L’attrattività turistica in
provincia di Vibo Valentia
nel 2011
Febbraio 2012
INDICE
PREMESSA.............................................................................................................. 4
1 – IL SETTORE TURISTICO IN ITALIA ............................................................................. 6
2 – LA STRUTTURA DELL’OFFERTA RICETTIVA ................................................ 11
2.1 L’offerta ricettiva provinciale .......................................................................... 11
2.2 L’offerta ricettiva alberghiera ......................................................................... 16
2.3 L’offerta ricettiva complementare .................................................................. 19
3 – I FLUSSI TURISTICI IN PROVINCIA ................................................................. 22
3.1 Il quadro provinciale ...................................................................................... 22
3.2 Il dettaglio comunale ..................................................................................... 28
Focus: L’andamento del turismo in provincia di Vibo Valentia nel 2011 ........................ 32
3.3 Il posizionamento rispetto ai principali competitors ........................................ 35
4 – ANALISI STRATEGICA: INDAGINE E ANALISI SWOT .................................... 39
4.1 L’analisi congiunturale: consuntivo 2010 e previsioni 2011 ........................... 39
4.2 Segmentazione di mercato e posizionamento competitivo ............................ 44
4.3 Le politiche per il territorio ............................................................................. 53
4.4 L’analisi SWOT ............................................................................................. 60
5 – IL TURISMO NELLA PROGRAMMAZIONE REGIONALE ................................ 62
5.1 Il “PIANO STRATEGICO DI MARKETING TURISTICO” per il rilancio del
turismo calabrese ................................................................................................ 62
APPENDICE STATISTICA ......................................................................................... 64
2
Il presente Rapporto è stato realizzato dalla Camera di Commercio di Vibo Valentia in
collaborazione con l’Istituto Guglielmo Tagliacarne.
Gruppo di lavoro Istituto Guglielmo Tagliacarne
Alessandro Rinaldi, Dirigente Responsabile Area Studi e Ricerche
Paolo Cortese, Responsabile Analisi economiche e politiche di sviluppo territoriale
Stefania Vacca, Ricercatrice
Gruppo di lavoro Camera di Commercio di Vibo Valentia
Dr.ssa Donatella Romeo, Segretario Generale Camera di Commercio di Vibo Valentia
Dr.ssa Raffaella Gigliotti, Responsabile P.O. Unità III – Studi Statistica Regolazione del
Mercato
Tavole Statistiche sul Turismo in provincia di Vibo Valentia
Osservatorio Turistico Vibo Valentia (Camera di Commercio e Amministrazione
Provinciale di Vibo Valentia)
E’ vietata la riproduzione con qualsiasi mezzo non autorizzata
3
PREMESSA
Finalità e
impostazione del
lavoro
Il turismo rappresenta un fenomeno vasto e diversificato,
la cui domanda è motivata ed influenzata da molteplici
fattori. Al fine di ottenere un quadro il più completo
possibile su tale fenomeno, sugli impatti socio - economici
da esso generati e sull’impianto strategico da porre in
essere per rendere più attrattiva la provincia d Vibo
Valentia, occorre procedere ad una analisi che parta
dall’esame della domanda e dell’offerta turistica, anche
alla luce della disponibilità di un quadro statistico
informativo, messo a disposizione dall’Amministrazione
Provinciale e dalla Camera di Commercio, aggiornato ed
attendibile.
Nell’edizione dell’Osservatorio Economico provinciale
realizzato dalla Camera di Commercio di Vibo Valentia in
collaborazione con l’Istituto G. Tagliacarne nel 2008 il
turismo era stato già affrontato come approfondimento
tematico. Ad oggi, alla luce dei nuovi dati disponibili e del
rinnovato contesto di mercato, emerge l’esigenza di
ridefinire il quadro strategico, in un’ottica di Sistema
Relazionale di attrattività turistica.
A tal proposito, è risultato opportuno realizzare una
matrice strategica su cui catalizzare l’attenzione degli
operatori e far convergere le risorse economiche ed
imprenditoriali, in un quadro di politica economica del
territorio. Piattaforma strategica che è stata realizzatra
attraverso un’attività di analisi del sistema territoriale che
origina/produce annualmente beni e servizi specifici del
turismo, esplorandone caratteristiche strutturali e
performance economiche (in termini, ad esempio, di
creazione di ricchezza, di redditività aziendale, di impatto
sull’occupazione, etc.).
Alla luce di tali considerazioni, il presente Rapporto ha la
finalità di fornire un quadro tempestivo sulle risorse
attrattive della provincia di Vibo Valentia ed individuare le
principali linee di policy per alimentare la competitività del
settore nel medio periodo.
Ai fini dell’analisi è stato doveroso valutare distintamente
le caratteristiche strutturali e dimensionali dell’offerta e
quelle corrispondenti della domanda. Inoltre, è stata
realizzata una indagine telefonica presso un campione di
imprese, per monitorare lo stato di salute delle stesse, per
individuarne i fabbisogni e definire un quadro strategico,
anche mediante l’analisi SWOT.
Per utilizzare in modo efficace i risultati del Rapporto e
integrare lo stesso come strumento nel sistema delle
4
relazioni territoriali ed imprenditoriali, sarà utile, nel corso
delle analisi, realizzare degli incontri con testimoni
privilegiati, al fine di conoscere meglio l’attuale realtà del
sistema turistico locale, nonché poter approfondire
ulteriormente quanto emerso in fase di analisi.
5
1 – IL SETTORE TURISTICO IN ITALIA
I mutamenti negli
stili di fruizione
turistica
Dopo il dispiegarsi della crisi finanziaria internazionale e la
conseguente recessione dell’economia reale, risulta
opportuno ripensare le strategie e le politiche da
implementare per favorire l’attrattività turistica di un
determinato territorio. In tale ambito, sembra doveroso
adottare un approccio multidisciplinare integrato che,
attraverso l’esame dei trend di consumo turistico degli
anni precedenti, possa fornire degli strumenti concettuali
atti a sviluppare una vision strategica.
Nel corso dell’ultimo decennio, sono comparse, sul
mercato nazionale ed internazionale, nuove domande e,
conseguentemente, nuove tipologie di prodotto come
conseguenza di nuovi stili di vita e di consumo. Le
dinamiche, estrinsecatesi congiuntamente al sempre più
pervasivo
processo
di
globalizzazione,
hanno
inevitabilmente dispiegato i propri effetti sul settore
turistico nel suo complesso, generando profondi
mutamenti.
Per quel che concerne lo scenario nazionale, si evidenzia
come, in seguito ai gravi eventi internazionali prodotti dal
terrorismo e dalle guerre, si sia assistito, a partire dal
2001, ad un'inversione di tendenza rispetto al decennio
precedente, con particolare riferimento al mutamento degli
stili di fruizione turistica e, conseguentemente, alla
struttura della spesa, sempre più orientata alla qualità, ma
anche ad una maggiore consapevolezza del turista.
Questa situazione ha portato ad un’evoluzione spontanea
del settore turistico italiano, orientato sempre più verso
una diversificazione ed una riqualificazione dell'offerta,
attraverso la riscoperta di località minori e la ricerca di
forme o modalità ricettive diverse.
Alla fine del decennio, in conseguenza alla crisi
economica, tale mutamento si è acuito, rendendo ancor
più fragili gli stili di consumo turistico consolidati nel
tempo. Il turismo, dunque, spinto dalle crescenti pressioni
provenienti dalla globalizzazione, dal crescente livello di
concorrenza internazionale e dalla crisi economica,
sperimenta un percorso di evoluzione strutturale sempre
più marcato.
Prima di procedere ad una puntuale analisi descrittiva
dello scenario turistico italiano risulta doveroso
evidenziare l’elevato grado di eterogeneità che
contraddistingue il settore turistico e che lo rende non
suscettibile di adeguata rappresentazione mediante il
mero ricorso a statistiche ufficiali, le quali difficilmente
6
Le peculiarità del
settore in Italia
consentono di cogliere appieno le peculiarità dello stesso.
Dal lato dell’offerta, infatti, il settore ricettivo risulta
contraddistinto da un elevato grado di diversificazione
(soprattutto per quel che concerne gli standard
competitivi) e di dinamicità imprenditoriale. Considerazioni
analoghe assumono rilievo anche dal lato della domanda,
data la propensione di alcune tipologie di esercizi ricettivi,
quali bar e ristoranti, ad assorbire fasce di clientela non
propriamente turistica e, parimenti, la consuetudine delle
statistiche ufficiali di collocare in altri settori attività tipiche
del turismo, quali agenzie di viaggio, noleggio di
attrezzature sportive ed intermediazione immobiliare. Tali
fattori ostacolano il delinearsi di un puntuale quadro
descrittivo del settore turistico italiano, rendendo, così,
necessaria un’analisi dello stesso alla luce della
considerevole integrazione intersettoriale e dei diversi stili
di fruizione e di consumo che lo contraddistinguono.
Procediamo, pertanto, ad una sintetica, ma puntuale
descrizione del settore turistico italiano, evidenziando le
peculiarità più significative dello stesso, con riferimento
alle componenti di offerta e domanda turistica.
Dal lato dell’offerta, la capacità degli esercizi ricettivi in
Italia evidenzia una maggior consistenza degli esercizi
complementari rispetto alle strutture alberghiere. Più
precisamente, gli esercizi extralberghieri, categoria in cui
rientra una pluralità molto variegata di attività economiche
(dal villaggio turistico al bed & breakfast, dal campeggio
all’ostello) sono oltre 102 mila, mentre la presenza
alberghiera (anche in tal caso l’eterogeneità interna è
molto ampia) si attesta a circa 27 mila unità.
Dal lato della domanda, i dati relativi ai flussi turistici
ufficiali sono disponibili con notevole ritardo, rendendo
quasi inutile la relativa analisi. Tuttavia, fino all’irrompere
della crisi finanziaria globale, il tempo libero e le attività
connesse al benessere globale hanno acquistato un
valore crescente sia per i singoli cittadini che per l’intero
sistema socio-economico. Una serie di fattori concorre, a
livello sociologico, a modificare la domanda di turismo.
Questi fattori possono essere così elencati:
• allungamento della vita media;
• maggiore prestanza fisica e intellettiva anche in tarda
età;
• progressiva riduzione degli orari di lavoro;
• maggiore flessibilità degli orari di lavoro, per cui è
sempre più possibile modulare i propri impegni
lavorativi per ricavarne spazi dedicati al turismo;
• rapido sviluppo economico di molti paesi extra-
7
Le ripercussioni
della recessione
europei;
• crescente scolarizzazione degli appartenenti a fasce
di reddito medio-alto;
• sviluppo delle infrastrutture di trasporto, che rendono
più rapidi e meno dispendiosi gli spostamenti e
maggiormente fruibile il territorio stesso;
• de-stagionalizzazione delle vacanze, connessa alla
sostituzione di un unico blocco di ferie, per lo più
estivo, con più periodi brevi e dislocati nell’anno;
• presenza sempre più palese di un nuovo soggetto
sociale costituito dai giovani inoccupati, colti e agiati,
che tendono ad arricchire il proprio tempo con il
nomadismo turistico.
Alla luce di tali fattori, risulta però doveroso porre in
evidenza che la situazione è complessa, in quanto riflette
appieno le difficoltà dell’economia mondiale e della crisi
finanziaria. Prima di tale crisi di portata globale, l’Italia
risultava particolarmente apprezzata da turisti tedeschi,
francesi, inglesi, austriaci, olandesi, statunitensi e
giapponesi, anche se, negli anni più recenti, si registra un
importante apprezzamento del nostro Paese dai turisti
russi, canadesi, brasiliani, venezuelani, australiani, cinesi
e di alcuni paesi arabi. In generale, le presenze di stranieri
nelle strutture alberghiere di qualità (a 4 e 5 stelle) sono
più consistenti se confrontate con quelle di italiani.
L’andamento stagionale dei flussi turistici, infatti, indica il
persistere di differenze di comportamento tra la clientela
straniera e quella nazionale, con una più marcata
concentrazione dei flussi della clientela italiana nei mesi
estivi (quasi un quarto delle presenze turistiche italiane si
concentrano nel mese di agosto).
Tra i prodotti turistici più richiesti si confermano, in
generale, le città d’arte, seguite a distanza dalle località
balneari. Interessanti le quote di venduto relativo ai
prodotti di nicchia, come l’enogastronomia, l’agriturismo, il
turismo sportivo e quello congressuale.
Cresce l’interesse per l’offerta culturale e per gli eventi
dello sport e dello spettacolo e per le stazioni termali. Le
scelte
all’estero
sottolineano
l’incremento
delle
destinazioni asiatiche rispetto alle tradizionali mete
europee e delle montagne del Nord America. Interessanti,
inoltre, si rivelano le prenotazioni di vacanze per single e
risulta in flessione la domanda per viaggi di avventura. Per
quanto concerne la scelta della destinazione, la
motivazione principale permane legata alle bellezze
naturalistiche della località.
In ogni caso, i comportamenti turistici risultano in via di
8
evoluzione; le vacanze brevi vedono crescere la loro
importanza e l’espansione dei consumi si osserva proprio
in tale categoria che si esplica, per lo più, nei week end. E’
doveroso puntualizzare che le vacanze brevi tendono a
diventare sempre più lunghe.
Aumenta l’interesse per il periodo primaverile e pasquale.
Verso una
destagionalizzazione La vacanza estiva, spesso, viene realizzata nei mesi di
“spalla” rispetto a luglio ed agosto ed aumentano i viaggi
delle vacanze
lunghi ed in paesi lontani effettuati nel periodo invernale; si
tratta di un processo che sottolinea la tendenza verso la
destagionalizzazione delle vacanze.
Cambiano, inoltre, le modalità di fruizione della vacanza e
del territorio, al punto tale che l’organizzazione del viaggio
richiede sempre più professionalità, testimoniata
dall’incremento consistente delle agenzie di viaggio
(anche in franchising); parimenti, cresce l’acquisto on line
di viaggi e l’interesse per il “fai da te”, anche in virtù della
proliferazione di voli low cost.
In questo scenario, l’offerta, spinta da una forte pressione
competitiva, si integra sempre più di prodotti e servizi
complementari all’alloggio; ciò indica come la domanda
sia sempre più caratterizzata da livelli di giudizio e
selezione. Ne risulta un graduale processo che interessa
le strutture ricettive, volto al miglioramento qualitativo ed
alla professionalizzazione degli operatori del settore.
Attualmente occorrono idee e progetti che vadano in
questa direzione e che attirino il turismo internazionale
così come quello nazionale e regionale, perché la sfida
globale si vince se si attirano gli stranieri, ma anche se si
fa crescere il turismo domestico e di prossimità. A tal
proposito è necessario mettere in campo progetti per la
creazione di reti e per facilitare lo scambio delle risorse
territoriali, che consenta una fruizione coscienziosa dei
luoghi e degli attrattori locali delle diverse province.
Gli obiettivi su cui si rende ormai necessaria una
consultazione con i soggetti interessati – categorie,
imprese, istituzioni – possono essere così riassunti:
identificazione delle tipologie di “turismo” auspicabili
Alcune linee di
(turismo congressuale, scolastico, di nicchia, per
intervento
anziani, sportivo, naturalistico, giovanile, etc.);
attenta valutazione delle politiche territoriali (e delle
intersezioni con quelle turistiche) sia per quanto
riguarda l’incremento e la diversificazione
dell’offerta di risorse sia per quanto riguarda
l’esigenza di migliorare la qualità insediativa e
ambientale e, quindi, la gradevolezza del soggiorno
dei turisti;
9
maggior attenzione nei riguardi dell’offerta culturale
e ambientale, come volano di innovazione del
prodotto turistico;
importanza della formazione professionale degli
operatori turistici per migliorare il rapporto
qualità/prezzo e delle nuove tecnologie informatiche
per rendere visibile, accessibile e prenotabile
l’offerta;
individuazione di nuovi canali e strumenti
promozionali che tengano conto delle nuove forme
di comunicazione;
sviluppare collaborazioni e inter-settoriali, puntando
su una maggiore integrazione fra la domanda
turistica e i prodotti turistici della tradizione.
10
2 – LA STRUTTURA DELL’OFFERTA RICETTIVA
2.1 L’offerta ricettiva provinciale
Al fine di comprendere le attuali potenzialità del sistema
turistico della provincia di Vibo Valentia, anche in una
prospettiva di valutazione delle opzioni più rilevanti per
incrementarne l’attrattività e la competitività, sia rispetto ai
principali competitors nazionali che a quelli esteri, nella
La ricettività ufficiale
presente sezione vogliamo esaminare nel dettaglio le
caratteristiche dell’offerta ricettiva provinciale, con
particolare riferimento alle categorie di esercizi presenti
nel territorio, sia alberghieri che extra-alberghieri
(campeggi e villaggi turistici, alloggi in affitto, alloggi agroturistici, ostelli per la gioventù, case per ferie, rifugi alpini,
bed and breakfast ed altri esercizi ricettivi), che ai numeri
di posti letto.
I dati relativi al 2011 indicano la presenza di 397 esercizi
turistici e 38.409 posti letto. Il 51% delle strutture sono
esercizi alberghieri, mentre a livello di posti letto negli
esercizi alberghieri se ne concentrano il 36% del totale
provinciale.
Nel confronto con i dati delle altre province della regione
Calabria emerge come Vibo Valentia detenga una quota
del 15,8% degli esercizi regionali, a fronte del 22,2% dei
posti letto. Dietro a tale dato vi è una differenza
sostanziale tra gli esercizi alberghieri, che risultano
La provincia di Vibo
relativamente più numerosi rispetto al totale regionale
Valentia nel contesto (21,3%), e gli esercizi complementari, pari al 12,9%. Se la
regionale
quota di esercizi presenti in provincia è tra le più basse in
Calabria (Cosenza ha la percentuale più alta 40,1%,
seguita da Reggio Calabria con il 20% e Catanzaro con il
18,1%), le informazioni riguardanti i posti letto vedono
Vibo Valentia in seconda posizione (22,2%) dietro solo a
Cosenza (42%) evidenziando, quindi, un rapporto rispetto
agli esercizi piuttosto elevato. Nel caso dei posti letto non
si riscontrano particolari differenze tra dati relativi alle due
diverse tipologie di strutture ricettive considerate.
Concentrando l’attenzione sulla distribuzione delle
categorie di esercizi presenti nella provincia ad un
superiore livello di dettaglio, ciò che emerge è che i bed
and breakfast e gli hotel sono quelli maggiormente
presenti, con quote rispettivamente del 26,2% e del
24,9%. Seguono quindi i residence (13,6%), gli
affittacamere (9,6%), i villaggi-campeggi (9,1%), gli
appartamenti per vacanze (5,8%), gli hotel-residence
(5,3%) e gli hotel-villaggi (5%), mentre quote residuali
11
L’elevata
concentrazione
dell’offerta ricettiva
nelle località marine
riguardano le restanti strutture.
Adottando una simile disaggregazione degli esercizi, ma
considerando i dati sui posti letto, la quota più elevata sul
totale provinciale è nei villaggi-campeggi (32,5%). Il 23,6%
riguarda invece gli hotel, seguiti dai residence (18,1%),
dagli hotel-residence (12,1%) e dagli hotel-villaggi (9,8%).
L’analisi dell’offerta turistica locale non può prescindere da
un esame dei dati con più elevato grado di dettaglio
geografico, con particolare riferimento all’incidenza
relativa dei singoli comuni sul totale esercizi e sul totale
letti in provincia.
Da una classifica dei primi 20 comuni per incidenza, si può
osservare come nei primi 5 siano concentrati circa due
terzi delle strutture e dei posti letto complessivi. Nello
specifico, il comune di Ricadi presenta la maggior quota di
esercizi della provincia (29,7%), seguito dal comune di
Tropea (10,3%), di Vibo Valentia (8,5%), di Pizzo Calabro
(7%) e di Parghelia (6,7%). Tale ordinamento trova una
sostanziale; a tal proposito da notare come Pizzo Calabro
(13,4%) risulti seconda solo a quella di Ricadi (33,8%).
Sempre in merito alla presenza di letti, si sottolinea la
maggiore rilevanza rispetto al caso degli esercizi delle
quote riguardanti i comuni di Briatico (10,1%), Zambrone
(9,4%) e Nicotera (7,8%).
I dati di fonte APT Vibo Valentia ci consentono, infine, un
ulteriore approfondimento di analisi introducendo una
distinzione
dell’offerta
ricettiva
a
seconda
del
posizionamento nell’entroterra, nelle località montane e
nelle località marine. Come ragionevolmente ipotizzabile,
nelle località marine si concentra la gran parte dell’offerta
ricettiva provinciale. In particolare, si rileva una presenza
del 90,5% dei posti letto, dell’88,1% delle camere e del
70,5% degli esercizi. Tra questi ultimi il 24,5% è
localizzato nell’entroterra, quota che scende vicino al 10%
nel caso dei posti letto e delle camere. Di minore rilevanza
sono, invece, i dati relativi alle località montane.
Distinguendo, inoltre, tra esercizi alberghieri ed extraalberghieri, si può notare che in questo secondo caso
cresce la quota di strutture presenti nell’entroterra
(34,4%), che è invece piuttosto bassa nel caso degli
esercizi alberghieri (12,9%), dove è preponderante la
concentrazione in località marine (83,1%).
