ORIGINE E FUTURO DELL’UNIVERSO
Associazione Astronomica Cortina – Col Druscié obs. “H. Ullrich”
DALLE STELLE ALLE
GALASSIE
Origine e futuro dell’Universo
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Il cielo sopra di noi
Le stelle
La Via Lattea
Le galassie
I mostri del cielo: supernovae, quasar e buchi
neri
• Il Big Bang: la creazione dell’Universo e il
futuro dell’Universo
LA NOTTE
Il fascino del cielo stellato
www.cortinastelle.it
• La Terra ruota attorno al Sole in 365 giorni e 6 ore
• Ruota intorno al proprio asse in 23h 56m
• Cambia l’inclinazione dell’asse di rotazione dando vita
alle stagioni
L’orbita terrestre
• E’ ellittica
• Le stagioni hanno
perciò una diversa
durata
– L’estate e la primavera
durano 93 giorni
– L’autunno 90
– L’inverno 89
Coordinate celesti
• L’equatore celeste è la
proiezione in cielo dell’equatore
terrestre e divide la volta stellata
tra i due emisferi
• Il meridiano celeste è la linea
meridiana che partendo dal
punto cardinale Nord si proietta
verso Sud
• Lo Zenit è il punto situato
perpendicolarmente
all’osservatore.
• Il suo opposto è il Nadir
• Il polo nord celeste è la
proiezione dell’asse di rotazione
della Terra
L’eclittica
• E’ il piano su cui
orbitano la Terra e la
maggior parte dei
pianeti attorno al Sole
• Si proietta in cielo con
un’inclinazione di
23°30’ rispetto
all’equatore celeste
La precessione degli equinozi
• E’ una disomogeneità della rotazione terrestre per cui l’asse
polare disegna una circonferenza attorno ad un punto, il polo
dell’eclittica, che viene completata in 26.000 anni circa
• Per questo motivo la posizione relativa delle stelle in cielo
cambia col passare dei secoli
Lo Zodiaco
• Nel corso dell’anno il
Sole appare muoversi
tra le costellazioni
dello zodiaco
• Di notte vedremo la
regione di cielo
opposta alla posizione
del Sole
Le stelle ruotano attorno alla Polare
LE STELLE
LE STELLE
La nascita
Le stelle nascono all’interno di
una nebulosa di gas e polveri
per autogravitazione da un
nucleo di condensazione
La radiazione delle altre stelle
“spazza” il gas attorno alla
protostella, che così resta
isolata dalla nebulosa
originaria
Nel frattempo il calore
all’interno del bozzolo
aumenta fino alla temperatura
di 10 milioni di gradi circa,
momento in cui nel nucleo si
innescano le prime reazioni
nucleari: è nata una stella
• Le stelle nascono all’interno di
una nebulosa di gas e polveri
per autogravitazione da un
nucleo di condensazione
• La radiazione delle altre stelle
“spazza” il gas attorno alla
protostella, che così resta
isolata dalla nebulosa originaria
• Nel frattempo la temperatura
all’interno del bozzolo aumenta
fino al momento in cui nel
nucleo si innescano le prime
reazioni nucleari: è nata una
stella
Cosa succederà al Sole
• Il Sole è una stella di massa intermedia e la sua temperatura superficiale non
raggiunge i 6.000°
• E’ nato 5 miliardi di anni fa e si presume vivrà per altri 5 miliardi d’anni
• Ma al termine della sua esistenza anche il Sole entrerà in crisi, bruciando l’elio
e divenendo una Gigante Rossa; si espanderà enormemente fino a raggiungere
l’orbita terrestre
• Gli strati esterni della gigante rossa si disperderanno nello spazio, formando
una nebulosa planetaria e il Sole si contrarrà fino a divenire Nana Bianca
(stella superconcentrata), dopo di che si spegnerà lentamente
Equilibrio delicato
• Le stelle sono governate da
due forze che si oppongono a
vicenda, controbilanciandosi
perfettamente
• La forza gravitazionale tende a
comprimere la stella sotto il
proprio peso
• L’energia emessa dalla forza
nucleare, che nel nucleo
trasforma l’idrogeno in elio,
tende invece ad espanderla
• Il punto di equilibrio tra le due
forze determina le dimensioni
dell’astro
Le dimensioni delle stelle
•Il punto di equilibrio tra gravitazione e
reazioni nucleari può essere raggiunto a
diversi livelli, in relazione alla massa, al
grado di evoluzione e alla composizione
chimica della stella
•Avremo perciò stelle di diverse dimensioni:
le più grandi, come le Giganti Rosse, possono
raggiungere un diametro di 300 milioni di km
(es. Betelgeuse);
•Le più piccole, come le Nane Bianche,
hanno diametri di 10-15 mila km (es. Sirio B)
•
•Vi sono poi dei casi limite, come le stelle di
neutroni o i buchi neri i cui diametri sono
paragonabili a quelli di una grande città (5-10
km), ma si tratta di stelle degeneri derivate
dall’esplosione di supernovae
•Nel mezzo si trovano le stelle cosiddette
normali, come il Sole, i cui diametri variano
dai 100.000 km circa per le “fredde” Nane
Rosse fino a qualche milione di km per le
calde Giganti Blu
•
•
•
•
Il punto di equilibrio tra gravitazione e
reazioni nucleari può essere raggiunto a
diversi livelli, in relazione alla massa, al
grado di evoluzione e alla composizione
chimica della stella
Avremo perciò stelle di diverso
dimensioni: le più grandi, come le
Giganti Rosse, possono raggiungere un
diametro di 300 milioni di km (es.
