacolare testa a testa tra Ibrahimovic ed
Eto’o. Poi è deflagrato il napoletano Cavani. Il
weekend ha sbattuto in prima pagina gente di casa
nostra. Sabato il Milan ha lucidato il piedino d’oro
di Cassano, ieri l’eroe di giornata è stato Matri.
Due acquisti recenti, a dimostrazione che questo
scudetto può essere deciso ai box, al rifornimento di metà corsa, come accade spesso in Formula 1. Cassano è l’uomo su cui ha puntato forte
Cesare Prandelli fin dalla prima ora della sua
Nazionale. Matri sarà l’uomo nuovo. Il c.t.
lo ha convocato per l’amichevole contro
la Germania, non lo ha fatto esordire
solo per non frullarlo con altre emozioni forti dopo il fresco passaggio alla Juve, ma lo terrà d’occhio e sta al vertice
delle sue gerarchie. A Palermo, Gilardino,
che non intende abdicare davanti ai nuovi
centravanti rampanti, ha fatto gol, come
Montolivo che ha preso per mano i viola.
Insomma, il campionato ha fatto eco alla
piacevole esibizione degli azzurri a Dortmund. A Torino non ha brillato solo Matri.
E’ piaciuto il solidissimo Barzagli, altro
pit-stop di mercato, Buffon è stato decisivo. Due campioni del mondo, due italiani.
Di Natale ne ha segnati ancora un paio e ha
risposto all’allungo di Cavani. Il Napoli, è
vero, è quasi tutto nel suo meraviglioso tridente straniero, ma ora che rischia di perdere Lavezzi per squalifica, dovrà puntare
su Mascara. In questo affascinante romanzo di serie A molte pagine belle sono scritte in italiano. Un buon auspicio
ora che ripartono le coppe e ricominciamo
a specchiarci nell’Europa.
«
Maurizio
Zamparini, 69
anni, presidente
del Palermo
dei gol del
Napoli è stato
segnato da
Cavani. Ha
realizzato
20 reti in
campionato sulle
40 complessive
3
le doppiette
realizzate da
Cavani in questo
campionato.
L’ultima sabato
contro la Roma.
Ha segnato
anche 2 triplette
Se fossimo in Mazzarri prenderemmo Cavani, lo «blinderemmo» in una teca e lo esporremmo al Museo di Capodimonte, proprio
come un’opera d’arte. Perché il Matador,
un’opera d’arte, la è davvero (oggi forse la
più popolare di Napoli): il secondo posto in
classifica è figlio soprattutto dei 20 gol del
Matador che ha segnato la metà delle reti
complessive (40) della squadra partenopea.
A questa precisione e a questa continuità l’attaccante uruguaiano unisce volontà, sacrificio, grinta . Elemento indispensabile, unico,
perfetto quando rifinisce l’azione e quando
va a chiuderla. I 18 milioni spesi da De Laurentiis l’estate scorsa per acquistare Cavani
dal Palermo, tutto sommato, stanno fruttando.
Dando un’occhiata a quello che succede in
giro per il continente, si può tranquillamente affermare che il valore del Matador è, in
questo momento, inestimabile. Nessuno,
tra i capocannonieri dei principali campionati d’Europa, incide come lui a livello di
gol: il 50% delle reti del Napoli porta la sua
firma. Tra i capocannonieri d’Europa Cristiano Ronaldo lo insegue con il 45% (24 gol sui
53 del Real Madrid); Moussa Sow del Lilla è
al 40% (16 gol su 40); Mario Gomez del
Bayern è al 37% (17 gol su 46); Berbatov e
Lionel Messi sono entrambi fermi al 33%
(19 gol del bulgaro sui 57 del Manchester
United; 24 gol della Pulce sui 71 complessivi
del Barcellona). E’ proprio un’opera d’arte,
questo Cavani. E come un’opera d’arte lascia a bocca aperta ogni volta che lo guardi.
ANDREA SCHIANCHI
13
le gare in cui è
andato a segno
Cavani in
questo
campionato.
L’uruguaiano è
arrivato a quota
20 reti
Altre medaglie
a Garmisch
E’ possibile?
Sì abbiamo altre frecce nell’arco. Oggi (discesa alle 10 e
slalom alle 14) va in scena la supercombinata con Innerhofer,
Fill, Paris e Pangrazzi: tutti e
quattro i nostri atleti possono
salire sul podio. Quindi, dopo
la prova a squadre, sarà la volta
di gigante e slalom. Se il gruppo del gigante maschile è al momento un po’ depresso fra le
donne abbiamo possibilità con
Federica Brignone e Manuela
Moelgg. Gran finale con gli slalom. Prima le donne, dove, vista la difficoltà della pista, da
giorni il direttore agonistico
Claudio Ravetto va sussurrando che potrebbe essere la grande occasione per la Moelgg. Domenica gran finale con lo slalom maschile, dove schieriamo
una vera corazzata. Lo slalom è
una specialità sul filo del rasoio
dove per vincere bisogna attaccare, ma schiereremo Razzoli
(oro olimpico a Vancouver un
anno fa), Manfred Moelgg e Cristian Deville, tutti e tre in grado
di vincere o salire sul podio. La
luna in casa Italia è girata, si comincia a raccogliere.
PIERANGELO MOLINARO
BASKET
A destra,
Edinson
Cavani, 24
anni oggi: fa
sognare Napoli.
In basso,
Alessandro
Matri, 26: con il
suo gol la Juve
ha steso l’Inter
Ma Siena
è imbattibile
in Italia?
so falso che spezza il filotto di
16 successi consecutivi. D’altra
parte non si può vincere sempre e anche l’ombra dell’Arsenal (mercoledì c’è la Champions) deve aver avuto il suo
peso. Certo è che il modo in cui
Mourinho, ieri, ha accorciato
le distanze mette paura. A Barcellona, con l’Espanyol, il Real
ha giocato praticamente tutta
la partita in dieci (espulso Casillas), impartendo una lezione
di calcio ai cugini dei blaugrana. Alla fine l’1-0 è un punteggio striminzito, viste le traverse e i gol sprecati da Adebayor.
Ma è una vittoria fondamentale, che tiene viva la Liga e il
duello totale Guardiola-Mou.
Si Se la salute l’aiuta, Siena
non ha avversari in Italia. E’
possibile metterla in difficoltà
in una partita secca, come è accaduto ieri in coppa Italia, ma
è praticamente impossibile
nei playoff perché oltre alla
qualità superiore del suo gioco può schierare tanti giocatori tutti di primo livello, come
lo sono diventati anche i cambi italiani come Carraretto o
Ress mirabili nell’interpretare
il loro ruolo. E’ evidente che la
forbice è alimentata anche dagli avversari: se gli unici a poter competere per qualità di
gioco sono le società con budget di molto inferiori a Siena
come lo è Cantù, è evidente
che alla lunga l’organico ridotto pesi, soprattutto nelle gare
ravvicinate come sono playoff
e Final 8. Un’alternativa alla
Montepaschi potrebbe venire
solo da club ricchi come Milano o Roma, con grandi organici. Per ora, come qualità anche
societaria e tecnica, sono lontanissimi, e Siena resta di due
piste davanti.
ALESSANDRO DE CALÒ
LUCA CHIABOTTI
LIVERANI-BOZZANI
IN SPAGNA
m
ano
a
o
r
e
v
S tr
DA SEI ANNI NON SI
SEGNAVANO TANTI
GOL (4) DIRETTAMENTE
SU PUNIZIONE
I gol su punizione diretta, in
Serie A, sono una merce
abbastanza rara. Dal 12-13
febbraio 2005 non se ne
segnavano quattro nella
stessa giornata. Allora
erano andati in gol
Mihajlovic (2), Chiesa e
Lucarelli. Stavolta hanno
cliccato Di Natale, Palumbo
e Lodi. Le reti più belle del
weekend. Strano ma...
Battendo l’Espanyol
Mou ha riaperto la Liga?
Sì Per la prima volta in diciassette giornate, il Real accorcia le distanze dal Barça. Ora è
a 5 punti, sembra tanta roba
ma non lo è. Basta un altro pari
dei catalani, con contemporanea vittoria dei blancos, per ridurre il gap a 3 lunghezze. Poi
c’è lo scontro diretto al Bernabeu, palcoscenico per una rivincita dopo la «manita» del Camp
Nou. A Barcellona parlano di virus-Fifa. Dicono che gli impegni delle nazionali penalizzano la squadra di Guardiola. Il
kappaò con l’Hercules di Trezeguet — unica sconfitta nella Liga — era seguita a una settimana dedicata alle nazionali. Di sicuro il pari rimediato a Gijon
con lo Sporting è un mezzo pas-
Ipse dixit... ...Cosa voleva dire
Il rumoroso affetto di Zamparini per Delio Rossi
È il quindicesimo gol che
prendiamo su angolo.
È ridicolo. Voglio bene
a Rossi, ma deve
cambiare questa difesa
«Gli darei quindici calci in
ogni angolo del suo corpo, gli
farei fare il cassiere in un mio
centro commerciale nel turno
7-24. Lo ingaggerei in tutte le
squadre che ho avuto, per poterlo esonerare una volta a settimana. Toglierei l’audio al
suo televisore di casa e i freni
alla sua auto. Lo costringerei a
vedersi tutte le puntate del Festival di Sanremo. Il tuffo non
glielo farei fare nella fontana
del Gianicolo ma in una delle
mie piscine. Dopo aver tolto
l’acqua. Lo manderei nella curva del Catania, in uno studio
con la De Filippi, alla Vucciria
dopo un derby perso. Gli direi i finali dei libri che sta leggendo e i risultati delle partite che si è registrato. Gli farei
fare il torello in un allenamento come palla. Ma, sia
chiaro, io a Delio Rossi voglio bene».
VINCENZO CITO
LUNEDÌ 14 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
italia: 514954585150
CLASSIFICA DELLA SERIE A
RISULTATI
BARI-GENOA
0-0
BRESCIA-LAZIO
0-2
Gonzalez (L), Kozak (L)
CAGLIARI-CHIEVO
4-1
Conti (Ca), Canini (Ca), Nené (Ca), Nené (Ca), Thereau (Ch)
CATANIA-LECCE
3-2
Silvestre (C), Jeda (L), Munari (L), Lodi (C), Lodi (C)
CESENA-UDINESE
0-3
Di Natale (U), Inler (U), Di Natale (U)
JUVENTUS-INTER
1-0
Matri (J)
MILAN-PARMA
4-0
Seedorf (M), Cassano (M), Robinho (M), Robinho
(M)
PALERMO-FIORENTINA
2-4
Pastore (P), Gilardino (F), Nocerino (P),
Camporese (F), Bovo (P) autorete, Montolivo (F)
ROMA-NAPOLI
0-2
Cavani (N) rigore, Cavani (N)
SAMPDORIA-BOLOGNA
3-1
Palombo (S), Gastaldello (S), Maccarone (S),
Paponi (B)
PROSSIMO TURNO
mercoledì 16 febbraio, ore 18.30: FIORENTINA-INTER;
SAMPDORIA-GENOA (recuperi); sabato 19 febbraio:
BOLOGNA-PALERMO (ore 18) (1-4); INTER-CAGLIARI
(ore 20.45) (1-0); domenica 20 febbraio, ore 15:
LECCE-JUVENTUS (ore 12.30) (0-4); CHIEVO-MILAN
(1-3); FIORENTINA-SAMPDORIA (1-2); GENOA-ROMA
(1-2); LAZIO-BARI (2-0); PARMA-CESENA (1-1);
UDINESE-BRESCIA (1-0); NAPOLI-CATANIA (20.45) (1-1)
LA MOVIOLA
i
MARCATORI
PARTITE
SQUADRE
PUNTI
IN CASA
RETI
FUORI
RIGORI
G. V. N. P. G. V. N. P. G. V. N. P. F. S. F. S. F. S.
MILAN
NAPOLI
LAZIO
INTER
UDINESE
JUVENTUS
PALERMO
ROMA
CAGLIARI
FIORENTINA
CHIEVO
SAMPDORIA
GENOA
BOLOGNA *
PARMA
CATANIA
LECCE
BRESCIA
CESENA
BARI
52
49
45
44
43
41
40
39
35
32
31
30
29
29
26
26
24
22
21
15
13
12
13
12
12
12
13
12
13
11
12
12
12
11
13
13
12
13
13
13
8
8
8
8
8
6
8
8
7
7
4
5
4
6
4
6
4
5
4
2
3
2
3
3
2
3
2
3
1
2
6
5
3
4
6
4
4
2
3
4
2
2
2
1
2
3
3
1
5
2
2
2
5
1
3
3
4
6
6
7
12
13
12
12
13
13
12
12
12
13
13
12
12
13
12
12
13
12
12
12
7
7
5
5
5
5
4
3
3
1
3
2
3
2
2
0
2
1
1
1
4
2
3
2
2
5
2
3
4
6
4
4
5
4
2
4
2
2
3
2
1
4
4
5
6
3
6
6
5
6
6
6
4
7
8
8
9
9
8
9
25
25
25
24
25
25
25
24
25
24
25
24
24
24
25
25
25
25
25
25
15
15
13
13
13
11
12
11
10
8
7
7
7
8
6
6
6
6
5
3
7
4
6
5
4
8
4
6
5
8
10
9
8
8
8
8
6
4
6
6
PUNTI
IN CASA FUORI TOTALE DIFF. FAVORE CONTRO 2009-2010 E
DIFFERENZA
RETI
TOTALE
3
6
6
6
8
6
9
7
10
8
8
8
9
8
11
11
13
15
14
16
27
23
21
31
21
24
25
21
23
15
11
14
12
13
11
15
16
13
9
7
10
8
12
15
11
19
14
10
13
9
8
7
15
8
8
13
18
15
15
18
17
17
11
13
21
17
19
14
9
12
16
9
7
13
12
7
10
7
8
7
9
14
10
13
19
11
21
22
14
17
19
19
7
25
26
20
28
18
19
21
44
40
32
44
42
41
44
35
32
27
27
23
19
26
23
22
26
20
17
14
19
22
22
28
30
30
35
32
27
26
27
26
22
33
34
33
46
33
34
39
T. R. T. R.
+25
+18
+10
+18
+12
+11
+9
+3
+5
+1
0
-3
-3
-7
-11
-11
-20
-13
-17
-25
3
4
2
6
3
3
1
5
2
4
2
5
2
2
2
3
4
4
2
6
2
3
2
5
2
2
0
4
1
3
1
5
2
0
2
3
1
4
1
3
1
2
4
2
5
3
6
5
3
2
2
1
1
2
8
2
3
3
3
7
0 51 (+1)
2 40 (+9)
4 25 (+20)
1 55 (-11)
1 27 (+16)
2 41 (=)
5 40 (=)
5 50 (-11)
2 38 (-3)
1 34 (-2)
1 32 (-1)
1 40 (-10)
1 38 (-9)
1 28 (+1)
7 30 (-4)
1 24 (+2)
2
in B
2
in B
2
in B
5 32 (-17)
POSIZIONE
STAGIONE
2009-2010
ULTIME
QUATTRO
GARE
2
5
16
1
15
4
5
3
8
10
11
5
8
14
13
17
in B
in B
in B
11
VNNV
VPVV
VNNV
VVVP
VNVV
PPVV
PVVP
=NPP
VVPV
PVNV
VVNP
PPPV
VPNN
=NVP
PPNP
PNPV
NVPP
PNVP
NNPP
PPPN
U CHAMPIONS U PRELIMINARI DI CHAMPIONS U EUROPA LEAGUE U RETROCESSIONE A parità di partite giocate la nostra classifica tiene conto di quest’ordine preferenziale:
1) punti 2) minor numero di partite disputate 3) differenza reti 4) numero di gol segnati 5) ordine alfabetico. Le ultime tre retrocedono in serie B. * Bologna ha 3 punti di penalizzazione.
OK LA DECISIONE DI PERUZZO A BARI: AZIONE FERMATA, GOL INUTILE DI OKAKA
Brescia e Lecce penalizzati
Castillo su Kaladze: è fallo
Ai lombardi mancano 2 rigori. A Catania non c’è la punizione del 3-2
FRANCESCO CENITI
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tania (nessun fallo su Maxi Lopez). In precedenza, Gomez
sembra avere il piede sulla linea dell’area al momento dell’entrata di Rispoli: l’arbitro invece del rigore assegna la punizione dal limite, Lodi segna e
mette tutti d’accordo. Dubbi anche su un mano in area di Giacomazzi giudicato involontario.
Lo stesso Giacomazzi a fine partita dice qualcosa di troppo a
Romeo e si prende un rosso diretto. Non c’è fuorigioco, infine, sui due gol del Lecce.
CESENA-UDINESE 0-3 Proteste
sull’1-0 dell’Udinese ma è lo
stesso Von Bergen negli spogliatoi ad ammettere di aver preso
Sanchez. Ok quindi la scelta di
Orsato che fischia la punizione
poi trasformata da Di Natale.
dScudetto, zona Coppe e salvezza. Sono i tre obiettivi stagionali delle squadre impegnate in una lunga volata: da adesso in poi ogni minimo episodio
rischia di decidere la stagione.
Ieri gli errori più evidenti hanno penalizzato le squadre che
lottano per non retrocedere.
Siamo sicuri che Braschi chiederà più attenzione ai suoi arbitri.
quindi l’intervento di Peruzzo.
BARI-GENOA 0-0 Si lamenta
molto Mutti per il fallo fischiato a Castillo al 33’ della ripresa,
sull’assist Okaka segna a gioco
fermo (non si può parlare di gol
annullato). In realtà, l’attaccante del Bari nello stacco poggia il
gomito sul collo di Kaladze impedendogli di saltare. Ci sta
BRESCIA-LAZIO 0-2 Giannoccaro non convince. Penalizzato il
Brescia a cui manca almeno un
rigore: da punire il mano volontario di Lichtsteiner e ci poteva
stare il penalty anche per l’entrata robusta di Sculli che travolge Eder nel primo tempo.
La mano volontaria di Lichtsteiner: rigore per il Brescia non visto SKY
CAGLIARI-CHIEVO 4-1 Gara in discesa per Tozzi (Can B). Ok il
3-0 e il 4-0 del Cagliari (niente
fuorigioco). Fallo di Cesar su
Cossu: ci poteva stare il rigore.
CATANIA-LECCE 3-2 Molte polemiche per l’arbitraggio di Romeo. L’errore più grave al 40’
della ripresa: inesistente la punizione che porta al 3-2 del Ca-
PALERMO-FIORENTINA 2-4 Sul
2-1 segnalato un fuorigioco inesistente a Miccoli: sul successivo cross, a gioco fermo, segna
Acquah. Protesta Nocerino, ma
fa bene Russo a non dare rigore: Camporese prende la palla.
SAMP-BOLOGNA 3-1 Pochi episodi per Gervasoni. Qualche
dubbio nella ripresa quando è
fermato Ramirez lanciato a rete: forse la palla non aveva superato la linea laterale.
(Juve-Inter a pagina 3)
20 RETI: Cavani (2) (Napoli)
18 RETI: Di Natale (2) (Udinese)
15 RETI: Eto'o (5) (Inter)
14 RETI: Di Vaio (Bologna); Matri (1) (11
reti con il Cagliari) (Juventus)
13 RETI: Ibrahimovic (2) (Milan)
11 RETI: Matri (1) (Cagliari)
10 RETI: Pastore (Palermo); Borriello
(1) (Roma)
9 RETI: Pellissier (1) (Chievo); Pazzini
(2) (6 con la Sampdoria) (Inter);
Quagliarella (Juventus); Pato e Robinho
(Milan)
8 RETI: Gilardino (Fiorentina); Hamsik
(1) (Napoli); Ilicic (Palermo); Crespo (2)
(Parma)
7 RETI: Miccoli (Palermo); Vucinic (1)
(Roma); Sanchez (Udinese)
6 RETI: Caracciolo (3) (Brescia); Nené
(Cagliari); Maxi Lopez (1) (Catania);
Bogdani (Cesena); Floccari e Hernanes
(1) (Lazio)
5 RETI: Diamanti (1) (Brescia);
Moscardelli (Chievo); Cambiasso, Milito
e Stankovic (Inter); Krasic (Juventus);
Kozak (1) (Lazio); Di Michele (Lecce);
Cassano (2) (4 con la Sampdoria)
(Milan); Lavezzi (Napoli); Pinilla
(Palermo); Giovinco (Parma); Guberti
(Sampdoria)
4 RETI: Barreto (2) (Bari); Acquafresca
e Conti (Cagliari); Silvestre (Catania);
Jimenez (Cesena); Santana (Fiorentina);
Floro Flores (3 reti con l'Udinese)
(Genoa); Thiago Motta (Inter); Del Piero
(1), Iaquinta, Marchisio e Toni (1) (3 reti
col Genoa) (Juventus); Mauri e Zarate
(Lazio); Simplicio (Roma)
3 RETI: Britos e Gimenez (Bologna);
Eder (Brescia); Cesar (Chievo);
D'Agostino (1) e Ljajic (2) (Fiorentina);
Pepe (Juventus); Corvia, Jeda (1), Ofere
e Olivera (Lecce); Nocerino (Palermo);
Totti (2) (Roma); Maccarone (2 con il
Palermo) e Pozzi (1) (Sampdoria); Denis
(Udinese)
2 RETI: Okaka e Rudolf (1 rete con il
Genoa) (Bari); Cordova (Brescia); Canini
e Nainngolan (Cagliari); Gomez, Lodi e
Terlizzi (Catania); Giaccherini e Parolo
(Cesena); Mandelli e Thereau (Chievo);
Destro, Mesto, Milanetto, Palacio (1),
Ranocchia e M. Rossi (Genoa); Sneijder
(Inter); Aquilani (Juventus); Biava
(Lazio); Giacomazzi e Piatti (Lecce);
Boateng e Inzaghi (Milan); Cannavaro e
Maggio (Napoli); Bacinovic, Bovo e
Migliaccio (Palermo); Bojinov, Candreva
e Zaccardo (Parma); Menez e Perrotta
(Roma); Armero, Benatia, Domizzi e
Zapata (Udinese)
1 RETE: 80 giocatori
RETI: in questo turno 32 (1 rigore); in
totale 598 (46 rigori, 18 autoreti)
CONCORSI
CONCORSI N. 14 DEL 13/2/2011
TOTOCALCIO - COLONNA VINCENTE
X-2-1-1-2-1-1-2-1-1-X-2-1-1
QUOTE: Ai 14 (24) 19.497 €;ai 13 (617)
234 €;Ai 12 (5660) 25 €;Ai 9 (1121) 132 €
TOTOGOL - COLONNA VINCENTE
4-3-9-11-6-5-8 QUOTE: Ai 7 e 6 nessun
vincitore; Ai 5 (9) 763 €;Ai 4 (116) 71 €
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MONDO SPAGNA
ESPANYOL
REAL MADRID
0
1
GIUDIZIO 7777
y
Marcelo, 22
anni, esulta
per il gol
successo
del Real AP
IL PUNTO
DELLA
LIGA
PRIMO TEMPO 0-1
MARCATORE Marcelo (R) 24' pt
ESPANYOL (4-2-3-1) Kameni 6; Galan
5,5, Amat 5, Javi Lopez 5,5, Chica 6
(35' st Rui Fonte 6): Baena 5,5, Javi
Marquez 6; Luis Garcia 6 (13' st Datolo
6), Verdù 6,5, Callejon 6,5; Sergio García 6 (21' st Alvaro 6).
23ª giornata
A.MadridValencia 1-2,
SportingBarcellona 1-1,
SantanderSiviglia 3-2,
HerculesSaragozza 2-1,
LevanteAlmeria 1-0,
MalagaGetafe 2-2
R.SociedadOsasuna 1-0,
DeportivoVillarreal 1-0,
EspanyolReal Madrid 0-1.
Oggi MaiorcaAth.Bilbao
PANCHINA Cristian Alvarez, Victor Alvarez, Forlin, Diuscher. ALLENATORE
Pochettino 6
REAL MADRID (4-2-3-1) Casillas sv;
Arbeloa 6,5, Pepe 7, Carvalho 7, Marcelo 8; Khedira 7, Xabi Alonso 7,5; Di
Maria sv (4' pt Adan 7,5), Özil 7 (34' st
Diarra 6,5), Cristiano Ronaldo 7; Adebayor 6, 5 (42' st Sergio Ramos sv).
PANCHINA Albiol, Granero, Kaka, Benzema. ALLENATORE Mourinho 7,5
ARBITRO Mateu Lahoz 6
NOTE ammoniti Xabi Alonso (R), Amat (E), Carvalho (R). Espulso Casillas (R) al 2' p.t. Spettatori 40.500 circa Tiri in porta 6-13, tiri fuori
5-6, angoli 5-9, fuorigioco 4-1 Recuperi 1'-3'
FILIPPO MARIA RICCI
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BARCELLONA d Il primo gol sta-
gionale di Marcelo e una delle
migliori prestazioni collettive
dell’anno rilanciano il Real
Mou che passa 1-0 in casa dell’Espanyol giocando in 10 per
quasi tutta la partita e si porta a
-5 dal Barça. Epica, forza impegno e concentrazione massima
sono le chiavi di questo successo vitale per la Liga del Madrid.
L'espulsione Mourinho preferisce Arbeloa e Adebayor a Ramos e Benzema, non rinnova la
fiducia a Kakà e manda Dudek
in tribuna, cosa che non vi diremmo mai se non fosse per il
fatto che dopo 91 secondi Casillas viene espulso e al posto di
Di Maria entra Adan, portiere
di riserva che a 23 anni debutta
in Liga. L'espulsione più rapida
nella storia del Madrid arriva
per un fallo fuori area di Iker su
Callejon lanciato a rete. Il Real
vede letteralmente rosso. Mou
riorganizza i suoi allargando
Özil e Ronaldo, i fedelissimi di
José rispondono con una prestazione di encomiabile cuore-corsa-coraggio: nel solo primo tempo segnano il gol, colpiscono 2 traverse e tirano 14 vol-
Rilancio Real
Il Barça a +5
In dieci dopo 91" per rosso a Casillas ma domina
contro l’Espanyol: Marcelo-gol, tante occasioni
te verso la porta di Kameni, 10
nello specchio.
Adan ok Rischiano parecchio,
anche. Ma non potrebbe essere
altrimenti: Adan si scrolla di
dosso la tensione respingendo
con grande concretezza qualsiasi cosa gli capiti a tiro, e quando
non sembra poterci arrivare c'è
Adebayor a difenderlo con le
sue lunghe leve che arpionano
un tiro di Javi Marquez. È il 15',
Marcelo, capitano senza fascia
(Iker uscendo dal campo si è dimenticato di lasciargliela), ha
appena toccato la traversa con
un tiro da fuori e neanche 10
minuti dopo approfitta di un as-
sist di Ronaldo per battere Kameni sul suo palo da posizione
angolata. Il brasiliano dà
l'esempio ma nel Madrid non
c'è nessuno che si risparmia: Xabi Alonso, già ammonito, rischia l'espulsione e poi lancia
con precisione Adebayor che
con un pallonetto scoordinato
colpisce la seconda traversa.
Scoperti L'Espanyol, sorpresa
della parte iniziale della stagione, ha venduto in Italia due
quarti della sua difesa e senza
Didac Vilà e Victor Ruiz ha perso 3 partite di fila: a sostituire il
neo-napoletano c'è un 18enne,
Amat, che sbaglia sul gol di Mar-
celo e in generale la sensazione
di incertezza dell'altissima difesa biancoblu è tangibile. I tanti
errori in fase di costruzione contribuiscono a dare ancor più fiato e speranza a un Madrid già
decisamente infervorato e graziato dalla bandierina del guardalinee che ad inizio ripresa ferma Callejon lanciato in posizione corretta solo verso Adan. Il
Real gioca in apnea e contropiede, non chiude la gara con Adebayor (due volte fermato da Kameni) e con un pizzico di aiuto
dall’imprecisione degli avanti
avversari conquista 3 punti
d’oro e si gode il riposo della settimana senza Champions.
Classifica:
Barcellona 62;
Real Madrid 57;
Valencia 47;
Villarreal 45;
Ath.Bilbao 38;
Espanyol 37; Real
Sociedad, Siviglia,
Getafe 31;
A.Madrid 30;
Maiorca 28;
Hercules,
Santander,
Deportivo 25;
Levante 24;
Sporting,
Saragozza 23;
Osasuna 22;
Almeria 20;
Malaga 19.
FRANCIA
Lilla e Rennes ok
Bella risposta
a Lione-Marsiglia
Sconfitte Tolosa e Nizza.
continua la corsa al comando
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PARIGI dLione e Rennes rispondono ai successi
di Lione e Marsiglia di sabato e così restano in
vetta alla classifica di questo combattuto campionato francese, dopo 23 giornate. La capolista supera (2-0) il Tolosa con gol di Gervinho
(38’ pt, riprendendo la traversa di Moussa
Sow) e raddoppio di De Melo al 4’ di recupero
della ripresa. Partita numero 500 per il portiere
Landreau, senza affanni. Montano e Boukari
firmano il 2-0 del Rennes sul Nizza che consente alla formazione di Antonetti di restare al secondo posto, a 5 punti dalla vetta. Di Ducourtioux, Bisevac e Pujol i gol del 3-0 del Valenciennes sul Brest nell’altro posticipo.
23ª GIORNATA Monaco-Lorient 3-1, Nancy-Auxerre 3-1,
Psg-Lens 0-0, Arles-Montpellier 0-0, Bordeaux-Caen 1-2,
Sochaux-Marsiglia 1-2, St.Etienne-Lione 1-4, Valenciennes-Brest 3-0, Rennes-Nizza 2-0, Lilla-Tolosa 2-0
CLASSIFICA Lilla 45; Rennes 40; Marsiglia 39; Lione, Paris Saint Germain 38; Saint’Etienne 35; Montpellier 34; Tolosa 33; Bordeaux, Brest, Lorient 31; Valenciennes 29; Sochaux, Nancy 28; Caen 27; Nizza 26; Auxerre 25; Monaco,
Lens 24; Arles 9
GERMANIA
Podolski-Novakovic poker
Il Colonia stende il Mainz
BERLINO Altri tre punti verso la salvezza per il
Colonia che, con le doppiette di Podolski e
Novakovic, stende 4-2 il Mainz. Nell’altro
posticipo di Bundesliga 1-1 tra Werder e
Hannover. Esonerato il tecnico del Borussia
Moench Frontzek. Nuovo infortunio per Ballack.
22ª GIORNATA Bayern-Hoffenheim 4-0,
Eintracht F.-Leverkusen 0-3, Schalke-Friburgo
1-0, St.Pauli-Borussia Moench. 3-1,
Stoccarda-Norimberga 1-4, Wolfsburg-Amburgo
0-1, Kaiserslautern-Borussia Do. 1-1,
Colonia-Mainz 4-2, Werder-Hannover 1-1
CLASSIFICA Borussia Do. 52; Leverkusen 42;
Bayern 39; Hannover 38; Mainz 37; Friburgo 34;
Amburgo 33; Hoffenheim, Norimberga 32;
Schalke 29; Eintracht 27; Colonia, St.Pauli 25;
Werder 24; Wolfsburg, Kaiserslautern 23;
Stoccarda 19; Borussia Moench. 16.
INGHILTERRA
taccuino
Ancelotti rischia grosso col Fulham
OLANDA
SCOZIA
L’Ajax pareggia
e perde terreno
Celtic inarrestabile
I Rangers resistono
AMSTERDAMd (m..v.) Intatta la
prima posizione, sia Psv che Twente vincono, mentre Ajax e Groningen riescono solo a pareggiare e
rimangono indietro: il loro distacco
dalla capolista sale a quota 5 e 6. Il
Psv si impone sull’Alkmaar (0-4),
mentre i campioni olandesi del
Twente non sono andati al di là di
un faticoso 1-0 sul Vitesse. L’allenatore dell’Ajax Frank de Boer digerisce a fatica il pari con il Roda Kerkrade (2-2): se El Hamdoui non
avesse fallito dal dischetto, avrebbe potuto decidere la partita. Il
Feyenoord riporta la prima vittoria
nel 2011, 2-1 sull’Almelo.
23ª GIORNATA Breda-Heerenveen 0-2, Nimega-Excelsior 2-0, Roda-Ajax 2-2, Graafschap-Groningen 1-1, Twente-Vitesse 1-0, Alkmaar-Psv 0-4, Feyenoord-Almelo
2-1, Den Haag-Venlo 3-0, Willem
II-Utrecht 3-3. CLASSIFICA Psv e
Twente 50; Ajax 45; Groningen 44;
Den Haag 41; Alkmaar 37; Roda 36;
Utrecht 35; Heerenveen 34; Breda
e Nimega 30; Graafschap 26; Almelo e Feyenoord 24; Vitesse 22;
Excelsior 19; Venlo 13; Willem II 8.
GLASGOW dLe grandi, Celtic e
Rangers, vincono: classifica immutata. 26ª GIORNATA Rangers-Motherwell 6-0, Hibernian-Kilmarnock 2-1, Hamilton-Heart of Midlothian 0-2, St.Mirren-Inverness 3-3, Dundee Utd-Celtic
1-3, St.Johnstone-Aberdeen rinv.
CLASSIFICA Celtic 61; Rangers
56; Heart of Midlothian 51; Kilmarnock 36; Inverness 30; Dundee
Utd e St.Johnstone 29; Motherwell
28; Aberdeen 23; Hibernian 22;
St.Mirren 19; Hamilton 14
LONDRAdUn San Valentino da
Spunta Van Basten Prospettiva
fosca. Torres, dopo il flop al debutto contro il Liverpool, deve
cominciare a ripagare la fiducia di Abramovich, sempreché
Ancelotti abbia risolto il rebus
dell’attacco. In difesa esordio
titolare di Luiz. Intanto anche
il nome di Van Basten si aggiunge ai candidati alla panchina Chelsea, dopo l’altro ex
milanista Rijkaard.
massacro il derby di Londra
ovest questa sera (ore 21) a
Craven Cottage. Il Fulham ha
battuto il Chelsea una sola volta in 31 anni (28 incontri di
ogni tipo), ma di questi tempi
a Carlo Ancelotti non basta la
cabala. Il calendario di Premier è spalmato a sfavore dei
Blues, non è la prima volta che
chiudono il programma in coda alle vittorie di Manchester
United e Arsenal. E Tottenham. Venerdì Carletto ha
cambiato linea: «Invece di parlare di rincorsa al titolo, pensiamo ad assicurarci la Champions con il 4˚ posto». Nella
settimana che ha visto Abra-
27ª GIORNATA Manchester United-Manchester City 2-1, Arsenal-Wolverhampton 2-0, Birmingham-Stoke
1-0, Blackburn-Newcastle 0-0,
Blackpool-Aston Villa 1-1, Liverpool-Wigan 1-1, West Bromwich-West
Ham 3-3, Sunderland-Tottenham 1-2,
Bolton-Everton
2-0.
Oggi
Fulham-Chelsea.
CLASSIFICA Manchester Utd 57; Arsenal 53; Manchester City 49; Tottenham 47; Chelsea 44; Liverpool 39;
Sunderland 37; Bolton 36; Stoke 33;
Blackburn, Newcastle 32; Birmingham, Everton, Fulham, Aston Villa
30; Blackpool 29; Wigan, West
Bromwich 27; West Ham 25; Wolverhampton 24.
Il Chelsea non può
permettersi altri
errori. E ora si parla
di Van Basten
GIANCARLO GALAVOTTI
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Carlo Ancelotti, 51 anni, è alla seconda stagione con il Chelsea AP
movich spendere 90 milioni di
euro per Torres e Luiz, l’onestà di Ancelotti non ha riscosso applausi russi.
Spinta Rooney Intanto il Manchester United, grazie a Rooney, è salito a +13. E il Tottenham, vincendo a Sunderland 2-1, è 4˚ a +3. Se perde
col Fulham il Chelsea rischia
di ritrovarsi 9 punti sotto il Tottenham quando tornerà a gio-
care in Premier, il 7 marzo a
Blackpool. Sabato c’è Chelsea-Everton, replay di F.A.
Cup: se passa il Chelsea, il 1˚
marzo ospita il Reading negli
8˚ di finale e sarà ancora rinviato Chelsea-Manchester United, congelato il 19 dicembre.
Rinviato pure Chelsea-Birmingham: il 26 il City è in finale di
Carling Cup. Il Tottenham invece gioca il 22 a Blackpool e il
6 marzo a Wolverhampton.
SVIZZERA
Sempre Basilea
dVincono il Basilea e il Lucerna e
le prime posizioni della classifica
restano immutate.
20ª GIORNATA: Basilea-S.Gallo
3-0, Sion-Bellinzona 1-0, Grasshopper-Thoune 0-0, LucernaNeuchâtel 2-1, Young Boys-Zurigo
4-2. CLASSIFICA Basilea 38; Lucerna 36; Zurigo 34; Young Boys
31; Sion 30; Thoune 24; Neuchâtel
21; Grasshopper e Bellinzona 19;
S.Gallo 17.
LUNEDÌ 14 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
31
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italia: 514954585150
Video su Gazzetta.it
MONDO
VAI SUL NOSTRO SITO E GUARDA IL VIDEO DEL TRIONFO
DEL BRASILE CON I SEI GOL IN FINALE ALL’URUGUAY
Neymar show
Trionfa il Brasile
Sudamericano under 20: Uruguay travolto (6-0)
Argentina terza, è fuori dall’Olimpiade di Londra
MAURICIO CANNONE
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RIO DE JANEIRO (Brasile) dLa generazione di Neymar e Lucas festeggia l’undicesimo (e terzo
consecutivo) titolo brasiliano
nel Sudamericano Under 20,
oltre alle qualificazioni per
l’Olimpiade 2012 e il Mondiale U20 in Colombia. L’Uruguay, nonostante il tonfo (0-6)
coi neocampioni nell’ultima
partita ad Arequipa, in Perù,
aveva timbrato il pass. La prossima Olimpiade, però, sarà priva dei campioni in carica: l’Argentina, oro nel 2004 e nel
2008, a Londra non ci sarà. Prima del successo dell’Ecuador
sul Cile per 1-0, gli argentini
avevano battuto la Colombia
2-0, risultato che aveva lasciato i biancocelesti con poche
speranze: dovevano tifare per
una vittoria dell’Uruguay per 5
reti di scarto. Invece è stato il
Brasile a infliggere la goleada
alla squadra del difensore genoano Polenta. Oltre a Brasile
e Uruguay, pure l’Argentina
era già qualificata al Mondiale
U20 e l’Ecuador conquista l’ul-
Fuori quota Il Brasile è guidato
da Ney Franco, ma il c.t. a Londra 2012 sarà Mano Menezes,
lo stesso della Seleção. E la
squadra olimpica sarà Under
23, magari con tre fuori quota.
Il fuoriclasse Neymar, che ha
già esordito nella nazionale
maggiore, il talentuoso trequartista Lucas, il centrocampista Casemiro e altri neocampioni in Perù si candidano a unirsi
a nomi più esperti come Pato,
classe 1989, e Philippe Coutinho, 1992. A patto, però, che
Milan, Inter e altri club permettano loro di andare all’assalto
del primo oro olimpico della
storia del calcio brasiliano.
Cronaca Nel 6-0 brasiliano che
ha chiuso il Sudamericano brillano soprattutto Lucas, autore
di una tripletta, e Neymar
(doppietta per lui). A segno pure Danilo. Il primo tempo s’era
chiuso col Brasile in vantaggio
di due reti e con l’uruguaiano
Luna espulso per scorrettezze.
All’inizio della ripresa, rigore
per l’Uruguay (con espulsione
di Saimon), ma Vecino calcia
sopra la traversa. Poi la festa
brasiliana. Neymar si laurea capocannoniere della manifestazione con 9 reti in 7 presenze:
è il miglior bottino di un brasiliano al Sudamericano. «È l’inizio della nostra generazione.
Magari molti di noi saremo a
Londra», esulta Neymar che
ora aspetta che il papà gli regali una vera automobile. Al suo
19º compleanno, il 5 febbraio,
gliene aveva data una. Ma era
un giocattolo.
w
I NUMERI
9
gol segnati
da Neymar con
il Brasile al
Sudamericano
Under 20, due
nella finale con
l’Uruguay
3
le reti
dall’altro gioiello
del Brasile
Lucas,
compagno di
Neymar in
prima linea
Ronaldinho,
30 anni AFP
CONTESTATO DAI TIFOSI
Ronaldo, addio
anticipato?
Dinho a secco
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
RIO DE JANEIRO dIn Brasile i media scommettono: Ronaldo, 34 anni, annuncerà di ritirarsi dal
calcio in una conferenza stampa convocata per
oggi. Dopo la sconfitta coi colombiani del Tolima e l’eliminazione del Corinthians ai preliminari della Libertadores, la situazione dell’ex interista e milanista sta diventando insopportabile. Alcuni tifosi hanno pure sporcato le mura
della sede del club con scritte offensive verso di
lui. Fabiano Farah, procuratore di Ronaldo, ammette al sito globoesporte.com: «È una decisione molto personale, ma può succedere». Ronaldo aveva annunciato la fine della carriera per
dicembre. Ma può cambiare idea. E pure un dirigente del Corinthians non ha escluso questa
possibilità. Ronaldo potrebbe restare in società
con un altro ruolo.