12
Graf. 1 - Offerta ricettiva, per categoria di esercizi, in provincia di Vibo Valentia
(2011; valori assoluti ed in %)
ESERCIZI: 397
LETTI: 38.409
203
52%
48%
36%
14.001
184
49%
194
203
51%
24.408
64%
Esercizi alberghieri
Esercizi extra-alberghieri
Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati OsservatorioTuristico Vibo Valentia
Graf. 2 - Distribuzione provinciale dell’offerta ricettiva in Calabria (2009; valori in %)
QUOTA % ESERCIZI
QUOTA % LETTI
Vibo Valentia;
15,8
Vibo Valentia;
22,2
Crotone;
6,0
Cosenza;
42,0
Cosenza;
40,1
Crotone;
10,6
Reggio Calabria;
20,0
Reggio Calabria;
10,1
Catanzaro;
18,1
Catanzaro;
15,1
Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati ISTAT
Tab. 1 – Incidenza percentuale della provincia di Vibo Valentia/della Calabria sull’offerta ricettiva
della regione/del Paese (2009; valori in %)
Vibo Valentia/CALABRIA
Numero
21,3
Letti
22,9
Numero
12,9
Letti
21,5
Numero
15,8
TOTALE ESERCIZI
Letti
22,2
Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati ISTAT
CALABRIA/ITALIA
2,4
4,4
1,4
4,2
1,6
4,3
Esercizi
alberghieri
Esercizi
complementari
Graf. 3 - Distribuzione dell’offerta ricettiva della provincia di Vibo Valentia
per categoria di esercizi (2011; valori in %)
Residenze di campagna
0,3%
Case religiose
0,0%
Villaggi - Campeggi
9,1%
Rifugi escursionistici
0,3%
Hotel
24,9%
Affittacamere
9,6%
App. per Vacanze
5,8%
Hotel - Villaggi
5,0%
Hotel - Residence
5,3%
Residence
13,6%
Bed & Breakfast
26,2%
Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio Turistico Vibo Valentia
13
Graf. 4 - Distribuzione dei posti letto della provincia di Vibo Valentia
per categoria di esercizi (2011; valori in %)
Residenze di campagna
0,0%
Case religiose
0,0%
Rifugi escursionistici
0,0%
Villaggi - Campeggi
32,5%
Hotel
23,6%
Hotel - Villaggi
9,8%
Affittacamere
1,0%
App. per Vacanze
1,5%
Bed & Breakfast
1,4%
Residence
18,1%
Hotel - Residence
12,1%
Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio Turistico Vibo Valentia
Graf. 5 – I primi 20 comuni della provincia di Vibo Valentia per incidenza sul totale degli
esercizi ricettivi provinciali e rispettiva incidenza sul totale letti (2011; valori %)
29,7
Ricadi
Tropea
Vibo Valentia
7,6
8,5
7,0
4,1
Pizzo Calabro
5,7
Briatico
Joppolo
Spadola
Serra San Bruno
Maierato
Vallelonga
Cessaniti
Ionadi
Limbadi
Filadelfia
Mongiana
Mileto
degli esercizi
13,4
10,1
5,2
Zambrone
Nicotera
62,3%
6,7
7,8
Parghelia
Drapia
33,8
10,3
3,6
3,0
3,4
9,4
66,6%
7,8
2,6
dei letti
0,6
1,8
0,3
1,8
0,3
1,6
0,5
1,6
0,1
1,0
0,1
1,0
0,1
0,8
0,2
0,8
0,2
0,8
0,1
0,8
0,1
Letti
Esercizi
Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio Turistico Vibo Valentia
14
Fig. 1 – Distribuzione dell’offerta ricettiva, per categoria di esercizi, nei comuni della
provincia
di Vibo Valentia (2009; in %)
ESERCIZI ALBERGHIERI
LETTI NEGLI ESERCIZI ALBERGHIERI
ESERCIZI COMPLEMENTARI
LETTI NEGLI ESERCIZI COMPLEMENTARI
Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati ISTAT
Graf. 6 - Distribuzione dell’offerta ricettiva della provincia di Vibo Valentia
tra località marine, montagne ed entroterra (2011; valori in %)
8,8 0,8
90,5
1,1
Camere 10,7
88,1
Posti Letto
Esercizi
24,5
4,9
70,5
Entroterra
Località montane
Località marine
Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio Turistico Vibo Valentia
15
Graf. 7 - Distribuzione dell’offerta ricettiva della provincia di Vibo Valentia
tra località marine, montagne ed entroterra per categoria di esercizi (2011; valori in %)
Extralberghieri
34,4
Alberghieri
12,9 3,9
5,7
59,8
83,1
Entroterra Località montane Località marine
Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio Turistico Vibo Valentia
2.2 L’offerta ricettiva alberghiera
Un segmento
ricettivo di qualità
L’analisi dell’offerta ricettiva di tipo esclusivamente
alberghiero evidenzia come nella provincia di Vibo
Valentia siano presenti il 21,3% delle unità complessive
della regione Calabria. Tale dato, affiancato a quanto
registrato per i posti letto (22,9%), evidenzia un ruolo di
rilevanza all’interno del turismo regionale delle strutture
alberghiere
locali,
relativamente
alle
quali
si
contraddistinguono, ancora una volta, le quote della
provincia di Cosenza, con il 40% degli esercizi ed il 38,5%
dei letti. Seguono, a distanza, le province di Vibo Valentia,
Catanzaro, Reggio Calabria e Crotone.
Approfondendo la composizione dell’offerta ricettiva
alberghiera, è doveroso sottolineare come dei 194
esercizi, al 2011, il 51% sia composto da hotel. Un’altra
parte sostanziale è costituita da residence (27,8%),
mentre hotel-residence ed hotel-villaggi rivestono un ruolo
minore (rispettivamente 10,8% e 10,3%). Dal punto di
vista del numero delle camere, la precedente ripartizione
si modifica via riduzione della quota riguardante gli hotel
(36%). Il 30,9% delle 12.003 camere degli esercizi
alberghieri appartiene a residence turistici, mentre il
19,3% ad hotel-residences ed il 13,9% ad hotel-villaggi.
Risultati analoghi a quest’ultima composizione per
categoria di esercizi emergono anche dall’analisi relativa
ai posti letto.
Sempre all’interno del segmento ricettivo alberghiero,
assumono maggior peso le strutture che offrono un
servizio di qualità media, rappresentando gli esercizi con 3
stelle poco più della metà del totale. Si deve ad ogni modo
sottolineare una consistente presenza di strutture di più
elevata qualità: gli esercizi con 4 e 5 stelle sommano,
infatti, a poco più di un quinto delle unità totali presenti sul
16
territorio. Ad essi corrispondono inoltre il 27,5% delle
camere e quasi il 30% dei posti letto.
Per quanto riguarda infine le strutture di qualità mediobassa, si registra una quota pari al 23,7% delle unità, con
una corrispondente incidenza in termini di camere e di
posti letto di poco superiore al 15%.
Con specifico riferimento ai dati disaggregati su base
comunale, si può notare come a Ricadi sia concentrata
una grossa parte degli esercizi alberghieri provinciali
(44,9%). Altri comuni in cui, insieme a quello di Ricadi,
sono insediati poco più del 71% di tutti le strutture
alberghiere provinciali, sono quello di Tropea (7,9%),
Zambrone (6,7%), Briatico (6,7%) e Pizzo Calabro (5,1%).
Si deve sottolineare come in tutti questi casi si faccia
riferimento a località marine. Per quanto riguarda le
località montane sono i comuni di Spadola (2,2%), di
Serra San Bruno (1,1%) e di Mongiana (0,6%) in cui si
concentra il maggior numero di strutture alberghiere; per
quelli situati nell’entroterra, infine, troviamo i comuni di
Vibo Valentia (4,5%), Drapia (2,8%), Filadelfia (1,1%) e
Cessaniti (1,1%).
Graf. 8 - Distribuzione provinciale dell’offerta ricettiva alberghiera in Calabria (2009;
valori %)
QUOTA % ESERCIZI
QUOTA % LETTI
Vibo Valentia;
21,3
Vibo Valentia;
22,9
Cosenza;
38,5
Cosenza;
40,0
Crotone;
6,9
Reggio Calabria;
14,6
Crotone;
10,7
Reggio Calabria;
8,8
Catanzaro;
17,3
Catanzaro;
19,2
Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati ISTAT
Graf. 9 - Composizione dell’offerta ricettiva alberghiera, per categoria di esercizi,
in provincia di Vibo Valentia (2011; valori in %)
ESERCIZI
Residences;
27,8
Hotel Residences;
10,8
CAMERE
Hotel;
51,0
Hotel Villaggi;
10,3
Residences;
30,9
POSTI LETTO
Hotel; 36,0
Hotel Residences;
19,3
Hotel Villaggi; 13,9
Residences;
28,4
Hotel Residences;
19,0
Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio Turistico Vibo Valentia
17
Hotel; 37,1
Hotel Villaggi; 15,4
Tab. 2 - Composizione dell’offerta ricettiva alberghiera, per categoria di esercizi, in provincia
di Vibo Valentia (2011; valori assoluti)
Categoria di esercizi
Esercizi
Camere
Hotel
99
4.319
Hotel - Villaggi
20
1.666
Hotel - Residences
21
2.314
Residences
54
3.704
TOTALE
194
12.003
Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio Turistico Vibo Valentia
Posti letto
9.061
3.770
4.636
6.941
24.408
Graf. 10 - Composizione dell’offerta ricettiva alberghiera, per numero di stelle, in
provincia
di Vibo Valentia (2011; valori in %)
ESERCIZI
2 stelle;
19,1
1 stella; 5 stelle;
4,6
1,5
CAMERE
2 stelle;
15,9
4 stelle;
21,6
3 stelle; 53,1
1 stella; 5 stelle;
0,7
0,4
POSTI LETTO
2 stelle;
4 stelle;
16,4
27,1
1 stella; 5 stelle;
0,6
0,4
4 stelle;
29,2
3 stelle; 53,3
3 stelle; 55,9
Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio Turistico Vibo Valentia
Tab. 3 - Composizione dell’offerta ricettiva alberghiera, per numero di stelle, in provincia
di Vibo Valentia (2011; valori assoluti)
Categoria di esercizi
Esercizi
Camere
Posti letto
1 stella
9
84
155
2 stelle
37
1.908
4.006
3 stelle
103
6.708
13.006
4 stelle
42
3.250
7.132
5 stelle
3
53
109
TOTALE
194
12.003
24.408
Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio Turistico Vibo Valentia
Graf. 11 – Distribuzione percentuale dell’offerta ricettiva alberghiera in provincia
di Vibo Valentia per comune (2011; in %)
44,9
Ricadi
7,9
Tropea
Zambrone
6,7
Briatico
6,7
Pizzo Calabro
5,1
Vibo Valentia
4,5
Parghelia
4,5
4,5
Nicotera
2,8
Joppolo
2,8
Drapia
Spadola
2,2
Serra San Bruno
1,1
Filadelfia
1,1
Cessaniti
1,1
San Calogero
0,6
0,6
Mongiana
0,6
Spilinga
71,3% degli
esercizi
Mileto
0,6
Maierato
0,6
Limbadi
0,6
Ionadi
0,6
Entroterra
Località Montane
Località Marine
Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio Turistico Vibo Valentia
18
2.3 L’offerta ricettiva complementare
Passando ad esaminare l’offerta ricettiva complementare,
un primo dato che emerge in modo chiaro è la scarsa
incidenza del numero di esercizi presenti sul territorio
provinciale rispetto al totale regionale (12,9%). Tale quota
risulta, infatti, la più piccola ad eccezione di quella di
Crotone (5,5%), distante dai valori rilevati per le province
La diffusione dei bed
di Cosenza (40,1%), Reggio Calabria (22,9%) e
and breakfast
Catanzaro (18,6%). La situazione appare tuttavia piuttosto
diversa nel momento in cui si prende in considerazione il
numero di posti letto: in tal caso, infatti, la provincia di Vibo
Valentia assume una rilevanza maggiore nel contesto
regionale, con un peso del 21,5% secondo solo a quello di
Cosenza (45,6%).
Dei 203 esercizi presenti nel 2011, poco più della metà
risultano essere bed and breakfast. Quote minori
riguardano invece affittacamere (18,7%), villaggicampeggi (17,7%) e appartamenti per vacanze (11,3%).
Le camere risultano essere 780, ripartite in misura simile
tra bed and breakfast (36,8%) e appartamenti per vacanze
(34,6%) in aggiunta a una quota comunque rilevante
relativa agli affittacamere (26,3%). In merito ai posti letto,
I campeggi
infine, sono chiaramente i campeggi a riscontrare
assorbono l’89,2%
dei posti letto locali
l’incidenza più ampia (89,2%), con il 4% che fa riferimento
ad appartamenti per vacanze ed il 3,8% a bed and
breakfast.
Analizzando l’offerta turistica complementare su base
comunale, si può notare che i comuni che detengono le
quote più elevate di esercizi in provincia sono quelli di
Ricadi (16,7%), Tropea (12,4%), Vibo Valentia (12%),
Pizzo Calabro (8,6%) e Parghelia (8,6%). Tali quote
sommano al 58,4% degli esercizi complessivi sul territorio
provinciale.
Un’ultima osservazione riguarda, al pari di quanto
sottolineato nel caso degli esercizi alberghieri, la maggiore
presenza di esercizi complementari in località marine. Per
quanto riguarda le località nell’entroterra si evidenziano
per incidenza del numero di strutture i comuni di Vibo
Valentia, Drapia e Vallelonga, mentre per quanto riguarda
le località montane segnaliamo Serra San Bruno e
Spadola.
19
Graf. 12 - Distribuzione provinciale dell’offerta ricettiva complementare in Calabria
(2009; valori %)
QUOTA % ESERCIZI
QUOTA % LETTI
Vibo Valentia;
12,9
Crotone;
5,5
Vibo Valentia;
21,5
Cosenza;
40,1
Cosenza;
45,6
Crotone;
10,4
Reggio Calabria;
22,9
Reggio Calabria;
11,5
Catanzaro;
18,6
Catanzaro;
11,0
Fonte: Elaborazioni Istituto G. Tagliacarne su dati ISTAT
Graf. 13 - Composizione dell’offerta ricettiva extra alberghiera, per categoria di esercizi,
0,5 0,5 (2011; valori in %)
in provincia di
Vibo Valentia
17,7
ESERCIZI
17,7
CAMERE
0,5 0,5
26,3
0,1 3,8 4,0 2,9
36,8
18,7
51,2
18,7
POSTI LETTO
0,4 1,9
11,3
51,2
11,3
34,6
89,2
Bed & Breakfast
Appartamento per vacanze
Affittacamere
Villaggi - Campeggi
Rifugi escursionistici
Residenze di campagna
Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio Turistico Vibo Valentia
Tab. 4 - Composizione dell’offerta ricettiva extra alberghiera, per categoria di esercizi,
in provincia di Vibo Valentia (2011; valori assoluti)
Categoria di esercizi
Esercizi
Camere
Bed & Breakfast
104
287
Appartamento per vacanze
23
270
Affittacamere
38
205
Villaggi - Campeggi
36
0
Rifugi escursionistici
1
3
Residenze di campagna
1
15
Case religiose
0
0
TOTALE
203
780
Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio Turistico Vibo Valentia
20
Posti letto
531
561
401
12.484
6
18
0
14.001
Graf. 14 – Distribuzione percentuale dell’offerta ricettiva extra alberghiera in provincia
di Vibo Valentia per comune (2011; valori in %)
16,7
Ricadi
12,4
Tropea
Pizzo Calabro
8,6
Parghelia
8,6
4,3
Drapia
3,8
Zambrone
2,9
Vallelonga
Serra San Bruno
2,4
Nicotera
2,4
2,4
Maierato
2,4
Joppolo
1,4
Spadola
1,4
Ionadi
1,0
Sant'Onofrio
1,0
San Nicola da Crissa
1,0
Monterosso Calabro
1,0
Mongiana
1,0
Mileto
1,0
Limbadi
1,0
Francica
1,0
Cessaniti
1,0
Spilinga
0,5
Sorianello
0,5
San Costantino Calabro
Rombiolo
Polia
Pizzoni
Filogaso
0,5
0,5
0,5
0,5
0,5
Filadelfia
0,5
Fabrizia
0,5
0,5
Brognaturo
degli esercizi
4,8
Briatico
Vazzano
58,4%
12,0
Vibo Valentia
Entroterra
Località Montane
Località Marine
Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio Turistico Vibo Valentia
21
3 – I FLUSSI TURISTICI IN PROVINCIA
3.1 Il quadro provinciale
Al fine di analizzare le caratteristiche della domanda
turistica nella provincia di Vibo Valentia, in quanto segue
vogliamo delineare un quadro dei flussi turistici, con
un’attenzione particolare a quanto avviene a livello di arrivi
(numero di clienti ospitati negli esercizi ricettivi) e
presenze (numero di notti trascorse dai clienti negli
La capacità attrattiva esercizi ricettivi), sia per quanto riguarda i turisti italiani
che per quelli stranieri.
della provincia:
Nel corso del 2009 il sistema turistico locale ha
seconda nel
sperimentato un afflusso di 302.412 arrivi, in
contesto regionale
per arrivi e presenze corrispondenza di 2.092.186 presenze. Sia gli arrivi che le
presenze di turisti stranieri hanno rappresentato circa il
30% dei flussi totali della provincia e, soprattutto, il 40%
degli arrivi e il 48% delle presenze di stranieri in tutta la
regione, evidenziando quindi una più che discreta capacità
attrattiva nel confronto con le restanti province.
Gli arrivi totali a Vibo Valentia rappresentano il 20% circa
di quelli della Calabria, che a loro volta costituiscono
l’1,6% degli arrivi italiani. Per quanto riguarda le presenze,
la quota sul totale regionale è pari al 24,7%; il peso delle
presenze calabresi sul totale Italia è invece del 2,3%.
Relativamente alle altre province calabresi, emerge come
su quella di Cosenza convergano i flussi turistici più
consistenti. Ad ogni modo, la provincia di Vibo Valentia è
seconda sia per arrivi (19,8%, con una quota molto vicina
a quella di Catanzaro) che per presenze (24,7%), con
valori che si distanziano significativamente da quelli
registrati per le restanti province.
Suddividendo arrivi e presenze sulla base delle categorie
di esercizi ricettivi, si può notare come il 90,8% degli arrivi
e l’88% delle presenze del 2009 riguardino gli esercizi
alberghieri, con valori superiori a quelli medi regionali
(rispettivamente 88,5% e 81%), a loro volta superiori a
quelli nazionali (79,9% e 66,5%).
I flussi turistici
Analizzando l’andamento dei flussi turistici tra il 2000 ed il
nel decennio
2010 si può osservare come, fino al 2007, arrivi e
2000 – 2010
presenze nella provincia di Vibo Valentia abbiano
sperimentato una tendenza sostanzialmente crescente,
toccando dei picchi massimi proprio in corrispondenza del
2007. La crisi economica internazionale, con le connesse
criticità a livello di redditi disponibili e di flussi di beni e di
persone su scala internazionale, ha quindi determinato un
arretramento dei flussi nel 2008 e nel 2009, andato poi a
22
A crescere è,
in particolare, la
componente estera
L’effetto negativo
della recessione: il
calo della spesa dei
turisti stranieri
consolidarsi nel 2010 a causa del persistente clima di
incertezza sull’economia mondiale, nonostante la parziale
ripresa dell’attività economica.
Anche a livello di permanenza media si può notare come i
livelli rilevati ad inizio decennio abbiano progressivamente
sperimentato una dinamica al ribasso. Raggiunto il livello
di 7,04 giorni nel 2009, il 2010 ha visto una leggera ripresa
della permanenza media dei turisti, risalendo a quota 7,13,
tuttavia ancora inferiore rispetto agli anni pre-crisi.
Nel primo quinquennio dello scorso decennio gli arrivi
risultano in aumento del 9,4% in media annua, in
corrispondenza del +8,1% degli arrivi di italiani e del
+13,3% di quelli degli stranieri. Sul lato delle presenze il
dato relativo al 2000-2005 risulta pari al +4,5%, con una
variazione nettamente superiore sul fronte delle presenze
estere (+11,6%) rispetto a quelle italiane (+1,9%).
L’impatto negativo della fase recessiva 2008-2009 risulta
particolarmente evidente nei dati relativi alla seconda
metà del decennio. Il tasso di crescita medio annuo degli
arrivi scende, infatti, al +1,9%, mentre quello delle
presenze al +1,1%. Differenze piuttosto significative in
confronto al quinquennio precedente si rilevano per arrivi
e presenze dei turisti esteri (passati rispettivamente al
+2,8% e al +2,6%), ma il rallentamento appare evidente
anche sul fronte del turismo interno (arrivi +1,6%;
presenze +0,4%).
L’effetto negativo della recessione è visibile anche nei dati
sulla spesa dei turisti stranieri nelle province calabresi: la
flessione registrata nel 2008 per la provincia di Vibo
Valentia risulta di entità rilevante (-68,9%) e di intensità
superiore a quello regionale (-34%). La contrazione
prosegue quindi nel 2009, per quanto con una forza
minore sia per la provincia di Vibo Valentia (-15,8%) che
per la Calabria nel suo complesso (-5,6%), mentre
aumenta di intensità a livello nazionale (-7,2% dopo il 0,1% del 2008). La spesa dei turisti in provincia nel 2010
sperimenta invece un rimbalzo di entità notevole
(+43,8%), un tasso paragonabile a quello pre-crisi. Tale
dinamica appare in controtendenza rispetto a quanto
registrato a livello regionale (-6%), mentre si rileva un
leggero recupero in Italia (+1,1%).
L’analisi dei dati relativi ad arrivi e presenze negli esercizi
ricettivi della provincia di Vibo Valentia per paese di
provenienza mostra la netta prevalenza dei turisti italiani
(70,9% degli arrivi e 66,2% delle presenze). I flussi
dall’estero
riguardano
principalmente
altri
paesi
dell’Unione Europea (25,2% degli arrivi e 30% delle
23
presenze, soprattutto da Germania, Francia e Austria). Se
il 2,2% degli arrivi e il 2,5% delle presenze provengono da
altri paesi europei, appare chiara la scarsa attrattività
esercitata sui paesi extra-europei (arrivi 1,7%; presenze
1,3%).