Betelgeuse);
Le più piccole, come le Nane Bianche,
hanno diametri di 10-15 mila km (es.
Sirio B)
Vi sono poi dei casi limite, come le stelle
di neutroni o i buchi neri i cui diametri
sono paragonabili a quelli di una grande
città (5-10 km), ma si tratta di stelle
degeneri derivate dall’esplosione di
supernovae
Nel mezzo si trovano le stelle cosiddette
normali, come il Sole, i cui diametri
variano dai 100.000 km circa per le
“fredde” Nane Rosse fino a qualche
milione di km per le calde Giganti Blu
Alfa Centauri
Plutone
5,5 ore luce
43 minuti luce
Giove
8 minuti luce
Terra
4,3 anni luce
(40.000 miliardi di km)
Sole
1 secondo luce = 300.000 km – 1 minuto luce = 18 milioni Km – 1 ora luce = 1,1 miliardi km
1 giorno luce = 26 miliardi di km – 1 mese luce = 778 miliardi km – 1 anno luce = 9300 miliardi di km
Terra: diam. 1,3 mm – distanza dal sole 15 m
Alfa Centauri:
diametro 15 cm
Giove: diam. 1,4 cm – distanza dal soledistanza
78 m 4.000 km
Plutone: diam. 0,3 mm – distanza dal sole 600 m
SOLE:
diametro 14 cm
UNIVERSO IN SCALA 1/10.000.000.000
LA VIA LATTEA
LA VIA LATTEA
100 miliardi di stelle
• Come una grande città la nostra
galassia, la Via Lattea, è composta da
un’infinità di piccole e grandi “case”:
le stelle.
• Si pensa ne esistano più di 100
miliardi, sparse su un’area di una
vastità inimmaginabile: 100 mila anni
luce di diametro
• Oltre alle stelle vi sono sconfinate
distese di gas e polveri, da cui gli astri
nascono; ci sono i pianeti, le comete,
le pulsar, i buchi neri e tant’altro
ancora
• Tutto ciò appare a noi come una fascia
luminescente che attraversa il cielo
estivo, nuvole di luce che dividono a
metà la volta celeste, andando a
disperdersi nelle brume dell’orizzonte
Girandola cosmica
• Se potessimo osservarla dall’esterno
vedremmo la sua forma a spirale, con
i quattro bracci principali, formati da
stelle giovani, che si avvolgono
attorno al nucleo dove sono confinate
le stelle più vecchie ed il cui centro è
governato da un enorme buco nero
attorno a cui tutto ruota
• Le polveri occuperebbero una ristretta
fascia che divide a metà i due emisferi
della galassia
• Delle macchie luminose, composte da
centinaia di migliaia di stelle vecchie,
popolerebbero l’alone della Via
Lattea, fino a grandi distanze dal
disco galattico: si tratta degli ammassi
globulari
• In questo turbinio di materia ed
energia il Sole occupa una posizione
assai periferica, ad oltre 30.000 a.l.