Ronaldinho Nel frattempo, Ronaldinho
gioca la sua terza partita col Flamengo,
che vince 1-0 contro il Resende (gol di
Deivid). Dinho viene sostituito al 40’ del
secondo tempo, molto applaudito dai tifosi nonostante non abbia giocato
granché bene. Il Flamengo, già qualificato per la semifinale della Coppa Guanabara, prima fase del campionato dello stato di Rio de Janeiro, affronterà il Botafogo. L’altra
semifinale, sempre in gara unica,
sarà tra Fluminense e Boavista. Il
campione della Coppa Guanabara
si giocherà lo scudetto dello Stato
col vincitore della Coppa Rio, seconda fase del medesimo campionato.
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je ep pa tr io t.i
Il brasiliano Neymar festeggia così la vittoria del Brasile REUTERS
timo posto disponibile. La Colombia viene ammessa da padrona di casa.
a
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LUNEDÌ 14 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
italia: 514954585150
SERIE BWIN IL POSTICIPO DELLA 26ª (ore 20.45)
Novara-Torino
Il Piemonte
alla rovescia
Tesser punta a riprendersi il primato
Ma Lerda deve salvare la panchina
x
IL DOPPIO
EX
V
Renato
Zaccarelli
Lerda non può
permettersi di
perdere, Tesser
sì. Il Novara è
tornato a correre,
è favorito, però...
Qui Novara
Qui Torino
Attilio Tesser, 52 anni, seconda
stagione al Novara, che ha
portato in B dopo 33 anni LIVERANI
Franco Lerda, 43 anni, prima
stagione al Torino dopo aver
giocato in maglia granata LIVERANI
GUGLIELMO LONGHI
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dPer tornare in testa, per salvare la panchina: Attilio Tesser e
Franco Lerda inseguono obiettivi diversi, quasi opposti e un
derby non è certo la partita più
facile per centrarli. La neopromossa che non è una più sorpresa contro la grande che fatica
ad emergere: Novara-Torino è
questo, e molto altro. E’ il Piemonte alla rovescia.
Mai in crisi «A Grosseto non ci
siamo sbloccati, nel senso che
non ci eravamo mai bloccati»,
sentenzia Tesser ricordando
che l’ultima vittoria, arrivata
dopo due mesi di digiuno, è stata la dimostrazione che «stiamo ritrovando la brillantezza
del girone d’andata, ma senza
essere andati in crisi, visto che
con Cittadella e Padova meritavamo di vincere». Il Toro, come
naturale, lo spaventa. Basta il
nome? «No, è la squadra che insieme ad Atalanta, Siena, Padova e Livorno ha l’organico più
importante». Non mette le mani avanti, però teme la rabbia di
chi sta faticando a ottenere risultati: «Non dovremo ripetere
l’errore dell’andata quando abbiamo sofferto l’ambiente, sbagliando l’approccio alla partita.
Poi abbiamo perso senza meritarlo, finendo in 9. Ma questo è
un altro discorso». Il Toro tornerà al 4-4-2: «Noi invece giocheremo nel solito modo, col trequartista, le verticalizzazioni e
l’intensità, mentre loro punteranno sugli esterni come Lazarevic e Sgrigna schierati alti e
larghi. Un ruolo chiave l’avrà
Porcari, perché è lui a far girare
la squadra».
Lerda tranquillo La panchina traballa e stasera il Toro (solo tre
pareggi nelle ultime cinque gare) deve giocare anche per lui.
Franco Lerda cambia modulo,
chiede ai suoi una prova d'orgoglio per aggiustare la classifica
e frenare la caduta: «Sono sempre me stesso: sono sufficientemente sereno ed equilibrato, come lo sono sempre stato. So come funziona questo mestiere, e
i risultati sono figli di tante cose. Comunque ho passato altri
momenti del genere: ne sono
sempre venuto fuori». Il tecnico fa poi il parafulmine: «Ai
miei giocatori non ho niente da
rimproverare. Io mi prendo le
responsabilità: contro il Sassuolo abbiamo fatto tutto male ma
può capitare». Quindi avanti
con il Novara, che il Toro guarda dal basso in alto: «Abbiamo
13 punti in meno e sono favoriti anche perché la squadra è
molto forte e giocano in casa.
Ma noi tireremo fuori qualcosa
di importante». C’è poi l’handicap del sintetico: «Loro sono
più abituati di noi. In mattinata
faremo una rifinitura sul campo per capire velocità e rimbalzi. Grazie al Novara ci ha permesso di provare il terreno».
Le ultime Il Novara recupera
Porcari, in attacco confermata
la formula vincente di Grosseto: Pinardi dietro Motta e Bertani. In panchina si rivede Gigliotti. (Squalificati: Gheller. Diffidati: Centurioni, Gheller, Gigliotti, Gonzalez, Morganella).
Nel Torino c’è Pagano, in panchina dopo la distorsione
(Squalificati: Zanetti. Diffidati:
Iunco, Gasbarroni, Lazarevic e
Rivalta).
w
I NUMERI
27
I precedenti
in campionato. Il
bilancio è
favorevole al
Torino: 17
vittorie (6 quelle
del Novara) e
4 i pareggi
1-0
Il risultato
della gara
d’andata giocata
il 18 settembre e
vinta dal Torino
con un gol di
Bianchi al 5’ del
primo tempo
51
Gli anni passati
dall’ultimo derby
giocato a Novara.
Era il 15 maggio
1960: 3-0 per gli
azzurri con reti di
Mentani (2) e
Manzino
NOVARA
TORINO
NOVARA (4-3-1-2)
1 UJKANI
14 MORGANELLA
4 LISUZZO
5 LUDI
3 GEMITI
18 MARIANINI
17 PORCARI
10 RIGONI
20 PINARDI
8 MOTTA
11 BERTANI
All. TESSER
TORINO (4-4-2)
1 RUBINHO
88 D’AMBROSIO
50 PRATALI
6 OGBONNA
21 GAROFALO
20 LAZAREVIC
7 DE VEZZE
19 DE FEUDIS
14 SGRIGNA
9 BIANCHI
22 ANTENUCCI
All. LERDA
PANCHINA 31 Fontana, 34
Gigliotti, 30 Centurioni, 23
Scavone, 27 Parola, 9 Rubino, 19 Gonzalez
PANCHINA 41 Bassi, 32
Rivalta, 39 Cavanda, 8 Budel, 11 Obodo, 77 Pagano,
81 Pellicori
ARBITRO Ciampi di Roma
GUARDALINEE Bernardoni-La Rocca
PREZZI da 13 a 30 euro
TV Sky Calcio 1 HD e Dahlia Sport
LA SITUAZIONE
La classifica in serie B dopo 25
giornate: Atalanta p. 51; Siena 49;
Novara* 48; Varese 43; Reggina
38; Empoli* 36; Pescara*,
Torino*, Padova, Livorno e
Vicenza 35; Grosseto e
AlbinoLeffe 31; Crotone e Modena
30; Cittadella, Sassuolo, Piacenza
e Portogruaro 28; Triestina 26;
Ascoli (-6) e Frosinone 24.
(* una partita in meno).
PROSSIMO TURNO Così venerdì 18
(ore 20.45); Grosseto-Empoli ( 0-1),
Sabato 19 (ore 15): AlbinoLeffePadova (0-2), Ascoli-Portogruaro
(1-2), Cittadella-Vicenza (0-1),
Livorno-Novara (1-4),
Reggina-Atalanta (1-1),
Sassuolo-Crotone (0-2),
Siena-Piacenza (1-0),
Torino-Pescara (0-2),
Triestina-Modena (2-2),
Lunedì 21 (ore 20.45):
Varese-Frosinone (0-1)
LUNEDÌ 14 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
33
R
italia: 514954585150
PRIMA DIVISIONE GIRONE A LA 23ª GIORNATA
Salerno, oh yeah!
Il Gubbio sa solo vincere
Montalto ne fa due
Lamanna para un rigore
Colpaccio a Pavia
ze pesanti, il capitano Sandreani e il bomber Gomez,
squalificati. Prima volta
da titolari per i rinforzi Suciu e Daud (in avanti, Bazzoffia preferito a Donnarumma). Al 26’, l’atterramento di Briganti su Croce
porta Artico sul dischetto,
ma Lamanna para il suo secondo rigore stagionale.
Potrebbe raddoppiare il
Gubbio con una punizione
di Galano neutralizzata da
Servili.
PAVIA-SALERNITANA
1-2
l’Alessandria paga dazio alla capolista. A Gubbio la
formazione di Sarri cade
dopo 11 gare utili di fila.
Per la squadra di Torrente
è la terza vittoria di fila (la
dodicesima nelle ultime
13 giornate). Il primato degli umbri mantiene il vantaggio di 7 punti sul Sorrento, ma porta a 12 le lunghezze di distacco sul terzo posto, occupato dall’Alessandria che sperava
nella gara del Barbetti per
riaprire discorsi d’alta quota. Due episodi decisivi: al
15’ il gol-partita di Daud,
attaccante somalo arrivato a gennaio da Cosenza
via Juventus (prestito) e
undici minuti dopo il rigore di Artico parato da Lamanna. Che nella gara
d’andata fu infelice protagonista dell’aggressione
subita nel dopo partita del
Moccagatta. Gara intensa,
ma piena di tensioni. Al fischio finale, momenti infuocati denunciati dal tecnico piemontese Sarri:
«Uno steward si è avvicina-
SORRENTO-MONZA
PERGOCREMA-BASSANO 1-2
PAGANESE-SPAL
Il Bassano non si ferma
piùPergo, adesso è crisi
nera
MARCATORI Longobardi (B) al 17'
Paganese ok dopo 5 mesi
Spal, salta Notaristefano
Scaglia, un’altra doppietta
La Cremonese si salva
Alto Adige in caduta libera
Ravenna, tre punti preziosi
Il Como ritrova il successo
Spezia, grande delusione
MARCATORE Ferraro al 3’ s.t.
PAGANESE (3-4-3) Ginestra 6,5;
Urbano 6, Fusco 6,5, Radi 6,5; Santarelli 6, Vicedomini 6 (dal 42’ s.t.
Cuomo s.v.), Gatti 6, Imparato 6,5;
Lepore 6, Ferraro 6,5, Tortori 6.
(Virgili, Sanna, Di Pasquale, Grillo,
Casisa, Triarico). All. Padovano
6,5 (Capuano squalificato).
SPAL (4-4-1-1) Ravaglia 6; Ghetti
6, Zamboni 6, Battaglia 5,5, Belleri
5,5; Melara 5,5 (dal 17’ s.t. Corsi 6),
Coppola 6, Migliorini 6 (dal 31’ s.t.
Cipriani 5,5), P. Rossi 6; Locatelli
6; Fofana 6. (Capecchi, Bortel, G.
Rossi, Pallara, Colomba). All. Notaristefano 5,5.
ARBITRO Tidona di Torino 6.
NOTE paganti 297, abbonati 534,
incasso di 3.658 euro. Amm. Gatti,
Vicedomini, Melara, Battaglia, Santarelli e Tortori. Angoli 4-2.
GIUDIZIO+++
MARCATORI Volpato (L) all’11’,
Scaglia (C) al 39’ p.t.; Ferrari (L) al
3’, Scaglia (C) al 27’ s.t.
LUMEZZANE (4-4-2) Trini 6; Bencivenga 5,5, Checcucci 5,5, Emerson 6, Pisacane 5,5; Lauria 6, Calliari 6, Dadson 6 (dal 31’ s.t. Sevieri 6),
Lo Iacono 7 (dal 25’ s.t. Bradaschia
6); Volpato 6,5, Ferrari 6,5. (Di Gennaro, Luciani, Alberti, Mancini, Inglese). All. Nicola 6.
CREMONESE (4-4-2) Aldegani
5,5; Vitofrancesco 6, Stefani 5,5,
Cremonesi 5, Rizzi 6; Nizzetto 6 (dal
25’ s.t. Toledo 6), Fietta 6, Sambugaro 5,5 (dal 15’ s.t. Bacher 6,5), Scaglia 8; Gasparetto 5,5 (dal 15’ s.t. Coda 6), Joelson 6. (Bianchi, Sales, Bini, Colacone). All. Acori 6.
ARBITRO Mariani di Aprilia 5,5.
NOTE paganti 302, abbonati 288,
incasso di 3.337,68 euro. Ammoniti
Gasparetto, Pisacane, Bencivenga
e Calliari. Angoli 1-4.
GIUDIZIO+++
MARCATORI Marchi (AA) al 18’,
autorete di Campo (AA) al 40’ p.t.;
Rosso (R) al 35’ s.t.
ALTO ADIGE (4-3-1-2) Zomer 6;
Kiem 5,5, Franchini 5,5, Mirri 6,
Martin 5,5; Fink 6 (dal 3’ s.t. M. Romano 5,5), Odibe 6,5 (dal 26’ s.t.
Burato 5,5), A. Romano 5,5; Campo 6; Fischnaller 5,5 (dal 16’ s.t. El
Kaddouri 5,5), Marchi 6. (Mair, Nazari, Anastasi, Sorrentino). All. Sebastiani 6.
RAVENNA (4-4-2) G. Rossi 6;
Carnesalini 6, Tagliani 6, Fasano 6,
Sabato 6; Cazzola 6,5, Fonjock
6,5, Guitto 6,5, Maggiolini 7 (dal 25’
s.t. P. Rossi 7); Chianese 6 (dal 33’
s.t. Gerbino Polo s.v.), Rosso 7 (dal
39’ s.t. Lapadula s.v.). (Pellegrino,
Rosini, Grea, D’Esposito). All. L.
Rossi 6,5.
ARBITRO Petroni di Roma 6.
NOTE paganti 1.080, abbonati
420, incasso nc. Ammoniti Franchini, A. Romano, Fonjock, Guitto e
Cazzola. Angoli 4-5.
GIUDIZIO+++
MARCATORI Bardelloni (C) al 39’
p.t.; Buzzegoli (S) su rigore al 19’,
Franco (C) su rigore al 28’ s.t.
COMO (4-2-3-1) Castelli 6,5; Semenzato 6, Conti 6, Magli 6, Franco
6,5; Filipe 7, Ardito 6 (dal 30’ s.t. Morandi s.v.); Bardelloni 6,5, Maah 6,
Filippini 6 (dal 36’ s.t. Fautario s.v.);
Germinale 6 (dal 46’ s.t. Lacarra
s.v.). (Dossena, Maggioni, Villar,
Scardina). All. Garavaglia 6,5 (Brevi squalificato).
SPEZIA (4-4-2) Fiorillo 6; Enow
5,5 (dal 16’ s.t. Padoin 5), Fissore 5,
Bianchi 5,5, Pedrelli 5,5; Casoli 5,5,
Buzzegoli 6,5, Musto 6, Basso 6
(dal 38’ s.t. Cesarini s.v.); Colombo
6,5, Saudati 5 (dal 1’ s.t. Musetti 6).
(Conti, Buscaroli, Lollo, Boldrini).
All. Pane 5.
ARBITRO Mangialardi di Pistoia 6.
NOTE paganti 650, abbonati 426,
incasso di 10.256,40 euro. Espulso
Padoin al 28’ s.t.; ammoniti Franco,
Filippini, Pedrelli, Padoin, Fissore e
Musto. Angoli 5-8.
GIUDIZIO+++
BOLZANO dNon si ferma la crisi
dell’Alto Adige (4 sconfitte nelle ultime 5 gare): il Ravenna passa e si
stacca dalla zona playout. Gli ospiti sono stati bravi a non intimorirsi
dopo lo svantaggio subito in apertura, freddi nel finale nell’approfittare del calo dei padroni di casa.
Alto Adige in avanti dopo 18 minuti
con Marchi che segna da due passi su perfetto assist di Campo. Prima del riposo Campo devia nella
propria porta uno spiovente di
Guitto per il pareggio ospite. Il Ravenna conquista la vittoria nel finale con l’incornata di Rosso.
COMO dDa più di 2 mesi il Como
non vinceva. Ci è riuscito con merito contro uno Spezia sempre più
deludente: invece della promozione, il rischio sono i playout. Il risultato si sblocca al 39’: Bardelloni spinge in rete un cross di Filipe. Poi Filippini manca il raddoppio: anche nella ripresa il Como mancherà tante
occasioni. Lo Spezia pareggia con
Buzzegoli su rigore (fallo di Filipe
su Musetti). Poi ripassa il Como: altro rigore, di Franco (intervento di
Padoin su Semenzato, per lo spezzino anche rosso). Ultimo brivido la
traversa di Cesarini.
Francesco Bertagnolli
Liliana Cavatorta
GUBBIO-ALESSANDRIA
1-0
GIUDIZIO +++
MARCATORE Daud al 15’ p.t.
GUBBIO (4-3-3) Lamanna 7;
Bartolucci 6, Borghese 6, Briganti
6,5, Farina 6,5; Suciu 6 (dal 9’ s.t.
Gaggiotti 6,5), Boisfer 6,5, Raggio
Garibaldi 6,5; Galano 6 (dal 32’ s.t.
Caracciolo 6), Bazzoffia 6, Daud 7
(dal 23’ s.t. Donnarumma 6).
(Farabbi, Alcibiade, Montefusco,
Nazzani). All. Torrente 7.
ALESSANDRIA (4-2-3-1) Servili 6;
Pucino 6, Romeo 6, Cammaroto 6,
Bonomi 6; Camillucci 6, Damonte
5,5 (dal 35’ s.t. Segarelli s.v.);
Bondi 5,5 (dal 35’ s.t. Negrini s.v.),
Martini 5 (dal 29’ s.t. Scappini 5),
Croce 6; Artico 5. (De Marco,
Menassi, Ghinassi, Cuneaz). All.
Sarri 5,5.
ARBITRO Santonocito di
Abbiategrasso 6.
NOTE paganti 1.665, abbonati 752,
incasso di 18.570 euro. Ammoniti
Borghese, Damonte, Daud e
Gaggiotti. Angoli 3-3.
DAL NOSTRO INVIATO
NICOLA BERARDINO
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
GUBBIO
(Perugia) d Anche
1-0
Il Sorrento ritrova il sorriso
Troppo sprecone il Monza
MARCATORE De Giosa al 45’ p.t.
SORRENTO (3-5-2) Rossi s.v. (dal
6’ p.t. Mancinelli 7); Terra 6, Lo Monaco 6, De Giosa 7; Esposito 6 (dal
42’ s.t. Di Nunzio s.v.), Togni 6, Nicodemo 6,5, Erpen 6, Sabato 6; Pignalosa 6, Bonvissuto 5,5 (dal 26’ s.t.
Armellino 6). (Niang, Camorani, Ferrara, Corsetti). All. Simonelli 6.
MONZA (4-3-3) Westerveld 6; Uggè 6, Cudini 6, Fiuzzi 6,5, Campinoti
6; Iacopino 6,5, Vignaroli 5,5 (dal
26’ s.t. Campisi 5,5), Gambadori 6;
S. Seedorf 5 (dal 12’ s.t. Ferrario
5,5), Masini 6, Ricci 5 (dal 21’ s.t.
Chemali 6). (Marcandalli, Tuia,
Barjie, Prato). All. Verdelli 6.
ARBITRO Saia di Palermo 5,5.
NOTE paganti 486, abbonati 275, incasso di 8.679,41 euro. Ammoniti
Togni, De Giosa, Campisi e Pignalosa. Angoli 3-0.
GIUDIZIO++
SORRENTO (Na) dAllontanata una
possibile crisi, con una sofferta partita senza cinque titolari, tra cui il
capocannoniere Paulinho, il Sorrento affida a un difensore i panni del
match-winner su palla inattiva. Al
45’ del primo tempo De Giosa, di testa, devia in porta il corner di Togni
firmando il ritorno alla vittoria dopo
due sconfitte e un pari. La vice capolista fronteggia le assenze e l’infortunio (6’) del portiere Rossi, sostituito bene da Mancinelli, con il
3-5-2 e una prova ricca di buona
volontà. Il Sorrento merita la vittoria anche perché il Monza, nel finale
con 5’ di recupero, spreca in due
occasioni le palle-gol per acciuffare il pareggio, con Chemali (respinta di De Giosa) e Masini (alta).
Antonino Siniscalchi
e al 29’ p.t.; Marconi (P) al 16’ s.t.
PERGOCREMA (3-4-3) Russo 6;
Ricci 6, Romeo 6, Panariello 6; Ghidotti 6, Basile 5,5, Galli 5, Canzian 6
(dal 28’ s.t. Maccan 5); Caccavallo
6,5, Marconi 6,5 (dal 36’ s.t. Mammetti s.v.), Scotto 5 (dal 14’ s.t. A.
Profeta 6). (Ingrassia, L. Profeta,
Guerci, Simeoni). All. Maurizi 6.
BASSANO (4-3-3) Grillo 6; Basso
6, Pellizzer 6, Porchia 6,5, Ghosheh 6; Lorenzini 6, Caciagli 7, Mateos 6; Beccia 6 (dal 32’ s.t. Venitucci 4), Longobardi 7,5 (dal 44’ s.t.
La Grotteria sv.), Rodriguez 6. (Rossi Chauvenet, Baido, Madiotto, Veronese, Zamuner). All. Jaconi 6.
ARBITRO Carbone di Napoli 5.
NOTE paganti 427, abbonati 280,
incasso non comunicato. Espulsi
Galli al 9’ s.t. e Venitucci al 47’ s.t.;
ammoniti Romeo, Caciagli, Lorenzini, Porchia e Caccavallo. Angoli
4-4.
GIUDIZIO++
[email protected]
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
Pericolosi
segnali
di tensione
Condanniamo da
sempre la violenza,
figurarsi le vendette.
Quella che ha scelto
(parando un rigore)
Gegè Lamanna, portiere
del Gubbio aggredito
dopo la gara di andata
ad Alessandria, è stata
la migliore: perchè è
to con parole di scherno.
Ma è stato subito allontanato dai carabinieri». E
identificato dall’ispettore
federale.
Ingressi L’Alessandria non
riesce a incidere in avanti,
malgrado i cambi della ripresa. Ma la manovra difetta soprattutto in fase di
rilancio. Le sostituzioni, invece, corazzano il Gubbio:
Gaggiotti è il motorino
che serve a centrocampo,
Caracciolo l’uomo in più
per la difesa, Donnarumma una spina fresca in
avanti. Torrente trova
sempre il vento giusto per
far volare il Gubbio.
LUMEZZANE-CREMONESE 2-2
ALTO ADIGE-RAVENNA
1-0
CREMA (Cr) dQuinta vittoria consecutiva per il Bassano, che irrompe
in zona playoff e mette in difficoltà
di classifica il Pergocrema. Dopo
un avvio favorevole ai padroni di
casa, che reclamano un rigore per
un fallo di mano di Pellizzer, gli ospiti passano con Longobardi, che
sfrutta un lancio di Porchia e un errore della difesa avversaria. Il raddoppio del Bassano porta ancora
la firma di Longobardi, abile a sfruttare un calcio d’angolo. In avvio di
ripresa, Pergocrema in dieci per
l’espulsione di Galli ma capace di
segnare con Marconi. Senza esito
l’arrembaggio finale dei cremaschi.
Dario Dolci
Antonio Campitiello
sportiva, sana, positiva.
Condanniamo anche
certe tensioni che
serpeggiano soprattutto
al Sud: la settimana che
ha aperto Foggia-Juve
Stabia è stata squallida,
meno male che la
partita ha spento certi
fuochi. Ma anche
l’aggressione alla figlia
del presidente del
Benevento è il segnale
di un clima avvelenato
e pericoloso. Ce ne
eravamo accorti anche
dopo le roventi
polemiche dell’Atletico
Roma della settimana
scorsa. Calma, ragazzi.
Eugenio Lamanna, 21 anni: fu
aggredito con la famiglia ad
Alessandria all’andata LIVERANI
La chiave L’Alessandria rivoluziona il fronte offensivo con Artico e Martini titolari mentre in mediana torna Camillucci. L’avvio degli ospiti è convincente.
Ma il Gubbio colpisce al
primo tentativo: la punizione dai 25 metri di Daud
è una fucilata che si infila
sotto l’incrocio bucando la
barriera. Il vantaggio dà
autorevolezza al gioco del
Gubbio, che ha due assen-
PAGANI (Sa) dDopo cinque mesi
di astinenza la Paganese ritorna alla vittoria battendo una timida
Spal, che esonera Notaristefano:
per sostituirlo Remondina è favorito su Alessandrini, Dominissini e
Cevoli. La partita si apre con Lepore che impegna Ravaglia, poi risponde Melara ma Ginestra para.
Il gol arriva in apertura di ripresa
grazie ad una punizione al 3’ di Lepore raccolta in area da Santarelli,
sulla cui sponda di testa irrompe
Ferraro che insacca da pochi passi. Al 18’ Locatelli serve un assist
per Corsi che da centro area calcia a colpo sicuro, Ginestra si supera e respinge in angolo. La Spal
è tutta qui. E adesso volta pagina.
il punto
di NICOLA BINDA
Daud-gol manda
l’Alessandria al
tappeto dopo 11
gare. E Artico dal
dischetto fallisce
l’occasione d’oro
W
Calma e sangue freddo,
perché i problemi sono
tanti e a ogni livello e
non è proprio il caso di
aggiungerne altri.
Dopotutto i giochi sono
aperti a ogni livello,
primi posti esclusi
(Gubbio e Nocerina
hanno più di un piede
in B): sempre più
squadre si affacciano ai
playoff, facendoci
pregustare una volata
appassionante, in grado
di riscattare un torneo
piuttosto modesto.
Sarà un gran finale.
Speriamo sia anche
sereno.
LUMEZZANE (Bs) dRitorno devastante a Lumezzane per l’ex Gigi
Scaglia che mette il sigillo sul pareggio della Cremonese. Le reti di Volpato e Ferrari non bastano ai bresciani e nel finale, con Coda, gli ospiti hanno per due volte la palla della
vittoria. Finisce 2-2 e tutti contenti
o scontenti allo stesso modo perché il punto allontana entrambe dalle prime posizioni. Dopo 11’ Volpato
segna la sua prima rete in rossoblù,
ma al 39’ Scaglia devia in rete un
cross di Nizzetto. Nella ripresa Ferrari riporta avanti il Lumezzane con
un pallonetto, ma è ancora Scaglia
a realizzare di testa il 2-2 firmando
la seconda doppietta consecutiva.
16
LE VITTORIE
DELLA CAPOLISTA
Il Gubbio con 16 vittorie in 23
partite è la squadra con più
successi nei campionati
professionistici: il bilancio
conta anche 1 pari e 6 sconfitte
Sergio Cassamali
GIRONE A
SQUADRE
GUBBIO (-1)
SORRENTO
ALESSANDRIA (-1)
BASSANO
SALERNITANA (-3)
SPAL (-1)
REGGIANA
LUMEZZANE (-1)
CREMONESE
RAVENNA
SPEZIA (-2)
VERONA
COMO (-1)
ALTO ADIGE
PAVIA
PERGOCREMA (-1)
MONZA
PAGANESE
PT
48
41
36
35
35
33
32
30
30
30
28
26
25
25
24
22
19
16
G
23
23
23
23
23
23
22
23
23
23
23
22
23
23
23
23
23
23
V
16
11
9
10
11
9
8
7
6
7
7
5
5
6
5
4
4
4
N
1
8
10
5
5
7
8
10
12
9
9
11
11
7
9
11
7
4
P
6
4
4
8
7
7
6
6
5
7
7
6
7
10
9
8
12
15
RF
33
40
26
21
30
29
29
25
24
23
27
25
19
22
21
19
21
11
RS
19
26
17
18
28
23
26
24
23
25
24
19
23
29
29
24
37
31
MARCATORI
17 RETI Paulinho (6, Sorrento).
14 RETI Gomez (4, Gubbio).
12 RETI Cipriani (Spal).
9 RETI Ferrario (2, Monza).
8 RETI Temelin (1, Reggiana); Fava
(Salernitana).
7 RETI Scappini (1, Alessandria); Marchi (Alto
Adige); Ferrari (Lumezzane).
1-2
RISULTATI
ALTO ADIGE-RAVENNA
1-2
COMO-SPEZIA
2-1
GUBBIO-ALESSANDRIA
1-0
LUMEZZANE-CREMONESE
2-2
PAGANESE-SPAL
1-0
PAVIA-SALERNITANA
1-2
PERGOCREMA-BASSANO
1-2
SORRENTO-MONZA
1-0
VERONA-REGGIANA
stasera
PROSSIMO TURNO
domenica 20 febbraio, ore 14.30
ALESSANDRIA-ALTO ADIGE
(2-1)
BASSANO-PAVIA
(1-1)
COMO-SORRENTO
(0-3)
CREMONESE-VERONA
(1-1)
MONZA-GUBBIO
(0-4)
RAVENNA-PAGANESE
(0-0)
REGGIANA-LUMEZZANE
(2-2)
SPAL-PERGOCREMA
(1-1)
SPEZIA-SALERNITANA (lun. 21) (0-1)
GIUDIZIO ++
MARCATORI Montalto (S) al 41’
p.t.; Montalto (S) all’8’, Veronese
(P) al 45’ s.t.
PAVIA (4-4-2) Redaelli 6; Daffara
5,5 (dal 13’ s.t. Veronese 6,5),
Blanchard 6, Preite 6, Visconti
6,5 (dal 37’ s.t. Guadalupi s.v.);
Beretta 5,5 (dall’11’ s.t. Tattini
5,5), Carotti 6, Puccio 5,5, Ferrini
5,5; Ferretti 6, Eusepi 5,5.
(Guerci, Caidi, Pellegrini,
Tarantino). All. Andrissi 6.
SALERNITANA (3-4-3) Caglioni 6,5;
Altobello 6, Jefferson 6,5,
Accursi 6; Balestri 6, Carcuro
6,5, Carrus 6,5, Pippa 6;
Montalto 7,5 (dal 16’ s.t. Szatmari
6), Fava 6, Ragusa 6 (dal 30’ s.t.
Litteri s.v.). (Iuliano, Russo,
Legittimo, Fabinho, Falzerano).
All. Breda 7.
ARBITRO Sguizzato di Verona 6,5.
NOTE paganti 1.103, abbonati 370,
incasso di 7.928 euro. Ammoniti
Beretta, Blanchard, Carcuro,
Carrus, Ragusa e Preite. Angoli
7-2.
MICHELE LANATI
PAVIA d La
Salernitana
inaugura con tre punti
fuori casa il nuovo corso
societario firmato dalCOMO-SPEZIA
l’americano Joseph Cala
e fa un passo importante
in ottica playoff. Sfortunato invece il Pavia, che ha
colpito una traversa e ha
incassato il raddoppio degli ospiti su una punizione deviata dalla barriera.
I gol La prima occasione è
per i padroni di casa con
Eusepi che al 34’ impegna Caglioni, che però si
salva in corner. Sette minuti dopo gli ospiti passano in vantaggio con Montalto di testa su cross da
destra di Carrus. E la Salernitana raddoppia a inizio ripresa: calcio piazzato ancora di Montalto, la
barriera devia e inganna
il portiere Redaelli. Sullo
0-2 il Pavia spinge forte:
Visconti prima scheggia
la traversa di sinistro, poi
di testa costringe Caglioni a una parata impegnativa. Il gol dell’1-2 arriva
troppo tardi, al 90’, con il
neo entrato Veronese.
2-1
IL POSTICIPO
Il Verona in tv
C’è la Reggiana
Stasera il Verona ospita la
Reggiana. Pichlmann non
convocato, Mancini ha un
guaio muscolare, Tiboni
forse titolare con Le Noci e
Napoli: in difesa Maietta in
vantaggio su Vergini. Berrettoni è guarito e va in panchina. Mangone cambia
modulo e rinuncia ad Alessi: squalificati Temelin, Romizi e Adamo, in difesa torna Mei (D’Alessandro ko).
Così in campo (ore 20.45,
diretta su Rai Sport 1):
VERONA (4-3-3) Rafael; Abbate, Ceccarelli, Maietta,
Scaglia; Martina Rini, Esposito, Hallfredsson; Napoli,
Tiboni, Le Noci. (Caroppo,
Anderson, Vergini, Paghera, Russo, Ferrari, Berrettoni). All. Mandorlini.
REGGIANA (4-3-3) Manfredini; Aya, Zini, Mei, Lanna;
Maschio, Saverino, Lanna;
Guidetti, Chinellato, Maritato. (Offredi, Arati, Bovi, Di
Chiara, Migliaccio, Alessi,
Esposito). All. Mangone.
ARBITRO Gallo di Barcellona PdG (Tegoni-Calò).
GIRONE B
SQUADRE
NOCERINA
ATLETICO ROMA
BENEVENTO
JUVE STABIA
LANCIANO
TARANTO
SIRACUSA
LUCCHESE
FOGGIA (-2)
ANDRIA
COSENZA (-2)
VIAREGGIO
TERNANA (-2)
GELA
FOLIGNO (-2)
PISA
BARLETTA
CAVESE (-7)
PT
52
40
40
35
32
32
32
31
31
28
26
26
26
25
24
23
22
19
G
23
23
23
23
23
23
23
23
23
23
23
23
23
23
23
23
23
23
V
15
12
11
10
7
8
9
8
10
7
6
6
7
7
7
4
5
6
N
7
4
7
5
11
8
5
7
3
7
10
8
7
4
5
11
7
8
P
1
7
5
8
5
7
9
8
10
9
7
9
9
12
11
8
11
9
RF
37
32
31
28
23
21
21
30
49
20
24
22
18
23
27
23
21
23
RS
19
20
23
25
23
22
23
23
44
22
26
26
28
31
32
31
30
25
MARCATORI
14 RETI Insigne (3, Foggia).
12 RETI Ciofani (4, Atletico Roma); Sau (Foggia);
Marotta (Lucchese).
10 RETI Innocenti (1, Barletta; 9 con 1 rigore nel
Taranto); C. Ciano (2, Cavese).
9 RETI Castaldo (1) e Negro (Nocerina);
Carparelli (2, Pisa); Tozzi Borsoi (4, Ternana).
RISULTATI
BARLETTA-TERNANA
1-2
BENEVENTO-VIAREGGIO 2-2
CAVESE-TARANTO
1-1
FOGGIA-JUVE STABIA
4-1
FOLIGNO-ANDRIA
0-1
LANCIANO-ATLETICO ROMA 1-0
LUCCHESE-GELA
3-0
NOCERINA-SIRACUSA
0-0
PISA-COSENZA
2-2
PROSSIMO TURNO
domenica 20 febbraio, ore 14.30
ANDRIA-NOCERINA
(0-1)
ATLETICO ROMA-LUCCHESE (sab. a Rieti) (2-0)
COSENZA-BARLETTA
(0-2)
GELA-FOLIGNO
(4-1)
JUVE STABIA-LANCIANO
(0-1)
SIRACUSA-CAVESE
(1-3)
TARANTO-PISA
(1-2)
TERNANA-BENEVENTO
(1-3)
VIAREGGIO-FOGGIA (sab. 19)
(2-2)
34
R
LUNEDÌ 14 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
italia: 514954585150
PRIMA DIVISIONE GIRONE B LA 23ª GIORNATA
Ottimo Siracusa
Il solito Foggia spettacolo
Nocerina bloccata
Zemanlandia è da playoff
ma la B è più vicina
FOGGIA-JUVE STABIA
4-1
GIUDIZIO +++
MARCATORI Insigne (F) su rigore
al 30', Romagnoli (F) al 43' p.t.;
Sau (F) all'11', Insigne (F) al 33',
Mezavilla (JS) al 35' s.t.
FOGGIA (4-3-3) Santarelli 6;
Candrina 7, Romagnoli 7, Iozzia 7
(dal 14' s.t. Rigione 6), Regini 7;
Burrai 7, Salamon 7, Laribi 6,5;
Farias 6,5 (dal 30' s.t. Varga 6),
Sau 6,5 (38' s.t. Kolawole s.v.),
Insigne 7. (Ivanov, Agostinone,
Caccetta, Palermo). All. Zeman 7.
JUVE STABIA (4-4-2) Colombi 6,5;
Di Cuonzo 5,5, Fabbro 4,5 (dal
35' s.t. Danucci s.v.),
Scognamiglio 5, Pezzella 5,5;
Ciotola 5, Mezavilla 5, Cazzola 5,
Valtulina 5 (dal 16' s.t. Tarantino
5); Corona 4,5 (dal 14' s.t. Maury
5), Raimondi 6. (Vono, Dianda,
Rizza, Marano). All. Braglia 5.
ARBITRO Aureliano di Bologna 7.
NOTE paganti 1.253, abbonati
3.670, incasso di 72.563 euro.
Espulso Ciotola al 29' p.t.;
ammoniti Cazzola, Salamon,
Laribi e Pezzella. Angoli 5-3.
il d.g. Ghirelli per ottenere l'impegno del Foggia a
ospitare «pur non graditi,
i dirigenti della Juve Stabia in tribuna vip, in piena sicurezza e comfort»,
dopo una guerra di comunicati stampa tra i due
club che si rinfacciavano
aggressioni, cattiva educazione e minacce di querela per le gare precedenti.
Invece, non è accaduto
nulla. Per gli ospiti c’era
solo l'amministratore Roberto Amodio, che ha detto: «I miei presidenti
(Manniello e Giglio, ndr)
non hanno ritenuto opportuno venire, dopo le dichiarazioni di Casillo. Sono stato accolto bene, come i foggiani all’andata.
Cosa accadrà? Vedremo,
ognuno si prende le proprie responsabilità».
Travolta la Juve
Stabia: assenti i
dirigenti ospiti
dopo le accuse.
Espulso Ciotola,
Insigne scatenato
NOCERINA–SIRACUSA
terrare Sau, che si era trovato solo davanti al portiere Colombi: espulsione
del campano e rigore abilmente trasformato da Insigne.
0-0
GIUDIZIO +++
NOCERINA (3-4-3) Gori 7; Pomante
s.v. (dal 9’ p.t. Marsili 5,5), De
Franco 6,5, Di Maio 6; Nigro 6,
Bruno 6, De Liguori 6 (dal 22’ s.t.
Petrilli 5,5), Bolzan 6,5; Catania 6,
Castaldo 6,5 (dal 16’ s.t. Ripa 5),
Negro 6. (Chinchio, Servi, Galizia,
Cavallaro). All. Auteri 6.
SIRACUSA (4-2-3-1) Baiocco 6,5;
Lucenti 6, Moi 6,5, Ignoffo 6,5,
Capocchiano 6; Spinelli 7,
Giordano 6,5; Bongiovanni 6 (dal
4’ s.t. Giurdanella 6), Mancosu
6,5, Mancino 6 (dal 27’ s.t. Corapi
6,5); Cosa 6 (dal 16’ s.t. Abate 6).
(Fornoni, Pepe, Koffi,
Torregrossa). All. Ugolotti 6,5.
ARBITRO Di Bello di Brindisi 5.
NOTE paganti 4.000 circa,
abbonati 498, incasso di quasi
42.000 euro. Espulso il tecnico
Auteri al 34’ s.t.; ammoniti Nigro,
Di Maio, Catania, Moi e Ignoffo.
Angoli 10-5.
za gol) e crea anche qualche occasione. La Nocerina comunque non è stata
brillante come al solito, e
oltre al merito degli ospiti
c’è anche qualcuno degli
uomini chiave dei locali
fuori fase, nonché un arbitraggio contestato.
muta della giornata in Lega Pro, tanto da muovere
A tutto gas La gara se l’è
aggiudicata alla grande
Zemanlandia, in spolvero
dopo un mese (5-2 sul
Lanciano, poi due sconfitte di fila) e di nuovo a un
punto dai playoff, travolgendo una Juve Stabia in
giornata storta dopo 8 risultati utili di fila (18 punti all’attivo), ma ancora
salda al quarto posto.
L'episodio chiave è arrivato dopo quasi mezz’ora di
equilibrio, tanta lotta e poche occasioni da ambo le
parti: una punizione di
Valtulina deviata da Santarelli (5') e un diagonale
di Sau appena largo (24').
Al 29’, infatti, un pasticcio
in area tra i difensori ospiti Fabbro e Ciotola ha indotto quest’ultimo ad at-
Goleada Da quel momento, una volta passata in
svantaggio. la Juve Stabia
è sparita dal campo e il
Foggia ha dilagato e dato
spettacolo, fallendo tante
occasioni e siglando il 2-0
con un diagonale potente
di Romagnoli (42'); poi,
nella ripresa, gli altri gol
di Sau (11') e Insigne
(33'), che è capocannoniere solitario del girone B
con 14 centri. Per gli ospiti, invece, è arrivato soltanto il gol della bandiera
di Mezavilla a dieci minuti dal termine. Sostituito
anzitempo Corona, nervoso e autore di un vivace
battibecco con Candrina
a fine primo tempo. Proprio una giornata no per
la Juve Stabia.