La spiccata vocazione balneare del sistema turistico locale
si evince in modo chiaro dai dati relativi ai flussi turistici
mensili caratterizzati da una elevata stagionalità, con primi
incrementi nel mese di maggio che vanno poi
accentuandosi nei mesi successivi per toccare il picco nel
mese di agosto ed invertire poi segno. Il confronto per
arrivi e presenze del 2010 con i dati di piena recessione
non evidenzia particolari differenze nell’evoluzione delle
preferenze stagionali della domanda turistica rivolta alla
provincia. A livello trimestrale, nel 2010, il 64,5% degli
arrivi ed il 73,6% delle presenze risultano concentrate nel
periodo luglio-settembre. Nel secondo trimestre si
registrano quindi il 25,1% degli arrivi ed il 21% delle
presenze. Tra i restanti due trimestri, flussi turistici
relativamente più intensi si riscontrano in corrispondenza
del quarto.
L’elevata
stagionalità
Tab. 1 - Arrivi e presenze italiane e straniere negli esercizi ricettivi delle province
calabresi,
della Calabria e dell’Italia (2009; valori assoluti ed in %)
ITALIANI
STRANIERI
TOTALE
Arrivi
Presenze
Arrivi
Presenze
Arrivi
Presenze
Catanzaro
237.054
1.197.844
53.491
391.573
290.545
1.589.417
Cosenza
534.550
2.934.899
46.097
246.802
580.647
3.181.701
Crotone
125.530
920.060
7.515
51.631
133.045
971.691
Reggio Calabria
197.113
544.444
24.935
75.289
222.048
619.733
Vibo Valentia
214.259
1.385.310
88.153
706.876
302.412
2.092.186
CALABRIA
1.308.506
6.982.557
220.191
1.472.171
1.528.697
8.454.728
ITALIA
54.375.079 211.268.511 41.124.722 159.493.866 95.499.801 370.762.377
Vibo Valentia/CALABRIA
16,4
19,8
40,0
48,0
19,8
24,7
CALABRIA/ITALIA
2,4
3,3
0,5
0,9
1,6
2,3
Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati ISTAT
Graf. 1 - Distribuzione provinciale dei movimenti turistici in Calabria
(2009; valori in %)
ARRIVI
Vibo Valentia;
19,8
PRESENZE
Catanzaro;
19,0
Reggio Calabria;
14,5
Crotone;
8,7
Vibo Valentia;
24,7
Catanzaro;
18,8
Reggio Calabria;
7,3
Crotone;
11,5
Cosenza;
38,0
Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati ISTAT
24
Cosenza;
37,6
Graf. 2 – Distribuzione, per categoria di esercizi ricettivi, degli arrivi e presenze delle
province calabresi, della Calabria e dell’Italia (2009; valori in %)
ARRIVI
100%
90%
80%
70%
60%
50%
40%
30%
20%
10%
0%
6,5
9,3
16,2
93,5
Catanzaro Cosenza
9,2
9,8
90,7
83,8
PRESENZE
90,8
90,2
Crotone
Esercizi alberghieri
11,5
88,5
Reggio
Vibo
CALABRIA
Calabria Valentia
Esercizi complementari
100%
90%
80%
70%
60%
50%
40%
30%
20%
10%
0%
20,1
79,9
10,7
16,8
28,2
89,3
83,2
71,8
ITALIA
Catanzaro
Cosenza
Crotone
Esercizi alberghieri
12,0
19,3
19,0
33,5
88,0
80,7
81,0
66,5
Reggio
Vibo
CALABRIA
Calabria Valentia
Esercizi complementari
ITALIA
Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati ISTAT
Graf. 3 – Andamento dei flussi turistici e della permanenza media in provincia di Vibo Valentia
nel decennio 2000 - 2010 (valori assoluti e %)
2.500.000
9,36
2.159.594
8,06
8,15
1.912.525
2.000.000
7,79
1.573.003
1.500.000
7,96
2.270.666
2.072.153
1.958.093
7,34
7,31
7,43
10,00
2.173.733
7,37
2.086.521
7,04
2.069.511
7,13
9,00
8,00
7,00
1.561.571
6,00
1.345.033
5,00
1.000.000
4,00
3,00
500.000
310.534 295.135 296.548 290.104
245.360 271.317 263.535 282.398
168.094 166.845 191.505
0
2,00
1,00
0,00
2000
2001
2002
2003
Arrivi
2004
2005
2006
Presenze
2007
2008
2009
2010
Permanenza media
Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio Turistico Vibo Valentia
Graf. 4 – Tassi di variazione medi annui dei flussi turistici in provincia di Vibo Valentia
nei quinquenni 2000 – 2005 e 2005 – 2010 (in %)
13,3
14,0
11,6
12,0
10,0
9,4
8,1
8,0
4,5
6,0
4,0
1,6
2,8
1,9
2,0
2,6
1,9
1,1
0,4
0,0
Arrivi
Presenze
ITALIANI
Arrivi
Presenze
STRANIERI
2000/ 2005
Arrivi
Presenze
TOTALE
2005/ 2010
Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio Turistico Vibo Valentia
25
Tab. 2 – Spesa dei turisti stranieri nelle province calabresi, in Calabria ed in Italia
(2006 – 2010; valori in milioni di euro ed in %)
2006
2007
2008
2009
2010
Catanzaro
33
49
54
26
19
Cosenza
49
74
53
50
52
Crotone
7
15
7
23
16
Reggio Calabria
101
68
45
51
49
Vibo Valentia
41
61
19
16
23
CALABRIA
231
268
177
167
157
ITALIA
30.368
31.121
31.090
28.856
29.170
Vibo Valentia/CALABRIA
17,7
22,8
10,7
9,6
14,6
CALABRIA/ITALIA
0,8
0,9
0,6
0,6
0,5
Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Banca d'Italia - ex Ufficio Italiano dei Cambi
Graf. 5 – Andamento della spesa dei turisti stranieri in provincia di Vibo Valentia
nei quinquenni 2000 – 2005 e 2005 – 2010 (in %)
60,0
20,0
43,8
48,8
40,0
16,0
1,1
0,0
-20,0
2,5
-5,6
-7,2
-0,1
-6,0
-15,8
-40,0
-34,0
-60,0
-68,9
-80,0
2007/ 2006
2008/ 2007
2009/ 2008
Vibo Valentia
Calabria
2010/ 2009
ITALIA
Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Banca d'Italia - ex Ufficio Italiano dei Cambi
Graf. 6 – Arrivi e presenze negli esercizi ricettivi della provincia di Vibo Valentia per
paese
di provenienza (2009; valori %)
ARRIVI
PRESENZE
Italia
Italia
2,2 1,7
30,0
25,2
70,9
2,5 1,3
Altri Paesi Unione
Europea
Altri Paesi Unione
Europea
Altri Paesi Europei
Altri Paesi Europei
Paesi Extraeuropei
Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati ISTAT
26
66,2
Paesi Extraeuropei
Graf. 7 – Primi dieci paesi di provenienza degli arrivi e presenze negli esercizi ricettivi
della provincia di Vibo Valentia (2009; valori %)
80,0
70,9
70,0
66,2
60,0
50,0
40,0
30,0
10,8 13,8
20,0
10,0
6,2 7,0
1,7 1,9
1,5 1,7
1,5 1,7
1,3 1,5
0,9 0,9
Belgio
Regno
Unito
0,9 1,1
0,7 0,8
0,0
ITALIA
Germania Francia
Austria
Svizzera
Polonia
Arrivi
Rep.Ceca
Paesi
Bassi
Presenze
Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati ISTAT
Graf. 8 – Flussi turistici mensili in provincia di Vibo Valentia nel triennio 2008 - 2010
(valori assoluti)
800.000
700.000
600.000
500.000
400.000
300.000
200.000
100.000
gen
feb
mar
apr
mag
giu
lug
ago
set
ott
nov
dic
gen
feb
mar
apr
mag
giu
lug
ago
set
ott
nov
dic
gen
feb
mar
apr
mag
giu
lug
ago
set
ott
nov
dic
0
2008
2009
Arrivi
2010
Presenze
Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio Turistico Vibo Valentia
Graf. 9 - Distribuzione per trimestre dei movimenti turistici in provincia di Vibo Valentia
(2010; valori %)
ARRIVI
IV trim.;
6,2
I trim.;
4,2
PRESENZE
IV trim.; I trim.;
1,7
3,8
II trim.;
25,1
III trim.; 73,6
III trim.; 64,5
Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio Turistico Vibo Valentia
27
II trim.;
21,0
3.2 Il dettaglio comunale
Nei comuni di
Ricadi, Pizzo
Calabro, Vibo
Valentia, Tropea e
Parghelia
convergono il 75%
circa degli arrivi in
provincia
Il 2010 si rivela
un anno ancora
complesso per il
turismo provinciale
Passando ad esaminare la distribuzione degli arrivi e delle
presenze su base comunale, i comuni principalmente
interessati corrispondono, in linea generale, a quelli con la
maggiore concentrazione di strutture ricettive in provincia.
Per quanto riguarda gli arrivi, le quote più elevate si
rilevano per i comuni di Ricadi (29,3%), Pizzo Calabro
(13,9%), Vibo Valentia (11,5%), Tropea (11%) e Parghelia
(10%). Su questi comuni, al 2010, convergono il 75% circa
degli arrivi complessivi; un dato simile si evince anche in
relazione alle presenze. Tale graduatoria si riflette, d’altra
parte, in modo sostanziale, nei dati relativi alle presenze,
con l’eccezione della minore incidenza del comune di Vibo
Valentia e con il maggior peso assunto da altri comuni
quali Zambrone, Briatico e Nicotera.
Come precedentemente rilevato a livello aggregato, in
provincia di Vibo Valentia si riscontra una forte
preponderanza dei flussi turistici verso esercizi alberghieri
rispetto a quelli verso strutture complementari, sia in
termini di arrivi che di presenze. La disaggregazione dei
dati a livello comunale rispecchia ovviamente un simile
quadro, per quanto è possibile identificare i comuni per cui
si rilevano percentuali relativamente più elevate per gli
esercizi complementari: tra questi segnaliamo i comuni di
Francica, Monterosso Calabro e Sant’Onofrio (dove arrivi
e
presenze
riguardano
esclusivamente
esercizi
complementari) e i comuni di Ionadi, Zambrone, Ricadi e
Briatico.
Dal punto di vista dell’andamento dei flussi turistici tra il
2010 e il 2009, va rimarcato che se nel 2009 si registrava
ancora una leggera tenuta degli arrivi (+0,3%) a fronte di
un calo più rilevante delle presenze (-4,3%), nel 2010 si è
assistito ad una riduzione degli arrivi del 2,1%, in
corrispondenza di una contrazione di mezzo punto
percentuale delle presenze. Entrando nel dettaglio delle
performance comunali, si può osservare come durante il
2009 in numerosi comuni si siano osservate variazioni
negative dei flussi turistici rispetto all’anno precedente,
con riduzioni particolarmente rilevanti nei casi di Cessaniti,
Limbadi, Monterosso Calabro, Spilinga e Spadola.
Positive, invece, le performance rilevate per Maierato,
Serra San Bruno, Parghelia, Pizzo e Tropea.
Nel corso del 2010 diversi comuni hanno continuato a
sperimentare contrazioni dei flussi turistici, in misura più
intensa nei casi di Briatico, Spilinga, Nicotera. I comuni di
Cessaniti, Spadola e Monterosso Calabro hanno invece
28
osservato un rimbalzo significativo degli arrivi e delle
presenze. Una crescita rilevante dei flussi si è registrata,
inoltre, per Maierato, Limbadi, Vibo Valentia, Serra San
Bruno e Mongiana.
Fig. 1 – Distribuzione per comune degli arrivi e presenze della provincia di Vibo Valentia
(2010; valori in %)
ARRIVI
PRESENZE
Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio Turistico Vibo Valentia
Graf. 10 - Distribuzione per comune dei movimenti turistici in provincia di Vibo Valentia
(2010; valori %)
29,32
Ricadi
13,85
15,36
P izzo
3,87
Tro pea
P arghelia
B riatico
Nico tera
Filadelfia
Limbadi
Jo ppo lo
Cessaniti
M ileto
Io nadi
Sant'Ono frio
Spilinga
M o ngiana
M o ntero sso Calabro
75,13% delle
presenze
2,82
2,65
Drapia
Spado la
11,01
10,30
10,03
10,58
6,75
8,56
6,41
6,21
5,38
6,09
Zambro ne
Serra San B runo
75,75% degli arrivi
11,54
Vibo Valentia
M aierato
35,04
1,02
0,29
0,34
0,34
0,32
0,16
0,24
0,10
0,22
0,07
0,22
0,19
0,21
0,10
0,14
0,04
0,04
0,01
0,04
0,01
0,04
0,04
0,03
0,01
0,03
0,01
P resenze
A rrivi
Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio Turistico Vibo Valentia
29
Tab. 3 - Distribuzione per comune dei movimenti turistici degli arrivi e presenze italiane e straniere
in provincia di Vibo Valentia (2010; valori %)
ITALIANI
ARRIVI
Pos. Comune
1
Ricadi
2
Vibo Valentia
3
Parghelia
4
Pizzo
5
Zambrone
6
Briatico
7
Nicotera
8
Tropea
9
Drapia
10 Maierato
11 Serra S. Bruno
12 Spadola
13 Filadelfia
14 Limbadi
15 Cessaniti
16 Joppolo
17 Mileto
18 Ionadi
19 Spilinga
20 Sant'Onofrio
21 Mont. Calabro
22 Mongiana
23 Francica
PRESENZE
Inc. % Pos. Comune
26,316
1
Ricadi
14,890
2
Parghelia
11,647
3
Zambrone
10,705
4
Pizzo
8,385
5
Nicotera
7,822
6
Briatico
7,320
7
Vibo Valentia
5,402
8
Tropea
3,973
9
Drapia
1,322
10 Maierato
0,354
11 Joppolo
0,352
12 Spadola
0,336
13 Filadelfia
0,287
14 Cessaniti
0,285
15 Serra S. Bruno
0,223
16 Limbadi
0,179
17 Mileto
0,054
18 Spilinga
0,048
19 Mont. Calabro
0,045
20 Sant'Onofrio
0,034
21 Mongiana
0,021
22 Ionadi
0,001
23 Francica
STRANIERI
ARRIVI
Inc. % Pos. Comune
32,608
1
Ricadi
13,710
2
Tropea
11,431
3
Pizzo
10,140
4
Parghelia
9,026
5
Vibo Valentia
8,092
6
Briatico
5,234
7
Zambrone
4,339
8
Nicotera
4,041
9
Spadola
0,366
10 Maierato
0,203
11 Serra S. Bruno
0,191
12 Joppolo
0,144
13 Limbadi
0,141
14 Mileto
0,108
15 Drapia
0,090
16 Cessaniti
0,052
17 Sant'Onofrio
0,028
18 Filadelfia
0,017
19 Mongiana
0,013
20 Ionadi
0,013
21 Monte. Calabro
0,013
22 Spilinga
0,001
PRESENZE
Inc. % Pos. Comune
36,614
1
Ricadi
24,587
2
Pizzo
21,449
3
Tropea
6,137
4
Parghelia
3,436
5
Zambrone
3,005
6
Briatico
2,794
7
Vibo Valentia
0,694
8
Spadola
0,328
9
Nicotera
0,302
10 Serra S. Bruno
0,235
11 Joppolo
0,204
12 Maierato
0,063
13 Spilinga
0,038
14 Mileto
0,035
15 Limbadi
0,032
16 Cessaniti
0,014
17 Drapia
0,011
18 Filadelfia
0,011
19 Mongiana
0,005
20 Mont. Calabro
0,005
21 Sant'Onofrio
0,005
22 Ionadi
Inc. %
39,617
25,191
21,523
4,674
3,158
2,659
1,293
0,624
0,554
0,252
0,161
0,154
0,054
0,019
0,018
0,018
0,016
0,008
0,003
0,003
0,002
0,001
Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio Turistico Vibo Valentia
Tab. 4 - Distribuzione, per categoria di esercizi ricettivi, degli arrivi e presenze nei comuni
della provincia di Vibo Valentia (2010; valori in %)
Arrivi
Presenze
Es.
Es.
Es. compl.
Es. compl.
TOT.
albergh
albergh
Briatico
82,1
17,9
100,0
82,8
17,2
Cessaniti
99,3
0,7
100,0
97,6
2,4
Drapia
94,5
5,5
100,0
95,8
4,2
Filadelfia
100,0
0,0
100,0
100,0
0,0
Francica
0,0
100,0
100,0
0,0
100,0
Ionadi
36,0
64,0
100,0
52,8
47,2
Joppolo
92,7
7,3
100,0
92,8
7,2
Limbadi
100,0
0,0
100,0
100,0
0,0
Maierato
100,0
0,0
100,0
100,0
0,0
Mileto
100,0
0,0
100,0
100,0
0,0
Mongiana
100,0
0,0
100,0
100,0
0,0
Monterosso Calabro
0,0
100,0
100,0
0,0
100,0
Nicotera
90,9
9,1
100,0
90,5
9,5
Parghelia
98,8
1,2
100,0
98,6
1,4
Pizzo
96,8
3,2
100,0
96,6
3,4
Ricadi
82,2
17,8
100,0
81,0
19,0
Sant'Onofrio
0,0
100,0
100,0
0,0
100,0
Serra San Bruno
99,6
0,4
100,0
98,9
1,1
Spadola
100,0
0,0
100,0
100,0
0,0
Spilinga
95,1
4,9
100,0
98,6
1,4
Tropea
90,0
10,0
100,0
87,3
12,7
Vibo Valentia
97,1
2,9
100,0
89,4
10,6
Zambrone
78,7
21,3
100,0
76,8
23,2
TOT. PROVINCIA
89,4
10,6
100,0
87,2
12,8
Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio Turistico Vibo Valentia
30
TOT.
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
Graf. 11 - Andamento dei movimenti turistici in provincia di Vibo Valentia nell’ultimo
biennio
(2009/2008 e 2010/2009; valori %)
0,3
0,5
0,0
-0,5
-1,0
-1,5
-2,0
-2,5
-3,0
-3,5
-4,0
-4,5
-0,5
-2,1
-4,3
arrivi
presenze
arrivi
2009/ 2008
presenze
2010/ 2009
Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio Turistico Vibo Valentia
Graf. 12 – Andamento dei movimenti turistici nei comuni della provincia di Vibo Valentia
(2009/2008; valori in %)
900,5
915,3
M aierato
18,5
47,0
49,1
10,7
12,9
10,4
6,9
4,9
13,1
0,0
Serra San B runo
P arghelia
P izzo
Tro pea
M o ngiana
Drapia
Ricadi
Nico tera
Vibo Valentia
M ileto
Zambro ne
B riatico
Filadelfia
Jo ppo lo
Spado la
Spilinga
M o nter. Calabro
Limbadi
Cessaniti
21,3
-4,7
-1,6
-6,0
-4,1
-9,9
-34,5
-16,8
5,1
-18,1
-13,9
-18,8
-11,7
-19,2
-18,7
-25,9
-7,9
-28,1
-52,4
-30,3
-34,6
-37,1
-50,0
-59,9
-69,3
-70,1
-84,6
-91,8
-200,0
0,0
200,0
400,0
P resenze
600,0
800,0
A rrivi
Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio Turistico Vibo Valentia
31
1.000,0
Graf. 13 – Andamento dei movimenti turistici nei comuni della provincia di Vibo Valentia
(2010/2009; valori in %)
937,3
Cessaniti
1.824,5
562,3
Spado la
1.568,1
51,3
52,3
36,0
8,4
28,9
16,0
28,8
1,6
21,7
78,5
17,7
69,4
11,7
11,3
8,3
13,3
7,5
M aierato
Limbadi
Vibo Valentia
Serra San B runo
M o ngiana
M o ntero sso Calabro
Ricadi
Tro pea
M ileto
-1,6
Drapia
-0,1
6,7
19,1
3,3
1,4
Filadelfia
Zambro ne
P izzo
Jo ppo lo
Nico tera
Spilinga
B riatico
P arghelia
7,4
-3,2
11,6
-16,6
-20,0
-22,5
-26,1
9,1
77,5
-27,8
-25,0
-36,5
-28,9
-200,0
0,0
200,0 400,0 600,0 800,0 1.000,0 1.200,0 1.400,0 1.600,0 1.800,0 2.000,0
Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio Turistico Vibo Valentia
P resenze
A rrivi
Focus: L’andamento del turismo in provincia di Vibo Valentia nel 2011
Per la provincia di Vibo Valentia il 2011 non ha segnato una ripresa dei flussi turistici. Gli
arrivi sono stati, infatti, 285.252, l’1,7% in meno rispetto al 2010. Hanno subito un calo
anche le presenze, passando dai 2.069.511 pernottamenti del 2010 ai 2.049.924
pernottamenti del 2011, che in termini percentuali si traduce in una contrazione dello 0,9%. Il
calo delle presenze turistiche è stato, quindi, meno intenso rispetto a quello degli arrivi e
questo spiega l’incremento, per quanto lieve, della permanenza media (da 7,13 giornate a
7,19). Ad influenzare negativamente le dinamiche del settore turistico della provincia nel
2011 è stata la componente interna della domanda, registrando una contrazione del 6,8%
per quanto riguarda gli arrivi e del 9,6% per quanto riguarda le notti. Al contrario, la
componente estera ha sperimentato un incremento che supera il 10% sia con riferimento al
numero di visitatori che alle presenze (con esatezza, rispettivamente, +10,8% e +15,3%). La
performance positiva del turismo straniero ha dunque contribuito in modo significativo a
controbilanciare il risultato negativo del turismo domestico. Ad ogni modo, per la provincia di
Vibo Valentia gli italiani continuano a rappresentare il mercato più importante, con il 67,1%
degli arrivi ed il 59,7% delle presenze.