dal centro
Gas e polveri
• Sono questi gli ingredienti per formare le stelle; distese sconfinate di gas
(principalmente idrogeno) e polveri si possono trovare ovunque sul disco galattico
• Il colore della nebulosa indica da quale gas è composto: il rosso contraddistingue
l’idrogeno, il verde l’ossigeno, mentre le polveri risaltano per contrasto assorbendo
la luce della nebula retrostante e disegnando a volte delle bizzarre figure
Sfere di luce
• Gli ammassi globulari sono
formati da centinaia di migliaia ed
a volte da milioni di stelle per lo
più molto vecchie, le prime che 12
miliardi di anni fa sono nate nella
Galassia
• All’interno della Via Lattea se ne
conoscono circa 150, disposti a
formare un alone sferico attorno al
“Bulge” galattico, la regione
centrale della grande spirale
• Visti al telescopio sono forse gli
oggetti più spettacolari, come nel
caso di “M13”, il più
bell’ammasso globulare del cielo
boreale, posizionato all’interno
della costellazione dell’Ercole
Il mostro centrale
• In direzione della costellazione del Sagittario risplende la regione centrale della Via
Lattea, chiamata “Bulge”; all’interno di questa, nascosto da dense nubi di polveri, si
trova il nucleo della Galassia
• Osservazioni con radio onde e infrarossi hanno evidenziato la presenza di un’alta
concentrazione di massa (milioni di masse solari) in uno spazio molto ristretto,
indice questo della presenza ipotetica di un enorme buco nero che attrae a se stelle e
gas in grande quantità, dando vita ad un disco rotante di materia attorno al “Mostro”
LE GALASSIE
LE GALASSIE
Il Gruppo Locale
• La Via Lattea fa parte di un
insieme di galassie, chiamato
“Gruppo Locale”, al quale
appartengono anche la Grande
Galassia di Andromeda (M31),
visibile ad occhio nudo ed una
trentina di altre galassie satelliti
più piccole, tra le quali spiccano le
Nubi di Magellano, M32, M110 e
la Galassia del Triangolo
• Tutte queste sono legate
gravitazionalmente tra loro e si
muovono seguendo assieme
l’espansione dell’universo
• Il membro più cospicuo del
Gruppo Locale è la Galassia di
Andromeda, composto da stelle
mediamente più vecchie di quelle
della Via Lattea
La Grande galassia di Andromeda
• Visibile anche ad occhio nudo, la Galassia di Andromeda è nota sin dall’antichità
• Solo dagli anni ’20 si è compresa però la sua vera natura di “insieme di stelle”; fino
ad allora la si riteneva una nebulosa di gas in rotazione che stava formando un
sistema solare. Con l’aumento della potenza dei telescopi, ed in particolare con il
perfezionamento della tecnica fotografica, gli astronomi hanno scoperto che la
“nebulosa di Andromeda” era in realtà composta da una miriade di deboli stelline,
rese flebili dall’enorme distanza dell’oggetto: oltre 2 milioni di anni luce!
Le compagne della Via Lattea
• Visibili nei cieli australi, splendono due belle galassie irregolari compagne
della nostra Via Lattea: si tratta delle Nubi di Magellano, la Grande e la
Piccola Nube
• Sono composte da una decina di miliardi di stelle ciascuna e, oltre ad essere
gravitazionalmente legate alla nostra Galassia, scambiano con essa anche
materia stellare, formando dei lunghissimi filamenti e ponti di stelle
Vicine di casa
• Usciti dal “Gruppo Locale” ci si
imbatte in decine di galassie più
o meno grandi, spirali e
ellittiche all’interno delle quali
si possono scorgere tutte le
caratteristiche che
contraddistinguono la nostra Via
Lattea: nebulose, ammassi,
stelle giovani e stelle vecchie
• Ognuno di questi “Universi
isola” è composto da centinaia
di miliardi di stelle e studiando
la loro evoluzione si può meglio
comprendere anche la nostra
L’ammasso della Vergine
• A 60 milioni di a.l. dalla Via Lattea si trova l’ammasso di galassie della Vergine, il
più vicino tra i milioni di ammassi che popolano l’universo
• E’ composto da un migliaio di oggetti per un’estensione di decine di milioni di a.l.