BENEVENTO–VIAREGGIO 2-2
LANCIANO-ATLETICO ROMA 1-0
LUCCHESE-GELA
CAVESE-TARANTO
Nel Benevento aria di crisi
Viareggio, punto prezioso
Artistico-gol: il Lanciano va
Atletico Roma, aria di crisi
La Lucchese va sul velluto
Marotta distrugge il Gela
La Cavese sfiducia Rossi
Taranto, pari in rimonta
Cozzolino all’ultimo respiro
L’Andria passa a Foligno
Tozzi Borsoi bis al Barletta
Giordano, buona la prima
Fiore e Carparelli che show
Pari spettacolare a Pisa
MARCATORI Cristiani (V) al 20’, autorete di Pinsoglio (V) al 34’, Pintori
(B) al 41’ p.t.; Massoni (V) al 42’ s.t.
BENEVENTO (4-2-3-1) Paoloni
6,5; Formiconi 6, Siniscalchi 6, Landaida 5,5, Palermo 5,5 (dal 43’ s.t.
Bueno s.v.); Bianco 6, Grauso 5 (dal
16’ s.t. Vacca 6); Pintori 7, Clemente
6, Mounard 6,5 (21’ s.t. D’Anna s.v.);
Evacuo 5. (Corradino, Signorini, Pedrelli, Pacciardi). All. Galderisi 5.
VIAREGGIO (4-4-2) Pinsoglio 7;
Martina 4, Fiale 6, Massoni 7, Malacarne 6,5; Cristiani 7 (dal 36’ s.t.
D’Onofrio s.v.), Castiglia 6,5, Pizza
6,5, Taormina 6 (dal 27’ s.t. Calamai
s.v.); Bocalon 6,5, Marolda 6 (dal
37’ p.t. Silvestri s.v.). (Merlano, De
Paola, Kras, Visone). All. Scienza
6,5.
ARBITRO Dei Giudici di Latina 6.
NOTE paganti 3.094, non ci sono
abbonati, incasso di 19.223 euro.
Espulso Martina al 28’ p.t.; ammoniti Martina, Grauso, Bianco, Castiglia e Clemente. Angoli 10-5.
GIUDIZIO+++
MARCATORE Artistico al 7’ s.t.
LANCIANO (4-3-3) Chiodini 6; Colombaretti 6, Ferraro 7, Romito 7,
Mammarella 6; Di Cecco 6,5 (dal
34’ s.t. Tamasi s.v.), D’Aversa 6,5,
Sacilotto 6; Turchi 6 (dal 26’ s.t. Titone 6), Di Gennaro 6, Artistico 7
(dal 31’ s.t. Zeytulaev 6). (Aridità,
Antonioli, U. Improta, Vastola). All.
Camplone 6.
ATLETICO ROMA (4-2-3-1) Ambrosi 6; Padella 5,5, Doudou 6, Serafini 5,5, Angeletti 6; Romondini 6
(dal 19’ s.t. Mazzeo 5,5), Miglietta 6;
De Oliveira 6, Mazzarani 5,5, Esposito 5,5 (dal 40’ p.t. Caputo 6); Ciofani 4,5 (dal 19’ s.t. Chiaretti 5,5).
(Previti, Pelagias, Proia, Chiappara). All. Argentesi 6 (Incocciati
squalificato).
ARBITRO De Benedictis di Bari 6.
NOTE paganti 780, abbonati 845,
incasso di 8.316,10. Ammoniti Sacilotto, Miglietta e Di Gennaro. Angoli
4-1.
GIUDIZIO+++
MARCATORI Marotta al 38’ p.t.;
Grassi su rigore al 2’, Marotta al 20’
s.t.
LUCCHESE (4-3-1-2) Pennesi 6;
Marchetti 6, Lollini 6, Bertoli 6, Pezzi 6,5; Piccinni 6, Cardona 6 (dal 29’
s.t. Pani s.v.), Carloto 6; Grassi 7
(dal 33’ s.t. Galli s.v.); Marotta 7,5,
Crocetti 6,5 (dal 21’ s.t. Hemmy 6).
(Pardini, Del Nero, Michelotti, Taddeucci). All. Indiani 7.
GELA (4-4-1-1) Nordi 6; Petrassi
5, Porcaro 5, Cardinale 5, Aliperta
5,5; Bigazzi 5,5, Zaminga 5,5, Avantaggiato 5, D’Anna 5 (dal 10’ s.t. Piano 5); Cunzi 6,5 (dal 25’ s.t. Rabbeni
5); Carbonaro 5 (dal 33’ s.t. Saani
s.v.). (Maraglino, Scopelliti, Cossentino, Giardina). All. Ammirata 5.
ARBITRO Gavillucci di Latina 6.
NOTE paganti 655, abbonati 1.308,
incasso di 13.280 euro. Ammoniti
Marchetti, Cardinale, Grassi e Cardona. Angoli 10-3.
GIUDIZIO+++
MARCATORI Cipriani (C) al 31’
p.t.; Di Deo (T) al 26’ s.t.
CAVESE (3-5-2) Pane 5,5; Cipriani 6,5, Troise 5, Pagano 5,5; M. Ciano 5,5, Alfano 5,5, Di Napoli 5,5,
Bacchiocchi 6 (dal 21’ s.t. Citro 5),
Piscitelli 6 (dal 32’ s.t. Bernardo 5);
C. Ciano 5,5, Turienzo 5 (dal 14’ s.t.
Del Sorbo 5). (Botticella, Sirignano,
Orosz, Conti). All. Rossi 5.
TARANTO (3-4-1-2) Bremec 6;
Sosa 6, Coly 6, Prosperi 6; Garufo
5,5, Di Deo 6,5, Giorgino 6, Sabatino 4; Chiaretti 6 (dal 5’ s.t. Antonazzo 6,5); Guazzo 6 (dal 12’ s.t. Girardi
6,5), Rantier 5 (dal 1’ s.t. Sy 6,5).
(Barasso, Panarelli, Branzani, Pensalfini). All. Dionigi 6,5.
ARBITRO De Faveri di San Donà 6.
NOTE paganti 1.363, nessun abbonato, incasso di 14.331 euro. Espulso Sabatino al 3’ s.t.; ammoniti Sosa, Bacchiocchi e Citro. Angoli 3-0.
MARCATORE Cozzolino al 44’ s.t.
FOLIGNO (4-3-1-2) Rossini 6; Iacoponi 6, Merli Sala 6, Giovannini 6,
Bassoli 6; Coresi 5,5 (dal 17’ s.t. Fedeli 6), Castellazzi 5,5 (dal 17’ s.t.
Fondi 6), Menchinella 6,5; Sciaudone 6 (dal 37’ s.t. Moro 5,5); Cavagna
5,5, Falcinelli 5,5. (Zandrini, Gregori, Cusaro, La Mantia). All. Giunti 6.
ANDRIA (4-4-1-1) Spadavecchia
6; Fazio 6, Ceppitelli 6, Sibilano 6, Di
Bari 6; Minesso 5,5 (dal 6’ s.t. Carretta 6), Paolucci 5,5, Coletti 5,5,
Statella 6,5; Berretti 6 (dal 28’ s.t.
Cozzolino 6,5); Del Core 6 (dal 33’
s.t. Anaclerio 6,5). (Palazzi, Nicolao, Pierotti, Moro). All. Papagni
6,5.
ARBITRO Monaco di Tivoli 5,5.
NOTE paganti 652, abbonati 380,
incasso di 8.134 euro. Ammoniti
Menchinella, Cavagna, Carretta e
Di Bari. Angoli 2-8.
GIUDIZIO++
CAVA DE’ TIRRENI (Sa)dLa Cavese
di Rossi (sfiduciato dal presidente
Spatola, ma non esonerato) non
vince da 2 mesi e subisce la reazione di un Taranto che gioca meglio
in 10 (ingenuo Sabatino, fiscale l’arbitro). Al 19’ il Taranto spreca con
Chiaretti innescato da Guazzo. Al
31’ il cross di Camillo Ciano, smorzato da Troise, porta al vantaggio
di Cipriani (in sospetto offside). Nella ripresa i campani non piazzano il
colpo del k.o. con Del Sorbo al 15’, e
il Taranto prima colpisce il palo al
24’ con un gran tiro di Girardi poi
dopo 2’ pareggia: assist di Antonazzo per Di Deo che aggira Pane e insacca.
FOLIGNO (Pg) dQuando manca solo un giro di lancette al fischio finale
l’Andria agguanta tre punti preziosi.
Cross di Anaclerio, dormita della difesa biancazzurra e Cozzolino di testa batte Rossini. Un’autentica beffa per gli uomini di Giunti che ormai
si erano adagiati sul pareggio. La gara non è stata bella e i due portieri
sono stati praticamente inoperosi.
Da parte dei padroni di casa Cavagna e Falcinelli sono arrivati poche
volte al limite dell’area e, quando lo
hanno fatto, hanno clamorosamente sbagliato. Dal versante opposto,
stessa musica con Stentella che,
per ben due volte solo davanti a
Rossini, ha sparato alto sulla traversa.
MARCATORI Rana (B) al 33’ p.t.;
Tozzi Borsoi (T) al 2’ e su rigore al
18’ s.t.
BARLETTA (4-2-3-1) Gabrieli 5;
Galeoto 5,5, Lucioni 6, Ischia 6, Bruno 6; Guerri 6, Rajcic 5,5 (dal 33’ s.t.
Geroni s.v.); Simoncelli 5,5 (dal 37’
s.t. Margiotta s.v.), Rana 6,5, Bellomo 5,5 (dal 22’ s.t. Cerone 5,5); Innocenti 5,5. (Tesoniero, D’Allocco,
Maino, Masiero). All. Cari 6.
TERNANA (4-3-3) Visi 7; Quondamatteo 6, Borghetti 6, Fanucci 6, Imburgia 6; Nitride 5,5, Cejas 5,5, Piva
6; Tavares 6 (dal 17’ Sinigaglia s.v.),
Tozzi Borsoi 7,5 (dal 45’ s.t. Vailatti
s.v.), Nolè 6 (dal 29’ s.t. D’Antoni
s.v.). (Cunzi, Grieco, Fusciello, Alessandro). All. Giordano 6,5.
ARBITRO Ripa di Nocera Inferiore
5.
NOTE paganti 1.185, abbonati 964,
incasso di 13.576,86 euro. Ammoniti Galeoto, Guerri, Ischia, Margiotta,
Cejas e D’Antoni. Angoli 8-4.
GIUDIZIO+++
MARCATORI Carparelli (P) al 15',
S. Fiore (C) al 25', De Oliveira (P) al
38', Thackray (C) al 40' s.t.
PISA (4-3-1-2) Pugliesi 6,5; Calori
6, Raimondi 6, Stendardo 6, Sereni
5 (dal 1' s.t. Ilari 6); Fanucchi 6, Obodo 4,5 ((dal 29' s.t. Mosciaro 5,5),
Favasuli 6; De Oliveira 6,5; Guidone
5, Carparelli 7,5. (Adornato, Anselmi, Bizzotto, Reccolani). All. Semplici 5,5.
COSENZA (3-5-2) De Luca 6;
Thackray 6,5, Cotroneo 6, Fernandez 6; Matteini 6, Aquilanti 6 (dal 39'
s.t. Martucci s.v.), S. Fiore 7,5 (dal
44' s.t. Ungaro s.v.), Roselli 5,5, A.
Fiore 6,5; Degano 6 (dal 30' s.t. Evola 6), Essabr 6,5. (Marino, Scarnato, Sommario, Viscardi). All. De Rosa 6,5.
ARBITRO Barbeno di Brescia 6,5.
NOTE spettatori 5.000 circa, abbonati 2.714, paganti e incasso non comunicati. Ammoniti Guidone, Roselli e Thackray. Angoli 4-5.
GIUDIZIO+++
BARLETTA dBuona la prima per
Giordano che sbanca Barletta con
un successo che vale molto in chiave salvezza. I pugliesi avrebbero
meritato almeno il pari e alla fine si
sono lamentati parecchio per l’arbitraggio di Ripa. Primo tempo tutto
del Barletta e al 33’ arriva il vantaggio: Rana ribatte in rete un tiro di
Guerri. Nella ripresa, la Ternana trova il pari con Tozzi Borsoi che approfitta di un errato disimpegno della difesa e insacca. Al 18’ Gabrieli
non blocca una palla facile, si accende una mischia e l’arbitro vede
l’atterramento di Fanucci: rigore
che Tozzi Borsoi realizza.
PISA dGli spunti individuali del Pisa
e il bel gioco del Cosenza si annullano a vicenda. Partono meglio gli
ospiti con De Rosa al debutto in panchina, ma Pugliesi respinge su
Thackray e Matteini. Dopo l'intervallo, Pisa all'assalto e gol di Carparelli
al 15'. Il Cosenza pareggia subito:
Essabr apre per Stefano Fiore che
segna in diagonale. Saltano gli schemi: al 38' s.t. zampata di Carparelli
deviata da De Luca e De Oliveira infila di testa. Sulla battuta da centrocampo, punizione per gli ospiti: Stefano Fiore allarga per il fratello
Adriano, rasoterra respinto da Pugliesi, Thackray ribatte in porta.
Mauro Senatore
Roberto Di Meo
Matteo Tabacco
Alessio Carli
ROBERTO PELLEGRINI
FOGGIA dEra la gara più te-
3-0
BENEVENTO dGara a tinte gialle
per una presunta aggressione ai
danni della figlia del presidente Vigorito e di Landaida, suo compagno.
Così il presidente: «Mi dimetto, nominerò un commissario e a fine
campionato lascio la società». Viareggio in vantaggio con Cristiani di
testa. I giallorossi reagiscono e su
tiro di Pintori (34’) la palla va prima
sul palo, poi sulla schiena di Pinsoglio: autorete. Il vantaggio giunge
con Pintori (41’) che direttamente
dall’angolo beffa tutti. Nella ripresa
pareggio di Massoni con un gran tiro all’incrocio.
LANCIANO (Ch) dTorna alla vittoria
il Lanciano che aggancia la zona
playoff mentre c’è aria di crisi per
l’Atletico Roma, che subisce la terza sconfitta di fila, invoca un mancato rigore (sarebbe stato il quinto
penalty stagionale) e lamenta la
non felice giornata di Ciofani, ben
marcato dai centrali del Lanciano.
Giocano bene, invece, le punte
messe in campo da Camplone, che
con Artistico sfruttano uno dei pochi errori della difesa ospite. Nel finale il Lanciano sfiora il secondo
gol al 45’ con Di Gennaro e all’ultimo
istante Padella ha la palla buona
per pareggiare, ma tira male.
LUCCA dContinua la risalita della
Lucchese, che ipoteca la salvezza
e ora si affaccia in zona playoff. Gara in avvio non facile contro il Gela
che punta a difendersi e ad agire di
rimessa. Come al solito ci pensa lo
scatenato Marotta (12˚ gol stagionale) a sbloccare il punteggio: è il
38’ quando l’attaccante approfitta
di un’incertezza di Porcaro e brucia
Nordi in uscita. In avvio di ripresa il
raddoppio di Grassi su rigore (atterrato Carloto) chiude il match. La
Lucchese (che nei prossimi giorni
dovrebbe accogliere nuovi soci)
non si accontenta e al 20' Marotta
si invola, fa 50 metri di corsa e mette dentro in diagonale.
Antonio Buratto
Fiorenzo Carlini
f.t.
1-1
GIUDIZIO++
I GOL FATTI E SUBITI
DA ZEMANLANDIA
Sempre più miglior attacco
(49 gol segnati) e sempre
peggior difesa (44 al passivo)
per il Foggia: Zemanlandia ha
fatto vedere in tutto 93 reti
NOCERA INFERIORE (Sa) dLa
Nocerina si fa inchiodare
sullo 0-0 da un ottimo Siracusa, che imbriglia la
manovra offensiva dell’ex
Auteri (quarto match sen-
Il filotto Nonostante tutto,
questo rimane il 17˚ risultato utile consecutivo per
la Nocerina (ultima sconfitta proprio a Siracusa),
che allunga ulteriormente nei confronti dell’Atletico Roma (di scena al San
Francesco il prossimo
27). Il Siracusa ha preso il
punto grazie alla difesa
blindata e alle ripartenze
che hanno messo in difficoltà i locali. Si è messo in
luce Gori, superlativo in
occasione di un tiro ravvicinato di Mancosu a un minuto dalla fine. Per la Nocerina le migliori occasioni le hanno avute Negro e
Castaldo: bravo Baiocco.
FOLIGNO-ANDRIA
BARLETTA-TERNANA
PISA-COSENZA
Lorenzo Insigne, 19 anni, con
la doppietta alla Juve Stabia
è arrivato a 14 gol LIVERANI
93
DANILO FRANZA
0-1
1-2
SERIE D f Treviso e Venezia, grandissimo duello. Il Perugia è in fuga, il Monterotondo s’è fermato, l’Arzanese allunga
GIRONE A (27a giornata)
GIRONE B
ACQUI-NOVESE
AQUANERA-ALBESE
ASTI-RIVOLI
CHIAVARI-DERTHONA
CHIERI-CUNEO
SAINT CHRISTOPHE-GALLARATESE
SARZANESE-BORGOSESIA
SEREGNO-BORGOROSSO
SETTIMO-SANTHIA'
VIGEVANO-LAVAGNESE
CASTELLANA-ALZANOCENE
CASTELNUOVOSANDRA'-VOGHERA
CASTIGLIONE-PONTISOLA
COLOGNESE-LEGNAGO
DARFO-CANTU' SAN PAOLO
INSUBRIA-OLGINATESE
MANTOVA-SOLBIATESE
TRENTO-CARATESE
VILLAFRANCA-VIRTUS VECOMP
1-0
0-0
4-1
2-1
1-2
2-0
1-1
3-0
0-1
1-1
GIRONE C
1-1
1-2
2-0
2-1
3-0
0-2
3-0
2-0
1-2
CHIOGGIA-SANVITESE
CONCORDIA-BELLUNO
MONTECCHIO-VENEZIA
OPITERGINA-ESTE
SAN PAOLO-KRAS REPEN
TAMAI-MONTEBELLUNA
TORVISCOSA-SANDONA'JESOLO
TREVISO-PORDENONE
UNION QUINTO-ROVIGO
1-1
1-1
1-2
1-1
3-1
2-1
3-3
2-0
2-1
GIRONE D
GIRONE E
GIRONE F (27a giornata)
GIRONE G
BAGNOLESE-FIORENZUOLA
1-1
BORGO A BUGGIANO-MEZZOLARA 1-1
CASTEL SAN PIETRO-CARPENEDOLO 3-0
FORCOLI-VEROLESE
2-0
PAVULLESE-RUSSI
1-0
PIZZIGHETTONE-PONSACCO
1-3
PONTEDERA-CASTELFRANCO
0-1
ROSIGNANO-CAMAIORE
2-0
RUDIANESE-TUTTOCUOIO
1-0
CASTEL RIGONE-PONTEVECCHIO
DERUTA-FLAMINIA
FORTIS JUVENTUS-SESTESE
MONTEVARCHI-MONTERIGGIONI
PERUGIA-ORVIETANA
PIANESE-TODI
SANSEPOLCRO-SPORTING TERNI
SCANDICCI-GROUP CITTA' DI CASTELLO
SPOLETO-AREZZO
1-3
1-1
1-1
0-1
2-0
0-2
1-0
0-1
0-0
CESENATICO-ATESSA VDS
0-1
CIVITANOVESE-SANTARCANGELO 0-1
FORLI'-RECANATESE
1-0
FOSSOMBRONE-LUCO CANISTRO 1-1
MIGLIANICO-OLYMPIA AGNONESE 1-0
RENATO CURI-ATLETICO TRIVENTO 0-0
RIMINI-JESINA
2-1
SAMBENEDETTESE-SANTEGIDIESE 0-1
TERAMO-BOJANO
3-1
VENAFRO-REAL RIMINI
0-1
ANZIOLAVINIO-APRILIA
ARZACHENA-BACOLI
BUDONI-VITERBESE
CASTIADAS-ASTREA
FIDENE-CYNTHIA
MONTEROTONDO-ZAGAROLO
SANLURI-GUIDONIA
SELARGIUS-TAVOLARA
VIRIBUS UNITIS-PORTO TORRES
GIRONE H
0-2
1-0
0-0
2-1
3-0
1-1
0-2
1-1
0-1
ARZANESE-BOVILLE ERNICA
BATTIPAGLIESE-ISCHIA
CAPRIATESE-NARDO'
CASARANO-ANGRI
FORTIS TRANI-FRANCAVILLA F.
FRANCAVILLA S.-PISTICCI
GROTTAGLIE-GAETA
MURGIA-OSTUNI
SANT'ANTONIO ABATE-POMIGLIANO
24 a GIORNATA
GIRONE I
2-1
1-0
0-0
3-0
2-2
1-1
0-2
2-1
0-2
2-2
(27a giornata)
CASERTANA-NISSA
EBOLITANA-REAL NOCERA
FORZA E CORAGGIO-MARSALA
MAZARA-ACIREALE
MESSINA-HINTERREGGIO
NOTO-TURRIS
ROSSANESE-MODICA
SAPRI-CITTANOVA
VALLE GRECANICA-SAMBIASE
ha riposato NOLA
1-0
2-1
1-0
2-1
1-1
1-2
0-0
2-0
1-3
CLASSIFICA
Cuneo p. 54; Saint Christophe* e
Asti 52; Aquanera, Santhià e Borgosesia 48; Seregno 47; Lavagnese
43; Chiavari e Acqui 39; Gallaratese
37; Chieri* e Rivoli 34; Derthona e
Sarzanese 30; Novese* 29; Albese
24; Borgorosso e Vigevano 20;
Settimo* 9.
CLASSIFICA
Mantova p. 49; Voghera 43; Colognese 42; Darfo, Cantù San Paolo e
Pontisola 38; AlzanoCene 34; Legnago e Olginatese 33; Castiglione
31; CastelnuovoSandrà e Virtus Vecomp 30; Insubria e Castellana 28;
Villafranca 25; Trento 23; Caratese
21; Solbiatese 19.
CLASSIFICA
Treviso p. 52; Venezia 50; Tamai e
San Paolo (-1) 41; SandonàJesolo 40;
Rovigo 39; Union Quinto 36; Chioggia 35; Pordenone 34; Este 32; Sanvitese (-1) 30; Concordia 26; Opitergina e Montebelluna 24; Montecchio
22; Kras Repen 21; Belluno 19; Torviscosa 17.
CLASSIFICA
Borgo a Buggiano p. 55; Pontedera 46;
Rudianese 40; Forcoli e Camaiore 39;
Castelfranco* 37; Pizzighettone 36;
Bagnolese, Pavullese e Mezzolara* 35;
Rosignano 33; Ponsacco 31; Tuttocuoio
29; Fiorenzuola 27; Carpenedolo 22;
Russi* e Castel San Pietro* 17; Verolese
6. (* una gara in meno).
CLASSIFICA
Perugia p. 55; Castel Rigone e Todi 49; Sansepolcro 42; Group Città
di Castello 38; Pontevecchio 37;
Spoleto e Flaminia 36; Pianese 35;
Sporting Terni 32; Scandicci e
Montevarchi 28; Arezzo, Orvietana e Deruta 23; Sestese 22; Fortis
Juventus 18; Monteriggioni 17.
CLASSIFICA
Teramo p. 58; Rimini 53; Santarcangelo
51; Forlì 45; Santegidiese (-1) 43; Jesina
42; Real Rimini 41; Renato Curi 40; Civitanovese 39; Atletico Trivento e Sambenedettese 36; Recanatese* 35; Atessa
VdS 34; Luco Canistro 33; Olympia
Agnonese* 31; Venafro 29; Miglianico
26; Fossombrone e Cesenatico 21; Bojano 9. (* una gara in meno).
CLASSIFICA
CLASSIFICA
CLASSIFICA
Monterotondo p. 48; Aprilia 46;
Bacoli 43; Zagarolo e Viribus Unitis 40; Viterbese 36; Fidene 35;
Porto Torres e Arzachena 34; Anziolavinio 33; Budoni 32; Astrea
29; Selargius 26; Guidonia 25;
Cynthia 22; Tavolara 21; Sanluri
20; Castiadas 16.
Arzanese p. 54; Gaeta 45; Pomigliano e Nardò 44; Casarano 42;
Murgia 35; Ischia 34; Boville Ernica e Fortis Trani 33; Capriatese
e Grottaglie 30; Francavilla S.
29; Pisticci e Sant'Antonio Abate
28; Battipagliese e Angri 24;
Francavilla F. 19; Ostuni 12.
Ebolitana p. 59; Casertana 54; Forza e
Coraggio* 53; Nissa* 45; Sambiase 43;
Turris 42; Valle Grecanica* 41; Sapri 40;
Hinterreggio 38; Noto* e Messina (-3)
33; Real Nocera* 32; Cittanova 30;
Acireale* e Marsala 24; Modica* 23; Mazara e Rossanese 22; Nola* 6. (* hanno
già riposato).
PROSSIMO TURNO
domenica 27 febbraio, ore 14.30
Albese-Saint Christophe (1-3); Borgosesia-Acqui (1-1); Cuneo-Vigevano (3-2);
Derthona-Seregno (1-1); Gallaratese-Chieri (0-1); Lavagnese-Settimo (2-0); Novese-Aquanera (1-2); Rivoli-Chiavari (0-2);
Santhià-Borgorosso (0-0); Sarzanese-Asti (1-1). (* una gara in meno).
PROSSIMO TURNO
domenica 27 febbraio, ore 14.30
AlzanoCene-Insubria (3-1); Cantù San
Paolo-Colognese (3-0); Caratese-Mantova (1-2); Legnago-CastelnuovoSandrà (2-1); Olginatese-Castiglione (2-1);
Pontisola-Darfo (0-2); Solbiatese-Castellana (0-1); Virtus Vecomp-Trento
(1-1); Voghera-Villafranca (0-0).
PROSSIMO TURNO
domenica 27 febbraio, ore 14.30
Belluno-Sanvitese (2-2); Este-Union
Quinto (2-2); Kras Repen-Tamai (2-3);
Montebelluna-Chioggia (0-0); Pordenone-Concordia (3-1); Rovigo-Montecchio
(1-0); SandonàJesolo-Treviso (1-1); Torviscosa-Opitergina (1-2); Venezia-San Paolo (1-2).
PROSSIMO TURNO
domenica 27 febbraio, ore 14.30
Camaiore-Pizzighettone (1-1); Carpenedolo-Forcoli (2-3); Castelfranco-Pavullese (0-0); Fiorenzuola-Castel San Pietro
(2-0); Mezzolara-Pontedera (0-1); Ponsacco-Rudianese (0-0); Russi-Bagnolese (0-2); Tuttocuoio-Borgo a Buggiano
(0-2); Verolese-Rosignano (0-4).
PROSSIMO TURNO
domenica 27 febbraio, ore 14.30
Arezzo-Castel Rigone (0-3); Flaminia-Fortis Juventus (0-1); Group Città di
Castello-Sansepolcro (1-0); Monteriggioni-Scandicci (1-1); Orvietana-Spoleto
(0-2); Pontevecchio-Pianese (1-3); Sestese-Perugia (0-1); Sporting Terni-Deruta (2-2); Todi-Montevarchi (1-2).
PROSSIMO TURNO
domenica 27 febbraio, ore 14.30
Atessa VdS-Venafro (1-1); Atletico Trivento-Miglianico (3-3); Bojano-Rimini (0-3); Jesina-Renato Curi (0-2); Luco Canistro-Cesenatico
(2-1); Olympia Agnonese-Fossombrone (1-0);
Real Rimini-Sambenedettese (2-2); Recanatese-Teramo (0-3); Santarcangelo-Forlì (1-1);
Santegidiese-Civitanovese (1-5).
PROSSIMO TURNO
domenica 27 febbraio, ore 14.30
Aprilia-Sanluri (3-0); Astrea-Anziolavinio (2-2); Bacoli-Budoni (1-1); Cynthia-Castiadas (0-0); Guidonia-Arzachena (0-3); Porto Torres-Monterotondo (2-2); Tavolara-Viribus Unitis
(1-2); Viterbese-Selargius (1-1); Zagarolo-Fidene (0-2).
PROSSIMO TURNO
domenica 27 febbraio, ore 14.30
Angri-Battipagliese (1-4); Boville Ernica-Sant'Antonio Abate (0-0); Francavilla F.-Murgia (1-0); Gaeta-Arzanese
(0-1); Ischia-Fortis Trani (0-1); Nardò-Casarano (2-2); Ostuni-Grottaglie
(0-0); Pisticci-Capriatese (2-1); Pomigliano-Francavilla S. (2-2).
PROSSIMO TURNO
domenica 27 febbraio, ore 14.30
Acireale-Casertana (0-2); Cittanova-Messina (3-0); Hinterreggio-Valle
Grecanica (1-2); Marsala-Noto (1-2);
Modica-Mazara (0-3); Nissa-Ebolitana
(1-0); Real Nocera-Sapri (0-1); Sambiase-Forza e Coraggio (0-0); Turris-Nola (0-0); riposa Rossanese.
LUNEDÌ 14 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
35
R
italia: 514954585150
SECONDA DIVISIONE LA 19ª GIORNATA
GIRONE A f (22ª giornata) La Tritium balza in vetta, la Pro Patria si rilancia vincendo a Lecco e in coda si sveglia il Casale
TRITIUM
2
LECCO
0
SAVONA
1
FERALPI SALO’
1
SACILESE
0
VALENZANA
1
CANAVESE
0
SANREMESE
0
RENATE
0
PRO PATRIA
1
RODENGO
1
MONTICHIARI
1
CASALE
1
SAMBONIFACESE
1
ENTELLA
0
MEZZOCORONA
0
GIUDIZIO+++
MARCATORI Floriano su rigore al
42’ p.t.; Teso al 28' s.t.
TRITIUM (4-2-3-1) Pansera 6;
Fondrini 6,5, Teso 7, Malgrati 7, Riva 6; Vecchio 6,5, Daldosso 7; Floriano 7 (dal 43' s.t. Valtulini s.v.),
Sinato 7, Chimenti 6 (dal 14' s.t. Di
Ceglie 6,5); Lenzoni 6,5 (dal 31' s.t.
R. Bortolotto s.v.). (Sacchetto,
Martinelli, Corti, Toscano). All. Vecchi 7.
RENATE (4-4-2) Campironi 7,5;
Adobati 6, Bergamini 6, Cortinovis
6,5 (dal 32' p.t. Gianola 5), Gavazzi
6; Brognoli 5,5, Gualdi 5,5, Cavalli
6, Pianetti 5 (dal 14' s.t. Battaglino
5); Mazzini 6,5, Ravasi 6 (dal 20'
s.t. Moretti 5). (Amadori, Di Maio,
Cerea, Guidetti). All. Boldini 5,5.
ARBITRO Minelli di Varese 6,5.
NOTE spettatori 500 circa, incasso nc. Ammoniti Riva, Di Ceglie,
Vecchio, Gualdi, Bergamini, Ravasi e Cavalli. Angoli 2-2. (p.r.)
GIUDIZIO+++
MARCATORE Serafini al 5’ s.t.
LECCO (4-2-3-1) Durandi 6,5; Jidayi 6 (dal 10’ s.t. Petri 6), Martinelli 6,5, Chiecchi 6, Moracci 4,5; Coletto 6,5 (dal 41’ p.t. Ferraresi 6),
Mattaboni 5; Tabbiani 5, Galli 5,5
(dal 7’ s.t. Del Sante 6), Rebecchi 5;
Fabbro 5,5. (Gadignani, Pizzuti,
Carroccio, Fall). All. Roselli 5.
PRO PATRIA (4-4-2) Andreoletti
5,5; Som 6,5, Nossa 6, Zanetti 6,5,
Benedetti 6,5 (dal 31’ s.t. Marchetti
s.v.); Bruccini 6, Cortesi 6,5, Cristiano 6, Justino 6,5 (dal 40’ st Nocciola s.v.); Pacilli 6 (dal 43’ s.t. Janvier s.v.), Serafini 6,5. (Anania, Polverini, Artuso, Aloe). All. Novelli 7.
ARBITRO Pasqua di Tivoli 5.
NOTE spettatori 1.000 circa, incasso di 8.479,53 euro. Espulso il
tecnico Roselli al 37’ s.t.; ammoniti
Benedetti, Serafini, Som, Cristiano, Chiecchi, Rebecchi e Del Sante. Angoli 1-6. (m.v.)
GIUDIZIO++
MARCATORI Prandini (R) al 2’, Ingari (S) al 24’ p.t.
SAVONA (4-4-2) Nicastro 6; Candolini 5,5, Di Leo 6, Marconi 5,5,
Mbida 5,5; Facchinetti 6, Briano 6
(dal 44’ s.t. Buglio s.v.), Garin 6,
Mezgour 6; Tarallo s.v. (dal 20’ p.t.
Ingari 6), Tedesco 5,5. (Cicutti,
Briotti, Praino, Pizzolato, Pellini).
All. Foschi 6.
RODENGO (4-1-4-1) Pedersoli 6;
Colombo 6 (dal 40’ p.t. El Kamch
6), Belotti 6, Cannarsa 6,5 (dal 20’
s.t. Spagnoli 6), Cassaro 6,5; Meduri 6,5; Altobelli 6, Demasi 5,5,
Prandini 7, S. Martinelli 6; Piras 6
(dal 17’ s.t. Coppiardi 6). (Vino, R.
Martinelli, Bergamelli, Tenneriello). All. Piovani 6.
ARBITRO Bellotti di Verona 5,5.
NOTE spettatori 800 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Cannarsa e Cassaro. Angoli 7-3.
(m.c.)
GIUDIZIO+++
MARCATORI Antoniacci (M) al 40’
p.t.; autorete di Verdi (M) al 12’ s.t.
FERALPI SALÒ (4-4-2) Branduani 7; Chiarini 5,5 (dal 39’ s.t. Ortolan
s.v.), Colicchio 6, Leonarduzzi 6,
Turato 5,5 (dal 1’ s.t. Bonaccorsi
6); Muwana 6, Sella 6,5, Dragoni
5,5 (dal 1’ s.t. Quarenghi 6,5), Cortellini 5,5; Bracaletti 5,5, Graziani
5,5. (Gargallo, Scioli, Mantovani,
Oretti). All. Rastelli 6.
MONTICHIARI (4-4-2) Brignoli 6;
Verdi 5,5, Guatta 6, Zaffagnini 6,
Antoniacci 7; Muchetti 6, Fusari
6,5, Selvatico 6, Di Quinzio 6; Dimas 7,5 (dal 35’ s.t. Bertazzoli
s.v.), Florian 6. (Gambardella, Marini, Bettenzana, Bonometti, Filiciotto, Di Nardo). All. Rosin 7 (Ottoni
squalificato).
ARBITRO Oliveri di Palermo 6,5.
NOTE spettatori 750 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Turato, Leonarduzzi, Dimas e Muchetti. Angoli 3-5. (g.t.)
GIUDIZIO++
MARCATORE Pavoletti al 24' s.t.
SACILESE (4-3-1-2) Mion 6; Di
Berardino 6,5 (dal 45' s.t. Franchetto s.v.), Vecchiato 5,5, Gritti 6,
Bigolin 5,5 (dal 28' s.t. Colombera
6); Dal Cin 5,5 (dal 16' s.t. Brotto
6,5), Gardin 6, Bertagno 6; Segato
6,5; Kabine 6, Araboni 6. (Calligaro, Grazzolo, Barbini, Roveredo).
All. Costantini 6.
CASALE (4-4-2) Gomis 6; Catenacci 6, Gonnella 7, Ciccomascolo
6,5, Naglieri 6; Garrone 6 (dal 44'
s.t. Perricone s.v.), Capellupo 6,5,
Iannini 6, Siega 6 (dal 23’ s.t. Gatto
6); Pavoletti 7, Zenga 6 (dal 30' s.t.
Uccello s.v.). (Fiory, Gavazzeni, Mitra, Vegnaduzzo). All. Buglio 6,5.
ARBITRO Vallorani di San Benedetto del Tronto 6.
NOTE spettatori 250 circa, incasso di quasi 1.500 euro. Ammoniti
Gritti, Capellupo, Pavoletti, Siega,
Catenacci e Bertagno. Angoli 4-3.
(p.s.)
GIUDIZIO+++
MARCATORI Corazza (V) su rigore al 10’ p.t.; Staiti (S) al 21’ s.t.
VALENZANA (4-4-2) Serena 6;
Allegrini 6, Arrigoni 6, Drudi 6,5, De
Stefano 6; Montanari 6,5, Affatigato 5,5, A. Caponi 5,5 (dal 23’ s.t.
Prandi 6), Forino 6 (dal 26’ s.t. Benvenga 6); Bachlechner 6,5, Corazza 6 (dal 39’ s.t. Ridolfi s.v.). (Frigerio, Bovi, Uggeri, Cisterni). All. Rossi 6.
SAMBONIFACESE (3-4-2-1) Milan 6; Dal Degan 6, Orfei 6, Carlini
5,5 (dal 27’ s.t. I. Rocchiccioli 6);
Sarzi 5,5, Tecchio 6, Jorginho 6
(dal 13’ s.t. T. Rocchiccioli 6), Ruggeri 5,5; Pietribiasi 6, Staiti 7; Puntoriere 5,5 (dal 13’ s.t. Brighenti 6).
(Bonato, Viskovic, Creati, Rampini). All. Valigi 6,5.
ARBITRO Merlino di Udine 5,5.
NOTE spettatori 250 circa, incasso nc. Ammoniti Forino, A. Caponi,
De Stefano, Corazza, Carlini, Orfei
e Tecchio. Angoli 2-2. (m.c.)
GIUDIZIO++
CANAVESE (4-3-1-2) Pascarella
6; Vettori 6,5, Carretto 6, Rozzio 6,
Riggio 6; Conrotto 6,5, Cristini 5,5,
Gentile 6,5 (dal 19' s.t. Borettaz
5,5); Germano 5 (dal 25' s.t. Scutti
s.v.); Curcio 6,5 (dal 34' s.t. Porcu
s.v.), Beretta 6. (Giarnera, Sandrone, Chiappero, Bisso). All. Rossi 6.
ENTELLA (4-4-2) Paroni 6,5;
Quintavalla 6, Merlin 6, Scantamburlo 6, Rega 6; Ciarcià 5 (dal 41'
s.t. Tacchinardi s.v.), Russo 5,5,
Favret 5,5, Masi 5,5 (dal 38' s.t. Soragna s.v.); Vasoio 5,5 (dal 26' s.t.
Marrazzo s.v.), Lazzaro 5. (Mosca,
Del Brocco, Zaccanti, Fialdini). All.
Bacci 5,5.
ARBITRO Zappatore di Taranto
5,5.
NOTE spettatori 150 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Conrotto, Rega, Curcio, Merlin, Favret, Vasoio, Masi e Beretta. Angoli 5-3. (a.b.)
GIUDIZIO++
SANREMESE (4-4-2) Petruzzelli
6,5; Borin 6, Miale 6,5, Feliciello 6,
Chirieletti 6; Gomes 5,5 (dal 39’
s.v. Sbravati s.v.), Ubaldi 5,5, Siciliano 7, Bosio 6,5 (dal 15' s.t. Bifini
6,5); Pippi 5,5, Moronti 5,5 (dal 19’
s.t. Sifonetti 6). (Leuzzi, Raguseo,
Gagliolo, Atragene). All. Pignotti
5,5 (Mango squalificato).
MEZZOCORONA (4-4-2) Cicioni
6; Traversi 6, Mallus 6,5, De March
6,5, Vicari 5,5; Forò 5,5, Mondini
6,5 (dal 31’ s.t. Beccaro 6), Conti
6,5, Laurenti 6 (dal 40’ s.t. Severgnini s.v.); Cognigni 6 (dal 26’ s.t.
Florean 6,5), Ferretti 5,5. (Fracalossi, Sorrentino, Marino, Zanetti).
All. Maraner 6,5.
ARBITRO Giorgetti di Cesena 6.
NOTE spettatori 400 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Conti, Vicari e Cicioni. Angoli 6-7.
(m.g.)
GIRONE B f Cesca fa vincere il Carpi in extremis, la Carrarese risponde dilagando a Fano, al terzo posto irrompe il Chieti
CARPI
2
VILLACIDRESE
1
GIUDIZIO+++
MARCATORI Cesca (C) al 7’ p.t.;
Croce (V) al 28’, Cesca (C) al 48’
s.t.
CARPI (4-3-1-2) Bastianoni 5,5;
Laurini 7,5, Cioffi 6, Marietti 5,5, Bigoni 5,5; Sogus 6,5, Guilouzi 6 (dal
19’ s.t. Cenetti 6), Perini 6,5; Fabiano 6 (dal 12’ s.t. Pasciuti 5,5); Cesca 8, Giglio 5,5 (dal 33’ s.t. Peron
s.v.). (Mandrelli, Dascoli, F. Poli, De
Souza). All. Sottili 6.