I dati mensili rivelano ancora una volta l’elevata stagionalità dei flussi turistici. Il 62,8% degli
arrivi ed il 72,6% dei pernottamenti si concentrano, infatti, nel terzo trimestre. Da notare,
però, come, rispetto al 2010, si sia registrato un incremento di visitatori sia nel secondo (di
1,3 punti percentuali) che nel quarto trimestre (di 0,8 punti percentuali), segnale evidente di
32
un processo di destagionalizzazione della domanda turistica, da ricondurre ad una maggiore
diversificazione dell’offerta ma anche ad una maggiore attenzione alla spesa da parte dei
viaggiatori.
Scendendo al dettaglio comunale, emerge l’attrattività turistica di cinque comuni della
provincia che, da soli, racchiudono il 77,96% degli arrivi ed il 78,59% delle presenze; si tratta
di Ricadì, Tropea, Parghelia, Pizzo e Vibo Valentia. Confrontando tali valori con quelli del
2010 emerge, altresì, un incremento nel livello di concentrazione.
Dal punto di vista dinamico, è da evidenziare, infine, come rispetto al 2010 sono
sicuramente più numerosi i comuni che hanno registrato una dinamica negativa dei flussi
turistici. Spiccano in tal senso, con riferimento alle realtà territoriali più rilevanti per il settore
turistico della provincia, Vibo Valentia, Zambrone, Briatico, Pizzo e Nicotera. Da sottolineare,
invece, le performance positive dei comuni di Tropea (+21,6% gli arrivi, +11,2% le
presenze), Parghelia (+21,6%, +14,6%) e Ricadì (+0,6%, +2,2%).
Graf. 1 – Flussi turistici e permanenza media in provincia di Vibo Valentia (2010-2011)
2.500.000
10,0
2.069.511
9,0
2.049.924
2.000.000
8,0
7,0
1.500.000
7,19
7,13
6,0
5,0
1.000.000
4,0
3,0
500.000
290.104
2,0
285.252
1,0
0
0,0
2010
Arrivi
2011
Presenze
Permanenza media
Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio Turistico Vibo Valentia
Tab. 1 – Andamento dei flussi turistici e della permanenza media in provincia di Vibo Valentia
(2011/2010)
Italiani
Differenza
2011/2010
Permanenza
Permanenza
Permanenza
Arrivi Presenze
Arrivi Presenze
Arrivi Presenze
media
media
media
205.359 1.352.286
6,58
191.382 1.223.050
6,39
-6,8
-9,6
-0,19
Stranieri
84.745
2010
Variazione %
2011/2010
2011
717.225
8,46
93.870
826.874
8,81
10,8
15,3
0,35
TOTALE 290.104 2.069.511
7,13
285.252 2.049.924
7,19
-1,7
Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio Turistico Vibo Valentia
-0,9
0,05
Graf. 2 – Andamento mensile dei flussi turistici in provincia di Vibo Valentia nel 2011
Valori assoluti
Composizione %
700.000
600.000
ARRIVI
500.000
IV trim.; 7,0
PRESENZE
I trim.; 3,8
400.000
II trim.; 26,4
IV trim.; 4,7
I trim.; 1,1
300.000
200.000
100.000
III trim. ; 62,8
Arrivi
bre
dicem
re
nove
mbre
ott ob
re
sett e
mb
agos
to
luglio
giugn
o
magg
io
aprile
marz
o
aio
febbr
genn
aio
0
Presenze
Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio Turistico Vibo Valentia
33
III trim. ; 72,6
II trim.; 21,5
Graf. 3 – I flussi turistici in provincia di Vibo Valentia per comune nel 2011
Composizione % 2011
Variazione % 2011/2010
Ricadi
29,79
Parghelia
Pizzo
3,21
Vibo Valentia
Zambrone
Briatico
Nicotera
Drapia
Maierato
Spadola
Mileto
Joppolo
Limbadi
Serra San Bruno
Filadelfia
Cessaniti
San Calogero
Ionadi
Mongiana
Spilinga
Monterosso Cal.
Francica
Sant'Onofrio
36,31
11,60
13,53
12,29
12,33
15,18
11,24
Tropea
10,0
-14,1
14,6
21,6
Parghelia
-8,5
27,3
0,0
Ionadi
Vibo Valentia
-18,1
-5,0
Zambrone
-11,0
-7,3
Briatico
-7,9
-8,3
Limbadi
-10,4
Pizzo
-19,6
Filadelfia
-17,6
-20,8
Drapia
-21,1
-21,5
Nicotera
-27,3
-22,5
Monterosso Cal.
-19,3
-23,3
Spadola
-41,8
-24,9
Serra San Bruno
-67,8
-38,9
Spilinga
-85,0
-42,2
Cessaniti
20,0
30,0
40,0
Presenze
-500,0
8,3
2,2
0,6
Ricadi
Sant'Onofrio
24,1
11,2
21,6
Tropea
Joppolo
1.837,5
52,3
62,3
Maierato
Mongiana
11,07
Arrivi
1.500,0
102,0
76,3
Mileto
7,73
6,32
5,80
5,94
4,49
4,21
2,12
2,24
0,45
1,68
0,20
0,26
0,08
0,25
0,17
0,24
0,08
0,20
0,05
0,20
0,08
0,19
0,05
0,12
0,05
0,06
0,01
0,04
0,01
0,02
0,01
0,02
0,01
0,02
0,01
0,02
0,00
0,01
0,0
Francica
14,7
-2,5
-45,8
-43,8
-79,7
-76,9
0,0
500,0
Arrivi
1.000,0
1.500,0
2.000,0
Presenze
Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio Turistico Vibo Valentia
Tab. 2 - Distribuzione per comune dei movimenti turistici in provincia di Vibo Valentia (2011; valori %)
ITALIANI
ARRIVI
PRESENZE
ARRIVI
Pos. Comune
Inc. % Pos. Comune
Inc. % Pos. Comune
1
Ricadi
27,231 1
Ricadi
35,940 1
Ricadi
2
Vibo V.
15,168 2
Parghelia
13,145 2
Tropea
3
Parghelia
11,843 3
Zambrone
10,814 3
Pizzo
4
Pizzo
9,557
4
Pizzo
10,790 4
Parghelia
5
Zambrone
7,795
5
Briatico
7,897
5
Zambrone
6
Briatico
7,628
6
Nicotera
7,358
6
Vibo V.
7
Tropea
7,142
7
Vibo V.
4,790
7
Briatico
8
Nicotera
6,072
8
Tropea
4,203
8
Maierato
9
Drapia
3,285
9
Drapia
3,527
9
Nicotera
10
Maierato
2,255
10
Maierato
0,618
10
Joppolo
11
Mileto
0,331
11
Joppolo
0,176
11
Spadola
12
Limbadi
0,283
12
Mileto
0,126
12
Serra San B.
13
Spadola
0,270
13
Spadola
0,126
13
Drapia
14
Filadelfia
0,257
14
Limbadi
0,120
14
Mileto
15
Serra San B.
0,252
15
Filadelfia
0,113
15
Filadelfia
16
Joppolo
0,219
16
Cessaniti
0,086
16
San Calog.
17
Cessaniti
0,171
17
Serra San B.
0,071
17
Limbadi
18
San Calog.
0,061
18
San Calog.
0,034
18
Cessaniti
19
Ionadi
0,056
19
Ionadi
0,016
19
Mongiana
20
Spilinga
0,031
20
M. Calabro.
0,013
20
M. Calabro
21
Mongiana
0,030
21
Francica
0,013
21
Ionadi
22
M. Calabro
0,025
22
Mongiana
0,012
22
Francica
23
Francica
0,025
23
Spilinga
0,009
23
Polia
24
Sant'Onofrio
0,012
24
Sant'Onofrio
0,003
24
San Cost.
25
Polia
0,000
25
Polia
0,000
25
Spilinga
26
San Cost.
0,000
26
San Cost.
0,000
26
Sant'Onofrio
27
Rombiolo
0,000
27
Rombiolo
0,000
27
Rombiolo
28
Pizzoni
0,000
28
Pizzoni
0,000
28
Pizzoni
TOTALE
100,000 TOTALE
100,000 TOTALE
Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio Turistico Vibo Valentia
34
STRANIERI
Inc. %
35,070
26,676
14,717
13,322
3,288
2,640
2,475
0,491
0,392
0,277
0,244
0,083
0,078
0,070
0,060
0,050
0,030
0,015
0,010
0,007
0,005
0,000
0,000
0,000
0,000
0,000
0,000
0,000
100,000
PRESENZE
Pos. Comune
1
Ricadi
2
Tropea
3
Pizzo
4
Parghelia
5
Zambrone
6
Briatico
7
Vibo V.
8
Spadola
9
Nicotera
10
Maierato
11
Joppolo
12
San Calog.
13
Drapia
14
Filadelfia
15
Serra San B.
16
Mileto
17
Limbadi
18
Cessaniti
19
M. Calabro
20
Ionadi
21
Mongiana
22
Francica
23
Polia
24
San Cost.
25
Spilinga
26
Sant'Onofrio
27
Rombiolo
28
Pizzoni
TOTALE
Inc. %
36,845
22,490
21,649
11,040
3,189
2,703
0,891
0,312
0,272
0,206
0,173
0,085
0,041
0,032
0,022
0,020
0,012
0,007
0,004
0,004
0,003
0,000
0,000
0,000
0,000
0,000
0,000
0,000
100,000
3.3 Il posizionamento rispetto ai principali competitors
L’obiettivo principale del presente paragrafo è quello di
confrontare il posizionamento della provincia di Vibo
Valentia rispetto ai principali competitors italiani in merito
a diverse variabili riguardanti il settore turistico. Con tale
strumento di analisi è possibile trarre importanti
indicazioni relative alla competitività del turismo locale,
L’infrastrutturazione
individuare le dinamiche in atto e supportare le scelte
del territorio
strategiche.
Dal punto di vista infrastrutturale la provincia di Vibo
Valentia si caratterizza per un posizionamento mediobasso ribasso rispetto alle altre province concorrenti, tra
cui spiccano Napoli, Taranto e Brindisi per una dotazione
più elevata rispetto alla media italiana. La lettura di tale
dato in relazione all’indice di qualità alberghiera, cioè alla
presenza di alberghi a 4/5 stelle sul totale degli alberghi,
evidenzia la presenza di un legame diretto tra le due
variabili, segno di come l’infrastrutturazione del territorio
condizioni le scelte degli imprenditori in termini di varietà
e qualità dell’offerta turistica. Allo stesso tempo la
presenza di strutture di rilievo nel territorio può e
dovrebbe
rappresentare
uno
stimolo
per
le
amministrazioni pubbliche nel migliorare il contesto
operativo in cui si trovano le aziende, in primis attraverso
una attenta politica infrastrutturale. Ad ogni modo, per
quanto riguarda Vibo Valentia, anche il posizionamento a
livello di qualità alberghiera segnala lo spazio per
implementare la competitività dei propri servizi turistici,
specie nel confronto con province (es.: Lecce, Cosenza,
Un elevato indice di
internazionalizzazione Matera, Crotone) che a fronte di una minore dotazione
infrastrutturale, si caratterizzano per una qualità
ma un contenuto
livello di spesa media alberghiera superiore.
Un’adeguata dotazione di infrastrutture sul territorio
dei turisti stranieri
rappresenta una condizione necessaria, sebbene non
sufficiente, per garantire lo sviluppo di flussi turistici
provenienti dall’estero, spesso caratterizzati da capacità
di spesa superiori a quelle dei flussi domestici. Ciò è
evidente ad esempio nel caso di province come Taranto,
Brindisi, Pescara, Bari che nonostante indici di dotazione
infrastrutturale elevati presentano un relativamente basso
grado di internazionalizzazione turistica, intesa come
rapporto tra arrivi stranieri ed arrivi totali. La capacità
attrattiva nei confronti dei turisti stranieri si fonda, infatti,
su un insieme di elementi che riguardano non solo il
poter garantire efficienti soluzioni di trasporto, ma anche
le caratteristiche dei servizi studiate per la clientela
35
L’indice di
concentrazione
turistica e la
permanenza media:
il valido
posizionamento
della provincia
target, il marketing aziendale e quello territoriale. Un
complesso di strategie operative che appare di
particolare efficacia nel caso della provincia di Vibo
Valentia nel confronto con le province di benchmark.
Tuttavia, all’elevato livello d'internazionalizzazione
turistica, non sembra corrispondere un altrettanto alto
livello di spesa media dei turisti stranieri, il più basso tra
le province prese a riferimento, indicando la necessità di
operare al fine di stimolare la spesa. Dal grafico relativo
all’indice di concentrazione turistica posto in relazione
con l’indice di permanenza media emerge un valido
posizionamento della provincia di Vibo Valentia rispetto ai
concorrenti. Infatti, il rapporto arrivi/popolazione (indice di
concentrazione turistica) risulta particolarmente elevato,
così come è possibile notare un più elevato indice di
permanenza media (rapporto presenze/arrivi). Tale
evidenza segnala una capacità superiore delle strutture
ricettive locali rispetto alle altre province nello stabilire
rapporti commerciali di più lunga durata con la clientela,
una caratteristica che potrebbe essere sfruttata in termini
di maggiore attivazione dell’economia locale, anche
attraverso lo sfruttamento di sinergie con gli altri settori.
L’elevato valore di permanenza media negli esercizi
ricettivi provinciale si associa tra l’altro ad un numero di
posti letto più alto rispetto alla media delle province
concorrenti. Anche con specifico riferimento al rapporto
tra queste due variabili è doveroso sottolineare un
posizionamento favorevole per il sistema turistico di Vibo
Valentia, un ulteriore fattore che ne rappresenta le
potenzialità competitive.
Graf. 14 - Dotazione di infrastrutture (N.I. ITA = 100) ed indice di qualità alberghiera
(valori in %) in provincia di Vibo Valentia e nelle province di benchmark (2009)
Dotazione di infrastrutture
160,0
NA
140,0
TA
BR
120,0
CH
100,0
80,0
TE
PE PA
CE
FG
60,0
VV CZ
CB
40,0
ME
BA
TP
SA
RC
LE
CS
KR
PZ
MT
20,0
0,0
0,0
10,0
20,0
30,0
40,0
Indice di qualità alberghiera
Fonte: Elaborazioni Istituto G. Tagliacarne su dati Istituto G. Tagliacarne ed ISTAT
36
50,0
Graf. 15 - Dotazione di infrastrutture (N.I. ITA = 100) ed indice di internazionalizzazione
turistica (valori in %) in provincia di Vibo Valentia e nelle province di benchmark (2009)
Dotazione di infrastrutture
160,0
NA
TA
140,0
BR
120,0
PE
100,0
RC
CH
80,0
CZ
40,0
20,0
PA
TP
SA
CE
LE TE
CS FG
CB
MT
PZ
KR
60,0
BA
ME
VV
0,0
0,0
10,0
20,0
30,0
40,0
50,0
Indice di internazionalizzazione turistica
Fonte: Elaborazioni Istituto G. Tagliacarne su dati Istituto G. Tagliacarne ed ISTAT
Graf. 16 - Spesa media dei turisti stranieri (in euro) ed indice di internazionalizzazione turistica
(valori in %) in provincia di Vibo Valentia e nelle province di benchmark (2009)
Spesa media turisti stranieri
4.000,0
KR
3.500,0
CB
3.000,0
LE
PE
2.500,0
RC
2.000,0
TA
BR
1.500,0
CS
1.000,0
CH
PZ
500,0
TE
MT
CE
CZ
NA
SA
TP
PA
VV
0,0
0,0
10,0
20,0
30,0
40,0
ME
50,0
Indice di internazionalizzazione turistica
Fonte: Elaborazioni Istituto G. Tagliacarne su dati Banca d'Italia - ex Ufficio Italiano dei Cambi ed ISTAT
37
Indice di concentrazione turistica
Graf. 17 - Indice di concentrazione turistica (valori in %) ed indice di permanenza media dei turisti
(giorni) in provincia di Vibo Valentia e nelle province di benchmark (2009)
200,0
VV
180,0
ME
160,0
TE
FG
140,0
MT
120,0
100,0
80,0
60,0
PZ
CS
CZ
KR
CE
RC
20,0
BR
TA
BA
40,0
SA
LE
TP
NA
CH
CB
PE
PA
0,0
0,0
1,0
2,0
3,0
4,0
5,0
6,0
7,0
8,0
Indice di permanenza media
Fonte: Elaborazioni Istituto G. Tagliacarne su dati ISTAT
Graf. 18 - Permanenza media dei turisti (giorni) e numero di posti letto
in provincia di Vibo Valentia e nelle province di benchmark (2009)
8,0
Permanenza media
TE
VV
KR
7,0
6,0
MT
CZ
5,0
BR
4,0
TA CH
CE
TP
RC
CB
3,0
PE
2,0
PZ
LE
SA
CS
FG
NA
ME
PA
BA
1,0
0,0
0
20.000
40.000
60.000
Posti letto
Fonte: Elaborazioni Istituto G. Tagliacarne su dati ISTAT
38
80.000
100.000
120.000
4 – ANALISI STRATEGICA: INDAGINE E ANALISI SWOT
4.1 L’analisi congiunturale: consuntivo 2010 e previsioni 2011
Metodologia
d’indagine
Nell’ambito del nostro studio sul settore turistico della
provincia di Vibo Valentia abbiamo ritenuto opportuno
affiancare ai dati statistici precedentemente illustrati i
risultati di una indagine condotta presso un campione di
imprese locali. Tale strumento di analisi, infatti, oltre a
fornire indicazioni più tempestive rispetto a quelle
provenienti dalle fonti statistiche ufficiali, consente di
avere un riscontro diretto delle percezioni degli operatori
del settore in merito non solo alle dinamiche
congiunturali, ma anche rispetto ad altri elementi rilevanti
quali aspetti operativi, scelte strategiche e principali
necessità in ambito di programmazione da parte delle
istituzioni.
L’indagine, che ha coinvolto 200 imprese - individuate
nell’universo imprenditoriale del settore turistico della
provincia secondo una metodologia di “stratificazione
proporzionale ragionata”1 -, è stata realizzata attraverso
la somministrazione telefonica (sistema C.A.T.I. Computer
Assisted
Telephone
Interviewing)
ai
Titolari/Responsabili delle aziende di un questionario
strutturato.
Tab. 1 - L’articolazione del campione di indagine per tipologia di struttura ricettiva (in %)
Alberghi, hotel
35,6
Le criticità del 2010
Residence alberghieri,
villaggi tutistici, campeggi
45,8
Altra ricettività
18,6
I risultati relativi all’andamento dei principali indicatori di
performance per il 2010 evidenziano come quello appena
passato sia stato un anno ancora caratterizzato da
difficoltà economiche. Rispetto al 2009, il fatturato del
settore turistico della provincia di Vibo Valentia ha
sperimentato un calo del 2,4%. Tale dinamica appare
condizionata soprattutto da quanto rilevato per campeggi
(-9%), per agriturismi e bed&breakfast (-7%) e per alberghi
e motel (-6,5%). Meno consistente appare la riduzione del
volume di affari per residence alberghieri e villaggi turistici
1
Per “stratificazione proporzionale” si intende che ogni strato dell’universo imprenditoriale del settore
turistico, ovvero ogni tipologia di struttura ricettiva, sarà rappresentato proporzionalmente all’interno del
campione di indagine. Tale metodo prevede che ogni strato venga considerato come un sub universo.
Tuttavia, considerando l’articolazione dell’universo di indagine, è stato ritenuto opportuno introdurre un
criterio di stratificazione “ragionato”, riponderando la numerosità degli strati secondo un parametro di
rilevanza economica dello strato stesso.
39
Le migliori
performance delle
strutture ricettive di
maggiore qualità e
più strutturate
(-0,7%), mentre in controtendenza con l’andamento
generale è risultata la variazione del fatturato per le altre
strutture ricettive (+1,5%).
In corrispondenza delle suddette performance in termini di
fatturato si è verificata una contrazione dell’attività del
settore pari all’1,4%. Tra le diverse tipologie di strutture, le
maggiori contrazioni si sono osservate per i campeggi
(-8,1%) e per gli agriturismi e bed & breakfast (-7,9%). In
calo, sebbene in misura meno intensa, anche l’attività di
alberghi e motel e delle altre strutture (-4% in entrambi i
casi), mentre nonostante la riduzione del fatturato, un lieve
aumento dell’attività si è registrato per residenze
alberghieri e villaggi turistici (0,2%).
Le difficoltà criticità hanno comportato ripercussioni
negative di entità significativa a livello occupazionale: gli
occupati fissi sono infatti diminuiti dell’1,6%, mentre per gli
occupati atipici si è riscontrato un calo dello 0,6%.
Le maggiori difficoltà in termini di occupazione fissa si
sono rilevate nell’ambito degli alberghi e motel (-4,2%),
dove si è optato per un maggiore utilizzo di occupati atipici
(+2,1%). Cali di entrambe le tipologie occupazionali si
osservano per i residence e villaggi turistici (fissi -1%;
atipici -1,1%) e per agriturismi e bed&breakfast (fissi 2,4%; atipici -5,2%). Se gli operatori dell’altra ricettività
hanno indicato per il 2010 un calo del 4,1% degli occupati
fissi a fronte della stabilità dell’occupazione atipica, un
risultato che si discosta dall’andamento complessivo è
quello registrato per i campeggi, dove si è assistito ad un
incremento degli occupati fissi (+3,2%) in presenza di una
contrazione del 2,3% di quelli atipici.
Una ulteriore analisi delle dinamiche degli indicatori di
performance per il 2010 mostra in ogni caso come in
presenza di un elevato livello di qualità delle strutture
ricettive sia stato possibile realizzare risultati positivi sia in
termini di attività (+4,2%) che di fatturato (+2,1%), a fronte
di dati negativi in relazione diretta con la minore qualità.
