Anni ‘70 - ‘89
rientrava nella normalità
e non allarmava nessuno,
tantomeno i genitori.
Roberto Tomat, che ha
giocato a basket per circa
trent’anni,
arrivando
fino alla serie C, ricorda
che con la squadra ABC
(Associazione
Basket
Cervignano) ha giocato
per parecchi anni «le gare
di campionato, sia senior
che giovanili, sul campetto
prima in cemento e poi
in asfalto. I primi anni gli allenamenti si svolgevano il sabato, mentre
la domenica mattina si disputava la gara. Il campo - ricorda Tomat ovviamente era all’aperto ed eravamo sempre in balia delle condizioni
atmosferiche. Ricordo una partita giocata ai primi di gennaio dopo aver
spalato il campo da un’abbondante nevicata». Il freddo riaffiora anche nei
ricordi di Giorgio Iemmolo: «Ricordo ad esempio che nel 1967, quando
l’Abc aveva iniziato a giocare regolarmente in ricreatorio, successe un fatto particolare: il campo da basket
era diventato impraticabile a causa del ghiaccio. Allora lo abbiamo bagnato abbondantemente di benzina e
quindi incendiato, infine cosparso di sale. I segni sono rimasti visibili per
mesi. Il fai-da-te non era raro: mezz’ora prima di una partita tra ABC e
LLoyd Adriatico», infatti, ricorda ancora Iemmolo, «si ruppe uno dei due
canestri: a quel punto, andammo di corsa
da Dreossi a recuperare la saldatrice per
aggiustarlo e andare a vincere il match».
Ma il ricreatorio non concedeva solo gli
spazi: «La Parrocchia e il Ricreatorio
- aggiunge Tomat -, per qualche anno,
hanno anche condiviso con l’ABC un
supporto alle attività sportive; infatti
noi della squadra allievi giocavamo con
l’indicazione sulle tute del marchio RSM
(Ricreatorio San Michele). Fondamentale
per la crescita del movimento cestistico nel
nostro paese anche l’adattamento a palestra
per gli allenamenti della sala parrocchiale,
ora divenuta sala Don Silvano Cocolin,
dopo la ristrutturazione. Noi, giovani di
allora, dobbiamo dedicare un pensiero di ringraziamento ai vari incaricati
che hanno condiviso con i sacerdoti la gestione del ricreatorio, per la disponibilità e l’impegno che hanno
profuso nello svolgere un compito che è stato veramente importante».
Infine, Iemmolo ricorda che il campetto
del ricreatorio ha accolto anche
personalità importanti: «Ogni estate si
presentavano giocatori di livello come
Musetti, Paschini, Brusconi, Sanders e
Fontanini: chi di noi restava integro e
vincitore aveva la possibilità di giocare
contro questi mostri sacri». Il basket
restava dunque un evento di richiamo:
nel 1970/71, quando l’Abc giocava il
campionato, il ricre ospitava centinaia di
spettatori. Nel 1973, inoltre, «la Snaidero
Udine - continua Iemmolo - ha giocato in
ricreatorio una partita dimostrativa e, in
quell’occasione, due o tre di noi hanno
indossato le loro maglie per un cinque
contro cinque. Qualche anno dopo, le
quattro migliori squadre della regione
hanno giocato un torneo in ricre contro la
Splugen Brau di Gorizia e a vederci è venuto persino il grande allenatore Cesare Rubini».
Baseball
Anche grazie all’aiuto degli Scout, inoltre, ci fu una tendenza significativa ad ampliare il panorama sportivo
cervignanese. Tito Ricciarelli, che ha frequentato per anni il ricreatorio in questo periodo e che è oggi
presidente del Baseball cervignanese, ripercorre gli inizi della società: «Negli ultimi anni in cui ho frequentato
il ricre - racconta - ricordo i primi passi della società di baseball, nata da un gruppo di Scout, che si chiamava
appunto ‘Ricreatorio San Michele Baseball Club’: il primo
presidente
della società fu
Sergio
Odoni.
La squadra si
è allenata per
i
primi
due
anni proprio in
ricreatorio, fino
al momento in cui
don Nino Carletti
ci ha concesso
un pezzo di terra
per
giocare.
Nacquero i Panthers, squadra ancora in attività… Mi tornano alla
mente - aggiunge con un po’ di soddisfazione - partite di calcio
fra squadre di calciatori ‘full-time’ e la formazione di calcio a
6 del baseball, gli arancioni ‘Rozzi’, mai battuti neanche dalla
formazione della Pro Cervignano».
LA NASCITA DELLA
Nel settembre 1975 si è costituita nella
sede del ricreatorio parrocchiale la società
di pallavolo Ausa Pav del cui direttivo
facevano parte Renzo Cecot Presidente,
Nicola Borrelli Vice Presidente, nonché
Luisa Cumin, Dario Palumbo, Renzo Colpo
e, in rappresentanza del Ricreatorio, Don
Duilio Nardin quali consiglieri.
Ad un campo estivo dell’Azione Cattolica,
a Cleulis, da una rete rattoppata trovata
nei corridoi della scuola dove erano ospiti
i ragazzi del ricreatorio cervignanese, e
da un’idea di Cecot, è nata la pallavolo a
Cervignano: infatti proprio lì, per la prima
volta, fu inserita la pallavolo nelle attività
con sestetti misti che si giocavano non solo
il risultato della partita, ma anche i punti per
la classifica finale del campo.
L’entusiasmo per la novità sportiva di
quel pomeriggio interminabile di gare fece
considerare a Cecot e ad alcuni esponenti
del ricreatorio di costituire, a Cervignano,
una società di pallavolo, disciplina che, pur
giocandosi nelle scuole, non aveva trovato
spazio nelle attività sportive della cittadina.
Al ritorno dal campo, si ritrovarono in una
sala del ricreatorio Berto Zampar, Paolo
Fogar, Dario Palumbo, Walter Bolzicco,
Nicola Borrelli, Renzo Colpo, Sergio Di
Mattia, Mario Pizzaleo, Renzo Cecot ed
altri volenterosi, insieme con i Cappellani
don Duilio Nardin e don Nino Carletti,
ed il 20 settembre 1975 costituirono la
prima società di pallavolo di Cervignano
denominata ‘Ricreatorio San Michele Ausa
Pav Cervignano’ (RSM Ausa Pav).
All’invito, distribuito nelle scuole a ragazzi e
ragazze, di presentarsi al Palazzetto dello
sport di Cervignano per iniziare questa
nuova esperienza, risposero oltre 130
miniatleti, creando non pochi problemi di
reperimento di spazi e personale qualificato
per far svolgere l’attività a coloro che
avevano risposto così numerosi.
Si iniziò subito con la partecipazione al
Campionato di Terza divisione provinciale
femminile in forma ludico-sportiva, mentre la
gestione del settore maschile fu demandata
negli anni successivi alla Pro Cervignano.
Dall’anno successivo, la pallavolo, iniziata
in uno scantinato di montagna, è esplosa
con risultati di rilievo e sempre più esaltanti,
con la squadra femminile promossa dalla
Terza alla Prima Divisione. Ma soprattutto
il settore giovanile fu fiore all’occhiello della
società, fregiandosi negli anni seguenti dei
titoli di campione provinciale e regionale
delle varie categorie con la partecipazione
alle finali nazionali; inoltre, grazie alla
collaborazione a livello tecnico e umano
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AQ 27 p8 - Ricreatorio San Michele