VILLACIDRESE (4-3-1-2) Floris
5,5; Idda 6,5, Bregliano 5, Cirina 5,
L. Poli 6,5; Montemurro 5 (dal 2’
s.t. Cappai 6); Lanzillotta 6, Bianchi 6; Cotza 6; Bombagi 5,5, Dal Bosco 6 (dal 22’ s.t. Croce 7). (Pomarè, Licciardone, Ciminà, Loreti,
Frasca). All. Mereu 6.
ARBITRO Brasi di Seregno 6.
NOTE spettatori 900 circa, incasso nc. Espulso il tecnico Mereu al
37’ p.t.; ammoniti Dal Bosco, Giglio,
Marietti, Idda, Sogus, Lanzillotta e
Croce. Angoli 1-1. (d.s.)
FANO
1
CARRARESE
4
GIUDIZIO+++
MARCATORI Cori (C) al 15’, Ferrari (F) al 25’ p.t.; Gaeta (C) al 24’, Cori
(C) al 36’, Gaeta (C) 43’ s.t.
FANO (4-3-1-2) Beni 6; Misin 6
(dal 31’ p.t. Carboni 6), Cossu 6,
Del Duca 5, Amaranti 6,5; Capodaglio 6 (dal 30’ s.t. Iazzetta 6), Raparo 5,5, Urbinati 5,5; Piccoli 6,5; Ferrari 6,5 (dal 15’ s.t. Leccese 5,5),
Trimarco 5,5. (Giovagnoli, Santini,
Schiavini, Conti). All. Zauli 5,5.
CARRARESE (4-4-2) Gazzoli 6;
Vannucci 6, Anzalone 6, Benassi
6, Mariotti 6; Corrent 6, Vigiani 5,5
(dal 52’ s.t. Orlandi 6), Conti 6 (dal 1’
s.t. Redomi 6,5), Pera 6 (dal 1’ s.t.
Giovinco 6); Gaeta 7,5, Cori 8. (Vigorito, Duravia, Trocar, Merini).
All. Monaco 7.
ARBITRO Aloisi di Avezzano 6.
NOTE spettatori 700 circa, incasso di quasi 4.800 euro. Ammoniti
Conti, Raparo, Ferrari e Corrent.
Angoli 4-4. (g.f.)
CHIETI
2
BELLARIA
0
GIUDIZIO+++
MARCATORI Pepe al 39’ p.t.; Miani al 50’ s.t.
CHIETI (4-4-2) Bifulco 6,5; Bigoni
6,5, Mucciante 6,5, Pepe 6,5, Ferretti 6; Fiore 6, Amadio 6,5, Vitone
6,5, Berardino 6 (dal 16’ s.t. Sabbatini 6); De Matteis 6 (dal 19’ s.t. Miani 6,5), Rosa 6 (dal 40’ s.t. C. Esposito s.v.). (D’Ettorre, Serpico, Bigioni, D’Ancona). All. Vivarini 6,5.
BELLARIA (3-5-2) Teodorani 6;
Giorgi 5, Sereni 5,5, Bamonte 5; Buda 6 (dal 36’ s.t. Moretti s.v.), Giunchi 6 (dal 32’ s.t. Forte 6), Briglia 6,
Turchetta 6, Petti 6; Pfitscher 5,5,
Tabanelli 6,5 (dal 27’ s.t. De Cenco
5,5). (Renna, Martinelli, Vicini, Morena). All. Campedelli 6.
ARBITRO Lobina di Cagliari 5,5.
NOTE spettatori 800 circa, incasso non comunicato. Espulso il tecnico Vivarini al 46’ s.t.; ammoniti
Severi, Giorgio, Bigoni e Amadio.
Angoli 3-3. (s.d’a.)
GIULIANOVA
0
L’AQUILA
1
GIUDIZIO++
MARCATORE Di Francia al 47’ s.t.
GIULIANOVA (4-2-3-1) Merletti
6; Della Penna 6,5, Terrenzi 6,5,
Zoppetti 6, Testoni 6; Margarita
5,5, Croce 6; Pirelli 5,5 (dal 23’ s.t.
Morga 6), Suriano 6,5 (dal 34’ s.t.
Schneider s.v.), Polinesi 6 (dal 21’
s.t. De Simone 6); Perez 6. (Robertiello, Faragalli, Palandrani, D’Angelo). All. Di Meo 6.
L’AQUILA (4-4-2) Testa 7; Cutrupi 6, Ruggiero 6, Di Francia 7,5, Prete 6,5; Stamilla 5 (dal 41’ s.t. Girardi
s.v.), Onesti 6, Carcione 6, Piccioni
5 (dal 15’ s.t. Potenza 6); Franciel
5,5, Galli 5 (dal 32’ s.t. Falconieri
6). (Modesti, Natalucci, Ruscitti, Iadaresta). All. Bitetto 6.
ARBITRO Lanza di Nichelino 5,5.
NOTE spettatori 1.100 circa, incasso di 4.962 euro. Ammoniti Cutrupi, Della Penna, Schneider e Prete.
Angoli 4-3. (g.a.)
SAN MARINO
1
PRATO
0
GIUDIZIO+++
MARCATORE Verachi al 15' p.t.
SAN MARINO (4-4-1-1) Vivan 7;
Sorbera 6,5, Fogacci 6, Ligi 6,5,
De Santis 6,5; Lepri 6 (dal 40' s.t.
Vitaioli s.v.), Pigini 6,5, Amantini 6,
Poletti 6 (dal 7' s.t. Villanova 6); Gasparello 6,5, Verachi 7 (dal 21' s.t.
Murano 6,5). (Bicchiarelli, Pelagatti, Del Grande, Gori). All. Petrone 6.
PRATO (4-4-2) Pazzagli 6; Sacenti 5,5, Ferri 5,5, Lamma 6, De Agostini 6; Gori 6 (dal 26' s.t. Morosini
s.v.), Fogaroli 6,5, Corvesi 6, Varutti 6 (dal 12' s.t. Taugourdeau 5,5);
Schenetti 5,5 (dal 30' s.t. Piantoni
s.v.), Varricchio 6. (D'Oria, Tafi,
Malomo, Zagaglioni). All. Bellini 6.
ARBITRO Cifelli di Campobasso
6.
NOTE spettatori 400 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Gori, Fogaroli e Lepri. Angoli 7-5.
(g.b.)
GIACOMENSE
1
CROCIATI NOCETO
1
GIUDIZIO++
MARCATORI Ferrani (G) al 15’
p.t.; Miftah (CN) su rigore al 21’ s.t.
GIACOMENSE (3-5-2) Poluzzi 6;
Amico 6,5, Sirri 7,5, Cherubini 6;
Ferrani 6,5, Caciagli 6, Vagnati 6,5
(dal 26’ s.t. Valentini 5,5), Tanaglia
7, Rossi 6 (dal 41’ s.t. Minardi s.v.);
Scaioli 5,5 (dal 20’ s.t. Paganelli 6),
Staffolani 6,5. (Gasparri, Ricci,
Bravo, Russo). All. Gadda 6.
CROCIATI NOCETO (3-5-2) Babbini 4,5; Bersanelli 6, Paoletti 6,5,
Delledonne 5,5; Tagliavini 6,5, Mora 5,5, Sessi 6,5 (dal 29’ s.t. Vignali
s.v.), La Cagnina 5,5, Ogliari 6,5
(dal 19’ s.t. Guareschi 5,5); Konate
7, Miftah 6,5. (Miskiewicz, Berselli,
Castagnetti, Lorenzini, Pietranera). All. Torresani 6,5.
ARBITRO Fabbri di Ravenna 5.
NOTE spettatori 200 circa, incasso nc. Ammoniti Mora, Sirri, Ogliari, Konate, Rossi, La Cagnina, Amico e Valentini. Angoli 6-2. (e.m.)
POGGIBONSI
3
GAVORRANO
1
SANGIOVANNESE
3
CELANO
0
GIUDIZIO++++
MARCATORI Calderini al 31’ p.t.;
Romanelli al 24’, Bernini al 47’ s.t.
SANGIOVANNESE (4-3-3) Scotti 6,5; Pencelli 6 (dal 1’ s.t. Chiarini
6), Travaglini 7, Salvatori 7, Bettoni
6,5 (dal 33’ s.t. Sabatucci s.v.); De
Cristofaro 7, Bricca 6,5, Bernini 7;
Foglia 6,5, Calderini 7,5 (dal 20’ s.t.
De Angelis 6,5), Romanelli 7. (Fantin, Ucchino, Scicchitano, Casaldi). All. Fraschetti 7.
CELANO (4-3-3) Goletti 6; Prizio
5 (dal 1’ s.t. Barbetti 6), Rapino 5,5,
Ciolli 6, Bacchi 6; Granaiola 5,5,
Marfia 6 (dal 37’ s.t. Federici s.v.),
Villa 5; Castellan 5,5, Falomi 5, Agate 5 (dal 1’ s.t. Visciglia 5,5). (Liverani, Ficorilli, Olivieri, Pacella). All.
Facciolo 5,5 (Modica assente).
ARBITRO Fogliano di Perugia 6,5.
NOTE spettatori 700 circa, incasso nc. Ammoniti Granaiola, Bernini, Bricca, De Cristofaro, Barbetti
e Rapino. Angoli 4-2. (a.f.)
GIUDIZIO+++
MARCATORI Dierna (P) al 20', Nocciolini (G) su rigore al 40' p.t.; Marasco (P) al 41', Alteri (P) rig. al 49' s.t.
POGGIBONSI (4-3-1-2) Nocchi 6;
Mugnaini 6,5, Dierna 6,5, Galeotti
6,5, Nobili 5,5; Rovrena 6, Dall’Ara
s.v. (dal 5' p.t. Campolattano 5,5),
Scampini 6,5 (dal 26' s.t. Romeo
5,5); Bischeri 6,5; Dal Rio 6 (dal 36'
s.t. Marasco 6,5), Alteri 6,5. (Ferrauto, Serino, Zebi, Salvadori). All. Soda 6,5.
GAVORRANO (4-3-1-2) Maragna
5; Sgambato 6, Miano 5,5, Bettini
5,5, Nencioli 6 (dal 12' s.t. S. Menichetti 5,5); Ruscio 6, Galbiati 6, Manzo 6; Lulli 5,5 (dal 22' s.t. Fanelli 6);
Nocciolini 6,5, Biggi 6 (dal 35' s.t.
Fioretti 5,5). (Rocco, Loseto, Ibojo,
Aperuta). All. Magrini 6.
ARBITRO D'Angelo di Ascoli 5.
NOTE spettatori 450 circa, incasso
non comunicato. Espulso Maragna
al 48' s.t.; ammoniti Mugnaini, Bettini e Ruscio. Angoli 4-4. (e.p.)
GIRONE C f Il Latina vola ed è crisi Avellino: via il tecnico Marra e il d.s. Dionisio. A Catanzaro salta Aloe: 11 sconfitte di fila
AVELLINO
0
LATINA
1
GIUDIZIO+++
MARCATORE Giannusa al 17' s.t.
AVELLINO (4-4-2) Marruocco 6;
Meola 6, Puleo 6, Caso 6 (dal 40'
s.t. Panatteri s.v.), Ricci 6; Rega
5,5 (dal 7' s.t. Peluso 5,5), D'Angelo 6, Acoglanis 6, Comini 5; De Angelis 6, Vicentin 5,5 (dal 22' s.t.
Scandurra 5,5). (Cascella, Nocerino, Bruno, Maisto). All. Marra 5.
LATINA (4-4-2) Martinuzzi 6; Gasperini 6, Cafiero 6,5, Farina 6,5,
Toscano 6; Merito 6,5, Berardi 6,
Giannusa 7, Tortolano 6 (dal 25'
s.t. Ruiz 6); Mancosu 6, Martinez
6,5 (dal 34' s.t. Kone s.v.). (Gaudino, Erba, Di Emma, Zarineh, Ricciardi). All. Sanderra 7.
ARBITRO Pairetto di Nichelino 6.
NOTE spettatori 4.000 circa, incasso non comunicato. Ammoniti
Ricci, Caso, Gasperini, D'Angelo,
Puleo, Berardi e Ruiz. Angoli 13-3.
(l.z.)
MILAZZO
1
TRAPANI
0
GIUDIZIO+++
MARCATORE Ricciardo al 14' s.t.
MILAZZO (4-2-3-1) Terracciano
6,5; Cucinotta 6, Maccarrone 6,5,
Lanzolla 6,5, Suriano 6,5 (dal 32'
s.t. Di Fatta s.v.); Bucolo 6, Suarino 6,5; Proietti 6,5, Fiore 6 (dal 25'
s.t. Orioles 6), Quintoni 6,5; Lasagna 6 (dal 30' p.t. Ricciardo 6,5).
(Di Dio, Kouadio, Iannelli, Micalizzi).
All. Venuto 6,5.
TRAPANI (4-4-2) Castelli 6,5; Lo
Bue 6 (dal 30' s.t. Mastrolilli s.v.),
Pagliarulo 5, Filippi 5, Daì 6; Barraco 6, Pirrone 6, Domicolo 6, Coco
6,5 (dal 30' s.t. Gambino s.v.); Perrone 5,5, Madonia 5,5 (dal 44' p.t.
Colletto 6). (Dolenti, Cianni, Di Peri,
Ficarotta). All. Boscaglia 5,5.
ARBITRO Bolano di Livorno 6.
NOTE spettatori 1.500 circa, incasso nc. Espulsi il tecnico Boscaglia al 37' p.t., Pagliarulo al 39’ p.t. e
Cucinotta al 31' s.t.; ammoniti Domicolo, Lo Bue, Proietti, Mastrolilli
e Perrone. Angoli 10-1. (a.i.)
NORMANNA
3
VIGOR LAMEZIA
0
GIUDIZIO+++
MARCATORI Varriale al 25’, Ercolano al 27’ p.t.; Grieco al 15’ s.t.
NORMANNA (3-4-1-2) Pettinari
6,5; De Gol 5,5, Campanella 6, Di
Girolamo 6; Tovalieri 6,5, Zolfo 6,
Massimo 6 (dal 23’ s.t. Petagine
5,5), Gallo 6,5 (dal 32’ s.t. Carbonaro s.v.); Grieco 7 (dal 18’ s.t. Palumbo 5,5); Varriale 6,5, Ercolano 6,5.
(Polise, Vecchione, Letizia, Pisani). All. Ferazzoli 7.
VIGOR LAMEZIA (4-4-2) Forte
5; Trovato 5, Sinicropi 5,5, Caridi
6, Scalise 6; Lattanzio 6 (dal 29’ s.t.
Scalese), Giuffrida 5,5, V. Catalano 6, Paonessa 5,5 (dal 36’ s.t. De
Sensi s.v.); Rondinelli 6 (dal 25’ s.t.
G. Catalano), De Luca 5. (Quarta,
Caffarelli, Mangiapane, Protestio).
All. Costantino 5,5.
ARBITRO Romani di Modena 6.
NOTE spettatori 800 circa, incasso non comunicato. Ammoniti De
Gol, Di Girolamo, Zolfo e Sinicropi.
Angoli 4-9. (g.ar.)
GIRONE A
MERCOLEDI’
Due recuperi
e Coppa Italia
Mercoledì si giocano i
recuperi delle due partite
mancanti nel girone A
(ore 14.30): si tratta di
Canavese-Renate e
Valenzana-Pro Patria.
Sempre mercoledì c’è
l’andata della prima
semifinale di Coppa Italia
(14.30): Carpi-Nocerina.
L’altra, Juve Stabia-Pisa
sarà giocata mercoledì
23 (ore 20.45), mentre il
ritorno sarà il 16 marzo.
SQUADRE
TRITIUM (-2)
PRO PATRIA (-4)
PRO VERCELLI
FERALPI SALO' (-2)
LECCO
SAVONA (-4)
RODENGO (-2)
SAMBONIFACESE
CANAVESE (-6)
MONTICHIARI
RENATE
ENTELLA (-1)
VALENZANA (-1)
SACILESE
CASALE
MEZZOCORONA
SANREMESE
PT
40
39
38
34
34
29
29
27
24
24
22
21
20
16
15
14
11
G
21
19
20
20
21
20
21
20
20
21
20
21
20
21
21
21
21
V N P RF RS
12 6 3 34 16
14 1 4 39 20
10 8 2 25 11
9 9 2 22 12
10 4 7 22 22
8 9 3 26 19
8 7 6 17 17
6 9 5 30 28
8 6 6 23 18
4 12 5 15 16
4 10 6 19 21
4 10 7 21 21
4 9 7 16 23
3 7 11 15 29
3 6 12 13 34
3 5 13 13 30
1 8 12 13 26
MARCATORI
16 RETI Ripa (4, Pro Patria; ora è nella Nocerina).
11 RETI Fabbro (2, Lecco).
9 RETI Pietribiasi (Sambonifacese); Tarallo (4, Savona).
8 RETI Cristini (Canavese); Bonomi (3, Pro Vercelli).
7 RETI Brighenti (Sambonifacese); Sinato (Tritium).
POMEZIA
0
NEAPOLIS
0
GIUDIZIO++
POMEZIA (4-3-3) Scarzanella 7;
Lolli 6, De Martis 6,5, Conson 6, Colantoni 6; Proietti 5,5 (dal 20’ s.t.
Moridelli 6), Piroli 6, Coppola 6 (dal
38’ s.t. A. Costantini s.v.); Macciocca 6, Polito 5 (dal 12’ s.t. Marano 6),
Virdis 5. (Fiumanò, Martorelli, Mastromattei, F. Costantini). All. Farris 5,5.
NEAPOLIS (4-3-3) Gragnaniello
6; Monticelli 6,5, Daleno 6, Bianchi
6, 5, Mannone 6; Bonanno 6 (dal
20’ s.t. Siciliano 6), Marinucci Palermo 6,5, Somma 6 (dal 14’ s.t. Barone 6); Fontanella 6 (dal 30’ s.t.
Foggia 6), Improta 6,5, Moxedano
6. (Napoli, Fiore, Civita, Longobardi). All. D’Arrigo 6,5.
ARBITRO Di Francesco di Teramo 6.
NOTE spettatori 500 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Conson, D’Aleno, Colantoni e Virdis. Angoli 8-8. (f.g.)
RISULTATI
CANAVESE-ENTELLA
FERALPI SALO'-MONTICHIARI
LECCO-PRO PATRIA
SACILESE-CASALE
SANREMESE-MEZZOCORONA
SAVONA-RODENGO
TRITIUM-RENATE
VALENZANA-SAMBONIFACESE
ha riposato PRO VERCELLI
0-0
1-1
0-1
0-1
0-0
1-1
2-0
1-1
PROSSIMO TURNO
domenica 20 febbraio, ore 14.30
CASALE-FERALPI SALO'
(0-0)
ENTELLA-LECCO
(1-2)
MONTICHIARI-SACILESE
(1-0)
PRO PATRIA-CANAVESE
(2-0)
RENATE-VALENZANA
(0-1)
RODENGO-PRO VERCELLI
(0-0)
SAMBONIFACESE-SANREMESE (1-0)
TRITIUM-SAVONA
(0-1)
riposa MEZZOCORONA
MATERA
2
MELFI
1
GIUDIZIO+++
MARCATORI Calà (Ma) al 47' p.t.;
Vianello (Me) al 20', Giannone (Ma)
al 36' s.t.
MATERA (4-3-3) Musacco 6,5; Manetta 6,5, Villagatti 7, Calà 7, Di Fusco 6; Provenzano 6,5, Capolei 6,5,
Logrieco 6,5 (dal 41' s.t. Stella s.v.);
Formuso 6,5 (dal 21' s.t. Spilabotte
6), Giannone 7, Ancora 6,5. (Lorello,
Malquori, Cirillo, Scarpato, Lo Sicco). All. Cadregari 7.
MELFI (4-4-2) Ameltonis 6,5; Milella 6,5, Marino 6,5, Contessa 6,5, Vanacore 6,5; Mangiacasale 7 (dal 34'
s.t. Maiorano s.v.), Viola 6, Scarsella 6,5, Pellecchia 6,5; Spagna 7 (dal
19' s.t. Scalzone 6), Vianello 7 (dal
23' s.t. Russo 6). (Pozzato, Sicignano, Guidi, El Harchi). All. Ciullo-De
Gennaro 6,5.
ARBITRO Affinito di Frattamagg. 6.
NOTE spett. 1.000 circa, incasso di
quasi 5.000 euro. Ammoniti Mangiacasale, Scarsella, Formuso, Capolei e Logrieco. Angoli 3-10. (f.t.)
GIRONE B
SQUADRE
CARPI
CARRARESE
CHIETI
GIACOMENSE
SAN MARINO
L'AQUILA
POGGIBONSI
PRATO
GAVORRANO
CELANO
BELLARIA
CROCIATI NOCETO
SANGIOVANNESE (-10)
FANO (-2)
GIULIANOVA
VILLACIDRESE (-10)
PT
43
40
30
29
29
29
28
25
21
20
19
18
17
15
14
8
G V N P RF
19 13 4 2 29
19 11 7 1 33
19 8 6 5 24
19 6 11 2 22
19 7 8 4 24
19 9 2 8 15
19 8 4 7 17
19 6 7 6 20
19 5 6 8 19
19 5 5 9 17
19 3 10 6 13
19 3 9 7 20
19 8 3 8 18
19 3 8 8 14
19 3 5 11 13
19 5 3 11 20
RS
9
10
18
13
18
18
22
16
22
29
19
30
22
23
26
23
MARCATORI
12 RETI Gaeta (1, Carrarese).
10 RETI Pietranera (3, Crociati Noceto).
9 RETI Falomi (2, Celano).
8 RETI Cesca (6 nel San Marino) e Giglio (3, Carpi); Alteri
(4, Poggibonsi); Gasparello (2, San Marino).
7 RETI Cori e Merini (5 nella Sangiovannese; Carraese);
Buttazzoni (Chieti); Ferari (Fano).
CAMPOBASSO
2
BRINDISI
3
GIUDIZIO+++
MARCATORI Matarazzo (B) al 6',
Conte (B) su rigore al 28’, Balistreri
(C) su rigore al 40', aut. di Maglione
(C) al 45' p.t.; Balistreri (C) al 15' s.t.
CAMPOBASSO (4-4-2) Ascani 6;
Scudieri 5 (dal 24' s.t. Sivilla 5), Maglione 5,5, Di Fiordo 5,5, Posillipo 5;
Todino 5 (dal 9' s.t. Visconti 5),
Chiazzolino 6, Cammarota 6, Monti
6; Balistreri 6,5, Murati 5,5 (1' s.t.
Ibekwe 5,5). (Marcato, Gennarelli,
Agresta, Minadeo). All. Cosco 5.
BRINDISI (4-4-2) Prisco 6; Mottola 6,5, Taurino 6,5, Conte 6,5, Tundo 6 (dal 38' s.t. Scarcella s.v.);
D'Avanzo 6 (dal 17' s.t. Piro 6), Pollidori 6, Caravaglio 6, Matarazzo 7
(32' s.t. Fruci s.v.); Caggianelli 6,5,
Maiorino 6,5. (Locatelli, Camposeo,
De Cesare, Caputo). All. Rastelli 6,5.
ARBITRO Bindoni di Venezia 6,5.
NOTE spettatori 1.100 circa, incasso di 9.590 euro. Ammoniti Scudieri, Posillipo, Conte, Caggianelli e Maiorino. Angoli 12-6. (a.d.l.)
RISULTATI
CARPI-VILLACIDRESE
2-1
CHIETI-BELLARIA
2-0
FANO-CARRARESE
1-4
GIACOMENSE-CROCIATI NOCETO 1-1
GIULIANOVA-L'AQUILA
0-1
POGGIBONSI-GAVORRANO
3-1
SAN MARINO-PRATO
1-0
SANGIOVANNESE-CELANO
3-0
PROSSIMO TURNO
domenica 20 febbraio, ore 14.30
BELLARIA-GAVORRANO
(1-1)
CARRARESE-CHIETI
(1-1)
CELANO-POGGIBONSI
(0-1)
CROCIATI NOCETO-GIULIANOVA (1-2)
L'AQUILA-CARPI
(0-1)
PRATO-SANGIOVANNESE
(0-1)
SAN MARINO-FANO
(2-2)
VILLACIDRESE-GIACOMENSE (0-1)
VIBONESE
0
ISOLA LIRI
2
GIUDIZIO+++
MARCATORI Bianchini al 31' p.t.;
Vigna al 42' s.t.
VIBONESE (4-3-3) Mengoni 6;
Scrugli 6,5 (dal 37' s.t. Petrucci
s.v.), Perna 5, Geraldi 6 (dal 23' p.t.
Napoli 5), Mazzetto 6,5; Donati 5,5,
Gatto 5 (dal 13' s.t. Grillo 6,5), Ruggiero 5,5; Stefanini 5,5, Beccaria
5,5, Saturno 6. (Saraò, Schiavello,
Paoli, Amante). All. Tosi 6.
ISOLA LIRI (4-4-2) Fiorini 7; Martinelli 6,5, Mucciarelli 6,5, Paolacci
6,5, La Rocca 7; Vigna 7,5, Costanzo 6,5, Lucchese 6,5, Conte 6,5
(dal 21' s.t. Sperati 6); Raffaello 7
(dal 45' s.t. Acampora s.v.), Bianchini 7. (Ciocca, Di Girolamo, Marziale, Flavi, Juric). All. Grossi 6,5.
ARBITRO Cangiano di Napoli 5.
NOTE spettatori 200 circa, incasso di 640 euro. Espulso Perna al
31' s.t.; ammoniti Geraldi, Perna,
Bianchini, Beccaria e La Rocca. Angoli 6-3. (m.f.)
PT
41
35
33
32
31
31
29
28
25
24
23
21
20
16
12
-2
G
19
19
19
19
19
19
19
19
19
19
19
19
19
19
19
19
V N P
12 7 0
10 6 3
9 6 4
8 8 3
9 4 6
9 4 6
8 5 6
7 7 5
7 4 8
6 6 7
7 4 8
6 4 9
5 5 9
3 7 9
1 10 8
0 3 16
RF
25
26
24
16
21
19
24
22
26
23
28
15
17
13
14
7
MARCATORI
10 RETI Guazzo (3, Melfi; ora è nel Taranto).
9 RETI Grieco (3, Normanna).
8 RETI Vicentin (4, Avellino); Tortolano (2, Latina);
Giannone (Matera); Longobardi (1, Neopolis); Perrone (1,
Trapani); Mangiapane (5, Vigor Lamezia).
7 RETI Agostinelli (1, Fondi); Macciocca (1, Pomezia);
Madonia (Trapani).
1
FONDI
3
GIUDIZIO++
MARCATORI Catalano (C) al 46’
p.t.; Alleruzzo (F) al 34’, Marinucci
(F) al 46’, Agostinelli (F) al 48’ s.t.
CATANZARO (4-4-2) Mosca 5;
Cavallaro 6, Di Meglio 6, Ciano 6,
Gaglione 5,5; Gigliotti 6, Benincasa
6,5, Cittadino 5,5, Capicotto 5,5;
Santaguida 5,5 (dal 30’ s.t. Morello
s.v.; 40’ s.t. Martorano s.v.), Catalano 6,5 (25’ s.t. Liotti 5). (Nania, Bronzi, Scigliano, Carrozza). All. Aloi 5,5.
FONDI (4-3-3) Cacchioli 5,5; Dionisio 6, Gambuzza 6, Sportillo 6, Bombara 6 (dal 31’ s.t. Marinucci 6); Valerio 5 (dal 1’ s.t. La Vecchia 6), Alleruzzo 6,5, Schiavon 6 (dal 12’ s.t.
D’Urso 6); Vaccaro 6, Agostinelli 6,
Crisci 6. (Mezzacapo, Di Paola, Marigliano, Pirozzi). All. Trillini 6.
ARBITRO D’Iasio di Matera 5,5.
NOTE partita a porte chiuse. Espulso Cittadino al 38’ p.t.; ammoniti
Bombara, Sportillo, Dionisio, Di Meglio, Santaguida e Gambuzza. Angoli 4-4. (i.m.)
GIRONE C
SQUADRE
LATINA (-2)
TRAPANI (-1)
NORMANNA
POMEZIA
MILAZZO
NEAPOLIS
AVELLINO
MATERA
VIGOR LAMEZIA
FONDI
MELFI (-2)
BRINDISI (-1)
ISOLA LIRI
CAMPOBASSO
VIBONESE (-1)
CATANZARO (-5)
CATANZARO
RS
10
12
14
11
16
15
17
22
26
26
23
22
23
21
28
34
RISULTATI
AVELLINO-LATINA
CAMPOBASSO-BRINDISI
CATANZARO-FONDI
MATERA-MELFI
MILAZZO-TRAPANI
NORMANNA-VIGOR LAMEZIA
POMEZIA-NEAPOLIS
VIBONESE-ISOLA LIRI
0-1
2-3
1-3
2-1
1-0
3-0
0-0
0-2
PROSSIMO TURNO
domenica 20 febbraio, ore 14.30
FONDI-MILAZZO
(2-1)
ISOLA LIRI-AVELLINO
(0-3)
MATERA-CATANZARO
(0-0)
MELFI-VIBONESE
(2-1)
NEAPOLIS-NORMANNA
(a Mugnano, porte chiuse)
(0-1)
POMEZIA-CAMPOBASSO
(1-0)
TRAPANI-LATINA
(0-0)
VIGOR LAMEZIA-BRINDISI
(1-2)
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FORMULA 1 TEST A JEREZ
4 Red Bull ha cambiato
LA TECNICA
Alonso
DI RUBENS
L’ULTIMA
ZAMPATA
«L’ala mobile
non aiuterà
i sorpassi»
Fernando: «Resterà difficile
superarsi tra i grandi». La F150
ha accumulato quasi 2000 km
Fernando Alonso, 29 anni, alla seconda stagione in Ferrari EPA
DAL NOSTRO INVIATO
ALESSIA CRUCIANI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
JEREZ (Spagna) dNebbia al mattino, sole accompagnato da un
forte vento (18 km/h) a metà
giornata, infine anche una
spruzzata di pioggia. I protagonisti del secondo test dell’anno non si sono fatti mancare
nulla nell’ultima giornata della sessione di Jerez.
Il miglior tempo, realizzato
nei primissimi giri, è della Williams di Rubens Barrichello davanti alla Sauber di Kamui Kobayashi e alla Ferrari di un infaticabile Fernando Alonso,
autore di 115 giri che, sommati ai 131 di sabato, fanno un
totale di 1100 chilometri. Se si
aggiungono ai 960 di Felipe
Massa nei primi due giorni, la
Ferrari parte per Barcellona
(dove sarà nuovamente in pista venerdì) con un bottino di
oltre 2 mila chilometri senza
guasti.
Ottimismo «Abbiamo cercato
di ottenere il maggior numero
di dati sulle gomme — ha dichiarato lo spagnolo —. Ora
che le stiamo capendo meglio,
siamo consapevoli che bisognerà modificare lo stile di guida e anche le strategie per far-
le durare di più. Un aspetto su
cui dobbiamo lavorare è la loro durata sui long run, perché
abbiamo notato un certo calo
di prestazioni dopo un po’ di
giri». Alonso promuove l’affidabilità della F150th, mentre
«per giudicare le performance
bisognerà aspettare la prima
gara in Bahrain». È invece poco convinto dell’utilità dell’ala
mobile posteriore: «Se la vettura che sta davanti gira solo un
decimo meno veloce di chi insegue, l’ala mobile non basta.
Può essere utile per passare
una macchina che è 1-2 secondi più lenta. Forse l’obiettivo
della regola è favorire un sorpasso quando una gara viene
rovinata dall’impossibilità di
passare una vettura molto più
lenta, come è successo a me
con Petrov ad Abu Dhabi. I sorpassi tra i piloti di testa saranno difficili anche nel 2011».
Incognita Nonostante un passo
costante nelle serie di giri veloci, la Red Bull non ha ancora
dimostrato il suo potenziale e
ieri l’iridato Sebastian Vettel
ha chiuso 8˚ davanti all’altra
incognita della stagione, la
McLaren. Jenson Button ha potuto girare più del compagno
IL CAPO RED BULL
Horner: «Abbiamo vinto il titolo 2010
spendendo anche meno del passato»
«Al contrario di quanto si dice,
la Red Bull ha rispettato
l’accordo sul taglio dei costi nel
2010»: lo sostiene Christian
Horner in una intervista
all’Observer. Quindi aggiunge «il
2010 è stato l’anno in cui la Red
Bull ha speso meno al netto dei
costi». E questo trend
continuerà nel 2011 perché
«vincere il Mondiale ha
aumentato gli introiti degli
sponsor». Horner poi annuncia
che si sta lavorando per un
ulteriore tetto di spese «più
trasparente» e che Red Bull
resta contraria a sanzioni
«perché rischia di creare una
lotta intestina tra i team». Vettel
su «Der Spiegel» invece critica i
continui cambiamenti tecnici:
«Un pericolo l’insaziabile voglia
di spettacolo di chi è davanti
alla tv». I piloti, dice, reagiranno.
Lewis Hamilton, ma nel team
dicono che il vento ha impedito di completare il programma.
Botto La Pirelli invocava la
pioggia per provare anche le
gomme da bagnato, ma con le
prime gocce la Force India di
Di Resta è finita nella ghiaia
provocando l’interruzione delle prove. Il test si è così ridotto
a una decina di minuti. «Qualche pilota sostiene che in gara
saranno necessari anche 4 pit
stop: ha commentato il responsabile della Bicocca, Paul Hembery —: dai miei dati non risulta, a meno che non si voglia
perdere. Due soste sono il nostro obiettivo, tre saranno necessarie solo sui circuiti con
asfalto più aggressivo. Ma per
farle durare i piloti non dovranno esagerare nei primi giri». Poi Hembery ha annunciato le mescole per i primi quattro GP: soft e dure.
Confronto Ieri, infine, è stata la
volta di Bruno Senna al volante della Renault. Insieme a Nick Heidfeld, il brasiliano è candidato a sostituire Robert Kubica. «Questa giornata mi è servita per fare esperienza ma
non l’ho vissuta come una sfida. Il team sa di cosa ha bisogno e deciderà chi guiderà in
Bahrain». Oggi il verdetto.
Questi i tempi
dell’ultima
giornata di test
a Jerez
(4.423 metri)
1. Barrichello
(Bra-Williams)
1’19"832
(103 giri)
2. Kobayashi
(Gia-Sauber)
1’20"601 (86)
3. Alonso
(Spa-Ferrari)
1’21"074 (115)
4. Buemi
(Svi-Toro Rosso)
1’21"213 (90)
5. Senna
(Bra-Renault)
1’21"400 (68)
6. Kovalainen
(Fin-Lotus)
1’21"632 (43)
7. Rosberg
(Ger-Mercedes)
1’22"103 (45)
8. Vettel
(Ger-Red Bull)
1’22"222 (90)
9. Button
(GB-McLaren)
1’22"278 (70)
10. D’Ambrosio
(Bel-Virgin)
1’22"985 (44)
11. Di Resta
(GB-Force India)
1’23"111 (99)
Record:
Schumacher
(Ferrari 2004)
1’15"650
cofano e scarichi
Le frecce indicano l’uscita degli scarichi sulla RB7 PIOLA
GIORGIO PIOLA
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dAlla presentazione di Valencia la Red Bull
2011 appariva una semplice evoluzione della
vettura dell’anno prima ma già in quei primi
test aveva mostrato, seppure brevemente, una
nuova soluzione di scarichi. Quell’esperimento
è stato positivo al punto che sono stati riproposti nei testi di Jerez.
Adrian Newey è riuscito a riprodurre il soffiaggio all’interno dei diffusori semplicemente tagliando una piccola porzione del fondo nella
zona vicino alle ruote posteriori. Così i lunghi
scarichi piatti soffiano non solo verso i canali
laterali del diffusore ma anche nella loro parte
inferiore.
A Jerez si è visto anche un nuovo cofano motore molto diverso nella parte terminale. Dove
c’era la piccola pinna verticale, il cofano ora si
abbassa notevolmente e termina con un grande foro ovale dal quale fuoriesce l’aria calda
proveniente dalle fiancate. E il mago inglese annuncia altre novità per i test di Montmelò, anche se il pacchetto aerodinamico definitivo verrà svelato solamente in Bahrain.
LA RELIQUIA DONATA DA DZIWISZ
Un lembo della tunica
di Wojtyla a Kubica
dUna medaglietta di vetro che contiene un lembo di tunica di Papa Karol Wojtyla e una goccia
del suo sangue: è questa la reliquia donata dall’arcivescovo di Cracovia, Stanislaw Dziwisz a
Robert Kubica. Il dono è arrivato ieri all’ospedale
di Pietra Ligure, consegnato alla fidanzata Edyta
Witas. Robert, dopo il lungo intervento di venerdì durato 9 ore, è tornato in rianimazione dove è
sottoposto a una sedazione leggera. «È dolorante ma non sofferente», è il quadro tracciato dal
manager Daniele Morelli che da domenica scorsa non ha mai lasciato solo il suo pilota.
Oggi i medici decideranno la data dell’intervento successivo per sistemare il gomito, molto probabilmente mercoledì. Sarà l’ultima operazione
prima della lunga convalescenza che terrà il pilota della Renault per le prossime 2-3 settimane
ancora all’ospedale Santa Corona.
MONDIALE RALLY IN SVEZIA
Hirvonen 1˚, Solberg patente ritirata
Il norvegese (5˚) fa
un’infrazione e dà la
guida al copilota.
Ford in trionfo
GUIDO RANCATI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
d«Fantastico, Mikko è stato
davvero fantastico». Malcolm
Wilson rende onore a Hirvonen, il più esperto dei due finlandesi sui quali ha puntato anche quest’anno. Il padre-padrone della M-Sport, braccio armato della Ford nel Mondiale rally, non nasconde che all’alba
dell’ultima giornata svedese
non era affatto tranquillo: «Anche se — osserva — era ormai
certo che sulle strade del Varmland non sarebbe scesa altra neve, il fatto di essere il primo a
partire poteva metterlo in difficoltà». Hirvonen, invece, con
la Fiesta ha sfruttato i tre tratti
della prima boucle per mandare a dire ai suoi avversari di essere pronto anche a rischiare
per conservare il primato. Per
tornare a vincere e scacciare i
fantasmi. Messaggi forti e chiari, sufficienti a convincere anche Mads Ostberg, il rivale più
tenace, che la partita era persa.
Beffa Costretto da qualche problemino tecnico a subire il ritorno di Jari-Matti Latvala, Petter
Mikko Hirvonen, 30 anni, a destra, e il navigatore Jarmo Lehtilnen (41) ANSA
Solberg ha finito con il perdere
anche il duello tutto Citroën
per la quarta moneta. Nel modo più incredibile e beffardo
possibile: autore di un’infrazione stradale nel trasferimento
verso l’ultima «piesse», quella
che in questa stagione distribuisce qualche punto supplementare, il norvegese s’è visto ritirare la patente e non gli è restato
altro da fare che cedere il volante a Chris Patterson, il suo copilota. Che è già stato bravo a
non fare danni, ma ha lasciato
per strada una cinquantina di
secondi.
Rivincita Costretti ad assistere
a un festival fordista, i responsabili della Citroën si consolano con il miglior tempo di
Ogier nella Power Stage. Sébastien Loeb, 6˚, ha limitato i danni rastrellando un altro paio di
punti nella prova finale.
CLASSIFICA
Tripletta Fiesta
Loeb solo sesto
Arrivo del Rally di Svezia, 1ª
prova del Mondiale rally.
1. Hirvonen (Fin-Ford) in
3h23’56"6; 2. Ostberg (Nor-Ford)
a 6"5; 3. Latvala (Fin-Ford) a 34";
4. Ogier (Fra-Citroën) a 47"7;
5. P. Solberg (Nor-Citroën) a
1’31"2; 6. Loeb (Fra-Citroen) a
2’30"3; 7. Andersson (Sve-Ford)
a 6’22"; 8. Raikkonen
(Fin-Citroën) a 7’02"3.
Vincitori speciali: Andersson e
Loeb 4; P. Solberg, Hirvonen
Ogier e Latvala 3; Ostberg 2.
CLASSIFICHE — Piloti: 1.
Hirvonen p. 25; 2. Ostberg 18; 3.
Latvala 16; 4. Ogier 15; 5. P.
Solberg e Loeb 10.