Ciò viene confermato anche in termini di dinamiche
occupazionali. La qualità delle strutture e dei servizi offerti
si conferma quindi un fattore strategico cruciale in chiave
di potenzialità attrattive in un periodo caratterizzatosi per
un generale rallentamento della movimentazione turistica.
Anche l’aspetto dimensionale appare fortemente correlato
con le performance congiunturali: i risultati dell’indagine
evidenziano come le strutture con oltre 10 addetti abbiano
sperimentato risultati relativamente migliori rispetto a quelli
delle imprese di più piccola dimensione, con risultati in
controtendenza a livello di attività (+1,9%), di fatturato
40
Il dinamismo dal
punto di vista degli
investimenti
Le aspettative
positive per il 2011
(stabile),
e
di
occupazione
(relativa
tenuta
dell’occupazione fissa -1% e +0,2% degli occupati atipici).
Nonostante le difficoltà evidenziate dai diversi indicatori
economici, nel corso del 2010 gli operatori del settore
turistico di Vibo Valentia hanno manifestato comunque un
certo dinamismo: il 31,4% di essi ha infatti investito
durante l’anno, comportando un incremento dei flussi di
investimento pari all’1,7%. L’aumento maggiore si rileva
per gli alberghi e motel (+3,9%), ma un segno positivo si
riscontra in tutte le strutture ricettive, indice di una volontà
trasversale al settore di reagire alle criticità congiunturali,
intraprendendo scelte operative volte a cogliere le
opportunità di ripresa attese per l’anno in corso.
Volgendo l’attenzione alle previsioni per il 2011, dai dati
dell’indagine emerge una diffusa percezione di
significativo miglioramento delle performance. Tutti gli
indicatori sono attesi rientrare in area positiva, segnando
una marcata discontinuità rispetto al precedente anno. Per
l’attività si prevede un incremento del 5,1%, sostenuto dal
+2,5% del fatturato. Il rimbalzo dell’attività delle imprese
dovrebbe favorire l’afflusso di occupati, sia fissi (+0,4%)
che atipici (+0,2%), e le prospettive di recupero sembrano
consolidare le strategie di espansione degli investimenti
(+1,5%).
Dalla dinamica degli indicatori di performance emerge
tuttavia una sintesi di quadri previsivi differenti tra le
diverse tipologie di strutture ricettive. Maggiore ottimismo
prevale tra gli imprenditori di residence alberghieri e
villaggi turistici, in attesa di rilevanti incrementi di fatturato
(+4,3%) e di attività (+7,1%), che dovrebbero a loro volta
favorire aumenti occupazionali. In aumento anche gli
investimenti (+1,3%).
Se un quadro di sostanziale stabilità dovrebbe
contraddistinguere le performance di campeggi e altre
strutture ricettive, il 2011 sembra riservare un
prolungamento delle criticità economiche per agriturismi e
bed & breakfast (attività -2,3%, fatturato -3,6%, ma
incrementi occupazionali), per quanto gli operatori
appaiono impegnati nell’intraprendere attraverso gli
investimenti (+1,8%) un percorso di recupero.
Per quanto riguarda alberghi e motel, infine, nonostante il
calo di fatturato dell’1,4%, gli imprenditori stimano un
recupero dei livelli di attività (+1,3%). Dovrebbe
proseguire, invece, la diminuzione degli occupati fissi (1,5%), a fronte di un incremento degli investimenti del
2,3%. Le indicazioni previsive degli operatori confermano
come al fattore “qualità” sia ascrivibile il raggiungimento di
41
migliori performance congiunturali. Le strutture di alta
qualità dovrebbero, infatti, registrare consistenti aumenti di
fatturato e di attività, così come dell’occupazione, mentre
per le strutture di medio-bassa qualità il 2011 dovrebbe
configurarsi come un anno transitorio, con indicatori di
performance ancora leggermente negativi anche se in
miglioramento rispetto all’anno precedente.
Da una disaggregazione dei dati sulla base della
dimensione in termini di classe di addetti, anche per il
2011 si dovrebbe registrare una migliore performance per
le imprese più grandi (fatturato +5,4%; attività +8,4%;
occupati fissi +1,3%; occupati atipici +0,6%). Le maggiori
criticità sono invece attese per le imprese con 6-9 addetti,
soprattutto per quanto riguarda la ulteriore contrazione del
fatturato (-11,3%) e degli occupati (fissi -7,5%; atipici 4,4%). Cali, comunque più contenuti, sono indicati anche
dalle imprese con 1-5 addetti, per quanto si debba
sottolineare una progressiva attenuazione delle difficoltà.
Graf. 1 - Variazioni quantitative dei principali indicatori di performance del settore
turistico in provincia di Vibo Valentia, nel 2010 rispetto al 2009 e previsioni 2011 (in %)
2010
PREVISIONI 2011
1,7
2,0
6,0
1,5
5,0
1,0
4,0
0,5
0,0
2,5
3,0
-0,5
-0,6
1,5
2,0
-1,0
-1,5
5,1
-1,4
-1,6
-2,4
-2,5
Attività
Fatturato
0,4
1,0
-2,0
0,2
0,0
Occupati
fissi
Attività
Occupati Investimenti
atipici
Fatturato
Occupati
fissi
Occupati
atipici
Investimenti
Fonte: CCIAA di Vibo Valentia
Graf. 2 - Variazioni quantitative dei principali indicatori di performance del settore
turistico in provincia di Vibo Valentia, nel 2010 rispetto al 2009, per tipologia di struttura
ricettiva (in %)
3,9
4,0
3,9
2,1
2,0
0,2
1,3
1,5
0,9
0,0
-2,3
-4,0 -4,0
-2,4
-4,0
-4,2
-4,1
-5,2
-6,0
-8,0
-0,6
-1,6
-1,4
-2,4
-0,7-1,0 -1,1
-2,0
1,7
1,0
0,0
-6,5
-7,9
-8,1
-7,0
-9,0
-10,0
Alberghi, motel
Residence
alberghieri,
villaggi turistici
Attività
Fatturato
Campeggi
Occupati fissi
Fonte: CCIAA di Vibo Valentia
42
Agriturismo e Altra ricettività
Bed & Breakfast
Occupati atipici
Investimenti
TOTALE
Graf. 3 - Variazioni quantitative dei principali indicatori di performance del settore
turistico in provincia di Vibo Valentia per tipologia di struttura ricettiva, previsioni 2011
(in %)
7,1
8,0
5,1
6,0
4,3
3,1 3,1
4,0
2,0
2,3
1,3
0,8
0,1
0,0
2,5
1,8
1,3
0,0
0,0 0,0
1,5
0,4
0,2
0,6 0,6
0,0 0,0
0,0
-2,0
-0,7
-1,4 -1,5
-2,3
-4,0
Alberghi, motel
Residence
alberghieri,
villaggi turistici
Attività
-3,6
Agriturismo e Altra ricettività
Bed & Breakfast
Campeggi
Fatturato
Occupati fissi
Occupati atipici
TOTALE
Investimenti
Fonte: CCIAA di Vibo Valentia
Graf. 4 – Quota di imprese del settore turistico della provincia di Vibo Valentia che ha
investito nel 2010 e che ha investito, o lo farà, nel 2011 (in %)
2010
PREVISIONI 2011
Alberghi, motel
31,0
64,3
4,8
Alberghi, motel
28,6
64,3
7,1
Residence alberghieri, villaggi
turistici
28,0
70,0
2,0Residence alberghieri, villaggi
turistici
32,0
58,0
10,0
100,0
Campeggi
27,3
Agriturismo e Bed & Breakfast
72,7
31,4
TOTALE
Sì
No
27,3
Agriturismo e Bed & Breakfast
57,1
Altra ricettività
75,0
Campeggi
42,9
66,1
2,5
TOTALE
Ns/nr
63,6
14,3
Altra ricettività
Sì
9,1
85,7
28,0
No
25,0
63,6
8,5
Ns/nr
Fonte: CCIAA di Vibo Valentia
Tab. 2 - Variazioni quantitative dei principali indicatori di performance degli
alberghi/motel e residence alberghieri/villaggi turistici della provincia di Vibo Valentia,
nel 2010 rispetto al 2009 e previsioni 2011, per qualità della struttura ricettiva (in %)
2010/2009
Bassa
Attività
Fatturato
Occupati fissi
Occupati atipici
-16,0
-18,6
-20,0
-19,1
Bassa
Attività
-0,3
Fatturato
-0,3
Occupati fissi
-2,4
Occupati atipici
1,3
Fonte: CCIAA di Vibo Valentia
Media
Alta
-6,3
-7,0
-1,3
-0,9
2011/2010
4,2
2,1
-1,2
1,1
Media
Alta
-0,7
-2,5
-1,4
-1,0
11,0
7,2
1,2
0,7
43
Non sa, non
risponde
-10,0
-2,2
-2,2
0,0
Non sa, non
risponde
-1,8
-1,8
10,2
0,0
TOTALE
-0,8
-2,1
-1,8
-0,3
TOTALE
5,7
3,0
0,3
0,1
Graf. 5 - Variazioni quantitative dei principali indicatori di performance del settore
turistico in prov. di Vibo Valentia, nel 2010 rispetto al 2009 e previsioni 2011, per classe
di addetti (in %)
8,4
10,0
8,0
5,1
5,4
6,0
2,5
4,0
1,9
1,3
0,4 0,2
2,0
0,6
0,0 0,2
0,0
-0,1
-0,6
-1,2-1,3
-1,4 -1,6 -2,0 -0,2
-1,0
-2,0
-2,2
-2,4
-2,7
-4,0
-3,8
-3,8
-4,4
-6,0
-6,0
-6,9
-8,0
-7,5
-8,7
-10,0
-10,9
-11,3
-12,0
Da 1 a 5
Da 6 a 9
Oltre 10
TOTALE
Da 1 a 5
Da 6 a 9
Oltre 10
TOTALE
addetti
addetti
addetti
addetti
addetti
addetti
2010/ 2009
Attività
2011/ 2010
Fatturato
Occupati fissi
Occupati atipici
Fonte: CCIAA di Vibo Valentia
4.2 Segmentazione di mercato e posizionamento competitivo
Dopo aver esaminato quanto emerso dall’indagine in
merito alle performance delle imprese del settore turistico
Le peculiarità del
della provincia di Vibo Valentia nel 2010 e alle previsioni
settore in provincia
degli imprenditori per il 2011, passiamo ora alla disamina
delle principali caratteristiche del settore stesso.
I dati relativi all’attività trimestrale delle strutture ricettive
evidenziano come per gran parte delle imprese (77,9%)
l’attività si concentri in corrispondenza del terzo trimestre.
Percentuali più elevate rispetto alla media si riscontrano
per i campeggi (84,5%), per i residence alberghieri
(84,2%) e per le altre strutture ricettive (82,1%).
Il 15,3% dell’attività si svolge, invece, nel corso del
secondo semestre, un periodo in cui si verifica un
coinvolgimento relativamente più intenso dei bed &
breakfast (25%) e degli agriturismi (19,1%). Il primo e
l’ultimo trimestre dell’anno risultano infine i periodi
dell’anno con minore attività (rispettivamente 2,7% e
4,1%), anche se si deve evidenziare come nel caso dei
bed & breakfast si registrano dati di attività relativamente
superiori alla media (rispettivamente 12,5% e 7,5%).
Il turismo marittimo
L’elevato grado di stagionalità dell’attività del settore trova
è il segmento del
una corrispondenza molto significativa nelle risposte degli
settore che
contribuisce in
operatori in relazione al contributo in termini di ricchezza
misura più rilevante
delle diverse tipologie di turismo: il contributo
alla formazione della maggiormente rilevante proviene dal segmento “mare”
ricchezza provinciale (80,7%), seguito ad ampia distanza dal segmento “monti e
natura” (9%). L’apporto delle altre tipologie di turismo
44
Il peso del turismo
familiare
appare molto più contenuto (“storico, artistico, culturale”
3,9%; “enogastronomico” 2,5%; “religioso” 2,2%; “eventi,
congressuale” 1,7%), ed evidenzia la possibilità di poter
sviluppare una maggiore diversificazione delle opportunità
turistiche nella provincia, favorendo un matching migliore
tra offerta e domanda.
Andando ad analizzare alcune peculiarità degli arrivi
turistici, è possibile notare la prevalenza di un turismo di
fascia qualitativa alta (45,9%; fascia media: 28,8%; bassa:
25,3%). La spesa media giornaliera per cliente nella
provincia, considerando anche le spese esterne, risulta
pari a 56 euro.
Nel 57% dei casi le presenze turistiche riguardano esercizi
ricettivi, mentre in un altro 22,4% di casi si tratta di alloggi
presso seconde case. Si segnala ad ogni modo anche
l’incidenza sul territorio provinciale, delle presenze
giornaliere il cui peso, in termini percentuali, si attesta al
20,6%.
Abbiamo cercato, poi, di approfondire le principali
caratteristiche della domanda rivolta alle strutture
turistiche di Vibo Valentia. Un primo step di analisi
riguarda l’identificazione delle tipologie di turisti presenti in
provincia.
Le risposte degli imprenditori locali evidenziano la
preponderanza delle famiglie (84,7%), le quali mostrano
una assoluta preferenza per residence alberghieri e
villaggi turistici, e per campeggi. Relativamente inferiore
appare invece l’attrattività esercitata da alberghi e motel
(66,7%). Oltre alle famiglie, tra le tipologie di turisti
maggiormente presenti nelle strutture provinciali, troviamo
le coppie (40,7%). Una ulteriore disaggregazione dei dati
mostra la preferenza per queste ultime soprattutto per i
bed & breakfast (75%), per alberghi e motel (57,1%) e per
altre strutture (57,1%). Il numero piuttosto più contenuto di
indicazioni relative a giovani, anziani, single e scuole
indica in modo chiaro la possibilità di poter sviluppare
strategie operative e di marketing volte ad attrarre in modo
più incisivo un più ampio spettro di turisti potenziali,
passando attraverso una migliore comprensione delle
diverse esigenze e attraverso l’implementazione d progetti
di investimento adeguati.
Sul totale degli arrivi di turisti in provincia, il 26% circa
riguarda clienti stranieri (con un’incidenza maggiore per
bed & breakfast, altre strutture ricettive e alberghi e motel),
una quota il cui incremento dovrebbe rappresentare un
target per le strategie competitive degli imprenditori e per
le politiche pubbliche, soprattutto in virtù delle
45
L’afflusso di turisti
dalla regione
Calabria si attesta a
circa l’11% del totale
Il perché della scelta
della provincia di
Vibo Valentia
generalmente più elevate capacità di spesa da parte di
tale segmento turistico.
Per quanto riguarda i canali di comunicazione
maggiormente rilevanti nel determinare le scelte dei turisti
diretti verso la provincia di Vibo Valentia, i dati
dell’indagine pongono in risalto il ruolo di internet, indicato
nel 79,7% dei casi. Il 47,5% delle indicazioni riguardano
invece amici e conoscenze. Una quota minore di risposte
segnala le agenzie di viaggio (31,4%), mentre al momento
non rivestono particolare importanza le altre attività
promozionali.
Volgendo l’attenzione ai mezzi di trasporto principalmente
utilizzati dai turisti per raggiungere la provincia di Vibo
Valentia, è palese la forte preponderanza del trasporto
stradale, considerando l’alta percentuale di risposte
relative al mezzo proprio (86,4%). La quota comunque
significativa di risposte riguardanti il trasporto aereo (39%)
evidenzia la possibilità di sfruttare tale modalità a fronte
del minore l’utilizzo dei treni (11%), degli autobus (1,7%) e
delle navi (0,8%).
Considerando le aree di provenienza della domanda
turistica, si può osservare come la grande maggioranza
dei flussi (72,9%) provenga dalle altre regioni italiane. Il
16,1% dei turisti proviene quindi dall’estero, mentre il
restante 10% circa sono gli arrivi dalle altre aree della
Calabria e dagli altri comuni della provincia.
Il mare, la natura e il clima rappresentano di gran lunga la
principale ragione di scelta della provincia di Vibo Valentia
come meta turistica (87,3%). Un numero inferiore di
indicazioni segnalano la posizione geografica (18,6%) e il
rapporto qualità/prezzo (17,8%), mentre ancor più esiguo
è il numero di risposte riguardanti la presenza di familiari e
amici, la consuetudine ed il patrimonio artistico.
L’implementazione di servizi che meglio soddisfino le
esigenze dei visitatori e possano garantire una maggiore
competitività del sistema turistico locale passa
inevitabilmente attraverso la comprensione delle principali
preferenze della clientela. A tal fine all’interno dell’indagine
abbiamo analizzato le attività preferite dai clienti per
struttura ricettiva.
Dalla lettura dei dati si rileva chiaramente come il relax
rappresenti la finalità primaria del soggiorno turistico
(91,5%), con pareri concordi tra gli imprenditori delle
diverse strutture turistiche. Al secondo posto troviamo la
visita di luoghi (33,1%), con preferenze relativamente
maggiori nel caso degli agriturismi (63,6%) e di bed &
breakfast (50%).
46
La questione
infrastrutturale
I network aziendali
Altra attività di gradito svolgimento nel corso dei soggiorni
nella provincia di Vibo Valentia è quella delle escursioni
(16,1%). Oltre che dai clienti di alberghi e motel, di
residence e villaggi, tale attività appare preferita dai clienti
di altre strutture ricettive (42,9%) e di campeggi (25%).
Sport acquatici, altri sport e shopping risultano infine
segnalati in misura molto meno consistente, per quanto i
primi due trovino un riscontro maggiormente rilevante per i
clienti dei campeggi.
Interrogando gli imprenditori del settore in merito agli
aspetti da migliorare in provincia, emerge come la
preoccupazione
principale
riguardi
il
contesto
infrastrutturale, con particolare riferimento alla viabilità e ai
parcheggi (83,9%). Strettamente collegati a tale tema, vi
sono gli aspetti dell’accessibilità marittima (27,1%) e
aeroportuale (18,6%), ma anche l’offerta di servizi spicca
tra le esigenze di più ampio rilievo (31,4%).
In una fase del ciclo economico caratterizzata ancora da
incertezza, con una ripresa ancora non pienamente
consolidata, ed in un contesto di mercati altamente
concorrenziali la partecipazione ad una rete di imprese
può costituire un importante fattore di competitività.
Sviluppare un sistema di relazioni con altre imprese, che
siano formali od informali, porta, infatti, ad uno scambio di
informazioni, soluzioni e collaborazioni che rende le
imprese organizzate in rete più forti e consapevoli, capaci
di superare le limitazioni di una frammentazione del
tessuto imprenditoriale, con una conseguente maggiore
propensione al rischio e ad investire, ed una maggiore
esposizione nei mercati domestici ed internazionali.
Andando ad indagare in che misura la partecipazione a
reti abbia coinvolto gli imprenditori del settore turistico
locale, ciò che emerge è un quadro positivo, in particolar
modo in termini prospettici. Al momento attuale la quota di
imprese che fa parte di una rete risulta pari al 13,6%, ma
si deve sottolineare come vi sia un altro 15,3% di imprese
che non partecipano a reti ma che affermano di essere
interessate. La partecipazione a reti appare leggermente
più diffusa tra gli imprenditori delle altre strutture ricettive,
mentre la possibilità di prenderla in considerazione è più
alta tra gli operatori dei residence alberghieri e dei villaggi
turistici. Tra i motivi che spingono di più gli imprenditori ad
optare per la partecipazione a network aziendali troviamo
la collaborazione promozionale (43,8%) e la riduzione dei
costi (25%). Secondari sono invece i gruppi di acquisto
(12,5%), la condivisione di figure professionali (12,5%) e
altro (6,3%).
47
I fattori di
competitività su cui
puntare
Per quel che concerne i fattori di competitività su cui
puntano le strutture ricettive della provincia di Vibo
Valentia, dalle risposte degli intervistati emergono quattro
elementi fondamentali. In primis, l’attenzione degli
imprenditori è rivolta alla qualità/gamma dell’offerta
(62,7%); ciò risulta rilevante soprattutto per quanto
riguarda gli agriturismi ed i bed & breakfast. Anche i prezzi
e le condizioni di pagamento risultano di particolare
importanza (45,8%) nelle strategie competitive del settore
turistico provinciale. In questo caso, indicazioni superiori
alla media riguardano i campeggi (75%) e le altre strutture
ricettive (71,4%). Rilevanti sono anche i servizi offerti
(33,1%), maggiormente rispetto alla media per alberghi e
motel (40,5%) ed agriturismi (45,5%).
Infine, una quota significativa di indicazioni da parte degli
imprenditori riguarda la localizzazione (21,2%), un fattore
di competitività su cui puntano in modo piuttosto
trasversale le varie strutture turistiche presenti nel
territorio.