ed è dominato da alcune ellittiche giganti, come M84, M86 e M87 che con la loro
enorme massa (10-20 volte la nostra galassia) attirano a se le galassie più piccole
La classificazione delle galassie
• Le galassie sono state classificate in base alla loro forma
• Le galassie ellittiche hanno struttura sferoidale e sono composte prevalentemente
da stelle vecchie di color giallo-rosso
• Le galassie a spirale sono invece formate da un disco rotante e da una regione
centrale più spessa dalla quale si dipartono dei filamenti di stelle che si
avvolgono a spirale attorno al nucleo; nella zona centrale sono confinate le stelle
vecchie, mentre nel disco si formano le giovani stelle azzurre
Ellittica
Spirale
Spirale barrata
Irregolare
Cannibalismo galattico
• Come le stelle, anche le galassie hanno la tendenza di riunirsi in coppie, questo
perché la loro concentrazione è assai più elevata di quanto si possa immaginare
• Ad interagire però sono centinaia di miliardi di stelle che, sebbene non si scontrino
mai, vengono scambiate tra una galassie e l’altra e a volte vengono scagliate
all’esterno a formare lunghissimi filamenti
• Solitamente la galassia più piccola viene poi inglobata nella maggiore
Nuclei irrequieti
• Nel nucleo di alcune galassie
accadono degli eventi assai
violenti, come immani
esplosioni o grandiose emissioni
di energia sotto forma di raggi X
e gamma o radioonde
• Tutto pare che sia causato dalla
presenza, nel centro della
galassia, di un enorme “buco
nero” che ingloba stelle e gas le
quali, prima di cadere nel
vortice, emettono fiotti di
materia ed energia
• Casi tipici sono la galassia M82
nell’Orsa Maggiore e M87 nella
costellazione della Vergine
Gli ammassi di galassie
• Nel Cosmo vi sono milioni di ammassi di galassie che formano, nel loro insieme, la
struttura portante dell’Universo
• Ognuno di essi è composto da centinaia o migliaia di oggetti, disposti a formare
lunghe catene di galassie estese per decine di milioni di anni luce
Le “lenti gravitazionali”
• Previsti dalla teoria della relatività,
gli effetti della curvatura dello
spazio da parte di un oggetto dotato
di massa si possono notare in
maniera drammatica nelle “lenti
gravitazionali”
• In questi particolari fenomeni una
galassia massiccia, disposta e
perfettamente allineata tra la Terra e
un’altra galassia molto più lontana,
riesce a deviare la luce di
quest’ultima come farebbe una
lente di un obbiettivo che genera un
riflesso
• Da terra si possono osservare questi
“riflessi” come fasce luminose che
circondano particolari ammassi di
galassie molto massicci
Galassie ovunque!
• Una delle più
straordinarie
scoperte
dell’Hubble
Space Telescope
è che
nell’Universo,
ovunque si
guardi, ci sono
galassie a
“perdita
d’occhio” e
questa sequenza
lo dimostra!
II MOSTRI
MOSTRI DEL
DEL CIELO
CIELO
Supernovae,
Supernovae, quasar
quasar ee buchi
buchi neri
neri
Quando una stella esplode
• Dopo quasi quattro secoli, nel
febbraio 1987 apparve in cielo,
nella Grande Nube di Magellano,
una stella tanto luminosa da
rendersi visibile ad occhio nudo;
non era un astro come gli altri, ma
una Supernova, fenomeno di
straordinaria energia che coinvolge
l’intera stella in una immane
esplosione
• La supernova è un fenomeno assai
raro in una galassia (l’ultima nella
Via Lattea nel 1604) e si verifica
quando una stella di grande massa,
esaurito il combustibile nucleare,
perde repentinamente l’equilibrio
interno ed il peso degli strati esterni
fa collassare violentemente l’astro,
che per reazione esplode divenendo
così brillante da eguagliare la
luminosità dell’intera galassia in
cui è contenuta
Lampi lontani
• Nonostante la rarità dell’evento, il
numero di galassie nell’universo è
così elevato che ogni anno vengono
individuate oltre 200 supernovae,
tutte però molto lontane, sempre
oltre i 30 milioni di anni luce
• Da oltre due anni l’A.A.C. segue un
programma di ricerca di supernovae
e, grazie al telescopio automatizzato
del Col Drusciè, ne ha scoperte 29
• Ciò che resta, dopo l’esplosione
della stella, è una bolla di gas ed
energia in espansione che comprime
la materia interstellare e stimola così
la nascita di nuove generazioni di
stelle
Le pulsar – residui dell’esplosione
• Ciò che resta dopo l’esplosione è una
nebulosa in rapida espansione (oltre 20.000
km/s) con al centro un residuo stellare
superconcentrato in cui gli elettroni ed i
protoni degli atomi si sono fusi tra loro