PROSSIMA GARA: Rally del
Messico, 3-6 marzo
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
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su Gazzetta.it
CICLISMO
SUL NOSTRO SITO, IL LIBRO RIZZOLI CHE RICOSTRUISCE A FUMETTI
LA TRAGEDIA DI PANTANI, E ALTRE NOTIZIE DI CICLISMO
Contador, giudizio
in clima di scontro
LA RICORRENZA
campo addirittura il primo ministro José Luis Zapatero, dicendo che «non c’è alcuna ragione giuridica per sanzionare
Contador». E ieri si è aggiunto
Angel Juanes, presidente dell’Audiencia Nacional, il più alto
tribunale penale spagnolo, spiegando che «nella proposta di
squalifica di un anno (della Federciclo spagnola; ndr) si rileva
che il corridore non si è dopato,
che l’assunzione di clenbuterolo è infinitesimale e che non è
potuta servire a migliorare le
prestazioni. Perciò Contador
dovrebbe essere assolto. Il problema è un articolo del regolamento per cui il corridore è sem-
Alberto Contador, 28 anni AP
Viviani 2˚ in India
Domina Moncoutié
Da domani in Oman
Martini venerdì fa 90
dVincitore venerdì della 1ª prova,
il veronese Elia Viviani ha sfiorato il
bis nella replica del Tour di Mumbai.
In India il 21enne della Liquigas, già
a segno a Donoratico, si è arreso in
volata al sudafricano Robert Hunter (RadioShack).
dVincendo in solitudine sul Mont
Faron la 5ª e ultima tappa, il francese David Moncoutié (Cofidis) si è aggiudicato il Giro del Mediterraneo.
All’arrivo e in classifica ha preceduto Peraud (Fra); doppio 5˚ posto
per Morris Possoni (Sky).
dIeri primo allenamento in Oman,
da domani (6 tappe, fino a domenica) la 2ª edizione della corsa del Sultanato. Con Boonen, Cancellara,
Pozzato, Visconti, Guardini, Bennati, più l’iridato Hushovd e Phinney (debutta pro’ con la Bmc).
dVenerdì Alfredo Martini festegge-
LUIGI PERNA
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dPer Alberto Contador oggi o
domani potrebbe essere il giorno della verità. Il verdetto del
Comitato disciplinare della Federciclo spagnola è destinato a
diventare uno spartiacque.
Pantani, 7 anni dopo
E in gruppo pedala
la nipote Serena
Ha 17 anni ed è la figlia della sorella Manola
A Cesenatico, messa per il Pirata alle 20.30
MARCO PASTONESI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dLa bici come gioco e come
sport. La bici per stare da sola e in compagnia. La bici per
esplorarsi dentro ed esplorare fuori. Serena Boschetti ha
fatto come tanti ragazzi (e
troppo poche ragazze) che
hanno la sua età: ha voluto
la bici per allegria. E adesso
pedala. E si allena. E il 13
marzo, a San Carlo, dalle
parti di Ferrara, correrà la
prima gara del calendario
per le juniores. Sempre per
allegria.
Juniores Serena ha 17 anni,
viene da Cesenatico ed è la
nipote di Marco Pantani: sua
mamma è Manola, sorella
minore di Marco. Serena è riservata, discreta, brava. Studia. Con il ciclismo aveva cominciato alcuni anni fa: il
suo maestro era stato Pino
Roncucci, che guidava lo zio
Marco quando era giovanissimo, e che nel 2010, fra la
Pantani corse di Forlì e gli
Amici di Marco Pantani a Cesenatico, ha fatto correre 58
ragazzini fra i sette e i 12 anni, cioè nelle categorie dei
giovanissimi. Dovreste vederlo, il vecchio Pino: i bambini lo seguono e lo cercano
e lo rispettano come se fosse
Babbo Natale.
Poi, però, Serena ha lasciato
la bici: anche i dolori, le polemiche, il peso di quello che è
successo a Marco, sette anni
fa proprio oggi, l’hanno
spinta ad abbandonare il ciclismo e avvicinarsi al calcio. I nonni, Paolo e Tonina,
non hanno insistito.
Anzi, forse erano quasi contenti, o solleva-
ti, che la ragazzina non fosse
messa al centro dell’attenzione, che non creasse curiosità, che non scatenasse aspettative.
Ma adesso Serena è ritornata in sella. Per trovare una
squadra, si è fatta guidare
dal passaparola e si è affidata a una società che sta 150
km più a sud, la Stemas Potentia 1945, marchigiana di
Potentia Picena, 66 anni di
vita a due ruote e medaglia
d’oro al valore sportivo. Sei
juniores — lei compresa — e
altre 12 fra esordienti e allieve, allenamenti a casa, ogni
tanto qualche raduno per
esplorarsi dentro ed esplorare fuori, per conoscere le
compagne di squadra, per
confrontarsi.
Memoria Serena non pedala
nel nome dello zio, non ha
missioni spirituali, non ha
ambizioni agonistiche, non
vuole dimostrare nulla, neanche quella di poter diventare campionessa. Vorrebbe
vivere la sua vita di diciassettenne, spensierata finché
possibile. Serena di nome e
di stato d’animo. Che il ciclismo le sia entrato dentro, è
umano quando lo si respira
in famiglia. Suo fratello Denis al ciclismo preferisce la
pesca, ma la passione per la
bici la dimostra dirigendo lo
Spazio Pantani in quei locali
attigui alla stazione ferroviaria di Cesenatico, restaurati,
elevati a memoria e monito,
a rimpianto e storia.
Oggi Cesenatico ricorderà Marco con una
messa. Forse Serena
lo farà pedalando.
Con leggerezza.
La bici ha questa magia.
La junior
Serena
Boschetti,
17 anni
pre responsabile di ciò che assume».
Codice L’intervista è stata concessa al Mundo: il giornale che
ha lanciato la campagna
pro-Contador. E il movimento
d’opinione che si è creato rischia di condizionare il giudizio. L’ipotesi più probabile resta la condanna di Contador a 1
anno di squalifica. Una soluzione di compromesso, figlia dell’articolo 10.5.2 del codice antidoping Wada, che prevede una
riduzione di pena in caso di
«colpa o negligenza non significative». Però non sono da escludere l’assoluzione (clamorosa e
destinata a dividere) o i 2 anni
di squalifica, come vorrebbe il
regolamento alla lettera. Scontato, in tutti i casi, il ricorso al
Tas di Contador o dell’Uci.
Contador si è difeso incolpando una bistecca contaminata.
«Lui dice così, la gente no. E visto quello che succede nel ciclismo, io non posso credere a nessuno», ha dichiarato Oscar Freire. Dopo Landis, un’altra maglia gialla rischia il trono. Con
un danno anche per la squadra
Saxo Bank: avrà la stessa posizione nel World Tour o sarà
esclusa dai grandi giri?
Oggi o domani la Spagna decide sul re del Tour
Positivo: rischia 1 anno. In ogni caso, si va al Tas
Marco Pantani, morto in un residence di Rimini nel 2004 a 34 anni, e la
nipote Serena Boschetti; in alto, lo striscione allo stadio di Cesena ANSA
a
Crociata Il clima non è certo «sereno». Negli ultimi giorni in
Spagna è stata promossa una
vera crociata a favore del tre
volte vincitore del Tour de France, positivo al clenbuterolo (antiasmatico con effetti anabolizzanti) in un controllo del 21 luglio proprio al Tour. È sceso in
taccuino
rà 90 anni. E sabato si svolgerà a
Firenze, nello Spazio Reale San
Donnino, una grande serata per celebrarlo. Il ricavato in beneficenza
all'ospedale Meyer di Firenze. Per
info, 0573/700063 e 337/676448.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
italia: 514954585150
BASKET COPPA ITALIA FINAL EIGHT A TORINO
LE PAGELLE
SIENA
di P.B.
Kaukenas ancora
fondamentale
Leunen è l’anima
della Bennet
SIENA
ZISIS 7.5 È sua la tripla che chiude
la partita a 58 secondi dalla fine.
Autoritario.
CARRARETTO 7 Utile ovunque,
indispensabile in difesa su
Mazzarino.
MOSS 6.5 Stavolta porta anche
palla. Universale.
STONEROOK 6 Il suo erede
Leunen gli fa sudare la pagnotta.
Zero rimbalzi, dev’essere un
record.
RAKOVIC 5 Marconato non gli fa
vedere il canestro.
HAIRSTON 5 Più errori che minuti.
Se continua così, giocherà
pochino.
h
IL MIGLIORE
9 LAVRINOVIC
Decisivo. E non è in piena forma.
Se mai ce ne fosse bisogno, ecco
quello che manca a Siena, quando
è fuori.
KAUKENAS 7.5 Il migliore agli
assist, 5: fondamentale.
RESS 6.5 Minuti importanti come
cambio di Lavrinovic.
MICHELORI NG
ARADORI 6 Non segna dal campo,
ma sta capendo molte cose.
CANTÙ
GREEN 7 Molti errori, ma anche i
punti che riportano Cantù in
partita dopo il break.
MAZZARINO 6 Carraretto e
compagni lo limitano. Applausi
comunque.
MICOV 4.5 Il suo tecnico, che è
anche il quarto fallo personale,
segna la partita già complicata per
lui.
IL MIGLIORE
h 7,5 LEUNEN
Sei rimbalzi, 4/6 da tre, più di così
è difficile.
MARCONATO 6.5 Designato su
Rakovic, piazza anche un paio di
buone cose in attacco.
ORTNER 5 Male al tiro e in difesa.
MARKOISHVILI 5.5 Non segna
mai. Per un tiratore, benché
appena rientrato, è un bel
problema.
MIAN 5.5 Un paio di brutti
attacchi, peccato vecchio alpino.
DIVIACH NG
TABU 6 Perde sciaguratamente
una palla sul -8, poi segna una
tripla. Prendere o lasciare. Lui è
così.
CANTU’
79
72
(20-12, 34-36; 58-55)
MONTEPASCHI SIENA: Zisis 16
(4/8, 2/3), Carraretto 11 (4/5,
1/4), Moss 9 (2/5, 0/1), Stonerook 3 (0/1, 1/2), Rakovic 1 (0/3);
Hairston 2 (1/3), Lavrinovic 21 (4/7,
3/3), Kaukenas 11 (4/7, 0/2), Ress 2
(0/2), Michelori, Aradori 3. N.e.:
Udom. All.: Pianigiani.
BENNET CANTÙ: Green 15 (4/6,
0/2), Mazzarino 11 (0/2, 3/5), Micov 6 (2/5, 0/2), Leunen 16 (2/3,
4/6), Marconato 8 (4/6); Ortner 4
(2/6), Markoishvili 4 (0/2, 0/3), Mian
(0/1), Diviach, Tabu 8 (1/1, 2/3). N.e.:
Broggi, Maspero. All.: Trinchieri.
ARBITRI: Cerebuch, Mattioli, Begnis.
NOTE - T.l.: Sie 20/27, Can 15/17.
Rimb.: Sie 32 (Lavrinovic 6), Can
30 (Micov, Ortner, Leunen 6). Ass.:
Sie 14 (Kaukenas 5), Can 15 (Micov,
Mazzarino 4). Progr.: 5’ 4-8, 15’
26-27, 25’ 50-44, 35’ 68-63.
Usc.5f.: Ortner 39’46" (77-70). Tecnico: Micov 17’45" (26-31). Spett.:
8650.
DAL NOSTRO INVIATO
LUCA CHIABOTTI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
TORINO d Soffrendo un po’, è
più bello per tutti. Siena, imbattuta in Italia dalla finale scudetto del 2008, conquista il nono
trofeo consecutivo ma come antidoto contro l’assuefazione c’è
una grande Cantù, che cade solo alla fine, condannata da tre
palle perse e da buoni tiri che
non entrano più per sfinimento. Ksystof Lavrinovic per una
giornata fa un patto del diavolo
con la sua schiena problematica, estrae dalla sua classe una
partita fantastica, da mvp delle
finali. Solo le sue ossa possono
fermarlo e condizionarlo, come
troppo spesso è accaduto in Eurolega. Peccato, ma adesso c’è
solo da festeggiare una vittoria
che non è come tutte le altre ma
entra nel cuore dei senesi come
una delle più significative.
Doveva essere finito un ciclo,
quello meraviglioso dei McIntyre, Sato, Eze. Poteva finire
davvero quando Bo McCalebb
si è fatto male. Siena ha cambiato facce, gioco, emozioni mille
volte durante l’anno ma ha vinto ancora.
Vecchi leoni La vecchia guardia
non ha tradito neppure stavolta, lasciando in ombra i nuovi:
è la Mens Sana dei grandi trionfi che porta a casa anche questo, quella di Kaukenas e Stonerook, Zisis e Carraretto. Sono loro, con Lavrinovic, a firmare i
momenti decisivi della partita.
C’è il Simone Pianigiani più felice e emozionato che va sotto la
tribuna senese, braccia in alto,
prima ancora della sua squadra, a ricevere l’ovazione. Le fi-
È SEMPRE SIE
Super Lavrinovic
fa ancora la storia
Applausi a Cantù
La vecchia guardia consegna all’Mps la terza Coppa
consecutiva, ma la Bennet è eroica e non s’arrende mai
I campioni d’Italia
provano tre volte
l’allungo, Cantù
risponde sempre, poi
nell’ultimo quarto
decide la difesa Mps
nali di coppa Italia sono le sole
dove Siena ha rischiato qualcosa in questi anni, anche stavolta.
Perché Cantù sopravvive tre
volte a parziali che di solito
stendono gli avversari della
Mps: il 14-2 di fine primo quar-
to, sistemato in 2’24" con un
10-2 (22-22) di Tabu e Mazzarino, nell’unico momento in cui
sfugge alle micidiali trappole difensive senesi. In quel momento, la Bennet mette in discussione la superiorità mentale dei
pluricampioni d’Italia, scossi
dalla velocità di Leunen. Porta
palla anche coi lunghi per sfuggire al pressing, inverte le marcature: Trinchieri ci prova seriamente. Sorpassa (26-31) quando Stonerook ha già tre falli come Zisis e la regìa soffre, ma
non riesce a surfare sull’onda
positiva perché Micov si fa dare
terzo fallo e tecnico togliendo
COPPA DEL RE IL TECNICO ITALIANO: «SONO UN PALESTINESE, MI TIRANO BOMBE E MI DIVERTO»
Il Barcellona batte il Real
E Messina fa discutere di nuovo
FILIPPO MARIA RICCI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MADRID dNiente da fare. Etto-
re Messina perde la sua Intifada, il Real Madrid lascia la Copa del Rey al Barcellona e guarda Gianluca Basile abbandonare per un momento le stampelle per alzare al cielo il trofeo
che gli ha lasciato Roger Grimau, capitano del Barça, con
un gesto di grande umanità. Al
Palacio de los Deportes di Madrid i catalani battono il Real
68-60 raggiungendo i rivali
per numero di successi (22) e
doppiando la vittoria, sempre
sul Madrid, dello scorso anno,
bis che non si vedeva dal 1988.
A Bilbao lo scorso anno il re di
Spagna era stato insultato, l’inno fischiato, la partita non aveva avuto storia (80-61). Ieri è
andato in onda un altro film:
atmosfera politicamente corretta, gara aperta fino all’accelerazione decisiva del Barca
nell’ultimo quarto, segnato dal
16-6 dei catalani che si sono ap-
Ettore Messina, 51 anni EPA
poggiati su Alan Anderson, l’ultimo arrivato.
Agrodolce Per Messina la decima sconfitta in 11 sfide col
Barça ha sapore agrodolce: il
Madrid, travolto dal Barça
89-55 l’ultima volta che c’era
in palio un trofeo, la Supercoppa di Spagna, ha difeso molto
bene ed è rimasto in partita
per oltre mezz’ora. «Io sono come un palestinese: mi tirano
bombe, resisto e mi diverto»,
aveva detto Messina sabato dopo la sofferta vittoria in semifinale. Una frase che testimonia
la tensione accumulata. Ieri però forse qualcosa è cambiato:
sotto gli occhi di Florentino Perez il progetto di Messina non
è stato spazzato via.
un giocatore, prima ancora che
un uomo chiave, dalle risicate
rotazioni canturine.
Rivincita E’ brava la Montepaschi a cercare le sue sicurezze,
un 6-0 di Lavrinovic porta avanti Siena (43-42) e si vede tutta
la differenza tra uno bravo, Ortner, e uno fantastico, il lituano.
Carraretto e l’unico canestro di
Stonerook danno un altro strappo (57-49) e stavolta sono Marconato, che annulla Rakovic, e
Green a ricucire (58-57). Allora ci si mette Zisis a sostenere
Lavrinovic: stavolta sembra finita (68-57), due palle perse di
Micov mostrano il futuro probabile della gara, ma la Bennet è
eroica e pesca energie da Tabu
e Marconato (68-65). Mancano 4’, le difesa di Siena strangola Cantù: due palle buttate, una
tripla di Zisis, un recupero di
Kaukenas. Game over. Con una
sola domanda per due squadre:
come hanno fatto? Come fa la
Montepaschi a vincere sempre
e comunque, come fa Cantù,
col suo budget, l’età e le rotazioni ridotte, a essere l’unica alternativa credibile ai tricolori?
Bravi tutti, speriamo di rivederli in finale scudetto. La Bennet
merita la rivincita.
NBA: LA SFIDA PER IL PRIMATO AD EST
Rondo e Boston: Miami va k.o.
Male Gallinari e Belinelli
Nella sfida per il primato ad Est,
partita straordinaria a Boston tra
i Celtics e i Miami Heat, reduci da
otto vittorie consecutive.
Favoloso Rondo, che compila una
tripla doppia (11 punti, 10 rimbalzi
e 10 assist), ma è il tiro libero
sbagliato da Lebron James a 13"
dalla fine che in pratica consegna
il successo a Boston, ora in
vantaggio nei confronti diretti.
Vince New York ma male
Gallinari, Belinelli in campo solo 8’
contro Chicago.
Ieri: Boston-Miami 85-82
(Garnett 19; Bosh 24). Sabato:
Atlanta-Charlotte 86-88 (Smith
28; Jackson 32); New
Jersey-New York 95-105 (Harris
22; Chandler 21, Gallinari 7); New
Orleans-Chicago 88-97
(Thorntorn 24, Belinelli 2; Rose
23); Minnesota-Philadelphia
87-107 (Love 16; Young 18);
Washington-San Antonio 94-118
(Martin, Blatche 16; Hill, Parker
18); Houston-Dallas 102-106
(Stojakovic, Nowitzki 22; Lowry
26); Milwaukee-Indiana 97-103
(Delfino 21; Granger 30);
Sacramento-Oklahoma City
97-99 (Evans 30; Durant 35).
LUNEDÌ 14 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
41
R
italia: 514954585150
Pianigiani
«Si è aperto
un nuovo ciclo»
Trinchieri non è deluso: «Avevamo una
freccia e siamo andati vicini al bersaglio»
DAL NOSTRO INVIATO
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
TORINO dDopo la premiazione,
Siena sale lo scalone che porta
verso il proprio pubblico. Le
grandi dive in genere scendono
i gradini, questi grandi giocatori salgono, crescono sempre.
Ksistof Lavrinovic cammina piano. Dopo le feste, esce dallo spogliatoio con il ghiaccio sul ginocchio sinistro e una faccia da chi si chiede perché
qualcuno è lì ad aspettarlo. In questi casi si dice
che un campione così è un
antipersonaggio.
ENA
inviato per un giorno
Grazie alla Gazzetta dello Sport, Andrea Portigliotti, della 2ª D sportiva dell’IIS Vittorini di
Grugliasco (TO) ha potuto fare il giornalista per
un giorno
Ho avuto l’opportunità di
assistere ad una partita
di basket come persona
che deve raccontarla a
qualcun altro. Torino
aveva bisogno di vivere
ancora il grande basket.
La partita tra Siena e Cantú è stata una bellissima
esibizione tra due delle
più forti squadre del campionato italiano. Partita
molto equilibrata, che si
è risolta grazie ad una
prestazione superlativa
di Lavrinovic, meritatamente nominato MVP della gara con una valutazione di 25.
Siena si è imposta 79-72
confermando la propria supremazia a livello italiano,
comunque di fronte a una
Cantù meritatamente finalista e combattiva fino all’ultimo. Una forte emozione e la speranza che eventi
di questo tipo possano ripetersi nella nostra città, che
ha bisogno di basket ad altissimo livello.
nio le tolga uno dei giocatori
più importanti.
S
PAOLO BARTEZZAGHI
Nella foto
grande, i
festeggiamenti
di Siena; sotto,
Ksistof
Lavrinovic, 31
anni LAPRESSE
Premio Di più. Parla poco,
un inglese scolastico, frasi
brevi. La squadra deve ripartire, già mercoledì arriva il Partizan. Il suo vero
linguaggio, il suo modo
di esprimersi e comunicare con il mondo è con
un pallone di basket in
mano. «Dopo l’operazione alla schiena — dice il lituano, miglior giocatore della finale, 3 su 3 da 3 — e le
ultime due settimane senza
allenarsi, questo è il regalo
più bello». Non il premio,
ovviamente. «No, giocare
così — continua — per 28
minuti. Le prime partite
qui a Torino potevo stare in
campo 10-15 minuti. Contro
Cantù ho preso anche tiri difficili, ho provato a difendere bene, ma facevo fatica. Mi portava avanti il desiderio di vincere».
«Grande merito di chi l’ha rimesso in piedi — dice Simone
Pianigiani, alla nona finale
consecutiva vinta —. Penso ai
15 giorni in cui non lo abbiamo avuto. E ricordo che l’unico anno in cui Lavrinovic è stato in salute in questo momento della stagione, siamo arrivati alla Final Four d’Eurolega».
Era il 2008, in compenso non
c’era Rimas Kaukenas. Perché
Siena continua a vincere nonostante ogni volta un infortu-
Felicità Stavolta non c’era Bo
McCalebb, miglior giocatore
del campionato fino a che non
si è infortunato. Anche per questo a fine partita, Pianigiani ha
esultato come raramente si vede, si è lasciato andare. «Sono
particolarmente contento — dice — la squadra è a un nuovo
ciclo, dopo quello forse irripetibile degli scorsi anni. Eravamo
nel peggior momento della stagione e Cantù nel migliore.
Credo che in finale abbiamo espresso una qualità
di pallacanestro elevata,
proprio in rapporto alla
qualità dell’avversario».
L’abitudine a vincere non
c’è perché ogni volta Siena trova lo stimolo per
ripartire, come se non
avesse vinto nulla.
«Questo successo — continua Pianigiani — rende
questa stagione memorabile
comunque vada. Con molti giocatori che di finali non ne hanno mai giocate, abbiamo vinto
l’ultimo trofeo dell’anno scorso, la Supercoppa, e il primo di
quest’anno, la Coppa Italia. È
un risultato concreto dopo gli
sforzi prodotti».
Bersaglio Quello che non ha ottenuto Andrea Trinchieri.
«Non sono deluso — dice
il tecnico di Cantù — perché la delusione ha un’accezione negativa. Sono dispiaciuto perché ci siamo
andati vicini, anche se non
abbastanza. I miei giocatori
hanno fatto non molto, di più
di quello che potevano. Hanno
dato tutto e quello che non avevano lo hanno comprato nella
piazza qui vicino. Non sono i
più bravi giocatori del mondo,
ma giocano come i più bravi.
Avevamo una freccia, l’abbiamo tirata ed è andata vicina al
bersaglio. La gragnuola di colpi è arrivata, ci siamo rialzati.
E’ un po’ frustrante, questi vincono sempre».
y
Dal 2009
sempre
sul trono
Il cammino
Quarti:
Siena-Pesaro
81-68;
Montegranaro-Bologna
82-73;
Avellino-Milano
84-92;
Cantù-Biella
86-57;
semifinali:
Siena-Montegranaro 80-67;
Cantù-Avellino
82-65; finale:
Siena-Cantù
79-72
Albo d’oro
1968 Fides
Napoli; 69-70-71
Ignis Varese; 72
Simmenthal
Milano; 73 Ignis
Varese; 74
Synudine
Bologna; 75/83
n.d.; 84
Granarolo
Bologna; 85
Scavolini
Pesaro; 86
Simac Milano;
87 Tracer
Milano; 88
Snaidero
Caserta; 89-90
Knorr Bologna;
91 Glaxo
Verona; 92
Scavolini
Pesaro;
93-94-95
Benetton
Treviso; 96
Stefanel Milano;
97 Kinder
Bologna; 98
Teamsystem
Bologna; 99
Kinder Bologna;
2000 Benetton
Treviso; 01-02
Kinder Bologna;
03-04-05
Benetton
Treviso; 06
Carpisa Napoli;
07 Benetton
Treviso; 08 Air
Avellino;
09-10-11
Montepaschi
Siena
PUBBLICO
TRIBUNE VIP
Le finali hanno segnato un successo
di pubblico: quasi 29.000 spettatori,
circa 8.000 di media LAPRESSE
Ciro Ferrara, ex giocatore della Juve
ed attuale tecnico dell’Italia Under
21, si diverte in tribuna LAPRESSE
LA GRANDE RISPOSTA DI TORINO
«Organizzato
un evento
di livello europeo»
Renzi, presidente
della Lega, felice
della partnership
con Rcs Sport
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TORINO dGiochiamo in casa,
quindi più che giudizi diamo
dei numeri. Le prime Final Eight organizzate da Rcs Sport
con la Lega Basket hanno raccolto quasi 29 mila spettatori
in quattro giornate con le ultime tre, quelle del weekend,
sempre sopra gli ottomila e in
crescita fino agli 8650 della finale di ieri (la media del campionato non raggiunge i 4000
spettatori). «Un grande successo», dicono Valentino Renzi e
Lorenzo De Salvo, responsabile del Business Development di
Rcs Sport nemmeno paragonabile a quello delle finali di Forlì, le ultime in campo neutro. E’
il segno tangibile di un cambio
di mentalità della nostra pallacanestro, che negli ultimi anni,
se una cosa era difficile, evitava di farla.
Sfida Scegliere Torino e il palasport più bello e capiente d’Italia è stata una sfida vinta: la città, che ama il basket anche se
da troppi anni non ha una squadra professionistica (un delitto
che proprio la Lega dovrebbe
contribuire a evitare), ha risposto alla grande e alla fine non
solo il PalaOlimpico si è riempito ma ha dato la possibilità a
LEGADUE f La 5ª di ritorno: Venezia supera Casale nello scontro diretto e sale a +4 sulle seconde
81
SAN SEVERO
55
VEROLI
78
REGGIO EMILIA
72
SCAFATI
77
CASALPUSTERLENGO 97
CASALE
75
UDINE
58
JESI
84
IMOLA
76
FORLI’
73
PISTOIA
(22-24, 48-39; 59-59)
(18-13, 33-30; 43-45)
(15-17, 33-41; 55-60)
(21-15, 37-33; 53-48)
(22-20, 41-46; 54-60)
MAZZEO SAN SEVERO: Ferri
11 (3/5, 1/2), Zanelli 7 (3/8,
0/2), Stefanov 12 (2/8, 2/5),
Dickens 6 (1/4, 1/1), Ianes 3
(1/1 da 2); Kudlacek 6 (2/3), Cutolo 4 (1/2, 0/1), Chiarello 4 (1/3),
Ferrero 2 (1/1). N.e. Ciccone, Cota. All.: Bartocci.
PRIMA VEROLI: Penn 14 (3/5,
2/7), Jackson 12 (3/6, 2/6),
Rosselli 16 (5/8, 1/5), Gatto 4
(1/3), Brkic 14 (3/6, 1/4); Kavaliauskas 16 (7/9), Binetti, Iannone 2 (1/2, 0/2), Rossetti. N.e. Iannarilli, Fontana e Mariani. All.:
Cavina.
FILENI JESI: Pecile 10 (2/4), Elder 27 (9/12, 1/1), Migliori 8
(3/6, 0/3), Tusek 12 (4/5, 0/2),
Maggioli 13 (5/13, 1/1); Rossi 2
(1/3), Nocedal 12 (4/7), Pergolini,
Santiangeli. N.e. Ginesi. All.:
Cioppi.
ARBITRI: Pascotto, Ciano e
Quarta.
NOTE – T.l.: Ver 14/16, Jesi
22/24. Rimb.: Pri 31 (Rosselli
10), Fil 29 (Migliori 10). Ass.: Pri
9 (Rosselli 4), Fil 4 (2 con 2).
Usc. 5 f.: Maggioli al 35’. Spettatori 1611. (Al.Bi.)
TRENKWALDER REGGIO EMILIA: Robinson 22 (7/15, 0/1),
Valenti 14 (5/6, 0/2), Fultz
(0/2, 0/5), Slanina 8 (1/1, 2/4),
Chiacig 9 (3/8); Frassineti 2
(1/2, 0/2), Frosini, Salvi 3 (1/3 da
3), Smith 14 (3/8, 2/5). N.e. Viglianisi, Germani e Pini. All.: Frates.
AGET IMOLA: Moreno 4 (0/2
da 3), Prato 4 (2/4, 0/1), Ringstrom 16 (3/4, 3/4), Whiting
19 (6/8, 1/6), Ebi 6 (1/8, 0/1);
Ferrara 2, Bruttini 14 (5/9), Amici 11 (3/4, 1/4). N.E. Laganà e Masoni. All.: Lasi
ARBITRI: Caroti, Mazzoni e Conti
NOTE - T.l.: Tre 17/19, Aget
21/30. Rimb.: Tre 38 (Chiacig e
Robinson 9), Aget 38 (Ringstrom 12). Ass.: Tre 7 (Fultz e
Smith 2), Aget 2. Spettatori 2178
per 21927. (d.b.)
SUNRISE SCAFATI: Levin 14
(1/2, 3/3), Hunter 15 (5/9, 1/5),
Davis 14 (3/11, 1/3), Radulovic
16 (6/12, 1/3), Baldassarre 12
(6/8, 0/1); Casini 4 (1/1, 0/1),
Amoni 2 (1/2), Avanzini (0/1 da
3). N.e. Cavallaro, Livera. All.:
Griccioli.
MARCOPOLOSHOP.IT FORLI’:
Golwire 2 (1/7, 0/3), Topper 6
(3/4, 0/3), Ranuzzi 6 (0/3,
2/2), Poletti 14 (5/7, 0/1), Gordon 26 (11/18, 0/1); Nardi 7 (2/4,
1/4), Borsato 6 (0/2, 2/3), Campani 6 (2/3, 0/2). N.e. Zamagni, Ravaioli. All.: Vucinic.
ARBITRI: Martedomini, Benedice, Giovanrosa.
NOTE – T.l.: Sca 13/18 For 10/11.
Rimb.: Sca 30 (Levin 8), For 43
(Gordon 11). Ass.: Sca 14 (Radulovic 4), For 10 (2 con 3). Spett.
1800 circa. (m.d.c.)
NOTE - T.l.: Uma 27/38, Fas
17/20. Rimb.: Uma 40 (Bryan 10),
Fas 36 (Chiotti 10). Ass: Ve 9 (Clarik 3), Cm 9 (Hickman 3). (m.c.)
SNAIDERO UDINE: Mathis 1
(0/2, 0/1), Harrison 14 (1/3, 4/9),
Truccolo 5 (1/3,1/7), Dordei 13
(6/9, 0/3), Lee 20 (9/11); Prandin
3 (0/1, 1/3), Pascolo, Rinaldi 2
(1/1). N.e. Zakelj, Petiziol. All.:Garelli.
ARBITRI: Calbucci, Paronelli e
Gagliardi.
NOTE - T.l.: Maz 13/17, Sna 4/10.
Rimb.: Maz 29 (Dickens 9), Sna
29 (Lee 8). Ass.: Maz 6 (Ferri 2),
Sna 9 (Mathis 5). Spett. 2500 circa. (mi.pr.)
Coraggio Una strada ormai è
stata tracciata anche se un impianto più bello di Torino e una
sfida altrettanto stimolante in
Italia non c’è: «Per la prima volta, con la partnership con Rcs,
siamo usciti dai canoni consueti — dice il presidente della Lega — siamo soddisfatti per
aver proposto un evento di livello europeo. Rcs vuole impianti capienti per poter sviluppare gli eventi, i palazzi di alto
livello in Italia sono pochi.
Quindi è probabile che torneremo in piazze con squadre di serie A». Il 13 marzo, Rcs e la Lega riproporranno a Milano l’All
Star Game dopo 5 anni di buco. Ma Torino è stata un’iniezione di coraggio.
chiabo
LA SITUAZIONE
VENEZIA
UMANA VENEZIA: Clark 14
(0/5, 3/6), Allegretti 5 (1/3),
Slay 13 (4/8, 0/2), Di Giuliomaria 5 (1/3, 1/1), Young 14 (3/6,
0/4); Causin 4 (2/2, 0/1), Meini 8
(4/5), Maestrello 6 (2/2), Ceron
(0/1 da 3), Bryan 12 (4/5). N.e. Petronio, Casarin. All.: Mazzon.
FASTWEB CASALE M.: Hickman 13 (2/4, 2/5), Nnamaka 3
(0/1, 1/2), Taylor 14 (5/9, 1/6),
Chiotti 12 (5/8), Ferrero 7
(2/4, 0/3); Malaventura 13 (2/5,
2/5), Gentile 4 (1/4, 0/2), Fantoni
9 (3/6, 0/1), Masciadri (0/1, 0/1).
N.e. Pierich, Della Valle, Strotz.
All.: Crespi.
ARBITRI: Di Francesco, Perretti
e Morelli.
oltre 1600 ragazzi dai 6 ai 17
anni di giocare nei tanti tornei
svolti negli spazi dedicati all’interno dell’impianto. Anche in
questo, la presenza di Rcs è stata una svolta decisa col passato: «Il nostro obbiettivo — dice
De Salvo — è far diventare i nostri eventi una festa per tutti.
Ringraziamo il comitato regionale del Piemonte, abbiamo
coinvolto le società, le scuole,
le famiglie, siamo stati presenti
sui social network, contattato
il pubblico dei locali e delle discoteche. La Final Eight è un
evento bello, perché partecipano le migliori 8 squadre del
campionato, ma è anche difficile da organizzare: la presenza
delle tifoserie organizzate delle squadre pesa solo per un
15%, noi vogliamo attingere a
tutto l’altro pubblico».
90 d.t.s
(25-20, 47-42;
64-60, 82-82)
ASSIGECO BPL CASALPUSTERLENGO: Bertolazzi 9
(1/2, 2/4), Marigney 17 (4/9,
1/3), Cerella 26 (6/10, 3/5),
Boykin 22 (8/12, 1/1), Ezugwu
13 (5/9); Chiumenti 6 (3/5), Banti 2 (1/3), Simoncelli 2 (1/2, 0/1).
N.e: Verri. All.: Calvani
TUSCANY PISTOIA: Filloy 12
(6/11), Forte 28 (8/16, 3/10),
Porzingis 2 (1/2, 0/2), Toppo
8 (4/11), Varnado 25 (10/17);
Fucka 11 (4/6, 0/1), Saccaggi 2
(1/1). N.e.: Berti, Petrucci, Tuci.
All.: Moretti
ARBITRI: Provini, Moretti, Bartoli
NOTE - T.l.: Ass 18/25, Tus
13/20. Rimb.: Cas 39 (Boykin
13), Pis 35 (Varnado 11). Ass.:
Cas 26 (Marigney 10), Pis 11 (Forte 3). Spett. 900 circa. (Lu.Ma.)
Venerdì: Barcellona-Rimini 84-77. Sabato:
Verona-Ferrara 83-73. Classifica: Venezia
32; Casale, Udine 28; Scafati 26; Barcellona 25
(-1 pen.); Rimini 24; Veroli 22; Imola 20; , Pistoia,
Jesi 18; Ferrara, Verona, Casalpusterlengo 16;
Reggio Emilia 12; San Severo 10; Forlì 8.
Prossimo turno (20/2, 18.15): Casale
Monf.-Scafati (venerdì); Udine-Casalp. (17); ForlìVeroli; Pistoia-Reggio E.; Rimini-Verona;
Jesi-Venezia; Imola-Barcellona; Ferrara-San
Severo.
DONNE Sabato: Umana Venezia-Cras Taranto
61-60. Domenica: Job Gate Napoli-Bracco Geas
S.S.Giovanni 49-64; Lavezzini Parma-Erg Priolo
62-60; Comense-Liomatic Umbertide 72-66; Famila Wüber Schio-Officine Digitali Faenza 83-41;
Agos Ducato Lucca-GMA Pozzuoli 70-55. Classifica: Schio 28; S.S.Giovanni e Umbertide 24; Taranto 22; Faenza 18; Venezia 16; Comense 16; Lucca
14; Priolo e Parma 12; Napoli 8; Pozzuoli 4.
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LUNEDÌ 14 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
italia: 514954585150
I PRECEDENTI DI PAERSON E VONN
SCI MONDIALI
DI GARMISCH
Doppiette velocità: è la terza
(a.a.) Prima di Elisabeth Goergll la doppietta nella velocità
era riuscita soltanto ad Anja
Paerson ai Mondiali di Are nel
2007 e a Lindsey Vonn a Val
d’Isere nel 2009. Finora sono
soltanto sei le triplette, tra cui
Da sinistra Vonn,
Goergl e Riesch AP
y
Gut è 4ª
Fanchini
delude: 16ª
DISCESA
DONNE
1. Elisabeth
Goergl (Aut)
Goergl superstar
E’ oro bis
1’47"24;
2. Lindsey
Vonn (Usa) a
44/100;
3. Maria
Riesch (Ger) a
60/100;
4. Gut (Svi) a
94/100; 5. Maze
(Slo) a 98/100;
6. Mancuso
(Usa) a 1"06; 7.
MERIGHETTI a
1"42; 8. Gisin
(Svi) a 1"46; 9.
Fischbacher
(Aut) a 1"62; 10.
Ross (Usa) a
1"63; 11.
Paerson (Sve) a
1"78; 12. Ferk
(Slo) a 1"80; 13.
Suter (Svi) a
1"90; 14. Kamer
(Svi) a 1"95; 15.
Janyk (Can) a
2"11; 16. Elena
FANCHINI a
2"29; 17.
Fenninger (Aut)
a 2"36; 18.
Jacquemod
(Fra) a 2"48; 19.
Ruiz Castillo
(Spa) a 2"81;
20. Rolland
(Fra) a 2"85; 21.
SCHNARF a
2"91; 22.
Marchand
Arvier (Fra) a
2"94; 23. Mader
(Aut) a 3"09;
24. Coletti
(Mon) a 3"15;
25. Cook (Usa)
a 3"29; 26.
Revillet (Fra) a
3"70; 27.
STUFFER a
3"73; 28.
Krizova (R.Cec)
a 5"22; 29. M.B.
Simari Birkner
(Arg) a 6"68;
30. Markova
(R.Cec) a 8"84.
Rit. Smith (Usa)
e Sejersted
(Nor).
Elisabeth Goergl, austriaca, 30 anni
domenica, già oro in superG EPA
Domina la discesa
Vonn e Riesch k.o.
L’americana è argento: «Giornali e tv mi trattano
male. Ora vedo se continuare». Brava Merighetti 7ª
DAL NOSTRO INVIATO
PIERANGELO MOLINARO
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
GARMISCH P. (Germania) dSembra proprio che la velocità femminile ai Mondiali viva di dittature. Come la Paerson ad Are
2007, come la Vonn a Val d’Isere 2009, ieri l’austriaca Elisabeth Goergl ha aggiunto all’oro conquistato martedì nel
superG quello della discesa. Segno di un dominio assoluto, se
si considera pure il miglior tem-
po nella discesa della combinata. La stiriana ha trovato la sintesi della carriera a 30 anni (li
festeggerà domenica). Una carriera buona ma non da protagonista, con tre vittorie in 10
stagioni di Coppa del Mondo
(2 in gigante ed un superG) ed
un bronzo olimpico (2010). In
discesa non aveva mai vinto,
ma in stagione si è piazzata
due volte terza a Lake Louise e
nel parallelo di Monaco.
La sberla A Garmisch la Goergl
ha trovato subito il feeling con
la pista e lo ha sfruttato; anche
ieri ha affrontato la discesa senza la minima titubanza. E’ praticamente stata in vantaggio
dall’inizio alla fine. Vonn e Riesch hanno provato a superarla
ma sono rimaste alle sue spalle, seconda e terza. La Vonn è
apparsa quella che conoscevano sino ad una settimana fa solo nella seconda parte della pista, ha perso all’inizio, quando
non ha trovato l’usuale determinazione e scorrevolezza. Comincia forse a vedere il pericolo? «Questo argento vale come
l’oro — ha detto Lindsey —.
Ho lottato contro me stessa ed
ogni giorno è andata meglio,
anche se tv e giornali mi hanno
trattata male. Ora devo pensare se continuare i Mondiali o
riposare». La Riesch ci ha provato con tutte le sue forze, ma
a trequarti di pista si è trovata
in riserva ed al traguardo, dopo 4 giorni di influenza, è crollata a terra stremata.
La stanchezza
di Lindsey Vonn,
americana, 26
anni, dopo
l’argento in
discesa EPA
Lara Ci ha provato anche Lara
Gut, che ancora sabato sera,
dopo il brutto volo nello sla-
quella sempre della Paerson
2007 e di Janica Kostelic nel
2005 a Bormio.
Tra le doppiette italiane, ricordiamo invece quella di Deborah Compagnoni a Sierra Nevada nel 1997.
lom della combinata, pareva
in forse al via per problemi ad
un ginocchio. Ieri all’arrivo si è
lamentata della caviglia, ma in
corsa non ha affatto dato segni
di sofferenza. Ha talento da
vendere e arriverà il suo momento, ma non deve volere tutto e subito.