Graf. 6 – L’attività per trimestre delle strutture ricettive del settore turistico
della provincia di Vibo Valentia (in %)
4,1
2,7
15,3
Gennaio - Marzo
Aprile - Giugno
Luglio - Settembre
Ottobre - Dicembre
77,9
Alberghi,
motel
Gennaio - Marzo
4,2
Aprile - Giugno
15,8
Luglio 73,7
Settembre
Ottobre 6,3
Dicembre
TOTALE
100,0
Fonte: CCIAA di Vibo Valentia
Residence
alberghieri,
villaggi
turistici
0,5
13,2
Campeggi Agriturismo
Bed &
Altra
TOTALE
Breakfast ricettività
0,0
13,0
5,5
19,1
12,5
25,0
1,4
16,4
2,7
15,3
84,2
84,5
68,6
55,0
82,1
77,9
2,1
2,5
6,8
7,5
0,0
4,1
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
48
Graf. 7 - Contributo, in termini di ricchezza prodotta, delle diverse tipologie di turismo
in provincia di Vibo Valentia (in %)
80,7
Mare
9,0
Monti, natura
Storico, artistico, culturale
3,9
Enogastronomico
2,5
Religioso
2,2
Eventi, congressuale
1,7
0,0
20,0
40,0
60,0
80,0
100,0
Fonte: CCIAA di Vibo Valentia
Graf. 8 - Composizione degli arrivi turistici per fascia di prezzo in prov. di Vibo Valentia
(in %)
Prezzi bassi;
25,3
Prezzi medi;
28,8
Prezzi alti; 45,9
Fonte: CCIAA di Vibo Valentia
Graf. 9 – Distribuzione delle presenze turistiche in provincia di Vibo Valentia
in termini di ricettività (in %)
Presenze
giornaliere; 20,6
Esercizi ricettivi;
57,0
Seconde case;
22,4
Fonte: CCIAA di Vibo Valentia
49
Graf. 10 – Segmentazione della domanda per tipologia di turista in prov. di Vibo Valentia
(in %)*
84,7
Famiglie
40,7
Coppie
5,9
Anziani
5,9
Giovani
3,4
Single
Scuole
0,0
* Trattandosi di domanda a risposta multipla il totale delle risposte può essere superiore a 100.
Fonte: CCIAA di Vibo Valentia
Tab. 3 - Segmentazione della domanda per tipologia di turista nelle strutture ricettive
della provincia di Vibo Valentia (in %)*
Residence
alberghieri,
Bed &
Altra
Campeggi Agriturismo
villaggi
Breakfast ricettività
turistici
Famiglie
66,7
100,0
100,0
90,9
75,0
71,4
Coppie
57,1
20,0
50,0
45,5
75,0
57,1
Giovani
7,1
6,0
0,0
0,0
25,0
0,0
Anziani
4,8
8,0
0,0
9,1
0,0
0,0
Single
7,1
0,0
0,0
9,1
0,0
0,0
Scuole
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
* Trattandosi di domanda a risposta multipla il totale delle risposte può essere superiore a 100.
Fonte: CCIAA di Vibo Valentia
Alberghi,
motel
TOTALE
84,7
40,7
5,9
5,9
3,4
0,0
Graf. 11 – Quota di clienti stranieri sul totale degli arrivi nelle strutture ricettive della
provincia di Vibo Valentia (in %)
33,8
35,0
28,6
28,4
30,0
26,0
25,0
24,5
25,7
22,4
20,0
15,0
10,0
5,0
0,0
Bed &
Breakfast
Altra
ricettività
Alberghi, Agriturismo Campeggi Residence
motel
alberghieri,
villaggi
turistici
TOTALE
Fonte: CCIAA di Vibo Valentia
Tab. 4 - I canali di comunicazione prioritari per i turisti che raggiungono
la provincia di Vibo Valentia (in %)*
Altre attività
Altro
promozionali
47,5
31,4
79,7
0,0
0,0
* Trattandosi di domanda a risposta multipla il totale delle risposte può essere superiore a 100.
Fonte: CCIAA di Vibo Valentia
Amici/conoscenti
Agenzie di viaggio
Internet
50
Graf. 12 – Principali mezzi di trasporto utilizzati dai turisti per raggiungere la provincia
di Vibo Valentia (in %)*
86,4
Mezzo proprio
39,0
Aereo
11,0
Treno
6,8
Mezzo a noleggio
Autobus
1,7
Nave
0,8
Altro
0,8
* Trattandosi di domanda a risposta multipla il totale delle risposte può essere superiore a 100.
Fonte: CCIAA di Vibo Valentia
Graf. 13 - Aree di provenienza della domanda turistica in provincia di Vibo Valentia (in %)
5,9
16,1
Altri comuni della
provincia
5,1
Altre aree della regione
Altre regioni italiane
Estero
72,9
Fonte: CCIAA di Vibo Valentia
Graf. 14 – Motivazioni della scelta della provincia di Vibo Valentia (in %)
87,3
Mare, natura, clima
Posizione geografica
18,6
Rapporto qualità prezzo
17,8
Presenza familiari/ amici
9,3
Consuetudine
9,3
5,9
Patrimonio artistico
Divertimenti
1,7
Eventi e manifestazioni
1,7
Eventi culturali
0,8
Eventi sportivi
0,0
Servizi e strutture per diversamente abili
0,0
Servizi accessori
0,0
Struttura ricettiva eccellente
0,0
Altro
0,0
* Trattandosi di domanda a risposta multipla il totale delle risposte può essere superiore a 100.
Fonte: CCIAA di Vibo Valentia
51
Tab. 5 – Le attività preferite dai clienti per struttura ricettiva in provincia di Vibo Valentia (in %)
Residence
Alberghi,
Bed &
Altra
alberghieri, Campeggi Agriturismo
TOTALE
motel
Breakfast ricettività
vill.turistici
Relax
92,9
94,0
75,0
81,8
100,0
85,7
91,5
Visitare luoghi
33,3
30,0
25,0
63,6
50,0
0,0
33,1
Escursioni
16,7
16,0
25,0
0,0
0,0
42,9
16,1
Sport acquatici
7,1
6,0
25,0
0,0
25,0
0,0
6,8
Shopping
4,8
2,0
25,0
0,0
0,0
14,3
4,2
Altri sport
4,8
2,0
0,0
9,1
0,0
0,0
3,4
Divertimenti notturni
2,4
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,8
Cinema e teatro
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
Altro
2,4
6,0
0,0
0,0
0,0
0,0
3,4
* Trattandosi di domanda a risposta multipla il totale delle risposte può essere superiore a 100.
Fonte: CCIAA di Vibo Valentia
Graf. 15 – Gli aspetti da migliorare in provincia di Vibo Valentia (in %)
83,9
La viabilità ed i parcheggi
31,4
L’offerta di servizi
27,1
L’accessibilità marittima
18,6
L’accessibilità aeroportuale
Itinerari naturalistici
5,1
Percorsi artistico-culturali e storico-architettonici
5,1
L’offerta di eventi culturali e musicali
4,2
L’offerta enogastronomica
L’offerta di eventi sportivi
Altro
1,7
0,0
1,7
* Trattandosi di domanda a risposta multipla il totale delle risposte può essere superiore a 100.
Fonte: CCIAA di Vibo Valentia
Graf. 16 – Quota di imprese del settore turistico della provincia di Vibo Valentia che fa
parte di una rete di imprese (in %)*
13,6
15,3
SI
NO, ma siamo interessati
NO, non siamo interessati
71,2
Alberghi,
Residence alberghieri,
Altra ricettività TOTALE
motel
villaggi turistici
SI
9,5
14,0
19,2
13,6
NO, ma siamo interessati
16,7
18,0
7,7
15,3
NO, non siamo interessati
73,8
68,0
73,1
71,2
TOTALE
100,0
100,0
100,0
100,0
Le reti di impresa sono modelli organizzativi con i quali le piccole e medie imprese cooperano e si
coordinano nello svolgimento della loro attività (sono esempi di modelli di rete: le reti di fornitura, di
distribuzione - es.: franchising -, i consorzi, le joint ventures, i venture capital, …) e nella gestione e
attuazione di progetti comuni (es.: associazioni, consorzi, fondazioni, società volte alla realizzazione di
attività di ricerca, alla partecipazione coordinata alle fiere, alla gestione di osservatori).
Fonte: CCIAA di Vibo Valentia
52
Graf. 17 – Motivi per i quali le imprese del settore turistico della provincia di Vibo Valentia
fanno parte di una rete di imprese (in %)*
6,3
12,5
Collaborazione promozionale
43,8
Riduzione costi
Gruppi di acquisto
12,5
Condivisione figure professionali
Altro
25,0
Fonte: CCIAA di Vibo Valentia
Tab. 6 – Fattori sui quali puntano le aziende del settore turistico della provincia di Vibo Valentia
per essere più competitive sul mercato italiano ed estero (valori in %)*
Alberghi,
motel
Qualità/gamma dell’offerta
Prezzi/condizioni pagamento
Servizi
Localizzazione
Marchio (notorietà/immag.)
Altro
Nessun fattore
Non sa/non risponde
59,5
42,9
40,5
21,4
4,8
0,0
0,0
0,0
Residence
alberghieri,
Bed &
Campeggi Agriturismo
villaggi
Breakfast
turistici
60,0
75,0
90,9
75,0
48,0
75,0
18,2
50,0
32,0
0,0
45,5
0,0
22,0
25,0
9,1
25,0
2,0
0,0
0,0
25,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
2,0
0,0
0,0
0,0
Altra
ricettività
TOT.
42,9
71,4
14,3
28,6
14,3
0,0
0,0
0,0
62,7
45,8
33,1
21,2
4,2
0,0
0,0
0,8
* Trattandosi di domanda a risposta multipla il totale delle risposte può essere superiore a 100.
Fonte: CCIAA di Vibo Valentia
4.3 Le politiche per il territorio
Le criticità derivanti
dalla fase recessiva
L’analisi fin qui svolta sulla base dei dati dell’indagine ci ha
permesso di delineare l’evoluzione delle performance
economiche del settore turistico provinciale. Alla lettura di
tali dinamiche è stato possibile associare l’esame di
alcune peculiarità del settore, con particolare riferimento
alle principali caratteristiche della domanda.
L’obiettivo della presente sezione è quello di completare
l’analisi attraverso l’individuazione degli elementi cruciali
per lo sviluppo competitivo del sistema turistico,
sottolineando nel contempo le principali criticità e
suggerendo le politiche strategiche ritenute maggiormente
efficaci.
Chiedendo agli intervistati quali fossero in generale i fattori
che rischiano di condizionare negativamente l’andamento
del settore in provincia, ciò che emerge è come il fattore
principalmente individuato come responsabile sia la crisi
economica con i suoi effetti negativi (54,2%), opinione
condivisa ampiamente tra gli imprenditori delle varie
tipologie di strutture ricettive, ed in misura maggiore da
quelli dei campeggi e dei bed & breakfast. Al secondo
posto troviamo quindi la forte concorrenza dell’offerta
53
La concorrenza
dell’offerta turistica
internazionale
Le carenze
del sistema
infrastrutturale
turistica internazionale (28,8%), che ha pesato in maniera
più rilevante sugli alberghi e motel. Un ruolo significativo
risulta rivestito anche dalla concorrenza dell’offerta
turistica italiana (22%), segnalata maggiormente dagli
imprenditori dei residence alberghieri e dei villaggi turistici.
Un numero inferiore di indicazioni riguarda, infine, la
preferenza per i last minute e per le strutture a basso
costo (17,8%) e la riduzione dei consumi “accessori”
(16,9%).
Dai dati di una precedente indagine svolta nel 2008 è
possibile
notare
come
la
concorrenza
estera
rappresentava il principale fattore a comportare effetti
negativi sull’andamento del settore, una evidenza
confermatasi nel tempo della necessità di sviluppare la
capacità attrattiva del sistema turistico locale.
La disamina delle indicazioni relative ai fattori che nello
specifico incidono sull’andamento del turismo nella
provincia di Vibo Valentia mostra come le inefficienze del
sistema infrastrutturale di trasporto siano ritenute un
vincolo allo sviluppo molto significativo (59,3%); la
disaggregazione dei dati per tipologia di struttura
evidenzia un parere condiviso in modo trasversale.
Accanto alle carenze infrastrutturali gli operatori locali
individuano come elemento di criticità i costi di gestione
elevati (54,2%). Ciò risulta particolarmente rilevante
soprattutto nel caso degli agriturismi (72,7%) e dei bed &
breakfast (75%).
Un numero inferiore di risposte riguarda, quindi, lo scarso
collegamento con tour operator internazionali (22,9%;
agriturismo 36,4%; alberghi e motel e altra ricettività
28,6%) come anche la carenza di adeguati servizi
accessori alle strutture (15,3%; altra ricettività 28,6%).
L’eccessiva presenza di strutture a condizione familiare, la
scarsa professionalità degli operatori e il rapporto
inadeguato tra qualità dei servizi offerti e prezzi sono
infine i fattori su cui convergono poco più del 10% delle
indicazioni. I primi due raccolgono un numero
relativamente superiore di segnalazioni nel caso degli
operatori dei bed & breakfast, dell’altra ricettività e dei
campeggi, mentre il terzo appare maggiormente rilevante
nell’ambito degli imprenditori dei residence alberghieri e
dei villaggi turistici.
Un numero meno rilevante di risposte riguarda, infine, la
localizzazione non sempre ottimale delle strutture (6,8%)
ed il fatto che le strutture risultino prevalentemente
orientate a fasce ristrette di clienti (3,4%).
Dopo aver individuato gli elementi di debolezza dell’offerta
54
turistica della provincia di Vibo Valentia, passiamo ad
analizzare le opinioni degli operatori in merito ai fattori di
attrazione e ai segmenti turistici su cui puntare per
potenziare la capacità attrattiva del territorio.
Alla luce delle risposte degli imprenditori, il turismo
naturalistico e gli itinerari (48,3%) e il turismo
eno-gastronomico (44,9%) rappresentano le leve
competitive principali. Seguono il turismo storicoarchitettonico-culturale (34,7%) e gli eventi artistici e
culturali (27,1%), mentre assumono minore rilievo altri
segmenti turistici quali il turismo religioso, commerciale,
congressuale, scolastico e crocieristico, come anche gli
eventi sportivi.
Passando ad identificare le strategie che potrebbero
essere sviluppate per migliorare la competitività turistica
della provincia, l’indagine evidenzia come gli intervistati
siano ampiamente concordi nel ritenere la promozione
all’estero come fattore fondamentale (50%). Percentuali di
risposta più elevate rispetto alla media si riscontrano
soprattutto tra gli imprenditori dei bed & breakfast e delle
altre strutture ricettive.
Nel 39% dei casi si fa riferimento al miglioramento della
rete di viabilità interna e dei collegamenti con l’aeroporto e
la stazione, un tema particolarmente sentito dagli operatori
Le leve per
dei campeggi, dei bed & breakfast e degli alberghi e
migliorare la
motel. Un numero piuttosto simile di indicazioni riguarda
competitività turistica quindi il potenziamento delle funzioni di promozione
della provincia
dell’ufficio turistico (35,6%; bed & breakfast 50%;
agriturismo 45,5%) e la promozione in Italia (33,1%;
residence alberghieri e villaggi turistici 38%). La creazione
di un Consorzio turistico locale, segnalata nel 17,8% dei
casi, appare un’opzione strategica di maggiore importanza
nel contesto degli agriturismi e degli alberghi e motel.
Seguono, infine, la promozione di prodotti tipici e
dell’artigianato (12,7%) e delle risorse ambientali (11%),
sostenuti in modo più frequente dagli imprenditori di
campeggi. Un numero meno significativo di risposte indica
poi le azioni promozionali presso i tour operators, la
creazione di reti di imprese, il potenziamento della
ricettività e di eventi culturali, sportivi e musicali.
A conclusione dell’esposizione dei risultati dell’indagine,
passiamo ad analizzare quanto risposto dagli imprenditori
in merito alle attività che potrebbero essere svolte dalla
Camera di Commercio di Vibo Valentia. L’indicazione che
Il ruolo della Camera emerge
con
maggiore
frequenza
riguarda
la
di commercio
valorizzazione del territorio (51,7%). Oltre a questa,
l’opinione degli intervistati converge sulle attività di
I segmenti turistici
su cui puntare
55
semplificazione amministrativa (37,3%), sullo sviluppo
dell’operatività dell’aeroporto (32,2%) e sulla promozione
del territorio (31,4%). Le azioni promozionali presso tour
operators e la partecipazione a fiere ricevono
rispettivamente il 17,8% e il 16,1% delle segnalazioni,
mentre quantitativamente meno rilevanti sono quelle
riguardanti gli studi sui comportamenti turistici (6,8%), la
realizzazione di materiali informativi (5,9%), l’Osservatorio
Turistico Provinciale (4,2%) e la promozione di reti di
imprese (2,5%).
Graf. 18 – Fattori che rischiano di condizionare negativamente l’andamento del settore
in provincia di Vibo Valentia (in %)*
INDAGINE 2011
54,2
Gli effetti della crisi economica
28,8
Forte concorrenza dell’offerta turistica internazionale
Forte concorrenza dell’offerta turistica italiana
22,0
17,8
Preferenza per i last minute e soluzioni turistiche a basso costo
16,9
Riduzione dei consumi “ accessori”
14,4
Altro
INDAGINE 2008
31,3
Forte concorrenza delle strutture straniere
Riduzione dei costumi accessori
14,6
Perdita di turisti stranieri già presente in passato
14,6
10,4
Preferenza per i last minute e soluzioni turistiche a basso costo
12,5
Altro
20,8
Ns/nr
* Trattandosi di domanda a risposta multipla il totale delle risposte può essere superiore a 100.
Fonte: CCIAA di Vibo Valentia
Tab. 7 – Fattori che rischiano di condizionare negativamente l’andamento del settore
in provincia di Vibo Valentia per tipologia di struttura ricettiva (in %)*
Alberghi,
motel
Residence
albergh.,
villaggi
turistici
Camp
eggi
Agriturismo
Bed &
Breakfast
Gli effetti della crisi
54,8
54,0
75,0
54,5
75,0
economica
Riduzione dei consumi
16,7
14,0
25,0
36,4
25,0
“accessori”
Forte concorrenza
21,4
28,0
0,0
18,2
0,0
dell’offerta turistica italiana
Forte concorrenza
dell’offerta turistica
35,7
28,0
25,0
18,2
0,0
internazionale
Preferenza per i last minute
e di soluzioni turistiche a
16,7
24,0
25,0
0,0
0,0
basso costo
Altro
7,1
12,0
0,0
27,3
50,0
* Trattandosi di domanda a risposta multipla il totale delle risposte può essere superiore a 100.
Fonte: CCIAA di Vibo Valentia
56
Altra
ricettiv
ità
Tot.
28,6
54,2
0,0
16,9
14,3
22,0
28,6
28,8
14,3
17,8
42,9
14,4
Graf. 19 – Fattori critici che incidono sull’andamento del turismo
in provincia di Vibo Valentia (in %)*
INDAGINE 2011
59,3
Infrastrutture di trasporto inefficienti
54,2
Costi di gestione elevati
22,9
Scarso collegamento con tour operator internazionali
15,3
Carenza di adeguati servizi accessori alle strutture
13,6
Eccessiva presenza di strutture a conduzione familiare
12,7
Scarsa professionalità degli operatori
11,9
Rapporto inadeguato tra qualità dei servizi offerti e prezzi
6,8
Localizzazione non sempre ottimale delle strutture
3,4
Strutture prevalentemente orientate a ristrette fasce di clienti
Non sa, non risponde
0,8
INDAGINE 2008
41,7
Costi di gestione elevati
37,5
Eccessiva pressione fiscale
25,0
Infrastrutture di trasporto inefficienti
22,9
Carenza di adeguati servizi accessori alle strutture
20,8
Scarso collegamento con tour operator internazionali
12,5
Localizzazione non sempre ottimale delle strutture
Strutture orientate a ristrette fasce di clienti
10,4
Scarsa professionalità degli operatori
10,4
6,3
Eccessiva presenza di strutture a conduzione familiare
12,5
Altro
18,8
Non sa, non risponde
* Trattandosi di domanda a risposta multipla il totale delle risposte può essere superiore a 100.
Fonte: CCIAA di Vibo Valentia
Tab. 8 - Fattori critici che incidono sull’andamento del turismo in provincia di Vibo Valentia
per tipologia di struttura ricettiva (in %)*
Alberghi,
motel
Residence
Bed &
Altra
alberghieri, Campeggi Agriturismo
Tot.
Breakfast ricettività
vill. turistici
Infrastrutture di trasporto
59,5
62,0
50,0
45,5
75,0
inefficienti
Costi di gestione elevati
50,0
56,0
50,0
72,7
75,0
Scarso collegamento con tour
28,6
16,0
25,0
36,4
0,0
operator internazionali
Carenza di adeguati servizi
21,4
12,0
25,0
0,0
0,0
accessori alle strutture
Eccessiva presenza di
strutture a conduzione
14,3
12,0
0,0
18,2
25,0
familiare
Scarsa professionalità degli
16,7
8,0
25,0
0,0
25,0
operatori
Rapporto inadeguato tra
qualità dei servizi offerti e
9,5
20,0
0,0
0,0
0,0
prezzi
Localizzazione non sempre
7,1
4,0
25,0
0,0
25,0
ottimale delle strutture
Strutture prevalentemente
orientate a ristrette fasce di
4,8
2,0
25,0
0,0
0,0
clienti
Non sa, non risponde
0,0
2,0
0,0
0,0
0,0
* Trattandosi di domanda a risposta multipla il totale delle risposte può essere superiore a 100.
Fonte: CCIAA di Vibo Valentia
57
57,1
59,3
28,6
54,2
28,6
22,9
28,6
15,3
14,3
13,6
28,6
12,7
0,0
11,9
14,3
6,8
0,0
3,4
0,0
0,8
Graf. 20 – Fattori di attrazione e segmenti turistici sul quale puntare per alimentare
la capacità attrattiva della provincia di Vibo Valentia (in %)*
48,3
Turismo naturalistico-itinerari
44,9
Turismo eno-gastronomico
34,7
Turismo storico-architettonico-culturale
27,1
Eventi artistici - culturali
11,9
Turismo religioso
9,3
Turismo commerciale
6,8
Eventi musicali
5,1
Turismo congressuale
Eventi sportivi
Turismo scolastico
Turismo crocieristico
2,5
1,7
0,0
8,5
Altro
* Trattandosi di domanda a risposta multipla il totale delle risposte può essere superiore a 100.