dando vita ad un oggetto formato da soli
neutroni a contatto in rapidissima rotazione
(30-40 giri al secondo)
• Tutta la massa residua della stella esplosa,
pari a quella del Sole, viene concentrata in
uno spazio di una decina di km. di diametro
con la conseguenza che la forza di gravità
aumenta a tal punto che un cm3 di materia
pesa migliaia di tonnellate
• I flussi di energia emessi dalla stella in
rapida rotazione possono a volte raggiungere
la Terra, divenendo una sorta di faro
cosmico: la pulsar
I buchi neri
• Quando una stella implode oltre il limite
della stella di neutroni nulla riesce più a
fermare il collasso
• La concentrazione di massa raggiunge
limiti inimmaginabili, al di fuori della
fisica ordinaria
• Tutta la materia che si trova nelle
vicinanze viene inghiottita in un “pozzo
senza fondo” e neppure la luce, che
viaggia a 300.000 km/s, ha più la forza
di uscirne
• L’ultimo sussulto della materia che
precipita nel buco nero è l’emissione di
radiazione ad alta energia concentrata in
due getti che fuoriescono dall’asse
polare del disco di accrescimento
• E’ lo stesso tessuto dello spazio-tempo
che viene chiuso attorno al buco nero e
tutto ciò che resta intrappolato entro il
limite “dell’orizzonte degli eventi” non
potrà mai più uscirne
I quasar
• Ciò che “in piccolo” accade per i buchi neri di
taglia stellare, si ripete anche su scala
maggiore con i nuclei galattici
• Al centro di ogni galassia, infatti, dimora un
enorme buco nero che, nella maggior parte dei
casi, è quiescente
• Nelle galassie più antiche, invece, il buco nero
centrale divora un’enorme quantità di materia
rendendo il nucleo più brillante dell’intera
galassia: nasce così un “Quasar”
• Il funzionamento del “motore” è lo stesso: un
buco nero di massa pari ad alcuni milioni di
volte il Sole fagocita tutte le stelle, il gas e la
materia che passa nelle vicinanze,
intrappolandola dapprima in un disco rotante e
poi inghiottendola nel pozzo spazio-temporale
creato dal buco nero; i getti che fuoriescono
dalle regioni polari sono quelli che illuminano
il nucleo, rendendolo visibile fino a 13 miliardi
di anni luce
IL COSMO
IL COSMO
Cosmologie antiche
• Il filosofo greco Aristotele fu il primo a concepire
nel IV secolo a.C. un modello di universo che
vedeva la Terra come centro di rotazione di tutti gli
altri corpi, stelle comprese.
• Nel II secolo d.C. l’astronomo greco Tolomeo
perfezionò questa teoria ipotizzando che i corpi
celesti eseguissero un breve percorso circolare
mentre compivano il loro moto di rivoluzione attorno
alla Terra, che restava il centro dell’Universo
• Ci vollero quasi 2000 anni perché l’astronomo
polacco Nicolò Copernico “avesse il coraggio” di
proporre una teoria cosmologica che spostasse la Terra
dal centro dell’universo, mettendovi il Sole. La teoria,
osteggiata dalla Chiesa, fu pubblicata solo nel 1543,
poco prima della morte dell’astronomo.
• Giovanni Keplero intuì, all’inizio del XVII secolo, che
i pianeti giravano attorno al Sole su orbite ellittiche e
non circolari come proposto da Copernico
Universo in espansione
• Le moderne teorie cosmologiche,
formulate all’inizio del XX secolo
dopo la pubblicazione della teoria
della relatività da parte di
Einstein, prevedono un universo
in espansione senza un centro, in
cui tutti gli oggetti si allontanano
reciprocamente l’uno dall’altro in
quanto è il tessuto stesso del
Cosmo ad espandersi
• Ad ogni osservatore, in qualsiasi
galassia esso si trovi, sembrerà
però che tutte le altre galassie si
stiano allontanando e che la
propria galassia sia invece ferma,
essendo quindi per lui il centro di
espansione
Effetto Doppler
• Come accade per le onde
sonore di una sirena che, mentre
l’ambulanza si avvicina danno
un suono più acuto e quando si
allontana più grave, così accade
anche per le onde luminose
emesse dalle galassie
• Più sono distanti da noi più
elevata appare la velocità
velocità di allontanamento
misurata attraverso lo
spettrografo che analizza la sua
luce; la galassia apparirà perciò
più rossa di quanto non sia in
realtà
• Dall’intensità dello spostamento
verso il rosso delle righe
spettrali si può determinare la
distanza dell’oggetto
ILBIG
BIGBANG
BANG
IL
Creazionedell’Universo
dell’Universo
lalaCreazione
La “scintilla”
• Tutto ebbe inizio 15 miliardi di anni fa: tempo, spazio,
energia e materia furono generati istantaneamente a
partire da un punto senza dimensioni, con densità e
temperatura infinite.