Merighetti Fra le quattro atlete
azzurre schierate, la migliore è
stata Daniela Merighetti, settima alla fine, che si è espressa
ai livelli già mostrati durante
la stagione. Ha cercato il risultato, ci ha creduto, si è buttata
non risparmiandosi, ma ha sbagliato nello stesso punto che le
era costata l’uscita in superG.
E’ entrata in ritardo di azione
nelle quattro porte angolate
prima della traversa che porta
sul lungo piano finale e questo
ritardo l’ha costretta a percorrere metri in più dopo ognuna
di queste curve che hanno appesantito il suo tempo. Peccato, perché Daniela aveva sci velocissimi che le hanno permesso di avere la velocità maggiore nel primo rilevamento,
127.1 km/h. «Non avevo belle
sensazioni, mi sono stupita all’arrivo di essere così avanti, Ci
ho provato, ma il podio era
troppo lontano».
Fanchini La grande occasione
l’ha buttata Elena Fanchini che
aveva avuto in sorte il numero
7 di partenza e alla fine si è
piazzata solo sedicesima. La pista, cosparsa di sale, ha tenuto
abbastanza bene sino alla fine,
ma all’inizio mancavano sulla
neve quelle tracce che impediscono di tenere la traiettoria
studiata. Elena è stata in linea
con il podio sino a 50 secondi,
dove al secondo intertempo
era terza, poi ha temuto la velocità ed in due punti ha intraversato gli sci prima di affrontare
curve impegnative. Lontane invece Schnarf e Stuffer, rispettivamente ventunesima e ventisettesima in una discesa mondiale che ha visto solo 34 classificate. Infine l’Oscar per il miglior gesto tecnico della giornata, assegnato alla 19enne norvegese Lotte Smiseth Sejersted, campionessa mondiale juniores della discesa: in piena
velocità a oltre 100 all’ora le si
è sganciato uno sci, con calma,
tecnica e stile è riuscita a fermarsi in piedi. Non è da tutte.
LA VINCITRICE LA MADRE HA VINTO DUE BRONZI OLIMPICI IN DISCESA: ELISABETH HA STIPULATO UNO STRANO CONTRATTO IN FAMIGLIA
«Sono vicina al paradiso ma con i piedi per terra»
Goergl: «Non lotto
più con me stessa»
Per l’Austria donne
3 ori in 3 gare
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GARMISCH PARTENKIRCHEN (Germania) dOro in discesa dopo il
trionfo in superG. La donna
della velocità è Elisabeth Goergl, arrivata a una settimana
dai trent’anni a dominare la
specialità di mamma Traudl
Hecher, doppio bronzo olimpico in discesa. Grazie alla testa,
perché con il preparatore mentale (l’austriaco Helmut Zan-
gerl) ha trasformato la passione per la meditazione e l’esoterismo in energia pura: «Avevo
il 16 come in superG, forse era
un segno, perché l’avevo già
avuto all’Olimpiade di Vancouver l’anno scorso». Grazie alla
musica, perché prima di partire ascolta a ripetizione l’inno
ufficiale di questi Mondiali,
cantato da lei anche nella cerimonia inaugurale: «Mi carica
tantissimo».
Inno «Sei l’eroe tra inferno e paradiso» è il titolo dell’inno dei
Mondiali, Lizzie ha già trovato
il suo posto: «Sono più vicina
al paradiso, ma devo rimanere
con i piedi per terra. Il mio segreto è l’amore per lo sci».
Perfetta Sorride Lizzie, brava
a regalare all’Austria la terza
medaglia d’oro su tre gare femminili disputate finora. «Non
ho commesso errori, ho seguito le linee che volevo» dice l’austriaca, più veloce anche nella
discesa della supercombinata
di venerdì. «Straordinario, perché il superG è importante,
ma la discesa è speciale, ancora di più per me che non ne
avevo mai vinta una prima.
Con l’oro al collo tutto diventa
più facile, sei più rilassata, ma
ho dormito così poco prima
della gara». Dicevano che era
fragile, che nelle occasioni importanti si sciogliesse: «Invece
ho solo smesso di combattere
con me stessa, ormai lotto sol-
tanto in pista e contro le avversarie».
Famiglia Essere all’altezza della mamma è sempre stata una
delle ossessioni di Lizzie, che
si è sbloccata agli ultimi Giochi olimpici di Vancouver
2010 con un doppio bronzo in
discesa e gigante. Insieme al
fratello Stephan, anche lui nazionale della velocità, la Goergl ha sottoscritto un contratto
con i genitori: «Perché hanno
investito tanto su di noi, abbiamo solo promesso che avremmo cercato di restituire tutto
quanto ci avevano dato. Ma è
successo tanto tempo
fa, non so se vale ancora».
Elisabeth
Goergl si
trucca a bordo
pista prima del
podio EPA
Magia A Garmisch la Goergl ha
chiuso il cerchio e ha trovato
un posto tra le grandi, finalmente. «Mi piace questo posto, la pista, ho trovato i materiali giusti, tutto si è messo a
posto al momento giusto. E’
successo qualcosa di straordinario su questa neve, io amo la
neve più molle, come quella
della discesa, ma ho vinto il superG sul ghiaccio. Sono
la prima ad essere stupita di me stessa. E’
incredibile, non vorrei svegliarmi, ma il
mio Mondiale non è
ancora finito, il gigante fa proprio
per me».
ma.po.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
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L’AZIENDA GARANTISCE CHE IL TEMPO E’ GIUSTO. MA AMMETTE CHE GLI INTERTEMPI NON FUNZIONANO
Il cronometro non è scattato all’arrivo di Cuche in discesa!
GARMISCH Per cercare di smorzare
dubbi e polemiche sorti attorno al
crono gli organizzatori hanno indetto una conferenza stampa che non
ha fatto che gettare benzina sul fuoco. Albert Vetter, rappresentante
della società austriaca Alge Timing
che effettua il cronometraggio in
rappresentanza dell’azienda svizzera Hublot ha ammesso che ci sono
stati problemi. Nella discesa ad
esempio, dove il cronometro sul traguardo non è scattato al passaggio
di Cuche, «ma il tempo assegnato è
giusto perché misurato da un sistema parallelo. Abbiamo avuto problemi con il caldo che ha fatto sprofondare le paline che sorreggevano le
fotocellule». I telecronisti presenti
sono però insorti quando lo stesso
rappresentante ha detto che gli uni-
Torna Innerhofer
in supercombinata
Attacco al record
l’analisi
di
GIANNI MERLO
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
Christof
come
Tomba
L’iridato di superG e bronzo di discesa per un
tris riuscito a Zeno Colò: «Sono un po’ stanco...»
DAL NOSTRO INVIATO
MARISA POLI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
GARMISCH PARTENKIRCHEN (Germania) dNel mirino c’è il record
delle tre medaglie mondiali
Zeno Colò nel 1950, nelle gambe la stanchezza di superG,
prove e discesa, in testa la convinzione di essere un campione.
Christof Innerhofer ci riprova
oggi in supercombinata, l’ultima fatica per il campione del
mondo di superG e bronzo in
discesa. Dice Innerhofer: «Lo
slalom è tutta un’altra storia,
tutte curve a zig zag, e io non
mi alleno da Chamonix, forse
c’è qualche porta di troppo per
me, sono un po’ stanchino dopo tutte queste giornate di velocità. Ma sono momenti indimenticabili e proverò ad allungarli». I festeggiamenti per la
doppia medaglia sono continuati fino a notte a casa Rossignol, ma senza follie.
Speranze Non è sulla carta un
uomo da podio, ma quando ai
Mondiali si vive un momento
magico tutto può succedere.
«Finora nelle combinate di
questa stagione ha corso lo slalom con il freno a mano per arrivare fino in fondo, con due
medaglie potrebbe essere molto diverso» dice il d.t. Claudio
Ravetto.
Ivica a casa Come già è stato
per il superG, anche il pronostico di questa prova è aperto:
il dominatore della stagione
con tre vittorie su tre e la cop-
petta di specialità già vinta è il
croato Ivica Kostelic. Ma è tornato a casa per rigenerarsi in
un centro benessere, con
l’obiettivo di fare bene in gigante e slalom. Intanto ha sicuramente rinunciato a una medaglia mondiale. «Secondo
me ha fatto una follia — è il
commento di Innerhofer, che
in discesa ha pescato il numero 22 — per come sta sciando,
gli bastava partire nelle due gare per essere sicuro di vincere.
Meglio per noi». E mancherà
anche l’elvetico Carlo Janka,
anche lui sul podio in questa
stagione, che aspetta il gigante dopo essersi dichiarato esausto al termine del superG trionfale del nostro Innerhofer.
Favoriti La Svizzera in questa
specialità spera in quella medaglia che ancora non è arrivata (finora solo quattro quarti
posti, in controtendenza con
l’Olimpiade cominciata con
tre ori). Silvan Zurbriggen finì
secondo a Kitzbuehel, ma là le
manche di slalom erano due,
invece di una come ai Mondiali. Ci sarebbe con lui Svindal,
che però è uscito rintronato
dalla discesa («Mi sento come
se mi fosse passato un camion
sulla testa» ha scritto ieri sul
suo sito), con tanto di controlli in ospedale a testa e collo,
dopo la gran botta contro i sacconi alla fine della zona di frenata. Il discorso si apre anche
agli austriaci Benny Raich e
Romed Baumann. Uomo da
Mondiali si è dimostrato in
combinata il croato Natko Zrncic Dim, bronzo due anni fa a
Val d’Isere e secondo nell’ulti-
LA GUIDA
Oggi alle 9.55 e
alle 13.55 su Rai
ed Eurosport
Giovedì: gigante donne
Così il programma della
seconda settimana dei Mondiali
tedeschi a Garmisch.
Oggi: supercombinata uomini.
Giovedì: gigante donne.
Venerdì: gigante uomini.
Sabato: slalom donne.
Domenica: slalom uomini.
Supercombinata uomini
(discesa e slalom): 1 Jitloff (Usa),
2 Myhre (Nor), 7 Bank (Bul), 8
Ligety (Usa), 9 Paris, 10
Pangrazzi, 11 Feuz (Svi), 12
Puchner (Aut), 13 Zrnic Dim (Cro),
14 Olsson (Sve), 15 Fill, 16
Jansrud (Nor), 17 Raich (Aut), 18
Zurbriggen (Svi), 19 Miller (Usa),
20 Baumann (Aut), 21 Svindal
(Nor), 22 Innerhofer.
In tv Diretta su RaiSport1 ed
Eurosport alle 9.55 e 13.55.
AIRBAG (a.a.) Comincerà nella
tappa di Coppa del Mondo a
Kvitfjell (Nor), nel secondo fine
settimana di marzo, la rilevazione
di dati della Dainese per avviare il
progetto dell’airbag. I primi atleti
coinvolti saranno Christof
Innerhofer, Werner Heel e Aksel
Lund Svindal.
ma supercombinata di fine
gennaio a Chamonix.
Italiani Non saliamo sul podio
in questa gara particolare dal
2009, quando Innerhofer fu
terzo al Sestriere, ma non siamo andati male in stagione.
Proprio Inner si è qualificato
quarto a Wengen e poi è stato
sesto a Kitzbuehel alle spalle
di Peter Fill. Ma non vanno sottovalutati neppure i giovani,
perché a Chamonix il 21enne
Dominik Paris (argento in
combinata ai Mondiali juniores nel 2009) e il 22enne Paolo Pangrazzi hanno preceduto
i veterani della squadra: «Ci
siamo anche noi».
ci tempi ufficiali sono quelli alla partenza e all’arrivo, mentre gli intermedi sono solo indicativi. Peccato che
il lavoro di chi commenta le gare in
diretta si basi proprio su questi numeri... Altro contenzioso sul tempo
rilevato in superG alla slovena Ma-
Christof Innerhofer, 26 anni
Può sembrare strano, perché sono figli di due mondi quasi opposti, ma Christof Innerhofer è
simile ad Alberto Tomba. Il padre di Inner, ora in pensione, lavorava in una carrozzeria a
Gais, paese di 3000 anime, la
madre è casalinga e hanno fatto sacrifici per consentire a Christof e alla sorella una vita migliore. Alberto, invece, è uno
dei tre rampolli di una famiglia
agiata ed era un sacrificio relativo per il padre portare il figlio a
Cortina ad allenarsi. Però proprio il giovane Tomba andava
controcorrente a Bologna, perché gli sarebbe stato facile fare
il vitellone da dolce vita, i soldi
non mancavano, invece di passare mesi in allenamento e al
freddo, che odia.
Inner si concentra solo un attimo prima di entrare nel gabbiotto del cancelletto di partenza,
ze. Il rappresentante della tv slovena ha ribadito che i loro controlli in
video hanno rilevato una differenza
di 60/100 inferiore al tempo finale.
La risposta di Fis ed Alge è stata che
insieme ai tecnici sloveni hanno esaminato i fotogrammi del fotofinish e
che non è stata presentata protesta
ufficiale. Per ora, La protesta arriverà, ci sono 30 giorni di tempo.
pa.m.
1
come faceva il bolognese, che
non dava tregua agli avversari
con le sue trovate, una strategia
chiassosa e naturale per rovinare la loro concentrazione.
Christof non è così estroverso,
ma parla molto, perché considera la comunicazione essenziale
e gli consente di scoprire le crepe nell’anima degli altri. Entrambi hanno la memoria di un
elefante e durante la ricognizione sono sempre stati in grado di
fissare con chiarezza i punti critici. E’ una qualità importante,
perché consente di studiare la
tattica più adatta per la gara. In
pratica sono come carte assorbenti quando studiano la pista
e così la digeriscono in fretta.
Il loro fisico è super. Sono entrambi potenti. Tomba sarebbe
stato un grande discesista e in
superG un dominatore se la
mamma non lo avesse bloccato. E Inner non è malaccio in slalom, anzi. Non ha tempo di applicarsi, ma è in crescita. Sono
nati con l’istinto di Casanova.
Hanno un sorriso accattivante
che fa sciogliere le ragazze.
Adesso Alberto è maturo, ma
ancora sulla breccia. Sono dei
comunicatori anche grazie ad
un body language convincente.
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RUGBY CELTIC LEAGUE
Impresa Treviso
Tante riserve
Munster battuto
SEI NAZIONI 22-25 A DUBLINO
Francia, colpo
in Irlanda: e ora
l’Inghilterra
Il 26 big match a Twickenham
Italia con Festuccia e Cittadini
Senza gli azzurri supera i fortissimi
irlandesi. Smith: «I miracoli accadono»
y
SABATO
OSPREYS
A MONIGO
Ieri, nell’ultima
partita del 14˚
turno,
Ospreys-Ulster
23-22.
PROSSIMO
TURNO
Venerdì 18
Connacht-Glasgow (ore 20);
Scarlets-Ulster
(20.05);
Munster-Edimburgo (20.50).
Sabato 19:
TREVISOOspreys (ore
17.30);
Cardiff-Leinster
(19.30).
Domenica 20:
AIRONI-Dragons
(17.30)
EMANUELE SPIRONELLO
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
TREVISOdTreviso batte la capolista Munster e celebra il settimo
successo in Celtic League. Nel
fine settimana più difficile del
rugby tricolore, seppellito in Inghilterra, i presunti rincalzi
biancoverdi lanciano un segnale forte, vincendo una partita intensa, di sacrificio ed umiltà,
con ragazzi come Padrò, Sepe,
Filippucci e Pratichetti a giocarsela a viso aperto con mostri sacri del calibro di Howlett, ex All
Black. Gli irlandesi, per chiarire, negli ultimi 12 anni, hanno
vinto due Heineken Cup e due
Celtic League, disputando altre
due finali in entrambe le rassegne. «I miracoli accadono» dice
Franco Smith. Nel fortino di
Monigo sono cadute pure Leinster e Scarlets...
Cuore Difesa, mischia e touche
le armi decisive, con quattro rimesse rubate da Antonio Pavanello e dal solito monumentale
Van Zyl. Super la prima linea,
con un Cittadini indiavolato,
tanto da provocare due gialli in
3’ a inizio ripresa, a tallonatore
e pilone avversari crollati sotto
la sua spinta. In superiorità arriva la meta di Padrò del 16-3. Ne-
gli ultimi 25’ c’è la reazione del
Munster che accorcia (16-11),
sino a un calcio da centrocampo di De Waal che allunga oltre
il break e rende inutile la marcatura al 77’ di Coughlan. «I Padrò e i Filippucci — aggiunge
Smith — meriterebbero un’occasione in Nazionale. Magari
non nelle prossime sei settimane, altrimenti con chi giochiamo?». L’allenatore ha una proposta. «Nella scorsa Coppa Italia, per ogni azzurro potevamo
schierare uno straniero in più.
In Celtic non si può. Ma Vidal,
Vilk, Maddock e Allori potrebbero dare una mano».
Caos tv Matteo Scialpi, intanto,
responsabile del service padovano che produce le riprese dei
match italiani, stante lo stato di
crisi di Dahlia, che trasmette le
partite, lancia un definitivo allarme. «Abbiamo crediti per
250.000 euro, continuiamo solo perché amiamo il rugby». Ma
quella di ieri potrebbe essere
stata l’ultima volta. «La Fir nei
giorni scorsi pareva garantirci
una nuova emittente in chiaro,
ma la Magners vuole arrangiarsi. Non so come faremo coi nostri 25 dipendenti e altrettanti
collaboratori: rischiano di restare a piedi. E noi di perdere l’arretrato».
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
Tobias Botes, 26enne n. 9 trevigiano, ferma un attacco del Munster IPP
BENETTON-MUNSTER
19-18
MARCATORI: p.t. 6’ c.p. Warwick, 17’ e
28’ c.p. De Waal; s.t. 7’ c.p. De Waal, 18’ m.
Padrò tr. De Waal, 23’ c.p. Warwick, 27’ m.
Howlett, 35’ c.p. De Waal, 37’ m. Coughlan
tr. Warwick.
BENETTON TREVISO: Williams; Nitoglia
(39’ s.t. De Jager), Galon, A. Pratichetti (18’
s.t. Benvenuti), Sepe; De Waal, Botes; Filipucci (38’ s.t. E. Pavanello), Padrò, Vermaak; Van Zyl, A. Pavanello; Cittadini (21’
s.t. Di Santo), Sbaraglini, Rizzo (6’ p.t.
Rouyet).
MUNSTER: Deasy (19’ s.t. De. Hurley);
Howlett, Gleeson (11’ s.t. Tuitupou), Mafi,
Zebo; Warwick, D. Williams; Coughlan,
D’Donnell, Holland; Foley (9’ s.t. M. O’Driscoll), Nagle (19’ s.t. Ryan); Archer (19’ s.t.
Borlase), Varley, Da. Hurley (1’ s.t. Du Preez).
ARBITRO: Jones (Galles).
NOTE: p.t. 6-3. Spettatori: 3500. Gialli:
Sbaraglini 30’ p.t., Varley 6’ s.t., Du Preez
9’ s.t. Calci: De Waal 4 su 5 (14 punti),
Warwick 3 su 5 (8 punti). Uomo del match:
Padrò. Punti: Treviso 4; Munster 1.
LA CLASSIFICA
SQUADRE
PT
PARTITE
V
N
Munster
50 11
Leinster
43
Cardiff
41
Scarlets
P
F
S
0
3 318 217
9
1
4 295 228
9
0
4 310 222
41
8
1
5 340 305
Ospreys
39
8
0
6 352 268
Ulster
34
7
1
5 267 256
TREVISO
28
7
0
6 224 276
Edimburgo
28
6
0
8 283 306
Dragons
27
6
0
6 233 254
Glasgow
21
4
0
9 262 304
Connacht
21
5
3
0
1
0
9 223 264
13 144 351
AIRONI
Quattro punti a vittoria, due a pareggio,
zero a sconfitta; uno di bonus a chi segna
almeno quattro mete, uno a chi perde con
sette o meno punti di scarto. Prime quattro
alle semifinali.
dNon bastano tre mete, a un’Irlanda ispirata,
per battere la Francia nel primo match del Sei
Nazioni giocato all’Aviva Stadium di Dublino. I
Bleus riescono a venire a capo di un match difficile, di grande intensità già dai primi minuti, e
tra due settimane a Twickenham affronteranno
l’Inghilterra in una finale anticipata. Irlanda subito avanti con McFadden, ma il piede di Parra
ricuce anche dopo la segnatura di O’Leary. La
Francia si prende la partita grazie a un buco trovato da Rougerie (su mancato placcaggio di
D’Arcy) al 55’, un varco che ha aperto la strada
della meta a Médard. Dopo il calcio del +10 di
Yachvili, l’Irlanda sfonda (dopo 25 fasi!) con Heaslip e torna a -3, ma nell’ultimo assalto manca
di lucidità. Lièvremont, c.t. francese, salva la reazione del finale, ma per il resto è impietoso: «Gestione catastrofica. Ai miei do un quattro».
Due cambi azzurri Intanto all’indomani del
59-13 subito in Inghilterra, il c.t. dell’Italia Nick
Mallett ha operato due cambi nella lista dei 24
che da domenica prepareranno la partita di sabato 26 contro il Galles (ore 15.30): il pilone destro Lorenzo Cittadini prende il posto del compagno Ignacio Rouyet, mentre il tallonatore del Racing Parigi Carlo Festuccia prende il posto di Fabio Ongaro.
Irlanda-Francia 22-25 (p.t. 15-12). Marcatori: p.t. 4’
McFadden tr. Sexton (I), 10’ c.p. Parra (F), 15’ c.p. Sexton (I),
18’, 20’ e 27’ c.p. Parra (F), 37’ m. O’Leary (I); s.t. 8’ c.p. Parra
(F), 14’ m. Médard tr. Yachvili (F), 22’ c.p. Yachvili (F), 27’ m.
Heaslip tr. O’Gara (I).
Classifica: Inghilterra e Francia 4; Galles e Irlanda 2; Scozia
e Italia 0. Terzo turno. Sabato 26: ore 15.30 Italia-Galles, ore
18 Inghilterra-Francia. Domenica 27: ore 16 Scozia-Irlanda.
SEI NAZIONI B Georgia-Spagna 60-0; Russia-Portogallo
19-21; Ucraina-Romania rinviata. Classifica: Georgia e Portogallo 4; Russia 2; Romania*, Spagna e Ucraina* 0. (*: una in
meno).
ATLETICA Il meeting indoor di Karlsruhe in Germania
Di Martino ancora vincente
Di Gregorio c’è: 6"63 nei 60
taccuino
dL’Italia che viaggia verso gli
Euroindoor, in programma tra
tre weekend a Parigi, è un’Italia che piace. Dal meeting tedesco di Karlsruhe, per esempio,
arrivano conferme importanti.
Antonietta Di Martino, nell’alto, resta lontana dal clamoroso
2.04 del record italiano di mercoledì in Slovacchia. Eppure,
anche se «solo» con 1.92, vince. E agli atleti azzurri, in campo internazionale, non capita
così spesso. La campana supera alla prima prova 1.84, 1.88 e
1.92, ma a 1.95, complice un
certo disordine in pedana, commette tre nulli. Anche la russa
Shkolina arriva a 1.92, ma con
un maggior numero di errori e,
come già a Banska Bystrica, è
battuta. Ora per Antonietta
venti giorni di lavoro a casa e
poi l’assalto al podio continentale. Sempre ieri, a Gand, in
Belgio, nella stessa specialità,
buon successo con 1.88 intanto di Elena Meuti (e 7"51 di Maria Aurora Salvagno nei 60).
Aviere volante Alle medaglie parigine punta pure Emanuele Di
Gregorio. Il siciliano, sui 60 —
già bronzo a Torino 2009 — fino a sabato, col 6"62 centrato a
Stoccarda nove giorni fa, deteneva la miglior prestazione europea 2011. Poi Dwain Chambers, all’esordio, ai campionati
britannici di Sheffield, ha stampato un 6"57 (con la 17enne Jodie Williams a 7"24). Ma l’aviere ora allenato da Michele Moretti, conferma di essere in palla. A Karlsruhe, correndo in ottava corsia, è terzo in 6"63 alle
spalle del giamaicano Clarke
(6"52) e del trinidegno Burns
(6"56), davanti però a Collins,
l’ex iridato dei 100 di Saint Kitts and Navis che, a 34 anni, in
batteria, era volato in 6"50, mi-
Antonietta arriva
senza errori a 1.95 e
si ferma (anche per la
confusione). Collio
cresce a 6"68. Collins
6"50 in batteria
glior prestazione mondiale stagionale. Cresce Simone Collio,
settimo in 6"69, dopo il 6"68
del primo turno. Meno brillanti Emanuele Formichetti nel
lungo (7.64) e Marta Milani
nei 400 (53"89).
a.b.
Uomini. 60: 1. Clarke (Giam) 6"52; 2.
Burns (Tri) 6"56; 3. Di Gregorio 6"63 (b.
6"66/3.); 4. Collins (SK) 6"64 (b.
6"50/m.p.m. ’11); 7. Collio 6"69 (b.
6"68/4.). 400. I: Deak-Nagy (Ung)
47"10. 1500: 1. Birgen (Ken) 3’35"38; 2.
Baala (Fra) 3’35"97. 3000: 1. Gathimba
(Ken) 7’41"77; 2. Ibrahimov (Aze)
7’42"54. 60 hs: 1. Oliver (Usa) 7"40; 2.
Bascou (Fra) 7"53; 3. Liu Xiang (Cina)
7"55. Lungo: 1. Gaisah (Gha) 7.97; 7.
Formichetti 7.64. Donne. 60: 1.
Ryemyen (Ucr) 7"15; 2. Okparaebo
(Nor) 7"17; 3. Sailer 7"28. 400. I: Hejova
(R.Ceca) 52"86. II: 1. Milani 53"89.
3000: 1. Njoroge (Ken) 8’42"75 (m.p.m.
’11); 2. Edjdys (Pol) 8’43"22; 3. Moreira
(Por) 8’44"22. 60 hs: 1. Wells (Usa)
7"82 (m.p.m. ’11); 2. Vukicevic (Nor)
7"90; 3. Dixon (Giam) 7"98. Alto: 1. Di
Martino 1.92; 2. Klyugina (Rus) 1.92; 3.
Shkolina (Rus) 1.88. Asta: 1. Spiegelburg 4.76; 2. Kiryashova (Rus) 4.61; 3.
Gadschiew 4.61.
TRICOLORI GIOVANILI
La Mantia, altre rivali
Braga a 7.45 in lungo
(si.g.) Aumenta la concorrenza per
Simona La Mantia: a Peania, le greche Paraskevi Papahristou e Niki Paneta, atterrano a 14.40 e 14.39. A Peania (Gre). Uomini. Asta: Filippidis
5.71. Donne. Triplo: Papahristou
14.40; Paneta 14.39. A Praga. Uomini. Alto: Baba 2.30; Barry (Bah) 2.27;
Moffatt (Usa) 2.27; 5. TALOTTI 2.20;
FINESI n.c. A Weinheim (Ger). Uomini. Alto: Shustov (Rus) 2.30. A Chisinau (Mol). Uomini. Peso: Emelianov 20.31 (r.n.). A Val de Reuil
(Fra). Uomini. 400 hs: McCoy (Usa)
50”33; Sanchez (Dom) 50”37. Alto:
Torro (Fin) 2.30. Donne. 60: Arron
7”41. 400 hs: Tosta (Usa) 56”41
(r.m.). A New York. Uomini. Due miglia: Lagat 8’10”07 (r.n.). A Fayetteville (Usa). Uomini. 400: T. Lawrence 45"82 (m.p.m. ’11). Alto: Kynard
2.33. Donne. 3000: Wurth 8’43"79.
A Seattle. Uomini. Miglio: Solinski
3’54"52 (m.p.m. ’11). Peso: MANNUCCI 17.71.
La campana, dopo il primato italiano a 2.04, si ferma a 1.92
Il siciliano si conferma da podio europeo: ma Chambers fa 6"57
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
TRIPLO DONNE
Bronzo a Torino 2009
Emanuele Di Gregorio, 30 anni,
bronzo agli Euroindoor di Torino
2009 nei 60 e argento agli Europei
2010 con la 4x100 LAPRESSE
ANCONA — Ai Tricolori giovanili di Ancona, l’allievo Stefano Braga arriva
a 7.45 in lungo, a soli 7 cm dal primato italiano di Andrew Howe del 2001.
Tra le allieve, nell’asta Roberta Bruni sale a 4.00, mentre nell’alto spuntano Desirée Rossit, a 1.80 e Anna
Pau, a 1.78. Tra le juniores, l’ucraina
d’Italia Dariya Derkach balza a 6.45
nel lungo ed è leader mondiale 2011
di categoria; Giovanni Galbieri nei 60
firma un 6"82. Tra le promesse, Marco Fassinotti porta il personale dell’alto a 2.24. Nella 4x200 promesse,
con 1’29"27, m.p.i. all-time della Cariri (Stefano Colasanti, Giovanni Albano, Marco e Lorenzo Valentini):
prec. 1’29"44 (Riccardi, 2010).
MARTELLATE (si.g.) A Potchefstroom (S.Af.), personale della tedesca Kathrin Klaas nel martello
(75.30) sulla connazionale ed ex iridata Betty Heidler (74.72). A Chisinau (Mol). Donne. Martello: Z. Marghieva 72.74 (r.n.); M. Marghieva
71.54.
Estratto per i quotidiani
Procedura aperta con il criterio dell’offerta economicamente vantaggiosa, ai sensi dell’art. 83 del Dlgs
163/06 per l’affidamento dei lavori di realizzazione di un centro polifunzionale in località Massimina
nel p.p. di zona “O” n. 20/A comp. 1 (Municipio XVI). Importo lavori: € 1.299.698,18 di cui
€ 1.235.613,79 soggetti a ribasso d’asta ed € 64.084,39 non soggetti a ribasso in quanto oneri della
sicurezza. Categoria prevalente OG 1 Importo 1 011 347,45 Classifica III. Categoria scorporabile OG
11 Importo 288 350,73 Classifica II. Responsabile del Procedimento: Arch. Bruno Palma. Per il termine e le modalità di presentazione delle offerte, nonché per le condizioni dell’appalto, vedere il bando
di gara pubblicato sulla G.U.R.I., sul sito informatico della Regione Lazio e del Comune di Roma, nonché all’Albo Pretorio dal 14/02/2011 al 31/03/2011.
Il Dirigente - Ing. Massimo Martinelli
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LUNEDÌ 14 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
italia: 514954585150
LUNEDÌ 14 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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italia: 514954585150
PALLAVOLO SERIE A-1, 18ª GIORNATA
I forzati di Cuneo
non mollano mai
Nonostante le fatiche in Europa, i tricolori battono
Monza. Decisivi Wjismans, Parodi e le difese di Henno
GIANNI SCARPACE
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
CUNEO dCon Piacenza Macera-
ta e Roma, l’Acqua Paradiso
era riuscita a fare il colpaccio,
scalando la classifica. Con Cuneo l’impresa non è riuscita dopo quasi due ore di battaglia.
La Bre banca Lannutti si conferma squadra dal grandissimo
carattere perché i visi scavati
dalle fatiche della Champions
League la dicono lunga sulla
volontà di questo gruppo di
non mollare mai. Anche quando le cose si mettono male davvero. Il 3-1 «guadagnato» in casa dalla squadra di Giuliani è
prezioso perché il gioco di
Monza è di quelli che danno parecchio fastidio ai campioni
d’Italia. Ieri sera Gavotto e gli
altri hanno complicato le cose
ai cuneesi, fin dal primo set. Il
carattere è una dote per pochi
e Cuneo, nella sua storia recente, non ha fatto altro che confermare di esserne ampiamente dotata.
Episodi Primo episodio: set
ball a disposizione di Monza
sul 23-24. Patriarca va in battuta e con la sua flottante mette
in difficoltà la ricezione, l’opportunità si ribalta e Mastrangelo mette a segno il muro del
26-24. Altra conferma: fine
del quarto set (sul 2-1 per Cuneo), quando ormai i cuneesi
erano boccheggianti. Parodi,
dopo un parziale da protagonista va in battuta e piazza tre
servizi paurosi (uno è un ace e
si va sul 23-20 spezzando le
speranze di rimonta dei lombardi). Travica, a fine partita,
lo riconosce: «La reazione nostra c’è stata - dice il palleggiatore lombardo -, come con
Trento. Il fatto è che contro
3
1
CUNEO
MONZA
(26-24, 20-25, 25-19, 25-23)
BRE LANNUTTI CUNEO: Wijsmans
25, Volkov 5, Nikolov 16, Parodi
14, Grbic 4; Henno (L), Fortunato,
Patriarca, Carletti. N.e, Peda, Galic, Montagna (L). All. Giuliani.
ACQUA PARADISO MONZA: Buti 7,
Gavotto 16, Rooney 15, Forni 9,
Travica 3, Rauwerdink 16; Exiga
(L), Pesenti, Krumins. Ne. Cetrullo,
Zito, Molteni, Shumov. All. Monti.
ARBITRI Zucca e Gnani.
NOTE Spettatori 3662, incasso 17004,00 euro. Durata set: 29’, 25’, 23’, 29’; tot. 106’. Bre
Lannutti: battute sbagliate 21, vincenti 4,
muri 7, 2ª linea 17, errori 25. Acqua Paradiso: b.s. 9, b.v. 2, m. 8, 2^ l. 12, e. 25. Trofeo
Gazzetta: 6 Wijsmans, 5 Henno, 4 Grbic, 3
Rauwerdink, 2 Parodi, 1 Gavotto.
18ª giornata
LATINA-PIACENZA
3-2
FORLÌ-SAN GIUSTINO
0-3
CUNEO-BRIANZA
3-1
TREVISO-VIBO
3-2
TRENTO-MODENA (sabato)
3-0
MACERATA-VERONA
3-0
ROMA-CASTELLANA
2-3
CLASSIFICA
Nik Grbic (37)
sorprende
Monza e
manda a
schiacciare
Volkov (che
oggi compie
26 anni)
praticamente
senza muro
CERATO
squadre così non basta. Però
sono fiducioso: Monza c’è».
L’Acqua Paradiso non ha demeritato. Il secondo parziale è stata sempre avanti, ha limitato
Cuneo (37% in attacco) ed è
esplosa con il 67% di Gavotto e
i 5 punti di Rauwerdink. "Riprendersi" dopo la botta del secondo set, per Cuneo ha voluto
dire ricominciare dal suo attacco che Grbic, sapiente, ha armato pian piano, facendo rientrare i giocatori di palla alta, sacrificando un po’ i centrali.
Nikolov show Protagonista del
terzo set è Nikolov (6 punti,
67%). Gavotto e compagni calano. Le grandi difese di Cuneo
portano anche Monza a commettere falli, fatale è quello
del 25-19. Divertimento puro
nel quarto in cui Rooney è stato il migliore dei suoi, ma dopo
due ore di lotta è Wjismans
che chiude set e match: 25-23
e 3-1. Henno merita il premio
di miglior giocatore. Vlado
Nikolov: «Nonostante la stanchezza, l’abbiamo spuntata,
ma com’era difficile fare punto!». Simone Parodi: «Ci sono
mancate parecchie cose e abbiamo commesso errori, abbiamo vinto solo con la testa».
SQUADRE PT
TRENTO
52
CUNEO
43
MACERATA 40
TREVISO
36
MODENA
28
BRIANZA
28
VERONA
26
ROMA
24
SAN GIUSTINO 23
VIBO VALENTIA 23
LATINA
20
PIACENZA 19
CASTELLANA 10
FORLÌ
6
SVSP
54 7
47 20
48 25
44 29
38 35
34 34
33 38
33 42
30 34
29 39
31 42
29 43
22 49
16 51
TERZA VITTORIA IN 5 GARE
Roma soffre
Castellana sogna
FEDERICO PASQUALI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
ROMA dCastellana Grotte espugna Roma con-
quistando due punti preziosi per sperare ancora nella salvezza (anche se resta lontana ancora 9 punti, vale a dire Piacenza). «E’ la terza
vittoria in 5 gare - dice a fine match un Flavio
Gulinelli raggiante - quindi vuol dire che abbiamo preso la strada giusta». La partita non è stata bella, ma a tratti si è visto qualcosa di buono.
Nei primi due parziali i pugliesi sono rimasti
concentrati, hanno difeso tutto e sbagliato meno del solito. Di fronte una Roma di burro, incapace nel gestire anche le situazioni più facili.
Quando ormai sembrava fatta per i ragazzi di
Gulinelli, invece, è arrivato il corto circuito,
provocato dal risveglio dei romani. Zaytsev e
Bencz sono saliti in cattedra e i pugliesi hanno
subìto le loro giocate. Alla fine, però, è uscita la
squadra che ha meritato ampiamente di vincere. Per Roma (giunta alla 11ª sconfitta in questa stagione, anche se ancora in zona playoff)
ormai è crisi totale? «I giocatori a disposizione
sono pochi - dice il tecnico Andrea Giani -, quindi ci alleniamo meno intensamente e in gara
poi lo paghiamo. Ai ragazzi, comunque, non
posso rimproverare nulla perché danno il massimo in ogni partita».
ROMA- CASTELLANA
2-3
(21-25, 23-25, 25-22, 29-27, 12-15)
M.ROMA: Zaytsev 25, Lebl 10, Bencz 23, Saraceni 11,
Yosifov 14, Uriarte; Cesarini (L), Paolucci 2, Corsini. N.e.
Tomatis, Corsano, Ricci, Hoxha. All. Giani
BCC-NEP CASTELLANA GROTTE: Rodriguez 10, Cozzi 8,
Milushev 26, Dvoranen 13, Rak 7, Falaschi 3; Cicola (L),
Guglielmi, Patriarca 4, Guerra2, Torre 3, Gallotta 2. N.e:
Pagano. All. Gulinelli.
ARBITRI: Bartolini e Gini
NOTE - Spettatori 1698, incasso 3368. Durata set: 26’, 29’,
30’, 32’, 17’; totale 134’. M. Roma: battute sbagliate 23,
vincenti 4, muri 13, 2ª linea 9, errori 36. Bbc-Nep Castellana:
b.s. 14, v. 4, m. 12, 2ª linea 16, e. 25. Trofeo Gazzetta: 6
Milushev, 5 Bencz, 4 Falaschi, 3 Paolucci, 2 Zaytsev, 1
Dvoranen.
taccuino
3
MACERATA
3
FORLI’
0
LATINA
3
VIBO VALENTIA
2
VERONA
0
SAN GIUSTINO
3
PIACENZA
2
(23-25, 23-25, 25-15, 25-23, 15-12)
(25-22, 25-23, 27-25)
(25-27, 18-25, 26-28)
(23-25, 25-22, 25-23, 28-30, 20-18)
SISLEY TREVISO: Maruotti 13, Bjelica 11,
Horstink 21, Kovar 23, Bontje 9, Boninfante 2; Farina ( L), Marcelinho 1, De Togni, 1,
Papi. N.e: Szabo, Vanin, Fei. All. Piazza.
LUBE BANCA MARCHE MACERATA: Omrcen 17, Conte 6, Podrascanin 17, Vermiglio 2, Savani 13, Stankovic 4; Paparoni
(L), Martino. Ne Cacchiarelli (L), Lampariello,
Marchiani, Van Walle, Vadeleux. All. Berruto.
YOGA FORLI’: Kovacevic 9, Bovolenta 5,
Falasca 7, Caldeira 12, Oivanen 8, Sintini
3; De Pandis (L), Bacci , Bellei 10. N.e. Ricci
Petitoni, Ainsworth, Olivucci. All. Molducci.
ANDREOLI LATINA: Vujevic 21, Spairani 7
Starovic 28, Kovacevic 24, Kohut 10, Sottile; Pieri 1 (L), Gitto. N.e. Cortina, Giombini,
Popelka, Labardi. All. Medei.
MARMI LANZA VERONA: Lotman 10, Brunner 2, Lasko 22, Cala 8, Pajenk 9, Meoni;
Smerilli (L), Kosmina, Zingel 3, Herpe 2. N.e.
Latelli, Centomo. All. B.Bagnoli.
ARBITRI: Tanasi e Santi.
RPA LUIGIBACCHI.IT SAN GIUSTINO:
Steuerwald 1, Nikic 11, Finazzi 10, Dias 10,
Maric 17, Cester 6; Giovi (L), Zhukouski, Van
Den Dries 2, Braga. N.e. Schwarz, Bartoletti,
Lo Bianco. All. Zanin.
ARBITRI: Genna e Satanassi.
COPRA MORPHO PIACENZA: Zlatanov 24,
Holt 12, Gonzalez 4, Popp 6, Tencati 10,
Nillson 4; Marra (L), Ruiz 13, Perazzolo 5,
Massari, Boschi. Non entrati: Piano. All. Lorenzetti.
ARBITRI: Ippoliti e Sampaolo.
NOTE Spettatori 1872, incasso 7984. Durata
set: 27’, 27’, 34’; tot. 88’. Lube: b.s. 11, v. 6, m.