Fonte: CCIAA di Vibo Valentia
Graf. 21 –Strategie che potrebbero essere sviluppate per migliorare la competitività
turistica della provincia di Vibo Valentia (in %)*
50,0
Promozione all’estero
39,0
Miglioram. rete viabilità interna, collegamenti da aeroporto-stazione
35,6
Potenziamento delle funzioni di promozione dell’ufficio turistico
33,1
Promozione in Italia
17,8
Creazione di un Consorzio turistico locale
12,7
Promozione dei prodotti tipici e dell’artigianato
11,0
Promozione delle risorse ambientali e storico culturali
Creazione di reti di imprese
4,2
Azioni promozionali presso i tour operators
4,2
Potenziamento eventi culturali, sportivi e musicali
3,4
Potenziamento della ricettività
3,4
5,9
Altro
* Trattandosi di domanda a risposta multipla il totale delle risposte può essere superiore a 100.
Fonte: CCIAA di Vibo Valentia
58
Tab. 9 - Strategie che potrebbero essere sviluppate per migliorare la competitività turistica
della provincia di Vibo Valentia per tipologia di struttura ricettiva (in %)*
Residence
Alberghi, alberghieri,
Bed &
Altra
Campeggi Agritur.
Tot.
motel
villaggi
Breakfast ricettività
turistici
45,2
52,0
50,0
36,4
75,0
71,4
50,0
Promozione all’estero
Miglioramento rete viabilità interna e
47,6
34,0
50,0
27,3
50,0
collegamenti da aeroporto-stazione
Potenziamento delle funzioni di
35,7
38,0
25,0
45,5
50,0
promozione dell’ufficio turistico
Promozione in Italia
33,3
38,0
25,0
27,3
25,0
Creaz. di un Consorzio turistico
21,4
14,0
0,0
36,4
0,0
locale
Promoz. prodotti tipici e artigianato
14,3
14,0
25,0
0,0
25,0
Promoz. risorse amb. e storico
14,3
6,0
25,0
18,2
0,0
cultur.
Azioni promoz. presso tour operators
4,8
2,0
0,0
9,1
0,0
Creazione di reti di imprese
4,8
4,0
0,0
0,0
0,0
Potenziamento della ricettività
7,1
2,0
0,0
0,0
0,0
Potenz. eventi cultur./sportivi/music.
7,1
2,0
0,0
0,0
0,0
Altro
4,8
8,0
0,0
9,1
0,0
* Trattandosi di domanda a risposta multipla il totale delle risposte può essere superiore a 100.
Fonte: CCIAA di Vibo Valentia
28,6
39,0
0,0
35,6
14,3
33,1
14,3
17,8
0,0
12,7
14,3
11,0
14,3
14,3
0,0
0,0
0,0
4,2
4,2
3,4
3,4
5,9
Graf. 22 – Attività che potrebbero essere svolte dalla Camera di Commercio di Vibo
Valentia
(in %)*
51,7
Valorizzazione del territorio
37,3
Semplificazione amministrativa
32,2
Sviluppo dell’operatività dell’aeroporto
31,4
Promozione del territorio
17,8
Azioni promozionali presso i tour operators
16,1
Partecipazione a fiere
6,8
Studi sui comportamenti turistici
5,9
Realizzazione materiali informativi
Osservatorio Turistico Provinciale
Promozione di reti di imprese
Altro
4,2
2,5
5,9
* Trattandosi di domanda a risposta multipla il totale delle risposte può essere superiore a 100.
Fonte: CCIAA di Vibo Valentia
59
4.4 L’analisi SWOT
Uno strumento
di pianificazione
strategica
Una sintesi
delle azioni da
intraprendere
L’analisi fin qui svolta ci ha consentito di delineare un
quadro piuttosto completo del settore turistico della
provincia di Vibo Valentia, sia per quanto riguarda il lato
dell’offerta che il lato della domanda, utilizzando
congiuntamente statistiche quantitative ufficiali e risultati di
una indagine condotta presso un panel di imprese locali.
Con le informazioni a disposizione è possibile procedere
all’analisi SWOT, una delle metodologie più diffuse per la
valutazione di fenomeni riguardanti il territorio. L’analisi
SWOT, nello specifico, è uno strumento di pianificazione
strategica usata per valutare i punti di forza (S-Strenghts),
debolezza
(W-Weaknesses),
le
opportunità
(O-Opportunities) e le minacce (T-Threats), consentendo
di identificare le linee guida strategiche per conseguire
l’obiettivo di sviluppo settoriale. Sinteticamente:
- i punti di forza sono gli elementi del sistema turistico
che rappresentano un valore utile per raggiungere
l’obiettivo di sviluppo;
- i punti di debolezza sono gli elementi che possono
compromettere il raggiungimento dell’obiettivo;
- le opportunità sono le condizioni esterne (politiche
pubbliche, ecc.) che sono complementari al
raggiungimento dell’obiettivo;
- le minacce sono le condizioni esterne che potrebbero
ostacolare il raggiungimento dell’obiettivo.
Da tali distinzioni emerge quindi la presenza di elementi
endogeni ed esogeni al sistema economico in esame. I
punti di forza/debolezza rappresentano fattori interni,
propri dell’area geografica e delle imprese insediate sul
territorio. Le opportunità/minacce fanno invece riferimento
al contesto esterno, elementi che influenzano l’area di
studio senza che abbiano origine nel territorio. Le
informazioni raccolte possono quindi confluire all’interno di
una matrice come quella che segue che permette la
lettura incrociata degli elementi SWOT del sistema
turistico della provincia di Vibo Valentia. Si tratta di una
matrice semplificata in cui le argomentazioni di sintesi
sono ricondotte in elenchi, in modo da sottolineare le
azioni per massimizzare i punti di forza e le opportunità e
al tempo stesso far fronte ai punti di debolezza e criticità
evidenziati. La lettura incrociata degli elementi può dare
origini alle interrelazioni di interesse:
- relazione S-O: mette a sistema i punti di forza e le
opportunità, si tratta del connubio teso a massimizzare
le occasioni di miglioramento del settore;
60
- relazione W-O: riguarda le interrelazioni che possono
svilupparsi tra azioni locali previste e punti di
debolezza; possono essere evidenziate le opportunità
per mitigare le debolezze rilevate;
- relazione S-T: considera in maniera biunivoca le
relazioni che possono svilupparsi tra situazioni
migliorative e situazioni di pericolo;
- relazione W-T: permette di valutare congiuntamente
relazioni che possono instaurarsi tra criticità, in modo
da prenderne conoscenza e valutare se le azioni
previste sono potenzialmente efficaci.
La forma matriciale ha l’intento di semplificare la lettura dei
risultati, permettendo una sintesi che possa fornire
supporto ai processi decisionali.
Quadro A - Punti di Forza, debolezza, opportunità e minacce del turismo in provincia
di Vibo Valentia
Punti di forza
Patrimonio balneare-naturalistico
Patrimonio storico-architettonico-culturale
Eventi artistici-culturali
Ricchezza del patrimonio gastronomico
Indice di qualità alberghiera superiore alla
media nazionale
Indice di permanenza media superiore al
dato nazionale
Indice di permanenza media di clienti stranieri
più elevato in Italia
Prezzi/condizioni dell’offerta competitivi
Opportunità
Politiche comunitarie in materia di turismo
Piano Strategico di Marketing Turistico per il
triennio 2010/2012
Ulteriore sviluppo delle nuove tecnologie
come strumento di marketing territoriale
Punti di debolezza
Indice di internazionalizzazione turistica
inferiore al dato nazionale
Infrastrutture di trasporto poco efficienti
Costi di gestione elevati
Scarso collegamento con tour operator
internazionali
Elevato grado di stagionalità dell’attività
settoriale
Carenza di adeguati servizi accessori alle
strutture
Presenza di lavoro sommerso
Minacce
Effetti della crisi economica
Forte concorrenza dell’offerta turistica
nazionale ed internazionale
Preferenza per i last minute
Riduzione dei consumi accessori
61
5 – IL TURISMO NELLA PROGRAMMAZIONE REGIONALE
Il Rapporto
sul turismo
della Calabria
Dal Rapporto Calabria 2011 – Undicesimo Rapporto sul
Turismo, realizzato dall’Assessorato al Turismo della
Amministrazione Regionale, con l’ausilio del Sistema
Informativo Turistico della Regione, emergono importanti
considerazioni strategiche, che possono essere utili per
delineare e coordinare una politica di sviluppo per il
settore; a questo proposito, sono stati riportati agli
indirizzi di programmazione per il periodo 2007 – 2013,
nonchè le risorse, comunitarie e non, messe a
disposizione.
5.1 Il “PIANO STRATEGICO DI MARKETING TURISTICO” per il
rilancio del turismo calabrese
Gli obiettivi generali
dei piani di marketing
Il Piano Strategico di Marketing Turistico per il triennio
2010/2012 è stato predisposto dall’Assessorato al
Turismo della Regione Calabria ai sensi dell’art.6 della
L.R. n.8/2008, “Riordino dell’organizzazione turistica
regionale”.
Esso si pone l’obiettivo di sviluppare e incrementare il
movimento dei turisti verso il territorio calabrese e
riconfigurare il “Brand” Calabria attraverso azioni dirette a
rinforzare l’imprenditoria di settore e a stimolare la
popolazione locale verso la “cultura dell’accoglienza e
dell’ospitalità”.
Obiettivi generali dei Piani di marketing sono:
- sviluppare il potenziale turistico della destinazione
attraverso una crescita controllata, cioè attraverso un
processo di conservazione e rispetto del patrimonio di
risorse naturali e culturali presenti, nonché del sistema
di valori della popolazione residente;
- promuovere criteri di sostenibilità ambientale, naturale
e sociale anche attraverso un impegno più attivo del
settore turistico al processo di miglioramento delle
condizioni di vita dei residenti e dei turisti;
- aumentare il livello di redditività delle imprese e
l’impatto economico del turismo sul territorio,
potenziando la partecipazione allo sviluppo turistico
delle aree non ancora valorizzate (entroterra) ed
estendendo le ricadute economiche verso gli altri
settori del sistema locale (in primis: commercio,
agricoltura e artigianato);
- favorire la crescita di occupazione, reddito e qualità
62
della vita locale attraverso la trasformazione del
settore turistico da attività stagionale ad attività
permanente.
Obiettivi specifici sono:
- creare un’identità turistica dell’area e aumentare la
conoscenza e l’immagine del territorio e delle sue
opportunità presso il mercato;
- accrescere il sistema promo-commerciale integrato;
- sviluppare nuovi prodotti turistici capaci di mettere in
gioco tutte le risorse disponibili dell’area e di
estendere la stagione turistica;
- diversificare i mercati di provenienza con un “attacco”
non solo ai bacini distanti (Nord-Italia ed estero) ma
anche al movimento interno calabrese e delle regioni
limitrofe;
- potenziare e qualificare il sistema complementare di
supporto (informazione, sport, svago e nuovi servizi ai
turisti, etc.);
- diversificare e qualificare l’offerta ricettiva alberghiera;
- investire nella crescita della “cultura turistica” e della
“cultura dell’accoglienza”;
- qualificare le professionalità nel turismo;
- migliorare la qualità e la fruibilità dell’ambiente
naturale e urbano;
- sviluppare e migliorare l’accessibilità e il sistema di
viabilità interno.
Le risorse comunitarie messe a disposizione per il ciclo di
programmazione 2007 – 2013 per l’Asse – Risorse Naturali, Culturali e
Turismo sostenibile, sono pari a 179,9 milioni di euro, a cui si aggiunge il
cofinanziamento nazionale di ulteriori 179,9 milioni di euro.
63
Appendice statistica
64
Fig. 1 – Mappa dei comuni della provincia di Vibo Valentia con i rispettivi codici identificativi
Fonte: Istituto G. Tagliacarne
Tab. 1 – Elenco dei comuni della provincia di Vibo Valentia con i rispettivi codici identificativi
Codice identificativo
Denominazione
mappa
1
Acquaro
2
Arena
3
Briatico
4
Brognaturo
5
Capistrano
6
Cessaniti
7
Dasà
8
Dinami
9
Drapia
10
Fabrizia
11
Filadelfia
12
Filandari
13
Filogaso
14
Francavilla Angitola
15
Francica
16
Gerocarne
17
Ionadi
18
Joppolo
19
Limbadi
20
Maierato
21
Mileto
22
Mongiana
23
Monterosso Calabro
24
Nardodipace
25
Nicotera
Fonte: Istituto G. Tagliacarne
Codice identificativo
mappa
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
37
38
39
40
41
42
43
44
45
46
47
48
49
50
65
Denominazione
Parghelia
Pizzo
Pizzoni
Polia
Ricadi
Rombiolo
San Calogero
San Costantino Calabro
San Gregorio d'Ippona
San Nicola da Crissa
Sant'Onofrio
Serra San Bruno
Simbario
Sorianello
Soriano Calabro
Spadola
Spilinga
Stefanaconi
Tropea
Vallelonga
Vazzano
Vibo Valentia
Zaccanopoli
Zambrone
Zungri
Tab. 2 – Distribuzione dell’offerta ricettiva, per categoria di esercizi, nei comuni
della provincia di Vibo Valentia (2011; valori in %)
Esercizi
Esercizi
Esercizi
Camere
Letti
ricettivi
alberghieri
extra alberghieri
Briatico
5,7
7,9
10,1
6,7
4,8
Brognaturo
0,3
0,0
0,0
0,0
0,5
Cessaniti
1,0
0,2
0,1
1,1
1,0
Drapia
3,6
4,6
3,0
2,8
4,3
Fabrizia
0,3
0,0
0,0
0,0
0,5
Filadelfia
0,8
0,3
0,2
1,1
0,5
Filogaso
0,3
0,0
0,0
0,0
0,5
Francica
0,5
0,0
0,0
0,0
1,0
Ionadi
1,0
0,1
0,1
0,6
1,4
Joppolo
2,6
0,9
0,6
2,8
2,4
Limbadi
0,8
0,3
0,2
0,6
1,0
Maierato
1,6
0,9
0,5
0,6
2,4
Mileto
0,8
0,1
0,1
0,6
1,0
Mongiana
0,8
0,2
0,1
0,6
1,0
Monterosso Calabro
0,5
0,1
0,0
0,0
1,0
Nicotera
3,4
8,3
7,8
4,5
2,4
Parghelia
6,7
12,1
7,8
4,5
8,6
Pizzoni
0,3
0,0
0,0
0,0
0,5
Pizzo Calabro
7,0
12,7
13,4
5,1
8,6
Polia
0,3
0,0
0,0
0,0
0,5
Ricadi
29,7
32,5
33,8
44,9
16,7
Rombiolo
0,3
0,0
0,0
0,0
0,5
San Calogero
0,3
0,1
0,1
0,6
0,0
San Costantino Calabro
0,3
0,0
0,0
0,0
0,5
San Nicola da Crissa
0,5
0,0
0,0
0,0
1,0
Sant'Onofrio
0,5
0,1
0,1
0,0
1,0
Serra San Bruno
1,8
0,5
0,3
1,1
2,4
Sorianello
0,3
0,0
0,0
0,0
0,5
Spadola
1,8
0,5
0,3
2,2
1,4
Spilinga
0,5
0,2
0,1
0,6
0,5
Tropea
10,3
7,5
7,6
7,9
12,4
Vallelonga
1,6
0,1
0,1
0,0
2,9
Vazzano
0,5
0,0
0,0
0,0
1,0
Vibo Valentia
8,5
3,3
4,1
4,5
12,0
Zambrone
5,2
6,3
9,4
6,7
3,8
TOTALE PROVINCIA
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio Turistico Vibo Valentia
Comuni
66
Tab. 3 – Distribuzione dell’offerta ricettiva, per categoria di esercizi, nei comuni dell’entroterra
della provincia di Vibo Valentia (2011; valori in %)
Esercizi
Esercizi
Camere
Letti
ricettivi
alberghieri
8,7
Cessaniti
4,2
1,7
1,3
21,7
Drapia
14,7
42,5
34,5
8,7
Filadelfia
3,2
2,7
2,1
0,0
Filogaso
1,1
0,07
0,06
0,0
francica
2,1
0,44
0,42
4,3
Ionadi
4,2
1,3
0,9
4,3
Limbadi
3,2
2,9
2,3
4,3
Maierato
6,3
8,7
6,0
4,3
Mileto
3,2
1,2
0,9
0,0
Monterosso Calabro
2,1
0,51
0,44
0,0
Pizzoni
1,1
0,15
0,12
0,0
Polia
1,1
0,2
0,12
0,0
Rombiolo
1,1
0,2
0,15
4,3
San Calogero
1,1
0,9
0,7
0,0
San Costantino
1,1
0,2
0,2
0,0
S. Nicola da Crissa
2,1
0,4
0,30
0,0
Sant'Onofrio
2,1
0,7
0,6
0,0
Sorianello
1,1
0,1
0,1
4,3
Spilinga
2,1
2,3
1,5
0,0
Vallelonga
6,3
1,24
0,89
0,0
Vazzano
2,1
0,36
0,24
34,8
Vibo Valentia
34,7
31,2
46,2
TOTALE PROVINCIA
100,0
100,0
100,0
100,0
Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio Turistico Vibo Valentia
Comuni
Esercizi
extra alberghieri
2,8
12,5
1,4
1,4
2,8
4,2
2,8
6,9
2,8
2,8
1,4
1,4
1,4
0,0
1,4
2,8
2,8
1,4
1,4
8,3
2,8
34,7
100,0
Tab. 4– Offerta ricettiva, per categoria di esercizi, nelle località montane
della provincia di Vibo Valentia (2011; valori in %)
Esercizi
Esercizi
Esercizi
Camere
Letti
ricettivi
alberghieri
extra alberghieri
0,0
8,3
Brognaturo
5,3
1,36
1,38
0,0
8,3
Fabrizia
5,3
1,36
1,04
14,3
16,7
Mongiana
15,8
15,6
15,9
28,6
41,7
Serra San Bruno
36,8
40,1
40,1
57,1
25,0
Spadola
36,8
41,5
41,5
TOTALE PROVINCIA
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio Turistico Vibo Valentia
Comuni
Tab. 5– Offerta ricettiva, per categoria di esercizi, nelle località marine
della provincia di Vibo Valentia (2011; valori in %)
Esercizi
Esercizi
Esercizi
Camere
Letti
ricettivi
alberghieri
extra alberghieri
8,1
8,0
Briatico
8,1
8,9
11,2
3,4
4,0
Joppolo
3,7
1,0
0,6
5,4
4,0
Nicotera
4,8
9,4
8,6
5,4
14,4
Parghelia
9,5
13,7
8,6
6,1
14,4
Pizzo Calabro
9,9
14,4
14,8
54,1
28,0
Ricadi
42,1
36,9
37,3
9,5
20,8
Tropea
14,7
8,6
8,4
8,1
6,4
Zambrone
7,3
7,1
10,4
TOTALE PROVINCIA
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio Turistico Vibo Valentia
67
Tab. 6 - Arrivi e presenze negli esercizi ricettivi della provincia di Vibo Valentia
per paese di provenienza (2009)
ESERCIZI
ESERCIZI
TOTALE ESERCIZI Incidenza % (sul totale
ALBERGHIERI
COMPLEMENTARI
RICETTIVI
degli es. ricettivi)
Arrivi
Presenze Arrivi Presenze
Arrivi
Presenze
Arrivi
Presenze
UNIONE EUROPEA
ITALIA
192.019 1.183.013 22.240
202.297 214.259 1.385.310
70,9
66,2
Finlandia
85
349
5
58
90
407
0,0
0,0
Svezia
373
2.680
25
161
398
2.841
0,1
0,1
Danimarca
161
1.102
122
863
283
1.965
0,1
0,1
Irlanda
306
1.532
5
18
311
1.550
0,1
0,1
Regno Unito
2.627
18.825
96
596
2.723
19.421
0,9
0,9
Paesi Bassi
1.921
15.086
263
1.942
2.184
17.028
0,7
0,8
Belgio
3.811
30.146
162
1.546
3.973
31.692
1,3
1,5
Lussemburgo
41
211
10
135
51
346
0,0
0,0
Germania
30.860
272.900
1.875
15.729
32.735
288.629
10,8
13,8
Francia
18.580
146.408
171
1.023
18.751
147.431
6,2
7,0
Austria
4.456
35.345
557
4.913
5.013
40.258
1,7
1,9
Estonia
8
18
4
48
12
66
0,0
0,0
Lettonia
19
93
0
0
19
93
0,0
0,0
Lituania
28
116
17
184
45
300
0,0
0,0
Polonia
3.722
29.118
719
6.444
4.441
35.562
1,5
1,7
Rep.Ceca
2.005
17.985
640
5.530
2.645
23.515
0,9
1,1
Slovacchia
942
7.220
45
362
987
7.582
0,3
0,4
Ungheria
85
702
12
84
97
786
0,0
0,0
Romania
163
905
14
95
177
1.000
0,1
0,0
Slovenia
220
1.874
68
357
288
2.231
0,1
0,1
Bulgaria
71
594
0
0
71
594
0,0
0,0
Spagna
390
1.864
28
354
418
2.218
0,1
0,1
Portogallo
99
755
2
2
101
757
0,0
0,0
Grecia
173
662
4
8
177
670
0,1
0,0
Malta
138
593
4
4
142
597
0,0
0,0
Cipro
1
2
0
0
1
2
0,0
0,0
TOTALE
263.304 1.770.098 27.088
242.753 290.392 2.012.851
96,0
96,2
ALTRI PAESI EUROPEI
Norvegia
196
786
22
143
218
929
0,1
0,0
Svizzera
4.184
30.958
468
3.786
4.652
34.744
1,5
1,7
Croazia
150
1.487
10
154
160
1.641
0,1
0,1
Turchia
45
304
4
16
49
320
0,0
0,0
Russia
1.368
10.895
76
2.101
1.444
12.996
0,5
0,6
Altri Paesi Europei
247
1.908
12
169
259
2.077
0,1
0,1
TOTALE
6.190
46.338
592
6.369
6.782
52.707
2,2
2,5
PAESI EXTRAEUROPEI
Egitto
14
66
0
0
14
66
0,0
0,0
Paesi Africa Mediterranea
20
59
2
10
22
69
0,0
0,0
Sud Africa
10
25
0
0
10
25
0,0
0,0
Altri Paesi dell'Africa
16
80
4
40
20
120
0,0
0,0
Stati Uniti d America
1.348
5.028
28
327
1.376
5.355
0,5
0,3
Canada
821
4.111
23
728
844
4.839
0,3
0,2
Messico
24
90
2
14
26
104
0,0
0,0
Venezuela
10
35
1
4
11
39
0,0
0,0
Brasile
249
578
10
190
259
768
0,1
0,0
Argentina
535
2.478
10
42
545
2.520
0,2
0,1
Altri Paesi America latina
75
434
3
12
78
446
0,0
0,0
Israele
236
1.393
2
2
238
1.395
0,1
0,1
Altri paesi del M.Oriente
25
91
2
24
27
115
0,0
0,0
Cina
24
436
1
13
25
449
0,0
0,0
Corea del Sud
63
78
0
0
63
78
0,0
0,0
Giappone
89
341
1
4
90
345
0,0
0,0
India
21
110
0
0
21
110
0,0
0,0
Altri paesi dell'Asia
14
257
4
10
18
267
0,0
0,0
Australia
384
1.882
11
47
395
1.929
0,1
0,1
Nuova Zelanda
24
45
0
0
24
45
0,0
0,0
Altri Paesi
994
6.521
138
1.023
1.132
7.544
0,4
0,4
TOTALE
4.996
24.138
242
2.490
5.238
26.628
1,7
1,3
TOTALE PAESI ESTERI
82.471
657.561
5.682
49.315
88.153
706.876
29,1
33,8
TOTALE GENERALE
274.490 1.840.574 27.922
251.612 302.412 2.092.186
100,0
100,0
Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Istat
68
Tab. 7 – Percentuale degli arrivi e presenze negli esercizi complementari* della provincia
di Vibo Valentia per paese di provenienza (2009)
Arrivi
Presenze
UNIONE EUROPEA A 15
ITALIA
10,4
14,6
Finlandia
5,6
14,3
Svezia
6,3
5,7
Danimarca
43,1
43,9
Irlanda
1,6
1,2
Regno Unito
3,5
3,1
Paesi Bassi
12,0
11,4
Belgio
4,1
4,9
Lussemburgo
19,6
39,0
Germania
5,7
5,4
Francia
0,9
0,7
Austria
11,1
12,2
Estonia
33,3
72,7
Lettonia
0,0
0,0
Lituania
37,8
61,3
Polonia
16,2
18,1
Rep.Ceca
24,2
23,5
Slovacchia
4,6
4,8
Ungheria
12,4
10,7
Romania
7,9
9,5
Slovenia
23,6
16,0
Bulgaria
0,0
0,0
Spagna
6,7
16,0
Portogallo
2,0
0,3
Grecia
2,3
1,2
Malta
2,8
0,7
Cipro
0,0
0,0
Totale UE 15
9,3
12,1
ALTRI PAESI EUROPEI
Norvegia
10,1
15,4
Svizzera
10,1
10,9
Croazia
6,3
9,4
Turchia
8,2
5,0
Russia
5,3
16,2
Altri Paesi Europei
4,6
8,1
Totale altri Paesi Europei
8,7
12,1
PAESI EXTRAEUROPEI
Egitto
0,0
0,0
Paesi dell'Africa Mediterranea
9,1
14,5
Sud Africa
0,0
0,0
Altri Paesi dell'Africa
20,0
33,3
Stati Uniti d America
2,0
6,1
Canada
2,7
15,0
Messico
7,7
13,5
Venezuela
9,1
10,3
Brasile
3,9
24,7
Argentina
1,8
1,7
Altri Paesi dell' America latina
3,8
2,7
Israele
0,8
0,1
Altri paesi del M.Oriente
7,4
20,9
Cina
4,0
2,9
Corea del Sud
0,0
0,0
Giappone
1,1
1,2
India
0,0
0,0
Altri paesi dell'Asia
22,2
3,7
Australia
2,8
2,4
Nuova Zelanda
0,0
0,0
Altri Paesi
12,2
13,6
TOTALE
4,6
9,4
TOTALE PAESI ESTERI
6,4
7,0
TOTALE GENERALE
9,2
12,0
*campeggi, villaggi turistici, alloggi in affitto, alloggi agro-turistici, bed&breakfast, ostelli per la gioventù
Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Istat
69
Grad. 1 – Graduatoria provinciale decrescente per indice di internazionalizzazione
turistica (2009; valori in %)
Indice di internaz.