I primi istanti
• L’abbassamento della temperatura e della densità nell’universo primordiale, dovuto
all’espansione, provocò dapprima la nascita delle quattro forze fondamentali:
Gravità, Nucleare forte, Nucleare debole, Elettromagnetismo e di conseguenza la
nascita delle particelle subatomiche e dei primi atomi di Idrogeno e di Elio
• Tutto avvenne nei primi tre minuti di vita dell’Universo
L’Universo si raffredda
• Tra un secondo e tre minuti dopo il
Big Bang si formano gli atomi di
Idrogeno (Deuterio) ed Elio
• La temperatura dell’universo
scende a 3 milioni di gradi
• Dopo 400.000 anni l’energia e la
materia si differenziano
definitivamente e l’universo
diventa trasparente; la temperatura
scende a 3.000 gradi
• Dopo un miliardo di anni si
formano le prime galassie
• Oggi la temperatura dell’universo
è di soli 3 gradi sopra lo zero
assoluto (-273c)
La velocità della luce
• La velocità della luce è una costante
dell’universo; si tratta cioè di un
elemento basilare nella fisica del
nostro Cosmo.
• La luce è formata da onde che si
propagano nello spazio ma i fisici la
trattano anche come un insieme di
particelle senza massa che si muovono
nell’universo: i fotoni
• La sua velocità è enorme: quasi
300.000 km al secondo
• In questa frazione di tempo un raggio
di luce fa quasi 8 volte il giro della
Terra
• Ci vogliono quasi 8 minuti perché
fotone dal Sole ci raggiunga
• Noi vediamo quindi tutti gli oggetti
dell’universo come erano nel passato,
tanto più remoto quanto più elevata è
la distanza della sorgente luminosa
Il tessuto dell’universo
• Osservando l’universo nel suo
complesso, realizzando una
mappa tridimensionale di tutte le
galassie conosciute, si nota che
queste si dispongono in filamenti
ai bordi di enormi bolle “vuote”,
formando qualcosa di molto
simile ad una spugna in cui gli
ammassi di galassie sono le pareti
del tessuto spugnoso.
• Gli scienziati ritengono che
questa particolare forma sia
conseguenza delle disomogeneità
formatesi nei primi istanti di vita
dell’universo
• I satelliti che operano nelle
microonde rivelano infatti questa
intima struttura dell’universo
primordiale
La radiazione di fondo
• L’eco dell’esplosione iniziale, il Big Bang, è chiamato dagli scienziati
“radiazione di fondo”, perché pervade tutto l’universo
• La sua temperatura è di soli 3° sopra lo zero assoluto (-273°) e la si può osservare
in qualsiasi direzione
• Gli osservatori spaziali hanno evidenziato che la radiazione di fondo non è
perfettamente uniforme; le disomogeneità potrebbero essere il seme della
formazione delle concentrazioni di materia nell’universo attuale
Il futuro dell’universo
• Il dilemma della cosmologia
moderna riguarda il futuro
dell’universo:
– È aperto e continuerà ad
espandersi all’infinito?
– È chiuso ed un giorno
inizierà nuovamente a
contrarsi sotto il proprio peso
per collassare nuovamente in
un “Big crunch”?
– Si trova gravitazionalmente
in equilibrio ed un giorno la
sua espansione rallenterà fino
a fermarsi?
Respiro cosmico
• Tra queste ipotesi la più accreditata
appare essere la prima, anche
perché non è stata ancora scoperta
sufficiente materia per determinare
che l’universo abbia la forza di
arrestare la sua espansione
• Recentissimi studi hanno però
rivelato, attraverso una
rivoluzionaria tecnica osservativa,
che nell’universo pare esserci una
enorme quantità di materia ed
energia oscure, capaci di richiudere
il Cosmo su se stesso, per poi
ritornare ad espandersi, in una sorta
di Respiro Cosmico!
DALLE STELLE ALLE GALASSIE
Origine e futuro dell’Universo
FINE
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Stelle, nebulose e galassie