5, 2ª l. 6, e. 14; Marmi Lanza: b.s. 12, v. 5, m.
6, 2ª l. 8, e. 23. Trofeo Gazzetta: 6 Podrascanin, 5 Vermiglio, 4 Savani, 3 Lasko, 2 Omrcen, 1 Paparoni.
NOTE Spettatori 750, incasso 2700 euro. Durata set: 32', 28', 30'; totale 90'. Yoga: b.s. 13,
v. 3, m. 3, 2ª l. 4, e. 24; Rpa-Luigibacchi.it: b.s.
10, v. 3, m. 11, 2ª l. 6, e.18. Trofeo Gazzetta:
6 Maric, 5 Finazzi, 4 Sintini, 3 Nikic, 2 Bellei, 1
Oivanen.
NOTE Spettatori: 697. Incasso: 2188 euro. Durata set: 29’, 27’, 31’, 35’, 22’; tot. 144’. Andreoli: b.s. 26, v. 7, m. 11, 2ª l. 9, e. 40; Copra: b.s.
12, v. 6, m. 15, 2ª l. 11, e. 31. Trofeo Gazzetta:
6 Vujevic, 5 Zlatanov, 4 Kovacevic, 3 Holt, 2
Starovic, 1 Tencati.
MACERATA E’ la Lube a spezzare la serie
positiva di Verona che però esce dal Fontescodella a testa alta. Ha combattuto palla su
palla con gli avversari e si è arresa solo in
infuocati finali di parziale. «Peccato, in attacco siamo stati troppo fallosi e ci è costato
caro. Poi nel terzo set non mi sono piaciute
alcune decisioni arbitrali…» ha tuonato un arrabbiato Bagnoli. Macerata si è tolta i «cerotti» riproponendo un sontuoso Savani (58%
in attacco e decisivo nei primi due set) e si è
rivisto anche Martino in seconda linea (ma in
mattinata in allenamento aveva ripreso a saltare). Mattatore della gara è stato Podrascanin (57% in attacco e 3 muri) che soprattutto
nel terzo è stato determinante. La squadra di
Berruto ha trovato poi in Vermiglio (mvp) una
regia ispirata. «Non è stata la miglior Lube,
ma questi 3 punti saranno importanti per qualificarsi alla prossima Champions», ha detto
Berruto.
Mauro Giustozzi
FORLI' San Giustino esce dal tunnel dopo 4
ko, blinda la salvezza e al contempo condanna una Yoga che più sprecona non si può.
Con il primo set già in banca, sempre condotto fino al 22-19, Forlì fallisce il colpo del ko e
recita il mea culpa in una gara che avrebbe
forse preso una piega diversa. Bovolenta e
Oivanen sono i migliori in avvio assieme a Falasca, che però si conferma croce e delizia
del sestetto e finisce in panchina nel secondo. Sconcertante il flop Yoga dal 16-13 in poi,
una resa condita dal cartellino giallo a Caldeira (18-22). Bellei entra per Falasca e tenta di
ricucire (10 punti nel terzo set, due ace) ma è
troppo solo. Sintini, il migliore romagnolo, non
sa più a che santo votarsi (Kovacevic disastroso 33% in attacco, Caldeira discontinuo)
e per gli umbri è gioco facile. Contestati gli
arbitri, che non sono stati determinanti per la
sconfitta Yoga, affossata da Finazzi (60% più
4 muri) e dall’ex Maric (anche 2 muri e 1 ace).
Marco Fabbri
LATINA Il confronto tra Latina e Piacenza è
stato la testimonianza che, nonostante le difficoltà che entrambe le formazioni hanno attraversato, si tratta di due squadre che valgono
più di quello che la classifica farebbe pensare. E in entrambe ce n’è la consapevolezza,
che poi ne anima la voglia di riscatto dimostrata in una gara estenuante, ma sempre densa
di emozioni, che ha avuto le punte più alte sul
finale del quarto e nel tiebreak. Le fasi più concitate della gara hanno avuto come protagonisti i trascinatori delle due squadre che hanno
brillato in ugual misura: Vujevic con la sua
esperienza, Kovacevic con l’intelligenza e Starovic con la potenza per i laziali; Zlatanov con
la grinta, Holt con la consistenza e Tencati
con la tecnica per gli emiliani. L’ace di Starovic sul 20-18 chiude un vero spettacolo che
regala a Latina quella vittoria interna che mancava da novembre e che vale il sorpasso proprio ai danni del Copra (5ª k.o. a fila).
Antonia Liguori
TREVISO Settima vittoria consecutiva, la 10ª
negli ultimi 11 turni per il Sisley che sotto 0-2
riesce a rimontare una Tonno Callipo che per
un’ora sogna il colpaccio. Senza Fei tenuto in
panchina reduce dagli acciacchi alla schiena,
i veneti nei primi due set mettomo a segno
solo 2 muri e soffrono un Anderson scatenato (14 punti e 80% in attacco). Treviso è sorretta da un Kovar decisivo sui palloni importanti, che chiuderà il suo match con un tabellino strepitoso: 23 punti, 78% in attacco e 2
muri, l’ultimo decisivo sul 9-9 del tie break su
Simeonov, calato alla distanza dopo un inizio
promettente. «Due punti guadagnati per come si era messa - ammette Piazza -, ma un
punto perso da Macerata per come poi abbiamo dimostrato di poter giocare anche senza
Fei, con Horstink a buon livello». Amareggiato
Di Pinto «Peccato, però non siamo tutti in condizione, ma siamo in crescita e a pochi punti
dal nostro secondo scudetto dopo la qualificazione alla coppa Italia: la salvezza».
Emanuele Spironello
P
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Mercoledì 16 ore 20.30
MODENA-CUNEO
MONZA-TREVISO
CASTELLANA-MACERATA
FORLÌ-PIACENZA
SAN GIUSTINO-ROMA
VERONA-LATINA
VIBO-TRENTO
TREVISO
ARBITRI. La Micela e Puecher.
NOTE. Spettatori 1310, incasso 4000. Durata
set: 28’, 30’, 23’, 27’, 17’; tot. 125’. Sisley: b.s.
21, v. 6, m. 9, 2ª l. 14, e. 25; Callipo: b.s. 12, v.
4, m. 5, 2ª l. 10, e. 30. Trofeo Gazzetta: 6
Kovar, 5 Anderson, 4 Horstink, 3 Coscione, 2
Bjelica, 1 Simeonov.
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PROSSIMO TURNO
LE ALTRE GARE f VIBO FA PAURA A TREVISO SENZA FEI, PIACENZA GIU’
CALLIPO VIBO VALENTIA. Rivera 10, Nikolov 10, Simeonov 21, Anderson 26, Barone 6, Coscione 2; Fanuli ( L), Suljagic, Baroti,
Kindgard, Ferraro. N.e: Feroleto. All.: Di Pinto.
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Zaytsev (22) sul muro di Castellana GALBIATI–CARBONARI
A-2 MASCHILE
Padova vola
(f.c.) Padova (Rosso 11) batte dinanzi a oltre 2000 spettatori il Club
Italia e conserva 6 punti su Ravenna vittorioso (Moro 20) a Gela
(Jeroncic ha rescisso il contratto).
Va al Segrate (Cazzaniga 15) il derby con Milano (Di Manno 23). Da segnalare nel Mantova i 30 punti del
brasiliano Carvalho e a Perugia i 28
(di cui 7 in battuta) di Tamburo (Santa Croce)
22ª: Pineto-Edilesse Reggio Emilia
3-2 (26-28, 22-25, 25-22. 25-22,
15-8), Eurogroup Gela- Marcegaglia Ravenna 0-3 (24-26, 22-25,
20-25); Geotec Isernia-Globo Sora
3-0 (25-22, 25-21, 25-16); Gherardi Città Di Castello-Energy Resources Loreto 3-2 (25-22, 26-24,
21-25, 19-25, 15-12); Phyto Performance Padova-Club Italia 3-0
(25-16, 29-27, 25-16); Sir Perugia-Ngm Mobile Santa Croce 3-2
(25-22, 21-25, 25-17, 20-25,
15-12); Canadiens Mantova-Carige
Genova 2-3 (25-22, 18-25, 27-25,
21-25, 12-15); Che Banca! Milano-Segrate 1-3 (23-25, 23-25,
25-18, 25-27). Classifica: Padova
59; Ravenna 53; Santa Croce, Città di Castello, Genova 40; Sora 39;
Segrate 36; Milano, Reggio Emilia
35; Loreto 32; Gela 29; Isernia 26;
Mantova 23; Perugia 21; Pineto 15;
Club Italia 5.
A-2 FEMMINILE
17ª vittoria per Parma
(m.l.) Per Parma vittoria numero
17, Chieri vince con Zetova in palleggio (20 punti). 17ª giornata:
Chieri–Dahlia Busnago 3-1 (21-25,
25-21, 27-25, 25-20); Biancoforno
Santa Croce–Cedat San Vito 3-2
(27-25, 25-21, 24-26, 22-25,
15-13); Cariparma-Verona 3-0
(25-11, 25-14, 25-19); Frigorcarni
Soverato–Esse-ti Loreto 3-0
(25-19, 25-21, 25-22); Icos
Crema–Lavoro.Doc Pontecagnano 0-3 (23-25, 27-29, 18-25); MasterGroup Matera–Banca Reale
Giaveno 3-0 (25-18, 25-20,
25-23).Sabato: Rdm Pomezia– Infotel Forlì 3-0. Classifica: Parma
50; Chieri 41; Pontecagnano 33; Pomezia 31; Loreto 30; Crema 26; Matera 24; San Vito 23; Busnago 21;
Santa Croce 20; Giaveno 19; Soverato 17; Verona 15; Forlì 7.
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LUNEDÌ 14 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
italia: 514954585150
LUNEDÌ 14 FEBBRAIO 2011
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italia: 514954585150
TUTTENOTIZIE & RISULTATI
TENNIS
IPPICA / A PARIGI READY CASH DOMA MAHARAJAH
Varennina Lana 3ª
vicina ai colossi
Roland Garros ok
Errani-Clijsters k.o.
(m. pie.) Trottare i 2100 metri in 1.10.6 (record per un
indigeno sulla media distanza che migliora di un decimo
Exploit Caf e di due Varenne) è bastato a Lana del Rio
solo per prendere un comunque ottimo terzo posto. Nel
Prix de France (m 2100) vinto dal francese Ready Cash
sullo svedese Maharajah
(già primo e secondo nell’Amérique) la Varennina si è
giocata la corsa a viso aperto, ma alla fine si è dovuta arrendere a quelli che in questo momento sono i due migliori cavalli del mondo.
La n. 1 Clijsters è indispettita ANSA
L’assemblea della Federtennis
francese ha deciso di lasciare
il Roland Garros a Porte d’Auteutil, a Parigi, di allargarne
l’area e di coprire il centrale
con un tetto mobile anche per
le nasciture notturne. Intanto,
Robin Soderling (Sve) conferma il titolo a Rotterdam (Ola,
1.150.000e, indoor), battendo in finale Tsonga (Fra) 6-3
3-6 6-3; a Costa do Sauipe
(Bra, 442.500$, terra), Almagro (Spa) la spunta su Dolgopolov (Ucr) 6-3 7-6 (3); a San
José (Usa, 532.000 $, cem), finale fra Raonic (Can) che batte Monfils (Fra) per rinuncia e
Verdasco (Spa) che supera
Del Potro (Arg) 6-4 6-4. Fra le
donne, a Parigi (456.000e, indoor), Kim Clijsters (Bel), che
oggi torna n. 1 del mondo, cede per 6-4 6-3 a Kvitova (Cec);
a Pattaya (Tha, 220.00 $, cemento), Sara Errani è schiacciata 6-0 6-2 dalla rediviva
Hantuchova (Slk), ma vince il
doppio, con Vinci, battendo
Sun-Zheng (Cin) 3-6 6-3 10-5.
Nel Challenger di Bergamo
(2.500 €,,indoor), Seppi batte
in finale Muller (Lux) 3-6 6-3
6-4: oggi torna fra i primi 50.
Anche Maier Ok
Ieri anche il 17˚ successo italiano nel
meeting per merito di Maier, con l’altro azzurro Marlon Om terzo. Oggi altri sette italiani in pista. Quattro nel
Prix Senlis (Imona Gil Sm, Illusion
Dany, Island Kronos e Image of Sf) e
3 (Ludwine, Lumiere Grif e Lelia del
Ronco) nel Prix Juan les Pins.
PRIX DE FRANCE - e 400.000 m
2100: 1 Ready Cash (F. Nivard)
1.10.3; 2 Maharajah (Kihlstrom)
1.10.3; 3 Lana del Rio (S. Mollo)
1.10.6; 4 Nouba du Saptel 1.10.7; 5 Olga du Biwetz 1.10.8.
PRIX DE JUVIGNY (m 2700): 1 Maier
(T. Di Lorenzo) 1.14.5; 2 Sage de Guerniere; 3 Marlon Om (P. Gubellini).
Santo Mollo ha lanciato Lana del Rio velocissima al comando (da 1.08.6 la discesa), poi si è presentato Maharajah ma l’italiana stavolta
voleva correre al comando.
Ready Cash si è sistemato dietro allo svedese, nella posizione migliore possibile e la
corsa gli è venuta a pennello.
In retta d’arrivo lotta a tre
con Maharajah (grandissima
la sua corsa) che è passato ai
200 finali, ma nulla ha potuto contro lo speed del francese, a segno in un 1.10.3 lontano cinque decimi dal record
della corsa di Kool de Caux
nel 2007, l’anno prima dell’unica vittoria italiana, di
Exploit Caf.
Per Ready Cash doppio con
l’Amerique già riuscito (dal
1994 anno del rifacimento
della pista) a Coktail Jet
(1996), Moni Maker (1999)
e Meaulnes du Corta (2009).
BOXE
SCHERMA
MONDIALI (r.g.) A Buenos Aires, Omar
Narvaez (33-0-2) mantiene i supermosca
Wbo su Victor Zalet (Mes, 17-2) p. 12, Sammy Gutierrez (Mes, 27-5-2) per ko al 6 t. su
Trongco (Fil, 8-3), interim paglia Wba. A
Muelheim (Ger), Steve Cunningham (Usa
24-2) supera Enad Licina (Ser, 19-3) massimi leggeri Ibf e il cubano Yoan Pablo Hernandez (23-1) conquista l’interim Wba
massimi leggeri su Steve Herelius (Fra,
21-2-1) kot 7. Rientro vincente del massimo Francesco Pianeta (22-0-1) su Kurtagic (Ser, 9-2) 8 t. L'ex iridato supermedi
Arthur Abraham (Ger. 32-2) b. Stjepan Bozic (Cro. 24-5) kot ferita 2. A Kobe (Gia) il
locale Kazuto Ioka (7), 21 anni, scalza l’imbattuto Oleydong Sithsamerchai (Thai,
35-1-1) ko 5, paglia Wbc.
CANOTTAGGIO
INVERNO SUL PO Federico Ustolin e Gaia
Palma, il doppio Manzoli-Cardaioli, i due
senza Tuccinardi-Martin) e Sara Brescia-Valeria Monti hanno vinto la 28ª edizione della D’Inverno sul Po, regata internazionale a Torino sulla distanza di 6 km
con la partecipazione di oltre 600 atleti.
Nella Gran Fondo, le Fiamme Gialle vincono nell’otto.
GHIACCIO
SPRING CUP A Sesto San Giovanni (Mi) le
svedesi del Team Surpise (191.75) hanno
vinto la 17ª Spring Cup di sincro. Quarto
posto per le Hot Shivers Milano (143.58).
HOCKEY GHIACCIO
MILANO OK (m.l.) Cominciati i playoff di
A-2. Ieri sera, in gara-1 dei quarto (al meglio delle 7), Milano-Appiano 3-1. Gara-2
mercoledì in Alto Adige.
IPPICA
OGGI TRIS A ROMA A Tordivalle (inizio
convegno alle 15.30) scegliamo Manolete
(4), Mentiroso (7), Gently di Poggio (18), Marot Viel (20), Indovino (16) e Faraonico Sama (13).
SECONDA TRIS A Treviso (1ª corsa, ore
14) indichiamo Lunigiana Jet (17), Lemonsid Glory (14), Marco Aurelio (20), Lilla Riva (4), Lesson Mast (9) e Lastorre Guasimo (16).
SI CORRE ANCHE Napoli (g. 15.20), Palermo (15.15) e Taranto (15.35).
Ready Cash, in primo piano, batte Maharajah, a ridosso la nostra Lana del Rio (S. Mollo) è terza FORNI
BOXE: IL 2 APRILE
GHIACCIO: SHORT TRACK E PISTA LUNGA
Valcepina terza nei 500
e poi anche in staffetta
Fragomeni, Mondiale
Wbo contro Huck
Acuti di Martina Valcepina
nella prova della coppa del
Mondo di short track di
Mosca. La 18enne bormina, bronzo europeo, è terza nei 500 (con strepitoso
43"882 nei quarti) e poi,
con Arianna Fontana, Cecilia Maffei ed Elena Viviani,
centra medesimo piazza in
staffetta. Intanto, ai Mondiali allround in pista lunga di Calgary, conclusisi
nella notte italiana, dopo
tre gare, guidavano il russo Skobrev (Luca Stefani
22˚) e l’olandese Wüst.
Claudia Pechstein, a Erfurt, con 4’10"05 nei 3000,
s’è qualificata per la prossima prova di Coppa del
Mondo.
(r.g.) Il 2 aprile ad Halle (Ger)
l’ex iridato Wbc Giacobbe Fragomeni (27-3-1), 41 anni, sfiderà il campione Marco Huck
(31-1), 26, tedesco di origine
serbo-albanese, per la cintura
massimi leggeri Wbo. Accordo
raggiunto dalla OPI2000. Mercoledì la presentazione ufficiale. Huck in carriera ha battuto
Aurino (2006) e Tuiach (2008)
per l’Europeo. Nell’ultima difesa contro il mancino russo Lebedev (21-1) ha mantenuto la cintura per split decision. Fragomeni rinuncia alla qualifica di
sdidante ufficiale all’Europeo.
A Mosca. Uomini. 500: 1. Cho
(Usa); 2. Stanley (Gb); 3. Van der
Wart (Ola); 12. Rodigari; 40. Reggiani. 1000 (II): 1. Noh Jinkyu
(S.Cor); 2. Fauconnet (Fra); 3. Jayner (Usa); 20. Viscardi; 26. Compagnoni. Staffetta: 1. Olanda; 2.
Francia; 3. Canada; 7. Italia. Donne. 500: 1. St-Gelais (Can); 2. Liu
Qiuhong (Cina); 3. Valcepina; 8.
Fontana. 1000 (II): 1. Reutter
(Usa); 2. Hwang Hyunsun (S.Cor);
23 Kim Dam Min (S.Cor); 20. Maffei; 22. Viviani. Staffetta: 1. Cina;
2. Canada; 3. Italia.
A Calgary. Uomini. 500: 1. Davis (Usa) 35"08; 18. Stefani 36"72.
1500/5000: 1. Skobrev (Rus)
6’10"99/1’42"94; 17./24. Stefani
6’33"23/1’48"77. Classifica: 1.
Skobrev (Rus) 107.312; 22. Stefani 112.299. Donne. 500: 1. Nesbitt (Can) 37"72. 1500: 1. Wüst
(Ola) 1’52"59. 3000: 1. Sablikova
(R.Ceca) 3’55"55. Classifica: 1.
Wüst (Ola) 115.728.
SCHERMA
Fiorettiste seconde
Battute dalla Russia
CHE RISPOLI Ieri a Kyoto il nostro fantino
Umberto Rispoli ha conquistato un’altra
corsa di gruppo (la seconda in Giappone),
il Kyoto Kinen di gruppo 2 (2200 metri) in
sella a To The Glory.
JUDO
BENE MADDALONI (e.d.d.) Secondo posto nei 73 kg per Matteo Ardit nel torneo di
Vilnius. Pino Maddaloni è andato dunque
subito a segno nella nuova veste di allenatore della nazionale ipovedenti. Italia terza
a squadre.
NUOTO
DOPPIO DOTTO (al.f.) A Viterbo (25 m), Luca Dotto vince 50-100 sl. Uomini: 50-100 sl
Dotto 21"86-47"53; 200 sl Santucci
1'47"17, Dotto 1'48"53; 100 do Milli 53"70;
100 ra Cremonesi 1'00"11; 200 ra Bizzarri
2'11"74. Donne: 200-400 sl Spagnolo
1'58"39-4'08"92; 100 fa Segat 1'01"06.
Secondo posto per le azzurre
del fioretto nella prima prova a
squadre della stagione di coppa del Mondo. A Tauber (Ger),
Valentina Vezzali, Elisa Di
Francisca (foto AFP), Arianna
Errigo e Ilaria Salvatori hanno
ceduto in finale con la Russia
(41-29). Le campionesse del
mondo e d’Europa in carica avevano battuto nei quarti
(41-29) la Francia e in semifinale la Polonia (42-38).
Quarti: Italia b. Francia (Ujlaky, Guyart,
Maitrejean, Gebet); semifinali: Italia b.
Polonia 42-38; Russia b. Sud Corea
34-33. Finale 1˚: Russia b. Italia 41-29.
AGNEL E MUFFAT (al.f.) A Nizza (Fra, 50
m), Yannick Agnel vince i 100 sl in 49"00,
miglior crono mondiale stagionale. Successi anche per Camille Muffat nei 100 e
200 in 54"62 e 1’56"63. Uomini, 100 do Donets (Rus) 55"79. Donne. A Lignano Sabbiadoro (Ud, 50 m). Uomini: 50 sl Fesikov
(Rus) 22"68; 50 fa Cavic (Ser) 24"84. A Uppsala (Sve, 50 m). Donne: 50 sl Veldhuis
(Ola) 25"13, Kromowidjojo (Ola) 25"20.
TRIPLETTA SINCRO (al.f.) Prima volta
con tripletta delle Fiamme Oro al tricolori
di Novara. Beatrice Adelizzi è 10ª nel duo
con Silvia Vismara. Solo: Flamini (Fiamme
Oro) 88.875, Scanziani 87.375, Cerutti
85.750. Duo: Flamini-Lapi (Fiamme Oro)
88.000, Bellaria-Cattaneo 84.500, Tempera-Perrupato 83.875. Squadra: Fiamme
Oro 90.875 (Bellaria, Cattaneo, Flamini, Lapi, Perrupato, Re, Schiesaro, Sgarzi). Società: Fiamme Oro 597, Aurelia 547, Savona 497,561.
FIAMINGO SECONDA Secondo posto per
la giovane Rossella Fiamingo nella tappa
del mondo di spada a Doha. La 19enne siciliana, campionessa europea under 20, ha
ceduto alla russa Sivkova (15-11) dopo
aver eliminato nei quarti l’ungherese
Szasz. Finale: Sivkova (Rus) b. Fiamingo
15-11; semifinali: Fiamingo b. Bergdahl
(Sve) 15-11; Sivkova (Rus) b. Shemyakina
(Ukr) 15-13; quarti: Fiamingo b. Szasz
(Ung) 15-13; ottavi: Szasz (Ung) b. Moellhausen 15-12; Fiamingo b. Daninthe (Fra)
15-11; Nisima (Fra) b. Navarria 15-14;
Shemyakina (Ucr) b. Del Carretto 15-11; Sivkova (Rus) b. Cascioli 15-11.
SPORT INVERNALI
Slittino, Zoeggeler quinto
In Coppa Loch si avvicina
Anche Zoeggeler sbaglia. A Paramonovo
(Rus), su una pista nuova per tutti fuorché
per i russi, l’azzurro chiude quinto, dopo
aver terminato al decimo posto la prima
discesa per un errore dopo il terzo intermedio (dove era già in testa). Il miglior tempo nella seconda frazione gli ha permesso
di recuperare cinque posizioni e decine di
preziosissimi punti in Coppa: dietro al russo Demtschenko, infatti, si è piazzato secondo Felix Loch, ora a 35 punti dall’azzurro in classifica quando manca una prova.
Nel weekend a Sigulda (Lettonia), il carabiniere avrà bisogno almeno di un terzo posto per garantirsi la decima Coppa di Cristallo.
Singolo: 1. Demtschenko (Rus) 1’41"116
(50"420/1˚+50"696/3˚); 2. Loch (Ger) a
0"468 (4˚+2˚); 3. Langenhan (Ger) a 0"622
(3˚+5˚); 5. ZOEGGELER a 0"984 (10˚+1˚);
12. MAIR a 2"063 (18˚+4˚); RAINER n.p.
Coppa (8 su 9): 1. Zoeggeler 665; 2. Loch
630; 3. Moeller 466.
Vince Di Centa
(g.v.) Test premondiale per Giorgio Di Centa, che ha vinto a Cogne (Ao) la Marciagranparadiso di 45 km tc su Gaillard (Fra)
e Di Santo. Tra le donne (forfeit di Antonella Confortola) successo giapponese con
Ishida su Natsumi e Daniela Vidi. Da giovedì azzurri a Drammen. Alla fine del ritiro a
Prato Piazza (Bz), Magda Genuin e Thomas Moriggl (su Hofer e Zorzi) nella 25 km
tl di Val di Vizze. Valerio Checchi si ferma 2
giorni per uno stiramento alla spalla sinistra.
BIATHLON: 8˚ HOFER Quinta vittoria in
carriera per il francese Martin Fourcade
nella mass start di Fort Kent (Usa), ultima
di Coppa prima dei Mondiali russi. Uomini,
15 km mass start: 1. M. Fourcade (Fra)
39’48"9 (2); 2. Sikora (Pol) a 3"1 (0); 3. Boe
(Nor) a 4"7 (2); 4. Birnbacher (Ger) a 5"5
(2); 8. HOFER a 33"4 (2); 22. DE LORENZI a
2’31"4 (5); 26. WINDISCH a 2’54"3 (4). Coppa (19): Boe 823; Svendsen (Nor) 750; 8.
HOFER 429.Donne, 12.5 km mass start: 1.
Neuner (Ger) 39’30"6 (1); 2. Henkel (Ger) a
23"6 (1); 3. Domracheva (Bie) a 28"7 (1).
Coppa (19): Henkel 753; Mäkäräinen (Fin)
744.
SALTO: COPPA A MORGENSTERN Nella
tappa di volo sugli sci valida per la Coppa
di salto a Vikersund (Nor), 34˚ successo
per Gregor Schlierenzauer. Morgenstern,
quinto, conquista la Coppa per la seconda
volta dopo il 2007/08. Risultati
(HS225/K195): 1. Schlierenzauer (Aut)
487.5 points (227.0/237.5); 2. Evensen
(Nor) 476.7 (230.5/226.0); 3. Malysz (Pol)
447.8 (213.0/230.5); 5. Morgenstern (Aut)
431.7 (216.5/216.5); 15. MORASSI 355.5
(207.5/190.0). Coppa (23): Morgenstern
1596; Ammann (Svi) 1209.
COPPA EUROPA ALPINO (s.f.) Coppa Europa ancora in Italia oggi e domani all’Abetone (Pt) con due giganti femminili. Al via
tra le altre le azzurre Irene Curtoni e Camilla Alfieri, con Lisa Magdalena Agerer, fresco argento iridato junior.
TUFFI
TRICOLORI (al.f.) Ultima giornata dei tricolori assoluti a Trieste. Uomini. 1 m: T. Marconi (Marina Mil.) 373.45, Rinaldi 364.45;
10 m sincro: Scuttari-Verzotto (Bolzano)
325.95. Donne. 10 m: Batki (Esercito)
307.85, Barp 243.15; 3 m sincro: Marconi-Turco (Fiamme Gialle) 257.10; 10 m sincro: Barp-Benvenuti (Bolzano) 248.10.
PALLAVOLO FEMMINILE PIACENZA COLPACCIO A PESARO
a
PESARO
2
BUSTO ARSIZIO
0
MODENA
1
CASTELLANA
3
11
PIACENZA
3
BERGAMO
3
NOVARA
3
PAVIA
1
CLASSIFICA
(29-27, 25-21, 23-25, 25-21, 10-15)
(25-27, 26-28, 23-25)
(23-25, 17-25, 25-21, 23-25)
(25-18, 14-25, 25-15, 25-21)
SCAVOLINI PESARO Saccomani 16, Manzano 11, Flier 12, Usic 25, Guiggi 9, Ferretti 1; De
Gennaro (L), Olivotto, Pascucci. N.e. Hooker, M.
Usic, Gasimova. All. Tofoli.
REBECCHI NORDMECCANICA PIACENZA Scarabelli 7, Dall’Ora 13, Brussa 17, Tirozzi 24,
Nicolini 16, Dall’Igna 1; Mazzocchi (L), Tanturli
1, Kajalina, Beier 8. N.e. Catena. All. Chiappafreddo.
ARBITRI Simbari e Zanussi
NOTE Spett. 1133, inc. 7902. D.s. 33’, 27’, 29’, 25’,
14’; tot. 128’. Scavolini: b.s. 9, v. 3, m. 12, 2ª l. 12,
e. 26; Rebecchi: b.s. 13, v. 8, m. 15, 2ª l. 4, e. 34.
Trofeo Gazzetta: 6 Usic, 5 Tirozzi, 4 Saccomani, 3 Dall’Ora, 2 Manzano, 1 Flier.
PESARO (cam.ca.) La Scavolini è campione d’inverno, ma Piacenza sbanca Pesaro con merito
ed entra nei quarti di Coppa Italia. Le locali sottotono tengono Hooker a riposo precauzionale per
un dolore a un ginocchio, la Rebecchi fa esordire
il cavallo di ritorno Heike Beier nel 4˚ set.
YAMAMAY BUSTO Havelkova 10, Campanari 8, Havlickova 19, Marcon 4, Crisanti 7, Serena 3; Carocci (L). Spirito, Valeriano, Bauer,
Meijners 9. N.e: Kim. All. Parisi.
NORDA FOPPAPEDRETTI BERGAMO Vasileva
19, Arrighetti 7, Ortolani 9, Piccinini 11, Nucu
6, Signorile 3; Merlo (L); Fanzini 1, Bosetti, N.e.
Carrara, Lo Bianco, Zambelli. All. Mazzanti.
ARBITRI: Pol, Boris.
NOTE Spett. 4538, inc. 13041. D.s.: 31', 33', 30’;
tot. 94'. Yamamay: b.s. 8, v. 6, m. 7, 2ª l. 2, er. 16.
Foppapedretti: b.s. 9, v. 1, m. 6, 2ª l. 3, er. 14.
Trofeo Gazzetta: 6 Vasileva, 5 Merlo, 4 Piccinini, 3 Havlickova, 2 Meijners, 1 Carocci.
BUSTO ARSIZIO (m.b.l.) Terza sconfitta, nelle
ultime 4 gare, per la Yamamay che, davanti al
pubblico delle grandi occasioni cede in 3 tiratissimi set a Bergamo. Aggiudicandosi il derby lombardo all’insegna delle ex (Serena, Ortolani e Lo
Bianco, al rientro in panchina), Bergamo supera
così Busto.
LIU-JO MODENA Secolo 7, Eric 10, Matuszkova 16, Guatelli 17, Paggi 10, Fernandinha 1; Paris (L), Rosangela 1, Devetag, Partenio 1. N.e. Bacchi, Balboni, Ciabattoni (L). All.
Cuccarini.
ASYSTEL NOVARA Barcellini 22, Veljikovic
11, Barun 22, Horvath 13, Paolini 11, Bechis
3; Sansonna (L), Folie 1, Lombardo, N.e. Nesovic, Camera, Zardo (L). All. Caprara.
ARBITRI Astengo e Bartoloni
NOTE Spettatori 2.800. D.s. 30’, 28’, 31’, 28’;
tot. 117’, LiuJo: b.s. 3, v. 2, m. 13, 2ª l. 5, e. 10.
Asystel: b.s. 7, v. 3, m. 11, 2ª l. 5, e. 18. Infortunio
alla Secolo (distorsione alla caviglia sinistra)
nel 3˚ set 18-18. Trofeo Gazzetta: 6 Barcellini,
5 Barun, 4 Guatelli, 3 Sansonna, 2 Eric, 1 Matuszkova.
MODENA (p.r.) Inizia tra luci e ombre l'avventura di Cuccarini sulla panchina di Modena. Alla
fine la spunta Novara che approfitta dei cali delle avversarie.
FLORENS CASTELLANA GROTTE Caracuta,
Okaka 15, Menghi 10, Ravetta 15, Moy 15, Ritschelova 13; Sirressi (L), Galeotti 2. N.e. Moretti, Minervini. All. Radogna.
SCOTTI PAVIA Uceda 5, Frigo 9, Kanoh 11,
Cvetanovic 12, Bal 10, Corna 4; Poma (L). Mastrilli (L), Brown 1, Spinato, Biccheri 1. N.e. Fronza. All. Milano.
ARBITRI Piluso e Gentile
NOTE Spettatori 850. Incasso 1600 euro. D.s.
23', 21', 21', 23'; tot. 88'. Florens: b.s. 8, v. 9, m.
11, s.l. 6, e. 13. Riso Scotti: b.s. 8, v. 3, m. 9, s.l. 8,
e. 27. Trofeo Gazzetta: 6 Ravetta, 5 Okaka, 4
Ritschelova, 3 Frigo, 2 Galeotti, 1 Cvetanovic.
CASTELLANA GROTTE (Ba) (an.gal.) Pavia cade sotto i colpi di Ravetta (15 punti, 4 muri e 2
ace) e Okaka (15, 2, 1) e consegna a una Florens
in emergenza (Ritschelova ha giocato nonostante uno stiramento inguinale; in settimana arriva
dalle Barbados la centrale Anicia Woods, 24 anni) tre punti fondamentali in chiave salvezza.
GIORNATA
SQUADRE
PT
PESARO
24
CONEGLIANO 22
BERGAMO
21
NOVARA
20
BUSTO
20
URBINO
19
VILLA CORTESE 19
PIACENZA
15
CASTELLANA 14
MODENA
10
PERUGIA
7
PAVIA
4
V
7
8
7
6
6
7
7
6
5
3
2
1
P
4
3
4
5
5
3
4
5
6
8
8
10
SV SP
27 14
24 19
26 17
24 18
22 17
23 15
24 20
21 22
19 25
16 26
10 25
13 31
PROSSIMO TURNO
Domenica 20
PAVIA-PESARO
URBINO-VILLA CORTESE
BERGAMO-CONEGLIANO sabato 19
PERUGIA-MODENA sabato 19
BUSTO-CASTELLANA
PIACENZA-NOVARA
MERCATO
La Gioli ritorna
Va a Conegliano?
(a.r.) Conegliano potrebbe fare
un gran colpo di mercato nelle
prossime ore. Indiscrezioni
dicono che Simona Gioli, ora alla
Dinamo Mosca (ma non può
giocare in campionato),
potrebbe chiudere la stagione in
Veneto, avevendo manifestato la
voglia di tornare in Italia.
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sulle due testate.
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LUNEDÌ 14 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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italia: 514954585150
QUIROS
GOLF A DUBAI
y Ma che si fa
VINCENZO MARTUCCI
LA REGOLA
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dI grandi bucano all’ultimo giro. I giovani, come Rory McIlroy, in vetta dopo 54 buche insieme ad Hansen e ad Aiken,
eppoi solo decimo, tradito da
un disastroso 74; i veterani, come Sergio Garcia e Tiger Woods, che erano a un colpo dal
trio di testa, e sono finiti appena ventesimi, dopo uno sconcertante 75; i protagonisti del
2010, come il numero 1 del
mondo, Lee Westowood, soltanto quindicesimo, ed il numero 2, Martin Kaymer, deludente trentunesimo. Invece,
«Bum bum» Alvaro Quiros,
28enne spagnolo dal gran drive, e dal sorriso che conquista,
fa i fuochi d’artificio per 18 buche (68 colpi) e alla fine si ritrova primo al Dubai Classic,
con 277 colpi (11 sotto il par),
con un assegnino di 301.353
euro per il quinto titolo European Tour (uno ogni anno dal
2007: più di tutti), la prima
promozione in vetta alla Race
to Dubai (con 558,375 euro) e
il 21 posto-record nella world
ranking (da 37).
McIlroy
si sgonfia
Hansen 2˚
Bum-bum Alvaro
Il re del deserto
batte pure le palme
Una pianta gli ruba la palla, ma lo spagnolo dal
gran drive dà una lezione a Tiger e compagni
Alvaro Quiros, 28
anni, spagnolo, alto
1,91, a Dubai: il suo
drive è fra i più
potenti
dell’European Tour
(con punte a 340
metri) AP-REUTERS
Diavolerie Quiros, il drive europeo più lungo 2006, 2007 e
Quiros si conferma
con il gioco d’attacco
che non è solo
potenza, ma anche
talento. E’ primo
nella Race to Dubai
2008, a una media di 283 metri (con punte di 340!), festeggia il torneo numero 100 dell’European Tour, è in forma,
dopo il secondo posto della settimana scorsa in Qatar, e firma un quarto giro pazzesco:
vola in testa con l’eagle alla 2,
e i birdie alla 3 e alla 5,
si fa agganciare da
Hansen per
colpa del
terrificante
triplo bogey
alla 8 — palla
ingiocabile, sulla palma—,
ri-decolla con un
altro birdie, per
chiudere le prime 9 a
-2. Ritorna leader con la
buca in
uno al
par tre
della 11,
si fa riagganciare alla 14
(altro bogey),
Dubai Desert
Classic (Eau,
1.820.000 e,
prima moneta
301.353, par
72): 1. Quiros
(Spa, 73 68 68
68) 277; 2.
Hansen (Dan,
69 68 71 70) e
Kingston (S.Af,
72 72 67 67)
278; 4. Gonnet
(Fra, 68 69 72
70), Strange
(Aus, 72 72 67
68) e Velasco
(Spa, 74 70 65
70) 279; 7.
Aiken (S. Af, 67
67 74 72),
Andersson Hed
(Sve, 69 71 69
71), Hanson
(Sve, 69 69 73
70) 281; 10.
McIlroy (N.Irl,
65 68 75 74);
15. Westwood
(Ing, 69 70 72
72) 283; 20.
Woods (Usa, 71
66 72 75) 284;
31. Kaymer
(Ger, 69 71 76
70) 286.
Edoardo
Molinari e
Manassero fuori
al taglio.
Donne
ma lo compensa alla 16 e, con
due par, firma il terzo 68 consecutivo (dopo il 73 iniziale),
beffando le stelle del torneo.
Così, Quiros si conferma re del
deserto: in 13 tornei, ha 2 successi e 7 piazzamenti fra i primi 10.
Cocktail «E’ stato un colpo perfetto: riesce una volta l’anno»,
esulta lo spagnolo, che, in gara, si fa massaggiare il braccio
affaticato dalle botte che tira.
«Ha confermato che non è solo potente, è un cocktail mici-
diale perché è bravissimo non
solo nel drive, ma anche nei
colpi intorno al green, in quelli d’approccio come nel putt. Il
suo gioco riflette il carattere:
è molto estroso, va sempre all’attacco. E, se sbaglia, sbaglia
di tanto. Ultimamente ha lavorato molto sul suo punto debole, i colpi da 60-70 metri, le demi-volée del tennis», sottolinea Silvio Grappasonni, ex
pro e ora voce tecnica di Sky
accanto a Mario Camicia.
Crisi Il secondo 75 consecuti-
vo di domenica lascia Tiger
Woods in crisi nera, a digiuno
di successi da 15 mesi (dall’Australian amsters del novembre 2009), più che mai.
«Appena c’è vento, tutte le
mie vecchie sensazioni finiscono fuori dalla finestra. E il
nuovo swing va per aria», lamenta il re di 16 Slam e di Dubai 2006 e 2008. «E’ frustrante. Ma sto migliorando. E sento che posso ancora vincere
tornei. Non sono così vecchio,
ho ancora qualche anno davanti».
Yani Tseng
numero 1
Nel Ladies
European Tour
nel Queensland
(Aus, 375.000
e, prima
moneta
62.500), vince
la 22enne di
Taiwan, Yani
Tseng con 264
colpi (67 66 63
68) che scalza
dal n. 1 del
mondo Jiyai
Shin (Cor); 2.
Campbell (Aus,
68 67 69 64) e
Lewis (Usa, 67
65 67 69) 268;
23. LUNA 275
(66 69 70 70);
31. SERGAS 276
(67 69 69 71)
se la palla
si blocca
su un albero?