turistica (Arrivi
Pos.
Province
stranieri / Totale
arrivi)
1
Venezia
70,6
2
Roma
70,5
3
Verbano-Cusio-Ossola
69,0
4
Firenze
65,9
5
Como
62,2
6
Verona
61,6
7
Bolzano
60,6
8
Prato
57,8
9
Pistoia
56,3
10 Pisa
51,5
11 Gorizia
50,7
12 Brescia
50,6
13 Varese
48,3
14 Milano
47,1
15 Siena
46,9
16 Treviso
46,2
17 La Spezia
46,0
18 Messina
46,0
19 Udine
44,7
20 Sassari
44,5
21 Palermo
43,6
22 Asti
43,1
23 Rovigo
43,0
24 Napoli
42,0
25 Lecco
41,3
26 Lucca
40,8
27 Padova
39,3
28 Trieste
38,5
29 Genova
37,4
30 Trento
37,1
31 Bergamo
37,1
32 Novara
36,9
33 Olbia Tempio
36,9
34 Agrigento
36,5
35 Cuneo
35,8
36 Frosinone
35,4
37 Nuoro
34,9
38 Ogliastra
34,9
39 Siracusa
34,9
40 Bologna
34,5
41 Arezzo
34,4
42 Imperia
34,2
43 Oristano
33,9
44 Piacenza
33,7
45 Enna
33,3
46 Vicenza
33,2
47 Sondrio
32,5
48 Cagliari
32,2
49 Livorno
31,5
50 Aosta
30,7
51 Pordenone
30,3
52 Alessandria
29,9
53 Vibo Valentia
29,1
54 Carbonia-Iglesias
28,9
Fonte: Elaborazioni Istituto G. Tagliacarne su dati Istat
70
Pos.
Province
Indice di internaz.
turistica (Arrivi
stranieri / Totale arrivi)
55
56
57
58
59
60
61
62
63
64
65
66
67
68
69
70
71
72
73
74
75
76
77
78
79
80
81
82
83
84
85
86
87
88
89
90
91
92
93
94
95
96
97
98
99
100
101
102
103
104
105
106
107
Catania
Modena
Medio Campidano
Ferrara
Belluno
Trapani
Salerno
Terni
Perugia
Lodi
Parma
Cremona
Mantova
Biella
Savona
Ragusa
Reggio Emilia
Vercelli
Massa-Carrara
Caserta
Bari
Grosseto
Rimini
Pavia
Catanzaro
Pesaro e Urbino
Viterbo
Forlì-Cesena
Ancona
Brindisi
Avellino
Ravenna
Teramo
Latina
Macerata
Pescara
Torino
Foggia
Rieti
Matera
Lecce
Ascoli Piceno
Reggio Calabria
Benevento
Chieti
Caltanissetta
Taranto
Potenza
Cosenza
Campobasso
Isernia
Crotone
L'Aquila
ITALIA
28,9
28,6
28,5
28,0
27,7
27,3
27,1
26,7
26,3
25,8
25,5
25,0
25,0
24,4
23,5
23,3
22,7
22,2
21,8
20,2
19,6
19,5
19,0
18,8
18,4
18,3
18,0
17,2
16,8
15,8
15,4
15,1
14,5
14,1
14,0
13,6
13,5
12,5
12,2
11,8
11,6
11,5
11,2
10,9
10,7
10,0
9,6
8,4
7,9
6,9
6,7
5,6
5,4
43,1
Grad. 2 – Graduatoria provinciale decrescente per permanenza media dei clienti stranieri
negli esercizi ricettivi (2009; valori assoluti)
Pos.
Province
Indice di
permanenza media
(Presenze /Arrivi)
1
Vibo Valentia
8,0
2
Teramo
7,9
3
Ascoli Piceno
7,5
4
Catanzaro
7,3
5
Livorno
7,3
6
Salerno
7,1
7
Grosseto
7,1
8
Ferrara
7,1
9
Rovigo
7,0
10
Crotone
6,9
11
Ravenna
6,3
12
Forlì-Cesena
5,9
13
Reggio Emilia
5,8
14
Rimini
5,8
15
Caserta
5,7
16
Brescia
5,4
17
Cosenza
5,4
18
Ragusa
5,3
19
Viterbo
5,3
20
Bolzano
5,3
21
Nuoro
5,2
22
Olbia Tempio
5,2
23
Pesaro e Urbino
5,2
24
Ogliastra
5,1
25
Macerata
5,1
26
Sondrio
5,1
27
Gorizia
5,1
28
Latina
5,0
29
Foggia
5,0
30
Udine
5,0
Trento
31
4,8
32
Verona
4,6
33
Brindisi
4,5
34
Savona
4,5
35
Cagliari
4,5
36
Arezzo
4,4
37
Lecce
4,4
38
Messina
4,4
39
Venezia
4,3
40
Taranto
4,3
41
Verbano-Cusio-Ossola
4,3
42
L'Aquila
4,2
43
Campobasso
4,0
44
Sassari
4,0
45
Belluno
4,0
46
Chieti
4,0
47
Pescara
4,0
48
Imperia
3,9
49
Lucca
3,9
50
Massa-Carrara
3,8
51
Padova
3,8
52
Napoli
3,8
53
Perugia
3,8
54
Ancona
3,7
Fonte: Elaborazioni Istituto G. Tagliacarne su dati Istat
71
Pos.
55
56
57
58
59
60
61
62
63
64
65
66
67
68
69
70
71
72
73
74
75
76
77
78
79
80
81
82
83
84
85
86
87
88
89
90
91
92
93
94
95
96
97
98
99
100
101
102
103
104
105
106
107
Province
Siena
Siracusa
Medio Campidano
Aosta
Matera
Vercelli
Biella
Trapani
La Spezia
Potenza
Pisa
Palermo
Pordenone
Pistoia
Roma
Reggio Calabria
Torino
Carbonia-Iglesias
Caltanissetta
Novara
Firenze
Benevento
Catania
Oristano
Vicenza
Como
Rieti
Asti
Terni
Cuneo
Lecco
Isernia
Avellino
Modena
Trieste
Pavia
Mantova
Piacenza
Genova
Agrigento
Frosinone
Bari
Prato
Cremona
Parma
Treviso
Alessandria
Bergamo
Milano
Bologna
Enna
Varese
Lodi
ITALIA
Indice di
permanenza
media (Presenze
/Arrivi)
3,7
3,7
3,6
3,5
3,5
3,4
3,3
3,2
3,1
3,1
3,1
3,1
3,1
3,1
3,1
3,0
3,0
3,0
3,0
2,9
2,9
2,9
2,9
2,9
2,9
2,9
2,8
2,8
2,7
2,7
2,7
2,7
2,7
2,6
2,6
2,6
2,5
2,5
2,5
2,4
2,4
2,4
2,3
2,2
2,2
2,2
2,2
2,2
2,2
2,1
2,0
1,9
1,5
3,9
Grad. 3 – Graduatoria provinciale decrescente per permanenza media del totale clienti
negli esercizi ricettivi (2009; valori assoluti)
Pos.
Province
Indice di
permanenza media
(Presenze /Arrivi)
1
Teramo
7,6
2
Crotone
7,3
3
Ascoli Piceno
7,3
4
Vibo Valentia
6,9
5
Livorno
6,6
6
Rovigo
6,5
7
Ogliastra
6,2
8
Nuoro
6,0
9
Salerno
5,9
10
Olbia Tempio
5,9
11
Forlì-Cesena
5,7
12
Gorizia
5,6
13
Massa-Carrara
5,5
14
Grosseto
5,5
15
Cosenza
5,5
16
Catanzaro
5,5
17
Ferrara
5,4
18
Matera
5,4
19
Belluno
5,4
20
Savona
5,3
21
Rimini
5,2
22
Lecce
5,1
23
Ravenna
5,1
24
Macerata
5,1
25
Bolzano
5,1
26
Pesaro e Urbino
4,9
27
Udine
4,9
28
Reggio Emilia
4,8
29
Trento
4,8
30
Latina
4,8
31
Foggia
4,7
32
Venezia
4,6
33
Cagliari
4,6
34
Brindisi
4,6
35
Brescia
4,4
36
Chieti
4,3
37
Imperia
4,3
38
Taranto
4,2
39
Viterbo
4,2
40
Ragusa
4,2
41
Ancona
4,1
42
Sassari
4,1
43
Verona
4,1
44
Lucca
4,1
45
Sondrio
4,0
46
Vercelli
3,9
47
Messina
3,9
48
Verbano-Cusio-Ossola
3,9
49
L'Aquila
3,8
50
Carbonia-Iglesias
3,8
51
Siracusa
3,7
52
Trapani
3,6
53
Campobasso
3,5
54
Caltanissetta
3,5
Fonte: Elaborazioni Istituto G. Tagliacarne su dati Istat
72
Pos.
55
56
57
58
59
60
61
62
63
64
65
66
67
68
69
70
71
72
73
74
75
76
77
78
79
80
81
82
83
84
85
86
87
88
89
90
91
92
93
94
95
96
97
98
99
100
101
102
103
104
105
106
107
Province
Napoli
Padova
Pisa
Aosta
Caserta
Medio Campidano
Siena
Vicenza
Agrigento
Pescara
La Spezia
Oristano
Biella
Rieti
Pistoia
Arezzo
Cuneo
Palermo
Perugia
Parma
Trieste
Torino
Modena
Roma
Reggio Calabria
Firenze
Piacenza
Benevento
Catania
Lecco
Frosinone
Novara
Pordenone
Genova
Potenza
Como
Asti
Terni
Prato
Isernia
Mantova
Pavia
Alessandria
Enna
Avellino
Treviso
Bergamo
Bari
Bologna
Milano
Cremona
Varese
Lodi
ITALIA
Indice di
permanenza
media (Presenze
/Arrivi)
3,5
3,5
3,5
3,4
3,4
3,4
3,4
3,3
3,3
3,2
3,2
3,1
3,1
3,0
3,0
2,9
2,9
2,9
2,9
2,9
2,9
2,9
2,9
2,9
2,8
2,8
2,7
2,7
2,7
2,7
2,7
2,7
2,7
2,6
2,6
2,6
2,5
2,4
2,4
2,4
2,4
2,3
2,3
2,3
2,3
2,3
2,3
2,2
2,1
2,0
1,9
1,8
1,6
3,9
Grad. 4 – Graduatoria provinciale decrescente per indice di concentrazione turistica
(2009; valori in %)
Indice di
concentrazione
Pos.
Province
turistica (Arrivi
/Popolazione)
1
Bolzano
1.102,3
2
Rimini
966,5
3
Venezia
842,4
4
Aosta
715,3
5
Trento
599,3
6
Olbia Tempio
539,4
7
Siena
520,0
8
Grosseto
470,2
9
Belluno
385,5
10
Firenze
370,4
11
Savona
369,1
12
Verbano-Cusio-Ossola
364,9
13
Livorno
363,2
14
Verona
349,7
15
Sondrio
338,2
16
Ravenna
337,3
17
Imperia
332,5
18
Pistoia
271,9
19
Perugia
252,6
20
Forlì-Cesena
252,5
21
La Spezia
249,9
22
Gorizia
229,8
23
Lucca
224,9
24
Roma
217,3
25
Pisa
216,2
26
Udine
209,9
27
Ogliastra
208,5
28
Vibo Valentia
181,2
29
Messina
157,8
30
Brescia
153,8
31
Pesaro e Urbino
153,4
32
Como
153,0
33
Bologna
146,0
34
Genova
145,6
35
Foggia
142,3
36
Milano
139,8
37
Ancona
135,0
38
Teramo
134,5
39
Padova
134,1
40
Trieste
133,4
41
Ferrara
131,3
42
Ascoli Piceno
128,6
43
Terni
123,5
44
Nuoro
122,1
45
Parma
118,8
46
Massa-Carrara
118,1
47
Matera
117,9
48
Sassari
116,4
49
L'Aquila
116,0
50
Cagliari
116,0
51
Salerno
113,1
52
Rovigo
110,0
53
Arezzo
103,9
54
Trapani
102,5
Fonte: Elaborazioni Istituto G. Tagliacarne su dati Istat
73
Pos.
55
56
57
58
59
60
61
62
63
64
65
66
67
68
69
70
71
72
73
74
75
76
77
78
79
80
81
82
83
84
85
86
87
88
89
90
91
92
93
94
95
96
97
98
99
100
101
102
103
104
105
106
107
Province
Latina
Lecce
Novara
Varese
Pescara
Agrigento
Macerata
Frosinone
Napoli
Piacenza
Cuneo
Torino
Palermo
Cosenza
Catanzaro
Prato
Crotone
Oristano
Modena
Siracusa
Brindisi
Chieti
Treviso
Bergamo
Ragusa
Vicenza
Campobasso
Potenza
Pordenone
Catania
Lodi
Alessandria
Carbonia-Iglesias
Isernia
Viterbo
Lecco
Cremona
Medio Campidano
Mantova
Vercelli
Asti
Reggio Emilia
Bari
Biella
Taranto
Reggio Calabria
Rieti
Pavia
Enna
Caserta
Avellino
Caltanissetta
Benevento
ITALIA
Indice di
concentrazione
turistica (Arrivi
/Popolazione)
100,2
100,0
98,1
97,0
90,3
89,5
89,0
88,6
85,0
84,8
84,6
83,3
79,2
79,0
78,9
77,2
76,5
76,1
73,6
72,6
69,4
68,6
67,9
67,6
66,0
66,0
60,3
59,0
58,0
56,9
55,6
55,2
52,8
51,3
51,2
49,6
49,3
48,3
47,5
45,7
44,3
44,3
43,0
40,5
39,7
39,2
37,4
33,8
31,3
31,1
24,5
20,0
19,8
158,3
Grad. 5 – Graduatoria provinciale decrescente per indice di qualità alberghiera
(2009; valori in %)
Indice di qualità
alberghiera
Pos.
Province
(Alberghi 4 e 5
Pos.
stelle / Totale
alberghi)
1
Brindisi
42,0
55
2
Bari
41,9
56
3
Prato
40,9
57
4
Taranto
40,2
58
5
Olbia-Tempio
38,2
59
6
Crotone
35,1
60
7
Ragusa
34,6
61
8
Matera
34,3
62
9
Milano
31,1
63
10
Cremona
31,1
64
11
Padova
31,1
65
12
Trapani
29,9
66
13
Napoli
29,9
67
14
Cagliari
29,4
68
15
Lecce
28,5
69
16
Salerno
28,2
70
17
Isernia
28,0
71
18
Treviso
27,3
72
19
Enna
27,3
73
20
Reggio Calabria
26,7
74
21
Agrigento
26,5
75
22
Varese
26,4
76
23
Messina
25,1
77
24
Roma
25,0
78
25
Cosenza
24,6
79
26
Oristano
24,6
80
27
Firenze
23,9
81
28
Benevento
23,6
82
29
Catanzaro
23,2
83
30
Catania
23,1
84
31
Palermo
23,0
85
32
Siracusa
23,0
86
33
Sassari
22,9
87
34
Arezzo
21,7
88
35
Lodi
21,4
89
36
Bologna
20,8
90
37
Pescara
20,4
91
38
Novara
20,3
92
39
Caltanissetta
20,0
93
40
Ogliastra
20,0
94
41
Alessandria
19,0
95
42
Campobasso
19,0
96
43
Vibo Valentia
18,9
97
44
Nuoro
18,2
98
45
Siena
18,0
99
46
Biella
17,9
100
47
Pisa
17,8
101
48
Venezia
17,6
102
49
Caserta
17,6
103
50
Brescia
17,4
104
51
Rieti
16,7
105
52
Carbonia-Iglesias
16,7
106
53
Avellino
16,5
107
54
Chieti
16,3
Fonte: Elaborazioni Istituto G. Tagliacarne su dati Istat
74
Province
Indice di qualità
alberghiera
(Alberghi 4 e 5 stelle
/ Totale alberghi)
Como
Ferrara
Asti
Foggia
Trieste
Viterbo
Pistoia
Latina
Pordenone
Lucca
Piacenza
Genova
Gorizia
Parma
L'Aquila
Perugia
Verona
Pavia
Torino
Grosseto
Reggio Emilia
Ravenna
Ascoli Piceno
Modena
Bergamo
Ancona
Rovigo
Potenza
Medio Campidano
Macerata
Terni
Lecco
Livorno
Vicenza
Trento
Udine
Verbania-Cusio-Ossola
Frosinone
Mantova
Aosta
Sondrio
Cuneo
Belluno
Bolzano
Pesaro e Urbino
Imperia
Teramo
Vercelli
Forli'-Cesena
Rimini
La Spezia
Massa-Carrara
Savona
ITALIA
16,2
16,2
16,1
15,5
15,2
15,2
15,0
14,9
14,5
14,5
14,4
14,3
14,2
14,0
13,7
13,6
13,5
13,1
13,1
12,8
12,7
12,5
12,4
12,4
12,2
12,1
12,1
12,1
11,8
11,7
11,5
11,4
11,2
10,9
10,0
9,9
9,8
9,6
9,5
9,2
9,0
8,9
8,5
8,3
7,8
7,8
7,4
7,4
6,8
6,6
6,5
4,1
4,0
15,4
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L`attrattività turistica in provincia di Vibo Valentia nel 2011