Quiros indica la palla all’arbitro
d«Sono molto orgoglioso di
me stesso. Ho gestito molto bene le situazioni difficili». Non
è una dichiarazione banale. Alla buca 8, Quiros perde una
prima palla con il drive, la rigioca e gli finisce su una palma. A quel punto, il regolamento prevede che, intanto,
debba identificarla. Perciò, lo
spagnolo chiama un arbitro,
gli mostra la pallina, bloccata
nelle foglie: «E’ la mia Callaway, marcata con due puntini rossi». L’altro gli presta però
il binocolo: «Sicuro, sicuro,
che sia la tua?». Con il simpatico Alvaro che gli ribatte in
mondovisione: «Ma quante
Callaway ci possono essere
con due puntini rossi su quella
pianta?». Una volta appurato
che la pallina appollaiata a tre
metri da terra sia davvero sua,
il giocatore decide subito che
non è il caso di giocarla da lassù, come Bernhard Langer nel
1981. «Ma quella era una quercia ed era sopra il green, gli bastò una bottarella, per farla rotolare per un metro e mezzoQuiros era lontano dal green,
anche salendo sull’albero e colpendola, non gli sarebbe servito a nulla. Eppoi su una palma
come fai?», si domanda a nome dei golfisti Silvio Grappasonni. Il regolamento prevede
o la dichiarazione di palla persa, e quindi un nuovo drive oppure il droppaggio per palla ingiocabile, con penalità: ci si
mette perpendicolarmente sotto la palma, a piombo sotto la
palla, si mette il tee e poi si determina una distanza di due
bastoni da dove colpire la nuova palla. Così fa Quiros che arriva con la quinta palla in green e chiude la buca con due
putt. Con grande freddezza.
v.m.
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LUNEDÌ 14 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
italia: 514954585150
ALTRI MONDI
La Fiom contro Marchionne dopo il vertice di sabato
fcol
governo: «Non c’è alcuna garanzia che la Fiat resti
in Italia, non c’è alcuna nuova notizia sugli investimenti»
x NOTIZIE TASCABILI
IL FATTO DEL GIORNO
LA FRASE
DEL GIORNO
5 DOMANDE 5 RISPOSTE
L’ASSEMBLEA DI FUTURO E LIBERTÀ
Perché così
tante donne
contro
Berlusconi?
Sono scese in piazza in tutta Italia senza
simboli di partito per contestare dopo
il caso di Ruby e delle feste di Arcore.
Per i sostenitori del premier, però,
si è trattato solo di «poche radical chic»
GIORGIO DELL’ARTI
[email protected]
Riuscirà Silvio Berlusconi a resistere anche alle piazze? E alle
piazze piene di donne? Ieri si sono svolte in 230 città italiane altrettante manifestazioni, con la
parola d’ordine «Se non ora,
quando?», tutte centrate sulle
storie dei festini, delle escort, del
bunga bunga che i magistrati
milanesi hanno portato alla luce e che dominano ormai da un
pezzo le pagine dei giornali italiani e stranieri. Sventolio di
sciarpe bianche (scelte come
bandiera), proibizione assoluta
ai partiti di innalzare cartelli o
di gridare slogan. Si sono svolti
cortei e sit-in, riferiti a Berlusconi e ai suoi comportamenti, anche all’estero: Tokyo, Ginevra,
Londra, Bruxelles (dove è apparso lo striscione: «Silvio, enjoy
bunga bunga in jail», cioè in carcere), Barcellona, Parigi, Malmoe, Praga, Atene, Grenoble,
ecc.
1Quello che mi interessa di più in
queste manifestazioni sono gli
striscioni.
Il primo premio secondo me va
a Bari: «Mo sbarack!». A Milano hanno inalberato: «Lo zio di
Ruby si è dimesso, il papi quando?», a Bologna «Papi segui lo
zio», a Venezia «Sono la sorella
di Mubarak», a Venezia «Identificato il vero nipote di Muba-
rak/liberiamolo da Palazzo
Chigi», a Roma «Nudo o vestito
per noi sei finito», a Torino «Né
papa né papi né papponi» a cui
rimanda il milanese «Né veline
né velone né velate».
2
Tutti a giocare col gemellaggio
Cavaliere-Rais?
No, c’erano ovunque striscioni
con lo slogan «Se non ora quando?» e cartelli simili a quelli
che si adoperano per mettere
in affitto gli appartamenti: fondo tricolore e l’annuncio: «Cercasi presidente del Consiglio
onesto dignitoso rispettoso della Costituzione astenersi mitomani sessodipendenti collusi ricattabili. Istrionismo non gradito». Un po’ troppo lungo per fare presa. Parecchie immagini
di Berlusconi dietro le sbarre e
a Milano addirittura una piccola cella di carta dentro cui era
stata piazzata la maschera del
premier. Molta solidarietà ai
magistrati milanesi e a Roma
manifestini con la faccia della
pm Boccassini e sotto la parola
«Tosta». A Padova abbiamo letto: «Ghedini, ruby lo stipendio
da parlamentare».
3
Discorsi?
A Novara è salita sul palco una
suora orsolina del Sacro Cuore
di Maria. Ha ricordato la piaga
dello sfruttamento della prosti-
SERGIO MARCHIONNE
A.D. FIAT
Fini sfida il Cavaliere
«E ora dimettiamoci»
S
Due manifestazioni di ieri: in alto, il centro di Roma; sotto c’è Milano ANSA
tuzione minorile, «sono indignata per come molte donne
con responsabilità di governo
offendano, umilino e deturpino l’immagine della donna».
Anche a Roma ha parlato una
suora. Cartelli contro la Chiesa
se ne sono visti. La manifestazione più importante è stata
forse proprio quella della Capitale. L’attrice Isabella Ragonese ha detto dal palco color rosa
di piazza del Popolo: «Sono
una bambina, non ho fatto il
femminismo, sono una precaria, sono una madre, sono una
commessa, un’impiegata e oggi mi dimetto da tutto. Oggi 13
febbraio scendo in piazza». Applausi e 90 secondi di silenzio.
Poi l’urlo: «Se non ora quando?» e la risposta corale della
piazza: «Adesso». Francesca Izzo, la docente universitaria che
ha avuto l’idea di queste manifestazioni, ha detto: «Da questa piazza non si torna indietro. Il prossimo appuntamento
è per l’8 marzo e poi ci impegniamo a costruire gli Stati Generali delle donne italiane,
aperti anche agli uomini, che
serviranno a far sentire la nostra voce». Di peso il discorso
della finiana Giulia Bongiorno:
«Non sono qui per criticare i festini hard, ma per farlo quando
diventano sistema di selezione
della classe dirigente. Chi tace
in questa situazione può diventare complice. Questa non è
una piazza di moralisti, come
ha detto qualcuno nei giorni
scorsi (allusione a Giuliano Fer-
rara, ndr), questo è un modo
per sminuire la vostra presenza qui. Si ha paura di voi».
4
Berlusconi ha reagito in qualche modo?
Lo hanno difeso i suoi. Gelmini: «Coloro che scendono in
piazza sono solo poche radical
chic che manifestano per fini
politici e per strumentalizzare
le donne. Non vengano a raccontarci di voler difendere la loro dignità, quando sono le prime a bollare come prostituta
qualsiasi donna metta piede in
casa del premier. Si tratta delle
solite eroine snob della sinistra». La Santanché: «Non è
una manifestazione delle donne ma di una parte di donne,
che come unico obiettivo hanno quello di mandare a casa
Berlusconi. Donne che, ancora
nel terzo millennio, sanno solo
essere strumento di uomini.
Peccato che a farle scendere in
piazza sia solo l’odio nei confronti di un uomo».
5
Ma quante erano?
Non mi faccia entrare nella questione dei numeri. A Roma le
organizzatrici hanno parlato di
mezzo milione di persone, ma
a piazza del Popolo ne entrano
sì e no trentamila. È un vecchio
discorso, che abbiamo già fatto. Accontentiamoci di questo:
erano tante.
Roberto
Maroni
Il ministro
dell’Interno ha
parlato di
Berlusconi a
«Che tempo
che fa», da
Fabio Fazio
L’unico che
può dire non
faccio più il
presidente
del Consiglio
è solo
Berlusconi
(...) Il rischio
elezioni
è reale, c’è un
clima di
conflitto e di
contrasto
(...) In una
democrazia il
leader del
partito di
maggioranza
relativa è il
candidato
naturale alla
presidenza
del Consiglio
(...) A me
pare che le
imputazioni
contro il
premier
siano molto
deboli e non
abbiano
sostanza. Per
valutarle,
comunque,
per me è
competente il
Tribunale dei
ministri
A Rho (Mi) si è chiusa l’assemblea costituente
di Futuro e Libertà e il leader Gianfranco Fini (nella foto Omnimilano) ha sfidato Berlusconi: «Si è interrotto il patto all’origine del
Pdl, faremmo bene a dimetterci, consentendo
agli italiani di votare». Fini ha parlato anche
della vicenda Ruby («Siamo lo zimbello dell’Occidente, non si può essere al di sopra della
legge neanche con il 99,9 per cento dei consensi») e dell’unità d’Italia: «Per assecondare
la Lega sbriciolano il senso dello Stato».
DOMENICA SCORSA IN UN CAMPO NOMADI
Il Papa sui bimbi rom morti a Roma
«Tragedia che si poteva evitare»
«È doveroso domandarsi se una società più solidale e fraterna non avrebbe salvato i quattro
piccoli rom». Lo ha detto papa Benedetto XVI
ieri all’Angelus, riferendosi all’incendio di domenica scorsa in un campo nomadi di Roma. Ad
ascoltare il Papa in piazza San Pietro c’era
un’ampia rappresentanza della comunità rom.
LE VIOLENZE SULLA RAGAZZINA DAL 2008
Adesca nipote online e la stupra
Arrestato un 49enne a La Spezia
Ha adescato su Internet la nipote di 14 anni, l’ha
convinta a spedirgli fotografie sempre più spinte
e poi l’ha violentata: per questo motivo un 49enne è stato arrestato ieri a La Spezia. Le violenze
sarebbero iniziate nel 2008: l’uomo, secondo gli
investigatori, andava a trovare la ragazzina a
Monza e qui sarebbero avvenuti gli stupri.
È STATO FERMATO A TIMES SQUARE
Patrigno gli nega l’auto: a New York
giovane russo ammazza 4 persone
Paura a New York, dove un 23enne di origine
russa, dopo non aver avuto dal patrigno il permesso di usare l’auto, ha iniziato a uccidere. In
28 ore, prima di essere fermato a Times Square, ha ammazzato il patrigno, l’ex fidanzata e
la madre di lei. Poi, ha investito e ucciso in auto
un passante e ha accoltellato altre 4 persone.
LUNEDÌ 14 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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italia: 514954585150
le leggi sulle unioni gay in Inghilterra: anche
fCambiano
le coppie omosessuali potranno dire sì in chiesa. La
ALTRI MONDI
riforma potrebbe essere annunciata già in settimana
Sos da Lampedusa
«È un esodo biblico
L’Europa ci aiuti»
«COLPO» AL CAIRO
Egitto, sciolto
il Parlamento
Rubate statue
di Tutankhamon
ANDREA PUGLIESE
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
Accuse Maroni è andato oltre,
accusando l’Unione europea.
«Siamo soli, l’Europa non fa nulla per aiutarci, ma ora devono
farlo — ha detto —. Il Maghreb
sta esplodendo, il sistema è al
collasso e in Tunisia c’è un terremoto politico e istituzionale
Centinaia di immigrati nel porto di Lampedusa dopo lo sbarco ANSA
che rischia di avere un impatto
devastante su tutto il continente attraverso l’Italia». Con Maroni, accuse anche dal ministro
della semplificazione Roberto
Calderoli: «Ora vedremo se
l’Europa è solo moneta unica o
c’è anche una vera politica unitaria. Gli sbarchi attuali temo siano solo il sintomo di una possibile pandemia». Immediata la
risposta da Bruxelles, dove il
portavoce della commissaria
agli Affari Interni Cecilia Malmström ha precisato: «La Commissione è pronta ad aiutare
l’Italia. Siamo pienamente coscienti dell’emergenza, sarà af-
IL GIALLO LE RICERCHE CONCENTRATE IN CORSICA
frontata nel Consiglio degli Affari Interni del 24 febbraio».
Forse, viste le ondate di arrivi e
i flussi, un po’ troppo tardi.
Militari Così, Maroni ieri stava
pensando ad altro. «Chiederò
al ministro degli Esteri tunisino
(ma Ounaies si è dimesso, ndr)
di utilizzare i nostri militari sulle loro coste per bloccare tutti
questi flussi». Proposta respinta in serata dal Governo tunisino, ma appello recepito lo stesso, visto che da ieri è stato messo l’esercito a presidiare le coste e i principali porti della Tunisia, per impedire altre fughe.
L’Egitto, dopo le dimissioni di
Mubarak, prova a ritornare
alla normalità. Ieri, il consiglio
supremo militare che detiene il
potere ha sciolto il Parlamento
e ha sospeso la Costituzione: i
militari, nel comunicato numero 5, hanno affermato che guideranno il Paese per un periodo di transizione di 6 mesi,
culminato da elezioni democratiche; una commissione ad
hoc, inoltre, avrà il compito di
riformare la Costituzione. Intanto, mentre il primo ministro
Shafiq rivela che l’ex leader
Mubarak dovrebbe ancora
essere a Sharm el Sheikh, si
scopre che la rivolta dei giorni
scorsi ha causato un enorme
danno culturale al Paese. Più
di 10 reperti archeologici sono
stati infatti trafugati dal Museo
egizio del Cairo, che si trova
in piazza Tahrir, centro delle
manifestazioni popolari. Tra
gli oggetti scomparsi, tutti dal
grandissimo valore, c’è una
statua in legno dorato del re
Tutankhamon, che viene
trasportato da una divinità,
e parti di un’altra statua che
raffigura il re mentre pesca
con l’arpione su una barca
di papiro (nella foto Ansa).
BAFTA 2011 HA VINTO SETTE «MASCHERE»
La madre delle gemelle:
«Sono state viste vive»
Testimoni Si cerca sopratutto
nella parte meridionale dell’isola, in cui la famiglia andò
in vacanza alcuni anni fa: l’ipo-
TEDESCA
di MABEL BOCCHI
«Scommettiamo che?»
senza
conduttore
Thomas
Gottschalk
(nella foto)
il celebre
conduttore, con
Michelle
Hunziker, dello
Scommettiamo
che...? tedesco,
lascia il
programma.
Lo ha
annunciato
sabato sera, in
diretta.
Il motivo?
Gottschalk non
si sarebbe più
ripreso dallo
choc per il
tragico
incidente
capitato in
studio lo scorso
4 dicembre a un
concorrente,
rimasto
paralizzato
per aver fallito
un salto con
i trampoli sopra
un’automobile
L’uovo oggi è più sano:
il colesterolo è sceso
Contrordine: mangiate uova, contengono sempre meno colesterolo. Pur essendo considerate
un alimento completo (3 uova apportano proteine pari a 100 grammi di carne) e ipocalorico (solo 130 calorie), da decenni sono criminalizzate
per l’alto contenuto di colesterolo. Oggi, però,
come dimostra uno studio del Dipartimento dell’Agricoltura americano, qualcosa è cambiato.
Le analisi dei nutrizionisti hanno dimostrato come l’uovo moderno abbia il 14% di colesterolo in meno e un contenuto di vitamina D superiore del 65%. Il motivo? La più sana e controllata alimentazione dei polli. Mangiare un uovo al
giorno non aumenta i livelli di colesterolo nel
sangue, né il rischio di malattie cardiovascolari.
Il test del sangue aiuta
per il cancro ai polmoni
La speranza arriva da uno studio dell’Istituto
dei Tumori di Milano e della Ohio State University di Colombus (Usa). Un test rapido che si basa
sull’analisi dei microRna: 24 molecole circolanti nel sangue responsabili dell’alterazione dei
processi biologici alla base dei tumori polmonari. Analizzando campioni di sangue prelevati
da 6 mila forti fumatori, monitorati per 5 anni, i
ricercatori hanno osservato che il 100% di chi si
ammalava di cancro al polmone presentava valori alterati di particolari microRna, alterazioni visibili già due anni prima rispetto alla Tac spirale. La prevenzione è fondamentale: prendere in
tempo il tumore significa sconfiggerlo al 90%.
Tubercolosi: la diagnosi
si può fare in 100 minuti
La tubercolosi e il suo bacillo killer, che causano 1,7 milioni di decessi all’anno, possono essere
velocemente individuati e curati con la «coffee
machine», uno strumento che si carica con delle
«cartucce», nelle quali un reagente analizza le
molecole dell’espettorato — cioè del catarro —
del paziente. Collegato a un pc si può leggere la
risposta in un’ora e 45 minuti, anziché 2-3 mesi. I risultati sono sicuri perché automatizzati e
non soggetti a contaminazione. Oggi la piattaforma «vale» 17 mila dollari, mentre ogni cartuccia, che in Occidente ora costa 50 euro, costerà per i Paesi a basso sviluppo 16,86 dollari, con
la previsione di arrivare entro 3 anni a 10 dollari.
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dLa mamma di Alessia e Livia, le due gemelline svizzere
di sei anni scomparse il 30 gennaio con il padre, suicida quattro giorni dopo, non si dà pace
e ha voluto lanciare un appello: «Le mie figlie sono state viste vive in Corsica: vi prego, telefonate alla polizia anche se
avete dubbi o gli indizi sembrano scarsi». Irina Lucidi ieri è
arrivata nell’isola francese, accompagnata dal fratello, e con
la polizia ha sorvolato in elicottero le zone in cui si sono concentrate finora le ricerche, in
particolare l’area di Propriano. Qui, infatti, il marito, Matthias Schepp, è stato visto
con le figlie la mattina del 1˚
febbraio, prima di raggiungere l’Italia e di suicidarsi lanciandosi contro un treno a Cerignola, nel Foggiano. E proprio dalla Puglia l’uomo ha inviato più lettere alla moglie,
nelle quali ha confessato l’omicidio delle figlie.
s TUTTA SALUTE
DALLA TV
S
Continuano gli sbarchi dalla Tunisia, riapre il centro
accoglienza. Maroni accusa: «Ci hanno lasciato soli»
d«È un esodo biblico, come
non se ne sono mai visti prima». Ed infatti dai primi sbarchi, sono già oltre 4 mila gli immigrati che hanno percorso
l’«autostrada del mare», quella
che dalla disperazione della Tunisia porta al sogno di Lampedusa. Arrivando da ogni dove,
con barche più o meno di fortuna, favoriti dal sole e dal mare
calmo. E per far fronte all’emergenza (sull’isola, in attesa di essere trasferiti, ci sono ancora
2.500 immigrati), ieri è stato
riaperto il centro di accoglienza (850 posti), inattivo dal
2009. Ma non basta. Il grido di
allarme del ministro degli Interni Roberto Maroni è forte: «Se
in Tunisia il governo non torna
a governare, sarà difficile che
tutto ciò finisca». Vero. Ma a
sentire una delle tre donne arrivate, le speranze che succeda
sono poche: «Ora è impossibile
vivere in Tunisia: violenze, rapimenti, Paese allo sbando», ha
detto appena sbarcata.
DAVID CAMERON
PREMIER INGLESE
Le gemelline Alessia e Livia ANSA
tesi più convincente, infatti, è
che l’uomo abbia tumulato le
bimbe in uno di questi posti.
Intanto è caccia alla misteriosa donna bionda indicata da
più testimoni in auto con
Schepp, in Corsica: potrebbe
essere stata lei ad aiutare l’uomo con le bambine. Le ricerche, comunque, continuano
anche in Italia: polizia e volontari stanno setacciando Cerignola, nell’area della stazione
ferroviaria. La speranza degli
investigatori è quella di recuperare il navigatore satellitare
che il padre delle gemelle aveva nell’auto abbandonata davanti all’ingresso della stazione e di cui non c’è più traccia.
s.an.
OGGI SAN VALENTINO
«Il discorso del Re» trionfa
ai premi del cinema inglese
Favorito agli Oscar (con 12
nomination), padrone dei Bafta.
«Il discorso del Re», il film che
racconta la balbuzie di Giorgio
VI d’Inghilterra, è stato il grande
protagonista, ieri sera a Londra,
dei premi del cinema inglese,
portando a casa 7 maschere.
La pellicola di Hooper ha vinto
quasi tutti i riconoscimenti più
importanti (tranne quello per la
migliore regia, andato a David
Fincher per «The Social Network»): al Re balbuziente sono
andati, tra gli altri, i premi per il
migliore attore, Colin Firth
(nella foto Epa), per i migliori
non protagonisti Geoffrey Rush
ed Helena Bonham Carter,
per il miglior film inglese, per
la miglior sceneggiatura, per le
migliori musiche. La migliore
attrice è invece Natalie
Portman («Il cigno nero»).
È il giorno degli innamorati:
farà festa il 70% delle coppie
Gli italiani non rinunciano a San Valentino: oggi
è il giorno degli innamorati e, secondo la Confederazione degli agricoltori, il 70 per cento delle
coppie festeggerà regalando fiori (il 39%),
cioccolatini (28%), gioielli (19%) o vestiti (14%).
I fiori più gettonati saranno le rose: ne saranno
vendute circa 14 milioni. Per celebrare al
meglio la ricorrenza c’è anche chi, lontano da
noi, cioè in Thailandia, sta provando a battere il
record del bacio più lungo. A Pattaya, da ieri,
ci sono 14 coppie che si sfidano per superare
quota 32 ore, 7 minuti e 14 secondi di bacio
(nella foto Ap), raggiunta due anni fa in
Germania: i fidanzati possono staccarsi solo
per andare bagno. In palio ci sono un anello
con brillante e un assegno di circa 2400 euro.
54
R
LUNEDÌ 14 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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LETTERE
dite la vostra
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Altre lettere su www.corriere.it/solferino/severgnini. Email [email protected]
A cura di Beppe Severgnini
I dubbi
di un papà
Amare
una squadra
non vuole
dire odiare
gli avversari
Ciao Beppe! Ero allo stadio a
vedere Inter-Roma con il mio
fidanzato: lui cappellino nerazzuro, io sciarpa giallorossa. Non scrivo in merito alla
partita, ai gol, ai falli o eventuali errori dell'arbitro. Ti
scrivo perché sono rimasta
un po’ stupita dal tifo: per 90’
ho sentito insulti diretti non
tanto alla Roma come squadra nella sua totalità ma diretti alla persona. E nonostante
all’altoparlante abbiano ricordato che gli insulti razzisti sono vietati, non si sono risparmiati di dire «zingaro di m...»
ecc...
Un’altra cosa che mi ha lasciato perplessa e dispiaciuta è
stato l'insulto rivolto verso di
me in quanto tifosa romanista da una ragazza seduta dietro: «Siete delle m... come tutti i romanisti». Finita la partita il mio fidanzato mi ha consigliato di togliere la sciarpa.
Io non l'ho fatto per diversi
motivi: faceva freddo, credo
che ognuno sia libero di tifare
la squadra che preferisce e volevo vedere se erano capaci
di rivolgermi qualche insulto
guardandomi negli occhi.
Non è successo. E’ davvero necessario arrivare a certi livelli
IL TEMPO
di insulti per tifare la propria
squadra?
Gaia Brenna
Non è necessario, Gaia. Non è
nemmeno opportuno, umano e
civile. Se vogliamo dirla tutta è
bestiale; ma così va il tifo, non
solo a San Siro (so di tribune
dove, per una sciarpa, non si
prendono solo le parolacce, si
rischiano le botte). Aggiungo,
per completezza: non sono abitudini solo italiane. Nella civile
Inghilterra accadono cose
sgradevoli. A Stamford Bridge, durante Chelsea-Inter
(marzo 2010), ho visto tifosi interisti insultati dal pubblico e
allontanati in malo modo dagli
stewards.
Trovo queste abitudini nauseanti. Ma temo che rimarranno
tra noi. E sai perché, Gaia? Perché, in fondo, piacciono. Soddisfano il nostro istinto tribale; e
qualche gonzo che ci fa sopra
della letteratura si trova sempre. Qualcuno dirà: «Come?
Proprio lei che ha scritto la saga degli Interismi?».
Rispondo: amo l’Inter, ma non
odio gli avversari. Ho raccontato per dieci anni la mia squadra, non ho invitato a detestare le altre. Non ho mai minacciato o insultato, in uno stadio
o in un bar. Magari ci si prende
in giro, soprattutto con i cugini
e i gobbetti: ma questo è il sale
dello sport. Amare una squadra non vuol dire odiarne un'altra. La si può trovare tradizionalmente antipatica, d'accordo. Ma da qui all'insulto violento, ne passa.
Post Scriptum. Detesto anche
l'abitudine - diffusissima - di
coprire di buuuuuuu! tutte le
azioni degli avversari. Francamente non capisco: cosa dovrebbero fare, non giocare?
Sai che noia.
Caro Beppe, penso di essere un
italo/francese anomalo, non seguo e non mi interessa in alcun
modo il calcio. Tutto ciò mi ha
portato ad essere tagliato fuori
dalla socializzazione del lunedì
alla macchinetta del caffè e alle
chiacchiere appassionanti dal
barbiere. Nonostante tutto, mi
ritrovo con mio figlio di 5 anni
al bivio: tifare Inter o Milan. Mi
pone domande alle quali con
estremo imbarazzo non so rispondere «ma non è vero che
l'Inter è il più forte del mondo?», «Ma non è vero che il Milan ha vinto 3 scudetti?». Io rispondo a monosillabi dando un
50% di possibilità a ogni risposta «Sì/No"» Siccome non voglio che mio figlio cresca «asociale» calcisticamente parlando, ho deciso che la sua scelta
per l'una o l'altra squadra milanese si fondi sull’oggettività dei
fatti; ho dunque proposto di
portarlo al prossimo derby e di
fargli decidere per chi tifare a
seguito del risultato della partita. Ma in quale settore dovrò
portarlo?
Andrea D'Urso
Non corra rischi: dica al figliolo di
tifare Inter, e non pensiamoci
più. Gli spieghi che la squadra
non ha solo i colori più belli, il gioco più brillante, il portiere più agile, la difesa più tosta, il centrocampo più fantasioso, l'attacco
più esplosivo, l'allenatore più signorile e il presidente più saggio:
è anche campione d'Italia, d'Europa e del Mondo. Tutto insieme.
I bambini, come gli italiani, corro-
no sempre in soccorso del vincitore. Benvenuto a D'Urso Jr, dunque! Se ha bisogno di un piccolo
kit per togliere al piccolo ogni
dubbio, me lo dica: parlo con Moratti, che ne tiene uno sempre
pronto.
Il calcio
e la logica
Caro Beppe, vorrei da te un parere a proposito di due questioni: 1) non ti sembra incredibile
che nel calcio moderno l'arbitro non possa usare il supporto
televisivo come avviene in altri
sport? 2) Non pensi che nel momento in cui viene concesso un
calcio di rigore sia troppo penalizzante per una squadra subire
anche l'espulsione del giocatore?
Angelo Ippoliti
1. Mi sembra incredibile, e l'ho
scritto più volte. Ma nel calcio ho
imparato a credere all'incredibile, sapendo di non poter evitare
l'inevitabile (discussioni, litigi, incertezze, dubbi, sospetti). 2. Lo
penso: è troppo penalizzante.
Ma di nuovo: tu sei logico, Angelo, e i grandi signori del calcio
amano invece la discrezionalità.
Vuol dire potere: non solo nello
sport.
In lacrime
per Di Natale
Monica De Paoli
Ciao Beppe, scusa so di essere
monotematica, però non riesco
a smettere di pensare ad una cosa: hai mai visto un giocatore in
ginocchio davanti ai propri tifosi? Io sinceramente mai... fino
www.meteo.it
Oggi
Domani
Il Sole oggi
In Europa
Milano
Sole
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Coperto
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Milano
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8
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Neve
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17.49
Sorge
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7.08
17.42
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Roma
Sorge
Tramonta
7.25
17.50
Sorge
Tramonta
7.06
17.43
La luna
6 13
Madrid
Istanbul
Nuova
Primo
quarto
4 Marzo
12 Marzo
Ultimo
quarto
Roma
Lisbona
L’Aquila
Nebbia
Tramonta
Parigi
Ancona
10 13
Roma
Sorge
Il Sole domani
Mosca
Bologna
Genova
Temporali
Stoccolma
9 12
Venezia
7 10
Torino
Pioggia
Te
Oslo
Trento
Nuvoloso
6
Come sono romantici, i tifosi. Io
ormai sono diventato cinico: se
un calciatore è in ginocchio penso sia caduto (oppure chieda un
aumento di stipendio). Comunque, va be', lo ammetto: Totò
Christmas è un piccolo grande
uomo, e un ottimo giocatore.
a cura del Centro Epson Meteo
LEGENDA
Rovesci
a ieri sera. Ricordi? Ti ho scritto
quando ho portato la mamma
allo stadio a vedere i 100 gol in
serie A di Totò Di Natale, e sabato scorso contro la Samp l'ho
portata di nuovo. Mercoledì
scorso nella gara interna col Bologna aspettavamo tutti il suo
numero 100 con la maglia bianconera, ma sapevo che sarebbe
successo sabato in presenza di
una tifosa in più! Quello che
non mi sarei mai aspettata è stato il suo ringraziamento davanti alla curva: in ginocchio, un
grande campione e un gesto così umile. E vedendo quell’episodio ho ripensato agli ultimi tempi, Totò che rifiuta la Juve perché i soldi al mondo non sono
tutto, l'inizio del campionato
con quattro sconfitte di fila. E
poi Totò si sblocca e la squadra
inizia ad ingranare e a giocare
in un modo così divertente.
Continuo a pensarci e piango,
sì Beppe, Di Natale è l'unico calciatore che con i suoi gesti mi
commuove. Non so quanto durerà questa bella favola bianconera ma sono così orgogliosa
dell'Udinese e di Totò, perché i
bambini hanno un modello da
seguire, sia dentro che fuori dal
campo. Meriterebbe forse un
po’ più di attenzione da Prandelli ma non importa, noi siamo ben felici di continuare a
gioire delle sue perle, ormai è il
figlio adottivo di tutti i friulani!
Atene
24 Febbraio
Piena
18 Febbraio
1 10
ROMA
VENTI:
5 12
Deboli
Moderati
Dopodomani
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3 10
Forti
Molto forti
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Catanzaro
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Le temperature
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MARI:
Reggio Calabria
Palermo
Calmi
8 15
8 15
Catania
Mossi
6 16
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La tiratura di domenica 13 febbraio
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N.9 e 10,99 - con Le Partite Indimenticabili N. 8 e 10,99
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e 2,00; Malta e 1,85; Marocco g 2,20; Monaco P. e 2,00; Norvegia Kr. 22; Olanda e 2,00; Polonia Pln. 9,10; Portogallo/Isole e 2,00; Romania e 2,00; SK Slov. e 2,20; Slovenia e 2,00; Spagna/Isole e 1,85; Svezia Sek 25; Svizzera Fr. 2,80; Svizzera Tic. Fr. 2,80; Tunisia TD 3,50;
Turchia e 2,00; Ungheria Huf. 550; UK Lg. 1,80; U.S.A. USD 3,00.
LUNEDÌ 14 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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La caduta...
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Madagascar 2
sDi F. Brizzi, con N. Brilli (Ita-
sDi O. Hirschbiegel, con B. Ganz
sDi M. Hafström, con C. Owen
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s Di A. e A. Hughes, con D.
sDi E. Darnell, T. McGrath (Usa,
lia, 2009) Le disavventure sentimentali di sei coppie: il racconto di rotture e riappacificazioni
(Ger, 2004) Gli ultimi 12 giorni
di Hitler e del terzo Reich dall’interno del bunker del Führer
(Usa, 2005) Dopo un incontro
casuale, due manager sposati si
frequentano clandestinamente
(Usa, 2004) La vita di Ray Charles: l’infanzia, la cecità, e l’ affermazione come cantante soul...
Washington (Usa, 2010) Il mondo del futuro è travolto da
un’apocalittica distruzione...
2008) Gli animali dello zoo di
New York si ritrovano nelle remote spiagge del Madagascar
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BIOGRAFICO Premium C. Emo., alle 21
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POMERIGGIO SUL 2
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NUMB3RS
TG 2 FLASH L.I.S. - TG2
LAW & ORDER
SQUADRA SPECIALE
COBRA 11
20.30 TG2 -20.30
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0.45 RITRATTI MUSICALI
1.15 TG PARLAMENTO
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12.45
13.10
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15.05
16.00
17.40
18.10
19.00
20.10
20.35
21.05
RAI 150 ANNI
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TG3 MINUTI
LE STORIE
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TG REGIONE - TG3
LA STRADA PER...
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GEO & GEO
METEO 3
TG3 - TG REGIONE
SECONDE CHANCE
UN POSTO AL SOLE
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23.45 CORREVA L'ANNO
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17.00
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21.10
PREMIUM
IN DIRETTA
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PREMIUM CINEMA
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PREMIUM CINEMA
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PREMIUM CINEMA
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JOI
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NCAA
ESPN America
03.00 KANSAS - KANSAS
STATE WILDCAT
NCAA
ESPN America
TENNIS
09.00 WTA DUBAI
Eurosport 2
OROSCOPO
16.00 WTA DUBAI
Eurosport 2
SCI ALPINO
09.45 MONDIALI
Discesa combinata
maschile.
Da Garmisch Partenkirchen,
Germania
Eurosport e Rai Sport 1
13.45 MONDIALI
Slalom combinata
maschile.
Da Garmisch Partenkirchen,
Germania
Eurosport e Rai Sport 1
SNOOKER
12.00 WELSH OPEN
Da Vikersund,
Norvegia
Eurosport
15.00 WELSH OPEN
Da Vikersund, Norvegia
Eurosport
20.00 WELSH OPEN
Giorno 1. Da Vikersund,
Norvegia
Eurosport 2
SKY SPORT 1
11.30 CALCIO:
MILAN - PARMA
Serie A.
PIPPI CALZELUNGHE
UNA MAMMA PER AMICA
EXTREME DATING
STUDIO APERTO - SPORT
I SIMPSON
HOW I MET YOUR MOTHER
CAMERA CAFE'
CARTONI ANIMATI
SMALLVILLE
STUDIO APERTO
STUDIO SPORT
C.S.I. MIAMI
TRASFORMAT
C.S.I. NEW YORK
Telefilm
23.00 FRINGE
0.45 ADRENALINA
2.25 POKER1MANIA
3.15 STUDIO APERTO
3.45 LADRI DI SAPONETTE
7.55
8.50
10.15
11.30
12.00
12.50
13.50
15.10
16.15
16.50
18.55
19.35
20.30
21.10
8.10
8.35
10.25
12.25
13.40
14.35
15.05
15.40
16.40
18.30
19.00
19.30
20.30
21.10
14.00 BASKET:
MONTEPASCHI
SIENA - BENNET
CANTÙ
Coppa Italia.
17.00 RUGBY:
INGHILTERRA ITALIA
Sei Nazioni.
22.00 BASKET:
NEW YORK KNICKS LOS ANGELES
LAKERS
NBA.
SKY SPORT 2
SKY SPORT 3
07.30 BASKET:
MONTEPASCHI
SIENA - SCAVOLINI
PESARO
Coppa Italia.
10.30 RUGBY:
IRLANDA - FRANCIA
Sei Nazioni.
10.00 GOLF:
OMEGA DUBAI
DESERT CLASSIC
Pga European Tour.
12.00 RUGBY:
SCOZIA - GALLES
Sei Nazioni.
0.20
0.25
1.10
2.30
LA 7
NASH BRIDGES
HUNTER
CARABINIERI
TG4 - TELEGIORNALE
WOLFF UN POLIZIOTTO...
DISTRETTO DI POLIZIA
IFORUM
HAMBURG DISTRETTO 21
SENTIERI
BEAUTIFUL JOE
TG4 - TELEGIORNALE
TEMPESTA D'AMORE
WALKER TEXAS RANGER
HEAT-LA SFIDA
Film
I BELLISSIMI DI R4
IL CODICE DEL
SILENZIO
TG4 NIGHT NEWS
PIANETA MARE
16.30 GOLF:
OMEGA DUBAI
DESERT CLASSIC
Pga European Tour.
18.30 CALCIO:
SPORTING GIJON BARCELLONA
Liga.
21.00 GOLF:
OMEGA DUBAI
DESERT CLASSIC
Pga European Tour.
22.00 BASKET:
NEW YORK
KNICKS LOS ANGELES
LAKERS
NBA.
23.00 CALCIO:
FULHAM CHELSEA
Premier League
7.30
9.55
10.50
11.25
12.30
13.30
13.55
15.55
18.00
19.00
20.00
20.30
21.10
23.45
23.55
24.00
2.05
4.25
Radio 105
TG LA7
(AH)IPIROSO
LIFE
L'ISPETTORE TIBBS
DUE SOUTH
TG LA7
CINQUE SETTIMANE IN
PALLONE
ATLANTIDE
MACGYVER
JAG
TG LA7
OTTO E MEZZO
L'INFEDELE
Attualità
TG LA7
MOVIE FLASH
NYPD BLUE
AMANTI
OTTO E MEZZO (R)
Il centocinquista
In palio, per chi partecipa al
gioco di 105, c’è Doo-wops &
hooligans, il nuovo album di
Bruno Mars (nella foto)
Radio Monte Carlo
Teo in tempo reale
Oggi alle 11, su Rmc, Teo Teocoli (nella foto) intrattiene
gli ascoltatori con i commenti
sul fine settimana dello sport
EUROSPORT
11.15 SALTO CON GLI SCI:
COPPA DEL MONDO
Maschile.
Da Vikersund,
Norvegia.
20.00 SALTO CON GLI SCI:
COPPA DEL MONDO
Maschile.
Da Vikersund,
Norvegia.
RAI SPORT 1
15.40 CALCIO: CHIEVO -
Virgin Radio
Rock in translation
Giulia Salvi traduce e interpreta il testo della canzone dei Depeche Mode (nella foto, Dave
Gahan), Dream On, del 2001
NAPOLI
Serie A.
17.25 PALLAVOLO:
MC CARNAGHI VILLA
CORTESE - SPES
CONEGLIANO
Serie A1 femminile.
23/7 - 23/8
24/8 - 22/9
Gemelli 7
Cancro 8
Leone 6
Vergine 6,5
Fiuto e faccia di glutei
sono il vostro forte,
in questa giornata che
vi vede filare alla
grande nel lavoro.
OK viaggi e p.r.,
anche suine.
Siate concreti
nel lavoro e
asburgico-furbi in tema
di soldi. Così, potrete
ricavare vantaggi.
Forma fisica brillante,
ormone aitante.
IL MIGLIORE
Grazie a fiuto e buona
fama mettete a segno
colpacci nel lavoro,
ambito in cui tutti vi
vogliono e vi cercano.
Amici preziosi,
sudombelico
eversivo.
Il pessimismo e
l’aggressività vi
rendono piacevoli come
il vaiolo. Cambiate
sintonia. E producete,
pure da soli: compirete
prodigi super.
Tutto può andare in
porto meno
faticosamente, oggi.
Dritte & notizie
aiutano, il lavoro
premia e l’ormone si fa
i complimenti da solo.
23/10 - 22/11
23/11 - 21/12
22/12 - 20/1
21/1 - 19/2
20/2 - 20/3
Scorpione 7-
Sagittario 6
Capricorno 6
LIONEL MESSI
Acquario 6,5
Pesci 7
Potete cogliere
messaggi, sfumature e
chance che
produrranno successi.
Ma non attaccate
nessuno al muro come
un’applique. Calmi.
Il periodo è ottimo. Ma
oggi siate cauti coi
soldi. Il fatto è che
dormireste una
settimana. Fornicando
ogni tanto. Organizzatevi da subito.
La Luna è storta e chi
vi sta vicino merita la
canonizzazione. Non
rompete, cooperate.
Sudombelico
sanvalentinoso,
delicato e ruspantino.
L’attaccante
del Barcellona
e dell’Argentina,
è nato a Rosario
il 24 giugno 1987
(Cancro)
Il lavoro attento e
operoso vi porta
soddisfazioni concrete.
Ma non fate i primi della
classe, se non volete
essere decapitati.
Gaudio suino.
Potete stravincere nel
lavoro, con creatività
e prontezza.
E impiegare bene
denaro e sudombelico.
Presumibilmente non
collegati fra loro.
21/4 - 20/5
Toro 7
Marte e Giove
contrappuntano la
giornata di vittorie nel
lavoro, guadagni e
contatti utili. Ma l’umore
è sfigopendulissimo.
State su.
23/9 - 22/10
Bilancia 5,5
Tutto ristagna. Non
per colpa del partner,
della sfiga, di Saturno.
Ma perché forse
bisogna selezionare.
Applicatevi, anche nel
fare i suini.
DI ANTONIO CAPITANI
1.00
1.30
2.35
RETE 4
22/6 - 22/7
21/3 - 20/4
Ariete 6+
LE PAGELLE
0.15
MATTINO CINQUE
TG5 - ORE 10
MATTINO CINQUE
FORUM
TG5
BEAUTIFUL
CENTOVETRINE
UOMINI E DONNE
AMICI
POMERIGGIO CINQUE
CHI VUOL ESSERE..
TG5
STRISCIA LA NOTIZIA
GRANDE FRATELLO
Reality
MAI DIRE GRANDE
FRATELLO
TG5 - NOTTE
METEO 5 NOTTE
UOMINI E DONNE
ITALIA 1
21/5 - 21/6
56
R
LUNEDÌ 14 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
italia: 514954585150
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